Gianluca Ferrari | Index

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INDEX .01 GIANLUCA FERRARI WORKS 2008-2004

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INDEX .01 GIANLUCA FERRARI WORKS 2008-2004 CONCEPT - GRAPHIC: MEDIALANGUAGESTUDIO.COM TEXTS: GIANLUCA FERRARI, SILVIA SCARAVAGGI ENGLISH TRANSLATIONS: DEBBIE BANKS, GIANLUCA FERRARI


Gianluca Ferrari ha lavorato sul tema della luce, della proiezione cinematografica, del volto femminile, del divismo, sviluppando una personale interpretazione attraverso l’uso del video e della videoinstallazione, strumenti di espressione con cui abitualmente concepisce le proprie opere. L’opera diventa percorso visivo e concettuale in cui elementi come la luce ed il nero destrutturano l’identità del soggetto per creare nuove profondità nell’immagine e nell’immaginario personale. Luce e nero sono intesi come strumenti per creare una metamorfosi strutturale delle forme e dei movimenti per creare un soggetto nuovo, capace di interagire a diversi livelli di comprensione con i fruitori. Silvia Scaravaggi

Gianluca Ferrari has worked on themes such as light, cinematographic projection, the female face and exhibitionism, developing a personal interpretation using video and video-installation, tools of expression that he frequently uses in his works. The piece becomes a visual and conceptual journey in which the elements of light and dark deconstruct the identity of the subject to create a new image and a personal imaginary image. Light and dark are used as instruments to create a structural metamorphosis of both form and gestures to create a new subject, able to interact with the viewers on several levels of understanding.


THERE'S LIGHT. HER LIGHT MIXED-MEDIA 2008


THERE'S LIGHT. HER LIGHT GALLERIA DANIELA RALLO, CREMONA, ITALY



THERE'S LIGHT. HER LIGHT GALLERIA DANIELA RALLO, CREMONA, ITALY



Una delle componenti più interessanti di questa ricerca è la continua compenetrazione tra opera e spazio. Questa compenetrazione permette di ottenere una forte ed efficace fruizione da parte dello spettatore. L’osservatore, infatti, non subisce solo un’esperienza passiva ma diviene parte integrante di quell’azione concettuale che nasce dal contatto tra l’opera e lo spazio che la contiene. Ruolo fondamentale è quindi giocato dallo spazio. La caratterizzazione ambientale dello spazio espositivo è un elemento fondamentale con cui l’opera può entrare in simbiosi. Elementi come il suono (sia esso rumore indistinto o musicale), le immagini filmiche e la presenza fisica degli stessi fruitori vengono intesi come elementi che possono entrare in contatto a livello concettuale e percettivo con l’opera stessa. La scelta attuata è quella di sviluppare l’iconografia dell’autoritratto utilizzando il video. A livello formale si è scelto di operare una serie di interventi su immagini in movimento, immagini statiche, attraverso sovrapposizioni multiple. L’uso della sovrapposizione multipla coincide con l’intenzione di sviluppare concetti legati alla memoria personale in un contesto spaziale ed ambientale pubblico. Lo scopo primario è quello di creare passaggi concettuali in grado di conferire all’osservatore la possibilità di interagire con l’opera a molteplici livelli. Gianluca Ferrari

One of the most interesting things about this artistic research is the continual discernment between the work and space that surrounds it. This discernment allows it to obtain a powerful and effective reaction from the viewers. In fact, the viewer is not a passive element but becomes a real presence in the conceptual action that takes form in the contact between the work and space that contains it. So space becomes a fundamental function. The environmental features of exhibit spaces are a key element by which the work can enter into symbiosis. Elements such as sound (indistinct noise or musical sounds), movie images, and the physical presence of the viewers can be seen as elements in contact with the work on both conceptual and perceptive levels. The main intention is to develop self-portrait iconography using video. On a formal level it has been chosen to create a series of interventions on both moving images and still images, through multiple layer stratification. Using multiple stratification is directly correlated with the intention of developing concepts such as personal memory in a spatial context and public environment. The primary purpose is to create conceptual passages that offer the viewers a chance to interact with the work on various levels.


