MAGAZINE N.19 SETTEMBRE 2020
Guida per una cameretta Montessori
Black Lives Still Matter
Family-Nation.it
SPECIALE PARTO IN CASA Miki MiIjian: "La mia esperienza" L'ostetrica risponde...
REDAZIONE: Emilia Mugnai
Claudia Bessi
Francesca Santini
Letizia Riccieri
EDITOR
ART DIRECTOR
STYLIST & CONTRIBUTOR WRITER
CONTRIBUTOR WRITER
Lorenzo Naia
Micaela Miljian Savoldelli
Stella Bellomo
L A TATA MASCHIO
ENTREPRENEUR AND F U L L-T I M E T R AV E L L E R
FOOD BLOGGER
OSPITI DI QUESTO NUMERO: Ve rd i a n a Ramina
Elena Biondi
Giulia Garolla
Paola Iop
D I E T I S TA
S L E E P C O N S U LTA N T NEWBORN EXPERT
CO-FOUNDER ZAC 4 KIDS
OSTETRICA
Caterina Maroni
Ilaria Faccioli
@KETTYPICS HOME DECOR
I L LU S T R AT R I C E
FA M I LY N AT I O N M A G A Z I N E N.19 SETTEMBRE 2020
La rivista ufficiale di Family-Nation.it
CO N TAC T
info@family-nation.com +39 055 490 545
Settembre 2020 in copertina: foto di @likemiljian e art by @bessicla
N.19 AUTUNNO 2020
BAMBINI STRAORDINARI! Siamo tutti tornati dalle vacanze con un po’ di trepidazione. Come andrà il rientro a scuola nel primo (e speriamo unico) back to school dell’epoca COVID? Sicuramente è impressionante vedere come i bambini riescano gestire con meno stress di noi l’obbligo di mascherine, l’uso di gel e la limitazione dei loro movimenti. Bambini straordinari, che vanno a scuola in circostanze straordinarie con coraggio e determinazione. Un po’ come Malala: una bambina che dell’importanza della scuola per tutte e tutti ha fatto la sua causa e che pur di andare a scuola ha sfidato i Talebani. Nella parte ‘KIDS’ (che abbiamo voluto replicare dopo il grande successo della scorsa edizione) troverete un bellissimo ritratto di Malala (illustrato da @ bessicla) che si può anche ritagliare e appendere. Bambini straordinari ma anche genitori straordinari come Miki e Julien di @likemiljian che condividono con il Family Nation Magazine la loro esperienza di partorire in casa e lo fanno con il loro ineguagliabile entusiasmo e candore. Oltre all'emozionante racconto in prima persona, Miki ha intervistato la sua ostetrica Paola Iop, vera e propria guru del parto in casa e le ha fatto TUTTE ma proprio tutte le domande che vi possono venire in mente. Ne è nato un vero e proprio SPECIALE PARTO IN CASA utilissimo, soprattutto in questo periodo, per chi sta decidendo come gestire la nascita della propria figlia o figlio. L’autunno è anche la stagione delle passeggiate nel bosco: rendiamole ancora più giocose grazie a una tombola della natura o Nature’s Bingo disegnato dall’illustratrice per bambini Ilaria Faccioli @ilariafaccioli e più golose grazie alle ricette a tema Autunno di Stella Bellomo @stella_bellomo_ che stavolta compaiono anche nel lato Kids con dei bellissimi biscotti e snack salati a forma di foglia! Alzi la mano chi di noi, all’ennesimo risveglio notturno, non ha desiderato un incantesimo per far dormire tutta la notte il proprio bebé! Forse l’incantesimo non esiste, ma Elena the
Nanny, la Tata del Sonno, ci aiuta a capire meglio come dormono i bambini e cosa possiamo fare noi per aiutarli a dormire in modo sempre più autonomo. Verdiana Ramina @verdy75, ci aiuta a capire come gestire una fase delicata della crescita dei nostri babini: lo svezzamento e la scelta dei piatti più adatti a favorire una transizone serena verso un’alimentazione equilibrata. L’autonomia dei bambini è alla base della filosofia di Maria Montessori. Importante che siano in un ambiente stimolante e alla loro portata, dove si possano sentire liberi di sperimentare senza pericoli e senza dover essere continuamente guidati dal genitore. La loro stanza in primis dovrebbe quindi rispecchiare questi principi e abbiamo quindi creato una vera a propria “Guida Per Una Cameretta Montessori” insieme alla nostra @_framcescasantini_ mamma e stylist e a @kettypics appassionata di home decor e ecologia che ci apre le porte della cameretta dei suoi bambini. Infine, argomento che mi sta molto a cuore è quello trattato da Lorenzo @latatamaschio: il razzismo e come spiegarlo ai bambini. Va letto con attenzione, per educarci e educare a diventare promotori di cambiamento in positivo all’interno della società.
Che aria tira? JEUNE PREMIER
To o c o o l for school Marchio belga che porta il lusso a scuola. Le cartelle, gli zaini e gli astucci Jeune Premier sono accessori scuola di alta qualitĂ , originali, di gran classe e dagli splendidi colori. Curatissimi nei dettagli, ergonomici e dall'appeal irresistibile, soddisfano i genitori piĂš esigenti e i bimbi che vogliono distinguersi.
N OV I TĂ€
Ve r b a Vo l a n t Lorenzo Naia aka La Tata Maschio. Dopo una vita da tata... maschio, Lorenzo oggi continua ad occuparsi di infanzia anche attraverso le parole: scrive libri per bambini e cura progetti creativi per brand family friendly. Parte integrante della nostra redazione, non potevamo fare a meno di lui e delle sue parole! 4-
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CHE ARIA TIRA...
TIKIRI
Mascherine lavabili Le mascherine lavabili di Tikiri offrono un livello di filtraggio di oltre il 95%. Sono composte da 3 strati di cotone di altissima qualità certificato OEKO-TEX® 100. Hanno fantasie divertenti, sono leggere e soffici, sia per grandi che per bambini! Sono create per le dimensioni del viso dei più piccoli per assicurare un maggior comfort nella respirazione pur mantenendo l'aderenza al viso.
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2 in 1! Zaino 2in1 per le materie di studio e per l'attività fisica dei più piccoli. Perfetto per le scuole elementari, ha un ampio scompartimento centrale, una tasca laterale, una tasca portaborraccia; in più, agganciato allo zaino, c'è uno
zainetto morbido più piccolo da usare per lo sport pomeridiano! Completamente imbottito e realizzato in nylon idrorepellente.
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N OV I TÀ
GEORGANICS
Zero waste! Marchio inglese che produce dentifrici, colluttori, fili interdentali e altri prodotti di igiene orale veramente naturali. Gli ingredienti sono 100% naturali, senza nessuna sostanza chimica nociva. I prodotti sono fatti a mano in piccole quantità, e il packaging è ridotto all'essenziale.
TOTS BOTS
Pannolini lavabili Lo sai che i pannolini usa e getta necessitano di ben 500 anni per decomporsi e che un bamino nei suoi primi 2 anni e mezzo di vita utilizza e getta più di 4.500 pannolini?
Con Tots Bots, pannolino lavabile tutto in uno e in una sola taglia (si adatta alla crescita del bambino) hai la praticità di un usa e getta ma senza l'impatto ecologico.
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CHE ARIA TIRA...
24 BOTTLES
Borraccia e tisaniera
La borraccia Clima unisce stile, funzionalità e consapevolezza ambientale: è un'alternativa intelligente all’utilizzo di bottiglie in plastica usa e getta! Il modello Cloud&Mist è dotato di un pratico infusore grazie al quale puoi trasformare la tua borraccia in una tisaneria e realizzare facilmente té, tisane, infusi di erbe, infusi di frutta e acque aromatizzate.
O F F I C I N A N AT U R A E
Zero waste! Officina Naturae, il marchio italiano di cosmesi e detergenza ecologica e sostenibile, ha creato una Spazzola per Piatti in legno di Faggio Cerato e Setole di Tampico 100% naturale e plastic-free. Oltre a questo prodotto vi innamorerete di tutta la gamma perché i prodotti ecobio Officina Naturae sono efficaci e di qualità, e sono sicuri per l'uomo (anche i bimbi piccoli!) e per l'ambiente.
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N OV I TÀ
NOBODINOZ
Gatsby Collection Nuove fantasie in casa Nobodinoz, nella linea dal nome 'Gatsby Collection'. I classici colori pastello sono arricchiti da disegni di piume che richiamano gli anni dell art déco per rendere l'ambiente di casa un luogo raffinato e delicato dal gusto retrò. Inoltre il marchio spagnolo quest'anno presenta una linea di prodotti per il pic nic, scuola e lavoro per un pasto veloce sempre con te! I materiali sono food grade e certificati Oeko Tex, quindi i prodotti si possono usare a contatto con gli alimenti in tutta tranquillità e sicurezza per tutta la famiglia.
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CHE ARIA TIRA...
LORENA CANALS
Co t to n Wo o d s La nuova collezione Cotton Woods rievoca una passeggiata nei boschi della costa mediterranea con i suoi pini che ondeggiano al vento e una miscela di odori di rosmarino e pino. Una vera esperienza di bosco marittimo che entra in casa tua!
TA P P E T I L AVA B I L I
Funghi, pigne, rocce di muschio ispirano un'intera gamma di forme e trame che si riflettono attraverso tappeti e accessori senza tempo.
I N L AVAT R I C E !
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N OV I TÀ
Bugaboo P E R F R AT E L L I
Modello Donkey E se cresce la famiglia? Ci pensa Bugaboo con il modello Donkey 3 Fratellare che cresce con te. Al modello singolo (Fox mono) puoi affiancare il kit di conversione e trasformarlo in passeggino doppio. Il sistema affiancato aiuta i fratelli a interagire, condividere insieme ciò che li circonda. Nonostante sia un doppio passeggino, riesce ad essere manovrato con facilità e passa attraverso la maggior parte delle porte standard. Semplice da chiudere e con un vano doppio le vostre passeggiate saranno all'insegna dell'innovazione e della comodità.
Innovazione
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CHE ARIA TIRA...
Design
Modello Fox Adatto a qualsiasi terreno le sue sospensioni assicurano una guida sicura e fluida su qualsiasi superficie. CittĂ , spiaggia e montagna non sono mai stati cosĂŹ semplici da affrontare grazie anche alla sua praticitĂ di chiusura e leggerezza. Si chiude in un unico pezzo e sta in piedi da solo in qualsiasi configurazione.
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PEOPLE WE LOVE
Giulia e Francesca, founders di Zac 4 Kids
Intervista a Giulia Garolla di Zac 4 Kids Ciao Giulia siamo entusiasti di poter parlare con te. Qual è stata l’ispirazione per fondare Zac 4 Kids? Zac 4 Kids è nata da un’esigenza: Francesca ed io ci siamo conosciute a Firenze, grazie ad un'amica comune. Io avevo già la mia prima figlia e lei era incinta. Siamo subito diventate amiche, entrambe volevamo dedicare più tempo alle nostre rispettive famiglie senza rinunciare alla realizzazione professionale. Abbiamo preso coraggio, abbandonato 12 -
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lo studio legale e l’azienda di consulenza e… fondato Zac 4 Kids. Puoi descrivere Zac 4 Kids in tre parole? Creatività, sfida e donne. E il nome del brand? Puoi dirci qualcosa sul suo significato? "Zac zac zac" è il suono delle forbici che tagliano il tessuto, ma nel nostro caso anche il passato lavorativo. 4 Kids
GIULIA DI ZAC 4 KIDS
perché il nuovo universo che cerchiamo di costruire è tutto dedicato ai bambini e ai loro genitori. Ogni collezione si ispira a una regione d’Italia! Che bello riscoprire le tradizioni di ogni zona! Da dove viene questa idea e come fate a trovare le informazioni e aneddoti? L’Italia è un paese magico, c’è sempre qualche cosa di nuovo da scoprire! Viaggiamo, leggiamo, studiamo. Dietro ogni Collezione c’è tanto lavoro di approfondimento. La ricerca è il mio momento preferito del lavoro. Zac 4 Kids è made in Itay in modo molto speciale, collaborate con una coope-
rativa ecc, parlaci di come producete. Sì, produciamo in Toscana, ci aiuta una cooperativa sociale che supporta donne in difficoltà nel reinserimento lavorativo. Conosciamo tutte le donne che cuciono i nostri prodotti, è una realtà bellissima. Non posso negare che inizialmente è stata una strada in salita, ma adesso c’è molto dialogo e scambio. La tua famiglia e le tue esperienze sono alla basa dello sviluppo dell’azienda. Parlacene un po’. Tutti i prodotti Zac 4 Kids sono testati e approvati dalle nostre famiglie! Sicuramente nascono da un’esigenza! Emblematico è lo sviluppo del Telo Abbraccio: eravamo stufe di fare le acro-
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PEOPLE WE LOVE
bazie per asciugare i bambini dopo il bagnetto. Ci siamo confrontate a lungo, ci sono tantissimi prodotti in commercio, poi una sera... zac! L’ispirazione: un’amica restauratrice di tessuti ci ha suggerito di usare le calamite ed è nato il Telo Abbraccio. Adesso le mamme cominciano a conoscerlo e per noi è una soddisfazione incredibile sentire che le abbiamo, nel nostro piccolo, aiutate. Come riesci a conciliare la maternità con una carriera impegnativa? Male :) Il tempo manca sempre, ma la maternità, nella mia esperienza, mi ha aiutato nella gestione del lavoro: sono più organizzata, vado dritta 14 -
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GIULIA DI ZAC 4 KIDS
al punto, poi sicuramente gli errori si fanno, ma mi sembra di essere diventata più concreta. Se dovessi scegliere un personaggio preferito tra tutti quelli delle collezioni Zac for Kids quale sarebbe? Amo la Chiocciola, sempre con la sua casa in giro! Per finire, puoi darci qualche anticipazione sui piani futuri di Zac for Kids? Stiamo lavorando alla nuova collezione Dolomiti, tutta dedicata al mondo incantato delle montagne: gnomi, animali del bosco, natura incontaminata. Siamo particolarmente legate a questa collezione, l’idea delle Dolomiti è nata durante il periodo di lockdown, avevamo voglia di libertà e natura. Le illustrazioni di “Dolomiti” ci hanno tenuto compagnia in quei giorni difficilissimi, Irene, l’illustratrice, ci ha stupito con dei disegni bellissimi! In autunno arriverà la prima linea di homewear… non posso aggiungere altro! Intanto vi presentiamo Similde e Laurino!
