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04 04 Mariangela Demurtas La regina del metal è sarda
06 Un Natale ecosostenibile Festeggiare rispettando l’ambiente
07 Notte de chelu... e gli altri canti natalizi sardi
08 Dinamo Sassari Dalle stelle alle stalle… e ritorno
10 Il dentista risponde 12 Alessandro Masala Il TG a modo mio
13 inSardegna a Dicembre 14 Paolo Zucca L’uomo che comprò la luna
15 Is Fanebas Il nuraghe immerso nella foresta
16 Escape Room Il real life game più ambito del momento
18 HITWEETS 19 Startup a valenza sociale I casi di Mindpot e Little Alienz
20 Viaggio in... Madagascar
22 Debora Spiga La youtuber sarda da 830mila follower
24 La Catalogna in Sardegna 25 Fitness & Benessere Allenamenti a confronto
26 GUIDA AI LOCALI
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seh #shMAG di Paola M. Ruiu Recentemente è balzata nei titoli di quotidiani, regionali, nazionali e internazionali, per una classifica che la incorona come ottava donna più sexy del rock. Ma accantoniamo subito questa notizia, perché Mariangela Demurtas è molto di più e sta lavorando duramente per lasciare la sua impronta nel mondo della musica. Nata a Ozieri e cresciuta a Bitti, ha avuto sin da bambina un innato istinto creativo. A 16 anni trascorre un anno all’estero dove ha la possibilità di testare la propria voce anche in altri ambienti e, una volta rientrata in Sardegna, inizia ad approcciarsi alla musica più seriamente. Il blues, la black music, il grunge, il rock, ma anche i Tenores di Bitti hanno influenzato la sua crescita personale e artistica, portandola ad essere la voce femminile di uno dei gruppi gothic-metal più popolari, i norvegesi Tristania.
Mariangela Demurtas La regina del metal è sarda
Hai sempre militato in gruppi metal? No, una delle mie prime band suonava blues; ne faceva parte anche l’ormai celebre Francesco Piu. Dopodiché sono diventata la cantante della band metal Reel Fiction con cui ho girato Italia ed Europa in tour. Sono stati una bella gavetta che mi ha permesso di imparare tanto. È stato interessante e anche divertente trovare il mio spazio in un tipo di musica così diverso da quello al quale ero abituata. Mi piace comunque mischiare gli stili e credo fermamente nell’importanza di conservare la propria originalità e identità. È fondamentale conoscere e studiare la parte tecnica, ma penso sia altrettanto importante
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#shMAG seh 5 piedi. Qualche anno fa ho scritto un album, non metal, che mi ha permesso di esprimermi al 100%. L’ho realizzato con l’aiuto di un arrangiatore ed è stato più per soddisfazione personale che per costruire una carriera solista. Attendo paziente il momento ideale per pubblicarlo. Ho altri due progetti in fase di creazione. Il primo è una collaborazione con un collega sardo, quando uscirà potrò rivelare di più! Ciò che posso dire è che sono molto contenta del risultato, anche perché abbiamo lavorato a distanza per due anni e quello che Foto Tim Tronckoe
lasciare libero sfogo alla creatività. Cosa ti ha portato in Norvegia? Avevo mandato una demo ai Tristania e mi contattarono per un’audizione. Era il 2007 e mi trovavo a Milano per alcune partecipazioni a Rock Tv con la band dell’epoca, gli Alight. Mi proposero subito di entrare nel gruppo e io volai in Norvegia. Avevo finito l’università e in Italia non vedevo molti sbocchi. In più avevo sempre la fissa di viaggiare, di conoscere posti nuovi, per cui non è stato difficile! Chi sono i Tristania? Sono un gruppo gothic-metal, probabilmente tra i più conosciuti nell’ambiente, tra i pionieri del genere. In un primo momento la loro voce femminile seguiva un registro legit, col mio arrivo lo stile è cambiato, ma resta invariata l’elevazione della donna nel genere gotico. Le nuance sono tetre, dark, toccano temi profondi e viscerali dell’essere umano. Rispecchiano il modo di vivere dei nordici e i nordici, a loro volta, si rispecchiano in questa musica. Penso che sentano la necessità di elaborare la tristezza con la quale convivono. La vita in Scandinavia non ha la stessa energia di quella di un popolo che vive al sole. Avete mai suonato nell’isola? Purtroppo no perché non abbiamo mai ricevuto un’offerta che seguisse l’iter necessario. I Tristania sono legati ai contratti e questo implica che bisogna interagire con i manager per prendere accordi. L’ho spiegato più volte ai promotori sardi che mi contattavano. Mi dispiace molto, ma io non posso prendere questo tipo di decisioni. Sogni un progetto solista? A dire la verità ne ho uno già in
siamo riusciti a produrre mi rende estremamente orgogliosa. Il secondo è di un genere totalmente diverso, etnoelettronico-pop, con elementi folk e orientali, mischiati a una vivace varietà di lingue: italiano, inglese, norvegese, portoghese. Insomma, ho messo insieme un po’ di me cercando di far risaltare la parte più mediterranea della mia voce. Che ne pensi di questa classifica nella quale sei stata inserita? Non posso che ringraziare per essere stata presa in considerazione, ma, onestamente,
vorrei essere riconosciuta per altri motivi. Ho grande rispetto per quello che faccio e per la mia personalità musicale, per questo non voglio dare importanza a certe iniziative. Sono consapevole di avere un’immagine, ma non voglio usarla come arma per attirare il pubblico come spesso succede ad artiste, magari valide, che se non entrano in queste logiche rischiano di non venire considerate. Credo sia più gratificante avere la libertà di esprimersi per ciò che si è e non per come appariamo. E credo che ci renda anche molto più interessanti.
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Consigli per un
Natale ecosostenibile festeggiare senza sprechi e rispettando l’ambiente di Nike Gagliardi È possibile far fronte alle festività natalizie con un occhio di riguardo all’ambiente e – perché no – anche al portafogli? Lo scopo che si prefigge questo articolo è quello di fornire alcuni consigli ai lettori al fine di festeggiare il Natale in maniera più ecosostenibile, limitando gli sprechi e l’inquinamento dovuto, per esempio, agli involucri dei regali e agli addobbi natalizi e sostenendo l’economia locale. Il primo suggerimento riguarda il simbolo più importante delle nostre feste: l’abete natalizio. Se intendete riutilizzarlo per più anni, acquistare un albero di natale artificiale può rivelarsi la soluzione ideale ma, per i più creativi, un’idea sfiziosa e originale può essere quella di costruirlo in casa utilizzando materiali di riciclo: con un po’ di fantasia si può fare un figurone con amici e parenti; inoltre
l’ideazione, la costruzione e infine l’addobbo del vostro albero coinvolgerà tutta la famiglia, costituendo un rito dentro il rito. Il web è ricco di idee da prendere in prestito e a cui dare il proprio personalissimo tocco: potete costruire la struttura del vostro albero con un ampio foglio di cartone ripiegato a forma di cono e rivestirlo con ritagli di stoffa dai colori sgargianti, con carta regalo oppure con del semplicissimo spago verde a cui si fisseranno, a mo’ di palline, dei pon pon di feltro. Ma l’albero più suggestivo è indubbiamente quello da parete costruito con i vostri ricordi: foto, cartoline, disegni, una scatola di fiammiferi dalla stampa insolita, un portachiavi buffo, vecchi biglietti di auguri. Vi basterà trovare uno spazio libero sulla parete del soggiorno e appendere – il patafix è la soluzione ideale – tutti questi “souvenir dal passato” disponendoli in forma d’abete.
Per le decorazioni, poi, non avete che l’imbarazzo della scelta: con dello spago o del cartoncino (adattissimo quello dei rotoli di carta igienica e di carta da cucina) potrete realizzare dei bellissimi fiori finti. Ma anche con tappi di sughero colorati, vecchi nastri e origami si possono ottenere effetti stupefacenti. I tutorial in rete su come costruire i vostri addobbi abbondano e siti come www.greenme.it, www.nonsprecare.it, www.hellogreen.it sono ricchi di informazioni e proposte. Veniamo dunque ai regali: prima di precipitarvi a comprare fogli su fogli di carta per i pacchetti controllate di non avere già a casa qualcosa che si presti ad avvolgere i vostri doni: vecchi giornali, carta da pacchi e scatole di cartone, con i giusti ritocchi, possono tornare a nuova vita e rappresentare un ottimo sostituto alla più scontata carta regalo. Una nuova tendenza,
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adottata anche da molte aziende, è quella di incartare i pacchi con del tessuto: spesso un fazzoletto, un foulard, una borsa in tela che possano divenire parte integrante del regalo e dunque venire riutilizzati. Meglio inoltre fare doni utili e, anche a costo di smorzare un poco la sorpresa, accertarsi dell’effettiva necessità di quello che state andando a comprare piuttosto che donare qualcosa che non corrisponde a una reale esigenza. Potete inoltre scegliere di dare una mano all’economia locale sostenendone l’artigianato e prediligendo l’acquisto di vestiti, gioielli e stampe prodotti a mano o ideati sul territorio sardo. Per il cenone evitate di usare piatti e bicchieri di plastica, fate una stima degli invitati, definite preventivamente il menù, non esagerate con le quantità delle portate e aprite solo le confezioni degli ingredienti realmente necessari. Un menù vegetale ha sicuramente un minore impatto sull’ambiente in quanto costituito di materie prime che richiedono meno risorse nel ciclo di produzione. Meglio poi optare per prodotti stagionali, biologici e a chilometro zero, privilegiando i piccoli produttori agricoli. In conclusione, per i prodotti “esotici” come cioccolato, zucchero di canna, spezie potreste rivolgervi a uno dei punti vendita affiliati al Commercio Equo e Solidale, forma di Fair Trade che garantisce un corrispettivo onesto per la materia prima acquistata e condizioni di lavoro eque ai lavoratori: contribuirete così, con un piccolo gesto, a far sì che sia un buon Natale per tutti, anche all’altro capo del globo.
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Festeggiato in tutto il mondo, il Natale si declina in una tale varietà di usanze, costumi e colori capaci di immergerci ovunque, all’istante, nella sua magica atmosfera. In questo, anche la musica riveste un ruolo fondamentale: chi non associa il mese di dicembre alle famosissime Jingle Bells, Happy Xmas, Last Christmas o Silent Night? E queste solo per citare le melodie più famose, restando in quel contesto anglofono che la globalizzazione ha sdoganato e diffuso nel mondo occidentale. Esistono, tuttavia, realtà natalizie che, di anno in anno, si ripetono a livello locale mantenendo vive tradizioni, anche canore, nelle quali si esprime tutta la fede e la devozione dei popoli. La Sardegna, della quale trattiamo in questa pagina, è andata maturando una ricchissima tradizione legata al Natale i cui canti e melodie accompagnano i fedeli in quel tempo che, liturgicamente, è chiamato “di Avvento”. In questo periodo dell’anno – che si protrae per quattro settimane fino al 25 dicembre – l’attesa della nascita del Salvatore viene vissuta con gioia e buoni propositi combinando occasioni di incontro civili e religiose con melodie di sicura suggestione. «Magnificat anima mea Dominum.» Come pure testimoniano le scritte all’interno delle chiese più antiche sparse qua e là per l’isola, il latino era la lingua usata per le funzioni e per i rituali religiosi fino al 1965, anno in cui ebbe termine il Concilio Vaticano II. Da allora in poi, l’uso della lingua italiana ha dato campo libero soprattutto all’utilizzo
dei dialetti, più familiari presso le classi povere e quindi più diffusi. Niente di strano, quindi, che anche le canzoni a tema natalizio si siano diffuse e abbiano conosciuto il successo “in limba”, non di rado con le inflessioni della località in cui venivano cantate. «Acculzu a Betlemme il logu asprosu / b’haiat una grutta povera, nuda e brutta, / ue sas amas b’haiant reposu: / in cussa grutta est nadu su Deus umanadu.» Queste parole sono tratte dalla prima strofa di Acculzu a Betlemme, un brano del 1927 scritto da Pietro Casu e musicato da Agostino Sanna – il primo di Berchidda e il secondo di Ozieri – entrambi sacerdoti e molto abili nel districarsi con parole e note. Questa canzone ha conosciuto un grande successo nella versione cantata da un’altra coppia: il celebre Duo Puggioni.
