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F E S T I VA L D E L L E
RADIO UNIVERSITARIE Cagliari si prepara a ospitare 300 studenti da tutta Italia e non solo
di MANUELA STACCA
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a radio ne ha passate tante. Dall’avvento della televisione a quello di Internet, in oltre un secolo dalla sua nascita il mondo della radiofonia è stato messo alla prova, sfidato, dato per perso ma mai veramente sconfitto. Anzi, si è evoluto, migliorato, digitalizzato, e oggi si conferma uno dei mezzi di comunicazione più longevi, in perfetta salute. Per dare qualche dato, l’ultima indagine TER (Tavolo Editori Radio) parla di oltre 35 milioni di ascoltatori giornalieri in Italia, con dati in crescita; mentre la diffusione delle web radio aumenta, insieme ai contenuti audio on demand: i pod‐ cast, considerati il nuovo fenomeno di massa. Celebrare il medium allora è quasi d’obbligo. Ed è proprio ciò che da sempre fa il FRU: il Festival delle Radio Universitarie, che per la prima volta approda in Sardegna con tre giorni di eventi, incontri, workshop e musica live. Il FRU è la manifestazione più importante dedicata alla radiofonia universitaria italiana e quest’anno, alla sua 12ª edizione, si terrà a Ca‐ gliari dal 10 al 12 maggio, sotto l’alto patrocinio del Parlamento Eu-
ropeo. Il capoluogo sardo ospiterà 33 radio universitarie nazionali, con 24 ore di diretta condivisa, e circa 300 studenti provenienti da tutta Italia e dal resto d’Europa. Gli studenti saranno i principali protagonisti dell’evento. Ma il FRU non si rivolge esclusivamente ai futuri lavoratori del mondo radiofonico ma anche a tutti i cittadini amanti della radio, della musica e non solo. Si parlerà di nuovi linguaggi espressivi, new media, comunicazione nei social e tanto altro, all’insegna della “contaminazione”, elemento «imprescindibile» per fare radio oggi, come spiega Simone Cavagnino, direttore responsabile di Unica Radio, la webradio dell’Università di Cagliari che ospiterà la nuova edizione. Tema di quest’anno: il viaggio, filo conduttore dell’intero evento e dei numerosi incontri: «Vivendo in Sardegna è inevitabile confrontarsi con il viaggio», dice Cavagnino. Viaggiare significa «scambio, osmosi, è la possibilità di un confronto». Tra gli ospiti più attesi ci sarà Salmo, che aprirà il festival e incontrerà il pubblico per parlare del rapporto tra musica e grafica. Il produttore musicale Paolo Alberto Lodde aka
Dusty Kid invece si racconterà per la prima volta, per approfondire il mondo del producing. Il FRU sarà animato anche da esponenti del mondo del giornalismo, della radio e della cultura, come Anna Piras, direttrice di TG Rai Sardegna, Nicola e Gianluca Vitiello e Michele Wad Caporosso di Radio Deejay. E ancora, Elisabetta Sacchi e Federico Riesi di Radio M2o, Luigi Mameli di Radiolina, lo scrittore Francesco Abate e Alice Soru di Open Campus, solo per citarne alcuni. Attraverso le tavole di discussione, i workshop e i seminari – che si terranno tra i quartieri Marina e Villanova di Cagliari – verrà presentato e sviscerato il lavoro in radio, in tutte le sue fasi. Ci saranno infatti dei laboratori pratici che verteranno sugli aspetti più tecnici: dal cablaggio dei cavi alla messa in onda, dalle tecniche di condu‐ zione all’uso della voce. I giovani, dicevamo, saranno al centro del Festival delle Radio Universitarie. Per anticipare la rassegna, è stata lanciata la campagna social
“Amo fare radio perché...”: gli studenti di RadUni – l’associazione degli operatori radiofonici universitari italiani che dal 2007 organizza il FRU – hanno spiegato, attraverso dei brevi video, la loro passione per il mezzo. Durante il festival, inoltre, si svolgeranno diversi contest rivolti agli studenti, come il miglior programma radiofonico del circuito delle radio universitarie e la miglior voce di RadUni. Quindi musica e intrattenimento ma soprattutto discussione, riflessione e formazione animeranno la nuova edizione del FRU. Per festeggiare il mezzo di comunicazione che non invecchia mai. Perché come dice Cavagnino, ricordando le parole di Gianluca Nicoletti, giornalista e speaker di Radio 24, «La radio [intesa come oggetto concreto, ndr] è morta ma risorta grazie a Internet». E nella sua astrattezza, continua a vivere senza smettere mai di informare, divertire ed emozionare. Che sia attraverso un’app, un social network o uno smartphone.
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S&H MAGAZINE Anno XXIII - N. 260 / Maggio 2018 EDIZIONE CAGLIARI Direttore Responsabile MARCO CAU Ufficio Grafico GIUSEPPINA MEDDE Hanno collaborato a questo numero: DIEGO BONO, LUIGI CANU, SARA CARDIA, DANIELE DETTORI, GIANPIERO FARINA, NIKE GAGLIARDI, ERIKA GALLIZZI, ALBA MARINI, GIUSEPPE MASSAIU, ANNALISA MURRU, MARCO SCARAMELLA, ENRICO SALIS, MANUELA STACCA, ROBERTO TRONCI
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Redazione Cagliari, tel. 393.81.38.38.2 Sassari, Via Oriani, 5/a - tel. 079.267.50.50 mail: redazione@shmag.it
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esse&acca editoria.pubblicità.grafica grafica
Editore ESSEACCA S.r.l.s., Via Oriani, 5/a - Sassari Per la pubblicità: tel. 335.722.60.54 Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari
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Social & Web
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10 03 FRU 2018
Festival delle Radio Universitarie
05 Sardegna preistorica La Lilliput dei mammut
06 Nicola Serra
Il parkour per promuovere la Sardegna
08 Camminando sotto il filo Le marionette di Nadia Imperio
09 Cagliari Calcio Un incubo senza fine
10 Dillo a foto tue
La Sardegna in #hashtag
12 Festa della mamma Onore alle mamme sarde
13 Oh mio Dio! Gesù è tornato
14 EN?GMA
Shardana, l’urlo del guerriero
16 Il misterioso villaggio di Tiscali 18 HITWEETS 19 Pac-Pac
issuu.com/esseacca Registro Stampa: Tribunale di Sassari n. 324/96. ROC: 28798. © 2018. Tutti i diritti sono riservati. È vietato riprodurre disegni, foto e testi parzialmente e totalmente contenuti in questo numero del giornale.
Un videogioco sulla Sardegna nascosta
20 Viaggio in Italia La Campania
21 Italia Nostra
Da oltre sessant’anni al servizio del paese
22 Il dentista risponde
Auricoloterapia in odontoiatria
23 Per la barba di Enrico Consigli di stagione
24 Basket: Pasta Cellino Cagliari I rossoblù conquistano la salvezza diretta
26 inSardegna: Eventi del mese 27 GUIDA AI LOCALI
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in Copertina
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Foto di Riccardo Melosu
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SARDEGNA PREISTORICA auntspray - stock.adobe.com
La Lilliput dei Mammut
di ALBA MARINI
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iù basso di un uomo e dal peso di circa 7 quintali: ecco come doveva apparire il Mammuthus Lamarmorae, il mammut della Sardegna vissuto circa 50mila anni fa, durante il Pleistocene. È difficile immaginare l’isola sarda, scaldata dai raggi del sole e con temperature particolarmente miti, abitata dagli antenati degli elefanti, coperti da pesanti mantelli di pelo per affrontare il freddo clima di steppe e praterie dell’Era Gla‐ ciale. Eppure i mammut abitarono la Sardegna e, con le loro potenti zanne e la lunga proboscide, si adattarono all’ambiente diventando sempre più piccoli, abitanti stravaganti di una Lilliput che si estendeva dai territori circostanti ad Alghero fino al Sulcis Iglesiente. La denominazione scientifica e il riconoscimento della specie del Mammuthus Lamarmorae si devono allo zoologo e paleontologo svizzero Charles Forsyth Major, che nel 1883 studiò i pochi resti fossili rinvenuti durante gli scavi per la costruzione della strada ferrata a Funtana Morimenta, vicino a Gonnesa. Il piccolo proboscidato della Sardegna ha lasciato però pochissime tracce della sua esistenza e, fino all’anno scorso, i ritrovamenti si limitavano principalmente a qualche dente. Qualche mese fa una tibia di mammut sardo – inizialmente non riconosciuta come appartenente all’elefante – ha risvegliato l’interesse nei confronti di questo animale estinto, per altro riconosciuto come l’unico mammut endemico d’Italia.
Gli unici fossili di mammut nani sono stati ritrovati nelle Channel Island e nel Mediterraneo a Creta e in Sardegna. Ma come e perché questi animali discendenti da una sola specie si sono distinti generando una specie a sé stante più piccola della norma? E soprattutto come i grandi Mammut delle steppe hanno raggiunto l’isola sarda? Queste sono solo alcune delle domande cui i paleontologi cercano di dare risposte, impegnati a ricostruire la carta di identità dell’antico abitante della Sardegna per restituirgli un corpo e una “voce”. La miniaturizzazione dei mammut è frutto di un processo evolutivo che prende il nome di “nanismo insulare”, osservabile su vari mammiferi di grandi dimensioni che abitavano e abitano isole, ma anche aree della Terra difficilmente accessibili come foreste e oasi nel deserto. Gli animali, a causa dell’emarginazione geografica, si incrociano continuamente con individui strettamente imparentati, riducendo il loro pool genetico. Le generazioni successive dei primi mammut giunti in Sardegna tesero a generare individui sempre più piccoli rispetto alla specie originale di appartenenza. Il confronto è impressionante se si pensa all’altezza al garrese di ben 4 metri del Mammut lanoso e a quella del Lamarmorae, che non doveva superare il metro e 50. L’analisi della tibia ritrovata a Gonnesa è un fondamentale passo in avanti per ricostruire con sempre maggior accuratezza altezza e peso di uno dei più piccoli antenati dell’elefante mai ritrovato.
Possiamo immaginare la Sardegna nel Pleistocene come un paradiso popolato da “grandi” lillipuziani e piccoli giganti. Le specie isolane, infatti, non solo furono soggette a nanismo insulare, ma anche al fenomeno opposto: il gigantismo. In assenza di predatori naturali, gli elefanti sardi condivisero il territorio con altri mammiferi endemici: cervi anch’essi di taglia ridotta e roditori ed antenati degli attuali conigli che invece avevano una stazza maggiore rispetto ai loro progenitori continentali. Non resta che ricostruire l’arrivo dei grandi mammut sull’isola. I paleontologi ipotizzano che i progenitori della specie nana siano giunti in Sardegna durante una fase glaciale, quando l’abbassamento del livello del mare determinò un avvicinamento tra le coste sarde e quelle dell’Italia peninsulare. I primi mammut a toccare il suolo sardo sarebbero stati quelli della steppa dell’Europa settentrionale, appartenenti alla specie Mammu‐ thus Trogontherii. Gli studi sulla Lilliput dei mammut del Pleistocene sono solo agli esordi: quando la terrà svelerà nuove tracce, quando le ossa dei piccoli giganti riaffioreranno per raccontarci la loro storia, un altro piccolo tassello sarà aggiunto al puzzle e la Sardegna preistorica troverà la sua collocazione spaziale grazie all’opera rivivificante dei musei, come già avviene nel Museo PAS di Carbonia, che ospita i calchi delle ossa dello stravagante avo degli elefanti.
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NICOLA SERRA RKOUR IL PER PROMUOVERE
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LA SARDEGNA
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di ANNALISA MURRU
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a 21 anni e le idee chiare su cosa vuole dalla vita: “Prima la reflex e il passaporto, poi la patente”. Stiamo parlando di Nicola Serra, atleta di parkour e freerunning che vive a Uta e che proprio dal suo paese ha iniziato a promuovere la Sardegna riprendendosi mentre pratica le due discipline nei luoghi più caratteristici di ogni comune dell’isola. Ha scoperto il parkour, uno sport metropolitano e di efficienza nato in Francia negli anni ‘90, all’età di 15 anni dopo aver trovato per caso su YouTube alcuni video di atleti che praticano quella che dal 2017 è una disciplina sportiva riconosciuta ufficialmente dal CONI. Fino a quel momento aveva provato diversi sport, ma nessuno l’aveva conquistato a tal punto da volersi impegnare in un percorso fatto di innumerevoli tentativi da autodidatta. Inizialmente Nicola si faceva riprendere dagli amici durante le prove tecniche di salti, verticali e acrobazie in genere per valutare i suoi progressi atletici. Ora, a distanza di sei anni da quel colpo di fulmine, la passione per lo sport, la fotografia, l’editing dei video e i viaggi lo rendono il protagonista di un’idea imprenditoriale unica e originale che consente di far conoscere le meraviglie di un luogo attraverso due discipline dinamiche e altamente spettacolari. Ci sono differenze tra il parkour e il freerunning? Sì; il parkour consiste nel muoversi dal punto A al punto B nel modo più veloce e fluido possibile superando gli ostacoli che si incontrano lungo il percorso. Scavalcare un muretto o saltare da un punto a un altro sono movimenti di parkour, per esempio. Il freerunning invece è la parte acrobatica, come le capriole o le verticali. Io faccio un misto delle due discipline e questo mi permette di adattarmi ad ogni ambiente. Come hai imparato? Ho imparato da solo, iniziando a scavalcare muretti e facendo le prime capriole su suoli morbidi come la sabbia o l’erba. Piano piano e dopo svariati tentativi sono migliorato; non
sono mancate le cadute e nemmeno i rischi, ma si deve sbagliare per imparare, è questo il metodo migliore per superare le paure. L’idea di promuovere la Sardegna su YouTube praticando queste discipline nei vari comuni come è nata? Dopo i primi video mi son chiesto: “Ma perché non mostrare anche il luogo in cui faccio parkour e freerunning?”; ho sentito la voglia di portare visibilità al territorio mostrando sia me che il luogo che mi ospita. Così tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 ho iniziato a girare i primi comuni, all’inizio non ero bravissimo ma con il passare del tempo si sono visti i progressi. Quanti comuni hai visitato fino ad ora? Ho visitato 316 comuni su 377. Il video è frutto di una collaborazione con le amministrazioni? Inizialmente non ero conosciuto, facevo i video di mia iniziativa recandomi in bicicletta nei comuni e occupandomi del montaggio e del caricamento su YouTube. Poi però ebbi l’opportunità di essere intervistato per Videolina e la visibilità mi portò a contatto con le amministrazioni comunali che cominciarono a chiamarmi per capire come poter collaborare. Quello che faccio è semplice: mi muovo in bicicletta, se il luogo è lontano chiedo ospitalità in cambio della realizzazione di un video, quindi della promozione; se non posso arrivarci su due ruote la situazione si complica, infatti attualmente mancano all’appello solo i comuni della provincia di Sassari, essendo molto lontani dal mio paese. Per realizzare un video impiego una giornata e comincio le riprese la mattina, girando nei punti più suggestivi e caratteristici, panorami compresi. Arrivo preparato, informandomi su ciò che c’è nel territorio, ma sono coloro che mi ospitano a farmi da guida, indicandomi i luoghi da valorizzare e tenendo la videocamera mentre salto da un punto all’altro. So che sei alla ricerca di collaborazioni al di fuori dell’isola. Il progetto legato alle capitali di tutto il mondo è nuovo e per il momento è autofinanziato e gestito di mia iniziativa con l’obiettivo di aumentare il traffico di visualizzazioni legato ai video girati in Sardegna. Per esempio, di recente sono stato a Bruxelles e chi guarda quel video approda sul mio canale trovando centinaia di contenuti che gli permettono di conoscere il nostro territorio; è una promozione indiretta. Inoltre è un’occasione per entrare in contatto con ragazzi delle altre capitali che praticano questo sport per fare amicizia e perché no, capire come poter organizzare un evento qui in Sardegna per radunarli tutti, così come già accade a Santorini, in Grecia. Il mio sogno è innanzitutto finire di visitare la Sardegna e portare, magari grazie al supporto di uno sponsor, contenuti di maggiore qualità sul canale; vorrei acquistare una reflex che insieme al drone, che già uso, mi permetterebbe di continuare il percorso di promozione con video migliori. Dopo di che, vorrei girare il mondo praticando queste discipline.