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SOS GENITORI
E se mio figlio non dorme? M A N UA L E D I S O P R AV V I V E N Z A P E R N E O - G E N I TO R I di Elena Biondi
Il sonno dei più piccoli e il suo funzionamento, sono per molti un mistero. Il più delle volte ci sentiamo esausti e persi di fronte al mistero inconfutabile di come sia possibile per i nostri piccoli dormire 12 ore di giorno e svegliarsi ogni due ore la notte. O di non dormire affatto di giorno e di notte. Spesso si pensa che il bambino “buono” dorma e il bambino “cattivo” dorma male, che ci sia stata una responsabilità da parte dei genitori e che se i bambini non dormono dobbiamo rassegnarci fino ai tre anni. Il sonno in realtà è un mondo molto complesso, che si interfaccia con componenti organiche, pratiche, componenti emotive e anche di orari e abitudini. I metodi non sono mai stati la mia chiave di lettura preferita. Quello che cerco di Se lasciate ai vostri bambini degli spazi per fornire ai genitori sono informazioni efficaci che aiutino a semplificare questo modo gestire il momento dell'addormentamento in modo autonomo, anche se in vostra precosì affascinante ma anche difficile. senza, ma senza cullarli, hanno opportunità di imparare a gestire il sonno da soli. A dormire si può imparare, in modo graduale e con la guida e l’aiuto dei genitori. La vostra componente emotiva in questo è Questo ovviamente può comportare della essenziale per garantire ai piccoli un sonno frustrazione da parte dei piccoli, pertanto richiederà la gestione di un pochino di sereno, anche se so bene che il passaggio pianto di frustrazione che so non essere per aiutarli a volte può essere stressante. semplice. È bene ricordare però che dor16 - Family Nation Magazine - Settembre 2020
E SE MIO FIGLIO NON DORME?
mire bene è qualcosa che fa bene in primis ai nostri bambini e quindi vale la pena investire il nostro tempo e energie. Se un addormentamento non è autonomo e sta generando dei risvegli, bisogna provare a rendere i bambini partecipi e protagonisti di questa fase. Il messaggio dovrebbe però partire da voi, senza aver paura di gestire un momento di difficoltà e/o protesta.
no essere gestiti in maniera autonoma dai piccoli. Se gli orari sono regolari ma ci sono numerosi risvegli, dobbiamo iniziare a valutare un tipo di addormentamento più autonomo e una gestione dei risvegli in presenza sì del genitore, ma che aiuti i bambini a trovare un loro proprio modo di addormentarsi.
Nei primi mesi di vita per dormire i piccoli si abituano a contatto, suzione e movimento. Alcuni di questi condizionamenti involontari rimangono nella loro coscienza legati alla fase del sonno e e li portano a gestire i risvegli in modo non autonomo. Per questo motivo a volte più interveniamo più li svegliamo, anche se sembra paradossale! I risvegli fisiologici nei bambini posso-
Al di là di malesseri fisici, sui quali ovviamente dobbiamo intervenire, una routine quotidiana del sonno dovrebbe prevedere un intervento progressivamente minore da parte del genitore per aiutarli a favorire un rapporto con il sonno più sereno e autonomo. Come per il camminare anche per il dormire è necessario lasciare ai bambini spazio per imparare. Senza però che questo causi stress. Family Nation Magazine - Settembre 2020
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SOS GENITORI
ECCO 7 STRUMENTI UTILI PER INIZIARE AD APPROCCIARE AL MEGLIO IL MONDO DEL SONNO DEI PICCOLI 1 . U N O S W A D D L E utilizzato
nei primi mesi di vita è uno strumento magico. Si utilizza da 0 a 3 mesi e ricordatevi in ogni caso di controllare sui manuali e guide online come utilizzarlo nel modo più adeguato e sicuro. S W A D D L I N G (o ‘fasciare’ il neonato)
è sicuramente una pratica che se eseguita nel modo adeguato può aiutare a farlo riposare meglio e a farlo sentire più tranquillo. Una pratica accogliente adottata da molte culture diverse che ricorda al neonato la sensazione di stare nel grembo materno. Il momento migliore per iniziare, è dai primissimi giorni, in modo che possa adattarsi alla posizione sin da subito. Per sicurezza deve sempre dormire a pancia in su, possibilmente inserito all’interno di un cuscino anti ribaltamento. Il tessuto per la fasciatura deve sempre essere adatto alla temperatura esterna, la fasciatura sulle gambe deve essere morbida mentre le braccia e il busto possono essere fasciate leggermente di più. Fondamentale è per le prime volte, chiedere a qualcuno che l’ha già fatto come farlo nel modo appropriato, o guardare un tutorial. Non coprite mai il collo o il viso e se siete in posti molto caldi non va fatta se non in presenza di condizionatori, ma non abbiate paura perché se fatto nel modo appropriato è una tecnica rilassante che aiuta il neonato a sentirsi protetto e al sicuro durante il momento del sonno. 2. WHITE NOISE MACHINE
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Una macchina per i rumori bianchi è qualcosa che porto sempre con me nella mia borsa di Mary Poppins quando seguo dei clienti durante le notti. 3 . L ' A M B I E N T E del sonno di
giorno e di notte deve essere possibilmente lo stesso. Buio e con la giusta temperatura. Fino ai sei mesi-un anno il bambino può stare in camera con noi, poi è preferibile trasferire il piccolo nel proprio ambiente. Sono fondamentali la temperatura intorno ai 23 gradi, umidificatore, White Noise Machine ed una culla sicura. 4. GIORNO E NOTTE
Non è vero che la luce di giorno “li abitua a
E SE MIO FIGLIO NON DORME?
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SOS GENITORI
dormire ovunque”, aiutare il bambino con il buio, non solo lo aiuta a non distrarsi ma favorisce la comprensione della differenza tra il giorno e la notte. 5. L'IMPORTANZA DI SEGUIRE LE FASI DI SVILUPPO
Nei primi due mesi tutto è concesso perché i piccoli non conoscono e non possono comprendere la differenza fra il giorno e la notte. Durante il terzo e il quarto mese è il momento in cui consolidare le loro abitudini legate al sonno. Una routine, un ambiente specifico, degli orari precisi, un addormentamento dolce e senza troppi movimenti in culla sono l’ideale. È il momento in cui iniziare a consolidare le loro capacità di addormentarsi parzialmente in autonomia. 20 - Family Nation Magazine - Settembre 2020
Nei primi mesi di vita un neonato può dormire fino a 18-20 ore al giorno, in genere questo ritmo dura un mese al massimo, più comuni sono le 16-18 ore complessive fino al terzo mese, 14-16 dal terzo mese in poi, fino ad un ritmo di 1 ora di pisolino la mattina, 2 ore nel pomeriggio, 30 minuti in serata e 12 ore la notte, verso il quarto mese. 6. LA CHIAVE DEL SONNO
È necessario che la “chiave del sonno” sia interna. Legata ad una sicurezza che i bambini portano con loro. Il nostro compito è aiutarli a trovare questo magico elemento e guidarli verso un addormentamento che sia soltanto loro.
E SE MIO FIGLIO NON DORME?
7. G L I E R R O R I DEI GENITORI?
A mio parere, almeno riguardo al sonno, non esistono! Il sonno è un argomento di cui si conosce poco, la bibliografia non sempre esiste in italiano, anzi quasi mai. Non ci sono testi di riferimento validi che non siano estremi e nella maggior parte dei casi è un lavoro talmente nuovo nel nostro paese che sono pochi i consulenti che hanno delle reali casistiche da presentare. I genitori in questo contesto non sbagliano: tentano, fanno del loro meglio e se stanno leggendo questo articolo è perché vogliono migliorarsi. Il nostro ruolo, come consulenti del son-
no, è farli sentire accolti e compresi. Le mamme e i papà fanno quello che possono con le capacità e le informazioni a disposizione. Non dormire non semplifica le cose, perciò accantoniamo la parola “errore” e concentriamoci su termini come “miglioramento”, “soluzione”, “comprensione”. A dormire in maniera più efficace si può imparare e spesso anche con un percorso molto più lineare e meno complesso di quello che si pensa. Io sarò sempre a vostra disposizione per aiutarvi a capire di più, per quello che so e che spesso imparo da voi e dai più piccoli. Un abbraccio, Tata Elena
Elena Biondi Sono Elena, la Tata del sonno, Newborn Expert, Tata neonatale e Sleep Consultant. Da 12 anni ascolto genitori in Italia e in Europa, alle prese con i problemi del sonno. Da più di 20 lavoro nel mondo dell'infanzia, sia a Roma, mia città natale che in giro per l'Europa, Stati Uniti e Canada.
www.latatadelsonno.com IG: @elena_the_nanny FB: @latatadelsonno
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A P P U N T I E S P U N T I D ' E S TAT E
Appunti e spunti d'Autunno Ecco l’autunno, che piano piano si insinua nelle nostre giornate, rendendole più corte e fresche. È il periodo in cui i più tradizionali e sognatori degli Old Times già si pregustano le serate sul divano copertina e libro, accompagnati da una calda tisana. Ecco tre
cose da appuntarti, un’ispirazione per i più modaioli, il calendario lunare per i sognatori e un segreto della nonna per chi ama i rimedi naturali.
Tr e n d Old times... 1.
2.
3. 4.
5. 1. Mini Rodini Giacca 120,00€; 2. Bobo Choses Maglione 89,00€; 3. Jeune Premier Cartella 129,90€; 4. Album Il regalo più bello per la nonna! 21,16€ 5. Banwood Bicicletta Senza Pedali 159,00€
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APPUNTI E SPUNTI D'AUTUNNO
a cura di Letizia Riccieri
Calendario della Luna luna nuova
primo quarto
luna piena
ultimo quarto
Settembre 2020 2
10
17
Ottobre 2020
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1
10
16
23
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Novembre 2020 8
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I rimedi della Nonna Raffreddore non ti temo! Se c’era una cosa che proprio non mi andava di fare, anche se ero pienamente consapevole del fatto che mi avrebbe fatto sentire meglio, erano i fumenti (che la nonna ha sempre chiamato al femminile le fumenta) alla sera prima di andare a letto quando il raffreddore mi tappava tutte le vie respiratorie. Nonna metteva metteva a bollire un pentolino di acqua e poi ci aggiungeva un cucchiaio di bicarbonato di sodio. Io mi mettevo a sedere a tavola, e con la testa coperta da un canovaccio respiravo sopra questi caldi vapori che uscivano dall’acqua e bicarbonato. Fare i fumenti è un ottimo medio per decongestionare le vie nasali e trovare un riposo notturno più sereno. Family Nation Magazine - Settembre 2020
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LIKE MILJIAN
PARTO IN CASA Un'esperienza vera Miki Miljian - @likemiljian Avevo la mano sinistra appoggiata sulla pancia. La destra stringeva il cellulare, sul quale bastava premere il tasto verde. Lungo la gamba sinistra si arrampicava mio figlio, un biondo, ricciolo, che da poco aveva festeggiato i suoi primi dieci mesi. La gamba destra, intanto, traballava. C’era qualcosa dentro di me, dietro quel tasto verde rotondo, tra le cifre di quel numero di telefono, che mi spingeva a credere che quello era solo il primo passo. Il primo passo necessario. L’ultimo che avrei percorso da sola. Quel tasto verde
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mi chiamava. La strada verso la maternità appare stabilita: a definirla sono le regole, le convinzioni, i giudizi esterni, le credenze. A definirla sono anche gli ostacoli che invadono la strada quando ammetti intimamente a te stessa e a gran voce davanti al pubblico del pranzo della domenica di volerla vivere esclusivamente a modo tuo, libera. Tu, la tua trasformazione, il tuo sacrosanto corpo, il tuo bambino. Avevo premuto il tasto verde. Incontrai per la prima volta la mia ostetrica (ndr: Paola Iop, intervistata di seguito) qualche settimana dopo. Mi presentai con Julien, il ricciolo biondo in carrozzina, e tanta buona volontà sotto braccio. “Sono Micaela, sono incinta del secondo bambino, e vorrei partorire a casa mia” Di lei mi ricordo il sorriso, la voce calda, le parole giuste alle mie domande, come due puzzle che si incastrano. Mi sono detta che se avessi potuto scegliere, se veramente avessi potuto decidere in quale atmosfera accogliere mia figlia, il giorno in cui avrebbe scelto la data del suo compleanno, quello era il calore che avrei sognato accanto a me. “Bene, Micaela, benissimo, di questo ne possiamo continuare a parlare. Ma ora dimmi, come stai?” Non è stato un cammino senza scogli, e tante sono state le volte che ho difeso la mia intenzione quante quelle in cui ho
PARTO IN CASA
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sentito sguardi esterni di perplessità di fronte a quella scelta considerata folle, a tratti retrograda. Ma cosa stavo volendo io di strano, se non accogliere mia figlia nel posto al mondo in cui ci saremmo sentite più sicure, protette, “a casa”? Nel momento del parto il corpo secerne naturalmente una combinazione di ormoni. In maniera naturale, il corpo si occupa di gestire attraverso il cocktail di questi ormoni il dolore, lo stress fisico, ripagando l’impegno con una sensazione di estrema forza, concentrazione, fiducia in se stesse. L’ormone principale del parto è l’ossitocina, e non solo perché ha un effetto sulle contrazioni uterine. L’ossitocina
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è chiamata “ormone dell’amore”, perché induce la calma e riduce lo stress. L’ossitocina è chiamata ormone dell’amore anche perché aiutano a produrla un ambiente in cui ci si sente al sicuro, in cui ci si sente protette, nel calore, nella pace. Dovevo giusto credere in me, nella mia forza, nella mia naturale maniera di saper dare alla luce. Il 24 settembre di quell’anno, alle 3.50 del mattino, Lia Miljian è venuta al mondo sul nostro letto, sotto un’immensa mappa del mondo, nella magia di una stanza illuminata solo dalla luce della notte, mentre fuori la città ancora dormiva quieta, inconsapevole di aver guadagnato due occhi in più. È stato come un incantesimo, e nel
PARTO IN CASA
frattempo era accaduta la cosa più naturale del mondo. Quasi innata, spontanea, completamente normale. Le ostetriche ci hanno lasciato riposare, abbracciati in quel letto che era il nostro, e a svegliarci è stato solo il nostro bambino, che una mattina si è alzato e aveva una sorella in più. Julien a pranzo ha cucinato la pizza. L’ho mangiata con la mia bambina in braccio. Sono rimasta tutto il giorno a guardarla, sdraiata nel nostro letto, come a fotografare con gli occhi ogni sua ora di vita in più. È arrivato il terzo figlio. Dopo aver girato in pancia cinque continenti, Milo ci ha fatto capire che per nascere sarebbe bastato sentirsi a casa. E casa per noi era la sicurezza del supporto della donna che ci aveva già una volta accompagnato per mano nel percorso più complesso della vita, quello verso la famiglia che moltiplica. Dove è nato l’ha scelto lui. Perché i bambini conoscono già le risposte alle
domande che noi ancora non siamo arrivati a farci. I suoi due fratelli erano nella stanza a fianco. Quando si sono conosciuti Milo aveva poche ore di vita. E se mai in quel momento una telecamera avesse filmato dalla finestra della stanza quei tre bambini insieme, non si sarebbe mai resa conto che quello era il loro primo incontro se non osservando da vicino. Perché in quella casa tutto aveva seguito il corso ordinario della vita. Il caffè nella moka, i giocattoli per terra, la musica in salotto. Quel primo giorno da fratelli era semplice quanto eccezionale. Tutto aveva seguito la linea della vita. Tutto era stato magicamente naturale.
