S&H Magazine n. 241 • Ottobre 2016

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stro Vieni a scoprire il noal nuovo menĂš autunn e in via Catalogna 4 ad Alghero!



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16 05 Trenino Verde

15 La necropoli di Tuvixeddu

Viaggio alla scoperta della Sardegna

06 Veranu

16 Andrea Parodi 10 anni di ricordi

La mattonella intelligente made in Sardegna

07 La Sardegna è Atlantide? Da Sergio Frau a James Cameron

08 Dinamo: Segnali positivi Buon precampionato per i biancoblù

10 Il dentista risponde Curiosità sul mondo odontoiatrico

12 Karel Music Expo 2016 Decima edizione “in nome del padre”

13 inSardegna ad Ottobre 14 Enrico travel the world

18 HITWEETS 19 Too good to go Come combattere lo spreco alimentare

20 La forza del team L’importanza del lavoro di squadra

22 Joe Perrino L’operaio romantico che non si prende sul serio

24 Dog-trekking: Annestru Escursioni a... 6 zampe!

26 GUIDA AI LOCALI



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Ponte di San Gerolamo

Spiaggia di Turas

Lago di Is Barroccus

di Morena Deriu «Prendiamo il trenino delle Secondarie… ovunque esso vada». È il 1921, quando D.H. Lawrence sbarca a Cagliari con la moglie Frieda. È un viaggio improvvisato e lo scrittore non sa ancora che da qui nascerà Sea and Sardinia (“Mare e Sardegna”), il diario di viaggio pubblicato per la prima volta a New York nell’autunno dello stesso anno. Da Cagliari a Mandas, proseguendo per Sorgono, Nuoro e Terra Nova, il fascino del viaggio di Lawrence con la sua Q.B. (Queen Bee, Ape Regina) ispira ancora oggi chi sale su uno dei Trenini Verdi della Sardegna. La tratta percorsa dallo scrittore (ormai quasi cento anni fa) non è, infatti, la sola a immergersi tra le valli e a risalire i costoni dell’Isola. La linea Mandas-Laconi è un punto di partenza quasi obbligato, perché su questa viaggiarono Lawrence e la moglie. In loro onore, a Mandas, il vecchio albergo Lunetta che li ospitò è stato trasformato nella Locanda Lawrence. La prima parte del viaggio attraversa le colline del Sarcidano, sfiora l’area archeologica di Is Paras, si immerge nella vallata del Rio Manno e prosegue in mezzo a una vegetazione sempre più

Trenino Verde Viaggio alla scoperta della Sardegna.

fitta, tra costoni e vallate, sino a giungere a destinazione dopo aver attraversato il parco di Laconi. La tratta Mandas-Seui è orfana (ormai da alcuni anni) del tratto che da Seui arrivava ad Arbatax; i ponti, realizzati nel 1890, sono in condizioni tali da non rispettare più i necessari standard di sicurezza. Il trenino oggi attraversa le colline e le valli del Sarcidano e del Flumendosa per poi inerpicarsi sui versanti della Barbagia di Seulo, passare di fronte alla casa cantoniera di Palarana (dove erano mandati i cantonieri più indisciplinati), attraversare l’altopiano di Sadali e arrivare a Seui, poco dopo aver costeggiato la vecchia miniera di antracite di San Sebastiano. La linea Macomer-Bosa prevede (per chi vuole) un viaggio di andata e ritorno lungo una tratta panoramica che dall’altopiano di Campeda scende verso il mare di Bosa, attra-

versando la Valle della Malvasia. Lungo il tragitto, il trenino passa al lato dell’abbazia cistercense di Santa Maria di Corte (costruita nel XII sec., in età giudicale), corre parallelo agli affluenti del Temo e sbuca su un orizzonte aperto, delimitato da Capo Marrargiu e Capo Mannu, per fermarsi infine nella stazione di Bosa Marina. La tratta Alghero-Sassari-NulviPalau (probabilmente la meno conosciuta) attraversa le mesas (o colline) in un paesaggio quasi da Far West. È la volta poi di una verde piana e dei monti della Gallura, a cui si arriva dopo aver attraversato il viadotto sopra il fiume Coghinas. Il paesaggio granitico, le sugherete, i viadotti e le gallerie rendono questo tratto uno dei più suggestivi tra tutti i Trenini Verdi della Sardegna. Superata la stazione di Tempio (che ospita i quadri del pittore Biasi, uno dei più importanti del Novecento

sardo, e il museo nell’antica officina), il viaggio è in discesa sino al mare di Palau. Oggi tutte le linee sono gestite da Arst SpA e la prenotazione e l’acquisto dei biglietti può avvenire direttamente online, sul sito www.treninoverde.com (dove sono presenti anche tutti gli orari e le offerte, inclusa la possibilità di noleggiare un treno). Queste reti, però, furono costruite alla fine del XIX sec. dai Piemontesi, su un progetto del Conte di Cavour, per collegare le zone pastorali e minerarie dell’interno con i porti lungo la costa. Si tratta di oltre 600 chilometri a scartamento ridotto, in parte sempre attive, in parte riconvertite appunto in Trenini Verdi, andando a costituire la più lunga linea turistica d’Italia, che ancora oggi attraversa zone altrimenti irraggiungibili. A bordo delle carrozze trainate dalla locomotiva si attraversa un’isola «persa tra l’Europa e l’Africa, e senza legami con nessuno di questi luoghi» (parole di Lawrence), per scoprire che il bello del viaggio è anche fermarsi e scendere dal treno per pernottare in un paese che, forse, non si sarebbe mai pensato di visitare.


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Un passo dopo l’altro verso

VERANU di Paola M. Ruiu Veranu è una mattonella decisamente singolare che, attraverso la pressione dei passi di chi la calpesta, produce energia elettrica che può essere utilizzata per svariati scopi e che spinge verso la riduzione dell’uso di fonti energetiche meno green. Veranu, in sardo, significa primavera. Un nome scelto con cura, che riconduce sia alla Sardegna sia all’idea ecosostenibile che il progetto porta con sé. L’idea di base è di un laureato in Ingegneria elettronica che, nel 2012, durante il lavoro di ricerca per la tesi specialistica, ha avuto modo di conoscere e prendere confidenza con la tecnologia che sarebbe andata a costituire Veranu. Lui è Alessio Calcagni, giovane nuorese che aspira a portare una ventata d’aria fresca, come quella primaverile, appunto, nell’imprenditoria isolana e anche, perché no, in quella mondiale. Nel 2014 inizia a strutturare ciò che fino a quel momento aveva solo teorizzato, accorgendosi immediatamente che con le sue uniche risorse e conoscenze non ce

l’avrebbe fatta a sviluppare un progetto così impegnativo. Decide allora di coinvolgere due amici e colleghi dell’università: Simone Mastrogiacomo e Giorgio Leoni, anche loro laureati in Ingegneria elettronica. Come li definisce Alessio, sono i due primi “innesti” nel team di Veranu che è in continuo divenire. L’opportunità di presentare il progetto pubblicamente arriva in occasione di un incontro sul tema dell’energia organizzato dall’Università di Cagliari al quale prende parte anche Massimo Moratti in qualità di amministratore delegato della Saras. I tre espongono la loro idea, presentando così al mondo la loro invenzione. Da quel momento in poi le loro partecipazioni a competizioni dedicate all’innovazione si sono succedute una dietro l’altra e il progetto ha riscosso ovunque grande interesse. Hanno partecipato ad esempio alla Startcup Sardegna (dove sono arrivati in finale) e al Green innovation and investment forum di Stoccarda. Lo scorso 8 aprile hanno vinto, come startup emergente, la prima edizione della Startup Battle tenutasi a Cagliari, guadagnandosi così la chiave di

accesso verso l’incubatore Clhub che ha risolto in parte il problema principale verso la concretizzazione di Veranu, ovvero quello dei finanziamenti. Grazie a questa collaborazione stanno infatti lavorando al secondo prototipo dell’innovativa mattonella. Non solo, la famiglia Veranu si allarga e si sono aggiunti nuovi “innesti” al gruppo: Giovanni Sanna, che si occupa del lato finanziario, Damiano Congedo per la comunicazione e Alessandro Ligas per le pubbliche relazioni. Il pavimento intelligente è pensato per ambienti frequentati da un numero considerevole di persone, come centri commerciali o aeroporti; questo perché più viene calpestato più energia si crea. Sarebbe quindi improbabile raggiungere livelli di energia ottimale, per esempio, negli spazi domestici. Per l’ideatore questo è un punto di forza del progetto. L’energia generata dai passi viene accumulata all’interno di batterie per poi essere utilizzata, ad esempio, per l’illuminazione pubblica o per alimentare dispositivi per fornire il wi-fi gratuito in alcune zone. L’apporto energetico così

generato potrebbe incrementare in buona misura l’uso di energia derivante da fonti rinnovabili, incentivando in questo modo stili di vita che guardano alla tutela dell’ambiente più che al suo sfruttamento. Insomma, l’idea è vincente e il team molto motivato nel realizzarla. La direzione verso la quale viaggiano è quella che prima o poi gli auguriamo di raggiungere, ovvero arrivare ad essere il più possibile autosufficienti a livello energetico senza dover ancora centellinare le risorse come il petrolio o il carbone che si sa, ce lo ripetiamo da anni, prima o poi si esauriranno. Se volete incontrare di persona il team di Veranu potete trovarli con un loro stand a Sinnova per il quarto Salone dell’Innovazione al servizio dell’impresa in Sardegna, iniziativa promossa da Sardegna Ricerche in collaborazione con l’Assessorato regionale della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. L’appuntamento è per il 6 e 7 ottobre a Cagliari. Per ulteriori informazioni visitate il loro sito web: www.veranu.eu.


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La Sardegna è Atlantide? Dalle teorie di Sergio Frau

alle riprese di James Cameron di Daniele Dettori

C’era un’isola di fronte allo stretto che voi chiamate Colonne d’Ercole. Quell’isola era più grande della Libia e dell’Asia messe insieme e i navigatori potevano passare da quella ad altre isole, e dalle isole a tutto il continente opposto, che costeggiava il vero oceano. Timeo - Platone

Sono righe conosciute, sicuramente già lette da chi è appassionato di civiltà scomparse e di misteri legati alla storia e alla cultura dell’umanità. Ma sono anche righe che aprono strade a ipotesi nuove, a idee che fino a poco tempo fa sarebbero parse incredibili. Con questo brano, il filosofo greco Platone dava origine a uno tra i miti più discussi di tutti i tempi: il mistero di Atlantide.

Collocata nell’immaginario collettivo oltre lo Stretto di Gibilterra, Atlantide è ritratta come una terra ricca e prospera, abitata da una civiltà evoluta e molto abile nell’arte della navigazione. Le tante leggende sorte successivamente hanno declinato la popolazione di Atlantide ora come detentrice di un sapere ben superiore al nostro, ora come discendente degli dei, e perfino come un regno soprannaturale o ipertecnologico che, dal mito originario, sfocia spesso nella fantascienza. Uno degli aspetti più discussi della vicenda riguarda, tuttavia, l’esatta collocazione di questa terra: l’Oceano Atlantico non è infatti che una delle innumerevoli location elette a sede del continente perduto. C’è stato, soprattutto negli ultimi due secoli, chi ha creduto di averne rintracciato i resti nell’Oceano Indiano, nel Mar Egeo, nel Mare del Nord o nel continente ghiacciato dell’Antartide.

