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di Sara Cardia
Sara: «è proprio la mentalità della società in cui viviamo che spesso non permette di superare certe barriere».
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osa definisce un buon alunno? La sua media? E un buon cittadino? Il suo senso civico? Eppure, due cose li accomunano: integrazione e istruzione. Infatti, un buon alunno dovrebbe essere un cittadino che favorisce l’integrazione, e un buon cittadino un “alunno” che non finisce mai di imparare, poi capire, poi accettare. Non è utopia, e gli alunni dell’Istituto Sergio Atzeni di Capoterra lo hanno dimostrato. L’annata 2017 ha infatti portato loro un encomio dal Ministero dell’Istruzione per la vittoria al concorso “L’Europa inizia a Lampedusa”, ottenuta grazie al documentario che li vedeva protagonisti in veste di docenti di italiano di un gruppo di giovani migranti per il progetto “Lingua‐Accoglienza‐ Integrazione” (curato dalle professoresse Paola Dall’Olio e Simona Raffo), e diventata poi un biglietto d’accesso per le conferenze tenutesi nell’isola. Un buon alunno non è allora quello che prende sempre il massimo dei voti, ma quello che sa valutare, piuttosto che giudicare, perché a scuola si impara anche l’umanità. Mirko Murtas, Sara Vacca, Giulia Sarritzu e Claudia Piano – che ringrazio – ne sono stati l’esempio durante la mia “interrogazione”. Dei buoni alunni, dei buoni cittadini che hanno “bocciato” ogni pregiudizio mettendosi, stavolta, dietro la cattedra. Che cos’è l’integrazione? Mirko: «per me integrazione non è solo sbatterli qua e dargli vitto e alloggio. È anche insegnar loro la nostra cultura, le nostre abitudini, anche magari la nostra religione»; Claudia: «secondo me invece è conoscersi a vicenda, accettare abitudini, tradizioni di entrambi, vivere senza imporre niente». E l’accoglienza? Sara: «per me accoglienza è anche farli sentire sicuri, in un mondo che comunque è
Quindi la soluzione sarebbe non dico di cambiare la mentalità di tutti, perché non sarebbe possibile, ma... Giulia: «no, certo, io ti posso spiegare, ma poi sta agli altri verificare, informarsi e valutare». E attraverso i social non sarebbe possibile? Sara: «è proprio lì che si annidano i problemi... Prendiamo agli attori. Magari a volte scrivono anche un pensiero giusto, ma vengono attaccati perché non sempre sono credibili e quindi ritenuti insensibili»; Mirko: «infatti secondo me bisognerebbe puntare su voci che gli italiani ascoltano davvero».
Integrazione fa rima con Istruzione completamente diverso dal loro». Come si viete sentiti a insegnare per la prima volta? Sara: «era un po’ come se mi avessero chiesto di dar loro ripetizioni...»; Claudia: «sì, perché non era il classico rapporto insegnante‐ alunno, era più una cosa tra amici»; Mirko: «io invece avevo un po’ di pressione, paura di sbagliare nel modo di insegnare, perché pensi che forse loro hanno un modo diverso di vedere le cose». Avete contribuito specialmente all’interno del contesto
scolastico. Secondo voi come si potrebbe contribuire invece nel quotidiano a rendere possibili integrazione e accoglienza? Sara: «beh sicuramente informandosi e smettendola di spargere false notizie»; Claudia: «anche provando a far cambiare idea...»; Mirko e Giulia: «sì, più che altro si dovrebbe capire che non hanno avuto il nostro stesso sviluppo e di conseguenza la nostra cultura». Dite quindi che l’integrazione è possibile davvero? Oppure è solo un’idea carina? Giulia: «certo che è possibile, è solo molto difficile»;
Un augurio, affinché sia possibile l’integrazione? Claudia: «bisognerebbe cercare di fare aprire la mente...»; Mirko e Giulia: «per esempio ci piacerebbe studiare storia orientale, o africana... storia del mondo». A questo punto, come vedete il vostro futuro? Mirko: «non so, alla fine bisogna attenersi per forza a queste regole, a questo pensiero che magari non ti rispecchia, ovvero quello di denigrare il diverso»; Sara: «però c’è almeno l’idea di migliorare... solo che è difficile mantenerla per via di chi governa». Eppure guardate quello che avete fatto, ne hanno parlato tutti. Io dico che siete riusciti a seminare qualcosa... Mirko: «più che altro spero che non sia temporaneo... e poi occorrerebbe un cambio generazionale, la società italiana è molto antiquata»; Tutti: «e studiando tutti si può fare anche di più. Siamo noi il futuro...».
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S&H MAGAZINE Anno XXIII - N. 256 / Gennaio 2018 EDIZIONE CAGLIARI Direttore Responsabile MARCO CAU Ufficio Grafico GIUSEPPINA MEDDE
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Hanno collaborato a questo numero: DIEGO BONO, LUIGI CANU, SARA CARDIA, DANIELE DETTORI, GIANPIERO FARINA, NIKE GAGLIARDI, ERIKA GALLIZZI, FABRIZIO MANCA NICOLETTI, GIUSEPPE MASSAIU, FEDERICO MURA, ANNALISA MURRU, MATTEO SASSONE, MANUELA STACCA, ROBERTO TRONCI
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Redazione Cagliari, tel. 393.81.38.38.2 Sassari, Via Oriani, 5/a - tel. 079.267.50.50 mail: redazione@shmag.it
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Editore ESSEACCA S.r.l.s., Via Oriani, 5/a - Sassari Per la pubblicità: tel. 335.722.60.54 Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari
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03 Integrazione e istruzione 05 Se il caffè fa le fusa A Cagliari il primo Cat Cafè isolano
06 Mymisses Il rock è donna!
08 Nicola Lecca Lo scrittore cagliaritano vince il Premio Letterario Elsa Morante
09 Un vagabondo nel Sol Levante I Quaderni Giapponesi di Igort
10 Makeup Smile Il trucco per ritrovare il sorriso
12 Porto Flavia L’ingegneria ai piedi di Pan di Zucchero
14 Cover Story Nel blu macchiato di blu con i Texile
16 SOS Centri Storici
Riscoprire e valorizzare le proprie origini
18 HITWEETS 19 CartaBianca
Registro Stampa: Tribunale di Sassari n. 324/96. ROC: 28798. © 2017. Tutti i diritti sono riservati. È vietato riprodurre disegni, foto e testi parzialmente e totalmente contenuti in questo numero del giornale.
Il concorso letterario che unisce la Sardegna
20 Viaggio in Italia
Alla scoperta della Sicilia
21 inSardegna a Gennaio 22 Il dentista risponde 23 Fitness & Benessere Dieta o non dieta?
24 Pasta Cellino: Mese di fuoco La squadra di coach Paolini sfiderà l’alta classifica
25 Cagliari Calcio
La teoria dei piccoli passi
26 GUIDA AI LOCALI
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in Copertina
TEXILE
Foto di Fiorella Sanna
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Se il caffè fa le fusa A Cagliari il primo Cat Cafè isolano
di Annalisa Murru
È
stata Cristina, una ragazza di 25 anni, ad inaugurare il primo Cat Cafè isolano, a Cagliari, lo scorso 19 novembre. Un genere di locale che solo di recente ha co‐ minciato ad allietare con bevande e mici gli italiani; infatti il primo Cat Cafè della penisola è sorto nel 2014, a Torino, due anni dopo il primo esempio a livello europeo, da attribuire a Vienna. “Questa idea è nata nel 2010, quando ero al quarto anno dell’alberghiero; sono riuscita a realizzarla solo l’anno scorso, iscrivendomi a Garanzia Giovani, misura di so‐ stegno all’autoimprenditorialità. Sono stata se‐ guita da una consulente di un’agenzia di formazione che mi ha aiutata a realizzare il bu‐ siness plan da presentare per ricevere il finan‐ ziamento del microcredito regionale”,
racconta Cristina, che non è sola in questa av‐ ventura: “Ho due aiutanti fidate: una è mia mamma, che lavorando nell’agenzia di forma‐ zione in cui ho realizzato il business plan, mi aiuta nella gestione amministrativa dell’im‐ presa; l’altra è la mia migliore amica che mi af‐ fianca nelle preparazioni alla caffetteria”. Ma cosa sono i Cat Cafè? Sono spazi nei quali è possibile bere un caffè o fermarsi a mangiare in compagnia dei gatti che si aggirano per il lo‐ cale tra i tavoli e gli oggetti messi a loro dispo‐ sizione per dormire, giocare o ritirarsi dal contatto umano. Un posto in cui alleviare lo stress, ritrovare la calma di un ritmo più lento, leggere i libri messi a disposizione dei clienti e avvolgersi in un morbido plaid. Nati in Cina, nel 1998, è in Giappone che hanno avuto più suc‐ cesso, a partire dal 2004, anno in cui il primo Neko Cafè (neko in giapponese significa
“gatto”) fece la sua comparsa. Il motivo di que‐ sto boom è dato da più fattori. In molti com‐ plessi abitativi in Giappone vige il divieto di ospitare animali; inoltre, gli appartamenti sono spesso piccolissimi e poco vivibili e mantenere un animale è una spesa che non tutti possono sostenere. La giornata lavorativa o di studio è molto intensa e l’isolamento umano è alto. La dottoressa Erika Friedmann, del Brooklyn College di New York, condusse degli studi che portarono ad una scoperta davvero interes‐ sante: possedere un gatto abbassa il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari. La spie‐ gazione di questo fenomeno la dobbiamo a Constance Perin, antropologa americana. Pare che le carezze ai gatti trasmettano un benes‐ sere psicologico che rimanda al contatto dei bambini con la mamma. A livello fisico, la pres‐ sione sanguigna si abbassa. Non a caso, il momento di maggiore afflusso in questi locali in Giappone è la sera, per mettere fine al caos della giornata. Per entrare in un Neko Cafè ci si toglie le scarpe e ci si lava le mani, ogni pensiero rimane fuori dalla porta; spesso è richiesta la prenotazione o si paga una tariffa oraria aggiuntiva alla consumazione per la permanenza nel locale. Cristina spiega che il suo locale è pensato per tutti: “La clientela è varia. Ci sono gli amanti dei gatti, i curiosi e chi vuole provare ad avvi‐ cinarsi al mondo felino. Anche chi non ama i gatti può tranquillamente fermarsi da noi poi‐ ché la sala dei gatti è separata dalla zona de‐ dicata alla caffetteria”. L’igiene e il benessere animale sono prioritari: i cinque mici ospitati sono stati adottati, sono adulti e predisposti al contatto umano. Un regolamento spiega come interagire nel modo corretto con gli animali al fine di ottenere una convivenza piacevole tra loro e gli avventori del locale, perché è impor‐ tante ricordare che i gatti non sono a completa disposizione, ma una rilassante compagnia. I clienti possono osservarli o semplicemente av‐ vertire la loro dolce presenza, ma sono loro a scegliere se e come interagire e su questo punto pare che ci sia molto da imparare in terra sarda. Una bella sfida per una ragazza giovanissima che con coraggio si appresta a in‐ serire anche da noi una formula ben collau‐ data altrove. In bocca al lupo!
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Mymisses
Il rock è donna!
di Diego Bono
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oan Jett, Blondie, Patti Smith, Lita Ford, sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno fatto la storia del rock, ma che, in primo piano, ci hanno dimostrato un’impor‐ tante verità: chi ha mai detto che questo ener‐ getico stile musicale appartenga solo al genere maschile? Quattro abili ragazze cagliaritane irrompono con entusiasmo e graffiante vitalità nel pano‐ rama dell’hard rock sardo: sono le Mymisses, un’inarrestabile giovane band originata dalla
passione per l’heavy metal di Marta Camba (batteria), Stefania Cugia (basso), Laura Sau (chitarre) e Giorgia Pillai (voce) che ha già col‐ lezionato meritati successi, non solo diversi tour in tutta l’Isola, ma anche aperture nei concerti di band d’eccezione (come gli storici Venom Inc), esibizioni in importanti festival musicali, e ora anche un album di inediti che difficilmente abbandonerà le orecchie del‐ l’ascoltatore: “Straight on my way”. Per conoscere meglio la loro possente musica e il loro album d’esordio abbiamo posto qual‐ che domanda alla talentuosa Laura Sau.
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Ciao Laura, come nascono le Mymisses? Tutte noi abbiamo sempre suonato uno stru‐ mento sin da piccole e siamo sempre state ap‐ passionate di musica, soprattutto rock, pas‐ sione che ognuna ha sempre coltivato studiando e suonando con diversi progetti mu‐ sicali. Il nostro incontro, invece, risale all’ottobre 2015. Marta e Stefania si erano sentite pre‐ cedentemente tramite Facebook perché ave‐ vano entrambe in mente di mettere in piedi una rock band al femminile e dal sound hard rock/alternative metal. Hanno proposto l’idea anche a me e Giorgia e abbiamo subito ac‐ cettato entusiaste. Ci siamo così incontrate tutte insieme per fare una prova e sin da su‐ bito abbiamo notato una grande sintonia, sia dal punto di vista musicale che caratteriale. Così, nel giro di qualche mese, sono nate le Mymisses! Una band di sole ragazze: più problemi o più vantaggi? Credo che siano più i vantaggi dei problemi, anche se sopportarsi tra quattro donne è ov‐ viamente più difficile che sopportarsi tra uo‐ mini, ahahah! Essendoci trovate bene sin da subito si è for‐ mato anche un grande rapporto di amicizia che va al di fuori della band. Ci rispettiamo, ci facciamo grandi risate e, quando serve, liti‐ ghiamo e cerchiamo delle soluzioni. Ma, la cosa più importante, è che riusciamo a comu‐ nicare molto bene tra noi e, essendo tutte donne, ci veniamo incontro l’un l’altra per le rispettive esigenze. Quali sono le maggiori ispirazioni per la vostra musica? Beh diciamo tutti i gruppi che abbiamo sempre ascoltato e che son punti di riferimento per ogni amante del genere. Per citarne alcuni:
Iron Maiden, Guns N’ Roses, Guano Apes, Sy‐ stem of a Down, Alter Bridge, Rage Against the Machine, Metallica. Ma veniamo al vostro primo album: “Straight on my way”. “Straight on my way” è un album ricco di si‐ gnificati che ci stanno molto a cuore, poiché indica concettualmente la nostra intenzione, come band, di andare sempre avanti, nono‐ stante tutti gli ostacoli che il complesso mondo della musica attuale pone davanti agli artisti emergenti. Letteralmente significa “Dritta per la mia strada” ed è un disco autoprodotto, conte‐ nente sette tracce inedite dal sound hard rock/alternative metal e composte da noi My‐ misses durante il primo anno e mezzo insieme. I brani son poi stati arrangiati in studio insieme al nostro co‐produttore e fedele amico Ric‐ cardo Atzeni RAW, in un lavoro durato tutta l’estate, poiché abbiamo voluto prenderci tutto il tempo necessario per far uscire un prodotto di qualità ed esserne tutti soddisfatti piena‐ mente. Crediamo, quindi, che, nonostante il duro la‐ voro e il tanto tempo passato dentro lo studio, ne sia valsa la pena! Che progetti avete per il futuro? Sicuramente portare avanti il nostro primo al‐ bum e cercare di farci conoscere maggior‐ mente anche fuori dall’Isola. Abbiamo in pro‐ gramma diverse date nella penisola italiana e anche all’estero, ma ancora non possiamo sve‐ lare nulla. Sarebbe bello poter vivere di quello che stiamo facendo, e soprattutto che la nostra passione non cambi mai. Siamo una squadra, e come una squadra cerchiamo, giorno per giorno e con i piedi per terra, di portare avanti i nostri obiettivi!