Miki Miljian Micaela Savoldelli
Instagram: @likemiljian Website: www.likemiljian.com
Micaela Savoldelli, da tutti conosciuta come Miki Miljian, tre anni fa, insieme al grande compagno di vita Julien, e ai figli Teo, Lia, e Milo che da poco si è aggiunto alla crew, è partita per un giro del mondo non-stop, per vivere la più grande avventura di vita in famiglia. Scrittrice e creativa, è la penna dietro le avventure che entusiasmano sui socials e sul web: Like Miljian, ossia la storia della famiglia che lasciò’ tutto per partire alla scoperta del mondo. Ama follemente il Bo Bun vietnamita, i cappelli da cow boy del deserto di Joshua Tree in California, i kimono giapponesi, incontrare persone ed ascoltare storie. Da oggi, a poche settimane dallo prossimo stanziamento della famiglia a Bali, condivide tutti i suoi segreti ed aneddoti con Family Nation.
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LIKE MILJIAN
PARTO IN CASA
Intervista all'ostetrica Paola Iop di Miki Miljian - @likemiljian
Cara Paola, grazie dal profondo del cuore per aver accettato di mettere a disposizione la tua magica competenza con noi. Dato che la mia avventura è cominciata proprio con te, anni fa, nella nostra cara Firenze, mi sento quasi emozionata di condividere questa grande possibilità che è il parto in casa con tutte le mamme e i babbi che leggeranno questo articolo, attraverso le tue parole. Devi sapere che questa intervista è stata creata in realtà a tantissime mani. Abbiamo chiesto a chi ci segue su Like Miljian, chi
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all’inizio della grande strada verso la maternità, chi la sta vivendo, o chi ha voglia di riviverla, di scriverci curiosità/dubbi principali riguardo al parto in casa. Questo è quello che ne è uscito, che abbiamo riassunto per te, per mettere più luce e chiarezza su una tematica ancora poco conosciuta. Cominciamo dal tema più caldo... 1. Diciamoci la verità: il parto in casa è sicuro? Quel famoso “ma se succedesse qualcosa...”
PARTO IN CASA
Dalla tua esperienza, come viene gestito? E “se succedesse qualcosa” alla mamma? O, ancor più pauroso, al bambino? Il parto in casa è sicuro quando è previsto, programmato, e si nutre di una relazione di fiducia tra ostetrica, donna e coppia costruita nel tempo, presupposto di base per una relazione terapeutica globale. Non si può e non si deve improvvisare. Questo anche secondo le linee di indirizzo del NICE (Istituto Nazionale per la Salute e l'Eccellenza nella Cura) che fa capo al Ministero della Salute nel Regno Unito, che addirittura dice che partorire a casa per una donna “fisiologica”, con tutte le indicazioni rispettate, è più sicuro che partorire in ospedale, in quanto vengono meno tutte le difficoltà iatrogene, cioè generate dall'ospedale stesso. 2. Ci sono effettivamente delle condizioni necessarie ed indispensabili per poter partorire in casa? Chiunque lo può fare? A qualsiasi età? Anche ad un primo parto? E anche con parti precedenti conclusasi con complicazioni o cesareo? Per partorire a casa la gravidanza deve essere fisiologica (bimbo cresciuto regolarmente, cefalico, singolo, normoformato, a termine di gravidanza quindi a partire dalla 37° in donna sana che non presenta malattie o alterazioni o pregresse o imputabili alla gravidanza stessa). Inoltre il travaglio deve insorgere spontaneamente e i parametri vitali di donna e bambino mantenersi validi durante tutto il travaglio. Il travaglio deve svolgersi in modo fisiologico con una progressione regolare e non dar adito a ritenere che necessiti di ulteriori controlli, né all'uso di farmaci di nessun tipo. Sembra una situazione eccezionale ma in realtà la maggior parte delle donne ha spontaneamente tutti questi requisiti. L'età non è significativamente importante, né che si tratti di un primo o secondo o terzo parto. Non è invece consigliato partorire a casa se c'è stato precedentemente un taglio cesareo o una ferita sulla parete uterina. Se ci sono state complicazioni in un parto precedente va vista con attenzione la situazione e capire il
"Il parto in casa si nutre di una relazione di fiducia tra ostetrica, donna e coppia costruita nel tempo"
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più possibile di che tipo di complicazioni si tratti e da cosa siano state originate. 3. C’è la domanda di una ragazza che mi ha incuriosito molto, forse per il termine che ha deciso di impiegare. Questa ragazza ci scrive “Perché scegliere una soluzione così vintage, quando in ospedale ci sono i medici?” Sapendo che ci sono Paesi, molto vicini a noi, in cui la nascita in casa è considerata abituale quanto quella in ospedale - parlo ad esempio dell’Olanda, dove la scelta del parto in casa viene fatta da 1⁄3 delle donne, ed è spesso coperta dall’assicurazione sanitaria - il parto in casa è davvero una scelta vintage, che ci riporta indietro nel passato, vicino alle nostre nonne, o è piuttosto un passo nel progresso della libertà della donna, libera di scegliere ciò che la fa sentire meglio in uno dei più importanti momenti della sua vita? Non si deve pensare al parto in casa come a quello che veniva (non scelto) dalle nostre nonne, quando non c'era la possibilità di scelta, ma soprattutto le donne non venivano seguite in gravidanza e magari arrivavano al parto senza aver fatto un esame del sangue, non c'era ecografia per monitoraggio fetale e in più le condizioni socio-economiche e di igiene erano molto diverse, compresa l'alimentazione. Da questo punto
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di vista possiamo affermare che la gravidanza non sia mai stata tanto monitorata come oggi e quindi prima del parto sappiamo di questa mamma e questo bambino quesi tutto! La possibilità quindi di andar incontro a imprevisti è molto ridimensionata. In ogni caso se durante il parto si evidenzia l'insorgenza della necessità di un monitoraggio maggiore ci si trasferisce tranquillamente in ospedale. A questo proposito è preziosa una rete di professionisti/ospedale che collaborano tra di loro con il fine ultimo della buona salute di donna e neonato. In altri Paesi europei (Inghilterra, Olanda, Germania...) partorire in casa è una possibilità prevista dal Sistema Sanitario Nazionale. È consigliato dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che la donna possa partorire dove si sente più tranquilla e protetta, rispettando al massimo la sua possibilità di scelta. 4. Il parto in casa resta oggi in Italia una scelta che può fare paura. Immaginiamo una donna si senta pronta ad affrontare il percorso, come reagire ad un compagno o a una famiglia contrari? Se una donna ha questo desiderio ma il compagno non è convinto può consultare l'ostetrica e affrontare i temi che lo spaventano. È importante non fermarsi a pregiudizi, ai luoghi comuni o ai “sentito dire” ma affrontare l'argomento con figure che se ne intendono, che lo fanno nella loro pratica professionale quotidiana e quindi ne hanno esperienza concreta e vissuta. 5. Qual è il primo passo da fare? Dove si trova e come si sceglie la propria ostetrica? Il primo passo da fare è trovare un'ostetrica competente che ti fornisca tutte le informazioni necessarie e con cui fare una consulenza mirata, individualizzata, professionale. Se è difficile esiste un “Coordinamento nazionale delle ostetriche che assistono in casa o casa maternità” che si chiama “Nascere a casa” (nascereacasa.it) che dà i nominativi regione per regione delle ostetriche disponibili. Non tutte le ostetriche che assistono a casa appartengono al coordinamento, ma io sì e per me è indice di profes-
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sionalità e le ostetriche che vi aderiscono si attengono alle “regole” sopra descritte. Inoltre le ostetriche del coordinamento sono tenute a una formazione continua, tra cui il “Corso Emergenze” biennale. Hanno inoltre due Assemblee all'anno che permettono lo scambio, il confronto, la crescita professionale “sul campo”. Diciamo che si tratta di ostetriche che oltre alla laurea classica si impegnano a “specializzarsi” in un percorso professionale mirato all'assistenza in casa. 6. Spesso a bloccare però la coppia sul percorso è il prezzo. Quanto costa un parto in casa? E da cosa è giustificato il prezzo? Un parto a casa costa dai 2.500 ai 3.000 euro. Il prezzo comprende la reperibilità (anche notturna e festiva) di 2 ostetriche e l'assistenza al parto e alle viste dopo. I prezzi differiscono lievemente da regione e regione e possono comprendere prestazioni diverse. Ci sono alcune Regioni italiane dove c'è un rimborso parziale del costo a cura del Sistema Sanitario Nazionale (Piemonte, Emilia Romagna, Lazio). Si stanno facendo raccolta firme e petizioni affinché questa possibilità si estenda a tutte le Regioni Italiane. Idea: molte coppie chiedono a amici e parenti una piccola cifra di aiuto (colletta?) invece dei soliti vestitini/giocattoli/prodotti di igiene che immancabilmente arrivano a casa come regalo dopo il parto. 7. Una gravidanza dura nove mesi, e non c’è un solo giorno che non sia necessario alla preparazione della nascita del proprio bambino. C’è una preparazione emozionale e mentale anche per il parto in casa? A mio avviso la “preparazione” è opportuna al parto in genere, sia che tu lo faccia in casa che in ospedale. Certo frequentare un corso tenuto da ostetriche che abbiano anche esperienza di questo migliora la possibilità di ricevere risposte adeguate competenti ed efficaci. Ogni donna dovrebbe approfittare di questo tempo (la gravidanza) per avvicinarsi al proprio corpo, alle proprie competenze innate, affidarsi anche al proprio istinto e credere nelle proprie capacità. Le donne sanno partorire
"Non si deve pensare al parto in casa come a quello che veniva (non scelto) dalle nostre nonne" Family Nation Magazine - Settembre 2020
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e i bambini sanno nascere. E il compito dell'ostetrica è proprio quello di aiutare la donna a risvegliare le proprie competenze e a prendersi l'onere, ma anche l'onore, di partorire il proprio bambino nel modo e nel luogo che desidera e che sente sicuro per sé e per la sua famiglia. 8. La preparazione logistica? Cosa si deve prevedere per un parto in casa? E la casa deve avere particolari condizioni? Come deve essere gestita, ad esempio, la pulizia (anche prevedendo quella post parto)? La casa deve essere normale, accessibile, a mezz'ora circa dall'ospedale più vicino, pulita a fondo ma senza caratteristiche particolari. Il materiale “medico” lo porta l'ostetrica, il resto lo compra la coppia ma sono solo cose semplici per allestire lo spazio in modo da non sporcare e lasciare tutto a posto quando il parto è concluso. Dopo il parto la pulizia è uguale a quella di qualunque casa in cui viva un bambino.
