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C O S T I T U Z I O N E
D E L L A
REPU B B L I C A I TA L I A N A
Pro Loco del Chiese Gavardo Progetto a cura della Pro Loco del Chiese. Un particolare ringraziamento alla Presidenza della Provincia di Arezzo per aver concesso, seppur in foma parziale, la traduzione della Costituzione nelle diverse lingue. Realizzazione grafica e stampa Tipolitografia Vobarnese Via Comunale, 133 - 25079 Vobano (BS) info@vobarnese.it ISBN 978-88-905449-9-6
Banca di Bedizzole Turano Valvestino
SALUTO DEL SINDACO
La Costituzione italiana è la Carta fondamentale sulla quale si fonda la società nei suoi aspetti politici, civili, sociali ed economici. Promuoverne la conoscenza e la comprensione verso i migranti rappresenta un piccolo, simbolico e concreto atto che va nella direzione di un pieno riconoscimento del ruolo sociale e politico che i cittadini stranieri dovrebbero avere in una società democratica, anche perchè la presenza nella società italiana di cittadini provenienti da altri Stati è ormai un dato strutturale dell’oggi e del futuro. Queste sono le ragioni per cui l’Amministrazione di Gavardo, grazie alla collaborazione ed alla disponibilità dell’Amministrazione Provinciale di Arezzo che ha fornito i testi tradotti, ha deciso di editare questa Costituzione “multilingue”, ritenendo che la traduzione possa avvicinare nelle reciproca comprensione nativi e migranti.
Il Sindaco Emanuele Vezzola
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INDICE Costituzione Italiana La costituzione della Repubblica Italiana . . . .6 Principi fondamentali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .7
Indice delle Lingue
Parte I Diritti e doveri dei cittadini . . . . . . . . . . . . . 9 Titolo I - Rapporti civili. . . . . . . . . . . . . . . . 9 Titolo II - Rapporti etico-sociali . . . . . . . .11 Titolo III - Rapporti economici . . . . . . . . .13 Titolo IV - Rapporti politici . . . . . . . . . . . .15
ITALIANO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8
Parte II Ordinamento della repubblica . . . . . . . . . . 16 Titolo I - Il parlamento . . . . . . . . . . . . . . . .16 Sezione I - Le Camere . . . . . . . . . . . . . . .16 Sezione II - La formazione delle leggi . .19 Titolo II - Il presidente della repubblica . .21 Titolo III - Il governo . . . . . . . . . . . . . . . . . .23 Sezione I - Il Consiglio dei ministri . . . .23 Sezione II - La Pubblica Amministrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . .24 Sezione III - Gli organi ausiliari . . . . . . .24
ALBANESE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 ARABO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 CINESE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 FRANCESE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 INGLESE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 MACEDONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 ROMENO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84 SPAGNOLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92 UCRAINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
Titolo IV - La magistratura . . . . . . . . . . . . .25 Sezione I Ordinamento giurisdizionale . . . . . . . . .25 Sezione II Norme sulla giurisdizione . . . . . . . . . . . .26 Titolo V - Le regioni, le provincie, i comuni . . . . . . . . . . . . . . . . .28 Titolo VI - Garanzie costituzionali . . . . . .35 Sezione I - La Corte Costituzionale . . . .35 Sezione II - Revisione della Costituzione. Leggi costituzionali . . . . . . . . . . . . . . . . .36 D
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I TA L I A N O
Principi fondamentali Art. 1. L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Art. 2. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 6. La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche. Art. 7. Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
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Art. 8. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
ROMENO ROMENO
Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Art. 5. La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.
MACEDONE MACEDONE
Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
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Art. 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
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I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
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Art. 10. L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici. Art. 11. L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; 2 10
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promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. Art. 12. La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
PARTE I DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI TITOLO I Rapporti civili
Art. 16. Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.
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Art. 17. I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per compro-
ROMENO ROMENO
Art. 14. Il domicilio è inviolabile. Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le
Art. 15. La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.
MACEDONE MACEDONE
Art. 13. La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge. In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto. È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.
garanzie prescritte per la tutela della libertà personale. Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.
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vati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica. Art. 18. I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare. Art. 19. Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume. Art. 20. Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività. Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Si può procedere a sequestro soltanto 4 12
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per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili. In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto. La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. Art. 22. Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome. Art. 23. Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.
Art. 24. Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.
Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.
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Art. 30. È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del
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Art. 27. La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trat-
TITOLO II Rapporti etico-sociali
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Art. 26. L’estradizione del cittadino può essere consentita soltanto ove sia espressamente prevista dalle convenzioni internazionali. Non può in alcun caso essere ammessa per reati politici.
Art. 28. I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
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Art. 25. Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge. Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso. Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.
tamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.
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matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità. Art. 31. La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo. Art. 32. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Art. 33. L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obbli6 14
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ghi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. È prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. Art. 34. La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
TITOLO III Rapporti economici Art. 35. La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell’interesse generale, e tutela il lavoro italiano all’estero.
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Art. 39. L’organizzazione sindacale è libera. Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
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Art. 37. La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
Art. 38. Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. L’assistenza privata è libera.
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Art. 36. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.
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I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce. Art. 40. Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano. Art. 41. L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. Art. 42. La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d’interesse generale. 8 16
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La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità. Art. 43. A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale. Art. 44. Al fine di conseguire il razionale sfruttamento del suolo e di stabilire equi rapporti sociali, la legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata, fissa limiti alla sua estensione secondo le regioni e le zone agrarie, promuove ed impone la bonifica delle terre, la trasformazione del latifondo e la ricostituzione delle unità produttive; aiuta la piccola e la media proprietà. La legge dispone provvedimenti a favore delle zone montane. Art. 45. La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni
controlli, il carattere e le finalità. La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato. Art. 46. Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.
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Art. 51. Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini. La legge può, per l’ammissione ai pubblici uffici e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non appartenenti alla Repubblica. Chi è chiamato a funzioni pubbliche
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Art. 48. Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettivi-
Art. 50. Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.
ROMENO ROMENO
TITOLO IV Rapporti politici
Art. 49. Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
MACEDONE MACEDONE
Art. 47. La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.
tà. A tal fine è istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge. Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.
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COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
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PARTE II ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA
Art. 52. La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Il servizio militare è obbligatorio nei limiti e modi stabiliti dalla legge. Il suo adempimento non pregiudica la posizione di lavoro del cittadino, né l’esercizio dei diritti politici. L’ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.
TITOLO I Il parlamento
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elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro.
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Art. 54. Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
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Art. 53. Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
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Sezione I Le Camere. Art. 55. Il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Il Parlamento si riunisce in seduta comune dei membri delle due Camere nei soli casi stabiliti dalla Costituzione. Art. 56. La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto. Il numero dei deputati è di seicentotrenta, dodici dei quali eletti nella circoscrizione Estero. Sono eleggibili a deputati tutti gli elettori che nel giorno delle elezioni hanno compiuto i venticinque anni di età. La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, si effettua dividendo il numero degli abitanti della Repubblica, quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione, per seicentodiciotto e distribuendo i seggi in proporzione alla
popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.
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Art. 62. Le Camere si riuniscono di diritto il primo giorno non festivo di febbraio e di ottobre. Ciascuna Camera può essere convocata in via straordinaria per iniziativa del suo Presidente o del Presidente della Repubblica o di un terzo dei suoi componenti. Quando si riunisce in via straordinaria una Camera, è convocata di diritto anche l’altra.
SPAGNOLO SPAGNOLO
Art. 59. È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente
Art. 61. Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti. La prima riunione ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni. Finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti.
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Art. 58. I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età. Sono eleggibili a senatori gli elettori che hanno compiuto il quarantesimo anno.
Art. 60. La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per cinque anni. La durata di ciascuna Camera non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra.
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Art. 57. Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero. Il numero dei senatori elettivi è di trecentoquindici, sei dei quali eletti nella circoscrizione Estero. Nessuna Regione può avere un numero di senatori inferiore a sette; il Molise ne ha due, la Valle d’Aosta uno. La ripartizione dei seggi tra le Regioni, fatto salvo il numero dei seggi assegnati alla circoscrizione Estero, previa applicazione delle disposizioni del precedente comma, si effettua in proporzione alla popolazione delle Regioni, quale risulta dall’ultimo censimento generale, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.
della Repubblica. Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.
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Art. 63. Ciascuna Camera elegge fra i suoi componenti il Presidente e l’Ufficio di presidenza. Quando il Parlamento si riunisce in seduta comune, il Presidente e l’Ufficio di presidenza sono quelli della Camera dei deputati. Art. 64. Ciascuna Camera adotta il proprio regolamento a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Le sedute sono pubbliche; tuttavia ciascuna delle due Camere e il Parlamento a Camere riunite possono deliberare di adunarsi in seduta segreta. Le deliberazioni di ciascuna Camera e del Parlamento non sono valide se non è presente la maggioranza dei loro componenti, e se non sono adottate a maggioranza dei presenti, salvo che la Costituzione prescriva una maggioranza speciale. I membri del Governo, anche se non fanno parte delle Camere, hanno diritto, e se richiesti obbligo, di assistere alle sedute. Devono essere sentiti ogni volta che lo richiedono. Art. 65. La legge determina i casi di ineleggibilità e incompatibilità con l’ufficio di deputato o di senatore. Nessuno può appartenere contemporaneamente alle due Camere. 12 20
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Art. 66. Ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità. Art. 67. Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. Art. 68. I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni. Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell’atto di commettere un delitto per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza. Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazione, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza. Art. 69. I membri del Parlamento ricevono un’indennità stabilita dalla legge.
Sezione II La formazione delle leggi. Art. 70. La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere. Art. 71. L’iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale. Il popolo esercita l’iniziativa delle leggi, mediante la proposta, da parte di almeno cinquantamila elettori, di un progetto redatto in articoli.
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Art. 74. Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione. Se le Camere approvano nuovamente la
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Art. 73. Le leggi sono promulgate dal Presidente della Repubblica entro un mese dall’approvazione. Se le Camere, ciascuna a maggioranza assoluta dei propri componenti, ne dichiarano l’urgenza, la legge è promulgata nel termine da essa stabilito. Le leggi sono pubblicate subito dopo la promulgazione ed entrano in vigore il quindicesimo giorno successivo alla loro pubblicazione, salvo che le leggi stesse stabiliscano un termine diverso.
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Art. 72. Ogni disegno di legge, presentato ad una Camera è, secondo le norme del suo regolamento, esaminato da una commissione e poi dalla Camera stessa, che l’approva articolo per articolo e con votazione finale. Il regolamento stabilisce procedimenti abbreviati per i disegni di legge dei quali è dichiarata l’urgenza. Può altresì stabilire in quali casi e forme l’esame e l’approvazione dei disegni di legge sono deferiti a commissioni, anche permanenti, composte in modo da rispecchiare la proporzione dei gruppi parlamentari. Anche in tali casi, fino al momento della sua approvazione definitiva, il disegno di legge è rimesso alla Camera, se il Governo o un decimo dei componenti della Camera o un quinto
della commissione richiedono che sia discusso o votato dalla Camera stessa oppure che sia sottoposto alla sua approvazione finale con sole dichiarazioni di voto. Il regolamento determina le forme di pubblicità dei lavori delle commissioni. La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi.
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legge, questa deve essere promulgata. Art. 75. È indetto referendum popolare per deliberare l’abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. La legge determina le modalità di attuazione del referendum. Art. 76. L’esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principî e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti. Art. 77. Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria. Quando, in casi straordinari di necessi14 22
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tà e d’urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni. I decreti perdono efficacia sin dall’inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti. Art. 78. Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari. Art. 79. L’amnistia e l’indulto sono concessi con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera, in ogni suo articolo e nella votazione finale. La legge che concede l’amnistia o l’indulto stabilisce il termine per la loro applicazione. In ogni caso l’amnistia e l’indulto non possono applicarsi ai reati commessi successivamente alla presentazione del disegno di legge. Art. 80. Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica,
o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi. Art. 81. Le Camere approvano ogni anno i bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo. L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi. Con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese. Ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte.
Art. 83. Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All’elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d’Aosta ha un solo delegato. L’elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.
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Art. 85. Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni. Trenta giorni prima che scada il termine, il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
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Art. 84. Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici. L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica. L’assegno e la dotazione del Presidente sono determinati per legge.
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Art. 82. Ciascuna Camera può disporre inchieste su materie di pubblico interesse. A tale scopo nomina fra i propri componenti una commissione formata in modo da rispecchiare la proporzione dei vari gruppi. La commissione di inchiesta procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria.
TITOLO II Il presidente della repubblica
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Se le Camere sono sciolte, o manca meno di tre mesi alla loro cessazione, la elezione ha luogo entro quindici giorni dalla riunione delle Camere nuove. Nel frattempo sono prorogati i poteri del Presidente in carica. Art. 86. Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato. In caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione. Art. 87. Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. Può inviare messaggi alle Camere. Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione. Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo. Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti. Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione. 16 24
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Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato. Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l’autorizzazione delle Camere. Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere. Presiede il Consiglio superiore della magistratura. Può concedere grazia e commutare le pene. Conferisce le onorificenze della Repubblica. Art. 88. Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura. Art. 89. Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità. Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Art. 90. Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione. In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri. Art. 91. Il Presidente della Repubblica, prima di assumere le sue funzioni, presta giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza della Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune. TITOLO III Il governo
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Art. 96. Il Presidente del Consiglio dei ministri ed i ministri, anche se cessati
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Art. 93. Il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri, prima di assumere le funzioni, prestano giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica.
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Art. 92. Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei ministri. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.
Art. 95. Il Presidente del Consiglio dei ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promovendo e coordinando l’attività dei ministri. I ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri. La legge provvede all’ordinamento della Presidenza del Consiglio e determina il numero, le attribuzioni e l’organizzazione dei ministeri.
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Sezione I Il Consiglio dei ministri.
Art. 94. Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere. Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale. Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia. Il voto contrario di una o d’entrambe le Camere su una proposta del Governo non importa obbligo di dimissioni. La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione.
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dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale. Sezione II La Pubblica Amministrazione. Art. 97. I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione. Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari. Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge. Art. 98. I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione. Se sono membri del Parlamento, non possono conseguire promozioni se non per anzianità. Si possono con legge stabilire limitazioni al diritto d’iscriversi ai partiti politici per i magistrati, i militari di carriera in servizio attivo, i funzionari ed agenti di polizia, i rappresentanti diplomatici e consolari all’estero. 18 26
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Sezione III Gli organi ausiliari. Art. 99. Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro è composto, nei modi stabiliti dalla legge, di esperti e di rappresentanti delle categorie produttive, in misura che tenga conto della loro importanza numerica e qualitativa. È organo di consulenza delle Camere e del Governo per le materie e secondo le funzioni che gli sono attribuite dalla legge. Ha l’iniziativa legislativa e può contribuire alla elaborazione della legislazione economica e sociale secondo i principi ed entro i limiti stabiliti dalla legge. Art. 100. Il Consiglio di Stato è organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell’amministrazione. La Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo, e anche quello successivo sulla gestione del bilancio dello Stato. Partecipa, nei casi e nelle forme stabiliti dalla legge, al controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria. Riferisce direttamente alle Camere sul risultato del riscontro eseguito. La legge assicura l’indipendenza dei due Istituti e dei loro componenti di fronte al Governo.
TITOLO IV La magistratura Sezione I Ordinamento giurisdizionale. Art. 101. La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge.
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Art. 103. Il Consiglio di Stato e gli altri organi di giustizia amministrativa hanno giurisdizione per la tutela nei confronti della pubblica amministrazione degli interessi legittimi e, in particolari materie indicate dalla legge, anche dei diritti soggettivi. La Corte dei conti ha giurisdizione nel-
Art. 104. La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere. Il Consiglio superiore della magistratura è presieduto dal Presidente della Repubblica. Ne fanno parte di diritto il primo presidente e il procuratore generale della Corte di cassazione. Gli altri componenti sono eletti per due terzi da tutti i magistrati ordinari tra gli appartenenti alle varie categorie, e per un terzo dal Parlamento in seduta comune tra professori ordinari di università in materie giuridiche ed avvocati dopo quindici anni di esercizio. Il Consiglio elegge un vice presidente fra i componenti designati dal Parlamento. I membri elettivi del Consiglio durano in carica quattro anni e non sono immediatamente rieleggibili. Non possono, finché sono in carica, essere iscritti negli albi professionali, né far parte del Parlamento o di un Consiglio regionale.
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Art. 102. La funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti e regolati dalle norme sull’ordinamento giudiziario. Non possono essere istituiti giudici straordinari o giudici speciali. Possono soltanto istituirsi presso gli organi giudiziari ordinari sezioni specializzate per determinate materie, anche con la partecipazione di cittadini idonei estranei alla magistratura. La legge regola i casi e le forme della partecipazione diretta del popolo all’amministrazione della giustizia.
le materie di contabilità pubblica e nelle altre specificate dalla legge. I tribunali militari in tempo di guerra hanno la giurisdizione stabilita dalla legge. In tempo di pace hanno giurisdizione soltanto per i reati militari commessi da appartenenti alle Forze armate.
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Art. 105. Spettano al Consiglio superiore della magistratura, secondo le norme dell’ordinamento giudiziario, le assunzioni, le assegnazioni ed i trasferimenti, le promozioni e i provvedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati. Art. 106. Le nomine dei magistrati hanno luogo per concorso. La legge sull’ordinamento giudiziario può ammettere la nomina, anche elettiva, di magistrati onorari per tutte le funzioni attribuite a giudici singoli. Su designazione del Consiglio superiore della magistratura possono essere chiamati all’ufficio di consiglieri di cassazione, per meriti insigni, professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati che abbiano quindici anni d’esercizio e siano iscritti negli albi speciali per le giurisdizioni superiori. Art. 107. I magistrati sono inamovibili. Non possono essere dispensati o sospesi dal servizio né destinati ad altre sedi o funzioni se non in seguito a decisione del Consiglio superiore della magistratura, adottata o per i motivi e con le garanzie di difesa stabilite dall’ordinamento giudiziario o con il loro consenso. Il Ministro della giustizia ha facoltà di promuovere l’azione disciplinare. 20 28
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I magistrati si distinguono fra loro soltanto per diversità di funzioni. Il pubblico ministero gode delle garanzie stabilite nei suoi riguardi dalle norme sull’ordinamento giudiziario. Art. 108. Le norme sull’ordinamento giudiziario e su ogni magistratura sono stabilite con legge. La legge assicura l’indipendenza dei giudici delle giurisdizioni speciali, del pubblico ministero presso di esse, e degli estranei che partecipano all’amministrazione della giustizia. Art. 109. L’autorità giudiziaria dispone direttamente della polizia giudiziaria. Art. 110. Ferme le competenze del Consiglio superiore della magistratura, spettano al Ministro della giustizia l’organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia. Sezione II Norme sulla giurisdizione. Art. 111. La giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge. Ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La
devono essere motivati. Contro le sentenze e contro i provvedimenti sulla libertà personale, pronunciati dagli organi giurisdizionali ordinari o speciali, è sempre ammesso ricorso in Cassazione per violazione di legge. Si può derogare a tale norma soltanto per le sentenze dei tribunali militari in tempo di guerra. Contro le decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei conti il ricorso in Cassazione è ammesso per i soli motivi inerenti alla giurisdizione. Art. 112. Il pubblico ministero ha l’obbligo di esercitare l’azione penale.
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Art. 113. Contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria o amministrativa. Tale tutela giurisdizionale non può essere esclusa o limitata a particolari mezzi di impugnazione o per determinate categorie di atti. La legge determina quali organi di giurisdizione possono annullare gli atti della pubblica amministrazione nei casi e con gli effetti previsti dalla legge stessa.
