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SASSARI
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CAGLIARI QUARTU S.E. - NUORO
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04 Piero Marras La mia vita su e giù dal palco
05 San Gavino, oltre i Murales 06 Elio Pulli Maestro di bottega a
07 15 edizione del Girotonno 08 Dinamo: Stagione finita Si pensa al mercato
10 Il dentista risponde Alternative non farmaceutiche
12 Fiorella Atzori La “maestrina del web”
13 inSardegna a Giugno 14 Sassari, notes with a view La Sassari “invisibile” raccontata in un blog
15 L’Accabadora di Enrico Pau Un intreccio di storia, mito e amore
16 In spiaggia con fido 18 HITWEETS 19 Heart of Sardinia Nel cuore della Sardegna
20 In viaggio Monaco di Baviera
22 Alghero La magia dei Focs de Sant Joan
24 Sardegna terra di vini L’isola e il settore enologico
26 GUIDA AI LOCALI
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Foto A. Cani
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PIERO MARRAS La mia vita su e giù dal palco di Eleonora D’Angelo Piero Marras, classe 1949, è considerato il più importante esponente della musica etnica sarda. Le sue canzoni richiamano con suoni e parole le atmosfere dell’isola, ne raccontano la poesia, le storie della gente, e si trasformano all’occorrenza in strumenti di denuncia contro guerre, ingiustizie e inquinamento ambientale. Molti testi parlano d’amore (meravigliosa “Ses Tue”), altri sono autobiografici e svelano l’intimo dell’artista (“Rime Ladre” e “Babbu Meu” ad esempio), ma chi è l’uomo dietro il cantautore? Piero ci racconta la vita trascorsa su e giù dal palco e tante curiosità sulla carriera. Il tuo vero nome è Piero Salis. A cosa si deve lo pseudonimo “Marras”? Marras è stato scelto per esigenze di contratto discografico, in particolare perché in Sardegna c’erano troppi Salis. Non volevo uno pseudonimo qualunque però, come Rossi o Bianchi, volevo ri-
spettasse le mie origini, per questo ho prediletto un cognome sardo. Ti definiscono un “cinghiale”, perché? Il soprannome è frutto di un simpatico aneddoto. Era una splendida notte, e al termine di un concerto salutai il pubblico dicendo “questa sera andate a dormire, ma non dormite tranquilli perché fuori dalla finestra potreste sentire un cinghiale che canta: non sparategli che sono io!”. Si è consolidato probabilmente perché di natura sono riservato, un po’ selvatico direi, mi piace rifugiarmi nella mia tana. Hai iniziato prima a suonare o a scrivere? Ho iniziato prima a suonare e da sempre è la musica che mi detta la suggestione. La musica legge la realtà: è il suono che legge la parola. Sei nato a Nuoro, sassarese d’origine e vivi a Cagliari: c’è una città che preferisci? Nessuna in particolare. Sono molto legato a Sassari perché è un bel ritrovo di musicisti.
Perché scrivi testi in italiano e in sardo? Innanzitutto perché sono bilingue, ma italiano e sardo rappresentano codici differenti. Sono affezionato al mondo cantautorale e ho cominciato a scrivere in italiano. Il sardo l’ho utilizzato poi, quando frugando fra le mie origini ho scelto di investire sul suono della parola sarda. Il tuo sound ricorda Dalla, canti storie come De André e scrivi testi dall’intensità di De Gregori. Hai subìto influenze nel tuo percorso professionale? Le scuole cantautorali sono nate in Italia in modo circoscritto: era un mondo che in Sardegna non incontravo, ma che vivevo di rimbalzo. Stimo Dalla, De André e De Gregori ma ho fatto la mia strada personale. Che musica ascolti? Quando viaggio in auto mi sintonizzo volentieri su Virgin Radio, e ascolto spesso i grandi della musica come Paul Simon: quelli che hanno qualcosa da dire. A quale tua canzone sei più legato? Sono affezionato ad ogni mia canzone, ognuna è parte della mia vita e rappresenta un momento specifico. Considero le canzoni come veri e propri figli. Qual è il ruolo del cantautore oggi? Il cantautore ha una sensibilità particolare. La sua funzione credo sia quella di raccontare la realtà in modo diverso da tv e giornali. Il cantautore sintetizza in versi quello che c’è nell’aria, può essere un fustigatore, uno che denuncia ma anche uno che canta l’amore. Perché hai scritto “Quirra” affrontando il tema dei poligoni militari? “Quirra” è nata per rompere il silenzio e tirare fuori la verità. Un giorno mentre facevo la spesa al supermercato, un signore mi ha riconosciuto e invitato per un aperitivo. Mi raccontò del suo unico figlio che era a Capo Teulada, morto a soli 22 anni. A che progetto stai lavorando? Si chiama “Storie Liberate”. Sarà disponibile a breve un libro + cd ispirato alle vite degli “ospiti” delle colonie penali della Sardegna. Si tratta di testimonianze rivenute da poco in lettere, romanzi e poesie scritte di pugno dai carcerati dal 1900 a oggi. Il libro è di Vittorio Gazale e conterrà un’intervista al sottoscritto. Nel cd invece, ascolterete brani che sto calibrando affinché abbiano la giusta intensità: sono come quadri con tanti colori.
#shMAG seh 5 di Damiano Cancedda Un paese colorato, un paese che riprende vita grazie alla volontà e all’estro dei giovani (e meno giovani) del luogo. Ecco cos’è San Gavino Monreale. Tra le decine di opere sparse per il paese s’incontrano Street Art e Murales, in una fusione di arte e talento cresciuta dal basso come un’erba spontanea, e che ora si erge florida e inarrestabile tra le vie e le mura del paese. Dalle difficoltà nascono idee e possibilità: ed è proprio da questo concetto che nasce l’idea di riqualificare e valorizzare il proprio territorio dopo un periodo di crisi. E non importa se per far tutto ciò c’è bisogno di sporcarsi le mani di colore, affidandosi alle vernici contenute nelle bombolette spray di novelli e talentuosi street artists, o ai pennelli dei maestri del paese. I risultati rimarranno ai posteri. A dirla tutta, a dare la spinta che dà il là al progetto di riqualificazione urbana è un episodio funesto. La morte di Simone Farci (Skizzo per gli amici) avvenuta nel 2013 sconvolge la comunità sangavinese, che reagisce organizzando un evento molto apprezzato in suo onore. L’entusiasmo generato inaugura l’inarrestabile stagione dei murales che inizia in grande stile nella torrida estate del 2014. Giorgio Casu, sangavinese doc, artista giramondo di fama internazionale, assistito in maniera fondamentale da tutta la comunità, regala il primo nuovo murale al paese dedicato alla memoria dell’amico defunto. Un’opera maestosa di 50 mq, realizzata con la tecnica del Magic Realism, che al centro del paese traccia un solco tra la vecchia San Gavino e quella nascente, colorata e viva. Il paese presenta tantissime aree potenzialmente riqualificabili e muri da sottrarre al degrado: il progetto
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San Gavino, oltre i Murales
non può e non deve fermarsi. E così, un anno dopo, Giorgio Casu concede il bis, realizzando un’opera fortemente identitaria nella vecchia stazione ferroviaria. Il murale di 200 mq raffigurante Eleonora D’Arborea, personaggio legato alla storia sangavinese e alla Sardegna intera, lascia tutti col muso all’insù, colmo di colori e richiami alle virtù territoriali. Il successo e la visibilità ottenuti dall’opera aprono definitivamente gli occhi al paese. Si formano presto nuove associazioni paesane che contribuiscono in maniera attiva al risveglio culturale, e tante altre, provenienti non solo dai paesi limitrofi, bensì anche da terre lontane, offrono la loro disponibilità a collaborare, pronte a rinforzare la fama di San Gavino come Paese dei Murales.
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Il primo vero esempio di collaborazione con realtà non locali si materializza in Piazza della Resistenza. Il senese Francesco Del Casino, artefice di gran parte dei lavori murali di Orgosolo, realizza un’opera che è parte del progetto dell’ANPI Medio Campidano, denominato “Conoscere è R-esistere”, realizzata nel segno della tradizione muralistica sarda. Il 2015 si chiude con il recupero di Piazza Trento. Paolo “Mamblo” Mazzucco, coadiuvato da un folto gruppo di volontari del comitato “Uno spruzzo di arte e colore”, trasforma un’area in completo abbandono in un piccolo regno in stile Pop Art. Il contagio fa salire alla ribalta giovani dal talento puro come Andrea
Meli, autore di due opere che esaltano uno stile personalissimo, e certifica ulteriormente il rapporto con artisti stranieri quali Bastardilla (Colombia) e Spaik (Messico), veterani della street art internazionale. Com’è un veterano Sergio Putzu, storico artista sangavinese che realizza la monumentale opera “Su Bixiau de Oristaisi”, un progetto tradizionale che non spezza la magia creata dalla nuova corrente sangavinese, anzi, la impreziosisce. Gli ultimi lavori, come quello realizzato dall’artista Pina Monne in Via Roma, sono il naturale prosieguo di un progetto che l’Associazione Skizzo, con l’aiuto degli altri gruppi locali, tenta di elevare ai limiti del sogno. Un sogno in cui Skizzo vive, sorride e collabora.
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Elio PullEGiA
MAESTRO DI BOTT
di Paola M. Ruiu Se non fosse per lo smartphone, ormai indispensabile strumento di comunicazione, entrare nella bottega di Elio Pulli sarebbe come catapultarsi in un passato che pensavi ormai concluso. Scenari che richiamano alla mente la vita di artisti rinascimentali o romantici. Invece è il 2017, siamo a Tramariglio, nel cuore della baia di Porto Conte ed è qui che il Maestro Pulli è di base da ormai oltre 50 anni con l’immutato spirito di creare e lasciare la propria impronta. L’abbiamo incontrato per provare a
capire com’è la vita di un’artista nell’era contemporanea. Quali sono state le tappe fondamentali della sua carriera artistica? Io sono nato in bottega, mio padre era uno scultore e mia madre una pittrice, respiravo arte già da bambino. È un grosso vantaggio, non ho faticato per trovare gli strumenti, credo di essere nato con i pennelli in mano! Da giovane avevo timore a mostrare le mie opere. La mia mansione era quella di dipingere le statue e mio padre capiva che ero portato per il colore, ma avevo soggezione nei suoi
confronti, nei confronti di mio fratello Claudio e di tutti i grandi artisti sardi che frequentavano la bottega, come Spada, Figari, Meledina. Finché a 18 anni decisi di partecipare al concorso di Francavilla a Mare e preparai di nascosto due quadri. Quando arrivò il momento di spedirli chiesi consiglio su quale avessi dovuto mandare, anche se in realtà avevo già deciso! Inviai, a dispetto del loro parere, un dipinto raffigurante gli orti di Sassari e, non solo la mia opera fu considerata dignitosa per essere esposta, ma venne premiata come migliore tra quelle di artisti sardi. L’anno successivo venni invitato alla Galleria del Vantaggio di Roma per conoscere Guttuso, Pirandello, De Chirico che, impressionati dal successo di alcune mie opere esposte insieme alle loro, erano interessati ad avermi nel loro gruppo. Rimasi a Roma per un anno, lavorando e guadagnando, ma poi il richiamo della terra fu tale che ritornai in Sardegna. Immagino ci siano state anche delle difficoltà. Sì, non era semplice ai tempi, sia per il reperimento dei materiali, sia per le informazioni che non arrivavano frequentemente, leggevamo il giornale solo una volta alla settimana. E poi vivere d’arte vuol dire anche vivere di sacrifici, mio padre ha rinunciato a grosse ricchezze. I suoi genitori erano proprietari terrieri, possedevano una masseria a Lecce e avevano grosse possibilità. A volte penso che ci abbia fatto vivere in questo modo apposta, farci soffrire per essere più artisti! Quando si è stabilito qui a Tramariglio? Venni qua con Francesco Cossiga, eravamo amici, per vedere le carceri che avevano dismesso da pochissimo, era il 1965. Io rimasi
folgorato dalla bellezza del posto e gli chiesi se potessi stabilirmi qua. Dopo aver chiesto il parere di alcuni responsabili mi diedero il permesso di trasferirmi. Abbiamo vissuto, io, mia moglie e i miei figli, con la calma e la rilassatezza dettate dalla natura. Io non portavo più orologio, decisi che il tempo l’avrebbe scandito il sole. Ora non ci viviamo più, mia moglie ha preferito tornare a Sassari ed io viaggio tutti i giorni. Presto questa diventerà Casa Museo Elio Pulli, con me ancora in vita. A Casa Gioiosa, sono esposte le sue opere ispirate a “Il piccolo principe”, ci parli di questo progetto. È stata inaugurata in occasione degli eventi organizzati dal Parco di Porto Conte “Emozioni di primavera” che si chiuderà il 18 giugno. In quest’occasione replicheremo la performance della giornata di apertura, con l’accompagnamento di diversi illustri musicisti e io dipingerò dal vivo. La sala ospita 14 dipinti e 10 sculture ispirate all’opera di Antoine de SaintExupéry più l’abito indossato dalla ballerina Anna Balestrieri che ho dipinto l’8 aprile sulle note del pianoforte del Maestro Stefano Salvatori. La mostra resterà visitabile anche dopo la chiusura di questa serie di eventi e l’anno prossimo ci sarà una festa sempre organizzata a Casa Gioiosa, “Aspettando il Piccolo Principe”.
