Piacenza Jazz Fest 2013

Page 1


testi curati da Gianni Azzali e Simona Cerri note critiche e discografia consigliata a cura di Jody Borea Direttore artistico Gianni Azzali Commissione artistica: Angelo Bardini, Jody Borea e Giampietro Sargiani.

A Dizzy e Frank 20 anni dopo


“Alcuni scienziati affermano che l’idrogeno, proprio perché così abbondante, è il mattone fondamentale dell’universo. Io dico che nell’universo c’è più stupidità che idrogeno.” Frank Zappa “Quando smetti di usare le labbra, il cervello comincia a giocarti brutti scherzi” Dizzy Gillespie


Piacenza, sotto il profilo culturale, può vantare la presenza di un vitale mondo associativo e di istituzioni attente a sostenere, pur con i vincoli che l’attuale congiuntura finanziaria impone, le diverse iniziative che il territorio esprime. Il Piacenza Jazz Fest, giunto quest’anno alla decima edizione, è una delle più brillanti, significative e apprezzate, anche fuori dai nostri confini. Nel corso delle ultime edizioni i piacentini hanno assistito ad esibizioni di artisti di prima grandezza, da Brad Mehldau a Paolo Fresu, da Uri Caine a Wayne Shorter, e ciò grazie soprattutto all’impegno e alla dedizione dei volontari e degli amici del Piacenza Jazz Club, a partire naturalmente dal suo fondatore e presidente, Gianni Azzali. Oltre ai concerti il festival propone ogni anno un ricco cartellone di iniziative collaterali: mostre fotografiche, workshop e seminari, presentazione di libri, proiezioni cinematografiche a tema, senza dimenticare il tradizionale e prezioso concerto all’interno delle mura del carcere delle Novate, che contribuiscono alla diffusione della musica jazz e della cultura afro-americana e a fare di Piacenza, nei giorni della manifestazione, non solo “la città del jazz” ma anche uno spazio di incontro e di valorizzazione dei principi di integrazione, uguaglianza, rispetto e ascolto delle differenze. Il Piacenza Jazz Fest, in questi dieci anni, ha fatto letteralmente “passi da gigante” e oggi non è più soltanto una manifestazione musicale, scandita da appuntamenti prestigiosi e partecipati dagli appassionati del genere, ma è ormai un cammino, un patrimonio che appartiene a tutta la comunità, un evento capace di intercettare il pubblico più vario e di conquistare anche l’attenzione della stampa nazionale ed estera. Un “piccolo miracolo” che ogni anno si ripete. Penso in proposito che nelle città di provincia come la nostra, nonostante le difficoltà e la crisi, si continua – seppure a fatica – a produrre cultura, grazie alle tante iniziative che avvengono sul territorio. Jazz Fest in tal senso è un esempio significativo che trova, per questa ragione, l’appoggio e l’attenzione dell’Amministrazione Comunale. Anche quest’anno Gianni Azzali e i suoi collaboratori hanno allestito un palinsesto di prim’ordine, che come sempre è punto di richiamo per gli appassionati e per gli estimatori della buona musica di Piacenza e non solo. Paolo Dosi (Sindaco di Piacenza)


2006 2007 2008

2009 2010 2011 2012 2013

del Piacenza Jazz Fest

2005

tutte le edizioni

2004


Dizzy Gillespie

di Jody Borea 21 settembre 1963: Dizzy Gillespie sale sul palco del Monterey Jazz Festival e annuncia la sua candidatura alle elezioni presidenziali statunitensi. Dizzy era come sempre sorridente, ma in quell’occasione non stava affatto scherzando, tanto che aveva già in mente il futuro governo: Duke Ellington ministro dello Stato, Max Roach ministro della Difesa, Charles Mingus ministro della Pace, Louis Armstrong all’Agricoltura, Malcolm X alla Giustizia ed Ella Fitzgerald alle Politiche Sociali! Gillespie si batteva per l’integrazione e l’emancipazione della sua gente e per la sua campagna elettorale aveva bisogno di un inno; pensò di trasformare la celebre “Salt Peanuts” in “Vote for Dizzy” commissionando il testo a Jon Hendricks. Ne venne fuori un piccolo capolavoro di ironia: “Your political leaders spout a lot of hot air / But Dizzy blows trumpet so you really don’t care”, (“Gli altri politici quanto fiato san sprecare / Ma Dizzy se non altro lo usa per suonare”). L’America stava attraversando uno dei momenti peggiori della sua storia, dall’attentato dinamitardo alla Sixteenth Street Baptist Church di Birmingham, Alabama, (ricordate il commovente brano di John Coltrane?)


dove morirono quattro ragazzine afroamericane fino all’assasinio del presidente John Fitzgerald Kennedy. Dizzy ovviamente non venne eletto e la battaglia per i diritti degli afroamericani subì un forte contraccolpo: la sua rivoluzione non si concretizzò. Ma a noi appassionati di Jazz basta la rivoluzione che Dizzy ci donò negli anni Quaranta, quando, insieme a Charlie Parker, Bud Powell e Thelonious Monk inventò il Bebop. Ora Dizzy non sorride più da vent’anni, noi invece continuiamo a sorridere ascoltando la sua musica meravigliosa.

Grazie Dizzy!

quest’anno il Jazz

si mette in tasca!

è arrivata l’app ufficiale del Piacenza Jazz Fest 2013 per iPhone


Il numero dieci...

E’ arrivato il numero...dieci! E vai! Dieci anni di Jazz a Piacenza! Per l’occasione abbiamo posticipato l’iniziativa di circa un mese e mezzo, per aver (speriamo) un clima adatto ad un concerto in piazza Cavalli e usufruire delle festività legate al 25 aprile e al 1° maggio. Il cartellone del decennale è ricco di proposte per tutti i palati, come di consueto e forse più. Un’anteprima in Fondazione con l’icona Gegè Telesforo e un settimana nominata “aspettando il Jazz Fest”, nella quale spicca il concerto dello Spirit Gospel Choir nella basilica di Sant’Antonino, poi grande inaugurazione con lo storico gruppo “Aires Tango” in Rotative, guidato dall’argentino Javier Girotto; a seguire il primo vero concerto in piazza Cavalli con i dodici elementi dei “Sousaphonix” di Mauro Ottolini; la collaborazione con il Nicolini, quest’anno particolarmente intensa, ha prodotto (insieme ad un nostro partner di sempre, “Jazz Network”) il concerto di uno tra i massimi pianisti jazz mondiali come Gonzalo Rubalcaba. Con orgoglio presentiamo in cartellone anche il primo violinista elettrico della storia, il francese Didier Lockwood che negli anni Ottanta ha stravolto la concezione del violino jazz. Poi un gruppo elettrico senza precedenti a Piacenza: “Miles Smiles” con una line up da capogiro e tornerà il pianismo di Uri Caine, che con Franco Ambrosetti e Furio Di Castri ci racconterà la storia della musica da Bach a Miles Davis, mentre Gary Burton festeggerà il suo nuovo quartetto (e i suoi settantanni!) al Verdi di Fiorenzuola. Senza contare la nuova rassegna “Cinema di Jazz” in collaborazione con l’Associazione “Amici del Teatro Gioco Vita” e la seconda edizione della rassegna “Jazz Club!” durante i venerdì del Fest e poi i tre concerti al Centro Gotico, il convegno su Frank Zappa a venti anni dalla scomparsa, le masterclass, la giornata Yamaha, i concorsi “Bettinardi” e “Strisce di Jazz” e altro ancora! ----------------------Sembra davvero ieri il giorno in cui tutto è cominciato. Quanta emozione e anche quanto timore; timore di fare qualcosa di più grande di noi, di sbagliare, il timore di maneggiare molti più soldi di quanti ne maneggiamo normalmente, di firmare contratti, di movimentare musicisti (avere in macchina Wayne Shorter!!!), insomma...di non essere all’altezza. E invece eccoci qui, dopo dieci anni a festeggiare un compleanno, una storia di spericolati musicisti e di grandi appassionati di questa musica stupenda, imprevedibile e totale come il Jazz! Nel 2003 si è costituita l’associazione Piacenza Jazz Club, con un suo direttivo, una tessera, alcune riunioni molto frequentate e qualche difficoltà (da parte mia) a prendere sonno dopo quelle riunioni. Stava succedendo qualcosa che avrebbe influenzato la mia esistenza e l’avrebbe “girata” da musicista (aimè) ad organizzatore (ci chiamano “promoter”). Devo confessare che ero piuttosto agitato, anzi, galvanizzato. Ma quanta gente ci stavamo portando dietro? Abbiamo trovato alcune porte, importanti, aperte o comunque socchiuse, facili da aprire e così, quasi come fosse un gioco, è iniziata l’avventura. Un’avventura fatta di volontari, di freddo e neve nei gazebo promozionali, di bilanci che tenevano conto (e purtroppo sono tornati a farlo) dei due o tre euro di differenza tra un ristorante e l’altro, tra l’affissione di uno o due manifesti; un’avventura che ci ha portato ad ospitare a Piacenza centinaia di musicisti, e che musicisti! Tantissimi ragazzi dei concorsi


dieci anni di Jazz sono arrivati da tutta Italia, la stampa nazionale ha cominciato ad occuparsi di noi e il Piacenza Jazz Fest, il primo Festival musicale a Piacenza dopo Carovane, ha preso il volo; da piccola rassegna di una piccola città di confine, poco emiliana e aimè a volte troppo lombarda, a città che sembra abbia avuto un gene recessivo nel suo DNA da sempre, una città che ospita uno tra i festival jazz più importanti della penisola. Beh, a dire il vero, il gene non era troppo recessivo, si è manifestato più volte dal dopoguerra, come testimoniato nel libro “Jazz in Libertà” prodotto dalla nostra associazione in collaborazione con il quotidiano Libertà, nostro partner da sempre. Dal ’45 in poi Jazz e Piacenza sono due parole che si sono trovate bene insieme. Grandi concerti, un “Jazz Club Piacenza” fondato nel ’56 (da notare la similitudine del nome senza che noi ne conoscessimo l’esistenza), un’altra associazione degli anni ’80 che si chiamava “Jazz Amatori”, insomma tante iniziative jazzistiche da sempre, ma mai coordinate e soprattutto mai continuative. Ecco perché i nostri (primi) dieci anni sono importanti, perché stiamo costruendo un pezzo importante della storia culturale piacentina e dell’Italia del nord. Anche perché la nostra iniziativa non è mai stata intesa come una serie di concerti e basta, ma come un’iniziativa culturale a tutto tondo, con un bilancio che ha sempre visto le spese per i grandi eventi, alla pari con le spese per la divulgazione, la didattica, l’approfondimento, la valorizzazione dei giovani talenti italiani...la Cultura legata al Jazz! Questa è sempre stata una caratteristica distintiva nel confronto con molte realtà festivaliere italiane, una caratteristica della quale andiamo fieri e che sarà ancora più evidente nel festival del decennale che andiamo ad iniziare. Buon Festival a tutti!

