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20 04 Piero Marras
La mia vita su e giù dal palco
05 L’Accabadora di Enrico Pau Un intreccio di storia, mito e amore
06 Fiorella Atzori
La “maestrina del web”
07 15a edizione del Girotonno 08 Dinamo: Stagione finita Si pensa al mercato
09 Cagliari Calcio
Si scrive “futuro”, ma si legge “cambiamenti”
10 Il dentista risponde
Alternative non farmaceutiche
11 Sassari, notes with a view
La Sassari “invisibile” raccontata in un blog
12 San Gavino, oltre i Murales
06 13 inSardegna a Giugno 14 Sardegna terra di vini L’isola e il settore enologico
16 Alghero
La magia dei Focs de Sant Joan
18 HITWEETS 19 Heart of Sardinia Nel cuore della Sardegna
20 Elio Pulli
Maestro di bottega
22 Dieci spiagge da sogno 24 In viaggio
Monaco di Baviera
25 In spiaggia con fido 26 GUIDA AI LOCALI
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Foto A. Cani
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PIERO MARRAS La mia vita su e giù dal palco di Eleonora D’Angelo Piero Marras, classe 1949, è considerato il più importante esponente della musica etnica sarda. Le sue canzoni richiamano con suoni e parole le atmosfere dell’isola, ne raccontano la poesia, le storie della gente, e si trasformano all’occorrenza in strumenti di denuncia contro guerre, ingiustizie e inquinamento ambientale. Molti testi parlano d’amore (meravigliosa “Ses Tue”), altri sono autobiografici e svelano l’intimo dell’artista (“Rime Ladre” e “Babbu Meu” ad esempio), ma chi è l’uomo dietro il cantautore? Piero ci racconta la vita trascorsa su e giù dal palco e tante curiosità sulla carriera. Il tuo vero nome è Piero Salis. A cosa si deve lo pseudonimo “Marras”? Marras è stato scelto per esigenze di contratto discografico, in particolare perché in Sardegna c’erano troppi Salis. Non volevo uno pseudonimo qualunque però, come Rossi o Bianchi, volevo ri-
spettasse le mie origini, per questo ho prediletto un cognome sardo. Ti definiscono un “cinghiale”, perché? Il soprannome è frutto di un simpatico aneddoto. Era una splendida notte, e al termine di un concerto salutai il pubblico dicendo “questa sera andate a dormire, ma non dormite tranquilli perché fuori dalla finestra potreste sentire un cinghiale che canta: non sparategli che sono io!”. Si è consolidato probabilmente perché di natura sono riservato, un po’ selvatico direi, mi piace rifugiarmi nella mia tana. Hai iniziato prima a suonare o a scrivere? Ho iniziato prima a suonare e da sempre è la musica che mi detta la suggestione. La musica legge la realtà: è il suono che legge la parola. Sei nato a Nuoro, sassarese d’origine e vivi a Cagliari: c’è una città che preferisci? Nessuna in particolare. Sono molto legato a Sassari perché è un bel ritrovo di musicisti.
Perché scrivi testi in italiano e in sardo? Innanzitutto perché sono bilingue, ma italiano e sardo rappresentano codici differenti. Sono affezionato al mondo cantautorale e ho cominciato a scrivere in italiano. Il sardo l’ho utilizzato poi, quando frugando fra le mie origini ho scelto di investire sul suono della parola sarda. Il tuo sound ricorda Dalla, canti storie come De André e scrivi testi dall’intensità di De Gregori. Hai subìto influenze nel tuo percorso professionale? Le scuole cantautorali sono nate in Italia in modo circoscritto: era un mondo che in Sardegna non incontravo, ma che vivevo di rimbalzo. Stimo Dalla, De André e De Gregori ma ho fatto la mia strada personale. Che musica ascolti? Quando viaggio in auto mi sintonizzo volentieri su Virgin Radio, e ascolto spesso i grandi della musica come Paul Simon: quelli che hanno qualcosa da dire. A quale tua canzone sei più legato? Sono affezionato ad ogni mia canzone, ognuna è parte della mia vita e rappresenta un momento specifico. Considero le canzoni come veri e propri figli. Qual è il ruolo del cantautore oggi? Il cantautore ha una sensibilità particolare. La sua funzione credo sia quella di raccontare la realtà in modo diverso da tv e giornali. Il cantautore sintetizza in versi quello che c’è nell’aria, può essere un fustigatore, uno che denuncia ma anche uno che canta l’amore. Perché hai scritto “Quirra” affrontando il tema dei poligoni militari? “Quirra” è nata per rompere il silenzio e tirare fuori la verità. Un giorno mentre facevo la spesa al supermercato, un signore mi ha riconosciuto e invitato per un aperitivo. Mi raccontò del suo unico figlio che era a Capo Teulada, morto a soli 22 anni. A che progetto stai lavorando? Si chiama “Storie Liberate”. Sarà disponibile a breve un libro + cd ispirato alle vite degli “ospiti” delle colonie penali della Sardegna. Si tratta di testimonianze rivenute da poco in lettere, romanzi e poesie scritte di pugno dai carcerati dal 1900 a oggi. Il libro è di Vittorio Gazale e conterrà un’intervista al sottoscritto. Nel cd invece, ascolterete brani che sto calibrando affinché abbiano la giusta intensità: sono come quadri con tanti colori.
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L’ACCABADORA DI ENRICO PAU
Un intreccio di storia, mito e amore di Paola M. Ruiu “Una fossa dove mi hanno seppellito fin da bambina”. Questa è la descrizione che fa Annetta del ruolo che la famiglia le ha assegnato. Annetta ha il volto segnato dalla sofferenza e dal carico di morte che suo malgrado deve portarsi addosso: ciascuno ha il proprio ruolo all’interno di una comunità e il suo ha un peso che in pochi possono sopportare. Annetta è l’accabadora del titolo, interpretata dalla bravissima Donatella Finocchiaro (nella foto con Carolina Crescentini), attrice che nella sua carriera ha lavorato con registi del calibro di Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore ed Emanuele Crialese, collezionando numerosi premi e riconoscimenti. Il film, uscito alla fine di aprile, è una coproduzione italo-irlandese che ha trovato una buona distribuzione in diverse parti d’Italia, oltre che grande successo in tutte le sale della Sardegna in cui è stato proiettato. Grazie al tema affascinante, quasi a metà strada tra il mitologico e lo storico, il pubblico ha risposto bene a quella che per il regista Enrico Pau è stata in qualche modo una novità nella sua carriera cinematografica. Girata tra Collinas, il villaggio di San Simone, la Giara di Genoni e una Cagliari ricostruita grazie al sapiente uso degli effetti speciali, la pellicola racconta dell’arrivo di Annetta nel capoluogo sardo durante i bombardamenti del 1943 alla ricerca della nipote Tecla. La ragazza, come drammaticamente succedeva (e succede) in guerra è finita a fare la prostituta e Annetta impiegherà tutte le sue forze per cercare di salvare la giovane e allo stesso tempo per salvare sé stessa, attaccandosi alla nipote come l’ultimo brandello di amore che le resta. Già, perché questo è un racconto d’amore, nel senso più ampio e puro del termine, dove una donna che non ha mai esplorato questo sentimento si trova ad incontrarlo in un momento e un luogo in cui tutto intorno a lei parla di morte. Un intreccio di emozioni contrapposte che lo spettatore vive insieme ad Annetta la quale, circondata da spiriti del passato e nuovi incontri, riuscirà a dare un senso alla propria esistenza.
Il film non vuole avere la presunzione di dare una risposta all’interrogativo se la femmina accabadora sia davvero esistita o meno, però è intrigante pensare che così sia stato. Sarebbe un modo per attestare la Sardegna come un luogo all’avanguardia nell’affrontare e risolvere problematiche sociali per le quali, a tutt’oggi, non abbiamo risposte adeguate. Vi lasciamo con un paio di battute scambiate col regista Enrico Pau. Com’è nata l’idea per questo film? È un argomento che ha iniziato a ronzarmi in testa molti anni fa. Dopo aver letto un saggio sul tema e aver girato un cortometraggio con degli allievi a Santu Lussurgiu nel 2004 ho iniziato a ragionare su questo progetto. La figura dell’accabadora che molti affermano di aver visto in azione, ma che l’antropologia ufficiale ovviamente non conferma per mancanza di prove oggettive, suscitava grande interesse. Per me e Antonia Iaccarino, sceneggiatrice insieme a me, non importava dare una risposta a questo mistero, a noi interessava soprattutto raccontare una storia. La produzione poi è stata molto lunga e dispendiosa dal punto di vista del tempo e delle energie, quasi 7 anni di lavorazione che però sono stati ampiamente ripagati. Collocare la storia nel 1943 è stata una scelta precisa? Sì, inevitabile direi! Da una parte è stato un omaggio verso la memoria che quel tragico anno è stato per Cagliari e per chi l’ha vissuto. Io sono cresciuto coi racconti di mia madre sui bombardamenti e su com’erano terribili quelle giornate del febbraio del 1943 e dei mesi successivi, quando la città fu distrutta dalle bombe americane. Inoltre mi ero ripromesso di scrivere e raccontare una storia ambientata in quel periodo storico prima o poi. Unire questi due temi che sembrano non collimare tra loro, ma che si collegano piuttosto bene è stata una tentazione incredibile e affascinante dal punto di vista narrativo e sono contento di avere seguito il mio istinto.
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di Manuela Stacca Qualche mese fa, 600 docenti universitari hanno denunciato le gravi carenze linguistiche dei propri studenti, colpevoli di commettere errori da terza elementare: “I ragazzi non sanno l’italiano”, questa l’accusa pesantissima. Per fortuna, c’è chi la lingua la conosce bene, così come l’odiata grammatica, non più svalutata ma resa protagonista di un canale YouTube. Fiorella Atzori, classe 1988, di Arborea, diplomata al liceo classico e laureata in Scienze della Comunicazione a Cagliari, è l’ideatrice del canale “Sgrammaticando” (dal 2011, con 400 video, ha oltre 2.800.000 visualizzazioni), diventato un libro, edito da Centauria, pubblicato con lo stesso nome lo scorso marzo. La Repubblica l’ha definita “la maestrina del web”, mentre lei precisa “non sono un’insegnante di italiano” ma semplicemente una “creatrice di contenuti per il web”. Creare un canale sulla grammatica italiana è insolito. Com’è nata l’idea? L’idea nasce dalla mia passione per l’italiano, da sempre la mia materia preferita. A scuola, mi piaceva fare l’analisi grammaticale. Inoltre, mi è sempre piaciuta l’idea di creare video e condividerli con gli altri. Volevo rendermi utile e aiutare gli studenti più giovani. Dopo che il canale è cresciuto, però, mi son resa conto che molte visualizzazioni arrivavano anche da Spagna, Argentina, Brasile. La maggior parte degli iscritti, infatti, sono stranieri che vogliono imparare la lingua. Il libro “Sgrammaticando” però non è un manuale di grammatica. No, il libro riassume i miei video più visti e riprende fedelmente lo stile del canale, passando per errori comuni, verbi, modi di dire, trattati
FIORELLA ATZORI La “maestrina del web” diventa autrice del libro “Sgrammaticando” con uno stile fresco, per non annoiare. Non è un manuale di grammatica, così come i miei video non sono lezioni. Il sottotitolo “Salviamo l’italiano dalla rete” si riferisce al mondo dei social e alla poca importanza che si dà alla grammatica quando vengono usati. Eppure, quando la casa editrice ti ha contattato, credevi fosse uno scherzo. Sì, e dopo aver capito che non lo era, ho iniziato a sentire una grande responsabilità e sono andata nel panico. È stata la casa editrice a convincermi a non mollare, affiancandomi una ghostwriter
professionista, che ringrazio ancora. Senza di lei, la pubblicazione non sarebbe stata possibile. Mi piace scrivere, ma ho più la vena della “correttrice”. Non sono affatto prolissa, e scrivere il libro non è stato semplice. Allora ti sarà capitato di dover “correggere” qualcuno, magari durante una conversazione... Io sono davvero intollerante nei confronti degli errori grammaticali. Però, mi viene molto difficile correggere. Quando mi sono permessa di farlo, era sempre con persone con cui ho molta confidenza. Del resto, gli errori li
faccio anche io, l’importante è cercare di migliorarsi. E se correggo qualcuno è sempre per amore della lingua. Inoltre, aiutare gli altri, per me, è gratificante. L’errore più comune degli italiani? Sceglierne uno è difficile. Ultimamente, nel parlato, ho notato spesso l’uso errato di “piuttosto che”, utilizzato come congiunzione. Poi c’è l’uso del congiuntivo, un modo verbale un po’ demonizzato. Per molti è visto quasi come un nemico. Di recente, sei tornata all’Università di Cagliari per presentare il libro. Sì, è stata una cosa molto strana. Tutt’ora mantengo i rapporti con l’Università, specialmente con la professoressa Elisabetta Gola. È stata lei a chiedermi se volessi presentare il libro e il mio canale durante le giornate di orientamento per gli studenti delle superiori. È stato molto emozionante. Internet è una fonte inesauribile di conoscenza. Eppure, si parla di semi-analfabetismo dei ragazzi e i docenti universitari, qualche tempo fa, hanno richiesto un intervento del governo per riformare il sistema scolastico. Cosa ne pensi? Penso che sia una situazione tragica. Si parla di errori di grammatica, di “h” che mancano o che vengono messe dove non devono. Io sono stata fortunata, ho avuto dei buoni insegnanti che mi hanno trasmesso l’importanza di leggere, di saper scrivere e parlare bene. Io quando scrivo non utilizzo un italiano aulico. Perlomeno, si dovrebbero evitare gli errori gravi e usare le parole con il loro giusto significato, senza avere paura di usare il dizionario.
