PSICOLOGIA DELL’ETA’ EVOLUTIVA 3° ANNO LEZIONE ONLINE n° 5
L’EVOLUZIONE DEL COMPORTAMENTO NELL’ETA’ EVOLUTIVA
Se l'educazione familiare o extra-familiare non tiene conto delle forze interne, dei doni dati da madre natura, essa sarà frutto di stagnanze e d’insorgenze di ansietà e d’insicurezza. Una vasta serie di fattori contrari, insiti nell'ambiente dove il ragazzino vive, può generare questa insicurezza:
Una dominanza per esempio costrittiva,
L'indifferenza,
Un comportamento instabile,
La mancanza di rispetto per le necessità individuali del bambino,
La mancanza di una vera guida,
Atteggiamenti denigratori,
Troppa ammirazione o assenza di questa,
Scarsità di genuina cordialità,
Dover patteggiare per i dissensi dei genitori,
Troppa o troppo poca responsabilità,
Protezione esagerata,
Isolamento dagli altri bambini,
Ingiustizia,
Discriminazione,
Promesse non mantenute,
Atmosfera ostile,
… così via.
Se è vero che il fanciullo è un fiore in bocciolo, pronto ad aprirsi o a chiudersi a seconda degli eventi esterni, importanti risultano le interferenze che si frappongono tra l'Io individuale e la realtà esterna. Il genitore deve tener conto che dopo la crescita biologica, il giovane s'incammina verso una nascita altrettanto importante: quella psichica. Costruire una propria identità significa costruire una vita propria che non può essere fatta da nessun altro perché singolare e unica. Se il genitore è cosciente di ciò, le sue direttive saranno di competenza, ma mai di prevaricazione o di disimpegno. Essere genitori è un'arte e non ci sono opuscoli, regole o conferenze che possano sostituire l'arte del genitore. E proprio come ogni artista è inconfondibile, così ogni genitore ha una sua impronta nell'educare. Da "Il Profeta" di Kahlil Gibran: "Nessuno può insegnarvi nulla, se non ciò che in dormiveglia giace nell'alba della vostra conoscenza. Il maestro che cammina all'ombra del tempio, tra i discepoli, non dà la sua scienza, ma il suo amore e la sua fede. E se egli è saggio non vi invita a entrare nella casa della sua scienza, ma vi conduce alla soglia della vostra mente. L'astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi, ma non può darvi la propria conoscenza. Il musico vi canterà la melodia che è nell'aria, ma non può darvi il suono fissato nell'orecchio né l'eco nella voce. E il matematico potrà descrivervi regioni di pesi e di misure, ma colà non vi potrà guidare. Giacché la visione di un uomo non impresta le sue ali ad un altro uomo."
Noi possiamo, attraverso alcuni segnali che il ragazzo lancia, capire come aiutarlo ad utilizzare meglio il suo potenziale. Tra i vari segnali c'è la scrittura. Osservando lo scritto noi noteremo che già nella prima elementare il ragazzo, pur seguendo il modello, riesce a dare al suo tratto un'impronta diversa da
quella del suo vicino di banco; ciò significa che c'è un apprendimento tecnico senza dubbio importante che però non può ignorare l'apprendimento individuale e personalizzato. Pochi autori hanno tentato di analizzare il ragazzo attraverso la sua attività grafica scrittoria giacché a essa è sempre stata preferita l'analisi del disegno. Se è vero che il disegno è importante per la sua parte proiettiva, non lo è di meno la scrittura che oltretutto permette esplorazioni più vaste e complesse. Facendo tesoro della personale esperienza, della ricerca e di lunghe ed attente osservazioni fatte sul campo, abbiamo potuto vedere che già nelle prime classi ci sono segni grafici significativi, soprattutto a livello emozionale. Già nella prima elementare si possono cogliere aspetti indicativi all'interno di una scrittura che, correlati ad esempio col disegno, confermano in parte o del tutto ciò che l'osservazione stessa del bambino rivela. La nostra attenzione andrà dall'analisi del gesto motorio al suo modo di strutturarsi (se lento o nervoso, forte o debole), dalla pressione all'assestamento, dalla collocazione nello spazio alla forma delle lettere, dalla direzione al movimento nel tempo; tutti indici che ci permetteranno delle osservazioni utili per valutare e poi eventualmente seguire lo sviluppo del ragazzo. Sappiamo che in questo periodo l'apprendimento è condizionato dall'aspetto senso-motorio, dalla motricità non ancora ben coordinata e stabile, dall'emotività, anch'essa alla ricerca di una strutturazione, e dall'acquisizione più o meno completa del linguaggio scritto. Osservando il CALIBRO noi possiamo valutare il livello di attenzione, di preoccupazione a non distaccarsi dal modello e quindi dell'ansia legata alla necessità che il bimbo sente di dover copiare esattamente ciò che la maestra insegna.
