rete italiana musicisti organizzati
libro bianco
sulla diffusione della musica contempora n e a in Italia
Ministero per i Beni e le AttivitĂ Culturali
libro bianco
Federazione CEMAT
sulla diffusione della musica contempora n e a in Italia prima edizione
Indice delle schede A AGON acustica informatica musica Algoritmo Ensemble Alter Ego A.I.M.I. A.M.I.C. Amici della Musica di Modena AdM Ensemble Antidogma Musica Antitesi - iXem Archivio Luigi Nono Ars Ludi Aterforum Festival
p. p. p. p. p.
13 19 22 28 35
p. p. p. p. p. p.
39 42 45 51 55 60
B Banda Magnetica
p.
63
C Campus Internazionale di Musica Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano Centro di Sonologia Computazionale CSC CHROMAS Associazione Musica Contemporanea ComputerART Lab - ISTI/C.N.R. Conductus Contempoartensemble Contempopratofestival Contemporanea – Fondazione Musica per Roma Contemporanea/mente - Comune di Lodi Controindicazioni CRM - Centro Ricerche Musicali Curva Minore D Dèdalo Ensemble Diapason - Festival URTIcanti Diastema - Trio Debussy Dissonanze - Festival di Musica Elettronica e Arte Digitale
p.
66
p. p. p.
72 76 80
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83 88 93
p. p. p. p. p.
98 103 105 109 114
p. 118 p. 123 p. 127 p. 130
Dissonanzen Divertimento Ensemble
p. 133 p. 137
E Edison Studio Elastiko – spazio sonoro contemporaneo Ensemble Edgard Varèse Festival Traiettorie
p. 141 p. 146 p. 149
F Federazione CEMAT Festival di interpretazione della musica acusmatica Fondazione Isabella Scelsi FontanaMIX Ensemble Freon Ensemble
p. p. p. p. p.
G GAMO – Gruppo Aperto Musica Oggi Giardini Pensili GRIM - Gruppo di Ricerca e Improvvisazione Musicale Gruppo Strumentale Musica d'Oggi Gruppo Teatrale Burattinmusica
152 157 160 163 167
p. 169 p. 172 p. 175 p. 178 p. 181
I I Concerti nel Parco Icarus Ensemble In Canto InfoMus Lab - Casa Paganini Interensemble e Intermusica Associati Intrasonus IRMus - Accademia Internazionale della Musica Istituto GRAMMA
p. p. p. p. p. p. p. p.
K Konsequenz
p. 216
L Laboratorio Circuiti (Circuit Lab) Università di Roma Tor Vergata Laboratorio Musicale Universitario
185 188 192 199 202 205 208 211
p. 221
Università degli Studi di Palermo Dipartimento Aglaia Latina Musica Oggi - Logos ensemble
p. 226 p. 230
M M.Ar.E - Musica & Arti Elettroniche Mdi contemporary music ensemble MICO - Musica Insieme Contemporanea Milano Musica - Associazione per la musica contemporanea MM&T - Fondazione Musica Musicisti e Tecnologie Musica d’Oggi Musica Experimento Musica Ver ticale Musicamorfosi
p. p. p. p. p.
247 251 255 260 264
N Namaste Clarinet Quartet Nextime Ensemble Novurgia - arte e musica colta contemporanea Nuova Consonanza Nuove Forme Sonore Nuovi Spazi Musicali Nuovo Contrappunto Ensemble
p. p. p. p. p. p. p.
268 271 273 277 282 285 288
O Ossatura
p. 293
p. 234 p. 237 p. 240 p. 243
P Pierrot Lunaire - AngelicA Festival Internazionale di Musica Piombino_eXperimenta Nuovo Teatro dell’Aglio Prima Materia Progetto Musica
p. 300 p. 303 p. 308
Q Quartetto d’Archi di Torino
p. 312
R Rassegna di Nuova Musica REC Reggio Emilia Contemporanea
p. 315 p. 317
p. 296
Risognanze Ensemble Rive Gauche Concer ti - Duo Alterno
p. 324 p. 328
S Scatola Sonora – Musicisti Associati Sentieri selvaggi SIMC - Società Italiana Musica Contemporanea Sixxen - Brake Drum Percussion SSRG Sicilian Soundscape Research Group SuonoSonda
p. p. p. p. p. p.
333 338 343 347 350 354
T Tempo Reale TiConZero Trio Aèdon Trio Albatros
p. p. p. p.
357 361 366 370
V Vortice - Teatro Fondamenta Nuove
p. 374
X Xenia Ensemble
p. 376
Indice Ringraziamenti
p.
6
Prefazione: Un libro collettivo a cura della redazione
p.
7
Testi
p.
381
La casa (matta) della musica contemporanea italiana di Guido Barbieri
p.
383
Non credo che Adamo nel famoso giardino..... di Sandro Cappelletto
p.
387
CreativitĂ istituzionale di Alessandro Sbordoni
p.
391
Musica contemporanea: musicisti, organizzatori di Tommaso Rossi
p.
393
Sulla sound art in Italia (appunti da una traversata aerea) di Stefano Zorzanello
p.
397
Le regole del gioco di Alessandra Sciabica
p.
403
Si chiede la svolta di Gisella Belgeri
p.
405
Tabelle e grafici
p.
409
Appendici
p.
418
Editori discografici (dati AMIC - Archivi della Musica Italiana Contemporanea)
p.
419
Editori librari (dati AMIC - Archivi della Musica Italiana Contemporanea)
p.
421
Concorsi (dati AMIC - Archivi della Musica Italiana Contemporanea)
p.
424
Schede
Mi accingo a varare una pubblicazione che è il risultato di una enorme mole di lavoro su un terrreno di non facile individuazione e che ha l’obiettivo di aiutare a far emergere la passione, la competenza, la necessità di esprimersi e anche lo spirito di servizio che animano centinaia di musicisti e autori nel nostro Paese. Un lavoro che si è assunto l’insieme di associazioni che da due anni circa si è riunito intorno alla sigla di R.It.M.O. e al quale la Federazione Cemat ha dato risorse professionali e sostegno per la sua realizzazione. Nelle situazioni di non facile individuazione mi appare evidente che la prima cosa sia di creare strumenti che consentano di fare sistema. È un concetto non molto amato in Italia e in effetti forse è anche il motivo di tante nostre apparenti schizofrenie, che si riversano anche nel campo della cultura e dell’arte. Un sistema musica vorrebbe dire individuare strategie che coinvolgano tutti gli attori dell’offerta musicale, dal punto di vista artistico, finanziario e burocratico. Non si verifica nulla di tutto questo. Si va alla meno peggio e allo sbaraglio, perseguendo di volta in volta la moda del momento. Questo per dire che mai come ora è necessario creare dei punti fermi, o perlomeno, di partenza, dello stato dell’arte in determinati contesti. Come ebbi modo di fare nel creare l’Annuario Musicale Italiano col Cidim nel 1980, o con Danza d’Autore nel 1986 e il Complesso d’Elettra per il Progetto Musica2000. Fotografie di realtà messe a disposizione di chi crede valga la pena di fare sistema e utilizzare quindi quel patrimonio di cultura che a gran voce viene sbandierato come vessillo italiano, ma senza nessuna azione concreta per tutelarlo e sostenerlo. Questo Libro Bianco è il frutto di molte mani e menti, risultanti dalle organizzazioni musicali perlopiù formate da musicisti che si sono presi la briga di suddividere il loro lavoro anche in termini operativi, sostenuti tutti da una grande passione e dalla voglia di comunicare. È un documento di lavoro, appunto, che comprende anche evidenti squilibri nel modo di porsi e di esprimersi. Ma per questo ancor più vitale e immediato. Un’istantanea, che sarà nel tempo rinnovata ma che già oggi offre uno spaccato in grado di stupire molti lettori, anche quelli più attenti alle realtà della divulgazione musicale.Vi sono inclusi centinaia di artisti in una fitta rete di produzione, divulgazione e promozione della musica contemporanea che percorre tutta l’Italia, che ha un suo pubblico, i suoi riferimenti, il suo particolare reference-system su campi d’azione diversificati nelle estetiche, nelle forme creative e divulgative, negli interpreti e nelle correlazioni con varie discipline. Un ponderoso lavoro esteso a vari soggetti ai quali è più che doveroso esprimere profonda gratitudine. Alla redazione, coordinata da Claudio Lugo con Alessandra Sciabica, Biagio Guerrera e Michela Giovannelli, va il mio grazie più caloroso per aver reso possibile sia una ricerca assai puntuale che la pubblicazione del volume, anzi, del ‘mattone’ come hanno voluto definirla. In effetti è uno strumento di peso, non solo fisico ma per il portato e l’ampiezza di creatività e di cultura musicale che comprende. Voglio rappresentare la mia gratitudine anche ad amici interni a R.It.M.O. quali Alessandro Sbordoni,Tommaso Rossi o ad altri come Guido Barbieri , Sandro Cappelletto e Stefano Zorzanello che hanno impreziosito il volume con saggi e articoli appositamente dedicati, oltre a tutti coloro, in primis Marcello Ruggieri, che sono stati prodighi di utili consigli. La Federazione Cemat, nel partecipare al gruppo di lavoro complessivo, si è assunta con vigore l’impegno per il recupero di dati e notizie, del rapporto con i responsabili, della parte grafica e di stesura. Non posso esimermi dal formulare uno speciale ringraziamento a Carla Pappalardo e a Gianni Trovalusci per il coordinamento generale, a Elena Marelli per l’ideazione grafica e l’editing, a Maurizio Cappellari, Francesca Aragno, Francesco Cavallini per il conseguimento concreto di questa iniziativa editoriale e di ricerca. Gisella Belgeri
Prefazione: Un libro collettivo a cura della redazione Il libro che avete cominciato a sfogliare è, sotto molti aspetti, il prodotto di un lavoro collettivo. La cosa, va sottolineato, è sostanzialmente inedita per l’area della musica contemporanea, un ambito che particolarmente in Italia - più che in altri paesi europei - è stato sottoposto a un regime permanente di contingenza economica e assenza mediatica, che ha costretto le realtà che vi operano ad un impegno indirizzato per lo più alla sopravvivenza individuale. Così poche o nulle sono state le energie residue da poter impiegare nella pianificazione e nella realizzazione di progetti in rete. Nonostante queste premesse esiste nel nostro paese una straordinaria diffusione di soggetti che si occupano di musiche innovative, come il presente volume documenta ampiamente. Li troviamo su tutta l’estensione dello stivale sia nelle grandi città che nei piccoli centri provinciali, con aree di maggior concentrazione a fronte di altre più rarefatte. Questo sembra testimoniare l’esistenza, de facto, di una comunità articolata e vivace, magari frastagliata nelle autonomie dei singoli soggetti ma che, presa nel suo insieme, ci pare costituisca un patrimonio non solo da non smantellare - come è parso dalle mosse delle ultime legislature - ma bensì da sostenere e rivalutare in quanto corpus portatore di una importante azione di produzione e diffusione di creazioni musicali che altrimenti resterebbero inaudite dai più. Alla tenacia di cui sembrano dare prova i soggetti del nostro studio ha risposto purtroppo un progressivo disinteresse da parte delle istituzioni preposte, incapaci di comprendere l’importanza di sostenere la diffusione di forme musicali innovative, in grado di rinnovare le abitudini di ascolto del grande pubblico. Là dove manca un forte sostegno alla musica e alla cultura nel suo complesso, la formazione musicale di base nelle scuole è carente, l’arte e la cultura sono pressoché assenti dalle programmazioni televisive… è invitabile che si accentui il divario tra chi cerca creativamente nuove vie alla proposta di espressioni musicali originali e inedite e un pubblico che possiede una scarsissima alfabetizzazione musicale anche rispetto a quello di paesi incomparabilmente più poveri di risorse e di storia culturale (per i problemi legati alla legislazione sulla musica, anche con prospettiva storica, si veda in particolare lo scritto di Gisella Belgeri) È in questo quadro, variamente e oppor tunamente richiamato in diversi passaggi dei testi a commento presenti in questo volume, che si manifesta l’esigenza, da parte delle realtà territoriali dedite alla diffusione della musica contemporanea, di darsi strutture collettive atte a promuovere con voce udibile le proprie ragioni di esistenza e di sviluppo e tentare di attivare, nel mutato paesaggio, nuovi processi di auto-identificazione. R.It.M.O. L’idea di realizzare un libro bianco sulla diffusione della musica contemporanea oggi in Italia nasce all’interno dei lavori assembleari di R.It.M.O. (Rete Italiana Musicisti Organizzati per le musiche contemporanee - www.ritmorete.org), rete che si autoconvoca nell’autunno del 2005 per reagire all’emergenza provocata dall’erosione progressiva delle risorse assegnate al Fondo Unico per lo Spettacolo che, nel 2006, avrebbero toccato un minimo storico inaccettabile - anche in termini aritmetici di percentuale del P.I.L. - per un paese che vanta la propria appartenenza alle otto maggiori potenze industriali del pianeta. Ma oltre alla mera mancanza di ‘ossigeno’ anche altre inquietudini, meno monetizzabili, portavano a far convergere nell’assemblea di R.It.MO i delegati di una cinquantina di organizzazioni e di gruppi di produzione provenienti da varie aree territoriali e tematiche. Nel trainare il tentativo di ‘fare rete’ furono senz’altro cruciali le ragioni dell’emergenza contingente. Ma già dalle assemblee fondative venne più volte ribadita l’importanza di cogliere l’occasione per riflettere sul senso di appartenenza ad una comunità e sulla necessità di rinnovare i contorni identitari di un soggetto collettivo oltre che l’idea stessa di musica contemporanea, definizione soggetta da qualche anno, tra l’altro, ad appropriazioni dubbie, quando non indebite.
Le organizzazioni presenti affermavano così con forza il ruolo culturale e sociale vivo e attivo di questa musica, il valore delle proprie radici colte e l’utilità sociale della ricerca artistica e dell’alta formazione. È in questo contesto, nell’ascolto delle problematiche che ogni soggetto portava all’attenzione dell’assemblea, che viene deciso di tentare la realizzazione di un primo censimento ragionato e analitico delle realtà esplicitamente dedicate alla diffusione delle musiche contemporanee - declinandole al plurale - e strutturate in una qualche forma organizzata. L’assemblea approvava il progetto, incaricava la redazione di svilupparne i dettagli e la Federazione Cemat, in quanto ente di promozione e aderente a R.It.M.O, si rendeva disponibile a offrire la struttura e le risorse necessarie per la sua pubblicazione. I contenuti della scheda-questionario formulata dalla redazione in forma di bozza sono stati ampiamente discussi, emendati e approvati dall’assemblea degli aderenti e, a cominciare dall’aprile 2007, si è proceduto con le spedizioni ai soggetti individuati come appartenenti al nostro campo d’indagine. Tutti i dati contenuti nel presente volume provengono, quindi, direttamente dalle organizzazioni che spontaneamente hanno scelto di rispondere all’appello, ogni scheda presente nel catalogo è stata rivista e corretta dalle realtà stesse e la quasi totalità dei soggetti interpellati ha aderito all’iniziativa. Contorni dell’indagine Uno dei punti sensibili del lavoro, fortemente intrecciato a quella necessità di auto-definizione identitaria di cui si è detto, è stata l’individuazione dei destinatari della stessa. Esistono numerose banche dati sulle associazioni - e sui soggetti divers a m e nte strutturati - che si occupano di musica sul territorio e molte fonti diversificate dalle quali attingere informazioni, ma spesso questi dati si sono ri velati incompleti e comunque è stato necessario procedere a verifiche ulteriori per evitare di escludere qualche realtà non censita in precedenza. Si è trattato quindi di un lavoro in gran parte realizzato ex novo e in buona parte integrato grazie alla collaborazione degli interpellati che, ri c e vendo assieme alla scheda l’elenco dei destinatari continu amente aggiornato, in non pochi casi ci hanno segnalato assenze, ampliando in corso d’opera i contorni dell’indagine. Essendo questo il primo censimento ragionato e realizzato ‘dal basso’ va da sé che non possa avere la pretesa di essere esaustivo. Successive auspicabili edizioni - o il trasferimento di questi dati in un formato digitale, costantemente aggiornabile - sicuramente potranno ovviare alle nostre eventuali sviste. Dovendo le realtà censite essere strutturate in una qualche forma legale (per lo più quella dell’associazione culturale, anche se non mancano casi diversi), eravamo ben consci del rischio di escludere fatalmente dall’indagine tutti quei soggetti individuali - compositori, interpreti, ricercatori, musicologi ecc. - che pure molto contribuiscono allo sviluppo delle musiche contemporanee nei vari aspetti ideativi, produttivi e di diffusione (per quanto riguarda la condizione dei compositori in rapporto alle istituzioni rimandiamo al testo di Alessandro Sbordoni). Abbiamo però considerato che essi sarebbero rimasti solo apparentemente esclusi dai dati raccolti. Presto o tardi infatti li avremmo ritrovati in un qualche passaggio della nostra indagine, nella loro relazione con una delle realtà strutturate sul territorio che, potendo disporre di risorse finanziarie, organizzative e anche di studi di prova e di ricerca, di sale per i concerti e altro, operano promuovendo i diversi soggetti individuali o grazie al loro lavoro. Ben altre problematiche ha posto la definizione dei contorni dell’area da censire per quanto riguarda il genere delle produzioni e delle programmazioni musicali espresse dalle realtà in esame. Su questa scelta si giocava la nascita effettiva di un processo identitario nella comunità in questione. Il nucleo principale della nostra indagine è costituito dalle associazioni diffuse su tutto il territorio nazionale che ‘per statuto’ si occupano della ricerca, della produzione e della diffusione della musica contemporanea. Storicamente queste associazioni, per lo più di dimensioni medio-piccole, programmano musica di autori viventi o vissuti nel recente passato, spesso ‘retrocedendo’ sino alle prime avanguardie storiche dello scorso secolo. Per usare una nomenclatura consolidata: Novecento storico, secondo dopoguerra e attualità.
Questa suddivisione, sebbene ancora sostanzialmente in vigore, è oggi in via di profonda trasformazione. Così, come si può ben cogliere anche solo sfogliando il catalogo, non potevamo esimerci dal segnalare come confini che sino a vent’anni fa erano per certi aspetti rigorosamente delimitati oggi sfumino in un intreccio assai complesso che spesso rimescola i generi e sfugge a classificazioni ortodosse. Per semplificare tre sono le grandi aree confinanti/comunicanti che si sono imposte alla nostra attenzione e delle quali abbiamo cercato una rappresentazione che tenesse conto della “permeabilità” dei suddetti confini: l’area dell’improvvisazione, l’area della musica elettronica e quella della multimedialità nelle loro numerose accezioni attuali. L’area dell’improvvisazione, ovviamente, s’intreccia con il grande continente del jazz; continente per sua natura articolatissimo. Al suo stesso interno è vivace la discussione su quando, come e perché fermarsi nell’etichettare come jazz un prodotto musicale, e se, e quando, tale prodotto sia ‘innovativo’, ‘sperimentale’ oppure ottima musica di intrattenimento e di spettacolo.Vi sono numerosissimi esempi di festival, rassegne e gruppi che per certi aspetti avremmo ritenuto idonei ad entrare nell’area del nostro studio, ma questo avrebbe amplificato a dismisura l’indagine. Pur tuttavia nel catalogo abbiamo voluto includere alcune esperienze che svolgono esplicitamente un lavoro di ricerca e sperimentazione sull’improvvisazione.Tra l’altro segnaliamo che il tema è emergente anche nelle programmazioni di norma votate alla realizzazione di opere contemporanee d’autore, come riscontrabile nei programmi musicali presentati nelle schede in catalogo. Un dato, questo, che apre per il futuro un’interessantissima finestra di riflessione. Non meno complesso da trattare il confine con i vari generi legati alla musica elettronica ‘performatica’, alcuni dei quali stanno conoscendo una crescente diffusione e popolarità negli spazi di ritrovo giovanili. In catalogo sono ovviamente inclusi tutti quei soggetti che, organizzati in studi di ricerca e produzione, svolgono un lavoro spesso lontano dalla visibilità dei palcoscenici. Da più di un ventennio questo lavoro costituisce una risorsa di fondamentale importanza per trainare l’innovazione dei linguaggi musicali legati alla produzione e al trattamento virtuale del suono. Ma l’impiego dei mezzi informatici per la produzione musicale non rappresenta più esperienza esclusiva e iniziatica come un tempo. L’informatica è oggi alla portata di tutti e lo strumento computer è d’uso comune in numerosissimi eventi legati a vari generi musicali. È emergente una vasta area di soggetti che si occupano eminentemente di musica elettronica fortemente orientata allo sbocco performativo e che frequentemente vive in ambienti dove si intrecciano le ragioni dell’ascolto impegnato e le esigenze di intrattenimento della dance-floor music. Anche per quest’area non è stato possibile documentare che alcune realtà par ticolarmente sigificative. Come per il tema dell’improvvisazione, segnaliamo che alcuni aspetti di queste tendenze trovano sempre più spesso ospitalità nei cartelloni dedicati alla contemporanea cosiddetta ‘classica’, come testimoniato per esempio dalla non rara presenza della figura del dj, o del laptop performer, in programmi di musiche contemporanee per altri aspetti canonici. Per quanto riguarda la situazione dei confini verso altre espressioni artistiche, per il teatro musicale contemporaneo in tutte le sue forme e le nuove complicità con il mondo della danza si vedano i dati indicativi delle tabelle 4 e 5. Mentre per gli aspetti legati al genere dell’installazione sonora anche legata alla visual-art, il tema è così vasto, variegato e interessante che abbiamo pensato di includere un testo ad hoc di Stefano Zorzanello. Le grandi istituzioni sovra-territoriali e la programmazione di musica contemporanea all’interno di contenitori non esclusivamente dedicati Dal catalogo abbiamo necessariamente escluso alcune grandi istituzioni dedicate alla musica contemporanea che abbiamo chiamato ‘sovra-territoriali’. La Biennale Musica di Venezia, che per le sue smisurate dimensioni strutturali, programmatiche e storiche richiederebbe un’indagine a parte, RAI Nuova Musica in quanto afferisce all’emittente di Stato e che quindi opera in una struttura affatto singolare rispetto ai soggetti della nostra indagine e la recente mutazione dello storico contenitore di Settembre Musica in MITO, che lega le due maggiori città industriali del Nord in un vasto cartellone che intreccia la contemporanea a programmi di reper torio più tradizionale. Un testo di Sandro Cappelletto ci guida all’analisi dell’attuale atti-
vità di programmazione di queste realtà inoltrandosi anche nell’importante territorio della presenza di nuove opere musicali nei cartelloni delle istituzioni dedite per lo più ai reper tori tradizionali. Tema questo al quale compositori e interpreti impegnati nelle nuove musiche sono particolarmente sensibili. Problematiche legate all’acquisizione dei dati Essendo questo libro il risultato di una ricerca operata, come si diceva,‘dal basso’, interrogando direttamente le singole realtà una per una, la redazione ha dovuto affrontare e tentare di risolvere non pochi problemi legati alla disomogeneità dei dati acquisiti. Alla prima esperienza di questa natura operata nel nostro campo ci si è dovuti misurare con titubanze e difficoltà di vario genere. Ma il fatto che questo tipo d’indagine abbia obbligatoriamente portato la redazione a un contatto diretto spesso squisitamente personale - con chi opera nelle diverse realtà da noi raggiunte, ci ha offerto la possibilità di comprendere meglio, al di là dei dati acquisiti attraverso le schede, le difficoltà del lavoro quotidiano svolto da chi si occupa di musica contemporanea in territori, contesti culturali e socio-economici anche assai diversi. È questo un elemento che ci pare importante evidenziare per comprendere le reali condizioni nelle quali si trovano ad operare i nostri soggetti. Le dimensioni medio-piccole della maggioranza delle realtà catalogate, al di là del valore qualitativo e quantitativo dei risultati, riguardano soprattutto la struttura organizzativa che nella maggior par te dei casi è retta da pochissime persone, per lo più i musicisti stessi i quali dividono il proprio tempo e le proprie energie tra l’attività amministrativa e organizzativa e quella musicale in senso proprio (a questo proposito si veda il testo di Tommaso Rossi che riporta la sua personale esperienza di musicista-organizzatore). Ciò che emerge con evidenza scorrendo le produzioni segnalate da tutte le realtà è che lo status del musicista che opera in piena autonomia produce una notevole e creativa varietà nella scelta delle programmazioni (sull’argomento si veda il testo di Guido Barbieri). D’altra parte le difficoltà nel reperire risorse, dotarsi di infrastrutture e personale competente costringe le strutture a vivere in un perenne stato di emergenza, nel quale anche solo tenere banche dati, memoria storica del lavoro e ordine nell’amministrazione è cosa gravosa e impervia. Indubbiamente se si vuole dare nuovo impulso al settore va considerato che l’onere gestionale non è un optional e va dotato di risorse e strutture. Le ‘perle nere’ Alle realtà abbiamo chiesto in scheda di segnalarci le ‘perle nere’: le disfunzioni più evidenti del sistema fiscale, legislativo nel quale operano. Interessanti sono state le risposte che si possono grossomodo ra g g ruppare in due aree. Gli aspetti squisitamente inerenti agli oneri gestionali (ENPALS, SIAE, legislazione fiscale, defiscalizzazione delle sponsorizzazioni ecc.) e le difficoltà di ra p p o rto con le istituzioni pubbliche (Ministero, Regione, Enti Locali) che sostengono la programmazione culturale sul terri t o rio (il lettore trova una disanima dei risultati della nostra ‘mini-inchiesta’ nel testo preparato sull’argomento da Alessandra Sciabica). Altri ‘attori’ Le realtà associative terri t o riali non esauriscono il paesaggio della musica contemporanea in Italia e molte componenti diverse e n t rano in campo per attivarne la produzione e la diffusione.Va qui ricordato che il nuovo ordinamento dei conservatori aprendo a fo rme più concrete di autonomia ha prodotto, t ra l’altro, una rinnovata attenzione ai nuovi linguaggi musicali. Notevole è stato l’incremento delle classi di musica elettronica e degli investimenti sulla dotazione tecnologica. In parecchi conservatori le classi di composizione sono decisamente più attive nel proporsi pubblicamente rispetto al passato e spesso gli ensemble di studenti si esibiscono in festival e rassegne di musica contemporanea. Nei nuovi corsi triennali e biennali di primo e secondo livello molte sono le materie incluse nei piani di studio che riguardano le nuove tecniche strumentali e in generale lo studio dei linguaggi musicali sviluppatisi negli ultimi cinquanta anni. La cosa lascia ben sperare per il futuro ma è naturale chiedersi che cosa succederà a tutte queste competenze se fuori dalle mu ra delle accademie non trove ranno un terri t o rio vivo e interessato ad accoglierl e.
In catalogo si trovano alcuni dei centri e dei laboratori universitari che hanno collaborato direttamente all’ideazione e alla realizzazione di musica legata alle produzioni e alle elaborazioni informatiche del suono. Ovviamente anche in questo campo il paesaggio è assai vasto e in evoluzione e anche la recente espansione delle attività dei DAMS tocca spesso temi correlati. Difficile documentare le complesse problematiche del rapporto tra istituti formativi e lavoro sul territorio in questa prima pubblicazione, anche se il nostro ambiente è particolarmente sensibile all’argomento toccato, per altro, da diversi testi a commento qui pubblicati. Sia per quanto riguarda lo studio delle musiche contemporanee nei conservatori e nelle università, sia per il cruciale problema dell’assenza di educazione musicale nel ciclo scolastico di base, all’interno di R.It.M.O. la discussione è vivissima e vari progetti di studio in merito sono da tempo in agenda. Un’analisi a parte meriterebbe anche il campo dell’editoria libraria (sia musicale che saggistica) e discografica, così come la situazione dei concorsi di composizione (spesso tra l’altro organizzati da realtà in catalogo). Non potendo operarla in questa sede è sembrato comunque utile allegare un’appendice relativa. Un mattone L’anno di lavoro a contatto stretto con le tematiche che la redazione ha cercato di esporre in prefazione lascia la precisa sensazione che per la gran parte dei soggetti impegnati nel lavoro di produzione e diffusione della musica contemporanea sia particolarmente urgente incontrarsi e procedere nel tentativo di fare rete. Si coglie una nuova diffusa consapevolezza della necessità di comunicare, discutere, decidere assieme le priorità e collaborare in modo più attivo alla loro attuazione. La rete di R.It.M.O. nasce per far fronte a un’emergenza ma deve poter trovare la via per diventare consuetudine attiva e militante. La rete è per sua natura aperta e cresce per spontanea aggregazione; solo infittendone la trama e moltiplicandone i nodi essa può consolidarsi e avere qualche speranza di incidere sulle future scelte di politica culturale a tutti i livelli. La forma e il colore rosso del libro - ancorché ‘bianco’ nella sostanza - ricordano un mattone. Sta all’impegno di ciascun soggetto coinvolto usarlo, o meno, per fabbricare la ‘casa comune’ di tutti coloro che nel rinnovarsi dei linguaggi musicali in continua e creativa dialettica con il pubblico, riscontrano non solo il progresso di un’arte così importante per la storia culturale del nostro Paese, ma soprattutto uno dei segni distintivi di una società dinamicamente sana e matura.
vità di programmazione di queste realtà inoltrandosi anche nell’importante territorio della presenza di nuove opere musicali nei cartelloni delle istituzioni dedite per lo più ai reper tori tradizionali. Tema questo al quale compositori e interpreti impegnati nelle nuove musiche sono particolarmente sensibili. Problematiche legate all’acquisizione dei dati Essendo questo libro il risultato di una ricerca operata, come si diceva,‘dal basso’, interrogando direttamente le singole realtà una per una, la redazione ha dovuto affrontare e tentare di risolvere non pochi problemi legati alla disomogeneità dei dati acquisiti. Alla prima esperienza di questa natura operata nel nostro campo ci si è dovuti misurare con titubanze e difficoltà di vario genere. Ma il fatto che questo tipo d’indagine abbia obbligatoriamente portato la redazione a un contatto diretto spesso squisitamente personale - con chi opera nelle diverse realtà da noi raggiunte, ci ha offerto la possibilità di comprendere meglio, al di là dei dati acquisiti attraverso le schede, le difficoltà del lavoro quotidiano svolto da chi si occupa di musica contemporanea in territori, contesti culturali e socio-economici anche assai diversi. È questo un elemento che ci pare importante evidenziare per comprendere le reali condizioni nelle quali si trovano ad operare i nostri soggetti. Le dimensioni medio-piccole della maggioranza delle realtà catalogate, al di là del valore qualitativo e quantitativo dei risultati, riguardano soprattutto la struttura organizzativa che nella maggior par te dei casi è retta da pochissime persone, per lo più i musicisti stessi i quali dividono il proprio tempo e le proprie energie tra l’attività amministrativa e organizzativa e quella musicale in senso proprio (a questo proposito si veda il testo di Tommaso Rossi che riporta la sua personale esperienza di musicista-organizzatore). Ciò che emerge con evidenza scorrendo le produzioni segnalate da tutte le realtà è che lo status del musicista che opera in piena autonomia produce una notevole e creativa varietà nella scelta delle programmazioni (sull’argomento si veda il testo di Guido Barbieri). D’altra parte le difficoltà nel reperire risorse, dotarsi di infrastrutture e personale competente costringe le strutture a vivere in un perenne stato di emergenza, nel quale anche solo tenere banche dati, memoria storica del lavoro e ordine nell’amministrazione è cosa gravosa e impervia. Indubbiamente se si vuole dare nuovo impulso al settore va considerato che l’onere gestionale non è un optional e va dotato di risorse e strutture. Le ‘perle nere’ Alle realtà abbiamo chiesto in scheda di segnalarci le ‘perle nere’: le disfunzioni più evidenti del sistema fiscale, legislativo nel quale operano. Interessanti sono state le risposte che si possono grossomodo ra g g ruppare in due aree. Gli aspetti squisitamente inerenti agli oneri gestionali (ENPALS, SIAE, legislazione fiscale, defiscalizzazione delle sponsorizzazioni ecc.) e le difficoltà di ra p p o rto con le istituzioni pubbliche (Ministero, Regione, Enti Locali) che sostengono la programmazione culturale sul terri t o rio (il lettore trova una disanima dei risultati della nostra ‘mini-inchiesta’ nel testo preparato sull’argomento da Alessandra Sciabica). Altri ‘attori’ Le realtà associative terri t o riali non esauriscono il paesaggio della musica contemporanea in Italia e molte componenti diverse e n t rano in campo per attivarne la produzione e la diffusione.Va qui ricordato che il nuovo ordinamento dei conservatori aprendo a fo rme più concrete di autonomia ha prodotto, t ra l’altro, una rinnovata attenzione ai nuovi linguaggi musicali. Notevole è stato l’incremento delle classi di musica elettronica e degli investimenti sulla dotazione tecnologica. In parecchi conservatori le classi di composizione sono decisamente più attive nel proporsi pubblicamente rispetto al passato e spesso gli ensemble di studenti si esibiscono in festival e rassegne di musica contemporanea. Nei nuovi corsi triennali e biennali di primo e secondo livello molte sono le materie incluse nei piani di studio che riguardano le nuove tecniche strumentali e in generale lo studio dei linguaggi musicali sviluppatisi negli ultimi cinquanta anni. La cosa lascia ben sperare per il futuro ma è naturale chiedersi che cosa succederà a tutte queste competenze se fuori dalle mu ra delle accademie non trove ranno un terri t o rio vivo e interessato ad accoglierl e.
AGON acustica informatica musica Associazione AGON acustica informatica musica viale Sarca, 336 - 20126 Milano tel. 02 64429289 fax 02 64422724 agon@agonarsmagnetica.it www.agonarsmagnetica.it
AGON acustica informatica musica anno di fondazione 1990 organigramma presidente: Pietro Pirelli soci: Roberto Andreoni, Loredana Arcaro, Maura Capuzzo, Danio Catanuto, Andrea Cera, Azio Corghi, Marco Domenichetti, Matteo Franceschini, Luca Francesconi, Mimma Guastoni, Matteo Malavasi, Massimo Marchi, Dario Palermo, Clara Parona, Lorenzo Picinali, Stefano Pierini, Pietro Pirelli, Rossana Prestia, Stefano Scarani, Dalila Sena, Christian Steiner, Michele Tadini, Davide Tiso, Hubert Westkemper attività festival Festival Regola Gioco, dal 1996 al 2000 Schegge EXIT trailers, 2002 Multiactive, 2005 Suoni ad Alta Tensione, 2005 e 2006 eventi EXIT party sintomatico, 2001 L’evento del sentire, 2003 InComposizione, 2004 Giochi di riso, 2004 e 2005 Polispazi, 2005 I dadi musicali di Mozart, 2006 ricerca Centro di produzione e ricerca musicale con l’ausilio delle tecnologie elettroniche e info rm a t iche; archivio e centro di documentazione linee artistiche AGON è un centro di produzione e ricerca musicale esistente a Milano dal 1990. Rappresenta un punto di riferimento per la ricerca e la creatività musicale legate alle nuove tecnologie e alle nuove forme di spettacolo. AGON ha realizzato oltre 250 produzioni: brani, concerti, commissioni a compositori, opere radiofoniche, spettacoli di teatro-musica, video-opere, eventi innovativi multidisciplinari, installazioni multimediali interattive, sonorizzazioni, colonne sonore per film e video, programmazione di festival e rassegne... Inoltre: sviluppo di ricerca applicata, corsi di formazione, convegni, sinergie con altre discipline, pubblicazioni, collaborazioni con Enti, Istituzioni didattiche musicali, Università. Negli anni ha allargato il campo di interesse e di offerta dal mondo della musica contemporanea al mondo multidisciplinare formato da un pubblico più ampio, attivando collaborazioni con Istituzioni, creando progetti specifici.
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Il perseguimento delle linee artistiche legate all’innovazione, all’individuazione – a volte pionieristica - di sempre nu ovi campi di azione e forme di attuazione, raccoglie oggi un ricco patrimonio di esperienza, di creatività, di operosità. progetti selezionati Schegge EXIT trailers Undici mini-rappresentazioni musicali, installazioni, performance, c o l l egamenti web… Milano, Foyer Fastweb del Teatro Franco Parenti, 13-23 novembre 2002 Nel 2002 AGON, in piena fase di ricerca creativa verso nuove forme di rappresentazione e di fruizione, tenta l’approccio con il pubblico informale e casuale di un bar, proponendo una rassegna di undici produzioni sperimentali, diversissime tra loro: un concerto per computer portatili (Powermusic - AGON laptopper band), un concerto/viaggio all’interno del mondo sonoro della antica Roma ricostruito e ri-inventato (Quanto è vero questo falso? di Pietro Pirelli, con Mario Arcari, strumenti a fiato), una “navigazione” nei concetti di tempo, musica, percezione (Quadriflanger di Michele Tadini, con Cinzia Barbagelata, violino), una installazione/dis-locazione in collegamento con Mondadori Multicenter (Doors di Stefano Scarani e Alberto Morelli), un teatrino digitale per bambini (Manimali di Paolo Solcia), una navigazione off-line su tutti i computer del Foyer Fastweb (Paradossi sonori di Massimo Marchi), una installazione audio-interattiva (Dual Music di Michele Tadini e Loredana Arcaro), un laboratorio di improvvisazione musicale su schemi (auto)generati dai computer messi a disposizione del pubblico (Generato e non creato di Paolo Solcia), una audio installazione video-interattiva (Landshaft di Federico Bertolini). Testi di Josè Saramago, musica etnica, immagini per una serata/confessione di Sergio Borsato (Libertà di movimento), una storia “cyborg” di musica e immagini (Audience Cyborg Feedback di Dario Palermo, Massimo Marchi e Marvin Diese, con Akiko Kozato, voce e performer). Contributi: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Milano, Fondazione Cariplo. Collaborazioni: Teatro Franco Parenti, A. R. P., Paolo Carlini foto Giulio Bernardi fotografo, Fastweb, Mondadori Multicenter, Backline convegno/concerto L’Evento del sentire Parole, suoni, esperienze e dialoghi intorno alla percezione per un nuovo rapporto tra arte e cono scenza Milano, Palazzina Liberty, 22 dicembre 2003 progetto di AGON e di Trivioquadrivio relatori: Luca Francesconi e Mario Garuti, musicisti; Umberto Fiori, poeta; Giorgio Barberio Corsetti, regista; Paolo Fabbri, semiologo; Carlo Sini, filosofo Agli interventi parlati si sono alternate esecuzioni-performance di diversi generi musicali: mu s i-
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ca etnica con il gruppo Sarawan - tamburi d’Iran, live electronics dj set - Frame interactive dj set, musica contemporanea con i brani di V i t t o rio Zago, Loredana Arcaro, Mario Garuti, Carlo C i t t e rio e Luigi Ceccarelli. Interpreti: Francesco Lattuada, viola; Laura Catrani, voce; Paolo Tini, vibrafono; Michele Fait, corno. Produzione e organizzazione di AGON. Contributi: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Milano, Fondazione Cariplo. inComposizione commissioni a 6 giovani compositori Milano, sede di AGON, produzione gennaio/febbraio/marzo 2004 Milano, Sala Puccini del Conservatorio, 20 marzo 2004 Como, Auditorium del Conservatorio, 8 maggio 2004 Milano, cortile di Villa Simonetta, 24 giugno 2004 Il progetto inComposizione ha coinvolto sei allievi diplomandi di tre istituzioni scolastiche musicali. AGON ha prodotto e commissionato nuove opere agli studenti, che poi sono state eseguite e rappresentate in marzo, maggio e giugno. La produzione ha occupato ininterrottamente gli studi di AGON per tre mesi. La particolarità delle commissioni prevedeva infatti la composizione di brani musicali con l’utilizzo di altri media artistici: insieme a brani acusmatici, ce ne sono stati altri con live electronics, e altri ancora con video e con danza. I compositori hanno dovuto rapportarsi con artisti di altre discipline e lavorare in équipe per un risultato comune. Inoltre, durante i concerti sono stati parte attiva, chi come esecutore strumentale, chi come esecutore del live electronics. Insieme alle Istituzioni AGON intende promuovere futuri progetti per offrire agli allievi la possibilità di collegare gli ultimi anni dello studio con i primi anni della professione. Progetto e produzione: AGON. In collaborazione con: Conservatorio di Milano, Conservatorio di Como, Accademia Internazionale della Musica di Milano. Contributi: Fondazione Dragoni, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione Cariplo.
foto Paolo Carlini
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Multiactive rassegna di 6 installazioni multimediali interattive progetto di ricerca “Osservatorio sulle installazioni multimediali interattive” Milano,Teatro Franco Parenti, 12 marzo - 30 aprile 2005 La rassegna ha presentato due nuove installazioni prodotte da AGON - Casfandra, statua parlante di Stefano Scarani e Julia Chiner, e Musica in voga di Pietro Pirelli - e la ripresa di due lavori recenti di Danio Catanuto: Thank You, rivisitazione del teatro di strada, e il dinamico Tour de Mot. A rappresentare il collegamento con la storia di AGON, Soffio su nero di Paolo Solcia, frammento delle installazioni del 1999, riflessione sul soffio vitale e sullo specchio nel quale ancora oggi cerchiamo la nostra immagine, la nostra identità. Significativo, infine, ci è sembrato ospitare nella rassegna una produzione del centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova, con Il caos delle sfere di Carlo de Pirro.
Progetto e produzione: AGON. Con la collaborazione del Teatro Franco Parenti Contributi: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo.
foto Federico Ambrosi
Suoni ad Alta Tensione 2005 Treviso, Palazzo Bomben, 11 maggio, 16-17 dicembre 2005 Avvio di una collaborazione pluriennale tra AGON e la Fondazione Benetton. L’intento condiviso è quello di tracciare percorsi di conoscenza e di approfondimento - attraverso mostre, concerti, installazioni e nuove forme espositive - dell’arte di oggi e tracciare le prospettive dell’arte di domani. Prima Giornata “dello spazio spezzato”. Il concerto ha utilizzato e “suonato” tutti gli spazi di Palazzo Bomben, dall’auditorium a piano terra, al piano nobile, al piano sottotetto, alla tromba delle scale interna. Musiche di: Salvatore Sciarrino, Adriano Guarnieri, Luigi Nono Enzo Porta, violino elettronica e regia del suono: AGON Coproduzione: AGON e Fondazione Benetton Iniziative Culturali di Treviso Nella Seconda Giornata, lo spettacolo multimediale undervolt: post.industrial.theater di Nicola Buso con voci recitanti, oggetti sonori/percussioni non tradizionali (trapani, metalli, percussioni a luce flash...) ed elaborazione audio e video in tempo reale introduce il tema del rapporto dei materiali sonori industriali trasformati dall’elettronica e la voce. Produzione AGON, 2005. Prima esecuzione. Nella Terza Giornata “ieri, oggi. e domani?”, il concerto ha proposto musica per nastro magnetico e flauto, dagli anni ‘60 al 2005. Musiche di: Roberto Doati, Franco Evangelisti, Paolo Zavagna, Bruno Maderna, Claudio Ambrosini, Nicola Sani e Nicola Bernardini. Flauto: Francesca Cescon. Elettronica e regia del suono: AGON. Nel pomeriggio, la programmazione di “Vedere/ascoltare - proiezioni video con colonna sonora elettronica” ha indagato la musica elettronica in rapporto con il video e l’arte cinematografica. Musiche di: Teresa Rampazzi, Manuel Cecchinato,Vittorio Gelmetti, Enore Zaffiri, Domenico Guaccero, Luigi Nono, Fausto Romitelli. Contributi: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione Cariplo Suoni ad Alta Tensione 2006 Una voce chiama Incontro-concerto con Giacomo Manzoni Treviso, Palazzo Bomben, 19 dicembre 2006 Milano, Sala Puccini del Conservatorio, 20 dicembre 2006 Progetto e produzione: AGON e Fondazione Benetton iniziative culturali In collaborazione con il Conservatorio di Milano. Con il patrocinio del Centre Culturel Français de Milan.
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Quirino Principe a Treviso e Markus Ophälders a Milano, conversano con Giacomo Manzoni sui temi cari al compositore milanese. Partecipano all’incontro Laurent Feneyrou, curatore del libro Écrits edito da Basalte Éditeur, e Gillo Dorfles. Durante la serata sono eseguiti due brani commissionati e prodotti ad AGON: Una..voce..chiama e Quanta oscura selva trovai. Alda Caiello, voce Maurizio Barbetti, viola Michele Lomuto, trombone Elettronica: AGON, Massimo Marchi e Davide Tiso. Suoni ad Alta Tensione è un progetto di collaborazione pluriennale tra AGON e la Fondazione Benetton iniziative culturali di Treviso. L’intento condiviso è tracciare con concerti, incontriconcerto, installazioni e nuove forme espositive, percorsi di conoscenza e di approfondimento dell’arte di oggi e le prospettive dell’arte di domani. Contributi: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione Cariplo
Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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Algoritmo Ensemble Associazione Culturale Ensemble Algoritmo via Madonna del Riposo, 49 - 00165 Roma tel. 06 6635913 info@marcoangius.it www.marcoangius.it
Algoritmo Ensemble anno di fondazione 2002 organigramma presidente: Marco Angius website: IAD, a cura di Luca Fertitta consulenza organizzativa: Patrizia Francescon consulenza amministrativa: Daniele Sebastiani attività concertistica altro didattica, discografica linee artistiche L’attività di Algoritmo è dedicata alla musica italiana dagli anni Cinquanta ad oggi e alle intersezioni con figure di rilievo internazionale. È attenta alle proposte di giovani generazioni di compositori. progetti selezionati Omaggio a Luciano Berio Roma, Parco della Musica, 39° Festival Nuova Consonanza, 30 ottobre 2003 Concerti Euroradio Pierre Boulez Improvisation l sur Mallarmé (1958) Luciano Berio Canticum Novissimi Testamenti (1989-91) e Laborintus ll (1965) Portrait Croisés 2 Moulhouse,Teatro La Filature, 9 gennaio 2005 Mario Caroli, flauto Ivan Fedele Mixtim (1989) Johannes Brahms Quartetto op. 60 (1875) Ivan Fedele Profilo in eco (1994-95) International Gaudeamus Music Week International Amsterdam, Muziekgebouw/Bimhuis/Jazz & Improvisatie, 4-5 settembre 2005 Hector Parra Abîme-Antigone lV (2003) Ivan Fedele Arcipelago Moebius (2004) Marco Momi Hox on Beckett (2003) Lara Morciano Entangled (2004) Ivan Fedele Immagini da Escher (2005)
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Warsaw Autumn Festival 2006 Varsavia, Witold Lutoslawski Polish Radio, 25 settembre 2006 Algoritmo e Muzyka Centrum Orchestra Otto Katzameier, baritono Salvatore Sciarrino Quaderno di strada (2003) Made in Italy Venezia,Teatro Tese delle Vergini-Arsenale, Biennale Musica, 9 ottobre 2007 Osvaldo Coluccino Gamete stele (2007) Filippo Perocco Sottile e pallida ruggine (2007) Paolo Marchettini Evoluzioni (2007) Oscar Bianchi Trasparente (2007) curriculum L’ensemble è stato fondato da Marco Angius nel 2002 grazie all’adesione di giovani musicisti dediti per vocazione alla musica contemporanea e già affermati sulla scena internazionale. I suoi componenti, premiati in contesti prestigiosi come il Kranichsteiner Musikpreis o il premio della Fondazione Stockhausen, si sono esibiti nelle maggiori sale e festival di tutto il mondo ( P h i l a rmonie di Berlino, Lincoln Center, Teatro alla Scala, R oyal Albert Hall, Carnegie Hall, IRCAM…). Le scelte musicali del gruppo comprendono opere capitali del nostro tempo e nu ove esplorazioni sonore, privilegiando un rapporto di confronto continu a t i vo con alcuni tra i maggiori compositori d’oggi. La formazione coltiva repertori e programmi concertisticodiscografici che mirano alla definizione di un proprio riconoscibile suono, accanto ad una costante ricerca di inediti quanto articolati universi compositivi. A questa posizione estremamente selettiva, si è accompagnato un approccio esecutivo peculiare, rivelatosi in alcune performance spettacolari e memorabili come la doppia partecipazione alla Gaudeamus I n t e rnational Competition di Amsterdam 2005 (presso il nuovo Muziekgebouw/Bimhuis della capitale olandese), nella Begleitmusik zu einer Dichtspielszene di Giorgio Battistelli o in Laborintus ll di Berio al Parco della Musica di Roma, Quaderno di strada di Sciarrino presso il Warsaw Autumn 2006 e NYYD di Tallinn (2007). L’attività discogra fica di Algoritmo è culminata nel recente Premio del Disco Amadeus 2007 per la miglior incisione dell’anno nel repertorio contemporaneo con Mixtim di Ivan Fedele (Stradivarius), in co-produzione RAI Radio3. Algoritmo si è esibito presso la Biennale Musica di Venezia (2007),Teatro La Filature di Mulhouse (2005), RomaEuropa Festival (Musica XXI), Wars aw Autumn Festival (2003-06), Concerti del Quirinale 2005, Italian Music Days di Cracovia (2005), Nuova Consonanza (2002-2005), Scuola Civica di Milano (2003),Teatro Comunale di Modena (con Globe Theater di Battistelli), Tonkünstlerfest di Lugano (2003), Radio3/Concerti Eurora d i o, Festival Pontino (2006), Traiettorie (2006). Attualmente non sostenuto da enti pubblici e privati
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Alter Ego associazione Alter Ego via Monte Rosa, 1 - 00141 Roma tel. 347 2659464 - 347 3797163 alteregogroup@hotmail.com
Alter Ego anno di fondazione 1990 organigramma presidente: Manuel Zurria coordinamento artistico: Oscar Pizzo, Paolo Ravaglia componenti ensemble: Aldo Campagnari, violino Francesco Dillon, violoncello Oscar Pizzo, pianoforte Paolo Ravaglia, clarinetto Manuel Zurria, flauto attività concertistica linee artistiche L’attività dell’ensemble è soprattutto rivolta verso la produzione e la diffusione della musica contemporanea in Italia e all’estero. Particolare attenzione viene rivolta alla creazione di originali progetti che coinvolgano artisti delle varie discipline e generi musicali (elettronica, teatro, arte, visual art, cinema ecc…). L’ensemble, proprio per la tipicità della sua produzione, prevede una flessibilità di organico ponendo tra l’altro una particolare attenzione alla ripresa del suono ed alla sua diffusione in teatro, avvalendosi spesso di un regista del suono e di un disegnatore luci. progetti selezionati Aphrodite Milano, Auditorium Verdi, 2004 Claude Debussy Chansons de Bilitis Giorgio Battistelli Aphrodite Vladimir Luxuria Alter Ego video di Roberto Piana Repliche: Roma, “Contemporanea”, Fondazione Musica per Roma, 2007; Milano, Milanesiana, Teatro Dal Verme, 2007 «Avec soin, elle ouvrit d’une main sa tunique/et me tendis ses seins tièdes et doux,/ainsi qu’on offre à la déesse/une paire de tourterelles vivantes»: nelle Chansons de Bilitis di Pierre Louys, è racchiusa tutta l’ambigua, decadente, arcaica sensualità che ha segnato, nella Francia “fin de siécle”, le correnti del simbolismo e dell’impressionismo. In entrambi i casi il segno estetico prevalente è quello della “incertezza del confine” ed è per questa ragione che l’interprete ideale delle Chansons intonate da Claude Debussy è oggi la voce più rappresentativa della condizione “transgender”: Vladimir Luxuria. Al suo sensualissimo gioco di sospiri, di
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allusioni e di esitazioni si consegna anche uno dei lavori “primi” di Giorgio Battistelli, Aphrodite, anch’esso “baciato” dai versi di Pierre Louys. Microwaves Berlino, Berliner Festspiele, 2005 Un progetto di Alter Ego e Pan Sonic commissionato dallo Stockholm New Music, Festival Archipel, MaerzMusik, Holland Festival, Ircam, RomaEuropa Festival. Repliche: Stoccolma, Stockholm New Music, 2005; Roma, Festival RomaEuropa, 2005; Parigi, Agorà Ircam, 2006; Ginevra, Festival Archipel, 2006; Huddersfield Festival, 2006; Barcellona, Auditori, 2006;Vienna, Wien Modern, 2006; Wroclaw, Musica Nova, 2006; Oslo, Ultima, 2006 Vilnius, 2007; Berna, Taktlos, 2007 In Microwaves l’idea è di invertire i termini di un rapporto musicale tra genere “colto” ed elettronica “underground” attraverso una completa sinergia tra le diverse componenti artistiche: un percorso che partendo dal materiale discografico di uno tra i più interessanti gruppi elettronici di oggi, i Pan Sonic, approda e si rinnova nell’estetica dei compositori di area “colta”, Atli Ingolfsson,Yan Maresz, Giovanni Verrando, Riccardo Nova, per poi, sfida ancor più ambiziosa, ritornare una volta completato al mittente, cioè agli stessi Pan Sonic, che a loro volta lo rielaborano completando così il ciclo. Una sorta di anello o, meglio ancora, una spirale infinita che si rigenera implacabilmente. Microwaves, neologismo inventato dalla rivista “Vital”, dà un nome alla marea di suoni indicibili che, nella seconda metà degli anni Novanta a partire dai Pan Sonic, ha sommerso l’universo della musica elettronica non commerciale. Elettronica creata con suoni forniti da fonti impensabili e trasformati in ritmo digitale infinitesimalmente frammentato e quindi ricomposto via computer. Il ‘feeling’ che si respira è senza dubbio prossimo alla musica techno più minimale ma ne risulta ben più interessante: i suoni vengono talmente liofilizzati e replicati attraverso sincopi, sussulti e rumori che il risultato è la negazione stessa del ballo. Questo concerto è affettuosamente dedicato alla memoria di Fausto Romitelli. The Sinking of the Titanic di Gavin Bryars Venezia, Biennale 2005 Roma, “Contemporanea” Fondazione Musica per Roma, 2007 Una nuova produzione di Alter Ego in collaborazione con La Biennale di Venezia. Con la partecipazione straordinaria di Gavin Bryars e Philip Jeck. The Sinking of the Titanic è il lavoro che ha imposto Gavin Bryars tra i più interessanti compositori del nostro tempo, in un momento di grande intreccio tra sperimentazione colta e pop. Nasce un progetto che sceglie per suo nucleo tematico il “naufragio del secolo”, metafora di un fallimento della tecnologia moderna. Tutti i materiali utilizzati per questa rinnovata versione sono derivati da ricerche e riflessioni sull’affondamento dell’inaffondabile linea di prima classe, il Titanic. The Sinking of the Titanic diventa quindi un recupero immaginario delle tracce dei suoni di quel naufragio e del loro vissuto nel tentativo di eternarlo, trasformandolo da tragedia a mito. Questa ultima versione prevede (oltre alla presenza di Gavin Bryars,
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eccezionalmente impegnato come solista) due ulteriori elementi innovativi: uno visuale con il video dell’artista inglese Andrew Hooker ed uno sonoro firmato da uno dei pionieri della musica noise attuale, Philip Jeck. The slaving wheel of meat conception Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecila, 2006 Terry Riley The slaving wheel of meat conception - in C Terry Riley, tastiere, voce Matmos Alter Ego Stefano Scodanibbio Un eccezionale incontro tra due generazioni musicali:Terry Riley, figura emblematica del minimalismo americano, insieme a Alter Ego, Matmos e Stefano Scodanibbio, nomi di riferimento nella musica contemporanea ed elettronica.Terry Riley ha composto per l’occasione The slaving wheel of meat conception, la tanto attesa rielaborazione cameristica di Keyboard studies, manifesto del minimalismo musicale anni Sessanta, mantenendo viva l’atmosfera beat dell’epoca, il vagabondare tra locali jazz e happening teatrali. Keyboard studies continua ad essere suonata ovunque nel mondo da oltre quarant’anni, in una sorta di circolo virtuoso tra scrittura e improvvisazione, che Riley approfondisce con uno studio costante della musica indiana. Un tocco di Kerouac nel titolo, citazione da Mexico City. Un nuovo video dei Matmos.
foto Marco Delogu
David Lunaire con David Moss Arnold Schoenberg Pierrot Lunaire, per voce e strumenti (1912) Bolzano,TransArt 2007 David Moss, voce, percussioni, elettronica Alter Ego Manuel Zurria, flauto Paolo Ravaglia, clarinetto Aldo Campagnari, violino Francesco Dillon, violoncello Oscar Pizzo, pianoforte Michele Truglio, regia video Eugenio Vatta, regia del suono David Lunaire è un omaggio al genio di Arnold Schönberg nel suo brano più rappresentativo: il Pierrot Lunaire (1912).
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Repliche: Berna, Taktlos 2008; Feldkirch (Austria), 2008; Roma, Istituzione Universitari dei Concerti, 2009 In questo progetto David Moss sarà il catalizzatore di una performance dove il Pierrot Lunaire sarà il fulcro e in un certo senso anche il pretesto per poter osare una dettagliata panoramica sul mondo dorato di Hollywood anni ‘30 dove Schönberg visse gli ultimi anni della sua vita, documentati da una serie di fotografie nel ruolo compìto di abile tennista o al mare con costumi improbabili. In questo mondo Schönberg incontrava allo stesso tempo George Gershwin e i fratelli Marx, Charlie Chaplin e Igor Strawinsky. Questo ambiente così diverso e apparentemente edulcorato ebbe dunque una certa familiarità con l’autore di pagine severe come il Moses und Aron e Il Sopravvissuto di Varsavia. La scelta di coinvolgere un grande e poliedrico artista/mattatore come David Moss non vuole essere irriverente o provocatoria a tutti i costi ma in qualche modo restituire l’originaria aura di sperimentazione che appare forte e inequivocabile in quest’opera poderosa. Nessuno è stato risparmiato dall’ascolto devastante del Pierrot Lunaire: da Ravel a Casella a Milhaud, tutti furono impressionati e condizionati dall’estetica ruvida e dai versi sacrileghi e decadenti di Albert Giraud. E quando un grande artista del calibro di David Moss si confronta con il Pierrot Lunaire di Schönberg, non può che fondersi con esso, re-interpretarlo in tutte le sue potenzialità grottesche, amplificarne gli sconvolgenti azzardi vocali e trasferire tutta la sua poliedrica esperienza di performer in un terreno assai fertile. In poche parole David Moss È un Pierrot dei nostri tempi e la sua lettura insieme ad Alter Ego non vuole essere corretta ed accademica, piuttosto vuole tendere ad esasperare la carica urticante e provocatoria che Schönberg pensava di riversare nella sua opera. Lo stesso Schönberg descrive ambiguamente il modo di utilizzare il famoso “Sprechgesang” del Pierrot, non si riesce bene ad evincere se e quanto debba essere canto o recitazione. Certo è che Schönberg aveva in mente i Cabaret berlinesi e che questa musica in realtà deve avere un impatto teatrale molto evidente. Ecco allora perché abbiamo pensato a David Moss: già il fatto di utilizzare una voce maschile può destabilizzare i puristi ma David è mille voci insieme, è un grande affabulatore quindi un uomo di teatro, ha la grande capacità di lavorare su questo testo non in modo dogmatico ma sforzando il proprio estro creativo. Il Pierrot non verrà deturpato in quanto totem del nostro passato prossimo: ci venga però consentito di lasciare libertà ad un grande sperimentatore come David Moss di farne il SUO Pierrot, il David Lunaire. curriculum Costituitosi a Roma nel 1991, Alter Ego è ospite abituale delle principali stagioni concertistiche e festival di musica contemporanea in tutto il mondo. Ciò che più caratterizza la sua attività è la costante collaborazione che ha instaurato con artisti provenienti da diverse esperienze artistiche: artisti elettronici (Philip Jeck, Matmos, Pan Sonic, Robin Rimbaud aka Scanner), cantanti pop (Frankie HI-NRG, John De Leo), artisti visivi (D-Fuse, Andrew Hooker, Michelangelo Pistoletto), attori (Vladimir Luxuria), interpreti (Irvine Arditti, David Moss, Neue Vocalsolisten). Tra i compositori vanno segnalati gli stretti legami con Louis Andriessen, Gavin Bryars, Alvin
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Curran (prima assoluta per Alter Ego e Frankie HI-NRG al Festival delle Nazioni di Città di Castello), Philip Glass (realizzazione in prima europea di 600 Lines al festival Settembre Musica, opera inedita del 1968 concessa in esclusiva europea ad Alter Ego), Jonathan Harvey, Toshio Hosokawa, Giya Kancheli, Bernhard Lang, David Lang (in residence al 36° Festival di Nuova Consonanza), Alvin Lucier,Terry Riley (prima assoluta di The slaving wheel of meat con ception per il Romaeuropa Festival e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Matmos e lo stesso Riley al pianoforte), Frederic Rzewski (prima mondiale di Main Drag per RAI Radio 3), Kaija Saariaho, Laszlo Sáry, Salvatore Sciarrino,Yoji Yuasa. Nel 2004 Alter Ego ha curato un proprio Festival dal titolo “Cometodaddy” all’Auditorium di Milano con ospiti internazionali e con la collaborazione dell’Orchestra Sinfonica di Milano. Nel 2005 ha presentato alla Biennale Musica di Venezia una nuova versione di The Sinking of the Titanic di Gavin Bryars con la partecipazione dell’autore al contrabbasso, di Philip Jeck e un video originale di Andrew Hooker. Nel 2006 Alter Ego il progetto Microwaves con il duo elettronico finlandese Pan Sonic e la collaborazione dei compositori Atli Ingolfsson, Yan Maresz, Riccardo Nova e Giovanni Verrando è stato co-prodotto da sei festival internazionali (Stockholm New Music, MaerzMusik, Festival Archipel, Ircam, Holland Festival, RomaEuropa Festival) e presentato in tutta Europa (Ultima Festival di Oslo, Wien Modern, Gaida Festival, Huddersfield Festival, Nous Sons a Barcellona,Taktlos a Berna, Musica Electronica Nova a Wroclaw). Negli ultimi anni Alter Ego ha stabilito una consolidata collaborazione artistica con la Stradivarius con la quale si è impegnato per la realizzazione di una collana di CD monografici tra cui Philip Glass (recentemente ristampata in un doppio CD dalla storica etichetta di Glass OrangeMountainMusic), Claude Lenners, Frederic Rzewski, Nicola Sani, Salvatore Sciarrino (Esplorazione del bianco, Fiato), accolti da unanimi consensi di pubblico e critica. Il CD Music in the Shape of a Square di Philip Glass è stato premiato con il prestigioso Editor’s Choice della rivista inglese Gramophone.
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A.I.M.I Associazione di Informatica Musicale Italiana L’associazione di Informatica Musicale Italiana, nata nel 1981, ha lo scopo di coordinare e favorire lo sviluppo delle attività legate all’interazione tra tecnologia e musica. È un’associazione culturale senza scopo di lucro con sede a Venezia. L’AIMI, promuove lo sviluppo dell’inform atica musicale e ne diffonde i risultati. Per questo, ha stabilito e mantiene i contatti con le persone e le istituzioni che operano nel mondo musicale e quello scientifi c o, facilitando lo scambio di competenze e informazioni fra soci, e promuovendo, sia in sede nazionale che intern azionale, la diffusione delle opere musicali e scientifiche realizzate. È diventato perciò il punto di ri ferimento per i ricercatori e i musicisti italiani che si occupano di informatica mu s i c a l e. Nel corso di questi anni l’AIMI ha patrocinato molte manifestazioni importanti quali la I n t e rnational Music Conference ‘82 di Venezia, l’International Workshop on Models and Representaitons of Musical Signal di Napoli nel 1990, l’International Workshop on Man Machine Interaction and Live Pe r fo rmance di Pisa nel 1991, le Conference on Digital Audio Effects (DAFx) di Verona e Napoli rispettivamente nel 2000 e 2004, e tanti altri seminari corsi ed eventi musicali. L’AIMI organizza i Colloqui di Informatica Musicale (CIM), che si svolgono ogni due anni presso università o centri di ricerca musicale. I colloqui sono un importante momento in cui la comunità italiana di informatica musicale presenta le esperienze di ricerca sia in ambito scientifico che musicale. Nel corso degli anni il CIM ha sempre più acquisito un respiro internazionale ospitando sia comunicazioni che opere musicali di ricercatori e compositori italiani e stra n i e ri. Dalla XVI edizione, il CIM è stato ripensato come momento nazionale di aggregazione e scambio tra ricercatori, insegnanti, professionisti e studenti. La prossima XVII edizione si svolgerà presso il Conservatorio Statale di Musica “B. Marcello” a Venezia il 16 e 18 ottobre 2008 - http://www.aimi-musica.org/node/5. L’AIMI è co-fondatore del GATM, Gruppo di Analisi e Teoria Musicale - http://www.muspe.unibo.it/gatm/gatm/gatm.htm e mantiene dei contatti con numerose altre associazioni sia nazionali che internazionali. A partire dal 2004, l’AIMI, assieme all’AFIM, Association Française d’Informatique Musicale http://afim.grame.fr/, è promotrice del congresso Sound an Music Computing (SMC). La pri m a edizione dell’SMC ha avuto luogo a Parigi presso l’IRCAM nel 2004, mentre l’SMC05 si è svo lto in Italia, presso l’Università di Salerno in coincidenza con la XV edizione del CIM. L’ultima edizione dell’SMC si è svolto in Grecia con la collaborazione della DEGME, Deutsche Gesellschaft fur Elektroakustische Musik, e dell’HACI, Hellenic Association of Music Informatics, segno di un progressivo allargamento del convegno su scala europea. Infine, l’AIMI svolge una particolare attenzione alla didattica facendosi portavoce dei docenti dei corsi di Musica Elettronica nei Conservatori attraverso incontri di coordinamenti degli insegnanti e promuovendo corsi e seminari di Info rmatica Musicale in tutta Italia. Per essere informati sulle attività svolte dall’AIMI e dai suoi soci ci si può iscrivere alla mailing list all’indirizzo seguente: http://lists.aimi-musica.org/listinfo/aimi o visitare il portale all’indirizzo http://www.aimi-musica.org
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Attività svolte con il patrocinio e la collaborazione dell’AIMI: 1982 Musiques pour Haut-Parleurs, Concerto presentato da D. Lorrain di opere italiane selezionate dall’AIMI. 8 marzo, 15 marzo, Facoltà di Musica dell’Università di Montreal International Computer Music Conference, 27 settembre - 1 ottobre, La Biennale di Venezia Convegno Musical Grammars and Computer Analysis, ottobre, Modena Corso Tecniche di composizione del suono nella musica informatica, 27 giugno - 1 luglio 1983 Centro di Sonologia Computazionale (C.S.C.) dell’Università di Padova V Colloqio di Informatica Musicale, 13-14 ottobre, Università di Ancona 1984 Festival Usignolo Elettronico, Milano Corsi estivi di Info rmatica Musicale, Centro di Sonologia Computazionale (C.S.C.) dell’Università di Padova, giugno-agosto Corso per la formazione musicale/tecnica sulla Musica Elettronica Analogica - Ibrida Digitale, anno scolastico 1984/85, EMIT, Milano Pubblicazione della Bibliografia nazionale di informatica musicale, Notiziario Musicale CIDIM n. 4, Roma 1985 Macchine Sonore. Ciclo di seminari e audizioni di computer music, 10-13 marzo, Università di Bologna Musica con il computer. Ciclo di seminari e concerti, 11-13 marzo, Teatro comunale di Modena Future Shoc. Seminari, 11 marzo - 5 aprile, Milano Incontri AIMI al Centro di Sonologia Computazionale (C.S.C.) dell’Università di Padova: 1926 marzo, 2-23 aprile, 7-14-21-28 maggio, 4-11 giugno 1985 Corso di aggiornamento in informatica musicale, 14-16 giugno, Fiesole Incontri AIMI al Conservatorio ‘L. Cherubini’ di Firenze, 1, 8 e 15 giugno Corsi estivi di Info rmatica Musicale, Centro di Sonologia Computazionale (C.S.C.) dell’Università di Padova, giugno-agosto Corso per la formazione musicale/tecnica sulla Musica Elettronica Analogica - Ibrida Digitale, anno scolastico 1985/86, EMIT, Milano Corso di aggiornamento in informatica mu s i c a l e. Liceo sperimentale Stefanini, ottobre, Mestre VI Colloquio di Informatica Musicale, 16-19 ottobre, Università di Napoli Interpolazioni. Dalla musica elettronica alla musica informatica. Seminario LIMB, 5-7 dicembre, Gorizia
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1986 Computer Music tra Ricerca e Mercato. 22-25 gennaio, La Spezia Incontri AIMI presso il Centro di Sonologia Computazionale (C.S.C.) dell’Università di Padova, da marzo a giugno, Padova Corsi estivi di Informatica Musicale, Centro di Sonologia Computazionale (C.S.C.) dell’Università di Padova, giugno-settembre Corso L’Informatica Musicale, SIEM, dicembre, Padova 1987 Workshop sulle workstation musicali di dimensione personale, febbraio, Bologna Musica per la Scuola. Incontro: Introduzione all’Informatica Musicale, 20 maggio, Pesaro Corsi estivi di Info rmatica Musicale,Centro di Sonologia Computazionale (C.S.C.) dell’Università di Padova, luglio-novembre Corso Musica e tecnologia elettronica nel ‘900: la musica informatica e le sue origini storiche, Auditorium di Montubano, 9 ottobre, Savona 1988 Corso di aggiornamento in informatica musicale. Scuola superiore di musicologia e pedagogia musicale, gennaio-febbraio, Fermo VII Colloquio di Informatica Musicale, 23-26 marzo, Roma Corso Introduzione all’informatica musicale,Teatro Comunale, 28-29 aprile, Bologna Ascolti guidati di musica elettronica e informatica. Studio Leonardi V-idea, 9-10 giugno, Genova Corsi di Informatica Musicale, Centro di Sonologia Computazionale (C.S.C.) dell’Università di Padova, giugno-novembre International Workshop on Model of Singing Voice and Musical Sounds, Università di Napoli, 28-30 ottobre, Sorrento Seminario Partiture informatiche: la notazione musicale mediante computer, Festival Diabolus in Musica CIRS, 15-17 dicembre,Venezia 1989 I Seminari di Tempo Reale. Roger Dannemberg Real-Time Computer Accompaniment, 17 gennaio, Firenze Incontro di Studio sull’Analisi Musicale. 16-19 marzo, Reggio Emilia Quattro Conferenze sul tema Musica e Scienza, marzo - maggio, Perugia European Workshop on Artificial Intelligence and Music, 21-24 giugno, DIST Università di Genova Corsi di Informatica Musicale, Centro di Sonologia Computazionale (C.S.C.) dell’Università di Padova, giugno-novembre I Seminari di Tempo Reale. Sviluppi recenti e problematiche dell’Editoria Musicale Informatica. 6 settembre, Firenze VIII Colloquio di Informatica Musicale, Festival Spaziomusica, 26-28 ottobre, Cagliari
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Seminario ...avevamo nove oscillatori.., RAI Milano, 16-18 novembre, Milano I Seminari di Tempo Reale. Miller Puckette, MAX: a MIDI protocol manager, 28 novembre Graziano Tisato, Applicazioni Musicali dell’Elaborazione Digitale della Voce, 5 dicembre Trevor Wishart, Does Computer Music Exist?, 19 dicembre, Firenze 1990 I Seminari di Tempo Reale. Leland Smith, Hight Quality Music Typography with Small Computers. 22 febbraio Nicola Bernardini, Che cos’è l’Informatica Musicale, 3 dicembre; Alvise Vidolin, Storia ed Evoluzione degli Strumenti Musicali Elettronici, 10 dicembre Roberto Doati, Percezione e Composizione del suono, 17 dicembre, Firenze 1991 International Workshop on Man-Machine Interaction in Live Performance, CNUCE-CNR, 78 giugno, Pisa IX Colloquio di Informatica Musicale, DIST Università di Genova, 13-16 novembre, Genova, I Seminari di Tempo Reale. Lelio Camilleri , Analisi musicale mediante elaboratore, 12 dicembre Alvise Vidolin, Interpretazione musicale e Live Electronics, 17 dicembre, Firenze 1992 Corso Tecniche e metodi della musica informatica, Centro di Sonologia Computazionale (C.S.C.) dell’Università di Padova, 7-11 novembre, Padova International Workshop on Models and Representations of Musical Signals, Dipartimento di Fisica Università di Napoli, 5-7 ottobre, Napoli 1993 X Colloquio di Informatica Musicale, LIM - DSI Università di Milano, 2-4 dicembre, Milano 1994 La Terra Fertile. Incontro Nazionale di Musica Elettronica, Conservatorio ‘A. Casella’, 3-5 giugno, L’Aquila Festival G.A.M.O. Workshop su ‘L’analisi della musica elettroacustica’, 20 ottobre, Firenze 1995 XI Colloquio di Informatica Musicale, Università di Bologna, 8-11 novembre, Bologna 1997 Kansei Workshop, Università di Genova, ottobre, Genova 1998 XII Colloquio di Informatica Musicale, Università di Udine, 24-26 settembre, Gorizia
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2000 XIII Colloquio di Informatica Musicale, Istituto Gramma, 3-5 settembre, L’Aquila, 2000. Conference on Digital Audio Effects (http://profs.sci.univr.it/%7Edafx/), Università di Verona, 7-9 dicembre,Verona 2003 XIV Colloquio di Informatica Musicale, Centro Tempo Reale, 8-10 maggio, Firenze 2004 Sound and Music Computing (http://www.ircam.fr/equipes/repmus/SMC04/ ), IRCAM, 20-22 ottobre, Parigi Conference on Digital Audio Effects (http://dafx04.na.infn.it/), Università Federico II di Napoli, 5-8 ottobre, Napoli 2005 Sound and Music Computing (http://smc.afim-asso.org/smc05/), University of Salerno, 24-26 novembre, Salerno 2006 Sound and Music Computing (http://www.gmem.org/smc06), GMEM, 18-20 maggio, Marsiglia XVI Colloquio di Informatica Musicale, (http://www.infomus.org/XVICIM/ ), DIST - Università di Genova, 24-25 ottobre, Genova 2007 Sound and Music Computing (http://smc07.uoa.gr/), Università di Atena, Lefkada, Grecia, 1113 luglio
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anno di costituzione: 1981 organigramma configurazione giuridica: Associazione culturale senza scopo di lucro Categorie 2.5. Associazioni nazionali di studiosi 6.12.5.4. Associazioni e Centri di ricerca informatica 1) nota relativa alla Categoria L’associazione promuove e favorisce lo sviluppo dell’informatica musicale. A tal fine ha stabilito e mantiene contatti con le istituzioni che operano nel mondo musicale e scientifico sia in Italia che all’estero.Tra le sue principali attività vi è l’appuntamento biennale del Colloquio di Informatica Musicale, nel quale si raccolgono anche molti contributi internazionali e vari workshop a tema. L’associazione rivolge la sua attenzione anche alla didattica promuovendo corsi e seminari di informatica musicale. Il Consiglio Direttivo è composto da 7 membri e resta in carica 3 anni. L’attuale Consiglio è così composto: presidente: Sylviane Sapir (Conservatorio di Como) vicepresidente: Riccardo Dapelo (Conservatorio di Sassari) segretario: Gualtiero Volpe (Università di Genova) tesoriere: Sergio Canazza (Università di Udine) altri membri: Nicola Bernardini (Conservatorio di Padova) Roberto Bresin (KTH - Stoccolma) Davide Rocchesso (Università IUAV di Venezia)
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A.M.I.C. Archivi della Musica Contemporanea Italiana Fondato dal CIDIM, AMIC è il centro italiano di informazione musicale dedicato alla musica italiana contemporanea, classica, elettronica sperimentale e di ricerca. Secondo le finalità istituzionali del CIDIM, AMIC “si propone di favorire lo sviluppo della informazione, della documentazione, della raccolta di dati, delle ricerche di interesse musicale (…), nonché la raccolta e la conservazione di materiale di interesse musicale”. La sua attività è espressa interamente in rete attraverso il sito che propone informazioni aggiornate sull’attualità musicale italiana contemporanea in Italia e all’estero: eventi, concerti, festival, corsi, concorsi di composizione e loro vincitori, pubblicazioni, incisioni discografiche, periodici, multimedia, bacheca e newsletter. Il cuore di tale attività è la BDCI - Banca Dati dei Compositori Italiani che, con un motore di ricerca, permette la consultazione di informazioni sui compositori italiani contemporanei relative a dati anagrafici, biografie, cataloghi delle opere, edizioni, registrazioni e bibliografia. configurazione giuridica CIDIM: Associazione musicale senza scopo di lucro con personalità giuridica organigramma CIDIM: presidente: Francesco Agnello vicepresidente: Resy Accardo segretario Generale: Stefania Agnello responsabile Attività Musicali: Aldo Bennici redazione AMIC supervisione: Marianne Lyon organizzazione: Caterina Santi redazione Banca Dati dei Compositori Italiani: Anna Rita Pappalardo, Ennio Speranza sito web: Rita Maneri (webmaster), Anna Rita Pappalardo, Caterina Santi CIDIM - Comitato Nazionale Italiano Musica - IMC/Unesco AMIC - Archivi della Musica Italiana Contemporanea Costituito nel 1998 per iniziativa del CIDIM, AMIC è il centro italiano di documentazione e promozione per la musica contemporanea associato a IAMIC, l’associazione internazionale dei centri di informazione musicale. Suoi obiettivi sono la documentazione, l’informazione e la promozione delle diverse realtà che costituiscono la scena musicale italiana contemporanea attraverso un sistema aggiornato e qualificato di risorse da offrire agli operatori musicali, alla ricerca musicologica e al pub-
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blico interessato. La sua attività è la ricognizione complessiva di tali risorse, la collaborazione con analoghe istituzioni a livello nazionale e internazionale per essere punto di riferimento e di incontro di quanti, privati o istituzioni, vogliano intraprendere una ricerca o una iniziativa musicale su solide basi documentarie e scientifiche. Operando in rete, AMIC fonda l’informazione disponibile sul proprio sito, pubblicato dal 1999, sulla BDCI - Banca Dati dei Compositori Italiani, che trae origine dal materiale documentario ereditato dalla pubblicazione del CIDIM Itaco. Compositori Italiani. Prime edizioni Prime esecuzioni 1985/1987, (1989). Gli aggiornamenti sono forniti da case editrici musicali, concorsi di composizioni, enti organizzatori e dai compositori stessi, vengono catalogati secondo gli standard di catalogazione bibliografica e con criteri di fruizione semplificati che consentano accesso immediato in rete alla consultazione di oltre 16.000 opere di circa 1.200 compositori italiani, dei quali vengono forniti dati anagrafici, cataloghi completi di prime esecuzioni, edizioni, registrazioni e profili biografici. Nel corso del 2004, il CIDIM ha avviato una collaborazione con la Discoteca di Stato Museo dell’Audiovisivo per la costituzione di un archivio della musica contemporanea italiana in collegamento con la Banca Dati dei Compositori: l’archivio raccoglierà e renderà disponibili al pubblico i documenti sonori riguardanti le opere dei compositori italiani contemporanei. Dal 2001 è stata realizzata la collana di pubblicazioni Documenti Sonori e Studi, con la collaborazione delle Teche Rai, nella quale sono stati pubblicati Nuova Musica alla Radio Esperienze allo Studio di Fonologia della Rai di Milano, (2001), L’undicesima musa. Nino Rota e i suoi media, (2001) e Visione che si ebbe nel cielo di Palermo. Le Settimane Internazionali Nuova Musica (1960-1968), (2003). Fondamentale è stato, inoltre, il progetto dedicato a Salvatore Sciarrino (2002) con la pubblicazione di Carte da suono (2001) dedicato alla produzione critica e saggistica dei compositore e la commissione di un sestetto per archi. Infine, la serie di video al presente. incontri contemporanei, in collaborazione con Classica, propone monografie su Giorgio Battistelli, Aldo Clementi, Azio Corghi, Carlo De Pirro, Ivan Fedele, Luca Francesconi, Giacomo Manzoni, Luca Mosca, Riccardo Nova, Marcello Panni, Goffredo Petrassi, Fausto Romitelli, Alessandro Solbiati, Fabio Vacchi e un documentario su La terribile e spaventosa storia del principe di Gesualdo e della bella Maria di Salvatore Sciarrino e Mimmo Cuticchio. Nell’ambito di IAMIC ha partecipato, in occasione delle conferenze annuali, a utili confronti su modelli organizzativi innovativi per la documentazione, la promozione e la diffusione della musica contemporanea. Nel 2003, la conferenza IAMIC è stata organizzata dal CIDIM in collaborazione con ECPNM - European Conference of Promoters of New Music - e con la partecipazione dei rappresentanti dei centri di informazione musicale provenienti da 27 paesi stranieri; i temi riguardavano i modelli tecnologici avanzati per la raccolta delle informazioni e lo sviluppo della musica contemporanea nella società attuale.
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La newsletter CIDIM-AMIC, pubblicata mensilmente in italiano e inglese dal maggio 2002, offre un servizio di informazione puntuale sulla creazione musicale attuale, un dettagliato resoconto degli aggiornamenti realizzati in Banca Dati dei Compositori Italiani, dei compositori emergenti e dei compositori italiani vincitori di concorsi internazionali, delle prime esecuzioni in Italia e all’estero, delle pubblicazioni sul tema e degli eventi in genere che riguardano la musica contemporanea in Italia.
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Amici della Musica di Modena AdM Ensemble anno di fondazione 1919 organigramma presidente: Maddalena Colombini direttore artistico: Claudio Rastelli segreteria amministrativa: Cosetta Vandelli web e pubblicità: Giancarlo Pradelli segreteria organizzativa: Anna Maria Vandelli comunicati stampa: Franco Leone e Patrizia Vezzelli tecnico del suono/palco: Roberto Formentini attività rassegne Note di Passaggio Concerti d’inverno - musiche degli ultimi cent’anni concertistica AdM Ensemble (organico variabile) repertorio degli ultimi cent’anni ricerca Progetto Emersioni; Progetto Modena/Gerusalemme altro Lezioni/concerto e attività di formazione per il pubblico adulto e per le scuole linee artistiche Le linee artistiche hanno una connotazione illustrativa e formativa, sia per la musica “classica” che per la “contemporanea”. Il destinatario privilegiato è il pubblico e non gli addetti ai lavori. Conseguenza di questa linea è stata la nascita di AdM Ensemble nel 2004. progetti selezionati Progetto Emersioni Nato da un’idea dell’associazione Dissonanzen di Napoli, il progetto è stato presentato da AdM Ensemble a Modena (Teatro S. Carlo, Concerti d’Inverno), a Spilamberto (MO) Spazio Eventi “Liliano Famigli”, a Napoli (Auditorium Scarlatti), ma singole composizioni relative al progetto sono state eseguite in altri concerti. storia L’idea di una società di concerti prese forma concreta nel clima post-bellico (1919), in un momento di reazione alla violenza e di bisogno diffuso e urgente di creare nella musica un rifugio spirituale al dilagare del materialismo soffocante che la guerra aveva favorito. Grazie alle capacità organizzative e amministrative, ma soprattutto alla passione per la musica dell’avvocato modenese Mario Pedrazzi - presidente della società fino alla sua scomparsa nel 1965 - l’associazione fu in grado di ospitare a Modena i maggiori solisti e i complessi più celebri del mondo.Tra i musicisti che si esibirono nella nostra città valgano come esempio: Arturo
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Toscanini, Arthur Rubinstein e Ottorino Respighi. Con la nascita e lo sviluppo della stagione sinfonica del Teatro Comunale di Modena, gli Amici della Musica approfondirono il repertorio solistico e cameristico. Nei programmi concertistici degli ultimi anni, in particolare dal 2001 (anno di insediamento del nuovo direttivo), è stata incrementata l’attenzione al repertorio moderno e contemporaneo. curriculum AdM Ensemble è una formazione cameristica nata nel 2004 nell’ambito dei progetti degli Amici della Musica di Modena. Dopo l’esordio nei Concerti d’Inverno 2004, l’ensemble ha tenuto concerti con organici dal trio al sestetto in varie istituzioni italiane. Il repertorio dell’AdM Ensemble è incentrato sugli ultimi cent’anni di musica. Oltre al direttore artistico Claudio Rastelli, membri fondatori dell’ensemble sono Gabriele Betti, Paçalin Zef Pavaci e Paolo Vergari.
Attualmente sostenuto da: Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Regione Emilia Romagna Provincia di Modena Comune di Modena Comune di Nonantola Comune di Spilamberto Comune di San Cesario sul panaro Comune di Castelnuov Unicredit Banca Banca Popolare dell’Emilia Romagna Gruppo Hera
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Antidogma Musica anno di fondazione 1977 organigramma presidente: Guido Maria Guida direttore artistico: Enrico Correggia direttore amministrativo: Enrico Carignano ufficio stampa: Cynthia Burzi redattori: Marinella Tarenghi, Leonardo Boero tipografia: L’Artistica - Savigliano attività festival Festival Internazionale di Musica Antica e Contemporanea ricerca nuove musiche e commissioni di nuovi brani linee artistiche La linea artistica del Festival Antidogma è quella di coinvolgere il più possibili giovani compositori con la richiesta di brani da eseguire in prima esecuzione assoluta. Ogni anno ad esempio si sceglie un poeta e si richiedono Lieder a vari compositori. Antidogma è giunto ad avere più di 50 Lieder scritti da compositori di tutto il mondo. progetti selezionati Una eccezionale performance è stata Monviso, Re di pietra dove si sono portati 12 percussionisti, 200 bambini e 4 strumenti al Pian del Re, a 2000 metri di altitudine, con 7 brani in prima esecuzione assoluta, installazioni sui pendii delle montagne, poesie scritte appositamente e il tutto ripreso dalla televisione. Nel 2006 importante la performance Memorie scolorite nel Museo Civico Casa Cavassa, con una esposizione di fischietti di terracotta anche antichi di grande valore, installazioni di famosi artisti e la richiesta a 33 compositori di tutto il mondo di 33 brani di un minuto per flauti, ocarine, voce, clarinetto e percussioni. Importante il concerto su De Victoria con l’esecuzione di 7 Responsori del grande mottettista e di 7 brani in prima assoluta scritti sui testi stessi di De Victoria. storia Il Festival e l’Ensemble Antidogma rappresentano un importante punto di riferimento nell’ambito della cultura musicale non solo in Italia ma anche all’estero. Costituitosi nel 1977 ad opera di giovani concertisti, compositori e uomini di cultura, Antidogma Musica è ormai internazionalmente riconosciuto come uno dei pochi organismi capaci di produrre ed esportare in tutto il mondo programmi estremamente variegati. Da una parte l’esecuzione di brani solistici costituisce il biglietto da visita dei concertisti di Antidogma; dall’altra, brani per ensemble di autori noti ed affermati vengono eseguiti per soddisfare sia le richieste del pubblico sia
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l’esigenza di un continuo confronto con i più prestigiosi gruppi dediti all’esecuzione di musica contemporanea. curriculum L’Ensemble, a geometria vari a b i l e, si presenta in diverse fo rmazioni, dal solista alla piccola orchestra da camera, con un repertorio che spazia dall’antico al contemporaneo in un appassionante e problematico confronto fra le tradizioni e la musica d’oggi: un continuo inters c a mbio di artisti e di esperienze anche attraverso composizioni appositamente commissionate a musicisti italiani e stranieri. L’ e n s e m ble ha studiato importanti brani della letteratura contemporanea con la presenza degli autori: György Ligeti, Hans Werner Henze, Goffredo Petrassi, Giacinto Scelsi, Gérard Grisey. Antidogma ha effettuato numerose tournée in Europa e nel mondo, partecipando ad importanti rassegne internazionali: Università di Puerto Rico, Teatro Colon di Buenos Aires, Sala Cecilia Meireles di Rio de Janeiro, Gulbenkian di Lisbona, Biennale di Zagabria, Gaudeamus di Amsterdam, Accademia di Francia a Roma, Musikhalle di Amburgo, Festival di Sofia e di Plovdiv, Settembre Musica di Torino, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Rossini Opera Festival, Piccolo Regio di Torino, Festival di Rodi, Nuova Consonanza di Roma, Festival di Pittsburg (USA), Spaziomusica di Cagliari, Centre Pompidou di Parigi, Festival di Vigo, Università di Santiago de Compostela, Festival di Huddersfield, Tage Neue Musik di Zurigo, Reina Sofia di Madrid, Festival di Alicante, Festival di Las Palmas, Eté Italienne di Ginevra, Kulturtage di Karlsruhe e di Salzburg, Settimana Nuova Musica di Bucarest, Istituti Italiani di Cultura de Il Cairo, di Nairobi e di Addis-Abeba, Rassegna Nuova Musica di New York, Estate Italiana di Tokio, Università Musicale di Melbourne, Festival di Viitasaari, Ultima di Oslo, Festival di Bacau, Festival di Reykjavic, Festival dell’Artois, Festival di Valencia, Gewandhaus di Lipsia, Festival Cervantino di Guanajuato (Messico), Festival Donatoni di Città del Messico, Università del Maryland, di San Francisco e di Boston, Hölderlin Geselschaft di Tübingen, Festival di Madrid, di Chinon, di Orlèans, Festival di Weimar, Festival di Taskent e Samarkanda (Uzbekistan), Centro Sprimentale del Teatro Colon di Buenos Aires, Foro de Musica Nueva di Città del Messico, Conservatorio Centrale di Pechino, Università di Arequipa (Perù) . Ha realizzato vari progetti multimediali e varie registrazioni per radio e televisioni di tutto il mondo, pubblicando un CD, oltre a quattro LP. L’ensemble è costituito da prestigiosi solisti che hanno al loro attivo numerosi successi e riconoscimenti in campo internazionale. Nel 1997 ha realizzato, in collaborazione con altri numerosi enti e associazioni, il grande evento Il Re di pietra: omaggio alla montagna e al grande fiume, al Pian del Re, sotto il Monviso, documentato da un libro edito dalla Gribaudo. Nell’aprile del 2000 ha eseguito in tre concerti per la Biennale Giovani Artisti di Torino venti brani di dieci giovani compositori europei.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Piemonte Comune di Torino Comune di Manta
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Antitesi - iXem anno di fondazione Antitesi: 1995 - iXem: 2003 organigramma presidente e direttore artistico: Domenico Sciajno direzione organizzativa, ufficio stampa: Claudia Moriniello attività festival Live!iXem rassegna XS[n.o.s.a.] not_only_sonic_acts singoli eventi Concerti, seminari, lecture, workshop ricerca Accademia di biosonologia altro Concorso Nazionale di Arte Elettronica; residenze artistiche linee artistiche Antitesi Nel conseguimento dei suoi fini, Antitesi è sempre stata impegnata, sin dall’anno della sua nascita ad oggi, nella raccolta, consultazione, divulgazione, documentazione e incoraggiamento dello sviluppo dell’arte contemporanea attraverso l’ideazione, l’organizzazione e la realizzazione di varie forme di attività ed eventi. Oltre all’ideazione e realizzazione di progetti culturali, Antitesi porta avanti un intenso e continuo lavoro di ricerca, documentazione e catalogazione dell’attività musicale e artistica contemporanea con uno sguardo dedicato e attento all’ambito sperimentale. Preoccupandosi dell’aspetto comunicativo e non di forzature stilistiche, Antitesi promuove collaborazioni e performances in cui la commistione di generi e linguaggi non è superficiale eclettismo ma nuova forma di espressione in continua evoluzione, attenta alla realtà che la circonda. Antitesi svolge anche un’attività di consulenza e di produzione eventi, pubblicazioni e progetti per aziende e istituzioni culturali. Antitesi possiede un archivio musicale di musica contemporanea con particolare attenzione alla musica elettronica sperimentale, consistente in un numero di cd musicali in continua evoluzione. Antitesi possiede un archivio di materiali audiovisivi relativi alla produzione non commerciale artistica internazionale e nazionale in campo sperimentale.