Foto Andrea Francesco Berni
8 S&H MAGAZINE di Manuela Stacca
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Narratore acuto e raffinato, nel suo caleidoscopico romanzo di viaggio”. È con queste parole che lo scrittore cagliaritano Nicola Lecca – classe 1976 – è stato premiato con il Premio Letterario Elsa Morante per il romanzo “I colori dopo il bianco” (Mondadori). L’ultima opera in una carriera intensa – i suoi libri sono tradotti in 15 paesi –, nella quale il viaggio è sempre stato un elemento imprescindibile. Lecca si definisce uno “scrittore nomade”: ha girato a lungo, tra Barcellona, Venezia, Londra, Vienna, e da allora non si è più fermato. Partiamo dall’inizio. Come si è avvicinato alla scrittura? Un’attrazione naturale, magnetica. Indispensabile. A 33 anni aveva già visto 200 città. Che cosa l’ha spinta a viaggiare tanto? Secondo il filosofo Martin Heidegger “Vivere è incontrarsi col mondo”. Anche io, come lui, sono convinto che provare curiosità verso gli altri sia un segno di grandezza, oltre che di umiltà. Perfino Erodoto e Sant’Agostino hanno sostenuto nei loro scritti che il viaggio è parte integrante dell’esperienza e della conoscenza. Chi non mostra curiosità verso il prossimo – verso l’altro da sé – finisce per chiudersi in una forma di disinteressato narcisismo che rischia di limitare le infinite possibilità dell’esistenza. Ma attenzione: viaggiare non significa necessariamente prendere un treno o un aereo. Leopardi è riuscito a farlo benissimo comodamente seduto nella sua biblioteca di Recanati. Quanto è importante per lei viaggiare, dal punto di vista creativo?
NICOLA LECCA Lo scrittore cagliaritano vince il Premio Letterario Elsa Morante con “I colori dopo il bianco”
Ho ambientato i miei romanzi a Innsbruck, Marsiglia, Reykjavìk, Londra e Parigi. Tutte città in cui ho abitato a lungo e che mi hanno offerto variopinti spunti per incorniciare in maniera sempre nuova il frutto della mia creatività. E “I colori dopo il bianco” come è nato? Su un foglietto di carta chiesto a un cameriere di un caffè veneziano il 22 giugno del 2014. Il cameriere si chiamava Emanuele e il foglietto era senza righe né quadretti. La protagonista del romanzo è
Silke, una ragazza che scopre l’amore, l’amicizia, e finalmente la vita. Possiamo definirlo un romanzo di formazione? Così piace definirlo a chi ama inquadrare le cose in un casellario. Sin dalla prime pagine emerge una grande vitalità e speranza. Un bel messaggio considerata l’epoca in cui viviamo, governata da cinismo e pessimismo, soprattutto tra i giovani... Come ha scritto lo psicoterapeuta Enrico Maria Secci nel suo blog: “I colori dopo
il bianco” è un racconto salvifico, un libro al cui valore letterario si aggiunge la cura della psiche e dell’anima. Parliamo del Premio Letterario Elsa Morante. Si aspettava questo riconoscimento? Nel 1999 sono stato il più giovane finalista nella storia del Premio Strega e a 24 anni ho ricevuto il premio Hemingway per la letteratura. Eppure, ricevere nell’Auditorium della Rai di Napoli il premio Elsa Morante insieme a Renzo Arbore e Mogol è stata una delle più grandi emozioni che abbia mai provato. La Sardegna è la sua terra d’origine, eppure nei suoi libri non compare molto. Perché? Come ha detto il mio maestro Mario Rigoni Stern, c’è molta Sardegna nei miei libri ma è nascosta tra le righe: bisogna saperla trovare. Peraltro sono una persona profondamente originale. È talmente prevedibile che un autore sardo parli di Sardegna... Vi torna spesso? Ogni anno trascorro parecchi mesi a Cagliari. È una città che amo molto, soprattutto per le sue grandi porzioni di mare e di cielo. E per la sua luce, che è magica. Amo molto anche Bosa, Neoneli e Alghero. Tra le tante città visitate, se dovesse sceglierne una? Chiedermi questo equivale a chiedere a un bambino “Vuoi più bene a mamma o a babbo”. Amo molto Genova, Marsiglia, Visby, Stoccolma, Istanbul e San Pietroburgo. Tutte città di mare, come la mia Cagliari. Cosa direbbe a un giovane che volesse affacciarsi al mondo della scrittura? Fare un esercizio di realtà e rendersi conto che scrivere un buon libro richiede anni di lavoro e di sacrificio. Un po’ come fare l’atleta olimpico. Non ci si improvvisa: servono talento e allenamento costante.
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anche di affrettati bozzetti, come un esplora‐ tore che annota sul proprio diario di viaggio tutto ciò che i suoi occhi riescono a notare, al‐ ternando elaborate illustrazioni a doppia pa‐ gina a piccoli tratteggi.
e nello spirito ha dato vita ad una serie di su‐ blimi opere a fumetti che rapiscono il lettore e lo trascinano in un incredibile viaggio all’in‐ terno del sapere. Igort firma così il suo se‐ condo volume di “Quaderni giapponesi” (Oblomov Edizioni), un saggio a fumetti che il‐ lustra con eccezionale capacità estetica e im‐ mensa passione quella remota realtà imbri‐ gliandone l’essenza e riportandola fedelmente su carta. Classe 1958, Igor Tuveri, conosciuto con il nome d’arte di “Igort” è un eclettico artista cagliaritano (scrittore, illustratore, designer, musicista) e importante riferimento culturale per tutta l’Isola: nel 1994 espone le proprie opere alla biennale di Venezia, e, grazie a nu‐ merose collaborazioni in importanti riviste come “Linus”, “Frigidaire”, e “Métal Hurlant” e pubblicazioni quali “5 è numero perfetto” (vincitore del premio “Libro dell’anno” a Fran‐ coforte) occupa ben presto un posto d’onore nell’olimpo del settore fumettistico italiano. La vera forza di Igort, però, risiede nella sua natura errante, l’artista sardo, infatti, ha toc‐ cato, sostandovi a lungo, non solo le principali capitali europee, ma anche, e soprattutto, lon‐ tane terre d’Oriente (è stato il primo occiden‐ di Diego Bono ad essere accettato tra i “Per anni ero tornato tale mangaka nipponici) e paesi n’isola dalla storia in Giappone, un dell’ex Unione Sovietica, inna‐ millenaria, florida e luogo che oramai mi morandosene perdutamente, misteriosa, densa di come dimostra in “Pagine no‐ forti tradizioni e abitata da un appariva come madi” e “Quaderni russi”. popolo antico, orgoglioso, “casa”. Non c’erano Nella sua ultima opera il mae‐ forte e testardo, un territorio appuntamenti o stro si dimostra ancora una composto da gente salda‐ incontri da fare, volta un artista poliedrico: mente ancorata alla propria cita, impara ed omaggia alla inestimabile cultura, così di‐ viaggiavo per il perfezione lo stile pittorico versa dalle altre da risultare gusto di perdermi” nipponico non solo nel tratto, unica. No, non stiamo par‐ ma anche nei colori (l’utilizzo dell’acquerello lando della Sardegna, ma di un rifugio per so‐ in primo piano), adattandosi attentamente ora gnatori al largo del Pacifico chiamato Giap‐ ai più celebri dipinti di Hokusai, ora ai manga pone; la strabiliante somiglianza tra questi due moderni, intervallando una storia non propria‐ paesi tanto distanti, quanto vicini nell’anima mente dichiarata, a tratti ermetica, composta
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Il vagabondo protagonista di questo documen‐ tario letterario che mescola in 140 tavole gli stilemi della graphic novel con quelli del gra‐ phic journalism è l’autore stesso, che in prima persona descrive la propria esplorazione nel Sol Levante, ricercando, al contrario del primo volume, non tanto le memorie di un paese, quanto la tecnica, l’abilità e i canoni che ne contraddistinguono l’arte del disegno, perden‐ dosi volutamente attraverso la sua storia, la‐ sciando comunque spazio all’indagine della ci‐ viltà, della natura e della società giapponese. Ecco quindi gli incontri con i vecchi amici fu‐ mettisti, fotografi, illustratori e con gli strambi personaggi che “infestano” gli appartamenti del capoluogo (gli “hikkikomori”, ossia i reclusi tecnologici figli della pressante società orien‐ tale), viaggiando nel passato e nel futuro attra‐ verso avveniristici treni magnetici in coloratis‐ simi paesaggi. Lo sguardo di Igort si posa, quindi, sulle sconfinate foreste di sakura, ossia i celebri alberi di ciliegio da millenni simbolo rosa della nazione e sui candidi gassho‐zukuri, ovvero gli antichi villaggi feudali attraversati dal vento “shika”, smarriti tra i cinque picchi di Gokayama, talmente immersi nella neve, e assorti nel silenzio da risultare quasi invisibili, residenza dei famosi onsen, bagni termali con acqua superiore ai 40 gradi centigradi spesso protagonisti di tante scene in manga e cartoni animati. Nell’opera vi è comunque anche spazio per la scoperta della filosofia, delle leggende e della letteratura asiatica, Tuveri non manca quindi di ricordare la sua prima fonte di ispirazione: il maestro Matsuo Bashō, ossia “il poeta che tentava disperatamente di fermare il tempo con la sua penna” e il vincitore del premio No‐ bel per la letteratura “Kawabata l’immortale”, prima vera porta del fumettista verso l’altra parte del mondo.
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MAKEUP SMILE Il trucco per ritrovare il sorriso
di Annalisa Murru
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rendersi cura del proprio aspetto e ve‐ dersi meglio allo specchio è una tera‐ pia che cura l’anima. Lo sanno bene Patrizia e Silvia, le coordinatrici dell’associa‐ zione di volontariato Makeup Smile, che si occupa di coccolare donne, uomini e bambini vittime di violenza, malati di tumore o affetti da alopecia attraverso il trucco e la cura del viso. “Silvia è un vulcano di idee, mentre io sono più razionale”, dice Patrizia. Truccatrici, onicotecniche, un’estetista e una new entry, la psicologa, compongono il gruppo di volontarie. “Speriamo di avere pre‐ sto un parrucchiere e animatori per bam‐ bini”, mi spiega Patrizia. “Vorremmo offrire più opportunità, sia alle donne che agli uo‐ mini, oltre alla nostra mission primaria che è il trucco”, aggiunge Silvia, che porta un im‐ peccabile trucco colorato. “Makeup Smile nasce tre anni fa, grazie ad una mia amica che si è ammalò di cancro e che oggi non c’è più. Si chiamava Federica; un giorno decisi di truccarla per regalarle una serata diversa e vidi un cambiamento nei suoi occhi dopo essersi specchiata. Capii che potevo fare questo anche per altre persone, Makeup Smile è nata per gioco ed era un po’ una scommessa. All’inizio ero sola, chiesi al mio ragazzo di darmi una mano e mi affiancò una truccatrice: per noi era un mondo del
tutto nuovo. Il riscontro delle persone fu po‐ sitivo e cominciarono ad arrivare i primi vo‐ lontari”, racconta Patrizia. Chiedo a Silvia come è entrata a far parte del progetto: “Non ricordo com’è iniziato tutto, per me è come se Makeup Smile fosse sempre esistita e io ne avessi sempre fatto parte”. “Io invece mi ricordo di Silvia ‐ interviene Patrizia ‐. Mandò una mail bellissima in cui si compli‐ mentava per l’iniziativa e mi spiegava che avrebbe sempre voluto creare un’associa‐ zione di questo tipo, ma iniziare spaventa”. Patrizia inizia a raccontarmi quali iniziative portano avanti e a chi sono rivolte: “La no‐ stra associazione non fa discriminazioni in termini di patologie, ci rivolgiamo a tutti, anche a coloro che apparentemente sem‐ brano non aver bisogno di noi, infatti ope‐ riamo anche nei reparti di psichiatria. Lì la discrezione è importantissima, eravamo pre‐ parate anche all’eventualità di poter incon‐ trare persone di nostra conoscenza e dobbiamo saper gestire questi momenti”. “Il nostro motto è ‘Basta poco per fare tanto’. A volte un tocco di fard può cambiare lo sguardo di una donna. Inizialmente può es‐ serci un ‘no’ da parte delle pazienti. Poi si in‐ curiosiscono e infine ci vorrebbero lì ogni giorno perché per loro diventa un momento atteso e speciale. Il nostro obiettivo non è creare un super trucco, ma dedicare atten‐ zioni che non le facciano sentire ammalate
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ma valorizzate e ascoltate, anche se noi non siamo psicologhe”, aggiunge Silvia. Ma una psicologa c’è nel team Makeup Smile e si occupa anche della scelta dei volontari, perché entrare in contatto con certe realtà non è per tutti, come spiega Patrizia: “L’im‐ patto con persone che stanno male o che vi‐ vono un momento di instabilità non è facile, è importante essere in grado di affrontarlo emotivamente. Inoltre vogliamo che i volon‐ tari siano competenti, abbiamo un regola‐ mento interno rigidissimo; l’igiene ad esempio è fondamentale”. Continua a rac‐ contare: “Collaboriamo con l’Associazione Sostegno Alopecia Areata da due anni. La sfida era rendere autonome le donne nella ricostruzione delle sopracciglia e nell’appli‐ cazione delle ciglia finte. Vedersi allo spec‐ chio così come non ti sei mai vista è uno shock e fai fatica a riconoscerti, poi però ar‐ riva la commozione e ti piaci. Capisci che hai bisogno di imparare perché magari c’è la Co‐ munione di tuo figlio, ti sei vista bella e vuoi esserlo anche quel giorno. Ora portiamo avanti un laboratorio di self makeup con la creazione di un trucco personalizzato e le partecipanti arrivano da tutta la Sardegna”. Parliamo delle aziende che supportano con i prodotti la loro attività: “Sono felicissima di parlarne. Mulac è stata la prima azienda che ha creduto nel mio progetto, prima ancora
che fosse ufficializzato, mandandomi la loro prima palette di ombretti e tutti i loro ros‐ setti. L’azienda era appena nata, non potevo crederci”. Interviene Silvia: “Mulac e Nabla sono aziende giovani e la qualità dei loro pro‐ dotti è altissima, sono adatti anche a chi ha particolari intolleranze, come nel mio caso”. “Non hanno nulla da invidiare ad altre aziende italiane, offrono la loro collabora‐ zione senza secondi fini e non hanno mai smesso di aiutarci”, dice Patrizia. Makeup Smile crede fortemente nella coope‐ razione tra le associazioni di volontariato ‐ “Facciamo tutti cose diverse e l’una non esclude l’altra”, mi dicono ‐ e nell’aiuto di chiunque possa dare una mano, anche attra‐ verso la raccolta fondi con la quale è stato possibile acquistare la sedia per le sessioni di makeup, essenziale quanto costosa per un gruppo di volontari che si autofinanzia. Nata per soddisfare esigenze di tipo burocratico, ha superato ogni aspettativa. “È stato un boom”, mi dice Silvia, dopo che Patrizia am‐ mette il suo scetticismo iniziale: “Mi sono detta ‘affidiamoci al destino, come Makeup Smile ha sempre fatto’, ed è andata”. Silvia mi anticipa che presto ci saranno delle belle novità e nel mentre il sito sta cam‐ biando look. Si può non sorridere davanti a due ragazze così?
