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SASSARI
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CAGLIARI QUARTU S.E. - NUORO
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08 04 Le due facce della cultura Gli atenei di Sassari e Cagliari
05 Quasi Grazia Marcello Fois fa rivivere Grazia Deledda
06 Il “Gigante” di Hitler 07 Passaparola Job Il lavoro si trova su Facebook
08 Dinamo Sassari, che fatica! Avvio di stagione problematico per i sassaresi
10 Il dentista risponde La diagnosi medica online
15 Mali di stagione Curarsi al naturale
16 I misteri di Cagliari
Viaggio tra i cunicoli di Castello e le vie di Stampace
18 HITWEETS 19 Libri: Leo
Viaggio nelle nuove generazioni
20 In viaggio Le Maldive
22 Flavio Soriga
Dello scrivere e del vivere
12 La Sardegna e il cinema
24 Sardinia Radio Telescope
13 inSardegna a Novembre
25 Fitness & Benessere
14 Sassari 2017. Le vie del centro Un libro per riscoprire le radici della città
La bilancia: Un’arma a doppio taglio!
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LE DUE FACCE DELLA CULTURA Gli atenei di Sassari e Cagliari: due poli al servizio del sapere. di Daniele Dettori Non è esagerato dire che in Sardegna coesistono, da secoli, due grandi poli culturali che hanno contribuito a formare un alto numero di studiosi, letterati, ingegneri e non solo. Si tratta di due istituzioni leader nel campo dell’istruzione e della ricerca che, rispettivamente al nord e al sud, rispondono al nome di Università degli Studi di Sassari e Università degli Studi di Cagliari. Cominciamo il nostro excursus partendo dall’ateneo turritano unicamente per una questione di anzianità: si tratta, infatti, del più antico tra i due, anche se di 45 anni appena, considerando l’atto di fondazione di entrambi. Corre l’anno 1562 quando, mentre in Francia viene emanato l’editto di St. Germain e sulla penisola nasce Pietro Bernini, padre del noto Gian Lorenzo – architetto del colonnato di Piazza San Pietro in Vaticano – l’isola vede nascere a Sassari la sua prima università. Solo pochi anni prima, nel 1558, Alessio Fontana aveva legato un lascito alla città perché fosse realizzato un collegio di studi gestito dalla Societas Iesu, la Compagnia di Gesù ovvero i Gesuiti. Da qui, appunto, l’antico nome di Culleziu con il quale veniva indicata la zona intorno all’ateneo. La qualifica di Università regia arriva nel 1617, dopo il riconoscimento da parte del Re di Spagna Filippo III. Nel tempo, l’ateneo si sviluppa anche
grazie a nuove donazioni, per esempio quelle dell’arcivescovo Antonio Canopolo alle quali si deve, fra le altre cose, l’Aula magna che oggi conosciamo. Intorno alla metà del Settecento nascono le prime Facoltà e avviene un primo esempio di quella che oggi si chiama “mobilità esterna”, con la chiamata di professori dal Piemonte. L’università sassarese attraversa indenne, nei secoli, tutte le principali trasformazioni sociali ed economiche così come, parallelamente avviene al sud con l’altro ateneo isolano. Cagliari nasce, d’altra parte, per effetto della diretta volontà governativa di dotare l’isola di un istituto di studi che evitasse ai sardi trasferte impegnative in termini di tempo e denaro. Siamo nel 1606 quando papa Paolo V ne emana la bolla di istituzione, nel 1620 quando ancora Filippo III ne sancisce il riconoscimento da parte della corona, e nel 1626 quando ne cominciano ufficialmente le attività. Oggi l’offerta formativa rappresenta un fiore all’occhiello per entrambi gli atenei, ciascuno con i propri corsi caratterizzanti e quelli in comune a livello locale. Se Cagliari, per esempio, vanta sei corsi di Ingegneria in ambito chimico, biomedico, ambientale, meccanico, per l’ambiente e civile, che permettono l’acquisizione di titoli e professionalità altamente spendibili anche a livello internazionale; Sassari trova nei suoi corsi di Agraria una peculiarità che, negli anni del
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dopoguerra, ha contribuito al rilancio economico e fondiario dell’isola conservandosi, ancora oggi, di altissimo livello. Recentissimi riconoscimenti collocano i due atenei isolani tra i migliori in Italia. All’inizio di quest’anno, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario ha riconosciuto, per Cagliari, un miglioramento nella valutazione della ricerca rispetto alle ultime rilevazioni; mentre Sassari si è confermata, questa estate, al terzo posto tra gli atenei statali di medie dimensioni nella classifica Censis-Repubblica per l’anno 2017-2018, oltre che tra le migliori mille al mondo per la World University Ranking. Questo anche grazie alla ricerca associata all’impresa: la seada senza glutine e dalla scadenza più lunga, così come l’ideazione di un pesticida naturale per la salvaguardia dell’ambiente sono due degli ultimi esempi di produzione sassarese. Cagliari, d’altra parte, ha presentato in settembre, all’Università di Chicago, una ricerca sul funzionamento del 5x1000 nel sistema fiscale italiano; e nel mese di agosto, ha visto pubblicata una ricerca condotta con la Jacobs University di Brema sull’assorbimento degli antibiotici da parte dell’organismo. Il lavoro, finanziato anche con fondi europei, è stato pubblicato sulla rivista scientifica della American Chemical Society. Si tratta solo di alcuni tra i numerosi esempi di ricerche e progetti in essere che entrambi gli atenei portano avanti quotidianamente, riscontrando successi e guadagnando riconoscimenti anche fuori dal Bel Paese. L’occasione giusta, quella di studiare in Sardegna, per riscoprire tutto il fascino del sapere.
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di Paola M. Ruiu Foto: Alessandro Cani Il 2016 è stato l’anno di Grazia Deledda. Ricorreva infatti il novantesimo anniversario dall’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura – unica donna italiana a riceverlo – nonché l’ottantesimo anniversario dalla sua morte. In tutta la Sardegna si sono susseguiti eventi di vario genere a lei dedicati. Tra i tanti omaggi ce n’è uno che spicca in maniera particolare, forse perché a produrlo è stato uno scrittore come lei, nuorese come lei: Marcello Fois. Il suo è, più che un atto dovuto, un vero e proprio atto d’amore. L’autore ha infatti pubblicato per Einaudi il romanzo “Quasi Grazia”, un testo che ci presenta una Grazia Deledda umana, descritta nella sua sfera personale, attraverso il racconto di tre momenti intimi e delicati: la partenza da Nuoro, non ancora trentenne, la vittoria del Nobel e il dolore della scoperta della malattia. Un «romanzo in forma di teatro» lo definisce Fois, che infatti l’ha pensato per essere anche pièce teatrale con protagonista la debuttante e sorprendente Michela Murgia. Una scelta vincente, una prova di carattere prima ancora che attoriale che ha positivamente sorpreso il pubblico. La regia è di Veronica Cruciani e ad affiancare Murgia sul palco un pilastro del panorama teatrale sardo come Lia Careddu, nei panni della madre di Grazia. Marco Brinzi nel ruolo del marito Palmiro Madesani e Valentino Mannias nella triplice interpretazione di Andrea, fratello di Grazia, del giornalista svedese Ragnar Hellström e del medico che darà la cattiva notizia a Deledda. L’opera è strutturata in un atto unico, con cambi di scenografia a vista durante i quali alcuni personaggi della letteratura deleddiana prendono vita e si impossessano del palco in potenti scene oniriche evidenziate dal gioco di luci di Gianni Staropoli e Loic Hamelin e dalle musiche di Francesco Medda “Arrogalla”. Lo spettacolo ha debuttato il giorno del compleanno della scrittrice, il 27 settembre, nella sua Nuoro, al Teatro Eliseo. Le prime due date sono andate entrambe sold out tanto da convincere la produzione, a cura di Sardegna Teatro, ad aggiungerne
altre due. Un esordio accolto con 10 minuti di applausi entusiasti e commossi per un’inusuale lettura di Grazia Deledda. Mentre scriviamo, l’opera è in scena al Teatro Massimo di Cagliari, dopodiché la tournee proseguirà toccando numerose città d’Italia: Roma, Firenze, Brescia, Parma, per citarne alcune. Un successo che speriamo contribuisca a ridare ciò che a Grazia Deledda è sempre stato negato: un riconoscimento ufficiale che restituisca l’amore che la scrittrice col suo lavoro ha sempre donato alla sua terra e all’Italia tutta. Abbiamo chiacchierato con l’autore Marcello Fois e vi lasciamo con questo breve scambio di battute.
Come mai hai voluto dedicare un romanzo a Grazia Deledda e cosa ha significato per te, come scrittore e come nuorese, la sua figura? Grazia Deledda ha bisogno di qualcuno che sia riconoscente per il lavoro che ha fatto per noi. Nessuno scrittore sardo contemporaneo può dire di non avere niente a che fare con lei; volenti o nolenti ci originiamo tutti dal progetto messo in moto da questa scrittrice. Per questo mi sembrava logico e doveroso omaggiarla, un desiderio che covavo da anni. Ho sempre avuto l’idea che forse siamo un po’ migliori se abbiamo coscienza dei nostri padri e delle nostre madri. Perché hai scelto di farla incarnare da Michela Murgia? Ho scritto Quasi Grazia pensando
che l’avrebbe interpretata lei, mi piaceva l’idea che una scrittrice contemporanea parlasse a una scrittrice che non c’è più. In qualche modo dichiara la sua appartenenza, finge di essere un’altra, ma in realtà parla di se stessa, parla di intellettuali in Sardegna. Diviene meta-teatro e compie il lavoro proprio degli scrittori che creano discussioni, pongono domande e, se sono bravi, danno poche risposte. Un commento sull’esordio a Nuoro? Molto bello, molto emozionante, perché in fondo è stato una specie di rito di riconciliazione. Vedere la gente che applaude, in piedi, per la Deledda, a Nuoro, mi sembra una grande vittoria. Ne sono veramente soddisfatto.
QUASI GRAZIA Marcello Fois fa rivivere Grazia Deledda
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IL GIGANTE DI HITLER IL RELITTO DELL’AEREO TEDESCO RIPOSA SUI FONDALI DI CAPRERA
di Marco Scaramella Se Hitler avesse avuto a disposizione la tecnologia odierna ad assecondare la sua follia, probabilmente avrebbe dato del filo da torcere alle truppe alleate, più di quanto non abbia fatto durante la Seconda Guerra Mondiale. A dimostrarlo è un grossolano fallimento dell’ingegneria nazista, quello del Messerschmitt Me 323 “Gigant”: un enorme aereo da trasporto a sei motori con un’apertura alare di circa 60 metri, che lo rende il più grande aereo impiegato durante la guerra. È certo che due di questi colossali velivoli, si siano schiantati sull’isola di La Maddalena. Uno dei due, inabissatosi a pochi chilometri dalla costa, ha riposato sul fondo del mare per 70 anni, senza che nessuno abbia mai trovato alcuna traccia della sua esistenza. Fino a pochi anni fa.
Secondo i documenti e le testimonianze dell’epoca, il 26 luglio 1943 due Gigant decollano dalla Toscana con destinazione Olbia. Dopo aver caricato a bordo numerosi soldati feriti, i due aerei da trasporto ripartono per far ritorno alla base. A pochi minuti dal decollo, una pattuglia composta da 8 Beaufighter, caccia britannici della RAF, avvista i due Gigant e apre il fuoco nei cieli di La Maddalena. I due mastodontici aerei tedeschi, lenti e difficili da manovrare, hanno i minuti contati contro gli agili e meglio armati caccia britannici. Uno dei Messerschmitt viene colpito e cade in mare nei pressi di Caprera, mentre il secondo cerca inutilmente di scappare verso terra, ma viene abbattuto poco dopo per poi schiantarsi sull’isola, a Mongiardino. Alcuni soldati tedeschi riescono a salvarsi e vengono ricoverati all’ospedale militare di La
Maddalena, mentre per gli altri non c’è nulla da fare. I decenni passano, e l’aereo inabissatosi viene pian piano dimenticato finché, un giorno, un pescatore trova nella sua rete una targhetta metallica, scritta in francese, appartenente a qualcosa che si trova sul fondale al largo di Caprera. Questo piccolo indizio attira l’attenzione di Cristina Freghieri, subacquea e scrittrice, e Aldo Ferrucci, sommozzatore professionista ed esperto di relitti, che, nel 2012, organizzano una spedizione per perlustrare il fondale. Ciò che si trovano di fronte durante l’immersione, è uno spettacolo da mozzare il fiato, un ritrovamento unico nel suo genere di un reperto che ormai veniva considerato quasi una leggenda metropolitana: il Messerschmitt Me 323 “Gigant”. Impossibile confonderlo con qualcos’altro grazie alla sua
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struttura ad ala alta e ai sei motori ancora intatti, anche se ricoperti di coralli. Dei circa duecento esemplari che sono stati prodotti dal 1940 e che sono rimasti in servizio fino al 1944, quello di Caprera è l’unico che sia mai stato rinvenuto. Il Messerschmitt Me 323 nasce dall’urgente necessità di Hitler di disporre di un grosso mezzo aereo che potesse trasportare a grandi distanze truppe, armamenti e provviste per mettere in pratica il suo piano di invasione della Gran Bretagna. Così i suoi ingegneri sviluppano, in poche settimane, l’Me 323 partendo da una versione precedente chiamata Me 321, un grosso aliante con una leggera struttura in tubi e una copertura in tela perché non fosse appesantito dalla fusoliera metallica. All’aliante vengono aggiunti i sei motori prodotti in Francia (occupata dalla Germania), una cabina per l’ingegnere di volo e un nuovo modello di carrello d’atterraggio che consentiva al velivolo di atterrare su qualsiasi superficie. Disporre di un velivolo da trasporto del genere è sicuramente vantaggioso, perciò il progetto del Gigant continua anche dopo che l’invasione dell’Inghilterra viene accantonata. Questo imponente aereo aveva una capacità di carico impressionante. Oltre a uomini e provviste, era in grado di trasportare cannoni contraerei e un carrarmato medio tipo Panzer IV. Ma i difetti di una progettazione improvvisata superavano i pregi: la sua lentezza e la difficoltà di manovra lo rendevano un ottimo bersaglio per il fuoco nemico. Ecco che le acque cristalline di Caprera sono diventate, così, un meraviglioso museo naturale a custodia di questo relitto unico al mondo, ed un perfetto sacrario dove i soldati caduti e dimenticati per così tanti anni possono riposare.