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legge ne assicura la ragionevole durata.1 Nel processo penale, la legge assicura che la persona accusata di un reato sia, nel più breve tempo possibile, informata riservatamente della natura e dei motivi dell’accusa elevata a suo carico; disponga del tempo e delle condizioni necessari per preparare la sua difesa; abbia la facoltà, davanti al giudice, di interrogare o di far interrogare le persone che rendono dichiarazioni a suo carico, di ottenere la convocazione e l’interrogatorio di persone a sua difesa nelle stesse condizioni dell’accusa e l’acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore; sia assistita da un interprete se non comprende o non parla la lingua impiegata nel processo. Il processo penale è regolato dal principio del contraddittorio nella formazione della prova. La colpevolezza dell’imputato non può essere provata sulla base di dichiarazioni rese da chi, per libera scelta, si è sempre volontariamente sottratto all’interrogatorio da parte dell’imputato o del suo difensore. La legge regola i casi in cui la formazione della prova non ha luogo in contraddittorio per consenso dell’imputato o per accertata impossibilità di natura oggettiva o per effetto di provata condotta illecita. Tutti i provvedimenti giurisdizionali
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TITOLO V Le regioni, le provincie, i comuni Art. 114. La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i princìpi fissati dalla Costituzione. Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento. Art. 115. Abrogato dall’articolo 9, comma 2, della legge costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3 Art. 116. Il Friuli-Venezia Giulia, la Sardegna, la Sicilia, il Trentino-Alto Adige/Südtirol e la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con legge costituzionale. La Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol è costituita dalle Province autonome di Trento e Bolzano. Ulteriori forme e condizioni particolari da autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma dell’articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all’organizzazione della 22 30
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giustizia di pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre Regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel rispetto dei principi di cui all’articolo 119. La legge è approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di intesa fra lo Stato e la Regione interessata. Art. 117. La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l’Unione europea; diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea; b) immigrazione; c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose; d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi, munizioni ed esplosivi; e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; perequazione delle risorse finanziarie;
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rente quelle relative a: rapporti internazionali e con l’Unione Europea delle Regioni; commercio con l’estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; previdenza complementare e integrativa; armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato. Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato.
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f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum statali; elezione del Parlamento europeo; g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali; h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativa locale; i) cittadinanza, stato civile e anagrafi; l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa; m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale; n) norme generali sull’istruzione; o) previdenza sociale; p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane; q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale; r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale; opere dell’ingegno; s) tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali. Sono materie di legislazione concor-
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Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nelle materie di loro competenza, partecipano alle decisioni dirette alla formazione degli atti normativi comunitari e provvedono all’attuazione e all’esecuzione degli accordi internazionali e degli atti dell’Unione europea, nel rispetto delle norme di procedura stabilite da legge dello Stato, che disciplina le modalità di esercizio del potere sostitutivo in caso di inadempienza. La potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie di legislazione esclusiva, salva delega alle Regioni. La potestà regolamentare spetta alle Regioni in ogni altra materia. I Comuni, le Province e le Città metropolitane hanno potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite. Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive. La legge regionale ratifica le intese della Regione con altre Regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni, anche con individuazione di organi comuni. Nelle materie di sua competenza la Re24 32
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gione può concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro Stato, nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato. Art. 118. Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza. I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze. La legge statale disciplina forme di coordinamento fra Stato e Regioni nelle materie di cui alle lettere b) e h) del secondo comma dell’articolo 117, e disciplina inoltre forme di intesa e coordinamento nella materia della tutela dei beni culturali. Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà. Art. 119. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa.
mento solo per finanziare spese di investimento. È esclusa ogni garanzia dello Stato sui prestiti dagli stessi contratti.
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Art. 121. Sono organi della Regione: il Consiglio regionale, la Giunta e il suo Presidente.
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Art. 120. La Regione non può istituire dazi di importazione o esportazione o transito tra le Regioni, nè adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose tra le Regioni, né limitare l’esercizio del diritto al lavoro in qualunque parte del territorio nazionale. Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l’incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell’unità giuridica o dell’unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali. La legge definisce le procedure atte a garantire che i poteri sostitutivi siano esercitati nel rispetto del principio di sussidiarietà e del principio di leale collaborazione.
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I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno risorse autonome. Stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri, in armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Dispongono di compartecipazioni al gettito di tributi erariali riferibile al loro territorio. La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante. Le risorse derivanti dalle fonti di cui ai commi precedenti consentono ai Comuni, alle Province, alle Città metropolitane e alle Regioni di finanziare integralmente le funzioni pubbliche loro attribuite. Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno un proprio patrimonio, attribuito secondo i principi generali determinati dalla legge dello Stato. Possono ricorrere all’indebita-
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Il Consiglio regionale esercita le potestà legislative attribuite alla Regione e le altre funzioni conferitegli dalla Costituzione e dalle leggi. Può fare proposte di legge alle Camere. La Giunta regionale è l’organo esecutivo delle Regioni. Il Presidente della Giunta rappresenta la Regione; dirige la politica della Giunta e ne è responsabile; promulga le leggi ed emana i regolamenti regionali; dirige le funzioni amministrative delegate dallo Stato alla Regione, conformandosi alle istruzioni del Governo della Repubblica. Art. 122. Il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale nonché dei consiglieri regionali sono disciplinati con legge della Regione nei limiti dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica, che stabilisce anche la durata degli organi elettivi. Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e ad una delle Camere del Parlamento, ad un altro Consiglio o ad altra Giunta regionale, ovvero al Parlamento europeo. Il Consiglio elegge tra i suoi componenti un Presidente e un ufficio di presidenza. 26 34
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I consiglieri regionali non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni. Il Presidente della Giunta regionale, salvo che lo statuto regionale disponga diversamente, è eletto a suffragio universale e diretto. Il Presidente eletto nomina e revoca i componenti della Giunta. Art. 123. Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l’esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali. Lo statuto è approvato e modificato dal Consiglio regionale con legge approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, con due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di due mesi. Per tale legge non è richiesta l’apposizione del visto da parte del Commissario del Governo. Il Governo della Repubblica può promuovere la questione di legittimità costituzionale sugli statuti regionali dinanzi alla Corte costituzionale entro trenta giorni dalla loro pubblicazione.
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Art. 127. Il Governo, quando ritenga che una legge regionale ecceda la competenza della Regione, può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione. La Regione, quando ritenga che una legge o un atto avente valore di legge dello Stato o di un’altra Regione leda
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Art. 126. Con decreto motivato del Presidente della Repubblica sono disposti lo scioglimento del Consiglio regionale e la rimozione del Presidente della Giunta che abbiano compiuto atti contrari alla Costituzione o gravi violazioni di legge. Lo scioglimento e la rimozione possono altresì essere disposti per ragioni di sicurezza nazionale.
Art. 124. Abrogato dall’articolo 9, comma 2, della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.
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Art. 125. Nella Regione sono istituiti organi di giustizia amministrativa di primo grado, secondo l’ordinamento stabilito da legge della Repubblica. Possono istituirsi sezioni con sede diversa dal capoluogo della Regione.
Il decreto è adottato sentita una Commissione di deputati e senatori costituita, per le questioni regionali, nei modi stabiliti con legge della Repubblica. Il Consiglio regionale può esprimere la sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta mediante mozione motivata, sottoscritta da almeno un quinto dei suoi componenti e approvata per appello nominale a maggioranza assoluta dei componenti. La mozione non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla presentazione. L’approvazione della mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta eletto a suffragio universale e diretto, nonché la rimozione, l’impedimento permanente, la morte o le dimissioni volontarie dello stesso comportano le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio. In ogni caso i medesimi effetti conseguono alle dimissioni contestuali della maggioranza dei componenti il Consiglio.
Lo statuto è sottoposto a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne faccia richiesta un cinquantesimo degli elettori della Regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Lo statuto sottoposto a referendum non è promulgato se non è approvato dalla maggioranza dei voti validi. In ogni Regione, lo statuto disciplina il Consiglio delle autonomie locali, quale organo di consultazione fra la Regione e gli enti locali.
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la sua sfera di competenza, può promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla pubblicazione della legge o dell’atto avente valore di legge. Art. 128. Abrogato dall’articolo 9, comma 2, della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3. Art. 129. Abrogato dall’articolo 9, comma 2, della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3. Art. 130. Abrogato dall’articolo 9, comma 2, della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3. Art. 131. Sono costituite le seguenti Regioni: Piemonte; Valle d’Aosta; Lombardia; Trentino-Alto Adige; Veneto; Friuli-Venezia Giulia; Liguria; Emilia-Romagna; Toscana; Umbria; Marche; Lazio; Abruzzi; 28 36
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Molise; Campania; Puglia; Basilicata; Calabria; Sicilia; Sardegna. Art. 132. Si può con legge costituzionale, sentiti i Consigli regionali, disporre la fusione di Regioni esistenti o la creazione di nuove Regioni con un minimo di un milione d’abitanti, quando ne facciano richiesta tanti Consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate, e la proposta sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse. Si può, con l’approvazione della maggioranza delle popolazioni della Provincia o delle Province interessate e del Comune o dei Comuni interessati espressa mediante referendum e con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Province e Comuni, che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione ed aggregati ad un’altra. Art. 133. Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Province nell’ambito d’una Regione sono stabiliti con leggi della Repubbli-
ca, su iniziative dei Comuni, sentita la stessa Regione. La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro circoscrizioni e denominazioni. TITOLO VI Garanzie costituzionali Sezione I La Corte Costituzionale.
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Art. 135. La Corte costituzionale è composta di quindici giudici nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative.
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Art. 134. La Corte costituzionale giudica: sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni; sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le Regioni; sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica, a norma della Costituzione.
I giudici della Corte costituzionale sono scelti tra i magistrati anche a riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrative, i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni d’esercizio. I giudici della Corte costituzionale sono nominati per nove anni, decorrenti per ciascuno di essi dal giorno del giuramento, e non possono essere nuovamente nominati. Alla scadenza del termine il giudice costituzionale cessa dalla carica e dall’esercizio delle funzioni. La Corte elegge tra i suoi componenti, secondo le norme stabilite dalla legge, il Presidente, che rimane in carica per un triennio, ed è rieleggibile, fermi in ogni caso i termini di scadenza dall’ufficio di giudice. L’ufficio di giudice della Corte è incompatibile con quello di membro del Parlamento, di un Consiglio regionale, con l’esercizio della professione di avvocato e con ogni carica ed ufficio indicati dalla legge. Nei giudizi d’accusa contro il Presidente della Repubblica, intervengono, oltre i giudici ordinari della Corte, sedici membri tratti a sorte da un elenco di cittadini aventi i requisiti per l’eleggibilità a senatore, che il Parlamento compila ogni nove anni mediante elezione con le stesse modalità stabilite per la
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nomina dei giudici ordinari. Art. 136. Quando la Corte dichiara l’illegittimità costituzionale di una norma di legge o di atto avente forza di legge, la norma cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione. La decisione della Corte è pubblicata e comunicata alle Camere ed ai Consigli regionali interessati, affinché, ove lo ritengano necessario, provvedano nelle forme costituzionali. Art. 137. Una legge costituzionale stabilisce le condizioni, le forme, i termini di proponibilità dei giudizi di legittimità costituzionale, e le garanzie d’indipendenza dei giudici della Corte. Con legge ordinaria sono stabilite le altre norme necessarie per la costituzione e il funzionamento della Corte. Contro le decisioni della Corte costituzionale non è ammessa alcuna impugnazione.
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Sezione II Revisione della Costituzione. Leggi costituzionali. Art. 138. Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti. Art. 139. La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.
DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI I Con l’entrata in vigore della Costituzione il Capo provvisorio dello Stato esercita le attribuzioni di Presidente della Repubblica e ne assume il titolo. II Se alla data della elezione del Presidente della Repubblica non sono costituiti tutti i Consigli regionali, partecipano alla elezione soltanto i componenti delle due Camere.
IV Per la prima elezione del Senato il Molise è considerato come Regione a sé stante, con il numero dei senatori che gli compete in base alla sua popolazione.
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VI Entro cinque anni dall’entrata in vigore della Costituzione si procede alla revisione degli organi speciali di giurisdizione attualmente esistenti, salvo le giurisdizioni del Consiglio di Stato,
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V La disposizione dell’art. 80 della Costituzione, per quanto concerne i trattati internazionali che importano oneri alle finanze o modificazioni di legge, ha effetto dalla data di convocazione delle Camere.
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III Per la prima composizione del Senato della Repubblica sono nominati senatori, con decreto del Presidente della Repubblica, i deputati dell’Assemblea Costituente che posseggono i requisiti di legge per essere senatori e che: t TPOP TUBUJ QSFTJEFOUJ EFM $POTJHMJP EFJ Ministri o di Assemblee legislative; t IBOOP GBUUP QBSUF EFM EJTDJPMUP 4FOBto; t IBOOP BWVUP BMNFOP USF FMF[JPOJ compresa quella all’Assemblea Costituente; t TPOP TUBUJ EJDIJBSBUJ EFDBEVUJ OFMMB seduta della Camera dei deputati del 9 novembre 1926; t IBOOP TDPOUBUP MB QFOB EFMMB SFDMV-
sione non inferiore a cinque anni in seguito a condanna del tribunale speciale fascista per la difesa dello Stato. Sono nominati altresì senatori, con decreto del Presidente della Repubblica, i membri del disciolto Senato che hanno fatto parte della Consulta Nazionale. Al diritto di essere nominati senatori si può rinunciare prima della firma del decreto di nomina. L’accettazione della candidatura alle elezioni politiche implica rinuncia al diritto di nomina a senatore.
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della Corte dei conti e dei tribunali militari. Entro un anno dalla stessa data si provvede con legge al riordinamento del Tribunale supremo militare in relazione all’articolo 111. VII Fino a quando non sia emanata la nuova legge sull’ordinamento giudiziario in conformità con la Costituzione, continuano ad osservarsi le norme dell’ordinamento vigente. Fino a quando non entri in funzione la Corte costituzionale, la decisione delle controversie indicate nell’articolo 134 ha luogo nelle forme e nei limiti delle norme preesistenti all’entrata in vigore della Costituzione. VIII Le elezioni dei Consigli regionali e degli organi elettivi delle amministrazioni provinciali sono indette entro un anno dall’entrata in vigore della Costituzione. Leggi della Repubblica regolano per ogni ramo della pubblica amministrazione il passaggio delle funzioni statali attribuite alle Regioni. Fino a quando non sia provveduto al riordinamento e alla distribuzione delle funzioni amministrative fra gli enti locali restano alle Province ed ai Comuni le funzioni che 32 40
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esercitano attualmente e le altre di cui le Regioni deleghino loro l’esercizio. Leggi della Repubblica regolano il passaggio alle Regioni di funzionari e dipendenti dello Stato, anche delle amministrazioni centrali, che sia reso necessario dal nuovo ordinamento. Per la formazione dei loro uffici le Regioni devono, tranne che in casi di necessità, trarre il proprio personale da quello dello Stato e degli enti locali. IX La Repubblica, entro tre anni dall’entrata in vigore della Costituzione, adegua le sue leggi alle esigenze delle autonomie locali e alla competenza legislativa attribuita alle Regioni. X Alla Regione del Friuli-Venezia Giulia, di cui all’art. 116, si applicano provvisoriamente le norme generali del Titolo V della parte seconda, ferma restando la tutela delle minoranze linguistiche in conformità con l’art. 6. XI Fino a cinque anni dall’entrata in vigore della Costituzione si possono, con leggi costituzionali, formare altre Regioni, a modificazione dell’elenco di cui all’art. 131, anche senza il concorso delle condizioni richieste dal primo comma
dell’articolo 132, fermo rimanendo tuttavia l’obbligo di sentire le popolazioni interessate. XII È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.
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XVII L’Assemblea Costituente sarà convocata dal suo Presidente per deliberare, entro il 31 gennaio 1948, sulla legge per la elezione del Senato della Repubblica, sugli statuti regionali speciali e sulla legge per la stampa. Fino al giorno delle elezioni delle nuove Camere, l’Assemblea Costituente può essere convocata, quando vi sia necessità di deliberare nelle materie attribuite alla sua competenza dagli articoli 2, primo e secondo comma, e 3, comma primo e secondo, del decreto legislativo 16 marzo 1946, n. 98. In tale periodo le Commissioni permanenti restano in funzione. Quelle legislative rinviano al Governo i disegni di legge, ad esse trasmessi, con eventuali
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XIV I titoli nobiliari non sono riconosciuti. I predicati di quelli esistenti prima del 28 ottobre 1922 valgono come parte del nome. L’Ordine mauriziano è conservato come ente ospedaliero e funziona nei modi stabiliti dalla legge. La legge regola la soppressione della Consulta araldica.
XVI Entro un anno dall’entrata in vigore della Costituzione si procede alla revisione e al coordinamento con essa delle precedenti leggi costituzionali che non siano state finora esplicitamente o implicitamente abrogate.
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XIII I beni, esistenti nel territorio nazionale, degli ex re di Casa Savoia, delle loro consorti e dei loro discendenti maschi, sono avocati allo Stato. I trasferimenti e le costituzioni di diritti reali sui beni stessi, che siano avvenuti dopo il 2 giugno 1946, sono nulli.
XV Con l’entrata in vigore della Costituzione si ha per convertito in legge il decreto legislativo luogotenenziale 25 giugno 1944, n. 151, sull’ordinamento provvisorio dello Stato.
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osservazioni e proposte di emendamenti. I deputati possono presentare al Governo interrogazioni con richiesta di risposta scritta. L’Assemblea Costituente, agli effetti di cui al secondo comma del presente articolo, è convocata dal suo Presidente su richiesta motivata del Governo o di almeno duecento deputati. XVIII La presente Costituzione è promulgata dal Capo provvisorio dello Stato entro cinque giorni dalla sua approvazione da parte dell’Assemblea Costituente, ed entra in vigore il 1° gennaio 1948. Il testo della Costituzione è depositato nella sala comunale di ciascun Comune della Repubblica per rimanervi esposto, durante tutto l’anno 1948, affinché ogni cittadino possa prenderne cognizione. La Costituzione, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica. La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato. Data a Roma, addì 27 dicembre 1947.
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ENRICO DE NICOLA Controfirmano: Il Presidente dell’Assemblea Costituente : UMBERTO TERRACINI Il Presidente del Consiglio dei Ministri: ALCIDE DE GASPERI Visto: il Guardasigilli GRASSI
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Parimet themelore Neni 1. Italia është Republikë demokratike e bazuar në punën. Sovraniteti i takon popullit, që e ushtron në formën dhe brenda kufijve të Kushtetutës. Neni 2. Republika njeh dhe garanton të drejtat e padhunueshme të njeriut, qoftë si individ, qoftë në grupime sociale ku zhvillohet personaliteti i tij dhe kërkon përmbushjen e detyrave të domosdoshme të solidaritetit politik, ekonomik dhe social. Neni 3. Të gjithë qytetarët kanë të njëjtin dinjitet social dhe janë të barabartë para ligjit, pa dallim race, gjuhe, feje, opinioni publik, të kushteve personale e sociale. Është detyrë e Republikës të shmangë pengesat e tipit ekonomik dhe social, që, duke kufizuar në fakt lirinë dhe barazinë e qytetarëve, pengojnë zhvillimin e plotë të njeriut dhe pjesmarrjen efektive të të gjithë punonjësve në organizimet politike, ekonomike e sociale të vendit.
