Fabio Porcu Portfolio of Works
Contents
Curriculum Vitae
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Museo della guerra navale
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Attraversamento della laguna di Sant’Antioco
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Campus Universitario di Cagliari
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Tesi di Laurea in Ingegneria Edile Architettura
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Master dissertation Landscape and Urbanism
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Fabio Porcu Lingue
Italiano: madre lingua Sardo: madre lingua English: fluente Francese: elementare, buona capacità di lettura Tedesco: elementare
Istruzione 2015
Master of Landscape and Urbanism (MA) Kingston University, UK (Classification with Distinction)
2014
Abilitazione alla professione di ingegnere Universitá degli Studi di Cagliari
2013
Laurea magistrale in Ingegneria Edile Architettura Universitá degli studi di Cagliari (Grade 103/100)
2010
Programma di scambio alla facoltà di ingegneria Civile Technische Universität Berlin (Erasmus exchange program) 5
6
About me
La mia passione per l’Architettura ha radici profonde; fin da bambino, infatti, sono sempre stato affascinato da forme, colori e materiali, mi ha sempre accompagnato la curiosità di capire e rappresentare gli spazi. Ciò che, però, ancora di più, ha maggiormente influenzato la mia scelta di intraprendere questo percorso di studio in Architettura è stata la stretta relazione tra il contesto urbano e lo sviluppo sociale, attraverso il filo conduttore della componente estetica. Sono un convinto amante del movimento moderno e dell’approccio razionale alla definizione degli spazi. Mi piace far parte di diverse attività parallele, in campo musicale, artistico, sociale, mettendo insieme concetti ed esperienze e cercando, nel mio piccolo, di unirli alla mia prima passione. Sono una persona curiosa, e questa curiosità, insieme al desiderio di esplorare nuove opportunità e nuove realtà, mi permette, tra l’altro, di poter lavorare in un gruppo traendone spunto, senza abbandonare l’autonomia. Mi potrei definire una persona poliedrica, influenzato dagli elementi che mi circondano e lieto di cambiare il mio punto di vista quando le esperienze mi mostrano una nuova possibile prospettiva, ma sempre rispettando dei forti valori di base. Ed è proprio questo aspetto del mio carattere che sintetizza al meglio la mia visione dell’Architettura: forti valori di base senza perdere l’attenzione per i nuovi stimoli e per ciò che mi circonda.
Contatti
fporcu.85@gmail.com 07448244902 it.linkedin.com/in/fabioporcu
Progetti
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MUguMA Museo della guerra navale Insegnante: Prof. Arch. Enrico Corti Assistente: Prof. Arch. Giovanni Marco Chiri Gruppo di progettazione: Fabio Porcu, Paolo Zulli Università degli studi di Cagliari Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Edile Architettura IV anno; Architettura e Composizione Architettonica 3
Il museo è concepito per la piccola isole de La Maddalena di fronte alla costa nord della Sardegna, il progetto è contestualizzato all’interno dell’opera di riqualificazione della parte della città occupata dalle truppe americane fino al 2008 quando abbandonarono definitivamente l’isola. La proposta di progetto è quella di creare una stretta correlazione con la terra ed allo stesso tempo con il mare in maniera differente. L’edificio è progettato per essere la naturale prosecuzione del terreno: la copertura del museo è allo stesso tempo tetto dell’edificio e pavimento della piazza posta davanti al museo stesso, con una leggera pendenza il terreno e il padiglione museale sono connessi. Il rapporto con l’acqua è completamente diverso: grazie alle grandi pareti vetrate il museo è considerato come le gradinate di un teatro dove il mare rappresenta il palco. Il concept del museo è quello di includere il mare all’interno degli allestimenti esibiti, considerando l’acqua come parte integrante dell’esibizione museale offerta ai visitatori. Il rapporto con il tessuto urbano de La Maddalena è garantita dalla griglia compositiva calcolata su di esso e usato per progettare gli la configurazione spaziale esterna della piazza e del parco circostante. Gli spazi interni sono stati ideati per permettere ai visitatori di muoversi liberamente all’interno dell’edificio, e allo stesso tempo per mantenere una connessione tra spazi pubblici e spazi riservati agli addetti ai lavori. Questo progetto è stato sviluppato durante il laboratorio di Composizione Architettonica parte 3, lo scopo del laboratorio è stato quello di affrontare la progettazione di grandi spazi pubblici e la loro relazione con il contesto circostante.
