Tesi di Laurea - Maurizio Gregori

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Conservatorio di musica “Santa Cecilia” Corso di diploma accademico di II livello in MANAGEMENT MUSICALE

ORCHESTRALUNATA Dal progetto didattico formativo alla realtà artistica: le sfide di management di un’impresa musicale

Relatore: Prof.ssa Gisella Belgeri Correlatore: Prof. Fabio Maestri

Laureando: Maurizio Gregori

Anno Accademico 2010-2011



Ringraziamenti L’oggetto di questa tesi è l’esperienza professionale da me maturata in questi ultimi dieci anni nel campo della gestione musicale. Non è teoria, niente di astratto e molto di concreto, è vita vissuta, sfide umane e professionali. Proprio per questo i miei ringraziamenti vanno a tutti i protagonisti di questa esperienza, perché non siamo isole e ogni successo è il frutto delle sinergie e dei rapporti che negli anni si sono consolidati. Un grazie particolare a Emiliano Di Vozzo, che con me ha fondato l’Associazione Musicultura, per la pazienza con cui ha tollerato il tempo che ho sottratto al lavoro per conseguire questa laurea. Un grazie a Sandro Travarelli, per la creatività e la professionalità nell’arrangiare con me i brani dell’Orchestralunata e a Maurizio Montanesi per aver messo a disposizione di un progetto giovane la sua storia e la sua esperienza. Infine un grazie, che sento non sarà mai abbastanza, a tutti gli “stralunati” per la loro amicizia, la loro energia e il loro entusiasmo. Alle famiglie dei ragazzi per la loro dedizione e la fiducia che mi hanno sempre dimostrato, per il loro sostegno indispensabile al successo dell’Orchestra.



ORCHESTRALUNATA Dal progetto didattico formativo alla realtà artistica: le sfide di management di un’impresa musicale

INDICE PREFAZIONE

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i

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Capitolo I IL PROGETTO DIDATTICO FORMATIVO 1.

L’Associazione “Musicultura”

2.

Una rete di scuole di musica 2.1 Aspetti di marketing

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3.

La nascita dell’Orchestralunata 3.1 Stralunati sì, ma con i valori giusti

7 8

4.

“El Sistema” Abreu: un possibile parallelismo

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Capitolo II PRODUZIONE E RISULTATI 1.

L’Orchestralunata diventa un’Associazione Culturale

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2.

Identificazione e comunicazione del progetto 2.1 La registrazione del marchio Orchestralunata 2.2 Il merchandising 2.3 Il logo 2.4 L’Ufficio Stampa

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3.

I concerti live

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4.

La realizzazione del primo CD 4.1 La produzione 4.2 Le leve di Marketing

26 27 30

4.3 4.4 4.5

4.2.1 Il Forum Music Village, una scelta vincente 4.2.2 Le collaborazioni artistiche

31 32

Le scelte grafiche La tutela dell’opera La distribuzione del CD

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4.5.1 La distribuzione in epoca digitale 4.5.2 L’Orchestralunata si adegua 5.

40 44

Diffusione mediatica e multimedialità 5.1 I media tradizionali: radio, televisione e stampa 5.2 I nuovi media

45 46 49

5.2.1 Internet: il sito Orchestralunata 5.2.2 I Social Network: Facebook e Twitter 5.2.3 Il canale Youtube

50 52 54

Il video-clip

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5.3

Capitolo III CONCLUSIONI 1.

I risultati ottenuti 1.1 Alcuni numeri

58 59

2.

I nuovi progetti

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3.

Conclusioni

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ALLEGATI Allegato 1

Convenzione tra l’Associazione Musicultura e il Comune di Fabrica di Roma per la gestione della scuola

Allegato 2

Protocollo d’intesa tra l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Briccialdi” di Terni e le scuole di musica comunali di ValleranoVignanello

Allegato 3

Statuto e Atto Costitutivo dell’Orchestralunata

Allegato 4

Registrazione del marchio “Orchestralunata”

Allegato 5

Deposito SIAE del brano “Pane e Salame”

BIBLIOGRAFIA


PREFAZIONE “Ciao Maestro, ho fatto decantare la cosa e ne ho gustato per bene tutti i sapori, retrogusto compreso e ora posso dirtelo. Quando ho deciso di inserire "Il Terzo Fuochista" nello spettacolo, mi è scattata subito la molla e ho proposto a Loredana di chiamare l'Orchestralunata, ovviamente anche per gli altri brani, ma quello lo sentivo proprio "nostro". Non vedevo l'ora di provarlo con voi e quando sono arrivata lo stavate suonando ed è stato il primo che abbiamo provato insieme. L'imprinting ideale! Una cosa fichissima!! I ragazzi sono veramente bravi e il vostro lavoro assolutamente lodevole. Ce vo' 'na pazzzzzienza.. però, che soddisfazione!! I ragazzi sono il futuro della nostra società e se ci fossero più ambienti così, forse, ci sarebbero meno ambienti che io, per il lavoro che faccio, conosco fin troppo bene, compreso il fatto che molto spesso sono "abitati" da persone che da ragazzi non hanno avuto chi li seguisse.. Va bè, non pensiamo a cose tristi. Era solo per dire…GRAZIEEEEE..!!” Giovanna Boccio Ispettore Capo di Polizia Penitenziaria del Carcere di Viterbo

Orchestralunata – Rai Uno

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Quanto sopra è il messaggio lasciato su Facebook da Giovanna Boccio, cantante non professionista e Ispettore Capo di Polizia Penitenziaria del Carcere di Viterbo. Lo spettacolo di cui si parla è un concerto che si è tenuto a dicembre in ricordo di Gabriella Ferri, nel teatro di Corchiano, comune del viterbese dove la cantante romana si è tolta la vita. Il messaggio comunica in modo efficace l’impressione che l’Orchestralunata lascia in chi ha l’occasione di vederla all’opera o, come in questo caso, la possibilità di lavorarci insieme. Nata nel 2009, l’Orchestralunata è un’orchestra di venticinque ragazzi, di età compresa tra i 7 e i 18 anni. Una formazione che non è propriamente una banda, non è un'orchestra, non è un gruppo rock, che ha fatto della sua originalità l’unica definizione possibile. Il nome Orchestralunata non è stato scelto a caso; stralunato è chi sta con la testa per aria, chi fantastica distaccandosi dalla realtà, chi sogna e chi vive in un altro mondo. Stralunati sono i ragazzi all’età dei ragazzi che compongono l’Orchestra, tutti provenienti dalle Scuole di Musica gestite dall’Associazione Culturale “Musicultura”. Perché e come nasce l’idea Orchestralunata? Ci sono alla base innanzitutto un progetto didattico e una finalità socio educativa. Nelle scuole di musica gestite dall’Associazione Musicultura vengono offerti corsi individuali di strumento e lezioni collettive di teoria, della durata di quarantacinque minuti, due volte la settimana. Lo studio individuale e l’acquisizione da parte dell’allievo di competenze musicali e conoscenze tecniche dello strumento scelto, è un obiettivo didattico fondamentale e una base di partenza indispensabile a qualsiasi altro tipo di esperienza musicale.

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Esperienza musicale che nella concezione della direzione artistica significa partecipazione attiva, pratica e comprensione di un linguaggio per cui il conseguimento di abilità tecniche strumentali non è il fine ultimo, ma solo il mezzo per assaporare il gusto di conoscere la musica e il divertimento nel suonare. La musica non come pratica astratta e fine a se stessa, ma appunto come esperienza, luogo produttivo del “fare”, in quanto vissuto ed espressione della personalità di ogni singolo allievo.1 L’idea che lo studio individuale dello strumento da solo non bastasse ad offrire all’allievo una tale esperienza della musica e del suonare; la convinzione che la musica sia divertimento, piacere creativo, occasione di scambio e di ascolto reciproco ha determinato la nascita di un’orchestra degli allievi, inizialmente limitata alla scuola di Vallerano. Suonare in un organico, di qualsiasi tipo e grandezza esso sia, richiede e allo stesso tempo offre l’opportunità di sviluppare specifiche competenze musicali da un lato e particolari attitudini umane dall’altro. L’allievo ha la possibilità di confrontarsi e ampliare le proprie conoscenze tecniche. Si delineano e si approfondiscono empatia, sensibilità e attenzione nei confronti dell’altro. Ogni individuo impara a riconoscere i reciproci stati d’animo ed entrare così in empatia con i suoi simili, condivide e riesce a sentire cosa l’altro sente interiormente in un determinato momento, decifra le intenzioni di un altro individuo attraverso l’espressione del volto e l’atteggiamento in generale; si crea una sorta di conoscenza condivisa e soprattutto una propensione all’ascolto reciproco. Secondo Daniel Baremboim, “ogni volta 1

Relativamente alla formazione musicale offerta a vari livelli e in varie realtà didattiche “…spesso manca purtroppo l’attenzione alla formazione dell’espressività musicale, che è quella particolare attitudine a esprimere, trasmettere, attraverso la tensione interpretativa, esperienza di vita e di mondo non riducibile alla mera tecnica esecutiva. [….] Riteniamo che una didattica che sviluppi le capacità di ascolto critico e di autopercezione del musicista possa essere fortemente auspicabile e oggi ulteriormente supportabile dalle nuove tecnologie.” V. Cecilia Balestra, Alfonso Malaguti (a cura di), Organizzare musica, FrancoAngeli, 2006, p. 357.

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che si suona, si devono fare al contempo due cose molto importanti: una è esprimersi – altrimenti non si sta contribuendo all’esperienza musicale – l’altra è ascoltare gli altri musicisti, il che è indispensabile per fare musica.”2 Il fare musica insieme diventa un importante laboratorio di socializzazione e di convivenza civile, dove la riuscita finale dipende dalla positiva partecipazione di tutti i componenti.

L’Orchestralunata si incontra una volta la settimana per le prove, incontri che diventano più frequenti in prossimità di concerti ed esibizioni. Le prove settimanali diventano per i ragazzi anche un momento di convivialità, di gioco, di divertimento, un’occasione per stare insieme anche al di là della musica. Nel tempo si sono sviluppati tra i componenti dell’Orchestra veri e propri rapporti di amicizia, di condivisione di interessi, di gusti, di esperienze che hanno contribuito a rafforzare il senso di unione e di appartenenza ad un progetto. I ragazzi dell’Orchestra non sono semplici esecutori di brani musicali, sono i protagonisti e i creatori dello stile stralunato: le proposte, le iniziative, le idee dei ragazzi sono sempre state tenute in grande considerazione da parte della direzione artistica; basate sulla spontaneità, sull’entusiasmo e di per se’ poco strutturate, proprio per questo esse risultano perfettamente 2

D. Baremboim, La musica sveglia il tempo, ed. Feltrinelli, 2007, p. 65

iv


in

linea

con

lo

stile

stralunato.

I

brani

originali

dell’Orchestralunata nascono dalla condivisione di idee, dalla creatività espressa da ciascuno; si arricchiscono del contributo spontaneo di ogni elemento. Sentirsi protagonisti, ideatori, creatori di un progetto ha aumentato nei ragazzi il senso di responsabilità di ognuno nei confronti degli altri e di tutti nei confronti del pubblico. I ragazzi sperimentano la propria creatività in maniera libera e allo stesso tempo vengono educati all’ “esercizio della democrazia”, in un ambiente in cui tutti sono chiamati a dare il loro contributo, ascoltando e interagendo con gli altri in una condizione di assoluta eguaglianza.

Un aspetto interessante nella composizione dell’Orchestra è la differenza di età dei giovani musicisti; ci sono i bambini, gli adolescenti, i ragazzi che si affacciano alla maturità. Questo comporta uno sforzo da parte del direttore e dei suoi collaboratori nel gestire sensibilità diverse, fragilità e punti di forza diversi; significa adattarsi alle loro esigenze, capire quando si può chiedere di più, quando gratificare e quando esigere uno sforzo maggiore. Nel tempo si è sviluppata una forte solidarietà tra i “piccoli” e i “grandi”; questi ultimi hanno

v


dimostrato un senso di protezione e di responsabilità nei confronti degli altri, sia durante le esibizioni, sia in occasione di trasferte e gite dove il senso del gruppo, di appartenenza, di amicizia è sempre emerso in modo chiaro e nel tempo si è costantemente rafforzato.

La differenza di età non si è mai tradotta in gerarchia e ha piuttosto generato responsabilità e rispetto reciproci. Allo stesso modo i nuovi che di tanto in tanto si uniscono all’Orchestra sono accolti e integrati immediatamente; nessuna precedenza, nessuna esclusione. Si può facilmente constatare una sorta di “meritocrazia” per cui il contributo di ognuno dipende solo dalle proprie capacità, dalla voglia che si ha di contribuire, di impegnarsi per la riuscita del progetto, dalle idee che si mettono a disposizione del gruppo; tutto ciò indipendentemente dall’età, dall’essere un componente dell’Orchestra da più o meno tempo degli altri.

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Ciò che era nato come un passatempo, al pari di tanti altri, è divenuto negli anni un impegno serio, che richiede costanza, perseveranza e determinazione. Tutto ciò rappresenta in un’età pre-adolescenziale e adolescenziale come quella dei ragazzi dell’Orchestra, una palestra importante di vita, un’occasione per sfuggire alla pigrizia, alla noia, soprattutto mentale, che può caratterizzare questo periodo della vita, tanto più in una realtà di provincia, limitata nell’offerta di stimoli e occasioni di crescita intellettiva. L’Orchestralunata ha sottratto i ragazzi al tempo passivo trascorso davanti alla televisione, alla virtuale socializzazione di internet, all’adrenalina a senso unico offerta dai giochi della playstation; al contrario regala ai ragazzi momenti di interazione umana vera, di partecipazione attiva, di emozioni condivise. La crescita e il cambiamento emotivo avvenuto negli anni è qualcosa di tangibile: si vede nel ragazzino timido che diviene più aperto, nella ragazzina insicura che si appropria di un’identità e non teme più di mostrarla agli altri, nell’adolescente con poca fiducia in se stesso che sentendosi messo alla prova acquista considerazione di sé e consapevolezza delle proprie capacità. Il tutto avviene spontaneamente e gradualmente, di prova in prova, di concerto in concerto, senza nessuno che imponga i cambiamenti. In questo contesto, anche il rapporto tra il direttore e i ragazzi, non è certamente il rapporto consueto tra i musicisti e il direttore di un’orchestra. Ognuno, pur nella differenza delle rispettive posizioni, si sente una parte del tutto, il direttore comunica con i ragazzi come fosse uno di loro, si cerca continuamente di eliminare ogni distanza di ruolo o di età. Mettendosi al loro livello, gli “adulti” si sono guadagnati nel tempo la loro stima che è la base di partenza per il rispetto reciproco. Senza il direttore-ideatore non ci sarebbero loro, senza loro non ci sarebbe un direttore.

