Gavardo che cambia

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GAVARDO

CHE CAMBIA


GAVARDO CHE CAMBIA - Album agenda 2008 L’album dei Ricordi negli Scatti d’Autore delle Famiglie Gavardesi Roccafranca La Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori 112 pp. 24 cm ill.

Pro Loco del Chiese Gavardo

ISBN: 978-88-8486-280-8

Con il contributo Con il contributo Comunità Montana di Valle Sabbia Assessorato alla Cultura del Comune di Gavardo Sponsor Privati Emilio Ottolini e la Trattoria alle Trote - Soprazocco di Gavardo Leali Daniela e Arredamenti Leali - Prevalle - www.arredamentileali.it

Comunità Montana di Valle Sabbia

Testi Daniele Comini, Elena Pala (pp. 6-39) Coordinamento Michele Vezzola Referenze fotografiche Banda di Sopraponte, Gildo Codenotti, Marenza Codenotti, Francesco Comaglio, Coro “La Faita”, Antonella Ongaro Dusi, Maria Teresa Goffi, Daniela Leali, Maria Massolini, Giuseppe Mazza, Aldo Mora, Carmela Venturelli, Michele Vezzola, Domenico Zucchini

Comue di Gavardo Assessorato alla cultura

Nonostante la cura posta alla redazione delle didascalie è possibile che vi siano errori ed imprecisioni. Vi preghiamo di segnalarli a daniele.comini@gmail.com Stiamo già lavorando per l’edizione 2009. Immagini, cartoline e fotografie possono essere recapitate per una rapida scansione e pronta restituzione a Michele Vezzola - Via Roma 11 - Gavardo. Prevalle (BS) www.arredamentileali.it © Pro Loco del Chiese, Gavardo, 2007 Novembre 2007 © Edizioni La Compagnia della Stampa Massetti Rodella editori Viale Industria, 19 - 25030 Roccafranca (Brescia) Tel. 0307090600 - fax 0307090660 info@lacompagniamassetti.it - www.lacompagniamassetti.it

Trattoria “alle trote” Emilio Ottolini Soprazocco di Gavardo (BS)


L’album dei ricordi negli scatti d’autore delle famiglie gavardesi A cura di

Daniele Comini Michele Vezzola

Agenda 2008

PRO LOCO DEL CHIESE GAVARDO


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on piacere abbiamo accolto l’invito della Pro Loco del Chiese di sponsorizzare, insieme ad alcuni sensibili mecenati, questo volume fotografico ideato dagli amici Daniele Comini e Michele Vezzola.

Sono immagini insolite quelle che troviamo qui riprodotte. Anche le cartoline dei soldati ci appaiono più suggestive che mai e ci riportano ad un’Italia dove l’unico viaggio era quello per andare a fare il soldato, raccontando ad amici e parenti luoghi mai visti, riportando in bella grafia scritte oggi improbabili: “A Roma andai e a te pensai”. I fotografi di allora erano spesso chiamati dai tabaccai, che accanto ai sigari e alle sigarette sfuse vendevano le cartoline. Ed allora chiedevano immagini della piazza, della chiesa, della processione con il Santo patrono, dell’intero paese visto dall’alto. Il respiro di un tempo perduto pervade tutte le pagine di questo prezioso album che auguriamo possa uscire con cadenza annuale e rappresentare una valida “Agenda Gavardese”, naturale proseguimento del “Calendario Storico” per tanti anni edito prima dalla Diateca Cesare Goffi e poi dalla stessa Pro Loco. Non ci resta che augurare una buona lettura a tutti i gavardesi.

