Piacenza Jazz Fest 2019 - Magazine

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con il patrocinio di

In collaborazione con Comune di Piacenza

Comune di Fiorenzuola


a cura di Piacenza Jazz Club 2

Testi curati da Angelica Dadomo e Gianni Azzali Le foto di repertorio sono di Angelo Bardini, Patrizia Cussigh, Fausto Mazza, Pino Ninfa, Maurizio Perazzoli, Marco Rigamonti e Anna Tombolato. Note e discografia consigliata a cura di Jody Borea Direttore artistico: Gianni Azzali Commissione artistica: Monica Agosti, Angelo Bardini, Jody Borea, Giampietro Sargiani Addetta Stampa: Angelica Dadomo Segreteria e biglietteria: Elena Savi Progetto grafico: faustomazza/Studio Piacenza


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ivere il nostro tempo, cosa è reale e cosa noi interpretiamo come realtà? Filosofia o una semplice introduzione ad una manifestazione culturale? Sta di fatto che non so quanti di noi siano contenti (felici è chiedere troppo?) di questo momento storico italiano e non solo. Cosa ci manca? Perché si avverte spesso malessere? Io azzardo... manca Pace, mancano Sorrisi, ma soprattutto manca Bellezza. I Sorrisi (veri), la Pace e la Bellezza sono strettamente correlati, non esistono gli uni senza le altre, ci avete mai pensato? La Pace si nutre di Bellezza e la Bellezza non può esistere senza la Pace. Pace e Bellezza creano il Sorriso e viceversa. Certo, non intendiamo la Pace come la “semplice” assenza di guerra, ma come quella serenità interiore, quel benessere che fa bene al cuore e, da non sottovalutare mai, anche al cuore degli altri! L’augurio che pochi mesi fa ho sentito di rivolgere a tutti i Soci del Piacenza Jazz Club e a tutti i miei amici e persone care è quello di vivere un nuovo anno colmo di sorrisi, e quindi di Pace e di Bellezza. La Bellezza, signori, in piedi davanti alla Bellezza e a tutto ciò che comporta, cioè comprensione, empatia, accoglienza, amore, semplicità, umiltà, pace, creatività, dono, stupore, sorrisi, cura dell’ambiente, dubbi. Chi ha detto che la Bellezza salverà il mondo ha capito che all’interno del concetto di Bellezza c’è quello della convivenza pacifica tra le persone, tra i popoli, tra le religioni. Non ci si può esimere da questo, pena l’estinzione di tutte le creature e, forse ancor più grave, di tutta la nostra felicità. Fatti non fummo che per essere felici? Allora cerchiamo la Bellezza, facciamo un monumento alle specie a rischio di estinzione: la creatività, la curiosità, l’innovazione...la Cultura! Come Pace e Bellezza intrecciano i loro destini, la Cultura ne è il collante principale, senza Cultura non può esistere né la Pace e neppure la Bellezza. Quando ci si rende conto di ciò,

si fatica a comprendere perché una comunità, una società civilmente avanzata, guidata da un progresso tecnologico con aspetti fortunatamente anche benefici, un insieme di persone mature e consapevoli, non conceda alla Cultura l’importanza che merita; ma questo è ciò che sta succedendo e che accompagna inesorabilmente un degrado che sembra non doversi mai arrestare. No, il problema non è economico, ci sono popoli economicamente poveri, ma culturalmente straricchi; ciò porterebbe quasi a pensare che la ricchezza economica sia nemica del progresso culturale... ma sarebbe la fine! Per quindici anni ho avuto il privilegio di poter scrivere alcuni pensieri di fondo a questo magazine e di vederne pubblicate migliaia di copie. Quest’anno il foglio bianco mi intimoriva, perché a parlare del festival ci pensano già le prossime decine e decine di pagine e mi andava di parlarvi di Pace, di Sorrisi, di Bellezza e di Cultura. Spero che possa servire a qualcosa; intanto è servito a me. Quindi, con un grande e sereno sorriso, auguro a tutti voi: buon Jazz Fest!

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TORNIAMO A SORRIDERE


UN GRAZIE SINCERO A…

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...tutti coloro che ci frequentano, ci incoraggiano e non ci fanno mai mancare il loro sostegno. Grazie alla commissione artistica e al preziosissimo staff di volontari del festival e grazie a tutti i Soci del Piacenza Jazz Club, senza i quali tutto ciò avrebbe meno senso. È bello poter ringraziare chi ci aiuta a realizzare ogni anno la nostra mission, il nostro sogno, chi contribuisce in vari modi ad essere portatore di Bellezza. E’ anche molto bello vedere i sorrisi che ogni ringraziamento genera, che siano ben visibili oppure interiori, ma sempre sorrisi... e di questi ne abbiamo bisogno davvero tutti! Un grazie sincero al Presidente Massimo Toscani e a tutto il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano, organismo vitale per questa iniziativa; grazie per il sostegno economico che la Fondazione ci ha assicurato fin dalla prima edizione, permettendoci di continuare e di crescere, anche in momenti economicamente molto difficili. Grazie ad Alberto Dosi, responsabile della Commissione Cultura della Fondazione e al suo predecessore, il Consigliere Giorgio Milani, anch’egli nella stessa commissione. Un sentito ringraziamento alla dott.ssa Tiziana Libè, vice direttore generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, per la sapiente guida e la simpatia e apprezzamento sempre riservati alla nostra iniziativa. Grazie all’Assessore alla Cultura della Regione EmiliaRomagna Massimo Mezzetti e al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che anche quest’anno ci ha concesso il suo prestigioso patrocinio. Grazie al Comune di Piacenza che, attraverso il Sindaco Patrizia Barbieri e l’Assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi è tornato a sentire il festival come un importante momento di crescita del territorio. Grazie al Sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi, a Massimiliano Morganti, Assessore alla cultura e a Donatella Bracchi, dirigente settore Cultura e responsabile del bellissimo Teatro Verdi. Grazie al direttore del Conservatorio “Nicolini”, il M° Lorenzo Missaglia e a Presidente del Consiglio Accademico, Paola Pedrazzini per la fattiva e preziosa collaborazione

di sempre e per la grande considerazione che nutrono verso la nostra iniziativa. Un grazie di cuore a Donatella Ronconi dell’Editoriale Libertà per il suo sostegno, per esserci sempre vicino col suo entusiasmo, il sorriso e la fiducia; così come al Presidente Alessandro Miglioli e al nuovo Direttore Pietro Visconti, che speriamo possa avvertire il nostro entusiasmo e le potenzialità che questa manifestazione vuole ancora sviluppare. Grazie a Nicoletta Bracchi e a Telelibertà per la puntuale informazione sul territorio e per la sua diffusione. Grazie alla dottoressa Monica Pollini, direttrice del Centro Gotico, per la preziosa collaborazione nella rassegna “Il Jazz al Centro”. Grazie al dott. Giorgio Braghieri, presidente dell’Opera Pia Alberoni, per la produttiva partnership con il festival. Grazie al presidente della Galleria Ricci Oddi Massimo Ferrari per l’interessante collaborazione messa in atto da alcuni anni. Un ringraziamento all’AUSL di Piacenza, al Pellicano Onlus e all’ASP Piacenza casa residenza anziani Vittorio Emanuele per la collaborazione al progetto “Donatori di Musica”, oggi concretizzatosi in “OspedArte”. Grazie a Seta per la novità di “Jazz Bus”. Un grazie a tutte le redazioni che supportano la comunicazione degli eventi. Grazie ad Angelica Dadomo che si occupa con professionalità dell’ufficio stampa del festival; grazie a Fausto Mazza e al suo studio di comunicazione per la creativa e attenta cura dell’immagine del festival. Grazie ai dirigenti scolastici dei licei “Gioia”, “Respighi” e “Cassinari” per le sinergie attivate con “Il Jazz va a Scuola”. Grazie ad Alessandra Bonomini di Infoambiente e all’Assessore Paolo Mancioppi per l’organizzazione dei Jazz Pedibus. Un sentito grazie a Valeria Viganò Parietti dell’associazione “Oltre il muro” e alla direzione della casa circondariale di Piacenza per il fondamentale supporto legato al concerto in carcere. Grazie anche


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a Livio Bollani dell’associazione “Tetracordo” per l’invito al Teatro Sociale di Stradella e alla Dott. Vittoria Avanzi e alla Fondazione Teatri di Piacenza per l’impegno profuso nella collaborazione sul concerto di Bollani e Rubalcaba al Municipale. Grazie per “Piacenza Suona Jazz!” ai gestori degli Amici del Po, Baciccia, Dubliners Irish Pub, Melville, La Muntà, Simone Weil e Tuxedo. Grazie ai giurati del “Concorso Bettinardi”, Giuseppe Parmigiani, Fabio Bianchi, Jody Borea, Lorenza Cattadori, Roberto Cipelli, Pietro Corvi, Aldo Gianolio, Debora Lombardo, Massimo Manzi, Oliviero Marchesi, Paolo Menzani, Giancarlo Spezia, Diana Torto, Tino Tracanna, Attilio Zanchi e Andrea Zermani. Grazie a Sandra Costantini di Jazz Network; a Claudio Dodici di “TRS Ecologia”; al Centro Gotico; a Iren; a Roberto e Paolo della “Barocelli Elevatori”; a Metronotte Piacenza; a Yamaha Music Europe; a Gabriele Zazzi; a Carlo Alberto Fiorani dell’Hotel Ovest; allo staff del Park Hotel di Piacenza; a Jazzitalia.net e a Radio Bruno. Un grazie a Massimo e a Marco di Tamagni Pianoforti per la loro professionalità che da sedici anni è al fianco del festival. Grazie a Ettore Quaglia per la documentazione video e a Giancarlo Carraro per le multivisioni. Grazie ai nostri fotografi ufficiali e a tutto lo staff tecnico di Sartori Service e di Acid Studio. Grazie a Mauro del Papa per il professionale supporto fotografico. Grazie a tutti i donatori di musica per il grande regalo che fanno a tanti chi ne ha bisogno. A tutti voi grazie e buon festival!

GRAZIE A TUTTI!


SEDICI AN DI...BELLE

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Marc Abrams, Philippe Aerts, Luca Alemanno, Ralph Alessi, Enzo Amazio, Franco Ambrosetti, Ray Anderson, Paolo Angeli, Nicola Angelucci, Andrea Anzalone, Ralphe Armstrong, François Arnaud, Andrea “Ayace” Ayassot, Daniel Bacalov, Luis Bacalov, Stefano Bagnoli, Ramin Bahrami, Jeff Ballard, Gabrio Baldacci, Ellade Bandini, Vito Barbato, Mattia Barbieri, Daniele Barcaroli, Julio Barreto, Kenni Barron, Piero Bassini, Stefano Battaglia, Franz Bazzani, Fausto Beccalossi, Mauro Beggio, Luca Begonia, Paolo Benedettini, Stefano Benni, Jerry Bergonzi, Tim Berne, Anton Berovski, Jorge Bezerra, Francesco Bigoni, Luciano Biondini, Adam Birnbaum, Paolo Birro, Brian Blade, Johnathan Blake, Michelle Bobko, Jesper Bodilsen, Stefano Bollani, Flavio Boltro, Guido Bombardieri, Rosario Bonaccorso, Roberto Bonati, Luis Bonilla, Robert Bonisolo, Fabrizio Bosso, Paolo Botti, Marco Bovi, Itaiguara Brandao, Anthony Braxton, Mario Brunello, Mauro Brunini, Rainer Brüninghaus, Fernando Brusco, Brussels Jazz Orchestra, Luca Bulgarelli, Fabio Buonarota, Gary Burton, Carlos Buschini, Don Byron, Francesco Cafiso, Uri Caine, Obed Calvaire, Mauro Campobasso, Stefano Cantarano, Stefano “Cocco” Cantini, Jean Luc Capozzo, Dario Carnovale, Beppe Caruso, Marco Castiglioni, Gianni Cazzola, Dede Ceccarelli, Erminio Cella, Eugene Chadbourne, Vincent Chancey, Bruno Chevillon, Renato Chicco, Pietro Ciancaglini, Gigi Cifarelli, Mattia Cigalini, Roberto Cipelli, Nico Ciricugno, Scott Colley, Ravi Coltrane, Luca Colussi, Pietro Condorelli, Giulio Corini, Pablo Corradini, Alegre Correa, Paolo Corsi, Claudio Corvini, Mario Corvini, Larry Coryell, Gianni Coscia, Silvia Cucchi, Daniele D’Agaro, Chris Dahlgren, Paolino Dalla Porta, Franco D’Andrea, Yuri Daniel, Lars Danielsson, Joey De Francesco, Eli Degibri, Paolo Degiuli, Hamilton De Holanda, Roberto De Nittis, Tullio De Piscopo, Zeno De Rossi, Maria Pia De Vito, Stefano Di Battista, Gianni Di Benedetto, Giuseppe Di Benedetto, Daniele Di Bonaventura, Furio Di Castri, Enrico Di Crosta, Marcello Di Leonardo, Vito Di Modugno, Riccardo Di Vinci, Wayne Dockery, Famoudou Don Moye, Solomon Dorsey, Dave Douglas, Hamid Drake, Billy Drummond, Sherrita Duran, Pee Wee Durante, Dario Duso, Jean Marie Ecay, Bill Elder, Rossano Emili, Wayne Escoffery, Dimitri Grechi


(visti e ascoltati a Piacenza in questi anni)