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Importante è stato nel tempo anche il sostegno delle famiglie, la loro presa di coscienza che si trattasse di un impegno per i propri figli. Sostegno che si realizza in una collaborazione costante e nel supporto logistico in occasione dei concerti. I genitori dei ragazzi sono sempre stati presenti, con un entusiasmo maturo hanno dimostrato di credere nel progetto Orchestralunata e questo si è inevitabilmente trasmesso ai propri figli. A differenza di tanti hobby, l’esperienza Orchestralunata ha unito la generazione dei figli e quella dei genitori. Quello che più

stupisce è che i

genitori

stessi, tra di

loro e

indipendentemente dai figli, si sono trovati in sintonia e hanno fatto gruppo. Organizzano gite, cene, passano del tempo insieme anche quando non è un concerto dell’Orchestra l’occasione o il pretesto per farlo. L’esperienza Orchestralunata è stata in questi anni un’esperienza artistica, uno sforzo didattico-formativo, un’occasione di socialità, amicizia e convivenza, una realizzazione quotidiana del “futuro”, prima nella vita dei ragazzi, in quanto opportunità di crescita emotiva, poi nella vita professionale del direttore e dei suoi collaboratori in quanto spinta e desiderio di nuove sfide creative.

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Capitolo I

IL PROGETTO DIDATTICO FORMATIVO 1.

L’Associazione Musicultura L’Associazione Culturale Musicultura nasce nel 2000 con lo scopo principale di promuovere scuole di musica e organizzare eventi musicali. Le associazioni culturali sono aggregazioni di individui, costituite ai sensi degli artt. 14 e seguenti, o 36 e seguenti del codice civile, su base volontaria per scopi non aventi natura direttamente economica. Si caratterizzano per la naturale assenza di vantaggi patrimoniali, quali la distribuzione degli utili tra gli associati, e di una notevole flessibilità e adattabilità giuridica a vari scopi e attività. Quest’ultimo aspetto era particolarmente funzionale all’associazione che nasceva con lo scopo principale della formazione musicale ma anche con l’obiettivo di ampliare il proprio raggio di azione alla gestione di attività artistico-musicali di vario genere. L’idea di aprire una scuola di musica nel comune di Vallerano, un piccolo centro della provincia di Viterbo, è stato l’input iniziale per la costituzione dell’Associazione. Un progetto di scuola di musica e una proposta di Convenzione sono state presentate all’Amministrazione locale. L’apertura di una scuola di musica comunale, gestita da un’Associazione esterna, ha consentito da un lato all’Amministrazione Comunale di offrire un servizio alla comunità affidandosi a dei professionisti del settore, e dall’altro lato ha permesso all’Associazione di risparmiare sui costi inerenti l’affitto dei locali, di proprietà del Comune, e di mantenimento degli stessi, potendo investire

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maggiormente sugli aspetti didattici e allo stesso tempo offrire corsi a costi contenuti e competitivi. La gestione della prima scuola di musica nel comune di Vallerano, l’intensificarsi dei rapporti con l’Amministrazione locale e la risposta positiva da parte degli allievi e delle famiglie ha permesso all’Associazione di acquisire esperienza, di guadagnare fiducia e confermare la propria professionalità. Il core business dell’Associazione ha potuto pertanto estendersi all’organizzazione di laboratori di musica nelle scuole elementari e primarie, fino alla gestione di eventi e festival musicali. Oggi l’Associazione Musicultura ha al suo attivo numerosi laboratori scolastici, in diversi istituti comprensivi della provincia di Viterbo. I laboratori sono studiati in modo tale da essere complementari e funzionali al Piano di Offerta Formativa delle singole scuole e offrono agli alunni la possibilità di entrare in contatto con la musica fin dai primi anni di età. La

professionalità

dimostrata

nell’ambito

didattico

dall’Associazione, l’esperienza acquisita nelle relazioni con le istituzioni, ha permesso all’Associazione di diventare un interlocutore preferenziale per le amministrazioni locali alla ricerca di professionisti che potessero occuparsi dell’offerta culturale. L’Associazione Musicultura è stata così coinvolta nella direzione artistica di numerosi eventi musicali, tra i quali il festival “Piccole Serenate Notturne” nel comune di Vallerano, arrivato alla sua XI edizione; il “Fabrica Festival”, nel comune di Fabrica di Roma, arrivato alla sua VII edizione e il “Divino Music Festival”, nel comune di Vignanello, arrivato alla sua IV edizione. L’Associazione Musicultura è riuscita negli anni a far crescere questi festival da un punto di vista qualitativo, in termini di artisti presenti, e quantitativamente, in termini di

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pubblico. Artisti quali Nicola Arigliano, Avion Travel, Fabrizio Bosso, Edoardo Bennato, Teresa De Sio si sono così esibiti sul palco di piccoli comuni, grazie ad una collaborazione tra Associazione e Istituzioni locali finalizzata alla ricerca di un valido compromesso tra qualità dell’offerta musicale e budget limitati, con l’obiettivo ultimo di favorire sempre lo spettatore a cui viene data la possibilità di assistere a spettacoli di qualità ad un prezzo contenuto. L’Associazione Musicultura è diventata negli anni un attore fondamentale nella produzione e nell’offerta di musica a livello locale. Una diffusione fondata sulla replicabilità dei progetti, di uno stile e di un metodo di lavoro che ha finito per rendere l’Associazione Musicultura identificabile come un marchio di qualità.

2.

Una rete di scuole di musica La replicabilità dei progetti è stato un principio particolarmente applicato alle scuole di musica, fino alla realizzazione di una vera e propria rete di scuole, ispirate agli stessi principi didattici e gestite in modo similare. L’Associazione gestisce oggi cinque scuole di musica comunali, nei comuni di Vallerano, Vignanello, Marta, Capo di Monte, e Fabrica di Roma. Da un punto di vista amministrativo, a seguito dell’approvazione da parte dei relativi consigli comunali del progetto presentato dall’Associazione, viene stipulata un’apposita convenzione in cui vengono dettagliati la durata della stessa, i costi a carico dell’Amministrazione e quelli a carico dell’Associazione, nonché il costo delle lezioni per gli allievi. (Vedi la Convenzione tra l’Associazione e il Comune di Fabrica di Roma, Allegato 1)

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Nel comune di Castel S. Elia e della città di Viterbo, invece, l’Associazione gestisce privatamente due scuole di musica. Nel primo caso, l’Associazione ha saputo cogliere l’occasione offerta da un ente culturale che metteva a disposizione un centro polifunzionale, lasciato in donazione da una pittrice spagnola per svolgere attività culturali. Nel caso della città di Viterbo, l’Associazione Musicultura è subentrata nella gestione di quello che è fin dal 1974 un Istituto Musicale riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Una rete di scuole di musica significa una rete di insegnanti, una rete di studenti, e una rete di progetti che si alimentano a vicenda. Gli iscritti alle scuole frequentano una lezione settimanale di strumento individuale della durata di quarantacinque minuti e una lezione collettiva di teoria. Si aggiunge una lezione di musica d’insieme e orchestrazione. Molti ragazzi hanno scelto di affiancare allo studio dello strumento prescelto, lezioni di pianoforte complementare o batteria. Negli anni l’Associazione ha offerto una serie di laboratori di musica jazz e moderna e attività collaterali ai corsi, quali seminari e campus estivi di approfondimento. I campus estivi in particolare sono delle vere e proprie full immersion settimanali in cui gli allievi hanno l’opportunità

di

soggiornare

in

una

struttura

gestita

dall’Associazione per tutta la durata del corso. Molte sono le opportunità per i ragazzi di esibirsi in pubblico, in occasione di periodi particolari come il Natale o dei saggi di fine anno a cui l’Associazione ha sempre tenuto molto, sia in quanto esperienza per i ragazzi sia come dimostrazione dei risultati alle famiglie. Nella rete delle scuole di musica sta l’essenza della strategia di lavoro dell’Associazione Musicultura, che si estende poi ad altri

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ambiti; vale a dire la ricerca di sinergie e collaborazioni che hanno dimostrato nel tempo di poter portare a ottimi risultati. Proprio nella prospettiva delle collaborazioni, l’Associazione Musicultura ha stipulato un Protocollo di Intesa con l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Briccialdi” di Terni allo scopo di “coordinare i percorsi formativi di base e promuovere e diffondere la cultura musicale nel territorio nei modi che saranno ritenuti più efficaci.” A tale scopo le parti si impegnano a rendere quanto più omogenei i percorsi formativi di base per gli allievi maggiormente propensi per attitudine e sensibilità mostrate a seguire un percorso musicale professionale. Gli allievi delle scuole godranno di un importo ridotto delle tasse d’esame del 10% e saranno soggetti ad una prima valutazione dei docenti delle discipline di riferimento dell’ISSM “G Briccialdi”, in prossimità degli esami. (Vedi il Protocollo d’Intesa tra le Scuole di Musica di Vallerano e Vignanello e l’Istituto “Briccialdi”, Allegato 2)

2.1.

Aspetti di Marketing Il marketing inteso come “percorso per conoscere, identificare, raggiungere, controllare in maniera ottimale il mercato” è “una vera e propria variabile strategica di primaria importanza” per la riuscita di una qualsiasi attività che basa il proprio successo sul raggiungimento e la soddisfazione di un numero ampio di “utenti”.3 L’Associazione Musicultura è stata sempre molto attenta a questo aspetto, cercando continuamente le modalità più efficaci

3

V. M. Luisi, A. Rigoli, L’impresa musicale tra legislazione e comunicazione – Elementi per una gestione manageriale (2007), FrancoAngeli, Milano, pp. 139-153.

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per arrivare ai propri potenziali clienti, attraverso strumenti di comunicazione diretta e indiretta. Tra gli strumenti indiretti in primo luogo la pubblicità costante, attraverso le affissioni che includono manifesti, locandine, cartelloni, dépliant. In particolare le affissioni vengono distribuite durante tutto l’anno e non solo in occasione dell’inizio degli anni accademici. Tra gli strumenti diretti, che privilegiano il contatto con i potenziali utenti, si possono menzionare la promozione nelle scuole e l’allestimento di box informativi in occasione di eventi pubblici o all’interno dei centri commerciali nei periodi di maggior affluenza. Nel caso della promozione nelle scuole, l’Associazione Musicultura da anni ormai, si reca nelle scuole elementari e medie con gli insegnanti che eseguono dei brani e spiegano le caratteristiche di ogni strumento. In questo modo la scuola di musica raggiunge i potenziali clienti in maniera diretta e soprattutto mirata, rivolgendosi ad un audience di effettivi potenziali clienti. L’allestimento dei box informativi invece svolge una funzione similare a quella che le biglietterie e i front office svolgono nel caso di singoli spettacoli. Oltre alla visibilità, questo metodo garantisce la possibilità di un riscontro immediato circa eventuali dubbi o esigenze di chiarimento. La promozione delle scuole avviene anche sulla ricerca di un vantaggio competitivo rispetto ad altre realtà. In questo senso, sotto lo slogan “La

Scuola ti regala lo

strumento”,

l’Associazione Musicultura ha trovato un modo originale di avvicinare le persone allo studio della musica, puntando anche sugli indecisi, abbattendo per i nuovi iscritti un costo che può invogliare alle iscrizioni. Grazie ad accordi con i negozi di strumenti musicali, l’Associazione ha ovviamente trovato un modo di limitare la spesa da sostenere.

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Inoltre, la stessa rete di scuole e il fatto che l’Associazione Musicultura sia attiva nella gestione di molteplici e diversi eventi artistico-culturali ha permesso la creazione di una vasta rete di pubbliche relazioni che risultano vicendevolmente funzionali alla promozione sia delle scuole sia di altre attività.

3.

La nascita dell’Orchestralunata Dal

progetto didattico delle scuole di

musica gestite

dall’Associazione Musicultura, nasce l’Orchestralunata. Le lezioni di musica d’insieme nella scuola di Vallerano diventano progressivamente occasioni di vera e propria creatività dei ragazzi. Lasciati liberi di esprimersi, di sperimentare il divertimento del suonare insieme e il gioco delle intese e dei malintesi, i ragazzi manifestano la volontà di creare un organico in qualche modo stabile, un progetto di “gruppo” musicale all’inizio non meglio identificato, dall’orchestra alla big band. Senza dubbio sollecitati dai gusti musicali del loro maestro, quella che sarà l’Orchestralunata si impegna nell’arrangiamento di cover della tradizione klezmer e balcanica. Si tratta infatti di un tipo di musica estremamente vario dal punto di vista dei ritmi e delle melodie, che si adatta a mescolare il jazz, al rock, al punk, al pop; un’ottima palestra di studio che lasciava aperte le porte di uno stile musicale ancora da individuare. Attingendo inizialmente dal repertorio di esponenti illustri di questo genere musicale, quali i Klezroim e Goran Bregovic, l’Orchestralunata ha pian piano misurato i propri limiti e i propri punti di forza, ha cercato e trovato un equilibrio nella composizione dell’Orchestra stessa, ha intrapreso la ricerca della sua originalità e di uno stile proprio. Due gli elementi essenziali, le domande fondamentali, che hanno orientato il percorso di

7


questa ricerca: la prima, “chi siamo”, la seconda, “dove vogliamo andare”. Prima di tutto infatti, l’Orchestralunata è un’orchestra di giovanissimi musicisti, dai sette ai diciotto anni di età. Per questo

lo

stile

musicale

doveva

necessariamente

ed

essenzialmente piacere a loro, essere come loro. Se l’Orchestra nasce per puro divertimento e voglia di fare musica insieme, le potenzialità che esprime fin da subito fanno credere nella possibilità di un progetto più grande, nella possibilità di “uscire allo scoperto”, di farsi ascoltare e magari di assumersi anche la responsabilità di inviare dei messaggi importanti.