The Museum is designed for the small island of La Maddalena in front of the northern coast of Sardinia, the design is contextualized within the requalification of the part of the city occupied by the American army until 2008 when it moved officially out. The proposal of the project is to create a close relationship with the land and contemporary with the sea in different ways. The building is designed to be a prosecution of the ground: the cover of the museum is at the same time roof for the building and floor for the square in front of it, with a soft gradient land and museum are linked together. The relationship with the water is totally different: the museum is seen as steps in a theatre where the sea is the stage and on which the big hall is faced thanks to big glazed openings. The concept of the design is to include the sea, ideally, in the exhibition inside the museum, considering the water as a part of the show offered to the visitors. The relationship with the urban fabric of La Maddalena is guaranteed by the grid calculated from it and used to design the external spatial configuration of the square and the surrounding park. The internal spaces are designed to allow the people to move free in the museum, and at the same time to keep a connection between public spaces and spaces for workers only. This project has been developed for the workshop of Architectural Composition part 3, the scopes of the workshop was to face the designing of big public buildings and their relationship with the surrounded context. 9
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B'
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1: workshop 2: warehouse equipment 3: temporary exhibition hall 4: guesthouse 5: multimedial hall 6: exhibition hall 7: stocks study collections 8: store shelf closed 9: library 10: large models hall
A' 12
ground floor plan
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+4.00
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10: large models hall 12: cafe 13: restaurant 14: bookshop 15: classrooms 16: conference hall 17: main hall 18: entrance
A' ground floor plan
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section A_A'
section B_B' 14
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Attraversamento della laguna di Sant’Antioco Insegnante: Prof. Arch. Antonio Tramontin Assistente: Luca Garbadino, Nicola Cotza Gruppo di preogettazione: Fabio Porcu, Paolo Zulli, Simone Toscano, Davide Bonu Università degli studi di Cagliari Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Edile Architettura V anno; Architettura delle grandi strutture
Il ponte progettato per la laguna di Sant’Antioco (piccola isola davanti alla costa sud ovest della Sardegna) è concepito come un attraversamento per macchine e pedoni totalmente contestualizzato nel paesaggio; la sua forma e posizione è stata pensata per essere allo stesso tempo un’attrazione e una via più veloce per raggiungere l’isola. La forma del ponte è generata dalla corrente dell’acqua in entrata ed in uscita dalla laguna, i flussi, interpretati come vettori, agiscono sulla linea che rappresenta la connessione compresa tra le due rive della laguna. La circolazione pedonale e quella automobilistica sono separate in due percorsi differenti, questa decisione è stata presa per ragioni di sicurezza e per offrire alle persone che attraversano il ponte la possibilità di sperimentare diverse sensazioni. Il percorso per le auto va direttamente da una sponda all’altra, la copertura del ponte è costituita da listelli di alluminio, posizionando uno a fianco all’altro questi listelli l’effetto ricercato è un richiamo alla velocità dell’attraversamento. Invece, il percorso pedonale va da una riva a quella opposta con una forma curva a fermandosi nell’isola nel mezzo della laguna; la forma del ponte, ottenuta attraverso l’uso dei vettori, vuole evocare una lenta passeggiata sull’acqua guardando il paesaggio circostante. Seguendo questo concetto la copertura del ponte pedonale è irregolare e progettato per consentire ai visitatori di avere dei particolari punti di vista sull’acqua e sulla terra. Progettare questo ponte è stato un esercizio fatto per affrontare i problemi derivanti dall’installazione di una grande infrastruttura in un contesto naturalistico. Gli obbiettivi nel processo progettuale sono stati seguiti dal concetto fino al risultato finale inserendo una grossa costruzione e minimizzandone il suo impatto sul paesaggio.
