esse&acca
are lo Street Food da P Vieni a gusVt ia Catalogna 4 . Alghero api! xxx xxxxxxx
6
22
14
5
8
4 04 Nicola Bianco
Un sassarese tra gli Ambassador ONE
05 Maurizio Casu
Quando l'amicizia si trasforma in musica
06 Fuzz60 07 Il Calendario Sardo 08 Dinamo più tonica
Tre vittorie e playoff alle porte
10 Il dentista risponde
Curiosità sul mondo odontoiatrico
12 Monumenti Aperti 2016
Novità e conferme della 20 edizione a
13 Gli appuntamenti di Maggio
S&H MAGAZINE
Anno XXI - N. 236 / Maggio 2016 www.seh-net.it - redazione@seh-net.it Direttore Responsabile Marco Cau Ufficio Grafico Giuseppina Medde Hanno collaborato a questo numero: Luigi Canu, Daniele Dettori, Manuel Di Cristo, Maurizio Figus, Nike Gagliardi, Erika Gallizzi, Giuseppe Massaiu, Paola M. Ruiu, Marco Scaramella Redazione Via Oriani, 5/a - Sassari Telefono 079.267.50.50
14 In Viaggio: Ibiza 15 Generazione Erasmus
I vantaggi di un’esperienza di studio all’estero
16 18 19 20
I lingotti di Mal di Ventre Hitweets Filtro 44 Sardex
Storia di un'economia vincente
22 Cover Story Isula Design
24 Guida ai locali 29 Segnali di Fumo Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari in Copertina Carla Puggioni per Isula Design. Foto: Domenico Rizzo
esse&acca editoria.pubblicità.grafica grafica
Pubblicità 335.722.60.54 Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Sassari al n° 324 del 8.7.1996. Copyright © 1996. È vietato riprodurre disegni, foto e testi parzialmente e totalmente contenuti in questo numero del giornale.
ft
4
seh
#shMAG
NICOLA BIANCO
Un sassarese tra gli ambasciatori italiani della Onlus fondata da Bono Vox. di Daniele Dettori Incontriamo Nicola nella sua casa di Sassari dopo un viaggio che lo ha tenuto impegnato per tre mesi: un tirocinio universitario in Tanzania, nel cuore dell’Africa subsahariana, per portare un aiuto concreto a popolazioni che vivono con meno di due dollari al giorno. Un’esperienza che lo ha condotto, al suo rientro in Italia, a diventare Ambassador di ONE. La tua avventura ha inizio in Tanzania. Perché hai deciso di partire? Sono laureato in Politiche Pubbliche e Governance all’Università di Sassari. Grazie al Progetto Ulisse promosso dall’Ateneo ho avuto la possibilità di svolgere un tirocinio di tre mesi nel cuore dell’Africa collegato con la mia tesi di laurea. Si tratta di un programma di cooperazione internazionale sul micro-credito al quale ho preso parte tramite una Organizzazione Non Governativa siciliana che si chiama Tulime. In pratica, il nostro ruolo è stato quello di assistere alcune persone selezionate all’interno del Villaggio di Pomerini, nella regione di Iringa in Tanzania, nel seguire un’attività redditizia. Più precisamente attività di allevamento di maiali e conigli e di coltivazione di
piselli. La ONG con la quale io ho collaborato ha concesso, alle persone selezionate, un prestito di 50 euro che ha permesso l’avvio di un’attività indipendente che porta allo sviluppo economico locale, creando così un circolo virtuoso che spinge fuori dalla povertà. Com’è la vita in Tanzania? C’è molta povertà ma, anche grazie all’azione di ONG come Tulime, si cerca di portare aiuti concreti. La moneta locale è lo scellino tanzaniano: se facciamo un raffronto in dollari, la maggior parte della popolazione vive con meno di due dollari al giorno. Un aiuto dall’esterno è quindi, in questo senso, fondamentale. Non c’è la televisione e anche la connessione internet è molto debole. Si sta a contatto con le persone, anche in locali che potremmo paragonare ai nostri bar. Andavamo a letto intorno a mezzanotte e la mattina alle otto, dopo la sveglia, cominciava la giornata di lavoro. Io nello specifico raccoglievo dati per la mia tesi e portavo avanti il tirocinio: scoprivo la realtà locale, facevo domande in giro, collaboravo alle attività. E il tuo ingresso in ONE come è avvenuto? Al mio rientro in Sardegna ho trovato un annuncio che pubblicizzava un corso di orientamento
alle carriere internazionali. Sono molto sensibile ai temi dell’internazionalizzazione e dell’aiuto ai Paesi poveri, così ho partecipato a un test di preselezione online. L’ho superato e ho potuto partecipare a un corso che si è tenuto a Roma, dal 5 all’8 marzo scorso. Durante il corso ci è stata offerta l’opportunità di entrare a far parte come Ambassador (cioè come rappresentanti) di ONE, la Onlus fondata, tra gli altri, dal cantante Bono Vox degli U2. Ho colto al volo anche questa chance e, dopo un’intervista telefonica con la sede di Londra e la selezione del mio curriculum, è seguito un meeting a Roma di due giorni per capire più a fondo la politica e la mission di ONE. Come agisce ONE? Il suo scopo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della povertà estrema e della fame nel mondo, e per farlo mira a coinvolgere il maggior numero possibile di persone così da poter raggiungere risultati concreti attraverso l’adesione alle sue campagne. Uno dei suoi slogan, tradotto, recita “non vogliamo i tuoi soldi ma la tua voce”: questo rende benissimo la sua politica. In questo senso, preciso che ONE è politicamente indipendente perché non prende soldi dai governi ma solo da donazioni private e filantropiche. Come pensi di agire ora? Intanto, il 21 marzo scorso, una nostra delegazione si è recata al Ministero degli Affari Esteri per parlare con Tobia Zevi, Consigliere del nostro Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni. Quattro di noi hanno parlato delle campagne che ONE porterà avanti quest’anno. Io ho parlato degli aiuti pubblici allo sviluppo e ho ricordato gli impegni che l’Italia si è assunta in questo senso. In futuro ho in mente di organizzare incontri e dibattiti a livello locale, dal momento che credo sia molto importante aprirsi agli altri e creare circoli virtuosi. Piccoli risultati sono già stati conquistati ma c’è ancora molto da fare.
#shMAG
Foto Michele Gagliani
di Nike Gagliardi
Maurizio Casu Quando l'amicizia si trasforma in musica.
Uno strano concetto di amicizia è il primo disco solista del sassarese Maurizio Casu, una produzione dell’associazione culturale Officine Musicali Sassari. In certi casi però, parlare di “disco solista” significa utilizzare un termine non adeguato e riduttivo. È infatti vero che ognuna delle quattordici tracce che fanno parte dell’album ha testo e melodia firmati dall’autore sopracitato ma ciò che rende questo lavoro profondamente originale è il suo essere terreno d’incontro tra una moltitudine di artisti e la veemente urgenza espressiva di chi lo ha firmato. Venuto alla luce dopo due anni di lavoro in studio, si avvale della collaborazione di una trentina di musicisti diversi, provenienti da tutta la Sardegna e da disparati ambiti musicali. Il risultato è un disco caleidoscopico che accoglie una molteplicità di influenze. Paradossalmente, proprio in virtù di questa caratteristica, si configura come il variopinto e mutevole ritratto del suo autore. Abbiamo intervistato Maurizio per i lettori di S&H a proposito della sua nuovissima creatura. Cominciamo dal titolo, come mai “Uno strano concetto di amicizia”? Il titolo ha una storia strana: nasce dalla risposta negativa ricevuta a seguito di una proposta di collaborazione. Io ho l’abitudine di “prendere in prestito” le cose che mi vengono dette e, se sono poco piacevoli, riutilizzarle capovolgendone l’accezione. Com’è nata l’idea del disco e qual è stata la sua evoluzione durante questi due anni? Ho iniziato a suonare nel ‘94 coi Cats, un gruppo punk un po’ anomalo, e da lì sono passato attraverso svariate esperienze con band appartenenti a generi diversi: all’interno di questi progetti, per una ragione o per l’altra, ero io a occuparmi della composizione di testi e musiche. Ho dunque raccolto un buon numero di canzoni e nel 2014 ho deciso di riunire quelle che mi rappresentavano maggiormente, provare a proporle al pubblico sotto forma di album e, nel farlo, coinvolgere tutti gli artisti che stimavo di più. Una scelta motivata da due ragioni: in primo luogo, m’interessava capire cosa potesse venir fuori dall’incontro tra l’altrui sensibilità musicale e i miei
seh
5
brani più intimi: mi piaceva l’idea di contaminare e farmi contaminare. Come cantavano i Marlene Kuntz “prenditi un mio battito e mischialo coi tuoi”: questo è il concetto di fondo del disco. L’altra ragione è la mia fiducia nel gioco di squadra: volevo dare un segnale, invertire quei processi che rendono la scena musicale sassarese poco coesa. Mettere in pratica quanto mi ero prefissato è stato più complesso di quanto inizialmente credessi: la voglia di coinvolgere tanti amici e compagni di strada mi ha portato a costruire quattordici band diverse, una per canzone. Il risultato è andato molto oltre le mie aspettative e sono entusiasta della nuova veste che i brani hanno acquisito. Il disco si apre col brano “Il figlio del mare”. Ce ne vuoi parlare? È un brano che parla della necessità di esprimersi, non importa se poi il messaggio arriverà a pochi. I riferimenti al mare che costellano l’album fanno parte di un disegno casuale, probabilmente dato dal legame inconscio con l’isola. Io infatti non amo il mare. O meglio: amo il mare d’inverno ma detesto le spiagge affollate da quei “Bagnanti bastardi” a cui, coi Cats, dedicammo una canzone. L’uscita del disco è stata anticipata dal video di “Io posso”, diretto da Roberto Achenza: vuoi raccontarci qualcosa al riguardo? Inizialmente il video doveva essere quello de “Il figlio del mare” e doveva avere un’ambientazione e un climax diversi. Dopo vari ripensamenti Roberto mi ha proposto quello che è poi divenuto il soggetto definitivo: a quel punto la canzone che si adattava meglio ai ritmi e all’atmosfera del video era “Io posso” e siamo stati felici di sceglierla. Dov’è possibile acquistare una copia del disco e quali saranno i tuoi prossimi live? Suonerò, insieme a molti altri artisti, al concerto per il primo maggio organizzato da Officine Musicali a Sassari (i live avranno luogo al Parco Maria Carta). Chi volesse una copia fisica di “Uno strano concetto di amicizia” può rivolgersi direttamente a me, anche scrivendo alla pagina Facebook “Maurizio Casu”, oppure a Officine Musicali Sassari. È inoltre disponibile sui maggiori store digitali.