3.1

Stralunati sì, ma con i valori giusti La musica trascinante e leggera dell’Orchestra diventa così un mezzo privilegiato per affrontare tematiche attuali e comunicare principi fondamentali di convivenza. Tutto ciò assume una rilevanza particolare quando ambasciatori del messaggio sono ragazzi giovanissimi che si rivolgono ad altri ragazzi, attraverso un linguaggio universale e di impatto immediato come quello della musica. Nella mente di chi ha ideato l’Orchestralunata, l’aspetto artistico e quello didattico-sociale sono sempre stati fortemente connessi, l’uno a rafforzare l’altro. Del resto la valenza sociale di un progetto artistico oltre ad essere in qualche modo innata, è una potente leva di marketing che può determinarne il successo. Diversi sono gli esempi nel panorama artistico che confermano tale aspetto: si consideri il caso dell’“Orchestra di Piazza Vittorio” in Italia, o quello dell’“Orchestra giovanile Simone Bolivar” in Venezuela. Nel primo caso i valori fondanti del progetto, che si fanno messaggio attraverso la musica, sono la

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multiculturalità e l’integrazione; nel secondo caso l’orchestra fondata da José Antonio Abreu nasce con l’intento di strappare tanti giovani alla vita di strada, alla criminalità, riscattandoli da una situazione di miseria materiale e spirituale.4 Allo stesso modo l’Orchestralunata intende essere una palestra, un “luogo”, uno spazio in cui si incontrano delle idee, si condividono dei valori, si instaurano relazioni di amicizia, si sta insieme per creare qualcosa, con l’entusiasmo, la spontaneità e la spensieratezza che è tipica dei ragazzi. Nascono in questo contesto alcuni dei più validi brani originali: “Mysticanza”, un testo

che parla di integrazione sociale, una metafora

sull’umanità, che con le sue varietà di erbe spontanee ci ricorda che in fondo siamo tutti esseri umani. O come “Pane e Salame”, un vero e proprio inno alla semplicità, che racconta uno spaccato della nostra società visto con gli occhi di una bambina. Ovviamente non mancano i riferimenti all’ambiente e al pianeta, come nella “Marcia del Gallo che non Canta Più”; una storia surreale che ci parla di una terra senza più galli, tutti estinti a causa della disattenzione dell’uomo. Senza il loro canto mattutino il sole ogni giorno farà fatica a sorgere, e l’umanità intera proprio per questo rischierà di restare per sempre al buio. E ancora, “Claxon” che invita a non bere quando si guida. Giovani che parlano ad altri giovani, del loro presente e del loro futuro. La musica per socializzare, per divertirsi e per

4

Nel 1975 José Antonio Abreu fonda “El Sistema” basato sull’idea di un’educazione musicale pubblica, diffusa e capillare, con accesso gratuito e libero per bambini e ragazzi di tutti i ceti sociali. Il sistema è gestito da una fondazione statale, “Fundación del Estado para el Sistema Nacional de las Orquestas Juveniles e Infantiles de Venezuela” (FESNOJIV), che si occupa della gestione e promozione di oltre 125 orchestre e cori giovanili, 30 orchestre sinfoniche e dell'educazione di oltre 350.000 studenti in 180 nuclei operativi sul territorio venezuelano. Suonare in un'orchestra, spiega il maestro Abreu, è molto di più di studiare la musica. Significa "entrare in una comunità, in un gruppo che si riconosce come interdipendente, perseguire insieme uno scopo. Ecco perché cambia la vita”. Sull’esperienza dell’Orchestra giovanile venezuelana vedi anche il documentario “Tocar y Luchar”, realizzato da un ex allievo di Abreu, poi divenuto regista.

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comunicare. Divertimento e consapevolezza, veicolati da ritmi scatenati e coinvolgenti.

4.

“El Sistema” Abreu – un possibile parallelismo Il progetto di José Antonio Abreu, attuato in Venezuela a partire dal 1975, si basa sul principio di un’educazione musicale diffusa, capillare, gratuita, accessibile a bambini e ragazzi appartenenti a tutti i ceti sociali. Nato con la finalità sociale di strappare i bambini venezuelani alla miseria e alla criminalità a cui sono quotidianamente esposti, finanziato dal Governo Venezuelano con un budget di 29 milioni di dollari l’anno, El Sistema è oggi un meccanismo consolidato che permette a 400.000 bambini di frequentare corsi di strumento gratuiti, con lo strumento fornito dall’organizzazione, nei 161 “nuclei” dislocati nei 24 stati del Venezuela. Ogni “nucleo” ha la sua orchestra e la didattica prevede una lezione di 40/45 minuti di perfezionamento individuale a settimana, 2 ore in prove a sezioni e 2 ore di prove di orchestra al giorno. Si tratta di un processo educativo bottom – up, in cui gli allievi più grandi ed esperti (che hanno voglia di far musica insieme) aiuta i più piccoli a compiere lo stesso processo. I più piccoli (anche di due anni) iniziano con parecchie ore di coro e rythm band dopodiché: appena possibile vengono indirizzati ai corsi di strumento. Nel 2010 Claudio Abbado si è fatto promotore in Italia di un “Sistema Nazionale delle Orchestre e dei Cori Infantili e Giovanili” ispirato proprio al sistema Abreu. Il progetto intende creare nelle città italiane una rete capillare di scuole di musica aperte gratuitamente ai bambini delle periferie. Il comitato onlus “Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili d’Italia” nasce ufficialmente il 16 dicembre 2010 e vede come presidente

onorario proprio José Antonio Abreu. Per l’Italia il progetto

10


formativo è nelle mani della Scuola di Musica di Fiesole (realtà di eccellenza nel campo della formazione musicale) e la parte giuridico-organizzativa è affidata a Federculture (l'associazione nazionale dei soggetti pubblici e privati che gestiscono le attività legate alla cultura e al tempo libero).5 Il primo nucleo è stato aperto nel gennaio 2011 nel Quartiere fiorentino de Le Piagge.6 Volendo fare una comparazione tra il sistema Abreu e la rete di scuole dell’Associazione Musicultura, tenendo necessariamente presente la diversa entità delle due esperienze, si possono identificare delle similitudine e ovviamente delle differenze. Una prima sostanziale differenza è, come ovvio, la completa gratuità del primo, rispetto ai costi seppure contenuti della seconda. La gratuità è la diretta conseguenza del corposo finanziamento pubblico di cui può godere il sistema Abreu. L’unico sostegno pubblico che l’Associazione Musicultura riceve per le sue scuole può essere identificato nelle strutture comunali che l’Associazione utilizza per lo svolgimento delle lezioni, il ché permette di evitare eventuali costi di affitto. Nonostante l’assenza di un finanziamento pubblico che possa andare a beneficio della didattica, l’Associazione Musicultura ha cercato negli anni di abbattere il più possibile i costi per gli utenti. In questa direzione si colloca l’idea “La scuola ti regala lo

strumento”:

al

momento

della

prima

iscrizione,

l’Associazione Musicultura offre gratuitamente l’uso dello 5

Nella sua prefazione all'ampio saggio “La musica salva la vita - Il sistema delle orchestre giovanili dal Venezuela all'Italia” di Ambra Radaelli (Feltrinelli), il maestro Abbado racconta come ha 'importato' il sistema delle orchestre e cori giovanili e infantili creato da Jose' Antonio Abreu nel '75 a Caracas. 6 Come informa Federculture, in Italia a oggi fanno parte del Sistema 30 nuclei, centri di formazione che coinvolgono circa 6.000 bambini e ragazzi fra i 4 e i 18 anni in 13 regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto. La formazione musicale è gratuita, punta in modo particolare ai quartieri periferici e a realtà svantaggiate e in alcuni casi funzionano progetti didattici per bambini non solo disabili ma anche non udenti che “cantano” insieme agli altri giovani musicisti muovendo le mani guantate nei cori delle mani bianche. Si segnala, il Nucleo “Musica in gioco” di Bari che prova e studia nello spazio Momart confiscato alla Sacra Corona Unita, tenendo lontani i bambini dalla strada e dall’illegalità.

11


strumento prescelto, che dovrà poi essere riconsegnato alla fine dell’anno accademico. Lo scopo è quello di facilitare la scelta degli indecisi e permettere a chi vuole studiare musica di evitare un costo iniziale che con il tempo potrebbe rivelarsi sbagliato. Le similitudini tra le due esperienze sono da rintracciarsi innanzitutto nel target di giovani e giovanissimi musicisti e nel valore sociale-educativo delle due realtà. Ovviamente non si intende paragonare la situazione dei ragazzini di Caracas, la miseria di alcune fasce sociali e la diffusione della criminalità con la sicura realtà di una provincia italiana economicamente benestante. Il valore sociale va evidentemente considerato alla luce di contesti fortemente diversi, laddove le scuole di musica locali

e

l’Orchestralunata

hanno

offerto

ai

ragazzi

un’opportunità di fuga dall’appiattimento emotivo ed intellettivo che si rischia in alcune piccole realtà italiane. Altre somiglianze derivano dalla replicabilità dei nuclei da un lato e delle scuole dall’altro, per cui parliamo in un caso di “sistema”, nell’altro di “rete”. Da un punto di vista didattico, le due realtà si assomigliano per il relativo peso dato allo studio individuale e alla musica d’insieme, nonché al coinvolgimento dei bambini anche piccolissimi. Quest’ultimo aspetto

si

realizza nel

caso

dell’Associazione Musicultura con l’offerta di laboratori di propedeutica musicale nelle scuole materne; laboratori che sono visti dall’Associazione nell’ambito di un percorso unico che porta il bambino a intraprendere eventualmente lo studio vero e proprio dello strumento. La somiglianza più grande ovviamente sta nel risultato dell’attività didattica, vale a dire nella nascita delle orchestre giovanili del sistema Abreu da un lato, e nell’Orchestralunata

12


dall’altro. Non ci sono evidentemente tante Orchestralunata quante sono le orchestre giovanili venezuelane; diversi sono la struttura e lo stile musicale. Resta in ogni caso il fatto essenziale della creazione di un organico di ragazzi giovani e giovanissimi che sperimentano il piacere di suonare insieme, dell’essere gruppo, dello sforzo comune nella realizzazione di un progetto. In poche parole, nonostante la distanza, la diversità dei contesti e delle entità delle due esperienze, rimangono le corrispondenze parallele di un’idea, di un obiettivo, di un progetto, di un’interpretazione della musica e della sua funzione artistica e sociale.

Abreu e Dudamel

Orchestralunata

13


Capitolo II

PRODUZIONE E RISULTATI 1.

L’Orchestralunata diventa un’associazione culturale Il 27 giugno 2011, l’Orchestralunata si costituisce in associazione

culturale.

Via

via

che

le

caratteristiche

dell’Orchestra si delineano in maniera sempre più precisa e che prendono forma le prospettive e le ambizioni del progetto Orchestralunata da parte del suo direttore, si ritiene opportuno scegliere lo strumento giuridico più adatto ad esercitare quella che sta divenendo una vera e propria impresa musicale. La forma giuridica dell’associazione culturale viene scelta sulla base di valutazioni in termini di convenienza, settore di attività, base sociale, normative di settore, investimenti necessari, capitali disponibili e agevolazioni fiscali. Tale forma giuridica appare come la più semplice dal punto di vista normativo, la meno vincolante, la più economica in termini di patrimonio iniziale da investire, la più flessibile e aperta dal punto di vista delle attività culturali che essa può intraprendere. (Vedi Statuto e Atto costitutivo dell’Orchestralunata, Allegato 3).

2.

Identificazione e comunicazione del progetto Come per ogni altra impresa, anche per l’impresa musicale, quale di fatto è la realtà di un’orchestra, di un gruppo o di un solista che offrono la loro musica, la comunicazione è un elemento fondamentale della propria esistenza prima, e sopravvivenza poi. La comunicazione rientra più in generale nelle attività di marketing dello spettacolo e si integra fortemente con altri aspetti quali la promozione, la produzione, le vendite.

14


Un elemento chiave della comunicazione d’impresa, intesa nel suo complesso quale comunicazione interna ed esterna, è l’identificazione. Si tratta di una “leva di sviluppo e controllo dell’identità d’azienda, attraverso una precisa attenzione all’immagine coordinata (marchio, logo, grafica), alla cultura d’impresa nel suo complesso, compresi il linguaggio e stile dei ruoli più esposti dal punto di vista istituzionale.”7 L’identità di un’impresa è data da un insieme di elementi tra cui la missione, la storia, il modo di operare, i tratti distintivi della sua attività. L’immagine è ciò che viene percepito all’esterno e che in definitiva dipende dal modo in cui una determinata identità viene comunicata.8 A tale proposito assumono una rilevanza fondamentale i caratteri riconoscibili ed evocativi di un’idea, di un’attività, di un’impresa, un’importanza paragonabile a quella del nome per ogni individuo. Si tratta di segni identificativi, quali il marchio, il logo, la grafica che sono del resto anche un elemento fondamentale della formulazione classica del cosiddetto marketing mix e delle celeberrime quattro “p” – prodotto, prezzo, distribuzione (place), promozione.

2.1

La registrazione del marchio Orchestralunata Il marchio è un qualunque segno suscettibile di essere rappresentato graficamente, purché sia idoneo a distinguere i prodotti o i servizi di un'impresa da quelli delle altre. È lo strumento con il quale le imprese tutelano giuridicamente la propria marca. Rientra tra i beni immateriali e ad esso si affida la funzione di differenziare un prodotto da quelli concorrenti, fornendo una garanzia sulla qualità e l’originalità del prodotto.

7

V. M. Luisi, A. Rigoli, Op. Cit., p. 131 Cfr. Lucio Argano, La gestione dei progetti di spettacolo. Elementi di project management culturale, FrancoAngeli, 2004, pp. 243-248. 8

15


La funzione più importante del marchio è quella attrattiva, che permette la preferenza di un prodotto rispetto a un prodotto simile in commercio. Se si rispettano i requisiti di validità, il marchio può essere registrato all’ufficio brevetti. In questo modo, il titolare del marchio ha diritto al suo uso esclusivo, può vietare a terzi di utilizzare un marchio identico o simile al proprio anche per prodotti non affini. Il marchio registrato ha durata decennale, ma è rinnovabile un numero illimitato di volte. Il marchio registrato è tutelato civilmente e penalmente. In tale contesto, l’Orchestralunata ha ritenuto opportuno tutelare l’originalità del proprio nome registrando il marchio presso l’ufficio brevetti della Camera di Commercio di Viterbo (Vedi l’atto di registrazione del marchio, Allegato 4).