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a 15Il festival EDIZIONE DEL GIROTONNO celebra il tonno e porta sul palco Nek e Mannoia di Manuela Stacca a
Dal 22 al 25 giugno torna, con la sua 15 edizione, il Girotonno, la kermesse enogastronomica dedicata all’antica cultura del tonno rosso, che si terrà come ogni anno a Carloforte, sull’Isola di San Pietro. Slittato a fine mese a causa della concomitanza con le elezioni comunali, il festival internazionale unirà come sempre la passione per l’arte culinaria, le tradizioni, la musica e il territorio. La tonnara a Carloforte - una delle poche ancora attive nel Mediterraneo - ha una lunga tradizione che risale sino al 1738, anno di fondazione della città, un’attività plurisecolare praticata persino in epoca fenicia: la mattanza è considerata come un vero e proprio rituale e la pesca, attuata secondo metodi artigianali, avviene nei mesi tra aprile e giugno, quando “il tonno rosso in corsa” viene pescato a Carloforte al massimo della sua qualità, poco prima della deposizione delle uova. Il tonno rosso (in latino Thunnus Thynnus) è tra i pesci più pregiati e prelibati, molto apprezzato dagli chef di tutto il mondo. Saranno proprio quest’ultimi al centro di una incredibile gara, la “International Tuna Competition”, fulcro della manifestazione, che vedrà sfidarsi cuochi provenienti da sei diverse nazioni, nel proporre una serie di ricette e piatti a base di tonno.
Tra i paesi che parteciperanno alla prestigiosa gara, confermati l’Italia, il Giappone (con lo chef Haruo Ichikawa, vincitore del Girotonno nel 2015), la Norvegia (con Dag Tjersland, chef due stelle Michelin) e il Perù (con Rafael Rodriguez, vincitore del Girotonno nel 2016). A decretare il vincitore e i piatti migliori sarà una giuria tecnica, composta da giornalisti ed esperti gastronomici, come il famoso oste e cuoco siciliano Filippo La Mantia, la giornalista pluripremiata e ricercatrice universitaria Maria Canabal, il critico gastronomico François-Régis Gaudry e il giornalista de Il Corriere della Sera Gabriele Principato. A prendere parte alla votazione sarà anche una giuria popolare, composta dai visitatori della manifestazione. Sul palco ci sarà Federico Quaranta, conduttore radiofonico e televisivo, che condurrà i vari appuntamenti del festival. Alla gara internazionale si affianca il “Girotonno Live Cooking”, durante il quale si potrà assistere alla preparazione di ricette con il tonno che il pubblico in platea potrà poi degustare. Ad esibirsi saranno alcuni dei più importati chef italiani: oltre al già citato Filippo La Mantia, parteciperanno Stefano De Gregorio, di Busto Arsizio (Varese), chef resident di Saporie Lab – Milano (lo scorso anno nella squadra italiana della gara internazionale del Girotonno), lo chef carlofortino
Luigi Pomata e il cuoco Achille Pinna. A loro si aggiungerà inoltre lo chef giapponese Haruo Ichikawa, che preparerà il sushi e si esibirà nella cerimonia tradizionale del taglio del tonno. Le degustazioni e assaggi continueranno ancora con il “Girotonno Tuna Village”, che invece darà la possibilità ai visitatori di gustare i piatti tipici del territorio di Carloforte, oltre all’immancabile re dei tonni, declinato in numerose ricette sulla banchina Mamma Mahon. Anche quest’anno, dunque, ai visitatori, turisti e appassionati del tonno e del cibo attendono quattro giorni ricchi di gare e live show, con degustazioni e grandi ricette, ma anche itinerari e visite guidate alla riscoperta del territorio e grandi spettacoli musicali dal vivo, diventati ormai un appuntamento fisso. La 15a stagione del Girotonno dà grande spazio alla musica italiana, con due dei maggiori artisti del panorama nostrano: il 23 giugno al Palapaise si esibirà Nek, che canterà sul palco i successi più famosi della sua carriera, oltre a proporre i suoi brani più recenti, tratti dall’ultimo album “Unici”; il giorno dopo sarà la volta della grande Fiorella Mannoia, che porterà a Carloforte le sue canzoni più amate, insieme alle ultime tratte dall’album “Combattente” (già certificato Disco di Platino), tra cui anche il singolo “Che tu sia benedetta”, presentato in gara all’ultimo Festival di Sanremo.
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DINAMO: STAGIONE FINITA,
SI PENSA AL MERCATO A Cagliari torna la Serie A2 con la Dinamolab
di Erika Gallizzi. Foto: Luigi Canu La stagione agonistica della Dinamo Banco di Sardegna Sassari è già terminata. La squadra di coach Federico Pasquini è stata eliminata al primo turno dei playoff, con un secco 0-3, dalla Dolomiti Energia Trento. Ma già la chiusura della regular season non era stata “idilliaca” per il Banco, arrivato ai playoff dopo due sconfitte consecutive. E se quella arrivata per mano della Umana Reyer Venezia (85-89 il risultato finale), seppur tra le proprie mura, poteva essere prevedibile, visto il valore e lo stato di forma del roster avversario, non si può certo dire lo stesso di quella maturata sul campo della Pasta Reggia Caserta (70-77). Proprio lì, all’ultima giornata di regular season, la Dinamo ha perso, anche per la concomitanza di altri risultati sfavorevoli, una posizione in classifica, scivolando dal quarto al quinto posto e perdendo il vantaggio del fattore campo nel post-season. Oltre a ciò, è andata anche a pescare un’avversaria, Trento, più fastidiosa di quella che sembrava doversi trovare di fronte, ovvero una Reggio Emilia ormai con poche energie, esattamente come la Dinamo. E la serie dei quarti di finale ha avuto ben poca storia, con Trento che, dopo aver vinto gara-1, ha dato la netta sensazione di gestire serenamente i restanti due incontri, per portare a casa, a botta sicura, il diritto a partecipare alla semifinale. In casa Dinamo, invece, non rimane che pensare al futuro. Quest’anno, a differenza della scorsa stagione, si può dire ben poco alla squadra per quanto riguarda abnegazione, impegno e cuore, ma la costruzione della stessa non è stata impeccabile. Senza playmaker, con qualche giocatore ormai fisicamente in difficoltà, inizialmente con un pivot scommessa (Olaseni) e con un ruolo di ala piccola male e poco coperto. E senza atletismo. Proprio sul maggiore atletismo sarà fondata la costruzione del roster del prossimo anno, a detta della stessa
società, partendo comunque da un buon nucleo del gruppo “attuale”. Si riparte da coach Pasquini in panchina (e alla scrivania come general manager), a cui il presidente Stefano Sardara ha rinnovato la fiducia, e in campo sicuramente da capitan Jack Devecchi. Poi è stato confermato Rok Stipcevic (nella foto), che sembra però possa essere tentato da sirene estere. È stata invece ufficializzata la partenza di Brian Sacchetti (arriverà Achille Polonara da Reggio Emilia). Per Brian non è stato un anno facile: dopo un avvio di stagione straordinario, ha vissuto di alti e bassi (ma la squadra in toto non ha fatto meglio), con quella sorta di ruolo di “jolly” che lo porta spesso a giocare in posizioni per lui non “naturali” e a tappare i buchi dovuti a scarso rendimento di altri o a non perfette scelte di mercato. Questo non è compreso da tutti e Sacchetti, nella stagione appena conclusa, è stato oggetto di critiche e “mugugni” da parte di una frangia della tifoseria, sicuramente soffrendone. Ci sarebbe l’intenzione di trattenere Trevor Lacey, senza dubbio il giocatore che, seppur con un avvio difficile, non ha tradito le attese ed è risultato di gran lunga il migliore, per rendimento e per qualità confermate. L’operazione non è però semplice, anzi risulta quasi impossibile, viste le diverse offerte, anche economicamente importanti, che si dice l’atleta stia ricevendo. Si è parlato anche di tentativo di rinnovo per il pivot Tautvydas Lydeka, sicuramente come cambio di un pivot atletico ed agile. Inoltre, potrebbe restare anche Dusko Savanovic, ma appendendo le scarpe al chiodo e dedicandosi ad un ruolo dirigenziale. Ed è tornato in città anche Manuel Vanuzzo, dopo aver chiuso la sua esperienza a Udine. Il destino di Vanuzzo potrebbe essere Cagliari (vice-allenatore?), qualora, come sembra, vada in porto l’operazione di trasferimento di sede e attività del Basket Ferentino (con il suo diritto sportivo di Serie A2) in seno alla DinamoLab, controllata da Sardara.
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CAGLIARI, SI SCRIVE “FUTURO”, MA SI LEGGE “CAMBIAMENTI” di Gianpiero Farina. Foto: Roberto Tronci 2-1 al Milan. La stagione del Cagliari si chiude con un risultato di assoluto prestigio. I rossoneri di Vincenzo Montella sono stati puniti da due giocatori che rappresentano perfettamente, seppur in maniera totalmente diversa, l’andamento degli isolani in quest’annata: Joao Pedro e Fabio Pisacane. Il brasiliano è colui che tante volte, causa infortuni e problemi fisici, è mancato. Chissà se con la sua fantasia, il suo estro, la sua rapidità e il suo dinamismo molte partite sarebbero state differenti. Il terzino invece incarna la voglia di lottare e di non mollare mai. Un personaggio a tutto tondo, che ha ormai i colori rossoblù nel cuore. E ha conquistato tutti i tifosi. Il successo finale però non cancella un campionato fatto di alti e bassi. E anche maggio, l’ultimo mese stagionale, ha confermato il tutto in maniera inopinabile e incontrovertibile. Inevitabile il 3-1 a Napoli. La squadra di Sarri, in piena lotta per il secondo posto con la Roma, è davvero di un altro pianeta per questo Cagliari. Certo, la sensazione che molti hanno avuto è che gli uomini di Massimo Rastelli allo stadio San Paolo non siano praticamente mai scesi in campo. Come se non ce ne fosse quasi bisogno. Come se ogni cosa fosse scritta e scontata. Insomma, per gli azzurri è sembrato tutto fin troppo semplice. Una settimana dopo è arrivato il 3-2 all’Empoli. Questo match ha messo in mostra le capacità di due attaccanti: Marco Sau (nella foto) e Diego Farias, che ai toscani ha realizzato una doppietta. Anche loro molto spesso sono stati bloccati da problemi fisici. Gli isolani però potrebbero ripartire da loro due. Il loro valore non può esser messo in discussione. Ma ecco che il 21 maggio arriva la pagina più triste di maggio, se non addirittura dell’intera stagione: il 6-2 subito dal Sassuolo. Un ko pesante, e non solo nel passivo. Un atteggiamento imbarazzante che non ammette alcun alibi e alcuna scusa quello avuto al Mapei Stadium. E se Marco Borriello, vero e proprio leader dello spogliatoio per esperienza e carisma,
ha chiesto scusa ai tifosi vuol dire davvero tanto. Prestazioni come quella di Reggio Emilia fanno capire cosa non ha funzionato quest’anno. In primis la difesa, che non hai mai dato grande sicurezza. E poi quel modo di affrontare certe in partite in trasferta. Arrendevole, distratto e mai determinato: è questo il Cagliari ammirato tante volte lontano dal Sant’Elia. E non può essere soltanto un caso. Già il Sant’Elia. Quella contro il Milan è stata l’ultima partita del Cagliari nel suo storico stadio. Il 3 maggio è stato infatti posato il mattone della Sardegna Arena, la nuova casa dei rossoblù. L’impianto, che sarà temporaneo, sorgerà al posto dei parcheggi del settore distinti e avrà 16mila posti. La struttura sarà molto simile a quella di Is Arenas. «Grazie a tutti i comuni, tantissimi, che hanno offerto la loro ospitalità. Saranno quattro mesi di intensi lavori, con 150 persone impegnate a lavorare nel cantiere, anche la notte, per cercare di inaugurare lo stadio alla prima di campionato. Sarebbe un miracolo, ma anche una vittoria importantissima per tutta l’Isola. Perciò abbiamo scelto il nome Sardegna Arena, per portare il nome di questa terra in Italia e un giorno, ce lo auguriamo, in Europa»: queste le parole del presidente Tommaso Giulini, che ha posato il primo mattone, il giorno della presentazione. Il progetto stadio quindi è partito e sembra ambizioso e chiaro. Resta da capire ora quello tecnico. Il primo dubbio riguarda Massimo Rastelli. Il patron sembra aver però deciso per la riconferma. Tutto questo nonostante i numerosi gol subiti (76) e la timidezza avuta in molte partite in trasferta e contro le big del campionato. Forse le alternative non erano poi così tanto meglio, verrebbe da pensare e da dire. A cambiare invece è il direttore sportivo. Via Capozzucca, dentro Rossi, Un futuro sempre più nel segno dei cambiamenti. Tranne che in panchina. O perlomeno così sembra.
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Il dentista risponde Viviamo nel mondo occidentale influenzato ancora oggi dalla rivoluzione scientifica del XVII secolo e da quella industriale del XVIII e XIX, dove il primato della ragione teorizzato dagli illuministi e consacrato dalla Rivoluzione Francese ha modificato radicalmente il pensiero europeo e occidentale. Questo cambiamento ha portato enormi benefici, la vita si è allungata e la sua qualità media si è innalzata, abbiamo un’alfabetizzazione diffusa dalla scolarizzazione obbligatoria e, perlomeno nel nostro continente, un sistema di welfare che garantisce un modello di esistenza mai esistito prima nella storia umana. Eppure, insieme all’evolversi della società, si sono evolute le patologie e si sono moltiplicati i problemi. Alle vecchie epidemie di massa si sono sostituite le patologie legate agli stili di vita e all’emotività come lo stress, l’ansia, la depressione, a cui si aggiungono quelle alimentari, sempre più comuni a causa del cibo troppo raffinato, medicato e trattato. Per questi motivi si sta sviluppando nella società, e quindi anche nel paziente odontoiatrico, una nuova gamma di necessità che ricercano un approccio più armonico, naturale e rispettoso della biologia umana e della natura. Se prima i farmaci industriali erano la panacea di ogni male, dal raffreddore alle difficoltà nel dormire, ora si ricercano metodi che non lavorino esclusivamente sui sintomi, ma cerchino di individuare
delle necessità del paziente per comprenderne appieno le origini del malessere che lo ha infine portato a cercare una soluzione. Una importante innovazione negli approcci terapeutici in odontoiatria è l’introduzione di rimedi come i Fiori di Bach, gli oli essenziali o gli integratori naturali per supportare la terapia tradizionale.