6
seh
#shMAG
di Paola M. Ruiu Il nome è di quelli che solo chi è cresciuto a pane e musica conosce, un distorsore usato a partire dagli anni ‘60 la cui scritta campeggia a caratteri cubitali (letteralmente) su una delle pareti del soggiorno immolato alla causa di Fuzz60. L’appartamento è quello di Davide Merlini, nome noto nell’ambiente musicale di Sassari e della Sardegna in generale, che ha aperto le porte della sua casa dove ogni settimana si svolgono le riprese di Fuzz60. Davide è uno dei quattro ideatori del progetto, è direttore artistico e tecnico audio e luci e lavora insieme a Adriana Perra e Selene Dessena che si occupano delle riprese video e a Cristiano Dettori al quale è affidata la delicata fase del montaggio. Ad ogni modo il flusso creativo accomuna tutti e quattro e, nonostante i ruoli siano ben definiti, la collaborazione e l’interazione non mancano mai. Come spesso accade, tutto ha inizio per caso, ti incontri, scambi due chiacchiere e scopri di avere non solo interessi in comune, ma anche la necessità di realizzare qualcosa di concreto dove le tue passioni trovino appagamento. Il primo incontro avviene a ottobre 2015 e, dopo un primo esperimento a novembre, partono ufficialmente a febbraio 2016 pubblicando sul loro canale YouTube l’intervista/esibizione di Alessandro Spedicati dei Sikitikis. Dopo di lui sono arrivati i Nasodoble, Aspirina e Beeside. Non solo musica quindi, ma tutte le componenti artistiche presenti in Sardegna. Ma cos’è Fuzz60? È un ibrido di intervista ed esibizione che vuole essere un ponte tra la realtà musicale e culturale, per ora sarda, e il pubblico, facendo da tra-
FUZZ60 Spazio alla cultura mite tra questi due mondi che spesso coabitano gli stessi spazi ma non si conoscono. E i quattro giovani portano avanti il progetto come una missione puntando a mettere il più possibile a proprio agio gli intervistati e gli spettatori e creando occasioni di incontro e scambio culturale regalando un’esperienza a chi partecipa. Protagonista a tutti gli effetti è anche il soggiorno nel quale avvengono le riprese, ricco di richiami musicali in ogni angolo e che, grazie al particolare arredamento, catapulta immediatamente in un’atmosfera vintage, predisponendo a un contatto umano più intimo. Le interviste sono condotte in maniera informale, in un ambiente amichevole, lasciando l’artista libero di comunicare nel modo che preferisce. Successivamente all’intervista le porte si aprono ad un ristretto numero di spettatori – ristretto anche in funzione della location –
che assisteranno all’esibizione dell’artista (o artisti) coinvolto. Non prima, però, di aver bevuto e mangiato pietanze preparate dal padrone di casa che si scopre essere anche un cuoco originale! Il pasto è sinonimo di convivialità e in questo contesto invita le persone a conoscersi, comunicare, confrontarsi, portando leggerezza e intimità nella stanza che diviene subito a tutti un luogo familiare. Tutte sensazioni che in video non si possono vedere, ma che sicuramente si percepiscono in ciò che l’artista restituisce nell’intervista e nell’esibizione. A spingerli verso una scelta di questo tipo è la necessità di condivisione della cultura, dovuta soprattutto al fatto che in città mancano molti spazi dove poterla esercitare. Dal punto di vista musicale, c’è carenza di nuovi gruppi, sia perché manca, di base, la curiosità, sia perché non esistono proprio luoghi fisici all’in-
terno dei quali esprimersi. E se da un lato i mezzi per farsi conoscere sono molti di più, dall’altra si fatica a setacciare e scoprire cosa c’è veramente di buono. Le nuove generazioni sembrano scoraggiate, disilluse, senza stimoli e Fuzz60 vorrebbe riuscire a catturarle per portarle verso una conoscenza culturale che da altre parti non arriva. Il format è originale, non solo nel territorio regionale o nazionale, ma anche internazionale. La documentazione raccolta ad ogni appuntamento va dai 45 agli 80 minuti, ma il canale usato per trasmettere non concede il lusso di rendere godibili filmati troppo lunghi. Il materiale è però prezioso e viene conservato in previsione di una futura pubblicazione delle interviste complete. Nonostante il progetto sia appena nato, sta ricevendo risposte positive da più parti. Tutto è in divenire, compresa la voglia dei quattro ragazzi di migliorarsi continuamente. Per seguirli vi basta digitare Fuzz60 su YouTube o Facebook e li troverete subito, non perdeteveli!
#shMAG di Marco Scaramella Il tempo, nelle culture arcaiche, è una dimensione strettamente legata alla sfera divina. L’uomo lo percepisce come un pilastro della propria esistenza, così nasce la sua necessità di misurarlo e il desiderio di possederlo e controllarlo. Capisce che il tempo è ciò che regola e scandisce i ritmi della vita individuale e della società. Si illude di poter esercitare un qualche tipo di controllo, senza rendersi conto che il tempo fluisce a prescindere dall’intervento umano e che non si lascia dominare ma, al contrario, domina la vita dell’uomo che trascorre la propria esistenza alla costante ricerca di più tempo. In Sardegna, terra dalla storia antica e mistica, l’uomo ha legato lo scorrere del tempo al mondo agropastorale che, da sempre, fa parte dell’identità dell’isola. A seconda del periodo dell’anno, infatti, si celebravano riti per favorire le precipitazioni o per augurarsi un buon raccolto. Di conseguenza, il calendario in Sardegna risulta essere strettamente connesso con il ciclo del lavoro nei campi, ma subisce anche l’influenza dell’avvento del cristianesimo dato che alcuni mesi portano il nome di santi o di festività cattoliche. Vediamo, allora, come si è sviluppato il calendario in Sardegna. Consideriamo la versione in dialetto sassarese, tenendo presente che, in ogni zona dell’isola, esistono delle varianti per i nomi dei mesi dell’anno, che si differenziano per pronuncia e grafia ma che rimandano allo stesso significato. Cabidànnu. Si tratta del mese di Settembre e deriva dal latino caput anni (inizio dell’anno). Viene considerato come il primo mese dell’anno perché, anticamente, la vita era scandita dal lavoro nei campi.
Cabidànnu e il CALENDARIO SARDO Settembre rappresenta il momento in cui la raccolta degli ultimi prodotti dell’estate lascia spazio alla preparazione dei campi per la semina successiva. Santuaìni. Il nome col quale si identifica Ottobre, è una dedica a San Gavino Martire la cui morte si celebra il 25 Ottobre. In altre zone viene chiamato Mes’e ladamini (mese del letame) per via del fatto che in questo periodo si concimano i campi. Santandrìa. Il mese di Novembre è invece titolato a Sant’Andrea la cui
ricorrenza cade il 30 del mese. In alcune altre zone, Novembre diventa Donnissantu oppure Mese de sos mortos in onore della festa dei Santi e della commemorazione dei defunti. Naddàri. Insieme alla variante Mes’e Paschixedda, fa riferimento alla festività del Natale. Altre varianti come Desembre o Decembri sono meno diffuse e derivano dal latino December. I mesi da Gennaio a Maggio, con l’aggiunta di Agosto, si rifanno al calendario giuliano, istituito durante
seh
7
l’impero romano. Ginnàggiu deriva da Ianuarius mese in onore di Giano Bifronte, che segnava il passaggio dall’anno appena trascorso a quello appena arrivato. Fibbràggiu deriva da februa che significa purificare era, infatti, il mese dedicato alle purificazioni. Màtzu deriva, invece, da Martius ed era il mese dedicato a Marte, il dio della guerra. Abrìri deriva dal verbo latino aperire che significa aprire e che si riferisce allo sbocciare dei fiori in primavera. Màggiu viene da Maia che, nel pantheon romano, era la dea della fertilità e del risveglio della natura. Làmpada, il nome col quale ci si riferisce al mese di Giugno, evoca le luci che si accendevano in occasione della festa di San Giovanni per celebrarne la nascita il 24 del mese. Trìura, luglio, si rifà ancora una volta alla vita agropastorale e deriva dal concetto di trebbiatura. Aòsthu rientra tra i nomi che derivano dal latino, infatti si riferisce ad Augustus che era il mese dedicato all’imperatore Ottaviano Augusto. Anche i giorni della settimana (la kédda), derivano dal latino e dal calendario giuliano. Così Lùni deriva da Lunae dies ed era il giorno dedicato alla luna; Màsthi deriva da Martis dies, il giorno dedicato a Marte; Màschuri deriva da Mercuri dies, dedicato a Mercurio; Gióbi deriva da Iovis dies, in onore di Giove; Vènnari era il Veneris dies il giorno dedicato a Venere; Sàbaddu in origine era Saturni dies, dedicato a Saturno e, in seguito, mutato in Sabato probabilmente influenzato dall’ebraico Shabbat, il giorno del riposo; Dumènigga, allo stesso modo, in origine era Solis dies, il giorno dedicato al sole, ma con l’avvento del cristianesimo è mutato in Dominus dies, giorno dedicato al Signore.
8
seh
#shMAG
David Logan
DINAMO PIU` TONICA PER LA VOLATA FINALE Tre vittorie nelle ultime quattro partite e playoff alle porte.
di Erika Gallizzi. Foto: Luigi Canu La Dinamo sembra tornata, l’ultimo mese dei biancoblù ha dato e lasciato sensazioni positive. L’effetto-Pasquini c’è stato: il general manager prestato (in realtà non è così, perché “nasce” allenatore) alla panchina ha raccolto e ricomposto i cocci della gestione Calvani, dando ai giocatori ed alla squadra, prima di tutto, una fiducia nei propri mezzi che non c’era più. E l’allontanamento di Mitchell ha fatto il resto, visto che, ad esempio (ma non per caso), un certo David Logan ha ripreso a splendere sul parquet ed a far ammirare le proprie giocate sopraffine, così come Joe Alexander ha rimesso le molle sotto ai piedi per volare sulle teste degli avversari. Un ultimo mese che ha visto la Dinamo tornare a lottare, ritrovare la voglia di buttarsi sul parquet per recuperare un pallone e quella di distendersi in velocità e segnare, segnare, segnare tanti punti anche grazie alla rapidità di Josh Akognon. È tornato capitan Devecchi, con la sua importanza, sono stati nuovamente responsabilizzati giocatori come D’Ercole e Formenti (quest’ultimo ora alle prese con la risoluzione di un problema ad un ginocchio), Sacchetti viene utilizzato in modo che le proprie caratteristiche vengano sfruttate appieno e Stipcevic sembra aver trovato un po’ di equilibrio tra grinta, foga e testa. È così che, nell’ordine, sono cadute, al cospetto dei colori biancoblù, Caserta, Torino, Reggio Emilia.
Con quest’ultima è stato un vero e proprio spot per il basket. Anche stavolta è stato il Banco a spuntarla ed è stata la prima squadra ad espugnare il palasport reggiano in questa stagione. Il passo indietro è arrivato a Pistoia, dove la Dinamo non è riuscita a completare il poker di vittorie consecutive e ha, di fatto, buttato la partita con un terzo quarto davvero mal giocato. Centrato il matematico accesso ai playoff con due giornate di anticipo rispetto alla chiusura della regular season, l’ultimo turno, con Milano, deciderà da quale posizione in classifica i biancoblù inizieranno il cammino nel post-season. Già ora, sia tra tifosi delle altre squadre che tra gli addetti ai lavori, si dice che forse sarebbe meglio evitare i sassaresi terribili, per certi versi indecifrabili e sempre “sorprendenti”, in positivo o in negativo. Poi c’è il caos Eurocup, di cui anche gli ultimi passaggi sono stati poco chiari ed un po’ fumosi. Tutte le Federazioni europee che avevano squadre “invischiate” nella questione licenze triennali (Bosnia & Erzegovina, Croazia, FYROM, Montenegro, Russia, Serbia, Slovenia, Spagna, Grecia, Italia, Israele, Lituania, Polonia e Turchia) sono state chiamate in causa da Fiba, con la minaccia di non far partecipare le relative selezioni nazionali a competizioni come l’Europeo 2017, ma anche Torneo preolimpico ed Olimpiadi, qualora avessero “tirato dritto” per la
#shMAG
seh
9
Joe Alexander
propria strada, a braccetto con Uleb, senza ravvedersi. Addirittura, le nazioni che hanno ottenuto il preolimpico come sedi organizzatrici, sono state minacciate di vederselo togliere (Belpaese in primis). In Italia, tutto questo ha scatenato tuoni e fulmini da parte di Coni e Fip (troppi interessi organizzare tornei di tale caratura e poter “correre” ancora con la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024) e quindi, in poche parole, l’ultimatum a Sassari, Reggio Emilia e Trento, le tre squadre che avevano raggiunto l’accordo triennale con Jordi Bertomeu per la partecipazione all’Eurocup, è stato: “O fate un passo indietro o verrete squalificate dalla Serie A italiana”. Questo ciò che tutti hanno potuto seguire attraverso le dichiarazioni ufficiali rilasciate alla stampa, nel nome della regola secondo cui ci si debba attenere a competizioni organizzate o comunque riconosciute da Fiba. Lettere, contro-lettere e incontri. In Lega Basket, nel frattempo, ci sono state le dimissioni del presidente Fernando Marino e la guida è passata ad Egidio Bianchi, già consulente di Lega nel luglio 2014 e liquidatore della Mens Sana Siena Spa. Bertomeu è volato a Bologna per incontrare i dirigenti di Sassari, Reggio e Trento, anticipando di qualche giorno la riunione fissata tra gli stessi club, il Coni, la Fip e la Lega. Da questo incontro in pratica non è trapelato niente, ma la sensazione è che, in qualche modo, sia stato un momento chiave della vicenda, visto che, due giorni dopo, quello con Coni e Fip ha prodotto un comunicato congiunto in cui si diceva, sostanzialmente, che le tre società avevano convenuto di dover agire “nel rispetto delle regole che sono alla base dell’ordinamento sportivo”, con il risultato di non essere squalificate dal proprio campionato e di aver salvato l’organizzazione a Torino del Preolimpico (per i salti di gioia di Petrucci e Malagò). Le tre società sono rimaste quasi in silenzio, aggiungendo a queste comunicazioni ufficiali giu-