Il CALIBRO ALTO è in genere rivelatore di un carattere, almeno nella prima elementare, diligente, dipendente e adattabile alle regole. Un suggerimento che si potrebbe dare a mamme e insegnanti è quello di non pretendere più del dovuto per non acutizzare l'eventuale ansia, ma piuttosto prestare attenzione onde infondere sicurezza. Il CALIBRO MEDIO e PICCOLO è raro nella prima elementare e tende semmai a comparire nella seconda o terza. Il bambino che si stacca dal modello, che tenta già un suo modo di tracciare le lettere, che, pur imitando, sa dare un tocco personale, è un bambino dal carattere indipendente, autonomo e con una buona stima di sé. In questo caso sarà sufficiente confermare la fiducia. Il bambino che rifiuta d'apprendere o presenta delle ostinazioni nel copiare in modo scorretto le lettere, segnala un carattere reattivo che maschera delle paure e delle difficoltà di adattamento alla disciplina scolastica, conseguenza di problemi affettivi non risolti. Un suggerimento utile in questi casi potrebbe essere quello di stimolare il bimbo alla fiducia dandogli delle responsabilità graduali e invitando i genitori a collaborare con l'insegnante. Positivo può essere l'affiancarlo a un amico sereno che l'aiuti a superare la paura. Analizzando anche altri aspetti della scrittura, noi potremo valutare se l'apprendimento sta progredendo in modo continuo e se quindi il bambino riesce a costruire correttamente le lettere apprese. E' in questa fase che egli apprende la funzione simbolica e che riesce sempre meglio a coordinare l'aspetto visivo con quello mnemonico. E' importante che l'apprendimento si strutturi in modo corretto perché è sulle prime tappe che si fondano i futuri risultati. Con la PRESSIONE si possono scoprire le capacità di adattamento come pure quelle di disadattamento. L'energia vitale, già nelle prime fasi scolastiche, può segnalare il modo con cui il bimbo affronterà la scuola e come potrà usufruire della sua energia.
Essa inoltre è una "costante" da non sottovalutare per le abilità attentive, mnemoniche, e di concentrazione, caratteristiche che nell'età evolutiva sono spesso causa di mancato rendimento scolastico. E' importante conoscere, attraverso l'anamnesi, com’è stato l'impatto con il mondo scolastico poiché proprio da questo primo impatto dipenderà gran parte dell'adattamento sociale e dell'apprendimento corretto sia del linguaggio scritto che parlato.
EVOLUZIONE NELLE VARIE ETA' 6 anni: età della dispersione Emozioni: sente di aver acquisito cose nuove, se ne vanta e cerca lodi e approvazioni dal mondo adulto. E' questo il frutto di una sete affettiva per rafforzare il proprio Io. Il contrario lo rende suscettibile, insicuro e reattivo. Tende a provare invidia per chi possiede di più. Si è differenziato dalla madre, ma è ancora molto sensibile agli umori e ai sentimenti che ella manifesta (instabilità motoria). Inizia ad andare verso il padre, dal quale desidera approvazione per il proprio operato, ma lo teme perché lo identifica come "rappresentante della legge". Tipo di reazione: si manifesta in maniera grossolana. Per lo scarso controllo motorio rompe facilmente le cose e può dilettarsi nello stuzzicare gli animali. Socializzazione: si distacca dalla madre emotivamente, anche se dipende dal suo giudizio. Il padre diventa punto di riferimento e di sicurezza. Il misconoscimento da parte sua lo ferisce. Con i fratelli c'è competizione che lo porta al litigio e a godere dei castighi che vengono loro inflitti. Fa volentieri e spesso la "spia". Con i coetanei si unisce in gruppo, ma non accetta le regole. INDICATORI GRAFICI: - Pressione forte - Calibro alto (legato al modello) - Immaturità motoria che si ripercuote nel gesto e nel tracciato - Difficoltà a collocarsi nello spazio