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a 15Il festival EDIZIONE DEL GIROTONNO celebra il tonno e porta sul palco Nek e Mannoia di Manuela Stacca a
Dal 22 al 25 giugno torna, con la sua 15 edizione, il Girotonno, la kermesse enogastronomica dedicata all’antica cultura del tonno rosso, che si terrà come ogni anno a Carloforte, sull’Isola di San Pietro. Slittato a fine mese a causa della concomitanza con le elezioni comunali, il festival internazionale unirà come sempre la passione per l’arte culinaria, le tradizioni, la musica e il territorio. La tonnara a Carloforte - una delle poche ancora attive nel Mediterraneo - ha una lunga tradizione che risale sino al 1738, anno di fondazione della città, un’attività plurisecolare praticata persino in epoca fenicia: la mattanza è considerata come un vero e proprio rituale e la pesca, attuata secondo metodi artigianali, avviene nei mesi tra aprile e giugno, quando “il tonno rosso in corsa” viene pescato a Carloforte al massimo della sua qualità, poco prima della deposizione delle uova. Il tonno rosso (in latino Thunnus Thynnus) è tra i pesci più pregiati e prelibati, molto apprezzato dagli chef di tutto il mondo. Saranno proprio quest’ultimi al centro di una incredibile gara, la “International Tuna Competition”, fulcro della manifestazione, che vedrà sfidarsi cuochi provenienti da sei diverse nazioni, nel proporre una serie di ricette e piatti a base di tonno.
Tra i paesi che parteciperanno alla prestigiosa gara, confermati l’Italia, il Giappone (con lo chef Haruo Ichikawa, vincitore del Girotonno nel 2015), la Norvegia (con Dag Tjersland, chef due stelle Michelin) e il Perù (con Rafael Rodriguez, vincitore del Girotonno nel 2016). A decretare il vincitore e i piatti migliori sarà una giuria tecnica, composta da giornalisti ed esperti gastronomici, come il famoso oste e cuoco siciliano Filippo La Mantia, la giornalista pluripremiata e ricercatrice universitaria Maria Canabal, il critico gastronomico François-Régis Gaudry e il giornalista de Il Corriere della Sera Gabriele Principato. A prendere parte alla votazione sarà anche una giuria popolare, composta dai visitatori della manifestazione. Sul palco ci sarà Federico Quaranta, conduttore radiofonico e televisivo, che condurrà i vari appuntamenti del festival. Alla gara internazionale si affianca il “Girotonno Live Cooking”, durante il quale si potrà assistere alla preparazione di ricette con il tonno che il pubblico in platea potrà poi degustare. Ad esibirsi saranno alcuni dei più importati chef italiani: oltre al già citato Filippo La Mantia, parteciperanno Stefano De Gregorio, di Busto Arsizio (Varese), chef resident di Saporie Lab – Milano (lo scorso anno nella squadra italiana della gara internazionale del Girotonno), lo chef carlofortino
Luigi Pomata e il cuoco Achille Pinna. A loro si aggiungerà inoltre lo chef giapponese Haruo Ichikawa, che preparerà il sushi e si esibirà nella cerimonia tradizionale del taglio del tonno. Le degustazioni e assaggi continueranno ancora con il “Girotonno Tuna Village”, che invece darà la possibilità ai visitatori di gustare i piatti tipici del territorio di Carloforte, oltre all’immancabile re dei tonni, declinato in numerose ricette sulla banchina Mamma Mahon. Anche quest’anno, dunque, ai visitatori, turisti e appassionati del tonno e del cibo attendono quattro giorni ricchi di gare e live show, con degustazioni e grandi ricette, ma anche itinerari e visite guidate alla riscoperta del territorio e grandi spettacoli musicali dal vivo, diventati ormai un appuntamento fisso. La 15a stagione del Girotonno dà grande spazio alla musica italiana, con due dei maggiori artisti del panorama nostrano: il 23 giugno al Palapaise si esibirà Nek, che canterà sul palco i successi più famosi della sua carriera, oltre a proporre i suoi brani più recenti, tratti dall’ultimo album “Unici”; il giorno dopo sarà la volta della grande Fiorella Mannoia, che porterà a Carloforte le sue canzoni più amate, insieme alle ultime tratte dall’album “Combattente” (già certificato Disco di Platino), tra cui anche il singolo “Che tu sia benedetta”, presentato in gara all’ultimo Festival di Sanremo.
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Rok Stipcevic
DINAMO: STAGIONE FINITA,
SI PENSA AL MERCATO A Cagliari torna la Serie A2 con la Dinamolab
di Erika Gallizzi. Foto: Luigi Canu La stagione agonistica della Dinamo Banco di Sardegna Sassari è già terminata. La squadra di coach Federico Pasquini è stata eliminata al primo turno dei playoff, con un secco 0-3, dalla Dolomiti Energia Trento. Ma già la chiusura della regular season non era stata “idilliaca” per il Banco, arrivato ai playoff dopo due sconfitte consecutive. E se quella arrivata per mano della Umana Reyer Venezia (85-89 il risultato finale), seppur tra le proprie mura, poteva essere prevedibile, visto il valore e lo stato di forma del roster avversario, non si può certo dire lo stesso di quella maturata sul campo della Pasta Reggia Caserta (70-77). Proprio lì, all’ultima giornata di regular season, la Dinamo ha perso, anche per la concomitanza di altri risultati sfavorevoli, una posizione in classifica, scivolando dal quarto al quinto posto e perdendo il vantaggio del fattore campo nel post-season. Oltre a ciò, è andata anche a pescare un’avversaria, Trento, più fastidiosa di quella che sembrava doversi trovare di fronte, ovvero una Reggio Emilia ormai con poche energie, esattamente come la Dinamo.
La striscia di sconfitte consecutive è arrivata a cinque, con la serie dei quarti di finale del postseason che ha avuto ben poca storia. Brutta gara-1 per la Dinamo, un match caratterizzato dalla grande tensione, da ambo le parti a dir la verità, per una buona metà. Poi nel terzo quarto la svolta, con la squadra di coach Buscaglia che ha iniziato a prendere il largo, fino a toccare il +23, poi, nell’ultima frazione. Alla fine è terminata 65-55, punteggio “generoso” con la Dinamo, ma è comunque rimasta una sconfitta molto pesante dal punto di vista psicologico. Gara-2 più combattuta e con i biancoblù più presenti, ma Trento è arrivata alla fine più lucida e ha chiuso sul 74-68. Infine gara-3, disputata al PalaSerradimigni. Atmosfera elettrica e nervosismo alle stelle, ma trentini bravissimi a controllare il match, senza scomporsi, fino a dare la zampata in avvio di ultimo periodo, con il Banco lasciato sul posto (6975). Una Dolomiti Energia ben messa in campo, ruvida e aggressiva (Devecchi e Lacey hanno chiuso la partita con fratture al volto, il primo al setto nasale, il secondo all’orbita sinistra) ha meritato ampiamente l’accesso alla semifinale, nella quale, peraltro, sta attualmente facendo la voce grossa con Milano.
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Brian Sacchetti
In casa Dinamo, invece, non rimane che pensare al futuro e al mercato. Quest’anno, a differenza della scorsa stagione, si può dire ben poco alla squadra per quanto riguarda abnegazione, impegno e cuore, ma la costruzione della stessa non è stata impeccabile. Senza playmaker, con qualche giocatore ormai fisicamente in difficoltà, inizialmente con un pivot scommessa (Olaseni) e con un ruolo di ala piccola male e poco coperto. E senza atletismo. Proprio sul maggiore atletismo sarà fondata la costruzione del roster del prossimo anno, a detta della stessa società, partendo comunque da un buon nucleo del gruppo “attuale”. Si riparte da coach Pasquini in panchina (e alla scrivania come general manager), a cui il presidente Stefano Sardara ha rinnovato la fiducia, e in campo sicuramente da capitan Jack Devecchi. Poi è stato confermato Rok Stipcevic. Il presidente Sardara, in recenti interviste, ha poi assicurato che ci sarà ancora anche Brian Sacchetti, ma le voci di una sua partenza continuano ad essere insistenti. Per Brian non è stato un anno facile: dopo un avvio di stagione straordinario, ha vissuto di alti e bassi (ma la squadra in toto non ha fatto meglio), con quella sorta di ruolo di “jolly” che lo porta spesso a giocare in posizioni per lui non “naturali” e a tappare i buchi dovuti a scarso rendimento di altri o a non perfette scelte di mercato. Questo non è compreso da tutti e Sacchetti, nella stagione appena conclusa, è stato oggetto di critiche e “mugugni” da parte di una frangia della tifoseria, sicuramente soffrendone. Chi vivrà, vedrà. Ci sarebbe l’intenzione di trattenere Trevor Lacey, senza dubbio il giocatore che, seppur con un avvio difficile peraltro prevedibile visti i trascorsi in situazioni ben differenti, non ha tradito le attese ed è risultato di gran lunga il migliore, per rendimento e per qualità confermate. L’operazione non è però semplice, anzi risulta quasi impossibile, per via delle
diverse offerte, anche economicamente importanti, che si dice l’atleta stia già ricevendo. Si è parlato anche di tentativo di rinnovo per il pivot Tautvydas Lydeka, sicuramente come cambio di un pivot atletico ed agile. Inoltre, potrebbe restare anche Dusko Savanovic, ma appendendo le scarpe al chiodo e dedicandosi ad un ruolo dirigenziale. Ed è tornato in città anche Manuel Vanuzzo, dopo aver chiuso la sua esperienza a Udine. Il destino di Vanuzzo potrebbe essere Cagliari (viceallenatore o “giocatore-chioccia” per i giovani?), qualora, come sembra, vada in porto l’operazione di trasferimento di sede e attività del Basket Ferentino (con il suo diritto sportivo di Serie A2) in seno alla DinamoLab, controllata da Sardara. Per DinamoLab sarebbe un esordio nelle attività agonistiche Fip. Nata ed affiliata alla Federazione Italiana Pallacanestro nel 2014, infatti, con l’intento di diventare la “cantera” della Dinamo Sassari con la disputa di un secondo campionato nazionale o eventualmente una B1, per varie ragioni non aveva avuto la possibilità di scendere in campo subito e, dunque, avviare ufficialmente il progetto disegnato (ha, fino ad ora, partecipato ai campionati di basket in carrozzina, con l’affiliazione Fipic, ma a Sassari). Questa possibilità, salvo ripensamenti del presidente del Ferentino (la sua scelta di mollare tutto, trasferire l’attività e dedicarsi solo al Frosinone Calcio pare non sia molto ben vista dall’ambiente ferentinate), ci sarà ora. E potrebbe, dunque, essere un’estate cestistica molto calda per la Sardegna. Per quanto riguarda quelli che potrebbero essere i volti nuovi della Dinamo Sassari, invece, è ancora molto presto, ma qualche voce circola già. Si è parlato del lungo ex Cremona Paul Biligha, che sembra però più orientato verso la firma a Venezia, e dell’esterno in uscita da Reggio Emilia Pietro Aradori, che già qualche anno fa aveva rifiutato il trasferimento a Sassari optando per un’esperienza europea (e potrebbe farlo anche ora, così come Polonara). Sempre da Reggio Emilia potrebbe arrivare il playmaker Andrea De Nicolao, anche se pensare ad una coppia di play Stipcevic-De Nicolao fa storcere un po’ il naso.