Comunità Montana di Valle Sabbia

L’Assessore alla Cultura,

Emanuele Vezzola L’Assessore al Turismo,

Michele Brugnoni Il Presidente,

Ermano Pasini


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L

a memoria del passato – custodita tra le carte d’archivio – lavora nel silenzio senza mai apparire, ma lavora per diventare voce narrante appena le circostanze dell’esistenza lo chiedano, annodando le trame dei ricordi che salvano dall’oblio un vissuto di piccole-grandi cose. Così accade per i documenti e le fotografie alla base di questo volumetto che mira a tratteggiare attimi di storia gavardese. In passato abbiamo ammirato le immagini del nostro concittadino e stimato fotografo Cesare Goffi (1966-1986 vent’ anni di vita gavardese), oppure letto e studiato il volume “classico” della microstoria di Gavardo scritto da Emilia Nicoli (Quata aqua ghe pasat sota ‘l pont!) del lontano 1978. Quest’anno riprendiamo quel filo interrotto e lentamente ci mettiamo in gioco, attraverso la Pro Loco del Chiese, pubblicando le cento curiose pagine che seguono. Questo libro meriterebbe una mostra. Le immagini, le fotografie, per essere apprezzate necessitano di grandi spazi. Sono un’opportunità per ripercorrere un’epoca, attraverso gli occhi dei molti cronisti della piccola storia che sono giunti sino a noi e che attraverso mani generose oggi siamo finalmente siamo in grado di ammirare. Possiamo sentirci più o meno vicini alle fotografie dei gavardesi qui ritratti e dei luoghi che a stento ancora riconosciamo. Rimane il fatto che esse costituiscono un patrimonio importante della nostra storia e del costume del nostro paese, delle dinamiche che profondamente segnano il mondo contemporaneo. Sono uno spaccato di vita di fabbrica, di cortile, di azienda, di gioco, di ricchezza, di povertà, di potere, di autorità, di emancipazione che hanno scandito i tempi di una crescita economica, tecnologica e culturale certamente non lineare, ma complessivamente positiva per Gavardo, Sopraponte e Soprazocco. La Pro Loco del Chiese, di recente fondazione, vuole essere testimone attenta e sensibile del suo tempo, voce vivace e originale, modello per le nuove generazioni e possibilmente protagonista della storia culturale gavardese. Un grazie agli imprenditori – sponsor ed agli enti perché solo attraverso la loro disponibilità e collaborazione è stato possibile realizzare questo volume. Abbiamo consapevolezza del loro aiuto anche per le edizioni future. Grazie. Daniele Comini


«In messo alle palottole», «nella confusione tremenda che non si può immaginare» Fotografie e lettere dal fronte della Grande Guerra dei soldati di Gavardo, Sopraponte e Soprazocco

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Si può voler bene, amare qualcuno che è morto prima della nostra nascita e che conosciamo solo attraverso alcuni oggetti – fotografie, lettere – o le descrizioni più o meno precise, le percezioni diverse di individui diversi, e soprattutto l’amore e il dolore inconsolabile di chi poté essergli vicino? Sì, si può, se abbiamo l’abitudine all’amore. Infatti, come diceva Forster, solo gli affetti si possono davvero trasmettere e insegnare, in quanto sono la sola ricchezza che può essere posseduta pienamente e che può essere vissuta profondamente. Il lettore abituale di carteggi dal fronte della Grande Guerra ha imparato ad amare gli scriventi di queste lettere, pur conoscendoli poco o affatto. Si tratta in genere di soldati – per lo più semicolti con una scarsa dimestichezza col mezzo scrittorio ed aventi per madrelingua il dialetto – che, nonostante le rispettive difficoltà linguistiche, restituiscono al lettore una varietà di sentimenti – amicizia, amore coniugale, malinconia del paese natio e amor di Patria – senza cadere in luoghi comuni, sul filo di uno stile misurato, ricco di sfumature e delicatezze, capace di restituire le oscillazioni del cuore con insolita finezza. Allo stesso modo – indipendentemente dalla frequentazione di un simile genere testuale, ma in virtù della sensibilità di cui si accennava nelle prime righe – non si può non appassionarsi alle lettere dal fronte della Prima guerra mondiale dei soldati di Gavardo, Sopraponte e Soprazzocco. Si tratta complessivamente di 52 manoscritti – tra lettere e cartoline – conservati presso l’Archivio di Stato di Brescia, nelle pagine seguenti ne sono riportate alcune riproduzioni digitali, precedute da documenti con gli elenchi dei Caduti dei tre paesi.