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Curiosità sul mondo odontoiatrico
Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
Esistono alternative non farmaceutiche in odontoiatria? le cause dei malesseri, col fine ultimo di affrontarle con percorsi riabilitativi più rispettosi dei tempi biologici del nostro corpo. Un argomento che mi ha sempre affascinato, da questo punto di vista, è la possibilità di integrare il meglio della tecnica scientifica moderna con la saggezza e la visione globale del passato. Attingendo a queste due grandi fonti del sapere, senza più vederle per forza in maniera alternativa una all’altra, si possono trovare soluzioni efficaci e che
garantiscono risultati duraturi nel tempo, con un disagio molto minore per il paziente. Negli anni, mediante approcci alternativi a quelli tradizionali, come la Dentosofia, la Psicodonzia, la Terapia Miofunzionale, la Posturologia o la Kinesiologia, sono riuscito a risolvere casi che affrontati classicamente, non avevano portato i risultati sperati. Possiamo parlare di un approccio “olistico”, che guarda alla globalità
Piante come il tea tree, la lavanda o la menta aiutano con le loro proprietà rilassanti – e possono essere determinanti per il classico paziente con la “paura da dentista” -, ma anche antinfiammatorie, lenitive, antisettiche, analgesiche e cicatrizzanti. Le loro applicazioni, ad esempio in igiene orale, riguardano la cura di herpes, afte, gengiviti e ascessi, ma aiutano anche nell’ansia pre, durante e post intervento, oltre che nel ridurre il disagio e i fastidi di vari sintomi che si manifestano nel breve, medio o lungo termine dopo le classiche cure odontoiatriche. Insomma un nuovo mondo, interessante e affascinante, che si sta gradualmente sviluppando nella nostra professione, nell’ottica di fornire sempre il meglio alla salute dei pazienti. Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@shmag.it.
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SASSARI, NOTES WITH A VIEW La Sassari “invisibile” raccontata in un blog
di Manuel Di Cristo Agli occhi di uno spettatore che vede Sassari per la prima volta, la città appare come un coacervo di tante cose: storia, bellezza, cultura, tradizione ma anche - ed in egual misura - degrado, difficoltà, silenzi; è in qualche modo una città introspettiva il capoluogo turritano, capace di svelarsi poco a poco ai “forestieri” e rapirne il cuore, fino a intrappolarli tra le vie secolari del suo centro storico. Un po’ come è successo a Loredana Maria Rezzano, di origini liguri ma innamorata di Sassari al punto tale da realizzare un blog in cui metterne in mostra il lato invisibile. In “Sassari, notes with a view” (noteswithaview.wordpress.com) la signora Rezzano spiega, in primis, le ragioni che l’hanno condotta ad interessarsi di Sassari in questa misura: “cosa significa per una città essere invisibile? (..) oggigiorno, al tempo di internet, significa sicuramente isolamento culturale ed economico. Tuttavia esiste un altro significato che riguarda la capacità di una città di mantenere intatta la propria identità lungo i secoli, adattandosi al cambiare delle epoche ed è una definizione appropriata dell’invisibilità di Sassari”. Attraverso questa chiave di lettura, Sassari, notes with a view si presenta come un viaggio nella Sassari che era e che, malgrado lo scorrere del tempo, è ancora. Un viaggio, quello della Rezzano attraverso le vie della città, che affonda le radici nell’infanzia della blogger ligure: «Sassari è la mia porta per la Sardegna. La sua invisibilità mi è parsa subito evidente quando l’ho incontrata e poi visitata, ma lo avevo già capito, anzi vederla mi ha fatto tornare in mente un episodio di quando ero piccola: avrò avuto dieci anni e una Fiat celestina ha attraversato la piazza del paese dove abito tuttora e c’erano queste due esse bianche sulla targa nera che passavano veloci e sparivano oltre la curva in mezzo alle case e la mia curiosità, l’incapacità dei “grandi” di spiegare dove si trovasse quella città sarda, in quale punto dell’Isola… è lì, in quel punto del tempo, che ho sentito per la prima volta la
bellezza invisibile di Sassari e ho impiegato molta vita per arrivare ad ammirare la sua bellezza invisibile di persona». Ogni post è riportato sul blog prima in inglese e poi in italiano, a partire da “A visible map for an invisible city”, dove la Rezzano suggerisce persino una mappa attraverso cui scorgere le bellezze celate dalla città: trattasi della “Carta del violinista”, così detta poiché realizzata da Giovanni Masetti Raimondi (1763-1860), ovvero colui che fu primo violino della cappella musicale del Duomo di Sassari. La prima versione della mappa fu realizzata nel 1799 mentre quella definitiva risale al 1806, quando il Raimondi la presentò al re di Sardegna Vittorio Emanuele I. La “Carta del violinista” presenta Sassari per com’era prima delle demolizioni dell’epoca Savoia ma, come tiene a precisare la blogger ligure, «sovrapponendola all’attuale pianta del centro storico, le due combaciano perfettamente, ognuna con le proprie caratteristiche: quella antica rappresentante ogni pietra al suo posto; quella moderna recante quei tratti di modernità che annebbiano lo sguardo dei visitatori disattenti». Quando chiediamo alla signora Rezzano un suggerimento per rendere visibile tale invisibile bellezza, lei con cortesia ed umiltà ci risponde: «Sassari, ancora oggi, al tempo dei centri commerciali e delle automobili, è ancora e sempre una scenografia intatta. Perfetta. Ricchissima. Un palcoscenico preparato per accogliere la rappresentazione della quotidianità e della comunità. Mancano solo gli attori, manca la linfa che scorra per le strade. Basterebbe questo, secondo me, riempire la città di vita, per veder rifiorire ogni angolo. (..) Il fotografo che illustra le pagine del blog, Francesco Pau, quando gira per il centro storico a scattare foto incontra sempre tante persone che orgogliose spiegano, raccontano, cantano il loro pezzetto di Sassari, con amore, con fierezza, con dedizione. Ecco, a Sassari mancano custodi. Ci sono, ma sono pochi e spesso scoraggiati dalla modernità. Una città così bella, con un’anima così grande, ha bisogno di tutti i suoi custodi, tutti, non uno di meno».
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San Gavino, oltre i Murales
di Damiano Cancedda Un paese colorato, un paese che riprende vita grazie alla volontà e all’estro dei giovani (e meno giovani) del luogo. Ecco cos’è San Gavino Monreale. Tra le decine di opere sparse per il paese s’incontrano Street Art e Murales, in una fusione di arte e talento cresciuta dal basso come un’erba spontanea, e che ora si erge florida e inarrestabile tra le vie e le mura del paese. Dalle difficoltà nascono idee e possibilità: ed è proprio da questo concetto che nasce l’idea di riqualificare e valorizzare il proprio territorio dopo un periodo di crisi. E non importa se per far tutto ciò c’è bisogno di sporcarsi le mani di co-
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lore, affidandosi alle vernici contenute nelle bombolette spray di novelli e talentuosi street artists, o ai pennelli dei maestri del paese. I risultati rimarranno ai posteri. A dirla tutta, a dare la spinta che dà il là al progetto di riqualificazione urbana è un episodio funesto. La morte di Simone Farci (Skizzo per gli amici) avvenuta nel 2013 sconvolge la comunità sangavinese, che reagisce organizzando un evento molto apprezzato in suo onore. L’entusiasmo generato inaugura l’inarrestabile stagione dei murales che inizia in grande stile nella torrida estate del 2014. Giorgio Casu, sangavinese doc, artista giramondo di fama internazionale, assistito in maniera fondamentale da tutta la comunità, regala il primo nuovo mu-
rale al paese dedicato alla memoria dell’amico defunto. Un’opera maestosa di 50 mq, realizzata con la tecnica del Magic Realism, che al centro del paese traccia un solco tra la vecchia San Gavino e quella nascente, colorata e viva. Il paese presenta tantissime aree potenzialmente riqualificabili e muri da sottrarre al degrado: il progetto non può e non deve fermarsi. E così, un anno dopo, Giorgio Casu concede il bis, realizzando un’opera fortemente identitaria nella vecchia stazione ferroviaria. Il murale di 200 mq raffigurante Eleonora D’Arborea, personaggio legato alla storia sangavinese e alla Sardegna intera, lascia tutti col muso all’insù, colmo di colori e richiami alle virtù territoriali. Il successo e la visibilità ottenuti
dall’opera aprono definitivamente gli occhi al paese. Si formano presto nuove associazioni paesane che contribuiscono in maniera attiva al risveglio culturale, e tante altre, provenienti non solo dai paesi limitrofi, bensì anche da terre lontane, offrono la loro disponibilità a collaborare, pronte a rinforzare la fama di San Gavino come Paese dei Murales. Il primo vero esempio di collaborazione con realtà non locali si materializza in Piazza della Resistenza. Il senese Francesco Del Casino, artefice di gran parte dei lavori murali di Orgosolo, realizza un’opera che è parte del progetto dell’ANPI Medio Campidano, denominato “Conoscere è R-esistere”, realizzata nel segno della tradizione muralistica sarda. Il 2015 si chiude con il recupero di Piazza Trento. Paolo “Mamblo” Mazzucco, coadiuvato da un folto gruppo di volontari del comitato “Uno spruzzo di arte e colore”, trasforma un’area in completo abbandono in un piccolo regno in stile Pop Art. Il contagio fa salire alla ribalta giovani dal talento puro come Andrea Meli, autore di due opere che esaltano uno stile personalissimo, e certifica ulteriormente il rapporto con artisti stranieri quali Bastardilla (Colombia) e Spaik (Messico), veterani della street art internazionale. Com’è un veterano Sergio Putzu, storico artista sangavinese che realizza la monumentale opera “Su Bixiau de Oristaisi”, un progetto tradizionale che non spezza la magia creata dalla nuova corrente sangavinese, anzi, la impreziosisce. Gli ultimi lavori, come quello realizzato dall’artista Pina Monne in Via Roma, sono il naturale prosieguo di un progetto che l’Associazione Skizzo, con l’aiuto degli altri gruppi locali, tenta di elevare ai limiti del sogno. Un sogno in cui Skizzo vive, sorride e collabora.
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inSardegna... I migliori eventi di Giugno 5 GIUGNO: Villasalto in Piazza Italia, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". 6 GIUGNO: Uri, ore 21:00. “Festa della N.S di Paulis 2017”: Spettacolo di Pino e gli Anticorpi. Dal 7 all'11 GIUGNO: Cagliari al Teatro Civico di Castello e alla Galleria Giardini Pubblici. IX Edizione “Leggendo Metropolitano - Tra la memoria e l’oblio”. 8 GIUGNO : Cagliari all’Auditorium del Conservatorio, 18:00. Stagione concertistica “Amici della Musica” 2017: Stefano Figliola (pianoforte). Dall'8 al 10 GIUGNO: Cagliari nell’Ipogeo funerario di Atilia Pomptilla (Grotta della Vipera), ore 16:00. “Festival Leggendo Metropolitano”: "Un anno sull’Altipiano”, di E. Lussu.
Fluminimaggiore in Piazza Antonio Gramsci, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Codrongianos alla Festa di Saccargia, ore 22:00. Concerto dei Train To Roots. 12 GIUGNO: Cagliari all'Arena Sant'Elia, ore 21:00. Concerto di Daddy Yankee. 13 GIUGNO: Cagliari all’Auditorium del Conservatorio, 18:00. Stagione concertistica “Amici della Musica” 2017: Caterina Goglione (pianoforte). 14 GIUGNO: Cagliari alla libreria Camboni, dalle 15 alle 21. “Potter’s Day”. San Basilio (CA) in Piazza, ore 22:00. Concerto dei Cordas et Cannas. 15 GIUGNO: Cagliari al Teatro Lirico, 20:30. Stagione concertistica 2017: Duo Perfetto, Robert Witt (violoncello), Clorinda Perfetto (pianoforte). 16 GIUGNO: Santa Teresa di Gallura in P.zza Libertà, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". 17 GIUGNO: Cagliari nella chiesa di Santa Maria del Monte, ore 21:00. 23a edizione festival “Echi lontani”: Concerto Quartetto d'archi "Felice Giardini".
Dall'8 all'11 GIUGNO. Rally Italia Sardegna 2017
Dall'8 all'11 GIUGNO: Alghero, Olbia. Rally Italia Sardegna 2017. 9 GIUGNO: Cagliari nello Spazio ex Vetreria di Pirri, ore 19:00. "Sardi, Quelli con la testa dura" di Bepi Vigna, con Fabrizio Passerotti. Sassari al Palazzo di Città, ore 21:00. VI edizione "Primavera a Teatro”: "Giovani coreografi emergenti", Danza Estemporada. Dal 9 all'11 GIUGNO: Mamoiada. VI edizione "Archeomusicando", tre giorni di archeologia e musica. 10 GIUGNO: Cagliari nella chiesa di Santa Maria del Monte, ore 21:00. 23a edizione festival “Echi lontani”: "Suites de Danses", Ensemble La Girometta. Cagliari nella Sala Minimax del Teatro Massimo, ore 21:00. “Note Vibranti”: rappresentazione per non udenti dell’opera rock “ILIade Elettrica”. Sassari in Piazzale Segni, ore 21:30. II edizione "Summer Love Festival" - Xica Loca: Jay Santos, Soraya Deejay e Chris Rose.
