Sudamerica Oggi

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Tessere PDL: Il via all’estero

Oggi Sudamerica

Politica - Economia Cultura - Sport

Anno 1 - Nº 1 Novembre 2009 R$ 10,00

Confindustria: Sulla rampa di lancio oro-verde Per Sistema Italia Da Brasilia “Avanti Tutta!” Esclusivo/CONI I Giochi della gioventù

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Sommario

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Senza rete

Scusate il ritardo du Riccardetto

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Il via alla campagna del Ministro degli Esteri del PDL Per un mucchio di tessere in più di Gianni Veronesi

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Conferenza Stato-RegioniProvince Autonome – C.G.I.E.

Berlusconi “La terza Assemblea a Dicembre” AISE

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La maggiore missione economica di tutti i tempi Confindustria, sulla rampa di lancio di Franco Nicrota

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ICE/ Un rapido bilancio due anni dopo A spron battuto di Luigi Girardi

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Primo piano

“Un ulteriore passo in avanti” di Franco Alberti

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Speciale

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Il piatto del mese

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Un italiano con la “I” maiuscola di Alberto Fusco

Il pallino del dolce di Marco Renzetti

A Brasília la IIª Riunione del

Sistema Italia Avanti, tutta! di Gianna Montalto

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Esclusivo

I giochi della Gioventù di Alfredo Apicella

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L’origine del cognome

Dimmi come ti chiami e ti dirò da dove vieni di Edoardo Coen

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Dossier Ai vertici dello Stato di Rosella Bennati

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Tribuna Sportiva La minestra riscaldata di Guido Urizio

L’Agenzia quotidiana degli Italiani nel Mondo

AISE

Agenzia Internazionale Stampa Estera Direttore responsabile: Giuseppe Della Noce Via delle Muratte, 87 - 00187 Roma Telef. - 6791530 Fax - 6795036 E.mail aise@uni.net Novembre - 2009 | SUDAMERICA OGGI | 5

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Oggi Sudamerica

Politica - Economia Cultura - Sport

Anno 1 - Nº 0 Novembre 2009 R$ 10,00

PUBLISHER Mario Luiz Petrilli DIRETTORI RESPONSABILI: Marcello D’Angelo (Italia) Alberto Fusco (Brasile) INVIATI SPECIALI: Fabiana Catena, Veronica Goyzueta Franco Nicotra, Paolo Manzo CRONACHE: Franco Alberti, Luigi Girardi, Gianna Montalto RUBRICHE: Sebastião Barbosa De Almeida, Edoardo Coen, Riccardetto, Guido Urizio, Enrico Vezzani SEGRETERIA DI REDAZIONE: Angela Perego IMPAGINAZIONE: Flavio Della Torre

Una voce per 50 milioni di testimoni UNA RIVISTA UNICA AL MONDO Tiratura: 100.000 copie Trilingue: Iltaliano, Portughese e Spagnolo Distribuzione: Brasil, Argentina, Venezuela, Uruguay, Cile, Perù, Colombia, Equador e Italia

A REVISTA É UNICA NO MUNDO Circulação: 100.000 exemplares Trilingue: Iltaliano, Português e Espanhol Distribuição: Brasil, Argentina, Venezuela, Uruguay, Chile, Peru, Colombia, Equador e Itália

UNA REVISTA ES ÚNICA EN EL MUNDO Tirada: 100.000 ejemplares Trilingüe: Iltaliano, Português y Español Distribución: Brasile, Argentina, Venezuela, Uruguay, Chile, Peru, Colombia, Equador e Italia

Un ponte - andata e ritorno - dalle vie dell’America Latina dove vivono 50 milioni di oriundi fino alla terra d’origine, molto più vicina adesso con “Sudamerica Oggi”.

Uma ponte - de ida e volta - a partir das ruas da América Latina, onde 50 milhões de “oriundi” vivem, até a pátria de origem, muito mais agora com a “Sudamerica Oggi”.

Un puente - ida y vuelta - de las calles de América Latina, donde viven 50 miliones ded “oriundi” hasta la tierra de origen ahóra mucho mas cerca con “Sudamerica Oggi”.

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FOTOGRAFIE: Camilo Arruda Câmara Ramos, Ennio Barillari, Cidinha Crisi TRADUZIONI: Raffaele Papa PUBBLICITÀ: Rafael Chimenti Petrilli REDAZIONE DI SAN PAOLO: Av. Ipiranga, 344 – 1º andar – Edifício Itália São Paulo – SP – Cep. 01046-000 Tel. 5511 3021-6378 - 5511 3814-1273 E-mail: sudamericaoggi@bol.com.br CAPO REDAZIONE DI RIO DE JANEIRO: Alfredo Apicella Av. Pres. Antonio Carlos, 400 – 3º andar Rio de Janeiro – RJ – Cep. 20020-010 e-mail: alfredoapicella@hotmail.com CORRISPONDENTI BRASILE: Curitiba: Angelo Cocchi Belo Horizonte: Giancarlo Palmesi Porto Alegre: Franco Martini REDAZIONE DI ROMA: Michele Cipolloni, Angela Cabrini Tommasi Ferri, Gianni Veronesi Via delle Muratte, 87 – 00187 Tel. 6791530 – fax 6795036 e-mail: aise@uni.net CORRISPONDENTI SUDAMERICA: Buenos Aires: Dante Ruscica Caracas: Gianni Anselmi Montevideo: Stefano Casini Santiago: Sonia Fusco Bogotà: Nino Longobardi Lima: Paolo Valente Guayaquil: Gino Barbieri SOCIETÀ EDITRICE: Mario Luiz Petrilli-ME TIPOGRAFIA: Copy Press

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Nº 0 2009

Senza Rete Chi, che cosa, dove, quando e perchè la rivista in testata

Scusate il ritardo!

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a un bel pezzo girava come un picchio, se ne parlava da tempo, da molto tempo. Si vociferava, si commentava nei circolo, nelle associazioni di San Paolo e dintorni: l’imminente uscita di un giornale italiano per tutto l’immenso “Continente” Latino-Americano. Purtroppo, però, l’ideatore, il progettista, colui il quale voleva dare vita al “Time Italiano all’Estero” si ammala proprio alla vigilia della prima chiamata alle urne per l’esercizio del diritto di voto agli italiani in tutto il mondo. L’operazione “Sudamerica Oggi” doveva partire nel 2006, appunto. Dopo quasi tre anni di dura “Via Crucis”, residenza – struttura ospedaliera , l’interprete principale alla fine di febbraio di quest’anno passa a miglior vita. Nel frattempo, il progetto si era arenato, non si

Un drappello di “gens” fortemente “Italica” era sciolto come neve al sole, era appollaiato in zona di stallo, in “stad by”, la struttura tutta, comunque, era rimasta in piedi. La lista d’attesa, per fortuna, è durata poco. Alcuni mesi or sono, grazie all’intervento coraggioso di un gruppo di manager, impresari e giornalisti, la macchina finalmente si è messa in moto. E, dopo la naturale gestazione di circa nove mesi, la creatura è nata alle prime luci dell’alba del 10 settembre, nell’anno di grazia in corsa. In via del tutto ufficiosa dato che si tratta di un provino, il cosiddetto numero “0”. Il test serve soprattutto per gli addetti ai lavori: per smussare gli angoli, limare qualche sporgenza, correggere eventuali errori, refusi e compagnia bella. Prima di mettere fuori la testa, nelle edicole, per posta e in

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“copie omaggio”, e sottoporsi così all’insindacabile giudizio dei lettori. “Sudamerica Oggi”, si propone, fin d’ora, tre obiettivi. Il primo: raccontare, fotografare, illustrare, far conoscere in Italia, oltre che in America Meridionale, (la rivista sarà distribuita anche nello stivale) le vicende di tanti nostri connazionali (uomini e donne) che hanno contribuito con tenacia, impegno, forza di volontà, lacrime, sudore e sangue, allo sviluppo e al progresso di questo enorme spazio: da Caracas alla “Terra del Fuoco”, da circa un secolo e mezzo a questa parte. Il secondo: “Saremo liberi, imparziali e onesti” nell’informare, nel raccontare, nel riportare, nel criticare (quando si renderà necessario), senza la subdola opinione, ma solo attraverso “cronache di ghiaccio”, senza piagnicolii, lontano dalle genuflessioni nei confronti dei potenti e del Palazzo. Quasi sempre i giornali, la carta stampata, in genere, puzzano di petrolio o di cemento armato. Nella circostanza che ci riguarda, non ci sono alle spalle né “mercanti dell’oro nero”, né tantomeno “persone” incline alla “lottizzazione selvaggia”, ma bensì un drappello di “gens” fortemente “italica”, “con la patria nel cuore” (una frase tanto cara al compianto Nicola Mazzola, n.d.r.) che hanno intenzione di piantare un vistoso tricolore, da queste parti e che, infine, hanno anteposto il dovere civico all’interesse personale. Il terzo: ultimo ma non meno importante punto riguarda il fatto di portare al di qua dell’Oceano tutto quello che di valido il “Bel Paese” può esportare in politica, economia e soprattutto cultura, in modo da divulgare ai quattro venti la lingua di Dante nei Circolo, nelle Associazioni, nelle Università, negli Enti gestori di stampo peninsulare, insomma, una rivista mensile, in linea diretta a due corsie, andata e ritorno. Questo, in sintesi, il nostro modesto e, al contempo, ambizioso bigliettino da visita. Arrivati alla partenza del campionato, appena iniziato per noi, anche se ci è di conforto il vecchio saggio, secondo il quale “meglio tardi che mai!”. Ci sia consentito concludere con i seguenti termini: “Scusate il ritardo!”.

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e um tempo girava como um pião, era falada faz algum tempo, muito tempo. Dizia-se, se comentava em clubes, associações de São Paulo e seus arredores: o lançamento iminente de um jornal italiano em todo o enorme “continente” latino-americano. Infelizmente, o criador, o designer, que queria dar vida ao “Time italiano no exterior” adoece pouco antes da primeira chamada às urnas para exercer o seu direito de voto aos italianos no mundo. A operação “Sudamerica Oggi” era para começar em 2006, precisamente. Depois de quase três anos de dura “Via Crucis”, residência – estrutura hospitaleira, o ator principal no final de fevereiro deste ano passa a uma vida melhor. Enquanto isso, o projeto foi paralisado, não tinha fundido como neve ao sol, estava empoleirado próximo à paralisação em “stand by” toda a estrutura, no entanto, ainda estava de pé. A lista de espera, felizmente, não durou muito. Alguns meses atrás, graças à coragem de um grupo de gestores, empresários e jornalistas, a máquina foi finalmente colocada em movimento. E, após o período de gestação natural de cerca de nove meses, o bebê nasceu na madrugada do dia 10 de setembro, no ano da graça atual. Em um início não oficial, pois é um teste, o chamado número “0”. O teste é principalmente para os profissionais: para aparar arestas, moldando algumasprojeção, corrigir eventuais erros, enganos e etc. etc. Antes de colocar a sua cabeça, em quiosques, por correio e em “exemplares gratuitos”, e, portanto, submeter-se à incontestável opinião dos leitores. “Sudamerica Oggi” propõe , a partir de agora, três objetivos. O primeiro: dizer, fotografar, tornar conhecido na Itália, assim como na América do Sul, (a revista também é distribuída na “bota”) a história de muitos dos nossos concidadãos (homens e mulheres) que tenham contribuído com tenacidade, empenho, força de desejo, lágrimas, suor e sangue, ao desenvolvimento e progresso deste espaço enorme: de Caracas a “Terra do Fogo”, há cerca de um século e meio. O segundo: “Nós seremos livres, imparciais e honestos” para informar, ao dizer, no relatório, em sua crítica (quando será necessário), sem a mente sutil, mas apenas através de “Crônicas de gelo, sem

choradeiras, longe de genuflexões contra os poderosos e do Palácio. Quase sempre os jornais, a imprensa escrita, em geral, cheira a petróleo ou a concreto. Na verdade estamos preocupados, mas não temos por trás “mercadores de ouro negro”, nem “pesso-

Uma turma de “genes” fortemente “Itálica” as” propensas a “emparcelamento selvagem”, mas uma legião de “genes” fortemente “Itálica”, “com o país no coração “(uma frase tão cara ao falecido Nicola Mazzola, n.d.r.) que planeja plantar um tricolor chamativo, por estas bandas e, finalmente, teria preferido um dever cívico ao interesse pessoal. O terceiro, por último mas não menos importante ponto, diz respeito ao fato de que nós queremos trazer neste lado do oceano tudo o que é válido no “Bel Paese” e que pode ser exportado em política, economia e, principalmente, na cultura, para divulgar aos quatro ventos da língua de Dante nos clubes, associações, universidades, órgãos de gestão da península, em suma, uma revista mensal, em uma linha direta com duas pistas, uma de ida e outra de volta. Este, em síntese, é nosso modesto, e ao mesmo tempo ambicioso, cartão de visita. Chegados no início do campeonato, que agora para nós está começando, nos é de conforto o velho adágio,segundoaqual“maisvaletardedoquenunca.” Deixem nos terminar com as seguintes palavras: “Desculpem pela demora”.

Riccardetto

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Italia È arrivata l’enciclopedia della tavola

Come i grandi chef in cucina È arrivata l’enciclopedia della cucina italiana, dagli antipasti al caffè, liquori e grappe. Chi sostiene di non saper cucinare non avrà più scuse. “Gli antipasti” è in edicola con “Panorama”. Il primo volume al prezzo lancio di 1,90 euro, svela tutti i trucchi per stupire (o stupirsi) a tavola. Chegou a enciclopédia da cozinha italiana, dos antepastos ao café, licores e bagaceiras (grappe) Aquele que afirma não saber cozinhar não terá mais desculpas. “Os antepastos” é encontrado nas bancas de jornais com “Panorama” primeiro volume, com o preço de lançamento de 1,90 euro e revela todas as artimanhas para maravilhar (ou maravilhar-se ) na mesa.

I giocatori in auge e del passato

Con platini campionato in casa Con “Panorama” per 36 numeri gli appassionaCom “Panorama” por 36 números os apaiti di SUBBITEO al prezzo di 9,90 euro 11 giocatori xonados de SUBBITEO ao preço de 9,90 euro 11 in miniatura che riproduce fedelmente la squadra jogadores em miniaturas que repruduzem fielmenin auge nel passato o a cominciare con la Juven- te o time em auge no passado começando com o tus1983-84, quella del grande Platini. Juventus 1983-84, aquele do grande Platini.

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Politica Il via alla campagna del Ministro degli Esteri del PDL

Per un mucchio di tessere in più L’annuncio dalla viva voce dell’On. Aldo Di Biagio di Gianni Veronesi Roma – È partita in tutto il mondo la campagna per il tesseramento del PDL all’estero. Lo ha annunciato il Responsabile Estero, l’On. Biagio, nei giorni scorsi. In una lunga missiva, il parlamentare eletto oltreconfine, sostiene che: “Care Amiche e cari Amici, siamo lieti di comunicarVi che da oggi parte ufficialmente la Campagna di tesseramento del PDL, che coinvolgerà attivamente anche Voi referenti Italiani residenti all’estero, in un percorso di partecipazione e di sostegno democratico in cui ognuno di Voi ha dimostrato di credere. Questo che verrà tracciato da oggi è un percorso importante, che mira a coinvolgere tutti attivamente nella costruzione del Popolo della Libertà, creando i presupposti di un sincero e profondo senso di appartenenza al partito, basato sulla partecipazione diretta e sulla volontà di contribuire alla costruzione politica e democratica del Paese. Il percorso di adesione, di vecchi e nuovi referenti e amici, deve essere inquadrato anche come un passaggio rilevante per la definizione di una cornice più strutturata ed ordinata dell’organizzazione del partito, soprattutto nelle ripartizioni estere. Ci preme evidenziare a Voi tutti che il tesseramento, con le sue dinamiche e con le sue iniziative, sarà il primo passo per la definizione del nostro partito oltre confine: la partecipazione dal basso alla vita democratica del Paese, il coinvolgimento attivo di vecchi e nuovi amici, l’attivismo rinnovato da parte di Voi tutti sul territorio di residenza, saranno tutti elementi impre-

Aldo Di Biagio

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scindibili di questa fase di costruzione del Popolo della Libertà”. Poi, l’On. Biagio così continua: “Sarà possibile aderire al partito secondo le procedure previste dal Regolamento adesioni che potete trovare sul sito www.ilpopolodellaliberta.it . Ad ogni modo riteniamo utile riassumere gli aspetti peculiari delle modalità di iscrizione. Gli importi delle quote di adesione o di associazione sono i seguenti: Aderenti: € 20 Associati Ordinari: € 50 Associati Giovani (16 - 28): € 25 Associati Senior (oltre i 65): € 25 Per gli iscritti sarà obbligatorio allegare alla domanda di adesione la fotocopia di un documento di identità da trasmettere via email (adesioni@ilpopolodellaliberta.it) o Fax (+39 06 6731231). In via eccezionale il primo tesseramento riguarda il biennio 2009-2010 e comporta il versamento di una sola quota annuale. Per quanto riguarda la modalità di adesione in “Formula Famiglia”, il coniuge ed i figli dell’associato titolare possono aderire con una riduzione del 50% della quota associativa stabilita per ciascuna delle categorie di socio di appartenenza. La suddetta formula è applicabile solo per gli associati e non “on-line”, anche per gli aderenti. Le modalità di iscrizione sono le seguenti: con pagamento diretto attraverso carta di credito direttamente dal sito www. ilpopolodellaliberta.it “tradizionale”, mediante compilazione dell’apposito modulo scaricabile e riproducibile dal sito ufficiale e pagamento della quota attraverso una delle seguenti modalità:

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Politica Elezioni 2008 / Da San Paolo con furore

Un inviato speciale per il Cavaliere Per le elezioni 2008 Silvio Berlusconi ha avuto, il Dott. Mário Petrilli (nella foto), italo-brasiliano, che è partido dal Brasile per Partecipare alla kermesse politica dell’anno scorso. Petrilli ha svolto una forte campagna politica presso i vari parenti sparsi per la Penisola. Il professionista italobrasiliano ha visitato, quindici giorni prima delle consultazioni, Milano, Genova, Roma, Napoli e Bari, la città di origine dei suoi nonni. E proprio nel capuluogo plugliese si è intrattenuto, più a lungo, dove ha incontrato , tra’alto, alti esponenti PDL.

Para as eleições 2008, Sílvio Berlusconni teve um grande torcedor, o Dr. Mário Petrilli (na foto), um ítalo-brasileiro, que viajou do Brasil para a Itália para participar do festival de política no ano passado. Petrilli tem desempenhado uma forte campanha política entre os vários parentes espalhados pela panínsula. O profissional ítalo-brasileiro visitou, 15 dias antes das eleiçoes, Milão, Genova, Roma, Nápoles e Bari, cidade de origem de seus avós. Em Bari permaneceu por mais tempo. Foi lá que encontrou, entre outros, os maiores responsáveis do PDL.

- Versamento su c/c postale n.10806040 intestato a “Il Popolo della Libertà, Via Uffici del Vicario n. 49 00186 Roma”. La copia del versamento corredato dalla relativa domanda di iscrizione va spedita al Coordinamento Nazionale – Settore Adesioni; - Bonifico bancario intestato a “Il Popolo della Libertà” presso la banca Monte Paschi di Siena – Via del Corso 297/A – 00186 Roma. IBAN: IT 11 X 01030 03283 000001942101. BIC: PASCITM1A25”. Quindi, Di Biagio conclude: “È opportuno informarvi che gli assegni o i versamenti cumulativi non verranno accettati. E’ nostra priorità richiamare la Vostra attenzione su questa delicata ed importantissima fase del percorso di costruzione del partito affinché possiate farvi portavoce del Popolo

della Libertà, creando le condizioni di un avvicinamento di altri referenti sul Vostro territorio. A tal riguardo Vi chiediamo di dare alla presente comunicazione la massima diffusione tra amici, simpatizzanti, referenti ed attivi nella Vostra area e provincia di riferimento. Per ulteriori eventuali informazioni potete fare riferimento al settore Adesioni ed al settore Italiani nel Mondo presso il Coordinamento Nazionale del PDL. Considerateci sempre a Vostra disposizione per qualsiasi esigenza o chiarimento. Cordialmente, il Responsabile Settore Italiani nel Mondo Aldo Di Biagio e i Vici Responsabili Settore Italiani nel Mondo Giampaolo Bettamio, Michaela Biancofiore, Sergio De Gregorio e Marco Zacchera”.

