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SASSARI
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CAGLIARI QUARTU S.E. - NUORO
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24 04 Sapori a colori
La tenacia di una passione
06 Isole gemelle
Sardegna e Okinawa sul filo della tessitura
07 Una notte in Italia
Ritorna il festival del cinema di Tavolara
08 Dinamo: Roster quasi completo Cagliari si prepara alla sua A2
09 Celiachia, malattia sociale 10 Il dentista risponde
Non riesco a portare mio figlio dal dentista
12 Bianca Atzei
Libro, singolo e nuovo tour
13 inSardegna a Luglio 14 Le Tigri del Goceano
Vanni Lai tra i 9 finalisti del Premio Calvino
15 Classici sotto l’ombrellone 16 Fabrizio Fenu Un gelataio sardo a Boston
18 HITWEETS 19 Riconoscimento biometrico Cercasi donatori di impronte digitali
20 In viaggio L’Algarve
22 Sardinia coast party 24 Bruno D’Elia Il pittore di videoclip
25 GiULiA Sardegna Giornaliste sarde unite
26 GUIDA AI LOCALI
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Sapori a Colori la tenacia di una passione
Paolo con Luigi Pomata
di Nike Gagliardi La storia di Paolo Palumbo, diciannovenne oristanese, è quella di un ragazzo che insegue il sogno di diventare un grande chef senza arrendersi mai, nemmeno quando apprende di essere uno dei più giovani malati di SLA in Italia. Decide anzi di spendere le proprie competenze per raggiungere un importante traguardo: restituire la gioia del gusto del cibo a coloro che non possono più alimentarsi autonomamente. Nasce così
Sapori a colori: un libro di ricette ideato assieme allo chef di fama internazionale Luigi Pomata e dedicato a coloro che, per nutrirsi, devono ricorrere a sonde e pappe omogeneizzate. Oltre alla pubblicazione del volume (i proventi delle vendite vengono devoluti a favore della ricerca sulla SLA), Paolo ha avviato un progetto di più ampia portata: assieme a suo padre Marco e in collaborazione con un’équipe del Centro Clinico NEMO di Milano, ha iniziato a studiare la cucina
molecolare per creare il “Sapore della vita”, un tampone che a contatto con le papille gustative sprigiona il sapore di piatti tipici. Abbiamo intervistato Paolo per conoscere più nel dettaglio il suo rivoluzionario progetto. Com’è nata la tua passione per l’arte culinaria? Approdai al mondo dell’arte culinaria cinque anni fa lavorando a Porto Cervo tra ristorazione e catering e a Bucarest presso il ristorante “Zabaione”. Due anni fa decisi di coronare la mia passione
iscrivendomi all’accademia “ALMA”, capitanata dallo chef Gualtiero Marchesi, per imparare tutte le regole necessarie a divenire uno chef di livello. I test d’ammissione ai corsi avrebbero dovuto svolgersi nel settembre 2015 e io non vedevo l’ora di mettermi in gioco e dimostrare il mio amore per la cucina. Un sogno durato soltanto pochi mesi: a giugno del 2015 iniziai ad accusare una perdita di forza al braccio destro: ero molto preoccupato, avevo poco tempo per scoprire il motivo di questo calo improvviso e recuperare la forma fisica indispensabile a un apprendista chef. Cominciai a fare visite, centinaia di specialisti mi esaminarono e le loro diagnosi furono molteplici, sino a quella decisiva, giunta mesi dopo: sclerosi laterale amiotrofica. Una volta tornato a casa, reagii con positività grazie al supporto dei miei amici e della mia famiglia e, soprattutto, grazie alla cucina; nonostante non sia più in grado di cucinare autonomamente, continuo a farlo grazie al prezioso aiuto di mio fratello Rosario: io creo la ricetta e lui la realizza seguendo minuziosamente le mie indicazioni. Com’è nato il progetto Sapori a colori? Durante un ricovero al Centro Nemo di Milano, conobbi Antonio, un uomo di quarantaquattro anni e da quattordici affetto da SLA, allettato e alimentato tramite sonda nello stomaco. Antonio comunicava con me grazie a un puntatore oculare e, dopo molte domande, gli chiesi quale fosse la conseguenza peggiore della
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malattia. La sua risposta mi sbalordì: mi disse che si doleva di non poter più sentire il gusto del cibo. Parlare con Antonio mi ha fatto riflettere e mi ha portato a ideare il progetto Sapori a colori: un libro di ricette per pazienti con problemi di deglutizione, disfagia o alimentati tramite sonde. Cosa troviamo in questo particolarissimo ricettario? Nato grazie alla collaborazione con Luigi Pomata, chef di fama internazionale che ho sempre ammirato tantissimo, il libro comprende un menù vastissimo di ricette semplici da realizzare ma allo stesso tempo particolari e delicate: la famiglia del paziente o
chi vicino a lui cucinerà normalmente un piatto adatto a tutti che verrà poi omogeneizzato per il paziente e somministrato o per via orale o tramite sonda. Sono veramente soddisfatto che il progetto stia finalmente concretizzandosi: anche se ho perso l’uso delle braccia, non ho mai smesso di amare la cucina e continuerò a inseguire il mio sogno sfruttando al meglio le mie capacità. Dopo la mia esperienza posso infatti testimoniare che nella vita, se ami ciò che fai, niente può fermarti. Ringraziamo Paolo Palumbo per la sua disponibilità e, per tutte le informazioni relative al progetto, rimandiamo i lettori al sito web (www.saporiacolori.it) e alla pagina Facebook (@chefpaolopalumbo) dedicati.
Paolo con Barack Obama, il fratello Rosario e Marco Gualtieri
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ISOLE
GEMELLE Dalla Sardegna a Okinawa sul filo della tessitura: il nuovo progetto di Stefania Bandinu e Giorgia Boldrini di Nike Gagliardi Nel 2014, usciva il film-documentario Janas – Storie di donne, telai e tesori, nato da un progetto di Stefania Bandinu e Giorgia Boldrini e diretto da quest’ultima insieme a Giulio Filippo Giunti e Stefano Massari. Il lungometraggio, prodotto e autofinanziato da Carta | Bianca (www.cartabianca2010.net), piccola casa di produzione indipendente fondata dai registi e con sede a Bologna, racconta il viaggio di Stefania, artista-artigiana che si divide tra la Sardegna e la città emiliana e coautrice del progetto. Il suo itinerario si muove sulle tracce dell’antica e raffinatissima arte della tessitura tradizionale sarda, inanellando incontri, storie sospese tra magia, duro lavoro e intuizione artistica. Proprio come l’ordito di un tessuto, la cultura di un luogo vive grazie alle relazioni tra persone e saperi differenti, a fortunati intrecci tra modernità e conoscenze risalenti a tempi remoti: la texture di narrazioni che ne vien fuori riflette uno dei volti di questa terra, dei cui segreti spesso sono ignari i suoi stessi abitanti. E a narrarceli sono proprio le tessitrici, singolari janas contemporanee: da Chiara Vigo a Veronica Usula, da Eugenia Pinna a Maria Serrau, custodi di tecniche che rappresentano sincronicamente una ricchezza avita e un possibile futuro basato sulla valorizzazione del patrimonio artistico e artigianale. In Janas – Storie di donne, telai e tesori ogni frammento di stoffa rappresenta un prezioso e indispensabile capitolo di una più vasta trama: per questa ragione il percorso di ricerca della protagonista – estetico ed esistenziale – si
concretizza dualisticamente in un delicato racconto per immagini e in una collezione di gioielli (la collezione di gioielli “narrativi” Janas, appunto). Non solo: Janas, grazie all’omonima pagina Facebook, è divenuto anche una frequentatissima community dedicata a tutti gli amanti della tessitura (qui il link: http://bit.ly/2swsgkv). Oggi, Stefania Bandinu e Giorgia Boldrini portano avanti un nuovo progetto audiovisivo che, prendendo le mosse dal precedente lavoro, mette
in relazione Sardegna e Giappone: Isole gemelle. Invitate a presentare il precedente film all’Università delle Arti e al Museo della Tessitura di Okinawa, le due autrici approfitteranno di questa straordinaria esperienza per dar vita a un nuovo documentario ed evidenziare le peculiarità che legano l’isola sarda e quella giapponese, distanti eppure unite da un lungo filo invisibile. Entrambe hanno infatti lingua e cultura autonome rispetto ai propri Paesi d’appartenenza, sono abitate dalle popolazioni più longeve del mondo e i loro territori risentono di un’ingente occupazione militare. Soprattutto, condividono la fortuna di essere patria di un’originalissima cultura tessile. Dando voce alle artigiane e ai designer che incontreranno lungo il viaggio, Stefania e Giorgia potranno raccontare come, a Okinawa, dalle fibre del banano si ottenga il bashofu, un tessuto utilizzato per confezionare i kimono, e come le tele vengano decorate attraverso la tecnica del bingata. Costituendo una piccola realtà indipendente, e al fine di coprire una parte dei costi relativi a questa nuova produzione, le ideatrici del progetto hanno avviato una campagna di crowdfunding attraverso il sito Produzioni dal Basso. Loro testimonial e sostenitori d’eccezione sono i musicisti Paolo Fresu e Sonia Peana, lo stilista Antonio Marras, la scrittrice Michela Murgia. La piccola troupe sarà infatti impegnata nelle riprese sull’isola giapponese per due settimane durante il mese di dicembre per poi continuare a girare in Sardegna a gennaio: in quell’occasione darà il tutto per tutto per far sì che la magia di questa importante esperienza si rifletta nell’opera. Tutti i lettori che fossero interessati a conoscere meglio e a supportare Isole gemelle possono farlo attraverso il link http://bit.ly/2swp60c. Nel caso volessero concretamente partecipare con una donazione alla realizzazione del film, dovranno però affrettarsi: c’è tempo solo fino al 31 luglio. Ad attenderli, oltre alla soddisfazione di aver preso parte attiva, in qualità di co-produttori, a questa nuova avventura che ha il meritorio obiettivo di far dialogare due realtà lontanissime eppure affini, vi sono numerose ricompense: dall’esclusiva shopper sino ai souvenir da Ulassai e da Okinawa, dalle spille e dalle collane tessili sino alla possibilità di passare una giornata in un atelier d’artista.
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Una notte in Italia Il festival del cinema accende i riflettori su Tavolara
di Manuela Stacca. Foto: Alberto Novelli Nato nel 1991, da un’idea di Antonello Grimaldi, Marco Navone e Sante Maurizi, lo storico Festival del cinema di Tavolara “Una notte in Italia” riapre i battenti con la sua 27a edizione. Quest’anno la rassegna si svolgerà dal 18 al 23 luglio, sull’isola compresa tra Olbia e Porto San Paolo, come sempre sotto la direzione artistica di Piera Detassis e organizzata dall’Associazione Argonauti. La costa nord-est della Sardegna fa da cornice alla kermesse cinematografica più importante e famosa dell’isola, che ogni anno dà spazio al grande cinema italiano, con film, cortometraggi e anteprime, insieme agli immancabili personaggi e grandi ospiti, con una speciale attenzione al cinema isolano e ai giovani registi emergenti. Il programma dell’edizione 2017 è particolarmente ricco, tra incontri, appuntamenti enogastronomici, seminari, presentazioni di libri, mostre e una scuola di cinema per ragazzi. Il consueto percorso di avvicinamento al festival avrà inizio a partire da giugno e coinvolgerà i comuni di Olbia, Loiri Porto San Paolo e San Teodoro. Per gli ultimi tre giorni di festival, dal 21 al 23 luglio, la sera ci si sposterà poi sull’isola di Tavolara, l’arena all’aperto definita la più affascinante del mondo e vero cinema in Paradiso. Tante le mostre fotografiche inaugurate già da
fine giugno, come la “ClicCiak”, il premio nazionale per fotografi di scena, alla quale si affiancherà una mostra celebrativa dedicata a Totò per i 50 anni dalla sua scomparsa; un’altra dedicata al fotografo di scena Angelo Turetta e una dedicata a Severino Salvemini, docente dell’Università Bocconi, che nei suoi acquerelli ha riprodotto i tanti cinema in disuso nel mondo. Tra le numerose proiezioni che si terranno nel territorio di Loiri Porto San Paolo e Olbia, confermata quella del 5 luglio a Porto Rotondo, dove verrà presentata insieme al cast la pellicola “Chi salverà le rose?”, film d’esordio del regista algherese Cesare Furesi (nominato al Globo D’oro 2017 per “Miglior opera prima”), uscito nelle sale italiane lo scorso 16 marzo. Alla kermesse prenderà parte anche il regista Michele Rho, autore del documentario “Mexico! Un cinema alla riscossa” (nelle sale italiane dal 4 maggio), che racconta la storia del cinema indipendente Mexico e del suo proprietario Antonio Sancassani, riuscito a gestire con successo, caparbietà e in totale autonomia uno degli ultimi monosala rimasti a Milano. Il 18 luglio prenderà il via ufficialmente la manifestazione: a San Teodoro, preceduto da una proiezione naturalistica, verrà presentato il libro “Sardegna venti fotografi di natura”, edito da Carlo Delfino e curato da Egidio Trainito, che unisce i migliori fotografi che nelle loro foto hanno messo al centro le bellezze del territorio sardo.