Fratello e sorella originari di Berchidda, il duo riscosse un notevole successo nel corso degli anni Ottanta non solo in Gallura ma in tutta la Sardegna, imprimendo un nuovo slancio alla musicalità sarda, fino ad allora appannaggio soprattutto dei tenores e dei cantadores. «Duos isposos a s’iscurigada / chilcan in Betlehem alloggiu invanu, / s’arreu in d’un istall’ilgarada / de su pianu.» Furono nove, in totale, i brani scritti dai due sacerdoti e pensati, non a caso, per una tradizione nella tradizione: quella della novena di Natale. Dal 16 al 24 dicembre, infatti, le chiese accoglievano e accolgono i fedeli, alla sera, per celebrare incontri di preghiera in musica. I soggetti delle canzoni sono quindi i personaggi delle Sacre Scritture,
per esempio in Duos Isposos, che si apre con l’arrivo a Betlemme di Giuseppe e Maria in cerca di alloggio per la notte e per affrontare il parto. «Es nadu, es nadu, es nadu su Bambinu. / Enide, enide tottus a l’ammirare, / enide a l’adorare, enide a l’adorare, a l’amare.» Notte de Chelu è forse tra le più conosciute e intonate allo scoccare della mezzanotte e nelle messe natalizie della domenica. La serenità e la melodia delle sue strofe ne fanno un brano perfetto per l’atmosfera di pace e letizia di questa giornata. E poi ci sono i Gosos, canti popolari religiosi che, naturalmente, dedicano fra i diversi temi che affrontano anche qualche quartina alla nascita di Gesù. Nascita che salutiamo anche noi con il ritornello di Naschid’Est: «“Gloria!”, “Gloria!” cantan’ in Chelu, / lughidos anghelos pro s’altu Re. / “Paghe e vittoria!” s’as bonu zelu / anima povera cantan pro Te.»
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DINAMO, DALLE STELLE ALLE STALLE… E RITORNO
Ancora grandi difficoltà per la squadra sassarese e dimissioni di Pasquini non accettate dalla società. Ma forse ora qualcosa è cambiato.
di Erika Gallizzi. Foto: Luigi Canu
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Mese di novembre “corto”, ma non privo di sussulti, quello trascorso dalla Dinamo Banco di Sardegna Sassari. Corto perché interrotto dai Fiba Basketball World Cup Qualifiers, con le Nazionali impegnate e non privo di sussulti perché si è passati dalle sconfitte più cupe e terribili, con un solo mezzo passo che mancava all’eliminazione dalla Champions League, al riprendere confidenza con le vittorie, passando per le dimissioni, non accettate dalla società, dell’allenatore Federico Pasquini. Un periodo movimentato, “scoppiato” proprio dopo due bellissime vittorie, a Murcia in coppa e con Milano in campionato, che sul finire del mese di ottobre avevano lasciato pensare che la Dinamo avesse trovato la propria via. Invece no, perché poi i biancoblù, o biancoverdi in coppa, si sono sciolti. Una brutta sconfitta rimediata con l’AS Monaco (63-81) in Fiba Basketball Champions League, poi un’altra in campionato, a Cremona (81-96), per mano degli ex Meo Sacchetti, Travis e Drake Diener. E non è finita qui, perché il periodo buissimo è proseguito con altri due ko: in casa della Juventus Utena dopo un tempo supplementare (85-90) e quello terribile, casalingo, con Capo d’Orlando (81-88, dopo che una Dinamo onestamente inguardabile era piombata anche a -
Achille Polonara
18), che ha spogliato il Banco di qualsiasi alibi e lo ha rivelato in caduta libera. Proprio dopo il match con l’Orlandina, Federico Pasquini ha rassegnato le dimissioni, non irrevocabili, dal ruolo di allenatore. Queste, però, sono state rigettate dal presidente Stefano Sardara, a seguito di un colloquio con i giocatori, negli spogliatoi. Secondo quanto dichiarato dallo stesso numero 1 del sodalizio biancoblù nel dopo-partita, Pasquini, pur non reputandosi il problema, riteneva giusto e necessario dare una scossa alla squadra, la quale, messa di fronte al fatto compiuto e chiamata a decidere, non ha potuto che dire “la squadra è una, la barca è la stessa e si va avanti tutti insieme”. Anche perché Pasquini sarebbe comunque rimasto col ruolo dirigenziale di general manager, per cui era difficile pensare che i giocatori potessero esprimersi in maniera differente, peraltro assumendosi responsabilità che non competono loro. Insomma, se voleva essere un modo per mettere spalle al muro i giocatori e dimostrare loro che l’allenatore non si tocca, sicuramente lo è stato, ma è anche stato un modo un po’ “macchinoso” e poco simpatico, che a tanti tifosi è sembrato un teatrino messo su ad arte. Detto questo, gli effetti li ha più o meno sortiti, visto che da quel momento la squadra ha ripreso confidenza con la vittoria. Ma, come si suol dire, una volta che si tocca il fondo, ci si può solo dare la spinta per risalire,
I PROSSIMI INCONTRI DI CAMPIONATO 9a Giornata - 3 dicembre ore 21:05 Banco di Sardegna SS - New Basket Brindisi 10a Giornata - 9 dicembre ore 19:15 Germani Basket Brescia - Banco di Sardegna SS 11a Giornata - 16 dicembre ore 20:45 Banco di Sardegna SS - The Flexx Pistoia 12a Giornata - 26 dicembre ore 18:15 Umana Reyer Venezia - Banco di Sardegna SS I PROSSIMI INCONTRI DI CHAMPIONS LEAGUE Game 7 - 6 dicembre ore 12:30 Enisey Krasnoyarsk - Banco di Sardegna SS Game 8 - 12 dicembre ore 18:00 Pinar Karsiyaka - Banco di Sardegna SS Game 9 - 20 dicembre ore 20:00 Ewe Baskets Oldenburg - Banco di Sardegna SS probabilmente indipendentemente da tutto. E così la Dinamo è tornata alla vittoria, prima in Coppa, con il successo sull’Hapoel Holon (98-84), poi in campionato a Varese (82-61). E ha scacciato, per il momento, delle voci di mercato uscite dopo il rifiuto delle dimissioni di Pasquini, che volevano la Dinamo scontenta del rendimento di William Hatcher e, quindi, alla ricerca di un sostituto. Onestamente, a meno di altri tipi di problemi, la cosa sembra un po’ strana, sia perché allenatore e società hanno sempre sottolineato le difficoltà dovute agli infortuni patiti, ed Hatcher è uno dei giocatori stoppati e limitati da noie fisiche, che per il fatto che il suo rendimento non fa decisamente gridare allo scandalo come, per esempio, quello di Petway due anni fa. In questo periodo, il Banco ha dovuto rinunciare a Rok Stipcevic che, dopo aver saltato qualche partita, ha anche subito un intervento ad un ginocchio, per la pulizia della cartilagine. Dovrebbe
#shMAG seh 9 comunque rientrare alla ripresa del campionato. Chi si è distinto, è stato senza dubbio Scott Bamforth, che sta riprendendo la condizione dopo lo stop per infortunio e ha raggiunto una buona continuità di rendimento, fatta non solo di punti, ma anche di aiuto a tutto campo, rimbalzi compresi. A metà mese, poi, le competizioni per club si sono fermate per dare spazio agli impegni delle Nazionali, con i Fiba Basketball World Cup Qualifiers, ovvero per le qualificazioni ai Mondiali del 2019 in Cina. La Dinamo ha visto impegnati i suoi Achille Polonara, ovviamente con la Nazionale Italiana di Meo Sacchetti, Darko Planinic con la Croazia, Scott Bamforth con il Kosovo e Dyshawn Pierre col Canada. Polonara, pur non distinguendosi con grosse prestazioni, ha infilato un 2/2 con l’Italia, battendo la Romania e la Croazia di Planinic. Proprio Planinic, contro gli Azzurri, ha sfoderato una prestazione strepitosa, andando in doppia-doppia con 20 punti e 10 rimbalzi. Bene anche Bamforth, che ha confermato il suo buonissimo periodo con due prestazioni da 17 e 21 punti (ma il suo Kosovo ha perso entrambe le gare, con la Lituania e l’Ungheria). Senza infamia e senza lode la prestazione di Pierre nella prima partita con il suo Canada. Il mese di dicembre torna ad essere “normale”, a parte le festività natalizie. Ma sarà senza dubbio impegnativo, dal momento che in Champions la Dinamo è attesa da tre trasferte. In campionato si gioca fino al 16 e poi si “salta” al 26, mentre in Coppa si scende in campo anche il 20. Nella Serie A, la Dinamo avrà due gare sulla carta agevoli e due difficili: quelle più semplici sono con Brindisi e Pistoia, quelle ostiche sono invece le due trasferte, in casa delle due squadre capolista e vicecapolista, fino ad ora: Brescia e Venezia. In Fiba Basketball Champions League, invece si va in Russia, a Krasnoyarks, poi in Turchia in casa del Pinar Karsiyaka per chiudere, poi, in Germania, a domicilio dell’EWE Baskets Oldenburg.