Roma – Começou no mundo todo a campanha mundial para a adesão ao PDL no exterior. O anúncio foi feito pelo responsável pelos assuntos externos, o Exmo. Biagio, nesses últimos dias. Em uma longa carta, o deputado eleito fora da Itália, diz: “Caros amigos e amigas, temos o prazer de informar que hoje inicia oficialmente a campanha de afiliados ao PDL, que irá envolver ativamente vocês também, italianos que vivem no exterior, em um caminho da participação democrática e de apoio em tudo aquilo que cada um de vocês achou interessante acreditar. O que estamos elaborando a partir de hoje é uma via importante, que visa a participação ativa de todos na construção do Povo da Liberdade,

estabelecendo as bases para um sentimento sincero e profundo de pertencer ao partido, com base na participação direta e no desejo de ajudar na construção política e democrática do país. O caminho da adesão de velhos e novos amigos deve ser visto também como um importante passo para o estabelecimento de um quadro de organização mais estruturado e organizado do partido, especialmente na alocação externa. Gostaríamos de salientar a todos vocês que a carteirinha, com sua dinâmica e as suas iniciativas, será o primeiro passo para a definição do nosso partido fora da fronteira italiana: o ascendente de participação na vida democrática do país, a participação ativa dos antigos e novos amigos,

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A tempo di record, dal Brasile la prima risposta

Sotto la bandiera del PDL di Raffaele Bassoli

L’associazione è un vecchio sogno della comunità italo-brasiliana e si ispira ai valori del Popolo della Libertà per promuovere una maggiore unità e cooperazione fra i cittadini italiani e italo-brasiliani presenti sul territorio brasiliano. Ecco il comunicato stampa rilasciato dal presidente Diego Tomassini e dal segretario generale Mario Antonio Turnaturi, i quali indicano quali saranno i valori e gli obiettivi della nuova associazione: “La nostra Associazione si ispira ai valori fondanti del Popolo della Libertà, siamo orgogliosi di essere italiani e di appartenere ad una civiltà millenaria, conserviamo le nostre radici giudaico-cristiane e l’eredità culturale classica ed umanistica, insieme con la parte migliore dell’illuminismo, che sono le fondamenta della nostra visione della società. Operiamo affinché l’Italia sia sempre più moderna, libera, giusta, prospera, autenticamente solidale e presente verso le comunità

o ativismo renovado de todos vocês no território de residência serão todos elementos essenciais da presente fase de construção do Povo da Liberdade”. Em seguida, o Exmo. Biagio assim continua: “Você pode se juntar ao partido na forma prevista no Regimento, que vocês podem encontrar no site www.ilpopolodellaliberta.it. No entanto, acreditamos útil resumir as particularidades do regime de registro. Os montantes das taxas de adesão ou associação são: Sócios € 20 , Associados Ordinários € 50, Associados Jovens (16 - 28) 25 € e Associados Sênior (acima de 65) 25 €. Para os inscritos será uma obrigação anexar ao pedido de adesão fotocópia de um documento de identidade para ser enviado por e-mail (adesioni@ilpopolodellaliberta.

italiane nel mondo. Chiediamo il sostegno di tutti gli italiani, sia in Italia che in Brasile, di tutte le donne e di tutti gli uomini che amano la libertà e che vogliono restare liberi. Questi sono i valori fondanti su cui inizieremo a costruire le nostre attività.” Sentiti da Italia chiama Italia, presidente e segretario generale hanno espresso la loro soddisfazione per la nascita dell’Associazione: “Siamo lieti di poter concretizzare questa idea. La nostra Associazione sarà aperta a tutti quelli che si riconoscono nei suoi valori e anzi, speriamo di contare subito con una massiccia adesione da parte di tutti coloro che credono alla libertà e alla cooperazione come forma di costruire una comunità italo-brasiliana sempre più unita e forte”. Da nostra parte non possiamo che dirci lieti per questa bella notizia e augurare lunga e proficua vita all’Associazione Italo-Brasiliana di Amicizia e Cultura tra i Popoli per la Libertà.

it) ou via fax (+39 06 6731231). Excepcionalmente, a primeira associação abrange o período 2009-2010 e envolve o pagamento de uma taxa única anual. No que diz respeito à forma de unir em “Fórmula Família”, o cônjuge e os filhos do associado titular podem se inscrever com uma redução de 50% da subscrição definida para cada categoria de membro associado. A fórmula acima é aplicável somente para os membros e fora do canal online, mesmo para os membros. Os procedimentos de inscrição são as seguintes: por pagamento direto com cartão de crédito diretamente no site www.ilpopolodellaliberta.it; “tradicional”, preenchendo o formulário que pode ser baixado e reproduzido no site oficial e pagando a taxa por meio de

A associação é um sonho antigo da comunidade ítalo-brasileira e se inspira aos valores do Povo da Liberdade, para promover uma maior unidade e cooperação entre os italianos e ítalo-brasileiros presentes no território brasileiro. Aqui está o comunicado de imprensa emitido pelo Presidente Diego Tomassini e pelo Secretário-Geral Mario Antonio Turnaturi, que indicam quais os valores e os objetivos da nova associação: “A nossa Associação é guiada pelos valores fundamentais do Povo da Liberdade, temos o orgulho de ser italianos e pertencer a uma civilização de milhares de anos, mantendo as nossas raízes judaico-cristã e nossa herança cultural clássica e humanística, com a melhor parte do Iluminismo, que são o fundamento da nossa visão da sociedade. Trabalhamos para que a Itália seja mais moderna, livre, justa, próspera, verdadeiramente unida e presente no meio das comunidades italianas no mundo. Pedimos o apoio de todos os

qualquer uma das seguintes formas: -Depósito a / c n.10806040 cheque nominal ao “Povo da Liberdade, Via Uffici del Vicario n. 49 00186 Roma”. A cópia do pagamento acompanhado do correspondente pedido de registro deve ser enviada para a Coordenação Nacional Sector Adesões - Transferência bancária à ordem de “O Povo da Liberdade” no Banca Monte Paschi di Siena - Via del Corso 297 / A - 00186 Roma. IBAN: IT 11 X 01030 03283 000001942101. BIC: PASCITM1A25. Portanto, Di Biagio conclui: “É oportuno informar que os cheques e os pagamentos acumulados não serão aceitos. É nossa prioridade chamar a vossa atenção para esta fase delicada e crucial no caminho da construção do partido, de modo que vocês podem obter um

italianos, tanto em Itália como no Brasil, de todas as mulheres e todos os homens que amam a liberdade e deseja permanecer livre. Estes são os valores fundamentais sobre os quais construiremos as nossas atividades.” Ouvidos da Itália chama Itália, presidente e secretário-geral expressaram sua satisfação com o nascimento da Associação: “Estamos satisfeitos em poder realizar esta idéia. A nossa Associação está aberta a todos aqueles que se identificam com os seus valores e, na verdade, esperamos contar imediatamente com uma adesão maciça de todos aqueles que acreditam na liberdade e na cooperação como uma forma de construir uma comunidade italo-brasileira cada vez mais unida e forte”. De nosso lado, temos o prazer de dizer a todos esta boa notícia e desejar uma vida longa e frutífera à Associação Italo-Brasileira de Amizade e Cultura entre os Povos da Liberdade. Nel riquadro in alto, il segretario generale Mario Turnatori del neonato Movimento Politico Italo-Brasiliano

porta-voz do Povo da Liberdade, criando condições para uma aproximação de outros contatos em seu território. A este respeito, pedimos-lhes para dar este aviso com a máxima comunicação entre os amigos, simpatizantes, contactos e ativistas na sua área e na província de referência. Para quaisquer informações adicionais, consultem o setor de Adesões e o setor Italianos no Mundo da Coordenação Nacional do PDL. Sempre considere-nos à sua disposição para qualquer necessidade ou solicitação. Atenciosamente, O Chefe de Italianos no Mundo Aldo Di Biagio, o, adjunto do chefe de Italianos no Mundo Giampaolo Bettamio Michaela Biancifiore, Sergio De Gregorio e Marco Zacchera “.

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Italiani nel Mondo Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome – C.G.I.E.

Berlusconi “La terza Assemblea a Dicembre” Alla Farnesina sotto la Presidenza di Gianni Letta Roma – Aise – Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha convocato la Terza Assemblea Plenaria della Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE che si terrà dal 30 novembre al 3 dicembre prossimi. A darne notizia è Gian Luigi Ferretti che pubblica su “L’italiano” l’invito ufficiale – datato 28 agosto – a partecipare ai lavori della conferenza, ricevuto in quanto consigliere e membro del Cdp del Cgie. Nella lettera-invito, la Presidenza del consiglio precisa che la conferenza viene convocata secondo quanto disposto dalla legge (198/1998) e che tra i suoi obiettivi figura quello di “indicare le linee programmatiche per l realizzazione delle politiche del Governo, del Parlamento e delle Regioni per le comunità all’estero”. La conferenza, che si terrà alla Farnesina, sarà presieduta dal Sottosegretario Gianni Letta.

Roma - Aise - O primeiro-ministro Silvio Berlusconi, convocou a Terceira Reunião Plenária do Estado, Regiões, Províncias Autônomas, CGIE, que será realizada do dia 30 de novembro ao dia 03 de dezembro. A notícia foi dada por Gian Luigi Ferretti no jornal “O italiano” que recebeu um convite oficial, no dia 28 de agosto, para participar da conferência, como conselheiro e membro do Cdp do Cgie. Na carta-convite, a Presidência do Conselho afirma que a conferência é convocada nos termos da lei (198/1998) e que entre seus objetivos é “identificar as orientações políticas para implementação das políticas do Governo, do Parlamento e Regiões para as comunidades no exterior “. A conferência será realizada no Ministério das Relações Exteriores, e será presidida pelo subsecretário Gianni Letta.

Nella foto, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, che, con oltre 2.500 giorni detiene il record assoluto di governo dell’Italia repubblicana. Il leader del PDL ha infranto così il primato precedente, che durava da circa 55 anni, del “cavallo di razza” della DC, il trentino Alcide De Gaspari.

Na foto, o presidente do Conselho de Ministros, Silvio Berlusconi, que, com mais de 2500 dias, detém o recorde do governo da Itália Republicana. O líder do PDL quebrou assim o recorde anterior, que durava da cerca de 55 anos, “do cavalo de raça” da DC, o trentino Alcide De Gaspari.

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Governo Berlusconi numero tre

Uno per uno tutti gli uomini e le donne del Presidente Ministri con portafoglio Esteri – Franco Frattini Interni – Roberto Maroni Giustizia – Angelino Alfano Difesa – Ignazio La Russa Economia e Finanze-Giulio Tremonti Sviluppo Economico – Claudio Scajola Politiche Agricole e Alimentari e Forestali – Antonio Buonfiglio Ambiente-Tutele del Territorio e del Mare – Stefania Prestigiacomo Infrastrotture e Trasporti – Altero Matteoli Lavoro-Salute e Politiche sociali – Maurizio Sacconi Istruzione Universitaria – Mariastella Gelmini Beni e Attività culturali – Sandro Bondi

I “100 metri” di Gianni Letta

Da “Il Tempo” a Palazzo Chigi

Ministri senza portafoglio Rapporti con le Regioni – Raffaele Fitto Attuazione del Programma di Governo – Gianfranco Rotondi Pubblica amministrazione e l’Innovazione – Renato Brunetta Pari Opportunità – Mara Carfagna Politiche Europee – Andrea Ronchi Rapporti com il Parlamento – Elio Vita Riforme per il Federalismo – Umberto Bossi Gioventù – Giorgia Meloni Semplificazione normativa – Roberto Calderoli Turismo – Michela Vittoria Brambilla

Gianni Letta (Avezzano, 15 aprile 1935) è um politico e giurista italiano. Laureato in giurisprudenza, dopo aver esercitato per alcuni anni la professione forense, si dedicò al giornalismo, come corrispondente dall’Aquila di alcuni quotidiani nazionali, della RAI e dell’Ansa. Dal 1958 è stato redattore de Il Tempo, nel 1971 fu chiamato alla direzione amministrativa dello stesso quotidiano, e successivamente divenne amministratore delegato della “Società Editoriale Romana” e della “Tipografica Colonna”,editrice e stampatrice del quotidiano romano. Il 16 agosto 1973, alla morte del senatore Angiolillo, assunse anche la direzione de Il Tempo che ha tenuto per quasi 15 anni fino alla fine del 1987. Dal 1973 al 1987 è stato così Amministratore e Direttore del giornale romano che ha poi lasciato per assumere responsabilità manageriali e giornalistiche nel Gruppo Fininvest guidato da Silvio Berlusconi.Nel 2008, con la caduta del Governo Prodi, alla vittoria del centro-destra alle elezioni anticipate Letta è tornato sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel Governo Berlusconi IV , dopo essere stato in un primo momento indicato come possibile vicepremier, carica istituzionale che non compare nel governo. È Cavaliere di Gran Croce Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Gianni Letta (Avezzano, 15 de abril de 1935) é um jurista e político italiano. Licenciado em Direito, tendo trabalhado durante alguns anos a profissão de advogado, ele se dedicou ao jornalismo, como correspondente de Aquila de alguns jornais nacionais, da RAI e da ANSA. Desde 1958 ele foi editor do Il Tempo, em 1971, foi chamado para a direção administrativa do mesmo jornal, e mais tarde tornou-se administrador delegado da “Sociedade Editorial Romana” e da “Tipografia Coluna”, editora e impressora do jornal de Roma. Em 16 de agosto de 1973, a partir do momento da morte do senador Angiolillo, assumiu também a direção do O Tempo que prendeu por quase 15 anos até o final de 1987. De 1973 a 1987, foi administrador e diretor do jornal romano, do qual saiu para assumir a gestão e responsabilidade jornalística no Grupo Fininvest, liderado por Silvio Berlusconi.Em 2008, com a queda do governo Prodi, na vitória do centro-direito nas eleições antecipadas voltou a ser subsecretário na presidência do Conselho do Governo Berlusconi IV, depois que foi inicialmente indicado como possível vice-premier, uma posição que não aparece no quadro institucional do governo. É Cavalheiro da Grande Cruz da Ordem do Mérito da República Italiana.

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Brasile

Edificio Italia in San Paolo

La cima italiana più alta dell’America Meridionale

O ponto mais alto da 14 | SUDAMERICA OGGI | Novembre - 2009 Itália na América do Sul Abertura Brasil.indd 14

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Economia La maggiore missione economica di tutti i tempi

Confindustria, sulla rampa di lancio Una comitiva di circa 400 persone tra impresari e autorità di Franco Nicotra Sao Paolo - Circa 400 persone, tra uomini d’affari e autorità italiane, sbarcheranno a San Paolo, nel mese di novembre, per la maggiore missione economica multidisciplinare dell’anno in America Latina. Dal 9 al 13 novembre 2009, l’ICEIstituto Italiano per il Commercio Estero, insieme con i Ministeri italiani dello Sviluppo Economico e degli Affari Esteri, con la Confindustria - Confederazione Italiana delle Industrie e la ABI - Associazione Bancaria Italiana, promuove la più grande missione commerciale straniera in Brasile e in Cile. L’iniziativa mira a rafforzare le relazioni economiche con due dei più importanti mercati latino-americani e approfondire le possibilità di cooperazione industriale e le opportunità di investimento per le aziende italiane. Per il direttore dell’ICE in Brasile, Giovanni Sacchi, Brasile e Cile sono due destinazioni aggiuntive per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sia in termini di scambi commerciali che di investimenti diretti. “Il Brasile è la piattaforma di accesso preferenziale ai mercati dell’America Latina e uno dei principali attori sulla scena internazionale, dove le nostre esportazioni sono cresciute quasi del 40% nel 2008,” conclude. II Forum Brasile Italia 10 novembre La missione sarà lanciata a Sao Paulo, il pomeriggio del 9, con un incontro dedicato alla presentazione delle opportunità e strategie per investire in Brasile. In seguito, cinque seminari tecnici si terran-

no in parallelo, nelle aree di: • Meccanica, attrezzature e componenti meccanici • Infrastruttura e costruzione civile • Energia e ambiente • Beni di consumo e agroindustria • Meccanismi finanziari La mattina del 10 novembre sarà dedicata al II Forum Economico Brasile - Italia, organizzato in collaborazione con la FIESP (Federazione delle Industrie dello Stato di Sao Paulo) e conterà con la partecipazione di diversi leader impresariali e politici di entrambi i paesi. Nel pomeriggio, incontri tra imprenditori italiani e partner brasiliani. L’11 novembre, la delegazione seguirà per Santiago del Cile per tornare in Italia il giorno13. Tra il 1997 e il 2008, gli italiani hanno aumentato 232,2% gli acquisti di prodotti brasiliani, passando da US$ 2,2 miliardi a 7,3 miliardi di dollari, rispetto al 116,5% di aumento delle importazioni di prodotti italiani in Brasile, che sono passati da 3,7 miliardi di dollari per US$ 7,9 miliardi di dollari. Per rafforzare le relazioni tra i due paesi, l’Italia porta in Brasile la più grande missione estera multi settoriale economica per l’America Latina, nel II Forum Brasile-Italia, il 10 novembre, a San Paolo. La manifestazione è promossa dal’’ICE, Istituto Italiano per il Commercio Estero, insieme con i Ministeri dello Sviluppo Economico e degli Affari Esteri, con la Confindustria, Confederazione delle Industrie Italiane e l’ABI - Associazione delle Banche Italiane.

Il Presidente Della Confindustria Emma Marcegaglia

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Ringraziamento Per la realizzazione dei “servizi” sulla Confindustria, si ringrazia la preziosa collaborazione delle colleghe Regina Di Marco e Silvia Colaianni dell’UfficioStampa dell’Istituto Commercio Estero di San Paolo.

Agradecimento Para a realização dos “serviços” sobre a Confindustria, agradecemos a inestimável colaboração das colegas Regina Di Marco e Silvia Colaianni do Instituto do Comércio para o Exterior de São Paulo. La famosa Av. Paulista dove si trova la sede de la FIESP

II Forum Brasile-Italia Programmazione Forum - FIESP (Teatro Sesi) Av. Paulista, 1313 Dalle 9.00 alle 12.30 Incontri di affari – Hotel Tivoli Mofarrej Al. Santos, 1437 Dalle 14:00 alle 18:30 Una ricerca dell’Organizzazione Mondiale del Commercio mostra che il Brasile occupa il quarto posto nella preferenze degli investitori internazionali, dopo gli Stati Uniti, Cina e India, e davanti a potenze come il Giappone, la Germania e il Regno Unito. Dal 2009 al 2011, tra più di 190 paesi, il Brasile è in cima alla lista dei più attraenti. La missione, composta da oltre 150 aziende italiane, che giunge per il II Forum Economico Brasile-Italia, mira a chiudere affari in diversi settori, in particolare nella infrastruttura e costruzione, energia e ambiente, beni di consumo, agro-industria, meccanica e attrezzature e investimenti finanziari. Partecipano il Governo Italiano, le industrie e le banche, dove saranno effettuati più di 1.200 incontri d’affari. “L’economia brasiliana è stata meno colpita dalla crisi e si recupera più in fretta. Le aziende italiane vogliono partecipare a questo processo “, ha detto l’analista di mercato dell’ICE-Brasile, Ronaldo Padovani. La pre-sale è una grande opportunità, così come le opere per la Coppa del Mondo e le Olimpiadi. Grandi aziende di tecnologia meccanica e di infrastruttura partecipano a questa missione e portano proposte di investimento in Brasile.

São Paulo – SP - Cerca de 400 pessoas, entre empresários e autoridades italianas, desembarcam em São Paulo, em novembro, para a maior missão multidisciplinar econômica do ano na América Latina. De 9 a 13 de novembro de 2009, o ICE - Instituto Italiano para o Comércio Exterior, em conjunto com os Ministérios Italianos do Desenvolvimento Econômico e das Relações Exteriores, com a Confindustria - Confederação Italiana das Indústrias e a ABI – Associação de Bancos Italianos, promove a maior missão comercial estrangeira ao Brasil e Chile. A iniciativa visa a reforçar as relações econômicas com dois dos mais importantes mercados da América Latina e aprofundar as possibilidades de cooperação industrial e as oportunidades de investimento para as empresas italianas. Para o diretor do ICE no Brasil, Giovanni Sacchi, Brasil e Chile são dois destinos complementares para a internacionalização das empresas italianas, tanto em termos de fluxos comerciais como de investimentos diretos. “O Brasil, é plataforma de acesso preferencial aos mercados da América Latina e um dos principais protagonistas no cenário internacional, onde nossas exportações cresceram quase 40%, em 2008”, finaliza. II Fórum Brasil-Itália 10 de novembro A missão será lançada em São Paulo, na tarde do dia 9, com uma reunião dedicada à apresentação das oportuni-

dades e estratégias de investimentos no Brasil. Na sequência, cinco seminários técnicos, serão realizados em paralelo, nas áreas de: • Mecânica, equipamentos e componentes mecânicos • Infra-estrutura e construção civil • Energia e ambiente • Bens de consumo e agroindústria • Mecanismos financeiros A manhã de 10 de novembro será dedicada ao II Fórum Econômico Brasil - Itália, evento organizado em colaboração com a FIESP (Federação das Indústrias do Estado de São Paulo) e que contará com participação de diversos líderes empresariais e políticos dos dois países. À tarde, reuniões entre empresários italianos e parceiros brasileiros. Em 11 de novembro, a delegação segue para Santiago do Chile com retorno à Itália no dia 13. Entre 1997 e 2008, os italianos aumentaram em 232,2% as compras de produtos brasileiros, passando de US$ 2,2 bilhões para US$ 7,3 bilhões, contra 116,5% de incremento das importações de produtos italianos pelo Brasil, que passaram de US$ 3,7 bilhões para US$ 7,9 bilhões. Para fortalecer as relações entre os dois países, a Itália traz para o Brasil a maior missão multissetorial econômica estrangeira para a América Latina, no II Fórum Brasil-Itália, dia 10 de novembro, em São Paulo. O evento é uma promoção do ICE, em conjunto com os Ministérios de Desenvolvimento Econômico e dos Negócios Estrangeiros, com a Confindustria - e a ABI.

II Fórum Brasil-Itália Programação Fórum – FIESP (Teatro Sesi) Av. Paulista, 1313 Das 9:00h às 12:30h Rodadas de Negócio – Hotel Tivoli Mofarrej Al. Santos, 1437 Das 14:00h às 18:30h Pesquisa da Organização Mundial do Comércio mostra que o Brasil ocupa o quarto lugar na preferência dos investidores internacionais, depois dos Estados Unidos, China e Índia, e à frente de potências como Japão, Alemanha e Reino Unido. De 2009 a 2011, entre os mais de 190 países, o Brasil está no topo da lista dos destinos mais atrativos. A missão, composta por mais de 150 empresas italianas, que chega para o II Fórum Econômico Brasil Itália, objetiva fechar negócios em várias áreas, com destaque para infraestrutura e construção, energia e meio ambiente, bens de consumo, agroindústria, mecânica e equipamentos e investimentos financeiros. Participam o Governo Italiano, indústrias e bancos. Serão realizados mais de 1.200 encontros de negócio. “A economia brasileira foi menos afetada pela crise e recupera-se mais rapidamente. As empresas italianas querem participar desse processo”, avalia o analista de mercado do ICE-Brasil, Ronaldo Padovani. O pré-sal é mais uma grande oportunidade assim como as obras do Mundial de Futebol e da Olimpíadas. Grandes empresas de tecnologia mecânica e infraestrutura participam dessa missão e trazem propostas para investir no Brasil.

