GBI 210

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ITALGROB

SINERGIE DI FILIERA PER IL FUTURO

DEL FOOD & BEVERAGE

SCENARI

2025, RIPARTENZA

MODERATA PER IL MERCATO FUORI CASA

APERITIVI La mixology spinge il mercato

VERMOUTH TEQUILA GIN RUM VODKA

EDITORIALE

IL PETROLIO ITALIANO

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una catena di avvenimenti senza precedenti: dal disastro della pandemia alla guerra in Ucraina, con la conseguente crisi energetica e gli aumenti fuori controllo dei costi delle bollette. E poi la crescita degli oneri finanziari e la spirale inflazionistica, che ha messo a dura prova la nostra economia. E nonostante l’inflazione dia ora, apparentemente, una tregua e i tassi di interesse siano in lento calo, una cosa è certa: non siamo ancora fuori dalla spirale. Dati alla mano il potere di acquisto degli italiani, dopo questa catena di atti di dolore, resta sempre ai livelli più bassi della classifica dei paesi europei più evoluti.

Alla luce di tutto questo, ci aspettiamo da parte del Governo politiche meno ideologiche e più concrete sulle reali esigenze del paese. Ci attendiamo investimenti mirati nei settori chiave della nostra economia. Uno su tutti, che ci riguarda molto da vicino, è il settore del turismo e dell’ospitalità e quindi l’Horeca, comparti che tutti insieme valgono appena il 13% del Prodotto interno lordo. È poco, non possiamo accontentarci rispetto al

potenziale e alla straordinaria ricchezza di cui dispone l’Italia in termini paesaggistici, architettonici, artistici. Con tutto questo, insieme al patrimonio enogastronomico, alla nostra cultura, all’innato senso di ospitalità degli italiani, al nostro clima, se supportati da politiche e investimenti adeguati, potremmo puntare al doppio della quota attuale sul Pil, perché è questo il nostro petrolio, la nostra Silicon Valley

Per il turismo e l’ospitalità non bastano e non possono bastare le campagne pubblicitarie con la Venere di Botticelli in versione influencer. Una politica seria, su un asset così strategico, non può essere affidata ad un pubblicitario. La nostra offerta turistica e ristorativa deve fare i conti con quella di altre nazioni, una su tutti, per fare un esempio, la Francia che, relativamente al turismo e a tutto l’indotto che gli circola intorno, ha l’enorme vantaggio di ingenti risorse economiche messe a disposizione dallo Stato. Le sfide che ci troviamo di fronte non possono essere vinte con le promesse o i buoni propositi, il sostegno alle imprese deve essere concreto e tangibile.

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RENDERE VISIBILE L’INVISIBILE IL PUNTO

L’approvazione del Disegno di Legge che istituisce lo speciale elenco delle imprese della Distribuzione Horeca rappresenta una svolta epocale, un momento storico per la nostra categoria e per l’intero mercato dei consumi Fuori Casa. È il frutto di un anno intenso di lavoro, fatto di relazioni, lobby e studio da parte di Italgrob. Questa iniziativa non è solo il riconoscimento di un settore che per troppo tempo è rimasto nell’ombra, ma una concreta opportunità di crescita per tutti gli operatori della filiera. Dare una precisa identità ai distributori Horeca significa fornire loro strumenti per accedere a iniziative politiche, amministrative e fiscali da cui sono stati storicamente esclusi. Non saranno più gli “invisibili” del mercato, ma soggetti riconosciuti, valorizzati e al centro di un sistema economico cruciale per il nostro Paese. Tuttavia, questo traguardo non riguarda solo i distributori: avrà ricadute positive sull’intera filiera, dai produttori a monte ai pubblici esercizi a valle. Grazie a questa nuova visibilità, la Distribuzione Horeca potrà migliorare i propri servizi, aumentando l’efficienza e la qualità dell’intero sistema. È un passo avanti verso una filiera

integrata e virtuosa, capace di generare valore economico, culturale e sociale.

La categoria dei distributori, e con essa Italgrob, si assume dunque un impegno ancora più grande: quello di innovare, evolvere e creare nuove sinergie. I tempi che viviamo lo richiedono. L’incertezza socioeconomica e la difficoltà dei consumi a ripartire non ci consentono di rimanere immobili. Come diceva Einstein, “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose”.