Sempre a San Teodoro verrà organizzato anche un percorso enogastronomico, che negli ultimi anni ha riscosso grande successo; mentre il 20 luglio a Porto San Paolo partirà uno degli eventi più attesi della rassegna: il consueto salotto di incontri, allestito in piazza Gramsci, che coinvolgerà ospiti e attori di spicco del cinema italiano. La serata sarà condotta come ogni anno da Piera Detassis, che intervisterà i vari personaggi protagonisti della recente stagione cinematografica, affiancata dall’immancabile verve comica dell’attrice e conduttrice Geppi Cucciari. In oltre 20 anni di festival, “Una notte in Italia” (dal 2008 inserita nel circuito “Le Isole del cinema”) ha ospitato tanti personaggi del cinema italiano: da Diego Abatantuono a Carlo Verdone, da Carolina Crescentini a Luca Argentero, da Paolo Virzì a Claudia Gerini. Quest’anno alla rassegna prenderanno parte gli attori Jasmine Trinca, premiata di recente al Festival di Cannes per “Fortunata” di Sergio Castellitto; Pierfrancesco Favino e Isabella Ragonese. Ma quali saranno le proiezioni che attendono pubblico, ospiti e addetti ai lavori sull’isola? Per la visione sotto le stelle, all’ombra di Tavolara, confermati “Fortunata” di Castellitto (nelle sale dal 20 maggio), in gara nella sezione “Un Certain Regard” a Cannes 2017; “Sole cuore amore” di Daniele Vicari (al cinema dal 4 maggio) e “Moglie e marito” (nelle sale dal 12 aprile) di Simone Godano.
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DINAMO: NUOVO ROSTER
QUASI AL COMPLETO Cagliari si prepara alla sua A2
di Erika Gallizzi. Foto: Luigi Canu Tempo di mercato per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari, già attivissima per chiudere il roster 2017-18 prima possibile, mentre l’Umana Reyer Venezia vinceva lo Scudetto. La società biancoblù ha già messo sotto contratto diversi elementi, in vista del nuovo campionato di Serie A e della Fiba Basketball Champions League, preferita alla Eurocup. C’è stata però anche l’ufficializzazione di una partenza, che pareva, a dire il vero, ormai inevitabile, quella di Brian Sacchetti, destinato ad una nuova avventura a Cantù, e Monaldi ha affidato ai social network i suoi saluti ai supporter sassaresi. Insomma, anche il “parco italiani” è tutto da ricostruire, con il solo capitan Devecchi a tenere alto il tricolore. Si vorrebbe far tornare alla base il playmaker Marco Spissu, che ha recentemente ottenuto la promozione in Serie A con la Virtus Bologna, alla quale era stato ceduto in prestito per un anno, e al termine di un campionato per lui straordinario, giocato a livelli altissimi. Il “problema” è che, posta la permanenza di Rok Stipcevic, il giocatore sassarese rischierebbe di ritrovarsi un po’ troppo chiuso, cosa che, a maggior ragione in questo momento, farebbe tutt’altro che bene alla sua carriera. Ma arriviamo alle firme già apposte. Sono quelle di William Hatcher, Scott Bamforth, Levi Randolph, Achille Polonara, Shawn Jones e Darko Planinic. Hatcher è un play-guardia statunitense di grande esperienza europea e spiccate qualità da leader e regista. Lo scorso anno ha giocato nel Partizan Belgrado, incontrato dalla Dinamo in Champions League, totalizzando 13 punti, 1.4 assist e 4.1 rimbalzi a gara. Bamforth è una guardia tiratrice di passaporto kosovaro, che fa del suo spirito combattivo, del talento e di una certa duttilità le sue armi migliori. Arriva dalla ACB spagnola, dove ha vestito la maglia del Bilbao,
andando 20 volte su 23 in doppia cifra e chiudendo la stagione con medie di 14.5 punti, 3.4 rimbalzi e 3 assist. Randolph (nella foto) arriva, invece da Avellino. Guardia-ala classe ’92, è un giocatore piuttosto atletico e fisico, capace di coprire più ruoli. Nella passata stagione ha fatto registrare medie di 10.6 punti e 3.1 rimbalzi. Achille Polonara è stato uno dei più acerrimi nemici della Dinamo negli ultimi anni, con la maglia di Reggio Emilia. Ala atletica, dalla buona mano dai 6.75 (anche se nell’ultimo anno non ha tirato benissimo) e molto grintosa, ha chiuso la passata stagione con 10.2 punti e 6.6 rimbalzi. Infine i due pivot, Jones e Planinic, piuttosto diversi tra loro, per caratteristiche. Il primo, che lo scorso anno ha vestito la maglia prima dell’Hapoel Gerusalemme e poi di Avellino, è un centro dinamico e di grande energia, statunitense ma di passaporto kosovaro. Ad Avellino ha giocato le ultime due gare di regular season più una della serie di semifinale playoff, mettendo a referto 12.3 punti e 8 rimbalzi a partita. Il secondo, Planinic, è più statico e “di stazza”. Croato, arriva dal Gran Canaria (7.5 punti e 3 rimbalzi a partita) con cui ha vinto la Supercoppa spagnola e disputato l’Eurocup. Spiccate attitudini difensive, non è un solista ma uno che sa mettersi al servizio della squadra. Per la DinamoLab, invece, che riporterà a Cagliari il basket di alto livello (Serie A2) dopo diversi decenni, dopo le pratiche burocratiche del trasferimento di sede da Ferentino, si inizia a parlare dell’allenatore. Le piste calde sembrano essere tre: Zare Markovski in pole position, Marco Calvani (visto per un breve periodo sulla panchina della Dinamo due stagioni fa, tra l’esonero di Sacchetti e l’insediamento di Pasquini) e Riccardo Paolini, l’anno scorso a Ferentino e con cui aveva un altro anno di contratto comunque rescindibile. Un'altra, più suggestiva, porta al nome di Gianmarco Pozzecco, che potrebbe però avere il ruolo di consulente.
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Celiachia, malattia sociale di Marco Scaramella Seadas senza glutine? Detto, fatto! Grazie a Pasglufree, un progetto promosso dall’Azione “Innovare” gestita dall’Ufficio Trasferimento Tecnologico dell’Università di Sassari, anche i celiaci potranno assaporare questo prodotto della nostra tradizione, con una fondamentale novità: sarà un prodotto fresco (non surgelato) e con una capacità di conservazione più lunga. Innovazioni del genere sono un toccasana, in una società che vede il diffondersi sempre più prepotente di questa patologia, ma soprattutto in una regione come la Sardegna in cui la celiachia è in esponenziale aumento. Si calcola che nell’isola ci siano 6.197 celiaci, di cui 4.690 sono donne e 1.507 sono uomini. Dalle ultime stime, pare che la celiachia colpisca un sardo su settanta. Maria Teresa Russo, presidente regionale dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC), spiega che “Le ragioni della crescita della diffusione della malattia, sono da ricercare in vari fattori a partire dalle maggiori conoscenze scientifiche, dalla maggiore attenzione da parte della classe medica, passando per la più elevata specificità degli esami di laboratorio; in generale, poi, c’è anche una maggiore informazione tra cittadini, media, operatori della ristorazione e comunità scientifica”. La celiachia è un’intolleranza alimentare permanente scatenata dall’ingestione del glutine, negli individui geneticamente predisposti. Il glutine, invece, è la frazione proteica del grano che si ottiene impastando la farina di frumento con l’acqua. Anche se la predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale, è solo una delle cause scatenanti della celiachia, che può dipendere anche da altri fattori ambientali come infezioni intestinali, l’introduzione del glutine durante lo svezzamento e lo sviluppo di particolari ceppi nella flora batterica intestinale. I cereali tossici per un celiaco sono il frumento, la segale, l’orzo e altri come farro e kamut. La celiachia si può manifestare a qualsiasi età ed in forme diverse. La forma classica è più rara e si sviluppa nei primi anni di vita, la forma atipica è più frequente, si sviluppa in età adulta e colpisce
soprattutto le donne. Disturbi intestinali cronici, rachitismo, osteoporosi, stanchezza cronica, l’anemia da carenza di ferro sono alcuni dei sintomi che annunciano la presenza della celiachia. Già da alcuni anni il medico di base che sospetta la presenza dell’intolleranza, può richiedere un semplice esame del sangue tramite il quale individuare i pazienti da sottoporre a biopsia. Un nuovo protocollo di diagnosi, permette il riconoscimento della celiachia solo in base a determinati valori nelle analisi del sangue senza passare per la biopsia. Il Ministero della Salute consiglia di non escludere il glutine dalla propria dieta, senza aver prima fatto degli accertamenti, per non compromettere la diagnosi. Il sito del Ministero della Salute indica come unica terapia possibile per un celiaco un corretto e rigoroso regime alimentare all’interno del quale sono da escludere tutti quegli alimenti che contengono glutine come pane, pasta e pizza. Inoltre sono da eliminare anche i prodotti industriali che il glutine lo contengono come additivo: sughi pronti, gelati, insaccati ecc. In natura esistono cereali non tossici per il celiaco come riso, mais o grano saraceno con cui preparare varietà di pane o di pasta privi di glutine. Inoltre, alimenti come carne, pesce, latte, formaggio, verdura, frutta, uova non sono nocivi e possono essere consumati senza alcun problema. Esiste un Registro Nazionale dei prodotti senza glutine specificatamente formulati per celiaci. La Regione Sardegna eroga gratuitamente, gli alimenti sostitutivi a quelli a base di cereali contenenti glutine. Esistono dei tetti di spesa mensili che ammontano a 140€ per gli uomini e a 99€ per le donne. Gli alimenti possono essere acquistati presso i presidi delle ASL, presso le farmacie convenzionate e presso tutti i fornitori autorizzati secondo le direttive stabilite dalle Regioni e dalle Provincie Autonome. Il Registro è aggiornato periodicamente ed è consultabile sul sito del Ministero della Salute www.salute.gov.it. Sono, inoltre, più di 4mila in tutta Italia gli esercizi commerciali ed i locali pubblici attrezzati per soddisfare le esigenze di clienti con celiachia. L’elenco completo si può consultare su www.celiachia.it.
seh #shMAG Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
Il dentista risponde Curiosità sul mondo odontoiatrico
NON RIESCO A PORTARE MIO FIGLIO DAL DENTISTA, COME FACCIO? La paura del dentista è una delle più comuni nella nostra società. Ho avuto già modo di parlarne in un altro articolo proprio qui, su S&H, quasi un anno fa, e la risposta è sempre la stessa, ovvero un mix tra i pregiudizi del passato e la vecchia visione del dentista come mero “cava-denti”. Nonostante tutto, perlomeno qua in Italia e in genere nel mondo occidentale, queste paure non sono più giustificabili in relazione all’alta qualità della formazione e delle tecniche utilizzate dagli odontoiatri, eppure i vecchi timori e preconcetti sono duri a morire. In genere, per rispondere alla domanda che mi è stata proposta dalla signora Maria Grazia C. sulla mail di questa rivista dedicata ai lettori, le cause della paura dei bambini per il dentista non sono naturali, ma indotte da genitori, nonni, parenti o amici di famiglia. Ricordiamo che il cervello dei nostri figli si comporta come una spugna, registrando senza quasi alcun filtro ogni input che riceve dall’esterno, e soprattutto da coloro che reputa più “saggi” di lui, o comunque che gli vogliono bene. Per questo ho elaborato nel tempo una serie di consigli e procedure che riassumerò qua brevemente.