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progetti selezionati iXem italian eXperimental electronic music Antitesi, nella persona di Domenico Sciajno, è fondatrice, gestisce e cura iXem (www.ixem.it) è un collettivo reale e vir tuale, una digital community di musicisti e artisti italiani, professionisti e non, che condivide i propri argomenti con tutti coloro che si interessano all’arte sperimentale contemporanea. Particolare attenzione è data alle forme di contatto tra tecnologia, mondo reale, suono e immagine. IXEM lavora alla creazione di un’identità comune che riunisca anche visioni e atteggiamenti diversi nei confronti della musica sperimentale per suggerire e rafforzare la presenza italiana nel panorama dei festival e degli eventi nazionali e internazionali. IXEM come ricerca, con sforzo comune, verso la creazione di un nuovo modo di intendere la produzione, la proposta al pubblico e la fruizione della musica sperimentale elettronica. IXEM come occasione di scambio di opinioni riguardanti questioni estetico-musicali, tecnologiche e pratiche ma anche di esperienze sul campo, preziose e utili soprattutto per la presenza di “veterani” sia in campo live che discografico. foto Claudia Moriniello IXEM per promuovere la conoscenza umana ed estetico-musicale dei suoi partecipanti tramite strumenti come il forum, la chat, i sondaggi, la compilazione di CD e DVD interni, l’organizzazione di incontri e scambi. IXEM come rete nazionale di spazi per incontri, performances, concerti, installazioni. Live!iXem anno 2003 edizione 0 - anno 2004 prima edizione Concorso nazionale a cadenza annuale, nato nel 2003 e giunto oggi alla sua quar ta edizione, dedicato alla musica e alle arti sperimentali elettroniche, suddiviso in tre giornate. Scopo del concorso è quello di porre in rilievo le opere di quegli artisti che adottano un insieme di pratiche performative (musica, video, danza, teatro) integrandole, dal vivo e in tempo reale, con dispositivi audiovisivi digitali, elettronici, cinematografici e paleotecnologici, costruendo una relazione attiva con il pubblico. La molteplicità di approcci, di orientamenti estetici, di esecuzioni dal vivo, di soluzioni e strumenti tecnologici adottati dagli artisti coinvolti nella ricerca contemporanea, restituiscono un quadro vivace ed eterogeneo che ANTITESI ritiene importante da rispettare, sostenere e diffondere. La formula del concorso sembra il migliore strumento per raggiungere questo scopo, raccogliendo nuove produzioni e progetti nel tentativo di contribuire alla delineazione di uno scenario sulle estetiche audiovisuali contemporanee che testimoniano un nuovo modo di concepire e realizzare le esibizioni dal vivo (live sets). Live!iXem scopre un panorama sempre più eterogeneo dello stato attuale della musica e delle arti elettroniche sperimentali in Italia e puntualmente unisce musica, video e live
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performances il cui filo conduttore rimane sempre la ricerca e la sperimentazione. La scena elettronica più indipendente e incurante di compromessi e logiche commerciali, distante dai dj set o dai dance floor, dedita soltanto alla personale creatività.Tra gli obiettivi principali del Live!iXem anche quello di aprire agli artisti italiani una finestra sul panorama internazionale e favorire il confronto tra questa realtà e quella nazionale. Uno scambio, una vera possibilità offerta dal Live!iXem che vede gli artisti italiani prescelti esibirsi accanto a quelle stesse figure artistiche delle nuove avanguardie elettroniche che selezionano i loro lavori. Live!iXem rappresenta una sponda creativa ed un moltiplicatore di relazioni sociali ed artistiche. Ospiti stranieri del Live!iXem negli anni, non partecipanti a concorso: Gert-Jan Prins, Ticklish, Skoltz_Kolgen, Phill Niblock, Jeremy Bernstein, Céllule d’Intervention Metamkine, Edwin Van Der Heide,Thomas Ankersmit, Loos Ensemble Orchestra, Cècile Babiole, Laurent Dailleau, Alvin Curran, Ursula Scherrer, Andrea Valle. XS [n.o.s.a.] not_only_sonic_acts anno 2004 prima edizione Galleria d’arti virtuale, reale e migrante con sede a Palermo, che ospita eventi sonori, visuals, performance, concerti ed installazioni il cui filo conduttore è quello dell’interazione tra suono e immagine. Tre le rassegne all’interno di XS [n.o.s.a.]
foto Claudia Moriniello
Quadrophenia Rassegna e ascolto di opere acustiche e musicali realizzate con l’ausilio di apparecchiature elettroniche diffuse attraverso un impianto quadrifonico per consentire una totale immersione nel suono grazie ad una ideale spazializzazione. Le opere presentate vanno da lavori inediti, specialmente concepiti per sistema multicanale, fino alle opere storiche dei pionieri della musica elettronica contemporanea. Per le opere che non sono disponibili in versione multicanale viene utilizzato uno speciale sistema di spazializzazione in tempo reale allestito per l’occasione. ElettroVisioni La sinestesia tra suono ed immagine viene esplorata in questa rassegna attraverso la proiezione di films, video, documentari e ‘making of ’ che vanno dai lavori storici o cult dei cineasti e dei videoartisti più visionari fino alle più recenti sperimentazioni elettroniche e digitali che disegnano nuove traiettorie nell’ ambito audiovisivo. Doves Day Day Off Venues for the Experimental Scene ossia ‘spazi per la scena elettronica in cui esibirsi nei giorni buchi di un tour’. Questa iniziativa avviata all’interno del collettivo iXem (italian eXperimental electronic musix), consiste in un network nazionale di spazi autogestiti attrezzati per ospitare performances di artisti in transito sul territorio italiano, siano essi stranieri o italiani. Antitesi ha attivato una Doves e cura gli incontri con gli artisti di passaggio a Palermo interessati ad usufruire del network e ad esibirsi.
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Ospiti dei Doves Day negli anni: Marc Behrens, Dirk Marwedel, Lawrence English, Phill Niblock, Katherine Liberovskaya, Gert-Jan Prins, Burkhard Beins, John Duncan, Anthea Caddy, Thembi Soddell, Annette Krebs, Sergi Jordà, Kim Cascone, Robin Hayward, Ursula Scherrer, Gene Coleman Electric Garden (Mappatura) Progetto interno di iXem, ideato, gestito e curato da Antitesi iXem nella sua essenza riguarda tutti coloro che, sul territorio nazionale, si occupano di sperimentazione elettronica attraverso vecchi e nuovi media. Tuttavia iXem rappresenta la parte di una realtà ben più vasta che Antitesi intende portare alla luce e monitorare. Lo scopo non è solo quello di realizzare un censimento nazionale, ma è anche quello di offrire una piattaforma di scambio e di incontro per chi sul territorio nazionale si occupa di sperimentazione elettronica. Attraverso la realizzazione di form e schede compilative, all’interno del sito di iXem è stata dedicata una sezione intera alla mappatura di queste realtà che riteniamo strumento importante di monitoraggio, consultazione e scambio. iXem Podcast Seguendo sempre le logiche di condivisione, scambio e diffusione, Antitesi nel 2006 implementa un Podcast sul sito di iXem. Nato inizialmente in prossimità del Live!iXem 2006, con l’intento di ottimizzare tempi e spazi e soprattutto con lo scopo di rendere pubblici e quindi ancora più visibili i lavori di tutti gli artisti italiani che si occupano di elettronica sperimentale audio e video, a prescindere dalle selezioni e dai vincitori, il podcast di iXem oggi rappresenta una piattaforma permanente che è un punto di incontro, scambio e conoscenza per gli artisti stessi. Attraverso una semplice procedura di “registrazione” chiunque può visionare, condividere, caricare e scaricare files e contenuti audio e/o video. Ricordiamo però che iXem sostiene un approccio sperimentale e trasversale, prediligendo lavori che si discostano da modalità consolidate già diffuse attraverso canali commerciali o legati all’intrattenimento. Prima di inviare un contributo viene quindi richiesta un’ attenta riflessione e solo dopo questa, se si ritiene che il proprio lavoro contenga (in toto o in parte) elementi tecnici ed estetici innovativi e sperimentali ed un linguaggio eterodosso e non convenzionale che si confronta con l’interdisciplinarietà, l’invio del contributo arricchirà il podcast e contribuirà ad una circolazione alternativa dei materiali artistici. storia Antitesi nasce nel 1995 dal desiderio di Domenico Sciajno di promuovere e diffondere un genere di musica ed arte strettamente legato alla ricerca e sperimentazione ma ancora oggi poco riconosciuto. Muovendosi dalle avanguardie storiche, Antitesi focalizza il proprio interesse sulla realizzazione di eventi artistici e culturali che incoraggino lo sviluppo dell’arte e della musica contemporanea. Attraverso un’ampia rete di relazioni interpersonali di respiro internazionale sviluppate da Sciajno durante i suoi studi accademici al Conservatorio Reale dell’Aja e durante la sua carriera artistica, Antitesi comincia da subito a realizzare scambi arti-
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stici con altri paesi con l’obiettivo di permettere al pubblico locale di entrare in contatto con le realtà artistiche internazionali e di potere osservare, ascoltare e partecipare a quello che, in questo specifico ambito, avviene nel resto del mondo. Importante obiettivo di Antitesi è, e continua ad essere, quello di creare un pubblico attento e rispettoso che sviluppi una fruizione attiva e consapevole delle musiche e arti contemporanee. A tal fine Antitesi ha realizzato nel tempo seminari e lecture con molti degli artisti invitati alle rassegne ed ai festival. Antitesi è così divenuto, in breve tempo, un moltiplicatore di relazioni socio-artistiche e culturali internazionali che trovano conferma oggi sia nel riconoscimento da parte di istituzioni culturali straniere quali E.C.A.S. (European Cities of Advanced Sound), Gaudeamus Contemporary Music Center, Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Centre Culturel Français, Goethe-Institut, che nello scambio con altri festival nazionali ed internazionali come Experimental Intermedia (New York, USA), Laptopia (Tel Aviv, Israele), Piombino Experimenta (Toscana), Correnti Sonore (Friuli-Venezia Giulia), ed altri. A Torino, sede originaria di Antitesi, nascono dunque tra il 1995 ed il 1999 le rassegne di musiche di ricerca Antitesi in musica, Folk it out!, i(n)terazioni ed il festival rassegna di musica elettronica sperimentale INAUDITO!. L’alternarsi in queste rassegne di personaggi quali Metamkine (FR), Alvin Curran, Domenico Sciajno, Hans Cock, Airs, Die Klagraumer, Giuseppe Ielasi e Fabrizio Spera,Yashuiro Otani, Fred Frith e Chris Cutler, Trio Koch-Schutz-Studer, Steve Buchanan, Tenko; Ikue Mori, Ned Rothemberg; Rale, I’mericani, Accordions Go Crazy, Tim Hodgkinson e Ossatura, Luc Houtkamp, permette la nascita e lo sviluppo di un circuito internazionale underground, non commerciale, che si basa sulla condivisione di intenti e passioni portate avanti con competenza, serietà e professionalità. Nel 1999 Antitesi si sposta a Palermo, dove con coraggio, difficoltà ma inesauribile impegno e motivazione, continua il suo lavoro di diffusione senza alcun sostegno economico da parte delle istituzioni locali. Così nel 2003 nasce il collettivo iXem ed il primo concorso nazionale di musica e arti elettroniche sperimentali, ad esso connesso, Live!iXem giunto nel 2007 alla sua 4° edizione. Nel 2004 nasce la rassegna XS n_o_s_a (not only sonic acts) che da allora regala alla città di Palermo momenti di grande valore artistico attraverso la presenza di personaggi come Phill, Niblock, John Duncan, Alvin Curran, Thomas Ankersmit, Gert-Jan Prins, Burkhard Beins e molti altri.
Attualmente sostenuto da: Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi Centre Culturel Français
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Archivio Luigi Nono anno di fondazione 2006 - già Associazione Archivio Luigi Nono. ONLUS dal 1993 organigramma presidente: Nuria Schoenberg Nono direttore artistico: Claudia Vincis segreteria: Giovanna Boscarino (stabile) curatore delle mostre e grafico: Giorgio Mastinu (collaboratore esterno) comitato scientifico: Mario Messinis (direttore), Stefano Bassanese, Gianmario Borio, Angela Ida De Benedictis, Marco Mazzolini, Giovanni Morelli, Pierluigi Petrobelli, André Richard, Erika Schaller, Jürg Stenzl,Veniero Rizzardi, Alvise Vidolin consiglio direttivo: Nuria Schoenberg Nono, Giovanni Morelli,Veniero Rizzardi consiglio di amministrazione: Presidente Nuria Schoenberg, Serena Nono, Silvia Nono, Rina Nono, Stefano Bassanese, Massimo Cacciari, Pasquale Gagliardi, Mimma Guastoni, Ignazio Musu, Luciana Pestalozza, Alvise Vidolin attività singoli eventi Incontri con la musica di Luigi Nono, conferenze a cadenza trimestrale dal 1998 ricerca convegni e pubblicazioni, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini DVD, CD altro Corsi di Interpretazione sulla musica di Luigi Nono, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini mostre linee artistiche L’archivio Luigi Nono è stato fondato nel 1993, su iniziativa di Nuria Schoenberg Nono, allo scopo primario di raccogliere, conservare, promuovere e assicurare la fruizione pubblica del lascito del compositore. progetti selezionati Convegni: In collaborazione con l’Università degli Studi di Padova «Presenza storica di Luigi Nono» 2006. Pubblicazioni “Luigi Nono e i carteggi con il partito comunista” a cura di Antonio Trudu Studi di Musica Veneta - Archivio Luigi Nono - Studi III Leo S. Olschki Editore Firenze 2008.
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Corsi Corsi di Interpretazione sulla musica di Luigi Nono, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, sulle opere con live electronics e con nastro magnetico (Experimentalstudio für akustische Kunst e.V., R. Fabbriciani, S. Otto, A. Richard, 2007). I corsi sono a numero chiuso: i partecipanti attivi sono selezionati sulla base del curriculum e limitati ad un numero tra i 5 e i 20; il numero degli uditori è aperto (15-30 ca.). Mostre Arcipelago Prometeo a cura di L. Pestalozza e L. Ajmar, 2000, in collaborazione con Milano Musica. Catalogazione Progetto di catalogazione dei 24.000 fogli di manoscritti musicali di Luigi Nono. Finanziato da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Soprintendenza Archivistica per il Veneto Venezia. storia Nella primavera del 1993 gli eredi di Luigi Nono affittarono il piano terra del cinquecentesco Palazzo Foscari, situato sul Canale della Giudecca di fronte alla casa natale del compositore: risale al dicembre di quell’anno l’atto di costituzione dell’Associazione Archivio Luigi Nono. Nel 1995 la Soprintendenza archivistica per il Veneto dichiarò l’Archivio di “interesse locale” e cinque anni dopo “di notevole interesse storico”. Il 1 novembre 2006 l’Archivio Luigi Nono ha trasferito la propria sede in un locale (la ‘Sala delle Colonne’) dell’”ex Convento dei SS. Cosma e Damiano”, assegnatogli dalla Direzione Patrimonio e Politiche della Residenza di Venezia. Il 10 novembre dello stesso anno si è sciolta l’Associazione e costituita la Fondazione Archivio Luigi Nono ONLUS, con un Consiglio di Amministrazione, un Consiglio direttivo, un Comitato Scientifico e un nuovo direttore artistico. L’Archivio ha stipulato convenzioni per collaborazioni scientifiche, didattiche e di ricerca con l’Università Ca’ Foscari di Venezia (1996 - ), il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia (2001 - ) e promuove stage e tirocini per introdurre a problemi di archivistica nel settore della musica contemporanea, valevoli ai fini dell’acquisizione di crediti formativi (Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Milano e di Pavia). A partire dalla sua costituzione legale, l’Archivio ha goduto di finanziamenti pubblici, di sponsor internazionali, di contributi privati (in particolare degli Amici dell’Archivio Luigi Nono) e del volontariato di collaboratori e studiosi che hanno garantito nel tempo continuità del servizio al pubblico e crescita delle iniziative. L’Archivio Luigi Nono conserva: - una ricca raccolta di documenti manoscritti del compositore (oltre 24.000 fogli di schizzi, abbozzi e studi preparatori per le sue composizioni musicali e 10.000 tra appunti e scritti di varia natura, anche teorica e politica); - 8.000 lettere con esponenti di spicco della storia, dell’arte, della politica e della cultura italiana e internazionale;
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- la nastroteca (oltre 230 bobine con le registrazioni dei materiali preparatori delle opere elettroniche, delle prime assolute delle sue composizioni e di alcune interviste); - la biblioteca (oltre 10.000 volumi, molti dei quali glossati), che documenta la straordinaria ampiezza di interessi di Nono - per la musica ma anche per le arti plastiche, la letteratura, la politica, la storia, la filosofia e le scienze; - la discoteca (oltre 1.270 vinili, in cui si raccolgono canti popolari di ogni provenienza geografica, discorsi e canti politici nazionali e internazionali); - i programmi di sala, le recensioni ed i saggi critici sulle esecuzioni delle opere di Luigi Nono. L’importanza del prezioso patrimonio documentale dell’Archivio Luigi Nono travalica i confini dello studio di settore. Alla cospicua biblioteca del fondo, impreziosita da un numero significativo di volumi rari e antichi, è stata data la dovuta visibilità mediante il suo inserimento nelle banche dati del Servizio Bibliografico Nazionale (2001-). Un interesse paragonabile per l’unicità delle unità conservate, lo risvegliano la discoteca del compositore (di indubbia importanza per diversi studiosi, come etnologi e etnomusicologi, politologi, sociologi, etc....) e i numerosi carteggi, che offrono uno straordinario spaccato del mondo artistico, culturale e politico italiano della seconda metà del Novecento.
Attualmente sostenuto da: Comune di Venezia
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Ars Ludi anno di fondazione 1994 organigramma presidente: Rodolfo Rossi coordinamento artistico e componenti ensemble: Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggieri attività concertistica didattica ricerca linee artistiche L’attività dell’ensemble si è caratterizzata ma soprattutto intensificata seguendo le tre linee che ne hanno caratterizzato la progettualità sin dagli esordi: il lavoro concertistico (anche con allargamenti nel numero degli strumentisti), la realizzazione di progetti (ricerca, nuove creazioni, multimedialità), la diffusione didattica (sul territorio e all’estero). progetti selezionati Feedback performance interattiva per tre Feed-drum e meta elettronica di Ars Ludi e Michelangelo Lupone Roma, Goethe Institut Rom, CRM Festival Musica Scienza, 9 giugno 2002 L’opera, che si articola su sette tra s fo rmazioni del suono ottenute con i metodi descri t t i , si propone di esplorare la natura più intima dalla materia che vibra e per questo anche la partitura è stata concepita come una esplorazione all’interno di una grande mappa disegnata sulla superficie della membra n a . Gli interpreti prima di emettere i suoni cercano con il tatto sulla membrana i cerchi, i diametri e le aree che stanno vibrando, su di essi impongono l’azione del gesto che fa emergere o nasconde i suoni, trasforma i timbri e il ritmo che li distingue. Il Suono delle diversità 1 e 2 in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Nairobi e Istituto Italiano di Cultura di Algeri, Conservatori di L’Aquila, Frosinone e Latina e Departement of Culture of the Ministry of Gender, Sport, Culture & Social Services del Kenya. Il progetto punta sull’integrazione ed accettazione, attraverso l’approfondimento delle conoscenze di tutti gli interpreti, delle differenti evoluzioni del pensiero creativo e musicale, avendo come parametro comune la percussione o, ancora meglio, la produzione del suono. La scommessa è proprio quella di identificare, approfondire le forme di questa e forse altre diversità per imparare ad accettarle. Per affermare che alla base della vera tolleranza c’è la cultura….. la cultura del comprendere o almeno del tentare di comprendere più a fondo possibile le diversità e come tali diversità si esprimano.
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Nairobi, Kenya National Theatre, luglio 2002 Seminario di Gianluca Ruggeri: dimostrazione e confronto delle tecniche e delle gamme timbriche degli strumenti dell’una e dell’altra tradizione; studio dei parametri di controllo deli suoni in funzione creativa - improvvisazione; invenzione, creazione e reperimento di oggetti sonori inusuali come materiali vegetali, scarti industriali e strumenti di fantasia; raccontare miti con la musica, la danza e le percussioni. Nairobi, Kenya National Theatre, 7 e 10 aprile 2003 Concerto dell’ensemble Ars Ludi con musiche di Giorgio Battistelli, Tonino Battista, Steve Reich e altri. Laboratorio di approfondimento compositivo volto alla trasformazione della dimensione concerto in quella più complessiva della performance multilinguistica. Concerto di Ars Ludi con la partecipazione di Bruno Mbaruku Tumbo e del gruppo di acrobati e danzatori keniani Salto Jamboree Algeri, Palazzo della Cultura - Institut National Supérieur de Musique, 28 aprile-2 maggio 2007 Stage e concerti organizzati da: Ambasciata d’Italia e Istituto Italiano di Cultura di Algeri in collaborazione con i Conservatori italiani di Frosinone, l’Aquila e Latina, Institut Régional de Formation Musicale, Institut National Supérieur de Musique e Palais de la Culture Lo spettacolo ha visto la collaborazione del gruppo algerino Harmonica con l’esecuzione di musiche tradizionali alternate a composizioni originali di Antonio Caggiano su alcuni testi tratti da L’Asino d’oro di Apuleio. Aphrodite Stoccolma, Stockholm New Music Festival, 25 febbraio 2005 Progetto Sonora, Istituto Italiano di Cultura, Festival Stockholm New Music Orazi e Curiazi di Giorgio Battistelli Antonio Caggiano e Gianluca Ruggeri, percussioni Aphrodite per voce recitante, arpa, flauti e 3 percussionisti su testi da Pierre Louys Erasmo Gaudiomonte, direttore Silvia Fanfani Schiavoni, voce Gianni Trovalusci, flauto Patrizia Radici, arpa Ars Ludi, percussioni Piero Schiavoni, regia del suono Questo progetto rappresenta, nella storia di Ars Ludi, il punto culminante della ventennale collaborazione con il foto Marco Caselli • Nirmal
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compositore Giorgio Battistelli. In esso si integrano la ricerca e la fantasia timbrica perseguita dall’autore con le caratteristiche del lavoro sulle percussioni svolto dall’ensemble sin dagli esordi: la corporalità e la fisicità dell’agire sui propri strumenti che si coniuga al senso scenico e ad una cospicua dose di spunti che vogliono essere a volte poetici, a volte ironici. Kermesse di percussioni Corpi Visioni Musica e Action Painting Reggio Emilia,Teatro Cavallerizza - Festival REC, 28 ottobre 2005 Ars Ludi & Giovanni Tamborrino, I Tanburi del Vesuvio, Gabriele Amadori Una kermesse multisensoriale, dunque, intorno a musiche per percussioni che spaziano da ‘classici contemporanei’, come Steve Reich, all’archetipo percussivo-corporale di Madre Africa, sino ai progetti di Giovanni Tamborrino che pongono la percussione al centro di una sua articolata riproposizione drammaturgica ed espressiva. A contrappunto di alcune musiche si accompagna l’action painting di Gabriele Amadori su grande tela: una performance pittorica in tempo reale, anche con l’ausilio di light-design. Tetralogia del Sogno e del Dolore Viaggio ed estinzione nel cinema di Werner Herzog attraverso la musica di Florian Fricke e dei Popol Vuh Ferrara, Teatro Comunale, Aterforum, 4 giugno 2006 Reggio Emilia,Teatro Ariosto, Festival REC, 24 ottobre 2006 Roma, Aula Magna dell’Università La Sapienza, IUC, 27 novembre 2007 una produzione originale di Aterforum e Ars Ludi progetto di Gianluca Ruggeri a cura di Franco Masotti Mario Arcari, oboe e sassofoni Lutte Berg, chitarre Danilo Cherni, pianoforte e tastiere Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri, tastiere e percussioni Ready Made ensemble, voci Laura Polimeno, Paola Ronchetti, Ilaria Severo, soprani Gabriella Aiello, Miriam Gentile, Marta Zanazzi, contralti Renato Moro, Raimundo Martinez Pereira, Fabrizio Scipioni, tenori Alfonso Baruque, Luca Bernabé, David Ravignani, bassi Piero Schiavoni, regia del suono Gianfranco Lucchino, regia luci Pietro Pompei & Daniel Marini, video programming Petrolio Factory Entertainment, editing video Consulenza di Johannes Fricke curriculum Ha preso parte a molti festival di prestigio internazionale quali Locarno (video-art), Accademia di Francia, Accademia Tedesca, RomaEuropa, Cantiere Internazionale d’Arte di
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Montepulciano, M o n d ay Evening Concerts-Los Angeles, Manca-Nizza, New York Interpretations, Festival Cervantino, Aterforum Ferrara, Vienna Land im klang, Pechino MusicaACOUSTICA, Musica/Italia di Edinburgo, Fylkingen a Stoccolma, Festival GAS di Goteborg, Mittelfest, Nuova Consonanza, REC. Elemento centrale del lavoro musicale è la realizzazione, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, di materiali sonori concreti e di eventi scenico-teatrali, di progetti musicali atti a superare la dimensione del concerto tradizionale. In questo contesto hanno preso l’avvio strette collaborazioni con autori quali Giorgio Battistelli, William Duckworth, Volker Heyn, Luigi Ceccarelli, Louis Andriessen, Alvin Curran, Claudio Ambrosini, Michele Tadini, Guo-wenjing, Nicola Sani, “Blue” Gene Tiranny. Come gruppo di concertisti, Ars Ludi si è esibito in USA, Canada, Spagna, Germania, Messico, Cina, Svezia, Gran Bretagna, Francia,Turchia, Kenya, Svizzera, Malta e in alcune di queste occasioni ha registrato per le emittenti radio-televisive nazionali. Nella formazione per grande ensemble, ha preso parte a progetti musicali di vasto respiro e di notevole complessità: Drumming, Sextet e Tehillim di Steve Reich, Gewael di Michele dall’Ongaro, Land im Klang di Alvin Curran, Primi Piani di Luigi Cinque, Varesiana su musiche di Edgar Varèse, Inanna’s descent di Louis Andriessen, Tetralogia del Sogno e del Dolore - omaggio a Werner Herzog e alla musica dei Popol Vuh. Con Ars Ludi si sono esibiti artisti di rilievo nella scena internazionale e provenienti dagli ambiti più disparati, da Alexander Lonquich a Cristina Zavalloni, da Paolo Fresu a David Friedman, da Gabriella Bartolomei a Sandro Lombardi, da Alvin Curran ad Avi Kaiser.Tutti i componenti dell’ensemble sono docenti di Strumenti a Percussione nei Conservatori di Musica rispettivamente di Frosinone, Latina e L’Aquila.
Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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Aterforum Festival ATER - Associazione Teatrale Emilia Romagna via Giardini 466 - 41100 Modena tel. 059 340221 - fax 059 342802 ater@ater.emr.it - http://ater.regione.emilia-romagna.it Teatro Comunale di Ferrara Corso Martiri della LibertĂ 5 - 44100 Ferrara tel. 0532 218311 - fax 0532 247353 teatro@comune.fe.it - www.teatrocomunaleferrara.it
Aterforum Festival anno di fondazione 1979 organigramma presidente: Maurizio Roi direttore artistico: Franco Masotti (collaborazione esterna) direzione organizzativa: Gisberto Morselli (collaborazione esterna) ufficio stampa: Roberto Valentino (collaborazione esterna) attività festival Aterforum Festival linee artistiche Fin dalla sua nascita il festival Aterforum (realizzato dall’Ater - Associazione Teatrale EmiliaRomagna) ha rappresentato e continua a rappresentare un palcoscenico affascinante, dove lo spettatore attento può incontrare i compositori e i musicisti che, fuori da ogni rigida suddivisione per generi, esplorano le infinite possibilità creative della musica. Il carattere principale del festival è sempre stato quello di muoversi attraverso itinerari sonori e spaziali al di fuori del repertorio consolidato, tra musica antica, contemporanea, jazz e musica etnica. I concerti sono ospitati, oltre che al Teatro Comunale, in spazi architettonici di particolare rilievo: Casa Romei, Palazzo Ludovico il Moro e il Castello Estense. progetti selezionati Impermanence Concert Ferrara, Teatro Comunale, 9 giugno 2007 Meredith Monk & Vocal Ensemble Theo Bleckmann, Ellen Fisher, Ching Gonzalez, Silvie Jensen, Meredith Monk, voci Allison Sniffin, pianoforte, tastiere, violino, voce Bodhan Hilash, clarinetti John Hollenbeck, percussioni, melodica, pianoforte Tetralogia del Sogno e del Dolore omaggio a Florian Fricke e ai Popol Vuh Ferrara, Teatro Comunale, 4 giugno 2006 Ars Ludi Mario Arcari, oboe, sassofoni Lutte Berg, chitarre Danilo Cherni, pianoforte, tastiere Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri, tastiere, percussioni RME - Ready Made Ensemble Laura Polimeno, Paola Ronchetti, Ilaria Severo, soprani
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Gabriella Aiello, Jurga Jankauskaite, Marta Zanazzi, contralti Luciano Ganci, Dario Paolini, Fabrizio Scipioni, tenori Alfonso Baruque, Dario Colasanti, Massimo Di Stefano, bassi Piero Schiavoni, regia del suono Pietro Pompei e Daniel Marini, video programming Petrolio Factory Entertainment, video service Consulenza di Johannes Fricke in esclusiva per l’Italia Kimmo Pohjonen Animator Ferrara,Teatro Comunale, 5 giugno 2005 Kimmo Pohjonen, fisarmonica Marita Liulia, live multimedia Antti Kuivalainen, live video mixin Heikki Iso-Ahola, sound design in esclusiva per l’Italia Aldo Brizzi & Aço Do Açúcar Ferrara, Palazzo Ludovico il Moro, 11 giugno 2004 Graça Reis, voce Alex Mesquita, chitarre Michele Abu, Luisinho do Jêje, percussioni Aldo Brizzi, direzione musicale e elettronica in esclusiva per l’Italia storia Aterforum nasce ufficialmente nel 1975 a Rimini, dove si tiene fino al 1980. La prima rassegna ferrarese è del 1981, e il festival prosegue negli anni Novanta con due interruzioni, la seconda durata cinque anni, fino alla ripresa del 2001. Durante gli anni Ottanta e Novanta sono stati ospiti di Aterforum musicisti e compositori straordinari, come John Cage, Iannis Xenakis, Arvo Part, Giya Kancheli, Jan Garbarek e i minimalisti Terry Riley, Michael Nyman e Gavin Bryars. Negli ultimi anni si sono esibiti a Ferrara Giovanna Marini, Anouar Brahem, Egberto Gismonti, Cristina Zavalloni, Diamanda Galas, The Hilliard Ensemble e Meredith Monk.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Emilia Romagna Comune di Ferrara
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Banda Magnetica anno di fondazione 2004 organigramma presidente: Doria Cantatore segretario: Andrea Saba soci fondatori: Doria Cantatore, Silvana Gaeta, Andrea Saba, Beatrice Santini, Laurie Schwartz, Mario Zanzani attività singoli eventi altro cicli di conferenze-concerto: La musica elettronica in 101 puntate linee artistiche Banda Magnetica è un’associazione di musicisti di differente formazione e provenienza, i cui interessi partono dalla musica elettronica per toccare le diverse nuove forme d’espressione della musica d’oggi, dal teatro musicale alle installazioni sonore e alle produzioni multimediali in genere. progetti selezionati Raccontami una storia o t’ammazzo Nel 2003, prima di costituirsi in associazione, il gruppo aveva progettato e realizzato Raccontami una storia o t’ammazzo per voce ed elettronica, un esperimento di teatro musicale da camera ispirato alle Mille e una notte voce: Beatrice Santini testo e regia: Marco Manchisi regia del suono: Francesco Giomi musiche originali di A. Saba, L. Camilleri, D. Cantatore, G. Cospito, F. Giomi, L. Schwartz. La produzione è stata realizzata nell’ottobre 2003 al Teatro Comunale Stignani di Imola, grazie al sostegno della SACMI e col patrocinio del Comune di Imola, con un anteprima nell’agosto 2003 al Festival di Panicale (PG). Cinéma pour l’oreille Nel maggio 2005 l’associazione ha iniziato la sua attività proponendo a Bologna, al Teatro San Leonardo, nell’ambito del Festival Internazionale Angelica, un ciclo di tre concer ti per acusmonium, Cinéma pour l’oreille. La manifestazione, realizzata in collaborazione con M.AR.E.- Musica & Arti Elettroniche e MOTUS - Art acousmatique et répertoire instrumental extrême contemporain, è stata coprodotta dal Festival Angelica e ha visto la partecipazione, fra gli altri, come interprete all’acusmonium, di Jonathan Prager.
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Isis La ricerca sull’esplorazione degli spazi sonori è continuata con la produzione di Isis, opera multimediale per acusmonium, che si avvaleva di uno speciale spazio scenografico un “bozzolo” in legno e tessuto che avvolgeva pubblico, musicisti e impianto di diffusione - creato ad hoc dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. L’opera, le cui musiche erano firmate da Banda Magnetica, è stata realizzata a Cesena, nella sala del Palazzo del Capitano, nel maggio 2006, con acusmonium M.AR.E (interprete Gianfranco Scarpelli) e con la scenografia di Matteo Morisi, ed è stata prodotta dal Conservatorio “B. Maderna” di Cesena in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna. La musica elettronica in 101 puntate Ancora nel maggio 2006, l’associazione ha realizzato, al Museo della Musica di Bologna, il primo ciclo di La musica elettronica in 101 puntate, incontri e performance sulla musica elettronica, intesa nel significato più ampio del termine. La rassegna, prodotta in collaborazione con il CIMES - Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, con il patrocinio del Comune di Bologna, è stata curata da Laurie Schwartz, e si è conclusa con l’installazione sonora The Sound of Muzic, dedicata al fenomeno muzak.
Attualmente sostenuto da: Comune di Bologna
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Campus Internazionale di Musica anno di fondazione 1970 organigramma presidente e coordinatore artistico: Riccardo Cerocchi comitato artistico: Gabriele Bonomo, Mario Bortolotto, Bruno Canino, Michele dall’Ongaro, Franco Petracchi, Roberto Prosseda, Alessandro Solbiati, Fabrizio Von Arx segreteria organizzativa:Tiziana Cherubini (contratto a tempo indeterminato) segreteria amministrativa: Paola Sighinolfi (contratto a tempo indeterminato) grafico e redattore: Alfredo Romano (contratto a tempo indeterminato) ufficio stampa: Luca Pellegrini (collaborazione esterna) attività stagioni Stagione dei concerti, dal 1970 al 2006 Concerti d’Inverno, 2005 e 2006 festival Festival Pontino, dal 1972 ad oggi singoli eventi Musica sacra nella società attuale, 1985 La musica come linguaggio universale, 1987 Tendenze e metodi nella ricerca musicologica, 1990 Il Secolo di Petrassi, 2004 Suoni dal Mito, 2006 Widmung, 2007 ricerca Premio Internazionale Latina di studi musicali, dal 1990 al 1998 Gestione delle attività scientifiche, editoriali e musicologiche dell’Istituto di Studi Musicali “G. Petrassi”, dal 1991 ad oggi altro Corsi di Perfezionamento Strumentale e Interpretazione Musicale di Sermoneta, dal 1975 promozione musica contemporanea : incontri di studio di musica contemporanea (seminari, convegni, tavole rotonde, workshop, mostre, commissione nuove musiche, prime esecuzioni), dal 1977ad oggi linee artistiche Nei circa 40 anni di vita il Campus ha progressivamente allargato i propri interessi: dalla musica classica a quella contemporanea, dall’attività concertistica a quella didattica e musicologica. Ha promosso senza sosta la musica d’oggi: nell’ambito dei propri incontri di musica contemporanea ha presentato oltre 250 prime esecuzioni assolute e creato innu m e r e voli occasioni d’incontro, di studio e di dibattito per compositori , esecutori e musicologi. Significativa è anche la fama dei
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c o rsi di perfezionamento musicale che organizza ogni anno nel Castello Caetani di Sermoneta, frequentati in questi anni da musicisti provenienti da più di 50 Paesi del mondo. Grazie all’intensa attività svolta è stato delegato dalla Regione Lazio a gestire l’Istituto di Studi Musicali “G. Petrassi” di Latina. L’Istituto ha finalità di studi, ricerca e documentazione sulla musica contemporanea; ospita fondi manoscritti di Goffredo Petrassi, Luis de Pa bl o, Barbara Giura n n a , Giacomo Manzoni, Gino Contilli, Fausto Razzi e dispone di una ricca biblioteca sulla musica del Novecento. progetti selezionati Il Secolo di Petrassi Celebrazioni per il primo centenario della nascita di Goffredo Petrassi Convegno di studi, mostra, concerti Latina, Palazzo della Cultura, 16-19 giugno 2004 Milano, Conservatorio Giuseppe Verdi, 17-18 dicembre 2004 Consulenti scientifici: Gabriele Bonomo, Mario Bortolotto, Giovanni Carli Ballola, Luigi Pestalozza, Roberto Prosseda. Convegno, relatori: Guido Salvetti, Giancarlo Rostirolla, Federica Nardacci, Gian Paolo Minardi, Gianluigi Mattietti, Joachim Noller, Pierre Michel, Roberto Prosseda, Luigi Pestalozza, David Osmond-Smith, Daniela Tortora, Jacopo Pellegrini, Luigi Pestalozza, Susanna Pasticci, Enzo Restagno, Alber to Bosco, Matteo Pennese, Sergio Sabl i c h , Alessandro Solbiati, Alessandro Mastropietro. Concerti, prime esecuzioni di: Matteo D’Amico, Nunc et …; Mauro Cardi, Souffle 1.2; Michele dall’Ongaro, Elogio per un’ombra 1.2; Ennio Morricone, R i v e r b e ri Fausto Razzi, Per Sette; Giovanni Damiani, Perché Fibonacci? Su GoFFrEDo; Franco Oppo, Alcune verità indimostrabili; Maurizo Pisati, popHAC K; Cristina Landuzzi, Elegia notturn a; Aldo Clementi, 2003; Alessandro Solbiati, Weg; Luca Mosca, Ritratto (su una serie di Petrassi); Ivan Vandor, Assembl a g e; Gilberto Cappelli, La montagna di Cézanne; Alberto Caprioli, Stelle assenti; Ivan Fedele Notturno. Interpreti: Filippo Adami, Mauro Bassi, Susanne Boungaard, Marco Caroli, Anna Clementi, Filippo Taballione; Coro da Camera “Goffredo Petrassi”, Ensemble Algoritmo, Icarus Ensemble, Orchestra di Roma e del Lazio. Direttori: Marco Angius, Marcello Panni, Flavio Emilio Scogna. Contributi: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Senato della Repubblica, Regione Lazio, Comune di Latina, SISAL, Fondazione Banca di Roma. La manifestazione si è articolata in quattro giornate con cinque sessioni di studio su: Petrassi, l’uomo e il suo tempo; Petrassi tra modernità e contemporaneità; Petrassi e le altre arti; Petrassi: composizione, insegnamento, formazione; Petrassi e il Sacro. È stata accompagnata da quattro concerti: il primo per orchestra e coro, trasmesso in diretta da RAI Radio3, con musiche per orchestra petrassiane e di Marcello Panni, che ha diretto l’Orchestra di Roma e del Lazio. Gli altri concerti hanno proposto 16 prime esecuzioni commissionate ‘ad hoc’. Il convegno è stato aperto da una mostra documentaria, presentata da Leonetta Bentivoglio, di materiali provenienti dal fondo manoscritto di Goffredo Petrassi, custodito nell’archivio dell’Istituto di Studi Musicali di Latina che porta il suo nome. L’iniziativa ha avuto un’appendice a Milano nel Conservatorio “Giuseppe Verdi” che ha ospitato la mostra itinerante e una tavola rotonda.
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Suoni Dal Mito Incontri Internazionali di Musica Contemporanea conversazioni e concerti su creatività e mito, nei luoghi del mito Sermoneta e San Felice Circeo, 28-30 giugno 2006 Relatori: Paolo Castaldi, Quirino Principe, Luigi Garbini, Sandro Cappelletto. Partecipanti alle conversazioni: Marco Angius, Gabriele Bonomo, Mario Bortolotto, Roberto Calasso, Rodolfo Carelli, Giorgio Colombo Taccani, Luis de Pablo, Michele dall’Ongaro, Andrea Franceschini, Matteo Franceschini, Giorgio Maulucci, Gianluigi Melega, Mario Messinis, Luca Mosca, Henri Pousseur, Quirino Principe, Vittorio Sermonti, Alessandro Solbiati, Piergiacomo Sottoriva, Francesco Tadini, Michele Tadini, Tonino Tesei, José Miguel Ullán. Concerti: prime esecuzioni assolute di Luca Mosca su testi di Gianluigi Melega, In the garden at Ninfa; Henri Pousseur su testo di Michel Butor, L’antre de la Nymphe; Michele dall’Ongaro, L’ombra di Tiresia; Giorgio Colombo Taccani su testo di Vittorio Sermonti, Il pianto di Giuturna; Luis de Pablo su testo di José Miguel Ullan, Circe de España; Paolo Castaldi, (Huit Preludes aux « Sirènes »;Tonino Tesi, Canone come mito. Interpreti: Ensemble Algoritmo, Alda Caiello, Marco Angius, Roberto Prosseda. Video musicale: Kirkìas per voce femminile, percussioni e dispositivo elettroacustico. prime esecuzioni di Michele Tadini su testo di Francesco Tadini, Come seguendo un canto; Matteo Franceschini su testo di Andrea Franceschini, Eimì; Alessandro Solbiati su testo di Rodolfo Carelli, Nésos. Interpreti: Antonio Caggiano, Laura Catrami. Contributi: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lazio, Provincia di Latina, SISAL, Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Stimolati dalla prossimità con i luoghi del Mito, Riccardo Cerocchi (che ne è l’ideatore) e il Festival Pontino hanno proposto ad artisti e intellettuali, italiani ed europei, un’esplorazione nel mondo della leggenda e della fantasia. Figure mitologiche femminili sono state protagoniste di nuove produzione, presentate in prima mondiale, tra le quali il progetto compositivo collettivo Kirkias, di cui è stato realizzato un video in collaborazione con B.A. Film Festival. Le conversazioni sono state animate da autorevoli relazioni sulla forza creativa del mito. Le due giornate sono state precedute da un concerto di Bruno Canino che, a testimonianza della storicità del tema, ha proposto opere del passato ispirate al mito. Widmung Incontro di studio su Mario Bortolotto e la cultura musicale italiana Incontro di studio, tavola rotonda (a cura di Jacopo Pellegrini e Guido Zaccagnini), concerti Sermoneta, Giardini di Ninfa e Castello Caetani, 28-29 giugno 2007 Incontro di studio, relatori: Mario Messinis, Giorgio Pestelli, Marino Biondi, Andrea Estero, Fiamma Nicolodi, Guido Salvetti, Serena Vitale, Ennio Speranza, Alberto Caprioli, Giampaolo Minardi, Stefano Catucci, Franco Serpa, Emilio Sala, Marco Beghelli, Jacopo Pellegrini. Tavola rotonda, partecipanti: Alberto Arbasino, Roberto Calasso, Paolo Donati, Aldo Nicastro, Anna Ottani Cavina, Giorgio Pestelli, Daniele Spini, Francesco Zambon. L’incontro di studio e la tavola rotonda sono stati accompagnati da due concerti in cui sono
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state presentate prime esecuzioni assolute, dedicate a Mario Bortolotto, di: Alessandro Solbiati, Fête per pianoforte; Ivan Vandor, Variazioni per pianoforte; Aldo Clementi, Madrigale 2 per due pianoforti; Gilberto Cappelli, Frammento per pianoforte; Alberto Caprioli, Senza tempo per pianoforte; Michele dall’Ongaro, Ton sur ton per due pianoforti; Luis de Pablo Oh! per pianoforte. Interpreti: Alessandra Ammara, Fabrizio Ottaviucci, Emanuela Piemonti, Roberto Prosseda, Emanuele Arciuli. Contributi: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lazio, Provincia di Latina, SISAL. Widmung è stato pensato come omaggio per gli ottanta anni di Mario Bortolotto, studioso che da quasi trent’anni è stretto amico e consigliere ascoltatissimo per la Nuova Musica del Festival Pontino. Scrittori, compositori, esperti di fama internazionale, appartenenti alle più varie discipline umanistiche (musica, arti visive, storia letteraria, filologia, filosofia) sono stati invitati a guardare da prospettive diverse l’opera di Bortolotto e a parlarne in due sessioni di studio tenute nel giardino di Ninfa. Sette compositori hanno scritto per lui nuovi pezzi per pianoforte eseguiti nei due concerti serali. storia Il Campus Internazionale di Musica di Latina nasce a Latina nel 1970 e allarga progressivamente i propri interessi. Nel 1970 avvia l’attività musicale con la Stagione dei concerti, che realizza ogni anno. Nell’ultimo decennio ne è direttore artistico Bruno Canino. Dal 1972 organizza anche il Festival Pontino, che lega il suo nome a luoghi pregevoli della provincia pontina, quali il castello Caetani di Sermoneta e l’abbazia di Fossanova, e ai grandi della musica che lo hanno onorato quali Menuhin,Vegh, Magaloff, Cassadò, Navarra, ecc. Dalla fine degli anni Settanta fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 2003, lo presiede Goffredo Petrassi. Dal 1975 avvia i Corsi di perfezionamento e interpretazione musicale di Sermoneta la cui fama cresce assai rapidamente. Diretti da Franco Petracchi, vi partecipano musicisti provenienti da più di 50 Paesi. Nel 1977 decide di aprirsi alla musica nuova e progetta gli Incontri di studio di musica contemporanea che si tengono ogni anno in aper tura del Festival Pontino, inizialmente con la collaborazione di Fedele D’Amico e poi di Mario Bortolotto, Luigi Pestalozza, ecc. È significativo l’impulso dato dagli Incontri alla musica nuova: oltre 250 prime mondiali (molte registrate e diffuse da Radiotre) e innumerevoli momenti di confronto e di studio con compositori, musicologi e studiosi di tutto il mondo. Nel 1985 l’attività si amplia ancora , coinvolgendo le università. Si organizzano i Convegni scientifici internazionali quali “La musica sacra nella società attuale” (1985),“La musica come linguaggio universale” (1987), “Tendenze e metodi nella ricerca musicologica” (1990) “ C ritica e mu s icologia: quale rapporto” (1991); il “Secolo di Petrassi” (2004). Di alcuni convegni sono stati pubblicati gli atti da importanti casi editri c i . Nel 1990 bandisce il Premio internazionale Latina di studi musicali, destinato a promu overe la pubblicazione di studi prodotti da giovani musicologi. Nel 1991, la Regione Lazio consolida e valorizza l’esperienza avviata dal Campus nel comprensorio pontino fondando l’Istituto di Studi Musicali di Latina che avrà funzioni di ricerca, studio e documentazione. Lo affida al Campus, che lo intitola a Goffredo Petrassi, avviando subito importanti iniziative scientifiche. Oggi l’Istituto “Petrassi” custodisce un prezioso archivio musicale e una ricca biblioteca.
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Dal 2000 il Campus apre un nuovo spazio musicale nel Festival Pontino, che destina a giovani artisti: il Ciclo Aurunco. Anche la direzione musicale viene affidata a un giovane: il pianista Roberto Prosseda. Dal 2006 l’attività si allarga ancora: Latina ospita i Concerti d’Inverno diretti da Roberto Prosseda e Fabrizio von Arx.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Lazio - Assessorato alla Cultura, Sport e Spettacolo Provincia di Latina Comune di Latina Comune di Priverno Comune di Sermoneta
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Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano anno di fondazione 1976 - dal 2005 Fondazione organigramma presidente: Alfonso Amorosa direttore artistico: Carlo Cavalletti direttore generale: Giovanna Rossi direttore tecnico: Gianni Trabalzini segreteria: Chiara Laurenti servizi musicali: Adriano Farina capo ufficio stampa: Diego Mancuso addetto stampa: Alessio Biancucci attività festival Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano singoli eventi opere, spettacoli, balletti concertistica altro didattica, workshop linee artistiche Niente descrive sinteticamente cosa sia il Cantiere di Montepulciano e quali siano le sue linee-guida meglio delle parole scritte nel 1989 dal suo ideatore, Hans Werner Henze: “Il Cantiere si basa sui seguenti principi: 1) Al centro di tutte le attività dovranno trovarsi la comunicazione e il tentativo di elaborare e s p e rimentare nuove vie di comunicazione artistica. Montepulciano è un’officina per giovani art isti (cantanti, attori, strumentisti, registi, direttori d’orchestra , compositori, scenografi, costumisti, e c c.) che offre a tutti i collabora t o ri occasioni ideali per studiare e per provare partiture classiche e moderne e per trovare modi vecchi e nuovi di fare della musica. Dovranno essere trovati modi vecchi e nuovi in grado di offrire al pubblico delle possibilità per sentire, capire e apprezzare meglio la musica e le arti. 2) Perciò tutti i concerti e tutti i lavori musicali e teatrali sono da considerare come animazione e trattenimento per gli abitanti di Montepulciano e per quelli dei paesi vicini, come anche per i turisti e gli amanti della musica provenienti da tutto il mondo. Con i loro lavori i giovani artisti dovranno ispirare e innanzitutto incoraggiare la giovane generazione dei poliziani ad occuparsi delle cose dell’arte. Dovunque è possibile, cerchiamo quindi di far partecipare persone di talento di Montepulciano ai processi artistici. Ogni cantierista è invitato a collaborare a queste idee di comunità non solo attraverso l’attività artistica, ma anche attraverso i suoi atteggiamenti ed iniziative personali: qui noi tutti siamo insegnanti e al tempo stesso studenti.
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3) Ogni partecipante all’officina è ospite del Comune di Montepulciano, che sostiene le spese di viaggio e quelle per l’alloggio. In una mensa eccellente, sotto la guida di cuochi locali, vengono preparati due volte al giorno eccellenti piatti della cucina toscana. Per corrispondere al carattere di officina e scuola, ma anche per garantire l’uguaglianza che intendiamo attuare fra tutti i partecipanti, il che dovrà rafforzare lo spirito di amicizia e di cooperazione, nessun partecipante riceve onorari. Il successo artistico e morale di ogni Cantiere è dovuto proprio a questo principio. Chi si è deciso a lavorare a Montepulciano deve tener conto di questo sistema. Deve sapere che Montepulciano non è un festival di tipo commerciale, ma che si tratta, invece, di animazione politico-sociale e culturale”. progetti selezionati The Knot Garden di Michael Tippett (prima rappresentazione in Italia) Teatro Poliziano, 22 e 24 luglio 2005 Young Janacek Philharmonic Orchestra Anthony Baker, regista Jan Latham-Koenig, direttore dittico di opere Teatro Poliziano, 15 e 16 luglio 2006 Hans Werner Henze Das Wundertheater (prima rappresentazione in Italia) Kurt Weill Mahagonny Songspiel Young Janacek Philharmonic Orchestra Alfred Kirchner, regista Jan Latham-Koenig, direttore The Lighthouse di Peter Maxwell Davies Teatro Poliziano, 29-30 luglio 2007 Sean Clayton, Andrew Slater, Paul Carey Jones Young Janacek Philharmonic Orchestra Andrew Steggall, regista Paul MacAlindin, direttore concerto di percussioni Sala ex-Macelli, 3 agosto 2007 con l’ensemble Ars Ludi e gli allievi del corso di percussioni tenuto da Antonio Caggiano, con la partecipazione del duo pianistico Cristina Biagini - Marco Marzocchi Marco Angius, direttore Giacinto Scelsi Rotativa, versione per due pianoforti Giacinto Scelsi I funerali di Achille per cinque percussionisti
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Matteo D’Amico Wooden Wood II per sei percussionisti Edgar Varèse Ionisation per tredici percussionisti Steve Reich Drumming per quattro percussionisti Carlo Boccadoro Stick Control per quattro percussionisti (prima esecuzione assoluta) Giacinto Scelsi Rotativa, per due pianoforti e tredici percussionisti (prima esecuzione in Italia) in collaborazione con la Fondazione Isabella Scelsi dittico di teatro musicale da camera contemporaneo Teatro dei Concordi, Acquaviva, 4 agosto 2007 INRI, La Passione secondo anonimo per voce recitante, soprano e quartetto d’archi musica di Carlo Galante testo di Giuseppe Di Leva L’incarico e il fine (un apologo di Giuda) cantata scenica per voce recitante, coro, strumenti, live electronics e nastro musica di Nicola Sani testo di Luigi Pestalozza Paolo Bessegato, voce recitante Patrizia Polia, soprano Ensemble Vocale della Virgola (diretto da Pasquale Veleno) Ensemble SIXE - Suono Italiano per l’Europa Marco Angius, direttore
Attualmente sostenuto da: Comune di Montepulciano Regione Toscana Provincia di Siena Fondazione Monte dei Paschi di Siena Partecipanti istituzionali alla Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano
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Centro di Sonologia Computazionale (CSC) Università di Padova anno di fondazione 1979 organigramma Giovanni De Poli (direttore), Stefano Merigliano, Federico Avanzini, Alvise Vidolin attività corsi Corso di informatica musicale nella laurea magistrale di ingegneria informatica. Dottorato di ricerca in ingegneria dell’informazione seminari organizzazione di alcuni seminari all’anno su tematiche di ricerca scientifica nell’ambito del Sound and Music Computing ricerca scientifica sintesi del suono per modelli fisici; audio per sistemi multimodali; modelli di espressività in musica; elaborazione digitale dei suoni per il restauro e la conservazione, per l’analisi dei suoni, per la localizzazione multicanale produzione opere musicali con live electronics pubblicazioni smc.dei.unipd.it linee programmatiche Interazione fra ricerca scientifica, sperimentazione dedicata al Sound and Music Computing, didattica e produzione di opere musicali in un ambiente multidisciplinare progetti selezionati Progetti europei Enactive interfaces (Network of excellence) S2S^2 Sound to Sense, sense to sound ProBell (protezione e manutenzione delle campane) MEGA (Multisensory Expressive Gesture Applications) Mosart (IHP Network) DAFX (Digital audio effects) Progetti nazionali Sound/Control Co-Design (MIUR-Prin03) Model for sound in human-computer and human environment interaction (MIUR-Cofin 2000) Progetti finanziati dall’industria Cantieri Multimediali (Telecom Italia)
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Innovazione nella catena audio virtuale (Generalmusic) Progetti e realizzazioni performatiche realizzati in collaborazione con altre istituzioni: Giacomo mio, salviamoci! di Giorgio Battistelli su testo di Vittorio Sermonti, per voce docente, orchestra e scenario video Macerata,Teatro Lauro Rossi, 11 luglio 1998 (prima esecuzione) realizzazione all’elaboratore: Alvise Vidolin Associazione Arena Sferisterio Pensieri Canuti per soli, coro, orchestra e live electronics di Adriano Guarnieri Salzburger Festspiele 1999. Sala grande del Mozarteum di Salisburgo, 10 agosto 1999 (prima esecuzione) realizzazione all’elaboratore: Nicola Bernardini e Alvise Vidolin Passione secondo Matteo Cantata per soli, coro ed ensemble di Adriano Guarnirei Teatro alla Scala, Concerto per la Pasqua del 2000, anno del Giubileo. Basilica di San Marco, Milano, 6 aprile 2000 (prima esecuzione) realizzazione all’elaboratore: Nicola Bernardini e Alvise Vidolin Impressions d’Afrique Teatro di musica, per attori, coro e orchestra di Giorgio Battistelli Firenze.Teatro Goldoni, 63° Maggio Musicale Fiorentino. 14 maggio 2000 (prima esecuzione) realizzazione all’elaboratore: Alvise Vidolin Medea di Adriano Guarnirei Venezia, Palafenice, Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, 20 ottobre 2002 (prima esecuzione) opera video in tre parti liberamente ispirata a Euripide realizzazione all’elaboratore: Nicola Bernardini e Alvise Vidolin Lohengrin 2 - Disegni per un giardino sonoro Azione invisibile per solista, strumenti e voci di Salvatore Sciarrino Ravello Festival 2004 “Il sogno”,Villa Rufolo, 21 agosto 2004 (prima esecuzione) realizzazione all’elaboratore: Alvise Vidolin
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Pietra di diaspro di Adriano Guarnirei Roma,Teatro Nazionale, 10 giugno, 2007 (prima esecuzione) opera video su testi tratti dall’Apocalisse di Giovanni, con liriche di Paul Celan, per 7 solisti, coro, soli strumentali, orchestra e live electronics, 2007 realizzazione all’elaboratore: Alvise Vidolin, Nicola Bernardini, Nicola Buso produzione del Teatro dell’Opera di Roma su commissione del Ravenna Festival
Attualmente sostenuto da: Unversità degli Studi di Padova
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CHROMAS Associazione Musica Contemporanea anno di fondazione 1987 organigramma presidente: Adriano Martinolli D’Arcy direttore artistico: Giampaolo Coral attività festival Trieste Prima altro incontri internazionali con la musica contemporanea, mostre, concerti, conferenze linee artistiche Lo scopo dell’associazione è di promuovere la musica contemporanea con particolare attenzione ai compositori dell’area mitteleuropea. progetti selezionati Omaggio a Luciano Berio Trieste, Museo Revoltella, 4 ottobre 2003 Francesco Biasiol, pianoforte Nicola Bulfone, clarinetto Massimiliano Donninelli, saxofono Carlo Lazari, violino Daniele Ruggeri, flauto Ensemble Cantus Zagreb Trieste,Teatro Miela, 20 ottobre 2004 musiche di Zsofia Taller, Ivo Josipovic, Nicola Sani, Berislav Sipus Entartete Musik (Musica degenerata) Trieste,Teatro Miela, 24 novembre 2005 Louise Sibourd, pianoforte musiche di Arnold Schönberg, Viktor Ullmann, Paul Arma, Hans Gal, Erich Wolfgang Korngold, Alban Berg Night Ragas Trieste,Teatro Lirico G. Verdi, 12 novembre 2006 Terry Riley & Stefano Scodanibbio
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KammerChor Saarbrücken Trieste, Chiesa Evangelica Luterana, 3 novembre 2007 musiche di Paolo Longo, György Ligeti, Gustav Mahler, Nino Rota, Arnold Schönberg, Anton Webern, Burkhard Kinzler storia Dal 1987, anno di fondazione, l’associazione ha al suo attivo 187 manifestazioni, 185 prime assolute e 205 prime esecuzioni in Italia, organizzate in coproduzione con la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, la sede regionale della RAI e numerose istituzioni e ensemble straniere (Unione dei comp o s i t o ri sloveni, Biennale Musica di Zagabria, Festival Unicum di Lubiana, Praha Europa Festival, Aspekte Salzbu rg, Klangforum Wien, Musica Nova Sofia,The New Music Week Bucarest, Unione dei compositori croati, Phoenix Ensemble Basel, Ex Novo Ensembl e, Ö s t e rreichisches Ensemble für Neue Musik Salzbu rg , Ensemble Wiener Collage, Mittelfest Cividale, E n s e m ble Nuove Sincronie, Coro della Radiotelevisione croata, Orchestra Filarmonica di Lubiana, O r c h e s t raSinfonica della Radio di Lubiana etc.). Ha commissionato nuove opere a vari compositori, ha avviato il progetto dedicato ai giovani interpreti dal titolo “I giovani e la musica contemporanea” e dal 1991 al 2000 il Chromas Ensemble. Dal 1991 al 1997 ha curato la parte artistica del Premio Musicale Città di Trieste, concorso internazionale di composizione musicale. Tra gli interpreti ospiti dell’associazione: Roger Woodward, Carlos Roque Alsina, Ciro Scarponi, Marino Formenti, Gertrud Schneider, Enzo Porta, Annamaria Morini, Thierry Miroglio, Fernando Grillo, Fred Dosek, Rohan de Saram, Friedrich Gauwerky, Louise Sibourd, Vladimir Krpan, Roberto Fabbriciani, Stefano Scodanibbio, Gabor Csalog,Terry Riley, Patrick Gallois, Humberto Quagliata, Vinko Globokar, Rainer Keuschnig etc). Numerosi i concerti monografici dedicati a singoli compositori anche di rara esecuzione in Italia (Stockhausen, Berio, Rihm, Schnittke, Miletic, Globokar, Kopelent, Ciurlionis) e dedicati a singole nazioni dell’Europa dell’Est (Bulgaria, Romania, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Lituania, Slovenia).
Attualmente sostenuto da: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
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computerART Lab - ISTI/CNR Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione Area della Ricerca C.N.R. di Pisa via G. Moruzzi, 1 - 56124 Pisa tel. 050 3152043 - fax 050 3152040 leonello.tarabella@isti.cnt.it http://tarabella.isti.cnr.it
computerART Lab - ISTI/CNR Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione anno di fondazione 1990 organigramma responsabile: Leonello Tarabella ricercatore interno: Massimo Magrini ricercatore interno: Graziano Bertini linee programmatiche Nella direzione della ricerca di nuovi linguaggi espressivi, presso il Laboratorio sono state progettate e realizzate interfacce uomo-macchina, o iper-strumenti, basate sulle tecnologie touchless dei raggi infrarossi e dell’analisi in tempo reale di immagini acquisite da telecamera: l’idea consiste nel rilevare informazioni dalla gestualità delle mani senza alcun collegamento fisico con il sistema in modo che le mani stesse diventino l’interfaccia naturale per dare espressività a performance artistiche basate su tecnologia informatica. Un inper-strumento è un d i s p o s i t i vo che genera info rmazioni rilevate dal movimentro delle mani. (http://tarabella.isti.cnr.it/iperinstrumentsIT.html). Il dispositivo PalmDriver, basato su tecnologia a raggi infrarossi, consiste di un supporto planare posto ad altezza di tavolo con degli emettitori di luce infrarossa e dei rilevatori che misurano l’altezza di un ostacolo in modo proporzionale alla quantità di luce riflessa. Se l’ostacolo è la mano, poiché i rilevatori sono molto direzionali e non interferiscono tra loro, ciascuno di essi rileva l’altezza di una porzione della mano; è così possibile rilevare altezza, angolazioni e movimenti di entrambe le mani. Il dispositivo è molto sensibile al punto di provocare sull’esecutore la sensazione di scolpire il suono. Il sistema Handel si basa sulla tecnologia dell’elaborazione real-time di immagini: il segnale della telecamera che riprende il performer, viene collegato al computer tramite scheda di digitalizzazione; le immagini relative alle mani del performer vengono analizzate e ne viene rilevata la posizione del baricentro e delle dimensioni del rettangolo che delimita la figura. È così possibile, mediante opportuna gestualità delle mani, controllare contemporaneamente fino a 8 valori parametrici. Come collegare, o “mappare”, le informazioni che fluiscono dai dispositivi di rilevamento gestuale, è correlato a nuove modalità di intendere sia la composizione che l’esecuzione musicale. Infatti la semplice regola di “mapping” uno-a-uno degli strumenti musicali meccanici della tradizione, viene qui rimpiazzata dalla possibilità di definire ogni volta il come mettere in relazione i gesti con i suoni sintetici. Perciò il “mapping” stesso è parte della composizione come gli strumenti e la partitura definiti in termini di algoritmi. (About the role of mapping in Gesture-Controlled Live Computer Music - CMMR2003 - Springer). Allo scopo di utilizzare nella maniera più appropriata le possibilità di controllo diretto sul suono date dagli iperstrumenti di rilevamento gestuale, è stato realizzato il framework di composizione e di elaborazione del suono real-time: il framework è scritto in linguaggio C, da cui il nome pureCMusic.
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Il framework pCM++ dà la possibilità di scrivere un brano di musica in termini di algoritmi di sintesi implementati come “oggetti” propri della programmazione-a-oggetti e di una partitura (cioè una composizione algoritmica) eventualmente controllata da data-streaming proveniente dall’esterno attraverso l’uso degli iper-strumenti. (http://tarabella.isti.cnr.it/pureCMusic.pdf) attività Il computerART Lab dell’ISTI/CNR di Pisa svolge attività di ricerca scientifica, attività di divulgazione, attività didattica ed attività artistica. L’attività di ricerca svolta riguarda il campo dell’analisi, sintesi ed elaborazione del suono in tempo reale, con particolare riguardo alle applicazioni musicali. Oltre ai seminari ed alle perfomance eseguite nell’ambito di eventi di diverso genere, come eventi culturali e festival di musica ed arte contemporanea, la principale attività didattica consiste nel corso di Informatica Musicale svolta annualmente presso la Facoltà di Informatica dell’Università di Pisa. Il corso fa riferimento al libro Informatica e Musica (Tarabella-Jackson Libri) prendendo in considerazione i seguenti argomenti: acustica e psicoacustica; dall’analogico al digitale (panoramica storica dai cilindri di Edison all’MP3); conversione AD/DA (matematica e dispositivi); sintesi digitale (additiva, FM, wave-shaping, physical modeling); filtri digitali; linguaggi musicali (CSound, Max/MSP, pCM); composizione algoritmica ed interazione. Vengono fatti riferimenti alla storia della musica in relazione alla storia della matematica e della tecnologia meccanica. Il corso include esercitazioni pratiche sul CSound. L’esame del corso consiste in un progetto musicale basato sul Csound. Viene richiesta una dettagliata descrizione del progetto che includa schemi e listati degli strumenti, lo storyboard e il file sonoro ottenuto. Sono accettate anche ricerche accurate su argomenti (novità applicative...) progetti selezionati Corso Corso di Informatica Musica presso la Facoltà di Infomatica dell’Università di Pisa, 1990-2008 Suon1, CD Realizzazione di un Cd audio di musiche elettroacustiche, EMA Records,Vinci, 2002 Progetto Leonardo Progetto Leonardo M.O.D.E.M, Music Open Distance Exchange Model, nr. I/05/B/F/PP 154059 (www.modemproject.org), 2005-2007 Computer Music Modeling and Retrieval05 Organizzazione del Congresso Internazionale, CMMR05, CNR Pisa - Atti a cura di SpringerVerlag LNCS3902, 2005 SIDERISVOX Analisi acustica del Battistero di Pisa - Concerto per battistero e computer, Battistero di Pisa, 2006
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SpringUp Realizzazione di un DVD e concerto dal vivo alla 52° Biennale di Venezia, 2007 progetti e realizzazioni performatiche realizzati in collaborazione con altre istituzioni SpringUp performance interattiva a controllo gestuale. La Biennale di Venezia, 2007 Siderisvox concerto per battistero e computer, Battistero di Pisa, 2006 Lo strumentario informatico quale nuovo strumento musicale Seminario. 36a Edizione Convegno Europeo di Studi “Tecnologia e Musica”, Associazione “C. A. Seghizzi”, Gorizia, 2005 All That Teach, an approach to improvising computer music Performance/seminario. Alborg University, Copenhagen, 2005 Scolpire il suono: computer music interattiva a controllo gestuale Performance/seminario. Convegno “Matematica, Arte ed Industria Culturale” - Università della Calabria, Cosenza, 2005 performance Performance multimediale a controllo gestuale interattivo, Festival Garda Free Energy 2004, Desenzano del Garda, 12 giugno 2004 performance Performance multimediale a controllo gestuale, ENEL Cinescienza 2004, Homo Technologicus, Pisa performance Performance multimediale a controllo gestuale, Festival della Scienza, Genova, 2004 performance Performance/seminario, Dipartimento di Matematica, Seconda Unive rsità di Napoli, Caserta, 2004 Musiche Inaudite Performance/seminario, Università di Salerno, Dipartimento di Matematica e Informatica. Salerno, 4 dicembre 2004 performance Performance/seminario, Università degli Studi di Roma, La Sapienza, Dipartimento di Informatica - Roma, 2004
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Wireless concert, for gesture controlling devices Festival della Scienza, Genova, 2003 Suit for M, for twin towers and imaginary piano International Conference on New Interfaces for Musical Expression (MediaLabEurope, Dublino, Irlanda), 2002 Kite, for copper wire and Twin Towers Sala Farnese, Comune di Bologna, Premio Marconi 2002 per l’Arte Elettronica Kite - Serenade - Press anyway, for copper wire, Twin Towers and Imaginary Piano, Boston (Logan Airport) Marconi Anniversary, 2002 Five Minutes for Joseph Beuys, for TwinTowers and electric viola 49a Biennale di Venezia, 2002, Maurizio Barbetti, viola
Attualmente sostenuto da: C.N.R. di Pisa
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Conductus Ensemble Conductus associazione Conductus / ensemble Conductus Portici, 246 - 39012 Merano tel. 0473 239549 - 347 9808573 fax 0473 234141 elfriede@alice.it - info@conductus.it - info@marcellofera.com www.conductus.it
Conductus Ensemble Conductus anno di fondazione 1999 - ensemble 2002 - associazione organigramma presidente: Elfriede Prinnegg Boccagni vicepresidente: Maurizio Redegoso direttore artistico: Marcello Fera contabilità: Martina Mazza (socia consiglio direttivo) segretaria: Lidia Vascon promozione ensemble: Andra Michler (collaboratrice esterna) grafica: Elisabeth Hölzl (collaboratrice esterna) componenti ensemble: violini: Veronica Egger, Michael Hillebrand, Viktoria Gögele, Andrea Marmolejo, Sylvia Lanz, Ludovica Reggiani, Barbara Überbacher, Massimiliano Gilli, Karin Knoll, Fabian Bertoncello viole: Maurizio Redegoso, Benno Nalin, Roberto Federico, Monika Bazgier, Paolo Parmeggiani, Alessandro Monteverde violoncelli: Nathan Chizzali, Ivo Brigadoi, Roland Mitterer, Barbara Bertoldi contrabbassi: Silvio Gabardi, Klaus Telfser attività stagioni Sonora rassegne Il Suono e la Parola singoli eventi Incontri - in ricordo di Fabio Boccagni Orecchio di Dioniso Nostrana altro conferenze e concertistica linee artistiche L’impegno di Conductus è ri volto ai linguaggi musicali di oggi, spesso messi in relazione con opere del passato, in un fe rtile rapporto di reciproco disvelamento. Linea preferenziale è quella di lavorare su progetti che permettano di sviluppare un tema, esplorare connessioni estetiche inaspettate e talvolta interdisciplinari. Pa rticolare cura è posta ad evitare la routine del concerto come rito prevedibile nei modi e nei contenu t i . La programmazione, pertanto, non conosce gerarchie estetiche o di genere ma è attenta soprattutto alla messa a fuoco di proposte che costituiscano “cosa viva”, in grado di farsi esperienza, intelligenza, comunicazione. L’associazione svolge sia un ruolo di sostegno organizzativo ed economico nei confronti del-
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l’ensemble, che di agente autonomo nella programmazione artistica, attività che si concentra principalmente nella stagione da essa curata. Il numero degli eventi prodotti è per scelta superiore a quello degli eventi ospitati. Prevalenti sono i lavori di autori delle ultime generazioni. Frequenti le commissioni e le prime esecuzioni. Fino al 2005 l’associazione ha fornito anche un supporto organizzativo e promozionale per alcune significative produzioni di jazz contemporaneo pensate e prodotte ‘all’esterno’ della stessa. progetti selezionati concerto Merano,Teatro Puccini, 21 maggio 2002 Maria Pia De Vito e Conductus Ensemble musiche di Maria Pia De Vito e Marcello Fera in coproduzione con Assessorato alla Cultura del Comune di Merano Traudlbuch concerto-spettacolo su poesie di Christan Morgenstern Merano, Meranoarte, 6-10 dicembre 2002 Christina Kuen, attrice ragazzi della libera scuola Waldorf di Merano Ensemble Conductus Roger Weber, regia musiche di Marcello Fera Scheda di documentazione e partitura sono state acquisite dal Digitales Christian Morgenstern Archiv di Dresda (DCMA) in coproduzione con kunstMeranoarte concerto Merano,Teatro Puccini, 1 marzo 2004 - Musik Meran, Stagione concertistica internazionale di musica da camera Girolamo Frescobaldi Cento Partite sopra Passacagli Hubert Stuppner Tango suite nr.1 Michl Lösch Recycling 1 (prima esecuzione, commissione Conductus) Felix Mendelssohn Concerto in Re min. per violino e archi Marcello Fera Mnemophonia (prima esecuzione, commissione Musik Meran) Nikos Skalkottass 5 Greek Dances Ensemble Conductus Stephan Picard, violino solista Marcello Fera, direttore Il suono e la parola Merano, Chiesa di S. Spirito, Sonora 2005, 11 marzo 2005 Eddy Serafini Concerto per organo e orchestra d’archi (prima esecuzione, commissione Conductus)
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Anonimo valle Stura / Sirio Restani Mazurka d’Oro Astor Piazzolla Oblivion Arvo Pärt Cantus in memory of Benjamin Britten Ensemble Conductus Antonella Lorengo, organo Marcello Fera, direttore prodotto in collaborazione con kunstMeranoarte e Associazione Musicale Meranese Winterreise di Andrea Chenna Tirolo, Brunnenburg, 10 giugno 2006 Roberta Cortese, attrice e cantante Andrea Chenna, live electronics Ensemble Conductus commissione privata per Ensemble Conductus curriculum L’ Ensemble Conductus è una formazione composta da un nucleo stabile di 12 archi che può essere variato in base ai programmi e ai progetti, assumendo dimensioni e organici diversi. L’Ensemble esordisce nel 1999. Si caratterizza da subito per l’originalità dei programmi e della prassi esecutiva dove si confrontano contemporaneità e storia (anch’essa letta come materiale del presente) e un’attenzione tutta speciale alla rilettura di materiali di origine popolare. Lo stile interpretativo è segnato da un’attenta presa d’atto della prassi filologica così come dalla lezione di certa musica popolare e contemporanea colta. Si caratterizza per l’utilizzo di pronunce che valorizzano le possibilità ritmiche e percussive degli archi, per energia e varietà timbrica. L’insieme di queste caratteristiche, interpretative e di programmazione, ha garantito sempre un impatto di forte comunicazione col pubblico e una posizione tutta particolare nel panorama concertistico attuale. Oltre a Marcello Fera, che ne è il direttore stabile, l’Ensemble Conductus ha lavorato con i direttori Michael Kapsner,Tonu Kaliuste, Michael Radulescu e con formazioni e solisti di fama internazionale quali Stephan Picard, Gemma Bertagnolli, Claudia Schneider, Maria Pia de Vito, Estonian Philarmonic Choir, Giacomo Agazzini, Luisa Sello, Massimiliano Genot, Michael Pisaro. Collabora con istituzioni come l’Accademia Europea d’Organo di Coldrano, Musik Meran, Associazione Musicale Meranese, Ars Cantandi. Settimane Musicali Meranesi, Accademia Filarmonica di Verona, Ravenna Musica. Numerose le prime esecuzioni cui ha dato vita in questi anni e l’attenzione ai giovani compositori ai quali ha commissionato opere come Eddy Serafini, Michael Lösch, Paola Brino, Albert Mayr, Luca Sticcotti, Andrea Chenna. Ha pubblicato CD per La Bottega Discantica, Other Minds e le edizioni private che l’associazione Conductus realizza annualmente dal 2005. storia L’Associazione Conductus si è costituita a Merano nel settembre 2002 con finalità di sviluppare, sostenere e produrre iniziative in campo musicale. Oltre a sostenere l’attività dell’Ensemble Conductus è impegnata fin dalla fondazione nel campo della produzione e della progra m m azione concertistica interagendo con altre istituzioni, artisti e formazioni musicali.
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La prima produzione gestita dall’Associazione è Traudl - Buch andato in scena a Merano Arte nel dicembre 2002 per la regia di Roger Weber e l’ideazione musicale di Marcello Fera. L’anno successivo, in collaborazione diretta con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Merano, organizza la stagione Sonora ‘03, costituta da nove appuntamenti (suddivisi in 4 rassegne tematiche) che vedono ospiti Cristina Zavalloni & quartetto, il pianista Massimiliano Genot, una produzione operistica del Conservatorio “L. Marenzio” di Brescia, un esperimento di musica e cucina con la cuoca M. Antonietta Stramandinoli, due appuntamenti dedicati agli autori sudtirolesi tra ‘800 e ‘900 e tre produzioni dell’Ensemble Conductus che includono l’esecuzione e la commissione di nuovi lavori. La stagione Sonora prosegue negli anni successivi nonostante una drastica riduzione di impegno (oltre il 60%) da parte dell’assessorato comunale. A Brunnenburg, presso Tirolo, organizza l’appuntamento annuale “Incontri” in ricordo di Fabio Boccagni, dove vengono commissionate nuove composizioni a giovani autori e invitati musicisti di prestigio. Sostiene i progetti Sweet Alps di cui collabora al debutto e Unit Eleven che ha affiancato nell’organizzazione di diversi concer ti. Nel 2004 avvia la collaborazione con l’Associazione Musicale Meranese per la produzione del ciclo “Il Suono e la Parola” incluso nella stagione Sonora. A partire dal 2005 l’associazione rinnova e rafforza la collaborazione con Merano arte che ospita e sostiene parte delle successive stagioni. Altre Collaborazioni: UPAD, Museo della Donna, Alpha Beta, Parrocchia di S. Spirito, Orchestra Sinfonica Gianandrea Gavazzeni, Milano Musica, Ass. Amici di Paganini di Genova, Associazione Angelo Mariani di Rave n n a , Comunità Evangelica di Merano.
Attualmente sostenuto da: Provincia di Bolzano Comune di Merano, Assessorato alla Cultura Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano
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Contempoartensemble Contempopratofestival anno di fondazione 1992 organigramma presidente:Vittorio Ceccanti direttore artistico: Mauro Ceccanti coordinamento artistico: Duccio Ceccanti organizzazione, ufficio stampa e segreteria amministrativa: M a ria Luisa Vincitori (socio fondatore) grafico: Luca Benelli Berardi - BERADV Firenze (collaborazione esterna) consulente del lavoro: Elisabetta Bonanni (collaborazione esterna) consulente amministrativo: Studio Borgioli (collaborazione esterna) componenti ensemble: Fabio Fabbrizzi, Arcadio Baracchi, flauto Giovanni Riccucci, Marco Ortolani, clarinetto Paolo Faggi, Andrea Mugnaini, corno Paolo Carlini, Stefano Vicentini, fagotto Marco Salvatori, oboe Donato de Sena, tromba Antonio Sicoli, trombone Duccio Ceccanti, Luca Paoloni, violino Muratami Junichiro, Sabrina Giuliani, viola Vittorio Ceccanti, Antonella Costantino, violoncello Alberto Bocini, Alessandro Giachi, contrabbasso Elio Marchesini, Maurizio Benomar, percussioni Andrea Secchi, Folco Vichi, pianoforte Patrizia Bini, arpa attività festival Contempopratofestival singoli eventi dedicati alla musica contemporanea nei suoi rapporti con l’arte visiva, gli audiovisivi, l’elettronica concertistica concerti di musica contemporanea ricerca commissione nuove opere / installazioni altro conferenze e dibattiti
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linee artistiche Contempoartensemble nasce nel 1992 per iniziativa di Mauro Ceccanti, in un primo tempo con il nome di Contempoensemble, quindi con l’attuale, leggermente modificato. Quell’ “art” inserito in un secondo momento sottolinea una specificità di questa associazione: un’attenzione precisa non solo alla musica, ma al suo legame con le arti visive. Scopo principale è promuovere la musica contemporanea indirizzando i propri concerti non n e c e s s a riamente ai soliti “contenitori” quali teatri, sale da concerti., ma ai musei d’arte contemp o ranea italiani e stranieri, gallerie, fabbriche, ri g e n e rando un’attenzione fra artisti e pubblico delle varie discipline. progetti selezionati Pierrot Lunaire Firenze, Sala Bianca di Palazzo Pitti, 21 maggio 1997 L’esecuzione e incisione del Pierrot Lunaire di Schönberg alla Sala Bianca di Palazzo Pitti (dove fu eseguito per la prima volta dall’autore) alla presenza di Nuria Schönberg Nono (Sonia Bergamasco, voce recitante, Pietro de Maria, pianoforte, Contempoartensemble, Mauro Ceccanti, direttore). Inciso a Prato nell’Auditorium del Centro per l’Arte Contemporanea L. Pecci il 27 maggio 1997, dalla Arts con il Trio op. 45 (Duccio Ceccanti violino, Alessandro Tampieri, viola,Vittorio Ceccanti, violoncello), cover di Michel Folon. in coproduzione con Associazione Guarda l’Europa Il mestiere delle Armi Prato Teatro Metastasio 18 giugno 2000. L’incisione della colonna sonora del film di Ermanno Olmi “ Il Mestiere delle Armi “, con le musiche di Fabio Vacchi, incise per la BMG-Ricordi, che ha ricevuto il Premio Donatello per la colonna sonora. Contempoartensemble Mauro Ceccanti, direttore Duccio Ceccanti, violino Vittorio Ceccanti, violoncello Alberto Bocini, contrabbasso Giovanni Riccucci, clarinetto Riccardo Tarlini, basso tuba Repliche del concerto con videoproiezioni di estratti del film a cura di Luciano Alberti:Teatro S. Carlo di Napoli, Accademia Filarmonica Romana, Museo Stibbert Firenze e Teatro Metastasio di Prato. in coproduzione con Assessorato alla Cultura Comune di Firenze, Fondazione Teatro Metastasio 10 anni dell’ensemble Prato, Auditorium del Centro per l’arte Contemporanea L. Pecci, 25 marzo 2002 Firenze, 65° Maggio Musicale Fiorentino, 20 maggio 2002 in occasione dei 10 anni dell’Ensemble, esecuzione di cinque prime mondiali di Guarnieri, Bussotti,Vacchi, Sbordoni, Luca Lombardi, Sotelo, Maxwell Davies ad esso dedicate.
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Contempoartensemble Lorna Windsor, soprano Roberto Fabbriciani, flauto Duccio Ceccanti, violino Vittorio Ceccanti, violoncello Roberto Prosseda pianoforte Mauro Ceccanti direttore in coproduzione con Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Assessorati Comune e Provincia di Prato Bruno Maderna - Biennale Musica Venezia, Biennale Musica, 3 maggio 2002 Inaugurazione della Biennale Musica con Serenata per un Satellite e Don Perlimplin di Maderna interpreti: Sonia Bergamasco (Belisa) Marion D’Amburgo, speaker/Marcolfa Roberto Fabbriciani, flauto solista Mauro Ceccanti, direttore progetto elettroacustico e regia del suono: Tempo RealeFirenze regia: Francesco Torrigiani scene e costumi: Pier Paolo Bisleri coproduzione Teatro Metastasio, Biennale Musica, Accademia Musicale Chigiana incisione per la casa discografica ARTS, cover di Dani Karavan El Retablo de Maese Pedro Firenze,Teatro della Pergola, 6-7 dicembre 2004 in occasione del 400° anniversario del Don Chisciotte di Cervantes Mauricio Sotelo Cuaderno de Danzas, prima esecuzione assoluta Duccio Ceccanti, violino solista Manuel De Falla El Retablo de Maese Pedro da M. de Cervantes con L’Opera dei Pupi di Palermo Compagnia Figli d’Arte Cuticchio Mimmo Cuticchio, ideazione scenica e regia Massimiliano Gagliardo, Don Chisciotte Claudio Barbieri, Maese Pedro Alma Fournier Facio,Trujaman Contempoartensemble Mauro Ceccanti, direttore in collaborazione con Compagnia Figli d’Arte Cuticchio e UNICEF della Toscana curriculum
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L’ensemble, a geometria variabile, è formato da solisti e fin dalla sua fondazione si è imposto all’attenzione della critica internazionale per la qualità delle sue esecuzioni e per l’inconfondibile veste dei suoi CD. La produzione discografica si è sviluppata nel segno di uno stretto rapporto con alcuni dei massimi esponenti dell’arte contemporanea ai quali è stata affidata la veste grafica: da Sol Lewitt (il CD Arts è stato il primo assunto nella collezione del celebre MOMA di New York) a Michelangelo Pistoletto, Jean Michel Folon, Daniel Buren, Gerhard Richter e Dani Karavan. Oltre che di una qualificatissima antologia della critica (Orpheus, The Guardian, Repertoire, CD Classica, Diapason, Amadeus, Music Magazine, Salzburger Nachrichten, FonoForum, Stradivarius, BBC Music Magazine), Contempoartensemble si è giovato del sostegno e della collaborazione di alcuni fra i massimi compositori contemporanei quali Luciano Berio (Presidente Onorario fin dalla fondazione), Peter Maxwell Davies, Marc Yeats, Steve Reich, Hans Werner Henze, Mauricio Sotelo, Luis De Pablo, Marcello Panni, Salvatore Sciarrino, Fabio Vacchi, Giorgio Battistelli, Sylvano Bussotti, Adriano Guarnieri, Azio Corghi, Michele dall’Ongaro, Nicola Sani, Aldo Clementi, Silvia Colasanti, Fabio Nieder, Luca Mosca, Henri Pousseur, Ivan Vandor, molti dei quali hanno dedicato lavori all’ensemble e al suo direttore.
Attualmente sostenuto da: Regione Toscana Provincia di Prato Comune di Firenze Comune di Prato Cassa di Risparmio di Firenze Banca di Credito Cooperativo di Pontassieve
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Contemporanea Fondazione Musica per Roma anno di fondazione 2006 organigramma presidente: Gianni Borgna amministratore delegato: Carlo Fuortes curatori artistici: Guido Barbieri, Oscar Pizzo attività stagione linee artistiche C’erano una volta, tanto tempo fa, la Musica, la Pittura, il Teatro, il Cinema. Tutti con la lettera maiuscola e con poca voglia di guardarsi in faccia. Oggi, come si sa, per le maiuscole tira brutta aria e anche la Musica, magari un po’ in ritardo, se ne è accorta: è diventata musica, con la emme minuscola, e ha cominciato a mettere il naso fuori casa. I risultati sono stati stupefacenti: negli ultimi vent’anni i frutti più fertili e innovativi della creatività musicale contemporanea sono proprio quelli in cui il suono dialoga, litiga, fa a pugni o fa all’amore con la parola, l’immagine, il corpo, la luce, la scena. Ed è esattamente a questi “fenomeni” che Contemporanea, un nuovo scenario aperto da Musica per Roma, a cura di Guido Barbieri e Oscar Pizzo, guarda con attenzione e curiosità: dal 2006 l’Auditorium Parco della Musica accoglie una serie di concerti e di performance riuniti sotto il segno delle ricerca e della sperimentazione. progetti selezionati Portopalo. Nomi, su tombe senza corpi regia Giorgio Barberio Corsetti musiche di Riccardo Nova drammaturgia: Giorgio Barberio Corsetti, Guido Barbieri, Oscar Pizzo regia e fotografia video: Paolo Pisanelli luci: Stefano Stacchini assistente regia: Fabio Cherstich voci:Thevamanohari Janathas, Faheem Mazhar percussioni: Manjunath B.C., Pino Basile tastiera: Oscar Pizzo violoncello: Francesco Dillon lap top: Riccardo Nova regia del suono: Eugenio Vatta testimonianze di Shahab Ahmad, Mohammad Afzal, Giovanni Maria Bellu, Salvatore Lupo, Shabir Mohammad filmaker: Paolo Pisanelli, Marilia Cioni prima assoluta
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“La cabina di pilotaggio, incrostata di alghe e di fango, sembra la postazione di un cecchino. (…) Diafana, come il dorso di un geco, una sagoma umana si fa cullare dall’acqua. Ha le braccia aperte, sembra un Cristo senza croce”. Giovanni Maria Bellu (I fantasmi di Portopalo, Mondadori) Il 26 dicembre 1996 il Mediterraneo, in una delle sue notti più infami, ha accolto senza fi a t are la più grave tragedia del mare dell’ultimo mezzo secolo: il naufragio di Portopalo. A diciannove miglia marine dalle coste meridionali della Sicilia sono morti duecentottantasei uomini provenienti dall’Oriente lontano: Pakistan, India, Sri Lanka. Per molte settimane i cadaveri degli annegati sono stati ributtati in mare, a decine, dai pescatori di Portopalo e per cinque anni i loro corpi sono stati letteralmente cancellati. Oggi sono ancora sepolti sotto una colonna d’acqua di centoquattro metri . Ma ad alcuni di quei morti si può ancora dare un volto, una voce, una storia. Ed è quello che cerca di fare, usando gli strumenti espressivi della musica, del teatro, delle immagini, Portopalo. Nomi su tombe senza corpi, il nuovo lavoro teatrale e mu s i c ale firmato da Giorgio Barberio Corsetti: un vero e proprio requiem civile che narra le vite parallele delle vittime e di chi le ha mandate a morire. Accanto a loro, sulla scena, i testimoni della strage e sei musicisti che provengono dai tre paesi d’origine dei naufra g h i . Intorno al regista romano si è formato, per l’occasione, un piccolo gruppo di interpreti, compositori, giorn alisti e videoartisti (Riccardo Nova, Oscar Pizzo, Guido Barbieri) che condividono l’orizzonte di un “teatro delle idee” capace di raccontare i conflitti più crudi della contemporaneità. Karlheinz Stockhausen Mittwochs-Gruss (Saluto del Mercoledì), 1996 Elektronische Musik / Musica Elettronica da Licht (Luce) Die 7 Tage der Woche (I Sette Giorni della Settimana), prima italiana Cosmic Pulses (Pulsazioni cosmiche), 2006 / 2007 Elektronische Musik / Musica Elettronica da Klang (Suono) Die 24 Stunden des Tages (Le 24 Ore del Giorno), prima assoluta In questa speciale co-produzione tra la Fondazione Musica per Roma e Dissonanze, sono state presentate due opere inedite per l’Italia (di cui una in prima esecuzione mondiale e commissionata per l’occasione da Dissonanze e da Angelica festival, con il prezioso supporto della Fondazione Musica per Roma) che fanno parte dei rispettivi cicli Klang (Suono - Le 24 Ore del Giorno) e Licht (Luce - I Sette Giorni della Settimana), composte a dieci anni di distanza l’una dall’altra. Si tratta di due composizioni di sola musica elettronica, per 8 canali, di cui il pubblico ascolterà in sala il movimento, grazie ad uno speciale sistema di speaker curato personalmente dall’artista per avvolgere gli ascoltatori; un sistema che il compositore tedesco ha creato in studio di registrazione, utilizzando tecnologie avanzate appositamente elaborate per assecondare le sue idee ed esigenze compositive. Klang e Licht esprimono l’originale concezione del tempo elaborata da Stockhausen, nata dall’attrazione del compositore tedesco per le filosofie orientali, in cui l’immobilità contemplativa è vissuta come azione, in contrapposizione a quella romantico-espressionista fondata sul divenire e sull’inafferrabilità dell’attimo e avente pertanto un forte senso di direzionalità.
