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SASSARI
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CAGLIARI QUARTU S.E. - NUORO
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22 04 Claudia Crabuzza Profeta in patria
05 Don Alemanno Tra satira e fumetti
06 Perdere peso
Dimagrire e mantenersi in forma
07 Butterfly House 08 Dinamo: Nuova avventura Tanti volti nuovi ed il ritorno della "stellina" sassarese Marco Spissu
10 Il dentista risponde Denti sensibili, come fare?
12 Musica sulle Bocche
Dall’alba al tramonto a suon di jazz
13 inSardegna ad Agosto 14 Le luci dei Giganti
Viaggio in un’isola misteriosa
15 Festival dei Tacchi 16 Matteo Porru
A soli sedici anni debutta come scrittore con il libro "The Mission"
18 HITWEETS 19 Nicola Canu
Passato, presente e futuro di una stella del muay thai
20 In viaggio Cracovia
22 Le Lucido Sottile 24 Isa Falconi
Svelare momenti dell’esistenza attraverso la pittura
25 CartaBianca racconti brevi Tutto pronto per l’ottava edizione
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Claudia Crabuzza
Foto Piergiorgio Annicchiarico
Profeta in patria
di Paola M. Ruiu È stata imprenditrice, è mamma, è cantautrice e affronta la vita come un soldato, com un soldat. Non è scelto a caso il titolo dell’ultimo disco di Claudia Crabuzza che ha messo tanto di sé nelle nove tracce che lo compongono. Un disco intimo, ma allo stesso tempo universale, condizione amplificata dall’uso della lingua della sua città: il catalano algherese. Ha iniziato a cantare a 7 anni, in un coro di bambini e da allora non ha mai smesso. Dal 2000 è cantautrice del gruppo Chichimeca, ha intrecciato varie collaborazioni con diversi artisti e, nel 2016, ha realizzato il progetto solista che le ha fruttato il prestigioso riconoscimento della Targa Tenco per il Miglior disco in lingue minoritarie. Parlaci di “Com un soldat”, sei tu il soldato del titolo? Sì, è un disco molto intimo e femminile. È la maniera in cui mi sento e, penso, si sentano tante donne, delle guerrigliere alle prese con le questioni più o meno importanti della vita. Una condizione di continua battaglia sia sul piano sociale, in cui dobbiamo fare il doppio del lavoro per ottenere la metà dei diritti degli uomini, sia su quello interiore che ho espresso soprattutto nella canzone che dà il titolo al disco. Ho voluto scriverlo e cantarlo in algherese perché era un desiderio che avevo da molto
tempo, da quando dedicai un premio, insieme ad altri artisti, a Pino Piras, cantautore scomparso che ha sempre scritto in questa lingua. Le musiche le ha composte Fabio Sanna. Di solito scrivevo i miei pezzi in italiano, per questo progetto ho iniziato a studiare l’algherese che non mi era del tutto sconosciuto poiché lo cantavo da bambina, ma avevo bisogno di fare pratica. Oggi posso dire di essere molto contenta di averlo fatto perché ho avuto la dimostrazione, grazie alla Targa Tenco, che utilizzare questa lingua non vuol dire chiudersi gli spazi, ma aprirli all’infinito e spezzare i confini. Com’è stato ricevere la Targa Tenco? Un’emozione unica, forse la più grande che potessi avere! Un sogno realizzato. Si può dire che abbia lavorato sempre per arrivare a questo traguardo, speravo di riuscirci prima o poi, ma non mi aspettavo di arrivarci così in fretta! Tra l’altro una gara durissima insieme ad artisti di fama internazionale, questo mi ha sorpresa ancora di più. Pensare che oltre 200 giurati hanno premiato questo disco è una grandissima soddisfazione. Recentemente la canzone “Ernesto” è stata usata nel video realizzato dalla Società Umanitaria. Com’è nata questa collaborazione? È stato il regista Marco Antonio Pani che, ascoltando il mio disco, si è innamorato del brano e ha proposto di utilizzarlo nel video che
celebra il 100° Giro d’Italia, partito quest’anno da Alghero, creato con filmini di famiglia raccolti dall’Umanitaria. È stata anche questa una bella soddisfazione, intanto perché il video, di Marco Antonio Pani e Bruno D’Elia che ha curato l’elaborazione grafica, è bellissimo, poi perché la Società Umanitaria per Alghero è un punto di riferimento culturale importantissimo da sempre. Ultima collaborazione in ordine temporale è quella con il Sardegna Pride... Sì, ho scritto “Eccomi (Visibile)” insieme a Fabio Sanna dopo che mi è stato chiesto di raccontare il tema di quest’anno che era, appunto, la visibilità. Una parola chiave che mi ha subito dato lo spunto per il testo. La storia, che in qualche modo si allaccia al tema di “Com un soldat”, è quella di una ragazza che lotta contro l’incomprensione altrui. La questione della visibilità riguarda sicuramente il mondo omosessuale e la scarsa accettazione che ancora resiste in molte sacche, ma è un fatto che riguarda tutti, ognuno di noi in alcuni momenti della vita si è sentito o si sente invisibile. Per questo abbiamo voluto utilizzare come location principale del video il Ponte di Rosello di Sassari, diventato purtroppo il luogo in cui si esprime l’invisibilità delle persone per le quali questa condizione diventa insostenibile. Alla fine credo che basti chiarire, parlare, accettare le cose con amore e i problemi spesso si risolvono.
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DON ALEMANNO TRA SATIRA E FUMETTI
di Diego Bono Irriverente, pungente e sagace, è la descrizione dell’opera satirica perfetta, e il suo autore, con l’abilità da attento osservatore ha il compito e il dovere di saper cogliere gli elementi cardine della nostra società adattandoli in chiave ironica e artistica: ed è proprio questo ciò che Don Alemanno (nome d’arte di Alessandro Mereu) realizza con capacità nei suoi diversi lavori fumettistici. Artista a tutto tondo (disegnatore e sceneggiatore, ma anche cantante e leader della band metal sarda “Holy Martyr”), Mereu sostiene di aver cominciato a creare “comics-strips” quasi per caso, anche se il successo non si è fatto attendere (oltre 400.000 contatti sui social) grazie al suo brillante webcomic “Pillole di Jenus” che vede, attraverso un’acuta satira religiosa, uno smemorato Gesù Cristo tornare sulla terra una seconda volta per elaborare e interpretare i principali problemi sociali e di cronaca. L’ultima sua provocazione lo vede oggi sceneggiatore, assieme allo youtuber e illustratore Boban Pesov (nella foto a destra con Don Alemanno), di “Nazivegan Heidi” (edito da Magic Press), una versione non più candida e innocente della tenera pastorella, quanto spietata guerriera vegana, parodia dell’estremismo alimentare che tanto incalza sui social network, mettendo in evidenza le contraddizioni e la crudeltà di molti improvvisati nutrizionisti del web. Ho rivolto alcune domande a questo eclettico artista in merito delle sue divertenti creazioni. Ciao Don, tu sei venuto alla ribalta con “Jenus” e le sue “pillole”, ma perché
scegliere proprio un Gesù in salsa satirica come personaggio? La scelta del personaggio fu dovuta alla mia passione (totalmente laica) per le Sacre Scritture: essendo un patito della figura di Gesù, che considero il vero grande supereroe della storia, ho partorito un racconto su cosa sarebbe accaduto se fosse tornato sulla Terra ai giorni nostri. Ho creato una pagina Facebook, e ho postato lì le vignette. Dopo 5 anni i fan arrivano ad essere circa 415mila. Venendo alla tua ultima opera, ci parli un po’ di “Nazivegan Heidi”? Ho iniziato a partorire una storia sui nazivegani già l’anno scorso, dopo la famosa irruzione alla sede de Il Sole 24 ORE da parte di un gruppo di animalisti. Incuriosito da questo episodio ho inventato una storia che fosse inerente all’argomento, così quando sono venuto a conoscenza della caduta dei diritti d’autore di “Heidi”, mi si è accesa subito la lampadina e ho capito che quella sarebbe stata la strada giusta. La trama segue le linee della storia originale, per lo meno all’inizio, con differenze sostanziali nello spessore dei personaggi come il Nonno, qui un’ex soldato nazista rifugiatosi in montagna per fuggire dal Processo di Norimberga. Ho scelto Heidi proprio perché simbolo di ingenuità e di purezza, ed è questo che rende così efficace la dicotomia con l’estremismo vegano. Se si fosse trattato di un personaggio standard il risultato sarebbe stato troppo scontato; riguardo al motivo per cui diventerà vegana però, non mi posso esprimere: vi invito a leggere il volume. I tuoi fumetti, densi di satira sociale, prendono
in esame situazioni e personaggi controversi, ma come reagisce e ha reagito il pubblico a queste opere? Insomma, hai mai avuto problemi con i veri estremisti (religiosi... e alimentari)? Non ho mai avuto problemi con cariche religiose, per lo meno non in veste ufficiale. È capitato qualche prete discretamente violento nel linguaggio che mi presagiva morte in sofferenza e fiamme dell’inferno, ma parlava palesemente per proprio conto e non era portavoce di nessuno. Invece un po’ di invasati veri si presentarono ad una mia esposizione a Milano: di fronte alla libreria si piazzò un gruppo di “cattobigotti”, come li chiamo io, che passarono il pomeriggio a recitare il rosario con un grosso crocifisso di legno al seguito. Ho notato anche che ultimamente i “nazivegani” si sono manifestati a gran voce, evidenziando però una divisione interna nel loro mondo: ci sono i “Tolerant Vegan”, che supportano il mio fumetto e i “Nazivegan”, che conosciamo già, che mi odiano. Entrambe le fazioni usano i social come possono per parlare della mia opera, nel bene e nel male.
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Perdere PESO Dimagrire e mantenersi in forma con il workout del personal trainer Matteo Sassone
necessario, una brevissima sessione di cardio, ma senza mai andare oltre i proverbiali 45 minuti. Tijana - stock.adobe.com
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di Alberto Tidu Questo mese abbiamo incontrato Matteo Sassone, personal trainer di Quartu Sant’Elena (CA) che ha sviluppato un metodo innovativo per perdere peso e mantenersi in forma: il 45 Minutes Workout & No Diet. Come si può dedurre dal nome, questo metodo si concentra prevalentemente su allenamenti brevi e intensivi e non richiede diete specifiche, ma semplici accorgimenti alimentari mirati innanzitutto alla salute, di cui la forma fisica è solo la rappresentazione esteriore. Come può funzionare un metodo che non impone rigidità e vincoli stretti né dal punto di vista dell’allenamento né da quello della dieta? Pozioni magiche? Incantesimi? Niente affatto, il segreto sta nelle due parole che lo stesso Matteo usa per descrivere il 45 Minutes Workout & No Diet: equilibrio e concretezza. Intorno a questi due concetti si struttura un allenamento mirato a ottimizzare il tempo passato in palestra (o persino a casa, visto che gli esercizi non richiedono particolari attrezzature e si basano prevalentemente su movimenti naturali del corpo) e il proprio regime alimentare, senza i sacrifici e le ristrettezze che normalmente si associano ai tentativi di dimagrimento. L’allenamento è strutturato in sette livelli progressivi, ciascuno dei quali prevede tre round da 5, 7 o 9 minuti, durante i quali l’allievo (così Matteo si riferisce a chi si affida al suo metodo) dà il massimo in quella che è una sfida contro se stessi; terminati i tre round, si può aggiungere, se
Per quanto riguarda il “No Diet”, non si tratta di uno slogan mirato a stupire potenziali clienti, ma di un vero e proprio principio cardine del pensiero di Matteo: è inutile stabilire un regime alimentare che non si è in grado di seguire anche dopo aver raggiunto l’obiettivo, perché nella migliore delle ipotesi quest’ultimo resterà un risultato effimero destinato a non durare, nella peggiore si rinuncerà prima ancora di averlo centrato. Pertanto, non si deve strutturare il proprio regime alimentare intorno a rinunce e sacrifici, ma bisogna modificare le proprie abitudini in una prospettiva a lungo termine, impostando uno stile di vita che coniughi salute e appetito. Matteo cerca di rimuovere l’ossessione delle cifre dai suoi allievi, anzi considera la bilancia il peggior nemico di chi segue un percorso di dimagrimento, sia che si usi per pesare il proprio corpo sia che si tratti di “pesare” le calorie dei propri pasti. Piuttosto, cercherà insieme a loro di individuare cibi sani e nutrienti che limitino il desiderio stesso di tuffarsi su alimenti ipercalorici e dannosi per la linea e la salute. Gli esempi di successo non mancano e ne troviamo alcuni anche su matteosassone.com, il sito in cui racconta se stesso e il suo metodo. Alcuni suoi allievi abitano addirittura ad un’ora e mezzo di distanza dalla palestra Koala di via Mercalli a
Cagliari, dove Matteo mette in pratica il suo metodo. Queste esperienze e tanti altri consigli Matteo li sta mettendo per iscritto in un suo libro, che uscirà nei prossimi mesi, e dove racconterà del suo metodo e di chi ce l’ha fatta. Se l’obiettivo è chiaro e l’applicazione costante, il metodo di Matteo sarà utile a tutti: a chi è leggermente sovrappeso e desidera tornare in forma, a chi ha già un peso normale ma vuole un corpo più atletico e tonico, persino a chi è in una situazione di obesità grave. Quello che Matteo sottolinea è che non si richiedono sacrifici, ma impegno: <<L’impegno è ciò che accompagna qualsiasi cosa si voglia raggiungere nella vita, mentre il sacrificio è qualcosa che si può fare solo nel breve periodo: diete stringenti e allenamenti che durano ore ne sono l’esempio più lampante>>.