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e janas danzano lievi sul palco e da brave ballerine professioniste ci affascinano eseguendo elaborate coreografie. Un pulcino, muovendosi impacciato, prende la rincorsa, apre le ali e... Riuscirà a volare? Alcuni simpatici tenores improvvisano su un repertorio bizzarro e, quando è il momento del numero del trapezista, gli occhi del pubblico non perdono una sola mossa. Quelli appena citati sono solo alcuni dei protagonisti degli sketch che costituiscono lo spettacolo per marionette animate a vista Camminando sotto il filo, “creatura” dell’artista sarda Nadia Imperio, presentato per la prima volta a Sassari lo scorso 25 marzo: facile dimenticarsi che ogni personaggio non vive di vita propria ma che c’è qualcuno a muovere i fili e ad “animarne” ogni movimento, anche il più minuto. È questa la magia di un teatro che, spesso, viene erroneamente considerato mero intrattenimento per l’infanzia: si tratta invece di un linguaggio antico e dalle innumerevoli potenzialità espressive, in grado di emozionare profondamente un pubblico adulto. Nadia, che all’attività di marionettista unisce una ultraventennale collaborazione con la compagnia teatrale La Botte e il Cilindro in qualità di autrice, costumista, realizzatrice di maschere, scene e pupazzi e animatrice in laboratori, ci ha raccontato come si è avvicinata a questa forma d’arte e com’è nato il suo spettacolo, prima prova che la vede nelle vesti di marionettista solista. Come ti sei avvicinata al mondo della marionettistica? Mi sono avvicinata a questo linguaggio, troppo spesso sottovalutato in Italia, grazie all’incontro, nel 2009, con l’artista catalano Toni Zafra e alla
Camminando sotto il filo Tutta la magia del teatro delle marionette nello spettacolo di Nadia Imperio collaborazione con la sua compagnia Teatro de Marionetas. Camminando sotto il filo unisce in sé momenti apertamente comici e altri di grande lirismo, con protagonisti differenti a ogni sketch: è stato concepito così sin dall’inizio? Sì, frequentemente nel teatro delle marionette si alternano sketch diversi che possono essere uniti da un filo conduttore: in questo caso a fare da collante è Nora, unica marionetta dotata di parola, sorta di mio alter ego e “padrona
di casa”. Oltre a essere un personaggio autonomo e importante, introduce i vari numeri che di volta in volta possono essere di stand up comedy, danza o canto in un genere di spettacolo che definisco “cabaret marionettistico”. Nel tuo spettacolo la musica svolge un ruolo di primaria importanza: come lavori alla selezione dei brani musicali? Nella marionettistica c’è una lunga e delicata parte di lavoro artigianale dovuta alla realizzazione della marionetta: il
personaggio viene infatti pensato anteriormente e la costruzione della marionetta dovrà soddisfarne le caratteristiche. Già in questa prima fase capita spesso di sentire un brano musicale e trovarlo adatto all’atmosfera legata a quel particolare personaggio. Ho lavorato a lungo sulla parte musicale di Camminando sotto il filo (tutto lo spettacolo ha avuto una gestazione di due anni) e in genere ogni brano musicale adoperato è il frutto di un lavoro di “vivisezione” e accorpamento di tre o quattro brani musicali differenti che, grazie a un software, vengono rielaborati e resi funzionali al numero in scena e ai momenti che lo costituiscono (ingresso, svolgimento e uscita). Unico brano inedito e completamente originale è quello che accompagna lo sketch dei tenores che, su parole scritte da me, è stato interpretato da Beppe Dettori. Chi volesse seguire le prossime tappe di Camminando sotto il filo può farlo sul blog La poltrona di Nora (lapoltronadinora.blogspot.it) oppure seguendoti su Facebook. Puoi però anticiparci qualcosa rispetto alle prossime rappresentazioni e a nuovi progetti? Questa produzione è già stata presentata in Sud America e tra estate e autunno, adattata anche in altre lingue, avrà occasione di girare attraverso Italia ed Europa toccando i festival dedicati al teatro di figura. Il prossimo spettacolo, in costruzione, sarà destinato a un pubblico adulto e in esso torneranno anche alcuni personaggi presenti in Camminando sotto il filo. Nel frattempo, il blog, oltre a tenere aggiornato il pubblico sulle prossime avventure di Nora e dei suoi compagni di scena, ospiterà contributi e link inerenti a questa affascinante arte.
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Luca Ceppitelli
CAGLIARI CALCIO: UN INCUBO SENZA FINE I ROSSOBLÙ NON SONO ANCORA CERTI DELLA SALVEZZA E DOVRANNO GIOCARSI TUTTO NELLE ULTIME TRE GIORNATE di GIANPIERO FARINA
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n aprile a dir poco da incubo: non può essere descritto in maniera migliore il mese vissuto dal Cagliari. I rossoblù in 6 partite hanno conquistato soltanto quattro punti, grazie alla vittoria alla Sardegna Arena contro l’Udinese e al pari, sempre tra le mura amiche, contro il Bologna. Tutto è iniziato il 4 aprile, con la sconfitta per 2-1 sul campo del Genoa. Un ko sfortunato e arrivato dopo una prestazione tutto sommato positiva e confortante. Ma è da qui che la squadra di Diego Lopez ha iniziato a smarrirsi e a perdere la bussola, come se il gol di Medeiros, arrivato nei minuti finali, sia stata una sorta di mazzata psicologica difficile da digerire e da metabolizzare. E la sconfitta per 1-0 di 4 giorni dopo in quel di Verona è la conferma perfetta di una barca che ha perso irrimediabilmente il suo timone. Gli isolani, senza alcun dubbio, non sono assistiti dalla fortuna, ma se, come si dice, la fortuna aiuta gli audaci, di audace nella squadra sarda c’è
davvero ben poco. E questo è fin troppo chiaro ed evidente. Ma ecco che, quando tutto sembra far incredibilmente paura e trasformarsi in un’inesorabile discesa, arriva il successo casalingo con l’Udinese. Un 2-1 in rimonta in cui c’è la firma in calce di Luca Ceppitelli. Il difensore è una delle poche note positive di un momento a dir poco nero. Il suo perfetto e perentorio colpo di testa riporta una vittoria che mancava da ben due mesi. Ma è solo un’illusione, perché quattro giorni dopo arriva il tonfo di San Siro contro l’Inter. A colpire non è tanto il 40, risultato senza alcun dubbio pesante, ma il modo in cui questo è maturato. Nella sfida contro i nerazzurri infatti il Cagliari non ha mai tirato, non accennando nemmeno un sussulto di orgoglio e di reazione. Ed è il segnale principale di una squadra che mentalmente sembra aver staccato la spina e non esser più sul pezzo. Lo scialbo e soporifero 0-0 della giornata successiva con il Bologna non fa altro che confermare queste sen-
sazioni. E quando anche il pubblico, che, di solito, non ha mai fatto mancare il suo apporto alla squadra, inizia a contestare e a criticare pesantemente vuol dire che c’è davvero qualcosa che non va. La pesante sconfitta con la Sampdoria sembra quasi la naturale conclusione di quanto accaduto nelle precedenti settimane. Un 4-1 che non ammette repliche e che, sotto alcuni aspetti, sembra ricordare quanto accaduto contro l’Inter. Una prestazione scialba, deludente e a tratti quasi imbarazzante. Inutile la reazione, più che altro nervosa, del secondo tempo. Sul banco degli imputati non può non salire Diego Lopez, apparso in totale confusione tecnica e tattica, come dimostrato dai continui e inspiegabili cambiamenti di modulo a partita in corso. La squadra sembra non seguirlo più, ma intervenire ora potrebbe essere controproducente. E adesso che succede? Difficile dirlo. Ciò che è certo è che la situazione è terribilmente delicata. I due punti di vantaggio sul Chievo,
terzultimo in classifica, permettono al Cagliari di essere ancora artefice e padrone del proprio destino. Ma a essere a sfavore dei rossoblù è il calendario. Roma, Fiorentina e Atalanta: saranno queste le ultime tre avversarie, tutte con qualcosa ancora da conquistare. I giallorossi sono in corsa Champions con Lazio e Inter, mentre toscani e orobici sono in lotta per un posto in Europa League. Insomma, sembra davvero piovere sul bagnato. Gli isolani devono assolutamente ritrovare loro stessi. A mancare sono solidità difensiva e lucidità offensiva. A dirlo sono i numeri del mese di aprile: 12 gol subiti e soltanto 4 realizzati. Mai come in questo caso servono davvero poche altre spiegazioni. Ora però è inutile perdersi in polemiche e nella costante e continua ricerca di un colpevole e di un capro espiatorio. In ballo c’è la permanenza in Serie A. Quello della squadra sarda sembra una sorta di incubo senza fine. La retrocessione però trasformerebbe in tutto in una tremenda realtà.
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Grande Pevero Beach, Gianni Fresi @giannifresi
Nuraghe Sa Fraigada - Sinnai, Giovanni Aledda @octavariumetallus
DILLO A FOTO TUE La Sardegna in #hashtag
Sa Sartiglia di Oristano, Andrea Dex @dexandrea
di SARA CARDIA
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uanto era bello inviare le cartoline, condividendo così i momenti più belli dei propri viaggi con le persone care, e quanto era confortante rivolgersi all’agenzia di viaggio per ricevere validi consigli sulle mete che più facevano al caso nostro. Ma non ci sono più i turisti e la promozione turistica di una volta, perché non ci sono più i termini di una volta: “condividere” è diventato un verbo senza coniugazione, rimpiazzato da un tasto universale nei social; la cartolina ormai pensionata si è “pixelizzata” nella cornice di un post; l’hashtag si fa un po’ agenzia di viaggio nel consigliare i viaggiatori indecisi. C’è un nuovo modo di fare turismo e di essere turista, a chilometro e costo zero, – anzi 2.0! – difficilmente spodestabile e che probabilmente non conoscerà mai crisi. Che si tratti di un turista che scopre la sua nuova meta o un amante della propria terra che
professa questo amore diffondendolo post dopo post, Instagram è ormai diventata la vetrina più efficace e forse adatta alla valorizzazione della Sardegna, e i like – ancor meglio dei dati di fatturazione stagionale – parlano chiaro, così come il crescente interesse insito nei commenti degli utenti, turisti in gestazione. Sono tante le pagine che cercano di racchiudere al meglio la bellezza della nostra isola (spesso riuscendoci pienamente) nei propri post. Al primo posto, con gli oltre 148mila follower, @sardegna_official_ (di Enrico Viola e Luca Sannino) propone immagini mozzafiato accuratamente selezionate che portano la firma di fotografi ora professionisti ora amatoriali, turisti entusiasti o sardi perdutamente innamorati. Al secondo posto, con quasi 80mila follower, @lauralaccabadora mette in vetrina un pacchetto completo di immagini suggestive di paesaggi, costumi tradizionali e prodotti gastronomici, seguita dal bronzo di
Spiaggia La Pelosa di Stintino, Gianni Fresi @giannifresi
@sardegna.geographic_official, con 58mila follower. Menzione speciale va infine a @ilsardoviaggiatore.it, che nonostante il numero di seguaci nettamente inferiore alle pagine precedenti, raccoglie le testimonianze dei portatori dei 4 mori in giro per il mondo. Questa valorizzazione a colpi di cuori interessa persino le singole città, anche loro protagoniste di tante pagine. Cagliari, più che con le foto affascinanti delle sue vie, cattura l’attenzione e il follow degli utenti per la sua varietà culinaria, provata dagli oltre 68mila seguaci di @cagliarifood, una raccolta sempre aggiornata dei locali più appetitosi della capitale che mette sotto i riflettori il cibo sfatando la seriosità della cucina pluri-stellata, senza però nulla togliere a una bella vista panoramica dal Bastione su pagine quali @igers_cagliari, @cagliari_capitale e @loves_cagliari. Segue Nuoro, con le più cliccate @igers.nuoro (19mila follower) e @likes_nuoro; Oristano,
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Grande Pevero Beach - Porto Cervo, Francesco Dettori @francesco__dettori
Parco Di Molentargius, Andrea Mascia @_andreamascia_
con @igersoristano (14mila follower), @likes_oristano e @sartiglia_oristano; e Sassari, con i quasi 17mila follower di @igers_sassari. Altrettanto o se non più popolari sono poi gli hashtag, etichette virtuali che aumentano la visibilità dei post. Tra i più utilizzati alcuni sono ovvi, come #sardegna, presente in circa 6 milioni di post o la sua variante #sardinia con quasi 4 milioni di post, altri insospettabili. Infatti, prima ancora di aspetti principali e caratterizzanti l’isola, il cibo fa ancora una volta da padrone con i 43mila post di #cagliarifoodporn, che soppiantano i successivi gradini di questa classifica semiufficiale. A seguire, paradossalmente, sono #maresardo (15mila post), #sardegnaparadiso, #donnasarda e #linguasarda. Tra like, hashtag, share e no filter, sembra quasi che Instagram non lasci più posto all’espressione verbale, in italiano o sardo.