Il nostro compito è trovare nuove soluzioni, costruire sinergie positive e promuovere un dialogo sempre più forte tra i vari attori del mercato. È con questa visione che ci presentiamo all’International Horeca Meeting di Rimini, dove il nostro pay-off, scritto con intenzione e convinzione, riflette questa volontà di innovare e collaborare. Il futuro della Distribuzione Horeca è qui, e sarà visibile. Italgrob, come sempre, è al fianco dei suoi associati per trasformare le sfide in opportunità e scrivere insieme il prossimo capitolo della nostra storia.

DINO DI MARINO, DIRETTORE GENERALE ITALGROB

Rendere visibile l’invisibile

Sinergie di filiera

Un antidoto contro la conflittualità

SCENARI/TRADELAB

Away From Home: back on track?

SCENARI/FORMIND

2025: tra stabilità e nuove tendenze

MERCATO/APERITIVI

A tutta mixology

26. IN VETRINA/APERITIVI

I principali brand

36.

MERCATO/ SUCCHI E BIBITE AROMATIZZATE

Nuovi trend per tornare a crescere

40. IN VETRINA/BIBITE AROMATIZZATE E SUCCHI

I principali brand

44.

INTERVISTA MANAGER/ GRUPPO CAFFO

Una storia che profuma di Calabria

48. STRATEGIE/ ASSORTIMENTI

Trend di consumo e innovazioni di prodotto

MEETING/ITALGROB

SINERGIE DI FILIERA

GLI STATI GENERALI DEL MERCATO DEL

SDI GUIDO CHIUSANO

inergie: è questa la parola che è risuonata più spesso in occasione degli Stati Generali del Mercato del Food & Beverage, l’evento organizzato lo scorso novembre a Roma da Italgrob, la Federazione Italiana Distributori Horeca, in collaborazione con Italian Exhibition Group. Una parola da intendere anche come una sorta di ponte verso la 14ª edizione dell’International Horeca Meeting, che avrà luogo nel più ampio contesto di Beer&Food Attraction a Rimini, dal 16 al 18 febbraio 2025. Perché di sinergie – possibilmente positive – ha bisogno la filiera del fuori casa per affrontare un contesto fatto di molta incertezza, testimoniata da un indice di fiducia dei consumatori ai minimi degli ultimi sette anni. “Il diminuito potere di acquisto degli italiani e i considerevoli aumenti che ci sono stati negli ultimi 24 mesi hanno condotto all’attuale situazione di stallo – ha affermato Antonio Portaccio, Presidente di Italgrob –. Aumenti che in più di una circostanza, sia a monte da

parte dei produttori sia a valle da parte degli esercenti, sono stati intempestivi e attuati oltre misura. Dobbiamo correggere il tiro: il consumatore non sostiene e non potrà in alcun modo sostenere ulteriori aumenti

Dobbiamo pertanto verificare dove si è sbagliato, discutere, trovare soluzioni e poi attuare quelle necessarie e preziose sinergie per sostenere questo nostro settore”.

Nell’annunciare l’avvio di una collaborazione con la società di consulenza The European House –Ambrosetti, che realizzerà uno studio sul comparto, Portaccio ha ricordato il sostegno di Italgrob al disegno di legge per l’istituzione dell’Albo nazionale delle imprese operanti nel settore della distribuzione del canale Horeca: “Questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale per valorizzare l’operato dei distributori attivi nel settore della ristorazione e dell’ospitalità, ben 3.400 aziende in Italia che per troppo tempo sono rimaste invisibili”.

Concetti ribaditi dal primo firmatario, il Senatore Matteo Gelmetti: “Il disegno di legge mette un punto su un tema che da troppi anni era stato segnalato e permette di accedere a tutte le offerte che il Ministero delle Imprese e del Made Italy può fornire a chi è iscritto a un albo regolarmente registrato”.

