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Via Budapest . C/O Galleria Monserrat (1째 Piano)
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04 Sa Paschixedda
14 Il dentista risponde
06 Alle origini di un rito
15 Gavino torna a casa 16 In cucina con lo chef
Il Natale in Sardegna L’Albero di Natale
07 La leggenda di Santa Claus 08 Ciao Meo. Arriva Calvani
Eredità pesante per il nuovo coach biancoblù
10 Memorie Natalizie
Una chiacchierata con il Prof. Brigaglia
12 Una Sardegna “naif ”
Il tour di Malika Ayane sbarca in Sardegna
13 Appuntamenti di Dicembre
SASSARI&HINTERLAND
Anno XX - N. 231 / Dicembre 2015 www.seh-net.it - redazione@seh-net.it Direttore Responsabile Marco Cau Ufficio Grafico Giuseppina Medde Hanno collaborato a questo numero: Diego Bono, Luigi Canu, Daniele Dettori, Manuel Di Cristo, Maurizio Figus, Nike Gagliardi, Erika Gallizzi, Giuseppe Massaiu, Emanuela Ravot, Paola M. Ruiu, Marco Scaramella Redazione Predda Niedda Strada 18 bis - Sassari Telefono 079.267.55.62
Curiosità sul mondo odontoiatrico
Zuppa di pesce alla Portotorrese
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Hitweets Sassari: A scuola di cinema Ma come ti comporti?! In Copertina
Federica Fois
24 Guida ai locali 29 Segnali di Fumo Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari in Copertina Federica Fois. Foto: Domenico Rizzo
esse&acca editoria.pubblicità.grafica grafica
Pubblicità 335.722.60.54 Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Sassari al n° 324 del 8.7.1996. Copyright © 1996. È vietato riprodurre disegni, foto e testi parzialmente e totalmente contenuti in questo numero del giornale.
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SPECIALE NATALE
SA PASCHIXEDDA Il Natale in Sardegna
di Marco Scaramella Foto: SardegnaDigitalLibrary
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tranamente, non si fa un gran parlare delle tradizioni sarde riguardo al Natale, come se anche noi non avessimo le nostre usanze legate al più magico periodo dell’anno. Il Natale in Sardegna, Sa Paschixedda in campidanese, è il frutto di celebrazioni sacre e di riti legati all’epoca precristiana, che si fondono per creare un’atmosfera incantata che, solo di recente, stiamo riscoprendo. Si tratta, da sempre, di un evento speciale e particolarmente sentito, da festeggiare con le persone più care in quanto ricorrenza simbolo dell’unione familiare, di fratellanza e amicizia. L’aspetto aggregante del Natale, era ed è molto importante perché consente alle famiglie di riunirsi dopo aver passato lunghi periodi di separazione a causa del lavoro. Pensiamo ai pastori che, un tempo, erano costretti a trascorrere lunghi periodi lontani da casa durante la transumanza invernale e che, a Natale, lasciavano i freddi rifugi di montagna per riunirsi con moglie e figli che durante il resto dell’anno dovevano vivere senza la figura paterna. Al giorno d’oggi, la situazione non è cambiata di una virgola, poiché i molti sardi che lavorano all’estero, approfittano del periodo festivo per ricongiungersi con le proprie famiglie ed i propri amici. Il
Natale è considerato, quindi, l’occasione per riallacciare i rapporti familiari che inevitabilmente si allentano durante il corso dell’anno. La funzione sociale del Natale, si fa evidente sin dalla notte della vigilia che, nel campidano, si chiama Sa nott’e xena. La notte della vigilia, è il momento in cui i nuclei familiari si riuniscono a casa del più anziano parente per condividere l’atmosfera di quella notte speciale trascorsa con le persone care, scaldate dall’allegro fuoco di un camino. Il ruolo del camino era così importante che gli è stata legata una tradizione: il ceppo natalizio. Su truncu de xena, era un grosso ceppo che, secondo l’usanza, dopo essere stato acceso la notte della vigilia, doveva restare acceso per tutto il periodo festivo affinché fosse di buon auspicio per il nuovo anno. Un’altra importante tradizione è legata al cibo. La tavola della cena della vigilia, e soprattutto quella del pranzo di Natale, erano imbandite con ogni ben di Dio e con un’abbondanza che non era di sicuro usuale durante i normali giorni dell’anno. Il menu prevedeva, come accade anche oggi, alcune portate dalle quali non si può prescindere come, ad esempio, l’agnello arrosto per rendere grazie sia all’animale che alla terra. Inoltre, ci sono diversi dolci tipici del periodo natalizio di cui non si può fare a meno come le papassine, i sospiri, gli amaretti e le sebadas. Solitamente le famiglie
benestanti, inviavano alle famiglie più povere quella che veniva chiamata Sa mandada, ovvero tutti quegli alimenti come carne, pane, formaggio, vino e dolci che le famiglie meno ricche non potevano permettersi, in maniera tale che anche chi godeva di scarse possibilità, avesse l’occasione di festeggiare un Natale degno, in abbondanza e con pietanze fuori dall’ordinario. Così viene sottolineato una volta di più il carattere aggregante di una festa come il
Natale che dà grande importanza alla comunità e alla solidarietà. Dopo la lauta cena, ci si sistemava accanto al fuoco per attendere tutti insieme l’arrivo della mezzanotte. Gli anziani raccontavano delle favole ai bambini. Gli adulti, invece, si riunivano per passare il tempo con dei giochi di società come, ad esempio, Su Barrallicu. Si tratta di un gioco nel quale, a turno, si deve far girare una trottola composta da quattro facce:
#shMAG se capita la faccia con la lettera T (tottu) il giocatore vince il piatto; se capita la faccia con la M (mesu) il giocatore vince la metà del piatto; con la faccia che riporta la lettera N (nudda) non succede niente; la faccia con la lettera P, invece, costringe il giocatore a riempire il piatto. La posta in gioco era composta da frutta secca e dolci tipici. Allo scoccare della mezzanotte, l’intero nucleo familiare metteva da parte i giochi ed i racconti, e si recava insieme in chiesa per assistere alla messa di Natale: la Miss’è Puddu, la messa del primo canto del gallo. La chiesa veniva addobbata di tutto punto per essere adatta a celebrare la nascita di Gesù. Alcuni riti e credenze, sottolineano il legame con antiche usanze pre-cristia-
ne: le donne incinte credevano che non partecipando alla messa di mezzanotte il proprio bambino sarebbe potuto nascere deforme; si credeva che i nati il giorno di Natale avessero il dono di non perdere né i denti, né i capelli durante la loro vita; si era convinti che il corpo dei nati a Natale non avrebbe subito decomposizioni dopo la morte; ulteriore convinzione era quella che i nati a Natale potessero proteggere dal male fino a sette case nel vicinato. Un’altra credenza, legata al substrato culturale tipico del periodo pre-cristiano, riguardava quelle donne che si credeva praticassero la magia: le streghe o sùrbile, istria, bruxia a seconda del paese in cui si raccontava la leggenda. Si pensava, infatti, che una bambina nata alla mezzanotte della notte di natale,
sarebbe di certo diventata una strega. Inoltre, una strega che sentiva vicina la propria fine, era tenuta a trasmettere tutte le proprie conoscenze ed il proprio potere ad una persona di fiducia. Questo passaggio di consegne, doveva necessariamente avvenire nel periodo che corre tra Natale e l’Epifania. Fare un dono alle persone care, è un’altra usanza che ancora oggi viene onorata. Questa tradizione, deriva dal tipico scambio di regali di buon augurio, le strenne, che si facevamo durante la celebrazione dei Saturnalia, feste in onore di Saturno che si svolgevano intorno al 23 dicembre, nell’antica Roma. Questa usanza, insieme a tante altre, è giunta sino a noi e sta a raffigurare quei sentimenti di amicizia e amore di cui
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il Natale ogni anno si riveste. Ultima, ma non in ordine di importanza, è l’usanza di allestire il Presepe. Questa rappresentazione della nascita di Gesù nella mangiatoia, scaldata dal bue e dall’asinello, si fa comunemente risalire a San Francesco d’Assisi. L’usanza è radicata anche nella tradizione sarda. La consuetudine è quella di allestire presepi, anche in miniatura, che richiamano la geografia isolana, utilizzando materiali tipici del territorio come, ad esempio, il sughero o i rami di mirto, riproducendo personaggi che indossano l’abito tradizionale sardo. Nello spirito natalizio di unione familiare, fratellanza ed amicizia, tanti auguri, bona paschixedda e bonas festas a tutti dalla redazione di S&H!
Presepe di pane - Olmedo
Presepe in miniera - Carbonia
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Papassini
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SPECIALE NATALE
AlleSignificato originie simbologia di un rito dell’Albero di Natale
Sin dai primi giorni di dicembre è un’immancabile presenza tanto nei salotti delle case che nelle piazze delle città, decorato con le classiche palline in vetro colorato, con ghirlande dalle tinte sgargianti o con complessi giochi di luci a illuminarne la chioma. Stiamo ovviamente parlando dell’Albero di Natale, un simbolo le cui origini si perdono nel tempo. È comune credenza che addobbare i rami dell’abete natalizio (rito che normalmente si svolge l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione) faccia da sempre parte di un cerimoniale d’origine cristiano-cattolica. In realtà, si tratta di un uso molto più antico che il credo cristiano ha fatto proprio “prendendolo in prestito” da culti a esso precedenti. In molti si saranno chiesti per quale ragione sia proprio l’abete l’albero deputato a divenire simbolo delle festività natalizie: per rispondere esaurientemente a questa domanda
dobbiamo esaminare il significato sacro che veniva attribuito all’albero in epoca precristiana. Un primo legame tra l’abete e la Natività lo si riscontra già nell’antico Egitto: sotto una simile pianta era infatti venuto alla luce il dio di Biblos, prototipo dell’Osiride predinastico egiziano. In Grecia, invece, l’abete bianco era sacro alla dea Artemide, divinità lunare e protettrice delle nascite, in onore della quale si sventolava durante le feste dionisiache un ramo della conifera intrecciato con edera e coronato sulla punta da una pigna. Non è tutto: sempreverde e resistente a temperature glaciali, spesso altissimo e dalla particolare forma conica, quest’albero deve aver solleticato non poco la fantasia dei nostri antenati: l’abete, così come la betulla, veniva considerato fra le popolazioni dell’Asia settentrionale un Albero Cosmico che si erge al centro dell’universo. Secondo gli Altaici, dall’ombelico della Terra spunta l’albero più alto, un gigantesco abete i cui rami s’innalzano fino alla dimora di BaiUlgän, la divinità protettrice, collegando le tre zone del cosmo: cielo, terra e inferi. Queste sono solo alcune delle cosmogonie in cui l’abete fa la propria apparizione: probabilmente a causa del suo aspetto slanciato e delle colossali dimensioni (l’abete bianco può giungere fino a 60 metri
d’altezza, mentre quello rosso, dalla corteccia grigio-rossastra, può arrivare sino a 68 metri), ben figurava in quegli antichissimi miti in cui un enorme albero cosmico collega gli inferi al cielo. Il riscontro più evidente tra il nostro moderno rituale cristiano e uno pagano di precedente memoria, l’abbiamo con le popolazioni che abitavano il Nord Europa. Nel calendario celtico, l’abete era infatti consacrato alla nascita del Fanciullo divino, festa che si collocava tra i rituali del solstizio invernale. Il legame fra l’albero e il solstizio è documentato anche nei paesi scandinavi e germanici, dove nel Medioevo ci si recava poco prima delle feste solstiziali nel bosco a tagliare un abete che, portato a casa, veniva decorato con ghirlande, uova dipinte e dolciumi. La tradizione voleva che la notte trascorresse in allegra compagnia attorno all’albero, in maniera non differente da quello che avviene oggi durante la sera della Vigilia. Nei paesi latini l’usanza di tagliare una conifera e addobbarla durante i giorni del solstizio d’inverno penetrò molto tardi. É probabile che fosse presente in epoca barbarica, limitatamente ai territori invasi dalle popolazioni germaniche. Fu solo nel 1840 che la principessa Elena di Mecklenburg, consorte del duca d’Orléans, figlio di Luigi Filippo, introdusse l’Albero di Natale alle Tuileries, suscitando la sorpresa generale della Corte.
