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CAGLIARI QUARTU S.E. - NUORO
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04 Gian Daniele Calbini
15 Quello che non hai mai
05 Giro d’Italia
16 La grotta più lunga d’Italia
L’uomo che sussurrava alle pecore La Sardegna si tinge di Rosa
06 Altri Esotismi
Artisti sardi e orientalismo
07 Moda Mia
Una raffinata fiaba moderna al cinema
08 La dinamo si prepara ai playoff Ultime due gare di campionato
saputo sulla Sardegna...
Il sistema carsico della Codula Ilune
18 HITWEETS 19 Pet Therapy 20 In viaggio Budapest
10 Il dentista risponde
21 Ricky Murphy
12 Underclouds
22 Cover story: Benito Urgu
13 inSardegna a Maggio
24 A colloquio con l’esorcista
Bere acqua e limone ogni mattina fa bene? Arte a 360 gradi
14 Giovanni Coda
25 anni di carriera indipendente
Intervista allo scrittore Tomaso Luciano Non solo cabaret
26 GUIDA AI LOCALI
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L’UOMO CHE SUSSURRAVA ALLE PECORE... E NON SOLO!!! di Daniele Dettori Metti un ragazzo che lavora come pastore nell’azienda di famiglia e una delle sue pecore, con la quale porta in scena gag e siparietti esilaranti. Pensate che sia un classico luogo comune su uno dei mestieri più antichi e nobili della Sardegna? È tutto vero, invece, e anche di grande successo mediatico. Gian Daniele e Desolina, da circa un anno a questa parte, sono diventati vere e proprie star del web e recentemente sono sbarcati anche in tv con ospitate in diversi programmi nazionali. «Tutto è nato per puro caso», ci racconta Gian Daniele Calbini con la sua innata simpatia che si percepisce subito anche al telefono. «Il successo che poi abbiamo riscosso non era assolutamente previsto. Desolina è con me da sempre: l’ho allevata fin da piccolina dopo la morte di sua madre, le davo da mangiare con il biberon. Di conseguenza mi ha sempre visto come un figura materna, infatti si comporta come un cane, anzi anche meglio. Pascola liberamente come le altre pecore e a volte viene nel giardino di casa dove le do un po’ di mangime direttamente dalla mano. Si fa un giretto nel giardino, si mangia i fiori e mia mamma si arrabbia (ride, ndr).» Gian Daniele è tempiese di nascita ma residente a
Perfugas, ha vent’anni e un diploma in agraria. Tra le sue passioni c’è quella per il canto sardo, un altro settore dove raccoglie forti consensi: ha già collezionato diverse partecipazioni a concorsi canori e anche alcune vittorie. «In particolare faccio Cantos a chiterra: canto in re, nuoresa, muttos e così via. Mi esibisco alle feste di paese da circa tre anni. Sono molto contento di aver vinto concorsi prestigiosi come La Coccinella d’Oro, una manifestazione per esordienti che è stata la mia prima vittoria e poi il Trofeo Usignolo di Gallura. Suono anche la chitarra, soprattutto per passione, infatti mi esercito a casa nel tempo libero, ma sul palco preferisco cantare.» Torniamo a Gian Daniele e Desolina. Due dettagli che saltano subito all’occhio scorrendo i video su YouTube e la pagina Facebook ufficiale sono l’enorme quantità di visualizzazioni e il grandissimo numero di commenti positivi, saluti dei fans, apprezzamenti da più parti d’Italia. Qual è il segreto dietro questa coppia vincente? «Credo dipenda dal far sorridere. Mi sono accorto che, con poco, insieme a Desolina abbiamo portato il sorriso in molte case. Parlo anche di persone che hanno vissuto e che vivono problemi in famiglia, a volte vere disgrazie. Addirittura mi hanno scritto persone che hanno vissuto la tragedia del terremoto e che, nonostante avessero perso la casa, dicevano di essere riusciti a sorridere grazie a Desolina. Ricevo tantissimi messaggi di affetto,
infatti a volte non riesco a rispondere a tutti in tempi brevi anche se cerco sempre di farlo. Tutti i giorni dedico almeno tre ore buone al telefono per rispondere a chiamate e messaggi, ma sempre dopo il lavoro. Per me è stancante e rilassante allo stesso tempo proprio perché è come un altro lavoro dopo il lavoro. Ma mi fa molto piacere leggere i messaggi e ringrazio tutti quelli che mi scrivono.» Tra i prossimi progetti di Gian Daniele e Desolina ci sono tanti altri video, anche in compagnia di Agostino, un agnellino dalla storia simile a quella di Desolina; di Pietro Paolo Turcis, grande amico e collaboratore di Gian Daniele; e anche una chicca come la presenza al Giro d’Italia che quest’anno partirà proprio dalla Sardegna. «Desolina e io faremo qualche gag trasmessa dalla Rai, sarà molto divertente.» Prima di salutare Gian Daniele abbiamo ancora una curiosità da chiedergli, e cioè come riesce a comunicare con Desolina, a rispondere e sincronizzarsi con il suo belare. «È una dote naturale», risponde divertito. «Non comunico solo con lei ma con diversi animali. A volte mi diverto a scattare foto buffe mentre gioco con loro: una volpe, una civetta, un cavallo, ecc. Ma con le pecore mi viene più semplice perché ci lavoro.»
La Sardegna si tinge di Rosa, ma senza il suo Cavaliere di Gianpiero Farina L’ufficialità è arrivata, tramite un comunicato dell’Astana, la notte del 10 aprile. Ma la brutta notizia era oramai nell’aria già da qualche giorno. Fabio Aru è stato costretto a rinunciare al Giro d’Italia 2017. Proprio quest’anno che, per festeggiare il suo centenario, la corsa rosa partiva dalla sua amata e mai dimenticata Sardegna. I sogni del corridore di Villacidro sono stati distrutti da un infortunio al ginocchio sinistro, causato da una brutta caduta a Sierra Nevada, dove si stava preparando al grande appuntamento. «Mi dispiace tanto e sono deluso per quello che è successo. Stavo sognando il Giro con la partenza dalla Sardegna e ci stavamo preparando a questo da mesi. Purtroppo si è verificato l’incidente e le mie condizioni non mi permettono di essere al via. Anche se con grande rammarico, siamo costretti a rinunciare», queste le parole a caldo del ciclista isolano. La delusione è tanta, ma ora serve carattere e determinazione per riprendersi al più presto e tentare l’assalto al Tour de France. Ora tutti i riflettori saranno dunque accesi soprattutto su due corridori: Vincenzo Nibali e Nairo Quintana. Il siciliano, già vincitore l’anno scorso, ha dalla sua l’esperienza e una squadra costruita attorno a lui, mentre il colombiano vuole conquistare la seconda maglia rosa finale della sua carriera, dopo quella del 2014. Ma occhio agli outsider, come lo spagnolo Landa, il francese Pinot e l’olandese Kruijswijk. Nonostante l’assenza del Cavaliere dei quattro mori, la Sardegna è comunque pronta a vestirsi di
Rosa. Il via scatterà il 5 maggio, con l’AlgheroOlbia di 203 km. La tappa percorrerà la costa nord dell’isola e sarà caratterizzata da numerosi saliscendi. Si contano alcune salite catalogabili gpm (gran premio della montagna) e decine di brevi strappi. L’ultima asperità sarà a meno di 20 km dall’arrivo. Si tratta della salita di San Pantaleo, lunga circa 5 km, con 3 km attorno all’8% e pendenze massime superiori nella prima parte. Insomma, la volata appare tutt’altro che scontata e potrebbe esserci la zampata di qualche finisseur di giornata. Il giorno successivo ecco la Olbia-Tortolì (208 km). La prima parte si svolgerà nell’entroterra nuorese e porterà i corridori a percorrere tre lunghe salite: la prima per Bitti e Orune, la seconda più dura verso il centro di Nuoro e la terza per scollinare il Passo di Genna Silana, con le ultime due catalogate come gpm. Gli ultimi 50 km sono prevalentemente in discesa o pianura. In questo caso la volata appare un po’ più probabile, ma sarà comunque da conquistare. La tre giorni sarda del Giro d’Italia 2017 terminerà con i 148 km che da Tortolì porteranno la carovana rosa in quel di Cagliari. Il percorso sarà prevalentemente pianeggiante, anche se, dopo Villasimius, ci saranno delle brevi salite. Ma, a meno di sorprese, il gruppo dovrebbe restare compatto. Sarà la quarta volta che il Giro toccherà la Sardegna. La prima fu nel 1961, in concomitanza con il centenario dell’Unità d’Italia. Poi ecco un’attesa lunga trent’anni, terminata nel 1991. Era il 26 maggio e i 193 chilometri della Olbia-Olbia, che videro il successo di Philippe Casado,
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rappresentarono l’avvio della corsa. A seguire ci furono la Olbia-Sassari, vinta da Gianni Bugno, i 7 chilometri della tappa a cronometro di Sassari, in cui trionfò Gianluca Pierobon, e la tradizionale e consueta Sassari-Cagliari del 28 maggio, dove Mario Cipollini sconfisse tutti in volata. Poi bisogna arrivare fino al 2007, più precisamente al 12 maggio, giorno in cui la crono a squadre, svoltasi a La Maddalena, diede il via alla novantesima edizione. A vincere fu la Liquigas di Danilo Di Luca. Il giorno successivo il gruppo partì da Tempio per arrivare in quel di Bosa. A imporsi fu l’australiano Robbie McEwen. La tre giorni si concluse con la Barumini-Cagliari e la vittoria di Alessandro Petacchi. E allora ecco che dopo dieci anni l’isola è pronta a riabbracciare la carovana rosa. Spettacolo ed emozioni sono garantiti. L’attesa ormai è finita.
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ALTRI ESOTISMI
Il colonialismo e il contatto con le altre culture attraverso lo sguardo degli artisti sardi di Nike Gagliardi Inaugurato a Sassari il 2 marzo, nella suggestiva cornice dei locali dell’Ex Convento del Carmelo, Altri esotismi – Artisti sardi e orientalismo è un ricco percorso tra le arti plastiche e visive imperniato sulla percezione, da parte di alcuni dei maggiori protagonisti dell’arte sarda tra Ottocento e Novecento, delle culture appartenenti a un Oriente reso più vicino dall’orizzonte coloniale, percezione filtrata, oltre che dalle coscienze individuali, dai mutamenti storici di cui essi furono importanti osservatori. La copiosa quantità di materiali, in mostra sino al 15 giugno, occupa due piani dello stabile: vi trovano spazio un imponente numero di fotografie, dipinti, illustrazioni, manifesti, riviste, sculture e costumi di scena per l’opera lirica. Ad accoglierci, sin dal piano terra, sono le foto del sassarese Giacomo Agnesa, provenienti dall’archivio dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente.
Egli, dal 1900 a capo dell’Ufficio Coloniale, divenne di fatto regista di tutta la politica coloniale attuata dalla penisola; le sue immagini riportano scene di vita quotidiana in un’irriconoscibile Mogadiscio, piccolo villaggio del Benadir – allora sotto il dominio italiano – mentre in una seconda collezione viene rappresentata l’attività della ditta Carpanetti e Brini a Mansura, in Eritrea. Numerosi altri scatti sono invece firmati dall’artista Melkiorre Melis, chiamato a Tripoli nel 1934 dal governatore Italo Balbo al fine di avviarvi una scuola di artigianato artistico per promuovere la produzione di oggetti dai motivi tradizionali, rendendola più efficiente grazie all’avanzata tecnica italiana. Nelle fotografie di Melis trovano spazio sia momenti della vita pubblica dell’epoca, come l’arrivo del principe Umberto e del governatore Balbo alla fiera di Tripoli, sia vedute e personaggi della quotidianità tripolina, spesso utilizzate dall’artista come base per i lavori pittorici. Non solo fotografie ad accogliere, al suo ingresso, il visitatore ma anche due pezzi del bestiario
bronzeo di Albino Manca. Si tratta delle monumentali Gazzella e fico d’india e Gru coronata, entrambe del 1936. Ma se in esse, il rigore imposto dall’estetica fascista è evidente, al piano superiore, il mondo esotico che prende vita attraverso le tele di Giuseppe Biasi, in Nord Africa tra il 1924 e il ‘27, ha tutt’altro sapore e sembra accogliere in misura maggiore quella fascinazione per la cosiddetta “arte primitiva” che avrà un ruolo importantissimo nell’influenzare le maggiori avanguardie del Novecento. Nelle tre sale contigue dedicate all’autore, vediamo rappresentata un’Africa in cui il parossismo cromatico e la soggettività dello sguardo del pittore giocano un ruolo fondamentale e a partire dalle quali non è azzardato delineare opportuni parallelismi, nell’indirizzarsi verso uno stile più sintetico, con le opere di Gauguin, Matisse, Modigliani. Al secondo piano, oltre ai locali espositivi dedicati al periodo africano di Biasi, ai lavori di Mario Delitala e al “suo” Bengasi, alle opere di Giovanni Marghinotti e a quelle di Marius Ledda, pittore cagliaritano cronista di guerra durante gli anni dell’invasione della Libia (1911-1913), troviamo i motivi orientaleggianti dei manifesti pubblicitari d’artista, come quelli firmati da Filippo Figari o dal già citato Melkiorre Melis, o come i poster di grande formato dedicati al kolossal Cabiria. Una particolare sezione della mostra accoglie invece i costumi di scena indossati dal tenore Bernardo De Muro, firmati da Luigi Sapelli, per la rappresentazione dell’Aida tenutasi a Roma nel 1915, sezione che si fregia anche di alcuni esempi della produzione dello scenografo di origini sarde Cipriano Efisio Oppo. Anche la fauna esotica fu fonte di magnifiche ispirazioni, in un periodo in cui gli zoo e le creature che li affollavano si moltiplicavano esponenzialmente: è il caso degli stilizzati e fantasiosi animali ritratti nei graffiti e nelle chine di Salvatore Fancello, della fine degli anni Trenta, in mostra nella parte finale del percorso espositivo. Un’occasione, quella offertaci da Altri esotismi – Artisti sardi e orientalismo, per documentarci e riflettere sulla percezione, lungo l’arco di un secolo, dell’Altrove da parte di artisti provenienti da una terra che fu essa stessa colonia a cui imporre una modernizzazione “esportata” e contemporaneamente meta di viaggio misteriosa e densa di suggestioni: la Sardegna.
