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05 04 Lìberos
La rete del libro in Sardegna
05 Gianluca Marjani Marras Illustrazioni in agrodolce
06 La satira di Radio Limbara 07 Annamaria Bruni
Premio speciale “Nikon 100th Anniversary”
08 Cagliari Dinamo Academy Inizia l'avventura in Serie A2
10 Il dentista risponde Bere tanto latte fa bene?
15 La Sella del Diavolo 16 Cagliari Calcio
Colpo grosso: Leonardo Pavoletti in rossoblù
18 HITWEETS 19 Perdere Peso
3 consigli per metterti sulla buona strada!
20 Unità cinofile ricerca dispersi 21 Il Parco di Tepilora Patrimonio dell’Unesco
22 Coverstory: Ambra
12 Il Castrum di Sassari
24 In viaggio
13 inSardegna a Settembre
25 I Broch
Uno spettacolare viaggio nel tempo
14 Musica: King Howl Un licantropo heavy blues
Mumbai
Un parallelo tra Scozia e Sardegna
26 GUIDA AI LOCALI
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Lìberos LA RETE DEL LIBRO IN SARDEGNA di Paola M. Ruiu. Foto: Alec Cani Se siete dei lettori e vivete in Sardegna, probabilmente avete già sentito parlare della rete Lìberos. Se non lo siete vorremmo iniziarvi a questa strana pratica che allena il ragionamento, favorisce il libero pensiero, allarga gli orizzonti e crea indipendenza. Un’abitudine che purtroppo viene sempre più abbandonata, complici una crisi economica che perdura da anni e un avanzamento digitale che ha, a tutti gli effetti, devastato il mondo dell’editoria e della carta stampata in generale. Iniziamo col raccontarvi che cos’è Lìberos. Era il 2012 quando la scrittrice Michela Murgia si mise il problema di trovare una soluzione che potesse in qualche modo risollevare il mondo del libro in Sardegna. Nella nostra isola c’è sempre stato molto fermento in questo campo ed è grazie al passaparola dei librai, a editori attenti, ai bibliotecari, se tanti autori sardi sono riusciti a ottenere fama nazionale e, in alcuni casi,
internazionale. Insomma, iniziative di singoli che riuscivano a raggiungere dei traguardi e quindi, perché non unire le forze verso obiettivi di più ampie vedute? Così nacque Lìberos, un progetto che mette insieme tutti gli operatori della filiera e racchiude iniziative volte a promuovere il libro e la lettura coinvolgendo i lettori e facendo sentire anche loro parte della rete. Per passare dalle parole ai fatti, i promotori decisero di partecipare al bando “Che fare?”, allora alla sua prima edizione, che premiava con la cifra di 100.000 euro la migliore iniziativa culturale che fosse anche sostenibile. Le proposte presentate furono 500, 32 le selezionate, 6 le finaliste, tra le quali anche progetti molto importanti come quelli riguardanti il quartiere San Salvario di Torino e il rione Sanità di Napoli. Ad aggiudicarsi il finanziamento fu proprio Lìberos che riuscì in questo modo a diventare impresa ponendo l’accento su un punto importante e sempre controverso: chi fa cultura deve essere retribuito.
A distanza di cinque anni dalla sua nascita forse Lìberos non avrà raggiunto il fine scatenante e un po’ utopico di salvare il mondo del libro in Sardegna, ma ha comunque conquistato tante piccole grandi mete che confermano la serietà e la rispettabilità di questa associazione, di cui l’attuale presidente è Aldo Addis, libraio della Koinè di Sassari e Porto Torres. Un primo importante obiettivo è stato quello di attestarsi come impresa sostenibile: chi lavora in ambito culturale non può essere considerato un volontario; la professionalità, che nella nostra isola non manca, va retribuita. Altro traguardo è quello di aver dato vita a Éntula, un festival letterario itinerante attivo 9 mesi l’anno. In Sardegna esiste una bella realtà di festival letterari come Isola delle storie di Gavoi, Leggendo metropolitano o Tuttestorie, ma ciò che mancava era l’idea originale di riuscire a organizzare gli incontri tra i professionisti del libro e i lettori in luoghi che non venivano mai toccati da iniziative di questo
tipo. Ad oggi sono circa 40 i paesi e le città sarde che ospitano gli appuntamenti di Éntula, puntando su un investimento culturale che agevola la crescita sociale ed economica di una comunità migliorandone la salute. Sì, perché il festival non si ferma ai soli grossi centri urbani o alle città turistiche, ma va a toccare i piccoli e spesso dimenticati paesi della Sardegna, affamati di cultura e che ben rispondono a eventi di questo tipo. Solitamente sono le biblioteche comunali ad associarsi a Lìberos e, in concerto con le amministrazioni locali, organizzano gli incontri. La Sardegna ha una realtà di biblioteche molto vivace, grazie a una legge che le ha istituite obbligatoriamente in tutti i comuni 30 anni fa, e questo è probabilmente il motivo principale per cui in Sardegna abbiamo indici di lettura ancora significativamente migliori rispetto a tutto il sud. In ogni caso grazie a Lìberos è stato aperto un varco e la loro strada è stata seguita e replicata da altre realtà perché è attestato il fatto che fare rete è ormai l’unica via percorribile. Tenetevi aggiornati sui loro movimenti seguendo i canali ufficiali: sito www.liberos.it e Facebook @liberos2.
Gianluca Marjani Marras
illustrazioni in agrodolce di Damiano Cancedda Cagliaritano, di origini orrolesi, Gianluca “Marjani” Marras è un illustratore. Una parola che apre scenari infiniti: il suo compito è di narrare la realtà attraverso la fantasia e gli strumenti che gli competono. Scambiamo alcune chiacchiere con lui, sperando di riuscire a dare una fisionomia, un contorno, all’artista. Eppure, prima di una corretta definizione del suo mestiere, salta all’orecchio quel soprannome, “Marjani”. Ci chiediamo se questo pseudonimo ha in qualche modo a che fare con la sua arte: “In realtà no, se non in parte. Marjani significa volpe in una variante della lingua sarda: è un animale verso il quale provo una simpatia naturale, per un sacco di motivi. Inoltre nella cultura tradizionale giapponese, che io amo particolarmente, è considerato un animale sacro”. Già, cultura giapponese, una delle sue massime fonti d’ispirazione, partendo dalla pittura tradizionale, arrivando a Takashi Murakami, autentica icona artistica in Giappone. Fare un elenco di tutto ciò che lo attrae è praticamente impossibile: “Se dovessi sintetizzare ti direi che, dal punto di vista stilistico, confluiscono nel mio lavoro linguaggi diversissimi tra di loro. Biasi, Keith Haring, Basquiat, Jesse Jacobs, Frida Kahlo. Per i contenuti un elenco è davvero impensabile, sono una spugna e provo curiosità e interesse per tutto quello che mi circonda”. Insomma, tutto ciò che può influire sul suo immaginario artistico può prendere forma.
Per capire da dove tutto ha inizio, bisogna retrocedere fino alla sua infanzia, a quando si è ritrovato in maniera istintiva e naturale a disegnare. Il disegno per lui è una passione innata, ma ci tiene a precisare che: “più che una passione è quello che sono davvero, sotto gli innumerevoli strati della società.” Una società che, in questa era social, mostra un interesse indecifrabile verso alcune forme artistiche, compresa quella di Gianluca Marras. La facile fruizione di materiale culturale avvicina più facilmente le persone all’arte, col rischio altissimo di renderla effimera o poco approfondita. Di una cosa però Gianluca è certo: “in questi anni mi sono accorto che
Foto Gigi Murru
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l’onestà paga sempre, nonostante la via da percorrere sia più lunga”. Potrebbe scegliere di lavorare su linguaggi più semplificati per arrivare ad un pubblico più ampio, ma il suo è un cammino fatto anche di ricerca, che non intende abbandonare. I suoi lavori, a primo impatto, sembrano rassicuranti, c’è un’esplosione di colori e di linee morbide, eppure sono evidenti alcuni tratti distintivi della sua arte che un po’ inquietano. Scelte puramente stilistiche o concettuali? “Direi sia concettuali che stilistiche. Cerco, nei limiti del possibile, di non essere didascalico e di trovare un sapore agrodolce, sia nello stile che nei contenuti. La realtà è estrema-
mente complessa e sfumata, così come i sentimenti e l’estetica. La mia ricerca è indirizzata in questo senso”. E sono proprio queste scelte che permettono al suo lavoro di farsi largo tra gli spazi che gallerie d’arte, laboratori e tante altre realtà diverse concedono agli artisti. Nelle ultime settimane è stato un po’ in giro per la Sardegna. Ha portato una personale a Nuoro, al Seuna Lab, a cura di Madriche, associazione culturale che promuove e supporta eventi culturali ed educativi, ed è stato protagonista di una tappa dell’Art Friday dell’AB Gallery, a Villasimius. Oltre a Marjani erano presenti nomi illustri legati all’arte contemporanea isolana, quali Manu Invisible, e altri in rampa di lancio come La Fille Bertha. Non intende fermarsi, settembre sarà un altro mese intenso e ricco di lavoro: “Sarò ospite del Marina Cafè Noir, in veste di illustratore in tempo reale per un’intervista molto interessante”. Il festival di letterature applicate è un evento clou dell’estate cagliaritana, in programma dall’1 al 3 settembre. Ma non è l’unico appuntamento in agenda, infatti, a fine mese esporrà i suoi lavori a Cagliari nella Libreria Feltrinelli di Via Paoli, un evento da non perdere per tutti i curiosi. “Ad ottobre, oltre ad un progetto non ancora confermato, ci sarà invece una performance live al barber shop Recut di Cagliari”. Se passando di lì scorgerete disegni raffiguranti stralunati animali privi di arti, con una moltitudine di occhi sparsi lungo il corpo, affascinanti e dal retrogusto onirico, beh, potrebbe esserci un “Marjani” a pochi passi da voi, da gustare in tutta la sua complessa arte.
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Non solo Lercio. La satira made in Sardinia:
RADIO LIMBARA L’emittente più goliardica dell’Isola si racconta sulle pagine di S&H Magazine
di Manuel Di Cristo Strappare un sorriso senza risultare mai banali e, anzi, sfruttare luoghi comuni e detti isolani per fare dell’umorismo pungente e incardinato nel quotidiano: Radio Limbara è tutto questo e molto altro, come testimonia la nostra chiacchierata coi fondatori della pagina. Ciao ragazzi! Come e quando nasce Radio Limbara? La pagina è nata il 26 ottobre 2014, una tranquilla domenica mattina, per mano di quello che scherzosamente sulla pagina definiamo “il direttore”. La nascita della pagina fu abbastanza casuale, frutto di un semplice “ma si, perché non provarci?” dopo aver letto un articolo satirico sul web. Inizialmente venivano pubblicati solamente articoli a cadenza irregolare, poi abbiamo attraversato un periodo di espansione della pagina in cui abbiamo regolarizzato la cadenza delle pubblicazioni, cominciato a riproporre saltuariamente articoli “di archivio” e, in seguito, ci siamo dedicati anche alla produzione di immagini e memes divertenti a tema con la pagina. L’idea iniziale era creare qualche articolo divertente per il puro gusto di scriverlo e vedere se l’idea piacesse. È per ottenere un riscontro più oggettivo possibile dai lettori (e non influenzato da simpatie o antipatie personali) che non ci siamo mai palesati ufficialmente, anche se in Paese [Berchidda (SS)] moltissimi conoscono la nostra identità.
Riuscireste a elencare il podio dei vostri migliori articoli? Fra i quasi 300 articoli scritti, stilare una classifica è un po’ difficile ma proveremo a citarne qualcuno di grande successo e qualcuno che a noi personalmente piace ma che presso il pubblico non ha avuto un riscontro notevole. Partiamo con un classico: «Ragazzo nato da fecondazione assistita insegna al babbo a coddare». Un articolo che ebbe molto successo in quel periodo e che smonta in maniera molto ironica il famoso detto isolano. Un altro, questo più tendente alla bufala ma con la sua giusta dose di ironia: «Nuova tassa in Sardegna: canone di Videolina in bolletta Abbanoa». Fu scritto nel periodo in cui il governo inserì il canone RAI nella bolletta dell’energia elettrica e fece non poco scalpore in Sardegna. Ovviamente molti capirono che si trattava di una castroneria, ma tantissimi altri si indignarono e sbraitarono contro questa scelta scellerata del governo regionale, tuonando contro la povera emittente che, a detta loro, non guardavano (anche se, ammettiamolo, tutti abbiamo visto almeno una puntata di “Sardegna Canta” nella nostra vita). Infine: «Si no cappottas no ses omine: è festa per un giovane pattadese». Un articolo in cui, prendendo spunto da un detto pattadese, abbiamo costruito tutta una storia attorno al cappottamento di un giovane ragazzo pattadese consacratosi finalmente uomo. Un’ultima menzione, se ce la permettete va a: «Prete promette trod-
dios de monza dopo la messa: fuga generale dalla casa del Signore» che, sebbene non abbia riscosso grande successo presso il pubblico, ci aveva divertito particolarmente durante la stesura e tutt’oggi rimane tra i nostri preferiti. C’è qualche progetto in cantiere di cui volete parlarci? Sì. Per il futuro (ma ancora è un’idea molto abbozzata) vorremmo realizzare un piccolo telegiornale in cui giornalisti e inviati semiseri espongano le varie notizie già pubblicate sul sito… ma siamo ancora alla fase “sarebbe bello fare anche…”. Per il resto manteniamo la linea che finora ci ha premiato abbastanza: articoli nuovi, qualcuno vecchio e immagini divertenti per i giorni in cui non abbiamo notizie fresche da postare. Ah, giusto per chiarire, se qualcuno dei lettori fosse ancora convinto che il deputato Custero abbia proposto di rinchiudere i sardi nelle riserve a
mo’ d’indiani d’America, stia tranquillo: era una parodia della storia del generale Custer. Qualche “scoop” in esclusiva per i lettori di S&H? Certamente, il nostro dovere di informare i lettori viene prima di tutto! Dunque, anche se voi ovviamente negherete tutto ciò, noi siamo già pronti a titolare un: «[ESCLUSIVO] “Voglio intervistare io quelli di Radio Limbara” – “No, io!”. Volano schiaffi e puntaculos nella redazione di S&H per accaparrarsi l’intervista del secolo». Per quanto riguarda gli articoli di prossima pubblicazione facciamo solo una piccola anticipazione: è stata sviluppata recentemente la nuova applicazione, tutta sarda, che farà concorrenza alla blasonata BlaBlaCar: BlaBlaCaddu. Sembra un’app interessante. Grazie ragazzi! Grazie a voi.