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In un’epoca in cui il digitale si inserisce in quasi tutti i contesti di vita quotidiana, non c’è da stupirsi se anche la ricerca del lavoro diventa a portata di click. Non sono solo LinkedIn o gli innumerevoli portali di annunci a creare opportunità professionali, ma anche Facebook, piattaforma che si presta in modo ottimale come vetrina interattiva per il proprio brand o per offrire e cercare impiego. Decine i nomi di gruppi e pagine che trattano di lavoro, ma uno si caratterizza per la professionalità di colei che lo ha ideato e lo gestisce dal lontano 2009. È il caso di Passaparola Job, Job & Business Network amministrato da Valeria Floris che, proprio grazie al passaparola, trovò occupazione dopo il Dottorato di ricerca. Da gruppo chiuso, accessibile solo alla sua rete di contatti, conta oggi 22000 iscritti nella community sarda. “Sono riuscita a creare quel circolo virtuoso in cui perfetti sconosciuti condividono informazioni e creano opportunità per altri perfetti sconosciuti”, racconta Valeria, che aggiunge: “Ciò che contraddistingue Passaparola Job è il fatto che si è costituita come community in cui sono presenti anche imprenditori, professionisti, manager e responsabili delle risorse umane di molte aziende. Non credo di riuscire ad esprimere l’emozione che provo quando ricevo email o messaggi di ringraziamento da parte di iscritti a Passaparola Job che hanno trovato la loro opportunità: un corso, un lavoro, un tirocinio”. Il gruppo consente e stimola lo scambio di informazioni sulle opportunità di formazione e impiego nell’isola. Non di rado, gli imprenditori stessi si avvalgono di questo
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Il lavoro si trova su Facebook
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di Annalisa Murru
spazio per cercare dipendenti, entrando in contatto quasi diretto con gli interessati. Perciò, è fondamentale curare la comunicazione anche da dietro lo schermo. Lo sa bene Valeria, che spiega: “Farsi conoscere attraverso il proprio profilo, i post e i commenti può essere sia un vantaggio che una criticità. Se ti presenti in modo professionale e strategico, Facebook diventa una grande opportunità, ma se ti presenti male diventa un boomerang e ti tramortisce senza pietà. Chi cerca personale, molto più spesso di quanto pensiamo, controlla i profili dei candidati per capire se possono essere interessanti ma anche per valutare la personalità”.
Ogni giorno hai a che fare con persone che si approcciano al mondo del lavoro: che spirito e atteggiamento riscontri negli utenti di Passaparola Job? “Volendo raggruppare gli utenti in tre macrocategorie potrei individuare i positivi, i negativi e i silenziosi. Nella prima rientrano gli entusiasti, i propositivi, i collaborativi, tutti coloro che partecipano attivamente e in maniera costruttiva e professionale alle discussioni. Sono il cuore e l’anima di Passaparola Job. Nella seconda ci sono coloro che si son persi d’animo, gli smarriti ma anche gli arrabbiati ed i detrattori. Quelli a cui non va mai bene niente e che restano impantanati in convinzioni che non gli per-
mettono di migliorare la loro posizione. I silenziosi non partecipano alle discussioni, osservano, a volte condividono opportunità; sono forse la parte più numerosa. Non amano prendere parte a dibattiti che vengono spesso utilizzati per sfogare rabbia e frustrazione, o dove si aggrediscono o scherniscono i partecipanti. Un atteggiamento molto diffuso nei social e che ho sempre condannato in quanto è un vero e proprio suicidio professionale”. Un consiglio per tutti i nostri lettori in cerca di occupazione. “Prima di cercare lavoro è fondamentale avere chiaro in mente chi sei e cosa desideri ottenere a livello professionale. Devi capire quali sono le competenze che possiedi, anche quelle che possono sembrarti scontate o sciocche. Impara ciò che ti serve e che ancora non sai. Non smettere mai di imparare, di formarti, qualunque sia la tua età; studia le lingue, soprattutto l’inglese. Osserva il mercato del lavoro per capire se quello che cerchi è fattibile. Prepara sempre un piano B, ma anche C. In genere sappiamo fare ben più di una cosa, abbiamo tante passioni che possono permetterci di realizzarci nel mondo del lavoro quando il piano A non ci riesce”.
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DINAMO SASSARI: CHE FATICA ! Avvio di stagione problematico per i sassaresi 8
di Erika Gallizzi. Foto: Luigi Canu
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Avvio difficoltoso per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari nella stagione agonistica di basket 2017/18. I primi impegni stagionali hanno evidenziato la necessità di lavorare tanto e con meticolosità, per recuperare il tempo perduto con gli “acciacchi” e trovare un’armonia ed un’organizzazione di squadra che ancora mancano. La nota positiva è che ora coach Pasquini ha finalmente a disposizione il roster al completo, dopo il rientro dei due giocatori che sono stati fuori dai giochi per più tempo, Scott Bamforth e William Hatcher. In campionato specialmente, si sapeva fin dall’inizio che il calendario non era stato particolarmente benevolo col Banco, per quel che riguarda i primi impegni. La Dinamo ha vinto le due gare più semplici e tra le proprie mura, con Cantù e Reggio Emilia, e perso quelle più ostiche, lontano dal proprio pubblico, a Torino e Bologna. Le due sconfitte hanno avuto un andamento per certi versi simile, con “un’imbarcata” presa a cui ha fatto seguito una folle rimonta con inevitabile crollo finale, più accentuato con la Virtus Bologna anche per il valore stesso dell’avversaria. A Torino, gara che ha segnato l’esordio stagionale di Bamforth negli impegni ufficiali, il Banco è andato sul -15 in avvio di secondo periodo, per poi recuperare, passare addirittura a condurre e tirare i remi in barca su un nuovo assalto dei padroni di casa nell’ultimo quarto, pur senza soccombere pesantemente (9297). A Bologna, invece, il break avversario è arrivato tra la fine del secondo quarto e l’inizio del terzo e ha portato la Dinamo a -18; il Banco ha poi
William Hatcher
dato vita ad un recupero che gli è valso il -1 nell’ultimo quarto, prima di sciogliersi negli ultimi minuti (72-89). Nelle due vittorie, invece, contro Cantù (94-80) e Reggio Emilia (77-67), il quarto proficuo per i biancoblù è stato il terzo, nel quale hanno inanellato i break decisivi. In Fiba Basketball Champions League, invece, la Dinamo è a quota una vittoria su tre partite. La squadra, che come lo scorso anno, in Europa, scende in campo con la divisa biancoverde, non ha saputo approfittare delle due gare casalinghe previste dal calendario per l’inizio della competizione, perdendo la prima con il Pinar Karsiyaka e la seconda con l’EWE Basket Oldenburg. Nella prima, fatta di break, controbreak e momenti di grande equilibrio, il Banco ha perso la gara sostanzialmente sull’ultima palla, con un fallo di Devecchi, molto contestato dalla panchina biancoverde, che ha mandato in lunetta il Pinar per i due liberi della vittoria (88-87); nella seconda, invece, nella quale si è visto per la prima volta William Hatcher, la Dinamo ha sciupato malamente alcuni vantaggi e si è fatta sopraffare, ancora una volta, negli ultimi minuti (76-83). Con questi “fardelli” sulla schiena, si è poi presentata sul campo dell’UCAM Murcia, imbattuta nel girone, ed ha fatto l’exploit, imponendosi con il punteggio di 83-78 dopo una gara sempre sul filo dell’equilibrio (a parte un 10-0 iniziale del Banco), nell’ultimo quarto della quale ha trovato un Bamforth, finalmente risolutore, da 13 punti in 6’. Le prestazioni fino a questo momento non eccelse, hanno già scatenato mugugni e critiche tra
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Levi Randolph
i tifosi. Il primo destinatario è il coach Federico Pasquini, sul quale in tanti stanno puntando il dito per l’avvio di stagione poco “lineare” e brillante. Netta, a questo proposito, la posizione presa dal presidente Stefano Sardara, che all’indomani della sconfitta maturata in coppa con l’Oldenburg “ha tuonato” con un lunghissimo post su Facebook, chiarendo, sostanzialmente e fin da subito, che “l’allenatore non è in discussione, i giocatori non sono in discussione, l’intero staff non è in discussione” e rammaricandosi del fatto che “questo discorso lo stiamo facendo a tre settimane dall’inizio, come se avessimo perso decine di partite”. E ancora, a dare ulteriore forza a quanto già espresso: “Io oggi e fino alla fine della stagione, avrò fiducia in staff e giocatori, incondizionatamente, perché se li abbiamo scelti non lo abbiamo fatto per simpatia o estrazione a sorte, ma perché crediamo profondamente nelle loro capacità e potenzialità, e non abbiamo alcuna intenzione di metterli in discussione, soprattutto dopo poche settimane e dopo tutte le condizioni in cui abbiamo lavorato in questo scorcio di stagione”. In casa Dinamo, comunque, non tutto e negativo. Insieme agli importanti rientri di Bamforth e Hatcher, col primo che fino alla gara di Murcia stava faticando più del secondo ad entrare in condizione e prendere le misure agli impegni agonistici, la Dinamo ha avuto note positive in Levi Randolph, sicuramente il giocatore più continuo fino a questo momento, che risulta anche come terzo miglior giocatore per punti segnati a gara in Champions League, Jones per quanto riguarda il campionato e un po’ meno per la coppa, così come Polonara. Pierre, invece, è partito bene per poi calare un po’. Confortante anche la conferma della buona personalità di Marco Spissu, qualora ci fosse ancora qualche dubbio, fermo restando che il suo rendimento può ancora crescere così come può
migliorare la sua continuità, anche se con il rientro di Hatcher la sua presenza in campo sarà probabilmente meno continuativa rispetto alle prime giornate. Qualità e carattere ci sono abbondantemente. Il mese di novembre sarà un po’ particolare. È previsto, infatti, uno stop delle competizioni per dare spazio alle Nazionali impegnate nelle qualificazioni ai Mondiali del 2019. Il CT della Nazionale Azzurra, Meo Sacchetti, ha convocato anche il biancoblù Achille Polonara tra i 24 atleti dai quali scaturirà la lista dei 12 che giocheranno a Torino contro la Romania il 24 novembre e a Belgrado, contro la Serbia, il 26. Pertanto, la Dinamo giocherà tre gare di campionato, sulla carta non difficili, a Cremona (proprio contro Meo Sacchetti ed i due grandi ex Travis e Drake Diener), in casa con Capo d’Orlando ed a Varese, e due in Champions League, sul campo lituano della Juventus Utena e tra le mura del PalaSerradimigni con l’Hapoel Holon.
I PROSSIMI INCONTRI DI CAMPIONATO a
6 Giornata - 5 novembre ore 18:15 Vanoli Cremona - Banco di Sardegna SS 7a Giornata - 12 novembre ore 18:15 Banco di Sardegna SS - Betaland Capo d'Orlando 8a Giornata - 19 novembre ore 18:15 Openjobmetis Varese - Banco di Sardegna SS I PROSSIMI INCONTRI DI CHAMPIONS LEAGUE Game 5 - 8 novembre ore 18:00 Juventus Utena - Banco di Sardegna SS Game 6 - 15 novembre ore 20:30 Banco di Sardegna SS - Hapoel Holon
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seh #shMAG Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
Il dentista risponde Curiosità sul mondo odontoiatrico
DIAGNOSI MEDICA ONLINE
centinaia – se non migliaia – di persone ignare, che vogliono migliorare la loro salute con metodi fai-da-te senza il supporto e il consiglio del medico. I social hanno come punto di forza la condivisione di una gran quantità di informazioni ad una velocità mai vista prima, ma non hanno ancora sviluppato adeguati sistemi di filtraggio e creano, se non usati responsabilmente, numerose incomprensioni. Diverse volte mi è capitato (e capita a tanti colleghi) di ricevere foto di bocche spalancate per mostrare i denti, oppure raccolte di radiografie, con richieste di diagnosi “online” che, oltre che invogliare a uno scorretto comportamento dal punto di vista della deontologia medica, che io rispetto sempre, rischiano di creare più danni che altro con pareri non obbiettivi.
