Comunità Montana di Valle Sabbia
La Nostra Valle prosegue l’esperienza, iniziata col numero scorso, rinnovandosi nel formato, nelle immagini e nei contenuti. Da questo numero inizia la nuova rubrica “Un Paese, un Sindaco” volta a conoscere tutti i Sindaci della Valle Sabbia. Vuole essere un’occasione per avvicinare l’Amministrazione Pubblica alla gente, far conoscere i programmi, le idee, i progetti. Iniziamo con Serle, con l’intervista al suo Sindaco, il più giovane della Provincia di Brescia.
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2. Novità dall’ANAS
10. Blumon Marathon
15. Einstein a Idro
5. Nasce il Rotary Valle Sabbia
14. La scuola e il territorio
18. Intervista a Mauro Borelli
8. Premio fedeltà
www.cmvs.it
25. Intervista a Serle
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Buone nuove dall’ANAS e dal Ministero dell’Ambiente
Dopo infinite pressioni da parte della Comunità Montana e della Provincia di Brescia l’Anas di Roma ha finanziato il progetto relativo alle gallerie “Monte Castello” e “Guardia” della statale 45 bis, nella zona dei Tormini, interessate da crolli della volta collegati alle scosse di terremo-
to che sconvolsero nel novembre del 2004 l’area della Vallesabbia. Al Presidente della Comunità Montana Ermano Pasini abbiamo posto alcune domande sul futuro degli interventi viabilistici.
Presidente, finalmente ci siamo, l’ANAS ha risposto?
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Ebbene sì, dopo due lettere, due viaggi a Roma e infinite telefonate e contatti sono stati stanziati 1,5 milioni di Euro. Devo ringraziare in particolare l’Assessore della Provincia di Brescia, ing. Mauro Parolini per il personale impegno che ha sempre profuso in questi mesi. La nostra lettera al ministro dei Trasporti
on. Pietro Lunardi e al Presidente dell’Anas Vincenzo Pozzi, è stata recepita pienamente. È una delle due questioni importanti che stiamo affrontando, l’altra sono i livelli del lago d’Idro per i quali si sta trovando una soluzione. Quale dunque il percorso prossimo venturo?
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Approvato e finanziato il progetto dell’Anas di Milano con uno stanziamento di 1,5 milioni di euro, l’elaborato tecnico è già stato restituito al compartimento Anas di Milano che senza perdere tempo ha già attivato le procedure per l’assegnazione dei lavori. Senza facili entusiasmi e se tutto andrà per il verso giusto,
prima della fine dell’inverno le gallerie potranno essere riaperte. Cosa può fare ancora la Comunità Montana? Noi possiamo e dobbiamo vigilare sempre. L’ANAS è un Ente che non sempre riesce a rispondere agli enti locali. Per questo, d’intesa con l’Assessore Parolini,
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il Presidente della Provincia Alberto Cavalli ed i Comuni valligiani, continueremo a seguire con la massima attenzione la realizzazione degli interventi progettati fino al ripristino della viabilità della Valsabbia. Ancora molto lavoro ci attende, ma con l’impegno, la passione
e la testardaggine valsabbina, ne sono sicuro, riusciremo a sbloccare una situazione che da troppo tempo grida vendetta. Insomma, non abbasseremo certo la guardia.
si ripete, in parte, la questione dell’impegno della Comunità Montana. Il grande attivismo attorno ai livelli, grazie alla costituzione di un tavolo istituzionale presso il Ministero dell’Ambiente al quale tutti gli attori interessati Altra questione il Lago d’Idro. hanno partecipato. Si sono così Anche per Idro ed il suo lago intraprese due fasi operative. La prima è quella di lungo periodo per la risoluzione strutturale del problema dell’utilizzo della diga. La seconda è la fase di breve periodo, finalizzata ad innalzare la quota di massima regolazione ad un livello tale che consenta di limitare i problemi in campo ambientale e turistico nel rispetto, naturalmente, delle esigenze di sicurezza che sono state stabilite dal RID (Registro Italiano Dighe). Preliminarmente deve essere individuato il soggetto concessionario della regolazione del lago in relazione alla necessità, più volte espressa dal RID, di individuare un unico soggetto responsabile di tutti gli adempimenti in materia di sicurezza della diga e del serbatoio. In secondo luogo, sulla
base dei risultati di un nuovo studio idrogeologico e con il supporto del nuovo sistema di monitoraggio in continuo della paleofrana attualmente in fase di affidamento da parte dell’ARPA Lombardia, si provvederà a richiedere al RID di autorizzare l’innalzamento di 1,50 m del livello di massimo invaso. Ciò comporterà la possibilità di fare momentaneamente variare i livelli tra quota 368,50 m s.l.m. e quota 365,25 m s.l.m. (l’attuale regola prevede livelli compresi tra 367,00 m s.l.m. e 363,75 m s.l.m.). Tale ipotesi è comunque condizionata all’autorizzazione del RID. Quale invece la collaborazione dei singoli cittadini? Sono sempre buoni i suggerimenti, che a titolo privato o da parte di soggetti organizzati in comitati, pervengono alle sedi istituzionali. Sono uno stimolo per la soluzione dei problemi che vanno oltre i singoli schieramenti politici. L’importante è utilizzare tutte le strade possibili!
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Il Rotary Valle Sabbia Centenario
Quello che il The Financial Times anche il Rotary, dunque, è frutto ha titolato “The Brescia Miracle”. dello spirito di amicizia, ma va Si leggeva nella relazione: “La oltre, ha la pretesa di arrivare nostra iniziativa è sorta più che a concretizzare un’etica sociale Quando alcuni mesi fa nacque con scopo speculativo col preciso capace di autentica solidarietà. l’idea di fondare in Valle Sabscopo di dare lavoro ad un certo Ecco, dunque, l’importanza di bia un nuovo Club del Rotary numero di operai per alleviare questa nostra testimonianza ricordammo i fondatori che si personale. In una società che riunirono nella gelida sera del 23 la disoccupazione di una zona povera di risorse come la nostra per molte situazioni rivela una Febbraio 1905 a Chicago. Quei forte crisi del senso di collaboranostri antenati rotariani si erano ed alleviare questo temibile male che da tanto tempo ci zione, del senso di comunità, di riuniti con lo scopo di svilupaffligge. Sotto questo riflesso tolleranza e comprensione per pare la reciproca conoscenza e incrementare l’amicizia, ma av- possiamo dire che finora siamo le altrui necessità, noi vogliamo dare con questo nuovo Club una vertirono molto presto l’esigenza riusciti nell’intento di occupare di una motivazione più profonda un certo numero di elementi più testimonianza di fiducia. Con entusiasmo vogliamo impegnaral loro stare insieme e stabilirono bisognosi e meritevoli”. Come ci perché il miracolo avvenga che il Rotary dovesse perseguire questa iniziativa economica anche un primario e inequivocabile fine di servizio: offrire un costante impegno professionale per aiutare i più deboli e i meno fortunati. Ripensando a quei momenti americani mi sono venuti alla mente altri momenti ugualmente epici ma decisamente nostrani, mi sono tornate alla memoria le parole scritte nella relazione al primo bilancio della società ILFO di Odolo nel 1950, la prima azienda elettrosiderurgica bresciana capostipite di una gloriosa tradizione industriale bresciana e italiana, Un momento della partecipata cerimonia. ma prima ancora valsabbina,
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innanzitutto in noi stessi, in noi rotariani, e negli amici che accostiamo sulla strada del Rotary, trasformando la nostra vita in una vita d’amore e di servizio al prossimo. Solo nel servizio scopriremo la bellezza della gioia e della felicità che niente e nessuno potrà sottrarci. Quindi quanto più sapremo liberamente e gioiosamente donare agli altri, servendoli, tanto più saremo ricolmi d’amore o come diceva Paul Harris: “Chi meglio serve, guadagna di più”. Nicola Bianco Speroni
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Che cos’è il Rotary
I soci fondatori
larmente rappresentativa di una professione, di una attività o di una istituzione della comunità. Il Rotary è il più antico moviLo scopo di questo sistema è mento mondiale con lo scopo che i soci formino un’autentica del servire organizzato in Club rappresentanza della vita profeslocali riuniti in una grande asso- sionale, produttiva e culturale di ciazione detta “Rotary Internatio- una data comunità. Ogni socio nal” con sede negli Stati Uniti a è incoraggiato a compiere il suo Evanston (Illinois). Ufficialmente lavoro facendo di esso un mezzo il Rotary viene definito come per vivere una vita degna e usare “un’organizzazione di professio- la sua professionalità per servire nisti di ogni parte del mondo, in tutti i modi e le circostanze uniti nel rendere un servizio che egli ritenga opportuni nella umanitario, nell’incoraggiare il località dove risiede e lavora. rispetto di elevate norme etiche nell’esercizio delle varie profesRotary centenario sioni e nel promuovere lo spirito arriva in Valle di amicizia e la pace nel mondo”. L’ideale del servire è il filo conduttore del Rotary che unisce Nato a Chicago nel 1905 ha uomini accomunati dai medesi- celebrato il 27 giugno scorso mi ideali nel pensiero e nell’azio- presso la sede della Comunità ne, in qualsiasi parte del mondo Montana a Nozza la fondazione essi vivano. I Club si riuniscono, di un nuovo club che porterà il di solito in convivio, in modo che nome di “Rotary Valle Sabbia del i soci possano concretizzare una Centenario”. Il Governatore Adriastretta amicizia. Si può entrare a no Lecci ha consegnato la Carta far parte di un Club solo su invito Costitutiva al Presidente Nicola e tale invito è basato sulla scelta Bianco Speroni in rappresentanza dei 21 soci fondatori. di una persona che sia partico-
Beltrami - Bee Web, Marcello Zuddas - Banca Fineco, Roberta Niboli - Gruppo Fondital, Gianlu21 i soci fondatori oltre al ca Mazzolini ingegnere, Larissa Presidente Nicola Bianco Speroni Gallo Carrabba avvocato, Alberto docente universitario, Fausto Camadini - Giornale di Brescia, Cassetti - Cantine Ferliga, Lorenzo Keller commercialista, Giovanni Marano commerciaClara Stabiumi - Alfa Acciai, lista, Orlando Niboli - Gruppo Arrigo Bandera commercialista, Fondital, Gianfranco Ronchi Massimo Palazzani architetto, - Ripa, Ruggero Brunori - Ferriera Alice Bonetti - asili per l’infanzia, Valsabbia, il notaio Luigi ZamMarco Mora - Clarium Group, paglione, Pierdomenico Dall’Era Silvano Beruffi - Bercos Costru- Dall’Era Valerio, Damiano zioni.
Il momento della consegna della Carta Costitutiva.
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Secoval a Rimini
Una numerosa delegazione valsabbina in quel di Rimini: Sindaci, Amministratori e Funzionari dei Comuni; Presidente e Assessori della Comunità Montana; Presidente e Amministratori di Secoval S.r.l. hanno partecipato, lo scorso 23 giugno, ad “EuroP.A.: Salone delle Auto-
Un momento della partecipazione alla fiera. nomie Locali”.
