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Croci: 30° compleanno con boom di fatturato Chiuso il 2020 con un giro d’affari di 36 milioni di euro, di cui il 40% sviluppato ai mercati esteri, l’azienda punta ad aumentare la presenza all’estero e ad ampliare l’offerta di prodotto scommettendo su sostenibilità, tecnologia, digitalizzazione e un nuovo approccio ai consumatori.
Croci festeggia il suo trentesimo
compleanno. Fondata nel 1990 da Dario Croci, l’azienda varesina specializzata nel settore degli accessori per animali domestici, negli anni ha cambiato pelle evolvendo dal ruolo di grossista a quello di distributore e poi a player internazionale. Questo mutamento è stato accompagnato da una crescita esponenziale che è ben testimoniata dai numeri: nel 2020 Croci ha realizzato un fatturato di 36 milioni di euro, prevalentemente tramite produzione e vendita di prodotti a marchio proprio. «L’anno di svolta è stato il 2000» afferma Dario Croci. «Abbiamo iniziato a commercializzare prodotti con i nostri marchi e questo ha comportato anche un cambiamento di visione e di strategia. Creare e commercializzare un brand significa cercare innovazione, intercettare i bisogni e i gusti del consumatore finale che per noi sono sia l’animale sia il proprietario. Infine tutto questo ha portato anche alla necessità di trovare nuovi sbocchi in mercati stranieri». Mercati su cui oggi Croci ha una presenza importante: circa il 40% del fatturato, infatti, è destinato all’esportazione in 43 paesi. In questo quadro, negli ultimi anni Germania e Cina hanno registrato una crescita significativa grazie anche alle strategie di potenziamento qui operate. Nel 2010 Croci è entrata direttamente nel mercato tedesco acquisendo Amtra, società specializzata in acquariologia. Tramite la costituzione della filiale Amtra Croci a Francoforte l’azienda italiana si è dotata di una base operativa da cui servire il mercato Nord Europeo. Nel 2019 Croci è sbarcata anche In Cina aprendo una filiale a Zhongshan, nella provincia del Guangdong, grazie alla quale l’azienda punta a potenziare in maniera significativa il mercato asiatico.
46 _ PETB2B _ GENNAIO/FEBBRAIO 2021
Dario Croci e Marco Pozzo, strategic growth dell’azienda, supervisionano la collezione abbigliamento, uno dei core business aziendali
Dario Croci, fondatore dell’azienda
INTERNAZIONALIZZAZIONE E PRODOTTO / «L’internazionalizzazione sarà uno dei pilastri della nostra strategia di sviluppo anche per i prossimi anni» spiega Marco Pozzo, strategic growth di Croci. «In particolare, come già accaduto in Germania, puntiamo a entrare direttamente in alcuni mercati per noi particolarmente importanti. Su questo fronte, abbiamo appena raggiunto l’accordo per l’acquisizione dell’azienda transalpina Canifrance, proprietaria del marchio Bobby, che ci permetterà di potenziare la presenza in Francia». Oltre al potenziamento sui mercati internazionali, le strategie future di Croci punteranno decisamente anche sull’ampliamento dell’offerta di prodotti e sull’approccio al consumatore. «Abbiamo in programma importanti investimenti sia per dar vita a prodotti differenzianti, fashion, di design e di qualità, sia per il progressivo miglioramento della distribuzione», aggiunge Marco Pozzo. Alcuni dei temi su cui si concentrerà l’azienda per lo sviluppo del proprio portfolio al fine di creare innovazione saranno la sostenibilità (in particolare con le lettiere vegetali, le salviette igieniche biodegradabili, i tappetini assorbenti eco e altri articoli ad alta rotazione), la
La sede di Croci è a Castronno (VA) e vanta un’ampia superficie destinata al magazzino, agli uffici, al laboratorio di ricerca e sviluppo e allo showroom