Un bene o un male?
Oggi parliamo di un argomento che se da un lato tocca la mia professione – ma anche quella di tante altre categorie – dall’altro affronta l’evoluzione sociale nelle nuove abitudini delle persone nel mondo in cui viviamo. La presenza nei social network è ormai un obbligo per chi gestisce una qualsivoglia attività professionale, piccola o grande che sia. Le eccezioni a questo principio sono poche e l’ignorare questa realtà sta creando molti danni a tanti professionisti o imprenditori “vecchia scuola”. Persino avere sul web il classico sito istituzionale non basta più, perché i clienti (nel mio caso pazienti) desiderano avere un contatto più diretto e rapido rispetto al passato, cosa che può avvenire solamente tramite i social come Facebook o Instagram. Il mondo è completamente cambiato in pochi anni e le ricerche principali per ogni argomento che ci interessa nella vita avvengono quasi esclusivamente su internet, attraverso il nostro smartphone. Questo è un argomento che mi appassiona ho letto molto in merito e ho scoperto che, dati alla mano, più dell’85% delle persone in Italia acquista un prodotto o un servizio solo dopo aver fatto ricerche su internet. A questo aggiungo la mia personale
esperienza sul campo, dove quasi quotidianamente lo studio che dirigo (ma anche tanti colleghi mi raccontano simili esperienze) viene contattato sulla posta privata di Facebook con richieste di diagnosi e preventivi. Qui tocchiamo un tasto dolente. Se infatti è un bene entrare in contatto, farsi un’idea generale o comunque un’impressione di uno studio medico con i mezzi digitali, tutt’altra cosa è la ricerca di consulti, pareri, consulenze, a maggior ragione in tema di salute. Come ho avuto modo di scrivere in altri articoli di questa rubrica, nei blog e nelle pagine Facebook spesso circolano informazioni parziali, suggestive e molto generaliste che però vengono prese tremendamente sul serio da
Per questa ragione, tutte le volte, cerco di spiegare la necessità di una visita completa prima di potermi esprimere in qualunque modo, perché, nonostante le prodigiose possibilità offerte dalla tecnologia, nulla può ancora sostituire la qualità di un rapporto faccia a faccia tra medico e paziente in sede di valutazione diagnostica. Se poi queste richieste vengono da pazienti che vivono lontano, li indirizzo ai colleghi che lavorano nella loro città, con i quali facciamo rete per aiutare chi ci chiede aiuto. Ora, questo non vuol dire demonizzare ogni pagina, sito o blog che parla di salute – anche io ne ho più d’uno ad esempio – ma bisogna piuttosto imparare in primo luogo a selezionarli, dividendo quelli più seri e precisi da quelli sensazionalistici, magari facendo leggere alcuni post e articoli al proprio medico di fiducia, mentre in secondo luogo, prima di affidarsi a soluzioni che sembrano a prima vista facili e alla portata di tutti, chiedere ad un professionista una visita, e in quel momento eventualmente fare tutte le domande sugli argomenti che si è scoperti su internet. Lo scambio, in tal caso, non potrà che essere di giovamento ad entrambi. Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@shmag.it.
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L’Isola e il cinema
dai primi set alla Sardegna Film Commission «La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi; ventiquattromila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come paradiso [..]»; così parlava della Sardegna un maestro della canzone italiana, Fabrizio De André, grande amante dell’Isola e del suo popolo. La descrizione del cantautore genovese, infatti, è emblematica dell’idea che la Sardegna suscita agli occhi di un osservatore esterno, affascinato dalla singolarità e dall’unicità dei panorami sardi. Sarà forse per questo suo essere così speciale e, al contempo, così ricca di una bellezza espressa attraverso mille sfaccettature diverse, che la Sardegna ha attirato e attira ancora oggi numerose produzioni televisive e cinematografiche.
Tra i grandi registi del cinema italiano che hanno realizzato alcune loro opere nell’Isola, spiccano Monicelli e Antonioni. Il primo con “Proibito”, film del 1954 ambientato a Codrongianus, Tissi e Ittiri, paesi della provincia di Sassari; un’ambientazione non casuale, considerato che l’opera prende le mosse dal romanzo “La madre” di Grazia Deledda, Nobel sarda per la letteratura. Antonioni e la Sardegna, invece, si incontrano in “Deserto rosso”, dove a fare da contraltare alla Ravenna concepita come luogo simbolo del dramma di Giuliana (la protagonista), Antonioni ha scelto la Spiaggia Rosa di Budelli (situata nell’Arcipelago di La Maddalena), set ideale per costruire una sorta di paradiso idealizzato da Giuliana nel suo sogno di evasione dal mondo in cui è immersa. Sempre in tema di cinema d’autore, Bonifacio Angius ha ambientato a
Sassari il suo “Perfidia”: i palazzi di Rizzeddu e di Predda Niedda, la zona industriale di Truncu Reale, così come il suggestivo panorama dell’Argentiera, sono alcuni dei luoghi chiave del film rivelazione del festival di Locarno 2014. Sul capo opposto dell’Isola, ovvero a Cagliari, il regista americano Brian De Palma ha girato il thriller “Domino”, pellicola che vede nel cast la presenza di Nikolaj Coster-Waldau, ovvero il Jaime Lannister di Game of Thrones. La Costa Smeralda, invece, è stata il set prescelto per “Vita Smeralda”, una commedia sentimentale che ha raffigurato uno spaccato della movida e della mondanità tipiche della celebre località turistica isolana, unitamente ai suoi paesaggi mozzafiato; agli antipodi come ambientazione, genere e trama troviamo “Banditi ad Orgosolo”, capolavoro di De Seta ambientato tra il Supramonte e il fa-
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di Manuel Di Cristo
moso centro barbaricino. Attualmente sta facendo parlare di sé la serie televisiva “L’Isola di Pietro”, record di share su Canale 5, girata in un altro paradiso sardo: Carloforte. Tra tutti i set cinematografici sardi, uno merita un’attenzione particolare: si tratta di San Salvatore di Sinis, un piccolissimo borgo che ricorda in tutto e per tutto un classico villaggio western. Celebre per essere il teatro della “Corsa degli Scalzi”, San Salvatore è stato utilizzato come scenografia per girare alcune scene di pellicole appartenenti al genere spaghetti western, di cui Sergio Leone è stato uno dei massimi esponenti. Tuttavia un solo film è stato girato integralmente nel villaggio del Sinis: “Giarrettiera Colt”, diretto da Gian Rocco, risalente al 1968. Le Istituzioni regionali hanno preso atto, da diverso tempo, del ruolo che la Sardegna può ritagliarsi in un simile contesto e hanno istituito la Sardegna Film Commission: si tratta di un ufficio regionale che offre gratuitamente assistenza, consulenza e servizi alle produzioni audiovisive, cinematografiche, televisive e multimediali interessate a girare nell’isola; l’obiettivo è quello di ridurre gli oneri a carico delle produzioni e sostenere il decollo delle attività cinematografiche e audiovisive in Sardegna. Sul sito filmcommission.regione.sardegna.it è stata inerita una lista di location dove gli operatori di settore possono ambientare le loro riprese nell’Isola, la quale ogni giorno scopre le potenzialità che la bellezza del suo territorio è in grado di offrire.
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inSardegna... I migliori eventi di Novembre
3-4 NOVEMBRE. Ligabue “Made in Italy - Palasport 2017”
1° NOVEMBRE: Nuoro al Teatro Eliseo, ore 17:00. “La vita ferma” di Lucia Calamaro, dramma di pensiero in tre atti. Cagliari al Fabrik, ore 22:00. Concerto Dorian Gray feat. Blaine Reininge (Tuxedo Moon). Dal 1° al 5 NOVEMBRE: Desulo. Autunno in Barbagia 2017. Dal 2 al 5 NOVEMBRE: Cagliari al Conservatorio di Musica "Giovanni Pierluigi da Palestrina". XI edizione “Creuza de Mà”, festival di musica per cinema. 3-4 NOVEMBRE: Cagliari alla Fiera “Padiglione E”, ore 21:00. “Made in Italy - Palasport 2017”, concerto di Ligabue. Cagliari al Teatro Massimo, ore 21:00. “Five easy pieces” di Milo Rau. Dal 3 al 5 NOVEMBRE: Mamoiada. Autunno in Barbagia 2017. 4-5 NOVEMBRE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVIII Stagione di teatro per ragazzi: “Miti e leggende della Sardegna”, Akroama (CA), (3-12 anni). 9 NOVEMBRE: Sassari al Palazzo di Città, ore 21:00. Rassegna "Danza Sassari Danza": “Relic” della compagnia greca Euripides Laskaridis. Cagliari al Centro di Produzione per lo Spettacolo “Intrepidi Monelli”, ore 21:00. 1ª edizione “Sinestesie 2017”, rassegna di CineConcerti: Cadavre Exquis. Dal 9 al 12 NOVEMBRE: Nuoro al Teatro Eliseo. “Buchettino” di Societas Raffaello Sanzio, regia Chiara Guidi. 10 NOVEMBRE: Porto Torres al Teatro comunale Andrea Parodi, ore 21:00. XXVIII edizione Festival “Etnia e Teatralità": “Noite de Fado” e Convidados, con Clara Sevivas. Cagliari al Teatro Massimo, ore 21:00. “KME Winter”: “L'evoluzione arranca” con Giobbe Covatta e Mario Tozzi. Cagliari al Bflat, ore 21:00-23:00. Concerto di Fabio Concato. Cagliari al JKO Evò, ore 23:30. Concerto di Baby K “Club Tour”. 11-12 NOVEMBRE: Sassari al Birdland, ore 22:15. Concerto di Fabio Concato. Nuoro e Tiana. Autunno in Barbagia 2017. 12 NOVEMBRE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVIII Stagione di teatro per ragazzi: “Il vento e la fanciulla”, “Asmed” Balletto di Sardegna (CA), (6-11 anni). 12-13 NOVEMBRE: Cagliari al Teatro Massimo. “Butterfly” di Kinkaleri, opera in tre atti liberamente tratta dalla Madame Butterfly di Giacomo Puccini.
17-19 NOVEMBRE. Stagione Lirica 2017: “Il barbiere di Siviglia”
15-16 NOVEMBRE: Nuoro al Teatro Eliseo. “Butterfly” di Kinkaleri, opera in tre atti liberamente tratta dalla Madame Butterfly di Giacomo Puccini. Dal 15 al 19 NOVEMBRE: Cagliari al Teatro Massimo. “Buchettino” di Societas Raffaello Sanzio, regia Chiara Guidi. 16 NOVEMBRE: Cagliari al Centro di Produzione per lo Spettacolo “Intrepidi Monelli”, ore 21:00. 1ª edizione “Sinestesie 2017”, rassegna di CineConcerti: Corti, che passione! 17 NOVEMBRE: Sassari al Teatro Comunale, ore 20:30. Stagione Lirica e Sinfonica 2017: “Il barbiere di Siviglia”, melodramma buffo in due atti su libretto di Cesare Sterbini, di Gioachino Rossini, regia di Giulio Ciabatti. Sassari alla Biblioteca Comunale, ore 21:00. Rassegna "Danza Sassari Danza": “Corpus hominis” della compagnia Enzo Cosimi. Dal 17 al 19 NOVEMBRE: Mogoro al Teatro Comunale, ore 21:00. X edizione “Culture Festival”. 18 NOVEMBRE: Sassari al Teatro Comunale, ore 20:30. Stagione Lirica e Sinfonica 2017: Concerto sinfonico, musiche di Max Bruch e Ludwig van Beethoven, direttore d'orchestra Giulio Plotino. 18-19 NOVEMBRE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVIII Stagione di teatro per ragazzi: “Il risveglio di Pisolo (Biancarentola e Cappuccino Parte II)”, La Botte e il Cilindro (SS), (6-14 anni). Olzai e Atzara. Autunno in Barbagia 2017.
25-26 NOVEMBRE. VII edizione del “Festival di Scirarindi”
24-25 NOVEMBRE: Sassari al Teatro Comunale, ore 20:30. Stagione Lirica e Sinfonica 2017: “Giselle”, balletto classico-romantico su libretto di Théophile Gautier, coreografia Luc Bouy. Dal 24 NOVEMBRE al 3 DICEMBRE: Cagliari al Teatro Lirico. Stagione lirica e di balletto 2017: “La Ciociara”, opera in due atti, musica Marco Tutino; regia Francesca Zambello. 25 NOVEMBRE: Sassari al Palazzo di Città, ore 21:00. Rassegna "Danza Sassari Danza": “Aneckxander” della compagnia belga Alexander Vantournhout. Porto Torres al Teatro comunale Andrea Parodi, ore 21:00. XXVIII edizione Festival “Etnia e Teatralità": “L’amante” di Harold Pinter, regia di Lelio Lecis. 25-26 NOVEMBRE: Cagliari alla Fiera internazionale della Sardegna, ore 10:00-22:00. VII edizione del “Festival di Scirarindi”, buon vivere e sostenibilità in Sardegna. Ollolai e Orotelli. Autunno in Barbagia 2017. 26 NOVEMBRE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVIII Stagione di teatro per ragazzi: “Alice”, “Asmed” Bocheteatro (NU), (6-13 anni). Dal 28 NOVEMBRE al 10 DICEMBRE: Cagliari al Teatro Massimo. “L’avvoltoio” di Anna Rita Signore, regia Cesar Brie.