A supporto di queste ipotesi è possibile addurre particolari geomorfologie di un territorio e resti archeologici magari sommersi o in prossimità delle coste ma, almeno finora, del continente scomparso sembra non essere mai stata trovata alcuna traccia definitiva. È sulla scia di quanto detto sopra che si inserisce la teoria affascinante proposta da Sergio Frau, giornalista romano il cui cognome tradisce l’origine sarda da parte di padre. La sua teoria prende avvio dalla possibilità di spostare le Colonne d’Ercole dallo Stretto di Gibilterra all’interno del Mediterraneo, più precisamente nel Canale di Sicilia. Se si accettasse questo “arretrare” la linea di confine delle terre allora note, ne consegue che “l’isola di fronte allo stretto” di cui parla Platone potrebbe tranquillamente (e unicamente) essere la Sardegna, dalla quale poi raggiungere altre terre tutte intorno. La teo-

ria di Frau, per quanto accolta con scetticismo da parte della comunità scientifica, riunisce innegabilmente alcune coincidenze: intanto la possibilità che gli antichi sardi fossero un popolo di navigatori e guerrieri giunti fino in Egitto e non solo; in secondo luogo la presenza dei nuraghi, anche complessi, dislocati su tutta l’isola, il che fa pensare a una civiltà piuttosto organizzata. Il racconto di Platone vede Atlantide sprofondare in un giorno e una notte a causa di un terribile cataclisma. L’ipotesi che Atlantide fosse la Sardegna ha la risposta pronta: uno tsunami avrebbe sommerso l’isola circa milleduecento anni prima di Cristo e le tracce di questa onda anomala sarebbero rinvenibili in diversi nuraghi (soprattutto nella Marmilla, nel Sarcidano e nella Trexenta) ancora parzialmente sommersi dal fango. Certo, una manifestazione dell’ira divina per la popolazione improvvisamente dispersa e naufraga sulla propria terra: il cosiddetto “schiaffo di Poseidone”, di cui si parla come causa della catastrofe. Il libro di Frau, pubblicato nel 2002, dal titolo “Le Colonne d’Ercole. Un’inchiesta”, non solo non ha mai perso il suo appeal ma ha continuato ad alimentare il dibattito intorno alla possibilità che tutti noi si viva su quel che resta della mitica Atlantide. Nel giugno di quest’anno anche il famoso regista James Cameron è sbarcato sull’isola con sommergibili e telecamere al seguito per realizzare un documentario targato National Geographic e in programma per questo inverno sull’omonimo canale televisivo americano. Il lavoro, dal titolo Search for Atlantis, è girato tra la Sardegna, la Sicilia, Malta, la Grecia e la Spagna e prende spunto, tra le altre fonti, proprio dal libro dello stesso Frau. La ricerca di Atlantide continua.


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DINAMO: SEGNALI POSITIVI Dopo un buon precampionato, i biancoblù subito a pieno regime tra campionato e Champions League.

di Erika Gallizzi. Foto: Luigi Canu Tutto pronto in casa Dinamo Banco di Sardegna per l’inizio della nuova stagione agonistica. Dopo una lunga estate, fatta di riposo prima e di sudore poi, e soprattutto di mancanza del rumore della palla a spicchi sui legni così come dello spettacolo e dell’agonismo delle partite vere, si riparte per una nuova avventura. Tra volti nuovi e novità per quanto riguarda la coppa europea a cui si partecipa, è arrivato il momento di dare lo start alla stagione 2016/17, stavolta senza il peso del triplete né dello Scudetto sulla maglia, ma dopo un anno difficile e deludente, dal quale ripartire comunque a testa alta, evitando di incorrere negli errori che, di fatto, hanno causato i passi falsi. Il talento e la qualità non mancano e l’impressione è che la squadra possa avere qualcosa in più in termini di concretezza e “ruvidità”. Ma sarà il campo, giudice severo ed inflessibile, a dirlo. La Dinamo ha disputato un precampionato positivo. Oltre al ritiro al Geovillage di Olbia, con tanto lavoro in palestra atto a rimettere in moto i muscoli dopo la pausa estiva e portarli nella giusta condizione per iniziare il cammino agonistico, il Banco ha giocato nove partite, vincendone sette e perdendone due. Gli uomini di coach Federico Pasquini hanno ottenuto il secondo posto al Torneo Internazionale Tirrenia giocato al GeoPalace di Olbia, dopo aver vinto la semifinale con l’Hapoel Gerusalemme e perso la finale con l’Avellino dell’ex Marques Green, poi battuto qual-

che giorno dopo in un’amichevole a Padru. Hanno fatto seguito altre due vittorie, entrambe con il Galatasaray, nel torneo intitolato a Mimì Anselmi giocato a Sassari e nel Trofeo Meridiana disputato a Nuoro. A Cagliari, invece, i biancoblù hanno centrato il terzo posto, perdendo in semifinale con la corazzata Lokomotiv Kuban e battendo nella seconda giornata l’Alba Berlino. In seguito all’ammissione alla regular season della Fiba Basketball Champions League, poi, sono state “aggiunte” altre due partite, visto lo slittamento dei primi impegni ufficiali, inizialmente previsti a fine settembre (quando il Banco doveva giocare i preliminari): a Legnano contro i padroni di casa del Legnano Basket Knight (Serie A2) ed a Torino, contro la Fiat Torino, per la Reale Mutua Cup. Anche in queste due gare la Dinamo ha colto altrettante vittorie, chiudendo così in bellezza il proprio precampionato e, soprattutto, abbracciando finalmente il suo pivot titolare Gabriel Olaseni, prima assente perché impegnato nelle qualificazioni all’Europeo 2017 con la Nazionale inglese. Al di là dei risultati delle amichevoli e tornei disputati, il Banco ha dato segnali interessanti, uno su tutti per quanto riguarda il carattere. E l’ultima partita giocata, quella col Torino, lo ha rimarcato qualora non si fosse capito: vittoria netta, 88-72, dopo un primo tempo in cui la Dinamo era andata sotto di quattordici lunghezze. Anche quest’anno, come ormai da diversi, la Dinamo, per ciò che riguarda il campionato di Serie A, viene inserita dagli addetti ai lavori, nei


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Darius Johnson-Odom

pronostici estivi, tra le squadre meglio attrezzate. E non è un mistero anche il fatto che sia una di quelle col budget più alto, se si esclude Milano che da quel punto di vista è irraggiungibile per tutti. E, in teoria, dovrebbe esserlo anche dal punto di vista tecnico. Il ruolo di super-favorita è ancora una volta suo, ancor più quest’anno che, visto il nuovo format dell’Eurolega e la lunghezza della competizione, ha un roster incredibilmente profondo rispetto alle altre, con un parco italiani arricchito con Pascolo, Fontecchio ed Abass, ed importanti addizioni come Ricky Hickman, Miroslav Raduljica e Zoran Dragic. Possiamo dunque dire che la Dinamo segue a ruota, insieme ad Avellino e Reggio Emilia. Avellino propone degli esordienti di particolare interesse, come Obasohan, Randolph e Adonis Thomas, mentre Reggio punta sempre sugli elementi tricolore, dopo aver perso i senatori Kaukenas e Lavrinovic, salutando il ritorno di Cervi, dopo un anno ad Avellino. E Reggio Emilia potrà concentrare tutte le proprie forze sul campionato, avendo scelto di non disputare coppe europee dopo la questione Eurocup, il braccio di ferro Fiba-Uleb ed il veto posto dalla Fip per competizioni non Fiba. La Dinamo inizierà la stagione subito a pieno regime, tra campionato e Fiba Basketball Champions League. Il mese di ottobre risulta subito pesante: già alla seconda giornata di campionato i biancoblù andranno a fare visita alla Grissin Bon Reggio Emilia e due turni dopo sarà ospite della Pallacanestro Cantù, che magari non è una squadra di prima fascia, ma non può non essere considerata tra le prime cinque o sei. Un pochino più “tranquille” appaiono invece le altre partite previste nel mese di apertura del campionato: Varese alla prima giornata, la neo-promossa Brescia alla terza e Pesaro alla quinta. Ma naturalmente bisogna fare attenzione a tutte le squadre, soprattutto a

quelle un po’ meno attrezzate, che hanno necessità di accumulare più punti possibili, il prima possibile e che hanno svolto una preparazione differente, volta ad entrare in forma subito. Per quanto riguarda la coppa, come noto, la Dinamo è stata inserita nel girone E, insieme a AEK Atene, Partizan KK, Zielona Gora, Besiktas, Spirou Charleroi, Szolnoki Olaj e Ludwisburg. Si parte martedì 18 al PalaSerradimigni contro i polacchi dello Zielona Gora, mentre la settimana successiva la Dinamo volerà in Ungheria per sfidare lo Szolnoki Olaj. Come ha dichiarato coach Pasquini, iniziare bene in coppa risulta particolarmente importante, anche per sentire di meno e, magari, riuscire a contenere, le fatiche dei viaggi. Quello in cui è stata inserita la Dinamo non è un girone semplicissimo, ma le possibilità di fare bene ci sono tutte.

I PROSSIMI INCONTRI DI CAMPIONATO a

1 Giornata - 3 ottobre ore 20:30 Banco di Sardegna SS - Openjobmetis Varese 2a Giornata - 8 ottobre ore 20:45 Grissin Bon RE - Banco di Sardegna SS 3a Giornata - 15 ottobre ore 20:30 Banco di Sardegna SS - Germani Basket BS 4a Giornata - 23 ottobre ore 20:45 Pallacanestro Cantù - Banco di Sardegna SS 5a Giornata - 30 ottobre ore 18:15 Banco di Sardegna SS - Consultinvest Pesaro I PROSSIMI INCONTRI DI CHAMPIONS LEAGUE Game 1 - 18 ottobre ore 20:30 Banco di Sardegna SS - Zielona Gora Game 2 - 26 ottobre ore 20:30 Szolnoki Olaj - Banco di Sardegna SS


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Il dentista risponde Curiosità sul mondo odontoiatrico

Con questo articolo voglio rispondere a Maria S., che mi chiede chiarimenti sull’ortodonzia mediante le mascherine trasparenti Invisalign che ho citato in un mio articolo su S&H di qualche mese fa. Voglio fare una piccola introduzione, spiegando che Invisalign è una brillante soluzione per riallineare i denti “storti”. Questa branca dell’odontoiatria chiamata ortodonzia era rappresentata fino a poco tempo fa esclusivamente dai famosi bracket di metallo con molle, fili, archi e catenelle. Il problema del bracket risiedeva nel fatto che l’apparecchio si vedeva (e tanto!) e risultava invasivo e fastidioso, oltre che rimovibile solo dal dentista. Per risolvere questi svantaggi tecnici ed estetici sorsero diverse soluzioni nel tempo, fino a quando non giunse la Align Technology Inc, multinazionale nata in California nel 1997. Questa azienda ebbe la rivoluzionaria idea di coniugare gli aspetti tecnici con quelli estetici, nell’ottica di offrire al paziente una terapia con un comfort mai visto prima. Le mascherine Invisalign, trasparenti, facilmente rimovibili dal paziente e monitorate di continuo dal dentista con innovative tecnologie informatiche che permettono analisi virtuali in 3D, rendono possibile al paziente di non alterare il proprio stile di vita, in quanto può togliere le placchette per i pasti, oltre che sorridere liberamente, senza paura di far vedere antiestetici apparecchi metallici.

Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.

ORTODONZIA INVISIBILE: La tecnica Invisalign.

I dentisti che si affidano a questa tecnologia sono chiamati ufficialmente Invisalign Provider (ad oggi sono oltre 82.000 nel mondo) e vengono formati mediante dei corsi specifici di accreditamento, tra cui quelli di perfezionamento universitario in Tecnica Invisalign, primi in Europa, dell’Università dell’Insubria, che io ho conseguito nel marzo 2015. L’interesse verso gli apparecchi ortodontici Invisalign è sempre più elevato. Ad oggi è commercializzato in più di 45 paesi, tramite vendita di-

retta negli Stati Uniti, in Canada, in Europa, in Cina, in Giappone e nell’Oceania, e attraverso una rete di distributori in Medio Oriente, Africa e America Latina, con oltre tre milioni di pazienti ogni anno. Come funziona, nella pratica, il trattamento? Dopo aver preso le impronte dentali (con il moderno scanner intraorale o con le classica procedura manuale in silicone) si elabora il piano di trattamento completo grazie ad un’avanzata tecnologia digitale, partendo dalla posizione

iniziale dei denti fino a quella finale desiderata. Viene quindi realizzata una serie di aligner (mascherine) trasparenti su misura per i denti del paziente, in modo da farli spostare gradualmente. Ciascun aligner viene indossato per circa due settimane prima di essere sostituito dalla serie successiva, finché non si raggiunge la posizione finale stabilita. La durata di un trattamento cambia da caso a caso, ma in genere si rimane in un range dai 9 fino ai 24 mesi. Ad oggi sono sempre di più i pazienti che chiedono espressamente informazioni sull’argomento visto il grande interesse che ha riscosso in tutto il mondo questo prodotto, perciò negli ultimi anni sempre più studi in Italia hanno iniziato ad inserire questo servizio all’interno delle loro terapie. Una bella cosa che Invisalign incentiva a fare sono gli Open Day, delle giornate dove i dentisti partner spiegano ai loro pazienti il funzionamento della terapia con delle visite complete e gratuite, illustrando i vantaggi operativi ed estetici di questa tecnologia. È una linea d’azione che mi trova totalmente d’accordo, visto che un paziente consapevole agevola sempre qualsiasi processo di cura. Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@shmag.it.

