Catalogo-OTImplant-08 25 02 2017

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Made in Italy

Manuale d’istruzioni

Per Odontoiatri ed Odontotecnici

2017


PROTESI FISSA “SEEGER BRIDGE”

OT EQUATOR BIOLOGICAL ATTACHMENT UN MARCHIO, MOLTEPLICI SOLUZIONI OT EQUATOR BIOLOGICAL ATTACHMENT si presenta come il più evoluto e versatile attacco in titanio per impianti. Nato come evoluzione della sfera OT CAP, ne vuole mantenere i vantaggi nel massimo contenimento delle dimensioni. Questo attacco si comporta come un MUA dritto ed angolato, come ball attachment, come tappo di guarigione e come attacco per protesi provvisoria. Svolge tutte queste funzioni sfruttando appieno il concetto one-abutment-one-time nel pieno rispetto dei tessuti molli circostanti. E’ possibile fissare le protesi con sistemi parzialmente avvitati sfruttando la forza della molla SEEGER applicando l’innovativo sistema Toronto Snap. La rimozione semplice della protesi avvitata facilita tutte le fasi di igiene e controllo periodici. Il sistema presenta inoltre la capacità di superare grandi divergenze fra impianti che possono arrivare sino a 70-80 gradi. Il posizionamento di OT EQUATOR BIOLOGICAL ATTACHMENT a livello sovragengivale abbrevia i tempi di tutte le procedure protesiche e di impronta con conseguente abbattimento dei costi.

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Montando l’attacco OT Equator Biological in fase chirurgica, al posto della vite di guarigione, il legamento che si forma durante la guarigione fra i tessuti molli ed il titanio dell’attacco crea una difesa dalle patologie nel tempo. Il sistema rotante di avvitamento fra attacco e impianto, formato da due piani meccanizzati, crea una chiusura estremamente precisa. Al contrario, altri sistemi in cui l’accoppiamento tra esagoni è bloccato da una sola vite passante, evidenziano spesso ad un controllo radiologico delle imprecisioni. Inoltre, la vite passante è un potenziale canale conduttore di batteri contaminanti all’interno dell’impianto. PARALLELISMO: con il sistema OT Equator si superano divergenze di 70-80 gradi in modo semplice, evitando rischi di svitamento o rotture delle viti. Il concetto rivoluzionario di questa tipologia di protesi risiede nel sistema di ritenzione, non più affidato solamente alla vite, ma coadiuvato dall’elemento elastico SEEGER inserito nella sede dell’abutment protesico. La realizzazione di qualsiasi travata è un’operazione semplice e veloce, grazie agli spazi che creano dei giochi fra attacco e abutment. La sistematica ha la prerogativa di semplificare la tecnica di costruzione ed applicazione della protesi fissa avvitata su impianti in tutte le sue fasi operative, siano queste a carico immediato che a carico differito. E’ una tecnica universale perchè l’attacco OT EQUATOR può essere applicato a tutti i tipi e marche di impianti ed è l’unico in commercio utilizzabile sia in protesi fissa che in protesi rimovibile.


PROTESI FISSA “SEEGER BRIDGE” OT EQUATOR BIOLOGICAL ATTACHMENT (O.B.A.)

Gli attacchi OT Equator Biological Attachment per protesi fissa Seeger Bridge vengono realizzati su misura per tutti i tipi e marche d’impianti al mondo Gli ordini di attachi vengono evasi entro 3-4 giorni dalla data dell’ordine. Le piattaforme più conosciute (branemark, zimmer) sono in pronta consegna. REF. AT MODULO D’ORDINE DATA________________________

ODONTOTECNICO

DENTISTA

COMMERCIANTE

NOME CITTÁ E-MAIL FORNITORE LOCALE DI RIFERIMENTO

IMPIANTO MARCA MODELLO

COMPONENTI ED ACCESSORI

KIT Autoclavabile - Assortimento 42 attacchi O.B.A. Da personalizzare su richiesta.