"Ogni donna dovrebbe approfittare di questo tempo (la gravidanza) per avvicinarsi al proprio corpo, alle proprie competenze innate"
9. Arriviamo ora al grande giorno. Chi sarà presente al nostro parto in casa? Le persone presenti al parto sono quelle che la coppia sceglie. È consigliabile che siano persone tranquille, positive, presenti per aiutare e sostenere. 10. Mi hanno scritto tante mamme che hanno già vissuto parti, in ospedale, con epidurale, che vorrebbero lanciarsi in questa nuova avventura, ma che hanno paura, paura del dolore. Un parto in casa non prevede epidurale. Io dico sempre che tu sei stata la mia, ed anche molto più efficace della stessa epidurale, in ospedale, durante il mio primo parto. Come si affronta il dolore, senza epidurale, in casa? Il dolore fa parte dell'esperienza umana, il modo di affrontarlo è individuale. Non si usa l'epidurale a casa perché si tratta un farmaco e come tale può avere effetti collaterali. Necessita quindi di essere somministrato in una realtà ospedaliera. Ma il dolore si affronta anche con risorse individuali, con il massaggio, l'acqua, il canto, la rassicurazione, la calma, il respiro, le posizioni libere, la musica, gli oli essenziali, la fiducia e le competenze che ogni donna ha dentro di sé. 11. Come si gestisce la presenza di altri figli in casa?Il dubbio di tante mamme è che si rischi di scioccarli. La gestione dei bambini viene decisa dai genitori, che li conoscono e sanno come possono reagire o comportarsi, e cosa sia meglio per loro. Possono essere portati dalla nonna se i genitori pensano sia meglio... in ogni caso devi gestirli anche se vai in ospedale... non penso rimangano soli in casa. 12. Durante un parto in casa si può partorire in acqua? Si, certamente. Molte ostetriche hanno una piscina adatta che può essere messa a disposizione della coppia se vuole. 13. Domanda comprensibile e ritornata spesso: ma i vicini? Come si gestiscono i rumori, la possibilità che quello che succede in casa possa essere sentito anche fuori? Possiamo avvisarli per tempo?
Non abbiamo quasi mai avuto problemi in questo senso...anzi in genere dove nasce un bimbo si crea partecipazione (silenziosa), emozione rispetto meraviglia, commozione. 14. Durante il parto, chi si occupa del monitoraggio del bambino? E appena nato, chi esegue la visita pediatrica? L'ostetrica ha un apparecchio che sente il battito fetale. In un parto fisiologico non è raccomandata la registrazione in “continua” ma a intermittenza, cosa più che fattibile con il nostro strumento. Dopo il parto viene contattato un neonatologo di riferimento che effettuerà la visita pediatrica al neonato entro 12 ore dalla nascita. 15. Spesso ci si concentra sul giorno stesso della nascita, ma i giorni successivi sono a volte molto più complessi ed importanti. Come si è
seguite nei giorni successivi al parto? Dopo il parto l'ostetrica continua ad andare a casa della donna per seguire l'evoluzione del processo, l'allattamento, le cure alla mamma e al neonato e anche assistere la donna/coppia nella relazione con lui. I primi 40 giorni dopo il parto sono un tempo speciale, prezioso, necessario ad iniziare e acquisire un ritmo. È un tempo che necessita rassicurazione, cura, attenzione, fiducia, attesa, rispetto e competenza. Ma soprattutto pazienza. 16. È un momento molto speciale nella storia, che è poi anche quello che forse inconsciamente ha spinto tutti noi a questo articolo. Quanto è cambiato il parto in casa durante questo periodo Covid? È effettivamente diventato più sicuro di un affollato reparto ospedaliero?
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Il numero di donne che hanno scelto di dare luce al proprio figlio in casa è aumentato? E quanto è cambiato il rapporto con la propria ostetrica viste le particolari circostanze? Effettivamente in questo momento difficile, in cui l'ospedale si è evidenziato come un luogo molto affollato e quindi potenzialmente “pericoloso” alcune donne hanno preferito partorire nella propria casa. Anche perché l'accesso all'ospedale si è ridotto (per cause di forza maggiore), e soprattutto all'inizio del periodo, molte donne si sono trovate a partorire da sole. Ultimamente viene garantito un solo accompagnatore, quindi la donna si trova a dover scegliere tra compagno e ostetrica, quando le due figure sono entrambe importanti e di diverso sostegno. È forse il momento di interrogarsi davvero su questa possibilità, darle una fattibilità concreta, nella salvaguardia della salute fisica ma anche emozionale dell'intero processo della nascita.
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17. Per concludere, immaginiamo di parlare con ognuna delle donne e con ogni papà che si ritroverà davanti questo articolo. Cosa risponderesti a chi ti chiede cosa è il reale valore aggiunto di un parto in casa rispetto ad uno in ospedale. Mettere al mondo un bambino non è una malattia. Si tratta invece di un processo creativo insito nella vita, necessario per arrivare quì. Tutti siamo nati, in qualche modo... è la prima tappa della nostra incarnazione. E come tale segue delle leggi biologiche già scritte. Si muove tutto in una danza di ormoni che sono dentro dentro di noi, là dove la razionalità quasi non arriva, e dove invece si annida la profondità dell'istinto. Ma ne abbiamo paura...oggi vorremmo controllare tutto, e la imprevedibilità ci espone al timore. Perché partorire a casa? Perché è il luogo dove siamo liberi, perché possiamo rispettare e aspettare che il tempo nostro e del nostro bambino coincidano. Perché possiamo abbandonarci senza essere giudicati, pressati, costretti a regole che ci limitano. Perché possiamo scegliere in ogni momento come stare, come respirare, come amare. Perché il nostro bambino mai verrà allontanato da noi e potremo fin dal primo istante accoglierlo, annusarlo, toccarlo, guardarlo e meravigliarci della sua bellezza. Perché la nascita è anche sempre un miracolo, e dal niente ecco apparire un essere di luce. Perché la nascita è anche sempre una magia: far apparire l'impossibile, il nascosto, il sogno. Perché la luce sottile che compare si percepisce solo nel buio, ed entra piano nel cuore dando una emozione e una sensazione unica. Perché la nascita è anche sempre qualcosa di sacro, che richiede silenzio, rispetto, contemplazione. Perché poi, quando capiamo di aver fatto un miracolo, la nostra anima si alza a livelli
diversi, e la gioia e la soddisfazione che proviamo ci accompagnano nei giorni a venire. Ci danno la forza e il coraggio di aver cura di quella piccola persona che ci è stata affidata per un tempo breve, fino a quando seguirà a sua volta il suo avvenire. Perché abbiamo bisogno di magia, di spiritualità, di risorse interiori. Perché può diventare una esperienza che ci avvicina al cielo. E alla terra. Grazie infinite ancora per la tua infinita fonte di generosità e disponibilità Paola. Speriamo davvero di aver acceso una luce nella mente di tutte e tutti coloro che hanno voglia di vivere questa esperienza magica. Ed io, con tutto il mio cuore, ti dico: grazie mia cara Paola, noi ci vediamo al quarto figlio! ;)
"Perché partorire in casa? Perché è il luogo dove siamo liberi, perché possiamo rispettare e aspettare che il tempo nostro e del nostro bambinoi coincidano"
Paola Iop
Associazione "La mia Ostetrica"
www.lamiaostetrica.it info@lamiaostetrica.it
Paola Iop vive e lavora a Firenze e provincia. Ostetrica dal 1978, dopo 10 anni di dipendente all’Asl di Firenze e esperienze professionali in Messico e in Ecuador sul recupero della ostetricia tradizionale, lavora come libera professionista dal 1990. Ha partecipato a diverse esperienze di Associazioni che si sono occupate di nascita, anche a domicilio. La prima il Marsupio, appena uscita dall'Università di Firenze, con colleghe con cui ha condiviso le basi della sua formazione, contribuendo a dare vita a un processo di cambiamento che è ancora in evoluzione. Negli anni Duemila,“La natura dei bimbi” che coniugava il percorso di gestazione con un mondo pulito ed ecosostenibile. E dal 2003 “La mia ostetrica”, dove lavora attualmente. Accompagna le donne nelle varie fasi della vita e nel percorso della maternità. Appassionata e studiosa di medicine complementari in particolare di omeopatia, floriterapia, medicina cinese e antroposofia. Si occupa anche di formazione delle ostetriche. Le tre parole che la definiscono sono curiosità, responsabilità, capacità di ascolto e di mediazione. Family Nation Magazine - Settembre 2020
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LULUJO BABY Copertina Swaddle 120x120 cm, Bradipo 16,00€; DONE BY DEER Copertina Nido d'Ape, Mostarda 80x100 cm - 100% cotone 49,95€; BLOOMINGVILLE Giostrina Mobile Luna Bianca 26,00€; BABYZEN Passeggino BABYZEN YOYO² - Telaio Bianco 639,00€; CHILDHOME Rivestimento per Culla in Rattan Childhome 76,95€; BEAN'S BARCELONA Tutina Bèbè Maniche Lunghe 52,00€; JUDDLIES DESIGNS Moffole Baby Cottage Collection 0-3 Mesi 5,20€; NIBBLING Reggiciuccio Universale Morbido 16,00€; CHILDHOME Baby Necessities Beauty Case 38,95€; SILVERETTE Coppette Paracapezzoli in Argento 44,00€; JOOLZ Uni² Borsa per Pannolini Quadro 130,00€
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Guida per una cameretta Montessori Quando si pensa ad una cameretta Montessori la prima cosa che viente in mente è: indipendenza. Come creo un ambiente accogliente senza pericoli e in grado di stimolare il bambino a fare da solo?
Il bambino deve essere in grado di scendere e salire da solo dal suo letto. Via le sbarre che impediscono l'autonomia e i cuscini sul pavimento per attutire cadute. I bambini non chiameranno più mamma e papà in lacrime la notte ma saranno in grado di raggiungerli al momento del bisogno.
Il letto
La scelta sul letto è ampia, e qui sta al gusto e alle esigenze personali scegliere la tipologia giusta. Si può optare per un letto a casetta o a tipi, per un letto che non abbia una struttura in aria ma che funga da contenitore per il materasso.
Prerogativa importante è che il letto sia verniciato con vernici all'acqua non tossiche e realizzato con materiali naturali quali il legno. Lettino Montessori Woodly artigianale 625,00€; Struttura letto Tipi Childhome 131,95€
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C A M E R E T TA M O N T E S S O R I
un articolo di Francesca Santini
La libreria E la libreria? Innanzitutto deve essere frontale e a misura di bambino. Posizionata alla sua altezza, ne faciliterà la scelta del libro, stimolandolo a fare da solo. Può essere il richiamo alla tranquillità, al momento del riposino pomeridiano o della nanna; il bambino stesso potrà scegliere quale libro sfogliare tra quelli a disposizione che verranno cambiati o sostituiti settimanalmente. La cosidetta 'rotazione del libro' stimolerà nel tempo la lettura. Libreria da muro Tidy Books 79,00€
Il "nido" Accanto alla libreria che avrete scelto sarà possibile ricreare un angolo speciale, un piccolo nido con un tappeto e dei cuscini sul quale stendersi per i momenti più tranquilli della giornata.
Tenda mussola di cotone Numero74 105,00€; Cuscino Lorena canals 25,00€; Tappeto Lorena Canals 145,00€
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PICCOLI PASSI MONTESSORI
L'armadio Nella cameretta è utile anche predisporre dei ganci per appendere qualcosa come lo zainetto dell'asilo o una sciarpa e un cappello, pronti per essere indossati al primo freddo o semplicemente un vestito per i travestimenti che possa stimolare l'immaginazione e i giochi di ruolo.
E all'armadio ci avete mai pensato? Quanta soddisfazione può avere un bambino nel riuscire a prendere i vestiti da solo? Chi se ne importa dell'abbinamento improbabile che metterà insieme, l'mportante è riuscire ad afferrare e tirare fuori dal suo piccolo guardaroba i vestiti che lo accompagneranno durante la giornata. Si può scegliere un armadio con ante o completamente aperto, in questo ultimo caso suggeriamo di metterci il minimo indispensabile per ricreare l'ordine intorno in poche mosse.
Armadio ChildHome 505,95€; Gancio da muro appendiabiti Ted & Tone 14,95€; Appendiabiti Tipi ChildHome 76,95€
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I giochi
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E i giochi? Come vanno disposti secondo la logica montessoriana? Innanzitutto devono essere facili da prendere! Posizionati ad altezza bambino, divisi per tipologia e non troppi tutti insieme. Un mobile già diviso in scomparti aiuterà nella suddivisione dei giochi e sarà utile per l'invito al gioco.
L'ordine e i pochi stimoli offerti di volta in volta faranno in modo che il bambino si concentri in un singolo gioco per un tempo prolungato. Dei piccoli contenitori per disporre i giochi saranno utili per riordinare la cameretta insieme al bambino.