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IN NOME DEL PADRE di Nike Gagliardi Torna a deliziare le orecchie di tutti i musicofili sardi il Karel Music Expo, “Festival delle culture resistenti”, creato dalla cooperativa cagliaritana Vox Day per promuovere e dar spazio a idee ed espressioni artistiche che germogliano al di fuori del circuito mainstream. Non a caso questa decima edizione della rassegna si intitola “In nome del padre”, alludendo così al progressivo distacco tra individuo e istituzioni, tra cittadino e istanze dello Stato e, contemporaneamente, all’allontanamento del figlio dalla famiglia dovuto alla forzata emigrazione alla ricerca di un impiego: un tema che viene esplorato e approfondito attraverso un approccio multidisciplinare e multiculturale, com’è nello spirito della kermesse KME, e grazie a un calendario ricco di appuntamenti che si estende dal 6 al 23 ottobre comprendendo tanti live, workshop,

Stuart Braithwaite

corti d’autore, azioni ecosostenibili, degustazioni e incontri. Cuore pulsante della manifestazione – che ha come consueta cornice lo storico quartiere cagliaritano di Castello, con “sconfinamenti” in altri spazi cittadini – è la musica dal vivo, con protagonisti d’eccezione provenienti da tutto il mondo, accuratamente scelti dagli ideatori del festival per rendere anche quest’edizione l’importante vetrina di respiro internazionale che sin dalla sua nascita rappresenta. Anche il fermento musicale isolano è ben rappresentato: giovedì 6 ottobre, l’onore di aprire le danze è affidato ai Camera Oscura, formazione metal che, guidata dalla voce di Stefano Cherchi, porta in scena il suo primo omonimo lavoro in studio. A seguire, l’energia del duo MarioNardi & Underground Sunshine Drum Ensemble, un progetto nato dalla collaborazione tra il chitarrista e cantante Mario Nardi e il batterista sulcitano Lorenzo Mele (aka U.S.D.E.), alle prese col suo lavoro d’esordio: un mix di folk americano, blues, pop e alternative. Sempre di base in Sardegna è il power trio Trigale, la cui esibizione dal vivo è prevista venerdì 7 ottobre, una formazione il cui sound è riconducibile a influenze blues, rock’n’roll e country. Spazio, all’interno della stessa serata, anche per il progetto solista di Carlo Addaris, autore e polistrumentista, che porta in scena un’anteprima del suo disco, di prossima uscita, “Metamorfosi”.

Foto Simone Cecchetti

Arriva la decima ricchissima edizione del Karel Music Expo.

Tommy Emmanuel

Ma sono tanti gli stili musicali e gli artisti che questa ricca edizione del KME propone: si va dalle sonorità elettroniche degli Ultra Violent Rays, provenienti da Los Angeles, all’ipnotico didgeridoo di Marco Ferrante, dalle delicate atmosfere sospese della cantautrice polacca Pola Rise al duo Sorge, progetto firmato da Emidio Clementi (Massimo Volume) e Marco Caldera. Sono però quattro gli appuntamenti irrinunciabili di quest’anno e il primo è quello con Steve Wynn (6 ottobre): venticinque anni di carriera alle spalle, alla guida dei Dream Syndicate è ritenuto un pioniere della scena indie rock americana degli anni Ottanta/Novanta insieme a R.E.M. e Replacements. Il secondo live per cui sarà meglio affrettarsi a prenotare un biglietto è quello di Stuart Braithwaite (7 ottobre), leader, cantante e chitarrista dei Mogwai, la band scozzese che ha segnato la storia del post rock.

Altro attesissimo concerto è quello di Blixa Bargeld, membro fondatore degli Einstürzende Neubauten, di scena sabato 8 ottobre al Teatro Civico di Castello, mentre la vera punta di diamante del festival è l’appuntamento musicale che chiude questa edizione, quello con Tommy Emmanuel, uno dei massimi interpreti della chitarra acustica a livello mondiale, accompagnato da uno special guest d’eccezione, Andy McKee (14 ottobre). Musica ma non soltanto: in programma anche “Esibirsi in regola”, workshop dedicato ai musicisti e agli artisti dello spettacolo, oltre a tante iniziative incentrate sull’ecosostenibilità. Torna inoltre KME Movie, la selezione di cortometraggi realizzata in collaborazione con lo Skepto International Film Festival, annuale rassegna cagliaritana che coinvolge filmmaker indipendenti di tutto il mondo. Due diverse iniziative completeranno inoltre il cartellone: sabato 15 e domenica 16, è previsto il congresso-laboratorio “Nuova Economia e Diritti Umani, dalla competizione alla cooperazione, per un nuovo sistema di produzione e ridistribuzione”. L’ultimo impegno in calendario, nel weekend successivo, è invece “Di padre in figlia”, un laboratorio di riconoscimento e utilizzo delle erbe officinali con l’esperta Maria Sonia Bosconi. Per consultare il programma completo e per tutte le informazioni inerenti al festival, è possibile visitare il sito www.voxday.com.


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inSardegna... I migliori eventi di Ottobre due atti su libretto di Emanuel Schikaneder. Regia Cécile Roussat, Julien Lubek. Cagliari all'Auditorium del Conservatorio, ore 21:00. X edizione “Karel Music Expo” "In nome del padre": Tommy Emmanuel in concerto accompagnato da Andy McKee. Dal 14 al 16 OTTOBRE: Sassari alla Promocamera. ore 10:00-22:00. Fiera campionaria “Promo Autunno”, ingresso gratuito. DAL 30 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE. Rally Costa Smeralda

Dal 30 SETTEMBRE al 2 OTTOBRE: Lula. Autunno in Barbagia 2016. Olbia/Golfo Aranci. 35° “Rally Costa Smeralda” e 3° “Baja Costa Smeralda”.

Dal 14 al 23 OTTOBRE: Cagliari al Teatro Lirico. Stagione lirica e di balletto 2016: “La pietra del paragone” - Melodramma giocoso in due atti, musica di Gioachino Rossini.

29-30 OTTOBRE: Aritzo. Autunno in Barbagia. Dal 29 OTTOBRE al 1° NOVEMBRE: Desulo. Autunno in Barbagia 2016. Dal 29 OTTOBRE al 2 NOVEMBRE: Cagliari al Porto. Invitas 2016, le tradizioni della Sardegna.

Mostre Fino al 6 OTTOBRE: Bitti, ore 9:30/13:30 - 15:3019:30, chiuso lunedì. Mostra "BittiRex - Dinosauri in Carne e Ossa”.

1° OTTOBRE: Sassari a Palazzo di Città, ore 21:00. XII edizione Festival "Corpi in Movimento": Rapporto Occasionale, Compagnia Déjà Donné.

Fino al 9 OTTOBRE: Nuoro al MAN, ore 10:0020:00 (mar-dom), chiuso lunedì. Mostra "Garry Winogrand - Women (are beautiful)" e “Petra Feriancová - An exhibition on doubt”.

1-2 OTTOBRE: Tonara. Autunno in Barbagia 2016. Buddusò. "Artes in Carrera". Sestu in località San Gemiliano. “Festival delle Pro Loco”: 11° raduno regionale enogastronomico delle sagre paesane. 3 OTTOBRE: Serrenti in Via S. Vitalia, ore 21:30. Concerto dei Tazenda “Arkeos Tour 2016”.

29 OTTOBRE: Cagliari al Teatro Lirico, ore 19:00. Stagione concertistica 2016: Michail Lifits (piano).

FINO AL 18 DICEMBRE. Autunno in Barbagia 2016

Fino al 28 OTTOBRE: Cagliari all'EXMA - Sala Puà, ore 9:00/13:00 - 16:00/20:00, chiuso lunedì. Mostra interattiva “Love from Boy - in volo tra i libri di Roald Dahl”.

Dal 6 al 23 OTTOBRE: Cagliari. X edizione “Karel Music Expo” "In nome del padre".

15-16 OTTOBRE: Lollove, Orgosolo. Autunno in Barbagia 2016.

7 OTTOBRE: Cagliari al Teatro Civico di Castello, ore 22:00. X edizione “Karel Music Expo” "In nome del padre": Soviet Soviet, Wrongonyou, Stuart Braithwaite.

16 OTTOBRE: Sassari al Teatro Comunale, ore 16:30. Stagione lirica e concertistica 2016: “Il Flauto Magico” di Wolfgang Amadeus Mozart, singspiel in due atti su libretto di Emanuel Schikaneder. Regia Cécile Roussat, Julien Lubek. Santa Teresa di Gallura in Piazza, ore 22:00. Concerto di Dave Ruda.

Fino al 30 OTTOBRE: Cagliari alla Galleria Comunale d'Arte, ore 10:00-18:00, chiuso martedì. Mostra dell'artista Rosanna Rossi “Percorsininterrotti”, dipinti e incisioni dagli anni settanta. Ulassai al museo Stazione dell'Arte, ore 9:00-21:00, chiuso martedì. Mostra "I Maestri e la Terra", alla scoperta delle opere di Arturo Martini, Renato Marino Mazzacurati e Maria Lai.

17 OTTOBRE: Sassari al Palazzo di Città. ore 21:00. XII edizione rassegna "Voci di Donna": “La voce dell’arpa celtica” del Clarsech Ensemble.

Fino al 20 NOVEMBRE: Cagliari al SEARCH, ore 10:00-21:00. Mostra fotografica “Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015” - Il Racconto.

19 OTTOBRE: Sassari a Palazzo di Città, ore 21:00. XII edizione Festival "Corpi in Movimento": La stessa sostanza dei sogni, Compagnia Ersilia Danza.

Fino al 27 NOVEMBRE: Orani al Museo Nivola, ore 10:00/13:00 - 16:30/20:00, chiuso lunedì. Mostra "Salvatore Fancello. La forma inquieta".

Dal 7 al 9 OTTOBRE: Gavoi, Meana Sardo. Autunno in Barbagia 2016. 8 OTTOBRE: Cagliari al Teatro Civico di Castello, ore 22:00. X edizione “Karel Music Expo” "In nome del padre": Sorge, Niccolò Francisci, Blixa Bargeld & Kiku & Black Cracker. 8-9 OTTOBRE: Onanì. Autunno in Barbagia 2016. 9 OTTOBRE: Sassari a Palazzo di Città, ore 21:00. XII edizione Festival "Corpi in Movimento": INFAUST, Compagnia Imperfect Dancers. 12 OTTOBRE: Sassari a Palazzo di Città, ore 21:00. XII edizione Festival "Corpi in Movimento": Deep Trip Giappone, Compagnia Artemis Danza. 13 OTTOBRE: Sassari a Palazzo di Città, ore 21:00. XII edizione Festival "Corpi in Movimento": Inequalities Crew performance.

20 OTTOBRE: Sassari al Palazzo di Città. ore 21:00. XII edizione rassegna "Voci di Donna": “Galanias - I canti polifonici delle donne sarde”, Actores Alidos. 21 OTTOBRE: Sassari nella Chiesa della Madonna del Carmelo, ore 20:30. Festival Musicale "Melos": Concerto del duo Piana-Romanko (pianoforte). Dal 21 al 23 OTTOBRE: Cagliari al Teatro Massimo. Festival “Mitzas - Sorgenti di Cambiamento”. Sorgono. Autunno in Barbagia 2016.

Dal 13 al 16 OTTOBRE: Cagliari al Centro Culturale EXMA e altri spazi. XI Festival di Letteratura per Ragazzi “Tuttestorie”: “Con che coraggio” Racconti, visioni e libri per intrepidi impauriti eroi. Sassari in Piazza Santa Caterina. "Piccolo Festival del cantautore" e II edizione del Premio "A Squarciagola".