IL CONTESTO ECONOMICO

A descrivere lo scenario economico è stato Alessandro Fontana, Direttore del Centro Studi di Confindustria: “Il contesto non è favorevole e noi lo soffriamo più di altri: sebbene siano in discesa, i tassi di interesse restano alti, perché in Italia abbiamo un’inflazione sotto il 2% da circa un anno. Inoltre, scontiamo una domanda europea molto debole e ricordiamoci che il 52% delle nostre esportazioni sono destinate a Paesi europei”. Se ci aggiungiamo che negli Usa, altro fondamentale mercato per il nostro export, c’è aria di dazi, appare evidente la necessità di sostenere la domanda interna, strutturalmente bassa. “Uno dei fattori più critici che vediamo in

questo momento – ha continuato Fontana – è la dinamica della produzione industriale italiana: i primi otto mesi del 2024 hanno fatto segnare oltre -3% rispetto al 2023 e quasi -8% sul 2022. Sono numeri gravi; adesso c’è un recupero della domanda molto moderato e quindi non ci aspettiamo una tendenza di crescita di forte, ma l’assottigliarsi della perdita”. Marcate le disparità tra comparti: all’automotive in grossa difficoltà (-15%) si contrappone l’alimentare che sale di quasi il +3% anche se con differenti performance tra i vari settori che lo compongono. Fontana ha concluso indicando un’area in cui moltiplicare gli sforzi: “L’Italia ha un problema endemico di bassa crescita della produttività e parallelamente un declino demografico più pronunciato di altri Paesi. Dobbiamo puntare sugli investimenti in digitalizzazione nelle imprese, per accrescere l’efficienza produttiva e creare business partendo dalle nuove tecnologie disponibili”.

LA CONCORRENZA DELLA GDO

Gli Stati Generali del Mercato del Food & Beverage hanno visto la partecipazione di numerosi esponenti della filiera, affrontando temi spinosi come la concorrenza tra Gdo e punti di consumo Horeca. Un’ibridazione che per Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione, non va intesa come un’invasione di campo delle insegne della distribuzione moderna, ma come “un’esigenza di

ANTONIO PORTACCIO , PRESIDENTE DI ITALGROB
DA SINISTRA, ANTONIO PORTACCIO , CARLO ALBERTO BUTTARELLI , VITTORIO CINO E ROBERTO CALUGI

elevare il livello di servizio alle persone, con un’altissima attenzione agli aspetti qualitativi e soprattutto all’accessibilità economica. Il vero valore dell’agroalimentare del nostro Paese è la qualità dei prodotti, dobbiamo difenderla e trovare soluzioni per dare un corretto reddito a tutta la filiera”.

Dal canto suo, Roberto Calugi, Direttore di Fipe, ha chiarito di non temere la concorrenza della Gdo: “Non mi preoccupa se un attore della grande distribuzione fa take away, perché è un’esperienza di consumo diversa. In Italia abbiamo il doppio dei ristoranti della Germania e il 50% in più della Francia. In questo Paese continuiamo a pensare che, se hai una panetteria o una pescheria, puoi diventare un ristorante e questo ammazza la qualità dell’offerta e del servizio. A preoccuparmi è quindi la crescita selvaggia, sintomo di una mancanza di consapevolezza del valore del settore Horeca in termini di produzione e occupazione”.

A far sentire la voce dell’industria è stato Vittorio Cino, Direttore di Centromarca: “La marca deve fare il suo mestiere: investire in

ETTORE

innovazione. L’industria italiana ha un futuro se costruisce sul valore, non certo sul prezzo. Come sistema abbiamo delle inefficienze e ne cito due: digitalizzazione e logistica”.

Fabio Borselli, Head of Service Delivery Entegra Europe, ha portato l’esperienza di una centrale d’acquisto focalizzata sull’Horeca: “Lavoriamo con ristoratori e soprattutto alberghi sui processi intermedi, aiutando a negoziare il prezzo, ma facilitando anche la ricerca di soluzioni di saving nei processi interni, come la digitalizzazione, anche se in questo settore la tecnologia attecchisce meno che in altri”.

LE CRITICITÀ NEL BEVERAGE

Nelle diverse tavole rotonde che hanno animato il dibattito sono riemerse problematiche sempre attuali, come l’acqua trattata: “Ritengo ci sia una forma di sordità da parte dei ristoratori – ha affermato Ettore Fortuna, Vicepresidente di Mineracqua – per-

ché nei menu capita di trovare l’olio biologico, i prodotti a km zero e poi ti servono l’acqua potabile trattata, facendola pagare: non è serio”. All’ordine del giorno restano anche temi come le imposte – sugar tax e plastic tax – e i rincari delle materie prime: “Nel 2025 si prevede che i succhi aumenteranno tra il 38% e il 55%, lo zucchero del 50% – ha elencato Giangiacomo Pierini, Presidente di Assobibe – mentre se passiamo al packaging, l’alluminio salirà del 36% in media, la plastica riciclata del 25%, la vergine del 40%, con la prima che costerà il 60% in più dell’altra”. E questo proprio nel momento in cui entra in vigore l’obbligo di utilizzare il 25% di plastica riciclata nella produzione di bottiglie. “Quanto alla sugar tax – ha aggiunto Pierini – è una tassa nata per fare cassa e che prevede per un piccolo produttore ben 79 adempimenti burocratici, che vuol dire che andranno riempiti 450 fogli elettronici per tracciare zucchero, dolcificanti e via dicendo. Un caso unico di creatività burocratica