Neni 11. Italia mohon luftën si një instrument të fyerjes së ushtrimit të lirisë të popujve të tjerë dhe si mjet të zgjidhjes së mosmarrëveshjeve internazionale; lejon, në kushte barazie me Shtetet e tjera, duke ju përmbajtur kufizimeve të sovranitetit të nevojshme për një sistem që siguron paqen dhe drejtësinë midis Kombeve; inkurajon 3 45
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Neni 10. Sistemi juridik italian i përmbahet normave të së drejtës ndërkombëtare të aprovuara në linja të përgjithshme. Pozita juridike e të huajve është vendosur nga ligji, në përputhje me normat dhe traktatet internacionale. I huaji, të cilit i është ndaluar të ushtrojë në vëndin e tij liritë demokratike të garantuara nga Kushtetuta italiane, ka të drejtën e azilit në territorin e Republikës, sipas kushteve të përcaktuara nga ligji. Nuk lejohet ekstradimi i të huajve për krime politike.
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Neni 6. Republika tutelon me norma të veçanta pakicat gjuhësore.
Neni 9. Republika inkurajon zhvillimin e kulturës dhe të punës kërkimore shkencore e teknike. Tutelon ambjentin dhe pasurinë historike e artistike të Kombit.
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Neni 5. Republika, një dhe e pandashme, njeh dhe inkurajon autonomitë lokale; zbaton në shërbimet që varen nga Shteti, decentralizimin më të gjërë ekonomik; ia përshtat parimet dhe metodat e legjislacionit të tij, kërkesave të autonomisë dhe të decentralizimit.
Neni 8. Të gjithë besimet fetare janë njëlloj të lira para ligjit. Besimet fetare, të ndryshme nga ajo katolike, kanë të drejtë të organizohen sipas statuteve të tyre, me kusht që të mos jenë në kundërshtim me Sistemin juridik italian. Raportet e tyre me shtetin janë të vendosura me ligj në bazë të marrëveshjeve të bëra me përfaqësitë përkatëse.
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Neni 4. Republika i njeh të gjithë qytetarëve të drejtën për punë dhe krijon kushtet që bëjnë efektive këtë të drejtë. Çdo qytetar ka detyrë të kryejë, sipas mundësive dhe zgjedhjes personale, një aktivitet ose një funksion që ndihmon në progresin material ose shpirtëror të shoqërisë.
Neni 7. Shteti dhe Kisha katolike, secili në urdhërin e vet, janë të pavarur dhe sovranë. Raportet midis tyre rregullohen nga Paktet Lateranense.Modifikimet e Pakteve, të pranuara nga të dyja palët, nuk kërkojnë një proçedurë të rishikimit të Kushtetutës.
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KUSHTETUTA E REPUBLIKËS ITALIANE
dhe favorizon organizatat ndërkombëtare që kanë këtë qëllim. Neni 12. Flamuri i Republikës është trengjyrëshi italian: jeshil, i bardhë dhe i kuq, me tre rripa vertikalë me përmasa të barabarta.
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TITULLI I Marëdhëniet civile Neni 13. Liria personale është e padhunueshme. Nuk është e lejueshme asnjë formë e burgimit, e inspektimit apo e kontrollit personal, dhe asnjë formë e kufizimit të lirisë personale, me përjashtim të akteve të motivuara nga autoritetet gjygjësore dhe vetëm në rastet dhe mënyrat e parashikuara nga ligji. Në raste të veçanta të nevojës dhe të urgjencës, të parashikuara në mënyrë rigoroze nga ligji, autoriteti i sigurimit publik mund të aprovojë vendime të përkohëshme, që duhet t’i komunikohen brënda dyzet e tetë orëve autoriteteve gjygjësore dhe, në qoftë se ky nuk i miraton brënda 48 orëve në vazhdim, konsiderohen të anulluara dhe mbesin pa asnjë efekt. Ndëshkohet çdo dhunë fizike e morale mbi personat që i nënshtrohen heqjes së lirisë. Ligji përcakton kufijtë maksimalë të burgimit paraprak. Neni 14. Banesa është e padhunueshme. Nuk mund të kryhen inspektime, kontrolle apo sekuestrime, me përjashtim të rasteve dhe të mënyrave të parashikuara për tutelën dhe lirinë personale. Kontrollet dhe inspektimet për motive shëndetë4 46
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sore dhë të sigurisë shoqërore ose me qëllime ekonomike dhe fiskale, janë të drejtuara nga ligje speciale. Neni 15. Liria dhe fshehtësia e letërkëmbimeve dhe e çdo forme tjetër të komunikimit janë të padhunueshme. Kufizimi i tyre mund të ndodhë vetëm nëpërmjet një akti të motivuar të autoriteteve gjygjësore me garancitë e përcaktuara nga ligji. Neni 16. Çdo qytetar mund të qarkullojë dhe të banojë lirisht në çdo pjesë të territorit kombëtar, me përjashtim të kufizimeve që ligji përcakton në vija të përgjithshme për motive shëndetësore ose të sigurisë. Asnjë kufizim nuk mund të përcaktohet nga arësye politike. Çdo qytetar është i lirë të dalë nga territori i Republikës dhë të rihyjë, në përputhje me detyrimet e ligjit. Neni 17. Qytetarët kanë të drejtë të bashkohen në mënyrë paqësore dhe pa armë. Për mbledhjet, edhe në vende te hapura publike, nuk kërkohet paralajmërim. Për mbledhjet në vende publike duhet të paralajmërohen autoritetet, që mund t’i ndalojnë vetëm për motive të justifikuara të sigurisë shoqërore. Neni 18. Qytetarët kanë të drejtë të organizohen lirisht, pa autorizim, për qëllime që nuk u ndalohen personave nga ligji penal. Janë të ndaluara shoqatat sekrete dhe ato që ndjekin, edhe indirekt, qëllime politike nëpërmjet organizimeve të karakterit ushtarak. Neni 19. Të gjithë kanë të drejtë të shpallin lirisht besimin e vet fetar në çdo formë, personale apo të organizuar, të bëjnë propagandë dhe të ushtrojnë privatisht apo në publik besimin, me kusht që të mos jenë rite në kundërshtim me moralin qytetar. www.immigrazioneoggi.it
Neni 20. Karakteri ekleziastik dhe qëllimi fetar apo besimtar i një shoqate apo institucioni, nuk mund të jenë shkaku i kufizimeve speciale ligjësore, dhe as i tatimeve speciale fiskale për kostituimin e tij, kapacitetin juridik dhe për çdo formë aktiviteti.
Neni 26. Ekstradimi i qytetarëve mund të lejohet vetëm kur është parashikuar shprehimisht nga konventat ndërkombëtare. Nuk mundet në asnjë rast të aplikohet për faje politike. Neni 27. Përgjegjësia penale është personale. I padituri nuk konsiderohet fajtor deri në dënimin përfundimtar. Dënimet nuk mund të konsistojnë në trajtime në kundërshtim me sensin njerëzor dhe duhet të tentojnë riedukimin e të dënuarit. Nuk është i lejuar dënimi me vdekje.
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Neni 23. Asnjë veprim personal apo mbi pasurinë nuk mund të imponohet, n.q.s. nuk është në përputhje me ligjin.
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Neni 28. Funksionarët dhe nëpunësit e shtetit dhe të enteve publike janë direkt të përgjegjshëm, sipas ligjeve penale, civile dhe administrative, të akteve të kryera në shkelje të të drejtave. Në të tilla raste, përgjegjësia civile shtrihet edhe ndaj shtetit dhe enteve publike.
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Neni 22. Askujt nuk mund t’i mohohet për motive politike, të aftësisë juridike apo të shtetësisë, emri.
Neni 25. Askush nuk mund të privohet nga gjykatësi natyral i përcaktuar me ligj. Askush nuk mund të ndëshkohet në mungesë të një ligji që ka hyrë në fuqi përpara fajit të kryer. Askush nuk mund t’i nënshtrohet masave të sigurisë, vetëm në rastet e parashikuara nga ligji.
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Neni 21. Të gjithë kanë të drejtë të shprehin lirisht mendimin personal me fjalë, me shkrim apo me çdo mjet tjetër të komunikimit. Shtypi nuk mund të jetë objekt i autorizimeve apo i çensurimeve. Mund të ndërmerret sekuestrimi vetëm për aktet e motivuara nga autoritetet gjygjësore në raste krimesh, për të cilët ligji mbi shtypin shprehet në mënyrë të veçantë, ose në raste të shkeljes së normave për të cilat vetë ligji parashikonte identifikimin e përgjegjësve. Në këto raste, kur ekziston urgjenza absolute dhe nuk është e mundur ndërhyrja e shpejtë e autoritetit gjygjësor, sekuestrimi i shtypit periodik mund të kryhet nga oficerë të policisë gjygjësore, që duhet menjëherë, dhe asnjëhere pas 24 orësh, të denoncojnë autoritetet gjygjësore. N.q.s. kjo nuk e miraton në 24 orët në vazhdim, sekuestrimi konsiderohet i shfuqizuar dhe pa asnjë efekt. Ligji mund të përcaktojë, me norma të karakterit të përgjithshëm, që të bëhen të ditur të gjitha mjetet e financimit të shtypit periodik. Janë të ndaluara publikimet në shtyp, shfaqjet dhe të gjitha manifestimet të tjera në kundërshtim me moralin. Ligji përcakton vendime të përshtatshme për të parashikuar dhe shtypur shkeljet.
Neni 24. Të gjithë mund të veprojnë me vetëdije për të tuteluar të drejtat dhe interesat e veta dhe të drejtat e ligjshme. Mbrojtja është e drejtë e padhunueshme në çdo stad dhe gradë të proçedurave. I sigurohen të varfërve me vendime të posaçme, mjetet për të vepruar dhe për t’u mbrojtur përpara çdo juridiksioni. Ligji përcakton kushtet dhe mënyrat për korrigjimin e gabimeve gjygjësore.
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monopolit dhe që kanë karakter të spikatur për interesin e përgjithshëm.
TITULLI IV Marëdhëniet Politike
Neni 44. Me qëllim që të realizojë një shfrytëzim racional të truallit dhe që të vendosë raporte të barabarta sociale, ligji i imponon detyrime dhe kufizime pronës private mbi tokën, fikson kufijtë e shtrirjes së saj sipas rajoneve dhe zonave bujqësore, nxit dhe imponon bonifikimin e tokave, trasformimin e tokave bujqësore dhe rindërtimin e njësive prodhuese; ndihmon pronën e vogël dhe të mesme. Ligji merr vendime në favor të zonave malore.
Neni 48. Janë zgjedhës të gjithë qytetarët, burra e gra, që kanë mbushur moshën 18 vjeç. Vota është personale dhe e barabartë, e lirë dhe sekrete. Ushtrimi i saj është e drejtë qytetare. E drejta e votës nuk mund të kufizohet, vetëm për paaftësi civile ose për efekt të vendimeve penale të prera ose në rastet e padenjësisë morale të përcaktuara nga ligji.
Neni 45. Republika njeh funksionin social të kooperimit me karakter kreditor dhe pa qëllime të spekullimit privat. Ligji nxit dhe favorizon zgjerimin e tij me mjetet më të përshtatshme dhe siguron, me kontrollet e nevojshme, karakterin dhe qëllimin. Ligji parashikon tutelën dhe zhvillimin e artizanatit. Neni 46. Me qëllim të zhvillimit ekonomik dhe social të punës dhe në harmoni me kërkesat e prodhimit, Republika i njeh të drejtën punonjësit për të bashkëpunuar me mënyrat dhe kufijtë e përcaktuara nga ligji, në drejtimin e ndërmarrjeve. Neni 47. Republika inkurajon dhe tutelon kursimin në të gjitha format e tij, disiplinon, koordinon dhe kontrollon ushtrimin e kredisë. Favorizon përdorimin e kursimeve popullore për blerjen e banesës, të pronës direkte me qëllim kultivimi dhe investimi direkt dhe indirekt me aksione në komplekset e mëdha prodhuese të vëndit.
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Neni 49. Të gjithë qytetarët kanë të drejtë të organizohen lirisht në parti për të kontribuar me metoda demokratike në përcaktimin e politikës kombëtare. Neni 50. Të gjithë qytetarët mund t’i drejtojnë peticione Parlamentit për të kërkuar vendime legjislative ose për të paraqitur nevoja të përbashkëta. Neni 51. Të gjithë qytetarët, të një gjinie apo një tjetër,mund të raportojnë me zyrat publike dhe me autoritetet e zgjedhura në kushte të barabarta, sipas kërkesave të përcaktuara nga ligji. Ligji mundet që përsa i përket raportimit me zyrat publike apo me autoritetet e zgjedhura të barazojë me qytetarët, italianët të cilët nuk i përkasin Republikës. Ai që thirret në funksionet publike të zgjedhura, ka të drejtë të disponojë të gjithë kohën e nevojshme për përmbushjen e tyre dhe të ruajë vendin e tij të punës. Neni 52. Mbrojtja e Atdheut është detyrë e shenjtë e qytetarit. Shërbimi ushtarak është i detyrueshëm në kufijtë dhe mënyrat e përcaktuara nga ligji. Përmbushja e tyre nuk paragjykon pozitën e punës së qytetarit dhe as ushtrimin e të drejtave politike.
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KUSHTETUTA E REPUBLIKËS ITALIANE Urdhëri i Forcave Ushtarake informohet me shpirtin demokratik te Republikës. Neni 53. Të gjithë janë të detyruar të kontribojnë në shpenzimet shoqërore në përpjestim me aftësinë e tyre kontributive. Sistemi i taksave ndërtohet me kritere progresiviteti. Neni 54. Të gjithë qytetarët kanë për detyrë t’i jenë besnikë Republikës dhe të respektojnë Kushtetutën dhe ligjet. Qytetarët, të cilëve u janë besuar funksione shoqërore, kanë detyrë t’i përmbushin me disiplinë dhe ndershmëri, duke u betuar në rastet e parashikuara nga ligji.
Traduzione di Anila Husha
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KUSHTETUTA E REPUBLIKËS ITALIANE TITULLI II Marrëdhëniet Etike - Sociale Neni 29. Republika njeh të drejtat e familjes si shoqëri e natyrshme e bazuar në martesën. Martesa është e vendosur mbi barazinë morale dhe juridike të bashkëshortëve, me kufij të përcaktuar nga ligji për të garantuar unitetin familjar. Neni 30. Është detyrë dhe e drejtë e prindërve të mbajnë, arsimojnë dhe edukojnë fëmijët, edhe n.q.s. kanë lindur jasht martesës. Në rast të paaftësisë së prindërve, ligji parashikon që të përmbushen detyrat e tyre. Ligji i siguron fëmijëve të lindur jasht martese çdo tutelë juridike dhe sociale, në përputhje me të drejtat e familjes së ligjshme. Ligji dikton normat dhe kufijtë për të kërkuar atësinë. Neni 31. Republika lehtëson me masa ekonomike dhe me ndihma të tjera formimin e familjes dhe përmbushjen e detyrave respektive, me përparësi të veçantë familjeve me shumë pjesëtarë. Ruan mëmësine, fëmijërinë dhe rininë, duke favorizuar institutet e nevojshme për këtë qëllim. Neni 32. Republika tutelon shëndetin si e drejtë themelore e individit dhe e interesit të kolektivit dhe u garanton kura falas të varfërve. Askush nuk mund të detyrohet të kryejë një trajtim të përcaktuar shëndetësor, me përjashtim të vendimeve me ligj. Ligji nuk mundet në asnjë rast të shkelë kufizimet e imponuara të respektit të personit. Neni 33. Arti dhe shkenca janë të lira dhe e lirë është mësimdhënia. Republika dikton norma të përgjithshme mbi arësimin dhe krijon shkolla shtetërore për të gjitha urdhërat dhe nivelet. 6 50
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Entet private kanë të drejtë të krijojnë shkolla dhe institute arësimi, pa detyrime për shtetin. Ligji, duke fiksuar të drejtat dhe detyrimet për shkollat jo shtetërore që kërkojnë barazi, duhet t’u sigurojë atyre liri të plotë dhe nxënësve të tyre një trajtim shkollor të barabartë me ato të nxënësve të shkollave shtetërore. Eshtë parashikuar një provim Shteti për pranimin në urdhërat dhe nivelet e ndryshme të shkollave ose për përfundimin e tyre dhe për aftësimin për ushtrimin e profesionit. Institucionet e kulturës së lartë, universitetet dhe akademitë, kanë të drejtë të kenë një rregullore autonome brënda kufijve të përcaktuara nga ligjet e Shtetit. Neni 34. Shkolla është e hapur për të gjithë. Shkolla fillore, e përbërë nga të paktën 8 vjet, është e detyrueshme dhe falas. Të aftët dhe ata që e meritojnë, edhe pse pa mjete ekonomike, kanë të drejtë të arrijnë nivelet më të larta të studimit. Republika e bën të mundur këtë të drejtë me bursa studimi, çek familjeve dhe ndihma të tjera, që duhet të jepen me konkurim.
TITULLI III Marëdhëniet Ekonomike Neni 35. Republika tutelon punën në të gjitha format dhe aplikimet e saj. Përkujdeset për përgatitjen dhe ngritjen profesionale të punonjësve. Nxit dhe favorizon akordet dhe organizmat ndërkombëtare që kanë për qëllim të shpallin dhe të hartojnë të drejtat e punës. Njeh të drejtën e emigrimit, me përjashtim të detyrimeve të përcaktuara nga ligji në interesin e përgjithshëm dhe mbron punën e italianëve jasht shtetit. www.immigrazioneoggi.it
Neni 36. Punonjësi ka të drejtë për një pagesë në proporcion me sasinë dhe cilësinë e punës së tij dhe, në çdo rast, të mjaftueshme për të siguruar për vetveten dhe për familjen një ekzistencë të lirë dhe dinjitoze. Zgjatja maksimale e ditës së punës është e përcaktuar me ligj. Punonjësi ka të drejtën e pushimit javor dhe vjetor të paguar, dhe nuk mund të heqë dorë. Neni 37. Gruaja punonjëse ka të njejtat të drejta dhe për punë të barabartë, të njejtën pagesë që i takojnë punonjësve. Kushtet e punës duhet të lejojnë përmbushjen e funksionit të saj kryesor në familje dhe t’i sigurojnë nënës dhe fëmijës një mbrojtje speciale të përshtatshme. Ligji përcakton kufijtë minimale të moshës për punën e paguar. Republika tutelon punën e të miturve me norma speciale dhe i garanton atyre, për punë të barabartë, të drejtën për pagesë të barabartë.
Neni 42. Prona është shoqërore ose private. Të mirat ekonomike i përkasin Shtetit, enteve apo privatëve. Prona private njihet dhe garantohet nga ligji, i cili përcakton mënyrat e blerjes, të shfrytëzimit dhe kufijtë me qëllim që të sigurojë funksionin social dhe për t’ia bërë të lejuar të gjithëve. Prona private mundet që, në rastet e parashikuara nga ligji, dhe duke u dëmshpërblyer, të shpronësohet për motive të interesit të përgjithshëm. Ligji përcakton normat dhe kufizimet e vazhdimësisë së ligjshme dhe me testament të të drejtave të Shtetit mbi trashëgiminë.