DIAMETRO

ESAGONO: POSIZIONE

EXT INT

ALTEZZA TRANSMUCOSA

QUANTITÁ

COD/REF

QUANTITÁ

NOTE

Compilare ed inviare via email a info@otimplant.com oppure via fax al n. 051-42-14-884

Per ordinare, scaricare il Modulo d’ordine dal sito: www.otimplant.com

REF. KA42

Per ordinare OT Equator Biological Attachment

COD/REF

Mod. 022 Rev.01 del 06-10-2014

(H) altezze del tragitto transmucoso degli attacchi: - Per impianti ad esagono interno (H) da 0,5 a 7 mm - Per impianti ad esagono esterno (H) da 2 a 7 mm

IMPORTANTE: SERVIZIO UNICO AL MONDO Il nostro laboratorio è in grado di individuare e costruire l’attacco OT Equator Biological Attachment su misura per impianti sconosciuti o difficilmente identificabili, anche se già in bocca al paziente. In tal caso occorre fornire una o più delle seguenti informazioni: • • •

una vite di guarigione un moncone con vite smontata dall’impianto un’impronta con materiale light dell’interno dell’impianto

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PROTESI FISSA “SEEGER BRIDGE” FASE CHIRURGICA - OT EQUATOR BIOLOGICAL ATTACHMENT

Kit 42 attacchi perzonalizzabile REF. KA42

Torque consigliato massimo 20N

L’attacco OT Equator Biological Attachment va sempre montato durante la fase chirurgica, al posto della vite di guarigione e non verrà più smontato. Il Kit 42 contiene un assortimento di 42 attacchi personalizzati, di diverse altezze e diametri, che consentono una perfetta gestione dei tragitti transmucosi di ogni sito implantare. Gli attacchi possono essere avvitati sia con le chiavi manuali che inserendo la chiave quadrata in un manipolo ad angolo o tramite l’uso di un cricchetto dinamometrico.

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PROTESI FISSA “SEEGER BRIDGE” EFFETTO BIOLOGICO

Gengiva libera Attacco emidesmosomiale Attacco connettivo

OT EQUATOR BIOLOGICAL ATTACHMENT dopo la chirurgia non va più rimosso, per mantenere il legamento ed il sigillo biologico. In questo modo durante la guarigione si ottiene una giunzione biologica epitelio-connettivale fra i tessuti molli ed il titanio che garantisce un effetto barriera contro l’infiltrato batterico riducendo significativamente i rischi di patolologie. Tutte le successive sedute (rilievo impronte, prove e applicazione della protesi) si effettueranno al di sopra della sfera OT Equator, non lavorando più all’interno dell’impianto. Tutte le sedute saranno brevi e senza somministrare anestesie lavorando su piattaforme stabili e ben visibili, senza mai intervenire all’interno degli impianti. Vantaggi importanti per gli operatori ma soprattutto per i pazienti.

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PROTESI FISSA “SEEGER BRIDGE” TRANSFER DA IMPRONTA E ANALOGHI Analoghi Inox OT Equator

Transfer in titanio con vite lunga per impronta pick-up

Ø 4 mm

Transfer a strappo in plastica

Ø 5 mm

Analoghi in alluminio OT Equator

Mini Transfer a strappo in plastica

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Ø 4 mm


PROTOCOLLO DI LAVORO BLOCCO DI PROVA IN RESINA Per accertarsi che la protesi si inserisca su impianti disparalleli, occorre costruire un jig di resina rigido, con inglobati i monconi in titanio Extragrade posizionati con la svasatura in direzione del sottosquadro. Questa prova indicherà la linea d’inserzione corretta della protesi e il perfetto posizionamento dei monconi sull’impronta (test di Sheffield). Il jig va provato in bocca avvitando ogni singolo componente per escludere qualsiasi tipo di tensione sugli impianti. Inserendo e rimuovendo la protesi dal modello è possibile indicare la linea d’inserzione che il dentista riprodurrà in bocca al paziente.

RILIEVO ARTICOLAZIONE - PLACCHETTA IN RESINA con VALLO DI CERA Costruire una placchetta in resina con due o più cappette ritentive da usare come base per il vallo di articolazione in cera, per il rilievo della dimensione verticale. La stabilità di questa prova è assicurata dalla ritenzione delle sfere fuori dal bordo gengivale a cui le cappette si ancoreranno rendendo questa fase di lavoro semplice, veloce e precisa. La piattaforma stabile è indicata soprattutto per il rilievo di relazioni centriche con forchetta ed arco facciale. Grazie alla stabilità del blocco di cera, una volta definiti il piano di masticazione e la dimensione verticale, il paziente con i movimenti abituali aprichiudi imprime nella cera l’impronta dell’antagonista.

