Dieci anni di CEMAT

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Saluti istituzionali Un’occasione quale un decennale pone molti interrogativi, su quanta acqua è passata sotto i ponti, sulle azioni che si sono rilevate fruttuose, su quelle che sono andate alla deriva, sulle opportunità che si sono realmente aperte.. Tempo perfetto di bilanci quindi,. E di una riflessione che sappia cogliere il quadro complessivo da cui si evidenzino i risultati conseguiti. È un esercizio utile, a volte gratificante, altre deludente. Positivo per le iniziative che hanno preso il largo a vele spiegate, per le idee che si sono concretizzate e per il supporto che è stato possibile dare alla vita musicale contemporanea e ai giovani musicisti. Deludente per le operazioni non andate a buon fine, per la mancanza delle risorse e delle strutture adeguate, per l’inconsistente risposta politica alle istanze emergenti in questi contesti, per il senso di malcelato fastidio che le spinte culturali della ricerca artistica ormai suscitano, dato che la società sembra non riconoscerne adeguata cittadinanza. Ad ogni buon conto, dai dieci anni di CEMAT e dal lavoro dei Centri soci esce un panorama consistente e vitale,costituito da artisti che sanno esprimersi e trovare i propri spazi, se non qui almeno all’estero, di ricercatori che, continuando la tradizione secolare italiana, si impongono per la serietà e l’intelligenza delle soluzioni, di musicisti che associano al talento altissime doti umane e professionali. Questo ci consente di non immergerci in un’atmosfera da amarcord. Non ne abbiamo il tempo (oltre che la voglia) perché ci sono ancora tantissime cose da fare e ciò che non è stato possibile realizzare e ottenere sino ad oggi non è detto non si possa fare da qui in avanti. Il CEMAT non si sente solo e sa che un paese civile deve dare risposte adeguate alla domanda di cultura. La musica fa parte di tale cultura. È un elemento di forte riconoscibilità della storia del nostro paese. I musicisti di oggi saranno punti di riferimento tra qualche decennio e gli interpreti sapranno inserirsi sempre più autorevolmente nel contesto internazionale. Vorrà davvero la politica chiamarsi fuori da questa sfida? Non credo proprio. Ma forse sta ancora a noi farlo capire, visto che rischiano di venire meno le chiavi di lettura che per secoli sono servite a porre su un giusto piano la creatività e l'eccellenza della musica italiana. E allora rimbocchiamoci le maniche, come al solito, e sfruttiamo l’entusiasmo di cui siamo capaci per vincere anche questa battaglia, tutti insieme, musicisti, esponenti della cultura e difensori delle bellezze e delle ricchezze immateriali. Buon lavoro a tutti Gisella Belgeri 6 novembre 2006

La pubblicazione è dedicata alla memoria di Franca Di Palma e di Carmelo Rocca

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Introduzione - La nuova musica italiana: un panorama Scienza, Musica e Tecnologia: ieri, oggi e domani

La rivoluzione, avvenuta agli inizi di questo secolo, con il passaggio dalla musica tonale a quella dodecafonica, ebbe un grande impatto sull’ascoltatore, disorientandolo, ma influì poco sul modo di lavorare dei musicisti. Il compositore continuò a comporre come prima ma con regole molto diverse e l’esecutore continuò a suonare modificando solo in parte le tecniche strumentali tradizionali. La rivoluzione tecnologica invece, iniziata lentamente dopo l’ultima guerra mondiale (dai primi tentativi di musica elettroacustica alla computer music) ha talmente modificato il modo di pensare, comporre, eseguire e ascoltare musica, da poter considerare questo fenomeno non un’attività riservata a pochi musicisti e ricercatori ma un grosso capitolo della cultura musicale del nostro secolo. L’informatica oggi è una necessità irrevocabile per la creazione musicale. Quando, agli inizi degli anni Cinquanta si istituirono in Italia, in Francia e in Germania dei centri sperimentali di fonologia, dotati di strumenti che non erano stati costruiti con l’intento di far musica (registratori, oscillatori, filtri, generatori di rumore etc.), alcuni musicisti, un po’ pionieri e un po’ visionari, iniziarono con molto entusiasmo e ottimismo a sperimentare la creazione di suoni completamente diversi dai suoni degli strumenti tradizionali e a comporre in modo del tutto nuovo, rompendo ogni legame con il linguaggio musicale del passato. La tecnologia era venuta in aiuto al musicista innovatore, permettendogli di realizzare a suo piacimento un’infinità di timbri e di strutture sonore. Ben presto l’entusiasmo iniziale cominciò a scemare, in quanto gli strumenti elettronici che potevano essere controllati solo manualmente erano ancora troppo primitivi per consentire la variazione dei parametri sonori in modo rapido, efficiente e riproducibile. Queste difficoltà vennero superate alla fine degli anni Sessanta quando al controllo manuale venne sostituito il controllo in tensione (Moog, Buchla). Questi nuovi strumenti, che si diffusero enormemente nel campo della musica commerciale, non destarono un grande interesse nei nostri pionieri. Forse perché si trattava di strumenti più adatti alle esigenze della musica commerciale, o forse perché una nuova rivoluzione tecnologica e di pensiero stava per coinvolgere il musicista: il computer. L’utilizzo del calcolatore per far musica fu reso possibile alla fine degli anni Quaranta dalla realizzazione dei primi convertitori digitali-analogici. Questi primi esperimenti realizzati da Max Mathews presso i laboratori della Bell Telephone negli Stati Uniti cominciarono lentamente a diffondersi nei centri di ricerca scientifica (non musicali) dotati di calcolatori dal costo elevatissimo. Proprio in questi centri di ricerca, negli anni Sessanta si aprì un universo completamente nuovo ed inimmaginabile, che è ancora oggi in via di frenetica espansione. Data l’alta complessità dei calcoli necessari, il suono non veniva calcolato in tempo reale ma in tempo differito; occorrevano cioè parecchi minuti di calcolo per ottenere qualche secondo di suono. Questo era un grosso inconveniente in quanto una pur semplice struttura musicale doveva essere interamente immaginata, formalizzata e poi fatta calcolare dalla macchina, senza avere la possibilità di intervento durante il calcolo. La musica veniva infine registrata su nastro magnetico e poteva essere riprodotta solo in concerto senza possibilità d’interpretazione (come la tape music). I calcolatori più potenti esistenti in quel periodo non erano abbastanza veloci per poter calcolare i suoni in tempo reale. Agli inizi degli anni Settanta, quando la tecnologia digitale microelettronica incominciò a realizzare i primi circuiti integrati VLSI, alcuni centri di ricerca (la Bell Telephone, il Centro di Intelligenza artificiale di Stanford, l’Istituto di Fisica sperimentale di Napoli) iniziarono separatamente delle ricerche su architetture di nuovi calcolatori superveloci, appositamente concepiti per la produzione in tempo reale dei suoni. Mi trovai a realizzare il primo sistema funzionante, denominato 4A, da una idea di Luciano Berio, all’Istituto di Fisica dell’Università di Napoli, presentandolo al Congresso Internazionale di Computer Music a Boston nel 1975. Questo sistema con polifonia 256 interamente digitale diede l’avvio alla corsa verso il mondo sonoro Digitale. I positivi risultati di questi primi esperimenti indussero il centro musicale Ircam di Parigi (sovvenzionato dal Ministero della Cultura e diretto da Pierre Boulez) a promuovere la ricerca e a investire considerevoli risorse nel campo dei sistemi digitali per la sintesi e l’analisi dei segnali audio in tempo reale. Nel 1980 fu realizzata, interamente da ricercatori italiani, la Macchina 4X che è stata negli ultimi vent’anni il modello trainante per tutte

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le ricerche nel campo dell’audio Digitale. È stata utilizzata ampiamente da Boulez, Stockausen, Nono, Cage e dalla maggior parte dei musicisti che hanno lavorato all’Ircam. La mia ricerca si spostò dall’Ircam all’Italia nel 1988 con la fondazione del Centro di ricerca IRIS. In questo Centro, seguendo la linea di pensiero della 4x vengono realizzati i sistemi MARS e SMART sfruttando le nuove tecnologie dei microprocessori super veloci realizzati nello stesso centro. Questi due sistemi di alta avanguardia tecnologica sono stati ampiamente utilizzati negli anni Novanta da Luciano Berio e da numerosi compositori italiani ed europei. Attualmente in Italia esistono numerosi centri di ricerca nel campo della nuova informatica Musicale (molti facenti parte del CEMAT) che continuano a portare avanti in tutto il mondo il pensiero scientifico e musicale Italiano: AGON acustica informatica musica (Milano) / Circuit Lab-Laboratorio Circuiti - Dipartimento di Ingegneria Elettronica Facoltà di Ingegneria - Università di Roma “Tor Vergata” / CRM - Centro Ricerche Musicali (Roma) / Edison Studio (Roma) / DIST - Università di Genova / Museo della Scienza di Napoli / Università di Padova / Fondazione MM&T - Musica Musicisti & Tecnologie (Milano) / Fondazione IDIS - Laboratorio Musicale di Città della Scienza (Napoli) / IRMus - Istituto di Ricerca Musicale - Accademia Internazionale della Musica (Milano) / Istituto GRAMMA (L’Aquila) / Istituto di Fisica Università di Napoli / SpaziomusicaRicerca (Cagliari) / computerART project of ISTI CNR - Area della Ricerca di Pisa / Tempo Reale (Firenze). Giuseppe Di Giugno

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Istituzioni versus Musica È difficile oggi distinguere il limite entro cui le forme, gli strumenti, le prassi compositive ed esecutive sono applicati ad un genere musicale (dal leggero al colto, dal popolare al jazz): la pressione posta dal “mercato culturale” e dai media sul gusto comune ha raggiunto lo scopo di omogeneizzare i prodotti, filtrare l’impervio concettuale, generare “tendenze” estetiche attraverso l’uso di modelli semplificati e ricorsivi. Si tenta di assoggettare la produzione di cultura e di arte alla legge della domanda e dell’offerta, creando un meccanismo perverso secondo cui l’offerta arriva a condizionare la domanda. Il bisogno commerciale di indurre verso una domanda corrispondente all’offerta, comporta sempre più frequentemente che il successo di un fenomeno culturale sia più legato all’efficacia della comunicazione che alla qualità dei contenuti: non di rado si genera confusione tra evento e cultura, equivoco tra arte ed intrattenimento. L’offerta di spettacoli sorprendenti, di eventi irripetibili e di tutto ciò che può apparire unico o eccezionale, soddisfa dei bisogni apparenti: delle esigenze reali difficilmente sono espressi apertamente dall’opinione pubblica; la domanda di cultura è spesso latente, inconscia ed inespressa, ma mai assente, cresce e diviene articolata coerentemente alla crescita del livello di qualità della vita. Non si tratta di uno stato di necessità legato alle funzioni vitali fondamentali, come avviene nella Sanità per il diritto alla salute, ma è un’esigenza di natura psicologica e intellettuale che è alla base dei rapporti umani e che si manifesta socialmente con i segni dell’identità culturale e civile. In Italia, negli ultimi anni, la classe politica ha scelto di consegnare alla logica di mercato i criteri dell’offerta culturale, minando di conseguenza le iniziative più avanzate e non indirizzate all’utile economico. Di fatto ha tolto il sostegno a chi già non è supportato dall’impianto promozionale e pubblicitario che ne rende visibile l’attività. Emerge una politica attenta al fenomeno di massa o alla riaffermazione del patrimonio consolidato, piuttosto che alla ricerca e alla proposta artistica innovativa. Tutto questo sta costringendo le forze vitali della cultura in ambiti sempre più angusti e incerti. Mi riferisco agli artisti, agli intellettuali, alle associazioni e ai centri di ricerca che operano in Italia per la musica colta contemporanea, che hanno avuto fino a qualche anno fa il ruolo decisivo di promuovere, produrre e diffondere criteri e opere d’arte non inserite nell’ambito commerciale. L’azione stimolatrice, critica e di approfondimento, dovuta a queste forze si è avvalsa di competenze specifiche ed elevate e in molti casi di una competenza multidisciplinare che ha risposto con coerenza alla complessità del sistema sociale e culturale odierno. Basta ricordare l’intensa attività svolta negli anni Ottanta e Novanta, che ha permesso di realizzare opere, tecnologie, strumenti d’invenzione, spettacoli sperimentali sui modi di fruizione e tanta attività didattica e formativa. Nonostante il portato dei valori culturali e civili contenuti in queste iniziative e l’azione predittiva sui mutamenti estetici e sociali, molti degli artefici non hanno oggi possibilità di sopravvivenza! In Italia, diversamente dalla Francia, la ricerca e la produzione musicale innovativa non sono supportate né finanziate, non perché manchi il testo legislativo ma perché i funzionari delle istituzioni preposte (statali e locali) da un lato non hanno la competenza per distinguere, dall’altro gestiscono i fondi pubblici con criteri clientelari, o di mero consenso dei poteri forti, economici e informativi. La deriva del sistema è evidente a tutti e si avverte sul piano culturale quanto sul piano morale. Il propagarsi nei media di programmi e spettacoli volutamente banali, la censura operata negli stessi sulla musica colta contemporanea e sui contenuti artistici innovativi, la strategia degli organi d’informazione influenzata o dettata da lobby politiche ed economiche, forniscono il quadro di un sistema allineato solo ai criteri di un mercato spregiudicato e massificante. Risulta impossibile immaginare, allo stato attuale, come possa attuarsi un efficace intervento di riequilibrio: le responsabilità sono trasversali, cioè politiche, burocratiche e parzialmente di strategie applicative. Queste ultime dipendono dalla ricerca affannosa di consenso effettuata da direttori artistici e musicisti, che per mantenere attento un pubblico distratto e stanco dell’ascolto impegnato, cercano ogni tipo di compromesso con forme popolari e leggere. Di fatto la divergenza tra musica contemporanea colta e d’intrattenimento è incolmabile non solo per le modalità di articolazione della forma musicale e per la diversa partecipazione richiesta all’ascoltatore, ma anche per dati strettamente quantitativi: il pubblico che segue la prima è talmente esiguo che non è comparabile con l’altro, la movimentazione economica e l’interesse dei mezzi di informazio-

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ne hanno pesi conseguenti al pubblico interessato, così come il numero di concerti e la copertura del territorio. È ovvio quindi che la non emergenza della musica contemporanea colta permette ai più di non seguirne le sorti, tanto meno apprezzarne i valori, né di avvertirne la mancanza nel panorama saturo di offerte d’intrattenimento che miscelano termini quali innovativo, tecnologico, multimediale, interattivo, ecc. Questi termini, che sono stati e sono ancora parte essenziale del lessico della musica colta, nel momento in cui vengono applicati in senso esteso, generano una lecita sovrapposizione di senso, ma permettono allo stesso tempo di confondere gli scopi. La distinzione, ultimo appannaggio riconducibile al genere, è sempre più difficile trovarla, anche per qualche esperto, poiché l’appiattimento e l’integrazione imposti dai mezzi di comunicazione poggiano e si sostengono su fenomeni di moda come la “contaminazione” dei generi, dei linguaggi, delle culture, implicando margini di ambiguità elevati. Su quest’ultimo aspetto, fortemente speculato da spregiudicati operatori culturali, viene regolata la nuova soglia discriminante con la quale la musica colta, ma anche le altre arti, sta impostando la ricerca di un’identità rinnovata. Un segnale positivo ben definito ci giunge da alcuni paesi del nord Europa e si esplica con l’attivazione di specifici supporti istituzionali ai centri in cui cooperano artisti, musicisti, ricercatori di diverse discipline anche sociali e operatori culturali. Gli aspetti conflittuali presenti in Italia e che contrappongono oggi le istituzioni alla cultura, hanno l’urgenza di essere risolti, attuando analoghi criteri. Spetta allo Stato il disegno di una strategia che, partendo dall’impegno nella cultura, possa derivare quei valori di civiltà che la ricerca artistica sottende. Michelangelo Lupone

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Nel 2006 ricorre il decennale di attività della Federazione CEMAT e sette anni dalla sua configurazione quale ente della musica contemporanea Italiana. In estrema sintesi la mission che si era prefissato (e che proveniva in parte dal Progetto MusicaDuemila degli anni 1994-96) ha avuto un percorso di costante progettualità che oggi è possibile analizzare sia in termini numerici sia per gli aspetti della specificità delle azioni intraprese che costituiscono un unicum nel panorama della musica italiana, e in particolare nel campo della musica contemporanea e dei giovani musicisti. Il CEMAT ha una grande risorsa nell’esperienza professionale dei suoi associati e nel team organizzativo che ha costituito, sulla base di diverse professionalità tra loro comunicanti. Pur in presenza di risorse limitate, l’individuazione e la produzione in sede ha fatto sì che il range di strumenti promozionali e relazionali sia molto ampio, e specialmente che venga assicurato un alto standard di qualità nei prodotti e nelle presenze artistiche e scientifiche. Il CEMAT è organizzato in quattro Dipartimenti, uno itrasversale: Dipartimento attività istituzionali del CEMAT, Dipartimento SONORA Nuova musica italiana nel mondo, Dipartimento Suono Italiano per l’Europa, Dipartimento Immagine e Promozione. Nel primo si realizzano i progetti di Musica e Tecnologia, di Didattica e propedeutica, la Call-Punti di Ascolto, ACME (i Database), numerose Rassegne e Coordinamenti. Nel secondo le attività di relazione e di promozione della Nuova musica ittaliana nel mondo con le presenze nei diversi paesi nonché la cura del Bollettino SonoraNews. Nel terzo le attività di stage e i partenariati per ampliare le occasioni di studio e approfondimenti per giovani strumentisti, nei diversi stili della musica da camera e della piccola orchestra. Il quarto Dipartimento (Immagine e Promozione) realizza trasversalmente tutti gli strumenti rivolti all’esterno, dal punto di vista redazionale, grafico e di editing, multimediale edei network. Completa il quadro l’Ufficio amministrativo e la Segreteria generale. Nei dieci anni, alcuni dati di interesse e qualificanti: > 34 Paesi coinvolti nelle iniziative di SONORA (2001-2005) > 115 Partner internazionali > 44 Partner istituzionali (Ministeri, rappresentanze diplomatiche, Istituti culturali) > Centinaia di iniziative con Rassegne e Concerti, Conferenze e Seminari, Installazioni, Mostre, (promosse e coprodotte) > 4 Seminari di Formazione (iniziative musica contemporanea) per i Direttori e gli Addetti culturali degli Istituti Italiani di Cultura > Ricerche scientifiche (progetto Macchina del 2000, Progetto M.I.R.A., progetto Computer Music Tools, Orchestra Virtuale) > 1 Produzione prototipo di Orchestra Virtuale (Mort de Cléopatre di H. Berlioz) presentata in Italia e all’estero (Como, La Spezia, Trieste, Milano, Parigi, Alessandria d’Egitto, Volterra, Cipro, Metaponto, Enna, Malta, Santa Severina, Civitavecchia) > Convegni (Ruolo e funzione dei Centri di ricerca, Produzione e diffusione musicale in Europa, Rete Italiana di Musicisti Organizzati) > Progetto Anteprima 2002-2003 con 8 coproduzioni di opere live-electronics > 8 Concorsi e Selezioni organizzate (40 Anni nel 2000, Call-Punti di Ascolto, IREM Rostrum Europa, Festival Synthèse Bourges) > Coproduzioni delle opere vincitrici dei Concorsi e Selezioni (12 concertistiche, 3 teatrali) > 3 Tutorial scientifico-musicali (la Bottega informatica) > 12 Presenze nella comunità scientifica internazionale (Berlino, Pechino, Parigi, Bourges, Zagabria, Roma, Salerno, Darmstadt, Alessandria d’Egitto, Los Angeles)

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Unica presenza italiana nel 2002, al 1° festival mondiale in rete, “48 Hours on the Web” 3 Eventi della radiofonia internazionale 202 i Compositori promossi da SONORA e 185 interpreti, interpreti informatici, ensemble 292 i Compositori presenti sul sito www.cematitalia.it con biografia, opere, discografia, file audio 225 gli Interpreti presenti sul sito con biografia, opere, discografia, file audio progetti con la sigla SIXE, Suono Italiano per l’Europa, 8 realizzazioni di Festival e Rassegne 21 Stage realizzati a favore di 131 giovani strumentisti scelti tra i finalisti italiani della EUYO Diverse opere e promo riprodotte in multimedia (DVD, CD, VHS,CD-ROM) 2 Coordinamenti di settore (Progetto Musica nella città di Roma e R.IT.M.O. a livello nazionale) Oltre 6 milioni le pagine consultate sul sito www.cematitalia.it 17 Bollettini SonoraNews pubblicati, più numerosi inserti 45 Newsletter Infocemat, telematiche Editoria, Piccole nuove opere pianistiche “AldaMicioMusic” Archivio di Partiture Archivio Multimedia

Il lavoro al CEMAT si svolge tramite > 12 Stazioni di lavoro informatiche attrezzate e due stazioni di lavoro multimediali L’insieme delle attività ideate dal CEMAT nei suoi dieci anni di viyaattesta la coerenza dell’azione promozionale e di sostegno a suo tempo individuate per il mondo musicale contemporaneo e la persistente necessità di sostenere la ricerca e l’aspetto produttivo mediante le tecnologie avanzate; la costante crescita dei progetti sui quali maggiormente si è fatto affidamento ne dimostra la validità. La questione oggi è quella di reperire forze e risorse non solo per mantenere gli obiettivi, che già sarebbe una recessione, ma per poter rispondere adeguatamente alla domanda di musica italiana che è recentemente emersa a livello internazionale e alle attese delle nuove professionalità e dei talenti italiani che hanno necessità di avere intorno le stesse opportunità dei paesi che reputano importante la loro posizione culturale nel mondo. Ci auguriamo che il cammino intrapreso possa essere proficuo in minima parte a dare sostanza e convinzioni ad un auspicabile cambio di rotta nelle strategie finanziarie e culturali, dando ampio spazio alla creatività italiana e al ruolo dei nostri musicisti nella società.

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La Federazione CEMAT La Federazione CEMAT (Centri Musicali Attrezzati) è stata fondata nel 1996 con la finalità di promuovere l'attività dei centri italiani di ricerca e produzione nel settore delle tecnologie informatiche applicate alla musica; dal 1999 è sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali quale Ente di Promozione della Musica Contemporanea Italiana. Il CEMAT si propone di: > promuovere e organizzare seminari di studio e workshop su argomenti scientifico-musicali (fra cui il tutorial “La bottega informatica”); > promuovere le attività dei centri di ricerca e produzione presso istituzioni pubbliche e private; > promuovere la musica elettroacustica attraverso convegni, pubblicazioni, cd, cd-rom, dvd, documentari; > programmare specifiche iniziative favorendo l'attività di giovani musicisti in Italia e all'estero (progetto “Suono Italiano per l’Europa” - SIXE, Concorso “Quarant’anni nel 2000” - Call Produzione di nuove opere di musica elettroacustica); > promuovere la nuova musica italiana nel mondo (Progetto SONORA). La Federazione CEMAT è vicepresidente del C.I.M.E (Confédération Internationale de Musique Electroacoustique) CIM-Unesco e membro della ECPNM (Unione Europea Promotori Nuova Musica); ha ottenuto il riconoscimento istituzionale per i Centri di ricerca, produzione, diffusione e formazione musicale attraverso la collocazione fra le Categorie di settore aderenti all’Agis (con la partecipazione al Comparto Musica). CRM - Centro Ricerche Musicali - Roma Fondato a Roma nel 1988 dai compositori Laura Bianchini e Michelangelo Lupone, il CRM - Centro Ricerche Musicali promuove la ricerca e la produzione musicale e scientifica. Per i risultati raggiunti è stato riconosciuto ufficialmente nel 1990 dal ministero dell’Università e della Ricerca scientifica come ‘Centro di ricerca nel settore Musica’ e dal 2006 collabora con la Soprintendenza Archeologica di Pompei e la Soprintendenza ai Beni Culturali di Roma alla realizzazione di iniziative culturali artistiche e scientifiche e allo sviluppo di ricerche sul suono applicato alla progettazione in differenti contesti ambientali, architettonici e museali; ogni anno organizza inoltre il forum internazionale Musica Scienza e coproduce la Biennale Arte Scienza. Per la produzione musicale impegna stabilmente musicisti e studiosi italiani e stranieri e collabora con formazioni strumentali e istituzioni musicali. Svolge l'attività didattica con corsi di perfezionamento in musica informatica, coordinati dall'ingegnere Marco Giordano, in collaborazione con diversi Conservatori e Università. I laboratori del CRM, diretti dal fisico Lorenzo Seno, hanno creato tecnologie hardware e software per la musica, nuovi strumenti e sistemi multifonici (Planofoni®, Olofoni, Risonatori e Tubi sonori), che hanno trovato impiego in grandi istituzioni scientifiche, quali il Centro Ricerche Fiat, e nella realizzazione di grandi eventi: Gran Gala Verdi - Teatro Regio di Parma 2001; Installazione al Colosseo, Roma 2003; prima Conferenza euro-mediterranea dei ministri dell'Agricoltura, Venezia 2003; Notte Bianca, Roma 2005. Edison Studio - Roma Edison Studio è stato fondato nel 1993. Dello studio fanno parte Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi e Alessandro Cipriani. Edison Studio è oggi un'importante realtà nel panorama della musica elettroacustica internazionale grazie ai numerosi premi e riconoscimenti ottenuti (Concours International de Musique Electroacoustique de Bourges, Prix Ars Electronica, International Computer Music Conference, Main Prize Musica Nova, Praga, etc.). Edison Studio ha realizzato varie produzioni musicali elettroacustiche per la Biennale di Venezia e per Ravenna Festival. L'attività dello studio si articola su diverse aree interconnesse: produzione di opere elettroacustiche; progetti di studio sui rapporti fra tradizione orale scritta ed elettroacustica; progetti di ricerca in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma. Edison Studio ha inoltre realizzato i primi corsi on-line in Italia sulla sintesi e l’elaborazione del suono, “CsoundOnLine”, basati sul software Csound e sul libro “Il Suono Virtuale” di R. Bianchini e A. Cipriani (Edizioni Contempo) di cui è in preparazione una versione per MaxMSP. Negli ultimi anni i compositori di Edison Studio hanno

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iniziato a collaborare più strettamente, arrivando a concepire in comune non solo concerti, come quello in collaborazione con il percussionista Mahammad Ghavi-Helm, ma opere scritte collettivamente, come nel caso della colonna sonora dei film muti Gli Ultimi Giorni di Pompei e Das Cabinet des Dr. Caligari, eseguiti in concerti in Europa, Asia e Stati Uniti. Fondazione MM&T - Milano La Fondazione MM&T studia e realizza progetti di carattere sperimentale in relazione alla musica ed alle tecnologie. Nel corso degli anni la Fondazione ha prodotto numerosi progetti coinvolgendo musicisti provenienti da diverse aree musicali tra i quali Evan Parker, Thurston Moore, Giancarlo Schiaffini, Maurizio Ben Omar, Elena Casoli. La Fondazione MM&T è promotrice del premio internazionale per la musica sperimentale “Demetrio Stratos” assegnato per l’anno 2005 a Diamanda Galas e Romina Danile per i nuovi progetti. Nel corso dell'anno è stata presentata la X dizione della rassegna Senza Parole in collaborazione con la Cineteca Italiana di Milano e l’opera di Walter Prati e Giuliano Corti Lumen 3 al Teatro Valli di Reggio Emilia. Electronika è una nuova stagione musicale realizzata in collaborazione con il Teatro Arsenale di Milano che propone incontri, opere ed installazioni musicali e video in anteprima. IRMus - Istituto di Ricerca Musicale - Accademia Internazionale della Musica - Milano Nell’offerta formativa del Dipartimento di Musica della Fondazione Scuole Civiche di Milano, l’IRMus, particolarmente attento alla musica d’oggi e alle attività seminariali, concertistiche e di studio, rappresenta la specializzazione legata all’innovazione e alla creatività. Si rivolge a un’utenza che possiede buon livello di preparazione e forte motivazione e che spesso non trova modo, nei percorsi formativi tradizionali, di completare il proprio percorso di studi. Alla creatività abituale del musicista (il compositore e l’interprete) affianca i nuovi mestieri della musica (i tecnici del suono), mostrando viva attenzione nei confronti di un mondo in cui la competenza artistica sempre più si lega a quella tecnologica. I corsi dell’IRMus sono organizzati per moduli, sono distribuiti in particolari periodi dell’anno e si svolgono con calendario intensivo. Il laboratorio informatico, che dispone di attrezzature costantemente aggiornate, è aperto ai giovani interessati alle nuove tecnologie per la musica e ai “nuovi mestieri del suono” e anche ai diplomati e diplomandi in composizione che vogliano ampliare le proprie conoscenze sulle possibilità offerte dalla tecnologia elettronica e informatica. Istituto GRAMMA - L’Aquila L'Istituto GRAMMA è stato fondato a L'Aquila nel 1989 con lo scopo di promuovere la musica contemporanea attraverso le forme più avanzate dello spettacolo e della ricerca. I settori nei quali l'Istituto GRAMMA opera sono la produzione musicale, l'attività concertistica, la ricerca scientifica e musicale, la formazione e la didattica. Uno degli indirizzi di ricerca è inoltre finalizzato alla progettazione e realizzazione di sistemi innovativi per la diffusione del suono e di installazioni sonore per l'arricchimento delle modalità d'ascolto. Le sofisticate tecnologie e le competenze messe a disposizione dai compositori ospiti e dagli interpreti hanno permesso di produrre opere e spettacoli complessi e di elevato impegno estetico e tecnico. L'esperienza maturata nella progettazione e realizzazione dei concerti con alto profilo artistico e tecnologico si concretizza nella manifestazione internazionale CORPI DEL SUONO. La continuità della manifestazione ha permesso di esplorare e di presentare nello loro forma spettacolare, opere non conosciute nel nostro paese, contribuendo alla diffusione presso il grande pubblico di aspetti, tendenze e strumenti che rinnovano il senso del concerto.

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Laboratorio Circuiti - Sezione Musical Audio Signal Processing L’attività della sezione di Musical Audio Signal Processing del Laboratorio Circuiti, operante presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “Tor Vergata”, è nata nel 1995 con l’obiettivo di andare incontro alle esigenze dei compositori ed esecutori di musica elettronica. A questo scopo, il laboratorio si avvale di collaborazioni con il DAMS di “Tor Vergata”, aziende operanti nella progettazione di strumenti per la musica elettronica, studi di registrazione, aziende radiotelevisive e vari Conservatori di Musica, promovendo scambi culturali tra persone aventi competenze diverse (di carattere scientifico-tecnologico, di carattere musicologico o di carattere artistico-musicale), che si sviluppano in corsi, seminari, concerti e gruppi di ricerca. In particolare, viene organizzato


annualmente un Seminario sulle nuove tecnologie per la musica dal titolo “Tecnologia elettronica fra suono e musica”, giunto nel 2006 alla sua undicesima edizione. Inoltre, a partire dall’anno accademico 2004-2005, il Laboratorio Circuiti è promotore ed organizzatore di un Master Universitario in “Ingegneria del Suono”. Per quanto riguarda i settori di ricerca curati, si citano: sviluppo di sistemi dedicati alla sintesi/elaborazione del suono, studio di interfacce sperimentali per il controllo di processi di sintesi/elaborazione del suono, progetto di un sistema di spazializzazione multicanale “ad hoc” per l’Auditorium dell'Università “Tor Vergata”, sviluppo di circuiti ed algoritmi, basati su reti neurali, per l’analisi e l’elaborazione del segnale musicale. Musica Verticale - Roma Musica Verticale è la più antica associazione italiana di musica elettronica e contemporanea, fondata nel 1977 da Walter Branchi e Guido Baggiani. Attualmente il Consiglio di Amministrazione è formato da Stefano Petrarca (Presidente), Mauro Bagella, Enrico Cocco, Marcello Filotei, Fausto Sebastani. Musica Verticale è membro fondatore della Federazione CEMAT. La ricerca di nuove modalità di fruizione e una costante attenzione alle nuove proposte artistiche ne fanno da oltre vent’anni un punto di riferimento internazionale nella diffusione della musica elettroacustica. Dal 1978 propone a Roma un festival che, giunto alla sua XXVIII edizione, ha presentato oltre 1.000 composizioni elettroacustiche in prima italiana o assoluta. Musica Verticale ha collaborato con i più importanti centri di produzione musicale elettronica e di ricerca quali: Istituto di Sonologia di Utrecht, Simon Fraser University - Vancouver, MIT Boston, Università di Stanford, CSC - Padova, CNUCE - Pisa, CNRS - Marsiglia, IRCAM - Parigi, GMEB - Bourges, Biennale di Zagabria, etc. Musica Verticale ha al suo attivo produzioni discografiche e pubblicazioni. Nel 2004 ha organizzato il VI Workshop tenuto da Gabriel Maldonado e dedicato a CsoundAV, versione potenziata di Csound e ottimizzata per il tempo reale. SpaziomusicaRicerca L’attività di studio e sperimentazione del centro, attenta alla particolare situazione socio-culturale della Sardegna muove dallo studio delle straordinarie realizzazioni acustiche della musica della cultura popolare dell’isola - con studi sugli aspetti fisico-acustici e linguistico-espressivi orientati alla possibilità di un’estensione del vocabolario fonico della musica colta e dei suoi sistemi sintattici e grammaticali - fino alle ricerche più avanzate relativamente agli aspetti scientifico tecnologici, interpretativi e compositivi implicati dall'impiego del mezzo elettronico. L’attività comprende anche una intensa e differenziata attività seminariale, legata alle problematiche più diverse che la musica solleva, anche la catalogazione di vari materiali riguardanti la musica contemporanea ed in particolare la correlazione tra partiture e registrazioni sonore di tutte le opere eseguite durante le varie edizioni del Festival Spaziomusica. Dal 2005 l’Associazione partecipa e organizza MusicInTouch manifestazione dedicata al fare, pensare ed agire attraverso le acquisizioni delle Tecnologie gestuali audio Laboratorio musicale di Città della Scienza La Città della Scienza ha come missione principale la creazione di un humus sociale favorevole alla ricezione della cultura dell'innovazione scientifica e tecnologica nel mezzogiorno. Per questo obiettivo la Fondazione IDIS ha elaborato il progetto della Città della Scienza, inaugurata nel 1996. Città della Scienza è un modello unico in Europa di integrazione tra comunicazione della scienza e della tecnologia, cultura e creazione di impresa. Nel quadro di Città della Scienza opera il Museo Vivo della Scienza, il primo e più importante science center operante in Italia. La possibilità di giocare, conoscere, interagire con tante esperienze scientifiche, tecnologiche e artistiche vi ha portato circa 200.000 visitatori all'anno; mentre la qualità delle sue attività ha consentito lo sviluppo di importanti partnership istituzionali e scientifiche, nazionali e internazionali. Il laboratorio musicale di Città della Scienza prosegue nell'intento di divulgare la conoscenza del fenomeno sonoro e della musica per il tramite del “vissuto” e dell'azione. La tendenza a utilizzare le nuove tecnologie è dunque sempre bilanciata dall'attenzione alla dimensione sensibile e manipolatoria dello sperimentare. Denominatore comune di tutte le espressioni del Laboratorio è l'interattività: del pubblico con gli exhibit esposti, dei percorsi interni di ricerca con le attività delle altre istituzioni musicali del territorio; interattività che è anche seguire in tempo reale i mutamenti delle tecnologie su scala più vasta.

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MUSICA Rapporto dello Stato con gli artisti. Situazione di fatto: > la legge 800/67 si è principalmente rivolta alle istituzioni lasciando ad esse la curai degli artisti (Enti lirici, teatri di tradizione, orchestre, associazioni, festival); > in alcuni articoli della legge Omnibus e del Regolamento musica è stato avviato un processo di inversione di tendenza; > il Regolamento in particolare, ribadisce il concetto (con diverse citazioni riguardanti la musica d’oggi, le nuove tecnologie, i musicisti) ormai ineludibile in quanto fotografa una prassi consolidata nella quasi totalità dei paesi europei; > in Italia si avverte da qualche anno un netto miglioramento degli standard di qualità e di livello dei musicisti che non sono sostenuti come i loro colleghi europei e rischiano di perdersi nel mare magnum di percorsi di carriera molto disordinati e spesso non gratificanti. Non si riesce a far propri e ottimizzare tali risultati. Sarebbe ormai possibile, con limitato sforzo, registrare risultati apprezzabili anche sul piano internazionale; > l’Europa è una grande palestra di confronto nelle discipline più diverse. Anche dal punto di vista dell’immagine, curarsi della competizione artistica è appagante per chi persegue gli obiettivi di promuovere i talenti presenti. Si considerino i risultati ottenuti con lo sport (auto, sci, nuoto, canottaggio, vela ecc...). Il CEMAT, in sintesi, ha operato in questi anni > per metter in luce la nuova musica italiana e e gli interpreti tramite il solo strumento organico esistente: il Progetto SONORA, Nuova musica nel mondo, attivo da sei anni, promosso dal Ministero pergli Affari Esteri; > per sostenere i Centri di ricerca e produzione musicale elettroacustica e per favorirli nel contesto produttivo italiano e straniero cercando di ottenere udienza politica per un reale miglioramento e allineamento agli standard europei. Ricerche, Rassegne, Convegnistica, Internazionalità, Politiche musicali; > per dare visibilità e offrire un punto di riferimento ai giovani strumentisti italiani selezionati per una carriera orchestrale europea tramite l’esperienza di Suono Italiano per l’Europa (SIXE). Il CEMAT rileva che sul fronte interno occorre stabilire un fondo appositamente destinato alla musica contemporanea e ai musicisti italiani, fortemente dedicato all’evolversi della creatività, della ricerca, degli aspetti tecnologici e alle giovani generazioni di musicisti. > Sul fronte della promozione musicale all’estero la vigente circolare è obsoleta e persino riduttiva rispetto a quanto già era in vigore negli anni Novanta. Non serve affatto a promuovere la musica italiana all’estero ed è uno strumento che agisce sostanzialmente in difensiva. Lo scollamento tra i Ministeri delle Attività Culturali e degli Esteri è oggi evidente e non soddisfa né il mondo artistico né i due Ministeri. Si suggerisce di ripristinare un tavolo di lavoro teso ad un concreto coordinamento non solo delle iniziative sporadicamente promosse ma che intervenga su una politica organica di promozione. > Sul fronte pubblicitario e promozionale l’assoluta assenza di una politica comune a livello radiofonico e televisivo è unica nel panorama europeo. Per qualche tempo si era passati da un nulla di fatto ad una situazione di maggiori possibilità di programmazione tra istituzioni musicali e Rai, ma totalmente ossidati su alcuni elementi programmatici di quasi assoluta egemonia. Occorrono nuovi rapporti che incidano sia sull’elemento informativo che su quello delle coproduzioni, o quanto meno, postproduzioni. Il nodo radiofonico è sempre stato ed è di basilare importanza per una reale strategia di investimento sul futuro. > Un nuovo strumento è l’attività on-line di Internet. Sono diverse le azioni in questo campo: l’informazione e quindi le notizie della attualità; l’interazione tra testo, immagini, suono; l’ampliamento della rete di contatti; ma anche i potenziali eventi artistici da diffondere in rete in tempo reale, tramite una tecnologia dedicata, da individuarsi per il settore, da rendere applicabile. In sintesi i punti nevralgici cui riferirsi per la presenza musicale di nuove opere sono: a Le istituzioni musicali tramite incentivi per la creatività e facilitazioni ai problemi della tecnologia. b L’estero, oggi più ricettivo dell’interno tramite facilitazioni di carattere fiscale e per la mobilità. c I media, e in particolare televisione e radiofonia, sia per l’aspetto informativo che di diffusione di opere nuove. d La rete Internet per la promozione ma anche per la divulgazione musicale.