Fu così che l’uso di decorare per Natale l’abete bianco e quello rosso si diffuse a poco a poco anche nell’Occidente cristiano, divenendo il simbolo della nascita del Cristo in una curiosa analogia con le tradizioni nordiche. Anche gli addobbi dell’albero vennero interpretati cristianamente: i lumini simboleggiano la luce che Dio dispensa all’umanità, i regali e i dolciumi appesi ai suoi rami o raccolti ai suoi piedi sono rispettivamente il simbolo della vita spirituale e dell’amore offerto ai credenti. Radunarsi, la notte di Natale, intorno all’albero significa dunque essere illuminati dalla luce del Creatore ed essere pervasi dal suo amore. Che venga inteso come simbolo del risveglio ciclico della natura dopo il “sonno” invernale oppure metafora dell’amore divino in senso cristiano, una cosa è certa: l’abete decorato a festa è entrato a far parte, ormai da tempo, dell’immaginario collettivo come sinonimo di Natale.
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di Nike Gagliardi
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SPECIALE NATALE
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matrimonio e che ne fanno richiesta, ricevono una dote che in questo periodo di crisi è un validissimo aiuto economico. Il 6 Dicembre, alla fine della celebrazione in onore del santo nella Cattedrale di San Nicola, vengono estratti i nomi delle tre parrocchie cittadine alle quali appartengono le ragazze che riceveranno la dote.
Le origini di San Nicola La leggenda di Santa Claus
di Marco Scaramella San Nicola viene celebrato come patrono della città di Sassari il 6 Dicembre data che, secondo le cronache, è quella della sua morte. Con tutta probabilità è il santo più venerato essendo riconosciuto sia dalla chiesa cattolica che da quella ortodossa. È adorato in Russia, Europa e Stati Uniti. Inoltre è il patrono di numerosi comuni in Italia e nel mondo. San Nicola nasce intorno al 270 d.C. in una regione dell’antica Grecia e muore nel 320 d.C. quando è vescovo di Myra (nell’attuale Turchia). Durante la sua vita, subisce la persecuzione dei cristiani ad opera di Diocleziano. Successivamente torna ad occupare la carica di vescovo di Myra, dopo essere stato sottratto alle persecuzioni da Costantino. Il culto per il santo, si diffonde dai paesi dell’est al meridione d’Italia, anticamente soggetto al dominio bizantino. Le spoglie del santo, custodite a Myra, vennero trafugate e portate a Bari e Venezia dirette concorrenti con l’Oriente nei traffici marittimi. Ora sono custodite nella Basilica di San Nicola di Bari e nell’Abbazia di San Nicolò a Venezia. Parallelamente alla capillare estensione del culto per San Nicola, iniziano a circolare anche numerose storie e leggende sulla sua vita. Tra i tanti episodi attribuiti a San Nicola, uno si riferisce a quando donò ai bambini ed ai poveri del proprio paese il grande patrimonio di fami-
glia. Un altro racconto dice che per salvare dalla carestia la popolazione di Myra, di cui era vescovo, riuscì a moltiplicare del pane; fermatosi a Bari durante un viaggio, salvò dei marinai da un naufragio; in seguito all’abbondanza dei suoi doni, iniziò ad essere considerato anche simbolo di ricchezza. Così divenne patrono dei bambini, dei panettieri, dei marinai e dei commercianti. Un’altra storia, racconta di un pover’uomo con tre figlie. Anticamente, il padre di una giovane donna aveva l’obbligo di offrire una dote ai potenziali mariti. Più grande era la dote, maggiori erano le probabilità per una giovane donna di trovare un buon marito. Senza dote, una donna non aveva molte possibilità di sposarsi. Le figlie di questo pover’uomo, erano quindi destinate ad essere vendute come schiave. Misteriosamente, in tre diverse occasioni, trovarono in casa una borsa d’oro, sufficiente a fornire il denaro necessario per il matrimonio delle ragazze. Il benefattore era San Nicola. Si dice che le borse d’oro, gettate da una finestra aperta, siano finite dentro a dei calzini messi ad asciugare davanti al fuoco. Ciò ha influenzato l’usanza di appendere al camino delle calze affinché fossero riempite di doni. È grazie questa storia, che San Nicola diviene un portatore di doni ed il protettore dei matrimoni. Deriva da questa leggenda, la tradizione della dote di San Nicola. Secondo questa usanza ogni anno tre ragazze sassaresi, prossime al
Grazie a questi racconti leggendari, dalla costola di San Nicola vescovo di Myra, nasce la figura di Babbo Natale tanto che, a volte in alcuni paesi europei, questi viene ancora raffigurato in abiti vescovili. Il paffuto e bonario vecchietto dalla barba bianca, alla guida di una slitta volante, vestito con un abito rosso bordato di pelliccia bianca, che si cala nei nostri camini per portare dei doni ai più piccoli, è una rappresentazione folcloristica della proverbiale generosità e della bontà del santo. Un ruolo fondamentale nello sviluppo della figura del moderno Babbo Natale, lo ha giocato il poema A visit from Saint Nicholas di Clement C. Moore pubblicato nel 1823 che influenza molto tutte le successive raffigurazioni del personaggio. Un altro fondamentale protagonista nel successo di Babbo Natale, sono state le svariate campagne commerciali tra cui quella della Coca-Cola. Così dal 1920 in poi, riviste, cartelloni e spot pubblicitari contribuiscono a rendere la figura di Babbo Natale un’icona della cultura commerciale dei nostri giorni. Nonostante ciò, dietro Babbo Natale si trova ancora San Nicola che condivide la sua bontà ed i suoi doni con tutto il mondo.
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CIAO MEO
Arriva Marco Calvani. Eredità pesante per il nuovo coach biancoblù di Erika Gallizzi. Foto: Luigi Canu Meo Sacchetti non è più l’allenatore della Dinamo, al suo posto c’è Marco Calvani. Nei sei anni e mezzo in cui Meo è stato a Sassari, ha segnato un susseguirsi di date storiche per la Dinamo, ora se ne aggiunge un’altra: 21/11/2015. Le altre erano tutte date felici ed indicavano una cavalcata di successi fatta di promozione in Serie A, primo accesso in Eurocup, prima Coppa Italia, accesso in Eurolega, Supercoppa, seconda Coppa Italia e Scudetto. L’ultima è una data triste, quella in cui la società biancoblù ha scelto di sollevarlo dall’incarico e di porre fine ad un ciclo che ha portato Sassari e l’intera Sardegna ad “ubriacarsi” di Dinamo, a festeggiare la realizzazione dei sogni biancoblù più audaci, ad entrare nella storia della pallacanestro e dello sport italiani. Finiscono matrimoni che sembrano inossidabili e non può terminare un rapporto professionale sportivo? Sì, può terminare, ma è doloroso che finisca così con un professionista ed un uomo che ha dato tanto alla Dinamo e l’ha portata dove nessuno immaginava potesse davvero arrivare. Forse è solo romanticismo, o magari è un calarsi in quella che è stata, volutamente, la realtà Dinamo di questi anni di successi: una famiglia. Quella che ora non è più. Cinque mesi dopo lo Scudetto e la fine di una stagione che ha visto la squadra biancoblù vincere tutto ciò che si poteva vincere in Italia, non può non rimanere un groppo in gola. È la sensazione di tanti tifosi, in un momento di pericoloso sbandamento e, si potrebbe dire, di brusco ritorno alla realtà. Ed è la sensazione, anche, di tanti appassionati ed addetti ai lavori di tutta Italia, che reputano la mossa della società sassarese una pura follia. Il rapporto tra la dirigenza e coach Sacchetti si era già incrinato da tempo. Già quasi
un anno fa, nel gennaio scorso, si diceva che l’allenatore di Altamura avrebbe concluso la stagione (quella diventata poi del “triplete”) e poi avrebbe lasciato Sassari. In effetti è stato quasi così, con Meo ad un passo dalla firma con Varese. Probabilmente se tutto fosse andato così, nessuno avrebbe avuto niente da dire e non si sarebbe sentito un senso di “ingratitudine”. Un allenatore che vince tutto quello che, oggettivamente, può vincere, in una piccola realtà come Sassari, segna la fine di un ciclo e quasi naturalmente si volta pagina. Lui ed il presidente Sardara, invece, avevano chiarito le proprie posizioni e si era deciso di andare avanti. Forse, però, con poca convinzione, I PROSSIMI INCONTRI DI CAMPIONATO 10a Giornata - 6 dicembre ore 12:00 Banco di Sardegna SS - Dolomiti Energia TN 11a Giornata - 13 dicembre ore 18:15 Pasta Reggia Caserta - Banco di Sardegna SS 12a Giornata - 20 dicembre ore 18:15 Manital Torino - Banco di Sardegna SS 13a Giornata - 23 dicembre ore 20:45 Banco di Sardegna SS - Grissin Bon RE 14a Giornata - 27 dicembre ore 18:15 Banco di Sardegna SS - Giorgio Tesi Group PT I PROSSIMI INCONTRI DI EUROLEGA Round 8 - 3 dicembre ore 19:00 Banco di Sardegna SS - Maccabi Fox Tel Aviv Round 9 - 10 dicembre ore 20:30 Banco di Sardegna SS - Unicaja Malaga Round 10 - 17 dicembre ore 20:00 Brose Baskets Bamberg - Banco di Sardegna SS
#shMAG dal momento che in passato, nei momenti delicati, la tutela dell’allenatore è sempre stata forte e decisa da parte della società ed agli occhi dei giocatori, mentre quest’anno no. Il resto lo ha fatto una squadra che non appare costruita benissimo e che, questo è poco ma sicuro, in troppi singoli sta tradendo le aspettative. Ha pagato il coach, anche, per esempio, la presunzione di un giocatore come Petway, che mette più grinta nel rispondere ai tifosi sui social network piuttosto che in campo e, si dice, abbia chiesto un aumento di stipendio per trasferirsi a Cantù, perché la squadra brianzola non gioca l’Eurolega ma la Fiba Europe Cup. Quasi che lui si sentisse immune e non responsabile dalle e delle sconfitte maturate dalla Dinamo in Eurolega fino a questo momento. Gli hanno spiegato che anche rimanendo a Sassari tra un po’ non farà più l’Eurolega, ma l’Eurocup? Ha pagato il coach anche i musi lunghi, l’indolenza, i clamorosi alti e bassi mentali all’interno delle singole partite, che fanno dire “ma come è possibile?”. Sicuramente mandare via l’allenatore è la soluzione più economica e più facile, anche visti i regolamenti ed il numero dei tesseramenti possibili, dal momento che i giocatori sotto accusa sono diversi. Ma, ora come ora, non risulta altrettanto facile pensare che ciò sia la risoluzione di tutti i problemi. Anche se ci sono le persone che dicono “era ora”, dimenticando che se un allenatore ha il potere di far andare male le cose, ha anche quello di farle andare bene… e Sacchetti, a Sassari, le ha fatte andare bene tante volte. Il lavoro cui è chiamato coach Marco Calvani appare piuttosto difficile, intanto perché, come qualsiasi allenatore che arriva “in corsa”, non può scegliere o può scegliere poco. Haynes, Stipcevic, Eyenga, Petway e Varnado sono i giocatori “sotto
Marco Calvani
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la lente”, quelli per i quali si è parlato, a rotazione, di partenza e di malcontento da parte di dirigenza e staff tecnico. Ed in quei nomi ci sono 4/5 di quello che inizialmente era lo starting-five. Probabilmente è anche per questo che a coach Sacchetti non è stata data la possibilità di fare nemmeno un cambio, perché uno solo non sarebbe bastato. O forse il cambio proposto non era quello che l’allenatore voleva, visto che ad un certo punto sembrava vicino il ritorno di Jerome Dyson. Sta di fatto che ora per coach Calvani inizia un lavoro pesante, innanzitutto di “recupero” di atleti che sembra abbiano dimenticato come si gioca a basket. Se ci fossero ora nuovi acquisti, questi non potrebbero essere schierati nelle ultime partite di Eurolega, per una questione di regolamenti. Per questa ragione, probabilmente, si aspetterà o magari arriverà qualcuno (Marcus Haislip?) da utilizzare inizialmente solo in campionato e verrà posticipato un taglio. L’allenatore romano, ex Virtus Roma e Scafati in Serie A, dovrà metterci tutta la sua esperienza e… pazienza. La sua avventura in biancoblù avrà inizio in Eurolega, sul campo della corazzata CSKA Mosca. L’Eurolega, ormai, è andata e resta solo da provare a salvare la faccia. La Dinamo è l’unica squadra della competizione a quota zero vittorie. Probabilmente finirà così il suo girone, ma c’è ancora la possibilità di dimostrare qualcosa, per riprendere anche fiducia in vista dell’Eurocup. Fondamentalmente, però, ora bisogna risollevare subito la testa in campionato. La classifica è corta e presenta la vetta a pochi punti, ma la Dinamo ora è in zona ottavo posto, con il nono, decimo ed undicesimo vicinissimi. E c’è una posizione da conquistare nelle Final Eight di Coppa Italia, trofeo di cui il Banco è ovviamente detentore. E lo è da due anni.