sto qualche frase, tipo “i tre club italiani non hanno mai violato le norme federali”, pronunciata dall’amministratore delegato di Reggio Emilia, Alessandro Dalla Salda, e “è solo l’inizio di un lungo cammino”, detta dal sassarese Stefano Sardara. Nessuno ha mai detto apertamente che le tre società abbiano rinunciato all’Eurocup, che sarebbe stato un suicidio, visti anche gli interessi “extra” in ballo: per Sassari si parla di conferma di Logan (e magari ritorno di Dyson?) subordinata alla partecipazione all’Eurocup, per Reggio Emilia di ingresso di Kobe Bryant tra i finanziatori, Trento in continua ascesa e con ben chiare le parole del suo presidente quando iniziò la querelle (“non ci facciamo minacciare da nessuno, perché siamo stati sempre corretti”). Non a caso, negli ultimi giorni è emerso che molto probabilmente Fiba farà una proposta ad Uleb, lasciandole l’organizzazione di due competizioni continentali sembra per un quinquennio, ma, si suppone, chiedendo di entrare nell’organizzazione stessa. Un accordo, naturalmente, farebbe decadere le varie denunce e controdenunce ai tribunali europei che erano state annunciate sia da Euroleague che da Fiba. In Italia, però, l’attenzione è anche verso gli imminenti playoff. Fatti slittare per via della partecipazione di Varese alle Final Four di Fiba Europe Cup, avranno inizio nel weekend del 7 e 8 maggio. Come detto, la Dinamo, tra mille peripezie, c’è e può così difendere lo Scudetto cucito sulle sue maglie. La cosa certa, per ora, è che non avrà il fattore campo a favore nei quarti di finale ed inizierà, pertanto, la propria avventura nel post-season lontana dalle mura del PalaSerradimigni. I PROSSIMI INCONTRI DI CAMPIONATO 15a Giornata ritorno - 4 maggio ore 20:30 Banco di Sardegna SS - EA7 Emporio Armani MI
10
seh
#shMAG
Il dentista risponde Curiosità sul mondo odontoiatrico
Protesi dentali
Quanto sono efficaci nel ripristino della corretta estetica e masticazione? La protesi dentale è l'unico modo per rimpiazzare i denti perduti. Questa pratica è molto antica e le prime fonti risalgono a quattro millenni fa, sono stati ritrovati scheletri con applicati nelle ossa della bocca dei denti animali. In seguito egizi, etruschi e romani utilizzarono conchiglie lavorate, metalli, avorio, ossa animali e umane fissate mediante bande e fili d'oro per sostituire i denti perduti. Ma è tra Ottocento e Novecento che ci si è dedicati, sempre con maggior attenzione e interesse, a questa disciplina. Ovviamente, fino a quando non si svilupparono le necessarie conoscenze di materiali
e tecniche chirurgiche, antibiotiche e anestetiche, tutto rimase molto approssimato e in fase embrionale. Le prime vere dentiere, simili a quelle che si usano oggi, risalgono al 1770. Erano fatte di porcellana e vennero applicate per la prima volta dal francese Alexis Duchateau di Saint-Germain-en-Laye. Le dentiere, ovvero le protesi mobili parziali o totali, ebbero la loro età dell'oro nel XX secolo, quando vennero realizzate in resina, molto adattabile alle mutevoli situazioni che si potevano riscontrare nelle bocche dei pazienti. Vista la loro versatilità ed economicità, le dentiere divennero la soluzione più
Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
comune ai casi di perdita dei denti. In molti casi si arrivava al paradosso che si togliessero tutti i denti per poi installare una dentiera che aveva i denti belli, bianchi e allineati, senza pensare alle conseguenze. Infatti ogni tipo di protesi mobile, che può essere totale o parziale, si deve togliere dopo ogni pasto per essere lavata con spazzolini specifici, e altrettanto bene devono essere lavati gli eventuali denti residui, se presenti. L'avanzamento della tecnologia, con l'utilizzo di materiali (compositi e ceramiche) innovativi, garantisce la validità funzionale, anallergica ed estetica del risultato nell'uso della protesi mobile. I suoi punti deboli a lungo termine sono la stabilità intraorale, che viene compromessa dal graduale riassorbimento osseo (tale da richiedere regolari "ribasature" da parte del dentista) e l'efficacia masticatoria, che si riduce nel tempo rispetto ad altre soluzioni protesiche. Dagli anni '50 e 60' nasce l'alternativa moderna nel campo della protesi dentale, che si estrinseca nella moderna implantologia. I primi impianti furono ad ago, a lamina o a vite, prodotti con i materiali più vari. In Italia fu introdotto il titanio dal dott. Tramonte nel 1964, materiale ora utilizzato in tutto il mondo per realizzare gli impianti intraorali. Ad oggi l'evoluzione di questa disciplina permette di ripristinare una corretta masticazione nella quasi totalità dei casi. In alcuni casi è anche possibile eseguire soluzioni straordinarie come con la tecnica
Toronto, che applica una protesi fissa entro 24 ore dall'intervento chirurgico, garantendo estetica e funzionalità fin da subito. Perché utilizzare una protesi per sostituire quei denti che, per una ragione o per l'altra, sono venuti a mancare? La ragione è semplice: l'arcata dentale ha un suo equilibrio naturale e quando alcuni dei suoi elementi scompaiono non viene solo ridotta la capacità masticatoria, ma viene lentamente modificata tutta la struttura della bocca, provocando una gran serie di negativi problemi estetici e funzionali nel medio-lungo periodo. Per l'inserimento degli impianti è necessario accertarsi che ci sia sufficiente tessuto osseo per consentire una buona stabilità alla struttura. Se manca o non basta quello presente, bisogna crearlo mediante specifici interventi per ricostruirlo, che allungano i tempi per arrivare alla soluzione del caso, ma sono comunque indispensabili al risultato. Un avvertimento importante: esistono casi dove è sconsigliata l'implantologia. Davanti a malattie sistemiche gravi o all'uso di particolari farmaci come i bifosfonati - usati per la cura della osteoporosi - è molto meglio evitarla, in quanto il tentativo d'inserire un impianto potrebbe portare a complicazioni spiacevoli. Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@seh-net.it.
www.studiomassaiu.it cell. 339 7209756
C Sorridere in Sardo? ...da noi è facile!
Sassari | Via Alghero 22 | 079 273825
12
seh
#shMAG
di Manuel Di Cristo Ha preso il via il 23 Aprile la ventesima edizione di Monumenti aperti, uno degli appuntamenti più attesi della primavera sarda; dalla prima edizione del 1997 l’affluenza è cresciuta in maniera esponenziale, alimentando un turismo intraregionale che fa da apripista alla stagione turistica sarda. Tutto nacque da un’intuizione della Onlus Imago Mundi che, a Cagliari - e con l’aiuto dell’associazionismo del Capoluogo e dell’Amministrazione cittadina organizzò un fine settimana all’insegna della scoperta dei monumenti e delle bellezze della Città, presentati da volontari e da studenti; un format di successo che da Cagliari si è esteso a tutta l’Isola, includendo i centri urbani più grandi ma anche le realtà comunali più piccole, ricche anch’esse di storia e di attrattive. Così, da appuntamento locale, Monumenti aperti si è trasformato in un evento di richiamo su scala regionale e la Regione stessa ha deciso, coadiuvata in maniera decisiva dal terzo settore, di scommetterci in maniera significativa. Tra i centri urbani di maggiori dimensioni aderiscono anche quest’anno Cagliari, Sassari, Olbia, Alghero e Oristano; solo nel Capoluogo saranno aperti al pubblico quasi 100 monumenti, tra cui la Chiesa e la cripta di Sant’Efisio, il Cimitero monumentale di Bonaria(1), l’Orto Botanico o le Torri dell’Elefante, di San Pancrazio e Porta Cristina. Non saranno da meno le altre città sarde: dall’Altare prenuragico di Monte d’Accoddi (a Sassari), passando per i palazzi e le chiese gotico-catalane di Alghero, l’Acquedotto romano e la Basilica di San Simplicio a Olbia, fino al museo Antiquarium Arborense di Oristano. Per quanto riguarda i piccoli Comuni, le novità rispetto alla passata edizione sono cinque: Milis,
1
2
3
MONUMENTI APERTI 2016 Novità e conferme della 20a edizione
Villasimius, Arbus, Lunamatrona e Usini. Milis è un comune agricolo della Provincia di Oristano, noto in tutto il territorio regionale per i suoi rinomati aranceti che proprio qui, pare, fecero la loro comparsa per la prima volta in Sardegna grazie ai monaci Camaldolesi; la Chiesa di San Paolo, la cui prima edificazione risale al 1140, è uno dei monumenti che aspettano i turisti in visita presso il Comune dell’oristanese. Villasimius, in Provincia di Cagliari, è una delle più note località balneari dell’Isola e vanta un’area marina protetta, quella di Capo Carbonara, di inestimabile valore naturalistico; un’altra piacevole novità di quest’anno è Lunamatrona, situato nel Medio Campidano, dove è possibile
ammirare la Tomba dei giganti “Su Quaddu de Nixias”(3) (di epoca prenuragica) e il nuraghe Trobas. Sempre rimanendo nel Medio Campidano si prepara alla XX edizione di Monumenti aperti anche Arbus, luogo ricco di fascino e di storia, nel cui territorio si trovano le suggestive località minerarie di Ingurtosu e Montevecchio(2), due preziose testimonianze dell’archeologia industriale mineraria della Sardegna. Completa il quadro Usini, piccolo ma vivace centro del Logudoro a forte tradizione contadina; tra i monumenti di interesse si annoverano la necropoli “S’Elighe Entosu” e Casa Derosas, risalente a inizio ‘900 e riportata al suo stato originario dopo accurato restauro.
Dal 2014, inoltre, Monumenti aperti è sbarcato anche nella Penisola con l’adesione di Santo Stefano Belbo, in Piemonte, luogo natale di Cesare Pavese. Quest’anno, tra i 48 Comuni aderenti, saranno ben 3 le località esterne alla Sardegna: Mango (CN), Castiglione Tinella (CN) e lo stesso Santo Stefano Belbo. Un evento, insomma, che da regionale si sta gradualmente imponendo su scala nazionale, nella speranza che in futuro si possa avere una partecipazione maggiore dei Comuni dello Stivale (e magari varcarne i confini), senza che questo comporti la perdita di attenzione sulle realtà del territorio regionale (spesso snobbate o private dell’adeguata cura) ma serva anzi da incentivo per garantirne una maggiore visibilità. Questo il calendario dell’evento: 23/24 Aprile – Carloforte, Milis, Sant’Antioco, Sardara; 7/8 Maggio – Alghero, Capoterra, Carbonia, Gonnosfanadiga, Marrubiu, Oristano, Pula, Sadali, San Gavino Monreale, Sanluri, Sassari, Villasimius; 14/15 Maggio – Arbus, Bosa, Cagliari, Guspini, Lunamatrona, Ozieri, Padria, San Giovanni Suergiu, Sennori, Serramanna; 21/22 Maggio – Cuglieri, Dolianova, Iglesias, Olbia, Portoscuso, Porto Torres, Quartucciu, Siddi, Villanovafranca; 28/29 Maggio – Buggerru, Castiglione Tinella, Mango, Ploaghe, Quartu Sant’Elena, Santo Stefano Belbo, Selargius, Serdiana, Settimo San Pietro, Telti, Tortolì-Arbatax, Usini, Villamassargia. Sul sito www.monumentiaperti.com è possibile trovare news, schede di approfondimento sulle località che hanno aderito e ogni altra informazione utile sull’evento.
#shMAG
inSardegna... Gli appuntamenti di Maggio 1° MAGGIO: Sassari nel Parco Maria Carta, dalle ore 10:00. “Festa del 1° Maggio”: musica, reading e sport. Sassari nella Spiaggia dell'Argentiera, ore 11:00. “Concertone del 1° maggio”: Soursweets, Puro Malto. Sassari nella spiaggia di Porto Ferro, ore 11:00. "Porto Ferro Sport Explosion", giornata di sport e musica. Cagliari all'Arena Sant'Elia, ore 11:00. "Cityfest 2016": Concerti di Marracash, Pendulum, Dannic, Africa Unite, il Pan del Diavolo, Anfisa Letyago e The Rio. Santa Maria Coghinas in Piazza Aldo Moro, ore 21:30. Concerto dei Tazenda. Olmedo nell’Anfiteatro comunale, ore 22:00. Irene Fornaciari in concerto. Cagliari. 360a Festa di Sant'Efisio. Lodè. Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia. Narcao, Domusnovas. Primavera Sulcitana. Dal 3 al 7 MAGGIO: Alghero nei campi del Tennis Club Alghero. XVII torneo di tennis in carrozzina “Sardinia Open”.
6-7 MAGGIO. “Acrobati in Tour”, concerto di Daniele Silvestri.