Iniziative del CEMAT Concorso “40 anni nel 2000” Produzione delle opere vincitrici delle 3 edizioni Il Concorso “40 anni nel 2000” è stato ideato per intende dare sostegno alla produzione di opere che prevedono l’utilizzo di una tecnologia avanzata e seguire la composizione musicale dal progetto artistico e tecnologico iniziale fino alla prima esecuzione dell’opera ormai compiuta. Il premio per ciascun progetto selezionato era costituito dalla possibilità data ai compositori di realizzare le loro opere, sia sotto il profilo tecnologico che musicale, nei diversi Centri di produzione e ricerca musicale. I Centri designati e prescelti dai vincitori hanno attivato tale operazione grazie ad un contributo adeguato da parte della Federazione CEMAT. Dopo aver scelto gli esecutori a cui affidare l’interpretazione dei brani, sono seguitte numerose sessioni di lavoro nei Centri che hanno coinvolto anche gli interpreti, fino alla completa realizzazione della partitura. Si è mirato a creare così un processo virtuoso di interfaccia compositore/interprete/tecnologia per rendere possibile un approfondito lavoro, in stretto contatto con l’interprete informatico, a monte dell’opera finita e prima della sua presentazione al pubblico. I Centri che nelle tre edizioni hanno garantito spazio e assistenza sono stati: Istituto Gramma (L’Aquila), Fondazione MM&T Musica, Musicisti & Tecnologie (Milano), AGON acustica informatica musica (Milano), LASDIM-IRMus (Milano), Edison Studio (Roma), CRM-Centro Ricerche Musicali (Roma), Tempo Reale (Firenze), IRIS Istituto di Ricerca per l’Industria dello Spettacolo (Colleferro). Alla prima edizione del Concorso, dedicata a composizioni per strumenti e live-electronics, sono risultati vincitori, tra i 21 presentati, i 6 progetti di: Diego Dall’Osto, Agostino Di Scipio, Giovanna Natalini, Paolo Pachini, Fausto Sebastiani, Stefano Taglietti. La giuria internazionale era formata in tale occasione da James Dashow, Luciana Galliano, Philippe Manoury, Gianni Tangucci, Trevor Wishart. Presidente senza diritto di voto, Giuseppe Di Giugno. Nel 1998 le opere vincitrici della prima edizione sono state presentate in due concerti introdotti da Guido Barbieri e Sandro Cappelletto. Roma 11 novembre 1998 - Acquario Romano Agostino Di Scipio Install QRT. Interazioni cicliche alle differenze sensibili per quartetto d’archi e processi interattivi di elaborazione digitale produzione: Istituto Gramma (L’Aquila) sistemi interattivi di elaborazione digitale Agostino Di Scipio voci preregistrate Tony Balthasaar, Silvia Schiavoni, Maria Di Giulio (frammenti da Paul Feyerabend, Edgar Morin, W.F. Goethe, Italo Calvino) regia del suono: Maria Cristina De Amicis Diego Dall’Osto Tempi, vertigini, vuoti, simmetrie... per quartetto d’archi, nastro e live-electronics produzione: MM&T Musica, Musicisti & Tecnologie (Milano) live-electronics e regia del suono Diego Dall’Osto, Walter Prati, Claudio Gabbiani Stefano Taglietti Il Marinaio per soprano, quartetto d’archi, percussioni, live-electronics e nastro magnetico da Fernando Pessoa (trad. A. Tabucchi, adattamento per l’opera musicale di S. Taglietti) produzione: Edison Studio (Roma) live-electronics e regia del suono Edison Studio Interpreti Antonella Cesari soprano, Alessandro Tomassetti percussioni, Quartetto Prometeo Roma 13 novembre 1998 - Acquario Romano Giovanna Natalini La linea d’ombra per violino, clarinetto piccolo, bongos e live-electronics produzione: AGON acustica informatica musica (Milano) live-electronics e regia del suono Michele Tadini, Paolo Solcia Fausto Sebastiani Acolto per chitarra elettrica, flauto, viola, violoncello, percussioni e live-electronics produzione: CRM Centro Ricerche Musicali (Roma) live-electronics Silvia Lanzalone

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regia del suono Fausto Sebastiani Paolo Pachini Due inverni identici, per violino, viola, violoncello, flauto basso, percussioni, pianoforte ed elaborazioni elettroniche produzione: Tempo Reale (Firenze) live-electronics e regia del suono Alvise Vidolin, Paolo Pachini interpreti Cinzia Barbagelata violino, Rocco Carbonara clarinetto, Dario Palermo percussioni, Antonio Sardi De Letto pianoforte, Giovanni Trovalusci flauto basso, Freon Ensemble diretto da Stefano Cardi Il tema della seconda edizione del Concorso (2000) è stato “Vocalità e Live-Electonics”. Una prima giuria, formata da James Dashow, Roberto Doati, Michiko Hirayama, Giorgio Nottoli, Alessandro Sbordoni, ha selezionati 12 dei 31 iscritti. Una seconda giuria internazionale composta da Larry Austin, Marc Battier, Luisa Castellani, Azio Corghi, Hanno Ehrler, presieduta da Giuseppe Di Giugno, ha premiato i progetti di: Jacopo Baboni Schilingi, Emanuele Casale, Francesco Giomi, Andrea Saba, Riccardo Santoboni, Giovanni Verrando. Il 29 novembre del 2000 a Roma presso la Sala Ex Chiesa di Santa Marta ha avuto luogo il concerto con le opere vincitrici: Iacopo Baboni Schilingi Odyssée per basso ed elaborazione elettronica dal vivo produzione CRM - Centro Ricerche Musicali (Roma) interprete informatico Silvia Lanzalone Emanuele Casale Composizione per 4 per voce, flauto in sol, trombone, percussioni ed elaborazione elettronica produzione: EDISON STUDIO (Roma) interpreti informatici Alessandro Cipriani, Fabio Cifariello Ciardi Francesco Giomi Mnemonia un racconto elettroacustico, per voce ed elettronica produzione Istituto GRAMMA (L’Aquila) interprete informatico Silvia Lanzalone Testi di Stefano Benni, Gianni Rodari, Ludovico Ariosto voci registrate Alessandra Cecchini, Luisa Merloni, Manuela Cherubini Andrea Saba Sonu iscravatu per basso di coro a tenore, trombone, percussioni ed elaborazione elettronica produzione: MM&T - Musica, Musicisti & Tecnologie (Milano) interprete informatico Walter Prati La realizzazione del software è di Raffaele De Tintis Riccardo Santoboni Catene d’aria per soprano, percussione, clarinetto soprano ed elaborazione elettronica produzione: IRIS Istituto di Ricerca per l’industria dello Spettacolo (Colleferro - Rm) interprete informatico Riccardo Santoboni Giovanni Verrando Discanto per contralto ed elaborazione elettronica dal vivo produzione LASDIM Laboratorio per la Sperimentazione e la Didattica dell’Informatica Musicale Fondazione Civica Scuola di Musica (Milano) interprete informatico Raffaele De Tintis interpreti Giovanna Mori voce recitante, Anna Clementi soprano, Sonia Turchetta contralto, Nicholas Isherwood basso, Omar Bandinu basso di coro a tenore, Mario Caroli flauto, Guido Arbonelli clarinetto, Maurizio Persia trombone, Maurizio Ben Omar percussioni (in “Sonu iscravatu”), Antonio Caggiano percussioni Il tema della terza edizione del Concorso (2001) è stato “Narrare in musica” (opere per la gioventù), con lo scopo di orientare il lavoro dei compositori verso l’ascolto musicale dei ragazzi. La giuria, formata da Françoise Barrière, Fiorella Cappelli, Azio Corghi, Eugenio Giordani, Dieter Schnebel, Giuseppe Di Giugno, ha decretato vincitori i progetti presentati da: Paolo Furlani, Silvia Lanzalone, Lucia Ronchetti e Roberta Vacca. Rappresentazioni delle opere vincitrici della terza edizione: Rovigo 1-2-3 marzo 2002 - Teatro Sociale Venezia 7-8 marzo 2002 - Teatro Goldoni

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Animalie Due scene musicali ispirate alle poesie e ai disegni di Toti Scialoja L’ape apatica Gioco concertante per danzatrice, voce bianca solista, coro di voci bianche, soprano, trombone, percussioni, elettronica ed immagini animate musica di Lucia Ronchetti Poesie e disegni di Toti Scialoja Nella stessa manifestazione è stata presentata la fiaba Alice e il senso perso Fiaba musicale per voce recitante, voce bianca solista, 4 voci bianche, ensemble, suoni elettronici ed elaborazione video musica di Laura Bianchini Poesie di Toti Scialoja testi liberamente tratti da Alice allo specchio di Lewis Carrol Interpreti Letizia Piva voce recitante, Paola Matarrese soprano, Helene Franck, Clara Panin voci bianche soliste, Vincenzo Montemitro trombone, Nunzio Di Corato percussioni, Ensemble e Coro del Conservatorio di Musica "F. Venezze" di Rovigo, Luca Paccagnella direzione musicale direttore del coro Marina Malavasi regia, scene e costumi Thierry Parmentier scenografia video Roberto Carotenuto live-electronics Laura Bianchini, Maurizio Giri, Lucia Ronchetti regia del suono Carlo Volpe coproduzione Teatro Sociale di Rovigo, Conservatorio di Musica "Francesco Venezze" di Rovigo, Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, CRM Centro Ricerche Musicali di Roma in collaborazione con la Fondazione Toti Scialoja L’Aquila 13-14-15 dicembre 2002 - Teatro S. Filippo nell’ambito di Corpi del Suono 2002 Gatosfera Gatti da suonare musiche di Maria Cristina de Amicis e Michelangelo Lupone ideato da Francesca Angeli voci su nastro Helene Franck, Anna Clementi, Paola Campanini Gattomachia (2002) musica di Roberta Vacca opera in un atto per attore/attrice-cantanti, flauti, percussioni, gruppo di bambini, nastro e liveelectronics su testi liberamente tratti da “Gatomachìa” (1634) di Lope de Vega Anna Clementi soprano, Bruno Zeni attore Birgit Nolte flauto, Alessandro Tomassetti percussioni costumi, disegni e pupazzi Paola Campanini effetti speciali Allegra Amici live-electronics Pablo Montagne light design Corrado Rea datore luci Dino Iovannetti assistente alla regia Vanessa Gasbarri regia del suono Carlo Volpe regia e inserti video Francesca Angeli produzione elettronica: Istituto GRAMMA - L’Aquila prodotto da Istituto GRAMMA - Federazione CEMAT - L’Uovo/Teatro Stabile di innovazione Mestre 25-26 marzo 2003 - Auditorium del Centro Culturale Candiani Venezia 19-20 aprile 2006 - Teatro Fondamenta Nuove produzione: Fondazione Teatro La Fenice di Venezia - Federazione CEMAT - Fondazione MM&T di Milano - Comune di Venezia/Assessorato alla Pubblica Istruzione La casa dei mostri 6 stanze drammaticamente musicali per attrice-soprano, attore, saxofono, trombone, percussione ed elettronica musica di Paolo Furlani (edizioni Ricordi) Libretto di Maria Vago (tratto dal racconto omonimo di Maria Vago, edizioni Piemme)

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Paola Quagliata soprano, Renato Gatto vocalista, Massimiliano Donninelli saxofono, Luca Bonvini trombone, Kiki Dellisanti percussioni regia ed ideazione scenica Betta Brusa allestimento scenico Massimo Checchetto regia del suono Matteo Pennese e Walter Prati maestro concertatore e direttore Paolo Furlani realizzazione della parte elettronica presso lo studio MM&T di Milano

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con Luigi Nono Roma 27 novembre - 4 dicembre 2000

La Federazione CEMAT e Musica per Roma, nel decennale della scomparsa di Luigi Nono, hanno voluto rendere omaggio ad un grande compositore che ha costituito con la sua poetica un punto di riferimento per i numerosi artisti che in Europa e nel mondo ne hanno seguito le tracce. La rassegna - che ha ottenuto uno straordinario successo - si è svolta a Roma e si è articolata in due percorsi espositivi (uno curato dall’Archivio Luigi Nono e l’altro da Milano Musica), tre concerti, una rassegna di video e filmati e un incontro-lezione. 27 novembre - Palazzo delle Esposizioni Inaugurazione del Percorso Espositivo e della rassegna "con Luigi Nono" - Mostre a cura dell’Archivio “Luigi Nono” e di Milano Musica Testimonianze a cura di Enzo Restagno e Mimma Guastoni Concerto Fragmente-Stille, an Diotima La fabbrica illuminata interpreti Luisa Castellani, Quartetto d’Archi di Torino. Proiezioni di immagini di Fernando Farulli, Diapositive e coordinamento, Birgitta Heinrichs progetto sonoro: Michelangelo Lupone, Installazione Olofoni a cura del CRM, Roma 30 novembre - Sala ex-Chiesa Santa Marta Concerto Das atmende Klarsein (frammento) …..Sofferte onde serene….. A Pierre. Dell’azzurro silenzio, inquietum Post-prae ludium per Donau interpreti Mauro Castellano, Roberto Fabbriciani, Ciro Scarponi, Giancarlo Schiaffini, Alvise Vidolin 1 dicembre - Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” - Sala dei Medaglioni Incontro-lezione con Luigi Pestalozza, Sandro Cappelletto, Nicola Sani, Giancarlo Schiaffini coordinato da Roberto Giuliani 2 dicembre - Centro Petralata Concerto ¿Donde estás hermano? A floresta é jovem e cheja de vida interpreti Nextime Ensemble, Gerard Pape, Vox Nova Percorso espositivo La prima sezione era costituita dalla mostra documentaria fotografica, ideata da Nuria Schoenberg Nono per l’edizione 1993 del Festival di Salisburgo, che racconta la vita di Luigi Nono attraverso 24 pannelli illustrativi. La seconda sezione, “Arcipelago Prometeo”, a cura di Milano Musica, ideata da Luciana Pestalozza e da Laura Ajmar e allestita da Luca Rolla, era incentrata sull’opera “Prometeo. Tragedia dell’ascolto”. Contestualmente alle due mostre sono stati proiettati a ciclo continuo una serie di interviste a Nono, raccolte dall’Archivio Luigi Nono, ed il video "con Luigi Nono", un montaggio di filmati tratti dal repertorio degli Archivi della Rai, a cura di Nicola Sani. 3-4 dicembre - Palazzo delle Esposizioni - Rassegna Video “L. Nono, realtà di un compositore” di Carlo Piccardi; “Musica per la libertà” (estratto) di Luigi Perelli; “Archipel Luigi Nono” di Olivier Mille; “Pace e Guerra” di Mario Bernardo; “A Floresta è jovem e cheja de vida” di Gianni Di Capua; “Con Luigi Nono” di Nicola Sani; “Il canto sospeso” di Jürgen Petzinger; “Una scia sul mare. Abbado, Nono e Pollini” di Bettina Ehrhardt e Wolfgang Schreiber; “Respiri, silenzi...altri ascolti” di Gianni Di Capua; “Io, frammento dal Prometeo” di Gianni Di Capua; “Le Quatuor des Possibles” di Edna Politi.

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Call - Punti di ascolto Produzione CD di opere elettroacustiche

Considerando l’esigua possibilità di render visibile in Italia la produzione di musica elettroacustica, la Federazione CEMAT promuove e diffonde - con la Call-Punti di ascolto - le più recenti produzioni di compositori italiani attraverso una collana di Cd-mixed mode promozionali. A partire dal 2003 è stato avviata una selezione annuale di opere appartenenti alle categorie della musica elettronica per supporto digitale, la cui esecuzione preveda la sola regia del suono, e musica elettroacustica per supporto digitale e uno o più strumenti e/o voce con o senza live-electronics. Il Ministero degli Affari Esteri collabora all’iniziativa mettendo a disposizione l’immagine di un’opera della Collezione Farnesina per la realizzazione della copertina del Cd. Nel novembre 2004 a Roma è stato presentato il primo Cd-mixed mode della collana Punti d’ascolto. Alla serata, coordinata da Guido Barbieri, sono intervenuti Gisella Belgeri, Fabio Cifariello Ciardi e gli autori selezionati: Angelo Benedetti, Massimo Biasioni, Francesco Galante, Vincenzo Gualtieri, Elio Martusciello, Stefano Scarani, Stefano Trevisi. In copertina del Cd l’immagine dell’opera “31-12-99” di Matteo Basilé, vincitrice del Premio New York (2003/2004). A giugno 2006 è stato prodotto, con Auditorium Edizioni di Milano, il secondo Cd-mixed mode della collana Punti di ascolto con le opere di Mario Bajardi, Massimo Carlentini, Marco Marinoni, Franco Degrassi, Giancarlo Turaccio, Massimo Mariani e Tommaso Perego. Per l’immagine di copertina è stata scelta l’opera “Piano e forte” dell’artista Omar Galliani. Nel 2006 è stato diffuso il bando della terza edizione della Call

Produzione DVD di opere realizzate dai Centri Soci Nel 2006 il CEMAT dà inizio ad una serie discografica multimediale tesa a promuovere le produzioni dei Centri Soci del CEMAT. L’occasione è data anche da un accordo con Auditorium Edizioni di Milano, con cui il CEMAT ha avviato una collaborazione che si prospetta piena di buoni risultati nel comune intento di promuovere la nuova musica italiana nel rapporto con le tecnologie più avanzate. Il DVD delle acque, ideato e realizzato dal Centro MM&T (Musica, Musicisti & Tecnologie) di Milano, apre questa nuova serie.

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Progetto Anteprima Il progetto Anteprima è nato nel 2004 a seguito della valutazione di quanto la presenza della nuova creatività musicale nei luoghi deputati della musica (teatri, orchestre, associazioni, rassegne) risulti appesantita dalle difficoltà congenite verso i lavori di novità e di ricerca, con particolare riguardo agli aspetti della novità tecnologiche e nell’utilizzo degli strumenti musicali con la multimedialità. Il Progetto è stato approvato e sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali quale Progetto Speciale. La Federazione CEMAT, per propria vocazione e impegno, tende a stimolare e promuovere le produzioni di nuova musica, specie se rapportate con tutte le risorse della elettroacustica, rispondendo pienamente in tal modo alle specifiche peculiarità dei suoi associati. Scopo del Progetto Anteprima non è quello di far nascere una “grande opera” per un solo evento, ma quello di contribuire a costruire, attraverso la feconda collaborazione con i Centri di ricerca e produzione della musica elettronica e con gli operatori musicali, un ambito di fattibilità per un nuovo repertorio che potremmo definire “cameristico di oggi”, in grado di essere diffuso il più capillarmente possibile. L’apporto di Anteprima è consistito nel facilitare le soluzioni e predisporre chiavi in mano l’utilizzo di nuove opere che hanno avuto opportunità interessanti. Produzioni realizzate: Corpi risonanti L’opera, composta per un interprete, tre danzatori, elaborazioni elettroniche e video, utilizza strumenti appositamente progettati e uno speciale strumento a percussione elettroacustico concepito dal compositore Michelangelo Lupone denominato “Feed-drum”, costruito appositamente (produzione GRAMMA 2002). Il progetto musicale, realizzato dal CRM di Roma in collaborazione con Progetto Anteprima, è stato ideato da Michelangelo Lupone e Vera Sander, che ha curato anche la coreografia e la scenografia insieme a Peter Van De Logt. Le musiche sono di Michelangelo Lupone. L’opera è stata rappresentata in prima assoluta a Düsseldorf il 29 maggio e 3-4-5 giugno 2004. ROT Insieme con numerose altre iniziative di grande spessore dedicate a Domenico Guaccero la Federazione CEMAT ha voluto dedicare una parte del suo Progetto Anteprima a sostegno della riedizione di ROT, brano di grande impatto che venne eseguito una sola volta al Teatro dell’ Opera di Roma nel 1973. La ricostruzione dei materiali elettronici e l’installazione che ne ha permesso l’ascolto sono state realizzate dal CRM e dell’Istituto Gramma. ROT è andato in scena a Roma il 22 settembre 2004 presso il Goethe-Institut Rom ed è stato poi ripresentato a L’Aquila l’8 novembre al Teatro dell’Accademia di Belle Arti, nell’ambito della rassegna Corpi del Suono. Lumen 3 - Suono Buio Sento Opera di teatro musicale di Giuliano Corti e Walter Prati con Evan Parker e Laura Ferrari. L’utilizzo delle tecnologie digitali permette la commistione e la spazializzazione di testo recitato, suoni elettronici e strumentali, creando spirali di suoni che avvolgono lo spettatore e lo aiutano a ricor-dare, cioè a "riportare al cuore". La realizzazione dello spettacolo si è avvalsa della collaborazione di Stefano Bader per la parte inerente alla diffusione delle essenze e di Lorenzo Leddi per i sistemi tecnologici di diffusione del suono (sistema di diffusione spazializzato su 8 differenti diffusori). Lumen 3 è stato prodotto dalla Fondazione MM&T con il sostegno del Comune di Milano Settore Cultura e Musei, del Teatro CRT (in partnership tecnica con Oikos Fragrances e Volume) e Progetto Anteprima. Lumen 3 è andato in scena a Milano il 29 e 30 novembre 2004 presso il CRT Teatro dell’Arte ed è stato replicato a Reggio Emilia il 21 ottobre 2005 al Teatro Valli per il Festival R.E.C. Riversi mondi diversi per violino e elettronica di Massimo Carlentini opera realizzata da Edison Studio con il contributo della Federazione CEMAT

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AldaMicioMusic Album di 19 piccoli brani per pianoforte di varia difficoltà per l’apprendimento pianistico

Nell’ambito didattico strumentale si è potuto spesso constatare quanto la musica contemporanea sia poco praticata perché ritenuta ‘difficile’ e quanto sia oggi necessario rendere disponibili a scopi formativi le novità e il pensiero musicale dei nostri compositori. Nel 2001 la Federazione CEMAT ha coinvolto diversi autori italiani chiedendo piccole composizioni per pianoforte a contenuto didattico (fino al compimento medio), che avessero la funzione di agevolare l’approccio alle poetiche e alle difficoltà tecniche del nuovo in musica. È nato così l’album “AldaMicioMusic”, nel nome di Alda Vio, una straordinaria docente e raffinata conoscitrice della cultura contemporanea. Pur senza avere la pretesa di essere una guida alla didattica pianistica del ‘900, questi brani costituiscono un messaggio musicale per essere adottati da chi insegna e approfonditi da chi impara. La Federazione CEMAT ha curato l’edizione dell’album e l’Accademia Musicale “M. E. Bossi” di Como ne ha seguito la diffusione in ambito didattico musicale. I 19 autori dei brani inclusi nell’album sono: Francesco Antonioni, Sonia Bo, Mauro Castellano, Enrico Collina, Giuseppe Colardo, Giorgio Colombo Taccani, Michele dall’Ongaro, Fabrizio De Rossi Re, Ivan Fedele, Carlo Ferrario, Sandro Gorli, Daniele Lombardi, Robert W. Mann, Mario Moretti, Francesco Pennisi, Alessandro Sbordoni, Stefano Taglietti, Franco Torri, Roberta Vacca. Dal 2001 al 2003 il pianista Mauro Castellano ha eseguito tali brani in una serie di lezioni-concerto in varie città italiane e straniere: Como, Roma, Palermo, Genova, Canzo (con la partecipazione dei giovani pianisti Stefano Molteni, Silvia Ferrario, Luca Piccolo e Martina Beretta, preparati da Vsevolod Dvorkin, Adriana Mascoli, Cristina Perego e Franco Torri), Alessandria d’Egitto, Sofia, Berlino, Kvãnum e Gothenburg (Svezia).

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Convegni e Seminari Comunicare con l’Arte La musica e la tecnologia come strumento formativo e didattico Nuove Tecnologie e Risorse Umane nel mondo musicale Firenze, Genova, Roma, 1999 “Comunicare con l’Arte” vede il coinvolgimento di diverse forme d’arte e l’interazione con il movimento, essenziale a qualunque forma di apprendimento. Nella creazione di un iter pedagogico finalizzato all’attività dei centri è importante interessare i ragazzi alla ricchezza timbrica della musica di oggi, anche attraverso la costruzione di una vera e propria grammatica che possa diventare anche stile. Ci si è rivolti agli operatori culturali, al mondo politico, ai mass-media, agli organizzatori dei corsi di perfezionamento nelle discipline dello spettacolo, agli informatici, agli artisti e agli studiosi in musica, teatro, danza e altre arti connesse. Il convegno è stato una preziosa occasione per fare il punto sulla ricerca musicale elettroacustica, sull’incidenza delle tecnologie avanzate sulla nuova creatività musicale, sull’impatto del pubblico in presenza di suoni trattati con nuove tecnologie, sul rapporto audio/video/interprete, sulle forme d’arte legate alle installazioni e ai percorsi espositivi musicali. Con i Centri italiani e con diversi compositori e docenti si sono predisposti progetti per il coinvolgimento didattico, formativo o anche solo propedeutico rivolto sia al mondo dell’infanzia che agli adulti, facendo anche un motivato sondaggio di quanto prodotto dai centri stessi. La documentazione raccolta è servita come base per la produzione di materiali pubblicitari volti alla sensibilizzazione sull’argomento anche tramite i supporti web e informatici di telecomunicazione. Al gruppo di lavoro hanno contribuito Fiorella Cappelli (coordinatrice del progetto e responsabile per la pedagogia nel settore della scuola), Giuseppe Di Giugno, Riccardo Bianchini, Mario Campanino, Antonio Camurri, Alessandro Cipriani, Maria Cristina De Amicis, Michelangelo Lupone, Alessandro Melchiorre, Giovanni Piazza, Walter Prati, Leonello Tarabella. Obiettivi del Progetto Per la Scuola elementare: > sviluppare un’attività ludica con il sincretismo suono/azione > costruire con il sonoro dei prodotti multimediali > far osservare il rapporto esistente tra tempo-spazio-suono > sviluppare l’immaginazione e la creatività > potenziare la capacità di percezione e memoria uditiva > facilitare l’ascolto musicale e la comprensione della relazione tra pratica musicale e pratiche sociali Per la Scuola media: > indagare sulle leggi che regolano il mondo acustico > costruire prodotti multimediali > utilizzare il computer per suonare con gli altri (creare/trasformare) > ascoltare musica di tutti i generi e imparare a trascriverla per suonare con il proprio complesso > avvicinare attraverso la musica usi e costumi di altre culture Per la Scuola media Superiore: > costruire prodotti multimediali > utilizzare il computer per suonare con gli altri (creare/trasformare) > comunicare con l’arte: vedere forme e ascoltare musica per fruire prima con la sensibilità e poi, come atto volontario, attraverso uno specifico percorso di conoscenza > indagare sulle leggi scientifiche che regolano il mondo acustico

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Convegno europeo dei centri di ricerca e produzione informatica Nuova musica e tecnologia in Europa - Ruolo e funzione dei Centri di ricerca, produzione e diffusione musicale Roma 27, 28 e 29 ottobre 2001 - Goethe Institut Inter Nationes Il convegno ha evidenziato la situazione dei centri di musica elettronica europei e italiani. Ne è risultato un documento che prospetta la necessità di un riconoscimento normativo e legislativo, che in Italia - a differenza degli altri paesi europei - non è avvenuto. I centri hanno sviluppato negli ultimi decenni una indiscussa capacità di ricerca e di produzione: anche nel campo dell’insegnamento si è passati nel 2001 dalle due cattedre di musica elettronica di dieci anni fa alle sedici cattedre nei Conservatori di tutta Italia. In alcuni casi - ad esempio Napoli, Pisa e Roma - i Centri hanno sede presso prestigiosi Musei e Università, ma non hanno i finanziamenti per creare strutture e strumentazioni fruibili anche all’esterno da parte di tutti quegli studenti, musicisti e ricercatori che agiscono sulla musica ellettroacustica.1 Hanno partecipato i Centri europei: Centro Reina Sofia, LIEM, Laboratorio de Informàtica y Electronica Musical (Madrid); Elektronisches Studio der Technischen Universität (Berlino); EMS, Elektronmusik studion (Stoccolma); GRAME, Centre national de création musicale (Lione); IMEB Institut International de Musique Electroacoustique (Bourges); NoTAM, Norsk nettwerk for Teknologj, Akustjkk eg Musjkk (Oslo); ZKM, Zentrum für Kunst und Medientechnologie (Karlsruhe); Simon Emmerson, Sonic Art Network (City of London University) ed i centri italiani: CNUCE-CNR (Pisa); CRM (Roma); Edison Studio (Roma); Fondazione IDIS (Napoli); Istituto Gramma (L’Aquila); Laboratorio Circuiti - Università di Roma Tor Vergata; LaSDIM/IRMus (Milano); MM&T (Milano); Musica Verticale (Roma); Spaziomusica Ricerca (Cagliari).

Ciclo di incontri sulla Cultura Italiana Contemporanea all’estero La musica italiana Nuova e Nuovissima: approfondimenti tematici e metodologie organizzative per la diffusione in campo internazionale Roma 11 febbraio 2002 - Istituto Diplomatico di Villa Madama Roma, 7, 15, 23 e 28 maggio 2002 - presso la sede del CEMAT Roma 23 marzo e 20 aprile 2004 - presso la sede del CEMAT La Federazione CEMAT, su invito del Ministero Affari Esteri, ha svolto tre workshop di formazione per i direttori e i nuovi addetti culturali degli Istituti Italiani di Cultura all’estero, con la finalità di offrire motivazioni e stimoli per promuovere la musica contemporanea. Gli incontri sono stati curati da Nicola Sani.

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1 documento conclusivo nel Capitolo Politica Musicale


Corsi La Bottega Informatica Nel 2001 sono state impostate le linee generali della Bottega Informatica. Il prof. Giuseppe Di Giugno e i componenti del Comitato Artistico Scientifico della Federazione CEMAT hanno definito il programma delle giornate di studio dei laboratori. La Bottega Informatica è stata pensata come un ponte di collegamento tra le discipline scientifiche legate al suono e la complessità del lavoro compositivo che si avvale delle tecnologie avanzate, con l’obiettivo di facilitare l’approccio, l’approfondimento e il migliore sfruttamento di quanto i sistemi informatici oggi mettono a disposizione degli artisti. La Bottega Informatica si articola in una serie di laboratori e workshop a tema, con compositori o interpreti, con l’intento di favorire un approccio maggiormente motivato alle potenzialità offerte dagli ultimi esperimenti della tecnologia. Il progetto è stato suddiviso in quattro sezioni: > Il trattamento numerico del segnale nel campo musicale (DSP) > Tutorial su Max-MSP > Presentazione dei più importanti Software musicali disponibili nei vari centri di ricerca internazionali > Conferenze e Dibattiti I corsi sono stati diretti dal prof. Giuseppe Di Giugno, con l’apporto di altri docenti dell’area scientifica, esperti di software musicali e musicisti tecnologicamente avanzati. Il prof. Giuseppe Di Giugno ha presentato la Bottega Informatica a Napoli il 20 aprile 2001 al Conservatorio di Napoli “San Pietro a Majella”.

Trattamento numerico del segnale sonoro nelle applicazioni musicali Primo Tutorial Roma 2, 3, 4 dicembre 2002 - Goethe Institut Inter Nationes Corso in forma di laboratorio (lezioni ed esercitazioni) Argomenti trattati corredati da esemplificazioni, applicazioni, aspetti grafici realizzati tramite software Max-Msp: Richiami ai concetti fondamentali di Matematica e Fisica Acustica / Trattamento numerico del segnale sonoro / Analisi e Sintesi di Fourier / Spazializzazione / Modelli Fisici. Direzione scientifica del corso: Giuseppe Di Giugno con: Maurizio Giri, Fabio Cifariello Ciardi, Carlo Di Giugno Secondo Tutorial Subiaco, 27-30 aprile 2003 - Monastero di Santa Scolastica Il corso è rivolto a compositori e ricercatori, nonché a studenti con una certa esperienza nell’uso dei computer e dei programmi musicali. Argomenti trattati corredati da esemplificazioni, applicazioni, aspetti grafici: Il trattamento numerico del segnale nel campo musicale (DSP) / Tutorial su Max/MSP / Presentazione dei più importanti Software musicali disponibili sul mercato / Interventi dei compositori e analisi di pezzi musicali in funzione del rapporto e delle potenzialità con le tecnologie utilizzate. Direzione scientifica del corso: Giuseppe Di Giugno con: Luigi Ceccarelli, Maurizio Giri, Michelangelo Lupone, Walter Prati, Carlo Di Giugno

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Studi e Ricerche Macchina del Duemila / Progetto M.I.R.A. Realizzazione della scheda prototipo una architettura flessibile ed ampliabile dell’Hardware a base Max/MSP e Sharc per la generazione ed il controllo del suono. Il progetto venne sviluppato dal prof. Giuseppe Di Giugno, in collaborazione con la Kitchen di Parigi (Thierry Coduys), Cycling’74 negli Stati Uniti (David Zicarelli, Richard Dudas), ZP (Piero Pierucci, Umberto Zanghieri) e i Centri soci del CEMAT (Michelangelo Lupone del CRM) e Universitari. Scopo del progetto M.I.R.A. era la definizione di una nuova architettura mediante la quale un personal computer costituito da hardware adatto e utilizzante un opportuno software fosse in grado di gestire installazioni complesse. Il progetto è stato sostenuto da un consorzio comprendente laboratori di produzione, istituzioni culturali e ditte specializzate nello sviluppo di hardware e software, come forze tendenti verso un unico comune obiettivo: quello di rendere la produzione di musica elettronica piu facile, meno costosa e più diffusa. Lo stato di avanzamento del progetto è stato oggetto di una dimostrazione alla conferenza ICMC 2000 di Berlino. La dimostrazione comprendeva la generazione del codice Sharc da parte dei Patch Max/MSP e quindi il caricamento e lo svolgimento dello stesso su una scheda prototipo munita di DSP Sharc. L’architettura è stata poi provata e valutata in grado di produrre codici ottimizzati per la piattaforma Sharc.

Computer Music Toolbox Studio e pubblicazione sull’elaborazione e la sintesi del suono che, partendo dagli elementi di base, affronta gradualmente tutti gli aspetti della Computer Music, con un linguaggio accessibile anche a chi non ha conoscenze specialistiche di matematica e programmazione. “Computer Music Toolbox” è un progetto per l’insegnamento della musica elettronica che prevede un libro di testo, un CD-Rom ed un sito Web coordinati tra loro. Lo scopo è fornire al musicista un bagaglio di conoscenze tecniche che gli permetta di esprimere tutto il proprio potenziale creativo nella Computer Music. Per compiere questo percorso, viene utilizzato il software Max/MSP. Il prof. Giuseppe Di Giugno è responsabile della pubblicazione, con la collaborazione di Maurizio Giri, Eugenio Guarino, Carlo Di Giugno, Lorenzo Seno. L’esigenza di uno strumento del genere nasce dalla richiesta di compositori e tecnici per un supporto didattico agile e “friendly” per le nuove frontiere del lavoro creativo svolto utilizzando le nuove frontiere dell’era digitale del suono. Max/MSP è un “ambiente software” interattivo per la composizione musicale, l’elaborazione audio e la produzione multimediale. È usato in tutto il mondo da quasi venti anni da musicisti, compositori, artisti multimediali, insegnanti e studenti e rappresenta un valido strumento per la creatività tecnologicamente evoluta in ambito musicale e visivo. È un linguaggio di programmazione interamente grafico, ed è quindi relativamente facile da poter apprendere.

Il Mestiere della Musica Como ottobre 2002 In collaborazione con la Fondazione Gennari di Erba (Como), il CEMAT ha ideato la mostra e realizzato il software per l’allestimento del percorso espositivo “Il Mestiere della Musica”. La mostra, indirizzata agli alunni delle scuole medie, illustrava le diverse sezioni dell’orchestra.

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A.C.M.E. e Glossario Il Data-Base "Produzioni elettroacustiche italiane", realizzato nel 2003, mette a disposizione degli operatori e organizzatori musicali le schede tecniche e musicali di opere del nostro tempo, con la segnalazione degli interpreti e le esigenze strumentali e tecniche. L’iniziativa ha preso il nome di A.C.M..E (Azione CEMAT per la Musica Elettroacustica) ed è curata da Fabio Cifariello Ciardi. I dati


iniziali vengono raccolti tramite una form html dedicata, dal peso di pochi Kb che può essere inviata per posta elettronica o messa online in un’area riservata del sito. Tramite apposito pulsante sulla form i dati vengono quindi inviati ad uno script php residente sul server web del CEMAT che si occupa della raccolta ed invia i dati ad un database Mysql, sempre residente sul server web. Il database MySql viene sviluppato in forma essenziale: immagazzina i dati ma non contiene query di ricerca. I dati raccolti vengono trasferiti OFFLINE in un database FileMaker Pro che può essere interrogato in locale con tutta l’elasticità consentita dallo stato attuale della tecnica. I vantaggi di questa soluzione consistono nella possibilità di rendere attivo il sistema in tempi decisamente brevi e, cosa degna di rilievo, la possibilità - a sistema GIA’ attivo - di lavorare alla costruzione parallela di un database mysql con le caratteristiche di una successiva soluzione on-line, una volta testato la fluidità del sistema.

Cleopatra Opera Hi-tech Nel 2002 la Federazione CEMAT ha partecipato alla realizzazione delle anteprime delle Cantate di Berlioz a Parigi e Milano. L’iniziativa rientrava nel contesto del progetto “Opera Hi-Tech” di cui il CEMAT e il prof. Giuseppe di Giugno hanno curato la parte scientifica. Il progetto si basa sullo studio e l’organizzazione di sistemi musicali e informatici per l’analisi e la proposta di composizioni di ampie dimensioni strumentali, ai fini di una nuova capacità di affrontare i capolavori del passato avvalendosi delle tecnologie oggi disponibili. Le nuove tecniche sperimentate si rivolgono al mondo della didattica (studenti di composizione, direzione d’orchestra, strumentisti agli esami finali) ma offrono anche nuove possibilità di uso di spazi e luoghi da concerto che non permetterebbero la fruizione di opere che prevedono l’impiego di un grande organico. Tra i vari sistemi si è scelto di basarsi sul programma Logic, arricchendolo con una vastissima biblioteca di suoni strumentali dell’orchestra sinfonica per le esigenze del repertorio classico. Ciò permette una esecuzione flessibile delle opere e può interagire con interpreti dal vivo, in particolare con il direttore d’orchestra per la concertazione e la direzione vera e propria, i solisti e gli interpreti informatici. In occasione del programma presentato dal Comitato Sport e Cultura per la Pace, Comitato Nazionale istituito per decreto del Ministro Urbani per promuovere la pace attraverso lo sport e la cultura in occasione dei Giochi Olimpici di Atene del 2004 e dei giochi olimpici invernali di Torino del 2006, al CEMAT è stata proposta la riedizione della cantata di Berlioz Mort de Cléopatre in varie città. Cleopatra Opera Hi-tech è stata rappresentata a: Alessandria d’Egitto 14 settembre 2001- Biblioteca Alessandrina - versione scenica Como 10 dicembre 2001 - Unione Industriali - versione didattica La Spezia 14 dicembre 2001 - Sala Dante - versione didattica Trieste 12 dicembre - Museo Revoltella - versione didattica Milano 17 gennaio 2002 - Amici della Scala - versione didattica Parigi 3 aprile 2002 - Institut du Monde Arabe - versione scenica Alessandria d’Egitto 5 giugno 2003 - Centre of Art - versione scenica Volterra 2 luglio 2004 - Teatro Persio Flacco - versione scenica Larnaca (Cipro) 18 luglio 2004 - Larnaka Castle Open Auditorium - versione scenica Alessandria d’Egitto 21 luglio 2004 - Teatro Romano - versione scenica Metaponto 31 luglio 2004 - Parco archeologico - versione scenica Enna 25 settembre 2004 - Palazzo Chiaramonte - versione didattica Malta 1 luglio 2006 - Xaghra - Tempio di Ggantija - versione scenica Santa Severina (Crotone) 15 settembre 2006 - Castello - versione didattica Civitavecchia 18 settembre 2006 - Teatro Traiano - versione scenica Nelle diverse repliche il ruolo di Cleopatra è stato interpretato da: Eva Garajova, Elisabeth Garnier, Katarina Nikolich, Sonia Dorigo Concertatori Pierangelo Gelmini, Michele Fedrigotti direzione scientifica di Giuseppe Di Giugno interpreti informatici Carlo Di Giugno e Matteo Pennese direzione artistica di Italo Gomez

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Iniziative di rilievo internazionale Il CEMAT ha partecipato attivamente, sin dalla sua nascita alla vita internazionale della comunità scientifica e musicale con propri apporti tecnologici e scientifici e con rassegne tese a illustrare le produzioni di musica italiana elettroacustica.

Zagabria 9-11 aprile 1997 - Biennale Musica La Federazione CEMAT è stata invitata a partecipare attivamente alla XIX edizione della Biennale di Zagabria attraverso la realizzazione di conferenze, ascolti e tavole rotonde sulla musica elettronica. Nell’arco delle tre giornate sono stati presentati: la stazione per l’elaborazione del suono in tempo reale MARS (musical audio research system), realizzata presso il Centro IRIS di Paliano e illustrata da Paolo Andrenacci, e il progetto della nuova stazione di elaborazione dal vivo, Macchina del Duemila, illustrato dal prof. Di Giugno. In collaborazione con i Centri soci è stata allestita una ‘stanza degli ascolti’ con la diffusione di opere per nastro di numerosi compositori italiani attivi nei Centri. I compositori Riccardo Bianchini e Enrico Cocco hanno tenuto una lezione-concerto sulle produzioni più recenti di musica elettronica italiana e Paolo Zavagna di Tempo Reale ha tenuto una lezione sul restauro e la conservazione dei nastri. Oltre alla esecuzione di musiche di autori storici quali Berio, Maderna e Nono, è stata presentata la particolare produzione di RAI Radio3, realizzata in collaborazione con i Centri soci, denominata Radiofilm.

L’Aquila 2-5 settembre 2000 - Forte Spagnolo XIII CIM Colloqui di Informatica Musicale Promosso da AIMI Associazione di Informatica Musicale Italiana e organizzato da Istituto GRAMMA. Il Colloquio di Informatica Musicaler (Colloquium on musical informatics) è un appuntamento biennale che ha permesso a studiosi e ricercatori provenienti da tutto il mondo di condividere e diffondere esperienze e conoscenze nel campo dell’informatica musicale. Nel 2000 l’incontro si è tenuto a L’Aquila in collaborazione con l’AIMI (Associazione di Informatica Musicale Italiana) ed ha visto la presenza di numerosi ospiti di rilievo internazionale che hanno discusso di tematiche quali l’incremento di interesse nei confronti della musica contemporanea, nonché le metodologie di insegnamento e diffusione della musica informatica ed elettronica. Nell’ambito della 13a edizione, in particolare, una sezione è stata interamente dedicata alla didattica della musica informatica.