Jack Devecchi
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seh #shMAG Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
Il dentista risponde Curiosità sul mondo odontoiatrico
delle necessità del paziente per comprenderne appieno le origini del malessere che lo ha infine portato a cercare una soluzione. Una importante innovazione negli approcci terapeutici in odontoiatria è l’introduzione di rimedi come i Fiori di Bach, gli oli essenziali o gli integratori naturali per supportare la terapia tradizionale.
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Viviamo nel mondo occidentale influenzato ancora oggi dalla rivoluzione scientifica del XVII secolo e da quella industriale del XVIII e XIX, dove il primato della ragione teorizzato dagli illuministi e consacrato dalla Rivoluzione Francese ha modificato radicalmente il pensiero europeo e occidentale. Questo cambiamento ha portato enormi benefici, la vita si è allungata e la sua qualità media si è innalzata, abbiamo un’alfabetizzazione diffusa dalla scolarizzazione obbligatoria e, perlomeno nel nostro continente, un sistema di welfare che garantisce un modello di esistenza mai esistito prima nella storia umana. Eppure, insieme all’evolversi della società, si sono evolute le patologie e si sono moltiplicati i problemi. Alle vecchie epidemie di massa si sono sostituite le patologie legate agli stili di vita e all’emotività come lo stress, l’ansia, la depressione, a cui si aggiungono quelle alimentari, sempre più comuni a causa del cibo troppo raffinato, medicato e trattato. Per questi motivi si sta sviluppando nella società, e quindi anche nel paziente odontoiatrico, una nuova gamma di necessità che ricercano un approccio più armonico, naturale e rispettoso della biologia umana e della natura. Se prima i farmaci industriali erano la panacea di ogni male, dal raffreddore alle difficoltà nel dormire, ora si ricercano metodi che non lavorino esclusivamente sui sintomi, ma cerchino di individuare
Esistono alternative non farmaceutiche in odontoiatria? le cause dei malesseri, col fine ultimo di affrontarle con percorsi riabilitativi più rispettosi dei tempi biologici del nostro corpo. Un argomento che mi ha sempre affascinato, da questo punto di vista, è la possibilità di integrare il meglio della tecnica scientifica moderna con la saggezza e la visione globale del passato. Attingendo a queste due grandi fonti del sapere, senza più vederle per forza in maniera alternativa una all’altra, si possono trovare soluzioni efficaci e che
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Piante come il tea tree, la lavanda o la menta aiutano con le loro proprietà rilassanti – e possono essere determinanti per il classico paziente con la “paura da dentista” -, ma anche antinfiammatorie, lenitive, antisettiche, analgesiche e cicatrizzanti. Le loro applicazioni, ad esempio in igiene orale, riguardano la cura di herpes, afte, gengiviti e ascessi, ma aiutano anche nell’ansia pre, durante e post intervento, oltre che nel ridurre il disagio e i fastidi di vari sintomi che si manifestano nel breve, medio o lungo termine dopo le classiche cure odontoiatriche. Insomma un nuovo mondo, interessante e affascinante, che si sta gradualmente sviluppando nella nostra professione, nell’ottica di fornire sempre il meglio alla salute dei pazienti. Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@shmag.it.
La Primavera del Sorriso
La Clinica del TUO Sorriso www.studiomassaiu.it
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di Manuela Stacca Qualche mese fa, 600 docenti universitari hanno denunciato le gravi carenze linguistiche dei propri studenti, colpevoli di commettere errori da terza elementare: “I ragazzi non sanno l’italiano”, questa l’accusa pesantissima. Per fortuna, c’è chi la lingua la conosce bene, così come l’odiata grammatica, non più svalutata ma resa protagonista di un canale YouTube. Fiorella Atzori, classe 1988, di Arborea, diplomata al liceo classico e laureata in Scienze della Comunicazione a Cagliari, è l’ideatrice del canale “Sgrammaticando” (dal 2011, con 400 video, ha oltre 2.800.000 visualizzazioni), diventato un libro, edito da Centauria, pubblicato con lo stesso nome lo scorso marzo. La Repubblica l’ha definita “la maestrina del web”, mentre lei precisa “non sono un’insegnante di italiano” ma semplicemente una “creatrice di contenuti per il web”. Creare un canale sulla grammatica italiana è insolito. Com’è nata l’idea? L’idea nasce dalla mia passione per l’italiano, da sempre la mia materia preferita. A scuola, mi piaceva fare l’analisi grammaticale. Inoltre, mi è sempre piaciuta l’idea di creare video e condividerli con gli altri. Volevo rendermi utile e aiutare gli studenti più giovani. Dopo che il canale è cresciuto, però, mi son resa conto che molte visualizzazioni arrivavano anche da Spagna, Argentina, Brasile. La maggior parte degli iscritti, infatti, sono stranieri che vogliono imparare la lingua. Il libro “Sgrammaticando” però non è un manuale di grammatica. No, il libro riassume i miei video più visti e riprende fedelmente lo stile del canale, passando per errori comuni, verbi, modi di dire, trattati
FIORELLA ATZORI La “maestrina del web” diventa autrice del libro “Sgrammaticando” con uno stile fresco, per non annoiare. Non è un manuale di grammatica, così come i miei video non sono lezioni. Il sottotitolo “Salviamo l’italiano dalla rete” si riferisce al mondo dei social e alla poca importanza che si dà alla grammatica quando vengono usati. Eppure, quando la casa editrice ti ha contattato, credevi fosse uno scherzo. Sì, e dopo aver capito che non lo era, ho iniziato a sentire una grande responsabilità e sono andata nel panico. È stata la casa editrice a convincermi a non mollare, affiancandomi una ghostwriter
professionista, che ringrazio ancora. Senza di lei, la pubblicazione non sarebbe stata possibile. Mi piace scrivere, ma ho più la vena della “correttrice”. Non sono affatto prolissa, e scrivere il libro non è stato semplice. Allora ti sarà capitato di dover “correggere” qualcuno, magari durante una conversazione... Io sono davvero intollerante nei confronti degli errori grammaticali. Però, mi viene molto difficile correggere. Quando mi sono permessa di farlo, era sempre con persone con cui ho molta confidenza. Del resto, gli errori li
faccio anche io, l’importante è cercare di migliorarsi. E se correggo qualcuno è sempre per amore della lingua. Inoltre, aiutare gli altri, per me, è gratificante. L’errore più comune degli italiani? Sceglierne uno è difficile. Ultimamente, nel parlato, ho notato spesso l’uso errato di “piuttosto che”, utilizzato come congiunzione. Poi c’è l’uso del congiuntivo, un modo verbale un po’ demonizzato. Per molti è visto quasi come un nemico. Di recente, sei tornata all’Università di Cagliari per presentare il libro. Sì, è stata una cosa molto strana. Tutt’ora mantengo i rapporti con l’Università, specialmente con la professoressa Elisabetta Gola. È stata lei a chiedermi se volessi presentare il libro e il mio canale durante le giornate di orientamento per gli studenti delle superiori. È stato molto emozionante. Internet è una fonte inesauribile di conoscenza. Eppure, si parla di semi-analfabetismo dei ragazzi e i docenti universitari, qualche tempo fa, hanno richiesto un intervento del governo per riformare il sistema scolastico. Cosa ne pensi? Penso che sia una situazione tragica. Si parla di errori di grammatica, di “h” che mancano o che vengono messe dove non devono. Io sono stata fortunata, ho avuto dei buoni insegnanti che mi hanno trasmesso l’importanza di leggere, di saper scrivere e parlare bene. Io quando scrivo non utilizzo un italiano aulico. Perlomeno, si dovrebbero evitare gli errori gravi e usare le parole con il loro giusto significato, senza avere paura di usare il dizionario.
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inSardegna... I migliori eventi di Giugno 1 GIUGNO: Cagliari al Teatro delle Saline, ore 21:00. "La vera storia di Gesù di Cagliari". Cagliari al Bflat, ore 22:00. Antonio Galbiati canta Battisti. 2 GIUGNO: Torralba in Piazza, ore 22:00. Concerto dei Train To Roots. 2-3 GIUGNO: Tissi all’Ex Ma. “Fàula Festival 2017”. Dal 2 al 4 GIUGNO: Porto Torres nella Spiaggia Parco di Balai, dalle ore 9:00. "Balai Fest - Festha Manna". 3 GIUGNO: Porto Torres nella Rada dello Scogliolungo, ore 11:00. XI edizione “Regata del pescatore”. Cagliari nell’Ipogeo funerario di Atilia Pomptilla (Grotta della Vipera), ore 16:00. Anteprima “Festival Leggendo Metropolitano”: "Storia di un gatto”, di Enrico Costa, voce narrante di Paolo Poli. Uri, ore 21:00. “Festa della N.S di Paulis 2017”: Concerto Live di Gabry Ponte. Fonni in Piazza Santa Croce, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Genoni dalle ore 19:30. XI edizione “Sagra del maiale”. 3-4 GIUGNO: Cagliari al Teatro delle Saline, ore 21:00. "1 Euro Festival": spettacolo "Bisogna stare karmi", scritto e diretto da Ivano Cugia. Arbatax, Bortigali e Osini. “Primavera nel Cuore della Sardegna”. Silius. XX edizione “Sagra de Sa Pàdrula”. 4 GIUGNO: Cagliari in Piazza de Gasperi, ore 8:00. XX Raduno Nazionale “Motoclub Vespa Città di Karalis”. Cagliari al Molo Ichnusa del Porto, ore 9:00. II edizione “ITU Triathlon World Cup Cagliari”. Cagliari al Molo Ichnusa del Porto, ore 16:00. I edizione “Cagliari Triathlon”. 5 GIUGNO: Villasalto in Piazza Italia, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". 6 GIUGNO: Uri, ore 21:00. “Festa della N.S di Paulis 2017”: Spettacolo di Pino e gli Anticorpi. Dal 7 all'11 GIUGNO: Cagliari al Teatro Civico di Castello e alla Galleria Giardini Pubblici. IX Edizione “Leggendo Metropolitano - Tra la memoria e l’oblio”. 8 GIUGNO : Cagliari all’Auditorium del Conservatorio, 18:00. Stagione concertistica “Amici della Musica” 2017: Stefano Figliola (pianoforte). Dall'8 al 10 GIUGNO: Cagliari nell’Ipogeo funerario di Atilia Pomptilla (Grotta della Vipera), ore 16:00. “Festival Leggendo Metropolitano”: "Un anno sull’Altipiano”, di E. Lussu.
Dal 9 all'11 GIUGNO: Mamoiada. VI edizione "Archeomusicando", tre giorni di archeologia e musica. 10 GIUGNO: Sassari in Piazzale Segni, ore 21:30. II edizione "Summer Love Festival" - Xica Loca: Jay Santos, Soraya Deejay e Chris Rose. 10-11 GIUGNO: Cagliari nell’Area Parcheggi Ippodromo di Lungomare Poetto. “Poetto Beach Games”, Basketball 3X3 torneo Fisb GOLD. Baunei e Gairo. “Primavera nel Cuore della Sardegna”. Sardara. “Primavera nei Borghi di eccellenza”. Il 10, 17 e 24 GIUGNO: Santa Margherita di Pula alla Forte Arena, ore 21:30. “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, melodramma in tre atti, regia di Joseph Franconi Lee, orchestra e coro del Teatro Lirico di Cagliari. 11 GIUGNO: Cagliari alla Galleria Comunale D'Arte, ore 11:00. “Musei in Musica 2017”: Duo LucianiAmat di San Filippo dedicato a Paul Klee. Fluminimaggiore in Piazza Antonio Gramsci, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Codrongianos alla Festa di Saccargia, ore 22:00. Concerto dei Train To Roots. 12 GIUGNO: Cagliari all'Arena Sant'Elia, ore 21:00. Concerto di Daddy Yankee. 13 GIUGNO: Cagliari all’Auditorium del Conservatorio, 18:00. Stagione concertistica “Amici della Musica” 2017: Caterina Goglione (pianoforte). 14 GIUGNO: San Basilio (CA) in Piazza, ore 22:00. Concerto dei Cordas et Cannas. 15 GIUGNO: Cagliari al Teatro Lirico, 20:30. Stagione concertistica 2017: Duo Perfetto, Robert Witt (violoncello), Clorinda Perfetto (pianoforte). 16 GIUGNO: Santa Teresa di Gallura in P.zza Libertà, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". 17-18 GIUGNO: Bari Sardo. “Primavera nel Cuore della Sardegna”. Dal 20 al 24 GIUGNO: Sassari nei campi della Parrocchia San Paolo. V edizione del “Music StreetBall - Under”. 21 GIUGNO: Sassari in Piazza Santa Caterina, ore 21:30. "JazzOp 2017: Vento bravo”, musiche di Edu Lobo, Orchestra Jazz della Sardegna. Cagliari alla Galleria Comunale D'Arte, ore 11:00. “Musei in Musica 2017”: Festa della musica. Dal 22 al 25 GIUGNO: Carloforte. XV edizione "GiroTonno".