6 MAGGIO: Cagliari a Palazzo Siotto, ore 20:30. XV edizione "Le Salon de Musique - Piano": “Inner conversation”, Alessandro Di Liberto (pianoforte). Cagliari al Auditorium del Conservatorio, ore 21:00. “Acrobati in Tour”, concerto di Daniele Silvestri. Dal 6 all’8 MAGGIO: Arzana, Cardedu, Desulo, Gairo e Tertenia. V edizione del “Sardinia Trail”, gara a piedi, tra montagna e mare. Cagliari ai Giardini Pubblici. 60 anni di Vespa Club Sardegna 1956-2016, raduno Vespistico Internazionale. 7 MAGGIO: Sassari al Teatro Comunale, ore 21:00. “Acrobati in Tour”, concerto di Daniele Silvestri. Cagliari al Piccolo Auditorium, ore 21:00. "Giro a Vuoto - Gli stornelli intellettuali per Laura Betti" con Elena Pau (voce) e Alessandro Nidi (piano). Cagliari al Conservatorio di Musica P. Luigi da Palestrina, ore 21:00. Rassegna Musicale "Classica con Brio": Concerto di Maurizio Moretti (pianoforte). Villasimius in Via del Mare, ore 21:30. "Arkeos", concerto dei Tazenda. 7-8 MAGGIO: Alghero, Capoterra, Carbonia, Gonnosfanadiga, Marrubiu, Oristano, Pula, Sadali, San Gavino Monreale, Sanluri, Sassari, Villasimius. Monumenti aperti 2016. Bosa. Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia. Gonnesa, Fluminimaggiore. Primavera Sulcitana. 8 MAGGIO: Arzachena all'Auditorium Comunale, ore 21:00. Stagione di prosa 2015-16: "Quaranta", Piero Marras in concerto. Chiaramonti in Piazza Azuni, ore 22:00. Concerto dei Tazenda.
10 MAGGIO: Sassari nella Sala “Pietro Sassu” del Conservatorio di Musica, ore 21:00. “I concerti di primavera”, String Trio Kosova: Sihana Badivuku (violino), Blerim Grubi (viola) e Aristidh Prosi (violoncello). 11 MAGGIO: Cagliari al Jazzino, ore 21:00. Concerto Bebo Ferra (chitarra) e Luciano Biondini (fisarmonica). 12 MAGGIO: Olbia al Parco Fausto Noce, ore 22:00. "Arkeos", concerto dei Tazenda.
seh
13
27 MAGGIO: Cagliari a Palazzo Siotto, ore 20:30. XV edizione "Le Salon de Musique - Piano": “La maschera della verità” di Pinar Selek, Elena Pau (voce recitante), Irma Toudjian (pianoforte). 28-29 MAGGIO: Buggerru, Ploaghe, Quartu Sant’Elena, Selargius, Serdiana, Settimo San Pietro, Telti, Tortolì-Arbatax, Usini, Villamassargia. Monumenti aperti 2016. Lotzorai, Macomer, Siniscola. Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia. Villamassargia. Primavera Sulcitana.
13 MAGGIO: Nuoro all'Auditorium ISRE, ore 20:30. XXX edizione della "Stagione di Musica Classica": Floraleda Sacchi (arpa). Alghero al Poco Loco Club, ore 22:30. Concerto Bebo Ferra (chitarra) e Luciano Biondini (fisarmonica). 14 MAGGIO: Santa Caterina di Pittinuri, ore 20:00. XVI edizione “Voci di Maggio”, concerti di Luca Carboni, Equipe 84, Tullio De Piscopo, Danilo Sacco, Istentales e Alberto Bertoli. Tissi al Campo Sportivo, ore 22:00. Modena City Ramblers in concerto. Torralba in Piazza Manzoni, ore 22:00. Bianca Atzei in concerto. Olbia al Parco Fausto Noce, ore 22:00. Nomadi in concerto. Santa Giusta in Piazza Othoca, ore 23:00. Raf in concerto. 14-15 MAGGIO: Arbus, Bosa, Cagliari, Guspini, Lunamatrona, Ozieri, Padria, San Giovanni Suergiu, Sennori, Serramanna. Monumenti aperti 2016. Ilbono, Triei. Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia. Calasetta, Perdaxius, Musei. Primavera Sulcitana. Dal 14 al 16 MAGGIO: Porto Torres. Festha Manna 2016. 18 MAGGIO: Cagliari all'Auditorium del Conservatorio G.P. da Palestrina, ore 21:30. “Arrivano gli alieni” Stefano Bollani Piano Solo. 19 MAGGIO: Sassari nella Sala “Pietro Sassu” del Conservatorio di Musica, ore 21:00. “I concerti di primavera”: Alessia Pallaoro (violino) e Edoardo Bruni (pianoforte). Dal 20 al 22 MAGGIO: Cagliari al Lazzaretto, ore 10:00-20:00. "GioCoMix 2016” - Festival del fumetto e del gioco della Sardegna. 21-22 MAGGIO: Cuglieri, Dolianova, Iglesias, Olbia, Porto Torres, Portoscuso, Quartucciu, Siddi, Villanovafranca. Monumenti aperti 2016. Posada, Sindia. Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia. Sant'Anna Arresi, Sant'Antioco, Carloforte. Primavera Sulcitana. 22 MAGGIO: Sassari. 67a edizione della Cavalcata Sarda. Bosa nel Centro Storico Sa Costa, ore 13:00-22:30. III edizione della rassegna enogastronomica "La Grande Festa del Vino". Cagliari al Conservatorio di Musica P. Luigi da Palestrina, ore 21:00. Rassegna Musicale "Classica con Brio": Concerto di Luisa Sello (flauto) e Bruno Canino (pianoforte). Valledoria in Località San Pietro a Mare, ore 22:00. Umberto Tozzi in concerto. Dal 25 al 29 MAGGIO: Cagliari al Teatro Lirico. Stagione lirica e di balletto: The Tokyo Ballet.
28 MAGGIO. Raf in concerto.
28 MAGGIO: Sassari a Li Punti in Piazza Camboni, ore 21:30. Raf in concerto. 29 MAGGIO: Cagliari al Conservatorio di Musica P. Luigi da Palestrina, ore 21:00. Rassegna Musicale "Classica con Brio": Concerto di Davide Vallini (sax) e Giuliano Adorno (pianoforte).
Mostre Fino al 20 MAGGIO: Sassari nell’ex Biblioteca Universitaria, ore 10:00-20:30, chiuso domenica. Mostra "Novecento" - I grandi conflitti del secolo, progetto artistico di Antonello Fresu. Fino al 29 MAGGIO: Cagliari al Palazzo di Città, ore 10:00-18:00 (mar-dom), chiuso lunedì. Mostra “Eurasia, fino alle soglie della Storia”: Capolavori dal Museo Ermitage e dai Musei della Sardegna. Fino al 30 GIUGNO: Sassari al Museo d'arte contemporanea Masedu, ore 16:00-20:30, chiuso lunedì. Mostra "faber FABER" - L'Accademia racconta De André. Fino al 3 LUGLIO: Nuoro al MAN, ore 10:00-13:00 / 15:00-19:00 (mar-dom), chiuso lunedì. Mostra 80/90. Mostra “Roman Signer - Films and Installations”. Fino al 15 LUGLIO: Cagliari al Cartec - Cava Arte Contemporanea, ore 10:00-18:00 (mardom), chiuso lunedì. Mostra “The Cave” di Cristian Chrioni. Orani al Museo Nivola, ore 10:00-13:00/16:30-20:00, chiuso lunedì. Mostra di Andrea Branzi “La Metropoli Primitiva”. Fino al 6 OTTOBRE: Bitti, ore 9:30-13:30 / 15:30-19:30, chiuso lunedì. Mostra "BittiRex Dinosauri in Carne e Ossa”.
Segnalaci i tuoi appuntamenti a: redazione@seh-net.it
14
seh
#shMAG
in viaggio
Ibiza
di Daniele Dettori Se quest’isola non avesse racchiuso in sé qualcosa di magico, certo non sarebbe stata cantata da Sandy Marton nella sua “People from Ibiza”, e neppure le sarebbe stata dedicata un’autovettura del noto marchio automobilistico Seat. Il fatto è che, per tanti e diversi aspetti, a Ibiza ci si lascia il cuore e nelle prossime righe proviamo a raccontarvi il perché. Spendiamo solo qualche attimo, prima di partire, per precisare che i trasporti (pubblici e privati) collegano bene tutta l’isola e sono l’ideale anche e soprattutto in caso di serate ad alto tasso alcolico: da qualche anno, infatti, i posti di bloc-
co si sono intensificati per permettere a chiunque di godere Ibiza in maggior serenità e sicurezza. Cosa vedere. E ora zaino in spalla! Le spiagge sono sicuramente un must per chi vuole conoscere, da vicino, Ibiza di giorno. Gli splendidi paesaggi offrono scorci naturali che non hanno niente da invidiare ai paradisi tropicali. La sabbia di Ses Salinas, per esempio, è rinomata per la sua finezza e il colore bianco, proprio come il sale. Si estende per poco più di un chilometro ed è frequentata da vip che la scelgono per rilassarsi e trascorrere qualche ora in anonimato e tranquillità. I ciottoli chiari e levigati sono invece la peculiarità di Cala des Jondal, sulla costa sud occidentale, dove lo snorkeling è l’attività più praticata: nuotare quasi a pelo d’acqua con maschera e boccaglio permette infatti di ammirare da vicino e toccare con mano i magnifici fondali. Se amate le località balneari considerate comun-
que che, con circa mezzora di traghetto, da Ibiza potete raggiungere la rinomatissima isola di Formentera la quale, tra le isolette che formano l’Arcipelago delle Baleari, in questo senso è la più gettonata. Un giro turistico di Ibiza non può invece prescindere dalla sua città principale, Eivissa in catalano e divenuta Ibiza nelle trasposizioni successive, e dal suo caratteristico centro storico, la Dalt Vila, considerata patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1999. Questo piccolo gioiello fortificato risale al sedicesimo secolo e ospita un intrico di strade che, inerpicandosi fino alla sommità del colle principale dell’isola, conduce al Castello dell’Almudaina e alla Cattedrale barocca e gotica di Santa Maria de les Neus, affacciata sulla Plaza de la Catedral da cui si gode una vista incantevole. Se poi capitate a Ibiza un mercoledì d’estate, e durante il vostro peregrinare vi spostate sul versante nord
orientale dell’isola nella zona di Punta Arabì, tra la miriade di piacevolissimi resort che offrono la possibilità di visitare centri commerciali e vari locali in cui rifocillarsi, non potete non fare tappa al famoso mercatino hippy dove si trova veramente di tutto per quanto riguarda artigianato e vestiario locale, bigiotteria e arte moresca. Ma a Ibiza si sa, come accennavamo anche in apertura, la vita continua a brulicare copiosa e a riservare le sorprese più fashion soprattutto di notte. Sono tantissimi, infatti, i club, i locali, i bar e i ritrovi di vario genere in cui giovani e non si riversano già dalle prime ore della sera. Tra questi è sicuramente imperdibile il Privilege Ibiza: ubicato nel villaggio di Sant Rafael de sa Creu (noto San Rafael) si è guadagnato l’ingresso nel libro del Guinnes dei primati per la capienza dei suoi locali che, tra palchi, piste, sale, quinte e piscine possono contenere fino a diecimila persone. Ancora, il Pacha è il club più adatto per gli amanti del jet set e del lusso: ha sedi in diverse città d’Europa e l’ingresso ha un prezzo piuttosto salato. Es Paradis, a San Antonio, è invece famoso per la sua “festa dell’acqua”: la pista da ballo viene inondata come fosse una grande piscina. Tutti i club sopra citati, e molti altri di cui purtroppo non riusciamo a parlarvi, hanno un loro sito web che vi invitiamo a visitare: dopo aver visto le foto non vedrete l’ora di correre a Ibiza! Cosa mangiare. Un mix di terra, mare e tradizioni antiche e variegate costituisce le specialità di Ibiza. Il sofrit pagès, per esempio, è un ricercato spezzatino di carne e verdura speziate; la borrida de rajada propone invece la razza marinata in una piacevole salsina con frutta secca.