(presidente del Piacenza Jazz Club)

Il Piacenza Jazz Fest è sostenuto principalmente dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, poi dal Comune di Piacenza, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Provincia di Piacenza e da preziosi e coraggiosi sponsor privati che ringraziamo nelle prossime pagine.


dieci anni

di grandi musicisti e di... belle persone! visti e ascoltati a Piacenza in questi dieci anni Marc Abrams, Philippe Aerts, Enzo Amazio, Franco Ambrosetti, Ray Anderson, Paolo Angeli, Andrea Anzalone, Andrea “Ayace” Ayassot, Gianni Azzali, Daniel Bacalov, Luis Bacalov, Stefano Bagnoli, Jeff Ballard, Gabrio Baldacci, Ellade Bandini, Vito Barbato, Mattia Barbieri, Daniele Barcaroli, Julio Barreto, Piero Bassini, Stefano Battaglia, Mauro Beggio, Luca Begonia, Paolo Benedettini, Jerry Bergonzi, Anton Berovski, Jorge Bezerra, Francesco Bigoni, Adam Birnbaum, Paolo Birro, Brian Blade, Johnathan Blake, Michelle Bobko, Stefano Bollani, Flavio Boltro, Rosario Bonaccorso, Roberto Bonati, Luis Bonilla, Robert Bonisolo, Fabrizio Bosso, Marco Bovi, Anthony Braxton, Mauro Brunini, Luca Bulgarelli, Don Byron, Francesco Cafiso, Uri Caine, Mauro Campobasso, Stefano Cantarano, Stefano “Cocco” Cantini, Jean Luc Capozzo, Dario Carnovale, Beppe Caruso, Marco Castiglioni, Gianni Cazzola, Dede Ceccarelli, Erminio Cella, Eugene Chadbourne, Vincent Chancey, Renato Chicco, Pietro Ciancaglini, Gigi Cifarelli, Mattia Cigalini, Roberto Cipelli, Nico Ciricugno, Scott Colley, Ravi Coltrane, Luca Colussi, Pietro Condorelli, Giulio Corini, Alegre Correa, Paolo Corsi, Claudio Corvini, Mario Corvini, Gianni Coscia, Silvia Cucchi, Chris Dahlgren, Paolino Dalla Porta, Franco D’Andrea, Eli Degibri, Hamilton De Holanda, Tullio De Piscopo, Zeno De Rossi, Maria Pia De Vito, Stefano Di Battista, Gianni Di Benedetto, Giuseppe Di Benedetto, Daniele Di Bonaventura, Furio Di Castri, Marcello Di Leonardo, Vito Di Modugno, Wayne Dockery, Famoudou Don Moye, Solomon Dorsey, Dave Douglas, Hamid Drake, Billy Drummond, Pee Wee Durante, Dario Duso, Jean Marie Ecay, Rossano Emili, Wayne Escoffery, Dimitri Grechi Espinoza, Antonio Faraò, Joe Farnsworth, Laura Fedele, Bebo Ferra, Garrison Fewell, Ken Filiano, Claudio Filippini, Ettore Fioravanti, Riccardo Fioravanti, Paolo Forlini, Al Foster, Bob Franceschini, Michele Franzini, Francesco Fratini, Paolo Fresu, Bill Frisell, Richard Galliano, Roberta Gambarini, Matthew Garrison,


Roberto Gatto, Marcello Giannini, Susanna Gartmayer, Sandro Gibellini, Giovanni Giorgi, Javier Girotto, Rosario Giuliani, Eddie Gomez, Yuri Goloubev, Massimo Greco, Kyle Gregory, Drew Gress, Danny Grissett, Gabriel Grossi, Mauro Grossi, Stefano Guazzo, Giovanni Guidi, Omar Hakim, Darryl Hall, Jake Hanna, Tom Harrell, Lafayette Harris, Billy Hart, Tamir Hendelman, Scott Henderson, Michele Hendricks, Taylor Ho Bynum, Gerardo Iacoucci, Joseph Jarman, Marc Johnson, Sheila Jordan, Bert Joris, Joe Kabongo, Sunny Kim, Scott Kinsey, Dan Kinzelman, Alfred Kramer, Viktor Krauss, Steve Kuhn, Alessandro La Corte, Alfredo Laviano, Eric Legnini, Greg Leisz, Davide Liberti, Dave Liebman, Paul Lowens, Pietro Lussu, Rudi Mahall, Alessandro Maiorino, Tony Malaby, Daniele Malvisi, Natalio Mangalavite, Emanuele Maniscalco, Luca Mannutza, Massimo Manzi, Mauro Manzoni, Fulvio Maras, Carla Marciano, Rita Marcotulli, Bruno Marcozzi, Vittorio Marinoni, Linley Marthe, Giulio Martino, Valerio Mastandrea, Roberto Mattei, Paul McCandless, Tom Mc Clung, Steve Mc Craven, Chuck McPherson, Brad Mehldau, Aldo Mella, Nico Menci, Luca Mezzadri, Marco Micheli, Andrea Michelutti, Luciano Milanese, Chris Minh Doky, Roscoe Mitchell, Glen Moore, Jason Moran, Dado Moroni, Juanjo Mosalini, Gavino Murgia, Claudia Natili, Mauro Negri, Gary Novak, Adam Nussbaum, Piero Odorici, Ugonna Okegwo, Mauro Ottolini, Marco Pacassoni, Simone Padovani, Walter Paoli, Raffaello Pareti, Giuseppe Parmigiani, Emanuele Parrini, John Patitucci, Jessica Pavone, Sonia Peana, Filippo Pedol, Luis Perdomo, Danilo Perez, Ben Perowsky, Matt Perrine, Gianluca Petrella, Umberto Petrin, Anthony Pinciotti, Enrico Pieranunzi, Leonardo Pieri, Enzo Pietropaoli, Francesco Ponticelli, Michel Portal, Chris Potter, Andrea Pozza, Alvin Queen, Enrico Rava, Danilo Rea, Mirko Roccato, Manhu Roche, Carrie Rodriguez, Adam Rogers, Marcus Rojas, Aldo Romano, Dario Rosciglione, Roberto Rossi, Jay Rozen, Mirko Rubegni, Dino Rubino, Roswell Rudd, Leandro Saint Hill, Antonello Salis, Piero Salvatori, Antonio Sanchez, Daniel Santiago, Alfonso Santimone, Dave Santoro, Daniele Scannapieco, Beppe Scardino, Federico Scettri, Giancarlo Schiaffini, Silvia Schiavone, Louis Sclavis, Valerio Scrignoli, Stefano Senni, Simone Serafini, Peppe Servillo, Jaribu Shahid, Wayne Shorter, Aaron Siegel, Nate Smith, Roberto Soggetti, Lew Soloff, Omar Sosa, Dario Spinelli, Mike Stern, Nicola Stranieri, Ej Strickland, Sugar Kitty Big Band, Neil Swainson, Steve Swallow, Gianluca Tagliazucchi, Aki Takase, Ares Tavolazzi, John Tchicai, Luigi Tessarollo, Henri Texier, Kim Thompson, Daniele Tittarelli, Childo Tomas, Giovanni Tommaso, Pietro Tonolo, Lorenzo Tucci, Ralph Towner, Nathaniel Townsley, Gianluigi Trovesi, Steve Turre, Andrè Vasconcellos, Michele Vignali, Aldo Vigorito, Marcio Villa Bahia, Jimmy Villotti, Gianni Virone, Nasheet Waits, Mark Walker, Cedar Walton, Doug Weiss, Corey Wilkes, David Williams, Nils Wogram, Rachel Z, Attilio Zanchi, Enrico Zanisi, Mario Zara, Joe Zawinul, Enzo Zirilli.


Grazie Davvero...

a tutti coloro che ci frequentano, ci incoraggiano e non ci fanno mai mancare il loro sostegno. Grazie al preziosissimo Staff del festival e grazie a tutti i Soci del Piacenza Jazz Club e del Milestone. Un grazie sincero al Dott. Giacomo Marazzi e a tutto il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, organismo vitale per questo festival; grazie per il sostegno economico che, fin dalla prima edizione, ha assicurato alla nostra iniziativa, permettendole di crescere e di arrivare fino al suo decennale, anche in momenti così delicati per la Cultura in Italia ed economicamente tanto difficili. Un sentito ringraziamento alla Dott.ssa Tiziana Libè, vicedirettore generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, per la sapiente guida, per la simpatia e per l’apprezzamento da sempre dimostrati verso i nostri progetti. Grazie al Sindaco di Piacenza Paolo Dosi; a Tiziana Albasi e a Maurizio Parma, rispettivamente Assessori alla Cultura del Comune e della Provincia di Piacenza; un grazie anche all’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che anche quest’anno ci ha concesso il suo prestigioso patrocinio. Grazie ad Augusto Bottioni, Assessore alla cultura del Comune di Fiorenzuola e a Donatella Bracchi, dirigente settore Cultura di quel Comune. Grazie al direttore del Conservatorio “Nicolini”, il M° Fabrizio Dorsi. Un grazie di cuore a Donatella Ronconi dell’Editoriale Libertà per il suo sostegno, per esserci sempre vicino col suo entusiasmo e con i suoi preziosi consigli e per la fiducia che da sempre accorda alle nostre iniziative. Grazie al Direttore di Libertà Gaetano Rizzuto per il supporto fornito dalla testata che dirige e per il prezioso e puntuale incoraggiamento. Un grazie a tutte le redazioni che supportano la comunicazione degli eventi. Grazie a Telelibertà per le riprese degli eventi. Un ringraziamento a Stefano Pareti e Diego Mai per la collaborazione sulla nuova rassegna “Cinema di Jazz”. Un grazie a Simona Cerri che si occupa con grande professionalità dell’ufficio stampa del festival, raggiungendo ogni anno obiettivi sempre più ambiziosi; grazie a Fausto Mazza e al suo studio di comunicazione per la creativa e attenta cura dell’immagine del festival. Grazie ai giurati dei nostri concorsi, Giuseppe Parmigiani, Eleonora Bagarotti, Fabio Bianchi, Paolo Bisi, Elia Bonetti, Jody Borea, Roberto Cipelli, Tiziana Ghiglioni, Aldo Gianolio, Giovanni Freghieri, Massimo Manzi, Oliviero Marchesi, Paolo Menzani, Stefano Moroni, Tino Tracanna, Luciano Vanni e Attilio Zanchi. Grazie a Sandra Costantini di Jazz Network; a Stefano Zenni, Presidente della SIdMA; a Christian Genocchi e a tutto l’entourage del Circolo Arcicomics “Il senso delle


Nuvole”. Grazie alla dott.ssa Monica Pollini, direttrice del Centro Gotico; alla dott.ssa Claudia Praolini di “Concorto Film Festival”. Grazie a Danilo Anelli della “Famiglia Piasinteina” e all’Unione Commercianti di Piacenza. Un sentito grazie a Valeria Viganò Parietti dell’associazione “Oltre il muro” per il fondamentale supporto legato al concerto al carcere delle Novate. Grazie a Cristian Lertora, Alberto Malvicini, Antonio Resmini e Marcello Delfanti dell’Unione Commercianti per il supporto alla mostra “Improvvisazioni” in centro storico. E ancora: a Mauro Resmini di Steeltrade; a Carla Coppelli e Roberto Rubinetti di Elitrans; al Centro Gotico; a Iren Emilia; a Metronotte Piacenza; a Yamaha Music Europe; a Naima Music Store; a Gabriele Zazzi; a Claudia Ferrero e Carlo Alberto Fiorani dell’Hotel Ovest; a Jazzitalia.net. Grazie a Ettore Quaglia per la documentazione video e a Giancarlo Carraro per le multivisioni. Grazie ai nostri fotografi ufficiali e a tutto lo staff tecnico di Sartori Service e di CSS.