Se Matteo e il suo metodo inedito vi hanno colpito e se siete interessati a queste tematiche, sarete felici di sapere che sarà proprio lui a curare, dal prossimo numero di S&H, una rubrica interamente dedicata ad alimentazione e fitness.
BUTTERFLY HOUSE
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L’oasi delle farfalle
di Marco Scaramella Riuscite ad immaginare centinaia di farfalle dai colori sgargianti, che volano in un giardino subtropicale, realizzato all’interno di una biosfera? Non è solo una fantasia. Si tratta della prima Butterfly House della Sardegna, inaugurata lo scorso giugno ad Olmedo, a pochi chilometri dalla Riviera del corallo. La cooperativa Acanthus ha realizzato Folia Bio, una Butterfly House dove volano e si riproducono centinaia di farfalle esotiche, nel loro habitat naturale. La casa delle farfalle è circondata dal parco dei profumi e dei colori del mediterraneo. La visita si apre con una mostra statica, dove vengono presentati alcuni tipi di farfalle in teca, e dove il visitatore può apprendere le prime nozioni di base sul mondo di questi insetti. Successivamente si viene accompagnati nella sala cinema. Qui viene proiettato un breve documentario in IMAX, che racconta come nasce e cresce una farfalla, cosa mangia e come si riproduce. Dopodiché, si può finalmente accedere all’interno della serra dove è stato ricreato il microclima subtropicale ideale per le farfalle. Entrare nella biosfera è una sensazione unica. D’istinto ci si ritrova a camminare quasi in punta di piedi, per la paura di infastidire le variopinte padrone di casa. Alzando il naso all’insù, però, ci
si accorge che le farfalle non sono affatto turbate dalla presenza dell’uomo e che svolazzano di fiore in foglia, in tutta tranquillità. La serra è caratterizzata dalla ricca presenza di fiori, piante rigogliose e da un laghetto artificiale. Tra i fiori si possono notare i cosiddetti bar delle farfalle, delle postazioni alle quali, le farfalle che non si nutrono di polline, possono recarsi per cibarsi di frutta matura e acqua zuccherina, versata in contenitori colorati con all’interno delle biglie di vetro, utili per evitare che si imbrattino le ali con il liquido appiccicoso. Le farfalle della butterfly house si sono ambientate così bene, al punto che hanno iniziato a riprodursi e a deporre le uova all’interno della serra. Nella biosfera si possono ammirare anche altri esemplari molto particolari: alcuni coloratissimi pappagallini che di tanto in tanto volano da un ramo all’altro; l’insetto foglia secca, molto diffuso in Australia e lo scarabeo di velluto, chiamato così per il suo esoscheletro vellutato. Questo progetto, esprime il concetto di multifunzionalità di un’attività agricola. In questo contesto di multifunzionalità, che unisce la natura, l’agricoltura e il benessere, si trovano una bellissima piscina, un parco giochi per i bambini ed un punto ristoro dove è possibile anche acquistare prodotti tipici della zona. Nell’area dello shop, sono presenti dei gadget come t-shirt, shopper e cappellini
con il logo della butterfly house da portare a casa, come ricordo della bella esperienza. Si può approfittare della presenza della grande piscina, per organizzare anche una giornata di puro relax, con la famiglia o gli amici, da trascorrere tra una visita alla serra delle farfalle ed un tuffo in acqua. Le farfalle provengono da allevamenti del centro America e del sud-est asiatico. Questa attività fornisce un reddito alle popolazioni locali. In più, per poter allevare le farfalle, vengono effettuati nuovi impianti di alberi e piante. La butterfly house svolge, quindi, una funzione naturalistica ma anche una funzione sociale. Le farfalle vengono raccolte nella foresta ed ospitate negli allevamenti, all’interno di grandi farfallari in rete, che contengono le piante nutrici dei bruchi. Dopo l’accoppiamento, le uova vengono deposte su queste piante. Dopo circa un mese, i bruchi, rilasciano un filo di seta col quale si fissano alla pianta su cui sono cresciuti, per liberarsi della vecchia pelle ed evolversi allo stato di crisalide. Le crisalidi vengono raccolte ed inviate alle butterfly house di tutto il mondo. Ad Olmedo le crisalidi vengono sistemate in speciali incubatrici climatizzate, dove possono terminare la metamorfosi in farfalla per poi essere liberate nella serra. Per ulteriori informazioni su prezzi, orari di visita ed eventi in programma, potete visitare la pagina Facebook @ButterflyHouseSardegna oppure il sito web butterflyhousesardegna.com.
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DINAMO PRONTA PER LA NUOVA AVVENTURA Tanti volti nuovi ed il ritorno della "stellina" sassarese Marco Spissu
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di Erika Gallizzi. Foto: Luigi Canu Il roster della Dinamo Banco di Sardegna Sassari versione 2017/18 è al completo. Il presidente Stefano Sardara ed il gm-allenatore Federico Pasquini anche quest’anno hanno optato per la formula del 3+4+5, con tre extracomunitari, quattro comunitari e cinque italiani. La preparazione, alla quale parteciperà anche l’ala del vivaio biancoblù, classe 1999, Simone Casula, avrà inizio a metà agosto e darà ufficialmente avvio ad una nuova stagione fatta di Serie A e Fiba Basketball Champions League. La competizione europea, a cui la Dinamo prende parte per il secondo anno, ha già i suoi gironi composti: il Banco è stato inserito nel gruppo A con i francesi dell’AS Monaco (già incontrati lo scorso anno), gli israeliani dell’Hapoel Holon, gli spagnoli del Murcia, i russi dell’Enisey Krasnoyarsk, i tedeschi dell’EWE Baskets ed altre due squadre provenienti dai Qualification Rounds (una tra Kapfenberg Bulls, Benfica, Lukoil Academic e Juventus Utena, l’altra tra Karposh Sokoli, Kalev Cramo, Alba Fehervar e Pinar Karsiyaka). La Regular Season manderà le squadre in campo, Dinamo compresa, a partire dal 10 ottobre. Per quanto riguarda il campionato, c’è una bella novità in merito ai diritti audiovisivi, che sono stati assegnati alla Rai per una partita alla settimana, la domenica, e poi a Eurosport dove, a pagamento, saranno visibili tutte le partite, in televisione e in modalità OTTpiattaforma internet, nei giorni di sabato, domenica e lunedì (quindi disponibili anche in streaming su PC, smartphone e tablet). IL ROSTER William Hatcher (1). Originario del Michigan, classe 1984, 188 centimetri per 85 kg, ha alle spalle 10 anni di carriera nei campionati europei (ha giocato anche due stagioni nel Paok Salonicco, una, due anni fa, da assoluto protagonista fino alle semifinali del campionato greco ed alla seconda fase di Eurocup). Talento, leadership ed eccellenti doti di palleggio sono il suo marchio di fabbrica. Buon tiratore dall’arco, si affida spesso e con profitto anche all’1vs1. La scorsa stagione ha vestito la maglia del Partizan Belgrado. Rok Stipcevic (2). A Sassari per il terzo anno consecutivo. Nato a Maribor nel 1986, ma di nazionalità sportiva croata, 186 cm per 86 kg, mette al servizio della squadra la propria esperienza, una mentalità forte ed una buona dose di grinta. Difensore aggressivo e giocatore pericoloso al tiro dalla lunga distanza, la sua “foga” lo porta talvolta a strafare. Marco Spissu (3). Playmaker sassarese purosangue, nato nel 1995, torna a casa dopo un po’ di gavetta in B1 e A2. 184 cm per 79 kg, lo scorso anno ha giocato nella Virtus Bologna con cui ha vinto Coppa Italia (MVP della manifestazione) e campionato di A2. Abnegazione, personalità ed intelligenza per uno dei giovani più interessanti del panorama cestistico italiano. Mancino, ma in grado di usare bene anche la mano destra, buon tiro dalla lunga distanza, ottima visione di gioco e qualità di assistman, buona visione difensiva. Ezio Gallizzi (4). Sassarese, classe 2000, uno dei giovani più interessanti del vivaio Dinamo. Playmaker di 185 cm per 70 kg, dalla
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“mano calda”, ha iniziato a giocare da piccolissimo nel Basket 90 e da due anni fa parte delle giovanili della Dinamo. Nell’ultima stagione ha disputato i campionati Under-18 e Under-20, squadre con cui si è laureato Campione Regionale (l’Under-18 è arrivata alla Final Four nazionale, a Udine), e la Serie C con la maglia della Torres. Scott Douglas Bamforth (5). Nato ad Albuquerque (New Mexico) nel 1989, ma di passaporto kosovaro, è una guardia tiratrice di 188 cm per 86 kg. Giocatore di grande energia, combattività e duttilità. La scorsa stagione, trascorsa a Bilbao come primo terminale offensivo della formazione spagnola, ha riportato, nel mese di marzo, una lesione del menisco esterno del ginocchio destro, che ha richiesto l’intervento chirurgico in artroscopia e ne ha, dunque, limitato l’utilizzo. Levi Randolph (6). Nato a Madison (Alabama) nel 1992 e formato alla prestigiosa Alabama University, guardia-ala di 198 cm per 95 kg, è al suo secondo anno in Italia, dopo aver giocato ad Avellino, da rookie, la passata stagione. Esterno versatile ed esplosivo, con la propensione ad una difesa arcigna, grazie alla sua fisicità. Giocatore dotato di ottimi fondamentali d’attacco, capace di tirare sia da fuori, sia attaccando il canestro. Il suo eclettismo gli dà la possibilità di coprire più ruoli in campo. Parola d’ordine: energia. Jack Devecchi (7). Ormai sassarese acquisito, veste la casacca biancoblù dal 2007. Non ha più segreti per i tifosi della Dinamo, che lo considerano uno “di casa”. Classe ’85, guardia di 196 cm per 88 kg, offre la sua grande solidità difensiva, oltre alla dedizione al lavoro ed alla sempre maggiore sicurezza in fase offensiva. Anima dei colori biancoblù, ultimo baluardo della “vecchia guardia”, che alla “sua” Sassari vuole ancora dare tanto, sempre con la fascia di capitano. Dyshawn Pierre (8). Nato a Whitby, in Canada, nel 1993, è un’ala di 198 cm per 104 kg. Eccellenti doti di rimbalzista, buon difensore e tiratore, anche da tre punti. Definito un “animale da parquet” per il suo temperamento, è un gran lavoratore e assicura una buona presenza in area. Può giocare sia da ala piccola che da ala forte, attaccare il ferro sfruttando i blocchi oppure optare per la conclusione da fuori. Arriva dal campionato tedesco, dove lo scorso anno ha vestito la maglia del Löwen Braunschweig. Jonathan Tavernari (9). Ala piccola italo-brasiliana classe ‘87, 196 cm per 106 kg, arriva dalla Mens Sana Basket 1871 Siena (Serie A2), dove lo scorso anno ha fatto registrare 10.3 punti e 4.7 rimbalzi a partita. Combattivo e dal carattere “caliente”, dotato di buona qualità nel gioco senza palla, talentuoso, è in grado di segnare da qualsiasi parte del campo e dare solidità difensiva. Ha iniziato a giocare a basket con sua mamma, allenatrice in Brasile. Achille Polonara (10). Nato ad Ancona nel 1991, acerrimo “nemico” della Dinamo negli ultimi anni, trascorsi a Reggio Emilia. Inizialmente ala piccola, ora è un’ala forte di 205 cm per 102 kg e si distingue per il suo marcato atletismo, che gli è valso il soprannome di “PolonAir”. Rapido, efficace a rimbalzo soprattutto offensivo grazie alla sua esplosività, dalla discreta mano anche dai 6.75. È stato chiamato dai Milwaukee Bucks per disputare la Summer League, ma è dovuto rientrare presto in Italia per via di un infortunio. Shawn Jones (11). Ala-pivot classe ’92, 203 cm per 107 kg, è nato a Miami, ma possiede il passaporto kosovaro. Giocatore dal grande potenziale, assicura duttilità, atletismo, impatto fisico. Produttivo sotto canestro sia in difesa che in attacco, intimidatore d’area grazie alle sue lunghe braccia. Lo scorso anno ha vestito la maglia dell’Hapoel Gerusalemme, poi, ad aprile, si è trasferito, con la formula del prestito, ad Avellino, con cui ha chiuso la regular season e disputato una gara dei playoff. Darko Planinic (12). Nato a Mostar, in Bosnia Erzegovina, nel 1991, gioca con passaporto croato. Pivot di 211 cm per 113 kg, è un lungo cosiddetto “di stazza”. Non punta sull’atletismo, ma sulla sua solida presenza in area e su un gioco incentrato sull’aiuto ai compagni, con blocchi e difesa arcigna. Fa parte della Nazionale croata dal 2012. La scorsa stagione ha vestito la maglia del Gran Canaria, con cui ha disputato il campionato spagnolo di ACB.