DINO DI MARINO , DIRETTORE GENERALE DI ITALGROB
FORTUNA , VICEPRESIDENTE DI MINERACQUA
DA SINISTRA, GIANGIACOMO PIERINI E FEDERICO SANNELLA

italiana”. Di qui l’invito di Federico Sannella, Vicepresidente di Assobirra, a fare fronte comune: “Quella degli imballaggi è una sfida complessa, il lavoro congiunto tra i diversi comparti è fondamentale e dobbiamo renderlo sistematico”.

IL VALORE DELLA FORMAZIONE

Sulle prospettive del settore birrario, Andrea Tortella, Direttore Commerciale di Birra Peroni, ha rivendicato il ruolo dei prodotti premium: “Il consumatore cerca esperienza e la storia di questi anni ci dice che laddove l’industria ha applicato il modello dei birrifici artigianali alla propria innovazione, alla propria strategia di portafoglio, la scelta ha pagato”. Per Luca De Siero, Direttore Generale di Doreca, “distributori e produttori devono guardare al punto di consumo e fare cultura sulle tematiche di pricing. Far capire all’esercente che, attraverso anche sistemi di pricing analysis, un certo posizionamento potrebbe garantirgli maggiori volumi”. Un gioco di squadra richiamato anche da Pietro Flaccadori, Direttore del consorzio Beverage Network, e incentrato “sulla promozione, intesa non solo come sconto, ma come comunicazione verso il consumatore. Per esempio, il nostro gruppo tocca 65-70 mila clienti: fare delle micro-azioni quotidiane su questi punti di consumo vale tanto quanto e forse anche di più di un’estemporanea comunicazione in televisione”. Sull’utilità della formazione ha insistito Luca Busi, Amministratore Delegato di Sibeg, “per aiutare gli esercenti, che a volte non sanno neanche quanto marginano, a migliorare i loro profitti”. E ancora sulle sinergie, Marco Pesaresi, Direttore Generale di Ferrarelle Società Benefit, ha ricordato che “c’è una grande quantità di dati, ma nessuno li usa in maniera veramente mirata. Dovremmo avere delle politiche commerciali congiunte, industria e distributore, facendo dei piani specifici e congegnare insieme prezzo e prodotti adatti a ciascun punto vendita. Bisogna creare le competenze all’interno delle nostre aziende e della distribuzione per sfruttare i dati”. Alessandro Capuano, Direttore del consorzio Di.Al., ha rimarcato l’utilità di tavoli di confronto periodici e concreti tra distributori e industria “per quanto riguarda la logistica e specificamente le rotture di stock. O su aspetti quali i listini, per capire come, in base alle commodities, l’industria va a definire gli aumenti e magari comunicarlo alla nostra base sociale”. In un focus sul vino, Francesca Benini, Sales & Marketing Director Cantine Riunite & Civ, ha evidenziato il timore per gli aumenti di prezzo registrati nei punti di consumo nell’ultimo biennio e rilanciato sulle possibili aree di collaborazione: “ Noi stiamo

portando avanti una serie di progetti per la generazione Z, che consuma meno alcol rispetto ai Millennials, e sarebbe molto interessante lavorare con la distribuzione sia in fase progettuale sia in fase di area test, prima di un’implementazione definitiva”. Efficace anche la descrizione dell’attività del distributore fatta da Alessandro Rossi, National Category Manager Wine di Partesa: “Il nostro mestiere è anticipare i tempi, lavorare sul lungo periodo. La scelta di un’azienda per noi non è fatta tanto nell’immediato, ma provando a capire se sarà consona al modo di bere delle nuove generazioni”.