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seh #shMAG Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
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Curiosità sul mondo odontoiatrico
HO I DENTI CHE SI MUOVONO, PUÒ ESSERE PIORREA? Piorrea è un termine più in uso tra i nostri nonni che tra le nuove generazioni. Parola caduta quindi quasi del tutto in disuso, ora sostituita dalla definizione di “parodontite”. Questo fenomeno patologico che interessa gengive, denti e osso nella bocca, era temutissimo in passato, visto quasi come un fenomeno inevitabile e necessario che, prima o poi avrebbe fatto perdere uno o più denti mentre si invecchiava. Quando si parlava di piorrea si indicava l’ultima fase della vita del dente colpito da malattia parodontale, quando questo era interessato da abbondante perdita di osso, diventando mobile rispetto alla struttura di mandibola e mascella, inutilizzabile per masticare e destinato a cadere, qualsiasi cosa tentasse di fare
malattie parodontali è infatti la poca attenzione nella cura della propria igiene orale. Il non lavarsi i denti con regolarità dopo ogni pasto, oppure il mancato utilizzo di filo interdentale o scovolino, sono la prima minaccia alla salute dei denti. I batteri proliferano dove non vengono eliminati, soprattutto tra i resti di cibo che rimangono incastrati negli spazi della bocca. A questo fatto vanno aggiunte ulteriori abitudini scorrette, potenzialmente pericolose per denti e gengive: consumo eccessivo di alcol e di tabacco, in ogni sua forma (anche se qualcuno afferma che i sigari fanno meno effetto delle sigarette, la differenza in realtà è quasi inesistente dal punto di vista delle malattie parodontali). Un problema medico che va invece al di là delle possibilità di controllo del paziente è invece la malocclu-
il dentista. Fino a qualche decennio fa, quindi, era quasi automatico che, anche solo tra i 40 e i 50 anni, molte persone si ritrovassero già con protesi parziali o totali mobili come le dentiere. Questo fenomeno era considerato quasi naturale per le generazioni passate, un male necessario legato all’invecchiamento. Per fortuna, oggi, sappiamo che non è più così. L’insorgere della malattia parodontale è, la maggior parte delle volte, frutto di imperizia o disattenzione umana, superabile con un po’ di autoconsapevolezza, di attenzione ai consigli del proprio odontoiatra e igienista di fiducia e di una visita di controllo periodica annuale. La causa principale dell’insorgere di
sione. Questa patologia è affrontabile solo all’interno dello studio odontoiatrico ed è per quello che, anche se si hanno buone abitudini vitali, è bene effettuare una visita dal dentista sin da bambini, in quanto la malocclusione può essere sia congenita che acquisita nel tempo. Aspetto importante da tenere a mente è che la malattia parodontale è subdola, perciò spesso rimane senza sintomi fino a che il danno risulta irreparabile, ovvero bisogna procedere all’eliminazione del dente. Per verificare la sua presenza o meno va effettuato in studio un sondaggio parodontale, ovvero una verifica dello stato clinico osseo e gengivale del paziente. Grazie a tutta questa evoluzione è al giorno d’oggi possibile intervenire con successo nella maggior parte dei casi, anche se la parodontite viene scoperta in una fase avanzata. Se prima, infatti, c’era meno cura nel tentare di salvare i denti nativi del paziente, e si preferiva rimuoverli per passare alla dentiera totale o parziale, ora l’approccio riabilitativo è resettivo o rigenerativo, ovvero si punta a mantenere la dentatura originale della persona con interventi ad hoc di igienista dentale e dell’odontoiatra per sanare la gengiva o l’osso compromessi dall’infezione. Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@shmag.it. www.studiomassaiu.it
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di Annalisa Murru Prendi una piattaforma di condivisione video gratuita e aperta a tutti, crea un canale di successo e lavora online. Facile? Per niente. L’impresa è ancora più ardua se si punta su contenuti di qualità come l’informazione. Breaking Italy è un TG in chiave moderna che unisce pillole di informazione giornaliera al dibattito. Nasce nel 2011 e conta più di 430mila iscritti su YouTube, numero che rappresenta in particolar modo la fascia d’età dei giovani dai 18 anni in su. Il conduttore di questo show è un cagliaritano poco più che trentenne, Alessandro Masala, che ha portato per primo il format in Italia. Il palinsesto vanta una programmazione che va dal lunedì al giovedì più una diretta il venerdì, in cui il dibattito si amplia prendendo spunto dai commenti ricevuti in settimana. Con una conduzione informale e un forte carisma, Alessandro offre una panoramica su ciò che accade nel mondo che tiene incollati allo schermo gli spettatori, denominati “gentaglia”. Il suo impegno lo rende un creator multitasking. Ogni show comporta un lavoro incredibile e viene spontaneo chiedersi quante ore dedichi ogni giorno alla sua attività: “Direi una media di dieci, undici ore; qualche volta di più, perché ci sono puntate più lunghe e complesse e quindi devo impegnarmi maggiormente nella ricerca e nella costruzione del discorso, in modo da non dire stupidaggini - perlomeno, stupidaggini non volute! -. Mi occupo di ogni cosa, dalla rassegna stampa al montaggio, dalle battute alla pubblicazione. In pratica sono sempre in studio”. Andiamo a conoscere meglio il lato umano del web: “Ci sono molte cose che mi rendono contento di quello che faccio. Sicuramente l’elemento che spicca è il rapporto con la mia community. Quando capita di dovermi avventurare fuori, nel mondo
ALESSANDRO MASALA Il TG a modo mio
reale, incontro sempre qualcuno che mi riconosce e nel novanta per cento dei casi la dinamica è la stessa di quando ti imbatti in un vecchio compagno di scuola. Facendo lavori come il mio, che ti permettono di connetterti con decine di migliaia di persone e ti isolano moltissimo allo stesso tempo, è facile perdere di vista l’impatto che un video o anche soltanto una frase possano avere sugli altri; per questo è così bello avere a che fare con chi premia il tuo impegno”. I lati positivi non finiscono qui: “Un’altra cosa di cui sono orgoglioso è il fatto di aver costruito il poco che ho costruito da solo, letteral-
mente senza soldi. E non solo: ora che tengo in piedi questo show, faticosamente per carità, ho il privilegio di non dover scendere troppo a compromessi, di poter fare quello che voglio, dire quello che voglio, gestire i contenuti come meglio credo. Parlo principalmente dei compromessi con investitori, produttori, sceneggiatori, reti, quel mondo che fa parte dei vecchi media e delle realtà complesse che sinceramente non mi affascina nemmeno un po’. Caratterialmente sono un orso, difficilmente avrei trovato spazi e modo di esprimermi in ambienti così strutturati”. Ogni progetto porta con sé dei que-
siti: “Il lato più negativo del mio lavoro è il senso di instabilità che un investimento di questo tipo ti regala. Fondamentalmente dopo aver speso tanto - in termini economici, di tempo e di speranze - in qualcosa che di fatto non ha precedenti tranquillizzanti ai quali puoi rifarti, non puoi fare a meno di chiederti se la strada che hai intrapreso sia quella giusta o se rischi invece di finire in uno strapiombo. Logicamente a un certo punto si riescono anche a trovare delle risposte, ma dentro si ha sempre la sensazione di essere un po’ un freak”. Il futuro di Breaking Italy? “Difficile dirlo, perché nessuno di noi sa come la piattaforma YouTube, gli spazi che occupiamo su internet e in generale la fruizione dei contenuti sul web si evolveranno da qui a dieci anni. I ventenni e i trentenni di oggi cosa faranno domani? Guarderanno più TV, ne guarderanno meno, continueranno a navigare come fanno adesso?”.
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inSardegna... I migliori eventi di Dicembre
8 DICEMBRE. “Serendipity - Memorie di una donna difettosa”
Dal 12 al 17 DICEMBRE. Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show
Fino al 3 DICEMBRE: Cagliari al Cine Teatro Sant'Eulalia. IV edizione del “Cagliari Film Festival”.
Dall’8 al 10 DICEMBRE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVIII Stagione di teatro per ragazzi: “Io, Pollicino”, La Botte e il Cilindro (SS), (3-11 anni). Fonni e Ortueri. Autunno in Barbagia 2017.
Fino al 10 DICEMBRE: Cagliari al Teatro Massimo. “L’avvoltoio” di Anna Rita Signore, regia Cesar Brie. Fino al 17 DICEMBRE: Cagliari. IV edizione del Festival Internazionale di teatro, arte e nuove tecnologie “Le Meraviglie del Possibile”. 1 DICEMBRE: Cagliari al Bflat, ore 22:00. Concerto di Alan Farrington Quartet. 2 DICEMBRE: Cagliari al Fabrik, ore 21:00. Concerto dei Diaframma. Martis al Centro Culturale "Sa Tanca de Idda", ore 21:30. XIII edizione “Ethno’s Festival”: concerto di Piero Marras. Cagliari al Bflat, ore 22:00. Concerto di Bill Saxton & Marco di Gennaro 4et feat. Darrell Green. 2-3 DICEMBRE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVIII Stagione di teatro per ragazzi: “Coppelia”, La Botte e il Cilindro (SS), (5-14 anni). Gadoni, Teti e Oniferi. Autunno in Barbagia 2017. Burgos per le vie del paese. Prendas de Adelasia 2017. Dal 2 al 22 DICEMBRE: Cagliari alla Fiera, ore 9:00-13:00, sab 10:00-20:00. Santa Claus Village Sardegna. 3 DICEMBRE: Sassari al Palazzo di Città, ore 11:00/19:30. XVII edizione “(To) Be in Jazz”, i concerti aperitivo: “The Gerry Mulligan Songbook”. Bauladu nella Sala comunale, ore 18:00. "40 Anni d'Autore", concerto di Piero Marras. Porto Torres al Teatro comunale Andrea Parodi, ore 19:00. XXVIII edizione Festival “Etnia e Teatralità": Concerto della leggenda del rock and roll, Jono Manson. Cagliari al Bflat, ore 20:00. “Ad un passo da un salto”, spettacolo del cantautore attore Davide Maluco D’Elia. Dal 4 DICEMBRE al 6 GENNAIO: Sassari all’Emiciclo Garibaldi, dalle ore 9:00 alle 21:00. V edizione “Mercatino di Natale in Centro Storico”. 7 DICEMBRE: Cagliari al Teatro Massimo, ore 21:00. Concerto per la Croce Rossa Italiana di Piero Marras. 8 DICEMBRE: Sassari al Teatro Comunale, ore 20:30. Stagione Lirica e Sinfonica 2017: “Tosca”, Melodramma in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, di Giacomo Puccini, regia di Giulio Ciabatti. Cagliari all’Auditorium del Conservatorio, ore 21:00. “KME Winter”: “Serendipity Memorie di una donna difettosa” con Serena Dandini. Cagliari al Fabrik, ore 22:00. Concerto dei Valerian Swing. Cagliari al Bflat, ore 22:00. Concerto del Mediterranean Ensemble.
10 DICEMBRE: Sassari al Palazzo di Città, ore 11:00/19:30. XVII edizione “(To) Be in Jazz”, i concerti aperitivo: “Tribute to Django”. Sassari al Teatro Comunale, ore 16:30. Stagione Lirica e Sinfonica 2017: “Tosca”, Melodramma in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, di Giacomo Puccini, regia di Giulio Ciabatti. Oristano in Piazza Roma, ore 18:00. Piero Marras “Concerto per l'Unicef”. 12 DICEMBRE: Sassari al Teatro Comunale, ore 21:00. Stagione di Prosa 2017/2018: Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show con la Jazz Company. Dal 13 al 17 DICEMBRE: Cagliari al Teatro Massimo. Stagione di Prosa 2017/2018: Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show con la Jazz Company. Dal 13 al 20 DICEMBRE: Cagliari al Teatro Lirico. Stagione lirica e di balletto 2017: “Il lago dei cigni”, balletto fantastico in due atti e quattro scene, musica Pëtr Il'ic Cajkovskij; coreografia Aleksej Fadeecev. 14 DICEMBRE: Cagliari al Fabrik, ore 22:00. Concerto della Fuzz Orchestra. 15 DICEMBRE: Porto Torres al Teatro comunale Andrea Parodi, ore 19:00. XXVIII edizione Festival “Etnia e Teatralità": “Gulash, musica ungherese e racconti”, concerto gastronomico di Janos Hasur e Mihaly Huzsar. Cagliari al Fabrik, ore 22:00. “KME Winter”: concerto dei Fuzztones. Cagliari al Bflat, ore 22:00. Concerto del The Legendary Johnny O'Neal Trio. 15-16 DICEMBRE: Sassari al Teatro Verdi, ore 21:00. Musical “Saturday Night Fever - La Febbre del Sabato Sera”. 16 DICEMBRE: Carbonia al Teatro Comunale, ore 21:00. Piero Marras in Concerto. 16-17 DICEMBRE: Orune e Ovodda. Autunno in Barbagia 2017.
31 DICEMBRE. Concerto di Samuel
22 DICEMBRE: Quartucciu alla Cueva Rock, ore 22:30. Concerto dei Train To Roots. 23 DICEMBRE: Sassari al Teatro Verdi, ore 21:00. VII edizione del “Cine-concerto”. Cagliari al Fabrik, ore 22:00. Concerto dei Sikitikis. 24 DICEMBRE: Sassari al Palazzo di Città, ore 11:00. XVII edizione “(To) Be in Jazz”, i concerti aperitivo: “Natale in Swing”. 26 DICEMBRE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVIII Stagione di teatro per ragazzi: “Il lago dei cigni”, La Botte e il Cilindro (SS), (5-14 anni). 27 DICEMBRE: Sassari al Teatro Verdi, ore 21:00. Spettacolo Gospel con gli Uni.Sound. 29 DICEMBRE: Cagliari al Fabrik, ore 22:00. Concerto dei Texile. 29-30 DICEMBRE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00. XXVIII Stagione di teatro per ragazzi: “Il lago dei cigni”, La Botte e il Cilindro (SS), (5-14 anni). 30 DICEMBRE: Sedini nel Centro storico, ore 19:30. IX edizione “Feste in Cantina”. 31 DICEMBRE: Cagliari alla Fiera, ore 21:00. City Fest Capodanno 2018. Alghero al Porto, ore 23:30. “Cap d’Any 2018”: concerto degli Ofenbach e di Samuel. Olbia al Molo Brin, ore 23:30. Concerto del rapper J-Ax.