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seh #shMAG Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
Il dentista risponde Curiosità sul mondo odontoiatrico
altre patologie ed individuare le cause di disfacimento dello smalto. Riallacciandomi ad uno dei miei precedenti articoli, la moda sempre più diffusa di assumere acqua e limone in maniera massiccia per i suoi presunti effetti benefici ad ampio raggio, provoca al contrario in bocca una serie di disastri corrosivi dovuti all’alta acidità dell’agrume. Una volta individuata l’origine del problema, si passa alle terapie in studio, mediante l’intervento diretto sui tubuli dentinali con soluzioni o
come bevande e cibi freddi (causando dolore più o meno forte), per il contatto con sostanze agrodolci, oppure il tocco (per esempio dello spazzolino) oppure, nelle situazioni più gravi, persino dell’aria fresca inspirata dalla bocca per respirare. Ok, perfetto. Ma cosa possiamo fare per superare questo problema? Innanzitutto, una volta riscontrato il sintomo di iper-sensibilità e verificato che questo non accade saltuariamente, ma in maniera costante e localizzata, è bene rivolgersi subito ad un odontoiatra per svolgere un’anamnesi per escludere eventuali
Ljupco Smokovski - stock.adobe.com
La sensibilità al caldo e al freddo dei denti è un sintomo che riscontro molto di frequente tra i miei pazienti. Le cause, come vedremo, possono essere molto diverse tra di loro ma tutte vanno a determinare l’esposizione della dentina – la struttura portante del dente -, che racchiude la polpa con le terminazioni nervose, che se stimolate causano quindi quel fastidio, disagio e dolore che si sintetizza con “ho il dente sensibile”. La naturale difesa della dentina è il famoso smalto, che è guardiano dello strato sottostante, più delicato e attaccabile. Lo smalto può essere indebolito e perfino annichilito da una serie di comportamenti scorretti da parte della persona, come uno spazzolamento errato (che provoca effetti abrasivi), oppure l’introduzione nel cavo orale di sostanze acide (che erodono la dentina) oppure con la mancata cura di patologie come la parodontite (conseguenza, ad esempio, di una scorretta o assente igiene orale) e infine come risultato di funzioni scorrette, come il bruxismo – digrignamento – che anch’esso genera una lenta ma costate erosione dei denti, esponendo la dentina. Una volta indebolito o spazzato via lo smalto, la dentina viene portata allo scoperto e risponde subito alle sollecitazioni esterne
DENTI SENSIBILI,
COME FARE?
gel da applicare nelle aree interessate, con l’utilizzo di resine o adesivi che andranno a proteggere la dentina, o ancora con la laserterapia associata al fluoruro di sodio. Anche a casa, però, bisogna collaborare: il vostro dentista o igienista vi consiglierà gli opportuni dentifrici e/o collutori specifici per denti sensibili a base di nitrato di potassio e fluoruro stannoso, indicandovi anche le corrette procedure di spazzolamento e di utilizzo del filo interdentale o scovolino per prevenire infiammazioni parodontali, che possano dare origine alla recessione gengivale. Un altro ausilio, questa volta per i bruxisti, è il bite. Questo evita che i denti continuino a digrignare usurandosi tra loro, limitando i pesanti effetti erosivi che si determinano durante la notte. A livello preventivo, oltre a quanto detto fino ad ora, è bene stabilire delle visite di controllo annuali – in alcuni casi persino semestrali – con il dentista o l’igienista, in modo da garantire una buona igiene orale e un monitoraggio del cavo orale prima che alcuni comportamenti o abitudini scorrette possano determinare l’insorgere di questo problema, che poi richiederebbe più cure, tempo ed energie per essere risolto. Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@shmag.it. www.studiomassaiu.it
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di Manuela Stacca Concerti all’alba e al tramonto, artisti emergenti e star di fama internazionale, sperimentazioni e tanto, tanto jazz. Questo è ciò che attende il pubblico del festival “Musica sulle Bocche” che quest’anno si terrà dal 31 agosto al 3 settembre, come sempre a Santa Teresa di Gallura e sotto la direzione artistica del musicista Enzo Favata. Con l’obiettivo di avvicinare il pubblico giovane al jazz e “all’ascolto di musiche non omologate al mercato”, la 17ª edizione del festival dà ampio spazio alla musica popolare, a quella sperimentale ed elettronica. E lo fa con ben quattro concerti al tramonto: il 31 agosto (alle 18.30) si esibirà, nello scenario di Cala Grande (Valle della Luna), Murcof (pseudonimo di Fernando Corona), musicista e compositore messicano che si muove nell’area della musica elettronica, con frequenti incursioni nel jazz sperimentale; il 1 settembre
la musicista giapponese Miki Imai, che al Santuario Campestre di Buoncammino di Santa Teresa porterà brani strumentali della tradizione orientale; il 2 settembre, sempre al santuario, i Sos Cantores di Cuglieri, uno dei cori più rappresentativi della tradizione del canto a cuncordu; e il 3 settembre al Faro di Capo Testa Sebastian Plano, compositore argentino che spazia tra musica colta contemporanea e musica elettronica. In passato, la rassegna musicale internazionale, che fa parte dell’Europe Jazz Network (la più grande rete europea dei festival jazz), ha portato in Sardegna artisti illustri del mondo musicale, come il compositore Michael Nyman, il polistrumentista brasiliano Egberto Gismonti, il trombettista polacco Tomasz Stanko, e i sassofonisti Tim Berne e Chico Freeman. Anche quest’anno sono attesi alcuni dei più importanti rappresentanti della scena jazz contemporanea, che saranno protagonisti dei concerti
MUSICA SULLE BOCCHE Dall’alba al tramonto tanti artisti e concerti a suon di jazz!
“Troi Griots”, insieme a Giovanni Maier (contrabbasso) e Zeno De Rossi (batteria). A seguire, il direttore Enzo Favata farà ascoltare la sua produzione originale “Tangerine”, ispirata al suono psichedelico dei Tangerine Dream rivisitato nell’era del digitale, che vedrà la partecipazione dei musicisti Marcello Peghin (chitarre), Filippo Vignato (trombone, electronics), Salvatore Maiore (contrabbasso) e Alessandro Cau (batteria, electronics). L’unico concerto all’alba si terrà il 3 settembre sulla spiaggia Rena Bianca e vedrà il ritorno di Ottaviano per un secondo progetto dedicato a Philip Glass, il compositore statunitense che quest’anno viene celebrato in tutto il mondo per i suoi 80 anni: il sassofonista lo omaggerà – insieme al “Sonic Hologram Sax Quartet” del Conservatorio di Bari, composto da Gianvito Bianco (sax alto), Nicola Cozzella (sax tenore) e Gianni Chirico (sax baritono). Nella serata finale ci sarà spazio anche per la creatività e le sperimentazioni dei giovani talenti emergenti con il “Fringe MSB”, alla sua terza edizione, che (dalle ore 21) proporrà una selezione di progetti musicali, seguendo l’esempio del festival scozzese “Edinburgh Festival Fringe”, uno dei più grandi festival culturali al mondo. Ma il festival “Musica sulle Bocche” non è solo musica ma anche arte, fotografia e graphic design, con mostre d’arte, workshop musicali e visual art. Non a caso, è stato scelto l’artista sardo Igort (al secolo, Igor Tuveri), uno dei più grandi disegnatori italiani, nonché uno dei padri del graphic novel in Italia, per creare l’immagine dell’edizione 2017 della rassegna: un’opera originale che omaggia le origini della musica afroamericana. La Valle della Luna
serali in piazza Santa Lucia a Santa Teresa. Il 31 agosto (alle 21) salirà sul palco uno dei musicisti francesi più visionari come Thomas de Pourquery, insieme ai Supersonic, che porteranno composizioni originali ispirate al pianista, compositore e poeta Sun Ra. Il 1 settembre si assisterà invece al live del pianista polacco Marcin Wasilewski con Michal Miskiewicz (batteria) e Slawomir Kurkiewicz (contrabbasso), che seguirà il concerto delle 20.30 del trombettista Filippo Vignato con il suo trio. Sul fronte italiano, il jazz sarà rappresentato non solo dal già citato Vignato (miglior talento nel concorso di Musica Jazz 2016), sul palco insieme ad altri due giovani della scena moderna europea (Yannick Lestra, fender rhodes; Attila Gyarfas, batteria, electronics); ma anche da Roberto Ottaviano, decano dei sassofonisti italiani che il 2 settembre (alle 20.30) presenterà il suo progetto musicale
Foto Giulio Capobianco
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inSardegna... I migliori eventi di Agosto 1° AGOSTO: Oristano in Piazza Cattedrale, ore 21:30. XIX edizione Dromos Festival “Prigioni": concerto di Gregory Porter. Arbatax nel Piazzale Scogli Rossi, ore 21:30. “Rocce Rosse Blues 2017”: Sardinian Blues Night. Senorbì in Piazza, ore 22:00. Concerto di Paolo Meneguzzi. Villagrande Strisaili in Piazza Sennorigau, ore 22:00. Bertas in concerto. Dal 1° al 15 AGOSTO: Oristano e centri della provincia. XIX edizione Dromos Festival “Prigioni". 2 AGOSTO: Olbia alla Biblioteca Civica, ore 21:00. V edizione della rassegna letteraria “Sul filo del discorso”: reading spettacolo e musica di Flavio Soriga & C. “Scrittori da cantina ”. Dal 2 al 12 AGOSTO: Pula. VIII edizione Nora Jazz Festival “Women in Jazz". 3 AGOSTO: Sassari a Monte d’Accoddi, dalle ore 20:00. XIX edizione Festival “Abbabula”: Ex-Otago, Tetes de Bois, Cesare Basile, Angela Colombino. Arbatax nel Piazzale Scogli Rossi, ore 21:30. “Rocce Rosse Blues 2017”: “Strikes!”, concerto di Vinicio Capossela e Marc Ribot. Dal 3 al 6 AGOSTO: Berchidda al Camping Tancaré. X edizione del “Sardinia Reggae Festival”. Dal 3 al 10 AGOSTO: Jerzu, Ulassai e Osini. XVIII edizione del “Festival dei Tacchi”. 4 AGOSTO: Sassari a Monte d’Accoddi, dalle ore 20:00. XIX edizione Festival “Abbabula”: Stefano Bollani “Napoli Trip”, Daniele Sepe, Charme de Caroline. 4-5 AGOSTO: Santa Teresa Gallura sulla spiaggia di Rena Bianca, dalle ore 20:00. II edizione del festival indie pop/rock “Note dal Confine”. 5 AGOSTO: Sassari nel Centro cittadino con partenza da Porta S. Antonio, ore 18:00. Discesa dei Piccoli Candelieri. Aggius in Largo dell’Ordito, ore 19:00-24:00. “Territori del vino e del gusto”. Sassari a Monte d’Accoddi, dalle ore 20:00. XIX edizione Festival “Abbabula”: Baustelle, Maldestro, Mac and Bee, Sidra. Bolotana al Bastione San Pietro, ore 20:00. X edizione “Rock and Bol Metal Fest”: Concerto degli Annihilator. Arbatax nel Piazzale Scogli Rossi, ore 21:30. “Rocce Rosse Blues 2017”: “Piano Solo”, concerto di Stefano Bollani. Terralba in Piazza, ore 21:00. "Nieddittas Groove. L'estate dei 50": Concerti Bandabardò, Madh, Moses Concas. Senorbì in Piazza, ore 22:00. Moreno "Scritto nel cielo Tour". Genoni in Piazza, ore 22:30. Danilo Sacco in Concerto.