Dal 23 al 30 OTTOBRE: Cagliari al Lazzaretto di Sant'Elia. IV edizione Festival "Approdi", Festa d'Arte e Comunità.

14 OTTOBRE: Sassari al Teatro Comunale, ore 20:30. Stagione lirica e concertistica 2016: “Il Flauto Magico” di Wolfgang Amadeus Mozart, singspiel in

Dal 28 OTTOBRE al 1° NOVEMBRE: Cagliari al Teatro La Vetreria e al Teatro Massimo. "Øscena Festival", nuovi teatri dal confine.

22-23 OTTOBRE: Belvì. Autunno in Barbagia.

FINO AL 4 DICEMBRE. Mostra "Il Mito Quotidiano”.

Fino al 4 DICEMBRE: Orani al Museo Nivola, ore 10:00/13:00 - 16:30/20:00, chiuso lunedì. Mostra "Il Mito Quotidiano: Arte italiana del 900 dalla collezione Tilocca".

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ENRICO PUSCEDDU

In viaggio per il mondo di Marco Scaramella

VIAGGIAMO, ALCUNI DI NOI PER SEMPRE, ALLA RICERCA DI ALTRI LUOGHI, ALTRE VITE, ALTRE ANIME.

Sono le parole che ci danno il benvenuto sulla pagina Facebook di Enrico Pusceddu, appassionato di viaggi, di action cam (GoPro) e videomaker amatoriale cagliaritano. Recentemente, Enrico è stato premiato dal team GoPro con 2000 dollari per la sua foto dal titolo Ciao mamma, guarda come mi diverto (foto a sinistra), che ritrae il piccolo Leonardo, che sembra scattarsi un selfie, mentre fa il bagnetto a bordo del suo salvagente, nelle acque della spiaggia del Poetto. Incuriositi, abbiamo visitato la sua pagina Facebook, Enrico travel the world, dove sono esposti molti scatti e video suggestivi. Ab-

biamo fatto due chiacchiere con Enrico che ci ha raccontato di questa sua passione. “Tutto è iniziato diversi anni fa quando, assecondando il mio amore per il cinema, ho iniziato a frequentare un corso di recitazione. Durante questo periodo, però, mi sono reso conto che recitare non era la mia strada e che quello che mi attirava veramente era stare dietro una telecamera. Contemporaneamente all’acquisto della mia prima GoPro, tre anni fa, ho anche aperto il mio canale su YouTube, Enrico travel the world, per poter raccontare i miei viaggi, sia in Sardegna che fuori dall’isola, mostrando le foto ed i video che mi divertivo a montare. Dopo circa un anno ho deciso di aprire un’omonima pagina su Facebook e, successivamente anche un profilo su Instagram, sia per avere dei ricordi dei miei viaggi, ma anche per realizzare una specie di biglietto da visita per valorizzare e pubblicizzare le bellezze della nostra isola.

Per questo motivo cerco di studiare i miei scatti nei minimi dettagli. Ad esempio, se voglio fotografare un tramonto, cerco di scegliere una determinata location e attendo una giornata con una luce e delle nuvole particolari. Grazie ai social network, i miei scatti sono stati notati dalla pagina ufficiale GoPro, che mi ha voluto ricompensare regalandomi dei gadget e premiando una delle mie foto per il contest GoPro Awards con 2000 dollari, acquistandola anche per fini commerciali.” Qual è lo scatto al quale ti senti più legato? È difficile trovarne uno in particolare. Probabilmente mi sento più affezionato alla foto che è stata premiata dal Team GoPro, perché incarna il mio rammarico di aver iniziato, forse, troppo tardi con la fotografia. Se avessi scoperto questa mia passione da bambino, avrei avuto più tempo per poterla coltivare. Altri scatti ai quali sono affezionato sono quelli fatti grazie al drone, uno strumento che mi ha dato la possibilità di vedere dei luoghi affascinanti da un punto di vista molto suggestivo. E il luogo che hai visitato e che ti ha colpito di più?

Sicuramente l’ultimo viaggio che ho fatto mi ha colpito moltissimo, anche perché non mi ero mai spinto così lontano. Lo scorso dicembre sono stato in Messico e visitare un paese così differente dal nostro è molto affascinate. Ho scoperto tante cose diverse come la lingua, il cibo e la cultura. Il Messico è un paese che regala davvero tante emozioni. Mi hanno colpito molto la sua storia e i resti dell’antica civiltà Maya. Un’altra cosa che mi ha conquistato sono i cenotes, un tipo di grotta che al suo interno contiene un lago d’acqua dolce. Uno spettacolo fantastico. Che progetti hai per il futuro? Il mio sogno sarebbe quello di entrare a far parte, un giorno, del Team GoPro. Mi piace la natura, sono amante dei tramonti quindi, quando scatto o faccio dei video, sto ammirando e godendo dello spettacolo della natura. Per questo vorrei che questa mia passione possa diventare una professione nella speranza che, un domani, riesca a trasmettere questo mio amore per la fotografia a mio figlio. Potete vedere tutti i suggestivi scatti ed i video di Enrico sul canale YouTube, sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram cercando Enrico travel the world.


#shMAG seh 15 di Daniele Dettori Se cerchiamo un luogo dalle testimonianze archeologiche uniche e suggestive non è necessario recarsi in terra d’Egitto o magari dall’altra parte del mondo, per esempio in Sud America. Possiamo sempre andare al sud, questo è vero, ma anche rimanendo ben saldi sulla nostra terra. È il caso della necropoli punica di Tuvixeddu, la più grande esistente nel Mediterraneo e collocata proprio in Sardegna, nel comune di Cagliari. Anzitutto, una doverosa precisazione: il colle e l’intero complesso prendono il loro nome da “tuvu”, termine locale traducibile come “buco”, “cavità”. In effetti, soprattutto con una panoramica aerea del sito, si capisce bene il perché di questo appellativo: il colle Tuvixeddu, sul quale si trova la necropoli, appare scavato a mo’ di formicaio da tante piccole fessure strette e rettangolari all’interno delle quali venivano effettuate le sepolture. L’intera area è stata oggetto di insediamenti fin dalla preistoria. La Cultura di Ozieri, in Sardegna tra le più diffuse, ha lasciato in zona importanti tracce del proprio passaggio, come il vasellame e l’oggettistica varia emersa dagli scavi scientifici. I cartaginesi furono però il popolo che, forse per primo, scelse il colle di Tuvixeddu per realizzare quella che sarebbe diventata la propria necropoli, oggi fra le meglio conservate in tutto il Mediterraneo. Tra le cavità lavorate nella roccia calcarea si possono trovare pitture rupestri di matrice nord africana, per esempio all’interno della cosiddetta Tomba dell’Ureo, l’antico serpente sacro del popolo egizio raffigurato sulle pareti in pietra con le fattezze di un cobra. Ma si possono ammirare anche figure geometriche, fiori, simboli che richiamano divinità già adorate in altri luoghi di culto della Sardegna.

La necropoli di

TUVIXEDDU

Tuvixeddu è una località che più volte, nei secoli, è stata vissuta e modellata dalle culture lì insediatesi. In età romana, per esempio, non è mancato chi ha scelto di ricavare nuove tombe accanto alle precedenti anche per figure illustri dell’epoca. Nel Medioevo, invece, a seguito delle invasioni pisane nella zona, furono in molti a riciclare le tombe come abitazioni. Questo ha contribuito a rendere Tuvixeddu una necropoli dai tanti volti che, in anni più recenti, non sempre è stata tutelata e valorizzata nei modi migliori. Nel corso dell’ultimo secolo infatti, l’area alla base del colle – che forse per la posizione ricorda la Roma del Colosseo e dei Fori Imperiali, a pochi passi dal centro abitato – è stata location preferita per la costruzione di edifici residenziali tra i quali spiccano i resti delle Ville Laura e

Mulas-Mameli. La prima, in particolare, un edificio storico sviluppato su quattro piani e dal ricco giardino che si affaccia quasi sulla necropoli, è stata acquistata dalla Regione con l’intento di essere aperta al pubblico come ingresso al parco archeologico di Tuvixeddu. L’utilizzo industriale ed estrattivo portato avanti nell’area negli scorsi decenni ha suscitato forte indignazione tra coloro che considerano la necropoli di Tuvixeddu come un bene comune da salvaguardare. A questo proposito è recentissima (dell’estate di quest’anno) la notizia riguardante la proposta di inserire il colle e tutto il sistema parco archeologico all’interno dei monumenti riconosciuti e tutelati dall’Unesco. Un gesto simbolo di un interesse effettivo, considerando che arriva di

comune accordo da due schieramenti politici opposti. In effetti, le potenzialità di Tuvixeddu sono enormi se si sommano l’importanza storica e paesaggistica unitamente con il conseguente richiamo turistico. In questo senso sono già stati annunciati imminenti lavori di ampliamento dell’area visitabile, insieme con la messa in sicurezza di parti del complesso oggi a rischio cedimenti e l’apertura di nuovi sentieri, arricchiti con segnaletica interattiva che permetterà al visitatore di accedere a informazioni storiche anche dal proprio telefono o dispositivo elettronico. Il tutto, naturalmente, dovrà essere messo in atto tenendo conto di problematiche talvolta particolari: all’interno delle strutture ipogeiche ci si può imbattere in persone che, abusivamente seppure per necessità, hanno deciso di stabilirsi lì e rimanerci a vivere. Un piano etico di restyling del sito non può prescindere da una sistemazione preventiva per chi altrimenti non saprebbe come sopravvivere.


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ANDREA

Foto Francesco Cabras

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PARODI 10 anni di ricordi

di Diego Bono Ci sono degli artisti che nascono predestinati a diventare leggenda, uomini che assumono una tale rilevanza e importanza culturale da diventare sinonimo stesso della propria terra, riuscendo a far conoscere, diffondere, far stupire, far amare, attraverso la propria incredibile voce e poesia, un mondo, quello sardo, troppo spesso dimenticato, ad un’intera nazione. Così, a 10 anni dall’addio, il nome Andrea Parodi rievoca ancora, in tutta l’Italia, quell’isola in mezzo al Mediterraneo, che grazie a lui, si è fatta più vicina. “Amore” è sempre stata la parola d’ordine della lirica di Andrea Parodi: per la sua “Isola” fatta di dialetti (i testi in limba sarda che tutti, chi dentro e chi fuori dall’Isola, abbiamo imparato a conoscere), tradizioni millenarie e sapienza popolare, e verso la musica rock,

che lo ha accompagnato sin dalle origini, con la formazione Sole Nero (1978) in cui, da corista, già sperimenta un rock melodico che lo porta ai primi successi (e persino ad un tour negli Stati Uniti). È però con il gruppo Coro degli Angeli (nome suggerito da Mogol in persona) che il cantante portotorrese può esprimersi già al meglio, non solo mettendo alla prova una voce che diverrà presto vero e proprio mito, ma anche esponendo le prime interpretazioni personali, (ancora ricordata è la versione a cappella dell’Ave Maria in lingua sarda), passando per i più celebri brani della coppia Mogol – Battisti che lo hanno artisticamente formato. Nel 1987 la formazione e capacità artistica del cantante raggiungono il culmine; ora Andrea può sfogare tutta la propria creatività e ingegnosità interpretativa grazie al gruppo nato assieme agli amici di

sempre, Gigi Camedda e Gino Marielli: i Tazenda (nome che riprende e modifica “la fine delle stelle”, opera ideata dallo scrittore di fantascienza Isaac Asimov). La band raggiunge ben presto le vette del successo, passando dalle collaborazioni con Fabrizio De Andrè (1990) al Cantagiro (1991), dal Festival di Sanremo (1991) al Festivalbar (1992), conquistando tutto il Paese al ritmo di un rock mescolato alle più classiche musicalità della tradizione sarda e a testi che attingono dalle radici isolane. Tutta l’Italia canta il sardo grazie ad alcuni dei più celebri brani che sono entrati di diritto nella storia della musica: “Pitzinnos in sa gherra”, “Disamparados”, (versione sarda della più famosa “Spunta la luna dal monte”) e “Mamoiada”. Nel 1997 Andrea Parodi abbandona lo storico gruppo prediligendo una straordinaria carriera da solista che lo porterà a collaborare con

artisti del calibro di Noa e Al Di Meola, senza però mai dimenticare i vecchi compagni con cui tornerà più volte ad esibirsi. Nel 2006 i medici gli diagnosticano un grave tumore allo stomaco che lo porterà ad una prematura morte, a soli 51 anni, nell’ottobre di quello stesso anno, a soltanto un mese dall’ultimo storico concerto tenutosi a Cagliari e a pochi mesi dal suo definitivo addio alla tanto amata Porto Torres da uomo nato e cresciuto di musica, a cui ha donato ogni singolo istante, anche l’ultimo. A 10 anni dalla sua scomparsa, Porto Torres rievoca questo brillante artista con un’iniziativa monumentale: in una location da sogno, la stupenda baia di Balai, sapientemente valorizzata per l’occasione, fan e novizi (oltre 20.000 le presenze) hanno potuto riassaporare la musica del bardo turritano. Notti di stelle è la serata organizzata dalla cooperativa sociale SMA in collaborazione con la “fondazione Andrea Parodi” e condotta da Carlo Massarini, che ha illuminato per qualche ora la città. Numerosi gli artisti che hanno affettuosamente ricordato Andrea Parodi: Finardi e il suo “Extraterrestre”, l’imponente voce del tenore Francesco Demuro, la travolgente verve di Kekko dei Modà, la spumeggiante tromba di Paolo Fresu; e poi gli amici di tutta una vita come i Tazenda e i fratelli Poddighe del Coro degli Angeli. E mentre un’intera città cantava e ricordava commossa il “suo musicista”, tra il pubblico si palesava sempre più l’idea che Andrea fosse ancora lì, seduto su uno scoglio, nel mezzo del suo amato mare, a guardarci col suo solito ironico sorriso.