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Economia L’Italia è il 9º partner del Brasile I dati del Ministero dello sviluppo presentano l’Italia come il 9º partner economico del Brasile, mentre il Brasile è l’8 per l’Italia. Il commercio bilaterale tra i due paesi negli ultimi 12 anni, è più che raddoppiato, passato da 5,8 miliardi dollari a 15,2 miliardi dollari (in base al tasso di cambio medio del 1º semestre del 2009). Dados do Ministério do desenvolvimento apontam a Itália como o 9º parceiro econômico do Brasil, enquanto o Brasil é o 8º da Itália. A corrente comercial entre os dois países, que nos últimos 12 anos mais que dobrou, passou de US$ 5,8 bilhões para US$ 15,2 bilhões (tendo como base a taxa média de câmbio do 1º semestre de 2009). Paulo Skaff - Presidente della FIESP - “La Confidustria Brasiliana”

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Periscopio

di Sebastião Barbosa de Almeida

Perchè Il giorno dell’industria I

l “Giorno dell’Industria” – 25 maggio – è commemorato in tutto il paese, con profondo significado. Questa data segna il passaggio dell’anniversario del decesso del grande lider dell’industria brasiliana, ROBERTO SIMONSEN. Questo brasiliano di notevoli qualità, nato il 1889 e morto il 25 maggio 1948, ha avuto la più rilevante attuazione in ambito politico, culturale, economico e industriale del Brasile a causa del suo contatto - in età precoce, come ingegnere presso il Comune del Municipio di Santos - con i lavoratori del settore di opere e costruzioni, e sono nate così le prime idee di protezione al lavoratore. Impregnato con questo spirito, ha cercato di ottenere il sostegno alle opere e fonda il Centro di Produttori Industriali di Santos, centralizzando per la prima volta in Brasile, di costruire quartieri per i lavoratori. È stato anche in quel momento, il produttore di varie caserma in tutto il paese. Ha lottato, con tenacia, fino a riuscire a creare il primo Consiglio di Conciliazione del Lavoro per armonizzare le controversie tra lavoratori e datori di lavoro. Uomo di virtù eccezionali per essere lider e per la leadership, è stato uno dei pionieri della applicazione di metodi scientifici di organizzazione e razionalizzazione del lavoro. Più tardi, già unito in modo permanente alla leadership della classe dirigente - ma non lasciando mai da parte la sua sensibilità per i problemi dei lavoratori - Simonsen è stato uno dei fondatori del Centro delle Industrie dello Stato di San Paolo, poi come suo presidente, così come fondatore della Federazione delle Industrie dello Stato di Sao Paulo, organo sindacale di altissimo prestigio nella vita industriale della nazione. Autore di diverse opere di valore scientifico e didattico - è stato anche fondatore della Scuola di Sociologia e Politica di Sao Paulo, dove ha insegnato

Sebastião Barbosa de Almeida è avvocato, laureato all’USP - São Francisco”, giornalista e scrittore.

O la cattedra di Storia Economica del Brasile - e ha lasciato il classico lavoro sulla materia, anche noto come la “Storia Economica del Brasile”. È stato membro di numerose istituzioni culturali e scientifiche del paese e all’estero, in particolare dell’Istituto Storico e Giografico Brasiliano , l’Accademia Brasiliana di Lettere, luogo dove morì, durante un discorso il 25 maggio 1948. La sua cultura e intelligenza, che sono state sempre al servizio della nazione e delle buone cause, sono state ampiamente dimostrate ogni volta che il governo lo ha chiamato a lavorare nel ruolo di alto livello nel governo o quando ha prestato servizio presso l’ufficio come Deputato all’Assemblea Costituente nel 1934 e come Senatore nel 1947. Tuttavia, tra le sue più note realizzazioni dobbiamo distaccare il SESI e il SENAI, istituzioni, da lui pensate e create e che hanno come scopo principale l’esecuzione di un vasto programma di educazione, istruzione ed efficace appoggio al lavoratore nell’industria nazionale, opere queste che hanno fornito, in realtà, l’auspicato aumento del tenore di vita del lavoratore, preoccupazione questa di Roberto Simonsen fin dall’inizio della sua vita professionale.

“Dia da Indústria” – 25 de Maio – é comemorado em todo o pais, com elevada significação. Esta data assinala a passagem do aniversário do falecimento do grande líder da indústria brasileira, ROBERTO SIMONSEN. Este brasileiro, de notáveis qualidades, nascido em 1889 e falecido em 25 de maio de 1948, teve a mais destacada atuação na vida política, cultural, econômica e industrial do Brasil, pois do seu contacto – ainda bem jovem, como engenheiro da Prefeitura Municipal de Santos – com os operários do setor obras e construções, nasceram as primeiras idéias de amparo ao trabalhador. Imbuído desse espírito, tratou de conseguir apoio de obras e fundar o Centro dos Construtores Industriais de Santos, da Companhia Santistas de habilitações Econômicas, objetivando, pela primeira vez no Brasil, construir bairros operários. Foi também, nessa época, construtor de vários quartéis, espalhados pelo território nacional. Pugnou, tenazmente, até que conseguiu criar a primeira Junta de Conciliação do Trabalho, para harmonizar contendas entre empregados e empregadores. Homem dotado de excepcionais virtudes para a chefia e a liderança, foi um dos precursores da aplicação dos métodos científicos de organização e racionalização do trabalho. Mais tarde, já definitivamente ligado à liderança das classes patronais – embora sem jamais deixar de sensibilizar-se pelos problemas dos trabalhadores – SIMONSEN foi um dos

Sebastião Barbosa de Almeida è advogado, graduado pela USP - Faculdade São Francisco, jornalista e escritor.

fundadores do Centro das Indústrias do Estado de São Paulo, seu presidente, assim como da Federação das Indústrias do Estado de São Paulo, órgão sindical do mais elevado prestígio na vida industrial na nação. Autor de vários trabalhos de cunho científico e didático – também foi fundador da Escola de Sociologia e Política de São Paulo, onde lecionou a cadeira de História Econômica do Brasil – e deixou a clássica obra sobre a matéria, igualmente denominada “Historia Econômica do Brasil”. Foi membro de várias instituições culturais e científicas do pais e do estrangeiro, principalmente o Instituto Histórico e Geográfico Brasileiro, a Academia Brasileira de Letras, local onde faleceu, proferindo um discurso, no dia 25 de maio de 1948. Sua cultura e inteligência, que sempre estiveram a serviço da nação e das boas causas, foram largamente demonstradas todas as vezes em que o governo o chamou para colaborar em postos de alto relevo na administração pública ou, então, quando exerceu os mandatos de Deputado à Assembléia Constituinte, em 1934 e de Senador da República, em 1947. Contudo, dentre as suas mais notáveis e perenes realizações estão o SESI e o SENAI, instituições idealizadas e criadas por ele e que têm por finalidade precípua a execução de um vastíssimo programa de educação, instrução e efetivo amparo ao assalariado na indústria nacional, obras estas que têm proporcionado, realmente, a almejada elevação do nível de vida do trabalhador, preocupação de ROBERTO SIMONSEN desde os primórdios de sua vida profissional.

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Intervista ICE/ Un rapido bilancio due anni dopo

A spron battuto Testa a testa con il direttore Giovanni Sacchi di Luigi Girardi

San Paolo – Testa a testa con Giovanni Sacchi direttore dell’ICE (Istituto Commercio Estero), dopo due anni della sua gestione a San Paolo. Toscano D.O.C.(è nato in quel di Arezzo n.d.r.), parlantina facile, Sacchi dice subito che l’ICE viaggia benissimo, “a spron battuto”. Secondo il direttore “ le imprese italiane dimostrano l’intenzione di investire di più in Brasile, questo per aumentare la loro attuazione nel Paese. Con le grandi compagnie, come la FIAT e la Pirelli, l’Italia giá há una significativa presenza, ma con la crescita del consumo interno brasiliano, si esige una maggior partecipazione”. Sempre secondo Sacchi “le imprese italiane hanno molto interesse nel mercato brasiliano, principalmente attraverso una contribuzione a livello tecnologico, però, grande parte delle imprese che si interessano per affari commerciali con il Brasile sono piccole e medie”. Subito dopoSacchi afferma: “Il Brasile è un partner importante. Adesso, il 10 novembre ci sarà il Forum Brasile Italia, continuando i negoziati per futuri investimenti tra i 2 Paesi, che già si erano iniziati nel 2006 in Brasile, nell’incontro con il Presidente Lula, e in seguito in Italia nel 2008. Ora una comitiva di 150

impresari italiani si riunisce a San Paolo, nella FIESP, presentando proposte per stipulare accordi di unioni e così aumentare l’interscambio tra i due Paesi”. Sacchi infine abborda un altro punto importante: “Inoltre a azioni commerciali, l’ICE sta promuovendo una campagna pubblicitaria e di eventi culturali, L’obiettivo è quello di mostrare che l’Italia non produce appena beni di consumo e gastronomia, ma anche tecnologia di punta” L’ICE é una entità la cui finalità è quella di incrementare l’interscambio commerciale e tecnologico tra l”italia e gli altri Paesi, principalmente in quello che si riferisce alle imprese di piccola e media capacità, e i suoi consorzi di esportazione. Con sede in Roma, possiede 17 uffici in Italia e altri 117 sparsi in 87 Paesi . Le sue attività sono sostenute finanziariamente dal Ministero Italiano per lo Sviluppo Economico e, in minor quantità, dalle imprese italiane che si utulizzano dei suoi servizi di divulgazione e di consultore. Con la sua rete di uffici, garantisce l’appoggio ampio alle imprese italiane che desiderano attuare nel mercato globale, fornendo informazioni a livello economico, legale e tecnico, così come

GIOVANNI SACCHI Diretore dell’ICE de San Paolo

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>> L’ICE nei numeri Solamente nel 2008, solamente in BRASILE, L’ICE – Istituto per il Commercio Estero, ha realizzato oltre 30 mila contatti con professionisti e impresari brasiliani, nei 15 padiglioni officiali italiani allestiti in esposizioni. Ha fornito assistenza a oltre 500 imprese italiane, inviato oltre cento professionisti e giornalisti brasiliani in missione in Italia, sviluppando allo stesso tempo multiple ricerche di mercati nei settori industrriali e di servizio brasiliani. Ha investito oltre 6 milioni di reais in attività per favorire il mercato brasiliano, tra le quali l’importante campagna pubblicitaria per divulgare la vocazione degli italiani in innovare nelle arti, nella gastronomia e, principalmente nella tecnologia. Dalla piccola impresa al Premio Nobel, sono molti gli esempi di italiani, i riconoscimenti mondiali nei suoi settori di attuazione, come anche investimenti italiani in Brasile: quasi 300 imprese. Tra piccole e grandi gruppi multinazionali, sono presenti nel settore industriale e dei servizi brasiliani. È anche consistente il flusso commerciale tra i due Paesi, approssimatamente 5,5 miliardi di dollari nel 2008 (superiore in 18% a quello ottenuto nell’anno anteriore) facendo degli italiani uno dei principali partner del Brasile, principalmente nell’area dei beni di capitale.

anche realizzando studi settoriali e analisi personalizzate della concorrenza e viabilità del mercato, assessorando nella chiusura dei contratti di vendita, quando si stabiliscono joint-venture, nella concessione di permessi, e altre forme di cooperazione. Attraverso realizzazioni di Padiglioni Officiali Italiani in esposizioni a livello internazionale, e di missioni commerciali di impresari in Italia, come anche di quelle di italiani all’estero, di corsi e convenzioni , di campagne pubblicitarie e di altre inizitive del suo Programma Pubblicitario e di Incremento, l’ICE intensifica le opportunità di affari, rinforza l’immagine della marca “made in Italy” e promuove la cooperazione industriale e l’investimento del capitale estero in Italia. Il grande di sviluppo raggiunto dall’industria italiana, non fu un prodotto esclusivo di associazioni tra fonderie italiane, ma anche con le principali imprese del mondo..Prova di questo è il fatto che 127, tra le 148 imprese italiane del settore, siano esportatrici , con il risultato che il 61% approssimato del fatturamento di queste industrie di macchinari e equipaggiamento inoltre al materiale necessario alla produzione

è realizzato nel mercato estero. Questo risultato colloca l’Italia come il principale distretto mondiale, creatore di tecnologia per questo settore, com una quota di mercato pari al 23%, bem superiore a quello di tradizionali fabbricanti di macchinari come Germania, Stati Uniti e Giappone. Al contrário degli altri settori dell’economia italiana, la cui internazionalizzazione si concentra basicamente nei paesi dell’Unione Europea e negli Stati Uniti, il segmento di tecnologia per fonderia, con oltre 5 mila funzionari diretti, e altri 10 mila indiretti, há un mercato abbastanza diversificato, che accompagna la distribuzione dell’industrria automobilistica nei cinque continenti, avendo la Cina come il maggior mercato estero, seguioo dalla Russia, per poi arrivare alla Germania, Francia e Spagna. Il Brasile è uno dei maggiori fabbricanti mondiali di veicoli motorizzati e il sestyo maggior produttore mondiale di materiale fuso, con una produzione annualed i 3,5 milioni di tonnellate (3,9% della produzione mondiale) è il sesto principale mercato del destino della produzione italiana di macchinari per fonderia, bene avanti quindi degli Stati Uniti.

GIOVANNI SACCHI Nato in Arezzo – Italia nel 23 giugno 1963 Laureato in Scienze Politiche nell’ Università “Cesare Alfieri” di Firenze Funzionario dell’ Istituto Nazionale per il Commercio Estero - ICE 12/1992 a 11/1996 – Ufficio dell’ICE a Roma – Direzione Sviluppo 12/1996 a 08/2000 - Vice direttore nell Ufficio dell’ICE a Hong Kong 09/2000 a 01/2002 - Direttore dell’Ufficio dell’ICE a Firenze 01/2002 a 09/2002 - ICE Roma – Responsabile per il settore beni di Consumo 10/2002 a 01/2004 - ICE Roma – Responsabile per il settore Progetti Speciali 01/2004 a 06/2007 - Direttore dell’Ufficio ICE a Sofia, Bulgaria Dal 27 giugno del 2007 assume le funzioni di Direttore Generale per il Brasile dell’Istituto Italiano per il Commercio Estero.

São Paulo – Frente a frente com Giovanni Sacchi, diretor do ICE (Instituto para Comércio Exterior), depois de dois anos de sua gestão em São Paulo. Toscano D.O.C. nasceu em Arezzo, se exprime com facilidade, como primeira coisa diz que o ICE vai bem “com as rédeas soltas”. O ponto de vista de Sacchi é que “as empresas italianas planejam investir mais no Brasil para ampliar a sua atuação local. Com grandes companhias como Fiat e Pirelli jà conta com uma presença significativa no Pais, mas o crescimento de consumo interno brasileiro exige uma maior participação”. Para ele “as empresas italianas têm muito interesse no mercado brasileiro, principalmente para a contribuição tecnológica. Porém grande parte das empresas com negócios comerciais com o Brasil são pequenas e médias”. Em seguida Sacchi afirma: “ O Brasil é um parceiro importante. Agora em 10 de novembro acontece o Fórum Brasil Itália, dando continuidade às negociações dos dois países que já aconteceram em 2006, no Brasil, no encontro com o presidente Lula, e depois na Itália em 2008. Agora uma delegação com 150 empresários italianos reúne-se em São Paulo, na FIESP, para debates e Roda-

da de Negócios. As empresas italianas trazem propostas de firmar acordos de parceria e aumentar o intercâmbio entre os dois países”. Sacchi aborda enfim um outro ponto importante: “Alem das ações comerciais, o ICE está promovendo uma campanha publicitária e eventos culturais. O objetivo é mostrar que a Itália não produz somente bens de consumo e gastronomia, mas também tem tecnologia de ponta”. A ICE é uma entidade que responde pela promoção do intercâmbio comercial e tecnológico entre a Itália e os demais países, sobretudo no que tange às empresas de pequeno e médio porte e seus consórcios de exportação. Sediada em Roma, possui 17 escritórios na Itália e outros 117 espalhados em 87 países. Suas atividades são financiadas por meio de recursos provenientes do Ministério Italiano para o Desenvolvimento Econômico e, em menor grau, pelas empresas italianas que utilizam seus serviços promocionais e de consultoria. Com sua rede de escritórios, garante apoio abrangente às empresas italianas que desejam atuar no mercado global, fornecendo informações a nível econômico, legal e técnico, bem como de-

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Intervista

L’Av. Paulista dove ha sede l’ICE

>> O ICE em números senvolvendo estudos setoriais e análises personalizadas da concorrência e viabilidade de mercado, auxiliando-as no fechamento de contratos de venda, no estabelecimento de joint-ventures, na concessão de licenças e demais formas de cooperação. Através da realização de Pavilhões Oficiais Italianos em exposições internacionais e de missões comerciais de empresários à Itália, bem como de italianos ao exterior, de cursos e convenções, de campanhas publicitárias e de outras iniciativas de seu Programa Promocional, o ICE intensifica as oportunidades de negócios, reforça a imagem da marca “made in Italy” e promove a cooperação industrial e o investimento de capital estrangeiro na Itália. O padrão de desenvolvimento atingido pela indústria italiana não foi gerado exclusivamente por meio de intensa parceria com as fundições italianas, mas também com as principais empresas do planeta. Prova disso é o fato de 127, dentre as 148 empresas italianas do setor , serem exportadoras, de modo que cerca de 61% do faturamento desta industria de máquinas, equipamentos e insumos são

realizados no exterior. Isto coloca a Itália como, o principal distrito mundial criador de tecnologia para esse segmento, com uma quota de mercado de 23% e na frente de tradicionais fabricantes de máquinas, como Alemanha, Japão e Estados Unidos. Contrariamente a outros setores da economia italiana, cuja internacionalização concentra-se basicamente nos países da União Européia e nos Estados Unidos, o segmento de tecnologia para fundição que conta com mais de 5 mil funcionários diretos e outros 10 mil indiretos, tem um mercado bastante diversificado e que segue a distribuição da indústria automobilística pelos 5 continentes, tendo a China como o maior mercado estrangeiro, seguida da Rússia, para somente então chegar a Alemanha, França e Espanha. O Brasil é um dos maiores fabricantes mundiais de veículos automotores e sexto maior produtor mundial de fundidos, com uma produção anual de 3,5 milhões de toneladas (3,9% da produção mundial) é o sexto principal mercado de destino da produção italiana de máquinas para fundição, na frente, portanto, dos Estados Unidos.

Somente em 2008, somente no Brasil, o ICE – Instituto Italiano para o Comércio Exterior, realizou mais de 30 mil contatos com profissionais e empresários brasileiros, em 15 pavilhões oficiais italianos organizados em feiras. Prestou assistência a mais de 500 empresas italianas, enviou mais de uma centena de profissionais e jornalistas brasileiros em missões na Itália, desenvolveu múltiplas pesquisas de mercado sobre setores industriais e de serviços brasileiros. Investiu mais de 6 milhões de reais em atividades a favor do mercado brasileiro, entre as quais uma importante campanha com o objetivo de comunicar a vocação dos italianos em inovar nas artes, gastronomia e, sobretudo, em tecnologia. Da pequena empresa ao prêmio Nobel, são inúmeros os exemplos de italianos, referências mundiais em seus campos de atuação, como também investimentos italianos no Brasil: quase 300 empresas, entre pequenos produtores e grandes grupos multinacionais, povoam o setor industrial e de serviços brasileiros. Também consistente a corrente comercial entre os dois países, em torno de 5,5 bilhões de dólares em 2008 (18% superior ao registrado no ano anterior) fazendo dos italianos um dos principais parceiros do Brasil, particularmente na área de bens de capital.

GIOVANNI SACCHI Nascido em Arezzo - Itália , em 23 de junho 1963 Formado em Ciências Políticas na Universidade “Cesare Alfieri” de Florença Funcionario do “Instituto Nazionale per il Commercio Estero – ICE 12/1992 a 11/1996 – no escritório do ICE Roma – na Direção de Desenvolvimento 12/1996 a 08/2000 - Vice-diretor no escritório do ICE em Hong Kong 09/2000 a 01/2002 - Diretor do escritorio do ICE Florença 01/2002 a 09/2002 - ICE Roma-Responsável pela área bens de Consumo 10/2002 a 01/2004 – ICE Roma-Responsável da area Projetos Especiais 01/2004 a 06/2007 – Diretor do escritório do ICE em Sofia, Bulgária Desde 27 de junho de 2007 assume as funções de Diretor geral para o Brasil do Instituto Italiano para o Comércio Exterior

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Primo piano Cambio della quardia all’Ambasciata Italiana

“Un ulteriore passo in avanti” Gherardo La Francesca, il neo numero uno della diplomazia di Franco Alberti Brasilia – “Vorrei innanzi tutto dire che sono particolarmente felice di avere l’opportunità di rappresentare il mio Paese in Brasile. Lo sono perché ritengo che, quello che mi attende , è uno dei compiti più interessanti ai quali un diplomatico italiano può essere chiamato ad assolvere. Il Brasile è un partner di importanza crescente . Nel corso degli ultimi anni ha acquistato una stabilità politica e economica considerevoli che gli hanno fornito le basi per crescere considerevolmente d’importanza nello scenario internazionale. È quindi oggi un interlocutore di peso con il quale possiamo e dobbiamo discutere ed approfondire sempre di più tematiche di ampio respiro , per ricercare nuove e sinergie utili se non preziose per ambedue i Paesi. La presenza italiana in Brasile è d’altra parte a mio avviso semplicemente straordinaria. Dal 1500 ad oggi sono giunti in questo Paese navigatori come Americo Vespucci architetti come Antonio Landi, principesse come Teresa Cristina di Borbone, religiosi come Don Bosco, piloti come Ferrarim Del Prete, filosofi come Norberto Bobbio ed una schiera di imprenditori che hanno fornito energia e capacità lavorative alle quali si deve, per una parte non indifferente , la grande crescita economica del Brasile. Dietro questa schiera di illustri personaggi sono poi giunti operai, artigia-

ni, professionisti in numero assai elevato, che formano la comunità di origine italiana più grande del mondo. È questa, come accennavo all’inizio , una realtà e una risorsa straordinaria che può essere ulteriormente valorizzata ed utilizzata nell’interesse convergente dell’Italia e del Brasile. In questa direzione va l’iniziativa, intrapresa per la prima volta lo scorso aprile sulla base di precise istruzioni provenienti da Roma , di organizzare a Brasilia delle riunioni “di sistema” nelle quali rappresentanti della comunità italiana, di entità economico-commerciali, consolari e culturali sono chiamati a fornire il loro contributo in un’ottica, per l’appunto, di Sistema Paese. La prossima riunione di tal tipo, programmata per il 13/14 ottobre p.v., si propone di effettuare un ulteriore passo in avanti in questa direzione.” Con questa rapida e precisa dichiarazione, Gerardo La Francesca, da agosto nuovo Ambasciatore in Brasile, ha aperto il dialogo con “Sudamerica Oggi”. Il nuovo numero uno della diplomazia italiana in Brasile era stato preceduto dall’entusiastica reazione di José Viega Filho, Ambasciatore Brasiliano in quel di Piazza Navona. Entrambi hanno molti punti di vista in comune. Secondo Viega Filho la missione commerciale in programma per il prossimo novembre sará accoppiata

anche da una serie di eventi culturali. Inoltre, sono previsti vari appuntamenti tra imprenditori brasiliani e italiani. Viega Filho ha messo in rilievo, infine, anche la conferenza Italo-Latinoamericana per dicembre a Milano. Tutti questi fatti sono collegati al 2010 quando si commemorerà il mezzo secolo della fondazione di Brasilia, che, fondata il 21 aprile, tiene il gemallaggio con Roma. Dal canto suo, La Francesca, appena messo piede in Brasile, ha voluto subito conoscere San Paolo, la città italiana più popolosa al mondo. Rapida incursione al Consolato Generale e all’Istituto Commercio Estero (ICE), nell’Av. Paulista, in una mattinata di mezzo agosto e nel primo pomeriggio visita il COMITES di San Paolo, dove si è presentato alla comunità italiana. Nella sede del piccolo parlamentino di Rua Rocha, il neo Ambasciatore, dopo aver illustrato nei dettagli il suo programma, ha risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte. E non ha perso l’occasione per una battuta pungente quando un giornalista gli ha chiesto a bruciapelo: “Ambasciatore, a che punto si trova la pratica Cesare Battisti?”. E lui di rimando: “Ma allora è un chiodo fisso? Da quando sono sbarcato in Brasile, i giornalisti non hanno fatto altro che chiedermi di Battisti!”. Un lungo applauso, tra l’ilarità generale.