#shMAG seh 7 di Diego Bono Il popolo sardo, si sa, vive di forte tradizione e antichi valori, idee e concetti che, però, possono anche trasformarsi in oppressione, soprattutto verso chi, non senza lottare, riesce a spalancare la propria mente al mondo che ci circonda, alla realtà al di fuori dell’isola, e ai suoi nuovi valori, ossia, le nuove generazioni. “Moda mia” (prodotto e distribuito da “Ahora! Films”) è una raffinata fiaba moderna, seconda opera cinematografica del regista veronese Marco Pollini, che affronta con dolcezza, ma decisione, non solo la delicata tematica della differenza generazionale, ma soprattutto il forte senso di claustrofobia mentale che spesso si percepisce nelle zone più rurali, un senso di chiusura in cui combattere per i propri sogni diviene quasi un’impresa e l’evasione pare essere l’unica soluzione possibile. Giovannino (interpretato da Francesco Desogus) è un giovane ragazzo del centro Sardegna con un grande sogno: vestire le più belle donne del mondo con le proprie creazioni e lavorare per le più grandi case di moda italiane. La passione per l’alta moda non è però ben vista da Antonio (magistralmente rappresentato da Pino Ammendola), suo padre, rude e severo pastore “vecchio stampo”, arrabbiato con la vita e abbandonato persino da sua moglie Alice, stanca dei numerosi tradimenti, che obbliga il giovane a seguire l’attività di famiglia e la sorellina di 8 anni. Durante un concorso per una sfilata amatoriale, però, il piccolo Giovannino riesce ad imporsi come vincitore, dimostrando a chiunque voglia seguirlo, quanto la sua abilità e voglia di riscatto siano senza pari; per il giovane gallurese si rende così concreta l’idea di scappare per sempre da quella piccola provincia sarda, in favore di Milano, dove risiedono i più grandi stilisti.
Moda Mia
LA VOGLIA DI EVADERE I temi moderni, quanto mai interessanti, le idee originali e l’opera in sé andrebbero analizzati a fondo, ho così posto alcune domande al regista stesso riguardo proprio la sua ultima creazione. Ciao Marco, per cominciare, come nasce l’idea per questa sceneggiatura? La scorsa estate in Sardegna ho
conosciuto un ragazzino che studia come operatore della moda e mi ha colpito la magia, la creatività e la passione che mette nel creare vestiti originali, anche con materiali semplici e di riciclo. Da questo è nato tutto sviluppandosi nella sceneggiatura che è, però, tutta frutto della mia fantasia. Il ragazzo che studia e vive a Sassari ha solo ispirato il racconto.
Come mai scegliere proprio la Sardegna come sfondo per questa “fiaba” moderna? Volevo far conoscere nel mondo, anche e soprattutto all’estero, dove abbiamo già presentato e presenteremo ancora il film, i territori, i paesaggi e la terra della Gallura, posti che mi hanno affascinato e colpito, unici al mondo, zone rurali che sembrano appartenere ad un altro tempo e ad un altro mondo. Li ho voluti raccontare, volutamente esagerando, attraverso la figura del padre, in modo da far comprendere il contesto rurale in cui viviamo. Come hai affrontato questo lavoro registico, sia per quanto riguarda la sceneggiatura, che per quanto riguarda il contatto con gli attori? Ho scritto la sceneggiatura proprio in Sardegna la scorsa estate, da solo e con una grande intensità e urgenza creativa. Ho cercato e voluto attori amatoriali che penso abbiano imparato molto da questa esperienza e che possano, anche grazie al film, avere maggiore speranza per il futuro, come Francesco Desogus, un vero giovane serio, umile e molto talentuoso come non se ne trovano oggi. Ho notato che il film tratta soprattutto di sogni, speranza ed evasione da un mondo troppo stretto, chiuso e opprimente. Perché rappresentare proprio questi temi? Sono i sogni che devono mettere in moto tutto, sogni che forse pochi ragazzi e ragazze hanno o che vedono realizzati solo all’estero. La provincia è ancora troppo chiusa e opprimente per realizzare i propri sogni. Ma bisogna crederci e combattere per realizzarli... e poi possono capitare anche colpi di fortuna che ti cambiano la vita, come quello che succede a Giovannino, il protagonista del film.
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Dusko Savanovic
Joshua Carter
BASKET: LA DINAMO SI PREPARA PER I PLAYOFF Ultime due gare di campionato, poi inizia l’avventura finale
di Erika Gallizzi. Foto: Luigi Canu Percorso netto per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari nel mese di aprile. La formazione guidata da coach Federico Pasquini ha fatto un bel 4/4 in campionato, senza più impegni di coppa. Le difficoltà ci sono state, la squadra non sempre è stata bellissima né sempre ha giocato bene, ma ha mostrato ancora una volta di avere un cuore grande e la capacità di reagire alle avversità. Una su tutte, questo mese, l’infortunio occorso a Trevor Lacey, arrivato come un fulmine a ciel sereno. Tornando alle gare disputate, si può tranquillamente dire che il calendario della Dinamo fosse tutt’altro che semplice, con tanti scontri con squadre vicine in classifica e dei playoff tutti da conquistare e, ora, matematici. La Dinamo ha iniziato aprile sconfiggendo l’Enel Brindisi per 7978, complicandosi la vita dopo aver chiuso il terzo quarto avanti di 17 lunghezze. Ma la particolarità della gara con Brindisi è stato il ritorno, per la prima volta da ex, di Meo Sacchetti, salutato calorosamente, come era giusto che fosse, dal pubblico, ma snobbato dalla società. La settimana successiva il Banco è andato a vincere sul campo della Dolomiti Energia Trento per 66-57, al termine di una gara sostanzialmente equilibrata,
nella quale i biancoblù hanno trovato la fuga decisiva, propiziata da una tripla di Stipcevic ed una di Bell, negli ultimi tre minuti di gioco. Un altro grande ex, Drake Diener, è poi tornato al PalaSerradimigni di Sassari con la Betaland Capo d’Orlando. Anche in questo caso, a festeggiare è stata la Dinamo, che ha vinto con il punteggio di 74-64, portando a proprio favore anche la differenza canestri negli scontri diretti. Grande sofferenza nella prima parte di gara, passata a rincorrere gli ospiti, poi il Banco ha trovato il bandolo della matassa e, pur arrivando agli ultimi due minuti con un solo punto di vantaggio, ha poi piazzato la sua zampata. L’ultimo successo in ordine di tempo è quello colto sul campo della Fiat Torino. Pazza Dinamo: terribile per metà gara e arrivata a -21 nelle prime battute del terzo quarto, poi si è trasformata e ha lasciato sul posto la squadra piemontese, mettendo “in saccoccia” altri due punti (87-79 il punteggio finale). In quest’occasione, la Dinamo ha centrato la sua 150esima vittoria in Serie A, proprio nel giorno del suo 57° compleanno. La partita con Venezia, inizialmente prevista per il 30 aprile, è stata invece posticipata al 3 maggio vista la partecipazione dei lagunari alla Final Four di Fiba Basketball Champions League, traguardo invece mancato dai biancoblù.
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Trevor Lacey
Come anticipato, la Dinamo ha dovuto giocare tre partite delle ultime quattro senza Trevor Lacey. Dopo la gara con Brindisi, infatti, durante una seduta di allenamento, l’atleta statunitense ha rimediato una lesione al quarto metacarpo della mano destra, che ha richiesto un intervento chirurgico. La prognosi è stata da subito di almeno 30-40 giorni, per cui è probabile che il giocatore possa tornare a disposizione di coach Federico Pasquini nei playoff. Una brutta tegola per il Banco, dal momento che Lacey era il giocatore dal miglior rendimento e resta quello con maggior talento nell’intero gruppo. Nonostante ciò, la Dinamo ha fatto il suo, “rispolverando” Josh Carter, che non calcava il parquet ormai da parecchio tempo, se si eccettua la gara disputata a fine marzo a Cremona, nel periodo nero di David Bell. E Carter ha ben risposto, mostrando dei progressi che mai aveva mostrato nelle tante opportunità avute prima che la società sassarese tornasse sul mercato. Insieme a Carter, sembra sia “tornato” anche Dusko Savanovic, dopo un periodo piuttosto opaco. Il giocatore nativo di Belgrado sembra sulla via del recupero e ha evidenziato un miglioramento del rendimento e, soprattutto, della condizione fisico-atletica, in particolare nelle ultime due gare disputate. Segnali importanti per un giocatore che, con la sua tecnica e la sua esperienza, alla Dinamo serve come il pane. Per quanto riguarda la Fiba Basketball Champions League, il cammino del Banco si è interrotto nei quarti di finale. Ad avanzare in Final Four, infatti, è stato l’AS Monaco. Dopo aver perso il match di andata in terra monegasca, la Dinamo è stata sconfitta anche in quello di ritorno al PalaSerradimigni. Monaco squadra indubbiamente superiore e meglio organizzata in campo in quel momento, si è imposta con il pun-
teggio di 79-76, decretando la fine dell’avventura europea dei sassaresi. Tornando al campionato, al termine della fase regolare mancano ora solo due partite. Dopo quella con Venezia, la chiusura è prevista a Caserta, contro la Pasta Reggia. Una gara molto ostica contro la vice-capolista della Serie A, che, come detto, sarà però reduce dalle fatiche (anche psicologiche) di coppa, ed una invece decisamente più abbordabile con i campani, che occupano il terz’ultimo posto della classifica. Poi sarà tempo di playoff. La fase finale del campionato inizierà il 12 e 13 maggio, con la gara-1 dei quarti di finale. Il primo turno si svolgerà sulla lunghezza delle cinque partite, con la formula canonica casa-casa-fuori-fuori-casa per la miglior piazzata al termine della fase regolare. Gara-2 si giocherà il 14 o 15 maggio, gara-3 il 16 o 17, le eventuali gara-4 e 5 rispettivamente il 18 o 19 ed il 22 o 23. Semifinali e finale, invece, prevedono 7 gare. Le semifinali avranno inizio il 25/26 maggio, gara-2 sarà il 27/28, gara-3 il 29/30, gara-4 il 31 maggio o 1 giugno, le eventuali gara5, 6 e 7 il 2/3 giugno, 4/5 e 6/7. L’ultimo atto della Serie A, invece, avrà lo start il 10 giugno con gara-1, per terminare il 22 con l’eventuale gara-7, sempre con partite previste ogni due giorni. Per la Dinamo si prospetta un nuovo scontro con la GrissinBon Reggio Emilia ai quarti di finale, per un nuovo entusiasmante capitolo di quella che sembra ormai essere “la storia infinita”. I PROSSIMI INCONTRI DI CAMPIONATO 14a Giornata ritorno - 3 maggio ore 20:45 Banco di Sardegna SS - Umana Reyer Venezia 15a Giornata ritorno - 7 maggio ore 20:45 Pasta Reggia Caserta - Banco di Sardegna SS
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seh #shMAG Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
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Curiosità sul mondo odontoiatrico
Acqua e Limone
Berli ogni mattina fa bene? Argomento delicato, a dir poco, dal mio punto di vista. Se una persona, in questo momento, si mettesse a scrivere su Google “Acqua e limone” troverebbe articoli su articoli in favore di un bel cocktail mattutino di questi due elementi. A scorrere il web si verrà inondati di elenchi di motivi per cui fa bene e dozzine di ricette diverse, sembrerebbe la panacea per ogni male… ma siamo
proprio sicuri che sia così e non ci siano controindicazioni o particolari attenzioni da seguire? Partiamo con ordine e innanzitutto vediamo un po’ i punti a favore: si dice che aiuta la digestione, riequilibra il PH, è un ottimo diuretico e aiuta a pulire l’organismo stimolando le funzioni intestinali, purifica la pelle, contrasta la formazione delle rughe e rinfresca l’alito, idrata
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l’organismo e rende più efficiente il sistema linfatico, addirittura dà energia e migliora lo stato d’animo, stimola il sistema immunitario e, dulcis in fundo, fa persino dimagrire. Insomma, questo fortunatissimo binomio pare come una sorta di toccasana universale e sempre più persone lo stanno adottando… prima di passare poi dal dentista o da un medico e scoprire che... la combinazione di acqua tiepida/calda con il limone, assunta di frequente a stomaco vuoto, esercita effetti deleteri sia sullo smalto dei denti che all’intero apparato digerente. È vero gli agrumi sono ricchi di vitamina C, ma sono anche molto acidi e non tutti noi li sopportiamo allo stesso modo. Questo, se ci si ostina a berli con regolarità e in grandi quantità, può provocare bruciori di stomaco e reflussi acidi, irritando gola e lingua. Mi è capitato di sentire e leggere che il limone è utile per ridurre i problemi di gastrite o ulcere. Ecco, usando un esempio simpatico sarebbe come consigliare ad un vampiro una buona dose di aglio o di lampada solare. Arriviamo ora alla mia esperienza personale e professionale quotidiana: acqua calda e limone provoca l’erosione dei denti tramite la decalcificazione dello smalto, che viene letteralmente spazzato via dal violento attacco acido ripetuto del limone. Questo porta ben presto ad un’alta e fastidiosa ipersensibilità al caldo e al freddo, oltre che, a livello estetico, all’ingiallimento e all’erosione degli elementi dentali anteriori. Ho visto denti anteriori
distrutti dall’uso improprio di questa nuova moda, che porta a impegnative riabilitazioni odontoiatriche assolutamente necessarie per ripristinare l’estetica e la funzione della bocca. Dirò di più, la combinazione di acqua calda e limone ha ancora altri due effetti negativi: in primo luogo l’alta temperatura dell’acqua riduce di molto la quantità di vitamina C assorbita dall’organismo, dall’altro aumenta esponenzialmente l’effetto di acido corrosivo dell’agrume, danneggiando i denti e buona parte dell’apparato digerente. Ora non voglio condannare i poveri limoni, che sono frutti con ottime proprietà positive per l’organismo. Quello che voglio puntualizzare, però, è la necessità di utilizzarlo nella giusta misura, senza farsi guidare dalle dubbie ricette e soluzioni “fai da te” che si trovano su internet. Parlando da dentista, se proprio lo volete bere come succo fatelo saltuariamente, diluitelo tanto in acqua a temperatura ambiente. È buona norma, infine, sciacquare abbondantemente la bocca con sola acqua, per eliminare quanto più acido possibile, e infine utilizzare uno spazzolino con setole medie e un dentifricio non abrasivo (sconsiglierei caldamente quelli sbiancanti, che formano un’alleanza letale per il vostro smalto dentale). Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@shmag.it.