Cesto portaoggetti Lorena Canals 49,00€; Set cubi legno Grimm's 63,90€; Cassettiera trasformabile Done By Deer 469,95€
Lo specchio Ma qual è l'accessorio a cui non pensiamo mai e che riesce ad aiutare il bambino nel prendere coscienza e conoscenza di sé? Lo specchio, che lo aiuterà inizialmente a riconoscere la propria figura dai 6 ai 18 mesi e successivamente a diventarne strumento per i giochi di ruolo. Specchietto multiattività Done By Deer 37,95€; Specchio in rattan ChildHome 76,95€
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I N S P I R AT I O N
MICUNA Appendiabiti e Scarpiera 220,00€; ETTOMIO Letto Montessoriano Casetta 490,00; CHILDHOME Contenitore Giraffa 14,95€; OEUF Mini Libreria 600,00€; TIDYBOOKS Libreria Montessoriana 110,00€; GRAPAT Calendario Perpetuo in Italiano 45,80€; LIEWOOD Mini Sedia 55,00€; PLANTOYS Tavolo Lavagna 111,00€; Grapat Omini Nins 15,40€
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3SPROUTS Libreria Frontale 50,95€; CHILDHOME Sedia Classica Imbottita 193,98€; CHILDHOME Gancio Appendiabiti 10,95; COCÒ&DESIGN Letto Che Cresce Nanni 769,00€; GRIMM'S Tunnel Arcobaleno 72,90€; EVEREARTH Cucina Giocattolo 129,95€; PLANTOYS Gioco Utensili in Legno da Cucina 23,63€; COCÒ&DESIGN Armadio Tana, Verde Mela 1199,00€; LORENA CANALS Tappeto Lavabile con Cuscino Puffy 175,00€ Family Nation Magazine - Settembre 2020
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Abbiamo chiesto a Caterina Maroni di @Kettypics, appassionata di home decor, di raccontarci la sua esperienza e di darci qualche consiglio per arredare una cameretta condivisa in stile Montessori...
Una cameretta per due I consigli di Kettypics La mia passione per l’home decor per bambini è nata durante la mia prima gravidanza. Per Martino volevo una camera no gender, a misura di bambino oltre che comoda per contenere giochi e abiti. Le decorazioni, i colori e gli accessori li ho scelti con cura, facendo ricerca per lo più online. Dai due anni ha dormito in un letto basso di ispirazione montessoriana, una scelta interessante per permettergli di essere autonomo nel salire, scendere e giocarci sopra in sicurezza. La libreria frontale poi è stato per noi un elemento essenziale, il fulcro della stanza considerato il suo amore per la lettura fin da piccino. Ne ho scelta una in legno chiaro sbiancato, con angoli arrotondati adatta alle manine dei piccoli. Quando poi ho saputo di aspettare Nina ho iniziato a ragionare su una camera condivisa e su come sfruttare al meglio la pianta particolare della stanza. Ho optato per due letti sfalsati a doppia altezza, che lasciano uno spazio gioco sotto al letto alto di Martino: una capanna, un rifugio, un’accogliente angolo lettura. I letti potranno essere divisi e spostati
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singolarmente in futuro: aspetto per me molto importante. Scegliere cioè oggetti che durino nel tempo e che non abbiano una data di scadenza. Questa soluzione è stata vincente per sfruttare lo spazio, e risulta piacevole e giocosa per i bambini. Come armadio, con mia grande gioia, ho potuto recuperare quello della mia camera di bambina: in legno laccato bianco, semplice e lineare. Abbiamo solo dovuto sostituire le maniglie e di recente aggiunto un piccolo sistema a giorno che sfrutta lo spazio al meglio dato che l’armadio non copre tutta la parere. Da qui i bambini
Un aspetto per me molto importante è scegliere oggetti che durino nel tempo e che non abbiano una data di scadenza. Family Nation Magazine - Settembre 2020
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possono prendere in autonomia le loro scarpe, cappelli e sciarpe. Sotto alla finestra abbiamo lasciato il mobile basso presente anche nella versione precedente della cameretta. Ha un ruolo fondamentale perché funge da contenitore con i suoi comodi cestoni, da mobile per la rotazione dei giocattoli oltre che come piano sul quale propongo ogni tanto inviti al gioco per i bambini. Quando pensiamo ad un ambiente “kids friendy” è fondamentale creare spazi “puliti” e ordinati. No ai giochi ammassati in disordine o ammucchiati a terra. Troviamo un posto per ogni cosa, in modo da favorire l’ordine visivo, la ricerca dei giocattoli in autonomia e il riordino alla fine del gioco. Come dice una canzoncina che ascoltiamo insieme “Filastrocca delle cose al posto giusto, metto tutto, tutto a posto e ci provo gusto”! La libreria frontale che ci accompagna da 5 anni si è spostata ora in salotto, dove Nina passa la maggioranza del tempo mentre io sbrigo le faccende. È un must have per i piccolissimi: secondo me stimola tantissimo vedere il libro frontalmente, e si creano così molti momenti lettura durante il giorno. In camera ho invece optato per una più capiente libreria che
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Quando pensiamo ad un ambiente "kids friendly" è fondamentale creare spazi puliti e ordinati.
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si adatta al cm nello spazio sotto al letto alto (data la mole di libri di Martino!). Per quanto riguarda il decor, ci sono due elementi principali che caratterizzano la stanza di Martino e Nina. La carta da parati che era nella mia wishlist da secoli! È meraviglioso l’impatto visivo entrando in camera, è come inoltrarsi in un bosco incantato ed il disegno crea profondità visiva. Il secondo elemento WOW secondo me è la grande “giostrina” con i pianeti, una delle passioni di Martino, installata proprio sopra il suo letto. Per quanto riguarda la scelta cromatica sono partita da alcuni elementi già presenti che volevo recuperare: il grande tappeto giallo di Lorena Canals, le tende azzurro polvere e le lampade a soffitto con fili a cascata grigi e verde salvia. Ho aggiunto qualche tonalità del rosa antico per completare la palette della stanza con un tocco femminile ma moderno. Gli arredi, le pareti bianche e il pavimento color cemento chiaro donano luminosità all’ambiente (purtroppo la stanza è la più buia della casa). Secondo me nel decor di interni giocano un ruolo fondamentale i tessili e gli accessori. Consiglio quindi di tenere a mente una precisa palette di colori oltre allo stile che vorremmo ottenere, per tutto ciò che entrerà in stanza. Penso che la cameretta dei miei bimbi metta d’accordo grandi e piccoli, rispondendo alla necessità di ottimizzare gli spazi al meglio ma tenendo sempre i bisogni del bambino in primo piano. La parte che mi piace di più? Il grande spazio gioco sotto la finestra: l’accogliente tappetone è la nostra base per grandi costruzioni, puzzle, castelli, piste, fantasiosi minimondi e cantieri stradali!
Secondo me nel decor di interni giocano un ruolo fondamentale i tessili e gli accessori.
Ghirlanda Stelle Numero74 25,00€
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Chi è @kettypics? Sono Caterina, romagnola doc classe 1981. Moglie di Andres e mamma di Martino e Nina, 5 anni e mezzo e 16 mesi. Viviamo in campagna, ma non lontano dalla città dove lavoro come impiegata in Agenzia Viaggi. Su Instagram da 10 anni sono @Kettypics. Qui scatto e scrivo di ciò che mi piace: home decor, ricettine sane, ecogesti, moda sostenibile e second hand, giochi e letteratura per l’infanzia... e naturalmente i miei bambini!
Foto in alto: Bauli Portagiochi Done By Deer 19,95€ cad. Foto in basso: Contenitori Portaoggetti 3Sprouts 23,95€ cad.; Tappeto Lorena Canals 139,00€; Arcobaleno in legno Grimm's 72,0'€; Set 2 Sedie bambini legno e metallo Childhome 98,95€
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I preferiti di Caterina
NUMERO74 Ghirlanda con Stelline 25,00€; LORENA CANALS Tappeto Lavabile Azteca 185,00€; 3 SPROUTS Baule Portagiochi 32,95€; KAPLA Costruzioni in Legno, Naturale 34,90; NOBODINOZ Cuscino Love a Righe 22,95€; COMBELLE Scrivania per Bambini in Legno di Faggio 66,00€; COMBELLE Sedia per Bambini in Legno di Faggio 66,00€; CHILDHOME Appendiabiti Tipi 76,95€; OEUF Portagiochi Toy Store 420,00€ Family Nation Magazine - Settembre 2020
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SOS GENITORI
Si inizia con la pappa! G U I DA A L L E STOV I G L I E P I Ù A D AT T T E P E R C O M I N C I A R E Verdiana Ramina, dietista Care mamme e papà, ormai il vostro piccolo dopo mesi e mesi di latte (di mamma o artificiale) inizia ad essere incuriosito da quello che vede tutti i giorni sulla vostra tavola. È giunto quindi il momento di portarlo davvero a tavola con voi e partire quindi con lo…
Svezzamento/alimentazione complementare È giusto però che vi ricordi che il momento in cui si inizia ad introdurre gli alimenti è un processo graduale che inizia per piccoli step. Prima di darvi alcune indicazioni pratiche vi ricordo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il nostro Ministero della Salute consigliano di aspettare i 6 mesi circa del bambino per iniziare con gli alimenti solidi. A questo parametro vanno aggiunti anche altre valutazioni che è bene fare: * Valutare se il bambino ha perso il riflesso di estrusione * Valutare se il bambino riesce a rimanere 52 - Family Nation Magazine - Settembre 2020
SI INIZIA CON LA PAPPA
seduto in maniera autonoma * Valutare se il bambino è veramente interessato al cibo Questi parametri possono non essere presenti tutti contemporaneamente e questo quindi ci indica che l’inizio dei solidi può avvenire magari anche con qualche settimana di ritardo. Non vi dovete spaventare, è piuttosto normale che un bambino a 6 mesi compiuti non sia ancora del tutto pronto, il mio consiglio è quello di iniziare a portarlo a tavola con voi e fornirgli dei piccoli pezzettini o cucchiaini (molto piccoli!) di cibo per i primi assaggi. Parlando di svezzamento/alimentazione complementare non possiamo quindi non parlare degli strumenti con cui potersi approcciare al cibo.
Le posate in questo momento non sono uno strumento che il bambino potrà gestire in autonomia quindi per il momento accantoniamo questo discorso in favore di quello relativo alle stoviglie più adatte. Ammettiamolo, scegliere tra i vari accessori del comparto food può essere davvero difficile per un genitore alle prima armi, sembrano tutti così “giusti” per il vostro bambino che rimane solo l’imbarazzo della scelta. In verità non tutti gli strumenti sono adatti all’età dei vostri bambini e qui in questa piccola guida ti propongo una piccola selezione delle stoviglie più adatte per cominciare. Vediamo innanzitutto di analizzare un po' le diverse tipologie di materiali usati: Gli accessori per l'alimentazione del bambino sono più comunemente disponibili in silicone, acciaio inossidabile, bambù e plastica. Family Nation Magazine - Settembre 2020
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PLASTICA È il materiale più conosciuto e utilizzato grazie alla sua durevolezza, ma attenzione: L'American Academy of Pediatrics (AAP) ha pubblicato delle raccomandazioni sull'uso di utensili, contenitori, piatti e ciotole di plastica poiché sostanze chimiche come BPA e Ftalati sono considerate dannose. Per questo è importante valutare sempre l’acquisto di prodotti sicuri che non contengano BPA e Ftalati. 54 - Family Nation Magazine - Settembre 2020
Ti consigliamo di non riscaldare i cibi direttamente in questi piatti inseriti in microoonde, ma di usarli solo per servire i cibi.
BIOPLASTICA Una valida alternativa alla plastica è la BIOplastica (o MaterBi): un materiale robusto come la plastica ma che deriva da materie prime vegetali rinnovabili e del tutto rivo di sostanze chimiche nocive.
SI INIZIA CON LA PAPPA
Le stoviglie in BIOplastica sono robuste
durevoli nel tempo (e quindi sostenibili a
e durano nel tempo, ma sono completamente biodegradabili (una volta smaltite) e quindi più eco-friendly! Si puliscono facilmente ma non vanno in lavastoviglie perché il materiale si deformerebbe a causa dell’elevato calore.
livello ecologico), resistenti all'usura, lavabili in lavastoviglie e soprattutto realizzati con materiali non tossici (senza BPA). Se avete deciso di avventurarvi alla scoperta del cibo con il vostro bambino lasciandoli una minima autonomia e quindi scegliendo la metodica autosvezzamento, sarà indispensabile per lui scegliere un “tappettino” magari in silicone che possa fungere da piatto. La superficie piana e senza bordi permetterà al bambino di sperimentare il cibo senza ostacoli. Vi ricordo che a 6 mesi il bambino può utilizzare la presa palmare che necessita quindi di avere un piano di lavoro libero per afferrare al meglio il piccolo boccone. Qui in foto vi mostriamo un esempio di piatto che può essere utilizzato a questo scopo:
ACCIAIO INOSSIDABILE L'acciaio inossidabile è una delle raccomandazioni dell'AAP come buona alternativa alla plastica. È forte e indistruttibile resiste anche all'usura ed è sostenibile.
SILICONE Non reagisce con cibi o liquidi, è sicuro da usare per servire cibi caldi e sorprendentemente è adatto al microonde e alla lavastoviglie! È resistente alle macchie e antiaderente, perfetto per lo svezzamento guidato dal bambino perché è così facile da pulire quando le cose si fanno un po’ disordinate!