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SOSTITUIRE LE IMMA Lun

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AGINI ASPETTARE LA ELENA PALA

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Le lettere - riprodotte nelle pagine seguenti - provengono dall’Archivio di Stato di Brescia, precisamente dal fondo Carteggi della Prima guerra mondiale, che contiene oltre cinque mila missive di soldati bresciani. La raccolta di questo materiale venne promossa già a partire dal 1915 dall’allora direttore dell’Archivio di Stato di Brescia. Nella pagina a fianco la missiva – datata 12 giugno 1916 – inviata dal Sindaco del Comune di Gavardo al direttore dell’Archivio di Stato di Brescia in merito alla raccolta di materiale dei Caduti di Gavardo (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 9, fasc. 108).

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Brozzi Giovanni Di ignoti, nato in Brescia, cl. 1894; soldato nel 5. Regg. Alpini, presunto morto nel combattimento del 20 maggio 1916 nella zona del Monte Maggio.


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Bazzani Matteo

Bodei Luigi

Maccarinelli Luigi

Fu Matteo, da Sopraponte, classe 1896; soldato del 5. Regg. Alpini, morto in combattimento il 19 maggio 1916 nella zona di Monte Maggio.

Fu Carlo, da Sopraponte, classe 1893; caporalmaggiore nel 94. Regg. Fanteria, morto il 28 marzo 1918 a Jesi in seguito a ferite riportate in combattimento.

Fu Antonio, da Sopraponte, classe 1879; soldato nel 3. Regg. Artiglieria da Montagna, morto il 19 febbraio 1918 per malattia contratta in servizio.

Belli Stefano

Savoldi Bortolo

Di Giovanni, da Sopraponte, classe 1889; soldato nel 114 Regg. Fanteria, morto in combattimento il 3 novembre 1916 nella zona del Carso.

Di Mattia, da Sopraponte, classe 1898; soldato nel 5. Regg. Alpini, morto in combattimento il 23 novembre 1917 nella zona Altipiani di Asiago.


Bergomi Giovan Battista Di Francesco, da Sopraponte, classe 1895; soldato nel 93. Regg. Fanteria, morto il 19 luglio 1915 per ferite riportate in combattimento. Lun

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Dalla Villa Giuseppe Di Giuseppe, da Sopraponte, classe 1894; soldato nel 50. Regg. Fanteria, morto il 1. luglio 1916 in seguito a congelamento degli arti inferiori, contratto nelle trincee del Col di Lana.


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Folli Angelo

Bussi Antonio

Molinari Paolo

Fu Giuseppe, da Sopraponte, classe 1890; soldato nel 5. Regg. Lancieri; morto il 26 giugno 1916 per malattia contratta in servizio.

Fu Bortolo, da Sopraponte, classe 1893; soldato di Fanteria, morto in Libia il 12 agosto 1919.

Di Battista, da Sopraponte, classe 1890; caporale di Fanteria, morto in combattimento il 25 novembre 1911 in Tripolitania.

Mantovani Costanzo

Segala Samuele

Fu Francesco, da Sopraponte, classe 1887; soldato nel 38. Regg. Fanteria, presunto morto in combattimento nel giugno 1915.

Fu Aristide, nato a Calvagese, classe 1881; soldato del 79. Regg. Fanteria, morto il 20 agosto 1917 nell’Ospedale Militare di Napoli in seguito a ferite riportate in combattimento nella zona del Carso.


Persavalli Giuseppe Di Cristoforo, da Sopraponte, classe 1890; soldato nel 12. Repar to d’Assalto, morto il 22 gennaio 1920 in conseguenza di ferite riportate in combattimento. Lun

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Usardi Pietro Di Giuseppe, nato a Campoverde, classe 1900; soldato nel 35. Regg. Fanteria; morto per incidente ferroviario mentre era di servizio alla stazione di Bologna il 23 dicembre 1918.