La manifestazione, che si è svolta dal 22 al 25 giugno scorsi, è stata la prima vetrina sul mondo dell’innovazione tecnologica degli Enti Locali per Secoval S.r.l. che, con la Comunità Montana di Valle Sabbia all’interno dello stand di UNCEM, ha partecipato alla fiera presso il nuovo e
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ipertecnologico polo fieristico di Rimini. EuroP.A. ospita, da anni, tutte le aree merceologiche e i settori più innovativi e di maggiore interesse per le Autonomie Locali, tutto il meglio delle novità settore per settore. Secoval S.r.l., quindi, è stata in-
vitata per presentare il progetto “ISAC – informatizzazione dei Servizi Associati Comunali”che si è distinto all’interno della fiera per il forte impulso innovativo dato nella direzione dell’innovazione tecnologica, informatica, informativa e organizzativa dei servizi associati comunali. Innovazione che significa:
sempre maggiori e più efficienti servizi per le Pubbliche Amministrazioni a servizio del continuo miglioramento della vita dei cittadini. I servizi sviluppati da ISAC spaziano dalla realizzazione delle infrastrutture informatiche per i Comuni al rifacimento della cartografia di tutta la Valle Sabbia con l’utilizzo di nuove tecnologie, dalla realizzazione del Sistema Informativo Territoriale per i Comuni alla costituzione del Centro Servizi (a servizio dei Comuni e dei cittadini). Uno dei momenti più importanti è stato Giovedì 23 giugno quando il Presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia ha partecipato a una tavola rotonda in tema di Pubblica Amministrazione e asset per lo sviluppo montano in cui ha presentato tutte le attività sviluppate dal progetto ISAC. La partecipazione al Convegno e la visita alla fiera è stata l’occasione per apprendere, confrontare esperienze e conoscere soluzioni e strumenti finalizzati a “creare” autentica innovazione nelle Autonomie Locali. Il Presidente Freddi Dante
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Comunità Montana di Valle Sabbia in collaborazione con la Pro Loco del Chiese
PREMIO DI FEDELTA’ ALLA TERRA DI VALLE SABBIA Il progetto che prende oggi avvio consiste nella creazione di un riconoscimento valligiano di carattere istituzionale avente periodicità annuale, accompagnato da una tradizionale cerimonia di consegna, similmente a quanto avviene, per la città di Milano, con gli Ambrogini d’oro.
Si desidera così, dentro un percorso di valorizzazione della realtà locale, istituire un ambito riconoscimento per alcuni cittadini che, con la loro opera e riconosciuta dedizione in diversi campi lavorativi, culturali e sociali, sono divenuti immagini viventi dei frutti più pregiati della terra di Valle Sabbia.
Si invitano pertanto tutte le Amministrazioni Comunali, le associazioni, i singoli privati, a segnalare eventuali nominativi. Sarà la Comunità Montana ad individuare le tre segnalazioni che ogni anno meglio sapranno esprimere il carattere del premio.
Il riconoscimento verrà assegnato durante le festività natalizie, alla presenza delle più alte autorità civili, militari e religiose, quale riconoscimento della fedeltà alla propria terra, mentre presso la sede della Comunità verrà istituito un Albo d’Oro che, di anno in anno, raccoglierà i nominativi dei cittadini premiati. La richiesta di Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, della Regione Lombardia e della Provincia di Brescia collocano l’iniziativa dentro un contesto istituzionale che ne garantirà il prestigio locale e nazionale.
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Centro Teatro Ragazzi della Valle Sabbia Progetto 2005-2006 Continua la proposta per la nuova stagione 2005/2006 del Centro Teatro Ragazzi Valle Sabbia, con l‘approfondimento delle tematiche relative alla comicità. Anche quest’anno le esperienze infatti escono dalla scuola per incontrare il territorio e la gente nelle piazze che si trasformeranno nell’occasione in punti di scambio attraverso l’arte, il teatro e la musica. Alle iniziative del Centro potranno partecipare adulti che si occupano di formazione ed educazione, ma anche ragazzi e bambini, esterni al circuito scolastico, che sono interessati a vivere l’emozione e la scoperta del teatro. Continua dunque il percorso formativo per gli insegnanti, educatori, e bambini. Proseguono le rassegne teatrali “Sogni di sabbia” e “Crick Crack” che porteranno migliaia di bambini nei teatri della Valle Sabbia, come spettatori e attori. Si espande il percorso dedicato ai ragazzi e adolescenti, con due corsi
teatrali in orario extra-scolastico in sedi diverse. Nuove animazioni alla lettura vengono proposte al Sistema Bibliotecario di Valle Sabbia. Inizia il progetto pilota “Museo animato”, percorso di visita guidata e animata in collaborazione con operatori museali del Museo Archeologico di Gavardo ed attori della Cooperativa Teatro Laboratorio. L’esperienza vissuta in tanti anni sui palcoscenici e nei luoghi di ricerca troverà una nuova testimonianza. Dal “Libro bianco” dello scorso anno, alla realizzazione di un CD con la raccolta dei disegni prodotti durante l’anno dai bambini e dai ragazzi. Eccoci dunque al tema della Comicità che anche quest’anno attraverso la programmazione del Centro, con l’approfondimento del percorso del clown e la scoperta di nuovi linguaggi. Un viaggio nella tradizione alla scoperta delle “maschere” e dei “burattini”.
Presepi in Valle Sabbia La Comunità Montana, sulla scorta della positiva esperienza realizzata lo scorso anno e a completamento della ricerca sul Canto della Stella avviata con l’Università Cattolica di Milano, intende promuovere la valorizzazione della tradizione cristiana che, in occasione della festività natalizie, si concretizza nell’allestimento del presepe tradizionale o nella realizzazione di presepi viventi. A tal fine verranno istituite due diverse sezioni con diversi riconoscimenti: la prima riguarderà la realizzazione di presepi viventi, la seconda l’allestimento di presepi tradizionali nelle scuole dalla materna alle superiori. La Comunità Montana tramite una apposita commissione visiterà i presepi viventi presenti in Valle Sabbia ed assegnerà un riconoscimento di Euro 1.000 al primo classificato, Euro 800 al secondo ed Euro 600 al terzo. I gruppi sono pregati di comunicare entro il 23 dicembre 2005 orari e giorni di apertura. Per quanto riguarda la seconda sezione, tutte le scuole del territorio valsabbino che vorranno aderire potranno trasmettere in Comunità fotografie e filmati dei presepi realizzati entro il 15 gennaio 2006. Ad ogni scuola materna verrà così regalato un gioco mentre a tutte le scuole elementari, medie e superiori doneremo attrezzatura o libri utili alla didattica.
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Blumon Marathon
delll’associazione organizzatrice Promosport approffitto di questa occasione per ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per lo svolgimento della Blumon Marathon, dalle varie Istituzioni, alle associazioni, ai tanti vo-
logistica della manifetazione. Tra i 300 atleti in gara , dopo 1.h 57’ ha tagliato il traguardo il vincitore Lucio Fregona già Lo scorso 17 Luglio 2005 si campione del mondo di corsa in è svolta la 7^ edizione della montagna negli anni ’90. Con manifestazione sportiva Blusoli cinque minuti, di distacco mon Marathon, skyrace in alta il bagosso Dino Melzani si è quota di notorietà nazionale; una delle gare più impegnative aggiudicato il secondo posto, molto soddisfatto del risultato e più suggestive dal punto di vista panoramico, da quest’anno ottenuto essendo alla sua prima esperienza. valevole per le qualificazioni al Sul gradino più basso del podio Campionato Italiano. Il 2005 è stato significativo per i Carlo Ratti di Lecco, mentre nella promotori dell’evento, un attivo classifica femminile ai primi pool alla guida dell’Associazione posti Silvia Cuminetti, Elisa Pellicioli e Dorina Salvi. sportiva Promosport Valli BreL’evento è patrocinato dalla Resciane, i quali hanno registrato il record d’iscrizioni rispetto alle gione Lombardia, dall’Ass.to allo Sport della Provincia di Brescia; precedenti edizioni. dalla Comunità Montana di Valle Mai come quest’anno si sono Sabbia e dall’Agenzia territoriale verificate tante domande di per il turismo della Valle Sabbia e partecipazione alla gara: ben Lago d’Idro, Comune di Bagolino più di 500 richieste hanno costretto l’organizzazione tecnica e Comune di Breno. Come sostenitrice per il turismo ad escludere atleti, al fine di della Valle Sabbia e Lago d’Idro garantire la massima qualità e credo molto nella promoziosicurezza dei servizi. ne d’eventi: quali attività per La Blumon Marathon si svilupmigliorare la qualità dell’acpa in 2400 metri di dislivello coglienza ed incrementare i complessivo, in pieno Parco dell’Adamello, attraverso boschi, nuovi flussi turistici in arrivo con sentieri, vallate e talvolta anche manifestazioni di questo genere, puntando ad interazioni tra distese di neve, su un percorso turismo, ambiente e cultura è lungo 25 km. La partenza ha avuto luogo alle possibile valorizzare il territorio 8.30 nella Piana del Gaver presso dell’intera Valle. il Blumon Break (m1511), base Certa d’interpretare il volere
lontari e sponsor che ogni anno si adoperano per far crescere e migliorare questa splendida manifestazione. Marca Ambra
Latte fresco al distributore A Soprazocco è partita un’interessante novità In un negozio del centro storico di Soprazocco, al costo di un euro e tramite un apposito distributore, è possibile acquistare direttamente il latte prodotto dalle nostre mucche, fresco di giornata. Un esperimento che, partito lo scorso luglio, ha trovato una vasta eco di successo. L’ideatore è il giovane imprenditore Alex Poli che ha raccolto una sfida lanciata a livello nazionale. Nel suo nuovo negozio della frazione di Gavardo ha predisposto tutto per superare i severi controlli dell’ASL. Ogni giorno il latte viene sostituito e quindi è sempre fresco di giornata e conservato ad una temperatura di 4 gradi. Il latte è quello che proviene da una stalla di Soprazocco: quella di Tullio Sarzina che gestisce anche un agriturismo. Complimenti al giovane gavardese!
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Il consultorio familiare di Valle Sabbia si rinnova I Consultori Familiari compiono trent’anni, istituiti infatti nel 1975 sono divenuti nel tempo punto di riferimento, d’incontro, d’accoglienza e di accompagnamento per i cittadini italiani. Il Consultorio Familiare è un servizio creato per tutelare la salute psicologica, fisica e sociale delle famiglie, della coppia, della donna e dell’uomo e dei bambini. Il Consultorio Familiare di Valle Sabbia, che ha la propria sede nel Distretto Socio Sanitario a Nozza di Vestone e un distaccamento dell’area psico-sociale a Gavardo, è stato sino ad oggi gestito dall’ASL. Ora per il Consultorio di Valle Sabbia si profila un cambiamento importante. Si avrà infatti un nuovo gestore. In seguito a un lungo lavoro, che ha visto impegnati primo fra tutti l’assessore ai Servizi Sociali della Comunità Montana Roberto Scandella, la conferenza dei sindaci dell’ASL, il precedente assessore Gianni Girelli e la stessa Azienda Sanitaria Locale, è stata accolta la candidatura della cooperativa AREA, soggetto non profit del territorio valsabbino con più di dieci anni di esperienza nella gestione dei servizi alle famiglie. La nuova gestione del Consultorio Familiare avrà inizio il 1° ottobre 2005. L’intento della cooperativa AREA sarà quello di garantire agli utenti la continuità del patrimonio costruito fino ad oggi grazie al lavoro di consulenza dell’ASL e, allo stesso tempo, di introdurre delle significative innovazioni. La prima novità consiste nel fornire ai cittadini della Valle due sedi riconosciute, infatti, oltre all’attuale Consultorio Familiare in Via Riverberi n. 1 a Nozza di Vestone, sarà inaugurata a Gavardo una nuova sede in Via Avanzi n. 29.
