Design portfolio 2014

Page 1

PAGLIA

Design Portfolio +39 380 4102713



Federica Paglia

E-mail paglia.federica@gmail.com phone +39 380 4102713 skype federica.paglia9

Personal information

Born May, 5, 1988 Address Via Ugo Bassi, 40 00153 Rome Nationality Italian

Education

Master in Systems Design, with honours - ISIA Roma Design Bachelor in Industrial Design - ISIA Roma Design Artistic High school at S.Orsola, Roma

Experience

Workshop “ReHub”, le idee prendono spazio, Trieste 1st place at Ilpo Coating contest, Bologna Intership at Covo, Formello Exhibition 40 years Isia, (set-up and graphic project) “Next systemics, a rhizomatic hub” conferences, Palermo, Roma, Milano (graphic project and organization) Workshop “Remade Design” at R.E.M.O design studio.

Technical skills

Adobe Creative Suite: Photoshop, Illustrator, After Effects. Rendering and project visualization, Rhinoceros 3D, AutoCAD, Solidworks, KeyShot, Keynote, SketchUp, Imovie. Prototyping and model making (using paper, wood, plastics, rapid prototyping, ceramics, laser cutting).

Interests

Shape theory, semiotics, metadesign, graphic, publishing.


JOMON EMERGENZE URBANE URBAN EMERGENCIES Un comportamento emergente o proprietà emergente può comparire quando un numero di entità semplici (agenti) operano in un ambiente, dando origine a comportamenti più complessi in quanto collettività. Ricreare una situazione che rappresenta questo concetto di emergenza vegetale da un contesto non comune. Realizzare un prodotto a partire da un oggetto estremamente tradizionale, il vaso, attribuendogli però dei valori non convenzionali sia nel modo di utilizzo che nei materiali.

Emerging behavior or emerging characteristics properties can appear when a number of simple agents come together in a location, giving rise to more complex forms of behaviour as a group. Recreating a situation that represents this concept of emerging plantsout of an uncommon context. Creating a product from an extremely traditional object such as a vase, giving it unconventional aspects both in the way of using it and in the materials insed.



La tecnica del colombino (termine usato per indicare una particolare lavorazione dell’argilla da parte delle popolazione del Sud America), è stata utilizzata fin dall’antichità, per realizzare vasi, tazze e contenitori in creta. Questa tecnica fu superata in seguito dall’utilizzo del tornio. L’intento del progetto è stato quello di utilizzare questa particolare tecnica di costruzione, mantenendo la struttura iniziale e trasformandola in elemento funzionale e non solo come mezzo di costruzione. La realizzazione è stata pensata come una sorta di prototipazione rapida.

The “coil” technique (term used to indicate a particular way of shaping clay, by the peoples of South America), has been used since Antiquity to create vases, cups and vessels in clay. This technique was abandoned after the discovers of the potter’s wheel. The aim of the project was to use this particular tecnique, keeping the initial structure and transporting it into a functional element, not just a means of construction. The creation was thought as a sort of prototype for a 3D printer.




Una tecnica contemporanea che ricorda l’antica tecnica del colombino, ossia per produzione addittiva, è quella della stampa 3D, mediante la sovrapposizione di strati di materiale successivi. Il prototipo è stato realizzato con anelli concentrici di guarnizioni in gomma riciclata con all’interno un’anima in fil di ferro. Una volta costruita la struttura l’utente andrà a modellarla manualmente, ricreando delle fessure. Il prodotto è pensato con un materiale plastico che abbia la capacità di deformarsi senza rompersi e mantenere la deformazione. La struttura sarà quindi in grado di assumere configurazioni sempre diverse a seconda di chi la utilizza.

A contemporary technique which recalls the ancient “coil” tecnique, by building up in layers, is the 3D print, which creates objects by means of successive layers of materials. The prototype was realized using concentric rings of piping made of recycled rubber with metal wire inside. Once constructed, the user can model the structure manually, creating gaps between the rings of rubber. The product has been created in a plastic material which has the possibility of changing shape without breaking and yet keep its new shape. The structure will therefore be able to take on countless shapes, depending on the individual user.