#shMAG
seh
15
di Manuel Di Cristo Da ormai qualche anno, nei salotti dei talk show o nell’agenda dei vari partiti politici, ha assunto centralità l’espressione “generazione erasmus”, intesa non più soltanto come quell’insieme di giovani che hanno effettivamente preso parte a questo progetto ma anche, in un senso più ampio, come modello del giovane cittadino europeo del XXI secolo: cosmopolita, poliglotta, intraprendente e capace di guardare all’Europa come alla propria casa. Questa consapevolezza ha spinto nel 2013 le Istituzioni europee a rinnovare la fiducia nei confronti di tale progetto e, con l’approvazione del Regolamento UE 1288/2013, ha preso avvio Erasmus+, con un budget vicino ai 15 miliardi e con un’estensione di obiettivi e di programmi rispetto al piano precedente: Erasmus (per gli studenti universitari), Erasmus mundus (per i ragazzi dei Paesi terzi), Comenius (per gli alunni delle scuole superiori), Leonardo da Vinci (per coloro che intendano partecipare a uno stage), Groundtvig (per gli adulti) oltre ad altre iniziative di interscambio. Per comprendere fino in fondo i segni tangibili che l’Erasmus imprime nei giovani universitari, abbiamo chiesto ad alcuni studenti dell’ateneo turritano, che hanno preso parte al progetto, di rispondere ad un quesito molto semplice: perché partire in Erasmus? Alessandro, Erasmus a Bruxelles, soddisfa la nostra curiosità con queste parole: «la risposta la trovi capovolgendo la domanda: perché no? Economicamente Sassari è una delle migliori in Italia e all’estero; la borsa, infatti, si aggira intorno ai 500 euro per il for study e ai 700 per il traineeship. Hai la possibilità di conoscere una nuova lingua e fare amicizie in giro per l’Europa. Davvero non capisco perché non si dovrebbe partire in Erasmus...». Elisabetta, Erasmus a Liegi, ci dice: «parti in Erasmus quando capisci che fuori c’è tutto un mondo da scoprire e tu in qualche modo vuoi scoprirlo e vuoi farne parte. Quando poi ci sei dentro, provi emozioni e sensazioni che non avresti mai immaginato. Ma la parte più bella viene dopo, quando torni a casa e vedi che il tuo bagaglio immaginario è pieno di nuove esperienze, nuove amicizie, nuove lingue, nuovi posti, nuovi orizzonti. “Erasmus changing lives opening
GENERAZIONE ERASMUS Gli studenti dell’Ateneo turritano ci spiegano i vantaggi di un’esperienza di studio all’estero.
minds”, tutto è racchiuso in questa frase». Le fa eco Marida, Erasmus a Valencia: «personalmente ho scelto di fare l’Erasmus in un momento particolare della mia vita, in cui avevo problemi a relazionarmi con gli altri e avevo tante paure e per provare a superarle feci domanda per l’Erasmus. Un anno a Valencia. Il primo mese, un disastro totale.. mi sentivo sola ad affrontare cose che mi sembravano insormontabili; poi le cose cambiano, ogni giorno sempre meglio, si impara la lingua, si esce la sera, ci si “sblocca” e si conoscono persone importanti. Io e i miei amici avevamo una teoria, “la teoria del segmento parallelo”: tutto ciò che si fa a Valencia è una parentesi della vita che va vissuta a pieno perché è parallela a ciò che abbiamo lasciato. E io ho vissuto appieno tutto, momenti brutti e strepitosi; ho imparato che non sono poi così chiusa, che è bellissimo conoscere persone di nazionalità diverse e che superare le difficoltà in un contesto in cui occorre cavarsela da soli, ti fortifica in maniera incredibile. Ho visto una me
diversa, quella che speravo di trovare; apre la mente, tantissimo. È indelebile l’Erasmus». Da queste e da altre risposte che abbiamo ricevuto, l’Erasmus è un’esperienza consigliata per viaggiare, per conoscere nuove persone e nuove culture, per mettersi alla prova e imparare a conoscersi meglio, per confrontarsi con un sistema universitario differente e per godersi a pieno un momento chiave della propria vita. Non solo: diverse indagini (tra cui l’“Erasmus impact study”) dimostrano che il mercato del lavoro apprezza le competenze trasversali acquisite attraverso queste esperienze e il tasso di disoccupazione dopo la laurea, per coloro che hanno vissuto un’esperienza di studio all’estero, è sensibilmente inferiore rispetto a coloro che si sono formati unicamente nel loro Paese; un dato importante che va ad aggiungersi alle risposte degli studenti interpellati e che dà un’idea alquanto netta dell’impatto sociale che il programma Erasmus è riuscito a produrre.
16
seh
#shMAG
I lingotti di Mal di Ventre
di Marco Scaramella Il mare al largo della costa di Oristano, di fronte all’isola di Mal di Ventre, custodisce un tesoro di altissimo valore archeologico e scientifico. Si tratta del relitto di una navis oneraria magna dell’impero romano, ovvero, una nave destinata al trasporto di merci. L’imbarcazione, lunga circa 36 metri ed inabissatasi tra l’80 e il 50 avanti Cristo, è stata ritrovata, per caso, nel 1989 e contribuisce ad impreziosire la già prestigiosa storia della Sardegna, confermandone la centralità nelle rotte commerciali, anche in epoca imperiale romana. L’importanza della scoperta, è dovuta anche al carico della nave costituito, quasi per intero, da preziosi lingotti di piombo. Si pensa che la nave sia stata fatta affondare di proposito dal proprio comandante, per evitare di far cadere l’importante carico in mani nemiche. Dagli studi effettuati sui lingotti, è emerso che il
piombo proviene dalla miniera di Sierra di Cartagena nell’odierna Spagna, da dove la nave è partita per dirigersi, probabilmente, verso Roma. I lingotti si sono conservati in buono stato e sono stati ritrovati ancora impilati poiché la nave è affondata senza rovesciare il carico. Ciascun lingotto di piombo pesa circa 30 Kg e presenta un cartiglio sul quale vi è riportato il nome di chi lo ha prodotto. La maggior parte recano inciso il nome di Caio e Marco della famiglia Pontilieni. Il piombo era un materiale quasi indispensabile in epoca romana, impiegato per svariati utilizzi, grazie alle sue proprietà. Veniva utilizzato nell’edilizia, nella creazione di opere idrauliche, per scopi militari e per realizzare oggetti di uso quotidiano. L’isola di Mal di Ventre, si trova di fronte alla costa del Sinis, fa parte del comune di Cabras e appartiene all’Area marina protetta Penisola del Sinis – Isola Mal di Ventre. In sardo l’isola è conosciuta col nome di Malu Entu che significa “cattivo
vento”, in riferimento al forte maestrale che soffia nella zona. Il relitto della nave romana, si trova a circa 30 metri di profondità, nel braccio di mare compreso tra la costa del Sinis e l’isola di Mal di Ventre. Del relitto si è conservata la parte centrale, probabilmente perché protetta dal carico di lingotti, mentre il resto si è progressivamente deteriorato fino a scomparire. Oltre ai lingotti di piombo, sicuramente destinati ad essere fusi per essere riutilizzati in diversi ambiti, sono state recuperate alcune anfore, delle ancore, delle attrezzature di bordo e alcuni oggetti di uso comune. Questi lingotti, hanno immediatamente attirato l’attenzione dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) dal momento che, per le loro particolari proprietà, sono ideali per essere utilizzati in particolari studi sulla natura dei neutrini. Il motivo per cui non è possibile utilizzare il piombo dei giorni nostri, lo spiega Ettore Fiorini, fisico dell’Università di Milano Bicocca e ideatore dell’esperimento nel quale vengono impiegati i lingotti recuperati a Mal di Ventre: “Si tratta di un materiale che dev’essere totalmente privo di contaminazione radioattiva. Il piombo moderno - spiega Fiorini - contiene, infatti, una debole contaminazione radioattiva dovuta al suo isotopo 210, che si dimezza in circa ventidue anni. Da qui l’idea di utilizzare il piombo della nave romana che, essendo stato prodotto duemila anni fa, non contiene più isotopi radioattivi”. Infatti, e non per la prima volta, ad inizio 2016, trenta dei lingotti di Mal di Ventre sono stati inviati presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS). Questo è il risultato della collaborazione tra l’INFN, la Soprintendenza Archeologica della Sardegna, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Museo Archeologico di Cagliari e le Università di Sassari, Cagliari e Milano Bicocca. I lingotti sono utilizzati nell’esperimento CUORE (Cryogenic Underground Observatory for Rare Events), che mira a studiare un fenomeno fisico molto raro, riguardante le proprietà dei neutrini, detto “doppio decadimento beta senza emissione di neutrini” che potrebbe fornire importanti informazioni riguardo la materia e l’antimateria. Per osservare questo fenomeno, è necessario un ambiente estremamente puro ed il più possibile privo di radiazioni. Ecco perché i lingotti di Mal di Ventre risultano la scelta ideale. L’esperimento CUORE è il risultato di una collaborazione internazionale che coinvolge, oltre all’Italia, anche USA, Cina, Spagna e Francia.
#cinguettii tecnologici a cura di Marco Cau TaoTronics Selfie Stick
Shanling M2 Lettore musicale portatile ad alta risoluzione con guscio in alluminio spesso solo 13,8 mm e retro in fibra di carbonio. Ha un display a colori da 2,35” con risoluzione 360×400 pixel e una manopola di controllo circolare multifunzione per navigare e gestire la propria libreria musicale con un solo dito. Ha uno slot per micro SD integrato, espandibile fino a 128 GB. Supporta i formati audio ad alta qualità e non, come WAV, APE, FLAC, ALAC (Apple lossless), OGG, AAC, AIFF, WMA, nonché i file DSF/DIFF64.
Consente di scattare selfie in qualsiasi situazione. Grazie alla connessione bluetooth una volta connessa al tuo smartphone potrai scattare foto semplicemente cliccando sul tasto presente sulla stick. Lunghezza base di 18 cm, si allunga fino a 76 cm offrendo la possibilità di rotazione a 270 gradi per gestire qualsiasi tipo di inquadratura. € 19,99
€ 359,00
D-Link Music Everywhere
Olo Stampante 3D
Poco più grande di un alimentatore da parete, una volta connesso alla tua rete wifi e al tuo smartphone sarà in grado di diffondere la tua musica a qualsiasi dispositivo audio non predisposto alla ricezione di musica wireless. Tramite un cavo jack da 3,5 mm si collega infatti, alle tue casse o al tuo impianto stereo di vecchia generazione.
Grazie ai flash emessi dallo schermo del vostro smartphone per tutto il processo di stampa, consentirà di sintetizzare la resina liquida, di diversi colori e gradi di opacità, per ottenere l'oggetto tridimensionale. Compatibile con Android, iOS e Windows, si compone di una piccola vasca per la resina liquida, un vetro che rende perpendicolare la luce e un meccanismo che muove in verticale il piatto di stampa. Da settembre a $99
€ 39,99
HooToo Flash Drive Memoria da 32 GB con design in alluminio, molto leggera, ha un duplice attacco, USB 3.0 e Lightning certificato. Basta collegarla ad un dispositivo Apple per trasferire al suo interno foto, video e altri file per liberare spazio. La velocità di trasferimento è così elevata che attraverso l’applicazione iPlugmate potrai anche guardare in streaming film precedentemente caricati.
Seguici su
Coravin Model 2 Grazie ad uno ago sottilissimo, una volta agganciato al collo della bottiglia potrete versare il vino senza rimuovere il tappo in sughero. Allo stesso tempo lo strumento inietta piccole quantità di argon, un gas inerte, inodore e insapore che va a riempire lo spazio vuoto, impedendo all’ossigeno di entrare nella bottiglia, conservando così il vino più a lungo del normale. € 299,00
Everykey Basta avvicinarla al tuo smartphone, al computer, al tablet, oppure alla porta di casa o alla macchina per accedervi. Quando un device collegato si trova nel raggio di 3 metri circa, invia un segnale bluetooth a bassa energia e cifrato verso il dispositivo. Quest’ultimo decripta il segnale e disabilita il sistema di sicurezza del meccanismo, che sia un sito web o la tua auto. Basta poi che ti allontani per chiudere la macchina o per sloggarti da uno dei tuoi account.
Ink Hunter È capace di mostrarvi un tattoo sulla vostra pelle ancor prima di averlo fatto. L’app funziona grazie alla realtà virtuale, sfruttando la fotocamera del vostro dispositivo. È sufficiente disegnare uno smile sulla zona in cui vorreste fare il tatuaggio, scegliere il disegno dall’elenco oppure caricarne uno dalla libreria, puntare la fotocamera sullo smile ed a video visualizzerete, sulla vostra pelle, una sorta di anteprima del tatuaggio stesso.
$128 € 49,99 , f e t per scoprire dove acquistare i prodotti recensiti ai migliori prezzi!