All’interno del Consultorio Familiare prenderanno vita tre aree di lavoro principali: il servizio di ostetricia e ginecologia, il servizio sociale ed il servizio di psicologia. L’équipe di lavoro sarà composta da 6 psicologi, 3 ostetriche, 2 ginecologi, 2 assistenti sociali, 1 psicopedagogista ed 1 mediatrice familiare. L’area di ostetricia e ginecologia. Attraverso questo servizio sarà possibile accedere a: corsi di preparazione alla nascita e al post-parto; consulenze per la mamma e il bambino; prestazioni ginecologiche e ostetriche; consulenze per problemi relativi alla menopausa, all’interruzione volontaria della gravidanza e alla prevenzione dei tumori femminili (pap test); aiuti di tipo psico-sociale per un sostegno generale alla persona. L’area sociale assicurerà un supporto per tutte le questioni correlate alle domande di affido familiare o di mediazione familiare, nei casi di separazione e divorzio. L’area di psicologia, infine, garantirà colloqui di consulenza e di psicoterapia rivolti alla persona adulta, all’adolescente, ai bambini, alle coppie, alla genitorialità e alle famiglie, che attraversano periodi di particolare disagio e confusione e necessitano di un sostegno adeguato alle specifiche difficoltà. I servizi offerti saranno in larga misura gratuiti altri saranno soggetti a ticket. È impossibile riassumere in poche righe la molteplicità di servizi che i cittadini potranno ricevere all’interno del consultorio, speriamo tuttavia che divenga luogo di condivisione di gioie e preoccupazioni, di cura e d’ascolto ma soprattutto di prevenzione. Ulteriori informazioni si potranno avere visitando il sito www.progettonodi.com oppure chiamando la Cooperativa AreA tel. 0365.824199. per l’équipe Il Direttore Luca Bonini
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Riapre a Vestone l’agenzia delle entrate Era chiuso dal 1975, a Vestone, l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate. È stato riaperto dal primo di giugno, su piazza Garibaldi, ritornando ad arricchire la gamma di servizi che la Pubblica Amministrazione pone al servizio dei privati e delle imprese. È stato possibile anche grazie alle nuove reti telematiche che permettono un costante collegamento con il sistema informatico dell’Agenzia. Si tratta di un evento al quale il Sindaco di Vestone, Emanuele Corli, ed il Presidente della Comunità Montana Ermano Pasini, attribuiscono un grande valore, non solo simbolico, per l’arricchimento del territorio con sempre maggiori servizi utilissimi per i cittadini.
Ciclismo gavardese Se l’è aggiudicata il russo Rudaskov della GS Gavardo la gara dilettantistica sulle strade dell’omonimo paese. Domenica 30 agosto, sotto un bellissimo sole, il Presidente della Comunità Montana Ermano Pasini (vedi foto) ha dato il via da piazza Marconi ad un’emozionante competizione tra 53 atleti, sostenuti da un folto pubblico sul circuito a cavallo tra Muscoline, Castrezzone, Prevalle, Vallio Terme e Odolo. Vittoria in solitudine dunque per il russo di Sochi (sul Mar Nero) che regala in tal modo una bella soddisfazione al patron della GS Gavardo, Gabriele Scalmana.
Foto: Pasini ed il Sindaco Tonni che danno il via al gara
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Musashi Karate Club - Ideatore e promotore del più importante evento di karate a livello nazionale Semplicemente straordinaria. Non vi sono altri appellativi per definire la recente manifestazione “KARATE SOTTO LE STELLE – GRAN GALA BLU HOTELS” organizzata dal Musashi Karate Club di Serle (responsabile Fabrizio BODEI), Nuvolera (responsabile Antonello FLOCCHINI), e Villanuova sul Clisi (responsabile Italo FRANZONI) nei mesi scorsi presso la palestra comunale di Nuvolera. Anche quest’anno, come di consueto, ha partecipato la crema del karate Italiano. Erano presenti, infatti, campioni del calibro di Luca VALDESI: il più grande interprete di kata di ogni epoca, nessuno al mondo ha vinto quanto lui, il suo curriculum è sconfinato; Lucio MAURINO: fuoriclasse di assoluto valore, indiscusso ideatore del Sound Karate che ha letteralmente strabiliato la platea con le sue performances a tempo di musica, ammirarlo mette i brividi; Davide BENETELLO: l’atleta che il mondo ci invidia, il più forte, raffinato e spettacolare colpitore di gambe ancor’oggi esistente; Salvatore LORIA: unico atleta al mondo a vantare due titoli consecutivi ai World Games e primo atleta a conquistare la Golden League; dicono di lui che quando combatte associa la forza di un leone alle movenze eleganti di una gazzella; Stefano MANISCALCO: è il futuro: connubio di classe, eleganza, potenza e spettacolo, idolo delle teen agers, dominatore assoluto ed incontrastato dell’ultimo campionato Europeo e dei Giochi del Mediterraneo 2005; Giuseppe DI DOMENICO: l’atleta del
grande slam: l’unico ad essere riuscito nell’impresa di conquistare, in un solo anno, il titolo Italiano, Europeo e Mondiale; Fulvio SOLE: il karateca Italiano più eclettico di sempre, per lui non esiste differenza tra kata e kumite, esiste solo il podio che puntualmente conquista; Giampaolo QUARTA, fuoriclasse dei pesi massimi tra i più forti in circolazione; Alessandro LANCIONE, atleta della categoria dei pesi leggeri tra i forti in assoluto e Roberta MINET, una delle karateche Italiane più vittoriose di tutti i tempi. Infine il direttore tecnico delle Fiamme Gialle di Roma, il Maestro Claudio CULASSO, già atleta di spessore internazionale, attuale responsabile del settore giovanile della Nazionale Italiana di cui fa parte il figlio Maurizio, che a 17 anni è già campione Italiano, Europeo ed è stato medaglia di bronzo all’ultimo campionato del mondo (lampante dimostrazione di quanto la genetica non sia affatto un’opinione). Hanno partecipato alla serata, contribuendo in maniera efficace alla sua eccellente riuscita, il responsabile provinciale Bresciano della FIJLKAM, Roberto ARMANELLI, i maestri Mauro e Simone GENOCCHIO, già atleti della Nazionale Italiana ed oggi validissimi ed affermati istruttori, Michele CORNOLO’, Adriano GHIDINELLI, Filippo LA NOCE ed Ermanno BERTELLI che con i loro giovani karatechi si sono esibiti in performances particolarmente gradite dalla splendida cornice di pubblico composto da oltre un migliaio di persone (senza contare quelli che per motivi di spazio sono stati costretti ad assistere stando all’esterno dell’impianto sportivo). Una vera standig ovation, con interminabili applausi e richieste di bis, hanno accompagnato le dimostrazioni dei campioni del Gruppo Karate Fiamme
Gialle Roma, che hanno dato sfoggio delle loro prodigiose capacità atletiche e tecniche; pochi al mondo sono capaci di fare altrettanto. Le loro gesta sono state magistralmente riprese da Paolo RODELLA e trasmesse da Teletutto e Telenord. La serata è stata poi ulteriormente impreziosita dalla presenza del Rag. Ermano PASINI, Presidente della Comunità Montana della Valle Sabbia; dal dr. Gianluigi ZANOLA e dal dr. Alfio TONOLINI, rispettivamente Sindaco ed Assessore allo sport del Comune di Serle; dall’Avvocato Luciana SGOTTI, Sindaco del Comune di Nuvolera; dal neo tecnico federale, il bresciano Franco GENOCCHIO, direttore della società “Karatè Genocchio” di Rovato, una delle scuole più proficue a livello Nazionale; dal capo degli arbitri internazionali e direttore tecnico del G.S. Forestale Roma, Claudio SCATTINI. Infine dal Comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Salò, Luogotenente Giovanni DURANTE, anche in rappresentanza delle massime autorità delle Fiamme Gialle di Brescia, che al termine della serata ha personalmente premiato i suoi colleghi atleti del Gruppo Karate Roma, congratulandosi con ognuno di loro per lo straordinario spettacolo offerto e, soprattutto, per i pregevoli risultati conseguiti nell’attuale stagione agonistica; risultati che hanno consentito alla Nazionale Italiana, di cui fanno parte, di consolidarsi ai vertici mondiali ed al Gruppo Sportivo Fiamme Gialle di Roma di confermarsi la società Italiana più forte in assoluto di sempre, e non solo in questa disciplina. La conduzione dell’avvenimento, di così elevato interesse, necessariamente doveva essere affidata ad un esperto professionista; ha diretto, con
riconosciuta maestria, il grande d.j. Francesco NASTI di Radio Viva FM di Gavardo che, validamente coadiuvato dal tecnico Antonio CERUTTI, ha diretto il Gran Gala in maniera encomiabile, tanto da meritarsi l’unanime plauso del pubblico presente, degli atleti intervenuti e degli organizzatori della manifestazione a cui ha già dato impegno di presentare la prossima edizione. L’indispensabile ausilio sonoro non poteva che essere richiesto all’amico Brunetto LUSENTI di Salò, che ha fornito tutta la necessaria ed innovativa attrezzatura musicale di cui è dotato. È d’obbligo, infine, rivolgere un doveroso e sentito ringraziamento a quanti hanno permesso, col loro piccolo ma significativo contributo, lo svolgimento della manifestazione : innanzitutto alla società BLU HOTELS, tra le più importanti catene alberghiere mondiali, a cui è dedicato il Gran Gala, alla Comunità Montana della Valle Sabbia, nella persona del suo Presidente, rag. Ermano PASINI che, tra l’altro, ci ha anche onorato della sua presenza, ed agli amici Ilario LANCELLOTTI di Prevalle, Roberto MAFFEZZONI di Salò, Roberto MABELLINI di Bedizzole, Delio GALLINA di Prevalle, Leonardo PEDRAZZANI, titolare del ristorante “Sulla Strada Del Lago” di Paitone, allo staff di Radio Viva FM di Gavardo che, in esclusiva nazionale, il giorno precedente alla manifestazione ha intervistato in diretta l’attuale campione Europeo Stefano MANISCALCO e l’allenatore della Nazionale Italiana Claudio CULASSO, nonché ai Comuni di Serle e Nuvolera. Arrivederci al prossimo anno. Fabrizio Bodei e Antonello Flocchini Cinture nere 4° dan
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Qui Polisportiva Vobarno L’ efficacia del nostro impegno, se si vuole anche educativo, per la promozione dello sport verso i nostri giovani, trova sinergia ed integrazione in una pluralità di risorse ed offerte a tutti coloro che desiderano impegnarsi in attività sportive. Anche questo anno i responsabili, unitamente ai loro collaboratori della varie Sezioni, hanno raccolto i frutti del loro operato; vorrebbero che fosse sempre positivo, desidererebbero ottimi risultati, purtroppo, malgrado tutto l’impegno profuso, non sempre è così. A volte ci si demoralizza, qualche ragazzo o ragazza lascia durante la strada, ma i momenti di sconforto passano presto e si ricomincia con nuovo entusiasmo, con maggior impegno, per divulgare lo sport fra i giovani e permettere ai non più giovani di praticarlo. La Polisportiva Vobarno, conta 482 iscritti che praticano diverse attività sportive: tennis, sci discesa, atletica, escursionismo, sci fondo, basket e pallavolo. Anche per questo anno tutte le sezioni delle varie discipline citate, sono operative per promuovere costantemente lo sport a Vobarno. La sezione tennis organizza tornei per le tappe del circuito valsabbino, per il circuito Alpi Sport caratterizzato dalla presenza dei migliori
tennisti provinciali di categoria, per il campionato sociale memorial “ Massimo Arrighi “ in occasione della Festa del Patrono della Rocca. Ci sono squadre vobarnesi che partecipano a competizioni agonistiche provinciali, sperando di ottenere qualche buon piazzamento. La sezione sci discesa è sempre in movimento e appena avviato l’autunno, pensa già all’imminente inverno e di conseguenza alla stagione sciistica entrante. Come sempre diamo il benvenuto a tutti i nostri consueti sciatori ed anche ad eventuali sportivi amanti della neve che si vogliano unire a noi. Organizziamo anche per questa stagione vari corsi di sci e la consueta settimana bianca nel periodo di gennaio. La sezione escursionismo ripresenta puntualmente diverse tappe da affrontare nel prossimo anno: ci saranno diverse escursioni programmate ed in ognuna verrà indicato il grado di difficoltà, l’itinerario e gli eventuali suggerimenti; i responsabili assicurano comunque che tutti possono provare almeno una volta, l’emozione di raggiungere una quota: lo spettacolo paesaggistico è sempre assicurato. La sezione sci di fondo è animata da un gruppo di atleti che si prefigge la finalità di partecipare ad un calendario di classiche dello sci
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nordico. C’è quindi la possibilità di confrontarsi ogni domenica con il fior fiore del fondismo mondiale. In questo preambolo è implicito il riferimento alla Marcialonga, alla Marcia Gran Paradiso, alla Dobbiaco-Cortina, alla Gran Fondo di Val Casies, alla Marcia Bianca di Enego ed alla affollatissima Maratona Engadinese. Oltre a gareggiare, vengono organizzate alcune giornate sulla neve per ragazzi di giovane età: lo scopo è quello di avvicinarli alla disciplina dello sci di fondo. La sezione atletica organizza puntualmente attività basando la propria struttura su Centri di Avviamento allo Sport ( CAS ) e su un piccolo gruppo di atleti agonisti: si spera sempre di coinvolgere il massimo numero di partecipanti a questo bellissimo sport. A tal riguardo chiediamo aiuto anche alle varie scuole perché riorganizzino come anni fa, giochi della gioventù, improntati esclusivamente sull’atletica leggera. La sezione basket prosegue la propria attività organizzando corsi di minibasket per bambini e ragazzi, oltre a partecipare con una squadra seniores a tornei di categoria. L’obiettivo principale è di dare una scossa all’ambiente basket in ValleSabbia, di creare entusiasmo nella gente, perché esca di casa e vada in
palestra o ai campetti, a giocare e divertirsi con questo nobile sport. La sezione che rappresenta più di tutte il fiore all’occhiello della nostra Polisportiva è senza dubbio la Pallavolo: un centinaio di iscritte a questo sport dimostrano come sia radicata ed apprezzata questa attività. Stagione appena conclusa 2004/2005. E per la nuova stagione 2005 / 2006 cosa abbiamo preparato ? Organizzati anche per questo anno i circuiti di MINIVOLLEY ed il Campionato UNDER 14. Altra novità importante riguarda un nuovo collaboratore tecnico per la prima squadra; si tratta di Andrea Pavoni, che con il suo entusiasmo porterà sicuramente nuova energia nel nostro club. Riconfermato Paolo Zerneri come scout man della squadra. Conclusioni : puntiamo molto sul settore giovanile e sul lavoro che svolgeranno in collaborazione Linda Zimbelli, Luca Taiola ed Enrico Campana; inoltre, inutile nasconderci come altre volte, puntiamo per l’ennesima stagione a fare un campionato di vertice in serie C.. il sogno è di raggiungere quel traguardo quasi impossibile che si chiama serie B. Giuseppe Arrighi
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La scuola e il territorio
reali esigenze del territorio e ai bisogni degli adulti.