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ICMC-International Computer Music Conference La rete di contatto dei Centri di musica elettronica nel mondo si è sviluppata tramite una rete di congressi scientifici con colloqui nazionali e partecipazioni alle International Conferences. > Pechino ottobre 1999 La Federazione CEMAT ha preso parte all’International Conference of Computer Music di Pechino, dove ha illustrato il progetto di promozione della musica italiana rapportata alla tecnologia. Hanno partecipato alla Conferenza Giuseppe Di Giugno e Gisella Belgeri, nonché i compositori Laura Bianchini, Alessandro Cipriani e Marco Palumbo, i quali hanno presentato le proprie relazioni musicali o scientifiche allacciando nuovi rapporti con i componenti delle istituzioni internazionali che si occupano di musica contemporanea. > Berlino agosto 2000 La Federazione CEMAT ha partecipato all’International Conference of Computer Music di Berlino, con la presenza del prof. Giuseppe di Giugno, della prof.ssa Belgeri e del compositore Alessandro Cipriani che, nel corso della Conferenza hanno illustrato i primi risultati della Macchina del 2000, così come emerso dal gruppo di studio che ha visto co-partecipe lo studio Kitchen di Parigi e Thierry Coduys, insieme agli esperti italiani. Lo stato di avanzamento del progetto è stato oggetto di una applaudita dimostrazione alla conferenza ICMC 2000 di Berlino. La dimostrazione comprendeva la generazione del codice Shark da parte dei Patch Max/MSP e quindi il caricamento e lo svolgimento dello stesso su una scheda prototipo munita di DSP


Shark. L’architettura è stata provata e ritenuta in grado di produrre codici ottimizzati per la piattaforma Shark. I due "poli di attrazione" sono adesso sufficientemente vicini tra loro da potersi scambiare materiale sonico. > Cuba 26-30 settembre 2001 Il CEMAT ha partecipato con proprie attività al Congresso della comunità scientifica mondiale ICMC International Computer Music Conference.

ECPNM (European Conference Promoters of New Music) - EFA La ECPNM è l’associazione europea delle istituzioni che promuovono la musica contemporanea; è formata da oltre 80 associazioni di 28 Paesi europei e racchiude al suo interno grandi festival europei come piccole associazioni concertistiche e ensemble strumentali. Il suo scopo principale è quello di sviluppare la cooperazione internazionale e il coordinamento di eventi per la nuova musica in tutta Europa. > Nel 2002 il CEMAT ha preso parte al Seminario “Ars Nova” tenutosi ad Amsterdam. “Ars Nova” è un gruppo di lavoro formato da istituzioni aderenti alla ECPNM e da festival dell’EFA; favorisce il confronto su tematiche di specifico interesse relativo alla musica contemporanea - teatro musicale, musica elettroacustica, giovani interpreti, etc. - con la finalità di promuovere lo scambio di idee, la discussione di progetti comuni e la realizzazione di coproduzioni. > Nel corso dell’Assemblea Generale dell’ECPNM, tenutasi a Roma nel giugno 2003, il CEMAT entra a far parte del Comitato Direttivo e successivamente partecipa a riunioni e Comitati direttivi ad Amsterdam (settembre 2003), a Salisburgo (febbraio 2004), a Londra (ottobre 2004), a Zagabria (aprile 2005), ad Amsterdam (settembre 2005), a Salisburgo (febbraio 2006), a Stoccarda (luglio 2006). > Il CEMAT è stato inoltre delegato in rappresentanza dell’ECPNM (Unione Europea Promotori Nuova Musica) al Meeting delle Associazioni Nazionali dei Festival Europei organizzato dall’EFA (European Festival Association) per la prima volta in Italia, a Roma il 27-28 gennaio 2006. In tale occasione si sono ampliati i sondaggi internazionali ai fini Research Project. > Una delle attività recentemente promosse della ECPNM è il 1° Concorso europeo per progetti di composizione e interpretazione di opere con live-lectronics che il CEMAT realizza in collaborazione con Accademia Musicale di Tallinn, Estonia; EULEC di Lüneburg / Amburgo, Germania; CEM di Amsterdam, Olanda; Aspekte Salzburg, Austria; MISO Music, Portogallo; Gaudeamus, Olanda. I progetti selezionati saranno presentati in prima assoluta durante l’International Gaudeamus Music Week 2007; dopo l’esecuzione pubblica, uno dei progetti verrà indicato quale vincitore del premio e sarà poi programmato dai partner organizzatori nella stagione 2007/2008. La manifestazione è in cooperazione con l’EFA.

C.I.M.E. CIM-Unesco - Confèdèration de la Musique Electroacoustique Nel 2000 il CEMAT è entrato a far parte della CIME-CIM Unesco, con voto unanime dell’Assemblea Generale della CIME tenutasi a Bruxelles. La CIME (Confédération Internationale de Musique Electroacoustique) è stata fondata nel 1981 e nel 1983 è diventata 18° Organismo Internazionale Membro (O.I.M.) dell’International Music Council/CIM-UNESCO. Attualmente riunisce le Federazioni nazionali di venti Paesi: Argentina, Belgio, Cile, Cina, Colombia, Cuba, Francia, Grecia, Italia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria. Le Federazioni sviluppano in completa indipendenza le proprie linee programmatiche e partecipano nel quadro della C.I.M.E. ai programmi di attività definiti durante l’Assemblea Generale dai membri della Confederazione. Essi contribuiscono attraverso la loro specificità e le proprie qualità alla diffusione internazionale multipolare. La C.I.M.E. quale Organismo Internazionale Membro ha ruolo di Consigliere e di rappresentante unico per la musica elettroacustica ai lavori del CIMUnesco, e più in generale alle attività dell’Unesco. Nel 1984 ha creato insieme al CIM-Unesco una Tribuna Internazionale della Musica Elettroacustica (TIME) in collaborazione con gli organismi di radiodiffusione di tutto il mondo. La C.I.M.E. collabora strettamente con il Concorso Internazionale di Musica Elettroacustica di

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Bourges. In occasione dell’Assemblea Generale viene programmato ogni anno un Festival della CIME. Le Federazioni nell’ambito di tale partenariato organizzano annualmente vari concerti. Gisella Belgeri, quale presidente del CEMAT ha preso parte alla giuria del 27° Concorso del Festival Synthèse di Bourges, che ha visto tra i premiati Luigi Ceccarelli. Il CEMAT ha partecipato alle Assemblee Generali della CIME-CIM Unesco, con propri rappresentanti a Bruxelles 2000, Bourges 2002 - 2003 - 2006, Lisbona 2005. Musica italiana nelle rassegne internazionali della C.I.M.E. > Bruxelles 14-15 ottobre 2000 Festival "Espace du Son", con tre episodi tratti dai Radiofilm realizzati da Radio3 Il Cerchio Magico di Laura Bianchini. Radioscena musicale in 21 episodi su testo di Susanna Tamaro. Produzione: CRM - Centro Ricerche Musicali 1996 La mia puntualità fu un capolavoro di Mauro Cardi. Produzione e realizzazione AGON Acustica Informatica Musica - Milano Orti di guerra di Fabrizio de Rossi Re. Striscia radiofonica quotidiana su testo di Edoardo Albinati. Produzione RAI Radio3 > Bourges 11 giugno 2001 - Festival Synthèse > Alvise Vidolin - Concerto per Luigi Nono Seminario sulla musica elettronica all’interno della programmazione dell’IMEB (Institut International de Musique Electroacoustique de Bourges) con l’esecuzione di alcune delle opere fondamentali per nastro magnetico del grande compositore veneziano, Luigi Nono, nel decennale della sua scomparsa. L’esecuzione è affidata a Alvise Vidolin, interprete informatico che affiancò il maestro nel suo cammino attraverso la musica elettronica. > Ginevra 24 - 25 marzo 2004 - Festival Archipel-AMEG Per l’Italia sono stati presentati i brani: Retroscena di Francesco Galante e Arrisi di Francesco Giomi > Bourges 6 giugno 2004 - Festival Synthèse Per l’Italia sono stati presentati i brani: Oquedades di Stefano Scarani, Incubi di Angelo Benedetti e Field di Vincenzo Gualtieri > Lisbona 7 settembre 2004 - Musica Viva Festival Per l’Italia sono stati presentati i brani: Vento di Ostro di Beatrice Lasio e Attittu di Roberto Musanti > Ginevra 14 marzo 2005 - Festival Archipel-AMEG Per l’Italia è stato presentato il brano Presenti Successivi di Elio Martusciello > Svezia 21-23 aprile 2005 - Festival Digital Vital Per l’Italia è stato presentato il brano Leggero di Stefano Petrarca > Lisbona 18 settembre 2005 - Musica Viva Festival Electronic Music Journey Around the World Per l’Italia è stato presentato il brano Voice di Maria Cristina De Amicis > Pechino 28 ottobre 2005 - Musicacoustica Mix Center of Electro-acoustic Music of China (CEMC) Per l’Italia sono stati presentati i brani: Voice di Maria Cristina De Amicis e Field di Vincenzo Gualtieri > Gävle (Svezia) 7 settembre 2006 - Kulturkiosken Per l’Italia sono stati presentati i brani: Man’s garden di Mario Bajardi e Voice di Maria Cristina de Amicis

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Il CEMAT ha presentato a Roma rassegne delle ultime composizioni di musica elettroacustica, forma musicale che negli ultimi quarant’anni ha imposto una svolta decisiva nella produzione musicale e che si sta sempre più rivelando come nuovo strumento particolarmente adatto alla creatività degli artisti. > Roma 23-24-25 novembre 2001 - Goethe Institut Inter Nationes Tre concerti di Musica Elettroacustica a cura dei Centri membri della federazione C.I.M.E.-CIM Unesco, con opere di autori selezionati dalle federazioni nazionali dei Centri di produzione e ricerca di: Argentina, Belgio, Colombia, Cuba, Francia, Italia, Norvegia, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Slovacchia, Slovenia, Svizzera.


> Roma 3 novembre 2004 - Goethe Institut Inter Nationes Due concerti di Musica Elettroacustica a cura dei Centri membri della federazione C.I.M.E.-CIM Unesco. Sono state presentate le nuove creazioni di musica elettroacustica provenienti dai diversi paesi: Argentina, Belgio, Cile, Cina, Francia, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svizzera, Ungheria.

IREM Tribuna Internazionale della Musica Elettroacustica La Tribuna si prefigge di promuovere la musica elettroacustica e di incoraggiare lo scambio di opere tra gli enti radiofonici, dal momento che ciascuno di essi si impegna a diffondere le opere vincitrici o segnalate. L’importante competizione biennale, fondata dalla C.I.M.E. (Confédération Internationale de la Musique Electroacoustique) e organizzata dal CIM-Unesco, Parigi (Conseil International de Musique), con il concorso delle reti radiofoniche ospitanti e il sostegno di vari organismi musicali e istituzionali, prevede la selezione di opere di musica elettroacustica, scritte da compositori attivi, poi diffuse dalle emittenti radiofoniche di diversi Paesi o dalle Federazioni nazionali della CIME. > Copenaghen - Malmö 21 - 26 maggio 2002 IX Tribuna Internazionale della Musica Elettroacustica Organizzata da CIM-Unesco, Radio Nazionale Danese, Radio Nazionale Svedese. Presenti 17 reti radiofoniche e 6 organizzazioni nazionali di musica elettroacustica delle due Americhe e d’Europa, con la proposta di 57 opere. Presidente della giuria Michael Nyvang della Radio danese. Le opere emerse nella sessione precedente ottengono in tal modo circa 150 passaggi radio. La Tribuna internazionale della musica elettroacustica si svolge in occasione di un’importante iniziativa di musica contemporanea; quest’anno coincideva con il festival doppio Musikbro (Ponte musicale) e Elektrisk Helg (Week-end elettronico) programmati a Copenhagen e a Malmö, proprio recentemente unite dal primo ponte che collega la Danimarca con la Svezia. La Tribuna è stata patrocinata dal produttore Evanthore Vestergaard (Radio danese) con la collaborazione del produttore Erik Mikael Karlsson (Radio svedese), lui stesso vincitore di un precedente IREM. La medaglia Picasso-Mirò dell’Unesco è stata assegnata all’opera vincitrice e alla prima segnalata. Hanno preso parte alla giuria gli enti radiofonici nazionali: Argentina (Radio Nacional), Austria (ORF), Canada (CBC Radio Music), Repubblica Ceca (Czech Radio), Danimarca (Radio Nazionale Danese), Finlandia (Radio Nazionale Finlandese), Ungheria (Radio Nazionale Ungherese), Israele (Voice of Music IBA), Norvegia (Radio Nazionale Norvegese NRK), Olanda (Radio Nazionale Olandese VPRO Radio), Polonia (Radio Nazionale Polacca), Slovacchia (Radio Nazionale Slovena), Spagna (Radio Nacional Espanola - Radio Classica), Svezia (Sveriges Radio), Svizzera (Radio Svizzera - SRG/SSR). Nonché le organizzazioni nazionali: Belgio (Federazione di Musica Elettroacustica), Brasile (Centro di Documentazione della Musica Contemporanea), Croazia (Federazione dei Compositori Croati), Francia (Federazione di Musica Elettroacustica), Germania (Federazione Tedesca di Musica Elettroacustica), Italia (Federazione CEMAT), Lituania (Centro di Informazione della Musica Lituana). Grazie all’iniziativa del CEMAT, vicepresidente della C.I.M.E. CIM-Unesco, dopo sedici anni il Concorso ha annoverato compositori italiani e ha riportato un importante successo. È risultato vincitore assoluto delle sezioni seniores e juniores (per la prima volta nella storia della Tribuna) il compositore italiano Emanuele Casale, con il brano Studio 2, per flauto dolce basso ed elaborazione elettronica. Tra i brani segnalati, è inoltre risultata al terzo posto l’opera di Luigi Ceccarelli In Die Resurrectionis. > Roma 10-13 maggio 2004 X Tribuna Internazionale della Musica Elettroacustica alla memoria di Guy Huot Organizzata da Federazione CEMAT e RAI Radio3 presso la Sala A Radio RAI. Enti Radiofonici Nazionali che hanno partecipato alla Tribuna 2004: Argentina (FARME, Federacion Argentina de Musica Electroacustica in collaborazione con Radio Nacional Argentina; Radio Cultura), Austria (ORF), Belgio (RTBF in collaborazione con FeBeMe, Fédération

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Belge de Musique Électroacoustique; VRT Klara), Canada (SRC Société Radio MTL-Canada), Cile (CECH, Comunidad Electroacoustica de Chile in collaborazione con Radio Beethoven), Colombia (ACME, Asociacion Colombiana de musica electroacustica in collaborazione con Radio Nacional Colombia), Danimarca (DKDR Radio Klassik), Francia (INA Institut National pour l’Audiovisuel in collaborazione con Réunion pour la Promotion et l’Enseignement de la Musique Électroacoustique, federazione francese dell’ICEM), Germania (Rundfunk BerlinBrandenburg), Indonesia (Suara Surabaya Organisation), Italia (RAI Radio3 in collaborazione con CEMAT, federazione italiana dell’ICEM), Lituania (Radio Nazionale Lituana), Messico (Broadcasting Mexican Institut), Norvegia (Radio Nazionale Norvegese NRK), Olanda (NLNPBDutch Public Broadcasting Company), Polonia (Polish Radio program 2), Portogallo (Radio Nacional Portugal in collaborazione con Miso Music Portugal, federazione Portoghese dell’ICEM), Repubblica Ceca (Radio National Czech), Repubblica Slovacca (Radio National Slovakia in collaborazione con CECM Center for Electroacoustic and Computer Music Bratislava, federazione slovacca dell’ICEM), Russia (Radio Orpheus in collaborazione con la sezione russa dell’ICEM), Slovenia (Radio National Slovenia), Svezia (Sveriges Radio), Svizzera (SRG SSR idée suisse), Ungheria (Magyar Radio of Budapest in collaborazione con la federazione ungherese dell’ICEM). I brani selezionati a partecipare per l’Italia erano: Limens Limine di Fabio Cifariello Ciardi, Exceptio 07 di Maurizio Martusciello, Buleria di Michele Tadini, Swallow I di Stefano Trevisi. Vincitore è risultato il compositore polacco Cezary Duchnowski con l’opera Monada 3 per voice, piano e computer del 2003. Durante lo svolgimento dei lavori sono stati proposti due concerti con musiche di compositori italiani, Luciano Berio, Walter Prati, Alessandro Cipriani, Agostino Di Scipio, Giorgio Colombo Taccani, Salvatore Sciarrino, Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli e Michelangelo Lupone, per strumenti e live-electronics. Interpreti il Quartetto Bernini, Mahammad Ghavi-Helm e Alessandro Tomassetti. La regia del suono è stata curata da Fabio Cifariello Ciardi e Luigi Ceccarelli. Nel novembre 2004 il CEMAT ha presentato a Roma un concerto di musica elettroacustica realizzato in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, dove sono state eseguite opere di Luciano Berio, Cezary Duchnowski, Luigi Ceccarelli, Agata Zubel, Emanuele Casale. La regia del suono è stata curata da Maurizio Giri.

EBU Ars Acustica Special Evening Art’s Birthday 2006: Trans DADA Express In occasione del Compleanno dell’Arte, che viene festeggiato in tutto il mondo il 17 gennaio, soprattutto dal movimento FLUXUS, per la prima volta nel 2005 viene celebrata l’EBU Ars Acustica Special Evening, un evento dal vivo celebrato dalle emittenti di tutto il mondo. Il Compleanno dell’Arte è un evento informale. Nel 2006 l’Italia partecipa per la prima volta all’EBU con un evento incentrato sulla rinascita dell’arte da parte del movimento dadaista. Il gruppo EBU Ars Acustica ha stabilito le modalità di presentazione dei contenuti e dei contributi di questo evento internazionale facendo riferimento all’idea di “omaggi” sonori. Nelle due location di Vienna (ORF) e Stoccolma (SR) sono stati raccolti tali “omaggi” poi trasmessi sui due canali del satellite EBU, Ravel e Verdi (time-slot sul satellite Ravel: 21-21.30). Il contributo italiano alla festa, realizzato da RAI Radio3 con la Federazione CEMAT, si collega con le presenze di Radio Russia, RNE di Madrid, SWR Baden-Baden, ORF di Vienna, Radio Belgrade, CR di Praga, SR di Stoccolma, DRK e Radio Tesla di Berlino, RTBF di Bruxelles, VPRO di Hilversum, Radio France di Parigi. Presenti musiche elettroniche di Luigi Nono, Luciano Berio, Walter Prati ed esecuzioni live della violinista Federica Vignone (Ciclo Astrale. II parte di Michelangelo Lupone), del violista Luca Sanzò (Invenzione di Massimiliano Viel e A Wave, an electric wave di Alessandro Melchiorre) e dell’arpista Lucia Bova (Quaderni 6 di Maurizio Giri). Fabio Cifariello Ciardi e Maurizio Giri hanno curato la regia del suono. L’evento ha avuto luogo presso la Discoteca di Stato-Museo dell’Audiovisivo di Roma.

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Informative Infocemat Newsletter Stesura del bollettino mensile Infocemat Newsletter che viene divulgato via internet ad un indirizzario di circa 1.500 addetti ai lavori. Infocemat è suddiviso tra Notizie di attualità; promozione del Progetto SONORA; promozione delle attività istituzionali; promozione delle attività dei Centri Soci; promozione del Progetto SIXE-Suono Italiano per l’Europa e Spazi Aperti, rubrica che ospita notizie di iniziative di compositori ed interpreti. Da alcuni mesi vengono ospitati anche appelli e considerazioni sullo stato dell’arte e della musica contemporanea in Italia.

SonoraNews SonoraNews è il bollettino informativo in edizione cartacea attraverso cui la Federazione CEMAT informa delle attività promosse all’estero dal Progetto SONORA. Stampato in più di 3.000 copie e distribuito agli Istituti Italiani di Cultura di moltissimi paesi, oltre che ad istituzioni musicali e culturali internazionali, agli operatori musicali, ai compositori, agli interpreti e ai mass-media, il bollettino si propone come agile ed esaustivo strumento informativo (ne è disponibile una versione on-line in formato pdf). Pubblicato in doppia lingua (italiano e inglese), il SONORA News è oggi arrivato al suo sedicesimo numero, riservando ulteriori inserti speciali a manifestazioni internazionali di particolare rilievo. Il bollettino si compone di quattro pagine in cui trovano spazio editoriali, articoli esplicativi ed interviste; è presente inoltre una discografia essenziale dei compositori contemporanei italiani e un “cartellone” internazionale sulla musica contemporanea italiana programmata dalle principali istituzioni concertistiche e dai Festival musicali all’estero. Altre quattro pagine compongono il ‘paginone’ interno, che sintetizza i programmi specifici promossi nelle città interessate dal Progetto SONORA nel periodo di riferimento della pubblicazione, con schede su progetti, artisti e compositori.

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Le attività del CEMAT sul web

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Il sito web della Federazione CEMAT/Progetto SONORA (www.cematitalia.it) è disponibile online dall’agosto 2000 e conta sull’aggiornamento quotidiano dei suoi contenuti che sono suddivisi in tre grandi aree di interesse (CEMAT, SONORA, Servizi). Un’analisi sia pure sommaria dell'evoluzione della fruizione e del gradimento da parte degli utenti dimostra un incremento pressoché costante del loro numero: i contatti (le volte, cioè, che qualcuno si collega con il suo browser web al sito del CEMAT), che sono circa 600 al giorno nell'autunno 2000, diventano 2.700 nell’autunno del 2001, 6.400 nello stesso periodo del 2002, 9.600 nel 2003, 14.300 nel 2004, circa 16.000 nel 2005 e si attestano nella primavera del 2006 intorno ai 18.000 giornalieri. Inoltre, sempre dai dati statistici a disposizione, risulta evidente che le pagine più visitate sono quelle relative all’area Servizi. Questa è strutturata in ulteriori sotto sezioni: Profili e repertori, in testa alle preferenze degli utenti, contiene notizie biografiche, discografia, foto, riproduzioni di partiture e esempi audio in streaming di circa 292 compositori (il numero è in espansione giornaliera), 225 interpreti e 19 ricercatori tutti attivi nell’ambito della musica contemporanea; segue Link, un elenco esteso e strutturato di URL di tutto ciò che può interessare chi si occupi di musica: Centri di musica elettroacustica, Centri universitari e accademici, Edizioni musicali, Enti musicali, Festival e concerti, Istituzioni pubbliche, Promozione/informazione, Riviste musicali, Software e tecnologie; quindi Novità, anche questa in costante aggiornamento e Glossario, dedicato alla musica elettroacustica e frutto del lavoro di un gruppo di musicisti e ricercatori scientifici dei Centri che costituiscono il CEMAT. Il crescente interesse del pubblico, specializzato e non, verso i servizi offerti dal sito del CEMAT le possibilità che la tecnologia oggi può offrire stimolano l'ente ad attrezzarsi per sostenere con qualità ed efficacia la propria missione. Il CEMAT costantemente lavora migliorare efficacemente il suo servizio in rete: tutti i dati fruibili dalle pagine della sezione Servizi si appoggiano online su un database dedicato. Questo consente non solo di gestire più rapidamente i contenuti a livello di backoffice redazionale ma anche di fornire all'utente un efficace motore di ricerca interno sui contenuti stessi. Questa implementazione, oltre a potenziare la navigabilità, consente di far emergere maggiormente le relazioni tra i contenuti del sito (tra compositori e interpreti, interpreti e opere ecc.). Il CEMAT mira inoltre a potenziare la propria attività produttiva e di raccolta di dati e informazioni tramite implementazione della base dati del sito relativa a concerti, eventi e manifestazioni e tramite un servizio di webcast per la didattica e la diffusione della musica contemporanea italiana. La prima occasione per verificare la fattibilità di trasmettere su web musica contemporanea italiana elettroacustica è stata offerta da un concerto su web di quarantotto ore di musica live organizzato nel 2001 in collaborazione con Cathedral e Magalhaes Musica di New York. All’iniziativa, intitolata “In Honor of Those who Have lost their Lives - 9-11-2001” (In ricordo di coloro che hanno perso la vita - 11-9-2001), hanno preso parte oltre cento artisti e compositori in una trasmissione di quarant'otto ore, dal vivo e on line, in città dei cinque continenti, con i suoni canalizzati nella rete intorno al mondo. Gli ascoltatori hanno partecipato al concerto in tempo reale tramite Pitch Web, uno strumento multiuso posizionato sul browser di Cathedral, nonché tramite altri e diversi strumenti del web. Il programma italiano, curato dalla Federazione CEMAT insieme a Edison Studio, si è svolto per due ore con musica elettroacustica ispirata alla musica sacra e realizzata dai compositori Luigi Ceccarelli, Nicola Sani, Alessandro Cipriani, Emanuele Pappalardo, Michelangelo Lupone e Laura Bianchini. Ne è derivato un ascolto complessivo di grande intensità espressiva e di raffinata ricerca sonora che pure riconduce a fonti culturali di antica tradizione. Hanno aderito all’iniziativa le città di Amsterdam, Atlanta, Berlino, Boston, Brisbane, Buenos Aires, Cracovia, Melbourne, New York, Oakland, Roma, San Diego, Seattle, Sidney e Tokyo. Da questa esperienza ha preso avvio l’idea di rendere dapprima sperimentale, in seguito continuativo, un servizio di webcasting che, nel rispetto delle attuali normative sul diritto d’autore, trasmetta musica, tutorial, interviste, guide all'ascolto, analisi musicali per studenti, musicisti e in


genere per tutti coloro che sono interessati alle nuove tecnologie e alle poetiche musicali contemporanee. L’attività di webcasting audiovideo permette di rendere visibili ad un pubblico più ampio gli eventi e le manifestazioni organizzate dal CEMAT ottimizzando al meglio l’archiviazione dell’attività produttiva. Nel 2006 si è aperto anche un forum per la Rete Italiana Musicisti Organizzati (R.I.T.M.O.) di recente costituzione e la promozione delle singole attività presenti in tutto il Paese. Il CEMAT ha avviato quindi un nuovo settore web ad esso dedicato.

grafico del banca dati della sezione Profili e Repertori del sito www.cematitalia.it

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Ritratti Quale ente di promozione della musica contemporanea italiana la Federazione CEMAT ha organizzato in coproduzione con altri soggetti e con Progetto Musica un ciclo di rilevanti appuntamenti denominati “Ritratti”. Ampie rassegne dedicate ad alcuni dei compositori di maggiore statura nel panorama della musica italiana del XX secolo quali Luigi Nono, Goffredo Petrassi, Aldo Clementi e Domenico Guaccero. Ciascun appuntamento è stato strutturato intervenendo con concerti, scritti e pubblicazioni, incontri e con momenti espositivi. Goffredo Petrassi Goffredo Petrassi A Master of Twentieth Century Italy - Music Theatre and Visual Artists. Questo il titolo del raffinato catalogo pubblicato dal Comitato Progetto Musica, con una introduzione di Sandro Cappelletto, in occasione della mostra dedicata al compositore romano e ai suoi bozzetti di scene e costumi, fotografie, partiture e manifesti. Tale mostra ha evidenziato un aspetto particolarmente significativo di Petrassi: la stretta collaborazione con numerosi pittori e scultori (quali Afro, Cagli, Casorati, Fontana, Mafai, Manzù, Scialoja) per l’allestimento dei suoi lavori teatrali e per le coreografie dei suoi balletti. La mostra è stata presentata a Roma nell’ottobre del 1999 e in Israele nel dicembre dello stesso anno. Luigi Nono Nel decennale della scomparsa di Luigi Nono, la Federazione CEMAT-Progetto SONORA insieme con Musica per Roma ed altri importanti partner (fra cui l’Archivio Luigi Nono), ha dedicato al compositore una rassegna con il duplice intento di divulgarne la musica e rendergli omaggio. Le manifestazioni, che hanno avuto luogo a Roma dal 27 novembre al 4 dicembre 2000, si sono articolate su due percorsi espositivi distinti e paralleli curati rispettivamente dall’Archivio Luigi Nono di Venezia (con Luigi Nono) e da Milano Musica (Arcipelago Prometeo) e presentati al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Tre concerti, una rassegna di video e filmati e un incontro-lezione hanno arricchito la rassegna proponendo interpretazioni attuali e registrazioni storiche della musica di Nono. Aldo Clementi Nell’ambito del Progetto Musica 2002 è stato promosso un Omaggio ad Aldo Clementi, il compositore siciliano d’origine ma attivo a Roma sin dagli anni ‘60. Dal 3 al 13 novembre 2002 sono state eseguite numerose sue opere per ensemble, per teatro musicale e musica elettronica; è stato inoltre presentato il libro Geometrie di musica: Il periodo diatonico di Aldo Clementi di Gianluigi Mattietti ed è stato organizzato un Incontro di studio con la partecipazione di musicologi, critici e compositori. In ambito internazionale, anche il prestigioso Festival di Musica Contemporanea di Huddersfield ha festeggiato il suo venticinquesimo compleanno proponendo una galleria di ritratti dedicati - fra gli altri - all’italiano Aldo Clementi, offrendo in due concerti un panorama della sua produzione più recente, contraddistinto dal ricorso a materiali diatonici e a frammenti di musiche del passato, inseriti in fitti ricami contrappuntistici. Domenico Guaccero Nel ventennale della scomparsa di Domenico Guaccero, la Federazione CEMAT/Progetto Musica ha voluto creare un punto di incontro e confronto tra le diverse iniziative che nel 2004 e all’inizio del 2005 hanno ricordato la figura dell’insigne musicista ed eccellente didatta. L’interesse per il pensiero e l’opera del compositore pugliese si è in questi anni dimostrato costantemente vivo, anche grazie alla presenza dell’Archivio Domenico Guaccero, che ha collaborato in tale occasione con le numerose istituzioni sensibili alle tematiche e presenti sul territorio nazionale. Le manifestazioni si sono articolate in due giorni (2-4 dicembre 2004), con il convegno internazionale di studi (Domenico Guaccero. Teoria e prassi dell’avanguardia, a cura di Giovanni Guaccero e Daniela Tortora, tenutosi presso l’Università “La Sapienza” di Roma), una mostra con installazioni visivo-sonore e un concerto. Tali giornate sono state precedute (22 settembre 2004) dalla messa in scena di ROT, presentata dopo un accurato lavoro di restauro dello storico nastro reso disponibile dall’Archivio Domenico Guaccero e riversato in digitale dall’I.R.TE.M. ROT è stata poi ripresentato a L’Aquila l’8 novembre 2004 nell’ambito della rassegna Corpi del Suono.

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Partenariati Molte iniziative sono condotte in partenariato con importanti realtà produttive alle quali il CEMAT porta il suo contributo ideativo, relazionale, promozionale e tecnico, secondo una prassi consolidata nel tempo che sviluppa sinergie positive sul lato artistico e fornisce nuovi elementi per la formazione del pubblico.

Progetto Musica Il Progetto Musica è la manifestazione organizzata dal Comitato omonimo che promuove a Roma la diffusione della musica contemporanea in tutte le differenti sfaccettature, dalle riletture dell’antico alle nuove opere di teatro musicale, dalla elettronica applicata ai suoni, alle sonorità di strumenti “esotici” e di sistemi di diffusione e di spazializzazione, di recente creazione, dove la musica è spesso collegata alla multimedialità. A partire dall’edizione del 2001 la Federazione CEMAT ha contribuito alla programmazione di Progetto Musica partecipando con iniziative istituzionali, eventi speciali e affiancando le altre associazioni romane in manifestazioni più ampie che intendevano porre l’accento su grandi personaggi o tematiche della musica contemporanea. Nel corso delle varie edizioni, al Progetto Musica, che è promosso dal Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali e che ha il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dipartimento dello Spettacolo, hanno partecipato l’Accademia Filarmonica Romana, Animato, il Centro Ricerche Musicali, Edison Studio, la Federazione CEMAT, Freon-Scuola Popolare di Musica di Testaccio, il Gruppo Strumentale Musica d’Oggi, I Solisti di Roma, Musica Experimento, Musica Verticale, Nuova Consonanza, Nuove Forme Sonore, Nuovi Spazi Musicali. Prestigiose le istituzioni che hanno collaborato ospitando i concerti e le manifestazioni nelle loro sedi, fra cui l’Accademia Belgica, l’Accademia Americana-Villa Aurelia, l’Accademia di Francia, l’Accademia d’Ungheria-Palazzo Falconieri, la Discoteca di Stato-Palazzo Antici Mattei, l’Auditorium della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata, il Forum Austriaco di Cultura, il Goethe-Institut Rom, il Monastero di S. Croce in Gerusalemme, il Palazzo Altemps, il Parco della Musica, la Sala Accademica del Conservatorio di Musica “Santa Cecilia”, il Teatro Ambra Jovinelli, il Teatro Olimpico, il Teatro Palladium, lo Studio d’Arte Morbiducci.

Festival Scelsi 2005 La Federazione CEMAT, Progetto Musica, e il CRM - Centro Ricerche Musicali, hanno collaborato alla realizzazione del Festival Scelsi (ottobre 2005 - febbraio 2006), promosso dalla Fondazione Isabella Scelsi per celebrare il centenario della nascita di Giacinto Scelsi. Tale collaborazione ha portato alla realizzazione del dialogo in tre giornate Tre per Scelsi - In rotta verso il duemila di Mario Bertoncini (9, 10 e 11 dicembre 2005 presso il Goethe-Institut Rom). Si è creata una suggestiva alternanza di parola e suono, recitazione e musica, con la presenza degli attori Virginio Gazzolo, Massimo Verdastro ed Emanuele Carucci Viterbi, drammaturgia e realizzazione di Franco Ripa di Meana, installazioni sonore di Michelangelo Lupone, coordinamento artistico di Laura Bianchini e produzione esecutiva di Gianni Trovalusci. A conclusione di ciascuna giornata ha avuto luogo un concerto di prestigiosi interpreti quali Roberto Fabbriciani, Antonio Caggiano, Roberto Laneri, Ilaria Drago, il Gruppo vocale “In forma di cristalli” e Fabrizio Ottaviucci.

R.It.M.O. contributo alla creazione di una rete di associazioni contemporanee A Napoli il 27 novembre 2005 è nata R.IT.M.O. (Rete Italiana Musicisti Organizzati per le musiche contemporanee). Questo nuovo soggetto è aperto a tutte le realtà che, organizzate in strutture associative, sono impegnate nella produzione e nella divulgazione della musica contemporanea e di tutte le molteplici espressioni a essa correlate (concertistica, sperimentazione elettronica, multimedialità e nuove forme di teatro

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musicale). R.IT.M.O intende porsi quale punto di riferimento nel mondo della musica e della cultura, per un riequilibrio tra l’offerta musicale del passato e del presente, quale supporto per le elaborazioni normative del settore e controparte nei confronti di istituzioni pubbliche, interlocutori istituzionali e soggetti politici.1 Hanno aderito a R.IT.M.O. cinquantuno associazioni: AGON acustica informatica musica Centro Studi “Armando Gentilucci” - Milano; Algoritmo Ensemble - Roma; Alter Ego - Roma; Amici della Musica di Modena; Antitesi - Palermo; Ars Ludi - Roma; Associazione Antidogma Musica - Torino; Associazione Nuovi Spazi Musicali - Roma; Associazione Concorso Internazionale di Composizione “2 Agosto” - Bologna, Associazione Culturale Musica & Arti Elettroniche - Bari; Associazione Fiarì Ensemble - Torino; Associazione Musicale Etnea - Catania; Associazione Novurgia - Milano; Associazione Pierrot Lunaire - Bologna; Associazione Spaziomusica e Spaziomusica Ricerca Cagliari; Brake Drum Percussion - Treviso; CRM Centro Ricerche Musicali - Roma; Comitato Progetto Musica - Roma; Contempoartensemble - Prato; Controindicazioni - Roma; Curva Minore - Palermo; Dedalo Ensemble - Brescia; Dissonanzen - Napoli; Divertimento Ensemble - Milano; Edison Studio - Roma; Federazione CEMAT - Roma; Fondazione Isabella Scelsi - Roma; FontanaMIX Ensemble - Bologna; Freon - Roma; GAMO Gruppo Aperto Musica Oggi - Firenze; Gruppo Teatrale Burattinmusica - L’Aquilla; I Concerti nel Parco - Roma; Icarus Ensemble - Reggio Emilia; Istituto Gramma - L’Aquila; Logos ensemble e Newtonfest - Latina; MM&T Musica Musicisti e Tecnologie Milano; Musica d’Oggi - Acqui Terme (AL); Musica Experimento - Roma; Musica Libera Festival "Luigi Nono" - Trieste; Musica Verticale - Roma; Nuova Consonanza - Roma; Nuovo Contrappunto ensemble - Firenze; Prima Materia - Firenze; Quartetto di Sassofoni Accademia (Associazione Musicale Accademia) - Celano (AQ); Rive-Gauche Concerti / Duo Alterno - Torino; Scatola Sonora Napoli; Sentieri Selvaggi - Milano; SSRG - Sicilian Soundscape Research Group - Palermo; Ticonzero - Cagliari; Trio Aedòn - Morciano di Romagna (RN); Xenia Ensemble - Torino. 1 documento conclusivo nel Capitolo Politica Musicale

Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico in collaborazione con CRM-Centro Ricerche Musicali Roma nell’immaginario musicale Roma 17 settembre 2005 - Complesso del San Michele - Cortile degli aranci La partecipazione del CEMAT alla Notte Bianca del 2005 si è articolata su un duplice fronte, con l’allestimento a cura del CRM di un’installazione dal titolo Roma nell’immaginario musicale all’interno del Cortile degli aranci al Complesso del San Michele. L’installazione sonora d’arte concepita da Michelangelo Lupone si basava su una sofisticata diffusione, realizzata con gli Olofoni - proiettori sonori, che caratterizza lo spazio mettendo in evidenza alcuni elementi architettonici e il giardino con musica e luci. Una selezione di brani musicali antichi e classici di compositori romani o che hanno avuto un rapporto con la città, in una miscela di stili e organici diversi, ha creato un’ambientazione gioiosa e di intrattenimento caratteristica della cultura musicale romana. Il finale era concepito come uno spettacolo nello spettacolo, scaturito dall’ habitat sonoro precedente ma con elementi musicali dal ritmo crescente e una spazializzazione dei suoni che, con velocità e traiettorie diverse attraversava lo spazio e si collocava in punti diversi del giardino. Gli Olofoni - proiettori sonori (CRM 2000), sono tra i sistemi più sofisticati per la spazializzazione del suono oggi presenti nel panorama delle installazioni d’arte musicale. Basandosi su un sistema d’irradiazione del suono innovativo, generano un ambiente sonoro preciso e dettagliato, senza essere invasivo. Pur restando sullo sfondo permettono una profonda e naturale percezione dello spazio e della sua capacità evocativa.

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Discoteca di Stato-Museo dell’Audiovisivo Roma 21 giugno 2005 - La Festa della Musica Il CEMAT in collaborazione con alcuni Centri soci ha partecipato ad alcune iniziative istituzionali che si sono svolte nella sede di Palazzo Antici-Mattei. Edison Studio


e la Fondazione MM&T sono stati protagonisti della serata, con la proiezione del film Gli ultimi giorni di Pompei di Eleuterio Ridolfi, un film muto del 1913 presentato nella versione con live computer soundtrack di Edison Studio in co-produzione con Fondazione MM&T. Le musiche sono di Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani. La serata era completata da una performance della clarinettista Roberta Gottardi che ha eseguito Traum Formel di Karlheinz Stockhausen. Fabio Cifariello Ciardi ha curato la regia del suono. Roma 22 dicembre 2005 - La notte delle zampogne in collaborazione con CRM-Centro Ricerche Musicali Installazione musicale Invito all’ascolto con gli Olofoni: le tradizioni musicali popolari italiane del Natale nel patrimonio della Discoteca di Stato. Programma musicale trasmesso negli spazi della sede della Discoteca di Stato attraverso la tecnologia degli Olofoni (effetto tridimensionale del suono), realizzato dal CRM. Il visitatore entra in un ambiente sonoro di grande suggestione e deve orientarsi attraverso un’apposita guida. L’installazione è rimasta attiva per tutta la durata della manifestazione. Angeli e Pastori. Concerto di musiche e canti del Natale della tradizione popolare italiana. Con la partecipazione di Ambrogio Sparagna, Erasmo Treglia, Zampogne Giganti. Nel corso del 2005 il CEMAT ha avviato una collaborazione con la Discoteca di Stato-Museo dell’Audiovisivo per l’istituzione del “Fondo Nuova Musica Italiana e musicisti emergenti”. Si tratta della creazione di un archivio dedicato alla musica elettroacustica italiana presso la Discoteca di Stato, grazie al quale l’archivio sonoro della Discoteca di Stato si è già potuto arricchire di opere di numerosi giovani compositori contemporanei.