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SPECIALE NATALE
MEMORIE NATALIZIE Una chiacchierata con il Prof. Brigaglia sulle tradizioni del Natale in Sardegna
di Daniele Dettori «Nadale, in sassarese Naddari. In gallurese lo chiamiamo Pasca di Natali, magari per distinguerlo dalla Pasca di Rosi, che è quella d’aprile. Per la Chiesa è la festa più importante dell’anno, invece a stare al modo in cui la celebriamo in Sardegna sembra meno importante di tante altre», ragiona il professor Manlio Brigaglia. Lo incontriamo a Sassari, nello studio della sua casa che è letteralmente tappezzato di libri. Chiacchieriamo con lui del Natale e del modo in cui i sardi, nel passato, lo hanno celebrato. Natale e Sardegna, che rapporto c’è tra queste due parole? A mio avviso il periodo di Natale è circondato da tante feste un po’ dappertutto, nell’isola. Ma,
soprattutto nella tradizione, proprio il giorno di Natale ha meno celebrazioni di quanto ci si aspetterebbe. Prendiamo Sassari. Nel passato si facevano feste da diversi giorni prima e diversi giorni dopo Natale. Ma proprio quel giorno sembrava che fosse… Sacro, quasi che si volesse rispettare nel silenzio e nella meditazione tutta l’importanza della festività. Gli unici che si divertissero erano i bambini. Al centro, diciamo nei secoli scorsi, c’erano proprio i regali per i bambini, messi ai piedi dell’albero di Natale o lungo i bordi del presepio. E anche qui c’è la domanda: è venuto prima il presepio o l’albero? A Napoli, per esempio, la “fabbricazione” del presepio con le cento statuette di ceramica è arte conosciuta da secoli; solo più tardi, dalle fredde regioni del Nord, è venuto l’albero. Non c’era proprio niente che caratterizzasse il Natale? A Sassari i bambini poveri, per consolarsi, cantavano. Cantavano soprattutto A li tre re, che era in realtà una canzone della Befana: con quella bussavano alle porte delle case chiedendo qualche soldo, un dolce, un fico secco (a la carigga li paddro’, veramente, era l’invocazione finale del canto della Befana). E quando erano bambini di fantasia o avevano alle spalle qualche abile scrittore, cantavano maliziose Gòbbule spesso piene di malignità o di doppi sensi. ‘Molte persone ebbero in Sassari fama come compositori di Gòbbule e fra gli altri il notaio Masala, rinomatissimo’, dice Enrico Costa: curiosamente, aggiungo io, altri famosi “gobbulisti” erano notai anche loro, uno per tutti il notaio Maniga, padre e nonno di altri notai. Chissà se le scrivono anche loro, ma so che uno dei nipoti le ha raccolte in un libretto. Come ci si preparava al fatidico giorno? Il divertimento più grosso era andare a cercare il muschio sulle rocce in campagna per fabbricare il presepio. Il muschio creava uno spesso tappeto verde e umido subbra li contri, le grandi lastre di granito in cui prendevano forma le rocce. Quello faceva il prato dove ci stavano, in
fondo a una capannuccia, il padre, la madre, il bambino, l’asino e il bue. E i pastori tutti intorno, che portavano sulle spalle l’agnello al Nato Re. Ricorda un aneddoto legato a un luogo particolare? Il posto dove si faceva il Natale più scandaloso era Tarranòa, che era il nome che ha avuto Olbia sino al 1939. Al contrario di adesso, che è città di affari e di affaristi, allora passava per un paesone di perditempo: “Tempiu pa la paddha è mintuatu, e Tarranòa pa la mandrunìa”, diceva una insultante strofetta: “Tempio è famoso per la vana superbia dei suoi abitanti, e Terranova per la mandronìa”. Mandroni, magari, ma si divertivano. Ecco come Francesco De Rosa, che ha raccontato usi e costumi degli olbiesi d’un tempo, racconta la messa solenne della notte di Natale: ‘Alla Mezzanotte, al canto del Gloria in excelsis Deo, una moltitudine di baldi giovanotti si dà in preda a una gioia indescrivibile, vera essa sia o simulata, battendo le mani, percuotendo coi piedi il pavimento, dando pugni ai confessionali, battendo spesso questi e le panche, con sassi di cui alcuni si erano premuniti, rendendo per tal modo più assordante il baccano e maggiore la confusione’. Maestro elementare, De Rosas fu anche giornalista e conferenziere, apprezzato soprattutto nella Gallura del suo tempo, a cavallo tra il 1854 e il 1938. Vi salutiamo e auguriamo buon Natale ma prima ringraziamo il professor Brigaglia per aver accettato di incontrarci mettendo a disposizione i suoi tanti ricordi e il suo immenso patrimonio librario.
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di Manuel Di Cristo La Sardegna è pronta ad accogliere Malika Ayane: l’8 Dicembre all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari e il giorno successivo presso il Nuovo Teatro Comunale di Sassari vanno in scena le uniche due performance della cantante milanese in terra sarda. Il tour autunnale della cantante è iniziato il 12 Ottobre al Barclays Teatro Nazionale di Milano e toccherà i teatri di molte regioni italiane, da nord a sud, concludendosi all’Ariston di Sanremo, culla del festival della canzone italiana che ha visto Malika protagonista per ben tre volte. Nata a Milano il 31 Gennaio 1984 da padre marocchino e madre italiana, la formazione musicale dell’Ayane comincia al Conservatorio “Giuseppe Verdi” del capoluogo lombardo (dove studia violoncello per sei anni) e nel Coro di Voci Bianche del Teatro alla Scala. Nel 2007 Caterina Caselli, voce storica della canzone italiana e produttrice discografica dal fiuto incredibile (Andrea Bocelli, Negramaro, Raphael Gualazzi, Elisa e tante altre sono le stelle lanciate dal “Casco d’oro”) si innamora del suo talento e l’anno successivo l’etichetta discografica Sugar sforna il suo primo album, dal titolo Malika Ayane; nel 2009 il primo grande passo: Sanremo giovani. Malika presenta un brano scritto da Giuliano Sangiorgi, Come foglie, piazzandosi al secondo posto e ottenendo un buon riscontro di pubblico e di critica che le valgono l’ingresso nell’Olimpo della musica italiana; l’anno successivo, infatti, partecipa tra i big al Festival di Sanremo con la canzone Ricomincio da qui la cui esclusione dal podio scatena la reazione polemica dell’orchestra dell’Ariston. Si aggiudica, tuttavia, il suo primo premio Mia Martini (il premio della critica), riconoscimento bissato nel 2015 con la
Una Sardegna “naif” con Malika Ayane
Il tour della cantante milanese sbarca nell’Isola con due appuntamenti esclusivi a Cagliari e Sassari canzone Adesso è qui (nostalgico presente) classificatasi al terzo posto. Prima dell’ultima avventura sanremese Malika ha pubblicato altri due album: Grovigli (2010) e Ricreazione (2012). Il suo ultimo lavoro, Naif, contiene sia il successo sanremese “Adesso è qui (nostalgico presente)” che il tormentone estivo Senza fare sul serio; si tratta di 10 inediti più un’o-
riginale cover di “Vivere” di Vasco Rossi, già ascoltata nella terza serata del Festival 2015. L’album è il più breve e maturo della cantante milanese che sembra unire al suo solito stile elegante e ricercato un linguaggio e delle sonorità più semplici e dirette rispetto ai precedenti lavori. A brani lenti e intimisti, come Lentissimo, Non detto e Domani, alterna pezzi più briosi e colorati
come Tempesta, Blu, Chiedimi se, Cose che ho capito di me o il già citato Senza fare sul serio; il tutto condito dalla sua voce inconfondibile che il maestro Paolo Conte definì di un colore “arancio scuro che sa di spezia amara e rara”. Paola Gallo, su radioitalia.it, recensisce l’ultima fatica di Malika scrivendo che “Naif è un disco con cui si può ballare ipnoticamente, ridere, commuoversi, ma soprattutto vivere. Ed è questo il segreto complessivo della sua forza: la vita che contiene e la curiosità”. Tutti i testi dell’album (registrato tra Berlino, Parigi e Milano) sono stati scritti dalla cantante in collaborazione con Pacifico mentre la produzione è stata affidata ad Axel Reinemer e Stefan Leisering, membri del collettivo berlinese Jazzanova. Al momento l’album sta incontrando il favore tanto della critica (che ha sempre sostenuto e amato Malika) quanto del pubblico, come testimonia il secondo disco di platino conquistato dalla cantante per il pezzo “Senza fare sul serio”. Per il concerto dell’8 Dicembre a Cagliari i biglietti sono disponibili in tutta la Sardegna presso il Circuito Box Office (www.boxofficesardegna.it, tel. 070/657428) mentre per la data sassarese occorre rivolgersi alle Messaggerie Sarde in Piazza Castello n. 11 (tel. 079/230028) oppure presso Le Ragazze terribili in via Tempio n. 65 (tel. 079/2822015). La Sardegna si prepara insomma, in questo clima natalizio, ad ospitare una delle voci femminili più apprezzate e interessanti del panorama musicale italiano; tra curiosi ed estimatori di lunga data siamo certi che le presenze per questi due grandi appuntamenti non mancheranno di certo.