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Il Suono del Logos voci di Norberto Bobbio, Noam Chomsky, Hans Georg Gadamer, Emmanuel Levinas, Karl Popper, Oliver Sacks musiche di Luca Francesconi, David Lang, Philip Jeck, Claude Lenners, Alvin Curran, Helmut Oehring interpreti: Alter Ego Alvin Curran Philip Jeck Dice Nietzsche, nella Gaia scienza, che la filosofia è “un pensiero che danza”. Se vuol essere davvero lieto, allora, il logos dei filosofi non può che trasformarsi in suono: solo imparando a suonare, infatti, il pensiero può trasformarsi nella musichè di Platone e di Aristotele, ovvero la sintesi perfetta tra musica, movimento e poesia. Come facevano i loro colleghi antichi con i testi dei poeti, sei tra i maggiori compositori contemporanei intonano, con gli strumenti dell’elettronica e dell’acustica, la voce, il volto, il gesto di altrettanti pensatori del Novecento: da Gadamer a Popper, da Levinas a Sacks, da Bobbio a Chomsky. Da questa metamorfosi nascono sei nuovissime “cantate filosofiche” grazie alle quali il logos diventa voce, suono e canto. Al Kamandjati un progetto di Guido Barbieri e Oscar Pizzo testo: Amira Hass musiche: Franghiz Ali Zadeh, Ramzi Aburedwan regia video: Marco Dinoi drammaturgia: Guido Barbieri, Moni Ovadia, Oscar Pizzo con un’opera originale di Iannis Kounellis con: Ramzi Aburedwan, Mohammad Bakri, Amira Hass, Moni Ovadia musica dal vivo: Ensemble Dal’Ouna, Trondheim Soloists Alessio Allegrini, corno Oscar Pizzo, tastiera storia La musica non è un privilegio: è un diritto di tutti. Per garantire questo diritto Ramzi Aburedwan, musicista palestinese, nato ventotto anni fa in un campo profughi alla periferia di Ramallah, ha deciso di aprire, nel 2005, una scuola di musica (Al Kamandjati) nel centro storico della città. E di portare lo studio della viola, del violino, della chitarra, della fisarmonica, nei campi profughi e nei centri urbani dei Territori Occupati. La storia di Ramzi è una parabola esemplare: nel 1987 era un ragazzino che lanciava le pietre contro i carri armati israeliani (e una foto diventata celebre lo ha fatto diventare il simbolo della prima Intifada), nel 1999 sedeva nella fila della West-Eastern Divan Orchestra fondata da Daniel Barenboim. Per raccontare questa storia in parole, musica e immagini Guido Barbieri e Oscar Pizzo, dopo l’esperienza di Portopalo. Nomi su tombe senza corpi, andato in scena all’Auditorium nel 2007, hanno riunito un gruppo del tutto “inedito” di artisti e di intellettuali: Amira Hass, corrispondente di Haaretz, l’unica giornalista israeliana che vive in Cisgiordania; Franghiz Ali Zadeh,
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compositrice azerbaijana di religione musulmana, amatissima da Yo Yo Ma e dal Kronos Quartet; Moni Ovadia, da sempre testimone attento della questione palestinese; Mohammad Bakri, il pi첫 popolare e amato attore palestinese;Yannis Kounellis, uno dei maggiori artisti contemporanei; Marco Di Noi, regista e videomaker e infine lo stesso Ramzi con i maestri e gli allievi di Al Kamandjati.
Attualmente sostenuto da: Fondazione Musica per Roma
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contemporanea/mente Comune di Lodi anno di fondazione 1997 organigramma coordinamento artistico: Aldo Campagnari per la sezione contemporanea/mente Alberto Braida e Giancarlo Locatelli, per la sezione “ il suono nell’istante” direzione organizzativa: Archivio storico del Comune di Lodi attività rassegne altro workshop, masterclass, conferenze linee artistiche il Festival vuole essere una giusta miscela di musica scritta e improvvisata con in comune l’oggi e l’idea che sia creata nel nostro tempo, con qualche sguardo qua e là nel passato, giusto per capire da dove veniamo e indovinare dove presumibilmente stiamo andando. progetti selezionati creazione dell’orchestra d’archi WuMing che si è prodotta il 15 settembre 2006 sotto la bacchetta di Yoichi Sugiyama L’entusiasmo dei membri dell’ensemble ha fatto sì che si proseguisse nella progettazione di future performance anche al di fuori della città di Lodi Riccardo Vaglini commissione di contemporanea/mente a Riccardo Vaglini di un brano per accordeon, violoncello ed archi (2006) concerto di artisti come John Tilbury, Joelle Leandre ed Eddie Prevost nel 2007 concerti e workshop con grande affluenza di iscritti collaborazioni internazionali (Europa) progetto con la Spagna 2006 Trio Arbos, masterclass sulla musica di Mauricio Sotelo tenuta da Voro Garcia e, nel 2007, concerto del duo Alberdi-Aizpiolea mostra fotografica a tema nell’edizione 2007 curata da Alessandro Carpentieri Attualmente sostenuto da: Comune di Lodi
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Controindicazioni Festival anno di fondazione 1975 organigramma presidente: Mario Schiano coordinamento artistico: Pasquale Innarella, Antonio Biondo, Fabrizio Spera, Gianfranco Tedeschi, Salvatore Pilato, Maurizio Chiavelli, Claudio Fusacchia, Alessandro Carpentieri, Massimo De Orazi, Adriano Raspanti (soci nominati consiglieri) attività festival Controindicazioni
singoli eventi
concerti altro convegni e laboratori linee artistiche Fin dalla sua nascita il Festival Controindicazioni si è caratterizzato facendo scelte fo rti e ra d icali, ha voluto costantemente documentare, mettendoli spesso a confronto, il free jazz, la mu s ica improvvisata europea e la ricerca elettronica. Nel corso della sua lunga storia ha sempre prestato un’attenzione particolare alla valorizzazione delle nu ove generazioni mettendo a disposizione spazi e collaborazioni con musicisti già affermati. Dal punto di vista politico-culturale ha avuto un ruolo fondamentale, per la crescita del nostro paese, nel campo della ricerca mu s i c ale non accademica.Tutto questo grazie alla fi g u ra di Mario Schiano, infaticabile musicista ed operatore cultura l e. Parallelamente, nel corso degli anni ha org anizzato diversi convegni (Università, Accademia Filarmonica, ecc.) sui temi più diversi della ricerca facendo incontrare musicisti, compositori, teorici della musica e giornalisti. Così come non ha trascurato di organizzare labora t o ri per strumentisti di qualsiasi provenienza, tenuti da nomi di chiara fama. Nel festival, che si tiene ogni anno a Roma, hanno suonato decine e decine di musicisti provenienti da diverse nazioni. Questo fatto ha creato un’infinità di relazioni tra i musicisti stessi provocando nuovi progetti e nu ove collaborazioni e questo è un altro grande merito della ra s s e g n a . Negli ultimi anni si è voluta trovare una nu ova forma di continuità durante tutto l’arco dell’anno attraverso la promozione di concerti e sedute di improvvisazione che si svolgono in dive rsi spazi sociali romani, coinvolgendo un numero crescente di musicisti di diverse estrazioni esperi e n ze e nazionalità. foto Alessandro Carpentieri
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progetti selezionati concerto Roma,Teatro Colosseo, 14 ottobre 2000 Mario Schiano, sax alto e soprano Frances Marie Uitti, violoncello Le Quan Ninh, percussioni Un trio voluto fortemente da Mario Schiano musicista che attraversa tutta la vicenda del Free Jazz e dell’Improvvisazione italiana. Nella sua lunga carriera collabora con i maggiori esponenti della musica di ricerca di tutto il mondo. Frances Marie Uitti è strumentista che ha rivoluzionato la tecnica del violoncello. I maggiori compositori del secondo Novecento hanno scritto musica per lei. Quan Ninh è parimenti attivo come musicista classico e come improvvisatore. Ha composto ed eseguito musica per il teatro e per video. Mondo Ra Orchestra Roma, Auditorium RAI di Via Asiago, 25 ottobre 2001 Mondo Ra Orchestra presenta an earthly tribute to Sun Ra Pasquale Innarella, sax tenore, corno Edoardo Ricci, sax alto, clarinetto basso Edoardo Marraffa, sax tenore e alto Massimo Falascone, sax baritono, alto e sopranino Stefano Zorzanello, flauto e sax soprano Nico Casu, tromba Marina Ciccarelli, trombone Toto Pilato, trombone Luca Venitucci, piano e tastiere Gianfranco Tedeschi, contrabbasso Filippo Monico, batteria e percussioni Fabrizio Spera, b a t t e ria e percussioni Mike Cooper, voce, chitarra,elettronica Sabina Meyer, voce, theremin Alessandro Carpentieri, immagini Il Festival Controindicazioni produce Mondo Ra Orchestra facendo incontrare i migliori improvvisatori italiani per un omaggio alla musica di Sun Ra.Tutti i brani che vennero eseguiti furono arrangiati e ri s c ritti dai musicisti che vi parteciparono. Il concerto fu diffuso sul circuito internazionale EuroRadio. foto Alessandro Carpentieri
Mujician Roma, La Palma Club, 23 ottobre 2004 Keith Tippett, pianoforte Paul Dunmall, sax tenore e soprano Paul Rogers, contrabbasso Tony Levin, batteria
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Keith Tippett pianista e compositore protagonista fin dagli anni Settanta delle stagioni più creative della musica inglese (rock progressive, jazz d’avanguardiava, scena sudafricana). Ha collaborato con molti musicisti, tra gli altri, John Surman, King Crimson, E. Dean, M. Charig, M. Westbrook, J. Driscoll. Le sue composizioni spontanee per pianoforte combinano tecnica fenomenale e vivida immaginazione. Si presenta a Controindicazioni con Mujician, una delle sue formazioni più celebrate degli ultimi anni. Concerto di Leo Smith Roma, La Palma Club, 23 ottobre 2004 Per la prima volta a Roma si presenta uno dei maggiori artefici, fin dagli anni Settanta, della musica di ricerca AfroAmericana, il trombettista Leo Smith ha accettato di suonare in solo per il festival di Controindicazioni. Cosa rara per lui in America ma soprattutto in Europa. AMM Roma, Auditorium Parco della Musica, 29 ottobre 2005 John Tilbury, pianoforte Eddie Prevost, percussioni Giancarlo Schiaffini, trombone AMM è uno dei più importanti gruppi internazionali di Free Improvisation fondato a Londra nel 1965. La loro costante ricerca ha influenzato generazioni di musicisti. Hanno collaborato e suonato tra gli altri, con compositori come C. Cardew e C. Wolff. A Controindicazioni incontrano Giancarlo Schiaffini, nome storico della musica di ricerca italiana. storia Il festival Controindicazioni è stato fondato nel 1975 da Mario Schiano. Esso appartiene per durata e qualità al gruppo dei festival storici della musica di ricerca europea come il Total Music Meeting di Berlino, il Free Festival di Anversa e il Festival Konfrontationen di Nickelsdorf. Dopo le prime due edizioni si è svolto a Roma in maniera continuativa, proponendo la grande musica improvvisata europea ed americana. Oltre alle ultime tre generazioni di musicisti italiani hanno partecipato tra gli altri: M. Altena, D. Bailey, Han Bennink, P. Brotzmann, B. Guy, Evan Parker, Joelle Léandre, L. Coxhill, Alvin Curran, Leo Smith, Keith Tippet, V. Tarasov, Paul Lovens, F. Rzewsky, R. Rudd, B. Dixon, Peter Kowald, J. Tchicai, T. Honsinger, John Tilbury, Italian Instabile Orchestra, London Jazz Composer, Instant Composer Orchestra ed altri. Nel corso delle diverse edizioni alcuni partner hanno collaborato alla manifestazione sostenendo le spese di viaggio e/o alloggio per gli ospiti stranieri o mettendo a disposizione spazi dove fare concerti: Pro Helvetia, Fonds voor de Podiumkunsten, Netherlands Culture funds, Ambasciata Reale dei Paesi Bassi,Accademia Filarmonica Romana, Auditorium Parco della Musica di Roma, Auditorium RAI di Via Asiago.
Attualmente sostenuto da: Comune di Roma
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CRM Centro Ricerche Musicali via Lamarmora 18 - 00185 Roma tel. 06 4464161 - fax 06 4467911 info@crm-music.it crm.it@usa.net www.crm-music.it www.artescienza.info
CRM Centro Ricerche Musicali anno di fondazione 1990 organigramma direttore artistico: Michelangelo Lupone direttore responsabile: Laura Bianchini direttore scientifico: Lorenzo Seno ricercatore senior: Marco Giordano collaboratori artistici: Emanuela Mentuccia, Carlo Laurenzi, Silvia Lanzalone, Walter Cianciusi, segreteria artistica: Marianna Chiodi comunicazione: AWAKEB (collaboratore esterno) consulenza lavoro: Claudio Barracchia (collaboratore esterno) consulenza commerciale: Studio Sogecont (collaboratore esterno) attività festival Artescienza festival internazionale di arte scienza e cultura contemporanea rassegna Musica Scienza forum internazionale singoli eventi installazioni sonore d’arte, performance, grandi eventi concertistica italia / estero ricerca ricerca artistica, scientifico-tecnologica L’attività scientifica e tecnologica del CRM dal 1988 a oggi, realizzata in collaborazione con enti pubblici e istituti privati, si concentra prevalentemente sulle seguenti aree di ricerca: progettazione e realizzazione di sistemi informatici per la musica basati su strutture operative real time per applicazioni musicali e audio (Fly10, Fly30, GSS General Sound Synthesizer e PPS Psychoacoustic Parameter Synthesizer, impiegati in progetti di ricerca europei coordinati da CRF-Centro Ricerche Fiat); ricerche sull’acustica architettonica di sale da concer to e per la valorizzazione di luoghi d’arte, siti archeologici e ambienti museali; studio di modelli fisici finalizzati allo sviluppo di strumenti musicali virtuali; progettazione e realizzazione di sistemi multifonici basati su tecnologie proprietarie (Planofoni®, Olofoni, Guide del suono, Diffusori acustici) impiegati per la realizzazione di installazioni sonore d’arte e funzionali e grandi eventi; progettazione e realizzazione di liuteria straordinaria (Feed-drum, in collaborazione con Istituto Gramma); progettazione e sviluppo software (realizzazione di programmi dedicati al controllo di sistemi informatici con architettura parallela, basati su DSP; progettazione e implementazione di algoritmi musicali.
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altro masterclass computer music e interdisciplinari, seminari, convegni, mostre, eventi intermedia linee artistiche Le attività del CRM trattano le categorie imprescindibili di spazio e tempo entro cui la conoscenza e la comunicazione operano e sulle quali si concentra l’attenzione di gran parte delle teorie scientifiche e della creazione artistica contemporanea.Tali argomenti sono affrontati in un’accezione allargata che investe il piano della conoscenza e quello sensibile, della percezione e della fruizione con iniziative che toccano la musica, le arti visive, l’architettura, la filosofia, la scienza. progetti selezionati Evento al Colosseo Roma, 18 settembre 2003 installazione sonora d’arte con Olofoni di Michelangelo Lupone musica di Laura Bianchini e Michelangelo Lupone selezione di brani classici di autori vari a cura di Marco Di Battista Adriano Caputo, light design iniziativa di Capitalia in collaborazione con Soprintendenza ai Beni Architettonici e Comune di Roma
foto Massimo Carroccia
Identità e forme sonore Installazioni sonore d’arte e concerto per banda per la manifestazione internazionale “Costruire identità” Roma, Complesso Monumentale del San Michele e Teatro Palladium, 20 febbraio - 21 marzo 2004 promossa da AECER Associazione Enti Culturali Europei organizzazione: CRM-Centro Ricerche Musicali ideazione installazione sonora e musica di Michelangelo Lupone commissione e prima esecuzione assoluta di 4 opere per banda ed elettronica a Mauro Cardi, J.Wolf Brennan, Fabien Levy, Lutz Glandien organizzazione artistica: Laura Bianchini Banda musicale dell’Aeronautica Militare Patrizio Esposito, direttore Anna Clementi, Susan Long Solustri, voci Tre per Scelsi Roma, Auditorium del Goethe Institut, 9-11 dicembre 2005 in occasione del Centenario di Giacinto Scelsi spettacolo in tre giornate In rotta verso il duemila su testi di Mario Bertoncini installazioni sonore d’arte Scia, Metal Zone, Guide del suono di Michelangelo Lupone promosso da Fondazione Isabella Scelsi in collaborazione con Federazione Cemat
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organizzazione: CRM-Centro Ricerche Musicali drammaturgia e realizzazione: Franco Ripa di Meana coordinamento artistico: Laura Bianchini produttore esecutivo: Gianni Trovalusci musiche di Giacinto Scelsi e AA.VV. coreografia e danza: Patrizia Cerroni attori: Virginio Gazzolo, Massimo Verdastro, Emanuele Carucci Viterbi interpreti: Roberto Fabbriciani, Antonio Caggiano, Ilaria Drago, Roberto Laneri, Fabrizio Ottaviucci
foto Massimo Carroccia
Artescienza - Spazio deformato Festival internazionale di arte scienza e cultura contemporanea Roma, Goethe-Institut Rom, Auditorium, giardini e foyer, Casa dell’Architettura, Casa del Cinema, Casina del Cardinal Bessarione, 18 maggio - 15 giugno 2006 In coproduzione con Goethe-Institut Rom, ZKM, Casa dell’Architettura, Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, MiBAC - Dir. Gen. Spettacolo dal vivo, Dir. Gen. Beni Librari e Istituti Culturali, Soprintendenza ai BB.CC di Roma, patrocinio Regione Lazio, C o mune di Roma, Provincia dell’Aquila, Ambasciate e Istituti esteri di Cultura operanti a Roma (Ambasciate di Francia, Canada, Paesi Bassi), Istituto Giapponese di Cultura, Istituto Svizzero di Roma, Istituto Cervantes di Roma, Gaudeamus Foundation, AFAA; U n i ve rsità di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura L. Quaroni, Conservatori di Musica di L’Aquila, Roma, Sassari, Frosinone, Latina. comitato scientifico: Michael Kahn-Ackerman (Goethe-Institut); Laura Bianchini, Michelangelo Lupone (CRM); Amedeo Schiattarella (Casa dell’Architettura); Peter Weibel (ZKM). direzione artistica: Michelangelo Lupone direzione organizzativa: Laura Bianchini direzione scientifica: Lorenzo Seno coordinamento convegno: Maria Giovanna Musso segreteria artistica: Marianna Chiodi iniziative: concerti, performance, teatro musicale, installazioni sonore d’arte e luce, mostre architettura virtuale, Futurecinema, convegno, masterclass interdisciplinare Sorgenti nascoste Solopaca (BN), 7 settembre 2007 (inaugurazione) Opera scultorea/musicale permanente di Mimmo Paladino e Michelangelo Lupone per le Sorgenti dell’Alto Calore, Monte Pizzuto ideazione installazione sonora e musica di Michelangelo Lupone
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responsabile produzione: Laura Bianchini collaboratori artistici: Emanuela Mentuccia, Carlo Laurenzi, Silvia Lanzalone direzione scientifica: Lorenzo Seno collaborazione scientifica: Alessio Gabriele storia Fondato a Roma nel 1988, dai compositori Laura Bianchini e Michelangelo Lupone, sviluppa e promuove la ricerca e la produzione musicale e scientifica. Per i risultati raggiunti è stato riconosciuto ufficialmente nel 1990 dal Ministero dell’ Università e della Ricerca scientifica come ‘Centro di ricerca nel settore Musica’ e dal 2006 collabora con la Soprintendenza Archeologica di Pompei e la Soprintendenza ai Beni Culturali di Roma alla realizzazione di iniziative culturali artistiche e scientifiche e allo sviluppo di ricerche sul suono applicato alla progettazione in differenti contesti ambientali, architettonici e museali. Organizza ogni anno il forum internazionale Musica Scienza e coproduce la Biennale Arte Scienza. Per la produzione musicale impegna stabilmente musicisti e studiosi italiani e stranieri e collabora con formazioni strumentali e istituzioni musicali. Svolge l’attività didattica con corsi di perfezionamento in musica informatica, coordinati dall’ingegnere Marco Giordano, in collaborazione con diversi conservatori e università. Le attività scientifiche del CRM, dirette dal fisico Lorenzo Seno, hanno creato tecnologie hardware e software per la musica, nuovi strumenti e sistemi innovativi (v. sopra), che hanno trovato impiego in grandi istituzioni scientifiche e nella realizzazione di grandi eventi: Gran Gala Verdi-Teatro Regio di Parma 2001; Installazione al Colosseo, Roma 2003; prima Conferenza euro-mediterranea dei Ministri dell’Agricoltura, Venezia 2003, Notte Bianca, Roma 2005,Teatro dell’ascolto, Casina del Cardinal Bessarione, Roma 2006, Made to Sound installazione sonora per i 60 anni della Ferrari, Sorgenti nascoste, installazione permanente per le Sorgenti dell’Alto Calore, Solopaca (opera di Paladino/Lupone), Musica in eco, installazioni sonore d’arte per la mostra Capolavori dalla Città proibita. Qianlong e la sua corte, Roma Museo del Corso 2007-2008.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo Soprintendenza ai BB.CC. del Comune di Roma
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curva minore Associazione per la musica contemporanea anno di fondazione 1997 organigramma presidente e direttore artistico: Lelio Giannetto coordinamento della produzione: Lelio Giannetto consulenza artistica e scientifica: Paolo Emilio Carapezza, Piero Violante, Gaetano Pennino, Giovanni Damiani collaborazione didattica:Valeria Fazzi, Davide Barbarino, Daniela Orlando collaborazione organizzativa: Francesco Gallea, Flavio Giaconia,Valerio Mirone collaborazione tecnica: Davide Gambino, Roberto Conigliaro, Gano Scancarello amministrazione: Emilio Rubè ufficio stampa: Daniele Sabatucci comunicazione grafica: Paolo Di Vita documentazione video: Francesco Sirio Brigiano documentazione audio: Giovanni Costagliola attività stagione La musica attraversa/o i suoni festival Pratiche inusuali del fare musica rassegna Il suono dei soli singoli eventi Dreamin’ california Il pensiero elettronico Nuove tracce Il suono organizzato ricerca Treatise convegno Ascolta Palermo / Palermo Ascolta, giornate internazionali laboratori, workshop, didattica The Great Learning Le Parole della Musica altro Strade del cinema concorso
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linee artistiche L’obiettivo dell’associazione, sin dal principio, è legato alla divulgazione della musica contemporanea, con particolare riferimento alla relazione tra le espressioni derivanti dai percorsi istituzionali accademici e quelle provenienti da tracciati paralleli non accademici, che costituiscono però un tessuto indispensabile per tenere viva la scena contemporanea e per indagarla più approfonditamente. Ci si trova, quindi, nella necessità di concertare una serie di elementi musicali, sonori e teorici, che pur costitutivamente differenziati per generi, orientamenti culturali, sociali, concezioni estetiche, metodologiche o altro, riescono ad essere presenti contestualmente all’interno dello stesso spazio divulgativo. Ciò permette di aggregare più che dividere, di confrontare più che di isolare, rappresentando concretamente, come dato esperienziale, l’attuale idea di ipertesto, o, se si vuole, la più antica di Kaos sonoro. Riscontriamo, infatti, tra le nostre attività, una reale difformità di rappresentazioni sonore a volte apparentemente contrapposte, come, ad esempio, musica rinascimentale e musica d’improvvisazione radicale; alcune espressioni jazzistiche tradizionali e la musica contemporanea in senso stretto (la cosiddetta Nuova Musica, ma non soltanto di riferimento europeo); le problematiche sul paesaggio sonoro e/o anche il rapporto tra la concezione accademica di tradizione orale e nuove possibilità ‘tradizionali’ di espressioni sonore legate a percorsi di non scrittura. Non restano esclusi da queste possibili relazioni dialogiche sulle espressioni sonore le esperienze sperimentali e tecnologiche elettroniche o multi-dimensionali. Hanno costituito tessuto connettivo di radicamento culturale le relazioni didattico-divulgative intraprese con diverse scuole superiori e corsi universitari sul territorio siciliano (Palermo, Enna, Catania), ma anche europeo (Spagna, Francia, Olanda), sviluppando relazioni di collaborazione internazionali, ottenendo notevole fortuna tra il pubblico più giovane grazie soprattutto ad alcune metodologie di comunicazione e agli incontri teorici preliminari ai concerti. Tutto ciò porta a considerare l’idea della diversità come risorsa, non come conflitto, cosa apparentemente semplice, ma nella pratica non così facile da applicare. progetti selezionati Curva Minore - pratiche inusuali del fare musica (1997-2000 quattro edizioni) Festival internazionale che rappresenta composizioni eterodosse e sperimentali, spesso non legate alla scrittura, ma che si avvalgono di altri e diversi modi di organizzare i suoni e primo tra essi la pratica dell’improvvisazione. La musica attraversa/o i suoni - stagione concertistica (2001-2008 otto edizioni) proposta di ascolto trasversale attuata tramite la rappresentazione di più ambiti e generi musicali. Il Suono Dei Soli - rassegna di musica contemporanea di scrittura (1999-2008 dieci edizioni) dove le composizioni eseguite si avvalgono di uno stile più accademico e legato alla notazione musicale nei suoi molteplici aspetti, e a cui hanno preso parte alcuni dei più grandi esponenti del panorama musicale nazionale ed internazionale, messi a fianco alle risorse creative attive sul territorio siciliano siano essi compositori di differenti generazioni (Pennisi, Sciarrino, Incardona, La Licata, G. Damiani, Sollima, Betta, Gagliano, Zorzanello, Crescimanno, ed altri).
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storia L’associazione inoltre organizza saltuariamente eventi unici: Dreamin’ California I - incontri musicali di confine Sicilia/S.Francisco, 1998 Dreamin’ California II - incontri musicali di confine Sicilia/S.Francisco, 2008 Exploreen - incontri radicali di improvvisazione Italia/Francia, 2001 ospite M. Doneda Acustico Caustico rassegna di musica su più dimensioni, 2004 …Open I - workshop multidimensionale Sicilia/Francia, 2004, ospite J.M. Montera …Open II - workshop multidimensionale Sicilia/Francia, 2006 ospite J.M.Montera Il Pensiero Elettronico I - convegno/seminario sulla musica elettronica, 2003 ospite G. Nottoli Il Pensiero Elettronico II - convegno/seminario sulla musica elettronica, 2004 ospite G. Nottoli Ascolta Palermo/ Palermo Ascolta - giornate internazionali sul paesaggio sonoro, 2005 Il Suono Organizzato - convegno/seminario tra composizione e improvvisazione, 2005 ospite Giancarlo Schiaffini. Nel 2002, in collaborazione col Teatro Massimo di Palermo - con l’allora direttore artistico Roberto Pagano - l’Università degli Studi di Palermo e il GRIM di Marsiglia, Curva Minore ha realizzato un seminario su Treatise di Cornelius Cardew. La celebre composizione, realizzata totalmente in notazione grafica, è stata successivamente eseguita dall’EIE come prima esecuzione italiana. Nel 2003, su richiesta e dietro finanziamento della Fondazione Teatro Massimo di Palermo, ha curato la direzione artistica e la produzione di “Nuove Tracce - rassegna di musica tra composizione ed improvvisazione”. Curva Minore ha collaborato con alcuni dei più importanti enti siciliani quali il Teatro Massimo di Palermo, realizzando seminari di musica elettronica indirizzati ai giovani studenti siciliani; con l’associazione di musica antica “Antonio Il Verso”; l’Istituto di Storia della Musica (oggi Dipartimento Aglaia) della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo;; la Fondazione Orestiadi di Gibellina; la Fondazione Ignazio Buttitta; il Museo Internazionale delle Marionette “Fondazione Antonio Pasqualino”, la Casa museo Antonino Uccello di Palazzolo Acreide (Sr), il Museo Regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa.Tra le relazioni internazionali consolidate ricordiamo: Museo Interactivo de la Musica de Malaga, GRIM di Marsiglia, Bimhuis di Amsterdam, CCAM di Vandoeuvre les Nancy. Attualmente sostenuto da: Regione Sicilia, Assessorato ai Beni Culturali e Ambientali e alla Pubblica Istruzione Casa Museo Antonino Uccello Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino Fondazione Orestiadi di Gibellina Fondazione Ignazio Buttitta Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi Goethe-Institut Palermo Centre Culturel Français de Palerme et de Sicile Università degli Studi di Palermo Liceo-Ginnasio G. Garibaldi di Palermo Istituto Magistrale Statale R. Margherita di Palermo Liceo Artistico G. Almeyda di Palermo Liceo Scientifico P. Farinato di Enna
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dèdalo ensemble anno di fondazione 1995 organigramma presidente: Daniela Cima direttore artistico:Vittorio Parisi vicepresidente: Elena Pasotti segreteria e amministrazione: soci fondatori consulente fiscale: Claudia Morandi ufficio stampa, grafico, tipografo, tecnico del suono, personale di sala: collaborazioni esterne componenti ensemble: Vittorio Parisi, direttore Daniela Cima, flauto Marco Ambrosini, oboe Rocco Carbonara, clarinetto Leonardo Dosso, fagotto Elena Pasotti, pianoforte Leopoldo Saracino, chitarra Francesca Tirale, arpa Gian Maria Romanenghi, percussioni Raffaello Negri, violino e viola Giovanna Polacco, violino Carlo Costalbano, viola Guido Boselli, violoncello GianPiero Fanchini, contrabbasso collaborano: Maria Agricola, Barbara Bettari, Alda Caiello, Laura Catrani, soprano Sonia Turchetta, mezzosoprano Sonia Bergamasco, voce Luciano Bertoli, voce recitante Laura Trainini, flauto Luca Avanzi, oboe Angelo Teora, Nicola Zuccalà , clarinetto Gianni Alberti, saxofono Sergio Malacarne, tromba Elena Casoli, chitarra Cristina Ghidotti, arpa Sergio Lattes, clavicembalo Riccardo Balbinutti, Alan Beretta, Luca Gusella, Matteo Moretti, percussione Marco Perini, Paolo Perucchetti, violoncello
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attività rassegna Sulle ali del Novecento - Musicanuova eventi mostre multimediali altro concertistica concorso biennale internazionale di composizione “… a Camillo Togni” bando negli anni dispari, premiazione negli anni pari linee artistiche L’associazione è orientata sia alla promozione della creatività contemporanea sia alla proposta di musiche del Novecento storico, ponendole anche a confronto con la musica del passato. Guide all’ascolto e note di sala si rivolgono ad un pubblico generico; laboratori specifici sostenuti dall’ensemble si rivolgono ai compositori eseguiti in stagione o ai finalisti nelle fasi finali del concorso “… a Camillo Togni”; laboratori e lezioni-concerto vengono predisposti per gli studenti. progetti selezionati Bourreaux de solitude Brescia,Teatro Sancarlino, 10 dicembre 2005 Pierre Boulez Le Marteau sans maître Sonia Turchetta, mezzosoprano dèdalo ensemble Vittorio Parisi, direttore presentazione di Gabriele Manca lezioni-concerto per i Conservatori di Brescia e Milano Pallide lune e divertimenti Mantova,Teatro Bibiena, 20 aprile 2006 in collaborazione con la Società dei Concerti di Mantova Brescia,Teatro Sancarlino, 22 aprile 2006 Arnold Schönberg Pierrot lunaire William Walton Façade, an Entertainment Sonia Bergamasco, voce dèdalo ensemble Vittorio Parisi, direttore Omaggio di compositori bresciani alle Vittime di Piazza della Loggia Brescia, Auditorium San Barnaba, 28 maggio 2006 Festival pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo in collaborazione con la Casa della Memoria Maria Agricola, soprano dèdalo ensemble Vittorio Parisi, direttore
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Rotte sonore Brescia,Teatro Sancarlino, 20 gennaio 2007 musiche di Fabio Vacchi, Armando Gentilucci, Gianvincenzo Cresta, Mario Cesa dèdalo ensemble Vittorio Parisi, direttore Maria Agricola, soprano Luciano Bertoli, voce recitante in collaborazione con Stradivarius per la pubblicazione del CD Rotte sonore Omaggio a Elliott Carter per il suo 100° compleanno Roma, IUC Istituzione Universitaria dei Concerti, Università di Roma La Sapienza, 19 gennaio 2008 Petrassi, Dallapiccola, Carter (prima italiana di Mosaic e prima a Roma di Tempo e tempi) Alda Caiello, soprano dèdalo ensemble Vittorio Parisi, direttore storia dèdalo ensemble è una associazione senza fini di lucro nata a Brescia nel 1995 con lo scopo di diffondere la cultura musicale del Novecento e la creatività contemporanea. Nella sua città promuove la rassegna Sulle ali del Novecento che giunge, nella stagione 20072008, alla XIII edizione del rinnovato progetto Musicanuova, in collaborazione con il Gruppo Musica Insieme di Cremona. Sul territorio bresciano dèdalo ensemble è l’unico organismo che si occupa del Novecento musicale e della produzione contemporanea in modo specifico e ne promuove la diffusione sia attraverso un proprio ensemble specializzato (che svolge attività concertistica anche presso altre associazioni ed enti, italiani e stranieri) sia invitando ospiti qualificati (Luis Bacalov, Danilo Rea, Sonia Bergamasco, Moni Ovadia ecc). Nel novembre 2007 è stata bandita la V edizione del Concorso Internazionale di Composizione “…a Camillo Togni”, che si realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Nel dicembre 2004 l’Associazione ha organizzato la mostra multimediale “Arnold Schönberg” presso il Salone Vanvitelliano di palazzo Loggia a Brescia. curriculum Nato nel 1991, dèdalo ensemble si presenta in varie formazioni cameristiche. Intenso affiatamento e comunanza di obiettivi hanno riunito interpreti che hanno al loro attivo una qualificata esperienza, sia come solisti, sia in gruppi da camera e orchestre sinfoniche. Prestigiose istituzioni concer tistiche lo hanno ospitato: Sémaine Européenne des Musiques d’haujourd’hui di Parigi 1991; Il Coretto di Bari; Società dei Concerti di Brescia, 1997; Schreyahaner Herbst, Uelzen, 1997; Fondazione Cini - Teatro La Fenice,Venezia 2000; Nuova Consonanza di Roma; Rive-Gauche,Torino 2002; Milano Musica, L’emozione del nuovo, 2004; Fondazione Romanini di Brescia; Musica Contemporanea in Irpinia, 2005; Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, 2006; Festival Pianistico Internazionale “B. Michelangeli” di Brescia
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e Bergamo, 2006; Rassegna della IUC presso l’Università “La Sapienza” di Roma, 2008. Il repertorio comprende opere del Novecento storico e dei compositori contemporanei più significativi a livello nazionale ed internazionale. Molto apprezzato dal pubblico e dalla critica, dèdalo ensemble ha registrato per le case discografiche Stradivarius, Edipan, Bongiovanni e Rugginenti e sue esecuzioni sono state trasmesse dalle emittenti RAI Radio3, Radio France, Radio austriaca Örf. dèdalo ensemble è diretto stabilmente da Vittorio Parisi.
Attualmente sostenuto da: Provincia di Brescia Comune di Brescia Comune di Gussago (BS) Fondazione Cariplo Fondazione ASM
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Diapason Festival URTIcanti anno di fondazione 1991 organigramma presidente: Raffaella Ronchi coordinamento artistico: Consiglio Direttivo presidente: Raffaella Ronchi vicepresidente: Antonella Felle (con funzioni di segreteria) consigliere: Luigi Sabato attività festival URTIcanti linee artistiche Festival URTIcanti, ovvero Festival di ricerca artistica contemporanea. Nasce a Bari tra anni fa dalla volontà di Raffaella Ronchi che ha saputo trascinare con sé un numero sempre più numeroso ed in crescita di musicisti che affiancano URTIcanti con le loro professionalità. In primis Fiorella Sassanelli, divenuta insieme a Raffaella, mente artistico-organizzativa del festival. La sperimentazione musicale non ha mai avuto vita facile nella nostra città inglobata in iniziative contenitore basate su musiche di consumo, oppure confinata in ambiti ristretti o strettamente accademici, f u o ri dalle dinamiche culturali urbane, e soprattutto giovanili. Partendo da queste considerazioni e dal voler contribuire a favorire l’avvicinarsi del pubblico barese alla musica contemporanea in molteplici sue importanti articolazioni, è nato URTIcanti. progetti selezionati Concerto monografico su musiche di Ivan Fedele Bari,Teatro Kismet, Festival di Musica Contemporanea URTIcanti, 12 novembre 2005 Etudes Boreales (1990) per pianoforte Immagini Da Escher per pianoforte, percussione, flauto, clarinetto, violino e violoncello Apostrofe (2000) per flauto in do Dedica (2000) per flauto Two Moons (2000) per due pianoforti ed elettronica High (1996) “in memoriam Miles Davis” versione per trombone elaborata da Michele Lomuto, prima esecuzione Viaggiatori Della Notte (1983) Tre pezzi per violino solo Donax (1997) per flauto solo Maja (1999) per soprano, pianoforte, percussione, flauto, clarinetto, violino e violoncello su testo di G. Corti Michele Lomuto, trombone; Francesco D’Orazio, violino; Nicola Fiorino, violoncello; Emiliano Maurelli, clarinetto; Mario Caroli, Raffaele Bifulco, flauto; Filippo Lattanzi, percussioni; Raffaella Ronchi, Giuseppe Bini, Domenico Di Leo, pianoforte; Alda Caiello, voce
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Marco Angius, direttore in collaborazione con l’Università di Bari e con i Conservatori di Monopoli, con il Patrocinio della Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari concerto Quartetto Arditti Bari, Auditorium Vallisa, Festival di Musica Contemporanea URTIcanti, 25 novembre 2006 Marco Stroppa Spirali perquartetto d’archi ed elettronica Gyorgy Ligeti Quartetto n°1, Mètamorphoses nocturnes in cooproduzione con Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari concerto monografico con musiche di Marco Stroppa B a ri ,Teatro Kismet OperA, II Festival di Musica Contemporanea URTIcanti, 26 novembre 2006 miniature estrose n°4 - 6 (1991/2002) per pianoforte amplificato ay, there’s the rub (2001); omaggio a Gyorgy Kurtag; little i per flauto ed elettronica (1996) Paola Bruni, pianoforte; Nicola Fiorino, violoncello; Mauro Altamura, clarinetto; Giuseppe Russo Rossi, viola; Giuseppe Bini, pianoforte; Mario Caroli, flauto Il Giappone da Hosokawa a Wyttenbach Bari, Auditorium Biblioteca Nazionale, Cittadella della Cultura, Festival di Musica Contemporanea URTIcanti, 28 novembre 2007 Toshio Hosokawa Renka I (1986) per soprano e chitarra Jo Kondo Calamintha (2000) per chitarra sola Tôn Thât Tiêt Préludes à un dialogue (1989) per duo di chitarre Junghae Lee Two Korean Folk Songs (2002); Saeya saeya; Arirang per canto e arpa Isang Yun In balance (1987) per arpa sola Jürg Wyttenbach Laut Käfig (1995-97) per soprano e arpa Sylvia Nopper, soprano; Consuelo Giulianelli, arpa; Maurizio Grandinetti, Nando di Modugno, chitarra La musica di Toshio Hosokawa Bari, Auditorium Biblioteca Nazionale Cittadella della Cultura, Festival di Musica Contemporanea URTIcanti, 30 novembre 2007 Vertical Song per flauto solo Lied per flauto e pianoforte (prima esecuzione italiana) Haiku for Pierre Boulez - per il suo 75° compleanno, per pianoforte Reminicience per marimba sola In die Tiefe der Zeit per violoncello e accordeon Silent Flowers per quartetto d’archi Mario Caroli, flauto; Silva Costanzo, pianoforte; Nicola Fiorino, violoncello; Francesco Palazzo, fisarmonica; Leonardo Losciale, marimba Quartetto Felix
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storia URTIcanti si articola in una triplice natura: masterclass, rassegna di concerti, mostra d’arte. La mastercalss si rivolge a compositori giovani e già professionisti. Nelle tre edizioni abbiamo avuto rispettivamente le autorevoli docenze di Ivan Fedele (cavaliere della musica in Fra n c i a e docente di composizione presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia), Marco Stroppa (già direttore del dipartimento di Ricerca Musicale dell’IRCAM di Parigi, è referente pri v i l e g i ato a livello internazionale sulla musica elettronica) e Toshio Hosokawa (raffinato compositore giapponese, apprezzato in tutto il mondo). Le mastercalss sono state seguite da compositori provenienti da tutta Italia che hanno potuto ascoltare le loro composizioni in concerto eseguite da musicisti pugliesi. Intorno alla musica di questi prestigiosi compositori si è sviluppato tutto il festival, dedicando a ciascuno un concerto monografico con esecutori già affermati nel panorama internazionale, come Mario Caroli, F rancesco D’Orazio, Filippo Lattanzi, Marco Angius,Alda Caiello, Nicola Fiorino, Francesco Palazzo, Paola Bruni, Silva Costanzo, e con mu s icisti giovani e meno giovani, conosciuti o meno conosciuti, ma di altissima professionalità e capacità. Un’attenzione particolare è stata data ai musicisti pugliesi. Di fatto in ogni edizione si è voluto sottolineare il valore di un compositore, in particolare: nel 2005 il barese Franco De Grassi, compositore di musica acusmatica; nel 2006 il leccese Biagio Putignano, con un suo lavoro su nastro magnetico e, nel 2007, il barese Vito Palombo, omaggiandolo con l’esecuzione in prima assoluta di un difficilissimo e suggestivo brano dal titolo B u t t e r f l y, titolo che ha poi i s p i rato un intero concerto dedicato all’amore ed alla donna, realizzato in collaborazione con l’associazione culturale AIECS. Se le prime edizioni sono state un confronto continuo tra mu s ica italiana e francese, essendo Fedele e Stroppa italiani ma con una forte influenza della cultura francese (da qui nasce la proficua collaborazione con l’Alliance italo-francese), l’ultima edizione ha privilegiato la musica d’oriente, quella giapponese in particolare, ma anche tutta quella musica lontana dalla cultura italiana, con concerti che hanno avuto come protagonisti Michele Lomuto, Amelia Felle, Gianni Lenoci, il quartetto Felix e le attrici Nunzia Antonino e Anna Garofano. La collaborazione con il Conservatorio di Musica “Nino Rota” di Monopoli, ha prodotto ad URTIcanti un numero elevatissimo di giovani e promettenti musicisti che si sono alternati nei vari concerti tenuti presso il Teatro Kismet, il Salone degli Affreschi dell’Università di Bari, l’Auditorium Sagarriga Visconti all’interno della Biblioteca Nazionale Cittadella della Cultura, ma anche in luoghi accreditati ormai ad ospitare eventi d’arte come la Feltrinelli Mega Store. Il festival poi si vanta di percorrere binari paralleli nell’ambito delle arti figurative, ospitando eventi come gli interventi artistici di Alessandra Lama, le prestigiose mostre URTIopere e Il Bianco e il Nero, ed in ultimo, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica, Similis/Dissimilis. Convinte che la mu s i c a , anche quella contemporanea, possa aprire alla comunicazione con l’altro, e fo rti dell’ammirazione che compositori ed esecutori hanno finora testimoniato ad URTIcanti, pensiamo che il festival debba offrire sempre più nu ovi stimoli culturali alla città e che possa e deve guardare sempre più lontano! Attualmente sostenuto da: Regione Puglia Provincia di Bari Comune di Bari Università degli Studi di Bari Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli
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Diastema Trio Debussy Associazione Diastema corso Tazzoli, 200 - 10137 Torino tel. e fax 011 3140788 gianni.sartorio@tiscali.it www.triodebussy.com
Diastema Trio Debussy anno di fondazione 2006 organigramma presidente e direttore artistico: Giovanni Sartorio componenti ensemble: Antonio Valentino, pianoforte Piergiorgio Rosso, violino Francesca Gosio, violoncello attività festival Tra Futuro & Passato concertistica linee artistiche Organizzazione della 5a edizione del Festival Tra futuro e passato, svoltasi a Pinerolo a cavallo tra il 2006 e il 2007, presso la Sala da Concerti Italo Tajo, sotto la direzione artistica del Trio Debussy. Durante il Festival vengono presentate in prima esecuzione assoluta composizioni appositamente commissionate a compositori italiani. curriculum Dal 1989, anno della sua fondazione, il Trio Debussy inizia subito a studiare approfonditamente il repertorio del trio con pianoforte con i più eminenti maestri, il Trio di Trieste e il WienerSchubert-Trio (oggi Altenberg Trio). Nelle rispettive scuole dopo quattro anni di studio conseguirà a Duino (Scuola Superiore Internazionale del Trio di Trieste) il diploma di merito e a Vienna il diploma di musica da camera con il massimo dei voti e la lode. La dedizione allo studio del repertorio per trio ha portato i membri del Trio Debussy a far convergere da subito la loro singola attività artistica unicamente verso il Trio evitando che ogni altra attività parallela potesse distrarne lo studio. Parallelamente allo studio il Trio Debussy inizia la carriera concertistica che lo vede ospite presso importanti società concertistiche: l’Unione Musicale di Torino, Società dei Concerti di Trieste, Amici della Musica di Firenze, Accademia Chigiana di Siena, Amici della Musica di Palermo, Amici della Musica di Perugia, IUC di Roma, GOG di Genova, Bologna Festival, “Barbara” di Pescara, Amici della Musica di Verona, Amici della Musica di Vicenza, Società Filarmonica di Trento, Camerata Musicale Barese, Festival Danubio di Monfalcone, Stagione Lipizer di Gorizia, Società Filarmonica di Rovereto, Laudamo di Messina, AME di Catania, Associazione Scarlatti di Napoli, Sociedad Filarmonica di Valencia. Nel 1993 ha debuttato alla Grosser Saal del Musikverein di Vienna con il Triplo Concerto in do magg. di Beethoven; nel 1999 ha tenuto due concerti al Teatro Coliseum di Buenos Aires e da quattro anni è ospite del Festival torinese Settembre Musica.
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Nel 1994 è stato scelto dall’Unione Musicale di Torino come complesso in residence per un progetto di durata triennale che ha permesso al Trio Debussy di approfondire e ampliare ulteriormente il suo repertorio, fino ad oggi. Il Trio Debussy ha eseguito presso l’Unione Musicale di Torino circa 20 opere diverse, da Mozart ai contemporanei. Vincitore del Primo premio al Concorso Internazionale per complessi da camera Premio Trio di Trieste (1997).
Attualmente sostenuto da: Fondazione Cassa di Risparmio di Torino Comune di Pinerolo Comune di Luserna San Giovanni
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Dissonanze anno di fondazione 2000 organigramma presidente e direttore artistico: Giorgio Mortari responsabile di produzione: Raffaella Favilla responsabile amministrazione: Micaela Doti responsabile comunicazione e marketing: Giulia Carpinelli attività festival Dissonanze rassegna Meet in Town - Auditorium Parco della Musica - Progetto in collaborazione con Snob Production e Fondazione “Musica per Roma” linee artistiche Dissonanze è il primo e più importante festival italiano dedicato alle arti e alle musiche elettroniche e digitali nei diversi ambiti in cui si manifestano: concerti, laptop e dj set, installazioni multimediali, vj performance e proiezioni. Il festival si svolge a Roma dal 2000. Presenta ogni anno artisti affermati insieme ad emergenti, opere conosciute e già importanti accanto ad anteprime e commissiona collaborazioni e produzioni originali e site specific ideate proprio per gli spazi inusuali che di volta in volta occupa, come quelli del Palazzo dei Congressi dell’EUR (capolavoro di marmo bianco che rappresenta uno dei migliori esempi di razionalismo architettonico, sede principale del festival dall’edizione del 2005), del Chiostro del Bramante (cortile rinascimentale nel cuore della città), dell’ex Lanificio Luciani in via di Petralata, dell’ex Mattatoio del quartiere Ostiense, della Cappa Mazzoniana all’interno della Stazione Termini (edifici di archeologia industriale da poco ristrutturati), del deposito Atac in via di Grottarossa (luogo di intensa vita metropolitana). Il gioco del curatore del festival, e dei curatori di volta in volta coinvolti, è proprio quello di affiancare opere e performance diverse e stimolare gli artisti verso collaborazioni e creazioni inedite, nel nome della sperimentazione quanto dell’intrattenimento: ad ogni edizione, insieme agli spettacoli più consueti, Dissonanze propone nuove esperienze di “musica visiva”, spettacoli totali e immersivi in grado di stravolgere la normale dimensione percettiva e il normale coinvolgimento del pubblico, esaltandone gli aspetti più profondi e/o ludici. progetti selezionati Tanti gli spettacoli della programmazione. Tra i tanti momenti degni di nota si ricordano in particolare il live dei Matmos nel 2001 (band che ha poi partecipato a ben tre edizioni del festival, tornando nel 2003 e nel 2005), il set di Richie Hawtin nel 2003, primo artista di Dissonanze a suonare per 5000 persone (per poi tornare nel 2005), la performance audiovisiva di Ryoji Ikeda e quella di suoni e laser di Edwin van der Heide nel 2005, che hanno
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appassionato il pubblico più eterogeneo, e il set di chiusura di Sven Väth nel 2006, che ha continuato a far ballare i 10.000 ospiti del festival fino alle prime luci dell’alba. La collaborazione curatoriale più prestigiosa è stata proprio quella con l’artista olandese Edwin Van Der Heide, dopo la prima volta al festival come artista multimediale nel 2005, presente come curatore di una intera sezione nel 2006, che ha visto alternarsi sul palco, tra gli altri, artisti come Marianne Amacher, Yasunao Tone, Cristian Vogel, Richard Devine, Francisco Lopez, C. M.Von Hausswolff. storia Dissonanze è nato nel 2000 come uno show-case, una selezione di artisti internazionali poco conosciuti per un evento a carattere ‘indie’, indipendente. La prima edizione è stata ideata con l’intento di mettere in luce un ambito musicale ben specifico che in Italia non aveva ancora trovato il giusto spazio: quello della musica elettronica tedesca. Le successive hanno avuto un carattere più intern a z i onale, seppure altrettanto indipendente. Nel corso degli anni è stato privilegiato in modo sempre più incisivo l’aspetto curatoriale e si è cercato di sviluppare una sempre maggiore commistione tra suono, immagine e architettura degli spazi che ospitano il festival. Obiettivo definitivamente ra ggiunto nel 2005, quando Dissonanze ha conquistato, come cornice ideale del suo progetto artistico, le geometrie marmoree del Pa l a z zo dei Congressi di Roma. Oggi Dissonanze sperimenta il rapporto tra creatività e nu ove tecnologie ricercando corrispondenze inedite tra universi e immaginari d i ve rsi. La collaborazione cura t o riale più prestigiosa è stata sicuramente quella con il Maestro Karlheinz Stockhausen, uno dei più grandi compositori d’avanguardia del XX secolo. La sua ultima opera è stata presentata in anteprima mondiale in occasione dell’inaugura z i one di Dissonanze 7 presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Attualmente sostenuto da: Regione Lazio Provincia di Roma Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali
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Dissonanzen Ensemble Dissonanzen anno di fondazione 1995 organigramma presidente:Tommaso Rossi coordinamento artistico: Tommaso Rossi (socio), Ciro Longobardi (socio), Marco Cappelli (socio) segreteria organizzativa: Sergio Tassi ufficio stampa: Giusi Zippo logistica: Raffaele Di Donna (socio) grafica e comunicazione: Kaleidos componenti ensemble: Enzo Salomone, voce recitante Tommaso Rossi, flauto Claudio Lugo, sassofono Mariano Lucci, clarinetto Luca Incoronato, fagotto Daniele Colombo, violino Francesco Solombrino, viola Manuela Albano, Marco Vitali, violoncello Marco Cappelli, chitarra Ciro Longobardi, pianoforte Alessandro Tomassetti, Antonio Caggiano, percussioni Francesco D’Errico, tastiere e sintetizzatore ospiti: Markus Stockhausen, Michel Godard, Linda Bsirì, Cristina Zavalloni, Alvin Curran, Marc Ribot, Jim Pugliese, Stefano Scodanibbio attività festival Festival Dissonanzen-Settimana di musica contemporanea concertistica Ensemble Dissonanzen linee artistiche L’intento ispiratore iniziale fu dettato da un lato dall’esigenza di creare organicamente le occasioni per un frequente ascolto della musica contemporanea a Napoli, città che non solo era rimasta emarginata dai principali filoni della produzione musicale del ‘900, ma spesso aveva vissuto distrattamente anche le sue rare occasioni di ascolto; e dall’altro quello di reagire a una linea culturale assai in voga dalla metà degli anni ‘80, che, spesso con fervore ideologico vagamente populista, si scagliava contro la musica di area post-weberniana (e anche contro
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lo stesso Schönberg) contrapponendo ad essa stilemi e atteggiamenti che potremmo sinteticamente definire come “neo-semplicismo” o “neo-melodismo”. Una continuità di fondo ha guidato l’attività di Dissonanzen, in ormai 15 anni di vita. Gli aspetti che ci sembra di poter sottolineare sono da un lato l’incontro della musica con gli strumenti della conferenza, del dibattito, della multimedialità, della teatralizzazione e, dall’altro, lo sviluppo di un ensemble di musica contemporanea aperto alla musica scritta e all’improvvisazione progetti selezionati Scelsi Morning Marc Ribot incontra l’Ensemble Dissonanzen New York,Tonic, 14 febbraio 2006 Napoli, Conservatorio San Pietro a Majella, 21 febbraio 2007 Salisburgo, Festival di Salisburgo, 9 agosto 2007 Assunta Spina Sonorizzazione del film muto New York, Anthology Film Archives, 17 febbaio 2006 Annecy, Festival del cinema italiano, 26 settembre 2006 Tempest Spettacolo di Alessandra Petitti e Claudio Lugo da Shakespeare Eduardo e Locke. Musiche di Claudio Lugo Napoli,Teatrino di Corte, 8 maggio 2004 Musica Porosa Markus Stockhausen incontra l’Ensemble Dissonanzen Napoli, Chiesa di Santa Caterina da Siena, 25 gennaio 2004 Genova, GOG, 22 maggio 2006 pubblicazione discografica Omaggio a Dallapiccola e Petrassi Ravenna, Ravenna Festival, 20 luglio 2004 Napoli, Associazione Alessandro Scarlatti, 24 febbraio 2005 pubblicazione discografica storia Nel 1995 si costituisce l’Associazione Dissonanzen. Dal 1997 l’Associazione ha organizzato 10 stagioni concertistiche. La direzione artistica è stata tenuta da Marco Vitali fino al 1999, da Claudio Lugo dal 1999 al 2003. Lo stesso è stato Coordinatore artistico dal 2004 al 2006. Attualmente il coordinamento artistico è affidato collegialmente a Tommaso Rossi, Ciro Longobardi e Marco Cappelli.Tommaso Rossi è il legale rappresentante dal 2000.
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curriculum All’interno dell’attività di Dissonanzen va citata l’attività produttiva dell’Ensembl e Dissonanzen, organico cameristico nato all’interno delle stagioni concertistiche dell’associazione. Intorno al nucleo stabile dei fondatori si aggregano di volta in volta strumentisti provenienti dall’ambiente napoletano ed italiano in genere, come pure ospiti quali Michel Godard, Linda Bsirì, Cristina Zavalloni, Enrico Baiano, il duo Markus Stockhausen/Tara Bouman, Jim Pugliese, Stefano Scodanibbio, Marc Ribot,Alvin Curran, invitati a prendere parte a progetti inediti. Dal 2002 l’Ensemble ha suonato per la Fondazione Premio Napoli (Teatro Mercadante), Amici della Musica di Trapani e di Modena, Musica Insieme di Bologna, Natura Déi Teatri e Festival Traiettorie di Parma (Teatro Farnese), Civita Festival, Festival Musica e Filosofia di Maratea, Festival Time Zones di Bari, Associazione Scarlatti di Napoli, Festival Internazionale di Ravello, Ravenna Festival, Centro di Musica Antica “Pietà de’Turchini”, GOG di Genova, Festival di Salisburgo. Ha al suo attivo il CD Musica Porosa pubblicato per l’etichetta Niccolò in collaborazione con Markus Stockhausen e Tara Bouman, un CD dedicato a Dallapiccola e Petrassi pubblicato dalla Mode Records di New York. Per la stessa etichetta è in uscita una pubblicazione dedicata alla musica da camera di Hans Werner Henze.
Attualmente sostenuto da: Provincia di Napoli Istituto Banco di Napoli-Fondazione Banca Popolare di Ancona Comune di Napoli Regione Campania
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Divertimento Ensemble anno di fondazione 1977 organigramma presidente e direttore artistico: Sandro Gorli coordinamento alla produzione: Adriana Armaroli ufficio stampa: Carmen Holmes grafico: Emilio Fioravanti componenti ensemble: Lorenzo Missaglia, flauto Luca Avanzi, oboe Maurizio Longoni, clarinetto Michele Colombo, fagotto Valerio Maini, corno Jonathan Pia, tromba Corrado Colliard, trombone Maria Grazia Bellocchio, pianoforte Gabriella Bosio, arpa Riccardo Balbinutti, percussioni Lorenzo Gorli, Andrea Mascetti, violini Maria Ronchini, viola Relja Lukic, Martina Rudic, violoncello Piermario Murelli, contrabbasso attività rassegna Rondò, 19 concerti a Monza e a Milano concertistica altro corso annuale di direzione d’orchestra per il repertorio dal primo Novecento ad oggi; corso di direzione d’orchestra per il teatro musicale da camera contemporaneo; Incontri internazionali “Franco Donatoni” per giovani compositori linee artistiche L’organizzazione si è mossa su tre linee principali: concertistica, in Italia e all’estero, didattica, attraverso i corsi di direzione d’orchestra per il repertorio cameristico dal primo Novecento ad oggi e per il teatro musicale contemporaneo e organizzativa, con la realizzazione della rassegna Rondò. Una particolare attenzione è stata rivolta al teatro musicale. Effettua una media di 5 commissioni a giovani compositori ogni anno.
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progetti selezionati La trahison orale di Mauricio Kagel regia di Carlo Cecchi teatro musicale Milano, Milano Musica, 18 ottobre 2004 repliche:Torino,Teatro Regio, 30 marzo 2005 Torino, Unione Musicale, 31 marzo 2005 Monfalcone,Teatro Comunale, 31 gennaio 2005 Mare Nostrum di Mauricio Kagel regia di Mauricio Kagel teatro musicale Monza, Rondò, Serrone della Villa Reale,14-15gennaio 2005 repliche: Milano, Rondò, Palazzina Liberty, 16 gennaio 2005 Venezia, Biennale Musica, 2-3 ottobre 2005 Buenos Aires,Teatro Colon, 21-22-23 luglio 2006 Satyricon di Bruno Maderna teatro musicale Monza,Teatro “Binario 7”, 8-9 giugno 2007 foto Roberto Masotti
El retablo de Maese Pedro e El Corregidor y la Molinera di Manuel De Falla Siena,Teatrogiocovita, Settimana Musicale Senese, 17 luglio 2001 curriculum Creato nel 1977 da alcuni solisti di fama internazionale e da alcune fra le prime parti delle due più importanti orchestre milanesi e sotto la direzione di Sandro Gorli, il Divertimento Ensemble si è rapidamene affermato in Italia e all’estero realizzando fino ad oggi più di 1000 concerti e 12 CD. Oltre settanta compositori hanno dedicato nuove composizioni all’ensemble: questi e numerosi altri hanno contribuito a creare per il complesso un repertorio cameristico, che ammonta a oltre 500 partiture di centoquarantadue diversi compositori, fra i più rappresentativi della nuova musica, non solo italiana. Ha effettuato concerti in Francia, Spagna, Svizzera, Germania, Austria, Belgio, Inghilterra, Jugoslavia, Turchia, Polonia, Messico, Russia, Stati Uniti e Giappone, oltre che nelle più importanti città italiane. Nel 1980 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano con l’opera Il Sosia di Flavio Testi e con un concerto monografico dedicato ad Aldo Clementi. Fra le sue incisioni più recenti: l’opera Solo di Sandro Gorli (CD Ricordi), il Satyricon di Bruno
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Maderna (CD Salabert-Harmonia Mundi), un’antologia di giovani compositori italiani (CD Fonit Cetra), un CD monografico dedicato a Giulio Castagnoli (CD Stradivarius) e, sempre di Bruno Maderna, il Don Perlimplin (CD Stradivarius). Da otto anni affianca all’attività concertistica un forte impegno in campo didattico, collaborando alle attività del Corso Annuale di Direzione d’Orchestra per la Musica del Novecento, tenuto da Sandro Gorli.
Attualmente sostenuto da: Regione Lombardia Provincia di Milano Comune di Milano Comune di Monza Fondazione Cariplo Fondazione Umberto Micheli Fondazione Sergio Dragoni Fondazione Banca del Monte di Lombardia
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Edison Studio anno di fondazione 1997 organigramma presidente: Alessandro Cipriani coordinamento artistico: Alessandro Cipriani, Fabio Cifariello Ciardi, Luigi Ceccarelli, Mauro Cardi attività singoli eventi concertistica ricerca didattica della sintesi ed elaborazione del suono, sonificazione di dati in tempo reale, composizione assistita altro produzione di opere elettroacustiche e intermediali linee artistiche Nella sua ormai decennale attività artistica e di ricerca Edison Studio ha ideato e presentato al pubblico numerose manifestazioni concertistiche e di studio, realizzate anche in collaborazione con altre istituzioni. Da diversi anni i compositori soci dell’associazione romana, Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi e Alessandro Cipriani, concepiscono e realizzano insieme non solo concerti interi, come quello che, nato dalla collaborazione con il percussionista persiano Mahammad Ghavi Helm, ha dato vita alla composizione di quattro lavo ri , raccolti nel CD Zarbing (Edizioni CNI e RAI Trade, 2006), ma anche opere scritte collettivamente, come è il caso delle colonne sonore dei film muti Gli Ultimi Giorni di Pompei e Das Cabinet des Dr. C a l i g a ri.Su questa particolare attività di ricerca e composizione collettiva, portata avanti da sette anni dai compositori di Edison Studio, è stato dedicato un importante un saggio pubblicato nel 2004 sulla prestigiosa rivista inglese “ O rganised Sound”: “Collective composition: the case of Edison Studio”. Oltre alla produzione delle nuove opere dei propri soci, Edison Studio dedica spazio ai giov ani compositori, ideando e realizzando, anche in sinergia con altri enti o associazioni, progetti che consentano di presentare al pubblico i loro lavori. Da sempre interessato all’intermedialità ed ai nuovi strumenti compositivi e mezzi espressivi fo rniti dalle nuove tecnologie, Edison Studio ha sviluppato in numerose iniziative questa tematica. Recentemente è stato completato un progetto in collaborazione con i video artisti Silvia Di Domenico e Giulio Latini che hanno realizzato quattro video dedicati ad altrettanti lavo ri dei compositori di Edison Studio. Le quattro opere video musicali sono state raccolte in un DVD (Auditorium Edizioni, 2008). Sempre per il 2008 è in programma la composizione e realizzazione della live soundtrack per il film muto L’Inferno del 1911, su commissione del Ravenna Festival. Lo spettacolo, in prima a Ravenna, verrà poi replicato in diverse città.
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progetti selezionati Das Cabinet des Dr. Caligari Dopo oltre ottant’anni la composizione della colonna sonora elettroacustica di Edison Studio ci restituisce un film rideterminato espressivamente. La composizione, commissionata dall’International Computer Music Conference (Singapore 2003), è stata preceduta da una lunga fase di analisi ed interpretazione del film, durante la quale sono stati definiti i climi espressivi, i percorsi formali e i materiali sonori che costituiscono la tavolozza timbrica della partitura: campioni strumentali e vocali, frammenti musicali preesistenti, suoni concreti e sintetici. La strumentazione prevede computer, tastiere MIDI connesse a campionatori, strumenti a percussione ed oggetti risonanti. L’intervento in tempo reale, come e oltre la tradizione del “muto”, restituisce l’emozione di una invenzione dal vivo non solo di musiche ma anche di ambienti sonori e linguaggio verbale che si sciolgono essi stessi in musica, e consente di sviluppare in modo flessibile e dinamico le intricate relazioni esistenti tra il materiale sonoro e il mondo espressivo e simbolico dei luoghi e dei personaggi. La colonna sonora dal vivo è stata eseguita nei seguenti festival: Singapore, International Computer Music ConferenceICMC 2003, 2 ottobre 2003; Roma, Goethe-Institut Rom, 15 dicembre 2003; Malmoe (Svezia), Eletrisk 04 4-8 maggio 2004; Catania, Auditorium Zo, Associazione Musicale Etnea 1 ottobre 2004; Cremona, Musica Insieme, 18 novembre 2004; Los Angeles, Scream 2005 Redcat, Disney Concert Hall, 22 novembre 2005; Bourges (Francia), Festival Synthèse, Maison de la Culture, 2 giugno 2006; Lipsia,Teatro dell’Opera, Eine Frage (nach) der Geste; 4 dicembre 2006; Trieste, Teatro Miela, AllEstdellEden, rassegna di artigianato musicale europeo, 10 febbraio 2007; L’Aquila, Cinema Massimo, Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, 27 marzo 2007 Gli Ultimi Giorni di Pompei La musica de Gli ultimi giorni di Pompei si articola su più livelli, dallo “sfondo”, costituito dall’ambiente sonoro delle scene del film, fino alle “figure” in primo piano, rappresentazione non realistica dei dialoghi; ma già dall’interazione dinamica sfondo-figura si fanno strada significanze ben più complesse, di pertinenza più propriamente musicale. Per alcuni di questi livelli è stata scelta la strada dell’intervento in tempo reale per raggiungere quella sincronizzazione altrimenti impossibile, oltre che per conservare l’emozione di una interpretazione dal vivo delle musiche, come nella tradizione del “muto”. La colonna sonora dal vivo è stata eseguita nei seguenti festival: Milano, Palazzina Liberty, Festival “Senza parole”, 16 novembre 2001; Roma, Goethe-Institut Rom, Edison Studio Incontri, Progetto Musica, 9 dicembre 2001; Gotebörg, ICMC 2002 opera selezionata nella sezione Videos for Cinema Screening,18 settembre 2002; Bolzano, Rimusicazioni, 4 ottobre 2003; Iowa City, University of Iowa, Clapp Recital Hall, Music Kansas City, 28 ottobre 2003; MO, UMKC Conservatory, 31 ottobre 2003, Roma, Festa della Musica,
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21 giugno 2005, Roma, Festival Sensoralia, Fondazione RomaEuropa,Teatro Palladium, 1 aprile 2006; Ercolano, Villa Ruggiero, Festival delle Ville Vesuviane, 17 luglio 2006; Messina, Teatro Savio, Istituzione Filarmonica Laudamo, 28 gennaio 2007, Catania Centro di Culture Contemporanee ZO, Associazione Musicale Etnea, 30 gennaio 2007 Zarbing concer to e produzione CD in collaborazione con Mahammad Ghavi Helm Zarbing è l’incontro tra il percussionista persiano Mahammad Ghavi Helm e i compositori di Edison Studio. Nato nel 1951 a Téhéran Mahammad Ghavi Helm si è fo rmato al Conservatorio Superiore di Téhéran e si è poi perfezionato in Francia con Sylvio Gualda. Accanto alla attività di solista tiene seminari sull’arte dell’improvvisazione nella percussione iraniana e insegna percussione occidentale nei Conservatori di Palaiseau e di Bourg e s . Ghavi Helm ha suonato con molti dei maggiori Maestri e musicisti dell’Iran. Le sue incisioni e le sue esibizioni lo hanno portato in Europa, Asia e America. Dall’incontro di Mahammad Ghavi Helm con Edison Studio è nato uno spettacolo in cui oriente e occidente si fondono con una musica che attraversa tra s ve rsalmente la tradizione musicale iraniana, la nu ova tecnologia, la musica d’oggi. Quattro i brani in programma. In Bi Ma di Alessandro Cipriani un uomo è circondato da metalli tintinnanti di piatti e campane... li suona senza guardare, e si riempie di suono. In Alba di Mauro Cardi un moto circolare pervade la partitura: percorsi interi o ri , alla ricerca di sé. Altri Passaggi di Fabio Cifariello Ciardi è per l’autore una iniziazione al mistero del tambu r o, ponte fra il cielo e la terra , madre di tutte le cose. De Zarb à Daf di Luigi Ceccarelli vuole essere un omaggio al maestro Téhèrani, innovatore della tecnica dello Zarb e un ponte ideale tra la millenaria tecnica manuale e la tecnologia digitale. Le installazioni sonore, il live electronics e la regia del suono sono ideati da Edison Studio. I brani di Zarbing sono stati incisi su CD CNI/RAI Trade ed eseguiti nei seguenti Festival: Bourges, Festival Syntèse ‘97, Palais Jacques Coeur; Bourges, Maison de la Culture, Grand Théatre; Lucé, Francia, Espace Culturel A u t rica; Ravenna Festival, Teatro Goldoni-Bagnacavallo, Luce d’Oriente; Stoccolma, Sodra Teatern, Persisk Musik; Roma, Crossings, Sala Casella; Bruxelles, Festival Musiques et Recherches, Chapelle de Boondael; Roma, I n t e rnational Rostrum of Electroacoustic Music, Conservatorio Santa Cecilia; Milano, Milano Musica, Spazio Antologico; Helsinki, Sibelius Academy, Chamber Concert Hall. edisonstudio - video Quattro video d’autore su musiche di Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani Still Blue (Homage to Derek Jarman), 1998-2000 video di Alessandro Cipriani, Silvia Di Domenico, Giulio Latini
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musica di Alessandro Cipriani Games IV, 2000 video di Silvia Di Domenico e Giulio Latini musica di Fabio Cifariello Ciardi Altrove con il suo nome, 2000-2001 video di Silvia Di Domenico e Giulio Latini; Testi: Pasquale Panella musica di Mauro Cardi Sonia Bergamasco, attrice Tupac Amaru - la deconquista, il Pachacuti, 1997-2006 video opera musicale da un poema di Gianni Toti video di Giulio Latini musica di Luigi Ceccarelli Giovanna Mori, voce recitante I video sono stati presentati nelle seguenti manifestazioni: University of North Texas, Merrill Ellis Intermedia Theater, CEMI,11 novembre 2002; Bourges, Synthèse 2003, 33e Festival International des Musiques et Créations Electroniques, 9 giugno 2003; Firenze, Stazione Leopolda, Ximmagine,Tempo Reale, 25 maggio 2005; Roma, Goethe-Institut Rom, Federazione Cemat, 8 novembre 2006 curriculum Fondato a Roma nel 1997, Edison Studio è oggi un’importante realtà nel panorama della mu s ica elettroacustica internazionale grazie ai numerosi premi e riconoscimenti ottenuti (Concours I n t e rnational de Musique Electroacoustique de Bourges 1996, 1997, 1998, P rix Ars Electronica 1997, 1998, International Computer Music Conference 1993, 1994, 1995, 1997, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, Main Prize Musica Nova, Praga, 1996, Premio Ubu 2002, etc.). Edison Studio ha realizzato produzioni musicali elettroacustiche, tra gli altri, per la Biennale di Venezia (2000 e 2001), per il Ravenna Festival (1999, 2000, 2004) e per la RAI RadioTre. Per i suoi spettacoli e manifestazioni concertistiche Edison Studio collabora con prestigiosi solisti e ensemble ed ha realizzato diversi CD. L’attività dello studio si articola su due aree interconnesse: produzione di opere elettroacustiche; progetti di studio e ricerca in campo musicologico analitico e scientifico. Edison Studio ha inoltre realizzato i primi corsi on-line in Italia sulla sintesi e l’elaborazione del suono, “CsoundOnLine”, basati sul software Csound e sul libro “Il Suono Virtuale”, scritto da Riccardo Bianchini e Alessandro Cipriani, recentemente uscito in quarta edizione (Contempo). Attualmente Cipriani sta realizzando, in collaborazione con altri ricercatori, una s e rie di testi e un nu ovo sistema didattico intera t t i vo multi-applicazione e multi-piattafo rma per il Sound Design e la Computer Music. Il lavoro di Edison Studio trova fondamento e unità su un’apertura particolare nei confronti della tecnologia. Apertura come interesse, curiosità, ma soprattutto come ‘disponibilità’ a lasciare che sia proprio la tecnologia ad essere l’ambiente in cui raccordare, stimolare, creare sinergie per l’integrazione delle singole poetiche. Nel tempo questo costante esercizio di mutua disponibilità ha fatto emergere tematiche e idiosincrasie comuni che attraversano le rispettive diversità pur senza orientarle verso un’estetica unica. Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
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elastiko spazio sonoro contemporaneo anno di fondazione 2001 organigramma presidente e coordinatore artistico: Hidehiko Hinhora principali componenti ensemble: Monica Benvenuti, soprano Lucia Sciannimanico, mezzosoprano Giuseppe Bruno, pianoforte Hidehiko Hinohara, pianoforte Arcadio Baracchi, flauto Marco Ortolani, clarinetto attività festival Spazio Sonoro Elastiko - 2004 Echi dall’Antico Oriente - 2006 altro laboratorio linee artistiche L’aspirazione dell’associazione elastiko è, più che di organizzare degli specifici eventi musicali, quella di creare uno “spazio ideale” in cui possano affluire idee e pensieri da ogni disciplina artistica, favorendo lo scambio di opinioni e d’informazioni, l’approfondimento di conoscenze, la maturazione della concezione artistica di ciascuno. In tale ottica, l’associazione punta ad organizzare le manifestazioni concertistiche congiuntamente a dei laboratori, che sfuggono al consueto impianto di corsi-lezioni. progetti selezionati Silvano Sylvano Roma, 2003; concerto in diretta radiofonica nell’ambito di Radio3-Suite Sylvano Bussotti, lettore Aurio Tomicich, basso Marco Ortolani, clarinetto Luca Paoloni, violino Hidehiko Hinohara, pianoforte in collaborazione con RAI Trade Lo sguardo di Antigone Firenze - Bologna, 2006 Milena Vukotic e Monica Benvenuti, voci Giuseppe Bruno, pianoforte in collaborazione con l’Associazione L’Homme Armé di Firenze
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Valses nobles & sentimentales - salotto mistico di Erik Satie Trieste,Teatro Miela, 2006 Monica Benvenuti, voce/lettura Hidehiko Hinohara, pianoforte Echi dall’Antico Oriente Scandicci,Teatro Studio, 10 novembre - 3 dicembre 2006 rassegna concer tistica organizzata congiuntamente al laboratorio Atelier «Voci nel Contemporaneo» Toshio Hosokawa, compositore Makiko Goto, koto Luca Veggetti, coreografo Monica Benvenuti, cantante/attrice Fulvio Cauteruccio, attore in collaborazione con l’Istituzione Scandicci Cultura, con il patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma storia Nel labirinto della musica del nostro tempo, la potenzialità espressiva è fatalmente legata alla sensibilità individuale degli interpreti assai più che nel passato. E, se nel repertorio solistico tale carica può sprigionarsi liberamente, unita alla bravura dell’esecutore (non dimentichiamo di essere nell’era della “tecnologia” in cui il valore dei fenomeni dipende molto dalla loro precisione meccanica), nella musica d’insieme occorre, oltre alla bravura tecnica, che ogni interprete sia elastico nel fondere - senza confondere - la propria identità con quella degli altri, così da creare un ricco spazio espressivo in cui è dall’interazione fra varie individualità che scaturisce l’essenza della musica. elastiko è un gruppo che nasce dalla ricerca di questo spazio e dall’intento di coinvolgervi chi ascolta. Nel suo organico, elastico anche nel senso di adattarsi a varie formazioni, assume una fondamentale importanza la presenza della voce, la quale per il suo stretto rapporto col corpo - nel quale risiede ogni sentimento - possiede un’elasticità espressiva innata a cui gli strumenti aspirano costantemente, in un incessante lavoro di insieme. elastiko è coordinato da Hidehiko Hinohara ed è formato da un gruppo di musicisti che ad una vasta esperienza in campo sia solistico che d’insieme, uniscono una profonda passione per il repertorio contemporaneo. Attualmente sostenuto da: Regione Toscana
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Ensemble Edgard Varèse Festival Traiettorie anno di fondazione 1990 organigramma presidente e direttore artistico: Martino Traversa organizzazione: Loredana Scianna e Roberta Valenti ufficio stampa e promozione: interno attività festival Festival di Musica Moderna e Contemporanea Traiettorie singoli eventi workshop per compositori; mostre d’arte contemporanea; conferenze su musica, arte, filosofia, poesia, letteratura e scienza ricerca l’attività pluriennale dell’Ensemble Edgard Varèse - e del suo labora t o rio permanente Prometeo – ha permesso di puntualizzare alcune linee di ricerca e di produzione musicale incentrate sulla natura stessa del suono, quale elemento imprescindibile di ogni espressione musicale, perfe t t amente in linea con le più aggiornate tendenze della musica sperimentale e d’avanguardia degli ultimi decenni. Nell’ambito della ricerca trovano così collocazione: il labora t o rio permanente di elettroacustica, le commissioni di musica elettronica ed elettroacustica a giovani compositori, la pubblicazione di saggi sulla musica contempora n e a , la ricerca sulle nuove tecnologie applicate alla musica in collaborazione con le facoltà scientifiche dell’Ateneo di Parm a. linee artistiche L’Ensemble Edgard Varèse continua a perseguire con coerenza quell’approccio interdisciplinare alla musica che è stato all’origine della sua fondazione. La programmazione concertistica del festival ha sempre risposto al duplice obiettivo di coniugare la ricerca in campo musicale a quella in campo tecnologico, senza trascurare - ma anzi alimentandola - la commistione con altre forme artistiche, prime fra tutte la poesia e le arti figurative. L’ultimo triennio di programmazione ha proposto un percorso di conoscenza storica che vede i grandi compositori di nuova musica collocati geograficamente in Europa quale fulcro di produzione e innovazione, l’accostamento a questi grandi autori di giovani compositori della stessa area, nonché diverse monografie.
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storia Fondato nel 1990, l’Ensemble Edgard Varèse si è confermato negli anni come una delle maggiori realtà in campo nazionale dedicate alla musica contemporanea. All’atto della fondazione, il desiderio fu quello di rilanciare e ulteriormente promuovere uno dei settori più caratteristici e fecondi della musica sperimentale del nostro tempo qual è l’impiego della tecnologia elettronica nella produzione ed elaborazione dei suoni. Non a caso l’associazione fu intitolata a Edgard Varèse, precursore di quell’esperienza rivoluzionaria in campo musicale, e l’inaugurazione della rassegna concertistica Traiettorie avvenne con un omaggio dedicato a Luigi Nono, uno dei compositori più rappresentativi anche per l’attenzione alle potenzialità artistiche offerte dall’elettronica. In quell’occasione si instaurò anche il legame preferenziale con il Teatro Farnese: un luogo votato allo spettacolo con una connotazione storica ben precisa, ma le cui eccezionali caratteristiche architettoniche ed evocative - svincolate dai modelli, dalle forme e dai luoghi tipici della rappresentazione musicale otto-novecentesca che ci sono più familiari - si rivelarono fin da subito le più appropriate ad accogliere e valorizzare proposte musicali che da quella tradizione otto-novecentesca si volevano distinguere. L’istituzione e il consolidamento di una rassegna annuale in cui figurino in modo ricorrente le principali tendenze sviluppatesi dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri ha significato il raggiungimento di uno degli obiettivi primari fissati all’atto della fondazione dell’Ensemble. La programmazione musicale di Traiettorie ha focalizzato la propria attenzione soprattutto sugli autori più rappresentativi della musica di ricerca della seconda metà del Novecento, dall’avanguardia che si rifà direttamente o indirettamente all’esperienza post-weberniana dei Ferienkurse di Darmstadt, alla generazione più recente che ha messo a frutto e superato quella lezione. Ricordiamo gli omaggi dedicati in questi anni a Edgard Varèse, Anton Webern, Paul Hindemith, Olivier Messiaen, Pierre Boulez, Gérard Grisey, Luigi Nono, Salvatore Sciarrino, nonché la predilezione per György Ligeti ed Helmuth Lachenmann, testimoniata a più riprese.
Attualmente sostenuto da: Comune di Parma Istituzione Casa della Musica Provincia di Parma Regione Emilia Romagna Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza al Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico di Parma e Piacenza Fondazione Monte di Parma Chiesi Farmaceutici Spa Symbolic Spa
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Federazione CEMAT Centri Musicali Attrezzati Federazione CEMAT via Boezio, 33 - 00193 Roma tel. 06 68809222 - fax 06 68809340 info@cematitalia.it www.cematitalia.it
Federazione CEMAT Centri Musicali Attrezzati anno di fondazione
1996 presidente onorario: Giuseppe Di Giugno presidente e legale rappresentante: Gisella Belgeri
soci
computerART project of ISTI/C.N.R. - Area della Ricerca di Pisa CRM - Centro Ricerche Musicali - Roma Edison Studio - Roma Laboratorio musicale di Città della Scienza - Fondazione IDIS - Napoli Fondazione MM&T - Milano IRMus - Istituto di Ricerca Musicale - Accademia Internazionale della Musica - Milano Istituto GRAMMA - L’Aquila Laboratorio Circuiti - Sezione Musical Audio Signal Processing - Facoltà di Ingegneria, Università Tor Vergata, Dipartimento di Ingegneria Elettronica - Roma Musica Verticale - Roma SpaziomusicaRicerca - Cagliari
organigramma
direzione generale: Gisella Belgeri segretario artistico: Gianni Trovalusci segretario generale: Carla Pappalardo comitato artistico-scientifico: Gisella Belgeri, Mauro Cardi, Enrico Cocco, Giuseppe Di Giugno, Michelangelo Lupone, Alessandro Melchiorre, Walter Prati direttore ar tistico Progetto Sonora: Nicola Sani responsabile progetti Sonora per il Cemat: Laura Bianchini organizzazione artistica: Michela Giovannelli promozione e redazione: Francesca Aragno, Francesco Cavallini (assistente) editing e grafica: Elena Marelli rapporti internazionali: Salvatore Marra sito web, audio, informatica e postproduzioni: Carlo Di Giugno, Maurizio Cappellari organizzazione generale: Maria Orfei, Bruno Fornara amministrazione: Maria Teresa De Minicis
attività
Ente di promozione della musica contemporanea (riconosciuto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 1999) La Federazione CEMAT (Centri Musicali Attrezzati) è stata fondata nel 1996 da Gisella Belgeri con i Centri italiani di Ricerca e Produzione che operano nel settore delle tecnologie informatiche applicate alla musica. Il CEMAT costituisce un punto d’incontro per le varie
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esperienze autonome nel campo della ricerca, della creazione e dell’apprendimento della musica contemporanea ed elettroacustica. Dal 1999 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali lo sostiene quale Ente di Promozione della Musica Contemporanea Italiana. Con questo riconoscimento il CEMAT ha ampliato la sua sfera di azione, che include la promozione di tutte le espressioni della creatività musicale contemporanea italiana. Il CEMAT è Vicepresidente della C.I.M.E. (Confédération Internationale de Musique Electroacoustique-C.I.M.Unesco); membro dell’ECPNM (European Conferente of Promoters of New Music), dell’EFA (European Festivals Association), dell’AIAM-AGIS. Il CEMAT promuove La nuova musica italiana in Italia e all’estero tramite: Progetto Sonora Nuova musica italiana nel mondo con rassegne, concerti, installazioni, incontri di studio, seminari nel contesto internazionale in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, le rappresentanze diplomatiche e le preminenti istituzioni straniere dedicate alla musica contemporanea; la partecipazione alle Rassegne internazionali della C.I.M.E (Confederazione Internazionale Musica Elettroacustica); alle Conferenze ICMC (International Conference Computer Music), ai Colloqui di Informatica Musicale CIM, di ECPNM (European Conference of Promoters of New Music) - di EFA (European Festivals Association), dell’IREM (International Rostrum of Electroacoustic Music); sito web e banca dati (compositori e interpreti), sito web R.It.M.O., sito web “Musica nelle Scuole” e Newsletter mensile Infocemat; archivio discografico; archivio partiture. La musica elettroacustica tramite: progetti di cooperazione con i Centri soci e anche sviluppando ricerche ad essa dedicate: Progetto Anteprima, 40 anni nel 2000, Call Punti di Ascolto, la Macchina del 2000, Computer Music Toolbox, Il mestiere della musica, A.C.M.E., Opera Hi-tech, Collana di DVD promozionali dei Centri, Installazioni e Rassegne seminari di studio e workshop su argomenti scientifico-musicali: “La bottega informatica”; Tutorial “Trattamento numerico del segnale sonoro nelle applicazioni musicali”; Convegno europeo dei Centri di ricerca e produzione informatica; incontri didattici sulla cultura italiana contemporanea all’estero per gli addetti culturali e rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri. L’attività di giovani musicisti in Italia e all’estero tramite: Progetto Suono Italiano per l’Europa - SIXE. Stage, masterclass e concerti didattici approfondimento dei repertori meno eseguiti e della produzione musicale contemporanea e del ‘900 storico.