Espinoza, Jean Paul Estiévenart, Kevin Eubanks, Gabriele Evangelista, Antonio Faraò, Joe Farnsworth, Laura Fedele, Bebo Ferra, Garrison Fewell, Ken Filiano, Claudio Filippini, Ettore Fioravanti, Riccardo Fioravanti, Marco Forgione, Paolo Forlini, Al Foster, Bob Franceschini, Michele Franzini, Francesco Fratini, Paolo Fresu, Nnenna Freelon, Bill Frisell, Jean Christophe Galliano, Richard Galliano, Danilo Gallo, Roberta Gambarini, Jan Garbarek, Matthew Garrison, Susanna Gartmayer Roberto Gatto, Marcello Giannini, Tiziana Ghiglioni, Stephanie Ocean Ghizzoni, Sandro Gibellini, Guido Giordana, Giovanni Giorgi, Javier Girotto, Rosario Giuliani, Eddie Gomez, Aaron Goldberg, Yuri Goloubev, Mario Gonzi, Massimo Greco, Kyle Gregory, Drew Gress, Danny Grissett, Gabriel Grossi, Mauro Grossi, Stefano Guazzo, Giovanni Guidi, Marco Guidolotti, Trilok Gurtu, Alessandro Gwis, Omar Hakim, Darryl Hall, Jake Hanna, Tom Harrell, Lafayette Harris, Billy Hart, Miki Hayama, Tamir Hendelman, Scott Henderson, Michele Hendricks, Albert Hera, Taylor Ho Bynum, Dave Holland, Daniel Humair, Greg Hutchinson, Gerardo Iacoucci, Vijay Iyer, Jean Marc Jafet, Joseph Jarman, Marc Johnson, Sheila Jordan, Bert Joris, Joe Kabongo, Eyvind Kang, Karima, Tom Kennedy, Sunny Kim, Scott Kinsey, Dan Kinzelman, Lee Konitz, Alfred Kramer, Viktor Krauss, Steve Kuhn, Alessandro La Corte, Julian Lage, Bireli Lagrène, L.A.J. Big Band, Alfredo Laviano, Eric Legnini, Greg Leisz, Davide Liberti, Dave Liebman, Didier Lockwood, Ilaria Lorefice, Russ Lossing, Paul Lowens, Morten Lund, Pietro Lussu, Rudi Mahall, Alessandro Maiorino, Tony Malaby, Daniele Malvisi, Natalio Mangalavite, Emanuele Maniscalco, Ray Mantilla, Luca Mannutza, Massimo Manzi, Mauro Manzoni, Paolo Mappa, Fulvio Maras, Carla Marciano, Rita Marcotulli, Bruno Marcozzi, Rick Margitza, Vittorio Marinoni, Linley Marthe, Cucho Martinez, Edy Martinez, Giulio Martino, Valerio Mastandrea, Roberto Mattei, Zè Mauricio, Paul Mc Candless, Tom Mc Clung, Steve Mc Craven, Chuck Mc Pherson, Brad Mehldau, Gary Meek, Andrea Melani, Aldo Mella, Stefano Menato, Nico Menci, Luca Mezzadri, Marco Micheli, Andrea Michelutti, Luciano Milanese, Chris Minh Doky, Roscoe Mitchell, Glen Moore, Jason Moran, Dado Moroni, Juanjo Mosalini, Alphonse

Mouzon, Gavino Murgia, Claudia Natili, Mauro Negri, Gary Novak, Adam Nussbaum, Piero Odorici, Gianni Oddi, Ugonna Okegwo, Roberto Olzer, Magnus Öström, Mauro Ottolini, Makoto Ozone, Marco Pacassoni, Simone Padovani, Greta Panettieri, Walter Paoli, Raffaello Pareti, Giuseppe Parmigiani, John Parricelli, Emanuele Parrini, Gaspare Pasini, John Patitucci, Jessica Pavone, Sonia Peana, Filippo Pedol, Luis Perdomo, Danilo Perez, Ben Perowsky, Matt Perrine, Gianluca Petrella, Umberto Petrin, Anthony Pinciotti, Enrico Pieranunzi, Leonardo Pieri, Enzo Pietropaoli, Michele Polga, Francesco Ponticelli, Michel Portal, Chris Potter, Andrea Pozza, Grégory Privat, Alvin Queen, Michele Rabbia, Tom Rainey, Enrico Rava, Danilo Rea, Joshua Redman, Mirko Roccato, Manhu Roche, Carrie Rodriguez, Adam Rogers, Reuben Rogers, Marcus Rojas, Aldo Romano, Wallace Roney, Dario Rosciglione, Roberto Rossi, Rudy Royston, Jay Rozen, Gonzalo Rubalcaba, Mirko Rubegni, Dino Rubino, Roswell Rudd, Cristina Rulfi, Leandro Saint Hill, Antonello Salis, Piero Salvatori, Antonio Sanchez, Daniel Santiago, Alfonso Santimone, Dave Santoro, Daniele Scannapieco, Beppe Scardino, Federico Scettri, Giancarlo Schiaffini, Silvia Schiavone, George Schuller, Louis Sclavis, Valerio Scrignoli, Stefano Senni, Simone Serafini, Peppe Servillo, Jaribu Shahid, Wayne Shorter, Aaron Siegel, Paolo Sivestri, Gwilym Simcock, Marco Siniscalco, Nate Smith, Roberto Soggetti, Lew Soloff, Omar Sosa, Dario Spinelli, Sonia Spinello, Mike Stern, Nicola Stranieri, Jeremy Stratton, Ej Strickland, Sugar Kitty Big Band, Neil Swainson, Steve Swallow, Gianluca Tagliazucchi, Aki Takase, Roberto Taufic, Ares Tavolazzi, John Tchicai, Enrico Terragnoli, Luigi Tessarollo, Henri Texier, Kim Thompson, Daniele Tittarelli, Toquinho, Childo Tomas, Giovanni Tommaso, Pietro Tonolo, Lorenzo Tucci, Ralph Towner, Nathaniel Townsley, Gianluigi Trovesi, Steve Turre, Andrè Vasconcellos, Vincenzo Vasi, Michele Vignali, Aldo Vigorito, Marcio Villa Bahia, Jimmy Villotti, Mads Vinding, Gianni Virone, Nasheet Waits, Mark Walker, Cedar Walton, Florian Weber, Dave Weckl, Doug Weiss, Corey Wilkes, Willie William, David Williams, Gay Willis, Nils Wogram, Vanessa Tagliabue Yorke, Rachel Z, Federico Zaltron, Attilio Zanchi, Enrico Zanisi, Mario Zara, Joe Zawinul, Riccardo Zegna, Enzo Zirilli.

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NNI DI GRANDI MUSICISTI E PERSONE!


UN FESTIVAL PER TUTTI di Angelica Dadomo (addetta stampa del Piacenza Jazz Fest)

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Programmare un bel festival tanto facile non è. La riuscita di un buon cartellone è assimilabile a quella di una formula alchemica che deve saper dosare sapientemente i molti ingredienti a disposizione, creando il mix perfetto che tenga conto di volta in volta della disponibilità degli artisti in quel momento in tournée, dei gusti del pubblico più fedele e di quello nuovo che si vorrebbe raggiungere oltre che delle risorse a disposizione, senza alterare mai il fondamentale equilibrio e la tenuta dell’insieme. Ma grazie al lavoro certosino e attento della commissione artistica, capitanata con sensibilità e gusto dal direttore Gianni Azzali, il Piacenza Jazz Fest nel corso di questi sedici anni ci ha abituato sempre al meglio, tanto da dare ormai per certa la qualità eccelsa del suo programma principale, composto da artisti non solo di calibro, ma che piacciono a tutto lo staff, che hanno quel “quid” in più e si distinguono ai nostri occhi, chi per umanità, chi per il suo percorso artistico impeccabile, chi per una storia che gli fa onore, e che di conseguenza ci onoriamo di ospitare. Come sempre ci piace però andare al di là degli artisti più blasonati, per ricordare che il Piacenza Jazz Fest è tanto più della somma di tante celebrità. A fare da fil rouge tra le varie edizioni del festival jazz piacentino sono alcune caratteristiche peculiari quali il piacere della sperimentazione, della contaminazione e delle fattive collaborazioni sul territorio. Tre concetti che formano la ricca articolazione delle iniziative e il nucleo del pensiero che guida le scelte artistiche e che si declinano in una programmazione sempre capace di stupire e di proporre novità che spesso vanno poi a consolidarsi nel corso degli anni. Sperimentare nuovi linguaggi e nuove forme espressive, giocare con le tecniche e con le diverse arti mescolandole

per scoprire che effetto farà, spingere lo sguardo sempre un po’ più in là verso le avanguardie, collaborare con altre realtà vivaci e interessanti del territorio in cui ci si muove, sono le cifre centrali che danno corpo alla manifestazione. Sul fronte delle collaborazioni si è rafforzato nel corso degli anni il rapporto con l’azienda USL di Piacenza assieme alla quale si è costruito il progetto di OSPEDarte, ovvero quando l’arte entra in ospedale: un modo nuovo e organico per rappresentare le istanze di normalità dei pazienti ospedalieri e portare all’interno delle mura dei luoghi di cura anche quella ventata di freschezza che solo l’arte quando è ben fatta può offrire. Si è appena conclusa con grande successo la campagna di raccolta fondi che ha portato all’acquisto di un pianoforte per l’ospedale di Piacenza, il nucleo attorno al quale sono partiti da gennaio, con cadenza bisettimanale, gli spettacoli di vario genere – cinema, musica, teatro e lettura – rivolti ai pazienti e ai loro familiari. “Perché la musica della vita non aspetti fuori”, come recita lo slogan della campagna. Un’altra direttrice che quest’anno è stata imboccata con ancor più decisione è quella che vede il coinvolgimento assiduo e continuativo del Jazz Club piacentino a favore degli studenti nelle scuole, perché il Jazz possa arrivare ovunque, anche a chi non avrebbe altra occasione per farne esperienza, progetto che prende il nome “Il Jazz va a scuola”. Una modalità di grande immediatezza e facile comprensione che fa sicura presa sui ragazzi è la figura del testimonial che, nel caso della musica Jazz, sono i musicisti in prima persona. Dietro invito dell’Associazione i musicisti accettano di andare nelle scuole del territorio per raccontare la loro storia personale, come si sono avvicinati alla musica, cosa ha significato nella loro vita e, di conseguenza, l’apporto che ciò può dare a un giovane.


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Questo non per fare di ogni ragazzo incontrato un musicista jazz, ma per dare a ognuno di loro l’opportunità di ascoltare dal vivo persone straordinarie (che hanno scelto una vita fuori dai canoni comuni) e percepire che un’altra strada è possibile, anche limitatamente all’ascolto, oggi purtroppo molto vincolato e limitato per generi e varietà di approcci a causa dei preponderanti circuiti commerciali che privilegiano spesso musica di scarsa qualità artistica. Oltre a confermare tutte le preziose collaborazioni che si sono avviate nel corso degli anni e che hanno contribuito a garantire un’offerta qualitativa sempre più alta e sempre più indirizzata a raccogliere e a rappresentare molte delle istanze di cultura del territorio, la kermesse ha abituato il pubblico a trovare sempre delle novità all’interno di una formula rodata e consolidata. Rinnovata anche nel 2019 la co-produzione con l’associazione Jazz Network – Crossroads e il consolidamento del rapporto con le più importanti realtà locali: oltre le scuole e AUSL già citate sopra ricordiamo qui la Galleria Ricci Oddi, il Conservatorio “Nicolini”, la Galleria Alberoni, il centro commerciale “Gotico” e la Casa Circondariale delle Novate. Oltre a questo lato impegnato, su cui lavoriamo incessantemente, esiste anche un lato ludico e leggero che coltiviamo con cura e grande soddisfazione; cerchiamo sempre nuovi modi per portare la musica a tutti, ma proprio a tutti, in momenti e in luoghi anomali che ci auguriamo vi sorprenderanno. Strade, piazze, negozi, uffici, scuole, mezzi di trasporto saranno teatro di incursioni improvvise e folgoranti, flash mob divertenti, tutto in puro stile Jazz. Ci piacerebbe che questa nostra città venga invasa dalla bella musica e dalla sua contagiosa allegria per tutta la durata del festival e speriamo di riuscirci. La manifestazione, ideata e organizzata dall’Associazione culturale Piacenza Jazz Club che si fregia del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il settimo anno consecutivo, è diretta artisticamente da Gianni Azzali, presidente del Piacenza Jazz Club e si avvale del determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il supporto della Regione Emilia-Romagna, del Comune e della Provincia di Piacenza, del Comune di Fiorenzuola e del supporto di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio.


IL CARTELLONE PRINCIPALE

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Ogni anno il cartellone dei main concerts sembra superarsi ma quest’anno possiamo affermare tranquilli che si tratta di un programma che non teme rivali per qualità delle proposte: fitto di appuntamenti con nomi di grande prestigio tra cui non si saprebbe cosa scegliere (e noi, infatti, ve li consigliamo tutti), viaggia al di là delle mode per andare al succo del discorso. E il succo è la varietà di una musica come il Jazz di certo multiforme, restia alle cristallizzazioni, capace ancora di parlare il linguaggio dell’oggi e che si presta a interpretare la nostra epoca coi suoi suoni, oltre a fare ancora vera avanguardia. Passeranno così dal festival artisti che hanno fatto la storia di questa musica insieme ad altri che ne stanno tracciando alcune delle traiettorie future. Se dovessimo riassumere questa ricerca dal punto di vista della direzione artistica del festival, si potrebbe concentrare nello slogan: “Famosi, ma anche bravi” o, meglio, “Meritatamente famosi”. A corollario della presentazione dell’intero programma al pubblico, la sera del 23 gennaio presso l’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano un concerto di anteprima che vede protagonista la cantante Ada Montellanico e il suo progetto dal titolo “Tencology” insieme a Enrico Zanisi al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria. Il concerto inaugurale vero e proprio sarà domenica 24 febbraio alle ore 18.00 presso lo Spazio Rotative che vedrà il ritorno sulle scene piacentine del chitarrista di fama mondiale Bill Frisell, un vero sperimentatore delle sei corde, stavolta in trio coi fidati Tony Scherr al basso/contrabbasso e Kenny Wollesen alla batteria, passando senza mai abbassare il livello, per tutti gli altri grandi protagonisti che calcheranno i nostri palcoscenici nel 2019. Fedele poi al proprio impegno costante di stimolare e incoraggiare i giovani musicisti più talentuosi del nostro panorama musicale che ha regalato davvero

delle bellissime sorprese negli ultimi anni, sabato 2 marzo alle ore 21:30 al Milestone si esibiranno le formazioni dei vincitori 2018 della Sezione Solisti del concorso Bettinardi, Mattia Parissi in quartetto e il quartetto capitanato dalla vincitrici della Sezione Cantanti, la siciliana Manuela Ciunna. Sabato 9 marzo alle 21.15 sarà la volta di Dan Weiss, uno dei giovani astri della batteria, che presenterà al Teatro President, insieme a un eccezionale quartetto, il suo ultimo album, uscito nella primavera del 2018, dal titolo “Starebaby”. Per l’occasione al batterista, uno dei più richiesti oggi, è riuscito di riunire un cast di superstar, da Craig Taborn al pianoforte e Feder Rhodes insieme all’altro tastierista del gruppo, Matt Mitchell, che si occuperà anche dei sintetizzatori, al chitarrista Ben Monder e il bassista Trevor Dunn. Questi cinque musicisti hanno elaborato delle musiche molto originali e senza precedenti che sorprenderanno gli ascoltatori. La tappa al Teatro Sociale di Stradella, terra che è stata per molti decenni uno dei principali centri di produzione di fisarmoniche al mondo fin dalla seconda metà del XIX secolo, vedrà protagonista un simbolo, forse il più noto e apprezzato fisarmonicista vivente, Richard Galliano che suonerà in solo martedì 12 marzo alle 21.15. Dopo molti anni tornerà a Piacenza uno dei pionieri del cosiddetto “jazz europeo”, il clarinettista e saxofonista inglese John Surman con il suo trio, che vede Nelson Ayres al pianoforte e Rob Waring al vibrafono, sabato 16 marzo al Conservatorio Nicolini presenterà il suo ultimo, prezioso lavoro “Invisible Threads”. Sarà inoltre un piacere e un onore ascoltare dal vivo una delle figure cardine della rinascita del Jazz degli anni Ottanta, quel Terence Blanchard dalla luminosa carriera che ha inciso e accompagnato dal vivo in tour alcuni dei musicisti più importanti della storia di questo genere. Più volte premiato ai Grammy’s Awards, Blanchard è anche un rinomato compositore di colonne sonore, celebre soprattutto per le sue collaborazioni con il regista Spike