i luoghi del Jazz Basilica di Sant’Antonino piazza S. Antonino, 1 (Piacenza) Spazio “Le Rotative” via Benedettine, 66 (Piacenza)

Milestone via Emilia Parmense, 27 (Piacenza) Centro Gotico via Emilia Parmense, 151 (Piacenza) Teatro dei Filodrammatici via S. Franca, 33 (Piacenza)

dove

Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano via S. Eufemia, 12 (Piacenza)

Conservatorio “G. Nicolini” via S. Franca, 35 (Piacenza)

Teatro “G. Verdi” di Fiorenzuola piazzetta S. Francesco (Fiorenzuola d’Arda – PC)

Teatro President via Manfredi 30 (Piacenza)

Mostra “Improvvisazioni” via Cavour, 7 (Piacenza)


anteprima

Gegè Telesforo


05

03

2013

CONCERTO DI PRESENTAZIONE ALLA CITTÀ Piacenza Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano GeGè Telesforo voce e percussioni Greta Panettieri voce L.A. Santoro voce Domenico Sanna pianoforte Giuseppe Bassi contrabbasso Roberto Pistolesi batteria Ingresso libero Jazz vocalist, musicista, produttore, compositore, ma anche giornalista, autore, personaggio radiofonico e televisivo, GeGé Telesforo è prima di tutto un elegante e simpatico signore, che ha attraversato 30 anni di storia della radio e TV con garbo, leggerezza e coerente amore per la sua passione di sempre: il jazz vissuto con la massima professionalità congiunta ad allegria, ritmo e piacevolezza. “Nu Joy” è il nuovo album che GeGè presenta all’anteprima del Piacenza Jazz Fest 2013; un album che contiene nove sorprendenti composizioni originali, scritte da Telesforo e due nuovi arrangiamenti realizzati per l’emozionante versione del classico “No Woman No Cry”, e “Stronzo”, brano scat scritto da Lucio Dalla nel 1983, riletto da Telesforo in chiave Funk. Dal sound contemporary r&b, ricco di irresistibili grooves e momenti solistici emozionanti, “Nu Joy” presenta il nuovo accattivante repertorio jazz-funk di GeGè Telesforo. D’altra parte Gegè nel corso degli anni ha dimostrato un’inossidabile capacità di far incontrare il miglior jazz italiano e internazionale con collaborazioni sempre di altissimo livello, tanto per citarne alcune: Roberto Gatto, Danilo Rea, Antonio Faraò, Enzo Pietropaoli, Rita Marcotulli, Marco Tamburini, Dario e Alfonso Deidda, Max Ionata, Rossana Casale, Agostino Marangolo, Francesco Puglisi, Fabio Zeppetella, Giorgia, Stefano Di Battista. E ancora Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, DeeDee Bridgewater, Phil Woods, Mike Mainieri, Bob Rockwell, Richard Davis.


rogramm

programma 14 04 21 04 24 04 28 04 01 05 05 05 11 05 18 05

JAVIER GIROTTO & AIRES TANGO Piacenza - Spazio Rotative (ore 18:30)

MAURO OTTOLINI & SOUSAPHONIX “Bix Factor”

Piacenza (PC) - Piazza Cavalli

GONZALO RUBALCABA in coll. con Jazz Network

Piacenza - Conservatorio “Nicolini”

DIDIER LOCKWOOD QUARTET

feat. Antonio Faraó e Tullio de Piscopo Piacenza - Teatro President

MILES SMILES

Piacenza - Teatro President

CAINE – AMBROSETTI - DI CASTRI “From Bach to Miles and Trane”

Piacenza - Conservatorio “Nicolini”

NEW GARY BURTON QUARTET feat. Julian Lage, Scott Colley e Antonio Sanchez

Fiorenzuola D’Arda – Teatro Verdi (in coll. con Comune di Fiorenzuola)

GALÀ FINALE

“Premiazioni dei vincitori dei concorsi” Piacenza - Spazio Rotative

inizio concerti ore 21:15


sei illustratori e sei fotografi in mostra Sabato 6 aprile 2013 – Lunedì 20 maggio 2013 ore 17:00 in collaborazione con “Unione Commercianti” e “Camera di Commercio” di Piacenza “IMPROVVISAZIONI” Sei illustratori e sei fotografi per il Jazz Fest Piacenza via Cavour, 7 Ascoltare la musica, traslare emozioni e suggestioni sulla carta, facendo riferimento all’immaginario di un mondo fatto di soggetti e oggetti della fantasia; l’immagine illustrata che evoca e definisce gli stilemi della musica jazz. E’ quello che ha fatto un neonato gruppo di 6 illustratori composto da Silvio Boselli di Milano, Maria Luisa Gasser di Bolzano e Cristina Martini, Donata Montanari, Liza Schiavi e Marco Vaccari di Piacenza. Con loro 6 fotografi: Angelo Bardini, Roberto Cifarelli, Danilo Codazzi, Fausto Mazza e Marco Rigamonti. Lo spazio è un insieme di 12 grandi vetrine di un edificio nel pieno centro storico piacentino dismesso da una delle tante banche del centro e gentilmente concesso dall’Unione Commercianti di Piacenza, con il nobile e condiviso intento di animare il centro storico. Viene esposto il risultato di un dialogo fra immagine e musica, partendo dal presupposto che l’espressione formale, cromatica e compositiva possano trovarsi in sintonia con i ritmi, le armonie e le melodie del Jazz. Ad inaugurare la mostra, sabato 6 aprile 2013 alle ore 17:00 sarà la “Sound Street Band” una formazione marciante che suona sia funky che jazz tradizionale con la stessa bravura.


aspettando

il Piacenza Jazz Fest

06

04

2013 Sabato 6 aprile 2013 – ore 15:00/19:00 GAZEBO SUONANTE Piacenza - Piazza Cavalli Quello del “gazebo suonante” è uno dei più simpatici momenti pubblici di promozione dell’iniziativa che tende ad andare verso la gente, nelle strade del centro storico cittadino. Quest’anno il gazebo sarà allestito dalle 15:00 alle 19:00 di sabato 6 aprile in piazza Cavalli e l’animazione musicale sarà a cura della marching band fiorentina “Sound Street Band”. Al gazebo sarà inoltre possibile avere informazioni sugli eventi previsti e acquistare biglietti o abbonamenti per i concerti principali del Fest.

06

04

2013 Sabato 6 aprile 2013 – ore 21:15 SPIRIT GOSPEL CHOIR Piacenza - Basilica di Sant’Antonino Dirige: Andrea Zermani Ingresso libero Maggiori info sul concerto si possono trovare nella pagina dedicata alla rassegna.


07

04

2013 Domenica 7 aprile 2013 – ore 17:30 INAUGURAZIONE RASSEGNA “IL JAZZ AL CENTRO - Aperitivo Swing” Piacenza - Centro Commerciale “Gotico” NOTE NOIRE QUARTET Ruben Chaviano violino Roberto Beneventi fisarmonica Tommaso Papini chitarra Mirco Capecchi contrabbasso Ingresso libero Maggiori info sul concerto inaugurale dell’iniziativa si possono trovare nella pagina dedicata alla rassegna.

12

04

2013 Venerdì 12 aprile 2013 - ore 22:00 INAUGURAZIONE RASSEGNA “JAZZ CLUB!” Piacenza - Milestone Club INSIDE JAZZ QUARTET “Jazz Portraits” Tino Tracanna sax tenore e soprano Massimo Colombo pianoforte Attilio Zanchi contrabbasso Tommy Bradascio batteria Ingresso € 7 + tessera PcJC o Anspi Maggiori info sul concerto inaugurale dell’iniziativa si possono trovare nella pagina dedicata alla rassegna.

13

04

2013 Sabato 13 aprile 2013 - ore 22:00 JAM SESSION D’INIZIO FEST Piacenza Milestone Club Ingresso libero con tessera Piacenza Jazz Club o Anspi


Spirit Gospel Choir


06

04

2013

Sabato 6 aprile 2013 – ore 21:15 Piacenza Basilica di Sant’Antonino SPIRIT GOSPEL CHOIR feat. “Elohim Gospel Choir” and “Gospel Rock” friends diretto da Andrea Zermani e Anna Chiara Farneti Ingresso libero “Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta e il battito del cuore di chi ascolta” (Khalil Gibran) Il canto, l’armonia, l’energia dell’amore e della gioia, la condivisione di un unico sentimento, il desiderio di arrivare a toccare i cuori di tutti coloro che ascoltano; questo è l’intento, peraltro riuscito, dello “Spirit Gospel Choir”, che per l’occasione si fonderà con le voci degli amici di ”Elohim Gospel Choir” e “Gospel Rock”. Nato dall’iniziativa di un gruppo di amici, legati dalla passione per la musica e dalla convinzione dell’enorme potere che essa possiede nell’arrivare diritta all’anima, Spirit Gospel Choir canta la “parola di Dio” (God spell) attraverso sonorità sia coinvolgenti e ritmiche che melodiche e meditative. Il coro conta quaranta elementi ed è diretto da Andrea Zermani, musicista, musicologo e co-direttore dei corsi della Milestone School of Music di Piacenza. La cura delle voci, invece, è affidata ad Anna Chiara Farneti, cantante, musicologa, canto terapeuta ed esperta nelle diverse applicazioni della voce sia in ambito artistico, che olistico. Il repertorio si compone di diversi brani provenienti dalla tradizione Gospel e New Gospel accompagnati da musicisti professionisti come Erminio Cella alle tastiere, Stefano Sarchi alle chitarre, Alex Carreri al basso e Marco Bianchi alla batteria. I brani, inoltre, vengono eseguiti alla frequenza di 432 Hz e non, come di consuetudine, a 440 Hz. La ragione di ciò risiede nel fatto che il “diapason scientifico”, come viene chiamata la frequenza a 432 Hz, è perfettamente in sintonia con la frequenza vibratoria fondamentale del corpo umano e perciò penetra armoniosamente in chi ascolta, “accordando” il suo organismo e permettendogli di godere appieno delle frequenze musicali percepite.

Un ringraziamento speciale, infine, va ai Lions Club della IV Circoscrizione, i quali, dimostrando grande sensibilità e condivisione nei confronti dell’iniziativa, si sono generosamente offerti a sostegno dell’evento.

Il progetto “Elohim Gospel Choir” nasce nel gennaio 2006 dall’idea di affiancare all’aspetto spettacolare e comunicativo del Gospel l’impegno e la solidarietà. Intento principale è praticare la solidarietà attraverso una musica che rechi in sé un messaggio di gioia e di speranza. Di recente è stato pubblicato il loro primo CD dal titolo “Godspell”. “Gospel Rock”, invece, è la prima e la più importante agenzia dedicata specificatamente alla promozione della “Christian Music” nel mondo.


