qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqw ertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwer Quando Napoli Salvò La Vita Ad tyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty Amedeo Modigliani uiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui di Luciano Costa opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiop asdfghjklzxcvbnmqwertyuiopas dfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdf ghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfgh jklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjkl zxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcv bnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbn mqwertyuiopasdfghjklzxcvbnm qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqw 22/03/2020
Montabone editore
Quando Napoli Salvò La Vita Ad Amedeo Modigliani Amedeo Modigliani è uno dei più importanti artisti italiani: a Napoli conobbe Domenico Morelli, il pittore che gli fece scoprire l'amore per l'arte Introduzione
Livorno, Napoli e Parigi: un triangolo impossibile, un incrocio magico di arte e cultura, tre città unite dal destino, da qualche Dio o da un caso fortunatissimo. Per scoprire questa storia, però, bisogna viaggiare indietro di ben 115 anni: mentre Umberto I moriva per mano dell’ultimo dei suoi attentatori, 200
chilometri più in basso, a Livorno, un ragazzino di 14 anni, tale Amedeo Modigliani, lottava fra la vita e la morte, alle prese con una gravissima forma di polmonite ed un fisico così debole da sembrare destinato ad una vita buttata fra letti d’ospedale e dolori. Quella di Modigliani sembrava l’ennesima vita troncata dal destino, una breve attesa di una morte insignificante. Uno che, cresciuto in una famiglia poverissima, sarebbe diventato giusto il fastidio di uno scribacchino nell’annotare un nome nel registro del cimitero ed il dolore della madre per un figlio perduto. Ma la madre volle comunque fare un ultimo tentativo per salvare Amedeo, perché non c’è nulla di più innaturale di un genitore che piange sulla tomba del figlio: l’ultima sentenza dei medici fu “fategli respirare l’aria miracolosa di Napoli“. Non servirono altre parole: l’amore della madre guidò il figlio sedicenne in un viaggio che pareva quasi una estrema unzione sulla riva del mare: Napoli, Capri, Amalfi, Torre del Greco, Pompei. Ad ogni tappa Amedeo riprendeva vigore, anzi, sempre più appassionato, domandava curiosità, cercava informazioni, studiava l’arte dei Romani, degli Egizi e dei Greci, desiderava gettarsi a capofitto nel caotico mondo di una città che, triste e decadente, passava i suoi ultimi anni da capitale della cultura europea: si fermò per un giorno intero a guardare le opere del Museo di San Martino, si commosse dinanzi ai quadri di Capodimonte. Proprio a Napoli incontrò il pittore Domenico Morelli, ormai vecchio e malato, che dalla vita aveva ottenuto onori e glorie grazie ai suoi quadri ed i suoi studi: Morelli e Modigliani erano rappresentanti di due generazioni oppposte. Un ragazzino di 16 anni che nulla sapeva degli sconvolgimenti della Storia ed un uomo di 75 anni che nella sua vita vide morire sei re, vide conquiste, generali, eroi e guerre. Morelli non fu colto dalla paura degli anziani verso l’entusiasmo dei giovani: accolse l’ospite e lo caricò di amore verso la pittura ed il disegno, tanto che lo stesso Modigliani aprì un vero e proprio studio improvvisato all’interno della sua camera d’albergo a Torre del Greco. Il suo animo era sedotto, stregato dal maestro Morelli e da Tino da Camaino: Modigliani provava ad imitare le sue guide in ogni modo, ma i risultati erano frustranti, un fallimento. Dipinse il volto di un mendicante della zona e dedicò l’opera alla madre, ma, in uno scatto d’ira, distrusse l’opera tempo dopo. L’orologio della sua breve vita nel frattempo correva e l’arte troppo vasta da esplorare: Modigliani decise di studiare a Firenze per trovare la sua dimensione artistica. Era cominciato un lungo percorso costellato da amori impossibili e dolorosi eccessi, lettere nervose e tristi ai parenti, un viaggio a Parigi fra stenti e vino rancido: un cocktail di tormento, alcol ed arte. Taciturno, irascibile, melanconico, perennemente insoddisfatto della sua vita e delle sue opere: le creava e le distruggeva, le disegnava e le strappava. Cent’anni fa Modì
vendeva disegni e poesie in cambio di un bicchiere di vino, oggi un suo bozzetto vale quanto tutte le osterie di Montmartre messe assieme. Una vita bohémien passata nei vizi delle peggiori osterie di Parigi che, con la puntualità di una predizione di Cassandra, fu stroncata a 35 anni proprio da quel corpo troppo debole che, come previdero i medici, trovò sollievo solo all’ombra del Vesuvio. A Napoli la vita di Modigliani imboccò per la prima volta una strada che avrebbe fatto le sue fortune, i suoi dolori, la sua meravigliosa pagina di Storia dell’Arte.