PROVA DENTI STABILI IN BOCCA SUGLI ATTACCHI Montare i modelli in articolatore. Togliere la cera dalla placchetta in resina, montare i denti del commercio e modellare la protesi in modo da offrire al paziente la visione del lavoro finale. Questa procedura è indispensabile anche se si finirà la protesi in materiale composito o ceramica per valutare spessori ed ingombri. Una volta che la prova estetica verrà approvata dal paziente si potrà procedere alla realizzazione della protesi definitiva.

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PROTESI FISSA “SEEGER BRIDGE” PROTESI FISSA: MONCONI IN TITANIO EXTRAGRADE CON E SENZA VITE + GUAINA CALCINABILE Monconi Extragrade in titanio con vite passante e guaina calcinabile

Monconi Extragrade in titanio senza foro inclinato 15° e guaina calcinabile

I monconi in titanio Extragrade con vite passante vengono usati in tutte le protesi dove il disparallelismo non crea problemi estetici di fuoriuscita delle viti nell’arcata dentale.

I monconi Extragrade in titanio senza le viti si usano per costruire le protesi fisse “Seeger Bridge” su impianti molto disparalleli, sfruttando il sottosquadro come incastro ritentivo con il solo Seeger e ottenere in questo modo una ritenzione “snap”.

Per acquisire esperienza con la solo ritenzione “snap”, nei primi lavori si possono usare monconi con vite. Finire il lavoro chiudendo i fori per le viti e usare i soli Seeger senza le viti. Se in seguito la protesi dovesse avere problemi di stabilità (molto improbabile), si può aprire il foro ed inserire la vite.

Ø 3,5 mm

Ø 3.5 mm

Ponte costruito con monconi Extragrade con foro passante, che verranno usati senza le viti e chiusi per motivi estetici.

Inclinato 15°

Ø 4 mm

Ø 4 mm

Inclinato 15°

Ø 5 mm

H 11,5 mm

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H 6 mm

H 4 mm

H 2 mm

Seeger bianco

Seeger rosa (uso lab.)

Ponte finito con ritenzione estetica “snap” (con i soli Seeger). Se la protesi con il tempo dovesse presentare segni di instabilità, si potrà aprire il foro ed inserire la vite.


PROTESI FISSA “SEEGER BRIDGE” PROTESI FISSA: MONCONI IN TITANIO EXTRAGRADE CON E SENZA VITE + GUAINA CALCINABILE

Per superare il sottosquadro degli impianti durante l’inserzione della protesi, i monconi in titanio Extragrade vanno sempre montati con la svasatura in direzione del sottosquadro. I monconi senza vite si possono limare esternamente ed adattare per ottenere dei vantaggi estetici. Controllare con la mascherina per sfruttare al massimo gli spazi a disposizione.

Costruire una struttura robusta con le barre di plastica e completare la modellazione in cera. La forma della struttura va costruita e modellata in base a concetti personali (aderente alla gengiva o sollevata o altri concetti ancora). Caratteristiche: dev’essere rigida e robusta. Nel metterla in rivestimento, fare molta attenzione alla sede dei Seeger nei monconi calcinabili.

(1) Fissare, per primi, con cemento anaerobico, i monconi Extragrade incisivi senza vite passante. (2) Inserire un perno di cera nei monconi Extragrade con vite passante, spalmare del cemento all’esterno del moncone e nel foro della fusione. (3) Inserire la fusione in posizione. (4) Togliere il perno di cera dal moncone, che uscendo pulisce il foro dal cemento in eccesso. (5) Nel foro pulito del moncone inserire e avvitare la vite. 1

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PROTESI FISSA “SEEGER BRIDGE” PROTESI FISSA: MONCONI CALCINABILI EXTRAGRADE CON E SENZA VITE Moncone calcinabile Extragrade con e senza vite

senza vite

Versare il rivestimento nel fondo del cilindro e farlo salire fino a toccare il modellato calcinabile

con vite

Monconi calcinabili Extragrade: Rivestimento per fusioni in cromo-cobalto. Camera del rivestimento interno prima della fusione

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Con uno specillo a punta fine, riempire con attenzione l’interno del moncone calcinabile, che è la sede del Seeger, procedere e colmare con il rivestimento.

Pulire con attenzione la sede del Seeger (calcinabile fuso) usando l’apposita fresa, prima di inserire la molla Seeger.