SELF-PORTRAIT VIDEO 2008


SELF-PORTRAIT VIDEO 2008



È difficile accorgersi dei movimenti impercettibili con cui avvengono le minime e lente trasformazioni nel passare quotidiano dei giorni. Le metamorfosi più significative che accadono a livello biologico, all’interno della vita umana, nel passaggio dell’individuo da bambino a uomo, da giovane ad adulto, avanzano inesorabilmente e con costanza latente, ma sfuggono ad una visione rapida. Per decifrare lo scambio che avviene tra uomo ed ambiente circostante, l’uso della parola è una traccia su cui soffermarsi, una corda tesa a connettere due fuochi dello stesso nucleo di significati. L’immagine digitale conquista le proprietà del video, e fa compiere all’opera un passo avanti, verso una dimensione più completa, nella realizzazione di un ambiente in cui immergersi. Una volta varcato, lo spazio organizzato in un ambiente chiuso, buio, silenzioso è una lente d’ingrandimento sullo scorrere del tempo ed un laboratorio sperimentale in cui il flusso dell’azione si cristallizza ed il passaggio di informazione tra soggetto e oggetto trova un tempo espanso di rappresentazione. Silvia Scaravaggi

It is hard to see imperceptible actions in which slow and small transformations happen during daily life. The most significant metamorphosis that happen on a biological level inside human life, the transition from child to man, from young to old, proceed inescapably and with a constant latency invisible to the naked eye. Decoding the exchange that happens between a person and the environment around him, the use of words is a trace upon which we meditate, a taut thread connecting two concepts with the same nucleous of meaning. Digital image conquers the properties of video and brings the work a step forward, through a more complete dimension, to build a place in which it can immerse itself. Once beyond the silent closed black space it becomes a magnifying glass on the passing of time and an experimental laboratory in which the flux of the action crystallizes and the passage of information, between a subject and an object, finds an expanded time of representation.


CONNEXION MIXED-MEDIA 2008


CONNEXION APT GALLERY, LONDON, UK



CONNEXION APT GALLERY, LONDON, UK



‘Mouths’ non lascia indifferenti, ‘Mouths’ impressiona. Il corpo, esposto nella sua evidenza nell’atto del parlare, esprime in uscita ed in entrata. ‘Mouths’ parla, ma tace contemporaneamente. ‘Mouths’ è azione ferma, movimento inespresso, comunicazione, scambio colto sul nascere. All’inizio ‘Mouths’ era un’unica bocca in uscita verso l’esterno; è diventata due, doppia. Una presenza che entra ed una che esce in un mutuo scambio, ancora da realizzare. ‘Mouths’ è un’attività fermata, nel tempo, nella storia della sua presenza viva nel momento in cui la si guarda. Un atto congelato come una meditazione sull’azione della comunicazione. Nel percorso di Gianluca Ferrari c’è una sempre presente riflessione sullo scorrere del tempo e sull’importanza del passato. Questi temi si legano spontaneamente con l’attuale: i nuovi media sono una presenza notevole e caratteristica nel suo lavoro, come forme in via di espressione. In ‘Mouths’ il mezzo c’è ma è un preludio al movimento; l’espressione è presente ma è un preludio alla comunicazione; il gesto è evidente ed è carico di quello che sarà stato nel passato in una tensione verso quello che potrà essere nel futuro. Allo stesso tempo la luce delle opere di Gianluca Ferrari è la testimonianza dell’intensità che permette al lavoro di concentrarsi in un atto quasi meditativo, appunto una riflessione. La bocca è in potenza la voce, il corpo è in potenza la presenza che si aggira negli spazi che abita, la luce è in potenza il movimento cinetico o meglio il video. Tendiamo a guardare e a restare in sospensione; le parole bianche in un ambiente usualmente in penombra risaltano alla luce elettrica del dia-proiettore, come un percorso di riflessione tracciato e non finito. La sospensione è dunque in tutte le cose, non ultime le parole che indicano il raccoglimento. Silvia Scaravaggi

‘Mouths’ is not indifferent, ‘Mouths’ impresses. The body, clearly exposed in the act of speaking, expresses by entering and exiting. ‘Mouths’ speaks, but is silent at the same time. ‘Mouths’ is still action, unspoken movement, communication, rising exchange. At the very beginning ‘Mouths’ was only an open mouth facing outwards; it has become a pair. A presence that enters and one that exits in a mutual exchange, yet to be realized. ‘Mouths’ is an interrupted activity, whose story only comes to life when observed. It’s frozen in time as an act of meditation using communication. Gianluca Ferrari’s work always reflects on the meaning of time and the importance of the past. These topics are tied spontaneously with the contemporary: new media is a remarkable and characteristic presence in his work, as evolving forms of expressions. ‘Mouths’ is a prelude to movement. Expression is present but only as a prelude to communication. The gesture is evident and is charged with all that was in the past and what could be in the future. At the same time, the light in Gianluca Ferrari’s works is the testimony to the intensity that allows his work to concentrate on an almost meditative action, as a reflection. The mouth is the voice’s power, the body is the presence that wanders through living spaces, the light or the video image is the kynetic movement. We tend to watch and to remain suspended; usually white words in an shadowed environment lighted by the slide-projector’s electric light, as a traced and unending path for one’s thoughts. Suspension is therefore everywhere, not least in the words that indicate a meditative mood.