Dal 23 al 25 GIUGNO. "IsolaBirra"
Thiesi in Piazza Caduti in Guerra, ore 22:00. Santu Juanne 2017: Concerto dei Dark Tranquillity. Dal 23 al 25 GIUGNO: Cagliari all’EXMA, dalle ore 18:00. "IsolaBirra" Festival delle birre artigianali. 24 GIUGNO: Carloforte al Palapaise, ore 21:00. XV edizione "GiroTonno": Concerto di Fiorella Mannoia “Combattente - Il Tour”. Ittiri in Piazza Guglielmo Marconi, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Arzana (OG) in Piazza, ore 22:00. Concerto di Paolo Meneguzzi. 24-25 GIUGNO: Galtellì, Lanusei e Siniscola. “Primavera nel Cuore della Sardegna”. Calasetta. “Primavera Sulcitana”. 25 GIUGNO: Siniscola in P.zza S. Stefano, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Dal 26 al 28 GIUGNO: Carloforte. “Primavera Sulcitana”. Dal 26 GIUGNO al 1 LUGLIO: Sassari nei campi della Parrocchia San Paolo. V edizione del “Music StreetBall - Senior”. 29 GIUGNO: Baratili S. Pietro in Piazza Eleonora D'Arborea, ore 22:00. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". 30 GIUGNO: Cagliari al Teatro Lirico, ore 21:00. Stagione lirica e di balletto 2017: “Un ballo in maschera”, melodramma in tre atti, musica Giuseppe Verdi, libretto Antonio Somma; regia Lorenzo Mariani, ripresa da Elisabetta Marini. Terralba in Piazza, ore 21:30. Concerto della PFM.
Mostre Fino al 15 GIUGNO: Sassari all'Ex Convento del Carmelo, ore 10:00-13:00 - 17:00-20:00, chiuso lunedì. Mostra "Altri Esotismi. Artisti sardi e Orientalismo”. Fino al 26 GIUGNO: Samugheo al Museo MURATS, ore 9:30-13 - 17:00-20:00, chiuso lunedì e festivi. Mostra "Arte e Design nella Produzione della MITA. 1926-1976”. Fino al 30 GIUGNO: Sassari alla Pinacoteca nazionale, ore 9:00-18:00, chiuso domenica e lunedì. Mostra "Collezioni Galleria ’84”.
Dall'8 all'11 GIUGNO. Rally Italia Sardegna 2017
Dall'8 all'11 GIUGNO: Alghero, Olbia. Rally Italia Sardegna 2017. 9 GIUGNO: Sassari al Palazzo di Città, ore 21:00. VI edizione "Primavera a Teatro”: "Giovani coreografi emergenti", Danza Estemporada.
23 GIUGNO. Concerto di Nek
23 GIUGNO: Carloforte al Palapaise, ore 21:00. XV edizione "GiroTonno": Concerto di Nek “Unici in Tour”.
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SASSARI, NOTES WITH A VIEW La Sassari “invisibile” raccontata in un blog
di Manuel Di Cristo Agli occhi di uno spettatore che vede Sassari per la prima volta, la città appare come un coacervo di tante cose: storia, bellezza, cultura, tradizione ma anche - ed in egual misura - degrado, difficoltà, silenzi; è in qualche modo una città introspettiva il capoluogo turritano, capace di svelarsi poco a poco ai “forestieri” e rapirne il cuore, fino a intrappolarli tra le vie secolari del suo centro storico. Un po’ come è successo a Loredana Maria Rezzano, di origini liguri ma innamorata di Sassari al punto tale da realizzare un blog in cui metterne in mostra il lato invisibile. In “Sassari, notes with a view” (noteswithaview.wordpress.com) la signora Rezzano spiega, in primis, le ragioni che l’hanno condotta ad interessarsi di Sassari in questa misura: “cosa significa per una città essere invisibile? (..) oggigiorno, al tempo di internet, significa sicuramente isolamento culturale ed economico. Tuttavia esiste un altro significato che riguarda la capacità di una città di mantenere intatta la propria identità lungo i secoli, adattandosi al cambiare delle epoche ed è una definizione appropriata dell’invisibilità di Sassari”. Attraverso questa chiave di lettura, Sassari, notes with a view si presenta come un viaggio nella Sassari che era e che, malgrado lo scorrere del tempo, è ancora. Un viaggio, quello della Rezzano attraverso le vie della città, che affonda le radici nell’infanzia della blogger ligure: «Sassari è la mia porta per la Sardegna. La sua invisibilità mi è parsa subito evidente quando l’ho incontrata e poi visitata, ma lo avevo già capito, anzi vederla mi ha fatto tornare in mente un episodio di quando ero piccola: avrò avuto dieci anni e una Fiat celestina ha attraversato la piazza del paese dove abito tuttora e c’erano queste due esse bianche sulla targa nera che passavano veloci e sparivano oltre la curva in mezzo alle case e la mia curiosità, l’incapacità dei “grandi” di spiegare dove si trovasse quella città sarda, in quale punto dell’Isola… è lì, in quel punto del tempo, che ho sentito per la prima volta la
bellezza invisibile di Sassari e ho impiegato molta vita per arrivare ad ammirare la sua bellezza invisibile di persona». Ogni post è riportato sul blog prima in inglese e poi in italiano, a partire da “A visible map for an invisible city”, dove la Rezzano suggerisce persino una mappa attraverso cui scorgere le bellezze celate dalla città: trattasi della “Carta del violinista”, così detta poiché realizzata da Giovanni Masetti Raimondi (1763-1860), ovvero colui che fu primo violino della cappella musicale del Duomo di Sassari. La prima versione della mappa fu realizzata nel 1799 mentre quella definitiva risale al 1806, quando il Raimondi la presentò al re di Sardegna Vittorio Emanuele I. La “Carta del violinista” presenta Sassari per com’era prima delle demolizioni dell’epoca Savoia ma, come tiene a precisare la blogger ligure, «sovrapponendola all’attuale pianta del centro storico, le due combaciano perfettamente, ognuna con le proprie caratteristiche: quella antica rappresentante ogni pietra al suo posto; quella moderna recante quei tratti di modernità che annebbiano lo sguardo dei visitatori disattenti». Quando chiediamo alla signora Rezzano un suggerimento per rendere visibile tale invisibile bellezza, lei con cortesia ed umiltà ci risponde: «Sassari, ancora oggi, al tempo dei centri commerciali e delle automobili, è ancora e sempre una scenografia intatta. Perfetta. Ricchissima. Un palcoscenico preparato per accogliere la rappresentazione della quotidianità e della comunità. Mancano solo gli attori, manca la linfa che scorra per le strade. Basterebbe questo, secondo me, riempire la città di vita, per veder rifiorire ogni angolo. (..) Il fotografo che illustra le pagine del blog, Francesco Pau, quando gira per il centro storico a scattare foto incontra sempre tante persone che orgogliose spiegano, raccontano, cantano il loro pezzetto di Sassari, con amore, con fierezza, con dedizione. Ecco, a Sassari mancano custodi. Ci sono, ma sono pochi e spesso scoraggiati dalla modernità. Una città così bella, con un’anima così grande, ha bisogno di tutti i suoi custodi, tutti, non uno di meno».
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L’ACCABADORA DI ENRICO PAU
Un intreccio di storia, mito e amore di Paola M. Ruiu “Una fossa dove mi hanno seppellito fin da bambina”. Questa è la descrizione che fa Annetta del ruolo che la famiglia le ha assegnato. Annetta ha il volto segnato dalla sofferenza e dal carico di morte che suo malgrado deve portarsi addosso: ciascuno ha il proprio ruolo all’interno di una comunità e il suo ha un peso che in pochi possono sopportare. Annetta è l’accabadora del titolo, interpretata dalla bravissima Donatella Finocchiaro (nella foto con Carolina Crescentini), attrice che nella sua carriera ha lavorato con registi del calibro di Marco Bellocchio, Giuseppe Tornatore ed Emanuele Crialese, collezionando numerosi premi e riconoscimenti. Il film, uscito alla fine di aprile, è una coproduzione italo-irlandese che ha trovato una buona distribuzione in diverse parti d’Italia, oltre che grande successo in tutte le sale della Sardegna in cui è stato proiettato. Grazie al tema affascinante, quasi a metà strada tra il mitologico e lo storico, il pubblico ha risposto bene a quella che per il regista Enrico Pau è stata in qualche modo una novità nella sua carriera cinematografica. Girata tra Collinas, il villaggio di San Simone, la Giara di Genoni e una Cagliari ricostruita grazie al sapiente uso degli effetti speciali, la pellicola racconta dell’arrivo di Annetta nel capoluogo sardo durante i bombardamenti del 1943 alla ricerca della nipote Tecla. La ragazza, come drammaticamente succedeva (e succede) in guerra è finita a fare la prostituta e Annetta impiegherà tutte le sue forze per cercare di salvare la giovane e allo stesso tempo per salvare sé stessa, attaccandosi alla nipote come l’ultimo brandello di amore che le resta. Già, perché questo è un racconto d’amore, nel senso più ampio e puro del termine, dove una donna che non ha mai esplorato questo sentimento si trova ad incontrarlo in un momento e un luogo in cui tutto intorno a lei parla di morte. Un intreccio di emozioni contrapposte che lo spettatore vive insieme ad Annetta la quale, circondata da spiriti del passato e nuovi incontri, riuscirà a dare un senso alla propria esistenza.
Il film non vuole avere la presunzione di dare una risposta all’interrogativo se la femmina accabadora sia davvero esistita o meno, però è intrigante pensare che così sia stato. Sarebbe un modo per attestare la Sardegna come un luogo all’avanguardia nell’affrontare e risolvere problematiche sociali per le quali, a tutt’oggi, non abbiamo risposte adeguate. Vi lasciamo con un paio di battute scambiate col regista Enrico Pau. Com’è nata l’idea per questo film? È un argomento che ha iniziato a ronzarmi in testa molti anni fa. Dopo aver letto un saggio sul tema e aver girato un cortometraggio con degli allievi a Santu Lussurgiu nel 2004 ho iniziato a ragionare su questo progetto. La figura dell’accabadora che molti affermano di aver visto in azione, ma che l’antropologia ufficiale ovviamente non conferma per mancanza di prove oggettive, suscitava grande interesse. Per me e Antonia Iaccarino, sceneggiatrice insieme a me, non importava dare una risposta a questo mistero, a noi interessava soprattutto raccontare una storia. La produzione poi è stata molto lunga e dispendiosa dal punto di vista del tempo e delle energie, quasi 7 anni di lavorazione che però sono stati ampiamente ripagati. Collocare la storia nel 1943 è stata una scelta precisa? Sì, inevitabile direi! Da una parte è stato un omaggio verso la memoria che quel tragico anno è stato per Cagliari e per chi l’ha vissuto. Io sono cresciuto coi racconti di mia madre sui bombardamenti e su com’erano terribili quelle giornate del febbraio del 1943 e dei mesi successivi, quando la città fu distrutta dalle bombe americane. Inoltre mi ero ripromesso di scrivere e raccontare una storia ambientata in quel periodo storico prima o poi. Unire questi due temi che sembrano non collimare tra loro, ma che si collegano piuttosto bene è stata una tentazione incredibile e affascinante dal punto di vista narrativo e sono contento di avere seguito il mio istinto.