l’istituto vobarnese per imparare ad usare il computer in vista e nella speranza di una nuova sistemazione lavorativa. Il corso Dall’ITIS a Vobarno due interes- ha spaziato sui temi principali dell’utilizzo del computer: la santi attività: videoscrittura, il foglio elettronico, la navigazione in Internet e A) Corso di informatica la posta elettronica, cercando di per le lavoratrici della fornire una vasta preparazione di Grignasco B) Comitato pro terremotati base. L’Istituto è inoltre in grado di offrire a tutti gli interessati corsi per il conseguimento della A) Nella sede di Vobarno si è patente europea del computer, tenuto un corso di informatica, essendo la scuola test center rivolto alle lavoratrici messe autorizzato. in cassa di integrazione per la chiusura del Lanificio Grignasco Le tristi congiunture economiche di Villanuova sul Clisi. Una quin- della Valle interpellano anche il mondo dell’istruzione e della dicina di loro infatti ha iniziato formazione e con questa iniziatil’8 marzo (data significativa) una serie di incontri serali presso va si è voluto aprire le porte alle
nali sono state commentate dai rappresentanti del comitato. Essi hanno raccontato le “avventure” B) Sabato 7 maggio l’Itis di Vo- dei primi giorni e le non poche barno ha invitato nell’aula ma- preoccupazioni per il futuro. gna alcuni esponenti del comi- La partecipazione emotiva tato Pro Terremotati Garda e Valle anche da parte degli studenti è Sabbia e il Sindaco di Vobarno stata intensa e toccante come per un incontro sul terremoto del il dibattito che ne è scaturito. 24 novembre scorso. Essendo la L’incontro si è rivelato una bella sede della scuola situata a pochi lezione di educazione civica, che passi dalla frazione duramente ha reso tutti più consapevoli di colpita di Pompegnino, l’Istituto appartenere ad una comunità ha ritenuto doveroso esprimere che deve affrontare non solo i tutta la propria solidarietà alle tanti problemi dell’ordinarietà, persone che sono state coinvolte ma anche quelli nuovi e impredal sisma. Dopo il saluto del vedibili di un terremoto. Sindaco Panzera, che ha tracciato i difficili momenti affrontati nei Cocca Franco primi giorni dopo l’evento, le testimonianze video dei telegior-
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Momenti di studio/ laboratorio sul terrazzo “Perlasca” di Idro.
Einstein si è fermato a … Idro. Perlasca di Idro: unica sede in Lombardia della Scuola Estiva di Formazione Avanzata per Insegnanti di Fisica
Mobilitati per l’occasione, oltre il personale della scuola, anche le istituzioni: il CSA, la Provincia di Brescia, la Comunità Montana di Valle Sabbia, il Comune di Idro, le Pro Loco di Idro e Bagolino, l’agenzia del territorio, gli AlberIl 2005 è stato proclamato dall’Unesco l’anno mondiale della gatori lacustri. Grazie alla sapiente regia del Dirigente Scolastico Prof. fisica, nel 1905 infatti il grande Alfredo Bonomi e la fruttuosa scienziato A. Einstein (nato a Ulm sinergia tra le parti, dal 29 agosto nel 1789) pubblica una serie di articoli che modificheranno radical- al 3 settembre scorso il Perlasca di mente il panorama della scienza. La Idro ha potuto ospitare ben 41 corteoria della relatività, lo studio dei sisti (docenti di scuola superiore), provenienti da tutta la Lombardia quanti di luce, la teoria del moto e non solo, che, utilizzando i nostri browniano, la relazione fra massa laboratori di informatica, fisica e e energia scateneranno un’ onda chimica, hanno approfondito per d’urto (pensiamo solo alla forza del nucleare) capace di affascinare 9 ore al giorno i particolari aspetti della scienza: dall’astronomia ai e inquietare intere generazioni, moti ondulatori, dallo studio delle compresa la nostra, che però, a funzioni matematiche alla rivisitagiudicare dal calo di iscrizioni zione storico epistemologica delle universitarie in questo ambito, si onde e delle particelle. Insomma, mostra impaurita dalla complessità della natura. Per ridare slancio con un pò di immaginazione, chi si fosse trovato a transitare presso il alla Fisica e avvicinarla ai giovani, l’Ufficio Scolastico Regionale della Polivalente in quella settimana di fine estate avrebbe anche potuto Lombardia, in collaborazione con l’Associazione per l’Insegnamento intravedere Einstein ”mentre in ciabatte verdi passeggiava, assorto, della Fisica, da tempo promuove sotto i portici” della scuola o curioso la Scuola Estiva di Formazione assisteva agli esperimenti di questi Avanzata per insegnanti di Fisica. illustri formatori del XXI secolo*. La grossa novità di quest’anno consiste però nel fatto che la scelta Entusiasti i docenti partecipanti ma anche il territorio che ha dimodella sede del corso è caduta proprio sul Perlasca. La Commissione, strato chiaramente di apprezzare presieduta dal Direttore dell’Ufficio l’iniziativa, visto che alle tre serate a tema, “regalate” alla Valle dalla regionale Dott Mario Dutto, ha ritenuto la Scuola di Valle del tutto Associazione Insegnanti di Fisica, idonea e, col patrocinio dello stesso hanno presenziato numerosissimi valligiani, dai bambini che Presidente della Repubblica, vi ha giocavano alla fisica con la scatola attivato la Settimana della Fisica.
di Einstein, ai più grandi con il naso all’insù rivolto a un cielo avaro di stelle, alla ricerca di Orione. La qualità del servizio e la precisione organizzativa offerte hanno soddisfatto le aspettative del Direttore Generale Dott. Dutto che ha pubblicamente dichiarato: “Questa scuola e questo lago saranno luogo permanente di aggiornamento per la scienza”; soddisfatti infine tutti coloro che hanno materialmente contribuito al buon esito dello stage “culturale”, compresi gli insegnanti tecnico pratici e gli alunni dell’Ipssar (che hanno curato l’aspetto culinario della faccenda) e il personale Ata del Perlasca, tutti rientrati prima della fine delle vacanze estive. Manifestazioni di questo tipo oltre a solleticare le curiosità sopite e creare un circuito di intelligenze servono alla Valle per crescere, confrontarsi e dibattere anche sui grandi temi del mondo, senza sentirsi sempre, e troppo, le Cenerentole di turno. Antonella Ali *Formatori e relatori presenti alla Settimana della Fisica: Prof. L. Tomasi Docente di Matematica e Fisica presso il liceo scientifico “Galilei” Adria (RO) e supervisore Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario a Ferrara Prof. M. Recchi Dipartimento di Fisica Università di Bologna Prof. S. Sgrignoli Docente di Fisica presso ITIS “Natta” di Bergamo,
membro del direttivo dell’ Associazione Insegnanti di Fisica Prof. R. Covoni Presidente AIF Prof.ssa G. Malegori Docente di Fisica presso il Liceo Scientifico di Desenzano Prof. F. Bocci Docente di Fisica presso il Liceo Scientifico di Brescia e Segretario della Sezione AIF di Brescia Prof. L. Togliani Docente di Matematica e Fisica presso il Liceo Scientifico “Belfiore” di Mantova Prof. D. Censis Docente di Matematica e Fisica presso il liceo scientifico “Volterra” di Sassoferrato, membro del Consiglio Direttivo dell’AIF, Gruppo Olimpiadi Prof. G. Giuliani Dipartimento Fisica “A. Volta” Università di Pavia Prof. P. Mascheretti Dipartimento Fisica “A. Volta” Università di Pavia Prof. G. Hauserman e Alta Scuola di Pedagogia di Locarno (Svizzera) Pr.f.ssa O. Hauserman Alta Scuola di Pedagogia di Locarno (Svizzera) Prof.sssa e: Giordano Dipartimento Scienza della Formazione Università di Milano Bicocca Prof. P. Tucci Professore Ordinario Istituto di Fisica Generale Applicata Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Università di Milano Prof. G. Anzelotti Preside Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Università di Trento Prof. R. Habel Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Frascati Prof. VG. Cinquini Ispettore Tecnico Lombardia Prof. A. Tarantini Ispettore Tecnico Lombardia Prof.ssa Salucci IRRE Lombardia
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Progetto per lo sviluppo di abilità sociali e prassiche in ambiente acquatico rivolto a bambini in età evolutiva affetti da disturbo autistico
Roberto Scandella, Assessore ai Servizi Sociali
La Comunità Montana di Valle Sabbia, in collaborazione con la Cooperativa CO.GE.S.S. di Barghe e l’Associazione Luna di Montichiari (Associazione genitori di bambini autistici) ha promosso, in questi ultimi mesi, un gruppo di lavoro che ha visto e vede il coinvolgimento dell’Associazione Autismando di Brescia, la Neuropsichiatria Infantile di Salò e l’equipe operativa area handicap del Distretto 12. L’obiettivo del lavoro è stato quello di sviluppare un progetto rivolto a bambini affetti da disturbo autistico in età evolutiva. Il disturbo autistico si presenta come una sintomatologia in cui vi è uno sviluppo ed un’interpretazione anomala di alcune delle principali funzioni neuropsicologiche celebrali. In particolare, nel disturbo autistico, vengono compromesse in maniera importante le abilità del soggetto relative all’area della comunica-
zione, dell’integrazione sociale, dell’autonomia e delle funzioni esecutive. Lo scopo primario del progetto è quello di offrire la possibilità ai bambini autistici di sperimentare attraverso l’acqua la propria corporeità. Il progetto si prefigge di dare a questi bambini la possibilità di avviare un’esperienza fortemente motivante e, nel contempo, di sviluppare un processo di conoscenza dell’elemento acqua. Fondamentale è stata la collaborazione con la Cooperativa CO.GE.S.S., (impegnata da anni sui servizi territoriali dell’area handicap) che ha seguito tramite la Dott.ssa Bossini Simona, pedagogista ed esperta, le varie fasi del progetto. La Comunità Montana , attraverso la responsabile dell’ufficio di Piano Assistente Sociale Mara Ceriotti, l’Associazione Autismando di Brescia e la Cooperativa CO.GE.S.S stanno inoltre lavorando per dare continuità all’intervento, attraverso azioni che coinvolgano anche le famiglie di bambini del territorio affetti da
questa patologia che, purtroppo, spesso sono isolate. Parte dei costi per l’avvio del progetto è a carico della Comunità Montana di Valle Sabbia e della Cooperativa CO.GE.S.S. Alle famiglie, che aderiranno all’iniziativa, verrà richiesta una compartecipazione minima relativa ai costi di ingresso alla Piscina. A Settembre sarà avviato, a livello sperimentale, un gruppo che vede il coinvolgimento di 4/5 soggetti residenti nel territorio, individuati con la collaborazione della Neuropsichiatria e dell’equipe dell’area handicap del Distretto 12. Per informazioni è possibile contattare: • Comunità Montana di Valle Sabbia - Ufficio Servizi Sociali Tel 0365/81138 • Cooperativa CO.GE.S.S via I. Boschi 19 – Barghe Tel 0365/824522 L’Assessore ai Servizi Sociali Roberto Scandella
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Buongiorno Valle Sabbia Solidale !