Mostre Fino al 10 DICEMBRE: Cagliari al Palazzo di Città, ore 10:00-18:00, chiuso lunedì. Mostra fotografica “Paesaggio e identità: storie di luoghi, di donne e di uomini – I grandi reporter della Magnum in Sardegna”. Fino al 14 DICEMBRE: Oristano alla Pinacoteca "Carlo Contini", ore 10:00-13:00 e 16:30-19:30. Mostra Fiat Lux, Giovanni Carta, 1973-2017. Fino al 14 GENNAIO: Cagliari allo Spazio SEARCH, ore 9:00-20:00. Mostre “Nel segno di Galep” e “221B Baker Street”
17 DICEMBRE: Cagliari al Fabrik, dalle ore 9:00. 7ª edizione “Vinyl Sardegna”, mostra mercato del disco usato e da collezione in Sardegna. Sassari al Palazzo di Città, ore 11:00/19:30. XVII edizione “(To) Be in Jazz”, i concerti aperitivo: “Omaggio a Duke Ellington”.
Fino al 25 FEBBRAIO: Nuoro al MAN, ore 10:0013:00 - 15:00-19:00, chiuso lunedì. Mostre “Una visione astratta”, opere dalla Collezione Maria Cernuschi Ghiringhelli e “Emisferi Sud”, mostra di Michele Ciacciofera.
19 DICEMBRE: Cagliari all'Auditorium del Conservatorio, ore 21:00. "The Voices of Victory: The Christmas Show", concerto Gospel.
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PAOLO ZUCCA RACCONTA L’UOMO CHE COMPRÒ LA LUNA:
“Una commedia d’autore che farà ridere e riflettere”. di Manuela Stacca Dopo il buonissimo esordio con il primo lungometraggio “L’arbitro” (2013), Paolo Zucca torna dietro la macchina da presa con “L’uomo che comprò la Luna” (coproduzione italo-argentina), scritto insieme a Barbara Alberti e Geppi Cucciari. La pellicola, girata tra il Sinis, Putzu Idu, S’Archittu, Cagliari e Buenos Aires, sarà una “commedia d’autore” che farà ridere e riflettere insieme, come ci svela il cineasta oristanese – durante una pausa delle riprese –, promettendo “Un film più divertente del precedente” in arrivo nelle sale nell’autunno 2018. Di cosa parla “L’uomo che comprò la Luna”? Il film ha come protagonista un agente segreto che deve svelare un mistero: scoprire chi è entrato in possesso della Luna in Sardegna. Una notizia che scatenerà una serie di conflitti in ambito internazionale,
ovviamente presentati con toni leggeri da commedia. La Sardegna sarà dunque l’ambientazione privilegiata... Non solo. Il film è anche un modo per scherzare sui tanti cliché dell’Isola. Per svolgere la sua missione, questo agente un po’ pasticcione [interpretato da Jacopo Cullin, ndr] dovrà svolgere un corso intensivo per riscoprire le proprie origine sarde rinnegate. Il suo allenatore sarà un burbero Benito Urgu. Dunque, la Sardegna è uno dei temi principali della pellicola. Quali sono gli altri? L’altro tema è il confronto e conflitto tra una visione poetica del mondo, incarnata dalla Sardegna, e una mercificata e materialistica, rappresentata dagli USA. Parliamo del cast. Chi saranno i protagonisti? Oltre a Jacopo Cullin, affiancato da Benito Urgu, ci saranno Angela Molina, attrice spagnola che ha lavorato con grandi registi
internazionali (Buñuel, Tornatore e Almodóvar), Lazar Ristovski (“Underground” di Emir Kusturica), e poi Stefano Fresi e Francesco Pannofino, nei panni di una coppia comica un po’ alla Stanlio e Ollio. Ne “L’arbitro” tra gli attori era presente Geppi Cucciari, ora passata dall’altra parte dello schermo. Come è nata la collaborazione? Geppi è molto brava anche come autrice, già nel primo film aveva scritto le proprie battute, e non avendo un ruolo per lei, è stato quasi spontaneo chiamarla a scrivere con noi... La pellicola sarà una vera e propria commedia? Sarà una commedia brillante, romantica, con delle incursioni improvvise di tragico e surreale. In Italia la commedia sta attraversando un momento difficile, è sempre uguale a se stessa, piena di stereotipi, ripetitiva. Lei cosa ne pensa?
Non sono d’accordo. È vero, c’è un po’ di stanchezza, ma non credo che il genere sia in crisi. Abbiamo un grande regista come Paolo Virzì, autore di commedie straordinarie, ma anche giovani brillanti come Sydney Sibilia. Poi, certo, c’è anche un filone più commerciale che io detesto, l’unico che riesce ancora a portare gli spettatori al cinema. D’altronde, la commedia popolare, becera, c’è sempre stata (da Franco Franchi e Ciccio Ingrassia a Lino Banfi), e forse è giusto così. Il problema è riuscire a dare un’alternativa valida che avvicini anche il pubblico. Io mi propongo come alternativa. Secondo me anche Paolo Sorrentino fa commedie, ad esempio, per cui credo che la buona commedia ci sia, anche se un po’ di nicchia. Il cinema sardo è in grande ripresa. Vengono girati tanti film, e altrettanti vengono premiati. Sta davvero cambiando qualcosa? Secondo me sì. Con l’associazione Moviementu, insieme ad altri cineasti sardi, ci siamo battuti molto per riportare alla luce la legge regionale sul cinema. Grazie alla regione ci siamo riusciti, e i risultati si vedono. Bisogna dargliene atto, senza questa legge molti film non sarebbero stati girati. Anche lei ne ha usufruito? Sì, ho avuto il sostegno della regione per questo film. Non bisogna dimenticare che il cinema è anche un’occasione di crescita personale. La mia troupe è composta all’80% da sardi che hanno imparato il mestiere realizzando film non all’università. Più pellicole si fanno e più si formano persone competenti. E questo rappresenta anche una speranza concreta per i giovani aspiranti cineasti sardi... Penso di sì. Spero che tutto ciò che è stato fatto finora non venga spazzato via al primo cambio di vento politico. Sono ottimista.
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IS FANEBAS
il nuraghe immerso nella foresta Testo e foto di Matteo Orrù Nel cuore della foresta di Gutturu Mannu, all’interno dell’isola amministrativa del comune di Assemini (CA), in una suggestiva posizione nei pressi della sorgente di Mitza Fanebas è possibile ammirare un affascinante sito nuragico. In gran parte ancora interrato e attorno al quale non sono mai stati fatti scavi e ricerche importanti; questo nuraghe prende il nome dalla omonima sorgente situata a poche decine di metri di distanza. Per poter visitare questo sito nuragico è indispensabile percorrere la strada che, attraverso la più grande foresta di lecci e querce da sughero della Sardegna, collega la chiesetta campestre di Santa Luxia e monti al comune di Santadi. Una volta giunti circa al tredicesimo chilometro della strada sterrata, in direzione Santadi, è necessario svoltare a destra dove, percorse alcune centinaia di metri, si giunge ad un’area attrezzata che si sviluppa tra il corso del rio Gutturu Mannu e la sorgente di Mitza Fanebas. Una volta giunti in quest’area, se ci si dovesse inoltrare nel bosco che si sviluppa nella sponda opposta del torrente sarà possibile ritrovarsi di fronte il nuraghe di Is Fanebas. Questo nuraghe poco conosciuto rappresenta un caso isolato nella zona; difatti nella località sono molto rare le strutture tipiche dell’antichità sarda e se presenti sono tutte o in parte interrate, oppure, quasi come nel caso dei templi asiatici o sudamericani, sono avvolti dalla foresta (come il sito pre-nuragico in località Porcili Isidori, a pochi chilometri da Is Fanebas). Attorno al nuraghe in questione non sono mai stati fatti scavi regolari, eccetto, con tutta probabilità, quelli dei tombaroli; infatti il sito giace in uno stato di totale abbandono e, nonostante una dimensione quantomeno apparentemente considerevole, esso non ha mai suscitato particolare attenzione agli occhi degli archeologi e delle autorità locali. Ciò che si evince ad un primo sguardo è l’emersione dal terreno di tre strutture circolari unite tra di loro: la più alta, che esce dal terreno per circa un paio di metri rappresentava, con molta probabilità, la torre principale, mentre, nel lato sud della stessa, si possono notare le altre due strutture circolari quasi del tutto sotto terra.
Inoltre tutt’attorno alle strutture a tholos è presente una distesa di massi e macerie varie, le quali farebbero venire in mente che intorno al nuraghe si sviluppasse un villaggio ad esso attiguo. Non solo, un aspetto alquanto affascinante è il fatto che colpendo il terreno in alcuni punti intorno alle torri si possa percepire un rumore che sembrerebbe di vuoto, come se sotto il terreno fossero presenti delle cavità dovute a strutture totalmente interrate. Ad ogni modo la scarsità di informazioni sul sito e l’assenza di ricerche approfondite non permette alcuna conclusione certa sul nuraghe, né da un punto di vista planimetrico né tantomeno da un punto di vista storico. Alcune informazioni utili tuttavia potrebbero essere ricavate dal nome della località e dal fatto che essa fosse una zona nota anche in epoca romana; infatti alcuni resti attribuibili a quella fase storica sono presenti nei pressi di una cascatella poco distante. Per quanto riguarda il nome di “Is Fanebas” esso potrebbe essere riconducibile al termine latino fanum, col quale venivano indicati i santuari non di architettura classica ma bensì, in molti casi, di tipologia celtica, che spesso erano caratterizzati da strutture circolari e torriformi, similmente ai nostri nuraghi. Il fatto che questo sito sia totalmente abbandonato e lasciato al suo destino, arroccato in mezzo ad una delle foreste più interessanti della Sardegna, ne accentua la sua bellezza e il mistero che lo avvolge lo rende sicuramente più affascinante. Tuttavia diviene difficile stabilire se esso debba essere studiato e pubblicizzato, con tutte le conseguenze che ciò farebbe scaturire, oppure lasciato così al suo destino e fruito solo da pochi appassionati. Sicuramente non guasterebbe una seppur minima tutela del bene, ad esempio attraverso una recinzione, almeno per evitare un’eccessiva vulnerabilità alla maleducazione umana.
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Anche in Sardegna il real life game più ambito del momento. di Nike Gagliardi È capitato a tutti di voler essere, almeno per un unico giorno della propria vita, al centro di un’avventura. Tutti i libri che abbiamo letto, i film e le serie televisive che abbiamo divorato ci hanno proiettato dentro quelle narrazioni regalandoci la possibilità, seppure nel territorio protetto della finzione, di immedesimarci nei loro protagonisti: eroi in grado di risolvere enigmi complessi, investigatori perspicaci come Sherlock Holmes oppure uomini comuni, ma abbastanza in gamba da poter scampare all’apocalisse zombie di turno o da uscire vivi da una casa maledetta, naturalmente non prima di aver scoperto cosa la rendeva tale e perché. Da qualche tempo a questa parte, trasformare per qualche istante il sogno in realtà è divenuto possibile. Come? Grazie a una nuova moda concernente l’offerta di intrattenimento, proveniente dagli Stati Uniti, che si è presto diffusa nel resto del mondo fino a giungere in Italia e, naturalmente, anche nella nostra isola. Non un gioco da tavolo o per playstation, ma la simulazione di una situazione reale in cui i partecipanti (da due a otto), chiusi in una stanza – una escape room per l’appunto – devono appellarsi alle proprie capacità logiche e di osservazione per trovare gli indizi e interpretarli in modo da risolvere il mistero che viene di volta in volta proposto e poter finalmente “scappare”: hanno soltanto sessanta minuti a disposizione e, per guadagnare l’uscita, dovranno essere in grado di collaborare attivamente fra loro per sciogliere l’enigma.