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ANNAMARIA BRUNI La fotografa sarda vince il premio speciale del “100th Anniversary Award” della Nikon
di Manuela Stacca Ha sbaragliato oltre 21 mila partecipanti provenienti da ben 170 paesi, surclassando i 76.356 lavori proposti. Si chiama Annamaria Bruni – cagliaritana classe 1974 – ed è la vincitrice del premio speciale 100th Anniversary Award, battezzato “Celebration”, introdotto quest’anno nel Nikon Photo Contest 2016/2017 per festeggiare il centenario dell’azienda. Inaugurato nel 1969, il Nikon Photo Contest è tra i concorsi fotografici internazionali più importanti al mondo, e Annamaria Bruni è riuscita a conquistare il premio più prestigioso con “Greeting to the Sun” (Saluto al sole), una fotografia inusuale per la categoria, con dei toni cupi, molto più scuri rispetto
alle rivali piene di colori, come ci racconta la vincitrice. Per questo motivo, il trionfo è stato ancora più inaspettato: «È stato un po’ uno shock, una grandissima sorpresa e gioia», afferma la Bruni. «La mia è una fotografia molto particolare, pensavo che Nikon scegliesse qualcosa che rappresentasse al meglio il senso di festa, di celebrazione. In realtà, hanno apprezzato proprio questa idea del rituale, della celebrazione giornaliera». Scattata con una Nikon D800 e un obiettivo 50mm, la foto ha come protagonista una donna del Cairo di 73 anni in preghiera che, come ci svela la Bruni, è la nonna di una sua cara amica egiziana, immortalata in un momento intimo, di calma e raccoglimento: «Ogni giorno, lei si alzava e andava subito a pregare, prima di fare qualsiasi cosa. Era un modo per ringraziare Dio in generale, non solo Allah. La mia intenzione era quella di rappresentare qualcosa di assolutamente naturale e spontaneo». Lo scatto, infatti, è il risultato di un lavoro curato e studiato ma assolutamente «privo di editing pesanti», come ci tiene a precisare la fotografa. Accostato a pittori quali Vermeer e Rembrandt, il lavoro della Bruni è stato premiato per la «morbidezza, il
contrasto, le luci e ombre, […] potenti meccanismi usati qui per raccontare una storia umana, una delicata espressione che sembra darti la sensazione di guardare una bellissima natura morta». Per la fotografa cagliaritana, però, lo scatto rappresenta un tributo all’amato Egitto nel quale ha vissuto per dieci anni, ma soprattutto a suo padre, grande amante della fotografia, che le ha trasmesso questa passione: «Quando era giovane aveva comprato una Leica, con parecchi sacrifici. Ci faceva tanti ritratti. Aveva anche l’abbonamento del National Geographic. Praticamente, ci sono cresciuta con il National Geographic e per me era un sogno andare in Medio Oriente». Negli anni, il Medio Oriente l’ha visitato, scoperto e amato: La Bruni ha collaborato con diverse ONG (Terre des Hommes, UNHCR e Vento di Terra), viaggiando in Palestina, Israele, Libano, Gaza, Giordania ma anche in Afghanistan, «un luogo rimasto intatto, emozionante ma molto pericoloso», fino a spingersi in Estremo Oriente (Thailandia, Myanmar e le Filippine), dando vita al progetto “Occupation: Refugee”: «una raccolta delle storie dei rifugiati siriani, afghani, palestinesi», realizzata a proprie spese. In occasione della premiazione – avvenuta il 27 luglio –, la fotografa
ha visitato anche il Giappone, nello specifico Tokyo, un’altra grande scoperta e «un esempio di civiltà, di ordine, di rispetto per il prossimo, davvero incredibile». Il desiderio della Bruni ora è quello di continuare a viaggiare per realizzare reportage e fare fotogiornalismo, un mondo difficile quest’ultimo, ma che le permette di essere sé stessa a differenza di quello della moda, «poco genuino e troppo competitivo», nel quale ha lavorato nei primi anni 2000. Quando le chiedo un’opinione sui social network, anche in questo caso la fotografa ha le idee chiare: «So che è importante esserci a 360° ma creano troppa dipendenza, mi fanno un po’ paura. Io uso Facebook, condividere è bello ma non mi piace l’idea di esserne schiava». Tra i progetti futuri, un reportage sulle Filippine, per raccontare le conseguenze delle cruente politiche interne di Rodrigo Duterte (il controverso presidente soprannominato “Il Castigatore”) sulle «famiglie alle quali è stato tolto il reddito maggiore, ovvero lo spaccio di metanfetamina», ma anche per «ampliare il discorso sui transessuali, sulla volontà dei filippini di cambiare sesso e l’importanza della religione cattolica».
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Inizia l'avventura in Serie A2 della
CAGLIARI DINAMO ACADEMY
di Erika Gallizzi È già iniziata l’avventura in Serie A2 della Cagliari Dinamo Academy. In ritiro al Geovillage di Olbia da fine agosto, la formazione cagliaritana mette in moto i muscoli con il suo preparatore atletico Simone Porta e si prepara per un campionato tutto da giocare e da godere. Proprio nel precampionato, coach Riccardo Paolini, col suo vice Luigi Usai ed il suo assistente Federico Manca, manderà in campo la squadra, per la prima volta, nel Torneo Meridiana Geovillage (al GeoPalace di Olbia il 2 e 3 settembre), poi ancora al Torneo Tirrenia “Città di Sassari – Mimì Anselmi” (Sassari, 9-10 settembre). Il 13 la Cagliari Dinamo Academy sfiderà la Dinamo Sassari in un’amichevole a Nuoro, mentre il 21 chiuderà “l’estate” tra le mura del PalaPirastu con la Pirates Accademia Basket Su Stentu Sestu. Lo start del campionato, invece, è previsto per sabato 30 settembre, quando i rossoblù ospiteranno la Pallacanestro Biella per la prima giornata della Serie A2, girone Ovest, 2017-18. IL ROSTER Marcus Keene (1). Playmaker del ‘95 nato in Germania ma di nazionalità statunitense, 180 cm per 80 kg. Giocatore talentuoso e tiratore senza paura, soprannominato “il killer” proprio per la sua mano caldissima, abbina il gioco perimetrale a
buone doti di ball handling, che gli consentono di attaccare efficacemente il canestro, così come è in grado di innescare bene i compagni. Arriva dalla NCAA, dove lo scorso anno è risultato il miglior marcatore con 30 punti a partita (cinque gare in cui ha superato i 40 punti, con un season-high di 50 e 10 triple messe a segno nella stessa partita). Simone Bonfiglio (2). Classe ‘88, è nato a Cento, in provincia di Ferrara. Playmaker di 180 cm per 74 kg, buon tiratore dall’arco e ottimo assistman, è un giocatore che sa mettersi al servizio della squadra. Cresciuto nel settore giovanile della Virtus Bologna, ha esordito in Serie A nella stagione 2006/07, raggiungendo la finale di Coppa Italia. Dopo aver girato l’Italia in lungo e in largo ed una stagione in A2 alla Virtus Roma, lo scorso anno ha vestito la maglia del Basket Golfo Piombino (serie B) dove ha fatto registrare 17.4 punti, 3.2 rimbalzi e 4.2 assist a gara. Roberto Rullo (3). Guardia nata a Lanciano nel 1990. 193 cm per 98 kg, è esperto della categoria, nonché elemento di spessore e di grande talento offensivo. Cresciuto negli ottimi settori giovanili della Virtus Siena prima e della Benetton Treviso poi, con cui ha fatto il suo esordio in Serie A nella stagione 2006/07. Nel 2011 ha colto la promozione in A con Pistoia. L’anno successivo ha disputato Serie A ed Eurocup con la maglia di Cantù. Ha giocato la scorsa stagione a Latina, in A2, chiu-
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dendo il campionato con 12 punti, 2.4 rimbalzi e 3.1 assist di media. A suo tempo, ha fatto parte della Nazionale nelle categorie giovanili. Mirco Turel (4). Guardia classe ‘94 di Pordenone, 195 cm per 90 kg, ha esordito in B dilettanti con la Falconstar Monfalcone a soli 16 anni. Spiccate qualità offensive, capace di aggredire il ferro non disdegnando anche il tiro dall’arco, piedi per terra. Figlio d’arte, il papà Davide è stato giocatore professionista negli anni ‘70 e ‘80. Dopo tre anni di Legadue a Imola ed uno alla Madogas Natural Energy BNB (Legadue Silver), ha disputato un ottimo campionato a Treviglio, in A2. Lo scorso anno ha chiuso la stagione alla Proger Chieti, in A2, con cui ha purtroppo trovato una retrocessione. Lorenzo Bucarelli (5). Ala piccola fiorentina, classe ‘98, di 196 cm per 90 kg. Uno dei giovani più seguiti e promettenti d’Italia, ha di recente conquistato la medaglia d’argento agli Europei con la Nazionale Under-20 (di cui è capitano), meritando anche la menzione nel miglior quintetto della manifestazione. Personalità e doti da leader, nonostante la giovane età. Di proprietà della Dinamo Sassari, con cui ha firmato un contratto triennale prima di andare a Cagliari, in doppio utilizzo, per quest’anno. Arriva dalla Mens Sana Basket 1871 Siena (Serie A2), dove ha giocato le ultime due stagioni. Andrea Rovatti (6). Da Montecchio Emilia (RE), ala piccola del ‘96 di 197 cm per 94 kg. Cresciuto nel settore giovanile della Pallacanestro Reggio Emilia, ha esordito in Serie A nella stagione 2014/15. Doti fisiche e atletiche notevoli, buona mano in attacco e gambe per poter difendere su avversari di più ruoli. Nel 2015 si è trasferito alla Fortitudo Bologna (A2), mentre lo scorso anno ha vestito la maglia della Scaligera Basket Verona, sempre in Serie A2, giocando nove partite tra regular season e playoff. È stato convocato diverse volte ai raduni della Nazionale Under-19 e Under-20. Marco Allegretti (7). La “chioccia” del roster: ala forte di Angera dell’81, di 204 cm e 107 kg. Giocatore di grande esperienza ed utilità. Oltre ad assicurare presenza in attacco, con punti ed assist, è molto prezioso anche a rimbalzo. Ha esordito in Serie A con la Pallacanestro Varese nel 1999.
Dopo aver girato tra Serie A e A2, vestendo anche le maglie di Ferrara, Venezia, Ferentino e Napoli, negli ultimi due anni ha disputato l’A2 a Chieti, dove ha chiuso la scorsa stagione con 6.2 punti di media, a cui ha abbinato 4 rimbalzi. Ha partecipato con la Nazionale ai Mondiali Universitari del 2005 e ai Giochi del Mediterraneo del 2009. Michele Ebeling (8). Ala forte di 205 cm per 100 kg, è nato a Comacchio, in provincia di Ferrara, nel 1999. Figlio dell’ex giocatore professionista John. Ala polivalente, dotata di un buon tiro dalla lunga distanza e con notevoli qualità fisico-atletiche. Arriva in prestito dalla Dinamo Sassari con cui, lo scorso anno, ha firmato un contratto quinquennale. Cresciuto nel settore giovanile della Virtus Bologna, ha esordito in A2 con Ferrara nella stagione 2015/16. Ha disputato gli Europei di Kaunas con la maglia della Nazionale Under-16 e, quest’estate, quelli Under-18 in Slovacchia, chiusi con 9.6 punti e 3.7 rimbalzi a partita. DeShawn Stephens (9). Pivot statunitense del 1989, di 203 cm per 102 kg. Atletismo e fisicità, garantisce solidità e impatto sotto canestro. Uscito dall’università nel 2013, è approdato in Giappone, dove è rimasto due anni. Ha poi proseguito la carriera in Turchia al Banvit ed al Bandirma Kirmizi, ed in Francia con lo Chalon-Reims Basket. A partire da marzo ha giocato la D-League con i Los Angeles D-Fenders (7.4 punti e 4.8 rimbalzi di media). Arrivato in Sardegna, ha partecipato ad una settimana di preparazione con la Dinamo Sassari prima di iniziare l’avventura cagliaritana. In ripresa in seguito ad un infortunio ad un’anca. Ferdinando Matrone (10). Nato a Pompei nel ‘95, 210 cm per 90 kg. Atletico e con una buona tecnica è un giocatore dal fisico longilineo, che può giocare sia in posizione di ala forte che di centro. Nella sua stagione di esordio, in Serie B con Scafati nel 2013/14, ha subito colto la promozione in A2. L’anno successivo è nuovamente sceso di categoria a gennaio, per vestire la maglia del Giulianova, mentre la scorsa stagione ha iniziato il campionato con Scafati per poi trasferirsi, a febbraio, alla Cuore Basket Napoli, con cui ha centrato la promozione di A2 contribuendo con 4.4 punti e 4.8 rimbalzi a gara.
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Il dentista risponde Curiosità sul mondo odontoiatrico
A sentire la pubblicità e anche parte dell’informazione medica sembra che non esista alimento migliore. Il latte che sgorga dalle mammelle è da anni raccomandato da nutrizionisti e medici per il fabbisogno proteico e di calcio, minerale fondamentale per fare crescere e mantenere la salute di ossa e denti. Nulla da eccepire se si trattasse del latte di mamma e non delle mammelle di una mucca, ingravidata artificialmente e nutrita di ormoni e antibiotici per farla crescere e produrre tanto e costantemente. Dico questo perché esiste troppa confusione su questo argomento. In modo troppo leggero si confonde il latte materno, vero e unico latte dedicato al bambino, con quello di mucca, che è preparato dalla natura unicamente per la crescita dei vitelli. In uno studio pubblicato dal British Medical Journal dal professor K. Michaelsson vengono confrontati due gruppi di persone (60.000 donne e 45.000 uomini) per 20 anni, valutando il rapporto fra assunzione o meno di latte e latticini, le fratture ossee e l’età della morte. I risultati sono stati strabilianti: non solo non c’è nessuna riduzione di fratture ossee nelle persone che hanno consumato più latte, ma addirittura nelle donne il consumo di latte è stato associato ad una maggiore probabilità di subire una frattura. Ancora, le persone che bevevano tre o più bicchieri di latte al giorno avevano il doppio delle probabilità di morire rispetto a chi non ne consumava.