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Le proprie attività promozionali presso le istituzioni pubbliche e private con: pubblicazioni (Goffredo Petrassi, con Luigi Nono, AldaMicioMusic, SonoraNews, Dossier di Studio, Dieci anni di CEMAT); CD (2 edizioni 40 anni nel 2000, Promo Cemat, AldaMicioMusic, 3 ediz. (2004 - 2006) Punti di ascolto e CD live del SIXE); DVD (Anno Zero, Un Capodanno di Musica, l’Ape Apatica, Gattomachia, La Casa dei Mostri,Terra e Musica, Flashback, Collana Centri soci: Delle Acque, MM&T di Milano, Edison Studio, Edison Studio Roma). Negli anni, alcuni dati di interesse: 12 Concorsi e Selezioni (40 Anni nel 2000, Call-Punti di Ascolto, IREM Tribuna della Musica Elettroacustica, Festival Synthèse Bourges) Coproduzioni delle opere vincitrici dei Concorsi e Selezioni (12 concertistiche, 3 teatrali) 2 produzioni di DVd sui Centri Soci (MM&T di Milano, Edison Studio di Roma) Convegni (Ruolo e funzione dei Centri di ricerca, Produzione e diffusione musicale in Europa, Rete Italiana di Musicisti Organizzati) 16 Presenze nella comunità scientifica internazionale (Berlino, Pechino, Parigi, Bourges, Zagabria, Roma, Salerno, Darmstadt, Alessandria d’Egitto, Los Angeles) 2 Coordinamenti di settore (Progetto Musica nella città di Roma e R.IT.M.O. a livello nazionale). Progetto Sonora: 39 Paesi coinvolti nelle iniziative (2000-2007) 125 Partner internazionali 44 Partner istituzionali (Ministeri, rappresentanze diplomatiche, Istituti culturali) 244 Concerti, 60 Rassegne, 70 Conferenze e Seminari, Installazioni, Mostre 227 i Compositori promossi da SONORA e 202 interpreti, interpreti informatici, ensemble 72 prime assolute dal 2003 al 2007 4 Seminari di Formazione (iniziative musica contemporanea) per i Direttori e gli Addetti culturali degli Istituti Italiani di Cultura 18 Bollettini SonoraNews pubblicati, più numerosi inserti monotematici. 3 Tutorial scientifico-musicali (la Bottega informatica) Ricerche scientifiche (progetto Macchina del 2000, Progetto M.I.R.A., progetto Computer Music Tools, Orchestra Virtuale) 1 Produzione prototipo di Orchestra Virtuale (Mort de Cléopatre di H. Berlioz) presentata in Italia e all’estero (Como, La Spezia, Trieste, Milano, Parigi, Alessandria d’Egitto, Volterra, Cipro, Metaponto, Enna, Malta, Santa Severina, Civitavecchia) SIXE - Suono Italiano per l’Europa: 29 Stage realizzati a favore di 131 giovani strumentisti scelti tra i finalisti italiani della EUYO, 18 partecipazioni a Festival e Rassegne Progetto Anteprima 2002-2003 con 8 coproduzioni di opere con live-electronics
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Sito web www.cematitalia.it basato su 2000 pagine complessive Banca dati: 311 compositori presenti con biografia, opere, discografia, file audio 259 interpreti e ricercatori presenti con biografia, repertorio, discografia, file audio, progetti 7000 opere catalogate 258 opere con descizione 412 link 45 Newsletter telematiche Infocemat oltre 8 milioni le pagine consultate Presenza italiana nel 2002, al 1° festival mondiale in rete, “48 Hours on the Web” 3 Eventi della radiofonia internazionale Editoria, promozione e pubblicità: 6 pubblicazioni, e numerosi manifesti e programmi di sala delle iniziative realizzate Archivio di opere e promo riprodotte in multimedia (DVD, CD,VHS,CD-ROM) Archivio di partiture, oltre 850 titoli Archivio discografico, oltre 950 CD e DVD L’insieme delle attività del CEMAT si fonda sulla coerenza dell’azione promozionale e di sostegno per il mondo musicale contemporaneo e mette in evidenza la persistente necessità di favorire la ricerca e l’aspetto produttivo musicale mediante le tecnologie avanzate.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ministero per gli Affari Esteri
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Festival di interpretazione della musica acusmatica anno di fondazione 2004 organigramma presidente: Lucia Avallone direttore artistico: Lucio Garau segreteria: Sabrina Locci attività festival Festival di interpretazione della musica acusmatica (dal 2004) altro Progetto Monumenti pianistici (dal 1998-2003) linee artistiche L’associazione gli Amici della Musica di Cagliari si è posta, al suo nascere, come principale obiettivo quello di diffondere la musica classica sul territorio e promuovere la musica da camera coll’intento di allargare il repertorio ad ambiti meno convenzionali, poco conosciuti e poco frequentati valorizzando e promuovendo nel contempo i musicisti e compositori sardi e le tradizioni e risorse presenti in Sardegna. La musica contemporanea e le problematiche della sua ricezione hanno da molti anni un ruolo centrale nella programmazione che ha portato l’associazione a sperimentare e riflettere sul concetto di “concerto”. progetti selezionati Monumenti Pianistici 1998-2003 - Compositori contemporanei e musiche di Schubert, Schumann, Chopin, Brahms, B e e t h oven, Debussy. Sei Concerti monogra fici che alternano delle nu ove composizioni elettroacustiche a composizioni originali per pianoforte del passato. La fo rmula proposta a Cagliari, che ha registra t o un notevole successo, e ra la segunete: al centro della sala si trovava il pianoforte, intorno al pianoforte gli spettatori e intorno a questi ultimi un sistema di altoparlanti. Al centro l’autore del passato e intorno la musica elettroacustica di oggi. Per il progetto hanno scritto su commissione musicologi e studiosi di discipline artistiche: Annarita Addessi, Giordano Montecchi, Nicola Verzina, Gianluigi Mattietti, Massimo Marino,Alessandro Mastropietro, Maurizio Sciaccaluga, Francesco Leprino, Antonio De Lisa Hanno suonato il pianoforte: Francesco Libetta, Andrea Padova, Olga Zdorenko, Andrea Bacchetti, Aldo Mancinelli. Hanno composto su commissione e invitati a Cagliari hanno partecipato ai concerti diffondendo le loro opere: Luigi Abate, Pedro Barrientos Duque,Michele Biasiutti, Lelio Camilleri, Doria Cantatore, Giovanni Cospito, Armando Gagliano, Francesco Giomi, Josè Iges, Atli Ingolfsson, Fernando de Izuzquita, Ulrich Krieger, Francesco La Licata, Daniele Ledda, Francesco Libetta,Theodore Lotis, Alex Martinez, Andreas Mniestris, Gian Marco Mora,
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Arturo Moya, Paolo Pachini, Andrea Padova, Guido Pegna, Enzo Pellegrino, Patrick Portella, Domenico Scjaino, Rafet Rudi, Gabriele Manca, Francesco Antonioni, Giulio Castagnoli, Annette van de Gorne, Henrik Strindberg. Festival di interpretazione della musica acusmatica Il festival di Interpretazione della musica acusmatica di Cagliari che vedrà nel 2007 la sua quinta edizione si è posto l’obiettivo di divulgare la conoscenza della musica acusmatica e stimolare le riflessioni estetiche legate alle problematiche della sua interpretazione in concerto. Abbiamo ideato una formula che vede al centro del festival proprio l’atto di interpretazione della musica su supporto e che, sino ad ora, è unica nel panorama internazionale. Nessuno dei compositori da noi invitati interpreta la propria musica. Lo “strumento” per l’interpretazione è un “acousmonium” anch’esso particolare: è infatti formato da amplificatori e altoparlanti di alta qualità utilizzati di solito dagli appassionati della cosiddetta “alta fedeltà” per l’ascolto domestico che per via del loro costo elevato e della notevole fragilità non vengono di solito utilizzati in concerto. Il sistema così concepito ha una grande chiarezza e morbidezza, e consente di rendere in modo magistrale alcuni aspetti del repertorio acusmatico. collaboratori: assistenza agli interpreti: Marco Angioni responsabile impianto audio: Marco Manca (Resonance) 2° Festival di interpretazione della musica acusmatica Cagliari, Sala Exmà, 10-11-12 giugno 2005 interpreti acusmatici ospiti: Arturo Moya Villen,Trevor Wishart, Lucio Garau, François Bayle, Giuseppe Rapisarda, Theodoros Lotis 3° Festival di interpretazione della musica acusmatica Cagliari, AuditoriumTiscali - sa illetta, 23-24-25 giugno 2006 interpreti acusmatici ospiti: Ludger Bruemmer, Kevin Austin, Flo Menezes, Francis Dhomont, Lucio Garau, Jonty Harrison 4° Festival di interpretazione della musica acusmatica Cagliari, Auditorium della Facoltà di Lettere, 15-16-17 giugno 2007 interpreti acusmatici ospiti: Joao Pedro Oliveira, Dieter Kaufmann, Lucio Garau, Hans Tutschku, Bernard Parmegiani, Bernard Fort Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato Pubblica Istruzione e Spettacolo Comune di Cagliari, Assessorato alla Cultura IMAIE Provincia di Cagliari, Presidenza Fondazione Banco di Sardegna
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Fondazione Isabella Scelsi anno di fondazione
1987
organigramma
presidente: Nicola Sani vicepresidenti: Irmela Heimbächer Evangelisti, Luciano Martinis consiglio direttivo: Monique Ailhaud, Mario Baroni, Wolfgang Becker, Barbara Boido (responsabile Museo), Aldo Brizzi, Stefania Gianni, Mauro Tosti-Croce (coordinatore Archivio); revisori dei conti: Sergio Pedevilla (presidente), Silvana Ciambrelli, Francesco Orioli; direttrice: Alessandra Carlotta Pellegrini; direttore finanziario: Giovanni Canepa; amministratore: Alessio Petretti; amministrazione e contabilità: Mauro Amici; comunicazione: Francesca D’Aloja; segreteria organizzativa: Fabienne Vicari Pazienza; archivisti: Maria Elena Moro, Fabio Simonelli; grafica: Sandra Holt; webmaster: Jonas Evangelisti
attività
festival singoli eventi manifestazioni concertistiche altro organizzazione e promozione di convegni e mostre volti allo studio e alla divulgazione della musica contemporanea con particolare riguardo all’attività musicale, letteraria e artistica di Giacinto Scelsi, in collaborazione con altre istituzioni. Riordino, inventariazione e catalogazione dei documenti cartacei e sonori dell’Archivio, reso fruibile alla comunità scientifica internazionale dall’autunno del 2008. Pubblicazione di edizioni critiche di partiture, scritti estetici, musicali e poetici di Giacinto Scelsi e di una rivista semestrale. Pubblicazione di cd con registrazioni di composizioni di Giacinto Scelsi, in collaborazione con case discografiche italiane ed internazionali. Conservazione del Museo “Casa Scelsi”.
progetti selezionati
Festival Ultraschall Berlino, 19 - 29 gennaio 2008, in collaborazione con Deutschlandradio Kultur Kontinent Scelsi Salisburgo, 6 - 25 agosto 2007, in collaborazione con Festival di Salisburgo Festival Archipel Ginevra, 23 marzo - 1 aprile 2007, in collaborazione con Festival Archipel Franco Evangelisti: verso un nuovo mondo sonoro Roma, 1 - 2 marzo 2007, in collaborazione con Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
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Festival Scelsi Roma, ottobre 2005 - maggio 2006 in collaborazione con altre istituzioni, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Parigi, 10 ottobre 2006 concerto e presentazione dei due volumi monografici su Giacinto Scelsi. in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura storia La Fondazione Isabella Scelsi è stata costituita nel 1987 da Giacinto Scelsi e intitolata alla memoria della sorella Isabella, prima cultrice della sua musica. È stata riconosciuta dallo Stato con decreto del Presidente della Repubblica del 1990. Obiettivi della Fondazione Isabella Scelsi sono lo studio e la divulgazione della musica contemporanea con particolare riguardo all’attività musicale, letteraria e artistica del Maestro, unitamente alla conservazione e all’archiviazione dei documenti che costituiscono il suo lascito culturale ed artistico, reso fruibile alla comunità scientifica internazionale dall’autunno 2008. Considerato Archivio Storico, dal luglio 2000 l’Archivio della Fondazione Scelsi è sotto la tutela della Soprintendenza Archivistica per il Lazio. La sede della Fondazione, situata nell’abitazione in cui Giacinto Scelsi ha vissuto negli ultimi vent’anni della sua vita, è a Roma - in Via di San Teodoro - affacciata sul Foro Romano di fronte al Palatino. L’appartamento del compositore, ora adibito a Museo “Casa Scelsi”, si può visitare su appuntamento.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali Regione Lazio, Direzione Regionale Beni e Attività Culturali, Area Musei-Archivi-Biblioteche
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FontanaMIX ensemble anno di fondazione organigramma
attivitĂ
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2004 vice-presidente e legale rappresentante: Francesco La Licata coordinamento artistico: Paolo Aralla, Francesco La Licata consulenza amministrativo-contabile: Massimiliano Vita consulenza organizzativa: Andrea Sarto componenti ensemble: Marie-Luce Erard, mezzosoprano Sara Gamarro, soprano Lavinia Guillari, flauto Marco Venturuzzo, flauto Chiara Telleri, oboe Francesco Bonafè, clarinetto Marco Ignoti, clarinetto Guido Giannuzzi, fagotto Giovanni Hoffer, corno Nunzio Dicorato, percussione Stefano Malferrari, pianoforte Franco Venturini, pianoforte Aldo Campagnari, violino Valentino Corvino, violino Antonella Guasti, violino Corrado Carnevali, viola Chie Yoshida, viola Nicola Baroni, violoncello Sebastiano Severi, violoncello Emiliano Amadori, contrabbasso Francesco La Licata, direttore Yoichi Sugiyama, direttore rassegne Exitime concertistica altro laboratori di interpretazione del repertorio moderno e contemporaneo
linee artistiche Il FontanaMIX ensemble nasce dalla condivisione, da parte dei musicisti che ne fanno parte, di un progetto in cui interpreti e compositori lavorano in stretta collaborazione alla produzione di opere musicali a carattere anche multimediale. FontanaMIX è dal 2004 ‘ensemble in residenza’ presso il Dipartimento Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna con il quale collabora per la realizzazione di Exitime, una serie di laboratori, concerti ed incontri dedicati alla nuova musica realizzati presso il Teatro Comunale di Bologna. progetti selezionati concerto dedicato a Ligeti e Kurtàg Bologna, Bologna Festival, San Filippo Neri, ottobre 2006 Francesco Dillon, violoncello solista FontanaMIX ensemble Francesco La Licata, direttore concerto Milano, Milano Musica, Sala Puccini del Conservatorio, 26 ottobre 2004 con musiche di Gilberto Cappelli, Atli Ingolfsson, Francesco La Licata, Paolo Aralla, Michele dall’Ongaro FontanaMIX ensemble Francesco La Licata, direttore Concerto dedicato a Dallapiccola e Berio Bologna, Exitime,Teatro Comunale di Bologna, 27 novembre 2007 Monica Bacelli, mezzosoprano FontanaMIX ensemble Francesco La Licata, direttore Concerto dedicato a Giacinto Scelsi Reggio Emilia, Festival REC, 23 ottobre 2005 FontanaMIX ensemble Francesco La Licata, direttore Spettacolo di musica e danza dedicato a Toshio Hosokawa Roma, Istituto di Cultura Giapponese, 13 novembre 2006 Luca Veggetti, coreografo Fabio Grossi, danzatore Sara Gamarro, voce FontanaMIX ensemble curriculum L’ensemble ha suonato a Bologna per Bologna Festival, per il Teatro Comunale con un programma dedicato a Francesco Pennisi, per i Concerti della Soffitta, per la rassegna “Luoghi e Suoni” con un concerto in San Petronio, per il Museo della Musica con una serata dedicata a Luciano Berio, ed ha avviato, in collaborazione con il Festival Angelica, un progetto per la
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proposta di concer ti monografici dedicati alle nuove musiche provenienti da altri paesi (nel 2004 è stato realizzato il progetto dedicato al Canada, e nel 2005 al Giappone). FontanaMIX ha partecipato inoltre a festival quali: Milano Musica, Nuova Consonanza di Roma, Aosta Classica, REC di Reggio Emilia ed è stato presente in rassegne concertistiche a Palermo (Amici della Musica) e Catania (A.M.E.). In collaborazione con il coreografo Luca Veggetti, FontanaMIX ha ideato …a dream, uno spettacolo di danza e musica che ha debuttato all’Arena del Sole di Bologna nel marzo 2005 e nel 2006 ha realizzato uno spettacolo dedicato a Toshio Hosokawa presso l’Istituto di Cultura Giapponese a Roma. Oltre che da Francesco La Licata, FontanaMIX è stato diretto da Yoichi Sugiyama e Giorgio Magnanensi ed ha collaborato con diversi solisti, tra cui il mezzosoprano Monica Bacelli, il pianista Mauro Castellano, i violoncellisti Frances-Marie Uitti e Francesco Dillon, il flautista Antonio Politano, i violinisti Paolo Chiavacci e Haesung Choe, il contrabbassista Stefano Scodanibbio e con diversi compositori quali: Kaija Saariaho, Fausto Romitelli, Jonathan Harvey, Sylvano Bussotti, Toshio Hosokawa, Gilberto Cappelli, Francesco Carluccio, Giorgio Magnanensi, Paolo Aralla, Atli Ingolfsson, Paolo Perezzani, Giulio Castagnoli.
Attualmente sostenuto da: Comune di Bologna Istituto di Cultura Giapponese Adriacongrex s.r.l. Associazione Bologna Festival ONLUS
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Freon Freon Ensemble Associazione Culturale Musicale Freon via Latisana, 8 - 00177 Roma info@freonensemble.it www.freonensemble.it
Freon Freon Ensemble anno di fondazione 2000 organigramma presidente e direttore artistico: Stefano Cardi organizzazione: Lino Notaristefano, Giuliano Bracci (collaboratori esterni) e Scuola Popolare di Musica di Testaccio attività festival Freon linee artistiche Programmi musicali sulle varie linee di tendenza del ‘900 e della nuova musica con particolare riguardo alle recenti scuole di composizione italiane e alle “avanguardie periferiche”; monografie di autori internazionali; aspetti di contatto tra la musica contemporanea e la musica extra-colta curriculum È stato fondato a Roma nel 1993 da Stefano Cardi. Ha debuttato in una stagione ricca di eventi dedicati alla nuova musica, in collaborazione con la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, nel luogo che ha ispirato il nome dell’ensemble: un ambiente frigorifero dell’exmattatoio del quartiere Testaccio di Roma. Progressivamente diventato uno tra i più attivi ed originali sulla scena italiana, il gruppo propone un repertorio molto ampio che va dal Novecento storico alle più recenti composizioni. Nelle nuove produzioni, spesso ispirate ad una tematica originale e alla ricerca di originali forme di spettacolarità, viene realizzato un lavoro d’équipe tra interpreti ed autori, anche mediante l’apporto di contributi artistici e tecnologici.
Attualmente sostenuto da: Scuola Popolare di Musica di Testaccio
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GAMO Gruppo Aperto Musica Oggi anno di fondazione 1980 organigramma presidente: Michele Lai direttore artistico: Giancarlo Cardini segreteria: Caterina Venturelli ufficio stampa: Daniela Pelati amministrazione: Studio Bucciolini attività stagione GAMO altro corsi di perfezionamento sulla musica contemporanea linee artistiche Informazione puntuale sulle plurime tendenze della musica contemporanea, linea pluralista senza settarismi. Ritratti d’autore, spazio per giovani compositori e interpreti, esplorazione di figure misconosciute del Novecento storico, prime assolute o per Firenze. progetti selezionati Sun Ra e dintorni Firenze, Sala del Conservatorio Cherubini, 13 novembre 2003 Giorgio Gaslini, pianoforte Charles Ives Firenze, Sala della Syracuse University, 17 ottobre 2004 Gregorio Nardi, pianoforte Study n°9; 4 Transcriptions from “Emerson”; The Celestial Railroad; Sonata n. 2 “Concord” In collaborazione con la Syracuse University, ICAMus (The International Center for American Music), Consolato Americano, Università degli Studi di Firenze. Il concerto è stato preceduto da un seminario sulla “Concord” tenuto da Michele Ignelzi, con interventi di Aloma Bardi e Gregorio Nardi Omaggio a Pierre Boulez per i suoi 80 anni Firenze, Sala del Lyceum, 10 ottobre 2005. In collaborazione con il Lyceum Roberto Fabbriciani, flauto
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Mauro Castellano, pianoforte Musiche di Boulez: 12 Notations per pianoforte; Incises per pianoforte; Explosant fixe, versione per flauto solo, 3a Sonata per pianoforte; Sonatine per flauto e pianoforte Musiche elettroniche di Iannis Xenakis Firenze, Sala Vanni, 18 ottobre 2005 Pour la paix; Gendy 3; Voyage absolu des Unari vers Andromède Presentazione di Lelio Camilleri Omaggio ad Aldo Clementi per i suoi 80 anni Firenze, 25 ottobre 2005 Roberto Fabbriciani, flauto Giancarlo Simonacci e Gabriella Morelli, pianoforte musiche di Aldo Clementi: Madrigale per pianoforte a 4 mani e nastro magnetico; Fantasia su roBErto FABbriCiAni per flauto e nastro magnetico; Variazioni per pianoforte; Von Himmel hoch per pianoforte; Tre piccoli pezzi (omaggio a Bartók) per pianoforte a 4 mani; Parafrasi 2 per flauto contralto e nastro magnetico. Presentazione di Renzo Cresti storia
Storia. Il GAMO è una delle più antiche e illustri istituzioni italiane dedicate alla musica contemporanea. È stato fondato nel 1980, a Firenze, da Giancarlo Cardini, Liliana Poli, Albert Mayr,Vincenzo Saldarelli e Massimo De Bernart. Svolge le sue attività in Firenze, organizzando stagioni concertistiche, corsi di perfezionamento e seminari, conferenze. Nelle sue stagioni il GAMO ha presentato prime esecuzioni assolute di compositori quali Petrassi, Cage, Donatoni, Clementi, Bussotti, Gentilucci, Sciarrino, Luca Lombardi, Daniele Lombardi e molti altri. Ogni anno tiene corsi di perfezionamento sulla musica contemporanea, affidati nel corso degli anni a nomi prestigiosi: Aldo Clementi, Brian Ferneyhough, Armando Gentilucci, Sylvano Bussotti, Alessandro Solbiati (composizione), Liliana Poli (canto), Giancarlo Cardini (pianoforte), Roberto Fabbriciani (flauto), Ciro Scarponi (clarinetto), Fernanndo Grillo (contrabbasso), musica elettronica (Pietro Grossi).
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Toscana Comune di Firenze
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Giardini Pensili anno di fondazione organigramma
attività
1985 (associazione) presidente e direttore artistico: Roberto Paci Dalò drammaturgia: Gabriele Frasca organizzazione: Ambra Galassi, Gaia Martignoni Romanini responsabile video: FIlippo Giunchedi singoli eventi altro distribuzione e direzione artistica Velvet Factory
linee artistiche
Progetti basati sulla collaborazione tra artisti, tecnici, teorici. Al centro del lavoro l’investigazione sul linguaggio, sui sistemi della (tele)comunicazione applicati ai processi artistici, sulle nuove tecnologie, sulla relazione tra memoria e modernità. Il gruppo è un pioniere nell’utilizzo dell’Internet e dell’integrazione tra tecnologie analogiche e digitali, ha realizzato e presentato opere - commissionate da festival, enti radiotelevisivi, musei - in particolare tra Italia, Austria e Germania con lunghe residenze a Berlino e in Canada. Per definire il proprio lavoro ha coniato le definizioni: drammaturgia dei media e teatro dell’ascolto. Frequentemente realizza le proprie opere in più media approfondendo aspetti percettivi diversi dello stesso materiale in relazione al linguaggio e tecnologie utilizzati di volta in volta. È così che opere sceniche e musicali diventano s ovente pezzi ra d i o fonici o installazioni intera t t i ve suono/video e progetti on-line. Sviluppa interfaccie e hardware/software in residenze ad Amsterdam, Linz, San Francisco,Vancouver, Marsiglia.
progetti selezionati
Italia anno zero Concerto scenico con musiche di Olga Neuwirth e Roberto Paci Dalò, interpretate dagli autori insieme a un ensemble elettroacustico. FIlm e scena di Roberto Paci Dalò. Produzione Wien Modern e Giardini Pensili in collaborazione con Budapest Autumn Festival e ORF Kunstradio, con il sostegno di Réseau Varèse (2004)
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Organo magico, organo laico Dieci nuove musiche per un organo antico Spettacolo di Roberto Fabbi e Roberto Paci Dalò. Regia e scene di Roberto Paci Dalò. Musiche di Agostini, Ferrari, Filidei, La Licata, Mauro Lanza, Livia Mazzanti, Oehring, Paci Dalò, Prati, interpretate da Icarus Ensemble e un set speciale di Andi Toma (Mouse on Mars). Produzione REC Festival Reggio Emilia in collaborazione con Giardini Pensili (2005) Cenere Teatro-musica di Roberto Paci Dalò da testi di Gabriele Frasca e Amelia Rosselli. Regìa, musica, scene Roberto Paci Dalò. Con Icarus Ensemble. Produzione Giardini Pensili e Teatro Comunale di Monfalcone (2005) Sparks Installazione site-specific audio / mixed media. Palazzo delle Papesse Siena (2007) Elektra Performance elettroacustica. Produzione Giardini Pensili, Velvet Factory. Ars Electronica (2007) storia Giardini Pensili è stato creato nel 1985 ed ha prodotto, per la direzione artistica di Roberto Paci Dalò, oltre venti spettacoli di teatro-musica presentati in Europa, Americhe, Medio Oriente, Russia. Ha sviluppato negli anni una fitta rete di collaborazioni nei territori delle musiche contemporanee tra musica scritta e improvvisata, della nuova elettronica, nel rapporto con la scena, lo spazio e l’immagine. Tra le collaborazioni: Olga Neuwirth, Philip Jeck, Predrag Matvejevic’, David Moss, Gerfried Stocker, Icarus Ensemble, Gabriele Frasca, Giorgio Agamben,Terry Riley, Scanner, Sandro Lombardi, Anna Boniauto, Peter Courtemanche, David Moss, Kronos Quartet, Stefano Scodanibbio, Rupert Huber (Tosca), Esti Kenan-Ofri, Giancarlo Cardini, Sainkho Namtchylak, Virtuosi di Nuova Consonanza. Dal 1989 ha creato opere radiofoniche prodotte da enti europei (RAI, RNE, SFB, YLE, ORF, DeutschlandRadio). Ha creato e diretto dal 1991 al 1998 a Rimini LADA L’Arte dell’Ascolto, il festival internazionale di radio e arte, divenuto successivamente una label. Dal 2006 il gruppo cura la direzione artistica di Velvet Factory - space for the arts, Rimini (http://giardini.sm, http://velvet.it)
Attualmente sostenuto da: Regione Emilia Romagna Provincia di Rimini Comune di Rimini
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GRIM Gruppo di Ricerca e Improvvisazione Musicale anno di fondazione 2007 - inizio attività 2005 organigramma presidente: Mirio Cosottini direttore artistico: Alessio Pisani consiglio direttivo, segretario: soci Il Grim promuove tre formazioni: EAQuartett, quartetto elettroacustico Alessio Pisani, fagotto Mirio Cosottini, tromba Roberto Sassi, chitarra elettrica Andrea Melani, batteria EASilence Alessio Pisani, fagotto Mirio Cosottini, tromba e flicorno soprano Luca Cartolari, elettronica EAOrchestra, formazione orchestrale a numero variabile di elementi attività singoli eventi seminario Teoria dell’improvvisazione, Conservatorio di Padova ricerca workshops sull’improvvisazione in collaborazione con danzatori, artisti visivi e musicisti altro rivista di approfondimento sull’attività del GRIM con interventi di autori vari sul tema dell’improvvisazione “GRIM”. produzione discografica linee artistiche l’associazione intende promuovere la cultura musicale ed in particolare la ricerca sull’improvvisazione musicale, dal punto di vista teorico e pratico, sia in ambito performativo che didattico, collaborando con enti pubblici e privati, singoli musicisti e artisti progetti selezionati Improvvisi in città seminario sull’improvvisazione musicale e sulla danza nell’ambito di Arezzo Wave. Il coordinamento musicale è stato svolto dal GRIM mentro la danza è stata curata dall’Associazione Sosta Palmizi di Cortona nelle figure di Giorgio Rossi e Cinzia De Lorenzi. Il seminario ha visto la partecipazione di numerosi musicisti e danzatori che dopo alcuni giorni di studio sono usciti per le strade della città dando vita alle loro performance. L’evento si è svolto in collaborazione con il Festival Arezzo Wave e il Comune di Arezzo.
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Seminario sull’Improvvisazione musicale Castelfranco di Sopra, Arezzo. Il seminario a cura del GRIM si è svolto all’interno del Teatro Wanda Capodaglio ed è terminato con un concerto nella Badia di Soffena dove sono stati eseguiti brani originali del GRIM. L’evento si è svolto in collaborazione con il Comune di Castelfranco di Sopra. Introduzione all’improvvisazione seminario sull’improvvisazione per musicisti del Conservatorio di Musica “Cesare Pollini” di Padova. Si è trattato di un seminario introduttivo all’improvvisazione a partire dall’esperienza di compositori e musicisti di metà del secolo scorso nell’ambito della musica contemporanea. Il seminario è stato organizzato dal GRIM in collaborazione con il Conservatorio Cesare Pollini di Padova. storia Il GRIM (Gruppo di Ricerca e Improvvisazione Musicale) è stato fondato da Alessio Pisani e Mirio Cosottini nel 2005. Ha avuto numerose collaborazioni con artisti italiani e stranieri, musicisti, compositori, danzatori e videoartisti fra cui Stefano Battaglia, Mario Arcari, Marco Remondini, Paolo Botti, Adriana Boschi, Tonino Miano, Anatrofobia, Giorgio Rossi, Amina Amici, Giacomo Bonciolini. Tiene due importanti seminari sull’improvvisazione, uno al Conservatorio di Padova e l’altro durante i Corsi di Alto Perfezionamento musicale di Bertinoro di Romagna. Nel 2007 è uscita la prima produzione discografica dell’etichetta GRIMedia Records, dal titolo EAQuartett.
foto Giacomo Bonciolini
Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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Gruppo Strumentale Musica d’Oggi anno di fondazione organigramma
attività
linee artistiche
progetti selezionati
1984 presidente: Luigi Lanzillotta segreteria: Simonetta Scavizzi direzione organizzativa: Giuliana Fabbrini consulenza amministrativa: Claudio Barracchia collaborazione amministrativa: Brenda Beeson ufficio stampa: Evelina De’ Stefani stagione Stagione dei Concerti concertistica L’Associazione organizza da vent’anni la Rassegna Musica d’Oggi presso l’Università della Calabria e da due anni collabora con l’Università Tor Vergata di Roma con l’intento di offrire una panoramica ampia della musica del ‘900 fino alle nuove generazioni. Musica d’Oggi promuove e diffonde la conoscenza della musica contemporanea italiana presso tutto il pubblico universitario ed il pubblico del territorio circostante (Rende, Cosenza). Il solismo nella musica contemporanea Roma, Sala Casella dell’Accademia Filarmonica Romana, 19 dicembre 2002 Gruppo Strumentale Musica d’Oggi, diretto da Andrea Morricone Antonio Salvatore, violino; Antonello Maio, pianoforte; Michele Chiapperino, violoncello musiche di Egisto Macchi, Francesco Lanzillotta, Franco Mannino Compositori romani per Ennio Roma, Auditorium Facoltà di Lettere e Filosofia Università Tor Vergata, 19 novembre 2003 prime esecuzioni assolute in occasione dei 75 anni di Ennio Morricone Gruppo Strumentale Musica d’Oggi diretto da Fausto Anzelmo, Francesco Lanzillotta, Andrea Morricone musiche di Goffredo Petrassi, Marcello Panni,Alessandro Sbordoni, Matteo D’Amico, Luciano Pelosi, Ada Gentile, Mauro Cardi concerto Roma, Università Tor Vergata, Auditorium Facoltà di Lettere e Filosofia, 30 novembre 2004 Gruppo Strumentale Musica d’Oggi Patrizia Polia, soprano
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Francesco Pennisi Etude-Rhapsodie per flauto, clarinetto e pianoforte Commento a Euro per flauto Teatrino per viola clarinetto e pianoforte Matteo D’Amico Jubilate Deo mottetto per soprano e orchestra d’archi Carlo Galante N o s t ra Signora degli insonni nove notturni per voce e orchestra d’archi concerto Aula Magna Università della Calabria, 3 maggio 2005 concerto monografico dedicato alla musica contemporanea di Ennio Morricone Gruppo strumentale Musica d’Oggi Susanna Rigacci, soprano
Attualmente sostenuto da: non pervenuto
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Gruppo teatrale Burattinmusica anno di fondazione 1996 organigramma coordinamento artistico: Paola Campanini, Roberta Vacca attività teatro musicale, teatro ragazzi linee artistiche La specificità del Gruppo Teatrale Burattinmusica risiede nella scelta di produrre spettacoli di teatro di figura in musica, produzioni originali eseguite sempre interamente dal vivo. La scrittura teatrale nasce insieme a quella musicale fin dalla prima scelta dei soggetti, nei quali è sempre implicito il collegamento fra le arti. E questo non solo come presupposto ma anche come elemento fondamentale della rappresentazione, dove la musica è presente anche come elemento drammaturgico, con la presenza attiva sulla scena dei musicisti e di molteplici strumenti. progetti selezionati Il pennello di lacca per voce recitante e ensemble Roma, Accademia Filarmonica Romana, Sala Casella, 10 maggio 1999 Paola Campanini, regia testo: autori vari musiche di: Giulio Castagnoli, Fabrizio Festa, Michele dall’Ongaro interpreti: Daniele Fracassi, Paola Campanini, Serafino Giacone, Edoardo Caminiti, Freon ensemble Stefano Cardi, direzione in coproduzione con Accademia Filarmonica Romana Il quaderno di musica di Maddalena per pianoforte, spinetta, viola, violoncello, flauto Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi, 23 febbraio 2003 Francesca Angeli, regia Paola Campanini, regia musiche di Roberta Vacca interpreti: Paola Campanini, Stefano Moretti, Claudia Clementi, Roberta Vacca, Giuliana Galia, Luca Verzulli, Giorgio Sasso, Matteo Scarpelli in coproduzione con Accademia Nazionale di Santa Cecilia Trash per attori-cantanti, elettronica (tempo reale e tempo differito) Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli, 7 marzo 2004
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Francesca Angeli, regia e testo musiche di Mauro Cardi, Roberta Vacca interpreti: Bruno Zeni, Anna Clementi, Paola Campanini, Stefano Moretti, Roberta Vacca in coproduzione con Accademia Nazionale di Santa Cecilia Ah! Alice per viola, tastiera, percussioni, diamonica, elettronica (tempo reale e tempo differito) Roma,Teatro Rossini, 27 novembre 2006 Paola Campanini, regia e testo musiche di Roberta Vacca interpreti: Lucia Marucci, Paola Campanini, Stefano Moretti, Roberta Vacca in coproduzione con Arteintransito American Dreams per pianoforte, sax, (elettronica tempo differito), attrice, cantante Roma,Villa Doria Pamphilj, 13 luglio 2007 Stefano Moretti, regia testo: Emily Dickinson e Nell Kimball musiche di Roberta Vacca, Aaron Copland, C h a rles Ives, Steven Foster, Scott Joplin (ed. RAI Trade) interpreti: Olivia Magnani, Paola Campanini, Roberta Vacca, Cristiana Polegri in cooproduzione con I Concerti nel Parco curriculum Il Gruppo Teatrale Burattinmusica nasce dall’incontro fra alcune artiste (musiciste e performer teatrali) che nel 1996 iniziano a lavorare insieme per delineare un nuovo percorso di ricerca nel rapporto fra musica e teatro di figura. I membri del gruppo - autori, musicisti, interpreti, artigiani, ricercatori - impiegano le loro specifiche competenze e professionalità in diverse direzioni. Così è per l’oggetto scenico costituito dal teatro di figura, sul quale si indaga sia dal punto di vista storico che iconografico e tecnico, ripercorrendo modelli tradizionali o sperimentando materiali inusuali e tecniche di costruzione e di animazione appartenenti a culture lontane. Allo stesso modo, anche in campo musicale la ricerca si apre a sperimentazioni che accolgono l’uso dell’elettronica o di strumenti inusuali o decontestualizzati. Tutto questo sempre nell’ottica di dar vita a spettacoli appassionanti e di qualità, diretti ad un pubblico eterogeneo sia di adulti che di bambini. È stato ospite di diverse istituzioni, fra queste: Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Roma; Accademia Filarmonica Romana;Teatro Regio di Parma; Teatro Piccolo Regio “G. Puccini”, Torino; Teatro “Carlo Felice”, Genova; Festival del Teatro Medioevale e Rinascimentale, Anagni; ArteInTransito, Roma; Venivano dal mare, Cervia; Società dei Concerti “B. Barattelli”, L’Aquila; Festival di Mezza Estate, Tagliacozzo; Vetrina Internazionale del Centro Nazionale di Drammaturgia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti di pubblico e di critica nonchè premi quali il Premio “Nuove Mani”
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1996 - 7° Meeting Nazionale del Teatro di Animazione “Burattini nel Verde” di Castellammare di Stabia; la Menzione Speciale al 2° Premio Nazionale “Le Figure del Futuro” 1996 - Festival Internazionale delle Figure Animate di Perugia; il Premio “Performing Arts” 2006. Fin dalla fondazione Burattinmusica svolge anche un’intensa attività didattica promuovendo la conoscenza delle tecniche del teatro di figura, del teatro d’attore e della drammaturgia musicale degli spettacoli, realizzando laboratori e spettacoli per le scuole.
Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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I Concerti nel Parco anno di fondazione organigramma
attività
1991 presidente e direttore artistico:Teresa Maria Azzaro segreteria, consulenza amministrativa, ufficio stampa, grafico, web master : collaborazioni esterne rassegne singoli eventi ricerca
linee artistiche
Sin dagli esordi, ma più specificatamente dagli anni 2000 ad oggi, I Concerti nel Parco ha punt a t o,soprattutto nell’ambito della programmazione estiva a Villa Doria Pamphilj, a realizzare una programmazione ‘aperta’ ai vari generi musicali, ma anche ad altri generi di produzione art i s t ica, se intersecati in vario modo ad un fatto musicale interessante. In particolare per le produzioni o ospitalità di concerti di musica contempora n e a , l’idea perseguita sin dagli inizi da Teresa Azzaro, direttore artistico della rassegna, è stata quella di programmarle nella ordinaria stagione estiva o autunnale, cioè offrirle all’attenzione di un pubblico più vasto ed eterogeneo ri s p e tto a quello ordinario della musica contemporanea, e chiedendone, così,‘implicitamente’ un giud i z i o. Convinti, oggi più che mai, che la produzione ed esecuzione di musica d’oggi, debba cercare di uscire dagli angusti confini del ‘cotto e mangiato’ dagli addetti ai lavo ri .
progetti selezionati
Isole d’Oriente Roma, Parco della Musica, Sala Petrassi, ottobre 2002 Stili e innovazione musicali musiche di Toru Takemitsu, Giacinto Scelsi, Toshio Hosokawa (prima italiana), Michelangelo Lupone (prima esecuzione) in collaborazione e coproduzione con Japan Foundation di Kyoto, Istituto Giapponese di Cultura di Roma, Fondazione Isabella Scelsi di Roma Musica Senza Cuore Roma, Villa Doria Pamphilj, luglio 2003 su testi liberamente tratti da Cuore di E. De Amicis azione musicale grottesca per attrice, voce femminile, flauto, tastiera, pianoforte, contrabbasso e percussioni con elaborazione elettronica musica di Fabrizio De Rossi Re testi e regia di Francesca Angeli Paola Cortellesi, attrice, cantante
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elaborazione del suono prodotta e realizzata presso il Centro Tempo Reale di Firenze Edizioni musicali RAI Trade Sopra I Monti degli Aromi Roma, Basilica di Santa Maria in Monte Santo, dicembre 2003 un percorso attraverso il Cantico dei Cantici con canti gregoriani, polifonie medievali originali ed elaborazioni elettroacustiche (prima esecuzione) di Emanuele Pappalardo, Lanfranco Menga, Paolo Pachini Ensemble Oktoechos Lanfranco Menga, direttore in coproduzione con Federazione Cemat Suoni Per Comici Muti Roma,Villa Doria Pamphilj, luglio 2004 sonorizzazione live in stile jazz per strumenti solisti e live electronics su quattro film muti di Stanlio & Ollio (prima esecuzione) Opus Ensemble Giancarlo Schiaffini, direttore produzione I Concerti nel Parco I Kiss Your Hands Roma,Villa Doria Pamphilj, luglio 2006 catalogo semiserio delle lettere mozartiane (prima esecuzione) drammaturgia di Fabrizio Gifuni e Sonia Bergamasco musiche di Paolo Damiani produzione I Concerti nel Parco American Dreams Roma,Villa Doria Pamphilj, luglio 2006 da Emily Dichinson Olivia Magnani, voce recitante Paola Campanini, allestimento scenico Stefano Moretti, regia musiche di Aaron Copland, Charles Ives, Scott Joplin, Stephen Foster, Roberta Vacca, American Dreams
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le AttivitĂ Culturali Regione Lazio Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali Provincia di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali
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Icarus Ensemble Icarus Ensemble via Iotti, 7 – 42045 Luzzara (RE) tel. 347 1706768 icarusensemble@libero.it www.icarusensemble.com
Icarus Ensemble anno di fondazione organigramma attivitĂ
linee artistiche progetti selezionati
1996 - inzio attivitĂ 1994 direttore artistico: Marco Pedrazzini ensemble a formazione variabile singoli eventi Atelier musicale Officina delle Arti concertistica musica moderna e contemporanea con par ticolare riferimento al teatro musicale e alle nuove tecnologie East aka West Stoccarda,Theaterhaus Pragsatte, 2 gennaio 2003 Zagabria, Biennale, 6 aprile 2003 di Riccardo Nova Icarus Ensemble Cantus Ensemble Neuevocalsolisten progetto video ed elettronica di Fabrica Andrea Molino, direttore Tant que nous sommes vivants Reggio Emilia,Teatro Valli, 7 ottobre 2005 di Christian Boltanski installazione di Christian Boltanski light design Jean Kallman musica di Franck Krawczyk Icarus Ensemble prima esecuzione Il tempo sospeso del volo Reggio Emilia, Festival REC, 10 e 11 ottobre 2007 libretto e regia di Franco Ripa di Meana musica di Nicola Sani elettronica del CIRM di Nizza regia del suono di Alvise Vidolin
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Icarus Ensemble Coro Claudio Merulo direttore Yoichi Sugiyama Miracolo a Milano Reggio Emilia, Festival REC, 6 e 8 novembre 2007 opera commissionata dalla Fondazione I Teatri di Reggio Emilia per i 50 anni del Teatro musica di Giorgio Battistelli regia di Daniele Abbado regia del suono di Alvise Vidolin Icarus Ensemble Coro Claudio Merulo Erasmo Gaudiomonte, direttore Prove di volo Reggio Emilia, Festival REC, 1 e 4 novembre 2007 Bologna, Exitime, 10 gennaio 2008 concerto di musiche con elettronica e visuals per un ensemble di ragazzi musiche di Andrea Agostini, Paolo Aralla, Matteo Malavasi, Riccardo Nova, Walter Prati, Stefano Taglietti, Stefano Trevisi, Massimiliano Viel Icarus Junior video di Martinenfabrik visuals di Otolab curriculum Ensemble di livello internazionale nato nel 1994, Icarus si è esibito in Messico (Festival Cervantino 1996, 2003, 2005, Festival Donatoni 1995, 1996, Forum Manuel Enriquez 2002, 2003, 2005, Festival di Oaxaca 2007), in Argentina (Teatro Colon di Buenos Aires 1998), in Olanda (Gaudeamus Music Week 1998), in Belgio (Ars Musica 2004 a Bruxelles e Mons), in Inghilterra (Huddersfield Contemporary Music Festival 2002, Festival Musica Cardiff 2000, Swansea Festival), in Giappone (ensemble in residence all’Art Festival of the New Generation di Tokyo 2000), in Svizzera (Tage für Neue Musik Zurich 2004, ISMC Lugano 2004), in Croazia (Biennale Zagabria 2001, 2003, 2005), Stati Uniti (UK for NY a New York 2001), in Francia (Festival Manca a Nizza 2000, 2005 e Festival Deodat de Severac 2007), in Germania (Musikhochschule 1995, 2003, K u l t u r ze n t rum Gasteig 1996 a Monaco, Theaterhaus Pragsattel di Stoccarda, 2003), in Azerbaijan (SonorFestival a Baku, 2003), in Irlanda, Romania, Moldavia e Malta. In Italia ha suonato per quasi tutte le maggiori istituzioni e festival. È attualmente Ensemble in residenza al Teatro di Reggio Emilia. Ha collaborato con i registi Yoshi Oida per la realizzazione dell’opera Alex Langer di Giovanni Verrando (2003), con Daniele Abbado per le opere The Rape of Lucretia di Benjamin Britten e Miracolo a Milano di Giorgio Battistelli (2004), con Franco Ripa di Meana per Il tempo sospeso del volo
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di Nicola Sani, con l’artista Christian Boltanski per l’installazione Tant que nous sommes vivants (2005), con Lorenzo Mijares per De Cachetito Raspado di Trigos, con gli studi Agon, Fabrica (Benetton), con Otolab (Sincronie 2004, 2005, Chew-Z 2006 e REC 2006), con Luca Scarzella (Lips, Eyes, Bang di Luca Francesconi e The Rape of Lucretia di Britten), con Roberto Paci Dalò e Giardini Pensili per lo spettacolo Organo Magico Organo Laico, e con gli attori John De Leo, Michele De Marchi, Ivana Monti. Nelle più recenti produzioni Icarus ha collaborato con esponenti della scena elettronica e post-techno internazionale quali Staalplaat Soundsystem (Olanda), Pan Sonic (Finlandia), Andi Toma dei Mouse on Mars (Germania).Tra i direttori ospiti: Giorgio Bernasconi, Erasmo Gaudiomonte, Andrea Molino, Renato Rivolta, Yoichi Sujiama, Juan Trigos, Pierre André Valade, Jonathan Webb. Icarus si è spesso unito ad altri ensemble quali Alter Ego, Neuevocalsolisten e Cantus per progetti speciali. L’ensemble è regolarmente ospite di trasmissioni radiofoniche della RAI e i suoi concerti sono stati trasmessi dalle reti nazionali giapponesi, messicane, argentine, olandesi, francesi, svizzere, rumene e azerbaigiane. Ha inciso per Ricordi, Stradivarius, Bottega Discantica, Sincronie, Ariston, Spaziomusica.
Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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In Canto anno di fondazione
1987 - ensemble 1996
organigramma
presidente: Paolo Donati direttore ar tistico: Fabio Maestri consiglio direttivo: Paolo Donati, Gabriele Catalucci, Fabio Maestri, Silvia Paparelli, Carlo Podestà ufficio stampa: Silvia Paparelli (socio) componenti stabili dell’Ensemble In Canto: Anna De Luca, flauto e ottavino Roberto Petrocchi, clarinetto e clarinetto basso Maurizio Gambini, violoncello Gianluca Saveri, percussioni Silvia Paparelli, pianoforte e tastiere Arturo Tallini, chitarra Marzia Castronovo, arpa Fabio Maestri, direttore
attività
festival festival OperaInCanto - collaborazione dell’Ensemble singoli eventi progetti interdisciplinari, giornate di studio con interventi scientifici ed esecuzioni dal vivo, concerti-conferenza concertistica altro promozione della musica contemporanea destinata al pubblico scolastico
linee artistiche
L’Ensemble In Canto è un gruppo di produzione musicale nato nel 1996 con l’obiettivo di eseguire e diffondere la musica del Novecento storico e dei contemporanei, in particolare italiana. La committenza di nuovi lavori, l’attenzione alla relazione della musica con altri linguaggi (musica e poesia, teatro musicale, lavori per voce recitante e strumenti, spettacoli multimediali) è una costante nelle scelte del gruppo.
progetti selezionati
Omaggio a Petrassi Modena,Teatro Comunale, 6 ottobre 2003 un concerto commemorativo nell’anno della scomparsa di Goffredo Petrassi Invenzioni, Dialogo angelico, Suoni notturni, Serenata, Nunc, Beatitudines Federico Giubilei, baritono
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Vincenzo Saldarelli, chitarra Silvia Paparelli, pianoforte e clavicembalo Anna De Luca, flauto Jacopo Nobili, ottavino Roberto Petrocchi, clarinetto piccolo Andrea Di Mario, tromba bassa Gianluca Saveri, percussioni Paola Emanuele, viola Luca Collazzoni, contrabbasso Fabio Maestri, direttore Per Luigi Dallapiccola Terni, Auditorium del Palazzo di Primavera, Sagra Musicale Umbra, 24 settembre 2004 Roma, Goethe-Institut, Festival di Nuova Consonanza, 24 novembre 2004 intorno a Luigi Dallapiccola, nel centenario della nascita Divertimento in quattro esercizi, Due liriche di Anacreonte; Quattro liriche di Machado, Piccola musica notturna, Parole di San Paolo dediche di compositori del passato Goffredo Petrassi (Ode I) e Franco Donatoni (Lumen) e di oggi Italo Vescovo (Due liriche greche e Dedica) e Daniele Del Monaco (Le api). Alda Caiello, soprano Anna De Luca, flauto e flauto in sol Jacopo Nobili, flauto Eugenio Mutalipassi, oboe Roberto Petrocchi, clarinetto piccolo, clarinetto e clarinetto basso Renato Settembri, clarinetto Marzia Castronovo, arpa Silvia Paparelli, pianoforte e celesta Gianluca Saveri, vibrafono e xilomarimba Marco Rogliano e Gabriele Benigni, violino Luca Ranieri e Francesco Bossone, viola Maurizio Gambini, violoncello Fabio Maestri, direttore Jekyll Narni,Teatro Comunale Giuseppe Manini, 20 ottobre 2005 Terni,Teatro Comunale Giuseppe Verdi, 21 ottobre 2005 Amelia, Teatro Sociale, 22 ottobre 2005 Interpreti: Alda Caiello (Jekyll-Hyde); Roberto Abbondanza (Lanyon); Leonardo Galeazzi
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foto Andrea Boccalini
(Utterson); Cristina Paolucci (La Cameriera); Claudio Di Palma (Il Cantastorie) Dario Flammini, bayan Ensemble In Canto Fabio Maestri, direttore Claudio Di Palma, regia, scene e costumi Ciro Pellegrino, progetto immagine Daniele Del Monaco, live electronics Il successo ottenuto da Racconto di Natale di Carlo Galante, con cui viene inaugurato nel 2003 il cartellone OperaScuola, porta l’Associazione In Canto a ritentare la car ta del teatro contemporaneo per i ragazzi, partendo da un soggetto letterario tradizionale, possibilmente “riadattato” al gusto di oggi. È questa la filosofia da cui nasce, dopo due anni di lavoro, Jekyll. Intorno a Lo strano caso del dr. Jekyll e di Mister Hyde lavorano una librettista esordiente d’eccezione (Lidia Ravera), un compositore (Alessandro Sbordoni), un regista (Claudio Di Palma). Il risultato è un’operazione vincente, apprezzatissima dal pubblico scolatico: Jekyll, nella “versione Ravera”, è una dottoressa, una donna-scienziato vissuta in un’epoca in cui il prototipo femminile è ben diverso. Solo quando si trasforma diventa uomo… La partitura di Sbordoni è punteggiata dagli interventi del bayan, alter-ego sonoro della voce narrante (lo stesso Di Palma), la regia si avvale di un ricco gioco di proiezioni filmiche ed estemporanee (i bellissimi effetti pittorici realizzati da Ciro Pellegrino) che animano le pareti sghembe di un interno deformato, sorta di assurdo architettonico. Il lavoro viene presentato nelle scuole dai protagonisti stessi, in un fitto calendario di appuntamenti realizzato in collaborazione con il C.S.A. del M.I.U.R. Nel 2008, la Biblioteca Comunale di Terni, nell’ambito del progetto “Perugia-Terni: one book, two communities” dedicato proprio al romanzo di Stevenson, realizza un’intera serata sull’opera di RaveraSbordoni, con l’intervento di tutti i protagonisti e l’esibizione dal vivo di Alda Caiello. Con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Umbria, Provincia e Comune di Terni, Comuni di Narni e Amelia, patrocinio C.S.A. del M.I.U.R. Le marteau sans maître Terni, Auditorium del Palazzo di Primavera, 15 marzo 2006 Napoli,Teatro delle Palme, Associazione Scralatti, 16 marzo 2006 Bologna, Oratorio S. Filippo Neri, Bologna Festival, 5 ottobre 2006 Alda Caiello, voce Anna De Luca, flauto e flauto in sol Roberto Petrocchi, clarinetto Andrea Di Mario, tromba Silvia Paparelli, pianoforte e clavicembalo
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Arturo Tallini, chitarra Marzia Castronovo, arpa Gianluca Saveri, vibrafono e percussioni Fabrizio D’Antonio, xilomarimba Gabriele Miracle, percussioni Vincenzo Bolognese, violino Luca Ranieri, viola e violino Maurizio Gambini, violoncello Fabio Maestri, direttore Nel 2006 l’Ensemble In Canto affronta una sfida: eseguire Le Marteau sans maître di Pierre Boulez, partitura tra le più complesse e impegnative del repertorio del secondo Novecento. La voce è ancora una volta quella di Alda Caiello, preziosa “amica” e risorsa del gruppo. Il progetto viene presentato a Terni, in un concerto-conferenza realizzato in collaborazione con l’Arci e l’Istituto Musicale Pareggiato Briccialdi e viene poi replicato per l’Associazione Scarlatti di Napoli, con una prima parte dedicata a Luciano Berio (Quattro canzoni popolari, Différences, O King) e per il Bologna Festival (preceduto da un omaggio a Niccolò Castiglioni: Tropi, Come io passo l’estate, Così parlò Baldassarre, Beth). Cartoline per Mozart Intorno al Flauto magico Terni, Auditorium di Palazzo di Primavera, 6 dicembre 2006 Jacopo Nobili, flauto, ottavino e tubo armonico Anna De Luca, flauto e ottavino e flauto in sol Roberto Petrocchi, clarinetto, clarinetto basso, corno di bassetto e tubo armonico Renato Settembri, clarinetto e tubo armonico Alfredo Natili, corno di bassetto e tubo armonico Silvia Paparelli, pianoforte Fabiola Battaglini, percussioni Prisca Amori, violino Maurizio Gambini, violoncello Fabio Maestri, direttore A margine della stagione 2006 di OperaInCanto, incentrata sulla produzione del Flauto magi co di Mozart nella versione in italiano di Giovanni De Gamerra, per la regia di Paolo Micciché, l’Ensemble ha promosso la commissione a quindici compositori italiani, scelti cercando di rappresentare più generazioni, più scuole, più zone di provenienza, di altrettante “Cartoline per Mozart”, affidando a ciascuno un numero dell’opera. Le “Cartoline” sono state protagoniste della seconda di due giornate di Incontri mozartiani, organizzate dall’Associazione In Canto: la prima incentrata sugli interventi di Giovanni Carli Ballola, Ariella Lanfranchi e Gianfranco Zaccaro, con l’esecuzione di Notturni e Divertimenti di Mozart, la seconda coordinata da Renato Bossa, nel ruolo di “intervistatore” dei quindici compositori. Hanno aderito al progetto e presentato in prima esecuzione assoluta le proprie cartoline: Filippo Del Corno (Cadenza fugata per pianoforte solo), Claudio Ambrosini
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(Wolfgang chi? per timpano, ottavino, pianoforte e coretto eolico), Sylvano Bussotti (Krankheit ist wohl der letzte Grund gioco minimo di flauto e piccolo), Carlo Galante (L’incantevole ritrat to duo per clarinetto e violoncello), Matteo D’Amico (Regina, reginella parafrasi per violino e percussione), Carlo Pedini (Dissolvenza incrociata per violino e violoncello), Fabrizio De Rossi Re (Marcia dei Sacerdoti per due corni di bassetto), Roberta Vacca (Mon Tat per flauto, pianoforte e percussioni), Mauro Cardi (Sarastro per flauto, clarinetto, violino e violoncello), Pier Giuseppe Arcangeli (Allegr’obliquo parodia per ottavino, clarinetto, pianoforte e percussione), Mauro Bortolotti (Scomposizione attiva per clarinetto, violocello e pianoforte), Daniele Del Monaco (Gioco a tre per flauto, clarinetto e violino), Monica Conversano (Wolfgang Islands per flauto e clarinetto basso), Carlo Boccadoro (Papageno’s groove carillon per pianoforte e glockenspiel), Marcello Panni (Incanto per flauto solo), Fabio Maestri (Mibemolle per ottavino, flauto, due clarinetti, pianoforte, percussione, violino, violoncello). La produzione sarà prossimamente trasmessa da RAI Radio3. Con il contributo di Regione Umbria, Provincia e Comune di Terni curriculum L’Ensemble In Canto, diretto da Fabio Maestri, nasce all’interno dell’attività dell’Associazione In Canto e del Festival OperaInCanto, promosso dall’Associazione dal 1988 nei teatri di Narni, Amelia e Terni. L’Ensemble, formato essenzialmente da strumentisti di area umbra è regolarmente presente nei più qualificati cartelloni concertistici e più volte inserito nella programmazione di RAI Radio3. Accanto all’attività concertistica, l’Ensemble In Canto ha negli anni prodotto diversi progetti tematici, tra cui “Poesia e Musica”, dedicata a testi di Pasolini, Penna, Piccolo, Montale, Saba, Campana nelle versioni musicali di Gilberto Bosco, Francesco Pennisi, Filippo Del Corno, Marino Baratello, Fabio Maestri, Pier Giuseppe Arcangeli, con Walter Maestosi, Alda Caiello e Roberto Abbondanza e il recente “Cartoline per Mozart”, di prossima trasmissione radiofonica. Più volte ospite della Sagra Musicale Umbra (per cui ha anche curato anche concerti monografici dedicati a Franco Donatoni, Goffredo Petrassi, Dallapiccola) e del festival di Nuova Consonanza di Roma, l’Ensemble si è recentemente esibito per il Teatro Comunale e gli Amici della Musica di Modena, il Teatro dell’Archivolto di Genova, il Bologna Festival, l’Associazione Scarlatti di Napoli, il Todi Arte Festival, la rassegna Colonna Sonora di Roma, il Festival Mozart di Portici e il Circuito Umbria Spettacolo, realizzato nel dicembre 2007 nei maggiori teatri umbri (con cinque repliche de El Retablo de Maese Pedro-Siete Canciones populares españolas con Cristina Zavalloni e del progetto Folksongs con musiche di Berio, Arcangeli e Stravinskij). L’Ensemble ha inoltre collaborato con il Festival OperaInCanto per le esecuzioni di importanti lavori del teatro musicale contemporaneo, tra questi: Il Telefono di Menotti, Il Giudizio di Paride di Panni (prima esecuzione integrale), A qualcuno piace Tango di Boccadoro, Combattimento con l’Angelo e Racconto di Natale di Galante, Così fan (quasi) tutte di Pedini (commissione OperaInCanto - prima esecuzione assoluta), Jekyll di Sbordoni (commissione OperaInCanto - prima esecuzione assoluta), Robinson di Boccadoro (commissione OperaInCanto - prima esecuzione assoluta, poi ripreso per il Teatro Regio di Torino). Nel 2001 il dittico Sylvia simplex (di Francesco Pennisi) Alfred, Alfred (di Franco Donatoni), con Roberto Abbondanza, Alda Caiello, Aurio Tomicich, Sonia Visentin e Cristina Zavalloni, per la regia di Vera Bertinetti, è stato presentato al festi-
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val OperaInCanto e quindi replicato al Teatro Olimpico di Roma come spettacolo conclusivo del 38mo Festival di Nuova Consonanza, in collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana e Musica per Roma, e radiotrasmesso da Radio3. L’Ensemble si dedica anche all’attività per le scuole, realizzando esecuzioni di fiabe musicali di autori contemporanei, tra le quali La Bella Melusina e L’Elefante di Annibale di Galante e Un amico dell’aria di Paolo Coggiola (prima esecuzione assoluta). Oltre a quanto citato e al grande repertorio del Novecento, l’Ensemble ha eseguito (spesso in prima esecuzione assoluta) musiche di Claudio Ambrosini, Pier Giuseppe Arcangeli, Luciano Berio, Carlo Boccadoro, Maurizio Borgioni, Mauro Bortolotti, Pierre Boulez, Sylvano Bussotti, Mauro Cardi, Niccolò Castiglioni, Mario Cesa, Monica Conversano, Matteo D’Amico, Fabio Del Corno, Daniele Del Monaco, Fabrizio De Rossi Re, Carlo Pedini, Lucia Ronchetti, Paolo Rotili, Salviucci, Roberta Vacca, Italo Vescovo. storia
L’Associazione In Canto, giunta al ventesimo anno di attività, nasce con l’intento di valorizzare le potenzialità dei piccoli e preziosi teatri di Narni e Amelia (a cui in seguito si sono aggiunti il Verdi e l’Antoniano di Terni), con l’obiettivo di creare un valido punto di riferimento per un coerente uso di molti altri piccoli teatri umbri. A questo scopo annualmente realizza il festival OperaInCanto, dedicato all’allestimento di intermezzi e opere del Settecento, opere del primo Ottocento, teatro musicale contemporaneo. Le produzioni di OperaInCanto, registrate in CD e radiotrasmesse da RAI Radio3, costantemente recensite dalle maggiori riviste specializzate, sono anche state ospiti di prestigiosi istituzioni (Musikfestspiele di Dresda, Opéra di Nizza, Festival di Tourcoing, Festival di Nuova Consonanza di Roma, Teatro Regio di Torino) o coprodotte (Belcanto festival di Dordrecht, Olanda). Dal 2003, il festival si è arricchito del cartellone a tema OperaScuola, patrocinato dal CSA-MiUR e dedicato al pubblico dei più giovani. L’Associazione si avvale della collaborazione dell’Ensemble In Canto, del Complesso Barocco In Canto e del gruppo Les Trompettes de plaisirs e dispone di una collana editoriale che raccoglie tutti i titoli eseguiti (da Pergolesi a Morlacchi, da Haendel a Rossini, passando per Hasse, Pasquini, Sarro, Di Capua), il cui materiale musicale è disponibile a noleggio.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Umbria Provincia di Terni Comune di Amelia Comune di Narni Comune di Terni
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InfoMus Lab Casa Paganini - Centro internazionale di eccellenza anno di fondazione 1984 InfoMus Lab 2005 InfoMus Lab - Casa Paganini organigramma direttore: Antonio Camurri staff: Corrado Canepa, Roberto Chiarvetto, Paolo Coletta, Mirko Demurtas, Alessandro Fausto, Nicola Ferrari, Simone Ghisio, Donald Glowinski, Alberto Massari, Barbara Mazzarino, Massimiliano Peri, Andrea Ricci, Roberto Sagoleo, Marzia Simonetti, Giovanna Varni, Gualtiero Volpe collaboratori: Nicola Bernardini, Riccardo Dapelo, Roberto Doati, Matteo Ricchetti, Alvise Vidolin ufficio stampa: Michele Coralli, Francesca Sivori segreteria: Roberta Fraguglia
attività progetti internazionali di ricerca scientifico-tecnologica collaborazioni con l’industria e con istituzioni in Italia e all’estero scuole, seminari, workshop, conferenze concerti e manifestazioni culturali produzione musicale e multimediale progetti museografici linee programmatiche InfoMus Lab - Casa Paganini esplora nuove direzioni della ricerca scientifica e tecnologica nei settori della multimedialità, delle nu ove interfacce uomo-macchina, della liuteria digitale, dei networked media. La ricerca vuole contri buire a nuove prospettive per la musica contemporanea e la liuteria digitale; inoltre, alcuni progetti sono mirati al miglioramento della qualità della vita (tempo libero, sport, edutainment, t e rapia e riabilitazione), l’industria (interfacce innovative e applicazioni multimediali), la cultura (valorizzazione attrave rso tecnologie multimediali di beni artistici e culturali). Nella convinzione della necessità di uno scambio reciproco tra sperimentazione artistica e ricerca scientifica, le arti musicali e performative rappresentano per il Centro sia uno scenario applicativo che una fonte di ispirazione per la ricerca. L’attività si concentra sulla sperimen-
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tazione,progettazione e realizzazione di sistemi multimediali, di interfacce uomo-macchina intelligenti, di modelli computazionali di emozioni ed espressivitĂ .
Attualmente sostenuto da: Università degli Studi di Genova Regione Liguria Comune di Genova Provincia di Genova ARRSU Progetti di ricerca UE IST Progetti con l’industria del settore
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Interensemble Intermusica Associati Interensemble e Intermusica Associati via San Marco 302 - 35129 Padova tel. e fax 049 8930608 info@interensemble.it www.interensemble.it
Interensemble Intermusica Associati anno di fondazione organigramma
attività
linee artistiche
1984 presidente: Bernardino Beggio direttore artistico: Bernardino Beggio collaboratore alla direzione artistica (vice presidente); Michele Biasutti stagione stagione concertistica La musica nuova - 24 edizioni festival Computer Art Festival - 20 edizioni rassegne guide all’ascolto musicale in biblioteca singoli eventi Antenore, eroe e migrante concertistica concerti all’estero altro pubblicazione cd e dvd Linee guida della Stagione concertistica “La Musica Nuova”: equilibrio tra ricerca del nuovo in musica e fruibilità degli esiti della ricerca; grande attenzione al livello di comunicazione delle nuove opere proposte; ricerca di fili conduttori nella programmazione che uniscano la produzione musicale d’oggi a quella del passato, più o meno recente; creazione di momenti di riflessione e di educazione all’ascolto in occasione di concerti (dal 1997 vengono organizzati cicli di “guide all’ascolto” in una biblioteca comunale); interazione tra la nuova musica e le altre arti: poesia, danza, cinema. Linee guida del Computer Art Festival: presentazione dei risultati della ricerca tecnologica applicata alla musica; presentazione di nuove opere che coinvolgano altre discipline artistiche: video, poesia, danza, arti figurative; rapporti di scambio e collaborazione produttiva con altri centri e organizzazioni, soprattutto stranieri. inee guida dell’attività all’estero dell’Interensemble: rapporti di collaborazione con singoli compositori, centri di produzione e università, soprattutto negli USA; presentazione all’estero dei compositori italiani contemporanei partendo dai classici del Novecento (Dallapiccola, Petrassi, Berio, Maderna, Scelsi, Donatoni) fino alle generazioni attuali.
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progetti selezionati Venezia Velata Produzione del CD Venezia Velata: da Malipiero a Donatoni: compositori in Veneto tra due mil lenni con musiche di Malipiero, Biasutti, Macchia, Maderna, Beggio, Donatoni - Rivoalto Records (CRR 2025) Concerto Realizzazione del concerto delle opere premiate al Concorso Internazionale di Composizione Città di Udine 2002 - Realizzazione del CD Contemporanea 2002 contenente le opere premiate - Taukay Records Tournée USA Tournée in USA nel 2004 con concerti e masterclass alla California State University di Los Angeles, Northridge, Long Beach; alla New York University; alla Harvard University e Berklee College of Music di Boston e alla Unive rsity of Massachusetts di Amherst Concerto Realizzazione del concerto delle opere premiate al Concorso Internazionale di Composizione Città di Udine 2006 - Realizzazione del CD Conpemporanea 2006 contenente le opere premiate - Taukay Records Antenore, eroe e migrante Si tratta di un progetto letterario, teatrale e musicale sulla figura leggendaria di Antenore, eroe troiano fondatore di Padova e capostipite dei Veneti, visto come uno dei grandi emigranti della storia. Il progetto si è svolto in più tappe con spettacoli-studio realizzati il 14 novembre 2006, il 27 maggio e il 24 giugno 2007 e con la produzione del DVD La leggenda di Antenore sovvenzionato dalla Regione Veneto. La rappresentazione conclusiva ha coinvolto, oltre all’Interensemble, altri gruppi appartenenti ad aree diverse: Calicanto (ricerca sulla musica popolare), Tam Teatromusica, Maurizio Camardi Ensemble (jazz), Elena Borgatti (danza),Valeria Pagin e Bepi Contin (videomaker) e si è svolta in Piazza Antenore a Padova nel settembre 2007. La produzione avrà varie repliche nell’estate 2008.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Veneto Comune di Padova
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Intrasonus Intrasonus Ensemble anno di fondazione 2007 organigramma presidente: Franco De Pieri direttore artistico: Roberto Rusconi webmaster, sviluppo live electronics: Paolo Squarzon, socio organizzazione, grafica, ufficio stampa: Anna d’Errico, socio componenti ensemble: Anna d’ Errico pianoforte Andrea Scaramella violino Martina Squarzon viola Paolo Squarzon live electronics attività festival Spirito del Suono ricerca ricerca sonora e spaziale formazione organizzazione di workshop strumentali e per compositori linee artistiche Crediamo che: la tradizione debba sempre essere tenuta in alta considerazione e profondamente e stabilmente collegata a quello che viene suonato e composto nella musica classica contemporanea di oggi; il Suono sia per noi il DNA di una eredità culturale sentita come organismo vivente. Il suono è il nostro Naturlaut e si riferisce ad un archetipo che appartiene alla biologia umana e all’attività cognitiva dell’uomo; sia nostra necessità capire cosa realmente sentiamo quando ascoltiamo, e usare una consapevolezza e una conoscenza di nuova acquisizione per realizzare opere nate da e per la nostra immaginazione e ragione; al compositore sia richiesto di dialogare e ascoltare le ragioni del suono conosciuto nel suo essere e del divenire attraverso l’aiuto della psicoacustica , della neurofisiologia e della analisi percettiva; sia nostro compito adattarci alle nuove frontiere della percezione e proporre, ad un pubblico di nuova estrazione modi di realizzare la musica capaci di recepire nuove necessità, nuove sfide, nuovi obiettivi e nuovi contesti biologici ed ambientali; nostra fede e compito sia condurre e concepire la musica in un livello spirituale nel quale il nostro tempo interiore sia definisca in un modo mistico vicino al mistero della nostra natura interiore e della nostra vita quotidiana;
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la nostra musica non necessiti nessuna ragione ne commerciale ne funzionale per esistere in quanto basta a se stessa. È musica suprema perchè non ha dimensione fisica o spazio da governare se non il nostro puro dominio interno capace di condurre le nostre menti e i nostri spiriti in un nuovo mondo di stupore, meraviglia e conoscenza. “Rotto l’ indugio sotto l’ onda torna a rapirsi l’ aurora.” (Ungaretti G. Sogno 1927) storia
L’Associazione ha avviato un’attività di ricerca sonora e spaziale e un’attività di organizzazione di workshop strumentali e per compositori presso l’Auditorium Candiani a VeneziaMestre. Gli artisti coinvolti sono stati Rohan de Saram, Garth Knox, Trio Fibonacci, Jack Quartet e Adriano Guarnieri per concerti e laboratori. ntrasonus nasce da una necessità formativa e divulgativa da parte di alcuni operatori attivi nell’arte musicale classica contemporanea di Venezia Mestre. L’obiettivo è quello di dare ad un pubblico di appassionati e di operatori del settore (musicisti, compositori, critici, storici, insegnanti…) l’oppor tunità di ascoltare, incontrare, seguire in laboratori tematici interpreti di livello mondiale. Gli interpreti invitati sono conosciuti per la loro grande capacità interpretativa nel campo della tradizione contemporanea classica e oltremodo già attivi come insegnanti a Darmastadt, Graz, Londra, Amsterdam, Parigi, Lucerna. Con questa occasione Intrasonus intende inoltre gettare le basi di un ensemble di alta specializzazione, capace di presentarsi da protagonista sulle piazze europee con un nuovo atteggiamento interpretativo, propositivi e divulgativo. Altra finalità del progetto è la creazione di una rete internazionale di compositori e interpreti. La tematica di quest’anno è «Dal solo al quartetto l’utilizzo degli archi nella musica classica contemporanea». Ospiti alcuni rappresentanti storici, come ex componenti dell’Arditti Quartet (De Saram, Alberman e Knox), Klangforum Wien (Fussenegger), affiancati da giovani realtà d’oltreoceano (Trio Fibonacci e Jack Quar tett).
Attualmente sostenuto da: Centro Solidarietà Don Lorenzo Milani Candiani centro culturale British Consulate-Milan Fondazione Vecchi Casino di Venezia Gaudino Strumenti musicali Forum austriaco di Cultura
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IRMus - Istituto di Ricerca Musicale Accademia Internazionale della Musica Scuole Civiche di Milano - Fondazione di Partecipazione Villa Simonetta, via Stilicone, 36 - 20154 Milano tel. 02 313334 fax 02 3315697 irmus@scuolecivichemilano.it www.scuolecivichemilano.it
IRMus Istituto di Ricerca Musicale anno di fondazione organigramma
attività
2000 presidente: Stefano Mazzocchi direttore generale vicario: Anna Fellegara direttore Accademia: Fulvio Clementi coordinamento artistico IRMus: Alessandro Melchiorre responsabile dell’organizzazione: Eugenia Buzzetti segreteria: Elisabetta Tresoldi: Maura Riccardi amministrazione: Silvana Caruana ufficio stampa/promozione: Alessandra Arcidiaco rassegna 20 - 21 Musica da 2 secoli singoli eventi attività concertistica ricerca rivista “I quaderni del Politecnico” altro attività didattica
linee artistiche
ricerca e innovazione nella creazione musicale contemporanea anche con l’uso delle tecnologie
progetti selezionati
Night Ragas Milano, A u d i t o rium Lattuada, 22 marzo 2005 Terry Riley e Stefano Scodanibbio in concerto Night Ragas è stata la tappa conclusiva di una giornata di wo rkshop tenuta dal grande compositore Terry Riley, assieme al contrabbassista e compositore Stefano Scodanibbio, con gli allievi dell’IRMus. Durante il concerto, con gli allievi e altri musicisti, è stata eseguita In C, l’opera di Riley che, per le numerosissime interpretazioni ed esecuzioni avute in tutto il mondo, è dive ntata il manifesto storico del minimalismo Seminario con Diamanda Galas Milano, Accademia Internazionale della Musica,Villa Simonetta, 25 novembre 2005 in occasione del Premio internazionale “Demetrio Stratos” per la sperimentazione musicale in collaborazione con Fondazione MM&T, 2005
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Seminario con Suguru Goto Milano, Accademia Internazionale della Musica,Villa Simonetta, 28 novembre 2006 in collaborazione con Fondazione MM&T, 2006 Inter_action a cura di Michele Tadini, 2006-2007 Milano, Accademia Internazionale della Musica,Villa Simonetta, 9 luglio 2007 Il programma di Inter_action è stato inserito nella rassegna estiva La Villa della Musica (a Villa Simonetta, sede dell’IRMus) ed è nato direttamente dal lavoro in classe e dai progetti musicali degli allievi che, durante l’anno, diventano di consueto occasione di insegnamento, sperimentazione e ricerca. Alcuni progetti si sono sviluppati attraverso la scrittura di altrettante partiture, altri sono confluiti in un’opera collettiva, altri ancora sviluppano una serie di esperimenti musicali finalizzati a creare nuove armonie generate dalle diverse possibilità di interazione tra suono e computer. Il progetto ha inoltre previsto la presenza di installazioni multimediali con cui il pubblico ha potuto interagire Suoni Per Immagini Milano, Accademia Internazionale della Musica,Villa Simonetta, 10 luglio 2007 a conclusione del corso di “Musica per l’immagine”, 2007 Il programma di Suoni Per Immagini è stato inserito nella rassegna estiva La Villa della Musica ed ha riguardato la presentazione di alcune delle musiche realizzate durante il corso di composizione tenuto da Mauro Cardi e composte espressamente per accompagnare nuovi corti, documentari, film muti d’autore (v. Emak Bakia, L’étoile de mer di M. Ray, Le ballet mécanique di F. Léger)
Attualmente sostenuto da: Fondazione Scuole Civiche di Milano - Fondazione di Partecipazione promossa dal Comune di Milano
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Istituto Gramma anno di fondazione 1989 organigramma presidente: Maria Cristina De Amicis soci: Leonardo De Amicis,Vittorio De Amicis, Wolfango De Amicis amministrazione: Andrea Ardini attività festival Corpi del Suono - dal 1989 ad oggi singoli eventi XIII CIM - Colloquio di Informatica Musicale - 2000 ricerca Installazioni sonore d’arte 1989-2004 Guide d’onda 1998 - 1999 - 2000, Giardino Vibrante 1998, Schermi Riflettenti 2000, Elianto 2000, Il suono di Calder 2000, Riflessi 2003, Nuova Liuteria Elettronica Feed-Drum - 2002 in collaborazione con il CRM - Centro Ricerche Musicali, Roma altro Convegno La Terra Fertile - Incontro Biennale di Musica Elettronica 1994-1996-1998-2000 linee artistiche La nostra associazione, sin dalla sua fondazione, si è impegnata nella attività di ricerca mu s i c al e, di produzione, di diffusione e didattica con tecnologie avanzate, consolidando uno staff di musicisti, ingegneri e informatici che opera dal 1989 per la creazione e la realizzazione di eve nti musicali innovativi. Si tratta di attività eterogenee, fo rtemente specializzate, ma intera t t i ve, sia sul piano dei contenuti che della prassi opera t i v a . La nostra realtà associativa è composita e ricettiva nei confronti degli avanzamenti del linguaggio e delle tecnologie per la comu n i c azione. Questo ci ha fatto conseguire una elevata flessibilità organizzativa e ha esteso le professionalità che collaborano stabilmente ai progetti, da quelle artistiche a quelle scientifiche e tecniche. progetti selezionati Gatosfera L’Aquila, 13-15 dicembre 2002 Teatro San Filippo, Corpi del Suono 2002 - Infanzia,Tecnologia e Gioco Gatti da suonare su musiche di Maria Cristina De Amicis, ideato da Francesca Angeli Gatomachia su testi liberamente tratti dall’opera omonima di Lope De Vega di Roberta Vacca in coproduzione con Federazione Cemat; L’uovo, Teatro Stabile d’innovazione; Scuola Elementare “E. De Amicis”; Istituzione Sinfonica Abruzzese manifestazione sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo, Regione Abruzzo
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L’edizione 2002 di Corpi del Suono si è sviluppata intorno alla produzione musicale elettronica per bambini ed in particolare abbiamo dato spazio alla realizzazione dell’opera vincitrice della III Edizione del Concorso “Quarant’anni nel duemila” che aveva per tema “Narrare in musica” (opere per la gioventù). Lo spettacolo ha accolto la collaborazione della Scuola Elementare “E. De Amicis” che con la classe V, coordinata da Mauro Di Carlo, ha partecipato attivamente sia alla realizzazione di oggetti scenici sia alla drammaturgia dell’opera. L’Istituto GRAMMA ha prodotto una nuova opera per i bambini Gatti da Suonare, su testi di Francesca Angeli, dedicata alla conoscenza del mondo dei gatti, realizzato con l’ausilio di pupazzi che interagivano con il pubblico. Lo spazio curvo e l’invenzione del suono L’Aquila,Teatro dell’Accademia di Belle Arti, Corpi del Suono, 16-21 dicembre 2003 Creazione ed Interpretazione - Tre performance di Teatro Musicale Sapienza ed Emozione - Tre Incontri di Studio Lo spazio curvo suona - Un’installazione sonora d’arte manifestazione sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo, Regione Abruzzo Corpi del Suono 2003 ha proposto come ogni anno alcune tra le innovazioni più significative della musica, consolidando a L’Aquila una tradizione di incontri e ascolti musicali inediti e straordinari. La manifestazione coniuga il lavoro creativo e scientifico di molti artisti con le attività di studio e ricerca del nostro Istituto. In particolare, la ricerca musicale svolta nel 2003 dall’Istituto GRAMMA, si è sviluppata intorno ai temi del linguaggio e delle tecnologie dedicate a nuove modalità di fruizione. L’invenzione di nuovi strumenti e di installazioni sonore basate sul principio di raggi riflessi, ha impegnato il nostro staff ad una integrazione delle competenze musicali, visive e scientifiche. Proprio questa unione di ambiti culturali diversi ci ha permesso di realizzare eventi specifici per i luoghi e le modalità di partecipazione del pubblico. Gli eventi spettacolari vengono così a distinguersi per l’unicità della loro realizzazione poiché vengono ridisegnati sia per la diffusione del suono, sia per l’impianto scenico e teatrale. Con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, abbiamo voluto offrire al pubblico quattro modi diversi di vivere lo spazio teatrale, dedicando ad ogni evento spettacolare un ambiente che sottolinea le caratteristiche espressive delle opere presentate. Un iter inverso Progetto Guaccero - Symposium, Performance, Spettacoli Tecnologici L’Aquila,Teatro dell’Accademia di Belle Arti, Corpi del Suono, 5-8 novembre 2004 Coproduzione Istituto Gramma, Accademia di Belle Arti, Conservatorio di Musica “A. Casella”, I Solisti Aquilani
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manifestazione sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo, Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila, Comune dell’Aquila, Carispaq L’Istituto GRAMMA ha dedicato tutta la manifestazione Corpi del Suono 2004 al compositore Domenico Guaccero per approfondire e divulgare, dopo venti anni dalla sua scomparsa, il pensiero e l’opera di questo importante artista. Uno degli aspetti che lega fortemente l’attività del nostro Istituto a Guaccero è certamente la ricerca, da intendersi come insieme di studi e metodologie che, provenendo da diversi campi del sapere, rende possibile lo sviluppo del linguaggio musicale e i suoi modi di rappresentazione. Proprio nell’azione combinata di stimoli culturali provenienti dalla scienza e dalla tecnologia, dal teatro e dalla filosofia, si attua quel proceso alchemico che diviene “espressione artistica” ovvero interpretazione e metafora della realtà. In questo senso, il pensiero musicale di Guaccero pone, sin dalla fine degli anni Sessanta, le basi teoriche e operative per l’interpretazione di generi musicali diversi, per la combinazione metalinguistica di teatro, danza e musica, per l’analisi dei rapporti tra artista e società. Poetronics Per la conoscenza e la comunicazione - Parola e Suono L’Aquila, 16 dicembre 2005 Auditorium di Santa Caterina d’Alessandria, Corpi del Suono Dialoghi video pensato, realizzato e diretto da Federica Altieri Elisabetta Capurso Le parole son di tutti per voce maschile, percussioni e live electronics Elaborazione libera di Elisabetta Capurso da testi di Eugenio Montale, James Joyce, Costantinos Kavafis, Elisabetta Capurso Antonella Cesari, voce femminile Furio Zanasi, voce maschile Alessandro Tomassetti, percussioni Maria Cristina De Amicis, live electronics e regia del suono Maria Cristina De Amicis, Significato e senso per voce ed elaborazione elettronica su testo e voce di Anna Maria Giancarli in coproduzione con Itinerari Armonici, manifestazione sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo, Regione Abruzzo Mozart: Genialità e sregolatezza Sassari, Cortili del Conservatorio, 2006 Spettacolo Multimediale a cura di Riccardo Dapelo, Maria Cristina De Amicis, Alessandra Porfidia in coproduzione con Conservatorio di Musica “L.Canepa”, Triennio di Musica e Nuove Tecnologie Triennio di Tromba, Scuola di Composizione - Accademia di Belle Arti di Sassari. Progettazione artistica e scientifica di un allestimento audio-visivo negli spazi architettonici del complesso di edifici del Conservatorio, entro cui sono integrate le proposte artistiche
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degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Sassari. Lo spettacolo si è snodato senza interruzioni dall’esecuzione dal vivo, alla recitazione “virtuale” di poesie, alla musica su nastro divenendo così un continuum da cui affiorano, come isole della memoria, “asparizioni, voci reali, voci metafisiche, trascrizioni e invenzioni sulla musica di Mozart, suoni del mondo concreto e del mondo immaginario”, discostandosi dall’usuale programma da concerto. Lo spettacolo ha proposto un viaggio attorno alla poesia di Giorgio Caproni, alla musica di Mozart e all’interpretazione di Alessandro Carta del suo testo scritto appositamente per l’occasione. storia
L’Istituto GRAMMA è stato fondato a L’Aquila nel 1989 con lo scopo di promuovere la musica contemporanea attraverso le applicazioni più avanzate. Ha accolto la collaborazione stabile di un gruppo di musicisti e ricercatori scientifici e di Centri e Dipartimenti universitari che operano nel settore. L’Istituto GRAMMA è sorto all’interno di una chiesa del ‘700 non più adibita al culto dove ha realizzato laboratori e studi di ricerca e produzione musicale in grado di operare sul suono ai massimi livelli: dalla sintesi numerica, all’analisi e l’elaborazione in tempo reale e differito. Le sofisticate tecnologie e le competenze messe a disposizione dei compositori ospiti e degli interpreti, hanno permesso di produrre opere e spettacoli di elevato impegno estetico e tecnico. Presenti in molte rassegne e festival, le produzioni musicali dell’Istituto GRAMMA, vengono eseguite da solisti e gruppi strumentali che con i tecnici dell’Istituto, collaborano attivamente a tutte le fasi di sperimentazione e realizzazione delle opere. I settori nei quali l’Istituto GRAMMA lavora sono la produzione musicale, l’attività concertistica, la ricerca scientifica-musicale, la formazione e la didattica. Presso il centro sono stati progettati e realizzati sistemi avanzati per la diffusione del suono (Guide d’onda, Schermi Riflettenti, Parabole). L’istituto GRAMMA progetta e realizza concerti, installazioni sonore, eventi multimediali che utilizzano i risultati della ricerca scientifica e tecnologica, in relazione alle caratteristiche acustiche del luogo architettonico. L’attività didattica, coadiuvata dai Docenti italiani di Musica Elettronica e da quattordici Conservatori, rappresenta uno degli aspetti rilevanti del lavoro svolto dall’Istituto. Con la manifestazione biennale “La Terra Fertile”, realizza convegni, seminari e dedicati sia alla formazione dei giovani musicisti, che alla specializzazione professionale nelle discipline informatiche applicate alla musica: composizione, interpretazione ed esecuzione, restauro sonoro. L’impegno e l’esperienza maturati nella progettazione e realizzazione dei concerti con alto profilo artistico e tecnologico, si concretizza nella Manifestazione Internazionale di Musica Contemporanea “Corpi del Suono”. Ogni anno, la manifestazione propone un’ampia rassegna di opere, molte commissionate e prodotte dall’Istituto GRAMMA, e di musicisti selezionati in tutto il mondo in base alle tematiche e alle innovazioni linguistiche ed interpretative.
Attualmente sostenuto da: Regione Abruzzo
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Konsequenz anno di fondazione organigramma
attivitĂ
linee artistiche progetti selezionati
1985 presidente: Girolamo De Simone direttore ar tistico: Eugenio Fels soci: Filomena Piccolo, Francesco De Simone, Anna Piccolo, Ciro Piccolo, Michele Liguori, Max Fuschetto componenti ensemble: Girolamo De Simone Massimiliano Fuschetto Silvano Fusco Pasquale Capobianco Irvin Vairetti Claudio Bonechi Giuseppe Cassaro stagione Eclettica Musicamillemondi festival Il Canto dell’Avorio Giornata donizettiana rassegna Avant singoli eventi concertistica come Konsequenz Duet ricerca rivista Konsequenz (Liguori Editore, già ESI) altro siti internet Musica di frontiera, musiche contempora n e e, estetiche del plagio, musiche replicanti Sakamoto Blade Roma, Auditorium Parco della Musica, 23 novembre 2003 Premio Internazionale Capri Musica destinato a interpreti e compositori di musica contemporanea Capri, Sede del Comune, 28 luglio 2004
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Capri,Teatro Quisisana, 3 luglio 2005 con Michael Nyman Sogni Esorcismi Milano, PAC, Padiglione d’arte contemporanea, 8 febbraio 2005 Scenari elettrici su Pietro Grossi Firenze,Teatro della Pergola, 14 marzo 2006 esecuzioni: Roma, Goethe-Institut, 6 novembre 2006 Napoli, Scarl/act, PAN, Palazzo delle arti di Napoli, 13-22 dicembre 2008 Konsequenz Duet Reggia di Caserta, Teatrino di Corte, 19 marzo 2006 curriculum Si tratta di una formazione a geometria variabile nata con l’intento di por tare un contributo originale alla diffusione dei repertori classici, jazz e di frontiera. L’approccio tiene conto della ac/caduta postmodernità delle forme di fruizione del nuovo pubblico. Ciò significa, in primo luogo, abdicare al pregiudizio ‘arcaico’ che continua a riproporre repertori tradizionali tout court, e quindi esporre alla fruizione trascrizioni e rielaborazioni scritte ad hoc per l’ensemble. Questa scelta è motivata sia dalla tipicità e particolarità timbrica della formazione, che dall’entusiasmo capace di investire con spontanea, energica e nuova vitalità qualsiasi nuova creazione. Il gruppo si presenta volta per volta con una architettura sonora adeguata ai desiderata dell’invenzione compositiva, e si affianca alla nota rassegna di musiche contemporanee “AvanT”, al teatro partenopeo Galleria Toledo, al Sancarluccio, a Galassia Gutenberg e in altre location individuate di volta in volta. storia La nascita di «Konsequenz» si colloca tra le iniziative rizomatiche che suppliscono all’assenza di programmazione di accademie e istituzioni ufficiali. Alla fine del ‘93, difatti, si consolida un progetto editoriale nato da convergenze e diversioni tra intellettuali, musicisti, critici e giornalisti. Nel maggio di quell’anno, dopo il successo editoriale di un pamphlet, e quello delle iniziative musicali tenute nella sede delle Edizioni Scientifiche Italiane di Via Chiatamone, nasce una nuova testata scientifica in grado di offrire ampi spazi critici alla riflessione estetica sulle nuove musiche. Il primo numero di «Konsequenz» appare nel gennaio del 1994. Si tratta di un volume privo di immagini, dal design graffiante ed elegante. Il nome è preso in prestito da Adorno, non certo per tessere l’ennesimo elogio al pensiero del francofortese ma per aleggiare la nozione di ‘echeggiamento’, di sviluppo del ‘conseguente’ di una frase. Per i musicisti che fondano la rivista la parola ha un significato aggiuntivo più forte, quasi letterale. Indica la ‘coerenza’, di un percorso non sempre facile, spesso non allineato (i fuori-margine di Franco Rella o Deleuze/Guattari...), talvolta eversivo.‘Eversione’ culturale significherà per i musicisti di «Konsequenz» uscire dal sistema, trivellare superfici, ma anche riscoprire memorie sommerse, erodere territori, favorire scorrimenti carsici.
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Subito dopo la fondazione il primo passo è quello di raccogliere adesione dal mondo della sperimentazione nazionale e partenopea. Si riesce fin dal primo numero a coinvolgere un trio tutto fiorentino: due pianisti-compositori, Giancarlo Cardini, Daniele Lombardi, ed un pianista-musicologo come Riccardo Risaliti, che oggi insegna al Mozarteum. Un contributo essenziale per la fabbrica di un prodotto omogeneo è offerto dall’esperienza e competenza di Francesco Bellofatto e Alfredo D’Agnese, giornalisti di calibro e di grande esperienza di redazione. Altri intellettuali, critici o musicisti che nel tempo pubblicheranno per la testata saranno Giampiero Bigazzi, Gabriele Bonomo, Michele Bovi, Gennaro Carillo, Paolo Castaldi, Enrico Correggia, Enrico Cocco, Renzo Cresti, Francesco D’Episcopo, Agostino Di Scipio, Roberto Doati, Mario Gamba, Angelo Gilardino, Max Fuschetto, Vincenzo Liguori, Giuseppe Limone, Guy Livingston, Sergio Ragni, Lello Savonardo, Giulio de Martino, Manlio Sgalambro, Tommaso Tozzi, Stefano Valanzuolo, Federico Vacalebre, Luigi Verdi. Importanti fiancheggiatori di grande prestigio, purtroppo oggi scomparsi, saranno Miriam Donadoni Omodeo, Pietro Grossi, Luciano Chailly. La testata pubblicherà inediti di Luc Ferrari (appunti di viaggio sulla sua produzione elettronica), Giuseppe Chiari (voce italiana di Fluxus), Iain Chambers (immagini e miti metropolitani della cultura di massa); lavori di Albert Mayr (aspetti del tempo sociale nella musica e nelle arti sperimentali), Marco Boccitto (con un saggio su Zappa e una preziosa lettura sociopolitica della musica africana), Walter Veltroni, Dino Villatico.
foto Filomena Piccolo
Le prassi: programmazioni, eventi Le evenienze appena descritte hanno condotto a delle operazioni pionieristiche di programmazione a lungo respiro. Gli eventi sono stati realizzati in molteplici strutture ricettive (ospitate a vario titolo o frutto di collaborazioni), ed hanno raccolto migliaia di recensioni su periodici specializzati e quotidiani. I luoghi sono stati la Mostra d’Oltremare (le prime cinque edizioni di Galassia Gutenberg), la Galleria Toledo, il Teatro Sancarluccio, numerose chiese (San Angelo a Nilo, Santa Chiara, San Lorenzo Maggiore, etc.).Tra queste, una rassegna storica è stata certamente “Eclettica - Musica Millemondi”. Nel 1997, per la prima volta in una programmazione tanto lunga e articolata, venivano affiancati nomi di rilievo nazionale ad interpreti e compositori partenopei. Non è facile rintracciare prima del ‘97, nella storia culturale e musicale napoletana, qualcosa di analogo, con l’eccezione degli inerventi di programmazione di Luciano Cilio (con i quali implicitamente dialogavamo). “Musica Millemondi” riesce per la prima volta a dare visibilità ad eventi ‘rimossi’ dalla memoria storica cittadina, ad offrire una sponda alle ‘memorie inconciliate’, senza per questo togliere spazio alla più avanzata musica di frontiera (ed alla storia della colta sperimentale): premevano alcune urgenze, vere e proprie ‘emergenze’. Esse sono ormai note: i concerti dedicati a Luciano Cilio, Eugenio Fels,
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Francesco D’Errico e a molti altri eccellenti musicisti colmano gravi lacune delle programmazioni ufficiali. Di pari passo ospitiamo Ludovico Einaudi (molto prima della sua affermazione internazionale), Cecilia Chailly, Arturo Stalteri, Max Fuschetto. Dal mondo delle avanguardie convergono Giuseppe Chiari, Marco Fumo, Bruno Canino, Luca Mosca, Nicola Cisternino, Giancarlo Schiaffini, Enrico Correggia ed il suo ensemble Antidogma, Enrico Cocco, Riccardo Piacentini, Riccardo Vaglini, l’ensemble SpazioMusica, Elio Martusciello e molti, molti altri musicisti che hanno proposto e propongono per noi prime esecuzioni assolute o prime esecuzioni napoletane (cfr. nota in calce). Una importante costola delle programmazioni viene intitolata “Memorie elettriche”, e presenta rimasterizzazioni digitali dei pionieri dell’elettronica e dell’elettroacustica italiana (molto prima che venissero riscoperti e pubblicati da una etichetta milanese come da noi auspicato): Pietro Grossi, Enore Zaffiri,Teresa Rampazzi. Le ultime attività, le più recenti, hanno visto svolgersi l’anno scorso “La fabbrica eXplosiva”, alla Galleria Toledo ed al Cinema Modernissimo, con la direzione ar tistica di chi scrive per “Moviemento, Festival di creazioni sonore per le immagini” con Neil Brand, Carlo Mormile, Agostino di Scipio, Max Fuschetto, Pasquale Catalano e Giovanni Guardì. Tra i film che vengono mostrati al Modernissimo ed al Teatro Toledo: “Campane” (2007) di Girolamo De Simone e Michele Liguori; “Giuseppe Chiari” (2007), l’ultima intervista inedita del protagonista italiano di Fluxus. Sempre l’anno scorso, si tiene con grande successo di visitatori dal 13 al 22 dicembre l’installazione multimediale “Scarl/ACT” al PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, col patrocinio di una ventina di Enti ed Associazioni, nell’ambito delle celebrazioni dedicate al Duecentocinquantesimo anniversario dalla morte di Domenico Scarlatti, con musiche originariamente incise al pianoforte e successivamente metacomposte dall’autore di questa nota con l’uso di tecniche di sintesi granulare. «Konsequenz» ha dunque compiuto nel 2008 i suoi quindici anni di attività. È già un grande successo aver superato i dieci anni, considerato la realtà produttiva che ci circonda (che è nulla) e ciò appare tanto più importante in quanto non c’è emergente meridionale che non abbia fatto i conti con la cronica assenza di strutture della nostra terra (sale d’incisione attrezzate, case discografiche, rete distributiva). «Konsequenz» produce compact disc e si avvale di forme varie di distribuzione: in allegato con la testata edita con sprezzo del pericolo dall’encomiabile Liguori Editore. Abbiamo due siti proprietari in continua espansione (www.konsequenz.it; www.girolamodesimone.com). Il primo è ormai un vero portale compilato in due lingue, ed ha collezionato decine di riconoscimenti; il secondo una creatura nata dalla necessità di “metterci la faccia”, come si suol dire. Il nostro impegno di musicisti e compositori appare dunque giocato in prima persona e si tramuta in prassi ormai consolidate.