Ogni associazione o attività che allestisca una escape room non si limita a fornire un semplice servizio di intrattenimento: suo compito è inventare una vera e propria storia, definendola in ogni dettaglio e ideando la scenografia che meglio si adatta al genere a cui la vicenda afferisce: giallo, noir, horror, fantasy o thriller. In Sardegna, numerose associazioni e imprese si sono lanciate in questo creativo business del divertimento escogitando differenti plot per i concorrenti e sbizzarrendosi a ricostruire una molteplicità di scenari. Captivita (a Cagliari, in via Sonnino 208) per esempio propone ben tre stanze a tema: Paranoia, dall’atmosfera thriller; l’action game Bunker, grazie al quale i partecipanti si ritroveranno prigionieri in un rifugio militare alla fine della Seconda Guerra Mondiale e, per gli amanti dell’horror, Sacrificium. Sempre nel capoluogo isolano, per gli appassionati di Harry Potter e delle atmosfere fantasy di Hogwarts, c’è StanzEnigma, in via L’Aia 17 mentre enTRAPment, locata in via S. Lucifero 17, propone due diverse escape room: Prison Break e, per chi ha amato Indiana Jones, Il tesoro dei Maya. Ma in città non c’è che l’imbarazzo della scelta: Lost Room, sita in via Mameli, propone tre affascinanti real life game: Asylum, Quantico ed Emporium, quest’ultima avente come topic nientemeno che la
ricerca della pietra filosofale. Altre story vengono proposte dalla Escape The Room, in Piazza Garibaldi 21, e da Monkey’s Escape Room in via Grazia Deledda. A Monserrato, invece, avrete la possibilità di indagare sul misterioso assassinio di un medico e risolvere l’enigma entro i consueti sessanta minuti nella Locus Mea Escape Room, in via Cicerone 3. Tutti i fan di Dylan Dog potranno invece darsi appuntamento a San Sperate dove, nell’Alcatraz Escape Room di via Risorgimento, contattati da Groucho, avranno il compito di dirimere il caso inerente alla bizzarra scomparsa del loro beniamino. Nel Medio Campidano, a Sanluri, è invece attiva l’associazione Escape Room Exitus, (via Matteotti 21) mentre chi si sente uno Sherlock Holmes in erba sarà a proprio agio nella sassarese 221b Baker Street (in via Giovanni Spano 5 a Sassari) messa a disposizione dai ragazzi di Evasion Sardegna. Nella stessa città altre due stanze a tema (La casa maledetta e La follia del Dottor Van Enrich) sono allestite da Escape Room Sassari, affiliata al franchising Escape Room Club, in via Alghero 64. Ora non vi resta che organizzare la vostra squadra e, trovata la escape room che più si confà al vostro desiderio di avventura, immergervi, per un’ora, nel mondo fantastico che desiderate: il divertimento è assicurato! Bobboz/aleksei_derin - stock.adobe.com
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CERCA
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RISOLVI
SCAPPA
#cinguettii tecnologici a cura di Marco Cau Huawei MateBook X
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La scocca è in alluminio, estremamente resistente e piacevole al tatto, spessa solo 12,5 mm. È equipaggiato con un processore Intel Core i5-7200U, 8 GB di RAM e 256 GB di memoria SSD. Il display, LCD IPS con risoluzione di 2160×1440 pixel, ha una diagonale da 13,3 pollici, mentre la tastiera è dotata di tasti grandi e retroilluminati, visibili in ogni condizione. Il tasto di accensione ha il lettore di impronte digitali integrato. Dispone di un’uscita audio combinata e di due porte USB-C; l’autonomia con un utilizzo medio è di 6/7 ore.
Smartphone dual sim con sistema operativo Android Nougat, display da 5 pollici, processore Snapdragon 212 Qualcomm, fotocamera principale da 8 megapixel e anteriore da 5 megapixel. La Ram è da 1 GB mentre la memoria interna da 8 GB è espandibile fino a 128 GB. I suoi punti di forza sono sicuramente il prezzo e la durata della batteria (da 4.100 mAh) che garantisce fino a due giorni di autonomia.
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Captain Tsubasa: Dream Team Non perdevate nemmeno una puntata del cartone animato Holly e Benji? C’è una bella notizia per voi! Presto potrete giocarci sul vostro smartphone! Sarà una specie di gioco di ruolo in cui dovrete sfruttare i punti a vostra disposizione per compiere le varie azioni di gioco, come passare, dribblare o tirare, con lo scopo di vincere la partita.
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Il team di Little Alienz
Startup a valenza sociale: i casi di Mindpot e Little Alienz L’ultima edizione della Start Cup ha proposto due idee innovative destinate ad avere un impatto significativo nel fronteggiare, rispettivamente, sclerosi multipla e dislessia. di Manuel Di Cristo Il mondo delle startup – in continua crescita e in costante evoluzione da oltre un decennio – continua a regalare al nostro Paese importanti novità, spesso in grado di semplificare la vita di persone che affrontano ogni giorno delle sfide difficili. È il caso, ad esempio, di due nuovi progetti made in Sardinia quali Mindpot e Little Alienz. Il primo rappresenta una risposta all’indebolimento delle facoltà cognitive nei malati di sclerosi multipla; Mindpot è infatti un gioco mobile con al suo interno una collezione di test di memoria differenti, che utilizza i dati personali dell’utente per proporgli giochi personalizzati; in che modo? Ad esempio, usando le sue foto più significative o interrogandolo in merito ad eventi da lui svolti (del calendario o di Facebook) o, ancora, chiedendogli dove o quando sia stata scattata una determinata fotografia. Questo viene fatto sia per fornire all’utente un’esperienza di gioco più coinvolgente, sia per allenare la memoria autobiografica; il team – composto da Fabio Demuru, Luisa Marras, Rita Lostia, Silvia Dessì, Andrea Altea e Pier Francesco Zanata - prevede inoltre lo sviluppo di una dashboard, dove i medici potranno visionare lo stato della memoria dei loro pazienti. Ma i puzzle games
contenuti in Mindpot non sono utili soltanto per persone affette da sclerosi multipla: sono infatti studiati per tutti coloro che soffrono di disturbi cognitivi, e sono destinati ad aiutare questi ultimi nell’allenamento dei vari aspetti della memoria tramite la creazione di nuovi percorsi, volti a mantenere la mente flessibile. Il progetto, che è ancora in una fase di ricerca, ha ottenuto importanti riconoscimenti: si è infatti aggiudicato il primo posto nello “Start Up Weekend 2017” e lo special prize di Sardegna Ricerche nell’ultima edizione della Start Cup. Anche Little Alienz, come Mindpot, nasce con lo scopo di ovviare a situazioni deficitarie di una determinata categoria di persone: i dislessici. Little Alienz è infatti un gioco da tavolo che consente di effettuare il rilevamento delle aree critiche ricollegabili alla dislessia e il potenziamento delle abilità meta-fonologiche già nella scuola dell’infanzia e nella prima classe della scuola primaria (quindi con i bambini dai 4 ai 6 anni e mezzo), in modo da attuare, a prescindere dalla eventuale diagnosi futura, un intervento efficace e tempestivo sulle abilità fondamentali per l’apprendimento della letto-scrittura. L’idea nasce constatando l’aumento dei casi di di-
Il team di Mindpot con Franco Contu di Sardex
sturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia) specie in ambito scolastico, con il problema rappresentato dall’impossibilità - per legge - di diagnosticare tali disturbi prima degli 8 anni di età; lo scenario attuale, insomma, vede spesso genitori preoccupati per le difficoltà dei loro figli, i quali a loro volta avvertono un senso di disagio e inadeguatezza. Da qui l’idea di un intervento preventivo attraverso l’apporto di Little Alienz. Come confermato da Sarah Pinna, CEO del Progetto, di Little Alienz esiste ancora un solo prototipo nella versione gioco da tavolo ma, assieme al suo team - composto da Mauro Cuccu e da Valentina Bellotti - l’idea è quella di realizzare una versione app mobile che riesca a compiere un passo ulteriore: un vero e proprio screening attraverso la raccolta dei dati sul rendimento delle prove per stabilire automaticamente l’esercizio di potenziamento da sottoporre all’utente. In attesa della versione mobile, Little Alienz può già fregiarsi dello special prize di Sardegna Ricerche, ottenuto al Contamination Lab di Cagliari, oltre al premio speciale del Rettore dell’Università di Cagliari come migliore startup sociale e al premio del Rotary Club Cagliari all’edizione 2017 della Start Cup regionale. Elevata valenza sociale, creatività, innovazione: Mindpot e Little Alienz sono tutto questo, ma sono anche la dimostrazione dell’estrema utilità del gioco nel rapportarsi a disturbi più o meno gravi, come la sclerosi multipla e la dislessia. La speranza è che, unitamente all’incremento di progetti analoghi, cresca l’attenzione di istituzioni pubbliche e private al fine di incentivare idee che, come quelle analizzate, sono destinate a cambiare in meglio la vita di molte persone.
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VIAGGIO IN MADAGASCAR di Daniele Dettori Ci spostiamo a sud est del continente africano per visitare uno Stato reso famoso dalla celebre saga di animazione cinematografica targata DreamWorks, che sicuramente ricorderete. Il Madagascar, sebbene non sia una terra ricca dal punto di vista economico, offre tuttavia una gran quantità di luoghi da visitare e paesaggi da favola grazie alle sue distese incontaminate e alle acque cristalline. L’economia delle isole malgasce si basa soprattutto su pesca e agricoltura (ricordiamo la vaniglia come uno dei prodotti più coltivati), anche se l’attività estrattiva dell’oro nero, ovvero il petrolio ha, in anni recenti, regalato nuove speranze di sviluppo a queste terre. Cosa vedere. E se cominciassimo col proporvi di visitare una strada? Be’, il termine più giusto sarebbe forse “percorrere”, visto che si tratta di uno sterrato lungo circa 198 km che, però, è una delle attrazioni locali più promosse ogni anno nei confronti dei turisti. La Avenue des baobab unisce i due comuni di Morondava e Belo Sur Tsiribihina
rappresentando un unicum perché, ai lati di questo percorso e per lunghi tratti, si ergono giganteschi baobab che lo costeggiano svettando verso il cielo. Alcuni degli alberi presenti raggiungono gli ottocento anni d’età e sono quanto rimane oggi di una antichissima foresta. Come abbiamo detto nelle righe iniziali, è la natura a farla da padrona in Madagascar: per questo i parchi sono una componente tra le principali dello Stato, e qui vogliamo segnalare il Parco Nazionale di Ranomafana, inserito dall’Unesco tra i luoghi considerati Patrimonio dell’Umanità. Compreso all’interno di una superficie vasta circa quattrocento km quadrati e composto da una rigogliosa foresta pluviale, il Parco è l’habitat ideale per i caratteristici lemuri che lo popolano con dodici differenti specie. I lemuri, primati che del Madagascar sono tra i simboli principali, devono il loro nome agli spiriti temuti dagli antichi romani e dei quali ricordano le sembianze con i loro occhi enormi, come allucinati. La foresta ospita, inoltre, un’ampia gamma di mammiferi, insetti, rettili e uccelli.
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Una delle piaghe che affliggono il Madagascar è purtroppo la deforestazione. Attuata in parte per scopi alimentari e in parte per scopi economici anche ricorrendo a forti incendi che finiscono col distruggere grandi aree, si cerca di arginarne la portata con l’istituzione di parchi e zone protette. È quello che fece, per esempio, anche il botanista di origine svizzera Hermann Petignat quando, nel 1980, acquistò delle terre che trasformò in un arboreto di circa 40 ettari. Parte della sua creazione è oggi aperta al pubblico, che può visitare l’Arboretum di Antsokay raggiungendolo comodamente in auto a soli dodici km dal centro di Toliara. Al suo interno trovano rifugio moltissime specie vegetali (tra le quali un ampio assortimento di piante medicinali) e animali autoctoni come mammiferi e rettili. Ad Antananarivo, città capitale del Madagascar, è possibile visitare il Palazzo della Regina, residenza dei sovrani che governarono dal 1787 al 1897. Dopo la caduta del regno il palazzo fu dato alle fiamme, in seguito restaurato e oggi adibito a museo
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*A persona in sistemazione quadrupla interna e pasti come da programma
di Mauro Foddai
che raccoglie un ampio spaccato culturale di questo Stato. Il Pirates Museum, nei pressi della stazione centrale, è un’altra destinazione da considerare per conoscere più da vicino la storia e gli oggetti dei famosi pirati che, nei secoli scorsi, hanno battuto le acque malgasce. Una vera chicca è rappresentata dalle piratesse, che scorrazzavano per i mari e le cui tracce si ripercorrono oggi all’interno del museo. Cosa mangiare. Una prima raccomandazione di viaggio consiste nel preferire acque confezionate a quelle sfuse o provenienti dalla condotta idrica: le condizioni di povertà in alcune zone potrebbero, infatti, non garantire adeguate norme igieniche. Per il resto, i prodotti della pesca e dell’agricoltura offrono numerose combinazioni di sapore a cominciare dal riso. Il consumo di questo alimento è stimato essere qui il più alto al mondo, grazie alle proprietà nutrienti e alla facilità di coltivazione con due raccolti l’anno. Molto diffuso è anche l’alcool artigianale, soprattutto quello prodotto dalla canna da zucchero.