E in bocca, che succede ai denti? Partiamo da un concetto: l’elevato contenuto di lattosio, lo zucchero del latte, determina un ambiente acido, in quanto viene degradato in acido lattico, che fa abbassare il pH e facilita lo stress ossidativo. Questo fatto nell’intestino provoca coliti e gastriti, con alternanza di diarrea/stitichezza, gonfiore e flatulenza con dolori addominali ricorrenti, sino all’instaurarsi di stitichezza cronica. In bocca l’eccessiva acidità determina gravi danni allo smalto dei denti, che diventano più fragili e facilmente attaccabili dai batteri cariogeni, con la comparsa di lesioni caratteristiche che portano facilmente a una situazione di policarie, quando in rapida successione molti denti si “ammalano”. Mi sono sempre interessato molto in qualità di medico sui rapporti fra alimentazione e salute, ma solo ultimamente ho sempre più notato come i bambini ma anche i giovani con recidive da carie avevano dato tutte la stessa risposta alla mia domanda: “Quanto latte bevi?” Questa era sempre la stessa: molto! Alcuni anche tre volte al giorno, con buona pace dei genitori che si toglievano il problema di preparargli la cena, e che erano felici di rispettare le regole che il modo pubblicitario costantemente rimarca: “Il latte è un alimento completo e fa bene, a prescindere”. In qualità di curante ho iniziato a consigliare di eliminare il latte dalla dieta a questi singolari pazienti e ho
Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
iniziato a vedere come la situazione della loro salute orale rapidamente cambiasse in meglio! Non si formavano più carie e loro stessi erano stupiti di questo rapido miglioramento e di come finalmente potessero avere una bocca sana senza dover stare sempre dal dentista. Queste mie esperienze cliniche e gli studi che ho fatto mi portano quindi a consigliare ai pazienti una dieta povera di latte e latticini (compresi anche tutti quelli
“delattosati” e quindi ancora più trattati industrialmente) per il mantenimento della salute non solo orale, ma anche generale. Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@shmag.it.
BERE TANTO FA BENE?
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ILUnoCASTRUM DI SASSARI spettacolare viaggio nel tempo di Diego Bono Esiste un luogo in Sardegna in cui il viaggio nel tempo è possibile, in cui si può combattere a fianco dei più coraggiosi gladiatori, lodare antiche divinità e rivivere in prima persona la storia romana della nostra Isola; questo luogo si trova in comune di Sassari, precisamente a La Crucca, dove un forte romano e i suoi “antichi” abitanti mostrano, a chi interessato, la vita ai tempi dell’imperatore Augusto sotto ogni aspetto, dalle più ardue imprese belliche, alle attività giornaliere dei legionari. Il castrum era un accampamento fortificato atto a contenere e garantire una preparazione tattica di invasione non solo per la legione, ma anche per le famiglie dei soldati che, insediandosi dentro e attorno al forte, trasformavano ben presto il piccolo castello in una vera e propria città indipendente. Con i suoi circa 2500 metri quadrati di estensione, il castrum romano situato nel cuore delle campagne sassaresi, oltre a essere il simbolo della devastante potenza militare imperiale che conquistò la Sardegna subito dopo la fine delle guerre puniche, è il primo e unico forte romano ricostruito e perfettamente
funzionante d’Italia. Un fossato di due metri aiutato da diverse trappole lo “difende” dai barbari invasori, mentre lancieri e guardie, al comando di artiglieria pesante e baliste, contrattaccano dalle mura alte 3 metri e dalle 5 torri presenti (due site sulle porte laterali e tre sulla facciata anteriore). Ma proprio come una piccola metafora del mondo romano, un castrum non è solo simbolo di guerra e atroci battaglie, ma anche, e soprattutto, emblema di vita quotidiana e civilizzazione tanto presente in epoca imperiale; disposti lungo il Cardo e il Decumano (le strade principali che attraversano il forte) non mancano, difatti, un pozzo da cui attingere le risorse idriche, un forno con cui cuocere il cibarius (l’antico pane romano), una fabrica in cui fabbri e falegnami possono forgiare armi e attrezzature per la legione da riporre poi nell’armeria, una latrina con tanto di sistema fognario e di raccolta dell’acqua, un lararium (luogo in cui si compie il culto dei lari, le divinità protettrici della dimora), un tribunal da cui il comandante può impartire ordini ai propri soldati, una stalla e persino uno spazio adibito a vera e propria palestra per i milites.
A dare vita a questo perfetto spaccato di società romana e ottimo esempio di ricostruzione storica è il sassarese Massimiliano Schirru, curatore, fondatore e promotore dell’associazione culturale “Ad Signa Milites”. L’idea base dell’organizzazione, ci racconta Massimiliano, è stata quella di creare un museo da vivere in prima persona, in modo da divulgare e presentare la storia della Sardegna romanizzata e, più precisamente, della civiltà romana, a trecentosessanta gradi: non semplici nozioni o teche espositive contenenti antichi artefatti, quindi, ma un’accurata ricostruzione dei modi di vivere di legionari e abitanti, armi, costumi, cibi, armature, ma soprattutto, delle rievocazioni di episodi accaduti realmente tra le coste della nostra Isola. Una minuziosa e impegnativa ricerca storica che ha interessato studiosi dell’hinterland e non solo, come il Professor Attilio Mastino, la Professoressa Paola Ruggeri dell’Università di Sassari e il Professor Mario Becker del museo di Saalburg a Bad Homburg presso Francoforte, il tutto per garantire la massima fedeltà storica. Una fatica, quella di Schirru, ampiamente ben ripagata: il forte romano è infatti visitato ogni anno da
moltissimi turisti, pronti a immergersi nei numerosi eventi culturali organizzati, e da scuole provenienti da tutta la Sardegna intente non solo a visitare la fortezza-museo, ma anche ad osservare i figuranti della “Legio III Augusta” allenarsi, preparare tattiche o improvvisare battaglie contro altri gruppi di rievocazione e prendere parte ad interessanti e divertenti laboratori didattici, addestramenti militari, manutenzione del forte, preparazione e cottura del pane, trucco e acconciature, e attività come quella della “Giornata del Legionario estiva”, in cui i piccoli fanti imperiali, armati di gladio e scudo, difendono il Castrum dall’attacco improvviso degli spaventosi barbari.
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inSardegna... I migliori eventi di Settembre
8-9 SETTEMBRE. Concerto di Max Gazzè
Dal 1° al 3 SETTEMBRE: Cagliari al Terrapieno Giardino sotto le Mura. XV edizione del Festival di Letteratura “Marina Cafè Noir”. Cagliari al Villaggio dei Pescatori, dalle ore 20:00. 32ª Sagra del Pesce di Giorgino. Bitti. Autunno in Barbagia 2017. 1-2 SETTEMBRE: Cagliari nel Corso Vittorio Emanuele II, ore 19:00-24:00. “Cagliari barber talent”, manifestazione dedicata al mondo della barba. 2 SETTEMBRE: Sarroch in Piazza Mercato, ore 21:00. “Festa dei Giovani”: concerto dei The Zen Circus. Loiri Porto San Paolo in Piazza, ore 21:30. Concerto degli Istentales. Lunamatrona in Piazza Regina Elena, ore 22:00. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Palau in Piazza Due Palme, ore 22:00. Concerto di Massimo Di Cataldo. Nuoro in Piazza Satta, ore 22:00. Concerto di Piero Marras. Samugheo in Piazza, ore 22:00. Concerto di Luca Dirisio. Lodè in Piazza Villanova, ore 22:00. Concerto DJ Jad “Articolo 31 2.0”. 3 SETTEMBRE: Palau in Piazza del Molo, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Olbia fraz. Rudalza in Piazza, ore 21:30. Concerto degli Istentales. 6 SETTEMBRE: Budoni in Piazza Giubileo, ore 21:00. Concerto di Alex Britti. 7 SETTEMBRE: Assemini in Piazza San Giovanni, ore 21:00. V edizione "Éntula - Festival letterario diffuso": Milena Agus con Alessandra Menesini. 8 SETTEMBRE: Sant'Antioco all’Arena Fenicia, ore 21:00. “Arena Fenicia Festival”: concerto di Max Gazzè. Luogosanto in Piazza Incoronazione, ore 21:00. Concerto di Alex Britti. Usini in Piazza Europa, ore 21:00. Concerto di Raf. Siurgus Donigala in Piazza, ore 21:30. Concerto degli Istentales. Stintino in Piazza dei 45, ore 22:00. Concerto di Ivana Spagna. Thiesi in Piazza di Seunis, ore 22:00. Enrico Ruggeri con i Decibel in concerto. Uta in Piazza Santa Maria, ore 22:00. Concerto di Bianca Atzei. Tergu in Piazza, ore 22:00. Concerto di Piero Marras. Dall’8 al 10 SETTEMBRE: Cagliari nell’area pedonale di via Roma, ore 10:00-21:00. “I Love Music via Roma Anni 80/90”: Artigianato, degustazioni, gruppi folk e Dj Set. Oliena. Autunno in Barbagia 2017. 9 SETTEMBRE: Cagliari alla Spiaggia del Poetto, ore 12:00. “Poetto White Splash”, sfida di solidarietà. Terralba in Piazza Caduti sul Lavoro, ore 21:00. "Nieddittas Groove. L'estate dei 50": Concerti Tiromancino, Vhelade, Apollo Beat.
16-17 SETTEMBRE. Concerto di Natalie Imbruglia
Sant'Antioco all’Arena Fenicia, ore 21:00. “Arena Fenicia Festival”: concerto di Alex Britti. Arzachena in Piazza Risorgimento, ore 21:30. Concerto di Max Gazzè. Luogosanto in Piazza, ore 21:30. Concerto degli Istentales. Bonorva in Piazza Ospedale Manai, ore 22:00. “Amiche Sì Summer Tour 2017”, concerto di Loredana Bertè. Tula in Piazza, ore 22:00. Danilo Sacco in concerto. Oschiri in Piazza Regina Elena, ore 22:00. Concerto dei Zero Assoluto. Serramanna in Piazza, ore 22:00. Concerto dei Sikitikis. Stintino in Piazza dei 45, ore 22:00. Concerto di Beppe Dettori. 10 SETTEMBRE: Sant'Antioco all’Arena Fenicia, ore 21:00. “Arena Fenicia Festival”: concerto di Piero Marras. Bonorva in Piazza Santa Maria, ore 21:00. Concerto di Jay Santos e a seguire Dj Cristian Marchi. Sanluri in Piazza, ore 21:30. Concerto degli Istentales. Thiesi in Piazza di Seunis, ore 22:30. Spettacolo di Pino e gli Anticorpi. 11 SETTEMBRE: Lei in Piazza, ore 21:30. Concerto degli Istentales. 13 SETTEMBRE: Scano di Montiferro in Piazza, ore 22:00. Concerto di Piero Marras. 14-15 SETTEMBRE: Cagliari al Teatro Massimo, ore 21:00. “Essere Gramsci” testi di Antonio Gramsci e Tania Schucht, regia Clara Murtas. 15 SETTEMBRE: Cabras in Piazza Stagno, ore 19:00-24:00. “Territori del vino e del gusto”. Porto Cervo nella Piazzetta centrale, ore 21:00. Grazia Di Michele in concerto. 16 SETTEMBRE: Calangianus in Piazza del Popolo, ore 21:00. Concerto di Natalie Imbruglia. Ozieri in Piazza Cantareddu, ore 21:00. Concerto di Raf. Carbonia in Via Liguria, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". Decimoputzu in Piazza, ore 22:00. Concerto di Marco Ligabue. 16-17 SETTEMBRE: Dorgali e Sarule. Autunno in Barbagia 2017. 17 SETTEMBRE: Cagliari all’Arena Sant’Elia, ore 21:00. Concerto di Natalie Imbruglia. Dal 22 SETTEMBRE al 1° OTTOBRE: Cagliari al Teatro Lirico. Stagione lirica e di balletto 2017: “Le nozze di Figaro”, opera buffa in quattro atti, musica Wolfgang Amadeus Mozart; regia Jonathan Miller, ripresa da Maria Paola Viano. 23 SETTEMBRE: Senis in Piazza, ore 21:30. Concerto degli Istentales. Sant'Antonio di Gallura in Piazza, ore 22:00. Concerto di Ivana Spagna.
27-28 SETTEMBRE. “Quasi Grazia” di Marcello Fois
23-24 SETTEMBRE: Austis e Orani. Autunno in Barbagia 2017. 26 SETTEMBRE: Suni in Piazza, ore 22:00. Concerto di Piero Marras. 27 SETTEMBRE: Giave in Località Su Padru, ore 21:30. Concerto dei Tazenda "History Tour 2017". 27-28 SETTEMBRE: Nuoro al Teatro Eliseo, ore 21:00. “Quasi Grazia” di Marcello Fois con Michela Murgia, regia Veronica Cruciani. 30 SETTEMBRE: Luras in Piazza, ore 22:00. Concerto di Bianca Atzei. 30 SETTEMBRE-1° OTTOBRE: Lula e Tonara. Autunno in Barbagia 2017.
Mostre Fino al 15 SETTEMBRE: Orani al Museo Nivola, ore 10:00-13:00 - 15:30-19:00, chiuso lunedì. "Haystacks / Pagliai”, mostra di Michele De Lucchi, protagonista del design internazionale. Fino al 24 SETTEMBRE: Ulassai alla Stazione dell'Arte, ore 9:30-20:30. Mostra fotografica "Maria Lai. Fotografie - 20 fotografi raccontano". Fino al 1° OTTOBRE: Nuoro al MAN, ore 10:0013:00 - 15:00-19:00, chiuso lunedì. Mostra "Amore e rivoluzione. Coppie di artisti dell’avanguardia russa". Mostra “Nasellini”, prima personale in Italia dell’artista polacco Jakub Julian Ziolkowski. Oristano alla Pinacoteca Comunale “Carlo Contini”, ore 10:00-13:00 - 16:30-19:30. Mostra “The Brig”, a cura di Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu. Fino al 15 OTTOBRE: Alghero al Palazzo Lo Quarter, ore 18:00-24:00. Mostra "I Love LEGO”. Fino al 19 NOVEMBRE: Olbia al Museo Archeologico, ore 10:00-14:00 - 16:00-21:00, chiuso lunedì. Mostra evento “Nuragica”. Fino al 30 NOVEMBRE: Cagliari al Palazzo di Città , ore 10:00-20:00, chiuso lunedì. Mostra fotografica “Paesaggio e identità: storie di luoghi, di donne e di uomini – I grandi reporter della Magnum in Sardegna”.
