Fantini Mosaici 'Eccellenza Italiana' The Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahyan Mosque, Abu Dhabi

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Fantini Mosaici

Eccellenza Italiana

Italian Excellence

The Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahyan Mosque, Abu Dhabi

Fantini Mosaici Eccellenza Italiana

Italian Excellence

The Sheikh Zayed Bin Sultan Al Nahyan Mosque, Abu Dhabi

in copertina ~ cover

Pannello in marmo water jet inlay per La Grande Sala della Preghiera. Panel of the Marble water-jet inlay for the Main Prayer Hall.

retro copertina ~ back cover

Fontana scolpita in massello di marmo a forma di petalo nella Area VIP. A carved wall fountain at the VIP Area, showing the petal variation and integral design of the hanging basin with wall zone.

progetto fotografico photography

Duncan Chard.

art director

Gabriela Borrello. Studio: visivo.com.ar

readazione ~ editor

Salma Samar Damluji.

Nessuna parte di questo libro puo essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l'autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti. Any part of this book can be reproduced or used in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopying, recording or any information storage without strict written permission from owner.

©Fantini Mosaici Srl per testi e le imagini ~ for texts and illustrations. Tutti I diritti reservati. All rights reserved under international copyright conventions.

ISBN: 0-615-26665-7

ISBN: 978-0-615-26665-7

In

memoria di / In memory of

Italo Fantin & Rocco Magnoli

introduzione introduction

arte e tecnica arts & crafts

la “moschea dei fiori” “mosque of the flowers”

la grande sala della preghiera the main prayer hall

la qiblah the qiblah wall

ingresso nord e sud, e area vip north & south entrances and vip area

le sale di preghiera delle donne the open prayer hall

i portali the portals il “sahan”(il grande cortile porticato) the “sahan” courtyard

introduzione

introduction

Fin dal 1995 Fantini Mosaici realizza una serie di prestigiosi progetti in Medio Oriente.

Nel 2004, Sheikh Sultan Bin Zayed, responsabile del completamento dei lavori di finitura della Grande Moschea di Abu Dhabi, invitò Fantini Mosaici a lavorare ad un progetto la cui realizzazione rappresentava la sfida più notevole che l’azienda si fosse mai trovata ad affrontare fino ad allora. Fantini Mosaici decise tuttavia di realizzare, una volta valutate le caratteristiche del progetto, le aspirazioni e le complesse richieste progettuali. Lo Sceicco era stato guidato e ispirato dalla visione del padre per il completamento della costruzione della Grande Moschea.

Una volta ad Abu Dhabi, Fantini Mosaici fu impressionata dall’imponente struttura del sacro edificio e dalla squisita raffinatezza dell’architettura religiosa nelle città arabe e islamiche in genere. Inizialmente fu consultata su una parte limitata del progetto, quella che nelle intenzioni del committente ci sarebbe stata affidata. Tuttavia, nel corso di quello stesso anno, Fantini Mosaici concorse all’appalto pubblico per tutti i lavori attinenti i mosaici in marmo da posare all’interno della Moschea. Dopo un lungo iter burocratico e l’espletamento di complesse procedure amministrative, Fantini Mosaici si aggiudicò l’appalto.

Venne presentato un progetto che si poneva sotto un chiaro segno distintivo: utilizzo e esportazione di materiali e maestranze italiani di prima qualità per contribuire alla costruzione della terza moschea più grande del mondo arabo. Il governo italiano, presieduto dal Primo Ministro Silvio Berlusconi, ha fornito dal canto suo uno straordinario sostegno all’impresa, contribuendo a soddisfare le regole d’appalto internazionali negli Emirati Arabi. La SACE, compagnia d’assicurazioni di gestione del credito, di proprietà del Ministro delle Finanze, ha garantito l’adempimento dell’ambizioso contratto. Il progetto poneva sfide di natura non soltanto produttiva e finanziaria. Trattandosi di un’impresa italiana non avvezza alle procedure burocratiche connesse ad un progetto pubblico di tali dimensioni, si rendeva necessaria l’apertura di un apposito ufficio registrato ad Abu Dhabi, al solo scopo di affrontare le problematiche legate allo stesso. Si trattava di un incarico assolutamente unico. Usando materiali diversi, come il marmo, le pietre, il vetro, lavorati mediante processi separati, ciascuna parte del lavoro si inquadrava in un contesto particolare e rivestiva un proprio significato nel disegno complessivo dell’opera, destinata a diventare uno dei più mirabili capolavori realizzati da più di un secolo a questa parte.