PROTESI FISSA “SEEGER BRIDGE” PROTESI FISSA: MONCONI CALCINABILI EXTRAGRADE CON E SENZA VITE Per ottenere la ritenzione “snap” (solo Seeger senza la vite) occorre sfruttare il sottosquadro fra gli impianti. Questa scelta va fatta dall’odontotecnico in fase progettuale perseguendo i seguenti obiettivi: garantire la stabilità della protesi, salvaguardare l’estetica e, se possibile, evitare al dentista difficoltà di avvitamento in bocca al paziente. I monconi calcinabili vanno montati con la svasatura in direzione del sottosquadro dell’impianto. Le barre di plastica si possono limare per metterle nella posizione migliore e per montare a lavoro finito i denti in posizione estetica, nonostante il disparallelismo degli impianti.

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PROTESI FISSA “SEEGER BRIDGE” PROTESI FISSA: CARICO IMMEDIATO - PROTESI PROVVISORIA IN RESINA-FILO-ARMATA Monconi in titanio con fori passanti

1,8 mm

Ponte semilavorato (progettato e costruito in precedenza) scavato nella zona gengivale, ridotto a porta impronte individuale

Finita la chirurgia, utilizzando i Mini Transfer, viene presa l’impronta col ponte semilavorato, recuperando tutti i dati gnatologici.

3 mm

Modello colato in gesso a presa rapida e mascherina di silicone

H 6 mm

H 11,5 mm

H 4 mm

Prima di inserire il filo nei monconi a fori passanti, stemperarlo sulla fiamma

H 2 mm

Seeger bianco

Seeger rosa (uso lab.) Mini Transfer

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Struttura filo-armata

Provvisorio semilavorato. Eliminata la zona palatale, con i denti in posizione nella mascherina, viene utilizzata la sola parte esterna dell’arcata dentale


PROTESI FISSA “SEEGER BRIDGE” PROTESI FISSA: CARICO IMMEDIATO - PROTESI PROVVISORIA IN RESINA-FILO-ARMATA I monconi in titanio si possono limare ed adattare in rapporto agli spazi, usando la mascherina con in denti in posizione. Il rinforzo di filo armato, una volta adattato, è stato mascherato con vernice opacizzante. Ponte zeppato con resina autopolimerizzante.

I monconi in titanio con fori passanti non hanno la svasatura extragrade. La svasatura extragrade va fatta, prestando la massima attenzione, con un fresa durante il lavoro, oppure a protesi finita, nella posizione corrispondente alla divergenza degli impianti. È importante che i Seeger siano rivolti con l’apertura in direzione della svasatura, che corrisponde al sottosquadro dell’impianto.

Il ponte in resina-filo-armata viene finito e consegnato al dentista in 2 ore circa. Anche con i ponti provvisori occorre seguire le linee di inserzione, per inserirli correttamente sul modello e in bocca al paziente. In questo caso si deve inserire il ponte prima sugli attacchi incisivi, tenendolo inclinato in direzione degli impianti, poi comprimerlo in contemporanea sui denti molari e farlo scattare in posizione.

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PERNI RADICOLARI IN TITANIO OVERDENTURE: PERNI RADICOLARI IN TITANIO OT EQUATOR CON RIVESTIMENTO TIN Perni radicolari in titanio OT Equator La confezione contiene:

1 perno in titanio OT Equator rivestito al TiN

Per alesare i canali radicolari utilizzare frese tipo “Mooser”.

I Perni radicolari in titanio OT Equator sono molto versatili e per la bassa dimensione del loro attacco, vengono usati anche in piccoli spazi verticali. In questa protesi sono stati collegati due MINIMEDIO-IMPLANT con due perni radicolari fissati su radici.

Perni radicolari OT Equator: Toronto Snap superiore su radici. Si tratta di un progetto abbastanza discutibile, ma abbiamo voluto riportarlo intenzionalmente per la sua originalità che potrebbe rivelarsi un’utile spunto per approcciare problemi diversi.