Javier Girotto & Aires Tango


2013

Domenica 14 aprile 2013 - ore 18:30 Piacenza Spazio “Le Rotative” JAVIER GIROTTO & AIRES TANGO Javier Girotto sax soprano, baritono e flauti andini Alessandro Gwis pianoforte Michele Rabbia percussioni Marco Siniscalco basso Interi € 17 - Ridotti € 14 (Prevendita meno 1 euro) Il decennale del Piacenza Jazz Fest si apre all’insegna di un bel gruppo storico (nel 2014 compiranno i 20 anni!) di jazz/tango, che, come garanzia di passione e contaminazione, porta la firma di un grande saxofonista argentino come Javier Girotto, diverse volte ospite di Piacenza. La musica di “Aires Tango” rispecchia fedelmente i tratti della melodia tangueira e dell’improvvisazione jazzistica. Il risultato è una sorta di Tango trattato, dalle caratteristiche spiccatamente latine per le melodie e i ritmi che lo animano, ma meno vincolato ai canoni del Tango tradizionale e perciò terreno fertile per un’improvvisazione d’ispirazione jazz; in questo modo, gli “Aires” giungono a una musica di notevole libertà espressiva e di grande fascino, nella quale gli echi del passato si fondono con le istanze del linguaggio musicale più moderno. Facendo esplicito riferimento alla musica del grande Astor Piazzolla, Girotto con “Aires Tango” arriva ad un repertorio di musica originale in progressiva evoluzione, sia per la natura improvvisativa, che per il continuo ricambio del materiale musicale. Nel 1996 esce il loro primo lavoro discografico intitolato Malvinas, dal nome argentino delle isole Falkland (che furono, non molti anni fa, teatro di un’assurda guerra). Del ‘97 è il secondo CD dal titolo Madres, che riprende il discorso stilistico cominciato nel primo e lo porta a un’ulteriore evoluzione. Dal ‘98 in poi gli “Aires Tango” partecipano a un grande numero di festival musicali in tutta la penisola e incidono altri sette CD.

note e ta a li ig s n o c a fi a r g o c dis di Jody Borea

Il tango ha radici africane (parole come tango o mambo sono di origine “bantu”). E’ suonato spesso con il bandoneon, strumento di origine tedesca. Possiede elementi melodici italiani di tipo melodrammatico. Grazie a musicisti come Astor Piazzolla, il tango ha inglobato elementi classici e Jazz, trasformandosi da musica per danzare a musica da concerto. Gli Aires Tango sono oggi i migliori innovatori di questo genere che ormai appartiene al mondo intero. Aires Tango: “Cronologia del ‘900” Aires Tango: “Origenes” Aires Tango: “Escenas argentinas” Javier Girotto – “Kaleidoscopic arabesque” (con Bebo Ferra)

concerto in abbonamento

14

04


Mauro Ottolini

Sousaphonix


concerto gratuito

21

04

2013

Domenica 21 aprile 2013 - ore 21:15 Piacenza Piazza Cavalli (Spazio Rotative in caso di maltempo) MAURO OTTOLINI SOUSAPHONIX “Bix Factor” Mauro Ottolini trombone, sousaphone, voce Vanessa Tagliabue Yorke voce Stephanie Ocean Ghizzoni voce Vincenzo Vasi voce, giocattoli e theremin Paolo Degiuli cornetta Mauro Negri clarinetto, sax alto Stefano Menato sax tenore, clarinetto Paolo Botti viola, dobro Enrico Terragnoli banjo, chitarra, podofono Franz Bazzani pianoforte, armonio liturgico a pedali Galvan Danilo Gallo contrabbasso Zeno De Rossi batteria “Bix Factor” e il nuovo progetto discografico ed editoriale del musicista veronese e del suo colorato ensemble Sousaphonix. La Parco della Musica Records ne ha fatto un CD, al quale è allegato un romanzo/ racconto scritto dallo stesso imprevedibile Ottolini. L’album è dedicato alla musica degli anni Venti e Trenta, un doppio CD con 20 brani che fanno da colonna sonora a un racconto fantastico che ha come protagonisti personaggi dell’epoca che rivivono in musicisti di oggi. Le parole del racconto e la musica si fondono in questo progetto unico nel panorama del Jazz. Un film sonoro che fa vivere all’ascoltatore un vero e proprio viaggio nel tempo, immergendolo in una vera e propria avventura. Ascolteremo anche alcuni brani originali e il secondo movimento di Ebony Concert di Igor Stravinsky. Ottolini e i suoi musicisti seguono una personale bussola, che punta verso il jazz di New Orleans, non nel senso revivalistico, ma nel recupero della polifonia, nella libertà nell’uso dei materiali sonori e nel metterne a nudo le radici. Mauro Ottolini, presente in moltissime formazioni italiane particolarmente creative, è un polistrumentista e la sua musica travalica frontiere stilistiche, geografiche e temporali.

note e ta a li ig s n o c a fi a r g o c dis di Jody Borea

Ottolini ha dato un colore nuovo agli strumenti dal timbro grave (trombone, tuba, sousaphone e didjeridoo). La sua musica coniuga la tradizione afroamericana del Jazz moderno e tradizionale con la musica europea colta e popolare. Un concerto di Ottolini è un lungo viaggio da New Orleans a Stravinsky. Slide Family Sousaphonix I Separatisti Bassi Bix Factor


Gonzalo Rubalcaba


2013

Domenica 21 aprile 2013 - ore 21:15 Piacenza Auditorium del Conservatorio “G. Nicolini” ore 15:30 – Masterclass a frequenza gratuita GONZALO RUBALCABA In collaborazione con Jazz Network (Crossroads) Gonzalo Rubalcaba pianoforte Interi € 17 - Ridotti € 14 Gonzalo Rubalcaba è nato 47 anni in un’Avana postrivoluzionaria e ha assorbito da questo primo contesto la cultura la musica e la danza tradizionali e popolari di Cuba. Con un padre pianista e compositore e i due fratelli musicisti, durante le riunioni di famiglia il jazz americano, la musica classica e le sonorità del posto creavano l’intrattenimento. Nonostante la diversità di questo background culturale, l’educazione formale di Gonzalo è stata interamente classica e si è diplomato all’Istituto di Belle Arti dell’Avana in Composizione Musicale. D’altra parte a partire da metà della sua adolescenza ha lavorato come batterista e pianista negli hotel della città e nelle sale da ballo. Dopo essersi diplomato ha subito iniziato a fare la vita del musicista, esibendosi fra Cuba, l’Europa, l’Africa e l’Asia con gruppi jazz. Nel 1985 incontra a l’Avana Dizzy Gillespie, Charlie Haden e il presidente della Blue Note Bruce Lundvall e inizia per lui una brillante carriera con numerose registrazioni per Toshiba/EMI e Blue Note Records che gli fruttano 4 Grammy Award in 14 anni. Gonzalo Rubalcaba continua ad esibirsi in tutto il mondo con concerti che lo vedono suonare in pianoforte solo, con piccoli gruppi jazz, orchestre da camera e orchestre sinfoniche. Il suo repertorio spazia dal bop al jazz afrocubano, dalle ballate tradizionali ai boleri cubani e messicani.

note e liata ig s n o c a fi a r g o c is d di Jody Borea

Ascoltando i piano solo di Rubalcaba si avverte come il mondo classico e quello latino-afroamericano possa convergere. Le sue danze cubane sembrano a volte dei minuetti settecenteschi. “Nocturne” (con Charlie Haden) “Land of the Sun” (con Charlie Haden) “Solo”

concerto fuori abbonamento

24

04


quartet

Didier Lockwood


2013

Domenica 28 aprile 2013 - ore 21:15 Piacenza Teatro President DIDIER LOCKWOOD QUARTET featuring Antonio Faraò e Tullio de Piscopo Didier Lockwood violino Antonio Faraò pianoforte Riccardo Fioravanti contrabbasso Tullio de Piscopo batteria Interi € 17 - Ridotti € 14 (Prevendita meno 1 euro) Quando si è presentata l’occasione di ingaggiare Didier Lockwood, tra l’altro in una formazione così portentosa, immediatamente abbiamo “fatto carte false” per averlo. Piacenza Jazz Fest è lieta e orgogliosa di presentare un così importante esponente (e pioniere) del violino moderno. Il progetto nasce da un incontro tra Didier Lockwood e il pianista Antonio Faraò: ne è nato un sodalizio artistico che, con il supporto di una ritmica come quella formata dall’esperienza di Tullio de Piscopo e dalla solidità di Riccardo Fioravanti, ha raggiunto la sua completezza sonora ed espressiva. Il quartetto è ispirato e intenso, il repertorio è basato su composizioni originali di Lockwood e di Faraò. Didier Lockwood è uno dei più brillanti violinisti jazz al mondo. Figlio spirituale di Stéphane Grapelli, si distingue nella scena jazz internazionale per il suo suono personalissimo e unico. È celebre per la sua tendenza all’esplorazione di nuovi contesti musicali e per la grande versatilità nel riprodurre vari tipi di suoni con il suo violino amplificato. Antonio Faraò, l’unico pianista italiano ad aver suscitato l’ammirazione di Herbie Hancock, è musicista di altissimo livello, mentre Tullio de Piscopo è tra i batteristi italiani più noti e apprezzati in tutto il globo, che con il contrabbassista Riccardo Fioravanti forma una ritmica davvero da sogno.

note e liata discografia consig di Jody Borea

Il violino nel jazz ha trovato i suoi grandi in europa: da Joe Venuti (di origini italiane) a Stéphane Grapelli, da Jean Luc Ponty a Didier Lockwood. Lockwood può, con la stessa maestria, suonare rockprogresive coi Magma, passare al folk francese o calarsi nell’hard bop più infuocato, come un John Coltrane violinista. Didier Lockwood New world Magma “Live/Hhaï” (con Didier Lockwood) Antonio Faraò “Far Out” (con Bob Berg) Antonio Faraò “Thorn” (con Jack De Johnette, Chris Potter, Drew Grass) Oscar Valdambrini/Dino Piana Quintet “Afrodite” (con Tullio De Piscopo)

concerto in abbonamento

28

04


Miles Smiles


concerto in abbonamento

01

05

2013

Mercoledì 1 maggio 2013 - ore 21:15 Piacenza Teatro President MILES SMILES Wallace Roney tromba Rick Margitza sax Larry Coryell chitarra Joey DeFrancesco organo Hammond Darryl Jones basso Alphonse Mouzon batteria Interi € 17 - Ridotti € 14 (Prevendita meno 1 euro) Miles Smiles è un omaggio a Miles Davis, che prende il nome dallo storico disco realizzato dal trombettista nel 1966. Un cast stellare composto per la maggior parte da musicisti che hanno collaborato con Miles Davis durante la sua carriera. Considerato uno dei più influenti rappresentanti del Jazz del ventesimo secolo, Miles Davis è sempre stato all’avanguardia per quanto riguarda lo sviluppo del Jazz americano. Come band leader Miles ha fatto da maestro ad alcuni tra i più promettenti musicisti del ventesimo secolo, ciascuno dei quali ha poi contribuito a ridefinire il Jazz degli ultimi anni. La formazione è di prim’ordine: guidata da Wallace Roney, tromba solista e pupillo dello stesso Miles Davis, dal saxofonista Rick Margitza, dal virtuoso dell’hammond Joey DeFrancesco; dal chitarrista Larry Coryell e da una super sezione ritmica composta dal bassista Darryl Jones e dall’ex batterista dei Weather Report Alphonse Mouzon. Piacenza Jazz Fest è davvero onorato di presentare questo ensemble, fatto di musicisti che hanno lasciato un segno nella storia del Jazz e che stanno continuando a farlo. Benvenuti a Piacenza!

note e liata discografia consig di Jody Borea

Miles Davis ha rivoluzionato più volte la scena musicale, arrivando a dominare i giovani musicisti negli anni Settanta e Ottanta, indicando loro la strada della creatività. Larry Coryell “Spaces” (con John McLaughlin) John McLaughlin “After The Rain” (con Joey De Francesco) Wallace Roney “Home” Joey De Francesco “Wonderfull! Wonderfull!” (con Larry Coryell) Miles Davis “Amandla” (con Rick Margitza e Joey De Francesco)