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UN LICANTROPO HEAVY BLUES
KING HOWL
di Damiano Cancedda Un suono duro, martellante, capace di esplorare le viscere del blues ed aprirsi alle mille influenze del rock ‘n’ roll. Quello più classico, tipico degli anni settanta, ma anche quello desertico, che si rifà allo stoner, inacidito e reso frizzante dalla componente psichedelica intrinseca dei pezzi. Questo è il suono dei King Howl, dal 2009 in giro per il mondo, e reduci dalla realizzazione di “Rougarou”, nuova fatica targata Talk About Records, che racchiude la magia di questi anni passati in tour, tra club e festival. Una grande avventura, che prende forma nelle dieci tracce del disco. Ne abbiamo parlato con Diego Pani, cantante della band. King Howl Quartet, il vostro è un
ruggito blues dalle tinte heavy. Dove nasce la vostra passione per questa musica? Tutti i componenti del gruppo provengono da strade profondamente diverse: chi dal progressive, chi dal metal e chi come me, dal punk hardcore. Il blues è stato il punto d’incontro. Fermarci ad ascoltare il delta blues, o il più urbano Chicago blues ci è servito per incontrarci, ma poi abbiamo cercato la nostra strada, tanto che è impossibile catalogarci nel filone blues. Forse più in quello stoner rock, o in quello heavy psych. Diciamo pure che siamo molto heavy, forse un po’ troppo per il pubblico blues. Dalle strutture del blues, siamo andati alla ricerca di un suono elettrico, di una sezione ritmica a tratti martellante, vicini a quella tradizione di rock ‘n’ roll che dagli anni settanta arriva ai novanta. Ne viene fuori, nel nostro suono, qualcosa che ci rispecchia totalmente: dentro ci trovi molto punk e hardcore, ma anche il funk. Siamo molto contenti di ciò che abbiamo creato, nei nostri dischi c’è un marchio che riflette perfettamente il modo che abbiamo di intendere la musica.
Foto Raffaele Tronci
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La vostra nuova fatica “Rougarou” è un viaggio lungo 10 brani, colmo di influenze. Com’è nato? “Rougarou” riflette al meglio quello che è stato il cammino dei King Howl dal 2009 ad oggi, ed è un disco nato piano, che trasuda chilometri fatti col furgone e tutte quelle piccole storie che capitano ad una band underground come la nostra: vittorie, litigi, live con mille persone a guardarti, ma anche concerti con 5 persone davanti. Il tema del disco è la trasformazione, da cui il “Rougarou”, figura mitologica riconducibile al licantropo, che si trasforma da uomo a lupo. Parla di trasformazione in senso di crescita, di viaggio, e parla della trasformazione di musicisti che suonano insieme da tanti anni e che, pur suonando un genere che non li può ritenere di certo degli sperimentatori, sentono una fortissima spinta evolutiva. All’interno del disco abbiamo deciso di inserire una cover dei Canned Heat, “On the road again”, che non avevamo mai suonato dal vivo, e che ben rappresenta un’idea di base di blues e rock ‘n’ roll che da sempre ci ha accompagnato.
Siete reduci dalla partecipazione ad eventi estivi importanti come il “Nieddittas Groove” di Terralba e il celebre “Rocce Rosse Blues Festival”. Un onore, ma anche un merito. Siamo contentissimi e ancora sognanti per aver avuto la possibilità di promuovere “Rougarou” in palchi importantissimi. Ci ha fatto enorme piacere poter condividere il palco con gli Zen Circus (headliner della serata) al Nieddittas Groove, una serata organizzata in maniera veramente impeccabile. Rocce Rosse invece è uno dei nostri traguardi più grandi. Ci ha dato sia la possibilità di esibirci da headliner, sia di dare spazio alla nostra etichetta, la Talk About Records, nata sotto il segno del do it yourself. In questi anni l’etichetta è stata un po’ al centro della nascita di una nuova scena di musica blues in Sardegna, e lo spazio concesso da Rocce Rosse è stato qualcosa di incredibile. La vostra intensa attività vi ha portato spesso all’estero. Forse il vostro genere è più apprezzato altrove che da noi? La musica che facciamo è sicuramente molto apprezzata fuori dai confini sardi. Abbiamo suonato soprattutto nel centro Europa, e quello che abbiamo visto è una grandissima scena, organizzatissima sotto tanti punti di vista, composta da tante etichette, agenzie di booking, e locali che programmano serate di generi affini al nostro. Tanta gente compra i dischi e va ai concerti, e stiamo programmando un tour per tornare in quei posti molto presto. Insomma, c’è una spinta verso l’estero vista la grande apertura verso il genere, ma per noi rimane fondamentale suonare anche nel nostro territorio. Nell’ultimo mese abbiamo fatto diversi concerti qui, ed è sempre una figata totale.
Alessio Orrù - stock.adobe.com
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Angeli e Demoni sulla sella del diavolo di Marco Scaramella Se volete visitare un luogo ricco di misticismo, intriso di storia e leggenda, la Sella del Diavolo, l’affascinante promontorio incastonato nel Golfo degli Angeli a Cagliari, è il posto che state cercando. Ma poteva un luogo con un nome così suggestivo, non avere una leggenda alle spalle? Secondo il mito, molto caro ai cagliaritani, pare che i demoni, rapiti dalla bellezza del Golfo di Cagliari, abbiano provato ad impadronirsene. Allora Dio, inviò le schiere dei suoi angeli per contrastare i maligni propositi dei demoni. Ne nacque una violenta battaglia, che si svolse nei cieli del golfo e che vide sfidarsi l’Arcangelo Michele e Lucifero per il dominio di quell’angolo di paradiso in terra. Lucifero venne sconfitto dall’Arcangelo, che lo disarcionò dal suo destriero demoniaco. Così, la sella finì in acqua dove si pietrificò dando origine al promontorio. Secondo un’altra versione Lucifero, dopo essere stato disarcionato, finì a cavalcioni sul promontorio sottostante dandogli la forma che ha tutt’oggi. Un’ulteriore variante della leggenda, racconta che Dio volle offrire ai suoi angeli una terra in cui vivere e loro scelsero la Sardegna. Questo innescò l’invidia di Lucifero che cercò di scacciare gli angeli con l’astuzia e l’inganno, senza riuscirci. Gli angeli, infatti, si opposero a Lucifero sfidandolo in una battaglia che si svolse nei cieli del Golfo di Cagliari. I violenti scontri generarono onde altissime che disarcionarono Lucifero dal suo cavallo. Quando l’Arcangelo Gabriele emerse dalle acque del golfo brandendo la sua spada, Lucifero, pieno d’ira, scagliò la sua sella sul promontorio formando così la tipica cresta. Si dice, inoltre, che gli angeli inviati da Dio per battersi contro Lucifero e i suoi demoni, veglino ancora oggi sulle acque del golfo che, per questo motivo, viene chiamato Golfo degli Angeli. La Sella del Diavolo rappresenta uno dei luoghi più suggestivi e simbolici di Cagliari, e lo è stato fin dall’alba dei tempi. Ritrovamenti archeologici nella grotta S. Elia e nella grotta dei Colombi, testimoniano la presenza dell’uomo sul promontorio, fin
dal neolitico. I resti di un tempio in onore di Astarte (dea punica dell’amore e della fertilità alla quale era connessa la pratica della prostituzione sacra e che successivamente viene identificata con Afrodite e Venere), la presenza delle cave romane e di due cisterne per la raccolta delle acque piovane, dimostrano la presenza dell’uomo anche in epoca punica e romana. La presenza dell’uomo in epoca medievale è provata dal ritrovamento dei resti del complesso monastico di S. Elia, dove vennero recuperate le reliquie del martire. Inoltre, durante la Seconda Guerra Mondiale, il promontorio venne sfruttato grazie alla sua posizione strategica. Vennero costruite delle batterie antinave e antiaeree, insieme a delle postazioni di avvistamento, perché Cagliari era considerata un obiettivo militare sensibile. Si può visitare questa meraviglia della natura, grazie al sentiero naturalistico ed archeologico della Sella del Diavolo, promosso dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico con la collaborazione del Comando Militare autonomo della Sardegna e del Comando Militare Marittimo autonomo in Sardegna, titolari dell’area demaniale militare della Sella del Diavolo. Il sentiero è fruibile durante tutto l’anno mentre, per le visite guidate, è necessario prendere un appuntamento con i responsabili del progetto. Il sentiero parte da Calamosca e conduce attraverso i maggiori punti di interesse. Durante la passeggiata si possono osservare le cave di origine romana, il faro di Calamosca, fino a raggiungere una terrazza naturale che dà sul Poetto e le saline. Proseguendo la camminata, si raggiungono la torre del Poetto, la torre S. Elia, i ruderi delle installazioni militari ed i resti del complesso monastico di S. Elia. Verso la fine del sentiero è possibile osservare la Grotta dei Colombi e ammirare Cala Fighera. Il sentiero prosegue fino a ricongiungersi col punto di partenza a Calamosca. Il percorso è praticabile da chiunque, basta munirsi di scarpe da trekking e di una buona scorta d’acqua. Per ulteriori informazioni www.cagliariturismo.it.
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di Gianpiero Farina Foto: Roberto Tronci Una vittoria e due sconfitte: è stato questo il cammino del Cagliari nelle prime tre partite della stagione 2017/2018, che è ufficialmente partita. Il successo è arrivato in Tim Cup, ai calci di rigore contro il Palermo. 1-1 era stato il risultato dopo i tempi supplementari. Una partita fatta sia di luci che di ombre. Tra i protagonisti il portiere Alessio Cragno, che ha respinto il rigore di Aleesami, trascinando così gli isolani verso il passaggio del turno. A non convincere è stata, ancora una volta, la difesa. È stata infatti una distrazione del reparto arretrato, sommata a un imperdonabile errore di Faragò, a causare il pareggio dei rosanero, dopo il vantaggio firmato dal solito e sempre brillante Joao Pedro. Il cammino in Coppa comunque continua. La prossima sfida, valida per il quarto turno, sarà contro il Pordenone. Il match si è disputato allo stadio Olimpico di Torino. La Sardegna Arena, ossia quella che sarà la nuova casa dei rossoblù, ancora non è pronta. Ed è per questo che la squadra di Massimo Rastelli ha disputato le prime due partite di campionato in trasferta. E il calendario di certo non gli ha dato una mano. Juventus e Milan sono state infatti le prime avversarie del Cagliari nella Serie A 2017/2018. E, come era forse pure troppo prevedibile, sono arrivati due ko. Allo Juventus Stadium, diventato quest’anno Allianz Stadium, è terminata 3-0. La squadra di Allegri, trascinata da uno scatenato e sempre più straripante Dybala, ha lasciato ai sardi solo le briciole. Eppure l’occasione di giocarsela c’è stata: un calcio di rigore, assegnato dal VAR, la grande novità di questa
CAGLIARI, TRA CALCIO E CALCIOMERCATO
La stagione dei rossoblu è ufficialmente partita. Il colpo grosso Leonardo Pavoletti e la cessione di Borriello stagione, sul risultato di 1-0. Ma Farias l’ha malamente sprecato. Qualche sensazione positiva però c’è stata. Insomma, non tutto è sembrato da buttare. E questo è stato confermato nella notte di San Siro. Il Milan è passato 2-1. A decidere è stata una magia di Suso su calcio di punizione nel secondo tempo. Eppure, a dirla tutta, non vi è risultato più bugiardo e sbagliato.
Perché a far la partita, dopo il vantaggio rossonero firmato dal sempre più sorprendente Patrick Cutrone, è stato il Cagliari. Il pareggio di Joao Pedro è stato il coronamento di una prestazione di livello. La perla dello spagnolo di Montella ha quindi il sapore di una vera e propria beffa. E in classifica alla voce punti ci sta scritto zero. Nella terza giornata contro il
Crotone, finalmente nel palcoscenico della Sardegna Arena, occorrerà assolutamente sbloccarsi. Ma agosto non è soltanto il mese in cui ritorna il calcio giocato. Anzi, agosto è soprattutto il mese più caldo del calciomercato. E in casa Cagliari è accaduto qualcosa che nessuno avrebbe mai pronosticato: l’addio di Marco Borriello. Tutto questo nonostante il rinnovo. Mancanza di stimoli: è stata questa la giustificazione dell’attaccante, passato alla Spal. Smentite le voci di una lite con Rastelli. «Per tanti motivi quest’anno dopo diversi allenamenti e partite non ho sentito più quel fuoco che avevo dentro di me della passata stagione. Penso che per un giocatore di 35 anni le motivazioni devono essere alla base di tutto. Io non ho voluto mai essere un problema per il Cagliari calcio, per i miei compagni di squadra, l’allenatore e per l’ambiente. Ho deciso una settimana fa, dopo la partita contro il Palermo, di andare in primis dal direttore sportivo e poi dal presidente per manifestare questa mia voglia di cambiare»: queste le parole dell’ex degli isolani. A quel punto la società si è dovuta mettere al lavoro per cercare un sostituto. Il colpo è stato Leonardo Pavoletti, pagato 10 milioni più bonus al Napoli. Giulini insomma ha deciso di investire una cifra importante. La questione Borriello ha fatto passare in secondo piano l’acquisto di Gregory van der Wiel. Olandese 29enne di origini antillane, ex Paris Saint-Germain e Fenerbahçe, rappresenta un innesto di qualità, di esperienza e di sicuro affidamento. Quello che insomma serviva a un reparto arretrato ancora un po’ troppo ballerino. Perché la strada sarà ancora lunga. E il meglio dovrà ancora venire.
#cinguettii tecnologici a cura di Marco Cau iRig Mic HD 2
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JUMP SQUAT-PUSH UP Parti dalla posizione di accosciata ovvero di Squat, poggia le mani a terra e salta fino ad arrivare alla posizione di Push up, mantenendo le braccia ben tese, l’addome contratto e gli arti inferiori distesi, poi con un salto ritorna alla posizione di Squat. Ripeti il movimento facendo 3 serie da 10 ripetizioni con pause di 30/50 secondi.