Scoglio Pan di Zucchero, Gian Marco Leoni @marklions
Teulada, Simon Ska @simonskaphotography
Scorrendo tra i numerosissimi commenti lasciati sotto foto che sembrano troppo belle per essere vere, questa è forse una mezza verità. Di espressioni se ne trovano eccome e nell’intero spettro emozionale: stupore, meraviglia, sorpresa, curiosità (quella di potenziali turisti che chiedono il nome di quest’isola cristallina), e persino indignazione (quella dei conterranei che denunciano l’utilizzo ingannevole delle immagini del nostro mare). È un viaggio immobile quello che si può fare su Instagram, sognato ad occhi ben aperti e in contemplazione di una delle poche bellezze rimaste che non hanno bisogno di ritocchini. I turisti non sono più quella presenza spesso rumorosa che affolla le spiagge e le città sotto la canicola estiva, ma interpreti unici che vedono i nostri paesaggi tramite l’obiettivo della macchina fotografica rendendo loro giustizia e che preferiscono condividerli non più solo con i propri cari, ma
Riu Pitrisconi, Riccardo Corda @rikycorda
specialmente con chiunque sia in linea, talvolta facendo di queste esperienze persino un mestiere. È il caso per esempio di alcuni talentuosi fotoamatori nostrani, un po’ turisti, come Gian Marco Leoni (@marklions), Gianni Fresi (@giannifresi), Andrea Mascia (@_andreamascia_), Giovanni Aledda (@octavariumetallus), Andrea Dex (@dexandrea), Francesco Dettori (@francesco__dettori), Riccardo Corda (@rikycorda) e Simon Ska (@simonskaphotography). Il turismo non è più un ciclo di brochure e spot pubblicitari, ma la praticità e istantaneità di un post, di un like e di un commento, e non è più diretto ai soli viaggiatori stranieri, ma anche e soprattutto a tutti quelli che, pur essendo sardi da generazioni, non conoscono, forse per negligenza, l’intera ricchezza della propria terra. Vedere, apprezzare, commentare, viaggiare, condividere e ripetere, ecco la nuova grammatica del turista social.
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“I soli grandi uomini della Sardegna sono state donne”
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(Giuseppe Dessì)
Foto Ilisso Edizioni
elicate figure schive dalle lunghe vesti composte, prima figlie, poi mogli e madri. Nate per essere Penelope, intente a tessere le loro tele d’artista, aspettando un uomo che non tornerà dopo 10 anni di Odissea nel mare, ma a fine giornata, dopo il lungo lavoro in campagna. Questa la grande descrizione della donna sarda fatta dallo scrittore Giu‐ seppe Dessì, scomparso negli anni ‘70. In occasione della Festa della mamma, che quest’anno cade il 13 maggio, non si può non rendere onore alla mamma sarda, diventata nel tempo una figura quasi mitologica: un grande esempio della forza femminile attraverso i secoli. Sono donne, donne dure, forti e risolute, le mamme sarde. L’autore inglese David Her‐ bert Lawrence, quando ancora le donne in Italia non avevano diritto di voto, osservò sull’isola un’armonia tra i sessi non sancita da una legge scritta, ma comunque in vigore. Ciò che Lawrence non colse fu, tuttavia, ciò che stava nascosto sotto ad un velo di dignità profonda: non una leale parità di genere, ma un moderno e pacato matriarcato vigeva e vige segretamente nella famiglia tradizionale sarda. Il matriarcato ha attraversato la storia dell’uomo sull’isola, nel Neolitico era celato sotto la figura rotonda della dea madre, nell’età fenicio-punica sotto il
culto della dea Tanit e nel periodo romano nella predilezione per la dea Cerere. Un segreto che è stato tramandato fino ai giorni nostri, incarnatosi nei lineamenti della padrona di casa, che è davvero regina della sua vita e delle sue arti, che è mamma in tutto ciò che fa: l’accoglienza perfetta, l’ordine rigoroso dei suoi oggetti, i dolci golosi della tradizione, reinterpretati con creatività in ricette sempre nuove. Le donne sarde sono valorose guerriere sul campo dell’arte: dalla mamma della letteratura da Nobel Grazia Deledda, alla
mamma dei fili incantati Maria Lai, fino alle grandi e piccole artiste che nell’ombra raccontano storie, intrecciando cestini e intessendo tappeti. Fierezza. Ecco la parola chiave che ricorre per descrivere le grandi signore di Sardegna, madri di arti antiche, di figli propri o altrui, ma anche moderne rappresentanti di un’eredità che non può che essere impressa nel sangue. Una dignità maestosa permea la più famosa scultura di Francesco Ciusa. Non a caso si tratta di una mamma, “La madre dell’ucciso”. Esposta alla Biennale di Venezia nel 1907, l’opera del grande ebanista nuorese ha contribuito a diffondere il mito della forza della donna sarda. La scultura è
l’aleggiare della morte del proprio frutto. Uno stralcio di vita comune, ciò che molte madri dovettero affrontare in Sardegna nei primi del Novecento. Infatti, le faide tra bande di banditi rivali erano solite portarsi via i figli e lasciare le mamme a guardare in faccia il dolore, raccolte in un signorile e rigoroso silenzio parlante. Una storia che non è lontana da quella della nuorese Tzia Grazia Pusceddu, morta a 70 anni nel 1905 e che - secondo alcune interpretazioni - potrebbe aver ispirato la scultura di Ciusa. La donna perse suo figlio Mauro – detto il Muredda - nelle campagne di Nuoro, in seguito all’agguato di due banditi orgo-
PER LA FESTA DELLA MAMMA, ONORE ALLE MAMME SARDE! estremamente realistica. La donna stringe le ginocchia al petto, socchiude gli occhi in un silenzioso dolore. Indossa il velo di lutto, le rughe profonde raccontano una vita vissuta intensamente. L’intento di Ciusa era quello di rappresentare l’or‐ goglio nella disperazione, l’estremo contegno al-
lesi. Si racconta che la donna, dopo un urlo disperato alla notizia della morte del figlio, si accovacciò accanto al cadavere e rimase a vegliarlo senza proferire parola. Ogni anno, in piena primavera, si celebra l’amore delle madri per le proprie creature. È un amore di smisurata estensione, che i figli ricambiano durante la festa della mamma con biglietti, fiori e cioccolatini. I bambini della Sardegna saranno fortunati, perché potranno scrivere un originale messaggio di auguri: “Onore alla mamma sarda!”. Ma, in fondo, quale mamma che ama i suoi figli non merita stima e rispetto? Un augurio speciale a tutte le mamme del mondo.
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esempio nel “Credo” c’è il passaggio “di nuovo verrà nella gloria.” E se dovesse di nuovo venire nella gloria, chi lo prenderebbe sul serio? É da lì che ho cercato di costruire tutto quanto. Qual è la tematica principale? Quello che cerco di proporre è il tema dell’indifferenza: che senso ha parlare di una società che si definisce cattolica, cristiana, ed è poi indifferente nei confronti degli altri? Ognuno, poi, può portare a casa la riflessione che preferisce.
di DIEGO BONO
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ussolini, Hitler, ultimamente, nel cinema, “ritornano” tutti, ma se a camminare nuovamente sulla nostra terra fosse finalmente una figura positiva? Se nei giorni nostri ricomparisse l’incarnazione dell’amore fraterno e della bontà, il “figlio di Dio” in persona, cosa accadrebbe? Giorgio Amato (“Circuito Chiuso”, “The Stalker”, “Il ministro”), regista milanese classe 1969, ma “adottato” dalla città di Porto Torres sin da tenera età, risponde all’annosa questione firmando la sua ultima opera cinematografica: “Oh Mio Dio!”, pellicola autoriale e indipendente che mostra le implicazioni sociali e mediatiche di una probabile riapparizione di Gesù Cristo tra i viventi. Il film, girato interamente a Roma e che mescola sapientemente narrazione cinematografia classica a cronaca
documentaristica, seppur coadiuvato da inevitabili siparietti comici, si allontana dal senso di pura comicità dei colleghi “risorti”, puntando invece sulla riflessione e considerazione realistica di un fatto tanto sbalorditivo; Gesù non è quindi un divertente personaggio confuso dalla modernità, ma un uomo complesso e profondo, il cui obiettivo è rimasto invariato da 2000 anni: diffondere un messaggio di fratellanza e speranza a chi ne ha più bisogno. Sebbene il personaggio di Amato si palesi nei gesti come il biblico figlio di Dio di rosso vestito, camminando sulle acque del Tevere e moltiplicando i pesci di un povero pescatore napoletano, Carlo Caprioli (attore interprete di Gesù) ci mostra una figura più umana che divina (quasi sempre, nel film, il nazareno si pone come “il figlio dell’uomo”), dai pensieri terreni e dalle critiche verso chiesa, società e politica, e venendo a patti con le materie
GIOCA D’ANTICIPO
cardine del nostro tempo come aborto, giornalismo, medicina, tossicodipendenza, immigrazione e persino il web e il mondo digitale. Saranno i suoi concetti e non i miracoli che permetteranno al “salvatore” di circondarsi di dodici attenti seguaci, di una Maria Maddalena (Giulia Gualano) contemporanea e attuale intenta ad affrontare una difficile decisione etica e di una madre amorevole e comprensiva (Anna Maria De Luca nei panni di Maria), in una storia che si ripete per una seconda volta. Ciao Giorgio, una domanda che sorge spontanea: come nasce l’idea per questo film? L’idea nasce durante l’esame di sociologia delle religioni, quando mi sono imbattuto sul tema della “Parusia”, che nel catechismo viene completamente bypassata, ma invece è ben presente nei vangeli. Il ritorno di Gesù è annunciato ed è presente anche nella liturgia cattolica: ad
Pensi che il popolo italiano, dalla forte cultura religiosa, sia pronto a questa rappresentazione di Gesù? In realtà la difficoltà del film sta proprio in questo. Esiste la preoccupazione nel cattolico che sia un film irriverente e nel non cattolico che sia un film religioso, e questo rende la comunicazione su questo film molto difficile. In realtà, vinta la diffidenza iniziale, gli spettatori, sia i credenti che i non religiosi, sono entusiasti. Non volevo fare un film pesante, ho spogliato la figura di Gesù da qualsiasi costruzione teologica e l’ho riportata alla sua essenza e alla sua purezza. È stato difficile per un portotorrese evadere dalla Sardegna ed affacciarsi al cinema “italiano”, dato che, spesso i registi sardi, per forza di cose, sono molto radicati alla Sardegna? Ammiro tantissimo i registi sardi, perché io, pur vivendo a Roma, ho già tante difficoltà a muovermi nel mondo del cinema, non ho idea come possano loro scardinare ed entrare in un sistema piuttosto chiuso. In questo mio ultimo lavoro aveva senso che il ritorno di Gesù avvenisse a Roma, ma spero comunque di poter presto girare un film in Sardegna!
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DI MARCO SCARAMELLA FOTO RICCARDO MELOSU
È
tornato come un moderno guerriero Shardana, armato di lancia e di rime affilate. Dopo il successo di Indaco nel 2016, En?gma (al secolo Marcello Scano), storico co-fondatore della Machete Crew insieme a Salmo, Hell Raton e dj Slait, torna sulle scene con un nuovo lavoro, intitolato Shardana. Il secondo album da solista del rapper olbiese, dopo il suo distacco da Machete, è uscito il 23 febbraio scorso, raggiungendo il 7° posto della classifica FIMI nella prima settimana dalla sua uscita. Questo nuovo lavoro, prodotto insieme a Kaizén col quale forma di fatto una nuova piccola crew, è composto da 12 tracce, e vanta prestigiosi featuring con Bassi Maestro, Madman e Gemello. Shardana è un album innovativo e sperimentale, sia per i ritornelli, che per la metrica, per le basi e per le valanghe di citazioni, mai banali, che sono disseminate in tutte le tracce e che è bello riuscire a cogliere. Si tratta di un disco colmo di rabbia, che viene sfogata a denti stretti e senza retorica. En?gma racconta di essere consapevole di sembrare più grande della sua età, non solo fisicamente ma anche caratterialmente, e questo si percepisce in Shardana che pare un disco maturo, di chi ha incassato le proprie esperienze di
vita, ed è riuscito a metabolizzarle mettendole in rima. Abbiamo chiesto ad En?gma di raccontarci qualcosa di sé e del suo nuovo album. Come ti sei avvicinato al rap? Mi è sempre piaciuto scrivere, e quando ho sentito un certo tipo di rap italiano (Tormento, Primo) ho capito che potevo esprimere certe mie emozioni tramite il rap, con un impatto maggiore. Non so dirti bene come o quando, sono cose che istintivamente succedono: ti ritrovi a scrivere in rima e a tempo, capendo di essere anche portato e, divertendoti, comprendi di poter migliorare costantemente in quella roba. Raccontaci il tuo percorso arti‐ stico. Inizio a scrivere le prime robe a Olbia, la mia città natale, e mi faccio da solo nel senso che non ho avuto alcun tipo di contatto con chi ai tempi già faceva rap, tra l’altro da molto prima di me. Questo, francamente, mi ha anche aiutato a sviluppare uno stile personale e poco influenzato da certe dinamiche. Frequentando Milano per motivi di studio, riesco a vedere dal vivo le prime battaglie di free‐ style. Questo mi dà l’opportunità di respirare in prima persona un po’ di reale aria hip‐hop. L’anno della svolta è stato sicuramente il 2010: gli astri si allineano e riesco a stringere sodalizi che mi portano a co-fondare la Machete e a girare
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SHARDANA
L’URLO DEL GUERRIERO
i palchi di tutta Italia come coprotagonista degli show di Salmo, vedendone da vicinissimo l’ascesa. Da quel momento, artisticamente, non mi fermo un attimo, nel senso che tra Machete Mixtapes (dove ho sempre dato un contributo quantitativamente predominante) e progetti solisti, ogni anno esce qualcosa di mio. Credo di aver fatto un percorso in crescendo, con personalità, carattere e originalità, e ad ogni album ne tocco con mano il riscontro, specie dal 2016, anno nel quale ho lasciato
Machete e sono diventato indipendente e padrone del mio destino a 360 gradi. Dopo il distacco da Machete Crew sembra tu abbia fatto un salto di qualità. Cos’è cambiato da quel periodo? Credo che tecnicamente e musicalmente avrei comunque fatto dei passi avanti consistenti, la questione Machete in mezzo è stata semplicemente un caso. Durante la lavorazione di ogni progetto futuro, cerco sempre di lavorare su quelli che credo siano stati i miei punti deboli in precedenza. Il balzo in avanti maggiore l’ho fatto dietro le quinte, con l’aiuto di Kaizén, col quale abbiamo imparato tante cose, dal punto di vista manageriale, per così dire. Come nasce Shardana? Shardana nasce dalla necessità di farmi sentire ancora dopo Indaco, e di farmi sentire in una chiave più aggressiva. La particolarità, rispetto ai miei precedenti lavori, è che c’è un beatmaker predominante, Kaizén, che questa volta ha dato un valore aggiunto dal punto di vista musicale oltre che dietro le quinte, anche grazie al suo nuovo quartier generale, il K‐ Studio. Cosa vuole comunicare il titolo che hai dato all’album? Vuole essere il perfetto connubio tra il racconto delle mie origini e
lo stampo di questo racconto, ossia l’impeto ritmato che pervade tutto il disco. Da dove nasce la rabbia che si respira in ogni traccia dell’album e verso chi o che cosa è rivolta? È rabbia latente, messa da parte anche negli anni in favore dell’introspezione e della poetica; questa volta l’ho tirata fuori, e l’ho mischiata agli elementi di cui sopra, ma senza un destinatario preciso. C’è critica sociale, critica verso me stesso e verso la vita di tutti i giorni, con emozioni annesse. Raccontaci a grandi linee di cosa parla ogni traccia. Krav Maga, apre le danze in maniera combattiva e ci trovi vari riferimenti alla lotta, ecco. Nuvole & Cupole, è un urlo liberatorio con un ritornello “quasi pop”. Co‐ pernico, è fondamentalmente l’unico brano che nel disco ha un tema fisso, che è l’astronomia. Father & Son, la più “old school” del disco, dove tramite delle metafore sulla famiglia cerco di raccontare un po’ di tutto. Da Vinci, è introspezione aggressiva pura. Che Roba è!?, è un esercizio di stile su una strumentale simil crossover. Francisco Marcelo, rappresenta me al 100%, Francesco e Marcello sono i miei due nomi di battesimo. Malasuerte, è il “rendere donna” la sfortuna in musica. La Cene‐ rentola del Ring, è il mio paragonarmi a James Jay Braddock, pugile
soprannominato “Cinderella Man” dalla cui storia è stato tratto il film. Sobborghi, è intimità astratta in rima, sicuramente il brano più criptico, particolare e personale del disco. Shardana vanta dei featuring im‐ portanti. Che valore hanno per te, e cosa aggiungono al disco? Anzitutto cerco sempre di fare qualcosa di nuovo, e quindi fare collaborazioni inedite. Qui i feat sono diversi tra loro e vanno, appunto, a denotare la mia versatilità e la mia volontà di essere sempre poliedrico e il più vario possibile, cosa che, a mio avviso, ha sempre caratterizzato la mia carriera fino ad oggi. Cosa rappresenta per te questo nuovo album? Quest’album è consapevolezza allo stato puro. Consapevolezza dei miei mezzi, del mio mondo, e delle mie qualità. Ho confermato ulteriormente di essere nel gioco a modo mio, con il mio modo di fare e la mia unicità, quando qualcuno invece poteva pensare che andassi a morire artisticamente, questo album gli urla in faccia il contrario. Per restare informati sulle prossime date live di En?gma potete visitare la sua pagina Facebook, mentre potete trovare l’album in tutti i negozi di dischi e negli store digitali.