Attualmente sostenuto da: liberalità soci
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Laboratorio Circuiti (Circuit Lab) Sezione Musical and Audio Signal Processing, Università di Roma “Tor Vergata” anno di fondazione 1996 organigramma responsabile: Mario Salerno coordinamento scientifico ed artistico: Giovanni Costantini ricercatore interno: Mario Salerno ricercatore interno: Giovanni Costantini ricercatore esterno: Giorgio Nottoli ricercatore esterno: Massimo Carota ricercatore esterno: Daniele Casali ricercatore esterno: Massimiliano Todisco attività corsi seminari ricerca produzione pubblicazioni La sezione Musical and Audio Signal Processing del Laboratorio Circuiti (MASP) svolge, nel settore della musica elettronica, attività di ricerca scientifica, attività di divulgazione, attività didattica ed attività artistica. L’attività di ricerca svolta riguarda il campo dell’analisi, sintesi ed elaborazione del suono in tempo reale, con particolare riguardo alle applicazioni musicali. In particolare, i settori di ricerca approfonditi possono essere identificati nei seguenti punti: progetto di sistemi hardware dedicati alla sintesi e all’elaborazione del suono in tempo reale (nel 1998 è stato realizzato il sistema SAIPH, per la sintesi del suono in tempo reale); sviluppo di algoritmi per la sintesi/elaborazione del suono; studio di nuove interfacce uomo-macchina per il controllo in tempo reale di processi di sintesi/elaborazione del suono; sviluppo di circuiti ed algoritmi, basati su reti neura l i , per il riconoscimento di segnale musicale; progetto di un sistema di spazializzazione multicanale “ad hoc” per l’Auditorium “Ennio Morricone” della Facoltà di Lettere dell’Università “Tor Vergata”. Il laboratorio svolge, fin dal 1996, attività di divulgazione, organizzando annualmente, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “Tor Vergata”, il seminario Tecnologia elettronica fra suono e musica, con lo scopo di approfondire le possibilità offerte dalle nuove tecnologie elettroniche ed informatiche in uso nella computer music. In esso si alternano interventi a carattere scientifico e a carattere artistico-musicale, con relatori che provengono dal mondo universitario, da quello del conservatorio, da aziende o sono liberi professionisti operanti nel settore.
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Il MASP cura anche una ricca attività didattica: ricercatori e collaboratori stabili del Laboratorio tengono, presso le Facoltà di Ingegneria, S c i e n ze e Lettere (DAMS) dell’Università “Tor Vergata”, corsi riguardanti aspetti tecnologici, scientifici, artistici, storici della musica elettronica. A partire dall’anno accademico 2004-2005, il Laboratorio Circuiti è promotore ed organizzatore, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università “Tor Vergata”, di un Master Universitario di I livello in “Ingegneria del Suono”. Il Master si propone di formare personale tecnico avanzato che abbia competenze adeguate sia nella fase di registrazione e post-produzione, che nelle tecniche di elaborazione, processamento e recupero di sorgenti sonore a livello ingegneristico, nonché nel settore della progettazione di strumenti musicali elettronici e di apparecchiature professionali per la registrazione, la memorizzazione ed il trattamento del materiale sonoro. Il MASP svolge, inoltre, attività di organizzazione di concerti di musica contemporanea, con particolare riferimento alla musica elettroacustica, ed attività di produzione musicale, supportando e promuovendo la composizione di brani di musica elettroacustica. Nel 1998 è stata stipulata fra l’Università “Tor Vergata” (Facoltà di Ingegneria e Facoltà di Lettere) e il Conservatorio di musica di Frosinone una Convenzione che sancisce ed ufficializza la collaborazione già in atto fra le Istituzioni come essenziale per considerare a pieno l’imprescindibile interazione fra competenze di tipo tecnico/scientifico e artistico/musicali nel campo della musica elettronica. Da alcuni anni sono attive collaborazioni anche con altri Conservatori, come il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma ed il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari. linee programmatiche La sezione Musical and Audio Signal Processing (MASP) del Laboratorio Circuiti nasce nel 1996 presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Si occupa di attività di ricerca, diffusione e produzione nel campo della musica elettronica e attualmente può contare sulla collaborazione stabile di ricercatori e musicisti operanti nel settore. Negli anni, ha sviluppato collaborazioni con enti e società che si occupano a vario titolo di suono e musica, curandone l’aspetto didattico, di produzione, di progettazione hardware e software di sistemi per la musica, come ad esempio: Conservatorio “S. Cecilia” di Roma; Conservatorio “L. Refice” di Frosinone; Conservatorio “N. Piccinni” di Bari; Discoteca di Stato; Istituto di Acustica “O. M. Corbino” di Roma; RAI; Cinecittà Studios; Roland; Korg; AES Italia; Associazione Italiana di Acustica; Associazione Musica Oggi. progetti selezionati Saiph Progettazione e realizzazione, negli anni 1997-1998, ad opera di G. Nottoli e G. Costantini, del sistema hardware/software SAIPH per la sintesi del suono in tempo reale.Tale sistema è stato utilizzato in varie performance musicali, fra cui ricordiamo quelle svoltesi presso il Museo d’arte contemporanea di Barcellona, il Teatro Massimo di Palermo, l’Auditorium “E. Morricone” dell’Università di Roma “Tor Vergata”, la Discoteca di Stato di Roma. Master in Ingegneria del suono direzione e coordinamento, dal 2004, del Master annuale presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “Tor Vergata”
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direttore: M. Salerno; coordinatore: G. Costantini Il Master è giunto quest’anno alla sua quar ta edizione (www.mastersuono.uniroma2.it) Seminario,Tecnologia elettronica fra suono e musica organizzazione, fin dal 1996, del seminario annuale e di una serie annuale di concerti di musica contemporanea, con particolare riferimento alla musica elettroacustica Coordinamento di G. Costantini All’interno del suono: dagli algoritmi alla musica realizzazione di un Cd audio di musiche elettroacustiche, 2007 titolo della collana:Ventunesimo musicale casa editrice: Twilight Music distributo da: Halidon S.r.l. Through the Eyes of Ovid - The re-birth of Myth serie di tre concerti di musiche elettroacustiche partecipazione alla realizzazione del progetto internazionale in occasione dei 2050 anni dalla nascita di Publio Ovidio Nasone Costanza, 19 marzo 1998; Roma, 24 aprile 2008; New York, novembre 2008 in collaborazione con il Dipartimento di Multimedia & Performing Arts della New York University e con il Museo d’ar te di Costanza Concerto-Rondò di musiche elettroacustiche sulla composizione di K. Stockhausen Tierkreis Roma, Università “Tor Vergata”, Auditorium “E. Morricone”, 28 aprile 2008 musiche di: G. Costantini, D. Santilli, R. Santoboni principali progetti realizzati in collaborazione con altre istituzioni con particolare riguardo per quel li che si sono tradotti in realizzazioni performatiche: Espacio Vibrado seminario-concerto di musica elettronica Barcellona, Museo d’arte contemporanea (MACBA), 31 gennaio - 2 febbraio 1998. relatori: Giorgio Nottoli, Giovanni Costantini musiche composte ed interpretate con i sistemi SAIPH e MIXTRAL dai musicisti: Alex Arteaga, Carlos Lupprian, Arturo Moya e Doéano el Ur Il pensiero elettronico Palermo,Teatro Massimo, 2003 serie di seminari sulla musica contemporanea ed elettroacustica relatori: Giorgio Nottoli, Giovanni Costantini, Giancarlo Simonacci, Agostino Ziino. Il suono dei soli Palermo,Teatro Massimo, 31 marzo - 1 aprile 2003
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serie di concer ti di musica contemporanea ed elettroacustica musiche di: R. Santoboni, G. Nottoli, L. Spagnoletti, L. Pagliei, G. Costantini, D. Santilli, F. Galante, F. Pennisi, E. Colombo, A. Clementi, L. Lombardi, G. Simonacci, G. Scelsi, F. Evangelisti Nuove tecnologie per la composizione musicale serie di seminari e concerti di musica elettroacustica Conservatorio di musica di Bari “N. Piccinni”, aprile-maggio 2004 relazioni e musiche: G. Costantini, S. Busiello, L.Tarabella, G. Nottoli,T. Ungvari Light & Sounds seminario-concerto multimediale Roma, Università “Tor Vergata”, Auditorium “E. Morricone”, 16 marzo 2007 In collaborazione con il Dipartimento di Multimedia & Performing Arts della New York University relatori: Dinu Grezzo, Carlos Delgado, Jeanann Seidman musiche di: Carlos Delgado, Yun Kyoung Kim, Ron Mazurek, Jeanann Seidman, Dinu Grezzo, Robert Scott Thompson Risonanze digitali concerto di musica elettroacustica Pescara, Accademia Musicale Pescarese, 10 febbraio 2008 musiche di: A. Castiglione, G. Costantini, F. Dhomont, P. M. Dubois, C. Perugini, R. Santoboni
Attualmente sostenuto da: Università di Roma “Tor Vergata” Ministero dell’Università e della Ricerca
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Laboratorio Musicale Universitario Università degli Studi di Palermo - Dipartimento Aglaia - Sezione Musica anno di fondazione 1988; 2005 organigramma presidente: Amalia Collisani direttore: Gaetano Mercadante comitato d’onore: Gianmario Borio giunta: Amalia Collisani, Gabriele Garilli, Gaetano Mercadante, Pietro Misuraca, Marco Spagnolo responsabile della comunicazione: Consuelo Giglio consiglieri: Maria Antonella Balsano, Daniele Caibis, Paolo Emilio Carapezza, Ivano Cavallini, Amalia Collisani, Marco Crescimanno, Giovanni Damiani, Giovanni Paolo Di Stefano, Armando Gagliano, Gabriele Garilli, Girolamo Garofalo, Gioacchino Lanza Tomasi, Stefano Lombardi Vallauri, Gaetano Mercadante, Pietro Misuraca, Dario Oliveri, Guido Peri, Marco Spagnolo,Tonin Tarnaku, Anna Tedesco, Antonino Titone linee programmatiche Il Laboratorio Musicale Universitario nasce il 14 marzo 1988 allo scopo di continuare ed ampliare con nuove strutture il lavoro di ricerca svolto dall’Istituto di Storia della Musica della Facoltà di Lettere e Filosofia, oggi divenuto sezione Musica del Dipartimento Aglaia dell’Università di Palermo. Sorto sul tessuto culturale creato a Palermo da Luigi Rognoni e consolidato da Antonino Titone e Paolo Emilio Carapezza, ha mirato sin dall’inizio a sostenere una nuova sensibilità estetica nei confronti della musica d’oggi. Nella sua prima fase d’attività, il Laboratorio è stato diretto da Marco Betta, ha collaborato strettamente con Federico Incardona, dialogando con l’Associazione Siciliana Amici della Musica di Palermo, con il Comune di Gibellina e con l’Ente Autonomo Teatro Massimo. Riattivato nel maggio del 2005, il Laboratorio Musicale Universitario è entrato in una nuova fase della sua attività, dotandosi di un nuovo statuto e di un più ampio organigramma. Presieduto da Amalia Collisani e diretto da Gaetano Mercadante, si avvale dell’attività di tutti i docenti in discipline musicologiche dell’Ateneo. Questa struttura universitaria promuove, quindi, un’idea “militante” di musicologia i cui principali obiettivi possono essere sintetizzati nei seguenti punti: sostenere un tessuto culturale sensibile ai percorsi della musica d’oggi; realizzare manifestazioni musicali e musicologiche; promuovere una collaborazione organica e continua tra musicologi, compositori ed interpreti; favorire l’attività dello Zephir Ensemble, insieme strumentale specializzato nell’esecuzione di musica del Novecento e contemporanea, erede dell’Insieme Universitario Musica Nuova, nato in seno al Laboratorio; organizzare seminari nei settori della musicologia, della prassi esecutiva e della composizione, anche in collaborazione con i Conservatori di musica e con altre istituzioni; creare occasioni d’incontro tra la musica e le altre arti.
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attività seminari di analisi musicale dedicati al repertorio del Novecento e contemporaneo; organizzazione di concerti e di mostre; ideazione e organizzazione di convegni e giornate di studio; guide all’ascolto dei repertori contemporanei; colloqui, seminari, concerti dedicati a delineare annualmente il “ritratto” di un importante compositore invitato a soggiornare a Palermo; attività di ricerca musicologica focalizzata sul vivissimo presente. progetti selezionati principali progetti sviluppati o in via di sviluppo seminario di Christine Anderson: “Struttura e libertà nella musica di Helmut Lachenmann” Palermo, 19 aprile 2006 seminario di Miriam Palma: “La voce: vocalità in movimento fra tradizione e sperimentazione” Palermo, 26 aprile 2006 CD Palermo, gennaio 2007 Redazione dei testi per il doppio CD Isole in Musica. L’esperienza contemporanea in Sicilia e Sardegna Palermo, novembre 2006 Redazione dei testi per il CD monografico (Stradivarius) dedicato ad Emanuele Casale convegno Partecipazione al Convegno “Franco Evangelisti.Verso un nuovo mondo sonoro” con le relazioni di Stefano Lombardi Vallauri e di Gaetano Mercadante. Roma, marzo 2007 conferenze Palermo, 13-15 marzo 2007 in occasione dell’ “Omaggio a Sciarrino”: Pietro Misuraca: “La fabbrica degli incantesimi: Salvatore Sciarrino e la reinvenzione del suono” . Gaetano Mercadante: “Le cinque Sonate per pianoforte di Salvatore Sciarrino” principali progetti realizzati in collaborazione con altre istituzioni, con particolare riguardo per quelli che si sono tradotti in realizzazioni performatiche concerto Palermo, 19 maggio 2005 Inaugurazione del Teatro Nuovo della Facoltà di Lettere e Filosofia concerto con musiche di giovani compositori palermitani
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convegno e concerto Palermo, 16 gennaio 2006 Giornata Internazionale di Studi “Giacinto Scelsi: Suono Scrittura Opera” in collaborazione con la Fondazione Isabella Scelsi. concerto con musiche di Giacinto Scelsi e Luigi Nono Antonio Doro, live lectronics. In collaborazione con il Conservatorio “A. Scontrino” di Trapani Omaggio a Salvatore Sciarrino Palermo, 13-21 marzo 2007 ideazione e coordinamento dell’”Omaggio a Salvatore Sciarrino” in collaborazione con la Fondazione Teatro Massimo e con l’Associazione Siciliana Amici della Musica. “Le cinque Sonate per pianoforte”, conversazione di Salvatore Sciarrino con G. Mercadante Prima esecuzione integrale italiana delle S o n a t e di Salvatore Sciarrino Oscar Pizzo, pianoforte Spazio in Suono Palermo, 7 ottobre 2007 organizzazione dell’evento “Spazio in Suono” nell’ambito della manifestazione “Le vie dei tesori” (per il Bicentenario dell’Università di Palermo); concerto dello Zephir Ensemble con musiche di Debussy, Maderna, Shostakovich Mostra Palermo, 7-16 novembre 2007 mostra dedicata a Salvatore Sciarrino presso il Teatro Massimo: “L’immagine del suono (Grafici 1966-1994) - Documenti di teatro” (con il contributo della Fondazione Banco di Sicilia e il patrocinio della Federazione Cemat). Allestimento di Gaia Piccarolo. Coordinamento di Consuelo Giglio Ritratti Palermo, 4-6 dicembre 2007 I edizione del Progetto annuale “Ritratti”, dedicato al compositore Gilberto Cappelli, con attività musicali e musicologiche in dialogo con le arti figurative in collaborazione con lo Zephir Ensemble (con il contributo della Fondazione Banco di Sicilia e il patrocinio della Federazione Cemat). Coordinamento artistico di Marco Spagnolo Attualmente sostenuto da (per singoli progetti): Fondazione Banco di Sicilia Banca Nuova Centro Regionale per l’inventario e la catalogazione dei Beni Culturali Fondazione Ignazio Buttitta Fondazione Thule Cultura Associazione Unda Maris Fondazione Isabella Scelsi
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Latina Musica Oggi Logos Ensemble Associazione Latina Musica Oggi piazza Aldo Moro, 37 - 04100 Latina tel. 0773 264042 - fax 1786010026 logos@logosensemble.it info@latinamusicaoggi.it www.logosensemble.it
Latina Musica Oggi Logos Ensemble anno di fondazione 1981. Ensemble 1984 organigramma presidente: Antonio Becherucci direttore artistico: Cristiano Becherucci componenti ensemble: Gianfranco Cellacchi, flauto Antonio Fraioli, clarinetto Stefania Cimino, violino Donato Cedrone, violoncello Eugenio Becherucci, chitarra Cristiano Becheerucci, pianoforte Flavio Tanzi, percussioni Catharina Kroeger, soprano Tonino Battista, direttore Daniel Zimbaldo, live elettronics attività festival festival Latina Musica Oggi1985 - 2001 Newton Festival di musiche contemporanee 2002 - 2005 singoli eventi Desert Contemporain concertistica linee artistiche Coltivando fin dagli esordi la preziosa interazione con i principali compositori italiani contemporanei, Logos si è evoluto nel tempo affrontando il percorso impervio della sperimentazione sonora e dell’incontro con le più affascinanti personalità musicali borderline, dando prova di un carattere marcatamente eclettico. Oggi Logos è un progetto complesso in grado di proporre le pagine più interessanti della nuova musica contemporanea o l’immersione in ambienti sonori spregiudicati con il denominatore comune della sovrapposizione stilistica: un deciso allargamento del concetto di ‘musica contemporanea’, non più strettamente confinato all’ambito della scrittura eurocolta, ma aperto al confronto con le musiche di tradizione orale, con l’improvvisazione, con la terra di nessuno dell’intreccio tra i generi. Nelle sue performance l’ensemble gestisce in modo spregiudicato materiali e stimoli sonori di diversissima provenienza, basti citare le collaborazioni con Elliott Sharp e Otomo Yoshihide, personalità culto della scena contemporanea non ortodossa e Nour Eddine grande musicista etnico di cultura berbera. Le performance che ne derivano costituiscono una ‘congerie’ varia e al tempo stesso sofisticata di materiali e stimoli sonori di diversissima provenienza.
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progetti selezionati Luciano Berio Mallorca Spagna, Fundaciò ACA, 2001 Logos ensemble Luisa Castellani, soprano Antonio Cipriani, direttore programma: Folk Songs, Les moots son allées..., O King,, Sequenza III, Musica leggera Performance Otomo Yoshihide & Logos Latina, Newton festival, 2003 Otomo Yoshihide, chitarra, DJ set e suoni di oggetti Logos ensemble Performance Elliott Sharp & Logos Roma, Festival di Nuova Consonanza, 2003 Elliott Sharp, chitarra elettrica, sax soprano e elettronica Logos ensemble Performance Nour Eddine & Logos Latina, Newton festival, 2004 -2008 Nour Eddine, voce, percussioni e strumenti della tradizione berbera Logos ensemble Progetto Sonora Stoccolma, Istituto Italiano di Cultura, 2006 Stefano Taglietti All The Shadows Gianluigi Trovesi Cristiano Becherucci As strange as a ballad, La boite c’est cassé Eugenio Becherucci White nights, Invisible cities Davide Grottelli Kantuim Logos ensemble Concerto commissionato dal CDMC Madrid, Auditorium Reina Sofia, 2008-2009 Roberto Gerhard Libra Luca Lombardi Come d’autunno Jesús Rueda Itaca Mauro Bortolotti Foglie Daniel Zimbaldo Cartas desde el Real Hospital de Lunaticos Logos ensemble Catharina Kroeger, soprano Tonino Battista, direttore
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curriculum Logos nasce nel 1985 da un’idea dei fratelli Becherucci, apprezzati interpreti e appassionati cultori di musica contemporanea. Ha suonato in prestigiosi festival europei: Lisbona, Madrid, Barcellona, Saragoza, Valencia, Berlino, Bonn, Lipsia, Stoccolma, Goteborg, Cambridge, Norwich, Budapest, Sarajevo, Ankara, Smirne, Rio de Janeiro, San Paolo, Roma, Milano, Genova, Bologna, L’Aquila, Bari, Catania, Palermo, Cagliari. Ha inciso per le etichette italiane Edipan e Led, per la spagnola Um e per la francese Adda Records, oltre ad aver effettuato numerose registrazioni per la RAI, Radio Nacional de Espana e Radio della Svizzera Italiana.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le AttivitĂ Culturali Regione Lazio Comune di Latina
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M.Ar.E Musica & Arti Elettroniche Gruppo M.Ar.E anno di fondazione organigramma
attività
2001 direttore ar tistico: Franco Degrassi responsabile formazione: Jonathan Prager reponsabile amministrativo e logistico: Carlo Pinto interpreti acusmatici: Danilo Girardi, Adolfo La Volpe, Leo Cicala, Michele Lobaccaro grafico: Franco Sciacovelli festival Silence concertistica concerti acusmatici, utilizzando il proprio sistema di proiezione del suono
linee artistiche
L’associazione, e il gruppo di interpreti che pratica la diffusione sonora delle opere, operano per la promozione del repertorio internazionale dell’arte acusmatica, occupandosi di esecuzione (attività concer tistica nell’ambito di iniziative proprie o di altre strutture), didattica (organizzando corsi di interpretazione acusmatica), produzione (su iniziativa propria o su commissione di altre istituzioni).
progetti selezionati
Festival Silence Festival annuale a partire dal 2004, con sede a Bari (e per due anni edizioni supplementari a Noicattaro, presso Bari), presenta un panorama internazionale della produzione acusmatica ed impegna organizzativamente l’associazione e dal punto di vista musicale il gruppo di interpreti. È organizzato in collaborazione con l’associazione francese Motus ed il festival francese Futura. È preceduto da corsi di interpretazione acusmatica, gestiti da docenti di Motus. Oltre La produzione di un’opera acusmatica su testi di Erri De Luca su commissione del festival di popular music “Le voci dell’anima” (Bari, 2005) Favole sonore L’allestimento di favole sonore per l’infanzia (per attore recitante dal vivo e proiezione di frammenti acusmatici) dedicato a bambini delle scuole elementari e materne di Palazzo S. Gervasio (PZ ), in collaborazione con l’associazione “ Presidi del Libro” e la locale Biblioteca “Augustine” (Palazzo S. Gervasio, 2006)
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Isis Cesena, Palazzo del Ridotto, Sala del Capitano, 19 maggio 2006 La realizzazione, da parte del gruppo, dell’esecuzione dell’opera multimediale su acusmonium Isis musiche di Banda Magnetica ideazione di D. Cantatore scenografie di M. Morisi coordinamento audio-video di A. Saba coordinamento realizzazione di M. Morresi produzione originale del Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna-Cesena in collaborazione con l’associazione Banda Magnetica. storia
L’associazione M.Ar.E, Musica & Arti Elettroniche, nasce a seguito di esperienze di fruizione della musica elettronica mediante sistemi di proiezione del suono come gli acusmonium, esperienze vissute in Francia presso i festival Futura a Crest. In quelle occasioni abbiamo maturato l’idea che l’arte sonora su supporto, ridotta spesso in paesi come l’Italia a curiosità da convegno universitario sulle nu ove tecnologie, e ra invece disciplina assai stimolante ed emozionante, anche per un pubblico variegato di “non addetti ai l avori”, se - alla cura per il momento compositivo - i musicisti aggiungevano una attenzione specifica al problema della proiezione del suono. A questo proposito, dall’esperienza francese, risultava chiaramente che sistemi di proiezione come gli acusmonium consentono, senza deri ve feticistiche verso l’ultima-indispensabile-novità-prodotta-dalla-ricerca, di allestire una intensa teatralità del suono. Di conseguenza si decideva di “importare” questa pratica nel sud d’Italia, con l’aiuto e l’insegnamento indispensabile degli amici di Motus, che costituiscono una importante realtà indipendente francese del settore. Si allestiva, con mezzi talora di fortuna, un primo sistema di proiezione del suono e si inauguravano corsi di interpretazione acusmatica, con docenti di Motus, m i ranti a fo rmare un gruppo di musicisti in grado di gestire un acusmonium; in parallelo nasceva un festival (Silence) per proporre al pubblico il repert o rio dell’arte sonora su supporto. Queste due attività, il gruppo di interpreti per la proiezione sonora e l’allestimento del festival, caratterizzano tuttora la pratica di M.Ar.E: il gruppo di interpreti ha partecipato a concerti in diversi località italiane; il festival si è consolidato, giungendo nel 2007 alla quarta edizione a Bari (più due in provincia), è un appuntamento ormai abbastanza connotato, riconosciuto dalla Regione Puglia, con un pubblico stabile che oscilla tra le 50 e le 150 persone a concerto. Attualmente sostenuto da: Regione Puglia Provincia di Bari Comune di Bari
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mdi contemporary music ensemble anno di fondazione organigramma
attività linee artistiche
progetti selezionati
2002 coordinamento ar tistico: a cura dell’ensemble componenti ensemble: Sonia Formenti, flauto Paolo Casiraghi, clarinetto Carlotta Conrado, violino Paolo Fumagalli, viola Giorgio Casati, violoncello Alessandro Dolci, pianoforte concertistica Caratteristica di mdi è la sua formazione fissa: sei strumenti, violino, viola, violoncello, flauto, clarinetto e pianoforte. Un organico che, usato in Schönberg nel Pierrot Lunaire (uno dei capolavori del Novecento), è ormai diventato uno standard della produzione musicale contemporanea. In mdi è quindi privilegiata la dimensione cameristica. In questo senso va interpretato il grande lavoro che l’ensemble dedica allo studio dei nuovi brani: la volontà è quella di creare una formazione affiatata, raffinata, più simile ad un quartetto d’archi che ad un ensemble nel senso classico del termine. concerto Dusseldorf, Tonhalle, 15 marzo 2007 musiche di Stefano Gervasoni, Emanuele Casale, Fausto Romitelli, Giorgio Netti, Franco Donatoni Kathleen Roland, voce ospite solista Robert HP Platz, direttore concerto Milano, Festival Milano Musica, 29 ottobre 2004 musiche di Gérard Pesson, Yoichi Sugiyama, Emilio Pomarico, Peter Eotvos, Liza Lim Yoichi Sugiyama, direttore concerto Dortmund, Konzerthaus, 9 marzo 2006 musiche di Emanuele Casale, Giovanni Verrando, Luciano
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Beri o, Stefano Scodanibb i o, Stefano Gervasoni, Fausto Romitelli e Luca Francesconi Robert HP Platz, direttore concerto Los Angeles, LACMA, 9 novembre 2006 musiche di Emanuele Casale, Fausto Romitelli, Donatoni, Stefano Gervasoni, Alessandro Solbiati e Gorli in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura Angeles compagnia di danza moderna ospite: Hysterica Company Yoichi Sugiyama, direttore
Franco Sandro di Los Dance
Sylvano Bussotti Portrait Concert Tokyo,Toho Gakuen School of Music, 13 gennaio 2008 in collaborazione con Federazione Cemat - Progetto Sonora e Istituto Italiano di Cultura di Tokyo. curriculum
Mdi nasce nel 2002 dall’idea di sei giovani musicisti milanesi di contribuire alla diffusione e alla valorizzazione della musica contemporanea in Italia e all’estero. Fin dagli esordi l’ensemble si è dedicato allo studio del reper torio comprendente, oltre ai lavori dei grandi nomi della musica contemporanea, musiche di compositori emergenti nel panorama internazionale, proponendo anche prime esecuzioni italiane e prime esecuzioni mondiali. L’ensemble si è esibito in Italia al Teatro Bibiena - Mantova, Pac di Milano, Teatro Filodrammatici - Milano, Sala Piatti - Berg a m o, nei Conservatori di Como, Bologna e Berg a m o. È stato invitato al Mittelfest, Lingotto Musica e più volte al Festival Milano Musica. Diversi sono stati i concerti all’estero: Tonhalle di Dusseldorf, Konzerthaus di Dortmund, Istituto Giapponese di Colonia, Teatro Forteza di Maiorca, LACMA di Los Angeles. Nel gennaio 2008 ha debuttato in Giappone con una serie di concerti a Tokyo, in collaborazione con Progetto Sonora della Federazione Cemat, dedicati a Sylvano Bussotti. Mdi ha di recente realizzato la sua prima produzione discogra fica con musiche di Stefano Gervasoni, edita da Aeon Paris e in uscita nel 2008. C o l l a b o ra regolarmente con la Japan Foundation di Roma per la realizzazione di concerti e progetti cultura l i , e alcuni suoi concerti sono stati ripresi e trasmessi da RAI Radio3 e da RAI International. Ha ricevuto inviti per una tournée in Sud America, che raggiungerà Lima, Montevideo, Santa Fè e Città del Messico. Dalla sua fondazione ha come direttore pri n c i p a l e Yoichi Sugiyama.
Attualmente sostenuto da: Associazione MUDI
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MICO Musica Insieme Contemporanea anno di fondazione organigramma
attività
Fondazione Musica Insieme: 1987 MICO: 2006 presidente: Marco Fier direttore: Bruno Borsari coordinamento ar tistico e ufficio stampa: Fulvia De Colle amministrazione: Roberto Massacesi rassegna MICO - Musica Insieme Contemporanea
linee artistiche
I Concerti di Mico - Musica Insieme Contemporanea si rivolgono alla divulgazione dei repertori contemporanei ed alla fo rmazione del pubblico con lezioni-concerto. Accanto ai maggiori interp r e t i , attenzione per i giovani talenti e per gli artisti del nostro Pa e s e, prime esecuzioni italiane e assolute.
progetti selezionati
Opus 18 Teatro Comunale di Bologna, 11-13 novembre 2000 Brodsky Quar tet Ludwig van Beethoven Sei Quartetti op. 18 sei quartetti commissionati a Sally Beamish, Karen Tanaka, Tunde Jegede, Dimitri Smirnov, Javier Alvarez, Elena Firsova unica esecuzione in Itala Maurizio Pollini per Luigi Nono Bologna, Teatro Manzoni, 14 settembre 2005 Bologna, Teatro Manzoni, 6 febbraio 2006 (unica data italiana) concerto e conferenza “Luigi Nono: musicista e intellettuale” con Maurizio Pollini, Massimo Cacciari e Nuria Schönberg Nono Luigi Nono A floresta é jovem e cheja de vida ...sofferte onde serene... Alban Berg Quattro Pezzi per clarinetto e pianoforte op. 5 Arnold Schönberg Tre Pezzi per pianoforte op. 11 Sei Piccoli pezzi per pianoforte op. 19 Alain Damiens, clarinetto Barbara Hannigan, soprano Elena Vicini, Kadigia Bove, Joel Templeur, voci recitanti
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Schlagquartett Köln Maurizio Pollini, pianoforte Beat Furrer, direttore Experimental Studio der Heinrich Strobel Stiftung, André Richard, tecnica e regia del suono Tournée in Austria e Giappone, 2006-2008 La collaborazione tra Luigi Nono e Maurizio Pollini occupa uno spazio unico nella musica del secondo Novecento, per l’importanza dei risultati e per la speciale consistenza della sua stessa natura. Il compositore veneziano infatti, oltre ad essere musicista fra i più accreditati, rappresentava anche una speciale figura d’intellettuale, fortemente impegnato sia sul fronte della riflessione estetica, sia su quello dell’impegno politico. Impegno che ben si esprime in una delle sue opere più sentite ed emozionanti: A floresta é jovem e cheja de vida, per soprano, voci recitanti ed ensemble strumentale, su testo di Giovanni Pirelli. Di quegli stessi anni è anche un’altra partitura fondamentale nell’itinerario artistico di Nono: Sofferte onde serene, che ebbe proprio in Maurizio Pollini il protagonista dell’acclamato debutto e dell’altrettanto celebrata incisione discografica. storia
Giunta alla sua terza edizione, Musica Insieme Contemporanea 2008, rassegna patrocinata e sostenuta dalla Regione Emilia Romagna, riconferma un ruolo da sempre ricercato e perseguito con costanza e impegno da Musica Insieme: quello di farsi efficiente strumento di amplificazione e promozione del nuovo, ospitando in tutte le sue stagioni, nuovi autori e nuovi interpreti, e spesso affiancando al repertorio consolidato quelle esperienze della contemporaneità che a nostro avviso andrebbero a tutto diritto inserite nel novero dei classici, o nei casi più recenti, accolte con attenzione e curiosità sempre massime. Da quest’anno si realizza inoltre una nuova importante collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna: due dei nostri concerti (quelli del Divertimento Ensemble, 26 gennaio 2008, e di Uri Caine, 8 marzo 2008) sono realizzati nella Sala del Bibiena, inseriti nel programma dell’Altro Comunale, il cartellone esplicitamente dedicato dalla Fondazione bolognese ad una ricca serie di esperienze ‘altre’ dalle stagioni istituzionali della Lirica e della Sinfonica.
Attualmente sostenuto da: Regione Emilia Romagna, Assessorato alla Cultura
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Milano Musica Associazione per la musica contemporanea sede legale: via Pontaccio, 10 - 20121 Milano sede operativa: via Kramer, 32 - 20129 Milano tel. e fax 02 20403478 informazioni@milanomusica.org www.milanomusica.org
Milano Musica Associazione per la musica contemporanea anno di fondazione 1992 organigramma presidente: Paolo Martelli direttore artistico: Luciana Pestalozza organizzazione: Cecilia Balestra assistenza organizzazione: Viola Vatrini ufficio stampa del Teatro alla Scala grafica: G. R. Associati amministrazione: Sergio Canapini attività festival Monografici / Percorsi di musica d’oggi linee artistiche La linea programmatica di Milano Musica parte dalla constatazione che larga parte del repertorio della musica del Novecento e di oggi è per lo più sconosciuto e dal desiderio di divulgarlo. Nasce così nel 1990 la Settimana Boulez a Milano e successivamente, nel 1992, si costituisce Milano Musica con lo scopo primario di creare nella città lombarda un festival istituzionale di musica contemporanea dedicato ad illustrare personalità centrali della musica del nostro tempo (Berio, Kurtag, Ligeti, Xenakis, Cage) e insieme una serie di percorsi complementari. progetti selezionati Maurizio Pollini Milano, sala Verdi del Conservatorio, 2002 concerto con elettronica musiche di Arnold Schönberg, Luigi Nono, Ludwig van Beethoven Mala Punica Milano, Chiesa di San Lorenzo, 2003 concerto di musica antica alternata a musica contempora n e a Ensemble Ictus Milano, Auditorium, 2004 An index of metals opera multimediale di Fausto Romitelli e Paolo Pachini
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Amadinda Milano, Spazio Antologico, 2005 Ensemble di Percussioni Amadinda di Budapest musiche di John Cage, György Ligeti e Iannis Xenakis Quartetto Keller Milano, Auditorium, 2006 Hiromi Kikuchi, violino musiche di György Kurtág e Franz Schubert Quartetto Arditti Milano,Teatro alla Scala, 2007 musiche di Henry Dixon Cowell, Luca Francesconi, John Cage, Ludwig van Beethoven
foto Vico Chamla
storia Nel 1990, un piccolo gruppo di amici, Duilio Courir, Patrice Martinet e Luciana Pestalozza, d e c ide di dar vita a una manifestazione capace di trovare appoggio da parte degli Enti pubblici e di sostenitori privati. Nasce così la Settimana “Boulez a Milano”, che attraverso una serie di documentari, seminari, incontri, concerti, traccia un ritratto di una delle figure centrali dell’esperienza musicale contempora n e a . Sulla scia del successo di tale manifestazione, si costituisce ufficialmente nel 1992 l’Associazione Milano Musica, con lo scopo pri m a rio di creare nella città lombarda un festival istituzionale di musica contemporanea, destinato a illuminare e presentare al pubblico i profili artistici di grandi compositori della musica d’oggi e a proporre nuovi percorsi articolati e molteplici, attraverso il confronto tra poetiche musicali. Nasce dunque nel 1992 un articolato “Omaggio a Franco Donatoni”, per la realizzazione del quale l’associazione costruisce una rete di collaborazioni con le principali istituzioni musicali e teatrali cittadine, t ra cui il Teatro alla Scala, il Conserv a t o rio G. Verdi di Milano e il Piccolo Teatro. Da allora l’associazione organizza un festival all’anno, alternando edizioni monografiche a edizioni più ‘generaliste’. Nel 1993, 1995, 1997, 1999, 2000, 2001, 2004, 2006, si sono così succedute otto edizioni dei “Percorsi di Musica d’Oggi”, mentre le monografie sono state dedicate a Edgard Varèse (1994), Luciano Berio (1996), György Kurtág (1998), Luigi Nono (2000), György Ligeti (2003), Iannis Xenakis (2005), John Cage (2007), in un contesto di partecipazione pubblica e di considerazione critica sempre crescenti. Tra l’altro, nel 1998, il Festival di Milano Musica, dedicato a György Kurtág, ha ricevuto il prestigioso Premio della Critica Musicale Italiana “Franco Abbiati” quale miglior Iniziativa con la seguente motivazione: “manifestazione che ha registrato una rilevante partecipazione di pubblico, per la determinazione artistica e la capacità con cui ha assolto al compito di documentare con concer ti, incontri e altre iniziative, la musica di un fondamentale autore del nostro tempo”.
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Nel 2005, con la nomina di Stéphane Lissner a Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro alla Scala, un nuovo rapporto si sviluppa tra il Teatro e Milano Musica. Inoltre, la consolidata collaborazione con RAI Radio3 garantisce la trasmissione in diretta o in differita di tutti i concerti. Per l’autunno di quest’anno è programmato il XVII Festival Suoni dall’Europa - Percorsi di musica d’oggi 2008, che presenterà numerose prime esecuzioni di compositori italiani ed europei affidate ad interpreti di grande prestigio.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Lombardia Provincia di Milano Comune di Milano Fondazione Cariplo Fondazione Banca del Monte di Lombardia Banca Intesa Sanpaolo Fondazione Siemens Lundbeck Italia
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MM&T Fondazione Musica Musicisti e Tecnologie anno di fondazione organigramma
attività
progetti selezionati
1990 presidente: Walter Prati ufficio stampa: Renata Brizzi amministrazione: Elisa Cordano grafica e comunicazione: Claudio Chianura direzione organizzativa: Walter Prati, Claudio Chianura, Matteo Pennese comitato artistico: Walter Prati, Claudio Chianura, Matteo Pennese, Massimo Mariani, Maurizio Pisati ad esclusione del reparto amministrativo dal 2003 tutti gli incarichi sono coperti dai soci e collaboratori che prestano la loro opera gratuitamente o con gettoni di presenza simbolici rassegne Electronika Senza Parole singoli eventi Lumen 3 altro didattica Festival Senza Parole Nuove musiche per il Film muto ed il video d’autore Milano, Palazzina Liberty, la prima edizione si è svolta nel 1995 e l’ultima nel 2005. In 10 anni oltre 100 musicisti dell’area sperimentale italiani, europei, americani. Le produzioni prevedevano la formazione di gruppi di musicisti provenienti da aree musicali e geografiche differenti. Della produzione musicale esiste un archivio audio. Con il sostegno del Comune di Milano e Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2003 il Comune di Milano ha sospeso i contributi ed il Ministero li ha ridotti a 6.000,00 euro per tutta la manifestazione Lumen 3 Milano,Teatro dell’Arte, 2004 Opera di teatro musicale, musica elettronica multicanale, buio e diffusioni di fragranze attraverso una tecnologia innovativa a dispersione d’aria. musiche di Walter Prati, testi di Giuliano Corti Lo spettacolo è stato replicato a Reggio Emilia, a Opera Barga, al Festival Internazionale di Musica Contemporanea di Huddersfield (UK) e nuovamente a Milano, al Teatro Arsenale. Con il contributo di Opera Prima e del Comune di Milano.
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Premio Internazionale Demetrio Stratos 2005 - I edizione Per la categoria Nuovi Progetti il premio è stato assegnato a Romina Daniele. Il premio alla carriera a Diamanda Galas. In occasione del premio è stato organizzato un seminario di Diamanda Galas in collaborazione e con il supporto della Fondazione delle Scuole Civiche di Milano - IRMUS Delle Acque Produzione del DVD. Progetto multimediale in audio multicanale di Matteo Pennese e Walter Prati con la partecipazione di Elena Casoli. Produzione realizzata con il contributo della Federazione Cemat Elerctronika Milano,Teatro Arsenale, settembre 2006-maggio 2007 Nove appuntamenti dedicati alla musica e video elettronico. Hanno partecipato Suguro Goto, Matteo Pennese, Paolo Bragaglia, Maurizio Pisati, Walter Prati, Giancarlo Schiaffini, Claudio Chianura. Durante la rassegna è stato organizzato un seminario sulle tecnologie robotiche tenuto da Suguro Goto (ricercatore IRCAM). Il seminario è stato realizzato in collaborazione con la Fondazione delle Scuole Civiche di Milano e la Federazione Cemat Experimental Music Company Milano, 2007-2008. Cinque “laboratori - performance” al Teatro Arsenale con la partecipazione di Xabier Iriondo, Massimo Mariani, Matteo Pennese, Walter Prati, Pietro Pirelli, Maurizio Pisati, Steve Piccolo, Marco Bill Vecchi storia
Musica Musicisti & Tecnologie è una fondazione per la ricerca musicale, lo sviluppo della cultura musicale e l’applicazione di tecnologie innovative alla musica. La Fondazione nasce nel 2000 a Milano ed eredita la progettualità dell’omonima Associazione che dal 1990 ha operato con l’obiettivo di promu overe la musica sperimentale. La caratteristica delle proposte di MM&T è offrire un panorama a 360 gradi della musica e della ricerca musicale, costruendo un dialogo fecondo fra tradizione e sperimentazione. L’articolazione dei progetti prevede la presenza di artisti provenienti da aree musicali differenti, così da garantire al pubblico l’incontro con diversi percorsi creativi. MM&T ha preso parte ai più significativi festival di musica contemporanea italiani ed europei e, con il proprio studio, è stato uno degli organismi fondatori della Federazione Cemat, ente che raccoglie gli studi di musica elettronica più rappresentativi in Italia.
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La Fondazione MM&T ha collaborato con: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Teatro alla Scala, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Regio di Torino, FAI, MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, The British Council, Fondazione Piaggio, Politecnico di Milano, Istituto Polacco di Roma, Istituto Italiano di Cultura a Berlino, di Toronto e Bogotà, CCA-Centre for Contemporary Arts di Glasgow, Akademie der Künste di Berlino. La qualità dei musicisti, la particolarità dei contenuti e l’innovazione delle proposte sono caratteristiche fondamentali di tutte le iniziative della Fondazione MM&T.
Attualmente sostenuto da: Provincia di Milano
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Musica d’Oggi anno di fondazione organigramma
attività linee artistiche
1999 presidente e direttore artistico: Silvia Belfiore comitato artistico: Silvia Belfiore,Aldo Clementi, Andrea Lanza, Andrea Maggiora, Luigi Pianini, Paolo Repetto, Gianfranco Vinay collaborazione organizzativa: Merkurio - progetti musicali ufficio stampa, contabilità, relazioni esterne, amministrazione, fotografo: soci componenti Naqqara Ensemble e Duo Arcobaleni: Silvia Belfiore, pianoforte Maurizio Ben Omar, percussioni festival Omaggio a… L’associazione Musica d’Oggi, comitato organizzatore del festival internazionale di musica contemporanea Acqui Terme, è ideatrice e organizzatrice del festival “Omaggio a...”, un appuntamento annuale con la musica classica contemporanea che si propone di dedicare ogni edizione ad un grande compositore, cercando di focalizzarne la figura attraverso concerti, conferenze e tavole rotonde i cui protagonisti siano profondi specialisti del settore. Un festival internazionale di musica classica contemporanea, unico nel Basso Piemonte, riveste oggi un’importanza fondamentale per la giusta diffusione della conoscenza delle nuove produzioni musicali che tanto manca nel nostro Paese. Proprio per questo è estremamente stimolante l’affiancamento di iniziative artistico - culturali di così ampio respiro ad una realtà come Acqui Terme, che sta profondendo energie e risorse per conquistare un ruolo di primario interesse nella tradizione turistica internazionale. Il pubblico proviene dunque dal nord Italia e, già per turismo presenti ad Acqui Terme, dalla Svizzera e dalla Germania. Con l’aiuto del Laboratorio Musicale Territoriale di Acqui Terme, si coinvolgono le classi delle scuole medie superiori ed inferiori della città, offrendo un Credito Formativo per la partecipazione alla manifestazione.
progetti selezionati Omaggio a Bruno Maderna Teatro Ariston, 2 ottobre 2002 Satyricon opera in un atto da Petronio musica di Bruno Maderna direttore e regista: Bertrand Brouder - in collaborazione col Conservatorio di Alessandria
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Omaggio ad Alberto Burri omaggio alle culture europee / un fiore composito, 2003 Omaggio al minimalismo omaggio a Dallapiccola e Petrassi nel centesimo anniversario della nascita, 2004 Omaggio ad Aldo Clementi in occasione dell’ottantesimo compleanno, 2005 Omaggio a Niccolò Castiglioni nel decimo anniversario della morte, 2006 Commissione commissione dello Stato Finlandese per una composizione di Paola Livorsi. 2006
curriculum Naqqara
Naqqara è il nome con cui in arabo si indica uno dei più interessanti strumenti dell’organologia musicale: la coppia dei tamburi. L’origine dello strumento è remota nei tempi, forse legata alla scansione dei ritmi di danza o all’intercalare del passo nelle marce militari o più semplicemente per intimorire i nemici nelle battaglie. L’ensemble di percussioni Naqqara, fondato da Maurizio Ben Omar nel 1984, è nato dall’esigenza di sperimentare, fondere, reinventare, giocare (in non poche lingue giocare è giustamente sinonimo di suonare), osservare da prospettive diverse i vari generi musicali. Composto dai migliori diplomati del Conservatorio di Milano, oggi tutti docenti nei conservatori italiani, Naqqara si è esibito tra l’altro nei festival di Houston, Praga, Budapest, Parigi, Barcellona, Zagabria e nelle stagioni concertistiche dell’Accademia Chigiana di Siena, Autunno Musicale di Como, I.U.C., Arena di Verona, G.O.G., Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Festival Puccini di Torre del Lago, Biennale di Venezia. Ha inciso per la BMG e nel 1985 ha ottenuto il primo premio assoluto al concorso internazionale di Stresa. Nel 2000 ha effettuato una tournée in Sud America
curriculum Duo Arcobaleni
Fondato nel 2002, il duo ha collaborato con vari compositori italiani e stranieri ed è attivo sia in Italia che all’estero. Ha tenuto workshop e seminari per Università in Brasile e California e concer ti in Italia, Ungheria, Polonia, Brasile, USA. Al duo sono state dedicate opere da vari compositori italiani (Prati, Livorsi, Mosca, Cavallone, Clementi).
storia
Nel 1998, il comitato organizzatore di “Omaggio a...” ha iniziato la propria attività dedicando la prima edizione del festival al compositore Giacinto Scelsi in occasione del decimo anni-
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versario della morte; nel 1999 l’attenzione si è rivolta invece ad un grande compositore francese, Olivier Messiaen che, ricoprendo un ruolo storico quale anello di congiunzione fra Debussy e Boulez, occupa un posto pressoché unico nel panorama della musica contemporanea; nel 2000, il festival è stato intitolato “Omaggio a Johann Sebastian Bach - nello specchio del Novecento” durante il quale, in occasione del 250mo anniversario della mor te di Bach, si sono eseguite composizioni del Novecento in qualche modo dedicate o ispirate a Bach; nel 2001, il festival è stato intitolato “Omaggio a John Cage”, dunque un grande omaggio alla scuola contemporanea americana; nel 2002 “Omaggio a Bruno Maderna”, con una produzione propria del Satyricon in collaborazione col Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria; nel 2003 “Omaggio ad Alberto Burri” seguito da “Omaggio alle culture europee, un fiore composito”; nel 2004 “Omaggio al Minimalismo”e “Omaggio a Luigi Dalla piccola e Goffredo Petrassi nel centesimo anniversario della nascita”, nel 2005 il festival è stato dedicato al compleanno di uno dei maggiori compositori italiani viventi “Omaggio ad Aldo Clementi in occasione dell’ottantesimo compleanno”, infine, lo scorso anno, il titolo è stato: “Omaggio a Niccolò Castiglioni nel decimo anniversario della morte”. È indubbiamente importante, inoltre, sottolineare che in questi anni sono stati coinvolti sia personaggi di chiara fama, sia giovani promesse - siano essi compositori, esecutori o critici - dando in tal modo opportunità ad un centro relativamente piccolo di offrire al pubblico ottimi ascolti oltre che di favorire la notorietà di artisti più giovani.
Attualmente sostenuto da: Comune Acqui Terme Assessorato alla Cultura Regione Piemonte Provincia di Alessandria Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria
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Musica Experimento centro per il teatro musicale multimediale associazione Musica Experimento via Gentile da Mogliano 158 - 00176 Roma tel. 06 21704476 - fax 06 233207805 info@musicaexperimento.com info@enricococco.it www.musicaexperimento.com
Musica Experimento anno di fondazione organigramma
attività
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1992 presidente: Maria Grazia Guidotti direttore ar tistico: Enrico Cocco responsabili attività multimediali: Mauro Capaldo, Umberto Griffo ufficio stampa e promozione: Olga Siciliani infoweb: Ernesto Colosimo tecnica: Ariele Do Rosario consulenza fiscale e previdenziale: Claudio Barracchia stagione Musica & Teatro - Auditorium Goethe Institut, Roma rassegna La Valle del Farfa - Abbazia di Farfa (RI) eventi ritratti di compositori ricerca teatro musicale contemporaneo
linee artistiche
Musica Experimento opera da dieci anni nell’ambito della produzione, ricerca e diffusione di opere innovative nell’ambito del teatro musicale, nella performance, nel rapporto tra musica e arti visive, nella multimedialità, ponendo al centro la creazione di un nuovo oggetto spettacolare. È diretta artisticamente da Enrico Cocco, che è tra i suoi fondatori. Al suo interno operano musicisti, artisti e operatori culturali. Musica Experimento ha rivolto sin dall’inizio della sua attività un particolare interesse a una nuova area di intervento, il teatro musicale contemporaneo e multimediale, dedicandosi alla produzione di opere di autori storici, affermati e giovani emergenti. A questo scopo è stato fondato il MusicaTeatroEnsemble, gruppo misto di attori e musicisti, dedicato alla creazione e alla produzione di opere di teatro musicale e di eventi scenici.
progetti selezionati
Suono Corpi Scrittura New York, Angel Orensanz Foundation - Center for the Arts, 25-28 ottobre 2001 Different Lights musiche di John Metcalf (Elfyn Lewis, artist), Enrico Cocco (Mary Lloyd Jones, artist), Guto Pryderi Puw (Brendan Burns, artist) MusicaTeatroEnsemble Mirco Ghirardini, Beppe Crosta, Matteo Maragoli, Kumi Uchimoto, John Metcalf, Enrico
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Cocco, Keith Turnbull, Gwendolyn Bucci, Janet Durant, Danielle Fink, Richard Sheinmel, Liz Stanton in collaborazione con Vale of Glamorgan Festival -Wales, Ministero per I Beni e le Attività Culturali, Istituto Italiano di Cultura di New York, UK IN NY Festival,The British Council, Art Council of Wales, Foreign & Commonwealth Office, British Telecom, BBC America, British Airways, Reuters Include / Exclude Arte e Differenza Roma,Teatro Petralata, 8-9 novembre 2002 El Cimarron (1969) recital for four musicians di Hans Werner Henze testi di Esteban Montejo Ugo Pitozzi, video e coreografia in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Goethe Institut-Rom, Comune di Roma, Petralata Centro Urbano per l’elaborazione dei nuovi Linguaggi, Comitato Progetto Musica MusicaTeatroEnsemble Nicholas Isherwood, baritono Mario Caroli, flauto Magnus Andersson, chitarra Gianluca Saveri, percussioni Anna Lombardi, danza Ugo Pitozzi, regia e immagini Luca Storari, light design MW2 Ensemble Krakow Roma, Auditorium Goethe-Institut, 9 ottobre 2005 VIII Stagione “Musica in Teatro” musiche di Mauro Bor tolotti, Aleksander Gabry, Dinu Grezzo, Krzysztof Knittel, Adam Kaczynski Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Roma, Ambasciata di Polonia, Istituto Polacco di Roma, Musica Experimento, Comitato Progetto Musica Olga Szwajgier, soprano Krzysztof Langman, flauto Adam Kaczynski, pianoforte Marek Mietelski, pianoforte Krzysztof Suchodolski, violoncello Ryszard Gabry, contrabbasso Agnieszka Glinska, performance e coreografia
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Verso il centro del suono Roma, Auditorium Goethe-Institut, 13 novembre 2005 concerto, mise en scene MusicaTeatroEnsemble Rosario Marrocco il Segno di Giacinto video Musiche di Giacinto Scelsi, John Cage (su testi di Gertrude Stein), Hugues Dufourt Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Roma, Musica Experimento, Comitato Progetto Musica, Fondazione Isabella Scelsi Nicholas Isherwood, baritono Marco Rogliano, violino Antonella Ciccozzi, arpa Gianfranco Tedeschi, contrabbasso Pietro Bertelli, percussioni Davide Michieletto, percussioni Luca Carrara, percussioni Pablo Maximo Taddei, mise en scene Due opere di teatro musicale Bilbao, Museo Guggenheim, 2 novembre 2006 Roma, Auditorium Goethe-Institut, 4 novembre 2006 - IX Stagione “Musica & Teatro” Dimitri Nicolau Lezione di musica op.43 (1982) Dimitri Nicolau, libretto e drammaturgia Enrico Cocco Equilibri perversi (2002-06) libretto di Enrico Cocco e Pablo Maximo Taddei Pablo Maximo Taddei, regia produzione Museo Guggenheim Bilbao, XXVI Festival BBK “Musicas Actuales”, Progetto Sonora-Cemat, Ministero per gli Affari Esteri, Musica Experimento, Progetto Musica, Comune di Roma, Musica Verticale (2002) MusicaTeatroEnsemble Nicholas Isherwood, basso/baritono Massimo Bartoletti, tromba Antonio Del Sordo, percussioni Federico Paci, clarinetti Maria Carla Notarstefano, piano, tastiere Rosario Marrocco, video Enrico Cocco, live electronics storia Musica Experimento opera da dieci anni nella produzione, la ricerca e la diffusione di opere innovative nell’ambito del teatro musicale, nella performance, nel rapporto tra la musica e le arti visive, nella multimedialità, ponendo al centro la creazione di un nuovo oggetto spettacolare. È diretta artisticamente da Enrico Cocco, che è tra i suoi fondatori. Al suo interno operano musicisti, artisti e operatori culturali. Musica Experimento ha sin dall’inizio ri volto un particolare interesse a
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una nuova area di intervento, il teatro musicale contemporaneo e multimediale, dedicandosi alla produzione di opere di autori storici, affermati e giovani emergenti. A questo scopo è stato fo ndato il MusicaTeatroEnsembl e,gruppo misto di attori e musicisti, dedicato alla creazione e alla produzione di opere di teatro musicale e di eventi scenici: dal 2000 Musica Experimento presenta Musica & Teatro, stagione concertistica, a Roma e in Sabina, La Valle del Farfa presso l’Abbazia Benedettina di Farfa. Musica Experimento e MusicaTeatroEnsemble hanno partecipato a: 23° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano con l’allestimento dell’opera I Vi s i o n a ri, Roma incontra il mondo con il celebre gruppo vocale sardo dei Tenores di Bitti insieme a Bra ke Drum Percussion, nel 1999 alla Cité des Sciences di Pa rigi nella coproduzione della pièce La figurazione primaria Auditorio Nacional di Madri d , Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea in Roma con Transport, perfo rmance di arte e musica con Catrin Webster e John Metcalf, concerti a Cardiff in Galles con l’opera Derwydd,ripresa nel 2001 a New York al Festival Ukwith NY presso la Angel Orensanz Foundation con il sostegno della Municipality of New Yo rk , British Council New Yo rk e Istituto Italiano di Cultura di New York. Dal 2002 ha messo in scena El Cimarron di H. W. Henze a Roma, Silben-Merz di Aldo Clementi tournée in Spagna (Museo Reina Sofia) e Serbia, nel 2003 ha ripreso l’opera da camera B a rryman di Mauro Bortolotti e tournée in Svezia in collaborazione con Kroumata Percussion al Teatro Capitol - Stoccolma e USA. Nel 2004 Ojota III di Daniel Ott e altri ancora . Musica Experimento ha collaborato con Comune di Roma Progetto Musica, Goethe Institut-Inter Nationes, B ritish Council, Art Council of Wales, Wales International, CCMIX di Parigi, Pro Helvetia, New York University, Museo Reina Sofia, Konsequenz, Ambasciata di Francia, Museo Guggenheim Bilbao, Festival BBK “ Musicas Actuales”, SonoraCemat, Fondazione Isabella Scelsi, Sonopolis-Teatro La Fenice, Palazzo delle Esposizioni di Roma, Istituto Polacco di Roma, Istituto Quasar Design University, G a l l e ria Sala Uno, Festival Spaziomusica, Musica Verticale,Teatro Toledo di Napoli. Collaborano con Musica Experimento i musicisti del MusicaTeatroEnsembl e, Cecilia Dey (attrice), Federico Paci (clarinetto), Marco Rogliano (violino), M a ria Carla Notarstefano (piano), Massimiliano Fuschetto (oboe e sax), Michele Lomuto (trombone), Nicholas Isherwood (baritono), Pablo Maximo Taddei (regista, autore drammaturgo), Rosario Marrocco (videoartista),Thuridur Jonsdottir (flauto),V i rginia Day (attrice). Hanno collaborato tra gli altri : Paolo Graziosi (attore), Tenores di Bitti, Icarus Ensembl e, Quartetto Paul Klee, MW2 Ensembl e, Roberto Fabbriciani (flauto), Ugo Pitozzi (artista/coreog ra fo), Massimo Luconi (regista), Mario Caroli (flauto), Magnus Andresson (chitarra ) , L a u ra Angiulli (regista), Andrea Ceccomori (flauto), Piero Mottola (artista), Milena Injac (direttore), Alessandra D’Elia (attrice), Lorenzo Taiuti (videoartista), Enzo Porta (violino), Guido Arbonelli (clarinetto), Nicola Cisternino (compositore), Marco Giommoni (compositore), Girolamo De Simone (saggista/interprete), Annamaria Morini (flauto), Michele Pisicchio (attore), Riccardo Fassi (pianista e compositore jazz), Giancarlo Schiaffini (interprete/compositore), Shayesteh Sanai (vocalist), Michele Rabbia (percussioni), B ra ke Drum Percussion. Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Provincia di Rieti Provincia di Roma
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Musica Verticale anno di fondazione organigramma
attività
1977 presidente: Stefano Petrarca vicepresidente: Mauro Bagella segretario: Fausto Sebastiani consiglieri: Enrico Cocco, Marcello Filotei stagione concertistica festival Musica Verticale
linee artistiche
La produzione di Musica Verticale è rivolta all’innovazione linguistica, specialmente per l’uso della musica elettronica. Sono state programmate innovazioni riguardanti i modelli di fruizione dello spettacolo, articolando lo spazio di ascolto e la diffusione del suono. A ciò si aggiunge una sensibile presenza del rapporto con il teatro musicale, con le arti visive, con la tecnologia elettronica e informatica avanzata. Sono spesso usate prassi esecutive attualissime come il live electronics, l’uso di strumenti in tempo reale, le installazioni multimediali.
progetti selezionati
Concerto dedicato ai 25 anni di Musica Verticale Roma, Sala Uno, 17 novembre 2002 musiche dei soci: (vedi foto) da sinistra, in prima fila, Giovanna Natalini e Franco Sbacco; in seconda, da sinistra, Fausto Sebastiani, Stefano Petrarca, Francesco Galante, James Dashow, Fausto Razzi, Walter Branchi; nella fila posteriore, da sinistra Mauro Bagella, Riccardo Bianchini, Guido Baggiani, Luca Spagnoletti, Giorgio Nottoli, Nicola Sani. Who is on? Roma, Auditorium Parco della Musica, 24-25 novembre 2003
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Action drumming di Enrico Cocco teatro musicale contemporaneo MusicaTeatroEnsemble e Brake Drum Percussion Aldo Brizzi, direttore Luca Storari, light design Ugo Pitozzi, immagini e regia coproduzione Associazione Musica Experimento e Progetto Musica 7 scatole sonore Sopra‌e sotto Roma,Teatro de’ Servi, 30 novembre - 1 dicembre 2003 di Stefano Petrarca e Franco Sbacco teatro musicale contemporaneo con elettronica Catharina Kroegher, soprano Carlo Riccioli, basso Pablo Maximo Taddei, voce recitante Stefano Petrarca, regia del suono coproduzione Associazione Musica Experimento e Comitato Progetto Musica Omaggio a Riccardo Bianchini Roma, Sala Accademica del Conservatorio Santa Cecilia, 6 maggio 2004 David Greiner, baritono Yvonne Ekman, viola Massimo Munari, clarinetto Giorgio Nottoli e Stefano Petrarca, regia del suono coproduzione Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma Interno - Esterno omaggio a Domenico Guaccero Roma, Auditorium del Goethe Institut-Rom, 3 dicembre 2004 concerto con elettronica Giampiero Gemini, direttore MusicaVerticaleEnsemble Valeria Minicilli e Giovanni Tardino, flauti Vincenzo Cerbara, oboe Giammarco Casani, clarinetto Oreste Floquet, fagotto Massimiliano Cerroni, tastiere Mauro Bagella, Silvia Lanzalone, elettronica e regia del suono Improvvisa - azione Ivrea, Antica Sinagoga, 22 ottobre 2005 Roma, Auditorium del Goethe Institut-Rom, 13 dicembre 2005
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workshop e concer to con elettronica musiche di Riccardo Bianchini, Marcello Filotei, Silvia Lanzalone, Fausto Sebastiani Massimo Munari, clarinetto coproduzione Musiche Possibili e Fondazione Isabella Scelsi storia
Musica Verticale è la più antica associazione italiana di musica elettronica e contemporanea e raccoglie al suo interno molti fra i maggiori compositori italiani attivi in questo ambito. Fondata nel 1977 da Walter Branchi e Guido Baggiani, attualmente è diretta da Stefano Petrarca. La ricerca di nuove modalità di fruizione e una costante attenzione alle nuove proposte artistiche ne fanno da oltre vent’anni un punto di riferimento internazionale nella diffusione della musica elettroacustica, genere fortemente innovativo nel panorama concertistico contemporaneo. Dal 1978 Musica Ver ticale propone a Roma una rassegna annuale che giunta alla sua XXX edizione, ha presentato oltre 1000 composizioni elettroacustiche, realizzate da compositori di quasi tutto il mondo, con opere in prima italiana o in prima assoluta. Musica Verticale ha organizzato concerti, seminari e convegni in Italia e all’estero, realizzati con i più importanti centri di produzione di musicale elettronica e centri di ricerca quali: Istituto di Sonologia di Utrecht, Simon Fraser University di Vancouver, MIT (Massachusset Institute of Technology) di Boston, Università di Stanford, Centro di Sonologia Computazionale di Padova, CNUCE di Pisa, CNRS di Marsiglia, IRCAM di Parigi, GMEB di Bourges, Biennale di Zagabria, Festival di Musica Elettronica Italiana di Madrid, etc. Musica Verticale ha al suo attivo produzioni discografiche e pubblicazioni. È stato istituito ed è in via di formazione l’Archivio Storico della Musica Elettroacustica, con materiali musicali e sonori (nastri, partiture e documenti) raccolti sino ad oggi.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali (fino al 2005) Comitato Progetto Musica dal 2005 autogestito da compositori-interpreti
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Musicamorfosi anno di fondazione organigramma
attività
linee artistiche
2004 presidente: Laura Balestrini direttore artistico: Saul Beretta direttore amministrativo: Stefano Fumagalli ufficio stampa e segreteria: Marta Maggiori grafica e styling: Naida Tarakcija stagione Lampi festival Notturni rassegna Concerti Amorosi Sin dalla sua origine Musicamorfosi si è sempre impegnata sia in campo produttivo e organizzativo che in quello didattico a proporre formule di spettacolo o di insegnamento che potessero avvicinare e conquistare nuove fasce di pubblico. Dopo la sperimentazione della Colazione Concerto condotta a Seveso presso La Petitosa dell’Associazione NATUR& per dieci anni a partire dal 1996, oggi Musicamorfosi produce due stagioni stabili Lampi, da ottobre a aprile/maggio, e una estiva Notturni, da maggio a luglio. In modalità diverse gli eventi e gli spettacoli ideati e proposti sono capaci di consolidare e ampliare un pubblico di appassionati all’arte (musica, videoarte, teatro) e allo stesso tempo abbattere le barriere che impediscono o rendono molto difficile a molte categorie di pubblico accedere e trovare fruibili gli stessi contenuti. Notturni consiste in una serie di eventi musicali teatrali con videoproiezioni volti a valorizzare il patrimonio artistico della Brianza. L’idea di evento-spettacolo nata e prodotta a Monza dal 2004 diventa dal 2006 un vero e proprio festival estivo con 6/7 appuntamenti e un altissimo numero di fruitori (edizione 2007 oltre 10.000 spettatori in 7 appuntamenti). I Notturni sono ideati e prodotti da Musicamorfosi con il finanziamento della Provincia di Milano, direzione Monza e Brianza, la collaborazione di una serie di Comuni del Territorio e la Fondazione Corriere della Sera. Lampi - dal 2003 a Monza - è un’originale rassegna di teatro musicale senza confine di genere, una scommessa culturale capace di attrarre grandi nomi della musica contemporanea di tra d izione classica, jazz o di ambiente pop (Mario Brunello, Vinicio Capossela, La Crus, Stefano Bollani, G i a n m a ria Testa, Giovanni Venosta, Moni Ovadia, Giovanni Falzone). Questa proposta è nata nel Teatrino di Corte della Villa Reale di Monza e oggi è ospitata nel nuovo Teatro Binario 7. Lampi ospita nuove produzioni ed è altresì occasione per produzioni di nu ovi spettacoli.
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progetti selezionati Pensavo Fosse Bach spettacolo musicale con elettronica, design audio quadrifonico e videoproiezioni Monza,Teatro Binario, 16 e 17, marzo 2006 in collaborazione con Comune di Monza, Provincia di Milano, Progetto Monza e Brianza con Mario Brunello e Vinicio Capossela (in video) idea e progetto: Saul Beretta e Mario Brunello regia e video: Francesco Frongia elettronica e live elettronics: Massimo Mariani prodotto da Musicamorfosi in collaborazione con Antiruggine repliche: Milano, Paolo Pini, giugno 2006; San Marino,Teatro Titano, dicembre 2006; Palermo, Teatro Politeama, marzo 2007; Napoli,Teatro dalle Palme, ottobre 2007; Reggio Emilia,Teatro Valli, gennaio 2008; Roma, Parco della Musica, Accademia Nazionale Santa Cecilia, marzo 2008; Modena, Auditorium Biagi, marzo 2008 Rocky Mozart Sexy Show spettacolo musicale con azione scenica, quasi un musical Monza,Teatro Binario 7, 2 e 3 dicembre 2005 in collaborazione con Comune di Monza, Provincia di Milano, Progetto Monza e Brianza con Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus) con quartetto d’archi, attrice, bass/baritono, cantante (pop), pianoforte e elettronica ideato e scritto da Saul Beretta regia, scenografia e costumi Andrea Taddei prodotto da Musicamorfosi repliche:Venegono,Villa Caproni, luglio 2006; Modena, Castello della Mirandola, ottobre 2006 Milano, Superstudiopiù, giugno 2007; Legnano, Biblioteca Civica A. Marinoni, giugno 2007 Rotweiss Kabarett una farsa per Seveso (1976 - 2006) Cesano Maderno,Teatro Excelsior, 2 dicembre 2006 spettacolo teatrale con musica dal vivo scritto e diretto da Andrea Taddei con due attori, un’attrice e un’attrice cantante, due musicisti (corde, percussioni e rumori di scena e fisarmonica) regia, scenografia e costumi Andrea Taddei prodotto da Musicamorfosi con il patrocinio di Legambiente, Comune di Seveso, Provincia di Milano, direzione Monza e Brianza repliche: Monza,Teatro Binario, 7 febbraio 2007; Milano Teatro Litta, 21 nov.-2 dic. 2007 La Passione Secondo Me spettacolo musicale con azione scenica e videorpoiezioni Milano, Superstudiopiù, giugno 2007 con il contributo della Fondazione Cariplo con Mario Brunello e Moni Ovadia
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idea e progetto Saul Beretta regia e video Francesco Frongia elettronica e live elettronics Massimo Mariani prodotto da Musicamorfosi in collaborazione con il festival La Fabbrica dell’Uomo repliche: Monza,Teatro Binario 7, 19 e 20 aprile 2008 Brucio Nel Vento la musica di Giovanni Venosta per i film di Silvio Soldini concerto spettacolo Monza Teatrino di Corte della Villa Reale di Monza, novembre 2003 attrice e ensemble di 15 elementi, tra cui Giovanni Venosta e Sandro Cerino, diretti da Renato Rivolta regia Francesco Frongia prodotto da Musicamorfosi in collaborazione con Lumiere Film repliche: Sesto S. G., Teatro Rondinella, febb raio 2004; M o n z a ,Teatro Binario 7, 14, 15 marzo 2008 storia
Musicamorfosi è un’associazione musicale, non è un gruppo ma un sistema relazionale aperto capace di tenere assieme teste pensanti e mani generose, idee sull’orlo, attrici, musicisti, jazz, pop, cantautori, videoartisti e creativi, emergenti e sommersi. Saul Beretta, autore,produttore, p r o m otore e agitatore di insolite iniziative musicali, è il suo inventore e direttore artistico. Per il Comune di Monza dal 2003 idea e produce Lampi, o riginale rassegna di teatro musicale senza confine di genere, nata nel Te a t rino di Corte della Villa Reale di Monza e oggi ospitata nel nu ovo Teatro Binario 7. Per la Provincia di Milano ha ideato e realizzato il fo rmat Notturn i , una serie di eventi musicali teatrali con videoproiezioni volti a valorizzare il patrimonio artistico della Bri a n z a .
curriculum Musicamorfosi come ensemble ha al suo attivo numerose prime esecuzioni assolute e prime italiane, ha realizzato per Fabbri Editori la prima incisione del Concertino di Franco Donatoni (oltre 10.000 copie vendute) per Auditorium: Lampi, e per Velut Luna il CD L u z, ha suonato dal vivo a RAI Radio3 e a Radio Popolare. Per A u d i t o rium ha pubblicato il CD B ye Bye Mozart distribuito con il magazine Insound in oltre 10.00 copie e ora distri buito anche in USA. Il brano De Cara a la pared inserito nel disco Luz è stato incluso nella prestigiosa compilation 10 Corso Como e distri buito in Europa, America e Giappone. Musicamorfosi ha collaborato e collabora nell’ambito della musica classica/contemporanea con: Mario Brunello, Sandro Gorli e Divertimento ensemble, Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, Orchestra d’Archi Italiana, Michele Tadini e AGON, Renato Rivolta, MM&T. Nell’ambito della musica da film: Giovanni Venosta, Maurizio Marsico; nell’ambito del jazz e della canzone d’autore: Vinicio Capossela, Stefano Bollani, Giovanni Falzone, Gianmaria Testa, La Crus, i Marlene Kuntz, i Mercanti di Liquore, Sandro Cerino, Daniele Di Gregorio. Nell’ambito teatrale con Andrea Taddei, Filippo Timi, Francesco Frongia, Massimiliano Cividati, Gaetano Callegaro, Moni Ovadia. Attualmente sostenuto da: Fondazione Cariplo
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Namaste Clarinet Quartet anno di fondazione 1996 organigramma presidente: Guido Arbonelli soci: Giovanni Arbonelli, Cinzia Genderian, Massimo Santostefano, Daniela Rossi attività festival Musica senza frontiere, 2006-2007 concertistica altro masterclass linee artistiche Il progetto dell’associazione Namaste Clarinet Quartet ha come finalità quella di avvicinare la musica alla gente grazie ad una programmazione di concerti fuori dall’ambito cittadino, valorizzando in questo modo i paesi delle circoscrizioni. Vengono presentati diversi stili di musica: dal tango alla musica etnica romena e cipriota, dalle canzoni greche al jazz e poesia, per far comprendere il valore universale della musica stessa, mezzo di comunicazione che attraverso ritmi, strumenti, generi e voci differenti, riesce a creare comunicazione e aggregazione nonostante le diversità generazionali, linguistiche e culturali. Ecco perché “Musica senza frontiere”: musica senza frontiere temporali e geografiche; musica che scende dal palco per incontrare la gente nei suoi luoghi quotidiani, lontani dalle luci abbaglianti della città; una musica che illumina gli animi. Non a caso, il termine indiano “Namaste” significa:“Io onoro in te il luogo ove risiede il paradiso. Se tu sarai in me ed io in te, allora saremo uniti”.
progetti selezionati Contemporary Tradition Perugia, Festival Musica senza frontiere, 22 settembre 2007 Il trio clarinetto-sassofono-pianoforte che esegue musiche contemporanee comprende 3 vincitori del premio Gaudeamus: Arbonelli nel 1995 e il duo Brutti-Farinelli, 2° premio nel 2007 Guido Arbonelli, clarinetto Filippo Farinelli, pianoforte
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David Brutti, sassofono Kyriacoulla Constantinou, voce Enrico Bindocci, pianoforte, tar Elena Moretto, flauto traverso musiche di Fabrizio Festa, Boris Porena, Mauro Porro, Mario Pagotto, Michele Mangani, Nino Rota, Massimo Valentini, Dimitri Nicolau No Borders Quintet “!!� Perugia, Festival Musica senza frontiere, 23 novembre 2007 Alessandro Roselletti, pianoforte Daniela Rossi, violino Gabriele Fioritti, violoncello Elena Moretto, flauto Michele Cetera, clarinetto Guido Arbonelli, direttore Progetto Tango 2006-2007 Trio Namaste Cinzia Genderian, voce Massimo Santostefano, fisarmonica Guido Arbonelli, clarinetto musiche di Astor Piazzolla, Arbonelli/Klezmer, Arvo Part, Richard Galliano Viaggio tra classico, lirico, tango! per clarinetto e pianoforte 2007 Guido Arbonelli, clarinetto Tiziano Bedetti, pianoforte-compositore musiche di Francis Poulenc, Gioacchino Rossini, Astor Piazzolla, Ygor Stravinsky, Alberto Bustos,Tiziano Bedetti Namaste Suite dal 2002 al 2007 Ogni composizione della durata di un solo minuto, per tutta la famiglia del clarinetto 122 minuti con 122 compositori da tutto il mondo.
Attualmente sostenuto da: IMAIE (Istituto per la tutela dei diritti degli Artisti, Interpreti, Esecutori)
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Nextime Ensemble anno di fondazione 2000 organigramma presidente: Pietro Bocchi direttore artistico: Danilo Grassi amministrazione: Giulia Horvat organizzazione: Paola Donati, Michela Capelli ufficio stampa: Francesca Bicchieri (collaborazioni esterne) attività L’attività si svolge prevalentemente con gruppo misto allargato. Con particolare attenzione alle musiche di autori americani ed europei dal 1920 ai nostri giorni. progetti selezionati concerto Ravenna, PalaDeAndrè, RavennaFestival, 28 giugno 2006 Nextime, Esti Kenan Ofri, Coro di voci bianche della Radio di Budapest,Tempo Reale musiche di Edgar Varèse, Steve Reich, Luciano Berio concerto Venezia,Teatro Le Tese Venezia, Biennale Musica, 4 settembre 2005 Nextime e Steven Mackey musiche di M.Torke, Steven Mackey, Steve Reich foto Marco Caselli
concerto Parma, Auditorium Paganini, Stagione del Teatro Regio, 24 novembre 2004 Nextime Ensemble e Pietro Tomolo musiche di Arnold Schönberg, Franco Donatoni, John Adams concerto Roma, Auditorium dell’Università “La Sapienza”, 17 ottobre 2006 Napoli, Stagione Scarlatti, 22 febbraio 2007 Nextime e Elio delle Storie Tese musiche di Kurt Weill, H. K. Gruber concerto Atene,Teatro Erode Attico, 22 e 23 giugno 2001 Nextime e Aterballetto musiche di Iannis Xenakis Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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Novurgìa arte e musica colta contemporanea anno di fondazione 1994 organigramma presidente: Davide Anzaghi segreteria: soci l’associazione si avvale di attività di volontariato attività stagione altro convegni e incontri linee artistiche L’associazione persegue i seguenti obiettivi: sviluppare iniziative volte a promuovere e diffondere la conoscenza dell’arte e della cultura contemporanee; promuovere, sostenere e gestire strutture operative, tramite le quali effettuare opera di sensibilizzazione nei confronti dell’arte, con particolare riguardo alle espressioni contemporanee; favorire l’incontro e il dialogo fra concezioni culturali diverse. progetti selezionati Nuove Musiche per strumenti a percussione Ameno (Novara), 10 settembre 2005 Riccardo Balbinutti, percussioni in collaborazione con la Fondazione Calderara G. Colardo: Espressivo per un percussionista G. Cresta: Ora l’alba è vicina per marimba sola, prima esecuzione. M. Bortolotti:Tre Improvvisi Lirici (dai Cinque) per percussione, prima esecuzione. D. Anzaghi: Variazioni per vibrafono e percussioni a suono indeterminato, prima esecuzione. P. Cattaneo: Echi (d’echi) per percussioni varie, prima esecuzione F. Delli Pizzi: Mana per marimba sola, I esecuzione assoluta. B. Zanolini: Melàfiri per marimba, 3 tom, 3 piatti, prima esecuzione. repliche: Bergamo Alta, Chiostro del Seminarino,12 settembre 2005, in collaborazione con Comune di Bergamo - Associazione Musica Aperta Triennale di Milano, settembre 2005, in collaborazione con il Conservatorio di Milano Un concerto di sole musiche originali per strumenti a percussione sarebbe stato inimmagi-
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nabile nell’Ottocento, anche inoltrato. È infatti il Novecento a scoprire o riscoprire la percussione, destinandole una imprevedibile e primaria fisionomia. Sensibile come non mai alle sollecitazioni ritmiche e dunque agli strumenti che a quelle sollecitazioni meglio corrispondono, la percussione novecentesca accolse gioiosamente la presenza di strumenti provenienti da tradizioni esotiche o primitive: da Giava, dal Giappone, dall’Africa, dall’Oriente e da ogni landa che uno strumento percussivo avesse escogitato e coltivato. Il secolo scorso fece di più: trasformò il romantico pianoforte, che l’Ottocento predilesse nei ruoli solistici e cameristici, in uno strumento percussivo all’interno dell’orchestra novecentesca e ideò innovative composizioni, anche per sola percussione. Petrouschka di I. Stravinskij, Ionisation di E.Varese, la Sonata per 2 pianoforti e percussione di B. Bartók, Circles di L. Berio e Zyklus di K. H. Stockhausen sono esempi dell’avvenuta metamorfosi. Il jazz concorse più di ogni altro genere musicale a inventare spregiudicate soluzioni percussive distanti dall’uso retorico e ottocentesco, esemplificato dal ‘colpo di piatti volanti’o coloristico nell’Impressionismo musicale. I brani per percussione divennero, nell’evolvere del Novecento, impegno ed estro abituale per i compositori. Nel catalogo di questi ultimi raramente difettano le composizioni per percussione o per ensemble strumentali comprendenti la percussione. Il Melologo Ovada, 25 agosto 2006 prime esecuzioni assolute di nuovi Melologhi Sonia Grandis, voce recitante femminile Francesco Porfido, voce recitante maschile Andrea Turra, pianoforte Riccardo Balbinutti, percussioni in collaborazione con il Comune di Ovada Mirco Marchelli Pensiero statico barocco (testo dell’autore) per voce recitante, pianoforte e marimba, prima esecuzione Umberto Bombardelli Dovetails per voce recitante, pianoforte e percussioni (testi di F. Kafka e della Bibbia), in memoriam Niccolò Castiglioni, prima esecuzione Pippo Molino Itinerario 2 per voce recitante e pianoforte (testo di Edith Stein). Davide Anzaghi Declinava un’estate inquieta (testo dell’autore) per voce rec., pianoforte e percussione, prima esecuzione della versione 2006. Rossano Pinelli Opodeldok (testo di Jaroslav Ha’sek, nella traduzione dell’autore) per voce recitante, pianoforte e percussione, prima esecuzione assoluta Sonia Bo Il fruscio delle pagine nascoste (testo di D. Bisutti) per voce rec. e pianoforte, prima esecuzione Pieralberto Cattaneo Eroi? (testo di G. P. Lucini) per voce recitante, pianoforte e tamburo militare, prima esecuzione Ada Gentile La giornata di Betty Boop (testo di S. Cappelletto) per voce rec. e pianoforte. Ennio Morricone Neodiscanto (testo di S. Miceli) per voce rec., pianoforte e percussione, prima esecuzione repliche:Vacciago d’Orta, Fondazione Calderara, 16 settembre 2006
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Milano, La Triennale di Milano, 17 settembre 2006 Seveso, Accademia Marziali, 30 settembre 2006 Milano, Palazzina Liberty, Arcipelago Musica, 15 novembre 2006 Bergamo, Civico Istituto Musicale Donizetti, Sala Piatti, 22 novembre 2006 Nel fertile grembo di propizie stagioni storiche, a seguito di un’intensificazione della reciproca bramosia, l’amplesso fra Parola e Suono generò esiti meravigliosi. Fu il caso, sul finire del XVI secolo, dei musicisti e letterati della Camerata Fiorentina e del Melodramma da essa presagito. L’ottocentesca liederistica fu l’altro incantevole fanciullo da quell’amplesso scaturito. Si è concluso il ciclo vitale del Melodramma. La liederistica langue. Antichissimo, ricorrente e caro agli dei, il connubbio fra Parola e Suono non è divenuto sterile. L’eterna giovinezza dei due amanti consentirebbe nuovi concepimenti. Una nuova creatura potrebbe essere data alla luce dalla fertile coppia. Interpretarne i presagi potrebbe favorire il riconoscimento del nuovo lieto evento. Se nel corso del Novecento il Teatro Musicale ha conosciuto rare, memorabili sbocciature, altre forme di coniugazione di Parola e Suono hanno manifestato una significativa rinascita. È il caso del Melologo. Grazie ai contributi di F. Poulenc. S. Prokof’ev, A. Schönberg, R. Strauss, I. Stravinskij (altri mancano al carente appello) la parola non intonata e la musica ad essa mirata additano il persistere di un rapporto che potrebbe conoscere altre, reciproche effusioni. Quali? Ai poeti e ai musicisti compete intuirle dentro il desiderio di nuovi accoppiamenti. A patto di frequentarsi assiduamente. Di scambiarsi suggestioni che inneschino avventure comuni nelle quali confluisca il passato reinventato dal futuro. storia Novurgìa è un’associazione senza fini di lucro che si propone la difesa e lo sviluppo della musica e delle arti contemporanee. Opera dal 1994 a Milano proponendosi di avvicinare il pubblico a un modo diverso di “sentire”: non più solo attraverso le note del passato, ma grazie a una ricerca delle realtà musicali e artistiche del nostro tempo. Novurgìa si muove fornendo al pubblico gli strumenti per una conoscenza critica della musica e dell’arte colta contemporanea e mettendo in rapporto la creatività musicale con quella delle altre arti. Ne scaturiscono inconsueti e suggestivi progetti contaminati di musica, arti figurative, poesia e drammaturgia. Si creano interessanti occasioni di confronto con artisti e interpreti. Una vivace comunità d’imprenditori milanesi, vivendo il problema dell’arte non in termini di evasione ma di immersione nella contemporaneità, si fa promotrice di opere prime di assoluto pregio.Teatro di questi eventi musicali e artistici sono luoghi milanesi di grande fascino: memorabile nel 1994 la prima esecuzione assoluta dell’Oratorio contemporaneo dal titolo Riturgìa, nella basilica di S. Ambrogio.
Attualmente sostenuto da: contributi volontari
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Nuova Consonanza anno di fondazione 1964 organigramma presidente: Paolo Ravaglia coordinamento artistico: direttivo (CDA) presidente: Paolo Ravaglia vicepresidente: Maurizio Giri segretario: Lucio Gregoretti consiglieri: Enrico Marocchini, Alessandro Mastropietro Il direttivo svolge attività di consulenza e direzione artistica con prestazione gratuita. organizzazione e amministrazione: Patrizia Francescon (dipendente a tempo indeterminato) collaborazione organizzazione: n. 1 con prestazione co.co.pro o stagista ufficio stampa: Sara Ciccarelli, Luca Pellegrini (con prestazione di lavoro autonomo) grafico: Silvana Amato (con prestazione di lavoro autonomo) responsabile redazione: Egidio Pozzi (con prestazione gratuita, socio) responsabile sito internet: Daniele Del Monaco (con prestazione gratuita, socio) responsabile archivio sonoro/partiture: Fausto Sebastiani (con prestazione gratuita, socio) consulente del lavoro: Giuseppe Ribilotta (con prestazione professionale lavoro autonomo) consulenza fiscale amministrativa: Studio Seled assistenza tecnica audio e registrazioni: Coltempo srl attività festival Festival di Nuova Consonanza (varia il titolo e il numero) singoli eventi Manifestazioni in coproduzione o celebrative fuori del Festival altro workshop di composizione/esecuzione: De Musica ovvero la fabbrica della creatività seminari e tavole rotonde su temi inerenti le manifestazioni del festival e convegni internazionali Concorso Internazionale di Composizione “Franco Evangelisti” (X edizione) linee artistiche Fondanti dell’operato di Nuova Consonanza sono la diffusione e la valorizzazione di quanto di più innovativo si produce nel panorama nazionale ed internazionale con particolare attenzione verso i nuovi talenti musicali. Nello specifico, gli orientamenti artistici si sviluppano intorno a 3 linee principali: valorizzare il patrimonio musicale contemporaneo attraverso delle attività finalizzate ad esplicitarne il valore, sia in termini di apprezzamento da parte del pubblico, sia rispetto alla capacità di stimolare la creatività dei giovani artisti; partecipare alla costruzione di una rete di collaborazioni finalizzate all’affermazione di una dimensione sopranazionale di sviluppo culturale; sostenere e promuovere i giovani talenti attraverso progetti
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che costituiscano il coronamento dell’attività di studio e di ricerca dei migliori musicisti della scena internazionale. progetti selezionati Maratona Evento di inaugurazione del Festival che prevede diversi concerti e performance dal pomeriggio fino alla sera, con eventi sincronici, installazioni sonore, proiezioni video, esposizioni di libri d’arte e reading di poesie, il tutto collegato da un filo rosso o dal tema del festival realizzato in una villa storica (p.e.Villa Massimo o Villa Aurelia a Roma) e con diversi spazi e itinerari all’interno e all’esterno (giardino / parco / cortile / terrazza). L’Associazione ha proposto questo tipo di evento per l’inaugurazione del proprio Festival già diverse volte e ha sempre riscosso un grande interesse di pubblico e di critica. De Musica, ovvero la fabbrica della creatività Workshop di composizione per studenti dei conservatori e delle istituzioni didattiche italiane e europee della durata di una settimana, tenuto da eminenti personalità della creazione musicale contemporanea. L’iniziativa prevede un laboratorio sulle tecniche compositive e strumentali contemporanee, ascolti e analisi di partiture del compositore invitato e delle partiture degli studenti partecipanti, ideazione di nuovi progetti compositivi, prove aperte e concerto finale dedicato al compositore ospite. All’iniziativa partecipano diversi Conservatori italiani ed europei che selezionano gli studenti per il workshop e partecipano anche finanziariamente al progetto sostenendo le spese di viaggio e soggiorno degli studenti. Il programma è così articolato: prove musicali delle composizioni che si eseguiranno in concerto; realizzazione di un workshop tenuto dal compositore/esecutore invitato; incontro aperto al pubblico a chiusura del seminario con la partecipazione degli strumentisti e degli allievi; concerto a conclusione del workshop. Il Progetto De Musica nasce da un’idea di Michele dall’Ongaro nel 1999 e si è poi sviluppato nell’aspetto più didattico mantenendo l’idea originale di un compositore ospite insieme ad un ensemble. Negli anni si sono succeduti i compositori ed interpreti: David Lang (USA) con Alter Ego; Louis Andriessen (NL) con Ars Ludi; Pascal Dusapin (F) con il Quar tetto Bernini; Ivan Fedele (I) con l’Ensemble Algoritmo; Ennio Morricone (I) con Musica D’Oggi; Helmut Lachenmann (D) con il Quartetto Danel; Brice Pauset (F) con Freon Ensemble e il performer-clarinettista Harry Sparnaay (NL). Omaggio a Luciano Berio Roma, Parco della Musica, Sala Petrassi, 30 ottobre 2003 Geneviève Duport-Fourtet, Cécile Dibon, Alda Caiello, soprani
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Anne Gotkovsky, alto Federico Sanguineti, voce recitante Les Eléments, ensemble vocale Joël Suhubiette, maestro del coro Lost Cloud Quartet, quartetto di sassofoni Mario Caroli, flauto Ensemble Algoritmo Marco Angius, direttore Centro Tempo Reale - Francesco Giomi, Kilian Schwoon, regia del suono esecuzione di Laborintus II di Luciano Berio trasmesso in diretta su RAI Radio3 in coproduzione con Ambasciata di Francia, Altran, AFAA, Comune di Roma in collaborazione con Conservatori di Musica Santa Cecilia,Tempo Reale-Firenze, RAI Radio3 Concerto dedicato a Domenico Guaccero Roma, Goethe-Institut, 7 novembre 2004 Solisti del Conservatorio Alfredo Casella de L’Aquila Gruppo Vocale La Voix Humaine Massimo Di Pinto, maestro del coro I Solisti Aquilani Vittorio Parisi, direttore Istituto Gramma, rielaborazione elettronica esecuzione integrale del ciclo Descrizione del corpo di Domenico Guaccero in coproduzione con Accademia di Belle Arti di L’Aquila, Conservatorio di Musica di L’Aquila, I Solisti Aquilani, Istituto Gramma realizzato nell’ambito della Rassegna “Un iter segnato”, nel ventennale dalla scomparsa del compositore Capt-Actions Roma,Teatro Palladium, 14 dicembre 2006 Germano Scurti, fisarmonica Quartetto d’archi Parisi Thierry Coduys - La-kitchen, dispositivo elettroacustico Jean Trebuchet - La-kitchen, dispositivo di captazione Benjamin Thigpen - La-kitchen, informatico musicale opere di Marc Monnet, György Ligeti, Ivan Fedele in coproduzione con Ambasciata di Francia-BCLA, Culturesfrance, Nuovi Mecenati il concerto presentava la nuova creazione di Ivan Fedele Capt-Actions per fisarmonica, quartetto d’archi e sistema di captazione gestuale realizzato dalla Kitchen.com di Parigi.