Se siamo noi genitori, o nonni, o zii a temere il dentista, dobbiamo imparare a morderci la lingua e mostrarci sicuri e felici di quello che andrà a fare da lui. Perché rovesciare i nostri ricordi negativi su di loro? Al contempo evitiamo come la peste parole negative come dolore, sangue, ago, male, sostituendole con espressioni positive come coraggio, punturina, dente a nanna. È molto importante creare un rapporto quanto più fiabesco possibile con la realtà del bambino. La più famosa di tutte, perfetta per il dentista, è il topolino dei denti. Unendo divertimento e premi (il regalino del dentino perduto), si riuscirà a far passare il concetto che la perdita dei denti – e anche il loro controllo – è importante per diventare grandi. Raccontiamo di persone conosciute che hanno una bella dentatura e diciamo che se vuole averla così deve andare dal dentista per farsela controllare. Non si educa con la paura. Utilizzare la frase: “Guarda che se mangi troppi dolci poi devi andare dal dentista a farti curare i denti!” è un mezzo formativo deleterio. Per insegnare qualcosa è meglio renderla interessante. È un processo complesso e richiede maggior impegno da parte del genitore, ma i risultati sono migliori.
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Il gioco va pian piano bilanciato con la responsabilità. Come succede a scuola, anche dal dentista il bambino deve entrare da solo. Spesso il genitore risulta essere più un problema che un aiuto in studio. Non lo fa con cattiveria, anzi agisce con le migliori intenzioni, vuole solo controllare che vada tutto bene. Ecco, già solo questo fatto può far crescere l’ansia al bambino. Se poi il bambino inizia a lamentarsi il genitore entrerà nel panico cercando di calmarlo, rovinando tutto. Ricordiamo che i genitori siamo noi. I capricci sono la diretta conseguenza della nostra mancanza di
polso. L’essere positivi, creativi, il fare ragionare il bambino con i modi giusti non vanno confusi con l’arrendevolezza. Un bravo genitore non è colui che non dice mai di no, ma quello che sa dosare il no nel modo giusto. Provate a mettere in pratica questi suggerimenti e vedrete entro breve tempo dei cambiamenti importanti nei vostri figli. Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@shmag.it.
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L’Estate del Sorriso
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di Manuela Stacca
Bianca Atzei
Per la cantante di origini sarde Bianca Atzei si preannuncia un’estate davvero calda. Tra l’uscita del suo primo libro, del nuovo singolo e il tour estivo, la cantante trentenne non si è proprio risparmiata dopo la seconda avventura sanremese dello scorso febbraio, arrivata nona nella gara dei big con la canzone “Ora esisti solo tu”, scritta ancora una volta dal leader dei Modà, Francesco “Kekko” Silvestre. Da anni infatti i due cantanti collaborano insieme, tra singoli e duetti, rafforzando il sodalizio nato nel 2012. Dallo scorso 12 maggio però la canzone portata al 67° Festival di Sanremo è diventata un libro, con il titolo “Ora esisti solo tu, una storia d’amore” (per la collana Leggi RTL, edito da Ugo Mursia Editore), presentato ufficialmente il 17 maggio presso la boutique dello stilista sardo Antonio Marras, grande amico dell’Atzei. Una nuova sfida per quest’ultima, che ha deciso di lanciarsi anche nel mondo dell’editoria e mettersi in gioco “come artista e come persona”, come ha dichiarato lei stessa. Il romanzo racconta il travagliato percorso autobiografico di rinascita dopo una storia sentimentale sbagliata, diventata un amore malato, che, come a molte donne accade, porta al totale annullamento di sé stesse e della propria
Libro, singolo e nuovo tour per la cantante di origine sarda
personalità. Il libro narra infatti la storia di una nota cantante, Bianca, e di Laura, giovane commessa, due donne molto diverse che scopriranno di avere tanto in comune a causa di una lettera, che ha al centro una storia d’amore tormentata, di dolore e sofferenza ma anche di rinascita e ricostruzione di sé. Amare senza rinunciare a noi stesse, questo è il messaggio dell’Atzei, già al centro del pezzo sanremese presentato sul palco dell’Ariston e certificato Disco d’oro, che parla di due storie opposte, un amore difficile, finito male, contrapposto ad un nuovo amore felice (il brano è dedicato a Max Biaggi,
ex pilota da corsa della MotoGP e Superbike, suo attuale compagno). Classe 1987, Bianca Atzei (vero nome Veronica) è apparsa sulla scena musicale nel 2012. Dopo numerosi singoli (tra gli altri “La paura che ho di perderti” e “Non è vero mai”), tante collaborazioni con importanti artisti della musica italiana – come Niccolò Agliardi, Alex Britti, Loredana Bertè, Gianni Morandi –, ma con un solo disco all’attivo (“Bianco e Nero” del 2015), la cantante milanese ritorna ora con un nuovo pezzo: “Abbracciami perdonami gli sbagli”. Uscito anch’esso il 12 maggio, il brano electro dance, firmato dal cantautore Fortunato Zampaglione, punta a inserirsi tra le tante hit di quest’estate, con un sound molto lontano da ciò che l’Atzei ci ha abituati finora. La canzone sarà ovviamente tra i pezzi di punta della scaletta dei concerti del nuovo tour nazionale “Bianca Atzei Live 2017” che la cantante ha inaugurato sempre il 12 maggio, al Park Casinò & Hotel di Nova Gorica, in Slovenia. Si tratta di una lunga tournée che conta oltre venti date in Italia, di cui ben sei solo in Sardegna: il 7 luglio a Pozzomaggiore, il 16 luglio a Porto Cervo, il 19 agosto ad Arzana, il 25 agosto ad Abbasanta, il giorno dopo a Sassari (fraz. San Giovanni) e infine l’8 settembre a Uta. Una presenza forte nell’isola, a dimostrazione del grande legame che
l’Atzei ha con la sua terra d’origine. A ben vedere, il nuovo tour si concentra soprattutto dal Lazio in giù, escludendo solo per ora il nord del paese. La cantante infatti coprirà il resto del territorio con una seconda tranche di ospitate e concerti, che verranno annunciati nei prossimi mesi. In attesa del suo nuovo album che dovrebbe arrivare entro l’anno, la “cocca” di Lorenzo Suraci (patron di RTL 102.5 e titolare dell’etichetta discografica Baraonda, che ha sotto contratto la cantante), come spesso viene etichettata Bianca Atzei, si esibirà sul palco con le sue canzoni più famose, che porterà nel centro-sud d’Italia sino al 18 settembre, ultima data del tour estivo che farà tappa a Terme Vigliatore (ME) in Sicilia.
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inSardegna... I migliori eventi di Luglio Dal 29 GIUGNO al 2 LUGLIO: Gavoi. XIV edizione “L'Isola delle Storie”, Festival Letterario. Dal 30 GIUGNO al 19 LUGLIO : Cagliari al Teatro Lirico. Stagione lirica e di balletto 2017: “Un ballo in maschera”, melodramma in tre atti, musica Giuseppe Verdi; regia Lorenzo Mariani, ripresa da Elisabetta Marini. Fino al 2 LUGLIO: Mogoro alla Fiera del Tappeto, ore 16:00-21:00. VII edizione “BìFoto - SiamoUmani”, Festival della Fotografia in Sardegna. 1° LUGLIO: Porto Torres al Parco Chico Mendes, dalle ore 19:00. 1° “Balai Festival”, boxe e musica. Solarussa in viale Berliguer, ore 23:00. “Festa di San Pietro”: 99 Posse in concerto. 2 LUGLIO: Sanluri in Piazza Castello, ore 18:00. XI edizione "Sa Battalla", rievocazione della Battaglia di Sanluri del 1409. Masullas in Piazza Pinna, ore 22:30. Concerto di Ivana Spagna. 3 LUGLIO: Masullas in Piazza Pinna, ore 22:30. Concerto di Paolo Meneguzzi. 4 LUGLIO: Sassari nel Cortile di Palazzo Ducale, ore 21:00. IX edizione della rassegna cinematografica "Visioni Solidali": 3 corti sulla Palestina. 6 LUGLIO: Sassari nel Cortile di Palazzo Ducale, ore 21:00. IX edizione della rassegna cinematografica "Visioni Solidali": The normal heart. Sedilo al Santuario di San Costantino, ore 18:30. “S'Ardia”. Dal 6 all’8 LUGLIO: Sassari in Piazza d’Italia, dalle ore 18:00. II edizione “Sassari Beer Fest”. 7 LUGLIO: Porto Ferro (SS) a Il Baretto, ore 22:30. I edizione “Porto Ferro Bluesunset Festival”: Concerto Double Dose e Wookies. Sedilo al Santuario di San Costantino, ore 7:30. “S'Ardia”. Pozzomaggiore all’Anfiteatro della Chiesa San Costantino, ore 22:00. Concerto di Bianca Atzei. Sedilo in Piazza Regina Margherita, ore 22:30. Concerto dei Marlene Kuntz. 8 LUGLIO: Sassari in Piazza d’Italia, ore 22:00. II edizione “Sassari Beer Fest”:Concerto di Moses Concas. Alghero al Porto, ore 21:00. 17ª edizione del Grand Prix Corallo Città di Alghero. Cagliari al chiosco Il Miraggio del Poetto, dalle ore 17:00. “Diapason Sardegna Cosplay”. Samugheo in Piazza, ore 21:00. Concerto degli Articolo 31 2.0, Dave Ruda e DJ Molella.
10 LUGLIO. Raf in concerto
10 LUGLIO: Ghilarza in Piazza, ore 21:00. Raf in concerto. 11 LUGLIO: Sassari nel Cortile di Palazzo Ducale, ore 21:00. IX edizione della rassegna cinematografica "Visioni Solidali": Giovanna Cau. Diversamente giovane.
13 LUGLIO: Sassari nel Cortile di Palazzo Ducale, ore 20:00. IX edizione della rassegna cinematografica "Visioni Solidali": In alto mare. 14 LUGLIO: Cagliari all’Operà Beach Arena, ore 22:00. “Hellvisback summer tour 2017” concerto di Salmo. 14-15 LUGLIO: Santa Margherita di Pula al Forte Arena Teatro Sotto le Stelle, ore 21:30. Musical “Mamma Mia”. 15 LUGLIO: Riola Sardo al Parco dei Suoni e della Musica, ore 21:00. 19ª edizione Festival “Abbabula”: “#ApritiCieloTour”, concerto di Alessandro Mannarino. Sedilo in Piazza Regina Margherita, ore 22:30. Concerto di Luca Dirisio. 16 LUGLIO: Sedilo al Santuario di San Costantino, ore 7:30. Ardia a piedi. Porto Cervo in Piazza, ore 22:00. Concerto di Bianca Atzei. 19 LUGLIO: Riola Sardo al Parco dei Suoni, ore 20:00. Concerto dei Train to Roots e dei Riptiders. Villaurbana nel Piazzale Ex Mattatoio, ore 22:00. Concerto dei Nomadi. Dal 19 al 22 LUGLIO: Narcao in piazza Europa. XXVII edizione festival “Narcao Blues”. 20 LUGLIO: Riola Sardo al Parco dei Suoni, ore 20:00. Concerto di Ambra e di Mauro Palmas & Arrogalla. Olbia in Piazzetta della Biblioteca, ore 21:00. V edizione della rassegna letteraria “Sul filo del discorso”: “Quasi Grazia” di Marcello Fois con Michela Murgia. La Maddalena in Piazza Umberto I, ore 22:00. Concerto di Paolo Belli. Dal 20 al 30 LUGLIO: Cala Gonone-Dorgali. XXX edizione del “Cala Gonone Jazz Festival”.
23 LUGLIO: Riola Sardo al Parco dei Suoni, ore 20:00. Concerto di Moses Concas e dei The Sweet Life Society. 26 LUGLIO: Cagliari all’Arena Sant'Elia, ore 21:30. Concerto di Tony Hadley. Olbia in Piazzetta della Biblioteca, ore 21:00. V edizione della rassegna letteraria “Sul filo del discorso”: spettacolo “Questioni di cuore” con Lella Costa.
27 LUGLIO. Concerto Raphael Gualazzi “Piano Solo Tour”
27 LUGLIO: Cabras all’Anfiteatro di Tharros, ore 21:30. Concerto Raphael Gualazzi “Piano Solo Tour”. Dal 27 al 29 LUGLIO: Alghero al Forte della Maddalena, dalle ore 17:30. V edizione “Alghero Beer Fest - Birralguer”, Festival della birra artigianale. 28 LUGLIO: Santa Margherita di Pula al Forte Arena Teatro Sotto le Stelle, ore 21:30. “Notte Magica”, concerto de Il Volo. Sant’Anna di Lodè in Piazza, ore 21:30. Concerto degli Istentales, Tullio De Piscopo e Maria Luisa Congiu. 29 LUGLIO: Sant’Anna di Lodè in Piazza, ore 21:00. Concerto dei PFM. Bonnanaro in Piazza Cavour, ore 22:30. Concerto di Povia. 30 LUGLIO: Mogoro in Piazza Martiri della Libertà, ore 21:30. XIX edizione Dromos Festival “Prigioni": "Diwan Of Beauty And Odd", concerto di Dhafer Youssef.