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IL MISTERIOSO VILLAGGIO DI
© sardegnadigitallibrary.it
TISCALI
di MARCO SCARAMELLA
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l Supramonte si estende dal Gennargentu fino a Orosei, ed è caratterizzato da un territorio accidentato e costituito da gole, grotte, e doline carsiche. A causa dell’asprezza del territorio e della scarsa copertura delle reti mobili, è sconsigliato avventurarsi in escursioni solitarie. È bene, quindi, avvalersi della compagnia di guide professioniste ed esperte, in grado di mostrarci i sentieri e le bellezze nascoste di questo affascinante territorio. Una delle moltissime gemme preziose di questa zona dell’isola, è il Monte Tiscali. Si tratta di una piccola montagna, alta circa
518 metri che si trova nella valle di Lanaittu vicino a Dorgali. A renderla particolare è ciò che si trova presso la sua cima: i resti di un villaggio nuragico nascosto. Il villaggio nuragico di Tiscali è un antichissimo insediamento, costruito all’interno di una dolina formatasi in seguito al crollo del soffitto di quella che, circa 40mila anni fa, era un’enorme cavità carsica. La dolina, uno dei fenomeni più interessanti del carsismo, è sinonimo di valle carsica, ed è una conca chiusa formata da rocce calcaree, dove l’acqua che si deposita, viene assorbita attraverso le pareti in vie sotterrane. È credibile, quindi, che quando duemila anni fa gli uomini che hanno costruito il villaggio siano arrivati in cima al monte Tiscali, abbiano trovato la
zona come la si può ammirare ancora oggi, a parte qualche insignificante crollo successivo. Il mistero che avvolge il villaggio, sta sia nella tecnica costruttiva utilizzata per erigere le abitazioni, che è diversa da quella usata per la costruzione dei classici villaggi nuragici, e anche nel motivo per cui questo villaggio è stato costruito in quel particolare sito, che sembra quasi una fortezza naturale. La dolina rappresentava un luogo straordinariamente adatto ad essere sfruttato come rifugio. In primo luogo, lo si può raggiungere solamente tramite due stretti passaggi che costringono la marcia in fila indiana. Il passaggio occidentale è una difficile strettoia mentre la via orientale è una ripidissima scala di roccia dove si può notare anche la rovina di una capanna posta a protezione di questa via d’accesso. Queste condizioni la rendono una dolina superprotetta e rassomigliante ad un nuraghe naturale. Il sito è di grande interesse anche perché le pareti a strapiombo della dolina, forniscono un’ampia protezione non soltanto dal freddo vento dell’inverno, ma anche dalla calda aria estiva. Questo fa sì che ci sia un microclima adatto al proliferare della vegetazione, e che ne favorisce la crescita anche in modo differente rispetto a quanto accade al di fuori della dolina. La presenza di terebinti, lecci e lentischi secolari, la cui crescita è favorita da questo particolare microclima, ne arricchisce anche il valore dal punto di vista botanico. La meraviglia maggiore di Tiscali è, però, il villaggio, costruito probabilmente nel periodo in cui la Sardegna era oggetto delle mire dell’Impero Romano e ne subiva la conquista. Gli storici Romani, riportano che le truppe imperiali abbiano sempre trovato una strenua resistenza da parte delle popolazioni locali poco inclini a chinare il capo agli invasori. Probabilmente il villaggio di Tiscali, per tutte le caratteristiche appena descritte, veniva utilizzato come baluardo di difesa contro le truppe imperiali romane, sfruttandone la favorevole posizione. Le capanne del villaggio sono costruite a ridosso delle pareti della dolina e si dividono in due gruppi. Dai ruderi, si possono distinguere capanne a pianta cir‐ colare e altre a pianta rettangolare. Le prime erano probabilmente destinate ad uso abitativo, e le seconde fungevano da magazzini e da rifugi per gli animali. Il sito museoarcheologicodorgali.it ci informa che le visite hanno un costo di €5 (biglietto ri‐ dotto €2) e si svolgono con i seguenti orari: da gennaio ad aprile e da ottobre a dicembre dalle 9:00 alle 17:00 e da maggio a settembre dalle 9:00 alle 19:00. L’area di Tiscali è facilmente raggiungibile da Dorgali, passando attraverso la valle di Lanaittu.
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Dubrovnik (in Croazia), che dopo la serie “Il trono di spade”, ha percepito un notevole incremento di visitatori da tutto il globo, portando alla scoperta di “qualcosa di più” oltre draghi e cavalieri.
PAC-PAC:
L’AMBIZIOSO VIDEOGIOCO SULLA SARDEGNA NASCOSTA di DIEGO BONO
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l videogame risulta ad oggi uno dei mezzi più accessibili e dall’espansione più persistente: in Italia, solo nell’ultimo anno, l’industria videoludica ha fatturato più di un miliardo di euro, mentre la sua mirabolante diffusione ha portato il settore ad una crescita del quasi dieci per cento rispetto solo a tre anni fa. Gli elementi base del media “del nuovo millennio” sono la longevità e l’interattività con azioni e ambienti riprodotti digitalmente, un connubio di fattori che permettono, al contrario di opere di intrattenimento più passive quali film e serie tv, di infondere all’utente, se nell’intento dello sviluppatore, una propensione verso l’informazione culturale e artistica con una facilità e efficacia mai vista sino ad ora. È con questo semplice, ma incisivo ragionamento che affonda le radici nella modernità e nella visione attenta del mondo che ci circonda e che ci seguirà, che nasce il visionario progetto sperimentale ideato e realizzato dal dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Cagliari in collaborazione
con l’ente regionale “Sardegna Ricerche”, supervisionato dai vigili occhi del responsabile scientifico Ivan Blecic (dieci anni da ricercatore ad Alghero per la facoltà di architettura dell’ateneo di Sassari, ora insegnante di estimo e valutazione di piani e progetti presso Ingegneria a Cagliari): “Pac‐ Pac”. Attraverso la più classica delle formule di gioco, quella del “punta e clicca”, modalità che ha cresciuto intere generazioni e fatto esplodere la mania del “videogame” negli anni ‘90 con titoli base del mercato (“The Secret of Monkey Island” o “Myst”, capostipiti del genere presi come ispirazione dallo stesso Blecic), i due videogiochi in progettazione presentano un obiettivo ben preciso, porre la voglia di divertimento a disposizione della scoperta del territorio, tentando di valorizzare le zone ben lontane dai canonici itinerari turistici e dalla vita “glamour” dell’Isola, mostrando, infatti, ai giocatori una Sardegna nascosta, spesso ostile, enigmatica, ma non per questo meno affascinante. L’intento è una diffusione globale dell’opera, che decreterà un’elevata crescita del turismo a seguito della scia di quanto visto su schermo, sulla falsariga di
Tra rompicapi, puzzle ambientali e indovinelli, il giocatore, che in uno dei due videogame prototipo vestirà i panni di un minatore in contatto con la mitologia nuragica grazie ad antichi artefatti, verrà coinvolto in un’attenta analisi dello scenario reale e ad una meticolosa ricerca in prima persona, non semplici ricostruzioni tridimensionali, quindi, ma le immagini vere e panoramiche di cui la nostra Isola dispone, scrupolosamente adeguate all’esperienza elettronica tramite un metodo intelligente e brillante che unisce realismo e ottimizzazione di soldi ed energie. Castiadas, Baunei, San Sperate, Ozieri, il Parco minerario del Sulcis, ma anche sconfinate vallate, le verdi pinete del centro Sardegna che richiamano una terra “fantasy”, baie nascoste degne dei più avventurosi racconti pirateschi, siti archeologici, musei, luoghi figli di antiche e dimenticate civiltà perfette per una sperduta “Lara Croft”, grotte misteriose che i più chiamerebbero “dungeon”, sono solo alcune delle zone d’azione che il progetto intende rendere virtualmente visitabili. Un piano ambizioso, ma attuabile, secondo il professor Blecic, soltanto grazie ad un diligente gioco di squadra tra le principali aziende ed enti sardi che operano nel settore turistico: tutte le società che parteciperanno e hanno intenzione di presentare la Sardegna al mondo, verranno dotate, difatti, di sistemi tecnologici, metodi produttivi e mezzi tecnici per la futura progettazione, lo sviluppo, il rilascio e la distribuzione del proprio “videogame su luogo reale”. Per mezzo di una piattaforma web, e un’applicazione specifica dedicata a tablet e dispositivi mobili, il prodotto potrà essere presentato, catalogato in cloud e condiviso alle grandi masse, dando così vita ad una vera e propria “youtube dei videogiochi”. Il primo rilascio, previsto per l’estate 2018, sembra porre con energia, le basi fondamentali per proiettare la Sardegna, terra di glorioso passato, verso un futuro che è già, oramai, presente.
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Quel viaggio attraverso l’Europa che, nel corso dell’Ottocento, i giovani intraprendevano per conoscere il mondo, lo proponiamo qui lungo il Bel Paese, alla scoperta delle nostre Regioni d’Italia.
di DANIELE DETTORI La bellezza è la prima qualità che viene in mente quando si pensa alla Campania. Bellezza dei paesaggi, bellezza dei vicoli caratteristici, bellezza delle persone e degli idiomi. Di contro, in tempi recenti, attraverso i media vengono spesso evidenziati alcuni aspetti fra i più grigi di questa splendida Regione. Come vedremo, la Campania è una terra che sa conquistare: meta di turisti e trovatori, patria di quell’Oro di Napoli che Vittorio De Sica raccontò nel suo film del 1954 e che segnò profondamente la cultura italiana del dopoguerra, ci prepariamo ad accompagnarvi lungo le sue coste e le sue città certi che, almeno una volta nella vita, vorrete visitarla personalmente. Napoli, that’s amore. Cantava così l’indimenticato Dean Martin e la sua voce, che riecheggia come sottofondo di questo paragrafo, ci introduce alla città capoluogo del territorio campano. Già solo Napoli potrebbe impegnare, dal canto suo, tutta la durata del nostro viaggio. Questa città è così ricca e variegata da offrire
attrazioni come fosse un caleidoscopio. Cominciamo con la Spac‐ canapoli, la strada che, vista dall’alto, sembra dividere in due il centro storico cittadino. Qui e lungo i vicoli e le strade laterali potrete toccare con mano l’aspetto più verace della napoletanità: mercatini, venditori ambulanti, bottegai, artigiani; insomma, impossibile andare via senza qualche souvenir. Spostandoci leggermente a sud troviamo un luogo di sicuro interesse turistico: Castel Nuovo, noto anche come Maschio Angioino, il castello medioevale realizzato per volere di Carlo I d’Angiò nel corso del 1200. La struttura si caratterizza per le sue cinque torri e per i suoi interni che, nei secoli, hanno ospitato ambienti civili e religiosi. Oggi vi si trova un piacevolissimo percorso museale multidisciplinare. Più a sud ancora si giunge a Piazza del Plebiscito, una gigantesca area pedonale spesso scelta per grandi eventi televisivi. La piazza prende il nome dal plebiscito che si verificò in città in occasione dell’annessione del territorio (allora Regno delle Due Sicilie) all’ancora informe Stato italiano.
CAMPANIA Possiamo continuare il nostro tour campano scorrendo nella playlist un altro pezzo d’atmosfera. Torna a Surriento, ‘O sole mio, oppure ‘Na sera ‘e maggio se percorriamo da soli, con la nostra auto, le panoramiche marine sul far del tramonto. La costiera amalfitana regala comunque scorci da sogno, a prescindere dal brano selezionato. Patrimonio dell’Umanità dal 1997, la “Amalfi Coast” è un dilungarsi di paesaggi affacciati sul mare, ora dalle rocce fittamente costruite di palazzine multicolore, ora dalle spiagge scelte dai turisti per il mare incantato che le lambisce. Ci troviamo ad Amalfi, naturalmente: costruita in epoca romana, può regalare oggi la suggestiva Grotta dello Smeraldo e il Museo della Carta. Ma anche l’incantata Positano è di strada, con le sue Torri saracene di epoca medioevale e la chiesa de‐ dicata a Maria Assunta, dal quadro che ne fu all’origine e che diede il nome al paese. Si narra infatti che dal dipinto della Vergine, trasportato a bordo di un veliero, i marinai udirono provenire una voce che chiedeva di “posarlo” proprio su quella costa.