PORTO FLAVIA: l’ingegneria ai piedi di Pan di Zucchero di Federico Mura
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utti noi, quando pensiamo all’alta ingegneria, fac‐ ciamo sì che la nostra mente vada direttamente ad immaginare le grandi opere dei giorni nostri, e difficilmente ri‐ volgiamo il nostro pensiero a delle opere ormai datate, ma che in una maniera o nell’altra, sono riuscite a cambiare il corso della storia di una nazione, di una città o più semplicemente, come in questo caso, anche di una piccola realtà mineraria. Vi sto parlando di Porto Flavia. Molti di voi ne avranno sicura‐ mente sentito parlare o quanto‐ meno avranno visto almeno una foto di questo spettacolare sito minerario del Sulcis che ha se‐
gnato la storia di questa zona. Sono stato a Porto Flavia questa estate in occasione di uno dei miei #SardegnaOneDay, il pro‐ getto che porto avanti con il mio blog, ed era da tanto che desideravo conoscere meglio la storia di questa perla del sud Sardegna, ed oggi voglio rac‐ contarla a voi. Porto Flavia è un porto co‐ struito su una falesia diretta‐ mente a picco sul mare cristallino del Sulcis. Venne costruito nel 1924 dal‐ l’Ingegner Vecelli e l’opera prese il nome della sua piccola bimba, che all’epoca aveva cin‐ que anni, Flavia appunto. Precisiamo che qui a Porto Fla‐ via non si estraeva nessun tipo
di materiale e di conseguenza non stiamo parlando di una mi‐ niera, ma bensì di un porto di imbarco del materiale estratto dalle miniere limitrofe come quelle di Masua, Acquaresi e Montecani. Ma quale era la sua principale funzione e il motivo della sua costruzione? La funzione principale e il mo‐ tivo della costruzione del porto era quello di diminuire drastica‐ mente i tempi di carico dei piro‐ scafi a motore diretti al porto di Carloforte. Prima della sua costruzione, quindi parliamo del periodo che precede il 1924, per caricare la stiva di un piroscafo che poteva contenere all’incirca 4.5 tonnel‐
late di materiale estratto, si im‐ piegavano anche diverse setti‐ mane, ma grazie all’opera di Vecelli i tempi si restrinsero pa‐ recchio. Con la costruzione del porto le giornate lavorative si svolge‐ vano in questa maniera: i mine‐ rali venivano estratti, come detto, nelle miniere di Masua, Acquaresi e Montecani e il tre‐ nino elettrico, che attraversava una galleria di carreggio, li scari‐ cava all’interno dei nove silos di contenimento (ognuno di essi poteva contenere circa 9 ton‐ nellate di minerali, quindi ogni silos potenzialmente poteva riempire due piroscafi); i mine‐ rali scorrevano sopra un nastro trasportatore collegato ad un braccio meccanico esterno che
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permetteva di caricare l’interno delle stive dei piroscafi a mo‐ tore diretti al porto di Carlo‐ forte. Tenete ben presente che tutto questo è stato pensato, ideato e messo in pratica quasi un secolo fa, per questo motivo credo che si possa parlare di un autentico capolavoro di ingegneria, dal punto di vista tecnico e soprat‐ tutto anche dal punto di vista umano, dal momento che il fati‐ coso trasporto manuale dei ma‐ teriali dopo l’avvento del porto è stato praticamente azzerato. Il territorio del Sulcis, se lo avete presente, già da un primo sguardo potete notare che non è il classico territorio che si pre‐ sta alle normali attività di agri‐ coltura o di allevamento, e di
conseguenza i siti minerari rap‐ presentavano una buona oppor‐ tunità lavorativa per poter vivere dignitosamente a livello economico, in una zona del‐ l’isola che ancora oggi è tra le più povere. Ovviamente non era una buona opportunità a livello salutare con il passare del tempo. Nel 1882, quindi parecchio tempo prima che l’idea di Ve‐ celli venisse messa in pratica, un giovane Gabriele d’Annunzio visitò la zona, e in un passaggio del suo articolo descrisse la si‐ tuazione dei minatori in questo modo: “Uomini pieni di cenci e di sudiciume. Uomini dal viso terreo, con gli occhi arrossati nel tormento della polvere, con i capelli incolti che s’infilavano,
rimanendovi dodici ore al giorno, negli antri ciechi del corpo roccioso, mentre fuori la natura dava il suo quotidiano luminoso spettacolo: «Dalle aiuole viene un odore fresco di rose maggesi: poi, oltre le aiuole, il verdeggiamento selva‐ tico delle montagne che si allun‐ gano verso il mare, le rocce biancastre.” Quando visiterete il porto, alla fine della galleria vi troverete a tu per tu con quello che è il Re dei faraglioni del Mediterraneo, ovvero il Pan di Zucchero. Circondato da un mare che passa dal verde smeraldo al tur‐ chese e in mille altre sfumature di blu, domina la zona dall’alto dei suoi 133 metri e, sempre per affidarmi a d’Annunzio, lui
lo racconta così: “si stacca sul fondo nettamente come la prora di una fregata som‐ mersa”. Vi lascio con alcune informa‐ zioni su come arrivare e poter visitare questo magnifico sito immerso nella natura più sel‐ vaggia. Per arrivare a Porto Flavia da Cagliari dovete percorrere la SS130 verso Iglesias e dirigervi verso Nebida‐Masua e una volta giunti alla spiaggia di Porto Cauli troverete il cartello che vi indica Porto Flavia e da lì dovrete percorrere 1 km circa di strada bianca. Il biglietto di in‐ gresso costa 10 euro e le visite guidate sono su prenotazione tramite l’indirizzo mail: infoturistiche@comune.iglesias.ca.it.
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DI NIKE GAGLIARDI FOTO FIORELLA SANNA
Nel blu macchiato di blu con i
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TEXILE
EXILE è un progetto musicale nato a Cagliari nel 2016 dall’incontro tra Valentino Murru (batterista e autore dei testi del progetto), già fondatore della band sarda Antennah, prodotta dal Consorzio Produttori Indipendenti, Grace (voce), Luca Becciu (chitarre), Gabriele Loddo (basso) e Simone Mattana (synth e tastiere). Una formazione giovane che però non tarda a mettere a frutto la propria vena creativa: è dell’estate del 2017 il videoclip – diretto dal regista svedese Niels Jensen – di Settembre, brano proveniente dal primo Ep della band, Blu macchiato di blu, uscito lo scorso 15 dicembre per la Stella Recordings, con la produzione artistica di Stefano Guzzetti. I quattro brani confluiti in questo primo lavoro sono in
bilico tra un sound teso e asciutto, senza sbavature, che guarda alle più recenti produzioni indipendenti del pop‐ rock italiano e atmosfere più meste e rarefatte che sembrano invece strizzare l’occhio a un recupero riverberato e sognante della tradizione cantautorale classica. In attesa della pubblicazione del primo album, prevista per il 2018 e di cui Blu macchiato di blu costituisce una gustosa anticipazione, abbiamo intervistato i Texile affinchè raccontassero ai nostri lettori la loro esperienza musicale. Quali circostanze hanno determinato il concretizzarsi del progetto Texile e quali tra i vostri ascolti ed esperienze musicali hanno influito sull’individuazione di una particolare cifra stilistica?
Il progetto è stato pensato e voluto nel 2016 da Valentino, già fondatore degli Antennah insieme a Stefano Guzzetti, attualmente produttore di Texile. È nato essenzialmente da un’urgenza espressiva, noi tutti eravamo alla ricerca di qualcosa che ci appagasse in termini creativi. Pur provenendo da esperienze molto diverse tra loro, ci sono un sentire, una sensibilità ed un approccio alla composizione – e quindi alla costruzione del nostro universo sonoro – che ci accomunano. Elencare gli ascolti che ci hanno formato e influenzato sarebbe impossibile. Tutto il ‘900 di sicuro, le sue avanguardie in ambito pop‐rock ma non solo, il jazz, una certa black music, la disco e ovviamente la canzone d’autore italiana e francese. Tutto questo e molto altro ribolle e fa capolino nel nostro universo sonoro. Abbiamo comunque un
approccio “circolare” alla composizione e per una naturale inclinazione tendiamo ad “asciugare” il nostro suono. Texile è il nome di un monumento naturale che si trova in Barbagia: questa scelta allude forse a una piena identificazione con le vostre radici sarde? Cosa pensate della scena musicale isolana e in che modo vi ci rapportate? “Texile” perché è fascinoso ed enigmatico e poi suona bene anche all’estero. Nessun rimando “identitario”, comunque. Certo, la nostra musica risente intrinsecamente del fatto di vivere in un’isola battuta dai venti, il nostro suono restituisce suggestioni rarefatte, sospese… Probabilmente figlie dei silenzi millenari dell’entroterra sardo. Il sound è dilatato, volutamente riverberato e desertico. La scena musicale isolana è feconda e sono presenti delle belle realtà, intratteniamo buoni rapporti con tutti. Non facciamo molta vita sociale, comunque: difficilmente collocabili in una “scena”, non ci interessa farne
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parte. Siamo molto concentrati sulla progettualità della band e stiamo seminando tantissimo. Facciamo delle differenze stilistiche il nostro punto di forza, ci interessa ibridare, provare in libertà soluzioni e sondare territori. Siamo sempre sintonizzati e attenti a ciò che “monta su” a livello di trend e nuovi movimenti, ma lo siamo soprattutto per evitarli e non per esserne parte. Ci interessa risultare personali. Il vostro primo EP è intitolato Blu macchiato di blu, verso estrapolato dall’ultimo brano Lontano lontano: difficile non cogliere un’allusione alla famosa canzone interpretata da Modugno. In che misura l’approccio dei Texile vuole
essere conservativo o eversivo nei confronti degli stilemi classici della canzone italiana d’autore? Davvero nessuna allusione al grandissimo Modugno, piuttosto la restituzione di immagini concrete, in questo caso specifico abissi marini o, se preferisci, squarci di cielo azzurro. È un testo fortemente evocativo e di grande impatto emotivo. Non ci muoviamo intenzionalmente verso la canzone d’autore, ma è comunque necessario farvi i conti: siamo figli anche di quei mondi. Un nostro nume tutelare è sicuramente Serge Gainsbourg, ne subiamo l’influsso ma cerchiamo di starne alla larga: troppo ingombrante e risulterebbe scontato attingere a piene mani dal suo genio. Solo una piccola “rivisitazione” live di un suo pezzo scritto per la Bardot! Il brano Non è niente ha una storia particolare: vorreste narrarla ai nostri lettori? Non è niente è stata recuperata dalla colonna sonora de La calda vita un film del 1963 girato tra Cagliari e le coste ancora incontaminate di Villasimius. È la cantilena che Catherine Spaak, attrice protagonista del film, intona su un sottofondo orchestrale. Il ricordo di quel via vai di attori e operatori e
dell’allestimento dei set a Cagliari è ancora vivo nella memoria dei nostri genitori e dei cagliaritani della vecchia generazione. Ci è stato tramandato come il ricordo di un’epoca irripetibile: in pieno boom economico a Cagliari accadeva anche questa cosa qui. Ci piaceva l’idea di restituirne un pezzetto. In uno dei vostri pezzi, Settembre, mi pare di poter cogliere alcune reminiscenze provenienti dalla musica di Bowie. Ci sono stati dei modelli di cui avete tenuto conto nello scrivere i brani confluiti nell’EP? Sì, hai colto bene, come si diceva prima nella nostra musica ci sono mondi in collisione, abbiamo assorbito tantissimo e tanto restituiamo. Ci piace citare, cerchiamo di farlo con stile senza “scopiazzature”… In Settembre emerge il nostro amore per Brian Eno e per i chitarristi che ha coinvolto nella trilogia berlinese di Bowie (ma non solo), le chitarre sono volutamente ossequiose nei confronti di colossi come Adrian Belew o Robert Fripp. Credo che una delle caratteristiche principali del vostro primo lavoro sia una certa “onirica essenzialità”: qual è stato il fil rouge che ha informato la scelta dei brani da includervi e come avete
lavorato agli arrangiamenti defintivi? Tendiamo a dilatare il suono, per inclinazione suoniamo essenzialmente “downbeat”, è la nostra cifra. I testi influenzano le musiche e viceversa. Ci caratterizza questa componente sognante, visionaria, andiamo per immagini. In fase compositiva tendiamo a essere molto prolifici per poi asciugare e arrivare a una sintesi che ci soddisfi. Dal vivo siamo ipnotici, densi e viscerali. Anche giocosi però. I brani da produrre e inserire in questo Ep li ha scelti Stefano Guzzetti, il nostro produttore. Avevamo dei provini, una decina di brani e lui ha individuato quelli su cui lavorare. È stato determinante l’intervento di Stefano per accorciare e tagliare il superfluo, ha alleggerito molto il materiale sonoro e questo ha fatto sì che i pezzi acquisissero più freschezza e maturità. Gran parte del lavoro di produzione è stato effettuato durante le registrazioni dei brani. Siamo molto soddisfatti. Ringraziamo i Texile e ricordiamo ai lettori che possono restare aggiornati su tutte le novità inerenti al progetto visitando il sito www.texilemusic.com o la pagina Facebook @texilemusic.