6 AGOSTO. Concerto di Al Bano & Romina Power
6 AGOSTO: Cagliari al PalaPirastu, ore 20:45. Amichevole di basket “Italia-Nigeria”. Santa Margherita di Pula alla Forte Arena, ore 21:30. Concerto di Al Bano & Romina Power. Arbatax nel
Piazzale Scogli Rossi, ore 21:30. “Rocce Rosse Blues 2017”: Concerto di Chiara Civello. Villacidro in Piazza XX Settembre, ore 22:00. Eugenio Finardi "40 anni di Musica Ribelle Tour". Porto S. Paolo in Piazza, ore 22:00. Moreno "Scritto nel cielo Tour". 8 AGOSTO: Sassari nel Centro cittadino, ore 18:00. Discesa dei Medi Candelieri. Dall’8 al 16 AGOSTO: Berchidda e Comuni limitrofi. XXX Festival internazionale “Time in Jazz”. 9 AGOSTO: Sanluri in Piazza San Pietro, ore 22:00. Concerto di Fausto Leali. 10 AGOSTO: Cagliari all’Opera Beach Arena, ore 22:30. "Poetto On Air": Sven Väth & Nightsounds Mng. 11 AGOSTO: La Maddalena in Piazza Umberto I, ore 22:00. Valerio Scanu "Finalmente Live Tour". Dall’11 al 13 AGOSTO: Cagliari al PalaPirastu, ore 18:15-20:45. III edizione Torneo internazionale “Sardegna a Canestro”. 12 AGOSTO: Cagliari all'Arena Sant'Elia, ore 21:30. Litfiba “Eutòpia Tour”. Terralba in Piazza dei Caduti sul Lavoro, ore 21:30. “Gavina Summer Fest”: Concerti Francesco Renga, Clementino, Lavinia Viscuso. Dal 12 al 14 AGOSTO: Fordongianus alle Terme Romane. IX edizione "Here I Stay Festival". 13 AGOSTO: Santa Margherita di Pula alla Forte Arena, ore 21:30. Concerto di Charles Aznavour. Dal 13 al 16 AGOSTO: Cagliari all'Arena Sant'Elia, ore 21:30. Musical “Notre Dame de Paris”. 14 AGOSTO: Sassari nel Centro cittadino, ore 9:00. “La Vestizione dei Candelieri”. Sassari nel Centro cittadino con partenza da Piazza Castello, ore 18:00. Discesa dei Candelieri. Nebida in Piazza S. Barbara, ore 22:00. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017".
15-16-23 AGOSTO. Concerto di Francesco Gabbani
15 AGOSTO: Cabras in Piazza Stagno, ore 21:30. Concerto di Francesco Gabbani. 16 AGOSTO: Porto Rotondo all’Anfiteatro Mario Ceroli, ore 21:00. Concerto di Francesco Gabbani. 18 AGOSTO: Cagliari all'Arena Sant'Elia, ore 21:30. Concerto di Benji e Fede. 19 AGOSTO: Bosa. III edizione “Bosa Rock Fest”. Cabras all’Anfiteatro di Tharros, ore 21:30. Concerto di Niccolò Fabi. Arzana in Piazza, ore 22:00. Concerto di Bianca Atzei. 21 AGOSTO: Furtei in Piazza Resistenza, ore 22:00. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Borore in Piazza della Libertà, ore 22:30. Concerto dei Nomadi.
22 AGOSTO: Arbus in Piazza A. Gramsci, ore 22:00. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". 23 AGOSTO: Oliena in Piazza Santa Maria, ore 21:00. Concerto di Francesco Gabbani.
24 AGOSTO. Concerto di Alvaro Soler
24 AGOSTO: Cagliari all'Arena Sant'Elia, ore 21:30. Concerto di Alvaro Soler. 25 AGOSTO: Sassari nel piazzale della chiesa di San Giovanni, ore 22:00. Spettacolo comico con Paolo Migone e Pino e gli Anticorpi . Abbasanta in Piazza, ore 22:00. Concerto di Bianca Atzei. 25-26 AGOSTO: S. Margherita di Pula alla Forte Arena, ore 21:30. Musical “Jesus Christ Superstar”. 26 AGOSTO: Sassari nel piazzale della chiesa di San Giovanni, ore 22:00. Concerto di Bianca Atzei. Sant’Antioco in Via Necropoli, ore 19:00-24:00. “Territori del vino e del gusto”. Terralba in Piazza, ore 21:00. "Nieddittas Groove. L'estate dei 50": Concerti Afterhours, Sikitikis, Elisa Bee. Pattada al Campo Sportivo Malchittu, ore 21:30. Max Gazzè in Concerto.
Mostre Fino al 31 AGOSTO: Olbia al Museo Archeologico, ore 9:00-21:00. Mostra evento “Nuragica”. Fino al 3 SETTEMBRE: Samugheo al Museo MURATS, ore 9:30-13:00 - 17:00-20:00, chiuso lunedì. "Tessingiu", 50ª Mostra dell’Artigianato Sardo. Mogoro al Centro Fiera del Tappeto, ore 10:00-21:00, chiuso lunedì. 56ª "Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna”. Fino al 15 SETTEMBRE: Orani al Museo Nivola, ore 10:00-13:00 - 15:30-19:00, chiuso lunedì. "Haystacks / Pagliai”, mostra di Michele De Lucchi, protagonista del design internazionale. Fino al 1° OTTOBRE: Nuoro al MAN, ore 10:0013:00 - 15:00-19:00, chiuso lunedì. Mostra "Amore e rivoluzione. Coppie di artisti dell’avanguardia russa". Mostra “Nasellini”, prima personale in Italia dell’artista polacco Jakub Julian Ziolkowski. Fino al 15 OTTOBRE: Alghero al Palazzo Lo Quarter, ore 18:00-24:00. Mostra "I Love LEGO”. Fino al 30 NOVEMBRE: Cagliari al Palazzo di Città , ore 10:00-20:00, chiuso lunedì. Mostra fotografica “Paesaggio e identità: storie di luoghi, di donne e di uomini – I grandi reporter della Magnum in Sardegna”.
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LE LUCI DEI
GIGANTI Viaggio in un’isola misteriosa
di Diego Bono Alcuni ipotizzano si tratti del perduto continente di Atlantide, gli antichi sostenevano che fosse terra di guerrieri immortali, Omero la pose persino al confine del mondo, l’isola della Sardegna risulta innegabilmente essere uno dei territori più antichi e misteriosi d’Europa che permette, a chi sa cogliere, di attingere a piene mani da un insieme di caratteristiche uniche che danno possibilità alla creatività narrativa di sfogarsi e manifestarsi sotto innumerevoli forme. Marco Pireddu, scrittore portotorrese, conosce e ama la Sardegna e i suoi enigmi senza tempo, e con il suo romanzo fantastico “Le Luci dei Giganti” (disponibile su Amazon ed edito da Titani Editori) consente al lettore di trasportarsi in prima persona nei principali siti archeologici della nostra terra e nei loro intricati segreti, in una rocambolesca storia colma di tensione, avventura e mistero. È l’ultima calda notte prima dell’equinozio di primavera quando un abbagliante fascio di luce squarcia il cielo primaverile per confluire sull’altare preistorico di Monte D’Accoddi (in provincia di Sassari). Non si tratta, tuttavia, di un episodio isolato: altri strani fenomeni luminosi si manifestano, difatti, in svariati siti archeologici che verranno ben presto isolati e sorvegliati da strani uomini in uniforme scura, scienziati e militari ben armati da cui è impossibile reperire alcuna informazione. A tentare di risolvere un mistero che prende origine da tempi lontani e oramai dimenticati vi sarà un gruppo di amici che, coinvolti in una frenetica corsa contro il tempo, attraverserà in soli tre giorni l’intera regione, passando per il Pozzo Sacro Nuragico di Santa Cristina, ascoltando storie di enormi combattenti e strani luci nel cielo a Pauli Arbarei e giungendo infine sino al cuore del lucente rompicapo: la Tomba dei Giganti di Sa Domu ‘e S’Orku di Siddi, nella Marmilla. Ciao Marco, “Le Luci dei Giganti” è un’avventurosa opera fantasy/investigativa, ma come mai scegliere proprio questo genere? Amo il genere fantasy, ma volevo rendere tutto il più reale possibile; la narrazione è in prima persona, per cercare di coinvolgere il lettore, facendolo immedesimare nella situazione. Il ritmo frenetico è voluto. Lo scopo è anche quello di incuriosire e intrigare il lettore fino alla fine, in un’avventura che lo porterà da un capo all’altro della Sardegna alla scoperta di un antico segreto. Quali sono state le ispirazioni (reali e narrative) per la stesura di questo romanzo?
Spesso mi sono recato a Pauli Arbarei, avendo conosciuto i titolari di una locanda. Ho scoperto che in questo paesino di 600 persone diversi anziani raccontano di aver trovato (quando erano giovani) ossa e scheletri di persone di statura straordinaria, che loro chiamano giganti; ci hanno raccontato anche delle luci che, di notte, si muovono nel cielo. Con alcuni amici, ovviamente scettici come me, abbiamo riso e ci siamo recati sul posto quasi per sbugiardare queste persone; devo dire che invece il fenomeno c’è. Lo abbiamo considerato come un fenomeno naturale che avrà qualche spiegazione scientifica; è comunque molto affascinante. La nostra isola è ricca di siti archeologici misteriosi, perché scegliere proprio questi tre come sfondo delle vicende dei nostri amici? Girando la Sardegna in lungo e in largo e avendo la passione per l’archeologia e la nostra storia, posso dirti che ho scelto i siti che amo di più. Posti magici, dove regna il silenzio. Mi sono sempre chiesto come potessero essere un tempo, nell’epoca del loro maggiore splendore. Nelle tue dichiarazioni hai spesso affermato che questo racconto esula dalla narrativa cartacea, può essere, infatti, vissuto anche al di fuori del libro, in che modo? In tanti (sardi e non sardi), dopo aver letto il libro, mi stanno scrivendo per dirmi che andranno a vedere i siti che ho descritto. Questa è la soddisfazione più grande: far conoscere la nostra terra attraverso un genere fantasy, con lo scopo di incuriosire le persone e, perché no, far nascere il desiderio di vedere quei luoghi, che sono la testimonianza della nostra grande storia.
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la rassegna teatrale compie 18 anni e festeggia con Paolini, Celestini e Murgia
di Manuela Stacca Marco Paolini, Ascanio Celestini, Michela Murgia, Marcello Fois, Flavio Soriga sono solo alcuni degli ospiti che parteciperanno al Festival dei Tacchi, quest’anno alla sua 18a edizione, che si terrà dal 3 al 10 agosto a Jerzu, Ulassai e Osini. Tanti gli spettacoli teatrali in programma, ma anche i laboratori, gli incontri letterari, ai quali si aggiungono visite guidate, lezioni di yoga e degustazioni enogastronomiche, rivolte a turisti e spettatori. La rassegna teatrale dell’Ogliastra (curata da Cada Die Teatro) partirà il 3 agosto a Jerzu con “Ir logus de is contus”, esito scenico del laboratorio teatrale condotto da Cada Die Teatro e Cultarch, al quale seguirà, a Ulassai, la performance della giovane Silvia Girardi dal titolo “Alberi”, e lo spettacolo teatrale “Su muru prinzu” (Bocheteatro) di e con Giovanni Carroni, che omaggia Costantino Nivola. Il 4 agosto, sempre a Jerzu, si terrà invece lo spettacolo teatrale “Passioni”, di e con Mariasofia Alleva, portato in scena da Pleiadi Art Production. Sardegna Teatro e Teatropersona porteranno sul palco lo spettacolo “Macbettu”, tratto dall’opera shakespeariana, che ha riscontrato un notevole successo in tutta Italia. Ampio spazio verrà dato alla nuova produzione teatrale di Cada Die Teatro “Cielo Nero” (il 5 agosto a Jerzu, con repliche il 6, 8 e 9), scritto da Francesco Niccolini e Pierpaolo Piludu, frutto di oltre 10 anni di ricerche sulla Seconda Guerra Mondiale; mentre a Ulassai, sempre il 5 agosto, si terrà lo spettacolo teatrale “Ahab” (Pleiadi Art Production). Il 7 agosto a Ulassai sarà la volta di “Viaggio ad Auschwitz A/R” (Melarancio), vincitore del prestigioso premio Eolo nel 2014; l’8 agosto a Jerzu “Macbeth banquet” (Teatro Invito), che darà vita a un banchetto “casalingo” per un “assassinio perpetrato tutto in famiglia”; e il 9 agosto sempre a Jerzu “Enrico e Quinto”, piccolo spettacolo teatrale (Fontemaggiore Teatro), con Stefano Cipiciani. Per festeggiare la maggiore età, il Festival dei Tacchi ha deciso di accogliere anche tanti ospiti e
grandi ritorni. Il 6 agosto a Osini arriverà l’icona del teatro di narrazione Marco Paolini, che porterà il suo reading “U. Piccola Odissea Tascabile”, odissea tascabile ridotta ad un oratorio diviso in movimenti, rapsodie ballate e frottole, mentre a Jerzu (l’8 agosto) presenterà “Maratona numero primo”, racconto teatrale che esplorerà il rapporto tra uomo e tecnologia. Oltre a Paolini, il festival vedrà il ritorno dell’attore, autore e regista teatrale Ascanio Celestini che porterà (il 5 agosto a Ulassai) il suo nuovo studio “Che fine hanno fatto gli indiani Pueblo?”, e di Gardi Hutter, clown svizzera che si esibirà (il 6 agosto a Osini) nello spettacolo di successo “Giovanna d’ArPpo”, nei panni di una lavandaia squinternata che sogna di diventare un’eroina come Giovanna d’Arco. Particolarmente attesa è Michela Murgia, che debutterà come attrice (il 7 agosto a Ulassai) nel ruolo di Grazia Deledda con la lettura scenica di “Quasi Grazia”, tratto dall’omonimo romanzo di Marcello Fois (lo spettacolo, prodotto da Sardegna Teatro, debutterà al Teatro Eliseo a Nuoro il 27 settembre). Il 9 agosto, invece, a Jerzu Flavio Soriga, gli Scrittori da Palco, con il trio Malasorti, daranno vita a una serata di racconti, balli e musica con gli “Scrittori da cantina”. Sul versante teatrale, dunque, il programma della rassegna appare davvero ricco, ma non è da meno quello letterario. Il 4 agosto verrà inaugurato a Jerzu il primo incontro di “Libri in scena”, con protagonista Gesuino Nemus, per la presentazione del suo nuovo romanzo “Ora Pro Loco” (Ed. Elliot). Nei giorni successivi verranno presentati anche “Come le figlie, anzi” di Giacomo Mameli (ed. Cuec), “Lo scorpione nello stomaco” di Ilario Carta (ed. Arkadia) e “Su Sulidu ‘e su entu” di Antonio Mou (Ed. Solinas). Durante la rassegna ci sarà spazio anche per i più piccoli con lo spettacolo “Rosmarino a caccia grossa”, tratto dal libro di Giancarlo Biffi (ed. Segnavia); mentre Silvia Girardi condurrà il masterclass “Creare e comporre”, che si concluderà il 9 agosto a Ulassai con un esito scenico aperto al pubblico; e Alessandro Lay guiderà il laboratorio “Raccontare Shakespeare”.