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Lee e sarà a Piacenza grazie al Jazz Fest insieme al suo fidato gruppo E-Collective sabato 23 marzo alle 21.15 presso la Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni. Per l’evento al Teatro Municipale la scelta è andata su un duo di assoluti fuoriclasse, musicisti carismatici e coinvolgenti che faranno la gioia indistintamente di estimatori esigenti così come di un pubblico di non specialisti. Stiamo parlando di due pianisti acclamati a livello mondiale quali Stefano Bollani e Gonzalo Rubalcaba che dai rispettivi pianoforti, ci delizieranno con le loro acrobazie musicali mercoledì 27 marzo alle 21.15. Sabato 30 marzo alle ore 21:30 al Milestone saliranno sul palco i due gruppi vincitori ad ex aequo della sezione “B” del Consorso Bettinardi 2018 i Teik Chu e TMB Trio. Ma le meraviglie del Jazz Fest non si fermano certo qui. Infatti domenica 31 marzo al Teatro Verdi di Fiorenzuola alle ore 18.00 sarà la volta di uno dei saxofonisti più studiati (e copiati) in circolazione: un solista di fama mondiale, compositore affermato e formidabile bandleader, Chris Potter insieme ad altri tre compagni di grande livello: il grande pianista Craig Taborn (nuovamente in città dopo il concerto con Dan Weiss), il bassista Tim Lefebvre e il batterista Justin Brown. La band è in tour per presentare l’ultimo lavoro in studio del saxofonista, freschissimo di stampa (uscita prevista per la fine di febbraio 2019). A chiudere questa sfilata di incredibili musicisti venerdì 5 aprile alle 21.15 presso la Sala degli Arazzi, una band che si chiama Throw A Glass, capitanata dal violoncellista Erik Friedlander affiancato dal pianoforte di Uri Caine, altro musicista la cui duttilità impavida gli consente di confrontarsi con un bel ventaglio di contesti musicali. Anche l’accoppiata contrabbasso/batteria, con Mark Helias al primo e Ches Smith alla seconda, è una vera garanzia che infatti ha portato alla produzione di un ottimo album uscito nella primavera del 2018 che ora è il tema principale del loro tour, dal titolo “Artemisia”. L’edizione numero sedici della kermesse si chiuderà domenica 7 aprile presso lo Spazio Rotative alle 18.00 con il classico Galà di fine festival che coincide anche con la premiazione ed esibizione dei vincitori del “Bettinardi 2019” e vedrà il festoso “arrivederci” con un rinfresco per il pubblico del Fest.


L’ALTRO FESTIVAL Incontri, conferenze, lezioni-concerto, presentazione di libri, workshop e altro Numerosi sono gli appuntamenti che affiancheranno la programmazione concertistica principale e che costituiscono il fulcro della manifestazione per i suoi organizzatori e fruitori, il suo tratto distintivo che ne caratterizza l’identità e restituisce bene gli obiettivi: essere presenti con proposte di grande qualità sul territorio per coinvolgere la maggior parte di persone possibili, soprattutto quelle fasce che per abitudine, diffidenza o scarse possibilità non frequentano la programmazione musicale più istituzionale.

IL JAZZ VA A SCUOLA

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Quanto sia importante per il Piacenza Jazz Fest essere presente nel tessuto scolastico del territorio è evidente da ormai quindici anni. La volontà è quella di coinvolgere le nuove generazioni e avvicinarle al “sentire” del linguaggio afroamericano, con tutto ciò che comporta, sia dal punto di vista dell'arricchimento culturale, sia da quello dei valori di integrazione e rispetto delle differenze che il Jazz porta con sé. Le esperienze piacentine hanno ispirato la nascita di una vera associazione, nata a Bologna sotto l’egida di Paolo Fresu, dal titolo appunto “Il Jazz va a Scuola”, alla quale faranno presto riferimento tutte le iniziative di questo tipo intraprese sul territorio nazionale. Quest’anno sarà però la Scuola ad andare al Jazz, in quanto si è notato che portare i ragazzi nei luoghi del Jazz è per loro più interessante che farlo sembrare una materia in più da apprendere negli ambienti scolastici. Ecco quindi che alcune classi dei Licei “Gioia”, “Respighi” e “Cassinari” si recheranno al Milestone per vivere, insieme ad alcuni docenti della Milestone School of Music che ogni giorno insegnano le tecniche ai loro studenti, delle vere e proprie lezioni-concerto alla scoperta di quanto può essere divertente e coinvolgente l’universo sonoro del Jazz. Non solo musica improvvisata, ma anche Teatro d’Improvvisazione, così vicino alla musica jazz con la compagnia “TraAttori” che interagendo con i musicistiinsegnanti sul palco e con gli studenti nel club, contribuiranno a una didattica divertente, ma pregnante di saperi, di contenuti e di emozioni. Anche i ragazzi delle scuole medie della città e della provincia potranno beneficiare del “Jazz va a Scuola”, stavolta con un testimonial d’eccezione, il batterista Christian Meyer, della

Il periodo festivaliero si completerà così con una miriade di iniziative collaterali ai concerti del cartellone principale: che si tratti di presentazioni editoriali, proiezioni cinematografiche, concerti in luoghi inusuali o performance artistiche, sarà sempre e comunque la musica improvvisata a fare da filo conduttore. Com’è ormai piacevole consuetudine, durante il periodo del festival la musica sarà la vera protagonista, diffondendosi in tutta la città.

band di Elio e le Storie Tese; infatti Meyer, coadiuvato da Silvia Bolbo, “spiegherà” il Jazz a una platea di duecento ragazzi con l’ausilio di filmati, storie, racconti, ma soprattutto con la sua forte comunicativa e simpatia e grazie all’interazione diretta con lo strumento più coinvolgente per chiunque si avvicini alla musica e ai suoni, soprattutto se giovanissimo: la batteria. Per i più piccoli, previsti anche quest’anno i Jazz Pedibus, cioè una marchin’ band che accompagnerà a scuola swingando i bambini di alcune fortunate scuole primarie piacentine, i quali rispondono sempre con grande entusiasmo a questo tipo di fuori-programma spassoso che movimenta le loro routine quotidiane. Un’interazione più “artistica” si avrà con il Liceo “Cassinari”, coinvolgendo alcuni ragazzi nella ideazione e realizzazione di due poster di sei metri per tre, che resteranno affissi per strada in via Boselli per un mese. Inoltre, sempre, con alcuni ragazzi delle classi più avanzate, si sperimenterà l’interazione musica-disegno durante il Galà Finale previsto per domenica 7 aprile allo Spazio Rotative quando, durante i brani eseguiti dai vincitori del Bettinardi 2019, in occasione della loro premiazione, gli studenti realizzeranno dei disegni in tempo reale, che verranno proiettati nel loro divenire alle spalle dei musicisti. Per finire con questo gruppo di iniziative dedicate alla scuola, le redazioni dei giornali di istituto delle scuole di secondo grado della provincia saranno invitate a scrivere le recensioni di alcuni concerti del cartellone principale come dei veri critici musicali, con in più l’opportunità di intervistare i musicisti e raccontare così il Jazz dal loro punto di vista, un punto di vista intrigante tanto più perché inusuale.


Le incursioni Jazz allieteranno a suon di Swing alcuni luoghi a sorpresa, come esercizi commerciali o uffici del centro storico e della periferia, concedendo una breve ma godibilissima pausa dalle attività nelle quali ciascuno è coinvolto durante la normale routine quotidiana. Un momento di distensione che aiuta ad accantonare per un po’ le preoccupazioni, infondendo allegria e dando una marcia in più a tutta la giornata, a cura di una small band di jazz tradizionale, come nella migliore tradizione dixieland che si rispetti, in puro stile New Orleans. Un altro modo per far vivere alla città il suo mese di Jazz, per far entrare la musica dal vivo in luoghi dove mai è stata suonata, come negozi d’abbigliamento, bar, grandi magazzini, negozi, uffici e, se possibile, anche qualche scuola.

FLASHMOB Cosa ci può essere di più divertente, sorprendente ed entusiasmante di un improvviso flashmob in strada o in altri luoghi pubblici? Poche cose! E proprio per questo Piacenza Jazz Fest vuole sorprendere i piacentini con queste attività “di strada”, ricordando che buona parte del Jazz è nato proprio in strada. Attenzione quindi, perché quando meno ve lo aspettate, attraversando una vita o perfino mentre vi trovate a lezione in qualche aula universitaria, o state facendo spesa al supermercato, insomma, nei posti più impensati, potreste imbattervi in attività anomale e divertenti, sempre a suon di musica.

IL JAZZ AL CENTRO APERITIVO SWING IL JAZZ AL CENTRO – Aperitivo Swing Anche quest’anno la rassegna “Il Jazz al Centro – Aperitivo Swing”, in stretta collaborazione con la Direzione del Centro Gotico, vedrà animarsi jazzisticamente dalle ore 17:30 di tre domeniche la sua “piazzetta del gusto” con proposte musicali d’eccezione. Domenica 10 marzo aprirà la kermesse Bandakadabra, una marchin’ band davvero formidabile, formata da ben tredici elementi, mentre domenica 17 marzo si potrà conoscere e ascoltare la TnB Swing Band, nove bravissimi musicisti di jazz tradizionale; non mancherà neppure quest’anno il Gipsy-jazz, con i Gajè Gipsy Trio, una formazione chitarra-contrabbasso-violino con la bravissima Elena Mirandola a fare da violinista frontwoman che domenica 24 marzo omaggeranno Django Reinhardt. Una rassegna, questa, che da diversi anni allieta durante il Piacenza Jazz Fest i pomeriggi domenicali delle famiglie e dei tanti appassionati, che possono, tra l’altro, gustare un aperitivo offerto dalla Direzione del Centro.

JAZZ BUS Una vera novità per la città di Piacenza e non solo! Il Jazz durante il festival si sposterà anche sulle ruote, salendo a bordo di alcuni autobus di linea, in collaborazione con la società di trasporto pubblico Seta, per portare un tocco di frizzante allegria anche tra gli utenti abituali dei mezzi pubblici durante i loro consueti spostamenti. Non si tratterà quindi di mezzi ad hoc, ma di normali linee urbane dove i musicisti saliranno a sorpresa.

LIBRI DI JAZZ Un altro aspetto che il festival cura da sempre è la presentazione di interessanti uscite editoriali divulgative o di approfondimento. L’attenzione quest’anno si è rivolta al fotografo Pino Ninfa, da anni collaboratore del Piacenza Jazz Fest, oltre che di tantissimi festival e rassegne, nonchè reporter sociale negli angoli più remoti del pianeta, sempre con un occhio fotografico volto non solo a documentare, ma a emozionare, veicolando importanti messaggi umanitari. In questo caso si tratta di fotografie che raccontano il Jazz, tant’è vero che il titolo è “Racconti di Jazz” e verrà presentato con il musicologo Luca Bragalini il 2 marzo alla Galleria Ricci Oddi.

APPROFONDIMENTI Un intrigante appuntamento col musicologo Stefano Zenni, sabato 16 marzo alle ore 17:00 nel nuovo auditorium del Conservatorio Nicolini approfondirà la figura “canora” di quella che è la vera icona del Jazz: Louis Armstrong. In occasione della ristampa del suo volume sul grande musicista, Zenni intratterrà il pubblico con “What a Wonderful Jazz – la rivoluzione canora di Louis Armstrong”. Ritroveremo poi ancora Luca Bragalini in un interessante storytelling che coinvolgerà le figure di Martin Luther King e Louis Armstrong sabato 23 marzo alle ore 17:00 sempre alla Galleria Ricci Oddi. Per l’occasione Bragalini presenterà anche la sua ultima fatica editoriale: “Dalla Scala ad Harlem”, dedicato e imperniato sulla mastodontica figura di un “Duke Ellington sinfonico”.

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INCURSIONI JAZZ


Si conferma anche quest’anno l’appuntamento con la rodata e apprezzatissima Piacenza Suona Jazz!, che porta il Jazz nei migliori circoli e locali della città di Piacenza e provincia, che hanno in comune tra loro il fatto di essere piccoli se paragonati a una sala da concerto e di permettere a chi ascolta di stare gomito a gomito coi musicisti e di gustare fino in fondo l’estemporaneità della sua azione creativa. Quest’anno sono sette i gruppi in cartellone per questa rassegna nella rassegna, che ha concretizzato il sogno dell’associazione culturale Piacenza Jazz Club di avere una città intera, un territorio aperto e cosmopolita che suona e diffonde ottima musica dal vivo. A Piacenza Suona Jazz! saranno presenti progetti assai diversi tra loro per caratteristiche stilistiche, linguaggi e organici, a testimonianza della vivacità e della complessità del mondo musicale oltre a cercare il più possibile un’assonanza tra il gruppo e il locale dove andrà a suonare. Oltre all’impegno degli sponsor del festival, in questo caso sono attivamente coinvolti anche tutti i gestori dei locali che fin da quando è nata l’idea vi hanno creduto, rinnovando l’adesione ogni anno. Si tratta di locali che fanno molta musica dal vivo di qualità durante tutto l’arco dell’anno, e sono: Baciccia Caffè Letterario, Cantiere Simone Weil, Circolo ARCI Amici del Po (Monticelli D‘Ongina), Dubliners Irish Pub, Melville Caffè Letterario (San Nicolò), La Muntà e Tuxedo Beers House. La partecipazione a tutti questi concerti è completamente gratuita.

DONATORI DI JAZZ 14

Cambia la formula, adattandosi quanto più possibile alle esigenze di luoghi che ospitano fragilità e sofferenze, come gli ospedali, ma non muta di certo il desiderio del Piacenza Jazz Fest di stare accanto a chi si trova in situazioni di difficoltà e fatica. Grazie alle esperienze degli scorsi anni, i Donatori di Musica hanno ora preso piede tutto l’anno con l’iniziativa gestita dall’Associazione Volontari Ospedalieri chiamata OSPEDarte, che ha visto come primo atto la felice riuscita di una campagna di raccolta fondi per l’acquisto di un pianoforte da lasciare in ospedale con il Piacenza Jazz Club e tutti i suoi soci impegnati in prima fila per il raggiungimento dell’obiettivo. Diversi artisti per conto di molte associazioni del territorio si alterneranno settimanalmente in ospedale, ma durante il festival, il Jazz sarà una presenza quotidiana a disposizione dei pazienti per ben due settimane.