Fantini Mosaici has been operating in the Middle East since 1995 on a variety of private and prestigious projects.

In 2004 the Office of HH Shaikh Sultan Bin Zayed Al Nahyan, Chairman of The Works Department, Abu Dhabi (United Arab Emirates) invited Fantini Mosaici to work on a project, the scope of which presented considerable challenge for the company, to date. Fantini Mosaici decided to proceed, taking into consideration the design specifications, Client’s aspirations and complex project requirements. HH Shaikh Sultan was led and inspired by his father’s vision for building the Grand Mosque.

In Abu Dhabi Fantini Mosaici was impressed with the outstanding structure of the constructed mosque building and the sophisticated precedence of mosque architecture in Arab and Islamic cities. Initially we were consulted and entrusted with a confined part of the project. However, later that year Fantini Mosaici went on public tender for the entire interior marble-mosaic work.

Following a long process and administrative procedures the work was awarded to Fantini Mosaici.

Our journey began with a project that eventually came to

present a distinct icon. Superior quality Italian materials and craftsmanship were sourced, worked and exported to contribute the construction of the third largest Mosque building in the Arab World.

The Government of Italy, under Prime Minister Mr. Berlusconi, provided tremendous support to the company, enabling complying with the requirements of International bidding in the United Arab Emirates. SACE credit insurance management company, owned by the Ministry of Finance, insured the performance for this ambitious contract.

The project posed other than production and financial challenges. Being a European company, not familiar with the bureaucracy and local management procedures attached to a public project of this scale, necessitated a legally established office, in Abu Dhabi, to exclusively run this project.

This became a unique commission. Using distinctive materials, created through individual and demanding processes, each part of the emerging work had a special context and meaning in the design. The work evolved to one of the most exquisite masterpieces we have delivered over more than a century.

arte e tecnica

arts & crafts

I decori dei mosaici in marmo e vetro sono stati tutti eseguiti a mano in Italia dai nostri migliori artigiani.

La produzione del marmo, proveniente da un’unica cava italiana, ha riunito nel quadro del progetto più di 20 compagnie diffuse sul nostro territorio nazionale, operanti con le tecniche più aggiornate. Fantini Mosaici ha sovrinteso a questa imponente operazione in Joint Venture con una azienda italiana per la parte produttiva dei marmi e con un ‘altra azienda in loco per la parte logistica e per l’ installazione.

La delicatezza dei motivi decorativi e la raffinatezza dei colori sono state meticolosamente vagliate per soddisfare l’eleganza del progetto degli interni della moschea realizzato dallo studio italiano Spatium, di Lorenzo Carmellini e Rocco Magnoli, incaricati anche della supervisione artistica

dell’esecuzione dei lavori.

Ad Abu Dhabi, Fantini Mosaici ha impiegato quasi 700 persone. La squadra multi-etnica che ha lavorato in loco era composta da indiani, cinesi, pakistani, vietnamiti, cingalesi e cittadini di altre nazioni asiatiche. Un team italiano è stato costantemente di base ad Abu Dhabi per l’intero periodo allo scopo di sovrintendere i lavori.

Questo documento è stato redatto allo scopo di far conoscere al pubblico il lavoro più importante realizzato dall’azienda Fantini negli Emirati Arabi Uniti; vuole altresì mostrare quanto le imprese italiane siano competitive all’estero e sul mercato mondiale, nell’ambito dei prodotti di alta qualità e dei generi di lusso; ambiti nei quali pochi possono misurarsi con esse.

The marble and glass mosaic patterns, were all hand-made by our best artisans in Italy.

The production of marble, from a unique Italian quarry, brought together more than 20 companies spread all over Italy, working with state of the art technology. Fantini Mosaici managed this mammoth operation with a partner company for the production, and another for local logistics. The delicate patterns and refined colours were meticulously selected to match the sophistication and elegance of the scheme. This was achieved under the supervision of the Italian design firm Spatium, of Lorenzo Carmellini and Rocco Magnoli, who were appointed to design the Interior architecture .

In Abu Dhabi, Fantini Mosaici employed a work force of nearly 700 people. Indian, Chinese, Pakistani, Vietnamese, Sri Lankan, and other Asian Nationals, formed a multicultural team, that delivered the job on site. A constant Italian team was based in Abu Dhabi for the entire period, to oversee the project management.