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MATTEO PORRU A soli sedici anni debutta come scrittore con il libro "The Mission"
di Nike Gagliardi Matteo Porru è un giovanissimo autore sardo: classe 2001, si è dedicato sin dalla più tenera età alla narrativa e alla poesia, scrivendo le raccolte di poesie Il Miraggio e Ad occhi chiusi (2014), i racconti lunghi Sentirai la mia mancanza, La storia di Lilly, Cento metri dal paradiso (2015), Vieni via con me, Domani, Il vaso di Pandora (2016), Lo scrigno di ghiaccio e Buriana (2017) e le storie brevi Stimaxan, Novantatré euro e Ostriche (2016), tutti pubblicati in formato digitale. A maggio di quest’anno è uscito, per i tipi della casa editrice La Zattera, The Mission, delicata storia di quattro bambini che si ritrovano
all’ospedale Bambino Gesù di Roma. Abbiamo chiesto a Matteo di raccontarsi ai lettori di S&H. Cosa ti ha spinto a iniziare a scrivere? L’idea di scrivere è nata durante una fredda sera d’inverno di molti anni fa, mentre mia nonna mi narrava le vicende dell’Iliade e dell’Odissea: ricordo che, con le coperte rimboccate sino al mento, rimasi affascinato dall’idea che fosse possibile creare qualcosa di tanto magnifico e duraturo. Ulteriore causa fu un difficile periodo di salute: in quel frangente la scrittura si rivelò una potente valvola di sfogo per la rabbia che da tempo cercavo di buttar fuori; si
trasformò in seguito in vera e propria passione. Quali sono i tuoi autori preferiti? Premesso che in realtà non sono un accanitissimo lettore, amo molto lo stile di Alessandro Baricco, specialmente il romanzo Tre volte all’alba. Ciò che in lui più mi colpisce è lo stile rapido e duttile, in grado di adattarsi agilmente a una grande varietà di generi e moduli narrativi: da raccolte di articoli come Barnum sino a opere come Oceano Mare e Seta. Qual è il messaggio affidato a The Mission, cosa ti piacerebbe che i tuoi lettori vi cogliessero? The Mission è un libro fatto anzitutto di emozioni. Mi piacerebbe che coloro che si accostano al romanzo si ponessero alcuni quesiti, soprattutto riguardo al concetto di verità, che è alla base della mia storia: i bambini protagonisti del racconto devono scoprire la verità? È preferibile che venga loro riferita o devono essere tenuti all’oscuro? Un’altra grande domanda è affidata a uno dei personaggi a cui sono più affezionato, la Morte, rappresentata da una coppia di anziani che passeggia per Roma fischiettando un motivetto di quattro note (lo
stesso che apre il romanzo), ed è relativa all’esperienza dolorosa e contemporaneamente foriera di riscatti e conquiste che affrontano i giovani personaggi del libro. Come vivi, così giovane, la tua passione per la scrittura e come riesci a conciliarla con gli impegni scolastici? Sono stato aiutato da diversi fattori: per esempio, al Liceo Dettori di Cagliari, dove studio, i professori e i compagni di classe mi hanno sempre incoraggiato e sostenuto. Pubblicare The Mission rappresentava infatti un obiettivo importante: l’esordio con una casa editrice e su supporto cartaceo ha costituito una vera e propria sfida e richiedeva che mi rimboccassi le maniche dando il tutto per tutto. Naturalmente ho avuto anche il sostegno dei miei familiari e un ruolo fondamentale è stato svolto dal mio editore. Non so come avrei fatto senza i preziosi suggerimenti di Alessandro Cocco: nei momenti di dubbio non mi ha mai fatto mancare punti di riferimento solidi e quando mi sono domandato se fosse il caso di rimandare l’uscita del libro, mi ha sempre spronato dicendomi: «No, devi farlo ora perché questa è una bella storia e io ti lancerò». E ha mantenuto la promessa perché il libro sta andando benissimo e siamo entrambi molto soddisfatti del risultato. Quali sono i tuoi progetti nell’immediato futuro? Ancora per un anno abbondante continueremo a presentare The Mission in tutta Italia e, nel frattempo, sto lavorando a un nuovo progetto. In Sardegna, le prossime presentazioni di The Mission si terranno il 17 agosto a San Vero Milis, nella splendida cornice della marina di Mandriola, e il 29 dello stesso mese a Porto San Paolo, in provincia di Sassari.
#cinguettii tecnologici a cura di Marco Cau JBL Under Armour Sport Wireless Heart Rate Questi auricolari in-ear bluetooth, grazie al sensore presente sulla parte destra, consentono il monitoraggio del battito cardiaco; con un semplice tap sull’auricolare potrete ascoltare tutte le misurazioni durante l’allenamento. Resistenti al sudore, la loro particolare forma ergonomica permette di indossarli senza il minimo problema durante gli allenamenti.
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Cos’hanno in comune la Sardegna e il muay thai? Molto più di quello che si potrebbe pensare. Quello del muay thai è un movimento in crescita, ben distante dalla popolarità di sport come calcio o Formula 1 ma non per questo privo di appeal presso il pubblico isolano; non a caso, proprio la Sardegna, vanta uno dei migliori interpreti della disciplina: Nicola Canu, un ragazzo acqua e sapone che è riuscito a guadagnarsi la stima e l’affetto di migliaia di tifosi a suon di sacrifici e di vittorie. Abbiamo fatto una chiacchierata con lui per capire chi si celi dietro il lottatore capace di imporsi, per ben tre volte, sul tetto d’Europa. Nicola, come e quando tu e il muay thai vi siete incontrati? Come nasce l’amore per questo sport? Non ho mai fatto mistero del fatto che la mia adolescenza si sia contraddistinta per spiacevoli episodi di bullismo. Mi sono accorto che la mia vita non andava nella direzione che avrei voluto quando lo scherno e l’offesa non erano fattori sporadici ma rientravano nella normalità del vissuto quotidiano; è stato allora che io e il muay thai ci siamo incontrati: grazie a una persona a me vicina ho deciso di dedicarmi a questa disciplina e da allora è diventata parte essenziale della mia vita. Il muay thai mi ha aiutato a crescere, a maturare e a credere in me stesso; devo molto a questo sport. La carriera di un’atleta, normalmente, è fatta di momenti straordinari e fasi difficili. Ad oggi, qual è stata la tua più grande soddisfazione sportiva e quale, invece, la più grande delusione? Partiamo dal capitolo “delusione”. Forse sorprenderà sentirlo dire ma non credo di poter parlare di delusioni; come ho già detto, i momenti difficili li ho vissuti fuori da questo sport mentre le sconfitte lasciano l’amaro in bocca ma sono parti es-
NICOLA
CANU senziali di una carriera, la molla per fare meglio e conquistare vittorie che altrimenti mai arriverebbero. Ho fatto tanti sacrifici, questo è vero, e parlo anche di notevoli esborsi sul piano economico; ma rifarei tutto considerati i risultati che ho ottenuto. Quanto alla più grande soddisfazione, invece, non la vedo nei titoli e nelle cinture che ho conquistato ma nella mia capacità di far ancora emozionare, applaudire, rendere orgogliose persone a cui voglio bene e che mi seguono da sempre. Quando durante un match o alla fine vedo i miei fan che gridano il mio nome con gli occhi pieni di
speranza e ammirazione, allora sento che tutta la
Foto Virgilio Alfano
di Manuel Di Cristo
PASSATO, PRESENTE E FUTURO DI UNA STELLA DEL MUAY THAI
#shMAG seh 19 fatica che ho fatto e che continuo a fare è stata assolutamente ripagata. Competi in 3 differenti discipline: k1, muay thai, kick boxing. Ti dedichi a tutte e tre nella stessa maniera? Sono tre discipline differenti ma con punti di contatto. Spesso vengono proposti dei match per una disciplina piuttosto che un’altra e questo aiuta anche a livello economico perché le borse non sono eccezionali e combattere su più discipline consente di concorrere per un numero di premi maggiore. Inoltre io amo lo sport a 360 gradi! Sono dedito anche all’atletica ad esempio e in generale non mi piace chiudere i miei orizzonti e le mie possibilità. Comunque tra le tre discipline non ho una preferenza: sono diverse ma le amo tutte e tre e dedico loro le stesse attenzioni. Riesci a vivere di muay thai o sei occupato in un altro impiego? Purtroppo non riesco a vivere solo di muay thai. Ero nell’esercito ma questo mi rendeva difficile prepararmi per le gare; pertanto ho dovuto abbandonare il mio impiego presso le forze armate e sto vagliando la possibilità di aprire una palestra: questo mi permetterebbe di allenarmi e, insegnando, potrei vivere di questo sport. Prossimo grande appuntamento? Al momento la stagione è ferma in attesa di ripartire a settembre. Ho diversi appuntamenti da confermare (per scaramanzia preferisco non dire ancora nulla); l’obiettivo numero uno, comunque, è lavorare sodo per farmi trovare pronto per il titolo mondiale che lo scorso anno è sfumato di un soffio. Allora in bocca al lupo e grazie per questa chiacchierata! Crepi! Grazie a voi.
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in viaggio:
CRACOVIA di Daniele Dettori La Polonia è la meta del viaggio che decidiamo di intraprendere in questo torrido agosto. Affacciata sul Mar Baltico e dalla lunga, travagliata storia che l’ha vista passare dall’apice della potenza allo smembramento, questa terra è la sede di una importantissima città sulla quale ci concentreremo per importanza e ricchezza di attrazioni. Partendo da Cagliari, con Ryanair, affrontiamo qualche ora di volo e finalmente siamo pronti per atterrare nell’aeroporto della bellissima Cracovia. Cosa vedere. A lungo capitale della Polonia, con i suoi poco meno di ottocentomila abitanti Cracovia può esserne considerata a pieno titolo la
capitale culturale, dopo quella politica che è oggi Varsavia. Intanto perché a Cracovia ha sede l’Università Jagellonica, che è una delle più antiche in Europa, ma anche perché la ricchezza in termini di storia e fascino è un elemento che qui fa capolino all’angolo di ogni strada. Il centro storico, per esempio, di questa ricchezza è forse l’emblema per eccellenza. Stare Miasto, questo il suo nome polacco, è considerato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e costituisce l’antica cittadella con numerosi edifici e spazi che vi invitiamo a non perdere. Rynek Glòwny, per esempio, è la piazza europea più antica: realizzata nel 1257 come sede del mercato civico, è incorniciata dalla sezione del Museo Nazionale di Cracovia dedicata alla pittura polacca ottocentesca e ospitata all’interno del Mercato dei Tessuti, e dalla basilica di Santa Maria, Kosciol Mariacki in lingua locale. La chiesa è un ricercatissimo melting pot di stili sommatisi nel corso dei secoli.