2.2

Il merchandising Il merchandising consiste nella realizzazione di oggetti e prodotti, collegabili al progetto che oltre a potenziare il processo di comunicazione dello stesso, possono autonomamente generare introiti. Il merchandising può comprendere diverse categorie merceologiche (CD, libri, fotografie, poster, adesivi, gadget riproducenti immagini, scritte e marchi, abbigliamento) e comporta l’organizzazione della vendita e una politica commerciale definita.9 In sede di registrazione del marchio, l’Orchestralunata ha voluto includere le categorie che andavano a comprendere l’utilizzo del marchio per un’eventuale attività di merchandising. Attività che si è successivamente rilevata un punto di forza per la comunicazione e diffusione del progetto attraverso la vendita di t-shirt, felpe, cappelli, portachiavi e adesivi.

9

Cfr. Lucio Argano, Op. Cit., pp. 262-263.

16


Intenzione dell’Orchestra è di ampliare ulteriormente questo settore a prodotti inusuali e non necessariamente collegati all’ambito musicale.10

2.3

Il logo Con l’obiettivo pertanto di una comunicazione il più possibile immediata, rivolta al proprio pubblico di riferimento e non solo, l’Orchestralunata ha fin da subito creduto nell’importanza di dotarsi di un logo identificativo e riconoscibile. Per di più, l’evoluzione che il logo ha subito in poco tempo è la dimostrazione ulteriore di un profondo convincimento nella forza identificativa ed evocativa del marchio, che non deve lasciare spazio a dubbi e imitazioni. Inizialmente

il

logo

dell’Orchestralunata

rappresentava

un’orchestra generica, nei colori del nero su sfondo giallo, uno spicchio di luna l’unico elemento identificativo ed evocativo del nome. Il nuovo logo ha mantenuto i colori del giallo e del nero con la sostanziale differenza che ad essere rappresentata non è un’orchestra

qualunque

bensì

i

componenti

stessi

dell’Orchestralunata, ognuno con il suo strumento, raffigurati 10

A tale proposito si consideri l’esempio del Teatro La Fenice che nella propria linea di merchandising ha incluso la produzione di cioccolatini e colori.

17


nelle pose originali immortalate durante i concerti dal vivo. Logo originale e per sua stessa natura inimitabile e inconfondibile.

2.4

L’Ufficio stampa Tra gli strumenti di comunicazione diretta, che hanno le potenzialità per veicolare messaggi complessi e di ottenere direttamente un feedback dell’interlocutore, abbiamo l’Ufficio Stampa. Trattasi di uno “strumento di comunicazione essenziale per l’impresa musicale, vanta il rapporto diretto con i media, la possibilità di

riscontro e monitoraggio

periodico delle

informazioni veicolate e pubblicate (rassegna stampa).”11 Il valore aggiunto di un ufficio stampa e conseguentemente di un addetto stampa professionista è la rete di contatti e rapporti privilegiati con gli operatori del settore, giornalisti e critici, maturata negli anni e basati sull’esperienza. Un addetto stampa deve conoscere i circuiti che caratterizzano i diversi settori musicali – il jazz, la musica leggera, la musica colta, la tradizione popolare, etc. – per poterne sfruttare a pieno i canali della distribuzione discografica, i festival tematici, le riviste specializzate, al fine di diffondere quanto più possibile le notizie riguardanti l’impresa musicale di cui si occupa.

11

Cfr. M. Luisi, A. Rigoli, Op. Cit., p. 152 e pp.159-167.

18


L’Orchestralunata, soprattutto in vista del progetto discografico, decide di affidarsi ad un Ufficio stampa professionale, considerandolo un investimento indispensabile a raggiungere lo scopo ultimo della diffusione della propria offerta musicale ad un pubblico ampio. Viene scelto l’ufficio stampa gestito da Elisabetta Castiglioni,12 con la quale si instaura un rapporto di stima e collaborazione. Nell’idea del direttore dell’Orchestra infatti, l’ufficio stampa deve essere in qualche modo parte integrante del team di collaboratori, non un referente distaccato, ma un convinto promotore del progetto Orchestralunata. Grazie

all’ufficio

stampa,

l’Orchestralunata

partecipa

a

numerose interviste radiofoniche e televisive, oltre ad ottenere una copertura giornalistica e mediatica a livello nazionale, in occasione soprattutto dell’uscita del CD e di eventi rilevanti. Al fine di rafforzare i rapporti con la televisione, che a tutt’oggi rimane ancora il media che permette di raggiungere un maggior numero di utenti in poco tempo, la promozione televisiva è stata affidata specificatamente a Luciano Ferone, professionista del settore che da molti anni intrattiene rapporti con i maggiori manager e direttori delle più importanti reti televisive.

12

V. www.elisabettacastiglioni.com. Laureata in Lettere e dottoressa di ricerca in storia, teoria e tecnica del teatro e dello spettacolo all’Università “La Sapienza” di Roma, è stata per diversi anni cultrice della materia presso la cattedra di Metodologia e critica dello spettacolo della stessa università. Ha collaborato col mensile “Minerva” e i web magazine culturali “Visum” e “Cinema & Oltre”. Tra le sue pubblicazioni monografiche: Luca Ronconi e la regia lirica (“Biblioteca teatrale”, 2001); Su "Totò" di Roberto Escobar (“Teatro e Storia”, 2000), Renato-Rascel, immagini di scena (Comune di Roma-Mirabilia, 2001), Le regie liriche di Luca Ronconi (Edizioni Scientifiche Italiane, 2002). Dopo molti anni di insegnamento e ricerca ha deciso di mettere in pratica le sue cognizioni in materia teatrale e musicale occupandosi di progettazione artistica, organizzazione e comunicazione di eventi legati alla cultura e allo spettacolo. Ha ricoperto il ruolo di ufficio stampa per rassegne musicali, festival di arti contemporanee, mostre, spettacoli teatrali, concerti di musica jazz, world e d’autore e comunicazione personale legata all’immagine di alcuni artisti del settore.

19


3.

I concerti live I concerti dal vivo hanno avuto fin da subito un ruolo fondamentale nel consolidamento e nella maturazione artistica dell’Orchestralunata. Suonare davanti ad un pubblico che nutre aspettative nei tuoi confronti è infatti una molla decisiva per far scattare quella voglia di esprimersi e di dimostrare che si traduce nella buona riuscita di un’esibizione. Il concerto live è un test imprescindibile per qualsiasi artista, è il momento di maggiore soddisfazione, è il momento di mettersi alla prova, tanto più per un organico di giovanissimi musicisti che fino ad allora avevano avuto come unica esperienza di pubblico il saggio di fine anno della scuola. Il primo concerto live dell’Orchestralunata si è svolto nell’ambito di un concorso per band emergenti organizzato da un locale della provincia di Viterbo. Non è stato un caso che il direttore dell’Orchestra abbia scelto proprio una gara come contesto per il primo concerto live. La competizione infatti rappresentava uno stimolo in più per i ragazzi, una spinta giocosa a “fare bene”, a “farsi conoscere”, il cemento di un organico giovanissimo che per la prima volta si faceva ascoltare. Quaranta i gruppi in concorso, estremamente diversi dall’Orchestralunata per età dei musicisti, per la composizione degli organici, per il genere musicale. Una sfida a tutto campo che si è tradotta nella conquista di un non facile quarto posto per i ragazzi dell’Orchestra.

20


La prima esibizione in pubblico

Ad oggi l’Orchestra ha al suo attivo circa duecento concerti dal vivo nelle piazze, nei locali e nei teatri. I primissimi concerti si sono svolti ovviamente nella provincia di Viterbo, grazie a contatti diretti con i teatri, i gestori di locali o di festival. La prima esperienza fuori provincia si è avuta grazie alla partecipazione dell’Orchestra ad uno spettacolo teatrale sulla resistenza dal titolo “La Cerimonia”. L’Orchestralunata ha accompagnato e interagito con le storie di resistenza narrate dall’attore Ferdinando Vaselli, in un racconto visionario fatto di incontri immaginari con alcuni vecchi partigiani. Lo spettacolo, organizzato dal Teatro Palladium di Roma è andato in scena la prima volta nei lotti di Garbatella e poi riproposto alla Casa della Memoria. Un’occasione formativa per i ragazzi, l’opportunità unica di prestare la loro musica a un tema storico-sociale importante quale la resistenza.

21


Spettacolo teatrale “La Cerimonia”

L’impegno sociale dell’Orchestralunata si riafferma nel 2009, quando in seguito al terremoto che colpisce L’Aquila, i ragazzi si esibiscono presso il Campo San Biagio. Un campo per gli sfollati gestito da alcuni volontari che il direttore dell’Orchestra contatta direttamente esprimendo la propria volontà di offrire qualche ora di svago e alleviare così, anche se solo per poco, l’angoscia delle persone del posto. Altrettanto significativo è il concerto che l’Orchestralunata farà a Loreto, nel piazzale antistante la famosa basilica, davanti ad un pubblico eccezionale: quello degli ammalati e degli invalidi del Treno Bianco. Una serata unica che tutti ricordano con entusiasmo e soddisfazione.

L’Aquila, Campo Tenda San Biagio

L’Aquila, Campo Tenda San Biagio

Grazie invece a Maurizio Montanesi, fonico dell’Orchestra e personaggio conosciuto nel settore fin dai tempi della sua collaborazione con gli storici studi RCA di Roma (di cui si

22


parlerà in seguito), l’Orchestralunata partecipa come ospite nella finale del Premio De André organizzato a Roma da Maria Laura Giulietti.13 Un palcoscenico importante per la possibilità di farsi ascoltare da esperti del settore, critici e giornalisti. La stessa Maria Laura Giulietti, piacevolmente sorpresa dall’energia

e

dalla

bravura

dei

ragazzi,

propone

all’Orchestralunata di partecipare allo spettacolo di beneficienza per l’Associazione Peter Pan che si occupa dell’accoglienza dei bambini malati di tumore. Per due anni consecutivi, nel 2010 e nel 2011, l’Orchestralunata si esibisce sul palco del Gran Teatro di Roma insieme ad artisti affermati quali Teresa De Sio e Simone Cristicchi. Con grande sorpresa dei ragazzi e delle famiglie, Teresa De

Sio dedica un giorno di

prove

all’Orchestralunata, venendo lei stessa nella scuola di musica di Vallerano dove i ragazzi svolgono le loro prove settimanali.

Roma Gran Teatro – concerto per Peter Pan con Teresa De Sio

La

prima

vera

Roma Gran Teatro

trasferta

è

quella

di

Faenza,

dove

l’Orchestralunata si esibisce in uno spettacolo organizzato presso il Teatro Masini dal direttore artistico dell’Accademia Perduta/Romagna Teatri, Ruggero Sintoni. Il contatto avviene casualmente, quando il direttore dell’Orchestra vede su 13

Giornalista e critico musicale. Dapprima caporedattore di «Ciao 2001» e poi direttore del primo mensile dedicato alla musica italiana, «Blu», lavora anche per la radio, dove conduce programmi specializzati come, tra gli altri, Popoff e Stereonotte. Parallelamente al lavoro di critico musicale, si occupa di produzioni discografiche e televisive.

23


Facebook l’invito del comico Stefano Bicocchi – in arte Vito che cercava gruppi musicali per una serata beneficienza. Contattato direttamente, il comico si mostra da subito entusiasta e per ben due volte l’Orchestralunata è invitata a partecipare. La trasferta è un’esperienza esaltante per i ragazzi, una prova di autonomia, di indipendenza e di maturità.

Faenza, Teatro Comunale Masini – concerto di

Con il comico Vito

beneficienza

La visibilità dell’Orchestralunata è grande invece nei due concerti di Piazza di Spagna a Roma. Proprio sulla rinomata scalinata l’Orchestra si esibirà per ben due volte riscuotendo un notevole successo, in particolare nel secondo concerto organizzato dal Comune di Roma per la Festa dell’Europa. Presenti il TG3, Rai News 24, l’Ansa a cui il direttore e l’orchestra rilasceranno interviste. Una prova anche questa importante per i ragazzi, per chi in particolare per le sue doti di presenza scenica e schiettezza è stato intervistato da testate giornalistiche di rilievo, senza per questo perdere la spontaneità. Presente al concerto anche un delegato dell’Ambasciata del Venezuela, paese da sempre attento alle esperienze educativo e artistiche dei giovani, si pensi solo al sistema Abreu di cui si è già parlato nel capitolo precedente.

24


Roma, Piazza di Spagna – Festival dell’Europa

Le riprese televisive – Ansa e Rai News 24

Intervista con il TG3

Ancora da ricordare per la sua valenza artistica il concerto dell’Orchestralunata insieme a Simone Cristicchi. Un’esibizione di energia e di divertimento, un’intesa perfetta e immediata che ha impressionato il pubblico e forse anche i protagonisti stessi.

Vignanello – Concerto con Simone Cristicchi

25


La formula del concerto live dell’Orchestra è in continua evoluzione per ciò che riguarda la presenza scenica, l’espressività, in certi casi la teatralità stessa del modo in cui i brani vengono eseguiti e presentati. Il direttore ha sempre chiesto ai ragazzi una partecipazione emotiva, nonché fisica e corporea durante i concerti. L’esibizione pertanto diviene in alcuni momenti vero e proprio intrattenimento; l’interazione con il pubblico è costante, il dialogo continuo, il movimento e il dinamismo sul palco un elemento caratterizzante. Questo sforzo ovviamente coinvolge il “maestro” in prima persona, per cui il direttore non ha bacchette per impartire il ritmo bensì i movimenti e le espressioni del viso, non mantiene una posizione statica ma durante l’esibizione si sposta da una parte all’altra del palco, avvicinandosi ai ragazzi, parlando loro all’orecchio, niente è statico, niente è rigido. Battendo sulla sua grancassa, il direttore d’orchestra si trasforma in un Capo Banda.

4.

La realizzazione del primo CD Impossibile non pensare alla produzione di un CD una volta che l’organico esiste, è collaudato e dispone di un repertorio originale. Ci sono le carte in regola per concretizzare un risultato, un prodotto che permetta all’Orchestralunata di farsi conoscere da un pubblico più ampio di quello presente ai concerti dal vivo. Per poter essere un biglietto da visita, il primo CD doveva essere un prodotto di qualità, doveva poter aprire delle nuove strade, doveva conquistarsi l’apprezzamento del pubblico ma anche degli addetti al settore. Per questo doveva dimostrare di essere un prodotto professionale, non un primo tentativo, niente di “amatoriale”.