I FILM Quest’anno saranno due le chicche cinematografiche presentate al festival. La prima riguarda una delle figure chiave del Jazz di ieri e soprattutto di oggi, con le sue svariate sfaccettature: il chitarrista Bill Frisell, protagonista tra l’altro del concerto inaugurale del festival. Emma Franz ha prodotto questo docufilm, sottotitolato in italiano che è incentrato sull’artista e che sarà proiettato al Milestone sabato 23 febbraio, la sera prima del concerto del chitarrista a Rotative. Un altro interessantissimo docufilm, che sarà proiettato al Milestone domenica 17 marzo alle ore 18.00 riguarda invece un musicista con la “M” maiuscola per così dire “di casa nostra”; un intenso omaggio del regista Francesco Paladino al compianto Enio Scolari dal titolo “Fisarmoniche”. Pioniere piacentino dello Swing e protagonista della musica da ballo che muoveva a Piacenza i suoi primi passi con le riviste di Macario al Politeama, Scolari è stato un pilastro dell’evoluzione della “musica americana” a Piacenza.

L’ALTRO FESTIVAL

PIACENZA SUONA JAZZ!


Due workshop e clinics e masterclass impreziosiranno questa edizione del festival. Richard Galliano terrà un workshop di tre ore nel pomeriggio di martedì 12 marzo nel ridotto del Teatro Sociale di Stradella, dove poi avrà luogo il suo concerto in solitudine, mentre, di segno musicale ben diverso, ma altrettanto pregnante, “Navigation Through Form” un workshop di musica creativa a cura del musicista Gianni Mimmo che sabato 30 marzo mattina alla sede del Cantiere Simon Weil lavorerà con i partecipanti su strutture fluide, strategie improvvisative, partitura grafica e interpretazione multi-prospettica. Una clinic più concerto finale avrà luogo invece domenica 3 marzo alle ore 15:00 alla Milestone School of Music a cura del trio del chitarrista Ivano Icardi, con Lorenzo Poli al basso ed Elio Rivagli alla batteria; a seguire, alle ore 18:00, concerto ad ingresso libero del trio al Milestone. Anche il violoncellista Erik Friedlander terrà una masterclass al Conservatorio Nicolini venerdì 7 aprile alle ore 15.00, prima del suo concerto della sera stessa. Grazie al suo ecclettismo musicale la masterclass è indirizzata indifferentemente sia agli studenti del dipartimento jazz che ai violoncellisti classici o agli esterni che fossero interessati.

JAZZ BRUNCH E COLAZIONE JAZZ Immancabili i due Jazz Brunch che aiutano a ritagliarsi una parentesi dall’affanno, forse perché si ascolta buona musica e si degustano alcune sfiziose prelibatezze nel giorno più rilassante della settimana, la domenica. A questi si aggiunge quest’anno anche la possibilità di concedersi una sontuosa colazione a suon di Jazz domenica 10 marzo dalle 8.30 alle 10.30 nella terrazza del Park Hotel, con l’accompagnamento mattutino di Accordi Disaccordi e il loro gypsy trascinante. Il primo brunch invece si terrà poi al settimo piano dell’Albergo Roma, dove si può beneficiare di uno dei panorami più belli che offre la città e dove domenica 24 marzo alle ore 12.30 suoneranno Sugarpie and The Candymen mentre la domenica successiva, il 31 marzo sempre a partire dalle stessa ora, il Dubliners Irish Pub ospiterà un jazz brunch allietato da La famiglia Turchetti, storica formazione cremonese di Jazz/Folk.

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MASTERCLASS E WORKSHOP


Il concorso a premi “Chicco Bettinardi”, patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è organizzato dall’Associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano, il supporto di Yamaha Music Europe GmbH - Branch Italy e si prefigge di scoprire e valorizzare i nuovi talenti del Jazz italiano e di promuoverne le attività.

CONCORSO CHICCO BETTINARDI 16

LE SEZIONI La Sezione “A” (solisti) è rivolta a giovani talenti del Jazz italiano che ancora non abbiano compiuto il 30° anno di età (non è previsto un limite minimo di età). La Sezione “B” (gruppi) è rivolta a nuovi gruppi del Jazz italiano che abbiano tutti i componenti che ancora non abbiano compiuto il 35° anno di età (non è previsto un limite minimo di età). Le formazioni accettate vanno dal trio al quintetto. La Sezione “C” (cantanti) è riservata ai cantanti jazz che al momento dell’iscrizione non abbiano ancora compiuto il 30° anno di età (anche in questo caso non è previsto un limite minimo di età). Grazie all'ausilio della nuova “Legge Musica” regionale, il Piacenza Jazz Club, in collaborazione con Bologna in Musica, inaugura una nuova Sezione del Concorso definita “Speciale Emilia- Romagna”. Il bando con scadenza nel mese di aprile 2019 si propone di andare alla ricerca delle formazioni giovanili più interessanti. I candidati devono essere gruppi la cui età media non superi i 35 anni, residenti almeno per i due terzi in regione, la selezione verrà fatta da una giuria di esperti sulla base del materiale audio inviato che dovrà essere costituito esclusivamente da brani originali. Davvero interessanti i premi in palio: la registrazione, realizzazione e promozione di un CD con brani originali e di un videoclip oltre alla frequenza gratuita a residenze artistiche e la circuitazione in locali e club dell'Emilia-Romagna a spese del concorso stesso.


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PREMI Sezione A 1° classificato: 1.300 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2020” e il “Premio Libertà” 2° classificato: 750 euro Sezione B 1° classificato: 1.600 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2020” e il “Premio Libertà” 2° classificato: 800 euro Sezione C 1° classificato 800 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2020” e il “Premio Libertà” 2° classificato 400 euro

LE PREMIAZIONI Al termine delle finali di ciascuna sezione saranno annunciati i due gruppi, i due solisti e i due cantanti primi classificati. Ma la graduatoria dei vincitori sarà resa nota solo in occasione del Galà di premiazione a chiusura del Piacenza Jazz Fest 2019, in programma domenica 7 aprile alle ore 18.00, presso lo Spazio Rotative di Piacenza (Via Benedettine 66).


ADA MONTELLANICO

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CONCERTO DI PRESENTAZIONE ALLA CITTÀ ANTEPRIMA

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GENNAIO

MERCOLEDÌ

ADA MONTELLANICO QUARTET Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano

INGRESSO LIBERO

“Tencology” Ada Montellanico voce Enrico Zanisi pianoforte Jacopo Ferrazza contrabbasso Alessandro Paternesi batteria È gradita consuetudine, in coincidenza con la presentazione del Piacenza Jazz Fest, organizzare un concerto di anteprima a ingresso libero offerto a tutta la cittadinanza presso la sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano, sostenitore principale della manifestazione. Nel 2019 questo bel momento è affidato ad Ada Montellanico, autrice e cantante tra le più importanti e innovative della scena jazz italiana, che insieme al suo quartetto di ottimi musicisti, presenterà il progetto intitolato “Tencology” Il legame e il lavoro di ricerca e studio della Montellanico sul repertorio di Luigi Tenco parte da lontano, ha, si può dire, sempre fatto parte della sua storia, in un rapporto che si è fatto via via più stretto. Tappa fondamentale della sua carriera è il 1996, quando incide per la Philology “L’altro Tenco” con Enrico Rava alla tromba. La profonda sensibilità con cui rilegge in chiave nuova il repertorio meno frequentato del cantautore piemontese, rivela una particolare capacità di far aderire il suo intimo mondo emotivo alle esigenze della narrazione. Da questo CD inizia la lunga ricerca su Luigi Tenco che vede nel 2005 l’incisione per Egea di “Danza di una ninfa” con Enrico Pieranunzi e la pubblicazione di un libro nel 2006 per Stampa Alternativa: “Quasi sera, una storia di Tenco”. Nel corso di questo lavoro competente e appassionato, incontra la famiglia Tenco che per la prima volta le concede di musicare alcune poesie inedite di Luigi, riconoscendo nella Montellanico una capace e sensibile interprete e compositrice, fino ad oggi l’unica ad aver avuto questo privilegio. Nel concerto “Tencology” saranno riproposte molte canzoni del repertorio tenchiano insieme ai brani inediti, in chiave completamente nuova. Ma il repertorio si allargherà anche ad altre perle della storia del cantautorato con brani di Fossati, Bersani e altri, nei quali forza poetica e melodica si intrecciano in un magnetico abbraccio. La dimensione intima ed elegante della performance e gli originali arrangiamenti trasversali e jazzistici daranno una luce nuova e metteranno ancora più in risalto alcune tra le più intense composizioni che appartengono al grande e variegato songbook della musica italiana.

I CONSIGLI DI JODY Da ascoltare: - "L'altro Tenco" (con Enrico Rava) - "Danza di una ninfa" (con Enrico Pieranunzi)

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ORE 21:15


FEBBRAIO

Fi lm

SABATO

ORE 21:30 Milestone

INGRESSO LIBERO

BILL FRISELL, A PORTRAIT Regia: Emma Franz Editore: Emma Franz Films Colonna sonora: Bill Frisell Durata: 14 minuti

un film di Emma Franz

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L’inaugurazione della sedicesima edizione del Fest è affidata alla musica (e al sorriso!) del grande Bill Frisell, già ospite in un altro paio di occasioni della kermesse piacentina. Un personaggio davvero unico, di grande levatura umana e musicale. A lui la regista australiana Emma Franz ha dedicato questo film documentario, che traccia in modo avvincente la figura di un musicista che ha fatto e che continua a fare la storia del Jazz. Il film è stato proiettato in prestigiosi festival in tutto il mondo, la sua proiezione in anteprima è stata parte del concorso “Grand Jury Feature Documentary” in Texas. <<Ritratto avvincente di un grande chitarrista>> ne scrive il New York Times, mentre John Kelman di “All About Jazz” afferma <<Uno dei film più avvincenti, divertenti e d’informazione realizzati su una leggenda della musica vivente che ha ancora molto da dire>>.

BILL FRISELL

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FEBBRAIO

DOMENICA

BILL FRISELL TRIO FEAT. TONY SCHERR & KENNY WOLLESEN

Spazio “Le Rotative”

FUORI ABBONAMENTO

Interi € 22 Ridotti € 18 Prevendita online www.diyticket.it

Bill Frisell chitarra Tony Scherr basso / contrabbasso Kenny Wollesen batteria Partenza col botto per questa sedicesima edizione del Piacenza Jazz Fest, con un musicista che è un assoluto fuoriclasse. Descritto come “il vero epicentro della musica americana moderna” (BBC) e come uno degli artisti più vitali e produttivi degli Stati Uniti, Bill Frisell ha sviluppato una carriera come chitarrista e compositore che dura da oltre trentacinque anni con all’attivo 250 registrazioni, tra cui circa quaranta in veste di leader. Con alle spalle quattro decenni di carriera caratterizzata da ottime composizioni originali, una grande visione tecnica unita a una certa audacia improvvisativa, questo tranquillo maestro di Seattle è paragonabile ormai al Jimi Hendrix delle forme più audaci della musica contemporanea, grazie al modo in cui ha rivoluzionato le potenzialità stilistiche della chitarra elettrica e dal momento che è diventato una fonte di ispirazione sia per il rock d’avanguardia sia per chi si occupa di musica elettronica. La musica di Bill Frisell abbraccia un’ampia gamma di espressioni musicali: i diversi generi che si alternano in uno stesso concerto, dalla musica country o il folk americano - a cui da sempre è molto legato - da John Coltrane alle grandi colonne sonore, da Buster Keaton a James Bond, contribuiscono a rendere il concerto di questo musicista audace al tempo stesso rilassante e avventuroso. Come per tutte le esperienze che lo vedono coinvolto, anche questa performance sarà ricca di infinite possibilità. In più la formazione con cui lo vedremo all’opera gli è particolarmente congeniale. All’insegna dell’improvvisazione pura, la profonda sintonia che lega Frisell ai suoi fidati collaboratori Wollesen e Scherr, con lui anche sul palco delle Rotative, gli consentirà di seguire l’ispirazione e il mood del momento. Il grande chitarrista potrà dunque lavorare liberamente, pezzo dopo pezzo, in base all’estro e alla situazione contingente, motivo per cui lo spettatore può aspettarsi di tutto: da una rielaborazione di Coltrane a brani della tradizione americana, reinterpretati sempre con una marcata vena jazzistica. Proprio grazie a questo trio, Frisell ha sviluppato uno dei rapporti più empatici e duraturi della storia della musica, cresciuto nel corso delle lunghe tournée nelle sale concerto di tutto il mondo.

I CONSIGLI DI JODY Da ascoltare: - "Small town" (con Thomas Morgan) - "Before we were born"

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ORE 21:30


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MATT CHIAPPIN

FEBBRAIO GIOVEDÌ

Matt Chiappin tromba Michele Curedda tastiere Nicolò Magistrali basso Andrea Farinelli batteria

ORE 21:30

Dubliners Irish Pub

INGRESSO LIBERO

SABATO

di Ja zz

MARZO

Presentazione del libro fotografico

Il ib ri

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2

Il trombettista piemontese Matt Chiappin propone un progetto musicale originale che comprende soprattutto suoi brani originali che si muovono nell’alveo del miglior cool jazz con aperture al funk, sulle orme di musicisti quali Robert Glasper e Roy Hargrove. Questi brani sono stati anche incisi in un album uscito da poco intitolato “Sleepwalkers”. Musicista che si caratterizza per l’esecuzione impeccabile e “calda”, per la serata al Dubliners sarà accompagnato da Michele Curedda alle tastiere, Nicolò Magistrali al contrabbasso e Andrea Farinelli alla batteria.

ORE 17:00

Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi”

INGRESSO LIBERO

RACCONTI JAZZ

INCONTRI FOTOGRAFICI IN 7/8

di e con Pino Ninfa

Presentazione a cura di Luca Bragalini

<<Il fascino irresistibile della fotografia risiede nella grande illusione che riesce a creare. Ci fa credere quello che il grande scrittore e poeta argentino Jorge Luis Borges denuncia come un grande errore, e cioè che “il tempo sia fatto di istanti individuali e separabili l’uno dall’altro, così come lo spazio di punti”. Ogni foto presenta un istante preciso di vita, di musica, di vita nella musica, di musica nella vita... Instancabili cacciatori di istanti i fotografi, splendidi sacerdoti dell’illusione.>> (dalla prefazione di Enrico Pieranunzi) In questa sorta di diario personale di Pino Ninfa, fotografo jazz e viaggiatore instancabile e curioso, rivivono, incontro dopo incontro, le emozioni che hanno creato in noi la leggenda del Jazz e che da sempre seducono scrittori e fotografi desiderosi di ricreare, ognuno con i propri mezzi, l’incanto e la magia della musica e dei volti indimenticabili che la suonano. Da Sonny Rollins a Michel Petrucciani, da Caetano Veloso a Giorgio Gaslini, da Enrico Pieranunzi a Paolo Fresu, i racconti intimi e appassionati del fotografo ci aiutano a comprendere l’energia che può sprigionarsi nell’incontro tra musica Jazz e fotografia. Pino Ninfa opera nell’ambito della fotografia di spettacolo e di reportage. Da tempo si occupa del recupero e della salvaguardia dell’ambiente, seguendo progetti di sviluppo delle popolazioni locali nelle foreste Africane e in Amazzonia. Particolare attenzione è riservata all’universo femminile e agli abusi di cui è spesso vittima. Ha realizzato progetti per il sociale in India, Nepal, Haiti, Sudafrica, Eritrea. Da anni sviluppa progetti sulla solidarietà con diverse ONG. Parallelamente all’attività di fotografo, Ninfa si occupa di didattica, tenendo workshop in Italia e all’estero.