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Cagliari. Quartiere Villanova
SOS Centri Storici Come riscoprire e valorizzare le proprie origini
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alle nostre parti si parla, già da qual‐ che tempo e con una certa insi‐ stenza, della necessità di un recu‐ pero del centro storico che tenga conto dei luoghi e degli edifici più significativi, dei biso‐ gni di chi ci abita, della capacità di attrarre persone nuove tra le sue vie e, soprattutto, delle numerose attività commerciali che ci la‐ vorano mantenendolo – e mantenendosi – ancora in vita. È una situazione, quella dei centri storici, che non solo a Sassari ha te‐ nuto e tiene banco tra le varie amministra‐ zioni comunali e associazioni di categoria che tentano di barcamenarsi tra l’avanzare dei grandi centri commerciali, lo spopolamento delle città vecchie e la necessità di reinven‐ tarsi con proposte nuove e accattivanti. In tutta Italia si tratta di un problema da tempo rilevato e nei confronti del quale si è cercato di avanzare studi e proposte volti a trovare soluzioni mirate. Scordia per esem‐ pio, un comune siciliano di circa diciassette‐ mila abitanti nella città metropolitana di Ca‐ tania, analizzava già nel 2013 la questione attraverso un periodico online locale tro‐ vando due criticità di base: in primis la crisi del settore edilizio, che ha portato a un fermo diffuso di manutenzioni e ristruttura‐ zioni. La conseguenza più diretta è stato uno spopolamento del centro storico, con conse‐
guente calo delle vendite a tutti i livelli e la chiusura delle attività commerciali. Un pro‐ blema, questo, che alcuni centri hanno visto nascere gradualmente, ben prima dello scop‐ pio della bolla immobiliare che ha avviato la crisi economica tra il 2007 e il 2008. Il sud sembra essere più colpito dal feno‐ meno dello spopolamento e la Calabria è tra le Regioni maggiormente a rischio, anche per la tendenza dei più giovani all’abbandono dei paesi in favore delle grandi città, alla ricerca Gabriele Maltinti - stock.adobe.com
di Daniele Dettori
di un lavoro soprattutto nel settore terziario o delle nuove tecnologie. Per ovviare a questo trend, sono diverse le iniziative intraprese. A Montesegale, nel pavese, l’amministrazione comunale ha inaugurato un forno pubblico perché i poco più di 300 abitanti possano contare su un servizio essenziale come quello della panificazione. A Sadali, nel centro‐sud della Sardegna, si è tentato di incrementare il turismo e rafforzare la residenza con due azioni coordinate: la valorizzazione delle pro‐ prietà immobiliari esistenti e gli incentivi alla coltivazione delle terre libere. Si è pensato anche all’erogazione di buoni spesa da spen‐ dere presso le attività locali, così da mante‐ nere in vita il tessuto commerciale. Azioni di questo genere sembrano essere una buona chiave per sbloccare quella serratura rugginosa rappresentata, nei centri, soprat‐ tutto da edifici decadenti e talvolta inadatti alle esigenze della vita odierna perché realiz‐ zati secondo criteri non più funzionali. L’ini‐ ziativa delle case a 1 euro ne è un ulteriore esempio: in diversi comuni italiani è possibile acquistare una vecchia casa al costo di un caffè con l’impegno di rimetterla in sesto e renderla agibile in un arco di tempo definito. Possono nascere così diversi Bed & Breakfast e attività di richiamo come musei, ludoteche o altro. C’è chi, oltreoceano, si è divertito a fare una proporzione: negli Stati Uniti, a fronte di circa 18 milioni di case abbando‐ nate, ciascun senzatetto potrebbe riceverne in regalo ben 6! Una simile politica si base‐ rebbe certo su una massiccia iniezione di de‐ naro pubblico o privato necessario al rias‐ setto dei luoghi ma c’è chi non la prende solo al pari di una boutade. Dalle nostre parti, del resto, sono proprio gli immigrati (regolari e non) a stabilirsi soprattutto nei centri storici dove le case dismesse abbondano… Chiudiamo con un’iniziativa che vede Sassari protagonista. Recentemente è nato il gruppo Facebook “Io compro al centroSS”, una ve‐ trina – su uno tra i social network più diffusi – perennemente a disposizione di commer‐ cianti e utenti che possono postare, condivi‐ dere e commentare i negozi del centro, i pro‐ dotti, le offerte, le attività di rilevanza sociale oltre che commerciale. L’idea mira a far co‐ noscere al pubblico tutte le opportunità che il centro storico di Sassari offre quotidiana‐ mente sia in questo periodo natalizio, sia tutto il resto dell’anno. La Galleria Cavour di Sassari
#cinguettii tecnologici a cura di Marco Cau
Sennheiser HD1 Pink Floyd Tutti i fan avranno sicuramente ricono‐ sciuto il logo di Dark Side of the Moon sui padiglioni di queste cuffie, che sono appunto ispirate ai Pink Floyd. Wireless, dotate di cancellazione attiva del ru‐ more, si piegano su se stesse per essere trasportate più comodamente. L’ar‐ chetto è in pelle, impunturato con un filo multicolore.
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CARTABIANCA Il concorso letterario che unisce la Sardegna
È
appena uscito il bando del nuovo concorso di poesia organizzato dall’associa‐ zione culturale cagliaritana. La formula rimane più o meno la stessa delle cinque precedenti edizioni. Ma c’è un’importante novità. Visto il sempre maggior numero di partecipanti prove‐ nienti da altre zone dell’Isola, questa volta, oltre alla ormai con‐ sueta sede di Serdiana, ci sarà una seconda serata di premia‐ zione, per consentire la parteci‐ pazione anche agli autori del Nord Sardegna. L’evento si terrà domenica 9 giugno nel sugge‐ stivo scenario del Porto Vecchio di Stintino, con il Comune a pa‐ trocinare questa sesta edizione
del concorso. A rappresentare la comunità culturale stintinese sa‐ ranno le ex docenti di materie let‐ terarie Maria Veronica Benenati e Adriana Mannias che, insieme ai “cagliaritani” Gianni Mascia, Mirella De Cortes, Claretta Frau e Maria Rosa Giannalia, an‐ dranno a comporre la giuria del‐ l’edizione 2018. Com’è ormai consuetudine, il bando presenta anche una se‐ zione speciale per i ragazzi delle scuole elementari e medie. “Uno dei nostri obiettivi – spiega An‐ drea Zucca, presidente di Carta‐ Bianca Cagliari – è quello di un sempre più massiccio coinvolgi‐ mento nelle nostre iniziative dei
giovanissimi autori. Con l’impre‐ scindibile sostegno di docenti e dirigenti scolastici, sono sempre più numerose le scuole coinvolte nei nostri concorsi letterari”. La partecipazione al concorso è completamente gratuita e per in‐ viare il proprio manoscritto ci sarà tempo fino al 30 aprile (il bando completo è disponibile nella homepage del sito web www.associazionecartabianca.it). A curare la direzione artistica dell’iniziativa sarà Fabrizio Manca Nicoletti. “Sono sempre di più, merito anche della nostra partnership con S&H Magazine, i partecipanti provenienti da altre zone della Sardegna. Ovviamente per molti di loro risulta quasi im‐ possibile presenziare ad una pre‐ miazione che si svolge all’altro capo dell’isola. Dunque, grazie anche al coinvolgimento del Co‐ mune di Stintino, abbiamo orga‐ nizzato una seconda serata in cui coinvolgeremo tutti i partecipanti del Nord Sardegna” spiega Manca Nicoletti. “Uno dei nostri obiettivi – conti‐ nua il direttore artistico – è quello di fidelizzare il rapporto sia con gli autori che con le pubbliche am‐ ministrazioni che patrocinano gli eventi CartaBianca. Se con Ser‐ diana il risultato è stato conse‐ guito, sono sempre di più le manifestazioni che organizziamo insieme, il desiderio è quello di riuscire ad ottenere risultati ana‐ loghi anche con Stintino e che l’appuntamento al Porto Vecchio possa diventare una costante nella nostra programmazione”. Intanto, domenica 17 dicembre, si sono tenute presso la Casa Museo di Serdiana, le premiazioni
relative all’ottava edizione del concorso per racconti brevi ed aforismi. La serata è stata presen‐ tata da Fabrizio Manca Nicoletti, con interventi da parte dell’asses‐ sore alla cultura del Comune di Serdiana Federica Colantonio. Per quanto riguarda gli aforismi ad imporsi è stato Gabriele Mura. La sezione racconti brevi preve‐ deva una separazione tra giovani scrittori e big. Tra gli studenti se‐ condo posto ex aequo per Zineb Ibnorida (Il ragazzo e la volpe) e Thomas Cabezas Ramos (Colori). Primo posto per Marta Uva che con L’arcobaleno sbaraglia l’ag‐ guerrita concorrenza. All’opera della giovane scrittrice sulcitana è ispirato l’omonimo quadro, frutto del talento artistico del Collettivo Aquabras Cagliari, che impreziosisce la copertina del‐ l’antologia contenente gli elabo‐ rati degli studenti. Tra i big terzo posto a pari merito per Claretta Frau (Marietta e la statua del santo) e Libero Concas (Mai di giovedì). Matteo Muscas, con Linee parallele, rischia di bis‐ sare il successo del 2014. Ma sta‐ volta il giovane autore di Donori si deve accontentare della piazza d’onore. A vincere, e quello dei giurati è stato un plebiscito, l’ot‐ tava edizione di CartaBianca è Cristiano Marcatelli con La tana. Anche al racconto di Marcatelli Aquabras dedica un quadro, ri‐ proposto nella copertina dell’an‐ tologia dei seniores. I racconti partecipanti a questa ottava edizione sono stati 188. 82 gli aforismi arrivati in redazione. Nell’antologia dei ragazzi trovano invece spazio una quarantina di racconti.
Quel viaggio attraverso l’Europa che, nel corso dell’Ottocento, i giovani intraprendevano per conoscere il mondo, lo proponiamo qui lungo il Bel Paese, alla scoperta delle nostre Regioni d’Italia.
A sinistra Cefalù, a destra Taormina e sotto l’Etna visto da Catania
di Daniele Dettori La più grande. Il territorio sici‐ liano è costituito dall’isola più grande d’Italia con i suoi arcipe‐ laghi (Eolie, Egadi e Pelagie), l’isola di Ustica e l’isola di Pan‐ telleria. Sono nove, in totale, le province nelle quali la Regione è suddivisa. Fenici, greci, romani e più tardi gli arabi. E gli aragonesi. Nel corso dei secoli, diverse po‐ polazioni hanno imperversato per le sue coste stanziandosi anche nell’interno e questo per‐ ché, grazie alla sua posizione, la Sicilia è un ponte ideale tra Africa ed Europa. Un ruolo che ancora oggi riveste molto bene soprattutto l’isoletta di Lampe‐ dusa, spesso citata nelle crona‐ che perché sede di sbarco delle popolazioni che attraversano il Mediterraneo con imbarcazioni di fortuna. Cosa vedere. In effetti, una delle principali attrazioni della Sicilia è rappresentata dalla sua più grande insidia: l’Etna. Si tratta di un vulcano attivo collocato a poca distanza dalla costa orien‐ tale che, insieme con il territorio circostante, nel 1987 è stato di‐
chiarato Parco e nel 2013 Patri‐ monio dell’Umanità. Sono mol‐ teplici i crateri presso i quali si registrano attività eruttive di di‐ versa entità e che, ad ogni modo, rappresentano una meta escursionistica per appassionati scalatori e amanti del trekking e della natura. Alle pendici del complesso vulcanico sorge la città di Catania, ricca di storia e cultura. Qui vi segnaliamo, per una visita, l’anfiteatro romano; il Giardino Bellini che è tra i più antichi della città; la Via Etna, che è la strada principale del centro storico dove potrete dare libero sfogo alla vostra voglia di shopping; il mercato del pesce, che offre uno spaccato di vita quotidiana sicula davvero ge‐ nuino; e le tantissime chiese, monumenti e musei che potrete scegliere secondo i vostri gusti personali di architettura e storia. Se rimaniamo sulla costa ma ci spostiamo a nord est possiamo visitare la bellissima Palermo. Qui vi consigliamo subito di im‐ mergervi in un mercato del quale avete certamente sentito parlare perché si chiama Ballarò, e ha dato il nome all’omonima
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VIAGGIO IN ITALIA
SICILIA trasmissione televisiva per anni andata in onda sulla Rai. Si tratta di un mercato eterogeneo, ricco di primizie ortofrutticole ma anche di altri generi alimentari e casalinghi. La cattedrale di Pa‐ lermo è un altro luogo da non perdere, costruita a più riprese fin dall’età punica e costituita da un melting pot di stili e culture che la rendono piuttosto affasci‐ nante. La cattedrale è stata più volte ritratta, nei suoi dipinti, dal noto artista Kino Mistral (nome d’arte di Franco Magistrelli) che, milanese di nascita, ha scelto di sposarsi e vivere proprio a Pa‐ lermo, innamorandosi delle terre di Sicilia. Un altro vulcano della Sicilia è lo Stromboli, che prende il nome dall’omonima isoletta delle Eolie. Una visita turistica è d’obbligo anche perché l’isola, che conta in totale circa 400 abitanti, ri‐ corda a tratti la Grecia specie nel centro abitato di Piscità, dalle case bianche con tinte di azzurro che si affacciano sul mare. Già che ci siete, con il traghetto po‐ tete visitare anche le altre iso‐ lette, tutte molto caratteristiche. A Ustica, per esempio, potrete
ammirare l’Acquario dello Spal‐ matore insieme con i siti archeo‐ logici delle diverse epoche; a Pantelleria potrete rilassarvi nelle immense distese di verde a perdita d’occhio e fare una visi‐ tina alle Teste di Pantelleria, tre capi di marmo rinvenuti nel 2003 che ritraggono Giulio Ce‐ sare, Tito e Agrippina. La gastronomia. Se limoni e arance sono due simboli tipici di questa Regione, non tutti sanno che un antenato del gelato avrebbe visto la luce proprio da queste parti. Durante la domina‐ zione araba pare venissero uniti la neve – raccolta sulle cime dell’Etna – con lo zucchero di canna e la frutta per preparare lo sherbet. Cassata e cannoli sono altri dolci della tradizione imperdibili. I formaggi più anti‐ chi rinomati sono prodotti so‐ prattutto con latte ovino e caprino come la ricotta, mentre tra i prodotti dei campi annove‐ riamo zafferano, olive, pomo‐ dori, carciofi e patate. Infine il mare, che circonda questa terra, regala pesce fresco declinato a tavola nelle più diverse e gu‐ stose combinazioni.