Se ci spostiamo verso sud entriamo nel Kazimierz, il vecchio quartiere ebraico che prende il nome dal re fondatore, Casimiro III di Polonia. Tanti sono gli edifici storici presenti nella zona, a cominciare dalle sinagoghe insieme con alcuni edifici cristiani e ancora molto viva è, purtroppo, la memoria delle uccisioni e delle deportazioni avvenute nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Qui, tra l’altro, sono state effettuate le riprese del film Schindler’s List, dedicato alla Shoah e diretto da Steven Spielberg, grande successo a livello mondiale negli anni Novanta. Sempre in tema di Shoah, poco fuori Cracovia è possibile visitare il campo di concentramento di Auschwitz, passeggiare per i cortili ed entrare all’interno delle strutture che hanno segnato alcuni tra i momenti più tragici del regime nazista. Ma Cracovia offre tanto altro, a cominciare dai bellissimi luoghi per gli amanti della natura come il Jordan’s Garden, un’immensa area verde all’interno della città con
laghetti e l’offerta di tante attività salutari da svolgere all’aria aperta. Anche il Parco Nazionale di Bialowieza, poco fuori dalla città, merita una visita perché si tratta di una foresta vergine dichiarata anch’essa Patrimonio dell’Umanità. Vogliamo ancora segnalare le miniere di sale di Wieliczka, interamente scavate nel sottosuolo e aperte al pubblico come attrazione turistica e culturale. Non potete neanche immaginare quale cura del dettaglio e quanti ambienti maestosi si trovino nelle profondità di questa cava se non, naturalmente, con qualche preventivo click alle giuste foto sul web. Sentir parlare di Polonia e di Cracovia, poi, non può non rimandare alla figura di Karol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II, che in questa città ha vissuto diventandone arcivescovo e salendo poi al soglio pontificio. Sono tanti i luoghi della sua storia oggi visitabili e raggiungibili a piedi o con i mezzi pubblici per un tour che ripercorre la storia del Papa proclamato santo. Cosa mangiare. Passeggiando per le strade di Cracovia si può scegliere qualcosa del variegato street food offerto dai locali e chioschi. Uno zapiekanka ne è un ottimo esempio: si tratta della versione polacca della nostra bruschetta, preparata con una base di baguette farcita con funghi, formaggio o ketchup e proponibile in diverse rivisitazioni poi tostate e servite calde. I pierogi sono un altro piatto tipico, a metà strada tra i nostri ravioli e i culurgiones, e possono essere ripieni di verdure, formaggi o carne a seconda del menù offerto. Zuppe e verdure sono altre specialità molto diffuse, così come la birra e i dolci.
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seh #shMAG
luff-attrici, il termine con cui amano definirsi, è forse la parola più adatta per descrivere Tiziana Troja e Michela Sale Musio, dal 2003 direttrici artistiche della compagnia LucidoSottile: attrici, sì, ma contemporaneamente registe, cantanti, organizzatrici, coreografe, danzatrici, direttrici artistiche, provocatrici di professione e con professionalità. Conosciute per spettacoli dissacranti come Holy Peep Show e per tormentoni come “se te lo sto dicendo!” dei loro personaggi Tanya e Mara, hanno un curriculum artistico internazionale, tra gli studi in Germania e le esibizioni al Fringe Festival di Madrid. Le abbiamo incontrate nella loro sede artistica: l’ExArt, uno stabile occupato alla Marina, nel centro di Cagliari. Allora, perché Tanya e Mara? Come sono nate? TIZIANA: Tanya e Mara? Quelle sceme? MICHELA: Il primo esperimento l’abbiamo fatto a casa di Tiziana e un nostro amico ci ha detto “Mettiamolo online”. Sia chiaro: prima
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DI ALBERTO TIDU FOTO GIANMICHELE MANCA ABITI FILIPPO GRANDULLI
c’erano stati tre mesi di prove, non si tratta soltanto di macchiette. Infatti, con la scusa che sono delle gagge incredibili, ci permettono di far passare messaggi un po’ più impegnati, con contenuti sociali e, talvolta, anche scottanti; se ci fai caso, dicono cose quasi sciamaniche. Il loro successo porta in teatro un nuovo tipo di pubblico: sì, i giovani sono sempre venuti a teatro, ma adesso anche giovani che non ci avevano mai messo piede vi si avvicinano. Che poi, quando ci hanno suggerito l’idea, la prima reazione è stata “Noi due a fare dei personaggi cagliaritani? Ma quando mai?”, ma alla fine Tanya e Mara sono personaggi universali, sono semplicemente la versione casteddaia di figure che esistono in tutte le città del mondo. E i nomi? M.: Hanno le nostre iniziali, ma invertite: Tiziana è Mara e Michela è Tanya. T.: Perché proprio Mara e Tanya? Sono nomi brevi e si ricordano facilmente, innanzitutto! Mara, in particolare, era una che mi faceva la piega. M.: Tanya è un nome che mi piaceva… e poi ha la y nel nome, che è sempre importante!
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Michela, prima hai detto che ti stupì l’idea di interpretare personaggi cagliaritani: non vi sentite cagliaritane? M.: Ci sentiamo assolutamente e inequivocabilmente sarde e adoriamo la nostra città. Lo stupore, piuttosto, derivava dall’idea di perpetuare uno stereotipo: quello dell’artista sardo che mette in scena, a mo’ di macchietta, la propria “sardità”, come se, da un lato, bastasse questo per fare teatro e, dall’altro, come se un sardo non avesse nient’altro d’interessante da offrire al pubblico. T.: Secondo me, è una conseguenza del fatto che, bene o male, in due o tre gradi di parentela, qui siamo tutti collegati, quindi si ha un po’ di paura ad uscire dal seminato, perché la gente ti conosce. Noi però ce ne siamo sempre fregate: lo spettacolo è per il pubblico, non per cugini e parenti, quindi facciamo quello che vogliamo fare. Se la rassegna di Shakespeare non c’interessa, non la facciamo: non vogliamo avere vincoli o legami di nessun tipo. Non ci siamo mai sposate, tanto meno con la politica. Come vi siete avvicinate al mondo dello spettacolo? M.: Mia nonna era costumista, quindi casa mia è sempre stata un viavai di attori e io, da che ho memoria, ho sempre voluto far parte di quel mondo. Avevo iniziato a studiare recitazione a 7 anni e, dopo essermi sbattuta come una matta, a 10 anni riuscii a convincere i miei genitori ad iscrivermi a un corso di formazione vero e proprio; un corso per adulti, tra l’altro. Non ho mai avuto dubbi sul fatto che avrei fatto questo nella vita, anche perché l’unica alternativa che ho
mai preso seriamente in considerazione era di diventare Papa. T.: Non hai l’aplomb necessario per fare il Papa, te lo dico io. Anche io sapevo di poter fare solo questo: so cucinare benissimo, mi piace gestire gli animali, ma questa era la mia strada. Il mio primo spettacolo? A 9 anni, forse 10, mi occupai della regia di uno spettacolo di varietà con gli amici: una mia amica arrivava con un cestino da cui lanciava dei coriandoli e poi ovviamente entravo in scena io, come una sorta di Primavera. A 26 anni venni scelta come acrobata da Dario Fo per un suo spettacolo a Cagliari e fu lui stesso a dirmi che dovevo fare questo mestiere: d’altronde, ero danzatrice professionista già a 16 anni. E degli anni seguenti, che cosa vi ricordate in particolare? T.: All’inizio venivamo criticate perché, a detta della “concorrenza”, spendevamo troppo in pubblicità e comunicazione. Sono proprio quelli i momenti in cui nasce la proverbiale provocatorietà delle Lucido Sottile: vedi un seno nudo, poi vai a teatro e c’è Macbeth! M.: All’epoca c’era un modo di fare teatro molto chiuso: se io volevo ingaggiare un attore di una compagnia per uno spettacolo, questa si opponeva, quasi avesse paura che stessimo sequestrando la persona: non ti sto rubando l’attore, mi serve semplicemente quella faccia per un determinato personaggio, poi te lo restituisco come nuovo. Diciamo che siamo state le prime a rompere l’equilibrio di chi aveva degli attori e non li “scambiava”. E di questo posto, l’ExArt, che ci raccontate? T.: Questo spazio nacque per le
associazioni culturali all’epoca della giunta Floris e la convenzione quinquennale col Comune scadeva poco prima che Massimo (ndr: Zedda) diventasse sindaco per la prima volta, nel 2011. Tutte le associazioni ospitate in questo stabile hanno sempre chiesto la proroga, in maniera formale e protocollata, s’intende, senza mai ottenere uno straccio di risposta. Due mesi dopo l’elezione di Zedda, arriva una lettera di sgombero che ci voleva tutti fuori in tre giorni: addirittura ci dissero che noi eravamo già stati avvisati, anche se chiaramente noi non avevamo mai ricevuto niente. Scoprimmo infatti in seguito che i suddetti avvisi non erano neanche stati spediti: a pensar male si fa peccato, ma abbiamo difficoltà a credere che si sia trattato di una dimenticanza. A quel punto abbiamo deciso di occupare simbolicamente lo stabile: dico simbolicamente perché eravamo già concessionari, non siamo mica arrivati dal nulla. Inoltre, con questa occupazione, abbiamo voluto perseguire il bene comune, non certo un vantaggio individuale: adesso questo luogo è a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno di uno spazio per provare e delle compagnie che non possono permettersi di affittare un teatro. Non è mica una cosa da poco, ci siamo autotassati noi per il service e per l’arredamento: lo stesso assessore Puggioni ha ammesso che abbiamo tappato i buchi creati dal Comune e che abbiamo fatto un lavoro gigantesco, anche se poi, stranamente, si è rimangiato tutto. Qui può venire chiunque: definiamo questo posto “il primo avamposto indipendente della Sardegna”. Noi resistiamo, anche se forse ancora per poco.
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Isa Falconi
SVELARE MOMENTI DELL’ESISTENZA ATTRAVERSO LA PITTURA di Nike Gagliardi Isa Falconi ha un eloquio aggraziato e vivace, una risata aperta: sintomi di una personalità eclettica, solare, e insieme della volontà di porsi innanzi al prossimo senza alcuna affettazione, con genuina curiosità. Non sorprende dunque che le sue opere – che solo apparentemente parlano un linguaggio differente, introspettivo, quasi fossero dirette emanazioni di un momento di raccoglimento – ci raccontino di un’artista intenta a sondare le profondità del sé, a convogliare sulla tela, servendosi della ricerca formale, sfumature provenienti da un paesaggio emotivo in continuo mutamento, a immortalare attraverso uno sguardo, una posa, per mezzo del rapporto dialettico tra soggetto e sfondo, un istante della più o meno tormentata ricerca interiore di cui ognuno di noi è inevitabilmente frutto. Nata a Thiesi, in Sardegna, da genitori fonnesi, è ancora bambina quando la sua famiglia si trasferisce a Torino. L’amore per l’arte si manifesta in lei sin dalla più tenera età e la giovane Isa lo affronta da sola («Terminato il ciclo delle scuole medie, avrei voluto frequentare il liceo artistico ma, non avendo avuto l’opportunità, ho seguito un cammino da autodidatta»), acquisendo dimestichezza con la tecnica. Un corso di grafica pubblicitaria fa il resto aprendole le porte, a livello professionale, di quel mondo
tanto agognato: non ha ancora concluso gli studi superiori quando inizia a lavorare per uno studio pubblicitario all’interno della redazione del quotidiano La Stampa. A vent’anni, per amore, torna al paese che le ha regalato i natali, passando dalla metropoli ai vividi colori che caratterizzano la natura sarda. A Thiesi apre un piccolo laboratorio artistico in cui, oltre a realizzare i propri lavori su tela, dipinge anche su supporti di vario genere: legno, stoffa e pietra. Nel 1981 allestisce la sua prima mostra in Sardegna; segue questo risultato un lungo periodo di inattività, durante il quale la pittrice, che in quegli anni si dedica soprattutto alla famiglia e ad altri impegni professionali, continua sporadicamente a dipingere e a disegnare, ma soprattutto per sé o per fare dei regali. Nel 2008, un profondo cambiamento interviene nella sua vita e la porta a riavvicinarsi alle arti visive, un mondo da cui non è mai riuscita a discostarsi del tutto: ha dunque origine quel processo di ricerca da cui fioriranno, numerose, le opere degli anni successivi. Un secondo esordio la attende infatti nell’estate del 2010, complice un’esposizione a Stintino. Contemporaneamente muta anche il modo di intendere la figura sulla tela: dall’iniziale uso delle matite e dall’essenzialità del bianco e nero, nei suoi quadri iniziano a far capolino i colori, concorrendo a dar vita, più che a una rappresentazione realistica, al risultato
sinergico di immagine e tinte, a cromatismi atti a definire la totalità dell’espressione di ogni lavoro. Intorno ai soggetti – un femminile intenso e onnipresente, declinato soprattutto attraverso volti raffigurati in primo e primissimo piano – si sviluppano trame, intrecci, il brusio e il carico di complessità di un reale che cerca di strappare l’individuo alla percezione del proprio io. Mi fermo... aspetto, Animo sospeso, Rifugiarsi: titoli che fanno riferimento a precisi momenti dell’esistenza, di quiete o di tensione, relativi a un dubbio o alla conquista di una certezza. «Consapevolezza», ci racconta l’artista, «è un’opera che allude al raggiungimento di una serena presa di coscienza, quella di rivestire un ruolo prioritario all’interno del proprio mondo, di concepire se stessi e le proprie esigenze come qualcosa di importante: ecco perché l’individuo è in primo piano rispetto allo sfondo, rispetto agli impedimenti del reale che prima lo dividevano da una sua genuina realizzazione». La Sardegna vive e vibra nelle sue tele grazie ad alcuni scorci di paesi conosciuti, visitati: anche questi costituiscono, in un certo senso, ritratti in cui le vecchie case – di Fonni, di Seneghe – appaiono come silenziose custodi di una narrazione, di un racconto. Allo spettatore, l’affascinante compito di coglierlo e completarlo. Ricordiamo ai lettori che, per rimanere aggiornati riguardo a tutte le iniziative inerenti al progetto artistico di Isa Falconi, possono visitare il suo sito web all’indirizzo isafalconi.it.