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UNDERCLOUDS: ARTE A 360 GRADI
Sul panorama isolano si affaccia un collettivo artistico all’avanguardia, spregiudicato e poliedrico di Manuel Di Cristo Definire l’arte è operazione assai complessa e il tentativo di comprenderla conduce spesso alla smania di accostarla a categorie già esistenti o ritenute affini; capita così che si avverta, da parte dell’artista e di chi talvolta lo promuove (stampa e media in primis) l’esigenza di collocarsi in un universo artistico già codificato, rinunciando almeno in parte alla possibilità di comunicare fino in fondo il senso del proprio lavoro. Non è questo il caso di Underclouds, un collettivo artistico nato nel 2015 e operativo a pieno regime dalla fine del 2016. Unendo un mondo composito di competenze - che vanno dalla grafica allo stage design, passando attraverso abilità da
tecnico audio-luci e organizzatore di eventi - Underclouds ha espresso la sua creatività attraverso forme diverse: guerrilla art, stencil art, video mapping, organizzazione di eventi; ma l’elenco è destinato a crescere perché se c’è qualcosa su cui il collettivo non ha dubbi, è che alla creatività non si possano porre delle briglie: l’arte come voglia di creare, di sperimentare, di dare sostanza a un’idea, alla novità, è l’elemento che connota il DNA di Underclouds. I primi passi di questo giovane esperimento sono all’insegna della guerrilla art, nello specifico la stencil art; si tratta di un genere artistico che si traduce in creazioni in spazi pubblici di raffigurazioni che vogliono impreziosire, con qualcosa di non conven-
zionale, spazi e luoghi che sembrano segnati dagli stessi ritmi, dalle stesse immagini, dal vissuto quotidiano. Underclouds ha usato e intende usare quest’arte in tale accezione, non con l’intento di denunciare qualcosa attraverso immagini e raffigurazioni fuori contesto, ma arricchendo l’esistente (il muro di una via o di una piazza, ad esempio) attraverso opere che parlino la lingua dei giovani e si muovano all’interno della loro cultura. La dimensione poliedrica di questo collettivo artistico lo condurrà, il 5 maggio, alla realizzazione del suo primo evento di video mapping/visual art, una ventata d’aria fresca in un contesto isolano che fa spesso fatica a trovare spazi importanti per le novità. Il video mapping consiste nel proiettare animazioni su superfici
piatte o altre strutture complesse (incluse le facciate di edifici) realizzando delle scenografie e, in taluni casi, spettacoli digitali in 3D. Durante il suo evento “First Show Case”, Underclouds proietterà una scenografia di luci, forme e colori sulle note delle musiche prodotte da Spacedrome, un collettivo artistico noto agli appassionati di musica elettronica che ha contribuito in maniera sostanziale all’evento. Alle musiche autoprodotte da Spacedrome si aggiungono anche quelle di dj Renton, uno degli animatori della serata targata Underclouds. La location dell’evento è Berchidda, un piccolo centro preferito alla città: «Troppo spesso lamentiamo l’assenza di eventi nei nostri paesi, salvo poi non fare nulla per cambiare lo status quo. Per il nostro primo Showcase abbiamo scelto una piccola realtà, che conosciamo bene e alla quale siamo legati, convinti del fatto che eventi di questo tipo possano e debbano trovare terreno fertile anche in contesti non urbani». Il futuro di questo collettivo è una pagina tutta da scrivere. Ora che sono stati mossi i primi passi l’idea è quella di proseguire con nuovi stencil, nuovi eventi, nuove creazioni. In particolare, la realizzazione di manifestazioni di video-mapping è un modo per coltivare la propria arte, per dare impulso a una (nuova) forma di animazione locale e trasformare una passione in una professione vera e propria, magari lavorando su commissione per associazioni ed istituzioni a vario titolo. Per ora, il presente racconta di una realtà emergente destinata a far parlare di sé, poliedrica, fresca e spregiudicata. La speranza è che un collettivo come Underclouds e tanti altri che si rifanno al loro mondo, possano trovare lo spazio e le risorse per raccontare - attraverso la loro arte - un lato della Sardegna incastonato nel presente e nella cultura underground.
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inSardegna... I migliori eventi di Maggio 1° MAGGIO: Cagliari per le vie cittadine, ore 9:00. 361a Festa di Sant'Efisio. Alghero al Porto, ore 18:00. Concerto del 1° maggio con Pino e Gli Anticorpi, i Bertas ed altri musicisti sardi. Olmedo all’Anfiteatro Comunale, ore 22:00. Concerto di Enrico Ruggeri e i Decibel. Dal 1° al 7 MAGGIO: Alghero al Tennis Club. BNP Paribas World Team Cup 2017, Torneo Internazionale di Wheelchair Tennis.
13-14 MAGGIO: Cagliari, Bosa, Carbonia, Gonnesa, Lunamatrona, Marrubiu, Osilo, Ozieri, Ploaghe, Sennori, Serramanna, Usini. “Monumenti Aperti 2017”. Ilbono, Loculi e Posada. “Primavera nel Cuore della Sardegna”. 14 MAGGIO: Cagliari al Ferai Arts Factory, ore 18:00-21:00. III edizione rassegna "Tribù Teatrali": "Sic transit gloria mundi", di Alberto Rizzi, con Chiara Mascalzoni, regia Alberto Rizzi. Santa Giusta in Piazza Giavanni XXIII, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017".
27-28 MAGGIO: Arbus, Buggerru, Carloforte, Castiadas, Guspini, Olbia, Orani, Porto Torres – Asinara, Quartu Sant’Elena, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Sardara, Serdiana, Siddi, Thiesi, Uta, Villacidro, Villamar, Villasimius. “Monumenti Aperti 2017”. Lotzorai, Macomer e Torpè. “Primavera nel Cuore della Sardegna”.
18 MAGGIO: Cagliari all’Auditorium del Conservatorio, 18:00. Stagione concertistica “Amici della Musica” 2017: Mirta Herrera (pianoforte). Cagliari al Teatro Massimo, ore 21:00. "Un Grande Abbraccio", di e con Paolo Ruffini. 19 MAGGIO: Cagliari al Bflat, ore 22:00. Concerto di Vhelade, “Afrosarda”. 5 MAGGIO. Partenza del Giro d'Italia
5 MAGGIO: Alghero dalla Banchina Mille Lire, ore 12:00. Partenza del Giro d'Italia. Alghero al Teatro Civico, ore 21:00. Stagione di Prosa e Danza 2016/2017: “Zitti zitti”, con Manuela Sanna, Roberta Locci, regia Valeria Pilia. Cagliari al Bflat, ore 22:00. Concerto di Rachel Gould, Antonio Marzinotto (chitarra). Dal 5 al 14 MAGGIO: Cagliari al Teatro Lirico. Stagione lirica e di balletto 2017: “Lucia di Lammermoor”, dramma tragico in tre atti, musica Gaetano Donizetti, libretto Salvatore Cammarano; regia, scene, costumi e luci Denis Krief. 6 MAGGIO: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00-21:00. III edizione rassegna "Tribù Teatrali": "Porn up comedy", di e con Lisa Moras, regia Michele Ciardulli. Cagliari al Teatro Ts’E di Is Mirrionis, ore 20:30. "Teatro senza Quartiere 2017": "Baroni in laguna", regia Stefano Ledda. 6-7 MAGGIO: Sassari, Dolianova, Monastir, Oristano, Padria, Sadali, San Gavino, Sanluri, Settimo San Pietro, Villamassargia. “Monumenti Aperti 2017”. Bosa e Urzulei. “Primavera nel Cuore della Sardegna”. Sindia in Piazza Mercato, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". 7 MAGGIO: Cagliari al Ferai Arts Factory, ore 18:00-21:00. III edizione rassegna "Tribù Teatrali": "Porn up comedy", di e con Lisa Moras, regia Michele Ciardulli. Budoni in Piazza Giubileo, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Telti in Piazza, ore 22:00. Concerto dei Cordas et Cannas. 9 MAGGIO: Ardara in Piazza Municipio, ore 22:00. Giuliano Palma in concerto. 12 MAGGIO: Cagliari al Bflat, ore 22:00. Concerto di Samantha Iorio Quartet, “A Lady in Soul”. 12-13 MAGGIO: Alghero al Teatro Civico, ore 21:00. Stagione di Prosa e Danza 2016/2017: “Carmen K (kimera)”, ideazione e coreografia Monica Casadei. 13 MAGGIO: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00-21:00. III edizione rassegna "Tribù Teatrali": "Sic transit gloria mundi", di Alberto Rizzi, con Chiara Mascalzoni, regia Alberto Rizzi. Cagliari al Teatro Ts’E di Is Mirrionis, ore 20:30. "Teatro senza Quartiere 2017": "Esodo", regia Valentino Mannias.
20 MAGGIO: Cagliari al Teatro Ts’E di Is Mirrionis, ore 20:30. "Teatro senza Quartiere 2017": "Chi era Giacomo Serra", regia Stefano Ledda. Cagliari al Teatro Massimo, ore 21:00. "Il sogno di un'Italia", spettacolo di e con Andrea Scanzi e Giulio Casale. 20-21 MAGGIO: Alghero, Bauladu, Cuglieri, Gonnosfanadiga, Iglesias, Milis, Pula, Santadi, Selargius, Sestu, Tortolì-Arbatax, Villanovaforru. “Monumenti Aperti 2017”. Sindia e Triei. “Primavera nel Cuore della Sardegna”. 21 MAGGIO: Sassari nel centro cittadino. 68a edizione della Cavalcata Sarda. Valledoria in Piazza, ore 21:00. Concerto di Paolo Belli. 25 MAGGIO: Cagliari all’Auditorium del Conservatorio, 18:00. Stagione concertistica “Amici della Musica” 2017: Stefano Figliola (pianoforte). 26 MAGGIO: Tempio Pausania al Teatro del Carmine, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017".
27 MAGGIO. Concerto di Antonello Venditti
27 MAGGIO: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00-21:00. III edizione rassegna "Tribù Teatrali": "Domani mi alzo presto", di e con Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo, Andrea Tonin; regia Lorenzo Maragoni. Fordongianus nelle Terme Romane, dalle ore 18:00. XVII edizione “Voci di Maggio”: concerto di Cristiano De André, Tullio De Piscopo, Eugenio Finardi, Istentales, Maria Luisa Congiu, Bertas e altri. Cagliari al Teatro Ts’E di Is Mirrionis, ore 20:30. "Teatro senza Quartiere 2017": "Predi Antiogu e sa perpetua", regia Rossella Faa. Sassari in piazza Camboni a Li Punti, ore 21:30. Concerto di Antonello Venditti.