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inSardegna... Gli appuntamenti di Dicembre
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4 DICEMBRE: Nuoro nella Sala Bocheteatro, ore 21:00. XIII Edizione "La Sardegna dei Teatri 2015": Spettacolo "Around Casteddu" dai racconti di Sergio Atzeni. Cagliari al BFLAT Jazz Club, ore 21:00-23:00. Concerto del Fabio Concato Quintet. 4-5 DICEMBRE: Sassari nel Centro Storico, dalle 18:00. IX edizione "Weekend dei Gusti": itinerari enogastronomici. Dal 4 al 6 DICEMBRE: Gadoni. Autunno in Barbagia 2015 – Cortes apertas. 5 DICEMBRE: Sassari al Teatro Comunale, ore 20:30. Stagione lirica e concertistica 2015: “Sinfonia N. 9 in Re min OP. 125” di Ludwig Van Beethoven. Diretta da Andrea Battistoni. Sassari al Nuovo Teatro Verdi, ore 21:00. Spettacolo “Ero felice e non lo sapevo” con Maurizio Battista. 5-6 DICEMBRE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVI Stagione di teatro per ragazzi: “Storie del bosco” (3-11 anni). Domusnovas e Monastir. I edizione di "Sapori D'Autunno". 6 DICEMBRE: Sassari al Palazzo di Città, ore 11:00-19:30. XV edizione “(To) Be in Jazz” - I Concerti Aperitivo “Echoes of an Era”: Omaggio a Frank Zappa. Sassari al Teatro Comunale, ore 16:30. Stagione lirica e concertistica 2015: “Sinfonia N. 9 in Re min OP. 125” di Ludwig Van Beethoven. Diretta da Andrea Battistoni. Dal 6 all’8 DICEMBRE: Fonni. Autunno in Barbagia 2015 – Cortes apertas. 8 DICEMBRE: Sassari al Teatro Comunale, ore 21:00. Concerto dei Bertas “50 anni di musica”. Cagliari all'Auditorium del Conservatorio, ore 21:00. "Naif Tour" concerto di Malika Ayane. Sardara. I edizione di "Sapori D'Autunno". 9 DICEMBRE: Sassari al Nuovo Teatro Comunale, ore 21:00. "Naif Tour" concerto di Malika Ayane. 11-12 DICEMBRE: Sassari al Nuovo Teatro Verdi, ore 21:00. Spettacolo “Sing and Swing” con Massimo Lopez & Jazz Company.
8-9 DICEMBRE. “Naif Tour" concerto di Malika Ayane
Dall’11 al 13 DICEMBRE: Orune. Autunno in Barbagia 2015 – Cortes apertas. 12 DICEMBRE: Porto Torres al Teatro Comunale "Andrea Parodi", ore 19:00. XXVI edizione del Festival “Etnia e teatralità”: Spettacolo “Rossini barba e capelli”, di e con Ignazio Chessa. 12-13 DICEMBRE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVI Stagione di teatro per ragazzi: “Il gatto con gli stivali” (5-14 anni). 13 DICEMBRE: Sassari al Palazzo di Città, ore 1119:30. XV edizione “(To) Be in Jazz” - I Concerti Aperitivo “Echoes of an Era”: Omaggio a Charles Mingus. Sassari al Nuovo Teatro Verdi, ore 16:00. Spettacolo “Frozen Regina dei Ghiacci”. 18-19 DICEMBRE: Sassari al Nuovo Teatro Verdi, ore 21:00. Commedia “Due partite” di Cristina Comencini, con Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti e Giulia Bevilacqua. Dal 18 al 20 DICEMBRE: Cagliari al Teatro Lirico. Stagione lirica e di balletto 2015: “La vedova allegra”, operetta in tre atti, musica Franz Lehár. 19 DICEMBRE: Sassari al Nuovo Teatro Verdi, ore 16:00. Spettacolo per bambini “Christmas Show”. 20 DICEMBRE: Sassari al Palazzo di Città, ore 11:00-19:30. XV edizione “(To) Be in Jazz” - I Concerti Aperitivo “Echoes of an Era”: Omaggio a Bill Evans. Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVI Stagione di teatro per ragazzi: “Lo schiaccianoci” (5-14 anni). Porto Torres al Teatro Comunale "Andrea Parodi", ore 19:00. XXVI edizione del Festival “Etnia e teatralità”: Spettacolo dei Bertas & Corale Antonio Vivaldi “Tottumpare”.
31 DICEMBRE. Concerto di Elio e Le Storie Tese
22 DICEMBRE: Sassari al Nuovo Teatro Verdi, ore 21:00. Spettacolo “Christmas Gospel” con Cedric Shannon Rives & Brothers in Gospel. 22-23 DICEMBRE: Cagliari al Teatro Lirico, ore 20:30. Stagione lirica e di balletto 2015: “La vedova allegra”, operetta in 3 atti, musica Franz Lehár. 26-27 DICEMBRE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVI Stagione di teatro per ragazzi: “Lo schiaccianoci” (5-14 anni). 27 DICEMBRE: Sassari al Palazzo di Città, ore 11:00-19:30. XV edizione “(To) Be in Jazz” - I Concerti Aperitivo “Echoes of an Era”: Omaggio a Horace Silver. 29-30 DICEMBRE: Cagliari al Teatro Lirico, ore 20:30. Stagione lirica e di balletto 2015: “La vedova allegra”, operetta in tre atti, musica Franz Lehár. 31 DICEMBRE: Alghero - Porto, ore 00:00. "Cap d’Any 2016", Spettacolo pirotecnico e Concerto di Elio e Le Storie Tese.
Mostre Fino al 14 FEBBRAIO 2016: Nuoro al MAN Museo d'Arte Provincia di Nuoro, ore 10:00-20:00 (mar-dom), chiuso lunedì. "Mondi animati": Mostra dedicata a Paul Klee (1879-1940).
Segnalaci i tuoi appuntamenti a: redazione@seh-net.it
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Il dentista risponde Curiosità sul mondo odontoiatrico
Paura del dentista? No problem! La paura del dentista è un cliché nell’immaginario comune. Sia grandi che piccini sviluppano una vera e propria fobia e capita spesso di sentire una persona che si lamenta di avere mal di denti ma che non si decide a chiedere aiuto ad uno specialista per il “sacro terrore” del pensiero di sedersi sulla poltrona. A che cosa è dovuta questa paura? Nasce dal pregiudizio che i nostri nonni (o genitori, per chi è un po’ più maturo) nutrivano sulla vecchia figura del dentista. Non era un timore infondato nei
Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
tempi andati: la nostra categoria ha fatto passi da gigante nel campo delle cure sempre più indolori, ma fino a un paio di decenni fa il dentista era spesso un vero e proprio cavadenti e il soffrire, una cosa naturale! Per fortuna tutto questo è stato abbondantemente superato. Già con i consigli sulla prevenzione e l’igiene orale si evita l’instaurarsi di problemi più o meno gravi nella nostra bocca. Le informazioni sulla cura dei denti e sulle corrette abitudini alimentari abbassano le possibilità d’insorgenza di carie e malattie delle gengive, evitando l’intervento del professionista. Se poi si deve effettuare una cura, oramai siamo pronti ad affrontare ogni paura. Esiste una tecnica, mediante l’analgesia
sedativa, che diminuisce la paura di qualunque paziente, utilizzando il protossido d’azoto; questo è un gas che, respirato grazie a una mascherina durante l’intervento, dona una piacevole sensazione di rilassamento eliminando i sintomi dell’ansia. In più, i suoi effetti svaniscono appena dopo il termine della somministrazione del gas, superando il fastidioso inconveniente di essere stordito se si fosse assunto un ansiolitico per via orale. Ancora, si possono utilizzare competenze legate alla riflessologia, mediante tecniche simili all’agopuntura (usando micro-aghi o magneti nel padiglione auricolare), che vanno a stimolare i centri nervosi per diminuire l’ansia pre-intervento e lo stress o il dolore post-operatorio. Se poi nello studio si è capaci di trasmettere serenità con sicurezza ai pazienti, non ci saranno problemi di sorta. L’importante è la corretta comunicazione e, una volta spiegato tutto quello che si andrà a fare, rassicurando la persona sulle tecniche e le modalità operative, ogni seduta andrà a svolgersi con serenità e naturalezza. Ultimo consiglio: come l’andare in bicicletta o l’imparare a nuotare, non c’è modo migliore per superare ogni fobia che iniziare da piccoli. Non vi è necessità di aspettare una carie per andare la prima volta dal dentista. La cosa migliore è che i genitori portino il bambino in studio sin da piccolo, affinché abbia immediata familiarità con l’ambiente e non sviluppi timori in seguito, se portato dolorante. La conoscenza preventiva, in questo come in molti altri casi della vita, è l’arma migliore per superare ogni ostacolo e difficoltà. Diceva Ippocrate “Il prevenire è meglio che il curare”. Alla prossima! Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@seh-net.it.
#shMAG Nonostante una brillante carriera che lo ha portato in ogni angolo del mondo, Gavino ci porta con lui nei vicoli del centro storico di Porto Torres, negli improvvisati campetti testimoni di spensierate partite di calcetto e nelle aule della storica scuola De Amicis, dove ha trascorso la sua infanzia, muovendo già i primi passi nel settore artistico grazie ad uno zio: il celebre pittore turritano Mario Paglietti.
Gavino torna a casa “La pubblicità è buona se aiuta il produttore a vendere, è eccezionale se aiuta il consumatore a comprare.” - Gavino Sanna -
di Diego Bono Non capita sovente che nascano personalità così rilevanti da rivoluzionare il mondo e l’intera storia di un settore. Non capita sovente che tali personaggi rivelino una vita talmente incredibile da risultare necessaria la sua narrazione. Non capita sovente che tali personalità nascano proprio nel territorio turritano, e che qui vi tornino alla fine di uno straordinario percorso. Gavino Sanna torna nella sua
amata e mai dimenticata Porto Torres per raccontare a vecchi amici, colleghi, o semplici concittadini incuriositi, la sua sorprendente vita, non solo come professionista pubblicitario, ma soprattutto come uomo e sardo, attraverso l’incontro Gavino Sanna ritorna a Porto Torres tenutosi nella Sala Conferenze Filippo Canu, presentato e organizzato in collaborazione con l’Inner Wheel Club, in cui l’affezionato Eugenio Cossu lo ha pungolato con domande e battute.
