Extra sapori nei Colli Euganei
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Euganeamente ARQUÀ PETRARCA
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ARQUA’ PETRARCA Rustico singolo rifinito esternamente in pietra faccia vista, particolarità che ritroviamo al suo interno. Uno dei tre saloni si presenta con caminetto e grandi vetrate che esibiscono circa 1000mq di giardino, sviluppato sul retro. Piacevole vista su Valsanzibio e Battaglia T. ACE: N. D.; IPE: N.D.
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Per info: www.gruppolefontane.org - gruppolefontane@gmail.com - fgruppo le fontane
Progetto Euganeamente creato da Ivan Todaro e Giada Zandonà Copia Omaggio - Rivista Bimestrale edita da Futurama snc Agenzia di Comunicazione e Web Monselice - Tel. 0429 73366 www.futuramaonline.com Direttore Responsabile Marco Di Lello Reg. Tribunale di Padova n. 2328 del 23/04/2013
ph. Nicola Milani
Stampa in Carta FSC presso Futurama snc. Copie 10.000 - Distribuzione gratuita in più di 700 punti (locali, apt, biblioteche, centri culturali, agriturismi) Responsabile Progetto: Giada Zandonà: giada@euganeamente.it Testi: M. Di Lello, F. Colombara, G. Cusin, L. Giora, A. e P. Antoniazzi, G. Zandonà Foto di copertina: Giacomo Trevisan Mappa percorso: Elisa Mortin Pubblicità sponsor: info@euganeamente.it - 0429 73366 Si ringraziano: il Comune e la Pro Loco di Arquà Petrarca e tutti i nostri sponsor. Vietata la riproduzione anche parziale di testi ed immagini.
INDICE 3 SAPORI ANTICHI Introduzione 4
ARQUÀ PETRARCA, GEOMORFOLOGIA Pianura Alluvionale, Rocce Marine e Vulcaniche
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L’OLIO DI ARQUÀ Scelte naturalmente deliziose!
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FESTA DELL’OLIO NOVELLO Arquà Petrarca 17 Novembre
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FATTORIA “LA PIGNARA” L’agricultore il Custode dell’Olio E. di Oliva
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PIANTE PARASSITE Da sole non ce la fanno
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FRANCO E ANTONIA Un amore novello
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FRANTOIO A TAVOLA Olivàro, Pomelle, Òjo
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PERCORSO EUGANEAMENTE Da Arquà Petrarca a Bignago per Sassonegro
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PUNTO PER PUNTO Percorso Oliva
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LA VICARIA DI ARQUÀ Il luogo prescelto dal Petrarca
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AGENDA EUGANEA Eventi e manifestazioni
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LAGO DELLA COSTA L’UNESCO in Terra Veneta
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UN AMICO NOTTAMBULO Il vagabondo delle tenebre
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CONTINUIAMO COSÌ Vivere e scoprire i Colli Euganei!!!
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LO SAPEVATE CHE? Notizie e curiosità dal territorio
SAPORI ANTICHI N
ovembre è il mese delle olive e dell’olio. Come non ricordare, allora, il pregiato olio d’oliva extravergine dei Colli Euganei? Questo alimento, fondamentale per la cucina mediterranea, trova proprio nella zona collinare euganea una delle migliori espressioni della regione veneta. L’origine dell’olio ha radici che si perdono nella notte dei tempi, infatti i Greci conoscevano diverse varietà di olivi selvatici cui davano nomi diversi, agrielaìa, kòtinos, phulìa e già oltre 6000 anni fa si conoscevano gli olivi e la lavorazione delle olive ai fini della produzione di olio. Non solo, anche nei libri dell’Antico Testamento l’olivo e l’olio di oliva sono spesso nominati e, sempre nell’antica Grecia l’olivo era la pianta sacra alla dea Atena. L’olio di oliva extravergine, re indiscusso delle nostre tavole, noi oggi lo apprezziamo quasi esclusivamente per l’uso gastronomico ma, sempre nel passato, le società evolute lo utilizzavano non solo per la cucina, ma anche per i bagni, i giochi, i ginnasi e persino i funerali, tutte attività che esigevano l’impiego di grandi quantità di olio. Nell’area dei Colli Euganei si pensa che l’introduzione dell’olivo sia risalente al periodo tra l’VIII e il VII sec. a.C grazie a testimonianze linguistiche, letterarie ed archeologiche che permettono di affermare che la coltivazione dell’olivo era praticata ed esistevano colture organizzate, grazie anche al clima molto simile al mediterraneo. È importante ricordare che in epoca imperiale le olive si servivano in tutte le cene, anche in quelle più importanti: come diceva Marziale, esse costituivano sia l’inizio che la fine del pasto, venivano cioè, sia portate come antipasti, sia offerte quando, finito di mangiare, ci si intratteneva a bere. Catone, Plinio e Columella e tutti gli scrittori latini di agricoltura più famosi hanno lasciato insegnamenti sulla coltivazione dell’olivo e sulla produzione dell’olio. Plinio descrive con molta chiarezza quattro tipi di presse utilizzate per estrarre l’olio dalle olive. Insomma, riscoprire oggi questo splendido alimento è come fare un salto nel passato di oltre seimila anni, assaporando i sapori che oggi deliziano i nostri palati.
Marco Di Lello Sapori antichi | EUGANEAMENTE
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ph. Franco Colombara
Pianura Alluvionale, Rocce Marine e Vulcaniche
Arqua’ Petrarca, GEOMORFOLOGIa I
l territorio di Arquà Petrarca, esteso nel settore sud-orientale dei Colli Euganei, comprende i Monti Bignago (84 m) e Castello (107 m), posti a sud del borgo, il colle Calbarina (136 m) situato ad est, i Monti Piccolo (316 m) e Ventolone (408 m), siti a nord, mentre nel settore sud-orientale include parte del Monte Ricco (339 m).
Scaglia Rossa di età generalmente cretacea superiore (65-70 milioni di anni dal presente). Nel Montericco sopra la Scaglia si riscontra anche un lembo di marne dell’Eocene medio (circa 40 milioni di anni dal presente).
Lo stile morfologico osservabile è quello tipico dei Colli Euganei ed è quindi caratterizzato dalle forme coniche dei corpi eruttivi (Monte Piccolo, Monte Ventolone,
Monte Castello, Monte Ricco) accompagnate dai profili moderatamente ondulati delle formazioni sedimentarie calcaree quali Mottolone, Calbarina, Bignago e l’altopiano del Sassonegro che circondano i corpi eruttivi stessi e si
raccordano con la pianura alluvionale ai margini del rilievo.
Il complesso sedimentario è costituito da rocce calcaree e marnose della formazione della
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EUGANEAMENTE | Arquà Petrarca, Geomorfologia
Bos taurus brachyceros - parte del cranio Olocene del lago di Arquà
Cervus elaphus - frammento di corno (45 cm) Olocene del lago di Arquà Le rocce che costituiscono i corpi eruttivi sopracitati sono vulcaniti acide di composizione riolitica; sono tutte riconducibili al ciclo eruttivo che ha originato i Colli nell’Oligocene inferiore (30-35 milioni di anni dal presente). L’altopiano calcareo di Arquà, nella fascia al margine meridionale del corpo eruttivo del Ventolone, è attraversato da numerosi filoni di trachite orientati principalmente in direzione NNE-SSO, mentre nel Montericco cinque filoni paralleli orientati a NNO-SSE tagliano le
formazioni sedimentarie e sono associati ad importanti linee di frattura con la stessa direzione. La pianura alluvionale a ridosso del margine meridionale del rilievo, interrotta soltanto dalla piccola dorsale che collega il Monte Ricco all’altopiano di Arquà, è un’area depressa di circa 3-5 metri rispetto alla pianura circostante.
Queste zone, prima delle opere di bonifica, ospitavano estese aree palustri e lacustri, rimarcabili per la diffusa presenza di torba e argille.
Gli ultimi bacini lacustri di un certo rilievo sono il Lago della Costa e il Lago di Lispida (quest’ultimo non appartenente al territorio arquesano), alimentati prevalentemente da sorgenti termali.
Il lago della Costa rappresenta quindi il residuo di un lago di ben più vaste proporzioni che lambiva gli Euganei meridionali fino a tempi storici recenti.
Le torbe, conservando perfettamente gli antichi granuli pollinici, costituiscono un ricco archivio paleontologico che ha consentito di documentare l’avvicendarsi delle vegetazioni e quindi dei climi del tardo Glaciale e del periodo Postglaciale. Il Lago della Costa è un sito di grande rilievo archeologico per la presenza di un importante insediamento palafitticolo dell’antica e media età del bronzo; nell’area sono stati infatti rinvenuti innumerevoli reperti litici, come raschiatoi, punte di freccia, asce e materiali ceramici. Il sito riveste anche un grande interesse paleontologico poiché ha restituito resti ossei di
Mappa Geomorfologica di Arquà Petrarca
mammiferi (alcuni dei quali estinti o da tempo scomparsi dalla zona euganea) come il bue primigenio, il cinghiale, il cervo, il capriolo; i reperti in questione rappresentano generalmente i resti di pasto degli antichi abitatori delle sponde del lago.
