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LA DISTRIBUZIONE HORECA
EDI TOR I ALE
Q UA N DO G L I A N G E L I PI A N G ONO
l’ha chiara. Sfogliando il Rapporto Coop
Penso che l’incoerenza sia preferibile a un ordine deformante, così scriveva Roland Barthes nel ’33. E torna di attualità
A N T O N I O P O R TA C C I O , P R E S I D E N T E I TA L G R O B
appena presentato emergono alcuni fenomeni degni di nota, precisamente il 49% degli italiani ha rinunciato, e
oggi, pur in un contesto diverso, perché l’Industria, tentando di mantenere una coerenza di referente,
rinuncerà anche per il prossimo anno, alle vacanze estive; il
sta uccidendo il mercato attraverso un’arma che non ammette
51% ha eliminato la gita in occasione dei fine settimana; il 52%
repliche: l’aumento del listino. Ma cosa significa, di preciso, la
dice, e dirà, addio alle cene fuori casa. Ci sarebbe da ricordare
coerenza sul referente? Significa che stiamo vivendo un tempo
anche che il 35% ha abbandonato università e corsi di formazione,
storico in cui il lessema mercato ha due diversi referenti: il primo, di
ma questo non rientra nel contesto del presente. Ora, posto che
solito vicino alla grande impresa industriale multinazionale, riguar-
l’Industria sta violentando non solo, e non tanto, il mercato, ma
da la valutazione che gli operatori finanziari danno dell’azienda;
addirittura le persone sull’altare di una sorta di nuovo vitello d’oro
il secondo, più attinente alla sfera delle PMI della distribuzione
che già oggi inizia ad avere il fiato corto, ma che sta garantendo
HoReCa, pertiene alla domanda aggregata di un bene, o di un
stipendi e rendimenti tanto elevati quanto falsi, posto anche che
servizio, in un determinato contesto. Evidentemente questi due
le Istituzioni nulla possono perché soggiogate da anni a logiche di
diversi referenti devono, alla lunga, trovare un momento di sin-
questo tipo, ancora una volta resta il Distributore, con tutto
tesi perché la redditività è nulla senza la domanda e quest’ultima
il suo buon senso imprenditoriale, a difendere una domanda
è dannosa senza la prima. Si tratta, insomma, di trovare un equi-
che sta diventando sempre più elitaria e, quindi, socialmente
librio iperbolico continuamente discusso. Certo, le contingenze
inaccettabile visto che si sta parlando di bisogni primari, perché
non aiutano visto che Unicredit ha appena dichiarato di avere
con buona pace di Maslow la socialità è tale. Verrebbe da dire
un obiettivo di distribuzione tale da garantire agli azionisti un
punirne uno per educarne cento e non sarebbe eccessivo, solo
rendimento del 16% e, d’altra parte, le prime 5 multinazionali
poco simpatico per il riferimento culturale; ma ciò che non può
mondiali del Food hanno distribuito 20 miliardi di dollari di
passare sotto silenzio è questo maramaldeggiare impunito
dividendi agli azionisti. Se il parametro di riferimento è questo,
dell’Industria che è parte attiva del disastro economico e so-
allora non c’è spazio per discussione alcuna, serve solo una prova
ciale che si sta compiendo sotto i nostri occhi.
di forza; e di questo la distribuzione HoReCa dovrebbe prenderne
Distributori di tutta Italia, unitevi! (e, soprattutto, non accettate
consapevolezza, mentre il Retail, bene o male, questa contezza ce
gli aumenti).
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