7 anni età della riflessione Emozioni: diventa pudico, prova sensi d’inferiorità, teme di essere preso in giro, non ama ambienti tesi. Desidera avere un proprio posto a scuola, a tavola e nel gioco. Entrano in crisi le credenze magiche (Babbo Natale). Sensibile alle critiche e ai complimenti. Tipo di reazione: si manifesta con moti di aggressività, che nel frattempo teme, ed è quindi portato a ritirarsi, a chiudersi nella propria stanza. Socializzazione: i rapporti sono semplici, ma più reali con la madre. Il padre è un po' messo da parte, mentre diventa fiero dei propri fratelli. Inizia una vera cooperazione con i coetanei. INDICATORI GRAFICI: - Calibro alto (modello) - Migliore stabilità motoria - STL - STP - Migliore occupazione dello spazio
8 anni: seconda età della dispersione Emozioni: alla ricerca di spazi e di conoscenze nuove. Si esprime con più spontaneità. Desidera crescere in fretta. Ama relazionare e cerca rapporti piacevoli. Vive tutto un po' teatralmente Tipo di reazione: è manifestata nella discussione verbale e nell'aggressività anche con note di masochismo e di vittimismo ("nessuno mi capisce", sbatte la porta ed esce di scena). Socializzazione: diventa esigente con la madre, che vorrebbe tutta per sé. Buon rapporto con i fratelli e con i coetanei. E' alla ricerca dell'amico del cuore. INDICATORI GRAFICI:
Calibro alto, medio o piccolo
Mantiene il rigo
Distacco dal modello
LDL, STL e STP
Aste ritorte
9 anni: età della saggezza Emozioni: diventa più coccolone, più affettuoso, si appassiona anche per le attività manuali. Si attacca in modo più consapevole alla famiglia che tende a valorizzare. Il mondo delle emozioni si fa meno instabile e meno minaccioso, quindi vissuto con meno ansia. Tipo di reazione: le esplosioni si fanno più rare, meno intense. La rabbia si esprime più fisicamente e nell'attività. Piange più di rabbia che di rancore e quindi gli passa più facilmente la collera. Socializzazione: s’inserisce consapevolmente nel gruppo e sviluppa il senso critico, poiché è meno egocentrico. INDICATORI GRAFICI: - Calibro stabile - Fluida - Tratti personalizzati
10 anni: età di transizione Emozioni: meno ansioso e meno piagnucoloso, sa vivere con maggiore naturalezza i sentimenti. Tipo di reazione: segue l'andamento dell'età precedente. A volte lo scarico della rabbia si trasforma in un pianto dirotto o in parolacce. Socializzazione: con la madre c'è un rapporto più schietto e di maggior confidenza. Dal padre si esige più disponibilità di tempo e di attenzione. Il mondo esterno assume sempre maggiore importanza, specie per quanto riguarda le amicizie. INDICATORI GRAFICI: - Fluida - Larghezze più omogenee - Accurata spontanea - Firma
11 anni: età delle trasformazioni Emozioni: particolarmente sensibile, suscettibile, ama stare in disparte, può diventare taciturno in casa, mentre fuori può apparire chiacchierone e drammatizzare. Tipo di reazione: è manifestata con la violenza fisica o con delle crisi colleriche (stentata - int. 2°). Socializzazione: reazioni con la madre a volte violente. Fa scenate e non è più propenso ad essere servizievole (rovesciata - aste sx.). Tende a diminuire anche l'ammirazione verso i superiori (allunghi rattrappiti) e verso il padre inizia una specie di rivalità: lancia delle sfide, anche se ciò è spesso mascherato dal gioco. INDICATORI GRAFICI: - Migliora la personalizzazione della scrittura - Larghezze equilibrate - Possibili repressioni grafiche (STL, calibro SM, spazio occupato, allunghi rigonfi)
12 anni: età dell'equilibrio Emozioni: diventa più generoso e più consapevole delle proprie emozioni: controlla il pianto ed è meno ansioso verso il futuro. Tipo di reazione: anche la stizza è posta sotto controllo. E' meno violento, anche se utilizza il lessico scurrile. Socializzazione: è il momento cosiddetto della "stupidità", però c'è in atto la critica verso il padre anche se aumenta l'ammirazione. Ama essere adulto e dimostrare ciò che sa. INDICATORI GRAFICI: - Migliora la personalizzazione della scrittura - Larghezze equilibrate - Possibili repressioni grafiche (STL, calibro alto, spazio occupato, rigonfiamenti, allunghi .....).