Franco Colombara
Detrito
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Arquà Petrarca, Geomorfologia | EUGANEAMENTE
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del Comune di Arquà Petrarca
L’OLIO di Arqua’ L
a Festa dell’olio novello giunge quest’anno alla Xa edizione, dimostrandosi il punto d’incontro del forte e continuo impegno dei produttori e del Comune di Arquà Petrarca nella diffusione e promozione della cultura dell’olio extra vergine di oliva euganeo. Coltivare olivi e produrre olio di qualità è un’attività molto impegnativa, infatti, l’olio racchiude una gamma di prodotti diversi in requisiti e caratteristiche, per questo è molto importante la denominazione di vendita ed il territorio di provenienza. Da centinaia di anni questa pianta viene coltivata e custodita nel territorio euganeo, prima per esigenze di sussistenza famigliare, poi come prodotto locale d’eccellenza, perché, grazie al particolare clima mediterraneo, i pendii collinari del Borgo
di Arquà Petrarca sono uno dei pochi luoghi in Veneto adatti alla coltura dell’olivo. Due annate difficili dal punto di vista climatico (il freddo
prolungato del 2011 e la forte siccità del 2012) hanno messo alla prova la professionalità e l’impegno dei produttori dei Colli Euganei, che però nel 2013 ritrovano una produzione dalle caratteristiche organolettiche superiori. Le piogge primaverili e la temperatura estiva moderata assieme al costante monitoraggio della mosca olearia (prima nemica delle olive) hanno permesso di stimare una produzione abbondante che si aggira dai 7.000 ai 10.000 quintali di olive, che corrisponderanno approssimativamente a 1.000 1.500 quintali di olio extra vergine di oliva. Da una recente ricerca del Parco Regionale dei Colli Euganei, il costo di produzione di 1 kg. di olio (a seconda
Scelte naturalmente deliziose!
della morfologia e giacitura del suolo e della possibile meccanizzazione della raccolta) si aggira attorno ai 6-7 euro al kg., si spera quindi che nel momento della vendita diretta non ci sia, dato il periodo economico, una contrazione del prezzo. I produttori, prima di commercializzare il proprio olio, lo sottopongono al controllo delle caratteristiche chimiche e microbiologiche per determinarne la qualità, ma soprattutto viene assaggiato da un team di esperti che è in grado di valutarlo mediante gli organi di senso... Poi sarà il consumatore finale a dare il proprio giudizio! Da dieci anni, ad Arquà Petrarca viene indetto un concorso per eleggere il miglior olio extra vergine di oliva prodotto nella zona. Attraverso analisi in laboratorio e sensoriali, che riguardano le caratteristiche di sapore, odore e consistenza, a gennaio 2014 verrà premiato l’olio che è stato in grado di racchiudere in se le migliori caratteristiche. L’olio è un prodotto genuino della terra, ambasciatore indiscusso di proprietà organolettiche importanti per l’organismo, racchiudendo in se un’identità culturale straordinaria. Un tempo era considerato un alimento di estrema importanza, ed anche noi oggi dovremmo saper preservare quest’idea nella scelta quotidiana dei prodotti da mettere in tavola. Siate consumatori consapevoli, scegliete accuratamente il vostro olio di oliva, nel rispetto del territorio, della tradizione e della qualità. L’olio extra vergine di oliva di Arquà Petrarca saprà ripagarvi e deliziarvi della vostra scelta!!!
Luca Callegaro
Per le feste di fine anno su prenotazione
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EUGANEAMENTE | L’olio di Arquà
ph. Euganeamente
con il patrocinio
Comune Arquà Petrarca
Pro Loco Arquà Petrarca
Associazione Nazionale
Città dell’Olio
PARCO REGIONALE dei COLLI EUGANEI
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A RQUÀ P ETRARCA - CITTÀ DELL’OLIO
10ª FESTA dell’OLIO NOVELLO Domenica 17 Novembre 2013
Una collaborazione tra Assessorato all'Agricoltura e Ambiente, Assessorato alla Cultura e Turismo, Pro Loco di Arquà Petrarca ed il patrocinio del Parco Regionale dei Colli Euganei. La manifestazione coinvolge tutti i produttori di olio del borgo e celebra l'adesione di Arquà Petrarca all'Associazione nazionale Città dell'olio. I produttori esporranno gli oli locali, che potranno essere degustati con pane semplice o bruschetta, accostati a formaggi e salumi tipici della zona.
PROGRAMMA Presso Piazza Petrarca e Piazza San Marco dalle 10.00 alle 18.00 Mercatino con esposizioni, degustazioni di olio e prodotti tipici a cura dei produttori Olivicoli del Comune di Arquà Petrarca Stand espositori di Olio novello e prodotti tipici Degustazioni bruschette con olio novello presso stand Pro Loco In concomitanza con Mercatino dell'Antiquariato "La soffitta del borgo"
CONCORSO “OLIO DI ARQUÀ” I produttori di olio del Borgo possono partecipare al concorso per il miglior olio di oliva di Arquà Petrarca, in base alle caratteristiche organolettiche riscontrate in laboratorio (acidità e perossidi), sia di quelle sensoriali (attraverso il Panel test) eseguito da una equipe di esperti del settore. Premiazione 6 Gennaio 2014. * in caso di forte maltempo verrà sospesa l’esposizione e vendita di prodotti tipici Centro Informazioni presso
FORESTERIA CALLEGARI & BIBLIOTECA COMUNALE "CAV. MARIA TRENTIN" Via Castello 6 - 35032 Arquà Petrarca (PD) Martedì 14.00 - 18.00 / Giovedì 16.00 - 20.00 / Sabato 09.00 - 13.00 Tel. 0429777327 - Fax 0429776070 - Cell. 3289151010 biblioteca.arqua@libero.it - info@arquapetrarca.com - www.arquapetrarca.com
Vino Sottotitolo - Descrizione Corpo 9,4
L’agricultore il Custode dell’Olio Extravergine di Oliva
FATTORIA “LA PIGNARA” L
a molitura delle olive è un’attività antichissima, nata originariamente come pratica manuale tra le mura domestiche in locali che erano parte integrante di ville e casali di campagna, meccanizzata poi nel corso dei secoli per rispondere al grande mercato del commercio dell’olio di oliva.
Alle pendici dei Colli Euganei, sul Monte Ricco, la Fattoria Didattica La Pignara gestita dalla Famiglia Zancanella, si impegna da moltissimi anni a creare e mantenere viva la cultura dell’olio attraverso l’antica arte della molitura a trazione animale. Scolaresche e curiosi possono scoprire ed
imparare come avveniva la produzione dell’olio in un’antica “corte” veneziana, rimasta inalterata e funzionale fino ad oggi, dimostrandosi un vero e proprio esempio di organizzazione aziendale medioevale. All’interno di Villa Pignara - sorta tra il XIV e XVI sec. come corte e fortezza - è in funzione dal 1500 l’originale
ed unico frantoio integro e funzionante, del territorio euganeo, chiamato pestrin - per la sua funzione di “pestare” le olive attraverso una ruota in trachite
di 120 quintali trainata da un mulo. Il manufatto originale preposto alla torchiatura è composto da un architrave in legno di castagno ed una vite in legno di corbezzolo e viene collegato tramite corde ad una colonna lignea girevole chiamata paranco. Il locale in cui avviene la produzione dell’olio mantiene tutte le caratteristiche originarie dell’epoca di costruzione, come l’antico caminetto, utilizzato per mantenere la giusta temperatura per la lavorazione, e la caliera, un contenitore in rame pieno d’acqua (250 l di capienza, riscaldato da fascine di legno) utilizzato per facilitare l’uscita dell’olio dalle olive durante la torchiatura. Le olive, attraverso il movimento circolare della ruota (collocata in verticale sopra un basamento rialzato di trachite a cui è collegato l’animale mediante un’impalcatura di legno) vengono schiacciate interamente dalla pietra dura che rompe i “sacchetti” d’olio contenuti
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EUGANEAMENTE | Fattoria “La Pignara”
nella polpa e frantuma i noccioli carichi di sostanze antiossidanti, essenziali per la conservazione naturale del prodotto ottenuto. La pasta ottenuta dopo la pestatura viene posta dentro contenitori in corda di canapa intrecciata a sacco chiamati fiscoli, portati poi alla base del torchio. La pasta di olive contenuta nei fiscoli viene schiacciata mediante la pressione esercitata dal torchio e bagnata di acqua tiepida prelevata dalla caliera. Il “liquido” prodotto dalla torchiatura, viene raccolto dentro dei mastei (contenitori in legno) ed inserito in un anfratto circolare al di sotto della base del torchio, dove viene lasciato riposare una notte intera per permettere la separazione, attraverso un piatto concavo di rame, tra l’olio e l’acqua utilizzata. Ma non abbiamo ancora ottenuto il prodotto finito! L’olio viene posto per due settimane in una damigiana in vetro per permettere la decantazione delle sostanze organiche (morchia) dall’alimento che dopo lo stoccaggio può essere degustato.