Mostre
Dal 18 al 24 NOVEMBRE: Cagliari. VIII edizione del Festival Internazionale Nues - Fumetti e Cartoni nel Mediterraneo “Storie oltre”.
Fino al 16 NOVEMBRE: Cagliari al Cartec - Cava Arte Contemporanea, ore 10:00-18:00, chiuso lunedì. Mostra “Verso Gramsci”.
19 NOVEMBRE: Sassari al Teatro Comunale, ore 16:30. Stagione Lirica e Sinfonica 2017: “Il barbiere di Siviglia”, melodramma buffo in due atti su libretto di Cesare Sterbini, di Gioachino Rossini, regia di Giulio Ciabatti. Nuoro al Teatro Eliseo, ore 18:00. “Essere Gramsci” testi di Antonio Gramsci e Tania Schucht, regia Clara Murtas.
Fino al 19 NOVEMBRE: Nuoro al MAN, ore 10:0013:00 - 15:00-19:00, chiuso lunedì. Mostra “Sardegna Contemporanea. Spazi Archivi Produzioni”. Olbia al Museo Archeologico, ore 10:00-14:00 - 16:00-21:00, chiuso lunedì. Mostra evento “Nuragica”.
Dal 22 al 26 NOVEMBRE: Cagliari al Teatro Massimo. Stagione di Prosa 2017/2018: “La Strana Coppia” di Neil Simon, con Claudia Cardinale e Ottavia Fusco, regia Pasquale Squitieri. 23 NOVEMBRE: Cagliari al Centro di Produzione per lo Spettacolo “Intrepidi Monelli”, ore 21:00. 1ª edizione “Sinestesie 2017”, rassegna di CineConcerti: Anaglyptical Golem. 24 NOVEMBRE: Cagliari al Fabrik, ore 22:30. “KME Winter”: concerto di Hugh Cornwell.
Fino al 30 NOVEMBRE: Cagliari al Palazzo di Città, ore 10:00-20:00, chiuso lunedì. Mostra fotografica “Paesaggio e identità: storie di luoghi, di donne e di uomini – I grandi reporter della Magnum in Sardegna”. Fino al 14 DICEMBRE: Oristano alla Pinacoteca "Carlo Contini". Mostra Fiat Lux, Giovanni Carta, 1973-2017.
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Via Brigata Sassari
SASSARI 2017
“strillone” del quotidiano locale che faceva anche il sacrestano nella chiesa di Santa Caterina». Con questi ricordi, custoditi gelosamente nel corso degli anni, Giulio Cesare Poddighe ha deciso nel 2015 di raccontare e documentare le origini di Sassari e restituire una fotografia che abbracciasse passato e presente. L’obiettivo dello scrittore, già autore di diversi almanacchi (“Sassari Su e Giù” del 2001 e “Sassari Su e Giù e Provincia” del 2002), era quello di «dar vita a una pubblicazione aggiornata, che contemplasse le ultime ristrutturazioni architettoniche, avvenute in alcune vie, piazze, ma anche i ritrovamenti storici. Come l’affresco dell’Annunciazione
LE VIE DEL CENTRO Un libro per riscoprire le radici della città i Manuela Stacca Da poche settimane è uscito nelle librerie “Sassari 2017 - Le Vie del Centro”, un libro ricco di foto, storie e racconti dedicati alla parte più antica della città: il centro storico. Dietro questo interessante volume c’è la famiglia Poddighe, con Giulio Cesare, curatore dei testi, e il figlio Pierluigi, grafico e editore dell’opera. Da Piazza Castello fino al Mercato Civico, dalla Discesa dei Candelieri alla Cavalcata Sarda, “Sassari 2017 Le Vie del Centro” è una carrellata di storie e illustrazioni fotografiche della “città murata”, che vuole incuriosire i turisti stranieri ma in particolar modo avvicinare i cittadini sardi. Come racconta il suo autore Giulio Cesare Poddighe, «il libro nasce con l’intento di sensibilizzare soprattutto i giovani sassaresi nel conoscere meglio la propria città, per amarla, rispettarla, riappropriarsene e valorizzare maggiormente il centro storico. In questi ultimi tempi, anche gli artigiani e i commercianti, che nel passato costituivano l’anima delle viuzze di Sassari, loro malgrado sono stati costretti al decentramento verso la Zona Industriale della città».
Il centro storico di Sassari a partire dagli anni ‘60, infatti, ha vissuto un progressivo spopolamento, passando da 40 mila residenti a 9 mila, di cui 1700 immigrati. Dati allarmanti che hanno spinto il comune a progettare un piano particolareggiato e a puntare su attività ed eventi culturali (da Sassari in Fiore a Monumenti Aperti), grazie alla collaborazione dei negozianti che ancora credono nel rilancio del loro quartiere. Si tratta di «strumenti da sostenere e incoraggiare», dice Poddighe, anche lui testimone come tanti suoi concittadini di questa fuga dal centro storico, a parer suo cambiato radicalmente negli ultimi anni: «Ora la parte bassa di Sassari e le sue vie laterali sono popolate soprattutto da extracomunitari di diverse etnie. Eppure è ancora vivo il ricordo dell’atmosfera “familiare” che si respirava ai tempi della mia adolescenza, anche in termini di sicurezza», ci racconta lo scrittore sassarese, che continua: «Dopo lo studio, in quel periodo, negli anni ‘50 e ‘60, mi recavo spesso in via Canopolo, dove mio padre, il Cav. Attilio, aveva la tipografia. Allora era una via molto frequentata. Ricordo la storica pasticceria di Zirano, il ristorante dei Pinna, le sfilate dei carri e l’allegria della gente, e un personaggio pittoresco, Agostino, noto come
Cattedrale di San Nicola
del Seicento, emerso di recente nella cappella dell’Addolorata della chiesa di Sant’Antonio Abate». In “Sassari 2017 - Le Vie del Centro” sono tanti gli edifici, le chiese e le costruzioni architettoniche descritte, ma se dovesse sceglierne una da riscoprire, Poddighe non avrebbe dubbi: «Consiglierei il Duomo di San Nicola, che rappresenta lo specchio delle tappe storiche cittadine e al quale sono molto legato, in quanto vi ho cantato per sei anni». Ma come afferma l’autore, Sassari è una città ricca di luoghi da visitare e, nonostante i segni del tempo, il centro storico è ancora lì, con le sue vie strette, le piccole piazze, i sottopassaggi e le mura antiche, pronto per essere riscoperto. Il libro non è altro che il personale contributo di Giulio Cesare Poddighe alla città e alla sua comunità, nella speranza che i giovani e non solo ritornino a vivere il centro storico e quest’ultimo riprenda a pulsare come un tempo. Il volume è già disponibile presso le librerie di Sassari “Koinè” e “Messaggerie Sarde”. Prossimamente, è prevista la distribuzione anche presso le altre librerie locali.
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di Daniele Dettori I primi mali di stagione cominciano a farsi sentire? L’influenza vi ghermisce su tutti i fronti con amici, parenti e conoscenti che sembrano pronti a contagiarvi ogni minuto? Be’, forse siete ancora in tempo per giocare la carta della prevenzione o, se già siete stati pizzicati, per tentare almeno di ridurre il decorso di questi fastidi da freddo. Non solo tossi e raffreddori sono, però, i disturbi di cui tratteremo. Senza nulla togliere ai farmaci noti (che, anzi, sono utilissimi nei casi in cui il vostro medico decida di prescriverli), vogliamo dedicare questo spazio all’esplorazione di quei rimedi naturali rappresentati dalle erbe, dai fiori e dai frutti che i nostri nonni conoscevano e le cui proprietà benefiche può essere utile riscoprire anche perché alla portata quotidiana di tutti. Cominciamo con l’Alloro, molto diffuso sulla nostra isola e le cui proprietà sono riconosciute e apprezzate in diversi ambiti. Simbolo di sapienza e gloria, oltre all’uso aromatico che se ne fa in cucina, l’alloro ha notevoli proprietà digestive e antisettiche. Si può ricavarne un liquore a base alcolica, consumato soprattutto come digestivo, o trasformare in polvere le sue bacche scure per ottenerne un rimedio contro i principali sintomi dell’influenza. Anche le foglie possono essere impiegate per la preparazione di infusi utili in entrambi i casi citati. Originaria del centro America, l’Agave è diffusa anche in Sardegna e utilissima contro una serie di mali che oggi, purtroppo, si diffondono a macchia d’olio complici le condizioni di vita di sempre maggior benessere. Tra questi ci sono il colesterolo alto e il diabete: per il secondo, in particolare, dall’agave si ricava un dolcificante utile contro l’aumento della glicemia. Le sue componenti, inoltre, sono utili anche per uso esterno come lenitivi contro le abrasioni e le ferite. Un altro esempio di vegetazione spontanea dalle proprietà benefiche è rappresentato dal Viburno. Questa pianta, costituita da arbusti che possono raggiungere i 5 metri di altezza, produce bacche piccole e scure di cui vanno ghiotti molti volatili.
Ebbene, dalle sue foglie si può ricavare un decotto astringente utile se colpiti da virus intestinali e, in antichità, usato per ridurre i grossi flussi mestruali. Oggi, anche per evitare spiacevoli confusioni con piante che presentano un aspetto molto simile, è possibile trovare il viburno in erboristeria, già pronto per la vendita. Contro le infiammazioni delle vie respiratorie e non solo, il Mirto rappresenta ancora un ottimo alleato che è piuttosto facile trovare dalle nostre parti. Se di questa pianta non si butta niente, ricavando il liquore dalle bacche e cosmetici dai fiori, le foglie in particolare sono la parte più utile ai nostri fini: Un loro decotto si può infatti impiegare contro le infiammazioni di bronchi e polmoni. Ancora, l’Uncaria è una pianta da non sottovalutare per combattere diversi tipi di infezioni. Disponibile in erboristeria già pronta per l’assunzione, la sua corteccia può essere impiegata per abbassare la febbre (che delle infezioni è uno dei principali sintomi) e per incrementare le immunità del proprio organismo: è stata infatti riscontrata, in seguito alla sua assunzione, una miglior risposta del sistema immunitario su patologie anche gravi. Venendo più propriamente ai malanni di stagione, tutti i giorni possiamo portare sulle nostre tavole prodotti freschi e dai sicuri effetti benefici. I mandarini, per esempio, sono un ottimo frutto disponibile ovunque in questo periodo e ricco di vitamina C. Alcuni raccomandano tuttavia di non esagerare con le dosi, contenendosi a un paio di mandarini a pasto: i motivi sono da ricercarsi nel fruttosio che, pur rendendo questi frutti dolci e gradevoli, ne fanno aumentare l’apporto zuccherino. Si può sempre ovviare a questo problema rivolgendosi verso altri agrumi, come i limoni o i pompelmi, dal caratteristico gusto asprigno. Consigliamo qui anche il kiwi, ricco di rame, ferro e vitamine C ed E, un toccasana contro anemie e avente effetto energizzante. Cavoli e pomodori, ricchi di antiossidanti, sono infine ottimi alleati contro forme tumorali, osteoporosi, disturbi della vista e dell’apparato urinario.