Comitati Nazionali Il CEMAT quale ente di promozione musicale ha preso parte ai programmi di diversi Comitati Nazionali istituiti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali. Comitato Nazionale Patrimonio e Memoria nella Cultura del Mediterraneo Il Comitato è stato istituito nel 1999 su richiesta dell'Associazione Culture dei Mari. Al CEMAT è stata affidata la promozione delle manifestazioni inaugurali (Conferenza di lancio). Nell'ambito delle attività programmate dal Comitato il CEMAT ha realizzato > la produzione della Cantata di Berlioz Mort de Cléopatre Edizione virtuale. Studio scientifico ed esecuzione musicale con la partecipazione alla Prima edizione degli stage per i musicisti italiani nella EUYO ad Alessandria d'Egitto; > la prima edizione degli Stage per i giovani musicisti italiani nella EUYO a Santa Severina (Crotone). Comitato Nazionale Sport e Cultura per la Pace istituito nel 2003 Per il Comitato, il CEMAT ha ideato e gestito il sito web, la Conferenza di Lancio e Conferenze stampa a Roma, ha curato le attività di Pubbliche Relazioni ed i rapporti istituzionali, ed ha realizzato master e copie di CD oltre che la brochure del programma generale. Il programma ha visto la realizzazione da parte del CEMAT del concerto scenico incentrato su Apollo e Dafne di G.F. Haendel, a cura del SIXE, Suono Italiano per l'Europa, rappresentato a Volterra, Alessandria d'Egitto, Cipro, e in altre città italiane. Visto il successo delle esecuzioni precedenti è stata riproposta ad Alessndria d'Egitto (nel sito archeologico) e a Cipro La Cantata virtuale Mort de Cléopatre di H. Berlioz. È stato realizzato il Video giornale di tutte le iniziative che è stato proiettato ad Atene sulla Nave Scuola “Amerigo Vespucci” in occasione delle manifestazioni inaugurali delle Olimpiadi del 2004. Comitato Nazionale Boccherini istituito nel 2005 In occasione delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Luigi Boccherini la Federazione CEMAT ha pianificato specifici stage per giovani strumentisti finalizzati al repertorio boccheriniano, nell'ambito del Suono Italiano per l’Europa (SIXE). A tal proposito l'Ensemble, in formazioni diverse, ha preso il nome di “Concerto Boccherini”. Alle giornate di studio sono seguiti concerti di musica da camera per arrivare alle sinfonie concertanti in varie città italiane ed europee tra le quali Madrid dove il concerto è stato eseguito al Jardín El Capricho ed inserito nelle manifestazioni ufficiali del Comitato Boccherini.

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Fondazione Teatro dell’Opera di Roma - EUYO European Union Youth Orchestra In occasione della Presidenza Italiana dell’Unione Europea e del Giubileo d’argento dell’EUYO si sono tenuti due concerti celebrativi a Roma, organizzati dalla Federazione CEMAT presso il Teatro dell’Opera di Roma nei giorni 7 e 8 agosto 2003. L’Orchestra Giovanile Europea, diretta da Vladimir Ashkenazy, ha eseguito le musiche di E. Elgar, F. Mendelssohn-Bartholdy, O. Respighi, D. Schostakovic, R. Schumann, R. Strauss. Solisti Jian Wang e Gianluca Cascioli.

AGIS Associazione Generale Italiana dello Spettacolo Vertenza La cultura costa l’incultura costa di più Il 21 febbraio 2005 si è svolta a Roma, in Piazza del Pantheon e al Teatro Argentina, la vertenza dell’intero mondo dello Spettacolo, indetta dall’Agis in risposta ai tagli al FUS (Fondo Pubblico per lo Spettacolo) decisi dall’ultima Finanziaria e ridotti del 30% nell’arco di un ventennio. Oltre 700 persone, tra cui molti personaggi noti del mondo dello spettacolo (Scaparro, Fracci, Proietti, Gullotta, Sastri, Pontecorvo, Scola, Villoresi, Verdone ed altri), hanno preso parte all’iniziativa manifestando la loro preoccupazione per la precarietà e per l’assenza di norme certe in questo settore e per il mancato riconoscimento del valore dell’arte e della cultura, considerate dall’attuale amministrazione come una spesa da tagliare più che un settore sul quale investire. Gabriele Lavia e Giorgio Albertazzi sono intervenuti sul palco a commentare l’Appello. L’apporto del CEMAT è stato quello di rappresentare il mondo musicale; il M° Gianluigi Gelmetti ha eseguito musiche di Rossini con un’orchestra sinfonica composta per l’occasione da professori d’orchestra del Teatro dell’Opera, dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e di varie orchestre facenti parte dell’I.C.O, e con un giovane complesso, espressione della Scuola di Musica di Fiesole, l’Ensemble di Sassofoni. Erano presenti Carlo Maria Badini (Presidente dell’Orchestra Mozart), Vittorio Antonellini (Presidente I.C.O.), Gioacchino Lanza Tomasi (Sovrintendente Teatro San Carlo di Napoli), Francesco Agnello (Presidente CIDIM e AIAM), Lucio Fumo (Società del Teatro e della Musica di Pescara e Vicepresidente AIAM), Francesco Pollice (direttore artistico AMA Calabria), il fisico Giuseppe Di Giugno, i compositori Azio Corghi, Alessandro Sbordoni, Michelangelo Lupone, Laura Bianchini, Francesco Antonioni e numerosi altri musicisti. Presenti anche autorevoli rappresentanti del mondo politico, Piero Fassino, Alfonso Pecoraro Scanio, Giovanna Melandri, Silvia Costa, Gianni Borgna, Vincenzo Vita. Nel pomeriggio una delegazione di artisti e operatori, di cui ha fatto parte Gisella Belgeri (anche vicepresidente Italiafestival), è stata ricevuta dal sottosegretario della Presidenza del Consiglio Gianni Letta e dal vicepresidente della Camera Publio Fiori e il 24 febbraio dal Presidente del Senato Marcello Pera. Il CEMAT ha partecipato alla vertenza contribuendo all’ideazione e alla gestione su sito web dell’iniziativa proposta all’Agis “Teatri aperti: 100 città per la cultura”, che ha registrato 212 partecipazioni in tutta Italia.

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CIDIM, ISMEZ, Fondazione “La Verdi”, AIAM, ICO, ITALIAFESTIVAL, Musicarticolo9 Milano, 20 febbraio 2006 - Auditorium di Milano Convegno: Il Futuro Senza Musica In considerazione della gravissima crisi determinata dalla decurtazione del FUS e delle risorse del Lotto, delle Regioni e degli Enti locali, è stata organizzata una giornata di riflessione sulla situazione delle istituzioni musicali che dedicano la propria attività prevalentemente alla musica classica e contemporanea. Alla riunione, condotta da Luigi Corbani e Giovanna Milella, hanno aderito più di 150 istituzioni musicali italiane (di cui al titolo III della legge n. 800). Vi hanno preso parte il Ministro Rocco Buttiglione, Piero Fassino, Sandro Bondi, Francesco Rutelli, Bruno Tabacci e Salvo Nastasi, direttore generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La sessione mattutina, nella sede della Fondazione “La Verdi”, si è aperta con la lettura del documento predisposto d’intesa con i dirigenti delle principali istituzioni musicali italiane e con le relazioni di Francesco Agnello, Gisella Belgeri, Luigi Corbani, Lucio Fumo, Vittorio Antonellini, Marina


Carloni, Enrico Dindo, cui è seguito un ampio dibattito. Per l’occasione il CEMAT ha ideato e realizzato una Mappa d’Italia delle attività musicali riportante in particolare la distribuzione di contemporanea in tutto il paese, divulgata presso i media in occasione di una Conferenza Stampa svolta nel marzo 2006 a Roma. Sul fronte della musica contemporanea si è attivato un sondaggio per censire le realtà attive e vitali, pur nell’esiguità delle risorse messe a disposizione e si è giunti ad un contesto di circa 60 realtà associative che da Torino o Trieste sino a Palermo assicurano progetti di creatività e di innovazione assai importanti sul piano culturale.

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SONORA: in viaggio con la nuova musica italiana Il progetto SONORA è nato alla soglia del nuovo millennio per sostenere, promuovere e diffondere nel mondo la nuova musica italiana in modo sistematico e coordinato. La musica del nostro tempo vive soprattutto della possibilità di scambi, interrelazioni e contaminazioni e rimanere esclusi dalla rete dei rapporti internazionali è oggi più che mai penalizzante. SONORA è sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Dipartimento per lo Spettacolo. Una delle motivazioni principali che hanno portato alla realizzazione di questa iniziativa è stata quella di dotare di un funzionale strumento di informazione, collaborazione e supporto la rete degli Istituti Italiani di Cultura presenti in tanti paesi del mondo. Sono strutture che, se opportunamente coadiuvate, possono dare un contributo assai notevole alla presenza di formazioni, interpreti e compositori italiani nelle principali sedi di manifestazioni internazionali di prestigio. Possono anche svolgere un ruolo importante di proposizione di nuove iniziative ed attivare in questo senso una forma nuova di committenza, strumento assai carente nella politica musicale del nostro paese. Scopo di SONORA è quello - dopo avere svolto una valutazione di specifici progetti presentati da interpreti e ensemble - di sviluppare un’azione propositiva per ciò che riguarda la realizzazione di tali progetti presso le principali istituzioni, festival e rassegne internazionali di musica e di spettacolo intermediale, anche in collegamento con gli Istituti Italiani di Cultura. Azione propositiva che consiste tra l’altro nella possibilità di sostenere una serie di costi all’origine (spese di viaggio degli interpreti, spese di trasporto della strumentazione, ecc.). La testimonianza della vita musicale italiana contemporanea nel contesto internazionale è rivelata dalla presenza dei nostri interpreti alle più importanti manifestazioni a livello mondiale, resa possibile principalmente dall’iniziativa di SONORA. Allo stesso tempo sono stati sviluppati una serie di strumenti informativi (notiziario periodico, sito internet, informazione on-line, ecc...) per fornire tutte le notizie utili agli operatori del settore, sui progetti presentati e su quelli in fase di elaborazione. L’ampio spazio all’informazione è uno dei punti chiave del progetto, per poter favorire una forma di circuitazione internazionale delle proposte, che in precedenza non era mai stata avviata nel nostro paese. I numeri che testimoniano il resoconto dei primi sei anni di attività di questo progetto sono estremamente ragguardevoli e sono descritti da Gisella Belgeri in un’altra parte di questo documento. Si tratta di centinaia di concerti, collaborazioni con istituzioni internazionali, compositori, interpreti e artisti promossi, un’ampia serie di nuove produzioni intraprese, il tutto affiancato da una notevole copertura di promozione, comunicazione e informazione. È un bilancio estremamente soddisfacente che ha avviato un processo virtuoso e colmato una notevole lacuna istituzionale. In particolare grazie all’azione di SONORA si è invertita una tendenza che vedeva i compositori e gli interpreti italiani presenti all’estero solo sporadicamente e per lo più per iniziativa di complessi e istituzioni straniere. Inoltre vi era un’oggettiva difficoltà per molti di inserirsi nelle programmazioni delle istituzioni internazionali, proprio a causa della mancanza di rapporti e di relazioni nelle singole realtà. Sul versante opposto, SONORA costituisce oggi il riferimento principale per gli operatori internazionali per quanto riguarda la nuova musica italiana. I contatti avviati direttamente, ma anche il notevole numero dei collegamenti al sito internet, testimoniano di un’attenzione e di un monitoraggio costante da parte del contesto internazionale nei nostri confronti. Allo stesso modo si è considerevolmente ampliata e consolidata la collaborazione con la rete degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo; se in un primo tempo le proposte di nuove iniziative partivano da SONORA, oggi la situazione si è trasformata in senso opposto. Questo è il segno tangibile di un rapporto di fiducia che si è creato, grazie al successo che le nostre proposte hanno avuto, fin dall’inizio dell’attività di SONORA, in tutto il mondo. Nicola Sani

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Le Attività di Sonora 2000 -2006 ARGENTINA 2005 Buenos Aires > Stefano Mazzoleni, Massimiliano Scattolin, Orchestra Nazionale Argentina musiche di Luciano Berio, Fabio Vacchi AUSTRALIA 2002 Melbourne > Elena Casoli musiche di Nicola Campogrande, Roberto Doati, Gabriele Manca, Maurizio Pisati, Walter Prati, Giacinto Scelsi 2004 Sidney > Conferenza e installazione - Fabio Cifariello Ciardi 2006 Brisbane > Musica e film muto - Elision Ensemble musiche di Maurizio Pisati BELGIO 2003 Bruxelles Rassegna Nuova Musica Italiana “Europalia” > Massimiliano Damerini, Roberto Fabbriciani, Ciro Scarponi, Giancarlo Schiaffini, Alvise Vidolin portrait Luigi Nono > Alter Ego - portrait di Salvatore Sciarrino > Divertimento Ensemble musiche di Franco Donatoni, Stefano Gervasoni, Sandro Gorli, Gabriele Manca, Alessandro Solbiati Anversa Rassegna Nuova Musica Italiana “Europalia” > Massimiliano Damerini, Roberto Fabbriciani, Ciro Scarponi, Giancarlo Schiaffini, Alvise Vidolin portrait Luigi Nono > Patrizia Radici, Gianluca Ruggeri, Studio Azzurro musiche di Giorgio Battistelli > Ars Ludi musiche di Giorgio Battistelli, Giacinto Scelsi > Teatro delle Albe - musiche di Luigi Ceccarelli Mons Rassegna Nuova Musica Italiana “Europalia” > Teatro delle Albe musiche di Luigi Ceccarelli

2004 Bruxelles, Mons > Icarus Ensemble musiche di Fausto Romitelli, Salvatore Sciarrino Soignies > Concerto e Masterclass - Matteo Pennese, Walter Prati BRASILE 2004 Rio de Janeiro, San Paolo del Brasile > Concerti e Masterclass - Duo Belfiore \ BenOmar musiche di Aldo Brizzi, Sylvano Bussotti, Giacinto Scelsi 2006 San Paolo del Brasile > Guido Arbonelli musiche di Roberto Beccaceci, Riccardo Bianchini, Sonia Bo, Luigi Ceccarelli, Fabrizio De Rossi Re, Ada Gentile, Emanuele Pappalardo, Walter Prati, Maurizio Porro, Giancarlo Turaccio BULGARIA 2003 Sofia > Mauro Castellano - Masterclass e concerto di presentazione del volume " ALDAMICIOMUSIC " musiche di Francesco Antonioni, Sonia Bo, Mauro Castellano, Giuseppe Colardo, Enrico Collina, Giorgio Colombo Taccani, Michele Dall’Ongaro, Fabrizio De Rossi Re, Ivan Fedele, Carlo Ferrario, Sandro Gorli, Daniele Lombardi, Robert Mann, Mario Moretti, Francesco Pennisi, Alessandro Sbordoni, Stefano Taglietti, Franco Torri, Roberta Vacca > Roberto Prosseda musiche di Aldo Clementi, Michele Dall’Ongaro, Ada Gentile, Goffredo Petrassi, Alessandro Solbiati 2004 Plovdiv > Elementi dell’Orchestra Sinfonica di Plovdiv musiche di Luciano Berio, Franco Donatoni, Goffredo Petrassi, Alessandro Solbiati CANADA 2003 Montreal > Luigi Ceccarelli

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musiche di Lugi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi, Agostino Di Scipio, Francesco Giomi, Elio Martusciello 2004 Vancouver > Musica e film muto - Silent Movie Duo musiche di improvvisazione CILE 2001 Valparaiso Rassegna Nuova Musica Italiana - masterclass e concerti > Guido Arbonelli musiche di Riccardo Bianchini, Luigi Ceccarelli, Emanuele Pappalardo, Walter Prati, Nicola Sani > Duo Morini/Porta musiche di Luciano Berio, Franco Donatoni, Adriano Guarnieri, Cristina Landuzzi, Giacomo Manzoni, Giacinto Scelsi > Maria Grazia Bellocchio musiche Claudio Ambrosini, Giorgio Colombo Taccani, Franco Donatoni, Ivan Fedele, Sandro Gorli > Interpreti cileni musiche di Riccardo Bianchini, Armando Gentilucci CINA 2002 Pechino > Duo Alterno, master class e concerto musiche di Mauro Cardi, Fabio Cifariello Ciardi, Luca Lombardi, Ennio Morricone, Goffredo Petrassi, Riccardo Piacentini 2005 > Stefano Mazzoleni, Massimiliano Scattolin, Orchestra Sinfonica di Pechino musiche di Fabio Vacchi

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COLOMBIA 2004 Bogotà > Mauro Castellano, Roberto Fabbriciani, Giancarlo Schiaffini, Alvise Vidolin e interpreti colombiani - concerti e masterclass musiche di Luciano Berio, Luigi Nono 2005 Bogotà > Mauro Castellano, Roberto Fabbriciani, Giancarlo Schiaffini, Silvia Schiavoni, Alvise Vidolin musiche di Luciano Berio, Aldo Clementi, Bruno Maderna, Ennio Morricone, Luigi Nono, Gianfranco Pernaiachi, Nino Rota,

Giacinto Scelsi CROAZIA 2005 Zagabria > Quartetto d’Archi di Torino musiche di Giacinto Scelsi, integrale dei quartetti > Icarus Ensemble musiche di Fausto Romitelli, Martino Traversa, Giovanni Verrando > Antonio Caggiano, Roberto Fabbriciani portrait Giacinto Scelsi > Stefano Scodanibbio musiche di Giacinto Scelsi, Stefano Scodanibbio DANIMARCA 2000 Copenhagen > Giancarlo Schiaffini musiche di Nicola Cisternino, Bruno Maderna, Nicola Sani > Duo Ben Omar/Prati musiche di Sylvano Bussotti, Gabriele Manca, Maurizio Pisati, Giacinto Scelsi 2002 Aarhus > Ossatura musiche d’improvvisazione ESTONIA 2003 Tallinn > Stefano Scodanibbio musiche di Sylvano Bussotti, Fernando Mencherini, Giacinto Scelsi, Salvatore Sciarrino, Stefano Scodanibbio > Anna Clementi, Alessandro Tomassetti, CRM (Centro Ricerche Musicali) musiche di Laura Bianchini, Maria Cristina De Amicis, Domenico Guaccero, Michelangelo Lupone FINLANDIA 2001 Helsinki Rassegna Nuova Musica Italiana - concerti, conferenze, masterclass > Roberto Fabbriciani, Ciro Scarponi, Giancarlo Schiaffini, Alvise Vidolin portrait Luigi Nono > Anna Clementi, Omar Bandinu, Antonio Caggiano, Mario Caroli, Luigino Leonardi, Ciro Scarponi, Walter Prati musiche di Laura Bianchini, Emanuele


Casale, Luigi Ceccarelli, Adriano Guarnieri, Andrea Saba, Giovanni Verrando > Antonio Caggiano, Mario Caroli, Astorre Ferrari, Massimo Mariani, Walter Prati musiche di Giorgio Battistelli, Fabrizio Casti, Ivan Fedele, Stefano Gervasoni, Fernando Mencherini, Salvatore Sciarrino, Gabrio Taglietti > Musica/Realtà Ensemble musiche di Mauro Cardi, Armando Gentilucci, Alessandro Melchiorre, Paolo Perezzani, Nicola Sani 2002 Helsinki > Musica e video “Il ritorno di Tuuli” musiche di Alessandro Cipriani Viitasaari Rassegna Nuova Musica Italiana - concerti, masterclass > Mario Caroli, Ex Novo Ensemble, interpreti finlandesi musiche di Roberto Doati, Ivan Fedele, Stefano Gervasoni, Alessandro Melchiorre, Salvatore Sciarrino > Ex Novo Ensemble portrait Claudio Ambrosini 2003 Helsinki > Alter Ego portrait Emanuele Casale, Paola Livorsi Viitasaari > Multimedia Ensemble musiche di Lucio Garau EGITTO 2001 Alessandria > Concerto di musiche etnica ed elettronica musiche di Alessandro Cipriani FRANCIA 2001 Lione > Progetto Musica Infinita del CRM (Centro Ricerche Musicali) musiche di Tonino Battista, Laura Bianchini Bourges > Concerto per nastro musiche di Nicola Bernardini, Riccardo Dapelo, Roberto Doati, Francesco Giomi, Paolo Pachini > Quartetto Bernini musiche di Agostino Di Scipio, Franco Evangelisti, Michelangelo Lupone > Roberto Fabbriciani musiche di Aldo Clementi, Franco

Donatoni, Bruno Maderna, Ennio Morricone, Luigi Nono, Salvatore Sciarrino 2002 Strasburgo > Maria Carla Notarstefano musiche di Claudio Ambrosini, Guido Baggiani, Marco Betta, Stefano Bracci, Enrico Cocco, Goffredo Petrassi, Alessandro Sbordoni, Giacinto Scelsi, Giuseppe Soccio > Divertimento Ensemble musiche di Franco Donatoni, Sandro Gorli, Riccardo Nova, Alessandro Solbiati > Giuseppe Bruno, Mario Caroli, Andrea Nicoli, Riccardo Vaglini musiche di Emanuele Casale, Andrea Nicoli, Fausto Sebastiani, Riccardo Vaglini Bourges > Concerti per nastro musiche di Claudio Chianura, Riccardo Dapelo, Maria Cristina De Amicis, Antonio Doro, Claudio Gabbiani, Massimo Mariani, Roberto Musci, Andrea Nicoli, Maurizio Pisati, Walter Prati 2003 Strasburgo > Claudia Antonelli musiche di Luciano Berio, Sylvano Bussotti, Franco Donatoni, Francesco Pennisi, Goffredo Petrassi, Salvatore Sciarrino > Ensemble Risognanze musiche di Niccolò Castiglioni, Ivan Fedele, Stefano Gervasoni, Gian Francesco Malipiero, Alessandro Solbiati Parigi > Court Circuit Ensemble musiche di Lucia Ronchetti Bourges > Claudio Jacomucci, Lucio Garau musiche di Stefano Bonilauri, Lucio Garau, Gabriele Manca, Salvatore Sciarrino 2004 Lille > Nuova opera di Tiziano Manca > Aldo Orvieto musiche di Claudio Ambrosini, Luigi Dallapiccola, Giovanni Damiani, Ivan Fedele, Giovanni Verrando Marsiglia > Roberto Prosseda musiche di Goffredo Petrassi > Daniela Cattivelli, Lino Greco, Elio Martusciello, Domenico Sciano, Fabrizio Spera musiche d’improvvisazione > Guido Arbonelli, Monaldo Braconi, Massimo Mazzoli

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portrait Ada Gentile > Roberto Melini musiche di Luigi Dallapiccola Bourges > Concerto elettroacustico musiche di Angelo Benedetti, Vincenzo Gualtieri, Stefano Scarani > Duo Lomuto/Scagliola musiche di Azio Corghi, Agostino Di Scipio, Luca Francesconi, Francesco Scagliola, Giorgio Tedde > Musica e danza - Compagnia Francesco Scavetta - Paolo Ravaglia musiche di Luigi Ceccarelli 2005 Strasburgo > Alda Caiello, Stefano Malferrari, Anna Maria Morini, Enzo Porta musiche di Adriano Guarnieri “per Pier Paolo Pasolini” > Ianus Piano Duo musiche di Fabrizio De Rossi Re, Giacomo Manzoni, Vito Palombo, Fausto Sebastiani, Roberta Vacca Bourges > Gianfranco Antongirolami, Roberto Doati musiche di Luciano Berio, Massimo Biasioni, Roberto Doati, Fabio Nieder, Giacinto Scelsi Marsiglia > Camillo Amalfi, Francesco Calandrino, Elio Martusciello, Roberto Musanti Simone Sedda musiche d’improvvisazione Lille > Ensemble Antidogma musiche di Enrico Correggia 2006 Lione > Conferenza, workshop, concerto CRM (Centro Ricerche Musicali) - interpreti francesi musiche di Michelangelo Lupone Bourges > Luca Sanzò, Fabio Cifariello Ciardi musiche di Aldo Brizzi, Franco Donatoni, Ivan Fedele, Alessandro Melchiorre, Giorgio Nottoli, Salvatore Sciarrino

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GERMANIA 2000 Berlino Rassegna “La Nuova Scena della Musica Elettroacustica in Italia” - concerti, conferenze, masterclass > Seminario-workshop - Antonio Camurri Giuseppe Di Giugno, Michelangelo Lupone,

Nicola Sani > Concerto per nastro, Luigi Ceccarelli, Nicola Sani musiche di Nicola Bernardini, Roberto Doati, Francesco Giomi, Elio Martusciello, Diego Minciacchi > Cinzia Barbagelata, Luisa Castellani, Ermanno Montanari musiche di Francesco Boschetto, Michele Dall’Ongaro, Michele Tadini. > Kantores 99, Giacomo Baroffio, direttore musiche di Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani, Emanuele Pappalardo > Alter Ego musiche di Mario Garuti, Michelangelo Lupone, Alessandro Melchiorre, Nicola Sani, Marco Stroppa > Quartetto Prometeo musiche di Aldo Brizzi, Diego Dall’Osto, Agostino Di Scipio, Fausto Romitelli > Elena Casoli, Alessandro Tomassetti, Walter Prati musiche di Laura Bianchini, Fabrizio Casti, Fabio Cifariello Ciardi, Maria Cristina De Amicis, Maurizio Pisati, Walter Prati Colonia > Antonio Camurri, Roberto Fabbriciani, Alvise Vidolin musiche di Aldo Clementi, Bruno Maderna, Ennio Morricone, Luigi Nono 2001 Berlino > Mario Bertoncini musiche di Mario Bertoncini, Giulio Castagnoli 2002 Berlino > Alter Ego Ensemble musiche di Salvatore Sciarrino > Banda Nazionale dell’Aeronautica, Patrizio Esposito, direttore musiche di Aldo Clementi, Patrizio Esposito, Marcello Panni > Giancarlo Schiaffini, Ensemble Mosaik musiche di Emanuele Casale, Agostino Di Scipio, Francesco Scagliola Friburgo, Bamberga, Berlino, Stoccarda > Sivia Belfiore musiche di Aldo Brizzi, Nicola Cisternino, Giacinto Scelsi 2003 Berlino > Centro MM&T (Musiche, Musicisti e Tecnologie) musiche di Mario Garuti, Massimo Mariani, Roberto Musci, Walter Prati


> Ars Ludi musiche di Michelangelo Lupone > Alter Ego Ensemble musiche di Nicola Sani Colonia > Duo Morini/Porta, Alvise Vidolin musiche di Oscar Bianchi, Nicola Buso, Roberto Doati, Lucio Gregoretti, Adriano Guarnieri, Alessandro Melchiorre > Maurizio Giri, interpreti tedeschi musiche di Lucia Ronchetti Stoccarda > Icarus Ensemble musiche di Riccardo Nova Heilbronn > Duo Notarstefano/Risaliti musiche di Enrico Cocco, Ivan Fedele, Dario Maggi, Luca Mosca, Alessandro Solbiati, Fabio Vacchi > Interpreti tedeschi portrait Diego Minciacchi 2004 Karlsruhe > Nuova Opera - Marco Giovinazzo, Mauro Gino, Giovanni Delfino musiche di Andrea Molino Dßsseldorf > Concertodanza - Centro Ricerche Musicali, Alessandro Tomassetti musiche di Michelangelo Lupone Berlino > Installazione sonora di David Monacchi > Alter Ego portrait Nicola Sani 2005 Stoccarda > Luca Sanzò - Opera di Lucia Ronchetti > Andrea Padova musiche di Marco Betta, Carlo Boccadoro, Salvatore Bonafede, Nicola Campogrande, Emanuele Casale, Aureliano Cattaneo, Alberto Colla, Lucio Garau, Paolo Manfrin, Andrea Morricone, Andrea Padova, Giovanni Sollima Berlino > Anna Clementi, Matias Guerra e interpreti tedeschi portrait Agostino Di Scipio 2006 Stoccarda > Musica e danza - Compagnia Virgilio Sieni Centro Tempo Reale, Francesco Canadese, Francesco Giomi musiche di Francesco Giomi > Ars Ludi, concerto e workshop musiche di Giorgio Battistelli, Patrizio

Esposito, Giacinto Scelsi GIAPPONE 2004 Tokyo > Maurizio Barbetti musiche di Roberto Andreoni, Luca Lombardi, Alessandro Melchiorre, Ennio Morricone, Pietro Pirelli, Giacinto Scelsi, Salvatore Sciarrino, Alessandro Solbiati, Andrea Talmelli GRAN BRETAGNA 2001 Londra > Luisa Castellani, Mauro Castellano, Roberto Fabbriciani, Alvise Vidolin portrait Luigi Nono 2002 Huddersfield > Icarus Ensemble musiche di Aldo Clementi, Franco Donatoni, Ivan Fedele, Nicola Sani, Giovanni Verrando 2003 Glasgow > Opus Ensemble musiche di improvvisazione Londra Rassegna dedicata a Nuova Consonanza > Alvise Vidolin portrait Luigi Nono > Gareth Davies, Oscar Pizzo, Nicola Sani Giulio Castagnoli, Luigi Ceccarelli, Elio Martusciello, Andrea Nicoli > Oscar Pizzo e interpreti inglesi - Alvin Curran, Franco Evangelisti, Domenico Guaccero, Francesco Pennisi, Alessandro Sbordoni, Giacinto Scelsi, Salvatore Sciarrino > Maurizio Barbetti e interpreti inglesi musiche di Franco Evangelisti, Ennio Morricone, Giacinto Scelsi Huddersfield > Ex Novo Ensemble musiche di Claudio Ambrosini, Luciano Berio, Emanuele Casale, Franco Donatoni 2004 Huddersfield > Contempoartensemble musiche di Luciano Berio, Salvatore Sciarrino, Giacinto Scelsi, Roberta Vacca GRECIA 2001 Atene Rassegna Nuova Musica Italiana - concerti,

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video e installazioni > Silvia Schiavoni, Patrizia Radici, Gianluca Ruggeri, Gianni Trovalusci, Maria Cristina De Amicis - Omaggio a Costantinos Kavafis e Giuseppe Ungaretti > CRM (Centro Ricerche Musicali) Istallazione planofoni “Spirale” musiche di Guido Baggiani, Laura Bianchini, Mauro Cardi, Fabio Cifariello Ciardi, Giorgio Colombo Taccani, Michele dall’Ongaro, James Dashow, Maria Cristina De Amicis, Antonio Doro, Fausto Sebastiani > Installazione “Olofoni” - Roberto Carotenuto, Gianfranco Lucchino, Piero Schiavoni, Alessandro Tomassetti musiche di Michelangelo Lupone > Maria Cristina De Amicis, Patrizia Radici, Gianluca Ruggeri, Studio Azzurro (Milano) musiche di Giorgio Battistelli LITUANIA 2005 Vilnius > Trio Aedon, concerto e masterclass musiche di Fabrizio Festa, Giacomo Manzoni, Aurelio Samorì, Riccardo Vianello MESSICO 2004 Città del Messico > Roberto Abbondanza, Opera di Città del Messico musiche di Luigi Dallapiccola 2006 Guanajuato > Trio Aedon musiche di Osvaldo Coluccino, Fabrizio Festa, Cristina Landuzzi, Teresa Procaccini, Nino Rota, Aurelio Samorì NORVEGIA 2002 Bergen, Trondheim, Oslo > Musica e danza - Compagnia Francesco Scavetta - Paolo Ravaglia musiche di Luigi Ceccarelli OLANDA 2005 Amsterdam > Algoritmo Ensemble, direttore Marco Angius musiche di Ivan Fedele, Marco Momi, Lara Morciano

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PERÙ 2003 Lima > Trio Albatros concerto e masterclass musiche di Bruno Bettinelli, Aldo Clementi, Franco Donatoni, Antonio Iafigliola, Goffredo Petrassi, Flavio Emilio Scogna 2005 Lima > Sante Tursi musiche di Caterina Calderoni, Maurizio Pisati, Paolo Rotili, Stefano Taglietti POLONIA 2001 Varsavia > Stefano Scodanibbio musiche di Salvatore Sciarrino, Stefano Scodanibbio 2002 Varsavia > Duo Lomuto/Scagliola musiche di Luciano Berio, Azio Corghi, Agostino Di Scipio, Francesco Scagliola, Luca Francesconi > Lucia Bova musiche di Luciano Berio, Franco Donatoni, Fernando Mencherini, Salvatore Sciarrino 2003 Varsavia Rassegna Nuova Musica Italiana - concerti, conferenze, masterclass > Incontro workshop con Marco Stroppa > Orchestra Nazionale Polacca musiche di Ivan Fedele > Orchestra Sinfonia Varsovia, Renato Rivolta musiche di Luciano Berio, Salvatore Sciarrino > Luisa Castellani, Fabio Cifariello Ciardi musiche di Luciano Berio, Bruno Maderna, Luigi Nono > Algoritmo Ensemble musiche di Giorgio Battistelli, Ivan Fedele, Lara Morciano, Paolo Rotili 2005 Cracovia Rassegna Nuova Musica Italiana > Algoritmo Ensemble musiche di Luciano Berio, Ivan Fedele, Luca Lombardi, Nicola Sani, Giacinto Scelsi, Salvatore Sciarrino > Roberto Fabbriciani, Alvise Vidolin e interpreti polacchi musiche di Luciano Berio, Aldo Clementi, Luca Lombardi, Luigi Nono, Giacinto Scelsi > Marco Angius, Alvise Vidolin e interpreti


polacchi musiche di Giorgio Battistelli, Luciano Berio, Niccolò Castiglioni, Ivan Fedele, Salvatore Sciarrino > Mario Caroli, Alvise Vidolin musiche di Ivan Fedele, Lara Morciano, Luigi Nono, Marco Stroppa, Martino Traversa 2006 Varsavia > Algoritmo Ensemble e interpreti polacchi Opera di Salvatore Sciarrino PORTOGALLO 2005 Lisbona > Video e Musica - Symphonie Diagonale Roberto Doati musiche di Riccardo Dapelo, Agostino Di Scipio, Roberto Doati, Gabriele Manca, Paolo Pachini, Emanuele Pappalardo > Quartetto Bernini, Alessandro Cipriani, Agostino Di Scipio musiche di Luciano Berio, Alessandro Cipriani, Giorgio Colombo Taccani, Agostino Di Scipio, Salvatore Sciarrino > Musica e video di Giulio Latini musiche di Fabio Cifariello Ciardi REPUBBLICA CECA 2002 Luhacovice > SIXE Ensemble musiche di Luciano Berio, Sollima/Rossini, Janaceck RUSSIA 2003 San Pietroburgo > SIXE Ensemble Fiati musiche di Luciano Berio, Nino Rota 2004 San Pietroburgo > Icarus Ensemble musiche di Sylvano Bussotti, Emanuele Casale, Michele dall’Ongaro, Maurizio Ferrari, Andrea Talmelli 2005 San Pietroburgo > Duo Alterno musiche di Azio Corghi, Domenico Guaccero, Paola Livorsi, Ennio Morricone, Riccardo Piacentini > Trio Albatros musiche di Luciano Berio, Aldo Clementi, Giorgio Colombo Taccani, Franco Donatoni, Ivan Fedele, Fabrizio Festa, Bruno Maderna,

Luca Mosca, Giacinto Scelsi SERBIA 2005 Belgrado > Brake Drum Percussion Ensemble musiche di Enrico Correggia, Franco Donatoni, Pierluigi Tanzi SPAGNA 2000 Barcellona > Interpreti spagnoli portrait Ivan Fedele 2001 Madrid > Alter Ego portrait Salvatore Sciarrino Barcellona > Ossatura - musiche d’improvvisazione 2002 Barcellona > Opus Orchestra - musiche d’improvvisazione 2003 Madrid > Assisi Musiche Ensemble musiche di Aldo Brizzi, Aldo Clementi, Bruno Maderna, Goffredo Petrassi, Giacinto Scelsi 2004 Barcellona > Progetto “Cartoline Sonore” musiche di Maria Chiara Cervelli, Massimo Fragalà, Beatrice Lasio, Roberto Musanti, Stefano Trevisi 2005 Bilbao > Klem Ensemble portrait Alessandro Melchiorre SVEZIA 2001 Goteborg > Ars Ludi musiche di Giorgio Battistelli, Laura Bianchini, Pietro Pirelli, Nicola Sani, Giacinto Scelsi 2003 Hamburgsund > Logos Ensemble musiche originali e d’improvvisazione 2004 Malmö > Musica e film muto - EDISON STUDIO musiche di Luigi Ceccarelli, Mauro Cardi, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani

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Stoccolma > Mario Caroli musiche di Fabrizio Casti, Salvatore Sciarrino > Ensemble Nuovo Contrappunto musiche di Matteo D’Amico, Luigi Dallapiccola, Fabrizio Festa, Fabio Vacchi 2005 Stoccolma > Ars Ludi, Silvia Schiavoni, Patrizia Radici, Gianni Trovalusci, Erasmo Gaudiomonte portrait Giorgio Battistelli 2006 Stoccolma > Concerti musiche di Giorgio Netti, Luigi Nono, Riccardo Nova, Giovanni Verrando > Logos Ensemble musiche di Eugenio Becherucci, Stefano Taglietti, Gianluigi Trovesi UCRAINA 2004 Odessa > Maurizio Barbetti musiche di Luca Lombardi, Salvatore Sciarrino, Giacinto Scelsi, Andrea Talmelli 2005 Odessa > Roberto Prosseda musiche di Aldo Clementi, Michele dall’Ongaro, Ada Gentile, Massimo Lauricella, Fausto Razzi, Alessandro Solbiati UNGHERIA 2000 Budapest > Musica e teatro - L’immaginario radiofonico0: I Radiofilm musiche di Laura Bianchini, Luigi Ceccarelli, Giorgio Colombo Taccani, Michele Dall’Ongaro, Fabrizio De Rossi Re, Michelangelo Lupone, Alessandro Melchiorre U.S.A. 2002 New York, Amherst, Boston > Interensemble 2003 Denton (Texas), Kansas City > Musica e film muto - EDISON STUDIO musiche di Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani

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2004 San Francisco > SFNMP San Francisco New Music Players musiche di Ivan Fedele, Ada Gentile Miami > Guido Arbonelli, Andrea Ceccomori musiche di Riccardo Bianchini, Luigi Ceccarelli, Gianvincenzo Cresta, Ada Gentile, Luca Lombardi, Giacomo Manzoni, Fausto Razzi, Walter Prati, Giacinto Scelsi 2005 Los Angeles > Musica e film muto - EDISON STUDIO * musiche di Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani New York > Interensemble 2006 New York > Ensemble Dissonanzen e interpreti americani musiche di Giacinto Scelsi e film muto Seattle, San Diego > Lucia Bova, Lauren Weiss musiche di James Dashow, Maurizio Giri, Bruno Maderna, Francesco Pennisi, Gianluca Podio, Salvatore Sciarrino, Michele Tadini Miami > Luisa Sello, masterclass e concerto musiche di Giampaolo Coral, Gianvincenzo Cresta


Collaborazioni Sonora 2000 - 2006 Rappresentanze diplomatiche italiane all’estero Ambasciata Italiana in Estonia

Istituto Italiano di Cultura di Pechino

Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam

Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro

Istituto Italiano di Cultura di Barcellona

Istituto Italiano di Cultura di San Francisco

Istituto Italiano di Cultura di Belgrado

Istituto Italiano di Cultura di San Paolo del Brasile

Istituto Italiano di Cultura di Berlino

Consolato Generale d’Italia a San Pietroburgo

Istituto Italiano di Cultura di Bogotà

Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo

Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles

Istituto Italiano di Cultura di Sidney

Istituto Italiano di Cultura di Budapest

Istituto Italiano di Cultura di Sofia

Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires

Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda

Istituto Italiano di Cultura di Città del Messico

Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma

Istituto Italiano di Cultura di Colonia

Istituto Italiano di Cultura di Strasburgo

Istituto Italiano di Cultura di Cracovia

Istituto Italiano di Cultura di Toronto

Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo

Istituto Italiano di Cultura di Vancouver

Istituto Italiano di Cultura di Lille

Istituto Italiano di Cultura di Varsavia

Istituto Italiano di Cultura di Lima

Istituto Italiano di Cultura di Vilnius

Istituto Italiano di Cultura di Lione

Istituto Italiano di Cultura di Zagabria

Istituto Italiano di Cultura di Lisbona Istituto Italiano di Cultura di Londra Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles Istituto Italiano di Cultura di Madrid Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia Istituto Italiano di Cultura di Melbourne Istituto Italiano di Cultura di Montreal Istituto Italiano di Cultura di New York Istituto Italiano di Cultura di Kiev Istituto Italiano di Cultura di Helsinki

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Partner stranieri 2000 - 2006

ARGENTINA > Orchestra Sinfonica del Teatro Colón Buenos Aires AUSTRALIA > Sonif(y) Festival - Sidney > Sheer Pluck Festival, Melbourne Festival, Contemporary Music Events - Melbourne > Elision Ensemble BELGIO > Fondazione Europalia > Centro DeSingel - Anversa > Festival Ars Musica - Bruxelles > Filarmonia di Bruxelles > Le Manège / Musiques Nouvelles - Mons > Académie de Musique “La Chantrerie” Soignies BRASILE > Tim Rescala Center - Rio de Janeiro > BIMESP - Biennale Internazionale di Musica Elettroacustica di San Paolo BULGARIA > Orchestra Sinfonica di Plovdiv - Plovdiv > Festival Ppianissimo - Sofia > Accademia Musicale di Sofia CANADA > Festival Rien à voir, Espace Go - Montreal > Vancouver International Jazz Festival > British Columbia University - Vancouver CILE > Università di Valparaiso, Orchestra Regionale di Valparaiso, Associazione dei Compositori Cileni CINA > Conservatorio di Pechino > Orchestra Sinfonica Nazionale di Pechino COLOMBIA > Teatro Colon - Bogotà > Universidad J. T. Lozano - Bogotà > Fundación Mazda - Bogotà CROAZIA > Biennale di Musica di Zagabria > Associazione dei Compositori Croati