This publication documents our part of the work on the Mosque in the United Arab Emirates, and illustrates the role of Italian Companies abroad and in the world market, in providing quality luxuriant items, and bespoke architectural elements that are unique with little competition.

particolare di pannello eseguito in mosaico sfumato in vetro trasparente e oro giallo. detail of panel made in shaded transparent glass mosaic and gold.

fasi di lavorazione del mosaico di vetro trasparente nell laboratorio in italia. manufacturing the glass mosaic panels at the workshop in italy.

primi pannelli in mosaico di marmo e di vetro trasparente posati in opera.

the first installed panels in marble mosaics and transparent glass.

particolare di tessere in vetro di murano transparenti tranciate a mano. close up of hand cut pieces of tesserae transparent murano glass.

particolare di pannello eseguito in mosaico di marmo sfumato. details of one of the panels made with shaded marble mosaics.

particolare di pannello eseguito in marmo pre – assemblato lucido, bocciardato e sabbiato con intarsio in mosaico di smalto.

details of one of the panels made in white marble pre assembled, polished, bush hammered and sandblasted with enamel mosaic inlay.

dettaglio del motivo floreale della “grande sala della preghiera”. details showing the flower motifs installed on the “main prayer hall”.

the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque

fase di instalazione dei pannelli. installation phase of wall panels.

intarsi floreali realizzati in pietre preziose e marmi tagliati a water-jet in fase di assemblaggio. flower inlay, in precious stones and marble cut by water-jet, ready for assembling.

the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque
decorazione dei muri dell' ingresso nord. mural inlay at interior north entrance hall.

fase di finitura del marmorino. finishing phase of the marmorino.

the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque
posa mosaico in oro nella scultura in marmo per la qiblah. fixing the gold mosaics inside the white marble sculpture squinches for the qiblah wall.
the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque
lavorazioni pannello in marmo con intarsio di mosaico in oro bianco. chiselling phase of the marble panels with white gold mosaic inlay.

“scalpellini all opera” per esecuzione dei portali. “scalpellini” at work on manufacturing the borders of the portal frame.

motivi decorativi dei portali. decorative pattern border motifs of the portal frame.
the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque

fase di lavorazione pavimentazione “sahan” (il grande cortile porticato). initial phase working on the “sahan” courtyard pavement.

details showing

dettaglio del mosaico con intarsio floreale in marmo.
the mosaic and marble flowers inlay.

la 'moschea dei fiori'...

“mosque of the flowers”...

... questa è l’immagine che il Committente ha voluto dare ai Progettisti degli interni come filo conduttore da svolgere nel progetto dell’apparato decorativo.

Il tema floreale è stato pertanto sviluppato in tutti gli spazi con variazioni cromatiche, materiche e di disegno.

... is the term the architects who designed the interior referred to the work. The flower theme became their main inspiration.

pianta generale della grande moschea grand mosque floor plan: legend

la grande sala della preghiera ˜ the main prayer hall

le sale di preghiera delle donne ˜ the open prayer hall

ingresso nord ˜ north entrance

ingresso sud ˜ south entrance

area vip ˜ vip area

il“sahan” (il grande cortile porticato)˜ the“sahan” courtyard

vista interna degli ingressi (nord e sud). interior elevation of (north & south) entrances.

la moschea dei fiori ˜ mosque of

particolare della parete est, la grande sala della preghiera. detail of the interior east wall elevation, main prayer hall.

la moschea dei fiori

interior elevation showing detail of the qiblah and surrounding wall.

the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque
vista interna della parete della preghiera.

particolari dei

detail of the glass panelled arches in the portal hall.

pannelli di vetro negli archi dei portali.
la moschea dei fiori

la grande sala della preghiera

Le pareti della grande sala principale della preghiera, che misura in lunghezza circa 150 metri e in larghezza circa 45 metri, sono formate da quasi 2.500 pannelli, di differenti forme e motivi floreali, delle dimensioni di 250 x 250 cm. I fiori a 5 petali derivano dalla forma del pentagono. Il motivo geometrico basato sulla stella a cinque punte e sul pentagono è stato utilizzato principalmente per decorare le pareti, secondo quanto richiesto dal cliente nelle direttive del progetto. Gli elementi decorativi caratteristici della tradizione islamica, ispirati alla forma del pentagono, sono diventati il principale punto di riferimento. La loro interpretazione in chiave moderna è stata conseguita nel quadro di una complessa trama di materiali e finiture: il marmo “Bianca Lasa” è lucido, sabbiato e bocciardato; i mosaici in marmo, smalto e vetro si presentano in una varietà di colori che sfumano dallo scuro al chiaro. L’enorme superficie ha subìto un delicato trattamento nel quale la luce naturale e quella artificiale interagiscono.