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Neni 43. Duke mbajtur parasysh interesin e përgjithshëm, ligji mund të rezervojë në origjinë ose të trasferojë, nëpërmjet shpronësimit dhe pasi të jetë dëmshpërblyer, Shtetit, enteve publike ose komuniteteve të punonjësve ose të konsumatorëve, sipërmarrje të përcaktuara ose kategori ndërmarrjesh, që i referohen shërbimeve publike thelbësore ose burimeve të energjisë ose situatave të
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Neni 41. Iniciativa ekonomike private është e lirë. Nuk mund të kryhet në kundërshtim me dobishmërinë sociale ose në ndonjë mënyrë që i shkakton dëme sigurisë, lirisë dhe dinjitetit njerëzor. Ligji përcakton programet dhe kontrollet e nevojshme që aktiviteti ekonomik, publik dhe privat të mund të drejtohet dhe të koordinohet për qëllime sociale.
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Neni 39. Organizimi sindakalist është i lirë. Sindakatave nuk mund t’u vihen detyrime të tjera përveç regjistrimit të tyre pranë zyrave lokale ose qëndrore, sipas normave të ligjit. Është kusht për regjistrimin që statutet e sindakatave të sanksionojnë një rregull të brëndshëm me
Neni 40. E drejta për grevë ushtrohet brënda ligjeve që e parashikojnë.
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Neni 38. Çdo qytetar i paaftë për punë dhe i zhveshur nga mjetet e nevojshme për të jetuar, ka të drejtë për ndihmë dhe mbështetje sociale. Punonjësit kanë të drejtë që t’u jenë parashikuar dhe siguruar mjetet e nevojshme për nevojat e tyre të jetës në rast aksidenti, sëmundjeje, invalidateti, pleqëri e papunësi e padëshirueshme. Të paaftët dhe të gjymtuarit kanë të drejtë për arësim dhe futje në punë. Me detyrat e parashikuara në këtë nen, merren organet dhe institutet e ngritura apo të integruara nga shteti. Asistenca private është e lirë.
bazë demokratike. Sindakatat e regjistruara janë person juridik. Mundet që, po të jenë të përfaqsuar bashkërisht në proporcion me të regjistruarit e tyre, të nënshkruajnë kontrata kolektive pune me përfitim të detyrueshëm për të gjithë ata që i përkasin kategorive të cilave i referohet kontrata.
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Principes fondamentaux Art. 1. L’Italie est une République démocratique, fondée sur le travail. La souveraineté appartient au peuple, qui l’exerce dans les formes et dans les limites de la Constitution. Art. 2. La République reconnaît et garantit les droits inviolables de l’homme, aussi bien en tant qu’individu que dans les formations sociales où s’exerce sa personnalité, et exige l’accomplissement des devoirs de solidarité politique, économique et sociale auxquels il ne peut être dérogé.
Art. 10. L’ordre juridique italien se conforme aux règles du droit international généralement reconnues. La condition juridique de l’étranger est fixée par la loi, conformément aux normes et aux traités internationaux. L’étranger, auquel l’exercice effectif des libertés démocratiques garanties par la Constitution italienne est interdit dans son pays, a droit d’asile sur le territoire de la République, selon les conditions fixées par la loi. L’extradition d’un étranger pour des délits politiques n’est pas admise. Art. 11. L’Italie répudie la guerre en tant qu’instrument d’atteinte à la liberté des autres peuples 3 63
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Art. 9. La République favorise le développement de la culture et la recherche scientifique et technique. Elle protège le paysage et le patrimoine historique et artistique de la Nation.
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Art. 5. La République, une et indivisible, reconnaît et favorise les autonomies locales; réalise dans les services qui dépendent de l’Etat la plus large décentralisation administrative; adapte les principes et les méthodes de sa législation aux exigences de l’autonomie et de la décentralisation.
Art. 8. Toutes les confessions religieuses sont également libres devant la loi. Les confessions religieuses autres que la confession catholique ont le droit de s’organiser selon leurs propres statuts, en tant qu’ils ne s’opposent pas à l’ordre juridique italien. Leurs rapports avec l’Etat sont fixés par la loi sur la base d’ententes avec leurs représentants respectifs.
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Art. 4. La République reconnaît à tous les citoyens le droit au travail et met en œuvre les conditions qui rendent ce droit effectif. Tout citoyen a le devoir d’exercer, selon ses possibilités et selon son choix, une activité ou une fonction concourant au progrès matériel ou spirituel de la société.
Art. 7. L’Etat et l’Eglise catholique sont, chacun dans son ordre, indépendants et souverains. Leurs rapports sont réglementés par les Pactes du Latran. Les modifications des Pactes, acceptées par les deux parties, n’exigent pas de procédure de révision constitutionnelle.
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Art. 3. Tous les citoyens ont une même dignité sociale et sont égaux devant la loi, sans distinction de sexe, de race, de langue, de religion, d’opinions politiques, de conditions personnelles et sociales. Il appartient à la République d’éliminer les obstacles d’ordre économique et social qui, en limitant de fait la liberté et l’égalité des citoyens, entravent le plein développement de la personne humaine et la participation effective de tous les travailleurs à l’organisation politique, économique et sociale du Pays.
Art. 6. La République protège par des normes particulières les minorités linguistiques.
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CONSTITUTION DE LA RÉPUBLIQUE ITALIENNE
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Art. 12. Le drapeau de la République est le drapeau tricolore italien: vert, blanc et rouge, à trois bandes verticales de dimensions égales.
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et comme mode de solution des conflits internationaux; elle consent, dans des conditions de réciprocité avec les autres Etats, aux limitations de souveraineté nécessaires à un ordre qui assure la paix et la justice entre les Nations; elle aide et favorise les organisations internationales poursuivant ce but.
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CONSTITUTION DE LA RÉPUBLIQUE ITALIENNE
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Art. 14. Le domicile est inviolable. Les inspections ou les perquisitions ou les saisies
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Art. 13. La liberté de la personne est inviolable. Il n’est admis aucune forme de détention, d’inspection ou de perquisition concernant la personne, ni aucune autre restriction de la liberté de la personne, si ce n’est par un acte motivé de l’autorité judiciaire et dans les cas et sous les seules formes prévus par la loi. Dans des cas exceptionnels de nécessité et d’urgence, expressément prévus par la loi, l’autorité de police peut prendre des mesures provisoires, qui doivent être communiquées dans les quarante-huit heures à l’autorité judiciaire. Si cette autorité ne confirme pas ces mesures dans les quarante-huit heures suivantes, celles-ci sont considérées comme rapportées et sont privées de tout effet. Toute violence physique et morale sur les personnes soumises de quelque manière que ce soit à des restrictions de liberté est punie. La loi fixe les limites maximums de la détention provisoire.
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TITRE I Rapports civils
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PARTIE I DEVOIRS ET DROITS DES CITOYENS
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ne peuvent y être effectuées que dans les cas et selon les modalités fixées par la loi conformément aux garanties prescrites pour la protection de la liberté de la personne. Les vérifications et les inspections pour des motifs de santé et de sécurité publique ou dans des buts économiques et fiscaux sont réglementées par des lois spéciales. Art. 15. La liberté et le secret de la correspondance et de toute autre forme de communication sont inviolables. Leur limitation ne peut se produire que par un acte motivé de l’autorité judiciaire et avec les garanties établies par la loi. Art. 16. Tout citoyen peut circuler et séjourner librement dans toute partie du territoire national, sous réserve des limitations que la loi fixe d’une manière générale pour des motifs sanitaires ou de sécurité. Aucune restriction ne peut être déterminée par des raisons politiques. Tout citoyen est libre de sortir du territoire de la République et d’y rentrer, sous réserve des obligations légales. Art. 17. Les citoyens ont le droit de se réunir pacifiquement et sans armes. Pour les réunions, même dans un lieu ouvert au public, il n’est pas exigé de préavis. Pour les réunions dans un lieu public, il doit être donné un préavis aux autorités, qui ne peuvent les interdire que pour des motifs certains de sûreté ou de sécurité publique Art. 18. Les citoyens ont le droit de s’associer librement, sans autorisation, dans des buts que la loi pénale n’interdit pas aux individus. Sont interdites les associations secrètes et celles qui poursuivent, même indirectement, des buts politiques au moyen d’organisations de caractère militaire. www.immigrazioneoggi.it
Art. 19. Tout individu a le droit de professer librement sa foi religieuse sous quelque forme que ce soit, individuelle ou commune, d’en faire propagande et d’en exercer le culte en privé ou en public, à condition qu’il ne s’agisse pas de rites contraires aux bonnes mœurs. Art. 20. Le caractère ecclésiastique et le but religieux ou culturel d’une association ou d’une institution ne peuvent être la cause de limitations législatives spéciales, ni de charges fiscales spéciales pour sa constitution, sa capacité juridique et toutes ses formes d’activité.
Art. 24. Il est reconnu à tout individu d’ester en justice pour la protection de ses droits et de ses intérêts légitimes. La défense est un droit inviolable dans tous les états et à tous les degrés de la procédure. Les moyens d’ester et de se défendre devant toutes les juridictions sont assurés aux indigents par des institutions juridiques spécifiques La loi détermine les conditions et les modalités de la réparation des erreurs judiciaires. Art. 25. Nul ne peut être soustrait au juge naturel prévu par la loi. Nul ne peut être puni qu’en vertu d’une loi entrée en vigueur avant la commission du fait. Nul ne peut être soumis à des mesures de sûreté, excepté dans les cas prévus par la loi. Art. 26. L’extradition d’un citoyen ne peut être accordée que dans les cas où elle est expressément prévue par les conventions internationales. En aucun cas, elle ne peut être admise pour des délits politiques.
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Art. 27. La responsabilité pénale est personnelle. Le prévenu n’est pas retenu coupable jusqu’à ce que sa condamnation n’ait été prononcée. Les peines ne peuvent consister en des traitements contraires aux sentiments d’humanité et elles doivent avoir pour but la rééducation du condamné. La peine de mort n’est pas admise, excepté dans les cas prévus par les lois militaires de guerre.
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Art. 23. Nulle prestation personnelle ou patrimoniale ne peut être imposée, si ce n’est conformément à la loi.
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Art. 21. Tout individu a le droit de manifester librement sa pensée par la parole, par l’écrit et par tout autre moyen de diffusion. La presse ne peut être soumise à des autorisations ou à des censures. Il ne peut être procédé à une saisie que par un acte motivé de l’autorité judiciaire en cas de délits ou crimes, pour lesquels la loi sur la presse l’autorise expressément, ou en cas de violation des règles que la loi elle-même prescrit pour l’indication des responsables. Dans ces cas, lorsque l’urgence est absolue et que l’intervention de l’autorité judiciaire ne peut avoir lieu à temps, la saisie de la presse périodique peut être effectuée par des officiers de police judiciaire, qui doivent immédiatement, et au plus tard dans les vingt-quatre heures, avertir l’autorité judiciaire. Si celle-ci ne la confirme pas dans les vingt-quatre heures suivantes, la saisie est considérée comme révoquée et privée de tout effet. La loi peut établir, par des règles de caractère général, que les moyens de financement de la presse périodique soient rendus publics. Sont interdits les imprimés, les spectacles et toutes les autres manifestations contraires aux bonnes mœurs. La loi établie les mesures aptes à prévenir et à réprimer les violations.
Art. 22. Nul ne peut être privé, pour des motifs politiques, de sa capacité juridique, de sa nationalité, de son nom.
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CONSTITUTION DE LA RÉPUBLIQUE ITALIENNE
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CONSTITUTION DE LA RÉPUBLIQUE ITALIENNE Art. 28. Les cadres et les employés de l’Etat et des organismes publics sont directement responsables, suivant les lois pénales, civiles et administratives, des actes accomplis en violation des droits. Dans ces cas, la responsabilité civile s’étend à l’Etat et aux organismes publics.
TITRE II Rapports ethiques et sociaux Art. 29. La République reconnaît les droits de la famille en tant que société naturelle fondée sur le mariage. Le mariage repose sur l’égalité morale et juridique des époux, dans les limites fixées par la loi pour garantir l’unité de la famille. Art. 30. Les parents ont le devoir et le droit d’entretenir, d’instruire et d’élever leurs enfants, même s’ils sont nés hors mariage. Dans les cas d’incapacité des parents, la loi pourvoit à ce que leurs devoirs soient remplis. La loi assure aux enfants nés hors mariage toute la protection juridique et sociale compatible avec les droits des membres de la famille légitime. La loi fixe les règles et les limites pour la recherche de la paternité. Art. 31. La République favorise par des mesures économiques et autres moyens la formation de la famille et l’accomplissement des devoirs qu’elle comporte, et particulièrement les familles nombreuses. Elle protège la maternité, l’enfance et la jeunesse, en favorisant les institutions juridiques nécessaires à ce but.
Nul ne peut être contraint à un traitement sanitaire déterminé si ce n’est par une disposition de la loi. La loi ne peut, en aucun cas, violer les limites imposées par le respect de la personne humaine. Art. 33. L’art et la science sont libres ainsi que leur enseignement. La République fixe les règles générales concernant l’instruction et crée des écoles publiques pour tous les ordres et tous les degrés. Les établissements et les particuliers ont le droit de créer des écoles et des instituts d’éducation, sans charges pour l’Etat. La loi, en fixant les droits et les obligations des écoles ne relevant pas de l’Etat qui demandent la parité, doit assurer à celles-ci une pleine liberté et à leurs élèves un traitement scolaire équivalent à celui des élèves des écoles publiques. Un examen d’Etat est institué pour l’admission aux divers ordres et degrés d’enseignement ou à la conclusion de ceux-ci et pour l’obtention des titres d’aptitude professionnelle. Les institutions de haute culture, les universités et les académies ont le droit de se donner des statuts autonomes dans les limites fixées par les lois de l’Etat. Art. 34. L’enseignement est ouvert à tous. L’instruction de base, impartie durant au moins huit ans, est obligatoire et gratuite. Les élèves doués et méritants, même s’ils sont dépourvus de moyens financiers, ont le droit d’atteindre les degrés les plus élevés des études. La République rend ce droit effectif par des bourses d’études, des allocations aux familles et par d’autres moyens, qui doivent être attribués par concours.
Art. 32. La République protège la santé en tant que droit fondamental de l’individu et intérêt de la collectivité, et elle garantit des soins gratuits aux indigents. 6 66
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TITRE III Rapports economiques Art. 35. La République protège le travail sous toutes ses formes et dans toutes ses applications. Elle veille à la formation et à la promotion professionnelle des travailleurs. Elle propose et favorise les accords internationaux et les organisations internationales visant à l’affirmation et la réglementation des droits du travail. Elle reconnaît la liberté d’émigration, sous réserve des obligations fixées par la loi dans l’intérêt général et protège le travail italien à l’étranger. Art. 36. Le travailleur a droit à une rétribution proportionnée à la quantité et à la qualité de son travail et en tout cas suffisante pour assurer à luimême et à sa famille une existence libre et digne. La durée maximum de la journée de travail est fixée par la loi. Le travailleur a droit au repos hebdomadaire et à des congés annuels rétribués, et il ne peut y renoncer.
Art. 41. L’initiative économique privée est libre. Elle ne peut s’exercer en s’opposant à l’utilité sociale ou de manière à porter atteinte à la sécurité, à la liberté, à la dignité humaine. La loi détermine les programmes et les contrôles opportuns pour que l’activité économique publique et privée puisse être orientée et coordonnée vers des fins sociales.
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Art. 42. La propriété est publique ou privée. Les biens économiques appartiennent à l’Etat, à des établissements ou à des particuliers. La propriété privée est reconnue et garantie par la loi qui en détermine les modes d’acquisition, de
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Art. 40. Le droit de grève s’exerce dans le cadre des lois qui le réglementent.
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Art. 38. Tout citoyen inapte au travail et dépourvu des moyens d’existence nécessaires a droit à l’entretien social et à l’assistance sociale. Les travailleurs ont droit à ce que des moyens d’existence appropriés à leurs exigences vitales soient prévus et assurés en cas d’accident, de
Art. 39. L’organisation syndicale est libre. Il ne peut être imposé aux syndicats d’autre obligation que leur enregistrement auprès des services locaux ou centraux, suivant les dispositions (norme) de la loi. Les syndicats sont enregistrés à condition que leurs statuts prévoient une organisation interne se fondant sur une base démocratique. Les syndicats enregistrés ont la personnalité juridique. Ils peuvent, représentés de façon unitaire en proportion du nombre de leurs inscrits, conclure des conventions collectives de travail ayant un effet obligatoire pour tous les membres des catégories professionnelles que la convention concerne.
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Art. 37. La femme qui travaille a les mêmes droits et, à égalité de travail, les mêmes rétributions que le travailleur. Les conditions de travail doivent permettre l’accomplissement de sa fonction familiale qui est essentielle et assurer à la mère et à l’enfant une protection spéciale et adéquate. La loi fixe l’âge minimum pour le travail salarié. La République protège le travail des enfants mineurs par des règles spéciales et leur garantit, à égalité de travail, le droit à l’égalité de rétribution.
maladie, d’invalidité et de vieillesse, de chômage involontaire. Les inaptes et les handicapés ont droit à l’éducation et à la formation professionnelle. Des organismes et des instituts créés ou intégrés par l’Etat pourvoient aux mesures prévues dans cet article. L’assistance privée est libre.
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CONSTITUTION DE LA RÉPUBLIQUE ITALIENNE jouissance ainsi que les limites afin d’en assurer la fonction sociale et de la rendre accessible à tous. La propriété privée peut être expropriée, dans les cas prévus par la loi et sous réserve d’indemnisation, pour des motifs d’intérêt général. La loi fixe les règles et les limites de la succession légale et testamentaire ainsi que les droits de l’Etat sur les héritages. Art. 43. Dans des buts d’utilité générale, la loi peut réserver originairement ou transférer, par l’expropriation et sous réserve d’indemnisation, à l’Etat, à des établissements publics ou à des communautés de travailleurs ou d’usagers, des entreprises ou des catégories d’entreprises déterminées qui concernent des services publics essentiels ou des sources d’énergie ou des situations de monopole et qui ont un caractère d’intérêt général prééminent. Art. 44. Afin de réaliser l’exploitation rationnelle du sol et d’établir des rapports sociaux équitables, la loi impose des obligations et des limitations à la propriété foncière privée, fixe des limites à son étendue selon les Régions et les zones agricoles, favorise et impose la bonification des terres, la transformation des grands domaines et la reconstitution des unités de production; elle aide la petite et moyenne propriété. La loi prévoit des mesures en faveur des zones de montagne. Art. 45. La République reconnaît la fonction sociale de la coopération à caractère de mutualité et ne visant pas à la spéculation privée. La loi aide et favorise son développement par les moyens les plus appropriés et en assure, par les contrôles opportuns, le caractère et les finalités. La loi pourvoit à la protection et au développement de l’artisanat.
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Art. 46. En vue de la promotion économique et sociale du travail et en harmonie avec les exigences de la production, la République reconnaît le droit des travailleurs à collaborer, selon les modalités et dans les limites fixées par les lois, à la gestion des entreprises. Art. 47. La République encourage et protège l’épargne sous toutes ses formes; elle réglemente, coordonne et contrôle l’exercice du crédit. Elle favorise l’accès de l’épargne populaire à la propriété du logement, à la propriété directe du cultivateur et à l’investissement direct et indirect sous forme d’actions dans les grands ensembles de production du Pays.
TITRE IV Rapports politiques Art. 48. Sont électeurs tous les citoyens, hommes et femmes, qui ont atteint l’âge de la majorité. Le vote est personnel et égal, libre et secret. Son exercice est un devoir civique. La loi établit les conditions et les modes d’exercice du droit de vote pour les citoyens établis à l’étranger et en assure l’exercice effectif. A cette fin est crée une circonscription “ Etranger “ pour l’élection des Chambres, à laquelle est attribué un nombre de sièges établi par une norme constitutionnelle et selon les critères fixés par la loi. Le droit de vote ne peut être limité que pour incapacité civile ou par l’effet d’une condamnation pénale irrévocable ou dans les cas d’indignité morale déterminés par la loi. Art. 49. Tous les citoyens ont le droit de s’associer librement en partis pour concourir, selon la méthode démocratique, à la détermination de la politique nationale.