#cinguettii tecnologici a cura di Marco Cau Apple iPhone 7

Apple iPhone 7 Plus

Design sostanzialmente uguale al 6 e 6s, il suo punto di forza è la resistenza ad acqua e polvere; evitate però di metterlo sott’acqua in piscina! Il processore è il nuovo A10 Fusion, quad-core, 40% più veloce del predecessore. Novità che ha fatto molto discutere è l’eliminazione del connettore jack per le cuffie per far spazio ad un doppio speaker che assicura un audio stereo. In dotazione le cuffie EarPods Lightning e un adattatore Lightning-Jack da utilizzare con le vecchie cuffie. La fotocamera anteriore passa da 5 a 7 megapixel mentre quella posteriore è sempre da 12 megapixel. La batteria garantisce fino a 2 ore di autonomia in più rispetto ad iPhone 6s.

Il fratello più grande (display da 5.5” con risoluzione Full HD) ha le stesse caratteristiche. Si distingue però per la fotocamera posteriore che qua troviamo doppia (due sensori da 12 megapixel) con zoom ottico dell’immagine fino a 2x e fino a 10x digitale. L’autonomia è invece di 3 ore in più rispetto ad iPhone 6s Plus. Novità per entrambi i modelli le colorazioni “Black” e “Jet Black”, la prima con scocca satinata, e la seconda nera lucida, molto elegante ma a rischio graffi e abrasioni.

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#shMAG seh 19

TOO GOOD TO GO Tutti i modi per combattere lo spreco alimentare

di Nike Gagliardi Too Good To Go (troppo buono per essere buttato via) è il nome di una startup danese, nata nel 2015, allo scopo di arginare gli sprechi alimentari: si tratta di una semplice applicazione che, installata sul cellulare, consente di individuare i ristoranti che aderiscono all’iniziativa tramite una mappa geolocalizzata, scegliere un piatto specifico tra i menù disponibili e prenotarlo. Il cliente, a questo punto, non deve far altro che presentarsi all’orario indicato – in genere quello di chiusura – e ritirare la pietanza. Un progetto utile ai consumatori, i quali possono acquistare un pasto a un prezzo ribassato (in genere non superiore alle quattro sterline), ai gestori dei ristoranti, in grado di trarre profitto anche dagli alimenti avanzati e, ultimo ma non meno importante, al nostro pianeta. I creatori dell’app sostengono infatti che per ogni piatto venduto si evita la produzione di 2 kg di emissioni di carbonio. Persino le vaschette in cui il cibo viene confezionato, fornite dall’impresa, sono ecosostenibili.

L’applicazione ha avuto un immediato successo prendendo piede anche in Germania, Inghilterra e Francia dove è sempre maggiore il numero di esercenti che aderiscono all’iniziativa. Ma non sconfortiamoci, gli italiani non sono da meno: dalla milanese MYFoody, attraverso la quale è possibile acquistare prodotti alimentari prossimi alla scadenza o con difetti estetici – ma comunque buonissimi – a prezzi scontati nei negozi o supermercati più vicini, alla startup torinese Last Minute Sotto Casa passando per il progetto Recup che argina gli spechi nei mercati rionali del capoluogo lombardo sino alle veneta Ratatouille e a FoodForGood, che recupera i beni alimentari avanzati da banchetti di catering ed eventi. Una maggiore consapevolezza sta infatti diffondendosi tra i consumatori: quella che una delle chiavi per rendere il nostro passaggio sulla Terra più sostenibile risiede proprio nella progressiva riduzione degli sprechi. Un’indagine della FAO rivela che, solo nei Paesi industrializzati, gli sprechi

raggiungono la spaventosa cifra di 222 milioni di tonnellate di cibo gettato nella spazzatura, alla cui origine stanno soprattutto le cattive abitudini dei consumatori. E se in Europa è il Regno Unito ad aggiudicarsi il primo posto nella classifica degli spreconi, l’Italia si trova poco lontana coi suoi quasi 9 milioni di tonnellate di cibo buttati via ogni anno. Un problema sempre più discusso e riguardo al quale il bel paese ha fatto un piccolo passo avanti con l’approvazione della legge, lo scorso 5 agosto, sul recupero delle eccedenze alimentari e sulla loro donazione per solidarietà sociale: si tratta di un provvedimento mirato a una semplificazione burocratica per ristoranti e supermercati che desiderino donare gli alimenti non consumati. In precedenza infatti le cose erano rese più complesse dall’obbligo di una dichiarazione preventiva da presentare cinque giorni prima della donazione: ora sarà invece possibile effettuare una più pratica dichiarazione riepilogativa a fine mese. Il decreto legislativo prevede inoltre incentivi

per chi dona, maggiore chiarezza sulle date di scadenza e campagne di sensibilizzazione destinate a consumatori e imprese: insomma l’Italia, per quanto riguarda lo spreco alimentare, può finalmente tirare un sospiro di sollievo. E noi? Cosa possiamo fare, quotidianamente, per ridurre il cibo che finisce nella spazzatura? Un primo consiglio è quello di dare un’occhiata a frigorifero e dispensa prima di uscire a fare compere e redigere una lista della spesa considerando le reali esigenze del nucleo familiare. Sarebbe bene anche non farsi accecare dalle offerte speciali: se la quantità di prodotti che acquistiamo supera la nostra possibilità di consumarli, non otteniamo alcun risparmio. Un’ottima abitudine consiste nel soffermarsi sulle date di scadenza acquistando un alimento solo se abbiamo la possibilità di consumarlo a breve termine. Numerose guide utili si trovano sul web: dal sito guidaconsumatore.com a quello di altroconsumo.it; basta digitare sul motore di ricerca le parole “come limitare lo spreco alimentare” e la rete si rivelerà ricca di consigli a cui, visti i tempi che corrono, è il caso di dedicare qualche minuto della nostra attenzione: ne avremo in cambio un notevole risparmio, un pianeta migliore e qualche senso di colpa in meno.


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LA FORZA DEL TEAM

L’importanza del lavoro di squadra.

di Maurizio Figus Quando penso ai Team, la prima analogia che mi viene in mente è quella con il mondo del ciclismo, fatto di salite, discese, venti a favore e contrari. E i team si uniscono, gli atleti corrono vicini, usano il cosiddetto “effetto scia”, che fa la differenza tra chi "sa e non sa andare in bicicletta”, come mi ha detto un giorno un professionista a cui facevo life coaching. Ecco quindi il bisogno di correre uniti, affrontare sfide, trovare la giusta motivazione, lavorare l’uno per l’altro. C’è anche il leader del gruppo, cioè colui che tira, ossia “apre” l'aria per tutti gli altri che seguono, come quelle persone a cui spesso ci affidiamo e di cui ci fidiamo. Per sfruttare bene l’effetto scia occorre "sentire" costantemente la provenienza del vento, non basta stare dietro al ciclista che precede: così avremo disposizioni in fila indiana, doppia fila, ventaglio, ecc.. E questo

è vero anche nella vita di tutti i giorni: c’è colui che “tira”, cioè che traina le persone verso una direzione, e che comunque ha bisogno di un braccio destro, di un gruppo di supporto che lavori attorno a lui. Da solo sa che non potrebbe ottenere grandi risultati, ma avrà bisogno del supporto del suo staff, delle persone che gli stanno accanto, che siano collaboratori fidati, dipendenti, partner o figli. Non dimentichiamoci che siamo persone e, come tali, ci nutriamo e a volte soffriamo la distanza o il poco interesse di chi ci circonda. C’è quindi bisogno di energia che si somma, non come una semplice addizione, ma di quella energia dove 1 + 1 = 3, dove la somma delle energie dei singoli crea vitalità, idee, temperamento, entusiasmo. Jean Paul Getty (1892-1976), grande imprenditore statunitense, diceva: “Preferisco contare sull’1% di 100 persone, che sul 100% di me stesso”, proprio perché la forza del

gruppo sovrasta quella dei singoli. Perché è proprio l’appartenenza alla squadra che stimola il singolo a rendere al massimo, superando barriere che da solo non riuscirebbe mai ad affrontare. Per far funzionare un gruppo, occorre, però, che le persone coinvolte si sentano una squadra. Giocare in squadra non vuol dire, semplicemente, “scendere in campo” insieme ad altri. Significa, invece, cambiare mentalità: non mirare, solamente, a massimizzare il proprio risultato individuale, ma occuparsi della vittoria di tutti. Per far questo, occorre preoccuparsi non tanto delle proprie condizioni (fisiche, emotive, ecc.) o dello sviluppo delle proprie capacità professionali ma, soprattutto, di quelle di chi ci sta accanto. Giocare in squadra significa preoccuparsi, prima di tutto, di come si sente il nostro compagno e, successivamente, di come ci sentiamo noi. Le moderne organizzazioni puntano tutto sul lavoro di gruppo come stra-

tegia per ottenere migliori risultati derivanti dai talenti collettivi del team, dalla capacità dei membri di sostenersi l’un l’altro per superare i momenti difficili, dalla possibilità di moltiplicare le opzioni grazie alla creatività che deriva dal confronto di idee. L’abilità di fare team-working diventa quindi un requisito di chiunque e quindi, come suggerisco sempre, è il caso di lavorarci, costruendo attorno a sé un team vincente. Maurizio Figus è uno dei pochissimi coach al mondo autorizzati al rilascio del certificato di coach (International Coach Trainer of NLP). Tra i suoi principali clienti spiccano importanti nomi di aziende italiane e internazionali, personaggi dello spettacolo e dello sport.



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Joe

Perrino

L’operaio romantico

DI MORENA DERIU FOTO DOMENICO RIZZO na linea di Kajal sotto gli occhi, infradito (che lasciano vedere le dita smaltate di nero), camicia e pantaloni neri. Joe Perrino (al secolo Nicola Macciò) arriva puntuale in un caldissimo pomeriggio di fine estate. I concerti, in questi mesi, non gli sono mancati: «Sto suonando due, tre volte a settimane e più o meno funziona sempre». Dagli anni Ottanta a oggi ha cantato (e in diversi casi fondato) in almeno sette formazioni musicali (The Mellowtones, Circus of Power, Horse London, A.D. Show, Elefante bianco, Grog e Rolling Gangsters), recitato in due cortometraggi (Kyrie eleison di Bepi Vigna e Preda di Paolo Carboni) e in un film (Tutto torna di Enrico Pitzianti), scritto e interpretato due spettacoli teatrali (Operaio romantico e Il divano), prodotto un album solista (Canzoni di Malavita).