28 MAGGIO. XVII edizione “Voci di Maggio”: Concerto di Eugenio
28 MAGGIO: Cagliari al Ferai Arts Factory, ore 18:00-21:00. III edizione rassegna "Tribù Teatrali": "Domani mi alzo presto", di e con Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo, Andrea Tonin; regia Lorenzo Maragoni. Fordongianus nelle Terme Romane, ore 22:00. XVII edizione “Voci di Maggio”: concerto di Eugenio Finardi. 31 MAGGIO: Cagliari al Teatro piccolo Auditorium, ore 21:00. "La vera storia di Gesù di Cagliari".
Mostre Dal 18 al 31 MAGGIO: Sassari al Liceo Artistico Filippo Figari. Mostra di design "Estetica del food / La tua pelle" di Genesio Pistidda. Fino al 14 MAGGIO: Alghero nella Torre Sulis, ore 10:30-13:00 - 17:00-19:30. Mostra “I Ciclisti di Aligi Sassu”, oltre 50 opere tra sculture e disegni originali. Cagliari al Cartec - Cava Arte Contemporanea, ore 10:00-18:00 (mer-lun), chiuso martedì. Mostra fotografica “Enosim. Il posto delle anime” di Thierry Konarzewski, a cura di Raffaella Venturi. Cagliari al Palazzo di Città, ore 10:00-18:00, chiuso lunedì. Mostra “Segno e memoria nelle incisioni di Paladino”. Fino al 21 MAGGIO: Nuoro al MAN, ore 10:0013:00 - 15:00-19:00, chiuso lunedì. Mostra "Berenice Abbott: Topografie", prima mostra antologica in Italia dedicata ad una delle più originali e controverse protagoniste della storia fotografica del Novecento. Mostrao “Jennifer West: Action Movies, Painted Films and History Collage”. Fino al 4 GIUGNO: Ulassai al Museo d’arte Contemporanea Stazione dell'Arte, orari 9:30, 11:00, 13:00, 14:30, 16:00, 18:00. Mostra “Maria Lai: Dal Pane al Sasso – dal Segno allo Spazio”. Fino al 15 GIUGNO: Sassari all'Ex Convento del Carmelo, ore 10:00/13:00 - 17:00-20:00, chiuso lunedì. Mostra "Altri Esotismi. Artisti sardi e Orientalismo”.
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GIOVANNI CODA
25 anni di carriera indipendente e sperimentale di Manuela Stacca Una voce alternativa. Si definisce così il regista e fotografo cagliaritano Giovanni Coda, che quest’anno festeggia 25 anni di carriera, contrassegnata da un’opera complessa, indipendente, sperimentale, senza dubbio innovativa, che unisce più arti, più stili, con un linguaggio che spiazza ma coinvolge. Classe 1964, Coda nasce artisticamente negli anni ‘90. Le sue opere video (47 all’attivo), le innumerevoli mostre fotografiche e videoinstallazioni hanno fatto il giro del mondo, da Milano, a Parigi, a Tokyo, come “Mexican” (reportage urbano realizzato tra Città del Messico e Oaxaca), “Bête Noire” (studio fotografico realizzato a Barcellona) e “Passage Poectronique” (opera dedicata a Gianni Toti, padre della videoarte italiana). La consacrazione internazionale avviene nel 2013, grazie al suo primo lungometraggio “Il Rosa Nudo”, ispirato all’autobiografia di Pierre Seel (scrittore francese che venne deportato nei campi di concentramento perché omosessuale), che fonde i linguaggi del teatro, dell’installazione e della fotografia, tra videoarte e documentario. Applaudito alla Mostra del Cinema di Venezia 2013, Il Rosa Nudo viene candidato ai David di Donatello e ottiene 27 selezioni ufficiali in festival di tutto il mondo (tra cui Seattle, Melbourne, Göteborg). L’impegno sociale, l’urgenza di affrontare tematiche scomode e di dare spazio a comunità emarginate come quella LGBT, ritorna tre anni dopo con “Bullied to Death”, l’ultima fatica di Coda, girato tra Cagliari e dintorni in lingua inglese, che unisce teatro, danza e cinema: ispirato alla storia di J. R. (14enne statunitense gay, morto suicida nel 2011 in seguito ai ripetuti attacchi di bullismo), il film racconta le storie di giovani omosessuali, lesbiche e trans uccisi o indotti al suicidio. Presentato al Torino GLBT Film Festival 2016, Bullied to Death ottiene un’incredibile accoglienza e viene premiato ai Festival di Melbourne, Cardiff, Napoli, Los Angeles e l’Aquila. Lo scorso marzo, invece, si è aggiudicato l’Humanity Award, vinto al New Renaissance Film Festival di Amsterdam. In occasione dei suoi 25 anni di carriera, il V-art -
Festival Internazionale Immagine d’Autore (di cui Giovanni Coda è il direttore artistico), insieme all’associazione Labor, gli ha dedicato una retrospettiva (a Cagliari fino al 6 maggio), e noi lo abbiamo intervistato per parlare dei successi, delle difficoltà riscontrate nella sua carriera e dei progetti futuri. Si aspettava di replicare il successo de Il Rosa Nudo con Bullied to Death? No, affatto. Il Rosa Nudo è il risultato di un esperimento durato anni, che aveva l’obiettivo di uscire dai confini italiani. I tanti riconoscimenti ottenuti mi hanno permesso di affrontare un tour enorme ed esteso, durato un paio d’anni. Bullied to Death nasceva dall’idea di fare un prodotto internazionale, ma non pensavamo che ottenesse una tale accoglienza in così poco tempo, del resto, considerato che è stato rilasciato meno di un anno fa. In passato ha dichiarato di non essere considerato dall’industria del cinema sardo, notando un certo disinteresse nei confronti dei suoi lavori. Dopo il successo di Bullied to Death, è cambiato qualcosa? Ho sempre detto che le istituzioni non credono in questo genere di tematiche. Questo è un dato di fatto. La Regione Sardegna e la [Fondazione Sardegna] Film Commission non hanno dato spazio a Bullied to Death e non hanno mai sostenuto Il Rosa Nudo. Noi lavoriamo per il cinema, per l’arte e portiamo avanti un discorso di inclusione artistica. Ma c’è chi pensa di essere al di sopra delle parti e di poter fare le selezioni preventive. I fatti, però, smentiscono questo atteggiamento. Il Rosa Nudo e Bullied to Death fanno parte della trilogia sulla violenza di genere. Il terzo film, “La Sposa nel Vento”, sarà sul femminicidio. Cosa può anticiparci? Ci stiamo lavorando da due anni, io ho quasi terminato la parte testuale, e ora siamo alla ricerca del budget adeguato. Il tema scelto è delicatissimo e va affrontato con le dovute attenzioni, dal punto di vista artistico e della documentazione. Nel frattempo, però, stiamo lavorando ad un altro lungometraggio, indipendente dalla trilogia, dal titolo “Mark’s Diary” (Il diario di Mark), che tratterà di disabilità, ma al momento non posso dirvi altro.
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Quello che non hai mai saputo sulla Sardegna... e che non avresti mai pensato di chiedere! di Alberto Tidu Oggi andiamo alla scoperta della Sardegna: non dei luoghi bellissimi di cui spesso vi parliamo, bensì delle curiosità e delle statistiche che riguardano la vita quotidiana di ciascuno di noi. Magari, senza saperlo, avete la fortuna di vivere nel paese con meno disoccupati dell’Isola! O potreste scoprire che voi stessi contribuite a rendere il vostro paese il più virtuoso per il consumo energetico. Andiamo a vedere cosa ci dicono i dati. Senza grosse sorprese, in testa alla classifica dei redditi troviamo Cagliari, con quasi 25000 euro per lavoratore, seguita a notevole distanza dai tre capoluoghi storici, dai comuni dell’hinterland e dai centri turistici più conosciuti. La poco ambita palma di comune più povero va invece a Bidonì, piccolissimo centro di circa 100 abitanti sulle sponde del lago Omodeo; sotto i 10000 euro annui per lavoratore troviamo l’ancor più minuscolo Monteleone Rocca Doria (centro di appena 80 abitanti su una collina dell’entroterra tra Alghero e Bosa), Onanì e Osidda (entrambi situati nei dintorni di Bitti, a nord di Nuoro). Curiosamente, proprio Monteleone Rocca Doria è, con Benetutti, uno degli unici due comuni dove il tasso di disoccupazione resta sotto il 10%: se si venisse a sapere, forse si raggiungerebbero presto i 100 abitanti. Poca disoccupazione anche ad Arborea, dove si ha il record di occupati nel settore agricolo: oltre il 40%; a Castiadas è invece il settore turistico a impiegare la stessa percentuale di lavoratori. Visto però che il denaro è bello spenderlo, andiamo a vedere come lo si fa nella nostra Isola. Non ci stupiamo sicuramente se il comune coi prezzi più alti per acquistare una casa è Arzachena, dove si spendono mediamente oltre 4000 euro al metro quadro, seguita a ruota dal resto della Gallura costiera e dai principali centri turistici dell’Isola, tra cui Stintino, che detiene un altro record: il 95% delle abitazioni non appartengono a residenti nel comune. La percezione che i prezzi siano fatti più dal turismo che dal reddito di chi ci vive tutto l’anno viene ulteriormente rafforzata guardando alla parte bassa della classifica: degli ultimi 210 paesi, nessuno è sulla
costa. C’è da dire che se al mare preferite il lago, potreste fare un pensierino su Sorradile, dove il prezzo è di appena 330 euro al metro quadro. Non tutti usano il denaro per comprare case: c’è chi preferisce girare col macchinone. Questo dev’essere il caso degli abitanti di Elmas, dove nel 2006 risultavano 12,5 auto oltre i 2000 cc ogni 1000 abitanti (una volta e mezzo più di Milano), mentre metà dei comuni non registrava nessuna vettura di alta cilindrata. Qualche macchinone in meno, ma tantissime auto a San Teodoro (721 auto ogni 1000 abitanti, quasi il doppio di Ballao, ultimo con appena 364 auto ogni 1000 abitanti), forse in virtù di un altro record del conosciuto centro turistico: 18,5 abitanti ogni 100 sono imprenditori. Vediamo invece chi i soldi li usa per le bollette elettriche: in testa ai consumi troviamo Capoterra, mentre in fondo alla classifica ci sono San Teodoro, Villasimius e Magomadas; ma non facciamoci ingannare dalle apparenze: qui molte case sono abitate solo d’estate. Escludendo questi comuni, sembra infatti che i più sensibili agli sprechi risiedano nell’entroterra, al confine tra Nuorese e Ogliastra, infatti i consumi di Esterzili, Ussassai, Seui, Osini e Ulassai risultano un terzo di quelli della “capolista”. Ma siamo stati forse un po’ troppo venali, quindi concludiamo con un po’ di cultura e vediamo quali sono i comuni con più laureati della Sardegna. Questa classifica viene vinta, come immaginabile, da Cagliari e Sassari dove non solo è più semplice frequentare l’università rispetto ai più lontani paesi dell’entroterra, ma si tende poi a restare per la maggior presenza di lavori per cui la laurea è spendibile; tuttavia, troviamo che anche altri due centri superano il 10% di laureati sul totale della popolazione, Sant’Antioco e Oristano, mentre ben 9 comuni non raggiungono l’1% e oltre la metà sono sotto il 3%.
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Alla scoperta della grotta più lunga d’Italia. il sistema carsico della Codula Ilune Foto sx: Grotta del Bue Marino - ramo sud, comune di Dorgali. Imponente concrezione colonnare nota come “Il Ciclope” che si trova nel ramo speleologico, a circa 1 km dall’ingresso della grotta. [Foto Silvia Arrica] Foto dx: Primo sifone a valle di Monte Longos, gli speleosub iniziano l'immersione verso la giunzione. [Foto Pierpaolo Dore]
di Eleonora D'Angelo Il cuore sotterraneo della Sardegna batte forte e restituisce scoperte sensazionali che passeranno alla storia d’Italia e d’Europa. Tre speleosub della Federazione Speleologica Sarda (Marcello Moi, Enrico Seddone e Daniele Maugeri) dopo 25 anni di esplorazioni, hanno portato alla luce il sistema carsico più lungo della Penisola: quello della Codula Ilune (o Codula di Luna). Il sistema della Codula Ilune si estende al di sotto dei territori di Dorgali, Urzulei e Baunei e raggiunge i 70 chilometri di lunghezza, superando il primato attribuito fino al 2016 al complesso Tacchi-Zelbio-Stoppani in Lombardia. Con la scoperta in questione è stato individuato il punto di congiungimento fra sistema della Codula Ilune (conosciuto già dagli anni ’70), formato dalla Grotta di Su Palu e dalla Grotta di Monte Longos, e le grotte di Su Molente e del Bue Marino. Dopo anni di esplorazioni portate avanti da speleologi italiani e di tutta Europa, la grotta più lunga d’Italia è venuta alla luce con il suo intricato sistema di sifoni, gallerie aeree, stalattiti, stalagmiti e laghi dalle acque cristalline: una meraviglia della natura nascosta, scavata nei secoli dal fiume Codula Ilune e dai suoi affluenti. L’impresa è stata emozionante ma impegnativa, così tanto da necessitare di un anno di preparazione, otto uscite e del supporto di un team composto da 100 esperti.