Gratis
#shMAG
seh
19
di Nike Gagliardi Da qualche tempo a Sassari c’è un nuovo centro polivalente dedicato a tutti gli appassionati di fotografia, frutto dell’iniziativa di un gruppo di fotografi ed esperti nel settore grafico ed audiovisivo, nato dall’esperienza pregressa dell’associazione culturale 4CaniperStrada e vivo grazie alle numerose attività che si svolgono al suo interno e al sostegno di coloro che a esse aderiscono. Filtro 44, questo il suo nome, è infatti contemporaneamente spazio espositivo e sala pose, sede di convegni, incontri e workshop e luogo di scambio di materiali e idee. 90 mq di superficie accolgono il visitatore catapultandolo all’interno di una vera e propria fucina creativa come è testimoniato dalle opere appese alle pareti e dalle numerose locandine e brochure informative che, assieme alle fanzine autoprodotte e alle immancabili tessere per i nuovi soci, affollano il grande tavolo all’ingresso. La logica delle attività finanziate dal basso e della sostenibilità dell’iniziativa tramite partecipazione sociale sono punti irrinunciabili di questo progetto e con un piccolo contributo è possibile associarsi e usufruire dei locali e delle attrezzature presenti all’interno di essi: la camera oscura con le sue tank e gli ingranditori può essere utilizzata per lo sviluppo e la stampa di pellicole; numerosi libri e riviste dedicati alla fotografia sono a disposizione di chi volesse sfogliarli nella piccola biblioteca; è inoltre possibile proporre i propri progetti, partecipare al mercatino per lo scambio di materiale fotografico usato e soprattutto restare sempre aggiornati sui corsi in partenza e sugli eventi. Il nome dello spazio (oltre a essere un riferimento al numero civico della sassarese via Fermi in cui è situato) lo si deve al filtro Kodak Wratten n° 44 blu-verde chiaro, “complementare del rosso con un notevole assorbimento dell’ultravioletto”. Allo stesso modo i fautori del progetto, nelle persone di Marcello Dongu, Fabian Volti, Stefania Muresu, Antonio Sini e Teresa Pintus, si fanno portavoce di uno sguardo sul mondo concepito per esplorarne e “assorbirne” la complessità. Filtro 44 non è solo sede di formazione o luogo d’incontro per gli appassionati di fotografia ma anche spazio in cui vengono elaborate progettualità in grado di veicolare un cambiamento in meglio sulla realtà in cui si vive, nella prospettiva di una
FILTRO 44
A Sassari un nuovo spazio dedicato alla fotografia. maggiore attenzione alle dinamiche economiche, sociali e politiche di cui ciò che osserviamo (e viviamo) è frutto. Ritrarre qualcosa non significa esclusivamente mera riproduzione con l’obiettivo di ottenere una bella immagine: è anche e soprattutto atto creativo e riflessione in cui il livello estetico collima con quello espressivo e con tutti gli altri che esso può addurre, tra cui quello etico. La dicotomia uomo/ambiente vista nei termini del rapporto tra i sardi e la propria terra è uno dei temi che stanno più a cuore al collettivo che gestisce lo spazio: non a caso l’ultima mostra che vi è stata allestita, dal 18 marzo al 22 aprile, s’intitolava “Disarmante” e poneva lo spiazzante quesito: “Si può concepire una mostra come una manifestazione?”. L’esposizione artistica, di per sé una delle forme più pacifiche di comunicazione/espressione, diviene arma di dissenso da parte di una collettività di artisti, strumento teso a denunciare l’occupazione militare di vaste aree dell’isola in tempo di pace e il cui inquietante spettro si allarga dal Salto di Quirra sino a Capo Teulada. Il fil rouge delle problematiche sociali e ambientali,
con l’obiettivo di raggiungere un linguaggio fotografico che le metta a nudo, anima anche uno dei laboratori “stabili” che costituiscono l’offerta formativa di Filtro 44: “Cartoline Marginali”. Non un semplice corso di fotografia paesaggistica ma, come s’intuisce dal titolo, un progetto di formazione in cui l’approccio scelto consiste nello stimolare i partecipanti ad acquisire uno sguardo critico che si soffermi sulle conseguenze -spesso drammatiche- dell’odierna cultura materiale sull’ecosistema e sul paesaggio come depositario di tali “tensioni”. La ricca offerta formativa di Filtro 44 non si esaurisce qui: comprende infatti anche un corso base, un laboratorio di fotografia sportiva (“Riflessioni sul Campo”), un laboratorio pratico di fotografia analogica e “Ritratto Nudo”, volto all’apprendimento delle tecniche del ritratto artistico e incentrato sullo studio del corpo nudo come soggetto fotografico. Per conoscere nel dettaglio i laboratori in partenza, restare aggiornati su workshop, esposizioni ed eventi, invitiamo i nostri lettori a visitare il sito filtro44info.wix.com/filtro44 o seguire la pagina Facebook dedicata.
20
seh
#shMAG
I fondatori di Sardex
SARDEX
Storia di un'economia vincente di Maurizio Figus Hai mai sentito parlare di una moneta alternativa all’euro? Si chiama Sardex. Quattro ragazzi di Serramanna, qualche anno fa, hanno avuto l’idea (e il coraggio) di crearla, una moneta digitale con la quale poter scambiare beni e servizi: dalla tv ai pneumatici, dal ristorante all’abbigliamento, passando per la spesa quotidiana. Era il 2007 quando hanno avuto l’idea e, dopo alcuni anni di riflessioni e incontri con la Banca d’Italia, nel 2010 finalmente hanno iniziato un po’ silenziosamente a fare le prime transazioni. Sono bastati 2 anni e da tutto il mondo sono arrivati a studiare il “fenomeno” Sardex, un circuito di imprese capace di acquistare e vendere senza passare per il mondo euro. Oggi, a distanza di diversi anni, Sardex ha vinto un numero davvero esagerato di premi e riconoscimenti, finendo addirittura sul Financial Times, il giornale finanziario più letto al mondo. In meno di 5 anni le aziende sarde
hanno transato (cioè comprato e venduto) oltre 100 milioni di sardex, generando quindi una enorme ricchezza nel territorio. È nata quindi proprio in Sardegna la startup che ha rivoluzionato il modo di intendere il mercato: produco lavoro, me lo faccio pagare con i sardex (un sardex = 1 euro), prendo i sardex e vado a spenderli nelle oltre 3.500 aziende sarde che fanno parte del circuito. I soldi rimangono sul territorio, la ricchezza, il valore aggiunto, l’impegno di chi produce rimane nell’isola, ecco un altro straordinario vantaggio. Supponiamo che io faccia il meccanico e mi paghino con 1.000 sardex: 300 li potrò spendere per fare la spesa e 700 per aggiungere un condizionatore nel mio ufficio. Pensiamo per un attimo a cosa accade quando andiamo in un supermercato di una catena internazionale a fare gli acquisti: supponiamo di acquistare qualche pacco di pasta, del caffè, una Coca-Cola e degli snack. Che fine faranno i nostri soldi? Una parte andrà al
produttore della pasta, una parte a Coca-Cola e così via; i guadagni verranno poi utilizzati in minima parte per pagare i pochi dipendenti assunti nel territorio e il resto della ricchezza salperà il mare. Con Sardex non è così: con i profitti del mio lavoro andrò ad acquistare dal fruttivendolo locale, che a sua volta li spenderà magari per andare a mangiarsi una pizza. Il 14 maggio uscirà in tutte le librerie l’attesissimo libro dal titolo: “Sardex, oltre il denaro” che racconta i segreti, le storie di successo, i vantaggi del circuito di credito commerciale sardo, una moneta complementare, un sistema che già ci invidiano in tutto il mondo: una filosofia di pensiero, un’unione tra sardi che vogliono lavorare insieme e creare lavoro per altri sardi. Edito da La Zattera, casa editrice anch’essa nel circuito, sfiora già le oltre 800 copie prenotate, a poche settimane dall’annuncio della sua uscita. Una grande soddisfazione per me che sono l’autore, e soprattutto per coloro che hanno creduto in un successo di tali proporzioni. Ho scelto di scrivere, come mio solito, un libro che possa essere piacevole e scorrevole, sia per coloro che lavorano e vorrebbero approfondire cosa è e come funziona il circuito di imprese Sardex, sia per coloro che vogliano scoprire
Il team Sardex
cosa si celi dietro il successo di una startup, di cui tanto parlano oggi i media. Una buona parte del libro è poi dedicata ai consigli per chi, oggi, vuole fare impresa e quali sono gli strumenti necessari, personali e aziendali, per riuscire in questo scopo. Spesso è una questione di atteggiamento, sia verso noi stessi, sia verso il mercato. Capire cosa piace e cosa piace meno, colmare dei bisogni, distinguerci per non apparire mai banali e scontati. Troverai numerosi spunti di crescita professionale, esempi di eccellenze che danno lustro al territorio sardo. Non mi resta che augurarti una buona lettura, a presto!
x
22
seh
L
#shMAG
a cover story di maggio è dedicata all’incontro tra i colori della natura e la tradizione. Quale modo migliore per celebrare il mese primaverile per eccellenza se non dedicandolo alle colorate linee d’abbigliamento firmate da Francesca Colombino, ideatrice del marchio Isula Design? Gli abiti che vedete nelle foto fanno parte della nuova collezione primavera/estate 2016 e se state già stilando una lista dei desideri sarete interessati a scoprire qualcosa di più su questa virtuosa designer. Parlavamo di tradizione e non a caso. Nei vestiti realizzati della giovane stilista si incontrano due differenti culture: quella del continente africano, delle donne altere ed eleganti che ne popolano i villaggi indossando tuniche dal taglio semplice e dalle tinte sgargianti, e quella dell’isola che a Francesca ha dato i natali, la Sardegna. Le sue linee d’abbigliamento hanno uno stile etnico caratterizzato da questa contaminazione, inneggiano a un senso magico della natura e sono proprio per questo, pur nel rifarsi a costumi le cui origini si perdono nel tempo, fortemente radicate nel presente. La loro originalità dipende dal non porre limiti all’immaginazione nel pensare un abito come espressione di una personalità, pezzo unico in cui una donna possa riconoscere se stessa o un aspetto del proprio essere. L’accurata scelta dei toni, delle stoffe, degli accessori da abbinare non riflette solo la volontà di progettare un indumento che sia involucro comodo ed elegante per chi lo veste: le creazioni Isula Design vanno “interpretate”, comunicano un atteggiamento estroverso e giocoso nei confronti della vita, sono dedicate a chi ha un cuore che regola i propri battiti sui ritmi della natura. I rossi, i marroni e i gialli evocano tanto il deserto sahariano quanto la fecondità della terra, il blu è quello profondo dei nostri
ISULA DESIGN I colori dell'isola nei vestiti firmati da Francesca Colombino
Francesca Colombino
di NIKE GAGLIARDI Foto DOMENICO RIZZO Modelle ALESSIA CAMPUS, PAOLA COLOMBINO, CARLA PUGGIONI
#shMAG orizzonti marini e le tonalità di verde inneggiano alla vegetazione, non importa se sia quella aromatica e fiorita della nostra macchia mediterranea o quella lussureggiante della giungla. Le donne che vestono Isula Design hanno un rapporto speciale con la loro terra, amano ascoltarne il canto, farsi ispirare dai suoi paesaggi. Ci siamo intrufolati nel laboratorio di Francesca, tra cartamodelli e macchine da cucire, per esplorare più da vicino il suo mondo variopinto e capire quali siano i segreti del suo mestiere. Come e quando nasce Isula Design? Isula Design nasce circa cinque anni fa. “Isula” sta appunto per Isola, l’isola sarda che per me risiede dentro a un immenso cuore africano. Quali sono state le ragioni che ti hanno portato a creare una tua linea d’abbigliamento? Sviluppai la passione per l’arte e la moda sin da bambina e da adolescente iniziai a desiderare per me stessa un look che rappresentasse pienamente la mia personalità. Non trovando nessun capo che rispecchiasse i miei desideri, esplose in me l’urgenza di creare da sola il guardaroba dei miei sogni. Sono sempre stata attratta dalle meravigliose stoffe che indossano le donne africane, un’esplosione, secondo me, di allegria e allo stesso tempo di sensualità e magia. Fu allora che, senza aver mai cucito e spinta da una vivacissima forza ispiratrice, comprai il mio primo pezzo di
stoffa e da sola, con la macchina di una cara amica realizzai la prima gonna ricca di colori africani e tradizioni sarde; da lì capii che l’Africa e la Sardegna vivevano in me in un unico sentimento. Come progetti un nuovo abito? Quali sono le suggestioni che ci finiscono dentro? Il design degli abiti e i colori scelti per le stoffe sono lo specchio di un profondo senso di appartenenza a quest’isola, grande fonte ispiratrice. Ogni vestito è per me uno stato d’animo, ogni colore esprime un sentimento: vorrei che nell’indossare un mio vestito una persona potesse trasmettergli un’anima esprimendo liberamente il proprio essere. Com’è, secondo te, la donna che veste Isula Design? Sicuramente una donna libera, una donna che ama i colori, la natura, una donna piena di carisma, portamento e sensualità, una donna che ha il sole in volto la mattina e le stelle e la luna la sera ma soprattutto che sente la tradizione dentro l’anima. Com’è organizzato il tuo lavoro? Quali sono i passaggi principali che portano dall’idea alla realizzazione di un abito? Il primo passaggio è sicuramente la scelta del tessuto. Il secondo è il figurino, poi il cartamodello ovvero il progetto del vestito su carta velina, il taglio su stoffa ed infine il confezionamento.
seh
23
Nelle tue creazioni un ruolo importante è rivestito dall’amore per la terra sarda e da quello per il continente africano: ce ne vuoi parlare? La Sardegna per me è molto importante, credo di essere molto fortunata a vivere qui: è una terra ricca di ispirazione, a partire dalle sue affascinanti tradizioni e dai bellissimi costumi sardi fino alle emozioni che la sua natura ci offre. L’amore che nutro nei suoi confronti è per me indivisibile dall’immensa passione per l’anima antica e libera del continente africano. Nel futuro di Isula Design c’è la creazione di una linea d’abbigliamento maschile? Ho ricevuto un buon numero di richieste e sto dunque considerando questa possibilità. C’è qualche designer di moda che stimi particolarmente o con cui ti piacerebbe collaborare? Mi piacerebbe collaborare prima di tutto con stilisti sardi in modo da confrontarmi con loro e crescere professionalmente perché penso che non si finisca mai d’imparare. Sono poi innamorata del lavoro della stilista Stella Jean e del modo in cui utilizza i favolosi tessuti africani! Quali sono i tuoi progetti nell’immediato futuro? Ho appena ultimato la nuova collezione primavera/estate 2016 “S’incantu de sos colòres e traditzione”, presentata a Sassari durante la sfilata tenutasi al Salotto di Camilla, un negozio con cui spesso collaboro e in cui espongo i miei vestiti. Spero che arrivino presto nuove collaborazioni! Ringraziamo Francesca Colombino per la sua disponibilità e invitiamo i nostri lettori a visitare il suo sito isuladesign.it dove avranno occasione di ammirare le sue splendide collezioni.