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DANIMARCA > Festival MIX 02, Danish Institut of Electroacoustic Musica (DIEM) - Aarhus > Festival Experimental Music "SKRÆP" Copenaghen EGITTO > Palazzo della Cultura “Sidi Gaber” Alessandria ESTONIA > NYYD Festival, Estonian Academy of Music - Tallinn FINLANDIA > Accademia Sybelius - Helsinki 2001 - 2002 > MusicaNova Festival - Helsinki > Festival Time of Music - Viitasaari 2002 2003 FRANCIA > Conservatorio di Aix-en-Provence > Centro IMEB - Bourges > Festival Synthèse - Bourges 2000 - 2001 2002 - 2003 - 2004 - 2005 - 2006 > GRAME Centro Nazionale per la Musica Elettroacustica - Lione > Comitato Lille 2004 - Opera de Lille > Festival Liaisons musicales - Lille > GRIM-Montévidéo (Groupe de Recherche et d’improvisation Musicale) - Marsiglia > Videochroniques - Marsiglia > FID Marseille - Marsiglia > Radio Grenouille - Marsiglia > Ircam - Centre Pompidou e Court-Circuit Parigi > Action Culturelle de l’Univérsité Marc Bloch - Strasburgo > Musées de Strasbourg - Strasburgo GERMANIA > Kulturstiftung des Bundes > Festival Neue Musik in Bamberg Bamberga > Akademie der Künste - Berlino 2000 - 2002 - 2003 > DAAD - Berlino 2000 - 2002 - 2003 > Festival Audible Interface, Kesselhaus der Kulturbrauerei - Berlino > Festival Kryptonale - Berlino > Technische Universität - Berlino 2000 2002 - 2003 - 2005 > Koelner Gesellschaft für Neue Musik -


> > > > > > > > >

Colonia 2000 - 2003 - 2004 VeraSanderArtConnect - Colonia Tanzhaus nrw - Colonia Sud West Rundfunk Studio - Friburgo i. B. Festival “...antasten...” International Festival of Contemporary Piano Music - Heilbronn Badisches Staatstheater - Karlsruhe Bachakademie - Stoccarda Akademie Schloss Solitude - Stoccarda Musik der Jahrhunderte Festival, Pragsattel Theaterhaus - Stoccarda Kunstraum Atelierhaus - Stoccarda ECLAT New Music Festival - Stoccarda

GIAPPONE > Irino Prize Foundation, Kunitachi College, Gakugei University, Toho Gakuen College of Drama and Music, Hara Museum - Tokyo GRAN BRETAGNA > CCA - Centre for Contemporary Art di Glasgow > Huddersfield Contemporary Music Festival - Huddersfield 2002 - 2003 - 2004 > “Dal Niente Project” Teatro Cochrane Londra > London City University - Londra GRECIA > Centro Technopolis - Atene LITUANIA > Philarmonie di Vilnius MESSICO > Teatro di Bellas Artes - Città del Messico > Festival Cervantino NORVEGIA > Oktoberdans Festival - Bergen > Teaterhuset Avant Garden Trondheim > Ultima Festival - Oslo

(TAG)

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OLANDA > International Gaudeamus Musikweek Fondazione Gaudeamus - Amsterdam PERÙ > Universidad Cayetano Heredia - Lima > Filarmonica di Lima > Festival Internazionale di Chitarra > Instituto Cultural Peruano-Norteamericano

POLONIA > Warsaw Autumn Festival - Varsavia 2000 2002 - 2003 > AudioArt Festival - Muzyka Centrum Cracovia PORTOGALLO > Musicaviva Festival - MisoMusic Centre Lisbona REPUBBLICA CECA > Festival Janácek - Luhakovice RUSSIA > Festival “Primavera Musicale di San Pietroburgo” > Unione dei Compositori di San Pietroburgo SERBIA > Ring-Ring Festival - Belgrado SPAGNA > Festival di Musica Contemporanea “Barcelona 2000” > Associaciò Catalana de Compositors > Festival Nits de musica, Fundació Juan Miró - Barcellona 2001 - 2002 > Festival Zèppelin - Centre de Cultura Contemporànea de Barcelona > Università Alcalà di Madrid, > Centro per la Diffusione della Musica Contemporanea Reina Sofia - Madrid > Festiva BBK - Bilbao > Museo Guggenheim - Bilbao SVEZIA > Festival Stockholm New Music - Stoccolma > Centro Fylkingen - Stoccolma > Festival Samtida Musik - Stoccolma > Göteborg Art Sounds Festival, Dipartimento di Musica dell’Università di Göteborg > Gerlesborg School of Fine Art, International Hamburgsund Festival Hamburgsund > Electric Weekend Festival - Malmö UCRAINA > International Festival of Modern Art - Two Nights and Two Days of Contemporary Music in Odessa UNGHERIA > Scuola Nazionale di Teatro di Budapest

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U.S.A. > Florida International Festival - New Music Miami Festival - Miami > University of Missouri > Center for Experimental Music & Intermedia - University of Texas > San Francisco New Music Players - Yerba Buena Center for the Arts - San Francisco > New York University > RedCat Hall - Los Angeles > University of California - San Diego > University of Washington - Center for Digital Arts and Experimental Media Seattle > Brandeis University - Boston > Massachusetts University

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Compositori programmati nei concerti sostenuti da SONORA 2000 - 2006 Rocco Abate Andrea Agostini Claudio Ambrosini Roberto Andreoni Francesco Antonioni Guido Arbonelli Guido Baggiani Tonino Battista Giorgio Battistelli Eugenio Becherucci Bernardino Beggio Luca Belcastro Luciano Bellini Angelo Benedetti Luciano Berio Nicola Bernardini Marco Betta Bruno Bettinelli Oscar Bianchi Laura Bianchini Riccardo Bianchini Massimo Biasioni Michele Biasutti Giovanni Bietti Sonia Bo Carlo Boccadoro Salvatore Bonafede Stefano Bonilauri Francesco Boschetto Stefano Bracci Aldo Brizzi Massimo Buffetti Nicola Buso Sylvano Bussotti Nicola Campogrande Francesco Canavese Mauro Cardi Emanuele Casale Giulio Castagnoli Mauro Castellano Fabrizio Casti Niccolò Castiglioni Aureliano Cattaneo Luigi Ceccarelli Maria Clara Cervelli Luciano Chailly Claudio Chianura Fabio Cifariello Ciardi Alessandro Cipriani Aldo Clementi Enrico Cocco Giuseppe Colardo Alberto Colla

Enrico Collina Giorgio Colombo Taccani Paolo Coral Azio Corghi Enrico Correggia Giovanni Cospito Gianvincenzo Cresta Michele dall’Ongaro Diego Dall’Osto Luigi Dallapiccola Giovanni Damiani Matteo D’Amico Riccardo Dapelo James Dashow Maria Cristina De Amicis Franco Degrassi Fabrizio De Rossi Re Agostino Di Scipio Roberto Doati Franco Donatoni Antonio Doro Patrizio Esposito Franco Evangelisti Fabrizio Fanticini Ivan Fedele Maurizio Ferrari Carlo Ferrario Fabrizio Festa Carlo Forlivesi Massimo Fragalà Luca Francesconi Claudio Gabbiani Francesco Galante Lucio Garau Mario Garuti Giorgio Gaslini Leonardo Gensini Ada Gentile Armando Gentilucci Stefano Gervasoni Giorgio Federico Ghedini Francesco Giomi Maurizio Giri Giuseppe Giuliano Sandro Gorli Lucio Gregoretti Domenico Guaccero Giovanni Guaccero Vincenzo Gualtieri Adriano Guarnieri Antonio Iafigliola Federico Incardona Cristina Landuzzi

Mauro Lanza Silvia Lanzalone Beatrice Lasio Massimo Lauricella Paola Livorsi Daniele Lombardi Luca Lombardi Michelangelo Lupone Egisto Macchi Salvatore Macchia Dario Maggi Giorgio Magnanensi Gian Francesco Malipiero Gabriele Manca Tiziano Manca Paolo Manfrin Robert W. Mann Giacomo Manzoni Massimo Mariani Elio Martusciello Alessandro Melchiorre Fernando Mencherini Diego Minciacchi Andrea Molino Marco Momi David Monacchi Lara Morciano Mario Moretti Andrea Morricone Ennio Morricone Luca Mosca Roberto Musanti Roberto Musci Giorgio Netti Andrea Nicoli Fabio Nieder Luigi Nono Giorgio Nottoli Riccardo Nova Paolo Pachini Andrea Padova Vito Palumbo Marcello Panni Emanuele Pappalardo Matteo Pennese Francesco Pennisi Paolo Perezzani Gianfranco Pernaiachi Stefano Petrarca Goffredo Petrassi Riccardo Piacentini Pietro Pirelli Maurizio Pisati

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Gianluca Podio Mauro Porro Walter Prati Teresa Procaccini Fausto Razzi Fausto Romitelli Lucia Ronchetti Nino Rota Paolo Rotili Luca Russo Andrea Saba Aurelio Samorì Nicola Sani Alessandro Sbordoni Francesco Scagliola

Stefano Scarani Giacinto Scelsi Domenico Sciajno Salvatore Sciarrino Stefano Scodanibbio Flavio Emilio Scogna Fausto Sebastiani Giuseppe Soccio Alessandro Solbiati Giovanni Sollima Luca Spagnoletti Marco Stroppa Michele Tadini Gabrio Taglietti Stefano Taglietti

Andrea Talmelli Pierluigi Tanzi Giorgio Tedde Alessandro Timossi Franco Torri Stefano Trevisi Gianluigi Trovesi Giancarlo Turaccio Roberta Vacca Fabio Vacchi Riccardo Vaglini Giovanni Venosta Giovanni Verrando Riccardo Vianello

Interpreti Roberto Abbondanza Camillo Amalfi Claudia Antonelli Guido Arbonelli Omar Bandinu Cinzia Barbagelata Maurizio Barbetti Maria Grazia Bellocchio Giorgio Bernasconi Lucia Bova Monaldo Braconi Giuseppe Bruno Antonio Caggiano Alda Caiello Francesco Calandrino Mario Caroli Elena Casoli Luisa Castellani Mauro Castellano Andrea Ceccomori Anna Clementi Giuseppe D’Amico Giovanni Delfino Roberto Fabbriciani Astorre Ferrari Erasmo Gaudiomonte Mauro Gino Marco Giovinazzo Claudio Jacomucci Luigino Leonardi Michele Lomuto Stefano Malferrari Elio Martusciello

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voce performer arpa clarinetto voce violino viola pianoforte direttore arpa pianoforte pianoforte percussioni voce performer flauto chitarra voce pianoforte flauto voce performer percussioni flauto violino direttore percussioni percussioni fisarmonica trombone trombone pianoforte performer

Stefano Mazzoleni Massimo Mazzoni Roberto Melini Roberto Musanti Birgit Nolte Maria Carla Notarstefano Alessandro Olla Aldo Orvieto Ermanno Ottaviani Andrea Padova Oscar Pizzo Walter Prati Roberto Prosseda Patrizia Radici Paolo Ravaglia Susanna Rigacci Renato Rivolta Gianluca Ruggeri Luca Sanzò Ciro Scarponi Giancarlo Schiaffini Silvia Schiavoni Stefano Scodanibbio Simone Sedda Luisa Sello Fabrizio Spera Alessandro Tomassetti Giovanni Trovalusci Sante Tursi Gisbert Watty Bruno Zeni Manuel Zurria

direttore sassofono pianoforte performer flauto pianoforte performer pianoforte tromba pianoforte pianoforte contrabbasso pianoforte arpa clarinetto voce direttore percussioni viola clarinetto trombone tuba voce contrabbasso performer flauto batteria percussioni flauto chitarra chitarra performer flauto


Interpreti informatici Laura Bianchini Riccardo Bianchini Michele Biasutti Antonio Camurri Luigi Ceccarelli FabioCifariello Ciardi Alessandro Cipriani Riccardo Dapelo M. CristinaDe Amicis Agostino Di Scipio

Roberto Doati Lucio Garau Francesco Giomi Maurizio Giri Matias Guerra Michelangelo Lupone Massimo Mariani Giuliano Mesa Diego Minciacchi David Monacchi

Andrea Nicoli Paolo Pachini Matteo Pennese Walter Prati Nicola Sani Francesco Scagliola Piero Schiavoni Michele Tadini Riccardo Vaglini Alvise Vidolin

Lauren Weiss

Manuel Zigante

Trio Albatros Marco Pasini Francesco Parrino Stefano Parrino

Edison Studio Mauro Cardi Luigi Ceccarelli Fabio Ciardi Cifariello Alessandro Cipriani

Ensemble Duo Ben Omar/Prati Maurizio Ben Omar Walter Prati Ianus Piano Duo Antonio Sardi de Letto Orietta Caianiello Duo Notarstefano/Risaliti Maria Carla Notarstefano Riccardo Risaliti Duo Antongirolami/Doati Gianpaolo Antongirolami Roberto Doati Duo Morini/Porta Anamaria Morini Enzo Porta Duo Alterno Riccardo Piacentini Tiziana Scandaletti Duo Mylicon/EN Daniela Cattivelli Lino Greco Duo Silent Movie Walter Prati Giancarlo Schiaffini Duo Belfiore/Ben Omar Silvia Belfiore Maurizio Ben Omar Duo Bova/Weiss Lucia Bova

Trio Aedon Stefano Marzi Gabriele Zoffoli Stefano Bartolucci Ossatura Elio Martusciello Fabrizio Spera Luca Venitucci Ars Ludi Antonio Caggiano Gianluca Ruggeri Rodolfo Rossi Quartetto Prometeo Simone Bernardini Aldo Campagnari Carmelo Giallombardo Francesco Dillon Quartetto Bernini Marco Serino Yoko Ichihara Gianfranco Borrelli Valeriano Taddeo Quartetto d’Archi di Torino Giacomo Agazzini Umbeto Fantini Andrea Repetto

Assisi Musiche Ensemble Guido Arbonelli Andrea Ceccomori Andrea Franceschelli Silvia Belfiore Ensemble Alter Ego Aldo Campagnari Paolo Ravaglia Oscar Pizzo Manuel Zurria Ensemble Dissonanzen Marco Cappelli Ciro Longobardi Claudio Lugo Tommaso Rossi Kantores 99 Simonetta Anniballi Letizia Butterin Blasenko Juracic Patrizia Polia Maurizio Verde Ex Novo Ensemble Carlo Lazari Aldo Orvieto Daniele Ruggieri Carlo Teodoro

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Davide Teodoro Claudio Ambrosini direttore Interensemble Stefano Antonello Fabio Bacelle Bernardino Beggio Alessandro Bisello Valentina Migliozzi Alessandro Toffanin Brake Drum Percussion Pietro Bertelli Gianni Casagrande Andrea Berto Andrea Mascherin Davide Micheletto Andrea De Marchi Logos Ensemble Angelo Becherucci Cristiano Becherucci Eugenio Becherucci Gianfranco Cellacchi Luigi Maiozzi Paolo Papasso Catharina Kroeger Opus Ensemble Maurizio Ben Omar Mario Garuti Antonio Locatelli Claudio Gabbiani Walter Prati Giancarlo Schiaffini Giovanni Trovalusci Musica/Realtà Ensemble Alessandro Ferrari Astorre Ferrari Mirco Ghirardini Andrea Maini Giovanni Mareggini Marco Pedrazzini Vincenzo Taroni Icarus Ensemble Giovanni Mareggini Nicola Zuccalà Corrado Barbieri Alessandro Ferrari Giorgio Casati Kumi Uchimoto Marco Pedrazzini

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Divertimento Ensemble Maria Grazia Bellocchio Andrea Cavuoto Miriam Dal Don Maurizio Longoni Relja Lukic Lorenzo Missaglia Maria Ronchini Sandro Gorli direttore Ensemble Risognanze Marino Bedetti Carlotta Bulgarelli Paolo Casiraghi Marco Fusi Marco Massera Birgit Nolte Marco Radaelli Tito Ceccherini direttore Contempoartensemble Susanna Rigacci Duccio Ceccanti Carmelo Giallombardo Vittorio Ceccanti Roberto Fabbriciani Arcadio Baracchi Andrea Secchi Jonathan Faralli Mauro Ceccanti direttore Nuovo Contrappunto Silvia Tocchini Fabio Bagnoli Marcello Bonacchelli Lorenzo Falconi Claude Hauri Emanuele Pacifici Silvia Rimoldi Pino Tedeschi Luciano Tristaino Mario Ancillotti direttore Algoritmo Ensemble Mario Caroli Roberta Gottardi Leonardo Sbaffi Antonio Venturi Maurizio Persia Marco Rogliano Gabriele Croci Antonio D’Antonio Massimo Ceccarelli Silva Costanzo Antonio Caggiano Marco Angius direttore

SIXE Quintetto fiati Sonia Formenti Davide Jaeger Maria Francesca Latella Giuseppe Russo Philipp Tutzer Roberto Arosio Ottetto archi Daniela Cammarano Andrea Camerino Massimiliano Canneto Alina Company Berhang Rassekhi Pietro Scalvini Tommaso Tesini Emilio Arnaldo Pischedda Banda Nazionale Aeronautica Patrizio Esposito direttore


La mia esperienza con Suono Italiano per l’Europa è iniziata nel 2004, in occasione del Premio Cosima Liszt, assegnato durante la XXXVIII edizione dell’Autunno Musicale di Como: l’ensemble affrontava, per la prima volta, un programma interamente dedicato a musiche del Novecento storico e contemporaneo. Non era che l’inizio di una nuova promettente stagione di percorsi comuni. Andrebbe aggiunto il vero battesimo del fuoco, avvenuto in un concerto-anteprima presso la Sala A di Radio2: atmosfera di curiosità e freschezza, seguita dalla sorpresa degli astanti per certo improvviso, insolito slancio delle esecuzioni. Gisella Belgeri ha continuato - saggiamente e coraggiosamente - a sostenere questi presupposti e così l’avventura si è consolidata a Santa Severina, nel 2005, con un programma davvero degno di un’etichettatura europea: grazie anche al sostegno di un agguerritissimo team di operatori-complici (sto parlando del qualificatissimo staff del CEMAT che ha accompagnato la messa a punto di tutti questi progetti), nessun dettaglio è stato trascurato e i risultati sono ora testimoniati dai contributi audiovisivi prodotti in quell’occasione. Il programma venne approntato, di comune accordo con Gisella, con la consueta cura maniacale: Pranam II di Scelsi, Allegoria dell’indaco di Ivan Fedele, Danze tedesche di Schubert-Webern e l’impareggiabile Kammersymphonie op. 9 di Schoenberg. Progetto sulla carta ambizioso e, nei fatti, pienamente superato, con l’aggiunta di un entusiasmo giovanilistico quasi sfacciato. Impossibile dimenticare le dislocazioni a diverse altezze degli strumenti a fiato che ho richiesto nel brano di Scelsi (clarinetto basso sulla navata sinistra, appostato ai piedi di un trono ligneo; corno a tre metri dal suolo, sul pulpito della navata destra; coppia di flauti sullo sfondo dell’altare maggiore, in piedi). Avevo anche rinforzato, con la scelta di appositi registri, i pedali sub-bassi dell’organo, mentre il pavimento tremava tutto di vibrazioni telluriche... Ne sortiva un suono-Scelsi particolarmente visionario ed estremo, un’esperienza d’ascolto piuttosto inaudita e colma d’inquietudine. Posso dunque essere orgoglioso di aver guidato i primi passi di questa giovanissima formazione verso una presa di coscienza del pensiero musicale contemporaneo e di aver contribuito a plasmare un suono riconoscibilmente nostro. Per me si è trattato di un vero laboratorio, tutt’ora in piena evoluzione, di un contesto raro dove poter sperimentare soluzioni interpretative inedite e dove talvolta sono i musicisti stessi a chiedere ulteriori prove di studio e di perfezionamento, senza fiscalizzazione di orari. Come piace a me. Auguri dunque, felicitazioni e avanti tutta! Marco Angius

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Suono Italiano per l’Europa SIXE Musicisti Italiani nella EUYO

Se si chiede agli strumentisti d’arco della vecchia scuola vi diranno che “il suono mediterraneo quel suono corposo e ricco nel quale riconoscevi persino i grappoli maturi - non esiste proprio più. Dicono che questo appartiene ormai ai libri di storia. Ma invece, qualcosa di nuovo, una sorta di sfida, sta affacciandosi sulla scena musicale italiana; una cosa unica nel nostro tempo. E cioè? Un quarto di secolo fa Claudio Abbado, in accordo con una determinata manager, Joy Bryer e un illuminato uomo politico inglese, sir Edward Heath, immaginarono di mettere insieme i migliori giovani strumentisti europei per creare una orchestra davvero speciale. E lo fecero. E nacque l’ Orchestra Giovanile della Comunità Europea, oggi EUYO (European Union Youth Orchestra) All’inizio c’erano una ventina di musicisti italiani nei 140 componenti (i nomi quali Massimo Quarta, Danilo Rossi, Marco Rizzi, Mario Brunello, Marcello Bufalini, Antonello Farulli e Sergio Azzolini vengono alla mente). Poi purtroppo il numero degli italiani diminuì gradatamente negli anni sino a edizioni con soli due nostri musicisti. Ora però, nel 2001 si é nuovamente giunti a 11 elementi effettivi più alcune riserve che hanno partecipato alla EUYO in questa edizione. Ma non solo il numero é cresciuto; c’é stato un’indubbio quanto inaspettato balzo di qualità. Il grande Victor Liebermann (spalla del Concertgebouw e docente di violino della EUYO) soleva dire “Gli italiani possono essere pochi ma tendenzialmente arrivano ad essere i migliori dell’orchestra”. E gli ultimi anni hanno fatto registrare un’ altra sorpresa: i musicisti più giovani si mostrano spesso più agguerriti dei loro colleghi maggiori. Alle selezioni si sono ascoltati sedicenni e diciassettenni di incredibile talento e grinta. Quindi, cosa fare di questo patrimonio del futuro? Occorre non perdere di vista questi elementi. Si é pensato di varare idealmente una nave, confidando di mandare in porto un’ esperienza musicale davvero speciale tanto per i musicisti che per il pubblico. L’idea é stata accolta con favore dai partner storici dell’Orchestra giovanile Europea: la Direzione generale per la promozione e Cooperazione Culturale del Ministero degli Affari Esteri, la RAI e la Scuola di musica di Fiesole nonché dalla Direzione Generale dello Spettacolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Facendo affidamento anche su esecutori delle passate edizioni e sulla generosità di diversi amici si é dato vita nel 2001 ad una orchestra da camera: “Suono Italiano per l’Europa” che ha preso forma nel corso di una iniziativa “in-residence” ospitata dal Comune di Santa Severina in Calabria e sostenuta sia dalla Federazione CEMAT che dal Comitato Patrimonio e Memoria nella Cultura del Mediterraneo, che ha prodotto un repertorio che comprende anche opere significative della musica da camera del Novecento e più recenti. Suono Italiano per l’Europa (SIXE) è un’azione che disegna un cerchio virtuoso intorno all’esperienza di giovani musicisti italiani di talento che si confrontano con la realtà europea. Nelle sale dello splendido e maestoso Castello di Santa Sverina si svolgono stages, prove e concerti e in un convento ristrutturato e rilevato dal Comune sono ospitati i musicisti. Le condizioni si sono rivelate ideali. Incredibile il rapporto attivato tra i cittadini della piccola località calabrese e questi artisti di grande talento che hanno saputo integrare in modo splendido la loro musica al tessuto sociale. Vale forse la pena di ricordare che i giovani strumentisti dai 16 ai 28 anni - arrivano da molte regioni italiane e che il meridione non é per nulla latitante, come spesso si crede. Le regioni di provenienza sono state infatti Lombardia, Friuli, Veneto, Piemonte, Valle d’ Aosta, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria, ma anche Lazio, Abruzzo, Campania, Calabria, Puglia, Sardegna e Sicilia. Suono Italiano per l’Europa (SIXE) ha raggiunto traguardi importanti quali: sei edizioni degli stage di formazione a Santa Severina in Calabria, partecipazione al Festival Janacek in Moravia, Celebrazioni per San Pietroburgo, partecipazioni a festival quali Taormina Arte e Autunno Musicale a Como, celebrazioni per il bicentenario di Luigi Boccherini, etc... Numerosi i concerti realizzati in varie città in Italia e all’estero (S. Severina, Roma, Milano, Como, Alessandria d’Egitto, Larnaca, Nicosia, Gozo, La Valletta, Stoccolma, Civitavecchia, etc.). Nel 2002 i membri del SIXE hanno ricevuto dal Capo dello Stato le Benemerenze della Cultura. Attivi come direttori principali per gli Stage sono stati Marco Angius,Marcello Bufalini, Gareth

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Hancock, Jan Latham Koenig, Peter Maxwell Davies; e inoltre come tutor Stefano Cardo, Alina Company, Luciano Giuliani, Italo Gomez, Judith Hall, Giampio Mastrangelo, Pietro Scalvini, Silvano Scanziani, Max Sommerhalder. Il SIXE opera in quanto orchestra da camera o nella suddivisione per ensemble: quintetto di fiati, ensemble di ottoni, ottetto d’archi, gruppi misti con o senza pianoforte e percussioni, con eventuali solisti vocali o strumentali. Il SIXE ha tra i partner il Comune di Santa Severina (Kr), la Regione Calabria, la Provincia di Crotone, la Discoteca di Stato-Museo dell’Audiovisivo, il Vicariato di Roma, il Comitato Nazionale Sport e Cultura per la Pace, il Comitato Nazionale Patrimonio e Memoria nella Cultura Mediterranea, il Comitato Nazionale Boccherini, i Comuni di Canzo, Cantù, Gravedona, Monterotondo, Accademia Filarmonica Romana, Museo Teatrale alla Scala Milano, Istituto Carducci di Como, Festival Lombardia Europa Musica e ancora, all’ estero l’Istituto Italiano di Cultura a Stoccolma, il Consolato Generale d’Italia a San Pietroburgo, il Consolato Generale d’Italia ad Alessandria d’Egitto, l’Ambasciata d’Italia a Cipro, il Festival di Malta, l’Istituto Italiano di Cultura di Algeri. Sono stati realizzati due film e un audiovisivo: Anno Zero (2001) a Santa Severina, di Angelo Bozzolini; Un Capodanno di Musica (2002-3) a Taormina, di Theo Eshetu; Terra e Musica (2005) a Santa Severina, di Theo Eshetu.

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Le iniziative del SIXE Santa Severina (Crotone) Stage e concerti per orchestra da camera e musica d’insieme

Rosadini, Daniela Marinucci, Giancarlo Giannangeli

Prima edizione 7-16 settembre 200

15 Settembre - Cattedrale concerto diretto da Marcello Bufalini musiche di L. Berio, G. F. Händel, G. Puccini, E. Sollima/G. Rossini, G. Torelli

8 settembre - Scuderie Concerto da camera musiche di W. A. Mozart, W. Lutoslawski, G. Gerswhin, G. Rossini, J. Haydn

17 Settembre - Scuderie SIXE Wind Ensemble musiche di M. Arnold, L. Berio, G. Ligeti, N. Rota, D. Shostakovic

10 settembre - Scuderie Concerto da camera concerto monografico J. Brahms

20 Settembre - Scuderie Concerto da camera musiche di L. Boccherini, W. A. Mozart, F. Poulenc, C. Saint-Saens

12 settembre - Cattedrale Cerimonia commemorativa per le vittime dell’attentato di New York musiche di J. S. Bach e S. Barber

21 Settembre - Castello e Cattedrale Festa dei Suoni Musica in Piazza e nei Cortili musiche di F. J. Haydn, L. Boccherini, A. Vivaldi, C. Bolling

14 settembre - Scuderie SIXE Wind Ensemble concerto monografico per fiati musiche di F. Poulenc 15 settembre Bastioni - Festa dei Suoni musiche di O. Kroll, H. Vieuxtemps, P. Sarasate, F. Kreisler Cattedrale musiche di J. Ibert, M. Arnold, A. Corghi Direttore Marcello Bufalini Scuderie musiche di F. Poulenc, C. Saint-Saens Direttore Marcello Bufalini 16 settembre - Cattedrale concerto diretto da J. Latham-Koenig musiche di R. Wagner, E. Elgar, S. Barber, L. Janácek Direttori e tutor Judith Hall (fiati), Marcello Bufalini (archi), Jan Latham Koenig, direttore

Seconda edizione 12-22 settembre 2002 14 settembre - Scuderie Concerto da camera musiche di M. Ravel, C. Debussy, L. Janacek, A. Dvorak Quartetto Alkman: David Caramia, Edoardo

22 Settembre - Cattedrale Concerto di Saluto alla Comunità diretto da Jan Latham Koenig musiche di M. Ravel, W. Walton, E. Grieg, S. Barber Soprano Anna Rita Taliento Direttori e tutor Jan Latham Koenig, Marcello Bufalini, Silvano Scanziani

Terza edizione 11-21 settembre 2003 13 settembre - Scuderie Concerto per Trio musiche di J. S. Bach, G. A. Brescianello, A. Corelli, F. Kreisler, G. Rossini, A. Vivaldi Trio Broz 16 settembre - Chiesa di Altilia Concerto da camera musiche di J. S. Bach, L. Janácek, N. RimskyKorsakov, N. Paganini, A. Piazzolla 18 settembre - Castello Concerto da camera musiche di L. van Beethoven, W.A. Mozart, F. Schubert 20 settembre - Cattedrale musiche di J. S. Bach, B. Britten, W. A. Mozart, A.

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Vivaldi Direttore Marcello Bufalini 21 settembre - Cattedrale e Scuderie Concerto da camera musiche di G. Gershwin, M. Glinka, L. Janácek, F. Mendelssohn-Bartholdy, N. RimskyKorsakov, A. Piazzolla, F. Schubert Direttori e tutor Marcello Bufalini, Alina Company, Pietro Scalvini

Stage per ottoni 2 - 5 gennaio SIXE Brass Ensemble 4 gennaio - Scuderie musiche di A. Arutunian, J. S. Bach/John Glasel, L. Bernstein, O. Böhme/M. Sommerhalder, E. Carter 5 gennaio - Castello musiche di J. S. Bach, L. Bernstein, V. Ewald, J. Horowitz, G. Petrassi, T. Tallis Tutor Max Sommerhalder

9 ottobre - Altilia Concerto da camera musiche di L. Van Beethoven, G. Donizetti, G. Fauré, A. Piazzolla, G. Rossini 11 ottobre - Auditorium proiezione del film Capodanno di musica di Theo Eshetu (Taormina 2002/2003) 12 ottobre- Cattedrale diretto da Marco Angius musiche di L. van Beethoven, F. Poulenc, F. Schubert, R. Strauss 13 ottobre - Auditorium proiezione del video Anno Zero di Angelo Bozzolini (Santa Severina 2001) 15 ottobre - Cattedrale Concerto di saluto alla comunità diretto da Marco Angius musiche di F. Schubert/A. Webern, I. Fedele, G. Scelsi, A. Schoenberg Tutor Peter Maxwell Davies, Marco Angius, Stefano Cardo, Elizabeth Cragg soprano

Quarta edizione gennaio-settembre 2004 8 - 18 settembre 11 settembre - Cattedrale 12 settembre - Chiesa di Altilia musiche di L. Boccherini, B. Britten, M. Frisina, J. Ibert, F. Mendelssohn-Bartholdy 15 settembre - Castello musiche di S. Barber, G. F. Händel, L. Janácek Ottetto d’ archi SIXE 16 settembre - Cattedrale musiche di L. Boccherini, J. Brahms, W. A. Mozart Direttori e tutor Alina Company, Giampio Mastrangelo, Pietro Scalvini

Sesta edizione 8-15 settembre 2006 9 settembre - Piazza Campo Terra e Musica Stanze della memoria in DVD Regia di Theo Eshetu - Produzione CEMAT Ensemble SIXE Boccherini 10 settembre - Cattedrale Omaggio a Luigi Boccherini Quintetti e Sestetti SIXE-Wind Ensemble 12 settembre - Chiesa di Altilia musiche di F. Farkas, A. Zemlinsky, J. Françaix, J. Ibert

Quinta edizione 1-15 ottobre 2005 5 ottobre Serata di video e musica 7 ottobre - Scuderie musiche di L. Boccherini, G. F. Handel, R. Schumann, A. Piazzolla, G. Rossini Ensemble da camera Boccherini

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8 ottobre - Cattedrale concerto diretto da Peter Maxwell Davies musiche di P. Maxwell Davies, L. Mozart, W. A. Mozart, J. Sibelius

13 settembre - Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore musiche di F. Farkas, A. Zemlinsky, J. Françaix, J. Ibert, N. Paganini 14 settembre - Cattedrale musiche di M. Curtis, F. Farkas, J. Françaix, J. Ibert, N. Paganini, A. Zemlinsky 15 settembre - Castello musiche di F. Farkas, M. Curtis, J. Strauss


Altre presenze del SIXE Roma, Chiesa di Santa Marta, 18 aprile 2002 Orchestra SIXE musiche di S. Barber, C. Saint-Saens concerto diretto da Marcello Bufalini

3 gennaio - Palazzo dei Congressi Concerto da camera musiche di J. S. Bach, C. Bolling, B. Britten, L. Janácek, N. Rimsky-Korsakov

S. Michele a Ripa, 19 aprile 2002 Sala dello Stenditoio del Complesso monumentale di S. Michele a Ripa Consegna degli attestati di Benemeriti della Cultura e dell'arte Il Presidente della Repubblica, con Decreto 2/4/2002 e su proposta del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani, conferisce il Diploma e la Medaglia di Benemerito della Cultura e dell'Arte ai giovani musicisti italiani di Suono Italiano per l'Europa. Premiati: Andrea Azzi, Cecilia Bernardini, Giuseppe Carabellese, Giorgio Casati, Andrea Favalessa, Daniele Di Rienzo, Elena Favilla, Sonia Formenti, Diego Gatti, Valentina Giusti, Joel Imperial, Anita Mazzantini, Gabriele Mini, Anna Pugliese, Andrea Santarsiere, Emiliana Sessa, Stella Sorgente, Omar Tomasoni, Marta Masini, Stefano Trevisan, Philipp Tutzer.

Chiesa di Santa Caterina SIXE Wind Ensemble musiche di P. Aldridge Grainger, M. Arnold, L. Berio, G. Ligeti, N. Rota

Luhacovice - Festival Janácek 21-28 luglio 2002 23 luglio - Teatro delle Terme musiche di L. Berio, G. F. Händel, L. Janácek, G. Puccini, E. Sollima/G. Rossini 27 luglio - Sala dei concerti Elektra 28 luglio - Hukvaldy (luogo natale di Janácek) musiche di A. Dvorák, L. Janácek, B. Martinu Orchestra Sinfonica Internazionale con Ensemble Suono Italiano per l’Europa Direttori e tutor Jan Latham Koenig, Marcello Bufalini Como - Villa Olmo, 23 ottobre 2002 musiche di M. Arnold, L. Berio, G. Ligeti, N. Rota SIXE Wind Ensemble: Sonia Formenti, William Moriconi, Francesco Negrini, Alessandro Toffolo, Andrea Azzi, Giuseppe Russo Taormina Arte 28 dicembre 2002 - 5 gennaio 2003 2 gennaio - Teatro Antico musiche di G. F. Händel, A. Vivaldi, F. J. Haydn, Joseph e Johann Strauss, A. Corghi (su Arie di G. Donizetti), B. Britten/G. Rossini concerto diretto da Marcello Bufalini

4 gennaio - Palazzo dei Congressi Da uno a tre musiche di J. S. Bach, L. Berio, I. Strawinsky, A. Vivaldi (su tema di A. Corelli) Chiesa di Santa Caterina SIXE Brass Ensemble musiche di E. Bozza, G. Gabrieli, J. Horowitz, S. Joplin/A. Frackenpoh, Gesualdo/P. Maxwell Davies, T. Tallis/P. Maxwell Davies 5 gennaio - Palazzo dei Congressi Concerto da camera musiche di C. Franck, G. Gershwin, M. Glinka 6 gennaio - Palazzo dei Congressi Concerto diretto da Marcello Bufalini musiche di L. Boccherini, V. Ewald, F. Poulenc Direttori e tutor Marcello Bufalini, Silvano Scanziani, Max Sommerhalder Olgiate Comasco - Villa Medioevo, Auditorium 8-13 aprile 2003 musiche di J. S. Bach, L. Boccherini, F. Schubert/G. Mahler, G. Tartini/C. Zwicky Orchestra d’archi SIXE Solisti Giuliano Sommerhalder, Simone Sommerhalder Direttore Pierangelo Gelmini Tutor Alina Company Roma - Pantheon, 18 maggio 2003 In modo religioso per suono di ottoni, organo e voci di bambini musiche di J. S. Bach, G. Gabrieli, A. Glazounov, Gesualdo/P. Maxwell Davies, D. Milhaud, T. Tallis/P. Maxwell Davies, D. Zipoli SIXE Brass Ensemble Tutor Luciano Giuliani Milano - Museo Teatrale alla Scala 29 maggio 2003 Amici della Scala musiche di L. Spohr, G. B. Pascetti, F. Liszt, N.