Oggi la Fattoria Didattica La Pignara utilizza questo antico metodo solo a scopo culturale e dimostrativo, mentre l’olio di oliva prodotto per la vendita viene realizzato con le moderne tecniche meccaniche di molitura.
“LA MOLITURA DELLE OLIVE”
DOMENICA 27 OTTOBRE E 3 NOVEMBRE Giornata Gratuita Aperta a Tutti dalle ore 11.00 Laboratori manuali per bambini e non, con possibilità di merenda agreste in corte Fattoria Didattica “La Pignara” Via Pignara, 44 - Monselice loc. Carmine Tel. 368-291094 - sandrozancanella@yahoo.it - www.lapignara.it
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Ravioli di zucca con verde di bufala e pioppini Maltagliati con ragù d’oca e carciofi fritti Salendo lungo il colle che porta all'incantevole borgo di Arquà Petrarca, è facile raggiungere questo splendido ristorante tra il verde degli ulivi. Nell’ambiente suggestivo si propongono ricette di un tempo rivisitate usando prodotti propri come le verdure dell'orto, il vino, l'olio, i salumi, la pasta, il pane e i dolci, quotidianamente prodotti in sintonia con le stagionalità. Vi aspettiamo per le vostre giornate importanti, come matrimoni e feste nell'ampia sala, e cene a lume di candela riscaldate dal calore del caminetto in quella più piccola e interna.
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Da sole non ce la fanno
PIANTE PARASSITE I
n natura ci sono organismi vegetali che essendo privi di clorofilla, non possono servirsi della fotosintesi clorofilliana, il processo attraverso il quale le piante riescono a trasformare gli elementi inerti del suolo (sali minerali e acqua) in nutrimento, avvalendosi della luce solare. Per nutrirsi
perciò usano una diversa strategia, si comportano da parassiti, cioè vivono a scapito di altre piante. A volte sono molto appariscenti
come l’ipocisto (Citinus hipocistis), dai colori sgargianti giallo - aranciato - rosso che vive a spese del cisto a foglie di salvia Cistus salvifolius. Questa straordinaria pianta è molto rara, si possono trovare alcune stazioni di crescita nel Monte Venda, nel Monte Ceva e nel Monte della Madonna vicino all’Oratorio di Sant’Antonio Abate. Negli ultimi anni però, a causa dei cambiamenti climatici e della scarsa pulizia dei boschi, è stato notato un profondo regresso di presenza. Altre curiose piante parassite
sono i così detti “Succiamele” appartenenti al genere orobanche, amano parassitare diverse piante di solito della famiglia delle Fabaceae. Abbiamo così il Succiamele del fagiolo (Orobanche crenata),
il Succiamele della ginestra (Orobanche rapum-genistae), il Succiamele del trifoglio (Orobanche minor). Altra pianta euganea che vive in forma parassitica è la Latrea comune (Lathraea squamaria) che vive approfittando delle piante arboree come Noccioli, Ontani, Faggi, Olmi e Pioppi. Questa
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EUGANEAMENTE l Piante Parassite
pianta è molto bella ed appariscente, il suo colore è viola pallido o rossastro con piccole foglie scagliformi di colore rossastro, con fiori dello stesso colore rivolti tutti nella stessa direzione, la parvenza di questa magica presenza è cerulea o vitrea, una vera gemma della natura. Ci sono anche alcune orchidee spontanee che vivono in forma parassitica usando altre piante per il loro nutrimento, cito forse le più comuni: il bellissimo Limodorum abortivum chiamato volgarmente “Fior di legna”, frequente nella zona euganea e la Neotia nidus-avis chiamata “Nido d’uccello” per la forma dell’apparato radicale che fa pensare vagamente ad un nido. A difesa di queste belle orchidee spontanee devo dire due parole, siccome quando germoglia il Limodorum si presenta con la forma di un
grosso asparago selvatico di colore violaceo, alcuni sprovveduti che in primavera vanno a raccogliere germogli per uso alimentare, lo strappano per cucinarlo, a queste persone dico di non farlo! Così
facendo private la natura di una delle sue manifestazioni meravigliose... E per fortuna che il Fior di legna non è velenoso... ma di germogli velenosi ce ne sono tanti, perciò occhio! Detto questo vorrei esortare quanti leggono ad avvicinarsi con amore e rispetto alla natura, perché anche se è gravemente maltrattata dagli “esseri pensanti” ci propone ancora con forza, amore e passione le sue infinite meraviglie.
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Sottotitolo - Descrizione Corpo 9,4
FRANCO E ANTONIA C
hi passeggiava nell’antico borgo di Arquà Petrarca nel mese di novembre dei primi decenni del 1900 era travolto da uno straordinario profumo che non poteva sentire in nessun altro luogo: l’inebriante fragranza dell’olio novello che si spargeva nell’aria dal pestrin della Famiglia Cardin. Il frantoio, situato in piazza Petrarca, lavorava da uno a tre mesi l’anno, sempre accerchiato schiere di curiosi stupiti ed incantati, che per quasi cento anni (sino al 2006, data di chiusura) hanno assistito e partecipato alle diverse fasi della molitura delle olive che avveniva a mano, poi, con il passare del tempo, ha conosciuto l’avvento delle moderne tecnologie di lavorazione. Franco Cardin (nipote del fondatore dell’oleificio) e la moglie Antonia per più di 50 anni hanno gestito l’oleificio di Arquà Petrarca, accogliendo nella loro casa quintali e quintali di olive provenienti dagli uliveti limitrofi, che per geologia del terreno ed esposizione al sole ed al vento trovano in questi pendii collinari il loro sito ideale di crescita. «Ho cominciato ad aiutare al pestrin che ero piccolissimo, dovevamo tutti
fare la nostra parte per aiutare il nonno ed il papà a macinar le olive. Il cavallo pestava ed otto uomini giravano il torchio a fatica giorno e notte. Che lavoro duro era! Ma si stava in compagnia, si imparavano sempre cose nuove e soprattutto si rideva e si mangiava assieme». Franco era curioso di apprendere, faceva domande sul raccolto, sulla varietà di olive.
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EUGANEAMENTE | Franco e Antonia
ph. Giada Zandonà
Vino
Un amore novello
Scopriva così come tutto dipendeva dagli umori del clima: «Se arrivava la brina quando l’olivo era in fiore, sapevamo immediatamente che il raccolto sarebbe stato decimato, lo stesso valeva con la siccità estiva che esaltava o sminuiva la qualità dell’olio». Antonia ha accolto da subito la passione del marito, che contribuiva economicamente ai bisogni della famiglia, ma veniva praticata per autentica vocazione. «Lavoravamo dalle cinque del mattino alle undici di sera, ed io ero
impegnata anche in cucina, perché tutti erano attirati dal profumo dell’olio e volevano assaggiare un sardeon condito di novello. Poi
arrivavano le scuole, si spiegava ai bambini il funzionamento delle macchine e si offriva un tozzo di pane ben condito. Che gioia vedere i loro sorrisi
mentre curiosavano ed assaporavano un gusto mai provato... E non perché lo producevamo noi, ma per il suo sapore davvero unico che non ho più ritrovato».
Il pestrin di Arquà ha conosciuto le mani di quattro generazioni e sino all’ultimo momento in cui è rimasto in funzione ha goduto delle attenzioni e dell’amore di Franco Cardin: «Alla conclusione dell’ultima molitura non cantavo e bevevo con tutti gli altri, ma stretto a mia moglie guardavo con animo triste e pieno di dolore la fine di un amore durato quasi ottant’anni».
Giada Zandonà
Olivàro, Pomelle, Òjo
FRANTOIO a tavola L
’oliva è il frutto o drupa dell’olivo (famiglia oleacee), pianta sempreverde con fase vegetativa continua, utilizzata sin dall’antichità come alimento semplice o lavorato. Dato il sapore amaro del frutto fresco (dovuto al contenuto in polifenoli) richiede però trattamenti specifici finalizzati alla riduzione dei principi amari. DESCRIZIONE: è un albero molto longevo con fusto cilindrico e contorto POÈNTA E RE che può vivere più di 1000 anni. La chioma è formata da foglie semplici NGA Ingredienti per 4 persone ed opposte con fiori ermafroditi raggruppati in 10-15 infiorescenze a grappolo. La pianta non produce nettare, perché la sua riproduzione avviene tramite il trasporto del polline nel vento. Il suo frutto è ovale con colore variante dal verde al violaceo al nero, con un peso dai 2 ai 6 gr e una circonferenza da 0,5 a 2 cm . La polpa è carnosa e la sua principale caratteristica è quella di essere l’unico frutto dal quale attraverso una 1 aringa sotto semplice spremitura si estrae olio. sale 1 lt. latte fresco HABITAT: il microclima dei Colli Euganei, con declivi collinari esposti al sole e particolari terrazzamenti riparati dai venti freddi, è ideale per la alloro coltivazione dell’olivo e la produzione di olio di oliva. Dal 1500 circa nel Olio Extra Verg ine dei Colli Eugane territorio euganeo troviamo quattro coltivazioni autoctone. i UTILIZZO: le olive si possono consumare dopo la salamoia, sotto sale o farina di mais dopo la lavorazione come olio per condimenti o preparazioni. Hanno un acqua elevatissimo contenuto di polifenoli, con effetto preventivo e protettivo sale e pepe nei confronti dell’aterosclerosi e delle malattie cardiovascolari. Inoltre grazie al loro contenuto di sostanze antiossidanti (beta-carotene, vitamina E), svolgono un’azione protettiva dai radicali liberi, sono quindi un valido aiuto nella prevenzione dell’invecchiamento e della degenerazione dei tessuti. Depurano il fegato e il promuovono il lavoro dell’intestino favorendo la rimozione delle tossine. L’olio di oliva ottenuto dalle olive dei Colli Euganei ha caratteristiche organolettiche particolari: gusto delicato ma leggermente amaro, profumi intensi e colore tendente al giallo dorato. CURIOSITÀ: l’olivo è una pianta centrale nella storia delle civiltà, considerata simbolo di pace, di saggezza, di sapienza, di gloria e di prosperità. L’olio di oliva ha segnato la storia di moltissime generazioni: usato come alimento, in medicina, in cosmetica e come combustibile.