MUSEO COSMETICO DESIGN DEGLI AMBIENTI INTERIOR DESIGN Museo di storia cosmetica contenente reperti dal 10000 a.C. sino ad oggi. Lo spazio a disposizione è quello di un’ aula a doppia altezza dell’Isia di Roma. L’area è stata suddivisa su due livelli, collegati tra loro tramite una scala. Sono stati realizzati una serie di espositori su entrambi i piani, contenenti reperti di media e piccola dimensione. I materiali per la realizzazione dei contenitori sono principalemnte tre: legno, vetro e corda.

A museum of the History of Cosmetics containing reperts dating from 10.000 b.C to the present day. The space available was that of a classroom with a high ceiling at the Isia in Rome. The area was divided in two levels, connected by a stair. A series of display cases were created on both levels, containing small and medium-sized articles. The materials used to build the display cases were mainly wood, glass and cord.


117.00

185

300

155

65.00

609.90

615.00

51

127.00

127.00 123.00

127.00

160.00

153.00 591.00

SEZ. A

155.00


Il piano inferiore si compone di due tavoli, uno centrale con tre tipologie di fruizione: incastro di piccole riproduzioni nelle parti in corda, contenitori in vetro e elementi scorrevoli in legno. Un secondo tavolo che occupa il sottoscala e contenitori scorrevoli a parete. The lower floor had two tables: a central one with different types of viewing the objects, namely, small reproductions set on a support of cord, glass sliding containers and elements in wood. The second tables set under the stair , with wall mounted sliding containers.



Il piano superiore si compone di un controsoffitto che funge da filtro per la luce, che ricorda il mosaico, un tavolo multifunzionale al centro, un tavolo interattivo e due tipologie di espositori a parete: uno olfattivo e uno per i contenitori delle ciprie. The upper floor had a false ceiling that filtered the light through a mosaic-like structure, a multi use table in the centre, an interactive table and two types of wall-mounted dispay cases: one for scents and one for face powder containers.



Il museo è pensato come uno spazio in continuo cambiamento, dove ogni elemento può assumere configurazioni sempre diverse a seconda del materiale espositivo. Il legno, il vetro ed alcuni particolari in corda sono i materiali che danno forma ad uno spazio caldo ed essenziale, in continua trasformazione. The museum was designed as a space that could be changed as required, where the various elements could assume ever-different configurations, depending on the subject of the exhibition. Wood, glass and elements in cord are materials that give form to a warm yet minimalist space in constant transformation.


15cm

18cm taglio

piego


VERVE FOTOVOLTAICO ORGANICO ORGANIC SOLAR CELL Verve è una borsa porta computer per “lavoratori nomadi”, pronta a trasformarsi in energia. Il progetto nasce da un’analisi su che cosa circonda chi vive e lavora nello spazio urbano e sull’utilizzo sempre maggiore di strumenti elettronici in mobilità. Per il funzionamento di queste apparecchiature sono necessari quantitativi sempre maggiori di energia di facile accesso: in che modo è possibile unire il problema dell’autonomia energetica con una tecnologia sostenibile e rinnovabile?

Verve is a computer bag, for professionals on the move, ready to transform itself into energy. The project came into being as a result of an analysis of the elements that surround people who live and work in an urban context and of the increasing use of electronic instruments on the move. For these instruments to function, there is a need for large quantities of easily-accessible energy: how can the problem of autonomous energy be solved by the use of a sustainable and renewable technology?




Verve all’esterno si presenta come una borsa porta computer, una volta aperta si trasforma svolgendo una funzione di ricarica. Una volta estratto il computer, qualora necessario, la borsa si apre per esporre alla luce i pannelli in fotovoltaico organico: una tecnologia flessibile ed adattabile dove delle celle organiche, analogamente al processo di fotosintesi clorofilliana, estraggono la carica per produrre energia elettrica.