The bridge designed for the Sant’Antioco (small island in front of the south west coast of Sardinia) lagoon is conceive ad a crossing for cars and pedestrian totally contextualized in the landscape; its shape and its position has been thought to be at the same time an attraction and a fastest way to reach the island. The shape of the bridge is calculated from the stream of the water entering and going out in the lagoon, the flows, interpreted as vectors, act on the line representing the connection in between the two sides of the lagoon. Pedestrian circulation and car circulation are separated in two different routes, this decision has been taken for a safety reason and to give to people crossing the bridge the opportunity to experience different feelings. The car route goes straight from a bank to the other one, the cover of the bridge is made by aluminium strips, placing side by side this strips the desired effect is to recall the velocity of crossing. Instead, the pedestrian path goes from a bank to the opposite one with a curved shape and stopping in the island in the middle of the lagoon; the shape of the bridge, obtained through using the vectors, wants to evoke a slow walk on the water giving to the people the opportunity to stand on the walk watching the surrounded landscape. Following this concept the cover of the pedestrian bridge is irregular and designed to allow visitors to have particular points of view on the water and the land. Designing this bridge has been an exercise made to face the problems deriving by the installation of a large infrastructure in a naturalistic context. The aims in the design process have been followed from the concept to the final result inserting a big construction minimizing its impact on the landscape. 19
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Aluminum strips coated ETFE Tubular steel frame of support coverage Bolt steel to attack frame-cover
Punta di Vacca
Punta Trettu
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Campus universitario di Cagliari Responsabili del progetto: Prof. Eng. Antonello Sanna Arch. Giovanni Marco Chiri Collaboratori: Ing. Alessandra Curreli (progettazione) Ing. Ilaria Giovagnorio (progettazione) Ing. Francesco Sedda (strutture) Ing. Emanuele Mura (controllo normativo) Ing. Fabio Porcu (cad e modellazione 3d) Ing. Paolo Zulli (cad e modellazione 3dxxxxx)
Il progetto è la proposta per un nuovo campus universitario a Cagliari in Sardegna. Sviluppato all’interno del dipartimento di architettura dell’Università di Cagliari, l’obiettivo del progetto è la costruzione, in fasi differenti, di un dormitorio per circa 500 studenti e i relativi servizi. Il campo verrà posizionato in una delle vecchie aree industriali della città, nel sito dove, fin dall’inizio del ventesimo secolo, era situata la più grande impresa molitoria dell’intera isola. Il progetto è la terza proposta per il campus, la prima richiesta dal comune di Cagliari direttamente al dipartimento di architettura dell'Università degli studi di Cagliari. Essendo situato su un area con carattere prettamente industriale, il progetto tiene in considerazione il patrimonio industriale della Semoleria riprendendo un collegamento stilistico con il razionalismo industriale tipico della prima metà del ventesimo secolo che caratterizzava gli edifici del vecchio complesso industriale recentemente demoliti. Questa connessione è caratterizzata dall’assenza di ornamenti e dall’utilizzo di materiali tipici del movimento moderno come il cemento armato e il vetro. Inoltre il progetto prende in considerazione le linee guida date dal comune di Cagliari a riguardo le volumetrie riservate ad ogni servizio e la configurazione spaziale basata su un sistema modulare. Il mio ruolo in questo gruppo di progettazione è stato quello di assistente e collaboratore alla progettazione, ai disegni, alla modellazione 3d e alla renderizzazione.