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IN SPIAGGIA CON FIDO Come e dove andare al mare in Sardegna senza rinunciare alla compagnia del migliore amico dell’uomo di Nike Gagliardi Inizia l’estate e, come ogni anno, comincia pure, per tutti coloro che possiedono un cane, una serie di annosi problemi: infatti organizzare una vacanza o anche solo una gita al mare con Fido nella nostra bella isola non è certo fra le cose più semplici. Bisogna ammettere però che, già da qualche anno, la Sardegna, complici i benefici provenienti da un settore turistico in forte espansione, si sta equipaggiando per raggiungere una maggiore pet friendliness e fornire, tanto ai suoi abitanti quanto a coloro che giungono sulle nostre coste dal resto della penisola o dall’estero, un numero sufficiente di servizi in modo da garantire a tutti una piacevole vacanza col proprio amico peloso, come avviene oramai da anni in molte altre località turistiche. Cambiamento agevolato anche dall’ordinanza regionale che obbliga
tutti i Comuni a destinare un tratto di arenile a chi vuole passare un po’ di tempo al mare in compagnia del proprio quattro zampe: ad oggi l’isola vanta circa una trentina di spiagge a tal scopo designate. C’è purtroppo qualcosa da dire in merito alla qualità dei tratti di litorale prescelti: spesso, le aree dedicate agli amanti dei cani lasciano a desiderare in quanto a bellezza e accessibilità. C’è, insomma, ancora tanto da fare ma la strada è stata quantomeno tracciata: andiamo quindi a conoscere alcune delle miglior spiagge pet-friendly della regione. Prima però, qualche consiglio per far sì che Fido non soffra le conseguenze dell’afa estiva: controllate sempre che il cane sia ben idratato e, ogni volta che lo portate in spiaggia con voi, munitevi di ciotola, bottiglia dell’acqua e ombrellone per non fargli mai mancare un riparo dal sole. Il colpo di calore è un grave pericolo per
questi animali e, se non si interviene tempestivamente, può essere letale. Nel kit da portare in spiaggia non devono inoltre mancare i sacchetti per la raccolta delle deiezioni, il guinzaglio, la museruola (quest’ultima, seppur non indossata, è obbligatoria) e il libretto sanitario con le vaccinazioni in regola e il numero del microchip identificativo. Ultimo, ma non meno importante, assicuratevi che il cane sia caratterialmente compatibile con i suoi vicini. Tra le dog-beach più attrezzate e meglio recensite si annoverano quella di Porto Pino, in località Sant’Anna Arresi, ad accesso gratuito, dotata d’acqua e doccette e gestita dai volontari della Lega Nazionale per La Difesa del Cane. A pagamento, invece, la Tiliguerta Dog Beach a Costa Rei (ma dotata di moltissimi servizi, dal dog-sitting all’assistenza veterinaria) e il bel tratto di arenile di Santa Teresa di Gallura denominato Porto Fido con, inclusi nella tariffa, ombrellone,
ciotola, paletta e doccia. Nel capoluogo, da qualche anno, viene destinata alle famiglie “allargate” una bella porzione della conosciutissima Spiaggia del Poetto, ottimamente fruibile, mentre in provincia sono presenti la spiaggia per cani del Margine Rosso (Quartu Sant’Elena) e, a Villaputzu, quella di Prumari. Nel Sulcis Iglesiente segnaliamo il lido di Fontanamare, a Gonnesa, mentre nell’oristanese alcuni tratti di arenile di Torre Grande e di Abarossa/Sassu (Santa Giusta) sono stati riservati ai nostri beniamini pelosi. Sulla costa Est invece, a Bari Sardo, due le Bau Beach attrezzate: le troviamo a La Planargia e alla Spiaggia del Fico. Anche nel nuorese contiamo un buon numero di spiagge per cani tra cui quella de La Caletta, a Siniscola, è probabilmente la più conosciuta. In Gallura sono invece presenti, la dogbeach situata a Lu Postu (Arzachena) e, a Palau, Bau Bau Palau. A Sassari, è disponibile una piccola porzione di battigia a Fiume Santo e, tra i comuni limitrofi, Sorso mette a disposizione una parte della quarta discesa a mare della spiaggia di Platamona e Alghero l’ultima zona del litorale di Maria Pia, verso Fertilia. Per avere notizie più dettagliate sui lidi e sulle strutture ricettive petfriendly, consigliamo inoltre ai lettori la consultazione di due ottimi siti, utilissimi per pianificare una vacanza in compagnia del migliore amico dell’uomo: www.dogwelcome.it e www.tripfordog.com. E ora non ci resta che organizzare una bella giornata al mare col nostro scodinzolante compagno di avventure!
#cinguettii tecnologici a cura di Marco Cau Nexpaq
Olympus TG-5
LightX
È il primo case per smartphone modulare. La parte posteriore è dotata di alloggiamenti sui quali possono essere collegati appositi moduli intercambiabili: batteria di riserva, speaker, puntatore laser, luce led, porta USB, rilevatore di temperatura e umidità, alcol test, lettore SD card e memoria di backup da 32 GB.
È un’applicazione di fotoritocco con tante funzionalità studiate appositamente per rendervi più belli nei selfie, migliorare le vostre foto, e creare fotomontaggi. Grazie a dei tool potrete affinare il volto e renderlo più magro, rimuovere brufoli o imperfezioni dal viso e rendere i denti più bianchi. Con “Color Mixing” invece potrete cambiare rapidamente colore di capelli o del vestito.
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Bragi Dash Pro
Acer Leap Ware
Grazie a 27 sensori e ad un processore a 32 bit, questi auricolari wireless, ottimizzeranno la vostra esperienza di ascolto. I sensori permettono ad esempio di avviare una funzione semplicemente toccando le guance o con un cenno della testa. Assicurano 5 ore di autonomia e con la custodia potete ricaricarli fino a cinque volte. Sono dotati di 4 GB di memoria interna. € 349
Jammy
Quadrante circolare con schermo da 1,6 pollici in Corning Gorilla Glass SR+ che lo protegge da graffi e colpi. Design pulito e moderno, resiste agli schizzi d’acqua ed è equipaggiato con sensore biometrico per monitorare frequenza cardiaca, resistenza, livelli di stress/fatica ed esposizione ai raggi ultravioletti. La batteria dura da 3 a 5 giorni. da € 139
HTC U11
Chiusa è lunga solo 32 cm e ha una forma squadrata molto pratica da trasportare. È una chitarra elettronica senza corpo e si suona come la chitarra tradizionale. Una volta aperta arriva a 50 cm, le sei corde metalliche del manico sono separate dalle sei che fanno le veci della cassa. Facile da suonare anche per i principianti grazie ai LED che si illuminano indicando dove posizionare le dita. preordinabile su playjammy.com Seguici su
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Oregon Scientific CIR100
È una fotocamera rinforzata, funziona perfettamente fino a -10 gradi, non teme cadute da 2,1 metri e va sott’acqua fino a 15 metri. Ha un sensore da 12 megapixel abbinato ad un’ottica con apertura f/2 e zoom ottico 4x, può scattare in raw e registra video in 4K.
Schermo da 5,5” QHD con Corning Gorilla Glass 5, processore Snapdragon 835, 4 GB di RAM e 64 GB di memoria. La fotocamera posteriore è da 12 megapixel mentre quella frontale è da 16 megapixel, per autoscatti più definiti. Spesso 7.9 mm, grazie alla tecnologia “U Touch”, stringendolo sui lati e possibile attivare diverse azioni o applicazioni. Punto debole la batteria da “soli” 3.000 mAh. € 749
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a i n i d r a S f o t r hea Nel cuore della Sardegna
di Marco Scaramella Non sarebbe bello se, durante un’escursione in un luogo incontaminato e sperduto, potessimo avere una guida a nostra completa disposizione? E non sarebbe ancora meglio se fosse integrata in uno strumento che possediamo tutti, come lo smartphone? Se sei un appassionato esploratore, o un turista alla ricerca di una caletta nascosta nella natura più selvaggia, Heart of Sardinia è l’app che fa per te. Gratuita e multilingua, è stata creata con lo scopo di valorizzare, far conoscere e rendere fruibili, sia ai turisti che ai residenti, le bellezze naturalistiche e storiche della Sardegna. L’app è organizzata in maniera da offrire informazioni chiare ed immediate, e si articola in diverse sezioni. La modalità Atlante offre la possibilità di scoprire le bellezze dell’isola, ma anche i servizi e le aziende legate al turismo. Qui i siti vengono suddivisi in due categorie: luoghi di interesse storico e naturalistico. Ogni sito in elenco è geolocalizzato così, in cima alla lista, vengono visualizzati quelli nelle vicinanze dell’utente. Cliccando su uno dei siti, si apre una scheda descrit-
tiva che comprende bellissime fotografie e contenuti del tutto originali, insieme ad una mappa geolocalizzata che permette di raggiungere il sito. Inoltre è possibile condividere sui social il luogo che si sta visitando e anche salvarlo nella sezione Preferiti, il che permetterà la visualizzazione di quel particolare sito anche offline. Funzione utilissima, quando ci si trova in zone con scarsa copertura di segnale. Per i siti storici, sono riportati anche orari di ingresso e i prezzi dei biglietti, se si tratta di siti gestiti. L’idea è quella di guidare il turista sul territorio, nel cuore della Sardegna, mettendolo in contatto con le guide e le cooperative che gestiscono i siti. La modalità Attività, segnala cosa si può fare nei dintorni: giri in barca, immersioni, escursioni guidate. La modalità Eventi è dedicata alle feste, soprattutto a quelle tradizionali. Gli utenti che si trovano nelle vicinanze di eventi particolari, saranno avvisati dall’app tramite notifiche push. Heart of Sardinia rappresenta la prima mappatura di siti storici e naturalistici, in Sardegna, con video a 360°. Il materiale documentativo, creato appositamente per l’app, comprende anche foto professionali, riprese aeree realizzate con l’ausilio di un drone e diversi altri tipi di riprese.
Il progetto Heart of Sardinia è sviluppato dalla Eager srl, una startup innovativa, nata il 30 marzo scorso, creata appositamente per sostenere lo sviluppo dell’app. I componenti del gruppo di lavoro sono principalmente di Sassari e dintorni, ma non mancano collaboratori dalla penisola o dall’estero. L’Amministratore della startup è Carlo Gaspa, ideatore del progetto e studente di giurisprudenza. Gli altri responsabili sono: Roberto Bassu, biologo marino e coordinatore del gruppo naturalistico; Cristina Vaccaneo e Andrea Pes, responsabili del gruppo archeologico; Shary Arca, vice-coordinatrice del gruppo di lavoro e studentessa di giurisprudenza. Il progetto della Eager coinvolge in totale 25 ragazzi sardi, tra cui programmatori, archeologi, biologi e grafici, che lavorano alla creazione di contenuti originali, garantendo la qualità delle informazioni diffuse. Carlo, Roberto e Shary, ci raccontano che l’idea di sviluppare Heart of Sardinia è nata contestualmente ad un loro lavoro sulla lotta all’inquinamento e “fotografando i luoghi che andavamo a visitare, ci è venuta l’idea di creare un’app che portasse la gente a incuriosirsi riguardo alle bellezze della nostra isola.” Dopo 11 mesi di sviluppo, l’applicazione è in fase di test e, non appena sarà terminata la documentazione degli oltre 400 siti previsti per la prima versione, sarà pronta per la pubblicazione. Heart of Sardinia verrà presentata ufficialmente nel mese di giugno 2017 e sarà disponibile per dispositivi iOS e Android. Questo progetto ha molte potenzialità: la promozione di aziende turistiche private, l’interazione con l’assessorato regionale al turismo per promuovere le bellezze del nostro territorio e, soprattutto, mettere in contatto il turista con le guide e le cooperative che gestiscono i siti. Segui il progetto sulla pagina Facebook @heartofsardinia.