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di Castello e le vie di Stampace
Cagliari è una città dalle mille sorprese. A seconda della prospettiva in cui la si guarda si può conoscere la sua architettura, scoprire i caratteri degli stranieri che l’hanno dominata, vivere le sue leggende, scorgere i suoi fantasmi. La storia cagliaritana alternativa che vogliamo raccontare parte dal vecchio quartiere di Castello. In passato animata dai traffici politici e amministrativi, Piazza Palazzo (o Plaza Mayor) ospita il Palazzo Viceregio, la Cattedrale di Santa Maria e l’ex Municipio. I monumenti impreziosiscono quella che fu dal tredicesimo secolo fino a parte del ‘900 la sede privilegiata della vita pubblica e religiosa dei cagliaritani e dei loro dominatori stranieri. Al di sotto della Plaza Mayor sorge la piccola Piazza Carlo Alberto (o Plazuela) uno spazio in basso, opposto alla vita dell’alto, riservato alle esecuzioni dei nobili condannati a morte. Il vivace quartiere sorge su un colle e il suo sottosuolo può essere immaginato come un groviglio di gallerie naturali, cisterne e grotte. Una leggenda racconta che questi tunnel sotterranei siano abitati da una coppia di fantasmi: il “decapitato” Marchese di Cea e la Marchesina Clelia Denonnis. La storia del Marchese di Cea (Jacopo di Castelvì), partecipante alla rivolta nobiliare del 1668, è segnata dalla delusione politica e dalla vendetta. Con la dominazione spagnola crebbe il malcontento della nobiltà sarda e si radunò attorno alla carismatica figura del Marchese di Laconi e al vigoroso Marchese di Cea un gruppo di ribelli desideroso di una maggior partecipazione dei nobili isolani alla vita politica. Il Marchese di Laconi fu assassinato in un agguato teso dal Viceré spagnolo Camarassa nei pressi di via La Marmora, di fronte alla Plazuela. I ribelli si vendicarono uccidendo lo straniero. Dalla Spagna giunse immediatamente un nuovo reggente per punire i colpevoli dell’insurrezione, nel frattempo fuggiti da Cagliari attraverso i cunicoli sotterra-
nei. Partì la caccia agli uomini. I dissidenti furono trovati e uccisi, mentre il Castelvì fu condotto a Cagliari e giustiziato per decapitazione nell’attuale Piazza Carlo Alberto. La sua testa fu appesa come monito sulla Torre dell’Elefante. Secondo alcuni macabri racconti il Marchese si aggirerebbe tuttora senza testa tra le sottovie segrete di Castello, accompagnato, poiché incapace di parlare, dal fantasma di Clelia Denonnis, pronta a narrare le vicissitudini di entrambi. La giovane fu simbolo dell’ingiustizia delle regole di classe: innamoratasi di un suo pari, tradì le aspettative del malvagio padre che per lei aveva previsto un matrimonio più vantaggioso. Clelia fu punita e rinchiusa in un tugurio del suo palazzo in via La Marmora. Dal dolore, si lasciò morire di fame: per coprire l’odore del cibo avariato che il padre-carceriere le offriva era solita spruzzare il suo profumo preferito alla violetta. Si racconta che la visita dei due sfortunati spiriti nella superficie di via La Marmora sia annunciato da un intenso olezzo di viola. Un’altra storia misteriosa aleggia tra le vie stori-
che cagliaritane, quella della vendicativa Violante Carroz. La vita della Contessa fu segnata dalla sfarzosa giovinezza nel Castello di San Michele, ma anche dalla presenza ostinata della morte che si portò via prematuramente i suoi figli e i suoi sposi. Violante, distrutta dagli eventi ed educata nel capriccio, prima feudataria donna in un mondo dominato da uomini, diventò presto una donna sanguinaria. Nel 1508 fece impiccare il prete Giovanni Castangia, esponendo il suo corpo penzolante sulla torre del Castello di San Michele: un avviso per coloro che avessero osato sfidarla. Questo gesto - le cui ragioni sono tuttora sconosciute - attirò sulla donna l’astio del popolo e della Chiesa. La Carroz passò il resto della sua vita in una umile cella del Convento di Stampace, nell’attuale via Mameli. Forse pentita dell’omicidio commesso, morì nel 1511 e fu probabilmente sepolta all’esterno della chiesa che l’aveva accolta. Alcuni testimoni raccontano delle frequenti visite del suo dispettoso fantasma, intento a raggelare l’aria e a frantumare bicchieri tra il giardino del Castello di San Michele e i locali di via Mameli. Stefano Garau - stock.adobe.com
di Alba Marini
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I misteri di Cagliari viaggio tra i cunicoli
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA 17
SPEED DATE
LA QUALITÀ ALLA PORTATA DI TUTTI! Una colazione da condividere coi colleghi, un pranzo veloce, una pizza in compagnia: tutto questo è Speed Date, ristorante-pizzeria sito a Sassari nella zona industriale Predda Niedda (Strada 8, Traversa 12), a breve distanza dai più importanti centri commerciali della città. Nato sei anni fa (lo scorso sei ottobre ha festeggiato il suo sesto compleanno, annoverando un record di prenotazioni), si è subito rivelato come progetto ambizioso: due grandi sale, una esterna e una interna, da riempire ogni sera offrendo una cucina di qualità, tante offerte dai prezzi allettanti, uno staff competente, del buon intrattenimento e un ambiente informale e accogliente, in grado di soddisfare le diverse esigenze dei clienti. Inoltre, Speed Date ha un’ulteriore missione, quella di divenire un punto di riferimento per i suoi
avventori: ecco perché resta aperto sette giorni su sette e, oltre ai consueti menù per pranzo e cena, sin dalla mattina presto è possibile fruire anche del servizio bar. C’è dell’altro: Daniele Piseddu, gestore dell’attività, ama coccolare i frequentatori del locale, per questo ha inventato l’appuntamento fisso del venerdì “Cene deliranti”, con l’animazione offerta dal cabaret di Delirio, uno spettacolo coinvolgente che ha in serbo per la stagione invernale divertenti serate a tema (tenete d’occhio la pagina Facebook @Speed.Date.Sassari per info e prenotazioni). Le iniziative non finiscono qui e affiancando professionalità, perseveranza ed eventi scelti ad hoc, da anni, ogni 8 marzo, il ristorante viene scelto da molte donne della città come luogo di ritrovo ove festeggiare la ricorrenza. Grazie all’infaticabile lavoro
Sassari - Predda Niedda Strada 8 traversa fianco
C
di tutto il personale, Speed Date può tenere costante il suo record mensile di coperti circa dodicimila - e nel frattempo portare avanti una politica di prezzi competitivi e offerte strabilianti come quella, valida dalla domenica al giovedì sera, che prevede pizza e bibita a soli cinque euro. Ma la grande novità è il “Piatto Speed”, recentemente inaugurato: la portata adatta a chi dispone di una pausa pranzo di breve durata e non vuole sprecarla in noiose attese, un fast lunch servito al tavolo entro dieci minuti e che, al modico prezzo di € 8.90, comprende primo, secondo, contorno, una bottiglietta d’acqua da mezzo litro e, ovviamente, il coperto! Com’è possibile offrire prezzi così vantaggiosi senza perdere in qualità? Semplice, costruendo un rapporto di fiducia coi fornitori e lavorando sulla grande capacità del locale, in grado di ospitare oltre trecento coperti e di far sentire a proprio agio i propri clienti tanto per una festa di compleanno quanto durante un addio al nubilato. Gli ingredienti continuano a
dal lunedì al venerdì
esser selezionati accuratamente: per esempio, viene utilizzata la farina della pregiata marca Le 5 Stagioni mentre i latticini e salumi appartengono al marchio Galbani. Il menù prevede una cucina classica, mediterranea, tra le portate più richieste troviamo la tagliata di cavallo e i calamari fritti ma non mancano piatti composti vegan e vegetariani e nemmeno i prodotti senza glutine. Ma non finisce qui! Speed Date ha anche una versione estiva, lo Speed Date Summer (pagina Facebook: @speeddatesummer): inaugurato quest’anno, con una sede che si affaccia sul bell’arenile di Platamona. Un tentativo, da parte della giovane impresa, di riqualificazione della spiaggia cittadina per eccellenza, un ristorante in riva al mare a pochi minuti dal centro di Sassari. Per concludere, se siete alla ricerca di una pizza o di un piatto composto gustosi e alla portata di ogni tasca, affrettatevi a prenotare un tavolo allo Speed Date! Non resterete delusi.
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Piccoli, silenziosi, tondeggianti si muovono per casa da soli e la puliscono. I nuovi aspirapolvere robotici di Samsung, in edizione limitata, sono ispirati a Star Wars e hanno le fattezze di Darth Vader e di uno Stoormtrooper. 10 watt di potenza, sono in grado di rilevare gli ostacoli. 799$
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LEO: Un viaggio introspettivo nelle nuove generazioni di Diego Bono “Così connessi, eppure così soli”: motto degli anni post 2000, verità per milioni di ragazzi, figli del web, degli hastag e dei social network, giovani generazioni costantemente bombardate da stimoli, e soprattutto, da un infinito flusso di informazioni che, riversandosi come un fiume in piena nelle loro malleabili menti, li plasma nella paura dell’universo che “c’è lì fuori”. I nativi digitali vengono trascinati giù nel baratro della “malattia del nuovo millennio”, la depressione, sollecitati a chiudere per sempre quella sporca realtà al di fuori della porta della propria cameretta, poiché, del resto, chi ha bisogno di vivere il mondo, se l’intero mondo è già qui dentro il mio computer? La scrittrice sassarese Daniela Piras (classe 1977, vincitrice di numerosi premi letterari e già autrice di opere come “Parole sugli alberi”, “Village” e “Crash”), sempre accorta osservatrice della moderna società e le sue sfaccettature, affronta il sempre più diffuso, quanto, purtroppo sottovalutato, problema sociale dei “ragazzi carcerati di se stessi” (gli ultimi dati contano oltre 120.000 persone) in “Leo” (edito da Talos Edizioni). L’avvincente e attento romanzo introspettivo mescola sapientemente capacità narrative con precisi studi psicoanalitici e ha la capacità di offrire al lettore non solo ottimi spunti di riflessione, quanto un vero e proprio percorso interiore attraverso la mente dei giovani “reclusi” europei (un fenomeno, quelli degli “hikikomori”, che dal Giappone si è esteso in tutto il resto del mondo) per mezzo di uno stile pulito e coinvolgente che permette una totale immedesimazione nel giovane protagonista. Non a caso la prefazione è affidata alle mani di Matteo
Lancini, psicologo e psicoterapeuta, nonché presidente della fondazione Minotauro di Milano e dell’AGIPPsA (Associazione Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescenza) e di Antonio Piotti, psicoterapeuta e insegnante di Prevenzione delle condotte auto lesive e del tentato suicidio adolescenziale presso “l’alta scuola di psicoterapia psicoanalitica dell’adolescenza e del giovane adulto” di Milano. Leonardo, detto Leo, è uno dei tanti studenti universitari fuori sede che risiede nella città di Sassari; è un ragazzo timido, introverso, insicuro, con problemi di depressione, che non riesce a comprendere come prendere parte ad una società che, apparentemente, non accetta e non lo accetta, trasformandolo solamente in un altro essere umano che infesta la città del nord Sardegna, eppure trascina stancamente con sé certezze illusorie, frutto delle sue idee, a cui si aggrappa con fermezza pur di non precipitare in un vuoto baratro oscuro. La sua vita ristagna nella monotonia, nella routine e nella tranquillità, pochi se non assenti gli stimoli esterni che potrebbero permettergli di abbandonare quella ripetitiva sicurezza in cui, recludendosi nella propria stanza, è rimasto volontariamente incastrato, tra un’università che si trasforma, come per molti giovani privati di speranza, in un parcheggio, la paura della competizione e della sfida che il mondo accademico offre, ma anche del confronto con l’altro sesso, con i propri compagni e coetanei e di una società che reputa propria nemica. Unica via di fuga per evadere da quella realtà tanto crudele, sciocca e alquanto noiosa è un’irrefrenabile mente, qui ogni cosa diventa possibile, vivere mille avventure, incontrare personaggi brillanti e disquisire con loro, dire e fare tutto ciò che il proprio ingegno partorisce, senza mai pagarne le conseguenze e, principalmente, al contrario della realtà, gestibile in totale sicurezza, un mondo, insomma, incantato e ideale, che risulta però essere in totale contrasto con la verità che c’è fuori da quella porta. Attraverso tre episodi l’autrice ci conduce in un viaggio tra due mondi che non si incontreranno mai se non per influenzarsi vicendevolmente: esploriamo il fatato universo figlio dei pensieri del protagonista, mentre al tempo stesso osserviamo ciò che non la sua immaginazione, ma i suoi sensi, recepiscono dall’universo reale. Un femminicidio, una rapina e la tragica scoperta di un cadavere riusciranno forse a destare Leo da quel lungo sonno interiore, demolendo e trasformando quella sua creatura ideale in un impetuoso senso di consapevolezza.