Mostre 21 LUGLIO. Roberto Bolle and Friend
21 LUGLIO: Riola Sardo al Parco dei Suoni, ore 21:00. Concerto di Carmen Consoli. Sant'Antioco all’Arena Fenicia, ore 21:00. “Solk N Roll Open Air Festival 2017”: Morbid Angel live. Santa Margherita di Pula al Forte Arena Teatro Sotto le Stelle, ore 21:30. “Roberto Bolle and Friends”. La Maddalena in Piazza Umberto I, ore 22:00. Concerto di Sfera Ebbasta. Simaxis in Piazza Aldo Moro, ore 22:00. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". 22 LUGLIO: Luogosanto allo Stadio Comunale Luigi Lacu, ore 16:00-02:00. Internazionali d'Italia Supercross 2017. Riola Sardo al Parco dei Suoni, ore 21:30. Concerto di Daniele Silvestri “OverTour2017”. Arbatax nel Piazzale Scogli Rossi, ore 21:30. “Rocce Rosse Blues 2017”: concerto degli Yes featuring Jon Anderson, Trevor Rabin, Rick Wakeman. Nule in Piazza, ore 22:00. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Calasetta all’Aquarium, ore 22:00. Concerto di Sfera Ebbasta.
Fino al 16 LUGLIO: Oristano alla Pinacoteca comunale “Carlo Contini”, ore 10:00-13:00 - 16:3019:30. Mostra antologica “Twenty Five - Giovanni Coda Exposition”. Fino al 31 AGOSTO: Olbia al Museo Archeologico, ore 9:00-21:00. Mostra evento “Nuragica”. Fino al 1° OTTOBRE: Nuoro al MAN, ore 10:0013:00 - 15:00-19:00, chiuso lunedì. Mostra "Amore e rivoluzione. Coppie di artisti dell’avanguardia russa". Mostra “Nasellini”, prima personale in Italia dell’artista polacco Jakub Julian Ziolkowski. Dal 15 LUGLIO al 3 SETTEMBRE: Samugheo al Museo MURATS, ore 9:30-13 - 17:00-20:00, chiuso lunedì. "Tessingiu", 50ª Mostra dell’Artigianato Sardo. Dal 29 LUGLIO al 3 SETTEMBRE: Mogoro al Centro Fiera del Tappeto, ore 10:00-21:00, chiuso lunedì. 56ª "Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna”.
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IL RUGGITO DI UN’ISOLA
Con Le Tigri del Goceano Vanni Lai conquista un posto tra i nove finalisti del Premio Calvino. di Daniele Dettori
“Santi, poeti e navigatori”, diceva qualcuno riguardo agli italiani ma è una frase che andrebbe aggiornata: sempre più, infatti, sono anche gli scrittori che assurgono agli onori delle cronache. I sardi, poi, da questo punto di vista sembrano vivere su un’isola felice in tutti i sensi. Ne abbiamo parlato con Vanni Lai, osilese, trentaquattro anni da compiere il mese prossimo, finalista alla trentesima edizione del Premio Calvino che si è conclusa, in quel di Torino, lo scorso mese di maggio. Giornalista professionista, Vanni ha al suo attivo diverse collaborazioni con quotidiani locali e nazionali. Il primo approccio alla scrittura letteraria risale al 2013 quando, dopo aver intrapreso alcune ricerche storiche, decide di mettere nero su bianco, in forma romanzata, il risultato del suo lavoro. «Niente di immediato, naturalmente», ci racconta. «Ho avuto bisogno di un periodo di esercizio, diciamo così, per provare e riprovare e ottenere, alla fine, qualcosa di un certo livello. Le Tigri del Goceano è arrivato dopo, parlo del 2015.» Con il suo romanzo Vanni è stato tra i 670 iscritti prima, e tra i 9 finalisti poi, dell’edizione del Premio di quest’anno. Un percorso tutto in salita e un lavoro che racconta il mondo del banditismo in una Sardegna invernale, antica e nuova a un tempo, come ottimamente poteva essere fotografata negli anni Cinquanta del Novecento. «Credo che gli scrittori debbano essere, in primis, dei grandi lettori. Essendo, nel mio caso, anche giornalista, le informazioni mi piace andare a cercarle direttamente per poi raccontarle agli altri. Così ho unito le mie due attitudini per costruire un romanzo ambientato in un’altra epoca evitando, al contempo, di incorrere in anacronismi. Anche se, per dire la verità, la motivazione più grande per partecipare al Premio Calvino me l’ha fornita la scheda di lettura che l’organizzazione dedica a ciascuna delle opere in gara. È un giudizio critico gratuito (certo, subordinato alla tassa di partecipazione) che oggi è difficile incon-
trare altrove ma che permette di ragionare ampiamente sul proprio romanzo.» Un lavoro, quello di Vanni, che è piaciuto perché, sebbene ambientato nel passato, risulta comunque molto attuale. «Solitamente il bacino più ampio dei partecipanti è collocato nell’Italia del nord, una zona dalla quale arrivano abitualmente molte opere. Quest’anno si è spostato invece nel centro sud, con finalisti di età compresa fra i 31 e i 49 anni. Ebbene, gli addetti alla valutazione delle opere letterarie hanno individuato un tratto comune ai lavori in gara e riguarda l’attualità dei temi trattati. Sicuramente una situazione che prende le mosse dal periodo di crisi e di malcontento diffuso nel quale viviamo. Anche la mia storia si dipana, in fondo, da una Questione Meridionale mai risolta, con un ragazzo che non riesce a farcela, che è un emarginato e che ha in sé qualcosa di molto attuale.» Vanni ci accompagna nel mondo del Premio Calvino con un’altra considerazione che riguarda gli scrittori sardi e l’importanza di una loro presenza sulla scena editoriale, oltre che sul nostro comodino. «Consiglierei a tutti di leggere i lavori degli autori sardi, soprattutto di quelli più noti che sono stati identificati come esponenti della “Nuova letteratura sarda”. Si tratta di un movimento, individuato in un arco temporale fra gli anni Ottanta e gli odierni anni Duemila, composto da scrittori che non avevano contatti tra di loro in termini di produttività letteraria ma che sono stati riconosciuti come affini per temi e per successo di pubblico. Allo stesso Premio Calvino abbiamo avuto, dalla Sardegna, 9 finalisti, 4 dei quali sono poi risultati vincitori: una sorta di club esclusivo, per riprendere un concetto di Marcello Fois, del quale anche io mi onoro di fare parte e verso il quale provo un forte senso di appartenenza.» Ringraziamo Vanni Lai per la sua disponibilità e lo salutiamo con l’augurio che Le Tigri del Goceano possa presto attrarre l’attenzione di importanti case editrici, diventando un romanzo di successo a livello nazionale e non solo.
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cinque classici
della letteratura sarda contemporanea da leggere sotto l’ombrellone!
di Nike Gagliardi Ci sono molti modi per visitare un luogo: uno di essi è viverlo, respirarlo, cercare di comprenderlo a fondo. La Sardegna come isola dalle cristalline distese marine e dai bianchissimi arenili è nota e ambita meta turistica, ma c’è un’altra isola che si sovrappone a quella immediatamente percepibile – e che, una volta conosciuta, non potremo più smettere di vedere – ed è quella dei luoghi letterari, una toponomastica resa immortale dai grandi autori che in questa terra sono nati e si sono formati e nella cui opera è possibile rintracciare i punti di forza e le fragilità, le zone d’ombra e le virtù che sottendono la storia e la cultura sarde. Un’ottima maniera per cominciare questa esplorazione è partire dalle pagine di cinque celebri romanzi del Novecento, qui proposti in modo da costituire uno spunto per ulteriori letture, approfittando magari delle vacanze e delle rilassanti pause sotto l’ombrellone. Il nostro primo consiglio riguarda colei che più di tutti ha imposto all’attenzione della comunità intellettuale internazionale la Sardegna come topos letterario. Stiamo naturalmente parlando di Grazia Deledda, unica donna italiana fino ad ora insignita del prestigioso Premio Nobel: la sua Nuoro è tradotta dal reale alla pagina grazie all’intento mimetico della lingua utilizzata, al fine di rispecchiare più compiutamente la società sarda e abbandonare certe leziosità dell’italiano letterario dell’epoca. Inoltre, attraverso l’universo sardo, la Deledda dà voce ai problemi universali che attraversano l’esistenza umana. Di questa impareggiabile autrice suggeriamo L’edera (quando venne pubblicato per la prima volta in Italia, nel 1908, aveva già riscosso un enorme successo all’estero) per la magistrale caratterizzazione di Annesa, sua protagonista, paragonata per la pervicacia del suo amore all’arbusto rampicante che dà titolo all’opera, efficace simbolo dell’indissolubilità di un legame. Un clima diverso si respira nella Nuoro purgatoriale de Il giorno del giudizio di Salvatore Satta. Pubblicato postumo dalla CEDAM nel 1977, per poi essere riedito dall’Adelphi nel 1979, è considerato uno dei capolavori della
seconda metà del Novecento letterario europeo. Le vicissitudini della città barbaricina, nelle parole del narratore, si snodano liberamente: una galleria di personaggi grazie ai quali prende vita una Nuoro trasfigurata – e per questo ancor più ferocemente vivida – terra di possibilità mancate in virtù dell’assenza di solidarietà tra i suoi abitanti, una comunità di isole nell’isola, la cui sconcertante e lirica rappresentazione conquista il lettore sin dalle primissime pagine. C’è una suggestiva località del Medio Campidano, Villacidro, a cui un romanzo di incontestabile valore assegnò immortale dignità letteraria. Ci riferiamo all’immenso Paese d’ombre di Giuseppe Dessì, vincitore del Premio Strega nel 1972. La comunità umana che ne anima l’avvincente narrazione, a cominciare dal protagonista Angelo Uras, è ritratta nello sforzo di conquistare una migliore giustizia sociale sullo sfondo di una Sardegna troppo a lungo considerata come territorio marginale da sfruttare e attanagliata dalle gravi problematiche che ne caratterizzarono la storia più recente, quali il disboscamento selvaggio e lo sfruttamento minerario. Passavamo sulla terra leggeri, ritenuto il romanzo più importante di Sergio Atzeni, non può mancare in una lista di opere contemporanee che, per loro grandezza, sono divenute classici moderni. Pubblicato postumo nel 1996, vi viene rievocata una parte della storia sarda, in cui riferimenti storico-geografici attendibili convivono con elementi dichiaratamente fantastici, capaci di donare a questo testo un’ineffabile natura di narrazione mitica, rendendolo unico. Per la sua innovatività, la figura di Atzeni viene citata tra quelle all’origine di una nouvelle vague letteraria sarda, movimento a cui – e a ragione – afferirebbe anche Salvatore Mannuzzu. Il suo Procedura, giallo d’autore dal ritmo efficace e dallo stile limpido impose l’autore all’attenzione del pubblico e della critica, ed ebbe il merito di consegnare ai posteri un’immagine di Sassari quale perfetto teatro di un raffinatissimo noir. Chiudiamo qui questo breve excursus che, per ragioni di spazio, ha lasciato fuori un numero notevolissimo di gioielli della letteratura sarda. Non prima, però, d’aver augurato a tutti una buona e feconda lettura.