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Carla Cristofoli
Tutto pronto per l’ottava edizione del concorso letterario per racconti brevi ed aforismi di CartaBianca E siamo all’ottava edizione! L’Associazione Culturale CartaBianca ha appena pubblicato il bando del nuovo concorso letterario per racconti brevi ed aforismi. La manifestazione, patrocinata dalla Fondazione di Sardegna e dai Comuni di Cagliari e Serdiana, vedrà anche la media partnership di Telecostasmeralda. Oltre all’emittente di viale Marconi, che trasmetterà servizi e interviste su quello che è ormai diventato uno dei premi letterari più importanti dell’intero panorama sardo, vedrà anche la partecipazione di S&H Magazine. Continua dunque la collaborazione tra CartaBianca e il nostro mensile, il cui logo farà bella mostra su tutto il materiale pubblicitario dell’iniziativa. “La partnership con S&H – spiega il direttore artistico Fabrizio Manca Nicoletti – è uno dei punti più importanti del nostro progetto. Vista l’incredibile capillarità attraverso cui viene distribuito il magazine, contiamo di farci conoscere sempre di più, soprattutto nel Nord Sardegna. L’associazione culturale CartaBianca è infatti nata e ha sede a Cagliari. Inevitabile che la maggior parte dei nostri aficionados sia di provenienza campidanese. Ma le nostre iniziative sono rivolte a tutti i residenti nell’Isola”. Ad ogni edizione del concorso centinaia sono gli elaborati che arrivano in redazione. Quale il segreto di questo successo? Interviene Andrea Zucca, presidente di CartaBianca. “Il fatto che ogni nostra iniziativa sia completamente gratuita è di sicuro un incentivo alla partecipazione. Molti concorsi prevedono una tassa di lettura o una quota di iscrizione. Fin dalla prima edizione, la partecipazione gratuita è stato un nostro cavallo di battaglia. Non si spende neanche per l’invio degli elaborati, dal momento che tutto viene fatto on-
line. Certo, oltre a questo c’è molto di più. In ogni manifestazione cerchiamo di metterci tutta la nostra passione e il nostro entusiasmo e le figure professionali coinvolte sono sempre di primissimo livello. E i nostri partecipanti sembrano apprezzare tutto ciò.” La ricetta di CartaBianca è semplice. Iscrizione gratuita ed online, una giuria di qualificati lettori e scrittori e una serata di premiazione in cui vengono coinvolti un po’ tutti i partecipanti. E poi, un altro particolare che può senz’altro invogliare alla partecipazione, è la possibilità di vedere il proprio elaborato inserito in un’antologia, che raccoglie tutte le opere più votate dai giurati. “Si, la ricetta è più o meno questa – prosegue Manca Nicoletti – senza significative variazioni. Tuttavia, di volta in volta, e spesso su segnalazione di soci e partecipanti, cerchiamo di apportare qualche piccola modifica e inserire delle novità. Un esempio? Già a partire dall’ultima edizione del concorso di poesia abbiamo studiato una sezione dedicata agli studenti (delle scuole di ogni ordine e grado). La soddisfazione di veder partecipare al premio tanti giovani autori è stata tale che, anche per questa ottava edizione del concorso per racconti brevi e a aforismi, abbiamo ritenuto opportuno ripetere l’esperimento”. Già, perché nel manifesto programmatico dell’associazione culturale cagliaritana, vi è anche l’obiettivo di diffondere la cultura (con una particolare attenzione alla lettura e alla scrittura) anche tra i più giovani. E quale occasione migliore di un concorso letterario che, come accaduto, coinvolga sia gli studenti che i loro insegnanti? I giurati di quest’anno, capitanati dalla scrittrice Mirella De Cortes, saranno Carla Cristofoli (vincitrice dell’edizione 2016), Alessandra Ghiani, Michele Muresu e Giuliana Zurru. “L’idea di inserire il vincitore tra i giurati dell’edizione successiva – racconta Andrea Zucca – è stata di Fabrizio. Questo per dar modo anche agli stessi partecipanti di vedere da vicino quali sono le varie fasi attraverso cui si articola il concorso. Un po’ come passare dall’altra parte della barricata”. Partecipare al concorso è semplice e gratuito. Tutti i dettagli potrete trovarli nella home page del sito dell’associazione culturale, www.associazionecartabianca.it. Attenzione al limite di battute: 3600 (spazi inclusi) per i racconti e 300 per gli aforismi.
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Guida ai locali
Un caffè o un pasto veloce! SA SSA R I Bar Capital
Snack Bar.Ristorante
Via Mosca, 19. 392/9701310 Cafè Ristretto
Caffetteria
Via De Gasperi, 7. 329/1235308. Nessuno Cafè Set
Snack Bar.Ristorante
BAR . TAVOLA CALDA RICEVITORIA .................................................................
Via Caniga, 1 . Sassari
Via Roma, 4. 340/4060745. Nessuno Caffè Azuni
q 079 262519
Snack Bar
Viale Mancini, 13. 347/2389999. Nessuno Caffè del Corso
Snack Bar.Ristorante
L’Angolo
Snack Bar.Ristorante
Corso Vittorio Emanuele II, 17. 079/232470. Domenica
Via Pasquale Paoli, 9. 393/0504700. Domenica
Caffè Duemila
Les Mirages della Bavarese
Snack Bar.Ristorante
Via Amendola, 70. 320/7619908. Nessuno Caffè Italiano
Snack Bar
Via Roma, 38. 328/0057291. Domenica
Metropolitan Bar
Caffetteria.Ristorante
Via Attilio Deffenu, 8. 338/1979887. Nessuno
Caffè Lounge P
Snack Bar.Ristorante
Galleria Tanit. 079/262519. Nessuno
Millenovantotto
Caffetteria.Ristorante
Piazza Fiume, 10. 348/6111879
Caffè Mokador di Monserràt
Snack Bar.Ristorante
Galleria Monserràt. 079/219182. Nessuno
Mocambo Caffè
Wine Bar.Ristorante
Via Roma, 97. 079/280905. Domenica
Cantina Mazzotti
Snack Bar.Ristorante
Moliendo Cafè
Snack Bar.Ristorante
Piazza Mazzotti, 3. 393/2367636. Domenica
Viale Trento, 1. 392/1422592. Domenica
Coco Loco Cafè
San Baylon
American Bar.Ristorante
Via Roma, 170. 079/281521. Domenica
Caffetteria.Pasticceria
Viale Adua, 24. 331/9877605
Davidson Cafè
Snack Bar.Ristorante
C.C. La Piazzetta. 079/260458. Nessuno Cortesantamaria. 079/200185. Nessuno
Shardana
Snack Bar.Birreria
Via Asproni, 6/a. 328/2679594 Solin
E Allora?!
Snack Bar.Ristorante
Snack Bar.Ristorante
Via Vardabasso, 5/b. 079/280953. Nessuno
Via Verona, 31. 079/275394. Nessuno
Tris Bar
Family Affair
Via Tempio, 17. 079/271240
Snack Bar.Articoli per bambini
Via Brigata Sassari, 42. 388/1214303 Family Cafè
Snack Bar
Unico Caffè Snack Bar.Tabacchi.Ricevitoria
Via Carbonazzi, 18. 079/274247. Domenica Lotto, Totocalcio, Superenalotto, Totip
Snack Bar.Pub
Viale Porto Torres, 2/b. 340/1895357. Domenica Vanilla Cat
Caffetteria.Pasticceria
Via Alghero, 24. 327/5470727
Il Caimano Distratto
Cocktail Bar
Piazza Tola, 9. 391/4981685. Nessuno Il Posto di Altogusto
ALGH ERO
Snack Bar.Ristorante
Predda Niedda Strada 2. 079/2670000. Domenica
7000 Caffè
Jro Caffè
Via XX Settembre, 94. Domenica sera
Snack Bar.Tabacchi
Via Carlo Fadda, 14. 079/2857065. Nessuno La Nuova Bavarese
Via Roma, 54. 340/9577522
Caffetteria.Pasticceria
Viale Dante, 16/n. 079/270608. Nessuno
Caffetteria.Pasticceria
Snack Bar.Pranzi Veloci
Alguer Caffè
Snack Bar.Gelateria
Via Don Minzoni, 4. 079/5622648. Nessuno Bell’Agio
Wine Bar.Caffetteria
Via Maiorca, 47/51. 079/980103. Nessuno Cafè Latino
Snack Bar
Bastioni Magellano, 10. 079/976541. Nessuno Ciau Ciau
Snack Bar.Griglieria.Paninoteca
Piazza Sulis, 8. 334/1190962. Nessuno Cyrano
Wine Bar.Libreria
Via Vittorio Emanuele, 11. 079/9738303. Domenica Il Milese
Snack Bar.Focacceria
Via Garibaldi, 11. 079/952419. Martedì La Pantera Rosa Cafè
Snack Bar
Via Asfodelo, 9. 348/1445906. Domenica Lido Beach Bar
Via Lido, 14. 340/9085803. Nessuno
Cocktail Bar
www.radiobellavita.it
Sassari . 98.900 Mhz. Alghero . 97.600 Mhz. www.radiobellavita.it Castelsardo . 103.700 Mhz.
Uffici pubblicitĂ : Sassari . Piazza Castello, 11 . Telefono/Fax 079 231851
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¿ Chiusura i Informazioni aggiuntive
Lu Barril
Caffetteria.Ristorante
El Burladero
Ristorante.Pizzeria
C.C. La Piazzetta. 079/262211. ¿ Nessuno
Via Mazzini, 7. 079/4803101. ¿ Nessuno Maracaibo
Cocktail Bar
Via Lido, 15. 349/1707383. ¿ Nessuno. i Live music Mignò
Gambrinus Pub
Pub.Birreria
Viale Trieste, 6. 347/7021854. ¿ Martedì Snack Bar
Il Posto
Ristorante.Pizzeria
Largo San Francesco, 16. 333/7677465. ¿ Nessuno
Via Enrico Costa, 16. 079/233528
Orange
La Gourmerì
Snack Bar.Ristorante.Pizzeria
Via XX Settembre, 2/4. 346/5944925. ¿ Nessuno. i Live music
Insalateria
Via Cagliari, 8. 079/6045543 - 392/1302898. ¿ Sab, Dom La Perla Rosa
Ristorante.Pizzeria
Via IV Novembre, 63. 079/281255. ¿ Mar. i Consegna domicilio
PO R TO TO R R ES
La Pinta Bar Galleria
Snack Bar
Via Sassari, 61. 079/9145349. ¿ Domenica Cristallo
Ristorante.Pizzeria
Via Saffi, 27. 079/236903. ¿ Martedì. i Consegna domicilio L’Asfodelo
Snack Bar.Pasticceria
Ristorante.Pizzeria
Via Roma, 134. 079/272826. ¿ Nessuno
Piazza XX Settembre, 12/14. 079/514909. ¿ Lun sera. i Live music
Mò… pizza!