17-18 GIUGNO: Bari Sardo. “Primavera nel Cuore della Sardegna”. 18 GIUGNO: Cagliari alla Rari Nantes Cagliari ASD, ore 10:00. “Sardinian Trophy FGSI 2017”, Kettlebell Sport. Cagliari nel Corso Vittorio Emanuele, ore 21:00. Concerto dei Tazenda. Dal 20 al 24 GIUGNO: Sassari nei campi della Parrocchia San Paolo. V edizione del “Music StreetBall - Under”. 21 GIUGNO: Cagliari alla Galleria Comunale D'Arte, ore 11:00. “Musei in Musica 2017”: Festa della musica. Cagliari nella chiesa di Santa Maria del Monte, ore 21:00. 23a edizione festival “Echi lontani”: Concerto Quartetto d'archi "Felice Giardini". Sassari in Piazza Santa Caterina, ore 21:30. "JazzOp 2017: Vento bravo”, musiche di Edu Lobo, Orchestra Jazz della Sardegna. Dal 22 al 25 GIUGNO: Carloforte. XV edizione "GiroTonno".
10-11 GIUGNO: Cagliari nell’Area Parcheggi Ippodromo di Lungomare Poetto. “Poetto Beach Games”, Basketball 3X3 torneo Fisb GOLD. Baunei e Gairo. “Primavera nel Cuore della Sardegna”. Sardara. “Primavera nei Borghi di eccellenza”. Il 10, 17 e 24 GIUGNO: Santa Margherita di Pula alla Forte Arena, ore 21:30. “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, melodramma in tre atti, regia di Joseph Franconi Lee, orchestra e coro del Teatro Lirico di Cagliari. 11 GIUGNO: Cagliari alla Galleria Comunale D'Arte, ore 11:00. “Musei in Musica 2017”: Duo LucianiAmat di San Filippo dedicato a Paul Klee. Cagliari all’ex Manifattura Tabacchi, ore 21:00. Spettacolo comico con la compagnia Lapola.
23 GIUGNO. Concerto di Nek
23 GIUGNO: Carloforte al Palapaise, ore 21:00. XV edizione "GiroTonno": Concerto di Nek “Unici in Tour”. Thiesi in Piazza Caduti in Guerra, ore 22:00. Santu Juanne 2017: Concerto dei Dark Tranquillity. Dal 23 al 25 GIUGNO: Cagliari all’EXMA, dalle ore 18:00. "IsolaBirra" Festival delle birre artigianali.
Dal 23 al 25 GIUGNO. "IsolaBirra"
24 GIUGNO: Carloforte al Palapaise, ore 21:00. XV edizione "GiroTonno": Concerto di Fiorella Mannoia “Combattente - Il Tour”. Serrenti nella Casa Corda, ore 21:00. Concerto d'Estate 2017. Ittiri in Piazza Guglielmo Marconi, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Arzana (OG) in Piazza, ore 22:00. Concerto di Paolo Meneguzzi. 24-25 GIUGNO: Galtellì, Lanusei e Siniscola. “Primavera nel Cuore della Sardegna”. Calasetta. “Primavera Sulcitana”. 25 GIUGNO: Cagliari nella Basilica di Santa Croce, ore 19:00. 23a edizione festival “Echi lontani”: Concerto “Méditation sur ma morte future”, organista Enrico Bissolo. Siniscola in P.zza S. Stefano, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Dal 26 al 28 GIUGNO: Carloforte. “Primavera Sulcitana”. 29 GIUGNO: Baratili S. Pietro in Piazza Eleonora D'Arborea, ore 22:00. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". 30 GIUGNO: Cagliari al Teatro Lirico, ore 21:00. Stagione lirica e di balletto 2017: “Un ballo in maschera”, melodramma in tre atti, musica Giuseppe Verdi, libretto Antonio Somma; regia Lorenzo Mariani, ripresa da Elisabetta Marini. Terralba in Piazza, ore 21:30. Concerto della PFM.
Mostre Fino al 15 GIUGNO: Sassari all'Ex Convento del Carmelo, ore 10:00-13:00 - 17:00-20:00, chiuso lunedì. Mostra "Altri Esotismi. Artisti sardi e Orientalismo”. Fino al 26 GIUGNO: Samugheo al Museo MURATS, ore 9:30-13 - 17:00-20:00, chiuso lunedì e festivi. Mostra "Arte e Design nella Produzione della MITA. 1926-1976”. Fino al 30 GIUGNO: Sassari alla Pinacoteca nazionale, ore 9:00-18:00, chiuso domenica e lunedì. Mostra "Collezioni Galleria ’84”. Fino al 16 LUGLIO: Oristano alla Pinacoteca comunale “Carlo Contini”, ore 10:00-13:00 - 16:3019:30. Mostra antologica “Twenty Five - Giovanni Coda Exposition”.
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SARDEGNA
TERRA DI
VINI
L’ISOLA E IL SETTORE ENOLOGICO: UN RAPPORTO ANTICO E RADICATO NELLA CULTURA SARDA. di Manuel Di Cristo Secondo uno studio dell’Università di Cagliari, i nuragici dell’Età del Ferro (900-750 a.C.) sarebbero stati i primi produttori di vino al mondo, con buona pace dei cugini francesi che hanno sempre rivendicato questo primato. Una notizia che sorprende solo fino ad un certo punto perché chi conosce la Sardegna e i sardi sa bene che il vino, nell’Isola, è molto più che una semplice bevanda. Accompagna i pasti, certo, ma offrire un bicchiere di vino ad un ospite è una forma di amicizia e di cortesia che si tramanda da generazioni ed è quindi innegabile la valenza sociale, o forse sarebbe meglio dire la ritualità, dell’assunzione del vino in determinati contesti della vita quotidiana. Sembra esserci, insomma, un rapporto quasi viscerale tra i sardi e l’enologia e le radici profonde di questo rapporto sono testimoniate dalla varietà e dalla qualità della produzione enologica regionale. Sui mercati nazionale e internazionale la presenza del vino sardo è davvero significativa e oggi la Sardegna può vantare assolute eccellenze nel settore. Per fornire una panoramica sulla diversità enologica regionale, nelle righe
che seguono verranno presentati alcuni tra i più rilevanti vitigni impiantati nell’Isola e, relativamente a questi, delle etichette che il Vinitaly 2017 ha ritenuto particolarmente meritevoli, inserendole nell’elenco 5StarWines qualora il punteggio assegnato dalla giuria superasse i 90 punti. Il Cannonau è il vino che più di tutti viene associato idealmente alla Sardegna. Va da un colore rosso rubino al rosato a seconda della variante, si presenta con sensazioni gusto olfattive che ricordano, nelle diverse espressioni, fiori o frutti rossi, freschi, che virano verso note più mature di confettura e calde sfumature speziate nella tipologia riserva o liquoroso. Trattasi di un vitigno sardo al 100% contrariamente a quanto si credeva fino a qualche tempo fa, quando si attribuiva al “dominatore spagnolo” il merito di aver portato il Cannonau nell’Isola. Invece pare che la storia vada letta in senso opposto, con la Sardegna che già produce Cannonau dal 1200 a.C. e gli spagnoli che solo molto tempo dopo verranno a conoscenza di questo vitigno, noto a Siviglia col nome “Canonazo” e in territorio aragonese con l’appellativo di “Garnacha”. Parliamo di un vino la cui produzione è diffusa su tutto il territorio regionale sebbene le aree d’elezione di questo vitigno siano le zone interne, Ogliastra in primis; sottodenominazioni del DOC “Cannonau di Sardegna” sono “Jerzu”, “Capo Ferrato”, “Oliena” o “Nepente di Oliena”. Tra le migliori etichette si segnala “Anzenas” (2015) della Cantina Sociale di Dolianova, che si è distinta con i suoi 93 punti, seguita a un solo punto da “Loi Corona” (2012) della Vitivinicola Alberto Loi, “Il Muto” (2014) dell’Agricola Montespada e da “Senes” (2013) delle Cantine Argiolas. Se il Cannonau è il principe dei rossi sardi, il Vermentino lo è dei bianchi. Come il primo, anche il secondo ha una diffusione su quasi tutto il territorio sardo ma la Gallura è certamente la terra prediletta da questo vitigno; basti pensare che il Vermentino di Gallura è l’unico DOCG dell’Isola, che pure vanta diversi vitigni DOC e IGT. Il Vermentino si presenta con un colore giallo paglierino intenso e luminosi riflessi oro, profumi di frutta matura a
#shMAG seh 15 polpa bianca, ginestra, erbe aromatiche; in bocca offre sensazioni di densa morbidezza e fresca acidità con finale di calde note minerali. Dalla Gallura il Vermentino è sbarcato da tempo sulle tavole degli italiani e ha varcato i confini nazionali ottenendo grandi consensi: ad aprile, “Sciala Vendemmia Tardiva” (2015) delle Cantine Surrau, è stato incoronato miglior vino bianco italiano, forte dei 95 punti assegnati dalla giuria. Il vitigno Vermentino viene utilizzato anche per le DOC “Vermentino di Sardegna”, “Alghero Vermentino frizzante” e “Cagliari Vermentino”. Un altro vino storico dell’Isola è la Vernaccia di Oristano, un bianco DOC che ha fatto della valle del Tirso la sua casa. È un vino secco contraddistinto dalle calde sfumature ambrate del colore, da sensazioni olfattive di frutta secca, fiori di mandorlo e miele amaro. Trova impieghi diversi: vino da dessert, da aperitivo o ideale anche per alcuni piatti a base di pesce, sempre che si abbia la cura di servirlo a temperature differenziate a seconda della fruizione. “Juighissa” (2008) della Cantina della Vernaccia si è aggiudicata il Gran Premio della Giuria 2017: l’ennesimo attestato di merito per un’azienda che dal 1953 ha riunito la passione e le energie dei viticoltori del Sinis per promuovere l’immagine e il gusto della Vernaccia e del vino sardo nel suo complesso. Ma la Vernaccia non è l’unico vino “da meditazione” che la Sardegna è in grado di offrire; manca infatti all’appello la Malvasia nelle sue due varianti: “Malvasia di Bosa” e “Cagliari Malvasia”. La tradizione vuole che la prima venga fatta maturare in botti scolme in presenza di lieviti “flor”, particolarità che conferisce al vino calde e luminose tonalità giallo oro, note sensoriali di frutta matura, miele e mandorle tostate mentre al palato lascia un’impressione di grande equilibrio e armonia. La Malvasia è un vino che ha una vena di romanticismo già nel nome, derivante dal porto greco di Monemvasia (nel Peloponneso); vino e vitigni raggiunsero varie mete partendo da questo approdo greco e ne è la prova l’esistenza di numerosi tipi di Malvasia, tutti con caratteristiche peculiari. In Sardegna questo vitigno fece la sua comparsa in era bizantina e, a differenza del Vermentino o del Cannonau ad esempio, si è radicato (senza espandersi) sulle colline della Planargia e del Campidano. Ma l’elenco dei vitigni diffusi nell’Isola non termina qui. Il Carignano, ad esempio, è un vino di colore rubino intenso tendente al granato, dai profumi caldi e avvolgenti di prugne e marasche, spezie dolci e cioccolato, liquirizia e pepe nero. Equilibrato ed elegante, questo DOC ha nel Sulcis la sua terra d’elezione dopo che i Fenici, fondatori dell’antica Solci (a Sant’Antioco), lo trapiantarono in Sardegna. Tra le etichette da segnalare, con ben 91 punti assegnati, “Gavino” (2014) prodotto dalla Cantina Mesa.
Spostandosi dal Sulcis al nord-ovest dell’Isola, un’altra eccellenza: il Cagnulari, coltivato con sistema ad alberello sardo o a basse controspalliere e dalla cui vinificazione si ottiene la DOC “Alghero Cagnulari”. Il vino si presenta con un brillante rosso rubino e con intensi ed eleganti profumi di frutti di bosco e confetture avvolti da suadenti e delicate note balsamiche. In bocca risulta intenso, caldo e morbido. Terzo tra i vini sardi per punteggio (ben 94 punti) è proprio un Cagnulari: trattasi di “Bacco” (2015) della Cantina Siddùra. Similitudini con questo vino le ha il Bovale, che predilige le terre del Mandrolisai e di Terralba, malgrado non disdegni le aree deputate alla viticoltura dell’intero territorio regionale. “Bovale” (2015) della Cantina Su’entu completa - unitamente a “Bacco” - il podio dei vini sardi selezionati al Vinitaly 2017, avendo ottenuto anch’esso 94 punti dalla giuria che ha stilato la 5StarWines. Non si può concludere senza fare un accenno al Nuragus che, tra i vitigni a bacca bianca, è uno tra i più presenti nell’Isola. Dalle uve Nuragus si ottiene un vino di media alcolicità, di colore paglierino delicato, talvolta con leggere sfumature verdoline, sensazioni olfattive di fiori bianchi, mela verde e note agrumate, sapido e fresco al palato. Con i 91 punti di “Movida” (2016) delle Cantine Paulis - un DOC “Nuragus di Cagliari” anche il Nuragus ha conquistato uno spazio importante alla rassegna enologica tenutasi in aprile. La lista potrebbe proseguire poiché quelli citati sono solo alcuni dei vitigni che compongono il puzzle della produzione isolana ma esaurire la trattazione non è lo scopo principale di questo articolo; ciò che più interessa infatti, è dare il senso della complessità e dell’articolarsi di questo settore nella nostra tradizione isolana, scorgendo - tra Sardegna e vino - una sorte di ponte tra passato e presente, già proiettato con fiducia al futuro.
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uando la spiaggia risplende davanti ai falò, e la luna riveste il mare d’argento, uomini e donne con abiti bianchi accorrono e si preparano ai riti di purificazione e dell’amicizia: aspettano la notte di mezza estate… la notte di Sant Joan. Dal 22 al 24 giugno come di consueto, la città di Alghero diventa palcoscenico di celebrazioni fascinose ed evocative di formule pagane. All’antico rito del Comparatico e agli altri della tradizione, vedremo alternarsi sfilate a cavallo, momenti musicali e di alto valore sociale. Il programma è vario e riempirà le date di appuntamenti imperdibili, ma prima di scoprirli “rispolveriamo” il significato di questa ricorrenza speciale. Fin da epoche remote si ritiene che dal tramonto del 23 giugno all’alba del 24 possano realizzarsi mille prodigi. Il culto dell’acqua sacra, purificatrice, riemerge fra le onde della Riviera del Corallo con un rito collettivo. Si dice anche la rugiada diventi “magica” in questa splendida notte.