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PROTESI MOBILE OVERDENTURE: ATTACCO IN TITANIO OT EQUATOR CON RIVESTIMENTO TIN (Prodotto Rhein ‘83)

Ø 4,4 mm

Ø 4,4 mm

H 3,3 mm

H 2,1 mm

Ø 4,4 mm

OT Equator con rivestimento al TiN prodotto dalla Rhein ‘83 è un attacco a ritenzione rigida e va utilizzato seguendo le istruzioni d’uso. Per la sua dimensione l’attacco OT Equator è applicabile ad ogni protesi mobile. La sfera ritentiva rivestita al Tin ha una superficie protetta con una durezza di oltre 1600 Vickers. L’attacco OT Equator è un attacco rigido senza resilienza. Non è indicato nel caso di protesi con un attacco singolo. Usando le cappette ritentive di vario colore e ritenzione, inserite nel contenitore inox, si ottiene la regolazione di tenuta della protesi mobile in rapporto al caso protesico.

Per ottenere una ritenzione resiliente con l’attacco OT Equator, utilizzare le cappette OT Cap Normo di Rhein ‘83.

L’attacco OT Equator presenta condizioni ideali per essere usato con successo, rispettando i consigli tecnici, grazie alle sue dimensioni e ritenzione: funziona bene in tutti quei progetti protesici dove minimo 3-4 impianti formano un tripode o un quadrilatero; in questi casi la protesi avrà una buona stabilità e anche le cappette avranno una durata molto più lunga.

H 3,3 mm

H 2,1 mm

Ø 4,4 mm

L’attacco, compreso il contenitore e la cappetta ritentiva, risulta avere una dimensione ridotta ma una ritenzione rigida. Per rendere l’attacco OT Equator poco ingombrante si sono ottenuti dei risultati molto ritentivi, ma rigidi. La scelta dell’attacco OT Equator va fatta in base a queste caratteristiche. Nei casi di protesi inferiori con due soli attacchi OT Equator su due impianti, vicini ed allineati fra di loro, si possono avere problemi quando il paziente mastica sui molari.

Quando due attacchi OT Equator sono in zona interforamina, per ottenere una ritenzione resiliente è consigliabile utilizzare una cappetta normo OT Cap di Rhein 83 che offre la stessa tenuta, ma risulta essere più resiliente.

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PROTESI MOBILE A DOPPIA STRUTTURA “SEEGER BAR” PROTESI MOBILE A DOPPIA STRUTTURA: KIT STUDIO-LABORATORIO-STUDIO I KIT STUDIO - LABORATORIO - STUDIO comprendono 4 MINI - MEDIO - IMPLANT, oppure 4 attacchi OT EQUATOR in titanio, e contengono tutto l’occorrente per riabilitare un paziente edentulo dalla chirurgia alla protesi con una protesi overdenture combinata a doppia struttura “SEEGER BAR”.

SISTEMA RITENTIVO OT CAP SCATOLA BLU RITENZIONE SFERICA

ASSORTIMENTO COMPONENTI PER SEEGER BAR PREZZO PROMOZIONALE PER VENDITA SOLO IN ABBINAMENTO A N. 4 MINI MEDIO IMPLANT OPPURE A N.4 ATTACCHI OT EQUATOR

SISTEMA RITENTIVO OT BAR MULTIUSE SCATOLA AZZURRA RITENZIONE A BARRA

ASSORTIMENTO COMPONENTI PER SEEGER BAR PREZZO PROMOZIONALE PER VENDITA SOLO IN ABBINAMENTO A N. 4 MINI MEDIO IMPLANT OPPURE A N. 4 ATTACCHI OT EQUATOR

Quattro Mini - Medio - Implant: nonostante la divergenza degli impianti monoblocco, con il sistema “Seeger Bar” la mesostruttura è bloccata sopra agli impianti in modo semplice, sicuro e passivo.

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MINI - MEDIO - IMPLANT MINI - MEDIO - IMPLANT: IMPIANTI MONOBLOCCO CON ATTACCO OT EQUATOR CON RIVESTIMENTO TIN

CHIAVE CHIRURGICA

Ø 2,7 mm

Ø 3,2 mm CONFEZIONE IMPIANTI

KIT FRESE AUTOCLAVABILE

SUPPORTO CHIAVE CHIRURGICA PER CRICCHETTO

CRICCHETTO Sono impianti monoblocco, con una vite autofilettante che entra scorrevolmente nell’osso. Il disegno e la vasta superficie della vite favoriscono la tenuta primaria. L’attacco OT Equator rivestito al TiN ha una durezza in superficie di oltre 1600 Vickers. Le cappette ritentive vanno sempre utilizzate inserendole nel contenitore inox. Il baricentro dell’attacco a basso livello gengivale non crea giochi di leva. L’assortimento delle cappette con due tipi di tenuta consente di gestire la ritenzione delle protesi. Nei Mini - Medio - Implant il foro filettato sulla testa dell’attacco OT Equator consente di utilizzare questi impianti anche per casi di protesi fissa. Essendo l’impianto un monoblocco può essere usato anche per la sostituzione di denti singoli, o per piccoli ponti.