L’esplosione artistica arriva subito dopo le medie, quando, meravigliati alla vista dei suoi primi disegni e piccoli lavori, professori e parenti lo spingono a intraprendere gli studi presso l’istituto d’arte “Figari” di Sassari. Formato dal prestigioso insegnamento di professori del calibro di Stanis Dessì, Vico Mossa ed Eugenio Tavolara, inizia una collaborazione con il quotidiano La Nuova Sardegna, che gli affida un’intera rubrica: “Galleria d’arte”, piccolo spazio editoriale in cui Sanna esporrà vignette e caricature. L’incontenibile estro di Gavino raggiungerà presto il nord, dove, ospite di uno zio a Brescia, entra a far parte del team creativo del più grande studio pubblicitario italiano dell’epoca: lo Studio Sigla di Milano; qui, per 45 mila lire al mese cura le campagne marketing per aziende quali Bic, Spic e Span, Wührer, ed è a lui che si deve la paternità del celebre motto “Ovunque c’è amore c’è un Bacio Perugina” dei famosi cioccolatini, a cui si lega un simpatico aneddoto che vede protagonista un irritato Frank Sinatra, magistralmente doppiato al suo rifiuto di pronunciare il famoso slogan. Ma Milano risulta subito stretta per Gavino, e così per lui comincia il sogno americano che lo porta a New York, dove conosce e collabora con celebrità del calibro di Paul Newman, Andy Warhol, Catherine
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Deneuve, che chiama teneramente “amici”, giungendo, tra le numerose campagne pubblicitarie per altre società (Gillette, Coca-Cola), a seguire e curare persino la campagna elettorale del futuro presidente Richard Nixon. Comincia così una lunga collaborazione con il mondo politico, che lo porta ad una stretta e sincera amicizia con “Francesco” (il presidente Cossiga) e a contribuiti creativi per le campagne di Soru e Capellacci, sfociando nell’impegno sociale che non ha mai abbandonato, donando quanto più possibile le proprie abilità a sostegno dei lavoratori americani e nella lotta contro l’AIDS (tra i primi al mondo ad affrontare l’argomento). Non solo pubblicitario, ma anche scrittore di innumerevoli saggi (“Le uova di Woody Allen”, “Professione creativo”; “Ancora una e poi basta”; “Se si taglia i capelli ci daremo del tu”; “Gavino Sono”), il suo prestigioso contributo per il settore lo ha visto vincitore di due Gold Award all’Art Directors Club di New York, l’Oscar mondiale della pubblicità, sette Andy Award, sette Leoni al Festival internazionale di Cannes, quattro Golden Pencil Award, e infine nel 2003... Sardo dell’anno. Ora, ritiratosi dal settore pubblicitario e grafico, Gavino Sanna si dedica unicamente alla sua azienda vinicola e all’hobby che non lo ha mai lasciato: la matita e le caricature. Il metodo pubblicitario di Gavino Sanna è semplice, il suo obiettivo non è mai stato spingere unicamente il consumatore all’acquisto del prodotto, ma conquistare quest’ultimo raccontando una storia, facendolo emozionare e coinvolgendolo, distaccandosi dalla volgarità della pubblicità odierna, ormai espressa in così varie possibilità e forme da risultare impossibile poter focalizzare un’idea e un sentimento.
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lo chef
Zuppa di pesce alla Portotorrese di Emanuela Ravot Per una zuppa di pesce ricca e di qualità, la scelta del prodotto ittico è sempre vincolata a ciò che offre il mare; tenete conto di questo nel realizzare la ricetta di Maurizio Costa. INGREDIENTI PER 7 PERSONE Per il soffritto: 7 granchi piccoli, 1 fasolare, 3 mazzancolle, una seppia, mezzo bicchiere di olio extravergine d'oliva, due spicchi d'aglio, una cipolla e peperoncino in polvere q.b. Per la zuppa: 2,5 kg di pescato fresco (uno scorfano, una tracina, un pesce prete, dei caponi, qualche pesce perchia o sarraina, gallinelle e triglie); un bicchiere di vino bianco, 750 g di passata di pomodoro, un cucchiaio di concentrato di pomodoro, 350 g di spaghetti sottili, sale q.b. L'ideale sarebbe far squamare e sventrare il pesce direttamente in mare: l'acqua salata facilita la squamatura e conserva il sapore; in alternativa, pulite il pesce limitandovi nell'uso dell'acqua dolce. Per prima cosa, tagliate la pinna dorsale del pesce, le pinne ventrali e pettorali con le forbici; poi squamate, passando il coltello più volte sul pesce nel senso contrario alle squame; spanciate il pescato, facendo un taglio nel centro del ventre e aprendo per un terzo il pesce nella direzione della testa, rimuovete le interiora con le dita. Sciacquateli velocemente e conservate il
pesce in frigo coperto con un panno umido. Proseguite togliendo il carapace ai granchi, spaccateli a metà ed eliminate le interiora. Poi pulite la seppia su un tagliere: togliete l'osso ed asportate la sacca dell'inchiostro con un taglio trasversale poi separate i tentacoli dalla testa, con il coltello eliminate anche le piccole appendici del corpo della seppia, praticate un'incisione per privarla della pelle, sfilandola con le mani, e strappate le interiora, molli e vischiose. Eliminate il "rostro", ovvero il dente (o becco), posizionato al centro dei tentacoli spingendolo verso l'alto con le dita e tagliandolo; asportate anche gli occhi. Lasciate i tentacoli interi e fate a strisce il corpo. Tritate l'aglio e la cipolla e metteteli in tegame basso e molto largo con granchietti, seppia, fasolare e mazzancolle, aggiungete l'olio e spolverate con il peperoncino; lasciate andare il soffritto per circa dieci minuti. Verificate la cottura della seppia e solo allora aggiungete la passata di pomodoro e il concentrato; allungate il tutto con circa un litro e mezzo d'acqua e salate con moderazione. Durante la cottura del sugo aggiungete il vino bianco. Ora prendete il pesce in precedenza preparato e fate dei piccoli tagli trasversali affinché il sugo penetri meglio nella carne poi nei pezzi più grandi come il capone, lo scorfano, la tracina e il pesce prete fate un grosso taglio trasversale quasi netto che vi renderà più facile spartire il pesce tra i commensali.
Maurizio Costa calabrese di nascita inizia la sua carriera nel settore della ristorazione con la scuola alberghiera che gli consente agli esordi di entrare in diverse cucine sia all'estero che nel nord Italia. Per molti anni lo chef Maurizio lavora in un ristorante sul Lago di Garda, dove conosce Elvira, sua futura moglie, che si occupava della sala. Insieme rientrano in Sardegna e da diciassette anni hanno un loro ristorante specializzato in cucina di mare, il Corallo 2 di Porto Torres. Il suocero Serafino Fattacciu, pescatore, insegna a Maurizio tutti i segreti di chi il pesce lo conosce e lo cucina da sempre. Alla sua clientela, Maurizio, garantisce un'alta qualità del prodotto ed una cucina marinara tradizionale che, grazie a lui, non andrà mai dimenticata. Dopo circa venti minuti di cottura del sugo, aggiungete nel tegame lo scorfano o comunque i pesci di pezzatura più grossa e dalla carne più dura, cuoceranno complessivamente per quindici minuti. Successivamente, ossia cinque minuti dopo, aggiungete la tracina e il pesce prete, dopo altri cinque minuti aggiungete il pescato minuto e tenero: caponi, sarraine, gallinelle, triglie. Fate cuocere per altri cinque minuti e poi spegnete il fuoco. Con un mestolo forato, raccogliete il pesce immerso nel sughetto, avendo cura di non rovinarlo e sistematelo nel vassoio di portata. Trasferite in una pentola il brodo ottenuto, colandolo bene, e rimettetelo al fuoco, fino a che non raggiunge l'ebollizione. A questo punto aggiungete gli spaghetti tagliati a pezzetti di circa un centimetro. Dopo 6 minuti la pasta sarà cotta e la zuppa pronta da servire. Accompagnate il brodo con dei crostini di pane. Tempo di realizzazione un'ora circa.
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A SCUOLA DI CINEMA A SASSARI IL CINEMA NON È MAI STATO COSÌ VIVO di Paola M. Ruiu Educare gli spettatori e formare professionisti del cinema: è questo il doppio obiettivo della neonata Scuola Civica di Cinema di Sassari. Il progetto è promosso da due cineclub sassaresi, da tempo impegnati nella divulgazione della cultura cinematografica: il Nuovo Circolo Del Cinema di Renato Quinzio e Nuovo Aguaplano di Sergio Scavio, supportati dal Comune di Sassari e dalla Fondazione Banco di Sardegna. Collaborano due case di produzione, la BurnOut Films e Il Monello Film, che contribuiscono anche mettendo a disposizione le attrezzature professionali necessarie. Due dei quattro corsi dell’offerta formativa sono già partiti a novembre: il corso base di Filmaking della durata di sei mesi che tocca tutte le fasi della produzione cinematografica e sfocerà nella realizzazione di un cortometraggio, e il corso di Fotografia per il cinema della durata di tre mesi. Nei primissimi mesi del 2016 partiranno gli altri due corsi specialistici, quello di Sceneggiatura il 12 gennaio e di Montaggio cinematografico il 3 febbraio. Alla scuola si possono iscrivere tutti, non ci sono limiti di età o di competenze e, secondo i promotori, proprio questa potenziale incompatibilità generazionale o professionale è uno dei punti di forza maggiori. L’ambizione, inoltre, è quella di ampliarsi estendendo all’hinterland sassarese il progetto della scuola, arrivando a toccare paesi dove a tutt’oggi si ha difficoltà anche solo a rispondere al naturale intento
del cinema, quello della fruizione collettiva. Ho incontrato i due promotori del progetto insieme a Gianni Cesaraccio, regista coinvolto come tutor, e tutti sono unanimi nell’identificare come fulcro di quest’innovativa idea, il fatto di offrire una formazione di carattere molto pratico e concreto, alla ricerca dell’alchimia necessaria per un lavoro di gruppo – o meglio di troupe – come effettivamente è quello del cinema. Renato Quinzio sostiene che la volontà è quella di portare le esperienze di professionisti affermati per dare valore aggiunto alle lezioni, attraverso le loro testimonianze fatte soprattutto di esempi pratici e situazioni in cui un neofita può imbattersi. Dimenticate quindi la solita formula dei corsi di formazione. La proposta è seria, caratterizzata da un approccio disinvolto e informale e arriva da professionisti che vedono come una missione l’avvio di questa loro creatura. I due cineclub hanno già collaborato in passato e se la volontà c’era, afferma Sergio Scavio, mancava però il giusto senso critico da parte del pubblico che rendeva vani i tentativi fatti. A questo si aggiungano divisioni e difficoltà di relazione, che di certo non hanno aiutato a portare avanti un discorso compatto sul cinema in generale e sulla produzione in particolare. La grave situazione artistica ed economica del territorio ha portato i quattro cineclub turritani a fare rete e unire le loro diversificate capacità e professionalità per uno scopo comune, quello di arricchire il settore della produzione audiovisiva. Nasce così Fuori campo, il macro progetto che
punta a far diventare Sassari la capitale del cinema in Sardegna, e che si divide in quattro momenti precisi: il Sardinia Film Festival, curato da Carlo Dessì (Cineclub Sassari); Festejando Festival, nato da un’idea di Carlos Cardini (Amerindia); la Scuola civica di cinema e il Festival Internazionale del Cinema Urbano DocSS, entrambi voluti dai già citati Renato Quinzio e Sergio Scavio. La novità DocSS vedrà la luce questo mese, precisamente dal 15 al 19 dicembre, (con un’anteprima il 14) quando verranno proiettati i documentari internazionali che hanno come tema lo spazio urbano. La competizione prevede un corposo premio in denaro e sarà impreziosita da ospiti internazionali e da un presidente di giuria di rilievo al quale sarà dedicata una retrospettiva. Un’anticipazione del festival c’è già stata a novembre a Roma all’interno del Festival Visioni Fuori Raccordo, partner insieme al portoghese Indi Lisboa, della rassegna sassarese. Insomma, a Sassari, si sta spingendo molto per uscire dalla crisi del settore cinematografico. In questo aiutano i tanti successi di professionisti sardi che stanno ottenendo riconoscimenti al di là dei nostri confini, esempio eclatante è Perfidia di Bonifacio Angius, in concorso al Festival del Cinema di Locarno del 2014. Il solo parlarne porta il pubblico a ricordarsi che il cinema esiste e infonde speranza nei giovani che sognano di lavorare nel mondo della settima arte. Per tutte le informazioni sull’offerta formativa della scuola vi rimandiamo al sito ufficiale: www.scuolacivicacinema.it.
