Le pagine delle corrispondenze
Apuleio e l’asino d’oro di Anna Maria Corradini
L
e “Metamorfosi” o “L’asino d’o-
me ore della notte quando, per un'im-
ro” è un’opera di Lucio Apuleio,
provvisa sensazione di paura, io mi
vissuto nel II secolo d. C. originario di
svegliai […] ero come immerso nel mi-
Madaura, città della Numidia, provin-
sterioso silenzio della notte profonda e
cia romana. La storia, sotto forma di ro-
sentivo lo strano fascino dell'eccelsa
manzo, narra le avventure di Lucio, il
dea che esercita il suo potere sovrano
protagonista, che per un sortilegio ma-
su tutti gli esseri viventi […] così pregai
gico, viene trasformato in asino, conti-
l'onnipotente divinità.
nuando a mantenere le capacità cogniti-
‘O regina del cielo,
ve di essere umano. Tutta la trama si
quest'orrendo aspetto di quadrupede,
snoda attraverso le peripezie tragicomi-
rendimi agli occhi dei miei cari, fammi
che dell’infelice malcapitato, che cerca
tornare il Lucio che ero.E se poi qualche
disperatamente di riprendere sembian-
divinità che ho offesa mi perseguita con
ze di uomo. Si tratta di un viaggio ini-
una crudeltà così accanita, mi sia alme-
ziatico vero e proprio con molti ostacoli
no concesso di morire se non mi è lecito
e prove che Lucio deve superare prima
vivere. Così pregai versando lacrime e
di subire la trasformazione per ripren-
lamenti da far pietà, finché nuovamente
dere il primitivo aspetto.
il sonno non vinse il mio animo spossa-
La sua metamorfosi non sarà solo fisica,
to ed io non ricaddi là dove m'ero steso
ma anche interiore. Tuttavia, riprese le
poc'anzi.Ma avevo appena chiusi gli oc-
sembianze umane, l’autore vuol dimo-
chi, quand'ecco che sulla superficie del
strare al lettore, che l’essere umano è
mare apparve una divina immagine, un
spesso sciocco e non sa trarre insegna-
volto degno d'esser venerato dagli stes-
mento
vita.
si dei. Poi la luminosa parvenza sorse a
Nell’XI libro dell’opera il protagonista
poco a poco con tutto il corpo fuori dal-
invoca la dea Iside con una preghiera
le acque e a me parve di vederla, ferma,
che proviene dal profondo del suo esse-
dinanzi a me. Mi proverò a descrivervi
re. La dea gli appare in sogno in tutto il
il suo aspetto mirabile se la povertà del-
suo splendore: “Dovevano essere le pri-
la lingua umana mi darà la possibilità
dall’esperienza
della
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[...] Liberami da