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VIAGGIO IN ITALIA Positano. Il Maschio Angioino (sopra)
E ancora la bellissima Pompei, con l’enorme sito archeologico, gli affreschi e le rovine riemersi dopo l’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo. Il vulcano stesso, attentamente monitorato perché attivo e piuttosto pericoloso considerata la densità di popolazione ai suoi piedi, è inserito all’interno di un Parco Nazionale che offre percorsi turistici di sicuro interesse naturalistico, geologico e storico. A tavola, guagliò. Una buona visitazione della cucina campana non può che partire dall’ottima pizza napoletana. Tonda, sottile e dai bordi alti, suggeriamo di gustarla Margherita o Marinara, come vuole la tradizione. L’ottimo pomodoro e la gustosa mozzarella di bufala non hanno bisogno di ulteriori accompagnamenti. Dalla cucina regionale campana quella italiana ha attinto poi a piene mani: parmi‐ giana di melanzane, impepata di cozze, ancora le cozze unite alla pasta e fagioli, la mozzarella in carrozza, nascono tutti in quest’angolo dello stivale. E per chiudere in dolcezza, non può mancare un buon babà cotto al forno e immerso nel rum.
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Da oltre sessant’anni al servizio del Paese
di DANIELE DETTORI
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elle bellezze culturali, naturali e paesaggistiche italiane si è parlato tante volte; non a caso ci autodefiniamo il “Bel Paese”. Ma chi si occupa di tutelare queste bellezze? Chi si fa carico di individuare settori, ambienti, opere d’arte dello sterminato patrimonio italiano e selezionarle per una adeguata valorizzazione? Tra le diverse associazioni attive in questo senso, Italia Nostra Onlus è una tra quelle a noi più vicine. Lo scorso 6 aprile, a questo proposito, è stata inaugurata la nuova sede della sezione di Sassari, in viale Dante 40/a. Abbiamo incontrato il Presidente e le altre figure del direttivo: in presenza di un gustoso buffet destinato al numeroso pubblico intervenuto, abbiamo approfittato per farci illustrare alcune delle opere d’arte che, come nel perfetto spirito di Italia Nostra, accoglieranno ciclicamente i visitatori all’interno dei nuovi locali. Italia Nostra nasce, a livello nazionale, il 29 ottobre 1955. Si tratta, citiamo dalla brochure, della «prima Associazione culturale e ambientalista italiana che si impegna nella difesa del paesaggio e del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione». La si deve all’unione di un gruppo di intellettuali tra i quali Umberto Zanotti Bianco, antifascista, politico e filantropo, e la contessa Desideria Pasolini dall’Onda: furono sette in totale tra letterati, musicologi, ambientalisti ed esponenti, a vario titolo, della cultura umanista di quegli anni. La cultura, quindi, alla base di un progetto destinato a crescere e diffondersi, con oltre duecento sedi, in ogni parte d’Italia. Da subito, anche grazie alla propulsione del boom economico che seguì al dopoguerra, Italia Nostra ha potuto non solo promuovere salvaguardia e valorizzazione ma anche svolgere attività di suggerimento, a livello giuridico, per la creazione di leggi in favore di tali attività: in questo senso si ricordino i possibili sgravi fiscali in caso di manutenzione, le opportunità di effettuare donazioni allo Stato a carattere culturale e la possibilità, per quest’ultimo, di acquisire edifici di interesse storico-artistico. Tra i vari settori di interesse e intervento, Italia Nostra inserisce anche quello relativo a trasporti e ferrovie e all’agricoltura e orti
urbani. Nel primo caso, la Onlus si rende promotrice della cosiddetta “mobilità dolce”, favorendo forme di trasporto sostenibili (sono comprese in questa dicitura, tra le altre, le aree pedonali, le piste ciclabili, le reti ferroviarie correttamente inserite nel contesto urbano/ambientale); per quanto riguarda gli orti urbani è nato addirittura un progetto nazionale rivolto a pubblici e privati per la coltivazione di aree di vario interesse in un’ottica di impiego intelligente, rispetto dei luoghi e possibilità di accorciare la filiera produttiva con il passaggio diretto dei prodotti dall’ortolano al consumatore. Tra le recenti battaglie e iniziative che Italia Nostra ha contribuito a promuovere e sostenere ricordiamo quelle contro le sopraelevate (in particolare a Genova ma più in generale ovunque impattino negativamente sul contesto circostante); quelle contro la cosiddetta “rigenerazione urbana”, alla quale si accompagnano talvolta deprecabili demolizioni nei centri storici e riassetti poco rispettosi della memoria dei luoghi; quelle contro i cosiddetti “piani di rinnovo” delle alberature nei viali cittadini, laddove non si preveda la cura o la sostituzione ponderata degli alberi malati ma un loro abbattimento indistinto; e tante altre. Per prendere visione delle tantissime attività portate avanti da Italia Nostra e per avere un quadro più completo sulla sua storia, sulle sue sezioni e sulle possibilità di diventare associati potete visitare il sito www.italianostra.org. In Sardegna, Italia Nostra è presente con sette sezioni: Cagliari, Carbonia, Iglesias, La Maddalena, Sant’Antioco, Sassari e Sini Cabras – Oristano. La sezione sassarese è stata di recente impegnata su temi molto vicini a quelli di cui abbiamo parlato più sopra, con il proprio appoggio ad altre organizzazioni e associazioni in favore di una nuova vita per il Parco di Bunnari e il rinvaso della diga, o ancora con la collaborazione all’organizzazione della terza edizione del Premio Galleri. La sezione Cagliaritana ha invece realizzato, quest’anno, il quattordicesimo ciclo di conferenze su “Paesaggi, archeologia, beni cul‐ turali e architettonici e ordini monastici nella Sardegna medioevale”.
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Il dentista risponde
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Curiosità sul mondo odontoiatrico
Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferi‐ mento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on‐line argomenti clinici ed extra‐clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
AURICOLOTERAPIA
in odontoiatria
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sistono metodi che permettono di ridurre ansia, dolore e portare il paziente ad uno stato di rilassamento senza far intervenire i classici farmaci più o meno potenti? La risposta, in base alla mia esperienza pratica, è sì. Uno di questi sistemi, che mi affascina fin dai primi tempi della mia carriera professionale, è l’auricoloterapia. Complice il vecchio regime di studi universitari che, fino a qualche decennio fa, richiedeva di studiare medicina prima di specializzarsi in odontoiatria, ho avuto modo di sviluppare un profondo interesse per l’approccio olistico nella cura. Per olismo intendo il guardare il paziente in maniera globale, ricercando l’origine del suo
malessere non per forza nel nostro ambito di specializzazione – nel mio caso la bocca – ma andando a guardare oltre, per individuare le cause – e le soluzioni – più adatte al suo caso. Per raggiungere le origini dell’auricoloterapia bisogna muovere da molto lontano. Già gli egiziani, i cinesi e i greci avevano individuato più di duemila anni fa nell’orecchio un organo riflessogeno, a cui erano collegate altre parti del corpo. Da questo rapporto derivava il fatto che, agendo su di esso, si potevano ottenere reazioni benefiche in queste ultime. Lo studio moderno di questa tecnica risale al medico francese Paul Nogier, di Lione, che nel 1951 si accorse che diversi suoi pazienti
affetti da tempo da sciatica e lombalgia, vedevano sparire del tutto il dolore alla schiena dopo una piccola bruciatura all’orecchio, secondo un metodo di cura empirico praticato da secoli in Corsica. Affascinato dalla scoperta, la studiò e analizzò per diversi anni, fino alla pubblicazione di un manuale completo nel 1956, che divenne una vera e propria mappa corporea di patologie e riflesso-terapie a partenza nell’orecchio. Nel caso dell’odontoiatria, le sue tecniche risultano molto utili in diversi momenti delle cure dentali. Innanzitutto è importante l’effetto antidolorifico dopo gli interventi complessi di chirurgia orale, oltre che ridurre in grande misura l’ansia in fase pre, durante e post intervento. In alcuni casi, soprattutto per la piccola chirurgia, può risultare un perfetto analgesico, evitando quindi l’utilizzo della classica anestesia. In genere il suo effetto è rilassante e rasserenante, cosa che ci permette di utilizzarlo quando interveniamo con manipolazioni dell’ATM, ovvero quell’articolazione temporo-mandibolare che causa spesso dolori e disagi nei pazienti gnatologici. Ho constatato con i miei occhi gli effetti sui pazienti ansiosi, spaventati alla sola idea di accomodarsi sulla poltroncina del dentista. Nel loro caso l’effetto ansiolitico, prodotto dal posizionamento nella corretta zona del padiglione auricolare di un minuscolo magnete o seme di vaccaria, oppure un piccolissimo ago, si rivela estremamente efficace. Ovviamente questo approccio non sostituisce mai la tecnica scientifica moderna, ma si accompagna ad essa, supportando l’alta professionalità clinica che il dentista deve sempre mettere in campo, curando con attenzione e fino al minimo dettaglio ogni aspetto della sua preparazione. Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@shmag.it.
"Il benessere del tuo corpo inizia dalla cura dei tuoi denti"
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Per la barba di Enrico a cura di Henry Beard
CONSIGLI DI STAGIONE
uno di quei giorni “È stato di marzo quando il sole splende caldo e il vento soffia freddo: quando è estate nella luce, e inverno nell’ombra”
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(Charles Dickens)
ella primavera adoro il sole che dolcemente accarezza il mio viso, cielo terso, sapore di libertà, voglia di scoprirsi, come se il corpo desiderasse germogliare e mostrarsi dopo mesi di solitudine dietro ai cappotti. Odori e colori tipici ci mostrano, seppur in lontananza, l’arrivo dell’estate. La corsa alle t-shirt, ai bermuda ed alle scarpe senza calze… Parola d’ordine scoprirsi, ma con molta attenzione. La primavera, almeno nei mesi di aprile e maggio, ci investe di belle giornate, corriamo al mare anche solo per un’ora per poterci rigenerare dalle tristi piogge invernali. Tanti e ancor di più i tranelli dietro tutto ciò, influenze e raffreddori non aspettano altro che colpirci per la sola smania di scoprirci. Ebbene, sarebbe, anzi è così facile se con un pizzico di attenzione, godere della primavera senza precluderci alcun giorno se solo tenessimo le giuste accortezze. La fretta, come sapete, è da sempre brutta consigliera, pertanto non abbiatene nel fare il cambio di stagione, giornate fresche dove il maglione ed il giaccone saranno comodi non è escluso che capiteranno.
Col bel tempo e con l’ora legale la voglia di rincasare diminuisce, ma è bene tener presente che se durante il giorno la temperatura sale, la mattina presto cosi come in serata rinfresca, e non poco. Sono questi i due momenti cruciali della giornata che incidono sul raffreddore e nei casi peggiori in influenze varie. Quante volte avrete sentito consigli del tipo “vestiti a strati”, immagino un’infinità. Questo consiglio non intende dire che hai bisogno di chissà cosa, tipo canottiera, t-shirt, camicia, maglione, giacca e pashmina, anche perché ti toccherebbe passare il resto delle giornate a scoprirti e ricoprirti, insomma una totale seccatura. Ma neppure il contrario. I tessuti che dovresti utilizzare almeno in questa fase di transizione tra il freddo invernale ed il caldo
Enrico Salis alias Henry Beard è un social media in‐ fluencer, blogger, modello barbuto e personal shop‐ per, testimonial di molti brand importanti. Un esteta esperto di stile e di tutto ciò che riguarda il lifestyle del gentleman. estivo sono sostanzialmente due: cotone e cashmere. Il primo è fresco e lascia traspirare la pelle. Troviamo capi stupendi quali maglioni, camicie, t-shirt e pantaloni. La varietà è vastissima ed il suo costo è sempre più che abbordabile, si lava con estrema facilità e si asciuga in un batter d’occhio. Il cashmere, decisamente più pregiato rispetto al primo, si pensa sia più adatto alla stagione invernale per la sua peculiarità di mantenere il calore. In realtà è adatto in qualsiasi momento dell’anno, se pensiamo ad una semplice camicia per esempio, la sua capacità di mantenere la temperatura non ci fa percepire gli sbalzi tra la mattina e la sera per l’altissima capacità isolante sia dal freddo che dal caldo. Capi intramontabili ci spianano la strada, senza doverci assillare nelle tendenze del momento e mantenendo uno stile di tutto rispetto, vediamone alcuni: blue jeans, colore fresco e tessuto resistentissimo; salopette a gamba lunga e a gamba corta, decisamente di tessuto jeans, direi che non necessita alcuna recensione ma di un semplice aggettivo, superlativa; t‐shirt di cotone sia girocollo che scollo a v, molto indicato in questo periodo; cardigan in cotone, li adoro, magari in stile navy quindi bianco e blu è perfetto sia sopra una semplice maglietta che da solo; trench, anche questo un capo evergreen stupendo perché primaverile, elegantissimo così come casual a seconda della circostanza e dell’accostamento deciso; aggiungo il giubbino in pelle nero perché non c’è un perché, non deve assolutamente mancare.
Questi son solo alcuni esempi che ti consentono di giocare sul tuo stile in mille modi. I colori delle belle stagioni sono sempre quelli chiari, il senso di freschezza non può certamente attirare un nero o un grigio, ebbene io non la penso proprio così. Premesso che la banalità ahimè è sempre e ovunque, io son però del parere che l’eleganza sia dettata dal bianco così come dal nero, ciò che fa la differenza è il tessuto del capo e non il suo colore. Cari amici vestitevi quindi dei più disparati colori, accostate bianco e nero come verde e rosso, e non date retta alla provincialità del comune vestirsi ma al vostro mood. L’eleganza come lo stile non sta in ciò che indossi bensì in come lo porti!