Caine Ambrosetti Di Castri


2013

Domenica 5 maggio 2013 - ore 21:15 Piacenza Auditorium del Conservatorio “G. Nicolini” ore 18:00 – Sound Check aperto CAINE – AMBROSETTI – DI CASTRI From Bach to Miles and Trane Franco Ambrosetti tromba e flicorno Uri Caine pianoforte Furio Di Castri contrabbasso Interi € 17 - Ridotti € 14 Johann Sebastian Bach è generalmente considerato come l’iniziatore della musica moderna che dal barocco porta fino ad oggi e la cui statura gigantesca è condivisa universalmente, così come per altri versi è universalmente conosciuta la carica innovativa e dirompente sulla musica del ‘900 operata da “giganti” come Davis e Coltrane. Con la tromba e la solida esperienza di Franco Ambrosetti, il pianismo portentoso di uno tra i più grandi pianisti al mondo come Uri Caine (quarta volta al festival) e la precisione stilistica e il supporto davvero creativo e stimolante del grande Furio Di Castri al contrabbasso, partendo dalle variazioni Goldberg il trio eseguirà alcune composizioni di Bach, di Miles Davis e di John Coltrane e altri in un programma vario e sfizioso, tendente a dimostrare l’assoluta attualità della musica barocca per quanto attiene alle sequenze armoniche. Il progetto “From Bach to Miles and Trane” non ha nulla a che vedere con la musica di Jacques Loussier. Non si tratta infatti di eseguire pedissequamente brani di Bach con l’accompagnamento di una sezione ritmica jazz, ma di improvvisare in stile jazzistico attuale, tenendo conto di tutte le tendenze post Bop fino ai giorni nostri. Scopriremo come Bach, Miles e Coltrane sono infinitamente più vicini di quanto i secoli li separino. Il risultato è musica di ampio respiro, eseguita con ardore, sentimento, energia e passione.

note e a t a li ig s n o c a fi a r g disco di Jody Borea

Uri Caine, rileggendo e ampliando le Variazioni Goldberg, ci racconta una sua personale storia della musica, che dal grande Bach approda al Jazz, citando blues, tango, gospel, ragtime, kletzmer, valzer, mambo fino alla “computer music”, ma nel modo di trattare tanti materiali diversi è evidente la sua formazione jazzistica. Uri Caine Ensamble “Variazioni Goldberg” Uri Caine Ensamble “Diabelli Variations” Uri Caine “Solitaire” (piano solo) Franco Ambrosetti “The Wind” (con Uri Caine)

concerto in abbonamento

05

05


quartet

New Gary Burton


2013

Sabato 11 maggio 2013 - ore 21:15 Fiorenzuola D’Arda Teatro Verdi NEW GARY BURTON QUARTET In collaborazione con il Comune di Fiorenzuola D’Arda Gary Burton vibrafono Julian Lage chitarra Scott Colley contrabbasso Antonio Sanchez batteria Interi € 17 - Ridotti € 14 palchi non di parapetto e loggioni € 12 (Prevendita meno 1 euro) Gary Burton, classe 1943, è un vibrafonista molto originale che utilizza la tecnica delle quattro mazze ottenendo uno stile personalissimo e quasi pianistico (lui stesso ha indicato il pianista Bill Evans come una delle sue principali influenze). Burton è considerato un innovatore e il suo suono e la sua tecnica strumentale sono stati ampiamente imitati. Punto di riferimento ineludibile nel panorama jazzistico internazionale, è uno dei pochi vibrafonisti conosciuti in tutto il mondo, noto anche per essere stato uno dei pionieri della Fusion e per avere reso popolare la formula del duo nel Jazz, oltre ad essere considerato una figura di prim’ordine nell’ambito della didattica. Burton è nominato miglior jazzista dell’anno dalla rivista “Down Beat” nel 1968 (è il più giovane musicista di sempre ad aver ricevuto questo riconoscimento) e nel 1972 vince il suo primo Premio Grammy. Negli anni settanta avvia la collaborazione, oggi quasi quarantennale, con il pianista Chick Corea ottenendo ben 5 Grammy Awards. Successivamente Burton collabora con Keith Jarrett e addirittura con Astor Piazzolla. Ultimamente si è dedicato anche alla musica classica, per poi tornare al suo primo amore: il Jazz.

note e ta a li ig s n o c a fi a r g o c dis di Jody Borea

Gary Burton ha creato, a partire dagli anni Sessanta, un sound originalissimo con i suoi complessini con chitarra, ricchi di elementi rock e country. Il suo “Jazz-Rock da camera” è stato davvero innovativo e conserva ancora oggi la sua poesia levigata e intimista. Duster (con Larry Coryell) Gary Burton & Keith Jarrett Dreams So Real (con Pat Metheny, Mike Goodrick) Zurich Concert (con Chick Corea) Like Minds (con Chick Corea, Pat Metheny) The New Gary Burton Quartet (con Julian Lage)

concerto in abbonamento

11

05


e di fine festival

GalĂ di premiazione


18

05

2013

Sabato 18 maggio 2013 - ore 21:15 Piacenza Spazio “Le Rotative” GALÀ DI PREMIAZIONE E DI FINE FESTIVAL Premiazioni Concorso Bettinardi e Strisce di Jazz Rinfresco di arrivederci Esibizione dei vincitori delle sezioni Solisti, Gruppi e Cantanti del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz Italiano. I solisti vincitori della sezione A e il vincitore della sezione C del “Bettinardi” saranno accompagnati da: Erminio Cella pianoforte Mauro Sereno contrabbasso Luca Mezzadri batteria Ingresso libero Come è ormai consuetudine, la serata finale è una vera festa di chiusura della manifestazione; un’occasione per valorizzare, premiandoli, i vincitori dei concorsi abbinati al Piacenza Jazz Fest e per dare l’arrivederci al 2014, quando il Piacenza Jazz Fest inizierà il cammino verso il ventennale!! La serata avrà inizio con la premiazione dei vincitori del concorso “Strisce di Jazz”, organizzato in collaborazione con il cicolo Arcicomics “Il senso deele Nuvole” e il Patrocinio di “Editoriale Libertà”, poi si premierà Francesco Nasone, vincitore della nuova sezione C (cantanti); dopodiché, a cominciare dalla sezione B (gruppi), sarà svelata la classifica di tutti i premiati 2013 del Concorso “Bettinardi”. Oltre ai premi in denaro, ogni primo classificato della sua sezione, sarà segnalato su riviste nazionali di settore, riceverà anche il “Premio Libertà” e sarà ingaggiato per il cartellone della prossima edizione del Fest. Ogni concorrente e gruppo premiato si esibirà in un brano a sua scelta. Si esibirà inoltre il giovanissimo altosaxofonista toscano Lorenzo Simoni, di quattordici anni, menzione speciale della Giuria. Al termine della serata, grande brindisi di “arrivederci” assaggiando qualche fetta di salame del salumificio S. Rocco di Pontedell’Olio e degustando il Gutturnio e l’ortugo “Jazz Fest 2013” imbottigliato per l’occasione dall’azienda “Cordani” di Celleri di Carpaneto.


Il Jazz al Centro

Domenica 7, 14 e 21 aprile 2013

In collaborazione con la Direzione del Centro Commerciale “Gotico” di Piacenza IL JAZZ AL CENTRO Aperitivo Swing Piacenza Centro Commerciale Gotico Concerti liberi e gratuiti con aperitivo Confermata anche quest’anno l’iniziativa “Il Jazz al Centro” che gode di un successo crescente di anno in anno. Organizzata in stretta collaborazione e grazie al Centro Commerciale “Gotico” di Piacenza, per tre domeniche del mese di aprile la “Piazza del Gusto”, all’interno della galleria del centro commerciale ospiterà alle ore 17:30 appuntamenti jazzistici a corollario del cartellone principale del Festival. Inoltre la direzione del Centro offrirà l’aperitivo a tutti gli intervenuti. In occasione dell’iniziativa “Il Jazz al Centro”, presso il Centro Commerciale “Gotico” sarà allestita una parte della mostra Fermoimmagine - Scatti dai precedenti Jazz Fest; immagini che bloccano un frammento di creatività o di relax dei tanti artisti intervenuti nelle nove precedenti edizioni del Piacenza Jazz Fest. Sono stati selezionati i migliori scatti dei fotografi ufficiali della manifestazione, le cui foto fanno parte di una “mostra quotidiana” che sarà allestita anche in vari altri punti della città.


07

04

2013

Domenica 7 aprile 2013 ASPETTANDO IL JAZZ FEST NOTE NOIRE QUARTET Ruben Chaviano violino Roberto Beneventi fisarmonica Tommaso Papini chitarra Mirco Capecchi contrabbasso Lo spettacolo mostra un sentiero attraverso suoni e forme delle tradizioni zingare che hanno percorso l’Europa nel Novecento: le czardas ungheresi, il valse musette, lo swing, le hora rumene. Questo eterogeneo panorama musicale che si estende dalla Francia ai Balcani fino ai paesi dell’Est europeo attraversando Alsazia, Ex-

14

04

2013

Domenica 14 aprile 2013 SANDRO DI PISA QUARTET featuring Claudia Bernath Sandro Di Pisa chitarra e arrangiamenti Claudia Bernath voce Daniele Petrosillo contrabbasso Alessio Pacifico batteria Un musicista, Sandro Di Pisa, eclettico e imprevedibile, bravo ed esilarante nelle sue trovate. Un concerto di alta qualità, ma presentato con la semplicità di chi è abituato a spiegare la musica ai bambini (e ai grandi!). Da anni Di Pisa

21

04

2013

Domenica 21 aprile 2013 A STEAM JAZZ BAND Giulio Piola tromba Gianluigi Corvaglia sax soprano Fabio Ceresa sax tenore Stefano Calcagno trombone Valerio Chiovarelli basso tuba Alberto Zanetti banjo Paolo Franciscone tamburo Michele Scotti grancassa La “A Steam Jazz Band” è un divertente ensemble di giovani musicisti impegnati nella riproposta e rilettura degli originari repertori afroamericani del Dixieland e del New Orleans. Proprio nella principale città della Louisiana nasceva agli inizi dello scorso

Jugoslavia, Albania, Serbia, Romania, viene amalgamato in una sonorità che è tipica dello swing manouche francese, in omaggio al musicista Django Reinhardt e al suo popolo, gli zingari, unici testimoni, ad oggi, della straordinaria varietà e ricchezza di linguaggi musicali che animano la cultura europea. Il violino racconta, piange, scherza e va alla ricerca di un incanto sonoro che insieme alla ritmica potente ma mai invadente di chitarra, fisarmonica e contrabbasso, possa sollevare le anime e unirle in festa. Durante il concerto non mancheranno spazi d’improvvisazione in cui temi e arie si libereranno guidati di volta in volta dai singoli strumenti.

propone le sue varie versioni di “Ridere con le orecchie”, utilizzando materiale musicale “di tutti i giorni” per vestirlo di Jazz e simpatia. In questo divertente concerto, oltre a interpretare alcuni classici dello swing e della musica brasiliana, il quartetto trasforma in Jazz materiali insospettabili come le canzoni italiane, le vecchie sigle televisive i jingles pubblicitari del carosello o le musiche dei cartoni animati. Tutto ciò col gusto per la sorpresa e col senso dell’humour tipico di Sandro Di Pisa e con la bellissima voce di Claudia Bernath.

secolo il Jazz, a partire dalla diffusione dei corpi bandistici che, introdotti dalla cultura europea, trovarono là il terreno e l’occasione di nuova espressione. Allo stile “nero” della Nouvelle Orléans, si affiancò e fuse quello “bianco” del Dixieland, motto popolare per indicare le povere terre del Sud degli Stati Uniti. Il nome della band, “A Steam Jazz Band”, si rifà a quella leggendaria “età del vapore” nella quale ebbe origine il rivoluzionario linguaggio musicale. Gli “steamtrains” della Southern Railway trasportavano, fra centro e periferia degli States, uomini, idee e idiomi, giganteschi piroscafi conducevano gli emigrati europei verso il sogno americano e i primi jazzmen si esibivano a bordo delle “steamships” che solcavano le acque del Mississippi.