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#shMAG Maurizio Figus è uno dei 24 Coach al mondo autorizzati al rilascio del certificato di Coach (International Coach Trainer of NLP). Tra i suoi principali clienti spiccano importanti nomi di aziende italiane e internazionali, personaggi dello spettacolo e dello sport.
MA COME TI COMPORTI?!
Situazioni del quotidiano dal punto di vista della Programmazione Neuro Linguistica.
` NELLE FESTIVITA Le festività, in particolare quelle natalizie ormai alle porte, sono di solito un momento di aggregazione, un modo per ricordarci che c’è spazio per scambiare quattro chiacchiere con chi, magari, non sentiamo da un po’. La prima cosa a cui dovremmo prestare attenzione è il modo in cui li contattiamo: da evitare gli sms multipli che appaiono spesso come un atto dovuto o comunque non creano rapporto con il nostro interlocutore; molto meglio un messaggio dedicato o ancora di più una telefonata, o un audio messaggio se proprio si preferisce una comunicazione meno impegnativa. Le festività sono anche i momenti propizi per fare dei regali, e qui si distinguono le persone che si organizzano per tempo, e quelle che si
ritrovano, alla vigilia della festa, nei negozi o nei centri commerciali, acquistando un qualsiasi oggetto pur di non arrivare a mani vuote. Attenzione però che fare un regalo deve essere un piacere e non un dovere da compiere in modalità last minute. È poi molto importante distinguere ciò che piace a noi da ciò che piace a chi riceverà il nostro pensiero. Ricordo che, durante un corso, un ragazzo raccontò come una volta decise di regalare un cd musicale alla fidanzata, non perché a lei piacesse, anzi le piaceva proprio poco, ma perché tanto, comunque, lo avrebbe dovuto acquistare per lui, quindi lo avrebbero sentito insieme in macchina. Dopo questo infelice racconto, mi sento di consigliare vivamente di fare regali “graditi” a chi li riceve, mettendo da parte il nostro ego o la nostra voglia di condivi-
sione, se l’idea è quella di regalare un sorriso ai nostri amici e parenti. Durante le feste ci regaliamo anche tanto cibo, inclusi i rituali di preparazione, momenti piacevoli, di condivisione e scambio; non roviniamoli con isterismi, eccessiva precisione e meticolosità nella realizzazione dei piatti, veri e propri insulti a coloro che, non volutamente, hanno dimenticato di acquistare un ingrediente: la cena o il pranzo saranno senz’altro molto belli e la differenza la faranno le persone più che i sostanziosi piatti che ci aspettano. A proposito, ricordiamoci che è buona abitudine portare un piccolo pensiero quando veniamo invitati ai pranzi e alle cene, un modo per ringraziare chi ci accoglie, magari qualcosa di buono preparato da noi. Buone Feste a tutti! :)
Buongiorno Maurizio, mi chiamo Simone e da poco tempo mi sono separato da mia moglie; dice di non essere più innamorata di me. Ho provato in tutti i modi a riconquistarla, abbiamo due bambine e non possono crescere in questo modo assurdo, le vedo tristi, mi fanno mille domande. Io vorrei tornare con lei e sono disposto a fare qualsiasi cosa... aiutami. Il mio modo di aiutarti sarà quello di farti capire che, così come noi vogliamo la nostra felicità, è importantissimo avere rispetto per quella altrui. Pretendere che un partner torni con noi è di solito sintomo di egoismo, voglia di ottenere qualcosa che noi desideriamo e lui/lei no. È senz'altro meglio dedicarci all'amore per i nostri figli, lasciando che siano il tempo e le circostanze, gli arbitri supremi del nostro rapporto di coppia, senza forzature. Amore è libertà, lascia che sia quest'ultima a prevalere. Alle vostre bambine cercate di parlare insieme e con chiarezza, capiscono molto più di quanto possiamo immaginare.
Potete inviare le vostre domande all'indirizzo email maurizio@topones.it
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Federica DI NIKE GAGLIARDI FOTO DOMENICO RIZZO
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er concludere l’anno in bellezza e farvi dono di un sorriso durante le feste natalizie, abbiamo scelto come cover girl del mese di dicembre la giovanissima Federica Fois, originaria di Sorso, vent’anni compiuti a settembre. Una personalità dinamica, frizzante, un po’ eccentrica: nonostante la sua giovane età, Federica sembra già molto decisa riguardo alla strada da intraprendere nella sua vita. Ha infatti coltivato la propria attitudine al disegno e al lavoro coi più piccini dedicandosi all’attività di truccabimbi: ogni giorno al parco giochi “Bambini all’arrembaggio” inventa divertenti intrattenimenti e confeziona sculture di palloncini, catturando l’interesse dei piccoli e trasformandoli per una sera in uno dei loro eroi preferiti: Spider-Man, Capitan America, uno dei Minions o una principessa delle fiabe. Per far questo, lei stessa deve reinventarsi e prendere le sembianze di una simpatica Pippi Calzelunghe, costruendo grazie a colori, abiti ed accessori, il proprio personaggio. “A volte mi capita di uscire dal parco giochi ancora vestita e truccata per il lavoro, ad esempio per fare una commissione, e mi piace vedere come i volti delle persone, nell’incrociare la mia immagine, si liberino dalla tensione e si distendano in un’espressione serena”. Una professione, quella del “truccabimbi”, che Federica si è inventata tutta da sola, iniziando per gioco e poi credendoci sempre di più: ora si dedica a progettare il materiale pubblicitario (magliette, flyers, biglietti da visita) in modo da promuovere efficientemente quello che vorrebbe diventasse il suo mestiere per sempre. Spera addirittura di ampliare la propria piccola impresa arrivando a coinvolgere e formare altre persone: una scelta non da poco per una ragazza così giovane. Non si tratta però dell’unica esperienza lavorativa di Federica: sin dai tempi della scuola (ha frequentato il liceo scientifico), si è sempre data da fare per ritagliarsi una propria indipendenza economica, lavorando come cameriera e barista fino alla prova decisiva della scorsa estate, quando è stata impiegata al chiosco dello stabilimento balneare della Spiaggia Pazzona di Stintino: un ruolo che l’ha messa di fronte a una grossa mole di responsabilità e che le ha fatto comprendere di avere tutte le carte in regola per costruire una propria professionalità da portare avanti come freelance. È stato allora che, dopo una prova andata bene, ha deciso di tuffarsi a capofitto nel lavoro che svolge oggi.
La passione per lo sport occupa, nella vita della nostra protagonista del mese di dicembre, un posto di rilievo: non potrebbe immaginare le sue giornate senza la pratica assidua di un’attività sportiva e si reca in palestra quotidianamente alternando i circuiti di CrossFit alle arti marziali (in particolare alle tecniche di difesa personale che attingono al Kali filippino, alla disciplina del Silat e, in generale, alle Mixed Martials Arts). Ha iniziato a cimentarsi in quest’ultima disciplina a seguito di una dolorosa delusione: ha dovuto abbandonare il pattinaggio, suo antico amore, a causa di un problema ai piedi che la costringe a non poter indossare i pattini a lungo. La pratica delle arti marziali si è da subito rivelata una strada ricca di soddisfazioni, un percorso in cui è stata guidata dal maestro Mario Sechi, che la segue negli allenamenti alla Palestra Leonardo di Sassari. In quelle ore Federica si libera di ogni preoccupazione e si dedica a qualcosa che prescinde dalla semplice attività fisica, aprendole la mente. Ai lettori di S&H non sarà sfuggito che uno dei tratti peculiari del carattere della nostra cover girl è la determinazione: schietta, dallo stile casual, unisce a un temperamento “da maschiaccio” la voglia di sperimentare e giocare con la propria immagine: gli scatti per le nostre pagine non sono la prima esperienza della giovane di fronte a un obiettivo fotografico. In passato, aveva già posato per una fotografa non professionista e l’anno scorso ha partecipato a un provino Mediaset come conduttrice del programma televisivo Supercinema. La sua curiosità l’ha portata a prestare il proprio contagioso sorriso agli scatti di Domenico Rizzo e spera che le foto che la ritraggono in queste pagine le portino fortuna. Noi ne siamo sicuri e la salutiamo con un grosso in bocca al lupo, dandovi appuntamento al prossimo mese. Anzi, al prossimo anno!
Puoi essere la prossima! Inviaci un’email a: redazione@seh-net.it oppure su Facebook.