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in viaggio:
MONACO DI BAVIERA di Daniele Dettori Siamo, tutto sommato, a pochi chilometri da casa, nel cuore della vecchia Europa. Inoltrandoci oltre il confine austriaco entriamo nel sud della Germania e troviamo ad accoglierci una tra le città più importanti di questo Stato, rinomata per i suoi edifici di grande pregio e per il famosissimo Oktoberfest. Ci danno e vi diamo il benvenuto a Monaco di Baviera. Cosa vedere. Iniziamo dal Palazzo Reale all’interno del quale, per diverse generazioni, ha vissuto la dinastia dei Wittelsbach. Questa famiglia, che ha governato la Baviera per quasi mille anni, si trasferì nel palazzo fortificato in seguito alle rivolte contadine del 1300. Oggi l’imponente struttura si trova nel centro di Monaco, affacciata sulla Max Joseph Platz, e raccoglie diversi ambienti aggiunti nel corso dei secoli: tra questi, gli appartamenti in stile barocco e rococò voluti nel Seicento dalla Principessa Enrichetta Adelaide
di Savoia; le scuderie; il giardino d’inverno realizzato da Ludovico II nell’Ottocento. Se ci spostiamo sulla Marienplatz entriamo in quello che viene definito il salotto della città: qui si trovano il Vecchio e il Nuovo Municipio che coabitano a testimonianza di una storia sempre viva e tutt’ora in corso. Il Nuovo Municipio, in particolare, è famoso per la sua torre neogotica in cima alla quale svetta l’orologio con il carillon ad accompagnare, musicalmente, le danze delle statue che scandiscono le ore della giornata. Se ci troviamo di fronte al Nuovo Municipio, in prospettiva possiamo anche vedere i due campanili gemelli della Frauenkirche, la Cattedrale di Nostra Signora realizzata sul finire del 1400 da Jörg Von Halsbach. L’interno della chiesa è particolare perché, dall’ingresso, le ampie colonne impediscono la vista delle vetrate che illuminano tutto l’ambiente. Per vederle bisogna avanzare verso l’altare e, proprio intorno a questo dettaglio, sono
fiorite diverse leggende che vedono protagonista il diavolo e gli attribuiscono perfino l’impronta calcata sopra una mattonella in prossimità dell’entrata. Ma non mancano, a Monaco, anche i luoghi di puro svago. Vogliamo segnalarvi, per esempio, la birreria più antica fra le innumerevoli che si possono trovare in città. La Augustiner, pochi passi a piedi dal Municipio, è stata fondata nel 1328 dai frati agostiniani, come il nome stesso lascia intuire anche a chi il tedesco non lo conosce. Qui si possono gustare, calati in un’atmosfera d’altri tempi, tra gli altri, i sapori storici della famosissima Helles, della sempre verde Pils, oppure dell’Oktoberfest Bier. Ecco, la festa della birra che già in apertura abbiamo citato è un’altro dei tanti svaghi che Monaco regala, nei mesi di settembre e ottobre, nella zona di Theresienwiese. Ancora, uno dei parchi più caratteristici della città è l’Englischer Garten, il giardino inglese che si estende per ben 373 ettari e che introduce una piccola parentesi, forse poco nota, relativa alle produzioni televisive e cinematografiche bavaresi le quali, spesso, ricorrono alle sue splendide locations per le riprese in esterna.
Solo qualche anno fa avremmo potuto incontrare, per le vie della città, il famoso Ispettore Derrick impegnato nelle riprese dell’omonima serie tv venduta in oltre 100 Paesi del mondo; e più indietro ancora il regista Dario Argento ha girato Suspiria in diversi set allestiti a Monaco. Attualmente, la soap opera Sturm der Liebe ha ereditato il successo delle precedenti produzioni ed è arrivata anche in Italia, dove viene trasmessa da qualche anno con il titolo Tempesta d’Amore. Monaco è bagnata dal fiume Isar che, con i suoi 295 km di lunghezza, offre scorci da sogno di una città tutta da scoprire. Gastronomia. Le salsicce bianche sono una specialità della cucina bavarese da non farsi assolutamente sfuggire. Si tratta di carne di vitello e pancetta di maiale che in Germania rappresenta un must in molte varianti, tra cui i celebri würstel. Tanti anche i ristoranti e i percorsi turistici legati alla gastronomia del territorio. Della birra abbiamo già detto, mentre rimangono da suggerire i vini e i liquori, soprattutto alla frutta, derivanti dai vigneti che crescono sui terreni dal clima più mite.
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uando la spiaggia risplende davanti ai falò, e la luna riveste il mare d’argento, uomini e donne con abiti bianchi accorrono e si preparano ai riti di purificazione e dell’amicizia: aspettano la notte di mezza estate… la notte di Sant Joan. Dal 22 al 24 giugno come di consueto, la città di Alghero diventa palcoscenico di celebrazioni fascinose ed evocative di formule pagane. All’antico rito del Comparatico e agli altri della tradizione, vedremo alternarsi sfilate a cavallo, momenti musicali e di alto valore sociale. Il programma è vario e riempirà le date di appuntamenti imperdibili, ma prima di scoprirli “rispolveriamo” il significato di questa ricorrenza speciale. Fin da epoche remote si ritiene che dal tramonto del 23 giugno all’alba del 24 possano realizzarsi mille prodigi. Il culto dell’acqua sacra, purificatrice, riemerge fra le onde della Riviera del Corallo con un rito collettivo. Si dice anche la rugiada diventi “magica” in questa splendida notte.
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La credenza popolare vuole che posandosi su iperico, artemisia e altre erbe, conferisca ad esse proprietà speciali, il potere ad esempio, di difendere dalle malattie e di aumentare la bellezza. Le fiamme incandescenti del fuoco hanno diversa simbologia. Dal loro salto nasce l’unione, ci si scambia una promessa di fede e si diventa “compari” e “comari”. Dalla fusione del piombo immerso in acqua sorge invece la divinazione: le ragazze in età da marito, potevano conoscere il mestiere del futuro sposo dalla forma che il metallo assumeva a contatto con l’elemento. I festeggiamenti inizieranno giovedì 22 giugno con B.A.C.A. Italy Onlus (Bikers Against Child Abuse), gruppo di motociclisti che si batte da sempre contro gli abusi sui minori. Dalle 8:30 alle 21:00 circa, l’appuntamento è in Piazza Lo Quarter, dove sarà accesa una fiamma in segno di amicizia e fratellanza. Segue un convegno-dibattito fra B.A.C.A., cittadini, scuole e genitori. Nel corso della serata il caseggiato che abbraccia la piazza si riempirà di immagini proiettate sui muri: scene toccanti che riguardano il tema degli abusi.
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DI ELEONORA D'ANGELO FOTO GABRIELE DOPPIU
Venerdì 23 dalle ore 18:00 ci sarà la consegna dei bracciali riservati ai futuri compari e comari, che riportano la promessa algherese da recitare durante i tre salti del fuoco. Il banditore, seguito dalla marching band Funky Jazz Orkestra di Berchidda, passerà per la città muraria annunciando l’arrivo della notte magica. Dopo l’accensione della fiamma del Canigò, simbolo di legame fra i popoli catalani, si raggiunge la chiesetta di San Giovanni, dove potremo acquistare il pane tipico di Sant Joan al costo di 50 centesimi (il ricavato viene devoluto per cause sociali). Alle ore 19:30 nella splendida cornice della spiaggia di San Giovanni, è la volta della rappresentazione artistica dei bambini di scuola primaria. Si narrerà poi, fra danze ritmiche e poesie il significato della festa, si parlerà del rincorrersi delle stagioni, del potere della Luna, dell’Acqua e del Fuoco. Questo in anticipazione del rito di dell’acqua, in cui uomini e donne si avvicinano a riva bagnandosi i piedi, come allegoria della purificazione. Dopo l’accensione del falò e il salto
della “fratellanza”, si passa alla divinazione del piombo e alla consegna degli attestati, documenti da conservare per tutta la vita perché attestano l’unione realizzata. Alle 22:30 ci sarà la seconda esibizione della Funky Jazz Orkestra, e la serata si riempirà di note Anni ’50 con le Rock-a-Bella Sisters, gruppo sassarese d’ispirazione “Pin-Up” tutto al femminile. La notte di San Giovanni sarà “musicale” fino a notte fonda e i presenti potranno gustare dell’ottimo street food e prodotti tipici. Il 24 giugno è la giornata dedicata ai 150 cavalli e cavalieri che dalle 17:00 passeranno fra le vie di Alghero. Partiranno dalla pineta di Maria Pia e percorreranno il lungomare per fermarsi sulla spiaggia di San Giovanni, dove nel mentre si svolgeranno spettacolari pariglie. I festeggiamenti si concluderanno in spiaggia con l’esibizione del Coro Polifonico di Alghero, cui seguirà musica live (ore 20:30-21:30). Per maggiori informazioni: Proloco di Alghero infotourist@alghero-turismo.it. Luca Carboni tel. +39.347.781.949.
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SARDEGNA
TERRA DI
VINI
L’ISOLA E IL SETTORE ENOLOGICO: UN RAPPORTO ANTICO E RADICATO NELLA CULTURA SARDA. di Manuel Di Cristo Secondo uno studio dell’Università di Cagliari, i nuragici dell’Età del Ferro (900-750 a.C.) sarebbero stati i primi produttori di vino al mondo, con buona pace dei cugini francesi che hanno sempre rivendicato questo primato. Una notizia che sorprende solo fino ad un certo punto perché chi conosce la Sardegna e i sardi sa bene che il vino, nell’Isola, è molto più che una semplice bevanda. Accompagna i pasti, certo, ma offrire un bicchiere di vino ad un ospite è una forma di amicizia e di cortesia che si tramanda da generazioni ed è quindi innegabile la valenza sociale, o forse sarebbe meglio dire la ritualità, dell’assunzione del vino in determinati contesti della vita quotidiana. Sembra esserci, insomma, un rapporto quasi viscerale tra i sardi e l’enologia e le radici profonde di questo rapporto sono testimoniate dalla varietà e dalla qualità della produzione enologica regionale. Sui mercati nazionale e internazionale la presenza del vino sardo è davvero significativa e oggi la Sardegna può vantare assolute eccellenze nel settore. Per fornire una panoramica sulla diversità enologica regionale, nelle righe
che seguono verranno presentati alcuni tra i più rilevanti vitigni impiantati nell’Isola e, relativamente a questi, delle etichette che il Vinitaly 2017 ha ritenuto particolarmente meritevoli, inserendole nell’elenco 5StarWines qualora il punteggio assegnato dalla giuria superasse i 90 punti. Il Cannonau è il vino che più di tutti viene associato idealmente alla Sardegna. Va da un colore rosso rubino al rosato a seconda della variante, si presenta con sensazioni gusto olfattive che ricordano, nelle diverse espressioni, fiori o frutti rossi, freschi, che virano verso note più mature di confettura e calde sfumature speziate nella tipologia riserva o liquoroso. Trattasi di un vitigno sardo al 100% contrariamente a quanto si credeva fino a qualche tempo fa, quando si attribuiva al “dominatore spagnolo” il merito di aver portato il Cannonau nell’Isola. Invece pare che la storia vada letta in senso opposto, con la Sardegna che già produce Cannonau dal 1200 a.C. e gli spagnoli che solo molto tempo dopo verranno a conoscenza di questo vitigno, noto a Siviglia col nome “Canonazo” e in territorio aragonese con l’appellativo di “Garnacha”. Parliamo di un vino la cui produzione è diffusa su tutto il territorio regionale sebbene le aree d’elezione di questo vitigno siano le zone interne, Ogliastra in primis; sottodenominazioni del DOC “Cannonau di Sardegna” sono “Jerzu”, “Capo Ferrato”, “Oliena” o “Nepente di Oliena”. Tra le migliori etichette si segnala “Anzenas” (2015) della Cantina Sociale di Dolianova, che si è distinta con i suoi 93 punti, seguita a un solo punto da “Loi Corona” (2012) della Vitivinicola Alberto Loi, “Il Muto” (2014) dell’Agricola Montespada e da “Senes” (2013) delle Cantine Argiolas. Se il Cannonau è il principe dei rossi sardi, il Vermentino lo è dei bianchi. Come il primo, anche il secondo ha una diffusione su quasi tutto il territorio sardo ma la Gallura è certamente la terra prediletta da questo vitigno; basti pensare che il Vermentino di Gallura è l’unico DOCG dell’Isola, che pure vanta diversi vitigni DOC e IGT. Il Vermentino si presenta con un colore giallo paglierino intenso e luminosi riflessi oro, profumi di frutta matura a
#shMAG seh 25 polpa bianca, ginestra, erbe aromatiche; in bocca offre sensazioni di densa morbidezza e fresca acidità con finale di calde note minerali. Dalla Gallura il Vermentino è sbarcato da tempo sulle tavole degli italiani e ha varcato i confini nazionali ottenendo grandi consensi: ad aprile, “Sciala Vendemmia Tardiva” (2015) delle Cantine Surrau, è stato incoronato miglior vino bianco italiano, forte dei 95 punti assegnati dalla giuria. Il vitigno Vermentino viene utilizzato anche per le DOC “Vermentino di Sardegna”, “Alghero Vermentino frizzante” e “Cagliari Vermentino”. Un altro vino storico dell’Isola è la Vernaccia di Oristano, un bianco DOC che ha fatto della valle del Tirso la sua casa. È un vino secco contraddistinto dalle calde sfumature ambrate del colore, da sensazioni olfattive di frutta secca, fiori di mandorlo e miele amaro. Trova impieghi diversi: vino da dessert, da aperitivo o ideale anche per alcuni piatti a base di pesce, sempre che si abbia la cura di servirlo a temperature differenziate a seconda della fruizione. “Juighissa” (2008) della Cantina della Vernaccia si è aggiudicata il Gran Premio della Giuria 2017: l’ennesimo attestato di merito per un’azienda che dal 1953 ha riunito la passione e le energie dei viticoltori del Sinis per promuovere l’immagine e il gusto della Vernaccia e del vino sardo nel suo complesso. Ma la Vernaccia non è l’unico vino “da meditazione” che la Sardegna è in grado di offrire; manca infatti all’appello la Malvasia nelle sue due varianti: “Malvasia di Bosa” e “Cagliari Malvasia”. La tradizione vuole che la prima venga fatta maturare in botti scolme in presenza di lieviti “flor”, particolarità che conferisce al vino calde e luminose tonalità giallo oro, note sensoriali di frutta matura, miele e mandorle tostate mentre al palato lascia un’impressione di grande equilibrio e armonia. La Malvasia è un vino che ha una vena di romanticismo già nel nome, derivante dal porto greco di Monemvasia (nel Peloponneso); vino e vitigni raggiunsero varie mete partendo da questo approdo greco e ne è la prova l’esistenza di numerosi tipi di Malvasia, tutti con caratteristiche peculiari. In Sardegna questo vitigno fece la sua comparsa in era bizantina e, a differenza del Vermentino o del Cannonau ad esempio, si è radicato (senza espandersi) sulle colline della Planargia e del Campidano. Ma l’elenco dei vitigni diffusi nell’Isola non termina qui. Il Carignano, ad esempio, è un vino di colore rubino intenso tendente al granato, dai profumi caldi e avvolgenti di prugne e marasche, spezie dolci e cioccolato, liquirizia e pepe nero. Equilibrato ed elegante, questo DOC ha nel Sulcis la sua terra d’elezione dopo che i Fenici, fondatori dell’antica Solci (a Sant’Antioco), lo trapiantarono in Sardegna. Tra le etichette da segnalare, con ben 91 punti assegnati, “Gavino” (2014) prodotto dalla Cantina Mesa.