Brasília – “Deixe-me começar por dizer que estou particularmente feliz por ter a oportunidade de representar o meu país no Brasil. Eu sou feliz, porque eu acredito que o que me espera é uma das mais interessantes tarefas do que um diplomata italiano pode ser chamado a desempenhar. O Brasil é um parceiro de importância crescente. Ao longo dos últimos anos, adquiriu uma considerável estabilidade política e econômica, que serviu de fundamento para crescer consideravelmente em importância no cenário internacional. É, pois, agora um parceiro de peso com o qual podemos e devemos discutir e aprender ainda mais sobre temas mais abrangentes, na busca por novas e úteis sinergias se não valiosa para ambos os países. A presença italiana no Brasil está, na minha opinião, simplesmente extraordinária. De 1500 até agora têm vindo a este país navegadores como Américo Vespúcio, arquitetos como Antonio Landi, princesas, como Teresa Cristina de Bourbon, homens como Dom Bosco, pilotos como Ferrarim Del Prete, filósofos como Norberto Bobbio e uma série de empreendedores que tenham fornecido a energia e capacidade de trabalho que deve, para uma parte não indiferente, o grande crescimento econômico no Brasil. Por trás dessa linha de figuras famosas chegaram, então, trabalhadores, artesãos,

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Dai Fori Imperiali a Brasilia

Benvenuto! Gherardo La Francesca, ambasciatore d’Italia presso la Repubblica Federativa del Brasile, è nato a Roma nel 1946, si laurea in Giurisprudenza all’Università di Roma nel 1969 ed entra in carriera diplomatica nel 1974. Tra gli incarichi ricoperti nel corso della carriera, dopo un periodo al Cerimoniale Diplomatico, dal 1978

è Reggente il Consolato in Atene-Pireo, poi confermato nella stessa sede con patenti di Console e, dal 1981, presta servizio a Buenos Aires. Rientrato a Roma, dal 1985 è Capo Segreteria del Servizio Speciale ex art. 3 della Legge 8 marzo 1985, n. 73, e, dal 1987, alla Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo, Ufficio IV, di cui assume la reggenza e, successivamente, la titolarità. Dal 1990 presta servizio al Cairo e, dal 1994, a Tokyo come Ministro Consigliere. Nominato Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica nel 1994. Rientrato al Ministero, nel 1998 è nominato Capo Ufficio V della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo e, nel 2000, dell’Ufficio III

Ricardo Stuckert / PR

Gherardo La Francesca Il novo Ambasciatore d’Italia in Brasile

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Dopo un periodo alla Direzione Generale per i Paesi dell’Asia, Oceania, Pacifico e Antartide (Comitato Italia in Giappone 2001), dal 2001 è Ambasciatore a Nicosia. Insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica, dal 2005 è alle dirette dipendenze del Direttore Generale per i Paesi del Mediterraneo e Medio Oriente e, successivamente, coordinatore della “Task Force Iraq”. Nel 2006, è nominato Direttore Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale. Al neo Ambasciatore Gherardo La Francesca gli auguri di Buon Lavoro, oltre al più cordiale “Benvenuto!”.

profissionais em grande número, formando a maior comunidade italiana no mundo. É esta, como mencionei no início, uma realidade, e um recurso extraordinário, que pode ser desenvolvida e utilizada no interesse convergente da Itália e do Brasil. Nesse sentido deve ser vista a iniciativa, realizada pela primeira vez em abril passado, com base em instruções específicas de Roma, para organizar em Brasília reuniões “de sistema”, nas quais os representantes da comunidade italiana, de entidades econômicas e comerciais, consulares e organizações culturais são convidados a dar sua contribuição em um ponto de vista, precisamente, do sistema do país. A próxima reunião deste tipo, prevista para os dias 13 e 14 de outubro, propõe-se a dar mais um passo nesta direção.” Com esta declaração rápida e precisa, Gerardo La Francesca, a partir de agosto, novo embaixador para o Brasil, abriu o diálogo com a revista “Sudamerica Oggi”. O novo número um da diplomacia italiana no Brasil, foi recebida com reação entusiástica de José Viéga Filho, Embaixador do Brasil em “Piazza Navona”. Ambos têm muitos pontos de vista em comum. Segundo Viéga Filho, a missão comercial prevista para novembro próximo será também acompanhada por uma série de eventos culturais. Além dis-

so, existem várias reuniões entre empresários brasileiros e italianos. Viéga Filho salientou, por fim, a conferência Ítalolatino-americana do próximo dezembro em Milão. Todos esses fatos estão relacionados a 2010, quando comemoraremos o meio século da fundação de Brasília, que foi fundada no dia 21 de abril, e que agora tem o “gemellaggio” com Roma. Por seu lado, La Francesca, logo pondo o pé no Brasil, ele imediatamente quis saber de São Paulo, a cidade italiana mais populosa do mundo. Rápida incursão ao Consulado-Geral e ao Instituto do Comércio para o Exterior (ICE), na Av.Paulista, na metade da manhã e início da tarde de agosto visita o COMITÊS de São Paulo, onde ele se apresentou à comunidade italiana. Na sede da pequeno Parlamento da Rua Rocha, o novo embaixador, depois de ter explicado em pormenor o seu programa, respondeu a todas as perguntas que foram feitas. Ele não perdeu a oportunidade de uma resposta sarcástica quando um repórter lhe perguntou à queima-roupa: “Embaixador, como está a questão Cesare Battisti?”. E como resposta: “Mas então é uma obsessão? Desde que eu desembarquei no Brasil, os jornalistas não fazem nada mais que me perguntar sobre Battisti! “. Um longo aplauso entre a hilaridade geral.

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Primo piano Seja Bem-vindo! Gherardo La Francesca, o embaixador da Itália para a República do Brasil, nasceu em Roma em 1946, graduou-se em Direito na Universidade de Roma em 1969 e ingressou na carreira diplomática em 1974. Entre os cargos ocupados durante sua carreira, após um período no protocolo diplomático, desde 1978 é regente no Consulado, em Atenas-Pireu, mais tarde confirmado na mesma casa com licenças de Console e, desde 1981, oferece serviços em Buenos Aires. Retornando a Roma, desde 1985 é Chefe do Secretaria do Departamento Especial do Ministério de Negócios Exteriores, ex art. 3 º da Lei 08 de março de 1985, n. 73 e, desde 1987, na Direção Geral de Cooperação para o Desenvolvimento, Gabinete IV, assume a regência e, mais tarde, a efetivação. Desde 1990, ele atuou no Cairo e, desde 1994, em Tóquio, como Ministro

Conselheiro. Nomeado Cavaleiro Oficial da Ordem do Mérito da República em 1994. Voltando para o Ministério, em 1998, foi nomeado Chefe de V Gabinete da Direção Geral da Cooperação para o Desenvolvimento e, em 2000, do III Office. Após um período na Direção Geral para a Ásia, Oceania, Pacífico e da Antártida (Comitê Itália Japão em 2001), desde 2001, ele foi embaixador em Nicósia. Recebeu o título de Comentador da Ordem do Mérito da República, e desde 2005, é responsável diretamente ao DiretorGeral para o Mediterrâneo e do Médio Oriente e, mais tarde, o coordenador da “Task Force Iraq”. Em 2006, ele foi nomeado Diretor Geral de Promoção e de Cooperação Cultural em Roma. Ao novo Embaixador Gherardo La Francesca desejamos um bom trabalho, bem como o nosso cordial “Seja Bem-vindo!”.

La sede dell’ Ambasciata d’Italia, una delle più belle di Brasilia

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Speciale In ricordo nove mesi dopo dalla dipartita di Nicola Mazzola

Un Italiano con la “I” maiuscola Nato in Sicilia adorava Roma dove aveva vissuto molti anni di Alberto Fusco San Paolo – Sembra ieri, invece già sono passati nove mesi. Era unico. Aveva la Patria nel cuore, l’impegno professionale a dismisura, l’orgoglio di essere italiano che sbandierava ad ogni piè sospinto, ai quattro venti. “Noi – diceva spesso - non possiamo fare magre figure di fronte al Brasile, il nostro è un impegno doppio in quanto cittadini italiani all’Estero, dobbiamo moltiplicare i nostri sforzi in ogni campo dello scibile, soprattutto nel lavoro!”. Nicola Mazzola,dopo ottant’anni di vita terrena, sabato, 28 febbraio, ha perso la sua unica battaglia contro la signora vestita di nero con la falce, anche se non ha mai abbassato la guardia, non si è lasciato andare, si è battuto come un leone, fino alla fine. Dopo quarant’anni in Brasile Mazzola si era conquistato simpatia e apprezzamenti da un numero incalcolabile di gente: tant’è che domenica mattina, 1º marzo, in occasione della sua cremazione, la chiesa del “Cemiterio Horto da Paz” era affollata da una moltitudine commossa per di più in lacrime. C’erano parenti e amici e tanti tifosi di Mazzola. La moglie Annamaria, i figli, il nipote prediletto Gianluca, il vecchio compagno di tante Avventure culturali, il giornalista ultraottantenne Mario Bush, originario della Bolivia, tutta la squadra dell’informatica ”Consist”,di cui Mazzola era il vice presidente, da Lazzarini a Bellandi, c’era anche il consigliere del CGIE Antonio Laspro, il presidente dell’ENAS Mario Turnatori, il rappresentane dell’ICE Diego Tommasini. La bara avvolta nel tricolore (per espressa volontà dell’estinto, N.d.R.). Le

“Il nostro è un impegno doppio in quanto cittadini italiani all’estero” “O nosso é um compromisso duplo em quando cidadãos italianos residentes no exterior” note scandite di Boccelli “Partirò”, corone di fiori sparse dappertutto, facavano da cornice suggestiva e particolarmente avvincente, a onoranza funebri degne di una grande personalità all’altezza del “siciliano di Roma”. Nicola era nato in Sicilia, ma adorava Roma dove aveva vissuto per molti anni prima di imbarcarsi per il Brasile, sul finire degli anni ’60. Sulla Città Eterna soleva dire con enfasi: Roma è come una vecchia giacca di lana che quando fa freddo, te la metti addosso e ti riscalda. Roma è unica!”. Dotato di forte personalità, a volte laconico, altre volte sarcastico, e spesso ironico Mazzola era comunque sempre presente a se stesso in ogni circostanza. “Di carattere generoso e animato sempre da istinti culturali e umanistici”, come lo ha ricordato, prima della cremazione, il nipote Gianluca, il più caro a Mazzola. Sulla soglia della cappella, con gli occhi lucidi, ha fatto gli onori di casa il primogenito Piero, il

Nicola Mazzola (1929 - 2009)

São Paulo – Parece que foi ontem, mas nove meses já se passaram. Era único. Ele teve a pátria no coração, o compromisso profissional além da medida, o orgulho de ser italiano que alardeava cada vez mais, aos quatro ventos. “Nós - muitas vezes ele disse -, não podemos fazer papel ruim na frente do Brasil, nosso compromisso é duplo em quando cidadãos italianos residentes no exterior, devemos redobrar os nossos esforços em todos os campos do conhecimento, especialmente no trabalho.” Nicola Mazzola, depois de oitenta anos de vida terrena, sábado 28 de fevereiro, perdeu a batalha apenas com a mulher vestida de negro com uma foice, mas nunca baixou a guarda, não desanimou, lutou como um leão, até o fim. Depois de quarenta anos no Brasil, Mazzola ganhou a simpatia e o apreço incalculável do povo, tanto que na manhã de domingo, 1º de março na sua cremação, a

Igreja de “Cemitério Horta da Paz” estava lotado com uma multidão comovida e em lácrimas. Havia parentes e amigos e muitos fãs de Mazzola. Sua mulher, Annamaria, filhos, o neto amado Gianluca, o velho companheiro de muitas aventuras culturais, o jornalista de oitenta anos Mario Bush, nativo da Bolívia, toda a equipe da informática “Consist”, da qual Mazzola foi o vice-presidente, entre muitos estavam Lazzarini, Bellandi, o conselheiro do CGIE Antonio Laspro, o presidente do ENAS Mario Turnatori, o representante do ICE Diego Tommasini. O caixão era envolto na bandeira tricolor (por vontade expressa do extinto, NDR). As maravilhosas notas de Boccelli “Partirei”, grinaldas de flores espalhados por toda parte, faziam de quadro sugestivo e envolvimento, um funeral digno de uma grande personalidade, o “siciliano de Roma.” Nicola nasceu na Sicília, mas a cidade que ele amava era Roma, onde viveu por muitos anos antes de embarcar para o Brasil no final dos anos 60. A Cidade Eterna, como ele dicia enfaticamente! “Roma é como um casaco velho quando faz frio, você o coloca e ele te aquece. Roma é única. “ Com uma personalidade forte, às vezes lacônico, às vezes sarcástico e muitas vezes humorística Mazzola esteve sempre presente a si mesmo em cada circunstância. “Generoso de caráter e sempre motivado por instintos culturais e humanistas”, assim o recordou, antes da cremação, o neto Gianluca, o mais querido de Mazzola. No limiar da capela, com os olhos brilhando, fez a honra, o filho mais velho Piero, que cumprimentava e acolhia os muitos fãs do “siciliano de Roma”, por cerca de duas horas.

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Speciale Homem de direita (ele foi um dos fundadores quale ha ricevuto numerosi fans del“siciliano dos CTIM - Grupo Tricolor dos Italianos no di Roma”,per circa due ore. Uomo di destra Mundo) no início dos anos 60, juntamente (era stato tra i fondatori dei CTIM - Comitati com Mirko Tremaglia, renomado da lei para Tricolori Italiani nel Mondo) nei primi anni o exercício do direito de voto para os italia’60, insieme a Mirko Tremaglia, famoso padre nos no exterior. Mas graças seu estilo, ao seu della legge per l’esercizio del diritto del voto “savoir-fair”, recebia sentimentos de simpatia, per gli Italiani all’Estero. Ma grazie al suo stile, mesmo entre as facções opostas da esquerda. al suo “savoir-fare”, riceveva moti di simpatia Sua tarefa diária era de ciência da comanche tra le opposte fazioni di sinistra. putação, foi vice-presidente do Consist, uma Il suo impegno quotidiano era l’informaempresa líder em toda a América do Sul, mas tica, era vice presidente della “Consist”,aziennunca ele deixou de lado a política. da lider in tutto il Sudamerica, ma non aveva Mazzola (a sinistra) in una foto di due anni fa, quando gli fu consegnata la “Comenda”della RepuNa verdade, ele foi eleito para o Comites mai accantonato la politica. blica dalla mano dell’allora Ambasciatore d’Italia in Brasile, Michele Valensise (a destra). de São Paulo nas duas últimas legislaturas. Na Difatti, era stato eletto al Comites di San sede do pequeno Parlamento na Rua Rocha, Paolo alle due ultime legislature. Nella sede fazia seu discurso e cada vez era uma aula de história, cultura e, especialmente, do compordel piccolo Parlamentino di Rua Rocha, dava in ogni suo intervento lezioni di storia, di tamento. cultura e soprattutto di comportamento. O conselheiro do CGIE, Dr. Antonio Laspro, lembra-o assim: Mazzola foi campeão da Il consigliere del CGIE, Avv. Antonio Laspro, lo ricorda così: Mazzola è stato un camamizade, com lucidez intelectual incomparável, é difícil substituí-lo tanto no Comites que pione di amicizia, dotato di lucidità intellettuale senza pari, sarà difficile rimpiazzarlo sia al entre a multidão de amigos, aqueles verdadeiros “. Comites che tra la schiera di amici, quelli veri”. Nicola Mazzola passou os últimos dois anos indo e voltando, entre a casa e hospital, Gli ultimi due anni Nicola Mazzola li ha passati facendo la spola tra casa e ospedale, un vero calvario, sempre sotto il vigile sguardo e le cure amorose della moglie um verdadeiro calvário, sempre sob o olhar atento, cuidadoso e amoroso de sua esposa, Annamaria. Mas nunca com ninguém se queixou, sólido como uma rocha e consciente de Annamaria. Ma non si è mai lamentato, solido come una roccia, conscio del suo deseu destino, mas nunca se rendeu. stino, non si è mai arreso. Com a sua morte deixou, além de sua esposa Annamaria, os filhos Piero, Giovanni, Ha lasciato, oltre alla moglie Annamaria, i figli Piero, Giovanni, Rosa, Stefano e Anna Rosa, Stefano e Anna Lisa, além de muito netos e admiradores. Lisa, numerosi nipoti e simpatizzanti. Em Roma, deixa, além do amor pela cidade, também a irmã Mimi. A Roma, lascia, oltre all’amore per la città di adozione, anche la sorella Mimi. Com ele vai também um pedaço de nós, italianos no Brasil, vai embora um homem de Con lui, se ne va anche un pezzo di noi, italiani nel Brasile, se ne va un uomo d’altri outra época, uma raça em via de extinção, um italiano com o “I” maiúsculo. tempi, una razza in via d’estinzione, un italiano con la “I”maiuscola.

Dalla Sicilia con passione, via Roma, fino alla Terra del Samba

Il Re degli amici del cuore

di Franco Nicotra

San Paolo – Un’intervista con Nicolò Mazzola è uno degli impegni più piacevoli. Perspicace, colto, dotato di una memoria fantastica, parla di cultura, letteratura latinoamericana, di cucina e di amici in forma elegante; Mazzola conquistaVA le persone e ne diventava subito amico. Così scriveva alcuni anni fa la rivista “Home page Consist” alla quale Nicolò aveva concesso una brillante chiacchierata che riportiamo nei passi più importanti.

São Paulo - Uma entrevista com Nicola Mazzola é um dos compromissos mais agradável. Perspicaz, educado, com uma memória fantástica, fala da cultura, da literatura latino-americana, de cozinha e amigos de forma elegante, Mazzola conquista as pessoas e torna-se rapidamente amigo. Assim escreveu alguns anos atrás, a revista “Home page Consist” com a qual Nicola bateu um papo. A seguir, relatamos os trechos mais importantes.

P- In che luogo d’Italia Lei è nato?? R – Io sono nato in Sicilia, nella città di Castelbuono, 78 anni fa. Qual’è la principale caratteristica della Sicilia? Nell’antichità, la Sicilia era il mag-

P- Em que local da Itália o Sr. nasceu? R – Eu nasci na Sicília, na cidade de Castelbuono, há 78 anos atrás Qual a principal característica da Sicília?

giore granaio del mondo. La Sicilia è come il Brasile, ha tutti i climi. Produce dagli ananas fino alle mele. È produttrice di vino? Naturalmente, fornisce vini diversi e ha una grande importanza, come il porto, si

Na antiguidade, a Sicília teve o maior celeiro de trigo do mundo. A Sicília é como o Brasil, tem todos os climas. Produz desde ananás até maçãs. Ela é produtora de vinho? Claro, ela fornece vários vinhos e tem

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chiama Marsala. La Sicilia è stata l’America dell’antichità. Dopo Atena i templi più importanti sono in Sicilia, dove troviamo quasi tutte le civiltà: Fenici, Greci, Romani, Normanni, Spagnoli ... Palermo, capitale della Sicilia, era una città che, intorno al 1300, aveva già strade asfaltate mentre era sufficiente solo una piccola pioggia per trasformare Firenze e Colonia in fango. Era una città poliglotta. A quel tempo si parlava latino, arabo, greco ed ebraico. Siamo di una civiltà bellissima e tutto questo ci accompagna in tutti i luoghi che andiamo. Abbiamo sempre la possibilità di stabilire determinate cose, se in bene o il male. Lei è orgoglioso di essere siciliano... L’altro giorno ero a pranzo con un amico cileno e lui mi ha inviato poi una email dicendo che quello che più lo aveva impressionato era stato il modo con cui avevo parlato - “Io sono siciliano.” Naturalmente, io sono siciliano! Citi qualche nome famoso siciliano che il Signore ammira. Luigi Pirandello, scrittore e premio Nobel, Giuseppe Pitré, sicilianista; Giuseppe Tomasi di Lampedusa, scrittore del romanzo “Il Leopardo”; Giovanni Verga, scrittore della “Cavalleria Rusticana”. È venuto in Brasile direttamente dalla Sicilia? Sono venuto dall’Italia, io non abitavo più in Sicilia. Io ho abitato in Sicilia 20 anni, poi sono andato in continente, noi chiamavamo l’Italia così. Anche se la distanza tra la Sicilia e l’Italia attraverso il mare sono solo 8 chilometri: lo stretto di Messina tra la Sicilia e l’Italia. È per questo che c’è una grande resistenza psicologica per costruire un ponte che unisca la Sicilia all’Italia. Lei sapeva parlare portoghese? L’ho imparato sulla nave, durante quel viaggio di 11 giorni. Avevo uma base però che mi facilitava, cioè la mia conoscenza del latino. Quello che io ancora ho è l’accento, che non voglio perdere, come il carioca, il gaucho, che vanno in altri luoghi e non vogliono perdere l’accento. Modestia a parte, parlo portoghese, meglio di molte persone che abitano qui, non solo per le concordanze, ma anche per la costruzione sintattica del periodo... È venuto in Brasile com la famiglia?