Il retro della cartolina
P.S. Morelli morì proprio pochi mesi dopo la partenza di Modigliani da Napoli, quasi come se l’anziano pittore abbia vissuto fino a quel momento per passare un testimone, trasmettere l’amore verso la pittura ad un suo successore. L’artsita/fotografo Luciano Costa in questa edizione realizzata per Montabone editore ripercorre con precisione artistica i luoghi e le atmosfere che accompagnarono Amedeo Modigliani nel suo soggiorno Napoletano. E in questo preciso momento di grave smarrimento dovuto alla Pandemia che stiamo vivendo l’ aria di Napoli sta addirittura , tramite i medici della Fondazione Pascale salvando il mondo (Articolo New York Times). Milano 22 Marzo 2020
Eugenio Costa Montabone editore
“da Raffaello a Modigliani “ 400 anni di un Percorso Artistico
Raffaello Sanzio
Amedeo
Urbino 28/3/1483 – Roma 6/4/1520
Autoritratto
Modigliani
Livorno 12/7/1884 – Parigi 24/1/1920
Maddalena Doni
Autoritratto
Jeanne Hebuterne
Evento promosso dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Milano su progetto dell’Artista Gianni Ottaviani in occasione degli anniversari della Loro morte. L'evento si terrà in Palazzo Marino in Piazza della Scala Sede del Comune di Milano con Convegno il 27 Ottobre 2020 alle ore 16,30 nella Sala Alessi e al termine con inaugurazione della Mostra nella Sala degli Arazzi visibile anche il 27- 28 – 29 negli orari del Comune 9-17. Conduce Gianni Ottaviani – Artista Intervengono i rappresentanti del Comune di Milano: Filippo Del Corno Assessore alla Cultura
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Lamberto Bertolè Presidente Consiglio Comunale
Beatrice Uguccioni Vice Presidente Consiglio Comunale -
Angelo Turco Presidente Commissione Cultura
inoltre i collaboratori Vanny Terenzi Pres.Associazione Marchigiani e Umbri di Milano e Lombardia Eugenio Costa Titolare della Casa Editrice Montabone Editore Relatore per i 400 anni di Storia dell'Arte da definire L'evento è la seconda fase della Trilogia promossa sempre dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Milano su progetto dell'Artista Gianni Ottaviani così composta : Ia - 2019 “al Caro Giacomo” omaggio a Giacomo Leopardi per il bicentenario dell'idillio ”l'Infinito”
Poesia
IIa - 2020 “da Raffaello a Modigliani”
Pittura
per gli anniversari della loro morte
IIIa - 2021 “al caro Giuseppe” omaggio a Giuseppe Verdi per i 120 anni dalla sua morte e alle sue Opere Registrazione presenze su www.comune.milano.it/salaalessi
Musica
Luciano Costa Nato a Roma nel 1942 inizia facendo il portaborse di suo padre Mariano che nel 1951 si trasferisce a Napoli per fondare la ÂŤPublifotoÂť. Divenuto suo assistente, ha documentato il boom economico del 1960 collaborando con varie testate e aziende italiane ed europee. Ha sempre mantenuto una forte passione per la fotografia come da tradizione di famiglia.
Chi siamo MONTABONE EDITORE
https://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Montabone Montabone, pioneer of photography in Italy, is remembered in particular for his album "Memories of Persia journey of the Italian mission of 1862". Active from 1856 until his death, his career culminated with the opening of several photographic studios in Rome, Florence, Turin and Milan. Successor of the plant in Rome Mariano Costa. From the will of the direct heirs, and in particular the great-grandson Eugenio Costa, founded the publishing house Montabone, which combines tradition and innovation of traditional printing techniques by mixing up to go for experiments to work in a limited edition with the help of modern 3D printing technology .
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