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La credenza popolare vuole che posandosi su iperico, artemisia e altre erbe, conferisca ad esse proprietà speciali, il potere ad esempio, di difendere dalle malattie e di aumentare la bellezza. Le fiamme incandescenti del fuoco hanno diversa simbologia. Dal loro salto nasce l’unione, ci si scambia una promessa di fede e si diventa “compari” e “comari”. Dalla fusione del piombo immerso in acqua sorge invece la divinazione: le ragazze in età da marito, potevano conoscere il mestiere del futuro sposo dalla forma che il metallo assumeva a contatto con l’elemento. I festeggiamenti inizieranno giovedì 22 giugno con B.A.C.A. Italy Onlus (Bikers Against Child Abuse), gruppo di motociclisti che si batte da sempre contro gli abusi sui minori. Dalle 8:30 alle 21:00 circa, l’appuntamento è in Piazza Lo Quarter, dove sarà accesa una fiamma in segno di amicizia e fratellanza. Segue un convegno-dibattito fra B.A.C.A., cittadini, scuole e genitori. Nel corso della serata il caseggiato che abbraccia la piazza si riempirà di immagini proiettate sui muri: scene toccanti che riguardano il tema degli abusi.
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DI ELEONORA D'ANGELO FOTO GABRIELE DOPPIU
Venerdì 23 dalle ore 18:00 ci sarà la consegna dei bracciali riservati ai futuri compari e comari, che riportano la promessa algherese da recitare durante i tre salti del fuoco. Il banditore, seguito dalla marching band Funky Jazz Orkestra di Berchidda, passerà per la città muraria annunciando l’arrivo della notte magica. Dopo l’accensione della fiamma del Canigò, simbolo di legame fra i popoli catalani, si raggiunge la chiesetta di San Giovanni, dove potremo acquistare il pane tipico di Sant Joan al costo di 50 centesimi (il ricavato viene devoluto per cause sociali). Alle ore 19:30 nella splendida cornice della spiaggia di San Giovanni, è la volta della rappresentazione artistica dei bambini di scuola primaria. Si narrerà poi, fra danze ritmiche e poesie il significato della festa, si parlerà del rincorrersi delle stagioni, del potere della Luna, dell’Acqua e del Fuoco. Questo in anticipazione del rito di dell’acqua, in cui uomini e donne si avvicinano a riva bagnandosi i piedi, come allegoria della purificazione. Dopo l’accensione del falò e il salto
della “fratellanza”, si passa alla divinazione del piombo e alla consegna degli attestati, documenti da conservare per tutta la vita perché attestano l’unione realizzata. Alle 22:30 ci sarà la seconda esibizione della Funky Jazz Orkestra, e la serata si riempirà di note Anni ’50 con le Rock-a-Bella Sisters, gruppo sassarese d’ispirazione “Pin-Up” tutto al femminile. La notte di San Giovanni sarà “musicale” fino a notte fonda e i presenti potranno gustare dell’ottimo street food e prodotti tipici. Il 24 giugno è la giornata dedicata ai 150 cavalli e cavalieri che dalle 17:00 passeranno fra le vie di Alghero. Partiranno dalla pineta di Maria Pia e percorreranno il lungomare per fermarsi sulla spiaggia di San Giovanni, dove nel mentre si svolgeranno spettacolari pariglie. I festeggiamenti si concluderanno in spiaggia con l’esibizione del Coro Polifonico di Alghero, cui seguirà musica live (ore 20:30-21:30). Per maggiori informazioni: Proloco di Alghero infotourist@alghero-turismo.it. Luca Carboni tel. +39.347.781.949.
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È una fotocamera rinforzata, funziona perfettamente fino a -10 gradi, non teme cadute da 2,1 metri e va sott’acqua fino a 15 metri. Ha un sensore da 12 megapixel abbinato ad un’ottica con apertura f/2 e zoom ottico 4x, può scattare in raw e registra video in 4K.
Schermo da 5,5” QHD con Corning Gorilla Glass 5, processore Snapdragon 835, 4 GB di RAM e 64 GB di memoria. La fotocamera posteriore è da 12 megapixel mentre quella frontale è da 16 megapixel, per autoscatti più definiti. Spesso 7.9 mm, grazie alla tecnologia “U Touch”, stringendolo sui lati e possibile attivare diverse azioni o applicazioni. Punto debole la batteria da “soli” 3.000 mAh. € 749
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a i n i d r a S f o t r hea Nel cuore della Sardegna
di Marco Scaramella Non sarebbe bello se, durante un’escursione in un luogo incontaminato e sperduto, potessimo avere una guida a nostra completa disposizione? E non sarebbe ancora meglio se fosse integrata in uno strumento che possediamo tutti, come lo smartphone? Se sei un appassionato esploratore, o un turista alla ricerca di una caletta nascosta nella natura più selvaggia, Heart of Sardinia è l’app che fa per te. Gratuita e multilingua, è stata creata con lo scopo di valorizzare, far conoscere e rendere fruibili, sia ai turisti che ai residenti, le bellezze naturalistiche e storiche della Sardegna. L’app è organizzata in maniera da offrire informazioni chiare ed immediate, e si articola in diverse sezioni. La modalità Atlante offre la possibilità di scoprire le bellezze dell’isola, ma anche i servizi e le aziende legate al turismo. Qui i siti vengono suddivisi in due categorie: luoghi di interesse storico e naturalistico. Ogni sito in elenco è geolocalizzato così, in cima alla lista, vengono visualizzati quelli nelle vicinanze dell’utente. Cliccando su uno dei siti, si apre una scheda descrit-
tiva che comprende bellissime fotografie e contenuti del tutto originali, insieme ad una mappa geolocalizzata che permette di raggiungere il sito. Inoltre è possibile condividere sui social il luogo che si sta visitando e anche salvarlo nella sezione Preferiti, il che permetterà la visualizzazione di quel particolare sito anche offline. Funzione utilissima, quando ci si trova in zone con scarsa copertura di segnale. Per i siti storici, sono riportati anche orari di ingresso e i prezzi dei biglietti, se si tratta di siti gestiti. L’idea è quella di guidare il turista sul territorio, nel cuore della Sardegna, mettendolo in contatto con le guide e le cooperative che gestiscono i siti. La modalità Attività, segnala cosa si può fare nei dintorni: giri in barca, immersioni, escursioni guidate. La modalità Eventi è dedicata alle feste, soprattutto a quelle tradizionali. Gli utenti che si trovano nelle vicinanze di eventi particolari, saranno avvisati dall’app tramite notifiche push. Heart of Sardinia rappresenta la prima mappatura di siti storici e naturalistici, in Sardegna, con video a 360°. Il materiale documentativo, creato appositamente per l’app, comprende anche foto professionali, riprese aeree realizzate con l’ausilio di un drone e diversi altri tipi di riprese.
Il progetto Heart of Sardinia è sviluppato dalla Eager srl, una startup innovativa, nata il 30 marzo scorso, creata appositamente per sostenere lo sviluppo dell’app. I componenti del gruppo di lavoro sono principalmente di Sassari e dintorni, ma non mancano collaboratori dalla penisola o dall’estero. L’Amministratore della startup è Carlo Gaspa, ideatore del progetto e studente di giurisprudenza. Gli altri responsabili sono: Roberto Bassu, biologo marino e coordinatore del gruppo naturalistico; Cristina Vaccaneo e Andrea Pes, responsabili del gruppo archeologico; Shary Arca, vice-coordinatrice del gruppo di lavoro e studentessa di giurisprudenza. Il progetto della Eager coinvolge in totale 25 ragazzi sardi, tra cui programmatori, archeologi, biologi e grafici, che lavorano alla creazione di contenuti originali, garantendo la qualità delle informazioni diffuse. Carlo, Roberto e Shary, ci raccontano che l’idea di sviluppare Heart of Sardinia è nata contestualmente ad un loro lavoro sulla lotta all’inquinamento e “fotografando i luoghi che andavamo a visitare, ci è venuta l’idea di creare un’app che portasse la gente a incuriosirsi riguardo alle bellezze della nostra isola.” Dopo 11 mesi di sviluppo, l’applicazione è in fase di test e, non appena sarà terminata la documentazione degli oltre 400 siti previsti per la prima versione, sarà pronta per la pubblicazione. Heart of Sardinia verrà presentata ufficialmente nel mese di giugno 2017 e sarà disponibile per dispositivi iOS e Android. Questo progetto ha molte potenzialità: la promozione di aziende turistiche private, l’interazione con l’assessorato regionale al turismo per promuovere le bellezze del nostro territorio e, soprattutto, mettere in contatto il turista con le guide e le cooperative che gestiscono i siti. Segui il progetto sulla pagina Facebook @heartofsardinia.
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Elio PullEGiA
MAESTRO DI BOTT
di Paola M. Ruiu Se non fosse per lo smartphone, ormai indispensabile strumento di comunicazione, entrare nella bottega di Elio Pulli sarebbe come catapultarsi in un passato che pensavi ormai concluso. Scenari che richiamano alla mente la vita di artisti rinascimentali o romantici. Invece è il 2017, siamo a Tramariglio, nel cuore della baia di Porto Conte ed è qui che il Maestro Pulli è di base da ormai oltre 50 anni con l’immutato spirito di creare e lasciare la propria impronta. L’abbiamo incontrato per provare a
capire com’è la vita di un’artista nell’era contemporanea. Quali sono state le tappe fondamentali della sua carriera artistica? Io sono nato in bottega, mio padre era uno scultore e mia madre una pittrice, respiravo arte già da bambino. È un grosso vantaggio, non ho faticato per trovare gli strumenti, credo di essere nato con i pennelli in mano! Da giovane avevo timore a mostrare le mie opere. La mia mansione era quella di dipingere le statue e mio padre capiva che ero portato per il colore, ma avevo soggezione nei suoi
confronti, nei confronti di mio fratello Claudio e di tutti i grandi artisti sardi che frequentavano la bottega, come Spada, Figari, Meledina. Finché a 18 anni decisi di partecipare al concorso di Francavilla a Mare e preparai di nascosto due quadri. Quando arrivò il momento di spedirli chiesi consiglio su quale avessi dovuto mandare, anche se in realtà avevo già deciso! Inviai, a dispetto del loro parere, un dipinto raffigurante gli orti di Sassari e, non solo la mia opera fu considerata dignitosa per essere esposta, ma venne premiata come migliore tra quelle di artisti sardi. L’anno successivo venni invitato alla Galleria del Vantaggio di Roma per conoscere Guttuso, Pirandello, De Chirico che, impressionati dal successo di alcune mie opere esposte insieme alle loro, erano interessati ad avermi nel loro gruppo. Rimasi a Roma per un anno, lavorando e guadagnando, ma poi il richiamo della terra fu tale che ritornai in Sardegna. Immagino ci siano state anche delle difficoltà. Sì, non era semplice ai tempi, sia per il reperimento dei materiali, sia per le informazioni che non arrivavano frequentemente, leggevamo il giornale solo una volta alla settimana. E poi vivere d’arte vuol dire anche vivere di sacrifici, mio padre ha rinunciato a grosse ricchezze. I suoi genitori erano proprietari terrieri, possedevano una masseria a Lecce e avevano grosse possibilità. A volte penso che ci abbia fatto vivere in questo modo apposta, farci soffrire per essere più artisti! Quando si è stabilito qui a Tramariglio? Venni qua con Francesco Cossiga, eravamo amici, per vedere le carceri che avevano dismesso da pochissimo, era il 1965. Io rimasi
folgorato dalla bellezza del posto e gli chiesi se potessi stabilirmi qua. Dopo aver chiesto il parere di alcuni responsabili mi diedero il permesso di trasferirmi. Abbiamo vissuto, io, mia moglie e i miei figli, con la calma e la rilassatezza dettate dalla natura. Io non portavo più orologio, decisi che il tempo l’avrebbe scandito il sole. Ora non ci viviamo più, mia moglie ha preferito tornare a Sassari ed io viaggio tutti i giorni. Presto questa diventerà Casa Museo Elio Pulli, con me ancora in vita. A Casa Gioiosa, sono esposte le sue opere ispirate a “Il piccolo principe”, ci parli di questo progetto. È stata inaugurata in occasione degli eventi organizzati dal Parco di Porto Conte “Emozioni di primavera” che si chiuderà il 18 giugno. In quest’occasione replicheremo la performance della giornata di apertura, con l’accompagnamento di diversi illustri musicisti e io dipingerò dal vivo. La sala ospita 14 dipinti e 10 sculture ispirate all’opera di Antoine de SaintExupéry più l’abito indossato dalla ballerina Anna Balestrieri che ho dipinto l’8 aprile sulle note del pianoforte del Maestro Stefano Salvatori. La mostra resterà visitabile anche dopo la chiusura di questa serie di eventi e l’anno prossimo ci sarà una festa sempre organizzata a Casa Gioiosa, “Aspettando il Piccolo Principe”.
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SARDEGNA 10 SPIAGGE DA SOGNO
di Morena Deriu Gli amanti del mare lo sanno: stilare la classifica delle spiagge da visitare almeno una volta nella vita è un’impresa da eroi, soprattutto se si parla di Sardegna. Non a caso, quest’anno l’isola ha ricevuto ben 11 Bandiere Blu e a complicare piacevolmente le cose, c’è il fatto che il numero delle spiagge premiate è più alto rispetto alle località detentrici di Bandiera (alcune vantano, infatti, più di una spiaggia in classifica). Insomma, anche i giudici hanno avuto il loro bel daffare e nell’imbarazzo della scelta, hanno deciso di premiare ben trentotto spiagge. Ma siccome l’estate è alle porte e non c’è tempo da perdere, ecco il nostro personalissimo tour della Sardegna tra sette imperdibili Bandiere blu e tre grandi escluse.