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di Damiano Cancedda Conquistare gli USA si può. Ne sa qualcosa Fabrizio Fenu, gelataio di professione, proprietario della miglior gelateria sarda, il Bar Centrale di Marrubiu. Punti di forza: l’esaltazione delle virtù culinarie locali, sapientemente trasformate in dolcezze raffinate e gustose. Un’idea vincente apprezzata anche oltreoceano, nata qualche anno fa e portata avanti nel segno della tradizione. Quando hai iniziato ad appassionarti al gelato? Mio padre Gesuino era un gelataio come me, ed ogni volta che terminava con la produzione di un gusto mi avvicinavo per mangiarne i resti rimasti sulla paletta. Crescendo ho cominciato ad aiutarlo, anche se la mia mansione principale per un lungo periodo fu quella di gestire il bar. Quando morì toccò a me prendere le redini della gelateria, portando avanti le sue ricette. Mi accorsi presto che non avevo la giusta cognizione del mestiere, e decisi di seguire dei corsi per specializzarmi. Tutt’ora lo faccio. Hai deciso di puntare tutto sul tuo estro e sull’artigianalità. Esatto. In origine il gelato non passava di certo attraverso le lavorazioni industriali. Volevo tornare a quel concetto, alla semplicità della tradizione e alla stagionalità. Spesso bastano pochi ingredienti naturali, come il latte e le uova fresche, ben mixati con alcuni dei nostri prodotti tipici sardi: così ho creato la crema alla vernaccia con i pistoccus. Il tuo mestiere ti ha portato spesso fuori dai confini dai sardi. Un po’ per gioco nel 2013 decisi di partecipare al Gelato Festival di Firenze con un’idea tutta sarda. Optai per il gusto pecorino, accompagnato da delle pere caramellate al miele per alleggerirlo. Vinsi prima la tappa
e poi la finalissima, laureandomi miglior gelatiere d’Italia. Una gioia immensa. Pochi mesi dopo varcai il territorio italiano, approdando con successo ad Amsterdam con il mio gelato alla bottarga e sedano candito. Dalla Sardegna agli Stati Uniti il passo è breve. Dopo l’esperienza di Amsterdam mi contattò una multinazionale del software con sede a Boston. Mi chiesero di preparare il gelato per 500 persone riunite in un meeting lungo 5 giorni. Il mio lavoro piacque e consolidammo i rapporti. Da più di un anno ormai trascorro mensilmente una quindicina di giorni laggiù, insieme a mia moglie. Tengono in maniera particolare al fatto che io prosegua a lavorare anche a Marrubiu. Nella mia terra trovo l’ispirazione per creare nuovi gusti.
Recentemente hai ottenuto un prestigioso riconoscimento dal Gambero Rosso: i 3 coni. La tua è l’unica gelateria sarda ad aver ottenuto questo premio. Fu una sorpresa me. Mi chiamarono chiedendomi di recarmi ad un importante fiera di Rimini, senza specificare il motivo. Mi dissero solo che “c’era qualcosa per me”. Mi trovavo a Boston in quel periodo e non potei andare.
FABRIZIO FENU Un gelataio sardo a Boston
Lo stesso giorno visitai il loro sito internet scoprendo di aver ottenuto il premio. I 3 coni sono un riconoscimento riservato a pochissimi, in Italia sono solo una trentina le gelaterie a cui è stato assegnato. Col senno di poi posso dire che fu grande il rammarico per non essermi potuto presentare alla premiazione, ma direi che va bene anche così. Quali sono le caratteristiche che deve avere un gelato per essere considerato ben fatto? Il colore innanzitutto, deve corrispondere al gusto per un corretto impatto visivo. Deve essere fresco ma non ghiacciato, mantenendo un buon grado di cremosità. Non deve ungere la bocca: sarebbe sinonimo di un uso scorretto degli ingredienti. Infine ogni gelato deve avere la sua consistenza, mantenendo le caratteristiche peculiari del gusto. Immagini il gusto banana privo della sua classica viscosità: non sarebbe lo stesso. Il gusto a cui sei più legato? Il gusto pardula. La formaggella è il mio dolce preferito, e ho provato a riprodurlo, cercando di equilibrare gli ingredienti al punto tale da renderlo praticamente identico. Progetti futuri? A fine estate siamo pronti per iniziare una nuova avventura a Cagliari. Insieme a mia moglie apriremo una gelateria/pasticceria, continuando a lavorare secondo i principi della tradizione e della stagionalità.
#cinguettii tecnologici a cura di Marco Cau Lingmo Translate One2One
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#shMAG seh 19 di Marco Scaramella Avete mai pensato di donare le vostre impronte digitali per il bene del progresso tecnologico e della sicurezza informatica? Come “perché”? Basta con tesserini di riconoscimento facili da smarrire e con password o pin troppo semplici da scordare. Ormai per verificare la nostra identità sul web, sarà sufficiente la nostra impronta digitale. Ma è un sistema sicuro? A questo proposito la Divisione Biometria del PRALab del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell’Università degli Studi di Cagliari, sta studiando dei sistemi per rendere più sicura l’identità digitale. Ha recentemente avviato una campagna per cercare donatori di impronte digitali, con l’obiettivo di realizzare un database, non commerciale, da utilizzare esclusivamente per verificare l’efficacia dei sistemi progettati per fronteggiare attacchi informatici, rivolti ai sistemi di riconoscimento delle impronte digitali. «Il processo di acquisizione è reso totalmente anonimo – ha dichiarato il professor Gian Luca Marcialis, referente del progetto. Diciamo questo per tranquillizzare e incoraggiare chi ci vuole venire a trovare nei nostri laboratori. Chi lo ha già fatto si è trovato molto bene: l’identikit del donatore è quello di una persona con la mente aperta, proiettata nel futuro. Molto interessata a tutti i passaggi: dalla apparizione sul monitor delle sue impronte alla realizzazione del calco». I sistemi di riconoscimento biometrico, associano ad una persona la corretta identità inserita nel database. Il sistema acquisisce la biometria del soggetto e la elabora per poi ottenere delle caratteristiche misurabili che renderanno quella persona “riconoscibile” in un secondo momento. Questi sistemi si basano sulle caratteristiche fisiche uniche,
RICONOSCIMENTO BIOMETRICO IL FUTURO È QUI universali e permanenti, che sono proprie di un determinato individuo come il viso, le impronte digitali ma anche l’iride, la retina o la mano. In questo modo siamo noi stessi la password, una password impossibile da dimenticare. Spesso al cinema, vediamo sistemi di riconoscimento biometrico facilmente ingannati con delle repliche artificiali, ad esempio, il calco di un’impronta digitale. Questo tipo di attacchi, conosciuti col nome di spoofing o fake, sono realmente possibili. Sono sufficienti semplici metodi e materiali con cui è possibile riprodurre fedelmente le particolarità delle impronte digitali di un utente realizzando dita artificiali, le cui caratteristiche sono simili in tutto a quelle della pelle umana. Uno degli obiettivi principali della divisione Biometria del PRALab è, quindi, la “liveness detection”. Si tratta di una branca della biometria che cerca di appurare se l’impronta in esame è prodotta da un dito vero
o se si tratta di una replica artificiale, con lo scopo di contrastare eventuali attacchi ai sistemi di riconoscimento biometrico. I sistemi di riconoscimento biometrico possono essere utilizzati con numerose applicazioni, ad esempio, in campo militare, nella sanità, nella giustizia, negli enti pubblici, nelle banche, nelle telecomunicazioni, ecc. Questo sistema può assicurare una maggiore sicurezza nelle transazioni finanziarie anche su internet, assicurare la sicurezza nei luoghi pubblici, identificare e schedare criminali. Ad esempio in un prossimo futuro, i sistemi di riconoscimento biometrico, potrebbero rappresentare un valido aiuto per la sicurezza dei pagamenti online già largamente diffusi: accedere ad un conto bancario che non è il proprio non sarà più così semplice se il sistema biometrico richiede l’impronta digitale o il volto del diretto interes-
sato. Per non parlare poi della possibilità di snellire la burocrazia che affligge gli enti pubblici: questo vorrebbe dire che potremo sbrigare le pratiche da casa tramite internet, apponendo al documento una firma digitale ad attivazione biometrica che ci identifica univocamente, dicendo addio ad ore infinite di coda. Questo studio è inserito nell’ambito della International Fingerprint Liveness Detection Competition un evento internazionale, giunto alla quinta edizione, al quale partecipano accademie e aziende che competono per mettere alla prova i loro algoritmi per il riconoscimento dei falsi. I volontari interessati a donare la propria impronta digitale, possono inviare una mail a livdetlaboratorio@gmail.com o compilare il modulo sul sito del dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica, indicando gli orari più congeniali.
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in viaggio:
L’ALGARVE di Daniele Dettori Il nostro viaggio all’interno dell’Unione Europea continua con una tappa nel suo splendido sud ovest, in una regione pittoresca e dall’anima latina come il Portogallo. Più di preciso, questo mese visiteremo l’Algarve, quello maggiormente a sud tra i sedici Comuni che compongono lo Stato e che si affaccia direttamente sul Mediterraneo. Ci arriveremo con l’aereo, che per comodità si può prendere da Alghero o Cagliari a seconda della zona di partenza e che, passando per gli inevitabili scali, ci fa atterrare a pochi chilometri, nella vicina Lisbona. Cosa vedere. È facile, in Algarve, trascorrere una vacanza che riesca a soddisfare tutti i gusti turistici. Questo perché i luoghi, le attività e gli svaghi da vivere sono molto eterogenei e dislocati a distanze non impossibili da coprire. Se per esempio amate il mare, questo scorcio di Penisola Iberica offre una vasta scelta tra spiagge, scogliere e
strapiombi che permettono di godere tutti gli spaccati di costa per circa 200 km. Spostandoci a ovest viaggiamo verso le aree marine protette, e quindi verso spiagge tranquille e meno battute: la Costa Vicentina ne è un ottimo esempio. Si tratta di un territorio impervio che ha registrato tracce di presenza umana fin dalla preistoria e dove oggi è possibile vedere l’iconico faro edificato nel 1846. In un contesto molto simile è situata anche la spiaggia di Marinha, considerata tra le 100 più belle del mondo grazie alle sue spettacolari falesie che, a tratti, disegnano maestosi archi di roccia sulle acque. Praia da Rocha rimanda invece a gusti più mondani, con spiagge assolate e affollate e una serie di intrattenimenti anche per chi ama la vita notturna. Ma è pur vero che, per chi viaggia dalla Sardegna e il mare lo ha in casa, le spiagge potrebbero non essere l’attrattiva preferita. Nessun problema, quindi, perché anche spostandoci verso l’interno le mete
non mancano. Iniziamo con il Castello di Silves, un bellissimo esempio di architettura musulmana conservata e restaurata dai re portoghesi dopo la riconquista cristiana del territorio, intorno al 1200. Le sue torri si affacciano oggi sulla città omonima e, come un baluardo di difesa che rievoca le antiche battaglie, una statua in armatura del re Sancho Alfonso I accoglie i visitatori all’ingresso della struttura. Sempre a Silves troviamo l’antica Cattedrale, giunta a noi con alcune modifiche alla sua quasi millenaria struttura dovute al terremoto che la stravolse nel 1755. Anche Faro, sulla costa atlantica, è una città ricca di storia e fascino e assolutamente da visitare con le sue chiese e musei dedicati, sia perché capoluogo dell’Algarve, sia perché sede vescovile e dell’università locale. A Portimão, città tra le più grandi della regione, il settore industriale ha lasciato spazio a quello turistico passando per la valorizzazione del centro storico e del commercio, che si manifesta con zone pedonali tra gli antichi monumenti e luoghi di shopping e ristorazione, oltre che di cultura. Il Museo della città, per esempio, è allestito nella vecchia fabbrica per la lavorazione e la conserva delle
sardine e rappresenta un importante esempio di valorizzazione del patrimonio storico e culturale locale. Al suo interno si ricostruiscono la storia dello stabilimento e dell’attività che ha costituito, per decenni, la base dell’economia cittadina. Cosa mangiare. Il pesce è il vero protagonista della cucina algarviana. Crostacei e frutti di mare gustati in crudo, ancora freschi, in uno dei tanti locali sulla spiaggia, rappresentano un must per gli amanti di questi sapori. Personalmente consigliamo, tuttavia, qualcosa di più elaborato come l’arroz de lingueirão: si tratta di riso e cannolicchi (o cappelunghe), che si accompagnano molto bene anche con un piatto di linguine e del vino bianco, o meglio Verde di Alentejo. Potete provare anche le vongole cotte nella cataplana, una pentola di origine araba, realizzata in rame, che conferisce ai cibi un sapore molto particolare. E per chiudere il pasto? Chiedete un’aguardente de medronhos, dell’ottimo liquore di corbezzolo ricavato dalle bacche rosse delle piane assolate dell’Algarve.