...Da cosa iniziamo? Quando si tratta di ciotole e piatti, le cose che cerco sono opzioni facili da pulire, che si attaccano molto bene al seggiolone in modo che non si muovano, siano
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Con questo tappettino il vostro bambino a circa 6 mesi sarà libero di sperimentare i piccoli pezzi di cibo forniti in sicurezza e voi avrete comunque una superficie pulita dove poter appoggiare il cibo per il piccolo. Esistono anche le varianti del tappettino con ciotola incorporata, queste andranno opzionate più avanti quando il bambino passerà dalla semplice sperimentazione dei piccoli assaggi alla consumazione vera e propria del suo piccolo pasto quindi intorno ai 9 mesi. Un’altra opzione che vi consiglio se invece scegliete uno svezzamento più tradizionale a base di pappe è partire comunque con un set monocolore, questo per evitare che i disegni all’interno o all’esterno del piatto creino confusione al bambino. Il cibo al suo interno deve essere facilmente riconoscibile per il piccolo. Per questo è bene scegliere un set di piatti che abbia un colore omogeneo come quello che vi mostriamo
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qui sotto che sono anche in BIOplastica, un materiale robusto, ecofriendly e 100% sicuro.
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Quando il piccolo diventa più grande allora largo alla fantasia, sarà possibile dunque passare a set piatti con piccole fantasie che trasformano il momento del pasto anche in un momento simpatico. Questo in particolare mi piace per i suoi colori tenui e i teneri disegni che possono essere utilizzati anche dai genitori per raccontare una piccola storia.
SI INIZIA CON LA PAPPA
Il consiglio che do sempre ai genitori che seguo nel percorso dello svezzamento è quello di spostare l’attenzione dal piatto, non concentrarsi su quello che mangia o meno il bambino, lasciare che sia lui stesso a sperimentare da solo l’approccio con il cibo, voi al massimo potete raccontare loro una bella storia di fantasia magari prendendo come soggetto il personaggio raffigurato nel piatto. Questo darà modo al bambino di sperimentare un momento piacevole legato al piatto ma anche ricco di “fantasia” quella che di fatto mettete voi in cucina nella preparazione dei piatti e raccontando come in questo caso una storia. I bambini amano le storie anche a tavola ;-)
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Per ultimo possiamo menzionare anche il piatto a scomparti.
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Questa tipologia di piatto va utilizzata sicuramente con svezzamento/alimentazione complementare ben avviata. Quando il bambino ha superato i 9 mesi, è in grado di alimentarsi con alimenti solidi e consistenze ben definite e soprattutto ha fatto pratica di autosvezzamento utilizzando quindi la presa a pinza (per presa a pinza si intende la presa che il bambino attua con pollice e indice) per mangiare in autonomia il cibo. Il piatto può quindi essere presentato e composto con i vari alimenti in modo separato. Questa opzione però ricordo non è necessaria per avviare un buon svezzamento, è solo un modo diverso di presentare il cibo. Ci possono essere dei vantaggi nell’utilizzare un piatto diviso, specialmente se Family Nation Magazine - Settembre 2020
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vuoi offrire in contemporanea più cibi per evitare magari che il bambino mangi solo un alimento senza assaggiare poi gli altri. Però è indubbio che crescendo e quindi diventando grande il bambino dovrà comunque passare ad un piatto liscio senza comparti e quindi questa abitudine non va poi portata avanti nel tempo per non creare una netta divisione tra quello che è il piatto del bambino e quello che invece è il piatto dei genitori. Tutte queste indicazioni sono semplici consigli che vi voglio dare, se volete cominciare usando il classico vassoio del seggiolone potete farlo tranquillamente, così come l’utilizzo di semplici ciotoline che avete in casa andranno ugualmente bene, ricordatevi che a fare davvero la differenza in questo meraviglioso viaggio alla scoperta degli alimenti saranno il tuo bambino, la sua voglia di scoprire il mondo e la vostra serenità nell’affrontare questo percorso insieme senza paure e senza ansie. Non ti resta che cominciare… Buon inizio svezzamento/alimentazione complementare! Dietista Verdiana Ramina Riferimenti ig @verdy75 Sito www.nutricam.fit
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Family Nation e Mani Tese insieme contro lo spreco Che fine fanno i tanti prodotti leggermente danneggiati o non più vendibili con cui ogni e-commerce regolarmente deve fare i conti? Noi la risposta ce l’abbiamo! A Family Nation non buttiamo via niente, e cerchiamo di fare del nostro meglio per minimizzare lo spreco dei prodotti danneggiati. Come? Riparando e rimettendo in vendita i pezzi invenduti a prezzo ridotto oppure facendo donazioni ad associazioni di beneficenza. Nel mese di Settembre, abbiamo donato un’ingente quantità di prodotti all’ONG Mani Tese, associazione che da anni si occupa di cooperazione allo sviluppo, riciclaggio e sostenibilità ambientale: un bagaglio di idee e valori che Family Nation condivide e sostiene in prima persona quotidianamente. I pezzi donati verranno venduti al Mercatino “dell’Usato Bene”, sede Mani Tese di Firenze, il cui ricavato è interamente devo-
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luto alla promozione di cause e progetti a elevato valore sociale: attività di riforestazione in Mozambico, progetti a tutela dei bacini idrografici in Kenya, programmi a sostegno delle vittime del lavoro minorile in India, Bangladesh, Cambogia e Nicaragua, agroecologia e molto altro. Mani Tese è attivo e capillarizzato anche sul territorio italiano, attraverso la promozione di campi di volontariato, percorsi didattici nelle scuole, progetti e stili di viti all’insegna della solidarietà e della sostenibilità sociale e ambientale. Siamo molto felici di annunciare l’avvio di questa partnership, che ci auguriamo sia duratura e che porti i suoi frutti, sia in termini di sostegno concreto all’attività di Mani Tese che di sensibilizzazione verso un’idea di società più attenta e rispettosa dell’ambiente. Noi ci crediamo! Miriam Idilli
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LA CUCINA DEL CUORE
In cucina con...
Stella Bellomo
L'autunno in cucina con i bimbi Come sempre con “La cucina del cuore” proponiamo ricette super semplici e genuine da fare con i vostri piccoli di casa per seguire la stagionalità e permettere loro di sperimentare. L’autunno è la stagione delle foglie che cadono, delle infinite sfumature di colori del foliage che riempiono occhio e cuore e delle passeggiate nei boschi. Contestualizzare le stagioni introducendole nella nostra vita quotidiana sotto forma di semplici attività pratiche e letture interattive è il modo migliore per emozionare i bambini a trasmettere loro conoscenza ed entusiasmo per la natura.
Ciambella nocciole e uva Un dolce facilissimo e velocissimo da fare! Prepara gli ingredienti già pesati e lascia che il tuo bimbo partecipi alla creazione della torta! Ingredienti: x 150 g di farina a scelta x 100 g farina di nocciole x 100 g zucchero di canna reso abbastanza fine x 70 g latte di riso x 100 g olio di semi di girasole x 2 uova di galline ruspanti o 120 g di burro di mele x 1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere bio
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x 8 g di lievito per dolci x Una ciotola di uva
Sbatti le uova a mano con una frusta in una ciotola capiente o prepara il burro di mele con lo zucchero. Aggiungi olio e latte, poi le farine con il lievito, al setaccio. Versa l'impasto quando è omogeneo in uno stampo per ciambella oliato e infarinato. Aggiungi delicatamente l’uva tagliata a metà. Inforna in forno caldo a 180 gradi statico per almeno 30 minuti poi gli ultimi 5/10 minuti ventilato sotto. Fai la prova stecchino prima di sfornare! Spolverizza a piacere con lo zucchero a velo!
STELLA BELLOMO
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LA CUCINA DEL CUORE
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STELLA BELLOMO
Green Pizza Viva la fantasia anche in cucina. Fare il pieno di verdura a volte è davvero semplice. Questa finta pizza è senza glutine e pronta in pochissimo tempo! I funghi sono solo per i grandi!
x Peperoni x Funghi x Porri x Formaggio di capra stagionato grattugiato
Ingredienti: x 200 g broccoli x 250 g cavolo romanesco x 110 g fiocchi di grano saraceno ridotti in farina x 3 uova x Sale q.b. x Olio EVO
Frulla broccoli e cavolo romanesco e trasportali in una ciotola capiente. Sala. Aggiungi i fiocchi di grano saraceno ridotti in farina e le uova. Impasta bene con le mani. Trasferisci l’impasto su una placca da forno con carta forno e con le mani crea una forma con lo stesso spessore. Inforna 20 minuti a 200 gradi statico. Sforna, farcisci a piacere e inforna ancora per altri 10-15 minuti! Buon appetito!
Farcitura: x Sugo di pomodoro con carote, porri e cipolla
Pizza alla frutta Merenda con gli amici! Oltre a imparare qualcosa di nuovo, oltre ad avere la possibilità di mettersi alla prova e di partecipare in autonomia, una parte emozionale molto importante del cucinare è quella di gustare ciò che si è preparato. {soddisfazione e sicurezza} Mia figlia è sempre molto soddisfatta quando mangia qualcosa che sa di aver contribuito a cucinare. Una bellissima opportunità di coinvolgerla è quella di preparare insieme qualcosa da offrire. Al nonno, al papà, agli amici! Un dolcetto perfetto per quando si ha qualche ospite a merenda per esempio è questa pizza dolce. Potete farla con i vostri bimbi davvero facilmente e dopo loro saranno ancora più orgogliosi di offrirla ai loro amichetti.
Ingredienti: x 1 Rotolo di sfoglia rotondo o fatta in casa se avete tempo x Marmellata di fragola per imitare la passata di pomodoro x Cioccolato bianco x Frutta fresca x Pistacchi a granella x Prezzemolo fresco a piacere
Una volta fatto il bordo rotondo per imitare la crosta della pizza, fai spalmare la marmellata, aggiungere il cioccolato bianco come mozzarella e infornate a forno caldo 180 gradi per circa 20-25 minuti. Una volta sfornata quando è tiepida aggiungete la granella di pistacchio e la frutta. Servila già tagliata a fette come la vera pizza! Family Nation Magazine - Settembre 2020
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LA CUCINA DEL CUORE
Croccante al cacao Ecco la ricetta di un buonissimo croccante senza zucchero aggiunto, senza glutine e vegano perfetto per la merenda a scuola!
x 50 g di olio di girasole o cocco x 60 ml sciroppo di riso x 65 ml latte di mandorle
Ingredienti: x 100 g fiocchi di grano saraceno x 35 g farina di mandorle x 2 cucchiai di cacao x 1 cucchiaino abbondante di semi di chia x 75 g mandorle e nocciole tritate al coltello
Mescola gli ingredienti secchi in una ciotola, aggiungi gli ingredienti umidi e mescola bene. Lascia riposare mezz’ora. Stendi uniformemente su una teglia con carta forno e inforna a 180 gradi finchÊ non è dorato e croccante. Sforna e lascia raffreddare su una griglia. Rompilo a pezzi e conservalo in un barattolo a chiusura ermetica.
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RICETTE DEL CUORE
Stella Bellomo
Instagram Specialist & Mamma Green
Sul mio profilo Instagram @stella_bellomo_ condivido ogni giorno le mie esperienze di mamma a tempo pieno che lavora da casa e il nostro stile di vivere green alla ricerca di ritmi più autentici e semplicità. In particolare parlo di eco-sostenibilità e green lifestyle a 360 gradi, scrivo ricette di cucina naturale (super facili e genuine), di mini orto e attività Montessori da fare con i bimbi a casa e in giardino.
Piemontese di nascita, Stella ha 39 anni e vive sul Lago di Como con la sua famiglia. Una Laurea in Scienza della Comunicazione, freelance dal 2009, fa la mamma a tempo pieno e lavora da casa come Content Creator e Social Media Manager. Appassionata di libri, ha scritto e illustrato tre libri per bambini su temi di biologia pubblicati in Italia, Francia e Cina. Conosciamola meglio! “Sono un’instancabile creativa, amante della natura, appassionata di cucina naturale e di uno stile di vita semplice, il più possibile autentico e green. Ho iniziato a studiare alimentazione, erboristeria e rimedi naturali da autodidatta l’anno in cui sono rimasta incinta del mio primo figlio. E’ scattata in me una forte motivazione ad essere preparata, capace e consapevole e da lì non ho più smesso di studiare! “
Tutti i martedì su Instagram è il giorno di Montessori in cucina e il giovedì la giornata dedicata alle ricette con i legumi. Io e altre colleghe condividiamo ogni settimana tantissime idee per utilizzare le farine di legumi, eccezionali per fare dolci, torte salate e pasta fresca! Le avete mai provate? Sul mio blog www.stellabellomo.com potete trovare diversi approfondimenti su questi argomenti e tante idee da condividere con i vostri piccoli di casa. Ci vediamo su Instagram @stella_bellomo_ e se avete dubbi o domande scrivetemi un messaggio. Risponderò con piacere!
Blog: www.stellabellomo.com Instagram: @stella_bellomo_
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LORENZO NAIA
Caro Tata Benvenuti nella Rubrica di Lorenzo Naia, aka La Tata Maschio. Dopo una vita da tata... maschio, oggi continuo ad occuparmi di infanzia, ma attraverso le parole: scrivo libri per bambini e curo progetti creativi per brand family friendly. Se volete scrivermi, potete inviare un’email con oggetto “Caro Tata” all’indirizzo parliamone@latatamaschio.it. Sceglierò una lettera da pubblicare qui nella mia rubrica insieme alla mia risposta! Vi aspetto numerosi :-)
Caro Tata,
il tuo sguardo sul mondo mi piace tantissimo! E forse da un po’ di tempo a questa parte uno dei motivi per cui leggo con ancora più piacere ciò che scrivi è l’essermi resa conto di aver fatto scelte sbagliate e ho realizzato quanto mi sarebbe piaciuto lavorare con i bambini… La sensazione è di aver perso un treno e che ormai sia troppo tardi per cambiare totalmente professione (attualmente 68 - Family Nation Magazine - Settembre 2020
lavoro nell’ufficio del personale di una grande azienda), senza contare che non saprei da che parte iniziare. Per ora mi accontento di essere tata attraverso i tuoi occhi e un domani chissà, magari troverò il coraggio per rivoluzionare la mia vita. Un grande abbraccio, Monica
“ C A R O TATA . . .”