The walls of the main prayer hall, measuring 150 meters long and 45 meters wide, were composed from nearly/ c. 2500 panels. The pieces used were 250 x 250 cm each and came in different shapes and flowers. The 5 petal flowers are derived from the pentagon. The geometry, based on the five pointed star and pentagon, was used primarily to develop the wall area patterns, as requested by the Client in the original design brief. Islamic geometric patterns using solely the pentagon, became the main reference. The modern interpretation of this was achieved in a complex texture of materials and finishes: Marble was polished, sand-blasted and bush-hammered. Marble and glass mosaic in a variety of colour shades, moved from dark to light tones. The enormous surface became a delicate treatment containing the interplay of both natural and artificial light.

the main prayer hall
the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque
la grande sala della preghiera
the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque

l’interpretazione della geometria del pentagono trasformata in motivi floreali: evidenziata dalla differenza delle profondita dei piani delle superfici. the interpretation of the pentagon & accompanying flower geometry, subtle & pronounced, traced throughout the wall planes & surfaces.

la grande sala della preghiera ˜
the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque
la grande sala della preghiera ˜

la qiblah

the qiblah wall

La parete che si estende lungo la Qiblah (parete della preghiera)

è stata progettata in due partiture laterali della lunghezza di 50 metri più quella centrale di 35 metri. Le caratteristiche riflettono quelle della parete che sta di fronte, ma privata dell’enfasi e delle sottolineature cromatiche che contraddistinguono quest’ultima, al fine di non distogliere la concentrazione del fedele dalla preghiera. La sezione centrale raffigura una pagina aperta: riporta i 99 nomi di Allah. Al centro della parete si trova il Mihrab, con mosaici intarsiati in oro. L’intera parete della Qiblah è decorata con pannelli traforati in marmo “Bianco P”, articolati in un complesso intarsio di mosaici in oro bianco illuminati dal retro: i vuoti e la trasparenza sprigionati dal muro illuminano la struttura ed accentuano la metafora del passaggio della preghiera in direzione della Mecca.

The wall extending along the Qiblah was designed in two lateral parts each 50 meters long, with an additional central wall section of 35 meters. The wall pattern here reflects that of the facing wall, without emphasis on chromatic colours used in the latter, in order not to deflect concentration during prayer. The central section forms an open page: with the 99 Names of Allah. In the centre of the wall is the Mihrab, with inlaid gold mosaic. The entire Qiblah wall is dressed in pierced panels of marble “Bianco P”, articulated with an intricate inlay of white gold mosaic and illuminated from the back. The void and transparency provided by the wall, lightens the structure and accentuates the metaphor of the passage in the direction to Makkah.

parete della preghiera con i 99 nomi di allah. close up of the qiblah wall and inscribed 99 names.

particolare della cornice della parete centrale della preghiera. close up showing detail of border zone framing central qiblah wall.

the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque
ingresso nord e sud, e area vip
north & south entrances and vip area

Una delle caratteristiche peculiari di questa moschea è l’impatto che la trasparenza delle grandi porte in vetro esercita su coloro che entrano nella sala principale di preghiera. Tradizionalmente, l’ingresso degli edifici religiosi è in legno massiccio o in metallo, in modo da ispirare un sentimento di protezione, clausura, isolamento. In questo caso, le istruzioni erano di creare la massima trasparenza e visibilità. I pannelli delle porte sono parte costituente del Concept progettuale che contraddistingue tutte le finiture interne. La struttura in acciaio e alluminio viene messa in risalto da mosaici floreali in vetro trasparente dalle diverse sfumature di colore.

La parte inferiore della parete è una zoccolatura in marmo “Bianco Lasa” liscio bordata da una fascia scolpita; nella parte superiore, quella che maggiormente impressiona, si è ricorsi ad una nuova tecnica: qui l’intarsio floreale è stato realizzato con pietre preziose e marmo incastonate in una superficie di marmorino priva di giunti. Le differenti tecniche impiegate e le variazioni sul tema geometrico inferiore sottolineano la qualità del progetto e l’eccellenza della realizzazione.