Ci sono venuto con la mia ex moglie e i miei due figli, un bambino ed una bambina che oggi sono qui in Brasile. Il ragazzo lavora anche lui con l’informatica. Ho qui in Brasile quattro figli. Sono solito dire che la mia vita è cominciata otto anni fa, quando sono arrivato in Brasile. Da quanto tempo lavora con l’informatica? Senza dubbio, in Brasile, sono il professionista di informatica più vecchio, del tempo della“elaborazione dei dati”.Ho iniziato in Italia nella IBM. Poi, nel 1968, c’è stata la scelta di un professionista che comprendesse

um muito importante que, como o porto, se chama Marsala. A Sicília foi a América da antiguidade. Depois de Atenas, os templos mais importantes estão na Sicília, onde se cruzam praticamente todas as civilizações: fenícios, gregos, romanos, normandos, espanhóis... Palermo, capital da Sicília, era uma cidade que, por volta de 1300, já tinha ruas asfaltadas enquanto que bastava uma pequena chuva para transformar Florença e Colônia em lamaçal. Era uma cidade poliglota. Naquela época se falava latim, árabe, grego e hebraico. Nós somos de uma civilização belíssima e isso

“Nella Sicilia del 1300 si parlava latino, arabo, ebraico e greco” l’elaborazione dei dati, a quel tempo ancora non si parlava di informatica, nell’area di Ingegneria e Costruzioni. Poi sono venuto in Brasile, per la IBM, per rimanerci due anni. Dopo della IBM, dove ha lavorato? Sono andato a lavorare nella Hidroservice e in seguito sono tornato a lavorare nella IBM, nel progetto Bradesco. Lavoravo a Mangels, e poi sono andato a lavorare a Mendes Júnior in Iraq, ritornando in Brasile, ho lavorato nella FIAT ed infine sono venuto nella Consist. Come è venuto nella Consist? In realtà,sono venuto dall’estero che ero ancora alle dipendenze di Mendes Junior a Belo Horizonte, perché la mia ex moglie abitava con i bambini a Araxá. Allora, ho rinunciato alla bellezza di guadagnare 12 milioni di dollari al mese per poter stare più vicino ai miei. A quel tempo era più facile vivere a Belo Horizonte che a São Paulo. Così rimasi a Belo Horizonte lavorando nella Mendes Júnior International. Il mio compito è sempre stato quello di viaggiare all’estero. Intanto, un giorno o l’altro avrebbero potuto chiamarmi in Colombia, o in Iraq, ed io non volevo restare lontano dal Brasile. Ho avuto l’opportunità di lavorare alla Fiat, ma questo non avrebbe risolto la mia situazione

nos acompanha em todos os lugares que vamos. Sempre temos a possibilidade de estabelecer determinadas coisas, seja no bem ou no mal. É um siciliano assumido... Outro dia eu fui almoçar com um amigo chileno e depois ele me mandou um e-mail dizendo que o que mais o tinha impressionado foi a forma com que eu falei – “Eu sou siciliano”. Claro, eu sou Siciliano! Cite alguns sicilianos famosos que o Sr. admira. Luigi Pirandello, escritor e prêmio Nobel; Giuseppe Pitré, sicilianista; Giuseppe Tomasi di Lampedusa, escritor do “O Leopardo”; Giovanni Verga, escritor da “Cavalleria Rusticana”. Saiu da Sicília direto para o Brasil? Eu sai da Itália, eu não morava mais na Sicília. Eu morei na Sicília 20 anos, depois fui para o continente, nós falávamos assim da Itália. Apesar que a diferença entre a Sicília e a Itália pelo mar são oito quilômetros: o estreito de Messina entre a Sicília e a Itália. Tanto que tem uma grande resistência psicológica para construir uma ponte entre a Sicília e a Itália. O Sr. sabia português? Aprendi no navio, durante a viagem de

11 dias. Tive um facilitador: eu tinha uma boa base do latim. O que eu ainda tenho é o sotaque, que não quero perder, como o carioca, o gaúcho que vai para outros lugares e não quer perder o sotaque. Modéstia a parte, eu falo português melhor que muita gente que está por aí, não somente pelas concordâncias, mas também pela construção sintática da oração... Veio para o Brasil com a família? Eu vim com a minha ex-esposa e meus dois filhos, um menino e uma moça que hoje estão aqui no Brasil. O rapaz trabalha também com informática. Tenho aqui no Brasil 4 filhos. Costumo dizer que minha vida começou há 8 anos, quando cheguei no Brasil. Há quanto tempo trabalha com informática? Sem dúvida, no Brasil, sou o profissional de informática mais velho, dos tempos do “processamento de dados”. Comecei na IBM, na Itália. Depois, em 1968, teve a seleção de um profissional que entendesse de processamento de dados, pois ainda não se falava de informática naquela época, na área de Engenharia e Projetos de Construção Civil. Aí eu vim para o Brasil, pela IBM, para ficar dois anos. Depois da IBM, trabalhou aonde? Fui trabalhar na Hidroservice e depois voltei a trabalhar na IBM, no projeto Bradesco. Saí para trabalhar na Mangels, depois fui trabalhar com a Mendes Júnior no Iraque, voltei ao Brasil, trabalhei na FIAT e depois vim para a Consist. Como veio para a Consist? Na verdade, eu voltei do exterior ainda empregado de Mendes Júnior em belo Horizonte porque mina ex-esposa tinha levado os meninos para Araxá. Então, deixei de ganhar a bagatela de 12 mil dólares por mês para voltar e ficar mais perto dos meus filhos. Naquela ocasião era mais viável morar em Belo Horizonte do que em São Paulo. Então eu fiquei em Belo Horizonte trabalhando com a Mendes Júnior internacional. A minha função era viajar sempre ao exterior. Então um dia ou um outro eu poderia ser chamado para ir à Colômbia, ou ao Iraque, e eu não queria ficar longe do Brasil. Eu tive uma oportunidade de trabalhar na FIAT

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Speciale familiare: voleva tornare a São Paulo, che è la città del mondo dove io preferirei vivere. Per me la città dove mi piacerebbe vivere (e ha avuto l’opportunità di vivere in molti altri luoghi) è São Paulo. Quando ho deciso la situazione di separazione con la mia ex moglie, sono tornato a Sao Paulo. Il Natalio, che conoscevo molto bene, aveva bisogno di un professionale per l’area commerciale e per il lavoro di relazionamento, e così sono entrato nella Consist, nel 1984. Né Natalio né io pensavamo che saremmo rimasti insieme tanto tempo. Come Lei ha conosciuto il Sig. Natalio? Io ero alla Sucesu e il Natalio quando è venuto in Brasile è entrato nella Sucesu. È stato lui il primo a commercializzare software in Brasile, giacché a quel tempo ancora non si fabbricavano qui hardware. Ed è proprio per questo motivo che, quando io ero presidente della ANDEI-Associazione Nazionale degli Esecutivi di Informatica, abbiamo scelto nel 1985 Natalio come l’uomo dell’anno in informatica. Ho cominciato a lavorare qui nella Consist ed il mio lavoro è stato sempre quello delle pubbliche relazioni. Credo che il mio lavoro è stato buono ed è per questo che non ho demeritato di continuare a lavorare ancora qui. Qual’è la Sua formazione accademica? Mi sono laureato in Fisica pura, a Roma, e Phd in Fisica Nucleare. Lei entra in un rapporto più politico che tecnico. Come vede questo lavoro che praticamente serve di passaggio alle autorità per arrivare al potere? Risponderò in due modi. Il primo è che fin dai 12 anni sono nel campo della politica, sia in Italia che quando sono arrivato qui in Brasile. Ho una presenza sempre più distaccata tra i politici ed i movimenti. La seconda è che quando sono arrivato in Brasile nel mese di aprile 1968, nel luglio dello stesso anno era già alla Sucessu. Oggi sono vice presidente dell’associazione e presidente della Federazione Latino americana di Informatica. Penso che la situazione politica non è tanto per la persona restare in una certa posizione. Per esempio, ho conosciuto Solon (Solon Lemos Pinto, ora Segretario di Logistica e di Informatica del Ministero della Pianificazione), quando era presidente della Procergs. Ho aiutato

Solone ad essere presidente della ABEP perché conoscevo Cicero ... Questo è un modo per formare um legame permanente di amicizia... Praticamente tu hai due possibilità: una quella di organizzare per esempio il Serpro che cambia i direttori, ma l’impresa continua come prima; l’altra è quella che ti offre la possibilità di conoscere le persone. Uno oggi è direttore nella Serpro prima era direttore della Podenge, che è il caso del Portugal (José Henrique Portugal, ex presidente

mas também não resolveria a minha situação familiar: queria voltar para São Paulo, que é a cidade do mundo onde eu prefiro morar. Para mim a cidade onde eu gosto de morar (e tive oportunidade de morar em tantos outros lugares) é São Paulo. Quando eu resolvi a situação de separação com a minha ex-esposa, voltei para São Paulo. O Natálio, que eu conhecia, precisava de um profissional para a área comercial, de relacionamento e acabei entrando na Consist, em 1984.

“Nella Sicilia del 1300 si parlava latino, arabo, ebraico e greco” della Sucessu-MG). Io conosco l’attuale presidente della Serpro (Wolney Mendes Martins) fin da quando ero gerente della Filiale dell’impresa a Brasilia. Lei è uma persona che sa conquistare gli amici e mantenerli... Quando lavoravo nella IBM, il presidente Amorim (José Bonifácio de Abreu Amorim), durante una serata passata in compagnia, ha dato una definizione sul mio conto che neppure io conoscevo:“Mazzola è una persona che sa farsi amici”.Io sono fedele con gli amici. Inoltre sono laureato in Relazioni Pubbliche. Ho fatto un corso di due anni. Quando ero a Roma ho fatto un lavoro per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e ho lavorato anche nella divulgazione del progetto. Mi trovo in una situazione in cui quando ho bisogno di parlare con qualcuno in una determinata impresa, io sono la persona adatta. Ho molti amici... E voglio dirLe uma cosa – mia figlia dice che nel giorno in cui morirò molti non lo sapranno. Ma nella messa di 7º giorno ci saranno file che non finiranno mai. Ho saputo che Lei è un ottimo cuoco. Qual’è la Sua specialità? La mia specialità è la cucina italiana, sughi e pasta. Prepara la pasta o la compra pronta? Questa è una croce di cui il Brasile non

Nem o Natálio nem eu pensamos que ficaríamos tanto tempo juntos. Como o Sr. conheceu o Sr. Natálio? Eu era da Sucesu e o Natálio quando veio ao Brasil foi na Sucesu. Ele foi o primeiro a comercializar software no Brasil sem vínculo a fabricantes de hardware. Tanto que, por esse motivo, quando eu era presidente da ANDEI-Associação Nacional dos Executivos de Informática, homenageamos o Natálio, em 1985, como o homem do ano em informática. Comecei a trabalhar aqui na Consist e o meu trabalho foi sempre estabelecer relacionamentos, principalmente na área pública. Acho que o trabalho foi bom e não me desmereceu porque ainda estou aqui. Qual a sua formação acadêmica? Sou formado em Física pura, em Roma e PhD em Física Nuclear. O Sr. entra em um relacionamento mais político que técnico. Como vê esse trabalho já que é efêmera a passagem das autoridades pelo poder? Vou responder de duas formas. A primeira é que desde os 12 anos estou na política ativa, na Itália e quando vim para o Brasil também. Tenho presença junto aos políticos e aos movimentos sempre muito marcantes. A segunda é que quando cheguei ao Brasil, em abril de 1968, em julho

do mesmo ano já estava no Sucessu. Hoje sou vice-presidente da associação e presidente da Federação Latino-Americana de Informática. Considero a situação política nem tanto no sentido da pessoa estar em um determinado cargo. Por exemplo, conheci o Solon (Solon Lemos Pinto, hoje Secretário de Logística e Tecnologia da Informação do Ministério do Planejamento) quando era presidente da Procergs. Ajudei o Solon a ser presidente da ABEP porque eu conhecia o Cícero... É assim que se forma uma permanente relação de amizade... Praticamente você tem dois caminhos: um da organização, como, por exemplo o Serpro que muda diretores, mas a empresa não muda; e outro, quando você conhece também as pessoas. Um hoje diretor no Serpro antes foi diretor da Podenge, que é o caso do Portugal (José Henrique Portugal, também ex presidente da SucessuMG). Eu conheço o atual presidente do Serpro (Wolney Mendes Martins) desde quando era gerente da Filial da empresa em Brasília. O Sr. é uma pessoa que sabe fazer e manter amigos... Quando eu trabalhei na IBM, o presidente Amorim (José Bonifácio de Abreu Amorim), em uma noite que estávamos jantando, deu uma definição a meu respeito que nem eu conhecia: “Mazzola é uma pessoa que sabe fazer amigos”. Eu sou fiel com os amigos. Além do mais, sou também formado em Relações Públicas. Fiz curso de dois anos. Quando estava em Roma fiz trabalhos para o Instituto Nacional de Física Nuclear e trabalhei na divulgação do projeto. Eu estou em uma situação hoje que quando se precisa falar com alguém em determinada empresa, sem dúvida sou a pessoa certa. Tenho muitos amigos... Vou te dizer uma coisa – minha filha diz que o dia que eu morrer alguns saberão e outros não. Mas na missa de sétimo dia vão fechar quarteirões. Eu soube que o Sr. faz ótimas comidas. Qual a sua especialidade? Minha especialidade é comida italiana, molhos, massas. Faz as massas ou compra pronta? Esta é uma cruz que o Brasil não conse-

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riesce a liberarsene... In Italia tutti mangiano pasta fresca. La pasta fresca si compra ogni tanto e si compra solo nei negozi specializzati in pasta fresca. Prepararla in casa adesso è quasi un fatto raro. La mia cucina è di alto livello. Io non cucino bene, cucino divinamente. Cucino come pochissime persone al mondo lo sanno fare. Non posso aprire un ristorante, perché andrei subito in bancarotta, perché mi piace preparare ogni piatto acquistando i migliori prodotti. Oltre a cucinare, che cosa Le piace fare di più? Andare nella mia fattoria a Juquitiba, in São Paulo, nella BR 116. Nella fattoria, io non ho solo api e conigli, tutto il resto ce l’ho: mucche, capre, pecore, maiali, cavalli, muli, asini, polli, anatre. Ho tutti i tipi di uccelli: galline d’Angola, oca, emù, quaglie, pavoni, pernici ... È più facile dire quello che non ho che quello che ho. Mi piace la vita di campagna. Qual’è il fatto più importante e significativo in questo periodo che lavora nella Consist? Il passaggio della Consist da società distributrice di software a società anche produttrice di software. Lei ha già ricevuto qualche omaggio speciale? Ho ricevuto la Medaglia di Pacificatore. Quando il Presidente Médici, si dica di passaggio,il migliore presidente che il Brasile ha già avuto, mi ha onorato e ha commentato che ero sempre presente, attento e aperto al rapporto con la mia postura. Io non sono brasiliano, ma io rispetto la casa dei miei figli, che sono brasiliani. Sono italiano, ma difendo questo paese. Qual’è il Suo rapporto di lavoro attualmente? Secondo ilmio modo di vedere il lavoro non è un fatto economico, è un fatto esistenziiale ed un fatto artistico. Io vedo il lavoro come vita e come arte. Vorrei una frase sul Suo coinvolgimento con il Brasile, la sua esperienza... Mio nonno mi ha insegnato cose importanti come, ad esempio, che il regolamento esiste per le persone che non sanno essere disciplinate perché chi sa regolarsi non ha bisogno di regolamentazione, che nella vita si deve avere l’ambizione, essere ambiziosi. Un’altra cosa importante che ho imparato nella vita è che nell lavoro è importante sapersi relazionare. Mio nonno mi ha anche

detto che la diferenza tra i cretini e gli intelligenti è non lasciarsi sfuggire l’occasione. Quando la fortuna passa vicino a una persona stupida, lei è abbagliata e lascia scappare la fortuna. Invece la persona intelligente presta attenzione a tutto, è soddisfatta e con l’umiltà cerca di preoccuparsi e mantenere la fortuna. Sono una persona intelligente. Con 78 anni non devo avere falsa modestia. Peter Mengels, presidente della Mengels diceva che “Mazzola era così sensibile che riusciva perfino a sentire il rumore dell’erba che stava crescendo.”Tornando a quello che dicevo sulla fortuna, penso che il fatto di aver avuto la possibilità di venire in Brasile è stato per me una fortuna. Pewnso che mi sono preoccupato della fortuna con attenzione, con orgoglio, con rispetto e tenerezza. Sono contento di quello che questo paese mi ha dato. Nel mio paese non avrei ottenuto quello che ho qui. La mia patria è la mia innamorata, ma il Brasile è la mia realtà. Io amo questo paese. Ha altro da aggiungere? Un giorno mi hanno chiesto che cosa vorrei aggiungere al mio curriculum. Quello che ho da aggiungere al mio curriculum è la data di morte. In Sicilia, la morte è una cosa molto importante. Per darvi un’idea di quando la morte è importante, chi porta i regali per i ragazzi, non è Babbo Natale, non sono i re magi, è il giorno dei morti.

gue tirar. Na Itália todo mundo come massa seca. A massa fresca se compra de vez em quando e se compra nas lojas que fazem massa fresca. Fazer massa em casa é raríssimo. A minha cozinha é de alto nível. Eu não cozinho bem, eu cozinho divinamente. Cozinho como poucas pessoas no mundo cozinham. Eu não poderia abrir um restaurante porque iria à falência, porque o que eu gosto de fazer é comprar os melhores produtos. Além de cozinhar, o que mais gosta de fazer? Ir para meu sítio em Juquitiba, em São Paulo, na BR 116. No sítio, eu só não tenho abelhas e coelhos, o restante eu tenho: vacas, cabras, ovelhas, porcos, cavalo,mula, burro, galinha, pato. Tenho todo tipo de aves: galinha de angola, ganso, emas, codorna, pavões, perdizes... É mais fácil dizer o que não tenho do que o eu tenho. Eu gosto de campo. Qual o fato mais marcante e relevante nesse seu período na Consist? A passagem da Consist de empresa distribuidora de software para também produtora de software. O Sr. já recebeu alguma homenagem? Tenho a Medalha do pacificador. Quando o Presidente Médici, diga-se de passagem, o melhor presidente que o Brasil já teve, me condecorou e comentou que eu estava sempre presente, atento e disponível com relação a minha postura. Eu não sou brasileiro, mas respeito a pátria dos meus

filhos, que são brasileiros. Eu sou italiano, mas eu defendo este país. Qual a sua expectativa de trabalho atualmente? Pelas minhas ideias, o trabalho não é um fato econômico, é um fato existencial e um fato artístico. Eu entendo o trabalho como vida e como arte. Tenho prazer de trabalhar aqui na Consist, de realizar coisas. Gostaria de uma frase em relação a seu envolvimento com o Brasil, sua vivência... Meu avô me ensinou coisas importantes como, por exemplo, que o regulamento existe para pessoas que não sabem se regular e quem sabe se regular não precisa de regulamento, que na vida é preciso ter ambições sem ser ambicioso. Outra coisa importante que aprendi na vida é que para trabalhar é importante saber se relacionar. Meu avô dizia também que a diferença entre os cretinos e os inteligentes é não deixar passar a sorte. Quando a sorte passa perto de uma pessoa cretina, ela fica deslumbrada e deixa a sorte escapar. Já a pessoa inteligente tem cuidados, fica contente e com humildade procura cuidar e manter a sorte. Eu sou uma pessoa inteligente. Com 78 anos não devo ter falsa modéstia. Pedro Mengels, presidente da Mengels, dizia que o “Mazzola tinha tanta sensibilidade que conseguia ouvir o barulho da grama que estava crescendo”. Voltando ao que estava dizendo da sorte, eu considero o fato de eu ter tido a oportunidade de vir para o Brasil uma sorte. Achei que cuidei dessa sorte com carinho, com orgulho, com respeito e com ternura. Sou feliz com o que este país me deu. Na minha pátria não teria conseguido o que consegui aqui. A minha pátria é minha namorada, mas o Brasil é a minha realidade. Eu amo este país. Tem algo mais a acrescentar? Um dia me perguntaram o que eu tinha a acrescentar no meu curriculum. O que tenho a acrescentar ao meu curriculum vitae é a data da morte. Na Sicília, a morte é uma coisa muito importante. Para você ter ideia de quanto a morte é importante, os meninos não ganham presentes no Natal. Ganham no Dia de Finados. Le “Siciliano de Roma”era particolarmente abile nell’arte oratoria: Famosi i suoi interventi, como consigliere al comites di San Paolo

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Speciale Il cordoglio dell’ex Ambasciatore d’Italia

Un ponte d’acciaio di Michele Valensise “Non gli piacevano le polemiche fini a se stesse, non ha mai coltivato le divisioni” Brasilia – Nicolò Mazzola se ne è andato con la signorilità e l’ironia dei gentiluomini meridionali d’altri tempi, che lo aveva accompagnato per tutta la vita. Aveva vissuto metà della sua vita in Brasile, un Paese che capiva e amava, ma non aveva mai dimenticato l’Italia. Ci pensava spesso e altrettanto spesso ricordava, con orgoglio, usi e proverbi di antica saggezza della sua Sicilia. Sempre con eleganzA e affetto, mai con arroganza o superbia. Era la sua natura, aperta, generosa, solare, come può essere una mattina d’estate nel mare di Sicilia. Lo conobbi tanti anni fa, qui a San Paolo, quando difendeva le sue idee con fermezza e garbo, sempre nel profondo rispetto di quanti non la pensavano come lui. Non gli piacevano le polemiche fini a se stesse, le contrapposizioni gratuite, non ha mai coltivato divisioni. Quando c’era da riconoscere il merito d’altri, quando si trattava di unire anziché di dividere, era il primo a farlo, in maniera calorosa, diretta, libera. Nicolò era forse, più di tutto il resto, un uomo libero, con il gusto di dire e di fare con schiettezza quello che riteneva giusto, non certo quello che altri – grandi o piccoli – si aspettavano che dicesse o facesse. E in questo suo modo di essere profondamente libero, ci dava sempre l’impressio-

ne di divertirsi molto e di amare la vita per come la viveva lui, combinando entusiasmo ed equilibrio, ideali e obiettivi concreti. Aveva un’idea nobile della politica e dell’integrazione degli italiani in Brasile. Ha contribuito con passione all’attività del Comites e di tutte le nostre istituzioni, per le quali manteneva in ogni occasione un grande rispetto. Ha goduto fino alla fine del credito e della simpatia che gli veniva naturalmente dai tanti che lo hanno conosciuto e stimato per la sua indole, per il suo grande impegno lavorativo nel campo dell’informatica e per il suo forte attaccamento alla comunità italiana. Tutto questo ha fatto con intensità. Con molta intensità: non poteva dosarsi diversamente, non gli passava neanche per la testa di rallentare un po’, di riguardarsi con il paSsare degli anni, e mi guardava strano quando gli dicevo di fumare di meno. Ricorderò con molto affetto quest’uomo buono e degno, che è stato un ponte d’acciaio tra i due Paesi che tutti noi portiamo nel cuore, un italiano speciale, attento alle speranze e alle possibilità che il Brasile ci ha offerto ieri e continua ad offrirci oggi. Alla famiglia e agli amici porgo le mie più sentite condoglianze. Ciao, Nicolò, ci mancherai!