VINCITORI DEL “BETTINARDI 2018” SEZIONI A E C

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MARZO

SABATO

ORE 21:15 Milestone

INGRESSO LIBERO

MATTIA PARISSI QUARTET “Omaggio a Luca Flores” Manuel Trabucco saxofoni Mattia Parissi pianoforte Emanuele Di Teodoro contrabbasso Nicolò Di Caro batteria

Mattia Parissi è un fulgido esempio di ottimo pianismo italiano. Giovane e intraprendente, nonostante il carattere sostanzialmente schivo e riservato, si accosta ai grandi con reverenza ma con le idee chiare su ciò che la loro musica rappresenta oggi per lui e questo omaggio a Luca Flores lo dimostra chiaramente. Luca Flores è stato, e rimane, uno dei più fulgidi e indiscutibili talenti emersi nel panorama jazzistico italiano. Sebbene la sua produzione non sia molto vasta e si articoli sostanzialmente nei circa dieci anni che vanno dal suo esordio discografico nel 1984 con il disco “Streams” di Tiziana Ghiglioni all’ultimo disco “For Those I Never Knew”, inciso a proprio nome nel 1995 pochi giorni prima della sua prematura scomparsa, in questo arco temporale Flores ha la possibilità di collaborare con straordinari musicisti di rilievo nazionale e internazionale, su tutti Chet Baker, ma anche i nostri Massimo Urbani, Nicola Stilo, Furio Di Castri, Roberto Gatto e moltissimi altri, inserendosi a pieno titolo tra i più importanti pianisti e compositori jazz italiani.

VINCITORE SEZIONE “C” 2018 (CANTANTI)

MANUELA CIUNNA QUARTET Manuela Ciunna voce Seby Burgio pianoforte e basso synth Paride Pignotti chitarra Alessandro Marzi batteria

Manuela Ciunna vive a Roma, ma la sua personalità siciliana è sempre fortunatamente evidente nelle sue ricche interpretazioni, che spiccano sia per una forte ritmicità sia per le emozioni intense che riesce a trasferire agli ascoltatori; non per nulla è stata selezionata lo scorso anno da Diana Torto e da tutta la giuria della sezione cantanti del concorso Bettinardi su tante concorrenti giunte da tutta Italia. Si esibirà con un quartetto di ottimi musicisti: con un basso sintetizzato affidato alle sapienti mani del tastierista Seby Burgio che si amalgama alla perfezione con i colori della chitarra di Paride Pignotti e l’impulso ritmico di Alessandro Marzi alla batteria.

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VINCITORE SEZIONE “A” 2018 (SOLISTI)


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WORKSHOP E CONCERTO

MARZO

INTERPLAY, TIMING E GROOVE

DOMENICA

a cura di Ivano Icardi Trio ORE 15:00

con Ivano Icardi chitarre Lorenzo Poli basso Elio Rivagli batteria

Milestone School of Music

Quota d’iscrizione: € 25 (€ 15 per gli allievi MSOM e “Nicolini”) Scarica il modulo d’iscrizione su www.piacenzajazzclub.it

Un trio affiatato e musicalmente molto motivato quello di Icardi, vera icona della chitarra moderna. La clinic in questione è indicata per tutte le tipologie di studenti di musica e per tutti gli strumenti. I temi principali che si affronteranno sono le difficoltà dell’Interplay, la capacità di creare musica partendo dalla spontaneità del musicista, l’importanza del Timing, alla base di qualsiasi linguaggio musicale e gli elementi base per raggiungere con la band un groove davvero efficace. Si creeranno momenti d’intensa improvvisazione che daranno vita a veri e propri brani come esempi per molte situazioni particolarmente ardue da affrontare musicalmente.

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TIZIANO CHIAPELLI QUINTET

MARZO

MERCOLEDÌ

Tiziano Chiapelli fisarmonica Alessandro Bertozzi sax alto Pino Bifano chitarra Carmelo Isgrò basso Max Pieri batteria

ORE 22:00

Tuxedo Beers House

INGRESSO LIBERO

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Durante la speciale appuntamento astronomico dell’equinozio di primavera, il Tuxedo ospita un omaggio ai grandi autori della musica brasiliana e argentina rivisitata in una suadente originale chiave jazzistica. Ancora una volta la protagonista è la fisarmonica, strumento popolare, ma dalle mille possibilità espressive e timbriche; un’ottima scelta per enunciare e improvvisare su libere melodie intrise di una dolce saudade o di un drammatico tango. Il progetto di Chiapelli permette ai musicisti di liberarsi nell’improvvisazione pura, al di fuori di schemi o di etichette, anche se la matrice latina è sempre ben presente. Il concerto è piaciuto talmente tanto nella scorsa edizione che, sia il pubblico che gli organizzatori desiderano una sua replica.

DA OLTRE DIECI ANNI UN'IMPORTANTE ATTIVITÁ DIDATTICA

MUSICALE Via Cornelio Musso, 5, 29122 Piacenza Tel. 0523 579034 www.piacenzajazzclub.it


DAN WEISS STAREBABY Craig Taborn pianoforte e Fender Rhodes Matt Mitchell pianoforte e tastiere Ben Monder chitarra Trevor Dunn basso Dan Weiss batteria

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ORE 21:15

Teatro President

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MARZO

IN ABBONAMENTO

SABATO

Dan Weiss è uno dei batteristi attualmente più richiesti in ambito jazz e si esibisce indifferentemente con artisti di stili molto diversi tra loro, come Rudresh Mahanthappa, Chris Potter, John Zorn e Jen Shyu, a testimonianza della sua versatilità e della vastità dei suoi orizzonti di interesse musicale. “Starebaby”, il suo ultimo lavoro, che sta portando in giro per il mondo e per il quale ha composto tutte le musiche, è la realizzazione del sogno a cui ha lavorato a lungo. Da oltre un decennio, infatti, cercava di riunire alcuni dei più valenti musicisti del panorama internazionale per suonare musica che combinasse la natura improvvisativa del Jazz con la potenza dell'Heavy Metal e della nuova musica elettronica. Come per le sue precedenti uscite acclamate dalla critica, “Starebaby” è un’opera decisamente originale che è in gran parte senza precedenti e che riflette lo stato di grazia del musicista statunitense. Questo lavoro riflette realmente il suo gusto e il suo modo di intendere e vivere la musica, come una miscela ben dosata di improvvisazione jazz, Doom Metal dalle sonorità cupe e dai ritmi lenti, musica elettroacustica, ritmo ciclico tipico della musica indiana con innumerevoli altre influenze, arrivando a un risultato complessivo sorprendente e che va completamente al di là di ogni confine musicale. Tutti i musicisti presenti sul palco: Craig Taborn e Matt Mitchell alle tastiere, piano ed elettronica, Ben Monder alla chitarra e Trevor Dunn al basso, insieme a Weiss condividono l'amore per l’Heavy Metal e hanno alle spalle esperienze importanti in gruppi sperimentali Rock e di musica elettronica. L’insieme che ne deriva è stupefacente e offre alla musica un’enorme varietà di trame e colori vorticosi.

I CONSIGLI DI JODY Da ascoltare: - "Starebaby" (con Craig Taborn)

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Interi € 22 Ridotti € 18 Prevendita online www.diyticket.it


MARZO

Co la zi on e

DOMENICA

Ja zz

10

ORE 8:30-10:30

“La Veranda” del Park Hotel

ACCORDI DISACCORDI Sedici corde che vibrano ispirate da Woody Allen Alessandro Di Virgilio chitarra Dario Berlucchi chitarra Elia Lasorsa contrabbasso

€ 12 con buffet libero Prenotazione consigliata, telefonando a Park Hotel Piacenza (0523.712600) Piacenza Jazz Club (0523.579034) In collaborazione con la Direzione del Best Western Park Hotel di Piacenza

BREAKFAST A BUFFET

28 Cosa c’è di più distensivo che alzarsi con calma la domenica mattina e gustarsi un’abbondante e ricca colazione a buffet con musica jazz dal vivo come sottofondo? Poche cose, provare per credere. La Veranda al piano terra del Park Hotel ospiterà questa intrigante novità del Piacenza Jazz Fest 2019 e a combinarsi con l’aroma del caffè, dei dolci appena sfornati e di alcune delizie salate, ci sarà la musica gipsy di un trio d’eccezione: Accordi Disaccordi. Il trio, che è molto attivo nel panorama musicale nazionale

e internazionale, ha già calcato palcoscenici importanti: da Umbria Jazz ai migliori festival europei. La band, nata ormai sette anni fa, presenta un repertorio composto da brani originali le cui sonorità combinano, secondo un personalissimo stile, le più disparate influenze Jazz, Swing, Blues e della musica tradizionale, con originali sonorità acustiche e dal gusto cinematografico, mantenendo una matrice stilistica gipsy- jazz, chiaramente influenzata dalle sonorità del celebre chitarrista Django Reinhardt.


DOMENICA

S

O TR N ing CE w

Gipo Di Napoli percussioni e facezie Stefano Colosimo, Giulio Piola e Tolga Bilgin trombe Simone Garino sax alto Enzo Ceccantini e Ceco Grano sax tenore Bruce Stevens e Max Vienco tuba e sousaphone Giulio Rosa ed Elia Zortea tromboni Renato Tarricone percussioni

MARZO

L

Una marchin’ band che è una vera orchestra!

A o ZZ tiv JA ri IL pe A

BANDAKADABRA

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ORE 17:30

Centro Commerciale Gotico In collaborazione con la Direzione del Centro Commerciale “Gotico” di Piacenza

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CONCERTI LIBERI E GRATUITI CON APERITIVO

Carlo Petrini, giornalista, fondatore di Slow Food, l’ha chiamata una “fanfara urbana”. Nata a Torino, la Bandakadabra ha saputo compiere negli anni un percorso artistico che l'ha portata a esplorare stili musicali diversi, cercando sempre di proporre arrangiamenti divertenti e originali. Il risultato finale è un repertorio estremamente vario che ammicca ora alle big band anni Trenta, ora alle street band, ora alle fanfare balcaniche, con frequenti incursioni nel rocksteady, nello ska e addirittura nel drum and bass. Lo spirito è sempre irriverente perché il tratto principale della band, rimane

la sua capacità di coinvolgere il pubblico in un dialogo continuo che si ispira all'arte di strada, fatto di sketch comici, improvvisazioni teatrali e balli sfrenati. Capace di unire l'energia delle street band alla precisione musicale dei grandi ensemble di fiati, la Bandakadabra ha iniziato a esibirsi in Italia e all'estero, arrivando in pochi anni a collezionare un numero impressionante di concerti dal vivo. Di assoluto rilievo anche il livello degli artisti con cui la Bandakadabra ha diviso il palco nel corso degli anni: da Roy Paci a Goran Bregovic, da Vinicio Capossela ai Marta sui Tubi.

SCARICA LA APP DEL FESTIVAL


RICHARD GALLIANO

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In collaborazione con il Comune e il Teatro Sociale di Stradella

Stradella (PV) Teatro Sociale

FUORI ABBONAMENTO Biglietti da € 27,50 a € 7,70 (vari ordini e riduzioni) Prevendita presso il Teatro Sociale di Stradella Prevendita online www.vivaticket.it

MARZO

MARTEDÌ

RICHARD GALLIANO Richard Galliano fisarmonica

NEL POMERIGGIO RICHARD GALLIANO TERRÀ UNA MASTERCLASS PER FISARMONICISTI E UDITORI PRESSO IL RIDOTTO DEL TEATRO SOCIALE DI STRADELLA. Per info scrivere a info@piacenzajazzclub.it

Dopo la felice esperienza dello scorso anno, si rinnova la collaborazione con il Teatro Sociale di Stradella e in particolare con il “Festival del Ridotto”, curato da Livio Bollani. Quest’anno il protagonista assoluto è uno dei maggiori virtuosi della fisarmonica, simbolo di quella terra: il fisarmonicista e bandoneonista italofrancese Richard Galliano, che si esibirà in recital in completa solitudine che rimarrà negli occhi e nelle orecchie dei fortunati che potranno assistervi. Vedere suonare Richard Galliano significa capire esattamente cosa significa essere una cosa sola con il proprio strumento. Galliano è un solista eccezionale che continua a esplorare una vasta gamma di musica senza abbandonare né il lirismo, né quel suo “tocco francese” che da sempre così poeticamente lo contraddistingue. Lo stesso stile che gli ha consentito di far diventare la fisarmonica un grande strumento del Jazz, alla stregua della tromba o del saxofono, quando sembrava che la fisarmonica non avrebbe mai incontrato solisti di grande spicco, nonostante valenti predecessori. Ispirato da sincera ammirazione per l’amico Astor Piazzolla, inventore del “Tango Nuevo”, Richard Galliano è riuscito, grazie al suo “New Musette”, a rivitalizzare una tradizione tipicamente francese che, si pensava, non avrebbe mai incontrato innovatori. Dotato di una rara polivalenza, Galliano si esprime musicalmente in qualsiasi contesto: dal solo fino alle big band. Che siano Jazz, Tango, Musette o grande Classica, come Bach, Vivaldi, Rachmaninov o Dvorak, il segreto che rende così grande il Maestro sta nell’incontro col brano e nello riuscire ad andare al cuore dei capolavori che sceglie di interpretare, riuscendo ogni volta a renderli il più leggibili e autentici possibile.

I CONSIGLI DI JODY Da ascoltare: - "New jazz musette" - "Mare nostrum III" (con Paolo Fresu, Jan Lundgren)

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ORE 21:15

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GEORGIA CIAVATTA QUINTET

MARZO

MERCOLEDÌ

“In viaggio con Billie” Georgia Ciavatta voce Gianni Satta tromba e flicorno Mario Zara pianoforte Leo Lari contrabbasso Davide Bussoleni batteria

ORE 21:30

Baciccia Caffè Letterario

INGRESSO LIBERO

per prenotazioni tel. 0523.606684

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<<Quello che non ti aspetti è di scoprire che all'inizio della sua carriera, Billie Holiday è una giovane donna che celebra la vita e l'amore, creando capolavori assoluti. Malandrina quanto dolce, coniuga eleganza e sentimento con classe e maturità.>> Da queste parole nasce l'idea di Georgia Ciavatta e Mario Zara di dare ad alcuni dei capolavori, interpretati da Billie Holiday, una nuova luce, un nuovo sentire, anche attraverso l'uso di armonie e ritmiche di sapore attuale. È sempre un grande piacere poter riascoltare la cantante piacentina Georgia Ciavatta, che da qualche anno si è trasferita all’estero e si divide in concerti tra il nostro Paese e il Nord Europa, in particolare Svizzera e Germania. In questa occasione proporrà un viaggio musicale in compagnia di una vera musa ispiratrice di molte cantanti e altrettanti musicisti: la grande Billie Holiday.