One of the special features of this mosque, is the impact the transparency the grand glass doors leave upon those entering the Main Prayer Hall. Traditionally entrances to religious buildings, in sturdy wood or metal, are imposing, providing protection, enclosure and privacy. In this case, instructions were to achieve maximum transparency and visibility. The design for the door panels form part of the patterns that distinguish all the internal finishes. The structure is in steel and aluminium highlighted with transparent glass mosaic flowers, in colour shades. The lower wall part has been dressed in engraved marble. In the upper and most impressive wall section, a new technique was employed. Here flower inlay was done in precious stone and marble inserted in a marmorino surface without joints. The different techniques, and variation on the main dominating geometric theme, enhance the design quality and excellence.

the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque
the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque
the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque
vista della area vip. view of the vip hall area.

particolare della fontana a forma di petalo nella area vip. detail of a petal shaped fountain in the vip area.

le sale di preghiera delle donne

Le finiture della parete interna replicano il motivo del pentagono e quello della stella a cinque punte usati nella sala di preghiera principale. Le dimensioni, i motivi e la trama sono stati concepiti per conferire armonia e proporzione a questi spazi specifici di dimensioni più ridotte.

The internal wall finishes of the Open Prayer Hall continue with the pentagon theme of the five pointed star pattern design used in the Main Prayer Hall. The scale, design and textures were specifically derived to achieve the required harmony and proportion of this transitional space.

the open prayer hall

Innumerevoli sono gli esempi della tradizione architettonica islamica di colonne ed architravi riccamente decorate con rilievi in pietra e stucco, che fanno riferimento a motivi geometrici o naturalistici.

Nelle decorazioni dei portali, che avvolgono i varchi frontalmente e per tutta la profondità, una sequenza di stelle pentagonali si alterna in un gioco di pieni e di vuoti, in un processo di gemmazione che da vita ai decori perimetrali sul tema dei germogli.

L’apparato decorativo è frutto di abili mani che le hanno incise nel Bianco Lasa.

Islamic architecture developed a rich catalogue of columns and architraves carved in stone and stucco relief work, featuring geometric or floral motifs. The decorative features used in the portal frame zone, taking up the entire front and depth of the openings, present a sequence of pentagonal stars which alternate with a pattern of solids and voids. The design provides an evolving process almost breathing life to the theme of emerging buds and shoots. The architectural elements that grace and embellish the portals is the work of skilled hands, that carved these borders of Bianco Lasa marble.

i portali the portals
the sheikh zayed bin sultan al nahyan mosque
il “sahan”(il grande cortile porticato)
the “sahan” courtyard

L’artista britannico Kevin Dean ha progettato e presentato lo schema concettuale per il cortile sulla base delle indicazioni del cliente, che parlavano di un “pavimento a fiori nel cortile”. Fantini Mosaici ha lavorato, insieme all’artista, sul progetto, e preparato i dettagliati disegni costruttivi. Occupando una superficie di 17.500 mq riempita da mosaici in marmo liscio, il complesso intarsio floreale in marmo è tagliato a water-jet.

L’area, ornata con marmi e pietre preziose, è il più grande pavimento a mosaico mai realizzato finora.

British artist Kevin Dean designed and presented the conceptual scheme for the courtyard, after the Client’s design brief for a ‘flower courtyard pavement’. Fantini Mosaici worked on developing the design for execution with the artist, and prepared the detailed-working drawings. Covering a surface of 17,500 sqm dressed in plain marble mosaic, the intricate marble flower inlay border framing the central area, was water-jet cut. The finished floor area produced, adorned in marble and precious stones, is the largest mosaic carpet made to date.

il “sahan”(il grande cortile porticato) ˜ the “sahan courtyard”

crediti ˜ credits

Joint Venture Partners

Henraux S.p.a

Mosart Marble L.L.C.

Budri Srl

si ringraziano in modo particolare ˜ with special acknowledgement to

Emirate of Abu Dhabi -The Works Department.

Salma Samar Damluji, architetto (Consigliere di Sheikh Sultan Bin Zayed & Direttore dell’Ufficio Tecnico del Presidente, Abu Dhabi, 2002-2004).

Salma Samar Damluji, Architect (Advisor to Sheikh Sultan Bin Zayed & Director of the Chairman’s Technical Office, Abu Dhabi 2002-2004).

Lo studio di Architettura SPATIUM di L. Carmellini e R. Magnoli che hanno progettato gli interni.

Architecture Firm Spatium -owned by L. Carmellini and R. Magnoliwho have projected the interiors.

Luigi Belatti, Project Manager.

Domenico Colledani. Daniele Cardini.

Il personale della Fantini Mosaici in Abu Dhabi e tutte le aziende che hanno contribuito alla realizzazione del nostro lavoro.

The staff of Fantini Mosaici- Abu Dhabi Branch and to all the companies who have contributed to our work in this project.

banca ˜ bank

Cassa di Risparmio di Lucca

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