24
seh
Guida ai locali BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE
#shMAG
Snack & Wine Bar SASSARI Bar 188 Predda Niedda Str. 22. ¥ Nessuno
Cocktail Bar.Karaoke.Ristorante
Bar Capital Via Mosca, 19. 392/9701310
Snack Bar.Ristorante
Cafè Set Via Roma, 4. ¥ Nessuno
Snack Bar.Ristorante
Millenovantotto Piazza Fiume, 10. 079/2009079
Caffetteria.Ristorante
Moliendo Cafè Snack Bar.Ristorante Viale Trento, 1. 392/1422592. ¥ Domenica New York Cafè Il Vialetto. 079/262499. ¥ Nessuno
Snack Bar.Pranzi Veloci
BAR . TAVOLA CALDA RICEVITORIA
Ricevitoria Lotto 47 Via Carbonazzi, 18. 079/274247. ¥ Domenica. L Lotto, Totocalcio, Superenalotto, Totip Shardana Via Asproni, 6/a. 328/2679594
.................................................... Snack Bar.Birreria
Via Caniga, 1 . Sassari q 079 262519
Caffè del Corso Snack Bar.Ristorante Corso Vittorio Emanuele II, 17. 079/232470. ¥ Domenica
Solin Via Vardabasso, 5/b. ¥ Nessuno
Caffè Duemila Via Amendola, 70. 079/212252. ¥ Nessuno
Sweet Cafè Snack Bar.Torteria.Ristorante Via Pasquale Paoli, 33. 079/4126756. ¥ Domenica
Cake Cafè
Tris Bar Via Tempio, 17. 079/271240
Ci Voleva
Caffè Lounge P C.C. Tanit. 079/262519. ¥ Nessuno Caffè Metrò Emiciclo Garibaldi, 5. ¥ Domenica
Snack Bar
Snack Bar.Ristorante
Snack Bar.Creperia
Caffè Mokador di Monserràt Snack Bar.Ristorante Galleria Monserràt. 079/219182. ¥ Nessuno Caffetteria Montegrappa Via Montegrappa, 70. 079/4924129 - 333/7182726 Caffetteria Universitaria Via Zanfarino, 55. 334/6755193
Snack Bar
Snack Bar.Ristorante
Chocol'Art Via Enrico Costa, 45. 079/239340. ¥ Nessuno
Snack Bar
Davidson Cafè Snack Bar.Ristorante Cortesantamaria. 079/200185. ¥ Nessuno C.C. La Piazzetta. 079/260458. ¥ Nessuno Emiciclo Garibaldi, 26. 079/2014062. ¥ Nessuno Duca Bar Snack Bar Via Duca degli Abruzzi, 34. 079/9147025. ¥ Domenica E Allora?! Via Verona, 31. 079/275394. ¥ Nessuno
Snack Bar.Ristorante
Il Posto di Altogusto Snack Bar.Ristorante Predda Niedda Strada 2. 079/2670000. ¥ Domenica Joy Joy's Cafè Via Coradduzza, 45. ¥ Nessuno
Snack Bar.Ristorante
Kill Bill Bar Cocktail Bar.Bruschetteria Via Tempio, 46. ¥ Nessuno. L Live Music Kogas Wine Bar.Pub Via Muroni, 42. 079/9949532 - 320/5681686. ¥ Domenica Lallo Moto Caffè Viale Porto Torres, 16. ¥ Domenica
Snack Bar
Snack Bar.Pranzi Veloci
Snack Bar
Unico Caffè Snack Bar Viale Porto Torres, 2/b. 340/1895357. ¥ Nessuno
Snack Bar.Spaghetteria
Via Nuoro, 6. 340/1402124 - 348/2395831 Il Milese
Snack Bar.Focacceria
Via Garibaldi, 11 Imperial Bar
ALGHERO 7000 Caffè Via XX Settembre, 94. ¥ Domenica sera
Caffetteria.Pasticceria
Via Planargia, 12. 079/985173 - 338/5411372. ¥ Lunedì
Snack Bar
Via Lamarmora, 5 Snack Bar.Pranzi Veloci
Orange
Snack Bar.Ristorante.Pizzeria
Via XX Settembre, 2/4. 346/5944925. ¥ Nessuno. L Live Music
Alma Cafè Snack Bar Via Sassari, 111/113. 331/8676057 - 392/3062720. ¥ Dom
Perbacco Cafè
Anbarok Via Garibaldi, 7. ¥ Nessuno
Red Passion
Snack Bar.Gelateria
Snack Bar.Ristorante
Via Garibaldi, 29. 079/952421 Snack Bar.Live Music
Via Gramsci, 2. 079/4121489. ¥ Nessuno
Boba Caffè Via XX Settembre, 132/b. 079/9893054
Snack Bar
Cafè Chez Michel Piazza Sulis, 2. 349/0584508. ¥ Nessuno
Snack Bar
SardOa
Wine Bar
Piazza Duomo, 4. 079/4921187. ¥ Nessuno
PORTO TORRES Art Cafè
Snack Bar.Live Music
Via Mare, 34. 347/1791262. L Live Music e Karaoke il weekend Bar Sport
Snack Bar.Ristorante
Piazza Umberto I. 079/514105 Cristallo
Snack Bar.Pasticceria.Gelateria.Live Music
Piazza XX Settembre, 12-14. 079/514909. ¥ Lunedì sera Gatto Nero
Snack Bar.Pub
Via Amsicora, 28. 348/8802084. ¥ Nessuno Impact American Bar
Snack Bar.Pub
Piazza Garibaldi. 327/6129965. ¥ Nessuno. L Live Music Tropical Lounge bar
Lungomare Balai, 70
Snack Bar
www.radiobellavita.it
Sassari . 98.900 Mhz. Alghero . 97.600 Mhz. www.radiobellavita.it Castelsardo . 103.700 Mhz.
Uffici pubblicitĂ : Sassari . Piazza Castello, 11 . Telefono/Fax 079 231851
26
seh
#shMAG Braceria Mangiafuoco
Snack Bar.Griglieria
Via Catalocchino 8/a. 347/4294090. ¥ Lun, Mar e Mer cena Capo di Sopra
Ristorante.Pizzeria
Viale Dante, 31. 079/272322. ¥ Lunedì a pranzo Casablanca Kebab
Ristorante Etnico
Via IV Novembre, 26. 320/2861780 Country Club
Ristorante.Griglieria
Via Monte Bianchinu, 54. 349/7136317. ¥ Nessuno Gambrinus Pub
Pub.Birreria
Viale Trieste, 6. 347/7021854. ¥ Martedì Il Posto
Ristorante.Pizzeria
Via E. Costa, 16. 079/233528 iPub
Pub.Birreria
Via Duca degli Abruzzi, 23. 079/274197
SENNORI & SORSO
ALGHERO
La Maison
Ristorante
A. Mary's Bar Snack Bar.Gelateria Via Roma, 113 - Sennori. L Sabato Live Music
Via Tola, 5 (Reg. Tingari). 079/218947 - 328/9323109
Al Solito Posto
Via Principe Umberto, 82 (Piazza Misericordia). 328/9133745
British Cafè Via Tiziano, 7 - Sorso. ¥ Domenica
La Perla Rosa
Snack Bar
Via IV Novembre, 63. 079/281255. L Consegna domicilio
Buena Vista Cafè Via Cottoni - Sennori. 079/362273. ¥ Lunedì
Snack Bar
Cafè Cortina Via Roma, 173/a - Sennori. ¥ Martedi
Snack Bar
Ibiscus Cafè Via Spanu, 1 - Sennori. ¥ Nessuno
Snack Bar
La Pinta
Ristorante.Pizzeria
Via Saffi, 27. 079/236903. ¥ Martedì. L Consegna domicilio L'Asfodelo
Ristorante.Pizzeria
Via Roma, 134. 079/272826. ¥ Nessuno Panefratteria
Ristorante
Via Carlo Alberto, 2. 079/9330921. ¥ Nessuno
Il Risveglio Snack Bar.Ristorante.Pizzeria S.P. 81 km 10,7 - Platamona-Sorso. 079/2829100. ¥ Mer cena
Retrò
Paradise Cafè Via Roma Superiore, 160 - Sennori
Ristò Park
Snack Bar
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria
Via Canopolo, 2/a. 079/231211. ¥ Lunedì Ristorante.Pizzeria
Predda Niedda Strada 32. 392/8243808-9. ¥ Nessuno Spaghettoria S'Artea
Spaghetteria.Ristorante
Via Arborea, 2/b. 079/4922209 - 392/7683669. ¥ Domenica
Ristoranti & Pizzerie
Speed Date
Snack Bar.Ristorante.Pizzeria
Predda Niedda Strada 8. 079/262520. ¥ Nessuno. L Karaoke St. Joseph Pub
SASSARI
Pub.Pizzeria.Paninoteca
Via Giorgio Asproni, 20/22. 079/272455. ¥ Nessuno
Asterix
Pizzeria.Paninoteca
The Jesse James Saloon
Pub.Birreria
Via Sardegna, 3. 079/200075. L Consegna domicilio
Il Vialetto. 079/262077. ¥ Nessuno. L Karaoke tutti i giorni
Bakkus
Tritus
Griglieria.Pizza al metro
Corso Angioy, 6. 079/230448. ¥ Nessuno Black Stone
Bar.Ristorante.Pizzeria
Ristorante.Pizzeria.Piatti Messicani
Ristorante.Pizzeria
Via Don De Roma, 3. 079/977254 Alguer Mia
Ristorante.Pizzeria
Via Cipro, 17. 079/9739883. ¥ Martedì. L Consegna domicilio Bontà Sarda
Cucina Tipica.Pizzeria
Via Don Minzoni, 183. 079/984860. L Consegna domicilio Boqueria
Ristorante
Via Cagliari, 13 (Mercato Civico). 334/2742322 Castell de Càller
Ristorante.Pizzeria
Via Joan Mirò (Loc. Taulera). 079/9891026. ¥ Lunedì Il Capricorno
Pizzeria.Paninoteca
Via Diez, 60. 079/986225. ¥ Mercoledì. L Consegna domicilio Il Pesce d'Oro
Ristorante.Pizzeria
Via Catalogna, 12. 079/952602. ¥ Lunedì a pranzo e Mercoledì La Lanterna
Ristorante.Pizzeria
Via Giovanni XXIII, 82. 079/978556 La Saletta
Cucina Tipica
Via Kennedy, 27/b. 079/4125748 - 348/0171332. ¥ Dom, Lun cena Le Nouveau Gourmand
Tavola Calda.Gastronomia
Via Asfodelo, 43. 079/9739506 Lo Smeraldo
Pizzeria
Via Carbonia, 36. 079/5907611. L Consegna domicilio
Ultimo Piano
Lu Furat
Piazzale Segni, 9. 079/2858460. ¥ Nessuno
Borgo di Torre Tonda
Villa Gorizia
Ristorante.Pizzeria
Al Vecchio Mulino
Via Giorgio Asproni, 2. 079/274052. ¥ Nessuno
Predda Niedda Strada 18 333/6801975. ¥ Nessuno Via Torre Tonda, 26. 079/232777 - 333/8513317. ¥ Nessuno
Ristorante
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria
Via Columbano, 8. 079/9736052. ¥ Nessuno Ristorante.Pizzeria
Via G. De Martini, 79. 079/398351. ¥ Domenica. L Live Music
Miramare
Lungomare Dante, 20. 079/6140634
Pub.Live Music
¥ Chiusura L Informazioni aggiuntive
#shMAG
seh
27
Take Away & Domicilio SASSARI Agorà
Pizzeria.Gastronomia
Via Mazzini, 2/e. 079/233796. L Consegna domicilio Al Caminetto
Pizzeria
Via Mastino, 23. 079/280727 - 342/1521774. ¥ Domenica C’è Pizza per Te
Pizzeria.Paninoteca
Via Napoli, 6/B. 079/2826049. L Consegna domicilio Fabry Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Prunizzedda, 92/a. 079/3762124. ¥ Lunedì mattina Ok Pizza
Pizzeria
Il Vagabondo
Pizzeria
Via S. Satta, 102/104. 079/982736. L Consegna domicilio
Via Perantoni Satta, 1. 079/271939 - 346/6315018. ¥ Lunedì
Papi Street Food
Il Veliero
Ristorante.Pizzeria
Via Catalogna, 4. ¥ Nessuno Pasta&Co...