Se anche tu sei tra quelle persone che fanno scelte drastiche pur di dimagrire, assomigli al 90% delle persone che ho incontrato. Devi sapere che, per riuscire a migliorare la tua condizione fisica, o addirittura a capovolgerla, se necessario, bisogna come prima cosa tenersi lontani dalle scelte estreme che solitamente si fanno pur di vedere la bilancia smuoversi o la pancia assottigliarsi. Assistendo costantemente a questi dilemmi, vi assicuro che la soluzione corretta sta in un insieme di semplici scelte, facilmente applicabili nella quotidianità. Chiariamo innanzitutto che dimagrire significa migliorare la propria condizione di salute e, solo di riflesso, quella estetica. Ecco dunque 3 consigli che possono aiutarti ad aver successo nel tuo processo di dimagrimento. 1. Definisci l’obiettivo e la condizione di partenza. Datti un obiettivo ben preciso da raggiungere, che sia perdere 10 kg o, ancora meglio, qualcosa di più soddisfacente, come perdere due taglie; una volta stabilito, scrivilo per tenerlo bene a mente e aumentare le possibilità di riuscita. Altrettanto importante è ricordare costantemente da dove si è partiti, quindi fai una foto che mostri come sei e i punti che meno ti piacciono. La
PERDERE PESO 3 consigli per metterti sulla buona strada! foto è il modo più diretto per tenere traccia dei cambiamenti, così come lo è la bilancia, soprattutto se si è molto lontani dal proprio peso forma. 2. Allenati in poco tempo e con gli esercizi giusti. Se pensi che siano necessarie ore d’allenamento per ottenere buoni risultati, ti sbagli: sequenze della durata tra 15 e i 30 minuti, a giorni alterni, danno un forte beneficio. L’importante è che nella routine d’allenamento vengano privilegiati esercizi che coinvolgono più gruppi muscolari contemporaneamente: più muscoli vengono coinvolti, più “benzina” verrà utilizzata dal tuo corpo. Questa tipologia di allenamenti permette inoltre di migliorare notevolmente la tonicità dei muscoli e di dare una forte spinta al tuo metabolismo, accelerando lo smaltimento delle riserve di grasso in eccesso. Ricorda che un dimagrimento ottenuto tramite l’allenamento dà un risultato diverso da uno ottenuto senza e ricorda anche che la corsa non è assolutamente la soluzione migliore per dimagrire, poiché, oltre
#shMAG seh 19 a conferire poca tonicità, è caratterizzata da una bassa attivazione metabolica: in parole povere, rende meno duraturo, rispetto ad altri esercizi, lo smaltimento dei grassi a riposo nelle ore successive. 3. Mangia sano ma togliti qualche sfizio. L’alimentazione è un argomento molto complesso e nessuno detiene la verità assoluta, posto che molte scelte sono condizionate dalla tipicità di ciascun individuo, ma è anche vero che alcune hanno una validità scientifica, altre no. Il primo passo può dunque essere quello di evitare le scelte senza fondamento. Tra gli errori più frequenti, rientra quello di escludere uno dei 3 macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi), nell’illusione di accelerare il dimagrimento; tuttavia tutti e 3 svolgono funzioni indispensabili per l’organismo e, come in un’automobile non si può pensare di escludere un elemento tra benzina, acqua e olio, lo stesso vale a tavola. Infine, uno degli aspetti che ho visto risultare più utili e fare la differenza nelle situazioni di sovrappeso e obesità è sicuramente l’inserimento di alimenti che conferiscono “ristoro” alla mente ed equilibrio alle nostre abitudini: un gelato o una pizza permettono di mantenere abitudini sane e di non soffrire la dieta.
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UNITÀ CINOFILE RICERCA DISPERSI Tanta fatica (ma anche tanto divertimento) per imparare a fare del bene. di Nike Gagliardi Tutti riconosciamo l’importanza delle unità cinofile da soccorso e almeno una volta ci sarà capitato di commuoverci di fronte alle immagini, trasmesse dai report televisivi, relative alla liberazione di sopravvissuti dalle macerie dopo una catastrofe o al ritrovamento di persone scomparse “in superficie”. Molteplice è l’entità di questi ultimi “casi” che gli “investigatori” canini sono chiamati a risolvere: un hiker che, ferito, non riesce a fare ritorno al campo, un bambino che smarrisce la strada, un anziano che si sente male e perde l’orientamento... Ma come lavorano questi “eroi” a quattro zampe? E, nel caso fossimo interessati a diventare volontari, come facciamo a scoprire se il nostro Fido ha le capacità? Anzitutto, l’addestramento per la ricerca di
scomparsi si basa su un rapporto di fiducia reciproca tra animale e conduttore, in cui la coercizione non gioca alcun ruolo. Un’educazione di base deve certo esistere: è bene che il nostro beniamino sia abituato ad ascoltarci e ami collaborare con noi. È altresì indispensabile che abbia un buon grado di socializzazione tanto con gli esseri umani quanto coi suoi conspecifici perché dovrà essere in grado di condurre un lavoro “di squadra” ed essere preparato a qualsiasi reazione da parte del disperso. Non ci sono razze più adatte anche se alcune dimostrano una maggiore propensione (per esempio i retriever e certe razze da pastore) rispetto ad altre; in molti casi sono proprio i meticci a presentare motivazione e capacità elevate nello svolgere questo tipo di attività. Attraverso l’allenamento il cane amplia la propria conoscenza del mondo grazie al numero di nuove esperienze con cui entra in contatto: usando il
suo senso più potente, l’olfatto, e sviluppando le capacità cognitive legate all’elaborazione degli stimoli, l’animale svolge un’attività che lo impegna e lo gratifica. A ogni passo avanti, ogni volta che eseguirà un buon lavoro nel seguire una traccia, nella segnalazione o nella scoperta del nascondiglio del “finto disperso”, verrà lodato, premiato con giochi, coccole o bocconcini. Per lui, il lavoro dev’essere fonte di soddisfazione, un gioco coinvolgente da svolgere assieme al suo migliore amico: solo in questo modo darà il tutto per tutto per trovare il figurante durante l’allenamento e, completato il suo training, sarà a suo agio nelle situazioni reali. In Sardegna sono operanti diverse associazioni che intervengono in caso di necessità e che si occupano di preparare i binomi volontari. Per citarne alcune: la Arcus, la Sardegna Rescue Dog e, nel sassarese, l’associazione Parla col cane, meritevole di aver recentemente portato a buon termine una ricerca nei pressi di Ittiri grazie al fiuto e al lavoro di squadra di Peppino, golden retriever, e di Ginger, meticcia adottata al canile. Dopo una prova attitudinale per capire se il cane possiede le condizioni fisiche e psico-attitudinali richieste in questo tipo di lavoro, in genere l’istruttore parte, in modo graduale, con l’insegnamento delle varie tecniche: ad esempio il mantrailing (seguire la particolare traccia olfattiva lasciata da una persona a partire da un oggetto personale o un luogo di passaggio certo) o la ricerca a scovo. Gli allenamenti si svolgono in condizioni climatiche e ambientali che riproducano da vicino ciò che può accadere nella realtà (pioggia, neve, vento, ostacoli naturali) e anche la parte umana del binomio dev’essere in buona forma. Per la preparazione bisogna inoltre armarsi di buona volontà, essere disposti ad accettare i consigli dell’istruttore (e in qualche caso le sgridate se non si interpreta correttamente ciò che Fido tenta di comunicarci), avere tempo libero da dedicare, accollarsi i costi della benzina, delle attrezzature, dell’iscrizione all’associazione e tutto al fine di mettersi a disposizione e lavorare gratuitamente come volontari. Alla fine del percorso, il binomio sarà valutato durante un esame superato il quale potrà essere considerato “operativo”, una prova in cui verranno valutate le sue competenze e la sua capacità di intervento. Tanta fatica insomma, ma la soddisfazione di rendersi utili svolgendo un’attività assieme al nostro più fedele amico, ne siamo sicuri, non ha prezzo.
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IL PARCO DI TEPILORA
Patrimonio dell’Unesco
di Alberto Tidu
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Pochi mesi fa, l’UNESCO ha inserito tra i propri patrimoni un’area della Sardegna che si snoda tra mare e montagna nel nord-est dell’Isola: il Parco di Tepilora. Tepilora è ancora fuori dagli itinerari più tipici e conosciuti dai turisti e i suoi magnifici panorami restano ancora sconosciuti ai più, almeno per quanto riguarda l’entroterra, considerato che il territorio del parco arriva ad abbracciare anche le spiaggie di Orvile, Sos Iscraios, Su Tiriarzu e San Giovanni, in territorio di Posada. Spiagge, queste, conosciutissime, in quanto parte della costa delle Baronie, comprendente i litorali di Orosei, Siniscola e, appunto, Posada, e adiacente alle altrettante celebri spiagge di Budoni e San Teodoro. Il riconoscimento del Parco di Tepilora come quindicesima “Riserva della biosfera” da parte dell’UNESCO (l’anno scorso, erano stati aggiunti alla lista il Parco del Po e la Collina torinese) rientra nel programma “Uomo e Biosfera”, nato nel 1971 e mirato a promuovere la conservazione delle risorse e la sostenibilità del loro utilizzo. Il Parco prende il nome da punta Tepilora, situata nella parte settentrionale del territorio di Bitti, ma visibile da gran parte delle aree circostanti, grazie alla sua particolare morfologia. La vetta principale del parco, tuttavia, è Nodu Pedra Orteddu, coi suoi quasi 1000 metri di altitudine, ricca di boschi e corsi d’acqua. Negli scorsi decenni, diverse aree del parco nelle quali la vegetazione spontanea di lecci, corbezzoli e ginepri era stata compromessa dagli incendi e dal pascolo, sono state interessate da interventi di riforestazione, che hanno aiutato la fauna locale a prosperare nuovamente, tanto che oggi non è raro incontrare lepri, volpi, cinghiali, gatti selvatici, daini e, talvolta, persino mufloni, falchi pellegrini e aquile reali, che presso punta Tepilora nidificano. Diversi sono gli elementi che caratterizzano il parco: uno fondamentale è l’acqua, che scorre nei numerosi ruscelli e che forma persino delle cascate, come nel caso di S’Illiorai, per poi confluire nell’unico vero fiume della zona, il Rio Posada, che, a valle, nei pressi di Torpé, forma un
magnifico lago, grazie allo sbarramento della diga di Maccheronis, prima di sfociare nella costa. Un altro elemento caratterizzante sono le rocce, che compongono ripide gole lungo i ruscelli e che formano peculiari creste nelle montagne del parco. Poi ovviamente c’è la natura, con le diverse specie di pini, frutto del già menzionato rimboschimento, e di macchia mediterranea, che vanno a comporre le foreste di Crastazza, Sos Littos, Sant’Anna e Usinavà. Non manca neanche l’elemento archeologico, considerato che l’area del parco ricomprende anche il complesso nuragico di Su Romanzesu, così chiamato per la presenza di antiche testimonianze di epoca romana, frutto della colonizzazione dell’altopiano e della costruzione di mansiones (fattorie). Il complesso accoglie i resti di un pozzo sacro, di un anfiteatro, di diversi templi e persino di un labirinto. Gli accessi al parco sono molteplici, specialmente per la parte montuosa nell’entroterra (per quella marittima, basta percorrere la 131 DCN e svoltare all’uscita di Posada, tra Nuoro e Olbia): il modo più semplice è entrare dal paese di Lodé o dalla frazione montana di Sant’Anna, mentre due itinerari più tortuosi e “agresti” permettono di arrivare da Bitti alla foresta di Crastazza o da Alà dei Sardi nella parte settentrionale del parco. I motivi per visitare il parco non mancano, non solo per la sua intrinseca bellezza e in occasione delle numerose feste organizzate dai paesi circostanti, ma anche in virtù dei magnifici territori adiacenti, a partire dalle meravigliose spiagge delle Baronie per arrivare ai panorami mozzafiato del Montalbo, una gigante catena bianca di calcare che corre davanti al mare per 15 km mantenendo costantemente un’altitudine superiore intorno ai 1000 metri, fino ai desolati altopiani del Montacuto, che si snodano tra Alà dei Sardi, Buddusò e Bitti. Insomma, un’occasione specifica non è sicuramente necessaria per visitare questo ennesimo angolo di paradiso in Sardegna, ma se la si vuole cercare, non ci saranno problemi a trovarla!
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DI PAOLA M. RUIU FOTO GIANMICHELE MANCA Location: Parco dei Suoni, Riola Sardo (OR)
mbra Pintore è stata per tanti anni il volto femminile di una delle trasmissioni televisive più amate dell’isola, Sardegna Canta. Ma la sua storia professionale va oltre la televisione toccando diversi ambiti artistici, tra i quali, la musica, che occupa il posto d’onore. Scoperta questa passione, Ambra l’ha coltivata, curata e attualmente sta portando in tour il suo secondo album Terre del ritorno, arrivato dopo sei anni dal suo esordio. Un tempo lungo, ma necessario, per maturare, per studiare e per prendere il coraggio che le serviva per compiere questo passo. Lasciamo che sia lei a raccontarci com’è avvenuta questa evoluzione. Come sei approdata al mondo dello spettacolo? Fin da bambina nutrivo passioni artistiche. Ho iniziato a ballare da piccolissima, facevo danza classica, ma a 13 anni mi sono accorta che non faceva per me! Così, quasi dal nulla, espressi ai miei genitori il desiderio di diventare attrice e loro mi assecondarono molto intelligentemente, portandomi in una compagnia di teatro sperimentale che allora aveva sede a Cagliari (oggi a Quartu), Actores Alidos. Grazie a loro ho portato avanti un percorso di lavoro molto serio che mi ha impegnato per 10 anni. Il teatro mi ha dato la possibilità di acquisire sicurezza nello stare su un palco e capacità comunicative che considero i miei punti forti. Dopodiché è arrivata la televisione che, nel bene e nel male, mi ha inghiottito. Ho iniziato nel 1999 e mi son resa conto che sul palco mi trovavo molto a mio agio, paradossalmente riuscivo ad essere più spontanea e naturale rispetto alla vita privata. Grazie a Sardegna Canta sono stata immersa nella musica sarda per molto tempo e questo mi ha permesso di capire
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a r b m A e Ambasciatric Music della World
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quale strada volevo percorrere. Quindi è arrivata la musica... Sì, un percorso che è tutto in divenire. Sei anni fa è uscito il mio primo disco Muriga, perché nessuno si senta d’avanzo e devo dire che all’epoca erano in pochissimi a credere che io avessi delle qualità in questo campo. Tra questi pochi c’erano Pino Martini e Marino De Rosas che mi hanno in qualche modo spinta a farlo. Grazie a questa prima esperienza ho avuto l’opportunità di conoscere i musicisti che mi affiancano anche in questo secondo album e che con me l’hanno scritto e arrangiato: Roberto Scala e Giorgio Rizzi. In questi sei anni, non pochi, ma sicuramente necessari per maturare, mi sono dedicata allo studio e soprattutto a capire che cosa volessi raccontare, come volessi raccontarlo. I miei musicisti mi hanno molto aiutata, spronandomi e incoraggiandomi, perché in certi momenti subentrava anche una sorta di timore. Il mio nome e il mio volto erano legati a tutt’altro ambito professionale e buttarmi in un nuovo percorso potenzialmente era un rischio. Una volta chiarite le idee e spazzate via le paure siamo andati come treni! In quest’ultimo anno e mezzo abbiamo chiuso il disco e lo stiamo portando in tour. Parlaci di Terre del ritorno. Come dicevo è un album che ha avuto una gestazione molto lunga, ma necessaria. La prima pietra è stata poggiata durante il tour di Muriga. Per esigenze sceniche avevamo aggiunto ai brani del disco una selezione di canzoni che dal punto di vista concettuale creavano un filo conduttore col discorso della mescolanza, del viaggio, canzoni rappresentative della world music che io decisi di cantare in lingua originale. Primo perché mi sembrava giusto che fosse così, secondo perché mi piaceva! Sono appassionata di lingue, credo che
ognuno di noi abbia il diritto di esprimersi in qualsiasi lingua. Però, ciò che proprio non voglio fare, è imitare l’accento; mi piace sentire parlare una lingua con inflessioni che non le appartengono. Io canto in sardo, siciliano, pugliese con la mia personale dizione, senza cercare di essere quello che non sono. I nostri pezzi sono nati quasi sempre prima musicalmente. I musicisti hanno lavorato sulle mie storie, si sono lasciati ispirare da ciò che volevo raccontare, da un’idea, da un argomento. È quello che è successo per esempio nel brano Meglio accussì, scritto in un siciliano misto all’italiano che ricorda Camilleri, scrittore che adoro. La musica è arrivata prima e mentre la ascoltavo ho iniziato a improvvisare vocalmente e ciò che veniva fuori erano dei suoni che ricordavano il siciliano. In ogni caso Terre del ritorno è stato in qualche modo ispirato dalla mia condizione di apolide, mio padre è sardo, mia madre è nata in Asmara da genitori catanesi, il mio compagno è di Varese, ma di origini pugliesi; i miei musicisti mi prendono sempre in giro quando faccio questo racconto! Le terre di cui parlo sono quelle che si decide di lasciare per poter un giorno ritornare con una nuova veste. Per quell’idea di dimostrare a sé stessi e agli altri che allontanandosi si possa migliorare. Il disco è composto da 10 tracce scritte in diverse lingue tra cui: italiano, sardo, inglese, piemontese, siciliano. È prodotto da Michele Palmas per S’Ardmusic e distribuito da Egea ed è davvero un grande lavoro di squadra, dove tutti i musicisti, tutti i consulenti linguistici, tutti i collaboratori, hanno messo del proprio per raggiungere un fine comune. Continuerai a fare televisione? Sì, a ottobre curerò la seconda edizione del programma I 5 sensi
dell’arte, un format on the road girato in maniera molto moderna, con contenuti di altissimo livello perché si parla d’arte a 360 gradi, a tu per tu con i protagonisti delle più disparate espressioni artistiche. Inoltre mi ha molto inorgoglito essere stata la prima donna a condurre 30 ore di diretta in occasione della Festa di Sant’Efisio ed è un’esperienza che mi piacerebbe ripetere. Una bella soddisfazione per me è il fatto che il pubblico che mi conosceva come conduttrice non ha avuto remore ad accettare l’Ambra in veste di cantante. Sei anche stata sul palco di Sanremo, raccontaci questa esperienza. Un’esperienza bellissima! È successo nel 2010. Nino D’Angelo aveva deciso che per la serata con gli ospiti voleva far interpretare una
strofa della sua canzone Jammo jà in sei diverse varianti regionali. Si rivolse ad Ambrogio Sparagna che si occupò di chiamare i sei interpreti, tra i quali c’ero io. La ricordo come l’unica volta in cui ho cantato senza ansia! Paradossalmente il palco di Sanremo mi ha trasmesso serenità. Sarebbe bello tornare ora con un brano scritto da me! Alla luce delle esperienze in diversi campi artistici, in quale ti ritrovi di più? Per molto tempo la mia passione più grande è stata il teatro; era per me il massimo dell’espressione. Quando ho iniziato a provare l’emozione della musica mi sono però resa conto che l’asticella si era alzata. Lì ho capito che avevo dato una svolta. Al teatro non sono più tornata, ma mi piacerebbe fare qualcosa che si fonda con la musica... chissà, magari in futuro!