JAZZ CLUB!

Ogni venerdì dal 12 aprile al

17 maggio 2013

Un festival nel festival Ingresso € 7* Abbonamento a 6 concerti € 27* * è sempre necessaria la tessera Anspi (Milestone) o Piacenza Jazz Club La rassegna di concerti collaterali “Jazz Club!” ideata lo scorso anno, si propone nuovamente per valorizzare il Jazz vissuto in uno dei suoi ambienti abituali, i jazz club appunto. Una serie di sei appuntamenti di valore, con musicisti di primo piano del panorama nazionale, in un bel posto come il Milestone. Una rassegna solitamente ben vista dal pubblico di appassionati che si snoderà dal 12 aprile al 17 maggio, ogni venerdì per tutta la durata del festival. I concerti inizieranno alle ore 22:00


12

04

2013

Venerdì 12 aprile 2013 ASPETTANDO IL JAZZ FEST INSIDE JAZZ QUARTET “Jazz Portraits” Tino Tracanna sax tenore e soprano Massimo Colombo pianoforte Attilio Zanchi contrabbasso Tommy Bradascio batteria

19

04

2013

Venerdì 19 aprile 2013 TIZIANA GHIGLIONI TRIO “Songs” Tiziana Ghiglioni voce Riccardo Luppi sax e flauto Alberto Tacchini pianoforte Songs è il titolo di un bellissimo progetto firmato Tiziana Ghiglioni e di un CD registrato per l’etichetta Splasc(h), frutto di una pluridecennale collaborazione tra la cantante, Riccardo Luppi e Alberto Tacchini, il quale è autore ed arrangiatore di tutti i brani, scritti in una forma canzone concepita in modo determinato e funzionale alla destinazione sonora.

26

04

2013

Venerdì 26 aprile 2013 RICCARDO ARRIGHINI TRIO Riccardo Arrighini pianoforte Pietro Martinelli contrabbasso Emiliano Barrella batteria Riccardo Arrighini è un pianista di Viareggio, diplomato in pianoforte classico e con alle spalle importanti esperienze nel campo del Jazz internazionale, soprattutto sotto l’egida di Umbria Jazz. Per alcuni anni – dal 2007 ad oggi - si è dedicato quasi interamente a riarrangiare musica classica e lirica in chiave jazz (Puccini, Vivaldi, Chopin, Verdi e Mozart). A fianco di questa

Quattro musicisti di fama internazionale ciascuno dei quali con un curriculum d’eccezione, un quartetto nuovo creato e voluto fortemente dai quattro jazzisti appassionati come non mai a questa musica così viscerale, creativa e sempre imprevedibile. Il quartetto propone un tributo e un viaggio attraverso grandi autori come Thelonious Monk, Wayne Shorter, Horace Silver, Billy Strayhorn, Tadd Dameron e altri.

Composizioni scritte da un musicista che è solito pensare alla musica sotto il profilo strumentale, ma che in questo caso elabora il materiale pensando principalmente alla voce ed in modo particolare ai testi che per l’occasione sono stati scritti dalla Ghiglioni. Determinante e di colore, come sempre in questo trio, anche la scelta del sax, sia per l’impatto sonoro che per le linee di fraseggio che spesso arricchiscono i temi e garantiscono all’organico caratteristiche timbriche originali e piene, che si fondono, ma al tempo stesso mantengono riconoscibili le rispettive personalità.

esperienza, nel 2012 sente di nuovo il fortissimo richiamo del Jazz e fonda il suo nuovo trio jazz composto da due giovanissimi talenti italiani. Le influenze più evidenti sono il trio di Bill Evans, quello di Keith Jarrett ed quello di Brad Mehldau, ossia gli esponenti più illustri di questa collaudatissima, ma al tempo stesso così ambita, formula. Ma se da una parte sono ben presenti i modelli di riferimento, dall’altra il trio non tradisce la propria cultura melodica. Così nel repertorio non mancano né standard americani, né i brani originali dello stesso Arrighini, né alcuni riferimenti a belle pagine di musica classica e lirica e a brani di Ennio Morricone.


03

05

2013

Venerdì 3 maggio 2013 SPARE TIME TRIO guest Emanuele Cisi Alessandro Usai chitarra Alberto Gurrisi organo Hammond Giovanni Giorgi batteria Emanuele Cisi sax Alessandro Usai e Alberto Gurrisi condividono un lungo percorso di formazione e di esperienze musicali iniziato nell’ambito dei Civici Corsi di Jazz di Milano nel 2003-2004. Usai è vincitore del premio Massimo Urbani 2010 e del concorso Chicco Bettinardi 2011, mentre Alberto Gurrisi collabora da diversi anni con il grande Franco

10

05

2013

Venerdì 10 maggio 2013 DE ALOE – PETROCCA QUARTET Max De Aloe armonica cromatica Lorenzo Petrocca chitarra Attilio Zanchi contrabbasso Un altro quartetto molto invitante, che propone un repertorio di standard misti a brani originali di alto spessore. Un ensemble che si reinventa sera per sera, grazie all’esperienza e all’affiatamento dei quattro musicisti che vantano una più che solida esperienza nel panorama

17

05

2013

Venerdì 17 maggio 2013 GIANLUCA DI IENNO TRIO guest Bebo Ferra Gianluca Di Ienno pianoforte Alex Orciari contrabbasso Matteo Rebulla batteria Bebo Ferra chitarra Un bel piano-trio al quale si aggiunge una delle “chicche” dell’attuale Jazz italiano: la chitarra di Bebo Ferra. Un trio di formazione classica, con un repertorio tradizionale, ma influenzato da diverse correnti musicali del Jazz di oggi. La scaletta si comporrà di brani originali e da “songs”, debitamente

Cerri e con diversi artisti del panorama nazionale e internazionale. Insieme hanno portato avanti in questi anni un progetto di brani originali e presentano, con un fuoriclasse dello strumento come Giovanni Giorgi, una personale visione della classica formazione organtrio. La musica di questa formazione risente di svariate influenze che vanno dal Jazz anni ’60 fino ai linguaggi più contemporanei caratterizzati da sonorità più elettriche. In occasione del concerto per la rassegna Jazz Club, il trio ospiterà il grande Emanuele Cisi al sax, che ha partecipato alla realizzazione del loro CD “Reload”, uscito da pochi mesi.

jazzistico. Il progetto è nuovo, dedicato in particolar modo al dialogo tra due strumenti apparentemente lontani come la chitarra e l’armonica cromatica, ma è una scommessa basata sull’esperienza e la sensibilità dei due leader e sulla certezza di una ritmica composta da due comprimari di eccezionale livello come Attilio Zanchi e Tommy Bradascio. Atmosfere evanescenti e nostalgiche si fondono con lo swing e l’aspetto energico di alcune composizioni originali della front line, in un mix che regalerà emozioni.

arrangiate. Le diverse matrici del Jazz - la musica euro colta e la musica africana - rivivono nel suono del trio che, tuttavia, prende ispirazione anche da atmosfere urbane e da suoni e composizioni collocati in musica nel periodo più recente. Gianluca di Ienno si diploma presso il Conservatorio di Milano e studia poi organo elettronico; si iscrive al C.P.M. studiando con Franco D’Andrea. Frequnta i seminari di Siena Jazz e vince una borsa di studio alla scuola St. Louis di Roma. Ha preso parte a clinics tenute da musicisti come Larry Goldings, Dave Liebman e Phil Markowitz.


ettinardi

2012

vincitori Giovedì 25 aprile 2013 - ore 21:15 Piacenza Milestone Club JACOPO ALBINI QUARTET (Piemonte) Vincitore Sez. A (solisti) 2012 Jacopo Albini sax tenore e soprano Alessandro Lanzoni pianoforte Luca Curcio contrabbasso Matteo Cidale batteria LINE OUT (Sicilia) Vincitore Sez. B (gruppi) 2012 Alessandro Presti tromba Roberto Brusca pianoforte Carmelo Venuto contrabbasso Emanuele Primavera batteria Ingresso libero con tessera Piacenza Jazz Club o Anspi Quattro giovanissimi ma incredibilmente già esperti musicisti della nuova generazione del Jazz italiano formano il quartetto del saxofonista Jacopo Albini. Quattro sensibilità diverse e già mature, quattro personalità distinte e creative unite da grande interplay e comunicazione. L’ensemble nasce dalla volontà di far convergere strade diverse in un’unica dimensione creativa, alla ricerca di un sound originale, tra il rispetto per la grande tradizione e la contemporaneità. Il repertorio del quartetto spazia tra la musica originale composta dal gruppo e rivisitazioni di standard della tradizione in un tutt’uno multiforme e di grande intensità. Il quartetto Line Out nasce nel 2011 dalla collaborazione di quattro giovani e talentuosi musicisti siciliani. Vincitore della sezione gruppi dopo ben tre stadi di selezione, l’ensemble, decisamente molto affiatato, presenta un concerto ponendo in repertorio composizioni originali di Alessandro Presti e Roberto Brusca. L’intento musicale dei quattro è quello di creare con l’ascoltatore un interplay, un feeling melodico, istintivo e basato su ritmi compulsivi, energici e coinvolgenti. Il ritmo come chiave di lettura e di interpretazione della loro musica, che affonda le radici nella cultura afroamericana, ma con evidenti segni mediterranei. I componenti del gruppo vantano prestigiose collaborazioni, anche in ambito internazionale.


Cinema di Jazz

Mercoledì 30 aprile e 8, 15 maggio 2013

Piacenza Teatro Comunale dei Filodrammatici Rassegna CINEMA DI JAZZ In collaborazione con l’Associazione “Amici del Teatro Gioco Vita” Inizio film ore 21:15 Ingresso libero In occasione del decennale, Piacenza Jazz Fest presenta la rassegna “Cinema di Jazz”, organizzata in collaborazione con l’Associazione “Amici del Teatro Gioco Vita” di Piacenza, con la consulenza di Stefano Zenni, presidente di SIdMA - Società Italiana di Musicologia Afroamericana. L’iniziativa è articolata in tre proiezioni a ingresso libero, che si terranno martedì 30 aprile, mercoledì 8 maggio e mercoledì 15 maggio 2013, alle ore 21.15, presso il Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza.