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CONSTITUTION DE LA RÉPUBLIQUE ITALIENNE Art. 50. Tous les citoyens peuvent adresser des pétitions aux Chambres pour demander des mesures législatives ou pour exposer des besoins d’intérêt commun. Art. 51. Tous les citoyens de l’un ou de l’autre sexe peuvent accéder aux fonctions publiques et aux charges électives dans des conditions d’égalité selon les qualités requises fixées par la loi. Pour l’admission aux fonctions publiques et aux charges électives, la loi peut assimiler aux citoyens les italiens n’appartenant pas à la République. Quiconque est appelé à des fonctions publiques électives a le droit de disposer du temps nécessaire à leur exercice et de conserver son emploi.
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Art. 52. La défense de la Patrie est un devoir sacré du citoyen. Le service militaire est obligatoire dans les limites et selon les modalités fixées par la loi. Son accomplissement ne porte atteinte ni à la situation de travail du citoyen, ni à l’exercice de ses droits politiques. L’organisation des Forces armées se conforme à l’esprit démocratique de la République.
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Art. 53. Tout individu est tenu de contribuer aux dépenses publiques en fonction de sa capacité contributive. Le système fiscal s’inspire des critères de progressivité.
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Art. 54. Tous les citoyens ont le devoir d’être fidèles à la République et d’en observer la Constitution et les lois. Les citoyens auxquels des fonctions publiques sont confiées ont le devoir de les exercer avec discipline et honneur, en prêtant serment dans les cas fixés par la loi.
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Fundamental Principles Art. 1. Italy is a Democratic Republic, founded on work. Sovereignty belongs to the people and is exercised by the people in the forms and within the limits of the Constitution. Art. 2. The Republic recognises and guarantees the inviolable rights of the person, as an individual and in the social groups where human personality is expressed. The Republic expects that the fundamental duties of political, economic and social solidarity be fulfilled.
Art. 10. The Italian legal system conforms to the generally recognised rules of international law. The legal status of foreigners is regulated by law in conformity with international provisions and treaties. A foreigner who is denied the effective exercise of the democratic liberties guaranteed by the Italian Constitution in his or her own country has the right of asylum in the territory of the Italian Republic, in accordance with the conditions established by law. Extradition of a foreigner for political offences is not admitted. Art. 11. Italy rejects war as an instrument of aggression against the freedom of other peoples and as a means for the settlement of international 3 71
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Art. 9. The Republic promotes the development of culture and of scientific and technical research. It safeguards natural landscape and the historical and artistic heritage of the Nation.
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Art. 5. The Republic, one and indivisible, recognises and promotes local autonomies, and implements the fullest measure of administrative decentralisation in those services which depend on the State. The Republic accords the principles and methods of its legislation to the requirements of autonomy and decentralisation.
Art. 8. All religious confessions are equally free before the law. Religious confessions other than the Catholic one have the right to organise themselves in accordance with their own statutes, provided that these statutes are not in conflict with Italian law. Their relations with the State are regulated by law on the basis of accords between the State and the respective representatives.
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Art. 4. The Republic recognises the right of all citizens to work and promotes those conditions which render this right effective. Every citizen has the duty, according to personal potential and individual choice, to perform an activity or a function that contributes to the material or spiritual progress of society.
Art. 7. The State and the Catholic Church are independent and sovereign, each within its own sphere. Their relations are governed by the Lateran Pacts. Changes to the Pacts that are accepted by both parties do not require the procedure for constitutional amendment.
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Art. 3. All citizens have equal social dignity and are equal before the law, without distinction of sex, race, language, religion, political opinion, personal and social conditions. It is the duty of the Republic to remove those obstacles of an economic or social nature which constrain the freedom and equality of citizens, thereby impeding the full development of the human person and the effective participation of all workers in the political, economic and social organisation of the country.
Art. 6. The Republic safeguards linguistic minorities by means of appropriate measures.
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THE CONSTITUTION OF THE ITALIAN REPUBLIC
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THE CONSTITUTION OF THE ITALIAN REPUBLIC disputes. Italy agrees, on conditions of equality with other States, to the limitations of sovereignty that may be necessary to a world order ensuring peace and justice among the Nations. Italy promotes and encourages international organisations having such ends. Art. 12. The flag of the Republic is the Italian tricolour: green, white and red, in three vertical bands of equal size.
PART I RIGHTS AND DUTIES OF CITIZENS TITLE I Civil Rights and Duties Art. 13. Personal liberty is inviolable. No form of detention, inspection or personal search nor any other restriction on personal freedom is admitted, except by a reasoned warrant issued by a judicial authority, and only in the cases and the manner provided for by law. In exceptional cases of necessity and urgency, strictly defined by the law, law-enforcement authorities may adopt temporary measures that must be communicated to the judicial authorities within forty-eight hours. Should such measures not be confirmed by the judicial authorities within the next forty-eight hours, they are revoked and become null and void. All acts of physical or moral violence against individuals subject in any way to limitations of freedom shall be punished. The law establishes the maximum period of preventive detention. Art. 14. The home is inviolable. Inspections, searches or seizures may not be carried out except in the cases and in the manner set out by law and in accordance with the guarantees 4 72
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prescribed for the safeguard of personal freedom. Controls and inspections for reasons of public health and safety or for economic and taxation purposes are regulated by special laws. Art. 15. The freedom and confidentiality of correspondence and of every other form of communication is inviolable. Restrictions thereto may be imposed only by a reasoned warrant issued by a judicial authority with the guarantees established by law. Art. 16. All citizens may travel or sojourn freely in any part of the national territory, except for general limitations which the law establishes for reasons of health and security. No restrictions may be made for political reasons. All citizens are free to leave and re-enter the territory of the Republic, provided all legal obligations are fulfilled. Art. 17. Citizens have the right to assemble peacefully and unarmed. No previous notice is required for meetings, even when the meetings occur in places that are open to the public. For meetings in public places, previous notice must be given to the authorities, who may only forbid them for proven reasons of security and public safety. Art. 18. Citizens have the right to form associations freely, without authorisation, for ends that are not forbidden to individuals by criminal law. Secret associations and those associations that, even indirectly, pursue political ends by means of organisations having a military character, are prohibited. Art. 19. All persons have the right to profess freely their own religious faith in any form, individually or in association, to disseminate it and to www.immigrazioneoggi.it
worship in private or public, provided that the religious rites are not contrary to public morality. Art. 20. The ecclesiastical nature and the religious or ritual purposes of an association or institution may not constitute a cause for special limitations under the law, nor for special taxation with respect to its establishment, legal status or any of its activities.
Art. 26. Extradition of a citizen is permitted only in the cases expressly provided for in international conventions. In no case may extradition be permitted for political offences. Art. 27. Criminal responsibility is personal. The defendant is not considered guilty until the final judgement is passed. Punishment cannot consist in inhuman treatment and must aim at the rehabilitation of the convicted person. The death penalty is not permitted.
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Art. 28. Officials and employees of the State and public entities are directly answerable, under criminal, civil and administrative law, for actions committed in violation of rights. In such cases,
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Art. 25. No one may be withheld from the jurisdiction of the judge previously ascertained by law. No one may be punished except on the basis of a law in force prior to the time when the offence was committed. No one may be subjected to restrictive measures except in those cases provided for by the law.
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Art. 22. No person may be deprived for political reasons of legal capacity, citizenship or name.
Art. 24. All persons are entitled to take judicial action to protect their individual rights and legitimate interests. The right of defence is inviolable at every stage and level of the proceedings. The indigent are assured, by appropriate measures, the means for legal action and defence in all levels of jurisdiction. The law determines the conditions and the means for the redress of judicial errors.
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Art. 21. All persons have the right to express freely their ideas by word, in writing and by all other means of communication. The press may not be subjected to authorisation or censorship. Seizure is permitted only by a reasoned warrant, issued by the judicial authority, in the case of offences for which the law governing the press gives express authorisation, or in the case of violation of its provisions concerning the disclosure of the identity of those holding responsibility. In such cases, when there is absolute urgency and when timely intervention of the judicial authority is not possible, periodical publications may be seized by officers of the judicial police, who must promptly, and in any case within twentyfour hours, report the matter to the judicial authority. If the latter does not confirm the seizure order within the following twenty-four hours, the seizure is understood to be withdrawn and null and void. The law may establish, by means of provisions of a general nature, that the financial sources of the periodical press be disclosed. Printed publications, public performances and events contrary to public morality are forbidden. The law establishes appropriate means for the prevention and repression of all violations.
Art. 23. No obligations of a personal or a financial nature may be imposed on any person except by law.
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THE CONSTITUTION OF THE ITALIAN REPUBLIC
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THE CONSTITUTION OF THE ITALIAN REPUBLIC civil liability extends to the State and the public entities.
TITLE II Ethical and Social Rights and Duties Art. 29. The Republic recognises the rights of the family as a natural society founded on matrimony. Matrimony is based on the moral and legal equality of the spouses within the limits laid down by law to guarantee the unity of the family. Art. 30. It is the duty and right of parents to support, raise and educate their children, even if born out of wedlock. In the case of incapacity of the parents, the law provides for the fulfilment of their duties. The law ensures to children born out of wedlock every form of legal and social protection, that is compatible with the rights of members of the legitimate family. The law lays down the rules and limitations for the determination of paternity. Art. 31. The Republic assists the formation of the family and the fulfilment of its duties, with particular consideration for large families, through economic measures and other benefits. The Republic protects mothers, children and the young by adopting the necessary provisions. Art. 32. The Republic safeguards health as a fundamental right of the individual and as a collective interest, and guarantees free medical care to the indigent. No one may be obliged to undergo any given health treatment except under the provisions of the law. The law cannot under any circumstances violate the limits imposed by respect for the human person. 6 74
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Art. 33. The Republic guarantees the freedom of the arts and sciences, which may be freely taught. The Republic lays down general rules for education and establishes state schools for all branches and grades. Entities and private persons have the right to establish schools and institutions of education, at no cost to the State. The law, when setting out the rights and obligations for the non-state schools which request parity, shall ensure that these schools enjoy full liberty and offer their pupils an education and qualifications of the same standards as those afforded to pupils in state schools. State examinations are prescribed for admission to and graduation from the various branches and grades of schools and for qualification to exercise a profession. Institutions of higher learning, universities and academies, have the right to establish their own regulations within the limits laid down by the laws of the State. Art. 34. Schools are open to everyone. Primary education, which is imparted for at least eight years, is compulsory and free. Capable and deserving pupils, including those without adequate finances, have the right to attain the highest levels of education. The Republic renders this right effective through scholarships, allowances to families and other benefits, which shall be assigned through competitive examinations.
TITLE III Economic Rights and Duties Art. 35. The Republic protects work in all its forms and practices. It provides for the training and professional advancement of workers. www.immigrazioneoggi.it
It promotes and encourages international agreements and organisations which have the aim of establishing and regulating labour rights. It recognises the freedom to emigrate, subject to the obligations set out by law in the general interest, and protects Italian workers abroad. Art. 36. Workers have the right to a remuneration commensurate to the quantity and quality of their work and in all cases to an adequate remuneration ensuring them and their families a free and dignified existence. Maximum daily working hours are established by law. Workers have the right to a weekly rest day and paid annual holidays. They cannot waive this right.
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Art. 42. Property is publicly or privately owned. Economic assets belong to the State, to entities or to private persons. Private property is recognised and guaranteed by the law, which prescribes the ways it is acquired, enjoyed and its limitations so as to ensure its social function and make it accessible to all. Private property may, in the cases provided for by the law and with provisions for compensation, be expropriated for reasons of general interest. The law establishes the regulations and limits of legitimate and testamentary inheritance and the rights of the State in matters of inheritance.
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Art. 41. Private-sector economic initiative is freely exercised. It cannot be conducted in conflict with social usefulness or in such a manner that could damage safety, liberty and human dignity. The law shall provide for appropriate programmes and controls so that public and private-sector economic activity may be oriented and coordinated for social purposes.
ROMENO ROMENO
Art. 38. Every citizen unable to work and without the necessary means of subsistence has a right to welfare support. Workers have the right to be assured adequate means for their needs and necessities in the case of accidents, illness, disability, old age and involuntary unemployment. Disabled and handicapped persons have the right to education and vocational training. The duties laid down in this article are provided for by entities and institutions established by or supported by the State. Private-sector assistance may be freely provided.
Art. 40. The right to industrial action shall be exercised in compliance with the law.
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Art. 37. Working women have the same rights and are entitled to equal pay for equal work. Working conditions must allow women to fulfil their essential role in the family and ensure special appropriate protection for the mother and child. The law establishes the minimum age for paid work. The Republic protects the work of minors by means of special provisions and guarantees them the right to equal pay for equal work.
Art. 39. Trade unions have the right to organise themselves freely. No obligations can be imposed on trade unions other than registration at local or central offices, according to the provisions of the law. A condition for registration is that the statutes of the trade unions establish their internal organisation on a democratic basis. Registered trade unions are legal persons. They may, through a unified representation that is proportional to their membership, enter into collective labour agreements that have a mandatory effect for all persons belonging to the categories referred to in the agreement.
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THE CONSTITUTION OF THE ITALIAN REPUBLIC
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THE CONSTITUTION OF THE ITALIAN REPUBLIC Art. 43. For purposes of general interest, specific enterprises or categories of enterprises related to essential public services, energy sources or monopolistic situations and which have a primary public interest, may be reserved from the outset to the State, public entities or communities of workers or users, or may be transferred to them by means of expropriation and payment of compensation.
zens’ mutual savings to the ownership of housing and of directly cultivated land, as well as to direct and indirect investment in the equity of the large production complexes of the country.
Art. 44. For the purpose of ensuring the rational exploitation of land and equitable social relationships, the law imposes obligations and constraints on the private ownership of land; it sets limitations to the size of holdings according to the region and agricultural zone; encourages and imposes land reclamation, the conversion of latifundia and the reorganisation of farm units; and assists small and medium-sized holdings. The law makes provisions in favour of mountainous areas.
Art. 48. All citizens, male and female, who have attained their majority, are voters. The vote is personal and equal, free and secret. The exercise thereof is a civic duty. The law lays down the requirements and modalities for citizens residing abroad to exercise their right to vote and guarantees that this right is effective. A constituency of Italians abroad shall be established for elections to the Houses of Parliament; the number of seats of such constituency is set forth in a constitutional provision according to criteria established by law. The right to vote cannot be restricted except for civil incapacity or as a consequence of an irrevocable penal sentence or in cases of moral unworthiness as laid down by law.
Art. 45. The Republic recognises the social function of co-operation of a mutualistic, non-speculative nature. The law promotes and encourages co-operation through appropriate means and ensures its character and purposes through adequate controls. The law safeguards and promotes artisanal work. Art. 46. For the economic and social betterment of workers and in harmony with the needs of production, the Republic recognises the rights of workers to collaborate in the management of enterprises, in the ways and within the limits established by law. Art. 47. The Republic encourages and safeguards savings in all forms. It regulates, co-ordinates and oversees the operation of credit. The Republic promotes the access through citi8 76
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TITLE IV Political Rights and Duties
Art. 49. All citizens have the right to freely associate in parties to contribute to determining national policies through democratic processes. Art. 50. All citizens may present petitions to both Houses to request legislative measures or to express collective needs. Art. 51. All citizens of either sex are eligible for public office and for elected positions on equal terms, according to the conditions established by law. The law may grant Italians who are not resident in the Republic the same rights as citizens for the
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THE CONSTITUTION OF THE ITALIAN REPUBLIC purposes of access to public offices and elected positions. Whoever is elected to a public function is entitled to the time needed to perform that function and to retain previously held employment. Art. 52. The defence of the Fatherland is a sacred duty for every citizen. Military service is obligatory within the limits and in the manner set by law. Fulfilment thereof shall not prejudice a citizen’s employment, nor the exercise of political rights. The organisation of the armed forces shall be based on the democratic spirit of the Republic. Art. 53. Every person shall contribute to public expenditure in accordance with his/her tax-payer capacity. The taxation system shall be based on criteria of progression.
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Art. 54. All citizens have the duty to be loyal to the Republic and to uphold its Constitution and laws. Those citizens to whom public functions are entrusted have the duty to fulfil such functions with discipline and honour, taking an oath in those cases established by law.
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OSNOVNI ODREDBI Clen 1. Italija e demokratska Republika, osnovana na trudot. Suverenitetot mu pripadga na narodot, koi ja ostvaruva vlasta preku formite i granicite na Ustavot. Clen 2. Republikata gi priznava i garantira neprekrsitelnite prava na covekot, i kako edinka i vo socijalnoto obrazuvanje vo koe se razviva negoviot personalitet, i go predlaga ispolnuvanjeto na neizbeznite dolznosti od politicka, ekonomicka i socijalna solidarnost.
Clen 10. Italijanskiot praven(sudski) ustav se prisposobuva na normite priznati od megunarodnoto pravo. Sudskata polozba na stranecot e regulirana od zakonot soglasno so megunarodnite normi i dogovori. Stranecot, koj e sprecen vo izvrsuvanjeto na svoite demokratcki prava garantirani od Italianskiot ustav, ima pravo na azil vo teritorijata na Republikata spored uslovite vospostaveni od zakonot. Ne e dopustena ekstradacija na stranecot za politicki prestapi. Clen 11. Italija se otkazuva od vojnata, koga taa sluzi kako sredstvo na navreda na slobodata na drugite narodi i kako nacin na rezolucija od 3 79
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Clen 9. Republikata go unapreduva razvitokot na kulturata i na naucnoto i tehnickoto istrazuvanje. Ja zastituva prirodata, istoriskoto i umetnickoto nasledstvo na Nacijata.
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Clen 5. Republikata, edna i nedeliva, gi priznava i unapreduva lokalnite samoupravi; ja realizira, vo sluzbite koi zavisat od Drzavata, najsirokata administrativna decentralizacija; gi prisposobuva odredbite i sistemite od nejzinoto zakonodavstvo spored potrebite na avtonomijata i decentralizacijata.
Clen 8. Site religiozni veri se ednakvo slobodni pred zakonot. Religioznite veri koi se razlicni od katolickata vera imaat pravo na organizacija spored sopstvenite statuti, osven ako ne se sprotivni na italianskiot sudski ustav. Nivnite odnosi so Drzavata se ragulirani spored zakonot vrz osnova na dogovori so relativnite pretstavnistva.
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Clen 4. Republikata im go priznava na site gragani pravoto za rabota i gi unapreduva uslovite koi go unapreduvaat ova pravo. Sekoj graganin, spored svoite mogucnosti i spored svoiot izbor, e dolzen da izvrsuva edna dejnost ili funkcija koja pomaga vo materijalniot i duhovniot napredokot na obsestvoto.
Clen 7. Drzavata i katolickata Crkva, sprema svojot red, se samostojni i suvereni. Nivnite odnosi se regulirani so Lateranenskite Dogovori. Izmenuvanjata na Dogovorite prifateni od dvete strani, nemaat potreba od ustavna revizija.
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Clen 3. Site gragani imaat isto socijalno dostoinstvo i se ednakvi pred zakonot, bez nikakvo razlikuvanje na polot, rasata, jazikot, politickoto i verskoto uveruvanje, licnata i opstestvenata polozba. Dolznost na Republikata e da gi otstranuva ekonomskite i socijalnite prepreki, koi gi ogranicuvaat slobodata i ednakvosta na graganite, i gi sprecuvaat pravilniot razvitok na coveckata licnost i efektivnoto ucestvo na site rabotnici vo politickata, ekonomskata i socijalnata organizacija na tatkovinata.