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LIDO DI CEA (1) tra Tortolì e Barisardo: oltre un chilometro di finissima sabbia bianca incastonata tra gli scogli di Punta Niedda e la roccia vulcanica di Teccu. Bagnarsi in questo mare significa immergersi in un mix di colori straordinario: il verde della macchia mediterranea, il bianco della sabbia, i blu e gli azzurri del mare e il rosso de Is scoglius arrubius, i due grandi faraglioni rossi a pochi metri dalla riva. La bella notizia è che è allestita anche per i portatori di handicap.
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LA SCIUMARA (2) nel Comune di Palau: sabbia grossa, color crema e fondale sabbioso poco profondo adatto ai bambini. A La Sciumara non si ammirano “solo” i giochi di colori tra mare, spiaggia, macchia mediterranea e un bosco di lecci (che da soli giustificherebbero una gita): in lontananza spunta La Maddalena, l’arenile è attraversato dalla foce di un torrente e le acque ospitano il relitto di una vecchia nave.
alte dune d’Europa, cespugli pungenti, gigli di mare, vecchi ginepri e olivastri, in alcuni periodi è frequentata anche dai cervi e dalle tartarughe che, a giugno, vi depongono le uova. Il relitto di una nave inglese riposa da secoli sulla sabbia, testimone silenzioso di queste meraviglie.
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SACRO CUORE (5) a Lu Bagnu - Castelsardo. Un consiglio: prima di scendere in spiaggia, ammiratela dalla scogliera retrostante e resterete incantati. Acque trasparenti che vanno dall’azzurro al verde smeraldo, interrotte qua e là da scogli piatti che, in alcuni tratti, occupano anche la battigia. A ovest, una scogliera scura. Il posto ideale per chi ama lo snorkeling.
PORTO PINO (8), Sant’Anna Arresi: dalle dune di Arbus a quelle del sud, anche queste senza Bandiera blu. Qui tutte le spiagge hanno una finissima sabbia bianca con sfumature rosa, ma la più bella è probabilmente proprio quella delle dune che si estendono per circa 800 metri. Alle spalle, una serie di stagni e una pineta. Davanti, il mare. In mezzo, una striscia di paradiso.
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MARI PINTAU (3) nel Comune di Quartu Sant’Elena: un nome, una garanzia. Le acque di questa piccola spiaggia si colorano di mille tonalità di azzurro grazie ai giochi dei raggi del sole sul fondale marino. Protetta da un’isola di macchia mediterranea, la spiaggia di ghiaia e sassi (meglio munirsi di sdraio e/o lettino per una giornata di totale relax) è l’ideale per famiglie e appassionati di immersioni e pesca subacquea.
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IS ARUTAS (6), sulla costa occidentale, nel Comune di Cabras. Questa spiaggia non è tra le Bandiere blu di quest’anno, ma il nostro virtuale tour della Sardegna non può non farci tappa: un posto magico fatto di piccoli granelli di quarzo tondeggianti con sfumature dal rosa al verde chiaro, al bianco. La pensano così anche i surfisti che numerosi ne solcano le acque blu e verde intenso.
RENA BIANCA (9) (Santa Teresa di Gallura): una veterana delle Bandiere Blu che sventolano da queste parti dal 1987. I segreti del suo successo? Una bellezza incantevole (dove ai colori di mare, spiaggia e vegetazione si aggiunge il rosa dei coralli), il rispetto per l’ambiente, i servizi e la sicurezza.
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SPALMATORE (4), sul tratto orientale de La Maddalena: meglio arrivare all’alba per assicurarsi un posto in prima fila. Tra le spiagge dell’isola, questa è tra le più affollate: merito della sabbia chiara, dei due promontori che la abbracciano proteggendola dai venti e delle rocce rosa modellate dall’acqua del mare.
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PISCINAS (7), nella marina di Arbus (una delle grandi escluse della costa occidentale). Incastonata tra le più
Last but not least (direbbero gli inglesi), TUERREDDA (10): un’esplosione di colori in un’insenatura con una spiaggia (affollatissima) lunga appena 600 metri, a 10 km da Chia (CA). Prende il nome dall’isolotto a pochi metri dalla riva, raggiungibile facilmente a nuoto.
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in viaggio:
MONACO DI BAVIERA Siamo, tutto sommato, a pochi chilometri da casa, nel cuore della vecchia Europa. Inoltrandoci oltre il confine austriaco entriamo nel sud della Germania e troviamo ad accoglierci una tra le città più importanti di questo Stato, rinomata per i suoi edifici di grande pregio e per il famosissimo Oktoberfest. Ci danno e vi diamo il benvenuto a Monaco di Baviera. Cosa vedere. Iniziamo dal Palazzo Reale all’interno del quale, per diverse generazioni, ha vissuto la dinastia dei Wittelsbach. Questa famiglia, che ha governato la Baviera per quasi mille anni, si trasferì nel palazzo fortificato in seguito alle rivolte contadine del 1300. Oggi l’imponente struttura si trova nel centro di Monaco, affacciata sulla Max Joseph Platz, e raccoglie diversi ambienti aggiunti nel corso dei secoli: tra questi, gli appartamenti in stile barocco e rococò voluti nel Seicento dalla Principessa Enrichetta Adelaide di Savoia; le scuderie; il giardino d’inverno realizzato da Ludovico II nell’Ottocento. Se ci spostiamo sulla Marienplatz entriamo in quello che viene definito il salotto della città: qui si trovano il Vecchio e il Nuovo Municipio che coabitano a testimonianza di una storia sempre viva e tutt’ora in corso. Il Nuovo Municipio, in particolare, è famoso per la sua torre neogotica in cima alla quale svetta l’orologio con il carillon ad
accompagnare, musicalmente, le danze delle statue che scandiscono le ore della giornata. Se ci troviamo di fronte al Nuovo Municipio, in prospettiva possiamo anche vedere i due campanili gemelli della Frauenkirche, la Cattedrale di Nostra Signora realizzata sul finire del 1400 da Jörg Von Halsbach. L’interno della chiesa è particolare perché, dall’ingresso, le ampie colonne impediscono la vista delle vetrate che illuminano tutto l’ambiente. Per vederle bisogna avanzare verso l’altare e, proprio intorno a questo dettaglio, sono fiorite diverse leggende che vedono protagonista il diavolo e gli attribuiscono perfino l’impronta calcata sopra una mattonella in prossimità dell’entrata. Ma non mancano, a Monaco, anche i luoghi di puro svago. Vogliamo segnalarvi, per esempio, la birreria più antica fra le innumerevoli che si possono trovare in città. La Augustiner, pochi passi a piedi dal Municipio, è stata fondata nel 1328 dai frati agostiniani, come il nome stesso lascia intuire anche a chi il tedesco non lo conosce. Qui si possono gustare, calati in un’atmosfera d’altri tempi, tra gli altri, i sapori storici della famosissima Helles, della sempre verde Pils, oppure dell’Oktoberfest Bier. Ecco, la festa della birra che già in apertura abbiamo citato è un’altro dei tanti svaghi che Monaco regala, nei mesi di settembre e ottobre, nella zona di Theresienwiese. Ancora, uno dei parchi più caratteristici della città
Oktoberfest
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di Daniele Dettori
Englischer Garten
è l’Englischer Garten, il giardino inglese che si estende per ben 373 ettari e che introduce una piccola parentesi, forse poco nota, relativa alle produzioni televisive e cinematografiche bavaresi le quali, spesso, ricorrono alle sue splendide locations per le riprese in esterna. Solo qualche anno fa avremmo potuto incontrare, per le vie della città, il famoso Ispettore Derrick impegnato nelle riprese dell’omonima serie tv venduta in oltre 100 Paesi del mondo; e più indietro ancora il regista Dario Argento ha girato Suspiria in diversi set allestiti a Monaco. Attualmente, la soap opera Sturm der Liebe ha ereditato il successo delle precedenti produzioni ed è arrivata anche in Italia, dove viene
trasmessa da qualche anno con il titolo Tempesta d’Amore. Monaco è bagnata dal fiume Isar che, con i suoi 295 km di lunghezza, offre scorci da sogno di una città tutta da scoprire. Gastronomia. Le salsicce bianche sono una specialità della cucina bavarese da non farsi assolutamente sfuggire. Si tratta di carne di vitello e pancetta di maiale che in Germania rappresenta un must in molte varianti, tra cui i celebri würstel. Tanti anche i ristoranti e i percorsi turistici legati alla gastronomia del territorio. Della birra abbiamo già detto, mentre rimangono da suggerire i vini e i liquori, soprattutto alla frutta, derivanti dai vigneti che crescono sui terreni dal clima più mite.
Come e dove andare al mare in Sardegna senza rinunciare alla compagnia del migliore amico dell’uomo di Nike Gagliardi Inizia l’estate e, come ogni anno, comincia pure, per tutti coloro che possiedono un cane, una serie di annosi problemi: infatti organizzare una vacanza o anche solo una gita al mare con Fido nella nostra bella isola non è certo fra le cose più semplici. Bisogna ammettere però che, già da qualche anno, la Sardegna, complici i benefici provenienti da un settore turistico in forte espansione, si sta equipaggiando per raggiungere una maggiore pet friendliness e fornire, tanto ai suoi abitanti quanto a coloro che giungono sulle nostre coste dal resto della penisola o dall’estero, un numero sufficiente di servizi in modo da garantire a tutti una piacevole vacanza col proprio amico peloso, come avviene oramai da anni in molte altre località turistiche. Cambiamento agevolato anche dall’ordinanza regionale che obbliga
tutti i Comuni a destinare un tratto di arenile a chi vuole passare un po’ di tempo al mare in compagnia del proprio quattro zampe: ad oggi l’isola vanta circa una trentina di spiagge a tal scopo designate. C’è purtroppo qualcosa da dire in merito alla qualità dei tratti di litorale prescelti: spesso, le aree dedicate agli amanti dei cani lasciano a desiderare in quanto a bellezza e accessibilità. C’è, insomma, ancora tanto da fare ma la strada è stata quantomeno tracciata: andiamo quindi a conoscere alcune delle miglior spiagge pet-friendly della regione. Prima però, qualche consiglio per far sì che Fido non soffra le conseguenze dell’afa estiva: controllate sempre che il cane sia ben idratato e, ogni volta che lo portate in spiaggia con voi, munitevi di ciotola, bottiglia dell’acqua e ombrellone per non fargli mai mancare un riparo dal sole. Il colpo di calore è un grave pericolo per
questi animali e, se non si interviene tempestivamente, può essere letale. Nel kit da portare in spiaggia non devono inoltre mancare i sacchetti per la raccolta delle deiezioni, il guinzaglio, la museruola (quest’ultima, seppur non indossata, è obbligatoria) e il libretto sanitario con le vaccinazioni in regola e il numero del microchip identificativo. Ultimo, ma non meno importante, assicuratevi che il cane sia caratterialmente compatibile con i suoi vicini. Tra le dog-beach più attrezzate e meglio recensite si annoverano quella di Porto Pino, in località Sant’Anna Arresi, ad accesso gratuito, dotata d’acqua e doccette e gestita dai volontari della Lega Nazionale per La Difesa del Cane. A pagamento, invece, la Tiliguerta Dog Beach a Costa Rei (ma dotata di moltissimi servizi, dal dog-sitting all’assistenza veterinaria) e il bel tratto di arenile di Santa Teresa di Gallura denominato Porto Fido con, inclusi nella tariffa, ombrellone,
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ciotola, paletta e doccia. Nel capoluogo, da qualche anno, viene destinata alle famiglie “allargate” una bella porzione della conosciutissima Spiaggia del Poetto, ottimamente fruibile, mentre in provincia sono presenti la spiaggia per cani del Margine Rosso (Quartu Sant’Elena) e, a Villaputzu, quella di Prumari. Nel Sulcis Iglesiente segnaliamo il lido di Fontanamare, a Gonnesa, mentre nell’oristanese alcuni tratti di arenile di Torre Grande e di Abarossa/Sassu (Santa Giusta) sono stati riservati ai nostri beniamini pelosi. Sulla costa Est invece, a Bari Sardo, due le Bau Beach attrezzate: le troviamo a La Planargia e alla Spiaggia del Fico. Anche nel nuorese contiamo un buon numero di spiagge per cani tra cui quella de La Caletta, a Siniscola, è probabilmente la più conosciuta. In Gallura sono invece presenti, la dogbeach situata a Lu Postu (Arzachena) e, a Palau, Bau Bau Palau. A Sassari, è disponibile una piccola porzione di battigia a Fiume Santo e, tra i comuni limitrofi, Sorso mette a disposizione una parte della quarta discesa a mare della spiaggia di Platamona e Alghero l’ultima zona del litorale di Maria Pia, verso Fertilia. Per avere notizie più dettagliate sui lidi e sulle strutture ricettive petfriendly, consigliamo inoltre ai lettori la consultazione di due ottimi siti, utilissimi per pianificare una vacanza in compagnia del migliore amico dell’uomo: www.dogwelcome.it e www.tripfordog.com. E ora non ci resta che organizzare una bella giornata al mare col nostro scodinzolante compagno di avventure!
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Guida ai locali
Un caffè o un pasto veloce! CA G LIA R I 4 Mori
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Via Corte d’Appello, 35/37. 320/1471814. Nessuno Antico Caffè del Borgo
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Viale Sant’Avendrace, 16. 070/4510352. Nessuno Bar Florio
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Via San Domenico, 90. 328/0395414. Lunedì Cafè Barcellona
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Via Barcellona, 84. 070/7321035. Nessuno Cafè Blanco
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Via Deledda, 46. 070/4517089 - 347/9291577 - 346/2306651 Caffè dell’Elfo
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Salita Santa Chiara, 4/6. 070/682399 Caffè Valentina
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Via Pessina, 20. 070/306255. Domenica Caffetteria Deidda
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Viale Marconi, 56. 070/493832 Calypso
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Lungomare Poetto - VII Fermata. 348/0098979. Nessuno Capolinea Beach
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Lungomare Poetto. 392/7236767. Nessuno Cheers!