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EUGANEAMENTE | Frantoio a Tavola
PREPARAZIONE RENGA
Acquistate un’aringa, meglio se conservata sotto sale e leggermente affumicata. Preferite i pesci con l’addome leggermente gonfio, dovuto alla presenza delle sacche ovariche (renga coi ovi) o delle sacche spermatiche (renga col latte). Togliete i residui di sale, ponetela in un recipiente e ricopritela con un litro di latte. Lasciate riposare 12 ore, così da togliere un poco il forte sentore di sale. Togliete il pesce dall’ammollo e spennellatelo con olio ed alloro. Mettetelo sulla griglia rovente o su una piastra (il risultato è migliore se si cucina con braci di legno) per circa 5 minuti per lato. La cottura dipende molto dalle dimensioni dell’aringa. Quando si sarà raffreddato togliete la pelle e la testa e ponete i filetti del pesce in una ciotola molto capiente. Coprite la “renga” con abbondante Olio Extra Vergine di Oliva dei Colli Euganei e lasciate risposare per almeno 4 ore. Servite il piatto freddo, accompagnato dalla polenta molto abbrustolita. L’aringa, se ben ricoperta di olio, si può conservare in frigorifero per alcune settimane, ed il suo sapore diviene di giorno in giorno più delicato ed amabile.
RENGA DE’ NA VOLTA
“a i me tempi se magnava quatro fete de polenta brustolà e na renga pica via in meso o sora la tola... ma solo par pociare! Parchè, finìa la polenta, la mama fasea sparire ea renga che, co’ na scaldadina e do giosse de oio, ea giovava ancora. E vanti cussì più che se podèa...”
I D EL POETA L L O C OIO T N FRA
GIORNATE AL FRANTOIO Domenica 10/11 “Festa San Martino”
Visita didattica al Frantoio Castagnata e degustazione Olio Novello
Domenica 24/11 “Raccolta in Campo”
“Colli del Poeta” il frantoio di ultima generazione nel cuore dei Colli Euganei a due passi dall’antico borgo di Arquà Petrarca, dove riscoprire la tradizione di antichi sapori e culture Vendita e degustazione di Olio extra Vergine di Oliva e di numerosi altri prodotti tipici locali Scopri le nostre iniziative e servizi offerti su www.collidelpoeta.com
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P ercorso Euganeamente
L
’inverno è alle porte, ma dentro ognuno di noi il bisogno di aria aperta e di sole è ancora forte! Per rispondere a questa esigenza, vi proponiamo un percorso cicloturistico adatto a tutti, anche se con qualche severa salita, che sarà ripagata però dai meravigliosi scorci paesaggistici che andremo a scoprire. La partenza è fissata nel parcheggio di Arquà Petrarca, in Via Fontana, che offre un ottimo spazio per posteggiare l’auto e salire in bicicletta. Lasciamoci subito alle spalle l’antico borgo e procediamo a sinistra verso il Monte Ricco (339 m), seguendo Via Palazzina. Tra qualche curva e piccoli dossi cominciamo a sentire il profumo del bosco nel quale siamo immersi; quello che più ci stupisce però è vedere in ogni angolo di casa e nei cortili piante di rosmarino, salvia, erbe officinali e campi coltivati di lavanda. Davanti a noi intravediamo il Monte Castello (215 m), la terza cima del Monte Ricco mentre a destra scorgiamo le Valli di Arquà con la caratteristica terra di colore nero, sommersa dalle acque sino alla bonifica avvenuta attorno al 1500. Procediamo girando a sinistra in Via Monte Ricco con una piccola e piacevole salita. Alla nostra destra segue la via sterrata che ci porta in Cava Radici da cui si diramano moltissimi sentieri, ma noi procediamo dritti e poi svoltiamo a sinistra fra curve e piccole villette. Il Monte Piccolo (316 m) comincia a scorgersi davanti a noi, mentre a destra possiamo osservare il cucuzzolo del Monte Calbarina (136 m) e qualche scorcio del Laghetto della Costa si intravede fra la vegetazione. Allo stop procediamo a sinistra, vicino all’ottocentesca Villa Centanin dove ha sede la Fondazione Musicale Masiero Centanin, nota per il suo impegno di promozione e diffusione della cultura musicale. Seguiamo la strada panoramica e giungiamo nel centro storico di Arquà Petrarca. Percorriamo le stesse strade tanto care a Francesco Petrarca ed arriviamo sul sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta (datata attorno all’anno 1000) che ospita la Tomba del sommo poeta (la quale nel corso dei secoli ha conosciuto profanazioni e furti). Dopo una breve sosta in cui la nostra attenzione è attirata dalle botteghe di prodotti tipici e dal buon profumo di schissotto e zaéti, seguiamo la severa salita di Via Jacopo da Arquà. Cominciamo a notare come la pietra bianca sia basilare nell’architettura del borgo, infatti, a ridosso dell’Oratorio della SS. Trinità (al cui interno è visibile l’altare ligneo seicentesco con la pala di Palma il Giovane raffigurante la Trinità) la Loggia dei Vicari è incastonata nella scaglia bianca. Siamo in Piazzetta San Marco dove sorge l’insolito e caratteristico edificio comunale. La pace e la quiete che ci circondano sono sorprendenti,
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EUGANEAMENTE | Percorso Euganeamente
sarà difficile lasciarsi alle spalle questo scorcio e proseguire per l’impegnativa salita che ci porta a prendere a destra Via Scalette. Proseguiamo sulle orme del Petrarca e concediamoci una pedalata tra il suggestivo panorama che si apre alla nostra destra con il Monte Cecilia (200 m) ed il Monte Cero (415 m) in primo piano, mentre noi ci troviamo ancora alle pendici del Monte Ventolone (408 m). Un leggero saliscendi tra coltivazioni di olivi e scaglia bianca ci porta al Mottolone (284 m) mentre a sinistra si apre un’ampia e suggestiva vallata. Prestiamo molta attenzione, poiché la via è molto stretta. Seguiamo la strada che ci porterebbe al Pianoro di Arquà, ma giriamo a sinistra in Via Morlunghe e scolliniamo in una freschissima e rigenerante discesa. Questa zona è molto umida: notiamo i molti canneti, la lavanda e le ampie coltivazioni di rosmarino e viti pregiate, che portano a considerare Arquà Petrarca come il paese delle piante mediterranee. Allo stop svoltiamo a sinistra, siamo nella zona chiamata Aganoor (il nome deriva dalla poetessa Vittoria Aganoor Pompilj, 1855-1910) e procediamo per circa 100 mt. imbocchiamo a sinistra Via Valleselle. La vegetazione ci avvolge e con nostra grande sorpresa, dopo una brusca curva a destra, ci ritroviamo alla Casa di Francesco Petrarca (trasformata in museo a partire dal 1400). Siamo nuovamente nel centro storico di Arquà Petrarca, oltrepassiamo la piccola strettoia di case e procediamo a destra in Via Montà Piccola. La rinfrescante discesa si apre tra le case costruite seguendo la fisionomia del monte e ci conduce allo stop in cui procediamo dritti per Via Fonteghe. La strada è pianeggiante e dietro di noi verso destra possiamo osservare zona Sassonegro (chiamata così per il tipico colore della pietra). Siamo al km 6,5 e incontriamo il Laghetto della Sita, recentemente recuperato e ristrutturato. Una tappa qui è obbligatoria, data la presenza anche di panche e tavoli per il ristoro. Il bacino d’acqua è alimentato da due fonti la Fontana Dee Picchette e Fonte Sita, che scaturiscono dal Monte Cecilia. Siamo arrivati alla rotonda in cui prendiamo la terza uscita per Via Monte Bignago. Oltrepassiamo Villa Bignago e procediamo dritti in questa piccola e suggestiva via. Seguiamo le curve e leggeri saliscendi per giungere allo stop in cui teniamo la destra; immediatamente alla nostra destra in Via Zane troviamo il sentiero per le grotte del Monte Bignago (84 m), ma noi scolliniamo piacevolmente nella leggera discesa che ci riporta in centro ad Arquà Petrarca. Teniamo la destra e seguiamo il rivo d’acqua che nasce nella Fontana del Petrarca e godendoci gli ultimi scorci di sole che illuminano l’antico borgo procediamo dritti sino al parcheggio da cui siamo partiti.
da Arquà Petrarca a Bignago per Sassonegro MT
408
Mottolone 9
Fontana LA FONTANELLA
8
Ristorante LA MONTANELLA
5
3
Costo AGANOOR
VALLE SAN GIORGIO
MT
107
Ristorante IL CANZONIERE
1
2
Ristorante I RONCHI MT
136
MONTE
Enoteca IL GIUGGIOLO Osteria 4 GUERRIERO
6
Loggia DEI VICARI Enoteca DI ARQUÀ
Sassonegro
Piccolo
Bar VENTOLONE
7
Casa PETRARCA
CINTO EUGANEO
MONTE
Fontana EA POSSA
GALZIGNANO T.