U

che non si prende sul serio

Meglio attore o cantante? Cantante. E poi anche per l’attore c’è da distinguere. Mi piacerebbe molto lavorare in teatro, dove mi trovo più a mio agio. Al cinema sei davanti a una cinepresa, con una serie di battute da rispettare ed è tutto prefabbricato. In teatro ti puoi permettere di più, esprimerti meglio nella gestualità e nella parola. Lo trovo più completo. Da dove viene il nome Joe Perrino? Praticamente da uno scherzo. Appena ci formammo, fu un’idea del bassista chiamare il gruppo Joe Perrino & The Mellowtones. Dopo il primo concerto vero, nell’autunno dell’84, una recensione de L’Unione sarda scriveva: «il cantante Nicola Macciò – Joe Perrino», e dal giorno sono diventato Joe Perrino. Ci sono differenze tra Nicola Macciò e Joe Perrino? Assolutamente sì, sono due persone diverse ma simili nelle sfumature. Si

intrecciano in certi atteggiamenti e modi di pensare e non in altri. Quello che mi fa sorridere è che sono Joe Perrino da più anni di quanto sia stato solo Nicola Macciò: ho iniziato a suonare che ne avevo diciassette ed è diventata una cosa “semiprofessionale” tra i diciotto e i diciannove. Qualunque cosa faccio la comincio per gioco. “Mai prendersi troppo sul serio” è la mia filosofia di vita. Nel 1990 ti sei trasferito a Londra e ci sei rimasto sino al ’94. Com’era Londra in quegli anni e come eri tu? Sono partito per suonare con una band che mi aveva chiamato per un’audizione. Poi, quando il progetto non era nemmeno decollato, ci furono degli screzi tra bassista e chitarrista e tutto finì lì. La sfortuna è che con quel gruppo avremmo dovuto registrare un CD, distribuirlo in America con un’etichetta grossa e fare anche una tournée.

Dopo mi sono presentato a qualche audizione, ma non trovavo un progetto che mi interessasse. Conobbi Perry Boyeson e decidemmo di creare un gruppo nostro e originale, non ci piaceva tanto quello che c’era intorno. Fondammo gli A.D. Show, trovammo un manager grossissimo, che ci fece suonare in sale dove transitavano i più grandi artisti inglesi, e fummo considerati tra i migliori gruppi emergenti londinesi. Poi il manager fece un casino, litigò con un grosso produttore e allo stesso tempo si re-incasinò con la droga. A quel punto lo mollammo, venimmo in Sardegna per una tournée e per “prendere una boccata d’aria”. E allora sono tornato. Ti sei mai pentito di averlo fatto? Assolutamente sì. L’Italia è morta e la Sardegna ancor di più e per colpa dell’Italia. Mentalmente l’italiano non ha una buona abitudine musicale e non è attento alla musica quanto in


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Inghilterra, dove è business che porta soldi alle casse dell’economia. Qui non so più che cosa sia la musica e tutto è abbastanza deludente. C’è sempre meno attenzione, un po’ per colpa di Internet, che rende tutto più facile, e un po’ per la gente, che è disinteressata. In più c’è un’educazione mediatica al fatto che tutti sono “particolari” e “strani”, ma se vai a chiedere che cos’hanno fatto di così incredibile da camminare a mezzo metro da terra, scopri che non hanno fatto nulla. Per te, invece, cos’è la musica? Tutto. Mi fa stare bene con me stesso e gli altri. È un veicolo che uso per comunicare con la gente a modo mio, anche perché ho delle cose da dire. Da poco, un ragazzo mi ha mostrato il figlio e mi ha detto che pensano sia stato concepito ascoltando una mia canzone. È la quinta volta che mi capita e direi che questo è abbastanza gratificante. Ti sei definito “operaio romantico” e hai creato un progetto con questo nome… Esatto. Tutto è nato da un gioco del periodo in cui avevamo gli Elefante bianco. Quando non suonavamo in giro per l’Italia e la Sardegna e avevamo bisogno di lavorare (ma non potevamo permetterci un lavoro fisso), avevamo tirato su un’impresa. Ristrutturavamo case, facevamo pavimenti in legno, un po’ di tutto. E lì è nata l’idea. Eravamo “operai romantici”, perché lavoravamo e ascoltavamo Schubert, parlavamo di letteratura, leggevamo poesie. Allora montai e scrissi uno spettacolo intorno alla giornata di un operaio. Arrivava in cantiere in bicicletta, si allestiva il banchetto, iniziava a lavorare e poi suonava strumenti da lavoro, smerigli,

tubi, cestelli di lavatrice. E la storia continuava anche dopo, al bar di fronte a una birra. Ora a cosa stai lavorando? Sto per mixare un progetto con una pianista, Joe & Missy - Canzoni d’amore a mano armata, una serie di ballate piano e voce sul sociale. Di questi tempi anche un valore e un sentimento come l’amore ha bisogno di essere protetto, pure con le armi. Pensa alla situazione che viviamo in Italia, con una crisi economica disastrosa, dove è difficile mettere su famiglia, dove far nascere e crescere dei figli è un’impresa, e dove le unioni gay sono ancora mal viste. L’amore ha davvero bisogno di essere protetto. Nel disco c’è una canzone sull’amore di un padre per un figlio, mentre cercano di arrivare in Italia su un barcone che sta affondando. Il padre, però, lo rassicura, gli dice che tutto andrà bene. La donna sul molo parla invece di una donna che si è trasformata in una statua di sale, su un molo di Cagliari. Le è successo a furia di aspettare il suo amore perduto, andato per mare a pescare e morto durante una tempesta. Io sono così, ho il gusto del drammatico. Mi piacciono le emozioni forti ma cantate in maniera morbida. Hai nominato Cagliari: quanto è presente nella tua musica? Tantissimo. Sono cagliaritano e orgoglioso di esserlo, mi piace moltissimo la mia città. Mi dispiace un po’ che si stia imborghesendo troppo. Vedo un po’ di superficialità e di apparenza in giro, ma Cagliari è meravigliosa. È un gioiello.


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dog-trekking ed educazione cinofila

ANNESTRU: Escursioni a... 6 zampe! di Nike Gagliardi Camminare assieme lungo un sentiero impervio, condividendo i suoni e i profumi della natura, immergersi nella vegetazione, fissare degli obiettivi da raggiungere col proprio fedele compagno a quattro zampe: questo, e molto altro, succede quando s’intraprende uno dei dog-trekking proposti dall’associazione sarda – con sede ad Alghero – Annestru. Un modo diverso per scoprire le bellezze della Sardegna, affidandosi a una guida esperta che, nell’organizzare questa bellissima attività cinosportiva non agonistica, traccia percorsi studiati in base alle problematiche e alle esigenze non solo dei partecipanti umani ma anche e soprattutto di quelle dei loro amici pelosi: il dog-trekking, infatti, è soprattutto un’attività relazionale utile sia all’animale che al suo proprietario per migliorare il rapporto che li lega. Per questo motivo Sabrina Porcu, educatrice cinofila SIUA/FICSS nonché trekker e appassionata di vita all’aria aperta, chiede a chi prende parte alle escursioni di munirsi di un lungo guinzaglio (almeno tre metri) da assicurarsi in vita e la cui estremità viene fissata alla pettorina del cane.

La lunghina, in questo caso, non serve a delimitare il raggio d’azione dell’animale ma a consolidare il legame col suo conduttore, il quale impara a usare il linguaggio del corpo per comunicare col cane. I vantaggi che quest’ultimo ne trae non sono da sottovalutare: affrontando le difficoltà proposte dal trekking assieme al “suo umano” si sente gratificato e migliora la propria autostima, guadagnando equilibrio e serenità. Le escursioni inoltre, prevedendo la partecipazione di molti “binomi”, aiutano i nostri amici a socializzare coi loro simili e a farlo in un contesto non cittadino, differente da quello dei parchi e delle affollate aree cani. Soprattutto, possono tornare a quel rapporto primigenio basato sulla collaborazione tra uomo e cane in un contesto selvaggio, non urbanizzato, in cui tutti i sensi dell’animale vengono stimolati e dove possono perlustrare, annusare, arrampicarsi, esercitare le facoltà mentali di cui sono dotati e acquisire una maggiore consapevoleza del proprio corpo. Mete e sentieri sono accuratamente selezionati dall’associazione in base a livello di difficoltà, tempo di

percorrimento e, ultimo ma non meno importante, alle atmosfere suggestive che evocano: da ricordare il trekking sino a Punta La Marmora, da cui è possibile scorgere un paesaggio mozzafiato, quelli a Monte Forte e alla Torre di Capo Falcone. Ma i fondatori dell’associazione ci assicurano che la nuova stagione sarà ricca di appuntamenti e tra le prossime destinazioni in programma figurano Capo Figari, Su Gorroppu, Tiscali, Porto Flavia, il Monte Limbara. Questo modo divertente e costruttivo di scoprire la nostra isola è solo uno dei servizi offerti dall’associazione, la quale si occupa anche di percorsi educativi personalizzati, organizza passeggiate a sei zampe in mezzo alla natura, collabora con canili e allevamenti. Annestru, infatti, in sardo significa “ammaestrare” e gli ideatori del progetto (con Sabrina, che si occupa di tutte le attività “sul campo” collaborano anche suo marito Vanni Rocca e l’educatrice SIUA/FICSS Giulia Cocco), ben consapevoli della mutevolezza semantica che caratterizza l’evoluzione di ogni lingua, l’hanno adottatta proprio in virtù del lento cambiamento a cui è soggetto il significato del termine.

Cambiamento derivato dalle diverse modalità con cui l’uomo si rapporta al proprio animale domestico: oggi il cane non si “ammaestra” più, se mai intraprende col suo proprietario un percorso educativo volto al miglioramento della loro relazione reciproca. L’approccio utilizzato dall’associazione è quello cognitivozooantropologico, proposto dall’etologo Roberto Marchesini, che considera il cane non come oggetto delle richieste da parte del proprietario, ma come essere senziente, con una ben delineata sfera emotiva e in grado di ragionare e compiere delle scelte. Quelli di Annestru sono veri e propri progetti pedagogici che mirano a costruire un rapporto sereno trasformando il cane in un individuo equilibrato dal punto di vista caratteriale. Una metodologia che Annestru desidera far conoscere e promuovere, per questa ragione coordinerà un Corso per Educatori Cinofili SIUA, in partenza a Sassari il 22-23 ottobre. Per restare aggiornati su tutte le attività organizzate dall’associazione è possibile visitare il sito web www.annestru.it oppure consultare la pagina Facebook “Annestru asd – educazione cinofila”.


www.radiobellavita.it

Sassari . 98.900 Mhz. Alghero . 97.600 Mhz. www.radiobellavita.it Castelsardo . 103.700 Mhz.