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Viale Trieste, 176. 070/7537578. Sab, Dom Coccodi
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Via S. Margherita, 9. 070/670468. Nessuno Giulietta e Romeo
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Viale Elmas, 147. 070/240008. Domenica Il Bar Sotto il Mare
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Via Campidano, 12. 070/654712. Domenica Il Dolce Risveglio
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Via Is Mirrionis, 147. 070/3322804. Domenica Il Nilo
Snack Bar
Lungomare Poetto - VI Fermata. 338/2850696. Nessuno La Bon Bec Cafè
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Via Garibaldi, 258. 070/670058. Nessuno La Piccola Caffetteria
Caffetteria.Ristorante
Via Cima, 5. 070/4517380. Domenica La Sirenetta
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Via Dante, 230/236. 070/7531844. Domenica L’Aurora Bar
Snack Bar.Ristorante
Marina Piccola. 070/380732. Nessuno Le Palmette
Lounge Bar.Ristorante
Lungomare Poetto - I Fermata. 338/1041979. Nessuno Liberty Cafè
Caffetteria.Pasticceria.Snack Bar
Via San Benedetto, 6. 070/499800. Nessuno Via Crispi, 21. 070/6848980. Nessuno Via Is Mirrionis, 177. 070/280851. Domenica
Lyricon Caffè
Lounge Bar.Ristorante
Via Costa, 34. 347/0465704. Nessuno Miraggio
Snack Bar.Ristorante
Lungomare Poetto - VI Fermata. 389/0648330. Nessuno Muzak
Wine Bar
Via Stretta, 3. 348/7594769. Dom, Lun. Live music Nuovo Cafè Garibaldi
Caffetteria.Ristorante
Piazza Garibaldi, 31. 342/1799004. Nessuno. Live music Nuovo Café Regio
Snack Bar
C.so V. Emanuele II, 283. 324/8494164. Nessuno Nuovo Caffè
Cocktail Bar.Ristorante
Via Alghero, 38. 334/5604074. Domenica Officine Hammer
Snack Bar
Via Giardini, 181. 070/2044012. Domenica OrangeCafé
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Via Asproni, 10. 070/8562209. Dom. Consegna domicilio Otium
Snack Bar.Ristorante
Lungomare Poetto, 128. 348/7597737 Overlook
Wine/Beer Bar
Via Mameli, 122. 070/651585 - 331/7763093. Nessuno Oyster
Wine Bar
Via Sardegna, 30. 070/657987. Domenica Red Rocks Cafè
Snack Bar
Via Dei Donoratico, 55. 329/3677529. Nessuno Sesta Area
Lounge Bar.Ristorante
Lungomare Poetto - VI Fermata. 070/3113129. Nessuno Shabby Shine Caffè
Snack Bar
Via Ciusa, 18. 349/4588640 Sicomoro
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Scalette Santa Teresa, 10. 347/0111289. Dom. Live music
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Cafè Lumiere
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Piazza della Conciliazione, 1. 070/4614513. Domenica Cafè Renoir
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Via Sulcitana, 51. 320/9787000. Dom sera Rock Cafè
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Via Sulcitana, 157. 320/8217765
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Birrificio Gattarancio
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Birreria.Bisteccheria
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Kilometro Zero
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Via Del Redentore, 125. 070/573000 Caffetteria.Lounge Bar
Via San Gottardo, 1. 329/4959806. Nessuno Casti
Via Zuddas, 156. 070/573082. Lunedì
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Viale Trieste, 24. 392/0200531. Lunedì Cucina Tipica Sarda
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Via Bacaredda, 39. 070/4511021. Nessuno
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Via Eleonora d’Arborea, 189. 340/4142900. Domenica
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Piazza San Giacomo, 2. 070/666282 Alexander
Pizzeria.Bisteccheria
Via Donizetti, 74. 342/1338662 - 339/1571838. Nessuno Antica Cagliari
Ristorante
Via Sardegna, 49. 070/7340198. Nessuno Cucina Tipica Sarda.Pizzeria
Via Castiglione, 20/22. 070/482249. Lunedì
Ristorante.Lounge Bar
Salita Santa Chiara, 13. 070/7513280. Lun, Mar Pizzeria
Viale Diaz, 47. 070/670997. Domenica Lord Nelson
Ristorante
Via Tevere, 2. 349/8702215. Domenica Ristorante
Viale Regina Margherita, 56. 070/672058. Domenica Man.Gia.
Cucina senza glutine.Pizzeria
Il Dragoncello
Ristorante.Pizzeria
Il Lido
Metzcal
Pub
Piazza Yenne, 15. 070/670151. Nessuno
Il Fanà Il Gufo Sardo
Ristorante
Via Principe Amedeo, 18. 070/654220. Dom, Lun
Cucina Marinara Cucina Tipica Sarda Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Lungomare Poetto, 41. 070/381022. Nessuno
Dove mangiamo?
LocandAurora
Martinelli’s
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Via Farina, 30. 070/2050305 - 333/1841622. Lunedì
Coffee Break
Ristorante.Focacceria
Via Roma, 5. 070/6670409. Nessuno Via Sassari, 75. 070/680491. Domenica
Il Dante
C.so V. Emanuele II, 99. 070/680326 - 333/5849723. Lun
Via Gorizia, 1. 391/3537901
Locanda Caddeo
Via Mameli, 196/a. 070/2041940. Lunedì Via Bacaredda, 34. 334/7706497. Lunedì
Ristorante
Via Sonnino, 54. 070/652936
C.C. Corte del Sole. 070/22215. Nessuno
Cucina Marinara
Via del Fangario, 17. 345/4256813. Nessuno
Happy Days
Via Dante, 242. 070/43261. Nessuno
Aicha
Lo Scoglio
Luigi Pomata
Habana Vieja
Via Porcile, 17. 340/9243996. Lunedì. Live music Caffetteria
Pizzeria.Birreria
Lollovepizza
Cucina Vegetariana e Vegana
Piazza Yenne, 23. 338/3921215
Caffetteria.Ristorante
Levante
Loc. Spiaggiola S. Elia. 070/371927. Lunedì
Via Oristano, 8. 348/0344091. Nessuno
Gustavino
Cucina Marinara
Via Bacaredda, 101. 329/6587545. Lunedì
Via Sassari, 52. 070/665649. Dom sera
Ginlè
La Pirata due
Via Marina Piccola. 070/371499
C.so V. Emanuele II, 21. 070/7536566. Nessuno
Gintilla
Ristorante
Viale Trento, 84. 070/280983. Lunedì
C.so V. Emanuele II, 210. 070/680665 - 324/5824114. Lun
Blue Sky
Ristorante.Pizzeria
La Mola Sarda
Cucina Marinara
Viale Elmas, 63. 070/272132. Lunedì
Viale Diaz, 37. 070/7566090 - 349/3082276. Lunedì
Bar Matta 3.0
La Griglia d’Oro
Da Paolo
Galaia City
QU ART U S A N T ’ EL EN A
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Viale Marconi, 10/12. 070/499998. Lunedì
Francis Drake
Caffetteria.Pasticceria
La Damigiana
C.so V. Emanuele II, 115. 070/658277. Nessuno Ristorante
Fifò
Carioca
Ristorante.Pizzeria.Caffetteria
C.so V. Emanuele II, 195. 070/653912. Mercoledì
Ellusu
Caffetteria Primavera
Arenada
Ristorante
Da Vai
Via Cesare Cabras, 12. 070/3113605
La Barrique
Via Gemelli, 2. 070/7967051. Lunedì
Crackers
Caffetteria
Ristorante.Pizzeria
Via Deledda, 68. 070/668901. Nessuno. Consegna domicilio
C.so V. Emanuele II, 12. 070/665696. Nessuno
Caffè Mistral
Ristorante.Caffetteria
Club del Gusto
Corso Dodici
Via Porto Botte, 2. 347/3931887
Is Fradis
Via Coco, 1 ang. via Abba. 070/660209. Domenica
Piazza Tristani. 070/7535228. Domenica
Caffetteria
Ristorante Multietnico
Lungomare Poetto, 170. 070/372369 - 331/7621500
Viale Regina Margherita, 8. 070/658341. Nessuno
Coffee Art
Alibi café
Pizzeria.Bisteccheria
C.so V. Emanuele II, 226. 388/4012267. Mercoledì
Via Newton, 11/13. 371/1163922. Lunedì
Via Del Redentore, 226. 348/6459451
Il Vulcano Buono
Via del Pozzetto, 9 (1° Piano). 347/7603845
Civico 8
Lounge Bar
Ristorante.Pizzeria
Via Montecassino, 52 - Pirri. 070/523090. Nessuno
Bastione San Remy. 340/9106991. Nessuno
AD Cafè
Spaghetteria
Via XX Settembre, 53. 070/6407642. Domenica
Viale Trieste, 86. 070/282226. Nessuno
MO N S ER R A T O
Il Pastaio
Via Satta, 112/a. 070/480330 - 339/7414603. Lunedì
Next
Ristorante.Lounge Bar
Viale Regina Margherita, 14. 070/654464. Domenica Old Square
Pub.Steakhouse
C.so V. Emanuele II, 44. 070/658099. Nessuno. Live music Papagayo Pub
Pub.Birreria
Via Savoia, 1. 070/7327374 - 349/8919518. Mer, Dom
28
seh #shMAG Il Corsaro 2
Pizzeria.Bisteccheria
Via Fiume, 117. 070/811105. Giovedì Il Pergolato
Pizzeria.Bisteccheria
Via San Benedetto, 136. 070/8675090. Martedì King’s Cross Pub
English Pub
Via Cagliari, 101. 371/1165024. A pranzo Le Quattro Coccotte
Ristorante
Viale Merello, 166. 070/8676237. Lunedì Lido Mediterraneo
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Viale Golfo di Quartu, 17/21. 070/7538452. Lunedì Locanda Hibiscus
Ristorante.Pizzeria
Via Dante, 81. 070/881000 - 346/3580055 Metropizza
Pizzeria
Via Venezia, 31. 070/824447. Lunedì Red
Ristorante.Steakhouse.Wine Bar
Sapore Antico
Ricciomania Da Roberto
Sa Baracca
Cucina Marinara
Via Pirastu, 36. 070/813570. Lunedì
Cucina Marinara
Viale del Poetto, 82. 349/7743794. Nessuno Sa Piola
Pizzeria.Cucina senza glutine
Via Cagliari, 213. 070/940437. Pranzo
C.so V. Emanuele II, 189. 070/651379. Lunedì
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SELARGIUS
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Vico Santa Margherita, 3. 070/666714. Nessuno
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Sa Schironada
Via Sardegna, 3. 349/7113367. Lunedì
Ristorante.Pizzeria
Via Baylle, 39. 070/680570. Nessuno Ristorante.Pizzeria
Via Darwin. 070/3481256. Martedì
Pizzeria
Corso Umberto, 39. 070/962880 - 070/9537286. Lunedì Sa Mesa
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Cucina Tipica Sarda
S.S. 196 km 4,500. 070/9647781. Martedì
The Cork
Pub.Bisteccheria
Via Polveriera, 30. 070/215568
Trattoria Deidda
Pizzeria Giorgione
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Via Sardegna, 100. 070/663668. Martedì Trattoria del Porto
Cucina Marinara
Via Roma - Molo dogana. 070/659613. Lunedì Trattoria Gennargentu
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Via Sardegna, 60/c. 070/658247 - 373/8659682. Mer Trattoria Lillicu
Via S. Margherita, 25/c. 345/7792286. Domenica Villanova Cafè Bistrò
Ristorante.Lounge Bar.Caffetteria
Via Sulis, 32/36. 070/666569. Nessuno
Antico Borgo
Quentin
Pizzeria.Wine Bar
Piazza Cambosu, 11. 070/215478. Lunedì Ristorante
Via Cagliari, 26. 070/2128009 - 335/1509445. Nessuno
Ristorante.Pizzeria.Bar
Via Sardegna, 34/g. 070/942055. Domenica C’è Pizza per Te
Ristorante.Pizzeria
Via Pio IX, 44. 070/7344038. Nessuno Gasthaus
Luxar.eat
Paluna
Ristorante.Pizzeria.Bar
Su Stampu
Pizzeria.Bisteccheria
Via Iglesias, 3. 070/940698. Lunedì
La Pecora Nera
Ristorante.Pizzeria
C.C. Corte del Sole. 070/229049. Nessuno Bisteccheria.Pizzeria
S.P. Monserrato-Sestu. 070/510183. Lunedì Michelangelo
Pizzeria.Bisteccheria
Via Michelangelo, 26/28. 070/261681. Lunedì Mizar
Ristorante.Pizzeria.Bisteccheria
Ex S.S. 131 - Km 7,500. 070/2298187. Nessuno Vai che ce n’è di più 2
Ristorante.Pizzeria
Via Vittorio Veneto, 13. 070/260242. Lunedì
Ristorante.Pizzeria
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Via Tito, 56/58. 070/5849062 - 347/3550091. Martedì Trattoria.Pizzeria
Via San Gavino Monreale, 7. 070/5838687. Lunedì
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Ristorante.Wine Bar.Caffetteria
Centrale
Ristorante.Pizzeria.Caffetteria
Piazza Azuni, 6/7. 070/811030. Martedì Pizzeria.Birreria
Ristorante.Pizzeria.Self Service
Pizzeria
Via Cesare Cabras, 102. 070/5839646. Nessuno