Brasília – Nicolò Mazzola se foi com a maturidade e ironia dos homens do sul da Itália de outra época, que o acompanharam durante toda sua vida. Ele tinha vivido metade da sua vida no Brasil, um país que conhecia e amava, mas nunca esqueceu Itália. Ele pensava frequentemente, lembrando com orgulho, os costumes e os provérbios da sabedoria antiga da sua Sicília. Sempre com elegância e carinho, nunca com arrogância ou orgulho. Era a sua natureza, aberto, generoso, alegre, como pode ser uma manhã de verão no mar da Sicília. Eu o conheci há muitos anos, aqui em São Paulo, quando ele defendia suas idéias com vigor e graça, sempre com profundo respeito por aqueles que não pensavam como ele. Ele não gostava das controvérsias fins em si mesmos, das oposições livres, nunca apoiava divisões. Quando tinha que reconhecer o mérito dos outros, quando era necessário unir e não dividir, era o primeiro a fazê-lo, com um comportamento quente, direto, livre. Nicola foi, talvez mais do que qualquer outra coisa, um homem livre, com o gosto de dizer e fazer o que ele achava certo, com sinceridade, não falava ou dizia aquilo que os outros queriam ouvir - grandes ou pequenos. E deste modo profundamente livre, sempre nos dava a impressão de se divertir

muito e de amar a vida assim como ele a vivia, juntando entusiasmo e equilíbrio, ideais e objetivos concretos. Tinha uma ideia nobre da política e da integração dos italianos no Brasil. Contribuiu com paixão à atividade do Comites e de todas as instituições, para as quais tinha um grande respeito em todas as oportunidades. Ela gozava até o fim do crédito e simpatia que veio naturalmente de muitas pessoas que têm conhecido e respeitado por seu caráter, seu forte empenho em trabalhar em tecnologia da informação e pela sua forte ligação com a comunidade italiana. Tudo isso fez com intensidade. Com grande intensidade, ele não poderia fazer o contrário, nem mesmo deixava isso passar na sua cabeça, nunca pensava de deixar de lado o trabalho e me dava uma olhada meio estranha quando eu dizia para ele de fumar menos. Eu vou lembrar com muito carinho este homem bom e digno, que era uma ponte de aço entre os dois países, que todos nós carregamos em nossos corações, um italiano especial, que dava atenção às esperanças e às oportunidades que o Brasil ofereceu-nos ontem e continua a oferecem-nos hoje. É para a família e os amigos que eu ofereço minhas mais sentidas condolências. Olá, Nicola, sentiremos muito a sua falta!

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Il piatto del mese

di Marco Renzetti

Il pallino del dolce

Insolita combinazione tra frutta e legumi che esalta il gusto esto raro e prezioso. Qu che era dolce era ciò to tut i, de gli sceva la ele era il cibo de valore e chi cono Nell’antichità il mi rsone avevano un pe lle de n la rte pa ior a vertigine. Solo co i cibi per la magg e piacere, quasi un za avveniva quando for da e ch nto zuccheri un alime nto fame trovava negli . In è diventato un alime ro he cc zu lo un po’ ingrombante le tria us ind ne zio in cucina diventa du ne pro zio fun a su mo la bia e spesso si abusa i. Su questa nota ab economico, di cui e legate ai legum sazioni, come quell sen te lica de ll’ananas. lle mi n la freschezza de realtà può offrirci ccia e si sposa bene co ch rt sse de o . Aggiungere la bu est qu dovi com una frusta tan costruito la salsa di aiu ro o. he cc fus zu rro m 75 grammi di cio e, infine, il bu Montate l’uovo co vito passati al setac lie il e ina tti far be la cu te, anas tagliata in ta, incorporate il lat ete la polpa di an di limone grattugia to e minuti poi aggiung nti ve r pe sta con pane grattugia ti pa la imburrati e fodera Lasciate riposare ali du ivi i ind mm ini gra mp i mirtilli com 180 e l’impasto negli sta salsa fate sobbollire regolari. Distribuit la e rar , pa co pre r fuo l Pe piselli, togliete da r circa venti minuti. giugete metà dei ag infornate a 190° pe ti, nu mi llici pe die r la pe a salata, togliete mmi di zucchero tanti piselli in acqu di acqua e 100 gra torta sottile. Scottate i res no ssi pa al i l piatto, adagiate la po e ne la salsa a specchio passate al frullatore te rsa Ve sa. sal lla grani e metteteli ne cchero. cola che ricopre i anas e con fili di zu e com foglie di an rat co de as, an an di

ti Ecco gli ingredien ananas, un uovo 600 g. di polpa di 175 g. di zucchero 500 g. di latte 90 g. di farina vito in polvere zo cucchiaio di lie 30 g. di burro, mez 80 g. di mirtilli hi 70 g. di piselli fresc attugiato zo limone, pane gr ez m di ia bucc

Na antiguidade o mel era o alimento dos deuses, tud o aquilo que era doce era Isso acontecia quando os raro e precioso. alimentos para a maior par te das pessoas tinham um a fome encontrava nos açú valo r, e quem conhecia cares um alimento que fort ificava e dava prazer, quase com a produção industrial um a vertigem. Agora, ,o açúcar tornou-se um alim ento econômico, do qual e a sua função na cozinh mu itas vezes se abusa a se torna quase um esto rvo. Na realidade pode nos delicadas sensações como ofer ecer milhares de aquelas relacionadas com os legumes. Com base niss para esta sobremesa, que o, elaboramos uma calda se encaixa bem com o fres cor da abacaxi. Misturar o ovo com 75 gramas de açúcar, acrescen tar a casca de limão rala farinha e o fermento, tud da, juntar o leite, a o passado pela peneira. Dei xar descansar a massa por seguida juntar o abacaxi cor vinte minutos, em tado em pequenos cubos regulares. Colocar a mistura individuais untados com obtida em forminhas manteiga e forradas com farinha de rosca, levar ao aproximadamente 20 min forno aquecido a 190° por utos. Para preparar a cald a: ferver os mirtilos em 180 gramas de açúcar por 10 gramas de água e 100 minutos, acrescentar met ade das ervilhas. Tirar do cador e em seguida passar fog o, bater no liquidifitudo numa peneira fina. Esquentar o restante das e inclui-las na calda, já deb ervilhas em água salgada ulhadas da casca que cob re os grãos. Esparramar a prato, colocar no centro a calda na superfície do torta de abacaxi, decorada com folhas de abacaxi e fi os de açúcar.

Eis os ingredientes

600 g. de polpa de abacax i, um ovo 175 g. de açúcar 500 g. de leite 90 g. de farinha 30 g. de manteiga, meia col her de fermento em pó 80 g. de mirtilo (uva-do-m onte) 70 g. de ervilhas frescas, casca de meio limão, farinh a de rosca

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L’evento A Brasília la IIª Riunione del Sistema Itália

Avanti, tutta!

La “48 ore” in Ambasciata sotto la guida di La Francesca di Gianna Montalto Brasilia – “Avanti, tutta”, per il secondo incontro del “Sistema Italia” in tutto il Brasile. È quanto si evinca dalla “48 ore” (13 e 14 ottobre) in Ambasciata d’Italia, sotto l’egida di Gherardo La Francesca. La II riunione del sistema Italia in Brasile, presieduta dall’Ambasciatore d’Italia in Brasile, Gherardo La Francesca, ha visto la partecipazione di 47 rappresentanti di enti e istituzioni italiani (Ambasciata, uffici consolari, Istituti Italiani di Cultura, ICE, Banca d’Italia, CGIE, COMITES, ENIT, CONI, SACE, Camere di Commercio, Societa’ Dante Alighieri, GEI, ABPI, banche italiane). I lavori si sono articolati in tre moduli tematici (consolare, culturale ed economico-commerciale) e in una sessione plenaria. Per quanto riguarda il modulo consola re, sono stati affrontati i seguenti temi: 1. Armonizzazione dell’informazione contenuta nei siti web e Videoconferenze. 2. Task force cittadinanza 3. Progetti per la formazione professionale 2009 4. Piano - paese per i corsi di lingua e cultura italiane. 5. Valorizzazione e impiego rete consolare onoraria Per quanto riguarda il modulo cultura le, sono stati affrontati i seguenti argo menti: 1. Programmazione eventi nel 2010 e circuitazione eventi

2. Legge di incentivo alla cultura federale (Lei Rouanet) e strumenti statali e municipali 3. Rinnovo protocollo culturale bilaterale 4. Programma grandi eventi 2011 (“anno dell’Italia in Brasile”) 5. Verifica incarichi extra accademici dei lettori 6. IX Settimana Lingua e cultura italiana (19-25 ottobre) 7. Banche dati borsisti e ricercatori. Piattaforma Esteri.cult 8. Collaborazione con la ABRASCE (Associazione Brasiliana degli Shopping Centers) per la promozione e organizzazione di eventi Il modulo economico-commerciale si è concentrato invece sui seguenti punti: 1. Preparazione della IV Sessione del Consiglio Italia–Brasile (Brasilia, 9 novembre 2009) 2. Istituzione del meccanismo bilaterale di monitoraggio del commercio e degli investimenti tra Italia e Brasile 3. Giochi Olimpici di Rio de Janeiro (2016) e opportunità per le aziende italiane 4. Missione di Sistema del 9-10 novembre 2009 5.Finanziamento dell’interscambio e degli investimento. Ruolo del sistema bancario 6.Condivisione di informazioni sui programmi promozionali di ICE, ENIT e Camere di Commercio 7. Monitoraggio delle missioni degli enti locali italiani di carattere economico-

commerciale 8.Esame delle opportunità offerte dal PAC alle aziende italiane 9.Estensione al Brasile del programma “Invest your talent in Italy” Sono emerse in particolare le seguenti indicazioni: - utilizzare più intensamente lo strumento della videoconferenza per i rapporti tra Ambasciata e Uffici Consolari, con possibile estensione ad altri enti - approfondire la possibilità di un migliore utilizzo e di una valorizzazione della nostra estesa rete consolare onoraria anche in termini di promozione del sistema Italia - promuovere un maggiore uso della Legge Rouanet e degli altri strumenti di incentivo alla cultura a beneficio dei nostri eventi culturali. A questo fine verrà organizzato un seminario di approfondimento per le aziende italiane presenti in Brasile. - riattivare in Brasile l’uso della banca dati Da Vinci per i ricercatori italiani e costituire una banca dati dei borsisti brasiliani in Italia - istituire presso l’Ambasciata un gruppo di lavoro per rilanciare la cooperazione universitaria Italia-Brasile - impostare una strategia di sistema per cogliere le opportunità derivanti dalla Coppa del Mondo di Calcio (2014) e dai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro (2016) - promuovere l’adesione di aziende bra-

siliane agli incontri B2B con le oltre 200 aziende italiane partecipanti alla missione di novembre, attraverso www. ice-sanpaolo.com.br/missao2009/ice. html - segnalare alle competenti istituzioni italiane i settori ritenuti prioritari per lo sviluppo di relazioni economicocommerciali (meccanica, infrastrutture, agro-alimentare, ambiente, energie rinnovabili, biocombustibili e petrolio, industria della difesa, sanita’ e diagnostica) e incoraggiare una maggiore presenza degli istituti bancari italiani in Brasile L’Ambasciata ha illustrato alcune linee guida del programma di manifestazioni italiane in Brasile del 2011 (risorse, metodi di lavoro, cornice istituzionale), raccogliendo spunti e proposte dai partecipanti. A margine della riunione hanno avuto luogo: - un incontro dei partecipanti con una rappresentanza del Gruppo Parlamentare Brasile – Italia; - una presentazione sul PAC (Programma di Accelerazione della Crescita) da parte della Presidenza della Repubblica brasiliana. Gli enti partecipanti si manterranno in contatto via e-mail, con il coordinamento dell’Ambasciata, per continuare ad approfondire i temi trattati e dare seguito alle indicazioni emerse dalla riunione.

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Nella foto, un momento della reunione del Sistema Italia (13 -14 Ottobre). Il primo da sinistra, l’ Ambasciatore La Francesca

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L’evento Brasília - “Vamos lá, todos” para a Segunda Reunião do “Sistema Itália” em todo o Brasil. Isso decorre do “48 horas” (13 e 14 de Outubro), na Embaixada de Itália, sob os auspícios da Gherardo La Francesca. A Segunda Reunião do Sistema Italiano no Brasil, chefiada pelo Embaixador da Itália no Brasil, Gherardo La Francesca, teve a participação de 47 representantes de organizações e instituições italianas (Embaixada, escritórios consulares, Institutos Italianos de Cultura, ICE, o Banco Itália, CGIE, COMITES, ENIT, CONI, SACE, Câmaras de Comércio, Sociedade Dante Alighieri, GEI, ABPI, bancos italianos). Os trabalhos foram divididos em três módulos temáticos (consular, cultural e econômico-comercial) e em uma sessão plenária. Quanto ao módulo consular foram discutidos os seguintes tópicos: 1. Harmonização das informações contidas nos sítios da internet e videoconferências. 2. Força Tarefa de Cidadania 3. Projetos de formação profissional 2009 4. Plano - país para cursos de língua e cultura italiana. 5. Exploração e ocupação da rede consular honorária Quanto ao módulo cultural, foram discutidos os seguintes tópicos: 1. Planejamento de eventos em 2010 e circuito de eventos 2. Lei federal de incentivo à cultura (Lei Rouanet) e instrumentos estaduais e municipais 3. Renovação do protocolo bilateral cultural 4. Programação dos grandes eventos de 2011 ( “Ano da Itália no Brasil”) 5. Verificação das tarefas extra acadêmicas dos leitores 6. IX Semana da Língua e Cultura Italiana (19-25 de Outubro) 7. Bases de dados dos bolsistas e pesquisadores. Plataforma “Esteri.cult” 8. Colaboração com a Associação ABRASCE (Associação Brasileira de Shopping Centers) para a promoção e organização de eventos

O módulo econômico-comercial focalizou os seguintes pontos: 1. Preparação da Quarta Sessão do Conselho Itália-Brasil (Brasília, 9 de novembro de 2009) 2. Estabelecimento de um mecanismo bilateral de fiscalização do comércio e dos investimentos entre Itália e Brasil 3. Jogos Olímpicos no Rio de Janeiro (2016) e oportunidades para as empresas italianas 4. Missão do Sistema de 9-10 de novembro de 2009 5. Financiamento de intercâmbio e dos investimentos. Papel do sistema bancário 6. Partilha de informações sobre programas de promoção do ICE, ENIT e Câmaras de Comércio 7. Missões de acompanhamento das entidades locais italianas de caráter econômico-comercial 8. Exploração das oportunidades oferecidas pelo PAC para as empresas italianas 9. Extensão para o Brasil do programa “Invista seu talento na Itália” Surgiram especialmente as seguintes indicações: - Usar mais intensamente instrumento de videoconferência para a relação entre a Embaixada e Serviços Consulares, com possível extensão a outras entidades - Aprofundar a possibilidade de uma melhor utilização e exploração da nossa rede consular honorária extensiva em termos de promoção do sistema Itália - Promover uma maior utilização da Lei Rouanet e outros instrumentos de incentivo à cultura para o benefício dos nossos eventos culturais. Para esse efeito será organizado um seminário de aprofundamento para as empresas italianas presentes no Brasil. - Reativar no Brasil o uso da base de dados Da Vinci para os pesquisadores italianos e construir uma base de dados dos bolsistas brasileiros na Itália - Criar na Embaixada um grupo de trabalho para aumentar a cooperação acadêmica Itália-Brasil - Definir uma estratégia de sistema para

aproveitar as oportunidades emergentes da Copa do Mundo de Futebol (2014) e dos Jogos Olímpicos no Rio de Janeiro (2016) - Promover a adesão das empresas brasileiras nas reuniões B2B com as mais de 200 empresas italianas que participam na missão de novembro, através do www.ice-sanpaolo.com.br/missao2009/ ice.html - Relatar para as instituições italianas competentes os sectores prioritários para o desenvolvimento das relações econômicas e comerciais (mecânica, infra-estrutura, agro-alimentar, ambiente, energias renováveis, bio-combustíveis e petróleo, indústria de defesa, saúde e diagnóstico) e incentivar uma maior presença dos bancos italianos no Brasil

A Embaixada traçou algumas diretrizes do programa de eventos italianos no Brasil em 2011 (recursos, métodos de trabalho, o quadro institucional), coletando idéias e sugestões dos participantes. Junto à reunião teve lugar: - um encontro com uma delegação de participantes do Grupo Parlamentar Brasil - Itália; - uma apresentação sobre o PAC (Programa de Aceleração do Crescimento) por parte da Presidência da República do Brasil. As instituições participantes ficarão em contato através dos e-mails com a coordenação da Embaixada, para continuar a aprofundar os temas abordados e dar continuidade às sugestões apresentadas na reunião.

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Il Tricolore insieme alla bandiera dell’Unione Europea sul tetto della Missione diplomatica nella Capitale Federale

A ranghi completi, la formazione dell’Ambasciata d’Italia

Brasilia: Il Congresso Nazionale. A sinistra il Senato e a destra la Camera dei Deputati.

• • • • • • • • • • •

Ambasciatore Gherardo La Francesca (gherardo.lafrancesca@esteri.it) Ministro Consigliere Mario Trampetti (mario.trampetti@esteri.it) Primo Consigliere Commerciale Antonio Alessandro (antonio.alessandro@esteri.it) Consigliere Pier Mario Daccò (piermario.dacco@esteri.it) Primo Segretario Pietro Vacanti (pietro.vacanti@esteri.it) Addetto per la Difesa, Col. Pilota Giuseppe Crispino (difeitaliabsb@terra.com.br) Addetto Scientifico, Prof. Paolo De Santis (scientifico.brasilia@esteri.it) Esperto Guardia di Finanza, Col. Paolo Cussotto (paolo.cussotto@esteri.it) Esperto Antidroga, V.Q.A. Vittorio Gusmano (vittorio.gusmano@esteri.it) Donatella Di Virgilio (donatella.divirgilio@esteri.it) Leonardo Guerrieri (leonardo.guerrieri@esteri.it)

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Agenda “Quatsi” in passarella al C.I.

Un pomeriggio con stile

La Commissione Culturale del Comites , farà una pre-selezione da 30 a 40 opere da esporre. Seguirà poi una valutazione da parte dei visitatori ed infine la scelta delle opere premiate attraverso la valutazione di una giuria qualificata. Il 1º premio sarà un biglietto aereo per l’Italia Fino alla presente data hanno aderito all’iniziativa, l’Istituto Italiano di Cultura, la Camera di Commercio Italo-Brasiliana e l’Agenzia di Turismo Augustu’s di San Paolo.

Secretaria do Comites até o dia 10 de novembro 2009. A Comissão Cultural do Comites realizaou uma pré seleção de 30 a 40 obras a ser expostas. Em seguida houve uma avaliação por parte do publico visitante, e enfim a escolha das obras premiadas através de um juri qualificado. O 1º prêmio é uma passagem aérea para a Itália Até a presente data, aderiram à iniciativa o Instituto Italiano de Cultura, a Câmera de Comércio Ítalo-Brasileira e a Agencia de Turismo Augustu’s de São Paulo

Un successo la Mostra di Gabriele Leozzi

Col pennello dall’Urbe Sfilata di successo della “Quatsi” il 21 ottobre al Circolo Italiano-San Paolo. Protagoniste (da sinistra nella foto) Vanessa Cannonieri Mangulin e Fatima Maria Portela, gerente della “Quatsi”, nell’Alameda Lorena – San Paolo – SP

Parada de sucesso da “Quatsi” no dia 21 de outubro no clube Circolo ItalianoSão Paulo. As protagonistas (da esquerda na foto) Vanessa Gunners Mangulina e Maria de Fátima Portela, gerente de “Quatsi”, na Alameda Lorena – São Paulo - SP

2º Concorso di pittura su tela

Le piazze d’Italia Dato il successo ottenuto l’anno scorso, la Commissione Culturale del Comites di San Paolo, sta organizzando il 2º Concorso di Pittura su tela, un’iniziativa rivolta agli artisti di Arti Plastiche italiani ed oriundi, che ha come finalità promuovere lo scambio artistico culturale e diffondere sia il lavoro degli artisti esistenti come anche i neo artisti. Le iscrizioni sono aperte sino al 30 settembre 2009. Il tema proposto quest’anno è ”Le Piazze d’Italia”. Le pitture su tela potranno essere ad olio, acrilico o combinati. I partecipanti amatori, a partire daí 16 anni, dovranno consegnare i loro lavori (1 o 2 al massimo) alla segreteria del Comites entro il 10 novembre 2009.

Considerando o sucesso obtido o ano passado , a Comissão Cultural do Comites de São Paulo organizou o 2º Concurso de Pintura sobre Tela, uma iniciativa dirigida para os artistas de Artes Plásticas italianos e oriundos, que tem como finalidade promover o intercâmbio artístico cultural e difundir o trabalho dos artistas consagrados, como também aqueles dos novos artistas. As inscrições estão abertas até o dia 30 de setembro 2009. O tema proposto para este ano è “As Praças Italianas”. As pinturas sobre tela poderão ser a oleo, acrilico, ou a união dos dois. Os participantes amadores dos 16 anos em diante, entregaram os seus trabalhos (1 ou 2 ao máximo) na

Sulle ali del successo, la mostra di Gabriele Leozzi, tenuta nella “Galleria Edmondo Biganti”nella sede del Circolo Italiano di San Paolo. Gabriele Leozzi, nato a Roma il 12 novembre 1930. Figlio di Costantino e Filomena Amadei. Sposato con Rita Cesari Leozzi (figlia di Alfonso Cesari e Maria Vona Cesari). La coppia ha tre figli: Claudio, ingegnere civile, sposato con Isis Steffens; Paola, economista, sposata con Marco AntonioLaselva Cabeça; e Mauro, ingegnere civile e architetto, sposato con Antonieta Bueno de Paula. Nipoti: Lucas, Livia, Mauricio, Laura e Rita.