Ristorante
Largo San Francesco, 6. 079/9105739. ¥ Nessuno Poco Loco
Pizzeria
Via Ciriaco Carru, 2. 079/240443 - 340/1696886. ¥ Lunedì La Divina
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Via Chiarini, 1. 079/2590063. L Consegna domicilio
Ristorante.Pizzeria al metro
Via Gramsci, 8. 079/983604
La Scacchiera
Pizzeria
Via Giagu, 17. 079/2829023. ¥ Lun. L Consegna domicilio
Taverna Catalana
Snack Bar.Ristorante
Via Asfodelo, 47. 079/9739501. ¥ Domenica Trattoria Cavour
Ristorante
Via Cavour, 110. 079/9738762 - 392/6110258. ¥ Lunedì Vecchio Forno
Pizzeria.Griglieria
Via Carrabuffas, 36. 079/982890 - 348/9687244. ¥ Nessuno
On The Road
Gastronomia.Street Food.Paninoteca
Via Mazzini, 13/a. 079/235296. ¥ Domenica Paolino
Gastronomia.Paninoteca
Cortesantamaria. 079/233921 C.C. La Piazzetta. 079/262252 Piadineria Torre Tonda Poker Pizza
Babbai
Piadineria
Via Torre Tonda, 8. 079/233690. ¥ Domenica
PORTO TORRES Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Paninoteca
Via Ortobene, 8 ang. Via Marghine. 079/2598282. ¥ Martedì
Vicolo Cabitta. 079/515896 - 338/3609378. ¥ Mercoledì
Prof. Pane Grosso
Il Corallo 2
Via Luna e Sole, 1/e. 079/291084
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Paninoteca
Via Lungomare Balai, 2/a. 079/9401201 - 339/5640157. ¥ Lunedì
Soul Food
Il Gobbo
Via Cesare Battisti, 9. 079/4923238 - 338/9752881. ¥ Nessuno
Ristorante
Via Sassari, 57. 079/512464
Spizzati
La Rosa Dei Venti
Ristorante.Pizzeria
Via Ettore Sacchi, 20. 079/502590. ¥ Nessuno Ristorante
S.S. 131 km 224,4. 079/502286. ¥ Nessuno Pizzeria.Paninoteca
C.so V. Emanuele, 158. 079/5048034 - 392/1880422. ¥ Martedì Piazza Garibaldi
Ristorante.Pizzeria.Steak House
Piazza Garibaldi. 079/501570. ¥ Nessuno. L Giropizza Sa Mesa
Ristorante.Pizzeria
Via E. Sacchi, 3 (fronte Porto). 340/4126848. ¥ Domenica
SENNORI & SORSO Da Vito
Ristorante
Loc. Badde Cossos - Sennori. 079/360245. ¥ Lunedì Girasole
Ristorante.Pizzeria
Via Roma Inferiore - Sennori. 347/1416411. ¥ Mercoledì La Cantera
Ristorante.Pub
Via Roma, 145 - Sennori. ¥ Nessuno La Chicca Piperita
Pizzeria
Viale Italia, 51. 079/6040195. ¥ Lunedì Vulcano
Li Lioni Pepito Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Bar.Ristorante.Pizzeria
Sorso-Marritza SP 81 - Sorso. 079/367150 - 366/3017419
Pizzeria
Via Einaudi, 14/a. 079/218898. L Consegna domicilio
ALGHERO Ichnos Express
Pizzeria.Paninoteca
Via Don Minzoni, 102. 079/6011160. L Pizze senza glutine
28
seh
#shMAG
Il Marchese Golosone
Gastronomia.Pizzeria
Via Pascoli, 49. 079/4923362. ¥ Nessuno La Nuova Delizia
Pizzeria
Via Goceano, 15. 079/985082. ¥ Lunedì. L Consegna domicilio La Perla Nera
Pizzeria.Gastronomia
Via Oristano, 13/15. 079/9739132. L Consegna domicilio La Piadina del Pozzo
Via Brigata Sassari 71 Sassari | Tel. 079 232406 Gelato senza zucchero Gelato vegano Crepes Gelato alla soia Semifreddi Assortimento di tè e cioccolate Bio
Piadineria.Paninoteca
Via Minerva 25/Via Columbano 9. 079/4921239 Luna Rossa
Pizzeria
Via Cagliari, 28. 079/982359 - 329/2478074. ¥ Nessuno Pata Pizza
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Posti a sedere all'interno!
P.zza Ginnasio. 079/975177. ¥ Mer. L Consegna domicilio
Pasticceria Pasticcioni
PORTO TORRES Il Drago
Pizzeria.Paninoteca.Vegan Food
Via Ponte Romano, 54. 328/5639782. L Consegna domicilio La Stella
Pizzeria.Paninoteca
C.so V. Emanuele, 115. 079/5048324 - 345/4200395 Pizza Loca
Pasticceria Sias Slurp
Gelateria
Piazza Castello, 4/b. 079/236075. ¥ Nessuno
Pizzeria
Paninoteca.Pizzeria
Via Libio, 75. 079/5047066. L Consegna domicilio
ALGHERO Gelateria
Golositas 2
Gelateria
Via Cagliari, 39. ¥ Nessuno Pizzeria
Via Fiorentina, 73 - Sorso. 079/350193. L Consegna domicilio Harley Pizza
Ayò Goloso
Piazza Porta Terra, 6. ¥ Nessuno
SENNORI & SORSO Felix
Pasticceria
Via Baldinca, 67. 079/399310 - 393/9242341. ¥ Lunedì
Via Veneto, 7. 079/5042012 - 349/3725138. ¥ Nessuno Speedy Gonzales
Pizzeria
Via Roma, 159 - Sennori. 079/362346
K2
Gelateria
Via Roma, 73. ¥ Nessuno. L Gelati per vegani ed intolleranti L'Aurora
Pasticceria.Panificio.Pasta Fresca
Via Manzoni, 83. 079/983508 - 391/4078618. ¥ Dom sera Los Cornettos
Pizzeria 2000
Pasticceria
Via Sulcis, 36. 079/6013940. ¥ Mar. L Consegna domicilio
Pizzeria
Via Roma Inferiore, 62 - Sennori. 079/362271. ¥ Lunedì
Cornetteria
Via Gilbert Ferret, 47. 079/983532. ¥ Dal lunedì al giovedì
PORTO TORRES
Pasticcerie & Gelaterie
Il Capriccio Gelateria Corso Vittorio Emanuele, 114. 340/1844835. ¥ Nessuno
SASSARI Dolcinduo
Pasticceria.Yogurteria
Via Tempio ang. via IV Novembre, 41. 079/280176. ¥ Lunedì Gelateria Bosisio
Via Degli Astronauti, 2/b. 079/291272. ¥ Lunedì
SASSARI
Gelateria
Via Brigata Sassari, 71. 079/232406. ¥ Nessuno Pasticceria Pagoda
Circoli Privati
Pasticceria
La Locanda dei Golosi club
Via Domenico Demuro, 29. 079/380259. ¥ Lunedì Pancho Villa
Viale Porto Torres, 5. 348/5577907. L Circolo Endas
PORTO TORRES Green House Club
Via A. Volta. 333/9422894. L Live Music e Cabaret il weekend
Vuoi essere inserito in questa rubrica? Registra il tuo locale su www.seh-net.it oppure contattaci allo 079.267.50.50
#shMAG
Alghero
F7 sei forte a calciotto Lmetterti quanto Laura D. è brava a le corna. Già non ne hai! By Immaturi.
suorèèè non friendzonare LaFazzoleee! ichelle, Anna, Nicole, ma M vi siete perse? Chiamiamo Fuori di zampa? Bau, baci!
Fabbro baga*** di writer! La surèèèè baciatelooooo! Spazzolììììì! By G.A. i faccio il bagno il 18 M marzo e poi a casa con 39,3 di febbre. Cit. Derma. Francesca D. titta sèèèè!!!! F. bag**** di culetAurora to! By Leti L. F. D. #indecisa. Titta seria. La Mureeee!
29
D. eh mettiti con Francesca Dario, che si sa che lo vuoi! P. ti è piaciuto questo Pietro Capodanno? F. esci da quella Gabriele ca*** di tana! sei una figa Elisabettona della Ma*****! fumati anche il carDeemo tone. S. già non hai il Emanuele padre pinguino. infami. By Tacconi Piricchitta. C. ti gonfio. By F. C. Kikki (Fazz***). sei una ciminiera. Snappy By A. C. Siro and Trush from S.R. C. L. baga*** di Letizia poppe. Suorèèè baciati LaFazzolèèè! P. e fattela Giulia Andrea A. F. fai ca**** <3 Michelle Da Sassari.
Invia i tuoi Segnali di Fumo al
393.81.38.38.2
Segnali di Fumo
Pata Pizza.
seh
Segnali di Fumo
30
seh
#shMAG
iao volevo solo dirvi che Piricchììì mettiti due tacchi!!! C a Sassari e Alghero non c'è nullaaaaaa! Voglio tornacome una capra. re a Barcellona!!! M.P.puzzi togliti quel codino! er il mio socio P.: anche se Segnali P ci stiamo trascurando e M. escile! By Birikina. non siamo più come prima, W hatsApp ricordati che sarai sempre il vuoi un'altra ragazmigliore… Pancia za? er la mia amica del cuore P che presto diventerà F. F. non ne hai di corna! mamma: t.v.t.b. sei la sorella D. non friendzonare che non ho mai avuto, sarai Ti amo Nicolò C. IB. FraDario. una mamma meravigliosa! immonne S. infame per te Lulù. ado il sabato sera al Ruscello per farmi friend- Ssolo il salame! I tuoi datteV .A.A. Cercasi bellocci, simzonare anche dalla suorèèè ri non valgono i nostri soldi! A patici e non perditem(Elisa P.)! uesto messaggio è desti- po.... no palloni gonfiati!!! eeeee che fame, ma Qnato alle persone che Tutti ad Alghero con furoC quanto abbiamo mangia- non hanno la faccia di rinreeeee!!!! to? Due tranci a testa e una graziare le cose belle che gli rima di sparare sentenze porzione enorme di patativengono fatte… Comunque P su Facebook imparate l'ine!!!! cara e caro... Ci ho pensato taliano! io a ricompensare il mio la puzza sotto il naso, amico Giovanni. Haiè logico con quel naso iulia R. Ti amo, 9 mesi di che ti canta!!! M. Gnoi. se ti tratto male sono A SASSARI n saluto mega enorme al Eacida, e se ti tratto bene ti Umio ciccione Gianni P. Ti illudo, si può sapere cosa Villa Gorizia - Via De Martini, 79
Imbuca i tuoi Segnali di Fumo nelle nostre cassette che trovi:
AD ALGHERO Pata Pizza - Piazza Ginnasio Puoi inviarli anche dal nostro sito www.seh-net.it e tramite WhatsApp al numero
393.81.38.38.2
stra-amo.
devo fare con te? Boooh, un bacio, ti voglio bene lo stesso. By il tuo sogno o incubo.
T o non è giusto conosco er Fabio: ma quando lasci Ntutti gli angoli di casa Pquella morta della tua mia, sto impazzendo, basta ragazza? Io sono qui quando anti saluti a eh… lo st…!
vuoi.
V
irtuale smettila di giocare a Candy Crush!
studiare!!!
abbassando la testa? EMissbbè Hai qualche problema Perfettina?
seguici anche su
C
www.21winnerclub.it
VIETATO L'INGRESSO AI MINORI DI ANNI 18
IL GIOCO PUÓ CAUSARE DIPENDENZA GIOCA CON MODERAZIONE E CONTROLLO LA PRATICA DEL GIOCO A PREMIO IN DENARO É VIETATA AI MINORI DI 18 ANNI E PUÓ CREARE DIPENDENZA (avvertenza ai sensi dell'art. 7 comma 5 del D.l. n. 158/2012 conv. con modifica della l. n.189/2012) É POSSIBILE ACCEDERE A MAGGIORI INFORMAZIONI SUI SITI INTERNET DELLA AAMS (www.aams.gov.it) E TRAMITE QUELLI DEI CONCESSIONARI CERCANDO GIOCO RESPONSABILE.