“Verve� outwardly looks like a computer bag; however, once opened, it tranforms itself into a source of energy. If needed, once the computer has been removed, the bag can be opened to expose its organic panels: a flexible and adaptable technology made of organic cells, similar to the use of photosynthesis process, which extract the charge necessary to produce electric energy.


SKIMOVER LUCE MATERIA EMOZIONE LIGHT MATERIAL EMOTION

La teoria della forma è una materia fondata sulla concezione operazionale della forma. Attraverso una sperimentazione didattica, la forma (bidimensionale o/e tridimensionale) si confronta con la natura dei materiali e delle tecnologie che la inverano, senza tuttavia affrontarla direttamente portando il progetto ad una dimensione funzionale. Gli elementi da indagare sono luce, materia ed emozione.

The theory of the shape is a subject based on the operational conception of shape. Throughout the experimentation this latter one (twodimensional and/or threedimensional) can be compared with the nature of materials and technologies, which make it real, without deal with it directly but leading the project to a functional dimension. The elements examined in this case are: light, material, emotion.



La forma della lampadina, che nasce dall’esigenza tecnica per il suo funzionamento, diventa al tempo stesso simbolo della luce che crea. La sua forma conferisce all’oggetto un’identità inconfondibile. Accanto all’aspetto materico, fatto di un peso, una forma e un volume, c’è l’aspetto cognitivo che è la luce stessa. Skim over racconta il momento in cui i tre corpi luminosi dormono e quindi sognano, creando un’atmosfera di quiete e di riposo sotto le coperte.

The light bulb’s shape, born from the technique need for its functioning, becomes at the same time the symbol of the light which it creates. The shape gives to the object an unique identity. Near to its material features, made by weight, shape and volume, there is its cognitive feature which is the light itself. Skim over tells the moment in which three bright bodies sleep and dream, producing an atmosphere of quiet and rest under the bed-clothes.



"Un'immaginazione completa deve immaginare non solo le forme e i colori, ma altresĂŹ la materia nelle sue virtĂš elementari. Nella materia sono i grandi germi della vita e i germi dell'opera d'arte." Gaston Bachelard, Il diritto di sognare



HYLÊ IDENTITÀ NARRATIVE NARRATIVE IDENTITIES Hylê è un progetto di ricerca che si propone di indagare le possibili configurazioni spaziali ed emozionali a partire dall’acquisizione di dati visivi.

Hylê is a research project that wants to investigates the possiblespacial and emotional configurations, starting from the acquisition of visual datas.

Una ricerca estetica che parte dall’osservazione di immagini reali, sviluppandosi in un processo volto a definire paesaggi nuovi ed in continua evoluzione. Una macchina di pensieri che tramite indagine fotografica, esplora i campi della materia e dei sensi spingendosi ad infinite declinazioni spaziali. Progettare l’estetica del manufatto come il risultato di un processo logico che nasce da un input visivo: la visione zenitale del paesaggio antropizzato.

An appearance research which starts from the observation of real images and which than turn into a no-stop process whic should define new panoramas. A machine of thoughts that through the photographic investigation explores the fields of substance and sense, pushing itself to unlimited spacial declinations. Designing the object’s appearance as the result of a logic process which originates from visual input: the zenithal vision of the landscape.



Una volta selezionata, l’immagine viene digitalizzata e ridotta a valenza ideogrammatica. Attraverso un’estrusine lineare e l’intervento del materiale ligneo, il dato diventa tangibile. L’assegnazione del materiale ai singoli tasselli che compongono la struttura può avvenire secondo tre o più criteri. Mono legno: ogni tassello è composto da un’unica essenza. Campitura: le essenze sono di legni diversi secondo le colorazioni dell’immagine di partenza. Autoctono: le essenze vengono scelte in base alle essenze autoctone della zona.