26


4.1

La produzione L’incontro casuale con Maurizio Montanesi si è rivelato un incontro fortunato e proficuo. Storico fonico degli studi RCA di Roma, tecnico apprezzato da artisti famosi di cui ha registrato numerosi dischi - Rino Gaetano, Ivan Graziani, Baglioni, Renato Zero, De Gregori – ha mostrato fin da subito curiosità e interesse per l’Orchestralunata. Credendo nelle potenzialità dell’Orchestra, ne è divenuto il fonico nonché un valido collaboratore nella ricerca dei canali giusti e delle strade da percorrere per la realizzazione del disco. Decisiva a questo riguardo era la scelta di uno studio di registrazione

di

qualità,

che

potesse

assicurare

all’Orchestralunata la dovuta assistenza e le professionalità necessarie, considerando anche il fatto che si trattava di un’orchestra di ragazzi giovanissimi che si apprestavano alla loro prima esperienza in uno studio di registrazione. Grazie ai rapporti professionali maturati da Montanesi nel corso della sua carriera, si sono aperte per l’Orchestralunata le porte del prestigioso Forum Music Village di Roma. In vista delle prime registrazioni presso lo studio romano, l’Orchestralunata ha intrapreso una preparazione mirata, intensificando il numero delle prove, creando e testando un team di persone con ruoli specifici come l’arrangiatore dei brani, il fonico, il responsabile della logistica. Nel corso delle prove sono state effettuate delle registrazioni attraverso le quali i ragazzi stessi potessero ascoltarsi

in

dell’esecuzione

modo e

critico,

migliorarsi.

individuare

le

La

esperienza

prima

debolezze di

registrazione in uno studio come il Forum Music Village si è rivelato

un

momento

dell’Orchestralunata.

I

fondamentale

ragazzi

hanno

di

avuto

crescita la

grande

opportunità di vivere e confrontarsi con una realtà altamente

27


professionale e di grande valore tecnico-artistico; un’opportunità unica se si considera la loro età e la loro esperienza.

Nell’idea del direttore dell’Orchestra la registrazione presso il Forum

Music

Village

doveva

soprattutto

rappresentare

l’occasione unica per farsi ascoltare ed apprezzare dagli addetti del settore, tra questi il direttore dello studio Marco Patrignani. L’intuizione

si

rivela

esatta:

Marco

Patrignani

rimane

affascinato dall’entusiasmo e la vivacità dei ragazzi che trasformano lo studio in un’atmosfera giocosa e “stralunata”. Nei successivi incontri il progetto Orchestralunata è stato accuratamente spiegato al direttore dello studio, indicandone le potenzialità, sottolineandone i punti di forza, le prospettive e soprattutto il valore artistico musicale, la professionalità e la bravura dei giovani musicisti.

28


In poco tempo vengono gettate le basi di un concreto progetto discografico: Marco Patrignani mette a disposizione la professionalità di tecnici esperti, la qualità della strumentazione di registrazione e un palco calcato negli anni da grandi artisti italiani e internazionali. In pochi mesi, l’Orchestralunata registra dieci brani, di cui sette originali e tre cover arrangiate in stile stralunato. La possibilità di registrare presso il Forum Music Village ha avuto per l’Orchestra il duplice aspetto positivo di poter realizzare un prodotto di qualità senza dover investire risorse finanziarie

del

resto

dell’Orchestralunata

indisponibili.

viene

Il

co-prodotto14

primo

CD

dall’etichetta

“RoadHouse” di proprietà di Marco Patrignani, che ne diviene anche editore.

14

“Le coproduzioni sono accordi produttivi complessi, nei quali due o più soggetti realizzano progetto, partecipando, in modo paritetico o differenziato, con risorse finanziarie, umane (artistiche e tecniche), mezzi e servizi, know-how organizzativo, condividendo i rischi dell’operazione ed ottenendone in cambio vantaggi diretti (ritorno economico), e indiretti (visibilità, marchio e ritorno pubblicitario). L’importanza di questi accordi è evidente sul piano artistico ed economico: possibilità di realizzare fatti artistici di rilevante impegno e budget, razionamento dei rischi, anche in base ad una ripartizione dei costi, maggiori opportunità per la presentazione e lo sfruttamento del progetto.” Cfr. Lucio Argano, Op. Cit., p. 160.

29


4.2

Le leve di Marketing L’idea di produrre

un CD si sviluppa e interagisce

costantemente e fin dall’inizio con l’intenzione di far conoscere l’Orchestralunata ad un pubblico sempre più ampio. In poche parole, si incide un disco per farsi ascoltare, si produce per vendere. Nella mente del direttore dell’Orchestralunata, “cosa produrre” e “come diffonderlo” sono state in definitiva due facce della stessa medaglia. I due aspetti hanno sempre viaggiato in parallelo, si sono alimentati reciprocamente, l’uno a rafforzare l’altro. Le varie scelte che hanno determinato il progetto discografico Orchestralunata si sono sempre ispirate al concetto di marketing, inteso nella sua accezione culturale come “l’arte di raggiungere quei segmenti di mercato che possono potenzialmente essere interessati al prodotto, adattando le variabili commerciali (prezzo, distribuzione e promozione) al prodotto, per mettere il prodotto in contatto con un sufficiente numero di consumatori e per raggiungere gli obiettivi coerenti con la missione dell’impresa culturale”.15 A tale proposito, alcune scelte discografiche quali le tematiche affrontate nei brani originali, il Forum Music Village come studio di registrazione, la collaborazione di artisti affermati, non sono state delle scelte casuali. Sono state al contrario individuate fin da subito quali specifiche leve di marketing, e per questo perseguite con determinazione. In particolare, con riferimento ai temi affrontati nei brani dell’Orchestralunata, si ha avuto ben presente il principio per cui “il marketing, anche quando concepito solo come motore di diffusione dell’arte, contribuisce al compimento delle funzioni

15

Sintesi di François Colbert in F. Colbert a altri, Marketing delle arti e della cultura, Etas, Milano, 2000, p. 15.

30


sociali perché amplia l’audience e potenzia il trasferimento delle idee contenute nel supporto artistico.16 Uno studio di registrazione altamente qualificato, che potesse offrire anche l’opportunità di instaurare relazioni professionali fruttuose, così come il coinvolgimento di artisti noti che oltre ad arricchire il prodotto potessero fare da cassa di risonanza presso i loro rispettivi pubblici, e infine le tematiche sociali affrontate dall’Orchestra, sono stati pensati come elementi funzionali alla diffusione e commerciabilità del CD Orchestralunata. 4.2.1

Il Forum Music Village, una scelta vincente “Qualche breve cenno storico potrà solo parzialmente esprimere le radici di questo storico studio di registrazione, fondato nel 1970, sotto la Basilica del Sacro Cuore di Maria in

Piazza Euclide con il nome di Ortophonic recording studio, da Armando Trovajoli, Ennio Morricone, Luis Bacalov e Piero Piccioni unitamente allo studio manager e produttore Enrico De Melis. Federico Fellini, Sergio Leone, Leonard Bernstein, Brian De Palma, Oliver Stone, Aznavour, Alberto Sordi, Sophia Loren, Bill Conti, Vangelis ,Ermanno Olmi, i Fratelli Taviani, Nicola

Piovani, Pino Donaggio, Rits Ortolani, Gianni Ferrio, Franco Piersanti, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni, Nanni Moretti, Franco Zeffirelli, Mario Monicelli, Ettore Scola, Carlo Verdone, sono “solo” alcuni dei grandi artisti, unitamente agli enciclopedici fondatori, che hanno segnato un imprinting che ancora si respira all’interno del prestigioso Studio A , unico in Italia per la sua grandezza capace di ospitare la registrazione fino a 100 professori d’orchestra.

16

Cfr. Economia e management delle aziende di produzione culturale, a cura di Maurizio Rispoli e Giorgio Brunetti, Il Mulino, 2009.

31


E’ opportuno citare le registrazioni degli Oscar per la migliore colonna sonora “Il postino” e“ La vita è bella” unitamente ad un impressionante numero di colonne sonore degli ultimi 40 anni in primis quelle del premio Oscar alla carriera Ennio Morricone.” http://www.forummusicvillage.com/index.php?option=com_content&task=view&id=6

14&Itemid=800

4.2.2

Le collaborazioni artistiche Non bastava avere dei buoni brani originali, non bastava avere un prodotto tecnicamente perfetto. Il primo CD di un’orchestra giovane e ancora poco conosciuta, doveva avere degli

32


“ambasciatori” che ne garantissero il valore artistico agli occhi del pubblico e del mercato. Artisti affermati quali Teresa De Sio, Simone Cristicchi, i Sud Sound System, Cisco dei Modena City Ramblers accettano di prestare la loro voce e arricchire così in modo originale il primo disco dell’Orchestra, confermando anche il loro apprezzamento per lo stile stralunato. In che modo sono stati raggiunti questi artisti? Innanzi tutto grazie ai contatti dello stralunato direttore, contatti maturati grazie alla propria attività di musicista nell’ambito della musica rock alternativa italiana. In questo modo vengono coinvolti i Sud Sound System che energicamente reinterpretano la versione stralunata della loro “Sciamu a ballare”, e Cisco dei Modena City Ramblers che affianca i ragazzi dell’Orchestra ne “I cento passi”. La partecipazione di Teresa De Sio, ne “La marcia del gallo che non canta più”, e di Simone Cristicchi in “Mysticanza” invece, è il seguito di una collaborazione nata in occasione del concerto di beneficienza a favore dell’Associazione Peter Pan, presso il Gran Teatro di Roma, a cui l’Orchestralunata ha partecipato nelle edizioni del 2010 e 2011. Raggiungere gli artisti non è stato forse l’aspetto più difficile. Bisognava convincerli a contribuire al progetto, a “regalare” la loro voce e la loro interpretazione. Due gli elementi che hanno permesso di strappare il “si” decisivo. In primo luogo la qualità del prodotto. Fondamentale a questo riguardo il fatto di poter vantare la registrazione presso il Forum Music Village: una dimostrazione che qualcuno prima di loro aveva già deciso di investire la propria professionalità nell’Orchestralunata. Una garanzia per gli artisti stessi, un contesto musicale solido di cui potevano fidarsi. In secondo luogo la forza delle tematiche, la valenza sociale di un’orchestra di giovanissimi musicisti

33


impegnati a trasmettere valori importanti. Tutti gli artisti hanno dimostrato

entusiasmo

Orchestralunata,

e

regalando

sincero

sostegno

un’interpretazione

al

progetto

energica

e

appassionata ai brani originali incentrati sul tema dell’ambiente e dell’integrazione, e a cover rivisitate di denuncia della mafia.

4.3

Le scelte grafiche L’immagine coordinata dell’identità dell’Orchestra, trova nella grafica del primo CD un elemento fondamentale. Se il logo ha come obiettivo primario l’identificazione, la copertina del primo CD doveva essenzialmente comunicare il carattere e i valori dell’Orchestra. Se paragoniamo il logo al nome di una persona, la copertina del CD doveva esprimerne la personalità. A chi affidarsi per la grafica e il packaging del disco? Dove e cosa cercare? Internet risulta in questi casi un utilissimo strumento; una ricerca inizialmente disorganizzata e proprio per questo in certe situazioni più fruttifera, link dopo link, si è strutturata e indirizzata verso curatori di siti web e ideatori di video dallo stile moderno, dalla grafica giovane ed essenziale. L’ istinto, supportato da conferme e referenze esterne, oltreché dal fatto che risiedessero nella provincia di Viterbo, ha fatto cadere la scelta su una coppia di giovani disegnatori che operano sotto il nome di Anonima Disegni (www.anonimadisegni.com). L’incontro con i ragazzi ha confermato subito un’intesa di stile e un apprezzamento autentico per i reciproci progetti. Quello che doveva trasmettersi attraverso la grafica del disco era il fatto che si trattasse di giovanissimi musicisti, quindi energia e novità; la luna che è in qualche modo l’anima racchiusa nel nome dell’Orchestra doveva essere presente, in qualche modo protagonista, con il suo bagaglio di significati evocativi di una realtà distante e allo stesso tempo raggiungibile, di satellite

34


guida, di futuro che si fa presente, sogno e alternativa alle difficoltà del pianeta terra e del genere umano. Matura così l’idea di un “atterraggio” in stile stralunato: i giovani musicisti atterrano sulla superficie lunare, direttamente dal pianeta terra che in lontananza appare frantumarsi. Ognuno con il suo strumento, sorridenti, pronti ad una nuova avventura, una “colonizzazione” del futuro, la conquista di nuovi mondi, la musica che si espande oltre i limiti, oltre lo spazio. In primo piano, di spalle rivolto verso gli altri ragazzi, il più piccolo dei musicisti e il primo ad essere atterrato, accoglie gli altri con le mani e la tromba in alto in segno di vittoria. Sul retro della copertina, in un dietro le quinte da protagonista, appare l’ideatore e direttore dell’ Orchestralunata, atterrato anche lui sulla luna, seduto su una vecchia sedia, un sorriso appagato, e in mano gli strumenti del mestiere di direttore stralunato: niente bacchetta e leggio, piuttosto battente e grancassa. Il logo ritorna all’interno della copertina, così come i colori del giallo e del nero nel titolo del disco “Orchestralunata”, nei titoli delle canzoni e nel CD stesso. L’interno della copertina è un collage coloratissimo di immagini destinate a raccontare la storia dell’Orchestralunata, le sue idee e i suoi valori. Compaiono così sullo sfondo le foto dei ragazzi durante le prove e i concerti, miti della musica classica e del jazz, uomini e donne illustri come Gandhi, Rita Levi Montalcini, Maria Montessori, simboli dei luoghi d’origine dell’Orchestra, il folclore e le attività agricole che li rappresentano, le immagini delle città italiane. Le scelte grafiche del primo CD in poche parole, rappresentano uno sforzo comunicativo notevole, la volontà di imprimere nel

35


pubblico l’idea dello stile e della realtà musicale e non solo dell’Orchestralunata.