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DOMANDE FREQUENTI Fate gli OT Equator per tutti i tipi di impianti? Si. Nel caso in cui il disegno risultasse a noi nuovo, spediteci il un analogo da laboratorio o un impianto dei vostri per permetterci di creare il nuovo disegno. Che differenza c’è tra l’ Equator giallo ( nitrurato ) e quello grigio? Quello giallo è piu’ duro ( 1600 vickers ) e si usa per protesi amovibili. Quello grigio è per protesi fisse e non necessita del trattamento di nitrurazione perchè non ha usura da protesi rimovibili. Quanto dura il Seeger? La molla Seeger non si consuma perchè non subisce nessuna usura. Una volta inserita la protesi rimangono fermi nella loro posizione. Dove va direzionata l’ apertura della molla Seeger? Sempre in direzione del sottosquadro all’ interno del moncone protesico Extragrade. È sempre consigliabile lubrificare la molle Seeger con vasellina solida. Come scegliere che tipo di monconi (con o senza vite passante ) usare? Dopo la prova estetica con denti del commercio. Fare una mascherina e guardare dove cade la vite di serraggio. Quante viti usare? Si possono anche non mettere viti? Dipende dal progetto protesico e dall’ angolazione degli impianti, cercando di creare un poligono bilanciato di serraggio. Comunque minimo 2 viti negli ultimi impianti distali. A quanti Newton vanno serrati gli OT Equator e le viti di fissaggio? In caso di carico immediato il torque è deciso dal chirurgo in base alla stabilità dell’ impianto. Comunque consigliamo di non superare i 20 Newton per gli OT Equator e 15-20 Newton per le viti di fissaggio. Si possono usare gli OT Equator solo per gli impianti angolati e i componenti della casa implantare per i restanti? No. Perchè la protesi con gli OT Equator ha un asse di inserzione che spesso non è compatibile con connessioni interne o MUA. Perchè si spanano le viti? Le viti si possono spanare per un uso prolungato o scorretto in laboratorio, oppure perchè il moncone protesico non è in parallelo all’ attacco per un qualche errore e la vite di serraggio non riesce a prendere il filetto all’ interno dell’ OT Equator.

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INDICE

Visitate il nostro sito: www.otimplant.com - date dei corsi mensili di formazione presso la nostra sede e moduli di iscrizione - e-shop, una piattaforma semplice e funzionale per inoltrare gli ordini - cataloghi, manuali, listini, volantini corsi - video dimostrativi delle tecniche illustrate in questo manuale collegandovi alla nostra pagina facebook: www.facebook.com/otimplant.srl sarete aggiornati sulle novitĂ , offerte e casi clinici inviati dai nostri clienti. potrete inoltre contattarci ai seguenti indirizzi: (+39) 051 4208111

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Un marchio molteplici soluzioni Attacchi OT Equator Biological Attachment Fase chirurgica Effetto biologico Transfer da impronta e analoghi Protocollo di lavoro - prove estetiche e funzionali Protesi fissa: monconi in titanio Extragrade con e senza vite + guaina calcinabile Protesi fissa: monconi calcinabili Extragrade con e senza vite Protesi fissa: carico immediato- protesi provvisoria in resina - filo - armata Overdenture: Perni radicolari OT Equator con rivestimento TiN Overdenture: Attacco in titanio OT Equator con rivestimento TiN

(Prodotto Rhein ‘83)

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Protesi mobile a doppia struttura: kit studio-laboratorio-studio

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Mini-medio- implant: impianti monoblocco con attacchi OT Equator con rivestimento TiN Domande frequenti Indice

info@otimplant.it OT Implant srl Via Sebastiano Serlio, 26 40128 Bologna

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MOD. 001 REV.08 25/02/2017

Via Sebastiano Serlio, 26 - 40128 - Bologna - Tel. (+39) 051 4208111 - Fax (+39) 051 4214884 info@otimplant.it - www.otimplant.com


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