After the selection, the image is computerized and reduced to an (ideaogrammatic value). Throughtout a linear (estrusione) combined with the intervention of wooden material, the element becomes tangible. The material’s assignment to each block of the structure can follow three or more parameters. Mono-wood: each block is composed by an unique essence. Hatch: the essences are made of different woods because of images’ different colours. Autochthon: The essences are choosen on the basis of the native essences in that area.


MONO LEGNO I listelli sono tutti della stessa essenza. Le venature determinano il disegno della struttura.

CAMPITURA Le essenze sono di legni diversi secondo le colorazioni dell’immagine.

AUTOCTONO I listelli vengono scelti in base alle essenze autoctone della zona.


La fase sperimentale di lavorazione per solidi platonici e non, fa emergere immagini e morfologie altrimenti inespresse del manufatto. Attraverso l’aggregazione dei volumi emergono nuovi paesaggi e configurazioni inaspettate. Nelle composizioni le singole identità interagiscono le une con le altre generando talvolta spazi aperti, altre volte le aggregazioni creano un tessuto compatto, altre ancora un mosaico in cui si ha simultaneamente, la percezione della singolarità delle componenti e della loro appartenenza ad un tutto omogeneo e unitario, il cui significato complessivo supera la semplice somma delle parti.

From the experimental stage of production for solids both platonic and not platonic what emerges is are the object’s images and morphology otherwise unexpressed. Due to volumes’ aggregation new unexpected landscapes and configurations emerges. In the compositions the single identities interact one to the others producing open spaces or a compact woven or a mosaic in which at the same time there is the perception of every single parts and the perception of their belonging to a homogeneous whole which has a higher meaning.


TORNIO

Coordinate: 45°08’03’’N 8°27’30’’E Processo di assegnazione materiale: piante autoctone (fraxinus, acer, pinus castanea sativa, fāgus). Lavorazione: tornitura Solido: cono

FRESA Coordinate: 45°08’03’’N 8°27’30’’E Processo di assegnazione materiale: piante autoctone (fraxinus, acer, pinus castanea sativa, fāgus). Lavorazione: tornitura Solido: tronco di cono

SEGA Coordinate: 45°08’03’’N 8°27’30’’E Processo di assegnazione materiale: piante autoctone (fraxinus, acer, pinus castanea sativa, fāgus). Lavorazione: tornitura Solido: sfera

Coordinate: 45°08’03’’N 8°27’30’’E Processo di assegnazione materiale: piante autoctone (fraxinus, acer, pinus castanea sativa, fāgus). Lavorazione: fresatrice Solido: tipica lavorazione da fresa

Coordinate: 45°08’03’’N 8°27’30’’E Processo di assegnazione materiale: piante autoctone (fraxinus, acer, pinus castanea sativa, fāgus). Lavorazione: segatrice Solidi: parallelepipedi


Ogni componente è simultaneamente figura e sfondo. Il mio scopo è stato quello di costruire una geografia di segni che nasce dal combinarsi di figure uguali a intervalli regolari, componibili all’infinito. Una ricerca sperimentale che concepisce l’estetica come il risultato di un processo digitale che si sviluppa a partire da input visivi.

Each element is simultaneously picture and background. My aim has been to build a geography of signs that originates from the mix between same pictures at regular intervals, that can be put togheter to infinity. An experimental research that consider the (appearance/beauty) as the result of a digital process that developed from visual inputs.



Coordinate: 45°08’03’’N 8°27’30’’E Processo di assegnazione materiale: piante autoctone (fraxinus, acer, pinus castanea sativa, fagus). Lavorazione: tornitura Solido: tronco di cono



Coordinate: 45°08’03’’N 8°27’30’’E Processo di assegnazione materiale: piante autoctone (fraxinus, acer, pinus castanea sativa, fagus). Lavorazione: tornitura Solido: sfera



Coordinate: 45°08’03’’N 8°27’30’’E Processo di assegnazione materiale: piante autoctone (fraxinus, acer, pinus castanea sativa, fagus). Lavorazione: tornitura Solido: cono