Il giorno della scoperta, dopo una discesa nella Grotta di Monte Longos con zaini e bombole in spalla, gli speleosub hanno rinvenuto il passaggio subacqueo più importante, che li ha condotti alla grotta di Su Molente: il centro del percorso. Hanno affrontato tratti in immersione, salti in corda lunghi diversi metri, riposandosi dopo ore di progressione in un campo allestito fra i sifoni. È stata la vista di un sifone ancora inesplorato a incuriosirli, e di un successivo lago poco profondo a spronarli a continuare finché, percorrendo l’ultimo tratto in verticale, hanno incrociato Su Molente e ritrovato gli strumenti dei colleghi che tentarono, ma non riuscirono a proseguire oltre anni prima. COSA SI PUÒ VISITARE L’inizio del sistema della Codula Ilune si trova in una delle zone carsiche più affascinanti della Sardegna (Urzulei), mentre la sua estremità, a valle, raggiunge uno dei luoghi più suggestivi della Costa: la Grotta del Bue Marino nei pressi di Cala Gonone. L’ingresso di Urzulei (Grotta di Su Palu) è abbracciato dalla natura incontaminata e dai graniti, ed è qui che nasce il fiume Codula Ilune, il principale responsabile del sistema sotterraneo di grotte: sublime continuazione del paesaggio carsico esterno. Sembra incredibile, ma questo piccolo anfratto segna l’inizio della grotta più lunga d’Italia, anche se i punti più incantevoli sono visitabili solo da
speleologi esperti (il Grande Lago ad esempio, la Galleria Alta Loma e il White Nile, uno dei due grandi fiumi del sistema). Via mare o via terra, si può visitare invece il primo tratto della Grotta del Bue Marino, lungo circa un chilometro. Le gite guidate in barca sono stagionali (maggio-settembre) e partono giornalmente dal porto di Cala Gonone. La Grotta del Bue Marino può essere raggiunta anche con un trekking, il cui sentiero inizia da Cala Fuili e arriva direttamente a Cala Luna: una delle spiagge più belle del Golfo di Orosei assieme a Cala Mariolu e Cala Goloritzé. Durante la passeggiata si incontrano rocce secolari, “abiti” levigati dal vento dalle forme più fantasiose e panorami mozzafiato sul mare blu della Sardegna. Per raggiungere l’ingresso Nord delle Grotte del Bue Marino si impiega un’ora di cammino, non privo di cartelli con indicazioni. Il percorso è scandito da tratti lineari e da attraversamenti fra le rocce e la vegetazione selvaggia, ma l’ultima parte è in discesa e bisogna fare attenzione. Si consiglia di indossare scarpe adatte e abbigliamento non ingombrante. Per informazioni sulle visite alla Grotta del Bue Marino basta rivolgersi agli Uffici turistici di Dorgali (tel. 0784.96243) e di Cala Gonone (tel. 0784.93696).
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PET THERAPY Una cura per l’anima di Marco Scaramella Chi sceglie di avere un animale domestico, si accorge ben presto di quanto questo sia in grado di migliorare il proprio stato psicofisico e la qualità della vita. Perché allora non beneficiarne anche in campo medico, ad esempio per rendere meno triste il ricovero in ospedale di un bambino che, certamente, prova ansia e paura? È questa una delle tante applicazioni della pet therapy, un insieme di co-terapie, da affiancare alle cure mediche tradizionali e che prevedono la collaborazione di un animale domestico, con lo scopo di stimolare delle reazioni sia
emotive che fisiche nel paziente. Dallo scorso marzo, la pet therapy è stata riconosciuta come cura ufficiale anche in Sardegna, la 17esima regione italiana ad allinearsi al protocollo definito un anno fa tra Governo, Regioni e Province autonome. La pet therapy prevede attività assistite con l’ausilio degli animali (AAA) e terapie assistite con l’ausilio degli animali (AAT). Questi programmi, sono basati sullo speciale rapporto che si crea tra paziente ed animale che stimola il sorriso, la fiducia in sé stessi e la socializzazione. La pet therapy, infatti, viene utilizzata per curare tutta una serie di patologie in cui si verifica una certa diffi-
coltà a relazionarsi, ad esempio l’autismo o la schizofrenia, e tutte quelle situazioni in cui c’è un ritiro dell’individuo dalla sfera sociale. È utile anche in caso di disturbi dell’apprendimento e mostra benefici anche in terapie legate ad ansia o depressione. I vantaggi della pet therapy sono numerosi: favorisce l’abbassamento della pressione arteriosa, incrementa la propria motivazione e l’autostima, facilita l’integrazione nella società, abbassa i livelli di stress, stimola l’empatia ed il senso di comunione con la natura. I risultati migliori si sono raggiunti per l’autismo, i deficit dell’apprendimento, i disturbi dell’attenzione e nell’iperattività. Sono tanti gli animali in grado di portare questo tipo di benefici all’uomo in sede di terapia, e, in alcuni casi, risultano più adatti se associati ad una particolare patologia. Il cane, ad esempio, è l’animale che viene usato più frequentemente. Interagisce in modo spontaneo e per questo viene affiancato a persone affette da depressione, che hanno difficoltà a socializzare o
nell’apprendimento. Il cavallo risulta particolarmente utile a soggetti affetti da autismo e dalla malattia di Parkinson, sia per la riabilitazione motoria che per il benessere psicologico che dona al paziente una maggiore motivazione nel proseguire la terapia. Un altro valido aiuto nei casi di autismo è il delfino, particolarmente efficace con persone chiuse in se stesse. Il gatto si è rivelato adatto a combattere lo stress e l’ansia, con gli anziani ricoverati nelle case di riposo e con tutte quelle persone con difficoltà a relazionarsi. In ambito internazionale, la pet therapy viene utilizzata anche con i veterani di guerra, affetti da disturbo post traumatico da stress o su bambini vittime di maltrattamenti. Gli animali appena citati sono i più noti ma la pet therapy viene praticata anche con molti altri esemplari come conigli, asini e criceti. È importante ricordare che l’animale da pet therapy non è un farmaco, ma un essere vivente in grado di dare e ricevere affetto. Inoltre, non ci si improvvisa operatori di pet therapy solo perché si possiede un cane. Per questo motivo bisogna accertarsi che l’animale abbia tutti i requisiti per poter stare a contatto con il paziente: dovrà essere in ottime condizioni di salute e adeguatamente addestrato per imparare a relazionarsi con il proprio conduttore ma, soprattutto, con altre persone. A questo proposito, gli assessori della Sanità e del Lavoro, Luigi Arru e Virginia Mura, hanno dichiarato che verranno avviati dei corsi, propedeutici, di base e avanzati, per formare degli operatori professionali. La pet therapy nasce dalla consapevolezza di quanta energia e benessere possa trasmettere il contatto con gli animali a chi soffre, ai bambini e agli anziani. Non mira a sostituire le terapie tradizionali ma, anzi, le affianca per cercare di migliorare le condizioni del paziente.
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in viaggio:
BUDAPEST di Daniele Dettori Il viaggio di questo mese ci conduce nell’Europa dell’est, in un territorio affascinante come quello ungherese dove, nei secoli, Oriente e Occidente si sono incontrati, scontrati e infine fusi, proprio come è accaduto alla capitale in cui stiamo per condurvi. Buda, Óbuda e Pest. Tre storici centri che nel 1873 si uniscono nella città conosciuta come “regina del Danubio”: Budapest. Cosa vedere. Il Danubio, dicevamo. Questo fiume, che solca l’Europa per 2860 chilometri, offre ai visitatori di Budapest un punto di vista molto speciale dal quale gustarsi la città. Lo si può infatti solcare a bordo di un traghetto o di una nave da crociera per ammirare tutti i monumenti e gli edifici che vi si affacciano o per raggiungere una delle diverse isolette che sorgono tra le sue acque. In particolare, vi segnaliamo l’Isola Margherita: questa oasi di verde offre salutari passeggiate e giochi d’acqua nelle
vasche del Palatinus Strand, un parco balneare che propone al pubblico diversi intrattenimenti. Sempre in tema d’acqua, è importante sapere come Budapest sia anche rinomata per i suoi centri termali dalle decantate proprietà curative. Tra gli storici stabilimenti segnaliamo qui gli impianti di Szechenyi, Lukacs, Gellert e Kiraly: tra vasche all’aperto, al coperto, party a bordo piscina e ambienti signorili c’è davvero di che rinfrancare il corpo e lo spirito. Percorrere le vie di Budapest equivale a calarsi nell’atmosfera e nella corrente storica di un fiume di secoli che ha visto avvicendarsi celti, romani, e poi i turchi, l’ebraismo, l’impero austroungarico e la modernità. Proprio per celebrare quest’ultima è nato il Parlamento, sorto sul finire del XIX secolo, che affascina con la sua architettura neogotica e regala splendide prospettive da terra o dall’acqua, soprattutto in notturna con la sua facciata illuminata. Il
Castello di Buda è un altro luogo da non perdere: racchiude al suo interno diversi edifici storici tra cui il Palazzo Reale, la Chiesa di Mattia e il Bastione dei Pescatori. È presente anche una funicolare che lo collega con il celebre Ponte delle Catene, costruito a metà dell’Ottocento per collegare Buda e Pest, e con la Piazza Adam Clark. La stessa epoca ha regalato a Budapest la Sinagoga Grande, così chiamata perché è, in effetti, la più grande d’Europa. Realizzata da Ludwig Förster, ha subito diversi danni durante le due guerre mondiali ma è arrivata sana e salva fino a noi con gli annessi memoriali che ricordano le vittime cadute in entrambi i conflitti. Un importante edificio di culto per la cristianità è invece l’imponente Basilica di Santo Stefano perché al suo interno è conservata, mummificata, proprio la mano destra del santo. Questa reliquia appartiene al Re Stefano I d’Ungheria, fondatore dello Stato tanto da un punto di vista politico quanto religioso, e pare sia stata “staccata” dal resto del corpo per le sue particolari proprietà benefiche. Concludiamo il nostro tour a Budapest visitando due tra i più
importanti musei. Intanto segnaliamo la Casa del Terrore, un nome inquietante che però rende bene l’idea della tragedia che la Seconda Guerra Mondiale ha rappresentato per milioni di persone. Questo edificio, situato sul viale Andràssy, venne impiegato come quartier generale prima dai nazisti e in seguito dai comunisti. Attualmente conserva tante tristi testimonianze di quegli anni, ma è utile visitarlo come monito perché la memoria non si affievolisca mai. In piazza degli eroi è possibile invece visitare il Museo di Belle Arti, una maestosa pinacoteca che racchiude testimonianze pittoriche comprese in un arco temporale che va dal medioevo fino al secolo scorso. Cosa mangiare. Piatto tipico per eccellenza della cucina ungherese è il Gulasch. Si tratta di una zuppa di carne e verdure con aggiunta di paprika che, nata come cibo dei mandriani delle praterie, è approdata in seguito sulle tavole più signorili diffondendosi poi come piatto popolare. Ottimi anche i dolci, nelle infinite varietà a base di cioccolato e marmellata, e infine una buona limonata dissetante, a Budapest declinata con diverse personalizzazioni.
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Ricky Murphy e l’improbabile pattuglia
Intervista allo scrittore esordiente Tomaso Luciano, autore dell’avvincente romanzo fantasy per ragazzi
di Nike Gagliardi Tomaso Luciano è nato ad Alghero nel 1979 e ha lavorato come insegnante in Italia, Senegal, Australia e Francia. Dopo un anno trascorso nel nord dell’Inghilterra, da tre anni vive e lavora a Bruxelles. Ha esordito come scrittore con Ricky Murphy e l’improbabile pattuglia, avvincente romanzo fantasy per ragazzi uscito nel 2016 per la casa editrice Watson. Gli abbiamo chiesto di raccontare ai lettori di S&H il suo debutto nel mondo della narrativa per i più giovani. Hai esordito con un romanzo fantasy per ragazzi: quali sono le ragioni all’origine di questa scelta? Scrivere, per me, ha sempre avuto una funzione terapeutica. Quando iniziai il manoscritto che sarebbe diventato Ricky Murphy e l’improbabile pattuglia vivevo nel nord dell’Inghilterra. Pioggia, tramonti alle tre del pomeriggio e incertezza lavorativa mi hanno spinto a rifugiarmi in un mondo di “azione spensierata” che rendesse più sopportabile il tran tran quotidiano. Scrivere questa avventura, pensata per ragazze e ragazzi fra gli otto e i dodici anni, è stata un’evasione formidabile!