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PASTA CELLINO CAGLIARI: MISSIONE COMPIUTA La squadra di coach Paolini ha centrato la salvezza diretta nella Serie A2 di basket di ERIKA GALLIZZI Foto ROBERTO TRONCI
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l campionato della Pasta Cellino Cagliari Dinamo Academy è terminato. La squadra guidata da coach Riccardo Paolini ha colto la salvezza diretta, suo obiettivo in questo primo campionato in Serie A2, ed ora si gode le meritate vacanze. Nell’ultimo mese, la formazione cagliaritana ha centrato due vittorie su tre gare ed è poi arrivata anche l’ufficializzazione della penalizzazione inflitta alla Viola Reggio Calabria. La società calabrese, colta in fallo per una fideiussione non idonea, si è vista togliere dalla propria classifica ben 34 punti, cosa che, di fatto, le ha aperto le porte della retrocessione in Serie B. Il mese di aprile della Pasta Cellino si è aperto con una bella vittoria trovata al PalaPirastu, contro la Zeus Energy Group Rieti. Bucarelli e compagni si sono imposti con il punteggio di 84-82, al termine di un match piacevole da vedere, caratterizzato da capovolgimenti di fronte degni delle migliori montagne russe. La prima mini-fuga era degli ospiti, già nella prima frazione, ma veniva
prontamente neutralizzata dai rossoblù. Nel secondo era poi Cagliari a sprintare fino al +15, ma la rimonta di Rieti arrivava dopo la pausa lunga. Nell’ultimo quarto, dopo che l’Academy si era riportata ad un divario di sicurezza dagli avversari, Rieti tornava fino ad un solo possesso di distanza, ma non completava la rimonta. Una settimana dopo, gli uomini di coach Paolini erano protagonisti di una rocambolesca sconfitta in casa della Bertram Tortona. Dopo aver condotto il match per 37’, i rossoblù cedevano per una sola lunghezza, 76-77. All’inizio del terzo quarto Cagliari conduceva di 17 lunghezze, ma tra la fine dello stesso periodo e l’ultimo, i padroni di casa completavano la propria rincorsa e, vincendo la resistenza degli ospiti sardi, li sorpassavano a 2’42” dall’ultima sirena e mettevano in cassaforte i 2 punti. Nell’ultima giornata di regular season, invece, la Pasta Cellino ha salutato il proprio pubblico e la stagione con un successo sulla Lighthouse Trapani, per 85-77. Una gara che non valeva niente, né per una squadra né per l’altra, con Cagliari già abbondantemente salva e Trapani che non poteva cambiare la sua posi-
Roberto Rullo
zione sulla griglia dei playoff. Ne è venuto fuori un match che i sardi hanno condotto fin dall’inizio, anche se con un importante “switch off” nel terzo quarto, che ha permesso ai siciliani, che erano stati anche a 22, di rientrare sul -7. Un ultimo sussulto nell’ultima frazione, con Trapani arrivata a sole 6 lunghezze di distanza, ma Cagliari teneva e festeggiava. Indubbiamente un’annata positiva per la Cagliari Dinamo Academy. Certo, ci sono stati degli alti e bassi, con un avvio da autentica “sorpresa” e poi una fase più o meno lunga di difficoltà, spesso e volentieri di fronte al proprio pubblico. Ma, considerando che la squadra è nata dal nulla, assemblata nella sua totalità in un’estate e catapultata nel secondo campionato nazionale e con diversi atleti giovani a roster, il risultato è sicuramente soddisfacente. Ed ora si pensa già all’anno prossimo, o meglio, inizia a “filtrare” qualche indiscrezione, nemmeno troppo nuova, peraltro. Ma, per il momento, si parla di movimenti in uscita e non in entrata. Nello specifico, si parla infatti
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DeShawn Stephens, Lorenzo Bucarelli e coach Riccardo Paolini
di Lorenzo Bucarelli e Roberto Rullo, che sembrano destinati alla Serie A ed alla Dinamo Sassari. Bucarelli, in realtà, è di proprietà della società sassarese, che lo aveva “girato” alla Pasta Cellino per il campionato di quest’anno, in modo che crescesse con un ruolo da protagonista. Ma il giocatore è già tornato alla base e si sta allenando con la Dinamo, pronto per svolgere con lei il finale di campionato, in virtù del doppio tesseramento. Una sorta di test ufficiale per il giocatore. Per quanto riguarda Rullo, invece, sembra solo questione di qualche mese e, dopo l’estate, dovrebbe vestire la maglia biancoblù, cosa che, ormai, si dice da parecchio. Il suo buon campionato, fatto di 15.4 punti, 2.8 assists e 13.7 di valutazione a gara, gli vale la promozione ad un campionato che, per la verità, non è a lui sconosciuto, avendolo disputato già in passato con le maglie di Treviso, Teramo e Cantù. Potrà sicuramente essere, per lui, l’occasione per la definitiva
consacrazione, non ancora avvenuta per via di talento e doti offensive straordinari a fronte di una fase difensiva un po’ carente. Destinato a salutare la piazza cagliaritana anche il pivot statunitense DeShawn Ste‐ phens, autore di un campionato straordinario e indirizzato verso palcoscenici più importanti, mentre per quanto riguarda il ruolo di playmaker sarà necessario trovare un giocatore che dia maggiori garanzie e minore “follia” rispetto al folletto, tutto genio e sregolatezza, Marcus Keene. Per la panchina, il presidente del sodalizio rossoblù Giovanni Zucca ha dichiarato di voler confermare coach Riccardo Paolini, il quale valuterà il da farsi. Ma il timone potrebbe anche passare a Zare Markowski, già sul punto di accomodarsi sulla panca del PalaPirastu l’estate scorsa prima di approdare in Turchia, al Trabzonspor e, poi, terminare la stagione con la tormentata e problematica Dinamo Sassari.
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inSardegna... I migliori eventi di Maggio
12 MAGGIO. Tazenda “Ammajos Tour”
18 MAGGIO. Concerto Sarah Jane Morris Trio
8‐9 MAGGIO: Cagliari al Teatro delle Saline, ore 21:00. Rassegna “1 €uro Festival”: “40 anni d’autore”, concerto di Piero Marras.
18‐19 MAGGIO: Alghero negli spazi de Lo Quarter. Rassegna “JazzAlguer - música per tots”: Contest musicale “JazzAlguer Mediterrani”.
10 MAGGIO: Cagliari al Bflat Jazz Club, ore 22:00. Samantha Iorio & Kenneth Bailey Trio.
Dal 18 al 27 MAGGIO: Cagliari al Teatro Lirico. Stagione lirica e di balletto 2018: “Sancta Susanna” opera in un atto, musica Paul Hindemith e “Cavalleria rusticana”, melodramma in un atto, musica Pietro Mascagni, regia Gianfranco Cabiddu.
Dal 10 al 12 MAGGIO: Cagliari nei quartieri Marina e Villanova. XII edizione del “FRU”, il Festival delle Radio Universitarie Italiane. 11 MAGGIO: Cagliari al Teatro delle Saline, ore 21:00. Rassegna “1 €uro Festival”: “Madame Brulée in C’est la vie! - Le quotidiane acrobazie del vivere”, di e con Virginia Viviano. Dal 11 al 13 MAGGIO : Cagliari al Teatro Massimo. “Donne che sognarono cavalli”, di Daniel Veronese, adattamento e regia di Roberto Rustioni. 12 MAGGIO: Cagliari al Fabrik, ore 21:00. “Shardana Tour 2018”, concerto di En?gma. Cagliari al Teatro delle Saline, ore 21:00. Rassegna “1 €uro Festival”: “Anime perdute”, Danza Estemporada, coreografia e regia di Livia Lepri. Cagliari nella Sala dei Ritratti di Palazzo Siotto, ore 21:00. II edizione rassegna pianistica “5×88”: concerto del pianista argentino Gustavo Gini. Olbia al Parco Fausto Noce, ore 21:00. Dodi Battaglia Tour 2018. Carbonia in Piazza Roma, ore 21:30. Concerto dei Tazenda “Ammajos Tour”. Quartucciu al Cueva Rock, ore 22:00. XI edizione “Karel Music Expo”: concerto dei Fuzztones. 12‐13 MAGGIO: Alghero, Porto Torres, Oristano, Sestu, Sanluri, Arbus, Guspini, Quartucciu, San Gavino Monreale, Serramanna, Padria, Usini, Villamar, Villanovaforru e Villasimius. XXII edizione “Monumenti Aperti”. Birori e Loculi. Primavera nel Cuore della Sardegna 2018. Laconi nel Parco Aymerich. Giardini storici di Sardegna "Passeggiate nella Bellezza". Domusnovas. II edizione “Sulcis Iglesiente in Fiore”. 14 MAGGIO: Gesico in Piazza, ore 22:00. Istentales in concerto. 15 MAGGIO: Sassari al Teatro Comunale, ore 21:00. XV edizione “JazzOp”, concerto di Fabio Concato & Orchestra Jazz della Sardegna. Gon‐ nesa. II edizione “Sulcis Iglesiente in Fiore”. 15‐16 MAGGIO: Cagliari al Teatro delle Saline, ore 21:00. Rassegna “1 €uro Festival”: “Trattato di Economia”, coreo-cabaret confusionale sulla dimensione economica dell’esistenza di e con Roberto Castello e Andrea Cosentino. 16 MAGGIO: Cagliari al Teatro Massimo, ore 21:00. XV edizione “JazzOp”, concerto di Fabio Concato & Orchestra Jazz della Sardegna. 18 MAGGIO: Cagliari al Bflat Jazz Club, ore 21:00. Sarah Jane Morris Trio. Cagliari al Teatro delle Saline, ore 21:00. Rassegna “1 €uro Festival”: “Angeli”, testo e regia di Gianluca Medas.
19 MAGGIO: Cagliari al Teatro delle Saline, ore 21:00. Rassegna “1 €uro Festival”: “Donne dell’underground”, drammaturgia e regia di Marta Proietti Orzella. Tula al Campo Sportivo, ore 22:00. “Tutta la Vita - Tour 55” concerto dei Nomadi. Allai (OR) in Piazza, ore 22:00. Istentales in concerto. 19‐20 MAGGIO: Cagliari all’Hotel Setar, dalle ore 10:00. XII edizione del “Giocomix”, il festival del gioco e del fumetto. Quartu Sant’Elena, Cu‐ glieri, Lunamatrona, Monserrato, Pabillonis, Serdiana, Thiesi e Tortolì‐Arbatax. XXII edizione “Monumenti Aperti”. Siniscola e Triei. Primavera nel Cuore della Sardegna 2018. Musei. II edizione “Sulcis Iglesiente in Fiore”. 20 MAGGIO: Sassari nel centro cittadino. 69ª edizione della Cavalcata Sarda. Quartu Sant'Elena all'Arena Village, dalle ore 10:00. “Degustibus Sardinia Food Festival". Gairo in Piazza, ore 22:00. “Lumeras”, concerto degli Istentales e Maria Luisa Congiu. 22‐23 MAGGIO: Cagliari al Teatro delle Saline, ore 21:00. Rassegna “1 €uro Festival”: “Dialoghi con Trilussa”, regia di Pino Di Buduo, con Daniela Regnoli. 24 MAGGIO: Cabras in Piazza, ore 22:00. Concerto di Marco Carta "Tieniti Forte Tour”. Dal 24 al 27 MAGGIO: Porto Rotondo. Campionato Italiano di Offshore. Carloforte. XVI edizione del "Girotonno".
19-26 MAGGIO. “Tutta la Vita - Tour 55” concerto dei Nomadi
26‐27 MAGGIO: Osilo, Ozieri, Ploaghe, Sardara, Selargius, Terralba, Uras, Villacidro e Villamas‐ sargia. XXII edizione “Monumenti Aperti”. Lot‐ zorai. Primavera nel Cuore della Sardegna 2018. Bolotana nel Parco di Villa Piercy a Badde Salighes. Giardini storici di Sardegna "Passeggiate nella Bellezza". Villamassargia. II edizione “Sulcis Iglesiente in Fiore”. 27 MAGGIO: Samassi in Piazza, ore 22:00. Istentales in concerto. 29‐30 MAGGIO: Cagliari al Teatro delle Saline, ore 21:00. Rassegna “1 €uro Festival”: “Miseria e nobiltà”, di Eduardo Scarpetta, adattamento e traduzione a cura della Compagnia Teatro Sassari, regia di Giampiero Cubeddu. 30 MAGGIO: Cagliari all’EXMA, ore 21:00. Rassegna “TeatrExma”: “Gli uomini blu”, di e con Mauro Mou e Silvestro Ziccardi. 31 MAGGIO: Cagliari all’EXMA, ore 21:00. Rassegna “TeatrExma”: “Dissacrantemente Lucide... Lucidissime!”, di e con Tiziana Troja e Michela Sale Musio.
Mostre Dal 5 al 13 MAGGIO e Dal 19 al 27 MAGGIO: Ca‐ gliari allo Spazio 61, ore 17:30-20:00 (lun-sab), ore 10:00-13:00 (dom). IX edizione rassegna d’arte “Ciao Primavera - Tra nuovi e classici linguaggi", mostra collettiva. Fino al 20 MAGGIO: Cagliari all’EXMA, ore 9:0013:00 / 16:00-20:00, chiuso lunedì. Mostra “Sguardi sul mondo attuale: #3 Geografie umane”, Arte contemporanea internazionale da una collezione privata in Sardegna. Cagliari al Centro Comunale d'Arte e Cultura Il Ghetto, ore 9:00-13:00 / 16:0020:00, chiuso lunedì. Mostra “Tratti Illustri”, illustrazione contemporanea in Sardegna.
25 MAGGIO: Carloforte sul palco in Banchina, ore 21:30. XVI edizione del "Girotonno": Live Show di Fargetta & Prezioso.
Fino al 10 GIUGNO: Nuoro al MAN, ore 10:0013:00 - 15:00-19:00, chiuso lunedì. “L’elica e la luce. Le futuriste. 1912_1944”, mostra dedicata al futurismo e alle donne.
25‐26 MAGGIO: Cagliari al Teatro delle Saline, ore 21:00. Rassegna “1 €uro Festival”: “Chiedi chi era Francesco”, di Andrea Adriatico, drammaturgia di Grazia Verasani.
Fino al 30 SETTEMBRE: Cagliari al Museo archeologico, ore 9:00-20:00, chiuso lunedì. Mostra “Efisio. Martirizzato dai romani, santificato dai cristiani, venerato dai contemporanei”.
26 MAGGIO: Sassari in Piazza d’Italia, ore 20:00. XII edizione "Universitari in Piazza": concerto dei Modena City Ramblers. Cagliari alla Fondazione Giuseppe Siotto, ore 21:00. XVII edizione “Le Salon de Musique - Letteres Sonores”: “Passione” di Mariangela Sedda. Carloforte sul palco in Banchina, ore 21:30. XVI edizione del "Girotonno": Live Show di Piero Pelù. Ittiri in Piazzale Francesco Deriu, ore 21:30. “Tutta la Vita - Tour 55” concerto dei Nomadi.
Fino al 28 FEBBRAIO 2019: Oristano all’Antiquarium Arborense, ore 9:00-20:00 (lun-ven), ore 9:00-14:00 / 15:00-20:00 (sab-dom). Mostra “Carlo Alberto archeologo in Sardegna - Gli idoli bugiardi”.
Per segnalarci un evento scrivi a eventi@shmag.it
shmag.it 27
Un caffè o un pasto veloce!