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inSardegna... I migliori eventi di Gennaio
13 GENNAIO. Mogol racconta Battisti
6 GENNAIO: Sassari al Teatro Comunale, ore 17:00. Musical “IL Libro Della Giungla…. Il viag‐ gio di Mowgli”. Cagliari all’EXMA, ore 19:00. Stagione teatrale “TeatrExma – un teatro per tutte le stagioni”: “Il mio nome è Lucio (un uomo come me)”, spettacolo dedicato Lucio Dalla di e con Paolo Putzu, regia di Cricrì Boc‐ chetta. 6‐7 GENNAIO: Sassari al Palazzo di Città, ore 21:00. Aspirina a teatro con gli autori. 7 GENNAIO: Cagliari al Teatro Massimo, ore 16:30. Musical “IL Libro Della Giungla…. Il viag‐ gio di Mowgli”. 9 GENNAIO: San Gavino Monreale al Teatro Comunale, ore 21:00. “Quasi Grazia” di Mar‐ cello Fois con Michela Murgia, regia Veronica Cruciani. Sassari al Teatro Comunale, ore 21:00. Stagione di Prosa 2017/2018: “Filumena Marturano”, di Eduardo De Filippo, con Ma‐ riangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses, regia Liliana Cavani. 10 GENNAIO: Alghero al Teatro Civico, ore 21:00. Stagione di Prosa e Danza 2017/2018: “Fiore di Cactus”, di Pierre Barillet e Jean‐Pierre Grédy, con Benedicta Boccoli e Maximilian Nisi, regia Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese. Cagliari all’EXMA, ore 21:00. Stagione teatrale “TeatrExma – un teatro per tutte le stagioni”: “Alfonsina Panciavuota”, con Fabio Marceddu, regia e musiche originali di Antonello Murgia.
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Dal 10 al 14 GENNAIO: Cagliari al Teatro Mas‐ simo. Stagione di Prosa 2017/2018: “Filumena Marturano”, di Eduardo De Filippo, con Ma‐ riangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses, regia Liliana Cavani. 12 GENNAIO: San Gavino Monreale al Teatro Comunale, ore 21:00. Stagione di Prosa e Danza 2017/2018: “Lo Schiaccianoci”, musiche Pëtr Il’ič Čajkovskij, con i Solisti e il Corpo di Ballo del Balletto di Roma, ideazione e coreo‐ grafia Massimiliano Volpini. Olbia al CineTeatro Olbia, ore 21:00. Stagione di Prosa 2017/2018: “Fuga da Via Pigafetta”, di e con Paolo Hendel, regia di Gioele Dix. Cagliari al Bflat, ore 22:00. Jnr Robinson live, “A brand of soul ‐ Full go‐ spel”. Cagliari al Fabrik, ore 22:00. Concerto dei Raw Power. 13 GENNAIO: Carbonia al Teatro Centrale, ore 20:45. Stagione di Prosa e Danza 2017/2018: “Lo Schiaccianoci”, musiche Pëtr Il’ič Čajkovskij, con i Solisti e il Corpo di Ballo del Balletto di Roma, ideazione e coreografia Massimiliano Volpini. Porto Torres al Teatro comunale An‐ drea Parodi, ore 21:00. XXVIII edizione Festival “Etnia e Teatralità": “Allo sguardo attento”, di Cosimo Filigheddu, regia di Marco Spiga. Ca‐ gliari all’Auditorium del Conservatorio, ore 21:00. Mogol racconta Battisti.
25 GENNAIO. “Le Relazioni Pericolose”
14 GENNAIO: Porto Torres al Teatro comunale Andrea Parodi, ore 19:00. XXVIII edizione Festi‐ val “Etnia e Teatralità": “Allo sguardo attento”, di Cosimo Filigheddu, regia di Marco Spiga. Al‐ ghero al Teatro Civico, ore 21:00. Stagione di Prosa e Danza 2017/2018: “Lo Schiaccianoci”, musiche Pëtr Il’ič Čajkovskij, con i Solisti e il Corpo di Ballo del Balletto di Roma, ideazione e coreografia Massimiliano Volpini. Macomer all’ex Caserme Mura, ore 21:00. Stagione di Prosa 2017/2018: “Fuga da Via Pigafetta”, di e con Paolo Hendel, regia di Gioele Dix. 19 GENNAIO: Sassari al Teatro Comunale, ore 21:00. Stagione di Danza 2017/2018: “Mediter‐ ranea”, musiche Wolfgang Amadeus Mozart, György Ligeti, Giovanni Pierluigi da Palestrina e musiche delle culture del Mediterraneo, con i Solisti e il Corpo di Ballo della Daniele Cipriani Entertainment, coreografia Mauro Bigonzetti. Cagliari all’EXMA, ore 21:00. Stagione teatrale “TeatrExma – un teatro per tutte le stagioni”: “Le Sorelle Prosciutti”, con Francesca Grisenti e Eva Martucci, regia Massimo Donati. 20‐21 GENNAIO: Cagliari al Teatro Massimo. Stagione di Danza 2017/2018: “Mediterranea”, musiche Wolfgang Amadeus Mozart, György Li‐ geti, Giovanni Pierluigi da Palestrina e musiche delle culture del Mediterraneo, con i Solisti e il Corpo di Ballo della Daniele Cipriani Entertain‐ ment, coreografia Mauro Bigonzetti. 21 GENNAIO: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVIII Stagione di teatro per ragazzi: “Il chicco di grano”, Teatrino dei Fondi (PI), (3‐8 anni). Porto Torres al Teatro comunale Andrea Parodi, ore 19:00. XXVIII edizione Festival “Etnia e Teatralità": “Coppelia”, di Consuelo Pit‐ talis, regia di Pier Paolo Conconi. Dal 24 al 28 GENNAIO: Cagliari al Teatro Mas‐ simo. Stagione di Prosa 2017/2018: “Lampe‐ dusa”, di Anders Lustgarten, con Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano, regia Gianpiero Borgia. 25 GENNAIO: Sassari al Teatro Comunale, ore 21:00. Stagione di Prosa 2017/2018: “Le Rela‐ zioni Pericolose”, dal romanzo omonimo di Choderlos de Laclos, regia Elena Bucci. 25‐26 GENNAIO: Nuoro al Teatro Eliseo, ore 21:00. “Quasi Grazia” di Marcello Fois con Mi‐ chela Murgia, regia Veronica Cruciani. Sassari al Teatro Comunale, ore 26 GENNAIO: Cagliari all’EXMA, ore 21:00. Sta‐ gione teatrale “TeatrExma – un teatro per tutte le stagioni”: “Like”, con Stefano Santomauro, regia Daniela Morozzi. Cagliari al Bflat, ore 22:00. Concerto di Greta Panettieri. Olbia al Ci‐ neTeatro Olbia, ore 21:00. Stagione di Prosa 2017/2018: “Alla mia salute ci penso anch'io... e si nono”, di Gianni Salis e Giovanni Carroni.
Dal 31 GENNAIO al 4 FEBBRAIO. “Il Padre”
27 GENNAIO: Cagliari al Bflat, ore 21:00‐23:00. “Un sabato italiano”, concerto di Sergio Ca‐ puto. Porto Torres al Teatro comunale Andrea Parodi, ore 21:00. XXVIII edizione Festival “Etnia e Teatralità": “Com un soldat”, concerto di Claudia Crabuzza. 27‐28 GENNAIO: Cagliari al Teatro Massimo, ore 17:00. “Sacra famiglia”, di Nunzio Caponio, con Maria Grazia Bodio, Cesare Saliu, Nunzio Caponio, regia Nunzio Caponio. 28 GENNAIO: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVIII Stagione di teatro per ragazzi: “Cartacantastorie”, La Botte e il Cilindro (SS), (3‐8 anni). Dal 31 GENNAIO al 4 FEBBRAIO: Cagliari al Teatro Massimo. Stagione di Prosa 2017/2018: “Il Padre”, di Florian Zeller, con Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere, regia Piero Maccarinelli.
Mostre Fino al 14 GENNAIO: Cagliari allo Spazio SE‐ ARCH, ore 9:00‐20:00. Mostre “Nel segno di Galep” e “221B Baker Street”. Fino al 15 GENNAIO: Sassari all’Archivio storico comunale, ore 9:00‐13:00 / 16:00‐19:00, chiuso sabato e domenica. "Vivo. Come una statua", mostra su Enrico Costa. Alghero alla li‐ breria Cyrano Alghero, ore 9:00‐20:00. Mostre “Nel segno di Galep” e “221B Baker Street”. Fino al 20 GENNAIO: Alghero nelle sale esposi‐ tive Lo Quarter (II piano). Mostra di dolci di Anna Gardu. “Nuoresità ad Alghero”. Fino al 25 FEBBRAIO: Nuoro al MAN, ore 10:00‐13:00 ‐ 15:00‐19:00, chiuso lunedì. Mo‐ stre “Una visione astratta”, opere dalla Colle‐ zione Maria Cernuschi Ghiringhelli e “Emisferi Sud”, mostra di Michele Ciacciofera. Fino all’11 MARZO 2018: Cagliari alla Galleria Comunale d'Arte, ore 10:00‐18:00, chiuso lu‐ nedì. Mostra “Modigliani: Opera sola”. Fino al 18 MARZO 2018: Collinas al Museo Na‐ turalistico del Territorio “G. Pusceddu”, ore 9:00‐19:00, chiuso lunedì. Mostra “Avventura tra i ghiacci. Pole Position”. Fino al 29 APRILE: Sassari all’Ex Convento del Carmelo, ore 10:00‐13:00 / 16:00‐19:00, chiuso lunedì. Mostra “Nuragica”, il più sor‐ prendente viaggio nel tempo tra ricostruzioni e realtà virtuale.
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22 S&H MAGAZINE Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferi‐ mento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on‐line argomenti clinici ed extra‐clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
Il dentista risponde Curiosità sul mondo odontoiatrico
er chi è genitore come me, soprattutto nel momento in cui si hanno bambini piccoli, sarà capitato almeno una volta di ritrovarseli affianco, sve‐ gliati da un brutto sogno e quindi catapultati tra voi e vostra moglie, nel “lettone grande”. Questa caratteristica è comune in tutti i bambini, fa parte della loro crescita naturale e in genere è caratterizzata da episodi spora‐ dici che, di norma, scompaiono rapidamente durante la crescita. Alcune volte, però, questo feno‐ meno assume proporzioni e fre‐ quenza preoccupanti, diventando un vero problema, sia per il piccolo che per l’equili‐ brio e la serenità dei genitori. La colpa, in tal caso, viene spesso imputata ad un problema di de‐ bolezza di carattere, e si cerca di risolverlo con un aumento della disciplina, per evitare che si abi‐ tui ad ottenere quello che vuole (stando a letto con i genitori) fa‐ cendo i proverbiali “capricci”. In verità spesso non è così. Mi capita sempre più di frequente di riscontare cause “funzionali” a quello che sembra solo un caso relazionale genitori‐figli. L’origine del problema può facilmente ri‐ siedere nella triade dei problemi legati a respirazione, degluti‐ zione e masticazione del bimbo. Per cause di diverso tipo, come un frenulo linguale corto, una deglutizione disfunzionale, un di‐ sallineamento tra mascella e mandibola, un palato troppo stretto o dei denti che non si tro‐ vano nella posizione giu‐ sta, il piccolo può sviluppare patologie re‐
COME CURARE I “BRUTTI SOGNI” DEL BAMBINO DAL DENTISTA spiratorie notturne che portano alla maggior fatica che deve im‐ piegare per svolgere le funzioni vitali del mandare una quantità d’aria ossigenata suffi‐ ciente nei polmoni, e da qui al corpo, ma so‐ prattutto al cervello. È lui che sorve‐ glia il delicato equilibrio vitale del corpo, verificando che gli organi siano sempre ben ossigenati, avvisandoci quando questo non avviene. L’aria inspirata tramite il naso e la bocca passa nella gola, nella tra‐ chea, nei bron‐ chi ed infine negli alveoli polmo‐ nari, dove l’ossi‐ geno contenuto nell’aria passa all’interno dei vasi sanguigni per raggiungere tutte le cellule del corpo.
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Nel sonno, per la posizione as‐ sunta dal corpo e per il rilassa‐ mento muscolare, si determina una fisiologica riduzione dei vo‐ lumi delle prime vie aeree. Ma se il processo è influenzato ne‐ gativamente dai problemi che
ho eviden‐ ziato in prece‐ denza, l’aria passa a fatica, e a volte non passa affatto. Il bambino russa, o parla, rumori che nascono dal passag‐ gio forzato dell’aria attraverso le vie respiratorie costrette, a volte il passag‐ gio dell’aria si blocca, veri‐ ficandosi una apnea. Il sangue
quindi non viene più ossigenato, perché l’aria non arriva ai pol‐ moni, quindi il cervello riceve sempre meno ossigeno, facendo scattare nel cervello un “allarme rosso” di sopravvivenza, per cui deve per forza svegliare il pic‐ colo. Gli fa fare un piccolo “cor‐ tocircuito” che genera un brutto sogno, un incubo. Questo porta il bambino a svegliarsi con il clas‐ sico respiro accelerato, che de‐ termina una rapida ossigenazione. Sua conseguenza indiretta è il successivo pellegri‐ naggio verso il letto dei genitori, chiudendo il cerchio di quanto ho detto in prin‐ cipio nell’articolo. Op‐ pure il bambino manifesta
sonnambuli‐ smo, o a volte fa la pipi a letto. Attualmente sono state svilup‐ pate diversi tipi di terapie che riescono a risolvere completa‐ mente questa patologia. Grazie a queste ultime si può, con dedi‐ zione, attenzione e impegno, mi‐ gliorare grandemente la nostra qualità di vita e quella dei nostri figli. Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità al‐ l’email dott.massaiu@shmag.it.
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Fitness & Benessere a cura di Matteo Sassone
DIETA O NON DIETA?