Clen 6. Republikata gi stiti so posebni normi lingvistickite malcinstva.
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USTAV NA REPUBLIKA ITALIJA
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Clen 12. Znameto na Italijanskata Republikata e trobojno: zeleno, belo i crveno, i se prostira na tri vertikalni polinja so isti dimenzii.
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megunarodnite kontraverzii; se soglasuva, vrz baza na ednakvi sostojbi so drugite drzavi, so ogranicuvanjata od suverenitetot potrebni za eden poredok koj ke go obezbeduva mirot i pravdata megu Naciite; gi unapreduva i gi poddrzuva megunarodnite organizacii koi se nasoceni kon taa cel.
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USTAV NA REPUBLIKA ITALIJA
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Clen 13. Licnata sloboda e nepovredliva. Ne se dopusta nikakov vid na licno zadarzuvanje, ispekcija ili pretresuvanje, nitu koe bilo drugo ogranicuvanje na licnata sloboda, osven ako e poteg potkrepen so fakti od strana na sudskiot avtoritet, vo slucaite i nacinite predvideni so zakonot. Vo neobicni slucai od potreba i itnost, resitelno opredeleni so zakonot, avtoritetot od javnata bezbednost moze da prezeme privremeni merki, koi treba da bidat soopsteni vo rok od cetirieset i osum casa na sudskiot avtoritet. Dokolku sudskiot avtoritet ne gi potvrdi merkite vo narednite cetirieset i osum casa, tie ke bidat povleceni i ostraneti od sekoe dejstvo. Kazneto e sekoe fizicko i moralno nasilstvo kon licnostite koi se soocuvaat so ogranicuvanja na slobodata. Zokonot gi odreduva maksimalnite granici od preventivnoto pritvoranje. Clen 14. Mestoto na ziveenje e nepovredlivo. Vo nego ne moze da se izvrsuvaat inspekcii, pretresuvanja ili zaplenuvanja, osven ako zakonot ne
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I DEL PRAVA I DOLZNOSTI NA GRAGANITE
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gi vospostavuva slucaite i nacinite vrz baza na garanciite propisani za zastita na licnata sloboda. Uveruvanjata i inspekciite od zdravstveni pricini, javno soocuvanje, ekonomski i fiskalni nameri, se regulirani so posebni zakoni. Clen 15. Slobodata i diskrecijata na novinarskiot dopis i na sekoj drug vid na soopstenie, se neprekrsitelni. Nivno ogranicuvanje moze da nastane samo preku motivirano dejstvo od strana na sudskiot avtoritet so garancii vospostaveni od zakonot. Clen 16. Sekoj graganin moze slobodno da se dvizi i da pristojuva vo sekoe mesto od nacionalnata teritorija, so isklucok na ogranicuvanja koi se vospostaveni so zakonot na opsti nacin poradi zdravstveni pricini ili za bezbednost. Nikakvo ogranicuvanje ne moze da bide reseno poradi politicki pricini. Sekoj graganin ima pravo na izlez i vlez od/vo teritorijata na Republikata, so isklucok na zadolzenija od zakonot. Clen 17. Graganite imaat pravo na mirno soedinuvanje bez oruzje. Za sostanoci vo prostor pristapen na narodot, nema potreba na predupreduvanje. Za sostanocite koi sto se odrzuvaat vo javni mesta treba da se predupredat vlastite, koi mozat da gi zabranat samo poradi dokazani pricini za bezbednost ili za zastita na narodot. Clen 18. Graganite imaat pravo slobodno da se soedinat, bez ovlastuvanje, za cel koj ne se zabranteti ,na edinkite, od krivicniot zakonik. Se zabraneti tajnite zdruzenija i onie koj se naznaceni, iako indirektno, na politicki nameri so pomos na organizacii so voen karakter. Clen 19. Site imaat pravo na slobodno ispoveduvanje na sopstvenata religija vo koja i da e forma, www.immigrazioneoggi.it
individualna ili obedineta. Moze da se siri propaganda na sopstvenata vera i da se ispovedi vo intimna ili vo javna forma, samo da ne se raboti za ceremonii sprotivni na pristojnite obicai. Clen 20. Crkovniot narav i celta na religija ili na verata od edno zrduzenie ili institucija ne mozat da bidat povod na specijalni zakonodavni ogranicuvanja, nitu na specijalni fiskalni obvrski za nejzinoto socinuvanje, sudska sposobnost i sekakva forma na aktivnost.
Clen 25. Nikoj ne moze da bide isklucen od kaznata opredelena od zakonot. Nikoj ne moze da bide kaznet osven po sila od eden zakon koj e dejstvitelen pred napravenoto delo. Nikoj ne moze da bide potcinet na merki za bezbednost osven vo slucaevi predvideni od zakonot. Clen 26. Ekstradicijata na graganinot moze da se odobri samo koga e jasno predvidena od megunarodnite konvencii. Ne moze da bide dopustena, vo nikakov slucaj, poradi politicki prekrsoci.
Clen 28. Funkcionerite i sluzbenicite od Drzavata 5 81
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Clen 27. Krivicnata odgovornost e poedinacna. Obvinetoto lice ne e vinovno se dodeka ne se donese konecnata presuda. Kaznite ne moze da se sostojat od postapuvanja sprotivni na smislata na covestvoto i treba da bidat skloneti kon obukata na obvinetiot. Ne e dopustena smrtna kazna, osven vo slucaj ako e predvidena vo voeniot zakon.
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Clen 24. Sekoj moze da se obrati na sud za zastitata na sopstvenite prava i legitimni interesi. Odbranata e neprekrsitelno pravo vo sekakva sostojba i stepen na procedurata. Se obezbeduva na siromasnite gragani, so osobeni organizacii, sredstvata za postapuvanje i odbrana pred sekoja sudska institucija. Zakonot gi opredeluva uslovite i nacinite na popravkata na sudskite greski.
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Clen 22. Nikoj ne moze da bide lisen od sudskata
Clen 23. Nikakva licna ili nasledstvena podviznost ne moze da bide postavena osven vrz baza na zakonot.
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Clen 21. Sekoj ima pravo na slobodno iskazuvanje na sopstvenata misla preku govorot, pismoto i sekakov drug vid na izrazuvanje. Vesnicite ne mozat da bidat pokoreni na ovlastuvanje ili na cenzuri. Moze da se postapuva na zaplenuvanje samo so obrazlozenije na sudska vlast vo slucaj na prekrsoci, na koi zakonot na pecatot jasno go ovlastuva, ili vo slucaj na prekrsuvanje na normite koj samiot zakon propisuva za oznacuvanje na odgovornite licnosti. Vo takvi slucaevi, koga ima potpolna itnost i ne e vozmozno potrebnoto ucestvoto na sudskata vlast, zaplenuvanjeto na periodskite pecati moze da bide izvrseno od sluzbenicite na sudskata policija., koi trebat vednas, vo rok od dvaeset i cetiri casa, da go prijavat na sudskata vlast. Ako taa ne go potvrduva vo narednite dvaeset i cetiri casa, zaplenuvanjeto ke bide prifateno kako povleceno i ke bide liseno od sekoe dejstvo. Zakonot moze da se vospostavi, preku normi so opst karakter, da bidat objaveni nacinite na finansiranjeto na periodskite pecati. Se zabraneti informaciite preku pecat, predstavite i site drugi manifestacii koj se protiv pristojnite obicai. Zakonot vospostavuva proporcionalni resenija za predupreduvanje i sprecuvanje na prekrsuvanjata.
sposobnost, od drzavjanstvoto, od imeto, poradi politicki pricini.
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USTAV NA REPUBLIKA ITALIJA nost e priznata i garantirana od zakonot, koj mu gi odreduva nacinite i granicite na kupuvanje i na uzivanje so namera da mu ja osigura socijalnata funkcija i da ja napravi dostapna za site. Privatnata sopstvenost moze da bide, vo slucai predvideni od zakonot, i so isklucok na osteta, odzemena od privatnikot poradi opsta korist. Zakonot gi vospostavuva normite i granicite na legitimnoto nasleduvanje i na nasleduvanjeto po osnov na testament i pravata od drzavata na nasledstvoto. Clen 43. So cel na opsta korist spored zakonot imotot moze da zadarzi vo sopstvenost na privatnikot ili da se predade, so pomos na razvlastenost i osven osteta, na drzavata, na javnite ustanovi ili na zaednici na rabotnici ili na korisnici, opredeleni pretprijatija ili kategorii na pretprijatija, koi se odnesuvaat na sustinski javni sluzbi ili na izvori na energija ili na sostojbi od monopol i koi imaat istaknat karakter na opsta korist.
Zakonot ja dostavuva zastitata i razvitokot na zanaetcistvoto. Clen 46. So cel na ekonomska i opstestvena vozvisenost na trudot vo soglasnost so potrebata na proizvodstvoto, Republikata go priznava pravoto na rabotnicite na sorabotka vo upravuvanjeto na pretprijatijata, prema nacinite i granicite vospostaveni od zakonite. Clen 47. Republikata go ohrabruva i zastituva stedenjeto vo site negovi formi; go disciplinira, rasporeduva i kontrolira izvrsuvanjeto na kredit. Go poddrzuva pristapot od narodnoto stedenje vo sopstvenosta na kukata, vo direknata zemjodelska sopstvenost i vo indirektnoto i direktnoto akcionersko vlozuvanje na sredstva vo golemite produktivni kompleksi od tatkovinata.
Clen 44. So cel na dostignuvanje na racionalno iskoristuvanje na zemjisteto i utvrduvanjeto na pravednite socijalni odnosi, zakonot postavuva prava i obvrski na privatnata pocvena sopstvenost, gi ustanovuva granicite na nejzinoto prosiruvanje spored reonite i zemiodelskite oblasti, unapreduva i postavuva podobruvanje na pocvite, transformacija na golemite zemjista i rekonstruiranje na produktivnite edinici; im pomaga na malata i srednata sopstvenost. Zakonot rasporeduva sredstva vo korist na planinskite oblasti. Clen 45. Republikata ja prepoznava opstenstvenata funkicja na sorabotkata so vzaemen karakter i bez nameri na privatna spekulacija. Zakonot go unapreduva i poddrzuva nejziniot razvoj so pogodni sredstva i mu go osiguruva, so pogodni kontroli, karakterot i celta. 8 82
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IV NASLOV POLITICKI ODNOSI
vremeto potrebno za nivnoto ispolnuvanje i za socuvuvanjeto na sopstvenoto rabotno mesto.
Clen 48. Se izbiraci site gragani, mazi i zeni, koi se polnoletni. Glasot e licen i ednakov, nezavisen i taen. Negovoto izvrsuvanje e gradska dolznost. Zakonot gi vospostavuva sposobnostite i nacinot na prikazuvanje za izvrsuvanjeto na pravoto za glas na graganite so zivealiste vo stranstvo i mu ja obezbeduva efektivnosta. So takva cel e vovedeno razgranicuvanjeto Stranstvo za izborot na Sobranieto, na koe se naznaceni mesta prema brojot resen od ustavnata norma i spored kriteriumi odredeni od zakonot. Pravoto za glas ne moze da bide ograniceno osven po graganska nesposobnost ili po dejstvo na definitiva krivicna presuda ili vo slucaevi na moralna nedostojnost pokazani od zakonot.
Clen 52. Odbranata na Tatkovinata e svesna dolznost od graganinot. Voenata sluzba e zadolzitelna prema granicite i nacinite vospostaveni od zakonot. Nejzinoto ispolnuvanje ne nanesuva steta na rabotnoto mesto od graganinot, nitu na izvrsuvanjeto na politickite prava. Strukturata na Voenite Sili se informira za demokratskata duhovnost na Republikata.
Clen 49. Site gragani imaat pravo na slobodno zdruzuvanje vo partii za konkuriranje so demokratski sistem na odreduvanjeto na nacionalnata politika.
Clen 54. Dolznost na site gragani e da bidat verni na Republikata i da go pocituvaat nejziniot ustav i negovite zakoni. Graganite na koi im se dovereni javni sluzbi dolzni se da gi izvrsuvaat so disciplina i cest, i da dadat zakletva vo slucaevite predvideni od zakonot.
Traduzione di Marija Spasenoska
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Clen 51. Site gragani, od maski pol i od zenski pol, mozat da prisustvuvaat na javni sluzbi i na izbiracki sluzbi vo sostojba na ednakvost, spored sposobnostite ustanoveni od zakonot. So takva cel Republikata ja unapreduva so prisposobeni resenija ramnopravnosta megu mazite i zenite. Za primanjeto vo javnite biroa i vo izbirackite sluzbi, zakonot moze da gi napravi ednakvi na graganite, italijancite koi ne pripagaat na Republikata. Onoj koj e povikan na izvrsuvanjeto na javni izbiracki funkcii ima pravo na rasporeduvanje na
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Clen 50. Site gragani moze da se obratat na Sobranieto so peticii za da baraat zakonodavni resenija ili za da izlozat zaednicki potrebi.
Clen 53. Site se dolzni na konkuriranjeto na opstestvenite rashodi proporcionalno spored nivnite danocni sposobnosti. Danocniot sistem e informiran na kriteriumi na napredok.
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II NASLOV ETICNO - OPSTESTVENI ODNOSI
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i od javnite ustanovi se licno odgovorni, spored krivicnite, graganskite i administrativnite zakoni, za delata izvrseni kon prekrsuvanjeto na pravata. Vo takvi slucaevi graganskata odgovornost se prosiruva i na Drzavata i na javnite ustanovi.
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Clen 29. Republikata gi priznava pravata na semejstvoto kako prirodna zaednica osnovena na brakot. Brakot e podreden prema moralnata i sudskata ednakvost na bracnite partneri, so ogranicuvanja vospostaveni od zakonot za garancija na semejnoto edinstvo. Clen 30. Dolznost i pravo na roditelite e izdrzuvanjeto, obrazovanieto i obukata na decata, iako se vonbracno rodeni. Vo slucaj na nesposobnost na roditelite, zakonot ovozmozuva izvrsuvanje na nivnite dolznosti. Zakonot obezbeduva na decata rodeni vonbracno sekakva pravna i socijalna zastita, kompatibilna so pravata na clenovite na legitimnoto semejstvo. Zakonot gi diktira ogranicuvanjata i normite za otkrivanjeto na tatkovstvoto Clen 31. Republikata pomaga so ekonomicki merki i so drugi grizi, za osnovuvanjeto na semejstvoto i za ispolnuvanjeto na odnosnite dolznosti, so posebno vnimanie na semejstva so poveke clenovi. Gi zastituva majcinstvoto, detstvoto i mladosta, podrzuvajkigi instituciite koi se potrebni za taa cel.
Nikoj ne moze da bide prisilen na edno opredeleno zdravstveno lecenje osven ako ne e rasporedeno od zakonot. Zakonot ne moze vo nikakov slucaj da gi prekrsi granicite postaveni od pocituvanjeto na covekot. Clen 33. Umetnosta i naukata se nezavisni i e slobodno nivnoto rasprostranuvanje. Republikata gi diktira opstite normi na obrazovanieto i osnovuva drzavni ucilista za site poredoci i stepeni. Ustanovite i poredocite imaat pravo na osnovuvanje na ucilista i institucii za obrazovanie, bez obvrski za drzavata. Zakonot, vo opredeluvanjeto na pravata i dolznostite na privatnite ucilistata koi ja baraat ednakvosta, treba da im osiguruva celosna nezavisnost i na nivnite ucenici skolsko rakuvanje ekvivalentno na ona na ucenicite od drzavnite ucilista. E propisan drzaven ispit za dopustanje na raznovidnite poredoci i stepeni od ucilistata ili za nivniot zaklucok i za osposobuvanjeto na strucnoto izvrsuvanje. Visoko-kulturnite institucii, univerziteti i akademii imaat pravo na avtonomskoi ureduvanja spored granicite odredeni od zakonot na drzavata. Clen 34. Ucilisteto e dostapno za sekogo. Osnovnoto obrazovanie, rasporedeno barem za osum godini, e zadolzitelno i besplatno. Licnostite so posebni potrebi, iako lisani od sredstva, imaat pravo na dostignuvanjeto na naj visokite stepeni na studiranjata. Republikata go pravi efektivno ova pravo preku stipendii, cekovi za semejstvata i drugi sredstva, koi treba da bidat dodeleni preku konkursi.
Clen 32. Republikata go zastituva zdravjeto kako osnovno pravo na covekot i kako korist na zaednicata, i im garantira bezplatno lekuvanje na siromasnite. 6 84
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III NASLOV EKONOMSKI ODNOSI Clen 35. Republikata go zastituva trudot vo site negovi izrazi i upotrebi. Se grizi za profesionalnoto obrazuvanje i vozdignuvanje ma rabotnicite. Gi unapreduva i poddrzuva megunarodnite dogovori i organizacii soglasni za potvrduvanjeto i ureduvanjeto na pravata za rabota. Ja priznava slobodata na emigriranje, so isklucok na dolznostite vospostaveni od zakonot vo opstata korist, i go zastituva italijanskiot trud vo stranstvo. Clen 36. Rabotnikot ima pravo na otplata proporcionalna na kolicestvoto i kvalitetot od negoviot trud i vo sekoj slucaj dovolna za obezbeduvanje sebesi i na semejstvoto edna slobodna i dostoinstvena egzistenzija. Maksimalnato rabotno vreme od rabotniot den e reseno od zakonot. Rabotnikot ima pravo na nedelen odmor i na godisen platen odmor, i ne moze da se otkaze od niv.
Clen 41. Privatnata ekonomska inicijativa e nazavisna. Ne moza da se razviva vo sprotivnost so opstestvenata korist ili da predstavuva opasnost za bezbednosta, slobodata i za covekovoto dostoinstvo. Zakonot gi odreduva prigodnite programi i kontroli za da javnata i privatnata ekonomska dejnost moze da bide upatena i koordinirana za opstestveni celi.
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Clen 42. Sopstvenosta e javna ili privatna. Ekonomskite imoti im pripagaat na drzavata, na ustanovite ili na privatnicite. Privatnata sopstve-
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Clen 40. Pravoto na strajkuvanje se izvrsuva vo krugot na zakonite koi go ureduvaat.
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Clen 38. Sekoj graganin nesposoben za rabota i lisen od sredstva potrebni za prezivuvanje ima pravo na socijalno izdrzuvanje i na socijalna pomos.
Clen 39. Organizacijata na sindikatite e nezavisna. Na sindikatite ne moze da im se postavuva drugo zadolzenie osven nivnoto ragistriranje vo lokalni ili centralni biroa, spored normite od zakonot. Uslov na registriranjeto e da statutite od sindikatite odreduvaat eden vnatresen propis vrz demokratska baza. Registriranite sindikati imaat sudski karakter. Mozat, pretstaveni na zaednicki nacin vo proporcija so nivnite pravila, da sklucuvaat zaednicki dogovori za rabota so zadolzitelno dejstvo za site onie koi pripagaat na kategoriite na koi se odnesuva dogovorot.
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Clen 37. Rabotnickata gi ima istite prava i istite otplati koi mu pripagaat na rabotnikot, so ekvivalentnost na trudot. Uslovite na rabotata treba da mu go dozvolat izvrsuvanjeto na nejzinata sustinska semejna funkcija i da obezbedat na majkata i na deteto edna posebna soodvetna zastita. Zakonot ja vospostavuva minimalna vozrast za rabota. Republikata go zastituva trudot na nepolnoletnite so posebni pravila i im garantira, so ekvivalentnost na trudot, pravo na ista otplata.