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Rota, S. Friedman, C. Gurlitt SIXE Wind Ensemble: Sonia Formenti, Davide Jaeger, Francesco Negrini, Giuseppe Russo, Omar Tomasoni, Philipp Tutzer Gravedona - Festival Lombardia Europa Musica, 27 settembre 2003 I gioielli del Lario itinerario artistico-musicale Santa Maria del Tiglio - Santa Maria delle Grazie musiche di J. S. Bach, G. Gabrieli, A. Glazounov, T. Tallis/P. Maxwell Davies, Gesualdo/P. Maxwell Davies, D. Zipoli/ J. Stone SIXE Brass Ensemble Tutor Max Sommerhalder Vox organalis Giacomo Baroffio, Eun Ju Kim Canzo - Teatro Sociale, Festival Lombardia Europa Musica, 7 novembre 2003 musiche di J. S. Bach, V. A. Glazounov, J. Horowitz, S. Joplin, T. Tallis/P. Maxwell Davies, D. Zipoli SIXE Brass Ensemble Tutor Max Sommerhalder San Pietroburgo - Sala Grande del Palazzo Shuvalovskij, 22 novembre 2003 musiche di M. Arnold, L. Berio, M. Glinka, G. Ligeti, F. Poulenc, N. Rota SIXE Wind Ensemble: Roberto Arosio, Sonia Formenti, Davide Jaeger, Maria Francesca Latella, Giuseppe Russo, Philipp Tutzer Roma - Auditorium Parco della Musica Musica nei Musei, 26 novembre 2003 musiche di M. Arnold, V. Ewald, Gesualdo da Venosa, A. Glazounov, J. Horowitz, S. Joplin, P. Maxwell Davies SIXE Brass Ensemble: Antonio Faillaci, Omar Tomasoni, Giuseppe Russo, Andrea D’Amico, Claudio Lotti Stoccolma - Auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, 9 dicembre 2003 musiche di S. Barber, L. Boccherini, F. Mendelssohn-Bartholdy Ottetto d’Archi SIXE: Daniela Cammarano, Andrea Camerino, Massimiliano Canneto, Alina Company, Emilio Arnaldo Pischedda, Berhang Rassekhi, Pietro Scalvini, Tommaso Tesini Tutor Alina Company, Pietro Scalvini

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Roma - Basilica di San Giovanni in Laterano 23 maggio 2004 Diocesi di Roma musiche di M. Frisina e A. Vivaldi

Orchestra d’archi SIXE Direttore Marco Frisina Progetto Sport e Cultura per la Pace 2004 Comitato Nazionale Cantate di George Friedrich Händel (16851759) Volterra, 3 luglio 2004 - Teatro Persio Flacco Larnaca (Cipro), 22 luglio 2004 Alessandria d’Egitto, 25-27 luglio 2004 Como, 19 settembre 2004 - Festival Autunno Musicale Concerti diretti al cembalo da Gareth Hancock Orchestra SIXE Tutor Gareth Hancock

SIXE Contemporanea Como - Teatro Sociale, 21 ottobre 2004 Festival Autunno Musicale a Como Sala Bianca del Casino Sociale Assegnazione al SIXE del Premio “Cosima Listz 2004” Omaggio a Luigi Dallapiccola e Goffredo Petrassi in occasione delle celebrazioni del centenario delle nascite musiche di F. Antonioni, L. Dallapiccola, G. Petrassi/M. Cardi, G. Petrassi/M. D’Amico, G. Petrassi/M. dall’Ongaro concerto diretto da Marco Angius SIXE Ensemble: Luca Bellini, Daniela Cammarano, Luca Ciammarughi, Annalisa De Santis, Emanuel Elisei, Giuseppe Russo, Federico Serafin, Leonardo Sesenna, Simone Sommerhalder Tutor Marco Angius Solisti Giorgia Milanesi voce, Marco Rogliano violino solista, Arturo Tallini chitarra solista Monterotondo (RM), 24-29 gennaio 2005 Omaggio a Luigi Boccherini nel bicentenario della morte Ensemble SIXE Boccherini Le Sinfonie concertanti Monterotondo, 30 gennaio - Istituto Pollino e Cattedrale Milano, 28 maggio - Auditorium Verdi Como, 15 settembre - Istituto Carducci Madrid, 17 settembre - Jardín El Capricho Solisti Daniela Cammarano, Massimiliano Canneto violini; Tommaso Tesini violoncello


Quintetti e Sestetti Roma, 16 maggio - Discoteca di Stato Milano, 26 maggio - Società del Giardino Milano, 13 giugno - Teatro dal Verme Roma - Discoteca di Stato, 17 gennaio 2006 Art’s Birthday 2006: Trans dada Express In collaborazione con RAI-Radio3 Michelangelo Lupone Ciclo Astrale. II parte per violino, nastro magnetico e live-electronics Produzione CRM-Roma Federica Vignoni violino Malta, 26-29 giugno 2006 Luigi Boccherini: la musica da camera Malta, 29 giugno - Istituto Italiano di Cultura Gozo, 30 giugno - Chiesa di San Giorgio musiche di L. Boccherini SIXE Ensemble Tutor e concertazione Italo Gomez Civitavecchia - Teatro Comunale Traiano 18 settembre 2006 musiche di I. Caiazza, M. Miki, M. Ravel/Safri Duo, G. Stout Simone Beneventi, Igor Caiazza percussioni

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Musicisti del SIXE dal 2001 al 2006

violini Cristina Ardizzone Pietro Bernardin Cecilia Bernardini Judit Bofarull Figuerola Giada Broz Andrea Camerino Daniela Cammarano Massimiliano Canneto Pietro David Caramia Jacopo Ciammarughi Maria Vittoria Crotti Vincenzo Della Corte Daniele Di Renzo Sara Gianfriddo Eleonora Giosuè Valentina Giusti Viola Giusti Paolo Lambardi Daniela Marinucci Martina Mazzon Daniel Mc Cann Roberto Mereghetti Lavinia Morelli Stefano Morra Ludovica Nardone Angelina Perrotta Matteo Pippa Anna Pugliese Stefano Rimoldi Mattea Saladino Sara Scalabrelli Matteo Sperandio Diego Stea Enrico Vacca Federica Vignoni viole Saleem Anichini Barbara Broz Nazzarena Catelli Elena Favilla Joel Imperial Luigi Mazzucato Robin Panter Domenica Pugliese Behrang Rassekhi Edoardo Rosadini Giuseppe Russo Rossi Giuseppe Rutigliano Federico Serafin Andreea Soldan

Stefano Trevisan Alessandra Zago violoncelli Gabriele Ardizzone Giulia Avitabile Kerem Brera Klaus Broz Alberto Casadei Giorgio Casati Giuseppe Carabellese Stefano Cucuzzella Andrea Favalessa Tiziana Gasparoni Giancarlo Giannangeli Paola Herbertson Alessandro Longo Lorenzo Lucerni Giacomo Menna Emilio Arnaldo Pischedda Alessandro Sanguineti Leonardo Sesenna Tommaso Tesini Ferdinando Vietti contrabbassi Anita Mazzantini Michelangelo Mercuri Stella Sorgente Alessandro Terlizzi flauti Luca Bellini Ernesto Casareto Mattia Desana Matteo Evangelisti Sonia Formenti Giulio Francesconi Marta Masini Andrea Oliva Mattia Petrilli oboi Gianluigi Cortecci Andrea De Francesco Marco Del Cittadino Jose Luis Garcia Vegara Guido Gualandi Steven Hudson Davide Jaeger William Moriconi Simone Sommerhalder

clarinetti Gaspare Vittorio Buonomano Stefano Cardo Francesco Defronzo Maria Francesca Latella Gabriele Mini Francesco Negrini Alessandro Toffolo fagotti Andrea Azzi Povilas Bingelis Fabio Gianolla Carmen Maccarini Marlene Stuefer Marco Taraddei Philipp Tutzer Paolo Valsecchi corni Simona Carrara Frédéric Gnuffi Angel Las Heras Torres Dario Lo Re Debora Maffeis Giuseppe Russo trombe Antonio Faillaci Giuliano Sommerhalder Omar Tomasoni tromboni Andrea D’Amico Francesco D’Urso Diego Gatti tuba Claudio Lotti saxofono Claudia Di Pietro arpe Annalisa De Santis Augusta Giraldi Emiliana Sessa percussioni Simone Beneventi Igor Caiazza Claudio Piselli

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Andrea Santarsiere Mathias Unterhofer pianoforte Roberto Arosio Luca Ciammarughi Simone Pionieri

Direttori Marco Angius Marcello Bufalini Gareth Hancok Jan Latham Koenig Peter Maxwell Davies Tutor Alina Company Luciano Giuliani Italo Gomez Judith Hall Giampio Mastrangelo Pietro Scalvini Silvano Scanziani Max Sommerhalder

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Repertorio di studio: Francesco Antonioni Malcolm Arnold Alexander Arutunian Johann Sebastian Bach

Blues, in memoriam Luigi Dallapiccola Three shanties Armenian Scenes Christ lag in Todesbanden brano su marimba, Suite n. 1 Concerto in Sol min. BWV 1056, Concerto in Re min. J. S. Bach/David Baldwin Jesu, Joy of men’s desiring, Trio Sonata in Do, Suite n. 3 J. S. Bach/Roland Romm Fuga in Sol per quintetto Samuel Barber Adagio per archi Ludwig van Beethoven Duetto n. 3, Sonata a Kreutzer Luciano Berio Folk songs, Opus number zoo Leonard Bernstein West Side Story Luigi Boccherini La musica notturna nelle strade di Madrid Trio op. 6 n. 6 Notturno op. 38 n. 5 Sestetto (G 471) Notturno op. 38 n. 4 Ottetto (G 470) Notturno in Mib magg. “La Buona notte” per due violini Concerto op. 7 n. 2 in Do magg. (G 491) Sinfonia op. 35 n. 4 in Fa magg. (G 512) Sinfonia op. 37 n. 1 in Do magg. (G 515) Sinfonia op. 45 in Re magg. (G 522) Quintetto op. 18 n. 1 (G 283) "La Nina" in Do min. Sestetto op. 23 n. 6 (G 459) in Fa magg. Divertimento op. 16 n. 1 (G 461) in Re magg. Trio (G 102) Oskar Böhme/Max Sommerhalder Sestetto di ottoni in Mib min. op. 30 Claude Bolling Suite n. 2 Eugène Bozza Sonatine Johannes Brahms Sestetto n. 1 op. 18 per archi Giuseppe Antonio Brescianello Concerto a tre n. 3 Benjamin Britten Soirées Musicales, Simple Symphony, Sei Metamorfosi su temi di Ovidio Mauro Cardi/Goffredo Petrassi Souffle 1.2 Elliott Carter A fantasy sopra la Fantasia su una nota di Henry Purcell Azio Corghi Nuits d’été à Pausillipe (su arie di G. Donizetti) Mike Curtis A Klezmer Wedding Luigi Dallapiccola Piccola Musica Notturna, Divertimento in quattro esercizi Claude Debussy Quartetto d’archi op. 10 Antonin Dvorák Tre Danze Slave (op. 72 n. 1,3 - op. 46 n. 8), Quintetto in La magg. op. 81 Michele dall’Ongaro/Goffredo Petrassi Elogio per un’ombra 1.2 Peter Davies Maxwell Carolìsima, Military March Matteo D’Amico/Goffredo Petrassi Nunc et… Carl Ditters von Dittersdorf Le quattro età dell’uomo (primo tempo) Gaetano Donizetti Sonata per flauto e pianoforte Edward Elgar Serenata per archi op. 20 Victor Ewald Brass Quintet op. 5, n. 1 in Sib min. Ferenc Farkas Antiche danze ungheresi Gabriel Fauré Élégie op. 24 per violoncello e piano Ivan Fedele Allegoria dell’indaco César Franck Sonata in La magg. Jean Françaix L’heure du berger, Quintetto di fiati n. 1 Marco Frisina Ave Maris Stella Giovanni Gabrieli Canzoni per sonar a 4

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George Gershwin Gesualdo da Venosa/P. M. Davies Alexander Glazounov Michael Glinka Percy Aldridge Grainger Edvard Grieg Cornelius Gurlitt/Enrico Collina Georg Friedrich Händel

Franz Joseph Haydn Joseph Horowitz Jacques Ibert Leos Janacek Scott Joplin/A. Frackenpohl Fritz Kreisler György Ligeti Michelangelo Lupone Bohuslav Martinu Felix Mendelssohn/Bartholdy Minouru Miki Leopold Mozart Wolfgang Amadeus Mozart

Niccolò Paganini Goffredo Petrassi Astor Piazzolla Francis Poulenc Giacomo Puccini Maurice Ravel Maurice Ravel/Safri Duo Ottorino Respighi Nikolaj Rimsky-Korsakow Gioachino Rossini Nino Rota Camille Saint-Saens Giacinto Scelsi Arnold Schoenberg Franz Schubert/Anton von Webern Franz Schubert Franz Schubert/Gustav Mahler Robert Schumann Dimitrij Shostakovic Jean Sibelius Giovanni Sollima/Gioachino Rossini Louis Spohr Joseph e Johann Strauss Richard Strauss

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Gordon Stout Igor Strawinsky

Lullaby Two Motets in modo religioso op. 38 Trio patetico Lisbon Holberg Suite op. 40 Klage op. 203 n. 8, Gurlittiana Arrivo della regina di Saba, Concerto a quattro in Re min. Apollo e Dafne (La Terra è liberata) Languia di bocca lusinghiera, Cantata con strumenti Quartetto in Sol magg. op. 33 n. 5, Sinfonia n. 42 Music Hall Suite Trois Pièces brèves per quintetto di fiati 2 Sonetti per quattro violini, Sestetto per fiati "Mládí" Suite dall’opera “La volpe astuta” Sinfonietta Easy winners Preludio e Allegro Sechs bagatellen Ciclo Astrale. II parte Lidice Ottetto op. 20 per archi Marimba spiritual Kinder-Symphonie in Do magg. Concerto n. 4 per corno Quintetto in Mib magg. KV 407 Serenata notturna KV 239 Quintetto in La magg. K 581 Concerto per clarinetto e orchestra KV 622 2 Capricci (13° - 20°) Due liriche di Saffo, Fanfare Oblivion Sestetto di fiati con pianoforte, Trio Crisantemi Introduzione e Allegro Alborada de gracioso Antiche danze ed arie Volo del calabrone su marimba Variazioni, Quartetto n. 6 Petite offrande musicale Il Carnevale degli Animali Settimino Pranam II Kammersymphonie op. 9 Deutsche Tänze per orchestra Dall’op. 114 "La trota", “Der Hirt auf dem Felsen” op. 129 Quartetto in Sol min. "La Morte e la Fanciulla" Sonata op. 105 n. 1 in La min. Trio op. 67 n. 2 Valse triste op. 44 n. 1 (1904) da Kuolema per orchestra Une Larme Fantaisie in Do min. Pizzicato Polka Recitativo e Aria di Zerbinetta da “Ariadne auf Naxos” op. 60 per soprano e orchestra Tripthyc Suite Italienne


Thomas Tallis/Maxwell Davies Giuseppe Tartini Georg Philipp Telemann Giuseppe Torelli Antonio Vivaldi

Richard Wagner William Walton Alexander Zemlinsky Domenico Zipoli/J.Stone

Two Voluntaries Concerto in Re magg. Fantasia n. 2 e n. 12 Concerto in Re magg. Concerto in Do magg. Sonata da camera op. 1 n. 12 “La follia” Concerto detto “Il Cardellino” per flauto e archi Idillio di Sigfrido Façade Humoreske (Rondò) Sonata da Chiesa

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Le pubblicazioni L’immaginario radiofonico Tutti i testi letterari dei 16 Radiofilm commissionati da Rai Radio Tre nel 1994 a 16 compositori italiani che hanno lavorato in stretta connessione con altrettanti scrittori CIDIM, Musica Duemila, Roma, 1994

Il complesso di Elettra Mappa ragionata dei centri di ricerca e produzione musicale in Italia Scritti di: Battistelli, Bernardini, M. Cardi, Ceccarelli, Di Giugno, Doati, Francesconi, Lupone, Sani, Stroppa, Vidolin Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento dello Spettacolo, CIDIM, MusicaDuemila, 1995

Goffredo Petrassi, A Master of Twentieth Century Italy Music Theatre and Visual Artists Exhibition sketches, costume designs, photographs, scores, affiches Comitato Progetto Musica - Roma 1999

con Luigi Nono Una raccolta di testi e articoli su Luigi Nono nel catalogo della Rassegna a lui dedicata nel decennale della scomparsa CEMAT - Progetto Sonora & Musica per Roma - Roma 2000 LE PUBBLICAZIONI

AldaMicioMusic, per Alda Vio Album di piccoli brani per pianoforte di varia difficoltà per l’apprendimento pianistico Opere di Antonioni, Bo, Castellano, Collina, Colardo, Colombo Taccani, Dall’Ongaro, De Rossi Re, Fedele, Ferrario, Gorli, D. Lombardi, R. W. Mann, Moretti, Pennisi, Sbordoni, Taglietti, Torri, Vacca CEMAT & Accademia Musicale M.E. Bossi - Como 2001

Dossier di studio: Seminario Nuova Musica e Tecnologia CEMAT - Roma 2001

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Dossier di studio: La musica italiana nuova e nuovissima di Nicola Sani CEMAT - Roma 2002

Pietro Grossi pubblicazione a cura di Girolamo De Simone. Libro e Cd-Rom Nardini Editore - Firenze 2005

Sonora News Sonora News Inaugural issue

Sonora News n.1 settembre 2000

Special, Berlino 2000 25-27 ottobre 2000 Neue italienische elektroacustische musicszene

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Special Insert, Budapest 25-27 ottobre 2000 Il teatro musicale e i nuovi aspetti creativi della drammaturgia dell’ascolto

Luigi Nono, portrait 27 novembre-4 dicembre 2000 Con Luigi Nono, un percorso tra suoni e immagini

Sonora News n. 2 gennaio-aprile 2001

Special Insert, Helsinki 7-13 maggio 2001 La nuova musica italiana ad Helsinki LE PUBBLICAZIONI

Sonora News n. 3 maggio-agosto 2001

Special Insert, Valparaiso 27-31 agosto 2001 1° incontro internazionale di musica contemporanea di Valparaiso

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Special Insert, Atene 3-5 settembre 2001 Hellenic Myths and Figures of the Mediterranean World

Sonora News n. 4 settembre-dicembre 2001

Sonora News n. 5/6 (numero doppio) gennaio-agosto 2002 Gli Istituti Italiani di Cultura incontrano la nuova musica

Sonora News n.7 settembre-dicembre 2002 Sonora nei grandi appuntamenti internazionali della nuova musica

Sonora News n.8/9 gennaio-aprile 2003 (numero doppio) “Sonora - nuova musica italiana all’estero� compie tre anni

Sonora News n.10 maggio-agosto 2003 Nuova musica italana e orchestre internazionali

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Special Insert, Varsavia 19-27 settembre 2003 Festival “Autunno di Varsavia�

Special Insert, Europalia, Belgio settembre 2003 - febbraio 2004 La nuova musica italiana nel programma di Europalia 2003 a Bruxelles

Special Insert, Londra 20-26 ottobre 2003 Dal Niente Projects

Sonora News n.11 settembre-dicembre 2003 Sonora: successi e prospettive LE PUBBLICAZIONI

Sonora News n.12 gennaio-aprile 2004 La presenza degli interpreti italiani sulla scena internazionale della nuova musica

Sonora News n.13 maggio-agosto 2004 CEMAT/Sonora: nuove produzioni e sinergie nel segno della musica attuale

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Sonora News n.14 settembre-dicembre 2004 Mamma mia dammi 100 euro che in Europa voglio andar...

Special Insert, Huddersfield 18-28 novembre 2004 Huddersfield Contemporary Music Festival

Sonora News n.15 gennaio-aprile 2005 Giacinto Scelsi: riflessioni per un centenario diverso

Special Insert, Amsterdam 5 settembre 2005 International Gaudeamus Musik Week 2005

Pubblicazioni multimediali CD del concerto dei vincitori del Concorso Quarant’anni nel 2000 1a edizione Agostino Di Scipio Install Qrtt Fausto Sebastiani Ascolto Stefano Taglietti Il Marinaio CEMAT - Roma 1998

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CD del concerto dei vincitori del Concorso Quarant’anni nel 2000 2a edizione Emanuele Casale Composizione per 4 Francesco Giomi Mnemonia Andrea Saba Sonu iscravatu Riccardo Santoboni Catene d’aria Giovanni Verrando Discanto CEMAT - Roma 2000


CD AldaMicioMusic Mauro Castellano, pianoforte musiche di Antonioni, Bo, Castellano, Colardo, Collina, Colombo Taccani, Dall’Ongaro, De Rossi Re, Fedele, Ferrario, Gorli, D. Lombardi, W. Mann, Moretti, Pennisi, Sbordoni, Taglietti, Torri, Vacca CEMAT - Roma 2002

CD promo CEMAT 2004 Laura Bianchini Nell’aria o sulla terra? Luigi Ceccarelli Dall’alto Mauro Cardi Alba Fabio Cifariello Ciardi Altri Passaggi Enrico Cocco Le antichissime e libere figurazioni Fabrizio Casti Trasparenze impossibili Maria Cristina De Amicis Estremi Giuseppe Di Giugno Intersezione 01 Walter Prati A nice day Alessandro Cipriani Quadro Alessandro Melchiorre Interludio 1 CEMAT - Roma 2003

CD Da cantare opere vocali di Domenico Guaccero da CD 1: ROT Edizioni Die Schachtel - 2004

CD Call Punti di ascolto 2004 Primo Cd della collana di musica elettroacustica Stefano Trevisi Swallow I Stefano Scarani Disphase Angelo Benedetti Incubi Massimo Biasioni Pallide risonanze avvolte Francesco Galante Retroscena Vincenzo Gualtieri Field Elio Martusciello Presenti successivi CEMAT - Roma 2004-2005

LE PUBBLICAZIONI

CD Call Punti di ascolto 2005 Secondo Cd della collana di musica elettroacustica Massimo Carlentini riversi Mondi diversi Marco Marinoni Wahn Massimo Mariani Six - o - Four Franco Degrassi Luminal Tommaso Perego Les jeux sont faits Mario Bajardi Bjm Piano Studio Giancarlo Turaccio Trisì CEMAT - Roma 2005-2006 Auditorium Edizioni (Milano)

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Video Anno Zero SIXE Suono Italiano per l’Europa Regia di Angelo Bozzolini CEMAT - Santa Severina di Calabria 2001-2002

Video Un Capodanno di musica SIXE Suono Italiano per l’Europa Regia di Theo Eshetu CEMAT - Taormina 2002-2003

Video L’Ape apatica Musica di Lucia Ronchetti opera vincitrice della 3a edizione del Concorso "Quarant’anni nel 2000" Poesie e disegni di Toti Scialoja Regia e disegni di Angelo Bozzolini Coproduzione CRM / CEMAT - Rovigo, Venezia 2002 Video Gattomachia Musica di Roberta Vacca opera vincitrice della 3a edizione del Concorso "Quarant’anni nel 2000" Regia di Angelo Bozzolini Coproduzione istituto Gramma / CEMAT - L’Aquila 2003

DVD Terra e Musica, Stanze della memoria SIXE Suono Italiano per l’Europa Regia di Theo Eshetu CEMAT - Santa Severina di Calabria 2005

DVD delle acque Video di Antonella Bersani e Matteo Pennese Musiche di Matteo Pennese e Walter Prati Coproduzione MM&T / CEMAT, 2006 Auditorium Edizioni (Milano)

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Premessa La Federazione CEMAT, assumendo il compito di ente di promozione musicale particolarmente dedicato alla musica contemporanea, ha orientato le proprie attività verso una composita serie di iniziative di carattere realizzativo, di sostegno, di aspetti coproduttivi, di divulgazione, di approfondimento nel settore scientifico oltre che musicale. Parallelamente ha esercitato ed esercita una costante azione di pressione al fine di favorire una nuova strategia di politica musicale, che dia riconoscimento reale alle forme artistiche contemporanee e assicuri un preciso impegno per il miglior utilizzo delle giovani generazioni di intepreti e compositori. Nel capitolo “Politiche Musicali” viene presentata una selezione delle iniziative più importanti alle quali il CEMAT ha preso attivamente parte o delle quali si è fatto diretto promotore. Sono inseriti alcuni studi su argomenti che riguardano la figura del musicista nel contesto delle politiche culturali e sociali quali: La professione del musicista, Perchè finanziare la musica nel nostro paese, Le considerazioni di un operatore musicale, Ruolo e funzione dei Centri di ricerca, produzione e diffusione musicale. Si riportano inoltre la segnalazione dell’impegno su tematiche di livello europeo quali la partecipazioni a Campagne (70 cents, Move on, la ricerca EFR) o le tassazioni in Europa o i confronti di obiettivi; gli appelli e i documenti emersi negli ultimi anni ed i suggerimenti tecnici in merito ai finanziamenti e alle normative. Gisella Belgeri

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Prospettive per la musica italiana nuova e nuovissima Un ragionamento sulle prospettive della nuova musica italiana, per quanto sintetico, non può prescindere da una considerazione oggettiva: se esiste ancora una generazione nuova di compositori e interpreti in Italia, che fa ricerca e si muove all’interno delle strategie di produzione in Europa e nel mondo, lo si deve unicamente a una costante e tenace volontà individuale. Nonostante il disinteresse progressivo e ormai irrefrenabile delle istituzioni del nostro Paese preposte al sostegno e allo sviluppo delle attività culturali, nonché degli organismi operanti nel settore musicale e dello spettacolo nei confronti della nuova musica, i compositori e gli interpreti italiani si distinguono ovunque. Oggi però la fantasia dei singoli non è più sufficiente a colmare quel vuoto istituzionale che ha oramai determinato una distanza abissale fra il nostro paese e le altre realtà internazionali. Se è vero che le nuove generazioni di compositori e interpreti italiani sono letteralmente mantenute dalle strutture di altri paesi europei, è altrettanto vero che questo “favore” (che non siamo in grado di ricambiare in nessun modo) non potrà durare in eterno. Le problematiche legate ai tagli dei finanziamenti alle attività culturali riguardano infatti anche altri paesi europei e di fatto è immaginabile che anche all’estero si possa configurare un quadro di operatività più ridotto. In questo contesto le co-produzioni fra istituzioni internazionali diventano la chiave per realizzare nuovi progetti; in Italia questo modello operativo è ancora poco utilizzato, né esistono - salvo casi sporadici - le strutture in grado di inserirsi nelle nuove programmazioni di festival, stagioni e rassegne internazionali. Tra i rari segnali di controtendenza nel panorama italiano vi è l’azione portata avanti sistematicamente dalla Federazione CEMAT e dalle linee progettuali da essa intraprese e dall’attività dei centri di produzione e ricerca che ad essa si riferiscono. Il lavoro che è stato impostato in questi anni ha voluto mettere in risalto alcune peculiarità delle nuove tendenze della ricerca e sperimentazione musicale nel nostro paese. Tra gli aspetti principali vi è quello del forte rapporto delle nuove generazioni con l’universo tecnologico e multimediale. Centrale è stata per molti nuovi autori l’esperienza della musica elettroacustica, attraverso la quale hanno sviluppato un ampio bagaglio di ricerca, sia sulle possibilità di sintesi del suono, che su quelle di elaborazione dei suoni acustici e strumentali, recentemente potenziate dall’utilizzazione di sistemi per il live-electronics. Il passaggio attraverso l’esperienza elettronica ha permesso a molti di guardare alla produzione dei suoni strumentali attraverso una nuova concezione del suono, basata sullo sviluppo di tecniche innovative di emissione che rendono possibile la realizzazione di nuove soluzioni timbriche in cui convivono insiemi sonori diversi. Vi sono compositori che portano avanti una linea di ricerca e di sperimentazione con forti legami con esperienze sviluppate dai centri di produzione europei e in stretto rapporto con l’evoluzione delle tecniche elettroacustiche, anche con forti richiami alla tradizione musicale e allo sperimentalismo delle neo-avanguardie. Le ultimissime generazioni sono caratterizzate da una sempre maggiore poliedricità, mettendo in atto nuovi progetti dove convivono interessi e proiezioni che vanno dal rapporto con le arti plastiche alla performing art, dal teatro musicale alle forme di interazione coi nuovi media elettronici. Un ruolo determinante infine, per lo sviluppo e la diffusione della scena musicale italiana contemporanea, è quello dei nuovi interpreti - che hanno approfondito con risultati estremamente apprezzabili le molteplici possibilità di impiego delle nuove tecniche di emissione sonora - e le formazioni strumentali, che si sono dedicate alla definizione di nuove proposte musicali e che in molti casi hanno raggiunto un notevole livello di qualità e di professionalità, riconosciuto in tutto il mondo. È quindi necessario che le istituzioni del nostro paese capiscano finalmente il significato di questa parte importante del patrimonio culturale italiano, che rischia di andare completamente perduta se non la si valorizza con interventi opportuni. Ciò che manca completamente alla nostra nuova generazione impegnata nel rinnovamento del linguaggio musicale è di poter contare su strutture che garantiscano una sistematicità di lavoro, una politica di committenza e di produzione da parte delle istituzioni musicali e di spettacolo, un’efficace interazione con le risorse messe in campo da altri paesi, nonché uno spazio reale e continuativo nelle linee di programmazione di festival, rassegne, stagioni liriche e concertistiche. Nicola Sani

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Il CEMAT e l’impegno per le politiche culturali Quale ente di promozione della musica contemporanea italiana, la Federazione CEMAT ha sin dalla sua costituzione seguito e partecipato attraverso contributi di vario genere al dibattito sulle politiche culturali italiane e nel contesto internazionale. A livello nazionale tale attività consiste soprattutto nella realizzazione e diffusione di ricerche e approfondimenti sulle attività musicali che hanno poi condotto a diverse applicazioni pratiche quali l’elaborazione di una tabella comparativa del FUS per quanto attiene alla musica contemporanea, l’ideazione e creazione di una cartina geopolitica sulla distribuzione del FUS sul territorio italiano, la stesura e pubblicazione di documenti di riflessione e denuncia sulla situazione lavorativa degli artisti e degli operatori culturali in Italia quali “Considerazioni di un operatore musicale” e “Verso una nuova politica dello spettacolo - Musica”. Le principali attività sinora svolte sono: > partecipazione al dibattito e alle manifestazioni di protesta contro i tagli inferti al FUS con propri interventi, sia per gli appelli che per i contributi dei musicisti e degli operatori ai documenti politici; > partecipazione attiva e propositiva alla Vertenza spettacolo indetta dall’AGIS nel 2005, assumendosi la gestione su sito web della raccolta firme (42.000) e dell’iniziativa teatri Aperti (212), il logo e l’organizzazione della parte musicale; > tra i promotori del convegno “Il futuro senza musica” a Milano tenutosi nel febbraio 2006 insieme a CIDIM, ISMEZ, Fondazione "La Verdi", AIAM, ICO, ItaliaFestival, Musicarticolo9; > contributo al dibattito politico e sensibilizzazione della campagna Move on 1x100 per un’economia della cultura; > contributo di conoscenza e sensibilizzazione del mondo musicale circa l’appello proposto da Vittorio Emiliani che denuncia la drastica diminuzione dell’offerta e della varietà di informazione e diffusione musicale da parte della televisione pubblica italiana; > collaborazioni con il Ministero degli Esteri per attività formative rivolte a Direttori e addetti culturali degli IIC, tramite due cicli di incontri e una pubblicazione apposita. Negli ultimi anni la Federazione CEMAT ha privilegiato un processo di internazionalizzazione soprattutto sul piano della rappresentatività italiana, partecipando attivamente al dibattito europeo sulle politiche culturali. Si è così instaurato un rapporto di collaborazione con i principali network culturali europei che ha permesso da una parte la circolazione delle informazioni e ricerche riguardanti le politiche culturali nazionali nel contesto internazionale e dall’altra la ricezione e diffusione di informazioni su campagne e politiche sovranazionali nel contesto nazionale, quali ad esempio: > campagna 70 cents for culture condotto congiuntamente dalla European Forum for the Arts and Heritage (EFAH) e dalla European Cultural Foundation (ECF), sostenuto fra gli altri dal Presidente Manuel José Barroso, attraverso la sensibilizzazione del mondo culturale alla campagna e alla sua promozione. La campagna ha già registrato un parziale successo nel riuscire ad incrementare i fondi destinati alla cultura dall’Unione Europea portandoli da 7 centesimi per anno per cittadino a 19, rendendo così il programma Cultura 2007 più ricco rispetto al suo predecessore Cultura 2000; > analisi del funzionamento e delle politiche di amministrazione di alcuni fra i maggiori teatri lirici nel mondo, con articoli pubblicati sul giornale dello Spettacolo; > ricerche e comparazioni sul database messo a disposizione dall’Informal European Theaters Meeting (IETM) circa la tassazione sull’attività lavorativa svolta dagli artisti non residenti negli Stati dello spazio economico europeo e sulle condizioni fiscali e amministrative dei lavoratori dello spettacolo dal vivo contemporaneo nella UE; > contributo costante alle ricerche condotte dallo European Festivals Research Project (EFRP) della European Festivals Association (EFA) attraverso il reperimento di dati e la segnalazione di problematiche particolarmente attuali in Italia, finalizzate ad un confronto europeo strutturato.

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Leggi sulla musica e la cultura nei Paesi europei: obiettivi a confronto - 2001 Obiettivi generali e politica di sostegno Poniamo a confronto alcuni degli “obiettivi generali e la politica di sostegno” così come espressi nella legislazione di alcuni dei principali paesi della Comunità Europea e in Italia (fonte: “L’unità delle diversità” - La cooperazione culturale nell’Unione Europea, a cura del Gruppo Parlamentare del PSE - Parlamento Europeo, Pontecorboli Editore, Firenze 2001). Irlanda “L’obiettivo della politica culturale è arricchire la qualità della vita e il senso di identità dei cittadini”. Germania Tra gli obiettivi, “la promozione dell’esperienza artistica e culturale, lo sviluppo delle infrastrutture regionali, della creatività, dell’educazione, dell’identità”. Francia Obiettivi sono “la conservazione e il riconoscimento del valore del patrimonio musicale; il sostegno alla creatività e agli artisti, la formazione professionale, la lotta contro la disuguaglianza nell’accesso alla cultura”. Danimarca I principi: “Libertà di parola, democrazia culturale e decentramento. La cultura deve fornire gli strumenti per comprendere la storia e affrontare le sfide della vita moderna”. Austria La libertà di espressione artistica, la creatività, l’internazionalizzazione, la modernizzazione e il miglioramento della gestione amministrativa. Gli artisti godono di una forma di sostegno indiretto come “L’assicurazione sociale”. Belgio Sostegno alla creazione artistica e alla sua diffusione; conservazione e promozione del patrimonio culturale, sviluppo del territorio, processo di democratizzazione, sostegno alla formazione e alla diffusione dell’informazione culturale; cura delle relazioni internazionali. Portogallo Creazione e fruizione della cultura rappresentano diritti essenziali per tutti i cittadini e costituiscono elemento essenziale del loro standard di vita. Tra gli obiettivi vi è il perfezionamento professionale e il sostegno agli artisti. Spagna Forte legame tra educazione e cultura e sul valore strategico ed economico della cultura e gli obiettivi puntano sul consolidamento dell’industria culturale. Italia Tra gli obiettivi principali è evidenziata la promozione “delle attività culturali, della creazione artistica e dello spettacolo”. Il sostegno è dato però principalmente alla conservazione del patrimonio storico architettonico. La musica è inserita senza specifica menzione nei soggetti che beneficiano del Fondo Unico per lo Spettacolo. Il finanziamento per la cultura è dello 0,39% del bilancio dello Stato, ma lo 0,26% è per il patrimonio; lo “spettacolo” gode dunque nel suo complesso dello 0.13%......! La legge che regola lo spettacolo è del 1967. Ogni paese si è organizzato secondo una propria logica ma la maggior parte ha privilegiato il rapporto con l’aspetto culturale, formativo e creativo degli artisti. L’Italia, tramite l’allora Ministero del Turismo e dello Spettacolo (oggi in carica al Ministero per i Beni e le Attività Culturali), con apposita legge del 1967 (legge nr. 800), ha perseguito quale orientamento principale l’offerta di Spettacolo e Musica, in perfetta sintonia con l’essenza stessa del Dicastero, ma in totale contrasto con una corretta e logica collocazione della musica nel più vasto panorama culturale del paese. Ha privilegiato in buona sostanza il sostegno all’attività ludica più che a quella formativa, l’intrattenimento alla crescita sociale e delle coscienze. Ha incentrato sforzi e finanziamenti sui luoghi di produzione e di distribuzione anziché sui contenuti e sulle modalità di amplificazione delle potenzialità. La musica soffre ancora oggi di quella dicotomia. L’attuale dibattito sul Fondo Unico dello Spettacolo, sulle ovvie e travagliate argomentazioni di cosa e come debba essere ripartito tra le Regioni e lo Stato, sui nuovi provvedimenti di regolamenti e leggi, non può prescindere dalla analisi di quanto in premessa.

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Campagna 70 cents “70 centesimi per la cultura” “70 cents for culture” è una campagna di sensibilizzazione promossa dall’EFAH (Forum Europeo per le Arti e il Patrimonio Culturale) e dall’ECF (Fondazione Europea per la Cultura) lanciata nel 2005 al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità politiche nazionali ed europee circa lo stato dei finanziamento destinati alla cultura dall’Unione Europea, soprattutto in vista dell’approvazione del bilancio del programma Cultura 2007. I cittadini dell’Unione allargata sono circa 450 milioni, appartengono a varie nazionalità, parlano diverse decine di lingue e si riconoscono in svariate identità regionali. In questo senso l’Europa cerca “unità nella diversità” e il mezzo privilegiato per raggiungere questo obiettivo è senz’altro l’incontro tra le culture. Le arti e il patrimonio culturale giocano un ruolo unico nella creazione e promozione di tale dialogo. Il budget che la Commissione Europea ha destinato alla cultura nel precedente programma Cultura 2000 ammontava a 34 milioni di euro annui, ovvero 7 centesimi per ogni cittadino europeo (che rappresenta lo 0.03% circa del budget totale). Scopo della campagna è decuplicare la cifra e portarla a 70 centesimi. La proposta parte dalla considerazione che la cultura ricopre un ruolo chiave nella diffusione di valori come la pace, la diversità culturale e l’unione dei popoli, concetti sui quali si fonda l’Unione Europea, pensiero condiviso anche dal Presidente della Commissione Europea José Miguel Barroso. Ulteriore sostegno alla campagna è stato fornito da diversi schieramenti del Parlamento Europeo. Il primo importante risultato è stato raggiunto nel giugno 2005 quando il PE ha varato un aumento del budget culturale da 408 a 500 milioni di euro. Il dato assume una particolare rilevanza se si tiene conto che il solo settore ad avere ottenuto un incremento maggiore rispetto alla cultura è quello della sicurezza. I centesimi per ogni cittadino sono così diventati 17. Il parlamento Europeo dopo aver rigettato un emendamento che mirava a incrementare il budget per Cultura 2007 a 2.2 miliardi di euro (i tanto dibattuti 70 centesimi per cittadino per anno), ha approvato un budget finale di 600 milioni di euro, garantendo così 19 centesimi per anno a ogni cittadino. Se, da una parte, il risultato sperato non è stato raggiunto, dall’altra, la campagna è riuscita a sensibilizzare l’opinione pubblica e molti politici circa l’importanza che la cultura ricopre nei nuovi processi di espansione geografica e culturale con cui i cittadini europei si troveranno a confrontarsi nei prossimi anni.

Campagna Move on La Federazione CEMAT sostiene già da qualche anno iniziative a livello europeo volte a sottolineare il ruolo insostituibile della cultura e l’esigenza quindi di destinarvi risorse adeguate. Condivide pertanto la necessità di coinvolgere in questo meccanismo il settore degli investimenti privati ritenendo necessario che l’impegno sia complessivamente traguardato nell’interesse di una crescita sociale, e come tale, fatto proprio con responsabilità dalle politiche culturali del paese. Il CEMAT sostiene la campagna Move on 1x100, partendo dalla considerazione che la cultura non solo è un bene inestimabile, ma costituisce un elemento imprescindibile all’interno del motore economico del nostro Paese. Il Manifesto IL MOVE ON 1X100 è un movimento che vuole generare economia intorno alla cultura. Nasce tra creativi, imprenditori, artisti, registi, architetti, giornalisti, autori, scrittori, attori, musicisti. Definiamo Generatori di Cultura, quelli che producono idee lavorando nei diversi settori della creatività. 1x100 vuole metterli in rete, non per farne un partito o una corporazione, ma una lobby di persone consapevoli e attive nella società. MOVE ON 1X100 è un movimento che vuole creare opinione e realizzare un nuovo modello di economia della cultura. Partiamo dal dato indiscutibile che

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i generatori di cultura producono ricchezza economica e crescita sociale, e sulla base di questo dato chiediamo un nuovo modello di sviluppo, per un’economia della cultura. Al Governo chiediamo di riconoscerne le potenzialità adottando strumenti legislativi efficaci, capaci di attrarre investimenti privati e innescare un processo virtuoso che offra nuove risorse ai diversi settori della Cultura. Cominciamo con la detassazione degli investimenti in cultura. Un’azienda che decide di produrre uno spettacolo teatrale piuttosto che una mostra o un cd deve essere premiata, deve poter godere di agevolazioni e benefici fiscali, deve poter dedurre la spesa dalle tasse, in modo semplice e trasparente, come succede in tanti altri paesi. www.1x100.net è il sito attraverso il quale 1x100 fa opinione, aggiorna sugli eventi che organizza o quelli ai quali partecipa, segnala le iniziative interessanti nel mondo e offre spazio ad artisti e creativi. 1x100 organizza incontri periodici aperti a chi è sensibile al progetto, per mettere in comunicazione chi partecipa e in circolo le idee, per scambiare esperienze e competenze. MOVE ON 1X100 non è un’associazione benefica, non siamo in cerca di soldi, né politici in cerca di voti. Crediamo semplicemente che la realizzazione di ognuno passi per la consapevolezza dei tanti, per la circolazione delle idee, per lo scambio delle esperienze e delle competenze, per la forza dei progetti, per il movimento. In una parola per una vera lobby di persone che sanno che la cultura è la più grande opportunità, anche economica, per il Paese.

EFRP - European Festivals Research Project L’EFRP (European Festivals Research Project) è un forum al quale hanno preso parte ricercatori di varie discipline, uniti nell’intento di analizzare le dinamiche dei festival musicali e studiare l’incredibile sviluppo che ha recentemente caratterizzato tali attività anche nelle arti contemporanee. La principale finalità dell’EFRP è quella di assemblare per poi mettere a confronto una documentazione vasta e differenziata sulle politiche culturali ed economiche dei festival in Europa al fine di produrre ricerche, studi e analisi, volti ad elaborare delle considerazioni sulle dinamiche culturali dei festival europei e a suggerire delle linee guida per gli operatori culturali, le istituzioni pubbliche, gli enti finanziatori e gli sponsor. Al centro dell’attenzione degli ultimi incontri dell’EFRP sono stati posti il rapporto con le istituzioni pubbliche e gli sponsor; l’autonomia operativa dei festival; l’impatto sulle realtà locali; i risvolti economici; le relazioni con l’industria del turismo etc... La Federazione CEMAT, all’interno di questo progetto, ha contribuito costantemente con dati e documenti riguardanti il mondo della musica contemporanea italiana, con particolare riguardo ai festival di musica elettroacustica, mettendo in evidenza le particolari problematiche che essi si trovano ad affrontare nello svolgimento delle attività di produzione e diffusione della musica contemporanea. Attraverso l’EFA (European Festivals Association) e gli incontri in tale prospettiva è stato denunciato il disagio in cui si muovono oggi gli operatori musicali e gli artisti nell’organizzazione di eventi musicali dovuti anche alla paradossale complicatezza e assenza di coerenza in materia di adempimenti amministrativi e fiscali. Si è potuto così stimolare un dibattito molto vivo ed interessante riguardo la tematica delle figure professionali degli artisti in Europa che ha assunto una particolare rilevanza all’interno delle attività svoltesi nel 2006, Anno Europeo per la Mobilità dei Lavoratori.