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Mora Santo

Persavalli Francesco

Belli Girolamo Carlo

Di Pietro, da Sopraponte, classe 1893, soldato nel 212. Regg. Fanteria, morto il 13 settembre 1916 nella zona di Monte Santo per ferite riportate in combattimento.

Di Cristoforo, da Sopraponte, classe 1893; soldato nell’80. Regg. Fanteria, morto in combattimento il 29 agosto 1916 nella zona del Monte Magno.

Di Angelo, nato a Odolo, classe 1896; soldato nel 55. Regg. Fanteria, morto nell’Ospedale Militare di Padova il 13 agosto 1916 per ferite riportate in combattimento nella zona di Gorizia.

Venturelli Giuseppe

Chiodi Ferruccio

Fu Giuseppe, nato a Polpenazze, classe 1886; sergente nel 35. Regg. Fanteria, morto in combattimento il 2 novembre 1918 nella zona Valle Lagarina.

Di Angelo, da Soproponte, classe 1894; soldato nel 123 Regg. Fanteria; morto in combattimento il 28 luglio 1915 nella zona dell’Isonzo.


Lettera del soldato Bortolo Avanzini, datata 19 maggio 1916. Nell’àmbito dei contenuti delle lettere dal fronte, non vi è una successione fissa nel loro ordine. Si nota però che di solito il soldato scrittore preferisce subito rassicurare sulla sua salute, elemento centrale ed insostituibile in ogni lettera. La salute di Bortolo Avanzini è «assai ottima», sebbene si trovi «in messo alle palottole ma pero non pensate male che io sto bene non penso a nulla e guardo di reparami delle palottole austriache» (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 19, fasc. 102, n. 203).

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Il soldato Giuseppe Abbaiatini, morto il 16 settembre 1916 nell’ospedale da campo n. 102 in seguito a ferite di guerra (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 57, fasc. Abbiatini Giuseppe).

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Cartolina del milite Francesco Giovanni Benedetti, viaggiata il 22 settembre 1916. Solitamente i soldati preferiscono tacere gli aspetti più cruenti della vita al fronte, sia perché gli uffici di censura avrebbero potuto intervenire, ma soprattutto per non impressionare i propri cari. E così Francesco Giovanni Benedetti annota soltanto brevi cenni intorno a «una bella nevicata. In una notte e venuta alta che riva alle ginocchia e ieri abbiamo lavorato tutto il giorno a pulire le strade» (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 21, fasc. 216, n. 428).


Il milite Ferdinando Primo Borelli (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 57, fasc. Borelli Primo).

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Recto e verso della cartolina del soldato Luigi Bodei, datata 14 giugno 1916. Nelle lettere del popolo in armi, largo spazio è lasciato ai saluti, in questo caso Luigi Bodei termina «di scrivere col dandovi i più cari saluti e un[a] stretta di mano» al padre, ma non soddisfatto continua a elencare parenti e amici da salutare sui margini ed in ogni spazio bianco del foglio rimasto (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 21, fasc. 216, n. 428).


Il recto della cartolina di Angelo Bosetti, viaggiata nel 1915 (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 23, fasc. 413, n. 659).

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Il soldato Angelo Bosetti (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 57, fasc. Bosetti Angelo).


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Il recto della cartolina – datata 27 luglio 1915 – del milite Ferruccio Chiodi, ritratto nel tondo in basso (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 24, fasc. 604, n. 1114 e b. 57, fasc. Chiodi Ferruccio).


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Cartolina del soldato Luigi Fondrieschi, viaggiata il 13 ottobre 1915. Le lettere dal fronte si susseguano a ritmo incalzante, una o più al giorno, un vero e proprio assedio epistolare: così si rivolge Luigi Fondrieschi al carissimo Padre: «sempre ogni momento a voi rivolgo il pensiero mio e ogni giorno a voi un mio scritto». (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 28, fasc. 901, n. 1508).