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in viaggio:
MUMBAI di Daniele Dettori Complice l’aumento delle temperature, in questi ultimi anni la stagione estiva si è allungata regalando, per così dire, una seconda chance a chi è impegnato nei mesi del solleone o vuole godere di mete esotiche con un tocco al ribasso sui costi di viaggio. Niente di meglio allora, in questa terra di mezzo che è settembre, che regalarsi un viaggio in un’altra terra di mezzo tra oriente e occidente, un luogo ricco di fascino e mistero come l’India, in una delle sue città simbolo per eccellenza: la popolatissima Mumbai. A lungo conosciuta anche come Bombay, dal nome che i colonizzatori portoghesi le diedero
nel corso del 1500, la città è capitale dello Stato di Maharashtra. La sua posizione, affacciata sul Mar Arabico, la rende uno dei porti più trafficati e ricchi dell’India. Cosa vedere. Avente la conformazione fisica di una grande isola collegata alla terraferma da una serie di ponti e strade, il territorio di Mumbai è ricco di storia e luoghi di sicuro interesse. Proprio dal porto vogliamo cominciare, visitando il Portale dell’India, un grande arco realizzato in basalto a memoria della visita del re inglese Giorgio V nel 1911. Da qui si snodano diversi percorsi che è possibile seguire per visitare, di Mumbai, quanto più possibile. Il Prince of Wales Museum, per esempio, se si vuole andare verso l’interno, è un’altra tappa degna di nota perché rappresenta il museo più importante della città. Collocato in un edificio di grande pregio realizzato all’inizio del secolo scorso in stile indo-saraceno dall’architetto George Wittet, il museo racchiude
manufatti indiani, tibetani e nepalesi. Nel 2008 è stato sottoposto a restauro e sono state aperte nuove gallerie. Tra le innumerevoli ricordiamo quella dedicata al Dio Krishna e la sezione tessile. Il museo è stato impiegato, nel primo periodo della sua storia, come ospedale per bambini nel corso della Prima Guerra Mondiale. Raggiungibile con il traghetto, a pochi chilometri da Mumbai, è invece l’Isola di Elephanta, anche nota come Isola Gharapuri, nome che rimanda alla presenza di una rete di caverne e grotte sotterranee dedicate in antichità ai culti induisti e buddisti le cui divinità è ancora possibile ammirare intagliate nella roccia. Nel quartiere cittadino di Bandra troviamo invece la chiesa cattolica di Santa Maria del Monte. Questo è proprio il periodo ideale per visitarla perché, nel mese di settembre, si svolgono le celebrazioni per la natività della Vergine: un’occasione unica per
immergersi in un enorme meltingpot culturale. Sempre in tema di spiritualità vogliamo segnalarvi anche la Global Vipassana Pagoda, un tempio buddista per la meditazione a nord ovest della città dalle dimensioni realmente colossali. Passeggiando per le strade di Mumbai può capitare di imbattersi in una delle tante lavanderie a cielo aperto, dove lo sguardo si perde tra i filari di panni stesi, oppure si può incontrare una delle tante troupe dell’industria musicale o filmica: a proposito, non potete perdere una visita guidata nella bellissima Bollywood, la capitale del cinema indiano che proprio a Mumbai ha il suo quartier generale. Chiudiamo con un’informazione che può rivelarsi molto utile: le autorità di Mumbai hanno stilato un elenco di luoghi nei quali è proibito scattarsi dei selfie. Questo perché, negli ultimi tempi, è aumentato in modo esponenziale il numero di persone morte tragicamente a causa della distrazione da autoscatto. Tra le zone segnalate c’è il forte di Bandra, a strapiombo sull’acqua, e il lago Veena. Per i trasgressori pizzicati a scattare sono previste sanzioni pecuniarie. La cucina indiana. La mescolanza di culture presente a Mumbai si ripercuote anche sulla cucina che coniuga carne, pesce, riso, spezie e verdure con gustosi mix di sapori e colori. Il Biryani, per esempio, riso basmati con yogurt e spezie; o la cosiddetta Cucina del deserto, molto apprezzata: per lo più conserve di verdura con pane cotto al tandoori, un particolare tipo di forno. Il Bhel puri è invece apprezzatissimo come street food: riso e noodles fritti con verdure.
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BROCH
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Un parallelo tra Scozia e Sardegna di Daniele Dettori Immaginate ampie e verdi distese di terreno che si alternano a zone più brulle e rocciose, dove valli e colline si avvicendano nel silenzio della campagna circostante. In questi luoghi, come roccaforti solitarie, si vedono ergersi maestose torri di pietra circolari, realizzate con tecnica di costruzione a secco, mute vegliarde di un’epoca lontana che si presentano all’osservatore con tutto il loro fascino ricco di domande senza risposta. Ci troviamo oltremanica, in territorio nord europeo e stiamo per visitare i Broch Scozzesi. Vedere un broch o, ancora meglio, entrare al suo interno può regalare, a chi proviene dalle nostre latitudini, una piacevole sensazione di deja-vu. Queste strutture possenti, che possono raggiungere o aver raggiunto nel periodo di loro massimo splendore alcune decine di metri d’altezza, ricordano molto da vicino i nuraghi sardi. C’è, però, qualcosa che non torna: ufficialmente, infatti, gli antichi sardi e scozzesi apparterrebbero a due culture ben distinte e mai incontratesi direttamente. È davvero così? Sono diverse le teorie formulate intorno ai broch nel corso delle indagini archeologiche. Inizialmente attribuiti ai Pitti, una popolazione che viveva suddivisa in tribù e che si oppose all’invasione da parte dei Romani, le torri di pietra sono state retrodatate fino all’età del Ferro, andando quindi a collocarsi in epoca preistorica. Più di recente, anche grazie al confronto tra gli studiosi a livello internazionale, alcuni hanno avanzato l’ipotesi che, tanto i costruttori dei nuraghi quanto quelli dei broch, non fossero, forse, poi così sconosciuti gli uni agli altri. I cosiddetti Shardana, lungi dall’essere un popolo di pastori e agricoltori progenitori degli attuali sardi, sarebbero infatti stati una civiltà di guerrieri e navigatori in grado di spingersi a distanze anche importanti, muovendosi via terra e via mare, e non temendo il confronto con nessun’altra cultura incontrata sul loro cammino. In questo senso sarebbe possibile trovare una più precisa collocazione anche alla civiltà talaiotica, le cui vestigia giunte fino a noi sono realizzate con
tecniche sorprendentemente simili a quelle in oggetto. Strutture erette con tecniche similari a quelle dei broch e dei nuraghi le ritroviamo anche nell’arcipelago delle Baleari, sulle isole principali di Maiorca e Minorca, dove prendono il nome di talaiot. E che dire, ancora, delle torri presenti in Corsica e dei sesi realizzati sull’isola di Pantelleria dalla cosiddetta civiltà sesiota? Tutti esempi, costruzioni e culture che meriterebbero specifici approfondimenti. Ma torniamo ai broch anche perché, nel loro caso, ci troviamo ben più a nord dell’area mediterranea dove simili tecniche strutturali hanno trovato riscontri archeologici. I broch sono concentrati soprattutto nella Scozia del nord e la loro funzione non è stata completamente chiarita. È molto probabile che, se da un lato abbiano rivestito funzioni di rappresentanza dello status sociale di chi li abitava, dall’altro venissero impiegati come roccaforti e presidi di difesa. La loro struttura circolare veniva eretta incastrando blocchi di pietra disposti in modo da lasciare, nella parte bassa del broch, uno spazio vuoto, una sorta di intercapedine che consentiva sia il passaggio di animali o persone, sia una migliore distribuzione del peso dell’edificio che permetteva di aumentarne l’altezza. La volta dei broch era realizzata in legno così come alcune strutture interne che, proprio per questo, non si sono conservate fino ai nostri giorni. Uno degli esempi meglio conservati e visitabili è oggi il Mousa Broch, nelle Isole Shetland. Riscoperta e risistemata nel 1861, la sua architettura si è mantenuta bene forse anche a causa delle dimensioni ridotte del suo diametro rispetto ad altri broch e alla sua altezza di circa 13 metri. All’interno del Mousa Broch sono stati ritrovati resti animali come ossa di lontra e cocci di vasi in terracotta e utensili di pietra. Molto interessante è anche il ritrovamento di un modellino di nave norvegese realizzato in legno di abete e lungo poco meno di un metro. Dettagli, questi, che ci ricordano molto da vicino le nostre antiche culture e che pongono domande sempre più affascinanti seppure, ancora oggi, senza una risposta precisa.
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Guida ai locali
Un caffè o un pasto veloce! CA GL I A R I
Officine Hammer
Lounge Bar
Via Giardini, 181. 070/2044012. Domenica OrangeCafé
Ristorante.Caffetteria
Via Asproni, 10. 070/8562209. Dom. Consegna domicilio Overlook
Wine/Beer Bar
Via Mameli, 122. 070/651585. Nessuno
75 Seventyfive
Caffetteria.Ristorante
Oyster
Wine Bar
Via Sardegna, 30. 070/657987. Domenica
Via Roma, 75. 070/652121. Nessuno 7divino
Wine Bar
Red Rocks Cafè
Snack Bar
Via Giovanni Maria Dettori, 7. 070/682140. Lunedì
Via Dei Donoratico, 55. 329/3677529. Domenica
Bar Florio
Shabby Shine Caffè
Snack Bar.Ristorante
Bar Giardino
Snack Bar
Via Campania, 20. 070/291227 Cafè Barcellona
Caffetteria.Ristorante.Wine Bar
Sicomoro
Wine Bar
Vico del Collegio, 1/3. 070/4510474. Domenica Temptation
Snack Bar
Via Barcellona, 84. 070/7321035. Nessuno
Via Ciociaria, 11. 346/0229904
Cafè Blanco
Vidà
Caffetteria.Ristorante
Via Deledda, 46. 070/4517089 Cafè Etnico
Caffetteria.Pizzeria
Piazza San Sepolcro, 8. 070/657307. Nessuno
Caffetteria.Ristorante.Cocktail Bar
A SSEM INI
Via Rockefeller, 39. 070/3481511. Domenica Caffè 21
Caffetteria.Lounge Bar
Via Abba, 21. 347/9337824. Domenica Caffè dell’Elfo
Snack Bar.Wine Bar
Salita Santa Chiara, 4/6. 070/682399. Dom, Lun Caffè DiVino
Wine Bar.Ristorante
Via Carloforte, 67. 347/7351187. Dom. Consegna domicilio Caffè Valentina
Caffetteria.Ristorante
Cafè Lumiere
Caffetteria Deidda
Cafè Renoir
Caffetteria Tiffany
Caffetteria
Via Baylle, 133. 070/7324787 Cheers!