Come hai lavorato sul personaggio di Ricky, il giovane protagonista del romanzo? Senza svelare troppo ai lettori, egli si rivela “diverso” dagli altri bambini sin dall’inizio: timido e solitario ma al tempo stesso appassionato lettore di romanzi d’avventura. Sono queste caratteristiche a predisporlo alla bizzarra impresa che vivrà? Avevo bisogno di un protagonista ‘normale’, ma allo stesso tempo in grado di accettare le sfide che si sarebbe trovato davanti. Leggere, una mia grande passione, è l’unico modo per essere pronti a ogni avventura (e a ogni incontro) che la vita ci riservi. Ricky doveva quindi essere un lettore appassionato. Che fosse anche timido e un po’ solitario è stato per lui un vantaggio. Chi è più solo ha meno problemi ad accogliere le novità, incluso quel ‘dono’ così particolare che trasformerà la sua vita e gli permetterà di ficcarsi in un mare di guai (che non sempre è una cosa brutta, soprattutto per i miei personaggi). Quali sono i libri che hai amato durante l’infanzia? Scrivendo Ricky Murphy e l’improbabile pattuglia hai pensato a ciò che avresti desiderato leggere da bambino? Ricordo che la prima enciclopedia che ricevetti in regalo da bambino
comprendeva una serie di romanzi e racconti per ragazzi che ho amato ed amo ancora tantissimo. Jack London, Robert Louis Stevenson, Rudyard Kipling, Jules Verne, i fratelli Grimm, Le mille e una notte; un kit indispensabile di avventure a cui però mancava qualcosa che nella nuova narrativa per ragazzi è più presente, la vicinanza alla vita quotidiana del lettore. La città, la scuola, la campagna in cui si muovono Ricky e gli altri personaggi che ho creato non avrebbero trovato posto nelle letture della mia infanzia, allora ci ho aggiunto un pizzico di quell’avventura che da piccolo mi faceva leggere e rileggere quei volumi con la copertina bianca. Mi sembra che il riconoscimento del valore dell’alterità abbia un
peso significativo all’interno della narrazione e che la strana compagnia di umani e animali funzioni proprio in virtù delle differenze che intercorrono fra loro. Ce ne vuoi parlare? Negli ultimi vent’anni, oltre a una considerevole quantità di libri, ho ‘divorato’ un’enorme quantità di chilometri. Ho vissuto e lavorato in sette paesi su tre continenti diversi, cambiato casa una ventina di volte e fatto amicizia con un arcobaleno di persone che non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra nemmeno se si sforzassero. Se non avessi trovato in ognuna di loro una cosa che li rendesse dei buoni compagni di viaggio, tutte le mie esperienze e le mie amicizie si sarebbero ridotte ad una collezione muta di vecchi biglietti aerei. Non saper accettare le differenze negli altri priva le persone di un’infinità di occasioni e di una gran parte della felicità che potrebbero provare. Le avventure di Ricky Murphy terminano qui oppure ne sentiremo parlare ancora? Sono sicuro che le avventure di Ricky continueranno. In testa, su taccuini, fogli volanti e file sparsi stanno già prendendo forma nuovi incontri, nuove vicissitudini e non poche sorprese per il ragazzino che vive nella casa con la grande serra.
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seh #shMAG
BENITO URGU DI PAOLA M. RUIU FOTO DOMENICO RIZZO
#shMAG seh 23 on il suo umorismo genuino ha conquistato intere generazioni, ha costruito una carriera lunghissima attestandosi come il capostipite della comicità in Sardegna. La coverstory di questo numero è dedicata ad uno dei personaggi più conosciuti e forse più amati della nostra isola e non solo: Benito Urgu. Conosciuto principalmente per le sue barzellette ed imitazioni, ha nel corso degli anni fatto scoprire un lato di sé più intimista e meno appariscente, andando a riscoprire forme espressive che aveva sempre amato, ma alle quali non era mai riuscito a dedicarsi completamente come la fotografia e la poesia. Ci ha accolto nella sua casa nei pressi di Oristano, in mezzo ai suoi quadri, e tra una risata e una poesia, ha condiviso con noi una piccola parte della sua storia fatta di incontri, passioni e qualche delusione. Intere generazioni ti conoscono e ti amano, come sei riuscito a conquistarle? Ci sono riuscito senza quasi accorgermene, grazie all’umiltà e la sincerità del mio modo d’essere. Chi cerca di entrare nel cuore degli altri con la forza, paradossalmente, è difficile che poi riesca a sfondare. È la stessa semplicità con la quale sono arrivato a conoscere personaggi come Tatti Sanguineti, Piero Chiambretti, Nino Frassica o il grande Nanni Loy. Proprio lui una volta disse una frase che mi rese molto felice. Ci trovavamo nel programma di Piero Chiambretti “Prove tecniche di trasmissione” e lui disse una cosa che non mi sarei mai aspettato: “Ringraziamo Benito Urgu per aver riportato umanità fra di noi”. Dico questo proprio per confermare che ci sono delle cose che fai senza rendertene conto, io tutto avrei pensato meno che stessi portando umanità! Come ricordi i tuoi primi passi nel mondo dello spettacolo? Sono andato via di casa a 18 anni, alla ricerca di qualcosa di nuovo, con l’obiettivo di lavorare nel mondo dello spettacolo, ma è stato un po’ un salto nel buio. Ho iniziato lavorando in un circo con il quale giravo tutta la
C
Sardegna e dentro al quale ho fatto salti mortali, ma non quelli con le corde! Mi improvvisai cantante anche se non lo ero, mi improvvisai cabarettista anche se non sapevo da dove iniziare; mi lasciavo ispirare da quel poco che faceva sorridere gli altri, la creatività non sapevo cosa fosse, però c’era e man mano ha dato i suoi frutti. Ho imparato cammin facendo. Quello spazio che a quei tempi sembrava molto piccolo, ma che in realtà era grande, è stata la mia Università. Da qualche tempo abbiamo scoperto che ti dedichi anche ad altre arti come la poesia e la fotografia, come sono nate queste passioni?
qualche foto di gruppo. Oggi grazie alla fotografia riesco a scoprire nuovi mondi, utilizzo varie tinte per colorare le ossidiane e ottengo delle figure astratte nelle quali si possono riconoscere pianeti, visi, anche se non tutti riescono a coglierli. Ho scattato circa 60000 fotografie, ma solo una piccola parte è stata stampata su tela, un mix tra pittura e fotografia. Il mio primo cliente è stato Gianfranco Zola, a casa sua ha alcuni miei quadri. Una carriera ricca di sfaccettature che è stata raccolta in una mostra, ce ne puoi parlare? Sì, diciamo che sono uno dei pochi ad essere entrato in un museo prima di morire!
La poesia in qualche modo l’ho sempre utilizzata per le tantissime canzoni che ho scritto, ho scritto anche un musical, e, nella sua forma più pura, se vogliamo dire così, l’ho iniziata a coltivare circa vent’anni fa. Sono lati di me poco conosciuti, ma va bene così, mi scopriranno pian piano, come oggi stava cercando di scoprirmi il vostro fotografo Domenico, che anche di venerdì è in azione! Anche la fotografia mi ha sempre appassionato, solo che c’è una parte della mia vita che non è stata immortalata per il semplice fatto che allora non possedevo una macchina fotografica. Anche del periodo del circo mi resta solo
La mostra racconta il lato artistico, ma anche umano ed ha spazi dedicati a tutto ciò che ho fatto: c’è un angolo per i quadri, uno per la poesia dove grazie a delle cuffie si possono ascoltare i miei componimenti da me recitati, c’è un angolo dedicato al mio periodo con i Barrittas, un altro ancora dedicato alle pietre che io trovo casualmente e nelle quali sono scolpiti naturalmente dei volti, degli oggetti, ho pubblicato anche un libro dove sono raccolte le foto che ho scattato a questi sassi, si intitola “Facce toste”. Insomma, nella mostra hanno inserito proprio tutto e io ne sono stato molto felice, è stata un’iniziativa del comune di Villanovaforru che si concluderà
adesso, a maggio, ma io ho intenzione di portarla un po’ in giro. Ti consideri in qualche modo l’apripista della comicità in Sardegna? Sì, anche perché quando ho iniziato la comicità in Sardegna era quella contadina dalla quale io ho imparato molto grazie ai miei nonni, a mio padre col quale lavoravo in campagna visto che non ero uno studente modello! Le barzellette avevano tutte risvolti sessuali, ma sempre velate dalla metafora, crobettantza si diceva in campidanese, in modo da non far capire certi aneddoti ai minori. Il sesso era sempre cudda gosa! A quale dei tuoi personaggi sei più legato? Questa è una domanda che mi fanno sempre, ma io davvero non saprei scegliere. Non ce n’è uno che preferisco, hanno ciascuno il proprio carattere. È vero che sei stato di ispirazione a Giorgio Panariello? Sì, era ancora sconosciuto al grande pubblico quando veniva a vedere i miei spettacoli. Stava muovendo i primissimi passi e venne assoldato dall’agenzia Applausi. Fui io a consigliargli di prendere spunto dai personaggi che incontrava tutti i giorni nella sua Toscana, esattamente come io facevo con i miei conterranei. Si è ispirato molto a me, a volte trasformando anche alcuni miei personaggi, come Tore Mitraglia, l’ubriacone che andava in giro con una bicicletta, lui l’ha toscanizzato nel suo Merigo. Suscitare una risata è un’arte difficile, com’è cambiata la comicità nel corso degli anni? È cambiata perché si è un po’ spento l’umorismo che nasceva tra le persone, negli angoli delle strade, coi vicini di casa. Forse dovuto anche al fatto che non c’è più comunicazione tra gli uni e gli altri. Oggi la comicità si concentra molto sulle falle politiche e poco sulle persone reali. Per esempio signora Desolina nasce da una bottegaia che c’era vicino a casa mia che aveva questo nome e da zia Ignazia, una signora non vedente che stava sempre alla finestra nell’angolo di strada dove giocavamo da bambini. Lei ci chiamava uno per uno per aggiornarsi su cosa succedeva in paese. È questo che rende universale l’umorismo, andare a pescare nella quotidianità.
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A colloquio con l’esorcista
Don Gianni Sini racconta le sue esperienze di lotta contro le forze del male
di Daniele Dettori Per quanto oggi possa apparire fuori epoca parlare di possessioni diaboliche ed esorcismi, leggendo i libri di don Gianni Sini emergono subito chiari due dati: primo, è comunemente diffusa l’idea che il diavolo non esista; secondo, l’argomento è considerato tabù e, quindi, o non lo si affronta, oppure lo si affronta con alcuni pregiudizi, per così dire, “cinematografici”. È pur vero che la questione è spinosa e richiede ponderazione: ecco perché ci limitiamo qui a presentare qualche linea generale lasciando poi, a ciascuno, la possibilità di approfondire il discorso in altre e più opportune sedi. Don Sini, parroco di Nostra Signora de La Salette a Olbia, con diversi incarichi e pubblicazioni al suo attivo, ci introduce in un mondo che, per certi aspetti, fa molto riflettere.
Come è diventato sacerdote esorcista? Ho sentito come una chiamata che mi ha portato a intraprendere il cammino sacerdotale all’età di 11 anni. Ho iniziato con il seminario minore, dove si attraversano un po’ le fasi della scoperta e dell’orientamento vocazionale, per poi passare al seminario maggiore che rappresenta una scelta più consapevole. Un sacerdote può scegliere di specializzarsi in vari settori, per esempio la liturgia, la pastorale, la catechesi o, come nel mio caso, gli esorcismi. Per questo settore, in particolare, occorre una certa inclinazione naturale da parte del singolo: il vescovo non nominerebbe mai, di sua iniziativa, qualcuno che non ha né la voglia né la propensione. Occorrono infatti molte ore di discernimento e di ascolto verso le persone, questo è un aspetto importantissimo. Nel mio caso si era verificata una situazione per cui l’esorcista della mia diocesi era diventato ormai molto anziano, così ho iniziato seguendo dapprima alcuni casi sporadici per poi accorgermi che le richieste diventavano sempre più frequenti e avere, così, l’abilitazione per gestire tutti i casi.
Perché ha scelto questa specializzazione? Vedevo persone colpite da disturbi che non riscontravo in altri tipi di patologie. Si trattava di “malattie” che nessuno accettava o a cui nessuno credeva perché venivano attribuite alle cause più varie: magari al cambiare del tempo oppure a una situazione di debolezza momentanea, o ancora a un lutto. Invece queste persone continuavano a star male perché il disturbo era di altro genere, era spirituale. Il mio maestro mi diceva sempre che se avessi avuto la pazienza di continuare in questo ministero avrei incontrato tante persone che soffrono e a cui nessuno crede. Aveva ragione: era Padre Salvatore Vico; attualmente è in corso per lui il processo di beatificazione. Come avviene il riconoscimento di una forma di possessione e come si procede? Ci sono alcuni indizi, per esempio il parlare lingue sconosciute o il rivelare cose occulte e lontane, oppure avere forze superiori alla propria età o condizione fisica. Ancora, il provare una forte avversione verso Dio o verso Gesù, la Madonna e, in generale, verso la Santità. Io conservo una benda, appartenuta a Padre Pio e usata da lui per coprire le stigmate: ebbene, quando la avvicino a una persona posseduta, di solito, questa cerca di allontanarla, manifesta disagio. Qualcuno mi ha riferito persino che quando andava a fare la comunione provava una sensazione strana, come se andasse a prendere un carbone ardente. Si può dire che, mentre la malattia colpisce nel fisico, l’azione del maligno colpisce interiormente, nel proprio rapporto con Dio. Di solito si pensa che la possessione avvenga in modo continuato nelle ventiquattro ore, invece no: spesso si manifesta solo in alcuni momenti della giornata ed è nei momenti di “libertà” che l’interessato deve approfittare per scegliere di essere aiutato da un sacerdote esorcista. Avere il consenso della persona, infatti, è molto importante. Una volta accertata la possessione si procede con il Sacramentale dell’esorcismo: un rito che serve per far emergere la presenza maligna e quindi cacciarla. È possibile seguire l’attività di don Sini attraverso le sue pubblicazioni e conferenze. Diffidate di chi usa toni sensazionalistici e riporta concetti magari travisati.