sergojpg - stock.adobe.com
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SARDINIA COAST PARTY
iamo ormai nel pieno dell’estate e vogliamo dunque proporvi un itinerario particolare che permetta di girare la nostra bellissima isola in una settimana, senza mai allontanarsi dal mare! Abbiamo scelto di partire da Cagliari e di viaggiare in senso antiorario per tornare alla base dopo 6 giorni, magari dormendo in auto o montando la tenda da qualche parte, così da non perdere neanche per un secondo il gusto del viaggio on the road. Il primo giorno, consigliandovi caldamente di evitare che cada durante un fine settimana, a meno che non vogliate buttare parecchie ore imbottigliati nel traffico, costeggeremo il Poetto col braccio fuori dal finestrino e con Pacific Coast Party degli Smash Mouth in sottofondo, per poi allontanarci dalla città e viaggiare lungo la meravigliosa scogliera in direzione di Villasimius,
S
magari fermandoci per un bagno rinfrescante a Mari Pintau o in un’altra delle calette che si incontrano in questo tratto di costa. Il tramonto ce lo guardiamo a Capo Carbonara (troverete sicuramente bel tempo: si tratta del luogo meno piovoso di tutta Europa!), per poi passare la serata in giro per i locali di Villasimius. Da qui, col favore delle tenebre, inseriamo nello stereo Hotel California degli Eagles e, mentre i nostri compagni d’avventura probabilmente dormono, stesi dai drink e dalla stanchezza, godiamoci il cielo stellato che veglierà sopra di noi quando, attraversando le lande disabitate della Quirra, saremo distanti decine di km da qualsiasi centro abitato. Se la stanchezza non ci coglierà prima, proveremo a macinare parecchi km e ad arrivare nell’altopiano del Golgo, nei pressi di Baunei, dove finalmente monteremo la tenda per riposarci. Dopo questa prima e già stancante giornata di viaggio, cadremo sicuramente in un sonno profondo, prima
che l’alba, o, peggio, gli asinelli radunatisi intorno al nostro improvvisato accampamento, decidano di svegliarci. Sarà forte la tentazione di improvvisarci esploratori e dirigerci verso Cala Goloritzé o un’altra delle magnifiche calette del Golfo di Orosei (d’altronde, siamo in uno dei rarissimi tratti in cui la strada si allontanerà di diversi km dalla costa, mantenendo quest’ultima perfettamente immacolata e libera da qualsiasi presenza umana), ma ricordiamoci che per il resto della settimana saremo perennemente in viaggio e non alloggeremo in confortevoli alberghi a 5 stelle, quindi resistiamo, a meno che non pensiamo di essere dei novelli Bear Grylls, e “ripieghiamo” sulla pur bellissima Cala Gonone. Già prima di arrivare in spiaggia, quando, usciti dalla galleria, ci troveremo in cima a una serie di tornanti (un consiglio: percorriamoli con Sfigato Mambo di Renzo Arbore nello stereo, così da mettere a dura
prova la nostra amicizia coi compagni d’avventura) con un panorama fantastico davanti, realizzeremo che la rinuncia non è stata poi troppo dolorosa e che siamo caduti in piedi. A Cala Gonone troveremo, oltre alla spiaggia, negozietti e campeggi, per rifocillarci e rimetterci in sesto, magari scroccando una doccia (un giorno abbondante di viaggio e le temperature estive della nostra isola sono un altro metodo eccellente per mettere alla prova la tolleranza reciproca con gli amici). Una volta pronti, risaliamo in auto e dirigiamoci a San Teodoro, dove potremo passare una serata in giro per i frequentatissimi locali del paese, prima di andare ad accamparci nel promontorio di Capo Coda Cavallo. Se non abbiamo tardato troppo la notte precedente o se abbiamo montato la tenda sotto un bell’albero, il primo sole della giornata non ci sveglierà di soprassalto e il risveglio sarà meno traumatico del precedente: potremo andare a festeggiare nella magnifica Cala Brandinchi,
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dove ci convinceremo di essere stati catapultati ai tropici, grazie all’acqua che arriva alle caviglie anche a decine di metri di distanza dalla riva. Risaliti in auto, proseguiamo verso nord e, se ci viene caldo, facciamoci qualche tuffo anche nei mari della Costa Smeralda, come ad esempio la celebre Spiaggia del Principe; dopo esserci dati una sistemata e aver fatto un giro a Porto Cervo (in questo frangente, a livello musicale potremmo consigliarvi Think About The Way di Ice MC, adatta soprattutto se avete intenzione di sfrecciare in maniera un po’ burina nelle strade del rinomato centro turistico), passeremo la serata al meraviglioso Phi Beach, una discoteca all’aperto adagiata sugli scogli direttamente sul mare. Se non saremo distrutti, al termine della serata, stringeremo i denti, caricheremo nell’autoradio una malinconica In The Air Tonight di Phil Collins e macineremo qualche km per andare ad accamparci a Capo Testa, nei pressi di Santa Teresa di Gallura. Se dovessimo riuscire a svegliarci presto, potremmo salire su una
delle alture del promontorio e guardare i primi raggi del sole riflettersi sulle bianche scogliere di Bonifacio, essendo la Corsica a pochi km da noi, per poi andare a esplorare la Valle della Luna, una parte del promontorio che da decenni ospita una sorta di comune di hippie accampati tra le grotte e la spiaggia. Non tardiamo troppo, perché dobbiamo metterci in viaggio e percorrere tutta la costa settentrionale dell’Isola, fermandoci però a Castelsardo per visitare lo splendido paese e il magnifico castello che lo sovrasta. Facciamo una veloce puntata a Stintino e, dopo un immancabile tuffo a La Pelosa, attraversiamo i vigneti della Nurra per arrivare ad Alghero. La cittadina non necessita di presentazioni, essendo una delle destinazioni turistiche più celebri della Sardegna e non solo, quindi la cosa migliore che possiamo fare è perderci nei vicoli del suo centro, nelle sue piazze e nei suoi locali, magari dopo aver visto un meraviglioso tramonto sul mare dalla spiaggia delle Bombarde o da Capo Caccia. Prima
di crollare, saliremo in auto e macineremo ancora qualche km per trovare un posto dove dormire. Le possibilità sono entrambe suggestive: restare sulla costa e passare la notte nei luoghi misteriosi e pieni di fortini militari dove aveva sede Gladio, l’apparato paramilitare che avrebbe dovuto contrastare un’eventuale avanzata sovietica in Italia, oppure avventurarci nell’interno e passare una notte un po’ più fresca nei boschi a 600 metri di quota nei dintorni del Lago del Temo. Il giorno dopo, belli carichi, non potremo non fare un salto in un’altra delle cittadine più celebri tra i turisti: Bosa, dove potremo visitare il castello e i coloratissimi vicoli cittadini o rimanere stupefatti davanti alle rocciose spiagge a nord-ovest dell’abitato. Ripartiti, dovremo necessariamente allontanarci dalla costa, ma ne varrà la pena perché attraverseremo Cuglieri, immergendoci in un’atmosfera quasi medievale. Proseguendo verso sud, potremo fare una deviazione per Tharros e magari passare la serata nei chioschetti di Torregrande, ma senza trattenerci fino a tarda notte
visto che ci aspettano ancora 100 km di strada, con parecchie curve e salite: la nostra destinazione per la notte è infatti la stupefacente Piscinas, il deserto più grande d’Europa, con le sue dune che sfiorano i 100 metri d’altezza e che si spingono fino a 2 km nell’entroterra. Siamo così arrivati all’ultimo giorno della nostra avventura: affrontiamo ancora un po’ di curve prima di arrivare a Buggerru o a Nebida, dove ci rifocilleremo con una bella colazione in qualche terrazza sovrastante il mare. Proseguiamo poi verso sud, dove potremo fermarci per un po’ di relax a Porto Pino e per qualche tuffo nei dintorni di Portu Tramatzu. Se ancora abbiamo un po’ di energia, sulla strada verso Cagliari, potremo fermarci a Nora dove troveremo sicuramente qualche festa in spiaggia con cui concludere degnamente la nostra indimenticabile avventura che, se non avrà definitivamente rotto l’amicizia coi compagni di viaggio, ci avrà reso inseparabili per il resto della nostra vita. Alberto Tidu
In alto da sinistra: Poetto (foto Stefano Garau), Cala Goloritzé (foto murasal), Capo Coda Cavallo (foto Gabriele Maltinti). In basso da sinistra: Spiaggia del Principe (foto nextyle), Cala Francese - Capo Testa (foto Alessio Orrù), Alghero (foto replica73), Piscinas (foto Antonio Scarpi) © AdobeStock
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BRUNO D’ELIA IL PITTORE DI VIDEOCLIP di Paola M. Ruiu In Sardegna è capitato per caso, qualche anno fa venne ad Alghero per far visita ad alcuni amici e si innamorò di questo luogo. Era la prima volta che metteva piede nella nostra isola e da allora ha deciso di stabilirsi qui. Bruno D’Elia è un videomaker dallo stile decisamente singolare, di quelli che ad ingabbiarli in qualche definizione rischi di sminuirli e renderli banali. Il mondo della cinematografia l’ha appassionato fin da bambino, ma, come spesso succede, crescendo si prendono altre strade e magari si finisce per frequentare un istituto tecnico che ci allontana dai nostri reali desideri. Finiti gli studi superiori però, decide di andare a Milano per frequentare un centro sperimentale ed è lì che acquisisce tutte le nozioni teoriche e pratiche che gli permetteranno di inserire il primo tassello di un mosaico che in quel momento non è ancora ben definito. Come lui stesso ammette, non sapeva che sarebbe atterrato nel mondo dell’animazione, è l’animazione ad aver trovato lui.
Strada facendo ha sperimentato ed affinato quel tocco così particolare che lo fa spiccare nel panorama dei videoclip musicali. Videoclip che per la maggior parte delle volte crea in totale autonomia, lasciandosi ispirare interamente dal brano che deve accompagnare. Gli artisti che si rivolgono a lui non hanno problemi a lasciargli carta bianca e, vedendo i risultati, si capisce bene il perché. Nomi noti e importanti della musica italiana che hanno scelto Bruno D’Elia per animare le proprie canzoni, come ad esempio: Samuele Bersani, Nicolò Fabi, Max Gazzè, Daniele Silvestri, Rita Pavone e Lucio Dalla in una collaborazione con i Marta sui tubi. Recentemente ha anche curato la regia, insieme a Marco Antonio Pani, del video celebrativo prodotto dalla Società Umanitaria di Alghero per il 100° Giro d’Italia col sottofondo musicale del brano di Claudia Crabuzza “Ernesto”. Per il tempo e la cura che Bruno dedica alle sue opere potremmo definirlo un artigiano dell’audiovisivo. Lentezza è la parola d’ordine, perché per creare un prodotto di qualità
bisogna operare con calma e precisione, maggiore sarà l’impegno, maggiori saranno le soddisfazioni. Proprio questa sua attitudine alla lentezza ha fatto sì che desse una svolta alla sua vita trasferendosi in Sardegna. Infatti, nonostante nella penisola avesse sicuramente maggiori opportunità lavorative, i ritmi frenetici e lo stress non combaciavano con i suoi naturali, decisamente più pacati, che ben si sposano con la terra che l’ha adottato. Un lavoro, dicevamo, difficile da incanalare in un’etichetta, che attinge a piene mani dall’arte pittorica e forse, definire i videoclip di Bruno D’Elia alla stregua di un dipinto, è la definizione meno sbagliata che gli si possa dare. A guardarli ci si può imbattere in un Magritte, un Bosch o un Arcimboldo. Così come i dipinti le opere di D’Elia non possono essere spiegate; lui non crea storie, crea mondi e ognuno di noi nel guardarli può lasciarsi ispirare e tentare di dare la propria interpretazione. Naturalmente il flusso di pensieri che segue nella
creazione ha in sé una narrazione ben precisa, ma, come per l’arte, a spiegarla si rischia di perderne tutto il fascino. Viene quasi naturale chiedersi se, con un talento simile, Bruno D’Elia abbia mai pensato ad un progetto cinematografico. La risposta è sì, è un desiderio che lo accompagna da sempre, forse negli anni è stato un po’ accantonato per dar spazio a una carriera in fase di crescita, ma negli ultimi tempi sembra sia tornato alla ribalta. Anche perché, con la scusa di lavorare a un prodotto filmico, Bruno avrebbe la possibilità di rallentare ancora di più il ritmo e stare nella tranquillità a lui tanto cara. E noi non possiamo certo contraddire un artista all’opera! Restiamo in attesa di scoprire quale sarà il suo prossimo lavoro e aspettare pazientemente la realizzazione di un film, ma non garantiamo possa avvenire in tempi brevi! Se siete curiosi di vedere le sue creazioni potete trovare qualche esempio sul suo sito internet www.mezzacapa.com.