Laghetto CORTE BORIN
316
Ventolone
Ristorante VALPOMARO
Frantoio COLLI DEL POETA
MT
MONTE
Ristorante CUCINA DEL PETRARCA
Ruta Patavina
11
MT
284
Villa MASIERO CENTANIN
Calbarina Fonte RAINERIANA Lago della COSTA
Chiesa S. MARIA e TOMBA PETRARCA
Bar AL CENTRO
MONTE
10
Castello
ARQUÀ PETRARCA
BAONE
Cava MT
Laghetto SITA
303
MT
339
MONTE
Bignago
MT
200
Fontana DEE PECCHETTE
DOSSO
Fontana DEE CARESTIE
Solone
MT
339
MONTE
Villa BIGNAGO
Ricco
Fattoria LA PIGNARA
MONTE
12 MT
215
Cecilia
MONTE
Castello Fontana DE MUSSO
MONSELICE
Eremo DEI FRATI
con il patrocinio
Parco Regionale Colli Euganei
Ristoranti - Pizzerie - Agriturismi
Ville - Chiese - Monumenti
Colli Euganei
Cantine - Enoteche
Fontane
Percorso Oliva - Km 10
Prodotti Tipici
Sito d’interesse
Sentiero Parco Colli Euganei
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1
Dicembre è il mese dei pranzi degli auguri per associazioni ed aziende
Pranzo di Natale con un ricco menù Cenone di San Silvestro con il complesso NITEMA dalle ore 20,30 alle ore 4,00 utilizziamo prodotti della carta dell’eccellenza padovana Via dei Carraresi, 9 Arquà Petrarca 0429 718200 lamontanella@gmail.com www.montanella.it 18 •
RONCHI Ristorante
2
Menù personalizzati di prodotti tipici e stagionali per tutti i vostri eventi Via Ronchi, 4 Arquà Petrarca 0429 718286 www.ironchi.it
ENOTECA ARQUÀ Enoteca
Percorso Oliva 5
Grandi e piccole aziende della D.O.C.G dei Colli Euganei in vendita e mescita
GIUGGIOLO Enoteca
6
Vini dei Colli Euganei prodotti tipici, grappoteca Via Jacopo d’Arquà, 14 Arquà Petrarca 0429 718110 VENTOLONE Bar Bruschetteria
7
3 BAR CENTRO Bar Si organizzano rinfreschi, cerimonie, feste di laurea e per tutte le vostre ricorrenze
P.zza Petrarca, 5 Arquà P. 393 5904900 4 GUERRIERO Osteria Cucina casalinga veneta e ottimi vini dei Colli Euganei
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Arquà Petrarca - Sassonegro - Bignago LA CUCINA DEL PETRARCA Ristorante
8
VALPOMARO Ristorante
9
10 CANZONIERE Ristorante - Hotel Villa del Poeta
COLLI DEL POETA Frantoio
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Frantoio
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Immerso nel verde dei colli, a due passi dal borgo incantato di Arquà Petrarca
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Punto per Punto | EUGANEAMENTE
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TREE I
l tree climbing, letteralmente “arrampicata su albero”, è una tecnica di movimento su pianta, nata qualche decennio fa in America, successivamente sviluppata in Europa e Italia. È riconosciuta e disciplinata dalle normative vigenti in tema di salute e sicurezza sul lavoro rientrando fra le attività che richiedono sistemi di accesso e posizionamento mediante funi (Testo Unico della sicurezza D.Lgs 81/2008 – art 116). Gli operatori sono opportunamente formati e addestrati per affrontare innanzitutto in sicurezza questa tipologia di lavoro, frequentando corsi specifici. Spesso si riscontra che gli addetti hanno esperienza di alpinismo o speleologia e quindi già una certa famigliarità con l’impiego del materiale di sicurezza (corde, moschettoni, imbraghi, ecc.) anche se diverso da quello del mondo del lavoro. Il tree climbing non è una vera e propria scalata sulla pianta paragonabile a quella sulla roccia per intendersi, dove mediante l’uso degli arti si cerca di vincere la verticalità, ma sulla pianta in realtà si sale e scende prevalentemente sospendendosi alle funi installate precedentemente dal basso su punti solidi della pianta evitando in questa maniera la caduta libera. L’attività con le funi non rappresenta solo una soluzione per le piante con difficoltà di accesso ai mezzi meccanici (piattaforma elevabile) ma una tecnica di lavoro che rispetta il sistema albero: • evita il compattamento del suolo e salvaguarda l’apparato radicale della pianta e la sua ossigenazione • permette di intervenire dall’interno dell’albero verso l’esterno, dove la pianta ha più bisogno. È un’attività eco-compatibile perché riduce al minimo l’utilizzo di mezzi meccanici (come il cestello elevatore). Le operazioni di potatura della pianta sono effettuate a mano mediante l’impiego del segaccio, limitando così l’utilizzo della motosega. • il tree climber può valutare in modo appropriato come e dove compiere le operazioni di cura e quindi agire in modo più puntuale rispetto al tradizionale impiego della piattaforma di sollevamento che non sempre consente di raggiungere ogni parte della chioma di grandi alberi. Oltre alla potatura, il lavoro in pianta con le funi si è sviluppato anche per altre tipologie di intervento come l’abbattimento controllato e i consolidamenti. L’albero è abbattuto in un solo pezzo quando vi sia spazio a sufficienza. Quando l’area è ristretta e presenta degli ostacoli (costruzioni,
Una tecnica che rispetta il sistema albero
CLIMBING linee elettriche, ecc.), viene tagliato in sezioni ovvero “smontato” in singole parti poi calate a terra in maniera controllata mediante l’impiego di apposite funi. È la più impegnativa delle attività realizzabili in tree climbing per effetto delle difficili condizioni di lavoro e delle elevate forze in gioco da valutare e controllare. Negli alberi che presentino difetti tali da rappresentare pericolo per persone o cose e che non possono essere eliminati con operazioni di potatura, è possibile l’installazione di tiranti. Il tree climbing
quando integrato con le conoscenze delle moderne tecniche di arboricoltura e delle misure di prevenzione e protezione della pianta, può raggiungere lo scopo di mantenere sani e sicuri gli alberi ornamentali. È di fondamentale importanza conoscere le principali
tecniche di piantagione e manutenzione degli alberi, siano essi di nuovo impianto oppure esemplari adulti o veterani (monumentali), al fine di garantirne buone condizioni di vita e piena funzionalità, anche in ambienti ostili come quelli delle città. La potatura è solamente uno degli aspetti che riguarda la cura dell’albero, la salute della pianta dipende da più fattori: • tecniche vivaistiche • tecniche agronomiche-fitosanitarie • tecniche culturali e gestionali
Ogni singolo elemento è fondamentale per mantenere l’equilibrio del sistema albero quindi la sua salute, sicurezza e bellezza.
Ricordiamo a proposito una citazione di Peter Klug, celebre autore del libro “La cura dell’albero ornamentale in città” che esprime la particolare attenzione che ripone verso le piante: “Gli alberi sono entità biologiche: belli, affascinanti e hanno una dignità. Trattiamoli in modo adeguato”.