The Project is the proposal for a new University Campus in Cagliari in Sardinia. Developed within the architectural department of the University of Cagliari the scope of the design is the construction, in different phases, of a dormitory for around 500 students and the related services. The campus will be situated in an old industrial area of the city, in the site where, since the beginning of the twentieth century, was installed the biggest grain milling industry within the region. This design is the third proposal for the campus, the first one required from the Cagliari city council directly to the department of architecture of the University of Cagliari. Being situated on an industrial site, the project takes into account the industrial heritage of the milling factory and it reproduce a stylistic connection with the industrial rationalism typical of the first half of the twentieth century characterizing the buildings that made up the industrial complex recently demolished. This relationship is characterized by the absence of ornaments and by utilizing typical material of the modern movement such as reinforced concrete and glass. In addition the project takes into account the guideline given by the municipality about the volume reserved to all the different services and the spatial configuration based on a modular system. My role in this designing team has been the assistant and collaborator at the designing, the drawings, 3d modelling and rendering. 29
+ 0.00 m + 0.15 m
+ 0.15 m
+ 0.15 m
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+ 1.15 m
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ground floor
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8.82
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C:\Users\Alessandra\Documents\Officina\studentato gianmarco\Elaborati finali_271111\Cartiglio\Cartiglio x ERSU RUOT_ila col.jpg
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floor type
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section A_A’
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elevation west 34
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Recupero Architettonico della ex semoleria di Cagliari Relatore: Prof. Prof. Arch. Giovanni Marco Chiri Studente: Fabio Porcu Università del studi di Cagliari Corso di Laurea magistrale in Ingegneria Edile Architettura Tesi di Laurea in Architettura e Composizione Architettonica
Il progetto è la tesi della laurea magistrale in Ingegneria Edile Architettura conseguita all’Università degli studi di Cagliari. È il proseguimento del progetto per il campus universitario. Il processo progettuale è incentrato sul recupero del più antico edificio in cemento armato della città di Cagliari. L’edificio contiene 10 silos usati, fino al 1994, come magazzino per le granaglie utilizzate dall’adiacente impianto molitorio. Questo silos è uno dei due unici edifici di tutto il complesso industriale che non sono stati demoliti. La principale caratteristica di questo sito è il suo carattere produttivo e la sua struttura che testimonia il patrimonio di architettura industriale della città, in un quartiere che per molti decenni è stato il nucleo manifatturiero di tutta la regione. Cominciando da questo punto di partenza e da uno studio profondo dell’architettura industriale e razionale, tipica del periodo nel quale il complesso fu costruito, il progetto aspira a proteggere questo punto di riferimento ed allo stesso tempo punta a convertirlo dalla sua funzione originaria ad una nuovo compito includendo servizi utili al vicino campus universitario ed in generale per la città come l’archivio storico, la biblioteca e spazi per lo studio, Le scelte stilistiche rispettano il carattere architettonico della vecchia fabbrica: il nuovo edificio, aggiunto per provvedere agli spazi necessari per le nuove funzioni, è progettato rispettando il progetto originale. Forme e materiali richiamano il movimento moderno del ventesimo secolo, evitando ornamenti e attraverso l’uso del cemento armato e di grandi aperture vetrate. Il progetto mira a creare una stretta correlazione con il contesto circostante.
The Project is the dissertation of the Master in building engineering and architecture achieved in the University of Studies of Cagliari. It is the continuation of the project for the university campus. The designing is focused on the recovery of the oldest building in reinforced concrete in the city of Cagliari. The building contains 10 silos used, until 1994, as storage space for the grain utilized in the adjacent grain milling factory. This silos is one of the only two buildings of the industrial complex that have not been demolished. The main feature of this site is its productive character and its structure that testifies the industrial architectural heritage of the city, in a district that for many decades has been the manufacturing core of the town and of the all region. Beginning from this starting point and from a deep study of the industrial and rational architecture, typical of the period when the complex was built, the project aims to protect this Landmarks and at the same time points to convert it from its original function to a new function including services useful for the next university campus and in general for the city, such as historic archive, library and study spaces. The stylistic choices respect the architectural character of the ex factory: the new building, added to provide the necessary spaces for the new functions, is deigned respecting the original project. Shapes and materials recall the modern movement of the twentieth century avoiding ornaments and through the using of reinforced concrete and big openings with glass. The project aims to create a close relationship with the surrounded context. 37