Nas asas do sucesso, a mostra de Gabriele Leozzi, na Galeria Edmondo Biganti, na sede do Circulo Italiano de São Paulo. Gabriele Leozzi, nascido em Roma, em 12 de novembro de 1930. Filho de Costantino e Filomena Amadei Leozzi. Casado com Rita Cesari Leozzi (filha de Alfonso Cesari e Maria Vona Cesari). O casal tem três filhos: Cláudio, engenheiro civil, casado com Isis Steffens; Paola, economista, casada com Marcos Antonio Laselva Cabeça; e Mauro, engenheiro civil e arquiteto, casado com Antonieta Bueno de Paula. Netos: Livi,

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Ingegnere civile e costruttore, laureato per la Università degli Studi di Roma (titolo riconosciuto in Brasile dal “Ministerio da Educação e Cultura nel 1967) sempre si è dedicato alla pittura, esercitando anche le attività relazionate con la sua professione. “San Paolo è una città cosmopolita dove convivono in armonia persone di tutte le razze e di tutti i credi religiosi, essendo così un esempio per il mondo. Amo San Paolo come la mia cittá di origine” (Gabriele Leozzi)

Mauricio, Laura e Rita. Engenheiro civil e construtor formado pela “Università degli Studi di Roma” (titulo revalidado no Ministério da Educação e Cultura em 1967), sempre se dedicou à pintura, juntamente com o exercício de suas atividade profissionais. “São Paulo é uma cidade cosmopolita onde convivem em harmonia pessoas de todas as raças e credos, sendo exemplo para o mundo. Amo São Paulo como a minha cidade de origem” (Gabriele Leozzi)

Una fiera interessante d’informatica

Dante al “digitale”

Sabato 24 ottobre ha avuto luogo al Collegio Dante Alighieri la Fiera Digitale, battezzata dagli organizzatori col suggestivo nome di D@nte Digit@l, nella quale gli alunni delle scuole elementari hanno mostrato la loro intimità con l’informatica. Il D@nte Digit@l consiste in una grande esposizione dei lavori svolti lungo l’anno dagli alunni sotto la guida dei professori, per promuovere l’integrazione fra tecnologia, cultura ed educazione. I primi attori della giornata sono gli alunni, che mostrano i loro lavori ad un pubblico variato, costituito da genitori e parenti, professori, membri della comunità accademica e persone interessate.

No sábado, 24 de outubro passado, teve lugar no Colégio Dante Alighieri a Feira Digital, batizada pelos organizadores com o sugestivo nome de D@nte Digit@l, durante a qual os alunos da escola de primeiro grau mostraram sua intimidade com a informática. O D@nte Digit@l consiste em uma grande exposição dos trabalhos elaborados ao longo do ano pelos alunos sob a orientação dos professores, para promover a integração entre tecnologia, cultura e educação. Os protagonistas do dia são os alunos, que apresentam seus trabalhos a um público diversificado, que inclui pais e parentes, professores, membros da comunidade acadêmica e pessoas interessadas.

Quest’anno i lavori sono stati svolti sotto il titolo di Infinite Possibilità, espressione che vuole esprimere l’infinità di realizzazioni che le persone hanno davanti a sè, fra le quali la cultura, la tecnologia, la robotica, il cinema e il giornalismo. Durante la fiera hanno avuto luogo l’inaugurazione della TV Dante, la mostra dei lavori svolti nel Dipartimento di Arte e diverse manifestazioni culturali. Nella fotografia vediamo il locale della fiera, gremito di alunni e di pubblico.

Neste ano os trabalhos foram desenvolvidos com base no tema “Infinitas Possibilidades”, expressão que busca expressar a infinidade de realizações ao alcance das pessoas, entre as quais a cultura, a tecnologia, a robótica, o cinema e o jornalismo. Durante a Feira tiveram lugar a inauguração da TV Dante, a exposição dos trabalhos do Departamento de Arte e diversas apresentações culturais. Na fotografia vemos o local da feira, lotado de alunos e público.

Un commovente ricordo per l’ingegner Mattoli

“Grazie Socrate” “Nostalgia si, tristezza no!” con questo preciso attacco gli alunni del corso d’italiano hanno voluto ricordare la figura di Socrate Mattoli scomparso nei giorni scorsi. Nel comunicato appeso nella bacheca del corridoio antistante le aule,gli alunni hanno affermato poi: “Socrate Mattoli se n’è andato in punta di piedi com’era il suo stile. Esempio di semplicità, umanità, competenza, coraggio, impegno”. Mattoli era nato in Umbria, a Foligno (“lo centro de lo munno”), si era laureato in ingegneria a Roma , insieme a Nicoletta che poi diventerà sua moglie, e oltre a regalargli tre splendidi figli, lo accompagnerà per tutta la vita. L’illustre cittadino di Foligno, oltre a svolgere la professione di ingegnere, ha trovato anche il tempo di dedicarsi alla comunità italiana. É stato tra i fondatori, insieme all’inseparabile Nicoletta, della Scuola Eugenio Montale negli anni Ottanta. Poi nel ‘93, insieme al compianto Fernando Bernardini, il “riminese di ferro”, ha dato vita alla FECIBESP (Federazione delle Entità Culturali Italo-brasiliane di San Paolo). Senza contare la creazione del Circolo Umbro di San Paolo. Ultimamente Mattoli era ancora il responsabile della Cultura del Circolo Italiano, infine conclude la nota del Corso d’italiano: “Grazie ingegner Socrate per tutto quello che hai fatto per i corsi del C.I.”.

“Saudade sim, tristeza não!” Com este singelo início os alunos do Curso de italiano quiseram lembrar a figura de Socrate Mattoli. No comunicado afixado no mural do corredor onde são localizadas as aulas, os alunos afirmaram em seguida: “Socrate Mattoli foi embora na ponta dos pés, como era o seu estilo. Exemplo de simplicidade, humanidade, competência, coragem e dever” Mattoli nasceu na Umbria, em Foligno ”lo centro de lo munno”, tinha se formado em engenharia em Roma com Nicoletta, que em seguida se tornará sua esposa, e alem de presenteá-lo com três magníficos filhos, o acompanhará por toda a sua vida. O ilustre citadão de Foligno, alem de trabalhar na profissão de engenheiro, encontrou também tempo para dedicar-se com sucesso a Comunidade italiana. Foi um dos fundadores, com a inseparável Nicoletta da “Escola Eugenio Montale” nos anos ‘80. Em seguida, no em 1993, com o já falecido Fernando Bernardini “o férreo citadão de Rimini” deu vida à FECIBESP (Federação das Entidades Culturais Ítalo-brasileiras de S.Paulo). Além do mais encontrou ainda tempo para fundar o Circulo Umbro de S.Paulo. Ultimamente Mattoli era ainda o responsável do setor cultural do Círculo Italiano. Enfim conclui a nota: “Obrigado engenheiro Mattoli, por todo aquilo que foi capaz de realizar para os cursos do Circulo Italiano” .

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Il fato Rio de Janeiro sede olimpica nel 2016

In festa, l’Italia carioca La prima città dell’America Latina ad ospitare i giochi di Alfredo Apicella Rio de Janeiro - Um entusiasmo mil, escoando alegria por todos os poros da comunidade italiana “carioca”, do Rio de Janeiro. Sobre a atribuição dos Jogos Olímpicos de 2016, Rocca Angelo, Calabrese, 72, disse: “Eu estou realmente feliz pelo Brasil e por nós que vivemos no Rio”. Por seu lado Gino Palmieri, 68, 50 dos quais vividos na cidade de muitos encantos: “Durante meio século, eu moro no Rio e fiquei muito contente em saber que as Olimpíades de 2016 terá lugar aqui.” Francesco Romina de Vibo Valencia, 78, que até recentemente trabalhava em um quiosque no bairro Botafogo, agora aposentado, (cerca de 10.000 bancas de jornal no Rio estão quase todas nas mãos da comunidade calabresa, NDR) sustenta que é um “grande negócio” para os brasileiros e também para nós, italianos que vivemos no Rio de Janeiro. Quatro outras cidades brasileiras, Belo Horizonte, Brasília, Salvador e São Paulo, serão sede de torneios de futebol, masculino e feminino. As primeiras cidades utilizarão as mesmas estruturas da Copa do Mundo de 2014. Para São Paulo, no entanto, uma vez que o estádio do Morumbi não está preparado para a fase do “mundial”, em conformidade com as exigências da FIFA, se terá que esperar pela aprovação da Assembleia Legislativa sobre o projeto preparado pelo Governo do Estado para a construção de um novo estádio.

Rio de Janeiro – Entusiasmo a mille, gioia che sprizza da tutti i pori nell’ambito della comunità italiana “carioca” di Rio de Janeiro. Per l’assegnazione delle Olimpiadi 2016, Angelo La Rocca, calabrese, 72 anni, ha affermato: “Sono proprio contento per il Brasile e per noi che viviamo a Rio”.Da parte sua Gino Palmieri, 68 anni, 50 dei quali trascorsi nella città dei mille incanti:“Da mezzo secolo abito a Rio e mi ha fatto molto piacere sapere che le Olimpiadi del 2016 si svolgeranno proprio qui”. Anche Francesco Romini di Vibo Valenzia, 78 anni, che fino a poco tempo fa gestiva un’edicola a Botafogo, oggi in pensione (le circa 10.000 edicole di Rio sono quasi tutte in mano alla collettività calabrese, N.d.R.) sostiene che si tratta di un grosso “business” per i brasiliani e pure per noi italiani che abitiamo a Rio. Altre quattro città brasiliane, Belo Horizonte, Brasilia, Salvador e San Paolo, saranno sedi dei tornei di calcio, maschile e femminile. Per le prime città si useranno le stesse strutture della Coppa del Mondo 2014. Per San Paolo, invece, dato che lo stadio del Morumbi non è ancora pronto come palco del “mundial”,secondo le esigenze della FIFA, si dovrà aspettare l’approvazione dell’Assemblea Legislativa sul progetto elaborato dal Governo dello Stato per la costruzione di un nuovo stadio.

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CONI/ I giochi della Gioventù

A migliaia a Belo Horizonte Belo Horizonte – Quest’anno il CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano, assieme all’Ambasciata d’Italia in Brasile e ai Consolati Italiani di San Paolo, Belo Horizonte, Curitiba e Rio de Janeiro, con l’appoggio della Fondazione Torino e Comites, a Belo Horizonte i Giochi della Gioventù che hanno realizzato nei giorni 23-24-25 di ottobre nella PUC-Minas. I Giochi della Gioventù in Brasile con la partecipazione di migliaia di giovani, e principalmente con una iniguagliabile esperienza che appena loro possono proporzionare: tutti gli anni una selezione dei migliori giovani italo- discendenti che si distaccarono nelle finali di ogni Paese, viaggia in Italia per disputare le finali mondiali dei giochi , in un evento indimenticabile, importantissimo per la motivazione che fornisce ai giovani, per i quali é un vero sogno quello di poter conquistare con le proprie abitilità sportive la possibilità di potersi recare in Italia, dove potranno entrare in contatto con le proprie origini e conoscere la lingua e la cultura italiana. Quest’anno, il viaggio in Italia, in Sicilia, della nostra delegazione di giovani italobrasiliani che conquistarono i primi posti e la classificazione dalle CIE – Comunità Italiane Estero nel maggio di quest’anno, non rappresenta appena una meta sportiva, ma anche una grande esperienza culturale senza pari. La delegazione, composta da 25 persone giunsero a Palermo, in Sicilia, e prima che iniziassero le gare hanno fatto una visita alla Cappella Palatina e al Palazzo Reale, in seguito, camminando per le principali, e più antiche vie di Palermo, giunsero sino alla Cattedrale di Santa Rosalia. Sempre nei giorni che precedevano le gare visitarono anche la Cattedrale di Monreale e altri tipici luoghi storici, come la piazza V.Emanuele. I Giochi che si realizzarono in seguito, furono a Palermo, nello stadio Comunale, dove si riunirono oltre 10

La Chiesa della Papulha opera de Niemeyer a Belo Horizonte

mila giovani venuti dalle regioni della Sicilia e daí vari Paesi dove esiste la maggior concentrazione di italiani. Questi giochi rappresentano la manifestazione chc, l’Italia possiede una lunga e importante tradizione, che há lasciato nel trascorrere degli anni, ricordi marcanti nella st6ria sportiva del nostro Paese. Una pagina di questa storia, è necessario ricordare, fu e continua ad essere scritta daí giovani italo-discendenti, che vivono nel ricordo dell’Italia, e che nel trascorso di quasi 20 anni, hanno partecipato con grande successo ai Giochi della Gioventù in Italia. Sport, cultura, amicizia è il denominatore comune dell’italianità che riunisce tutti i partecipanti in un ideale abbraccio fraterno; il viaggio in Italia per le finali mondiali dei Giochi della Gioventù, è la miglior rappresentazione degli ideali e della missione del CONI: unire i giovani del mondo intero attraverso i più nobili valori – sociali, educativi, etici - dello spirito sportivo. Ma parlando di numeri, il CONI BRASILE, in questi quasi 20 anni di giochi, há già riunito oltre 100 mila giovani portando in Italia oltre 450 italo-brasiliani, offrendo l’opportunità per chi l’ha vissuta, di trasformarla in una esperienza indimenticabile, un meraviglioso ricordo da conservare nel cuore per tutta la vita. A.A.

Belo Horizonte - Este ano o CONI, Comitato Olimpico Nazionale Italiano, junto à Embaixada da Itália no Brasil, aos Consulados da Itália em São Paulo, Belo Horizonte, Curitiba e Rio de Janeiro, com o apoio da Fundação Torino e Comites, realizou em Belo Horizonte os Giochi della Primavera. Os jogos aconteceram nos dias 23, 34 e 25 de outubro na PUC-Minas. Os Giochi della Gioventù no Brasil contaram com a participação de milhares de jovens, e, sobretudo, com uma inigualável experiência que só eles proporcionam: todo ano, uma seleção com os melhores jovens ítalo-descendentes que se destacaram nas finais de cada País viaja para a Itália para disputar a Final Mundial dos jogos: num evento inesquecível, importantíssimo pela motivação que proporciona aos garotos, para os quais é um verdadeiro sonho poder conquistar com suas habilidades esportivas a possibilidade de ir para a Itália, onde poderão fazer contato com suas origens e conhecer a língua e a cultura italiana. Neste ano a viagem para Itália, na Sicília, da nossa delegação de jovens italobrasileiros que chegaram a alcançar os primeiros lugares e classificação das CIE Comunità Italiane Estere foi em maio deste ano. A viagem destes jovens não representou só uma meta esportiva, mas uma grande experiência cultural inigualá-

vel. A delegação que era composta de 25 pessoas chegou na cidade de Palermo, na Sicília, e os jovens antes das competições fizeram uma visita à Capela Palatina e ao Palácio Real, e logo em seguida foram caminhando pelas principais e mais antigas ruas de Palermo, chegando até a Catedral de Santa Rosalia. E nos dias que precederam a competição foram visitar a Catedral de Monreale e outros típicos lugares históricos como a praça V.Emanuele. Depois as competições foram realizadas na cidade de Palermo, no estadio Comunal, onde se reuniram mais de dez mil jovens provenientes das regiões de Sicília e dos vários países onde tem a maior concentração de italianos. Os jogos são uma manifestação que, a Itália possui uma tradição longa e importante, e que deixou, ao longo dos anos, lembranças marcantes na história esportivas do nosso pais. Uma página desta história, vale lembrar, foi e continua sendo escrita pelos jovens ítalodescendentes, que vivenciam a Itália, e que há quase 20 anos participam com grande sucesso aos Giochi della Gioventù na Itália. Esporte, cultura e amizade são o denominador comum da italianidade que reúne todos os participantes em um ideal abraço fraternal: A viagem à Itália para a final mundial dos jogos da juventude é a melhor representação dos ideais e da missão do CONI: unir os jovens do mundo inteiro através dos mais nobres valores – sociais, educativos e éticos – do espirito desportivo. Mas falando em números o CONI BRASILE nestes quase 20 anos já proporcionou e envolveu mais de 100 mil jovens e levou à Itália mais de 450 jovens ítalobrasileiros, oferecendo uma oportunidade que, para quem ganha de vive-la, transformase numa experiência inesquecível, uma maravilhosa lembrança a ser guardada no coração para a vida inteira. A.A.

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I Pergamini

Zini salvando la Storia – XXVIII Lo sapevi?

La vera storia di due immigrati Enzo era molto intelligente Luigi solo sapeva prendersi cura della sua pasticceria di Enrico Vezzani *

Arrivarono dall’Italia negli anni ’50, quando gli immigrati erano più qualificati e incontravano in Brasile più possibilità che non nella Patria distrutta dalla guerra. I due aprirono una pasticceria. Ma Renzo era molto più intelligente, era progettista di macchine e subito si mise al lavoro fabbricando forni, mentre Luigi pensava solo a produrre panettoni e a presentarli al vergine mercato brasiliano. Così Renzo cominciò subito anche a produrre le sue macchine per terzi. Aprì una ditta specializzata e studiava

soluzioni tecniche per le più svariate esigenze. Luigi invece pensava solo ai suoi prodotti tutto il giorno e tutti i giorni. Si svegliava già immaginando di come vendere i suoi panettoni, pranzava sognando di fabbricare biscotti e cenava con i suoi distribuitori di fette biscottate. Tutto molto noioso e ripetitivo. Enzo, quindi, sviluppò una grande impresa di meccanica, che fu poi soffocata dalle periodiche crisi che avvengono in Brasile. Dovette cominciare tutto daccapo, studiando soluzioni originali per i suoi clienti, inclusivo il proprio Luigi.

Ora sono anziani, Luigi ha 4 fabbriche enormi, perché è un imprenditore che pensa solo ai suoi prodotti. Mentre Enzo continua ancora a passare il suo tempo studiando idee, progetti, builanci, analisi, facendo riunioni e tenendosi aggiornato con le varie richieste di potenziali clienti. Certamente, per essere troppo intelligente, non ha avuto il successo economico di Luigi.

* Enrico Vezzani – Direttore della Zini Brasile, idealizzatore del Museo dei maccheroni.

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contrapartida, Luigi pensava nos seus produtos o dia todo e todos os dias. Acordava imaginando como vender panetones, almoçava sonhando em fabricar biscoitos, jantava com seus distribuidores de torradas. Tudo muito monótono e repetitivo. Enzo, assim, desenvolveu uma grande empresa mecânica, que foi sufocada numa das periódicas crises do Brasil. Teve que recomeçar de novo, sempre estudando soluções originais para as mais diferentes clientes, inclusive o próprio Luigi. Agora que estão mais velhos, Luigi tem 4 fábricas enormes, porque é um empresário repe-

titivo que só pensa nos seus produtos. Enzo continua dedicando seu tempo em ideias, projetos, orçamentos, análises, reuniões, acompanhando de perto as variadas solicitações dos clientes potenciais. Com certeza não teve o sucesso econômico do Luigi. Justamente por ser demasiado inteligente.

O Pergaminho

Chegaram da Itália nos anos 50, quando imigrantes mais qualificados encontravam no Brasil possibilidades que a Pátria destruída não ofereceria. Os dois abriram uma doceria. Porém Renzo era muito mais inteligente, era projetista de máquinas e logo se dedicou a fabricar seus próprios fornos, enquanto Luigi só pensava em produzir Panettone e apresentá-lo ao virgem mercado brasileiro. Assim, logo Renzo começou também a fabricar para terceiros suas máquinas. Abriu uma firma especializada e estudava soluções técnicas para as mais variadas necessidades. Em

* Enrico Vezzani – Diretor da Zini Brasil, idealizator do Museu da Massa (Museo dei maccheroni).

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L’origine del cognome Un servizio gratuito per tutti i nostri abbonati

Dimmi come ti chiami e ti dirò da dove vieni “Il cognome elemento obbligatorio, immutabile e trasmissibile”

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i accompagna sin dalla nostra nascita, e siamo così abituati a lui che lo pronunciamo senza avere con tutto la curiosità di conoscerne il significato. Il cognome sorge quando l’uomo avendo abbandonato il sistema tribale e del clan, cominciò a vivere in una società organizzata socialmente. Il cognome, o il secondo nome serviva per differenziarsi dagli altri mermbri dei diversi gruppi familiari che comp-onevano l’agglomerato umano dove viveva. Possiamo dire che un primo passo verso un sistema moderno di onomastica fu dato dagli Etruschi, daí quali i Romani ne adottarono gli elementi tradizionali: Praenomen, Nomen e Cognomen. Ma qual’era la funzione di questi tre elementi? Prendiamo come esempio Caio Giulio Cesare, il famoso generale e politico della storia romana. Caio è il praenomen, equivalente al nostro nome di battesimo, Giulio è il nomen, dalla “gens” Julia (per gens erano considerati gruppi di famiglie unite da comuni vincoli di sangue) e

Cesare è il cognomen, che più che altro è un soprannome. Malgrado l’affinità del termine, era il nomen, che più si assomigliava al cognome moderno. Questo sistema però era adottato appena dalle classi patrizie e equestri. Il popolo, ossia la plebe romana, più che altro adottava il sistema patronimico e matronimico: tizio(a) figlio(a) di caio(a) che è quello dei popoli semiti (arabo e ebreo) che ancora usano i termini ibm e ben, che nelle due lingue hanno il significato di figlio. In seguito, con la caduta dell’Impero Romano, in pieno Medio Evo, ci fu un completo rimescolamento sociale, causato principalmente dalle invasioni di altri popoli con differenti usi, costumi e tradizioni. Cadde anche il tradizionale sistema onomastico romano, continuando però il popolo a adottare il sistema patronimico e matronimico. Fu esattamente in questo periodo che iniziarono a sorgere i primi cognomi italiani moderni. Con l’avanzare dei secoli, in piena epoca feudale, con la consolidazione dei grandi borghi e città, sempre per

necessità di distinguersi, dato che c’era una convivenza con elementi differenti, gli uomini iniziariono ad adottare come secondo nome, forme ottenute da nomi personali, soprannomi che si riferivano a caratteristiche fisiche o morali, attività, determinativi etnici (dal luogo di origine) e così via. Ció non toglie il primo grande passo verso un sistema di cognomi di massa, fu dato da un decreto del Concilio di Trento (1564), che faceva del cognome un elemento obbligatorio, immutabile e trasmissibile. Questo per facilitare la riscossione delle tasse, ma principalmente per evitare matrimoni e unioni tra consanguinei. Attualmente in Italia, secondo recenti calcoli esiste un panorama di circa 257 mila cognomi documentati. Concludendo: il cognome italiano, come lo conosciamo oggi , ha un’origine che rimonta a una decina di secoli. Possiamo quindi affermare con sicurezza, che già esisteva documentato, vari secoli prima che qui in Brasile approdassero le caravelle della squadra di Pedro Alvares Cabral.