Caffetteria.Ristorante
Viale Trieste, 176. 070/7537578. Sab, Dom Caffetteria.Focacceria.Pasticceria
Via S. Margherita, 9. 070/670468. Nessuno Fico d’India
Snack Bar.Ristorante
Lungomare Poetto - VIII Fermata. 388/7348981. Cabaret Giulietta e Romeo
Snack Bar.Tabacchi
Corso Africa, 74. 349/4370225. Nessuno
CAGLIARI Al Poetto
Ristorante.Pizzeria
Alexander
Pizzeria.Bisteccheria
Via Donizetti, 74. 342/1338662 - 339/1571838. Nessuno
La Piazzetta 2
Snack Bar
Piazza Cambosu, 8. 070/216850 Pisanu Café
Caffetteria
Via Sulcitana, 51. 320/9787000. Dom sera Red Fashion Cafè
Aquolina
Cucina Tipica Pugliese
Via De Magistris, 5. 328/1938197. Lunedì Arenada
Snack Bar
Basilio
Via Suella, 3. 070/243109
Ristorante
Via Sardegna, 49. 070/7340198. Nessuno
Snack Bar
Via Sulcitana, 211. 070/2353791. Nessuno Rock Cafè
Antica Cagliari
Cucina Tipica Sarda.Pizzeria
Via Castiglione, 20/22. 070/482249. Lunedì Ristorante
Via Satta, 112/a. 070/480330 - 339/7414603. Lunedì Bier-Keller
Cucina Tipica Bavarese
Viale Trieste, 14. 070/666980 - 348/3352173. Nessuno
M O NSER R A TO
Birrificio Gattarancio
Il Bar Sotto il Mare
Snack Bar.Ristorante
Via Campidano, 12. 070/654712. Domenica Il PanCaffè
Caffetteria.Panetteria
Via Gianturco, 6. 342/6612770. Nessuno
AD Cafè
Lounge Bar
Via Del Redentore, 226. 348/6459451
Fish Bar
Caffetteria
Via Tuveri, 100. 070/498718. Domenica Caffetteria.Gelateria.Ristorante
Via Garibaldi, 258. 070/670058. Nessuno La Sirenetta
Via Dante, 230/236. 070/7531844. Domenica
Civico 8
Casti
Viale Regina Margherita, 8. 070/658341. Nessuno
Caffetteria.Pasticceria Caffetteria
Coffee Art
Q UA R TU SA NT’ELEN A
Liberty Cafè
Piazza Azuni, 12. 070/8696087. Nessuno
Mojito Moon Caffè
Snack Bar
Blue Sky New Idealcaffè Cocktail Bar
Caffetteria.Ristorante
Via Marconi, 258/260. 340/9094147. Domenica Smile Cafè
Snack Bar.Gelateria
Via Campania, 31. 070/7323080. Nessuno Muzak
Caffetteria
Via Eleonora d’Arborea, 189. 340/4142900. Domenica
Aicha
Piazza Garibaldi, 31. 342/1799004. Nessuno. Live music
C.C. Corte del Sole. 070/22215. Nessuno
Nuovo Café Regio
Alex Caffè
C.so V. Emanuele II, 283. 324/8494164. Nessuno
Snack Bar
Ristorante
Via Gorizia, 1. 342/6632916
Crackers
Ristorante
Da Artan
Cucina Tipica Sarda
C.so V. Emanuele II, 182. 070/0981712. Lunedì Da Massimo
Pizzeria.Bisteccheria
Via Ospedale, 20. 070/3111130. Nessuno. Consegna domicilio Da Vai
Pizzeria.Bisteccheria
Viale Trieste, 24. 392/0200531. Lunedì Donegal
SESTU
Wine Bar
Via Stretta, 3. 348/7594769. Dom, Lun. Live music Caffetteria.Ristorante
Corso Dodici
C.so V. Emanuele II, 195. 070/653912. Mercoledì Snack Bar.Ristorante
Viale Lungomare del Golfo. 338/9721415. Nessuno
Salita Santa Chiara, 25. 070/8564040
Ristorante.Pub.Caffetteria
C.so V. Emanuele II, 12. 070/665696. Nessuno Bar Matta 3.0
Caffetteria.Pasticceria.Snack Bar
Ristorante.Pizzeria
Via Newton, 11/13. 371/1163922. Lunedì Piazza Tristani. 070/7535228. Domenica
Lungomare Poetto - I Fermata. 338/1041979. Nessuno Via Crispi, 21. 070/6848980. Nessuno Via Is Mirrionis, 177. 070/280851. Domenica Via San Benedetto, 6. 070/499800. Nessuno
Pizzeria
Club del Gusto
Infinito Caffè
Snack Bar.Ristorante Lounge Bar.Ristorante
Ristorante
Via Darwin, 2/4. 070/304768. Nessuno
Via San Gottardo, 1. 329/4959806. Nessuno
Via Giulio Cesare, 230/a. 340/6823575
Marina Piccola. 070/380732. Nessuno
Ristorante.American Bar
Bastione San Remy. 340/9106991. Nessuno Cesare
Caffetteria.Lounge Bar
Via Zuddas, 156. 070/573082. Lunedì Caffetteria.Ristorante
L’Aurora Bar
Carioca
Birrificio.Ristorante
Viale Trieste, 86. 070/282226. Nessuno Caffè Degli Spiriti
Caffè Mistral
Via Cesare Cabras, 12. 070/3113605
Kamba
Nuovo Cafè Garibaldi
Dove mangiamo? Via Ischia, 1. 070/380208. Lunedì
ELM A S
Caffetteria.Ristorante
Le Palmette
Caffetteria
Via Monserrato, 205. 345/8119593. Nessuno
Snack Bar
La Palma
Viale Elmas, 147. 070/240008. Domenica
La Bon Bec Cafè
Coffee Break
Via Carmine, 18. 339/4690628. Nessuno
Caffetteria.Pasticceria
Viale Marconi, 56. 070/493832
Caffetteria.Snack Bar
Piazza della Conciliazione, 1. 070/4614513. Domenica
Via Pessina, 20. 070/306255. Domenica
Coccodi
Snack Bar
Via Ciusa, 18. 349/4588640
Via San Domenico, 90. 328/0395414. Lunedì
Irish Pub.Bisteccheria.Pizzeria
Via Caprera, 7. 070/654777. Nessuno. Live music/Dj set Snack Bar.Gelateria
El Burrito
Cucina Messicana
Via Mameli, 124. 392/0296171. Domenica Caffetteria.Ristorante
Ellusu
Cucina Tipica Sarda
C.so V. Emanuele II, 21. 070/7536566. Nessuno
28
seh #shMAG
¿ Chiusura i Informazioni aggiuntive Locanda dei Buoni e Cattivi
Ristorante
Via Vittorio Veneto, 96. 070/7345223 - 345/4419347. ¿ Nessuno LocandAurora
Ristorante.Lounge Bar
Salita Santa Chiara, 13. 070/7513280. ¿ Lun, Mar L’Opoz
Ristorante.Cocktail Bar
Via Giardini, 145. 070/8584894. ¿ Martedì Lord Nelson
Ristorante
Via Tevere, 2. 349/8702215. ¿ Domenica Luigi Pomata
Ristorante
Viale Regina Margherita, 56. 070/672058. ¿ Domenica Man.Gia.
Cucina senza glutine.Pizzeria
Via Bacaredda, 34. 334/7706497. ¿ Lunedì Via Mameli, 196. 070/2041940. ¿ Lunedì
ristorante
NEROCARBONE . piazza costituzione 20 cagliari
Milestone Pizzorante
0704517413
Ristorante.Pizzeria
Via Corte d’Appello, 33. 333/6688322. ¿ Nessuno Framento
Pizzeria
C.so V. Emanuele II, 263. 070/682013. ¿ Nessuno Francis Drake
Ristorante.Pub
My Flower
Pizzeria.Bisteccheria
Via Cavaro, 39. 070/480338. ¿ Giovedì Nasip
Via Napoli, 55. 070/0991772. ¿ Nessuno
Galaia City
Nerocarbone
Cucina Tipica Carlofortina
Ginlè
Next
Happy Days
Ristorante
Old Square
Bacco
Pub.Steakhouse
C.so V. Emanuele II, 44. 070/658099. ¿ Nessuno. i Live music
I Quattro Morsi
Osteria Kobuta
Ristorante
Piazza Galileo Galilei, 22/23. 347/3968437. ¿ Domenica
Via Sardegna, 56. 070/657556. ¿ Domenica
Il Brigantino
Papagayo Pub
Cucina Marinara
Via Azuni, 56. 070/7538053. ¿ Lunedì Il Dragoncello
Pizza & Brace
Cucina Marinara
Pizzeria Betty
Via Sonnino, 56. 070/652936. ¿ Martedì Il Fanà
Pub.Birreria
Via Savoia, 1. 070/7327374 - 349/8919518. ¿ Nessuno
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Bisteccheria
Via del Pozzetto, 29. 070/373972 - 349/8438716. ¿ Lunedì Pizzeria.Bisteccheria
C.so V. Emanuele II, 99. 070/680326 - 333/5849723. ¿ Lun
Via S. M. Chiara, 21 - Pirri. 070/522352 - 346/0354860. ¿ Lun
Il Faraone
Red
Pizzeria.Bisteccheria
Ristorante.Steakhouse.Wine Bar
Via Cadello, 24. 070/291956 - 070/3328206. ¿ Mattina
C.so V. Emanuele II, 189. 070/651379. ¿ Lunedì
Il Gufo Sardo
Ricciomania Da Roberto
Cucina Tipica Sarda
Cucina Marinara
Via Farina, 30. 070/2050305 - 333/1841622. ¿ Lunedì
Viale del Poetto, 82. 349/7743794. ¿ Nessuno
Il Lido
Royal
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Cucina Toscana.American Bar
Lungomare Poetto, 41. 070/381022. ¿ Nessuno
Via Piccioni, 2. 070/341313. ¿ Lunedì
Il Volo
Sa Piola
Ristorante.Pizzeria
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Via Montecassino, 52 - Pirri. 070/523090. ¿ Nessuno
Vico Santa Margherita, 3. 070/666714. ¿ Nessuno
Isushi
Scacco Matto y Sueno
Cucina Giapponese
Via Garibaldi, 1. 070/7566666. ¿ Nessuno Josto Kilimangiaro
Sottomarino
Cucina Africana
Sottomarino
Via della Pineta, 67. 070/2047273. ¿ Lunedì Kipling L’Imperfetto La Griglia d’Oro
Cucina Tipica Sarda
Trattoria del Porto
Ristorante.Pizzeria Ristorante.Pizzeria
La Mola Sarda
Ristorante Cucina Messicana
La Pirata
Cucina Marinara Pizzeria.Birreria Cucina Marinara
Via Sassari, 59. 070/670333. ¿ Lunedì
Ristorante.Pizzeria
Via Pio IX, 44. 070/7344038. ¿ Nessuno Gasthaus
Birreria.Pub
Via Cagliari, 168. 070/946075. ¿ Mercoledì Il Grillo
Ristorante
Via Carmine, 132. 070/946350. ¿ Nessuno Il Maratoneta
Trattoria.Pizzeria
Via Carmine, 213/l. 070/942047. i Consegna domicilio Italia
Ristorante.Pizzeria
Via Italia, 33. 070/940410. ¿ Lunedì Luxar.eat
Ristorante.Pizzeria.Bar
Via Sulcis, 32. 070/941314 - 331/5795382. ¿ Nessuno Malloci
Ristorante.Pizzeria.Bar
Via Carmine, 95. 070/942509 Orion
Pizzeria.Bisteccheria
Via Cagliari, 8. 070/946704. ¿ Nessuno Paradise
Pizzeria.Birreria
Via Iglesias, 3. 070/940698. ¿ Lunedì
Sapore Antico
Pub
Via Eleonora d’Arborea, 4. 340/9638773. ¿ Lunedì Pizzeria.Cucina senza glutine
Via Cagliari, 213. 070/940437. ¿ Pranzo
Trattoria Gennargentu
Vai che ce n’è di più
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Trattoria L’infinito
Pizzeria
Via Sardegna, 137. 331/3120482. ¿ Lun. i Consegna domicilio
Trattoria
DECIMOMAN N U
Trattoria Lillicu
Cucina Marinara
Tricoli Sapori d’Ogliastra
Cirano Pub Cucina Tipica Sarda
Pub.Birreria
Via Sardegna, 3. 349/7113367. ¿ Lunedì La Lanterna
Trigù
Ravioleria.Bistrò
Vai che ce n’è di più
Pizzeria.Ristorante
Pizzeria
Corso Umberto, 39. 070/962880 - 070/9537286. ¿ Lunedì Sa Mesa
Cucina Tipica Sarda
S.S. 196 km 4,500. 070/9647781. ¿ Martedì
Villanova Cafè Bistrò
ELMAS
Ristorante.Lounge Bar.Caffetteria
Via Sulis, 32/36. 070/666569. ¿ Nessuno
Loc. Spiaggiola S. Elia. 070/371927. ¿ Lunedì Lo Zodiaco
El Carnicero
Viale Monastir, 53. 349/5660366. ¿ Nessuno
Via Bacaredda, 101. 329/6587545. ¿ Lunedì Lo Scoglio
Pizzeria.Bisteccheria
Via Sacro Cuore, 9. 070/2041517. ¿ Mer. i Consegna domicilio
Cucina Marinara
Via S. Margherita, 25/c. 345/7792286. ¿ Domenica
Viale Regina Margherita, 22. 070/658474 Levante
C’è Pizza per Te
Via Roma - Molo dogana. 070/659613. ¿ Domenica
Via Crispi, 17. 070/668530. ¿ Domenica
Via Salaris, 19/27. 070/42155. ¿ Lunedì
Ristorante.Pizzeria.Bar
Via Sardegna, 34/g. 070/942055. ¿ Domenica
Phoenix Pub
Via Sardegna, 78. 070/652970. ¿ Nessuno
Viale Trento, 84. 070/280983. ¿ Lunedì La Parranda
Buzz
Via Santa Gilla, 39. 070/283261. ¿ Domenica
Via Cugia, 7. 070/308207. ¿ Lunedì
Ristorante.Pub
Corso America, 84. 070/943435. ¿ Lunedì
Pub.Bisteccheria
Via Dante, 58. 070/6670488. ¿ Nessuno
Via Sardegna, 60/c. 070/658247 - 373/8659682. ¿ Mer
Viale Marconi, 10/12. 070/499998. ¿ Lunedì La Lanterna
Ristorante
Via Donizetti, 51. 070/4620156. ¿ Nessuno The Cork
Via dei Genovesi, 111. 070/4619909. ¿ Lunedì
Pizzeria.Bisteccheria
Via dei Grilli, 25. 393/1228919. ¿ Nessuno
Ristorante.Pizzeria
Viale Trieste, 166. 070/4512507. ¿ Domenica
Ristorante.Pizzeria
Via Darwin. 070/3481256. ¿ Martedì
Ristorante
Via Sassari, 25/26. 070/3510722
ASSEMIN I
Ristorante.Lounge Bar
Viale Regina Margherita, 14. 070/654464. ¿ Domenica
Via del Fangario, 17. 345/4256813. ¿ Nessuno Paninoteca.Ristorante
Pizzeria
Ristorante.Caffetteria
Piazza Costituzione, 20. 070/4517413. ¿ Domenica
Pizzeria al Taglio Gourmet
Zero Zero
C.so V. Emanuele II, 71. 347/4177270. ¿ Nessuno
Viale Diaz, 37. 070/7566090 - 349/3082276. ¿ Lunedì Via Bacaredda, 39. 070/4511021. ¿ Martedì
Cucina Genovese