Rabotnicite imaat pravo da im bidat dostaveni i obezbedeni soodvetni sredstva za nivnite zivotni potrebi vo slucaj na nezgoda, bolest, invalidnost i starost, nesakana nevrabotenlivost. Nesposobnite i hendikepiranite, imaat pravo na strucno obrazovanie i upatstvo. Na dolznostite predvideni vo ovoj clen odgovaraat organite i zavodite opredeleni od Drzavata. Privatnata pomos e nezavisna.
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USTAV NA REPUBLIKA ITALIJA
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Principii fundamentale Art. 1. Italia este o republică democratică, fundată pe muncă. Suveranitatea aparține poporului, care o exercită prin formele și în limitele Constituției. Art. 2. Republica recunoaște și garantează drepturile inviolabile ale omului, fie luat aparte fie în formațiuni sociale unde se dezvoltă personalitatea sa, și cere îndeplinirea obligațiilor inderogabile de solidaritate politică, economică și socială. Art. 3. Toți cetățenii beneficiază în aceeași măsura de demnitate socială și sunt egali în fața legii, fără deosebire de sex, rasă, limbă, religie, opinii politice, condiții personale și sociale. Este datoria Republicii de a înlătura greutățile de ordin economic și social, ce, limitează de fapt libertatea și egalitatea cetățenilor, împiedică plina dezvoltare a personalității umane și efectiva participare a tuturor muncitorilor la organizarea politică, economică și socială a Țării.
Art. 10. Organizarea juridică italiană se aliniază normelor dreptului internațional în general recunoscute. Condiția juridică a cetățeanului străin este reglementată potrivit legii în conformitate cu normele tratatelor internaționale. Cetățeanul străin, căruia i-a fost interzis în țara sa de origine eventuala exercitare a libertății democratice garantate de Constituția italiana, are dreptul la azil politic pe teritoriul Republicii, în acord cu condițiile stabilite de lege. Nu este admisă extrădarea cetățeanului străin pentru infracțiuni politice.
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Art. 11. Italia nu consideră războiul drept instrument de insultă la libertatea altor popoare și nici mijloc de rezolvare a conflictelor internaționale; admite, în condiții de egalitate cu alte State, restricțiile de suveranitate necesare unui regulament ce poate asigura pacea și justiția între
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Art. 6. Republica sprijină prin norme speciale minoritățile lingvistice.
Art. 9. Republica sprijină dezvoltarea culturii și cercetarea științifică și tehnică. Protejează natura și patrimoniul istoric și artistic al Națiunii.
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Art. 5. Republica este un stat unitar și indivizibil, recunoaște și susține autonomiile locale; activează în serviciile ce depind de Stat cea mai amplă descentralizare administrativă; stabilește principiile și metodele legislației sale exigențelor autonomiei și ale descentralizării.
Art. 8. Toate confesiunile religioase sunt libere în fața legii. Confesiunile religioase diferite de catolicism au dreptul de a se organiza în dependența de propriile statute, în măsura în care nu împiedică organizarea juridică italiană. Legătura dintre confesiunile religioase și Stat este moderată potrivit legii pe baza acordurilor dintre respectivele autorități.
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Art. 4. Republica recunoaște tuturor cetățenilor dreptul de a munci și promovează condițiile pentru ca acest drept să devină efectiv. Fiecare cetățean are dreptul de a desfășura, în concordanță cu propriile posibilități și propria alegere, o activitate sau o funcție ce contribuie la dezvoltarea progresului material și spiritual al societății.
Art. 7. Statul și Biserica Catolica sunt, fiecare cu propria rînduială, independente și suverane. Relațiile între ele sunt reglementate de Tratatul de la Lateran. Modificările Pactelor acceptate de ambele părți, nu cer proceduri de revizuire constituțională.
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Națiuni, promovează și favorizează organizațiile internaționale orientate spre un altfel de scop. Art. 12. Drapelul Republicii este tricolorul italian: verde, alb și roșu, cu câte trei fâșii verticale de dimensiuni egale. PARTEA I DREPTURILE ȘI ÎNDATORIILE CETÃȚENILOR
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TITLUL I Raporturile civile Art. 13. Libertatea individuală este inviolabilă. Nu este admisă nici o forma de reținere, de inspecție sau perchiziționare individuală, nici alte restrângeri de libertate personală, doar printr-un act motivat din partea autorităților judiciare și numai în cazurile și modurile prevăzute de lege. În cazuri excepționale de necesitate și urgență, indicat în mod clar de lege, autoritățile publice de securitate pot adopta măsuri provizorii de prevedere, ce trebuie comunicate timp de patru zeci și opt de ore autorităților judiciare și, dacă aceasta nu le validează în următoarele patru zeci și opt de ore, se declară revocate și rămân lipsite de orice efect. Este pedepsită orice violență fizică sau morală asupra persoanelor supuse restricțiilor de libertate. Legea stabilește limitele maxime de închisoare preventivă. Art. 14. Domiciliul este inviolabil. Nu pot fi efectuate inspecții sau percheziții sau sechestre, cu excepția cazurilor și modurilor stabilite de lege în dependență cu garanțiile prevăzute pentru protejarea libertății individuale. Verificările și inspecțiile pe motiv de sănătate și integritate publică sau în scopuri economice și fiscale sunt reglementate de legile speciale. 2 88
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Art. 15. Libertatea și discreția corespondenței sau oricare altă formă de comunicare sunt inviolabile. Limitarea acestora se poate manifesta doar din actul motivat ale autorităților judiciare cu garanțiile stabilite de lege. Art. 16. Fiecare cetățean poate circula și se poate stabili în orice localitate de pe teritoriul național, cu excepția cazurilor în care legea stabilește limitele din motive de sănătate sau securitate. Nici o restricție nu poate fi determinată de motive politice. Fiecare cetățean are dreptul la libera circulație în țară și peste hotare, cu excepția obligațiilor stabilite de lege. Art. 17. Cetățenii au dreptul de a se reuni în mod pașnic și fără arme. Pentru întruniri, organizate chiar într-un loc accesibil publicului, nu este cerut nici un fel de preavizare. Întrunirile în locurile publice pot fi aduse la cunoștință autorităților, ce le-ar putea interzice doar din serioase motive de securitate sau de integritate publică. Art. 18. Cetățenii au dreptul de a se uni în mod liber, fără autorizație, cu condiția în care persoanelor în cauză nu le interzice legea penală. Sunt interzise de asemenea, asociațiile secrete și cele ce urmăresc, chiar și în mod indirect, scopuri politice prin organizațiile cu caracter militar. Art. 19. Toți au dreptul de a practica în mod liber propria credință religioasă sub orice formă, individuală sau colectivă, sa facă propagande și să exercite în mod privat sau public religia, cu condiția de a nu se desfașura rânduieli contrare bunelor moravuri. Art. 20. Caracterul religios și scopul religiei sau cultului unei asociații sau instituții nu pot fi cau-
za unor speciale limitări legislative, nici ale unor speciale obligații fiscale la formarea sa, capacitate juridică și orice formă de activitate.
Art. 28. Funcționarii și angajații Statului și ale instituțiilor publice sunt direct responsabili, în conformitate cu legile penale, civile și administrative, ale actelor săvârșite la încălcarea drepturilor. În aceste cazuri responsabilitatea civilă se răsfrânge asupra Statului și instituțiilor publice.
TITLUL II Raporturile etico-sociale Art. 29. Republica recunoaște drepturile familiei ca societate naturală întemeiată pe căsătorie. 3 89
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Art. 24. Toți pot acționa în judecată pentru a-și apăra propriile drepturi și interese legitime. Apărarea și etapa de acțiune juridică este dreptul inviolabil în orice Stat.
Art. 27. Responsabilitatea penală este personală. Acuzatul nu este considerat vinovat până la sentința definitivă. Pedepsele nu pot consista în maltratări contrarii sensului umanității și trebuie să tindă spre reeducarea condamnatului. Nu este admisă pedeapsa cu moartea, cu excepția cazurilor prevăzute de legile militare de război.
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Art. 23. Nici o prestație personală sau patrimoniala nu poate fi forțată, cu excepția în care este stabilit de lege.
Art. 26. Extrădarea cetățeanului poate fi aprobată doar în baza unei convenții internaționale. Nu poate fi în nici un caz admisă pentru crime politice.
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Art. 22. Nimeni nu poate fi lipsit, din motive politice, de capacitate juridică, de cetățenie și de nume.
Art. 25. Nimeni nu poate fi îndepărtat de judecțtorul natural constituit prin lege. Nimeni nu poate fi pedepsit dacă nu în baza unei legi intrate în vigoare înainte de comiterea delictului. Nimeni nu poate fi supus măsurilor de securitate cu excepția cazurilor prevăzute de lege.
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Art. 21. Toți au dreptul de a manifesta în mod liber propriile idei prin cuvânt, prin scris și orice alt mijloc de difuzare. Presa nu poate fi supusă la autorzații sau cenzuri. Poate fi supusă sechestrării doar printr-un de act motivat de către autoritățile judiciare în caz de infracțiuni, în care legea despre presă o autorizează, sau în cazul violării normelor ce aceeași lege stabilește pentru indicarea responsabililor. În aceste circumstanțe, în caz de absolută urgență și în caz că nu sunt posibile intervențiile la timp ale autorităților judiciare, sechestrarea presei periodice poate fi efectuată de către organele de poliție judiciară, ce trebuie imediat, și nu după două zeci și patru de ore, să depună denunț autorităților judiciare. Dacă acestea nu o confirmă în următoarele douăzeci și patru de ore, sechestrul este anulat și lipsit de orice efect. Legea poate stabili, prin norme cu caracter general, că trebuie sa fie publicate mijloacele de finanțare a presei periodice. Sunt interzise publicările de presă, spectacolele și toate celelalte manifestări ce sunt contrare bunelor moravuri. Legea stabilește măsuri legislative adecvate pentru a preveni și a împiedica încălcările ei.
Sunt asigurați cei nevoiași, cu sprijinul necesar, cu mijloace pentru a acționa în judecată și a se apăra în fața fiecărei autorități. Legea determină condițiile și modurile de reparare a greșelilor judiciare.
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CONSTITUT˛ IA REPUBLICII ITALIENE unități productive; sprijină proprietatea mică și medie. Legea dispune măsuri de prevedere în favoarea zonelor de munte. Art. 45. Republica recunoaște funcția socială a cooperării cu caracter de reciprocitate fără scopuri de speculație privată. Legea promovează și favorizează creșterea mijloacelor speciale și asigură, prin controale necesare, caracterul și scopurile. Legea prevede protejarea și dezvoltarea artizanatului. Art. 46. În scopurile creșterii economice și sociale ale muncii în armonie cu exigențele procreării, Republica recunoaște drepturile muncitorilor de a colabora, în condițiile și în limitele stabilite de lege, la administrarea întreprinderilor. Art. 47. Republica încurajează și sprijină economiile sub toate formele; disciplinează, coordonează și controlează exercitarea creditului. Facilitează accesul economiilor populare la proprietatea de domiciliu, la proprietatea direct cultivatoare și la investițiile acționare directe si indirecte în marile complexe productive ale Țarii.
TITLUL IV Raporturile politice Art. 48. Sunt alegatori toți cetățenii, femei și bărbați, care au împlinit vârsta majoratului. Votul este personal și egal, liber și secret. Exprimarea votului este un drept civic. Legea stabilește capacitățile și modalitățile în exercitarea dreptului de vot a cetățenilor rezidenți în străinătate și asigură un caracter efectiv. În acest scop a fost creată o circumscripție Estero pentru alegerea Camerelor, căruia îi sunt acordate sedii 6 90
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cu număr stabilit de norma constituțională și conform criteriilor determinate de lege. Dreptul la vot nu poate fi limitat decât doar din incapacitate civilă sau din motiv de sentință penală irevocabilă sau în caz de incapacitate morală indicată de lege. Art. 49. Toți cetățenii au dreptul de a se asocia liber în partide pentru a contribui cu metode democratice la determinarea politicii naționale. Art. 50. Toți cetățenii au dreptul de a adresa petiții Camerei pentru a cere masuri legislative sau pentru a expune propriile necesitați comune. Art. 51. Cetățenii ambelor sexe au acces la funcțiile publice și la funcțiile elective în condiții de egalitate, în baza valorilor stabilite de lege. În acest scop Republica promovează prin necesarele masuri de prevedere aceleași oportunități atât pentru bărbați cât și pentru femei. Legea poate, pentru admiterea la posturile publice și la funcțiile elective, egaliza dreptul cetățenilor italieni ce nu aparțin Republicii. Cel ce este ales în funcțiile publice elective are dreptul de a dispune de timpul necesar desfășurării și păstrării postului sau de muncă. Art. 52. Apărarea Patriei este o obligație sacra a cetățeanului. Serviciul militar este obligatoriu în limitele și în condițiile stabilite de lege. Executarea sa nu compromite postul de munca a cetățeanului, și nici exercitarea drepturilor politice. Organizarea Forțelor armate se inspiră conform spiritului democratic al Republicii. Art. 53. Toți sunt obligați să contribuie la cheltuielile publice în raport cu venitul lunar și anual. Sistema fiscală este caracterizata conform criteriilor de progresivitate (cu cât se câștigă mai mult cu atât se plătește mai mult).
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CONSTITUT˛ IA REPUBLICII ITALIENE Art. 54. Toți cetățenii sunt obligați să fie fideli Republicii și să respecte Constituția și legile. Cetățenii cărora le sunt încredințate funcții publice sunt obligați sa le îndeplinească cu disciplină și onoare, depunând jurământ în cazurile stabilite de lege.
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CONSTITUT˛ IA REPUBLICII ITALIENE Căsătoria este constituită pe baza egalității morale și juridice a soților, cu limitele stabilite de lege cu garantul unității familiare. Art. 30. Este obligația și de dreptul fiecărui părinte să mențină, să instruiască și să educe copiii, necătānd faptului că sunt născuți în afara căsătoriei. În caz de incapacitate a părinților, legea decide în așa fel încât să fie îndeplinite sarcinile lor. Legea asigură copiilor născuți în afara căsătoriei orice tip de sprijin juridic și social, compatibil cu drepturile celor născuți în căsătorie. Legea stabilește normele și limitele la cercetarea paternității. Art. 31. Republica sprijină prin măsuri economice și alte ajutoare formarea familiei și îndeplinirea sarcinilor respective, cu un deosebit respect față de familiile numeroase. Protejează maternitatea, copilăria și tinerețea, sprijină instituțiile care activează în acest scop. Art. 32. Republica sprijină sănătatea ca drept fundamental al individului și de interes al colectivității, și garantează tratamente gratuite celor nevoiași. Nimeni nu poate fi supus unui anumit tratament medical ci doar în cazul în care este o dispoziție a legii. Legea nu poate în nici un caz sa violeze limitele impuse la respectarea persoanei umane. Art. 33. Arta și știința sunt libere și liber este și învățământul. Republica stabilește normele generale ale învățământului și fundează școli statale pentru toate ordinile și gradele. Instituțiile private au dreptul de a funda școli sau instituții de educație, fără cheltuieli din partea Statului. Legea, în fixarea drepturilor și ale obligațiilor școlilor private care cer egalitate, trebuie să le asi4 92
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gure lor plină libertate și elevilor lor o întreținere școlară echivalentă cu cea a elevilor școlilor statale. Este stabilit un examen de Stat pentru admiterea la diferite grade și ordine de școli sau de rezultatele acestora și de abilitare la exercitarea profesională. Instituțiile de cultură superioară, universități și academii, au dreptul de a stabili regulamente autonome în limitele stabilite de legile Statului. Art. 34. Școala este deschisă pentru toți. Învățământul elementar, împărțit în cel puțin opt ani, este obligatoriu și gratuit. Cei dotați și cei meritorii, chiar dacă lipsiți de mijloace, au dreptul de a obține cele mai înalte trepte de învățătură. Republica contribuie la eficacitatea acestui drept prin acordarea burselor de studiu, alocații familiilor și alte înlesniri, ce trebuie să fie conferite pe bază de concurs.
TITLUL III Raporturile economice Art. 35. Republica sprijină munca în toate formele și aplicațiile sale. Se ocupă de formarea și promovarea profesională a muncitorilor. Sprijină și favorizează acordurile și organizațiile internaționale ce se ocupă de afirmarea și reglementarea drepturilor muncii. Recunoaște libertatea emigrării, cu excepția obligațiilor stabilite de legile de interes general, și susține brațele de muncă italiene de peste hotare. Art. 36. Muncitorul are dreptul la o remunerație în proporție cu cantitatea și calitatea muncii sale și în orice caz suficientă să-și asigure sie și familiei sale o existență liberă și demnă. Durata maximă a zilei de lucru e stabilită de lege.
Muncitorul are dreptul la odihnă săptămânală și la concediu anual remunerat, și nu poate renunța.
Art. 40. Dreptul la grevă se exercită în cadrul legilor ce îl reglementează.
Art. 37. Femeia muncitoare are aceleași drepturi și, egalitate de muncă, aceleași remunerații ce le cuvin muncitorilor. Condițiile de muncă trebuie să permită desfășurarea funcției sale familiare și să asigure mamei și copilului un sprijin special adecvat. Legea stabilește limita minimă de vârsta pentru munca salariată. Republica sprijină munca minorilor prin norme speciale și garantează lor, egalitate de muncă, dreptul la egalitatea de remunerare.
Art. 41. Inițiativa economica privată este liberă. Nu se poate desfășura în contradictoriu cu utilitatea socială sau în mod de a cauza daune securității, libertății, și demnității umane. Legea determină programele și controalele oportune ca activitatea economica publică și privată să fie îndreptată și coordonată în scopuri sociale.
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Art. 44. Cu scopul de a obține o exploatare rațională a solului și de a stabili raporturi sociale proporționale, legea impune obligații și angajamente proprietății funciare private, fixează limitele extinderii sale în funcție de regiuni și zone agrare, sprijină și impune îmbunătățirea solurilor, transformarea latifundiului și reconstituirea unei
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Art. 39. Organizația sindicală este liberă. Sindicatelor nu le poate fi impusă altă obligație decât înregistrarea lor pe lângă instituțiile locale sau centrale, conform normelor stabilite de lege. Este o condiție faptul ca la înregistrarea statuturilor sindicatelor stabilește un regulament intern pe bază democratică. Sindicatele înregistrate au personalitate juridică. Pot, reprezentați în mod unitar în proporție cu numărul înscrișilor lor, sa stipuleze contracte colective de muncă cu o eficacitate obligatorie pentru toți cei ce aparțin categoriilor la care contractul se referă.
Art. 43. În scopul utilității generale legea poate rezerva în mod original sau transfera, prin exproprierea și cu excepția îndemnizațiilor, Statului, instituțiilor publice sau comunităților de muncitori sau utilizatori, determinate întreprinderi sau categorii de întreprinderi, care se refera la serviciile publice esențiale sau sursele de energie sau situațiile de monopol și care au caracter proeminent de interes general.
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Art. 38. Orice cetățean inapt sa muncească și lipsit de mijloace necesare pentru a viețui are dreptul la întreținere și asistență socială. Muncitorii au dreptul de a fi aprovizionați și asigurați cu mijloace adecvate exigențelor lor de trai în caz de accident, boală, invaliditate și bătrânețe și șomaj involuntar. Cei inapți și invalizi au dreptul la educație și la orientare profesională. Sarcinile prevăzute în acest articol stabilesc organe și instituții prestabilite sau integrate de Stat. Asistența privată este liberă.