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Lo scorso 2 maggio a Cagliari, nella sede dell’Assostampa, si è tenuta la prima riunione di GiULiA Sardegna, associazione che si aggiunge alla rete nazionale GiULiA - Giornaliste indipendenti, unite, libere e autonome - nella lotta per un giornalismo equo e paritario e nella difesa dell’immagine della donna nei media, contro le discriminazioni e gli stereotipi. GiULiA, nata a livello nazionale nel 2011, e ora anche ente formatore, è «l’unica associazione di categoria che si occupa di tematiche delle e sulle donne», come ci racconta Susi Ronchi, già giornalista di politica di Rai Sardegna, presidente di GiULiA Sardegna. È stata lei insieme a Roberta Celot, responsabile di Ansa Sardegna e vicepresidente dell’associazione; e ad Alessandra Addari, direttrice dell’emittente televisiva TCS – Tele Costa Smeralda, a fondare l’associazione isolana, accolta con grande entusiasmo dalle colleghe giornaliste: «Ciò dimostra – spiega Ronchi - il grande desiderio di avere degli spazi entro i quali confrontarsi, dibattere, far emergere le problematiche comuni, parlare di sé stesse». L’incredibile accoglienza ricevuta si è tramutata in decine di richieste di adesione e in 21 iscritte che hanno già aderito all’associazione. Ma com’è nata GiULiA Sardegna? «Tutto è partito lo scorso anno, quando abbiamo presentato il film “Desdemona e le altre”, prodotto dall’Ordine dei Giornalisti e da GiULiA, nel carcere di UTA e nella Biblioteca Universitaria di Cagliari, al quale è seguito un grande dibattito con l’Assostampa, l’Ordine e l’Università sulla parità di genere e sul femminicidio. Lì ci siamo accorti che c’era molto da fare e una
Illustrazione Marcella Brancaforte
di Manuela Stacca
NASCE GIULIA SARDEGNA Giornaliste sarde unite a difesa dell'immagine della donna grande volontà di fare», racconta la giornalista. Secondo i risultati del Global Media Monitoring Project 2015, raramente le donne vengono interpellate dai media in qualità di esperte. In Italia, le fonti femminili sono solo il 18%, a causa di stereotipi ancora presenti da battere: «Questo è quello che vuole fare GiULiA», spiega Ronchi, «tutelare l’immagine della donna nella narrazione dei media». Tra gli obiettivi dell’associazione femminile, la volontà di monitorare «la condizione delle donne giornaliste, dentro e fuori le redazioni», coinvolgendo tutte le strutture giornalistiche della Sardegna, con
una grande attenzione anche per le cosiddette fasce deboli, come gli omosessuali, i disabili, i non abbienti. A ciò si aggiunge la voglia «di non rimanere tagliati fuori da un circuito nazionale. Noi siamo in misura ridotta rispetto alle altre realtà regionali, e dobbiamo quindi cercare di trovare maggiori tutele», continua Ronchi, per «migliorare la qualità dell’informazione». Questo percorso però non va compiuto in solitudine. Fondamentale sarà il supporto della Regione Sardegna, dell’Ordine, dell’Assostampa, del Corecom e dell’Università di Cagliari (con il Corso di Scienze della
Comunicazione e di Filosofia del Linguaggio), con i quali è già iniziata una collaborazione. Ma quali sono i progetti in programma? C’è il Festival della Scienza di Cagliari, che ha riservato a GiULiA uno spazio nel quale parlare di donne e media; la creazione di corsi di formazione e la messa in scena di uno spettacolo teatrale sul linguaggio di genere, ironico, dissacrante, con attori e professionisti locali. Quello della lingua, infatti, è un punto focale del programma di GiULiA: «Con il linguaggio si può compiere una rivoluzione epocale. È un’arma potentissima», spiega la giornalista, nonché ex docente di lettere. «Se la realtà cambia, il linguaggio deve fotografare quei cambiamenti. L’Accademia della Crusca ha approvato l’uso di sostantivi declinati al femminile proprio per questo». Alla fine, è solo una questione di abitudine, sostiene Ronchi, che incalza sull’importanza della scuola e dell’educazione al linguaggio di genere già nelle scuole primarie. Perché solo attraverso «un riconoscimento delle competenze delle donne possono essere abbattuti gli stereotipi», e ciò avviene anche attraverso il linguaggio. Intanto, la neonata GiULiA Sardegna ha già ottenuto un importante riconoscimento: a seguito delle elezioni nazionali dell’associazione, tenutesi il 9 giugno, è stata annunciata la vittoria di due sarde, Alessandra Addari e Carmina Conte: la prima eletta come rappresentante nel Consiglio Direttivo e la seconda, all’unanimità, come presidente del Gran Giurì di Garanzia. “Un risultato straordinario”, afferma Susi Ronchi, entrata anche lei di diritto del Direttivo nazionale.
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Guida ai locali
Un caffè o un pasto veloce! SA SSA R I Bar Capital
Snack Bar.Ristorante
Via Mosca, 19. 392/9701310 Cafè Ristretto
Caffetteria
Via De Gasperi, 7. 329/1235308. Nessuno Cafè Set
Snack Bar.Ristorante
BAR . TAVOLA CALDA RICEVITORIA .................................................................
Via Caniga, 1 . Sassari
Via Roma, 4. 340/4060745. Nessuno Caffè Azuni
q 079 262519
Snack Bar
Viale Mancini, 13. 347/2389999. Nessuno Caffè del Corso
Snack Bar.Ristorante
L’Angolo
Snack Bar.Ristorante
Corso Vittorio Emanuele II, 17. 079/232470. Domenica
Via Pasquale Paoli, 9. 393/0504700. Domenica
Caffè Duemila
Les Mirages
Snack Bar.Ristorante
Via Amendola, 70. 320/7619908. Nessuno
Caffetteria.Pasticceria
Viale Dante, 16/n. 079/270608. Nessuno
Caffè Italiano
Snack Bar
Via Roma, 38. 328/0057291. Domenica
Metropolitan Bar
Caffetteria.Ristorante
Via Attilio Deffenu, 8. 338/1979887. Nessuno
Caffè Lounge P
Snack Bar.Ristorante
Galleria Tanit. 079/262519. Nessuno
Millenovantotto
Caffetteria.Ristorante
Piazza Fiume, 10. 348/6111879
Caffè Mokador di Monserràt
Snack Bar.Ristorante
Galleria Monserràt. 079/219182. Nessuno Cantina Mazzotti
Mocambo Caffè
Wine Bar.Ristorante
Via Roma, 97. 079/280905. Domenica Snack Bar.Ristorante
Moliendo Cafè
Snack Bar.Ristorante
Piazza Mazzotti, 3. 393/2367636. Domenica
Viale Trento, 1. 392/1422592. Domenica
Coco Loco Cafè
San Baylon
American Bar.Ristorante
Via Roma, 170. 079/281521. Domenica Davidson Cafè
Snack Bar.Ristorante
C.C. La Piazzetta. 079/260458. Nessuno Cortesantamaria. 079/200185. Nessuno E Allora?!
Snack Bar
Via Tempio, 17. 079/271240 Unico Caffè
Snack Bar.Pub
Viale Porto Torres, 2/b. 340/1895357. Domenica Cocktail Bar
Piazza Tola, 9. 391/4981685. Nessuno
Vanilla Cat
Caffetteria.Pasticceria
Via Alghero, 24. 327/5470727 Snack Bar.Ristorante
Predda Niedda Strada 2. 079/2670000. Domenica Jro Caffè
ALGH ERO
Snack Bar.Tabacchi
Via Carlo Fadda, 14. 079/2857065. Nessuno Via Roma, 54. 340/9577522
Snack Bar.Ristorante
Via Vardabasso, 5/b. 079/280953. Nessuno Tris Bar
Snack Bar.Tabacchi.Ricevitoria
Il Caimano Distratto
La Nuova Bavarese
Snack Bar.Birreria
Via Asproni, 6/a. 328/2679594 Solin
Snack Bar.Articoli per bambini
Via Carbonazzi, 18. 079/274247. Domenica. Lotto, Totocalcio, Superenalotto, Totip
Il Posto di Altogusto
Caffetteria
Shardana Snack Bar.Ristorante
Via Brigata Sassari, 42. 388/1214303 Family Cafè
Selfie Caffè
Via Tempio, 39/f. 331/9807282
Via Verona, 31. 079/275394. Nessuno Family Affair
Caffetteria.Pasticceria
Viale Adua, 24. 331/9877605
Caffetteria.Pasticceria
7000 Caffè
Snack Bar.Pranzi Veloci
Via XX Settembre, 94. Domenica sera Alguer Caffè
Snack Bar.Gelateria
Via Don Minzoni, 4. 079/5622648. Nessuno Cafè Latino
Snack Bar
Bastioni Magellano, 10. 079/976541. Nessuno Ciau Ciau
Snack Bar.Griglieria.Paninoteca
Piazza Sulis, 8. 334/1190962. Nessuno Cyrano
Wine Bar.Libreria
Via Vittorio Emanuele, 11. 079/9738303. Domenica Il Milese
Snack Bar.Focacceria
Via Garibaldi, 11. 079/952419. Martedì La Pantera Rosa Cafè
Snack Bar
Via Asfodelo, 9. 348/1445906. Domenica Lido Beach Bar
Via Lido, 14. 340/9085803. Nessuno
Cocktail Bar
www.radiobellavita.it
Sassari . 98.900 Mhz. Alghero . 97.600 Mhz. www.radiobellavita.it Castelsardo . 103.700 Mhz.
Uffici pubblicitĂ : Sassari . Piazza Castello, 11 . Telefono/Fax 079 231851
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¿ Chiusura i Informazioni aggiuntive
Lu Barril
Caffetteria.Ristorante
Via Mazzini, 7. 079/4803101. ¿ Nessuno
El Burladero
Ristorante.Pizzeria
C.C. La Piazzetta. 079/262211. ¿ Nessuno
Maracaibo
Cocktail Bar
Via Lido, 15. 349/1707383. ¿ Nessuno. i Live music Mignò
Gambrinus Pub
Snack Bar
Il Posto
Ristorante.Pizzeria
Largo San Francesco, 16. 333/7677465. ¿ Nessuno
Via Enrico Costa, 16. 079/233528
Orange
iPub
Snack Bar.Ristorante.Pizzeria
Via XX Settembre, 2/4. 346/5944925. i Live music Slow Bakery
Pub.Birreria
Viale Trieste, 6. 347/7021854. ¿ Martedì
Pub.Birreria
Via Duca degli Abruzzi, 23. 079/274977. ¿ Lunedì
Caffetteria.Torteria
Via Cagliari, 30/32. 079/9104755. ¿ Nessuno
La Gourmerì
Insalateria
Via Cagliari, 8. 079/6045543 - 392/1302898. ¿ Sab, Dom La Perla Rosa
Ristorante.Pizzeria
Via IV Novembre, 63. 079/281255. ¿ Mar. i Consegna domicilio
PO R TO TO R R ES
La Pinta Bar Galleria
Snack Bar
Via Sassari, 61. 079/9145349. ¿ Domenica Cristallo
Ristorante.Pizzeria
Via Saffi, 27. 079/236903. ¿ Martedì. i Consegna domicilio L’Asfodelo
Snack Bar.Pasticceria
Piazza XX Settembre, 12/14. 079/514909. ¿ Lun sera. i Live music Falò Cafè
Snack Bar.Ristorante
Via Mare, 12. 079/5902793. ¿ Domenica Gatto Nero
Snack Bar.Pub
Via Amsicora, 28. 348/8802084. ¿ Nessuno Il Porticciolo
Lounge Bar
Ristorante.Pizzeria
Via Roma, 134. 079/272826. ¿ Nessuno Mò… pizza!
Ristorante.Pizzeria
Piazza Musu Martini, 2 - Li Punti. 079/399399. ¿ Martedì Panefratteria
Cucina Tipica Sarda
Via Carlo Alberto, 2. 079/9330921. ¿ Lunedì RE|MI
Ristorante.Pizzeria Gourmet
Via Mare, 34. 345/8515043. ¿ Nessuno. i Live music
Via Coradduzza, 17. 333/1378998. ¿ Nessuno
Tito’s
Cocktail Bar
Retrò
Lounge Bar
Ristò Park
Via Libio, 1. ¿ Nessuno Tropical
Pizzeria
Via Canopolo, 2/a. 079/231211. ¿ Lunedì Ristorante.Pizzeria
Predda Niedda Strada 32. 392/8243808-9. ¿ Nessuno
Lungomare Balai, 70
San Sebastian
Ristorante.Pizzeria.Griglieria
Via Asproni, 18. 079/273749. i Gluten free
SENNO R I & SO R SO
Spaghettoria S’Artea Buena Vista Cafè
Snack Bar
Via Cottoni - Sennori. 079/362273. ¿ Lunedì
Speed Date
Cafè Cattari
Caffetteria
Via Marina, 37 - Sorso. 079/3055088. ¿ Lunedì Dal Gusto
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Predda Niedda Strada 8. 079/262520. ¿ Nessuno St. Joseph Pub
Wine Bar.Ristorante
Via Cottoni, 63 - Sorso. 079/9105748 Snack Bar.Paninoteca
Via Cottoni, 17 - Sennori. 079/361512. ¿ Nessuno New Zanzibar
Snack Bar
Via Roma Superiore, 158 - Sennori. 349/7274524
Dove mangiamo?