La lettera di Antonio Mora viaggiata nel 1915 (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 21, fasc. 199, n. 401)

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Recto e verso della cartolina di Venturelli Giuseppe (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 41, fasc. 2112, n. 4348).

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Il soldato Giovanni Leni (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 58, fasc. Leni Giovanni)


Il soldato Pietro Paolo Poli (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 58, fasc. Poli Pietro Paolo)

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Il soldato Pietro Mabellini (ASBs, Carteggi della Prima guerra mondiale, b. 58, fasc. Mabellini Pietro).


Il dott. Guido Franchi nominato Sindaco provvisorio di Gavardo (26 aprile 1945)

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In alto: posa del quadro nella santella della Via Crucis sul Monticello. Da sinistra Carlo Bresciani, Silvio Venturelli, Giacomo Bresciani, Egidio Moreni (in piedi) (1989)

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A sinistra: a Ponte di Legno, Silvio Venturelli con Domenico Giustacchini (1948)


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Gavardo lungo il Naviglio con il tram in transito sul ponte


Da sinistra: Primo Zucchini, il dott Marco Marzollo, Aristide Giustacchini e Mario Cavagnini, durante una pausa di lavoro (scavi Lucone, 1968)

Sotto: speleologi gavardesi in galleria; al centro il maestro Piero Simoni (1960)

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Un gruppo di ricercatori speleologi al “buco del frate� (1968)


Piazza De Medici, prima della pavimentazione

Sotto: sposalizio di Nino Giustacchini (1951)

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50째 della Classe 1924 (1974)


Da sinistra: l’oratore Sam Quilleri con l’on. Biagi, Onorino Manenti e Renato Simoni, durante la campagna elettorale amministrativa (1964)

Sotto: un seggio delle elezioni comunali e provinciali (1956)

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Gavardo prima del bombardamento della Seconda guerra mondiale (anni ’40)


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Coscritti della Classe ’47 alla visita per il servizio militare


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Il tram accanto alla chiesa di S. Rocco, alle spalle casa Quarena


Un gruppo di bambini dell’asilo in via C. Sormani

Sotto: famiglia Bonomi-Vezzola in gita al santuario di Paitone. Da sinistrta in alto, Giuseppina Vezzola, Maria Bonomi, Giacomo Bonomi, Maria Valdini, Teresa Vezzola, Michele Vezzola, Giuseppina Bonomi, Giacomino Bonomi (1952)

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Il coro parrocchiale diretto dal maestro Isidoro Codenotti


Il maestro Mario Baronchelli con i suoi affezionati alunni

Sotto: una classe della scuola media (1961-1962)

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“Classe” 1963 in prima media (1974)


Saluti di rito prima della partita, nel vecchio campo di calcio sul retro dell’ospedale, oggi destinato a parcheggio

Squadra di calcio di Gavardo (........)

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Squadra di calcio di Gavardo (anni ’60)


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La mitica squadra del Gavardo (anni ’70) nel vecchio campo di calcio di fronte l’ospedale. Il primo in basso a sinistra è l’allora presidente Andrea Codurri che in seguito ricoprirà la carica di presidente dell’Ente fiera di Gavardo e Valle Sabbia


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Un momento di ritrovo della Fanfara Alpina di Gavardo. Virgilio Perini, Angelo Zentilini, Marco Mombelli, Santo Pasini, Pietro Grumi, Giuseppe Tonni, Paolo Broli, Antonio Cadenotti e Salvatore Bussi (1957)


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La Fanfara Alpina Tourinense nella ricorrenza di Nikolajewka davanti all’ospedale. In testa, Pietro GofďŹ e Giuseppe Cadenotti


La famigia Angelo Filippini con un gruppo di amici al bar ACLI (Anni ’60)

Sotto: festa degli Alpini a Gavardo con don Antonio Andreassi, Giuseppe Grumi e Giovanni Zanetti

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Foto ricordo del Gruppo Alpini con famigliari davanti alla chiesa di S. Maria


Il sindaco Guido Franchi, con accanto Pietro GofďŹ , rende omaggio a monsignor Pintonello, capellano della Forze Armate in occasione della prima adunata alpina a Gavardo.