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Trattamenti fiscali in Europa La Federazione CEMAT ha lanciato una serie di analisi sulla tassazione delle prestazioni degli artisti, ed in particolare dei musicisti, nei vari paesi europei. Una prima ricerca si concentra sulla tassazione degli artisti europei che prestino la propria attività lavorativa in Paesi diversi da quello di residenza. Un ulteriore studio (in fase di conduzione) presenterà invece le regolamentazioni vigenti nei vari paesi in materia di prestazioni artistiche degli artisti residenti, con particolare attenzione alle misure speciali applicate per categorie che necessitano di regole particolari per la peculiarità dell’attività svolta (es. pre-pensionamento o fondi pensione alternativi per ballerini etc.). I dati presi in esame in questo primo studio si riferiscono alle tasse applicate dai vari paesi europei sulle prestazioni artistiche in 21 paesi: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Slovacca, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria. L’indice delle ritenute sulle prestazioni artistiche varia dalla detassazione completa applicata (con le dovute eccezioni) da Danimarca e Irlanda, al 38% applicato in Ungheria. Il valore medio delle tassazioni che si ottiene mettendo insieme tutti gli indici raccolti è il 18,80%. L’Italia si pone dunque con un + 11,20% rispetto alla media europea, creando così situazioni di disparità non indifferenti rispetto agli altri paesi europei. Tali indici sono molto importanti nella considerazione dell’aumento dei progetti di mobilità europea promossi anche dalle istituzioni europee; la tassazione elevata scoraggia infatti la mobilità di artisti stranieri verso l’Italia e costringe gli artisti a richiedere cachet molto più alti per poter compensare quanto pagato in tasse all’estero. A ciò si aggiunga che in molti casi, come segnalato dal British Council inglese, in molti paesi non si può richiedere un rimborso tasse superiore a quanto applicato nel proprio paese di origine. Nello specifico caso dell’Inghilterra, essendo la tassazione del 22%, pur ottenendo la detrazione massima l’artista perde in ogni caso l’8%. Un altro valore rilevante è fornito dal calcolo della mediana. Tale valore infatti, nel caso le cifre siano considerevolmente diverse, fornisce un valore medio più accurato. In questo caso la mediana è risultata del 20%. L’Italia rispetto alla mediana applica una tassazione più alta di 10 punti. Particolarmente interessanti i casi di Irlanda e Danimarca: > la Danimarca non applica tassazioni sui redditi occasionali di artisti non residenti nel paese. Ciò si basa sulla convinzione che non ci siano dei presupposti abbastanza forti da giustificare una tassazione sul reddito dell’artista, ovvero che l’artista non abbia usufruito di servizi tali da giustificare una detrazione di somme di denaro da parte dello stato. Le cose cambiano nel caso in cui l’artista lavori stabilmente in Danimarca (p. es. un professore d’orchestra straniero che lavori nella Filarmonica Danese); in questo caso si applica la tassazione regolare per i residenti. Un’eccezione è costituita dai festival, che avendo dei forti legami fiscali con gli enti locali, sottraggono fino al 36% di imposte da versare alle istituzioni locali. > Anche l’Irlanda costituisce un’eccezione perché non tassa i redditi occasionali di artisti stranieri. Tuttavia, l’artista deve una sorta di IVA al 21% che viene applicata sul netto del cachet, ovvero sulla retribuzione al netto delle spese che in Irlanda sono detraibili.

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Tutti i dati forniti sono tratti da due rapporti pubblicati dall’IETM (Informal European Theatre Meeting): > Tax and social security, a basic guide for artist and cultural operators in Europe; di Judith Staines, Bruxelles, marzo 2004; > Artiste Taxation And Mobility In The Cultural Sector, Report for the Ministry of Onderwijs, Cultuur en Wetenschappen (Education, Culture and Science), L’Aia, Olanda.

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Rapporto dello Stato con gli artisti. Situazione di fatto: > la legge 800/67 si è principalmente rivolta alle istituzioni lasciando ad esse la curai degli artisti (Enti lirici, teatri di tradizione, orchestre, associazioni, festival); > in alcuni articoli della legge Omnibus e del Regolamento musica è stato avviato un processo di inversione di tendenza; > il Regolamento in particolare, ribadisce il concetto (con diverse citazioni riguardanti la musica d’oggi, le nuove tecnologie, i musicisti) ormai ineludibile in quanto fotografa una prassi consolidata nella quasi totalità dei paesi europei; > in Italia si avverte da qualche anno un netto miglioramento degli standard di qualità e di livello dei musicisti che non sono sostenuti come i loro colleghi europei e rischiano di perdersi nel mare magnum di percorsi di carriera molto disordinati e spesso non gratificanti. Non si riesce a far propri e ottimizzare tali risultati. Sarebbe ormai possibile, con limitato sforzo, registrare risultati apprezzabili anche sul piano internazionale; > l’Europa è una grande palestra di confronto nelle discipline più diverse. Anche dal punto di vista dell’immagine, curarsi della competizione artistica è appagante per chi persegue gli obiettivi di promuovere i talenti presenti. Si considerino i risultati ottenuti con lo sport (auto, sci, nuoto, canottaggio, vela ecc...). Il CEMAT, in sintesi, ha operato in questi anni > per metter in luce la nuova musica italiana e e gli interpreti tramite il solo strumento organico esistente: il Progetto SONORA, Nuova musica nel mondo, attivo da sei anni, promosso dal Ministero pergli Affari Esteri; > per sostenere i Centri di ricerca e produzione musicale elettroacustica e per favorirli nel contesto produttivo italiano e straniero cercando di ottenere udienza politica per un reale miglioramento e allineamento agli standard europei. Ricerche, Rassegne, Convegnistica, Internazionalità, Politiche musicali; > per dare visibilità e offrire un punto di riferimento ai giovani strumentisti italiani selezionati per una carriera orchestrale europea tramite l’esperienza di Suono Italiano per l’Europa (SIXE). Il CEMAT rileva che sul fronte interno occorre stabilire un fondo appositamente destinato alla musica contemporanea e ai musicisti italiani, fortemente dedicato all’evolversi della creatività, della ricerca, degli aspetti tecnologici e alle giovani generazioni di musicisti. > Sul fronte della promozione musicale all’estero la vigente circolare è obsoleta e persino riduttiva rispetto a quanto già era in vigore negli anni Novanta. Non serve affatto a promuovere la musica italiana all’estero ed è uno strumento che agisce sostanzialmente in difensiva. Lo scollamento tra i Ministeri delle Attività Culturali e degli Esteri è oggi evidente e non soddisfa né il mondo artistico né i due Ministeri. Si suggerisce di ripristinare un tavolo di lavoro teso ad un concreto coordinamento non solo delle iniziative sporadicamente promosse ma che intervenga su una politica organica di promozione. > Sul fronte pubblicitario e promozionale l’assoluta assenza di una politica comune a livello radiofonico e televisivo è unica nel panorama europeo. Per qualche tempo si era passati da un nulla di fatto ad una situazione di maggiori possibilità di programmazione tra istituzioni musicali e Rai, ma totalmente ossidati su alcuni elementi programmatici di quasi assoluta egemonia. Occorrono nuovi rapporti che incidano sia sull’elemento informativo che su quello delle coproduzioni, o quanto meno, postproduzioni. Il nodo radiofonico è sempre stato ed è di basilare importanza per una reale strategia di investimento sul futuro. > Un nuovo strumento è l’attività on-line di Internet. Sono diverse le azioni in questo campo: l’informazione e quindi le notizie della attualità; l’interazione tra testo, immagini, suono; l’ampliamento della rete di contatti; ma anche i potenziali eventi artistici da diffondere in rete in tempo reale, tramite una tecnologia dedicata, da individuarsi per il settore, da rendere applicabile. In sintesi i punti nevralgici cui riferirsi per la presenza musicale di nuove opere sono: > Le istituzioni musicali tramite incentivi per la creatività e facilitazioni ai problemi della tecnologia. > L’estero, oggi più ricettivo dell’interno tramite facilitazioni di carattere fiscale e per la mobilità. > I media, e in particolare televisione e radiofonia, sia per l’aspetto informativo che di diffusione di opere nuove. > La rete Internet per la promozione ma anche per la divulgazione musicale.

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La musica in Italia - Perché finanziarla con soldi pubblici? Necessità di strategia politica L’organizzazione e l’offerta musicale in Italia è priva di qualsiasi strategia che sappia evidenziarne il risvolto sociale, culturale e della trasmissione artistica. Ciò si riverbera sulla diffusione territoriale che è quindi casuale o che poggia sui canali storici e della tradizione. In contrapposizione, e come conseguenza a politiche poco lungimiranti sul rapporto tra musica e società si sono avvicendate logiche per lo più contrabbandate come innovative ma che si avvicinano ad una valutazione depistante del concetto di offerta culturale. Per chiarirsi le idee, noi vediamo sostituiti elementi di inconfutabile validità artistica con soggetti che non hanno né le competenze specifiche e neppure la base professionale per realizzare azioni che non si discostano dall’intrattenimento. Ciò accade perché in parte si è voluto spingere il mondo artistico e culturale verso il superamento delle ingessature di cui sopra ma lo si è fatto in modo rozzo e senza aver cura delle priorità del settore, che restano e devono restare nella sfera della trasmissione di cultura. La cultura come mercificazione o come benessere individuale? In particolare si è avallata una teoria consumistica della cultura, applicando regole e parametri che, dietro la copertura di una elencazione di “buoni principi” (sostegno ai giovani, rapporto con le tecnologie, creatività, percorsi formativi) - peraltro neppure seguiti - ha invece dato stura a elementi di valutazione che, tolti dal contesto prettamente culturale, hanno poi assicurato sostegno e attenzione partendo da elementi secondari, seppur importanti, ma distogliendo l’attenzione e la capacità di giudizio dall’essenza stessa delle cose. La definizione per cui tutto è cultura è un ottimo slogan per i talk show ma non aiuta a comprendere le espressioni artistiche, e quindi il tutto resta in una nebulosa dove chiunque a buon titolo si cimenta, senza comprendere che le distinzioni delle espressioni culturali sono parte della ricchezza delle società e il saperle distinguere e apprezzare fa parte di quel processo evolutivo che dovrebbe accompagnare parallelamente il progresso. Che senso ha un progresso così spinto in avanti e contemporaneamente un imbarbarimento nella capacità di pensare? Le forme di imbarbarimento e di banalizzazione sono sotto gli occhi di tutti, dall’ Isola dei famosi, al Grande Fratello, alle soap opera, persino a come vengono costruite e diffuse le notizie nel canali televisivi, all’insegna sempre di qualche momento spettacolare in tutte le sue forme. Il calcio e i grandi concerti rock sono fenomeni importanti ma le molle basilari sono sempre le stesse: indurre il giovane o il cittadino a “comprare” qualsiasi cosa. Si può pensare che la funzione di una biblioteca possa basarsi su quanti libri di successo mette a disposizione? Fra il romanzo di punta e la Divina Commedia, o testi storici o di saggistica cosa sceglie come prioritari il direttore? Come mai, per la musica, negli anni recenti si son posti come valore primario due parametri di carattere meramente commerciale: la notorietà (il famosissimo reference-system) e le entrate di botteghino? Per quanto concerne i contributi statali (e in parte anche territoriali e locali) non esistono più le capacità di analisi dei programmi, vera unica fonte di informazione per recepire la validità di un messaggio culturale. Tutti i parametri oggi imperanti e i criteri che li informano si basano su dati numericamente oggettivi ma fuorvianti, poiché vogliono dar significanza a valori che risiedono altrove, pertanto i risultati sono totalmente insoddisfacenti. La musica o l’arte in generale, come pure la scuola e i momenti educazionali sono questioni di interesse pubblico e contribuiscono a costruire la propria identità. Senza capacità di approfondimenti, e quindi di godere di beni immateriali, resta una cosa sola: il mercato e il business. Questi sono i valori ai quali la nostra società (ma non siamo soli) si riferisce ma che nulla hanno a che vedere con la qualità della vita, con un benessere essenziale al quale si deve poter accedere nelle fasce più ampie di popolazione. La musica è grande protagonista di questo benessere e su questo punto il potere politico deve intervenire! Vogliamo dichiarare che la musica è un bene culturale? La musica deve ancora entrare a far parte, in Italia come in tutti i paesi civilizzati, del contesto culturale “alto” del paese, con tutto il peso della sua storia e con tutta la trasmissione dei patrimoni della tradizione musicale europea, innanzitutto, ma non solo. Storia in cui l’Italia è stata ed è tuttora grande protagonista. Negli anni Cinquanta la musica italiana con formidabile intuizione precorre la sperimentazione nella musica elettronica, con grandi compositori che hanno aperto quella strada e un gruppo di scienziati che ne hanno reso concrete le aspirazioni artistiche. Chi è con-

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sapevole di tutto questo? Naturalmente poi le realizzazioni si sono fatte altrove, a partire dalla Francia con l’Ircam di Parigi! Si deve scegliere senza ambiguità se la cultura musicale, nel suo passato storico e nelle sue espressioni artistiche recenti sia parte dei patrimoni italiani individuati come Beni Culturali, alla stessa stregua dei Siti monumentali, dei grandi Musei, delle Biblioteche, e per questo va sostenuta e incentivata. Se si procede su una strada che volutamente appiattisce la questione su un concetto di intrattenimento più o meno costoso, allora non ha neppur senso che venga finanziata da Stato, Regioni, Enti Locali. Esigenze Occorre quindi dotarsi di una strategia di ricerca, produzione e presenza musicale in tutto il paese. Occorre che vi siano centri di produzione e diffusione musicale armonicamente posizionati territorialmente. Vanno riviste quindi le potenzialità di orchestre, di teatri e spazi teatrali, di associazioni e festival secondo una mappa di fruizione sostenibile. Vanno configurati strumenti di offerta musicale di facile accesso alle collettività negli aspetti di maggior utilità sociale: anziani, bambini e ragazzi, ambienti disagiati, collettività per portatori di handycap, ospedali. Va creato una rete di distribuzione, tramite opportune Strutture, che permetta ai musicisti, e specialmente ai giovani, di esser presenti e fortemente attivi con progetti mirati e studiati per tutte queste situazioni. Le associazioni di volontariato e i servizi sociali possono esser ottimi compagni di strada. Molte entità quali orchestre e gruppi musicali sarebbero ben lieti di collaborare a progetti del genere. E molte realtà musicali già oggi agiscono in questi settori, ma in modo scoordinato e con scarsa visibilità. Va incentivata un riposizionamento della creatività artistica mettendo a disposizione del compositore gli elementi che servono: musicisti, tecnologia, editoria, promozione, e invogliandolo a render visibile e fruibile la propria opera. Vanno aggregati intorno ad una fruibilità musicale i ragazzi nell’età adolescenziale, mettendoli a confronto su progetti culturali formativi del gusto e del senso di responsabilità. Vanno infine istituiti i cori non professionali, ottimi canali di formazione dell’individuo, facilmente realizzabili ovunque e dai costi molto contenuti. Per tutto questo occorrono certo risorse, che non significano grandi finanziamenti. Nell’adottare un progetto di questo tipo, prima di ogni cosa occorre la condivisione dei concetti e l’ impegno del potere politico, delle amministrazioni e delle risorse anche private. Circa le priorità da dare ai finanziamenti pubblici, occorre individuare e stilare un Codice di Comportamento, che venga fatto proprio da Amministratori locali e dai poteri politici e che si riconoscano nelle argomentazioni sopra esposte cercando di marginalizzare la fame di “eventi” per i quali non occorre scomodare le risorse pubbliche perché hanno potenzialità di incassi e di sponsorizzazioni che devono bastare; e specialmente non indurrebbero l’amministratore pubblico a cedere alle lusinghe di visibilità, privilegiando aspetti spesso in contraddizione con la crescita culturale di una cittadinanza. Se si percorre questa strada saranno davvero poche le occasioni che incentreranno le discussioni sul mondo della musica entro l’infinito piagnisteo di sprechi o di inconfessabili privilegi, che vanno contrastati ove ci fossero, ma che non fanno parte della normale vita musicale del paese, che è fatta di ben altri aspetti e spesso di grandi sacrifici da parte degli artisti e di chi si attiva per offrire al paese una ricchezza culturale che ha ben pochi paragoni. Siamo in tanti pronti a rispondere su questi temi e desideriamo un confronto reale sulle tematiche di cui sopra perché, non dimentichiamolo, nella maggior parte dei casi dietro il fenomeno musicale vi è una passione personale vera e il grande desiderio di render partecipi tutti di un bene vissuto come inestimabile. Anche questo è un dato non secondario in quanto ciò che è avvenuto negli anni recenti rischia di disperdere proprio questa facoltà di trasmissione, privandola di vitalità e di entusiasmo. Maggio 2006

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Le professioni del musicista - 1998 Insegnamento musicale per il musicista La domanda crescente di musica avvenuta negli anni Settanta e coincidente con l’istituzione dell’ente Regione ha portato alla grande proliferazione dei Conservatori di musica, ad un aumento consistente di Scuole di musica comunali nonché private, e al fiorire di iniziative di specializzazione e di perfezionamento. Lo sbocco occupazionale È rimasto pressoché invariato negli anni, tolte le funzioni di insegnamento - molto aumentate ma oggi bloccate nel numero di assunzioni - e poche, non chiaramente precisate nuove carriere nel mondo dei media e della ricerca. Il concertismo vero e proprio ha trovato qualche risposta nelle nuove attività culturali dei Comuni e delle Province ma ha subito molte limitazioni presso il contesto storico dell’associazionismo culturale. Assolutamente insufficiente in ogni caso e mal equilibrato rispetto al numero e alla qualità dei diplomati. Il mondo musicale strutturato dalla Legge 800 poco o nulla ha fatto per sostenere queste attese, salvo pochi esempi di organismi specializzati nella scoperta di nuovi talenti (l’Orchestra Giovanile di Fiesole, la Gioventù musicale, l’Agimus, l’Aram) o di una particolare cura allo snodo di avvio alla carriera (tra questi certamente in prima linea la Scuola di musica di Fiesole, o l’Accademia di Imola, la Stauffer di Cremona e pochi altri). Alcuni festival italiani e associazioni hanno dedicato parte dei loro programmi a ospitare nuove formazioni o solisti, ma in modo assai timido. Esistono, a onor del vero, anche piccole splendide iniziative, ma non si è ingenerata una vera e cosciente politica nazionale di investimento sulle giovani generazioni di artisti, che si può attuare unicamente in presenza di un disegno complessivo governativo che sappia gestire le sinergie occorrenti. Molto ci attendevamo dai vari disegni di legge promessi e in parte stesi, ma non si sono risolti parecchi snodi. In sintesi vi è poca possibilità, per il musicista, di incidere su nuovi sbocchi occupazionali o comunque di utilizzo della propria professione se non avvengono reali prese d’atto politiche da parte di Stato, Regioni, Enti locali, Istituti didattici, enti di attività dello spettacolo, enti di attività di rilevanza sociale. La frammentarietà e la casualità delle attuali prospettive impongono al musicista una frustrante e ingiusta mortificazione del proprio ruolo e non consentono al cittadino di venir orientato alla fruizione di musica quale bene di grande rilevanza e di capacità creativa. Musica come bene insostituibile La musica, in Italia, storicamente non è stata considerata una forte espressione dell’intelletto, diversamente da ciò che ci si potrebbe aspettare. Inutile dilungarsi sui motivi di tale realtà poiché dovremmo addentrarci nelle varie filosofie e scuole di pensiero che hanno condotto l’Italia lontano dall’atteggiamento culturale di molta parte dell’Europa. Oggi però è fortemente diffusa l’esigenza di dare nuovi punti di riferimento al mondo artistico che si riflettano sull’investimento nel futuro, e soprattutto, in un diverso rapporto dello stesso con la società. E quindi poniamoci la domanda: i giovani musicisti, gli artisti lontani dalle logiche commerciali, provenienti da anni e anni di studio impegnativo, o anche gli insegnanti e coloro che dirigono Istituti di musica e organizzazioni culturali, servono alla nostra civiltà? Questo è il primo nodo da sciogliere. Essi non possono esser continuamente penalizzati da una mentalità che li considera in parte dei pesi morti della società, espressioni desuete di un superfluo per pochi eletti o roditori dei fondi pubblici. Ciò non tiene in nessun conto né il progredire di un paese civile, né la storia del nostro paese, né la sua civiltà e quindi il suo futuro che ha bisogno come il pane di artisti, scienziati e uomini di pensiero. Occorre oggi un grande sforzo di coesione, la generosità di voler fermamente contribuire a fondare un pensiero comune che travalichi le consuetudini delle istituzioni e i particolarismi. Ciascuna componente del mondo musicale interessato a modificare la situazione italiana deve

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poter disporre di > volontà > strumenti > mezzi per comporre un mosaico che corrisponda alle esigenze del nostro tempo. Nuove strategie culturali Dobbiamo contribuire a delineare le Nuove Strategie Culturali della musica in Europa con riferimento all’inserimento dei musicisti nel contesto produttivo della nostra società. E con essi ovviamente uno sforzo di co-partecipazione dei Conservatori, ma anche delle Scuole e delle Università dedicate alle specializzazioni, e infine, ma non da ultimo, di tutto il Mondo Produttivo e Distributivo dello spettacolo: i teatri, le orchestre, le associazioni, i festival, le iniziative degli enti locali e degli enti di promozione musicale, i mass-media, la stampa, la discografia e le produzioni multimediali. Tale sforzo dovrà vedere al proprio fianco, quali partners di un progetto innovativo inteso a migliorare la qualità della vita tramite la creatività e la fantasia, anche i mass media, la stampa, e specialmente la stampa locale in un rinnovato rapporto con l’informazione. Non dimentichiamo che, come ci insegnano altri aspetti musicali ben più inseriti nelle logiche pubblicitarie, è necessario oggi essere ben visibili e presenti nei canali di informazione. Altro aspetto fondamentale è quello di utilizzare il musicista per educare, in varie sedi, un nuovo pubblico che raramente ha avuto la fortuna di essere coinvolto nella conoscenza musicale. Uno dei principali problemi è legato ad una generale ignoranza rispetto alla pratica attiva della musica. È ormai assodato che per creare professionisti di livello ma anche solo per avere un pubblico in grado di operare scelte non dettate dalla moda o dal costume bensì dal proprio orientamento critico, è indispensabile avviare in età precoce il gusto alla musica sviluppando la naturale creatività infantile. Si chiama quindi in causa la scuola materna ed elementare, ma i Comuni sono invitati a destinare alla musica l’attenzione che destinano allo sport, ad esempio. Perché non le Palestre della musica? Luoghi di pratica attiva, di ludoteca della musica, non scuole professionali a imitazione di conservatori. Quanti musicisti troverebbero uno spazio creativo e didattico all’interno di simili strutture? Quale sarebbe il riscontro sulla vita cittadina? Perché non incentivare i cori di ragazzi, ma anche di adulti, la pratica vocale, l’uso di strumentali curiosi e delle nuove tecnologie. E se non ci si crede perché non andare a verificare i risultati di paesi che hanno delegato alla musica un difficile compito di recupero sociale, quali ad esempio il Venezuela, che ha dato frutti incredibili?

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Seminario Professioni culturali Bologna 1998 - Conservatorio di Musica, Università Bocconi

Dove il musicista interviene con la sua professionalità? Esecutori concertismo lirica orchestre cori ensemble solisti Formazione insegnamento nei Conservatori insegnamento statale nelle scuole secondarie insegnamento nelle scuole sostenuto da enti territoriali insegnamento in scuole comunali o private docenti universitari Musicoterapia propedeutica del suono e della musica. Ricerca, critica musicale, musicologia stampa editoria discografia sistemi radiofonici e televisivi di Stato dipartimenti scientifici biblioteche archivi Artigianato e industria liuteria e organaria industria di strumenti musicali industria discografica progettazioni industriali cinema Organizzazione direzioni artistiche direzioni musicali stabili segreterie artistiche operatori e animatori culturali consulenti di assessorati e consulenti politici uffici stampa e delle pubbliche relazioni servizi musicali di palcoscenico agenzie di spettacolo cui si sono aggiunte televisioni e radio private i Centri di musica legati all’informatica i Centri per l’audiovisivo la compresenza in attività di prosa, di arti visive, di poesia il marketing dello spettacolo le nuove professioni legate agli affari gestionali o alla comunicazione

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gli studi di registrazione le industrie di strumentazioni audiodigitali professionali le industrie aereonavali e automobilistiche o la ricerca medica per la simulazione di ambienti e strutture o i controlli interattivi e automatici basati su segnale audio Per ottenere risultati destinati a riservare un più adeguato spazio alle carriere ruotanti intorno alle competenze del musicista sarebbe del tutto auspicabile sancire il principio che, a parità di attestati, la figura del musicista venga privilegiata in tutte quelle attività connesse con la ricerca, la formazione la produzione e la distribuzione musicale. Si invita a rivedere drasticamente, per il futuro, i titoli e le competenze richieste per coprire posti di lavoro dirigenziali e non, all’interno di teatri, orchestre, associazioni e festival, quali ad esempio le Direzioni artistiche, le Sovrintendenze, i Responsabili di programmi dal vivo e dei mass-media, gli Operatori musicali, i Critici, i Progettisti di ambienti esecutivi, gli uffici stampa ecc… pretendendo una adeguata preparazione musicale e tecnica in aggiunta alle professionalità specifiche desiderate.

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Elementi di discontinuità Rispetto alle valutazioni sin qui attivate dal FUS e dal legislatore Musica contemporanea - Giovani musicisti - Organizzatori musicali - Rapporti con Enti ed Istituzioni italiane ed europee - Criteri e Regole - Promozione all’estero Vengono richiesti > Particolare sostegno e considerazione ai compositori allo scopo di produrre e divulgare le opere contemporanee, specie attraverso l’uso delle nuove tecnologie, riservando particolare risalto allo sviluppo dei Centri di produzione e di ricerca elettroacustica studiando i presupposti attuativi del riconoscimento istituzionale di Centri di Ricerca e Produzione Elettroacustica e multimediali, così come avviene in tutti gli altri paesi europei. Con “riconoscimento istituzionale” si intende la esplicita menzione dei Centri in leggi e/o ordinamenti di Enti Statali e Locali. Vanno sostenuti i programmi che prevedono Commissioni ai Compositori, le produzioni multimediali affidate a musicisti di riferimento, le novità e le iniziative di ricerca. > Sostegno a progettualità che accompagnino i percorsi curriculari dei giovani musicisti italiani favorendo il loro naturale inserimento nel panorama musicale nazionale ed internazionale e riequilibrando anche un rapporto, oggi sperequativo, tra il costo della formazione (Conservatori di musica - Licei musicali pareggiati - Scuole comunali) e quelli della produzione e della distribuzione. Vanno premiate le forme di Artisti-in-Residence e i programmi di lancio di Nuove carriere. > Competenze specifiche dell’ organizzatore musicale. Gli operatori culturali, i Direttori artistici, i Sovrintendenti, parimenti agli artisti, devono essere soggetti muniti di elevata specializzazione professionale ed essere giustamente valorizzati in quanto propagatori di cultura differenziandosi da chi nel mondo dell’organizzazione musicale agisce a fini prettamente speculativi. > Accordi con Regioni ed Enti Locali a livello programmatico e finanziario con particolare riguardo a programmi che contemplino Residenze, progetti di Welfare, interrelazioni col turismo e i beni ambientali, archiviazioni e ricerca. > Capacità di dialogo e di trattativa con istituzioni europee: Unione Europea, Consiglio d’Europa e Paesi europei. > La definizione di una politica di promozione e l’avvio urgente di passi concreti ai fini della presenza della Musica italiana all’ Estero in forma organica e ricorrente. > Per i finanziamenti, nuove regole di valutazione e criteri di parametrazione o di riequilibrio per le attività che prevedano forte creatività e programmi innovativi, in attesa di una riformulazione in tal senso di nuove procedure o regolamenti. Elaborazione e sviluppo: gli attori protagonisti sono i musicisti e i compositori, e i progetti che ne derivano e che devono esser realizzati tramite operatori culturali in grado di rispondere a questa esigenza. Ciò è innovativo, da sviluppare oggi, per attivare lo snodo che può consentire il riequilibrio strutturale e strategico tra domanda e offerta, tra trasmissione culturale/storica e innovazione/creatività, tra educazione e fruizione, fra gli elementi di programmazione e formazione del pubblico, fra apprendimento scolastico e carriera, fra ricerca e applicazione. Leggi e Regolamenti: > Si appronti un Regolamento funzionale basato su chiari criteri di oggettiva valutazione artistica e sociale dei programmi, che sostituiscano o integrino con la dovuta importanza gli attuali parametri, poco influenti sul piano culturale, limitando l’attuale eccessiva discrezionalità politica e amministrativa. Nell’impostare un disegno di legge si riveda complessivamente il mondo della musica italiana, dando voce e risorse alle attività innovative e di ricerca, in grado anche di stanziare risorse per la costruzione di nuove sale da concerto, che investa sui giovani musicisti e sulla loro collocazione sulla scena internazionale. > Si avvii urgentemente una politica di concertazione dei finanziamenti tra Stato, Regioni ed Enti Locali avente lo scopo di evitare dispersioni, di ottimizzare i risultati dell’offerta culturale, anche stilando una Carta di principi, un Codice di comportamento per l’uso delle risorse pubbliche in tema di musica e cultura, che risponda alle esigenze di una forte ripresa culturale del paese. Marzo 2006

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Emergenza Culturale Produzioni e proposte di musica contemporanea

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Urge constatare che le iniziative di offerta musicale orientate alla ricerca, alla creatività e al supporto formativo piuttosto che ad una concezione che promuova come fatto primario la spettacolarità sono state tutte paurosamente penalizzate dai fondi statali nei finanziamenti degli ultimi anni. A nulla sono valse le argomentazioni tese a far riflettere sulla filosofia stessa del sostegno pubblico alle attività culturali, che da più parti si sono levate. La questione indica ormai una dicotomia culturale davvero impressionante e impone di affrontare seriamente il problema. Sinora, in netto contrasto con quanto esplicitato dal Regolamento Musica (e riscontrabile anche nei Disegni di Legge in discussione), si è verificato che l’offerta culturale e artistica, in quanto tale, non ha potuto esser sostenuta da questo Stato quale necessità civile, occorre dirlo a chiare lettere, senza nascondere la responsabilità delle scelte dietro criteri e parametri di dubbia utilità. È apparso evidente: > che lo Stato, diversamente da ciò che succede nei paesi europei, non ha sostenuto i propri artisti dando loro la possibilità persino ovvia di lavorare, di sperimentare e sperimentarsi, di crescere; > che non è apparso prioritario seguire con cura e con interesse il progresso dei linguaggi musicali e il loro rapporto con le tecnologie avanzate; > che l’Italia ha rinunciato ad avere un ruolo nel campo delle nuove produzioni nel contesto internazionale, accettando implicitamente che l’esistenza delle attività legate alla produzione, alla ricerca e alla sperimentazione degli artisti italiani (compositori, interpreti, artisti multimediali) fossero presenti per lo più grazie all’intervento di altri Paesi europei che destinano ben altre risorse ai settori innovativi della cultura artistica, musicale e multimediale e sono quindi in grado di valorizzare i loro artisti e quelli di altri Paesi (tra cui il nostro) nel migliore dei modi; > che gli sforzi economici rivolti a favorire l’approccio alle carriere dei giovani interpreti, tramite i Corsi e Master di alto livello sono del tutto irrisori; > che l’importantissima funzione di programmazioni artistiche basate sulla ricerca storica, musicale, dei confronti stilistici, sia stata considerata azione collaterale, esercizio per studiosi poco concreti e non necessario arricchimento dell’offerta al pubblico, dei repertori e della proposta culturale del paese; > che ai direttori artistici non è più richiesto di esser musicisti agguerriti e professionalmente preparati a ideare e realizzare proprie programmazioni. La funzione delle risorse pubbliche dovrebbe avere come obiettivo primario quello di favorire il processo di sviluppo culturale, e quindi quelli sopra descritti sono proprio gli elementi che andrebbero considerati e sostenuti con vigore. Se prende il sopravvento la pura spettacolarizzazione degli eventi, come di fatto è successo, ne consegue un caos evidente nei profili richiesti, che va a generare confusione mettendo in predicato le motivazioni stesse circa il ricorso allo Stato per assicurare produzione, distribuzione e promozione della musica. La questione culturale non deve essere secondaria ad altri elementi, seppur qualificanti come ad esempio il consenso del pubblico o la partecipazione di risorse private, in quanto, per tali considerazioni già ci si trova ad un secondo livello di proposta, che non esisterebbe senza il primo. A non essere di riferirsi pedissequamente a valori di carattere mercantile o di ossequio ai diktat pubblicitari, ma si consideri che in questo caso viene a cadere l’imprescindibilità dell’interesse statale e quindi dei fondi pubblici. Si avanza una calorosa proposta ai poteri politici affinché in termini brevi si operi ad un diverso disegno per le valutazioni dei vari soggetti, capace di individuare come elemento prioritario la “mission” di ciascun programma e che metta definitivamente al riparo con dignità le iniziative capaci di proporre un alto grado di civiltà musicale, sulla base di analisi oggettive dei loro progetti. È evidente che la stessa attenzione deve essere data alle istituzioni musicali tradizionali che decidono di dedicare spazi e risorse a programmi innovativi, promuovendo produzioni di musica contemporanea e del ‘900, in tutte le sue sfaccettature più complesse, o programmi di ricerca anche “museali”, per rarità di repertori e connessioni culturali o pedagogiche, o che si adoprino con adeguati mezzi e competenze per favorire la crescita e l’inserimento dei musicisti italiani a tutto favore del pubblico e dei giovani. Gisella Belgeri, 2005


Promozione della musica italiana all'estero Premessa Tutte le nazioni tendono a favorire la propria espressione creativa nelle arti visive, nella letteratura, nell’architettura, nella scienza e anche nella musica. L’attuale circolare di promozione della musica italiana all'estero non è incisiva sotto questo aspetto. Si devono precisare i concetti per i quali si sostiene la musica contemporanea all’estero. L’ospitalità al compositore, oltre che agli interpreti e comunque a studiosi attuali, offre il pretesto di una presenza qualificata a livello artistico e intellettuale, che serve da volano all'immagine italiana di una civiltà avanzata. L’intervento dello Stato deve ottenere risultati in questo senso, anche impegnando maggiormente le nostre rappresentanze diplomatiche e specialmente gli Istituti Italiani di Cultura affinché reagiscano in modo coerente a questo disegno. L'occasione di musicisti e studiosi della musica va accompagnata da rapporti mirati con gli esponenti culturali locali, con la stampa e le personalità del paese ospitante. Si tenga conto che il maggior riscontro si ottiene nel caso di iniziative promosse da istituzioni culturali specializzate (festival, teatri, orchestre, rassegne ecc....) che normalmente partecipano in parte alle spese tecniche, promozionali e degli onorari, specie ove si tratti di compositori affermati e complessi noti nell'ambiente. Quando si propongono giovani emergenti il discorso diventa più complesso, ovviamente ma con un adeguato supporto organizzativo si ottengono buoni successi. L’attuale circolare di promozione della musica italiana all’estero non è incisiva. Si devono orientare gli ambiti di sostegno della musica contemporanea all’estero. L’ospitalità ad un compositore, oltre che a interpreti o comunque a studiosi, offre un ottimo pretesto di presenza qualificata a livello artistico e intellettuale, che funge da volano all' immagine italiana come civiltà avanzata. Lo Stato deve favorire questa strategia, anche maggiormente impegnando su questo fronte le nostre rappresentanze diplomatiche e specialmente gli Istituti Italiani di Cultura affinché partecipino in modo coerente a questo disegno, cosa che sinora si realizza in parte solo col Progetto SONORA. Valutazioni delle tempistiche Per l’estero è ragionevole tornare alla possibilità di istanze semestrali. o in alternativa dare possibilità di maggior flessibilità in alcuni casi particolari. > a volte la necessità è quella di agire con molto anticipo, quando le programmazioni in loco sono a lungo raggio. In questo caso, specie per i complessi numerosi, i tempi tecnici per assicurarsi o meno di avere la sovvenzione dello Stato, non collimano e pertanto, specie nel primo semestre, succede che normalmente le iniziative vengono cancellate. Ciò causa non pochi problemi di credibilità dei nostri artisti, come è ovvio che sia. > a volte succede invece il contrario, ossia, di doversi inserire in programmazioni straniere, spesso anche molto allettanti, ma definite nei dettagli delle presenze solo a pochi mesi della loro realizzazione. Ciò succede all’estero come in Italia. In questo caso il complesso non si ritrova con le scadenze dei termini delle domande. Questo capita anche maggiromente nelle occasioni di una certa ufficialità con relativa presenza italiana, che spesso avviene in tempi non calendarizzabili nel lungo periodo; pertanto occorre una flessibilità ragionevole alle esigenze.

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Ruolo e funzione dei Centri di ricerca, produzione e diffusione musicale I Centri italiani - costituiti da gruppi di compositori, ricercatori scientifici, interpreti musicali hanno sviluppato negli ultimi decenni una capacità notevole di ricerca e di produzione musicale in rapporto alle più avanzate e innovative tecnologie informatiche. Per Centro Musicale di Ricerca e di Produzione Elettroacustica si intende la struttura fisica e operativa, organizzata, che dispone di personale e di mezzi idonei per lo sviluppo della creatività musicale al fine di realizzare creazioni musicali innovative dal punto di vista artistico e tecnologico. Il Centro svolge la propria attività integrando competenze pluridisciplinari, nel campo della creazione, della ricerca, della formazione e della comunicazione in ambito musicale. Per comprendere la condizione operativa dei Centri, occorre eseminare brevemente una questione essenziale: il rapporto tra domanda e offerta di cultura musicale. Bisogna considerare che l’offerta culturale soddisfa bisogni che difficilmente sono espressi apertamente dall’opinione pubblica. La domanda di cultura può essere latente, inespressa, tipicamente articolata ma mai assente, anzi cresce con il livello di qualità della vita. L’offerta culturale, come qualsiasi altro servizio, ha necessità di diventare fruibile, ma per diventarlo richiede sollecitazioni che stimolino l’interesse dei cittadini. Non si tratta di uno stato di necessità (come avviene nella sanità per il diritto alla salute) ma è il desiderio di appagare una necessità psicologica e intellettuale che è alla base dei rapporti umani e si manifesta socialmente con i segni dell’identità culturale e civile. Proprio per questo l’offerta culturale ha un bisogno crescente di comunicazione tanto che, a volte, il successo di un evento culturale è più legato all’efficacia della comunicazione che alla qualità dell’offerta in sé; non di rado ciò genera molta confusione tra evento e cultura. Anche se la cultura è soggetta alla legge della domanda e dell’offerta, è vero che non sempre la domanda condiziona l’offerta, ma più spesso è quest’ultima a sollecitare la domanda. Compito delle Istituzioni è assecondare la spinta alla crescita e soddisfare il bisogno di cultura, ma anche attuare politiche di educazione e sollecitazione di interesse culturale. Questo vale sicuramente per l’Italia che vuole agire non solo su ciò che emerge dalla società come domanda, ma sull’obiettivo di costruire spazi e opportunità nuove. Il limite nel dispiegarsi dell’attività dei centri è dovuto non solo all’insufficienza delle strutture, ma anche dal fatto che l’offerta non si coniuga alle mutate esigenze culturali: c’è ancora poca offerta di alto profilo innovativo, manca la sperimentazione e la ricerca sui nuovi linguaggi multimediali, sull’utilizzo delle tecnologie e non è mostrato sufficientemente il rapporto che pervade le arti, la scienza e la formazione scolastica e universitaria. Considerando le trasformazioni che il linguaggio musicale ha avuto negli ultimi decenni, si nota che tali attività sono coerenti alle trasformazioni del mondo della comunicazione; le forme sociali d’integrazione hanno sollecitato nel pubblico esigenze culturali più estese e hanno introdotto modi nuovi di fruizione della musica e dello spettacolo. In questo senso i Centri dimostrano un approccio all’offerta culturale non solo diverso ma significativo. Tutte le attività convergono sulle forme più attuali della comunicazione artistica, propongono i mezzi e le competenze per congiungere coerentemente la creazione, la ricerca, la formazione e la diffusione. Si tratta di una logica conseguenza dell’impostazione operativa e strutturale dei Centri; essi sono nati infatti con il preciso intento di sviluppare e diffondere il pensiero e la creatività musicale contemporanea, facendo perno sulla interdipendenza dei linguaggi, sulle tecnologie e sulla sostanziale mutazione dei sistemi di informazione e fruizione (internet, multimedialità, spettacolo tecnologico, ricerca musicale e scientifica finalizzata all’espressione artistica). Un’ulteriore e necessaria considerazione riguarda le professionalità che coesistono nei Centri: musicali, artistiche, scientifiche, tecniche e organizzative; l’azione integrata di queste professionalità, riunite più volte in equipe o convergenti su specifici progetti, rappresenta il motore essenziale della progettazione e della realizzazione, sia creativa che applicativa. Si tratta di un insieme culturale che miscela la visione umanistica a quella scientifica e proprio per questo realizza i propri scopi in naturale connessione con la realtà contemporanea.