disposizione dal Comune e si è dotata dell’arredamento e delle attrezzature informatiche necessarie per il raggiumento A sei mesi dalla nomina il C.d.A. della Società Valle Sabbia degli scopi sociali. Con specifico mandato della Solidale fa un primo bilancio C.M.V.S.e in stretta collaboradell’attività svolta nell’ambito dei servizi sociali nei 27 Comuni zione con l’assessore ai Servizi Sociali Roberto Scandella, la della Valle. La Società è stata voluta e costi- società ha provveduto ad attuare i seguenti servizi: tuita dalla Comunità Montana di Valle Sabbia che ne detiene la - Servizio “Assistente Sociale di Base” nei Comuni che hanno maggioranza con i 27 Comuni fatto richiesta assumendo della Valle (78%) e dal privato direttamente il personale e sociale - Fondazioni e Consorzi di fornendo, in questo modo, la cooperative sociali - (22%). possibilità anche ai ComuSotto la guida dal Presidente ni più piccoli di avere un Virgilio Magnolini e del Direttore servizio in loco per i propri Massimo Cavagnini, la Società cittadini; si è insediata a Vestone in V.lo - Servizio “Tutela Minori” con Calcari n. 1 nei locali messi a
Magnolini Virgilio, Presidente della società Valsabbia Solidale
Cavagnini Massimo, Direttore della società Valsabbia Solidale
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sede a Vestone, Vobarno e Prevalle con tre dipendenti a tempo pieno; - Servizio di assistenza domiciliare minori per tutti i Comuni del Distretto n. 12; - Servizi distrettuali per l’attivazione delle Leggi di settore che, come nel passato, verranno attivati attraverso l’utilizzo di Consorzi-Cooperative consorti e professionisti del settore; - Servizi di affidamento, coordinamento e controllo dei C.S.E.: - Servizi, su richiesta dei Comuni, di assistenza domiciliare, servizi ad personam, servizi di assistenza minori nelle scuole e nei Centri di Aggregazione Giovanile, utilizzando sia le Cooperative consorti che le fondazioni socie. La Società provvede al Coordinamento, controllo e proposta delle attività socio-sanitarie sempre con delega della C.M.V.S. e per suo preciso mandato. Molti sono gli obiettivi che la Società si sta via via dando per migliorare e, se possibile, allar-
gare l’ambito di intervento per andare incontro alle esigenze dei cittadini della Valle Sabbia; VSS sta infatti da tempo lavorando con le Fondazioni che gestiscono le RSA del territorio, per accreditarsi con l’A.S.L. per la gestione del servizio A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata). Il servizio permetterà ai cittadini della Valle Sabbia, in possesso dei requisiti, di avere un’assistenza infermieristica - riabilitativa utilizzando i Voucher. L’obiettivo della Società è di riuscire ad essere sempre più pronta a rispondere ai bisogni che la Comunità Montana e i Comuni del territorio identificheranno come prioritari, attrezzando risposte efficaci e sussidiarie. Il cammino da percorrere è lungo e i processi evolutivi lenti, tuttavia gli Amministratori sono fiduciosi nelle risorse umane e strumentali che il territorio possiede. Assessore ai Servizi Sociali Roberto Scandella Il Presidente di Valsabbia Solidale Virgilio Magnolini
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Intervista all’Ing. Mauro Borelli, Direttore Generale della nostra Azienda Ospedaliera dal primo gennaio 2003
Direttore, dopo quasi tre anni di attività e tante polemiche, quali sono i dati concreti del suo lavoro all’ospedale di Gavardo? Il lavoro è stato tanto, ma oggi iniziamo e vederne i frutti. Innanzi tutto la realizzazione della nuova terapia subintensiva (costo 516.000 euro) di cui è in corso la progettazione esecutiva, l’ampliamento del Pronto Soccorso, i 550 metri quadrati di ristrutturazione che saranno di
pertinenza per il reparto di Cure Palliative – l’appalto è in corso di aggiudicazione -, l’accreditamento del nuovo reparto di Cardiologia e la successiva assunzione del primario e di tutto il personale necessario. Le ho voluto citare solo i progetti più significativi ed importanti”.
Per rispondere a questa domanda desidero essere chiaro: io voglio l’ospedale nuovo, ma i fondi necessari non ci sono. Anche nell’ipotesi di reperire altra liquidità dalla vendita dell’ospedale di Salò, la somma rimarrebbe ampiamente insufficiente. Per spiegare perché l’ampliamento di Gavardo è l’unica soluzione E per quanto riguarda i praticabile, le faccio ora alcuni famosi ventinove milioni esempi. Nel vicino Veneto, il di euro per l’ampliamento nuovo ospedale di San Bonifacio dell’Ospedale di Gavardo? un posto letto è costato circa Noi abbiamo presentato un pro- un miliardo delle vecchie lire, getto complessivo di 31.500.000 senza poi dimenticare che era euro e dopo le assicurazioni stato progettato nel 1988 e che dell’Assessore alla Sanità della ci sono voluti 14 anni per la sua Regione Lombardia, ora siamo in realizzazione. Un altro esempio attesa del trasferimento dei fondi riguarda l’ospedale Riuniti di che oggi sono ancora depositati Bergamo che ha avuto tempi a Roma. In queste settimane ci d’incubazioni di 8 anni con costi stiamo dando da fare tutti per nettamente più alti. Per parlare definire queste situazioni, ed dei giorni nostri e rimanendo in in capo la Regione Lombardia, Lombardia, per la realizzazione per evitare che il Ministro della della nuova sede alla Bicocca Salute Storace possa decidere di dell’Istituto Neurologico Carla dirottare quei fondi in altre zone Besta di Milano da 257 posti d’Italia”. letto, si spenderanno 160 milioni di euro e di questi 40 a carico del Ma lei è favorevole al nuovo Ministero della Sanità”. ospedale o all’ampliamento di Gavardo? La sua posizione ha trovato
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qualche ostacolo sulle sponde del Garda. La mia è una posizione realistica basata su dati molto concreti. Chi progetta a tavolino prendendo spunto da medie aritmetiche poco significative, fa solo un piacere alla sanità privata. Se fosse per me, chiederei alla Regione di dare meno soldi ai privati ed aumentare gli investimenti per gli ospedali pubblici. Inoltre, e senza nominare nessuno nello specifico, ricordo che la nostra idea di ampliare Gavardo è sempre stata condivisa dai vertici anche dire che l’Ospedale di Salò Questo è stato chiuso da chi di tutte le forze politiche, Forza ha deciso l’eliminazione delle Italia compresa. Infine, desidero non è stato chiuso da Borelli.
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sale operatorie nei primi anni novanta o da chi, e mi domando ancora oggi del perché, ha deciso di togliere la piazzola d’atterraggio dell’elisoccorso. E per il futuro? I progetti sono diversi. Comunque, stiamo valutando l’ipotesi di attivare un “country hospital” a Nozza di Vestone o a Gargnano. Un centro dotato di medici di base e supportati con tutti gli strumenti di telemedicina e dove sarà possibile fornire un buon servizio.
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I Canti della Stella in Valsabbia
La sera dell’Epifania - o i giorni precedenti in alcune località gruppi di giovani scendono in strada e vanno cantando per L’Assessorato alla Cultura della il paese al seguito di una stella ilComunità Montana ha recente- luminata. Il canto più diffuso Noi mente siglato una convenzione siam i tre re rammenta il viaggio con l’Università Cattolica di dei Magi, l’arrivo a Betlemme e Brescia per la realizzazione di l’adorazione incantata al cospetuna ricerca sulle tradizioni sacre to di Gesù Bambino. in Valsabbia che, accanto ad un Molti sono coinvolti dal rito, i serio approfondimento storico e cantori, le persone incaricate antropologico, si completerà con della questua, i musicisti che la realizzazione di un videoaccompagnano la processione. documetario che verrà girato E ancora prima, le donne che durante le prossime festività hanno preparato i costumi e natalizie. gli uomini che hanno allestito La ricerca sui Canti della Stella in l’apparato luminoso, più o meno Valsabbia‚ prende le mosse da sofisticato, della stella. E poi, una parte dagli studi di Renato certo, tutti quelli che ascoltano il Morelli e Roberto Leydi, che ne canto e che accolgono i cantori e hanno indagato in particolare la suonatori con offerte economiprospettiva della musica popo- che o mangerecce. lare, dall’altra dalle conoscenze Il Canto della Stella mantiene consolidate sui riti teatrali e pa- alcune caratteristiche di quelle raliturgici del periodo di Natale. che nacquero nel Medioevo, fra Cantare la Stella è un’usanza il popolo, come manifestazioni che apparteneva a tutto il nord paraliturgiche: ad esempio, il Italia, specialmente alle zone di tema legato alla liturgia ma montagna; è nelle valli, infatti, divenuto di pertinenza dei laici, dove più si conservano le tradi- il coinvolgimento di molti devoti zioni, che il rito è ancora attivo, nella realizzazione come nella con modalità esecutive che di fruizione, l’utilizzo del canto, poco differiscono di regione in della musica e di una raffiguraregione. La Valsabbia è uno dei zione (la Stella) come strumenti territori alpini in cui, oggi, il espressivi. Canto della Stella è ancora molto Per quanto riguarda i canti, diffuso, partecipato, sentito, Renato Morelli ha identificato nel voluto. repertorio musicale raccolto da
un prete di Tesero, Giambattista Michi, vissuto nella seconda metà del Seicento, la fonte di molti dei testi e delle musiche che sono tutt’oggi utilizzati nei riti della Stella. Di certo, però, l’usanza di rappresentare (ri-presentare in modo attivo, teatrale, spettacolare) i più importanti momenti dell’anno liturgico viene da più lontano. Il fine della presente ricerca è dunque molteplice: - raccontare come ora viene organizzato il Canto della Stella in Valsabbia e nel bresciano. Si sono predisposte delle schede per mettere in evidenza, paese per paese, paratatticamante, le componenti fondamentali del rito: tempo/i, percorsi, gruppo di pertinenza, oggetti rituali, canti, accompagnamento musicale, costumi, questua...