Viale Colombo, 9. 070/883663. Nessuno
Via Cagliari, 8. 070/946704. Nessuno Paradise
Cucina Marinara
Via Del Redentore, 219/b. 392/4512577. Nessuno
Ristorante.Pizzeria.Bar
Via Carmine, 95. 070/942509 Orion
Paninoteca.Bisteccheria
Via Riu Mortu, 24. 347/2102342. Domenica
Via Sulcis, 32. 070/941314 - 331/5795382. Nessuno Malloci
Pizzeria
Via Riu Mortu, 95/97. 070/582453. Gio. Consegna domicilio
Zio Tore Ristorante
Via Carmine, 132. 070/946350. Nessuno
Ristorante.Pizzeria.Caffetteria
Ex S.S. 131 - Km 8,200. 070/22022. Domenica
La Vecchia Fattoria Ristorante.Pizzeria
Taverna 1860 Birreria.Pub
Via Cagliari, 168. 070/946075. Mercoledì Il Grillo
Pizzeria.Caffetteria
Ricciomania 2
Pizzeria.Bisteccheria
Via Sacro Cuore, 9. 070/2041517. Mer. Consegna domicilio El Carnicero
Via Fonni, 14. 070/5849840. Lunedì. Consegna domicilio
Paradise Sandwich
Cjbarja Il Ghiottone
Pizzeria.Bisteccheria
Karalis
Pizzeria.Bisteccheria
Via Montgolfier, 41/43. 342/8104849. Nessuno Ex S.S. 131 km 9,800. 070/7598080. Nessuno
Via Riu Mortu, 6/8. 070/2350691. Mar, Mer. Consegna domicilio Ristorante.Pub
Corso America, 84. 070/943435. Lunedì Buzz
I Due Mimì
L’Antica Brace
A S S EM I N I
Bisteccheria.Pizzeria
Via Raffaello, 17. 070/230040. Lunedì Big Luciano
Villa Del Mas
Via San Gottardo, 5. 070/584226. Martedì
Bacco
Ristorante
SESTU
M O NSER R A TO Ravioleria.Bistrò
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria
Cucina Marinara
Trigù
Il Ponte
Pizzeria
Via Sulcitana, 160. 070/216333
Via Sardegna, 78. 070/652970. Nessuno
Ristorante.Snack Bar
Piazza Brigata Sassari. 392/1310507. Nessuno
Via Peretti, 10 - Su Planu. 070/541719. Nessuno
La Polveriera
Via Dante, 58. 070/6670488. Nessuno
Il Giardino Incantato
Il Quadrifoglio
ELM A S
Birreria.Paninoteca
Vico Vittorio Emanuele II, 3. 349/4990184. Mer
Ristorante.Pizzeria
Via Manin, 118. 070/845786. Giovedì
Viale Trieste, 74. 070/284835. Nessuno Spillaus
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Via Peretti, 2 - Su Planu. 070/531350. Nessuno
La Lanterna
Scacco Matto y Sueno S’Incontru
Pub.Birreria
Country Pub
Ristorante.Bisteccheria.Birreria
Via Parini, 56. 070/822675 - 347/2402058. Lunedì
NUOVA LUCE PER TE
Viale Marconi, 65 Quartu Sant’Elena Tel. 070 883481 eurolucequartu@yahoo.it
C
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¿ Chiusura i Informazioni aggiuntive Patagogò
Pizzeria
Via Val d’Elsa, 10. 070/2080142. i Consegna domicilio Picanhito
Paninoteca
Via Azuni, 31. 070/3110381 - 346/9727656. ¿ Lunedì Pizza Car
Pizzeria
Piazza Michelangelo, 4. 070/490682. ¿ Lunedì Pizza Corso’s
Pizzeria
Piazza Garibaldi, 26. 070/663322. ¿ Nessuno Pizzeria Federico Nansen
Pizzeria
C.so V. Emanuele II, 269. 070/6670335. ¿ Lunedì Speedy Gonzale
Pizzeria
Via Baccaredda, 46. 070/656402. ¿ Mar. i Consegna domicilio Squisito
Tramezzineria
Via Oristano, 25. 380/7456506. ¿ Nessuno
Take away o domicilio
Tapas Mivanà
Pizzeria.Focacceria
Via dei Mille, 11. 070/3111038 Yayo’s Food
Paninoteca
C.so V. Emanuele II, 244. 342/6133523. ¿ Domenica
C A GL I A R I A SSEM INI Agripizza
Pizzeria
Viale Marconi, 39. 349/5461773. ¿ Lun. i Consegna domicilio Belvedere
Pizzeria
Via Pitzolo, 18. 070/41443. ¿ Lunedì. i Consegna domicilio Bon Bon
Pizzeria
Via Paoli, 16/a. 334/3295229. ¿ Domenica Centrogusti
Pizzeria
C.so Africa, 11/c. 347/0696962. ¿ Lun. i Consegna domicilio Coccodè
Fast Food
C.so Europa, 16. 070/940920. ¿ Pranzo. i Consegna domicilio Il Forestiero 2
Gastronomia.Rosticceria
Via della Pineta, 109. 070/303813. ¿ Domenica Patatineria
C.so V. Emanuele II, 35. 070/4617473. ¿ Dom mattina
Pizzeria.Paninoteca
Via Piemonte, 4. 070/940905. ¿ Domenica La Focaccia
Fuori di Zukka
Pizzeria
Piazza Yenne, 12. 070/7573776. ¿ Nessuno Pizzeria
Piazza San Bartolomeo, 14. 070/3839087. ¿ Martedì
Pizzeria
C.so America, 128. 340/1813030. ¿ Lun. i Consegna domicilio Le Tradizioni
Giò Pizza I Panini Africani
Pizzeria.Paninoteca
Via Toscana, 16. 392/3144732. i Consegna domicilio La Coccinella
Chips Garage
Pizzeria.Gastronomia
Via Cagliari, 216/a. 070/946177. ¿ Mercoledì New P3
Paninoteca
Pizzeria
Via Sardegna, 25. 070/940497. ¿ Mar. i Consegna domicilio Sa Panada
Via Cimarosa, 15. 328/2515795. ¿ Mercoledì Ignazio’s Bakehouse
C’è Pizza per te
Pizzeria.Focacceria.Pasticceria
Gastronomia
Via Carmine, 83. 070/9476021
Via Scano, 49. 070/0983711 - 392/1276099 Il Panino La Boutique della Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Timavo, 19. 070/2892153. ¿ Lun. i Consegna domicilio La Fabbrica della Pizza
Pizzeria
Via Tagliamento, 30. 340/0967028. i Consegna domicilio La Kasbah di Bebbo
Cucina Araba
Via S. Margherita, 10. 070/674052 - 331/7792568. ¿ Nessuno La Piccola Focacceria
Pizzeria.Focacceria
Via Liguria, 100. 070/271597. ¿ Nessuno La Pizza… di Bebo
Pizzeria
Via Giardini, 218. 070/7340491. i Consegna domicilio Lucullus
Gastronomia.Fast Food
Via Donizetti, 6. 328/2690463. ¿ Nessuno Mamma Mia
Pizzeria.Gastronomia
Via Lanusei, 2. 070/680661. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio Mamo Pizza
Pizzeria
Via del Pozzetto, 9. 070/370551. ¿ Lun. i Consegna domicilio New Pizza
Pizza al metro
Via Loru, 25. 070/303216. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio Oltre La Pizza
M O NSER R A TO
Cucina Tipica Araba.Pizzeria
Via Dante, 204/b. 070/482588. ¿ Nessuno
Pizzeria.Paninoteca
Via Garibaldi, 194. 340/2599202 Oscar Three
Pizzeria
Via Mentana, 28 - Pirri. 070/523931. ¿ Gio. i Consegna domicilio Pandemonio
Piazza Repubblica, 8. 070 8002833. ¿ Domenica
Paninoteca
Capperi & Acciughe
Pizzeria
Via Monte Arci, 18. 070/2346868. ¿ Lun. i Consegna domicilio Gustibus
Gastronomia
Via Riu Mortu, 70. 070/584682. ¿ Lunedì King Grill Kebab
Fast Food
Via San Lorenzo, 31/b. 070/2048361. i Consegna domicilio Me Gusta
Pizzeria
Via San Gottardo, 50. 070/570106. i Consegna domicilio Pi.Ke.Pa. Express
Pizzeria.Paninoteca
Via Cesare Cabras, 24. 345/8797269. i Consegna domicilio
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S&H MAGAZINE
Marimba Pizzeria La Suprema
Anno XXII - N. 249 / Giugno 2017
Pizzeria Pit-Stop Tesori Gastronomici
Qualcosa di dolce? CAGLIARI Pizzeria 84
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Pizzeria Gnam
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Via Riu Mortu, 64/66. 070/3115361. Lun. Consegna domicilio Via Dorgali, 21. 070/572940. Consegna domicilio Quentin
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Via Polibio, 3. 070/5838231. Lun. Consegna domicilio Strapizzami
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Via Orazio, 25. 070/560232. Lunedì. Consegna domicilio Via Cesare Cabras, 4. 070/560496
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Via Seneca, 51. 070/570655. Mar. Consegna domicilio
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Pizzeria
Via Vico, 9. 070/815129. Domenica. Consegna domicilio Via Diaz, 4. 340/8757913. Mercoledì. Consegna domicilio
facebook.com/sehmagazine twitter.com/sehmagazine @sehmagazine issuu.com/esseacca
Pizzeria.Gastronomia
Via Irlanda, 14. 070/812617 Oscar
Pizzeria.Gastronomia
Via Polonia, 81/83. 070/820618. Giovedì Paradiso
Pizzeria
Pasticceria.Gelateria
Via Dante, 162. 070/481042. Domenica Argiol-Ice
Gelateria.Pasticceria
Via della Pineta, 191. 070/3481315. Nessuno Ca.Pa.Gel.
Pasticceria.Caffetteria.Gelateria
Via Sonnino, 110/112. 070/670031. Martedì
Passaparola
Pasticceria
Via Sonnino, 175. 070/654997. Lunedì Chez Victor
Creperia
Via Ospedale, 42/a. 070/8563513. Nessuno Pasticceria e Panetteria senza glutine
Cooking Momo Bakery
Pasticceria.Caffetteria
Via Dante, 61/63. 339/4140152. Nessuno Elfé
Gelateria.Cioccolateria
Via S. M. Chiara, 90 - Pirri. 389/5257227. Lunedì IceMu
Gelateria
Via Corsica, 13. 070/302841. Nessuno Il Tartufo
Pasticceria
Via Donizetti, 14/b. 070/401970. Lunedì Intenso
Gelateria
Piazza Garibaldi, 46. 070/2048288. Lunedì Marta’s Bakery
Via Vittorio Veneto, 80. 070/869157. Domenica Pizzeria
Via Zara, 66. 070/883139 Pizzeria L’artista
Pasticceria.Caffetteria
Via Puccini, 5/b. 389/6846384. Domenica Piazza Yenne 2
Pizzeria
Via Tuveri, 1. 342/7130402. Nessuno. Consegna domicilio Registro Stampa: Tribunale di Sassari n. 324/96. ROC: 28798. © 2017. Tutti i diritti sono riservati. È vietato riprodurre disegni, foto e testi parzialmente e totalmente contenuti in questo numero del giornale.
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Via Zandonai, 27. 070/828455 - 347/4660200. Nessuno Social & Web
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editoria.pubblicità.grafica grafica
Editore ESSEACCA S.r.l.s., Via Oriani, 5/a - Sassari Per la pubblicità: tel. 335.722.60.54
Gastronomia.Rosticceria
Via Montgolfier, 19. 070/238077
Ufficio Grafico GIUSEPPINA MEDDE
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Pizzeria
Via Roma, 48. 070/262580. Nessuno
Direttore Responsabile MARCO CAU
Redazione Cagliari, tel. 393.81.38.38.2 Sassari, Via Oriani, 5/a - tel. 079.267.50.50 mail: redazione@shmag.it
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EDIZIONE CAGLIARI
Hanno collaborato a questo numero: DAMIANO CANCEDDA, LUIGI CANU, ELEONORA D'ANGELO, MORENA DERIU, DANIELE DETTORI, MANUEL DI CRISTO, GABRIELE DOPPIU, GIANPIERO FARINA, NIKE GAGLIARDI, ERIKA GALLIZZI, GIUSEPPE MASSAIU, PAOLA M. RUIU, MARCO SCARAMELLA, MANUELA STACCA, ROBERTO TRONCI
Pizzeria
Via del Mulino, 17. 070/261163. Nessuno. Consegna domicilio
Pasticceria.Caffetteria
Viale Sant’Avendrace, 23/25. 070/290159. Nessuno Pirani
Pasticceria.Caffetteria.Ristorante
Via Pacinotti, 11. 070/493378. Nessuno Stefino
Q UA R TUCCIU Mimì
Gelateria
Via Giovanni Maria Dettori, 30. 366/2719187. Nessuno Pizzeria
Via Don Minzoni, 43. 070/882793. Consegna domicilio Pizzeria Gnomi
ASSEMIN I
Pizzeria
Via Selargius, 54. 392/1687499. Lun. Consegna domicilio
Crema & Cioccolato
Pronto Pizza
Corso Europa, 10. 347/1454663
Pizzeria
Via Quartu, 133. 070/883565. Consegna domicilio
Maribana
Gelateria.Creperia Gelateria.Creperia
Via Carmine, 126/c. 070/946887. Nessuno
SELA R G IU S QUARTU SAN T’ELEN A Da Giulio
l
in Copertina
Pizzeria
Via Pira, 2. 070/8002636. Lunedì. Consegna a domicilio
Crema e Cioccolato
Stasera Pizza
Via De Amicis, 2/b. 070/8632092
Pizzeria
Via Roma, 95. 070/851594
Marie Patisserie
Pasticceria Pasticceria
Via Mascagni, 4/a. 070/4611253 - 349/1326547. Lunedì
FOCS DE SANT JOAN
SESTU
Foto di Gabriele Doppiu La Pié
Via Vittorio Veneto, 90. 070/2046330. Lunedì
Piadineria
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C
Epilazione definitiva donna/uomo
19
Tariffa a zona
23
Manicure + Smalto semipermanente
3
Trucco permanente sopracciglia
49
Trattamento viso alle cellule staminali
15 € a zona per la prima seduta
199
CAGLIARI Viale Bonaria 106/108 QUARTU SANT’ELENA Viale Colombo 290
070 8676793
SASSARI Via Budapest C/O Galleria Monserrat (1° Piano) NUORO C.C. Centro Città . ORISTANO - OLBIA *Prossime
079 216539
Aperture*