Andrea Testa
è specializzata in potature speciali, cura e mantenimento, abbattimenti controllati, consolidamenti, ancoraggi e il mantenimento di alberi ornamentali ad alto fusto. AT PRO - Arborist di Andrea Testa - 35030 Cinto Euganeo - Padova
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ph. Elena Rota
Il luogo prescelto dal Petrarca
LA VICARIA DI ARQUA’
L
’importanza politica che assunse il borgo di Arquà in epoca medievale è direttamente collegata alla riorganizzazione amministrativa compiuta a partire dal 1339 dal nuovo signore di Padova, Ubertino da Carrara. Il territorio venne suddiviso in 5 podesterie (Bassano, Cittadella, Piove di Sacco, Montagnana, Este, Monselice) e in 4 vicarie (Conselve, Teolo, Arquà, Camposampiero). Nacque così
Da Carrara, durante la guerra tra Francesco il Vecchio e Gian Galeazzo Visconti. La vicaria di Arquà sopravvisse dopo la conquista veneziana del 1405, fino alla fine della Serenissima, e anzi, acquisito nuovo prestigio come luogo prescelto dal Petrarca quale suo ultimo ameno ritiro, divenne
confini con il territorio di Vicenza. Il vicario era un nobile padovano, scelto dal Carrarese, e incaricato di provvedere alla difesa militare del distretto, all’amministrazione della giustizia e al fisco. Data l’importanza del ruolo, nella parte alta del
stemmi delle famiglie prescelte per governare la vicaria si sono conservati fino ai nostri giorni e sono presenti sulle pareti della Loggia, mentre all’interno del vicino oratorio della S.S. Trinità, collegato
la nuova vicaria di Arquà, un vasto distretto comprendente 15 villaggi, esteso verso occidente fino a Lozzo Atestino, cioè ai
paese denominato “borgo di sopra”, si edificarono un palazzo che fungeva da residenza del vicario e un grande porticato denominato Loggia dei Vicari, utilizzato come sala pubblica in cui l’amministratore incontrava i capifamiglia per discutere dei problemi del paese e dei villaggi del distretto. I delegati si radunavano al suono di una campana e alla sala si accedeva dal grande arco che ancora oggi si apre su Piazza San Marco.
La vicaria aveva anche una sua insegna militare, costituita da un’ala d’aquila di colore nero in campo bianco. L’importanza politica
e militare di Arquà è confermata anche da uno scritto del Gatari, lo storico ufficiale della corte carrarese, che attesta la fornitura da parte di questa vicarìa di ben mille fanti e duecento soldati a cavallo all’esercito dei signori
una di quelle cariche amministrative che la Dominante utilizzò per gratificare e legare a sé le principali famiglie della nobiltà padovana.
Alla fine del ‘700 la vicaria si era ampliata fino a comprendere 21 tra borghi e villaggi e la popolazione si attestava sugli 11.000 abitanti. Alcuni
alla Loggia e utilizzato per le funzioni religiose al termine delle periodiche assemblee, troviamo conservato un dipinto che immortala gli esponenti di una di esse che ricoprirono quel ruolo: si tratta del quadro del veronese
G.B. Pellizzari “La trasmissione del bastone di vicario che Antonio degli Oddi fa al successore Daniele degli Oddi” (1628). La Loggia ha
perso la sua copertura originaria nel 1828, trasformandosi in una sorta di cortile piuttosto spoglio. Fortunatamente è stata oggetto di un utile restauro da parte del Comune a partire dal novembre 2003 e in tale occasione è stata ricoperta con un tetto a 4 capriate in rame con un’innovativa struttura portante in vetro. Rimane uno dei più pregevoli monumenti dell’Arquà medievale e veneziana.
Pietro e Cristina Antoniazzi La vicaria di Arquà | EUGANEAMENTE
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AGENDA EUGANEA MOSTRA MICOLOGICA NATURALISTICA Dall’1 al 3 Novembre Monselice - Via S. Filippo Esposizione funghi
SAGRA DI SAN MARTINO 2-3 e 9-10 Novembre Torreglia - Luvigliano Stand gastronomico pranzo e cena
FIERA DEI SANTI Dall’1 al 3 Novembre Monselice Fiera agricola e del bestiame esposizioni e vendita di prodotti tipici
FESTA DI SAN MARTINO Dall’8 al 10 Novembre Rovolon - Carbonara Stand gastronomico e giochi
LE VISIONI DEL PETRARCA 2 e 3 Novembre Arquà Petrarca Visite guidate animate a cura di Teatrortaet nella casa di F. Petrarca MERCATO IN CORTE 3 Novembre Torreglia - Villa dei Vescovi Esposizione florovivaisti PARCO DELLE STELLE 3 Novembre - Le Comete Galzignano T. - Casa Marina Proiezioni e osservazione guidata del cielo MOSTRA VINI DOC E DOCG Dal 27 Ottobre al 10 Novembre Villa Pollini - Torreglia Mostra e degustazione dei Vini dei Colli Euganei 22 •
CONCERTO CORO MONTE VENDA 9 Novembre Bastia - Sala Don Bosco LA NOTTE DEL FANTASMA 9-10-15-17 e 23 Novembre Battaglia Terme Castello del Catajo Il fantasma di Lucrezia www.castellodelcatajo.it FESTA DI SAN MARTINO 10 Novembre Battaglia Terme Teatro e animazione, giochi, concorso torta, castagne e vin brulé FESTA DI SAN MARTINO 10 Novembre Cervarese Santa Croce Castello di San Martino Giochi antichi e degustazioni
EUGANEAMENTE | Agenda Euganea
Novembre - Dicembre 2013
ESCURSIONI CON ASSOCIAZIONE ALICORNO 10 Novembre Passeggiata sul Monte Pirio 24 Novembre Le antiche produzioni artigianali di Este 1 Dicembre Tra torri e giardini di Este con degustazione di infusi 8 Dicembre Le magie del paesaggio 15 Dicembre Pranzo natalizio Info 346 4282774 info.alicorno@yahoo.it SABATO A TEATRO Tutti i sabati sino al 14 Dicembre Torreglia - Teatro La Perla Spettacoli teatrali ESCURSIONI AI LUOGHI MISTERIOSI DEI C. EUGANEI 10 Novembre Monte Rua 24 Novembre Villa Draghi 8 Dic. M. Partizzon e Resino Gruppo Micologico Monselice Tel. 349 8057796 ESCURSIONI AL CHIARO DI LUNA 16 Novembre Monte Santo 14 Dicembre Monte Pirio Passeggiate notturne casamarina@parcocollieuganei.com
FOSSILI TRA MITO E REALTÁ 17 Novembre Cinto Euganeo Museo cava bomba Conferenze e visita guidata FESTA DELL’OLIO NOVELLO 17 Novembre Arquà Petrarca Mercatino, degustazioni ed esposizioni SCIENZA E MERAVIGLIA Monselice - Museo Centanin 17 Novembre La Natura che dorme: prepariamoci all’inverno! 1 Dicembre Viaggio al centro della terra! 15 Dicembre come piccoli aiutanti di Babbo Natale! Laboratorio per bambini www.lafucinadellescienze.it DOMENICA ECOLOGICA 24 Novembre Este Mercato bio, laboratori ed escursioni ESPERIENZA IN CAMPO 24 Novembre Arquà Petrarca Frantorio Colli del Poeta Raccolta delle olive, molitura, imbottigliamento e pranzo 0429-777357
DOMENICHE AL PARCO 24 Nov. Lago della Costa 8 Dicembre Este e Calaone 22 Dicembre Turri www.escursionistibattaglia.it
PRESEPIO SULL’ACQUA Dal 21 Dicembre al 12 Gennaio Battaglia Terme Mostra, musica e luminarie
2A RASSEGNA CORALE CITTA’ DI GALZIGNANO T. 7 Dicembre Auditorium Comunale Ingresso libero
DINOSAURI SOTTO L’ALBERO 22 Dicembre Cinto Euganeo Museo cava Bomba Laboratori e letture animate
NATALE IN CANTINA 7-8 Dicembre Cantine dei Colli Euganei Degustazioni vini
PAESAGGI-VOLTI-EMOZIONI Fino al 5 Gennaio Arquà Petrarca Foresteria Callegari Mostra sulla Famiglia Mentasti
ESTE NEI PRESEPI Dall’8 Dicembre al 12 Gennaio Este - Pescheria Vecchia www.presepepresepi.it
NATALE ALLE TERME Abano Terme Dall’8 Dicembre al 6 Gennaio Mercatini, animazioni per grandi e piccini, mostra presepi, concerti, artisti in piazza, Babbo Natale in centro
PERSONALE DI PITTURA LUCIANO ZAMBOLIN Dal 14 Dicembre al 26 Gennaio Monselice - San Paolo Dipinti, disegni e incisioni PARCO BUZZACCARINI 20 Dicembre Monselice Festa di fine anno Decorazione alberi di natale, musica e animazione
MERCATINI DI NATALE Dall’8 Dicembre al 6 Gennaio Monselice Mercatino e degustazioni MERCATINI DI NATALE 1 e 8 Dicembre Battaglia Terme Bancarelle e zampognari
MERCATINI DI NATALE 14 e 15 Dicembre Cervarese Santa Croce Castello di San Martino Mercatino medievale, tiro con l’arco, didattica cucina medievale MERCATINI DI NATALE 15 e 22 Dicembre Rovolon - Bastia Bancarelle ed animazioni MERCATINI DI NATALE 14-15 e 21-22 Dicembre Teolo - Bresseo Mercatino ed esposizioni Si declina ogni responsabilità per eventuali variazioni di orari, date e programmi.