Da sinistra in alto: fronte, retro, interno e packaging del CD “Orchestralunata”

36


4.4

La tutela dell’opera Un progetto artistico presuppone generalmente un “contenuto ideativo”, frutto di creazione intellettuale, che viene considerato bene immateriale e perciò giuridicamente tutelato dal diritto d’autore. La prima legge sul diritto d’autore in Italia risale al 1865 e si incentra principalmente sui diritti di pubblicazione, riproduzione e smercio da parte degli autori. La legge del 1865 viene modificata dalla legge approvata il 12 aprile del 1882 che mira ad introdurre il diritto di rappresentazione e di esecuzione di un’opera; si parla per la prima volta di diritti immateriali. L’assetto di legge attualmente in vigore risale invece al 1941, con l’approvazione della legge n. 663 del 22 aprile che tutela le opere di ingegno di carattere creativo. Con il diritto d’autore, il creatore di un’opera acquisisce un diritto morale perpetuo, quale la paternità e integrità dell’opera, facoltà di ritiro dal commercio, diritto di inedito, sia diritti di utilizzazione economica, che durano per l’intera vita dell’autore e fino a settanta anni dopo la sua morte. La tutela e la gestione delle opere di ingegno è affidata in Italia alla SIAE – Società Italiana Autori Editori – istituita dalla stessa legge 663, del 1941. Iscrivendosi alla SIAE, un’artista delega alla società stessa la gestione delle proprie opere, in Italia e all’estero, per quanto riguarda il rilascio di autorizzazioni e licenze per l’utilizzo dei suoi lavori, nonché la riscossione e la distribuzione all’autore dei relativi compensi.17 In questo contesto i brani originali dell’Orchestralunata sono stati depositati presso la SIAE, attraverso il bollettino di dichiarazione nel quale sono indicati gli elementi identificativi dell’opera, quali titolo, compositori, autori dei testi, editore.

17

Cfr. Cecilia Balestra, Alfonso Malaguti (a cura di), Op. Cit., pp. 287-291. V. anche Lucio Argano, Op. Cit., pp.194-199; M. Luisi, A. Rigoli, Op. Cit., pp. 101-119.

37


(Vedi il deposito SIAE del brano “Pane e Salame”, Allegato 5). Nel bollettino di dichiarazione sono anche indicate le quote di partecipazione e le percentuali di riscossione dei proventi tra gli individui che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione dell’opera. Nel caso specifico dell’Orchestra i diritti d’autore sono attribuiti per il 50% alla Roadhouse in qualità di editore, il restante 50% ripartito in parti uguali tra il direttore dell’Orchestra e i principali collaboratori, in qualità di compositori e/o autori dei testi laddove presenti. Il 50% riservato all’editore è il riconoscimento dell’importanza attribuita a tale ruolo. L’editore musicale infatti partecipa attivamente alla vita dell’opera, non solo per quanto riguarda la sua distribuzione, ma anche per ottenerne l’esecuzione, la rappresentazione,

la

registrazione,

in

definitiva

la

sua

comunicazione al pubblico. Nel campo della musica leggera, inoltre, proprio la registrazione discografica rappresenta la “fonte del vero successo e di importanti risultati economici”; di qui la centralità dell’editore che gode di risultati immediati in seguito alla registrazione di un buon disco, come i profitti sulle vendite e sull’organizzazione di concerti dal vivo.18 La partecipazione ai diritti d’autore è stata estesa anche ad alcuni collaboratori che pur non avendo un ruolo attivo nell’ideazione dei brani, in vario modo supportano il progetto Orchestralunata dall’esterno. In particolare, con riferimento all’Associazione Musicultura, il direttore dell’Orchestra ha voluto in questo modo compensare il tempo sottratto all’Associazione e dedicato all’Orchestralunata.

18

Sulla figura dell’editore v. Cecilia Balestra, Alfonso Malaguti (a cura di), Op. Cit., pp. 283-285

38


4.5

La distribuzione del CD Lo sfruttamento economico di un'opera di ingegno vede il concorso di tre soggetti: il creatore, il mediatore e il distributore. Nel caso della musica il creatore è l'autore e/o l'interprete, il mediatore è il detentore dei diritti, quindi l'editore, la casa discografica o l'associazione (es. SIAE) alla quale il creatore vende o affida i diritti di copia, non potendoli gestire in proprio a causa della complessità e vastità del mercato, il distributore è rappresentato dal canale attraverso il quale il prodotto è venduto sul mercato, il mezzo di distribuzione è il supporto fisico (es. CD) o immateriale (es. file) sul quale il contenuto musicale è replicato. Mediatore (casa discografica, editore, major) e distributore (fabbrica per la stampa, grossista, negozi al dettaglio specializzati, punti di vendita in grandi magazzini, edicole) sono diventati nel corso del tempo soggetti separati e tali sono tipicamente rimasti. La distribuzione del prodotto finito (il CD come prodotto primario, al momento) è suddivisa tra grandissima distribuzione (edicole), grande distribuzione (punti di vendita nei grandi magazzini, catene di negozi) e negozi indipendenti. Ci sono stati casi di editori che sono entrati anche nella distribuzione (è il caso dei negozi Ricordi in Italia, poi assorbiti dal gruppo Feltrinelli, o dei megastore Virgin presenti in UK e altri paesi) ma si è trattato comunque di una presenza percentualmente non rilevante, lontana da qualsiasi possibilità di imporre un monopolio od oligopolio sulla distribuzione. La distribuzione ha avuto sinora un ruolo importante, in quanto controlla circa il 40-45% del prezzo del CD prima delle tasse,

39


quindi costituisce dal punto di vista del mediatore, e delle majors, sia un necessario complemento, sia un target 4.5.1

La distribuzione in epoca digitale Con

l'avvento

di

Internet

ai

canali

tradizionali

della

distribuzione si sono affiancati sistemi di vendita in grado di sfruttare la grande capacità di comunicazione offerta dalla rete: i negozi on-line, che vendono supporti per corrispondenza (Amazon, eBay, CDNow ecc.) e i portali specializzati per la distribuzione immateriale, quindi di musica su file (iTunes, Vitaminic, eMusic, ecc.). Nel campo della musica è stata decisiva l’invenzione di una tecnica di compressione, definita nell'ambito del comitato MPEG (Motion Pictures Expert Group): in particolare, la tecnica di compressione MP3 per l'audio digitale, elaborata dal ricercatore italiano Leonardo Chiariglione nel 1994. Lo standard MP3 è stato il mezzo principale attraverso il quale internet è potuto diventare un canale di diffusione anche per la musica, in parallelo al costante aumento di larghezza di banda (velocità della linea) consentito prima dai modem V90 a 56K e poi dall'ADSL (in Europa) o dal DSL (cable modem) in USA. Internet diventava un canale alternativo per la diffusione, e quindi per la conoscenza della musica, e anche un potenziale canale per la distribuzione su un supporto immateriale (un file). La comunità Internet ha adottato subito con entusiasmo la compressione MP3, e sono sorti numerosi siti (il più popolare si chiamava proprio MP3.com) che mettevano a disposizione gratuitamente canzoni in formato compresso, da scaricare. Una violazione abbastanza evidente dei diritti di copia, che ha allarmato non poco le majors, ma che non aveva ancora carattere

40


di massa, ed era in qualche modo limitata dalla banda (molti utenti erano ancora a 56K) e dalla disponibilità limitata di brani. La svolta si è avuta Napster, un semplicissimo sistema per l'interscambio di file di qualsiasi tipo, ideato alla fine degli anni ’90 da un liceale americano. Un canale cosiddetto peer-to-peer (P2P, scambio alla pari, in quanto metteva in connessione diretta chi cedeva un file (upload) e chi lo acquisiva sul proprio computer (download). Con Napster ogni utente metteva a disposizione il proprio catalogo di brani musicali (da qui l'altro termine per definire il nuovo sistema: file sharing); il catalogo era all'origine ottenuto in modo legale (elaborando i propri CD con programmi di compressione disponibili gratuitamente in rete, chiamati ripper, come il popolare dBPowerAMP). Col tempo l'archivio di ogni utente Napster si arricchiva con i file scambiati con gli altri utenti, e poteva diventare sorgente di rilancio per ancora altri utenti, con una crescita in progressione geometrica del "catalogo" generale di Napster. L’evasione dei diritti di copia era evidente, ma non così netta come nei casi classici di pirateria informatica e di CD (o cassette) contraffatte: chi cedeva la musica l'aveva (di solito) regolarmente acquistata, e non traeva alcun vantaggio economico dall'operazione. Inoltre, quella che veniva messa a disposizione non era l'opera originale acquistata, ma una sua copia compressa, e quindi teoricamente parziale (nella usuale compressione MP3 a 128Kbps circa 10 parti su 11 della codifica binaria PCM di una canzone sono eliminate) e comunque di minore qualità, non in grado, sempre teoricamente, di sostituire l'originale. Nonostante le case discografiche abbiano fin da subito intrapreso le vie legali, le cause intentate a Napster non hanno avuto un percorso rettilineo sia per i motivi sopra accennati, e

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soprattutto per il momento storico, ci si trovava infatti in pieno boom di Internet e della new economy. Una delle major, la BMG, ha tagliato la testa al toro acquistando il marchio, il sito e tutta la società per rilanciarlo teoricamente in modo legale. La tecnologia che stava dietro al P2P di Napster non era però affatto esclusiva, e molti altri programmatori nel vasto mondo di Internet si sono lanciati a produrre sistemi alternativi (Kazaa, Morpheus, Winmx, eDonkey, Direct Connect, LimeWire, eMule ecc.), meno facilmente individuabili e quindi più difficilmente attaccabili per vie legali (localizzati in paesi fuori dalla competenza della giustizia USA, delocalizzati) e anche più efficienti (Napster per esempio non consentiva neanche il recupero in caso di interruzione della copia). Così il P2P è rimasto ed ha costituito anche, ormai tutti lo riconoscono, la principale attrattiva di Internet per gli utenti privati, e soprattutto la principale molla per il passaggio alla connessione ad alta velocità ADSL, soprattutto da quando sono divenuti disponibili interi film in formato DiVX (l'equivalente di MP3 per il cinema) con grande gioia dei gestori di telecomunicazioni, e molta meno dei detentori dei diritti. Nello stesso arco di tempo nel quale si diffondeva in Internet la diffusione non legale della musica l'industria del settore ha sperimentato una forte e continuata flessione delle vendite dei supporti fisici, ed in particolare del principale (e poi quasi unico) tra essi, il CD. I due fenomeni sono sicuramente correlati ma non è detto che il calo sia dipeso solo dalla distribuzione illegale. In ogni caso, non potendo contrastare in modo totale questo fenomeno, per le case discografiche è diventato essenziale creare un mercato di distribuzione legale della musica via Internet.

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I tentativi all'inizio sono stati parziali e incerti, e di esito commerciale minimo, frenati completamente dal timore di mettere in rete loro stesse, le case discografiche, i materiali musicali che poi avrebbero alimentato il P2P. Fino all'arrivo di un player esterno e inaspettato, che ha trovato la chiave giusta per creare un mercato reale ed effettivo, nonché quasi universale, per la distribuzione della musica via Internet. Il nuovo attore e motore del nuovo mercato è ovviamente la Apple, con l'accoppiata tra il lettore portatile iPod e il portale iTunes. Per capire i motivi del successo di iTunes occorre anzitutto capire i motivi che animano chi fruisce della musica tramite internet. Se lo scopo è collezionare dischi di alta qualità, da fruire per intero, magari non soltanto per la parte musicale, ma anche per le parole e le immagini associate, e per l'oggetto disco in sé, la distribuzione digitale non serve. Dove la distribuzione digitale è vincente è nell'uso in mobilità. Qui lo scopo è creare, in tempi brevi, e senza fatica e competenze particolari, una compilation personalizzata da ascoltare con un lettore portatile o in macchina. Questo è precisamente il servizio che viene fornito da iTunes di Apple: in modo perfettamente legale, molto più comodo che con i tipici sistemi P2P (niente code di ore o giorni per il download, niente sorprese sulla qualità o sul contenuto), con un impegno economico limitato, l'utente del servizio può caricare il suo iPod della musica necessaria per la giornata. Il punto di forza del sistema iTunes - iPod è rappresentato dall'insieme di semplicità qualità - ergonomia e immagine. Ergonomia e immagine sono i punti di forza del lettore iPod, un oggetto nato per essere attraente e di immagine, con l’idea forte del piccolo schermo e l'accesso ai brani in modalità cover flow, e i comandi intuitivi. La semplicità viene garantita dal software iTunes client e dalla

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interfaccia altamente ergonomica del lettore (che si usa praticamente con il solo pollice). iTunes non è ovviamente l'unico sistema esistente al mondo per la distribuzione della musica in formato digitale (digital download) utilizzando la rete Internet. Ce ne sono molti altri e il portale dell'associazione mondiale tra i discografici (IFPI) ne elenca un grande numero. E' però sicuramente il principale come numero di brani venduti e di fatturato e soprattutto è l'unico, almeno finora, ad essere universale (o quasi) nel senso che contiene la gran parte del catalogo mondiale di musica, sia in senso temporale, sia per etichette; è disponibile in quasi tutti i paesi del mondo sviluppato. 4.5.2

L’Orchestralunata si adegua In un panorama come quello descritto nel paragrafo precedente, per un progetto nuovo come quello dell’Orchestralunata, che disponeva tra l’altro di un budget limitato, l’aspetto della distribuzione si è rivelato fin da subito problematico. Numerosi sono stati i contatti con vari distributori, diverse le proposte di distribuzione esaminate: nessuna poteva soddisfare le esigenze dell’Orchestralunata e soprattutto nessuna rientrava nei limiti di budget che l’Orchestra aveva. Il disco dell’Orchestralunata oggi si può acquistare sul sito web dell’Orchestra, con i metodi tradizionali della vendita on-line, stile Amazon; mentre i singoli brani del disco si possono scaricare da iTunes, ad un costo unitario di 99 centesimi. La distribuzione informatica della musica del resto, rappresenta un’opportunità per i musicisti di autoprodurre la propria musica e percepire un guadagno reale, vista l’eliminazione di eventuali intermediari. Consentire accessibilità informatica alle proprie creazioni, permette tra l’altro ai propri fan di sfruttare proprio

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quel mezzo che loro adorano così tanto: internet. Significa avere una larga comprensione degli strumenti offerti dal web e sapere come farne utilizzo per migliorare il proprio ruolo di artista verso il pubblico19. Questo è tanto più rilevante nel caso dell’Orchestralunata se solo si considera l’età dei suoi componenti e del suo pubblico di riferimento. Del resto chi consuma musica oggi ha profondamente cambiato le proprie pratiche di acquisto e fruizione. Oggi chi compra musica vuole prima ascoltare un sample di esempio su Mtv, vedere il video su YouTube e interagire con l’artista musicale sulla bacheca di Facebook o Myspace. Utilizzare il web per la distribuzione si è pertanto rivelato da un lato, un modo alternativo e molto più economico di immettere il prodotto sul mercato, dall’altro un modo di intercettare i gusti e le tendenze di un pubblico giovane, un segno di “vicinanza” tra creatore e fruitore.