Cara Monica, appena ho letto la tua lettera, mi è tornata in mente la storia di David Deutchman. Ex manager di successo di Atlanta e ora… tata maschio! Ma una tata maschio speciale: due volte alla settimana si reca al Children’s Healthcare della sua città e si occupa dei piccoli nati prematuri, quando i genitori sono lontani o devono assentarsi momentaneamente. Ha alle spalle una carriera come uomo d’affari e attualmente è “il nonno della terapia intensiva”, come è stato soprannominato: coccola i bimbi, sussurra all’orecchio parole affettuose, trasmette calore umano, tutti fattori che hanno
un effetto benefico sulla salute e sulla crescita. Sul web ci sono diversi video per conoscerlo meglio, però ti avviso: rischio lacrima altissimo! Certo, David è in pensione, ha tempo e disponibilità economica per poter svolgere questa attività (come volontario), ma quando gli viene chiesto cosa ci faccia lì, risponde “Sostengo i bambini”. Ecco, Monica, il punto secondo me è proprio questo: ci sono tanti modi per prendersi cura dei più piccoli e sono certo che da qualche parte c’è un bambino che non vede l’ora di conoscerti! Lorenzo
www.latatamaschio.it @latatamaschio
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LORENZO NAIA
#trametranoi racconti, narrazioni, storie di vita www.latatamaschio.it
Black lives still matter I primi due bambini, oggi ragazzi, per i quali feci da babysitter sono nati da un matrimonio misto, papà italiano e mamma dello Zimbabwe. Diciamo che tra tutti e tre, in una realtà di provincia, non passavamo inosservati! Soprattutto, è stato per me un punto di osservazione privilegiato su alcune dinamiche sociali legate all’integrazione e ai pregiudizi razziali. Mi ha infatti offerto anche lo spunto per l’argomento della mia tesi di laurea sulla psicologia del disegno infantile, con cui ho voluto indagare le modalità utilizzate dai bambini per raffigurare la colorazione della pelle. Cosa ho scoperto? Quello che ahimè abbiamo sotto gli occhi in tutta la sua potenza in questo periodo: nascere con tratti somatici caucasici è più desiderabile, perché più sicuro e più fortunato. Forse non si nasce razzisti, ma nemmeno antirazzisti. Serve che qualcuno ci educhi per diventare promotori di cambiamento all’interno della società. Il problema, ahimè, è molto più vicino di quanto pensiamo, non solo culturalmente, ma anche geograficamente. Ci sono però dei comportamenti
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che possiamo adottare fin da subito per innescare ciò che viene per l’appunto definito change making, un’evoluzione in positivo del contesto, processo in cui i bambini giocano un ruolo cruciale. Il primo passo è evitare di negare o minimizzare, anche con i più piccoli, l’esistenza di differenze. Non tenerne conto è considerata una microaggressione, un’azione fatta in buona fede, ma che provoca in chi la subisce conseguenze fortemente negati-
#TRAMETRANOI
ve, poiché sottovaluta le ferite collettive e individuali collezionate nel tempo. Per potersi attivare come persone più giuste e inclusive, dobbiamo sforzarci inoltre di assumere il punto di vista di chi, da quella determinata situazione, trae svantaggio. “Practise on your grandpa” rimane il consiglio più utile e divertente: allenati con tuo nonno, prova a sensibilizzare lui, a innescare piccoli pensieri divergenti.
The Snowy Day, questo il titolo originale, affonda le sue radici ben prima, nel 1940, quando Keats era all’inizio della sua carriera di illustratore e con tutta probabilità, provenendo da una famiglia molto povera di immigrati polacchi, aveva conosciuto la condizione di marginalità sociale. Appese alla parete dello studio alcune foto ritagliate dalla rivista Life che ritraevano un bambino nero: erano la sua ispirazione nella speranza che gli venisse commissionato un albo con un protagonista dalla pelle scura. L’occasione arriverà, anche se parecchi anni dopo, e fin da subito Peter nella neve ottenne un successo incredibile e diversi riconoscimenti prestigiosi; fra questi, il più importante fu senz’altro quello dei suoi lettori afroamericani, che si sentivano finalmente rappresentati. Anzi, che sentivano finalmente di avere un posto… e un colore.
Altre due urgenze, a mio avviso, sono abituare i bambini – e prima di loro noi adulti – alla pluralità di voci e alla varietà nelle rappresentazioni, perché entrambi gli aspetti plasmano il modo di concepire se stessi e gli altri. Non sempre abbiamo la possibilità di entrare in contatto diretto con persone con un background diverso dal nostro, ma l’importante è rompere l’omogeneità della nostra cerchia, estendere lo scenario di base. In questo senso, giochi, film, cartoni animati e più in generale ogni forma di racconto forniscono parecchio materiale. Immancabile a tal proposito un pezzo di storia: Peter nella neve, considerato uno dei libri americani più importanti del XX secolo. Pubblicato nel 1962 e portato in Italia da Terre di Mezzo, è stato il primo albo illustrato di stampo occidentale a introdurre un bambino afroamericano senza specificarlo, mettendolo semplicemente in scena. Il suo autore, Ezra Jack Keats, assegna finalmente al protagonista azioni ed emozioni che fino a quel momento la letteratura per l’infanzia aveva associato a bambini bianchi.
Peter nella neve di Ezra Jack Keats Terre di Mezzo, 2019 36 pagine, dai 3 anni
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EKOALA
Le #eKoricette! P I AT T I D I A U T O S V E Z Z A M E N T O di eKoala in collaborazione con @semplicementealex3
Farinata di ceci Ingredienti: - 100 gr farina di ceci - 300 gr acqua - da 10 a 30 gr olio evo - 1 cucchiaino di sale (dopo l'anno) Procedimento: Sbattere fino ad ottenere una pastella liscia, omogenea e molto liquida. Lasciare riposare da 3 a 8 ore in frigo in una ciotola
chiusa ermeticamente. Versare in una teglia antiaderente (la mia è tonda diametro 28 cm). Infornare alla massima potenza fino a doratura (nel mio forno a 250 gr per 20 minuti).
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LE #EKORICETTE
Con questa ricette vorrei invogliarvi a cucinare come cucino io, in grandi quantità! Perchè dagli avanzi si possono creare delle delizie! In questo caso da un risotto avanzato con pomodori dell'orto e origano!
Polpettizzazione del risotto
Ingredienti: - Farina di legumi (qualsiasi: piselli, lupini, lenticchie, ceci...) Procedimento: Amalgamare il risotto con la farina di legumi fino ad ottenere un impasto malleabile. Vi si sporcheranno comunque le mani, non esagerate con la farina, l'importante è che resti compatto! Se vi bagnate o ungete le mani sarà più facile. La misura perfetta per un autosvezzante (afferrabile e antisoffoco) è 8cm x 2 cm (spessore sotto il centimetro). Cuocere in forno a 200 gradi per 15 minuti circa e servire... già così avrete un pasto completo!
Alessandra @semplicementealex3 Alessandra è una mamma di 3, attenta a vivere più green, pubblica ricette facili e veloci utilizzando solo il mondo vegetale per far riscoprire a tutte le famiglie i legumi (purtroppo dimenticati da tante case)! Oltre a condividere la sua vita, con consigli d'acquisto e di viaggi...
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A QUALCUNO PIACE BIO
Perché scegliere la BIOplastica di eKoala? Perché è 100% sicura per i nostri bambini (tutti i prodotti eKoala sono sottoposti ad analisi e test che ne garantiscono la sicurezza in linea con la normativa EU); Perché è 100% amica dell'ambiente; Perché è 100% Made in Italy, da sempre sinonimo di alta qualità. SCOPRI EKOALA >>
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PLASTC FREE!
a cura di Letizia Riccieri
A qualcuno piace Bio Eccoci al sesto numero della nostra amata rubrica A qualcuno piace Bio, portata sul Magazine Family Nation! Parleremo qui di tutto ciò che è Eco-Bio, ogni volta con focus su un argomento specifico. Per il numero di questo autunno abbiamo scelto un argomento che ci sta molto a cuore per un posto spesso un po’ sottovalutato.
focus: C U C I N A Z E R O WA S T E Ci sono delle dinamiche per cui ci è difficile lasciare alle spalle vecchi metodi e oggetti di uso quotidiano in cucina. Che sia per la ricchissima tradizione italiana oppure per il ricordo della nonna col mattarello in mano, che ancora ci intimidisce, non riusciamo proprio a svincolarci da certe “usanze”.
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A QUALCUNO PIACE BIO
Pensa a quanti chili di pellicola o alluminio hai usato in vita tua. Per i panini, per la mezza cipolla, per la fetta di anguria, per il dolce, per gli avanzi, per congelare le monoporzioni, per fare un uovo in camicia
(che già solo per questo la nonna ti metterebbe in ginocchio sui ceci). Tutte operazioni benissimo rimpiazzabili da imballaggi non monouso.
Eco Living Il marchio Eco-Living propone alternative Zero Waste alla vita di tutti i giorni. Si focalizza nel creare il minor danno possibile all'ambiente in termini di rifiuti ed emissioni e si concentra nel realizzare una vita plastic-free. Spugne, spazzole, cannucce e molto altro è la proposta amica dell'ambiente di Eco-Living.
Set Cannucce in Silicone 13,90€
Testina di Ricambio Spazzola Piatti 2,80€
Bastoncini cotonati in bambù 2,90€
Ocean Saver È stato preannunciato che nel 2050, nelle nostre acque, ci saranno più contenitori in plastica che pesci, di questi, 29 miliardi sono flaconi per la pulizia della casa. Ocean Saver ha creato un prodotto perfetto per ridurre notevolmente il numero dei contenitori in plastica che ogni anno finiscono nei nostri oceani. EcoDrop è l'innovativa invenzione: una capsula idrosolubile e antibatterica che fatta sciogliere in acqua, crea un detergente amico dell'ambiente.
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Capsula Idrosolubile alla Lavanda - Multisuperficie 1,90€
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BeeBee Wraps BeeBee Wraps è un team di ragazze inglesi che produce una magnifica "carta delle api". Fondato pochi anni fa, il brand è rappresentato da un team giovane ma competitivo, sempre all'opera e in continua evoluzione. La sua fondatrice aveva l'obiettivo di creare un'alternativa zerowaste alla pellicola per alimenti! La sostenibilità e l'impatto positivo era un traguardo molto importante: si stima che BeeBee Wrap abbia già salvato lo smaltimento di oltre 3 milioni di pezzi di plastica monouso! L'azienda si impegna ad utilizzare materiali sostenibili, come il cotone organico ed ha a cuore la salute del pianeta!
Fogli in cera d'api per alimenti 18,75€
Nobodinoz Comoda da usare, bellissima ed eco-sostenibile, la Bustina Portapanini Sunshine in cotone bio di Nobodinoz mette fine con stile allo spreco di pellicola, alluminio o carta per incartare i panini delle merende. È un piccolo contenitore in tessuto 45x28 cm che puoi piegare in modi diversi per farci stare un sandwich o una baguette. Grazie a un trattamento idrorepellente sulla superficie e a un rivestimento interno impermeabile mantiene asciutto il contenuto. I materiali sono food grade e certificati Oeko Tex, quindi la bustina si può usare a contatto con gli alimenti in tutta tranquillità ed è sicura per il tuo bambino. E il panino non scappa fuori grazie alla pratica chiusura in velcro!
Bustina Portapanini Riutilizzabile 17,95€
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THREE LITTLE TIPS
STYLE
Francesca Santini cura la nostra rubrica “Three Little Tips”
BIBS Ciuccio color nocciola €4,90; BOBO CHOSES Felpina nuvole €49,00; HOUSE OF JAMIE Pantaloncino in velluto €29,00; BOBUX Scarpine morbide faccina €38,00
TINYCOTTONS felpa cuori cotone bio €58,00; BOBO CHOSES tshirt maniche lunghe cotone bio € 35,00; GRAY LABEL Pantaloncini felpati cotone bio €36,00; BOBUX Scarpine morbide €60,00
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Ogni edizione una selezione di pratici consigli di stile dedicati all’abbigliamento baby and kids.