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ph. Giada Zandonà
L’UNESCO in terra Veneta
Lago della costa
L
immagine fornita dal Museo Atestino
a posizione geografica dei Colli Euganei, il clima mite della nostra regione e la presenza di due grandi fiumi quali il Brenta a Nord e l’Adige a sud, sono tutti fattori che hanno favorito fin dall’era del Paleolitico inferiore (35.000 anni fa) l’insediamento dell’uomo. Il mutamento radicale si è visto con la fase iniziale dell’età del bronzo (inizio II millennio a.C.) quando ha preso il via la produzione ed il commercio di manufatti di bronzo da parte di una popolazione che sarà la protagonista di queste zone, appartenente alla cultura di Polada (il nome deriva da uno dei principali siti scoperto presso la località di Desenzano del Garda in provincia di Brescia). Questa importantissima civiltà risalente al
2200-1600 a.C., si è diffusa in tutta Europa e Italia Settentrionale, insediandosi su palafitte anche presso il Lago della Costa in Arquà Petrarca, nei Colli Euganei, e composta da varie popolazioni che hanno
preso nomi diversi a seconda delle varie zone, ma accomunate tutte dalla stessa cultura. Esse, infatti, erano abili nella lavorazione del bronzo, nell’uso dell’arco e nella metallurgia; vivevano su palafitte e quindi erano popoli sedentari che hanno dato origine a grandi e popolosi villaggi.
È proprio grazie al valore archeologico, storico, estetico di elevato pregio che il sito palafitticolo preistorico del Laghetto dellla Costa in Arquà Petrarca è divenuto “Patrimonio dell’Umanità” e Bene Culturale di importanza mondiale.
Il Laghetto della Costa è stato accolto, insieme ad altri 110 siti preistorici palafitticoli dislocati in 6 nazioni (Svizzera, Austria, Francia, Germania, Slovenia, Italia) all’interno della candidatura UNESCO il 29 giugno 2011 con l’inserimento del Sito Unico seriale transnazionale denominato “siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”. Il Laghetto della Costa è stato selezionato e denominato sito di interesse comunitario grazie a dei ritrovamenti archeologici rinvenuti nell’ultima campagna di scavi del 1906 che hanno portato alla luce degli oggetti risalenti all’antica-media età del bronzo da riferirsi alla cultura di Polada, popolazione che si stanziò sulle sponde del Laghetto della Costa dal 2200 al 1400 a.C. e che
visse in abitati palificati; ciò testimonia un importante anello nella storia dell’umanità, in quanto si tratta di un passaggio che vede l’abbandono della vita nomade a favore di quella sedentaria che porterà alla nascita dei primi grandi villaggi. La buona conservazione del sito e
l’importanza comunitaria della storia hanno portato il Laghetto della Costa di Arquà ad essere scelto fra i 937 siti palafitticoli censiti in tutta Europa. L’importanza di questo patrimonio nascosto è
un fattore rilevante per lo sviluppo di questa attrazione naturaleantropica, valore aggiunto alla destinazione Colli Euganei in grado di conferirle maggior prestigio grazie alla notorietà del marchio UNESCO che la nostra terra può vantare. La sfida, ora, consiste nel mettere in risalto questa attrazione naturale-artificiale, scarsamente considerata dal punto di vista turistico della destinazione Colli Euganei, ma che ha ricevuto, per contro, l’attenzione dell’UNESCO, tanto da diventare Patrimonio dell’Umanità per l’importanza storica e la rilevanza archeologica del sito in questione.
Lisa Giora
Lago della Costa | EUGANEAMENTE
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ph. Ivan Todaro
Il vagabondo delle tenebre
I
Un amico Nottambulo
l Gufo è un rapace notturno di medie dimensioni, con un’apertura alare di 95 cm, per quasi 3 kg di peso, lungo circa 34 cm, con coda corta e arrotondata. La testa è grande, tondeggiante ed incavata anteriormente, come il collo e le parti superiori delle ali, è di una colorazione fulvomarroncino con macchiettature più scure che rendono il suo aspetto piuttosto mimetico. Le parti inferiori del corpo variano da sfumature gialloocra al castano chiaro con striature nerastre, che si possono notare molto bene durante la fase di volo. Ho il ciuffo! Sulla sommità del capo ha due ciuffi di piume erigibili, che non sono orecchie come solitamente si pensa! L’udito del Gufo è molto sviluppato, le sue orecchie si mostrano come due profonde fessure coperte di piume poste ai lati del cranio in maniera asimmetrica. Questa particolarità gli permette di avvertire i suoni prima in un orecchio e poi nell’altro, in modo tale da capire immediatamente la direzione e la distanza dei rumori percepiti! È infatti soprattutto grazie all’udito che può cacciare le sue prede! Io ruoto! Al buio, o meglio, con pochissima luce, la vista del gufo risulta eccezionale. La sua testa è attaccata al corpo mediante delle vertebre talmente flessibili che gli permettono di ruotare il capo di quasi 180° senza muovere il corpo! Gli occhi, tondeggianti con l’iride arancione, si trovano in due incavi detti “dischi facciali” che fungono anche da “parabola” per percepire meglio i suoni.
Sono silenzioso! L’alimentazione del Gufo predilige piccoli roditori, ma
anche animali più grandi, come pulcini, anatre, oche, lepri. La caccia avviene in volo e per questo il battito delle sue ali è estremamente silenzioso, così da non essere quasi percepito. Cattura le prede con i suoi potenti artigli affilati e ricurvi che sono ricoperti di piume per proteggerli dai graffi o morsi delle vittime. Anche il becco è un’arma micidiale: acuminato e tagliente, è stretto e ricurvo per non disturbare il campo visivo dell’animale. Le borre! Il Gufo ingurgita interamente le sue prede, senza sprecare nulla. Dopo la digestione però rigurgita delle matasse di cibo solido, chiamate borre. Nel suo stomaco la parte indigesta del suo pasto (come pelo, piume e ossa) si compatta, rifluisce nella bocca e viene rigurgitata. Le borre ci mettono molto tempo a decomporsi; sotto il suo posatoio si possono trovare infatti molte borre, che vengono spesso studiate da naturalisti e botanici per conoscere abitudini alimentari dell’animale e caratteristiche ambientali. Dove sono! Nel periodo invernale possiamo scorgere molti esemplari di Gufo appollaiati assieme sullo stesso albero; si crea così una specie di dormitorio collettivo (roost), poichè nella collettività l’animale può trovare più forme di difesa. Nei Colli Euganei possiamo scorgere dei roost nella zona Regazzoni a Galzignano T. e nel Monte Ventolone di Arquà Petrarca. È una specie particolarmente protetta in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92). Un amico Nottambulo | EUGANEAMENTE
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I MERCATI DEI PRODUTTORI AGRICOLI P A D O V A
frutta - verdura - formaggi - carni - insaccati - olio - vino e molto altro... Cittadella: “MERCATO DI CITTADELLA”
Piazza Pierobon • Giovedì mattina (escluso i festivi) dalle 8.30 alle 12.30
Conselve: “PUNTO CAMPAGNA AMICA”
Area antistante punto vendita cantina “Conselve vigneti e cantine”, via Padova 68 Sabato mattina (escluso i festivi) dalle 8.30 alle 12.30
Benessere Salute
Limena: “MERCATO DI CAMPAGNA AMICA”
Via del Santo • Prima domenica del mese dalle 8.30 alle 13.00
Monselice: “AGRIMONS”
Via Piave, 7 (locali ex macello comunale) Lunedì e sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30 e mercoledì pomeriggio dalle 15.30 alle 19.00
Montegrotto Terme: “MERCATO DELLE TERME”
Corso delle Terme (di fronte Autosalone 2000 e Gelateria Peter Pan) tutti i martedì mattina dalle 8,00 alle 12,30 esclusi i festivi
Noventa Padovana: “DALLA NOSTRA TERRA”
Ex Fornace di via Noventana Giovedì pomeriggio (escluso i festivi) dalle 14.30 alle 19.00
Padova: “MERCATO CONTADINO”
Piazza De Gasperi • Venerdì mattina dalle 8.00 alle 12.00
Padova - Cave: “PUNTO DI CAMPAGNA AMICA”
Piazzale della chiesa “B.V. Maria del Perpetuo Suffragio”, via N. Tartaglia 6 Mercoledì mattina (escluso i festivi) dalle 8.00 alle 12.00
Padova - Zona Mandria: “MERCATO DI CAMPAGNA AMICA”
Area antistante il Centro commerciale “Il Borgo”, via Romana Aponense 120 Mercoledì pomeriggio (escluso i festivi) dalle 15.00 alle 19.00
Vendita Diretta
Rubano: “SAPORI IN PIAZZA A RUBANO”
Piazza della Repubblica • Mercoledì pomeriggio (escluso i festivi) dalle 14.30 alle 19.00
Tencarola di Selvazzano: “DALLA TERRA ALLA TAVOLA”
Piazza, lungo via Padova (vicino al distributore di latte crudo) Sabato mattina (escluso i festivi) dalle 8.00 alle 12.00
Vigonza: “MERCATO DEGLI AGRICOLTORI”
Piazza Zanella • Sabato mattina (escluso i festivi) dalle 8.00 alle 13.00
Villafranca Padovana: “GUSTI E STAGIONI”
Piazzale del Donatore, via Piazzola Mercoledì mattina (escluso i festivi) dalle 8.00 alle 12.00
Teolo, loc. Bresseo “Piazza del Mercato”
Venerdì mattina (escluso i festivi) dalle 8.00 alle 12.45.