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Sassari . 98.900 Mhz. Alghero . 97.600 Mhz. www.radiobellavita.it Castelsardo . 103.700 Mhz.
Uffici pubblicitĂ : Sassari . Piazza Castello, 11 . Telefono/Fax 079 231851
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Guida ai locali
Un caffè o un pasto veloce! SA SSA R I Bar Capital
Snack Bar.Ristorante
Via Mosca, 19. 392/9701310 Cafè Garibaldi 2.0
Snack Bar
Emiciclo Garibaldi, 25. 327/9907897. Nessuno Cafè Ristretto
Caffetteria
Via De Gasperi, 7. 329/1235308. Nessuno Cafè Set
Snack Bar.Ristorante
Via Roma, 4. 340/4060745. Nessuno Caffè Azuni
Snack Bar
Viale Mancini, 13. 347/2389999. Nessuno Caffè del Corso
La Vie est Belle
Caffetteria
Via Bellieni, 30. 349/7558719. Domenica Snack Bar.Ristorante
L’Angolo
Snack Bar.Ristorante
Corso Vittorio Emanuele II, 17. 079/232470. Domenica
Via Pasquale Paoli, 9. 393/0504700. Domenica
Caffè Duemila
Metropolitan Bar
Snack Bar.Ristorante
Via Amendola, 70. 320/7619908. Nessuno
Caffetteria.Ristorante
Via Attilio Deffenu, 8. 338/1979887. Nessuno
Caffè Italiano
Snack Bar
Via Roma, 38. 328/0057291. Domenica
Millenovantotto
Caffetteria.Ristorante
Piazza Fiume, 10. 348/6111879
Caffè Lounge P
Snack Bar.Ristorante
Galleria Tanit. 079/262519. Nessuno
Mocambo Caffè
Wine Bar.Ristorante
Via Roma, 97. 079/280905. Domenica
Caffè Mokador di Monserràt
Snack Bar.Ristorante
Galleria Monserràt. 079/219182. Nessuno Cantina Mazzotti
Moliendo Cafè
Snack Bar.Ristorante
Viale Trento, 1. 392/1422592. Domenica Snack Bar.Ristorante
Nuts
Juice Bar
Piazza Mazzotti, 3. 393/2367636. Domenica
Via Asproni, 12/b. 079/4803121. Domenica
Coco Loco Cafè
Omar Cafè
American Bar.Ristorante
Via Roma, 170. 079/281521. Domenica Davidson Cafè
Snack Bar.Ristorante
Cortesantamaria. 079/200185. Nessuno C.C. La Piazzetta. 079/260458. Nessuno E Allora?!
San Baylon
Caffetteria.Pasticceria
Viale Adua, 24. 331/9877605 Shardana Snack Bar.Ristorante
Via Verona, 31. 079/275394. Nessuno Family Cafè
Snack Bar.Ristorante
Via Giagu, 1. 349/1036822
Snack Bar.Birreria
Via Asproni, 6/a. 328/2679594 Solin
Snack Bar.Tabacchi.Ricevitoria
Via Carbonazzi, 18. 079/274247. Domenica Lotto, Totocalcio, Superenalotto, Totip
Snack Bar.Ristorante
Via Vardabasso, 5/b. 079/280953. Nessuno Tris Bar
Snack Bar
Via Tempio, 17. 079/271240
Il Caimano Distratto
Cocktail Bar
Piazza Tola, 9. 391/4981685. Nessuno
Unico Caffè
Snack Bar.Pub
Viale Porto Torres, 2/b. 340/1895357. Domenica
Il Posto di Altogusto
Snack Bar.Ristorante
Predda Niedda Strada 2. 079/2670000. Domenica Jro Caffè
Vanilla Cat
Caffetteria.Pasticceria
Via Alghero, 24. 327/5470727
Snack Bar.Tabacchi
Via Carlo Fadda, 14. 079/2857065. Nessuno Kill Bill Bar
ALGH ERO
Cocktail Bar.Bruschetteria
Via Tempio, 46. Nessuno. Live music
7000 Caffè
Snack Bar.Pranzi Veloci
Via XX Settembre, 94. Domenica sera Alguer Caffè
Snack Bar.Gelateria
Via Don Minzoni, 4. 079/5622648. Nessuno Alice Cafè
Snack Bar.Tabacchi
Via Vittorio Emanuele, 84. 347/6606954. Domenica Alma Cafè
Snack Bar
Via Sassari, 113. 331/8676057 - 392/3062720. Dom
BAR . TAVOLA CALDA RICEVITORIA .................................................................
Via Caniga, 1 . Sassari q 079 262519
Anbarok
Snack Bar.Gelateria
Via Garibaldi, 7. 079/4924493. Giovedì Boba Caffè
Snack Bar
Via XX Settembre, 132/b. 079/9893054. Nessuno Cafè Latino
Bastioni Magellano, 10. 079/976541. Nessuno
Snack Bar
BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE | CLUB Cake Cafè
Caffetteria.Pasticceria
Via Planargia, 12. 079/985173 - 338/5411372. Lunedì Ciau Ciau
Snack Bar.Griglieria
Piazza Sulis, 8. 334/1190962. Nessuno Cyrano
Wine Bar.Libreria
Via Vittorio Emanuele, 11. 079/9738303. Domenica Il Milese
Snack Bar.Focacceria
Via Garibaldi, 11. 079/952419. Martedì La Pantera Rosa Cafè
Snack Bar
Via Asfodelo, 9. 348/1445906. Domenica Lido Beach Bar
Cocktail Bar
Via Lido, 14. 340/9085803. Nessuno Lu Barril
Caffetteria.Ristorante
Via Mazzini, 7. 079/4803101. Nessuno Maracaibo
Cocktail Bar
SENNO R I & SO R SO
Via Lido, 15. 349/1707383. Nessuno. Live music Mignò
Snack Bar
Largo San Francesco, 16. 333/7677465. Nessuno Orange
Snack Bar.Ristorante.Pizzeria
Via XX Settembre, 2/4. 346/5944925. Live music Papallero
Snack Bar.Ristorante
Via Asfodelo, 21. 079/4128420 Red Passion
Snack Bar
Via Gramsci, 2. 079/4121489. Nessuno. Live music Slow Bakery
Caffetteria.Torteria
Snack Bar
Cafè Cattari Cafè Cortina
Cocktail Bar
Snack Bar.Paninoteca
Snack Bar.Gelateria
Paradise Cafè
Snack Bar
Zanzibar
Snack Bar
Via Roma, 64 - Sennori. 349/7274524
Snack Bar.Pasticceria
Piazza XX Settembre, 12/14. 079/514909. Lun sera. Live music Falò Cafè
Snack Bar.Ristorante
Via Mare, 12. 079/5902793. Domenica Gatto Nero
Snack Bar.Pub
Dove mangiamo?
Via Amsicora, 28. 348/8802084. Nessuno
SA SSA R I
Lounge Bar
Via Mare, 34. 345/8515043. Nessuno. Live music Cocktail Bar
Via Libio, 1. Nessuno Lungomare Balai, 70
Wine Bar.Ristorante
Via Cottoni, 63 - Sorso. 079/9105748
Via Roma Superiore, 160 - Sennori
Piazza del Comune. 345/9783010. Nessuno. Live music
Tropical
Snack Bar
Via Roma, 173/a - Sennori. Martedi
Via Roma, 137 - Sennori. Live music Snack Bar
Black Ark
Tito’s
Caffetteria
Via Marina, 37 - Sorso. 079/3055088. Lunedì
Mary’s Bar
Via Sassari, 61. 079/9145349. Domenica
Il Porticciolo
Snack Bar
Via Cottoni - Sennori. 079/362273. Lunedì
Via Cottoni, 17 - Sennori. 079/361512. Nessuno
PO R T O T O R R ES
Cristallo
Buena Vista Cafè
Ibiscus Cafè
Via Vittorio Emanuele, 21. 347/7975572. Lunedì
Bar Galleria
Snack Bar
Via Tiziano, 7 - Sorso. Domenica
Dal Gusto
Via Cagliari, 30/32. 079/9104755. Nessuno Try Club House
British Cafè
Bar Graziella
Pizzeria.Snack Bar.Tabacchi
Via Buddi Buddi, 54/56. 079/316263. Giovedì Bowling
Lounge Bar
Ristorante.Pizzeria
Via Luna e Sole, 1. 079/9145265 Braceria Mangiafuoco
Bisteccheria
Via Catalocchino, 8/a. 347/4294090. Lun, Mar Cut & Grill
Bisteccheria
Via Predda Niedda, 19. 346/1298121. Domenica Dalla Vetrina alla Brace
Bisteccheria
Piazza Nazario Sauro. 340/7282339 - 348/5137795 El Burladero
Ristorante.Pizzeria
C.C. La Piazzetta. 079/262211. Nessuno Gambrinus Pub
Pub.Birreria
Viale Trieste, 6. 347/7021854. Martedì Il Posto
Ristorante.Pizzeria
Via Enrico Costa, 16. 079/233528 iPub
Via Duca degli Abruzzi, 23. 079/274977. Lunedì
Pub.Birreria
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seh #shMAG Castell de Càller
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Via Joan Mirò (Loc. Taulera). 079/9891026. Lunedì Ches Sardegna
Ristorante.Pizzeria
Via XX Settembre, 150. 079/6140990. Nessuno Ci Voleva
Spaghetteria
Via Nuoro, 6. 340/1402124 - 348/2395831. Nessuno CriBu’s
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Via Valverde, 42. 079/982890 - 348/9687244. Nessuno Da Bruno
Ristorante
S.S. S.M. La Palma - Fertilia. 079/930098. Nessuno Demodè Bistrot
Ristorante.Pizzeria
Via Veneto, 2. 079/985194. Martedì. Consegna domicilio Fronte del Porto La Gemma del Vesuvio
Trattoria.Pizzeria
Piazza Colonnello Serra, 9. 344/1338228. Lunedì La Perla Rosa
Ristorante.Pizzeria
Via IV Novembre, 63. 079/281255. Mar. Consegna domicilio La Pinta
Ristorante.Pizzeria
Via Saffi, 27. 079/236903. Martedì. Consegna domicilio L’Asfodelo
Ristorante.Pizzeria
Via Roma, 134. 079/272826. Nessuno
Il Capricorno
Pizzeria.Paninoteca
Via Diez, 60. 079/986225. Mer. Consegna domicilio Il Corallo
Ristorante.Pizzeria
Via Kennedy, 20. 079/982772 - 328/8054588. Martedì Il Pavone
Ristorante
Piazza Sulis, 3. 079/979584 Il Simposio
Cucina Tipica Sarda
Via Mazzini, 59. 331/2493083. Nessuno
Meson de España
Cucina Spagnola
Via Enrico Costa, 90. 345/4657735. Dom, Lun Mò… pizza!