5.

Diffusione mediatica e multimedialità Per multimedialità si intende la compresenza e interazione di più mezzi di comunicazione in uno stesso supporto informativo. Si parla di contenuti multimediali specie in ambito informatico, quando per comunicare un'informazione ci si avvale di molti media, diversi tra loro, quali possono essere le immagini in movimento di un video, le immagini statiche delle fotografie, la musica e il testo; i nuovi media insomma. I diversi media utilizzati non ripetono la medesima sostanza sotto una diversa forma, ma creano degli universi comunicativi differenti e del tutto autonomi tra loro.

19

“Come in una sorta di rimando incrociato , apprendiamo infatti che, oltre alla specificità del “prodotto” musicale, il pubblico nutre motivazioni e aspettative anche nei confronti dei media attraverso i quali gli giungono le informazioni, e quindi anche le proposte culturali.” V. M. Luisi, A. Rigoli, L’impresa musicale tra legislazione e comunicazione – Elementi per una gestione manageriale (2007), FrancoAngeli, Milano, p. 129.

45


Possiamo dunque definire multimediale una comunicazione determinata dall'uso integrato di tecnologie dell'informazione e della comunicazione, che implichino l'integrazione di media diversi, di linguaggi diversi, di strategie comunicative diverse. Tale definizione generale, traslata nel discorso relativo all’Orchestralunata si traduce nell’analisi dei diversi mezzi di comunicazione sperimentati dall’ Orchestra per trasmettere le informazioni e i contenuti che le sono propri; in poche parole per comunicare la propria identità musicale e non solo. Paradossalmente oggi, l’identità di un artista non passa solo attraverso la sua musica ma anche attraverso i canali e i media utilizzati per raggiungere il proprio pubblico. Consapevole di questo, l’Orchestralunata ha fin da subito cercato di sfruttare ogni veicolo possibile di comunicazione, tenendo bene in mente tra l’altro che pubblici diversi possono essere raggiunti, e anzi esigono di essere avvicinati, attraverso media diversi; il pubblico di un sabato sera su Rai Uno, non è in sostanza lo stesso pubblico di Facebook o del canale YouTube. 5.1

I media tradizionali: radio, televisione e stampa I media tradizionali, quali la radio e la televisione ancora oggi rimangono i mass-media per eccellenza, in grado vale a dire di raggiungere un pubblico molto vasto e allo stesso tempo molto variegato, per fascia di età e gusti musicali. L’Orchestralunata ha da subito cercato di comunicare con il grande pubblico e di raggiungere quante più persone possibili. La presenza nelle reti televisive ha raggiunto il suo massimo con la partecipazione al programma del sabato sera di Rai Uno, “Ti lascio una canzone”, condotto da Antonella Clerici. E’ stata per l’Orchestralunata una prova importante, una sfida per i ragazzi che dovevano dimostrare di saper stare su un palco tanto

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seguito. Con i pochi minuti a disposizione l’Orchestralunata doveva lasciare un segno e avere un impatto forte sul pubblico a casa, per poter aprire la strada ad eventuali successive partecipazioni.

Il compromesso per una tale apparizione è stato quello di vedere l’Orchestralunata esibirsi in cover che la produzione del programma ha ritenuto essere adatte al pubblico della trasmissione, non consentendo all’ Orchestralunata di eseguire brani originali. L’obiettivo principe in quella occasione era farsi conoscere, informare dell’ esistenza del gruppo e promuovere il primo disco. Suscitare interesse era lo scopo immediato. L’apparizione nel programma ha avuto per l’Orchestra degli indubbi benefici in termini di visibilità e di esperienza, pur consapevoli di partecipare ad un format televisivo non totalmente condivisibile dal punto di vista della didattica vocale e degli aspetti educativi.

47


La riconoscibilità immediata dell’Orchestralunata, l’idea di comunicarne in poco tempo l’identità, e la possibilità di sfruttare l’impatto visivo tipico del mezzo televisivo, hanno fatto si che l’Orchestra si presentasse sul palco con un abbigliamento che riprendeva i colori del logo, il giallo e il nero. Anche questo dettaglio doveva contribuire all’identificazione immediata dell’Orchestralunata e a lasciare un segno. Sono seguite varie apparizioni ad Uno Mattina, Rai Uno, I fatti vostri, Rai Due, Rai Gulp, TGTre Notte, TGUno Note, TG Ragazzi, Rai News 24 dove l’ Orchestralunata ha potuto invece eseguire brani originali, passando così alla fase successiva di comunicare effettivamente la propria identità artistica.

Rai Uno – con Toquino

Rai Uno – Uno Mattina

Alcune reti locali, seppur di minore diffusione, hanno dedicato all’Orchestralunata spazi specifici più ampi con veri e propri concerti, abbinati ad interviste, tra tutte la trasmissione condotta da Franco Simone in onda ripetutamente su vari canali regionali. Non sono mancate in questo campo anche partecipazioni originali come quella con l’attore Cosimo Cinieri. La radio non poteva ovviamente mancare quale mezzo di comunicazione privilegiato per la diffusione della musica. I brani

dell’Orchestralunata

sono

stati

programmazione di varie radio nazionali e locali.

48

inseriti

nella


In TV con Cosimo Cinieri e Franco Simone

Live a Rai Radio 1

Insieme alla televisione e alla radio, anche la stampa riveste un mezzo di comunicazione efficace. L’Orchestralunata stessa, oltre all’Ufficio Stampa, ha sempre provveduto a che eventuali concerti ed esibizioni avessero la dovuta copertura e diffusione a mezzo stampa. Le testate locali hanno avuto un ruolo fondamentale che ha permesso con il tempo di arrivare ai giornali nazionali. La rivista Focus Junior ha voluto, per evidenti coincidenze con il target della rivista, dedicare uno spazio all’Orchestralunata. Sono mancate finora le riviste specializzate di critica musicale. 5.2

I nuovi media I nuovi media sono quei mezzi di comunicazione di massa sviluppatisi posteriormente alla nascita dell'informatica ed in correlazione ad essa. Essendo ormai radicato l'uso del termine "medium" per indicare i mezzi di comunicazione di massa, tali strumenti vengono definiti “nuovi media” nella misura in cui vengono utilizzati come sistemi comunicativi (one-to-many) o, comunque,

su

larga

scala.

L'interattività

offerta

dalle

applicazioni web consente una tipologia di comunicazione propria degli stessi nuovi media, cioè né one-to-one né one-tomany, ma addirittura many-to-many. La comunicazione digitale permette, infatti, una simultaneità intercognitiva delle esperienze

49


collettive. I nuovi media, dunque, hanno permesso il cambiamento non solo dei tradizionali mezzi di comunicazione ma anche degli utenti creando un’audience attiva, un pubblico che non resta immobile davanti al contenuto mediale, ma che interagisce con esso. I nuovi media, a differenza dei mass media, si caratterizzano come meta medium, ossia tendono ad includere determinate componenti, ad interconnettersi con esse, a fondersi diventando degli ibridi. Tante sono le diverse tecnologie che possono rientrare nella categoria dei nuovi media, ma tre in particolare sono quelli di maggiore

diffusione

e

che

interessano

da

vicino

l’Orchestralunata: Internet, il Social Network e la Web TV. 5.2.1

Internet: il sito Orchestralunata L’importanza del sito internet per qualsiasi azienda, attività commerciale o di servizio, è oggi un dato acquisito. Il sito internet è uno strumento di comunicazione e di diffusione della propria attività che non ha eguali per dinamicità, flessibilità, contatto diretto con gli utenti, facilità di accesso e convenienza economica in termini di “costo-contatto”. Avere o no un sito internet è oggi un elemento identificativo della modernità di un’azienda, della sua predisposizione nei confronti dei clienti, della sua professionalità e del suo valore. Tutto questo vale anche per chi opera in ambito artistico, che si tratti di singoli artisti o di enti. Sapremmo immaginare oggi un musicista affermato che non ha il proprio sito internet, o un teatro che non dispone di un sito web a cui accedere per la programmazione ed eventualmente per l’acquisto on-line dei biglietti? La risposta è sicuramente no, e laddove un sito non fosse disponibile, la nostra fiducia nei confronti di quell’artista o di quel teatro verrebbe in qualche modo indebolita.

50


Il

sito

dell’Orchestralunata

è

raggiungibile

all’indirizzo

www.orchestralunata.it. Tramite una ricerca in Google il sito è il primo link che appare all’utente. La grafica ripropone il logo dell’Orchestra e la copertina del CD. In primo piano i concerti e gli ultimi eventi dell’Orchestra per soddisfare innanzitutto l’esigenza di chi ha voglia di ascoltare l’Orchestra dal vivo. Non mancano ovviamente la biografia e le notizie sul disco. Direttamente dal sito l’utente accede alla pagina Facebook e al canale Youtube, per un utilizzo interconnesso di tutti gli strumenti web a disposizione. Il sito dell’Orchestralunata svolge anche una funzione tipica dei siti aziendali quale la vendita on-line dei propri prodotti. Sul sito infatti si possono acquistare le magliette dell’Orchestra, nonché il disco stesso. Tramite il collegamento diretto ad I-Tunes è inoltre possibile scaricare i singoli brani o l’intero CD. Gallerie fotografiche e slideshow soddisfano infine la visibilità più immediata attraverso l’offerta di immagini dai concerti, dalle prove, da momenti di vita dell’Orchestra.

51


5.2.2

I Social Network: Facebook e Twitter Se le “reti sociali” sono sempre esistite nella realtà, si pensi a qualsiasi gruppo di persone accomunate dagli stessi interessi e da uno stesso obiettivo, la versione informatica delle reti sociali si è affermata in maniera dirompente a partire dal 2003, ed è oggi una delle forme più evolute di comunicazione in rete. La “ragnatela” delle relazioni sociali che ciascuno di noi tesse ogni giorno, in maniera più o meno casuale, nei vari ambiti della propria vita, si può in tal modo organizzare in una "mappa" consultabile, e arricchire di nuovi contatti. La grande opportunità che i social network offrono oggi alle “imprese”, nella più larga accezione del termine, ad includere pertanto l’impresa musicale che si tratti di un evento o manifestazione, di un singolo artista o di un gruppo quale l’Orchestralunata, è la possibilità di creare delle community tematiche in base ad un interesse comune o aree di business, aggregando ad esse altri utenti e stringendo contatti di amicizia o di affari con un numero di persone teoricamente infinito. La presenza sui social network consente ad un artista di radunare attorno alla propria attività una rete, la più ampia possibile, di “contatti” o di utenti interessati, dal momento che la partecipazione ad una determinata rete è volontaria, spinta sostanzialmente dalla condivisione di un interesse. Inoltre, aspetto non meno importante, il social network consente una

relazione

diretta,

paradossalmente

“personale”

pur

trattandosi di un ambiente virtuale. L’artista può comunicare con i suoi contatti direttamente, senza intermediazioni, in maniera veloce e in tempo reale se in un determinato momento gli utenti sono contemporaneamente connessi. La vicinanza tra l’artista e i suoi fans è concreta e reale, mancando solo della “fisicità” della relazione.

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L’Orchestralunata ha la sua pagina Facebook dalla quale raggiunge i suoi fan informandoli dei prossimi concerti, delle attività, anche solo degli stati d’animo, dei progetti futuri. A differenza del sito internet, che per quanto strumento interattivo vede ancora l’utente in posizione di passività, la pagina Facebook ha la funzione di comunicare con i propri fans, di scambiarsi idee, critiche e apprezzamenti. Fondamentale è l’immediatezza e la quotidianità del rapporto che si instaura, un continuo alimentarsi a vicenda, una presenza costante sui profili degli “amici”. Foto e video ovviamente rendono il tutto estremamente vivace e dinamico.

Il gruppo privato su Facebook invece, a cui accedono solo i componenti dell’Orchestra, è un modo nuovo di comunicare tra i ragazzi e il direttore. Un ulteriore prova di “gruppo”, di “comunità” laddove lo spazio Facebook diventa l’occasione per interagire,

scambiarsi

idee

e

commenti

sull’attività

dell’Orchestra. L’Orchestralunata ha un suo account anche su Twitter, seppure rimanga uno strumento meno utilizzato di Facebook.

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5.2.3

Il canale YouTube Youtube è un sito web che consente la condivisione e la visualizzazione di video. Fondato nel 2005, è il sito web che dimostra il più alto tasso di crescita. Già nel giugno 2006 l'azienda comunicava che quotidianamente venivano visualizzati circa 100 milioni di video, con 65.000 nuovi filmati aggiunti ogni 24 ore. L'incremento di popolarità che il sito ha avuto dalla sua fondazione gli ha permesso di diventare il terzo sito più visitato nel mondo dopo Google e Facebook. Dopo sei anni dalla sua fondazione l’azienda forniva alcuni dati: tre miliardi di visite al giorno, più di quarantotto ore di video caricate al minuto, il 100% in più rispetto all’anno precedente. Il canale broadcast video più famoso di Internet continua a impressionare per la qualità e la lunghezza (oltre alla quantità) dei video che si possono caricare ogni giorno sul sito. Sul canale Youtube dell’Orchestralunata sono caricati circa trenta video: concerti, prove, interviste, esibizioni televisive, servizi giornalistici. Un modo immediato e semplice di conoscere e ascoltare l’Orchestra, di essere presenti e visibili, di poter essere rintracciati anche da chi l’Orchestra non la conosce ancora.