- inserire il Canto della Stella dei paesi della Valsabbia nel più vasto panorama dei riti natalizi, o meglio dei riti della luce‚ che dal giorno di santa Lucia arrivano all’Epifania; - andare alla ricerca delle radici festive del rito, con una prospettiva antropologica che dalla liturgia arriva al teatro attraverso il folklore, per restituire tutta la dignità a una tradizione che spesso rischia di essere svilita dalla connotazione di popolarità. La ricercatrice Ilaria Tameni Il Vicepresidente Giorgio Bontempi L’Assessore alla Cultura Emanuele Vezzola
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Buon compleanno “G. Perlasca”
rispetto alle esigenze del territorio. “In sostanza- dice il prof. Valeriano Buffoli, responsabile del Sistema di Qualità interno alla scuola- l’ispezione atta a verificare i percorsi didattici, la struttura amministrativa, le attività collaterali, i rapporti con gli enti territoriali, non ha fatto altro che confermare che quanto già si fa nella scuola di Valle, da vent’anni, è da considerarsi serio, ponderato e non casuale; insomma possiamo dire con una certa fierezza che il servizio offerto dalla nostra scuola è di Qualità”. Era l’anno scolastico 1985/86 quando la Comunità Montana si faceva promotrice di una
Per l’Istituto di Istruzione Superiore della Valle Sabbia l’anno scolastico appena iniziato A vent’ anni dalla sua isti- rappresenta un anno particolare, tuzione la Scuola di Valle uno perchè il Polivalente di Idro ottiene un riconoscimento compie i suoi primi vent’ anni , di Qualità. due perché questi incominciano all’insegna della Qualità. Dopo un anno di accertamenti, analisi e controlli l’ente certificatore IGQ di Milano ha certificato la Qualità dell’Offerta Formativa del nostro istituto, suggellandone così il valore intrinseco. Le ispezioni condotte In foto: Il dott. Dutto – Dirigente dall’ente esterno alla scuola non del C.S.A. –, il Dirigente Scohanno fatto altro che rilevare la lastico, Prof. Alfredo Bonomi, il conformità della proposta didatPresidente della Comunità Monta- tico-organizzativa del “Perlasca” na, il Sindaco di Idro
serie di incontri atti a valutare la domanda di scolarità superiore della Valle Sabbia. Allora furono raccolte 187 iscrizioni e al Polivalente di Idro fu possibile aprire le porte all’Istituto Tecnico Commerciale per Ragionieri, sezione staccata del “Battisti” di Salò, e alla prima classe del Liceo Scientifico, sezione staccata del “Fermi” di Salò. Da allora molte cose sono cambiate; oggi il Perlasca è autonomo, non ha più solo 187 alunni ma ben 751 studenti iscrittti, 40 classi e cinque indirizzi diversificati: un Liceo Scientifico, un ITC IGEA (ragioneria), un ITIS Meccanica e Informatica, un IPSSAR (alberghiero), un OSS (operatori sociali). Sforna all’anno circa n. 80 di diplomati e incomincia a lasciare tracce significative nella valle e anche fuori: nelle sue aule sono infatti “cresciuti” alcuni sindaci, qualche assessore, numerosi avvocati, farmacisti, dottori commercialisti, insegnanti, ingegneri e tanti operatori sociali e della ristorazione. Insomma, una bella rivincita per chi nonostante tutto ha sempre creduto che quella cattedrale del deserto avrebbe potuto prima o poi trasformarsi addirittura in un campus. Antonella Ali
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Foto n.1
Lago d’Idro: classico esempio di recessione La passata stagione estiva qualcuno la voleva “archiviare” come: “molto critica” riferendosi alla risorsa idrica. In realtà questo è avvenuto per quasi tutti i bacini idrografici lombardi in primis: per il lago di Garda, di Como e d’Iseo, ma altrettanto non si può dire per il bacino idrico del fiume Chiese comprendente il lago d’Idro. E’ vero che, anche quest’anno come accade ormai da tempo, vi è stata scarsità di precipitazioni nevose, fattore che ha inciso negativamente sulle riserve idriche di sorgenti potabili come ad esempio è accaduto per i comuni di Anfo e Treviso Bresciano, ma per quanto riguarda la pioggia, vi è stata abbondanza lungo tutto il bacino idrico che partendo da malga Boazzo scende fino alla Bassa bresciana. Qui sta il paradosso: al di là di qualsiasi previsione meteorologica il lago d’Idro, per l’attuale situaFoto n.2
zione politica amministrativa, sarà sempre in crisi idrica. Come tutti hanno potuto notare anche quest’anno la regolazione dei livelli dell’acqua del lago d’Idro ha rispettato l’andamento disastroso degli anni scorsi. Siamo partiti nel mese di gennaio a quota di 365.70 metri sul livello del mare per passare a 365 m. slm. ad aprile fino allo sconcertante livello di 364.50 a ferragosto. Per i profani basta buttare un occhio alle foto qui di fianco: la n°1 riprende la parte finale del lago d’Idro a quota 366 m. slm, mentre la foto n° 2 illustra il lago d’Idro alla sua quota naturale di 369 m. slm. Per quanto riguarda la balneazione va detto che i prelievi dell’Asl hanno registrato subito un andamento negativo, già nel mese di maggio le analisi riscontravano il superamento dei limiti di legge per il parametro del pH; qualche momento di consolazione c’è stato con il parametro del pH che rientrava minimamente sotto i limiti, ma per tutta la stagione estiva i sindaci rivieraschi hanno dovuto imporre il divieto di balneazione. I danni ambientali, strettamente
legati all’errata regolazione del lago, saltano sempre più all’occhio e si rilevano con: assenza di acqua, eutrofizzazione accelerata, spiagge lunghe e maleodoranti, foci dei torrenti in avanzamento, prolificazione di alghe, situazione visiva degradante, fauna ittica compromessa. Nonostante le difficoltà il turismo cerca di non perdere terreno, gli operatori stringono i denti, si cerca di contrastare la situazione di degrado con ogni mezzo, ma l’attuale gestione della risorsa acqua, non può che portare al rallentamento dello sviluppo e quindi inesorabilmente alla recessione di un’area fondamentale per la Provincia di Brescia che ricomprende tutta l’Alta Valsabbia. L’attuale regolazione dei livelli e lo sfruttamento delle acque del lago d’Idro e bacino del fiume Chiese si può così sintetizzare: lo scorso 4 luglio è stato nominato dalla Regione Lombardia, il Commissario Straordinario, nella persona dell’Ing. Ettore Fanfani, con il compito di gestire il lago secondo la regola attuale, fino al rilascio della concessione di regolazione ad un nuovo e definitivo ente gestore, che deve essere individuato d’intesa dalla Regione Lombardia e dalla Provincia Autonoma di Trento. L’individuazione del nuovo ente gestore del lago d’Idro è il punto di fondamentale importanza sul quale si gioca la partita per iniziare una nuova politica amministrativa del territorio . Sebbene paia lontano l’accordo
capace di individuare un ente gestore condiviso dalle varie utenze, non possiamo credere che interessi legittimi che vanno ben oltre il confine della nostra valle, possano essere disattesi. L’amministrazione della Comunità Montana, nei prossimi incontri con la Regione Lombardia, continuerà a ribadire la posizione più volte espressa; insistendo sulla costituzione di un Comitato tecnico con membri a maggioranza pubblica, che possa influenzare le scelte sull’utilizzo della risorsa, e con un parere vincolante in merito a: regolazione annuale del lago d’Idro e programmi di erogazione del lago d’Idro. Secondo passo fondamentale sarà l’individuazione di una nuova regola basata sullo studio condotto dal prof. Muraca dell’Università degli studi di Brescia facoltà di ingegneria civile. L’ente gestore dovrà avere un ruolo esclusivamente tecnico e ovviamente al più presto va rimosso il vincolo imposto Registro Italiano Dighe. Per ottenere questi due punti stiamo lavorando al tavolo istituzionale presso il Ministero dell’Ambiente a Roma In relazione ai principi di collaborazione, di partecipazione e di buon amministrazione del territorio, riteniamo che questi siano i punti di partenza affinché i valsabbini possano iniziare a gestire il loro territorio. L’Assessore all’ Ambiente e Difesa del Suolo Matteo Rovatti
Il servizio c’è anche quando non si vede Può anche accadere che un’azienda come Valgas Spa dimostri efficienza nella gestione dei servizi di pubblica utilità, senza che gli utenti se ne accorgano. Anzi: proprio il fatto che nessun cambiamento venga percepito può diventare il segnale inequivocabile della particolare attenzione da parte di Valgas Spa nei confronti dei fruitori di uno dei servizi che l’Azienda del Gruppo Asm è chiamata a fornire e ad ottimizzare, orientandosi al meglio fra le disposizioni di legge che lo regolano. E’ il caso delle nuove utenze gas o gpl attivate dopo che una delibera dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, emanata lo scorso mese di marzo ed entrata in vigore dal primo luglio, ha sancito nuove disposizioni che riguardano la documentazione che gli installatori devono produrre perché il gas possa iniziare a scorrere fino a caldaie e cucine. In sostanza l’Autorità ha fissato le regole perché venga prodotta una certificazione maggiormente dettagliata: documenti che da un lato hanno il compito di garantire maggiori standard di sicurezza a tutto vantaggio dei cittadini, dall’altro hanno finito col causare ritardi nella fornitura del servizio. È la stessa Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas a rendere noto che fin dal primo mese di attuazione del regolamento le sono pervenute segnalazioni, da parte degli utenti finali, di allungamento nei tempi di inizio delle forniture. Problematiche nell’attuazione del regolamento che sono state segnalate anche dalle associazioni di categoria di distributori e venditori di gas, nonché dagli installatori. L’Autorità ha reso noto che spesso questi problemi sono derivati da un elevato numero di “dichiarazioni di conformità” non corrette nella loro formulazione o incomplete: che non rispondono, insomma alle novità recentemente introdotte. Tutto questo non è successo in “casa” Valgas. L’azienda di Servizi valsabbina è infatti corsa ai ripari per tempo offrendo fin dal mese di aprile, ai tecnici qualificati per l’installazione di impianti gas, l’opportunità di frequentare corsi di aggiornamento sul tema specifico delle certificazioni. Da parte di Valgas Spa, insomma, c’è stata quella veloce risposta al cambiamento delle regole che ha permesso, appunto, che l’utente finale non si accorgesse di nulla. Anche questo è servizio.