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in viaggio alle
MALDIVE di Daniele Dettori Quante volte avrete sentito dire – o detto in prima persona – «Basta, mollo tutto e vado a vivere alle Maldive!» Niente meglio di questo periodo di autunno inoltrato per riflettere seriamente su un annoso proposito che non è, però, poi così irraggiungibile. Sono infatti diverse le occasioni che il mercato offre per chi vuole intraprendere una carriera e un futuro su questo gruppo di atolli posizionato in un angolo di paradiso tra i flutti dell’Oceano Indiano: il turismo in primis; un settore dove nuove e versatili figure professionali sono sempre richieste e bene accette, a patto di rispettare le normative locali in tema di immigrazione, burocrazia e salute. Se comunque tutta la vita vi sembra un lasso di tempo eccessivo, e preferite trascorrere alle Maldive solo una settimana o poco più, non c’è problema: vi consigliamo tuttavia di rivolgervi a un’agenzia di viaggi evitando il fai da te. Questo vi permetterà un notevole risparmio su diversi aspetti della trasferta e rappresenterà un’ulteriore garanzia
per la vostra posizione verso i controlli statali. Intanto c’è da sapere che le Maldive sono uno Stato insulare composto, in totale, da 26 atolli, a loro volta formati da una miriade di isolette dalle dimensioni più varie. La parola “atollo” deriva proprio da “atholhu” che, in lingua maldiviana, indica una barriera corallina che circoscrive un isolotto. Affioranti dalle acque a sud dell’India per una fascia di circa 800 km da nord a sud, le Maldive hanno una lunga storia fatta di commerci e conquiste. La loro posizione strategica come punto di approdo e rifornimento ha interessato, fin dal primo secolo dell’anno Mille, le popolazioni arabe che sono subentrate, con la loro religione, alla cultura buddista. Si tratta però di un Islam che, pur mantenendo i suoi tratti distintivi è, per così dire, sceso a patti con il turismo, differenziandosi quindi da alcuni dei fondamentalismi ai quali i media ci hanno abituati. I locali e i servizi alle Maldive non mancano, a cominciare dalla capitale Malé che è un vero e proprio motore economico e amministrativo, peraltro collocato in prossimità dell’equatore. Le attività economiche principali sono qui rappresentate dal turismo e dal commercio ittico, con un’agricoltura in buona parte basata sulla lavorazione delle palme e delle noci di cocco. A Malé hanno sede il Museo Nazionale delle Maldive, che racchiude importanti testimonianze delle culture succedutesi sul territo-
a partir
0 l 3 RE
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Dal 30 dicembre al 3 gennaio
Il Subsix
rio nel corso dei secoli, e il Sultan Park, un giardino dove passeggiare in pieno centro. Tantissimi sono i resort sulla spiaggia che offrono alloggi e bungalow affacciati sulle acque da sogno. Sulla base delle vostre esigenze (luna di miele, viaggio d’affari, soggiorno relax) potete scegliere quello ritenuto più adatto. Segnaliamo qui l’Aaaveee Nature’s Paradise, ottimo per gli amanti della natura e dall’impronta ecologica molto sentita; ma anche il Centara Grand Island Machchafushi, più ricercato nei servizi di un certo pregio e meta di un pubblico più folto e amante delle comodità. Nell’impossibilità di citare tutte le strutture, ci limitiamo a segnalare i collegamenti tra le isole – molto curati – con traghetti, navi da crociera e idrovolanti. Ricordiamo che le Maldive sono un paradiso anche per gli amanti degli
e da
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*A persona in sistemazione quadrupla interna e pasti come da programma
di Mauro Foddai
sport acquatici come surf, windsurf e moto d’acqua. Per gli amanti della nightlife consigliamo, in chiusura, alcuni luoghi molto suggestivi. Il resort di Niyama, per esempio, offre ai suoi avventori il Subsix: un locale di gran classe e dalle ampie pareti a vetro che, realizzato sei metri sott’acqua, regala indimenticabili cene tra la fauna marina e i fondali spettacolari. Non mancano i party a tema, per esempio le notti jazz del Kurumba; o la particolare Karaoke Room, ancora all’Aaaveee Nature’s, dove si può cantare in piena armonia con la natura circostante. Il cinema all’aperto in un ambiente che ricorda la jungla è invece una particolarità del Gili Lankanfushi: una location romantica e curata in ogni dettaglio per godere un buon film in compagnia del partner, sotto il cielo stellato delle Maldive.
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DELLO SCRIVERE E DEL VIVERE FLAVIO SORIGA SI RACCONTA, TRA PAROLE E IMMAGINI
DI DANIELE DETTORI FOTO GIANMICHELE MANCA crittore, autore televisivo, conduttore, organizzatore: tutto questo è Flavio Soriga. Utese, classe 1975, debutta nell’editoria vincendo nel 2000 il premio Calvino. Già ospite, in passato, su queste pagine, quanto è successo prima e dopo di allora lo leggiamo di seguito, direttamente dalle sue parole. Che tipo di bambino sei stato? Un bambino normale, nato e cresciuto in un piccolo paese della provincia sarda, un bambino normale in una famiglia normale. I miei genitori sono riusciti a non farmi mai sentire malato, strano, diverso, per il fatto che ero (sono) talassemico, che facevo (faccio) una trasfusione ogni quindici giorni, che intorno a me molti altri talassemici morivano, per complicazioni varie della nostra malattia. Sono cresciuto sentendomi normale, sano, uguale agli altri. Poi infine dopotutto completamente normale non dovevo essere, se mi son messo a scrivere libri. Prima del debutto letterario ti piaceva leggere un genere o un autore in particolare? Mi piaceva leggere, come mi piace ora. Leggere vuol dire avere delle razioni speciali di vita non vissuta ma che pure ti sembrerà d’aver vissuto, fare viaggi che nella realtà non ti sono permessi, visitare città in cui non potrai andare, conoscere persone che no, non potrai conoscere davvero Conti russi, generali napoleonici, ballerine indiane, poliziotti corrotti di New York. Non rende migliori, leggere, ma aumenta notevolmente le tue possibilità di capire, conoscere, riflettere. Oggi ci sono tanti giovani aspiranti scrittori che cercano chi li pubblichi. Per te come è stato l’esordio in questo senso? E come è cambiato, nel tempo, l’approccio alla pubblicazione?
S
Nel maggio del Duemila ho vinto il premio Calvino per inediti, avevo venticinque anni, il Calvino mi ha permesso di venire letto da alcuni editori importanti sardi e italiani, tra questi il primo a farmi un’offerta concreta di pubblicazione fu il Maestrale, che da qualche anno pubblicava libri che amavo, romanzi di autori che stavano conquistando un pubblico importante, anche fuori dalla Sardegna. Ho pubblicato il mio primo libro con loro, sono partito da Nuoro per arrivare a Milano, dopo il primo libro ho avuto infatti la fortuna di passare a Garzanti e poi a Bompiani, di vincere qualche premio, di avere un certo numero di lettori e lettrici che mi seguono - non molti, ma abbastanza per continuare a venire pubblicato. Quel poco che ho fatto, comunque, non avrei mai potuto farlo senza una persona splendida che ho avuto la fortuna di incontrare tanti anni fa, e che non potrò mai ringraziare abbastanza: Roberto Santachiara, un grande uomo di cultura che per mestiere fa l’agente letterario.
In che modo ti ha cambiato la paternità? Esiste, in questo senso, un’assonanza tra il mettere al mondo un bambino e un libro? La libertà di scoprire quel che si vuole essere, la felicità immensa dello sperimentare, dell’imparare dagli errori, la leggerezza del non crescere tra paranoie e imperativi gridati per abitudine, il diritto alla corsa, alle urla, alle capriole e al solletico. I bambini non sono lì per divertirci o assomigliarci, ma per diventare quel che vogliono, facendo ogni giorno le loro scelte, i loro errori, imparando da soli. I libri invece, da soli non crescono, senza qualcuno che li scriva non esistono. E poi i bambini si tirano su in due, i libri li si scrive in solitudine. Anche il festival letterario è un tuo grande amore… Da dieci anni ogni fine estate a Sassari io, mia sorella Paola (che è una scrittrice e pubblica per Einaudi), Geppi Cucciari e la cooperativa Le ragazze terribili organizziamo uno dei festival letterari più importanti in Italia: Sulla terra leggeri. Abbiamo scelto la piazza sopra il nuovo mercato civico di Sassari perché è un luogo abbandonato, dove non accade nulla per tutto l’anno, e perché è in un quartiere bello e popolare, affascinante e vero, autentico, vivo, pieno di storie. Vedere quel luogo riempirsi di gente, nella settimana del festival, per gli incontri con gli autori e le chiacchierate con giornaliste e intellettuali, politici, attori e attrici, ci rende sempre felici. Collaboriamo poi con le
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scuole di Sassari durante tutto l’anno, abbiamo un grande seguito sui social, organizziamo a Natale delle serate di letture solidali, e degli incontri nelle biblioteche della provincia. Abbiamo portato a Sassari e Alghero, all’interno di questo festival, Irvine Welsh e Vinicio Capossela, Walter Siti e Niccolò Ammaniti, Dente e Cosmo, Toffolo e Christian Raimo, Lella Costa e Serena Dandini (e altre centinaia di autori e autrici). È un lavoro enorme, che ci occupa per un anno intero, ma ciò che davvero ci convince ad andare avanti è vedere che ogni anno il gruppo degli organizzatori si allarga, che sempre nuovi amici si uniscono alla compagnia, che due o tre giovani laureati ad ogni nuova edizione portano nuove idee, entusiasmo, energia. I festival devono essere coinvolgenti o non hanno senso di andare avanti. C’è un programma che vorresti scrivere o condurre? Mi piacerebbe condurre un programma che fosse all’incrocio tra molte vecchie gloriose strade: Indietro Tutta, il miglior Costanzo, la migliore Serena Dandini, il vecchio Roxy Bar - un programma-spettacolo con personaggi stralunati, totalmente fuori dall’attualità, soprattutto quella politica. Stranamente non me l’hanno ancora fatto fare. Ci sono particolari tematiche che ti piacerebbe affrontare e sviluppare nei tuoi prossimi lavori per curiosità, interesse sociale o altri motivi? Qualunque essere umano è mio fra-
tello. Non ci sono “gli altri”, non ci sono “quelli”. Se fossi nato e cresciuto in un Paese in guerra, o in povertà, o in un luogo in cui gli ospedali non funzionassero affatto o non esistessero, avrei compiuto qualunque impresa, tentato qualunque cosa per fuggire dalla mia terra e raggiungere un Paese meno povero e disperato, soprattutto l’avrei fatto per un figlio o una figlia. Il razzismo è sempre orribile, ma il razzismo di chi appartiene a un popolo che ha sempre subito il razzismo è anche ridicolo. Sardignoli, sardopelliti, pastori, criminali congeniti: siamo stati discriminati e offesi per secoli, nessuno di noi dovrebbe permettersi mai una sola parola razzista. Di tutto questo vorrei scrivere, appena possibile. Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi progetti letterari, televisivi, artistici? Sto finendo di scrivere un romanzo. Il che può voler dire che tra tre mesi sarà finito, o tra sei anni, o che distruggerò presto il file. Dovrebbe raccontare di nuovo di sangue altrui nelle vene, di una bambina di nome Nora, di una donna bellissima e meravigliosa che riesce a trovare un senso ad ogni giornata e che sa essere mamma in modo splendido, e poi del lavoro in tv, di chi lavora in tv senza contare nulla. Un giorno, poi, scriverò un giallo ambientato a Sassari, con David Logan co-protagonista e una jazz-band di New Orleans che interpreta Sassari di Giovannino Giordo, live in Piazza Tola, diecimila persone a sentire e cantare.
seh #shMAG Foto Sergio Poppi
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SARDINIA
RADIO TELESCOPE ORGOGLIO SARDO
di Marco Scaramella Chi siamo? Da dove veniamo? Esistono altre forme di vita intelligente nell’universo? Prima o poi chiunque si sarà fatto queste domande senza trovare alcuna risposta. Nel prossimo futuro, però, il Sardinia Radio Telescope potrebbe aiutarci a saperne di più sulle origini dell’universo. Il Sardinia Radio Telescope, è uno dei più grandi e tecnologicamente avanzati radiotelescopi della rete europea. Con la sua parabola dal diametro di 64 metri ed i suoi 70 metri di altezza, è il radiotelescopio più grande sul nostro territorio. Questa eccellenza dell’astronomia italiana si trova in località Pranusanguni nel comune di San Basilio, 35 chilometri a nord di Cagliari. Il radiotelescopio di San Basilio, è impiegato soprattutto nella ricerca scientifica. Il suo scopo è, quindi, quello di osservare lo spazio profondo alla
ricerca di indizi sulla nascita dell’universo. Inoltre è impegnato nello studio dei corpi celesti, delle nubi molecolari, dei sistemi stellari e di oggetti dalle forti emissioni radio come radiogalassie, quasar e buchi neri. Il radiotelescopio studia ed osserva anche i sistemi planetari scoperti di recente, alla ricerca di un pianeta che presenti condizioni di abitabilità simili alla Terra. Questo gigante tecnologico è impiegato anche nelle missioni di esplorazione spaziali, durante le quali governa le sonde inviate nello spazio e riceve i dati che queste inviano sulla terra. Per questo motivo il Sardinia Radio Telescope ha suscitato l’interesse dell’Esa (l’agenzia spaziale europea) e della Nasa (l’agenzia spaziale statunitense) ed è stato inserito nella rete internazionale denominata Deep Space Network. Per la sua importanza, il radiotelescopio sardo, fa parte di diversi progetti internazionali: è inserito
nella rete del SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) per la ricerca di segnali di vita extraterrestre; fa parte della prima rete interferometrica italiana (VLBI, Very Long Baseline Interferometry) insieme ai radiotelescopi di Medicina (vicino Bologna) e di Noto (vicino Siracusa) ed è anche l’elemento più avanzato delle rete interferometrica europea; fa parte del progetto EPTA (European Pulsar Timing Array) per lo studio delle onde gravitazionali. Il radiotelescopio è il frutto della collaborazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) con il contributo del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) e della Regione Sardegna. L’assemblaggio di questo gioiello tecnologico è iniziato nel 2006 e si è concluso nel 2011. Il radiotelescopio, costato circa 60 milioni di euro, ha visto la prima luce nell’agosto del 2012 quando è stato puntato verso la radiosorgente Hydra A situata al centro della Via Lattea. Al Sardinia Radio Telescope si organizzano anche delle visite guidate, alla scoperta della struttura. Nonostante le visite per i mesi di ottobre e novembre 2017 siano state sospese a causa del completamento di alcuni lavori di adeguamento della struttura, a breve le prenotazioni saranno riaperte. Le visite avranno luogo per due venerdì al mese e saranno divise su tre turni giornalieri, due la mattina e uno il pomeriggio. Purtroppo, il tour non prevede l’ingresso nel radiotelescopio, né il suo utilizzo per le osservazioni. Saranno i ricercatori dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari ad accompagnare i visitatori e a spiegare le attività svolte, il progetto e le sue applicazioni scientifiche. La prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata tramite l’apposito form da compilare online sul sito del radiotelescopio www.srt.inaf.it. Lo scorso settembre il Sardinia Radio Telescope ha anche seguito le ultime fasi della missione della Sonda Cassini su Saturno, che ha visto la sua conclusione dopo ben 20 anni. La missione della sonda era quella di raccogliere dati sul pianeta più misterioso ed affascinante del nostro sistema solare. Dopo svariati tuffi negli anelli di Saturno, la sonda ha concluso la sua missione entrando nell’atmosfera del pianeta. Insieme ad altri radiotelescopi sparsi sulla Terra, il radiotelescopio sardo ha ricevuto ed analizzato i preziosi dati inviati dalla sonda. Questa collaborazione con la Nasa è importante anche in vista delle future missioni di esplorazione umana che partiranno verso Marte.