MOUTHS

MIXED-MEDIA 2008-2007


MOUTHS

PUNT WG GALLERY, AMSTERDAM, THE NETHERLANDS



MOUTHS

GROUND'S ART GALLERY, PARMA, ITALY


MOUTHS

CONTAINER ART, TURIN, ITALY


La complessità del sentiero temporale e mentale è riscontrabile in questa ricerca, dove il soggetto-persona è organizzato lungo differenti linee di lettura. ‘Crucis’ analizza il concetto di esistenza (una delle verità del genere umano più complesse), i suoi molteplici attributi e significati ed il suo continuo rinnovarsi in forme diverse, lungo il percorso del tempo. Fulcro del lavoro è il corpo del soggetto presente per essere immagine e somiglianza in cui l’osservatore può immedesimarsi. Il gesto è propulsivo, sembra dare impulso alle parole dall’interno all’esterno dell’opera verso il fruitore che in questo modo può immedesimarsi ed applicare soluzioni ed interpretazioni all’opera. L’immagine, allora, sembra donare i propri pensieri e concetti continuamente, apparendo però diversa ad ogni sguardo. Ad ogni confronto con l’opera sembra instaurarsi con l’osservatore una sorta di legame che si dispone su diversi piani di lettura e livelli di comprensione. Le singole parole od i concetti espressi nell’opera creano la possibilità di interagire con essi, cercano una riflessione, una rielaborazione ed una soluzione all’interno della coscienza umana. LA RIVELAZIONE DELLA NOSTRA ESISTENZA † ATTRAVERSA LA CONCEZIONE DELLA MEMORIA L’IDENTITA’ DELL’ESPERIENZA † LONTANA VERSO IL TEMPO IMMAGINE ED ORIGINE † LA FINE ED IL PRINICIPIO Gianluca Ferrari

Complexity of mind and temporal path is traceable in this work where subject-person has organized long several lines of lecture. ‘Crucis’ analyzes existence (one of the most complex truth of humankind), its multiplies meanings and its continuous renewal itself in different shapes, long passing of time. Centre of the work is the human body-subject that becomes an image in which we can identify with or not at different levels of understanding. A propulsive gesture pushes words outside, towards people, leaving open new solutions and interpretations. Image seems to give its thoughts to the external continuously, but appearing different anytime you look at it. Words and concepts try to bring a new mind-approaches, creating opportunity to think, in order to leave a sign inside people minds. REVELATION OF OUR EXHISTENCE † CROSSES THE CONCEPT OF MEMORY IDENTITY OF EXPERIENCE † FARAWAY TOWARD TIME IMAGE AND ORIGIN † THE BEGINNING AND THE END


CRUCIS

MIXED-MEDIA 2007-2006


CRUCIS

TARA BRYAN GALLERY, LONDON, UK



CRUCIS

TEATRO SAN DOMENICO, CREMA (CREMONA), ITALY



La ricerca qui presentata si pone come integrazione tra il ‘soggetto-persona’ e la comunità sociale in cui viviamo affrontando il tema della consapevolezza del proprio passato e del presente originato ed in movimento costante. Le immagini costituiscono silenziosi argomenti in cui il fruitore può intraprendere una ricerca privata di avvicinamento ed allontanamento dalla propria esistenza; il soggetto raffigurato è segno della persistenza del passato nel presente continuo: è un soggetto plasmato da esperienze in continuo divenire. La dislocazione del lavoro e la sua costruzione sottolineano un percorso in cui gli osservatori hanno la possibilità di attribuire soluzioni alle immagini e di sviluppare i propri concetti. La linea concettuale tracciata dalle parole poste vicino alla figura segue una direzione di senso precisa che contiene due estremità le quali, però, non costituiscono un punto di partenza od un punto di arrivo, ma sono parti di quel flusso del tempo che non possiamo del tutto definire o conoscere in quanto in continuo divenire, in continuo cambiamento. Le due estremità possono essere valicate e si adattano ad ogni forma di pensiero che voglia interagire con esse. L’espressione artistica realizza se stessa e si verifica nel momento in cui il fruitore elabora le proprie soluzioni interpretative. Gianluca Ferrari