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A
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-5.35 m
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entrance hall
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offices
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projection room
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reception
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conference room
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waiting room
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cafe
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study room
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wi fi zone
10 courtyard
ground floor
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+ 31.70 m
+ 25.10 m
+ 18.50 m
+ 11.90 m
+ 6.60 m
0.00 m
0.00 m - 1.40 m
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+ 31.70 m
+ 28.40 m
+ 25.10 m
+ 21.80 m
+21.85 m
+20.75 m
+ 18.50 m +18.10 m
+ 15.20 m
+15.45 m
+12.80 m
+ 11.90 m
+10.15 m
+ 8.60 m +7.50 m
+ 5.30 m +4.85 m
+ 2.00 m +1.15 m 0.00 m - 1.40 m
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+ 31.70 m
+ 25.10 m
+21.85 m
+20.75 m
+ 18.50 m +18.10 m
+15.45 m
+12.80 m
+ 11.90 m
+10.15 m
+7.50 m
+ 5.30 m +4.85 m
+ 2.00 m
0.00 m
-1.40 m
-5.35 m
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Le Havre in words: conceptual representation of the fragmentation of the urban fabric
The Threshold for Le Havre Relatore: Assoc. Prof. Patricia Brown Kingston University MA Landscape and Urbanism Final Dissertation
Lo scopo di questo progetto è quello di trarre vantaggio dalle caratteristiche della città e trasformare la frammentazione del suo tessuto urbano in un punto di forza per connettere insieme le attività lunga la linea di costa, dando l’opportunità a cittadini e turisti di muoversi liberamente da una parte ad un’altra, passando attraverso i differenti aspetti della città e osservando ciò che accade lungo il loro cammino. L’opportunità di fare questo esperimento è fornita nel “Quai de Southampton”: questa terrazza si trova davanti al centro città nel mezzo di una serie di attività e funzioni tipiche della città di Le Havre. Il sito è stato restituito recentemente dall’autorità portuale alla città, al momento ospita importanti attività come la torre per il controllo navale e il “Port Centre” (ex terminal dei traghetti) e, vicino ad esso, si trova il museo di arte moderna Andrée Malraux oltre ad altre piccole attività commerciali. Riqualificando quest’area sarà possibile connettere parti della città dove si svolgono attività lavorative (l’area portuale e le parti opposte dove si trovano attività ricreative, connettendo queste con le aree residenziali della città. L’area di progetto è vista come un perno, uno spazio con la funzione di connessione per offrire nuove opportunità alla città collegandola alla linea di costa. Questo è il progetto finale fatto per il Master di architettura del paesaggio e Urbanistica, la mia aspirazione durante questo progetto è stata quella di combinare la conoscenza sull'architettura e l'urbanistica esplorando le nuove opportunità date dalla materia dell’Architettura del Paesaggio, e continuando lo studio sulle aree industriali.
The aim of this project is to take advantage from the features of the city and to transform the fragmentation of its urban fabric in a strong point to link together the activities along the waterfront, giving the opportunity to citizens and tourists to move free from a part to another one, passing through the different characters of the city and observing what is happening along their walk. The opportunity to do this experiment is given in the Quai de Southampton: this terrace is situated in front of the city centre, in front of the avant port and among a series of activities and functions typical of Le Havre. The site has been recently given back from the port authority to the city, currently it hosts some important activities such as the tower for the ship control and the port centre (ex ferry terminal) and, next to it, there is the museum of modern arts Andrée Marlaux besides others small business activities. Re-qualifying this area it will be possible connect the part of the city where working activities are running (the port area) and the opposite parts where leisure activities are located, connecting these with the residential areas inside the city. The project area is seeing as an hub, a space with the function of connection to offer new opportunities to the city linking it to the waterfront. This is the Master Project done for the MA Landscape and Urbanism, my aim during this project has been that one to combine the knowledge about architecture and urbanism exploring the new opportunities given by the subject of Landscape Architecture, and keeping the study about industrial areas. 47
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guide poles
floating platform
A
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B'
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stone pavement
pipe for installations
access ramp
floating platform
88,59째
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concrete platform guide
floating concrete
stone pavement
filling polystyrene
pipe for installations
aluminum structure wooden pavement access ramp
0,3 0,15
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floating platform
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