Ristorante.Pizzeria
Via Asproni, 2. 079/274052. ¿ Nessuno Ultimo Piano
Ristorante.Pizzeria
Piazzale Segni, 9. 079/2858460. ¿ Nessuno
ALGH ERO Al Refettorio
Ristorante
Vicolo Adami, 47. 079/9731126. ¿ Nessuno Al Vecchio Mulino
SA SSA R I
Ristorante.Pizzeria
Via Don De Roma, 3. 079/977254
Pizzeria.Snack Bar.Tabacchi
Via Buddi Buddi, 54/56. 079/316263. ¿ Giovedì Black Stone
Pub.Pizzeria.Paninoteca
Via Asproni, 20/22. 079/272455. ¿ Nessuno Tritus
Ibiscus Cafè
Bar Graziella
Spaghetteria
Via Arborea, 2/b. 079/4922209 - 392/7683669
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Alguer Mia
Ristorante.Pizzeria
Via Cipro, 17. 079/9739883. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio Bontà Sarda
Ristorante.Pizzeria
Predda Niedda Strada 18. 333/6801975. ¿ Nessuno
Via Don Minzoni, 183. 079/984860. i Consegna domicilio
Bowling
Castell de Càller
Ristorante.Pizzeria
Braceria Mangiafuoco
Bisteccheria
Bisteccheria
Piazza Nazario Sauro. 340/7282339 - 348/5137795
Ristorante.Pizzeria
CriBu’s
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Via Valverde, 42. 079/982890. i Veranda all’aperto
Via Predda Niedda, 19. 346/1298121. ¿ Domenica Dalla Vetrina alla Brace
Ches Sardegna
Via XX Settembre, 150. 079/6140990. ¿ Nessuno
Via Catalocchino, 8/a. 347/4294090. ¿ Lun, Mar Cut & Grill
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Via Joan Mirò (Loc. Taulera). 079/9891026. ¿ Lunedì
Via Luna e Sole, 1. 079/9145265
Bisteccheria
Da Bruno
S.S. S.M. La Palma - Fertilia. 079/930098. ¿ Nessuno
Ristorante
BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE | CLUB Demodè Bistrot
Ristorante.Pizzeria
Li Lioni
Cucina Tipica Sarda
Via Veneto, 2. 079/985194. Martedì. Consegna domicilio
S.S. 131 km 224,4. 079/502286 - 340/5226468. Mercoledì
El Trò
Pepito Pizza
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Paninoteca
Lungomare Valencia, 3. 339/2086484. Nessuno
C.so V. Emanuele, 158. 079/5048034 - 392/1880422. Mar
Fronte del Porto
Sa Mesa
Ristorante.Snack Bar
Hopera
Trattoria.Pizzeria
Via E. Sacchi, 3. 340/4126848. Lunedì
Via Asfodelo, 47. 079/9739501. Domenica Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Piazza Civica, 23. 079/4804011. Nessuno Il Capricorno
SENNO R I & SO R SO Pizzeria.Paninoteca
Via Diez, 60. 079/986225. Mer. Consegna domicilio
Da Vito
Il Corallo
Loc. Badde Cossos - Sennori. 079/360245. Lunedì
Ristorante.Pizzeria
Via Kennedy, 20. 079/982772 - 328/8054588. Martedì Il Pavone
Ristorante
Piazza Sulis, 3. 079/979584 La Bifora
Ristorante
Girasole
Ristorante.Pizzeria
Via Roma Inferiore - Sennori. 347/1416411. Mercoledì La Cantera
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Via Sant’Erasmo, 14. 340/4035413
Ristorante.Pub
Via Roma, 145 - Sennori. 349/3018347. Martedì Zanzibar 2
La Saletta
Cucina Tipica Sarda
Ristorante.Pizzeria
Via Roma, 197 - Sennori. 079/361036
Via Kennedy, 27/b. 079/4125748 - 348/0171332. Lunedì Le Nouveau Gourmand
Tavola Calda.Gastronomia
Via Asfodelo, 43. 079/9739506 Lo Smeraldo
Pizzeria
Via Carbonia, 36. 079/5907611. Consegna domicilio Lu Furat
Take away o domicilio SA SSA R I
Pizzeria
Via Columbano, 8. 079/9736052. Nessuno Mos Tapas Restaurant
Ristorante
Via Carducci, 3. 079/983429 Osteria Macchiavello
Cucina Marinara
Agorà
Pizzeria.Gastronomia
Via Mazzini, 2/e. 079/233796. Nessuno. Consegna domicilio Al Caminetto
Pizzeria
Bastioni Marco Polo, 57. 079/980628. Nessuno
Via Mastino, 23. 079/280727. Dom. Consegna domicilio
Trattoria Cavour
C’è Pizza per Te
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Via Cavour, 110. 079/9738762 - 392/6110258. Lunedì
Pizzeria.Paninoteca
Via Napoli, 6/b. 079/2826049. Consegna domicilio Ellas
PO R T O T O R R ES
Gastronomia Greca
Via Usai, 33. 079/9103745. Lunedì Era Ora
Babbai
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Fainè al metro
Via Nizza, 45. 079/5620926. Domenica
Vicolo Cabitta. 079/515896 - 338/3609378. Mercoledì
Fior di Pizza
Da Cellino
Via Pasquale Paoli, 1. 079/9102546. Lunedì
Ristorante.Pizzeria
Via Balai, 61. 079/5046024. Martedì. Consegna domicilio Da Teseo
Ristorante.Pizzeria
Via dell’Autonomia, 4. 079/508106. Giovedì Fuori Orario
Ristorante.Pizzeria
Via Benedetto Croce, 2. 079/9401201 - 339/5640157. Lun La Rosa Dei Venti
I 4 Mori
Pizzeria.Paninoteca
Via Carlo Felice, 20. 079/273548. Lunedì I Pini 2
Pizzeria.Paninoteca
Piazza XX Settembre, 7. 079/513616. Mercoledì Il Corallo 2
Pizzeria.Paninoteca
Ristorante.Pizzeria
Via Ettore Sacchi, 20. 079/502590. Nessuno
Pizzeria
Via G. Deledda, 157. 392/6768487. Mar. Consegna domicilio Il Vagabondo
Pizzeria
Via Perantoni Satta, 1. 079/271939. Lun. Consegna domicilio Il Veliero
Pizzeria
Via Ciriaco Carru, 2. 079/240443. Lun. Consegna domicilio La Divina
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Via Chiarini, 1. 079/2590063. Consegna domicilio La Scacchiera
Pizzeria
Via Giagu, 17. 079/2829023. Lun. Consegna domicilio Nanni’s Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Marghinotti, 36. 079/244896. Consegna domicilio On The Road
Gastronomia.Paninoteca
Via Mazzini, 13/a. 079/235296. Domenica Pablirus
Pizzeria.Gastronomia
Piazza Università, 7. 389/2070572. Nessuno Paolino
Gastronomia.Paninoteca
C.C. La Piazzetta. 079/262252. Nessuno Cortesantamaria. 079/233921. Nessuno
30
S&H MAGAZINE Anno XXII - N. 250 / Luglio 2017
EDIZIONE SASSARI
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Pianeta Pizza
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Via Dessì, 7. 079/276160. Nessuno. Consegna domicilio Pizza Bis 2
Direttore Responsabile MARCO CAU Ufficio Grafico GIUSEPPINA MEDDE
Pizzeria
Via Florinas, 6. 079/242442. Nessuno. Consegna domicilio Pizzeria Cocco
Pizzeria.Paninoteca
Via Bruno - Li Punti. 079/398619. Lunedì Pizzeria Emiciclo
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C.so Margherita di Savoia, 37. 079/6012557. Lunedì Pizzeria Gnam Gnam
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Via Monsignor Saba, 3/a. 380/8991503. Domenica Pizzeria Helena
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Pizzeria.Paninoteca
Via Zanfarino, 2/f. 079/272341. Consegna domicilio Redazione Sassari, Via Oriani, 5/a - tel. 079.267.50.50 Cagliari, tel. 393.81.38.38.2 mail: redazione@shmag.it
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Editore ESSEACCA S.r.l.s., Via Oriani, 5/a - Sassari Per la pubblicità: tel. 335.722.60.54
Pizzeria Luna e Sole
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Via Luna e Sole, 1/e. 079/291084. Consegna domicilio Refral Da Renato
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Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari
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Pizzeria al Taglio.Fainè
Emiciclo Garibaldi, 7. 079/234240. Nessuno Via Rosello, 25. 079/238052. Domenica Pizzeria Da Rosy
Hanno collaborato a questo numero: DAMIANO CANCEDDA, LUIGI CANU, DANIELE DETTORI, NIKE GAGLIARDI, ERIKA GALLIZZI, GIUSEPPE MASSAIU, PAOLA M. RUIU, MARCO SCARAMELLA, MANUELA STACCA, ALBERTO TIDU, ROBERTO TRONCI
Aperto tutti i giorni
Via Attilio Deffenu, 5/b. 079/2006777. Consegna domicilio
Pizzeria
Viale Italia, 51. 079/6040195. Lun. Consegna domicilio
Qualcosa di dolce? SASSARI
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Ichnos Express
Pizzeria.Paninoteca
Gelateria
Via Brigata Sassari, 71. 079/232406. Nessuno
Via Don Minzoni, 102. 079/6011160. Pizze senza glutine
La Pallina
La Nuova Delizia
Via Chironi, 5/a. 079/278564. Domenica
Pizzeria
Gelateria.Caffetteria.Pasticceria
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Via Goceano, 15. 079/985082. Lun. Consegna domicilio
Pagoda
@sehmagazine
La Perla Nera
Via degli Astronauti, 2/b. 079/291272. Lunedì
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Pizzeria.Gastronomia
Via Oristano, 13/15. 079/9739132. Consegna domicilio
Pasticceria Sias
La Piadina del Pozzo
Via Baldinca, 67 - Li Punti. 079/399310 - 393/9242341. Lun
Piadineria.Paninoteca
Via Minerva 25. 079/4921239. Mar. Consegna domicilio Registro Stampa: Tribunale di Sassari n. 324/96. ROC: 28798. © 2017. Tutti i diritti sono riservati. È vietato riprodurre disegni, foto e testi parzialmente e totalmente contenuti in questo numero del giornale.
Pasticceria
Pata Pizza
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
P.zza Ginnasio. 079/4924248. Mer. Consegna domicilio Rosy & Tony
Slurp
Gelateria
Piazza Castello, 4/b. 079/236075. Nessuno
Pizzeria.Gastronomia.Rosticceria
ALGH ERO
Via Simon, 14. 079/974377 Tria Street Food
Gastronomia
Via Misericordia, 23. 347/5992956
Pasticceria
Azzurra
Gelateria
Via Roma, 36. Nessuno. Prodotti vegan e per celiaci Ciro
Pasticceria
Via Sassari, 35/b. 079/979960. Lunedì
PO R TO TO R R ES
King’s Creole Il Drago
Pizzeria.Paninoteca.Cucina Vegana
Via Ponte Romano, 54. 328/5639782. Lunedì Mordi&Via
Gastronomia.Paninoteca
Via Amsicora, 26. 320/0952420 Pianeta Pizza l
in Copertina
SARDINIA COAST PARTY Foto Jakkapan ©AdobeStock
Pizzeria
Via Azuni, 13. 079/5048309. Consegna domicilio Pizza Loca
P ORTO TORRES Il Capriccio
Gelateria
C.so V. Emanuele, 114. 340/1844835. Nessuno
Pizzeria.Paninoteca
Via Veneto, 7. 079/5042012 - 349/3725138. Nessuno Speedy Gonzales
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Piazza Civica, 37. Nessuno
Pizzeria.Paninoteca
Via Libio, 75. 079/5047066. Consegna domicilio
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