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Debora Spiga La youtuber sarda da 830mila follower icono che ognuno di noi possieda un talento e c’è chi ne possiede più di uno. È il caso di Debora Spiga, 27enne cagliaritana, artista multiforme conosciuta soprattutto tra gli amanti del disegno che la seguono su YouTube attraverso il suo canale Debby Arts. “Mi dicono che potrei tirarmela”. Già, gli iscritti sono più di 830mila ma lei è una ragazza semplice che si è fatta largo sul web grazie alla creatività che guida le sue mani. La scelta di comunicare in inglese ha abbattuto ogni confine e dalla Sardegna la sua arte raggiunge ogni parte del mondo: “La fetta di pubblico più numerosa arriva dagli Stati Uniti, è circa il 70%; al secondo posto c’è l’Italia, seguita dalla Francia e dall’Inghilterra. La fascia d’età più rilevante comprende i giovanissimi dai 14 ai 27 anni, gli adolescenti sono quelli che si divertono maggiormente nel seguirmi, probabilmente dopo la scuola, prima, dopo o – credo che succeda anche questo - durante i compiti”. Sul suo canale ci si può imbattere in alcuni video in cui canta o si trucca, ma i suoi talenti non finiscono qui: “Sono una make-up artist e anche se ormai mi dedico al disegno la passione c’è sempre. Inoltre, studiando danza da quindici anni, conosco bene il mondo del teatro, che mi ha sempre affascinato”. Il primo incontro con il disegno lo deve alla mamma: “Da piccolina disegnavo molto, più che altro per gioco e per svago, perché mia madre mi ha trasmesso questa passione. Lo stile dei suoi dipinti è improntato sul realismo, invece io odiavo il fatto di copiare la realtà, immaginavo un mondo tutto mio, orientato più verso il cartone animato e il fumetto”. I suoi lavori sono frutto della contaminazione di artisti e generi differenti: “Prendo ispirazione da tantissimi artisti, per lo più occidentali, quindi americani e francesi, ma anche orientali per quanto riguarda i manga e gli anime che hanno sempre fatto parte della mia vita, però mi rispecchio maggiormente nel mondo Disney. Se mi dovessero chiedere di disegnare un manga che guardavo da piccolina, non sarei capace di riprodurlo fedelmente ma lo rivisiterei adattandolo al mio stile”. Quando le chiedo come si impara a disegnare, mi parla della sua esperienza: “Non saprei dirti come si impara a disegnare, per me è stata una passione innata; non ho fatto scuole o corsi, anche se mi sarebbe piaciuto. Ho fatto altri tipi di studi relativi alle scienze sociali e alla moda, ho preso il titolo di make-up artist che è comunque una strada di tipo artistico, ma poi ho scelto un percorso totalmente diverso”. Il canale è molto ricco e attivo e sorge spontaneo chiedersi come riesca ad avere sempre idee originali per i suoi disegni: “Domandona! Spesso e volentieri ci si imbatte nel blocco dell’artista e mi ritrovo a chiedermi cosa creare di nuovo da proporre sul canale. Il gioco di YouTube e in generale del web consiste nello stare al passo: vedere le tendenze, capire cosa va per la maggiore al momento e cercare di renderlo mio. Per farti un esempio, io odio i film horror, ma mi sono divertita a trasformare Pennywise di It in un disegno che lo ritrae in versione bambino buono”. YouTube è ormai un’ottima vetrina e possibilità lavorativa, il suo caso è esemplare: “Il disegno è il mio lavoro, il web in generale lo è perché attraverso i vari social mi permette di entrare in contatto con aziende che mi propongono di collaborare in campo artistico ma anche makeup, grazie ai video in cui mi trucco in modo estroso, come nel caso dei trucchi a tema Halloween o dei cosplay”.
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DI ANNALISA MURRU FOTO GIANMICHELE MANCA
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Entriamo nella giornata tipo di una youtuber disegnatrice: “Al mattino la prima cosa che faccio è controllare le email; poi carico le videocamere, preparo la postazione con i colori e tutto il necessario e inizio a registrare. La realizzazione di un video mi impiega da meno di un’ora a due ore circa, dipende dal soggetto. Dopo, trasporto il video sul computer e passo al montaggio, la parte che richiede più ore, da un minimo di due a un massimo di tre. Infine, dopo il caricamento su YouTube – che avviene verso le sei o le sette di sera – procedo alla pubblicazione del video sui miei social. Questa è la mia routine per i video di disegno, simile a quella per i contenuti di intrattenimento che generalmente richiedono tempi di lavorazione inferiori; inoltre sono anche una influencer e mi capita di realizzare servizi fotografici per le aziende di make-up o di abbigliamento con le quali collaboro. Ci posso dedicare un’intera giornata tra lo scatto delle foto, la modifica delle stesse e la condivisione sui social”. Le chiedo aggiornamenti sul fumetto che aveva in cantiere: “Non si è concretizzato per una serie di fattori, ma rimane un sogno che voglio realizzare; ci sono varie porte aperte a cui sto lavorando attualmente e idee che mi piacerebbe sviluppare, come ad esempio vedere un giorno i miei disegni su una linea di abbigliamento o su complementi d’arredo o oggetti di uso comune”. Disponendo di così tante e variegate capacità artistiche, cerco di capire se ci sia solo il disegno tra i suoi progetti: “Mi piacerebbe entrare a far parte del mondo dello spettacolo, coniugare la danza, la recitazione e il canto. Quando ho l’occasione partecipo a casting e audizioni e non mi dispiacerebbe prendere parte a un musical o concorrere ad un concorso canoro. Mi capita di produrre video musicali – se riesco a collaborare con amici talentuosi mi fa tanto piacere perché adoro lo scambio – che si compongono di una giornata di registrazione del pezzo e una di riprese per il video vero e proprio. Il mio sogno consiste nel poter fare quello che amo, mi impegno ogni giorno affinché sia così. Sul canale Debby Arts ho scelto di condividere contenuti inerenti al disegno e all’intrattenimento e di usare come vetrina e spazio di condivisione per il canto e il ballo altri social, come ad esempio Musical.ly, che è nato a questo scopo”. Un talento del genere rimarrà in Sardegna? “La maggior parte delle richieste di collaborazione e delle proposte lavorative arriva da altri Paesi, in Italia non ricevo tanta considerazione. Quindi è probabile che mi sposti altrove in futuro”.
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LA CATALOGNA IN SARDEGNA
ALGHERO
di Marco Scaramella Sapete qual è la città più catalana d’Italia? Esatto, si tratta di Alghero. Grazie anche ai fatti che ultimamente stanno accadendo in Spagna, si è parlato molto del forte vincolo culturale che lega Alghero alla Catalogna. Ma come nasce questa relazione, e come mai è solo in questa zona dell’isola che si parla il catalano? Alghero altro non è che un pezzo di anima catalana trapiantata in Sardegna. Mettendo piede in città, si percepisce subito una sensazione diversa rispetto al resto dell’isola. Sarà che lo stretto legame tra Alghero e la Catalogna è presente in ogni angolo della città, e che lo stile catalano-aragonese è ben presente nell’atmosfera del centro storico, con i nomi delle vie scritti in bilingue, nelle chiese (Santa Maria con le sue forme gotico-catalane e San Michele dalla cupola policroma), nelle mura, nei bastioni, nelle abitazioni più sfarzose e in quelle più umili. A sottolineare questo rapporto, Alghero ospita una delegazione del governo di Catalogna con il quale si collabora affinché il catalano sia tutelato e valorizzato come minoranza linguistica. Il governo catalano, inoltre, ha stipulato un accordo con la città di Alghero per incrementare i rapporti culturali, linguistici e commerciali. La città di Alghero, viene fondata dai Doria di Genova agli inizi del XII secolo, e diventa catalana a partire dalla seconda metà del 1300, anno in cui inizia la dominazione degli Aragonesi. È il Re d’Aragona Pietro IV il Cerimonioso che conquista la città dopo alcuni mesi d’assedio. La sua vittoria sancisce la fine della dominazione genovese. Dopo la conquista, la popolazione sarda originaria di Alghero viene deportata nella penisola iberica e la città viene ripopolata con nuovi coloni catalani, viene annessa alla corona d’Aragona e trasformata in città fortificata. Per gli aragonesi, Alghero rappresentava un importante avamposto che poteva consentire l’accesso alla Sardegna. Diverse regole disciplinavano l’ingresso in città, ad esempio: al tramonto le porte venivano chiuse, i forestieri non potevano trascorrervi la notte e chi voleva vivere all’interno delle mura fortificate doveva imparare il
catalano per integrarsi nella vita della comunità o, quantomeno, per poter farsi comprendere. Norme come queste contribuivano a fare di Alghero un’isola racchiusa dentro un’altra isola, dando vita ad una comunità separata dal resto della Sardegna. Grazie a questa chiusura, però, l’algherese è sopravvissuto fino ai giorni nostri, anche se parlato solo dal 20% della popolazione. Il catalano di Alghero è una lingua conservativa perché, se è vero che è rimasto isolato dal ceppo originario, ha comunque mantenuto tratti del catalano arcaico e medievale, ma ha anche inevitabilmente subito delle influenze, assumendo nuovi tratti fonetici derivati dal sardo e dall’italiano. Durante il fascismo, l’algherese ha subito un periodo di oscuramento, per via delle politiche di italianizzazione. Oggi è riconosciuto come lingua minoritaria dalla Repubblica Italiana e dalla Regione Sardegna. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la diffusione dell’algherese è diminuita. Nel tempo, però, sono nati diversi enti e media, come Catalan TV o il quotidiano online Alguer.it che propongono contenuti sia in italiano che in catalano, e che promuovono la diffusione e l’insegnamento della lingua locale, a quei cittadini che sentono il desiderio di potersi esprimere in un idioma così radicato nella cultura e nella storia del popolo algherese. Il legame tra Alghero e Catalogna aragonese è espresso anche dal gonfalone della città. Lo stemma rappresenta uno scudo, sormontato da una corona con nove palle simbolo di città regia, racchiuso tra due rami di palma, costituito da un drappo giallo con quattro barre rosse (simbolo della Catalogna aragonese) sul quale è riportata la scritta “Fedelissima Città di Alghero”. Al centro dello scudo è rappresentato uno scoglio in mezzo al mare sormontato da un rametto di corallo. Un’ottima occasione per rinnovare il legame storico tra Alghero e la regione spagnola si è avuta in seguito alle manifestazioni di indipendenza del popolo catalano. Infatti, nel caso la Catalogna ottenga l’indipendenza, gli algheresi avranno diritto ad avere la cittadinanza.
ALLENAMENTI A CONFRONTO Qual è quello ideale per dimagrire?
Fitness & Benessere a cura di Matteo Sassone
un padre, un marito e “un Sono trainer esperto in percorsi di
dimagrimento, obesità e sovrappeso. Aiuto quotidianamente le persone che vogliono cambiare forma fisica, e spesso anche la propria vita.