30

04

2013

in collaborazione con “Concorto Film Festival” Martedì 30 aprile 2013 IO SONO TONY SCOTT Ovvero come l’Italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz di Franco Maresco Italia “Cinico Cinema 2010” Durata: 128’ Il primo appuntamento di martedì 30 aprile si avvale anche della collaborazione del Festival del cortometraggio di Pontenure “Concorto Film Festival”. Il documentario racconta la vita del jazzista italo-americano Anthony Joseph Sciacca (meglio noto come Tony Scott),

08

05

2013

Mercoledì 8 maggio 2013 LA CITTÀ DEL JAZZ di Arthur Lubin USA, Majestic Productions 1947 Durata: 90’ Titolo originale: “New Orleans” Il film racconta le origini e l’ascesa del Jazz a New Orleans attraverso le vicende sentimentali di una cantante lirica, Miralee e di un biscazziere, Nick. Siamo nella New Orleans del 1917, nel famoso quartiere di Storyville, dove Louis “Satchmo” Armstrong e i suoi “All Stars” suonano all’Orpheum Cabaret di Nick Duquesne, considerato

15

05

2013

Mercoledì 15 maggio 2013 IL VERGINE di Jerzy Skolimowski Belgio, Eye Division 1967 Durata: 93’ Titolo originale: “Le départ” Il film è uscito il 13 ottobre 1967 in Germania Ovest e ha vinto l’“Orso d’oro” al Festival di Berlino. Interprete principale è Jean-Pierre Léaud, attore feticcio della “Nouvelle Vague”,

dalla sua infanzia e giovinezza negli Stati Uniti, fino alla sua morte, avvenuta a Roma nel 2007 dopo una lunga malattia, ma si configura anche come un affresco a tinte forti sulla storia della musica jazz in generale, sull’emigrazione e sugli Stati Uniti d’America. Stefano Zenni lo ha definito “Il più bel film sul Jazz che sia mai stato prodotto”. La pellicola, cui hanno contribuito oltre cento testimoni, è stata proiettata fuori concorso al 63° “Festival del Film Locarno” e al “Vancouver International Film Festival” nel 2010. «Io sono Tony Scott, il più grande clarinettista del mondo» sono le ultime parole che il musicista pronuncia con un filo di voce, prima di spirare, come racconta una delle figlie nelle battute finali del documentario.

il re di Basin Street. Nick gestisce una sala d’azzardo, ai cui tavoli si trova la sig.ra Smith, proprietaria dei battelli che solcano le acque del Mississippi e madre di Miralee, che arriva a New Orleans con l’ambizione di intraprendere una carriera da cantante lirica. Miralee incontra Nick e i due s’innamorano, ma la sig.ra Smith corrompe il Colonello McArdle per far scoppiare uno scandalo che costringa Nick ad abbandonare la città: è la fine di Basin Street e Storyville. Punto di forza del film è la presenza di grandi musicisti: oltre alla band di Louis Armstrong, troviamo l’orchestra di Woody Herman e la sublime Billie Holiday.

affiancato da Catherine-Isabelle Duport, Jacqueline Bir e Paul Roland. La colonna sonora è firmata dal leggendario pianista e compositore polacco Krzysztof Komeda, la cui musica rimane un fenomeno unico nel panorama del Jazz mondiale e la cui notorietà internazionale è in gran parte dovuta alle collaborazioni con i più importanti registi della Scuola Cinematografica Polacca, tra i quali Roman Polanski.


convegno

Jazz from Hell


21

attraversando i mondi della musica 2013 con Frank Zappa

04

Domenica 21 aprile 2013 ore 10:00/13:00 e 15:00/18:00 Piacenza “Milestone” JAZZ FROM HELL: ATTRAVERSANDO I MONDI DELLA MUSICA CON FRANK ZAPPA Giornata di studi in collaborazione con SIdMA Stefano Zenni Marcello Piras Giordano Montecchi Gianfranco Salvatore Michele Pizzi Frequenza libera e gratuita A vent’anni dalla morte, la figura di Frank Zappa ci appare sempre più grande e complessa. Essa si staglia come un nuovo paradigma della musica del Novecento, una forza creativa che ha attraversato, frantumato e ricomposto molteplici prospettive di genere, stile, storia. Questo convegno aspira a condurre il pubblico attraverso un nuovo percorso, che sveli aspetti inediti, problematici della sua arte e al tempo stesso apra nuovi orizzonti all’interpretazione della musica del nostro tempo.

note e a t a li ig s n o c a fi a r g o disc “Il jazz non è morto, ha solo un odore un po’ curioso” (Frank Zappa)

L’America ci ha donato grandi compositori, da Louis Moreau Gottschalk a Charles Ives, da George Gershwin a Duke Ellington, da Alec Wilder a Charles Mingus, da Henry Cowell a John Lewis, da Leonard Bernstein a Frank Zappa. Uncle Meat Hot Rats The Grand Wazoo Waka Jawaka Zappa in New York Boulez Conducts Zappa: The Perfect Stranger The Yellow Shark Riccardo Fassi Tankio Band: “Plays the Music of Frank Zappa” Ensemble Modern Plays Frank Zappa: “Greggery Peccary & Other Persuasions” Ed Palermo: Take Your Clothes Off When You Dance Ed Palermo: Eddy Loves Frank Testi: Frank Zappa. For president! (commento di Michele Pizzi) Frank Zappa Domani (di Gianfranco Salvatore)


STEFANO ZENNI

Il catalogo – tuttora in disordine – dell’opera di Frank Zappa presenta una spaccatura insanabile tra il desiderio di fare tutto e la capacità di riuscirvi. Anche se dentro vi si trova davvero di tutto, il divario qualitativo tra le varie componenti dell’opera del musicista mette a nudo la natura dell’uomo, che non era un dio onnipotente, ma un musicista con obiettivi, doti e limiti suoi propri, che si possono descrivere e decifrare. Questa pulsione enciclopedica di Zappa non fu peraltro un caso isolato: essa ricorre nella storia musicale americana, in forme varie. Quella che assume in Zappa si spiega con le imprese e i fallimenti dei suoi predecessori, da Gottschalk a Ornette Coleman, di fronte al mito dell’America “terra della libertà” e alla scoperta che non solo non lo è per nulla, ma che, anzi, vi sopravvivono tenaci alcune eredità dell’Inghilterra medioevale, con cui tutti, compreso Zappa, hanno dovuto fare i conti. FRANK ZAPPA: L’ENCICLOPEDIA. INTERTESTUALITÀ E ORGANIZZAZIONE SONORA NEGLI ANNI DEI “MOTHERS” a cura di Giordano Montecchi In realtà è già mezzo secolo da quando Zappa ha iniziato a inventare il proprio mondo musicale. Tanto imprevedibile e originale quanto impregnato di miriadi di influssi, modelli, stereotipi, parodie. Il laboratorio più formidabile, quello in cui presero forma le idee più dirompenti e durature furono i “Mothers of Invention”. Anni in cui l’inventiva di Zappa ha una densità vorticosa, un sincretismo linguistico e una frenesia progettuale fusi in modi certamente ineguagliati in quello scorcio d’anni (e forse non solo in quelli), che fanno di lui una sorta di moderno Rabelais. Pausa pranzo

MARCELLO PIRAS

convegno

Introduzione di Stefano Zenni MEDIO EVO YANKEE: FRANK ZAPPA CONTRO ENRICO VIII a cura di Marcello Piras


“JAZZ IS NOT DEAD”: FRANK ZAPPA E IL JAZZ a cura di Gianfranco Salvatore Tra i più pregnanti aforismi di Frank Zappa, il cui umorismo prediligeva la sfera olfattiva, “Jazz is not dead: it just smells funny”, pronunciato nei primi anni Settanta, costituisce l’aromatica sintesi di un rapporto controverso e periodicamente molto intenso. Disinteressato al Mainstream e in genere all’eredità del Bebop, Zappa prediligeva i grandi individualisti della musica afroamericana, Mingus, Monk, Dolphy: gli inimitabili. Aveva fra i suoi modelli di orchestrazione e integrazione stilistica Don Ellis, ma soprattutto credeva nell’improvvisazione come attività interdisciplinare, interculturale, interstilistica, sempre in tensione fra gli estremi dell’esperienza “postcageana” e della pura teatralità. Ci credeva al punto di teorizzare e praticare, come caporchestra in formazioni quasi sempre molto eclettiche, l’”improvvisazione eterodiretta”: una tecnica con la quale era in grado di predeterminare stilisticamente gli apporti creativi individuali dei suoi musicisti - secondo una prassi leaderistica che nel Jazz ha avuto i suoi artefici da Ellington al primo Davis “elettrico” - e che nei risultati collettivi anticipava non solo Butch Morris, ma alcuni fra gli aspetti più avanzati della conduzione orchestrale nel jazz contemporaneo. FRANK ZAPPA O DELLA PROVOCAZIONE a cura di Michele Pizzi Perché parlare di Zappa come “paroliere”? Perché si parla molto della sua musica, meno dei suoi testi. La bibliografia che lo riguarda, in Italia, si può dividere in tre categorie: biografie (perlopiù tradotte dall’originale inglese e fondate su una ricchissima aneddotica), critica musicale (spesso basata sulla ‘raccomandazione’ personale del critico e su un criterio meramente quantitativo, le famigerate stellette), traduzioni (in genere piuttosto spoglie di rimandi esplicativi). Tutti tendono a trascurare, come chiave interpretativa del personaggio Zappa, il contesto in cui le sue liriche nascono: storico, politico, culturale, sociale. Per analizzare i suoi testi è invece molto più fecondo il metodo di scavare nei dintorni, aprire ‘finestre’, stabilire ponti concettuali, per scoprirne i multiformi riferimenti e quantomeno cercare di individuare radici e suggestioni dello stile di un autore, impagabile racconta-storie del nostro ‘900. __________ Le relazioni, accessibili anche ai non specialisti, saranno arricchite da ascolti ed esempi musicali.


Giornata Yamaha

Sabato 27 aprile 2013 In collaborazione con “Yamaha Music Europe” e “Naima Music Store” Piacenza Milestone Club L’iniziativa è articolata in tre interessanti appuntamenti con un protagonista d’eccezione, il versatile flautista moderno Geoff Warren, “endorser” della Yamaha dal 2011, attivo nel jazz, nella musica contemporanea e nell’etnica “crossover”. ORE 15:00 IL FLAUTO E ALTRI STRUMENTI A FIATO MODERNI Tecniche, suoni e improvvisazioni Masterclass a cura di Geoff Warren Frequenza libera e gratuita ORE 18:00 SOUND CHECK e PROVE APERTE del Geoff Warren Quartet Ingresso libero ORE 22:00 GEOFF WARREN QUARTET Ingresso libero con tessera PcJC o Anspi Geoff Warren flauto Raffaele Pallozzi pianoforte Marcello Sebastiani basso Walter Caratelli batteria Laureato in musica con lode presso l’università di Londra, Geoff Warren ha studiato flauto con Derek Honner della Royal Academy of Music. Nel 1979 è entrato come flautista/saxofonista nelle formazioni del compositore jazz Graham Collier, con le quali ha suonato per importanti festival in Europa e Asia, collaborando con noti musicisti della scena jazz britannica come John Surman, Kenny Wheeler, Harry Beckett e John Marshall. Leader del suo personale ensemble, il “Geoff Warren Quartet”, Geoff è attivo da vent’anni in situazioni di etnojazz, ha effettuato tournée internazionali e pubblicato dischi con il tablista indiano Badal Roy (storico collaboratore di Miles Davis), con il chitarrista tartaro Enver Izmailov (il “Stanley Jordan dell’Est”) e con il chitarrista basco Balen Lopez De Munain.