Spostandosi dal Sulcis al nord-ovest dell’Isola, un’altra eccellenza: il Cagnulari, coltivato con sistema ad alberello sardo o a basse controspalliere e dalla cui vinificazione si ottiene la DOC “Alghero Cagnulari”. Il vino si presenta con un brillante rosso rubino e con intensi ed eleganti profumi di frutti di bosco e confetture avvolti da suadenti e delicate note balsamiche. In bocca risulta intenso, caldo e morbido. Terzo tra i vini sardi per punteggio (ben 94 punti) è proprio un Cagnulari: trattasi di “Bacco” (2015) della Cantina Siddùra. Similitudini con questo vino le ha il Bovale, che predilige le terre del Mandrolisai e di Terralba, malgrado non disdegni le aree deputate alla viticoltura dell’intero territorio regionale. “Bovale” (2015) della Cantina Su’entu completa - unitamente a “Bacco” - il podio dei vini sardi selezionati al Vinitaly 2017, avendo ottenuto anch’esso 94 punti dalla giuria che ha stilato la 5StarWines. Non si può concludere senza fare un accenno al Nuragus che, tra i vitigni a bacca bianca, è uno tra i più presenti nell’Isola. Dalle uve Nuragus si ottiene un vino di media alcolicità, di colore paglierino delicato, talvolta con leggere sfumature verdoline, sensazioni olfattive di fiori bianchi, mela verde e note agrumate, sapido e fresco al palato. Con i 91 punti di “Movida” (2016) delle Cantine Paulis - un DOC “Nuragus di Cagliari” anche il Nuragus ha conquistato uno spazio importante alla rassegna enologica tenutasi in aprile. La lista potrebbe proseguire poiché quelli citati sono solo alcuni dei vitigni che compongono il puzzle della produzione isolana ma esaurire la trattazione non è lo scopo principale di questo articolo; ciò che più interessa infatti, è dare il senso della complessità e dell’articolarsi di questo settore nella nostra tradizione isolana, scorgendo - tra Sardegna e vino - una sorte di ponte tra passato e presente, già proiettato con fiducia al futuro.
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Guida ai locali
Un caffè o un pasto veloce! SA SSA R I Bar Capital
Snack Bar.Ristorante
Via Mosca, 19. 392/9701310 Barberry’s Mondo Gelato
Snack Bar.Gelateria
Via Roma, 18. Nessuno Cafè Ristretto
Caffetteria
Via De Gasperi, 7. 329/1235308. Nessuno Cafè Set
Snack Bar.Ristorante
Via Roma, 4. 340/4060745. Nessuno Caffè Azuni
Snack Bar
Viale Mancini, 13. 347/2389999. Nessuno Caffè del Corso
Snack Bar.Ristorante
Corso Vittorio Emanuele II, 17. 079/232470. Domenica Caffè Duemila
Snack Bar.Ristorante
Via Amendola, 70. 320/7619908. Nessuno Caffè Italiano
Snack Bar
Via Roma, 38. 328/0057291. Domenica Caffè Lounge P
Snack Bar.Ristorante
Galleria Tanit. 079/262519. Nessuno Caffè Mokador di Monserràt
Snack Bar.Ristorante
Galleria Monserràt. 079/219182. Nessuno Cantina Mazzotti
Snack Bar.Ristorante
Piazza Mazzotti, 3. 393/2367636. Domenica Coco Loco Cafè
American Bar.Ristorante
Via Roma, 170. 079/281521. Domenica Davidson Cafè
Snack Bar.Ristorante
Cortesantamaria. 079/200185. Nessuno C.C. La Piazzetta. 079/260458. Nessuno E Allora?!
Millenovantotto
Caffetteria.Ristorante
Piazza Fiume, 10. 348/6111879 Mocambo Caffè
Wine Bar.Ristorante
Via Roma, 97. 079/280905. Domenica Moliendo Cafè
Snack Bar.Ristorante
Viale Trento, 1. 392/1422592. Domenica San Baylon
Caffetteria.Pasticceria
Viale Adua, 24. 331/9877605 Shardana
Snack Bar.Birreria
Via Asproni, 6/a. 328/2679594 Solin
Snack Bar.Ristorante
Via Vardabasso, 5/b. 079/280953. Nessuno Tris Bar
Snack Bar
Via Tempio, 17. 079/271240 Unico Caffè
Snack Bar.Pub
Viale Porto Torres, 2/b. 340/1895357. Domenica Vanilla Cat
Caffetteria.Pasticceria
Via Alghero, 24. 327/5470727 Snack Bar.Ristorante
ALGH ERO
Via Verona, 31. 079/275394. Nessuno Family Cafè
Snack Bar.Tabacchi.Ricevitoria
7000 Caffè
Via Carbonazzi, 18. 079/274247. Domenica. Lotto, Totocalcio, Superenalotto, Totip Il Caimano Distratto
Cocktail Bar
Piazza Tola, 9. 391/4981685. Nessuno Il Posto di Altogusto
Snack Bar.Pranzi Veloci
Via XX Settembre, 94. Domenica sera
Snack Bar.Ristorante
Alguer Caffè
Snack Bar.Gelateria
Via Don Minzoni, 4. 079/5622648. Nessuno Cafè Latino
Snack Bar
Predda Niedda Strada 2. 079/2670000. Domenica
Bastioni Magellano, 10. 079/976541. Nessuno
Jro Caffè
Ciau Ciau
Snack Bar.Tabacchi
Snack Bar.Griglieria.Paninoteca
Via Carlo Fadda, 14. 079/2857065. Nessuno
Piazza Sulis, 8. 334/1190962. Nessuno
L’Angolo
Cyrano
Snack Bar.Ristorante
Wine Bar.Libreria
Via Pasquale Paoli, 9. 393/0504700. Domenica
Via Vittorio Emanuele, 11. 079/9738303. Domenica
Metropolitan Bar
Il Milese
Caffetteria.Ristorante
Via Attilio Deffenu, 8. 338/1979887. Nessuno
Snack Bar.Focacceria
Via Garibaldi, 11. 079/952419. Martedì La Pantera Rosa Cafè
Snack Bar
Via Asfodelo, 9. 348/1445906. Domenica Lido Beach Bar
Cocktail Bar
Via Lido, 14. 340/9085803. Nessuno Lu Barril
Caffetteria.Ristorante
Via Mazzini, 7. 079/4803101. Nessuno Maracaibo
Cocktail Bar
Via Lido, 15. 349/1707383. Nessuno. Live music
BAR . TAVOLA CALDA RICEVITORIA .................................................................
Via Caniga, 1 . Sassari q 079 262519
Mignò
Snack Bar
Largo San Francesco, 16. 333/7677465. Nessuno Orange
Snack Bar.Ristorante.Pizzeria
Via XX Settembre, 2/4. 346/5944925. Live music Try Club House
Via Vittorio Emanuele, 21. 347/7975572. Lunedì
Snack Bar
www.radiobellavita.it
Sassari . 98.900 Mhz. Alghero . 97.600 Mhz. www.radiobellavita.it Castelsardo . 103.700 Mhz.
Uffici pubblicitĂ : Sassari . Piazza Castello, 11 . Telefono/Fax 079 231851
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¿ Chiusura i Informazioni aggiuntive El Burladero
Ristorante.Pizzeria
C.C. La Piazzetta. 079/262211. ¿ Nessuno Gambrinus Pub
Pub.Birreria
Viale Trieste, 6. 347/7021854. ¿ Martedì Il Posto
Ristorante.Pizzeria
Via Enrico Costa, 16. 079/233528 iPub
Pub.Birreria
Via Duca degli Abruzzi, 23. 079/274977. ¿ Lunedì La Perla Rosa
Ristorante.Pizzeria
Via IV Novembre, 63. 079/281255. ¿ Mar. i Consegna domicilio La Pinta
Ristorante.Pizzeria
Via Saffi, 27. 079/236903. ¿ Martedì. i Consegna domicilio L’Asfodelo
Ristorante.Pizzeria
Via Roma, 134. 079/272826. ¿ Nessuno Mò… pizza!