Sede: via Reverberi 2 - 25078 Nozza di Vestone (BS) Uffici operativi: via della Ferriera 14 - 25079 Vobarno (BS) Telefono: 0365596811 - Fax 0365597131 Sito Internet: www.valgas.brescia.it
La Nostra Valle
“Un Paese, un Sindaco” Serle Iniziamo da Serle un percorso che, durante i prossimi numeri de “La Nostra Valle”, vedrà scorrere su queste pagine gli interventi di tutti i primi cittadini dei Comuni valsabbini. Vuole essere un modo per far conoscere le diverse Amministrazioni Comunali ed i loro programmi. Comune Serle Sindaco Gianluigi Zanola e-mail comuneserle@tiscali.it
Gianluigi Zanola, Sindaco di Serle
Gianluigi Zanola è stato eletto nel giugno del 2004 Sindaco di Serle. È nato il 2 luglio del 1977
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e pertanto risulta essere il Sindaco più giovane della Provincia di Brescia. Era a capo di una lista di centro sinistra denominata “Progressisti per Serle”. Sindaco, quale è il punto più importante del programma amministrativo che ha presentato per vincere le elezioni? Devo innanzitutto precisare che questa Amministrazione Comunale è la continuazione naturale delle due precedenti; tant’è che l’ex Sindaco Nicolini continua a far parte di questa compagine amministrativa in qualità di Consigliere Comunale e Capogruppo di “Progressisti per Serle”. Detto questo, il progetto più importante per i prossimi anni è la ristrutturazione del palazzo municipale, con la costruzione di una nuova ala. Per quanto riguarda la variante al Piano Regolatore, la considero invece una continuazione della precedente Amministrazione Comunale. Qual è il suo impegno da Sindaco? Mi sono laureato recentemente in Giurisprudenza e dunque sono in attesa di scegliere “cosa fare da grande”. Ciò mi consente di essere in Municipio tutte le mattine, dal lunedì al sabato
Municipio di Serle
compreso, oltre a tutte quelle sere, e sono tante, che vengono occupate da riunioni, Consiglio Comunali, incontri istutizonali, etc. Insomma, si tratta di un impegno a tempo pieno. Ci indichi invece i problemi più gravosi che sta affron-
Monastero di S. Bartolomeo - Serle
tando? Attualmente il problema più importante riguarda le cave. Esse garantiscono la maggior parte delle entrate del nostro bilancio; è un settore in crisi e che pertanto richiede incontri periodici con i cavatori. Le entrate che il Comune di Serle ricava si aggirano attorno a 1,8 milioni di
La Nostra Valle
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Euro all’anno. Quali invece le soddisfazioni? In un paese piccolo si ha la possibilità di avere un rapporto quotidiano diretto con la popolazione, ottenendo costantemente critiche e complimenti alle scelte che si vanno a fare. Ciò è ancor più vero per i rapporti con gli anziani, per i quali la figura del Sindaco è ancora rappresentativa di un’istituzione molto vicina. Per loro il Comune di Serle sta adoperandosi particolarmente: abbiamo infatti istituito nuovi servizi di trasporto con volontari e bus navetta per partecipare al mercato settimanale. Quest’ultimo è una prima significativa conquista di questa Amministrazione Comunale. Come vanno i rapporti con le minoranze in Consiglio Comunale? Sono rapporti corretti, ove ognuno fa il proprio dovere e le opposizioni sanno fare il loro con censure e sollecitazioni. Questa Amministrazione Comunale, rispetto al passato, ha concesso una pagina alle opposizioni sul periodico comunale. Inoltre devo aggiungere che ho sempre avuto un buon rapporto col rappresentante della minoranza, Ugo Ragnoli. Buon lavoro. Grazie.
Autunno tempo di caccia Tempo di caccia, la natura pensa a riempire i nostri cesti, le scorte per l’inverno, funghi, uva, mele, noci, castagne e molti altri prodotti offerti dalla nostra valle. Autunno è anche tempo di caccia, caccia che richiama come ogni anno migliaia di appassionati nelle plurime forme e discipline venatorie. Dagli ultimi censimenti sono oltre 3800 gli appassionati cacciatori residenti nella nostra Comunità Montana di Valle Sabbia e più di circa 500 foranei che praticano la loro passione all’interno del nostro ambito territoriale. Sono ansiosi, contano i giorni, le ore ormai, all’inizio di questa loro grande e legittima passione. Passione che oggi va interpretata non più come attività per la sussistenza familiare, ma come contatto con la natura, tempo di svago e relax con se stessi, con i propri soci di caccia e con i propri cani, ammaestrati e curati per tutto il tempo dell’anno precedente. Queste vacanze, che per molti appassionati le rappresentano di fatto, non costituiscono una mera azione di caccia, ma significano soprattutto crescita e stimolo per arricchire e tramandare quella conoscenza della qualità delle piante, dei boschi, delle erbe dei periodi in cui sussistono tipi di postura, tipi di erba, di prato, fioritura e maturazione di bacche, indispensabile per chiunque voglia approcciarsi con maggior consapevolezza alle bellezze ed alle opportunità offerte dai nostri territori montani. La conoscenza degli animali presenti
sul territorio, cacciabili e non, la conoscenza del comportamento, del bisogno di protezione affinché si prolifichino al meglio, la conoscenza delle zone per ogni specie di animale ed il rispetto delle regole diventa un fattore indispensabile per una cacciagione sostenibile futura, praticata quindi dai nostri figli. Indubbio pensare che attraverso l’entusiasmo e la sensibilità acquisita col tempo il cacciatore nostrano, percorrendo le ampie distese di grano e di viti della pianura, gli abeti, gli ontani ed i rododendri che portano ai ghiaioni della cima Bruffione e del Lago della Vacca, attraversando colline e sponde lacustri, continuerà a godere delle proprie inenarrabili emozioni. È opportuno pensare anche ad una sufficiente razionalità affinché sia innato in ognuno lo spirito del buon senso e del rispetto delle regole e di chi vicino a noi non ha le stesse passioni, al fine di integrarsi positivamente senza creare tensioni o prese di posizioni dannose nei confronti dell’una o dell’altra parte, senza trarne in questo modo alcun beneficio. Ritengo quindi doveroso soffermarmi un momento e fare alcune riflessioni. Innanzitutto penso che, l’attenzione posta dagli organi preposti alla gestione sia poco sufficiente al miglioramento ed all’integrazione della qualità, quantità e della salvaguardia della selvaggina e troppo poco per garantire il legittimo diritto degli appassionati a praticare ogni disciplina che la legge permette e che la natura
generosamente ci dona all’interno del nostro comprensorio. Mi riferisco in particolare a quelle nuove forme di caccia agli ungulati di ogni genere, i quali abbisognano solo ed esclusivamente del dovere di gestione, gestione vera, solo e niente altro. Per non rappresentare costantemente il fanalino di coda nell’abito gestionale, considerato che in molte altre realtà italiane vengono praticate gestioni esemplari, mi preme invitare tutti gli appassionati a riflettere, ad organizzarsi attraverso quello spirito di aggregazione indispensabile per favorire, programmare ed ottenere una gestione venatoria vera e solidale, per il bene di tutti. Ritengo siano considerazioni doverose da parte mia, il non vedere, il non riflettere non premia nessuno. È opportuno quindi uno sforzo costante e congiunto se vogliamo accrescere quel senso civico necessario per una programmazione seria e fattibile che dovrebbe annodare inscindibilmente la vera pratica venatoria al nostro territorio valligiano. Nella speranza che in un prossimo futuro questa disciplina, sotto il profilo pratico e di programmazione possa definirsi veramente tale, auguro a tutti voi appassionati un grande in bocca al lupo!! MICHELE BRUGNONI Assessore al Turismo, Sport, Caccia e Pesca.
La Nostra Valle
I comuni, le società di servizio ed il ruolo della politica
cimiteri, alla pubblica illuminazione, per finire con la gestione del catasto e delle entrare tributarie. E’ bene quindi riflettere su questo processo che ormai pare ineluttabile, non essendo pochi i rischi che incombono e che debbono essere seriamente calcolati per evitare conseguenze danIn questi ultimi anni sono state nose agli interessi della popolazione. introdotte novità legislative, sulla spinta di direttive dell’Unione Europea, (1) Innanzitutto, fondamentale è l’interrogativo che riguarda la giustizia nel campo dei servizi pubblici locali sociale ossia la ridistribuzione dei che non riguardano solo gli addetti vantaggi e della ricchezza. ai lavori essendo destinate a incidere Mi pare infatti che il rischio tipico di pesantemente sulla vita pratica della queste società, cosiddette multiutility, popolazione, con delle conseguenze è quello che producano ricchezza delle quali riusciamo a mala pena a per loro stesse, senza ridistribuirla al carpirne il significato e a valutarne la territorio ed in particolare alle fasce portata in tutte le loro implicazioni più deboli. sociali, economiche, culturali. La linea di fondo è quella di dismettere Occorre prendere atto che è profondale gestioni in economia a favore di una mente cambiata la filosofia alla base della gestione del pubblico servizio: gestione attuata su larga scala per il tramite di società di servizio affidatarie da strumento di perequazione e distribuzione della ricchezza ad occasione delle diverse concessioni corrispondi profitto. denti di volta in volta al pubblico Quando il pubblico servizio era diretservizio che viene appaltato. tamente gestito dagli enti pubblici, In alcuni casi, il Comune non ha onde favorirne l’accesso alle fasce nemmeno potuto esprimere una deboli, si praticavano i prezzi politici libera scelta perché l’affidamento del con l’equivalente necessità di reperire servizio a società di gestione è stato un fatto imposto dalla legge, come nel risorse pubbliche da destinare a quella parte di costo che non era coperta caso della gestione del servizio idrico dall’entrata tariffaria. integrato. Altre volte diventa conveniente ed op- Il limitato potere di acquisto degli portuno promuovere gestioni in forma stipendi era quindi in qualche modo compensato dall’erogazione di associata specie quando il comune prestazioni sociali,assistenziali e sanidi piccole dimensioni non riesce a sopperire alle difficoltà economiche ed tarie accessibili senza grossi ostacoli economici. organizzative. Altre volte, ancora, l’affidamento della La privatizzazione attuata negli gestione rischia di diventare una scelta ultimi anni ha prodotto una duplice conseguenza: da un lato il soggetto di comodo, perché lasciando fare ad altri ci si libera di tutte le conseguenti pubblico non destina più risorse pubbliche per praticare il servizio a problematiche. Anche la Vallesabbia non è immune da prezzi politici, anzi nella maggior parte dei casi percepisce delle entrate questo fenomeno se solo consideriamo che recentemente sono sorte due derivanti dai canoni di concessione; società, “Vallesabbia Solidale” e “Seco- dall’altro le società multiutility che, val srl”, destinate l’una ad operare nel attraverso le economie di scale ed una migliore organizzazione del servizio, campo dei servizi sociali e l’altra nel hanno dimostrato di sapere fare utili campo di una serie indefinita di altri e profitto. servizi che vanno dalla gestione dei
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In ogni caso, allo stato non si vedono attuate delle politiche ridistributive né con riferimento alle maggior risorse di cui dispone ora il soggetto pubblico né con la rimodulazione del regime delle tariffe al fine di renderle più accessibili in modo particolare alle fasce deboli. Sommando questo dato alla costante perdita del potere di acquisto degli stipendi, ne consegue che sempre più eluse e senza risposte rimangono, per dirla come Giorgio La Pira, eluse le “attese della povera gente”. (2) Secondariamente, questo processo di accentramento dei pubblici servizi a favore delle società di gestione pone una domanda di democrazia. Anche su questa questione mi pare che il rischio che si profila è quello di un impoverimento complessivo dell’espressione democratica a vantaggio dell’affermarsi di una classe tecnocratica destinata a gestire decisioni di rilevante importanza per le singole comunità. Se applicassimo alla materia in questione il tanto invocato e bistratto principio di sussiadiarietà dovremmo giungere alla conclusione che non è bene trasmettere agli enti superiori la gestione di servizi che potrebbe essere svolti dai singoli Comuni, qualora ne siano in grado, e/o tutt’al più attraverso modelli gestionali policentrici, con una maggiore garanzia di partecipazione e controllo delle singole popolazioni. Invece assistiamo in questi ultimi tempi ad un processo veramente ambiguo e contraddittorio ove da un lato la retorica federalista propone la dislocazione dei poteri, compiti e funzioni verso il basso, mentre dall’altro la retorica economicistica, quella delle economie di scale, ci spiega che per l’esercizio ottimale occorre conferire i servizi e le competenze, che al basso non ancora fatto il tempo di giungere, a livelli di governo superiori. Occorre, quindi, individuare percorsi coerenti con l’assunto di fondo che lo spostamento sistematico delle