Coordinate: 45°08’03’’N 8°27’30’’E Processo di assegnazione materiale: piante autoctone (fraxinus, acer, pinus castanea sativa, fagus). Lavorazione: fresatrice Solido: tipica lavorazione da fresa



Coordinate: 45°08’03’’N 8°27’30’’E Processo di assegnazione materiale: piante autoctone (fraxinus, acer, pinus castanea sativa, fagus). Lavorazione: segatrice Solidi: parallelepipedi



BASIC DESIGN DALLA MATRICE AL SISTEMA FROM MATRIX TO SYSTEM Dato un triangolo equilatero di base, scomporlo in sedici parti uguali da cui verranno sottratti due sedicesimi. Alla figura risultante dalla sottrazione dei due sedicesimi aggiungere tre irregolarita' sul perimetro, ognuna delle quali minore di un sedicesimo. Definito il processo scompositivo, creare possibili tipologie di aggregazione tramite i punti di giunzione del modulo.

Given a equilateral triangle, breaking it into 16 identical parts and then removing from them two sixteenth. Then adding to the resulting image three irregularities on the perimeter, each of which smaller than one sixteenth. Once defined the breaking process, making possibleaggregation typologies using the module’s connection points.




“Ogni paese, - pensò, - anche quello che pare più ostile e disumano, ha due volti; a un certo punto finisci per scoprire quello buono, che c'era sempre stato, solo che tu non lo vedevi e non sapevi sperare”.

(Italo Calvino, paese infido)


a g b

f

c

e d

a

Primo punto di giunzione

Punto aggiuntivo (conseguenziale all’aggregazione)


Una volta individuati i punti di giunzione (a,b,c,d,e,f,g) e i punti aggiuntivi, conseguenziali all’aggregazione, creare sette possibili tipologie di aggregazione (una per ogni faccia della figura).

Once the connection points (a,b,c,d,e,f,g) and the adjunctive points consequential the aggregation are found, create seven possible types of aggregations (one for each side of the figure).


Questo esercizio ha come finalitĂ quello di creare consapevolezza relativamente alla forma e ai processi formali. Il suo oggetto di indagine sono le qualitĂ morfologiche connaturate alle strutture, ai segni e ai sistemi di segni ed alle loro capacitĂ generative ed aggregative.

This exercise intends to bring awareness related to the forms and the formal procedures. Its main investigation task consists in finding the morphological qualities inherent to the structures,to the signs and sign systems and to their generative and aggregative capacity.



NEXT SYSTEMICS PROGETTO GRAFICO GRAPHIC PROJECT “Next systemics”sono una serie di eventi curati dal Professor Raffaele Cascone in occasione del tour italiano (Roma, Palermo e Milano) di Dorothy Stroh Becvar e Raphael Becvar, Professori dell’università di Saint Louis ed esponenti dell’approccio sistemico psico-sociale nella Terapia Familiare e Sistemica. “Pensare sul pensare e sull’impatto che ciascuna tra le varie prospettive ha sul pensare. Viene proposto un modo di pensare, una Sistetica, che includa la teoria dei sistemi, l’etica e l’estetica e che offra nuovi interrogativi e nuove soluzioni a vecchi problemi, precedentemente non risolti”.

“Next systemics” are a series of events developed by Raffaele Cascone during the italian tour (Rome, Palermo, Milan) of Dorothy Stroh Becvar and Raphael Becvar, professors of Saint Louis university and exponents of systemic and psyco-social approach in the family and systemic therapy. “Thinking about our thinking and the impact of various perspectives on our knowing. We propose a way of knowing, systetics, that includes systems theory, ethics, and aesthetics and offers new questions and new solutions to old, previously unsolved problems”.


NEXT SYSTEMICS Roma 2014 Dorothy Stroh Becvar / Raphael Becvar / Raffaele Cascone /

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

CONVEGNO INTERNAZIONALE

SEMINARIO INTENSIVO

LUNEDI 13. OTT 2014, 11,30

MARTEDI 14. OTT 2014, 9,30-17,30

MERCOLEDI 15. OTT 2014, 9,30-18,00

Terapia Familiare, un’integrazione sistemica. Con Dorothy Stroh Becvar e Raphael Becvar. Introducono Giordano Bruno e Raffaele Cascone.