Uffici pubblicitĂ : Sassari . Piazza Castello, 11 . Telefono/Fax 079 231851


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Guida ai locali

Un caffè o un pasto veloce! SA SSA R I Bar Capital

Snack Bar.Ristorante

Via Mosca, 19. ) 392/9701310 Bidda Bar

Wine Bar.Birreria

Piazza d’Italia, 7. ) 338/7684283 Cafè Garibaldi 2.0

Snack Bar

Emiciclo Garibaldi, 25. ) 327/9907897. ¿ Nessuno Cafè Set

Snack Bar.Ristorante

Via Roma, 4. ) 340/4060745. ¿ Nessuno Caffè del Corso

Snack Bar.Ristorante

Via Coradduzza, 45. ¿ Nessuno

Corso Vittorio Emanuele II, 17. ) 079/232470. ¿ Domenica

Jro Caffè

Caffè Duemila

Via Carlo Fadda, 14. ) 079/2857065. ¿ Nessuno

Snack Bar

Via Amendola, 70. ) 079/212252. ¿ Nessuno Caffè Lounge P

Snack Bar.Tabaccheria

Kill Bill Bar Snack Bar.Ristorante

C.C. Tanit. ) 079/262519. ¿ Nessuno

Cocktail Bar.Bruschetteria

Via Tempio, 46. ¿ Nessuno. i Live Music Kogas

Caffè Metrò

Snack Bar.Creperia

Wine Bar.Pub

Via Muroni, 42. ) 079/9949532 - 320/5681686. ¿ Domenica

Emiciclo Garibaldi, 5. ¿ Domenica

Lallo Moto Caffè

Caffè Mokador di Monserràt Snack Bar.Ristorante

Viale Porto Torres, 16. ¿ Domenica

Galleria Monserràt. ) 079/219182. ¿ Nessuno

Manhattan Cafè

Caffetteria Montegrappa

Snack Bar

Millenovantotto

Cantina Mazzotti

Piazza Fiume, 10. ) 079/2009079

Piazza Mazzotti, 3. ) 393/2367636. ¿ Domenica Snack Bar

Via Enrico Costa, 45. ) 079/239340. ¿ Nessuno Via Roma, 170. ) 079/281521. ¿ Domenica Cortesantamaria. ) 079/200185. ¿ Nessuno C.C. La Piazzetta. ) 079/260458. ¿ Nessuno

Shardana

Snack Bar.Birreria

Via Asproni, 6/a. ) 328/2679594

Snack Bar.Tabacchi.Ricevitoria

Via Carbonazzi, 18. ) 079/274247. ¿ Domenica. i Lotto, Totocalcio, Superenalotto, Totip Il Caimano Distratto

Solin

Snack Bar.Pranzi Veloci

Via Vardabasso, 5/b. ¿ Nessuno Sweet Cafè Cocktail Bar

Piazza Tola, 9. ) 391/4981685. ¿ Nessuno

Snack Bar.Torteria.Ristorante

Via Pasquale Paoli, 33. ) 079/4126756. ¿ Domenica Tris Bar

Snack Bar.Ristorante

Predda Niedda Strada 2. ) 079/2670000. ¿ Domenica Joy Joy's Cafè

Snack Bar

Via Antonio Giagu, 1. ) 349/1036822 Snack Bar.Ristorante

Il Posto di Altogusto

Snack Bar.Pranzi Veloci

Il Vialetto. ) 079/262499. ¿ Nessuno Omar Cafè

Via Verona, 31. ) 079/275394. ¿ Nessuno Family Cafè

Snack Bar.Ristorante

Viale Trento, 1. ) 392/1422592. ¿ Domenica New York Cafè

Snack Bar.Ristorante

E Allora?!

Wine Bar.Ristorante

Via Roma, 97. ) 079/280905. ¿ Domenica Moliendo Cafè

American Bar

Davidson Cafè

Caffetteria.Ristorante

Mocambo Caffè

Chocol'Art Coco Loco Cafè

Caffetteria.Ristorante

Via Perantoni Satta, 23. ) 347/1036274. ¿ Domenica

Via Montegrappa, 70. ) 079/4924129 - 333/7182726 Wine Bar.Ristorante

Snack Bar

Snack Bar.Ristorante

Snack Bar

Via Tempio, 17. ) 079/271240 Umami

Snack Bar

Via Usai, 31. ¿ Domenica Vanilla Cat

Caffetteria.Pasticceria

Via Alghero, 24. ) 327/5470727

ALGH ERO

BAR . TAVOLA CALDA RICEVITORIA

....................................................

Via Caniga, 1 . Sassari q 079 262519

7000 Caffè

Snack Bar.Pranzi Veloci

Via XX Settembre, 94. ¿ Domenica sera Alguer Caffè

Snack Bar.Gelateria

Via Don Minzoni, 4. ) 079/5622648. ¿ Nessuno Alma Cafè

Snack Bar

Via Sassari, 111/113. ) 331/8676057 - 392/3062720. ¿ Dom Anbarok

Via Garibaldi, 7. ¿ Nessuno

Snack Bar.Gelateria


BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE | CLUB Cafè Cortina

Snack Bar

Via Roma, 173/a - Sennori. ¿ Martedi Ibiscus Cafè

Snack Bar

Via Spanu, 1 - Sennori. ¿ Nessuno Nord Ovest

Snack Bar

Marina di Sorso - Sorso. ) 393/9237057 - 348/0097055 Paradise Cafè

Snack Bar

Via Roma Superiore, 160 - Sennori

Dove mangiamo? SA SSA R I

Boba Caffè Snack Bar Via XX Settembre, 132/b. ) 079/9893054. ¿ Nessuno Cafè Chez Michel Piazza Sulis, 2. ) 349/0584508. ¿ Nessuno

Snack Bar

Cafè Latino Bastioni Magellano, 10. ) 079/976541. ¿ Nessuno

Snack Bar

Asterix

Pizzeria.Paninoteca

Via Sardegna, 3. ) 079/200075. i Consegna domicilio Bar Graziella

Cake Cafè Caffetteria.Pasticceria Via Planargia, 12. ) 079/985173 - 338/5411372. ¿ Lunedì

Black Stone

Il Milese Via Garibaldi, 11. ¿ Nessuno

Borgo di Torre Tonda

Snack Bar.Focacceria

Bar.Ristorante.Pizzeria

Predda Niedda Strada 18. ) 333/6801975. ¿ Nessuno Ristorante.Pizzeria

Via Torre Tonda, 26. ) 079/232777 - 333/8513317. ¿ Nessuno

Maracaibo Via Lido. ¿ Nessuno. i Live Music

Cocktail Bar

Braceria Mangiafuoco

Snack Bar.Griglieria

Via Catalocchino 8/a. ) 347/4294090. ¿ Lun, Mar e Mer cena

Mignò Snack Bar Largo San Francesco, 16. ) 333/7677465. ¿ Nessuno

Casablanca Kebab

Orange Snack Bar.Ristorante.Pizzeria Via XX Settembre, 2/4. ) 346/5944925. ¿ Nessuno. i Live Music

Country Club

Perbacco Cafè Via Garibaldi, 29. ) 079/952421. ¿ Nessuno

Snack Bar.Ristorante

Cut & Grill

Red Passion Via Gramsci, 2. ) 079/4121489. ¿ Nessuno

Snack Bar.Live Music

Ristorante Etnico

Via IV Novembre, 26. ) 320/2861780 Ristorante.Griglieria

Via Monte Bianchinu, 54. ) 349/7136317. ¿ Nessuno Griglieria

Via Predda Niedda, 19. ) 346/1298121. ¿ Domenica

Slow Bakery Caffetteria.Ristorante Via Cagliari, 30/32. ) 079/9104755. ¿ Nessuno

El Burladero

Ristorante.Pizzeria

C.C. La Piazzetta. ) 079/262211. ¿ Nessuno Gambrinus Pub

Pub.Birreria

Viale Trieste, 6. ) 347/7021854. ¿ Martedì Il Posto

PO R T O T O R R ES Bar Sport Piazza Umberto I. ) 079/514105

Pizzeria.Bar

Via Buddi Buddi, 54/56. ) 079/316263. ¿ Giovedì

Ristorante.Pizzeria

Via E. Costa, 16. ) 079/233528

Snack Bar.Ristorante

iPub

Pub.Birreria

Via Duca degli Abruzzi, 23. ) 079/274197

Cristallo Snack Bar.Pasticceria.Gelateria.Live Music Piazza XX Settembre, 12-14. ) 079/514909. ¿ Lunedì sera

Koko Sushi

Falò Cafè Via Mare, 12. ) 079/5902793. ¿ Domenica

La Gemma del Vesuvio

Snack Bar.Ristorante

Gatto Nero Via Amsicora, 28. ) 348/8802084. ¿ Nessuno

Trattoria.Pizzeria

P.zza Colonnello Serra, 9. ) 344/1338228. ¿ Lunedì Snack Bar.Pub

Tito's Via Libio, 1. ¿ Nessuno

Cocktail Bar

Tropical Lounge bar Lungomare Balai, 70

Snack Bar

S E NN O R I & S O R S O A. Mary's Bar Via Roma, 113 - Sennori. i Sabato Live Music

Cucina Giapponese

Z.I. Predda Niedda str. 18. ) 345/7264452. ¿ Nessuno

Snack Bar.Gelateria

British Cafè Via Tiziano, 7 - Sorso. ¿ Domenica

Snack Bar

Buena Vista Cafè Via Cottoni - Sennori. ) 079/362273. ¿ Lunedì

Snack Bar

La Maison

Ristorante


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seh #shMAG Ches Sardegna Ristorante.Pizzeria Via XX Settembre, 150. ) 079/6140990. ¿ Nessuno Ci Voleva Snack Bar.Spaghetteria Via Nuoro, 6. ) 340/1402124 - 348/2395831. ¿ Nessuno Da Bruno Ristorante S.S. S. Maria La Palma 13 - Fertilia. ) 079/930098. ¿ Nessuno Demodè Bistrot Via Veneto, 2. ) 079/985194. ¿ Martedì

Ristorante.Pizzeria

Fes Com Volts Via XXIV Maggio, 3. ) 392/8536915. ¿ Nessuno

Ristorante

Il Capricorno Pizzeria.Paninoteca Via Diez, 60. ) 079/986225. ¿ Mercoledì. i Consegna domicilio Jamaica Inn Via Principe Umberto, 57/a. ¿ Nessuno

Via Tola, 5 (Reg. Tingari). ) 079/218947 - 328/9323109 La Perla Rosa

Ristorante.Pizzeria

Via IV Novembre, 63. ) 079/281255. i Consegna domicilio La Pinta

Ristorante.Pizzeria

Via Saffi, 27. ) 079/236903. ¿ Martedì. i Consegna domicilio L'Asfodelo

Ristorante

Retrò

Pizzeria

Via Canopolo, 2/a. ) 079/231211. ¿ Lunedì Ristorante.Pizzeria

Predda Niedda Strada 32. ) 392/8243808-9. ¿ Nessuno Spaghetteria.Ristorante

Via Arborea, 2/b. ) 079/4922209 - 392/7683669. ¿ Domenica Snack Bar.Ristorante.Pizzeria

Predda Niedda Strada 8. ) 079/262520. ¿ Nessuno. i Karaoke St. Joseph Pub

Ristorante.Pizzeria

La Saletta Cucina Tipica Via Kennedy, 27/b. ) 079/4125748 - 348/0171332. ¿ Dom, Lun cena

Via Carlo Alberto, 2. ) 079/9330921. ¿ Nessuno

Speed Date

La Lanterna Via Giovanni XXIII, 82. ) 079/978556

Pizzeria.Paninoteca

Panefratteria

Spaghettoria S'Artea

Ristorante

La Lepanto Via Carlo Alberto, 135. ) 079/979116. ¿ Nessuno

Via Muroni, 21/C. ) 079/4922326 - 388/7879893. ¿ Nessuno

Ristò Park

La Cullera Via Sannino, 7. ) 079/4923033. ¿ Nessuno

Ristorante.Pizzeria

Via Roma, 134. ) 079/272826. ¿ Nessuno Le III Colonne

Pub

Pub.Pizzeria.Paninoteca

Le Nouveau Gourmand Via Asfodelo, 43. ) 079/9739506

Ristorante

Tavola Calda.Gastronomia

Lo Smeraldo Pizzeria Via Carbonia, 36. ) 079/5907611. i Consegna domicilio Los Compadres Ristorante.Pizzeria Via Carbia ang. via Parc Guell, 1. ) 079/4802870. ¿ Nessuno Lu Furat Via Columbano, 8. ) 079/9736052. ¿ Nessuno

Pizzeria

Miramare Lungomare Dante, 20. ) 079/6140634

Pub.Live Music

Ok Pizza Pizzeria Via S. Satta, 102/104. ) 079/982736. i Consegna domicilio

Via Giorgio Asproni, 20/22. ) 079/272455. ¿ Nessuno

Papi Street Food Ristorante.Pizzeria.Cucina Tipica Via Catalogna, 4. ) 079/6019527. ¿ Nessuno

The Jesse James Saloon Pub.Birreria Il Vialetto. ) 079/262077. ¿ Nessuno. i Karaoke tutti i giorni

Pasta&Co... Largo San Francesco, 6. ) 079/9105739. ¿ Nessuno

Ristorante

Tritus

Peix Via Giovanni XXIII, 3. ) 079/4121412. ¿ Nessuno

Ristorante

Ristorante.Pizzeria.Piatti Messicani

Via Giorgio Asproni, 2. ) 079/274052. ¿ Nessuno Ultimo Piano

Ristorante.Pizzeria

Piazzale Segni, 9. ) 079/2858460. ¿ Nessuno Villa Gorizia

Ristorante.Pizzeria

Via G. De Martini, 79. ) 079/398351. ¿ Domenica. i Live Music

Al Solito Posto

Ristorante

Via Principe Umberto, 82 (Piazza Misericordia). ) 328/9133745 Al Vecchio Mulino

Ristorante.Pizzeria

Via Don De Roma, 3. ) 079/977254 Alguer Mia

Ristorante.Pizzeria

Via Cipro, 17. ) 079/9739883. ¿ Martedì. i Consegna domicilio Cucina Tipica.Pizzeria