In occasione della master anche un’esposizione di strumenti professionali Yamaha a cura di “Naima Music Store”


concorsi nazionali abbinati al Jazz Fest

Due sono i concorsi nazionali abbinati al Piacenza Jazz Fest: il primo nato, il Concorso “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz Italiano, dedicato alla memoria dell’amico Chicco, scomparso nel 2004, con le sue 3 sezioni, solisti, gruppi e cantanti e “Strisce di Jazz” alla sua sesta edizione, dedicato a fumettisti e illustratori e realizzato in collaborazione con il circolo “Arcicomics – Il senso delle nuvole” e il Patrocinio di “Editoriale Libertà”. Il “Bettinardi” è sostenuto, oltre che dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, dalla ditta Elitrans, dove Chicco era impiegato, da Yamaha Music Europe e da Naima Music Store. Scopo principale di queste iniziative è quello di scoprire, valorizzare e dare la maggior visibilità possibile a giovani talenti del Jazz italiano e a giovani talenti della matita, che ogni anno sfoderano grande maestria e creatività. I premi in denaro sono: Bettinardi Sez. A 1° € 1.200 – 2° € 700 Bettinardi Sez. B 1° € 1.500 – 2° € 800 Bettinardi Sez. C 1° € 500 Strisce di Jazz 1° € 500 – 2° € 300 – 3° € 150 Ai primi premi del Bettinardi è aggiunto anche un ingaggio al Piacenza Jazz Fest 2014. I finalisti e i premiati vengono evidenziati su pagine pubblicitarie acquistate su riviste nazionali di settore e in rete. Le semifinali del Bettinardi si sono svolte al Milestone nel mese di febbraio, mentre le finali nei giorni 15 e 23 marzo. Tutti i premi vengono ufficializzati e conferiti durante il galà finale del 18 maggio 2013 presso lo Spazio “Le Rotative” di via Benedettine 66 a Piacenza. La Giuria del “Bettinardi A - Solisti” è presieduta dal musicista Giuseppe Parmigiani e composta inoltre da Gianni Azzali, direttore artistico del Fest, dall’esperto SIdMA Giuseppe Borea, dai musicisti Roberto Cipelli e Attilio Zanchi e dai critici musicali Aldo Gianolio e Oliviero Marchesi. La Giuria del “Bettinardi B - Gruppi” è presieduta dal musicista Tino Tracanna ed è composta inoltre dai musicisti Giuseppe Parmigiani e Massimo Manzi, dall’esperto SIdMA Giuseppe Borea, dal collaboratore di “Libertà” Fabio Bianchi, dal redattore di “Piacenza Sera” Paolo Menzani e dall’editore Luciano Vanni (Jazzit). La Giuria del “Bettinardi C - Cantanti” è presieduta dalla cantante Tiziana Ghiglioni ed è composta inoltre dal musicista e presidente del Piacenza Jazz Club Gianni Azzali, dalla musicista e critico musicale Eleonora Bagarotti e dall’esperto SIdMA Giuseppe Borea. La Giuria di “Strisce di Jazz” è formata da Giovanni Freghieri e Paolo Bisi, entrambi disegnatori per Bonelli Editore, Elia Bonetti, disegnatore per Marvel e Star Comics e Stefano Moroni, illustratore e insegnante di disegno. Il termine ultimo per la presentazione dei lavori grafici è fissato per il 27 aprile 2013.


masterclass conferenze e prove aperte

20

04

2013

Sabato 20 aprile 2013 - ore 15:00 Piacenza Conservatorio “G. Nicolini” In collaborazione con il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza LA STORIA PERDUTA DEL JAZZ Cinque secoli cancellati: 1400 – 1900 Conferenza a cura di Marcello Piras Frequenza libera e gratuita Il primo momento di approfondimento del Piacenza Jazz Fest si terrà sabato 20 aprile alle ore 15:00 presso l’Aula 14 del Conservatorio Nicolini, in via Santa Franca 35 a Piacenza e sarà a cura del musicologo Marcello Piras, un luminare della musicologia nel mondo. Il Jazz prese forma all’inizio del Novecento e si diffuse al tempo della Prima guerra mondiale. All’inizio sembrava un’invenzione bizzarra e selvaggia. Negli USA il razzismo regnava sovrano e i neri erano tenuti ai margini come appestati, sicché si immaginò la nascita del jazz come un miracolo accaduto nei bassifondi, in mezzo ad analfabeti istintivi. Oggi il razzismo non regna più ma la leggenda sì, e c’è ancora bisogno di spazzarla via. Una volta fatto ciò, si disegna un panorama ben diverso: il Jazz è un ramo moderno di una genealogia lunga e antica, che le storie della musica tacciono. La tratta degli schiavi africani ha deviato il corso degli eventi, lasciando segni profondi nei documenti musicali scritti, non dal Novecento, ma dal Cinquecento; fra essi, anche molti capolavori. Conoscendo questa storia, si pone il Jazz in una corretta luce storica. Il seminario di Marcello Piras si propone di illustrarla in sintesi e di analizzare alcune pagine di particolare pregio, esemplificative di vari stili ed epoche.


24

04

2013

Mercoledì 24 aprile 2013 - ore 15:30 Piacenza Conservatorio “G. Nicolini” In collaborazione con il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza GONZALO RUBALCABA Masterclass Frequenza libera e gratuita Masterclass del pianista cubano Gonzalo Rubalcaba. Dedicata ai pianisti, ma aperta a chiunque volesse ascoltare l’artista e trarne conoscenze utili anche ad altri strumenti (come spesso accade alle masterclass dei grandi). Gonzalo Rubalcaba è nato 47 anni in un’Avana postrivoluzionaria e ha assorbito da questo primo contesto la cultura la musica e la danza tradizionali e popolari di Cuba. Nonostante la diversità di questo background culturale, l’educazione formale di Gonzalo è stata interamente classica e si è diplomato all’Istituto di Belle Arti dell’Avana in Composizione Musicale. Nel 1985 incontra a l’Avana Dizzy Gillespie, Charlie Haden e il presidente della Blue Note Bruce Lundvall e inizia per lui una brillante carriera con numerose registrazioni per Toshiba/EMI e Blue Note Records che gli fruttano 4 Grammy Award in 14 anni.

27

04

2013

Sabato 27 aprile 2013 - ore 15:00 Piacenza Milestone School of Music In collaborazione con “Yamaha Music Europe” e “Naima Music Store” IL FLAUTO E ALTRI STRUMENTI A FIATO MODERNI Tecniche, suoni e improvvisazioni Masterclass a cura di Geoff Warren Frequenza libera e gratuita In occasione della master anche un’esposizione di strumenti professionali Yamaha a cura di “Naima Music Store” Geoff Warren, laureato in musica con lode presso l’università di Londra, ha studiato flauto con Derek Honner della Royal Academy of Music. Nel 1979 è entrato come flautista e saxofonista nelle formazioni del compositore jazz Graham Collier, con le quali ha suonato per importanti Festival in Europa e Asia collaborando con noti musicisti della scena jazz britannica come John Surman, Kenny Wheeler, Harry Beckett e John Marshall.


27

04

2013

Sabato 27 aprile 2013 - ore 18:00 Piacenza Milestone Club In collaborazione con “Yamaha Music Europe” e “Naima Music Store” SOUND CHECK e PROVE APERTE del Geoff Warren Quartet Ingresso libero Alle ore 18:00, in preparazione al concerto Yamaha delle ore 22:00 al Milestone, il Geoff Warren Quartet terrà un Sound Check e alcune prove aperti al pubblico. Un modo per gustarsi un momento “intimo” di preparazione del concerto come il Sound Check che solitamente gli artisti vogliono effettuare in condizioni di buona concentrazione e alla sola presenza degli addetti ai lavori.

04

05

2013

Sabato 4 maggio 2013 - ore 16:00 Piacenza Milestone School of Music IL BLUES DI K. F. JACKSON & BAND Sound check, prove aperte e parole di Blues Ingresso libero Una degna rappresentante, la singer Kay Foster Jackson, di quel genere afroamericano che mischia sapientemente e naturalmente il Blues, il Gospel, lo Spiritual, il Jazz e il R&B. Seguita da una “signora” band come la “Grand Stand Band” si propone in un interessante incontro pomeridiano alla Milestone School of Music. Con lei sul palco Carmelo Tartamella alla chitarra, Giovanni Guerretti al pianoforte e all’organo Hammond, Lucio Falco al basso e Giulio Buscarino alla batteria.

05

05

2013

Domenica 5 maggio 2013 - ore 18:00 Piacenza Conservatorio “G. Nicolini” In collaborazione con il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza SOUND CHECK e PROVE APERTE del trio Uri Caine, Franco Ambrosetti e Furio Di Castri Ingresso libero Avremmo voluto organizzare una masterclass anche con Uri Caine, ma gli orari di arrivo dell’artista alla sua prima data italiana del tour con il progetto “Da Bach a Miles Davis e John Coltrane” con Ambrosetti e Di Castri, ci ha impedito di farla. Gli artisti hanno in cambio dato l’assenso alla presenza al Sound Check e prove del concerto, che saranno anche colloquiali col pubblico.


fermoimmagine scatti dai precedenti Jazz Fest Fotografie in giro per la città, immagini che bloccano un frammento di creatività, di backstage o di relax dei tanti artisti intervenuti nelle passate edizioni del Piacenza Jazz Fest. Le foto, fissate su forex e inquadrate in un formato 70x100, fanno parte di diverse “mostre quotidiane” che durante il festival saranno allestite in diversi punti della città, negozi del centro, uffici pubblici, biblioteca Passerini Landi, Centro Commerciale “Gotico” e contribuiranno a fare di Piacenza per due mesi “la città del Jazz”. Gli artefici delle immagini sono Angelo Bardini, Roberto Cifarelli, Danilo Codazzi, Paolo Guglielmetti, Fausto Mazza, Maurizio Perazzoli e Marco Rigamonti.

biglietti e abbonamenti Interi € 17 – Ridotti* € 14 11 maggio € 17 - € 14 ridotto - € 12 (retro palchi e loggione) 21, 25, 27 aprile e 18 maggio gratuiti Rassegna Jazz Club al Milestone € 7 Rassegne “Cinema di Jazz” e “Il Jazz al Centro” gratuite Prevendita meno 1 euro Abbonamento a 5 concerti del Fest (14 e 28 aprile - 1, 5 e 11 maggio) € 59 intero - € 49 ridotto 24 aprile “Gonzalo Rubalcaba” (fuori abbonamento) Abbonamento a 6 concerti rassegna “Jazz Club!” € 27 Soci PcJC dal 5 marzo Non Soci dal 9 marzo

prevendite

* Riduzione: under 20, over 65, Soci PcJC e allievi del Conservatorio Nicolini

Piacenza Jazz Club via Musso 5, Piacenza dal lunedì al venerdì (ore 15:00/19:00)

Alphaville via Tempio 50, Piacenza tutti i sabato mattina dal 9/03 all’11/05 (ore 10:00/12:30)

info

www.piacenzajazzclub.it biglietti@piacenzajazzclub.it 0523.579034 - 348.6969333

Gazebo suonante Piazza Cavalli, Piacenza sabato 6 aprile (ore 15:00 – 19:00) Prenotazioni (solo per chi risiede fuori Piacenza) mandare una mail a biglietti@piacenzajazzclub.it


Con il supporto promozionale di:

In collaborazione con:

Conservatorio G. Nicolini

scarica l’app del Piacenza Jazz Fest


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.