Caffetteria
Caffetteria.Ristorante
Viale Trieste, 176. 070/7537578. Sab, Dom Day&Night Café
Via Gianturco, 1. 347/5176050. Domenica Caffetteria.Ristorante
American Bar
Via Mameli, 126. 346/3890898. Domenica De Candia
Via Roma, 75. 070/652121. Nessuno 7divino
Wine Bar
Al Andalus
Cocktail Bar.Caffetteria
Via De Candia, 1. 070/6407572. Nessuno Fico d’India
Via Giovanni Maria Dettori, 7. 070/682140. Lunedì Bar.Taperia
Snack Bar.Ristorante
Lungomare Poetto - VIII Fermata. 342/9452665. Nessuno Il Bar Sotto il Mare
Via Mameli, 153/c. 348/8103336. Lunedì Bar Giardino
Snack Bar
Via Campania, 20. 070/291227
Snack Bar.Ristorante
Via Campidano, 12. 070/654712. Domenica Il Barone Rosso
Bloody Mary
Snack Bar
Via San Michele, 20/22. 070/280206 Cafè Barcellona
Cat Cafè Cheers!
Caffetteria.Ristorante
75 Seventyfive
Caffetteria
Via Baylle, 133. 070/7324787 Via San Giacomo, 42. 342/6085674. Venerdì
CA GL I A R I 1901
Caffetteria Tiffany
Caffetteria.Ristorante
Via Barone Rossi, 47. 327/9943908. Domenica Il Caffè Letterario
Caffetteria.Ristorante.Wine Bar
Via Barcellona, 84. 070/7321035. Nessuno Wine Bar
Viale Trento, 52/56. 070/271465. Domenica Cafè Plazuela
Cafè Naty
Via Manno, 9. 070/664298. Domenica La Bon Bec Cafè
Cafè Lily
Caffetteria.Gelateria.Ristorante
Snack Bar.Ristorante
Marina Piccola. 070/380732. Nessuno
Piazza Carlo Alberto, 1-2. 070/655345. Nessuno
Le Palmette
Caffè 21
Lungomare Poetto - I Fermata. 338/1041979. Nessuno
Caffetteria.Lounge Bar
Via Abba, 21. 347/9337824. Domenica
Liberty Cafè
Lounge Bar.Ristorante
Caffetteria.Pasticceria.Snack Bar
Salita Santa Chiara, 4/6. 070/682399. Dom, Lun
Via Is Mirrionis, 177. 070/280851. Domenica Via San Benedetto, 6. 070/499800. Nessuno
Caffè DiVino
Mojito
Caffè dell’Elfo
Snack Bar.Wine Bar
Wine Bar.Ristorante
Via Carloforte, 67. 347/7351187. Dom. Consegna domicilio
Salita Santa Chiara, 25. 070/8564040
Caffè Tramer 1857
Officine Hammer
Caffetteria
Piazza Martiri d’Italia, 11. 070/652828. Nessuno
Via Giardini, 181. 070/2044012. Domenica
Caffè Viennese
OrangeCafé
Via della Pineta, 113. 070/307471. Nessuno
Caffetteria.Snack Bar
Caffetteria
Via Redentore, 45. 339/3565327. Domenica Caffè Mistral
Via Garibaldi, 258. 070/670058. Nessuno L’Aurora Bar
Snack Bar.Ristorante
MON SERRATO
Caffetteria.Libreria
Caffetteria
Via Cesare Cabras, 12. 070/3113605 Carioca
Caffetteria.Lounge Bar
Via San Gottardo, 1. 329/4959806. Nessuno Casti
Caffetteria.Pasticceria
Via Zuddas, 156. 070/573082. Lunedì Infinito Caffè
Caffetteria
Via Giulio Cesare, 230/a. 340/6823575 Cocktail Bar
Lounge Bar
QUARTU SAN T’ELEN A Altamarea
Snack Bar.Ristorante
Lungomare Poetto. 389/1271244. Nessuno. Live music Ristorante.Caffetteria
Via Asproni, 10. 070/8562209. Dom. Consegna domicilio Overlook
Wine/Beer Bar
Via Mameli, 122. 070/651585. Nessuno
Bar Matta 3.0
Snack Bar
Piazza Azuni, 12. 070/8696087. Nessuno Caffè 98
Snack Bar
Via Fiume, 98. 070/2041502. Nessuno
Oyster
Wine Bar
Via Sardegna, 30. 070/657987. Domenica Perla de Janas
Caffetteria San Benedetto
Caffetteria
Via San Benedetto, 123. 348/8390267 Wine Bar
I Like Cafè
Caffetteria
Via San Giovanni, 174. 344/0601755. Nessuno
Via Eligio Porcu, 128. 349/4480663. Nessuno
Qb
Mr Robinson
Caffetteria.Ristorante
Viale Trieste, 61. 070/660941. Nessuno Shabby Shine Caffè
Snack Bar
Via Ciusa, 18. 349/4588640 Temptation
Piazza Yenne, 16/17. 340/3143691. Nessuno
New Idealcaffè
Caffetteria.Ristorante
Via Marconi, 258/260. 340/9094147. Domenica Snack Bar
Via Ciociaria, 11. 346/0229904 White Stone
Caffetteria.Lounge Bar
Piazza Spolitu Fracasso, 2. 393/0469102. Nessuno
Splash Pool Bar
Snack Bar
Via San Benedetto, 109. 349/6296256 Cocktail Bar
Vanity Cafè
Via San Benedetto, 15/b. 328/0016675
Caffetteria
28 S&H MAGAZINE
BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE Man.Gia.
Alex Caffè
Caffetteria.Ristorante
Milestone Pizzorante
Via Gorizia, 1. 342/6632916 Incentive
Mood
Via S. Gemiliano, 91. 070/261522. Nessuno
Mr. Cozza Nasip
Niu
Ristorante.Caffetteria
Il Fantasma 2
140 Grammi
Ristorante
Via Mameli, 91. 070/660001. Nessuno
Pizzeria
Via San Domenico, 77. 070/655016. Lunedì Il Faraone
Ristorante.Pizzeria Napoletana
Via Roma, 193. 070/651596 Pizzeria.Bisteccheria
Via Donizetti, 74. 342/1338662 - 339/1571838. Nessuno Amici per la pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Molise, 59. 070/2050008 - 328/7861113. Nessuno Cucina Tipica Sarda.Pizzeria
Via Castiglione, 20/22. 070/482249. Lunedì Bier-Keller
Cucina Tipica Bavarese
Viale Trieste, 14. 070/666980 - 348/3352173. Nessuno Ristorante.Lounge Bar.Caffetteria
Via Dante, 1/c. 070/666569. Nessuno Caffè Degli Spiriti
Ristorante.American Bar
Ristorante.Pizzeria
Via Bottego, 12. 388/8941271. Lunedì Cavour
Trattoria.Pizzeria
Via Cavour, 83. 070/6407803 - 328/8669219. Lunedì Cesare
Ristorante
Via Darwin, 2/4. 070/304768. Nessuno Civico 8
Pizzeria
Viale Regina Margherita, 8. 070/658341. Nessuno Bisteccheria.Cucina Marinara
Via dei Mille, 16. 342/0135160 Ristorante.Pub.Caffetteria
Piazza Tristani. 070/7535228. Domenica Da Vai
Piadineria.Friggitoria
Viale Trieste, 24. 392/0200531. Lunedì
Duanima
Ristorante
Via Satta, 28. 366/8140691. Lunedì Cucina Messicana
Via Mameli, 124. 392/0296171. Domenica El Gaucho
Cucina Argentina
Ellusu
Cucina Tipica Sarda
C.so V. Emanuele II, 21. 070/7536566. Nessuno Francis Drake
Ristorante.Pub
Il Lido
Pizzeria Betty
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Via S. M. Chiara, 21 - Pirri. 070/522352 - 346/0354860. Lun
Is Fradis
Pizzeria Cerere
Ristorante.Caffetteria
Via Coco, 1 ang. via Abba. 070/660209. Domenica Self Service
Kilimangiaro
Cucina Africana
Via della Pineta, 67. 070/2047273. Lunedì L’Oca Bianca La Balena
Cucina Marinara
Via Santa Gilla, 123. 070/288415. Domenica La Lanterna
Ristorante.Pizzeria
La Mallicca
Ristorante
Via Mameli, 34. 347/8666072. Lunedì Ristorante Cucina Marinara Cucina Marinara
Vico Barcellona, 10. 070/650604. Pranzo
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Vico Santa Margherita, 3. 070/666714. Nessuno Sa Schironada
Pizzeria.Birreria
Lo Scoglio
Cucina Marinara
Lo Spiedo Sardo
Ristorante.Bar
Via Montecristo, 6. 070/371633 Ristorante.Pizzeria
Locanda dei Buoni e Cattivi
Ristorante Ristorante.Lounge Bar Ristorante.Cocktail Bar Ristorante
Viale Regina Margherita, 56. 070/672058. Domenica
Ristorante.Pizzeria
Via Baylle, 39. 070/680570 - 342/8534776. Nessuno Ristorante
Viale Monastir, 184. 391/4545162. Nessuno Ristorante
Via Baylle, 53. 349/6214001. Lunedì Cucina Marinara
Via Sardegna, 140. 347/5788964. Domenica Pub.Bisteccheria
Via Dante, 58. 070/6670488. Nessuno Trattoria da Serafino
Levante
Luigi Pomata
Sa Piola
The Cork
Lapola
Via Giardini, 145. 070/8584894. Martedì Cucina Marinara
Cucina Toscana.American Bar
Stella Marina di Montecristo
La Pirata
L’Opoz
Via Azuni, 56. 070/7538053. Lunedì
Royal
Settimo Senso
La Mola Sarda
Ginlè Il Brigantino
Osteria.Caffetteria
Via Tigellio, 32. 346/6025808. Nessuno
Se…
Via Cugia, 7. 070/308207. Lunedì
LocandAurora
Ricercato
Via Piccioni, 2. 070/341313. Lunedì Cucina Etnica.Pizzeria
Via Napoli, 38. 070/664339. Domenica
Lo Spiedo Sardo
Pizzeria
Via Ospedale, 33. 070/2043923. Martedì
Via Is Mirrionis, 173/c. 070/7321121 - 333/2984353. Sab, Dom
Salita Santa Chiara, 13. 070/7513280. Lun, Mar
Pizzeria al Taglio Gourmet
Pizzeria.Bisteccheria
Lungomare Poetto, 41. 070/381022. Lunedì
Viale Diaz, 37. 070/7566090 - 349/3082276. Lunedì Via Bacaredda, 39. 070/4511021. Martedì
Pizzeria.Bisteccheria
Via del Pozzetto, 29. 070/373972 - 349/8438716. Martedì
Via Vittorio Veneto, 96. 070/7345223 - 345/4419347. Nessuno
Cucina Tipica Carlofortina
Smokehouse
Pizza & Brace
Cucina Tipica Sarda
Via Palomba, 47. 070/492202. Domenica
Via Oristano, 8. 348/0344091. Nessuno
Pith Smokehouse
Via Farina, 30. 070/2050305 - 333/1841622. Lunedì
Loc. Spiaggiola S. Elia. 070/371927. Lunedì
Via Asproni, 9. 070/656303 - 346/3073322. Domenica
Pub.Birreria
Via Savoia, 1. 349/8919518. Nessuno
Il Gufo Sardo
Via Bacaredda, 101. 329/6587545. Lunedì
El Burrito
Papagayo Pub
Viale Regina Margherita, 10. 070/6407654. Nessuno
Viale Regina Margherita, 22. 070/658474
Irish Pub.Bisteccheria.Pizzeria
Via Caprera, 7. 070/654777. Nessuno. Live music/Dj set
Cucina Tipica Sarda
Vico Sulis, 5. 328/5605303. Nessuno
C.so V. Emanuele II, 353. 328/0842396. Nessuno
Viale Trento, 84. 070/280983. Lunedì Pizzeria.Bisteccheria
Galaia City
Pizzeria
Via Italia, 139/a - Pirri. 070/522332. Nessuno
Is Mama Orfea
Bastione San Remy. 070/6407585. Nessuno Capodimonte
Via Dante, 60. 070/6670488. Nessuno Il Gallo d’Oro
Pub.Steakhouse
C.so V. Emanuele II, 44. 070/658099. Nessuno. Live music Osteria Vicosulis
Pizzeria.Bisteccheria
Il Geniaccio
Ristorante.Cocktail Bar
C.so V. Emanuele II, 56. 070/7538699 Old Square
Pizzeria.Bisteccheria
Via Cadello, 24. 070/291956 - 070/3328206. Mattina Il Gallo d’Oro
Alexander
Donegal
Ristorante.Lounge Bar
Viale Regina Margherita, 14. 070/654464. Domenica
Via Sonnino, 37. 070/657374. Domenica
Coffee Art
Cucina Orientale Kyrgyza
Via Napoli, 55. 070/0991772. Nessuno Next
1 più 1
Coendi
Cucina Marinara
Via Dante, 32/a. 328/4849180. Lunedì
CA GL I A R I
Bihò Cafè Bistrò
Ristorante.Lounge Bar
Via San Lucifero, 63. 070/672068
Dove mangiamo?