”
Una domanda che mi viene frequentemente rivolta riguarda quale attività fisica faccia dimagrire di più. Premesso che il dimagrimento avviene solo se si verifica un cambiamento a trecentosessanta gradi nelle abitudini dell’individuo, a cominciare dal suo modo di pensare, non si può credere di riuscire a perdere peso con il solo allenamento o modificando alcune delle proprie abitudini alimentari. Mediamente le persone ritengono che il modo migliore per dimagrire sia svolgere attività aerobica, per esempio corsa o camminata, ma si sbagliano: numerosi studi dimostrano quanto l’allenamento di tipo anaerobico (ad esempio mediante l’uso di pesi) sia più efficace dell’attività aerobica nel migliorare la qualità del risultato finale. Esistono molteplici discipline e l’offerta è veramente vasta: pilates, yoga, running, funzionale, fino alle attività di gruppo: non c’è che l’imbarazzo della scelta anche se alcune di esse vengono proposte come miracolose pur senza reali
il Fotoesercizio HOLLOW POSITION (facilitata)
Dalla posizione supina, fletti il busto fino a staccare completamente le scapole da terra, mantieni le gambe tese e la zona lombare ben aderente al pavimento. Ripeti 3 volte tenendo la posizione per 30-60 secondi facendo pause di 60 secondi.
#shMAG seh 25 fondamenta scientifiche. Ciò che bisogna innanzitutto tener presente è che ci sono sport che favoriscono più di altri il dimagrimento e che, se non avete raggiunto i risultati che desideravate, forse dovreste riconsiderare la vostra scelta. In genere si tende infatti a scegliere un’attività di nostro gradimento ma non sempre questa coincide con il tipo di allenamento adatto a ottenere i risultati che ci preme raggiungere Conosco tante persone a cui piace giocare a calcio, ma non ho mai visto nessun dimagrire grazie alle partite di calcetto. Ho visto invece persone innamorarsi di determinate attività grazie alla loro efficacia. Nell’immaginario comune più si prolunga l’attività fisica, più si bruciano grassi ma, anche se è vero che la corsa e la camminata vi faranno bruciare più calorie sul momento, la vostra muscolatura potrebbe risultarne compromessa e, anche se avrete perso peso, probabilmente il vostro corpo non sarà definito e tonico come lo avreste immaginato. Invece, in una sessione di allenamento in cui privilegerete l’attività anaerobica, ovvero esercizi di breve durata ma ad alta intensità, il vostro corpo continuerà a
bruciare calorie anche dopo il workout e i benefici sul vostro aspetto, sulla postura, sull’apparato locomotore e sulla massa muscolare saranno sicuramente più concreti. Il mio consiglio non è dunque quello di eliminare la corsa e l’attività aerobica ma, se la amate, di considerarla come un’attività complementare al workout. Un’alternativa valida potrebbe essere svolgere un’attività aerobica intervallando minuti ad alta intensità e minuti a bassa intensità, cioè alternando per esempio la corsa alla camminata o inserendo all’interno della medesima sessione (o in quelle successive) esercizi di forzaresistenza da ripetere dalle 8 alle 12 volte, eseguibili in palestra o a casa su un semplice tappetino e che siano in grado di coinvolgere tutti i muscoli del corpo. Il lavoro che prescrivo ai miei allievi che vogliono dimagrire consiste in tre allenamenti settimanali della durata massima di 45 minuti suddivisi in una parte aerobica e in una anaerobica e che prevede variazioni nel tipo di esercizi ogni quattro settimane: in questo modo, si mantiene altissima la motivazione e si offrono stimoli sempre nuovi al nostro corpo. Fidatevi: funziona!
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Guida ai locali
Un caffè o un pasto veloce! SA SSA R I Bar Capital
Snack Bar.Ristorante
Via Mosca, 19. 392/9701310 Bar Giardino
Caffetteria
Via Roma, 55. 079/274009 Cafè Ristretto
Caffetteria
BAR . TAVOLA CALDA RICEVITORIA .................................................................
Via Caniga, 1 . Sassari
Via De Gasperi, 7. 329/1235308. Nessuno Cafè Set
q 079 262519
Snack Bar.Ristorante
Via Roma, 4. 340/4060745. Nessuno Caffè Azuni
Snack Bar
Viale Mancini, 13. 347/2389999. Nessuno
Mocambo Caffè
Caffè del Corso
Snack Bar.Ristorante
Corso Vittorio Emanuele II, 17. 079/232470. Domenica Caffè Duemila
Snack Bar.Ristorante
Via Amendola, 70. 320/7619908. Nessuno
Royal Art Caffè
Snack Bar
Via Roma, 38. 328/0057291. Domenica
San Baylon
Caffetteria.Pasticceria
Shardana
Snack Bar.Birreria
Via Asproni, 6/a. 328/2679594
Caffè Lounge P
Snack Bar.Ristorante
Galleria Tanit. 079/262519. Nessuno
Simposio
Snack Bar
Via Roma, 30. 328/8727890
Caffè Mokador di Monserràt
Snack Bar.Ristorante
Galleria Monserràt. 079/219182. Nessuno
Solin
Snack Bar.Ristorante
Via Vardabasso, 5/b. 079/280953. Nessuno
Cantina Mazzotti
Snack Bar.Ristorante
Tris Bar
Snack Bar
Piazza Mazzotti, 3. 393/2367636. Domenica
Via Tempio, 17. 079/271240
City Caffè
Vanilla Cat
Snack Bar.Ristorante
Via Zanfarino, 30. 345/9778103
Caffetteria.Pasticceria
Via Alghero, 24. 327/5470727
E Allora?!
Snack Bar.Ristorante
Via Verona, 31. 079/275394. Nessuno
ALGH ERO
Snack Bar.Tabacchi.Ricevitoria
Via Carbonazzi, 18. 079/274247. Domenica Lotto, Totocalcio, Superenalotto, Totip
7000 Caffè
Il Caimano Distratto
Alguer Caffè
Snack Bar.Pranzi Veloci
Via XX Settembre, 94. Domenica sera
Cocktail Bar.Live Music
Piazza Tola, 9. 079/6018742. Nessuno Il Posto di Altogusto
Ristorante.Snack Bar
Viale San Pietro, 27. 331/4490233. Nessuno Viale Adua, 24. 079/9332114
Caffè Italiano
Family Cafè
Wine Bar.Ristorante
Via Roma, 97. 079/280905. Domenica
Snack Bar.Gelateria
Via Don Minzoni, 4. 079/5622648. Nessuno Snack Bar.Ristorante
Bell’Agio
Wine Bar.Caffetteria
Predda Niedda Strada 2. 079/2670000. Domenica
Via Maiorca, 47/51. 079/980103. Nessuno
Jro Caffè
Cafè Latino
Snack Bar.Tabacchi
Snack Bar
Via Carlo Fadda, 14. 079/2857065. Nessuno
Bastioni Magellano, 10. 079/976541. Nessuno
L’Angolo
Carlos Primero
Snack Bar.Ristorante
Via Pasquale Paoli, 9. 393/0504700. Domenica
Piazza Civica, 15. 079/9336617
Metropolitan Bar
Ciau Ciau
Caffetteria.Ristorante
Snack Bar.Gelateria
Snack Bar.Griglieria.Paninoteca
Via Attilio Deffenu, 8. 338/1979887. Nessuno
Piazza Sulis, 8. 334/1190962. Nessuno
Millenovantotto
Cyrano
Piazza Fiume, 10. 348/6111879
Caffetteria.Ristorante
Wine Bar.Libreria
Via Vittorio Emanuele II, 11. 079/9738303. Domenica Hot Ciccia Cafè Bistrò
Caffetteria.Ristorante
Via Eleonora D’Arborea, 12. 340/7193041 Il Milese
Snack Bar.Focacceria
Via Garibaldi, 11. 079/952419. Martedì La Pantera Rosa Cafè
Snack Bar
Via Asfodelo, 9. 348/1445906. Domenica Lido Beach Bar
Cocktail Bar
Via Lido, 14. 340/9085803. Nessuno Lu Barril
Caffetteria.Ristorante
Via Mazzini, 7. 079/4803101. Nessuno Mignò
Snack Bar
Largo San Francesco, 16. 333/7677465. Nessuno Orange
Snack Bar.Ristorante.Pizzeria
Via XX Settembre, 2/4. 346/5944925. Nessuno. Live music
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Sassari . 98.900 Mhz. Alghero . 97.600 Mhz. www.radiobellavita.it Castelsardo . 103.700 Mhz.
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¿ Chiusura i Informazioni aggiuntive
PO R TO TO R R ES Bar Galleria
Snack Bar
Via Sassari, 61. 079/9145349. ¿ Domenica Cristallo
Snack Bar.Pasticceria
Piazza XX Settembre, 12/14. 079/514909. ¿ Lun sera. i Live music Falò Cafè
Snack Bar.Ristorante
Via Mare, 12. 079/5902793. ¿ Domenica Tito’s
Cocktail Bar
Via Libio, 1. ¿ Nessuno Tropical
Lounge Bar
Lungomare Balai, 70 Gambrinus Pub
SENNO R I & SO R SO Buena Vista Cafè
Snack Bar
Via Cottoni - Sennori. 079/362273. ¿ Lunedì Cafè Cattari
Caffetteria
Via Marina, 37 - Sorso. 079/3055088. ¿ Lunedì Dal Gusto
Wine Bar.Ristorante
Via Cottoni, 63 - Sorso. 079/9105748 Ibiscus Cafè
Snack Bar.Paninoteca
Via Cottoni, 17 - Sennori. 079/361512. ¿ Nessuno New Zanzibar
Pub.Birreria
Viale Trieste, 6. 347/7021854. ¿ Martedì
Snack Bar
Via Roma Superiore, 164 - Sennori. 349/7274524
Il Posto
Ristorante.Pizzeria
Via Enrico Costa, 16. 079/233528 La Perla Rosa
Ristorante.Pizzeria
Via IV Novembre, 63. 079/281255. ¿ Mar. i Consegna domicilio La Pinta
Ristorante.Pizzeria
Via Saffi, 27. 079/236903. ¿ Martedì. i Consegna domicilio Lupulus Birreria
Pub.Birreria
Via Duca degli Abruzzi, 23. 392/3613157. ¿ Nessuno Meno Male che c’è Mamma
Ristorante.Pizzeria
Piazza Tola, 38. 347/0359597. ¿ Lunedì Mò… pizza!