A Z N E C A I P A Z Z A J L I I N N A 2 1 DA


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MARZO

ORE 21:30

VENERDÌ

Melville Caffè Letterario

INGRESSO LIBERO

5 FOR BACHARACH

per prenotazioni tel. 0523.043159

Amore per la musica. Amore per le donne. Amore per l’esistenza. La vita di Burt Bacharach suona come un’unica e appassionante canzone d’amore. Del resto, nessuno come il compositore americano ha segnato in modo tanto profondo e durevole il linguaggio del sentimento. Bacharach, che ha festeggiato in tour i suoi 90 anni proprio l’anno scorso, è autore prolifico dalla creatività inesauribile che ha composto capolavori come “I Say a Little Prayer”, “Close to You”, “I’ll Never Fall in Love Again”, “The Look of Love”, “That’s What Friends Are For”, oltre a meravigliose colonne sonore di film blockbuster come “Ciao Pussycat” e “Butch Cassidy and The Sundance Kid”, le cui vendite hanno fatto di lui il diciottesimo miglior compositore nella storia della musica mondiale. In questo progetto i suoi grandi successi saranno riproposti da un affiatato quintetto, con la stupenda voce di Irene Buratti, perfetta in questo omaggio, impreziosito tra l’altro dalla presenza del clarinetto di uno tra i migliori clarinettisti italiani: Alfredo Ferrario.

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Irene Burratti voce Alessandro Usai chitarra Alex Orciari contrabbasso Roberto Paglieri batteria Special Guest: Alfredo Ferrario clarinetto


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ORE 17:00

di Ja zz

Il ib ri

SABATO

Nuovo Auditorium del Conservatorio “G. Nicolini”

INGRESSO LIBERO

WHAT A WONDERFUL VOICE La rivoluzione canora di Louis Armstrong a cura di Stefano Zenni

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Oltre ad essere stato il padre del solismo jazz, Armstrong ha fondato la moderna concezione del canto jazz e pop, ha rivoluzionato l’estetica della voce e fondato la tecnica dello “scat singing”. Nella sua lunga carriera ha esplorato forme e stili di vocalità molto diversi tra loro e manipolato parole e significati con esiti e sottintesi sorprendenti, che risuonano ancora nella musica d’oggi. Questo viaggio nella voce inconfondibile di Armstrong, viene raccontato in occasione della ristampa del libro di Stefano Zenni “Louis Armstrong. Satchmo: oltre il mito del jazz” edito da Stampa Alternativa. Stefano Zenni è musicologo e grande esperto di cultura afroamericana e di Cinema. Insegna presso i conservatori di Bologna e Firenze. Ha insegnato “Analisi” a Siena Jazz e “History of Music of XX and XXI Century” presso la New York University. Dal 1998 è direttore artistico della rassegna Metastasio Jazz di Prato ed è stato direttore artistico del Torino Jazz Festival dal 2013 al 2017. Dal 2012 tiene con successo il ciclo “Lezioni di jazz” presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma. Conduttore radiofonico su Rai Radio3.


JOHN SURMAN TRIO INVISIBLE THREADS

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MARZO

SABATO

John Surman clarinetto basso e saxofoni Nelson Ayres pianoforte Rob Waring vibrafono

Conservatorio “G. Nicolini”

IN ABBONAMENTO Interi € 22 Ridotti € 18 Prevendita online www.diyticket.it

in una delle sue ormai rare apparizioni, John Surman, uno dei più prestigiosi e innovativi saxofonisti di sempre, uno che ha fatto la storia del Jazz degli ultimi cinquant’anni e che a 75 anni continua a stupire per la sua verve compositiva e la sua freschezza interpretativa. Surman è riuscito a inventare nel corso degli anni uno stile del tutto personale, spaziando dall’improvvisazione e le sperimentazioni free degli anni Sessanta alle melodie folk della sua terra, dalla musica antica del Seicento all’elettronica interpretata in solo con i suoi fiati degli anni Ottanta e Novanta, fondendo grandi capacità tecniche e una voce strumentale personale e immediatamente riconoscibile. Alternandosi tra sax soprano, baritono e clarinetto basso, la sua musica, originale e personale, è frutto di un continuo lavoro di ricerca e inventiva, sempre intrisa di un intenso lirismo. Al Piacenza Jazz Fest presenterà il suo ultimo progetto: un trio caratterizzato da un accostamento originale per intrecci e miscele geografiche e musicali, che comprende il pianista brasiliano Nelson Ayres e il vibrafonista americano Rob Waring. Insieme i tre hanno inciso un CD appena uscito per ECM che si intitola “Invisible Threads”, a richiamare quei fili invisibili che nelle parole di Surman sono semplicemente la musica, che unisce musicisti apparentemente così lontani come stile e derivazione culturale, allargandosi allo stesso pubblico. L’intreccio fra tre storie così diverse come quelle di questi musicisti, con le rispettive attitudini, si rivela splendente e riuscito, adornato di una peculiare e assorta leggerezza, non per questo priva di forza gentile e sempre capace di sostenersi, a dispetto della mancanza di pulsazioni ritmiche diverse da quelle implicite date dai loro strumenti.

I CONSIGLI DI JODY Quest'anno John Surman compie 75 anni. A questo autentico gigante della scena contemporanea, virtuoso multistrumentista (sax baritono e soprano, clarinetto basso, flauti e sintetizzatore) dedichiamo un selezione discografica con alcuni dei capitoli più rappresentativi della sua luminosa e poliedrica carriera. The Trio (1970) Trio con il contrabbasso di Barre Phillips e la batteria di Stu Martin: uno dei dischi più creativi del jazz europeo. Coruscating (1999) Con il fidato contrabbassista Chris Laurence e un quartetto d'archi: classico e intimistico. Lo struggente brano Stone Flower è un omaggio a Harry Carney, il grande baritonista di Ellington. Saltash Bells (2012) L'eco delle campane della chiesa di Saltash in Cornovaglia ha ispirato questo lavoro solitario di Surman. Disco autobiografico: in ogni brano riaffiorano i ricordi dell'infanzia di John. Nell' ultimo titolo, il nostalgico Sailing Westwards si ascolta anche un evocativa armonica a bocca. Invisible Threads (2018) L'ultimo Surman: atmosfera cameristica, toni smorzati, timbri preziosi.

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ORE 21:15 Assolutamente da non perdere questa preziosa occasione di ascoltare dal vivo,


MARZO

rit A iv l C o e Sw n t in ro g

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Il J A az pe z

DOMENICA

ORE 17:30

Centro Commerciale Gotico In collaborazione con la Direzione del Centro Commerciale “Gotico” di Piacenza

CONCERTI LIBERI E GRATUITI CON APERITIVO

TNB SWING BAND Marina Marinaro voce Luca Monti tromba, flicorno e cornetta Franz sax contralto Luis sax tenore Paolo Colombo clarinetto Roberto Clerici trombone Fabio Selvini chitarra e banjo Jonni Lazzarin contrabbasso Davide Rancati batteria

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La TnB Swing Band nasce in un garage nel 2008 e non poteva essere altrimenti, date le caratteristiche scanzonate e musicalmente irriverenti di questo frizzante ensemble di fiati, percussioni e voce femminile. La storia è quella di una grande passione nata da un incontro fortunato tra musicisti entusiasti che sono cresciuti professionalmente insieme, arrivando a portare il loro inconfondibile sound in lungo e in largo per la Penisola, suonando in importanti rassegne e locali, sia in Italia che in Europa. Il loro repertorio è un viaggio nel passato che propone i brani più amati e ballati degli anni Venti fino alle più recenti versioni swing e jazz di grandissimi artisti come Louis Amstrong, Natalino Otto, il Trio Lescano, Renato Carosone, Fred Buscaglione e molti altri ancora. Una band travolgente che unisce la varietà dei suoni strumentali alla fantastica voce della sua cantante per creare un intrattenimento del tutto speciale.


un film di Francesco Paolo Paladino

Regia di Francesco Paolo Paladino Editore: ARNIA FILM Colonna sonora originale Durata: 59’

MARZO

DOMENICA

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FISARMONICHE

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ORE 18:00 Milestone

“Fisarmoniche” è un docu-film che racconta la vita e la musica del fisarmonicista Enio Scolari, recentemente scomparso, che visse nel dopoguerra italiano nella piccola città di Piacenza sognando i palcoscenici del suo mitico Swing. Morì nel gennaio 2017, dopo aver suonato la sua musica in mezzo mondo. Sin dalla prima infanzia Scolari mostrò un talento favoloso che lo vide eccellere in alcune delle più prestigiose orchestre italiane e internazionali. Il film documenta una festa di compleanno del dicembre 2011 che gli amici di Scolari (alcuni tra i migliori fisarmonicisti del Nord Italia) organizzarono in uno scantinato del paese di San Nicolò (PC) per celebrarlo. Il docu-film è dunque cronaca di un concerto privato, che si fa anche narrazione di una generazione di musicisti che si staccano dal presente per rivivere in quel seminterrato il tempo rimasto indietro, intrecciando idee musicali e facendo riemergere i ricordi di una vita, non solo musicale. “Fisarmoniche” ha vinto il “Platinum Remi Award” al Festival del Cinema di Huston nel 2018 e nello stesso anno è stato tra i finalisti dell'Haimat Film Festival di Linz (Austria) e International Folk Music Film Festival a Katmandu (Nepal). Per l'Italia questa è la prima visione assoluta. Francesco Paolo Paladino più che un regista si definisce una persona creativa che vaga per il mondo del Cinema, della Musica e dell'Arte. Le sue ultime creazioni sono: i CD "Ariae" e "Siren" e il pluricelebrato "Icereport" (tra i dischi dell'anno per il mensile “BLow Up”). Il suo ultimo lungometraggio è "Dust to Dust", a cui sono stati assegnati diversi premi.

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INGRESSO LIBERO


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MI. EN. TO. ORGAN TRIO

MARTEDÌ

Jossy Botte sax Alessandro Usai chitarra Alberto Gurrisi organo

ORE 21:30 La Muntà

INGRESSO LIBERO

per prenotazioni tel. 0523.498929

Un incontro casuale, fortuito o, meglio dire, fortunato quello tra il saxofonista siciliano Botte con i milanesi Alessandro Usai alla chitarra, vera rivelazione tra le nuove leve italiane e il sorprendente Alberto Gurrisi all’inconfondibile suono dell’organo Hammond. I tre danno vita ad un ensemble energico, graffiante, caratterizzato da un timing intenso e travolgente, nonostante l’assenza di percussioni. Il sax di Botte prende il volo appoggiandosi sulla percussività dell’organo di Gurrisi e sulle armonie incalzanti della chitarra di Usai. Il repertorio è vario e caratterizzato dalle ammiccanti sonorità Soul Jazz di stampo marcatamente “Sixty”, ma con lo sguardo attento ai fraseggi e alle caratteristiche delle tendenze jazzistiche odierne.

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EXPLORING Marco Bianchi chitarra Alex carreri basso Maxx Furian batteria

MARZO

VENERDÌ

ORE 21:30

Circolo ARCI “Amici del Po”

INGRESSO LIBERO CON TESSERA ARCI per prenotazioni tel. 0523 827781

Un luogo culturamente propositivo e ricco di entusiasmo, quello del circolo Arci “Amici del Po” di Monticelli d’Ongina (PC), che per evidenti meriti entra a far parte integrante del panorama culturale del territorio e che anche quest’anno ospiterà un concerto della rassegna. Exploring è la rivisitazione della realtà, della quotidianità attraverso nuovi stimoli, nuovi sensi, attraverso l’esperienza di ognuno nello spaziotempo. Alla luce di ciò, la nostra percezione di ogni giorno cambia, oppure è cambiata come risultato di un percorso sempre in divenire e cambierà ancora, forse, alla faccia della noia. Tutto è qui, ora, è nell’adesso che tutto accade. Nell’improvvisazione musicale come nella vita, più si è presenti e più si crea, se poi si diventa consapevoli, tutto diventa fantastico.


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MARZO

SABATO

Un intrigante storytelling multimediale

DALLA SCALA A HARLEM

ORE 17:00

Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi”

INGRESSO LIBERO

Sul letto di morte Duke Ellington ha una sola ambascia: fornire le dritte perché i suoi arrangiatori possano portare a termine la sua ultima opera, un balletto intitolato “Three Black Kings”. Un omaggio a tre grandi Re neri della storia, dalla Bibbia alla contemporaneità; l’ultima maestà era individuato nel suo amico Martin Luther King. La morte sopraggiunge però troppo presto: l’ultimo movimento è incompleto e incerto. Ma forse, malgrado siano passati oltre quattro decenni, non è troppo tardi per ritornare ad occuparci di quel fragile finale. Un’accattivante narrazione tratta dall’ultima monografia del musicologo Luca Bragalini dal titolo “Dalla Scala a Harlem. I sogni sinfonici di Duke Ellington” (EDT-2018). Oltre la pagina scritta si snoderà uno storytelling che mostrerà rari video, musiche inedite, immagini e parole nel tentativo di raccontare una delle più neglette e affascinanti opere del Duca e mettendo in luce al tempo stesso il rapporto di quest’ultimo con il Reverendo King. Luca Bragalini nel 2018 ha avuto la prima cattedra di ruolo di Storia del Jazz affidata ad un musicologo nella storia del conservatori italiani. Attualmente è docente di Storia e analisi del jazz al Conservatorio de L’Aquila e collabora con i conservatori di Brescia e Trento. Tiene masterclass in Italia e all’estero. Ha scoperto opere inedite di Duke Ellington, Chet Baker e Luciano Chailly, alcune delle quali per suo interessamento sono state eseguite e registrate in prima mondiale.