Alternative meno drastiche
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ieta Dukan, regime iperproteico, dieta a zona: quali avete provato? Che risultati avete ottenuto e, soprattutto, le loro regole fanno ancora parte delle vostre abitudini? Se la risposta a quest’ultimo quesito è negativa significa che tali norme e regimi alimentari non sono la soluzione adatta a voi: si discostano infatti dal principio basilare di una dieta, quello di uno stile di vita sano. Seguire uno dei suddetti percorsi può rappresentare per alcuni un tentativo di migliorare le proprie condizioni fisiche ma non certo la soluzione ideale e definitiva, soluzione che può invece risiedere in alcune semplici regole della cui validità è consapevole un numero sempre più elevato di persone. Eccole qui di seguito: Qualità degli alimenti: un modo per accertarsi della qualità degli alimenti che acquistiamo è certamente quello di orientare le proprie scelte verso alimenti semplici, non raffinati e che non presentino nell’elenco degli ingredienti voci o nomenclature chimiche a noi sconosciute.
Alimenti a chilometro zero: sono da preferire in quanto molti alimenti naturali perdono parte dei nutrienti già poche ore dopo la raccolta. Quantità: eliminiamo l’uso della bilancia pesa alimenti e prestiamo attenzione alle dosi, suddividendole più praticamente in porzioni grandi, medie e piccole. Piramide alimentare: uno sguardo alla nuova e rivoluzionata piramide alimentare può essere un modo per chiarirci meglio le priorità. Porzioni: grandi per le verdure, medie per cereali, legumi e secondi piatti (uova, pesce e carne), piccole ma fondamentali quelle dei condimenti, tra cui il vantaggiosissimo olio EVO. Associazioni tra alimenti: si tratta di un aspetto importante e spesso trascurato. Accostare gli alimenti in modo corretto è determinante per i tempi di digestione e per il senso di sazietà ottenuto grazie al pasto e da esso dipende l’eventuale voglia di cibi “vietati”. Per esempio, un pranzo composto da un primo costituito da riso integrale e un secondo piatto di carne o pesce o
Sono un padre, un marito e un trainer esperto in percorsi di dimagrimento, obesità e sovrappeso. Aiuto quotidianamente le persone che vogliono cam‐ biare forma fisica, e spesso anche la propria vita.
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uova con verdure è differente da un pasto composto dal solo riso accompagnato dalle verdure. Per quanto infatti l’apporto calorico sia nel primo caso maggiore, esso apporta i vantaggi di un carico glicemico moderato e di una inferiore possibilità di accumulare adipe. Permette inoltre di gestire meglio il proprio appetito durante il resto della giornata. Momento di assunzione: ciò che mangiamo a pranzo ha un effetto differente se mangiato a cena. Numero e quantità dei pasti: sappiamo tutti che fare cinque pasti al giorno è una regola d’oro. Colazione da re, pranzo da principe e cena da povero è la migliore filosofia, senza dimenticare gli indispensabili due spuntini. Rotazione degli alimenti: meglio non fossilizzarsi sugli stessi alimenti e sfruttare la stagionalità di frutta e verdura, variare spesso la fonte di carboidrati e quella di proteine per tenere attivo il metabolismo e trarre nutrienti da tutti gli alimenti. Orientiamo le nostre scelte in modo che possano giovare anzitutto alla salute e solo in seconda battuta all’aspetto fisico e al girovita. I consigli esposti sono validi salvo patologie o problematiche che necessitano specifica assistenza e/o consulenza da parte di un medico.
WALL SIT
Posizionati dando le spalle a una parete, appoggia la schiena al muro mantenendola ben aderente ad esso e metti i piedi alla stessa larghezza delle spalle, con un angolo tra gambe e cosce di 90°. Appoggia la nuca al muro e mantieni le mani lungo i fianchi. Mantieni la posizione per 40-60 secondi con pause di 60 secondi; ripeti per 3 volte. Muscoli coinvolti: arti inferiori, quadricipiti, polpacci, glutei.
24 S&H MAGAZINE
ARRIVA UN MESE DI FUOCO PER LA PASTA CELLINO La squadra di coach Paolini sfiderà l’alta classifica.
di Erika Gallizzi. Foto: Roberto Tronci
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a Pasta Cellino Cagliari Dinamo Academy prosegue la propria corsa nella Serie A2 di basket. Per la verità, ora il cammino è diventato un po’ meno spedito o comunque eclatante e la formazione di coach Riccardo Paolini si affaccia ad un mese, il primo del‐ l’anno 2018, piuttosto difficile, in cui è attesa da un calendario tosto. Dopo un periodo in cui i rossoblù hanno acca‐ rezzato il “sogno” della partecipazione alla Coppa Italia LNP 2018, a cui accedono le prime quattro squadre dei due gironi al ter‐ mine del girone di andata e che si svolgerà il 2, 3 e 4 marzo all’UBI Banca Sport Center di Jesi, le due battute d’arresto consecutive li hanno frenati. Eppure l’avvio del mese di di‐ cembre aveva portato buone soddisfazioni alla Pasta Cellino, che aveva battuto prima l’Euro‐ basket Roma (63‐57) al termine di una gara piuttosto equilibrata, risolta negli ultimi due minuti, ma soprattutto la capolista Novipiù Ca‐ sale Monferrato (75‐74). In questo match, l’Academy ha avuto la forza di reagire ad alcuni break dei più quotati avversari, per poi spia‐ nare la strada alla vittoria nell’ultima frazione, con la guardia Roberto Rullo gran protagoni‐
sta. Poi sono arrivate le due sconfitte, la prima in casa della NPC Rieti, in una partita onesta‐ mente mal giocata dai rossoblù, da subito sotto nel punteggio in modo abbastanza im‐ portante. La seconda battuta d’arresto è arri‐ vata dopo Natale, tra le mura amiche del PalaPirastu, contro la quarta in classifica del girone Ovest, la Bertram Tortona, con il pun‐ teggio di 82‐85, al termine di una partita che non ha mai avuto un padrone e nella quale ha prevalso la personalità e l’esperienza dei pie‐ montesi. La Pasta Cellino Cagliari Dinamo Academy si trova ora al decimo posto di una classifica ab‐ bastanza corta (dieci squadre nel giro di 8 punti), con Latina e Rieti a pari punti ma che la precedono per quoziente canestri totale, a quattro punti da quel quarto posto che sa‐ rebbe valso la Coppa Italia, ormai irraggiungi‐ bile dal momento che manca una sola partita alla fine del girone di andata. I punti in saccoc‐ cia sono 14 e la formazione rossoblù vanta il terzo miglior attacco del girone Ovest, con 1127 punti totali segnati (80.5 a partita), die‐ tro Latina ed Agrigento, con Agrigento che la precede anche in classifica generale. Ma la di‐ fesa non è altrettanto incisiva, tant’è che la squadra di coach Paolini ha subìto, fino a que‐ Michele Ebeling
Lorenzo Bucarelli
sto momento 1170 punti, ovvero 83.6 a gara. La Pasta Cellino è, poi, la squadra che arpiona un maggior numero di rimbalzi totali, 516 (126 di Stephens), col record di 364 nei difensivi (84 del pivot statunitense), ma serve il minor nu‐ mero di assist (Bucarelli è il miglior assistman rossoblù, con 2.8 a match). Intanto, l’11 e 12 dicembre, proprio la guar‐ dia‐ala della Pasta Cellino, ma di proprietà della Dinamo Sassari, Lorenzo Bucarelli ha partecipato ad un mini‐raduno azzurro di atleti prevalentemente di Serie A2, nel quale il CT della Nazionale Meo Sacchetti, ha voluto ve‐ dere all’opera giocatori che possono essere in‐ teressanti in prospettiva futura e che non incontra nelle partite della domenica, in Serie A, con la sua Cremona. Per la verità, non c’è nulla di troppo nuovo per Bucarelli, dal mo‐ mento che l’atleta rossoblù fa parte delle Na‐ zionali giovanili, è uno dei giovani più seguiti e promettenti d’Italia e ha di recente conqui‐ stato la medaglia d’argento agli Europei con la Nazionale Under‐20 (di cui è capitano), meri‐ tando anche la menzione nel miglior quintetto della manifestazione. “Mezza chiamata” anche per l’ala Michele Ebeling, che è stato se‐ lezionato come riserva a casa, poi non chia‐ mato. Come anticipato, il mese di gennaio si prean‐ nuncia piuttosto difficoltoso per il team caglia‐ ritano. I rossoblù, infatti, termineranno il girone di andata facendo visita alla Lighthouse Trapani, che arriva da cinque vittorie consecu‐ tive e si trova a quota 20 punti in classifica, come la Eurotrend Biella, occupando il terzo posto. E proprio in casa della vice‐capolista Biella si volerà per la prima giornata del girone di ritorno. Poi la Pasta Cellino ospiterà la Gi‐ vova Scafati, attualmente sesta in classifica, a 16 punti come la Moncada Agrigento e la FCL Contract Legnano, e chiuderà il mese proprio a Legnano, quinta in classifica, che ha anche una gara da recuperare con la stessa Scafati.
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Alessio Cragno
CAGLIARI CALCIO:
LA TEORIA DEI PICCOLI PASSI I rossoblù marciano verso la salvezza. di Gianpiero Farina Foto: Roberto Tronci
D
icembre come mese della tanto at‐ tesa e conclamata svolta: può essere questa la sensazione con la quale il Cagliari chiude un 2017 fatto di troppi alti e bassi. L’ultimo mese dell’anno per i rossoblù era iniziato con un pareggio in casa del Bolo‐ gna. Un punto che sapeva tanto di amaro in bocca e di occasione buttata al vento per come era maturata la partita. Ma poi qual‐ cosa sembra esser cambiato in maniera radi‐ cale. La prima dimostrazione è arrivata nella partita casalinga con la Sampdoria. Gli uomini di Diego Lopez sono stati in grado di rimon‐ tare il doppio svantaggio, mettendo in mostra quel carattere e quella personalità che troppe volte sono mancati. E poi ecco finalmente i gol degli attaccanti, con Leonardo Pavoletti che si è prepotentemente preso la scena. L’ex giocatore del Genoa pare essersi definitiva‐ mente sbloccato e gli isolani possono gioire e aggrapparsi ai suoi gol nella corsa salvezza. Importante anche l’apporto di Diego Farias. Il brasiliano può diventare una vera e propria arma letale e non solo a partita in corso. Gli servono convinzione e fiducia.
Zero punti con Roma e Fiorentina: questo hanno detto le due partite successive al pari casalingo con i doriani dell’ex Marco Giam‐ paolo. Ma stavolta i rossoblù hanno tanto da recriminare, soprattutto nella sfida dell’Olim‐ pico contro i giallorossi. Una sconfitta matu‐ rata all’ultimo respiro e con un episodio a dir poco dubbio. Il tocco di mano di Fazio nel‐ l’azione decisiva che ha dato i tre punti agli uomini di Eusebio Di Francesco è parso evi‐ dente, ma l’arbitro ha deciso di convalidare il gol, scatenando la rabbia di Lopez e dei suoi. Un pari, per quanto visto in campo, sarebbe stato il risultato più giusto e la delusione è stata tanta. Ed ecco che il successivo ko con la Fiorentina è sembrato quasi essere la natu‐ rale continuazione di una sorta di maledi‐ zione. Contro i viola ai sardi sono mancate concentrazione e attenzione nei momenti de‐ cisivi. Sembrava essere l’ennesimo momento critico della stagione, con la classifica che ini‐ ziava a fare anche un po’ paura. Ma ecco la vittoria che non ti aspetti, quella sul campo dell’Atalanta. Una prestazione fatta di perso‐ nalità, cinismo e capacità di soffrire. Tre punti conquistati su un campo difficile e che danno respiro e tranquillità. Sugli scudi ancora Pavo‐
letti, ma soprattutto quel Padoin troppe volte oggetto di critiche immeritate. I rossoblù hanno chiuso il 2017 e il girone d’andata con 20 punti, frutto di 6 vittorie, 2 pareggi e 11 sconfitte. Analizzando i numeri, non vi è alcun dubbio sul fatto che a pesare sono i gol subiti, ben 30. Quella dei sardi è la sesta peggior difesa della Serie A e di certo qualcosa deve migliorare. La scelta di affidarsi alla difesa a tre potrebbe finalmente portare quell’equilibrio, grazie all’esperienza di An‐ dreolli e alla definitiva esplosione di Roma‐ gna, la più grande sorpresa di questo primo scorcio di stagione. Da sottolineare anche la crescita di Cragno. L’estremo difensore sta dando sicurezza e tranquillità al reparto. Que‐ sto è un segnale importante, visto che la sal‐ vezza sembra inevitabilmente passare dalla tenuta e dall’equilibrio difensivo. Certamente le tabelle di marcia lasciano il tempo che tro‐ vano, ma solo subendo meno gol si riusci‐ ranno a fare quei punti necessari per allontanarsi dalle zone calde. E questo per‐ ché, eccetto il Benevento, tutte sembrano es‐ sere in corsa. Meglio non distrarsi per non correre il rischio di esser risucchiati in un in‐ gorgo a dir poco spiacevole. La teoria dei pic‐ coli passi, di cui ha parlato il direttore generale Passetti, può non bastare. Servono tenacia, determinazione, carattere e persona‐ lità, ma soprattutto servono punti. Sono que‐ sti ultimi a fare la differenza. Il Cagliari sembra averlo capito e la prestazione di Bergamo è lì a dimostrarlo. L’avvio del 2018 e del girone di ritorno dovrà confermarlo. E chissà che la Sar‐ degna Arena non inizi a essere quel fortino inespugnabile che tante volte, negli anni pas‐ sati, è stato il Sant’Elia. La permanenza in Serie A passa anche da questo piccolo ma grande dettaglio. E chissà che non arrivi qual‐ che piccolo regalo dal mercato. Al 31 gennaio l’ardua sentenza.
Guida ai locali
26 S&H MAGAZINE
Un caffè o un pasto veloce! CA GL I A R I Caffetteria.Ristorante
Via Stretta, 3. 348/7594769. Dom, Lun. Live music
Wine Bar
Via Giovanni Maria Dettori, 7. 070/682140. Lunedì Bar Giardino
Nuovo Café Regio
Snack Bar
OrangeCafé
Bloody Mary
Snack Bar
Overlook
Via San Michele, 20/22. 070/280206 Caffetteria.Ristorante.Wine Bar
Via Barcellona, 84. 070/7321035. Nessuno Caffetteria.Ristorante.Cocktail Bar
Via Rockefeller, 39. 070/3481511. Domenica Wine Bar
Cafè Lily
Viale Trento, 52/56. 070/271465. Domenica Caffetteria.Lounge Bar
Via Abba, 21. 347/9337824. Domenica Snack Bar.Wine Bar
Caffè dell’Elfo
Salita Santa Chiara, 4/6. 070/682399. Dom, Lun Wine Bar.Ristorante
Caffè DiVino
Via Carloforte, 67. 347/7351187. Dom. Consegna domicilio
Caffetteria Caffetteria
Caffetteria Via Tola
Via Tola, 10. 340/3041018. Nessuno Caffetteria
Cat Cafè
Via San Giacomo, 42. 342/6085674. Venerdì Caffetteria.Ristorante
Cheers!