gestioni dei servizi dai luoghi primari della democrazia, comporta alla lunga che si riducano i Municipi a sportelli decentrati delle società di servizio, che non si formino più classi dirigenti in loco, con un indebolimento complessivo dell’identità, della coesione sociale, del senso civico della partecipazione. Rispetto a questo duplice rischio, di minore giustizia sociale e di minore democrazia, che il nuovo modello di organizzazione dei pubblici servizi porta con sé , la politica non può non essere chiamata a vigilare ed elaborare sintesi convincenti nell’interesse soprattutto delle classi sociali più deboli. Urge, quindi, anche su questi temi, l’esercizio severo dell’elaborazione di un pensiero autentico e reale, altrimenti la politica rischia di essere ridotta a pratica mercantile ed il bene comune frammentato dalle reciproche convenienze individuali e di gruppo. In un tempo in cui la ragione pare rassegnata a raccontare il vissuto quotidiano, rinunciando all’ambizione di elaborare progetti di ampio respiro, occorre mettere insieme gli sforzi per coltivare la speranza di un avvenire migliore. Si tratta di raccogliere, lasciare affiorare nella coscienza e nella esperienza delle persone i tratti di un disegno originario, che può essere ricercato e ritrovato anche dentro alla molteplicità dei frammenti, anche nel vuoto di domande eluse, di risposte non trovate: un disegno capace di donare speranza e pienezza di vita rimettendo la persona al centro: “centro di un sistema politico, sociale, culturale, pluralista e democratico, che tende sempre più ad umanizzarsi ed a costruire quella città dell’uomo in cui ciascun uomo possa sempre più riconoscere la sua città”. Idro, 31 Agosto 2005 Giuliano Rizzardi Capogruppo Movimento Persona e Comunità
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La Nostra Valle
Lo Scaffale Non buttate le vecchie foto
Casa di Beneficenza e Ricovero Irene Rubini Falk di Vobarno
zione della Casa, l’inaugurazione nel 1924 ed il successivo ampliamento nel 1936. La Casa di Ricovero ha preso corpo in anni molto difficili per Un anno di vita ed un la società italiana scossa da gravi calendario per la pro loco avvenimenti, con l’affermarsi del Chiese di Gavardo Cronaca e vicende dei primi a livello nazionale del Regime anni di attività fascista. Compie un anno la pro loco Nel caso di Vobarno in particolare gavardese che si appresta a ediLe emozioni di le vicende dolorose della Piccola tare il secondo calendario storico. Banca Agricola S. Isidoro e le inSeccamani Quest’anno il tema è l’infanzia, giuste accuse rivolte all’Arciprete Don Belli sono testimonianze abbracciando in modo particolare Romeo Seccamani è il presidelle sofferenze patite dalle il mondo della scuola e le sue dente della pro loco di Anfo, ma organizzazioni cattoliche ritenute sfumature, in bianco e nero, degli soprattutto è un noto restauscomode dal potere dominante e ultimi 100 anni. ratore bresciano; svolge anche non omologabili ad un disegno Il calendario, in distribuzione un’intensa attività artistica. Di Molti elementi concorrono a for- organico statalista e fascista. presso le migliori edicole gavardesi quest’ultima passione troviamo mare la storia di una comunità e È sintomatico che, nonostante tra questi certamente prioritaria queste tristezze, a Vobarno dal mese di ottobre, rappresenta traccia nel catalogo sopra raffirimane l’attenzione che un paese l’attitudine a dare risposte alle sempre più un oggetto di culto, gurato, frutto di una esposizione riserva ai problemi sociali. necessità dei più deboli non sia particolarmente apprezzato dai del mese di febbraio dove, in una Su questo versante Vobarno può venuta mai meno sfociando ben essere fiero del suo passato sull’onda della collaudata ed collezionisti. La pubblicazione personale dal titolo “Emozioni antica tradizione delle Opere pie gode dell’appoggio di alcune in fluido”, ha esposto le migliori fatto di gesti concreti e di pronte nella costruzione della Casa. risposte alle esigenze poste da imprese gavardesi e del patrocinio opere presso l’Associazione una società dove la quotidianità, Adelmo Colombo non ha la dell’Amministrazione Comunale. Artisti Bresciani. con le impellenti necessità, esi- pretesa di essere uno storico di geva impegni precisi e strategie professione. La mostra comprendeva una Il metodo usato è molto sempliserie di fogli, acquerelli realizzati ideali. ce. Il testo snello e conciso narra Adelmo Colombo con questa alla fine degli anni settanta, a le vicende che vengono così ad pubblicazione continua, ed in fianco di alcune tempere più un certo senso completa, la sua avere la freschezza della cronaca quotidiana. fotografia storica del farsi della recenti che dagli anni ottanta A questo segue un esauriente Casa di Ricovero di Vobarno. giungono fino ai nostri giorni. regesto di documenti. Il periodo scandagliato va dal Ampio è stato il successo ottenuIl lettore, introdotto nel clima e 1922 al 1936 e comprende gli to di pubblico e critica. nei dibattiti del tempo dalla naranni che hanno visto la costru-
La Nostra Valle
razione volutamente contenuta, può calarsi nel vivo dei documenti e compiere così un viaggio mentale e riflessivo autonomo.
La memoria dell’acqua di Francesco De Leonardis
Alfredo Bonomi Cosa può significare un concorso fotografico per chi lotta per Cordoglio per la salvare il lago da quanti lo scomparsa di vorrebbero ridurre a mero bene economico da sacrificare Domenico a interessi esclusivamente Giustacchini individuali? La gente dell’Eridio che ha deciso di alzare la voce per dire la sua giusta protesta, sa quanto sia difficile far passare l’idea che un lago non è solo acqua da consumare fino all’ultima goccia, per produrre elettricità o irrigare campagne dove si coltiva mais vorace, ma è paesaggio, è natura, è territorio abitato da popolazioni che, nel corso del tempo vi hanno sviluppato tradizioni, usi, cultura…vivendo Ci ha lasciati nel mese di aprile in un rapporto di relazione Domenico Giustacchini, otin cui, storicamente, il lago è tant’anni, “il pittore” gavardese stato bene della collettività. Un per eccellenza. Lavorava ancora, concorso fotografico, che stimola a guardare e capire, può servire assieme al figlio, nella bella allora a riflettere su questa bottega di piazza De Medici. identità e convincere, se ce ne Spesso nei suoi quadri ritroviamo fosse bisogno, a non stancarsi di gli ambienti del paese e la gente difenderla. Questo, con umiltà e di Valle Sabbia, sempre con consapevolezza tenace, vuol fare quell’intensità ricca e umile che il Concorso fotografico”Rocca d’Anfo”, che presenta in mostra le lo contraddistingueva.
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immagini premiate nell’edizione Itinerari del gusto 2004. Un’edizione che ha visto crescere il numero dei partecipanti chiamati a confrontarsi su tre temi: “Luci e colori del lago”, vale a dire il paesaggio; “Fra natura e storia”, ovvero gli aspetti antropici; “Carelàa”, che ha richiamato ancora una volta l’attenzione sulla giornata di sagra che ad Anfo vede sfilare le tradizionali slitte con ruote e che è diventata occasione di celebrare È con grande e consapevole il “come eravamo” e la memoria partecipazione cha ci si appresta, assieme ad un gruppo di apcontadina del paese. passionati ristoratori della Valle Sabbia, ad intraprendere per la [estratto della presentazione] sesta volta consecutiva questa Anfo, il lago, la valle, la memoria, i esperienza volta alla ricerca ed colori, le figure. Secondo concorso alla valorizzazione delle raffinafotografico Rocca D’Anfo 2004, tezze gastronomiche locali. Brescia, Grafo editore – Pro Loco L’arte sapiente della trasformazione delle materie prime offerte Anfo, 2005, pp. 55, ill. dalla nostra terra e la gradita Il volume è reperibile presso: adesione di tutti coloro che nelle l’ufficio Pro Loco Anfo e l’Agenzia edizioni passate hanno saputo territoriale per il turismo Valle gustare ed apprendere con intelligenza e curiosità quanto Sabbia e Lago d’Idro. veniva loro offerto, hanno fatto di questa rassegna il caposaldo culturale della nostra gastronomia. Sono convinto che questa esperienza, attraverso la grande disponibilità di alcuni tra i più qualificati ristoratori valsabbini, continua a pag. 30
La Nostra Valle
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continua da pag. 29 Itinerari del gusto
possa giungere ad un doppio traguardo. Il primo volto all’elaborazione di sapori nuovi che potrebbero fare anche da volano alle future esperienze; il secondo legato invece ad una logica territoriale, che propone il nostro cittadino al centro di un universo fino ad ora sconosciuto, dove l’orgoglio di esserne parte concorre all’accrescimento di quella identità nostra che molto spesso in questi ultimi anni si è smarrita. Naturalmente resta ferma l’attenzione per questa rassegna anche in rapporto alla più articolata immagine turistica. La Comunità Montana, consapevole del ruolo primario che le appartiene, vede con grande soddisfazione l’impegno profuso
dagli addetti ai lavori. È infatti attraverso costoro, pronti a mettersi in gioco con spirito di sacrificio e tanta voglia di fare, che la nostra offerta turistica può sperare di crescere e migliorare. Mi è gradita quindi l’occasione per porgere i miei migliori auguri a tutti coloro che con grande impegno e abnegazione hanno contribuito a far crescere questo importante appuntamento, affinché ogni loro e nostra aspettativa possa essere raggiunta, presto e nel migliore dei modi. L’Assessore al Turismo Michele Brugnoni
10 - 12 - 13 - 14 ottobre 2005 “Il sottobosco” Trattoria “Alle Trote” 17 - 18 - 20 - 21 ottobre 2005 “Gli animali da cortile” Ristorante “Canneto” 25 - 26 - 27 - 28 ottobre 2005 “Le carni ovi-caprine” Ristorante “Il Mirto” 8 - 9 - 10 - 11 novembre 2005 “Il maiale” Ristorante “Al Portichetto”
Progarmma delle serate
14 - 16 - 17 - 18 novembre 2005 “La selvaggina da piuma” Trattoria “Castello”
4 - 5 - 6 - 7 ottobre 2005 “Il pesce di acqua dolce” Albergo Ristorante “Al Poggio Verde”
21 - 22 - 23 - 25 novembre 2005 “La selvaggina da pelo” Trattoria Lamarta
Ai primi di luglio è stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione della Valgas SpA. Ne fanno parte Renzo Capra, Mario Zanetti, Luigi Bianchi, nominati dall’ASM. Da parte della Comunità Montana sono stati invece nominati Ermano Pasini, Emanuele Corli, Claudio Papotti, Gian Battista Tonni e Elio Tomasoni. Amministratore delegato è l’ing. Carlo Gorio. Rimarranno in carica fino all’anno 2007. Il Collegio Sindacale è composto da Lepidi Battista, Dusi Caterina e Nicoletti Giosuè.
La Nostra Valle ottobre ‘05 Direttore: Ermano Pasini Ufficio di Presidenza: Roberto Piccioli Capelli, Giuseppe Prandini Hanno collaborato: Daniele Comini, Nadia Ghidinelli, Nicola Bianco Speroni, Marca Ambra, Luca Bonini, Fabrizio Bodei, Antonello Flocchini, Giuseppe Arrighi, Cocca Franco, Antonella Ali, Virgilio Magnolini, Ilaria Tameni, Michele Vezzola, Secoval ed in particolare Dante Freddi, Marco Baccaglioni, Ezio Almici Rappresentanti di forze politiche presenti in Assemblea Saletti Eugenio - Democratici Valsabbini Donini Dario - Lega Nord Padania Girelli Gian Antonio - Insieme per la Valle Bianchi Luigi - Sinistra Democratica Crescini Giovan Marino - Indipendenti Rizzardi Giuliano - Movimento Persone e Comunità Carretta Flavio Luigi - Gruppo Misto La spedizione è curata da: Consorzio Laghi scrl via Mameli 11 Roè Volciano (BS) tel. 0365.564913 Elaborazione grafica e stampa: Tecnoprint - Villanuova s/C. (BS) tel. 0365.372294 Chiuso il: 30/09/05 Chi desidera comparire quale inserzionista su “La Nostra Valle” può contattare gli uffici di Tecnoprint e-mail: posta@servizio.191.it
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