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I sogni sinfonici di Duke Ellington Video, musiche e parole di Luca Bragalini


TERENCE BLANCHARD

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MARZO

SABATO

Sala degli Arazzi Galleria Alberoni

IN ABBONAMENTO Interi € 22 - Ridotti € 18 Prevendita online www.diyticket.it

TERENCE BLANCHARD

AND THE E-COLLECTIVE Terence Blanchard tromba Charles Altura chitarra Fabian Almazan pianoforte David Ginyard Jr. basso Oscar Seaton batteria

Protagonista del concerto presso la Sala degli Arazzi, messa gentilmente a disposizione dalla Galleria Alberoni, sarà il trombettista e compositore americano Terence Blanchard assieme a un quintetto di comprimari di grande livello chiamato E-Collective, con cui lavora in forte sintonia da anni. Nato a New Orleans all’inizio degli anni Sessanta, vincitore di 5 Grammy, Terence Blanchard è una delle principali forze creative sulla scena Jazz contemporanea. A partire dagli anni Novanta ha composto oltre quaranta colonne sonore, per la maggior parte in stretta collaborazione con il regista Spike Lee, diventando il più prolifico artista jazz che lavora nel Cinema. Blanchard suonerà soprattutto brani dall’ultimo album uscito per la Blue Note, dal titolo con duplice significato: “Live”. L’album è una raccolta di registrazioni dal vivo realizzate a Minneapolis, Cleveland e Dallas, città segnate dalla violenza e dalla tensione tra le forze dell'ordine e il popolo afroamericano. Insieme al suo quintetto ha affrontato l’epidemica e ciclica violenza legata all’uso di armi negli Stati Uniti, portando sul palco una musica che egli stesso ha definito di speranza e guarigione. Si tratta di brani che riflettono l’amara frustrazione della nostra coscienza collettiva di fronte a questi scempi, ma al tempo stesso trasmettono fiducia, come un balsamo di guarigione emotiva. Blanchard ha formato l’E-Collective per esplorare l'interrelazione tra Jazz, R&B, Funk e Fusion, insieme a un gruppo composto da musicisti dell’avanguardia come Charles Altura alla chitarra, Fabian Almazan al pianoforte, David Ginyard Jr. al basso e Oscar Seaton alla batteria.

I CONSIGLI DI JODY Da ascoltare: - "Live" (con E-Collective) - "Magnetic"

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ORE 21:15


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G ra J nd az e zB A lb ru er nc go h Ro m a

MARZO

DOMENICA

ORE 12:30

Grande Albero Roma Brunch e concerto € 38 (Solo prevendita locale)

SUGARPIE & THE CANDYMEN Lara Ferrari voce Renato Podestà chitarra e voce Jacopo Delfini chitarra e voce Alex Carreri contrabbasso Roberto Lupo batteria

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Il panorama (e il cibo) che si può gustare dal settimo piano del nostro Grande Albergo Roma sono inimitabili. Il consueto Jazz Brunch domenicale, occasione rilassata e rilassante per passare alcune ore in un bel luogo, con ottima musica e cibo di alta qualità, quest’anno sarà accompagnato da un gruppo che ha portato il nome di Piacenza in buona parte del mondo: gli Sugarpie and the Candymen. Curriculum di tutto rispetto, tre album di successo, collaborazioni importanti come quella con Renzo Arbore, festival internazionali come UmbriaJazz e Ascona per citarne solo alcuni. Swing, Gipsy-Jazz, Blues, Soul, Pop e le armonie vocali di ieri e di oggi per dar vita ad una band a dir poco unica; la sfida è sposare in modo originale tutti questi generi musicali e per quanto ci risulta la sfida è senza dubbio vinta.


Chitarra, contrabbasso e un violino per uno splendido Jazz gitano Elena Mirandola violino Alessandro De Lorenzi chitarra Francesco Cervellati contrabbasso

MARZO

DOMENICA

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GAJE’ GIPSY SWING

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ORE 17:30

Centro Commerciale Gotico

CONCERTI LIBERI E GRATUITI CON APERITIVO

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Composto da violino, contrabbasso e chitarra, nella tipica formazione del "Taraf Zingaro", il trio bolognese dei Gajè Gipsy Swing ricerca le proprie sonorità in una miscela di Swing e musiche popolari, partendo dalla Francia gitana degli anni '20-'30, ripercorrendo alcuni dei brani classici della tradizione Jazz manouche, fino ad arrivare ai Balcani e a sfiorare le punte più orientali del bacino del Mediterraneo. L’aura del grande Django Reinhardt è più che evidente in questi tre giovani virtuosi che omaggiano quella che è l’icona del jazz gitano francese della Belle Époque.

In collaborazione con la Direzione del Centro Commerciale “Gotico” di Piacenza


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STEFANO BOLLANI

GONZALO RUBALCABA


In coproduzione con Crossroads In collaborazione con Fondazione Teatri Piacenza con il particolare sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano

ORE 21:15

Teatro Municipale

FUORI ABBONAMENTO Biglietti (vedi a pagina “Biglietti e abbonamenti”)

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MARZO

MERCOLEDÌ

STEFANO BOLLANI GONZALO RUBALCABA Stefano Bollani pianoforte Gonzalo Rubalcaba pianoforte

Protagonisti di uno tra i concerti più blasonati del cartellone, presso il Teatro Municipale, saranno due giganti del pianismo jazz contemporaneo: l’italianissimo e vulcanico Stefano Bollani insieme al raffinato Gonzalo Rubalcaba, cubano di nascita. Due gran coda, uno di fronte all’altro, e alla tastiera due autentici virtuosi. Due modi diversi di suonare il pianoforte e di intendere la musica forse, due personalità molto forti che da tempo si sono fatte strada sulla scena internazionale e che ora hanno deciso di incontrarsi. A volte ritornano. Entrambi, infatti, hanno già allietato la platea del Piacenza Jazz Fest negli scorsi anni. Ma si tratterà di un ritorno a Piacenza all’insegna della novità: mai li avevamo visti esibirsi sullo stesso palco, in un concerto inedito e tutto da scoprire che li vedrà assoluti protagonisti. L’influenza afro-cubana e il ritmo latino di Rubalcaba, mescolati all’estro musicale e alla fantasia versatile di Bollani, sono destinati a creare uno spettacolo musicale di incredibile impatto per il pubblico. Con quindici nomination e quattro Grammy al suo attivo, Gonzalo Rubalcaba è un pianista straordinariamente versatile in grado di fondere i diversi filoni della tradizione jazz cubana e americana in un tutto nuovo e moderno. Stefano Bollani, una delle eccellenze italiane nel panorama jazzistico internazionale, applica costantemente una tecnica raffinata senza mai tralasciare la propria versatilità e il buon senso dell’umorismo. Entrambi già cimentatisi in riusciti esperimenti in piano duo, siamo tutti curiosi di scoprire in che modo riusciranno a stupirci stavolta.

I CONSIGLI DI JODY Da ascoltare: - Stefano Bollani e Chick Corea: "Orvieto" - Gonzalo Rubalcaba e Charlie Haden: "Tokyo adagio"

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Prevendita online www.teatripiacenza.it


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CLAIRVOYANCE

MARZO

VENERDÌ

Silvia Corda pianoforte Gianni Mimmo sax soprano Adriano Orrù contrabbasso Ospite Angelo Contini trombone

ORE 21:30

Cantiere Simone Weil

INGRESSO LIBERO

con tessera del circolo

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30 MARZO

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SABATO

ORE 10:30/13:00 Cantiere Simone Weil

ISCRIZIONE LIBERA E GRATUITA

(info@piacenzajazzclub.it)

Con regolarità il saxofonista soprano Gianni Mimmo segue la strada di uno dei suoi mentori, Steve Lacy, dando vita a progetti di tipo sperimentale, che lasciano ampio spazio alla libera improvvisazione. Dall’ultima collaborazione in trio con Silvia Corda al pianoforte e Adriano Orrù al contrabbasso è nato da pochissimo un album per Amirani Records dal titolo “Clairvoyance”. Per la presentazione live al trio originario si aggiungerà il trombone di Angelo Contini. Questi musicisti, accomunati dalle frequentazioni con l’avanguardia, trovano un terreno fertile su cui intessere i loro dialoghi. A tratti possono ricordare il famoso trio di Paul Bley con Jimmy Giuffre al clarinetto e Steve Swallow al contrabbasso, per la loro attitudine tranquilla e riflessiva all’interno di libere improvvisazioni, senza vincoli alcuni, al confine fra Jazz e atmosfere che vengono dalle composizioni della musica classica. Il loro linguaggio risente di quella che è la musica improvvisata odierna, dato che si avvalgono di tutte le nuove tecniche strumentali odierne oltre che della possibilità di usarli in contesti che sfuggono ad ogni regola. Un dialogo a quattro che non conosce momenti di stanca.

NAVIGATION THROUGH FORM Strutture fluide, strategie improvvisative, partitura grafica e interpretazione multi-prospettica. a cura di Gianni Mimmo

Un workshop rivolto a tutti i musicisti o gli studenti di musica che vogliono approfondire l’approccio alla musica creativa attraverso l’analisi e l’esperienza di un musicista profondo conoscitore della materia come il saxofonista Gianni Mimmo. L’incontro, al quale partecipare assolutamente portando con sé il proprio strumento, è aperto a tutti gli strumenti, voce compresa, e non sono richiesti particolari prerequisiti di tecnica strumentale.


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MARZO

Prosegue la bella tradizione dei “Jazz Brunch” domenicali. Gustose proposte culinarie condite da ottima musica jazz. In questo caso da una riuscita miscela di “swing padano”, particolarmente adatto ad accompagnare momenti leggeri e conviviali, pur senza perdere di eleganza e contenuti. Una formazione storica cremonese, che coniuga in maniera informale lo spirito del Jazz all’amore per le ballate tradizionali. La “Famiglia Turchetti” è la band di Fabio Turchetti o, per meglio dire, la band che suona la musica che Fabio ha composto in un arco di tempo che va dal 1989 al 2004. In questi anni Turchetti ha pubblicato ben sei album come cantautore con varie etichette tra cui la Sony, suonando anche il bandoneon e l’organetto in Argentina e in diverse parti del mondo, collaborando con musicisti di alto profilo su progetti creativi, ma sempre collegati saldamente alla musica folk e latina. Lo stile della band è un jazz italiano con molte venature latine.

MENU’ Un piatto a scelta + Buffet dolce/salato + Dolce + Caffè Americano a volontà

DALLE ORE 12:30 Dubliners Irish Pub

Brunch e concerto € 20 Solo su prenotazione tel. 320.2827656 dublinerspiacenza@gmail.com

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Fabio Turchetti voce e chitarra Fabio Morabito chitarra Enzo Frassi contrabbasso Davide Bussoleni batteria

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LA FAMIGLIA TURCHETTI

DOMENICA


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ORE 21:15

VINCITORI DEL “

Milestone

INGRESSO LIBERO Vincitori ex aequo lo scorso anno della sezione “B” dedicata ai gruppi del Concorso nazionale per giovani talenti under 35 “Chicco Bettinardi” XV edizione, i Teik Chu e i TMB Trio si esibiranno nella stessa serata a loro dedicata sul palco del Milestone Jazz Club.

TEIK CHU

Giovanni Fochesato sax tenore Lorenzo De Luca sax tenore Filippo Mampreso batteria Marco Soldà batteria

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I primi a salire sul palco saranno i Teik Chu, un gruppo originario di Lonigo, in provincia di Vicenza, che si distingue per una formazione ardita e alquanto insolita, composta da due sax tenori, Giovanni Fochesato e Lorenzo De Luca, insieme a due batteristi, Filippo Mampreso e Marco Soldà. Nell’insieme un progetto coraggioso e innovativo che non fa rimpiangere l’assenza di strumenti a corde e che consente loro di proporre degli arrangiamenti sempre originali. Il repertorio è una rielaborazione ritmica della musica di Thelonious Monk, Duke Ellington e Billy Strayhorn più alcune composizioni originali.


“BETTINARDI 2018”

SEZIONE B - GRUPPI

TMB TRIO

Sarà poi la volta del secondo gruppo vincitore, i TMB Trio, nuovo ensemble che nasce dall’incontro dei musicisti Tommaso Troncon, saxofonista, Nicolò Masetto, contrabbassista, e Lorenzo Bonucci, batterista e percussionista. Questi tre musicisti creano un sound moderno che unisce le influenze della musica contemporanea alla tradizione jazz, proponendo brani originali incentrati sulla poliritmia e sofisticati nuovi arrangiamenti in metriche dispari di celebri standard. Ricerche e sperimentazioni sonore unite a una particolare attenzione rivolta al panorama musicale internazionale sono la chiave di questo energico trio, caratterizzato da una speciale intesa ed interplay tra i suoi componenti.

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Tommaso Troncon sax tenore Nicolò Masetto contrabbasso Lorenzo Bonucci batteria


CHRIS POTTER

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MARZO

DOMENICA ORE 21:15

Fiorenzuola d’Arda (PC) Teatro Comunale Verdi

IN ABBONAMENTO Interi € 22 - Ridotti € 18 Palco non di parapetto e loggioni Interi € 18 - Ridotti €14

CHRIS POTTER CIRCUITS QUARTET Chris Potter sax Craig Taborn pianoforte Tim Lefebvre basso Justin Brown batteria

Unanimemente riconosciuto come uno dei più influenti saxofonisti della sua generazione, Chris Potter per il tour di presentazione del suo nuovo album freschissimo di stampa intitolato “Circuits” (la cui uscita è prevista per il 22 febbraio 2019 per l’etichetta Edition Records) sarà la star di uno dei concerti più belli del festival, quello presso lo splendido Teatro Verdi di Fiorenzuola. Da ormai più di due decenni, la creatività illimitata di Potter, il suo virtuosismo disinvolto e il suo vibrante senso per lo Swing hanno entusiasmato critici, musicisti e fan, che lo acclamano come uno dei più influenti saxofonisti e innovatori attualmente in circolazione. Chris Potter si è distinto fin da giovanissimo sulla scena internazionale per una creatività senza limiti, un virtuosismo del tutto naturale e un’intensa capacità improvvisativa. Per questo viene ascoltato con uguale ammirazione tanto dai cultori della tradizione quanto dagli amanti delle ricerche contemporanee. Potter ha affrontato il suo ultimo lavoro come una svolta, un cambio di direzione per la sua musica che non vuole sia vincolata da convenzioni e per questo ha voluto affrontare con musicisti nuovi. Insieme a lui sul palco al pianoforte Craig Taborn, già sentito quest’anno al Jazz Fest insieme a Weiss e molto apprezzato anche come solista, alla batteria Justin Brown che ha avuto modo di distinguersi nel vivace panorama dei giovani jazzisti statunitensi; completa il quartetto l’eccezionale bassista Tim Lefebvre.

I CONSIGLI DI JODY Da ascoltare: - "Live at Mupa" - "Underground" (con Craig Taborn)

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Prevendita online www.diyticket.it


ERIK FRIEDLANDER

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APRILE

VENERDÌ ORE 21:15

Sala degli Arazzi Galleria Alberoni

IN ABBONAMENTO

ERIK FRIEDLANDER’S THROW A GLASS

Interi € 22 - Ridotti € 18 Erik Friedlander violoncello Uri Caine pianoforte Mark Helias contrabbasso Ches Smith batteria

Alle ore 15:00 presso il nuovo auditorium del Conservatorio “Nicolini” Erik Friedlander terrà un incontro-masterclass aperta a studenti, insegnanti e pubblico esterno ad ingresso libero e gratuito.