The work displayed here develops a concept of integration between ‘subject-person’ and people community in which we lived facing consciousness of our own present and past time in constant movement. Images are silent topics in which viewers can see a private and personal path of approaching and leaving about existence. Subject is a sign of persistence of the past in the present continuous, a subject modelled by experience in progress. ‘Paths’ is a site-specific work and with its unique construction underlines a path completely opened at viewers interpretations and re-elaborations. Conceptual line traced by the words near the figure follows a precise sense of direction: this one contains two extremities that not become a starting point of a end point but are a sensible part of that flux of time always in progress. The two extremities can be imagined as membranes to cross with our private vision and imaginations. Artistic gesture complete and verify itself as soon as the viewers elaborate their personal solutions.


PATHS

MIXED-MEDIA 2007-2006


PATHS

ALPHA CENTAURI GALLERY, PARMA, ITALY



PATHS

ALPHA CENTAURI GALLERY, PARMA, ITALY



La ricerca qui presentata si pone come integrazione tra il ‘soggetto-persona’ e la comunità sociale in cui viviamo, affrontando il tema della consapevolezza del proprio passato e del presente originato ed in movimento costante. Le immagini costituiscono silenziosi argomenti in cui il fruitore può intraprendere una ricerca privata di avvicinamento ed allontanamento dalla propria esistenza; il soggetto raffigurato è segno della persistenza del passato nel presente continuo: è un soggetto plasmato da esperienze in continuo divenire. La dislocazione del lavoro e la sua costruzione sottolineano un percorso in cui gli osservatori hanno la possibilità di attribuire soluzioni alle immagini e sviluppare i propri concetti. La linea concettuale tracciata dalle parole poste vicino alla figura segue una direzione di senso precisa che contiene due estremità le quali, però, non costituiscono un punto di partenza od un punto di arrivo ma sono parti di quel flusso del tempo che non possiamo del tutto definire o conoscere in quanto in continuo divenire, in continuo cambiamento. Le due estremità possono essere valicate e si adattano ad ogni forma di pensiero che voglia interagire con esse. L’espressione artistica realizza sè stessa e si verifica nel momento in cui il fruitore elabora le proprie soluzioni interpretative. Gianluca Ferrari

The work displayed here develops a concept of integration between ‘subject-person’ and people community in which we lived facing consciousness of our own present & past time in constant movement. Images are silent topics in which viewers can see a private and personal path of approaching and leaving about existence. Subject is a sign of persistence of the past in the present continuous, a subject modelled by experience in progress. ‘Presence-sides’ is a site-specific work and with its unique construction underlines a path completely opened at viewers interpretations and re-elaborations. Conceptual line traced by the words near the figure follows a precise sense of direction: this one contains two extremities that not become a starting point of a end point but are a sensible part of that flux of time always in progress. The two extremities can be imagined as membranes to cross with our private vision and imaginations. Artistic gesture complete and verify itself as soon as the viewers elaborate their personal solutions.


PRESENCE-SIDES MIXED-MEDIA 2006-2005


PRESENCE-SIDES G. BEDOLI'S GALLERY VIADANA (MN), ITALY



PRESENCE-SIDES G. BEDOLI'S GALLERY VIADANA (MN), ITALY



Ogni vita umana è composta da una successione di tempi e di spazi. L’opera analizza il tempo passato (successivo e temporalmente normale) in uno spazio espositivo che lo trasforma e lo presenta ad altri individui: si tratta di un catalogo visivo del tempo che diventa immagine del tempo stesso. L’opera tende a creare un soggetto ‘tempo e vita’ nuovo e molteplice ed è sviluppata in uno spazio unitario in cui sono raccolti una serie di soggetti in tempo reale (il numero dei soggetti varia in base allo spazio espositivo) la cui apparente immobilità va di pari passo con il normale svolgimento del tempo. La caducità dell’essere umano e della vita stessa viene rappresentata in questa ricerca in un modo del tutto diverso: il tempo esperito è sempre presente, visibile e può essere ri-vissuto in ogni momento, ad ogni osservazione. L’opera si pone come scopo la presa di coscienza del tempo e del flusso costante di accadimenti legati al tempo stesso. L’osservazione dell’opera ci restituisce un senso di simultaneità ed offre, nel contempo, la possibilità di sperimentare eventi passati lontani nello stesso luogo. “[...] la nostra idea del tempo è un prodotto dell’evoluzione dello sviluppo psicologico dell’individuo” (Jean Guyau) Gianluca Ferrari

Every existence is a succession of times and spaces: ‘Date’ goes deep into ‘time factor’ bounds to an image in an exhibit space. ‘Date’ is displayed with no spatial references in it: few subjects (people) appear with their sequence of time (days, months, years, from birth to now). What viewers watch is a new concept of time: past and present time is always here to be remembered and lived again, gives us a chance to modify our ‘fluxus of time’ and gives back a sense of simultaneousness.