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storia Nata sul finire degli anni Cinquanta ad opera di Mauro Bortolotti, Aldo Clementi, Antonio De Blasio, Franco Evangelisti, Domenico Guaccero, Egisto Macchi, Daniele Paris, Francesco Pennisi, Nuova Consonanza conta, ad oggi, 74 soci tra compositori, esecutori, musicologi, critici musicali. Si sono avvicendati alla presidenza di Nuova Consonanza personalità quali Franco Evangelisti, Egisto Macchi, Mauro Bortolotti, Michele dall’Ongaro, Mauro Cardi, Alessandro Sbordoni, Giuseppe Scotese. In più di 40 anni di attività Nuova Consonanza ha realizzato circa 600 concerti, con più di 800 autori eseguiti, circa 3.000 composizioni di cui moltissime in prima esecuzione, per organici orchestrali, da camera, con i più prestigiosi complessi italiani ed esteri, di musica elettronica con o senza supporto visivo. Per la produzione di apparati e documenti di critica ha curato la pubblicazione di 8 volumi monografici e l’organizzazione di numerosi convegni, seminari e incontri di studio. Ricerca delle nuove tendenze artistiche, organizzazione di concerti, produzione e documentazione di nuove composizioni, e una particolare attenzione ad una linea didattica per le nuove generazioni, sono le principali linee guida dell’operato di Nuova Consonanza. Tali temi trovano concretezza in: Festival internazionale su tematica unitaria che presenta la produzione più innovativa del panorama internazionale, con musiche spesso in prima esecuzione, con interpreti di assoluto valore e giovani artisti emergenti, facendo uso sia dei tradizionali mezzi e forme spettacolari, sia di quelli tecnologicamente innovativi; seminari e laboratori per una riflessione teorica correlata spesso all’attività e alle tematiche del Festival. Relativamente a questo ambito di attività assume particolare rilievo il progetto De Musica, workshop internazionale dedicato ai giovani compositori provenienti da vari Conservatori italiani ed europei, tenuto da compositori di chiara fama come David Lang, Helmut Lachenmann, Ivan Fedele, Ennio Morricone, Louis Andriessen, Pascal Dusapin, Gavin Bryars nel quale si analizzano le tecniche compositive e la prassi esecutiva delle opere in programma; Concorso Internazionale di Composizione “Franco Evangelisti”; What’s Next iniziativa che ha come obiettivo la selezione e la promozione di giovani talenti musicali attivi nella musica contemporanea; Archivio di Nuova Consonanza conta centinaia di partiture e una ricca nastro-discoteca, costituisce una documentazione della vita musicale contemporanea italiana e dei legami culturali che la città di Roma ha espresso con le realtà internazionali. Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo Regione Lazio Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali IMAIE - Istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti esecutori Ambasciata di Francia in Italia - BCLA Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi Culturesfrance Fondazione Nuovi Mecenati
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Nuove Forme Sonore Ensemble Nuove Forme Sonore anno di fondazione 1970, costituita nel 1973 organigramma presidente: Giancarlo Schiaffini coordinamento artistico: Edgar Alandia C., Giancarlo Schiaffini attività stagione singoli eventi concertistica ricerca linee artistiche L’Associazione ha per scopo la ricerca e la diffusione degli aspetti vitali della musica odierna (composizioni scritte, improvvisate, jazz, musica elettronica), con particolare attenzione al momento esecutivo. Non si rivolge a un genere particolare, in un momento in cui le definizioni sono automaticamente limitanti, ma alle manifestazioni di creatività originale che sono caratteristiche della espressione musicale (e artistica in genere) degli ultimi tempi. La combinazione di diversi mezzi espressivi, come musica, immagini, recitazione è la caratteristica dei momenti forse più creativi della cultura di oggi. progetti selezionati Oruro 3.706 mt. Snm Pescara, Florian Espace, 2 dicembre 2001 musica e immagini di Edgar Alandia C. Nella mente di Pietro ottobre 2003, tour USA e Canada (San Francisco, Los Angeles, Washington DC, Chicago, Toronto, Vancouver) da Niccolò Ammaniti musica di Giancarlo Schiaffini testi di Silvia Schiavoni immagini di Ilaria Schiaffini Omaggio a Giacinto Scelsi Bogotá (Colombia),Teatro Colón, 31 maggio 2005 Silvia Schiavoni, voce Roberto Fabbriciani, flauto Mauro Castellano, pianoforte Giancarlo Schiaffini, trombone Alvise Vidolin, elettronica
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storia Nuove Forme Sonore è stata fondata come gruppo strumentale nel 1970 per iniziativa dei compositori / esecutori / improvvisatori Giancarlo Schiaffini, Bruno Tommaso e Jesùs VillaRojo, per lavorare essenzialmente in una direzione che prevedesse una funzione organica dell’improvvisazione in contesti di musica contemporanea. Nel 1973 il gruppo si è costituito in associazione (soci fondatori: Giancarlo Schiaffini, Bruno Tommaso, Antenore Tecardi, Alvin Curran, Michiko Hirayama, Anne-Beate Zimmer) e dall’anno successivo ha fruito di una sovvenzione del Ministero del Turismo e dello Spettacolo (ora Ministeri per i Beni e le Attività Culturali). Ai soci fondatori si sono aggiunti musicisti di fama internazionale come la violoncellista / compositrice Frances-Marie Uitti, il compositore / direttore Edgar Alandia, il compositore / esecutore Roberto Laneri. Dal 1974 l’associazione ha organizzato stagioni concertistiche, con cadenza annuale, a Roma con puntate in altre città italiane (Milano, Pescara, Bagno di Romagna, Tivoli, Cagliari, Atri, etc...). Alle stagioni dell’associazione hanno partecipato i più famosi e interessanti musicisti italiani e stranieri, dagli Stati Uniti all’Australia. In quella che è ormai una tradizione radicata, Nuove Forme Sonore intende evitare la proposta di concerti di musica contemporanea secondo i rituali fissati da una routine classicoromantica che risale al secolo scorso. Coerentemente con la linea prescelta e ribadita da anni, il campo di azione di Nuove Forme Sonore è orientato verso le manifestazioni più nuove e vitali nel campo della musica, del teatro musicale e delle contaminazioni musica / arti visive, con una particolare attenzione alle creazioni cosiddette di confine. In una società che consente comunicazioni immediate e rapidi mutamenti non ha più senso definire rigidamente i generi, imponendo così in definitiva ghettizzazioni culturali, che non corrispondono più alle reali esigenze del pubblico. L’associazione è stata sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali fino al 2003.
Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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Nuovi Spazi Musicali via Divisione Torino 139 - 00143 Roma tel. e fax 06 5021208 ada.gentile@tin.it www.adagentile.it/festival.htm
Nuovi Spazi Musicali anno di fondazione 1978 organigramma presidente e direttore artistico: Ada Gentile vice presidente e direttore organizzativo: Franco Mastroviti (socio) attività festival Nuovi Spazi Musicali linee artistiche Si vuole offrire al pubblico romano un panorama vasto e variegato della produzione della musica d’oggi che non trova sufficiente spazio nei programmi delle stagioni concertistiche delle grandi Istituzioni. Scopo del Festival Nuovi Spazi Musicali è quello di divulgare questo genere di musica soprattutto tra i giovani facendo conoscere anche esecutori di eccellente livello che non hanno mai avuto modo di affacirsi alla ribalta romana. E l’opera di divulgazione è favorita anche dal fatto che tutti i concerti sono ad ingresso libero per assicurare la massima affluenza di pubblico. progetti selezionati Gyorgy Kùrtag Numerosi sono stati gli eventi programmati in circa 30 anni di attività del Festival. Tra i quali un evento straordinario come l’esibizione del famoso compositore ungherese György Kur tàg in qualità di pianista, in duo con la moglie Martha, nell’edizione del 1985, per l’esecuzione di brani tratti dall’opera Jatekok. Era la prima volta che Kurtàg, ancora sconosciuto in Italia, si esibiva a Roma, ed inoltre in veste di pianista. In seguito il compositore è stato invitato a partecipare a numerosi festival come il Festival Pontino e Settembre Musica, ma il Festival Nuovi Spazi Musicali può vantarsi di aver fatto conoscere in Italia questo compositore che ora è apprezzato in tutto il mondo. concerto Roma, Accademia di Ungheria, 5 ottobre 2006 Luca Sanzò, viola Massimo Mazzoni, sax Massimiliano Pitocco, bayan Alessia Patregnani, voce recitante musiche di Schumann, Ronchetti, Marocchini, Sebastiani,Varga, Serino e Lentini collaborazione con la poetessa polacca Wislawa Szymborska (Premio Nobel per la letteratura del 1996): che ha visto alcuni suoi testi messi in musica da due giovani compositori (Cristiano Serino e Fausto Sebastiani) le cui opere sono state eseguite da tre brillanto esecutori con la voce recitante di Alessia Patregnani
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concerto Roma, Accademia di Ungheria, 9 ottobre 2006 Mark Latimer, pianoforte musiche di Schumann,Tihanyi, Ligeti, Garland, Anzaghi, Berlinguer, Carfagna la celebrazione del 150° anniversario della morte di Schumann con un concerto del pianista inglese Mark Latimer che ha eseguito opere dello stesso Schumann e opere scritte per l’occasione dai compositori Jan Garland, Lszlo Tihanyi, Mario Berlinguer e Carlo Carfagna Omaggio a Ligeti - Spagna Roma, Accademia di Ungheria, 4 ottobre 2007 Ananda Sukarlan, pianoforte musiche di Rueda, Vallejo, Del Puerto, Lanchares, Clementi, Campogrande, Vacca, Gentile, Ligeti il ricordo, a due anni dalla morte, del grande compositore ungherese György Ligeti con un concerto tenuto dal pianista indonesiano Ananda Sukarlan con opere di tre autori italiani (Aldo Clementi, Nicola Campogrande e Roberta Vacca) e di due spagnoli (Paolo Vallejo e Jesus Rueda) scritte per l’occasione storia Il festival è nato nel 1978 e si è svolto inizialmente a Castel Sant’Angelo, a Roma, dedicandosi alla divulgazione della musica contemporanea italiana con giovani esecutori e dando spazio a giovani compositori. Con il passare degli anni, però, il raggio di azione del festival si è ampliato anche ad altre nazioni della Comunità Europea ed oltre. Numerose edizioni della rassegna sono state integralmente registrate e trasmesse da Radio3 procurandole così una notevole notorietà. Nel 1984 si è dovuto cambiare la sede in quanto la cappella di Castel Sant’Angelo era diventata troppo piccola per contenere il pubblico che andava crescendo sempre più e, fortunatemente, si è ottenuta la preziosa collaborazione dell’Accademia di Ungheria nella cui sala la rassegna si svolge ormai da 24 anni. Il festival ha tenuto fede nei decenni trascorsi al suo scopo originario lanciando numerosi giovani esecutori e facendo conoscere giovani compositori da tutto il mondo. Ciò in quanto sono note le difficoltà che i giovani musicisti incontrano all’inizio della loro carriera e perciò si è voluto venire loro incontro con una rassegna ad hoc che, come dice il suo nome, intende offrire degli spazi nuovi, spazi che non riescono ad avere da parte delle grandi istituzioni concertistiche in cui la programmazione è purtroppo condizionata da criteri spesso extra-artistici. Per l’edizione 2008, infine, si sta lavorando alla realizzazione di un progetto speciale dedicato ad un grande compositore francese, Henry Dutilleux, che è poco eseguito in Italia: verranno eseguite alcune sue opere dal pianista Jean Pierre Armangaud e dal Quartetto d’archi Paul Klee nel concerto di apertura che dovrebbe avere luogo il 6 ottobre 2008 all’Ambasciata di Francia, insieme a brani di un altro autore francese,Thierry Escaich e dell’italiano Guido Baggiani. Attualmente sostenuto da: IMAIE (Istituto per la tutela dei diritti degli Artisti, Interpreti, Esecutori)
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Nuovo Contrappunto anno di fondazione 2000 organigramma presidente: Elisabetta Meucci direttore artistico: Mario Ancillotti segreteria artistica: Fabio Bagnoli segreteria: Chiara Bergamo (socia) ufficio stampa: Sara Bertolozzi (collaboratore esterno) amministrazione: Daniela Cappelli (collaboratore esterno) componenti ensemble: Luciano Tristaino, Silvia D’Addona, flauto Fabio Bagnoli, oboe Marcello Bonacchelli, Francesco Negrini, clarinetto Matteo Morfini, fagotto Gianluca Mugnai, Rosario Pruiti, corno Lucia Luconi, Giovanni Nicosia, tromba Antonio Sicoli, trombone Federico Poli, percussione Matteo Fossi, Simone Soldati, pianoforte Alessia Luise, arpa Alessandro Perpich, Pino Tedeschi, Emanuele Pacifici, violino Lorenzo Falconi Flaminia Zanelli, viola Claude Hauri Alice Gabbiani, violoncello Francesco Tomei, contrabbasso
attività rassegna Suoni Riflessi concertistica
linee artistiche L’associazione ha lo scopo di esplorare la musica, in special modo contemporanea e del ‘900 anche negli aspetti meno conosciuti, attraverso elaborazioni ed accostamenti fra musica e altre arti ed espressioni dell’uomo, ricercando tutto ciò che vi sia di contaminato o che alla contaminazione si possa prestare. Attività principale è quella di por tare in giro questi progetti nella varie organizzazioni musicali e culturali italiane e all’estero, ma anche di progettare nu ove forme di spettacolo musicale che abbiano la capacità di attirare nu ovo pubblico e di rinnov are i contenuti del “concerto” tradizionale. È preciso e primo scopo della rassegna Suoni Riflessi fare in modo che la musica e tutta l’arte venga percepita dal pubblico come qualcosa che si possa gustare e fruire da tutti, senza il timore di non essere sufficientemente “preparati”. La
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musica deve provocare stimoli, i suoi problemi devono entrare nel merito di altre esperi e nze : essa è un’arte che affonda le radici nella varie espressioni della vita ed è sempre legata ad essa. Si ritiene, poi, che le varie espressioni artistiche, soprattutto del Novecento e contemporanee, abbiano molta più efficacia e comprensibilità se sono messe a fi a n c o, confrontate, integrate le une con le altre. Non si può presentare un brano di musica contemporanea, o anche del Novecento, e pretendere che il pubbl i c o, in Italia già così digiuno di cultura mu s i c ale, possa comprendere e affollare le sale. Operazioni del genere si sono fatte e purtroppo si fanno ancora ma sono destinate al fallimento o ad avere il famoso pubblico degli addetti ai lavori. Si cerca pertanto di compilare programmi che mettano a confronto arti diverse, ma anche aspetti diversi, inusitati, curiosi della cultura del Novecento, che è quella da cui direttamente la nostra sensibilità deri v a , anche per attirare così un pubblico più vasto e giovane.
progetti selezionati Mozart a Venezia Firenze,Teatro della Pergola, Festival Suoni Riflessi, 3 dicembre 2006 “Fantasia” di parole e musica attorno a Wolfgang e Venezia su testi tratti dalle lettere di Mozart interpretati da Davide Zatta esecuzione di brani per pianoforte di Mozart Piccola Giga in sol maggiore K 574 Adagio in si min K 540 Adagio in fa min K 280 Fantasia in re minore K 397 Musica per una Pantomima “ Pantalone e Colombina” K 446 Introduzione tratta dalla Serenata K 100 Finale tratto dalla Serenata Kv 361 realizzazione per complesso di fiati di Mario Ancillotti Ensemble Nuovo Contrappunto Mario Ancillotti, direttore allestimento a cura di Gabriele Giromella,Teatrino Girò in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Brera disponibile in DVD La Spagna di de Falla El Amor Brujo (vers. 1915) per cantaora di flamenco e 15 strumenti El Retablo de Maese Pedro - operina in un atto per piccola orchestra, 3 cantanti, teatro di marionette. Charo Martin, cantaora Alma Fournier-Carballo, Roberto Abbondanza, Gianluigi Paulucci realizzazione per il festival “I grandi Appuntamenti della musica” Arezzo (25 novembre 2006) Società del Quartetto di Milano (29 gennaio 2008) allestimento a cura di Gabriele Giromella - Teatrino Girò in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Brera. CD per Amadeus (febbraio 2007)
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Musica e Mimica-Linguaggi Universali debutto previsto il 26 novembre 2008 per il festival Suoni Riflessi a Firenze Bustric - Ensemble Nuovo Contrappunto Introduzione, Grammelot - Bustric ed imitazioni strumentali linguaggio della musica, Strawinsky - tre pezzi per clarinetto solo interazioni con mimo, Donatoni, Nidi per ottavino solo; B e ri o, Sequenza per trombone (Wa y ?) poesie onomatopeiche di Palazzeschi, Pascoli, altri e improvvisazioni strumentali linguaggio Universale Saint-Saens, Carnevale degli animali Autour de Stéphan Mallarmé Nuovo Contrappunto Susanna Rigacci, voce con la partecipazione di Ugo Pagliai Debussy Prelude a l’apres midi d’un faune (trasc. sotto gli auspici di A. Schönberg) Ravel Trois poemes de Mallarmè Ravel Introduzione e allegro Strawinsky Deux poemes de Bal’mont Strawinsky Trois poésies de la lyrique japonaise D’Amico L’Azur realizzato a Roma,Trieste, Udine, Pisa, Forlì,Torino, Bologna, Firenze, Lucca CD per Amadeus (prossima uscita 2009) Le Vie dei Canti Viaggio nel mondo della canzone Firenze, Festival Suoni Riflessi Berio Folk songs per voce e 7 strumenti Villa Lobos Bachiana Brasileira n° 5 Piazzolla Oblivion Gerschwin Summertime Tognetti Omaggio a Ch.Trenet Berio, Beatlesongs Michelle,Yesterday per voce e strumenti Schnyder Sympathy for the Devil (da Rolling Stones), Purple Haze Variations (da J. Hendrix) Nuovo Contrappunto Silvia Tocchini, voce Luigi Attademo, chitarra Mario Ancillotti, direttore repliche: Lucca, Empoli, Foligno
storia L’idea di esplorare la musica in ogni suo aspetto, anche meno conosciuto, è lo scopo più importante del Nuovo Contrappunto. Nato per spontanea generazione dal Laboratorio di Musica Contemporanea della Scuola di Musica di Fiesole, è un complesso multiforme, aperto alle più varie esperienze del linguaggio contemporaneo e del Novecento ma non solo,
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animato e diretto da Mario Ancillotti. In esso si è creato l’humus in cui ci si trova uniti nelle motivazioni per un profondo e appassionato lavoro sulla musica. L’esigenza di esplorare, conoscere, vivere l’arte si è realizzata appieno nei cicli di Musica e Cultura della Scuola di Musica di Fiesole dove il gruppo ha avuto l’opportunità di lavorare con tutti i maggiori compositori italiani di oggi e con intellettuali come Sanguineti, Siciliano, Consolo, Bertolucci, Squarzina, Sini, etc. Ed ancor più nella rassegna Suoni Riflessi, in cui la musica si unisce alle altre arti e ad ogni forma espressiva dell’uomo per riscoprirne le comuni origini. La ricerca continua di un nuovo modo di presentare la musica ha favorito collaborazioni importanti con svariati personaggi dello spettacolo come il “musicattore” Luigi Maio, i cantanti Luisa Castellani, Alda Caiello, Susanna Rigacci, Roberto Abbondanza, gli attori, Mariano Rigillo, Ugo Pagliai, Anna Meacci, Pino Caruso, le “cantaore” di flamenco Esperanza Fernandez e Charo Martin, la vocalist jazz Anne Ducros, e con personaggi della cultura come il filosofo Sergio Givone, il poeta Massimo Lippi, Luciano Alberti, Sergio Bini “Bustric”, stringendo rapporti con istituzioni come l’Accademia di Brera, la casa editoriale Giunti, la agenzia culturale Pro Helvetia. Il Nuovo Contrappunto suona per le maggiori istituzioni musicali italiane fra cui Società del Quartetto di Milano, Unione Musicale di Torino, Musica Insieme di Bologna, Accademia Filarmonica Romana, IUC di Roma, Amici della Musica di Palermo, Teatro Massimo, Società Barattelli di L’Aquila, Scuola Normale di Pisa, Festival Lucca in Musica, Amici della Musica di Ancona, Convegno Internazionale Dallapiccola a Firenze, Amici della Musica di Perugia, Bologna Festival, Settembre Musica di Torino. Nel febbraio 2007 è uscito il CD con El Amor Brujo e El Retablo de Maese Pedro di de Falla per la casa editoriale Amadeus. È stato invitato più volte in Svizzera e in Svezia. In progetto ci sono tournée in Spagna, USA, Messico.
Attualmente sostenuto da: Regione Toscana Provincia di Firenze Comune di Firenze Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze IMAIE (Istituto per la tutela dei diritti degli Artisti, Interpreti, Esecutori)
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Ossatura anno di fondazione 1995 - non costituito organigramma coordinamento artistico: Elio Martusciello, Fabrizio Spera, Luca Venitucci attività concertistica linee artistiche Ossatura ha percepito, coltivato e sviluppato una propria innata tendenza ad organizzare la pratica improvvisativa secondo un tacito ordine interno, ed ha permesso che dalla ricerca e dalla discussione collettive, avviatesi informalmente in seno al gruppo, scaturisse una molteplicità di possibili regole organizzative per la creazione musicale estemporanea. Lo sviluppo di un tale processo ha reso possibile lavorare su un materiale estremamente ricco nei suoi elementi costitutivi e nei possibili modi di intervento, conducendo come risultato alla realizzazione di strutture sonore in continua variazione, non assimilabili ad alcun codice musicale predefinito. Nel processo creativo confluiscono pratiche diverse quali uso di strumentazioni acustiche, elettriche ed elettroniche, trattamento, preparazione, elettrificazione e amplificazione di oggetti, utilizzazione di nastri magnetici ed esplorazione del rumore in quanto elemento strutturale. Il gruppo è per sua natura incline alla combinazione con linguaggi e discipline extramusicali e tendente verso un processo creativo organico in cui la musica non è che uno degli anelli di una più complessa ed estesa catena progettuale. progetti selezionati Scoppio di un fiore RAI Radio3, 1995 concepito per il programma radiofonico Audiobox RAI Radio3 e basato sulla ricerca di Michael Chion sui suoni fuori campo nel cinema Sound noise meeting L’Aquila, 1996 concepito come indagine del suono nella relazione diretta tra atto performativo e spazio architettonico realizzato al Museo d’Arte Moderna de L’Aquila La voce e il tempo Roma, Goethe Institut Rom, 1996 Rassegna Musica Verticale nell’ambito di Progetto Musica Progetto con Dagmar Krause e Tim Hodgkinson basato su poesie di Chris Cutler
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Work z|s Berlino, Radio Nazionale, 2001 progetto di Christian Calon + Ossatura e Tim Hodgkinson basato sulla relazione tra forme estemporanee di attività sonora e forme tecniche di montaggio audio radiofonico concerto Roma, Fiction overdose festival, 1997 progetto di confronto audiovisivo tra la musica di Ossatura e il lavoro cimematografico Il corpo preteso di Alberto Grifi e Vieni dolce morte di Paolo Brunatto curriculum Ossatura pratica l’improvvisazione dal 1995. Il primo CD, Dentro, è del 1998 e il secondo, Verso, è del 2002, entrambi prodotti dalla label inglese “recommended records”. Ossatura ha suonato in importanti festival internazionali come: Progetto Musica 96, Roma (1996); GRIM, Marseille (1997); Sixth annual Festival of Experimental Music, London Musician’s Collective, London (1997); Synthèse ‘98 - Institut International de Musique Electroacoustique, Bourges (1998); Musique action, Vandoeuvre (1999); Musiques innovatrices, St. Etienne (1999); Alternativa, Praga (1999); Rebonds festival, Group de Musique Eectroacoustique d’Albi (2000); Festival international musique actuelle Victoriaville, Montreal (2000); Nits de Musica, Barcellona (2001); Mix. 02 - Elektronisk Musik festival, Aarhus (2002); Total Music Meeting, Berlino (2002); Les Musiques, Group de musique electroacoustique Marseille (2003); Kryptonale 9, Berlino (2003). Ad Ossatura vengono commissionate diverse composizioni come: nihil visibile dall’associazione Cervello a sonagli; tranne lacrime (bar tears) per il 21° anniversario della prima realizzazione discografica degli Art Bears; pezzi d’uomo, commissionata dal Centro di Ricerca Musicale di Bologna, come tributo discografico dedicato agli Stormy Six. Diverse sono lecollabrazioni di Ossatura con centri internazionali di ricerca musicale e fondazioni artistiche come GRIM, GMEM, GMEA, IMEB, Danish Institute Elektroacoustic Music, Fondation Joan Miro, ecc. Incontri e collaborazioni: Tim Hodgkinson, Peter Kowald, Mike Cooper, Stephen Buchanan, Jean-Marc Montera, Giancarlo Schiaffini, Wolfgang Fuchs, Giovanni Trovalusci, Dagmar Krause, Fernando Grillo, Metamkine, Chris Cutler, Christian Calon, Michiko Hirayama, Dorothea Schurch, Frederik Rzewsky, Alvin Curran, Richard Teitelbaum, Steve Lacy, Garrett List, Luca Miti, Albert Mayr, Ian Rzewsky, Luca Spagnoletti, Thomas Lehn, Giancarlo Locatelli, Thomas Heberer, Erhard Hirt, Frank Schulte, Stefano Zorzanello, Gino Robair, Hans Reichel, Rudiger Carl, Matt Wand, Aleks Kolkowski, Otomo Yoshihide, Sachiko M. Kristoff, K. Roll, Xavier Charles, Le Quan Nin, Martine Altenburger, Jean Pallandre.
Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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Pierrot Lunaire - AngelicA Festival Internazionale di Musica anno di fondazione 1991 organigramma presidente: Mario Zanzani † direttore artistico e organizzazione: Massimo Simonini organizzazione e amministrazione: Sandra Murer ufficio stampa: Andrea Ravagnan, Daniela Tripputi distribuzione dischi: Andrea Martinelli produzione: Davide Rossi Art e grafica: Massimo Golfieri attività festival Momento maggio singoli eventi concerti contemporanei altro produzione di dischi pubblicazioni incontri pubblici con musicisti linee artistiche apertura verso tutte le forme musicali di carattere innovativo e loro rappresentazione nei contesti più diversi cercando di farle incontrare/trasmettere a un pubblico sempre più vasto progetti selezionati Eyvind Kang Bologna, Piazza Maggiore, 30 e 31 luglio 2003 Cruel Reflections, Narrow Gardens Kala Ramnath, violino Eyvind Kang, viola, chitarra acustica, basso elettrico Jessika Kenney, voce Marco Dalpane, tastiere, sintetizzatori Walter Zanetti, chitarra elettrica e acustica Aldo Sisillo, direttore musiche di Eyvind Kang, Ennio Morricone, Goblin arrangiamenti di Eyvind Kang Karlheinz Stockhausen Lugo,Teatro Rossini, 10 giugno 2006 Incontro con Karlheinz Stockhausen ed esecuzione dal vivo di alcune sezioni da Freude
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Zweite Stunde, per 2 arp e, da Klang. Die 24 Stunden des Tages, con il commento del compositore Fondazione Teatro Rossini / AngelicA con il patrocinio di Regione Emilia Romagna Karlheinz Stockhausen Lugo,Teatro Rossini, 13 giugno 2006 4 th Hour Himmels - Tür (2005), per un percussionista e una piccola ragazza da Klang Die 24 Stunden des Tages (prima esecuzione) commissionato da AngelicA Vierte Stunde Stuart Gerber, percussioni Arianna Garotti, piccola ragazza Zweite Stunde Freude (2005), per 2 arpe Marianne Smit, arpa Esther Kooi, arpa Karlheinz Stockhausen, proiezione del suono in coproduzione con Teatro Rossini di Lugo Karlheinz Stockhausen Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli, 7 maggio 2007 Mittwochs-Gruss, (1996) Elektronische Musik, da Licht. Die 7 Tage der Woche, prima italiana 13th Hour Cosmic pulses (2006-2007), Elektronische Musik, da Klang. Die 24 Stunden des Tages commissionato da Dissonanze e AngelicA, (prima esecuzione) musiche di Karlheinz Stockhausen Karlheinz Stockhausen, proiezione del suono I dischi di AngelicA Alvin Curran Toto AngelicA un nuovo lavoro composto da una selezione di campionamenti dalla storia registrata (19912001) di AngelicA elaborazione dal vivo di Domenico Sciajno, rivisitato e prodotto da Massimo Simonini. “Una spirale di suoni, un requiem di registrazioni, combinazioni virtuali, altrimenti impossibili: due cantanti esquimesi suonano con Fred Frith, Tom Cora con Jon Rose e Stefano Scodanibbio, Alvin & AngelicA”. storia Il progetto di AngelicA, festival internazionale di musica e anche etichetta discografica, i dischi di angelica, ha cercato nel corso degli anni di coniugare il piacere alla ricerca in musica. Attraverso una continua decontestualizzazione di luoghi e tempo, una programmazione variegata e in continua mutazione, è stato possibile presentare musica che si ha poco occasione di ascoltare, in un clima dove la conservazione era la regola da osservare. AngelicA ha cercato di stimolare la vita musicale, in particolare della città in cui risiede. Inoltre ha presentato e sostenuto dibattitti e incontri che affrontavano i problemi che affliggono la musica oggi. AngelicA nasce nel 1991 (prima edizione), mese di maggio. Ripercorrerne brevemente i passi
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è come fare un catalogo di problemi, difficoltà, sofferto piacere e soddisfazioni; è ricostruire la storia di una identità mai definita e cangiante. AngelicA si propone di rappresentare ogni forma di ricerca musicale che si muova in ambiti non convenzionali, e che usi con libertà i molteplici materiali offerti dalle diverse tradizioni musicali. Usando la dicitura “festival internazionale di musica” ci è sempre stata chiesta un’ulteriore spiegazione sulla definizione di musica: un’indicazione aperta a contenere la varietà della musica, con un’orientamento rivolto alla ricerca. Una volontà di ‘ibridazione’ nella visione del presente musicale caratterizza il suo movimento. AngelicA ha ospitato autori che hanno partecipato a liberare la musica dalla ‘catalogazione’, a mantenerla in movimento, attraverso la creazione, l’invenzione, l’esplorazione: La Monte Young, Cecil Taylor, Franco Donatoni, Karlheinz Stockhausen, Stefano Scodanibbio, Eyvind Kang, Ornette Coleman, Heiner Goebb e l s , Fred Frith, H e l mu t Lachenman, Alvin Curran, Salvatore Sciarrino, Lawrence D. “Butch” Morris, Fernando Mencherini, Shelley Hirsch, Phil Minton, John Zorn, Chris Cutler, Vakki Plakkula, Specchio Ensemble, Antonio Della Marina, John Oswald, Eva Kant, Ensemble Modern e tanti altri autori ed esecutori.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Emilia Romagna. Assessorato alla Cultura Provincia di Bologna, Settore Cultura Comune di Bologna, Settore Cultura UNESCO Bologna Città della Musica Fondazione Carisbo Fondazione del Monte
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Piombino_eXperimenta anno di fondazione 2005 organigramma presidente: Maurizio Canovaro direttore: Marco Formaioni direzione artistica: Gianluca Becuzzi, Nicola Catalano ufficio stampa: Andrea Ravagnan, Irene Di Natale immagine: Studiografico M web design: Carmine Vitolla attività rassegna meeting internazionale Piombino_eXperimenta linee artistiche Il meeting internazionale Piombino_eXperimenta presenta un’ampia rassegna di eventi legati alla sound art, alla sperimentazione elettronica e alla ricerca in campo artistico contemporaneo di musica, teatro, danza, installazioni audiovisive, concerti e live set. Spettacoli di danza e teatro con brani di musica elettroacustica originali dal vivo. Hanno partecipato alle tre edizioni svolte: Domenico Sciajno, Luigi Turra, Areadanza, Gianluca Becuzzi, Achim Wollscheid, John Duncan, Otolab, Salvatore Borrelli, Fabio Orsi, Ellen Fullman, Christina Kubish, Z’EV, Roberto “Freak” Antoni, Alessandra Mostacci, Gianluca Orlandini, Radical Matters, PT-R, Massimo Magrini,Vittore Baroni, Xabier Iriondo, Patrick Fassiotti. storia Il Teatro dell’Aglio (TdA) è una compagnia teatrale e un’associazione costituita a Piombino da amatori e appassionati di teatro sin dal 1979. La prima produzione risale al 1982, Edipo, con la quale la compagnia partecipò al Festival Internazionale di Sant’Arcangelo di Romagna. Tra gli allestimenti degli ultimi anni ricordiamo La bisbetica domata (2002), La donna del mare (2003), Conosci te stesso (2004), Il sogno dei guitti (2005), La rabbia nel cuore (2006) e Fedra, o della passione (2007). Da segnalare anche le coproduzioni Le avventure di Giovannino Perdigiorno (2005 - con Kallima Teatro), per il pubblico dei ragazzi, e l’opera lirica Don Giovanni di Mozart-Da Ponte (2006 - con l’Orchestra Geminiani di Follonica). Negli ultimi anni l’attività del TdA si è rivolta in modo particolare alla divulgazione della pratica teatrale: particolarmente intensa è l’attività svolta nelle scuole, a Piombino e a Campiglia Marittima, con numerosi riconoscimenti ad impor tanti rassegne teatrali scolastiche regionali e nazionali. Importante la collaborazione in atto dal 1998 tra il TdA e la locale Azienda Usl, su progetti di educazione alla salute e per attività teatrali rivolte a soggetti svantaggiati. Dal 2006 è attivo anche un laboratorio teatrale rivolto a cittadini immigrati. Intensa anche l’attività organizzativa: dal 1999 il TdA gestisce il Teatro Comunale dei Concordi di Campiglia Marittima (LI), curando la stagione teatrale e il teatro ragazzi (dal 2003-04 con
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Fondazione Toscana Spettacolo) ed altre rassegne parallele. Sempre dal 1999 organizza una rassegna estiva di spettacoli in Val di Cornia (SpettacolAzione, nel 2005 Koiné). Il Teatro dei Concordi è anche inserito, per iniziativa del TdA, nella rete Sipario Aperto dei piccoli teatri della Toscana. Con il circolo interculturale Samarcanda partecipa al progetto regionale Porto Franco, determinando nel 2001 l’inserimento del Teatro dei Concordi tra i Centri interculturali operativi in Toscana. Dal 2006 il TdA collabora alla realizzazione di iniziative zonali nell’ambito dei progetti della Regione Toscana per la promozione della cultura contemporanea, in particolare Struttura, Extempore e Piombino_eXperimenta.
Attualmente sostenuto da: Regione Toscana Provincia di Livorno Comune di Piombino, Assessorato alle Culture e Assessorato alle Politiche Giovanili Liceo Ginnasio Statale “Carducci” di Piombino ARCI
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Prima Materia anno di fondazione 1993 organigramma presidente: Henry Brown direzione artistica e organizzativa: Silvana Brotzu, Henry Brown, Leonardo Gensini, Deborah Parker segreteria: Deborah Parker attività singoli eventi teatro musicale, teatrodanza, elettronica, jazz e rock d’avanguardia ricerca altro didattica-formativa e divulgativa linee artistiche “In una società sana ognuno di noi dovrebbe essere un artista, a qualsiasi livello e in qualunque modo, proporzionalmente alla personale capacità di vivere creativamente” Wilfrid Mellors, Music and Society progetti selezionati Acts Sine Nomine Roma,Teatro del Lido, 2003 (prima esecuzione) spettacolo di teatrodanza e musica Silvana Brotzu, ideazione, regia e coreografia Claudio Lugo, musica, regia sonora Martin Clausen, scenografia Pietro Orsatti, installazione digital art Elisabetta di Terlizzi, Paola Lattanzi, danzatrici Claudio Lugo, sax, suoni orali, oggetti sonori, sistemi di elaborazione e spazializzazione del suono background Sul palcoscenico due danzatrici e un compositore-musicista con un sofisticato sistema di elaborazione in tempo reale, diffusione e spazializzazione del suono che interagisce istantaneamente con l’azione coreografica: la musica è azione teatrale vera e propria. Il lavoro si forma seguendo un procedimento di ‘instant composition’ delle azioni musicali e coreografiche. Produzione Prima Materia con il contributo della Regione Lazio Scritture Segrete 1995-2004 work in progress Roma, Acquario Romano, 1995 (prima esecuzione)
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videopartitura per ensemble spettacolo di teatromusicale e arti visive musica videopittografie e strumenti ceramici Leonardo Gensini realizzazione video Media Mediterranea animazione video Boogie Movie prima esecuzione: Logos Ensemble (1995) successive esecuzioni: Antonio Caggiano, percussioni Mauro Castellano, pianoforte Leonardo Gensini, chitarre Davide Grottelli, fiati produzione Prima Materia con il contributo del CIDIM “Ho filmato analiticamente le superfici di miei lavori pittografici, per inventare un ‘racconto’. È l’idea di una partitura comune a tutti, compreso il pubblico. I musicisti sono chiamati a molte forme d’improvvisazione, scandite dalla forma del montaggio video”. L. Gensini Forma Fluens per strumenti ceramici e ensemble spettacolo di teatromusicale e arti visive Roma,Teatro del Lido, 2006 (prima esecuzione) musica e strumenti ceramici Leonardo Gensini Ars Ludi - Andrea Biondi, Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri, percussioni Leonardo Gensini, chitarre Davide Grottelli, flauto ottavino Produzione Prima Materia “Dal suono evanescente dello sfiorare gli strumenti ceramici con gestualità coreografica, al suono lancinante della frantumazione e della percussione nel suo ampio spettro timbrico, il concertato a voce si sviluppa tra ‘l’iperdeterminazione’ formale e il libero fluire”. L. Gensini Ludwig Van di Mauricio Kagel Cerbaia, Firenze, Jack and Joe Theatre, 2006 (prima esecuzione) spettacolo di teatro musicale e video Henry Brown, realizzazione, direzione e regia Eduardo Reguiera, scenografia e proiezione audio Leonardo Gensini, musica elettronica, luci e realizzazione scene Claudio Acquarelli, oggetti ed effetti speciali esecuzione gruppo Tactus produzione Prima Materia Nel 1970 Kagel, stabilitosi nel paese di Beethoven, produce il film Ludwig Van per la TV tedesca. Da questa esperienza nasce la partitura omonima, composta da fotografie della “stanza di Beethoven” da elaborare con musicisti aperti ad un nuovo confronto con la musica di Beethoven. Il gruppo Tactus, diretto da Henry Brown, restituisce l’elemento teatrale a Ludwig
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Van, riprendendo elementi visuali e drammaturgici dal film, su cui si inseriscono alcune “Marce per perdere la vittoria” dello stesso Kagel. Paesaggio con figure: Ultima Coeli Pars in memoriam Pier Paolo Pasolini 2005-2006 work in progress Roma,Teatro del Lido, 2005 (prima esecuzione) spettacolo di musica teatrodanza e video Silvana Brotzu, ideazione regia coreografia Leonardo Gensini, video ritratto musica di Leonardo Gensini e Claudio Lugo Elisabetta di Terlizzi, Francesco Schiano, Amoni Vacca, danzatori Produzione Prima Materia “Ultima Coeli Pars danza un orizzonte evocato dalla poesia di Pier Paolo Pasolini. Paesaggio in cui si è compiuta la morte del poeta, luogo di rifiuto, di emarginazione, di macerie e, nello stesso tempo, di pietà sacrale, segnato per sempre dal macabro delitto compiuto. Calco, reperto fossile, deposito sedimentario di memorie. Scarnificati brandelli di voce e movimento”. Paesaggio con figure: Minima Sense Roma,Teatro del Lido, 2007 (prima esecuzione) spettacolo di musica, teatrodanza, poesia e videoarte Silvana Brotzu e Leonardo Gensini, ideazione regia Leonardo Gensini, musica e paesaggi visivi Silvana Brotzu, coreografia, scene e costumi Beatrice Magalotti, danzatrice Walter Corda, performer Leonardo Gensini, chitarre Davide Grottelli, fiati Produzione Prima Materia Il paesaggio è composto dalla molteplicità dei rapporti esistenti tra i vari elementi espressivi e le diverse componenti artistiche che costruiscono una realtà in continuo mutamento, una mobile totalità di relazioni tra i paesaggi visivi, il suono-musica live e il movimento: dinamica osmosi, dove tutto ciò che accade è integrato nel paesaggio e ne subisce le modificazioni fisiche. storia Prima Materia si forma nel 1993 come unione indipendente di artisti italiani e inglesi: Silvana Brotzu (coreografa-regista), Henry Brown (compositore, pianista), Leonardo Gensini (compositore-artista visivo), Deborah Parker (violoncellista, musicoterapista). Laboratorio permanente di ricerca e di sperimentazione, si divide geograficamente tra Roma e Firenze. Il nostro lavoro sonda le tante voci, modulazioni e frequenze che agitano la contemporaneità, comprende e integra un'ampia pluralità di livelli d'esperienza, compresa la didattica, si concentra sulle multiformi identità dell'arte contemporanea, in un territorio di confine tracciato da posizioni e interessi artistici diversi: musica classica contemporanea, improvvisazione, jazz
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e rock d'avanguardia, teatrodanza, arti visive, critica e teoria estetica. Sul piano dell'iniziativa artistico-culturale, Prima Materia offre uno spazio di comunicazione e di scambio reale, libero, al di fuori dei grandi “sistemi”. Produce spettacoli aprendosi agli aspetti ultimi della cultura contemporanea, valorizzando il più possibile opere inedite e di originale concezione; spettacoli di teatro musicale, concerti, teatrodanza, esposizioni grafico-pittoriche, allestimenti multimediali: Scritture Segrete videopartitura per ensemble di Leonardo Gensini (19952004 work in progress); Studies In Motion da E. Muybridge, teatro musicale e teatrodanza di Silvana Brotzu, musica Henry Brown (1996); Physical Act da Francis Bacon, teatrodanza musica e video di Silvana Brotzu, musica e video Leonardo Gensini (1998); Acts Sine Nomine teatrodanza e musica instant live electronics di Silvana Brotzu, musica Claudio Lugo (2003); Item, mostra spettacolo con esposizione pittorica, performance musica, video e teatro (2005); Paesaggio Con Figure: Ultima Coeli Pars in memoriam Pier Paolo Pasolini, teatrodanza musica e video di Silvana Brotzu, musica-paesaggi visivi Leonardo Gensini, musica Claudio Lugo (2005-2006 work in progress); Forma Fluens per strumenti ceramici e ensemble di Leonardo Gensini (2006); Paesaggio Con Figure: Minima Sense musica danza poesia videoarte di S.Brotzu, musica-paesaggi visivi Leonardo Gensini (2007). Concerti a programma misto classico-contemporaneo del Duo Parker Brown (violoncello-pianoforte) e nel 2006 il recital per mezzosoprano e pianoforte Aqua Mundi (2006) di Chiarastella Onorati. In preparazione per la stagione 2008 Limine, ultima parte del trittico Paesaggio Con Figure. Prima Materia dedica ampio spazio alla formazione e alla didattica musicale. La finalità che anima i nostri laboratori va oltre la formazione di esecutori di musica ed aspira ad assecondare, educare, arricchire le capacità creative e comunicative dei partecipanti. Laboratori che funzionano come moltiplicatori di creatività e di cultura diffusa, progetti che legano la forma artistica e l'ambiente socio-politico del territorio: l'ensemble laboratorio Tactus (Cerbaia) che ha realizzato gli spettacoli Ludwig Van di Mauricio Kagel (2006) e Pulcinella di Igor Stravinsky (2007) direzione e regia di Henry Brown; la banda di strada Scorribanda; laboratori di musicoterapia diretti da Deborah Parker; laboratori che coinvolgono musicisti provenienti da diversi paesi-culture e che promuovono scambi internazionali. Nel 2007 ha realizzato il progetto Musica per la Palestina che prevede una raccolta di strumenti musicali da destinare a ragazzi palestinesi, in collaborazione con l'organizzazione franco-palestinese Al Kamandjati di Ramzi Aburedwan, l'Università degli Studi di Siena, l'Associazione Liuteria Toscana e diversi laboratori musicali diretti da Henry Brown nei campi profughi palestinesi. Prima Materia, oltre che a collaborare con diversi artisti e compagnie, dal 1998 fa parte dell'associazione di associazioni Le Sirene, unione di molte realtà culturali romane che lavorano sinergicamente, in un luogo ”condiviso” anche con le istituzioni comunali e municipali di Roma: il Teatro del Lido. Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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Progetto Musica anno di fondazione 1995 organigramma presidente: Gisella Belgeri coordinamento artistico: Gisella Belgeri, Laura Bianchini (CRM-Centro Ricerche Musicali), Stefano Cardi (Freon/Scuola Popolare di Musica di Testaccio), Enrico Cocco (Musica Experimento), Stefano Petrarca (Musica Verticale), Ada Gentile (Nuovi Spazi Musicali) Patrizia Francescon e Michela Giovannelli: coordinamento, organizzazione e promozione (contratto di lavoro autonomo) Giovanna Mazzarella: ufficio stampa (prestazione professionale) Elena Marelli: progetto grafico Coltempo srl / Fox Sound / VD Music: service audio e registrazioni Art Sound: service luci attività coordinamento e promozione manifestazioni di musica contemporanea Progetto Musica dal 1994 linee artistiche Progetto Musica: questa fo rmu l a , ammiccante e indovinata, prese l’avvio da una felice intuizione dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma che, mettendo a disposizione uno spazio (Acquario Romano) e un proprio contributo finanziario, ha stimolato un lavoro collettivo di artisti e compositori che preludeva certamente ad un ri n n ovato spirito di presenza della musica d’oggi in tutta la città. Il “modello” allora lanciato è fiorito poi in diverse città italiane, addirittura a opera di Fondazioni liriche o di grandi festival. I concerti sono programmati e realizzati dalle singole associazioni, tramite i contributi del Dipartimento dello Spettacolo o fondi propri, mentre il Comitato Progetto Musica si è assunto gli oneri del coordinamento, della situazione logistica e ambientale nonché dell’aspetto promozionale e della divulgazione. Il Comitato, costituito dai rappresentanti delle stesse associazioni, ha nel tempo elaborato anche programmazioni comuni. Progetto Musica opera per:“tradurre “ collettivamente verso l’opinione pubblica, i giornali, gli estimatori quanto promosso dai singoli soggetti; attivare un’azione capace di dare dignità organizzativa di primo livello; creare un contesto di continuità a Roma della proposta di musica contemporanea aprendo una dialettica costante tra musicisti, compositori, altri artisti, pubblico ecc. In sintesi, il Comitato Progetto Musica è gestito da un insieme di associazioni musicali istituite con filosofie ed estetiche diverse, promosse da compositori o musicisti anche singoli, da gruppi musicali, tra cui alcune associazioni storiche ed istituzioni non dedicate prevalentemente alla musica d’oggi ma presenti sul campo. L’idea, opportuna, ha certo contribuito a ottimizzare costi e informazione. Purtroppo a simili considerazioni non è seguito altrettanto sostegno da parte della politica delle attività musicali,
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anzi Progetto Musica ha seguito la sorte di tutte le associazioni cosiddette minori, e si è visto via via diminuire o cancellare i contributi. A oggi è stato parzialmente recuperato un apporto ministeriale ma anche il Comune, da sempre sostenitore e ideatore del Progetto stesso ha dovuto notevolmente ridurre il contributo a causa dei tagli sugli enti locali. Non si è voluto abdicare però e le associazioni oggi aderenti hanno stilato un programma circoscritto ma di notevole interesse per il quale il Comitato agisce come mezzo di promozione e di supporto tecnico e logistico. progetti selezionati Radiofilm opere radiofoniche commissionate dalla RAI a giovani scrittori e compositori italiani, realizzate all’Acquario Romano nel 1994 50 Anni di Musica Elettroacustica una manifestazione dedicata nel 1998 ai “50 Anni di Musica Elettroacustica” che offriva uno spaccato di grande interesse e di sensibile coinvolgimento del pubblico. Nell’arco dei tre mesi autunnali si proposero al pubblico romano più di settanta manifestazioni. Un’occasione per ripercorrere le tappe principali della storia della musica elettronica, dal lontano 1948, anno dei primi esperimenti di musica concreta di Pierre Schaeffer a Parigi, alla produzione più recente realizzata nei nuovi studi a tecnologia digitale di tutto il mondo. Si presentò così una panoramica che dai futuristi e dai primi esperimenti di musica concreta di Pierre Schaeffer arrivava fino a Maderna, Stockhausen, Berio, Nono e alle più recenti produzioni. Goffredo Petrassi - un maestro del Novecento Nel 1999 una manifestazione dedicata a Goffredo Petrassi che quell’anno compiva 95 anni. All’iniziativa dal titolo “Goffredo Petrassi - un maestro del Novecento”, parteciparono il Teatro dell’Opera di Roma e le Associazioni aderenti al Comitato. Intorno ad un compositore così significativo, non solo per l’altissimo magistero musicale ma anche per battaglie sociali e culturali della musica, si realizzò un’ampia rassegna con l’esecuzione di diverse opere del Maestro e dei suoi allievi. Si proposero così due concerti, uno spettacolo di danza, la proiezione del film Cronaca familiare, un nuovo CD monografico e il volume con gli scritti di Petrassi oltre a due incontri con musicologi, critici e compositori. Particolare successo riscosse l’allestimento di un percorso espositivo che ripercorreva il rapporto tra le arti nelle sue opere teatrali con l’esposizione di bozzetti e disegni di costumi e scenografie raccolte e pubblicate poi in un catalogo. Progetto Guaccero Nel 2004 Progetto Guaccero, una serie di iniziative (concerti, convegno, CD e pubblicazioni) dedicate al compositore Domenico Guaccero a 20 anni dalla scomparsa, a cui hanno preso parte diverse istituzioni non solo romane, a partire dall’Opera di Roma, dall’Università La Sapienza, all’Orchestra di Roma e del Lazio, al Conservatorio di Frosinone, all’Istituzione Sinfonica Abruzzese, all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila e altre ancora. L’iniziativa, promossa da Archivio Guaccero, ha visto la partecipazione di gran parte delle associazioni di
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Progetto Musica. In programma, oltre a concerti e opere di teatro musicale del compositore, una mostra storico-documentaria e un convegno internazionale dal titolo “Domenico Guaccero. Teoria e prassi dell’avanguardia” tenutosi presso il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Festival Scelsi Nel 2005 un omaggio a Giacinto Scelsi in occasione del centenario dalla nascita con la part ecipazione di molte associazioni e diverse istituzioni romane. Progetto Musica, insieme alla Fondazione Isabella Scelsi, ha promosso, con la direzione artistica di Nicola Sani (presidente della Fondazione), un festival unico in Italia per il numero delle manifestazioni e per l’ampiezza della proposta artistica delle musiche del compositore scomparso a Roma nel 1988. Più di 25 le manifestazioni coordinate da Progetto Musica all’interno del Festival Scelsi, con la part e c i p azione di importanti artisti italiani e stranieri, come la pianista giapponese Aki Takahashi, il basso americano Nicholas Isherwo o d , il contrabbassista Mathias Bauer, la soprano giapponese Michiko H i rayama, il Quartetto Arditti, il Quartetto di Torino, l’Ex-Novo Ensemble, Mario Bertoncini, Roberto Fabbriciani, Freon Ensemble ed altri , che hanno proposto la musica di Scelsi accanto a musiche di compositori di generazioni diverse con opere anche in prima esecuzione. storia Il Comitato Progetto Musica nasce nel 1995 a seguito dell’esperienza comune che undici associazioni romane di musica contemporanea realizzano con il coordinamento delle attività sotto il logo di “Progetto Musica ‘94” , raccogliendo l’invito ve nuto in tal senso dall’Assessore Gianni Borgna, che mise a disposizione alcune risorse finanziarie e lo spazio per le manifestazioni. Per la prima volta a Roma si era infatti riusciti ad unificare il calendario delle associazioni che dedicano parte o tutta la loro programmazione alla musica contemporanea come l’Accademia Filarmonica Romana, le associazioni Animato, I Solisti di Roma, Gruppo Strumentale Musica d’Oggi, Musica Oggi - IIIM, Musica Verticale, Nuova Consonanza, Nuove Forme Sonore, Nuovi Spazi Musicali, CRM-Centro Ricerche Musicali, Cooperativa La Musica, Fondazione RomaEuropa e la Scuola Popolare di Musica di Testaccio/Freon, con il supporto tecnico e la promozione di tutte le manifestazioni. Luogo ideale della rassegna: l’Acquario Romano, edificio tardo ottocentesco al centro di Roma, con la sua suggestiva pianta ellissoidale, gli affreschi, le gallerie, messo a disposizione dal Comune di Roma. L’iniziativa, unica nel suo genere in Italia, ottenne nel 1994 il riconoscimento della stampa con il “Premio Abbiati “.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali
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Quartetto d’Archi di Torino Associazione Quartetto d’Archi di Torino via Buonarroti, 10 - 10126 Torino tel. e fax 011 6690355 manupao@libero.it www.quartettodarchiditorino.it
Quartetto d’Archi di Torino anno di fondazione 1988 organigramma coordinamento artistico: Quartetto d’Archi di Torino componenti ensemble: Giacomo Agazzini, primo violino Umberto Fantini, secondo violino Andrea Repetto, viola Manuel Zigante, violoncello attività concertistica progetti selezionati concerto Città del Messico integrale quartetti di Mozart concerto Pinerolo integrale quartetti di Beethoven concerto spettacolo musiche di Ezio Bosso per la realizzazione sonora del film io non Ho Paura, e di uno spettacolo teatrale con Gabriele Salvatores The Lodger realizzazione della sonorizzazione del film di Hitchcok con musica di Ezio Bosso concerto realizzazione dell’integrale dei quartetti di Giacinto Scelsi al festival di Zagabria concerto Festival Scelsi di Roma 2005 concerto Ginevra, Festival Archipel con numerose prime esecuzioni assolute
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curriculum Il Quartetto d’Archi di Torino nasce nel 1988 e si fo rma grazie a Piero Farulli,Andrea Nannoni, M. Skampa e György Kurtág. Si esibisce in importanti stagioni concertistiche e festival in Italia e all’estero (Belgio, Cecoslovacchia, Croazia, Cuba, Francia, Germania, Inghilterra, Malta, Messico, Olanda, Slovenia, Spagna, Svezia, Tunisia). Ospiti al Festival della Primave ra di Praga nel 1996, al Festival Oleg Kagan a Kreuth (D) nel 1999 e per due volte (1999 e 2002) all’Orlando festival di Kerkrade (Olanda). Nell’autunno 2003 ha effettuato una tournée di 6 concerti in Belgio e nel Nord della Francia per Europalia in collaborazione con il Ministero degli A f f a ri Esteri . Nella pri m ave ra 2005 ha eseguito in diretta ra d i o fonica l’integrale dei quartetti di Giacinto Scelsi nell’ambito della 23ª Biennale di Zagabria. In quintetto ha collaborato con O. Arzilli,V. Berlinsky, Luisa Castellani, Aldo Ciccolini (con il quale ha realizzato per la Phoenix un CD dedicato a G. A. Fano) S. Delmastro, Piero Farulli, G. Garbarino, Roberta Gottardi, Andrea Nannoni,T. Mealli, M. Monetti, L. W. van den Oudenwe yer, F. Zigante. Le sue esecuzioni sono trasmesse in Italia e all’estero - Radio 3, RAI 3,Telepiù 3, R.T. B. F, Radio 3 Bruxelles, France Musique, B.B.C. e Radio Classica (Spagna), Radio Slovenija, Radio Zagabri a .Tra le registrazioni discografiche un CD dedicato alla Mittleuropa (Webern, Berg, Janacek) e un CD dedicato a G.Verdi con il Quartetto in mi minore e la trascrizione di Un ballo in maschera, entrambi prodotti dalla De Sono. Nel dicembre 2002 ha inciso per la BMG la colonna sonora del film di Salvatores Io non ho paura composta da Ezio Bosso. Da questo lavoro è nato uno spettacolo teatrale con la part e c i p azione di Salvatores, la proiezione di scene tratte dal film accompagnata dalla musica eseguita dal vivo dal Quartetto e dall’autore. Il progetto è stato presentato con successo durante il mese di marzo 2003 al Teatro Regio di Torino, all’Elfo di Milano, al Parco della Musica di Roma e a novembre presso il Teatro Comunale di Alessandria. La collaborazione con E. Bosso prosegue con una seconda incisione nel 2004 di La via di mille e una cometa. In ottetto ha collaborato con lo Skampa Quartet. Prossimi progetti sono la realizzazione dell’integrale dei quartetti di Beethoven in collaborazione con l’Accademia di Pinerolo, l’integrale dei quartetti di Giacinto Scelsi alla Biennale di Zagabria. Ancora in fase di progettazione l’integrale della mu s ica da camera di Claude Debussy con la partecipazione del pianista R. Zadra, del flautista G. Pretto e dell’arpista A. Loro. In occasione della ri c o rrenza nel 2006, il Quartetto d’archi di Torino è invitato a Città del Messico per l’esecuzione di tutti i quartetti mozartiani. Numerosi i riconoscimenti: Borsa di studio “De Sono,Associazione per la Musica di Torino” (1989/19911995); incarico di Quartet in Residence all’Istituto Universitario Europeo (1990); diploma d’onore all’Accademia Musicale Chigiana di Siena (1993); II Premio al IV Concorso Intern a z i o n a l e per Quartetto d’archi di Cremona; II Premio, Premio speciale per il Quartetto meglio classificato e Premio del pubblico al Concorso Internazionale “Premio Vittorio Gui” di Firenze (1994); menzione speciale della giuria del “XIXème Concours International de Quatuor à cordes d’Evian “ (1997); Premio per meriti artistici della città di Torino (1999).
Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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Rassegna di Nuova Musica anno di fondazione 1983 organigramma direttore artistico: Stefano Scodanibbio direttore di produzione: Gianfranco Leli coordinamento grafico & audio: Gianluca Gentili allestimenti tecnici: Paolo Appignanesi uffici amministrativi: Associazione Arena Sferisterio ufficio stampa: Provincia e Comune di Macerata storia Sostenuta dal Comune e dall’Amministrazione Provinciale di Macerata (Assessorati ai Beni e Attività Culturali), in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio, la Rassegna di Nuova Musica è una occasione di produzione-ascolto offerta alla musica contemporanea all’interno delle programmazioni di Terra di Teatri Festival. Ha esordito nel 1983 e fino al 1988 ha tenuto i suoi concerti all’Abbadia Cistercense di Fiastra. Dal 1989 svolge il proprio programma al Teatro Lauro Rossi riservando talvolta una o più serate a luoghi par ticolari della città. Dedicata ai solisti della nuova musica - unica del genere in Italia - propone i più affermati interpreti di tutto il mondo unitamente alla divulgazione di opere note e meno note di autorevoli compositori ai quali dedica serate monografiche con la presenza dell’autore e con commissioni di opere da eseguirsi in quell’occasione in prima assoluta. Prevede inoltre sezioni dedicate alle ultime novità dal panorama delle opere e degli strumenti presentando in queste serate musicisti emergenti, strumenti insoliti e opere in prima esecuzione italiana o europea o assoluta. I gruppi strumentali ospitati - prestigiosi ed eccezionali in una rassegna dedicata ai solisti sono scelti fra i più significativi del mondo cameristico internazionale. Collabora con le più importanti istituzioni culturali - musicali e non - italiane europee e d’oltre oceano, con i più noti Festival, con RAI Radio3 ed altri enti radiofonici europei. La Rassegna di Nuova Musica dalla sua nascita è diretta per la parte artistica da Stefano Scodanibbio e per la produzione da Gianfranco Leli.
Attualmente sostenuto da: Provincia di Macerata Comune di Macerata Associazione Arena Sferisterio
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REC Reggio Emilia Contemporanea anno di fondazione 2003 organigramma presidente: Graziano Delrio vice presidente vicario: Giuseppe Gherpelli coordinamento artistico: Daniele Abbado (direttore artistico Fondazione I Teatri), Roberto Fabbi (curatore artistico REC), Giovanni Ottolini (danza) attività festival REC Festival (con titolo/tema specifico che cambia ogni anno) ricerca Seminario internazionale Architettura & Teatro linee artistiche REC è un festival nuovo e fortemente radicato nell’antica vocazione della città di Reggio Emilia per la musica e l’espressione contemporanea, avviatasi negli anni Settanta con l’esperienza multiforme e originale di Musica/Realtà. Tuttavia il mondo è molto cambiato nel frattempo e REC, da quel radicamento, non deduce alcuna nostalgia, bensì ricava lo spirito di una forte propensione all’innovazione, sia dei linguaggi sia delle forme stesse di fruizione. La musica e l’esperienza sonora rimangono il nocciolo duro di ogni programmazione, entrando però in relazione con altre forme di espressione - la drammaturgia, la tecnologia, la letteratura, il cinema, l’installazione d’arte - in una prospettiva multidisciplinare e multiespressiva. Proprio in virtù della sua ottica innovativa, il festival non è nato secondo linee di principio istituzionalizzate o un format dato. Ha piuttosto “ricercato” - in senso stretto e lato - le strade dell’innovazione, accompagnando e vivendo dall’interno, criticamente, le contraddizioni della contemporaneità, invero sempre più aspre e complesse proprio in questi ultimi anni. Così l’iniziale disposizione a favorire le relazioni sia fra generi musicali (colti ed extra-colti, europei e globali), sia fra questi e altre forme d’espressione (teatro, video, lettura, etc) è venuta via via coagulandosi negli anni attorno ad alcuni nuclei - sempre più focalizzati ma sempre “in discussione” - a loro volta in relazione con la realtà umana e sociale. Tali nuclei sono, fra gli altri e in ordine sparso: il teatro musicale contemporaneo, nel senso più ampio e inclusivo dell’espressione; la musica come arte del suono sub specie digitale connessa strettamente alle tecnologie non solo video; i reading di scrittori che leggono scrittori; ritratti di autori/esecutori ospiti con progetti ad hoc (“Concer ti contemporanei” su tre città in collaborazione con Angelica Festival, Teatro Comunale Bologna, Teatro Comunale Modena); il seminario internazionale Architettura & Teatro. Particolarmente caratterizzante è il lavoro pluriennale effettuato sugli spazi, un lavoro che coinvolge inscindibilmente le dimensioni artistica, linguistica, organizzativa e fruitiva: il forte ricorso a tecnologie, la multidisciplinarità espressiva, la drammaturgizzazione di tutti gli aspetti, l’uscita dai generi di spettacolo
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classificati, hanno concorso alla ridefinizione inventiva degli spazi - anche di quelli tradizionali come il Teatro Valli. Ciò ha per esempio trasformato la partecipazione del pubblico in senso immersivo, tendente più all’esperienza e meno alla fruizione, con una corrispondente diminuzione di importanza del concerto frontale tradizionalmente inteso. REC non si esaurisce nel festival; esso costituisce un laboratorio di sperimentazione per la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, con ricadute su tutta la programmazione stagionale (Concerti e Opera), in vista di una sua evoluzione in Centro permanente di attività e produzione per la musica e le ar ti. progetti selezionati
Sound Art & Visuals un week-end elettronico con otto artisti/progetti in tre giorni Reggio Emilia,Teatro Municipale Valli e Teatro Ariosto, 5 - 7 ottobre 2007 concerti / spettacoli multimediali con Christian Wallumroed & Per Oddvar Johansen, Nils Petter Molvaer, Puma, Mouse on Mars, Monade, Biosphere, BJ Nilsen & Hildur Gudnadottir, KTL La musica pop-rock - nelle sue espressioni più avanzate - possiede l’intrinseca forza culturale di una forma d’arte, anche se l’influenza negativa della pubblicità e di programmazioni radio-tv censorie non aiuta tale riconoscimento. Il week-end elettronico presenta musica pop-rock nei termini di eventi artistici articolati, con più artisti/musicisti invitati, set multipli e/o modulari, in una serrata tre giorni che costituisce un piccolo festival nel festival. Gli artisti invitati sono diversi tra loro, tuttavia un duplice aspetto li accomuna: tutti operano in ambito elettronico (per quanto riguarda sia il “lato sound” sia il “lato visual”) e tutti rappresentano vertici dell’eccellenza europea (con particolare attenzione per la vitalissima scena scandinava e nordica) nel campo della ricerca più attuale e in fieri. Con il contributo della Regione Emilia Romagna. Organo magico, organo laico Reggio Emilia,Teatro Municipale Valli, 24 ottobre 2006 spettacolo multimediale / concerto / installazione Francesco Filidei, organo Livia Mazzanti, organo Angelo Manzotti, contraltista Icarus Ensemble Andi Toma (Mouse on Mars) un’idea di Roberto Fabbi progetto e drammaturgia di Roberto Fabbi e Roberto Paci Dalò regia, spazio, immagini e luci di Roberto Paci Dalò Nove commissioni ai compositori Maurizio Ferrari, Helmut Oehring, Francesco La Licata, Francesco Filidei, Roberto Paci Dalò, Livia Mazzanti, Mauro Lanza, Walter Prati, Andrea Agostini e live set di Andi Toma. Il Teatro Municipale Valli è dotato di un organo a canne del 1815, situato in un angolo malamente raggiungibile, acusticamente e visivamente, del palcoscenico. La sfortunata posizione
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diviene la sfida per un progetto multimediale che ruota attorno a questo “organo laico”. “Un ampio e pulsante respiro che nasce dallo strumento stesso, oggetto e soggetto dell’opera. Palcoscenico e platea si fondono in un unico spazio completamente trasformato nel suo aspetto, funzione, atmosfera; il pubblico può muovervisi liberamente. L’organo si espande in questo spazio un po’ familiare un po’ misterioso, investendolo di immagini su grandi schermi/pareti che ne riorganizzano l’articolazione; investendolo di suoni tramite un’amplificazione avvolgente che si riverbera nel nuovo ambiente acusticamente disomogeneo. Attraverso le nove composizioni in prima mondiale, specchio delle sensibilità e dei mood espressivi dei loro autori, e il set speciale concepito ad hoc da Andi Toma dei Mouse on Mars, l’organo si fa ‘personaggio’, entra in scena, monologa e dialoga, agisce, sussurra, strepita, investe sensi e frammenti di vita. Un organo in teatro, un organo laico, un organo magico...” (R.F. - R.P.D.). Produzione REC, in collaborazione con Giardini Pensili Residenza di Riccardo Nova La Residenza di Riccardo Nova a REC 2006 ha dato luogo a tre eventi distinti e originali, dei quali due in prima assoluta: Chew-Z Reggio Emilia,Teatro Cavallerizza, 13 ottobre 2006 musica elettronica, elettroacustica e video Staalplaat Soundsystem Icarus Ensemble Otolab, visual Giorgio Bernasconi, direttore musiche di Fausto Romitelli, Giovanni Ve rrando, Massimiliano Viel, Riccardo Nova, Staalplaat SS Chew-Z (Colliding HEterophonic Waves - z) si ispira al romanzo Le tre stimmate di Palmer Eldritch di Philip K. Dick, in cui viene descritta una sostanza che ha il potere di riunire le coscienze di più persone simultaneamente in uno stesso corpo. Questa co-presenza di diversità ben rappresenta le “onde eterofoniche in collisione” realizzate da Sincronie 2006. L’eterofonia è infatti il tema principale di Chew-Z. Essa va qui intesa come un complesso fenomeno culturale contemporaneo: l’eterofonia come strumento privilegiato per la rappresentazione della molteplicità e della differenza. Chew-Z mette dunque in scena linguaggi musicali ed elementi tecnici provenienti da matrici diverse, ciascuno rappresentato da esecutori identificabili per il ruolo che assumono nella costruzione dell’eterofonia: Staalplaat Soundsystem mostra l’anima industriale e rumorosa, Icarus ne è il cotè acustico, Otolab e gli strumenti elettrici sviluppano le forme elettroniche. Chew come “mastica”, ad indicare la corporeità di questi linguaggi, la fisicità degli oggetti che producono suono, come strumenti musicali, meccanismi o ventilatori. Produzione REC, Sincronie Milano. In collaborazione con Ambasciata d’Olanda, Banca del Monte di Lombardia, Arci, Radio Città del Capo Bologna.
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Thirteen Faces Formula Reggio Emilia,Teatro Ariosto, 15 ottobre 2006 spettacolo / concerto / happening per due bande, percussioni ed elettronica commissione REC, prima assoluta Banda di Guastalla e Dosolo Banda di Felina I Percussionisti di Formula Ensemble In Cupa Trance Riccardo Nova, elettronica Dopo una serie di tappe on the road delle due bande nel territorio provinciale, esse convergono nella piazza antistante il teatro a ingaggiare una tenzone/happening. Poi entrano in teatro per l’esecuzione del pezzo di Nova in disposizione contrapposta palco/balconata a circondare il pubblico. Un pezzo ciclico basato sulla ritmica indiana: “Tredici sono i nomi di Kaali, ogni nome rappresenta uno stato di coscienza più elevato, l’ultimo nome (Kalasamkarshini), rappresentato da un tridente con tre fiori di loto sulle punte, viene inesorabilmente risucchiato dal primo (Kaalika) e così il ciclo ricomincia...” (R.N.) In collaborazione con Assessorato Cultura del Comune di Reggio Emilia, Assessorato alla Cultura della Provincia di Reggio Emilia - Biennale del Paesaggio, Arci, Camera del Lavoro di Reggio Emilia. DGD/p (Destruction Generating Deity project) Reggio Emilia,Teatro Cavallerizza, 3 novembre 2006 musica elettronica, elettroacustica e video Riccardo Nova, elettronica B.C. Manjunath, Pino Basile, percussioni Gijs Levelt, tromba Andrea Menafra, chitarra elettrica Icarus Ensemble Alter Ego Otolab Yoichi Sugiyama, direttore e con Pansonic musiche di Riccardo Nova e Pansonic commissione REC, prima assoluta DGD Project è un work/war in progress: la musica colta occidentale e la sua integrazione del rumore, della dissonanza, la sua capacità di esprimere in segni un universo putrescente; la musica colta dell’India meridionale e la purezza matematica delle sue frasi; la corrente techno/elettronica più sperimentale e la potenza devastante che la caratterizza; la cristallinità dei suoni sinusoidali, gli ultra suoni e i sub suoni inudibili... tutte forze unite in una lotta strenua, forse decisiva, tesa a far sì che dopo ogni performance la collana di teschi sanguinanti sia un po’ più lunga... DGD Project si avvia senza pietà e senza timori sulla via della perdizione e della libertà... (R. N.)
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Christian Boltanski Il più ampio omaggio mai riservato all’artista francese in Italia, con due eventi installativi appositamente commissionati e site specific: Tant Que Nous Sommes Vivants opera itinerante di Christian Boltanski, Jean Kalman, Franck Krawczyk Reggio Emilia,Teatro Municipale Valli, 7 e 8 ottobre 2005 opera di teatro musicale / installazione commissione REC, prima assoluta. Christian Boltanski, installazione Jean Kalman, lighting design musica di Franck Krawczyk Anna Schiatti, mezzosoprano Icarus Ensemble Banda di Guastalla e Dosolo L’opera itinerante Tant que nous sommes vivants è un’integrazione di elementi musicali, visivi e spaziali che coinvolge tutto il Teatro Valli: non solo dunque il palcoscenico, ma anche ridotto, palchi, scalinate, atrii e piazzale antistante la facciata. L’azione invade gli spazi di fruizione, passaggio e attesa, sicché essi divengono protagonisti del racconto teatrale, anche con suggestivi apparati installativi (macchine per la nebbia, neve, oggetti e attrezzeria teatrale). L’opera - “itinerante”, appunto - consente al pubblico la libera circolazione, cioè la scelta delle modalità di ascolto e visione. Lo spettacolo è ciclico con libertà di entrata e uscita in qualsiasi momento. Un ripensamento e una riconfigurazione dello spazio teatrale storico. Prodotto in collaborazione con Assessorato Cultura e Assessorato Città Storica del Comune di Reggio Emilia. Con il sostegno di CCPL Gruppo Industriale. Camminando installazione di Christian Boltanski Reggio Emilia, Chiesa di S. Carlo, 7 - 30 ottobre 2005 installazione d’arte - site specific In Camminando Boltanski si serve di 200 fotografie inedite, da un fondo speciale del settore Fototeca della Biblioteca Municipale Panizzi di Reggio Emilia, di decine di scarpe di ogni taglia e forma, di quattro bare di vetro. I ri t ratti di famiglia anonimi risalenti agli anni ‘30 e ‘40 vengono sistemati e ricontestualizzati, testimonianza di percorsi di vita, dove il comune anonimato diviene “memorabile” entro un paesaggio di ombre e luci che si riverbera direttamente nell’interi o ri t à . Prodotta in collaborazione con Assessorato Cultura e Assessorato Città Storica del Comune di Reggio Emilia. Con il sostegno di CCPL Gruppo Industriale. Settimana Stockhausen Concerti contemporanei - anno I Reggio Emilia,Teatro Ariosto, 11-13 novembre Modena,Teatro Comunale, 8-10 novembre Bologna,Teatro Comunale e Teatro Manzoni, 5-7 novembre musica elettronica ed elettroacustica
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Karlheinz Stockhausen, composizione e regia del suono Tre incontri con il pubblico e sei concerti differenti, suddivisi nelle tre città, dedicati alla produzione più recente, con diciotto prime assolute. Un ritratto alla presenza dell’autore che per tutta la durata del progetto è stato anche interprete, supervisore e relatore pubblico. La collaborazione produttiva di quattro istituzioni con sede in tre diverse città emiliane conferisce al progetto la densità, l’organicità, il respiro di un mini-festival nel festival. In collaborazione con Angelica Festival Bologna,Teatro Comunale Bologna,Teatro Comunale Modena.
Attualmente sostenuto da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Emilia Romagna Provincia di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia
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Risognanze ensemble Associazione Risognanze via Bosisio 2 - 20052 Monza (MI) tel. e fax 039 2020234 info@risognanze.it www.risognanze.it
Risognanze ensemble anno di fondazione 1996 organigramma presidente: Maria Dillon direttore artistico:Tito Ceccherini coordinamento: Alfonso Alberti (membro dell’ensemble) ufficio stampa: Marco Radaelli (membro dell’ensemble) archivio: Filippo Gianinetti e Augusto Veronese (membri dell’ensemble) componenti ensemble: Silvia De Fré, flauto Luca Stocco, oboe Marco Sorge, clarinetto Selene Framarin, clarinetto Giacomo Cella, fagotto Debora Maffeis, corno Giampaolo Mazzamuto, tromba Remy Vayr Piova, trombone Gianluca Tortora, trombone Marco Campioni, percussioni Alfonso Alberti, pianoforte Filippo Gianinetti, violino Rita Pepicelli, violino Marco Massera, viola Joel Imperial, viola Marco Radaelli, violoncello Augusto Veronese, contrabbasso Tito Ceccherini, direttore attività concertistica linee artistiche La fondazione dell’ensemble, per volontà di Tito Ceccherini che ne è tuttora direttore stabile, coincide con la scomparsa di Niccolò Castiglioni. In questa coincidenza si cela già una delle vocazioni artistiche dell’ensemble, vale a dire lo studio e la valorizzazione dell’opera del compositore milanese; il titolo di una delle sue opere, Risognanze, appunto, diventa il nome del gru ppo. L’ensemble programma regolarmente sue composizioni, sorprendendo critica e pubblico con la riscoperta di partiture singolari e intense, vivaci e sconcertanti; partecipa inoltre all’org anizzazione di rassegne e tavole rotonde, e alla promozione di studi musicologici su Castiglioni. Un altro indirizzo di Risognanze è naturalmente il rapporto con la creatività contempora n e a .
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La frequentazione stretta dei compositori e un lavoro congiunto per l’approfondimento della loro poetica fanno parte da sempre dei suoi obiettivi. Un caso degno di nota è il rapporto di Risognanze con la musica di Salvatore Sciarrino, di cui l’ensemble ha portato in scena l’op e ra Luci mie traditri c i, riscuotendo grande successo di pubblico e di critica. La registrazione dal vivo di questo spettacolo, p u bblicata in cd dall’etichetta Stradivarius, è stata insignita del premio Choc dalla rivista Le monde de la musique. Oltre a numerose esecuzioni di diverse altre composizioni di Sciarrino, l’ensemble ha offerto la prima esecuzione assoluta di L o h e n g rin 2 per il Ravello Festival nel 2004. Un analogo rapporto di fiducia lega Risognanze ad Alessandro Solbiati, Stefano Gervasoni, Emanuele Casale e a numerosi altri compositori le cui musiche figurano regolarmente nei programmi dei suoi concerti. Una particolare attenzione, inoltre, si è voluta da sempre dedicare al lavoro di compositori esordienti: numerose opere sono state s c ritte su sollecitazione dell’ensembl e, che ne ha offerto la prima esecuzione. progetti selezionati concerto Erl, Passionspielhaus, Festival Tiroler Festspiele Erl, 21 luglio 2002 Junko Saito, La Malaspina Timothy Sharp, Il Malaspina Tito Ceccherini, direttore Salvatore Sciarrino Luci mie traditrici concerto Ravello,Villa Rufolo, Ravello Festival, 2004 Tito Ceccherini, direttore Salvatore Sciarrino Lohengrin 2 Quilisma CD, etichetta Col legno anno di incisione 2004, pubblicazione 2006 Sonia Adam, soprano Elisabetta Lombardi, soprano Tito Ceccherini, direttore Niccolò Castiglioni Quilisma Daleth Consonante Risognanze Intonazione Cantus planus I e II Vortex temporum CD etichetta Stradivarius anno di incisione 2005, pubblicazione 2007
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Tito Ceccherini, direttore Gérard Grisey Vortex temporum Périodes concerto Torino, Piccolo Regio, Festival MiTo Settembre Musica, 10 settembre 2007 Alfonso Alberti, pianoforte Silvia De Fre, flauto Tito Ceccherini, direttore György Ligeti Kammerkonzert Niccolò Castiglioni Masques Niccolò Castiglioni Consonante György Ligeti Klavierkonzert
Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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Rive-Gauche Concerti Duo Alterno anno di fondazione 1986 Rive-Gauche Concerti 1997 Duo Alterno organigramma presidente: Riccardo Piacentini direttore: Riccardo Piacentini vice-presidente:Tiziana Scandaletti direttore amministrativo: Massimo Gatti - Studio Perino (collaborazione esterna) ufficio stampa e segreteria: Cynthia Burzi (collaborazione esterna) consulente informatico: Luca Leone (socio) servizi fotografici: Elio Sivera (socio) relazioni tra i soci: Mirella Brizio (socio) tecnici del suono: Danilo Girardi - Dg Studio, Flavio Fornasier - Vima (collaborazioni esterne) grafica:Tipografia Uno Più (collaborazione esterna) componenti duo: Riccardo Piacentini, pianoforte Tiziana Scandaletti, soprano attività rassegne Teatro Piccolo Regio di Torino,Teatro Juvarra,Teatro Nuovo,Teatro Macario, 1986-1996 Musiche in mostra Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino, 1997- 2003 GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Biblioteca Civica Berio di Genova, Castello Cavour di Santena, 2004 - 2007 singoli eventi concertistica ricerca altro linee artistiche Principali ambiti di azione di Rive-Gauche Concerti: concerti dedicati al repertorio da camera del Novecento e contemporaneo, “foto-musica con foto-suoni”® per sonorizzazioni museali, produzione di CD, atelier, seminari e convegni, produzioni di teatro musicale. progetti selezionati Mal’akhim dramma spirituale in un atto e tre quadri Vancouver, 1997; Torino 1998 e 2000, diffusione integrale di RAI Radio3 e allestimento del Teatro Regio di Torino Sostenuto dalla Regione Piemonte
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Treni persi Sonorizzazione del Museo Ferroviario di Bussoleno con realizzazione del CD di “foto-musica con foto-suoni”® Treni persi e dello spettacolo di suoni e luci presso il museo stesso (2003). Sostenuto dalla Provincia di Torino. Musiche della Reggia di Venaria Reale Sonorizzazione della Reggia di Venaria Reale con realizzazione del CD di “foto-musica con foto-suoni”® (2004). Sostenuto dalla Regione Piemonte. Musiche in mostra Rassegna annuale di concerti con atelier dedicati alla musica del Novecento e contemporanea presso la GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e la Biblioteca Civica Berio di Genova. La rassegna si svolge con cadenza annuale dal 1997 e si innesta sulle precedenti stagioni annuali organizzate da Rive-Gauche. Concerti fuori dagli spazi museali. Sostenuto dalla Compagnia di San Paolo e dalla Città di Torino. La voce contemporanea in Italia Trittico discografico (Tre CD Stradivarius, Duo Alterno, 2005-2007) Sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e dalla Regione Piemonte storia L’associazione musicale Rive-Gauche Concerti è stata fondata nel 1986 da Riccardo Piacentini per promuovere il repertorio musicale ‘colto’ del ‘900 e contemporaneo, con particolare attenzione all’interazione tra diverse forme d’arte (letteratura, arte figurativa, fo t o g ra fia, videoart, ecc.). La tipologia delle sue programmazioni si è finora articolata in: concerti, atelier (incontri ravvicinati tra pubblico e artisti), seminari, convegni, produzioni di CD, “foto-musica con foto-suoni”® per sonorizzazioni museali. Tra gli eventi più significativi: la sonorizzazione della mostra fotografica di Mario Gabinio (GAM, 1996/97), cui sono seguite nel 1999 e 2001 le sonorizzazioni per la VIII e IX Biennale Internazionale di Fotografia e, nel 2003 e 2004, quelle per il Museo Ferrov i a rio di Bussoleno, le miniere di Traversella e la Reggia di Venaria Reale; la c o l l a b o razione con la FIF (dal 1997 al 2003) e la Fondazione Torino Musei (dal 2004) per la rassegna Musiche in mostra; la realizzazione del dramma spirituale Mal’akhim con l’allestimento del Teatro Regio e la diffusione integrale di RAI-Radio 3 (1998); la produzione di 18 CD, di cui gli ultimi 3 dedicati a La voce contemporanea in Italia - voll. I, II, III (Stra d i v a rius 2005-2007). È del 2006 il progetto Nuovi linguaggi museali commissionato da Compagnia di San Paolo in c o l l a b o razione con HoldenArt. Dal 1997 la Rive-Gauche Concerti opera anche all’estero, con i concerti e le masterclass del Duo Alterno: Argentina 1998, 2004, Australia 2004, Austria 2007, Belgio 2002, 2005, Canada 1997, 2003, 2008, Cina 2002, 2007, Corea 2001, Danimarca 1999, 2008, Finlandia 1998-99, Francia 2001, Germania 2007, Giappone 2006-07, India 2004, Indonesia 2001, 2004, Kazakistan 2001, Mongolia 2007, Norvegia 1999, 2002, Olanda 2005, Regno Unito 2001, Russia 2005, Singapore 2001-02-03, Svezia 1999, Stati Uniti 2000-03-05-06-07,Turchia 2005, Uzbekistan 1998-99.
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curriculum Il Duo Alterno nasce a Torino. Attraverso concerti e masterclass promuove il repertorio vocale-pianistico dal primo Novecento ai contemporanei, con particolare attenzione per la produzione italiana. Molti compositori - tra questi Giacomo Manzoni e Ennio Morriconehanno scritto per il soprano Tiziana Scandaletti e per il pianista e compositore Riccardo Piacentini, entrambi laureati in Storia della musica e diplomati nelle rispettive discipline. Il Duo debutta nel 1997 al Festival of Italian Contemporary Music di Vancouver, dove i due musicisti sono invitati a tenere concerti e masterclass alla Simon Fraser University, alla University of British Columbia e alla Vancouver Academy of Music. Da allora regolari le tournée all’estero: nel 1998, in Finlandia (Accademia Sibelius di Helsinki), Uzbekistan (III e IV Festival di musica contemporanea di Tashkent, primi artisti italiani invitati) e Argentina (Centro Cultural San Martìn di Buenos Aires); nel 1999 ancora in Uzbekistan e nei quattro Paesi scandinavi (Festival Memorie sonore di Stoccolma, Festival del Cinema Italiano di Oslo, Cable Factory di Helsinki); nel 2000 in USA (Ethical Society di Philadelphia, Levine School di Washington, Rutgers State University); nel 2001 in Francia (Festival Musique italienne du XXme siècle di Strasburgo, Festival Transphotographique di Lille, Centre Noroit di Arras), Kazakistan (Conservatorio di Stato di Almati), Gran Bretagna (Festival Roussel di Londra) e Sudest asiatico (Gedung Kesenian Theater di Jakar ta, Chongdong Theater e Joong Ang University di Seoul, Jubilee Hall di Singapore); nel 2002 in Belgio (Festival delle Fiandre), Norvegia, Cina (Conservatorio Centrale di Musica di Pechino) e Singapore; nel 2003 in Macedonia, USA (San Francisco e Los Angeles) e Canada (NUMUS Concerts at Wilfrid Laurier University di Waterloo-Toronto e UBC di Vancouver); nel 2004 in India (Indian International Centre di New Delhi, Madras Musical Association di Chennai, ITC Windsor Mannor di Bangalore), Indonesia (Erasmus Hall di Jakarta), Australia (Chapel off Chapel di Melbourne e U n i ve rsity of New England di Armidale-Sydney) e Argentina (Auditorium San Paolo e Museo Fernandez Blanco); nel 2005 in Olanda, Belgio, Turchia (Gerere Theater di Istanbul), USA (Mannes College of New York e, nuovamente, Rutgers State University), Russia (St. Petersburg Composers’ Union); nel 2006 in Giappone (Toyota Museum) e USA (Haverford College di Philadelphia); nel 2007 di nuovo in USA (Università di Stanford, Berkeley e Portland, Fine Arts Building di Chicago, Four Oaks Auditorium di Houston, Modern Works di New York e Ethical Society di Philadelphia), in Germania (Gasteig di Monaco), Giappone (Toyota Municipal Museum of Art e Kyoto University for Foreign Studies) e Austria (Meranpalast di Graz e Justizpalast di Vienna). Numerose anche le performance in Italia, dal Festival Torino Settembre Musica a I Teatri di Reggio Emilia, Accademia Kandinsky di Avellino, Accademia
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Perosi di Biella, Musica Aperta di Bergamo, Accademia Filarmonica e Centro La Soffitta di Bologna, Spazio Musica di Cagliari, Spazio Novecento di Cremona, Teatro della Fortuna di F a n o, Amici della Musica di Lanciano, Maratea Musica Festival, Centro Musica Contemporanea e Teatro Asteria di Milano, Teatro Comunale di Modena, Nuovi Spazi Musicali di Roma, Trieste Prima, Ateneo Veneto e Fondazione Levi di Venezia... oltre a diverse master-class in Accademie, Conservatori e Università (Biella, Bologna, Padova, Torino, Trento...). Il Duo ha curato incisioni per le Edizioni Curci (prima incisione di Du Dunkelheit di Giacomo Manzoni, dedicato al Duo Alterno, Milano 1998), per l’etichetta Nuova Era (quattro CD con prime incisioni di Giorgio Federico Ghedini,Torino 2000 e 2001, Alfredo Casella,Torino 2002, e Franco Alfano,Torino 2003) e i CD di “foto-musica con foto-suoni”® per le sonorizzazioni dell’VIII e IX Biennale Internazionale di Fotografia di Torino (Musiche dell’aurora, Shahar e Ariecondizionate), del Museo Ferroviario di Bussoleno (Treni persi), delle miniere di Traversella (Mina miniera mia) e della Reggia di Venaria Reale (Musiche della Reggia di Venaria Reale). Ultimi CD La voce contempo ranea in Italia - Vol. 1, La voce contemporanea in Italia - Vol. 2 e La voce contemporanea in Italia - Vol. 3 per l’etichetta Stradivarius. Ha partecipato a trasmissioni su emittenti nazionali, tra cui Radio Svizzera Italiana, Radio Nazionale Uzbeca,Televisioni Nazionali del Kazakhstan e dell’India etc. Tiziana Scandaletti insegna Musica vocale da camera al Conservatorio di Vicenza, Riccardo Piacentini Composizione al Conservatorio di Alessandria.
Attualmente sostenuto da: Ministero per gli Affari Esteri Regione Piemonte Città di Torino Compagnia di San Paolo Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
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Scatola Sonora Musicisti Associati anno di fondazione
1985 con altra ragione sociale 1996 con attuale ragione sociale
organigramma presidente: Eugenio Ottieri coordinamento artistico: Eugenio Ottieri, Pasquale Scialò (socio) direzione organizzativa: Marco Apolloni sezione didattica: Livia Grimaldi amministrazione: commercialista (collaborazione esterna) ufficio stampa: collaborazioni esterne redazione-iniziative di ricerca/pubblicazioni: collaborazioni esterne attività rassegne concertistiche singoli eventi teatro-musica ricerca altro promozione e didattica linee artistiche Scatola Sonora - Musicisti Associati, operante nella realtà napoletana sin dal 1985 è ri c o n o s c i uto punto d’incontro e di scambio artistico e culturale per tutta una generazione di affermati musicisti attraverso un’attività musicale e teatrale specifica (svolta a Napoli, in Campania, in Italia e saltuariamente all’estero) di divulgazione di repert o ri e di approfondimento dei linguaggi musicali antichi e contemporanei in coordinamento con l’attività di produzione musicale. È stata fondata con lo scopo principale di contribuire alla diffusione della cultura musicale contemporanea attraverso un’attività di studio, produzione e promozione. Dell’associazione fanno parte musicisti, progettisti culturali, musicologi, associazioni non profit attive nel cultural management con consolidate esperienze sia nel campo della didattica che della produzione musicale, tutti soggetti mossi dalla volontà di promuovere soprattutto la diffusione delle culture musicali contemporanee (europee, mediterranee, extraeuropee) con un’attività di progettazione e produzione realizzata collaborando in rete con musicisti, gruppi, soggetti ed enti ed istituzioni italiane ed estere. L’ampio e qualificato part e rre delle collaborazioni è esemplificativo del metodo perseguito: fare squadra, lavorare in rete, s u p e rando il clima di accesa conflittualità facilmente riscontrabile nell’ambiente spettacolare; in virtù di una progettualità organica ed innovativa, ed alle peculiarità ed al know how dei suoi soci, Scatola Sonora svolge il ruolo strategico di centro di aggregazione, consulenza, progettualità ed interscambio tra gli operatori del settore, di agenzia culturale in grado di prefigurare il momento produttivo vero e propri o, di tra s fo rmare (grazie all’integrazione di com-
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petenze e ri s o rse in ambiti diversi) un’idea artistica o una commessa in progetto esecutivo. Costituisce caratteristica peculiare dell’associazione quella di cercare e promuovere (sia in sede progettuale che produttiva) un proficuo scambio con altre aree creative, particolarmente quelle delle arti visive (pittura, scultura, installazioni, grafica, fotografia, opere audiovisive) e dell’architettura. Alla fine del corrente anno Scatola Sonora attiverà in partnership con la IAD di Roma un portale web dello spettacolo: ArtWork & NetWork. Il portale web rappresenta la concreta applicazione dell’innovazione tecnologica al settore della musica e dello spettacolo con la possibilità di sviluppare nuove opportunità attraverso la cooperazione e la condivisione di obiettivi comuni tra gli operatori italiani della musica e del teatro musicale. progetti selezionati
Bang On A Can Napoli,Teatro delle Palme, 6 febbraio 2007 produzione del Concerto dei Bang On A Can e di incontri con gli artisti del gruppo e gli studenti all’Università S. Orsola Benincasa. in collaborazione con Festival MozArt Box di Portici, Università S. Orsola Benincasa, Discoteca di Stato (Roma) Nel febbraio 2007 Scatola Sonora ha organizzato un progetto integrato di produzione / formazione invitando - in collaborazione con il Festival MozArtBox di Portici e con l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli - il celebre gruppo americano Bang On A Can di New York a tenere un seminario universitario e contemporaneamente producendo il loro spettacolo The New Yorkers a Napoli. Rassegna Placito Capuano Capua, Rassegna Placito Capuano, settembre 2006 Nell’autunno 2006 Scatola Sonora è stata presente a Capua nella rassegna Il Placito Capuano con una serie di ensemble strumentali che hanno eseguito musiche del repertorio internazionale moderno e contemporaneo e, nel Chiostro della Cattedrale dei SS. Stefano e Agata, con lo spettacolo di teatro musicale La Lingua Ch’io Parlai Fu Tutta Spenta interpretato da Alessandro Haber. Mozart Schnell Schnell Napoli,Ville Vesuviane del Miglio d’Oro, maggio 2006 in collaborazione con il Festival MozArtBox: 2 produzioni di musica contemporanea In maggio l’associazione ha presentato nella rassegna MozArtBox 2006 “Musica e altro nei siti reali e nelle Ville Vesuviane” la prima esecuzione della composizione Mozart Schnell Schnell di Pasquale Scialò (su testi del pittore Ernesto Tatafiore) per la direzione musicale di Eugenio Ottieri e la prima esecuzione del concerto-spettacolo Il Genio Tra i Laceroni (da un’idea di Marco Sannini, con Licia Maglietta e Marco Sanniti Quintet).