Falò Cafè
Piazza Musu Martini, 2 - Li Punti. 079/399399. ¿ Martedì
Snack Bar.Ristorante
Via Mare, 12. 079/5902793. ¿ Domenica
Ristorante.Pizzeria
Panefratteria
Gatto Nero
Snack Bar.Pub
Via Amsicora, 28. 348/8802084. ¿ Nessuno
Cucina Tipica Sarda
Via Carlo Alberto, 2. 079/9330921. ¿ Lunedì RE|MI
Il Porticciolo
Lounge Bar
Ristorante.Pizzeria Gourmet
Via Coradduzza, 17. 333/1378998. ¿ Nessuno
Via Mare, 34. 345/8515043. ¿ Nessuno. i Live music
Retrò
Tito’s
Via Canopolo, 2/a. 079/231211. ¿ Lunedì
Cocktail Bar
Via Libio, 1. ¿ Nessuno
Pizzeria
Ristò Park
Tropical
Lounge Bar
Lungomare Balai, 70
Ristorante.Pizzeria
Predda Niedda Strada 32. 392/8243808-9. ¿ Nessuno San Sebastian
Ristorante.Pizzeria.Griglieria
Via Asproni, 18. 079/273749. i Gluten free Spaghettoria S’Artea
SENNO R I & SO R SO
Spaghetteria
Via Arborea, 2/b. 079/4922209 - 392/7683669 Buena Vista Cafè
Snack Bar
Via Cottoni - Sennori. 079/362273. ¿ Lunedì
Speed Date
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Predda Niedda Strada 8. 079/262520. ¿ Nessuno
Cafè Cattari
Caffetteria
St. Joseph Pub
Pub.Pizzeria.Paninoteca
Via Marina, 37 - Sorso. 079/3055088. ¿ Lunedì
Via Asproni, 20/22. 079/272455. ¿ Nessuno
Dal Gusto
Tritus
Wine Bar.Ristorante
Via Cottoni, 63 - Sorso. 079/9105748
Ristorante.Pizzeria
Via Asproni, 2. 079/274052. ¿ Nessuno
Ibiscus Cafè
Snack Bar.Paninoteca
Via Cottoni, 17 - Sennori. 079/361512. ¿ Nessuno New Zanzibar
Ultimo Piano
Ristorante.Pizzeria
Piazzale Segni, 9. 079/2858460. ¿ Nessuno Snack Bar
Via Roma Superiore, 164 - Sennori. 349/7274524
ALGH ERO Al Refettorio
Dove mangiamo? Bar Graziella
Al Vecchio Mulino
Ristorante.Pizzeria
Via Don De Roma, 3. 079/977254 Alguer Mia
SA SSA R I
Ristorante
Vicolo Adami, 47. 079/9731126. ¿ Nessuno
Ristorante.Pizzeria
Via Cipro, 17. 079/9739883. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio
Pizzeria.Snack Bar.Tabacchi
Bontà Sarda
Ristorante.Pizzeria
Via Buddi Buddi, 54/56. 079/316263. ¿ Giovedì
Via Don Minzoni, 183. 079/984860. i Consegna domicilio
Black Stone
Castell de Càller
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Predda Niedda Strada 18. 333/6801975. ¿ Nessuno
Via Joan Mirò (Loc. Taulera). 079/9891026. ¿ Lunedì
Bowling
Ches Sardegna
Ristorante.Pizzeria
Via Luna e Sole, 1. 079/9145265 Braceria Mangiafuoco
Bisteccheria
Bisteccheria
Via Predda Niedda, 19. 346/1298121. ¿ Domenica Dalla Vetrina alla Brace
Piazza Nazario Sauro. 340/7282339 - 348/5137795
CriBu’s
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Via Valverde, 42. 079/982890. i Veranda all’aperto
Via Catalocchino, 8/a. 347/4294090. ¿ Lun, Mar Cut & Grill
Ristorante.Pizzeria
Via XX Settembre, 150. 079/6140990. ¿ Nessuno
Da Bruno
Ristorante
S.S. S.M. La Palma - Fertilia. 079/930098. ¿ Nessuno Bisteccheria
Demodè Bistrot
Ristorante.Pizzeria
Via Veneto, 2. 079/985194. ¿ Martedì. i Consegna domicilio
BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE | CLUB El Trò
Ristorante.Pizzeria
La Rosa Dei Venti
Ristorante.Pizzeria
Lungomare Valencia, 3. 339/2086484. Nessuno
Via Ettore Sacchi, 20. 079/502590. Nessuno
Fronte del Porto
Li Lioni
Ristorante.Snack Bar
Cucina Tipica Sarda
Via Asfodelo, 47. 079/9739501. Domenica
S.S. 131 km 224,4. 079/502286 - 340/5226468. Mercoledì
Hopera
Pepito Pizza
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Il Capricorno
Pizzeria.Paninoteca
Via Diez, 60. 079/986225. Mer. Consegna domicilio Il Corallo
Pizzeria.Paninoteca
C.so V. Emanuele, 158. 079/5048034 - 392/1880422. Mar
Piazza Civica, 23. 079/4804011. Nessuno
Sa Mesa
Trattoria.Pizzeria
Via E. Sacchi, 3. 079/5620982 - 340/4126848. Lunedì
Ristorante.Pizzeria
SENNO R I & SO R SO
Via Kennedy, 20. 079/982772 - 328/8054588. Martedì Il Pavone
Ristorante
Piazza Sulis, 3. 079/979584 Ristorante
Via Principe Umberto, 23/25. 079/9337101. Nessuno
Girasole
Ristorante.Pizzeria
Via Roma Inferiore - Sennori. 347/1416411. Mercoledì
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Via Sant’Erasmo, 14. 340/4035413
La Cantera
Ristorante.Pub
Via Roma, 145 - Sennori. 349/3018347. Martedì
La Saletta
Cucina Tipica Sarda
Via Kennedy, 27/b. 079/4125748 - 348/0171332. Lunedì Le Nouveau Gourmand
Ristorante
Loc. Badde Cossos - Sennori. 079/360245. Lunedì
Janas Restaurant
La Bifora
Da Vito
Zanzibar 2
Ristorante.Pizzeria
Via Roma, 197 - Sennori. 079/361036
Tavola Calda.Gastronomia
Via Asfodelo, 43. 079/9739506 Lo Smeraldo
Pizzeria
Via Carbonia, 36. 079/5907611. Consegna domicilio Lu Furat
Pizzeria
Take away o domicilio
Via Columbano, 8. 079/9736052. Nessuno
SA SSA R I
Mos Tapas Restaurant
Ristorante
Agorà
Via Carducci, 3. 079/983429 Osteria Macchiavello
Cucina Marinara
Bastioni Marco Polo, 57. 079/980628. Nessuno Trattoria Cavour
Pizzeria.Gastronomia
Via Mazzini, 2/e. 079/233796. Nessuno. Consegna domicilio
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Via Cavour, 110. 079/9738762 - 392/6110258. Lunedì
Al Caminetto
Pizzeria
Via Mastino, 23. 079/280727. Dom. Consegna domicilio C’è Pizza per Te
Pizzeria.Paninoteca
Via Napoli, 6/b. 079/2826049. Consegna domicilio Ellas
PO R T O T O R R ES
Gastronomia Greca
Via Usai, 33. 079/9103745. Lunedì Era Ora
Babbai
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Fainè al metro
Via Nizza, 45. 079/5620926. Domenica
Vicolo Cabitta. 079/515896 - 338/3609378. Mercoledì
Fior di Pizza
Da Cellino
Via Pasquale Paoli, 1. 079/9102546. Lunedì
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Paninoteca
Via Balai, 61. 079/5046024. Martedì. Consegna domicilio
I 4 Mori
Da Teseo
Via Carlo Felice, 20. 079/273548. Lunedì
Ristorante.Pizzeria
Via dell’Autonomia, 4. 079/508106. Giovedì Fuori Orario
I Pini 2 Pizzeria.Paninoteca
Piazza XX Settembre, 7. 079/513616. Mercoledì Il Corallo 2
Pizzeria.Paninoteca
Ristorante.Pizzeria
Via Benedetto Croce, 2. 079/9401201 - 339/5640157. Lun
Pizzeria
Via G. Deledda, 157. 392/6768487. Mar. Consegna domicilio Il Vagabondo
Pizzeria
Via Perantoni Satta, 1. 079/271939. Lun. Consegna domicilio Il Veliero
Pizzeria
Via Ciriaco Carru, 2. 079/240443. Lun. Consegna domicilio La Divina
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Via Chiarini, 1. 079/2590063. Consegna domicilio La Scacchiera
Pizzeria
Via Giagu, 17. 079/2829023. Lun. Consegna domicilio Nanni’s Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Marghinotti, 36. 079/244896. Consegna domicilio On The Road
Gastronomia.Paninoteca
Via Mazzini, 13/a. 079/235296. Domenica Pablirus
Pizzeria.Gastronomia
Piazza Università, 7. 389/2070572. Nessuno Paolino
Gastronomia.Paninoteca
C.C. La Piazzetta. 079/262252. Nessuno Cortesantamaria. 079/233921. Nessuno
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S&H MAGAZINE Anno XXII - N. 251 / Agosto 2017
EDIZIONE SASSARI
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Pianeta Pizza
Pizzeria
Via Attilio Deffenu, 5/b. 079/2006777. Consegna domicilio Pizza Bis
Pizzeria
Via Dessì, 7. 079/276160. Nessuno. Consegna domicilio Pizza Bis 2
Direttore Responsabile MARCO CAU Ufficio Grafico GIUSEPPINA MEDDE Hanno collaborato a questo numero: DIEGO BONO, DAMIANO CANCEDDA, LUIGI CANU, DANIELE DETTORI, NIKE GAGLIARDI, ERIKA GALLIZZI, GIANMICHELE MANCA, GIUSEPPE MASSAIU, PAOLA M. RUIU, MARCO SCARAMELLA, MANUELA STACCA, ALBERTO TIDU, ROBERTO TRONCI
Redazione Sassari, Via Oriani, 5/a - tel. 079.267.50.50 Cagliari, tel. 393.81.38.38.2 mail: redazione@shmag.it
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Editore ESSEACCA S.r.l.s., Via Oriani, 5/a - Sassari Per la pubblicità: tel. 335.722.60.54 Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari
Pizzeria
Via Florinas, 6. 079/242442. Nessuno. Consegna domicilio Pizzeria Cocco
Pizzeria Da Andrea
Pizzeria.Paninoteca
C.so Margherita di Savoia, 37. 079/6012557. Lunedì Pizzeria Da Rosy
Pizzeria.Paninoteca
Posti a sedere all'interno!
Via Bruno - Li Punti. 079/398619. Lunedì Pizzeria Gnam Gnam
Pizzeria
Via Monsignor Saba, 3/a. 380/8991503. Domenica Pizzeria Helena
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Pizzeria.Paninoteca
Via Zanfarino, 2/f. 079/272341. Nessuno. Consegna domicilio
Arte Pizza
Pizzeria Luna e Sole
Via Fiorentina, 42 - Sorso. 079/350502
Pizzeria
$ shmag.it
Felix
Pizzeria Peter Pan
Via Fiorentina, 73 - Sorso. 079/350193. Consegna domicilio
Pizzeria.Gastronomia
Harley Pizza
Poker Pizza
Via Roma, 159 - Sennori. 079/362346
Pizzeria.Paninoteca
Via Ortobene, 8. 079/2598282. Mar. Consegna domicilio Prof. Pane Grosso
Pizzeria.Paninoteca
Refral Da Renato
Paninoteca
Via Roma, 118. 079/2670032. Nessuno Spizzati
Pizzeria
Viale Italia, 51. 079/6040195. Lun. Consegna domicilio
Pizzeria 2000
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Via Roma Inferiore, 60 - Sennori. 079/362271. Lunedì
Qualcosa di dolce? SASSARI
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Gelateria Bosisio Gastronomia Greca
Via Don Minzoni, 102. 079/6011160. Pizze senza glutine
Pizzeria.Paninoteca
La Nuova Delizia
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Via Goceano, 15. 079/985082. Lun. Consegna domicilio La Perla Nera
Pizzeria.Gastronomia
Via Oristano, 13/15. 079/9739132. Consegna domicilio La Piadina del Pozzo
Gelateria
Via Brigata Sassari, 71. 079/232406. Nessuno La Pallina
Via Carlo Alberto, 40. 079/6046220
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Pizzeria
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Pizzeria
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Pasticceria
Via Baldinca, 67 - Li Punti. 079/399310 - 393/9242341. Lun Slurp
Gelateria
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Piadineria.Paninoteca
Via Minerva 25. 079/4921239. Mar. Consegna domicilio Rosy & Tony
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Azzurra
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Gastronomia
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Via Roma, 36. Nessuno. Prodotti vegan e per celiaci Ciro
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Piazza Ginnasio, 4. 392/5406448
PO R TO TO R R ES Il Drago
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Pizzeria.Paninoteca.Cucina Vegana
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Pianeta Pizza
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LE LUCIDO SOTTILE Foto di Gianmichele Manca
Creperia.Toasteria
Gastronomia.Paninoteca
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Piazza Civica, 37. Nessuno
Via Ponte Romano, 54. 328/5639782. Lunedì Mordi&Via
Pasticceria
Via Sassari, 35/b. 079/979960. Lunedì
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Via Azuni, 13. 079/5048309. Consegna domicilio
Il Capriccio
Pizza Loca
C.so V. Emanuele, 114. 340/1844835. Nessuno
Pizzeria.Paninoteca
Via Veneto, 7. 079/5042012. Nessuno. Consegna domicilio Speedy Gonzales
Pizzeria.Paninoteca
Via Libio, 75. 079/5047066. Consegna domicilio
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