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Nuova Musica e Tecnologia in Europa - Convegno Ruolo e funzione dei Centri di Ricerca, Produzione e Diffusione Musicale - Roma 2001

Nel corso del Seminario erano presenti, responsabili di un’ampia gamma di Centri europei tra i più attivi nel campo della ricerca e della produzione di musica elettroacustica e i Centri Soci italiani: Adolfo Nunez, LIEM Madrid; Johannes Goebel, ZKM Karlsruhe; Ulf Stenberg, EMS Stoccolma; James Giroudon, GRAME Lyon; Christian Clozier, IMEB Bourges; Joran Rudi, NoTAM Oslo; Martin Franz Olbrisch, T.U. Technische Universität, Berlino, Simon Emmerson, City University of London Michelangelo Lupone e Laura Bianchini, CRM, Roma; Luigi Ceccarelli e Fabio Cifariello Ciardi, Edisonstudio, Roma; Vincenzo Gualtieri, IDIS Città della Scienza, Napoli; Maria Cristina De Amicis, Istituto GRAMMA, L’Aquila; Giorgio Nottoli, Università Tor Vergata, Roma; Alessandro Melchiorre, IRMus-Scuole Civiche, Milano; Walter Prati, Fondazione MM&T, Milano; Giannicola Spanu, SpaziomusicaRicerca, Cagliari e per il CEMAT Gisella Belgeri, Giuseppe Di Giugno, Giovanni Trovalusci, con il coordinamento di Nicola Sani. Visto l’ampio ventaglio delle esperienze emerse a livello europeo che evidenziano il profondo divario di strutture e infrastrutture dell’Italia rispetto ai Centri esteri, riconducibile essenzialmente al mancato riconoscimento, formale e sostanziale dei Centri italiani da parte delle politiche musicali sin qui seguite nel nostro paese, inoltrano al Ministro per i Beni e le Attività Culturali, alle Commissioni Cultura Parlamentari, alla Commissione Centrale Musica, alle autorità di Governo, alle forze politiche e agli organi competenti Il documento conclusivo dell’incontro internazionale è così formulato: Con Centro musicale attrezzato si intende la struttura fisica e operativa, organizzata, che dispone di personale e di mezzi idonei allo sviluppo della creatività musicale al fine di realizzare creazioni musicali innovative dal punto di vista artistico e tecnologico. Il Centro svolge la propria attività integrando competenze pluridisciplinari, nel campo della creazione, della ricerca, della formazione e della comunicazione in ambito musicale. Si fa richiesta > del “riconoscimento istituzionale” che preveda esplicita menzione dei Centri stessi in leggi e/o ordinamenti degli Organi di Governo centrali e locali; > della collocazione dei Centri fra le Categorie musicali; > dell’inserimento dei Centri in piani adeguati di sostegno finanziario per la gestione e amministrazione delle strutture e lo sviluppo delle attività; > della possibilità di stabilire Convenzioni tra Centri, Stato ed Enti Locali per l’attuazione di piani programmatici. Si suggerisce, come requisito di base per il riconoscimento istituzionale dei Centri, lo svolgimento di attività di valore nazionale ed internazionale che abbiano saputo integrare, nel corso degli anni, la creazione, la ricerca, la formazione e la comunicazione in ambito musicale. Si richiede che il contributo finanziario pubblico sia definito su base percentuale triennale, riferito ad una Convenzione pluriennale tra lo Stato ed il Centro, stipulata sui seguenti punti: > Progettazione pluriennale delle attività del Centro. > Bilancio di previsione triennale del Centro. > Finanziamenti specifici per funzionamento e struttura, nonché per il rinnovo tecnologico. > Finanziamenti specifici per progetti di particolare rilievo sociale e/o internazionale. > Rendiconto annuale delle attività.

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R.It.M.O. contributo alla creazione di una rete di associazioni contemporanee Lo scenario All’interno del quadro più generale di gravissima difficoltà che ha visto negli ultimi anni un progressivo e inarrestabile decremento delle risorse pubbliche destinate alla musica, è stato rilevato un particolare accanimento nei confronti del settore delle musiche di sperimentazione e di ricerca e di tutti i settori correlati con la creazione, la produzione e la diffusione delle musiche contemporanee di innovazione. Mai il Fondo Unico per lo Spettacolo ha subito tagli come nell’ultimo quinquennio, toccando minimi storici indegni di un paese sviluppato, inaccettabili e vergognosi se rapportati all’investimento percentuale del PIL applicato dagli altri paesi della Comunità Europea. Ma, danno nel danno, da due anni è doveroso segnalare un particolare accanimento che ha fortemente penalizzato tutte quelle realtà associative - in genere medio-piccole - che con capillare diffusione su tutto il territorio nazionale operano per far conoscere al pubblico le nuove creazioni musicali e si battono per la sopravvivenza di un settore che, guardando per sua natura al futuro, dovrebbe - come di fatto è per altri sistemi legislativi - essere al contrario considerato bene irrinunciabile per un società moderna ed evoluta. Che si tratti di un preciso disegno di politica culturale, o di incompetenza di chi è pubblicamente delegato a operare le scelte distributive delle sempre più esigue risorse dedicate alla promozione delle attività musicali, poco importa; il risultato di tale azione infausta rischia di azzerare completamente lo straordinario patrimonio culturale e formativo delle numerosissime associazioni che, andando per altro a tamponare lo storico deficit dell’insegnamento della cultura musicale nelle scuole di ogni ordine e grado, oggi sopravvivono unicamente in virtù dello sforzo appassionato di numerosissime figure di alta competenza e di professionalità che tutto il mondo ci invidia. Recentemente tali associazioni hanno creato un soggetto collettivo - RITMO, Rete Italiana Musicisti Organizzati per le musiche contemporanee - che raccoglie la quasi totalità delle realtà di settore attualmente operative sul territorio. Obiettivi La rete RITMO si propone di dare una voce collettiva a tutti gli operatori delle musiche contemporanee e di coordinarli in azioni e in proposte che cerchino, di concerto con le realtà istituzionali, di uscire dallo stallo dell’attuale gravissima situazione. L’iniziativa ha riscosso un sorprendente successo di partecipazione registrando l’adesione della quasi totalità delle associazioni di settore operative nelle regioni del nord, del centro e del sud che, sin dalle prime assemblee costituenti, hanno condiviso l’urgenza di sensibilizzare il Legislatore a operare per un totale riassetto delle strutture competenti e delle normative che le regolano. A questo scopo la Rete RITMO mette a disposizione l’esperienza maturata dalle sue componenti in decenni di lavoro sul campo e si dichiara pronta a sviluppare idee e proposte in grado di ottimizzare gli investimenti in forme nuove più aderenti alla realtà economica attuale.

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Richieste Alle nuove forze di Governo chiediamo quindi di imbastire un tavolo di discussione e di lavoro per studiare assieme strumenti sostenibili per dare un segno di decisa sterzata rispetto al deludente rapporto sofferto durante la passata legislatura, cominciando da alcuni punti per noi fondamentali: > il ripristino della quota FUS almeno ai livelli precedenti al 2001; > un riassetto della struttura delle Commissioni che preveda un organismo di provata competenza che si occupi nello specifico di designare i finanziamenti verso le realtà che operano nel campo delle musiche contemporanee; > un disegno di legge che ripensi complessivamente il mondo della musica italiana, dando voce e risorse alle attività di sperimentazione e ricerca, che stanzi risorse per la costruzione di nuove sale da concerto, che investa maggiormente sui giovani musicisti e compositori e li sostenga per una loro collocazione sulla scena internazionale. Accanto a questi aspetti di carattere generale e indirizzo politico, ci preme anche portare all’attenzione delle nuove forze di Governo le problematiche relative all’organizzazione e gestione delle attività concertistiche. Chiediamo dunque una maggiore attenzione per tutti i soggetti che operano nel settore, organizzatori e musicisti, affinché le condizioni in cui operano possano essere improntate alla dignità del lavoro e dell’equo compenso.


Appello Sciopero Nazionale dello Spettacolo Roma 14 ottobre 2005 Le Associazioni Nuova Consonanza, Comitato Progetto Musica, CRM (Centro Ricerche Musicali), Dissonanzen Napoli, Edison Studio, Gruppo Strumentale Musica d’Oggi, Freon, Istituto GRAMMA, Fondazione MM&T (Musica Musicisti & Tecnologie) Milano, Musica Verticale, Musica Experimento, Nuove Forme Sonore, Nuovi Spazi Musicali, Federazione CEMAT, nonchè numerosi artisti impegnati nella produzione e diffusione della cultura musicale contemporanea prendono parte alla protesta del mondo dello spettacolo. Affermano che la produzione e la diffusione dell’arte e della cultura contemporanea sono un valore fondamentale per qualsiasi società evoluta in senso etico; che questo particolare sistema è prezioso e irrinunciabile al tempo stesso in quanto coinvolge un’innumerevole quantità di operatori e professionisti a diversi livelli e qualifiche, ed il pubblico stesso, inteso come un’intera comunità che prende parte alle varie forme di espressione e comunicazione artistica. Chiedono che lo Stato reperisca e impieghi fondi specifici per la realizzazione di progetti relativi alla cultura contemporanea, garantendo ai musicisti del nostro Paese l’opportunità di confrontarsi con le realtà artistiche più originali e innovative da tempo proprie a tutti gli altri Paesi d’Europa. Ribadiscono con forza che lo Stato si impegni a rilanciare il mondo della produzione e della ricerca artistica contemporanea; in particolare per il settore musicale: > Risorse per la realizzazione di strutture e spazi polifunzionali attrezzati adeguatamente per manifestazioni pubbliche, registrazioni discografiche, prove, centro di documentazione, laboratori. > Maggiori attenzioni e fondi per i Festival e le Associazioni impegnate a produrre e diffondere nuove opere. > Risorse significative destinate ai Centri di Ricerca e Produzione Musicale atte a dare slancio alla produzione elettronica nelle sue varie forme (musicale, audiovisiva, etc.). > Creazione di fondi specifici per Commissioni ai compositori e per Residenze di compositori e interpreti per le nuove produzioni. > Promozione adeguata degli artisti e delle loro produzioni anche tramite tutti i mass-media e in particolare la RAI. > Agevolazioni idonee per l’inserimento della produzione musicale e degli artisti italiani nel contesto internazionale.

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Appello Fondo Unico dello Spettacolo e sua gestione - Documento del Titolo III È essenziale ridefinire la funzione del FUS e considerare l’intervento finanziario dello Stato fuori dalla logica di rigide categorie, aperto al riconoscimento di nuovi soggetti musicali, ma sempre nel quadro di valorizzazione e sviluppo del patrimonio musicale italiano esistente, evitando rovinose dispersioni di energie e di esperienze. Il FUS va concepito come risorsa di investimento da sottrarre, quindi, alle incertezze annualmente riproposte con la legge finanziaria delle Stato. Si ricorda che l’intervento dello Stato e dei fondi pubblici è necessario perché la musica è un bene collettivo riconosciuto e svolge una rilevante funzione sociale volta a contribuire alla formazione culturale e civile del cittadino. Nell’attesa di nuovi e urgenti provvedimenti legislativi di settore, le attività e le categorie musicali sottopongono agli esponenti politici le esigenze considerate oggi prioritarie a tempi brevi, che così si riassumono: > formazione dei rappresentanti di Governo in cui le attività culturali siano affidate a persone competenti e fortemente interessate alla materia specifica, capaci di adoprarsi con passione alla creazione di un contesto rispondente alle esigenze culturali del paese, condiviso dagli operatori artistici; > l’avvio urgente di una politica di concertazione dei finanziamenti tra Stato, Regioni ed Enti Locali avente lo scopo di evitare dispersioni e di ottimizzare i risultati dell’offerta culturale; > il ripristino del FUS allo scopo di evitare una ulteriore falcidia dei soggetti sovvenzionati, accompagnato dalle necessarie regole per evitare che siano alla fine i tempi tecnici a dettare le regole delle sovvenzioni ai beneficiati. Possibilità di integrazione bilanciata con soggetti finanziatori diversi (Arcus, Lotto, Pubblicità e via dicendo); > soluzioni per le agevolazioni bancarie mirate al sostegno delle attività di spettacolo, ora paralizzate, ai fini di limitare la piaga degli interessi passivi e garantire la necessaria liquidità; > dal punto di vista normativo un Regolamento funzionale basato su nuovi criteri di oggettiva valutazione artistica e sociale dei programmi che sostituiscano o integrino con il dovuto peso gli attuali parametri, poco influenti sul piano culturale, limitando l’attuale eccessiva discrezionalità politica e amministrativa; > le Commissioni non offrono un necessario livello di garanzia per un buon governo dei finanziamenti in campo, creando forti perplessità e precarietà nel lavoro sempre crescente. Nell’attesa di nuove formulazioni per gli organi di valutazione si chiede di esaminare l’eventualità di consentire ai rappresentanti di categoria di assistere alle sedute, pur senza diritto di voto. Marzo 2006

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Appello Musicisti italiani per la musica nelle scuole Roma 27 marzo 2001 - Accademia Nazionale di S. Cecilia Incontro pubblico su “La musica nella riforma del 1° ciclo di studi scolastici”

Il riordino dei cicli scolastici e l’elaborazione di un nuovo curricolo per la scuola di base è una grande occasione per introdurre una novità radicale nel nostro sistema di istruzione: la musica come parte integrante e decisiva nella formazione di tutti gli alunni italiani. Il ministro della P.I. ha licenziato un testo sottoponendolo al parere della scuola italiana e del CNPI. In esso si compie un passo avanti significativo che per la prima volta propone la formazione musicale come momento essenziale della formazione generale. Tuttavia noi riteniamo che occorra un ulteriore passo nel valorizzare aspetti essenziali della disciplina, senza i quali il curricolo proposto rischia di non raggiungere compiutamente gli obiettivi prefissati. A questo scopo abbiamo ritenuto opportuno ed efficace proporre alcuni emendamenti al testo del Ministro, per far sì che l’introduzione della musica come disciplina obbligatoria della nuova scuola consenta agli allievi di accedere sia a un aggiornato bagaglio di conoscenze e di strumenti critici, sia alla concreta esperienza del fare musica, con la voce, con uno strumento, in gruppo o individualmente; esperienza maturata gradualmente lungo l’intero arco degli studi sotto la guida di mani esperte e didatticamente consapevoli. L’istanza principale avanzata in questi emendamenti è l’affermazione del duplice principio che lo sviluppo dell’intelligenza musicale del bambino e del ragazzo si svolga in un costante, aperto dialogo fra la grande eredità del passato e la realtà sonora del nostro tempo e si compia sotto la guida di un corpo docente che abbia al proprio interno le diverse competenze, fra cui la competenza specifica musicale. Primi firmatari: Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Luciano Berio, Piero Farulli, Maurizio Pollini

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Appello RAI Cari amici, chi si augurava che Rai mantenesse alcune promesse o rassicurazioni in merito al “tono” culturale dei propri programmi, cominciando così a rispettare gli impegni assunti verso gli utenti che pagano il canone, è rimasto, per ora, deluso, amaramente deluso. Unico segno di cambiamento “culturale”? L’esecuzione in orario ottimo, nel pomeriggio di domenica 9 luglio, all’interno del Tg2 Dossier, di un’ampia composizione sacra del generale dei carabinieri Pappalardo - non notissimo ai musicofili, ma apprezzatissimo in Vaticano e dal direttore di Raidue, Antonio Marano - per i cinquecento anni della Basilica di S. Pietro. A Viale Mazzini 14 sono giunte e continuano a giungere lettere su lettere di protesta per la palese emarginazione dei già rari programmi culturali, senza che esse scalfiscano una ormai collaudata inossidabilità. Del resto, la sinistra per prima, ai tempi di Angelo Guglielmi e seguaci, teorizzò che la Tv pubblica non doveva essere “culturale”, ma semmai “colta”. Nemmeno la seconda versione l’abbiamo granché vista. La prima, ben lo sappiamo, è sparita. Parlerò della Musica, ad esempio, nei suoi più diversi generi, dal gregoriano al jazz, allo stesso rock. Per dire che essa vive in Rai (generale Pappalardo a parte) una delle sue peggiori stagioni. Poco meno di un anno fa rivolgemmo un appello al CdA dell’azienda, appello sottoscritto da centinaia di esponenti del mondo della musica, dalla A del violinista e direttore Accardo alla V del musicista Vlad e alla Z del musicologo Ziino. Risposero, volenterosamente, soltanto tre consiglieri su nove: Malgieri, Rizzo Nervo e Rognoni. Dagli altri come dal presidente Petruccioli, solo silenzio. Tombale o catacombale. Non è successo nulla. Ad un anno di distanza, anzi, la situazione è peggiorata. I concerti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale di Torino e di altri complessi sono confinati a notte sempre più fonda, verso l’1 e 20. Roba da piangere se si pensa che quella è la sola orchestra sinfonica della radiotelevisione pubblica italiana (contro le 6 tedesche e britanniche) e che la Rai ricava dal pur basso ed evaso canone circa 1,4 miliardi di euro. Possibile che non si possa trovare un orario meno offensivo di questo? Stessa sorte ha subito la divertente e colta rubrica di Rosaria Bronzetti, “Prima della prima”, relegata anch’essa all’1 e 30 circa, nonostante le centinaia di messaggi di protesta e di solidarietà giuntile da tutto il mondo. Due soli spazi, dunque, per la grande musica, due spazi per insonni. Una vergogna, una vera e propria inciviltà. Ovviamente il Concorso Maria Callas, ripreso nel 2000 dalla Rai con grande successo, è da sei anni nel dimenticatoio più totale. Così come la splendida iniziativa di Renato Parascandolo, “Verdincanto” che educò al canto corale diecimila ragazzi poi portati al Palasport di Roma a cantare, tutti insieme, Purcell, Mozart e Verdi. In compenso vanno forte le Isole dei famosi, le Music Farm, le Domeniche In dei Malgioglio e dei Pappalardo-Zequila, e via sprofondando e raspando nel trash del trash (di Stato). Vergogna e inciviltà che non vanno mai sole. L’Orchestra Sinfonica Nazionale di Torino rischia molto a causa di questa palese emarginazione. Il suo direttore artistico, Daniele Spini, mi risulta in scadenza di contratto. Come pure il direttore musicale, l’autorevole Frhuebeck de Burgos. Si avanzano ipotesi di trasformarla in una Fondazione sostanzialmente torinese che toglierebbe alla Rai anche il fastidio di un’ultima orchestra sinfonica delle quattro che aveva prima del 1993. Con quel barbaro provvedimento il Sud venne infatti privato della sola orchestra sinfonica stabile, la Scarlatti di Napoli. Se passiamo alla prosa, l’orizzonte non si rischiara. La vecchia rubrica “Palcoscenico” raccoglieva il suo bel milione di telespettatori quando andava alle 23, traslocata a mezzanotte ne prende la metà, nonostante gli apprezzabili tentativi di rinnovamento all’interno di una rete, Raidue, ridotta a maceria dalla Lega Nord. Rivolgiamo tutti insieme un forte, adirato appello al Vice Premier e Ministro della Cultura, Rutelli, al Ministro delle Comunicazioni, Gentiloni, al CdA della Rai, ai suoi vertici affinché queste e altre vergogne cessino e si diano alla cultura, all’informazione alta, ai libri, alla musica, al teatro, al dibattito culturale spazi adeguati in orari civili. Il berlusconismo ha prodotto devastazioni pure in Rai, ma sarebbe ora di cominciare a darci un taglio: nei programmi, anzitutto. Giorni fa Roberto Zaccaria mi parlava di una bella idea: finanziare col canone tutta una rete e alcuni canali tematici gratuiti, in prevalenza culturali. È, fra tante aspirazioni confuse e ambizioni sbagliate, una idea forte e concreta da approfondire e da lanciare. Vittorio Emiliani

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Hanno sottoscritto l’appello:

Salvatore Accardo, Francesco Agnello, Giuliano Amato, Claudio Ambrosini, Annalori Ambrosoli, Mario Ancillotti, Alfredo Antonaros, Vittorio Antonellini, Filippo Arriva, Lorenzo Arruga, Adriana Azzone, Paolo Baratta, Guido Barbieri, Annarita Bartolomei, Gisella Belgeri, Laura Bianchini, Giovanna Borgese, Giulia Borgese, Francesco Saverio Borrelli, Licia Borrelli Vlad, Lucia Bova, Salvatore Bragantini, Lidia Bramani, Renato Cacciamo, Bruno Cagli, Mariuccia Campidoglio, Francesco Canessa, Sandro Cappelletto, Marco Cappelli, Mauro Cardi, Emanuele Casale, Sabino Cassese, Carlo Catalogna, Luigi Ceccarelli, Laura Cherici, Giuseppe Chiarante, Filippo Ciccone, Alessandro Cipriani, Anna Coliva, Andrea Concetti, Vincenzo Consolo, Andrea Corazziari, Luigi Corbani, Pierluigi Corona, Lucia Covi, Anna Crespi Morbio, Filippo Crivelli, Hugo De Ana, Giuseppe De Rita, Cesare De Seta, Vezio De Lucia, Luca Della Libera, Andrea Emiliani, Giovanni Emiliani, Lorenzo Ferrero, Luigi Ficacci, Antonino Fogliani, Andrea Fossà, Franca Fossati Bellani, Carla Fracci, Massimo Fregnani, Lucio Fumo, Carlo Fuortes, Ferruccio Furlanetto, Paolo Furlani, Raimonda Gaetani, Mario Garuti, Milton Gendel, Giorgio Gennari, Francesco Giambrone, Francesco Giomi, Marco Tullio Giordana, Paola Giunti, Italo Gomez, Carlo Grante, Lucio Gregoretti, Roberto Grisley, Vincenzo Gualtieri, Fabio Isman, Stefano Jacini, Veronica Kleiber, Denis Krief, Francesco La Licata, Vincenzo La Scola, Beatrice Lasio, Michele Lomuto, Claudio Lugo, Michelangelo Lupone, Luigi Manconi, Giuseppina Manin, Michele Mannucci, Mauro Mariani, Piero Melograni, Beppe Menegatti, Franco Monteleone, Mario Moranti, Elizabeth Norberg-schulz, Gianandrea Noseda, Andrea Oliva, Benedetta Origo, Orlando Pippo, Andrea Padova, Gaia Pallottino, Desideria Pasolini dall’Onda, Anna Rita Perez, Ottavia Piccolo, Giovanni Pieraccini, Nicola Piovani, Pier Luigi Pizzi, Franco Portone, Egidio Pozzi, Bernardo Rossi Doria, Tommaso Rossi, Daniele Rubboli, Enzo Salomone, Nicola Sani, Riccardo Santangelo, Francesca Sancitale, Cesare Scarton, Carla Sepe, Leo Sisti, Fabio Sparvoli, Sara Stacciali, Corrado Stajano, Marco Stroppa, Paolo Sylos Labini, Stefano Taglietti, Luigi Taglioni, Fabio Vacchi, Carlo Vitali, Roman Vlad, Francesco Zito

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Considerazioni di un operatore musicale di Albertina Marinelli Testo edito dal CEMAT e controfirmato dagli organizzatori delle iniziative musicali del Titolo III

L’iter burocratico necessario per la realizzazione di un concerto. Si tratta di ben 12 passaggi ciascuno dei quali richiede spesso conoscenze differenziate e competenze specialistiche che non tutte le organizzazioni hanno al loro interno, e che sicuramente costituiscono un costo piuttosto alto per le realtà poco strutturate. Appare evidente che la semplificazione di alcuni passaggi e una maggiore chiarezza su alcuni aspetti legati alla SIAE e all’ENPALS porterebbe ad una migliore razionalizzazione delle risorse economiche a disposizione delle organizzazioni. Per iniziare ecco tutti i passaggi burocratici necessari all’organizzazione per la realizzazione di un concerto. Un organizzatore X che vuole produrre un concerto deve iscriversi all’ENPALS, Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo. Al momento dell’iscrizione gli viene dato un numero di Matricola. Quindi la Legge vuole che il nostro organizzatore scritturi i musicisti, stabilendo per ciascuno un compenso. Figurerà quindi come datore di lavoro di quei musicisti. 1. adempimento amministrativo L’organizzatore deve dunque recarsi all’ENPALS per richiedere il cosiddetto CERTIFICATO DI AGIBILITÀ, compilando un modulo nel quale dichiara quali sono gli artisti scritturati, per quale periodo e per quale cachet. Il Certificato di Agibilità viene rilasciato subito e risulta essere un permesso di lavorare; un “caporalato” istituzionale. La mancata richiesta del certificato di agibilità è passibile di multa. Quindi l’organizzatore deve versare un deposito in denaro proporzionale all’importo dei contributi dovuti per la realizzazione del primo concerto. Tale deposito verrà restituito non alla fine del concerto, del festival o della stagione artistica, ma solo al momento dello scioglimento della ragione sociale dell’organizzatore. 2. adempimento amministrativo Entro 30 giorni dall’inizio dell’attività, l’organizzatore dovrà iscriversi all’INPS, per ottenere una matricola e poi versare per ogni concerto i contributi dovuti per malattia e maternità (al massimo 1,80 euro ad artista per concerto). 3. adempimento amministrativo Ottenuto il Certificato di Agibilità, il nostro organizzatore si reca alla SIAE per la cosiddetta DIA ossia la Dichiarazione di Inizio Attività in cui dichiara dove si svolgerà il concerto, se ci sarà biglietto di ingresso, che capienza ha il luogo del concerto e se sono previsti sponsor. A fronte di questa richiesta viene rilasciato un permesso per spettacoli e intrattenimenti. L’organizzatore lascerà un deposito anche qui, ritirerà i programmi musicali e dichiarerà se vi sono eventuali sponsor o Enti a sostegno della sua iniziativa. Il nostro organizzatore quindi tornerà alla SIAE entro 5 giorni di calendario (non lavorativi) dal concerto per consegnare i programmi musicali compilati e pagare eventuali diritti d’autore. Il mancato possesso di questo permesso è passibile di multa. Dal 2003 inoltre la SIAE ha cessato di fornire i biglietti per gli spettacoli quindi oggi gli organizzatori sono costretti ad utilizzare gli scontrini fiscali, abitualmente usati dai venditori ambulanti, con enormi difficoltà organizzative in quanto devono scrivere su ogni biglietto all’ingresso del concerto data, luogo, ora, persone, importo. Ciò è ovvio che comporta un’enorme perdita di tempo. In alternativa è previsto il “misuratore fiscale” (costo minimo 2.500,00 euro + manutenzione), cioè il registratore di cassa, collegato ad una stampante che va programmata, ed i dati scaricati alla SIAE via internet: considerando che poche attività musicali hanno una biglietteria nel locale dei concerti, il trasporto di tutta l’attrezzatura, da collegare alla rete elettrica, risulta assai complesso. Altra possibilità, forse la più comune per le piccole e medie organizzazioni, è quella di fare stampare i biglietti da una tipografia autorizzata dal Ministero ad emettere documenti fiscalmente validi. Questo comporta l’aggiunta di un’ulteriore segmento di lavoro e di un nuovo costo per l’organizzatore. 4. adempimento amministrativo Successivamente al concerto, anche qui entro 5 giorni di calendario, l’organizzatore dovrà comunicare al Centro per l’Impiego - Settore Spettacolo (ex Collocamento) di aver scritturato l’artista tale (con tutte le sue generalità), nel ruolo tale, il giorno tale per il cachet tale. Questa comunicazione si può fare via fax e dovrà essere conservata per mostrarla all’occorrenza. A partire dal mese di settembre 2006 la trasmissione dei dati potrà essere fatta in via telematica. La mancata comunicazione all’ufficio di collocamento entro i tempi stabiliti è passibile di multa (minimo 250,00

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euro ad artista). 5. adempimento amministrativo Si ritorna alla SIAE entro 5 giorni di calendario (non lavorativi) dal concerto. Qui l’organizzatore consegnerà i programmi musicali; qualora vi siano pezzi tutelati pagherà la somma risultante, consegnerà il resoconto, controllerà di non aver staccato più biglietti omaggio di quelli consentiti in proporzione alla capienza della sala, consegnerà il foglio dei biglietti venduti e salderà quello che c’è da saldare. La mancata consegna dei programmi musicali è passibile di multa. Per gli organizzatori che possiedono il misuratore fiscale esistono adempimenti simili per via telematica. 6. adempimento amministrativo Entro il 16 del mese successivo al concerto, con il modello F24, l’organizzatore dovrà versare i contributi ENPALS, le ritenute IRPEF sul cachet dell’artista ed i contributi INPS. Il mancato o ritardato pagamento è passibile di multa. 7. adempimento amministrativo Entro il trimestre successivo al concerto, con il modello F24, l’organizzatore dovrà versare l’IVA incassata, in conformità del regime IVA adottato. 8. adempimento amministrativo Fino al mese di settembre 2006 l’organizzatore dovrà compilare altresì un modulo da consegnare o spedire all’ENPALS: DENUNCIA MENSILE CONTRIBUTI PREVIDENZIALI (mod. 031/R) - Da settembre 2006 questo modulo non sarà più necessario ma sarà dovuta solo la denuncia trimestrale (mod. 031/CM - vedere DECIMO ADEMPIMENTO AMMINISTRATIVO). 9. adempimento amministrativo L’organizzatore dovrà anche inviare all’INPS i dati contributivi del mese (mod. DM10). Questo si fa per via telematica scaricando un programma via internet (previa richiesta del codice segreto e password) e comunicando con l’INPS grazie a questo supporto. L’inesattezza o la mancanza di questa comunicazione è passibile di multa. 10. adempimento amministrativo Allo scadere del trimestre, l’organizzatore dovrà compilare un altro modulo da consegnare all’ENPALS DENUNCIA TRIMESTRALE DELLE RETRIBUZIONI SOGGETTE A CONTRIBUZIONE E DELLE TRATTENUTE A CARICO DEI LAVORATORI PENSIONATI (mod. 031/CM). Questo è il modello dettagliato con i nomi e dati anagrafici dei musicisti scritturati. L’inesattezza o la mancanza di questa comunicazione è passibile di multa. È da rilevare che gli stessi dati, per quanto riguarda i lavoratori non dello spettacolo, vengono acquisiti dall’INPS solo una volta l’anno, mentre l’ENPALS li pretende divisi in tre tranche. 11. adempimento amministrativo A fine anno fiscale l’organizzatore dovrà pagare, anche per ciascun musicista impiegato, l’IRAP ossia l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, corrispondente a seconda della regione al 3,75%-4,25% del lordo del cachet, in conformità del regime fiscale adottato. 12. adempimento amministrativo Entro marzo dell’anno successivo, l’organizzatore dovrà consegnare a ciascun musicista la certificazione dei sostituti d’imposta (ossia la certificazione dei compensi corrisposti e delle ritenute fiscali e contributive operate). Ai costi che l’organizzazione deve affrontare per l’espletamento di questo iter burocratico se ne aggiungono una serie legati all’IVA e alla SIAE. IVA Fino al 2003 l’IVA applicata ai lavoratori dello spettacolo, dal teatro all’opera alla musica in ogni sua forma (cameristica, orchestrale, solistica, vocale), era pari al 10%. In seguito ad una richiesta di parere all’Agenzia dell’Entrate del giugno 2004, quest’ultima ha fornito una interpretazione della legge in base alla quale, inspiegabilmente, l’IVA, esclusivamente per le attività concertistiche e vocali, si applica al 20%. Le motivazioni del parere non sono sufficienti a spiegare questa iniquità di trattamento tra lavoratori di uno stesso settore. Di fatto il danno ricade sempre sulle piccole organizzazioni, normalmente costituite in associazioni senza scopo di lucro, per le quali l’IVA è un costo. SIAE Posto che si è consapevoli dell’indipendenza della SIAE rispetto agli organi di governo, per un’esigenza di completezza, si ritiene doveroso un cenno anche alle modalità attraverso le quali si paga il diritto d’autore e ai poteri che la Società può esercitare sulle organizzazioni che promuovono musica contemporanea. Il diritto d’autore si paga, salvo conguaglio, sulla base della capienza della


sala da concerto e, entro determinati limiti, non sull’effettivo pubblico intervenuto all’evento. In più la SIAE ha il diritto di richiedere una percentuale dei contributi pubblici (Amministrazioni locali e regionali) e privati che vengono concessi all’organizzazione per la realizzazione delle attività concertistiche. Questo significa che l’organizzatore dovrebbe sempre mettere a preventivo una somma pari alla percentuale di contributi che la SIAE potrebbe domandare, e tenerla bloccata per tutto il corso dell’evento finché la SIAE può esercitare il suo diritto. Si da poi il caso che la musica tutelata è quella per la quale i contributi pubblici e privati sono minori ed in ogni caso quella per la quale il Ministero interviene in maniera ridotta rispetto alle altre amministrazioni. Il costo del lavoro Facciamo l’esempio di uno strumentista che per eseguire un concerto in una sala da concerto chieda all’organizzatore euro 100,00 lordi. Questi corrispondono ad un netto di euro 71,11 seguendo il calcolo sotto indicato: Compenso lordo 100,00 ritenuta ENPALS 8,89% 8,89 (imponibile IRPEF 100,00) ritenuta IRPEF 20% 20,00 compenso netto 71,11 L’organizzatore dovrà a sua volta versare per quella prestazione, euro 23,81 all’ENPALS (32,70 totali: 8,89 a carico del lavoratore + 23,81 a carico del datore di lavoro) euro 1,80 all’INPS euro 4,25 di IRAP (circa) per un totale di euro 29,86 tra imposte e contributi. Cosicché, a fronte di un compenso netto di euro 71,11 il musicista costa all’organizzatore euro 129,86. Parliamo di un costo pari quasi al doppio del netto ricevuto dal musicista. Un’ultima nota riguarda l’ENPALS. Acquisisce il diritto ad ottenere una pensione solo chi ha 120 giornate contribuite l’anno per 25 anni. Si tratta dunque di un diritto difficilmente ottenibile dai musicisti free-lance che non essendo stabilmente impiegati in orchestre, quasi mai arrivano a quei ritmi di lavoro. Sarebbe auspicabile una riforma del sistema che oltre a ridurre l’elevatissima percentuale di contribuzione (32,70%!!) revisioni i suddetti criteri secondo le attuali condizioni di lavoro dei musicisti, non solo di quelli impiegati nei teatri. In ogni caso, nell’attesa di una riforma sostanziale, occorrerebbe un’estensione del principio della cumulabilità dell’ENPALS con tutte le casse previdenziali. Ad oggi per esempio, non è previsto il cumulo tra i contributi ENPALS e quelli della gestione separata dell’INPS.

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I Centri Soci

Circuit Lab I Laboratorio Circuiti - Sezione Musical Audio Signa I Processing Facoltà di Ingegneria - Università di Roma "Tor Vergata" Dipartimento di Ingegneria Elettronica Via del Politecnico, 1 - 00133 ROMA Tel. + 39 0672.59.73-98 Fax + 39 06 72.59.74.01 sito internet: www.cirlab.uniroma2.it Responsabile del Laboratorio Circuiti Mario Salerno Ricercatore interno Giovanni Costantini Ricercatori esterni Massimo Carota, Daniele Casali, Giorgio Nottoli

computerART project of ISTI/C.N.R. Area della Ricerca di Pisa Via Moruzzi, 1 - 56126 PISA Tel. + 39°5° 315-2°-43 e-mail: leonello.tarabella@isti.cnr.it sito internet: www.tarabella.isti.cnr.it Responsabile Leonello Tarabella Collaboratori Graziano Bertini, Marco Cardini, Massimo Magrini

CRM - Centro Ricerche Musicali Via Lamarmora, 18 - 00185 ROMA Tel. + 3906446-41.61 Fax + 39 06446.79.11 e-mail: info@crm-music.it sito internet: www.crm-music.it Direttore artistico Michelangelo Lupone Direttore responsabile Laura Bianchini Direttore scientifico Lorenzo Seno Senior researcher Marco Giordano

Edison Studio Via Voghera, 7 - 00182 ROMA Tel. + 39 06 70·30-4799 e-mail: edison@edisonstudio.it sito internet: www.edisonstudio.it Presidente Luigi Ceccarelli Consiglieri Mauro Cardi, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani

Fondazione MM&T - Musica Musicisti & Tecnologie sede operativa: Via Giovanni Scheiwiller, 12 - 20139 MILANO Tel. + 39°2 56.80-44.24 e-mail: infommt@mmt.it sito internet: www.mmt.it Presidente Walter Prati Coordinamento artistico-tecnico Massimo Mariani, Matteo Pennese, Steve Piccolo, Maurizio Pisati, Marco Vecchi

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IRMus - Istituto di Ricerca Musicale Accademia Internazionale della Musica Scuole Civiche di Milano Villa Simonetta Via Stilicone, 36 - 20154 MILANO Tel. + 390231.33-34 Fax + 39 02 331.56.97 e-mail: irmus@scuolecivichemilano.it sito internet: www.scuolecivichemilano.it Direttore dell:Accademia Internazionale della Musica Fulvio Clementi Coordinatore dell'IRMus Alessandro Melchiorre Docenti Jacopo Baboni Schilingi, Pietro Polotti, Michele Tadini, AlviseVidolin Tecnico del suono Massimo Gatti

Istituto GRAMMA Via degli Scardassieri, 14 - 67100 L'AQUILA Tel.: + 39086240.12.09 141-43.08 Fax: + 39 086241.29.50 e-mail: info@istitutogramma.it sito internet: www.istitutogramma.it Presidente Maria Cristina De Amicis Consiglio direttivo Maria Cristina De Amicis, Michelangelo Lupone, Leonardo De Amicis

Laboratorio musicale di CittĂ della Scienza Via Coroglio, 104 - 80124 NAPOLI Tel. +39 081 570.21.58 Fax +39 081 762.2670 e-mail: didattica@cittadellascienza.it sito internet www.cittadellascienza.it Progetti Innovazione Didattica Mario Campanino

Musica Verticale Via Gentile da Mogliano, 158 - 00176 ROMA Tel./Fax + 39 06 21.70-44.76 Fax + 39 06 23.32-46.802 e-mail: info@musicaverticale.net sito internet: www.musicaverticale.net Presidente Stefa no Petra rca Consiglieri Mauro Bagella, Enrico Cocco, Marcello Filotei, Fausto Sebastiani

SpaziomusicaRicerca Via Liguria, 60 - 09127 CAGLIARI Tel. + 39 07040.08-44 Fax + 39 07048.54.39 e-mail: info@spaziomusicaricerca.com sito internet: www.spaziomusicaricerca.com Presidente Fabrizio Casti Vice presidente Franco Oppo Responsabile attivitĂ didattica Alessandra Seggi Responsabile scientifico laboratorio Roberto Musanti

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Federazione CEMAT .Presidente Onorario Giuseppe Di Giugno Presidente Gisella Belgeri Com itato artistico-scientifico Mauro Cardi Enrico Cocco Michelangelo Lupone Alessandro Melchiorre WaIter Prati Direzione generale Gisella Belgeri Segretario generale Carla Pappalardo Rapporti europei SaIvatore Ma rra Responsabile Dipartimento scientifico Giuseppe Di Giugno Dipartimento di Produzione artistica Direttore artistico SONORA Nicola Sani Responsabili CEMAT in SONORA Laura Bianchini e Walter Prati Segretario artistico Giovanni Trovalusci Organizzazione generale Michela Giovannelli Dipartimento di Promozione Sonora News redazione Alessandra Carlotta Pellegrini Editing Francesca Aragno Grafica Elena Marelli Sito web e Informatica Carlo Di Giugno Webmaster Maurizio Cappellari Segreteria Maria Orfei Bruno Fornara Amministrazione Maria Teresa De Minicis

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Indice

Saluti istituzionali di Gisella Belgeri

Pag.

5

Introduzione - La nuova musica italiana: un panorama di Giuseppe Di Giugno

7

Istituzioni versus Musica di Michelangelo Lupone

9

CEMAT Dieci anni di CEMAT

11

La Federazione CEMAT

13

Iniziative del CEMAT > Concorso 40 anni nel 2000 > Con Luigi Nono > Cali Punti di Ascolto, Produzione DVD dei Centri Soci > Progetto Anteprima > AldaMicioMusic > Convegni e Seminari > Corsi > Studi e Ricerche > Iniziative di rilievo internazionale > Informative > Le attivitĂ del CEMAT sul Web > Ritratti > Partenariati

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SONORA Sonora: in viaggio con la nuova musica italiana di Nicola Sani

45

Le Iniziative realizzate nei vari paesi 2000 - 2006

47

Collaborazioni Sonora 2000-2006 > Rappresentanze Diplomatiche itaIiane all'estero > Partner stranieri > Compositori programmati, interpreti, interpreti informatici, ensemble

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Suono Italiano per l'Europa - SIXE Testimonianza di Marco Angius

63

Suono Italiano per l'Europa - Musicisti italiani nella EUVO

65

Le iniziative del SIXE

67

Musicisti del SIXE 2001 - 2006

73

Repertorio di studio

75

LE PUBBLICAZIONI

79

LE POLITICHE MUSICALI Premessa di Gisella Belgeri

87

Prospettive per la musica italiana nuova e nuovissima di Nicola Sani

89

Il CEMAT e l'impegno per le politiche culturali

91

Rapporto dello Stato con gli artisti

97

La musica in Italia - PerchĂŠ finanziarla con soldi pubblici

99

La professione del musicista

101

Il mestiere della musica

103

Elementi di discontinuitĂ

105

Emergenza culturale di Gisella Belgeri

106

Promozione della musica italiana all'estero

107

Ruolo e funzione dei Centri di ricerca, produzione e diffusione musicale

108

Nuova Musica e Tecnologia in Europa

109

R.lt.M.O. 110

126

Appelli

111

Considerazioni di un operatore musicale di Albertina Marinelli

117

I CENTRI SOCI

121


Si ringraziano i Centri soci e Massimo Carroccia per aver messo a disposizione le fotografie in copertina

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Federazione CEMAT - Roma Tel. + 39 06 68.80.92.22 Fax +39 06 68.80.93-40 e-mail: info@federazionecemat.it sito internet: www.federaionecemat.it

Cesarenani Tipografia Editrice - Lipomo (Como)

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