Doppio appuntamento quest’anno nella splendida Sala degli Arazzi della Galleria Alberoni. Dopo la tromba di Blanchard, protagonista sarà un quartetto di puri talenti, guidato dal violoncellista e compositore Erik Friedlander. Il quartetto “Throw a Glass” vede oltre al leader anche altri comprimari: basti pensare che al pianoforte siederà Uri Caine, musicista la cui duttilità gli consente di confrontarsi con diversi contesti musicali molto differenti tra loro, mentre al contrabbasso ascolteremo Mark Helias e alla batteria Ches Smith. Il gruppo si era formato per un unico concerto, ma era talmente alta la “chimica” tra di loro, che hanno deciso di proseguire il cammino fino a incidere un album, che ha visto la luce nel 2018, dall’evocativo nome di “Artemisia”. Si può definire un disco sull'ispirazione e sulla sua origine. Figlio di uno dei più affermati fotografi statunitensi, Erik Friedlander intraprende un percorso musicale lontano anni luce dalle grandi major, essendo stato “rapito” dagli animatori della downtown creativa newyorkese degli anni '80, Dave Douglas e John Zorn su tutti. Inizia perciò a sperimentare forme sonore in bilico tra rivisitazioni di musica Kletzmer, Free-Jazz e musica colta contemporanea con rara sensibilità, pur facendo emergere un timbro personale che lo rende riconoscibile in qualsiasi ambito. Mai cerebrale, mai ostentato, la sua naturale sobrietà non ha moderato quel calore che da lui sprigiona nei diversi contesti in cui riesce a dipingere con il suo violoncello, grazie a una naturalezza sbalorditiva. Un gigante della scena attuale americana, insomma, capace di rivisitare i percorsi più affascinanti della cultura musicale statunitense, rispettandola e, perché no, turbandola al tempo stesso.

I CONSIGLI DI JODY Da ascoltare: - "Artemisia"; - " Nighthawks".

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Prevendita online www.diyticket.it


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GALÁ DI FINE FESTIVAL E DI PREMIAZIONE DEL CONCORSO “BETTINARDI 2019” Spazio “Le Rotative”

INGRESSO LIBERO

APRILE

DOMENICA

Esibizione e premiazione dei vincitori delle sezioni Solisti, Gruppi e Cantanti del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz Italiano 2019. Atto finale sia del festival sia del concorso “Chicco Bettinardi”, la serata del Galà di premiazione è da sempre sinonimo di saluti, arrivederci alle prossime iniziative e ringraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato e partecipato, in un clima amichevole e cordiale, esattamente come sono tutti i volontari e lo staff dell’Associazione Culturale Piacenza Jazz Club, che gestisce e organizza questi eventi. I protagonisti indiscussi della serata sono i giovani talenti che hanno passato le selezioni e vinto le finali, due per ciascuna sezione (Solisti, Gruppi e Cantanti). Saranno loro, ad avere un’ulteriore occasione per esibirsi sul palco dello Spazio Rotative, nel momento in cui sarà rivelata la graduatoria. I primi classificati per ogni sezione andranno premi in denaro, il Premio Libertà, ma soprattutto gli ingaggi nel cartellone principale del 2020. Ai secondi un premio in denaro, ma più ridotto.

L’iniziativa ha lo scopo di scoprire e valorizzare i nuovi talenti del Jazz provenienti da tutta Italia per promuoverne le attività e si avvale del fondamentale sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, oltre che di Yamaha Music Europe GmbH - Branch Italy. Una novità di quest’anno, all’insegna della contaminazione delle arti, è quella di ispirare e abbinare ad ogni brano eseguito dai vari vincitori uno schizzo a mano libera eseguito da studenti del Liceo “Cassinari” di Piacenza e visibili nel loro divenire alle spalle dei musicisti. Al termine della serata, non potrà mancare il tradizionale brindisi con vini e salumi piacentini per salutare il festival e ricordare l’appuntamento estivo con “Summertime in Jazz”, la rassegna che si snoda lungo due tra le quattro più belle e spettacolari vallate della provincia piacentina.

I solisti vincitori della sezione A e C saranno accompagnati da: Giovanni Guerretti pianoforte Alex Carreri contrabbasso Luca Mezzadri batteria

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ORE 18:00

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CALENDARIO 2019 23 GENNAIO 23 FEBBRAIO 24 FEBBRAIO

ADA MONTELLANICO QUARTET

“TENCOLOGY”

ore 21:15 - Piacenza - Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano

BILL FRISELL, A PORTRAIT Un film di Emma Franz

ore 21:30 - Piacenza - MILESTONE

BILL FRISELL TRIO FEAT. TONY SCHERR & KENNY WOLLESEN

ore 18:30 - Piacenza - Spazio “Le Rotative”

28 FEBBRAIO

ore 21:30 - Piacenza - Dubliners Irish Pub

02 MARZO

ore 17:00 - Piacenza - Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi” Pub

PIACENZA SUONA JAZZ - MATT CHIAPPIN

LIBRI DI JAZZ - RACCONTI JAZZ - INCONTRI FOTOGRAFICI IN 7/8

MATTIA PARISSI QUARTET - MANUELA CIUNNA QUARTET

VINCITORI CONCORSO “BETTINARDI 2018” - SEZIONI A E C

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ore 21:15 - Piacenza - MILESTONE

WORKSHOP E CONCERTO - INTERPLAY, TIMING E GROOVE

03 MARZO

ore 15:00 - Piacenza

06 MARZO

ore 22:00 - Tuxedo

09 MARZO 10 MARZO

- Milestone School of Music

PIACENZA SUONA JAZZ - TIZIANO CHIAPELLI QUINTET

Beers House

DAN WEISS STAREBABY

ore 21:15 - Piacenza - Teatro President

COLAZIONE JAZZ - ACCORDI DISACCORDI

ore 8:30 / 10:30 - Piacenza - “La Veranda” del Park Hotel

IL JAZZ AL CENTRO, APERITIVO SWING - BANDAKADABRA ore 17:30 - Centro Commerciale Gotico

12 MARZO

RICHARD GALLIANO

ore 21:15 - Stradella (PV) - Teatro Sociale

13 MARZO

ore 21:30 - Piacenza - Baciccia Caffè Letterario

15 MARZO

ore 21:30 - Piacenza - Melville Caffè Letterario

PIACENZA SUONA JAZZ - GEORGIA CIAVATTA QUINTET

PIACENZA SUONA JAZZ - 5 FOR BACHARACH


16 MARZO

LIBRI DI JAZZ - WHAT A WONDERFUL VOICE

ore 17:00 - Piacenza - Nuovo Auditorium del Conservatorio “G. Nicolini”

JOHN SURMAN TRIO

ore 21:15 - Piacenza - Conservatorio “G. Nicolini”

17 MARZO

IL JAZZ AL CENTRO, APERITIVO SWING - TNB SWING BAND

ore 17:30 - Piacenza - Centro Commerciale Gotico

FILM - FISARMONICHE - Un film di Francesco Paolo Paladino

ore 18:00 - Piacenza - Milestone

PIACENZA SUONA JAZZ - MI. EN. TO. ORGAN TRIO

19 MARZO

ore 21:30 - Piacenza

22 MARZO

ore 21:30 - Piacenza

23 MARZO

ore 17:00 - Piacenza - Galleria d’Arte Moderna “Ricci Oddi”

- La Muntà

PIACENZA SUONA JAZZ - EXPLORING

- Circolo ARCI “Amici del Po”

LIBRI DI JAZZ - DALLA SCALA A HARLEM Un intrigante Storytelling multimediale

TERENCE BLANCHARD AND THE E-COLLECTIVE

ore 21:15 - Piacenza - Sala degli Arazzi Galleria Alberoni

24 MARZO

JAZZ BRUNCH - SUGARPIE & THE CANDYMEN

ore 12:30 - Piacenza - Grande Albero Roma

27 MARZO 29 MARZO 30 MARZO

STEFANO BOLLANI / GONZALO RUBALCABA

ore 21:15 - Piacenza - Teatro Municipale

PIACENZA SUONA JAZZ - CLAIRVOYANCE

ore 21:30 - Piacenza

- Cantiere Simone Weil

WORKSHOP - NAVIGATION THROUGH FORM

ore 10:30 / 13:30 - Piacenza

- Cantiere Simone Weil

TEIK CHU - TMB TRIO

VINCITORI CONCORSO “BETTINARDI 2018” - SEZIONE B

ore 21:15 - Piacenza - MILESTONE

31 MARZO

JAZZ BRUNCH - LA FAMIGLIA TURCHETTI

ore 12:30 - Piacenza - Dubliners Irish Pub

CHRIS POTTER CIRCUITS QUARTET

ore 18:00 - Fiorenzuola d’Arda (PC) - Teatro Comunale Verdi

05 APRILE 07 APRILE

ERIK FRIEDLANDER’S THROW A GLASS

ore 21:15 - Piacenza - Sala degli Arazzi Galleria Alberoni

GALÁ DI FINE FESTIVAL E DI PREMIAZIONE DEL CONCORSO “BETTINARDI 2019” ore 18:00 - Piacenza - Spazio “Le Rotative”

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IL JAZZ AL CENTRO, APERITIVO SWING - GAJE’ GIPSY SWING ore 17:30 - Centro Commerciale Gotico


I LUOGHI DEL FESTIVAL

GALLERIA RICCI ODDI

via S. Siro, 13 – Piacenza

TEATRO SOCIALE

via Faravelli, 2 – Stradella (PV)

CENTRO COMMERCIALE “GOTICO”

via Emilia Parmense, 151 - Piacenza

MILESTONE

via Emilia Parmense, 27 – Piacenza

MILESTONE SCHOOL OF MUSIC

via Musso, 5 – Piacenza

AUDITORIUM DELLA FONDAZIONE DI PIACENZA E VIGEVANO

via S. Eufemia, 12 - Piacenza

RISTORANTE “LA TERRAZZA DEL ROMA” via Cittadella, 14 – Piacenza

SPAZIO “LE ROTATIVE”

“LA VERANDA” DEL PARK HOTEL

via Benedettine, 66 - Piacenza

strada Val Nure, 7 - Piacenza

TEATRO MUNICIPALE

DUBLINER’S IRISH PUB

via Verdi, 41 - Piacenza

via San Siro, 24 – Piacenza

SALA DEGLI ARAZZI, GALLERIA ALBERONI

via Tinazzo, 30 – Monticelli d’Ongina (PC)

TEATRO PRESIDENT

via Dionigi Carli, 7 – Piacenza

TEATRO COMUNALE “VERDI” DI FIORENZUOLA

via D. Alighieri – S. Nicolò (PC)

CIRCOLO ARCI “AMICI DEL PO”

via Emilia Parmense, 67 – Piacenza

BACICCIA CAFFÈ LETTERARIO

via Manfredi, 30 - Piacenza

via Liberazione - Fiorenzuola d’Arda (PC)

CONSERVATORIO “G. NICOLINI”

via S. Franca, 35 - Piacenza

MELVILLE CAFFÈ LETTERARIO LA MUNTÀ

via Mazzini, 72 – Piacenza

TUXEDO

via C. Colombo, 101 – Piacenza

INFO

WWW.PIACENZAJAZZFEST.IT

info@piacenzajazzclub.it biglietti@piacenzajazzclub.it 0523579034 – 3665373201


BIGLIETTI E ABBONAMENTI Come sempre la tessera del Piacenza Jazz Club 2019, sarà la chiave di accesso privilegiata ai concerti del Piacenza Jazz Fest. Sottoscrivendo la tessera, si entra a far parte, in qualità di Soci, dell’associazione che organizza il festival. Un modo sicuramente unico di vivere questa manifestazione da veri protagonisti, nonché col tipico spirito di “comunità” che contraddistingue il mondo del Jazz. Per i possessori

della tessera sono inoltre previste numerose agevolazioni, come la possibilità di acquistare a un prezzo particolarmente conveniente l’abbonamento e i singoli biglietti per concerti principali e di poterne disporre una settimana prima dei nonsoci, in modo da riservarsi i posti migliori. Ulteriore vantaggio legato alla tessera è la possibilità di usufruire di altre speciali convenzioni con attività e negozi del territorio.

BIGLIETTI

PREVENDITE LOCALI E NAZIONALI

Tutti i concerti (eccetto Bollani/Rubalcaba e Galliano): Interi € 22 – Ridotti € 18* (I posti palco non di parapetto e i loggioni per il concerto a Fiorenzuola del 31 marzo saranno ulteriormente ridotti a € 18 e € 14*) Concerto di Bollani e Rubalcaba al Municipale: Platea: Interi € 35 – Ridotti € 30* Posto palco: Interi € 33 – Ridotti € 29* Ingresso palco e galleria numerata: Interi € 30 – Ridotti € 26* Galleria non numerata: Interi € 23 – Ridotti € 20* Loggione numerato: Interi € 18 – Ridotti € 15* Loggione non numerato: Interi € 12 – Ridotti € 10* Gli studenti di Piacenza e provincia fino alla secondaria superiore e con elenco inviato dalla segreteria della scuola ad ogni evento, potranno usufruire di un ingresso privilegiato a € 5 fino ad esaurimento posti disponibili (solo per i concerti in abbonamento).

ABBONAMENTI

Costo abbonamenti a 5 concerti (9/3, 16/3, 23/3, 31/3, 5/4): Intero € 87 – Ridotto € 72* *Riduzione applicata agli over 65, under 20, Soci Piacenza Jazz Club e allievi del Nicolini La riduzione agli allievi del Nicolini è solo per i concerti in abbonamento.

PREVENDITE ONLINE www.diyticket.it (ad esclusione di Richard Galliano e Bollani/Rubalcaba) con un diritto di prevendita € 2,50 per biglietto www.teatripiacenza.it (solo per Bollani/Rubalcaba) nessun diritto di prevendita www.vivaticket.it (solo per Richard Galliano)

Piacenza Jazz Club via Musso, 5 Piacenza dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.30. La prevendita degli abbonamenti sarà disponibile dal 24 gennaio 2019 per tutti, ma avranno diritto all’acquisto dei singoli biglietti solo i Soci del Piacenza Jazz Club, mentre per tutti dal 31 gennaio 2019. Alphaville via Tempio, 50 Piacenza - Tutti i sabato mattina dal 16 febbraio al 30 marzo ore 10:30/12:30 Tabaccherie/ricevitorie Sisal di tutta Italia: prenotando il biglietto e passandolo poi a ritirare (costo del servizio € 2,50 a biglietto) Biglietteria del Teatro Municipale (solo per Bollani/Rubalcaba) via Verdi, 41 Piacenza – martedì, giovedì e sabato dalle ore 10.30 alle ore 13:00; mercoledì e venerdì dalle ore 10.30 alle ore 15:00 tel. 0523/492251; domenica, lunedì e festivi chiuso. Nessun diritto di prevendita. Biglietteria del Teatro Sociale di Stradella (solo per Richard Galliano) via Faravelli, 2 Stradella (PV) - lunedì, martedì e mercoledì dalle 11:00 alle 13:00 giovedì, venerdì e sabato dalle 16:00 alle 18:00 tel. 0385/246569. Nessun diritto di prevendita.


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