Viale Trieste, 176. 070/7537578. Sab, Dom Snack Bar.Ristorante
Fico d’India
Ristorante.Caffetteria
Via Sardegna, 30. 070/657987. Domenica Red Rocks Cafè
Via Dei Donoratico, 55. 329/3677529. Domenica Via Ciusa, 18. 349/4588640
Caffetteria.Libreria
Il Caffè Letterario
Via Manno, 9. 070/664298. Domenica La Bon Bec Cafè
Caffetteria.Gelateria.Ristorante
Via Garibaldi, 258. 070/670058. Nessuno Snack Bar.Ristorante
L’Aurora Bar
Marina Piccola. 070/380732. Nessuno Liberty Cafè
Caffetteria.Pasticceria.Snack Bar
Via Crispi, 21. 070/6848980. Nessuno Via Is Mirrionis, 177. 070/280851. Domenica Via San Benedetto, 6. 070/499800. Nessuno Meetoo
Caffetteria.Ristorante.Pizzeria
Via Peretti, 11. 070/531976. Domenica
Wine Bar
Sicomoro
Vico del Collegio, 1/3. 070/4510474. Domenica
Snack Bar
Temptation
Via Ciociaria, 11. 346/0229904
Caffetteria.Pizzeria
Vidà
Piazza San Sepolcro, 8. 070/657307 - 393/3367414
Via Gorizia, 36, Sestu CA +39 070 260 487 info@homeedesign.com www.homeedesign.com
Caffetteria
Caffetteria San Benedetto
Via San Benedetto, 123. 348/8390267
Caffetteria
I Like Cafè
Via Eligio Porcu, 128. 349/4480663. Nessuno
Caffetteria.Lounge Bar
Mr Robinson
Piazza Spolitu Fracasso, 2. 393/0469102. Nessuno
Caffetteria.Ristorante
New Idealcaffè
Via Marconi, 258/260. 340/9094147. Domenica
Snack Bar
Splash Pool Bar
Via San Benedetto, 109. 349/6296256
SESTU
A SSEM INI Snack Bar
Altbar
Via Sardegna, 65. 070/942217
Caffetteria.Snack Bar
Piazza della Conciliazione, 1. 070/4614513. Domenica
Snack Bar
Cafè Renoir
Via Carmine, 18. 339/4690628. Nessuno
Snack Bar.Tabacchi
La Palma
Corso Africa, 74. 349/4370225. Nessuno
ELM A S
Snack Bar.Ristorante
Via Campidano, 12. 070/654712. Domenica
Snack Bar Snack Bar
Shabby Shine Caffè
Cafè Lumiere
Design
Wine Bar
Oyster
Lungomare Poetto - VIII Fermata. 388/7348981. Nessuno Il Bar Sotto il Mare
C
&
Wine/Beer Bar
Via Mameli, 122. 070/651585. Nessuno
Caffetteria.Pasticceria
Via Baylle, 133. 070/7324787
Home
Via Asproni, 10. 070/8562209. Dom. Consegna domicilio
Viale Marconi, 56. 070/493832 Caffetteria Tiffany
Snack Bar
H& D
Nuova Gestione a Sestu
Lounge Bar
Officine Hammer
Via Giardini, 181. 070/2044012. Domenica
Via Campania, 20. 070/291227
Caffetteria Deidda
Caffetteria.Ristorante
C.so V. Emanuele II, 283. 324/8494164. Nessuno
7divino
Caffè 21
Arredamenti ed Wine Bar
Muzak
Piazza Garibaldi, 31. 342/1799004. Nessuno. Live music
Via Roma, 75. 070/652121. Nessuno
Cafè Etnico
Salita Santa Chiara, 25. 070/8564040
Nuovo Cafè Garibaldi
75 Seventyfive
Cafè Barcellona
Cocktail Bar
Mojito
C.C. Corte del Sole. 070/22215. Nessuno
Piazza Cambosu, 8. 070/216850 Pisanu Café
Via Sulcitana, 51. 320/9787000. Dom sera Red Fashion Cafè
Via Sulcitana, 211. 070/2353791. Nessuno Rock Cafè
Via Suella, 3. 070/243109
Caffetteria.Ristorante
Alex Caffè
Via Gorizia, 1. 342/6632916 Caffetteria
Coffee Break
Via Monserrato, 205. 345/8119593. Nessuno
Dove mangiamo? CAGLIARI
Snack Bar
La Piazzetta 2
Snack Bar.Gelateria
Aicha
Caffetteria
040 Zeroquaranta
Snack Bar
100 Montaditos
Snack Bar
140 Grammi
Via Calamattia, 11. 070/501166. Dom, Lun
Ristorante.Cocktail Bar Paninoteca.Fast Food
C.so V. Emanuele II, 23. 070/664720. Nessuno
Ristorante
Via Mameli, 91. 070/660001. Nessuno
Pizzeria
Ago’s Pizza
Via Ariosto, 7. 070/482313. Domenica
M O NSER R A TO
Ristorante.Pizzeria
Al Poetto Cafè Naty
Via Redentore, 45. 339/3565327. Domenica Via Cesare Cabras, 12. 070/3113605
Via Zuddas, 156. 070/573082. Lunedì Infinito Caffè
Via Giulio Cesare, 230/a. 340/6823575
Piazza Azuni, 12. 070/8696087. Nessuno Caffè 98
Via Fiume, 98. 070/2041502. Nessuno
Ristorante
Via Sardegna, 49. 070/7340198. Nessuno Arenada
Caffetteria.Pasticceria
Cucina Tipica Sarda.Pizzeria
Via Castiglione, 20/22. 070/482249. Lunedì Base
Caffetteria
C.so V. Emanuele II, 214. 351/0342379. Domenica Bier-Keller
Tapas Bar
Cucina Tipica Bavarese
Viale Trieste, 14. 070/666980 - 348/3352173. Nessuno
Q UA R TU SA NT’ELEN A Bar Matta 3.0
Pizzeria.Bisteccheria
Via Donizetti, 74. 342/1338662 - 339/1571838. Nessuno Antica Cagliari
Caffetteria.Lounge Bar
Via San Gottardo, 1. 329/4959806. Nessuno Casti
Via Ischia, 1. 070/380208. Lunedì Alexander
Caffetteria
Caffè Mistral Carioca
Caffetteria
Capodimonte
Via Bottego, 12. 388/8941271
Snack Bar
Cavour
Snack Bar
Cesare
Via Cavour, 83. 070/6407803. Lunedì Via Darwin, 2/4. 070/304768. Nessuno
Ristorante.Pizzeria Trattoria.Pizzeria Ristorante
28 S&H MAGAZINE Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Il Lido
Lungomare Poetto, 41. 070/381022. Nessuno
Bruschetteria.Paninoteca
WEF
Piazza Costituzione, 18. 070/2050003. Lunedì Cucina Africana
Kilimangiaro
Via della Pineta, 67. 070/2047273. Lunedì
C.so V. Emanuele II, 71. 347/4177270. Nessuno Ristorante.Pizzeria
Kipling
Viale Trieste, 166. 070/4512507. Domenica
ASSEMIN I Ristorante.Pizzeria
La Lanterna
Via Cugia, 7. 070/308207. Lunedì Viale Trento, 84. 070/280983. Lunedì Viale Regina Margherita, 22. 070/658474 Via Manno, 6. 320/6367095. Domenica
Ristorante.Pub.Caffetteria
Pizzeria.Bisteccheria
Da Massimo
Via Ospedale, 20. 070/3111130. Nessuno. Consegna domicilio
Pizzeria.Bisteccheria
Da Vai
Viale Trieste, 24. 392/0200531. Lunedì Donegal
Irish Pub.Bisteccheria.Pizzeria
Via Caprera, 7. 070/654777. Nessuno. Live music/Dj set
Ristorante.Pizzeria
Down Town
Piazza Yenne, 19. 070/668931. Nessuno Paninoteca Gourmet
Eat Panino Milano
C.so V. Emanuele II, 137. 348/3491116. Lunedì Cucina Messicana
El Burrito
Via Mameli, 124. 392/0296171. Domenica Cucina Tipica Sarda
Ellusu
C.so V. Emanuele II, 21. 070/7536566. Nessuno Ristorante.Pub
Francis Drake
Via Oristano, 8. 348/0344091. Nessuno Galaia City
Cucina Tipica Carlofortina
Viale Diaz, 37. 070/7566090 - 349/3082276. Lunedì Ginlè
Pizzeria al Taglio Gourmet
Via Bacaredda, 39. 070/4511021. Martedì I Quattro Morsi
Paninoteca.Ristorante
Piazza Galileo Galilei, 22/23. 347/3968437. Dom, Lun Il Brigantino
Cucina Marinara
Via Azuni, 56. 070/7538053. Lunedì Il Dragoncello
Ristorante.Pizzeria
Via Sonnino, 56. 070/652936. Martedì Il Faraone
Loc. Spiaggiola S. Elia. 070/371927. Lunedì Via Vittorio Veneto, 96. 070/7345223 - 345/4419347. Nessuno Ristorante.Lounge Bar
Salita Santa Chiara, 13. 070/7513280. Lun, Mar Ristorante.Cocktail Bar
L’Opoz
Via Giardini, 145. 070/8584894. Martedì Ristorante
Luigi Pomata
Viale Regina Margherita, 56. 070/672058. Domenica Ristorante
Mamma Fina
Via Angioy, 93. 070/0989338. Nessuno Cucina senza glutine.Pizzeria
Man.Gia.
Via Bacaredda, 34. 334/7706497. Lunedì Via Mameli, 196. 070/2041940. Lunedì Via Corte d’Appello, 33. 333/6688322. Nessuno Cucina Marinara
Mr. Cozza
Cucina Tipica Sarda
Via Farina, 30. 070/2050305 - 333/1841622. Lunedì
Ristorante.Caffetteria
Piazza Costituzione, 20. 070/4517413. Domenica Ristorante.Lounge Bar
Next
Viale Regina Margherita, 14. 070/654464. Domenica Paninoteca
PanZeppo
Via Is Mirrionis, 151. 070/2080042. Domenica Pub.Birreria
Papagayo Pub
Via Savoia, 1. 070/7327374 - 349/8919518. Nessuno
Ristorante.Pizzeria.Bar
Malloci
Via Carmine, 95. 070/942509 Pizzeria.Bisteccheria
Orion
Via Cagliari, 8. 070/946704. Nessuno Pizzeria.Birreria
Paradise
Via Iglesias, 3. 070/940698. Lunedì Via Eleonora d’Arborea, 4. 348/9533719. Lunedì Pizzeria.Cucina senza glutine
Via Cagliari, 213. 070/940437. Pranzo Su Stampu
Via Carmine, 4/b. 070/9435255. Consegna domicilio
Pizzeria
DECIMOMAN N U Pub.Birreria
Cirano Pub
Via Sardegna, 3. 349/7113367. Lunedì Ristorante.Pizzeria
Crazy Idea
Via San Sperate, 35. 070/961744. Nessuno Pizzeria
La Lanterna
Corso Umberto, 39. 070/962880 - 070/9537286. Lunedì Cucina Tipica Sarda
Sa Mesa
S.S. 196 km 4,500. 070/9647781. Martedì
Smokehouse
ELMAS
Pizzeria.Bisteccheria
Pizza & Brace
Via del Pozzetto, 29. 070/373972 - 349/8438716. Martedì Pizzeria.Bisteccheria
Via S. M. Chiara, 21 - Pirri. 070/522352 - 346/0354860. Lun Cucina Toscana.American Bar
Royal
Via Piccioni, 2. 070/341313. Lunedì Cucina Tipica Cagliaritana
Sa Burrida
Viale Diaz, 91. 070/663613. Nessuno Sa Piola
Pub
Phoenix Pub
Viale Regina Margherita, 10. 070/6407654. Nessuno
Pizzeria Betty
C
Via Sulcis, 32. 070/941314 - 331/5795382. Nessuno
Cucina Orientale Kyrgyza
Via Napoli, 55. 070/0991772. Nessuno Nerocarbone
Ristorante.Pizzeria.Bar
Luxar.eat
Via Dante, 32/a. 328/4849180. Lunedì Nasip
Trattoria.Pizzeria
Via Carmine, 213/l. 070/942047. Consegna domicilio
Sapore Antico Ristorante.Pizzeria
Milestone Pizzorante
Ristorante
Via Carmine, 132. 070/946350. Nessuno Il Maratoneta
Ristorante
LocandAurora
Birreria.Pub
Via Cagliari, 168. 070/946075. Mercoledì Il Grillo
Cucina Marinara
Pith Smokehouse Pizzeria.Bisteccheria
Via Cadello, 24. 070/291956 - 070/3328206. Mattina Il Gufo Sardo
Via Bacaredda, 101. 329/6587545. Lunedì
Locanda dei Buoni e Cattivi
C.so V. Emanuele II, 182. 070/0981712. Lunedì
Ristorante.Pizzeria
Via Pio IX, 44. 070/7344038. Nessuno Gasthaus
Pizzeria.Birreria
Lo Scoglio Cucina Tipica Sarda
Da Artan
Via Barcellona, 44/46. 070/655357. Lunedì Levante
Piazza Tristani. 070/7535228. Domenica
Pizzeria.Bisteccheria
Via Sacro Cuore, 9. 070/2041517. Mer. Consegna domicilio El Carnicero
Ristorante
L’Ambasciata
Coffee Art
Ristorante.Pizzeria.Bar
Via Sardegna, 34/g. 070/942055. Domenica C’è Pizza per Te
Pizzeria
La Pizzeria
Pizzeria
Corso America, 84. 070/943435. Lunedì Buzz
Cucina Marinara
La Pirata
Viale Regina Margherita, 8. 070/658341. Nessuno
Ristorante.Pub
Bacco Ristorante
La Mola Sarda
Civico 8
Pizzeria
Zero Zero
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Vico Santa Margherita, 3. 070/666714. Nessuno The Cork
Pub.Bisteccheria
Via Dante, 58. 070/6670488. Nessuno Trattoria del Porto
Cucina Marinara
Via Roma - Molo dogana. 070/659613. Domenica Trattoria Lillicu
Cucina Marinara
Via Sardegna, 78. 070/652970. Nessuno Tricoli Sapori d’Ogliastra
Via Crispi, 17. 070/668530. Domenica
Cucina Tipica Sarda
La Polveriera
Via Polveriera, 30. 070/215568
Pizzeria