Nuovi approcci alla conoscenza: verso una Sistetica (sistemica, etica, estetica).

L’approccio sistemico alla resilienza e all’integrazione: applicazioni alle pratiche cliniche e alle pratiche sociali prof.ssa Dorothy Becvar con Raffaele Cascone.

Isia Roma Design, Piazza della Maddalena 53, Roma

NEXT SYSTEMICS

NEXT SYSTEMICS

Dorothy Stroh Becvar / Raphael Becvar / Raffaele Cascone /

Dorothy Stroh Becvar / Raphael Becvar / Raffaele Cascone /

Palermo 2014

Milano 2014

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

CONVEGNO INTERNAZIONALE

SEMINARIO INTENSIVO

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

CONVEGNO INTERNAZIONALE

SEMINARIO INTENSIVO

LUNEDI 13. OTT 2014, 11,30

MARTEDI 14. OTT 2014, 9,30-17,30

MERCOLEDI 15. OTT 2014, 9,30-18,00

LUNEDI 13. OTT 2014, 11,30

MARTEDI 14. OTT 2014, 9,30-17,30

MERCOLEDI 15. OTT 2014, 9,30-18,00

Terapia Familiare, un’integrazione sistemica. Con Dorothy Stroh Becvar e Raphael Becvar. Introducono Giordano Bruno e Raffaele Cascone.

Nuovi approcci alla conoscenza: verso una Sistetica (sistemica, etica, estetica).

L’approccio sistemico alla resilienza e all’integrazione: applicazioni alle pratiche cliniche e alle pratiche sociali prof.ssa Dorothy Becvar con Raffaele Cascone.

Terapia Familiare, un’integrazione sistemica. Con Dorothy Stroh Becvar e Raphael Becvar. Introducono Giordano Bruno e Raffaele Cascone.

Nuovi approcci alla conoscenza: verso una Sistetica (sistemica, etica, estetica).

L’approccio sistemico alla resilienza e all’integrazione: applicazioni alle pratiche cliniche e alle pratiche sociali prof.ssa Dorothy Becvar con Raffaele Cascone.

Isia Roma Design, Piazza della Maddalena 53, Roma

Isia Roma Design, Piazza della Maddalena 53, Roma


Il progetto grafico ha come tema quello della resilienza, intesa come la capacità di un singolo, di una famiglia, di un organizzazione o di un intero gruppo sociali a fronteggiare le difficoltà, a superarle o addirittura a beneficiarne, per migliorarsi. Una qualità connaturata che può essere migliorata e sviluppata attraverso l’approccio sistemico.

The graphic project deals with resilience, intended as the power of a single person, of a family, of an organization or a social group to face difficulties and to solve problems, or even to take advantage from them, in order to improve ourselves. The quality intrinsic to resilience may be improved and developed by a systemic approach.


NEXT SYSTEMICS Roma 2014 Dorothy Stroh Becvar / Raphael Becvar / Raffaele Cascone /

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

CONVEGNO INTERNAZIONALE

SEMINARIO INTENSIVO

LUNEDI 13. OTT 2014, 11,30

MARTEDI 14. OTT 2014, 9,30-17,30

MERCOLEDI 15. OTT 2014, 9,30-18,00

Terapia Familiare, un’integrazione sistemica. Con Dorothy Stroh Becvar e Raphael Becvar. Introducono Giordano Bruno e Raffaele Cascone.

Nuovi approcci alla conoscenza: verso una Sistetica (sistemica, etica, estetica).

L’approccio sistemico alla resilienza e all’integrazione: applicazioni alle pratiche cliniche e alle pratiche sociali prof.ssa Dorothy Becvar con Raffaele Cascone.

Isia Roma Design, Piazza della Maddalena 53


Grazie!


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.