PO R TO TO R R ES
Ristorante.Pizzeria
Piazza Musu Martini, 2 - Li Punti. 079/399399. ¿ Martedì Panefratteria
Bar Galleria
Snack Bar
Via Sassari, 61. 079/9145349. ¿ Domenica Cristallo
Cucina Tipica Sarda
Via Carlo Alberto, 2. 079/9330921. ¿ Lunedì RE|MI
Snack Bar.Pasticceria
Piazza XX Settembre, 12/14. 079/514909. ¿ Lun sera. i Live music Falò Cafè
Snack Bar.Ristorante
Via Mare, 12. 079/5902793. ¿ Domenica
Ristorante.Pizzeria Gourmet
Via Coradduzza, 17. 333/1378998. ¿ Nessuno Retrò
Pizzeria
Via Canopolo, 2/a. 079/231211. ¿ Lunedì Ristò Park
Gatto Nero
Snack Bar.Pub
Via Amsicora, 28. 348/8802084. ¿ Nessuno
Ristorante.Pizzeria
Predda Niedda Strada 32. 392/8243808-9. ¿ Nessuno San Sebastian
Il Porticciolo
Lounge Bar
Via Mare, 34. 345/8515043. ¿ Nessuno. i Live music Tito’s
Cocktail Bar
Via Libio, 1. ¿ Nessuno
Spaghettoria S’Artea
Lounge Bar
Lungomare Balai, 70
Spaghetteria
Via Arborea, 2/b. 079/4922209 - 392/7683669 Speed Date
Tropical
Ristorante.Pizzeria.Griglieria
Via Asproni, 18. 079/273749. i Gluten free
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Predda Niedda Strada 8. 079/262520. ¿ Nessuno St. Joseph Pub
Pub.Pizzeria.Paninoteca
Via Asproni, 20/22. 079/272455. ¿ Nessuno
SENNO R I & SO R SO
Tritus
Ristorante.Pizzeria
Via Asproni, 2. 079/274052. ¿ Nessuno Buena Vista Cafè
Snack Bar
Via Cottoni - Sennori. 079/362273. ¿ Lunedì
Ultimo Piano
Ristorante.Pizzeria
Piazzale Segni, 9. 079/2858460. ¿ Nessuno
Cafè Cattari
Caffetteria
Via Marina, 37 - Sorso. 079/3055088. ¿ Lunedì Dal Gusto
ALGH ERO
Wine Bar.Ristorante
Via Cottoni, 63 - Sorso. 079/9105748
Al Refettorio
Ibiscus Cafè
Snack Bar.Paninoteca
Via Cottoni, 17 - Sennori. 079/361512. ¿ Nessuno New Zanzibar
Al Vecchio Mulino Snack Bar
Via Roma Superiore, 158 - Sennori. 349/7274524
Ristorante
Vicolo Adami, 47. 079/9731126. ¿ Nessuno Ristorante.Pizzeria
Via Don De Roma, 3. 079/977254 Alguer Mia
Ristorante.Pizzeria
Via Cipro, 17. 079/9739883. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio
Dove mangiamo? SA SSA R I Bar Graziella
Pizzeria.Snack Bar.Tabacchi
Via Buddi Buddi, 54/56. 079/316263. ¿ Giovedì Bowling
Ristorante.Pizzeria
Via Luna e Sole, 1. 079/9145265 Braceria Mangiafuoco
Bisteccheria
Via Catalocchino, 8/a. 347/4294090. ¿ Lun, Mar Cut & Grill
Bisteccheria
Via Predda Niedda, 19. 346/1298121. ¿ Domenica Dalla Vetrina alla Brace
Piazza Nazario Sauro. 340/7282339 - 348/5137795
Bisteccheria
Bontà Sarda
Ristorante.Pizzeria
Via Don Minzoni, 183. 079/984860. i Consegna domicilio
BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE | CLUB Aperto tutti i giorni
Fuori Orario
Pizzeria.Paninoteca
Piazza XX Settembre, 7. 079/513616. Mercoledì Il Corallo 2
Ristorante.Pizzeria
Via Lungomare Balai, 2/a. 079/9401201 - 339/5640157. Lun La Rosa Dei Venti
Ristorante.Pizzeria
Via Ettore Sacchi, 20. 079/502590. Nessuno
Via Brigata Sassari 71 Sassari | Tel. 079 232406 Gelato senza zucchero Gelato vegano Crepes Gelato alla soia Semifreddi Assortimento di tè e cioccolate Bio
Li Lioni
Cucina Tipica Sarda
S.S. 131 km 224,4. 079/502286. Nessuno Pepito Pizza
Pizzeria.Paninoteca
C.so V. Emanuele, 158. 079/5048034 - 392/1880422. Mar Sa Mesa
Trattoria.Pizzeria
Via E. Sacchi, 3. 340/4126848. Lunedì
Posti a sedere all'interno! Castell de Càller Ches Sardegna
Ristorante.Pizzeria
Via XX Settembre, 150. 079/6140990. Nessuno CriBu’s
SENNO R I & SO R SO
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Via Joan Mirò (Loc. Taulera). 079/9891026. Lunedì
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Da Vito
Ristorante
Loc. Badde Cossos - Sennori. 079/360245. Lunedì Girasole
Ristorante.Pizzeria
Via Valverde, 42. 079/982890. Nessuno. Veranda all’aperto
Via Roma Inferiore - Sennori. 347/1416411. Mercoledì
Da Bruno
Ristorante
La Cantera
S.S. S.M. La Palma - Fertilia. 079/930098. Nessuno
Via Roma, 145 - Sennori. 349/3018347. Martedì
Demodè Bistrot
Ristorante.Pizzeria
Zanzibar 2
Via Veneto, 2. 079/985194. Martedì. Consegna domicilio El Trò
Ristorante.Pub
Ristorante.Pizzeria
Via Roma, 197 - Sennori. 079/361036
Ristorante.Pizzeria
Lungomare Valencia, 3. 339/2086484. Nessuno Fronte del Porto
Ristorante.Snack Bar
Via Asfodelo, 47. 079/9739501. Domenica Hopera
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Take away o domicilio
Piazza Civica, 23. 079/4804011. Nessuno Il Capricorno
SA SSA R I Pizzeria.Paninoteca
Via Diez, 60. 079/986225. Mer. Consegna domicilio
Agorà
Il Corallo
Via Mazzini, 2/e. 079/233796. Nessuno. Consegna domicilio
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Gastronomia
Via Kennedy, 20. 079/982772 - 328/8054588. Martedì
Al Caminetto
Il Pavone
Via Mastino, 23. 079/280727. Dom. Consegna domicilio
Ristorante
Piazza Sulis, 3. 079/979584
Pizzeria
C’è Pizza per Te
La Saletta
Cucina Tipica Sarda
Pizzeria.Paninoteca
Via Napoli, 6/b. 079/2826049. Consegna domicilio
Via Kennedy, 27/b. 079/4125748 - 348/0171332. Lunedì
Ellas
Le Nouveau Gourmand
Via Usai, 33. 079/9103745. Lunedì
Tavola Calda.Gastronomia
Via Asfodelo, 43. 079/9739506
Fior di Pizza
Lo Smeraldo
Pizzeria
Via Carbonia, 36. 079/5907611. Consegna domicilio
Pizzeria.Paninoteca
Via Pasquale Paoli, 1. 079/9102546. Lunedì I 4 Mori
Lu Furat
Pizzeria
Via Columbano, 8. 079/9736052. Nessuno
Pizzeria.Paninoteca
Via Carlo Felice, 20. 079/273548. Lunedì I Pini 2
Mos Tapas Restaurant
Ristorante
Via Carducci, 3. 079/983429
Pizzeria
Via G. Deledda, 157. 392/6768487. Mar. Consegna domicilio Il Vagabondo
Ok Pizza Evolution
Pizzeria
Via S. Satta, 102/104. 079/9733022. Consegna domicilio Osteria Macchiavello
Cucina Marinara
Bastioni Marco Polo, 57. 079/980628. Nessuno Trattoria Cavour
Gastronomia Greca
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Via Cavour, 110. 079/9738762 - 392/6110258. Lunedì
Pizzeria
Via Perantoni Satta, 1. 079/271939. Lun. Consegna domicilio Il Veliero
Pizzeria
Via Ciriaco Carru, 2. 079/240443. Lun. Consegna domicilio La Divina
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Via Chiarini, 1. 079/2590063. Consegna domicilio La Scacchiera
Pizzeria
Via Giagu, 17. 079/2829023. Lun. Consegna domicilio
PO R T O T O R R ES Babbai
Ristorante.Pizzeria
Lady Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via G. Bruno, 5 - Li Punti. 348/9928201. Consegna domicilio Nanni’s Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Vicolo Cabitta. 079/515896 - 338/3609378. Mercoledì
Via Marghinotti, 36. 079/244896. Consegna domicilio
Da Cellino
On The Road
Ristorante.Pizzeria
Gastronomia.Paninoteca
Via Balai, 61. 079/5046024. Martedì. Consegna domicilio
Via Mazzini, 13/a. 079/235296. Domenica
Da Teseo
Pablirus
Via dell’Autonomia, 4. 079/508106. Giovedì
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Gastronomia
Piazza Università, 7. 389/2070572. Nessuno
30
S&H MAGAZINE Anno XXII - N. 249 / Giugno 2017
EDIZIONE SASSARI Direttore Responsabile MARCO CAU Ufficio Grafico GIUSEPPINA MEDDE Hanno collaborato a questo numero: DAMIANO CANCEDDA, LUIGI CANU, ELEONORA D'ANGELO, DANIELE DETTORI, MANUEL DI CRISTO, GABRIELE DOPPIU, GIANPIERO FARINA, NIKE GAGLIARDI, ERIKA GALLIZZI, GIUSEPPE MASSAIU, PAOLA M. RUIU, MARCO SCARAMELLA, MANUELA STACCA, ROBERTO TRONCI
seh #shMAG
Paolino
Gastronomia.Paninoteca
C.C. La Piazzetta. 079/262252. Nessuno Cortesantamaria. 079/233921. Nessuno Pianeta Pizza
Pizzeria
Via Attilio Deffenu, 5/b. 079/2006777. Consegna domicilio Pizza Bis
Pizzeria
Via Dessì, 7. 079/276160. Nessuno. Consegna domicilio Pizza Bis 2
Pizzeria
Via Florinas, 6. 079/242442. Nessuno. Consegna domicilio Pizzeria Cocco
Pizzeria al Taglio.Fainè
Emiciclo Garibaldi, 7. 079/234240. Nessuno Via Rosello, 25. 079/238052. Domenica Pizzeria Da Rosy
Pizzeria.Paninoteca
Via Bruno - Li Punti. 079/398619. Lunedì Pizzeria Emiciclo
Pizzeria.Paninoteca
C.so Margherita di Savoia, 37. 079/6012557. Lunedì Pizzeria Gnam Gnam
SEN N ORI & SORSO
Pizzeria
Via Monsignor Saba, 3/a. 380/8991503. Domenica Redazione Sassari, Via Oriani, 5/a - tel. 079.267.50.50 Cagliari, tel. 393.81.38.38.2 mail: redazione@shmag.it
esse&acca editoria.pubblicità.grafica grafica
Editore ESSEACCA S.r.l.s., Via Oriani, 5/a - Sassari Per la pubblicità: tel. 335.722.60.54
Pizzeria Helena
Pizzeria.Paninoteca
Via Zanfarino, 2/f. 079/272341. Consegna domicilio Pizzeria Luna e Sole
Pizzeria
Felix
Pizzeria
Via Fiorentina, 73 - Sorso. 079/350193. Consegna domicilio
Pizzeria Peter Pan
Harley Pizza
Pizzeria.Gastronomia
Via Zanfarino, 49. 392/1445610. Dom. Consegna domicilio Poker Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Ortobene, 8. 079/2598282. Mar. Consegna domicilio Prof. Pane Grosso
Pizzeria 2000
Paninoteca
Spizzati
Pizzeria
Qualcosa di dolce? SASSARI
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A LG HER O Ichnos Express
Gelateria Bosisio Pizzeria.Paninoteca
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Via Don Minzoni, 102. 079/6011160. Pizze senza glutine
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La Nuova Delizia
Registro Stampa: Tribunale di Sassari n. 324/96. ROC: 28798. © 2017. Tutti i diritti sono riservati. È vietato riprodurre disegni, foto e testi parzialmente e totalmente contenuti in questo numero del giornale.
Pizzeria
Via Roma Inferiore, 60 - Sennori. 079/362271. Lunedì
Pizzeria.Paninoteca
Via Roma, 118. 079/2670032. Nessuno
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Pizzeria
Via Roma, 159 - Sennori. 079/362346
Via Luna e Sole, 1/e. 079/291084. Consegna domicilio
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Pizzeria
Via Fiorentina, 42 - Sorso. 079/350502
Via De Andrè, 19. 079/299930. Consegna domicilio
Refral Da Renato
Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari
Arte Pizza
Pizzeria
Via Goceano, 15. 079/985082. Lun. Consegna domicilio La Perla Nera
Pizzeria.Gastronomia
Pagoda
Pasticceria
Via degli Astronauti, 2/b. 079/291272. Lunedì Pasticceria Sias
Pasticceria
Via Baldinca, 67 - Li Punti. 079/399310 - 393/9242341. Lun
Via Oristano, 13/15. 079/9739132. Consegna domicilio
Slurp
Pata Pizza
Piazza Castello, 4/b. 079/236075. Nessuno
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Gelateria
Via Brigata Sassari, 71. 079/232406. Nessuno
Gelateria
P.zza Ginnasio. 079/4924248. Mer. Consegna domicilio Rosy & Tony
Pizzeria.Gastronomia.Rosticceria
ALGH ERO
Via Simon, 14. 079/974377 Tria Street Food
Gastronomia
Azzurra
Gelateria
Via Roma, 36. Nessuno. Prodotti vegan e per celiaci
Via Misericordia, 23. 347/5992956
Ciro
Pasticceria
Via Sassari, 35/b. 079/979960. Lunedì
PO R TO TO R R ES
King’s Creole Il Drago
Pizzeria.Paninoteca.Cucina Vegana
Creperia.Toasteria
Piazza Civica, 37. Nessuno
Via Ponte Romano, 54. 328/5639782. Lunedì Mordi&Via
Gastronomia.Paninoteca
Via Amsicora, 26. 320/0952420 Pianeta Pizza l
in Copertina
FOCS DE SANT JOAN Foto di Gabriele Doppiu
Pizzeria
Via Azuni, 13. 079/5048309. Consegna domicilio Pizza Loca
Il Capriccio
Gelateria
C.so V. Emanuele, 114. 340/1844835. Nessuno
Pizzeria.Paninoteca
Via Veneto, 7. 079/5042012. Nessuno. Consegna domicilio Speedy Gonzales
P ORTO TORRES
Pizzeria.Paninoteca
Via Libio, 75. 079/5047066. Consegna domicilio
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CAGLIARI Viale Bonaria 106/108 QUARTU SANT’ELENA Viale Colombo 290
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