LAUn’arma BILANCIA: a doppio taglio!
Fitness & Benessere a cura di Matteo Sassone
un padre, un marito e “un Sono trainer esperto in percorsi di
dimagrimento, obesità e sovrappeso. Aiuto quotidianamente le persone che vogliono cambiare forma fisica, e spesso anche la propria vita.
”
#shMAG seh 25 La bilancia è il più comune mezzo di valutazione della forma fisica e quello di più rapida consultazione, essa inoltre ci offre un parametro di riferimento essenziale sia in un’anamnesi medica sia per l’organizzazione del lavoro di noi trainer. Per quanto esistano altre e migliori modalità per tener d’occhio il nostro stato di salute, tutti noi abbiamo un range di peso entro il quale ci sentiamo meglio, più energici e positivi. Pesarsi è infatti uno dei modi più semplici per comprendere o poter riferire a un amico la condizione in cui ci troviamo e spesso per interrogarci su quanto alcune delle nostre abitudini siano salutari: raramente chi ha uno stile di vita sano è in sovrappeso o, perlomeno, questo è ciò che ho potuto appurare durante la mia carriera. Tutti inoltre sappiamo suppergiù quale dovrebbe essere il nostro cosiddetto peso ideale. Come trainer, ogni giorno vedo persone che salgono sulla bilancia in uno stato d’angoscia, che cambiano umore perché non hanno perso i chili di cui avrebbero voluto disfarsi o che, a dita incrociate, sperano di vedere diminuire il proprio peso da un giorno all’altro anche se non hanno modificato nessuna delle loro cattive abitudini. Non monitorare il peso (con una
il Fotoesercizio MOUNTAIN CLIMBER Parti dalla posizione di pushups assicurandoti di avere le braccia perpendicolari e in modo alternato, porta prima un ginocchio e poi l’altro sotto il petto. Ripeti il movimento facendo 3 serie da 15 ripetizioni (per arto) con pause di 30/40 secondi.
cadenza all’incirca settimanale) è un po’ come guidare l’automobile a occhi chiusi, senza sapere in che direzione si sta andando. Il rischio è quello di trovarsi in una situazione difficilmente recuperabile, ma comunque risolvibile se si lavora nel modo giusto. Per quanto precisa, la bilancia è uno strumento tecnico di non facile interpretazione poiché esistono molte variabili: dieci donne che pesano 60 chilogrammi saranno esteticamente differenti avendo ciascuna caratteristiche fisiche e strutturali molto diverse. Ecco alcuni consigli utili per interpretare al meglio il valore indicato dalla bilancia: • Alcuni alimenti a basso contenuto calorico ma con elevata quantità di sale fanno trattenere acqua e causano un aumento di peso. Un esempio? Un sanissimo e innocente minestrone salato mangiato la sera prima provoca un maggiore innalzamento di peso rispetto a quello causato da un calorico gelato. • La fase ormonale delle donne non è un buon momento in cui pesarsi: il valore ottenuto non è reale poiché il corpo nei 7-10 giorni precedenti trattiene liquidi a causa della differente produzione di ormoni (ecco perché ci si sente “gonfie”). Il peso delle mie allieve in questo
periodo tende ad aumentare da pochi etti sino a 2-3 chili (in media si verifica un aumento del 4% del peso corporeo); • I medicinali: anche l’assunzione di un semplice farmaco da banco è in grado di provocare un aumento di peso; • L’allenamento con esercizi di resistenza e di forza, come ho già raccontato nei numeri precedenti, permette la ricomposizione corporea a favore della massa muscolare. Come valutare allora il proprio peso in maniera appropriata? 1. Facendo un’analisi impedenziometrica in grado di determinare la composizione corporea: massa grassa, massa muscolare e percentuale d’idratazione; potremo così orientarci meglio riguardo alle scelte da effettuare per il miglioramento della nostra forma fisica; 2. Valutando sempre come ci sentiamo in termini di energia e di positività; 3. Sfruttando lo specchio e cercando di scoprire quali sono i punti a nostro favore. Inoltre, se vogliamo ottimizzare il nostro percorso, possiamo rivolgerci a un professionista che ci aiuti a migliorare in modo equilibrato il nostro stato fisico.
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Guida ai locali
Un caffè o un pasto veloce! SA SSA R I Bar Capital
Snack Bar.Ristorante
Via Mosca, 19. 392/9701310 Bar Giardino
Caffetteria
Via Roma, 55. 079/274009 Cafè Ristretto
Caffetteria
BAR . TAVOLA CALDA RICEVITORIA .................................................................
Via Caniga, 1 . Sassari
Via De Gasperi, 7. 329/1235308. Nessuno Cafè Set
Via Roma, 4. 340/4060745. Nessuno Caffè Azuni
Snack Bar
Viale Mancini, 13. 347/2389999. Nessuno Caffè del Corso
Snack Bar.Ristorante
Corso Vittorio Emanuele II, 17. 079/232470. Domenica Caffè Duemila
Snack Bar.Ristorante
Via Amendola, 70. 320/7619908. Nessuno Caffè Italiano
Snack Bar
Via Roma, 38. 328/0057291. Domenica Caffè Lounge P
Snack Bar.Ristorante
Galleria Tanit. 079/262519. Nessuno Caffè Mokador di Monserràt
Snack Bar.Ristorante
Galleria Monserràt. 079/219182. Nessuno Cantina Mazzotti
Snack Bar.Ristorante
Piazza Mazzotti, 3. 393/2367636. Domenica Davidson Cafè
Snack Bar.Ristorante
C.C. La Piazzetta. 079/260458. Nessuno E Allora?!
Snack Bar.Ristorante
Snack Bar.Articoli per bambini
L’Angolo
Snack Bar.Ristorante
Via Pasquale Paoli, 9. 393/0504700. Domenica Metropolitan Bar
Caffetteria.Ristorante
Via Attilio Deffenu, 8. 338/1979887. Nessuno Millenovantotto
Caffetteria.Ristorante
Piazza Fiume, 10. 348/6111879 Mocambo Caffè
Wine Bar.Ristorante
Via Roma, 97. 079/280905. Domenica Moliendo Cafè
Snack Bar.Ristorante
Viale Trento, 1. 392/1422592. Domenica Royal Art Caffè
Snack Bar
Viale San Pietro, 27. 331/4490233. Nessuno San Baylon
Caffetteria.Pasticceria
Viale Adua, 24. 331/9877605 Snack Bar.Birreria
Via Asproni, 6/a. 328/2679594 Via Roma, 30. 328/8727890 Solin
Via Brigata Sassari, 42. 388/1214303 Snack Bar.Tabacchi.Ricevitoria
Il Caimano Distratto
Snack Bar.Ristorante
Via Vardabasso, 5/b. 079/280953. Nessuno Tris Bar
Via Carbonazzi, 18. 079/274247. Domenica Lotto, Totocalcio, Superenalotto, Totip
Snack Bar
Via Tempio, 17. 079/271240
Cocktail Bar.Live Music
Piazza Tola, 9. 079/6018742. Nessuno Il Posto di Altogusto
Snack Bar
Viale Umberto I, 106/a. 392/7155329. Servizio Catering
Simposio Snack Bar
Via Verona, 31. 079/275394. Nessuno
Family Cafè
Laboratorio Naturale
Shardana
Cortesantamaria. 079/200185. Nessuno
Family Affair
q 079 262519
Snack Bar.Ristorante
Snack Bar.Ristorante
Predda Niedda Strada 2. 079/2670000. Domenica Jro Caffè
Unico Caffè
Snack Bar.Pub
Viale Porto Torres, 2/b. ???. Domenica Vanilla Cat
Caffetteria.Pasticceria
Via Alghero, 24. 327/5470727
Snack Bar.Tabacchi
ALGH ERO
Via Carlo Fadda, 14. 079/2857065. Nessuno 7000 Caffè
Snack Bar.Pranzi Veloci
Via XX Settembre, 94. Domenica sera Alguer Caffè
Snack Bar.Gelateria
Via Don Minzoni, 4. 079/5622648. Nessuno Bell’Agio
Wine Bar.Caffetteria
Via Maiorca, 47/51. 079/980103. Nessuno Cafè Latino
Snack Bar
Bastioni Magellano, 10. 079/976541. Nessuno Carlos Primero
Snack Bar.Gelateria
Piazza Civica, 15. 079/9336617 Ciau Ciau
Snack Bar.Griglieria.Paninoteca
Piazza Sulis, 8. 334/1190962. Nessuno
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Wine Bar.Libreria
Via Vittorio Emanuele II, 11. 079/9738303. ¿ Domenica Hot Ciccia Cafè Bistrò
Caffetteria.Ristorante
Via Eleonora D’Arborea, 12. 340/7193041 Il Milese
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Via Garibaldi, 11. 079/952419. ¿ Martedì La Pantera Rosa Cafè
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Via Asfodelo, 9. 348/1445906. ¿ Domenica Lido Beach Bar
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Via Lido, 14. 340/9085803. ¿ Nessuno Lu Barril
Caffetteria.Ristorante
Via Mazzini, 7. 079/4803101. ¿ Nessuno Mignò
Snack Bar
Largo San Francesco, 16. 333/7677465. ¿ Nessuno Orange
Braceria Mangiafuoco
Snack Bar.Ristorante.Pizzeria
Via XX Settembre, 2/4. 346/5944925. ¿ Nessuno. i Live music Veneto Caffè
Cocktail Bar
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Via Catalocchino, 8/a. 347/4294090. ¿ Lun, Mar Cut & Grill
Bisteccheria
Via Predda Niedda, 19. 346/1298121. ¿ Domenica El Burladero
Ristorante.Pizzeria
C.C. La Piazzetta. 079/262211. ¿ Nessuno
PO R TO TO R R ES
Gambrinus Pub
Bar Galleria
Snack Bar
Via Sassari, 61. 079/9145349. ¿ Domenica Cristallo
Snack Bar.Pasticceria
Piazza XX Settembre, 12/14. 079/514909. ¿ Lun sera. i Live music Falò Cafè
Snack Bar.Ristorante
Pub.Birreria
Viale Trieste, 6. 347/7021854. ¿ Martedì Il Posto
Ristorante.Pizzeria
Via Enrico Costa, 16. 079/233528 La Gourmerì
Insalateria
Via Cagliari, 8. 079/6045543 - 392/1302898. ¿ Sab, Dom La Perla Rosa
Via Mare, 12. 079/5902793. ¿ Domenica Gatto Nero
Snack Bar.Pub
Ristorante.Pizzeria
Via IV Novembre, 63. 079/281255. ¿ Mar. i Consegna domicilio La Pinta
Via Amsicora, 28. 348/8802084. ¿ Nessuno Tito’s
Cocktail Bar
Ristorante.Pizzeria
Via Saffi, 27. 079/236903. ¿ Martedì. i Consegna domicilio Lupulus Birreria
Via Libio, 1. ¿ Nessuno Tropical
Lounge Bar
Pub.Birreria
Via Duca degli Abruzzi, 23. 392/3613157. ¿ Nessuno Mò… pizza!