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Guida ai locali BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE
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Snack & Wine Bar SASSARI #cipensoio Snack Bar Via Principe di Piemonte, 50. 079/5622196. L Live Music Bar 188 Cocktail Bar.Karaoke.Ristorante Predda Niedda Str. 22. 333/7013333 - 380/1871247. ¥ Nessuno Bar Capital Via Mosca, 19. 392/9701310
Snack Bar.Ristorante
Cafè dei Giadini Snack Bar C.so Margherita di Savoia, 31. 347/5260233. ¥ Nessuno Cafè Set Via Roma, 4. ¥ Nessuno
Snack Bar.Ristorante
Kogas Wine Bar.Pub Via Muroni, 42. 079/9949532 - 320/5681686. ¥ Domenica Lallo Moto Caffè Viale Porto Torres, 16. ¥ Domenica
Snack Bar
Michele Cocktail bar Via Roma, 18. 079/231563. ¥ Nessuno
Snack Bar
Millenovantotto Piazza Fiume, 10. 079/2009079
Caffetteria.Ristorante
Moliendo Cafè Snack Bar.Ristorante Viale Trento, 1. 392/1422592. ¥ Domenica New York Cafè Il Vialetto. 079/262499. ¥ Nessuno
Snack Bar.Pranzi Veloci
Omar Cafè Via Giagu, 1. ¥ Nessuno
Snack Bar.Pranzi Veloci
Caffè del Corso Snack Bar.Ristorante Corso Vittorio Emanuele II, 17. 079/232470. ¥ Domenica
Ricevitoria Lotto 47 Via Carbonazzi, 18. 079/274247. ¥ Domenica. L Lotto, Totocalcio, Superenalotto, Totip
Caffè Duemila Via Amendola, 70. 079/212252. ¥ Nessuno
Shardana Via Asproni, 6/a. 328/2679594
Caffè Metrò Emiciclo Garibaldi, 5. ¥ Domenica
Snack Bar
Solin Via Vardabasso, 5/b. ¥ Nessuno
Anbarok Via Garibaldi, 7. ¥ Nessuno
Snack Bar.Birreria
Snack Bar.Gelateria
Boba Caffè Via XX Settembre, 132/b. 079/9893054
Snack Bar
Cafè Chez Michel Piazza Sulis, 2. 349/0584508. ¥ Nessuno
Snack Bar
Snack Bar.Pranzi Veloci
Cafè Du Port Snack Bar.Ristorante Via Catalogna, 6. 346/7297340. ¥ Nessuno
Caffè Mokador di Monserràt Snack Bar.Ristorante Galleria Monserràt. 079/219182. ¥ Nessuno
Sweet Cafè Snack Bar.Torteria.Ristorante Via Pasquale Paoli, 33. 079/4126756. ¥ Domenica
Cake Cafè Caffetteria.Pasticceria Via Planargia, 12. 079/985173 - 338/5411372. ¥ Lunedì
Caffetteria Montegrappa Via Montegrappa, 70. 079/4924129 - 333/7182726
Snack Bar
Tris Bar Via Tempio, 17. 079/271240
Ci Voleva Snack Bar.Spaghetteria Via Nuoro, 6. 340/1402124 - 348/2395831
Chocol'Art Via Enrico Costa, 45. 079/239340. ¥ Nessuno
Snack Bar
Vineria Tola Piazza Tola, 39
Snack Bar.Creperia
Davidson Cafè Snack Bar.Ristorante Cortesantamaria. 079/200185 - C.C. La Piazzetta. 079/260458 Deluxe Caffè Viale Roma, 129. 328/3632664
Gusto Wine Beer Piazza Mazzotti. 079/210000. ¥ Nessuno H Caffè Via Sanna, 5. ¥ Nessuno
Wine Bar
Snack Bar.Ristorante
Wine Bar
Cocktail Bar.Live Music
7000 Caffè Via XX Settembre, 94. ¥ Domenica sera
Il Milese Via Garibaldi, 11
Snack Bar.Focacceria
Imperial Bar Via Lamarmora, 5
ALGHERO
Snack Bar
Duca Bar Snack Bar Via Duca degli Abruzzi, 34. 079/9147025. ¥ Domenica E Allora?! Via Verona, 31. 079/275394. ¥ Nessuno
Snack Bar
Snack Bar.Pranzi Veloci
Snack Bar
Orange Snack Bar.Ristorante.Pizzeria Via XX Settembre, 2/4. 346/5944925. ¥ Nessuno. L Live Music Perbacco Cafè Via Garibaldi, 29. 079/952421
Snack Bar.Ristorante
Red Passion Via Gramsci, 2. 079/4121489. ¥ Nessuno
Snack Bar.Live Music
PORTO TORRES Art Cafè Snack Bar.Live Music Via Mare, 34. 347/1791262. L Live Music e Karaoke il weekend
Il Posto di Altogusto Snack Bar.Ristorante Predda Niedda Strada 2. 079/2670000. ¥ Domenica
Bar Sport Piazza Umberto I. 079/514105
Joy Joy's Cafè Via Coradduzza, 45. ¥ Nessuno
Cristallo Snack Bar.Pasticceria.Gelateria.Live Music Piazza XX Settembre, 12-14. 079/514909. ¥ Lunedì sera
Snack Bar.Ristorante
Kill Bill Bar Cocktail Bar.Bruschetteria Via Tempio, 46. ¥ Nessuno. L Live Music
Snack Bar.Ristorante
Gatto Nero Via Amsicora, 28. 348/8802084. ¥ Nessuno
Snack Bar.Pub
Sassari . 100.700 Mhz. Alghero . 97.900 Mhz. Cagliari . 103.400 Mhz. Olbia - Tempio . 103.400 Mhz.
Sassari . 92.000 Mhz.
Sassari . 98.900 Mhz. Alghero . 97.600 Mhz. Castelsardo . 103.700 Mhz.
Sassari . 90.700 Alghero . 99.200
Uffici pubblicitĂ : Sassari . Piazza Castello, 11 . Telefono/Fax 079 231851
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Impact American Bar Snack Bar.Pub Piazza Garibaldi. 327/6129965. ¥ Nessuno. L Live Music Tropical Lounge bar Lungomare Balai, 70
Snack Bar
SENNORI & SORSO A. Mary's Bar Snack Bar.Gelateria Via Roma, 113 - Sennori. L Sabato Live Music British Cafè Via Tiziano, 7 - Sorso. ¥ Domenica
Snack Bar
Buena Vista Cafè Via Cottoni - Sennori. 079/362273. ¥ Lunedì
Snack Bar
Cafè Cortina Via Roma, 173/a - Sennori. ¥ Martedi
Snack Bar
Ibiscus Cafè Via Spanu, 1 - Sennori. ¥ Nessuno
Snack Bar
Il Risveglio Snack Bar.Ristorante.Pizzeria S.P. 81 km 10,7 - Platamona-Sorso. 079/2829100. ¥ Mer cena Paradise Cafè Via Roma Superiore, 160 - Sennori
Snack Bar
Ristoranti & Pizzerie
Speed Date Snack Bar.Ristorante.Pizzeria Predda Niedda Strada 8. 079/262520. ¥ Nessuno. L Karaoke St. Joseph Pub Pub.Pizzeria.Paninoteca Via Giorgio Asproni, 20/22. 079/272455. ¥ Nessuno Steak House Ristorante.Pizzeria Via Marsiglia, 12. 079/281209. ¥ Lunedì. L Consegna domicilio The Jesse James Saloon Pub.Birreria Il Vialetto. 079/262077. ¥ Nessuno. L Karaoke tutti i giorni Trattoria Del Mar Ristorante.Pizzeria Via Sanna, 11. 079/233111 - 340/7143740. ¥ Domenica Trattoria L'Assassino Cucina Tipica.Griglieria Via Pettenadu, 19. 079/233463. ¥ Nessuno
SASSARI
Tritus Ristorante.Pizzeria.Piatti Messicani Via Giorgio Asproni, 2. 079/274052. ¥ Nessuno
Amistade Cucina Tipica.Spaghetteria.Pizzeria Via Carlo Alberto, 10. 079/236366 - 331/4685458. ¥ Domenica
Ultimo Piano Ristorante.Pizzeria Piazzale Segni, 9. 079/2858460. ¥ Nessuno
Asterix Pizzeria.Paninoteca Via Sardegna, 3. 079/200075. L Consegna domicilio
Villa Gorizia Ristorante.Pizzeria Via G. De Martini, 79. 079/398351. ¥ Domenica. L Live Music
Bakkus Griglieria.Pizza al metro Corso Angioy, 6. 079/230448. ¥ Nessuno
ALGHERO
Borgo di Torre Tonda Ristorante.Pizzeria Via Torre Tonda, 26. 079/232777 - 333/8513317. ¥ Nessuno Braceria Mangiafuoco Snack Bar.Griglieria Via Catalocchino 8/a. 347/4294090. ¥ Lun, Mar e Mer cena Capo di Sopra Ristorante.Pizzeria Viale Dante, 31. 079/272322. ¥ Domenica e Lunedì Casablanca Kebab Via IV Novembre, 26. 320/2861780
Ristorante Etnico
Country Club Ristorante.Griglieria Via Monte Bianchinu, 54. 349/7136317. ¥ Nessuno Il Posto Via E. Costa, 16. 079/233528
Al Solito Posto Ristorante Via Principe Umberto, 82 (Piazza Misericordia). 328/9133745 Al Vecchio Mulino Via Don De Roma, 3. 079/977254
Ristorante.Pizzeria
Alguer Mia Ristorante.Pizzeria Via Cipro, 17. 079/9739883. ¥ Martedì. L Consegna domicilio Bontà Sarda Cucina Tipica.Pizzeria Via Don Minzoni, 183. 079/984860. L Consegna domicilio Boqueria Via Cagliari, 13 (Mercato Civico). 334/2742322
Ristorante
Ristorante.Pizzeria
Castell de Càller Ristorante.Pizzeria Via Joan Mirò (Loc. Taulera). 079/9891026. ¥ Lunedì
Pub.Birreria
Il Capricorno Pizzeria.Paninoteca Via Diez, 60. 079/986225. ¥ Mercoledì. L Consegna domicilio
La Maison Ristorante Via Tola, 5 (Reg. Tingari). 079/218947 - 328/9323109
Il Pesce d'Oro Ristorante.Pizzeria Via Catalogna, 12. 079/952602. ¥ Lunedì a pranzo e Mercoledì
La Perla Rosa Via IV Novembre, 63. 079/281255
La Lanterna Via Giovanni XXIII, 82. 079/978556
iPub Via Duca degli Abruzzi, 23. 079/274197
Ristorante.Pizzeria
Ristorante.Pizzeria
La Pinta Ristorante.Pizzeria Via Saffi, 27. 079/236903. ¥ Martedì. L Consegna domicilio
La Saletta Cucina Tipica Via Kennedy, 27/b. 079/4125748 - 348/0171332. ¥ Dom, Lun cena
L'Asfodelo Via Roma, 134. 079/272826. ¥ Nessuno
Ristorante.Pizzeria
Le Nouveau Gourmand Via Asfodelo, 43. 079/9739506
Retrò Via Canopolo, 2/a. 079/231211. ¥ Lunedì
Pizzeria
Spaghetteria Da Sandrino Ristorante Via Porcellana, 6/a. 079/236353 - 339/4802436. ¥ Dom
Lido Via Lido, 18. 079/9739518
Tavola Calda.Gastronomia Ristorante.Pizzeria
Lo Smeraldo Pizzeria Via Carbonia, 36. 079/5907611. L Consegna domicilio
¥ Chiusura L Informazioni aggiuntive
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Li Lioni S.S. 131 km 224,4. 079/502286. ¥ Nessuno
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Ristorante
Pepito Pizza Pizzeria.Paninoteca C.so V. Emanuele, 158. 079/5048034 - 392/1880422. ¥ Martedì Piazza Garibaldi Ristorante.Pizzeria.Steak House Piazza Garibaldi. 079/501570. ¥ Nessuno. L Giropizza Sa Mesa Ristorante.Pizzeria Via E. Sacchi, 3 (fronte Porto). 340/4126848. ¥ Domenica
SENNORI & SORSO All'Improvviso Spaghetteria.Pizzeria Via Roma, 196 - Sennori. 079/6141862. ¥ Nessuno Chez Nous Ristorante.Pizzeria Via Porto Torres, 25 - Sorso. 079/353508. ¥ Martedì Da Vito Ristorante Loc. Badde Cossos - Sennori. 079/360245. ¥ Lunedì Girasole Ristorante.Pizzeria Via Roma Inferiore - Sennori. 347/1416411. ¥ Mercoledì La Cantera Via Roma, 145 - Sennori. ¥ Nessuno
Ristorante.Pub
La Chicca Piperita Bar.Ristorante.Pizzeria Sorso-Marritza SP 81 - Sorso. 079/367150 - 366/3017419