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os acompanha desde o nosso nascimento, e estamos tão acostumado a ele, que o pronunciamos, sem ter contudo a curiosidade de conhecer o seu significado. O sobrenome (cognome, em italiano) surgiu quando o homem, tendo abandonado o sistema tribal e do clã, começou a viver numa sociedade organizada. O sobrenome, ou o segundo nome, serviu justamente para diferenciar-se dos outros membros dos diferentes grupos familiares que formavam o aglomerado onde vivia. De forma resumida, podemos dizer que um primeiro passo em direção de um sistema moderno de onomástica foi dado pelo Etruscos, dos quais os Romanos copiaram os três elementos tradicionais:Praenomen, Nomen e Cognomen. Mas como funcionavam, ou melhor, qual era a função desses três elementos? Por exemplo: em Caio Julio Cesar, o famoso e conhecido general e politico da história romana, Caio é o praenomen, equivalente ao nosso nome de batismo; Julio é o nomen, da “gens” Julia (por gens se entendia um complexo da famílias unidas por

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vínculos de sangue comuns) e Cesar é o cognomen, que pelo mais é um apelido. Apesar da afinidade do termo, era o nomen o que mais se aproximava, ao sobrenome moderno. Esse sistema porem era adotado apenas pelas classes patrícias e equestres. O povo, ou seja a plebe romana, usava pelo mais o sistema patronímico e matronímico, ou seja “fulano(a) filho(a) de sicrano(a)”, que nada mais é aquele dos povos semitas (árabe e judeu), que ainda usam os termos ibn e ben, que nas duas línguas significam justamente filho. Em seguida, com a queda do Império Romano , em plena Idade Media, houve uma completa reviravolta social, devido principalmente às invasões de outros povos com diferentes usos, costumes e tradições. Caiu também o tradicional sistema onomástico romano, continuando porém o povo a adotar o sistema patronímico e matronímico. Foi justamente nesse período que começaram a surgir os primeiros sobrenomes italianos modernos. Com o avançar dos séculos, já em plena época feudal, e com a consolidação dos grande burgos e cidades, sempre obrigados pela necessidade de

diferenciar-se, já que existia uma convivência com elementos diferentes, os homens começaram a adotar como segundo nome (daqui a explicação do termo italiano cognome, que propriamente significa com nome), formas obtidas de

nomes pessoais, apelidos que se referiam a características físicas , morais, atividade, determinativos étnicos (do lugar de origem) e assim por diante. No entanto, o primeiro grande passo em direção a um sistema de sobrenomes de massa se deu por uma disposição do Concilio de Trento (1564) que tornava imutável, obrigatório e transmissível o sobrenome. Isso para facilitar a cobrança de impostos, mas principalmente para evitar casamentos e uniões entre consanguíneos. Atualmente na Itália, segundo recentes pesquisas, temos um panorama de aproximadamente 257.000 sobrenomes documentados.

Concluindo: o sobrenome italiano, assim como o conhecemos hoje, remonta a uma dezena de séculos. Podemos pois afirmar com toda a certeza que já existia documentado, bem antes da chegada da esquadra de Pedro Alvares Cabral nas praias da Terra de Santa Cruz em 1500.

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Dossier Dalla rivista “50 & più” un’interessante documentazione

Ai vertici dello Stato In Cile, Venezuela e Uruguay presidenti originari del nostro Paese di Rosella Bennati

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on solo in Argentina e Brasile, i due Paesi più grandi dell’America Latina, con la più forte presenza di connazionali, ma anche nel resto del Sudamerica: anche lì c’è tanta storia italiana. Una storia di coraggio e intraprendenza che ha lasciato il segno, sprattutto in Venezuela, Cile e Uruguay, dove ci sono stati diversi Presidenti della Repubblica di origine italiana, ma anche in Colombia, dove i più importanti edifici di Bogota sono stati progettati dall’architetto italiano Pietro Cantini. Una emigrazione con punte d’eccellenza, dunque, anche se gli inizi non sono stati facili. I primi italiani che sbarcarono in Cile, nella seconda metà dell’Ottocento, si dettero subito da fare, e diventarono presto abili commercianti a Valparaiso, dove fondarono una Scuola Italiana e perfino il Corpo dei Vigili del Fuoco. Poi, la presenza italiana si estese nella zona centro-meridionale, raggiungendo posizioni di primo piano nella società cilena alla quale gli immigrati italiani diedero due Presidenti, Arturo Alessandri e Jorge Alessandri. Era italo-cilena anche Hortensia Bussi, la moglie del Presidente Salvador Allende, ucciso dai militari nel golpe del 1973: un momento drammatico della storia cilena, che fu vissuto con forte emozione e solidarietà da molti italiani,

sia in Cile che nella madrepatria. Non a caso fu proprio Enrico Calamai, un giovane e coraggioso diplomatico italiano in servizio a Santiago, a salvare molte vite di italiani facendoli espatriare prima che venissero uccisi dai militari. Anche in Venezuela la nostra emigrazione vide una grande crescita, dopo la prima ondata del secondo dopoguerra: negli anni ’60, periodo d’oro dell’economia venezuelana, un terzo delle industrie era nelle mani di italiani o italo-venezuelani. Erano gli anni del Deportivo Italia, la squadra di calcio italo-venezuelana che faceva sognare i nostri connazionali. Ma non c’erano solo imprenditori: ci furono due Presidenti della Repubblica di origine italiana, Jaime Lusinchi e Raul Leoni, oltre a campioni sportivi, artisti, e perfino modelle, di fama internazionale. Con la crisi economica degli anni ’90, la presenza italiana diminuì, ma nel 2000, a detta dello storico Santander Laya-Garrido, i venezuelani con almeno un nonno o bisconno emigrato dal’Italia erano ancora quasi un milione. L’Uruguay ha un rapporto speciale con l’Italia: condivide con noi la memoria dell’eroe dei due mondi, Giuseppe Garibaldi, che nella prima metà dell’Ottocento partecipò attivamente alle guerre per l’indipendenza uruguayana.

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Gli uruguayani lo ricordano ancora come un mito, e l’avenida principale di Montevideo ha il suo nome. Ma Garibaldi non è il solo italiano famoso in Uruguay. All’inizio del ‘900 il costruttore Francesco Piria creò una cittadina balneare che ha tuttora il suo nome, Piriápolis, ed il primo Presidente della Repubblica Uruguayana, eletto dal popolo nel 1923, fu Giuseppe Serrato, figlio di un emgrante italiano. E non fu il solo: successivamente molti politici di origine italiana diventarono presidenti, come Rafael Addiego Bruno, Alberto Demicheli, Alfredo Baldomir Ferrari, Gabriel Terra e Feliciano Vieira. Negli anni ’30 la comunità italiana era al culmine del suo potere, purtroppo anche a causa della simpatia da parte dei governi uruguayani per il regima fascista in Italia. Nel 1942 il presidente Baldomir Ferrari rese obbligatorio lo studio della nostra lingua

nelle scuole superiori, e anche dopo la guerra la legge rimase, rendendo l’Uruguay l’unico stato americano in cui la nostra lingua era equiparata a quella nazionale. Ancora oggi i giornali in lingua italiana sono numerosi, dal Corriere della Scuola all’Eco d’Italia e Gente d’Italia. C’è una presenza italiana anche in Perù, che però non è legata alle ondate emigratorie della nostra classe iperaia dell’Ottocento e del Novecento. Gli italiani in Perù sono arrivati prima, nel sedicesimo secolo, a seguito dell’alleanza con la Repubblica di Genova: era genovese l’ammiraglio Battista Pastene, che combatté con i conquistatori spagnoli nella guerra civile del 1545. Anche nei secoli successivi gli italiani arrivarono al seguito degli spagnoli, e solo alla fine del diciannovesimo secolo cominciarono ad arrivare direttamente dall’Italia.

La comunità italiana in Perù oggi non è molto numerosa, meno di tremila persone, che arrivano a 25 mila con i diretti discendenti e a 500 mila se si calcolano gli oriundi. Ma la lingua italiana è ancora insegnata a Lima, e c’è anche un giornale molto letto, Il messaggero Italo-Peruviano. La presenza degli italiani in Colombia ha n’origine del tutto particolare: molti dei nostri emigranti si stabilirono lì per sbaglio! In effetti, sembra che parecchi tra quelli sbarcati in Colombia tra la fine dell’Ottocento e gli anni ’30 intendevano recarsi in Venezuela, ma con il loro spagnolo incerto e le scarse conoscenze geografiche si confondevano e arrivavano a Bogota, o a Baranquilla, un bel porto colombiano dove vive tuttora una comunità italiana. Adesso sono organizzati in Associazioni, unite all’Aico, un’organizzazione tesa a conservare e diffondere la

cultura italiana. Hanno anche una rete dal titolo verdiano: Va pensiero. Possiamo concludere che la presenza degli italiani in Sud Amerca è ancora una realtà viva, non solo legata a memorie e tradizioni, ma anche al futuro. Nello scorso mese di aprile si sono riuniti a Buenos Aires 65 ragazzi, in rappresentanza delle delegazioni di giovani italiani che vivono in Argentina, Uruguay e Brasile. Hanno partecipato ad un incontro in cui è stato approvato un documento programmatico su strumenti, promozione e sviluppo della partecipazione dei giovani alla crescita delle comunità italiane in Sudamerica. Un modo nuovo di concepire la presenza italiana all’estero? Speriamo di sì: il patrimonio di esperienza e intraprendenza dei nostri connazionali in America Latina non può essere disperso.

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Dossier

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ão só na Argentina e no Brasil, os dois maiores países da América Latina, com forte presença de conterrâneos, mas também no resto do Sul da América: também aqui há tanta história italiana. Uma história de coragem e desenvoltura que deixou a sua marca, especialmente na Venezuela, Chile e Uruguai, onde tem havido vários presidentes de origem italiana, mas também na Colômbia, onde os edifícios mais importantes em Bogotá foram projetados pelo arquiteto italiano Pietro Cantini. Emigração, com picos de excelência, então, mesmo que o começo não tenha sido fácil. Os primeiros italianos que desembarcou no Chile, na segunda metade do século XIX, e logo se tornaram comerciantes especializados em Valparaíso, onde fundaram uma escola de italiano, e até mesmo o Corpo dos Bombeiros. Então, a presença italiana se estendeu no centro-sul, alcançando posições de liderança na sociedade chilena à qual os imigrantes italianos deram dois presidentes, Arturo Alessandri, e Jorge Alessandri. Era também ítalo-chilena Hortensia Bussi, a esposa do presidente Salvador Allende, morto pelo golpe militar de 1973: um momento dramático da história chilena que foi vivido com grande emoção e solidariedade de muitos italianos, tanto no Chile quanto na pátria. Não por acaso, foi Enrico

Calamai, um jovem corajoso diplomata italiano a serviço de Santiago, a salvar a vida de muitos italianos, fazendo-os abandonar o país antes de serem mortos pelos militares. Também na Venezuela a nossa imigração tem visto um grande crescimento após a primeira onda do pós-guerra: no auge dos anos 60 da economia venezuelana um terço das indústrias estava nas

mãos de italianos e ítalo-venezuelanos. Foram os anos do desportivo Itália, equipe ítalo-venezuelana que fazia sonhar nossos compatriotas. Mas não havia empresários só: houve dois presidentes da república de origem italiana Jaime Lusinchi ,e Raúl Leoni, bem como estrelas do esporte, artistas e até mesmo modelos de fama internacional. Com a crise econômica dos anos 90,

a presença italiana diminuiu, mas em 2000, de acordo com o historiador Santander Laya-Garrido, os venezuelanos, com pelo menos um avô ou bisavô, que emigraram da Itália, ainda eram quase um milhão. O Uruguai tem uma relação especial com a Itália: compartilha conosco a memória do herói de dois mundos, Giuseppe Garibaldi, que participou ativamente na

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primeira metade do século XIX das guerras pela independência do Uruguai. Os uruguaios ainda se lembram dele como um mito, e a principal avenida de Montevidéu tem seu nome. Mas Garibaldi não é o único italiano famoso no Uruguai. No início dos anos 1900, o construtor Francesco Piria criou um balneário que ainda tem o seu nome Piriápolis, e o primeiro presidente da República do Uruguai, eleito pelo povo em 1923, era José Serrano, filho de um emigrante italiano. Não foi só: depois muitos políticos de ascendência italiana tornaram-se presidentes, como Rafael Addiego Bruno, Alberto Demicheli, Alfredo Baldomir Ferrari, Gabriel Terra e Feliciano Vieira. Nos anos 30 a comunidade italiana estava no auge de seu poder, infelizmente, por causa da simpatia dos governos uruguaios com o regime fascista na Itália. Em 1942, o presidente Baldo-

mir Ferrari fez o estudo de nossa língua obrigatória no ensino médio e mesmo depois da guerra manteve-se a lei, fazendo com que o estado Uruguai fosse o único estado no qual a nossa língua fosse equiparada à nacional. Ainda hoje os jornais italianos são numerosos, o Corriere della Scuola, Eco Itália e Gente da Itália. Há uma presença italiana também no Peru, mas não está ligado às ondas de emigração da nossa classe operária dos séculos XIX e XX. Os italianos chegaram pela primeira vez no Peru, no século XVI, após a aliança com a República de Génova, foi um almirante genovês Pastene Batista, que lutou com os conquistadores espanhóis na guerra civil de 1545. Mesmo nos séculos sucessivos os italianos chegaram depois dos espanhóis, e apenas no final do século XIX começaram a chegar da Itália.

A comunidade italiana no Peru de hoje não é muito grande, menos de três mil pessoas que chegam a 25 mil descendentes diretos e 500 mil se você calcular os nativos. Mas o idioma italiano ainda é ensinado em Lima, e há também um jornal de grande circulação, italiano Il Messaggero Italo-Peruviano. A presença dos italianos na Colômbia tem origem muito especial: muitos dos nossos emigrantes estabeleceram-se lá por engano! Na verdade, parece que a maioria das pessoas desembarcou na Colômbia na década de 30 século XIX e no início queria viajar para a Venezuela, mas com o conhecimento incerto do espanhol e os poucos conhecimentos geográficos ficaram confusos e chegaram a Bogotá, ou a Barranquilla, um lindo porto colombiano onde ainda vive uma comunidade italiana. Agora pertencem às associações, ligadas ao Aico, uma organização com o objetivo de preservar e

difundir a cultura italiana. Eles também têm uma rede com título verdiano: Va pensiero. Podemos concluir que a presença dos italianos na América do Sul ainda é uma realidade viva, não apenas ligada às memórias e tradições, mas também para o futuro. Em abril deste ano reuniram-se em Buenos Aires 65 moços, representando delegações de jovens italianos que vivem na Argentina, Uruguai e Brasil. Participaram de uma reunião onde foi aprovado um documento programático sobre as ferramentas, promoção e desenvolvimento da participação dos jovens no crescimento das comunidades italianas na América do Sul. Uma nova maneira de pensar sobre a presença italiana no exterior? Esperamos que sim: a riqueza da experiência e desenvoltura dos nossos conterrâneos da América Latina não pode ser dispersa.

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Tribuna Sportiva Nella fase calante Lippi il tecnico campione del mondo

La minestra riscaldata Davanti alle politiche del palazzo, invece di un programma di nuove soluzioni. di Guido Urizio

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osa sta succedendo alla nostra Nazionale di calcio? Per rispondere a questa domanda, faccio due considerazioni: primo, le ultime quattro edizioni del nostro Campionato sono state vinte dall’Inter, nella cui formazione tipo non troviamo nessun giocatore italiano; secondo, nei pricinpali ruoli delle piú importanti squadre troviamo quasi sempre giocatori stranieri. Abbiamo così una risposta piutosto eloquente. Eppure, dirà qualcuno, ma i campioni del mondo in carica siamo noi! È vero! Non c’è dubbio che il titolo del 2006 è stato meritatamente conquistato sul campo, a coronazione di una campagna vincente, con solo qualche comprensibile ombra. Il fatto è che quel gruppo, nella quasi sua totalità, oggi è vecchio e, oltre a non reggere più al confronto con altre squadre, che sono andate ,poco a poco rinnovandosi, non trova nel nostro Campionato sostituti italiani con doti di qualità tecnica all’altezza della situazione. Se analizziamo settore per settore, osserveremo che nel 2006 le fascie laterali erano coperte da Zam-

brotta e Grosso, giocatori di primissima linea che oggi semplicemente non hanno chi li possa sostituire. Al centro della difesa c’erano Cannavaro e Nesta che formavano las miglior coppia in assoluto; oggi l’unico erede è Chiellini, che non è un fuoriclasse, come i suoi predecessori. Al centro campo tutto dipendeva da Pirlo,unico in grado di lanciare la palla con precisione ovunque e di dettare i ritmi; oggi, salvo Aquilana, sul cui fisico non si può fare affidamento, e Manolivo, la cui continuità è una costante interrogante, ci sono degli incontristi, alla Gattuso, per intenderci, che però, del mediano del Milan non hanno la personalità. La creazione del gioco dipende ancora solo da Pirlo, che non è eterno. L’attacco è l’unico ad essere ben servito, com parecchie punte, capaci e giovani, compresi Cassano e Pazzini, che comunque non sarebbero la soluzione di tutti i problemi . Ma a cosa serve avere davanti tanta scelta, se di palle giocabili non ne arriva una? Comunque,bisogna essere concreti e accettare il fatto che questo è ció che passa il convento; dunque è necessario avere il coraggio di innovare o, per

lo meno, tentar di innovare, anche se la consapevolezza di avere a disposizione solo dei bravi ragazzi, ma nessun fuori classe. Qui però ci troviamo davanti alla nostra caratteristica politicheria di palazzo, per cui il presidente della FIGC, Giancarlo Abete, non ha trovato nulla di meglio di rimettere nel ruolo di Commissario Tecnico quel Marcello Lippi, che invece di iniziare un programma atto a individuare qualche nuova soluzione , ci ripresenta Iaquinta, Toni, Gattuso, ecc.ecc., con le conseguenti figure non edificanti fatte alla Confederazione Cup o nelle gare di qualificazione ai Mondiali 2010. La recente gara con la Bulgaria, giocata con momento di gran qualità, non fa che avallare questa tesi: è un gruppo forte e vincente, capace ancora oggi di buone prestazioni soprattutto di carattere, ma non è in grado di sopportare il peso di una competizione prolungata. Ovviamente spero di sbagliarmi, come sperano tutti quelli che amano la nostra Nazionale, anche se resto dell’opinione che Marcello Lippi è sì il tecnico campione del mondo in carica, ma oggi è una minestra riscaldata.

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que está acontecendo com a nossa seleção de futebol? Para responder a esta pergunta faço duas considerações, primeira, as últimas quatro edições do nosso Campeonato foram ganhas pela Inter, em cuja formação não encontramos nenhum jogador italiano; segunda, nas principais posições dos mais importantes times encontramos sempre jogadores estrangeiros . Temos assim uma resposta por demais eloquente. No entanto, alguém poderá dizer, os campeões do mundo atualmente somos nós! Isso é verdade, não há nenhuma dúvida que o título do 2006 foi conquistado merecidamente no campo de jogo, coroando uma campanha vencedora, com apenas algumas sombras compreensíveis. O fato porem é que aquele grupo, em sua quase totalidade, hoje é velho e, além de não resistir na comparação com os outros times, que paulatinamente foram se renovando, não encontra no nosso Campeonato substitutos italianos com qualidade técnica para a situação. Se analisarmos setor por setor, observaremos que em 2006 as faixas laterias do campo eram cobertas por Zam-

brotta e Grosso, jogadores de grandíssima qualidade, que hoje não encontram quem possa substituí-los . No centro da defesa havia Cannavaro e Nesta que formavam a melhor dupla em absoluto;hoje o único herdeiro é Chelloni, que não é um craque, como seus predecessores. No centro do campo tudo dependia de Pirlo, único em condição de lançar a bola com precisão em qualquer setor, e de ditar os ritmos; hoje, excluindo-se Aquilani, jque sobre o seu físico não se pode confiar, e Montolivo com um ritmo de jogo que é uma constante interrogação, há apenas alguns defensores, no estilo de Gattuso, que porém do jogador do Milan não possuem a personalidade. A criação de jogo depende ainda de Pirlo, que afinal não é eterno. O setor dianteiro é o único a ser bem dotado, com várias pontas, capazes e jovens, incluindo nelas Cassano e Pazzini, que no entanto não seriam a solução de todos os problemas. Enfim a que serve ter na frente tanta possibilidade de escolha, se as bolas na frente não chegam? De qualquer forma, é necessário ser objetivo e aceitar o fato que é isso o que temos. Então há necessidade de ter coragem para renovar, ou pelo menos tentar

de renovar, mesmo sabendo de ter à disposição apenas bons rapazes, mas nenhum craque. Aqui porém estamos em frente à nossa característica politicagem, razão pela qual o presidente da FIGC, Giancarlo Abete, não encontrou nada melhor, e assim recolocou como Comissário Técnico aquele Marcello Lippi, que, ao invés de iniciar um programa com a finalidade de descobrir alguma nova solução, nos apresenta Iaquinta, Gattuso, etc. Com os resultados em nada edificantes, como na Confederation Cup, e non últimos encontros de qualificação para o Mundial de 2010. O último encontro com a Bulgária, jogado com momentos de grande qualidade, reforça ainda mais esta tese: é um grupo forte e vencedor, capaz ainda hoje de um bom rendimento, como também mostrar caráter, mas não está em condição de suportar uma competição prolongada. É óbvio que espero estar errado, assim como esperam todos aqueles que amam a nossa seleção, mesmo se permaneço com a opinião que Marcello Lippi, é sim o técnico campeão do mundo no cargo, ma hoje é uma sopa requentada!

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No mês de março serão sorteados entre os nosso assinantes 2 passagens aéreas São Paulo-Roma-São Paulo Assinatura anual US$ 50 ( ou o equivalente em moeda nacional) enviar a SUDAMERICA OGGI Av. Ipiranga, 344 – 1º andar – Edifício Itália São Paulo – SP – Cep. 01046-000 Tel. 5511 3021-6378 - 5511 3814-1273 E-mail: sudamericaoggi@bol.com.br

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