DATE

MIXED-MEDIA 2006-2005


DATE

9 COLONNE GALLERY SPE, MILAN, ITALY



DATE

9 COLONNE GALLERY SPE, MILAN, ITALY



L’enunciato sintetizza un sistema di pensiero particolare. L’arte è sinonimo di creazione: appartenere all’arte è appartenere alla vita stessa. Ne risulta un modo di porsi chiaro e imprescindibile nei confronti nella vita, di una particolare attitudine alla realtà. L’indagine concettuale è attivata attraverso la ricerca di un’informazione visiva asettica, posta in un luogo il più possibile incontaminato da una memoria temporale. In questo senso, una semplice superficie bianca è luogo ideale per accogliere ed accrescere l’approccio a questo tipo di concetto: ciò che ne risulta è una forma di comunicazione ‘particolare’ che attiva il pensiero e lo espande nel momento della fruizione. La parola scritta o la singola lettera, scelte che variano a seconda delle modalità espressive della propria coscienza, rispondono alla perpetuazione nel tempo tramite il gesto del pensiero. Una frase od una parola, espande la propria potenza evocativa e conferisce la possibilità di creare un’interpretazione del tutto nuova. L’approccio può consentire (questo da soggetto a soggetto) di sviluppare e di maturare gradualmente una nostra coscienza e sensibilità di percezione, oltre che di interpretazione, lasciandoci completamente liberi di intuire e creare una nostra tipologia di ‘esperienza’, appoggiandoci al nostro vissuto personale. Gianluca Ferrari

The work synthesizes a different system of thinking. Art as synonymous of creation: art and life belong themselves in equal measure. What we can deduce then is a clear conscience about realities around us. Conceptual research is activated through a visive aseptic information, puts in a place as uncontaminated as possible from a memory of time. A white blank surface is an ideal place in order to embrace and augment an approach to this concept: this one is a communication language that spreads out itself as soon as the viewer look at this. Written language, a choose depending by expressive forms of our conscience, underlines a perpetuity of time through a system of thinking. Phrases and words expand their evocative power and give possibility to develop gradually new interpretations, a new sensibility of perception that lets us free to perceive and gives shape to a new kind of experience.


APPARTENGO ALL'ARTE MIXED-MEDIA 2005-2004


APPARTENGO ALL'ARTE G. BEDOLI'S GALLERY VIADANA (MN), ITALY



L’indagine qui presentata può essere descritta come esperienza di simultaneità. Il tempo è qui compresso e non mostrato nella sua normale successione di secondi, minuti e di ore. Lo spazio che accoglie questo tipo di ricerca viene utilizzato in modo tale da amplificare questa successione atipica del tempo e per riunire esperienze temporali diverse, magari avvenute in luoghi differenti fra loro, in un unico luogo, diventando custode del loro momento temporale particolare. La pluralità di ore, ognuna dipendente dal moto relativo dell’orologio e dell’osservazione, viene assemblata attraverso questo procedimento espositivo in un unico spazio. Se è vero che ogni sistema di riferimento ha il proprio tempo, allora questo tipo di osservazione dimostra come il tempo (qui rappresentato da numeri, per ciascuno universali) possa essere vissuto e possa essere ri-vissuto in modo del tutto personale. L’opera si pone come scopo di favorire questo procedimento di recupero mnemonico per creare una maggiore interazione temporale personale. ‘La nostra capacità di integrare il passato nel presente è una fonte della nostra libertà’. L’opera crea la possibilità (soggettiva) di interagire e di integrare le nostre esperienze passate e presenti e di pensare all’attuazione di azioni future. Attraverso questa possibilità possiamo ricordare, riacquisire ‘tempo’, ricostruire ed osservare il nostro personale ‘flusso del tempo’. Gianluca Ferrari

‘Developing time and space’ work can be described as simultaneousness experience. Time is compressed and showed in an unusual succession of hour, minutes and seconds. Space that embraces this kind of artistic research is arranged in order to amplify this non-succession of time and tries to bring together several experiences of time in the same place, becoming a sort of keeper of this momentum. Plurality of hours, all of them depending by relative motion and its viewers, are put together through this exhibit process in one space. In this way we have a lot of possibilites to live again and remember events of our private life and to compare all of them in the same moment. The work uses itself to make easier a mnemonic recover in order to help and encourage a better interaction with our time and our private spaces. So we have more possibilities to remember, have time, re-build and watch our private ‘flux of time’. ‘Our consciousness to integrate past time with the present one is a source of our freedom’.