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5.3

Il video-clip Il videoclip è un breve filmato prodotto a scopo promozionale per un brano musicale, solitamente una canzone presente in tutta la lunghezza del video. I videoclip utilizzano differenti forme stilistiche ed espressive per commentare visivamente il brano musicale: molti di essi si compongono della semplice riproduzione filmica del cantante o del gruppo musicale che eseguono il brano; altri creano minifilm con trama (recitati talvolta dagli stessi componenti del gruppo) oppure non narrativi e si possono avvalere di sequenze animate o di immagini documentaristiche. La pratica di abbinamento di immagini filmate a brani musicali risale agli anni cinquanta, ma il videoclip diviene molto popolare a partire dall'inizio degli anni ottanta con la nascita delle prime televisioni con palinsesto interamente musicale. Ibrido per eccellenza, combina un'estrema flessibilità del linguaggio con una straordinaria capacità di adattamento a contesti di fruizione differenti. Il videoclip fonda la propria efficacia sulla capacità di tradurre in una forma accattivante il ritmo di un brano musicale, affidando alle immagini la capacità evocativa della canzone. Nella prospettiva dell’Orchestralunata di offrire un prodotto multimediale ai suoi fans la produzione di un video-clip è rientrata da subito nel progetto ed è proseguita di pari passo alla realizzazione del CD. Il brano scelto per il video-clip è stato “La marcia del gallo che non canta più”. Un brano musicalmente rappresentativo dello stile stralunato, con un testo narrativo sostanzioso rispetto allo standard

dell’Orchestra

e

quindi

adattabile

ad

una

segmentazione in sequenze narrative tipiche del videoclip. La

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tematica affrontata inoltre, quella cioè del rispetto per l’ambiente, era una tematica forte e socialmente rilevante anche ai fini di una futura diffusione del video. La forma grafica prescelta è stata quella di un cartone animato in cui una città viene progressivamente invasa da un fumo nero di morte che ingrigisce l’atmosfera. L’inquinamento uccide il gallo il cui canto non potrà più “dividere” la notte dal giorno. L’oscurità invade il mondo e tutto inaridisce fino a quando, in una visione ottimistica del futuro, il gallo risorge intenzionato questa volta a scrutare e ammonire i comportamenti sbagliati dell’uomo nei confronti dell’ambiente. Le immagini e video dei concerti dell’Orchestralunata, di Teresa De Sio che presta la sua voce originale e graffiante nella marcia funebre che accompagna la morte del gallo, compaiono in maniera originale sui giornali letti dagli abitanti della città, sui manifesti affissi ai muri, nella televisione di una casa. Le immagini di tutti i ragazzi invece sono inserite nel momento del ritornello. La realizzazione e il montaggio sono stati affidati all’Anonima Disegni, che ha anche realizzato la grafica del CD. Di seguito alcuni fermo immagine dal videoclip.

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Capitolo III CONCLUSIONI

1.

I risultati ottenuti I risultati ottenuti in questi anni dall’Associazione Musicultura prima, e dall’Orchestralunata poi, sono tanti e molteplici. Dal punto di vista didattico per l’Associazione parlano i numeri: sette ad oggi le scuole gestite dall’Associazione e circa settecento gli allievi che frequentano i corsi. Trenta i laboratori musicali

di

vario

genere,

dalla

propedeutica

agli

approfondimenti, attivati in dieci istituti comprensivi della provincia di Viterbo e riconfermati negli anni. Numerosi e ormai consolidati i campus e gli stage estivi. Molti degli allievi delle scuole frequentano oggi i conservatori di musica, da quello di S. Cecilia all’Istituto Briccialdi di Terni, con cui l’Associazione ha stipulato un protocollo d’intesa. Come già detto in precedenza, oltre all’attività didattica che la contraddistingue, l’Associazione Musicultura è divenuta un attore rilevante nel panorama dell’offerta culturale della provincia

di

Viterbo.

Offerta

che

si

è

tradotta

nell’organizzazione di festival musicali ed eventi divenuti appuntamenti fissi della programmazione culturale locale, attesi con entusiasmo da un pubblico sempre più numeroso. In questo contesto l’Orchestralunata è di per se’ un risultato: il frutto

di

un

progetto

didattico,

del

radicamento

dell’Associazione sul territorio, di un certo modo di intendere la musica fondato sull’esperienza, sulla pratica, sulla condivisione di un’esperienza artistica e creativa. Senza dimenticare il lavoro continuo che l’Associazione svolge con e per i ragazzi.

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Un’orchestra che nasce per divertimento, nei locali piccoli di una scuola di provincia, non aspira e forse non crede di poter arrivare a calcare il palcoscenico di una trasmissione Rai in prima serata, il sabato sera. Eppure questo è avvenuto. Il come e il perché si possono individuare in due elementi: l’umiltà di un impegno costante, di un lavoro serio e quanto più possibile professionale insieme ad un forte entusiasmo e grande fiducia nella

proprie

potenzialità.

Tutto

questo

ha

portato

l’Orchestralunata a vivere importanti esperienze professionali, a collaborare con artisti affermati, a vivere le realtà musicali più diverse dal concerto di piazza, alle trasmissioni televisive. Un bagaglio immenso per i ragazzi la cui crescita emotiva e “professionale”, seppure il termine può sembrare fuori posto parlando di bambini di dieci anni, è stata in questi anni enorme e incomparabile rispetto ad altri ragazzi della stessa età. Un disco, centinaia di concerti dal vivo, approfondimento della tecnica strumentale da parte dei ragazzi, collaborazioni importanti sono i risultati maggiori che l’Orchestralunata può vantare. Eppure non sono un punto d’arrivo, ma solo la prova vissuta di quello che l’Orchestra può ancora ottenere. 1.1

Alcuni numeri Di seguito sono riportati alcuni numeri relativi alle attività dell’Associazione Musicultura. Essi danno l’idea dell’impegno dell’Associazione nel campo didattico e più in generale nell’offerta culturale nella provincia di Viterbo.

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Attività didattica Scuole di Musica

Allievi

Insegnanti

Laboratori scuole infanzia/elementare

Sala prove

Campus estivi

7

680

50

30

3

12

Organizzazione Eventi Eventi / Festival Piccole Serenate Notturne (Vallerano, Piazza dell’Oratorio) Fabrica Festival (Fabrica di Roma, Teatro Tenda) DiVino Music Festival (Vignanello, Centro storico) Notte delle Candele (Vallerano, Centro storico)

Numero edizioni

Presenze per edizione

11

3000

9

2000

6

1500

6

10000

200

Concerti Orchestralunata

2.

I nuovi progetti In considerazione della sua natura di orchestra giovane, formata da giovani, il futuro è l’unica vera prospettiva alla luce della quale l’Orchestra agisce e cresce. Tanti sono i progetti che l’Orchestra intende realizzare e tra questi in primo luogo la produzione di un secondo CD. A due anni dall’uscita del primo disco è tempo di cimentarsi nella realizzazione di un secondo lavoro discografico, sperimentando nuove sonorità, dando più spazio ai testi, cercando nuove collaborazioni. La fase di ideazione dei brani, che poi è la fase principale senza la quale niente può venire dopo, è già iniziata. Il maestro e gli arrangiatori sono già al lavoro, l’Orchestra ha iniziato a provare quelle che per ora sono solo idee e ispirazioni musicali. Allo stesso tempo, si stanno valutando aspetti fondamentali come quelli della distribuzione, dell’editore, delle

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forme di immissione sul mercato del futuro prodotto, alla luce delle debolezze e degli aspetti positivi che hanno caratterizzato il lancio del primo disco; un’analisi insomma di ciò che vale la pena conservare e di ciò che invece va modificato. L’esperienza del videoclip e la buona intesa trovata con i grafici di Anonima Disegni, hanno invece fatto maturare nel direttore dell’Orchestralunata l’idea di un cartone animato a episodi che abbia come protagonista proprio l’Orchestra. Una prima bozza è già stata ideata da Anonima Disegni che così l’hanno comunicata al direttore dell’Orchestra. “La serie si compone di episodi di circa cinque minuti l'uno. Rivolta a un target di fascia prescolare / primi anni di asilo, utilizzerà uno stile fresco, dai colori pastellati e tratti semplici, attraverso l'utilizzo di nuove tecniche digitali per animare illustrazioni statiche senza bisogno di intercalazione (quindi con una sensibile riduzione di tempi e costi di produzione) che permette di lavorare in maniera più illustrativa (con una maggiore possibilità di cura dei disegni). Oltre alla possibilità di animare una camera virtuale nei tre assi, potendo ottenere sequenze cinematografiche. L'intento base dell'animazione è avvicinare gli spettatori alla musica offrendogli una conoscenza di base della musica e degli strumenti musicali attraverso piccole avventure che avranno per protagonisti il nostro maestro d'orchestra e i piccoli stralunati che incontrerà in giro nel corso dei suoi viaggi. Di volta in volta il maestro aiuterà i piccoli a risolvere enigmi musicali attraverso la spiegazione di qualche concetto. Sarà logicamente estremamente importante la parte audio, molto curata e usata anche per sottolineare concetti e stati d'animo (attingendo dal patrimonio delle animazioni con suono sincronizzato - disney e fleischer).”

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Questa del cartone animato è evidentemente un’esperienza nuova per l’Orchestralunata, che si sviluppa fuori dal contesto propriamente musicale e che pertanto necessiterà di nuove professionalità e nuova expertise. Del resto la ricerca di nuovi contatti, il desiderio di sperimentare settori creativi nuovi, la volontà

di

fare

della

multimedialità

una

caratteristica

fondamentale del progetto Orchestralunata, non spaventano affatto il direttore e i suoi collaboratori, anzi rappresentano la linfa vitale dell’Orchestra nonché il suo modus operandi. Senza mai dimenticare il valore sociale che l’Orchestralunata ha voluto dare in questi anni al proprio messaggio musicale, è attualmente in atto l’ideazione di un progetto di educazione ambientale nelle scuole che vede al centro proprio l’Orchestra e il suo brano “La marcia del gallo che non canta più”. Il progetto nasce nell’ambito di una tesi di laurea magistrale in Comunicazione pubblica d’impresa e pubblicità, presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università della Tuscia di Viterbo. L’argomento della tesi è proprio l’esperienza Orchestralunata, analizzata alla luce delle strategie di marketing, in particolare della comunicazione e della distribuzione. Al fine di valutare il grado di awareness, vale a dire la consapevolezza dell’esistenza di un prodotto, saranno organizzati degli incontri con le scuole primarie nel corso dei quali verranno distribuiti gratuitamente dei kit contenenti il singolo “La marcia del gallo che non canta più”, il relativo videoclip e una brochure informativa sull’importanza della protezione ambientale. In questo modo viene raggiunto il duplice obiettivo, da un lato di valutare e incrementare la conoscenza dell’Orchestralunata da parte di un pubblico sempre più ampio; dall’altro lato di sensibilizzare le giovani generazioni alla tematica ambientale.

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Anche in questo caso emerge chiaramente l’importanza delle sinergie e delle collaborazioni nello sviluppo di nuovi progetti e nella crescita dell’Orchestralunata. Se, come abbiamo detto, l’Orchestra nasce dal progetto didattico delle scuole gestite dall’Associazione Musicultura, non si può non ricordare che l’Associazione stessa lavora continuamente per ampliare il proprio raggio d’azione, aumentando il numero delle scuole in cui poter replicare il proprio metodo didattico, favorendo quanto più possibile lo svolgimento della musica d’insieme e la creazione spontanea di organici giovanili.

3.

Conclusioni In questi dodici anni di attività l’Associazione Musicultura è migliorata e cresciuta costantemente in termini di professionalità acquisita, di visibilità, di rapporti con le istituzioni, gli sponsor e altri attori locali che operano nel settore didattico-musicale e artistico-culturale. Oggi il modus operandi dell’Associazione appare consolidato, a seguito di un continuo perfezionamento e adattamento alle esigenze di utenti di volta in volta diversi. La forza dell’Associazione in questi anni è stata l’entusiasmo con cui ha sempre voluto cimentarsi in nuove esperienze e nuove sfide, nell’unica prospettiva di crescere ed ingrandirsi. Per far questo ha da sempre curato l’aspetto delle relazioni e dei rapporti con tutte quelle figure professionali che potevano assicurare la riuscita delle diverse attività. Tutti gli aspetti del management di un’impresa musicale, dalla comunicazione, al marketing, agli aspetti finanziari, sono stati sperimentati sul campo, una pratica costante e un esercizio continuo.

63


L’Orchestralunata è il risultato creativo e artistico più importante nato dall’esperienza dell’Associazione Musicultura. E’ oggi una realtà distinta, autonoma, con una sua storia, un suo originalissimo percorso. Eppure vale la pena ricordare e sottolineare come l’esperienza e il lavoro dell’Associazione abbiano rappresentato il terreno fertile sul quale l’Orchestra ha potuto mettere le sue radici e crescere. L’Orchestralunata rappresenta la creatività, il divertimento del fare musica insieme, l’entusiasmo dei ragazzi, il piacere della socialità. L’Orchestralunata ha in se’ tutta la carica e l’energia che un progetto in crescita può dare; è l’opportunità di inventare e di creare, in un orizzonte aperto, senza confini di sorta. E’ fonte di ispirazione artistica e banco di prova per tutti quegli aspetti organizzativi e di gestione del “fare musica”. Gli obiettivi a breve termine: continuare a stare insieme e a divertirsi suonando. A lungo termine e nella convinzione che il futuro è tra un minuto e che pertanto ogni minuto va vissuto con impegno e costanza, continuare a crescere, a parlare agli altri, a far ballare un pubblico sempre più grande, regalando attimi di stralunata realtà.

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GLI STRALUANATI CHE IN QUESTI ANNI HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO:

Fabio Nunzi

Marta Gionfra

Serana Ciulla

Gabriele Erasmi

Caterina Troncarelli

Matteo Piccioni

Erica Rapiti

Leonardo Siena

Gabriele Biagi

Luca Mastrogregori

Dalila Donati

Francesco Ferruzzi

Felice Sallustio

Niccolò Testa

Ludovico Brizzi

Daniele Greco

Maria Chiara Agnitelli

Niccolò Erasmi

Salvatore Lucchesi

Andrea Anselmi

Lorenzo Santini

Benedetta Felici

Lorenzo Stentella

Michele Ceriola

Francesca Corsi

Daniela Ciambella

Filippo Nicolamme

Gianpaolo Donati

Riccardo Filesi

Giulia Anesini

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ALLEGATI

Allegato 1

Convenzione tra l’Associazione Musicultura e il Comune di Fabrica di Roma per la gestione della scuola

Allegato 2

Protocollo d’intesa tra l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Briccialdi” di Terni e le scuole di musica comunali di ValleranoVignanello

Allegato 3

Statuto e Atto Costitutivo dell’Orchestralunata

Allegato 4

Registrazione del marchio “Orchestralunata”

Allegato 5

Deposito SIAE del brano “Pane e Salame”


BIBLIOGRAFIA BALESTRA, C., MALAGUTI, A., (a cura di) Organizzare musica, FrancoAngeli, Milano 2006. LUISI, M., RIGOLI, A., L’impresa musicale tra legislazione e comunicazione – Elementi per una gestione manageriale, FrancoAngeli, Milano 2007. ARGANO, L., La gestione dei progetti di spettacolo. Elementi di project management culturale, FrancoAngeli, Milano 2004. RISPOLI, M., BRUNETTI, G., (a cura di) Economia e management delle aziende di produzione culturale, Il Mulino, Milano 2009.



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