Lu Furat Via Columbano, 8. 079/9736052. ¥ Nessuno Miramare Lungomare Dante, 20. 079/6140634
Pizzeria
Pub.Live Music
Ok Pizza Pizzeria Via S. Satta, 102/104. 079/982736. L Consegna domicilio Pasta&Co... Ristorante Largo San Francesco, 6. 079/9105739. ¥ Nessuno Poco Loco Via Gramsci, 8. 079/983604
Ristorante.Pizzeria al metro
San Giovanni Ristorante.Pizzeria Via Garibaldi, 83. 079/5909005 - 393/3647885 Taverna Catalana Snack Bar.Ristorante Via Asfodelo, 47. 079/9739501. ¥ Domenica Trattoria Cavour Ristorante Via Cavour, 110. 079/9738762 - 392/6110258. ¥ Lunedì Vecchio Forno Pizzeria.Griglieria Via Carrabuffas, 36. 079/982890 - 348/9687244. ¥ Nessuno
Take Away & Domicilio SASSARI Agorà Pizzeria.Gastronomia Via Mazzini, 2/e. 079/233796. L Consegna domicilio Al Caminetto Pizzeria Via Mastino, 23. 079/280727 - 342/1521774. ¥ Domenica C’è Pizza per Te Pizzeria Via Grazia Deledda, 15. 079/4922382. L Consegna domicilio C’è Pizza per Te Pizzeria.Paninoteca Via Napoli, 6/B. 079/2826049. L Consegna domicilio Fabry Pizza Pizzeria.Paninoteca Via Prunizzedda, 92/a. 079/3762124. ¥ Lunedì mattina Fior di Pizza Pizzeria.Paninoteca Via Pasquale Paoli, 1. 079/9102546 - 340/7025692. ¥ Nessuno Il Vagabondo Pizzeria Via Perantoni Satta, 1. 079/271939 - 346/6315018. ¥ Lunedì Il Veliero Pizzeria Via Ciriaco Carru, 2. 079/240443 - 340/1696886. ¥ Lunedì
PORTO TORRES
Khan Baba Gastronomia Indiana e Pakistana Corso Vittorio Emanuele II, 64. 389/9922620. ¥ Nessuno
Babbai Ristorante.Pizzeria Via Sassari, 123 (vicolo Cabitta, 5). 079/515896. ¥ Nessuno
La Divina Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia Via Chiarini, 1. 079/2590063. L Consegna domicilio
Beat 61 Birreria.Pub Viale della Libertà, 61. 392/8251198. ¥ Lunedì. L Live Music
La Mongolfiera Pizzeria.Paninoteca Viale Umberto I, 117/b. 340/5959165. L Consegna domicilio
Da Teseo Ristorante.Pizzeria Via Dell'Autonomia, 4. 079/508106. ¥Giovedì. LConsegna domicilio Il Corallo 2 Ristorante.Pizzeria Via Balai, 61. 079/9401201 - 339/5640157. ¥ Lunedì
Paolino Cortesantamaria. 079/233921 C.C. La Piazzetta. 079/262252 C.C. Monserràt. 079/2115040
Il Gobbo Via Sassari, 57. 079/512464
Piadineria Torre Tonda Via Torre Tonda, 8. 079/233690. ¥ Domenica
Ristorante
La Rosa Dei Venti Ristorante.Pizzeria Via Ettore Sacchi, 20. 079/502590. ¥ Nessuno
Gastronomia.Paninoteca
Piadineria
Poker Pizza Pizzeria.Paninoteca Via Ortobene, 8 ang. Via Marghine. 079/2598282. ¥ Martedì
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Prof. Pane Grosso Via Luna e Sole, 1/e. 079/291084
Pizzeria.Paninoteca
Spizzati Viale Italia, 51. 079/6040195. ¥ Lunedì
Pizzeria
Triò Paninoteca.Gastronomia Via Galileo Galilei, 39. 349/7673766. ¥ Giovedì sera Vulcano Pizzeria Via Einaudi, 14/a. 079/218898. L Consegna domicilio
ALGHERO Da Max Pizzeria Via Berlinguer, 25. 079/4921136. L Consegna domicilio Ichnos Express Pizzeria.Paninoteca Via Don Minzoni, 102. 079/6011160. L Pizze senza glutine Khan Baba Gastronomia Indiana e Pakistana Via XX Settembre, 67. 079/9102520. ¥ Nessuno La Nuova Delizia Pizzeria Via Goceano, 15. 079/985082. ¥ Lunedì. L Consegna domicilio La Perla Nera Pizzeria.Gastronomia Via Oristano, 13/15. 079/9739132. L Consegna domicilio La Piadina del Pozzo Piadineria.Paninoteca Via Minerva 25/Via Columbano 9. 079/4921239 Luna Rossa Pizzeria Via Cagliari, 28. 079/982359 - 329/2478074. ¥ Nessuno Pata Pizza Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia P.zza Ginnasio. 079/975177. ¥ Nessuno. L Consegna domicilio
PORTO TORRES
La Stella Pizzeria.Paninoteca C.so V. Emanuele, 115. 079/5048324 - 345/4200395 Pizza Loca Pizzeria Via Veneto, 7. 079/5042012 - 349/3725138. ¥ Nessuno Speedy Gonzales Paninoteca.Pizzeria Via Libio, 75. 079/5047066. L Consegna domicilio
SENNORI & SORSO
Pizzeria
Pizzeria 2000 Pizzeria Via Roma Inferiore, 62 - Sennori. 079/362271. ¥ Lunedì
Pasticcerie & Gelaterie SASSARI Dolcinduo Pasticceria.Yogurteria Via Tempio ang. via IV Novembre, 41. 079/280176. ¥ Lunedì
Pasticceria Pagoda Via Degli Astronauti, 2/b. 079/291272. ¥ Lunedì
Slurp Piazza Castello, 4/b. 079/236075. ¥ Nessuno
Gelateria
ALGHERO Ayò Goloso Piazza Porta Terra, 6. ¥ Nessuno
Gelateria
Golositas 2 Via Cagliari, 39. ¥ Nessuno
Gelateria
K2 Gelateria Via Roma, 73. ¥ Nessuno. L Gelati per vegani ed intolleranti Cornetteria
PORTO TORRES Il Capriccio Gelateria Corso Vittorio Emanuele, 114. 340/1844835. ¥ Nessuno
Circoli Privati SASSARI
Felix Pizzeria Via Fiorentina, 73 - Sorso. 079/350193. L Consegna domicilio
Gelateria Bosisio Via Brigata Sassari, 71. 079/232406. ¥ Domenica
Pasticceria Sias Pasticceria Via Baldinca, 67. 079/399310 - 393/9242341. ¥ Lunedì
Los Cornettos Via Gilbert Ferret, 47. 079/983532. ¥ Nessuno
Il Drago Pizzeria.Paninoteca.Vegan Food Via Ponte Romano, 54. 328/5639782. L Consegna domicilio
Harley Pizza Via Roma, 159 - Sennori. 079/362346
Pasticceria Pasticcioni Pasticceria Via Sulcis, 36. 079/6013940. ¥ Lun. L Consegna domicilio
Gelateria
Pasticceria
La Locanda dei Golosi club Via Domenico Demuro, 29. 079/380259. ¥ Lunedì L'Altro Mondo Club Via San Simplicio, 7. 333/7790495 - 334/5008679 Pancho Villa Viale Porto Torres, 5. 348/5577907. L Circolo Endas
PORTO TORRES Green House Club Via A. Volta. 333/9422894. L Live Music e Cabaret il weekend
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Alghero
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cesse. R., M., HoN.leviamiche voglio bene! S. con quel dentino Noemi sei la più bella! on le mie brutte mer** C siamo sempre più unite! XD friends. ti amo, sei tutta la mia Ita.agu vita! By ammiratrice segreypo, Cypo, Ale, Ale! Ci C vediamo a Cypoin provincia di Cypo. Dal finanziere. sei la più simpy, Lorenza cfts! Bleah! Saluti dal Pata Pizza!!! arco M. non sai che M donna ti sei perso!!! É proprio vero che gli uomini
ragionano con il **** al posto del cervello! Un'ex amica (ormai).
A. sei la mia Lulù preSara ferita! nrico G. S. impara a fare i Ebanane! calcoli, se no ti do due A. V. ti amo. Da G. S. Segnali lisa D. e Clelia C. sono le WhatsApp Epiù fighe. Firmato A. Potito in Area Mito! By DonMangiamano. abrizio P. sei bag**** di dal CMB Porto Torres FMartina ansietta, peggio di Saluti Basket, talenti incompresi. T. nigno facci sto benedetto ho capito bene il tuo G goal... By Furbizio, "Non apparato...". Cit. Marchizio, Pietrizio. ara A. smettila di abbaiaaluti da Fabiana, Victoria Sallarmi re, fai suonare anche gli SDolcinduo, e Daniele in diretta da delle macchine!!! dove fanno il far sorridere la bocca gelato più buono! A sono capaci tutti... Ma far sorridere l'anima è una virtù di pochi... Balen.
Smu Simba facci un Luca ruggito!!! Il pizzaiolo è un re folle!!!
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Via Brigata Sassari 71 Sassari | Tel. 079 232406 Gelato senza zucchero Gelato vegano Crepes Gelato alla soia Semifreddi Assortimento di tè e cioccolate Bio
seh
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seh
#shMAG
mangiando che sette Stoganasce, altro che dieta!!! nche se mi hai fatto pianA gere tanto ti voglio tanto bene, sei la migliore, non
sei la cameriera F"Il rancesca più pettoruta di Sassari. By tavolo dei vecchi".
Bella zieee!!! Sara C. di Latte Dolce, Daniele ti ama. Baci Pil tuoeril tuomilitare. ari amici dalla lingua C lunga state attenti, perché il fustigatore vi osserva da
che c'è in me!!! Grazie...
er Renzo: quando ti vedo Psangue!!! al campo mi fai ribollire il Risvegli la lucciola
Segnali di Fumo
cambiare mai. L. S.
lontano!!!
Villa Gorizia. Sassari
M 08/11/2015, per sempre. S&M
a è mai possibile che Sassari sia un'ansia?? XXX.
Imbuca i tuoi Segnali di Fumo nelle nostre cassette che trovi:
A SASSARI Villa Gorizia - Via De Martini, 79 AD ALGHERO Ichnos Express - Via Don Minzoni, 102 Pata Pizza - Piazza Ginnasio Puoi inviarli anche dal nostro sito www.seh-net.it e tramite WhatsApp al numero
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Bontà Sarda. Alghero
Francesca la cameriera Psei erdifantastica, Villa Gorizia: WWW, sei very good,
Sarda, l'unica e inimiBontà tabile! Sappi che io ci sarò sem"persona pre, perché amare una è sentirsi libero di
esprimere i propri sentimenti". quando mi prendi le comande DJR. sono in un brodo di giuggiole. eanche ci conosciamo Ale, Ti amo. Firmato "Quelli del eppure è bastato un tuo calcetto" (Renzo). semplice sguardo per abbattere la fortezza del mio er Sara la cameriera: i cuore. Siamo tanto vicini tuoi occhioni mi fanno quanto lontani. L. M. sognare. Firmato Cristina. aterina e Luca = Bontà Dicembre 2015, partita Sarda! dell'anno: RSA - Villa Gorizia. oglia di patatine fritteeeee!!! ara la cameriera: sei proprio una bella cicciona. By alimero sei troppo bono!!! Gabriele.
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P
4 S
C V C
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15 â‚Ź a zona per la prima seduta