Arenada
Ristorante.Pizzeria
Via Corte d’Appello, 33. 333/6688322. Nessuno
Snack Bar
Al Vomero 193
Cucina senza glutine.Pizzeria
Via Bacaredda, 34. 334/7706497. Lunedì Via Mameli, 196. 070/2041940. Lunedì
S ES T U
Via Lepanto, 6. 070/651795
Trattoria
¿ Chiusura i Informazioni aggiuntive
shmag.it 29
ELM A S La Polveriera
Pizzeria
Via Polveriera, 30. 070/215568 Pizzeria Giorgione
Pizzeria
Via Sulcitana, 160. 070/216333 Quentin
Pizzeria.Wine Bar
Piazza Cambosu, 11. 070/215478 - 388/2975675. ¿ Lunedì Villa Del Mas
Ristorante
Via Cagliari, 26. 070/2128009 - 335/1509445. ¿ Nessuno
M O NSER R A TO Alexander Trattoria del Porto
Cucina Marinara
I Due Mimì
Via Roma - Molo dogana. 070/659613. ¿ Domenica Trattoria Lillicu
Cucina Marinara
Via Sardegna, 78. 070/652970. ¿ Nessuno Voilà
Ristorante.Caffetteria.Lounge Bar
Via Crispi, 17. 392/9433925. ¿ Nessuno Zêna Bistrot
Cucina Genovese
Via Ariosto, 3b/3c. 327/7030392. ¿ Domenica
Pizzeria.Bisteccheria
Via Fonni, 14. 070/5849840. ¿ Lunedì. i Consegna domicilio Karalis
Pizzeria.Caffetteria
Via San Gottardo, 5. 070/584226. ¿ Martedì La Capricciosa 2
Pizzeria
Pizzeria
C.so V. Emanuele II, 71. 070/6670108 - 347/4177270. ¿ Lunedì
Bacco
Ristorante.Pub
Corso America, 84. 070/943435. ¿ Lunedì Ristorante.Pizzeria.Bar
Taverna 1860
Ristorante.Pizzeria
The Big Apple
Q U A R TU SA NT’ELEN A Country Pub
Via Carmine, 132. 070/946350. ¿ Nessuno Il Maratoneta
Trattoria.Pizzeria
Via Carmine, 213/l. 070/942047. ¿ Nessuno Luxar.eat
Ristorante.Pizzeria.Bar
Via Sulcis, 32. 070/941314 - 331/5795382. ¿ Nessuno Malloci
Ristorante.Bisteccheria.Birreria
Pizzeria.Bisteccheria
Via Cagliari, 8. 070/946704. ¿ Nessuno Pizzeria.Birreria
Via Iglesias, 3. 070/940698. ¿ Lunedì
Pizzeria
Via 8 Marzo, 3. 070/2298014 - 331/4164247. ¿ Nessuno
Pizzeria.Bisteccheria
Via San Benedetto, 136. 070/8675090. ¿ Martedì Il Vecchio Forno Kings’ Cross Pub
English Pub
Via Cagliari, 101. 371/1165024. ¿ Domenica La Locanda del Barroso
Ristorante
Via Marconi, 296. 342/0890512. ¿ Lunedì
Pizzeria.Bisteccheria English Pub
Via Corridoni, 20. 347/8382613. ¿ Lunedì
Crazy Idea
Pizzeria Pizzeria.Bisteccheria
Via Don Minzoni, 15/a. 070/0981348 - 392/5251404. ¿ Mar Vecchia Stazione
Pizzeria
SELA R G IU S
Corso Umberto, 39. 070/962880 - 070/9537286. ¿ Lunedì Sa Mesa
S.S. 196 km 4,500. 070/9647781. ¿ Martedì
Cucina Tipica Sarda
Evelyn
Pizzeria
Pizzeria
Da Roberto
Gastronomia
Via Toti, 85 - Pirri. 070/5689029
Pizzeria
FrittoMania
Friggitoria
Viale Regina Margherita, 29. 338/8373158. ¿ Lunedì Fuori di Zukka
Pizzeria
Piazza Yenne, 12. 070/7573776. ¿ Nessuno Gli Angeli della Pizza
Pizzeria
Via Italia, 48/50 - Pirri. 070/565758. ¿ Nessuno
Via San Sperate, 35. 070/961744. ¿ Nessuno La Lanterna
Costa Smeralda
Via Dante, 83/c. 342/0081617 Pizzeria
Via Don Minzoni, 6. 070/883100. ¿ Lunedì
Patatineria
Da Nicky
Il Papero 2
Ristorante.Pizzeria
Chips Garage
Via Italia, 32 - Pirri. 070/562686. ¿ Martedì
Q UA R TUCCIU
Su Stahueddu
Via Sardegna, 3. 349/7113367. ¿ Lunedì
CAGLIARI C.so V. Emanuele II, 35. 070/4617473. ¿ Dom mattina
Via Don Minzoni, 43. 070/882793. i Consegna domicilio Pub.Birreria
Pizzeria.Bisteccheria.Snack Bar
Take away o domicilio
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Via Cagliari, 33. 340/1860006. ¿ Nessuno
Ristorante.Pizzeria
Via Ottaviano Augusto. 392/4427297. ¿ Nessuno
Viale Golfo di Quartu, 17/21. 070/7538452. ¿ Lunedì
Pizzeria D’Elite
Cirano Pub
Olivarium Pizzeria
Via Diaz, 4. 340/8757913. ¿ Mercoledì. i Consegna domicilio
Via Mandas, 6. 070/8600702
DE C I M O M A N N U
Ristorante.Pizzeria.Caffetteria
Ex S.S. 131 km 9,800. 070/7598080. ¿ Nessuno CorteXandra Ristorante
Pizzeria.Cucina senza glutine
Via Carmine, 4/b. 070/9435255. ¿ Nessuno
Cjbarja
Il Pergolato
Via Cagliari, 213. 070/940437. ¿ Pranzo Su Stampu
SESTU
Via Fiume, 123. 070/7344469 - 327/1358452. ¿ Nessuno
Union Jack
Paradise Sapore Antico
Ristorante
Ma Poitta
Orion
Ristorante.Pizzeria
Via San Martino, 185. 070/851260. ¿ Nessuno
Ristorante.Pizzeria
Lido Mediterraneo
Ristorante.Pizzeria.Bar
Via Carmine, 95. 070/942509
Ristorante.Pizzeria
Via del Lavoro, 5. 070/850326 - 329/3664661. ¿ Lunedì
El Poeta del Mar
Ristorante
Pizzeria
RisiCo RistoPizza
Trattoria.Pizzeria
Via Monaco, 77. 070/830730. ¿ Nessuno. i Veranda all’aperto
Il Grillo
Pizzeria L’Elfo
Zio Tore
El Carnicero
Via Cagliari, 168. 070/946075. ¿ Mercoledì
Ristorante
Via Milazzo, 21/a. 070/8607049
Via Sacro Cuore, 9. 070/2041517. ¿ Mer. i Consegna domicilio
Birreria.Pub
Ristorante.Pizzeria
Via Tito, 56/58. 070/5849062 - 347/3550091. ¿ Martedì
El Faro
Gasthaus
Il Ponte
Via Peretti, 10 - Su Planu. 070/541719. ¿ Nessuno
C’è Pizza per Te
Via Pio IX, 44. 070/7344038. ¿ Nessuno
Pizzeria.Bisteccheria
Viale Trieste, 18. 345/5814574. ¿ Lunedì
Il Quadrifoglio
Paninoteca.Bisteccheria
Via Parini, 56. 070/822675 - 347/2402058. ¿ Lunedì
Ristorante.Pizzeria
Il Cellarium
Paradise Sandwich
Via Sardegna, 34/g. 070/942055. ¿ Domenica Pizzeria.Bisteccheria
Ristorante.Pizzeria.Bar
Viale Vienna, 1. 070/853009. ¿ Nessuno
Via Manin, 118. 070/845786. ¿ Giovedì
Via San Gavino Monreale, 7. 070/5838687. ¿ Lunedì
A S S EM I N I
Hinterland
Via Cesare Cabras, 14/b. 070/560384. ¿ Nessuno Via Riu Mortu, 24. 347/2102342. ¿ Domenica
Zero Zero
Buzz
Ristorante.Bisteccheria
Via Claudio Marcello, 31. 070/582393 - 342/1338662. ¿ Nessuno
Gusto
Piadineria.Friggitoria
Via Angioy, 78. 328/7860730. ¿ Domenica Ristorante.Pizzeria
Via Peretti, 2 - Su Planu. 070/531350. ¿ Nessuno
I Girasoli
Via Boiardo, 7. 070/482163 - 349/4184511
Pizzeria
30 S&H MAGAZINE I Panini Africani
Paninoteca
Pizzeria Shardana
Pizzeria
Via Sassari, 9/a. 392/3871371. Lun. Consegna domicilio
Via Cimarosa, 15. 328/2515795. Mercoledì Il Capolinea
Pizzeria
Piazza San Michele, 1. 070/275041
Sa Moba Antiga
Pizzeria Gnomi
Via Po, 55/b. 338/9182895. Lunedì
La Boutique della Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Timavo, 19. 070/2892153. Lun. Consegna domicilio La Cantina
Zero9
Pizzeria.Paninoteca
SELARGIUS
Pizzeria
Via Tagliamento, 30. 340/0967028. Consegna domicilio
Capperi & Acciughe
La Marina 23
Via Monte Arci, 18. 070/2346868. Lun. Consegna domicilio
Pizzeria.Paninoteca
Via Barcellona, 23. 366/4401233
Dal Buongustaio
La Pentola Magica
Gastronomia.Rosticceria
FraLu
La Vecchia Kasbah
Via San Gavino Monreale, 19. 334/9971517
Cucina Tipica Araba.Pizzeria
Via Dante, 204/b. 070/482588. Nessuno
Rosticceria.Gastronomia
Pizzeria
Via Giovanni Maria Dettori, 26. 070/652485. Consegna domicilio Gastronomia.Fast Food
Via Donizetti, 6. 328/2690463. Nessuno Mesudie
Gastronomia
Mitico
Via Bellini, 10. 070/491793. Nessuno Pizza al metro
Via Loru, 25. 070/303216. Nessuno. Consegna domicilio Pizza Car
Pizzeria
Piazza Michelangelo, 4. 070/490682. Lun. Consegna domicilio Pizza Evolution
Pizzeria.Paninoteca
Via Castiglione, 107. 070/41253. Nessuno. Consegna domicilio Pizzeria Da Italo
Pizzeria
Via Deledda, 21. 070/3111125. Mar. Consegna domicilio Pizzeria Troll
Pizzeria
Via Dei Donoratico, 49. 070/44532. Consegna domicilio Speedy Gonzale
Pizzeria
Via Baccaredda, 46. 070/656402. Mar. Consegna domicilio
Pizzeria
Coccodè
Fast Food
C.so Europa, 16. 070/940920. Nessuno. Consegna domicilio Dolphin Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Cagliari, 280. 345/0755855. Mer. Consegna domicilio I 4 Venti
Pizzeria
Via Piemonte, 4. 070/940905. Domenica La Focaccia
Pizzeria
Via Cesare Cabras, 4. 070/560496
Pizzeria
Marimba
Zona 3
Pizzeria
Via Seneca, 51. 070/570655. Mar. Consegna domicilio
Pizzeria
Via del Mulino, 17. 070/261163. Nessuno. Consegna domicilio Pizzeria Da Lenka
Pizzeria
Via Bologna, 26. 070/2310270. Consegna domicilio
Q U A R TU SA NT’ELEN A
Pizzeria La Suprema
Pizzeria
Via Monserrato, 204. 070/262080. Consegna domicilio Gastrò
Gastronomia
Via Dante, 29. 070/4625515. Lunedì Le Mimì
Pizzeria Pit-Stop
Pizzeria
Via Roma, 48. 070/262580. Nessuno Pizzeria.Gastronomia
Via Irlanda, 14. 070/812617
Tesori Gastronomici
Paradiso
Pizzeria
Via Vittorio Veneto, 80. 070/869157. Nessuno Pizzeria
Pizza City Service
Pizzeria
Qualcosa di dolce?
Via Sant’Antonio, 100. 070/823691 Pizza In
Gastronomia.Rosticceria
Via Montgolfier, 19. 070/238077
CAGLIARI Pizzeria.Friggitoria
Via Bonaria, 62. 070/826032 - 333/1820800 Pizzeria Aurora
Argiol-Ice Pizzeria
Via Gozzi, 17. 070/884193. Consegna domicilio Pizzeria Dino
Via Monsignor Angioni, 10. 070/826414. Domenica
Chez Les Negres Pizzeria
Pasticceria
Via Sonnino, 175. 070/654997. Lunedì Cooking Momo Bakery
Pizzeria
Gelateria
Via della Pineta, 191. 070/3481315. Nessuno
Pasticceria.Caffetteria
Via Dante, 61/63. 339/4140152. Nessuno Ice Stop
Gelateria
Via Dante, 65/a. 070/494516. Lunedì Il Gelato Aresu
Gelateria.Caffetteria
Piazza Yenne 2
Pasticceria.Caffetteria
Viale Sant’Avendrace, 23/25. 070/290159. Nessuno
Pizzeria.Gastronomia
Via Cagliari, 216/a. 070/946177. Mercoledì New P3
SESTU
Via Monti, 58. 070/684646. Lunedì
Corso America, 128. 340/1813030. Lun. Consegna domicilio Le Tradizioni
Pizzeria
Via Roma, 95. 070/851594. Lunedì
Via Costituzione, 47. 070/260460. Mar. Consegna domicilio
La Brace
Pizzeria.Paninoteca
Stasera Pizza
L’Altra Pizza
Pizzeria
Stop Pizza
La Coccinella
Pizzeria
Via Romagnino, 47/a. 070/4648835. Lun. Consegna a domicilio
Time Out
Via Eligio Porcu, 253. 070/827244. Nessuno
Pizzeria
Sa Tàppara
Pizzeria
Via Cagliari, 332. 070/9435587. Nessuno. Consegna domicilio Via Dorgali, 1. 070/9439000. Lunedì. Consegna domicilio
Pizzeria
Via Istria, 30. 070/853572. Nessuno. Consegna a domicilio
Via Orazio, 25. 070/560232. Lunedì. Consegna domicilio
Via Firenze, 32. 070/883139 - 345/3051363
Corso Africa, 11/c. 347/0696962. Lun. Consegna domicilio
Pizzeria
Via San Martino, 140. 070/2047649. Consegna a domicilio
Via San Gottardo, 50. 070/570106. Consegna domicilio
Passaparola
A S S EM I N I C’è Pizza per te
Pizzeria
Strapizzami Pizzeria
New Pizza
Pizza al metro e al taglio
Via Zuddas, 224. 070/4515015. Domenica Me Gusta
Via Cocco Ortu, 57. 070/491130. Domenica
Pizzeria
Via Pira, 2. 070/8002636. Lunedì. Consegna a domicilio
Pizzeria Mistic Gastronomia
Via Riu Mortu, 70. 070/584682. Lunedì L’Aperipizza
Da Giulio L’Autentica
Gastronomia
Gustibus
Lo Stuzzichino Lucullus
Pizzeria
Via Porto Botte, 104. 070/580140. Lunedì
C.so V. Emanuele II, 274. 328/8126745. Domenica
Pizzeria
Via Quartu, 133. 070/883565. Consegna domicilio
M O NSER R A TO
La Fabbrica della Pizza
Pizzeria
Via Selargius, 54. 392/1687499. Lun. Consegna domicilio Pronto Pizza
Via Carmine, 9. 347/1849301. Nessuno
Paninoteca
Via dei Mille, 3. 070/672039
QUARTUCCIU
Panetteria.Pizzeria
QUARTU SAN T’ELEN A Pizzeria
Via Sardegna, 25. 070/940497. Mar. Consegna domicilio
Marie Patisserie
Pizzeria Da Sergio
Via Mascagni, 4/a. 070/4611253 - 349/1326547. Lunedì
Pizzeria
Via Giovanni XXIII, 14. 070/9459022. Consegna domicilio
Nuova D’Ari
Pizzeria del Corso
Via Monaco, 93. 070/657768. Nessuno
Pizzeria
Corso America, 26. 070/941724 Pizzeria Giorin
Via Tevere, 63. 347/9983943. Lunedì
Pizzeria.Paninoteca
Pasticceria
Pasticceria.Caffetteria
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