Ristorante.Pizzeria
Panefratteria
La Botteghina
Ristorante.Pizzeria al metro
Via Principe Umberto, 63. 079/9738375. Martedì
Piazza Musu Martini, 2 - Li Punti. 079/399399. Martedì Cucina Tipica Sarda
Via Carlo Alberto, 2. 079/9330921. Lunedì RE|MI
Ristorante.Snack Bar
Via Asfodelo, 47. 079/9739501. Domenica
La Lanterna
Ristorante.Pizzeria
Via Giovanni XXIII, 82/a. 079/978556. Lunedì La Lepanto
Ristorante
Via Carlo Alberto, 135. 079/979116. Nessuno
Ristorante.Pizzeria Gourmet
Via Coradduzza, 17. 333/1378998. Nessuno
La Pergola
Ristorante.Pizzeria
Viale I Maggio, 3. 079/950531. Nessuno
Retrò
Pizzeria
Via Canopolo, 2/a. 079/231211. Lunedì
La Saletta
Cucina Tipica Sarda
Via Kennedy, 27/b. 079/4125748 - 348/0171332. Lunedì
Ristò Park
Ristorante.Pizzeria
La Sartoria del Gusto
Trattoria.Pizzeria.Wine Bar
Predda Niedda Strada 32. 392/8243808-9. Nessuno
Piazza Duomo, 2. 079/974475. Martedì
San Sebastian
L’Anfora Pub
Ristorante.Pizzeria.Griglieria
Via Asproni, 18. 079/273749. Gluten free
Pub.Caffetteria
Via Gioberti, 31. 347/4929926
Spaghettoria S’Artea
Spaghetteria
Le Nouveau Gourmand
Via Arborea, 2/b. 079/4922209 - 392/7683669
Via Asfodelo, 43. 079/9739506
Speed Date
Lo Smeraldo
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Tavola Calda.Gastronomia
Pizzeria
Predda Niedda Strada 8. 079/262520. Nessuno
Via Carbonia, 36. 079/5907611. Consegna domicilio
St. Joseph Pub
Lu Furat
Pub.Pizzeria.Paninoteca
Tritus
Ristorante.Pizzeria
Ristorante.Pizzeria
A LG HER O Ristorante.Bistrot
Via Doria, 47. 079/0976629. Dom, Lun, Mar, Mer Al Refettorio
Ristorante
Vicolo Adami, 47. 079/9731126. Nessuno Al Vecchio Mulino
Ristorante.Pizzeria
Via Don De Roma, 3. 079/977254 Alguer Mia
Ristorante.Pizzeria
Via Cipro, 17. 079/9739883. Nessuno. Consegna domicilio Bontà Sarda
Cucina Marinara
Miramare
Lungomare Dante, 20. 079/6140634. Live music
Piazzale Segni, 9. 079/2858460. Nessuno
Al 43 di via Doria
Mabrouk
Via S. Barbara, 4. 347/2390093. Pranzo
Via Asproni, 2. 079/274052. Nessuno Ultimo Piano
Pizzeria
Via Columbano, 8. 079/9736052. Nessuno
Via Asproni, 20/22. 079/272455. Nessuno
Ristorante.Pizzeria
Via Don Minzoni, 183. 079/984860. Consegna domicilio
Pub
#shMAG seh 29
¿ Chiusura i Informazioni aggiuntive Aperto tutti i giorni
Girasole
Ristorante.Pizzeria
Via Roma Inferiore - Sennori. 347/1416411. ¿ Mercoledì La Cantera
Ristorante.Pub
Via Roma, 145 - Sennori. 349/3018347. ¿ Martedì Zanzibar 2
Ristorante.Pizzeria
Via Roma, 197 - Sennori. 079/361036
Via Brigata Sassari 71 Sassari | Tel. 079 232406 Gelato senza zucchero Gelato vegano Crepes Gelato alla soia Semifreddi Assortimento di tè e cioccolate Bio
Take away o domicilio SA SSA R I
Posti a sedere all'interno! Món
Ristorante.Snack Bar
Via Giovanni XXIII, 3. 079/4121412. ¿ Martedì Mos Tapas Restaurant
Ristorante
Via Carducci, 3. 079/983429 Nautilus
Ristorante
Via Maddalenetta, 4. 333/4300979 Ok Pizza Evolution
Pizzeria
Agorà
Pizzeria.Gastronomia
Via Mazzini, 2/e. 079/233796. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio Al Caminetto
Pizzeria
Via Mastino, 23. 079/280727. ¿ Dom. i Consegna domicilio C’è Pizza per Te
Pizzeria.Paninoteca
Via Napoli, 6/b. 079/2826049. i Consegna domicilio Ellas
Gastronomia Greca
Via S. Satta, 102/104. 079/9733022. i Consegna domicilio
Via Usai, 33. 079/9103745. ¿ Lunedì
Osteria Macchiavello
Fior di Pizza
Cucina Marinara
Pizzeria.Paninoteca
Bastioni Marco Polo, 57. 079/980628. ¿ Nessuno
Via Pasquale Paoli, 1. 079/9102546. ¿ Lunedì
The Mill Inn
I 4 Mori
Pub.Cocktail Bar
Pizzeria.Paninoteca
Via Maiorca, 37. 079/4460265. ¿ Nessuno
Via Carlo Felice, 20. 079/273548. ¿ Lunedì
Trattoria Cavour
I Pini 2
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Pizzeria
Via Cavour, 110. 079/9738762 - 392/6110258. ¿ Lunedì
Via G. Deledda, 157. 392/6768487. ¿ Mar. i Consegna domicilio
Trattoria Da Mirko
Il Vagabondo
Ristorante
Pizzeria
Via Perantoni Satta, 1. 079/271939. ¿ Lun. i Consegna domicilio
Via Gioberti, 54/56. 079/9400850
Il Veliero
Pizzeria
Via Ciriaco Carru, 2. 079/240443. ¿ Lun. i Consegna domicilio
PO R T O T O R R ES
Il Viadotto Babbai
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria
Via degli Astronauti, 1/c. 079/6013372. ¿ Domenica
Vicolo Cabitta. 079/515896 - 338/3609378. ¿ Mercoledì
La Divina
Da Cellino
Via Chiarini, 1. 079/2590063. i Consegna domicilio
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Via Balai, 61. 079/5046024. ¿ Martedì. i Consegna domicilio
La Scacchiera
Da Teseo
Via Giagu, 17. 079/2829023. ¿ Lun. i Consegna domicilio
Ristorante.Pizzeria
Via dell’Autonomia, 4. 079/508106. ¿ Giovedì Fuori Orario
Pizzeria
Lady Pizza Pizzeria.Paninoteca
Pizzeria.Paninoteca
Via G. Bruno, 5 - Li Punti. 348/9928201. i Consegna domicilio
Piazza XX Settembre, 7. 079/513616. ¿ Mercoledì
Nanni’s Pizza
Il Corallo 2
Via Marghinotti, 36. 079/244896. i Consegna domicilio
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Paninoteca
Via Lungomare Balai, 2/a. 079/9401201 - 339/5640157. ¿ Lun
On The Road
Il Gobbo
Via Mazzini, 13/a. 079/235296. ¿ Domenica
Ristorante
Gastronomia.Paninoteca
Via Sassari, 57. 079/512464 - 328/1326331. ¿ Mercoledì
Pablirus
La Rosa Dei Venti
Piazza Università, 7. 389/2070572. ¿ Nessuno
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Gastronomia
Via Ettore Sacchi, 20. 079/502590. ¿ Nessuno
Paolino
Li Lioni
Cucina Tipica Sarda
C.C. La Piazzetta. 079/262252. ¿ Nessuno Cortesantamaria. 079/233921. ¿ Nessuno
Pizzeria.Paninoteca
Pianeta Pizza
S.S. 131 km 224,4. 079/502286. ¿ Nessuno Pepito Pizza
Gastronomia.Paninoteca
Pizzeria
C.so V. Emanuele, 158. 079/5048034 - 392/1880422. ¿ Mar
Via Attilio Deffenu, 5/b. 079/2006777. i Consegna domicilio
Piazza Garibaldi
Pizza Bis
Ristorante.Pizzeria.Steak House
Sa Mesa
Pizzeria
Via Dessì, 7. 079/276160. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio
Piazza Garibaldi, 13. 079/501570. ¿ Nessuno Trattoria.Pizzeria
Pizza Bis 2 Pizzeria Cocco
Loc. Badde Cossos - Sennori. 079/360245. ¿ Lunedì
Pizzeria al Taglio.Fainè
Emiciclo Garibaldi, 7. 079/234240. ¿ Nessuno Via Rosello, 25. 079/238052. ¿ Domenica
S E NN O R I & S O R S O Da Vito
Pizzeria
Via Florinas, 6. 079/242442. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio
Via E. Sacchi, 3. 340/4126848. ¿ Lunedì
Ristorante
Pizzeria Da Rosy
Via Bruno - Li Punti. 079/398619. ¿ Lunedì
Pizzeria.Paninoteca
30
S&H MAGAZINE Anno XXII - N. 248 / Maggio 2017
EDIZIONE SASSARI
seh #shMAG
Pizzeria Emiciclo
Pizzeria.Paninoteca
C.so Margherita di Savoia, 37. 079/6012557. Lunedì Pizzeria Gnam Gnam
Pizzeria
Via Monsignor Saba, 3/a. 380/8991503. Domenica Pizzeria Helena
Direttore Responsabile MARCO CAU Ufficio Grafico GIUSEPPINA MEDDE Hanno collaborato a questo numero: DIEGO BONO, LUIGI CANU, ELEONORA D'ANGELO, DANIELE DETTORI, MANUEL DI CRISTO, GIANPIERO FARINA, NIKE GAGLIARDI, ERIKA GALLIZZI, GIUSEPPE MASSAIU, FABRIZIO MANCA NICOLETTI, DOMENICO RIZZO, PAOLA M. RUIU, MARCO SCARAMELLA, MANUELA STACCA, ALBERTO TIDU, ROBERTO TRONCI
Pizzeria.Paninoteca
Via Zanfarino, 2/f. 079/272341. Consegna domicilio Pizzeria Luna e Sole
Pizzeria
Via De Andrè, 19. 079/299930. Consegna domicilio Pizzeria Peter Pan
Pizzeria.Gastronomia
Via Zanfarino, 49. 392/1445610. Dom. Consegna domicilio Poker Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Ortobene, 8. 079/2598282. Mar. Consegna domicilio Prof. Pane Grosso
Pizzeria.Paninoteca
Via Luna e Sole, 1/e. 079/291084. Consegna domicilio Refral Da Renato
Paninoteca
Via Roma, 118. 079/2670032. Nessuno Pizzeria
Pizzeria.Paninoteca
Via Libio, 75. 079/5047066. Consegna domicilio
Viale Italia, 51. 079/6040195. Lun. Consegna domicilio Vulcano
Redazione Sassari, Via Oriani, 5/a - tel. 079.267.50.50 Cagliari, tel. 393.81.38.38.2 mail: redazione@shmag.it
Speedy Gonzales
Spizzati
Pizzeria.Paninoteca
SEN N ORI & SORSO
Via Einaudi, 14/a. 079/218898. Dom. Consegna domicilio
Arte Pizza
Pizzeria
Via Fiorentina, 42 - Sorso. 079/350502
A LG HER O
Felix
esse&acca editoria.pubblicità.grafica grafica
Editore ESSEACCA S.r.l.s., Via Oriani, 5/a - Sassari Per la pubblicità: tel. 335.722.60.54 Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari
Da Bakery
Focacceria
Via Mazzini, 29. 320/8659778
Harley Pizza
Ichnos Express
Pizzeria.Paninoteca
Via Don Minzoni, 102. 079/6011160. Pizze senza glutine La Nuova Delizia
Pizzeria
Via Goceano, 15. 079/985082. Lun. Consegna domicilio La Perla Nera
$ shmag.it
facebook.com/sehmagazine
Piadineria.Paninoteca
Via Minerva 25. 079/4921239. Mar. Consegna domicilio L’Angolo della Pizza
Pizzeria
Lu Vorru
Pizzeria
Via Roma Inferiore, 60 - Sennori. 079/362271. Lunedì
Qualcosa di dolce? SASSARI
Pizzeria
Via La Marmora, 69. 079/974811. Consegna domicilio
@sehmagazine
Pizzeria De Gasperi
Dolcinduo
Pizzeria.Paninoteca
Via De Gasperi, 38/b. 079/9332832. Consegna domicilio Rosy & Tony
Pizzeria.Gastronomia.Rosticceria
Pasticceria.Yogurteria
Via Tempio ang. via IV Novembre, 41. 079/280176. Lunedì Gelateria Bosisio
Tria Street Food
Gastronomia
Via Misericordia, 23. 347/5992956
Gelateria
Via Brigata Sassari, 71. 079/232406. Nessuno Pagoda
Via Simon, 14. 079/974377 Registro Stampa: Tribunale di Sassari n. 324/96. ROC: 28798. © 2017. Tutti i diritti sono riservati. È vietato riprodurre disegni, foto e testi parzialmente e totalmente contenuti in questo numero del giornale.
Pizzeria 2000
Via Mazzini, 83. 342/5030447. Consegna domicilio
twitter.com/sehmagazine
issuu.com/esseacca
Pizzeria
Via Roma, 159 - Sennori. 079/362346
Pizzeria.Gastronomia
Via Oristano, 13/15. 079/9739132. Consegna domicilio La Piadina del Pozzo
Social & Web
Pizzeria
Via Fiorentina, 73 - Sorso. 079/350193. Consegna domicilio
Pasticceria
Via degli Astronauti, 2/b. 079/291272. Lunedì Pasticceria Sias
Pasticceria
Via Baldinca, 67 - Li Punti. 079/399310 - 393/9242341. Lun Slurp
PO R TO TO R R ES El Mariachi
Gelateria
Piazza Castello, 4/b. 079/236075. Nessuno Cucina Messicana
C.so V. Emanuele, 140/a. 079/4920715. Lunedì Il Drago
ALGH ERO
Pizzeria.Paninoteca.Cucina Vegana
Via Ponte Romano, 54. 328/5639782. Lunedì
Ciro
La Stella
Via Sassari, 35/b. 079/979960. Lunedì
Pizzeria.Paninoteca
Pasticceria
C.so V. Emanuele, 115. 079/5048324. Consegna domicilio L’Angolo
Pizzeria.Paninoteca
Via Sassari, 85. 345/8845887 Mordi&Via l
in Copertina
BENITO URGU Foto di Domenico Rizzo
Gastronomia.Paninoteca
Via Amsicora, 26. 320/0952420
Il Capriccio
Gelateria
C.so V. Emanuele, 114. 340/1844835. Nessuno
Pianeta Pizza
Pizzeria
Via Azuni, 13. 079/5048309. Consegna domicilio Pizza Loca
P ORTO TORRES
Pizzeria.Paninoteca
Via Veneto, 7. 079/5042012. Nessuno. Consegna domicilio
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15 € a zona per la prima seduta
199
CAGLIARI Viale Bonaria 106/108 QUARTU SANT’ELENA Viale Colombo 290
070 8676793
SASSARI Via Budapest C/O Galleria Monserrat (1° Piano) NUORO C.C. Centro Città . ORISTANO - OLBIA *Prossime
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