Ristorante.Pizzeria
Piazza Musu Martini, 2 - Li Punti. 079/399399. ¿ Martedì
Dove mangiamo? Ristorante
Ristorante.Pizzeria Gourmet
Pizzeria
Via Canopolo, 2/a. 079/231211. ¿ Lunedì Ristò Park
Via Usai, 8. 079/4816373. ¿ Domenica Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Ristorante.Pizzeria
Via Luna e Sole, 1. 079/9145265 Braceria Mangiafuoco
Bisteccheria
Via Catalocchino, 8/a. 347/4294090. ¿ Lun, Mar Cut & Grill
Ristorante.Pizzeria
Predda Niedda Strada 32. 392/8243808-9. ¿ Nessuno San Sebastian
Predda Niedda Strada 18. 333/6801975. ¿ Nessuno
Ristorante.Pizzeria.Spaghetteria
Via Asproni, 18. 079/273749. i Gluten free Spaghettoria S’Artea
Spaghetteria
Via Arborea, 2/b. 079/4922209 - 392/7683669 Speed Date
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Predda Niedda Strada 8. 079/262520. ¿ Nessuno Bisteccheria
Via Predda Niedda, 19. 346/1298121. ¿ Domenica El Burladero
RE|MI Retrò
Bella Bè Ristorantino
Bowling
Cucina Tipica Sarda
Via Carlo Alberto, 2. 079/9330921. ¿ Lunedì Via Coradduzza, 17. 333/1378998. ¿ Nessuno
SA SSA R I
Black Stone
Panefratteria
Ristorante.Pizzeria
C.C. La Piazzetta. 079/262211. ¿ Nessuno
St. Joseph Pub
Pub.Pizzeria.Paninoteca
Via Asproni, 20/22. 079/272455. ¿ Nessuno Tritus
Ristorante.Pizzeria
Via Asproni, 2. 079/274052. ¿ Nessuno Ultimo Piano
COLAZIONI APERITIVI PRANZI VELOCI
Ristorante.Pizzeria
Piazzale Segni, 9. 079/2858460. ¿ Nessuno
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Ristorante
Vicolo Adami, 47. 079/9731126. ¿ Nessuno Bontà Sarda
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Sassari . Viale San Pietro 27 Tel. 331 4490233
Ristorante.Pizzeria
Via Don Minzoni, 183. 079/984860. i Consegna domicilio Castell de Càller
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Via Joan Mirò (Loc. Taulera). 079/9891026. ¿ Lunedì Ches Sardegna
Ristorante.Pizzeria
Via XX Settembre, 150. 079/6140990. ¿ Nessuno
BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE | CLUB Il Corallo 2
Ristorante.Pizzeria
Via Benedetto Croce, 2. 079/9401201 - 339/5640157. Lun La Rosa Dei Venti
Ristorante.Pizzeria
Via Ettore Sacchi, 20. 079/502590. Nessuno Li Lioni
Cucina Tipica Sarda
CUCINA TIPICA SARDA
S.S. 131 km 224,4. 079/502286 - 340/5226468. Mercoledì
Via Kennedy, 27 a/b - Alghero
C.so V. Emanuele, 158. 079/5048034 - 392/1880422. Mar
Pepito Pizza Sa Mesa
348 0171332 079 4125748
SENNO R I & SO R SO
chiuso il lunedì
Ristorante.Pizzeria
S.S. S.M. La Palma - Fertilia. 079/930098. Nessuno Demodè Bistrot
Trattoria.Pizzeria
Via E. Sacchi, 3. 079/5620982 - 340/4126848. Lunedì
www.trattorialasaletta.com Da Bruno
Pizzeria.Paninoteca
Ristorante.Pizzeria
Central Pub
Ristorante.Pub
Via Roma, 158 - Sennori. 327/7625970 Da Vito
Ristorante
Via Veneto, 2. 079/985194. Martedì. Consegna domicilio
Loc. Badde Cossos - Sennori. 079/360245. Lunedì
El Trò
Girasole
Ristorante.Pizzeria
Ristorante.Pizzeria
Lungomare Valencia, 3. 339/2086484. Nessuno
Via Roma Inferiore - Sennori. 347/1416411. Mercoledì
Hopera
La Cantera
Ristorante.Pizzeria.Snack Bar
Piazza Civica, 23. 079/4804011. Nessuno Il Capricorno
Pizzeria.Paninoteca
Via Diez, 60. 079/986225. Mer. Consegna domicilio Il Corallo
Ristorante.Pub
Via Roma, 145 - Sennori. 349/3018347. Martedì Zanzibar 2
Ristorante.Pizzeria
Via Roma, 197 - Sennori. 079/361036
Ristorante.Pizzeria
Via Kennedy, 20. 079/982772 - 328/8054588. Martedì Il Pavone
Ristorante
Piazza Sulis, 3. 079/979584 Janas Restaurant
Ristorante
Take away o domicilio
Via Principe Umberto, 23/25. 079/9337101. Nessuno La Lepanto
SA SSA R I
Ristorante
Al Caminetto
Via Carlo Alberto, 135. 079/979116. Nessuno La Piccola Cucina
Ristorante.Paninoteca
C’è Pizza per Te
Via Mazzini, 23. 340/1497450 La Saletta
Cucina Tipica Sarda
Via Kennedy, 27/b. 079/4125748 - 348/0171332. Lunedì Le Nouveau Gourmand
Tavola Calda.Gastronomia
Pizzeria.Paninoteca
Via Napoli, 6/b. 079/2826049. Consegna domicilio Ellas
Gastronomia Greca
Via Usai, 33. 079/9103745. Lunedì Fior di Pizza
Via Asfodelo, 43. 079/9739506 Lo Smeraldo
Pizzeria
Via Carbonia, 36. 079/5907611. Consegna domicilio Lu Furat
Pizzeria.Paninoteca
Via Carlo Felice, 20. 079/273548. Lunedì I Pini
Via Columbano, 8. 079/9736052. Nessuno Osteria Macchiavello
Cucina Marinara
Bastioni Marco Polo, 57. 079/980628. Nessuno Sergio’s
Pizzeria.Paninoteca
Via Pasquale Paoli, 1. 079/9102546. Lunedì I 4 Mori
Pizzeria
Pizzeria.Ristorante
Via XX settembre, 41/a. 079/983434 Terminus
Pizzeria
Via Mastino, 23. 079/280727. Dom. Consegna domicilio
Pizzeria
Via Baldedda, 13. 392/6768487. Mar. Consegna domicilio Il Vagabondo
Pizzeria
Via Perantoni Satta, 1. 079/271939. Lun. Consegna domicilio Il Veliero
Ristorante.Cocktail Bar
Via Kennedy, 29. 349/2168640. Mercoledì
La Divina
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Via Chiarini, 1. 079/2590063. Consegna domicilio
PO R T O T O R R ES Babbai
Pizzeria
Via Ciriaco Carru, 2. 079/240443. Lun. Consegna domicilio
Ristorante.Pizzeria
La Scacchiera
Pizzeria
Via Giagu, 17. 079/2829023. Lun. Consegna domicilio Mela Mangio
Pizzeria.Paninoteca
Vicolo Cabitta. 079/515896 - 338/3609378. Mercoledì
Corso Angioy, 5. 345/3383330. Nessuno
Da Cellino
Nanni’s Pizza
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Paninoteca
Via Balai, 61. 079/5046024. Martedì. Consegna domicilio
Via Marghinotti, 36. 079/244896. Consegna domicilio
Da Teseo
On The Road
Ristorante.Pizzeria
Fuori Orario
Gastronomia.Paninoteca
Via Mazzini, 13/a. 079/235296. Domenica
Via dell’Autonomia, 4. 079/508106. Giovedì Pizzeria.Paninoteca
Piazza XX Settembre, 7. 079/513616. Mercoledì
Pianeta Pizza
Pizzeria
Via Attilio Deffenu, 5/b. 079/2006777. Consegna domicilio
30
S&H MAGAZINE
Anno XXII - N. 255 / Dicembre 2017 EDIZIONE SASSARI
seh #shMAG
Pizza Bis
Pizzeria
Ufficio Grafico GIUSEPPINA MEDDE
Pizza Bis 2
Tria Street Food
Pizzeria
Via Florinas, 6. 079/242442. Nessuno. Consegna domicilio Pizzeria al Taglio.Fainè
Pizzeria Da Rosy
P ORTO TORRES Pizzeria.Paninoteca
Via Busonera - Li Punti. 079/398619. Lunedì Pizzeria
Pizzeria Helena
esse&acca editoria.pubblicità.grafica grafica
Via Zanfarino, 2/f. 079/272341. Nessuno. Consegna domicilio Pizzeria Luna e Sole
Pizzeria
Via De Andrè, 19. 079/299930. Consegna domicilio Pizzeria.Gastronomia
facebook.com/sehmagazine twitter.com/sehmagazine
Pizza Loca
Pizzeria.Paninoteca
Via Veneto, 7. 079/5042012. Nessuno. Consegna domicilio Speedy Gonzales
Pizzeria.Paninoteca
Via Libio, 75. 079/5047066. Consegna domicilio
SEN N ORI & SORSO
Pizzeria.Paninoteca
Prof. Pane Grosso
Pizzeria.Paninoteca
Via Luna e Sole, 1/e. 079/291084. Consegna domicilio Refral Da Renato
Paninoteca
Via Roma, 118. 079/2670032. Nessuno Spizzati
Pizzeria
Via Einaudi, 12/B. 349/6372138. Dom. Consegna domicilio
Arte Pizza
Pizzeria
Via Fiorentina, 42 - Sorso. 079/350502 Felix
Pizzeria
Via Fiorentina, 73 - Sorso. 079/350193. Consegna domicilio Harley Pizza
Pizzeria
Via Roma, 159 - Sennori. 079/362346 Pizzeria 2000
Pizzeria
Via Roma Inferiore, 60 - Sennori. 079/362271. Lunedì
A LG HER O Pizzeria al metro.Paninoteca
Via Mazzini, 83. 339/5754542. Consegna domicilio El Davalito
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Via Maiorca, 33. 079/980057 Social & Web
Gastronomia.Paninoteca
Via Ortobene, 8. 079/2598282. Mar. Consegna domicilio
Big Pizza
$ shmag.it
Mordi&Via
Via Zanfarino, 49. 392/1445610. Dom. Consegna domicilio
Editore ESSEACCA S.r.l.s., Via Oriani, 5/a - Sassari Per la pubblicità: tel. 335.722.60.54 Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari
Pizzeria.Paninoteca.Cucina Vegana
Via Amsicora, 26. 320/0952420
Pizzeria.Paninoteca
Pizzeria Peter Pan
Il Drago
Via Ponte Romano, 54. 328/5639782. Lunedì
Via Monsignor Saba, 3/a. 380/8991503. Domenica
Poker Pizza
Redazione Sassari, Via Oriani, 5/a - tel. 079.267.50.50 Cagliari, tel. 393.81.38.38.2 mail: redazione@shmag.it
Gastronomia
Via Misericordia, 23. 347/5992956
Emiciclo Garibaldi, 7. 079/234240. Nessuno Via Rosello, 25. 079/238052. Domenica
Pizzeria Gnam Gnam
Hanno collaborato a questo numero: LUIGI CANU, SARA CARDIA, DANIELE DETTORI, MANUEL DI CRISTO, NIKE GAGLIARDI, ERIKA GALLIZZI, GIANMICHELE MANCA, ALBA MARINI, GIUSEPPE MASSAIU, ANNALISA MURRU, MATTEO ORRÙ, PAOLA M. RUIU, MATTEO SASSONE, MARCO SCARAMELLA, MANUELA STACCA, ROBERTO TRONCI
Pizzeria.Gastronomia.Rosticceria
Via Simon, 14. 079/974377
Pizzeria Cocco
Direttore Responsabile MARCO CAU
Rosy & Tony
Via Dessì, 7. 079/276160. Nessuno. Consegna domicilio
Ellas
Qualcosa di dolce? SASSARI
Gastronomia Greca
Via Carlo Alberto, 40. 079/6046220 I Gemelli
Pizzeria
Via Marconi, 132. 079/952309. Martedì Ichnos Express
Pizzeria.Paninoteca
Gelateria Bosisio Pagoda
Pasticceria
@sehmagazine
Via Don Minzoni, 102. 079/6011160. Pizze senza glutine
Via degli Astronauti, 2/b. 079/291272. Lunedì
issuu.com/esseacca
La Nuova Delizia
Pasticceria Sias
Registro Stampa: Tribunale di Sassari n. 324/96. ROC: 28798. © 2017. Tutti i diritti sono riservati. È vietato riprodurre disegni, foto e testi parzialmente e totalmente contenuti in questo numero del giornale.
Pizzeria
Gelateria
Via Brigata Sassari, 71. 079/232406. Nessuno
Pasticceria
Via Goceano, 15. 079/985082. Lun. Consegna domicilio
Via Baldinca, 67 - Li Punti. 079/399310 - 393/9242341. Lun
La Perla Nera
Slurp
Pizzeria.Gastronomia
Via Oristano, 13/15. 079/9739132. Consegna domicilio La Piadina del Pozzo
Gelateria
Piazza Castello, 4/b. 079/236075. Nessuno
Piadineria.Paninoteca
Via Minerva 25. 079/4921239. Mar. Consegna domicilio Pata Pizza
ALGH ERO
Pizzeria.Paninoteca
Piazza Ginnasio. 079/975177. Mer. Consegna domicilio
Azzurra
Gelateria
Via Roma, 36. Nessuno. Prodotti vegan e per celiaci Ciro
Gelateria
Piazza Ginnasio, 4. 392/5406448 Ciro
Pasticceria
Via Sassari, 35/b. 079/979960. Lunedì
P ORTO TORRES l
in Copertina
DEBORA SPIGA Foto di Gianmichele Manca
Il Capriccio
Gelateria
C.so V. Emanuele, 114. 340/1844835. Nessuno
Per l’inserimento in questa guida contattaci allo 079.267.50.50
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