DEVELOPING TIME AND SPACE MIXED-MEDIA 2005-2004


DEVELOPING TIME AND SPACE G. BEDOLI'S GALLERY VIADANA (MN), ITALY



DEVELOPING TIME AND SPACE G. BEDOLI'S GALLERY VIADANA (MN), ITALY



L’interazione tra spazio fisico (tangibile) e spazio fittizio è raggiunto con questa ricerca attraverso la costruzione di una particolare realtà visiva. Il gesto diventa significativo e rivelatore della continuità spazio-temporale e di se stesso. La permanenza continua ed incessante del gesto amplifica la percezione effettiva del concetto e ne moltiplica l’intelligibilità. Gianluca Ferrari

Interaction between tangible space and fictitious space has been reached with this kind of work building-up a different visible reality. Gesture becomes more significant and reveals itself with time and space continuity. Endless permanence of gesture amplifies the right perception of concept and multiplies its intelligibility.


FROM SPACE TO SPACE MIXED-MEDIA 2005-2004


FROM SPACE TO SPACE (V1) G. BEDOLI'S GALLERY VIADANA (MN), ITALY



FROM SPACE TO SPACE (V2) G. BEDOLI GALLERY VIADANA (MN), ITALY



Gianluca Ferrari. Lives and works in Parma (Italy). He has exhibited extensively in Italy in private and public galleries. From 2006 he takes part in International projects with European artists. _ MAIN SOLO EXHIBITIONS (SELECTION): ‘MOUTHS’ - CONTAINER ART, Piazza C.N.L., Turin, Italy. 31 October - 9 November 2008. A project by Ronald Lewis Facchinetti. Web-sites: www.containerart.org (main) www.exhibitionow.com ‘THERE’S LIGHT. HER LIGHT’, Galleria Daniela Rallo, Cremona, Italy. 4 - 19 October 2008. A project by Silvia Scaravaggi. Progetto Zero - Associazione Contemporanea. Web-site on www.exhibitionow.com _ MAIN GROUP EXHIBITIONS (SELECTION): ‘PERPETUUM MOBILE’ International exhibition. Featuring contemporary artists from Europe and Asia. Art in Perpetuity Trust Gallery, London, UK. 8 - 27 May 2008. A project by A2arts. Gallery web-site: www.aptstudios.org Web-sites: www.a2arts.co.uk (main) www.exhibitionow.com ‘OBJECTS-ROOMS’ International exhibition. Featuring contemporary artists from Italy, the Netherlands and the UK. Curators: Gianluca Ferrari and Silvia Scaravaggi. 22 - 30 September 2007, Ground’s Art Gallery, Parma, Italy. Web-site on www.exhibitionow.com ‘PRIMAVERA 2007’ International exhibition. Featuring contemporary artists from Italy, the Netherlands and the UK. Curators: Els van der Graaf and Rody Luton. www.atelierwg.nl 13 - 29 April 2007, Punt WG Gallery, Amsterdam. Gallery web-site: www.puntwg.nl Web-site on www.exhibitionow.com ‘AL CENTRO DEL PENSIERO FILOSOFICO ATTUALE’ 26 October - 9 November 2006. Galleria 9 Colonne SPE, Milan, Italy. Curator: Lanfranca Finotti. Gallery web-site: www.ilsorpasso.org ‘PRIMAVERA 2006’ International exhibition. Featuring contemporary artists from Italy, the Netherlands and the UK. Curator: Paul Malone for A2Arts. www.a2arts.co.uk 6 - 29 April 2006, Tara Bryan Gallery, London. Gallery web-site: www.tarabryan.co.uk Web-site on www.exhibitionow.com ‘ALPHA CENTAURI’ exhibition. 10 March - 6 April 2006, Alpha Centauri Gallery, Palazzo Pallavicino, Parma, Italy. Micro-site on www.exhibitionow.com


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© GIANLUCA FERRARI - 2009 WWW.EXHIBITIONOW.COM

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