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Premiazione del torneo notturno 1953


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Via Copponi. Funerale di “prima classe” con l’intervento di quattro sacerdoti: monsignor Antonio Feretti, don Angelo, don Nando e un “forestiero”


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Premiazioni a Sopraponte per il quarto trofeo Pasini Costantino - Medaglia d’Argento al Valore Militare Corsa ciclistica per dilettanti, 3a categoria (14 luglio 1974)


Uno dei primi Babbo Natale promosso dall’Associazione “Le botteghe di Gavardo” (anni ’70)

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Prima festa del Ringraziamento a Gavardo (1950). Sul trattore Francesco Comaglio


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Processione in piazza De Medici e per le vie del paese, con la statua della Madonna (anni ’80)


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Arrivo in piazza della processione mariana. Sulla destra si riconosce il vigile Bodei


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La banda di Sopraponte a Brescia in occasione della Festa dei lavoratori


Il primo vigile del Dopoguerra, sig. Seramondi con i bambini dell’asilo, in divisa, apre il corteo funebre che da Rampeniga giunge a Gavardo a piedi (1955)

Sotto: i bambini dell’asilo con le suore aprono il corteo ad una manifestazione

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Formazione della squadra “Erbitter� - stagione 1948 - 1949 (alle spalle si nota la chiesa di Santa Maria).


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Partenza del corteo funebre dalla casa paterna Comaglio a Rampeniga con la banda di Sopraponte (1955)


Arrivo del corteo funebre al cimitero (1955)

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Una cerimonia religiosa a Gavardo. Al centro, mons. Luigi Ferretti, alla sua sinistra don Nando, a destra mons. Baccaghini e davanti il futuro don Luigi Franceschetti


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La solitaria chiesa di S. Lucia a Sopraponte, con la passerella nei pressi del laniďŹ cio (1896)


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Presso la chiesa di S. Giacomo a Soprazzocco, consegna dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana ad Angelo Bonomi (1968)


Famiglia Comaglio (1947-’48)

Sotto: cambio di gestione alla trattoria “Alpino”, attuale “Piazza Grande”, da sinistra Piera, Rina e Vittorio (1961-’62)

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Sopraponte, via Vremda, attuale piazza Anderloni: il personaggio in primo piano è Angelo Dallavilla (1895)


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Settembre

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Teatro S. Giacomo, consegna dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana ad Angelo Bonomi (1968)


La tintoria del Lanificio Gavardo. (giugno 1896)

Sotto e nella pagina a fianco: gli “scarpulì” Aristide, Giovanni e Giovanni Tebaldini al lavoro (1964)

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Settembre


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Sopraponte, Via Vrenda (1895)

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1

Ottobre Gio

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Ottobre Ven

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Ottobre Sab

4

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Ottobre


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Sopraponte, inaugurazione monumento ai Caduti


Inaugurazione del labaro (19??)

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Ottobre Gio

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Ottobre

Il vecchio ponte con il ďŹ ume in piena e sullo sfondo piazza Anderloni


87

Inaugurazione della scuola di musica a Sopraponte (14 aprile 1985)


La Fanfara dei Bersaglieri di Gavardo a Venezia nella tipica divisa bianca (9 giugno 1963)

Sotto: fanfara in piazza a Gavardo (1953)

Lun

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Ottobre Mar

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Ottobre


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SďŹ lata della Fanfara dei Bersaglieri a Gavardo


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Ottobre


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La Fanfara dei Bersaglieri in piazza a Capri (1965)