Via Ariosto, 3b/3c. 327/7030392. ¿ Domenica Cucina Orientale Kyrgyza
Via Oristano, 8. 348/0344091. ¿ Nessuno
Zêna Bistrot
Ristorante.Pizzeria
WEF
Bruschetteria.Paninoteca
Piazza Costituzione, 18. 070/2050003. ¿ Lunedì
La Polveriera
Via Polveriera, 30. 070/215568
Pizzeria
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BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE L’Era di Mappo
Ristorante.Wine Bar
Via Cimabue, 21/a. 328/0564744 Lido Mediterraneo
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Viale Golfo di Quartu, 17/21. 070/7538452. Lunedì Metropizza
Pizzeria
Via Venezia, 31. 070/824447. Lunedì Vai che ce n’è di più
Pizzeria.Bisteccheria
Via Fiume, 230 (sopra IperPan). 328/3420754. Pranzo
SELA R G IU S Evelyn
Ristorante.Pizzeria
Via Peretti, 2 - Su Planu. 070/531350. Nessuno Il Giardino Incantato
Ristorante.Snack Bar
Piazza Brigata Sassari. 392/1310507. Nessuno Pizzeria Giorgione
Pizzeria
Il Ponte
Ristorante.Pizzeria
Via Manin, 118. 070/845786. Giovedì
Via Sulcitana, 160. 070/216333 Quentin
Pizzeria.Wine Bar
Villa Del Mas
Ristorante
Via Cagliari, 26. 070/2128009 - 335/1509445. Nessuno
Il Quadrifoglio
Ristorante
Pizzeria L’Elfo
I Due Mimì
Pizzeria
Pizzeria.Caffetteria
Via San Gottardo, 5. 070/584226. Martedì Pizzeria
Via Cesare Cabras, 14/b. 070/560384. Nessuno Via Riu Mortu, 103. 070/582453. Gio. Consegna domicilio Paninoteca.Bisteccheria
Via Riu Mortu, 24. 347/2102342. Domenica S.S. 554 km 6,300. 342/0622551. Lunedì Via Del Redentore, 219. 392/4512577 - 345/5764358. Lun Su Stampu
Pizzeria
Via Cesare Cabras, 102. 070/5839646. Nessuno Ristorante.Pizzeria
Via Tito, 56/58. 070/5849062 - 347/3550091. Martedì Zio Tore
Big Luciano
Trattoria.Pizzeria
Via San Gavino Monreale, 7. 070/5838687. Lunedì
Cjbarja
Barbagia
Da Eugenio
Via Mascagni, 30. 070/845726. Lunedì
Il Ghiottone
Via Parini, 56. 070/822675 - 347/2402058. Lunedì
La Vecchia Fattoria
S.P. Monserrato-Sestu. 070/510183. Lunedì
Via Italia, 21/a. 070/0951748. Nessuno
Vai che ce n’è di più 2
Via Eligio Porcu, 112. 333/9887107 Il Corsaro 2
Take away o domicilio
Via San Benedetto, 136. 070/8675090. Martedì Kings’ Cross Pub
English Pub
Viale Merello, 166. 070/8676237. Lunedì
Cucina Giapponese
Chips Garage
Patatineria
FrittoMania
I Girasoli I Panini Africani
Pizzeria Ristorante
La Boutique della Pizza
Oltre La Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Garibaldi, 194. 340/2599202 Pizza Car
Pizzeria
Pizza Corso’s
Pizzeria
Piazza Garibaldi, 26. 070/663322. Nessuno Pizza Evolution
Pizzeria.Paninoteca
Pizzeria Da Italo
Pizzeria
Pizzeria Troll
Pizzeria
Sa Bruxa
Pizzeria
Via Ospedale, 33/b. 070/2043923. Mer. Consegna domicilio
ASSEMIN I Pizzeria
Coccodè
Fast Food
Corso Europa, 16. 070/940920. Pranzo. Consegna domicilio Dolphin Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Cagliari, 280. 345/0755855. Mer. Consegna domicilio I 4 Venti
Pizzeria
Via Cagliari, 332. 070/9435587. Consegna domicilio La Coccinella
Pizzeria.Paninoteca
Via Piemonte, 4. 070/940905. Domenica Friggitoria
La Focaccia
Pizzeria
Corso America, 128. 340/1813030. Lun. Consegna domicilio Pizzeria
Le Tradizioni
Pizzeria.Gastronomia
Via Cagliari, 216/a. 070/946177. Mercoledì Pizzeria
New P3
Pizzeria
Pizzeria del Corso
Pizzeria
Via Sardegna, 25. 070/940497. Mar. Consegna domicilio Paninoteca
Via Cimarosa, 15. 328/2515795. Mercoledì
Via Settembrini, 74. 070/8634045 Le Quattro Cocotte
Pizzeria
Via Boiardo, 7. 070/482163 - 349/4184511
Via Cagliari, 101. 371/1165024. Domenica La Baita
Belvedere
Fuori di Zukka
Pizza al metro
Via Loru, 25. 070/303216. Nessuno. Consegna domicilio
Corso Africa, 11/c. 347/0696962. Lun. Consegna domicilio Pizzeria
Piazza Yenne, 12. 070/7573776. Nessuno Pizzeria.Bisteccheria
New Pizza
C’è Pizza per te
Agripizza
Bentō
Pizzeria.Focacceria
Via dei Mille, 11. 070/3111038. Mercoledì
Via Dei Donoratico, 49. 070/44532. Consegna domicilio
Viale Regina Margherita, 29. 338/8373158. Lunedì Pizzeria.Bisteccheria
Via Fiume, 117. 070/811105. Giovedì Il Pergolato
Pizzeria.Bisteccheria
Via Vittorio Veneto, 13. 070/260242. Lunedì
C.so V. Emanuele II, 35. 070/4617473. Dom mattina
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Gastronomia.Fast Food
Via Deledda, 21. 070/3111125. Mar. Consegna domicilio
Via Gianturco, 14. 344/1582335. Dom, Lun
Pizzeria.Bisteccheria
Pizzeria
Via Giovanni Maria Dettori, 26. 070/652485. Consegna domicilio
Via Castiglione, 107. 070/41253. Nessuno. Consegna domicilio
Bisteccheria.Pizzeria
Via Pitzolo, 18. 070/41443. Lunedì. Consegna domicilio
Ristorante.Pizzeria
Via Monaco, 77. 070/830730. Veranda all’aperto
Gennargentu
Ristorante.Pizzeria.Self Service
Viale Marconi, 39. 349/5461773. Lun. Consegna domicilio
Ristorante.Bisteccheria.Birreria
Forza Paris
Lo Stuzzichino
Piazza Michelangelo, 4. 070/490682. Lun. Consegna domicilio Ristorante
CA G LIA R I Pizzeria
El Faro
Ristorante.Pizzeria.Caffetteria
Ex S.S. 131 km 9,800. 070/7598080. Nessuno
QU ART U S A N T ’ EL EN A
Country Pub
Pizzeria.Bisteccheria
Ex S.S. 131 - Km 8,200. 070/22022. Domenica Cucina Marinara
Taverna 1860
Bisteccheria.Pizzeria
S.P. Sestu-Elmas - Km 2,950. 338/9555985. Domenica Ristorante.Pizzeria
Ricciomania 2
Cucina Tipica Araba.Pizzeria
Via Dante, 204/b. 070/482588. Nessuno
Mivanà
Antico Borgo
Via Montgolfier, 41/43. 342/8104849. Nessuno
Pizzeria.Bisteccheria.Paninoteca
Qvo Vadis
La Vecchia Kasbah
Via Donizetti, 6. 328/2690463. Nessuno
Via Raffaello, 17. 070/230040. Lunedì
La Capricciosa 2
Paradise Sandwich
Pizzeria.Focacceria
Lucullus
SESTU
Via Fonni, 14. 070/5849840. Lunedì. Consegna domicilio
New Paluna
Ristorante.Pizzeria
Via San Martino, 185. 070/851260. Nessuno
Pizzeria.Bisteccheria
Karalis
La Piccola Focacceria
Via Liguria, 100. 070/271597. Nessuno
Via Milazzo, 21/a. 070/8607049 The Big Apple
MO N S ER R A T O
Pizzeria.Gastronomia
Via Cugia, 33. 346/1018353
Via Peretti, 10 - Su Planu. 070/541719. Nessuno
Piazza Cambosu, 11. 070/215478. Lunedì
La Grotta del Diavolo
Corso America, 26. 070/941724 Pizzeria.Paninoteca
Pizzeria Shardana
Pizzeria
Via Timavo, 19. 070/2892153. Lun. Consegna domicilio
Via Sassari, 9/a. 392/3871371. Lunedì. Consegna domicilio
La Fabbrica della Pizza
Zero9
Pizzeria
Via Tagliamento, 30. 340/0967028. Consegna domicilio
Via Carmine, 9. 347/1849301. Nessuno
Pizzeria.Paninoteca
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30
S&H MAGAZINE
Pizzeria Su Planu Stasera Pizza
Anno XXII - N. 252 / Settembre 2017
SESTU
Direttore Responsabile MARCO CAU
La Pié Marimba Pizzeria La Suprema
Editore ESSEACCA S.r.l.s., Via Oriani, 5/a - Sassari Per la pubblicità: tel. 335.722.60.54 Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari
Pizzeria Pit-Stop
Social & Web
Tesori Gastronomici
Capperi & Acciughe Dal Buongustaio
Pizzeria Rosticceria.Gastronomia
Via Porto Botte, 104. 070/580140. Lunedì Gustibus
Gastronomia Pizza al metro e al taglio
Via Zuddas, 224. 070/4515015. Domenica Me Gusta
Pizzeria
Via San Gottardo, 50. 070/570106. Consegna domicilio Pizzeria Gnam
Pizzeria
Via Dorgali, 21. 070/572940. Consegna domicilio Pizzeria.Friggitoria
Strapizzami
Pizzeria
Via Orazio, 25. 070/560232. Lunedì. Consegna domicilio Time Out
Pizzeria
Zona 3
Pizzeria
Via Seneca, 51. 070/570655. Mar. Consegna domicilio
Gelateria
Via della Pineta, 191. 070/3481315. Nessuno Chez Les Negres
Pasticceria
Coccolandia
Pasticceria e Panetteria senza glutine
Via Molise, 6/a. 070/286179. Lunedì Cooking Momo Bakery
Pasticceria.Caffetteria
Via Dante, 61/63. 339/4140152. Nessuno Elfé
Gelateria.Cioccolateria
Ice Stop
Gelateria
Via Dante, 65/a. 070/494516. Lunedì IceMu
Il Tramonto 2
Intenso Pizzeria
Via Giambattista Vico, 9. 070/815129 - 347/3885554. Dom Il Vecchio Forno
Pizzeria
Via Diaz, 4. 340/8757913. Mercoledì. Consegna domicilio Pizzeria
Gelateria
Piazza Garibaldi, 46. 070/2048288. Lunedì Piazza Yenne 2
Pasticceria.Caffetteria
Viale Sant’Avendrace, 23/25. 070/290159. Nessuno Pirani
Pasticceria.Caffetteria.Ristorante
Via Pacinotti, 11. 070/493378. Nessuno
Via Zandonai, 27. 070/828455 - 347/4660200. Nessuno Le Mimì
Gelateria
Via Corsica, 13. 070/302841. Nessuno
Q U A R TU SA NT’ELEN A
ASSEMIN I
Pizzeria.Gastronomia
Via Irlanda, 14. 070/812617 Oscar
Pizzeria.Gastronomia
Paradiso
Pizzeria
Crema e Cioccolato
Gelateria.Creperia
Via Carmine, 126/c. 070/946887. Nessuno
QUARTU SAN T’ELEN A
Via Don Minzoni, 43. 070/882793. Consegna domicilio Pizzeria Gnomi
Gelateria.Creperia
Corso Europa, 10. 347/1454663 Maribana
Q UA R TUCCIU Mimì
Crema & Cioccolato
Pizzeria
Via Vittorio Veneto, 80. 070/869157. Domenica
in Copertina
Argiol-Ice
Via S. M. Chiara, 90 - Pirri. 389/5257227. Lunedì
Via Polonia, 81/83. 070/820618. Giovedì
l
Pasticceria.Gelateria
Via Sonnino, 175. 070/654997. Lunedì
Via Polibio, 3. 070/5838231. Lun. Consegna domicilio
La Favorita
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CAGLIARI Ambrosia
Via Dante, 162. 380/3659807. Domenica
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Qualcosa di dolce?
Via Riu Mortu, 70. 070/584682. Lunedì
Quentin
Gastronomia.Rosticceria
Via Montgolfier, 19. 070/238077
M O NSER R A TO
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Pizzeria
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Pizzeria
Via Monserrato, 204. 070/262080. Consegna domicilio
L’Aperipizza
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Pizzeria
Via del Mulino, 17. 070/261163. Nessuno. Consegna domicilio
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esse&acca
Piadineria
Via Vittorio Veneto, 90. 070/2046330. Lunedì
Ufficio Grafico GIUSEPPINA MEDDE
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Pizzeria
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EDIZIONE CAGLIARI
Hanno collaborato a questo numero: DIEGO BONO, DAMIANO CANCEDDA, LUIGI CANU, DANIELE DETTORI, MANUEL DI CRISTO, NIKE GAGLIARDI, ERIKA GALLIZZI, GIANMICHELE MANCA, GIUSEPPE MASSAIU, PAOLA M. RUIU, MATTEO SASSONE, MARCO SCARAMELLA, MANUELA STACCA, ALBERTO TIDU, ROBERTO TRONCI
Pizzeria
Via De’ Medici, 15. 070/530686. Lun. Consegna a domicilio
Pizzeria
Pasticceria
Via De Amicis, 2/b. 070/8632092 Dal Dolce al Salato
Pasticceria.Panetteria
Via Selargius, 54. 392/1687499. Lun. Consegna domicilio
Via Verdi, 86. 392/3959579. Domenica
Pronto Pizza
Via Mascagni, 4/a. 070/4611253 - 349/1326547. Lunedì
Pizzeria
Via Quartu, 133. 070/883565. Consegna domicilio
AMBRA
Nuova D’Ari
Pasticceria Pasticceria.Caffetteria
Via Monaco, 93. 070/657768. Nessuno
SELA R G IU S
Foto di Gianmichele Manca Da Giulio
Marie Patisserie
Pizzeria
Via Pira, 2. 070/8002636. Lunedì. Consegna a domicilio
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