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The Perfect Stranger - Frank Zappa Teatro Comunale di Caserta, Leuciana Festival Benevento Città Spettacolo XXVII ed. , aprile - agosto 2006 Produzione dello spettacolo The Perfect Stranger - Frank Zappa, concerto-spettacolo in multimedia-language, con Daniele Sepe, regia di Nadia Baldi, direzione ensemble musicale Eugenio Ottieri. Nella prima parte del 2006 Scatola Sonora ha sviluppato un progetto di ricerca/esecuzione su Frank Zappa in collaborazione con docenti e studenti del Conservatorio “D.Cimarosa” di Avellino, il musicista Daniele Sepe e la struttura di ricerca teatrale Teatro Segreto. Lo spettacolo è stato presente nella programmazione sperimentale denominata Nuovi Percorsi a cura di Enzo Moscato ad aprile presso il Teatro Comunale di Caserta; a luglio al Leuciana Festival nello storico Belvedere; in agosto alla XXVII edizione di Benevento Città Spettacolo. La performance, complessivamente intesa, è frutto di un progetto creativo di ricerca su Zappa, svolto dal summenzionato gruppo misto ispirato e coordinato da Eugenio Ottieri e che ha visto lavorare accanto attori, registi, drammaturghi, musicisti, compositori ed esecutori di musica contemporanea, video-artisti. Il tentativo è stato quello di elaborare, in una forma assolutamente libera tra il concerto e il teatro musicale, la sostanza stessa del lavoro creativo di Zappa. Almavesevi Napoli,Villa delle Ginestre,Villa Leopardi, Ercolano, 3 luglio 2005 Nell’estate del 2005 - a supporto della I edizione del Master Cu.Ma. in Management dello Spettacolo organizzato da Stoa’ - Istituto di Studi per la Direzione e Gestione d’Impresa in partenariato con Federculture - Scatola Sonora ha organizzato lo spettacolo Almavesevi work-experience dei partecipanti al Master e vero e proprio laboratorio di interazione tra i vari linguaggi delle performing arts, Almavesevi, rappresentato il 3 luglio 2005 a Villa delle Ginestre a Torre del Greco, la storica Villa leopardiana dell’imponente patrimonio dell’Ente Ville Vesuviane, è stato il punto di arrivo di un percorso di approfondimento nato da una rivisitazione in chiave musicale e sperimentale de I Giganti della montagna di Luigi Pirandello con l’apporto di un musicista di confine come Corrado Pavonessa (Parallel grooves), l’ensemble di percussioni Batuna e i J. Scarlatti con il loro particolare, meticcio, urban funk. Lo spettacolo è stato prodotto da Stoà e Scatola Sonora, patrocinato e sostenuto da Federculture, Ente per le Ville Vesuviane, Regione Campania, Comune di Napoli, Comune di Torre del Greco, Comune di Ercolano, Comune di Portici, ANM spa. storia Dalla stagione 1997-98 Scatola Sonora ha realizzato numerosi progetti di teatro musicale contemporaneo in spazi non convenzionali dove la specificità della realtà acustica del sito ha reso le composizioni musicali strettamente legate ad una emotività teatrale coinvolgente spa-
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zio, drammaturgia e musica (il progetto “Quodlibet - Eventi”, una programmazione concertistica di musica contemporanea europea, e “Piedigrotta Lunaire” un concerto-azione ideato da Pasquale Scialò ed Eugenio Ottieri ambientati nella Sala del Lazzaretto del complesso architettonico dell’Ospedale della Pace di Napoli dove la memoria di una festa orgiastica, rituale, canzonettistica, oleografica, compressa tra potere e creatività, rivive attraverso la distanza contemplativa di una luce notturna, lunare di un antico luogo di dolore e sofferenze; l’opera Lamento di una monaca, ideata da Pasquale Scialò per la seicentesca cittadella di Suor Orsola Benincasa in Napoli ed incentrata sull’intreccio di due vicende femminili, quella dell’estatica beata napoletana e quella della dolente creatura di Rilke: un contrappunto di due voci diversamente ma egualmente emblematiche: partitura che nella ritualità del concerto accosta alla vocalità ed al dire dei linguaggi contemporanei (i solisti vocali, le voci recitanti, il grande coro, l’orchestra da camera), il nastro magnetico ed i live elettronics per un vero e proprio ‘teatro dei suoni’; l’Oratorio per soli, coro e orchestra Veglia, composto da Pasquale Scialò per l’inaugurazione dello straordinario spazio dell’Hortus Conclusus di Benevento con le installazioni scultoree di Mimmo Paladino, la regia di Mario Martone e la direzione musicale di Eugenio Ottieri. Oltre agli eventi illustrati, l’Associazione ha curato dal 1988 la produzione e la circuitazione delle composizioni di Roberto De Simone Festa di Requiem e Lauda intorno allo Stabat. Nel 2003 si è concretata un’importante cooperazione con il compositore americano Alvin Curran ed il Laboratorio di Musica Contemporanea del Conservatorio “D. Cimarosa” per la realizzazione dell’installazione/evento musicale Gesualdo / L’ultimo principe presso il teatro “C. Gesualdo” di Avellino in collaborazione per le installazioni multimediali con il dipartimento audiovisivo di Fabrica di Benetton. Nel 2005 ha poi sviluppato con il Dipartimento Musica di Fabrica di Benetton (diretto da Andrea Molino) il progetto “Songlines” avente per oggetto la produzione del musicista australiano William Barton, un laboratorio con delle performance aperte al pubblico (Treviso, Caserta, maggio/luglio 2005) e la registrazione di un CD e di un DVD.
Attualmente sostenuto da: Regione Campania
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Sentieri selvaggi anno di fondazione 1997 organigramma presidente: Filippo Del Corno segretario: Andrea Minetto coordinamento artistico: Filippo Del Corno, Carlo Boccadoro direzione organizzativa e amministrazione: Andrea Minetto organizzazione e promozione: Maria Dora Firrincieli ufficio stampa: Francesca Napoli componenti ensemble: Carlo Boccadoro, direzione Paola Fre, flauto Mirco Ghirardini, clarinetto Andrea Rebaudengo, pianoforte Andrea Dulbecco, percussioni Piercarlo Sacco, violino Aya Shimura, violoncello attività festival a tema specifico ogni anno singoli eventi concertistica altro masterclass attività editoriale e discografica curriculum Sentieri selvaggi è un gruppo formato da alcuni tra i migliori musicisti italiani uniti in un progetto: avvicinare la musica contemporanea al grande pubblico. Come? Organizzando stagioni, realizzando concerti, pubblicando dischi, libri e video, producendo spettacoli e performance di teatro musicale, collaborando con solisti jazz, cantanti rock, attori, registi, scrittori, videomaker, pittori, giornalisti, danzatori, coreografi... L’esperienza di Sentieri selvaggi si contraddistingue inoltre per il singolare impianto comunicativo: il tradizionale programma di sala viene sostituito da una mappa di orientamento costituita da brevi introduzioni parlate, in stile radiofonico, che precedono l’esecuzione di ogni brano, nella convinzione che non esista musica troppo difficile per un pubblico che sia privo di pregiudizi. Fondato nel 1997 da Carlo Boccadoro, Filippo Del Corno, Angelo Miotto, nell’arco dei dieci anni successivi Sentieri selvaggi ha raggiunto risultati di forte rilievo. Il gruppo ha instaurato un rapporto di stretta collaborazione con compositori quali Philip
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foto Ramella&Giannese
Glass, Michael Nyman, David Lang, James MacMillan e Louis Andriessen, che scelgono l’ensemble di Sentieri selvaggi per l’esecuzione della loro musica in Italia e come ispiratore e destinatario di loro nuove partiture. Sentieri selvaggi è regolarmente ospite delle più prestigiose stagioni musicali italiane (Teatro alla Scala, Teatro Regio di Torino, Biennale di Venezia, Amici della Musica di Palermo,Accademia Filarmonica Romana), di alcuni tra i maggiori eventi culturali del nostro paese (FestivaLetteratura - Mantova, Festival della Scienza) e di importanti festival internazionali (SKIF Festival - San Pietroburgo, International Review of Composers - Belgrado, International Festival of Contemporary Music - Tashkent, Uzbekistan). Il gruppo ha realizzato per sei anni un proprio Festival di Musica Contemporanea a Milano; nel 2005, novità assoluta per la città e per l’Italia, Sentieri selvaggi ha prodotto una stagione di musica contemporanea di cui il festival è diventato parte integrante e che si è articolata attorno al tema Parole. Nel 2006 “Il Femminile”, una stagione interamente dedicata alla creatività musicale contemporanea declinata al femminile. La stagione 2007 “Diritto di...” è invece dedicata al tema dei diritti dimenticati, vilipesi, combattuti, perduti. Ogni serata è un vero e proprio viaggio in uno specifico diritto, con musiche e parole a tracciarne il cammino. L’ensemble è regolarmente impegnato in produzioni editoriali e discografiche con lo scopo di diffondere la conoscenza della musica del nostro tempo. Ha prodotto i CD La Formula del fiore, Bad blood, Musica Cœlestis, Child. Nel 2006 ha pubblicato per la prestigiosa etichetta americana Cantaloupe Music AC/DC, un’antologia che raccoglie le tappe più significative del repertorio di Sentieri selvaggi. Nel 2007 è uscito Hotel Occidental, CD che rappresenta il diario di bordo dei dieci anni di lavoro del compositore Filippo Del Corno con l’ensemble Sentieri selvaggi per la direzione di Carlo Boccadoro. La realizzazione di spettacoli ed eventi di teatro musicale è un settore importante e ri c o n o s c i uto dell’attività di Sentieri selvaggi: le produzioni teatrali (tra cui Orfeo a fumetti di Filippo Del Corno, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Michael Nyman, The Sound of a Voice di Philip Glass), g razie al un forte impatto comunicativo che le caratterizza, hanno riscosso un ampio consenso di pubblico e cri t i c a , testimoniando così che la musica contemporanea è per tutti. Vladimir Visotsky. Il cantante al microfono canzoni tradotte da Sergio Secondiano Sacchi e strumentate da Filippo Del Corno Milano,Teatro dell’Elfo, 21 maggio 2007 (prima esecuzione) Ensemble Sentieri selvaggi con Eugenio Finardi Il cantante al microfono è un omaggio alla figura di Vladimir Visotsky (1938/1980), grande attore poeta e cantautore russo, duramente osteggiato dall’autorità sovietica negli anni ‘60 e ‘70 come dissidente.
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Non guardate al domani Milano,Teatro dell’Elfo, 28 aprile 2008 (prima esecuzione) musica di Filippo Del Corno testo di Angelo Miotto Non guardate al domani vuole essere un racconto oggettivo e documentato che porti in primo piano i fatti principali della sanguinosa vicenda del rapimento di Aldo Moro. Il testo è infatti curato da un giornalista, con un’accurata ricerca condotta sui materiali oggi disponibili. L’opera è stata selezionata tra più di 200 progetti per la fase finale del concorso internazionale Genesis Prizes for Opera.
foto Michela Veicsteinas
Acts of beauty Milano, Teatro degli Arcimboldi, 1 marzo 2004 (prima esecuzione) musiche di Michael Nyman Ensemble Sentieri selvaggi con Cristina Zavalloni Composto per Sentieri selvaggi e presentato in prima assoluta a Milano nella stagione del Teatro alla Scala, Acts of beauty è uno spettacolare canzoniere amoroso dove si alternano momenti ironici, lirici e sensuali che mettono in luce le straordinarie qualità interp r e t a t i ve di Cristina Zavalloni e degli strumentisti dell’Ensemble. John Cage Party musiche di John Cage Milano, piazza San Carlo, 6 dicembre 2004 (prima esecuzione) a cura di Carlo Boccadoro Ensemble Sentieri selvaggi, video-concept e fotografie Roberto Masotti John Cage Party è una festa musicale. I musicisti di Sentieri selvaggi, coordinati da Carlo Boccadoro, eseguono brani strumentali, vocali e teatrali in un’alternanza caleidoscopica di atmosfere e suggestioni che vanno dalla malinconia al gioco, dal potere evocativo dei suoni della natura alla musicalità degli oggetti quotidiani, dal silenzio all’esplosione sonora. The sound of a voice Torino,Teatro Piccolo Regio,13 gennaio 2005 (prima esecuzione europea) musiche di Philip Glass esecuzione musicale Ensemble Sentieri selvaggi regia Valter Malosti The Sound of a Voice si ispira alle figure di fantasmi femminili presenti nelle leggende del Giappone medievale. Il popolare compositore americano con The Sound of a Voice conferma la sua più recente predilezione per un teatro da camera di dimensioni intime, con l’intreccio timbrico di strumenti della tradizione occidentale e di quella orientale.
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L’importanza della comprensione del testo, intonato in uno stile prossimo al “recitar cantando” piuttosto che a quello lirico, è alla base della scelta, approvata dallo stesso Glass, di tradurre il libretto in italiano (il testo è stato tradotto in versione ritmica italiana da Enrico Maria Ferrando).
Attualmente sostenuto da: Provincia di Milano Comune di Milano MIBAC Regione Lombardia IMAIE Teatridithalia Fondazione Mudima Radio3 Peace Reporter Vivaticket
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SIMC SocietĂ Italiana di Musica Contemporanea SocietĂ Italiana di Musica Contemporanea International Society for Contemporary Music (ISCM) - Italian Section via Domenichino, 12 - 20149 Milano tel. e fax 02 468157 cell. 335 8112 174 simc@fastwebnet.it www.simc-italia.it
SIMC Società Italiana di Musica Contemporanea anno di fondazione 1923. Rifondata nel 2004 organigramma presidente: Davide Anzaghi segretario: Gabriele Rota (socio) attività singoli eventi concertistica ricerca altro promozione della musica contemporanea in Italia - concerti, convegni, saggi, edizioni linee artistiche La SIMC, conformemente agli scopi statutari, si occupa essenzialmente della promozione della Musica Contemporanea in Italia attraverso varie forme (concerti, convegni, saggi, edizioni). Della SIMC fanno parte coloro che a diverso titolo si occupano della musica del nostro tempo (compositori, interpreti, organizzatori, musicologi). La Società intende creare una rete di collaborazione tra persone, associazioni, istituzioni, enti particolarmente vicini a questa problematica. progetti selezionati Musiche per strumenti a percussione Ameno (Novara), 10 settembre 2005 in collaborazione con la Fondazione Calderara Riccardo Balbinutti, percussioni repliche: Chiostro del Seminarino di Bergamo Alta, 12 settembre 2005 in collaborazione con Comune di Bergamo - Associazione Musica Aperta Il Melologo Ovada, 25 agosto 2006 prime esecuzioni assolute di melologhi nuovi Sonia Grandis, voce recitante femminile Francesco Porfido, voce recitante maschile Andrea Turra, pianoforte Riccardo Balbinutti, percussioni in collaborazione con il Comune di Ovada repliche:Vacciago d’Orta, Fondazione Calderara, 16 settembre 2006 Milano, La Triennale di Milano, 17 settembre 2006 Seveso, Accademia Marziali, 30 settembre 2006 Milano, Palazzina Liberty, Arcipelago Musica, 15 novembre 2006
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Bergamo, Civico Istituto Musicale Donizetti, Sala Piatti, 22 novembre 2006 Convegno su Niccolò Castiglioni Seveso, Accademia Marziali, 30 settembre 2006 Poesia chiama musica Bergamo, Orto Botanico, 28 luglio 2007 Clio Cipolletta, Silvia Pennarella, Maria Pilar Perez Aspa, Sonia Grandis, voci recitanti Luisa Sello, Rose-Marie Soncini, flauto Raffaele Bertolini, clarinetto Raffaello Negri, violino Andrea Favalessa, violoncello lettura di poesie inedite intercalata da Intermezzi musicali per flauto, clarinetto, violino e violoncello, in prima esecuzione assoluta in collaborazione con Novurgia, Bergamo Estate 2007, Comune di Bergamo, Associazione Musica Aperta repliche: Ovada, Castello di Rocca Grimalda, 18 agosto 2007;Vacciago di Ameno (Lago d’Orta), 15 settembre 2007; Spazio Verde della Fondazione Calderara,Vacciago di Ameno (Lago d’Orta); Milano, Salone d’onore della Fondazione Verdi, 30 settembre 2007; Seveso, Auditorium dell’Accademia Marziali, 19 gennaio 2008 Audiovideostorie creazione di brevi storie letterarie con valenza anche teatrale con commento musicale (per clarinetto, violoncello e pianoforte) progetto in fase di realizzazione storia La SIMC (Società Italiana di Musica Contemporanea) nacque nel 1923 come CDNM (Corporazione delle Nuove Musiche), quale emanazione dell’ISCM (International Society of Contemporary music), sorta a Londra lo stesso anno; l’attuale denominazione venne adottata nel 1928. Da subito la Società, fondata da personalità di grande spicco quali Casella, Respighi, Pizzetti, De Sabata e Malipiero, si è prodigata per la promozione, la diffusione e l’approfondimento della conoscenza della musica contemporanea in ogni suo aspetto culturale. Con il suo operato la Società si è ben presto inserita nel tessuto musicale italiano, fornendo un supporto alle varie generazioni di musicisti italiani che si sono succedute, collaborando con la maggior pate delle istituzioni musicali italiane e organizzando eventi di portata anche internazionale: ricordiamo ad esempio il III festival ISCM di Venezia del 1925 (che dette origine al Festival di Musica Contemporanea di Venezia, oggi Biennale Musica), fortemente voluto da Casella, con la partecipazione delle principali figure del Novecento musicale, e il Festial ISCM del 1959 - in collaborazione con la RAI - che rappresentò in quegli anni cruciali un
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esauriente panorama delle principali tendenze compositive.Tale positiva e stimolante spinta continuò soprattutto durante la presidenza di Mario Peragallo, con Vittorio Fellegara come segretario (1963-1986). Nel 2004 la SIMC venne radicalmente rifondata e rinnovata, dotata inoltre di un nuovo statuto, più rispondente alle esigenze dei tempi nuovi, e ora si sta gradualmente rinforzando nel numero degli iscritti e sta acquisendo nuovamente un respiro europeo, rinsaldando i rapporti con la “casa madre” dell’ISCM e facendosi conoscere per la bontà delle iniziative. Tra queste, particolare impor tanza riveste l’interesse per nuove forme di espressione, quale il melologo e un ripensamento del rapporto tra poesia e musica.
Attualmente sostenuto da: quote sociali
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Sixxen Altre Musiche Brake Drum Percussion anno di fondazione 1983 organigramma presidente e direttore artistico: Pietro Bertelli componenti ensemble: Davide Micheletto Enrico Bertelli Luca Carrara Gianni Casagrande Andrea De Marchi Andrea Mascherin Pietro Bertelli, direttore attività rassegna Finestre sul ‘900 (organizzato da Provincia di Treviso e Comune di Treviso dal 2008) concertistica Brake Drum Percussion ricerca Master of Art c/o Cardiff University Contemporary Percussion curriculum Il Bra ke Drum Percussion muove i primi passi nel panorama musicale italiano nel 1983, per volontà di Pietro Bertelli, attraverso un’intensa attività di studio e collaborazione con compositori e musicisti, ha gettato le basi per la costruzione di una fo rmazione che potesse affrontare il grande repertorio del ‘900 dedicato esclusivamente agli strumenti a percussione. Tra il 1988 e il 1989 il Brake Drum Percussion si consolida nell’attuale formazione di sestetto. Attualmente il gruppo può contare su un “parco sonoro” di oltre 150 strumenti ed è in grado di disporre di circa 12 percussionisti. Il repertorio sperimentato e realizzato dall’ensemble comprende musiche di Cage, Xenakis, Nono, Radulescu, Donatoni, Scelsi, Reich, Riley, Obst, Nishimura, Holten, Flammer, Brizzi, Scannavini, Cisternino, Centazzo, Dufourt, Correggia, Louvier ed altri, inoltre il gruppo può vantare più di 20 prime esecuzioni assolute. Vari gli ensemble con cui il gruppo ha collaborato, tra i quali Mitteleuropa Orchestra di Andrea Centazzo, Nuove Sincronie di Milano, Octandre di Bologna e le orchestre di Belluno, Treviso, Udine, Pordenone,Vicenza e Venezia. “... è il suono che il Brake Drum Percussion trae dalle par titure a stupire ed entusiasmare.” Andrea Centazzo. Questo lo si è potuto apprezzare in prestigiosi festival e rassegne di musica contemporanea quali: Biennale Musica, Sonopolis a Venezia, Progetto Siddharta a Mestre
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edizioni 1997, 1998 Settembre Musica e Festival Antidogma a Torino, Finestre sul Novecento a Treviso, Musica Verticale, Nuova Consonanza, Roma incontra il Mondo (Brake Drum Percussion e Tenores di Bitti) a Roma, Ater Forum Ferrara, Cinema Ritrovato Bologna, Expo ‘92 di Siviglia, Computer Art Festival di Padova,Times Zones di Bari, Accademia Chigiana di Siena, Summer Laboratory of Architecture della Pensylvania University, Lucero Festival di Parigi, Les Seimaines Musicales Interernationales d’Orleans a Orleans, Stadtische Museeum di Heilbronn, Auditorium Nacional di Madrid, Festival Luigi Nono di Trieste (con diretta radiofonica trasmessa da Radio Tre Suite-RadioRai), Festival del Cinema Muto a Pordenone; Settant’anni di Sylvano Bussotti ad Asolo, Festival Ring-Ring di Belgrado, Festival Scelsi di Roma, Registrazione (2006) per la Radio Tedesca SWR (Sudwestrundfunk) Numerose sono le collaborazioni discografiche che hanno visto impegnati i componenti del Brake Drum Percussion, alle quali si aggiungono due incisioni interamente realizzate dal gruppo: nel 1995 Pleiades di Iannis Xenakis e Ketiak di Akira Nishimura, hanno riscosso lusinghieri consensi di critica. Nel 1999 il secondo lavoro con un CD dedicato esclusivamente a compositori italiani - Giacinto Scelsi, Enrico Correggia, Franco Donatoni, Marco Giommoni e Nicola Cisternino. La costante voglia di crescita culturale ed artistica ha portato il gruppo a sperimentare nuovi approcci alla musica, creando varie sezioni del Brake Drum Percussion che alimentano una costante dinamicità in ambito esecutivo, compositivo e didattico.
Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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SSRG Sicilian Soundscape Research Group - onlus anno di fondazione 2005 organigramma presidente: Stefano Zorzanello attività singoli eventi ricerca altro produzione CD e seminari linee artistiche SSRG - Sicilian Soundscape Research Group onlus è una “organizzazione non lucrativa di utilità sociale” che raccoglie nel terri t o rio siciliano persone interessate all’ascolto, allo studio, alla gestione responsabile dell’ambiente acustico in cui viviamo, con particolare propensione verso il suono ambientale. Una delle attività principali di SSRG - onlus è rivolta alla ricerca nel campo della comprensione dei fenomeni sonori dell’ambiente e della loro interpretazione cultura l e. Riteniamo che ogni tipo di intervento, sia esso di natura divulgativa, di sensibilizzazione sociale, di produzione artistica o di speculazione filosofica o scientifica, necessiti di un approccio conoscitivo, che parta dall’esperienza e dall’analisi di una data realtà o pratica acustico-sonora, t e rritorialmente localizzata, ovvero site specifi c. Le “espressioni dell’estetico” costituiscono mezzi a t t raverso i quali la nostra coscienza e cultura si manifestano. Le arti a loro volta, per quel che riguarda il nostro specifico campo d’indagine, si possono servire del suono (ambientale e non), come elemento formale o come medium comunicativo. Alcuni progetti di SSRG onlus sono progetti che si misurano nel contesto dell’arte con una intenzione di riflessione estetica ed etica i n t o rno al tema dell’ascolto e dell’impiego del suono nelle nostre vite. progetti selezionati Ascolta Palermo/Palermo Ascolta Palermo, Palazzo Steri, Orto Botanico, Alia, Grotte della Gurfa, 26-30 aprile 2005 incontri internazionali di studio sul paesaggio sonoro; cinque giorni di conferenze dibattiti, installazioni, in collaborazione con Curva Minore e Università degli studi di Palermo, AGLAIA musiche e audio presentazioni di G. Proy, S. Zorzanello, S. Feld, R. M. Schafer, A. Mayr, C.Wolff Soundwalk “à la carte”: percorso 1: Scale Diverse, partenza da Villa Giulia, prosecuzione per Villa a Mare, Kalsa, Piazza Marina,Villa Garibaldi percorso 2: Quattro “Canti”, partenza da Quattro Canti, prosecuzione per Fontana Pretoria, via Divisi, via Calderai, via Roma, mercato della Vucciria, piazza S. Domenico, via Bandiera, via di S. Agostino, chiesa di S.Agostino, mercato del Capo, Porta Carini percorso 3: La via dell’Acqua che Scorre, partenza da via Carmelo Lazzaro, piazzale Luigi Biondo, piazza S. Orsola, Cimitero Monumentale S. Spirito, Metropolitana Vespri
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Comporre lo spazio-Comporre il tempo workshop di soundscape composition SoFar, Zo Centro Culture Contemporanee, Catania, 4 dicembre 2005 a cura di Stefano Zorzanello Agorafonia Catania, 2006 indagine socio-acustica su tre piazze storiche catanesi con produzione di DVD rom interattivo prodotto da SSRG onlus e incluso in Atlas n°31 La Città Suonante, Rivista dell’INU, Istituto Nazionale di Urbanistica Süd Tirol-Alto Adige Laboratorio di educazione all’ascolto Catania, Liceo Scientifico Boggio Lera, marzo-aprile 2007 Conversazioni Geologiche Catania, Etna Crateri di Monti Sartorius, 12-15 luglio 2007 workshop e concerto con cento musicisti sull’Etna, di Environmental music con Alvin Curran, prodotto da Zo Centro Culture Contemporanee per Cultania Festival, in collaborazione con SSRG onlus Cultania Soundwalk tre passeggiate sonore per Cultania Festival Catania, 27 ottobre 2007 1. Oasi e Riserve Acustiche percorso: Giardino dei Novizi al Monastero dei Benedettini (piazza Dante), via Maura, via Beritelli, via Gesuiti, via Crociferi, scalinata Alessi, via Pardo, via Gisira, Pescheria, piazza Duomo,Terme Achilliane - piazza Università 2. La ricerca del silenzio, ovvero da dove la città si ascolta percorso al Cimitero Monumentale di Acquicella: viale della Rimembranza, viale della Speranza, perimetro, deriva acustica 3. La città e il suo fronte a mare (Catania ha una metropolitana!) percorso: Piazza Borgo, Stazione Borgo, Stazione Centrale, Porto, Molo di Levante Introduzione al Paesaggio Sonoro Catania, 10-14 marzo 2008 workshop per l’Accademia di Belle Arti di Catania storia Prima della sua costituzione ufficiale come onlus, SSRG nasce in seguito ad un workshop organizzato da Stefano Zorzanello, e realizzato dal 10 al 12 dicembre presso Zo Centro Culture Contemporanee di Catania, a cura del Maestro e studioso Albert Mayr sul tema “Città in ascolto”. All’iniziativa, che prevede lezioni frontali, esperienze d’ascolto del suono ambientale, soundwalk (passeggiate sonore), registrazioni e riascolti guidati, brainstorm, com-
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posizioni verbali ed esecuzioni di environmental music, partecipano circa una ventina di persone. A questo nucleo di persone, un sottogruppo dalla variegata formazione disciplinare (antropologia, psicologia, musica, architettura, ingegneria acustica, arte visiva) decide di iniziare un percorso di ricerca intorno al tema del suono ambientale, cercando di impiegare le metodologie sviluppate da R. M. Schafer e dal World Soundscape Project. Nel giugno 2005, il gruppo si formalizza come associazione onlus, specializzandosi nella tematica del paesaggio sonoro e dell’ecologia acustica. La ricerca iniziata sfocia nel progetto Agorafonia, indagine socio-acustica su tre piazze storiche catanesi, pubblicata sul web e su dvd rom interattivo. La ricerca suscita notevole interesse nel settore dei soundscape studies, e viene presentata in numerose occasioni sia ambito accademico ed extra accademico. Altre attività di ricerca e divulgazione (convegni, tavole rotonde, concerti, seminari) seguono sino ad oggi, su un terreno che tende a far convergere l’interesse scientifico-antropologico verso il tema del suono che ci circonda con gli sviluppi della musica e dell’arte, ambientale e concettuale, degli ultimi decenni.
Attualmente sostenuto da: Regione Sicilia, Assessorato alla Cultura
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SuonoSonda rivista di ricerca musicale anno di fondazione 2003autorizzazione del Tribunale di Genova organigramma editore: Francesco Denini coordinamento artistico: Francesco Denini - Carla Magnan direttore responsabile: Guido Caserza (giornalista) tecnico del suono: Paolo Valenti webmaster: Raffaello Bisso art director: Bruno Meneghelli, Anna Sateramo amministrazione: Alberto Macrì, Marco Porsia altri redattori: Alessio Ageno (architettura/musica); Giulia Giancristofaro, Laura E. Parodi (culture orientali); Andrea Valle (semiologo/compositore) linee artistiche La rivista nasce col proposito di esplorare il presente musicale alla ricerca delle zone felicemente libere dai vincoli degli indotti produttivi più rigidi della vita musicale, creando uno spazio riservato, in cui la creatività, nella sua costitutiva libertà originaria, possa trovare un ambito di protezione presso cui poter germogliare, qualsiasi sia l’ambito di provenienza dei musicisti ospitati. Nella sua stessa struttura la rivista SuonoSonda prevede di avvicinare il più possibile l’attività critica e creativa, cercando di ricreare, in breve cerchio, il ben più ampio circuito creativo della musica, dalla scrittura all’interpretazione e all’ascolto, sia esso immediato o criticamente esercitato. Per far ciò, la rivista - attualmente un semestrale che si può ricevere per posta, previo abbonamento - s’incentra sulla presenza di un CD, contenente brani della più viva creatività musicale scelti in corrispondenza con le tematiche espresse di volta in volta da ogni singolo numero, una partitura in formato pocket di uno dei brani ospitati nel CD e della pubblicazione più propriamente scritta, contenente interviste, brani di illustrazione delle composizioni interne al CD e uno spazio critico-musicologico più propriamente inteso. La rivista ospita interviste e scritti variamente concepiti, in cui ogni musicista può illustrare liberamente il suo agire creativo e può presentare il suo specifico intervento nel CD. È inoltre presente uno spazio più propriamente saggistico in cui si prova a sviluppare di volta in volta il tema d’ogni singolo numero. Ogni numero ha infatti un tema particolare.Tale tema non vuole essere molto più di uno stimolo per l’immaginazione, posto volutamente sulla soglia - sì che non possa limitare in qualche modo la libera proliferazione degli spazi critici e creativi. Si intende tra l’altro dedicare una particolare attenzione alla produzione di registrazioni e di contenuti relativi ad opere trascurate di pur noti e importanti compositori italiani e stranieri, meritevoli di una maggiore considerazione o di una vera e propria scoperta da parte del
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pubblico e la stessa rivista è regolarmente impegnata in produzioni editoriali e discografiche – commissionando nuove esecuzioni o brani a musicisti e compositori - con lo scopo di diffondere la conoscenza della musica del nostro tempo. In quest’ambito, l’attività di SuonoSonda intende avvalersi della più ampia collaborazione con musicisti, orchestre, enti, fondazioni e strutture televisive e radiofoniche al fine di diffondere il più possibile, grazie anche all’ausilio del nostro sito, che diventerà in vista di una sua effettiva trasformazione una vera e propria rivista web (SuonoSonda web), la testimonianza che la musica contemporanea può e deve essere per tutti. Pressoché ogni numero della rivista è stato accompagnato da un’intervista su Radio3 Suite (della RAI RadioTelevisione Italiana) con ascolto di uno o più brani scelti dal CD pubblicato. Sul nostro sito sono scaricabili in MP3 le trasmissioni finora andate in onda. La redazione è formata da professionisti di vari settori che mettono a disposizione per passione le loro peculiarità ed esperienze al fine di costruire insieme questo progetto unico nel suo genere. Il nostro unico sostegno, almeno per ora, sono gli abbonamenti (molte biblioteche, conservatori e università hanno aderito al nostro programma) e le vendite in alcune librerie interessate alla musica del settore. Molte le personalità che a vario titolo hanno collaborato con noi sin dal primo numero: Azio Corghi, Alberto Colla, Goffredo Petrassi, Francesco Pennisi, Pierre Boulez, Sylvano Bussotti, Luciano Berio, Isang Yun, Mauro Cardi, Sonia Bo, Morton Feldman, Gyorgy Kurtàg, Mario Gamba, Roberta Vacca, Massimiliano Damerini, Giulio Bernasconi. Aderire alle attività di SuonoSonda, sostenerci, collaborare con brani e registrazioni vuol dire già, di fatto, aver compreso concretamente l’intima indipendenza, l’intenzionale curiosità auditiva e la conseguente inevitabile e positiva fragilità dell’intero nostro progetto, in un senso che non può non fare di ogni abbonato un nostro potenziale suggeritore, un nostro possibile collaboratore e anche un critico prezioso che non mancheremo di ascoltare attentamente.
Attualmente sostenuto da: autofinanziamento abbonamenti
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Tempo Reale Centro di Ricerca, Produzione e Didattica musicale via Pisana, 77 - Villa Strozzi - 50143 Firenze tel 055 717270 fax 055 717712 info@centrotemporeale.it www.centrotemporeale.it
Tempo Reale anno di fondazione 1987 organigramma fondatore: Luciano Berio (1925-2003) presidente: Maurizio Frittelli direttore: Francesco Giomi staff musicale: Francesco Canavese, Damiano Meacci, Kilian Schwoon collaboratori: Patrizio Barontini, Lelio Camilleri, Andrea Ferrara, Ludovico Franco, Tommaso Selvetti progetti didattici: Stefano Luca, Michele Tadini sistemi informatici: Mario Carovani organizzazione: Elisabetta Macumelli, Loredana Terminio responsabile amministrativo: Massimo Carotti segreteria amministrativa: Roberta Porciani attività rassegna Incontri Musicali ricerca live electronics altro formazione e didattica linee artistiche Fondato da Luciano Berio nel 1987,Tempo Reale è un punto di riferimento per la ricerca, la produzione e la formazione nel campo delle nuove tecnologie musicali. Dalla sua costituzione il Centro è stato impegnato nella realizzazione delle opere di Berio, opere che lo hanno portato a lavorare nei più prestigiosi contesti concertistici di tutto il mondo. Lo sviluppo di criteri di qualità e creatività derivati da queste esperienze si è riverberato nel lavoro condotto continuativamente tanto con compositori e artisti affermati quanto con giovani musicisti emergenti. I temi principali della ricerca riflettono un’idea di poliedricità che da sempre caratterizza le scelte e le iniziative di Tempo Reale: l’ideazione di eventi musicali di grande spessore, lo studio sull’elaborazione del suono dal vivo, le esperienze di interazione tra suono e spazio, la sinergia tra creatività, competenza scientifica, rigore esecutivo e didattico. Alle attività di ricerca in queste aree vengono affiancate regolarmente manifestazioni, incontri e progetti sul territorio che
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vedono il Centro collaborare con le principali istituzioni della Toscana, sia in campo musicale, teatrale e della danza, sia nella promozione di una fitta rete di esperienze didattiche. progetti selezionati XIV CIM - Colloquio di Informatica Musicale convegno e quattro concerti Firenze, Studio C-RAI/Limonaia di Villa Strozzi, 8-10 maggio 2003 produzione: AIMI,Tempo Reale Berio project Ravenna Festival, 13 luglio 2005 Uri Caine Ensemble & Tempo Reale repliche: Roma, Auditorium Parco della Musica, 12 novembre 2006 Vienna, Konzerthaus, 19 aprile 2007 produzione: Ravenna Festival/Tempo Reale concerto Torino, Auditorium della RAI, 20 marzo 2006 festival RAI - Nuova musica Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI musiche di Boulez, Pousseur, Di Bari produzione: OSN-RAI/Tempo Reale Laborintus. Berio-Dante-Sanguineti lezione di Edoardo Sanguineti e concerto Firenze, Fabbrica Europa, Stazione Leopolda, 16 maggio Tempo Reale Ensemble Danilo Grassi, direttore Sandro Lombardi, voce recitante musiche di Luciano Berio produzione:Tempo Reale storia Dalla sua fondazione, le infrastrutture di Tempo Reale sono costituite da una sede con gli uffici organizzativi e amministrativi presso Villa Strozzi a Firenze e da due studi di produzione e post-produzione sempre presso Villa Strozzi. Dal 2006 Tempo Reale è accreditato presso la Regione Toscana come agenzia formativa per la formazione professionale superiore e dal 2007 è dotato di certificazione ISO9000:2001 sempre per l’erogazione di attività formative. Negli ultimi anni il Centro è stato protagonista di eventi musicali in Italia e all’estero, anzitutto in produzioni di opere di Luciano Berio: Ofanìm, eseguito in tutto il mondo e recentemente a Firenze, Londra e Budapest; Outis, andato in scena al Teatro alla Scala nel 1996 e ripreso nel 1999 prima alla Scala e poi al Théâtre du Châtelet di Parigi; Cronaca del Luogo, l’azione di teatro musicale che ha inaugurato il Festival di Salisburgo del 1999; Altra Voce, eseguito negli ultimi anni alla Carnegie Hall di New York, alla Kioi Hall di Tokyo, all’Auditorium di Roma,
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al Teatro alla Scala di Milano e a Konzerthaus a Vienna. Altri compositori hanno realizzato e realizzano le loro opere (sinfoniche, da camera, radiofoniche, di teatro musicale) negli studi del centro: tra questi, recentemente, Marco Di Bari, Lelio Camilleri, Adriano Guarnieri, Betty Olivero, Henri Pousseur, Andrea Saba, Marco Stroppa, Stefano Trevisi. Recentemente si sono realizzate collaborazioni di grande ri l i e vo come quella con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI o quelle orientate al teatro e alla danza con partner come il Teatro Metastasio di Prato, la Biennale di Venezia, R avenna Festival, la compagnia Virgilio Sieni Danza, l’Ensemble Micha van Hoecke e altre realtà produttive. A queste iniziative si sono affiancati progetti speciali legati al rapporto tra suono e spazio: la progettazione di grandi installazioni sonore, tra cui quelle per l’Esposizione Universale di Hannover, per l’inaugurazione dell’Auditorium di Roma di Renzo Piano e recentemente per la mostra restrospettiva “RPBW. Le città visibili” alla Triennale di Milano; la collaborazione con AdF per lo studio e la realizzazione di sistemi audio e musicali per l’aeroporto di Firenze ; la collaborazione con la Provincia di Firenze per la progettazione della Sala di Lorenzo a Palazzo Medici Riccardi, così come altre collaborazioni con partner come il Comune di Milano, la Fiera del libro di Torino e Mediasfera di Firenze. Dal punto di vista della didattica musicale, negli ultimi anni è stato messo a punto un metodo di apprendimento collettivo della musica e di educazione al suono dedicato ai bambini nella fascia tra i sei e i dieci anni. Questa attività ha riscosso un importante successo in Italia, con attività svolte a Firenze, Siena, Radicondoli, Milano, Roma, sia all’interno di istituzioni scolastiche che altrove.
Attualmente sostenuto da: Regione Toscana (socio fondatore) Provincia di Firenze (socio fondatore) Comune di Firenze (socio fondatore) Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ministero per l’Università e la Ricerca Ente Cassa di Risparmio di Firenze
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TiConZero anno di fondazione 1995 organigramma presidente e direttore artistico: Alessandro Olla segreteria organizzativa: Silvia Schirru ufficio stampa: Riccardo Sgualdini (collaborazione esterna) grafico: Elisa Marras (collaborazione esterna) amministrazione: Dario Mannoni (collaborazione esterna) componenti Ensemble Moex: Alessandro Olla, laptop e tavola acustica Simone Balestrazzi, laptop e dispositivi elettroacustici Monica Serra, voce Adriano Orrù, contrabbasso Silvia Corda, tastiere e oggetti sonori Paolo Sanna, percussioni Sara Aresu, chitarra elettrica, tabletop componenti Ensemble Sintax Error: Marco Cappelli, chitarra e live electronics Daniele Ledda, elettronica Alessandro Olla, set elettro-acustico Roberto Pellegrini, percussioni attività stagione Teatri del suono festival Signal rassegna microonde altro didattica linee artistiche TiConZero si occupa di musica d’avanguardia, elettronica e sperimentale e punta sulla trasversalità dei linguaggi, proponendo e occupandosi degli sfaccettati segnali dell’avanguardia artistica che gravitano intorno alla musica. Le opere che propone sono dedicate a quel pubblico che avverte la necessità del rinnovo dei linguaggi, che desidera espressioni di segno innovatore, che ambisce a percorsi mentali originali e prospettive alternative a quelle preconfezionate dalle logiche del consumo culturale. L’abbinamento della musica e la videoarte si è rivelato particolarmente felice e apportatrice di consensi; tale scelta è in buona parte ispira-
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ta alle commistioni, ormai piuttosto frequenti, tra i vari linguaggi artistici, soprattutto per quel che riguarda le produzioni d’avanguardia e di ricerca. Gli artisti coinvolti rappresentano le leve emergenti di una ricerca al confine tra la dimensione sonora e quella visiva, apprezzata in contesti istituzionali e non, sia in Italia che all’estero. Le tecniche di composizione ed esecuzione privilegiate conducono alla realizzazione di musiche originali, realizzate dal vivo con strumenti di varia natura: elettronici, computer, tradizionali, elettroacustici, oggetti sonori, privilegiando l’uso di nuove tecnologie applicate alla musica. Ticonzero esplora la dimensione sonora attraverso le ricerche contemporanee che intrecciano i linguaggi e le pratiche, in una continua messa in discussione dei presupposti compositivi, che è poi il punto di partenza di ogni pensiero artistico votato alla sperimentazione e pienamente aperto al cambiamento. progetti selezionati
Aleph Bastioni di Bonifacio (FR), aprile 2002 Villaperuccio (CA), Parco archeologico di Montessu, maggio 2003 Serri (NU), Sito archeologico di Santa Vittoria, luglio 2005 Goni (CA), Sito archeologico Pranu Muttedu, agosto 2007 Progetto di sonorizzazione e azioni di teatrodanza, realizzato in oltre 20 siti archeologici della Sardegna. Nelle diverse versioni può coinvolgere 10 musicisti, 3 attori, 2 danzatrici. Tibiancodistorto Monserrato,Teatro Akroama, dicembre 2003 Progetto di danza contemporanea, musica sperimentale e videoart realizzato in coproduzione con l’Associazione Lucidosottile, coinvolge: 5 danzatrici, 1 videoartista, 2 musicisti. repliche: Cagliari, Teatro Sant’Eulalia, 9-10 aprile 2005; Cagliari, Spazio Man Ray, 20 maggio 2005 Invisibile lands San Francisco (USA), Luggage Store, 16 settembre 2004 Cagliari, Cripta San Domenico, 11 dicembre 2007 Progetto di musica elettronica e videoart realizzato con i VJ “signorafranca” (Marcello Cualbu e Michele Casanova) repliche: San Diego, 24 settembre 2004; Marsiglia, 16 giugno 2005; Cagliari,Teatro Sant’Eulalia, 13 maggio 2006; Museo di Arte Contemporanea di Grenobl e, 24 maggio 2006; Londra, Red Rose Club, 25 maggio 2006; Londra, Battersea Arts Centre, 31 maggio 2006; Quartu Sant’Elena, Chiostro di Sant’Anna, 22 giugno 2006; Grenoble, Galleria d’arte dLa fontane, 1 marzo 2007; barcellona, Spazio Multifunzionale Miscellanea, 4 marzo 2007; Barcellona, Museo d’Arte Contemporanea MACBA, 12 maggio 2007; Riola Sardo, Parco dei suoni, 3 agosto 2007
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Drop Out Teatro Sant’Eulalia, 26 maggio 2008 È uno spettacolo di teatro e musica realizzato con la compagnia “i normodotati” . Il gruppo di lavoro esiste dal 2000 ed è formato da portatori di disagio mentale e dai loro familiari. La peculiarità del lavoro è quella di agire trasversalmente all’interno del disagio psichico che non vive solo nel portatore ma si manifesta, seppur diversamente, in tutta la dinamica dei rapporti familiari. Lo spettacolo è stato il frutto di un laboratorio di 3 mesi realizzato dal musicista Alessandro Olla e dall’attore Massimo Zordan. I testi teatrali e le musiche sono frutto di un lavoro di scrittura creativa e di musica d’insieme. Repliche: Settimo San Pietro, Casa Dessy, 20 ottobre 2007; Cagliari, Teatro La Vetreria, 22 dicembre 2007; Monserrato, Circolo Giuseppe Verdi, 23 dicembre 2007. storia Attiva dal 1995 l’associazione culturale TiConZero cura e promuove lo svolgimento di performance, sonorizzazioni, incontri di ricerca, laboratori musicali e teatrali, sul terri t o rio locale, nazionale e internazionale. Gli interessi trasversali dell’associazione si manifestano maggiormente negli spettacoli, a cui si imprime un carattere multimediale che permette di studiare le implicazioni dei diversi linguaggi espressivi. Essi diventano perno di una visione prospettica interdisciplinare. Attenzione ed interesse pri o ri t a ri sono l’utilizzo delle nuove tecnologie e media digitali, sia nella ricerca che nella didattica.Tutte le attività sono svolte in quell’ambito vasto e diversificato di espressioni ori g inali che, partendo dal teatro, dalla danza o dalla musica, vogliono sfuggire alle logiche del consumo culturale e alle più scontate connotazioni di genere, con l’obiettivo di indagare modi non usuali di organizzare i linguaggi e di coinvolgere criticamente il pubblico. Nel campo didattico l’approccio pedagogico si fonda sulla convinzione dell’assoluta identità creativa del singolo partecipante, che svolge un proprio percorso e fa sua un’esperienza cognitiva tecnica ed umana. Hanno collaborato con TiConZero organismi culturali e singoli collaboratori del panorama artistico italiano e internazionale, differentemente impegnati nella produzione e nella diffusione musicale e teatra l e,ma avvicinati dalla volontà di sostenere, con azione comune, attività creative di segno innovatore. TiConZero ha attivato uno studio di registrazione e una stru tt u ra tecnica che consente all’associazione larga autonomia nell’ambito della produzione artistica. Nel 2000 ha costituito una compagnia teatrale fo rmata da portatori di disagio mentale,“I normodotati”, con la quale ha realizzato tre produzioni teatrali e oltre 40 rappresentazioni; nel 2001 ha iniziato una tourn é e nelle scuole, finanziata dalla ASL 8, che si è protratta fino al 2005: sono state realizzate oltre trenta repliche dello spettacolo La prova. Nel giugno 2002 lo spettacolo è stato realizzato a Padova alla Biennale di teatro e psichiatria, Festival internazionale del teatro attivo nel disagio psichico. Dal 1999 al 2005 ha organizzato microOnde rassegna di musica improvvisata, sperimentale e workshop. Dal 2006 organizza a Cagliari Signal festival di musica d’avanguardia e linguaggi collatera l i .
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curriculum Ensemble Moex L’ensemble Moex nasce nel 2003 da un gruppo eterogeneo di artisti (performer in campo musicale, danzatori e videoartisti), provenienti da iter e da estetiche differenti, sotto l’impulso del compositore catalano Victor Nubla. Attualmente l’ensemble è formato da sette musicisti che propongono una ricerca continua, spaziando in diversi contesti solo in parte riconducibili a generi musicali: minimal, noise, fitte tessiture poliritmiche e guizzi timbrico-industriali. Moex realizza progetti musicali originali con l’obiettivo di proporre nuovi rapporti tra musica e spazio, tra suono e immagine, e lo fa trasformando le risorse individuali in collettive. L’ensemble usa l’improvvisazione come metodo compositivo, lasciando in fase esecutiva ampi spazi di creatività, che parte comunque da linee ben tracciate; generando sempre una ricca varietà espressiva slegata da categorie e convenzioni. Gli strumenti, usati in modo (quasi) rigorosamente non convenzionale, dialogano tra loro: contrabasso, chitarra, sampler si accostano a pentole, graticole, molle, secchi e altri oggetti di uso quotidiano per ricreare, de-strutturato e rielaborato, un magma sonoro e d’ambiente amplificato. curriculum Ensemble Sintax Error La musica dei Syntax Error esprime la possibilità di ascoltare sul proprio impianto stereo o computer, dischi o file di qualunque musica esistente, senza limiti né geografici, né cronologici, né gerarchici, dalla musica antica alle colonne sonore dei B-movies. In particolare, il loro sound è dedicato alla musica per le immagini, infatti il linguaggio cinematografico e visivo, con spot, videoclip, film, animazione e documentari, ha creato un vero e proprio codice fatto di rapidità e citazione. Il riferimento al cinema è sia letterale, nelle atmosfere e nella citazione di autori, sia indiretto, suggerendo l’ascolto dei pezzi come soundtrack di film immaginari. Nei loro brani sono presenti incroci fra generi e stili, ma anche campionamenti che riciclano fonti sonore preesistenti. Attraverso il tessuto connettivo dell’improvvisazione vengono spazzati via i bastioni dei generi musicali, mettendo a contatto musiche molto distanti fra loro.
Attualmente sostenuto da: Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport Comune di Quartucciu - Assessorato alla Cultura
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Trio Aedòn anno di fondazione 1998 organigramma presidente: Stefano Marzi coordinamento artistico: Stefano Marzi, Stefano Bartolucci segretario: Stefano Bartolucci componenti ensemble: Stefano Marzi, clarinetto Gabriele Zoffoli, violoncello Stefano Bartolucci, pianoforte attività festival Festival Musicale Valconca rassegna Rassegna Giovani Musicisti Valconca linee artistiche Primario scopo dell’associazione Aedòn è quello di essere promotore di un’attività concertistica e didattica, che concorra positivamente alla diffusione della cultura italiana (soprattutto la contemporanea) sia in Italia che nel mondo. I progetti dell’associazione si articolano di mirate proposte, realizzate principalmente dal trio Aedòn in collaborazione con compositori, musicisti, attori, ballerini, istituzioni e associazioni culturali. progetti selezionati L’avanguardia Italiana Pesaro,Teatro Sperimentale, 21 gennaio 2001 organizzato dall’Ente Concerti di Pesaro Trio Aedòn New Lands, No Borders Verucchio, Emilia Romagna Festival, 18 luglio 2004 (prima esecuzione) musica di Fabrizio Festa e testo di Michael Hall Trio Aedòn Fabrizio Festa, sintetizzatore e live electronics Un’immagine presiede all’intera concezione di questo bra n o : Ulisse che racconta la sua storia … la musica è arte geografica ed esplorativa che ci porta a capire, che il mondo non ha confini repliche: Emilia-Romagna Festival; Festival Encuentros, Buenos Aires (Argentina); BBK Festival, Bilbao (Spagna); Musica Insieme, Bologna; Musica Contemporanea in Irpinia, Avellino; Filarmonica di Vilnius (Lituania); Rive-Gauche, Galleria d’Arte Moderna, Torino; Festival Internazionale Cervantino, Guanajuato (Messico).
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Omaggio a Piazzolla Morciano di Romagna, 6 gennaio 1996 (prima esecuzione) Trio Aedòn Orchestra Reunion Cumbre Mario Marzi, direttore con la collaborazione di ballerini di tango incontro con la poetica e la forza espressiva del grande artista argentino repliche: Teatro Bibiena, Mantova; Concert Hall, Friburgo; Festival del Tango,Verona; Preggio Music Festival Amor de Tango Orta San Giulio, X Festival dei Laghi, 26 luglio 2003 (prima esecuzione) Ruben Celiberti, cantante, voce recitante e ballerino Trio Aedòn lo spettacolo prende spunto dalla vita artistica ed umana dell’eclettico ballerino italo-argentino Ruben Celiberti, inevitabilmente intrisa delle emozioni degli artisti che hanno fatto la storia del tango princincipali repliche: Palazzo Antaldi, Ente Concerti di Pesaro; Teatro Rossini, Pesaro; Teatro Coccia, Novara curriculum L’attività del Trio Aedòn inizia nel 1993, dall’unione di tre musicisti, vincitori di numerosi concorsi solistici, cameristici e per orchestra, componenti di varie formazioni cameristiche, collaboratori di orchestre quali la RAI di Torino e La Scala di Milano e promotori di rassegne e festival, con l’intento principale di concorrere alla diffusione della musica italiana (soprattutto la contemporanea) sia in Italia che nel mondo promuovendo in particolare autori e repertori originali. Fin dagli esordi ha conseguito lusinghieri consensi in concerti per associazioni, rassegne e teatri italiani: Teatro Argentina di Roma, Teatro Rossini e Teatro Sperimentale di Pesaro, Teatro Comunale di Modena, Rive-Gauche-Galleria d’Arte Moderna di Torino, Teatro Coccia di Novara, Emilia-Romagna Festival, Musica Contemporanea in Irpinia ad Avellino, Musica Insieme di Bologna, Teatro Comunale di Oristano, Teatro Sperimentale di Ancona ecc. e ha ottenuto il 1° Premio Assoluto al “Concorso Nazionale Euterpe” di Corato, aggiudicandosi anche il premio speciale per la migliore esecuzione di un’opera di Nino Rota. Il particolare interesse per la musica italiana ha dato origine a proficue collaborazioni con compositori italiani (F .Festa, D. Salvatore, A. Cocomazzi, D. Nicolau, R. Beccaceci, G. Tunioli, L. Sampaoli, R. Vianello, A. Samorì, O. Coluccino, ecc.), che hanno dato alla luce interessanti originali opere dedicate al Trio stesso, eseguite in “prima esecuzione” anche in programmi radiofonici della RAI, della radio Nazionale Lituana e di emittenti radio-televisive del SudAmerica e successivamente incise in CD per le edizioni B&W Italia e Edipan di Roma.Tra le ultime proposte si pongono prime esecuzioni di Fabrizio Festa: La conversazione al Festival
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Internazionale “Mozart a Rovereto” con la voce recitante di Ivana Monti e Ribellarsi è Giusto su testo di Marcello Fois al Festival Spazio Musica di Cagliari. Tra le registrazioni realizzate si segnalano le incisioni, per le edizioni Edipan, della Sonata e del Trio della compositrice Teresa Procaccini e il CD Concerto Italiano con musiche di autori italiani del ‘900; Il CD Amor de Tango con il cantante Ruben Celiberti, e il CD Appunti di Viaggio. Numerose le tournée realizzate in: Argentina, (Festival Internazionale di Musica Contemporanea “Encuentros 2000” di Buenos Aires) Cile, Brasile, Colombia (Festival International de la Cultura di Boyacà) Libano, Grecia, Svizzera,Turchia, Etiopia,Yemen, Lituania (Filarmonica di Vilnius), Cile, Perù, Messico (Festival International Cervantino), Paraguay, Spagna (BBK Festival di Bilbao), Argentina (Teatro Colón di Buenos Aires). Attualmente i musicisti del trio sono anche docenti a contratto nella Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Urbino.
Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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Trio Albatros Ensemble anno di fondazione 1990 organigramma componenti ensemble: Francesco Parrino, violino Stefano Parrino, flauto Alessandro Marangoni, pianoforte attività concertistica altro pubblicazioni e CD, conferenze, corsi, masterclass progetti selezionati concerto Roma, Quirinale Cappella Paolina, 7 ottobre 2002 (diretta radiofonica RAI Radio3) Puccini/Alder Fantasia su Bohème Nino Rota Trio per flauto, violino e pianoforte Luciano Chailly Improvvisazione n. 14 Jacques Ibert Deux Interludes Rocco Abate Rotafantasy Progetto Sonora/Cemat, Tour Perù in collaborazione con IIC Lima, Universidad Cayetano Heredia, Filarmonica di Lima Lima, Università Cayetano Heredia, 26 settembre 2003 Lima,Teatro Raimondi, 25 settembre 2003 Lima, Università R. Palma, 24 settembre 2003 Arequipa, Universidad Nacional de S. Augustin, 27 settembre 2003 Bruno Bettinelli Aforismi Franco Donatoni Ciglio II per flauto e violino Alfredo Sangiorgi Tempo di sonata per violino e pianoforte Aldo Clementi Due Canon, per flauto in sol, violino e pianoforte Antonio Iafigliola Pensieri d’Eco (prima assoluta) Flavio Emilio Scogna Ison (prima assoluta) Progetto Sonora/Cemat, Tour San Pietroburgo in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura a San Pietroburgo, Novacia Charity Foundation, Festival Italia
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Petherof Festival Italianskaya, 5 giugno 2005 Compositori Hause, 7 giugno 2005 Schuvalovsky Palace, 8 giugno 2005 Philarmonica Small Hall, 9 giugno 2005 Stray Dog, 10 giugno 2005 in collaborazione con Festival Italia su Italianskaya str. dedicato al 300° anniversario del Peterhof Giorgio Gaslini Il Triangolo Flavio Emilio Scogna Ison Giorgio Colombo Taccani Luz per flauto e violino (prima assoluta) Giacinto Scelsi Sonata per violino e pianoforte Aldo Clementi Due Canoni Luca Mosca Trio n. 12 (prima assoluta) Ivan Fedele Latinamix (seconda versione per flauto, violino e pianoforte) concerto Palermo, Sala Scarlatti del Conservatorio V. Bellini, 10 febbraio 2007 Nino Rota Trio per flauto, violino e pianoforte Giorgio Gaslini Il triangolo Alessandro Annunziata Trio per flauto, violino e pianoforte (prima assoluta) Jacques Ibert Deux Interludes Roberto Beltrami Herbst gol (prima assoluta) Luca Mosca Trio n. 12 (prima italiana) Rocco Abate Rotafantasy Ricordando Nino Rota Orta, Amici della Musica di Novara, 24 maggio 2008 Trio per flauto, violino e pianoforte Sonata per violino e pianoforte Improvviso in Do magg. per violino e pianoforte 5 pezzi facili per flauto e pianoforte Allegro veloce (inedito) per flauto e pianoforte Nino Rota/Rocco Abate Rotafantasy (composizione dedicata al Trio Albatros) curriculum Il Trio Albatros Ensemble è un gruppo attivo sulla scena concertistica nazionale ed internazionale dal 1990 e che si è affermato sia per la particolarità dell’organico e la raffinatezza del repertorio che per la forza emotiva delle sue interpretazioni - le quali, secondo il critico musicale del giornale svizzero “Le Quotidien de La Côte”, sono capaci di provocare negli ascoltatori “degli autentici coups de coeur” per l’abilità dell’ensemble di coniugare “nuances e magiche atmostere, ora malinconiche, ora di carattere vigoroso”. Ai consensi di pubblico e di critica che la formazione può vantare si accompagnano anche i giudizi lusinghieri di impor-
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tanti compositori come Ivan Fedele, il quale considera l’Albatros Ensemble come “una delle realtà più interessanti della giovane Musica da Camera italiana”, o Andrew Frank, che ha detto del gruppo: “Tecnicamente l’Albatros è la perfezione, un meraviglioso ensemble”. L’interesse per la musica del ‘900 e contemporanea ha portato l’ensemble alla collaborazione con numerosi compositori, tra i quali Rocco Abate, Alessandro Annunziata, Bruno Bettinelli, Luciano Chailly, Fabrizio Festa, Simone Fontanelli, Andrew Frank, Giorgio Gaslini, Delilah Gutman, Antonio Iafigliola, Luca Mosca, Flavio Emilio Scogna, Alessandro Solbiati, Giorgio Colombo Taccani, Alessandro Timossi, Adeline Wong e Danuta Zankowska. L’Albatros svolge un’intensa attività concertistica, collaborando con le più prestigiose associazioni musicali italiane ed estere nonché con gli Istituti di Cultura italiani. Ha effettuato tour in Cile, Gran Bretagna, Perù, Romania, Russia, Slovenia e Turchia, e si è esibito in prestigiosi teatri e sale da concerto quali The Pomp Room a Bath, St. Martin-in-the-Fields e St. James Piccadilly a Londra, Sala Enescu di Bucarest,Tetaro dell’Università Federico 2° di Val Paraiso, Auditorium di Rancagua, Sala America di Santiago del Cile, Auditorium Canneti e Sala Palladio di Vicenza, Campidoglio-Musei Capitolini, Quirinale-Cappella Paolina, Università La Sapienza, Casa del Jazz di Roma, Auditorium di Milano, Teatro Raimondi, Università Ricardo Palma e Cayetano Heredia di Lima, Università San Augustin di Arequipa, Piccola Sala della Filarmonica di San Pietrobu rg o, Pa l a z zo Shuvalovsky, Casa dei Compositori di San Pietroburgo, e il famoso circolo degli artisti “The Stray Dog” a San Pietroburgo etc. Ha partecipato inoltre a numerosissimi festival (Imago Sloveniae, Settimane Musicali di Lugano, Itinerafestival, Festival “Italia on Italianskaya” di Petherof etc). Inoltre collabora con la Federazione Cemat per il progetto Sonora. La formazione è stata ospite di numerose trasmissioni radiofoniche e televisive della RAI, del quinto canale della televisione Russa, del Canale 2 della RTSI e di altre emittenti televisive pubbliche e private. Il 24 maggio 2008 sarà nu ovamente ospite di “Piazza Verdi” RAI Radio3. L’Albatros Ensemble registra per Stradivarius: dopo il successo del CD Il Triangolo è in pubblicazione un CD con la musica da camera di Nino Rota. Tra i prossimi impegni sono previsti tour in USA, Sud America, Russia ed Australia oltre a concerti per prestigiose associazioni italiane ed europee.
Attualmente non sostenuto da enti pubblici o privati
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Vortice Teatro Fondamenta Nuove Associazione Culturale Vortice - Teatro Fondamenta Nuove via Cannaregio, 5013 - 30121 Venezia tel. e fax 041 5224498 info@vortice.provincia.venezia.it info@teatrofondamentanuove.it www.vortice.provincia.venezia.it www.teatrofondamentanuove.it
Vortice Teatro Fondamenta Nuove anno di fondazione 1998 organigramma presidente: Fabrizio D’Oria direttore artistico: Massimo Ongaro comunicazione e relazioni esterne: Enrico Bettinello ufficio organizzativo e segreteria: Silvia Rigato produzioni: Nicoletta Marchiori direzione tecnica: Pieter Jurriaanse audio: Alberto Spezzamonte tecnici: Moritz Zavan, Paolo Zanin, Luca Piazza, Rudi Citossi, Luca Scaggiante scenografia: Matteo Torcinovich logistica: Sara Affabris, Claudia Vergari foto Giovanni Tomassetti rassegne Risonanze La Costruzione del Suono Campi Magnetici San Servolo Jazz Meeting singoli eventi attività L’associazione Vortice è attiva dal 1998 in città, specialmente nell’ambito musicale, organizzando rassegne ormai consolidate come “Risonanze” o “La Costruzione del Suono” e ritagliandosi un ruolo centrale nella proposta di una lettura della contemporaneità che passa attraverso le esperienze sonore più varie, dal jazz al rock d’avanguardia, dalla elettronica al teatro musicale, indagando anche i rapporti con le altre discipline e la multimedialità.
Attualmente sostenuto da: Provincia di Venezia, Assessorato alla Cultura Città di Venezia, Beni, Attività e produzioni Culturali Teatri e Spettacolo
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Xenia Ensemble anno di fondazione 1995 organigramma presidente: Eilis Cranitch direzione artistica: Elizabeth Wilson soci fondatori: Eilis Cranitch, Michèle Minne, Christine Anderson, Elizabeth Wilson organizzazione rassegna Estovest, corso Internazionale di musica da camera: Davide Jaccod (contratto a progetto) grafica: Giorgio Pellerino (collaborazione esterna) comunicazione: Claudio Piccarreta (collaborazione esterna) promozione: Grazia Varsallona (collaborazione esterna) componenti ensemble: Adrian Pinzaru, Eilis Cranitch, Cynthia Treggor, violini Michèle Minne, viola Elizabeth Wilson, violoncello attività rassegne Incontri con i compositori - dal 1997 al 2000 Estovest. Un viaggio nella musica di oggi - dal 2001 EstovestCinema. La musica contemporanea al cinema - dal 2006 didattica Corso internazionale di musica da camera per giovani strumentisti ad arco - dal 1997 concorso ConcorsoEstovest - per gli studenti dei conservatori del Piemonte - dal 2005 concertistica Concerti in Italia e all’estero linee artistiche Lo scopo dell’associazione è quello di far conoscere e favorire la diffusione della musica da camera contemporanea e del ‘900, favorendo l’interscambio culturale e musicale attraverso: la promozione concertistica dell’Ensemble Xenia, organizzando rassegne e/o festival, i n c o n t ri con compositori ed interpreti, attività didattica e divulgative quali corsi di fo rmazione e seminari. progetti selezionati The Ghost Opera di Tan Dun per quartetto d’archi e pipa Torino, Piccolo Regio, 15 aprile 2005 Lisbona, Fondazione Gulbenkian, 2 maggio 2005 Xenia Ensemble e Liu Fang Ernaldo Data, regia
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Lucio Diana, luci e allestimento Corrado Cristina, suono Omaggio ad Arvo Pärt concerto per i 70 anni di Arvo Pärt musiche di Arvo Pärt Amsterdam, Holland Festival, Muziekgebouw aan’t IJ - 8 giugno2005 Xenia Ensemble Eilis Cranitch, violino Michèle Minne, viola Elizabeth Wilson, violoncello Liz Perry, violino Maka Gabisiani, pianoforte Hilliard Ensemble Omaggio a Shostakovich a cura di Elizabeth Wilson Torino, Settembre Musica, Conservatorio G.Verdi, 9 settembre 2006 Xenia Ensemble Caroline Weichert, pianoforte Andrea Manco, flauto Michele Marelli, clarinetto Fulvio Albano, sassofono Daniele Gaido, tromba Eugenio Allegri, voce recitante in programma: Aforismi per pianoforte op.13, Preludi per violino e pianoforte, Moderato per violoncello, Quartetto incompiuto trascrizioni per ensemble di balletti, musiche per film e musiche di scena letture dall’epistolario di Dmitrij Shostakovich e da Anton Cechov, Michail Zoscenko, Michail Bulgakov, Daniel Kharms, Alexander Puskin, Nikolaj Oleinikov, Evgenij Evtusenko. The Blue Notebook di Edison Denisov Torino, Estovest06, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, 9 novembre 2006 con testi di Kharms e Vvedensky Xenia Ensemble Eilis Cranitch, violino Elizabeth Wilson, violoncello Caroline Weichert, Maka Gabisiani, pianoforte Eugenio Allegri, voce recitante Lorna Windsor, soprano
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Rencontres Internationales Syntono 2006 Torino, Estovest06, Conservatorio G. Verdi, 21 novembre 2006 in collaborazione con Association Syntono, Parigi Due ensemble e otto compositori si incontrano, si conoscono, si scelgono. Quattro scriveranno per un gruppo, quattro per l’altro. Xenia Ensemble Eilis Cranitch violino Michèle Minne viola Elizabeth Wilson, violoncello con Francesco D’Orazio, violino Utopik Ensemble Clara Iacovidou, Ludovic Frochot, pianoforte Hédi Rejiba, Olivier Fiard percussioni musiche di: Gilles Schuehmacher (Francia), Maury Bucala (Brasile), Ludger Kisters (Germania), Oriol Saladrigues (Spagna), Arturo Gervasoni (Argentina), Luis Alvarez (Argentina), Jean-Baptiste Robin (Francia), PerMagnus Lindborg (Svezia). curriculum Xenia Ensemble è stato fondato a Torino nel 1995 da quattro musiciste interessate alla musica da camera del ’900 e contemporanea. In armonia con il significato della parola greca “Xenia”, l’Ensemble invita e ospita in Italia musicisti e compositori stranieri e porta all’estero la musica italiana contemporanea. La formazione base dell’Ensemble (quartetto) si presta spesso a collaborazioni con altri musicisti e cantanti. Tra questi i soprani Luisa Castellani, Cristina Zavalloni, Sarah Leonard, il controtenore David James, il violinista Alexander Balanescu, il clarinettista Rocco Parisi, i musicisti cinesi Dai Ya (dizi) e Liu Fang (piípa), l’armeno Gevorg Dabaghyan (duduk). L’Ensemble ha inoltre collaborato con l’attore Eugenio Allegri e con numerosi compositori fra i quali gli italiani Giulio Castagnoli, Mauro Montalbetti, il cinese Chang Hing-Yan, i russi Vladimir Tarnopolsky ed Elena Firsova, gli irlandesi Micheal O’Suilleabhain e Gerald Barry, Giya Kancheli (Georgia), James Macmillan (Scozia), Simon Holt (Inghilterra), Arvo Pärt (Estonia), Dmitri Yanov-Yanovsky e Polina Medyulyanova (Uzbekistan), Franghis Alì-Zadeh (Azerbaijan). Dopo il suo debutto nel 1995 al festival internazionale “Settembre Musica” di Torino, l’Ensemble è stato ospite di importanti festival e stagioni concertistiche in Italia e all’estero: Ravenna Festival, ControCanto‚ Donne in Musica (Roma), Accademia di Bologna, Associazione Musicale Etnea di Catania, Ilkom Festival di Tashkent in Uzbekistan, Borzhomi Festival in Georgia, Festival di Bad Kreut in Germania, Univeristy of Limerick in Irlanda, Kalaidoscope Festival di Mosca, Arts Square Festival di San Pietroburgo, Goldsmiths Russian Series a Londra, Holland Festival, Fondazione Gulbenkian di Lisbona, Morgenland Festival, Lieu Unique di Nantes e tanti altri ancora. L’ Ensemble si è esibito regolarmente al Festival Settembre Musica di Torino dove ha presentato vari programmi dedicati al futurismo russo (1995), al compositore americano Steven Mackey (1999), a Prokofiev (2002), a Michael Glinka con il pianista Boris Petrushansky (2004), ad Arvo Pärt in collaborazione con l’Hilliard Ensemble (2004), a Dmitrij Shostakovich (2006).
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All’attività concertistica si affianca “Musica e Parole” che ha visto la presentazione di programmi dedicati ai poeti Pushkin e Brodsky, ai compositori Shostakovich e Denisov, mentre “Ghost Opera” del compositore cinese Tan Dun con regia di Ernaldo Data è stata rappresentata al Piccolo Regio di Torino e alla Fondazione Gulbenkian di Lisbona (2005). Nel 2007, sempre al Piccolo Regio, lo Xenia ha presentato - in collaborazione con il Peyman Yazdanian Quartet e lo scrittore Hamid Ziarati un programma interamente dedicato all’Iran. Xenia Ensemble costituisce un’importante presenza nella scena musicale italiana con la sua rassegna “Estovest” che a novembre 2007 è giunto alla sesta edizione. L’Ensemble ha partecipato a varie trasmissioni radiofoniche (RAI Radio3, radio svizzera, radio olandese) e ha inciso per l’etichetta Black Box brani composti da Gerald Barry. Il CD Eastern Approaches, con musiche di Giya Kancheli, Franghiz Ali-Zadeh e Dmitri Yanov-Yanovsky pubblicato in Italia da Felmay, è stato molto ben accolto dalla critica.
Attualmente sostenuto da: Compagnia di San Paolo Regione Piemonte Città di Torino Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
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La casa (matta) della musica contemporanea italiana Guido Barbieri Nel 2005 il “disormeggio” dai vincoli di uno sviluppo sociale unitario, nel 2006 il “piccolo boom silenzioso”, nel 2007 la formazione di una diffusa “poltiglia di massa”: fotografare una società complessa con un solo scatto, secco e definitivo, come hanno fatto in questi ultimi anni gli “gnomi” del Censis, può condurre ad una semplificazione pericolosa delle dinamiche economiche e delle relazioni sociali. Con il rischio assai serio di sostituire all’analisi dei fattori materiali della vita civile le suggestioni di immagini metaforicamente prepotenti. Se però si osserva il paesaggio della musica contemporanea italiana con gli occhiali delle forze attive che la fanno vivere concretamente (associazioni, ensemble, fondazioni, centri di ricerca, gruppi di produzione) la tentazione di ricorrere ad una immagine metaforica “sintetica” per descrivere lo “stato attuale dell’arte” è difficile da evitare. Le falle e le crepe che si sono create in anni di attacco forsennato al welfare culturale, unite alle sempre più diffuse forme di resistenza messe in atto dai soggetti attivi dell’organizzazione musicale, richiamano infatti alla mente (almeno per chi possiede una minima familiarità con la letteratura politica italiana) una immagine forse dimenticata o desueta: quella delle celebri “casematte” gramsciane. Con questa definizione, non è forse vano ricordarlo, l’autore dei Quaderni dal carcere descrive l’insieme delle istituzioni create dalla società civile (lo stato, la scuola, i tribunali, i sindacati, ecc…) che dovrebbero assicurare ai cittadini un livello minimo di giustizia sociale e di efficienza governativa. In periodi di acuta crisi democratica (come ad esempio durante la dittatura fascista) il potere - sostiene Gramsci - tende a svuotare le casematte del loro valore e della loro funzione, abbandonandole ad una lenta e inesorabile decadenza. Il compito della società civile è dunque quello di riconquistare le casematte abbandonate dal potere, riempirle di nuovi contenuti sociali e riconsegnare quindi alle classi dominate l’egemonia nel governo della società. Un processo lungo, doloroso e conflittuale, secondo Gramsci, il cui habitat naturale è la “trincea”, ossia il luogo simbolico dove maturano le “forme di resistenza” dei soggetti socialmente più deboli. Senza voler tracciare paragoni storici impropri e forzati il costante e progressivo disimpegno dello stato centrale e delle istituzioni locali dal “governo della cultura” (e dunque dalla gestione delle attività artistiche) ha provocato e sta provocando un vistoso deficit di democrazia anche nella gestione della “cosa” musicale. La lenta erosione del volume complessivo dei finanziamenti pubblici, la concentrazione del potere decisionale in organismi sempre più separati dalla concretezza della vita musicale (un esempio: la Commissione Musica istituita in seno al Ministero della Cultura), l’estensione delle logiche di mercato alle attività di carattere creativo, nonché la totale assenza di ricambio generazionale nella gestione artistica delle attività musicali, ha prodotto in quest’ultimo decennio effetti devastanti: la sparizione di centinaia di realtà locali attive e vitali, la conseguente concentrazione della produzione e della distribuzione in pochi centri di grandi dimensioni, un deciso calo di creatività e di originalità nelle politiche di programmazione e infine la tendenziale cancellazione della “contemporaneità” dagli orizzonti della vita musicale italiana. La somiglianza con lo svuotamento delle casematte descritto da Gramsci è davvero impressionante. Ma l’indagine svolta dal Libro Bianco sulle nervature fondamentali della musica contemporanea italiana mette in luce, non senza suscitare una certa sorpresa, alcune “forme di resistenza” (a volte delle vere e proprie lotte di trincea) che fanno intravedere, se non le utopie della “egemonia”, quanto meno la possibilità concreta di riconquistare, occupare o non abbandonare le casematte della contemporaneità. La necessità “storica”, per i soggetti attivi sul terreno della musica contemporanea, di impostare la propria esistenza in forma “difensiva”, cercando di opporre resistenza ai processi inerziali di dissoluzione e rinuncia, ha condizionato e continua a condizionare in maniera negativa il carattere del paesaggio produttivo e distributivo. A partire dal dato apparentemente esteriore della dislocazione geografica delle associazioni e dei festival maggiormente ancorati al territorio di appartenenza. La mappa dei centri di produzione e di distribuzione rivela zone di concentrazione estremamente chiare: un asse omogeneo
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che congiunge l’est e l’ovest del nord d’Italia, due linee più spezzate che corrono lungo le dorsali esterne del paese, quella tirrenica fino alla provincia di Napoli quella adriatica fino alla Puglia, l’assenza quasi totale di esperienze significative a sud della regione Campania. Una mappa che, per una curiosa coincidenza, richiama alla mente (con l’unica comprensibile eccezione della città di Roma) quella delle realtà più originali e caratteristiche del sistema produttivo italiano: i cosiddetti distretti industriali, ossia quelle aree omogenee, fortemente radicate nel tessuto geografico locale, che si distinguono per l’omogeneità dell’offerta merceologica e per la orizzontalità dell’organizzazione produttiva (la cosiddetta “filiera”). Non c’è alcuna relazione causale, naturalmente, tra i due fenomeni, ma la ragione per la quale i soggetti impegnati nella diffusione della contemporaneità si sono concentrati in aree ristrette e relativamente omogenee dal punto di vista socio-culturale è la stessa che ha portato alla formazione dei distretti industriali: ossia una logica “difensiva” dettata dalla crisi dell’offerta produttiva tradizionale e dalla necessità di creare efficienti filiere di collegamento tra produttori, distributori e consumatori. Ma la strategia della difesa e della sopravvivenza, oltre a rappresentare, soprattutto in quest’ultimo decennio, un oggettivo elemento di debolezza ha contribuito a determinare anche alcuni caratteri chiave dell’associazionismo musicale, in modo particolare all’interno dell’universo della contemporaneità. Differentemente da quanto avviene nei paesi guida europei (Germania, Francia e, in parte, Gran Bretagna) prevale nettamente in Italia la struttura della “piccola impresa”: festival e associazioni sono strutturati, per continuare l’analogia con il mondo produttivo, più come laboratori di trasformazione che come vere e propri centri di produzione. Il numero ristretto dei collaboratori, la distribuzione frammentata e spesso irrazionale dei finanziamenti pubblici, la quasi totale assenza di sponsor privati imprime un carattere strettamente “locale” alle attività di programmazione: vengono a mancare quasi del tutto (escluse l’esperienza “storica” della Biennale di Venezia, quella ibrida di Mito e quella atipica del REC) “imprese” di grandi dimensioni capaci di varare progetti di largo respiro e di proporzioni internazionali (cronica e ormai fisiologica è l’assenza, ad esempio, di un Festival di Musica Contemporanea in grado di catalizzare, come avviene in paesi assai più piccoli del nostro come il Belgio e l’Olanda, le forze creative più avanzate e “radicali”). Con poche eccezioni (Angelica e Milano Musica, ad esempio) l’impossibilità di mantenere in vita strutture organizzative stabili, capaci di funzionare attivamente dodici mesi all’anno, obbliga poi quasi tutte le associazioni ad una “stagionalità” (brevi rassegne concentrate quasi sempre nella stessa parte dell’anno) che non favorisce né la creazione di un pubblico fedele, né tanto meno il radicamento in contesti sociali spesso impermeabili alle novità e alle sperimentazioni. Un’altra caratteristica che assimila l’organizzazione musicale della “contemporaneità” al paesaggio distrettuale italiano è la presenza dominante di imprese “ad personam”. La grande maggioranza delle associazioni e dei festival non nasce attraverso un progetto condiviso orizzontalmente da una serie “plurale” di soggetti, bensì grazie ad una strategia rigidamente “verticale”: le organizzazioni, piccole e medie, si saldano quasi sempre intorno alla figura carismatica di un compositore particolarmente attivo o di un esecutore di prestigio capaci di coagulare intorno alla loro “persona” finanziamenti, rapporti di scambio e progetti produttivi. A rendere ancora più precaria la struttura organizzativa generale è poi l’assenza totale, sia a livello ministeriale che a livello territoriale, di strutture di sostegno (fund raising, coproduzioni, condivisione di progetti comuni) in grado di integrare i contributi finanziari vistosamente che provengono dalla mano pubblica. L’impossibilità di conoscere con relativa certezza e con sufficiente anticipo i volumi di spesa impedisce poi radicalmente una politica di programmazione (ma il male è comune all’intero “sistema musica” italiano) in grado di competere con le esperienze europee più avanzate. Per non parlare poi della quasi totale impermeabilità delle singole strutture rispetto a quelle potenzialmente “concorrenti”: in Italia è del tutto sconosciuta la pratica, altrove serenamente accettata, della coproduzione di progetti comuni tra imprese “sorelle”. Tutti questi elementi contribuiscono a rendere ovviamente assai fragile e periclitante il sistema organizzativo che sostiene, o dovrebbe sostenere, la produzione musicale contemporanea. Che infatti vive prevalentemente di iniziative personali, di fiammate improvvise, di progetti spesso semi clandestini. Si tratta di una debolezza strutturale radicata nella storia evolutiva delle attività musicali in Italia e che la crisi irreversibile del welfare culturale ha soltanto aggravato e reso più acuta, senza tuttavia mutarne radicalmente il segno. Nelle pieghe di questa crisi carsica e permanente, come sempre accade nei sistemi complessi, si è venuta a formare però, in quest’ultimo decennio, una faglia sorprendentemente resistente che si è trasforma-
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ta in una vera e propria base di sostegno dell’intero sistema. E questa faglia, ad una attenta analisi stratigrafica, rivela tre caratteri ben distinti che si possono cogliere anche ad occhio nudo. Il primo strato è costituito dall’attività dei “centri di ricerca e produzione” che rappresentato la vera e propria “eccellenza italiana” in campo europeo e che possiedono un ruolo qualitativo ben più esteso delle dimensioni puramente quantitative della loro attività. Agon,Tempo Reale, Gramma, CRM, Edison Studio, GRIM hanno acquisito ormai un patrimonio stabile di pratiche e di conoscenze che consentono un raccordo costante e fertile tra la ricerca scientifica, la produzione, la distribuzione e la didattica. All’interno di ciascun centro, ognuno con le proprie caratteristiche e specializzazioni, si è ricostruita spontaneamente, e in mezzo a mille difficoltà materiali, una struttura assai simile a quella che sostiene i grandi centri di ricerca europei, generosamente finanziati e garantiti dalla mano pubblica (o da un mix ingegnoso tra pubblico e privato). La loro attività dimostra tra l’altro, con i fatti e con i risultati concreti, che il lavoro collettivo, accanto alla ricerca e alla collaborazione tra musicisti, ricercatori, scienziati e tecnici, è l’unica strada che porta non soltanto a “inventare” nuovi sistemi di produzione e di elaborazione dei prodotti d’arte, ma anche ad un dialogo autentico con le esperienze di ricerca più avanzate del mondo, dall’Europa all’Asia e agli Stati Uniti. Non è più insomma la figura del Compositore, chiuso nel proprio eremo di pensiero, il perno intorno al quale ruotano i processi di innovazione più vistosi, bensì una rete di figure professionali integrate e interagenti tra loro. Il secondo strato è abitato da una autentica novità nel panorama della musica italiana: il lavoro capillare ed intenso svolto con sempre maggiore creatività e inventiva, in quest’ultimo decennio, dai gruppi e dagli ensemble “specializzati” nel repertorio contemporaneo. Spinti dalla necessità, ma anche dalla curiosità e dal desiderio di innovazione, quasi tutti i complessi italiani di “settore” hanno abbandonato da tempo il ruolo di meri “esecutori” o di voci privilegiate del pensiero compositivo altrui. Nella maggior parte dei casi i componenti dei singoli gruppi si sono trasformati a loro volta in ricercatori, hanno indossato antenne sensibilissime alle novità compositive internazionali e cercano costantemente di riportare in Italia il frutto della loro ricerca. I nomi sono troppi per compilare una lista ragionata, ma ensemble come Algoritmo, Alter Ego, Ars Ludi, Divertimento Ensemble, Ex Novo, FontanaMIX, Freon, Icarus, Logos, Nextime, Rive Gauche, Risognanze, Sentieri selvaggi e molti altri non si limitano più a proporre meri programmi da concerto, ma mettono a punto veri e propri progetti complessi, a volte di carattere pluriennale e spesso estranei al mean stream della contemporary music internazionale. Non è un caso che molte associazioni di impianto “tradizionale” (ad esempio Adm di Modena, Antidogma di Torino, Dissonanzen di Napoli, GAMO, Interensemble di Padova, e altri) abbiamo generato, a volte superando limiti materiali scoraggianti, gruppi e ensemble che hanno dato letteralmente vita a progetti altrimenti irrealizzabili. Molte di queste esperienze scontano limiti organizzativi insuperabili, come ad esempio la mancanza di “residenze” stabili o di sale prove a basso costo, ma in molte occasioni il rapporto di collaborazione attiva stabilito con i singoli compositori o con i centri di ricerca ha consentito di ribaltare il tradizionale rapporto scrittura-esecuzione innalzando la prassi interpretativa ad uno dei parametri privilegiati dello stesso progetto compositivo. Il terzo strato della faglia di resistenza è costituito infine da tutte quelle microesperienze, a volte limitate ad un solo progetto o a esperienze di breve durata, che hanno per protagonista un attore del tutto nuovo nello scacchiere della vita musicale italiana: la provincia. Come dimostrano le schede pazientemente raccolte in questo “Libro Bianco” i progetti più innovativi, le proposte più imprevedibili, le idee meno condizionate dagli schemi tradizionali nascono spesso nelle piccole enclaves culturali della “periferia” italiana: lontani dai centri urbani, intossicati da un eccesso di offerta indifferenziata, organizzatori e musicisti si sentono evidentemente liberi (o forse anche costretti) a bucare il muro delle convenzioni e a concretizzare idee sulla carta irrealizzabili. Sotto questo profilo la provincia italiana è assai più “democratica” del relativo centro: la distribuzione geografica delle esperienze più vitali include infatti anche il mezzogiorno d’Italia, dove sono sorte e stanno sorgendo associazioni musicali di piccole dimensioni, ma di grande respiro progettuale: i casi di M.Ar.E. a Bari, di Dissonanzen e Scatola Sonora a Napoli, di Curva Minore e di iXem a Palermo, di Sicilian Soundscapes o di TiconZero a Cagliari sono certamente isolati, ma possiedono un fortissimo significato simbolico.
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È evidente che la vitalità di questi tre strati, insieme alla eccellenza dei risultati raggiunti, mette in luce un elemento di crisi che sarebbe vano nascondere. Nell’ultimo decennio sembra infatti entrato irreversibilmente in crisi il modello tradizionale della associazione musicale “classica”, quella cioè che ruota intorno al nome, per quanto prestigioso, di un musicista di fama e che si limita ad un mero ruolo, per quanto attivo e originale, di programmazione. Con le dovute eccezioni (Nuova Consonanza, Rassegna Nuova Musica di Macerata, Associazione Etnea, MM&T) non è attraverso questo filtro che passa ormai la corrente elettrica del pensiero musicale più avanzato. Al sistema dei nodi isolati si sta ormai sostituendo, nei fatti, il modello “neuronale” della rete in cui i singoli nodi sono strettamente collegati con gli altri “punti di eccellenza”: centri di ricerca, ensemble, associazioni, festival non possiedono altra forma di resistenza possibile, di fronte alla rinuncia dello stato al governo della cultura e alla assenza totale di sistemi alternativi di finanziamento, se non quella della politica delle relazioni, delle intersezioni e dei progetti comuni. Non certo nello spirito di un generico e fideistico embrassons nous, ma nella prospettiva di una sempre maggiore pratica della radicalità e della sperimentazione. Queste sono le casematte, non certo quelle abitate dai compromessi e dai cedimenti alla “musica facile”, che la scena contemporanea italiana ha il dovere storico di conquistare e riconquistare.
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Non credo che Adamo nel famoso giardino... Sandro Cappelletto … abbia mai ricevuto il dono divino di una grammatica musicale universale, votata alla distruzione con la Torre di Babele. Quale il significato della riflessione di Luciano Berio che chiude Tradurre la musica, la seconda delle sei Lezioni americane tenute all’Università di Harward, a New York, tra 1993 e 1994? Una constatazione, un rimpianto, un invito a non cercare codici espressivi che aspirino a essere considerati universali? Codici, e pretese, che sarebbero senz’altro “votati alla distruzione”. Ma la Torre di Babele è anche il simbolo per eccellenza della confusione dei linguaggi, di un’idea ambiziosa che non ha fondamenta solide abbastanza per potersi realizzare. È allora questo caos linguistico che diventa opportuno distruggere? Ambiguità fertile, se rapportata al sussultante territorio della musica del nostro tempo, ai suoi esiti creativi, alla ricezione critica e di pubblico. Nessun direttore artistico oggi, dall’inossidabile al debuttante, si sentirebbe autorizzato ad alzare divieti ideologici in nome di una “grammatica musicale universale” ritenuta la sola in grado di contenere ed esprimere la complessità e dunque la validità di un progetto. Si parla degli organizzatori musicali seri, non dei caricaturali; di chi avverte ancora la necessità e il desiderio di tenere le orecchie aperte. La prima sezione di questo volume ha illustrato, con sorprendente dovizia, la diffusa presenza in Italia di associazioni, compositori, interpreti capaci di raggiungere esiti artistici di primo livello, spesso nell’interazione creativa fra ricerca e spettacolo. Ha anche raccontato quanto sia episodico, fragile, il loro rapporto con le principali istituzioni produttive, dai grandi festival alle fondazioni lirico-sinfoniche, alle più robuste tra le associazioni concertistiche. La Torre di Babele è già realtà e non abbiamo indizi per preoccuparci di una sua imminente distruzione. Forse perché è ancora troppo bassa per crollare. Per restare alle stagioni più recenti, che cosa accomuna Pietra di diaspro di Adriano Guarnieri (Roma, 2007), all’Antigone di Ivan Fedele (Firenze, 2007), al Signor Goldoni di Luca Mosca (Venezia, 2007), alle due opere ultime di Fabio Vacchi, La madre del mostro (Siena, 2007) e Teneke (Milano, 2007)? Diversi i librettisti e i linguaggi che hanno scelto, come i riferimenti letterari: altissimi, o tratti dalla cronaca. I generi spaziavano dal tragico al comico-grottesco, dall’apocalittico al turistico-carnevalizio, dal reportage d’attualità al colloquio con l’eterno e l’altrove, mentre le messe in scena coprivano la vastissima arcata che va dall’inventivo all’illustrativo passando per il generico. Inutile soffermarsi sulle specificità dei singoli autori, immediatamente evidente, ad apertura di pagina, d’orecchio. Un elemento comune tuttavia esiste, e di vera importanza: quattro produzioni su cinque sono nate in una fondazione lirica (Teatro dell’Opera di Roma, Maggio Musicale Fiorentino, Fenice di Venezia, Scala di Milano). La quinta, dedicata alla Madre del mostro, ha visto la luce durante il festival estivo promosso dall’Accademia Chigiana di Siena, che da alcuni anni tiene fede all’impegno di produrre un titolo nuovo ogni stagione. Diffusa anche la qualità delle esecuzioni, affidate alle orchestre stabili dei teatri e, per quanto riguarda lo spettacolo senese, all’Orchestra della Toscana. Il confortante esito interpretativo testimonia della confidenza raggiunta da alcune orchestre stabili con il repertorio e le tecniche contemporanee. Nelle più attente realtà di formazione, - alla Scuola di Musica di Fiesole come in alcuni Conservatori - questo orizzonte, questa necessità professionale sono avvertiti con chiarezza. Nelle produzioni cui si è accennato, la presenza del pubblico è stata sempre accettabile (e molto confortante al Maggio Musicale Fiorentino), tranne che per la produzione ospitata al Nazionale di Roma: un limite figlio della annosa difficoltà a creare un rapporto stabile e fiduciario col pubblico da parte del teatro dell’Opera.