SďŹ lata della Fanfara dei Bersaglieri di Gavardo per le vie di Salò (1960)

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Ottobre Mar

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Ottobre Sab

1

Novembre Dom

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Novembre

La Fanfara in piazza S. Marco a Venezia (19 marzo 1963)


93

Il cav. Luigi Lucchini in visita allo stand “Il Cucciolo� durante la Fiera di Gavardo e Valle Sabbia. Alla sua destra si scorge Luciano Manelli. A destra, con gli occhiali, Giuseppe Mazza e la moglie, titolari dello storico negozio gavardese. (1986)


Lun

3

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Novembre Gio

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Novembre Ven

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Novembre Sab

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Novembre Dom

9

Novembre

L’Associazione Sportiva ERBITTER Sezione Calcio - Vivaio di atleti. Sul retro si può leggere: “Erbitter” a ranghi completi ha incontrato domenica scorsa la forte squadra della Benaco. Portesi, l’insidiosa ala sinistra, (il quarto da sinistra) sorride, Pozza gli sta a fianco serio serio, pensa agli esami!


95

Un momento della cerimonia davanti al monumento al Bersagliere (4 settembre 1966)


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Novembre

Antonio Inzoli al lancio sul canestro in una partita di basket all’oratorio (1956)


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La Fanfara gavardese a Roma (1963)


Ines Cadenotti, deceduta in seguito al bombardamento del 29 gennaio 1945, a 33 anni.

Sotto: a destra, Ines Cadenotti al mulino con un’amica

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Novembre Dom

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Novembre


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Una formazione di basket dell’oratorio al gran completo. Da sinistra in alto, Natalino Maioli, Albino Ranesi, Virgilio Baccaglioni, Amerigo Filippini. In basso, Guido Piccoli, Giuseppe Dossi (fine anni ’50)


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Novembre

Intervista a Mike Bongiorno in occasione della Fiera di Maggio (1955-’56)


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Il Gruppo Sportivo Sopraponte durante la premiazione del ciclista Aiardi, vincitore del 9째 Trofeo Pasini (10 giugno 1979)


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Dicembre Ven

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Dicembre

Discorso ufďŹ ciale del sindaco Mario Baronchelli, sul palco con altre autoritĂ , in piazza De Medici in occasione dell’inauguarazione del monumento al Bersagliere (4 settembre 1966)


103

Monsignor Luigi Ferretti celebra la S. Messa in occasione dell’inaugurazione del monumento al Bersagliere (4 settembre 1966)


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Babbo Natale con due piccoli Alpini (Natale 1967)

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Dicembre


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Vendemmia (settembre 1962)


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Un momento conviviale dell’AVIS: famiglia Fontanini. Si riconoscono: Laura Ferretti, Rita Manenti, Guido Franchi e il presidente Domenico Zucchini (anni ’60)

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Dicembre


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Il dott. Achille Mora e Gianni Zanetti assistono due donatori AVIS


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Dicembre

I bambini dell’asilo nel chiostro del Convento delle madri Orsoline (1964)


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Il Coro “La Faita” diretto dal maestro V. Bertolotti (1974)

Il Coro “La Faita” e il maestro Pettini (1968)


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Dicembre

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111

Il Gruppo AVIS (anni ’60)


Agli effetti della Legge N. 106 del 15 aprile 2004, il libro è stato depositato presso: Biblioteca Nazionale Centrale di Roma Ufficio Deposito Legale - Via Castro Pretorio, 105 00185 Roma Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Ufficio Deposito Legale - Piazza Cavalleggeri, 1 50122 Firenze Biblioteca Civica Queriniana di Brescia Ufficio Deposito Legale - Via G. Mazzini, 1 25121 Brescia Procura della Repubblica di Brescia presso il Tribunale - Via Moretto, 78 25100 Brescia

Novembre 2007 Impaginazione e stampa a cura di: La Compagnia della Stampa srl Roccafranca (Barescia).


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