shmag.it 29
BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE | CLUB Pizzeria.Paninoteca
Imperium
Via Pitz’e Serra, 8. 070/8675053 English Pub
Kings’ Cross Pub
Via Cagliari, 101. 371/1165024. Domenica Pizzeria
La Baita
Via Settembrini, 74. 070/8634045 Ristorante
La Locanda del Barroso
Via Marconi, 296. 342/0890512. Lunedì Ristorante
Le Quattro Cocotte
Viale Merello, 166. 070/8676237. Lunedì Ristorante.Wine Bar
L’Era di Mappo
Via Cimabue, 21/a. 328/0564744 Lido Mediterraneo
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Viale Golfo di Quartu, 17/21. 070/7538452. Lunedì Pizzeria.Bisteccheria
Ma Poitta Pizzeria
Pizzeria Giorgione
Via Sulcitana, 160. 070/216333
Via Cagliari, 33. 340/1860006. Nessuno
Piazza Cambosu, 11. 070/215478 - 388/2975675. Lunedì Ristorante
Villa Del Mas
Via Cagliari, 26. 070/2128009 - 335/1509445. Nessuno
Via Venezia, 31. 070/824447. Lunedì English Pub
Union Jack
Via Corridoni, 20. 347/8382613. Lunedì
Ristorante.Bisteccheria
Via Claudio Marcello, 31. 070/582393 - 342/1338662. Nessuno Pizzeria.Bisteccheria
I Due Mimì
Via Fonni, 14. 070/5849840. Lunedì. Consegna domicilio
Pizzeria.Caffetteria
Karalis
Via San Gottardo, 5. 070/584226. Martedì
Via Mandas, 6. 070/8600702 Pizzeria
Pizzeria D’Elite
Via Don Minzoni, 43. 070/882793. Consegna domicilio
Pizzeria.Bisteccheria
Via Don Minzoni, 15/a. 392/5251404. Martedì Pizzeria
Vecchia Stazione Pizzeria
La Capricciosa 2
Via Don Minzoni, 6. 070/883100. Lunedì
Pizzeria.Bisteccheria.Paninoteca
SELA R G IU S
Via Riu Mortu, 103. 070/582453. Gio. Consegna domicilio
Paninoteca.Bisteccheria
Paradise Sandwich
Via Riu Mortu, 24. 347/2102342. Domenica Cucina Marinara
Via Del Redentore, 219. 392/4512577 - 345/5764358. Lun Pizzeria.Bisteccheria
Sa Muxiurida
Loc. Sa Muxiurida. 347/1596032. Lunedì
Il Cellarium
Via Tito, 56/58. 070/5849062 - 347/3550091. Martedì Trattoria.Pizzeria
Zio Tore
Via San Gavino Monreale, 7. 070/5838687. Lunedì
Il Giardino Incantato
Ristorante.Snack Bar
Il Ponte
Pizzeria L’Elfo
Via Mascagni, 30. 070/845726. Lunedì
Ristorante.Bisteccheria.Birreria
Via Parini, 56. 070/822675 - 347/2402058. Lunedì Ristorante.Birreria
Dry Hop
Via Palestrina, 30. 328/3095359. Lunedì Via Monaco, 77. 070/830730. Nessuno El Malecon
Pizzeria.Bisteccheria.Snack Bar Pizzeria.Bisteccheria
Via Italia, 21/a. 070/0951748. Nessuno Gennargentu
Bisteccheria.Pizzeria
La Vecchia Fattoria
S.P. Monserrato-Sestu. 070/510183. Lunedì Pizzeria.Bisteccheria
Michelangelo
Take away o domicilio CAGLIARI
Pizzeria
Via San Martino, 185. 070/851260. Nessuno
Pizzeria
Agripizza
Viale Marconi, 39. 349/5461773. Lun. Consegna domicilio
Gastronomia
Da Roberto
Via Toti, 85 - Pirri. 070/5689029 Friggitoria
FrittoMania
Viale Regina Margherita, 29. 338/8373158. Lunedì Pizzeria
Fuori di Zukka
Piazza Yenne, 12. 070/7573776. Nessuno Gastronomia
Gastronomia Rosanna Cinus
Via Scano, 91. 070/495801. Nessuno Pizzeria
I Girasoli Ristorante.Pizzeria
Via Boiardo, 7. 070/482163 - 349/4184511 Paninoteca
I Panini Africani
Via Cimarosa, 15. 328/2515795. Mercoledì Pizzeria.Paninoteca
La Boutique della Pizza
Via Timavo, 19. 070/2892153. Lun. Consegna domicilio
Pizzeria
La Fabbrica della Pizza
Pizzeria.Paninoteca
La Marina 23
Pizzeria.Focacceria
La Piccola Focacceria
Via Liguria, 100. 070/271597. Nessuno La Vecchia Kasbah
Cucina Tipica Araba.Pizzeria
Via Dante, 204/b. 070/482588. Nessuno
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Lo Stuzzichino
Pizzeria
Via G.M. Dettori, 26. 070/652485. Consegna domicilio
Via Eligio Porcu, 112. 333/9887107 Il Pergolato
Ex S.S. 131 - Km 8,200. 070/22022. Domenica
Via Barcellona, 23. 366/4401233
Viale Marconi, 182. 340/5712408 - 347/7713923 Forza Paris
Ristorante.Pizzeria.Self Service
Il Ghiottone
Via Tagliamento, 30. 340/0967028. Consegna domicilio Ristorante.Pizzeria
El Faro
Ristorante.Pizzeria
Via Milazzo, 21/a. 070/8607049 The Big Apple
Pizzeria.Vineria
Via Italia, 30. 346/5027661. Domenica Country Pub
Ristorante
Il Quadrifoglio
Viale Vienna, 68. 070/7533097. Martedì Pizzeria
Calici & co.
Ristorante.Pizzeria
Via Manin, 118. 070/845786. Giovedì
La Rosa dei Venti
Barbagia
S.P. Sestu-Elmas - Km 2,950. 338/9555985. Domenica
Pizzeria.Bisteccheria
Via Peretti, 10 - Su Planu. 070/541719. Nessuno
QU ART U S A N T ’ EL EN A
Ristorante
Da Eugenio
Viale Trieste, 18. 345/5814574. Lunedì Piazza Brigata Sassari. 392/1310507. Nessuno
Ristorante.Pizzeria
Taverna 1860
Ristorante.Pizzeria
Evelyn
Via Peretti, 2 - Su Planu. 070/531350. Nessuno
Ricciomania 2
Ristorante.Pizzeria.Caffetteria
Ex S.S. 131 km 9,800. 070/7598080. Nessuno
Via Michelangelo, 26/28. 070/261681. Lunedì
Via Cesare Cabras, 14/b. 070/560384. Nessuno New Paluna
Bisteccheria.Pizzeria
Cjbarja Pizzeria
Su Stahueddu
Via Montgolfier, 41/43. 342/8104849. Nessuno Via Raffaello, 17. 070/230040. Lunedì
Il Papero 2 Alexander
Pizzeria.Bisteccheria
A’ Tarantell’ Antico Borgo
Q UA R TUCCIU
MO N S ER R A T O
SESTU
Pizzeria
Metropizza Pizzeria.Wine Bar
Quentin
Pizzeria.Bisteccheria
Via San Benedetto, 136. 070/8675090. Martedì
Lucullus
Via Donizetti, 6. 328/2690463. Nessuno
Gastronomia.Fast Food
Chiusura Informazioni aggiuntive
30 S&H MAGAZINE M O NSER R A TO
SELARGIUS Pizzeria
Capperi & Acciughe
Via Monte Arci, 18. 070/2346868. Lun. Consegna domicilio Dal Buongustaio
Rosticceria.Gastronomia
Via Porto Botte, 104. 070/580140. Lunedì FraLu
Viale Trieste, 84. 070/7340308. Consegna a domicilio
Gastronomia
Sa Tàppara
Pizza al metro e al taglio
Via Zuddas, 224. 070/4515015. Domenica
Pizzeria
Via Romagnino, 47/a. 070/4648835. Consegna a domicilio
Via dei Mille, 11. 070/3111038. Mercoledì Pizza al metro
New Pizza
Via Loru, 25. 070/303216. Nessuno. Consegna domicilio
Pizzeria.Paninoteca
Oltre La Pizza
Via Garibaldi, 194. 340/2599202 Pizzeria
Pizza Car
Piazza Michelangelo, 4. 070/490682. Lun. Consegna domicilio
Pizzeria
Piazza Garibaldi, 26. 070/663322. Nessuno Pizza Evolution
Via Polibio, 3. 070/5838231. Lun. Consegna domicilio
Pizzeria
Strapizzami
Via Orazio, 25. 070/560232. Lunedì. Consegna domicilio
Pizzeria
Time Out
Via Cesare Cabras, 4. 070/560496 Via Seneca, 51. 070/570655. Mar. Consegna domicilio
Via Deledda, 21. 070/3111125. Mar. Consegna domicilio Pizzeria La Margherita
Pizzeria.Paninoteca
Piazza Michelangelo, 13. 070/492145. Mercoledì Pizzeria
Via Dei Donoratico, 49. 070/44532. Consegna domicilio
I 4 Venti
Via Cagliari, 332. 070/9435587. Consegna domicilio
Pizzeria
Pizzeria
Pizzeria.Gastronomia
Via Cagliari, 216/a. 070/946177. Mercoledì New P3
Pizzeria
Via Sardegna, 25. 070/940497. Mar. Consegna domicilio Pizzeria Da Sergio
Pizzeria
Via Giovanni XXIII, 14. 070/9459022. Consegna domicilio Pizzeria del Corso
Pizzeria
Corso America, 26. 070/941724 Pizzeria Giorin
Pizzeria.Paninoteca
Via Tevere, 63. 347/9983943. Lunedì Pizzeria Shardana
Pizzeria
Via Sassari, 9/a. 392/3871371. Lun. Consegna domicilio Sa Moba Antiga
Panetteria.Pizzeria
Via Po, 55/b. 338/9182895. Lunedì Zero9
Via Carmine, 9. 347/1849301. Nessuno
Pizzeria.Paninoteca
Pizzeria
Pizzeria Pit-Stop
Qualcosa di dolce? Pasticceria
Chez Les Negres
Via Sonnino, 175. 070/654997. Lunedì Pasticceria.Caffetteria
Cooking Momo Bakery
Via Dante, 61/63. 339/4140152. Nessuno Pasticceria.Caffetteria
Viale Sant’Avendrace, 23/25. 070/290159. Nessuno Pirani
Pizzeria.Friggitoria
Pasticceria.Caffetteria.Ristorante
Via Pacinotti, 11. 070/493378. Nessuno
Via Bonaria, 62. 070/826032 - 333/1820800 Pizzeria Aurora
Via Gozzi, 17. 070/884193. Consegna domicilio Pizzeria Dino
Pizzeria Pizzeria
Via Eligio Porcu, 253. 070/827244. Nessuno
QUARTU SAN T’ELEN A Crema e Cioccolato
Pizzeria
Via Selargius, 54. 392/1687499. Lun. Consegna domicilio Via Quartu, 133. 070/883565. Consegna domicilio
Pasticceria
Via Mascagni, 4/a. 070/4611253 - 349/1326547. Lunedì Nuova D’Ari
Pronto Pizza
Pasticceria
Via De Amicis, 2/b. 070/8632092 Marie Patisserie
Q U A R TUCCIU Pizzeria Gnomi
C.so America, 128. 340/1813030. Lun. Consegna domicilio
Pizzeria
Via Monserrato, 204. 070/262080. Consegna domicilio
Piazza Yenne 2 Pizzeria
Via Vittorio Veneto, 80. 070/869157. Domenica
Pizzeria.Paninoteca
Via Piemonte, 4. 070/940905. Domenica
Le Tradizioni
Pizzeria.Gastronomia
Pizzeria
Via Dorgali, 1. 070/9439000. Lunedì. Consegna domicilio
La Focaccia
Via Diaz, 4. 340/8757913. Mercoledì. Consegna domicilio
Pizza In
Via Cagliari, 280. 345/0755855. Mer. Consegna domicilio
La Coccinella
Pizzeria
Il Vecchio Forno
Fast Food
Pizzeria.Paninoteca
Pizzeria
CAGLIARI
Via G. Vico, 9. 070/815129. Dom. Consegna domicilio
Paradiso
C.so Europa, 16. 070/940920. Nessuno. Consegna domicilio
Via Bologna, 26. 070/2310270. Consegna domicilio
Pizzeria
Via Irlanda, 14. 070/812617
Corso Africa, 11/c. 347/0696962. Lun. Consegna domicilio
Pizzeria Da Lenka
Via Dante, 29. 070/4625515. Lunedì
Pizzeria
C’è Pizza per te
La Brace
Gastronomia
Gastrò
Le Mimì
A S S EM I N I
Dolphin Pizza
Via Cecoslovacchia, 25/27. 070/824428. Lunedì
Il Tramonto 2
Pizzeria Troll
Coccodè
Piadineria.Paninoteca
Aladin Pizzeria
Via del Mulino, 17. 070/261163. Nessuno. Consegna domicilio
Via Roma, 48. 070/262580. Nessuno
Q U A R TU SA NT’ELEN A
Pizzeria Da Italo
Pizzeria
Marimba
Pizzeria La Suprema Pizzeria
Zona 3
Pizzeria.Paninoteca
Via Castiglione, 107. 070/41253. Consegna domicilio
SESTU
Pizzeria.Friggitoria
Quentin
Pizzeria
Pizza Corso’s
Pizzeria
Stasera Pizza
Via San Gottardo, 50. 070/570106. Consegna domicilio Pizzeria.Focacceria
Pizzeria
Via De’ Medici, 15. 070/530686. Lun. Consegna a domicilio
Via Roma, 95. 070/851594. Lunedì
Me Gusta Mivanà
Pizzeria.Bisteccheria
L’Angolo della Pizza Pizzeria Su Planu
Via Riu Mortu, 70. 070/584682. Lunedì L’Aperipizza
Via Pira, 2. 070/8002636. Lunedì. Consegna a domicilio
Gastronomia
Via San Gavino Monreale, 19. 334/9971517 Gustibus
Pizzeria
Da Giulio
Pizzeria
Pasticceria.Caffetteria
Via Monaco, 93. 070/657768. Nessuno
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