Art. 42. Proprietatea poate fi publică sau privată. Bunurile economice aparțin Statului, instituțiilor sau privaților. Proprietatea privată e recunoscută și garantată de lege, ce determina modurile de cumpărare, de beneficiu și limitele cu scopul asigurării funcției sociale și de a fi accesibilă tuturor. Proprietatea privată poate fi, în cazurile prevăzute de lege, cu excepția indemnizației, expropriată din motive de interes general. Legea stabilește normele și limitele succesiunii legitime și testamentare și drepturile Statului despre ereditate.
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Principios fundamentales
Art. 6. La República protegerá mediante normas adecuadas a las minorías lingüísticas.
Art. 1. Italia es una República democrática fundada en el trabajo. La soberanía pertenece al pueblo, que la ejercitará en las formas y dentro de los límites de la Constitución.
Art. 7. El Estado y la Iglesia católica son, cada uno en su propia esfera, independientes y soberanos. Sus relaciones se regulan par los Pactos lateranenses. No requerirán procedimiento de revisión constitucional las modificaciones de los Pactos aceptadas por las dos partes.
Art. 2. La República reconoce y garantiza los derechos inviolables del hombre, ora como individuo, ora en el seno de las formaciones sociales donde aquél desarrolla su personalidad, y exige el cumplimiento de los deberes inexcusables de solidaridad política, económica y social.
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Art. 11. Italia repudia la guerra como instrumento de ataque a la libertad de los demás pueblos, y como medio de solución de las controversias internacionales; accede, en condiciones de igualdad con los demás Estados, a las limitaciones de
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Art. 5. La República, una e indivisible, reconoce y promoverá las autonomías locales, efectuará en los servicios que dependan del Estado la más amplia descentralización administrativa y adoptará los principios y métodos de su legislación a las exigencias de la autonomía y de la descentralización.
Art. 10. El ordenamiento jurídico italiano se ajustará a las normas del derecho internacional generalmente reconocidas. La situación jurídica de los extranjeros se regulará por la ley de conformidad a las normas y los tratados internacionales. Todo extranjero al que se impida en su país el ejercicio efectivo de las libertades democráticas garantizadas por la Constitución italiana tendrá derecho de asilo en el territorio de la República, con arreglo a las condiciones establecidas por la ley. No se admitirá la extradición de extranjeros por delitos políticos.
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Art. 4 . La República reconoce a todos los ciudadanos el derecho al trabajo y promoverá las condiciones que hagan efectivo este derecho. Todo ciudadano tendrá él deber de desempeñar, con arreglo a sus posibilidades y según su propia elección, una actividad o función que concurra al progreso material o espiritual de la sociedad.
Art. 9. La República promoverá el desarrollo de la cultura y la investigación científica y técnica. Salvaguardará el paisaje y el patrimonio histórico y artístico de la Nación.
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Art. 3. Todos los ciudadanos tendrán la misma dignidad social y serán iguales ante la ley, sin distinción de sexo, raza, lengua, religión, opiniones políticas ni circunstancias personales y sociales. Constituye obligación de la República suprimir los obstáculos de orden económico y social que, limitando de hecho la libertad y la igualdad de los ciudadanos, impiden el pleno desarrollo de la persona humana y la participación efectiva de todos los trabajadores en la organización política, económica y social del país.
Art. 8. Todas las confesiones religiosas serán igualmente libres ante la ley. Las confesiones religiosas distintas de la católica tendrán derecho a organizarse según sus propios estatutos en la medida en que no se opongan al ordenamiento jurídico italiano. Sus relaciones con el Estado serán reguladas por ley sobre la base de acuerdos con las representaciones respectivas.
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CONSTITUCIÓN DE LA REPÚBLICA ITALIANA
soberanía necesarias para un ordenamiento que asegure la paz y la justicia entra las naciones y promoverá y favorecerá las organizaciones internacionales encaminadas a este fin.
Se regularán por leyes especiales las comprobaciones e inspecciones por motivos de sanidad y de salubridad públicas o con fines económicos y fiscales.
Art. 12. La bandera de la República es la tricolor italiana: verde, blanca y roja, con tres franjas verticales de igual dimensión.
Art. 15 . Serán inviolables la libertad y el secreto de la correspondencia y de cualquier otra forma de comunicación. La limitación de los mismos sólo podrá producirse por auto motivado de la autoridad judicial con las garantías establecidas por la ley.
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CONSTITUCIÓN DE LA REPÚBLICA ITALIANA
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DERECHOS Y DEBERES DE LOS CIUDADANOS
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TÍTULO I De las relaciones civiles
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Art. 13. La libertad personal es inviolable. No procederá ninguna forma de detención, inspección o registro personal ni otra restricción cualquiera de la libertad personal salvo por auto razonado de la autoridad judicial y únicamente en los casos y del modo previstos por la ley. En casos excepcionales de necesidad y de urgencia, especificados taxativamente en la ley, la autoridad de orden público podrá adoptar medidas provisionales que deberán ser comunicadas dentro de las cuarenta y ocho horas siguientes a la autoridad judicial y que, de no ser confirmadas por ésta en las cuarenta y ocho horas subsiguientes, se considerarán revocadas y no surtirán efecto alguno. Se castigará toda violencia física y moral sobre las personas sujetas de cualquier modo a restricciones en su libertad. La ley establecerá los limites máximos de la detención preventiva. Art. 14. El domicilio es inviolable. No se podrán efectuar inspecciones o registros ni embargos salvo en los casos y con las modalidades establecidas por la ley, y conforme a las garantías prescritas para la salvaguardia de la libertad personal. 4 96
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Art. 16. Todo ciudadano podrá circular y residir libremente en cualquier parte del territorio nacional salvo las limitaciones que la ley establezca de modo general por razones de sanidad o de seguridad. Ninguna restricción podrá estar motivada por razones políticas. Todo ciudadano será libre de salir del territorio de la República y de regresar a él, salvo las obligaciones que la ley imponga. Art. 17. Los ciudadanos tendrán derecho a reunirse pacíficamente y sin armas. No se requerirá notificación previa para las reuniones, aunque tengan lugar en lugares abiertos al público. De las reuniones en lugares públicos se deberá cursar notificación previa a las autoridades, las cuales sólo podrán prohibirlas por motivos contrastados de seguridad o de salubridad pública. Art. 18. Los ciudadanos tendrán derecho a asociarse libremente, sin autorización, para fines que no estén prohibidos a los individuos por la ley penal. Estarán prohibidas las asociaciones secretas y las que persigan, incluso indirectamente, finalidades políticas mediante organizaciones de carácter militar. Art. 19. Todos tendrán derecho a profesar libremente su propia fe religiosa en cualquier forma, individual o asociada, hacer propaganda de la misma y practicar el culto respectivo en privado o www.immigrazioneoggi.it
en público, con tal de que no se trate de ritos contrarios a las buenas costumbres. Art. 20. El carácter eclesiástico y la finalidad de religión o de culto de una asociación no podrán constituir causa de limitaciones legislativas especiales ni de gravámenes fiscales para su constitución, capacidad jurídica y cualesquiera formas de actividad.
Art. 26. Sólo se podrá conceder la extradición de un ciudadano en el caso de que esté expresamente prevista por convenciones internacionales. Queda prohibida toda extradición por delitos políticos. Art. 27. La responsabilidad penal será personal. El acusado no será considerado culpable hasta que recaiga sentencia condenatoria firme. Las penas no podrán consistir en tratos contrarios al sentido de humanidad y deberán encaminarse a la reeducación del condenado. Se prohibe la pena de muerte.
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Art. 23. No se podrá imponer prestación personal o patrimonial alguna sino en virtud de lo dispuesto en la ley.
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Art. 28. Los funcionarios y los empleados del Estado y de las entidades públicas serán directamente responsables, con arreglo a las leyes penales, civiles y administrativas, por los actos realizados en violación de cualesquiera derechos. En estos casos la responsabilidad civil se extiende al Estado y a los entes públicos.
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Art. 22. Nadie podrá ser privado, por motivos políticos, de la capacidad jurídica, de la ciudadanía y del nombre.
Art. 25. Nadie podrá ser sustraído al juez natural establecido por la ley. Nadie podrá ser castigado sino en virtud de una ley que haya entrado en vigor antes de haberse cometido el hecho. Nadie podrá ser sometido a medidas de seguridad sino en los casos previstos por la ley.
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Art. 21. Todos tendrán derecho a manifestar libremente su pensamiento de palabra, por escrito y por cualquier otro medio de difusión. Sólo se podrá proceder a la recogida por auto motivado de la autoridad judicial en el caso de delitos por los que lo autorice expresamente la ley de prensa o en el supuesto de violación de las normas que la ley misma establezca para la indicación de los responsables. En estos casos, cuando haya urgencia absoluta y no sea posible la intervención a tiempo de la autoridad judicial, podrá procederse a la recogida de la prensa periódica por funcionarios de la policía judicial, que deberán inmediatamente, y nunca más de veinticuatro horas después, ponerlo en conocimiento de la autoridad judicial. Si ésta no confirma la medida dentro de las veinticuatro horas siguientes se considera la recogida como nula y carente de efecto alguno. La ley podrá disponer, por preceptos de carácter general, que se den a conocer los medios de financiación de la prensa periódica. Se prohiben las publicaciones de prensa, los espectáculos y cualesquiera otras manifestaciones contrarias a las buenas costumbres. La ley establecerá medidas adecuadas para prevenir y reprimir las violaciones en este campo.
Art. 24. Todos podrán acudir a los tribunales para la defensa de sus derechos y de sus intereses legítimos. La defensa constituye un derecho inviolable en todos los estados y etapas del procedimiento. Se garantizan a los desprovistos de recursos económicos, mediante las instituciones adecuadas, los medios para demandar y defenderse ante cualquier jurisdicción. La ley determinará las condiciones y modalidades de reparación de los errores judiciales.
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CONSTITUCIÓN DE LA REPÚBLICA ITALIANA TÍTULO II De las relaciones ètico-sociales Art. 29. La República reconoce los derechos de la familia como sociedad natural basada en el matrimonio. El matrimonio se regirá sobre la base de la igualdad moral y jurídica de los cónyuges, con los límites establecidos por la ley en garantía de la unidad de la familia. Art. 30. Es deber y derecho de los padres mantener, instruir y educar a los hijos, incluso a los habidos fuera del matrimonio. En los casos de incapacidad de los padres, la ley dispondrá lo necesario para que sea cumplida la misión de los mismos. La ley garantizará a los hijos nacidos fuera del matrimonio plena protección jurídica y social, en la medida compatible con los derechos de los miembros de la familia legítima. La ley dictará las normas y los límites de investigación de la paternidad. Art. 31. La República estimulará a través de medidas económicas y otras providencias la constitución de la familia y el cumplimiento de las tareas inherentes a ella, dedicando atención especial a las familias numerosas. Protegerá la maternidad, la infancia y la juventud, favoreciendo a las instituciones necesarias para esta finalidad.
Art. 33. Son libres el arte y la ciencia y será libre su enseñanza. La República dictará normas generales sobre la instrucción y establecerá escuelas estatales para todas las ramas y grados. Tanto las entidades como los individuos tendrán derecho a fundar escuelas e institutos de educación, sin gravamen alguno a cargo del Estado Al determinar los derechos y las obligaciones de las escuelas no estatales que soliciten la paridad, la ley deberá garantizar a éstas plena libertad y a sus alumnos un trato académico equivalente al de los alumnos de escuelas estatales. Se instituye un examen de Estado para la admisión en las diversas ramas y grados de escuelas o para la terminación de las mismas así como para la habilitación en orden al ejercicio profesional. Los establecimientos de cultura superior, universidades y academias tendrán derecho a regirse por estatutos autónomos dentro de los límites fijados por las leyes del Estado. Art. 34. La escuela estará abierta a todos. La enseñanza primaria, que se dispensará por lo menos durante ocho años, será obligatoria y gratuita. Las personas con capacidad y méritos tendrán derecho, aun careciendo de medios, a alcanzar los grados más altos de la enseñanza. La República hará efectivo este derecho mediante becas, subsidios a las familias y otras medidas, que deberán asignarse por concurso.
Art. 32. La República protegerá la salud como derecho fundamental del individuo e interés básico de la colectividad y garantizará asistencia gratuita a los indigentes. Nadie podrá ser obligado a sufrir un tratamiento sanitario determinado, a no ser por disposición de una ley. La ley no podrá en ningún caso violar los límites impuestos por el respeto a la persona humana. 6 98
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TÍTULO III De las relaciones economicas Art. 35. La República protegerá el trabajo en todas sus formas y aplicaciones. Cuidará la formación y la promoción profesional de los trabajadores. Promoverá y favorecerá los acuerdos y las organizaciones internacionales encaminadas a consolidar y regular los derechos del trabajo. Reconoce la libertad de emigración, salvando las obligaciones establecidas por la ley en pro del interés general y defenderá a los trabajadores italianos en el extranjero. Art. 36. El trabajador tendrá derecho a una retribución proporcionada a la cantidad y calidad de su trabajo y suficiente, en cualquier caso, para asegurar a su familia y a él una existencia libre y decorosa. Se determinará por la ley la duración máxima de la jornada de trabajo. El trabajador tendrá derecho al descanso semanal y a vacaciones anuales pagadas y no podrá renunciar a estos derechos.
Art. 41. Será libre la iniciativa económica privada. No podrá, sin embargo, desenvolverse en oposición al interés social o de tal modo que inflija un perjuicio a la seguridad, a la libertad y a la dignidad humana. La ley determinará los programas y controles oportunos para que la actividad económica pública y privada pueda encaminarse y coordinarse con fines sociales.
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Art. 42. La propiedad será pública o privada. Los bienes económicos pertenecerán al Estado, a entidades o a particulares. La propiedad privada podrá ser expropiada par motivos de interés general en los casos previstos por la ley y mediante indemnización.
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Art. 40. El derecho de huelga se ejercitará en el ámbito de las leyes que lo regulen.
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Art. 38. Todo ciudadano incapaz de trabajar y desprovisto de los medios necesarios para vivir tendrá derecho al mantenimiento y a la asistencia social. Los trabajadores tendrán derecho a que se pre-
Art. 39. La organización sindical será libre. No se podrá imponer a los sindicatos otra obligación que la de registrarse ante departamentos locales o centrales, según lo que la ley disponga. Será condición para el registro que los estatutos de los sindicatos sancionen un régimen interior fundado en los principios democráticos. Los sindicatos registrados tendrán personalidad jurídica y podrán, representados unitariamente en proporción a los respectivos afiliados inscritos, concertar convenios colectivos de trabajo con efectos obligatorios para todos los pertenecientes a las categorías a que se refiera el convenio.
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Art. 37. La mujer trabajadora tendrá los mismos derechos y, a igualdad de trabajo, la misma retribución que el trabajador. Las condiciones de trabajo deberán permitir a la mujer el cumplimiento de su misión familiar esencial y asegurar a la madre y al niño una protección especial adecuada. La República establecerá el límite máximo de edad para el trabajo asalariado. La República protegerá el trabajo de los menores con normas especiales y les garantizará, para trabajos iguales, el derecho a la igualdad de retribución.
vean y garanticen los medios proporcionados a sus necesidades vitales en caso de accidente, enfermedad, invalidez y ancianidad y desempleo involuntario. Los incapacitados y los minusválidos tendrán derecho a la educación y a la formación profesional. Las tareas previstas en el presente artículo serán asumidas por órganos e instituciones constituidas o complementadas por el Estado. Será libre la asistencia privada.
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CONSTITUCIÓN DE LA REPÚBLICA ITALIANA La propiedad privada será reconocida y garantizada por la ley, la cual determinará sus modalidades de adquisición y de goce y los límites de la misma, con el fin de asegurar su función social y de hacerla accesible a todos. La ley establecerá las normas y los límites de la sucesión legítima y testamentaria y los derechos del Estado en materia de herencia. Art. 43. La ley podrá, con finalidades de interés general, reservar a título originario o transmitir mediante expropiación y con indemnización al Estado, a entes públicos o comunidades de trabajadores o de usuarios determinadas empresas o categorías de empresas que exploten servicios públicos esenciales o fuentes de energía o situaciones de monopolio y tengan carácter de interés general predominante.
en armonía con las exigencias de la producción, el derecho de los trabajadores a colaborar, con las modalidades y dentro de los limites establecidos por las leyes, en la gestión de las empresas. Art. 47. La República estimulará y protegerá el ahorro en todas sus formas; disciplinará y coordinará el ejercicio del crédito. Favorecerá el acceso del ahorro popular a la propiedad de la vivienda, a la propiedad agraria directa y a la inversión accionaria directa e indirecta en los grandes complejos productivos del país.
Art. 44. Con objeto de conseguir el aprovechamiento racional del suelo y de establecer relaciones sociales equitativas, la ley impondrá obligaciones y cargas a la propiedad rústica privada, fijará límites a su superficie según las regiones y las zonas agrarias, promoverá e impondrá la bonificación de las tierras, la transformación del latifundio y la reconstitución de las unidades productivas, así como ayudará a la pequeña y mediana propiedad. La ley preverá medidas a favor de las zonas montañosas. Art. 45. La República reconoce la función social de la cooperación con caracteres mutualistas y sin finalidad de especulación privada. La ley fomentará y favorecerá el incremento de la misma con los medios más adecuados y preservará, a través de los controles oportunos, su carácter y sus finalidades. La ley proveerá a la protección y al desarrollo del artesanado. Art. 46. La República reconoce, con la finalidad de elevar el nivel económico y social del trabajo y 8 100
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TÍTULO IV De las relaciones politicas Art. 48. Son electores todos los ciudadanos, hombres y mujeres, que hayan alcanzado la mayoría de edad. El voto será personal e igual, libre y secreto. Su ejercicio constituye un deber cívico. La ley establecerá los requisitos y formas de ejercicio del derecho de voto para los ciudadanos residentes en el extranjero, y garantizará la efectividad del mismo. Con este fin se instituirá una circunscripción del Extranjero para las elecciones de las Cámaras, a la que se asignará el número de escaños que se establezca por norma de rango constitucional y con arreglo a los criterios que disponga la ley. El derecho de voto no podrá ser restringido sino por incapacidad civil o con motivo de sentencia penal firme o en los supuestos de indignidad moral especificados por la ley.
Art. 52. La defensa de la patria constituye un deber sagrado del ciudadano. El servicio militar será obligatorio, dentro de los límites y con las modalidades que se establezcan en la ley. Su cumplimiento no menoscabará la situación laboral del ciudadano ni el ejercicio de los derechos políticos. El ordenamiento de las Fuerzas Armadas se inspirará en el espíritu democrático de la República. Art. 53. Todos estarán obligados a contribuir a los gastos públicos en proporción a su capacidad contributiva. El sistema tributario se inspirará en criterios de progresividad. Art. 54 . Todos los ciudadanos tendrán el deber de ser fieles a la República y de observar la Constitución y las leyes. Los ciudadanos a quienes estén confiadas funciones públicas tendrán el deber de cumplirlas con disciplina y honor, prestando juramento en los casos que la ley establezca.
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Art. 49. Todos los ciudadanos tendrán derecho a asociarse libremente en partidos para concurrir con procedimientos democráticos a la determinación de la política nacional.
cumplimiento de las mismas y a conservar su puesto de trabajo.
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Art. 50. Todos los ciudadanos podrán dirigir peticiones a las Cámaras para pedir que se dicten disposiciones legislativas o exponer necesidades de índole común.
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Art. 51. Todos los ciudadanos de uno y otro sexo podrán desempeñar cargos públicos y puestos electivos en condiciones de igualdad según los requisitos establecidos por la ley. La ley podrá, para la admisión a los cargos públicos y a los puestos electivos, equiparar con los ciudadanos a los italianos no pertenecientes a la República. Quien sea llamado a las funciones públicas tendrá derecho a disponer del tiempo necesario al 9 101
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