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Roma in verità si rivela disposta ad accogliere con pronta sensibilità le produzioni contemporanee, nella fluidità, talvolta comunicante, altre separatissima, del pubblico, dei pubblici. Roma Europa Festival, rassegna dal budget robusto, persiste nella sua attenzione ai territori di confine, con l’esclusione sembrerebbe definitiva dei linguaggi più radicali a vantaggio di quelle espressioni di teatro musicale sensibili all’apporto delle proiezioni video, degli aspetti coreografici, dell’evocazione etnicofolklrica. In quella città, una novità di rilievo è rappresentata dalla presenza di Antonio Pappano quale direttore principale dell’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. La scarsa frequenza di titoli nuovi (uno all’anno, per carità!) contrasta con la più nutrita presenza di brani del Novecento storico; ad ognuno di essi, il maestro Pappano dedica, prima dell’esecuzione, un breve racconto. Pochissimi minuti, utili a far arrivare al pubblico un messaggio immediato: questo pezzo, sia Varèse o Maderna o Boulez o Corghi, lo abbiamo studiato, gli abbiamo dedicato l’attenzione che merita e se ve lo proponiamo abbiamo le nostre buone ragioni. Una tecnica retorica di condivisione delle scelte che qualunque esperto di marketing potrà giudicare funzionale alla collocazione del prodotto. E infatti funziona; per usarla servono carisma e ruolo: Pappano non è il solo ad averli, in Italia, ma è l’unico a servirsene anche in questa chiave. Le assenze, invece, persistono in troppi teatri, ancora tetragoni di fronte a scelte meno che ovvie e trincerati dietro alla falsa equazione che quale conseguenza del ristretto numero delle produzioni in cartellone, esclude la possibilità stessa del ‘rischio’. Ma i rischi si calcolano, si prevedono, si evitano. Senza dimenticare che la tradizione non è altro che un susseguirsi di novità: “Ciò che oggi è lontano, domani potrà apparire vicino; basta avere il coraggio di avvicinarsi”, ha scritto Arnold Schönberg. Finalmente anche il prudentissimo Regio di Torino mette in cantiere, per la stagione 2010-2011, una nuova opera di Alessandro Solbiati, per la direzione di Gianandrea Noseda, a tutt’oggi direttore principale e musicale di quel teatro. Conferma che le responsabilità e le scelte individuali giocano ancora e sempre un ruolo determinante nella programmazione dei titoli, nell’identità di un ente di spettacolo. Fra i prudenti rientra anche la Scala, che dopo Teneke, ha ritenuto opportuno attendere fino al 2011, quando una creazione di Giorgio Battistelli sarà dedicata alla celebrazione dei centocinquant’anni dell’Unità d’Italia. Più che una scelta, appare un tributo. Fra i teatri di tradizione, spiccano due segnali contraddittori: l’attenzione non episodica del Romolo Valli di Reggio Emilia che propone una intera stagione di novità, musicali e teatrali (REC: Reggio Emilia Contemporanea) e la sorprendente prudenza del Comunale di Ferrara, che sembra aver richiuso le por te alla sperimentazione e anche alla circuitazione di nuove creazioni (a parte l’epiosodio tutto contemporaneo di Ater Forum). La vicinanza geografica delle due città, la collaborazione fra quei teatri per altre produzioni, rende ancora più evidente la diversità delle scelte. Fra le principali realtà sinfoniche, è quasi scoraggiante la disponibilità dell’Orchestra Filarmonica della Scala. La presenza a Milano di un Festival di primo riguardo come Milano Musica, non è motivo sufficiente per esimere dalle proprie responsabilità una formazione di tale livello, visibilità, margini di manovra, artistici e finanziari. Tornando alla Babele forse temuta forse invocata da Berio, essa è da tempo la lingua franca di Settembre Musica e di MITO, la nuova complessa creatura che ha fatto il suo esordio produttivo ed artistico nel 2007 e che appare solida abbastanza da programmare con agio i prossimi impegni. Prevale, in queste scelte, l’accettazione dello Zeitgeist che un tempo si sarebbe detto post-moderno: anche tra i diversi linguaggi della musica d’oggi vige la par condicio. Compito delle direzioni artistiche non è dunque escludere e rischiare, assumendosi tutte le connesse responsabilità, ma includere - autori, linguaggi, pubblici - seguendo in questo le precise indicazioni che giungono dai Comuni e dagli Assessorati alla Cultura promotori e finanziatori della rassegna. Si potrà al più indirizzare, scegliendo ogni anno, all’interno di una cornucopia di proposte, attente anche ad episodi volutamente brillanti, sicuri all’incasso, non importa se scollegati tra loro, alcuni focus meglio individuati e indagati. Una scelta diversa da quella perseguita da Milano Musica, che con decisione individua un argomento - un compositore, un periodo… - e lo affronta, lo esplora, ne propone la complessità delle relazioni artistiche. La torre cresce a Torino, grazie a Rai Nuova Musica, iniziativa che sembra essere riuscita a superare le perplessità di un’a-
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zienda ritornata da qualche tempo, e fortunatamente, a considerare quell’orchestra meno come un problema, più come una risorsa. Del resto, è lei la sola superstite del noto triplice figlicidio.Tuttavia, in una industria di show-business così incerta sulle proprie strategie editoriali, così esposta ai ghiribizzi tempestosi delle convenienze politiche, le sicurezze sono fragili, mai cementizie. In questi anni, il frequente incontro con i diversi linguaggi dei nuovi autori, la presenza alla Biennale di Venezia, hanno consentito al complesso sinfonico della Rai di raggiungere una credibile familiarità di conoscenza e restituzione dei repertori contemporanei, sia negli organici più ampi, sia negli ensemble cameristici. Se i segnali verranno confermati nel tempo, la Rai tornerà ad essere un accogliente vivaio di creatività, come era stata, come aveva troppo a lungo dimenticato di poter essere. Recenti riconoscimenti internazionali - presenza al Festival di Salisburgo, alla Konzerthaus di Berlino - premiano questa strategia. La torre cresce veloce alla Biennale di Venezia, che persiste nella scelta di affidare a dei compositori la responsabilità della direzione artistica. A Giorgio Battistelli, succede, per il periodo 2008-2011, Luca Francesconi. Dimenticate le edizioni tematiche, l’omaggio ai maestri delle precedenti generazioni si unisce ad una rappresentazione, vasta quanto lo consentono le risorse, che tende all’universalità degli inviti, delle proposte, assecondando il carattere performativo e ubiterracqueo della rassegna delle arti visive. Manca, da tempo - ed è una scelta - il progetto forte, attrattivo, idrovoro delle risorse, tuttavia capace di segnare non solo un’edizione, ma un’intera gestione artistica, quale fu, nel 1984, il Prometeo di Luigi Nono. Più distratte appaiono le principali associazioni concertistiche. Società del Quartetto di Milano, Amici della Musica di Firenze, Accademia Filarmonica Romana, Alessandro Scarlatti di Napoli, per ricordarne alcune tra le più nobili, si trovano nella necessità di difendere il repertorio e l’identità della cameristica, il suo stesso pubblico, e diradano l’interesse verso la nuova creatività, come se la persistenza della tradizione di per sé escludesse l’accoglienza e la rappresentazione del contemporaneo. Ancora due dettagli, in calce a questo schizzo. La programmazione e la commissione di “musica sacra contemporanea” nella Chiesa milanese di San Marco, che a questo repertorio dedica tutta la propria stagione di concerti, e la decisione del festival pisano Anima Mundi di indire un concorso internazionale per nuove composizioni ‘sacre’. Evidente il tentativo di riavvicinare i compositori a questo specifico territorio, la cui riconoscibile qualità appare oggi incerta, conseguenza dei non lineari segnali provenienti dalle autorità ecclesiastiche, italiane e vaticane. Anche qui, una Torre di Babele. .
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Creatività istituzionale Alessandro Sbordoni Il titolo di questo scritto esprime chiaramente un ossimoro, se non una vera e propria contraddizione in termini. Com’è infatti possibile, verrà da chiedersi, accostare qualcosa di essenzialmente mobile, sempre alla ricerca di novità e in continua trasformazione come il “creativo” a qualcosa che invece tende per natura all’immobilismo, alla staticità e alla ripetitività dell’organizzato, qual è invece l’”istituzionale”? Eppure proprio tra questi due poli si deve dibattere un pensiero musicale che aspiri ad un’esistenza non effimera, che intenda cioè costruire ed affermare il suo valore nel tempo ma anche, questo valore, rimetterlo in discussione ed aggiornarlo continuamente. Del resto il problema non è nuovo, c’è sempre stata una lotta tra i dettami dell’invenzione artistica e le richieste spesso brutali della committenza, unico fattore in grado di garantire stabilità, durata e spazi vitali agli artisti.Tutta la storia delle varie arti è anzi segnata da questa “lotta”, che peraltro costituisce un fattore di grande vitalità per l’esperienza artistica tout court.Tanto è vero che uno dei motivi della profonda crisi delle arti nel XX secolo è rappresentato proprio dal venir meno di una vera committenza, in mancanza della quale sono potute sorgere concezioni astratte quali l’”art pour l’art” o le varie esperienze di trasgressività sperimentale delle avanguardie del primo e secondo dopoguerra, che hanno portato a un distacco sempre maggiore tra creatività artistica e realtà sociale di riferimento. Oggi, in assenza di una committenza davvero interessata all’arte quale fenomeno simbolico ed espressivo in grado di interpretare e trasformare la realtà, l’arte stessa si è spezzata tra ricerca e sperimentazione da un lato, industria culturale e commercio dall’altra. La tecnologia ha poi offerto strumenti potenti e occasioni importanti affinché la frattura diventasse definitiva e forse irrecuperabile, come già aveva bene evidenziato Benjamin. Da parte sua, anche in conseguenza di ciò, lo stato ha cominciato ad erogare alla parte ritenuta più “debole” (quella non “commerciale”) sussidi di una certa rilevanza, che però non rappresentano e non sostituiscono una committenza vera e propria. Di questo ci si occuperà più avanti. Sarebbe certo interessante interrogarsi sulle motivazioni profonde dello scadimento culturale delle società tecnologicamente avanzate e “progressive”, ma qui vorrei piuttosto chiedere: la parte “sperimentale” e “classico - contemporanea” è poi davvero la più debole? Da quale punto di vista? Sicuramente non da quello dei contenuti, ad esempio, dove anzi si distingue per varietà creativa, per profondità di conoscenze tecniche e strumentali, per l’alto livello intellettuale della ricerca e delle sperimentazioni. Come ho già avuto modo di dire, si constata a questo proposito una frattura nelle attività musicali odierne considerate nella loro totalità, dal popolare al colto: da una parte il pensiero, dall’altra l’energia. Da una parte l’alta creatività della musica classica e contemporanea nei suoi esempi migliori, dall’altra l’enorme impatto energetico creato in migliaia di persone da un concerto rock o di musica popolare, a cui i media televisivi offrono poi un ulteriore volàno. La forza e la riuscita commerciali, che permettono ai generi popolari un grande impatto sociale, non sempre si sposano con la dignità e l’altezza di un pensiero musicale dotato di profondità e bellezza, come, d’altro canto, queste ultime dovrebbero essere appannaggio delle musiche sperimentali e contemporanee, le quali però sopravvivono a stento in cerchie chiuse ed ambienti a volte asfittici. Non c’è dubbio che si assiste nella realtà musicale di oggi ad una divisione profonda tra “pensiero musicale” (qualunque cosa con ciò si voglia intendere) e sua presenza nel sociale. I generi popolari possiedono un grande impatto sociale e commerciale ma risultano alquanto deboli (con le dovute eccezioni, ovviamente) sul piano tecnico e creativo; mentre i generi classici e sperimentali risultano deboli sul piano commerciale, imprenditoriale e della presenza sociale, ma più agguerriti sul piano tecnico strumentale e compositivo. Forse la fortuna di un certo jazz consiste proprio nel riuscire a “mediare” tra questi due estremi. In altre epoche storiche, o in altre aree geografiche, si è assistito ad una diversa configurazione delle attività dedicate al suono, forse meno schizofrenica e più organica nei confronti della cultura o della etnia di cui costituivano l’espressione sonora. Ma anche nelle arti figurative e in letteratura si sono determinati circoli virtuosi tra
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innovazione e mercato, tra imprenditorialità e nuove opere, dimostrando che non necessariamente l’arte “nuova” debba essere messa da parte. Si può fare qualcosa per non irrigidirsi sul piano della ricerca “pura”, della totale sperimentazione, ma anche per non sclerotizzarsi nel gelo di una musica tutta appiattita su di una commercialità sempre alla ricerca dei desiderata più beceri dell’”audience”? In altre parole viene spontaneo chiedersi: di quali strumenti si può avvalere chi oggi intenda non solo dare forma ad un pensiero musicale di alto profilo, ma anche renderlo davvero operativo e presente nella vasta realtà socio-culturale di oggi? È soltanto una questione di comunicazione, di marketing e di public relation? Non è da oggi che ci si interroga su tale problematica. Si veda ad esempio il convegno del Cidim su “La condizione del compositore” (1985), l’incontro di Nuova Consonanza su “Molteplicità di tecniche e linguaggi nella musica d’oggi” (1986, riportato nel Quaderno di Musica/Realtà n.16/1988), e anche le varie iniziative di “Musiche d’Arte” negli anni 1994-1996. Altri paesi come la Germania, la Francia, l’Olanda, hanno tentato di offrire risposte molto diverse tra loro sia sul piano creativo sia sul piano istituzionale, ma la situazione italiana appare sicuramente diversa e dotata di una sua specificità, più sfumata e al tempo stesso più articolata. In tutti i paesi europei l’istruzione musicale e la diffusione di una capillare educazione alla musica fin dall’infanzia costituiscono uno strumento grandemente valido ai fini della formazione di pubblici educati, cosa di cui l’Italia è sicuramente carente. Lo stato finanzia con cifre irrisorie, come dicevo, la parte ritenuta più “debole” sotto il profilo socio-commerciale, senza però ovviamente riuscire a colmare il divario tra generi popolari e generi colti. Anzi negli ultimi tempi si assiste al tentativo da parte dei generi più “commerciali” di appropriarsi anche delle briciole che sarebbero destinate ai confratelli più poveri, semplicemente usurpando una terminologia finora appannaggio di questi ultimi - la “grande” musica, il “grande” cantante, l’”opera lirica” con tutto il seguito di “Tosche” rivisitate e partiture antiche rivitalizzate, la “contemporanea popolare italiana” etc etc. Al di là delle polemiche, la questione dell’esistenza e della “sopravvivenza” della musica contemporanea richiede insomma un’impostazione finalmente non settoriale, con un pensiero che coraggiosamente allarghi l’analisi alle numerose facce del problema, sia interne sia esterne alla musica contemporanea stessa: l’istruzione e l’educazione musicale, una imprenditorialità degna di questo nome, la ricerca di adeguati supporti mediatici e informativi, i finanziamenti pubblici e privati con l’aggiornamento degli opportuni quadri legislativi, fino poi ad interrogarsi sulla consistenza stessa delle nuove musiche, sui loro rapporti con gli altri generi e con la tradizione, sugli apparati promozionali e organizzativi, teatrali e concertistici. Sotto molti dei punti di vista appena elencati l’Italia è in forte ritardo rispetto ad altri paesi europei. Possiede però una posizione più articolata che, sia pure spesso lasciata all’iniziativa individuale o di piccoli gruppi, si caratterizza per una capillarità di presenza nel territorio oltre che per una grande dignità culturale dell’offerta. La rete di R.It.M.O. rappresenta proprio una delle migliori espressioni di questa presenza, che testimonia della grande vivacità culturale di una bella fetta di musicisti italiani coinvolgendo dal nord al sud realtà le più diverse tra loro, tutte però unite dall’intenzione di garantire sul territorio una musica di alto livello culturale e di alto profilo sperimentale e innovativo. La novità è rappresentata soprattutto dal fatto di voler finalmente creare un coordinamento, con tutto ciò che esso comporta quanto a conoscenza reciproca e strategie unitarie di intervento: questo libro bianco, che costituisce una importante ricognizione dell’esistente finora mai tentata, ne è un primo valido esempio, e si spera non solo che ad esso seguano altre iniziative altrettanto importanti e concrete, ma anche che l’”istituzionale”, cioè gli apparati sia dello Stato sia degli Enti Locali, si accorga della profonda consistenza culturale dell’impresa, offrendo supporti adeguati e secondo me dovuti. Sicuramente non è possibile recuperare d’un colpo la difficile situazione della cultura musicale in Italia, che dovrebbe sopra t t u tto trovare il modo di risalire la corrente di quella profonda fra t t u ra di cui parlavo poc’anzi. Però non esistono dubbi che la rete di R.It.M.O. costituisca una profonda novità nel modo stesso di esistere della nu ova musica italiana, tentando appunto di conciliare ciò che è creativo con ciò che è istituzionale, cercando di stimolare alla concretezza e di offrire sempre maggiori spazi all’invenzione musicale, restituendo così una voce autorevole a quei musicisti che non si rassegnano ad essere i più “deboli”.
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Musica contemporanea: musicisti, organizzatori Tommaso Rossi La mia esperienza di musicista impegnato nell’esecuzione e diffusione della musica contemporanea, attraverso l’attività di produzione e organizzazione, risale al 1997, anno in cui, invitato dall’amico e collega Marco Vitali, entrai a far parte dell’Associazione Dissonanzen di Napoli, di cui oggi sono presidente e membro del comitato artistico. La mia formazione musicale ha spaziato, sin dall’inizio, tra la musica antica e il repert o rio contempora n e o. Essendo diplomato sia in flauto dolce che in flauto traverso, ho sempre trovato assai interessante tutto il vasto repertorio che è stato scritto negli ultimi 100 anni per questi due strumenti, che sembravano essere stati dimenticati completamente durante il XIX secolo. Inoltre, il vivere in una città come Napoli, dove il peso fortissimo di una nobile e antica tradizione musicale ha spesso fatto da argine all’av vento e alla diffusione dei nu ovi linguaggi mu s i c a l i , ha fatto sì che sentissi molto l’esigenza di creare occasioni di ascolto per la musica contempora n e a , unendo i miei sforzi a quelli di altri colleghi, che prima di me, si erano posti lo stesso problema. D’altra parte ciò è accaduto anche in altre città italiane e, in alcuni casi, con esiti decisivi per la storia della mu s i c a contemporanea. Risulta noto a tutti, ad esempio, il ruolo che un appassionato gruppo di compositori e musicisti ha svolto a Roma a partire dagli anni ‘50 con la costituzione dell’associazione Nuova Consonanza così come la storia delle Settimane internazionali di musica contemporanea di Palermo apre uno squarcio sulle straordinarie potenzialità del meridione italiano, sul talento dei musicisti siciliani e sulle capacità di innovazione culturale e progettuale della intellettualità siciliana. Il ruolo dei musicisti, nel creare occasioni di ascolto per la musica contemporanea nel nostro paese, è stato ed è ancora oggi davvero importantissimo.Tutto ciò avviene, nella maggior par te dei casi, nonostante le politiche culturali siano sostanzialmente sorde a questo tipo di proposta, con un particolare peggioramento della situazione negli ultimi anni. Questo grande ed appassionato lavoro di base, soprattutto sotto il profilo produttivo, è stato fatto dai numerosi gruppi che, in varie parti d’Italia, hanno sviluppato, spesso in maniera assai creativa e con indubbia qualità, a dispetto dell’esiguità dei mezzi economici a disposizione, una pluralità di centri di produzione, moltissimi dei quali oggi aderenti alla rete RITMO. Probabilmente, senza questa pluralità di soggetti, una parte importante della produzione musicale contemporanea sarebbe oggi ancora sconosciuta ed emarginata. Questa proposta artistica, che capillarmente pervade il territorio italiano e che supplisce al disimpegno spesso davvero colpevole delle grandi istituzioni concertistiche, è caratterizzata dal forte legame tra gli aspetti interpretativi ed esecutivi della musica e quelli organizzativi. Emerge con evidenza, infatti, dalle pieghe delle rassegne e dei festival organizzati da gruppi e musicisti indipendenti, la figura del “musicista-organizzatore” che potremmo chiamare, con parola inglese coniata per l’occasione, il “performer-manager”. Il musicista-organizzatore sa che per attirare il pubblico più ampio possibile verso un messaggio musicale difficile come quello della musica d’oggi, penalizzato dalla scarsa conoscenza che si ha dei linguaggi contemporanei, deve puntare necessariamente sul binomio costituito dalla qualità della proposta e dall’efficacia della promozione. Questo va fatto, molto spesso, tenendo presenti i forti limiti di bilancio in cui si muove, quasi endemicamente, la sua attività organizzativa. Questa punta al coinvolgimento di un pubblico giovane, desideroso di ascoltare cose nuove, interessato al cinema d’essai come al teatro d’avanguardia, ma anche ad esperienze musicali innovative, confinanti spesso con il mercato indipendente della musica rock, della musica digitale, del jazz di ricerca. Fondamentali, in uno spazio così stretto, in cui la mancanza di ri s o rse economiche riduce lo staff organizzativo a poche fi g ure irri nunciabili (un segretario organi z z ati vo e un addetto stampa) sono la coesione del gruppo (nella quasi totalità dei casi giuridicamente costituito in associazione culturale) e la condivisione di un orizzonte preciso fatto di forti obiettivi artistici. Se è vero che condividere un’esperienza estetica basata sul suonare insieme porta, per forza di cose, i componenti del gruppo al rispetto e all’ascolto reciproco, è altrettanto vero che, nel caso di chi si ponga anche scopi organizzativi e produttivi, questa è una attitudine psicologica assolutamente necessaria per poi poter affrontare i numerosi problemi legati allo sviluppo e alla
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gestione dell’attività. Insomma, dover produrre un messaggio la cui fruibilità è assolutamente inscindibile dalla chiarezza e dalla convinzione con cui il medium gestisce e promuove il messaggio stesso (in questo caso il medium è proprio l’interprete-org anizzatore o perfo rmer-manager), provoca una forte concentrazione e sinergia tra la fase della realizzazione artistica (ideazione dei progetti, realizzazione dei concerti, prove mu s i c a l i , ecc.) e le strategie di promozione, che diventano quasi le facce di una stessa medaglia. La storia della musica è felicemente piena di esempi del genere e citarli, in questo caso, può apparire assai pertinente. Chi, infatti, non ricorda che il grande pianista e compositore Muzio Clementi fu anche impresario, org a n i z z atore e persino costruttore di pianofo rti ed editore? Clementi, il 24 gennaio 1813, fondò a Londra, insieme ad altri musicisti professionisti, la Philarmonic Society of London. Qualche anno prima il violinista Salomon era stato l’artefice del memorabile viaggio di Franz Joseph Haydn in terra inglese. La storia delle avanguardie musicali novecentesche sarà segnata dalla nascita dell’Associazione per le esecuzioni musicali private, fondata a Vienna da Schönberg , B e rg e Webern nel 1919, con l’intento di d i f fondere le prime esperienze legate alla atonalità e al linguaggio dodecafonico. In realtà, la voglia di costruirsi un pubblico in maniera indipendente, di poterne toccare direttamente con mano i gusti, magari cercando di orientarli, ha sempre attrave rsato il mondo della mu s i c a . Forse, il primo caso davvero significativo è proprio quello di Mozart, che, abbandonata l’angustia della corte dell’Arcivescovo Colloredo, pose la sua residenza a Vienna e cercò, attraverso la sua attività privata, il successo presso l’ari s t o c razia e la borghesia della capitale, organizzando serate e concerti in abbonamento. Quando, nel 2005, i tagli ministeriali, figli della politica di riduzione della spesa culturale dell’allora governo Berlusconi, colpirono specialmente le associazioni costituite da musicisti ed in particolare quelle dedite alla musica contemporanea, apparve immediatamente chiaro a tutti che si andava configurando un meccanismo di selezione dell’offerta musicale molto preciso. Da una parte, i tagli furono decisi in brevi riunioni della Commissione consultiva per la Musica in cui, in poche ore, vennero esaminate centinaia di pratiche senza nessun rispetto della qualità artistica e senza nessuna vera consapevolezza di ciò che si andava a deliberare; dall’altra, è altresì vero che la linea culturale che si andava a premiare seguiva i principi del cosiddetto “Reference System”, ovvero della visibilità mediatica. Il “Reference System”, infatti, si basa sul nome e sulla fama degli interpreti e delle opere (che per fortuna molto spesso è anche indice di grande bravura e validità artistica), ma esclude completamente dal suo orizzonte chi si batte per la diffusione di repertori meno frequentati o chi cerca di sostenere i giovani interpreti. È per questi motivi che vittime del “grande taglio” avvenuto tra il 2005 e il 2006 sono state moltissime realtà musicali di piccole proporzioni, che sono state costrette, da quel fatidico momento, a chiudere o a ridurre sensibilmente la loro attività. Il ridimensionamento avvenuto nell’ambito della musica contemporanea è stato poi davvero cospicuo. Con riferimento ai dati relativi alle schede in catalogo, si è passati, infatti, dalle 20 associazioni di musica contemporanea finanziate dal FUS nel 2002 alle 13 finanziate nel 2006, con una cifra totale stanziata per le organizzazioni che si occupano di musica contemporanea pari allo 0,46 per cento del FUS nel 2006 contro lo 0,73 del 2002. In particolare le associazioni presenti nel Libro Bianco hanno avuto una decurtazione di contributi statali quasi del 50 % passando dai 526.659 euro del 2002 ai 288.000 del 2006. Eppure, il regolamento del settore musicale del Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo ha sempre, almeno in linea teorica, sottolineato il valore aggiunto delle iniziative musicali tese alla valorizzazione dei compositori contemporanei e dell’innovazione dei linguaggi, con la presenza di espliciti riferimenti a riguardo a livello normativo. Anche l’ultima circolare ministeriale, che aggiorna la normativa del Settore Musica del Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo, esplicitamente richiama l’importanza attribuita alla produzione musicale contemporanea. Il Decreto Ministeriale del 9 novembre 2007 dichiara solennemente all’articolo 3 comma a che tra gli obiettivi da raggiungere c’è: “favorire la qualità artistica e il costante rinnovamento dell’offerta musicale italiana promuovendo l’innovazione nella programmazione anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e sostenendo vari linguaggi musicali, propri di ambiti e culture diverse con particolare attenzione alla contemporaneità”.Al comma d si afferma, poi, di voler “promuovere nella produzione musicale la qualità, l’innovazione, la ricerca, la sperimentazione di nuove tecniche e nuovi stili, anche favorendo il ricambio generazionale”; ed ancora, al comma e, si afferma di voler “agevolare la committenza di nuove opere e la valorizzazione del reper torio contemporaneo italiano ed europeo”.
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Tutti ci auguriamo che queste parole non rimangano più lettera morta e che ci sia, sui temi della contemporaneità musicale, un deciso cambio di rotta rispetto al passato. Un paese che non punta sulla contemporaneità musicale è un paese che non tiene in conto il suo futuro musicale. Una domanda nasce spontanea. Perché mai un giovane dovrebbe iscriversi e frequentare corsi di composizione o di musica elettronica nei Conservatori, sottoponendosi ad una disciplina ferrea e ad un iter di studi di assoluta difficoltà, se poi non ha alcuna possibilità di vedere eseguita una sua opera nel suo paese? Non a caso la maggior parte della produzione dei compositori italiani è eseguita all’estero. Non a caso molti gruppi italiani che fanno musica contemporanea lavorano più all’estero che nel nostro paese. Mi auguro che a questi interrogativi si potrà dare, nei prossimi anni, una risposta convincente. Altrimenti, non si potrà non pensare che qualcuno abbia paura della musica contemporanea.
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Sulla sound art in Italia (appunti da una traversata aerea) Stefano Zorzanello Da molto tempo la pratica della sound art ha valicato i confini del museo, della galleria, dello spazio espositivo1, come peraltro molte esperienze della musica contemporanea hanno evidentemente abbandonato la sala da concerto penetrando (sia da un punto di vista storico che strutturale) altri territori, dall’arte visiva alla poesia concreta2. L’audio e l’audio-video installazione, la performance, la scultura sonora, l’happening, la radio art e la web art, mostrano sovente cruciali punti di contatto con le pratiche musicali della ricerca e della sperimentazione. Questa intersezione disciplinare non segna solamente uno spazio condiviso da discipline tradizionalmente appartenenti a paradigmi poietici diversi, ma un nuovo ambito di rappresentazione estetica, dotato di caratteristiche e modalità proprie di produzione e fruizione3. A questa articolazione di possibilità, non fa riscontro, e nel nostro Paese potremmo dire quasi nella maniera più assoluta, una adeguata modulazione di spazi ed iniziative volte a divulgare la specificità delle esperienze in oggetto, ovvero volte a creare occasione di conoscenza di questo esistente e reale panorama produttivo, nazionale ed internazionale. Non possiamo certo dare in questa sede un ritratto esaustivo di quanto sia avvenuto in Italia in questo campo, di quali siano stati i più importanti protagonisti, luoghi, correnti, e problematiche, argomento che meriterebbe di fatto ben altri spazi ed approfondimenti, ma, dal momento che questo Libro Bianco si propone di rappresentare un’immagine della polimorfa realtà delle musiche d’oggi in Italia, non possiamo nemmeno esimerci del tutto da questo compito, perché ignorare ancora una volta quest’ambito e la problematica ad esso sottesa darebbe ulteriormente segno di persistente, a questo punto dolosa, miopia culturale.Tenteremo pertanto, alla luce di alcune esperienze italiane e non, sia storiche che recenti, di sollevare il discorso articolandolo secondo alcune direzioni principali, ovvero ambiti in cui il termine “sound art” può essere declinato o quantomeno trovare parentele o applicazioni possibili. Inizieremo col trovare relazioni tra il concetto di sound art, musica acusmatica ed elettroacustica, per approdare alle esperienze che per definizione hanno cercato fuori della sala da concerto il luogo e la ragione della propria rappresentazione (environmental music e paesaggio sonoro). Acusmatico e live act elettronico: il gesto sonoro che non si vede, dove e come si sente? A ben vedere, non c’è nulla che abbia vietato o vieti tuttoggi nell’usuale programmazione dei concerti di musica contemporanea l’introduzione del repertorio acusmatico, tant’è che non è del tutto infrequente trovare a fianco di una esecuzione acustica con strumenti tradizionali o con live electronics un Gesang der Jünlinge di Stockhausen o quant’altro cada per lo più sotto la dicitura “per nastro magnetico”. Allora può sorgere la legittima domanda sul perché alcune pratiche sonore contemporanee tendano a distinguersi dall’usuale forma di rappresentazione della musica elettronica per ritagliarsi spazi propri, che non coincidono con i tempi, i riti e le modalità della sala da concerto. Nello stesso tempo sappiamo bene che quest’ultimo tipo di fruizione, soprattutto quando avviene in maniera secca e frontale, estesa su durate medio-lunghe, tuttalpiù con una semplice diffusione stereofonica, vengono decisamente messi alla prova non tanto la capacità di attenzione del pubblico, ma un intero paradigma di fruizione, che trova nell’atto performativo uno dei suoi fuochi principali, o addirittura il senso dell’essere testimoni di una rappresentazione estetica. L’ascolto puro, acusmatico, quando non rappresentato con gli adeguati accorgimenti tecnici specifici, (ed è noto quanto in Italia non sia così facile assistere ad esecuzioni acusmatiche diverse dalla situazione sopra descritta), spesso giunge a contraddire i propri presupposti: la casuale collocazione spaziale dell’ascoltatore in una sala rispetto ai diffusori, le caratteristiche acustiche della sala stessa, la vincolante disposizione frontale delle sedie, e tutta una serie di altri elementi accidentali, inducono spesso a chiedersi che senso abbia stare lì ad ascoltare un brano “X” del compositore “Y” e se un ascolto diverso, in diverse condizioni di riproduzione ad alta fedeltà (dall’ascolto privato, domestico, in cuffia o hi-fi, alla diffusione radiofonica) non possa dare
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maggiore giustizia all’esperienza di fruizione stessa, o se non dia senz’altro una maggiore possibilità di far percepire il dettaglio sonoro, ovvero un aspetto centrale del lavoro compositivo. Certo mancherebbe allora, o verrebbe vissuta diversamente la dimensione sociale della fruizione, e anche questo non è un fatto indifferente, ma porrei più di qualche dubbio sul fatto che la dimensione di fruizione collettiva sia il fulcro o il presupposto della maggior parte di queste composizioni. Tutt’altro accade quando i brani concepiti per una diffusione su sistemi multicanale (dalla quadrifonia fino all’Acusmonium) vengono eseguiti mostrando la propria peculiarità di proiezione del suono: la spazializzazione diventa allora l’evidente elemento di un atto e di un evento performativo, di natura puramente acustica, meritevole di essere fruito di per sé, in quanto difficilmente riproducibile in altri contesti. Anche se la diffusione degli impianti home surround, potrebbe far sorgere da un punto di vista puramente tecnico e teorico l’ipotesi pur parziale di una fruizione domestica di questo tipo, sappiamo bene che la pressoché totale inconsistenza di questo tipo di mercato discografico rende l’ipotesi piuttosto impraticabile nella realtà. Questa iniziale disquisizione ha il solo scopo di giustificare il perché un musicista acusmatico, e come vedremo un performer elettroacustico possa essere considerato, (come spesso capita di trovare nelle definizioni che ogni musicista da di sè), un sound artist, ovvero un artista del suono, in un senso senz’altro diverso da quello in cui lo è un compositore classicamente inteso. L’attività di modellazione dello spazio sonoro, degli spettri frequenziali, la distribuzione spaziale del suono, conferiscono al gesto musicale una caratteristica manipolatoria che non è esattamente la cifra della musica contemporanea classicamente intesa, e che avvicina il materiale musicale ad una materia plastica, ad una vera e propria “argilla nella mani del vasaio”. La differenza tra il musicista acusmatico puro, ovvero che incentra il suo lavoro sulla riproduzione meccanica dell’opera e sulla sua eventuale performabilità (a partire dunque da un nastro magnetico, cd, hard disk recorder, nastri multitraccia etc.) e il musicista-performer manipolatore di un set elettronico o elettroacustico, ammette una gamma di sfumature, anche in questo caso difficilmente analizzabili in tutte le loro articolazioni; tuttavia se in questa cornice confrontiamo l’aspetto performativo di un lap-top performer con quello della presentazione acusmatica pura, le differenze che riguardano la fruizione non assumono rilievi strutturali divenendo quindi quasi trascurabili, (pur continuando ad essere rintracciabili). La lamentata o talvolta ostentata irrilevanza visiva e l’antigestualità della lap-top music (tale perfino da costituirne un preciso corredo estetico), o l’aspetto parossistico che la gestualità stessa assume quando si manifesta in tale pratica, inducono a proporre le stesse considerazioni fatte sugli aspetti fruitivi dell’arte acusmatica.Variamente si è discusso di quanto la gestualità del performer elettroacustico sia un elemento importante della fruizione4, e ci sono molti esempi opposti alla tendenza dell’”irrilevanza visiva” (da Otomo Yoshihide a Massimo Simonini, per citare un esempio straniero ed uno italiano); è tuttavia innegabile il fatto che la performance elettroacustica non consenta il più delle volte di collegare ad un gesto esecutivo un suono effettivamente prodotto, facendo saltare l’ordinaria catena di causa ed effetto a cui siamo avvezzi come fruitori. Questi aspetti comportano una sostanziale difficoltà ad esprimersi almeno da un punto di vista teorico in modo univoco, e si dovrebbe poter dare ragione di questa gamma comportamentale anche sotto un profilo concettuale. Ciò che è certo è che un tipo di gestualità “scollegata” dall’effetto musicale prodotto, non soltanto per una deficienza di sincronia del rapporto gesto-suono ma anche per un inscindibile deficit di comprensione tecnica del processo in atto, non fa che ampliare i margini della performatività portandola fuori dai confini dell’esecuzione classica, verso una più o meno esplicita o consapevole teatralità. Oltre alle ragioni strettamente “spazialiste” ed interpretative, vi sono alcune ragioni di natura concettuale, che fanno del lavoro elettronico un tipo di opera che si presta con par ticolare facilità a procedimenti di manipolazione reiterata, che la rendono di fatto molto vicina al concetto di “opera aperta” secondo le poetiche anticipate da Pietro Grossi5 e poi riprese dalle poetiche del plagiarismo, del cut-up, e della plunderphonia (e prima di tutto, all’origine, dalle pratiche surrealiste praticate in letteratura). Per queste ed altre ragioni il sapere e il fare proprio del compositore si trasferisce e si confronta in un ambito che non è più esattamente quello dello sviluppo temporale del materiale musicale, ma anche quello della sua capacità di creare ed occupare uno spazio fisico e concettuale. Nel passare da una concezione che intende la musica principalmente come “arte del tempo” ad una che la intende come “arte dello spazio nel tempo” ci troviamo dinanzi anche nel nostro territorio ad esperienze che vanno da quelle fondamentali e storicamente acquisite di Luigi Nono, Luciano Berio,
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Pietro Grossi, Enore Zaffiri,Teresa Rampazzi, Albert Mayr, Walter Branchi, Giorgio Nottoli, Alvin Curran, a quelle dell’ultima generazione, (di cui è molto più arduo e pericoloso citare soltanto pochi nomi, per cui si chiede venia a quanti vengono in questa sede tralasciati) la cui importanza andrà per certo sempre più riconosciuta tra cui Michele Tadini, il gruppo Edison Studio (Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani), Elio Martusciello, Francesco Giomi, Domenico Sciajno6. Tuttavia, nonostante la complessità, la varietà e la ricchezza di questo panorama di cui per brevità abbiamo citato soltanto pochissimi esempi, l’aspetto più critico è, come si diceva in apertura la mancanza strutturale di una articolazione di spazi, occasioni, ed iniziative, che diano sufficiente ragione di questo panorama produttivo. Diverse sono i centri di produzione interni ai Conservatori e alle Università italiane7 che con grande impegno e professionalità si prodigano in questa direzione, oltre ai più conosciuti Tempo Reale, Agon, Centro Ricerche Musicali, al Centro di Sonologia Computazionale, fautori di esiti importanti e tangibili, e diverse sono le rassegne, festival o stagioni concertistiche in cui è possibile fruire la musica acusmatica ed elettroacustica (non avrebbe senso qui numerarne alcune o tutte dato che è un fatto sotto gli occhi di tutti). Pur tuttavia, manca ancora lo sforzo sistematico di uno sguardo di insieme, che riconosca e riassembli il lavoro di tutte queste realtà.Alcune importanti iniziative dal respiro strutturale, ricognitivo, e con un approccio trasversale, ovvero capace di abbandonare l’obsoleta distinzione (in questo campo ancor più insensata) tra tendenze poetiche alto o basso mimetiche, come ad esempio “Ixem” a cura di Antitesi (Palermo), “Signal” a cura di TiConZero (Cagliari), IATO a cura di Cervello a Sonagli (Roma), Desco Music a cura di Xing (Bologna) vanno decisamente incoraggiate e sicuramente da sole non possono bastare. In sintesi la relazione tra sound art, musica acusmatica ed elettroacustica, dà voce ad una realtà articolata e consistente, ma se confrontata con la realtà di altri paesi d’Europa come Francia, Germania, Belgio8 e Olanda si presenta ancora una volta come un popolo senza territorio, senza un vero diritto di cittadinanza, che vive in spazi o riserve più o meno garantite, ma che necessita in definitiva di tutt’altro riconoscimento. Suono, ambiente e territorio Se abbiamo parlato della relazione tra sound art e musica elettronica, alcuni altri aspetti dai quali non si può prescindere scaturiscono in maniera inequivocabile dalla relazione si potrebbe dire di tipo “vocazionale” tra la cosiddetta environmental music e la pratica della sound art. Le opere di environmental music nascono da una forte relazione con l’ambiente o con ciò che in esso accade. A rigore 4’33” di Cage può forse essere considerata tra le prime opere che fanno del suono ambientale non solo la cornice ma il contenuto stesso dell’opera. Paradossalmente un tipo di pratica musicale, modellata su un tipo di poetica siffatta, ovvero considerata estrema, d’avanguardia e carica di contenuti concettuali che non si limitano soltanto agli aspetti menzionati può essere antropologicamente ricondotta ad un bisogno di contatto, a lungo negato e negletto dalla storia della musica occidentale, tra l’uomo ed il suo ambiente sonoro. Steven Feld mostra come la popolazione Kaluli di Papua Nuova Guinea9 canti con l’ambiente sonoro circostante, in particolar modo intonando e dialogando con le melodie degli uccelli della foresta pluviale. R. M. Schafer legge lo sviluppo della storia della musica occidentale come un progressivo allontanamento dell’uomo dal suo ambiente, dalla vita condotta all’aria aperta verso la vita condotta in spazi chiusi e interpreta la musica descrittiva o a programma come un tentativo di trasfigurare e di riappropriarsi sul piano della rappresentazione simbolica dell’outdoor sound, dentro le mura del salotto nobiliare10. Le esperienze della environmental music percorrono il percorso inverso, cercano cioè un contatto strutturale con l’ambiente in cui vengono eseguite. Esse possono essere suddivise in genere in due campi, che possono a loro volta contemplare ampie sovrapposizioni: site specific (ovvero opere composte per un luogo specifico, per le sue particolari caratteristiche), oppure time-based (in quanto entrano in relazione con gli eventi temporali di un determinato sito). Il primo esempio potrebbe essere quello di Echo Piece di Michael Parsons (nella partitura di tipo verbale, viene richiesto di trovare un luogo dotato di un effetto di eco chiaramente percepibile, e di mettere in atto, con due esecutori, un processo di phasing percussivo progressivo). Il secondo caso, time-based potrebbe essere quello di Looking North di Christian Wolff (nella partitura, verbale anche in questo caso, viene dato il compito di rea-
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gire, in vario modo, ad una pulsazione udita nell’ambiente sonoro circostante).Volendo riportare questa ripartizione esemplificandola secondo alcune storiche esperienze italiane potremmo da una parte citare l’intervento di Davide Mosconi per la città di Gibellina (Torre Campanaria di Mendini, 1986) che consiste in un sistema di segnalazione acustica urbana che ha utilizzato frammenti di grida siciliane, ricomposte e ricombinate, in cui si prevede che per il periodo di cento anni e per cinque volte al giorno, queste emissioni caratterizzino l’ambiente acustico in situ: quest’opera, che rientra a tutti gli effetti sotto una possibile declinazione del concetto di sound art, è evidentemente site specific (anche se la sua componente temporale è molto precisa e delineata) in quanto legata ad un luogo-scultura preciso, e in quanto per evocazione riferita al canto del muezzin, impiegando il materiale etnografico delle “abbanniate” (grida, in dialetto siciliano), si lega a sua volta al territorio in cui è inserita. Per quanto riguarda la parte time-based potremmo altresì citare il lavoro di Albert Mayr “Amplificazione disponibile” (altra partitura verbale) in cui si ha la consegna di collocare in un luogo scelto del territorio urbano un impianto di amplificazione, e una volta scelte le durate e la periodicità degli interventi, si tratta di mettere a disposizione il microfono per chiunque lo desideri (ad eccezione di messaggi commerciali) al fine di dare “un contributo” all’ambiente acustico della zona; anche in questo caso l’aspetto temporale (disponibilità degli interventi, durate e frequenza degli stessi stabiliti dall’esecutore) prevale sulla specificità del luogo scelto. Di altri lavori come Bon Chemin di Luca Miti (1996), dove si richiede all’esecutore-ascoltatore di effettuare uno spostamento da un luogo ad un altro ponendo l’attenzione sulla differenza del paesaggio sonoro del luogo di partenza e del luogo di arrivo, non è così facile stabilire se si tratta maggiormente di una tendenza time-based o site specific. È tuttavia evidente in ognuno di questi casi il debito di pensiero al movimento dei sound scape studies iniziati negli anni settanta da R. M. Schafer e dal World Soundscape Project, di cui Mayr peraltro è ed è stato il principale divulgatore in Italia con i suoi numerosi scritti ed attività didattica. Mayr inoltre ha curato le rassegne Suono/Ambiente a Milano e a Firenze nel 1977, ovvero il primo ciclo di manifestazioni dedicato in Italia al paesaggio sonoro. Dopo queste esperienze, la frequentazione italiana della sound art sotto questo profilo è stata piuttosto sporadica e discontinua, ma ricordiamo, su vasta scala, le iniziative “Nonostante Tutto.....Sonorizzazione di Bologna” (a cura di Damsterdamned A/Lato, 1993 con la partecipazione tra i molti ar tisti invitati di Alberto Masala, Giuseppe Chiari, Letizia Bolognesi, Ignazio Lago, Lelio Giannetto), LADA L’arte dell’ascolto a cura di Roberto Paci Dalò - Giardini Pensili (Rimini, 1995, interessante connubio di sound art urbana e radio art in cui era previsto tra l’altro l’utilizzo della rete di diffusione ad altoparlanti delle spiagge del litorale riminese), la rassegna Mappe - Percorsi Urbani (Catania 1998, a cura di Biagio Guerrera, Sergio Zinna, Ignazio Lutri, Ivano Mistretta, Felicita Platania). Dopo questi anni, dobbiamo attendere la nascita della sezione italiana Forum Klanglandshaft (Forum per il paesaggio sonoro11) la cui sezione italiana organizza i primi meeting a Merano e Roma (2003), dove presso l’Ambasciata del Canada, in occasione dei settant’anni di R.M.Schafer, si ricomincia ad organizzare l’attività con un coordinamento nazionale, si ritorna a parlare di soundwalk ovvero di passeggiata sonora, e a praticarla, al di fuori di ambiti strettamente didattici12, come pratica estetico-conoscitiva. Nel 2005 abbiamo con Curva Minore, SSRG onlus e Università degli Studi di Palermo la realizzazione di un convegno internazionale “Ascolta Palermo/Palermo Ascolta” dove le passeggiate sonore, aperte alla cittadinanza, vengono realizzate sia in territorio urbano che rurale (Alia, grotte della Gurfa) e dove vengono eseguite alcune opere di environmental music, o in forma di environmental music, tra gli altri di Schafer e Wolff. Negli ultimi anni si aggiungono le soundwalk organizzate a Milano e a Salina da Massimo Cavallaro con la partecipazione e la guida di persone non vedenti, le soundwalking nelle valli di Comacchio organizzate da Sara Lenzi (SheSound), fino alle ultime Cultania soundwalk, sempre a cura di SSRG onlus. Ora, in questo percorso che ha cercato di indagare le possibili declinazioni del termine sound art, e che ci ha inevitabilmente condotto dall’environmental music alle soundwalk, se da una parte ci siamo spostati notevolmente dal terreno della sala da concerto, dall’altra non possiamo non affrontare la pratica artistica dell’acoustic design, dalla “Scatola di fiammiferi intonata” del collettivo F.lli Format (Francesco Michi, Mechi Cena, Jorge Martinez) ai 77 Haiku (1983) settantasette sonerie per telefono progettate dallo stesso gruppo molto tempo prima dell’esistenza dei cellulari13, ma non dovremmo nemmeno escludere le arpe eoliche di Mario Ciccioli, le installazioni di Luca Vitone e quelle di Paolo Piscitelli, soltanto per citare la vasta gamma di esperienze che è difficile se non addirittura impossibile riu-
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scire a definire entro categorie precise. Peraltro in Italia anche nel settore strettamente pertinente alle arti visive non sono moltissime le esperienze specifiche, ma non si può evitare di menzionare l’importante ed interessante lavoro di Zerynthia e Radioartemobile (Roma), in particolare con il progetto Soundartmuseum14, e quello altrettanto importante e specifico di E/static (Torino)15. Ciò non di meno, preferiamo interrogarci sul nesso tra sound art e pratica della musica contemporanea, sul significato di questo nesso per non abbandonare un campo di indagine e lasciarlo completamente al dominio delle arti visive e del design, le quali giustamente in moltissimi casi hanno preso il posto presto abdicato dall’approccio musicologico. Questo è successo per musicisti di grande importanza come Giuseppe Chiari e continua ad accadere per molti altri come ad esempio John Duncan, Giancarlo Toniutti, tanto per fare soltanto tre nomi di musicisti - sound artist che operano o hanno operato per lo più in Italia. È senz’altro un merito che queste esperienze siano apprezzate nei territori dell’arte visiva, ma credo sia un demerito dell’ambito più strettamente musicologico non indagarle sufficientemente e non mettere a disposizione i propri strumenti di analisi. Alla valutazione musicologica è legato il passaggio istituzionale ed accademico, è legata la diffusione e l’educazione verso un paradigma in espansione e non riducibile a categorie consolidate. È esemplare che ad occuparsi maggiormente di quest’ambito specifico sia dal 1994 in Italia il meritevolissimo festival di Topolò (piccolo paese al confine orientale del Friuli con la Slovenia) mentre non vi siano quasi del tutto iniziative analoghe nei grossi centri del nostro paese. Uno spazio ulteriore per la sound art, che in fondo si occupa decisamente da vicino dello spazio sonoro in cui viviamo, deve essere pertanto richiesto e, crediamo, concesso.16
1 Dagli anni Settanta, qualndo il termine “sound art” è comparso nel territorio delle arti visive affermando con un indiscutibile slancio il tema del suono dentro lo spazio espositivo, (si veda tra le altre la mostra “Sound - Medium der bildenden Kunst” (sound - medium dell’arte visiva), Innsbruck 1979, non è infrequente trovare oggi nell’ambito di festival e spazi dedicati alle nuove musiche, la presentazione di audioinstallazioni e sculture sonore (Musique Action, Vandeuvre-Les-Nancy 1994, Music Unlimited, Wels 1996, Angelica Festival Internazionale di Musica, Bologna 2001) 2 In direzione inversa, la tendenza alla ri-appropriazione della dimensione sonora, e uno sviluppo sperimentale delle possibilità di ar ticolazione del linguaggio da parte della poesia è stato in italia rappresentato in maniera importante da Adriano Spatola, al quale si deve “Baobab” (1979), prima audiorivista di poesia sonora italiana, da Arrigo Lora Totino, inventore della “poesia liquida” e “ginnica”, da Mimmo Rotella, autore del “manifesto dell’epistaltismo”, da Giovanni Fontana, teorico della “poesia pre-testuale”, e ancora da Patrizia Vicinelli, Luigi Pasotelli, Maurizio Nannucci,Tomaso Binga, Giuliano Zosi, Sarenco, Massimo Mori, Gian Paolo Roffi, Sergio Cena. 3 Luigi Russolo, John Cage, Joseph Beuys, George Maciunas, La Monte Young, Giuseppe Chiari, Cornelius Cardew, sono solo alcuni nomi tra una vasta letteratura di ar tisti e di musicisti che appartengono di fatto alla storia dell’avanguardia artistica del XX secolo, le cui opere sono caratterizzate da processi di realizzazione e fruizione altri da quelli tradizionalmente consacrati dalle singole discipline di provenienza. 4 Michel Chion, L’arte dei suoni fissati o la musica concretamente. Con CD Audio,Edizioni Interculturali,2004 5 www.pietrogrossi.org/contributi.htm 6 Si vedano, per dare maggiore completezza a questo quadro, in questo stesso volume le numerose schede degli ensemble o delle organizzazioni di interpreti e compositori attivi da tempo su questo settore. 7 Qui, come nella nota precedente si vedano, in questo stesso volume gli importanti contributi dati dai centri di ricerca universitari, variamente documentati. 8 Basti pensare che in Belgio si tiene da 15 anni il festival Espace du Son dedicato esclusivamente alla spazializzazione di opere acusmatiche, cfr www.musiques-recherches.be 9 S.Feld Sound and Sentiment: Birds, Weeping, Poetics and Song in Kaluli Expression Philadelphia: University of Pennsylvania Press, 1982 10 R.M.Schafer, Il Paesaggio Sonoro, Ricordi LIM 1985 11 www.klanglandschaft.org/ 12 Tra le proposte didattiche relative alla specificità del medium sonoro-ambientale, è molto interessante l’attività condotta nelle scuole da Marco Geronimi Stöll, di cui v’è ampia traccia nel cd-rom “Cambiamo Colonna Sonora - Terrestri in ascolto”, Comune di Milano, 2002 13 http://sdp.arteco.org 14 www.zerynthia.it - www.zerynthia.it/ram.asp - www.zerynthia.it/soundar tmuseum.asp 15 www.estatic.it 16 Desidero ringraziare Biagio Guerrera, Albert Mayr, Elio Martusciello e Domenico Sciajno, Fabrizio Spera, Sun Ra Mosconi, per la consulenza e documentazione che mi è stata indispensabile più che preziosa nello scrivere questo piccolo contributo.
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Le regole del gioco Alessandra Sciabica “Le perle nere” è il titolo dell’ultima sezione del questionario somministrato alle associazioni coinvolte nel progetto Libro Bianco. Abbiamo domandato a ciascuna organizzazione di indicarci le tre peggiori incongruenze/disfunzioni dell’attuale legisla zione in merito all’organizzazione dei concerti e delle produzioni musicali, e la quasi totalità dei soggetti ha risposto all’appello esprimendo diverse opinioni e sollevando problematiche di vario genere. Stabilire un preciso ordine di priorità rispetto agli argomenti proposti non è facile, sia per una questione formale legata alla struttura del questionario, ma anche e soprattutto perché sotto il profilo sostanziale le problematiche espresse sono tutte parimenti importanti e richiederebbero tutte un urgente intervento normativo. In generale è comunque possibile raggruppare le opinioni espresse in due macrocategorie. La prima (di poco più “gettonata” della seconda) riguarda un malcontento legato alla burocrazia, come ritardi nei pagamenti o difficoltà procedurali, le incongruità della legislazione previdenziale e di quella sul diritto d’autore. In molti hanno fatto anche riferimento alla mancanza di un’efficace legislazione sulla defiscalizzazione dei contributi privati alla cultura. Sembra che da anni le urgenze siano sempre le stesse e che dunque poco o nulla sia cambiato nella gestione dell’organizzazione musicale nel nostro Paese. Uno dei primi documenti di R.It.M.O. denunciava il fatto che per realizzare un concerto siano necessari circa 12 passaggi amministrativi, comprendenti iscrizioni, comunicazioni, depositi cauzionali e autorizzazioni di vario genere. La necessità di regolamentare il mercato del lavoro e le giuste garanzie che il sistema giuridico pone a tutela dei cittadini non possono essere di ostacolo alla realizzazione di progetti artistici: il costo che le organizzazioni pagano in termini di risorse umane ed economiche è abbastanza elevato e il rischio, soprattutto per le piccole organizzazioni - come la maggior parte di quelle rappresentate in questo volume - è che le necessità burocratiche e gestionali finiscano per assorbire maggiori risorse rispetto a quelle artistiche. D’altra parte, nel già difficile equilibrismo richiesto dalla gestione dei budget ad erodere sempre di più le già scarse risorse destinate alle produzioni si aggiungono anche i costi sociali dell’ENPALS, che tocca quest’anno il 33% (una delle percentuali più alte d’Europa, in Svizzera per esempio è il 15%) e che inoltre non da nessuna garanzia a coloro che non raggiungono i minimi contributivi, difficili da ottenere per musicisti free lance. Oltre a ciò si aggiungano i costi della SIAE: a quest’ultima viene contestata, da parte delle organizzazioni la definizione dei minimi contributivi sulla base del numero di posti in sala piuttosto che sul numero dei biglietti effettivamente staccati, e da parte dei compositori il criterio di ripartizione dei diritti riscossi che per alcuni sarebbe penalizzante per gli autori “minori”. Per non parlare poi della clausola in base alla quale la SIAE considera incasso le entrate da contributi regionali, degli enti locali e dei privati, riservandosi così la facoltà di richiedere alle organizzazioni percentuali di quelle somme. Nell’incertezza queste ultime dovrebbero mettere a budget una somma pari a quella percentuale e “immobilizzarla”, o in caso contrario intervenire con risorse proprie se a fine evento la SIAE ne domanda il versamento. In questo scenario in cui i soldi a disposizione sono pochi, dove non ci sono spesso certezze sul finanziamento, o comunque sulla sua entità, se non a ridosso dell’inizio delle manifestazioni e dove i soldi pubblici arrivano generalmente con enormi ritardi, si colloca un’ulteriore soggetto che va ad allargare la cerchia di coloro che finiscono per vantare diritti su quel piccolo contributo con il quale organizzare dei concerti: la banca. Ovvero costi di conto corrente, anticipazioni e servizi vari. Eppure forse una buona notizia è in arrivo su questo fronte e sembrerebbe che un grosso gruppo bancario stia lavorando per lanciare nel mercato un conto per le associazioni senza scopo di lucro che speriamo sia ben più conveniente dei contratti d’impresa finora applicati.
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403
La seconda macrocategoria raccoglie una serie di argomenti più inerenti alle politiche culturali e nello specifico alla politica per la musica contemporanea (o forse dovremmo dire all’assenza di una politica per la musica contemporanea). Dalla lettura delle restituzioni dei questionari traspare in generale un profondo senso di ingiustizia e di sfiducia e la frustrazione di dover operare in un sistema basato sulla rete di conoscenze più che sulla meritocrazia. Non si può che concordare dunque con coloro che ritengono necessario il passaggio da una logica di finanziamento ai soggetti ad una che invece metta al centro il progetto. Ma il progetto può trovare spazio solo all’interno di un programma operativo, possibilmente pluriennale, che deve essere a sua volta la traduzione in senso concreto di un’idea politica. Occorrerebbe dunque aprire tavoli di discussione, incontri, scambi con le diverse professionalità coinvolte per por poter elaborare proposte di riforma, scambiarsi idee e confrontarsi sulle cosiddette best practices. È necessario riaprire il dibattito tra tutte i soggetti in campo che dovrebbero ritrovare forza collettiva e il coraggio di domandarsi cosa vuol dire produrre, organizzare e sostenere musica oggi. Senza tutto questo avremo ancora liste di “perle nere” che denunciano la mancanza di programmi a favore di compositori e giovani interpreti, il difficilissimo accesso al sostegno per la ricerca e la produzione da parte degli ensemble e l’insufficienza di educazione musicale nelle scuole di ogni genere e grado. E avremo ancora un’inefficace commissione centrale per la musica, e in parecchi casi, la mancanza a livello locale e regionale, di progetti in grado di sopravvivere alle legislature e dunque slegati dal colore delle giunte. Un commento finale merita anche la quasi totale scomparsa dai palinsesti dei tre canali della televisione pubblica di trasmissioni dedicate alla musica. È una vergogna e dovremmo tutti richiedere con forza un’urgente inversione di tendenza. In questo volume abbiamo cercato di dar voce a tutti coloro che hanno voluto avere uno spazio e dirci qualcosa sulla loro esperienza di musicisti e organizzatori. Speriamo che questi accenni sulle difficoltà del far musica possano rappresentare il punto di partenza per una riflessione collettiva e non rimangano solo una lista di lamentazioni.
404
Testi
Si chiede la svolta Gisella Belgeri Come noto da oltre quarant’anni le politiche delle attività musicali in Italia, dal punto di vista delle risorse statali, sono incentrate praticamente sui soggetti elencati della legge 800 del ‘67. Sono intervenuti pochi altri dispositivi di legge, parziali, quali ad es. la legge che istituì il Fondo Unico dello Spettacolo del 1985, molto importante nei suoi presupposti, che peraltro non modificava i soggetti di riferimento, o ancora la legge 589 del ‘99 che istituì gli enti di promozione. Si sono avvicendati numerosi decreti, nell’ultimo decennio, che in qualche modo hanno voluto innovare o modernizzare aspetti normativi, burocratici e anche concettuali, nell’attesa di una nuova legge (che in ogni caso da anni non riesce a decollare) e sono stati elaborati e presentati diversi testi legislativi. Le spinte e controspinte sui contenuti di una legge-musica sono differenti e spesso persino contrastanti e nella confusione di linguaggi e di attese che si vengono a creare e che impediscono di arrivare ad una condivisione politica di obiettivi e di soluzioni. Questo si determina anche perché è oggi presente una netta spaccatura tra il concetto di attività musicale e quella di esigenza di spettacolo. Punto primo: la musica non è necessariamente o comunque prioritariamente spettacolo. La musica esiste in quanto tale e per praticarla, proporla e viverla occorrono innanzitutto i musicisti. Loro sono i protagonisti e i destinatari dell’attenzione necessaria in quanto costituiscono la fucina di una produzione che va poi posta alla fruizione del pubblico. Punto secondo: l’opportunità, o almeno la logica secondo la quale si usano i soldi pubblici - non importa da quale amministrazione provengano - deve avere un suo senso. Nella società attuale la tendenza a privilegiare aspetti di visibilità ma anche di “commercialità” rischia di fuorviare i più elementari obiettivi, intesi come sostegno alla crescita culturale del paese e alla necessità di offrire alla popolazione un proprio inestimabile patrimonio culturale. Il concetto va ribadito senza infingimenti. Gli spazi delle risorse pubbliche non possono essere fagocitate dalla ricerca di un consenso, sovente anche di basso profilo, o di proposta di entertainment. Se così fosse verrebbe spontanea la domanda di inadeguatezza e di ben altre priorità sociali su cui impegnare i fondi. La questione è difendibile solo nella misura in cui ciò venga rivolto a situazioni che favoriscano: a la crescita del contesto artistico e culturale, compresa la capacità di rapportarsi ad un costante confronto sovraterritoriale. La capacità quindi di esaminare e pesare innanzitutto i contenuti della proposta artistica e la qualità di tale programmazione; b la funzione di trasmissione e quindi prettamente educazionale extra scolastica, formativa del gusto, di testimonianza delle radici culturali, di curiosità per tutto ciò che la nuova creatività propone all’ascoltatore; c le operazioni di novità anche rischiose sotto il profilo dell’audience che però si inseriscano a giusto titolo nel filone della trasmissione culturale degno di questo nome e di cui non mancano certo illuminanti esempi, qui come all’estero. Vi è oggi un’esigenza sempre più avvertita di fare della musica un campo di proposta in diversi strati della società, per numerosi motivi anche di convivenza civile, a partire dall’emarginazione giovanile sino alle esperienze nel campo della musicoterapia. Questo passa attraverso la scuola innanzitutto, che deve dotarsi di strumenti che facilitino la pratica e l’approccio alla musica e passa da una concezione di cittadinanza della musica in contesti dove già oggi c’è una miriade di esperienze di alto valore alle quali manca una visibilità complessiva e una messa a sistema. Questi sono certamente dei campi in cui lo Stato e le risorse in campo devono dire la loro, ancor prima di continuare ad impegnarsi in questa strenua lotta di distribuzione di risorse sempre meno pertinenti e soddisfacenti, dove oltre a tutto la pur meritoria ricerca del nuovo sembra passare per canali dei quali non si percepiscono né le finalità e spesso neppure l’esigenza.
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Va chiarito a tutti che la professione del musicista e la capacità di esser presente nel contesto sociale e artistico del paese passa necessariamente da competenze chiare su tutte le sue funzioni, dall’essere esecutore, compositore, studioso, direttore artistico, liutaio o ricercatore di musica elettroacustica. Lasciare orizzonti vaghi e diversamente interpretabili su tali soglie significa aggiungere caos al caos e non fare un favore al paese, se con questo si intende soddisfare la proposta di accrescimento culturale e non quella di fornire eventualmente serate di evasione. Punto terzo: la musica diventa fruibile dal pubblico solo dopo che sia garantita agli artisti (compositori, strumentisti e programmatori) la possibilità di esprimersi compiutamente e pertanto siano previste risorse adatte per ottenere dei risultati soddisfacenti. Queste funzioni, che oggi non passano necessariamente dai soggetti sinora finanziati dallo Stato tramite il FUS o risorse aggiuntive, devono essere innanzitutto riconoscibili e integrate nel complesso delle attività produttive. Si tratta di un patrimonio di idee e di talenti che esistono e si attivano anche oggi, con grande spirito di servizio, ma in modo negletto e del tutto marginale quando ad essi occorrerebbe far riferimento anche per lo sviluppo innovativo dell’offerta musicale nel nostro tempo. È poi evidente che gli attuali operatori soggetti dei finanziamenti possano essere ottimi tramiti di nuove progettualità ma l’avvio di percorsi nuovi nel rapporto tra musicisti attivi e offerta musicale, oltre che dare maggior consapevolezza e linfa vitale al rapporto col pubblico, renda l’ascoltatore più coinvolto nel gioco dell’ascolto. In effetti va trovata o ritrovata un’identità che sappia collocare la fruizione musicale, di oggi o di ieri, all’interno di un insieme di conoscenze e di partecipazione al fatto creativo, storico e delle differenti estetiche. Ci si augura che la pubblicazione del Libro Bianco di R.It.M.O., corredato da una notevole quantità di notizie e dalla ricchezza delle varietà programmatiche, edito per volontà dell’ente di Promozione Cemat favorisca più di ogni altro discorso l’interpretazione di come sia oggi necessario, da parte dei fondi pubblici, percorrere strade diversamente impostate nelle strategie e che opportunamente rispondano all’esigenza di rinnovamento dei repertori e anche di integrazione nel contesto delle attività musicali del paese. Dalla pubblicazione si evince in modo inesorabile come l’attenzione, anzi la disaffezione dello Stato a questo fenomeno di creatività musicale abbia creato non pochi ostacoli. Si consideri che rincorrendo una politica di vano consenso, misurata essenzialmente sull’accorrere del pubblico, si siano perse per strada negli ultimi quattro anni quasi tutte le realtà dedicate alla musica contemporanea (che già ricevevano comunque cifre irrisorie e non paragonabili ai sostegni dati in molti paesi europei) facendo quindi precipitare l’interesse culturale del paese per i processi di evoluzione artistica in una sorta di limbo, esemplificazioni in formalina.Va anche detto peraltro che a livello locale la caparbietà degli artisti ha avuto la meglio e oggi non è raro trovare programmazioni audaci o comunque fuori dagli schemi usuali ben sostenute e favorite dai poteri locali, da sponsorizazioni piccole ma mirate, da una capacità di aggregazione anche economica. Stiamo parlando di sopravvivenza comunque e non di espansione e quindi occorre ripensare alle potenzialità di proposta del settore, in un quadro che veda lo Stato responsabilmente attivo nella crescita musicale italiana, intesa come servizio alla collettività e riguardoso del mondo artistico. Oggi la qualità dei gruppi e degli interpreti italiani è a livello dell’offerta di altri paesi e ci si accorge dai riscontri avuti in questo senso dalle proposte italiane, in particolare su tutti i programmi proposti all’estero dal Progetto Sonora, Nuova Musica Italiana nel Mondo che sancisce una titolarità nel contesto internazionale, cosa invece difficile da ottenere a livello nazionale. Discrepanze di importanza vitale, che vanno oggi riviste e azzerate a favore di una strategia pervasa di contenuti artistici e non solo di numeri, nella convinzione che il passaggio al rinnovamento, tanto invocato da politici e amministrazioni, debba passare naturalmente dalla capacità di riconoscere valore e qualità alle novità e non pretendendo che le stesse debbano prioritariamente rispondere a codici di consenso preordinato.
406
Testi
Equazione assolutamente fuorviante, che limita e mortifica l’attività artistica e che, a ben pensarci viene richiesta in definitiva solo alla musica dato che ciò non si ve ri fica per le ar ti visive, ad esempio, e neppure per i generi più consimili come danza e teatro dove invece la creatività dell’artista viene riconosciuta e premiata senza esser confusa con produzioni spesso banali. Ecco perché urge concordare gli orientamenti politici sul peso da dare all’arte musicale nella vita sociale italiana. Arte sociale intesa quindi come possibilità reale di apprendimento pratico, di conoscenza dei repertori storici, di sviluppo delle capacità selettive, di esperienze creative e di comprensione dei linguaggi compositivi. Arte sociale che si diffonda come mezzo di comunicazione non banalizzante ma qualificante in ogni sfera della socialità, in particolare in quelle maggiormente toccate da fenomeni di disagio. È noto a tutti, e si sprecano in tal senso innumerevoli riferimenti letterari, che la pratica musicale induce ad un miglior rapporto verso se stessi e verso gli altri e l’apporto che deriva da chi la musica sa governarla è insostituibile. Quindi è davvero giunto il momento di creare uno spazio nei finanziamenti pubblici che tenga conto effettivo di questa funzione, che non è prettamente “spettacolare” ma ha una funzione di formazione del pubblico, formazione dell’individuo, crescita dello standard esecutivo, sviluppo della creatività e della ricerca, allargamento alla interdisciplinarietà e agli strumenti multimediali. Questa è la sfida posta da R.It.M.O., ma anche dall’opera svolta negli ultimi dieci anni dalla Federazione Cemat che ci si augura possa avere finalmente riscontri positivi.
Testi
407
Tabelle e grafici
Le risorse economiche I dati che vi riportiamo in questa appendice sono relativi alle risorse economiche e al numero dei concerti realizzati dalle organizzazioni nel quinquennio 2002-2006. 93 sono le organizzazioni che sono state catalogate nel Libro Bianco (tra queste vi sono anche 5 laboratori universitari, due enti di promozione e un'associazione di settore di cui non vengono riportati i dati economici). A parte una dozzina di associazioni nate negli ultimi sei anni, tutte hanno iniziato la loro attivitĂ prima del 2001. Le tabelle e i grafici che seguono utilizzano i dati provenienti da 55 organizzazioni per quel che riguarda i finanziamenti di Regioni, Enti Locali e privati. Mentre i dati del FUS si riferiscono al totale delle associazioni catalogate finanziate dal Ministero. La fotografia che vi proponiamo, oltre a denunciare la scarsitĂ delle risorse ministeriali destinate al settore della musica contemporanea (tab.1), mostra la diminuzione dei contributi da parte del FUS a fronte di un tendenziale incremento delle risorse da parte di amministrazioni regionali e locali e fondi privati (tab.2 e tab.3). Tabella 1 anno
FUS
FUS Titolo III
Associazioni Libro Bianco FUS Titolo III
%
Associazioni finanziate*
2002
512.989.795
71.382.414
526.659
0,73
19
2003
518.529.000
72.127.027
535.154
0,74
20
2004
500.000.000
70.350.000
512.000
0,72
19
2005
464.487.464
65.367.765
402.000
0,61
18
2006
427.301.877
62.454.850
288.000
0,46
13
fonte: Dipartimento dello spettacolo, Relazione sulla utilizzazione del Fondo Unico dello Spettacolo 2002, 2003, 2004 e 2005. Per il 2006: AGIS.
* su 85 organizzazioni solo 13 ricevono attualmente fondi dal FUS. Tra il 2002 e il 2006 si è ridotto sensibilmente il numero delle associazioni finanziate mentre quelle che hanno continuato a ricevere un sostegno hanno visto ridotto anche della metà il contributo.
Tabelle e grafici
409
Tabella 2 Spesa pubblica
2002
2003
2004
2005
2006
Ministero
526.658,71
535.154,20
512.000,00
402.000,00
288.000,00
Regione
191.474,40
313.786,62
319.191,52
454.376,36
539.851,59
Provincia
38.930,83
56.565,00
46.665,00
157.178,00
176.736,00
Comune
428.200,80
413.183,53
468.190,00
506.506,32
535.576,33
1.185.264,74
1.318.689,35
1.346.046,52
1.520.060,68
1.540.163,92
2002
2003
2004
2005
2006
133.480,12
120.800,00
196.704,12
217.552,00
225.500,00
Sponsorizzazioni
93.819,70
100.730,00
70.794,00
85.060,00
65.510,00
Altre istituzioni
134,271,97
166.482,00
213.832,00
257.050,00
347.800,00
Contributi privati
116.267,40
191.790,53
121.228,53
163.934,53
307.168,53
Altro
74.756,43
45.996,00
57.056,00
88.635,00
112.071,66
Totale
552.595,62
625.798,53
659.614,65
812.231,53
1.058.050,19
Totale
Fonte: associazioni Libro Bianco Tabella 3 Spesa privata Fondazioni bancarie
Fonte: associazioni Libro Bianco Al tendenziale incremento delle risorse da parte delle amministrazioni pubbliche regionali e locali e del settore privato, cosÏ come risulta dai dati che ci sono stati inviati, corrisponde un aumento delle realtà che domandano e ricevono finanziamenti. Il fatto che il totale delle associazioni che hanno ottenuto contributi sembra essere leggermente superiore rispetto a quello delle associazioni finanziate anno per anno, è segnale del fatto che c'è stato negli anni un avvicendamento: alcune organizzazioni hanno ottenuto finanziamenti una tantum, altre li hanno persi per un anno e poi recuperati, altre ancora li hanno persi del tutto.
410
Tabelle e grafici
grafico 1. La spesa pubblica
Tabelle e grafici
411
grafico II. La spesa privata
412
Tabelle e grafici
grafico III. Confronto tra spesa pubblica e privata
Tabelle e grafici
413
I concerti 72 organizzazioni su 88 ci hanno inviato i dati relativi al numero e alla tipologia dei concerti realizzati. Ecco un insieme di dati che sottolinea un incremento generale del numero di realizzazioni, nonostante le difficoltà del settore. E' interessante il fatto che si sia dimezzato il numero di produzioni di teatro musicale - probabilmente anche perchè diventato ormai eccessivamente costoso - a fronte di un forte incremento della multimedialità , delle installazioni e del rapporto con la danza, ambiti che per certi aspetti sostituiscono il teatro musicale canonico o meglio, ne allargano l'accezione a campi piÚ attuali e attrattivi per il pubblico non convenzionale. Tabella 4 Concerti
2002
2003
2004
2005
2006
classici
139
130
121
148
191
misti
195
202
216
228
246
contemporanei
421
473
475
499
581
totale
755
805
812
875
1.018
Eventi
2002
2003
2004
2005
2006
Teatro musicale
92
51
61
92
48
Spettacoli multimediali
56
66
74
54
78
Installazioni
12
22
22
38
35
Danza contemporanea
10
17
20
15
28
Altro
35
41
59
62
87
Totale
205
197
236
261
274
Tabella 5
414
Tabelle e grafici
La distribuzione sul territorio Le cartine mostrano la distribuzione delle realtà territoriali per il Centro-Nord e per il Sud e Isole. La maggiore concentrazione di organizzazioni è al nord con 41 realtà attive e al centro con 40, seguiti dal sud e le isole con 12. Di seguito le città dove è presente più di una realtà: Roma Milano Torino Bologna Palermo Napoli Venezia Padova Reggio Emilia Parma Genova Latina
23 9 5 4 4 3 3 2 2 2 2 2
Tabelle e grafici
415
416
Tabelle e grafici
Tabelle e grafici
417
Appendici
Editori discografici (dati AMIC - Archivi della Musica Italiana Contemporanea) A Accademia Musicale Pescarese www.accademiamusicalepescarese.it Agenda Edizioni Musicali www.rassegnagigli.org Agorà Agorà - BMG Ricordi Alfa Music www.alfamusic.com Aliamusica.net www.aliamusica.net Alta Sintonia www.altasintonia.it Amiata Records www.amiatamedia.com Animando www.animando.com ARS NOVA - MILANO Ars Publica www.arspublica.it Arte e Musica Atopos, Fondazione www.atoposmusic.com B BMG Ricordi www.bmgricordi.it Bioritmo Bongiovanni ed. mus. Bologna www.bongiovanni70.com C CEMAT Federazione www.cematitalia.it CIMS, Palermo Cinevox www.cinevox.it CNI - Compagnia Nuove Indye www.cnimusic.it
Contempo Records www.contemponet.com Cramps Music www.cramps.it Curci Edizioni www.edizionicurci.it D DADrecords www.dad-records.com Diapason www.diapason.it DINAMICS - GENOVA 1987 Domani Musica www.domanimusica.com Donatello Records, Firenze Dynamic www.dynamic.it E EcamLab, Pescara www.ecamlab.it Eco Casa Musicale www.casamusicaleeco.com Ed. Datum, Milano Ed. Elle Di Ci,Torino Edipan, Roma www.edipan.com Edizioni Carrara - Bergamo www.edizionicarrara.it Edizioni della Biennale www.labiennale.org Edizioni Foné www.fone.it Edizioni ishtar snc www.ishtar.it Edizioni Musicali Terzo Millennio EMI Classics www.emimusic.it
Eurarte www.eurarte.it F Fabbri Editori www.fabbrieditori.it Fondazione Russolo - Pratella Fonè www.fone.it H Hyperprism Edizioni Discografiche www.hyperprism.it I ictus records www.ictusrecords.com Idyllium Music Publishing www.idyllium.it IMAIE www.imaie.it Irec S.p.A. www.blacksaint.com K Kelidon Edizioni www.kelidon.it Konsequenz www.konsequenz.it L La Bottega Discantica www.discantica.it La Fabbrica dei Suoni www.lafabbricadeisuoni.it La Finestra www.la-finestra.com LA records www.larecords.it
Appendice
419
Luna Editore, La Spezia www.lunaeditore.com M M.A.P. (Musicisti Associati Produzioni) www.map.it Materiali Sonori www.matson.it Milanocosa, Associazione Culturale www.milanocosa.it Mondo Musica www.mondomusica.re.it Musicaimmagine Musical Dorica www.musicaldorica.com N Nardini editore www.nardinieditore.it New Tone www.felmay.it P Pagani Edizioni Musicali e discogra fiche www.apagani.it Pagano Editoriale di Tolmino srl Panastudio Productions www.panastudio.it Pentaflower, Roma www.pentaflowers.it Phoenix Classics www.phoenixaudiosystem.com Planet Sound www.planetsound.it Pongo Classica www.pongo.it Primrose Music Progetti Sonori www.progettisonori.it R Radio Onda d'Urto
420
Appendice
www.radiondadurto. o rg Rai Trade www.raitrade.com Rara www.rara.it Rivoalto Rugginenti Editore, Milano www.rugginenti.it Rusty Records www.rustyrecords.it S Sensible Records www.ishtar.it Sorriso Edizioni Musicali www.edizionisorriso.it Spring Art Development www.springartdev.net Stradivarius www.stradivarius.it Studiottanta Fortuna Records www.studiottanta.it SuonoSonda www.suonosonda.org T Tactus www.tactus.biz Tactus Fugit - Imperfect Records www.tactus.biz TauKay Edizioni Musicali www.taukay.it Tempi Moderni Edizioni www.tempimoderniedizioni.com V Velut Luna www.ludomentis.com Villa Nostradamus www.ubertopieroni.com W Wea Records
Editori librari (dati AMIC - Archivi della Musica Italiana Contemporanea) A Accordi Promozioni Musicali www.accordi.com Agenda Edizioni Musicali, Bologna www.rassegnagigli.org Alta Sintonia www.altasintonia.it Angelo Colla Editore www.angelocollaeditore.it Animando www.animando.com Araba Fenice Editrice Multimediale www.arabafenice.com Armelin Musica www.armelin.it Ars Publica www.arspublica.it Auditorium Edizioni www.auditoriumedizioni.it Autostop Music Edizioni, Savona B B & W Italia Bajka Music www.alfamusic.com Bèrben edizioni musicali www.berben.it Bioritmo Bixio Ed. www.bixio.it Boccaccini & Spada ed., Roma www.boccacciniespada.com Bongiovanni ed. mus., Bologna www.bongiovanni70.com C Carisch, Milano www.carisch.com Carrara Edizioni www.edizionicarrara.it
Casa Editrice Leo S. Olschki www.olschki.it Casa Editrice Musicale Lombardo www.lombardoeditore.com Casa Ricordi www.ricordi.it Cavalieri Edizioni Musicali, Bari CEMAT Federazione www.cematitalia.it Centro Di www.centrodi.it Chiola Music Press Ed. Cidea Edizioni Musicali CIRMES, Roma College Music Edizioni Musicali s.n.c. Comar 23 Edizioni Musicali www.comar23.com ConTempoNet Edizioni Musicali www.contemponet.com Corsini Ed., Firenze Curci, Milano www.edizionicurci.it D De Bernardinis Edizioni Musicali www.trevievent.com De Santis Dell'Orso Edizioni www.ediorso.it Domani Musica, Edizioni musicali www.domanimusica.it E Ed. Brigante, Lagonegro Ed. CUECM www.cuecm.it Ed. CULC www.libreriaculc.com Edipan Edizioni, Roma www.edipan.com
Edizione Cam, Roma Edizioni Amaltea www.amalteaedizioni.it Edizioni Angelo Guerini e Associati www.guerini.it Edizioni Il Carciofo - Roma Edizioni Musicali Classico Edizioni Musicali Sinfonica www.sinfonica.com Edizioni Novecento www.edizioninovecento.com Edizioni U.C.T. www.edizioniuct.it EDT www.edt.it Einaudi www.einaudi.it Electa www.electaweb.com Eurarte www.eurarte.it F Fazi Editore www.fazieditore.it Federazione Cori del Trentino www.federcoritrentino.it Fiumara Edizioni Musicali Florestano Editore www.florestanoedizioni.it Fondazione Valentino Bucchi, Roma www.premiobucchi.it Fonè www.fone.it Forma Edizioni G Gioiosa Editrice www.gioiosaeditrice.it
Appendice
421
Gruppo Editoriale “il Saggiatore” www.saggiatore.it Gruppo Editoriale Eridania www.gruppoeditorialeeridania.com I Il Ponte Vecchio www.ilpontevecchio.com ISNP Istituto Musicale Diocesano G. Frescobaldi, Perugia www.diocesi.perugia.it/frescobaldi/ K Kelidon Edizioni www.kelidon.it Komel Center Konsequenz www.konsequenz.it L La Bottega Discantica www.discantica.it La Cartellina Edizioni Leo. S. Olschki Editore www.olschki.it L'Epos editore www.lepos.it/home.htm LIM www.lim.it M Magnum Edizioni www.magnum-edizioni.it Mantra Marsilio Editore www.marsilioeditori.it Materiali Sonori www.matson.it Mercurio Ed. www.edizionimercurio.it Minstrel Edizioni www.minstrelmelody.com
422
Appendice
Mnemes - Alfieri e Ranieri Publishing www.mnemes.com Mondo Sonoro Edizioni Musicali www.mondosonoro.it Morlacchi Editore www.morlacchilibri.com Morleo Editore, Bari www.morleoeditore.com Multhipla Edizioni Musica e Teatro N Neopoiesis Nuova Stradivarius www.label.stradivarius.it O OSCAR Edizioni Musicali www.oscar-edizionimusicali.it Otos Edizioni www.otos.net Overplay www.overplay.it P Pagano, Editoriale di Tolmino srl Panastudio Production www.panastudio.com Pontevecchio Edizioni Musicali www.overplay.it Progetti Sonori, Casa Editrice Musicale www.progettisonori.it
Santabarbara Edizioni Musicali www.santabarbaramusica.it Scomegna Ed., Torino www.scomegna.com Sconfinarte www.sconfinarte.it Semar Edizioni www.semarweb.com Simeoli Ed., Napoli Sinfonica, Edizioni Musicali www.sinfonica.com Sonzogno, Casa Musicale, Milano www.sonzogno.it Sorbello Editore www.sorbelloeditore.it Studiomusicalicata www.studiomusicalicata.it SuonoSonda www.suonosonda.org Suvini Zerboni ed., Milano www.esz.it T Tactus Fugit www.tactusfugit.it TauKay Ed. www.taukay.it Tempi Moderni Edizioni Musicali www.tempimoderniedizioni.com
R Rai Trade, Roma www.raitrade.com Rugginenti Editore, Milano www.rugginenti.it
U Università di Bari Università di Bologna Università di Firenze, Centro Didattico Televisivo di Careggi Università di Lecce Università di Trento Università di Venezia Ut Orpheus www.utorpheus.com
S Salvati Edizioni, Bari
V Voci Amiche, Edizioni Musicali
W Weiden Wicky, Edizioni Musicali www.wickymusic.com Z Zanibon ed. mus., Padova www.zanibon.it
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Concorsi (dati AMIC - Archivi della Musica Italiana Contemporanea) “... a Camillo Togni” www.dedaloensemble.it
Concorso di Composizione Corale “Piergiorgio Righele” www.icantoridisantomio
Altramusica - Concorso Nazionale di Composizione per Coro
Concorso di Composizione Favole in Musica
Asolo Art Film Festival www.asolofilmfestival.it
Concorso di Composizione MeA www.musicaearte.it
Bando delle Donne - Concorso d'Arte a Tutto tondo www.rangeadd.tv/BANDONNE.htm
Concorso di Composizione Musicale su Testi Sacri www.lutero.org
Brescia chitarra contemporanea - Concorso Internazionale di composizione per chitarra classica www.accademiadellachitarra.it
Concorso di Composizione Premio Città di Pescara
Città di Udine www.taukay.it Concorso di Composizione - patrocinato da Ensemble Artifex www.ensemblartifex.it Concorso di Composizione - Premio Nino Rota www.researchpress.it Concorso di Composizione “G. Albisetti” www.concorsomusicalealbisetti.it Concorso di Composizione “V. Tosatti” Concorso di Composizione Antonio Manoni www.concorsocomposizione-manoni.com Concorso di Composizione Città di Como www.conservatoriocomo.it Concorso di Composizione Città di Seveso www.accademiamarziali.too.it Concorso di Composizione Comune di Cesenatico www.cesenatico.it/cultura
Concorso di Composizione Soldanella www.soldanella.org/ Concorso Europeo di Musica Antonino Miserendino www.ethosmusica.it Concorso Europeo per compositrici “Women Composers” Concorso Internazionale “Città di Barletta” www.culturaemusica.it Concorso Internazionale “S. Nicola di Bari” Concorso Internazionale Cappuccilli, Patanè, Respighi Musica per la solidarietà 195.103.237.153/minisiti/anap/se_anap.jsp?id=840 Concorso Internazionale Carlo Rustichelli www.musicarteinternational.com Concorso Internazionale di Composizione www.reggellofestival.org Concorso Internazionale di Composizione - Roma www.santacecilia.it
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Concorso Internazionale di Composizione “Euritmia” per strumento solista www.euritmia.it Concorso Internazionale di Composizione “il giornale della musica” www.giornaledellamusica.it Concorso Internazionale di Composizione “Premio Franz Liszt www.premioliszt.it Concorso internazionale di composizione “Suoni di Fiaba” www.comune.vittorio-veneto.tv.it Concorso Internazionale di Composizione 2 Agosto www.concorso2agosto.com Concorso Internazionale di Composizione A. Casella www.chigiana.it Concorso Internazionale di Composizione Alfeo Gigli www.rassegnagigli.org Concorso Internazionale di Composizione Chitarristica www.alessiomonti.com Concorso Internazionale di Composizione Corale C. A. Seghizzi www.seghizzi.it Concorso internazionale di composizione di Vittorio Veneto www.comune.vittorio-veneto.tv.it Concorso Internazionale di Composizione Franco Evangelisti www.nuovaconsonanza.it Concorso Internazionale di Composizione G. B.Viotti www.concorsoviotti.it Concorso Internazionale di Composizione Gino Contilli
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Concorso Internazionale di Composizione Guido d'Arezzo www.polifonico.org Concorso Internazionale di Composizione ICOMS www.icoms.it Concorso Internazionale di Composizione Lavagnino www.orchestraclassicadialessandria.it Concorso Internazionale di composizione musicale elettronica Pierre Schaeffer www.accademiamusicalepescarese.it Concorso Internazionale di Composizione Originale per Banda www.comune.corciano.pg.it Concorso Internazionale di Composizione per Banda Romualdo Marenco www.comune.noviligure.al.it Concorso Internazionale di composizione per orchestra Pietro Pernice www.comune.canicattinibagni.sr.it Concorso Internazionale di Composizione per Organo e Musica Sacra Rocco Rodio www.salafato.it Concorso Internazionale di Composizione per strumenti a percussione www.metaboles.com Concorso Internazionale di Composizione Strumenti di Pace www.strumentidipace.net Concorso Internazionale di Interpretazione di Musica Contemporanea - Fernando Mencherini www.fernandomencherini.com Concorso Internazionale di Musica Elettronica Luigi Russolo www.radioart.sk/proj/russolo
Concorso Internazionale Michele Pittaluga www.pittaluga.org Concorso Internazionale Milano Doc Festival Arte Musica www.milanodocfestival.it Concorso Internazionale per Nuove Opere di Teatro Musicale da Camera “Orpheus” www.tls-belli.it Concorso Internazionale Roma Soundtrack www.musicaearte.it Concorso internazionale, in occasione delle celebrazioni mozartiane www.santacecilia.it Concorso Massimo Boario www.mboario.com Concorso Musicale Internazionale Mario Bernardo Angelo - Comneno www.accademiacostantiniana.org Concorso Nazionale A.GI.MUS www.agimus.it Concorso Nazionale Carlo Gesualdo e l'Irpinia spazioweb.inwind.it/atlcimarosa Concorso Nazionale di Composizione “ Parco Nazionale delle Cinque Terre” www.parconazionale5terre.com Concorso Nazionale di Composizione Castello di Belveglio www.comune.belveglio.at.it/arte_cultura.htm#EnteConcerti Concorso Nazionale di Composizione di Musica Sacra per la Liturgia www.arcidiocesidispoletonorcia.it
Concorso Nazionale di Composizione Matteo Monteverdi www.istitutomascagni.it Concorso Nazionale di Composizione Mozart oggi 2006 Concorso nazionale di composizione per la scuola di base smsvaltenesi.altervista.org Concorso Nazionale di Composizione Pianistica web.tiscali.it/demusica Concorso Nazionale di Musica A.M.A Calabria www.amacalabria.org Concorso per la Creazione di un'Opera Musicale per Bambini eseguita da Bambini www.scuolamusica.fiesole.fi.it Concorso per Musica da Film - Strade del Cinema www.stradedelcinema.it Concorso Sassi Vivaci www.sassivivaci.org Concorso Sonus - Università di Roma Tor Vergata Concorso Suoni Nuovi Autori www.suoninuovi.it Contemporaneamente - Concorso Internazionale di Composizione www.contemporaneamente.info/Contemporaneamente.html Diventa Nota www.casainternazionaledelledonne.org Giovani Musici www.artsacademy.it IGS Guitar Symposium www.italiaguitarsociety.com
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Incontri Internazionali per giovani compositori “Franco Donatoni” - Concorso di Composizione
Premio Città di Fiuggi - Concorso di Interpretazione di Musica Contemporanea www.accademiaconcordi.it
Insulae Electronicae Concorso Internazionale di Musica Elettroacustica www.informamusica.too.it
Premio Dams Festival www.premiodams.unibo.it/
International Epicmusic Composition Prize www.epicmusic.net
Premio Iconavetere www.cappellaiconavetere.it
Live!iXem 2007 www.antitesi.org
Premio Internazionale di Composizione Oreste Sindici www.premiosindici.com
Mario Nascimbene Award www.musicarteinternational.com
Premio Internazionale Giordaniello
Music Docfest www.docfest.it Music World www.mondoinmusica.it Musica e Fiaba www.accademiabianchi.it Musica Innovativa d'Ispirazione Popolare Sarda Musica Oggi www.gamo.it MusicaSì - Progetto per il pubblico di domani www.jeunesse.it Musici Mojanesi - Call for scores www.musicimojanesi.altervista.org
Premio Nazionale - Digital Music 2006 pisafactory.belliniarte.com Premio nazionale delle Arti www.conservatoriodimonopoli.org Premio Valentino Bucchi - Concorso Internazionale di Composizione - Comporre nel www.premiobucchi.it Progetto Giovani Compositori www.teatroperlapace.it Rimusicazioni Film Festival www.rimusicazioni.it Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore www.settimanemusicali.net TIM - Torneo Internazionale di Musica www.timcompetition.org
Opera Prima - Talenti Paradiso www.fattoriaparadiso.com Premio Ars Phoné Letteratura e Musica www.arsphone.com
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Val Tidone - Concorso di Composizione Egidio Carella www.valtidone-competitions.com
Il LIBRO BIANCO è un progetto di R.iT.M.O pubblicato dalla Federazione CEMAT Redazione: Claudio Lugo (coordinatore) Michela Giovannelli Biagio Guerrera Alessandra Sciabica realizzazione a cura della Federazione CEMAT: Francesca Aragno Francesco Cavallini Michela Giovannelli Carla Pappalardo Giovanni Trovalusci Progetto grafico: Elena Marelli / Federazione CEMAT