Per info su manifestazioni e iniziative nel territorio promosse o in collaborazione con i Coldiretti visita i nostri siti: www.campagnamica.it - www.terranostra.it Per ricevere le notizie via mail basta iscrivervi alla mailing-list inviando il vostro indirizzo a: padova@coldiretti.it
ph. Otello Raimondi
Vivere e Scoprire i Colli Euganei!!!
CONTINUIAMO COSi’!
A
mici dei Colli Euganei, siamo quasi giunti alla fine di questo straordinario anno in cui abbiamo provato ad accompagnarvi a Vivere e Scoprire i Colli Euganei! Nel 2012 è nato www.euganeamente.it, sito
web di promozione e valorizzazione del territorio euganeo... ma non ci bastava! Avevamo tanto di più da raccontarvi e la missione di
raggiungere anche chi non ha possibilità di utilizzare il mondo del web ed ama la carta stampata. Eccoci quindi tra le vostre mani con la Rivista
Euganeamente, nella quale in questi mesi abbiamo cercato di raccontavi il territorio euganeo in un modo nuovo ed originale!
Assieme ci siamo avventurati alla scoperta dei luoghi più misteriosi dei Colli Euganei tra cascate, vegri e grotte, abbiamo assaporato vini antichi e siamo stati avvolti dal piacevole folklore delle sagre paesane. Abbiamo conosciuto scultori, pittori, scalatori e poetesse che si sono raccontati tra le nostre pagine, facendo crescere sempre più la curiosità verso questo territorio d’eccellenze! Ci siamo divertiti in cucina con ricette di prodotti tipici euganei, simpatici animaletti che abitano i Colli si sono presentati, attraverso l’agenda euganea vi abbiamo aiutato ad organizzare le vostre giornate ed abbiamo sorriso assieme con giochi e curiosità sul nostro territorio.
Assieme abbiamo brindato a Calici di Stelle, gioito per i vincitori della Festa dell’Uva ed assaporato la magica atmosfera della Festa delle Giuggiole... Ma questo è solo l’inizio! Ho promesso
a Riccardo Monaco (il nostro Direttore, volato in cielo un anno fa) di farvi innamorare dei Colli Euganei... ed io mi sono innamorata di tutte le persone che con il loro affetto e partecipazione ci hanno seguito e spronato a dare sempre di più.
Voglio ringraziare quanti continuano a credere in questo progetto e quotidianamente ci stimolano a proseguire su questa strada, non mancando di suggerirci idee indispensabili, capaci di
offrire spunti di riflessione e proposte alternative per migliorare il Progetto Euganeamente! Il 2014 sarà un anno ricco di novità: più contenuti nella Rivista Euganeamente, sempre redatti dalle “menti” del territorio euganeo, un nuovo spazio sul sito web dedicato a sentieri e percorsi fotografici, schede di prodotti tipici... e tantissime altre verdi ed euganee novità!!!
Giada Zandonà Continuiamo così | EUGANEAMENTE
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Lo sapevate che?
IL LORO PRESIDENTE
“Maleducati” è il primo album della band funk rock Il Loro Presidente; sette canzoni originali in italiano targate Colli Euganei… niente di più, niente di meno! La scelta del titolo non vuole essere sinonimo di inciviltà o di arroganza bensì di sfrontatezza e burla dinanzi alle regole che la società odierna ci impone: “Sbeffeggiare il mondo mal costruito attorno”. Il ritmo incalzante e le rime taglienti portano ad avere una visione più spensierata (ma non per questo superficiale) di alcuni temi importanti come il lavoro, il matrimonio, la religione e soprattutto la metastasi italiana chiamata “casta” che tanto riesce a farsi odiare in questo periodo! www.illoropresidente.it
DANTE PAPPAMOLLA
A Valnogaredo alla fine dell’800 venne modernizzato l’antico oleificio, attraverso l’installazione di una macchina a vapore. La nuova macchina impiegò tre giorni per arrivare da Padova, trainata da quattro buoi e seguita da una numerosa cerchia di curiosi. Funzionava senza la minima spesa di combustibile, utilizzando le “polpe” d’oliva che rimanevano dopo la torchiatura. Nel IV sec. d.C. nell’opera Historia Varia, Claudio Eliano racconta come nei Colli Euganei venivano preparate delle focacce di farina condite con olio d’oliva e mele, mentre nel Medioevo molti enti ecclesiastici italiani si rifornivano di olio dai possedimenti che avevano nelle colline euganee. Nei pressi del Laghetto della Sita, in quelli che erano i terreni della famiglia Centanin, fu allestito, durante la Prima Guerra Mondiale un campo d’aviazione militare esteso per circa venti ettari.
Adolfo Callegari (1882-1948) è considerato il custode dei Colli Euganei grazie al suo importante impegno per il territorio, volto alla valorizzazione del patrimonio artistico-ambientale ed alla difesa del paesaggio. Si devono a lui infatti fondamentali battaglie per la chiusura delle cave e l’importante restauro della Casa del Petrarca. È stato anche ispettore onorario ai monumenti, sindaco di Arquà Petrarca e Direttore del Museo Nazionale Atestino.
CRUCIVERBA 1. Termine antico per denominare il frantoio 2. Rapace notturno 3. Si mangia con la polenta 4. Arquà nel medioevo era una... 5. La pianura di Arquà è di origine... 5. 6. Zona che prende il nome dal colore scuro della pietra 6. 7. Ha un alto contenuto di antiossidanti 8. Vivere e Scoprire i Colli Euganei 8. 9. Pianta parassita di colore violaceo 10. Inebriante fragranza di olio… 11. Lago euganeo patrimonio UNESCO 12. Il custode dei Colli Euganei
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LIBRI
EUGANEAMENTE | Lo sapevate che?
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Isabella Paglia, scrittrice monselicense, e l’illustratore Adriano Gon presentano un libro che utilizza un carattere tipografico che facilita la lettura in particolare ai bambini con difficoltà specifiche (come la dislessia) pubblicato dalla casa editrice di Monselice Camelozampa. Per Dante Tertuli, la sua vita è un disastro. Tra i nuovi compagni che lo prendono in giro, i genitori che si preoccupano per lui ma non hanno mai tempo per ascoltarlo davvero, la timidezza cronica e la perdita della nonna Leopoldina, sembra proprio che le cose non possano andare peggio. Ma Dante non ha fatto i conti con l’eredità lasciatagli dalla nonna: un misterioso sasso, capace di trasportarti, in un battibaleno, in capo al mondo. Dante si ritroverà catapultato, addirittura, al Polo Nord! E qui dovrà imparare a pescare, a fare la pipì nel ghiaccio, a scappare dagli orsi polari... ma soprattutto, a fare amicizia e ad avere fiducia in se stesso. www.camelozampa.com
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SOLUZIONI PESTRIN - GUFO - ARINGA VICARIA - ALLUVIONALE - SASSONEGRO OLIVA - EUGANEAMENTE - LATREA NOVELLO - COSTA - CALLEGARI
MUSICA
o l o i g g u i G l i a c e Enot Arqua’ Petrarca
Vendita prodotti tipici e souvenir dei colli euganei Nel suggestivo ambiente dell'Enoteca il Giuggiolo, nel centro di Arquà, tra la casa del Petrarca e la sua tomba, potrete degustare i migliori vini dei Colli Euganei, con un assortimento di oltre 100 etichette di 15 aziende vitivinicole del territorio. Troverete prodotti tipici di alta qualità, come il nostro Brodo di Giuggiole e i Giuggiolotti, l'olio extra vergine di oliva, l'aceto di vino, giuggiole, ciliegie e albicocche sotto grappa, miele, marmellate, salumi, amari, grappe e i ns souvenir del territorio e tanto altro ancora. Disponiamo di un ampio terrazzo estivo, ideale per degustare comodamente le delizie dei Colli Euganei.
tutti i giorni degustazione Regala un Natale Speciale Brodo di Giuggiole
Sapore ricercato ottenuto dall’infusione di giuggiole e altra frutta, ottimo come digestivo, nel gelato o come aperitivo abbinato al prosecco.
Giuggiolotti
Deliziosi cioccolatini con Brodo di Giuggiole
Si confezionano ceste natalizie e per qualsiasi ricorrenza, con prodotti tipici dei Colli Euganei. Consegna a domicilio in Italia e all'estero.
Is wrapping baskets christmas and for any occasion. Home delivery throughout Italy and abroad.
Enoteca Il Giuggiolo di Luca e Fabio Buson - Arquà Petrarca - Via Jacopo d’Arquà, 14 Tel. 0429 718110 - ilgiuggiolo@virgilio.it - Chiuso il Lunedì
DONNA - UOMO ABBIGLIAMENTO
TWIN-SET
E s t e P D - P i a z z a M a g g i o r e , 2 3 - Te l . 0 4 2 9 2 5 0 4