Lungomare Balai, 70
Ristorante.Pizzeria
Piazza Musu Martini, 2 - Li Punti. 079/399399. ¿ Martedì Panefratteria
SENNO R I & SO R SO Buena Vista Cafè
Cucina Tipica Sarda
Via Carlo Alberto, 2. 079/9330921. ¿ Lunedì Snack Bar
RE|MI
Ristorante.Pizzeria Gourmet
Via Coradduzza, 17. 333/1378998. ¿ Nessuno
Via Cottoni - Sennori. 079/362273. ¿ Lunedì Cafè Cattari
Caffetteria
Retrò
Pizzeria
Via Marina, 37 - Sorso. 079/3055088. ¿ Lunedì
Via Canopolo, 2/a. 079/231211. ¿ Lunedì
Dal Gusto
Ristò Park
Wine Bar.Ristorante
Ristorante.Pizzeria
Predda Niedda Strada 32. 392/8243808-9. ¿ Nessuno
Via Cottoni, 63 - Sorso. 079/9105748 Ibiscus Cafè
Snack Bar.Paninoteca
New Zanzibar
San Sebastian
Ristorante.Pizzeria.Griglieria
Via Asproni, 18. 079/273749. i Gluten free
Via Cottoni, 17 - Sennori. 079/361512. ¿ Nessuno Snack Bar
Spaghettoria S’Artea
Spaghetteria
Via Arborea, 2/b. 079/4922209 - 392/7683669
Via Roma Superiore, 164 - Sennori. 349/7274524
Speed Date
Dove mangiamo?
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Predda Niedda Strada 8. 079/262520. ¿ Nessuno St. Joseph Pub
Pub.Pizzeria.Paninoteca
Via Asproni, 20/22. 079/272455. ¿ Nessuno Tritus
Ristorante.Pizzeria
Via Asproni, 2. 079/274052. ¿ Nessuno
SA SSA R I
Ultimo Piano Bella Bè Ristorantino
Ristorante
Ristorante.Pizzeria
Piazzale Segni, 9. 079/2858460. ¿ Nessuno
Via Usai, 8. 079/4816373. ¿ Domenica Black Stone
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
ALGH ERO
Predda Niedda Strada 18. 333/6801975. ¿ Nessuno Bowling
Via Luna e Sole, 1. 079/9145265
Ristorante.Pizzeria
Al Refettorio
Vicolo Adami, 47. 079/9731126. ¿ Nessuno
Ristorante
BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE | CLUB Alguer Mia
Ristorante.Pizzeria
La Rosa Dei Venti
Ristorante.Pizzeria
Via Cipro, 17. 079/9739883. Nessuno. Consegna domicilio
Via Ettore Sacchi, 20. 079/502590. Nessuno
Bontà Sarda
Li Lioni
Ristorante.Pizzeria
Cucina Tipica Sarda
Via Don Minzoni, 183. 079/984860. Consegna domicilio
S.S. 131 km 224,4. 079/502286 - 340/5226468. Mercoledì
Castell de Càller
Pepito Pizza
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Pizzeria.Paninoteca
Via Joan Mirò (Loc. Taulera). 079/9891026. Lunedì
C.so V. Emanuele, 158. 079/5048034 - 392/1880422. Mar
Ches Sardegna
Sa Mesa
Ristorante.Pizzeria
Via XX Settembre, 150. 079/6140990. Nessuno Da Bruno
Trattoria.Pizzeria
Via E. Sacchi, 3. 079/5620982 - 340/4126848. Lunedì
Ristorante
SENNO R I & SO R SO
S.S. S.M. La Palma - Fertilia. 079/930098. Nessuno Demodè Bistrot
Ristorante.Pizzeria
Via Veneto, 2. 079/985194. Martedì. Consegna domicilio El Trò
Ristorante.Pizzeria
Ristorante.Pub
Via Roma, 158 - Sennori. 327/7625970 Da Vito
Lungomare Valencia, 3. 339/2086484. Nessuno Hopera
Central Pub
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Ristorante
Loc. Badde Cossos - Sennori. 079/360245. Lunedì Girasole
Piazza Civica, 23. 079/4804011. Nessuno Il Capricorno
Pizzeria.Paninoteca
Via Diez, 60. 079/986225. Mer. Consegna domicilio Il Corallo
Ristorante.Pizzeria
Via Kennedy, 20. 079/982772 - 328/8054588. Martedì Il Pavone
Ristorante.Pizzeria
Via Roma Inferiore - Sennori. 347/1416411. Mercoledì La Cantera
Ristorante.Pub
Via Roma, 145 - Sennori. 349/3018347. Martedì Zanzibar 2
Ristorante.Pizzeria
Via Roma, 197 - Sennori. 079/361036
Ristorante
Piazza Sulis, 3. 079/979584 Janas Restaurant
Ristorante
Via Principe Umberto, 23/25. 079/9337101. Nessuno La Lepanto
Ristorante
Take away o domicilio
Via Carlo Alberto, 135. 079/979116. Nessuno La Pergola
SA SSA R I Ristorante.Pizzeria
Viale I Maggio, 3. 079/950531. Nessuno La Piccola Cucina
Al Caminetto Ristorante.Paninoteca
Via Mazzini, 23. 340/1497450 Le Nouveau Gourmand
C’è Pizza per Te Tavola Calda.Gastronomia
Via Asfodelo, 43. 079/9739506
Pizzeria.Paninoteca
Via Napoli, 6/b. 079/2826049. Consegna domicilio Ellas
Lo Smeraldo
Pizzeria
Via Carbonia, 36. 079/5907611. Consegna domicilio Lu Furat
Gastronomia Greca
Via Usai, 33. 079/9103745. Lunedì Fior di Pizza
Pizzeria
Via Columbano, 8. 079/9736052. Nessuno
Pizzeria.Paninoteca
Via Pasquale Paoli, 1. 079/9102546. Lunedì I 4 Mori
Mos Tapas Restaurant
Ristorante
Via Carducci, 3. 079/983429
Pizzeria.Paninoteca
Via Carlo Felice, 20. 079/273548. Lunedì I Pini 2
Osteria Macchiavello
Cucina Marinara
Bastioni Marco Polo, 57. 079/980628. Nessuno Sergio’s
Pizzeria.Ristorante
Via XX settembre, 41/a. 079/983434 Trattoria Cavour
Pizzeria
Via Mastino, 23. 079/280727. Dom. Consegna domicilio
Pizzeria
Via G. Deledda, 157. 392/6768487. Mar. Consegna domicilio Il Vagabondo
Pizzeria
Via Perantoni Satta, 1. 079/271939. Lun. Consegna domicilio Il Veliero
Cucina Tipica Sarda e Marinara
Via Cavour, 110. 079/9738762 - 392/6110258. Domenica
Pizzeria
Via Ciriaco Carru, 2. 079/240443. Lun. Consegna domicilio La Divina
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Via Chiarini, 1. 079/2590063. Consegna domicilio
PO R T O T O R R ES Babbai
Ristorante.Pizzeria
Vicolo Cabitta. 079/515896 - 338/3609378. Mercoledì Da Cellino
Ristorante.Pizzeria
Via Balai, 61. 079/5046024. Martedì. Consegna domicilio Da Teseo
Ristorante.Pizzeria
Via dell’Autonomia, 4. 079/508106. Giovedì Fuori Orario
La Scacchiera
Nanni’s Pizza
On The Road
Gastronomia.Paninoteca
Cortesantamaria. 079/233921. Nessuno C.C. La Piazzetta. 079/262252. Nessuno
Il Corallo 2
Pianeta Pizza
Via Benedetto Croce, 2. 079/9401201 - 339/5640157. Lun
Gastronomia.Paninoteca
Via Mazzini, 13/a. 079/235296. Domenica
Piazza XX Settembre, 7. 079/513616. Mercoledì Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Paninoteca
Via Marghinotti, 36. 079/244896. Consegna domicilio
Paolino Pizzeria.Paninoteca
Pizzeria
Via Giagu, 17. 079/2829023. Lun. Consegna domicilio
Pizzeria
Via Attilio Deffenu, 5/b. 079/2006777. Consegna domicilio
30
S&H MAGAZINE
Anno XXII - N. 254 / Novembre 2017 EDIZIONE SASSARI Direttore Responsabile MARCO CAU Ufficio Grafico GIUSEPPINA MEDDE Hanno collaborato a questo numero: DIEGO BONO, LUIGI CANU, DANIELE DETTORI, MANUEL DI CRISTO, NIKE GAGLIARDI, ERIKA GALLIZZI, GIANMICHELE MANCA, ALBA MARINI, GIUSEPPE MASSAIU, ANNALISA MURRU, PAOLA M. RUIU, MATTEO SASSONE, MARCO SCARAMELLA, MANUELA STACCA, ROBERTO TRONCI
seh #shMAG
Pizza Bis
Pizzeria
Pata Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Dessì, 7. 079/276160. Nessuno. Consegna domicilio
Piazza Ginnasio. 079/975177. Mer. Consegna domicilio
Pizza Bis 2
Rosy & Tony
Pizzeria
Pizzeria.Gastronomia.Rosticceria
Via Florinas, 6. 079/242442. Nessuno. Consegna domicilio
Via Simon, 14. 079/974377
Pizzeria Cocco
Tria Street Food
Pizzeria al Taglio.Fainè
Emiciclo Garibaldi, 7. 079/234240. Nessuno
Gastronomia
Via Misericordia, 23. 347/5992956
Via Rosello, 25. 079/238052. Domenica Pizzeria Da Rosy
P ORTO TORRES
Pizzeria.Paninoteca
Via Bruno - Li Punti. 079/398619. Lunedì
Il Drago
Pizzeria Gnam Gnam
Pizzeria
Via Monsignor Saba, 3/a. 380/8991503. Domenica Pizzeria Helena
Pizzeria.Paninoteca.Cucina Vegana
Via Ponte Romano, 54. 328/5639782. Lunedì Mordi&Via
Pizzeria.Paninoteca
Via Zanfarino, 2/f. 079/272341. Nessuno. Consegna domicilio Pizzeria Luna e Sole
Pizzeria
Gastronomia.Paninoteca
Via Amsicora, 26. 320/0952420 Pizza Loca
Pizzeria.Paninoteca
Via Veneto, 7. 079/5042012. Nessuno. Consegna domicilio
Via De Andrè, 19. 079/299930. Consegna domicilio
Speedy Gonzales
Pizzeria Peter Pan
Via Libio, 75. 079/5047066. Consegna domicilio
Pizzeria.Gastronomia
Pizzeria.Paninoteca
Via Zanfarino, 49. 392/1445610. Dom. Consegna domicilio Redazione Sassari, Via Oriani, 5/a - tel. 079.267.50.50 Cagliari, tel. 393.81.38.38.2 mail: redazione@shmag.it
esse&acca editoria.pubblicità.grafica grafica
Editore ESSEACCA S.r.l.s., Via Oriani, 5/a - Sassari Per la pubblicità: tel. 335.722.60.54
Poker Pizza
SEN N ORI & SORSO
Pizzeria.Paninoteca
Via Ortobene, 8. 079/2598282. Mar. Consegna domicilio Prof. Pane Grosso
Pizzeria.Paninoteca
Via Luna e Sole, 1/e. 079/291084. Consegna domicilio Refral Da Renato
Arte Pizza
Pizzeria
Via Fiorentina, 42 - Sorso. 079/350502 Felix
Paninoteca
Via Roma, 118. 079/2670032. Nessuno
Pizzeria
Via Fiorentina, 73 - Sorso. 079/350193. Consegna domicilio Harley Pizza
Spizzati
Pizzeria
Via Einaudi, 12/B. 079/6040195. Lun. Consegna domicilio
Pizzeria
Via Roma, 159 - Sennori. 079/362346 Pizzeria 2000
Pizzeria
Via Roma Inferiore, 60 - Sennori. 079/362271. Lunedì
A LG HER O Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari
Big Pizza
Pizzeria al metro.Paninoteca
Via Mazzini, 83. 339/5754542. Consegna domicilio Social & Web
$ shmag.it facebook.com/sehmagazine twitter.com/sehmagazine
El Davalito
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Via Maiorca, 33. 079/980057 Ellas
SASSARI Gastronomia Greca
Gelateria Bosisio
Via Carlo Alberto, 40. 079/6046220 I Gemelli
@sehmagazine
Via Marconi, 132. 079/952309. Martedì
issuu.com/esseacca
Ichnos Express
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Qualcosa di dolce?
Pizzeria
Pagoda Pizzeria.Paninoteca
Via Don Minzoni, 102. 079/6011160. Pizze senza glutine La Nuova Delizia
Pizzeria
Via Goceano, 15. 079/985082. Lun. Consegna domicilio La Perla Nera
Pizzeria.Gastronomia
Gelateria
Via Brigata Sassari, 71. 079/232406. Nessuno Pasticceria
Via degli Astronauti, 2/b. 079/291272. Lunedì Pasticceria Sias
Pasticceria
Via Baldinca, 67 - Li Punti. 079/399310 - 393/9242341. Lun Slurp
Gelateria
Piazza Castello, 4/b. 079/236075. Nessuno
Via Oristano, 13/15. 079/9739132. Consegna domicilio La Piadina del Pozzo
ALGH ERO
Piadineria.Paninoteca
Via Minerva 25. 079/4921239. Mar. Consegna domicilio
Azzurra
Gelateria
Via Roma, 36. Nessuno. Prodotti vegan e per celiaci Ciro
Pasticceria
Via Sassari, 35/b. 079/979960. Lunedì Ciro
Gelateria
Piazza Ginnasio, 4. 392/5406448
P ORTO TORRES l
in Copertina
FLAVIO SORIGA Foto di Gianmichele Manca
Il Capriccio
Gelateria
C.so V. Emanuele, 114. 340/1844835. Nessuno
Per l’inserimento in questa guida contattaci allo 079.267.50.50
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