Via Don Minzoni, 183. ) 079/984860. i Consegna domicilio Boqueria

Ristorante

Via Cagliari, 13 (Mercato Civico). ) 334/2742322 Castell de Càller

The Mill Inn Via Maiorca, 37. ) 079/4460265. ¿ Nessuno

Pub.Cocktail Bar

Trattoria Cavour Ristorante Via Cavour, 110. ) 079/9738762 - 392/6110258. ¿ Lunedì

A LG HER O

Bontà Sarda

Taverna Catalana Snack Bar.Ristorante Via Asfodelo, 47. ) 079/9739501. ¿ Domenica

Ristorante.Pizzeria

Via Joan Mirò (Loc. Taulera). ) 079/9891026. ¿ Lunedì


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¿ Chiusura i Informazioni aggiuntive Bella Vita

Pizzeria

Viale Umberto, 117/b. ) 328/7844218. ¿ Nessuno C’è Pizza per Te

Pizzeria.Paninoteca

Via Napoli, 6/B. ) 079/2826049. i Consegna domicilio Ellas

Gastronomia Greca

Via Usai, 33. ) 079/9103745. ¿ Lunedì Fast Food Four Refral

Paninoteca

Via Roma, 118. ) 079/2670032. ¿ Nessuno Fior di Pizza

Pizzeria.Paninoteca

Via Pasquale Paoli, 1. ) 079/9102546. ¿ Lunedì Il Vagabondo

Pizzeria

Via Perantoni Satta, 1. ) 079/271939 - 346/6315018. ¿ Lunedì Il Veliero

Pizzeria

Via Ciriaco Carru, 2. ) 079/240443 - 340/1696886. ¿ Lunedì

PO R T O T O R R ES

La Divina

Babbai Ristorante.Pizzeria Vicolo Cabitta. ) 079/515896 - 338/3609378. ¿ Mercoledì Da Teseo Ristorante.Pizzeria Via Dell'Autonomia, 4. ) 079/508106. ¿ Giovedì Fuori Orario Pizzeria.Paninoteca.Bar Piazza XX Settembre, 7. ) 079/513616. ¿ Mercoledì Il Corallo 2 Ristorante.Pizzeria Via Lungomare Balai, 2/a. ) 079/9401201 - 339/5640157. ¿ Lunedì Il Gobbo Via Sassari, 57. ) 079/512464

Ristorante

Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia

Via Chiarini, 1. ) 079/2590063. i Consegna domicilio Lady Pizza

Pizzeria.Paninoteca

Via G. Bruno, 5. ) 348/9928201. i Consegna domicilio La Scacchiera

Pizzeria

Via Giagu, 17. ) 079/2829023. ¿ Lun. i Consegna domicilio Luna e Sole

Pizzeria.Paninoteca

Via F. De Andrè, 19. ) 079/299930. i Consegna domicilio On The Road

Gastronomia.Street Food.Paninoteca

Via Mazzini, 13/a. ) 079/235296. ¿ Domenica Paolino

La Rosa Dei Venti Ristorante.Pizzeria Via Ettore Sacchi, 20. ) 079/502590. ¿ Nessuno Li Lioni S.S. 131 km 224,4. ) 079/502286. ¿ Nessuno

Ristorante

Gastronomia.Paninoteca

Cortesantamaria. ) 079/233921 C.C. La Piazzetta. ) 079/262252 Pianeta Pizza

Pizzeria

Via Attilio Deffenu, 5/b. ) 079/2006777. i Consegna domicilio

L'Ostrica Ristorante.Pizzeria Lungomare Balai, 72. ) 079/5043126. ¿ Nessuno

Pizzeria Emiciclo

Pepito Pizza Pizzeria.Paninoteca C.so V. Emanuele, 158. ) 079/5048034 - 392/1880422. ¿ Martedì

Pizzeria Farina D'oro

Piazza Garibaldi Ristorante.Pizzeria.Steak House Piazza Garibaldi. ) 079/501570. ¿ Nessuno. i Giropizza

Pizzeria Gnam Gnam

Sa Mesa Trattoria.Pizzeria Via E. Sacchi, 3 (fronte Porto). ) 340/4126848. ¿ Lunedì

Pizzeria Helena

Pizzeria.Paninoteca

C.so M. di Savoia, 37. ) 079/6012557. ¿ Lun. i Consegna domicilio Pizzeria.Paninoteca

Viale San Francesco, 33. ) 079/4802384. i Consegna domicilio Pizzeria

Via Monsignor Saba, 3/a. ) 380/8991503. i Consegna domicilio Pizzeria.Paninoteca

Via Zanfarino, 2/f. ) 079/272341. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio Poker Pizza

S E NN O R I & S O R S O

Pizzeria.Paninoteca

Via Ortobene, 8 ang. Via Marghine. ) 079/2598282. ¿ Martedì

Da Vito Ristorante Loc. Badde Cossos - Sennori. ) 079/360245. ¿ Lunedì

Prof. Pane Grosso

Girasole Ristorante.Pizzeria Via Roma Inferiore - Sennori. ) 347/1416411. ¿ Mercoledì

Soul Food

La Cantera Via Roma, 145 - Sennori. ¿ Nessuno

Spizzati

Ristorante.Pub

Pizzeria.Paninoteca

Via Luna e Sole, 1/e. ) 079/291084. i Consegna domicilio Pizzeria.Paninoteca

Via Cesare Battisti, 9. ) 079/4923238 - 338/9752881. ¿ Nessuno Pizzeria

Viale Italia, 51. ) 079/6040195. ¿ Lun. i Consegna domicilio

La Chicca Piperita Bar.Ristorante.Pizzeria Sorso-Marritza SP 81 - Sorso. ) 079/367150 - 366/3017419

Take away o domicilio

Vulcano

Pizzeria.Paninoteca

Via Einaudi, 14/a. ) 079/218898. ¿ Dom. i Consegna domicilio

A LG HER O Ichnos Express

Pizzeria.Paninoteca

Via Don Minzoni, 102. ) 079/6011160. i Pizze senza glutine La Nuova Delizia

SASSARI

Pizzeria

Via Goceano, 15. ) 079/985082. ¿ Lunedì. i Consegna domicilio

Agorà Pizzeria.Gastronomia Via Mazzini, 2/e. ) 079/233796. i Consegna domicilio

La Perla Nera

Al Caminetto

La Piadina del Pozzo

Pizzeria

Via Mastino, 23. ) 079/280727 - 342/1521774. ¿ Domenica

Pizzeria.Gastronomia

Via Oristano, 13/15. ) 079/9739132. i Consegna domicilio Piadineria.Paninoteca

Via Minerva 25/Via Columbano 9. ) 079/4921239


30

S&H MAGAZINE Anno XXI - N. 241 / Ottobre 2016

EDIZIONE SASSARI

seh #shMAG

Lu Vorru

Pizzeria

Via La Marmora, 69. ) 079/974811. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio Luna Rossa

Pizzeria

Via Cagliari, 28. ) 079/982359 - 329/2478074. ¿ Nessuno Pata Pizza

Direttore Responsabile MARCO CAU Ufficio Grafico GIUSEPPINA MEDDE Hanno collaborato a questo numero: DIEGO BONO, LUIGI CANU, MAURIZIO DEIANA, MORENA DERIU, DANIELE DETTORI, MANUEL DI CRISTO, MAURIZIO FIGUS, NIKE GAGLIARDI, ERIKA GALLIZZI, GIUSEPPE MASSAIU, PAOLA M. RUIU, MARCO SCARAMELLA, ROBERTO TRONCI

Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia

P.zza Ginnasio. ) 079/975177. ¿ Mer. i Consegna domicilio

PO R TO TO R R ES El Mariachi

Cucina Messicana.Paninoteca

C.so V. Emanuele, 140/a. ) 079/4920715. ¿ Lunedì Il Drago

Pizzeria.Paninoteca.Vegan Food

Via Ponte Romano, 54. ) 328/5639782. i Consegna domicilio La Stella

Pizzeria.Paninoteca

C.so V. Emanuele, 115. ) 079/5048324 - 345/4200395 Pianeta Pizza

Pizzeria

Via Azuni, 13. ) 079/5048309. i Consegna domicilio Pizza Loca

Redazione Sassari, Via Oriani, 5/a - tel. 079.267.50.50 Cagliari, tel. 393.81.38.38.2 mail: redazione@shmag.it

Pizzeria

Via Veneto, 7. ) 079/5042012 - 349/3725138. ¿ Nessuno Speedy Gonzales

Paninoteca.Pizzeria

Via Libio, 75. ) 079/5047066. i Consegna domicilio

esse&acca PUBBLICITÀ tel. 335.722.60.54

Harley Pizza

editoria.pubblicità.grafica grafica

Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari

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Pizzeria

Via Fiorentina, 73 - Sorso. ) 079/350193. i Consegna domicilio Pizzeria

Via Roma, 159 - Sennori. ) 079/362346 Pizzeria 2000

Pizzeria

Via Roma Inferiore, 62 - Sennori. ) 079/362271. ¿ Lunedì

Qualcosa di dolce?

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Pasticceria.Yogurteria

Via Tempio ang. via IV Novembre, 41. ) 079/280176. ¿ Lunedì Gelateria Bosisio

Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Sassari al n° 324 del 8.7.1996. Copyright © 2016. È vietato riprodurre disegni, foto e testi parzialmente e totalmente contenuti in questo numero del giornale.

Slurp Piazza Castello, 4/b. ) 079/236075. ¿ Nessuno

Gelateria

ALGH ERO Gelateria

K2 Gelateria Via Roma, 73. ¿ Nessuno. i Gelati per vegani ed intolleranti L'Aurora Pasticceria.Panificio.Pasta Fresca Via Manzoni, 83. ) 079/983508 - 391/4078618. ¿ Dom sera Los Cornettos Via Gilbert Ferret, 47. ) 079/983532. ¿ Mercoledì

Cornetteria

Le Dolci Creazioni di Steffy Via delle Baleari, 14. ) 392/0914990. ¿ Lunedì

Pasticceria

Pasticceria Ciro Via Sassari, 35/b. ) 079/979960. ¿ Lunedì

Pasticceria

P ORTO TORRES

Pasticceria Pagoda

La Renaredda Via Lungomare Balai, 18. ¿ Nessuno

Gelateria.Creperia

Gelateria

Via Brigata Sassari, 71. ) 079/232406. ¿ Nessuno Pasticceria

Via Degli Astronauti, 2/b. ) 079/291272. ¿ Lunedì Pasticceria Sias

Royal Cake Pasticceria Via XXIV Maggio, 19. ) 392/0858632 - 393/5170556. ¿ Martedì

Il Capriccio Gelateria Corso Vittorio Emanuele, 114. ) 340/1844835. ¿ Nessuno

SA SSA R I Dolcinduo

Aperto tutti i giorni Posti a sedere all'interno!

Ayò Goloso Piazza Porta Terra, 6. ¿ Nessuno

SENNO R I & SO R SO Felix

Via Brigata Sassari 71 Sassari | Tel. 079 232406 Gelato senza zucchero Gelato vegano Crepes Gelato alla soia Semifreddi

Club

Pasticceria

Via Baldinca, 67. ) 079/399310 - 393/9242341. ¿ Lunedì

SASSARI Bada Bing Via Siotto Pintor 2/f. ) 349/0874582. ¿ Domenica La Locanda dei Golosi club Via Domenico Demuro, 29. ) 079/380259. ¿ Lunedì Pancho Villa Viale Porto Torres, 5. ) 348/5577907. i Circolo Endas

P ORTO TORRES l

in Copertina

JOE PERRINO Foto di Domenico Rizzo

Green House Club

Via A. Volta. ) 333/9422894. i Live Music e Cabaret il weekend

Per l’inserimento in questa guida contattaci allo 079.267.50.50



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