HUST AND CLAIRE Body maniche lunghe lana e bambù €26,90; HOUSE OF JAMIE Felpa a righe €49,00; BOBO CHOSES leggins cotone bio €29,00; A LITTLE LOVELY COMPANY Zainetto mostrino €19,95
THREE LITTLE TIPS
DONE BY DEER Bicchierino con beccuccio €6,95; DONE BY DEER Zainetto 100% plastica riciclata €22,95; HOUSE OF JAMIE Body maniche lunghe con colletto €39,00; BOBO CHOSES Tutina salopette pois €62,00
BOBO CHOSES T-shirt a pois cotone bio €33,00; BOBO CHOSES Felpina bird €49,00; BEAN'S BARCELONA Pantalone fantasia cotone bio €33,00; BOBUX Scarpina morbida imbottita in lana merino €63,00
3SPROUTS Borraccia trasparente con beccuccio €12,25; BEAN'S BARCELONA Felpina morbida a fantasia cotone bio €37,00; GRAY LABEL Pantalone felpato cotone bio color crema €36,00; GO BABY GO Calzini antiscivolo €17,95
Family Nation Magazine - Settembre 2020
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THREE LITTLE TIPS
LIEWOOD Astuccio €19,00; GRAY LABEL gilet cotone bio righe €38,00; MINI RODINI Abito gatti cotone bio €54,00; GRAY LABEL Calzini a coste cotone bio €12,00
TIKIRI Mascherina di stoffa con sorriso €7,50; TINYCOTTONS Piumino cuori €162,00; MINI RODINI Felpa girasoli €54,00; POUDRE ORGANIC Pantalone cotone bio €48,00; 3SPROUTS Busta porta merenda €7,25
80 - Family Nation Magazine - Settembre 2020
TRIXIE Cartella scuola €74,95; TINYCOTTONS Camicia a pois cotone bio €72,00; MINI RODINI Felpa note €54,00; GRAY LABEL Gonna nera con tasca frontale €40,00; BOBUX Stivaletto nero €80,00
THREE LITTLE TIPS
POUDRE ORGANIC Cardigan felpato con bottoni €35,00; BOBO CHOSES abito traspirante e morbido €75,00; GRAY LABEL Calzini €12,00; JEUNE PREMIER astuccio unicorno €34,90
LIEWOOD Scaldacollo €19,00; TIKIRI Mascherina in stoffa 3 strati €7,50; TINYCOTTONS Abito a pois €76,00; JEUNE PREMIER Zaino per la scuola €129,90
TINYCOTTONS Piumino a pois €136,00; BOBO CHOSES felpa €59,00; Gonna cotone bio €42,00; GRAY LABEL Calzini a coste €12,00
Family Nation Magazine - Settembre 2020
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THREE LITTLE TIPS
TIKIRI Mascherina tinta unita €7,50; LIEWOOD Giacca trapuntata impermeabile €55,00; TINYCOTTONS T-shirt maniche lughe €32,00; POUDRE ORGANIC Pantalone velluto €35,00; FRUGI Zainetto €30,00
TINYCOTTONS Golf fantasia €88,00; TINYCOTTONS Salopette denim a righe €72,00; BOBUX Scarpina chiusura velcro €80,00
82 - Family Nation Magazine - Settembre 2020
FRUGI Felpa cotone bio €37,50; POUDRE ORGANIC Maglietta maniche lunghe felpata €29,00; TINYCOTTONS Pantalone denim 64,00€; FRUGI Astuccio fantasia €10,00
THREE LITTLE TIPS
TIKIRI Masherina di stoffa sorriso €7,50; MINI RODINI Maglietta cotone bio €34,00; Felpa gatto €54,00; GRAY LABEL Pantalone felpato 42,00€
MINI RODINI Giacca impermeabile €120,00; GRAY LABEL Maglietta righe cotone bio €42,00; TINYCOTTONS Pantalone jeans 64,00€; BOBUX Scarponcino camoscio €80,00
GRAY LABEL Cappellino morbido cotone bio €18,00; BOBO CHOSES Maglietta manica lunghe €35,00; MINI RODINI Maglietta nota musicale €24,00; GRAY LABEL Pantalone felpato senape 46,00€; TRIXIE Cartella zaino scuola €74,95
Family Nation Magazine - Settembre 2020
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M O D A FA M I LY N AT I O N
SPECIALE AUTUNNO 2020 Moda Bimbi 0-8 anni
Family Nation Magazine - Settembre 2020
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colori pastello
Gray Label
G R AY L A B E L
Elementi essenziali senza tempo, minimal e facili da indossare in cui i bambini possono sentirsi se stessi.
AUTUNNO 2020
Per l'Autunno Inverno 2020, Gray Label mescola linee classiche con uno stile semplice e pulito ma anche un po' impertinente! Divertiti a sovrapporre e mescolare i capi stagionali in modo giocoso con il nuovo colore peanut firmato Gray Label. GRAY LABEL >>
Family Nation Magazine - Settembre 2020
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AUTUNNO 2020
Bobo Choses be whatever you want to be
Cosa vorresti essere da grande? Se un astronauta o un pompiere non fanno al caso tuo, il Catalogo dei mestieri meravigliosi di Bobo Choses può aiutarti a trovare ispirazione. Tutti i mestieri sono importanti. Il bidello è necessario quanto il dottore, purché tutti portino qualcosa di positivo alla società.
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BOBO CHOSES
Translator of Unwritten Books
Bird Tuner
Moon Supervisor
Lost Things Recollector
Dinosaur Shepherd
Il Catalogo di Mestieri Meravigliosi è la nuova collezione Autunno-Inverno 2020 firmata Bobo Choses. È una celebrazione della creatività, possibilità e libertà. BOBO CHOSES >> Family Nation Magazine - Settembre 2020
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P R I M AV E R A 2 0 2 0
Mini Rodini
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MINI RODINI
La nuova collezione Autunno-Inverno "Fur Elise" si ispira alla musica classica e all'arte con una nuova versione di Mini Rodini piena di look eleganti prodotti in modo sostenibile. Le nuove stampe includono Mozart Panda, Hearts, Violas, Notes, Cat Choir, Violin e Piano. SCOPRI MINI RODINI >> Family Nation Magazine - Settembre 2020
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AUTUNNO 2020
Tinycottons Tinycottons ci invita a cercare nei nostri ricordi di viaggio interiori e tornare in tutti quei luoghi, persone ed esperienze che ci sono piaciuti... 92 - Family Nation Magazine - Settembre 2020
TINY COTTONS
Winter World To u r
La nuova collezione Winter World Tour ci riporta alla sensazione di trovarci fuori dalla routine, nell'ignoto. Godere delle piccole scoperte in un posto nuovo ed essere immersi in un'altra cultura. Preparati per un tour mondiale invernale unico con Tinycottons. Non c'è tempo da perdere! TINYCOTTONS >>
Family Nation Magazine - Settembre 2020
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FA M I LY N AT I O N M A G A Z I N E N.19 SETTEMBRE 2020
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MAGAZINE Costruisci un fortino L'autunno in cucina
N.2 SETTEMBRE 2020
Nature’s Bingo Bambini che cambiano il mondo Family Nation Magazine - Settembre 2020 - 97
Cara Amica, Caro Amico Benvenuti nel secondo numero del Family Nation Kids Magazine. Un giornale pensato tutto per voi! In questo numero troverai: Nature’s Bingo: Esplora la natura e gioca con il Nature’s Bingo! Pag 1 Bambini che Cambiano il Mondo: Malala Yousafzai, un ritratto firmato da @bessicla da tagliare e appendere in camera Pag 4 Ho un mio blog!: piccoli consigli su come aprire e curare un blog proprio come Malala Pag 6 L’autunno in Cucina: ricette golose a forma di foglia d’autunno Pag 8 Questo l’ho costruito io!: come costruire un fortino in salotto o in giardino con le cose di tutti i giorni Pag 12
GIOCA!
Nature’s Bingo
Esplora la natura e gioca con il Nature’s Bingo! Proprio come un Bingo, divertiti a cercare in giardino, al parco o ovunque tu sia gli elementi che vedi disegnati. Vince chi riesce a vederne almeno 5 sulla stessa fila (in orizzontale, in verticale o in diagonale).
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BAMBINI CHE CAMBIANO IL MONDO
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MALALA YOUSAFZAI
Malala Yo u s a f z a i La bambina che ha rischiato la vita perché voleva andare a scuola Malala Yousafzai è una ragazza Pakistana nata nel 1997 che viveva in una zona del Pakistan chiamata Swat Valley che nel 2007 fu occupata dal gruppo fondamentalista dei Talebani che vietarono alle ragazze di andare a scuola. Malala volle a tutti i costi continuare ad andare a scuola anche se questo era sempre più difficile e pericoloso per lei e per la sua famiglia. Iniziò anche a scrivere un blog chiamato Il Diario di una Studentessa Pakistana dove raccontava le difficoltà di vivere sotto ai Talibani. Divenne sempre più critica del divieto di mandare le bambine a scuola, fino a quando una mattina due uomini armati fermarono lo scuolabus su cui stava viaggiando e le spararono ferendola molto gravemente. Malala è sopravvissuta e da allora ha continuato a spingere e lottare per il diritto delle bambine ad andare a scuola. Ha parlato alle Nazioni Unite di fronte ai rappresentanti di 100 paesi diversi e ha vinto il premio Nobel per la Pace a 16 anni, la più giovane vincitrice. Il 12 Luglio si celebra il Giorno di Malala.
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BAMBINI CHE CAMBIANO IL MONDO
Fatti ispirare da Malala... E tu hai mai pensato a scrivere un blog per condividere le tue passioni e i tuoi interessi? Ecco alcune idee per iniziare: Pensa a quello che vorresti scrivere e scegli qualcosa che ti appassiona come uno sport, la musica, la natura... Scegli con che frequenza vuoi scrivere una volta alla settimana, una volta al mese o solo quando hai qualcosa da scrivere!
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HO UN MIO BLOG!
Decidi come affrontare i vari argomenti: per esempio puoi dare la tua opinione, fare ricerca, o intervistare amici o conoscenti. Di solito piacciono molto articoli in cui si raccontano le proprie esperienze o quelli con liste e consigli. Scegli la piattaforma su cui pubblicare (chiamata anche content management system o CMS); Wordpress è una delle più conosciute ma ce ne sono anche altre. Scegli un nome per tuo blog: scegli qualcosa che ti rappresenti ma che sia anche facile da scrivere e da ricordare e controlla che non sia già usato da qualcun altro! Registra il dominio e il nome del tuo blog su un sito di domini come Register o Go Daddy (puoi farti aiutare da un genitore a fare la parte burocratica). Scegli il look del tuo blog. Molte piattaforme dedicate permettono di scegliere dei modelli o templates e che puoi personalizzare, cambiando colore e dimensione delle scritte per esempio. Non dimenticare la pagina introduttiva ‘Chi Sono’ in cui ti presenti e racconti cosa scriverai nel tuo blog. Scegli se scattare tu le foto o prenderle da internet - ma in questo secondo caso fai attenzione a non usare foto di proprietà di altri. Non lasciarti intimorire dalle difficoltà iniziali: inizia a raccogliere le idee e a scrivere, fatti aiutare nell’impostazione iniziale da un adulto se necessario e sappi che in breve diventerai molto più veloce e espert* di loro!
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OGGI CUCINO IO!
L ’A U T U N N O IN CUCINA le ricette di Stella Bellomo Portiamo l’autunno anche in cucina! Vi basterà procurarvi dei semplici taglia biscotti a forma di foglie e preparare insieme ai vostri bimbi queste due semplicissime ricette autunnali!
FOGLIE DI BISCOTTI Ingredienti: * 120 g di farina a scelta (noi di farro semintegrale) vanno bene anche quelle senza glutine * 65 g farina di nocciole tostate * 65 g farina di mandorle con la buccia * 1 uovo * 40 ml olio di semi di girasole * 50 ml latte di mandorle * 80 g zucchero di canna * 1/2 cucchiaino di vaniglia biologica * 1 cucchiaino colmo di lievito per dolci * 30 g di cacao amaro * 100 g di cioccolato fondente * Granella di mandorle e nocciole
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Procedimento: Mischia bene le farine, la vaniglia e il lievito. Aggiungi lo zucchero sempre mischiando molto bene. Unisci olio, latte, uovo e scorza e impasta fino a ottenere una palla morbida. Dividila a metà e aggiungi 30 g di cacao amaro a una metà impastando finché non è del tutto incorporato. Metti in frigorifero almeno 30 minuti. Scalda il forno a 160 gradi statico. Stendi la frolla usando due fogli di carta forno. Tagliala con le formine lasciando sotto la carta forno. Inforna per circa 15 minuti. La cottura dipende molto dallo spessore dei biscotti. Sforna, lascia raffreddare su una gratella. Sciogli il cioccolato a bagnomaria. Fai spennellare e cospargere con la granella.
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OGGI CUCINO IO!
FOGLIE D I P O L E N TA Foglie di polenta al pomodoro gratinate! Una delle cose più semplici da fare, eppure buonissima! Se la polenta è del giorno prima meglio ancora! Procedimento: Preparate a parte un sugo di pomodoro classico facendo soffriggere olio EVO e aglio, passata di 10
pomodoro, acqua e sale. Tagliate una base di circa 1 cm di polenta fredda e lasciate che il vostro piccolo aiutante crei con i taglia biscotti le forme che preferisce. Mettete le forme di polenta in una teglia con il sugo di pomodoro e una spolverata di parmigiano grattugiato superficiale! In forno a gratinare per un quarto d’ora! È buonissima!
L’A U T U N N O I N C U C I N A
Ora tocca a te! Inventa la tua ricetta scrivendo ingredienti e procedimento... gnam!
L A M I A R I C E T TA DEL CUORE:
Ingredienti:
Procedimento:
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QUESTO L’HO COSTRUITO IO!
IL FORTINO Guida per costruire un fortino fai-da-te, in casa o in giardino! Mollette per unire le lenzuola
Un lenzuolo dall’altro lato
Un lenzuolo da un lato
Un tappeto
Libri per fermare i lembi delle lenzuola Un lenzuolo matrimoniale 4 sedie
Mollette per fermare le lenzuola alle sedie
Un tappeto
IL FORTINO
2 mollette Un lenzuolo matrimoniale
Una corda lunga
2 alberi
Libri per fermare i lembi del lenzuolo
Un tappeto
1 albero
Una corda per tenere il lenzuolo
Un lenzuolo matrimoniale Libri per fermare i lembi del lenzuolo Cuscini
FA M I LY N AT I O N M A G A Z I N E N.19 SETTEMBRE 2020
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