L’IMPEGNO DELLA FEDERAZIONE

Nel dare appuntamento a Rimini per il prossimo febbraio, Flavia Morelli, Group Exhibition Manager di Italian Exhibition Group, ha rilevato che: “l’International Horeca Meeting è uno dei fiori all’occhiello di Beer&Food Attraction, che giunge alla sua decima edizione dopo il successo dello scorso anno testimoniato dalla presenza di oltre 41mila operatori del mondo Horeca. IHM darà risalto alla filiera del beverage abbinata al food in un contesto fieristico che coinvolgerà tutta la Bar Industry con le due novità del Mixology Village e dell’area Sparkling & Mix”. Infine, Dino Di Marino, Direttore Generale di Italgrob, ha ribadito che la Federazione “sarà sempre in prima linea nel percorso diretto a innovare, trovare nuove soluzioni e attuare sinergie positive, come abbiamo voluto scrivere a chiare lettere nel claim della prossima edizione dell’International Horeca Meeting. Il ruolo dell’operatore della distribuzione appare sempre più centrale nell’ambito di una filiera di valore come quella del mercato dei consumi fuoricasa, che rappresenta un asset fondamentale per l’economia del Paese, oltre che un settore di straordinaria valenza culturale e sociale”.

DA SINISTRA, ANDREA TORTELLA , LUCA DE SIERO E PIETRO FLACCADORI

FOCUS/RAPPORTO CENSIS

UN ANTIDOTO CONTRO

LA CONFLITTUALITÀ

LA CONVIVIALITÀ DEL FUORI CASA, TIPICA

DELLO STILE DI VITA

ITALIANO, ABITUA AD ACCETTARE PERSONE

DALLE IDEE DIVERSE.

E HA CONTRIBUITO

A CONTENERE LA

DIFFUSIONE DI FENOMENI

COME L’ODIO SOCIALE

AMPLIFICATO DAL WEB

Di tutte le definizioni contenute nel terzo Rapporto Italgrob –Censis è di sicuro la più originale e confortante: l’Italia come una felice anomalia. Rispetto a cosa? L’analisi proposta dagli autori dello studio – di cui GBI ha pubblicato ampi stralci anche nei numeri scorsi (si veda GBI n.208 agosto – settembre 2024 pag. 6 e n.209 ottobre – novembre 2024 pag. 12) – prende le mosse dalla constatazione che all’individualismo, imperante nella nostra epoca e capace di erodere il senso di comunità, si sono affiancati gli effetti di un diffuso rancore sociale e dell’utilizzo intenso del digitale. Quest’ultimo, in particolare, oltre a straordinari benefici ha generato una moltiplicazione di fenomeni patologici, quali il costituirsi di community sempre più omogenee in cui persone con caratteristiche, idee

Tab. 1 – Social e web spingono le persone a stare più sole, per età (val. %)

SPINGONO

Fonte: indagine Censis, 2024

e interessi identici tendono a rinforzare reciprocamente le proprie convinzioni comuni. Il virtuale è infatti un motore di generazione di relazioni, ma al tempo stesso un potente fattore di ultra-individualizzazione delle vite . A dirlo sono proprio gli italiani: il 75,5% afferma che social e web spingono a stare più soli, a diventare più solitari (si veda tab. 1). A pensarla così sono:

• il 62,3% dei giovani, il 77,2% degli adulti, l’81,6% degli anziani;

• l’86,1% delle persone con titolo di studio basso, il 75,2% dei diplomati, il 71% dei laureati.

A ritenere che nei social prevalgano insulti e aggressività verso persone con idee diverse è ben l’80% degli italiani e più precisamente il 77,2% dei giovani, l’80,4% degli adulti e l’81,3% degli anziani. Un’opinione basata anche su esperienze personali, visto che al 24,3% è capitato di essere aggredito sui

2 – Social e web legittimano e abituano all’aggressività e alla violenza verso gli altri, per età (val.%)

E WEB LEGITTIMANO E ABITUANO

Fonte: indagine Censis, 2024

social, diventando bersaglio di insulti. Vittima di simili comportamenti è stato il 31,6% dei giovani, il 30% degli adulti e l’8,9% degli anziani. Inoltre, il 69,3% dichiara che social e web legittimano e abituano all’aggressività e alla violenza verso gli altri (si veda tab. 2). Ne sono convinti:

• il 59,5% dei giovani, il 67,7% degli adulti, il 79,4% degli anziani;

• il 76,9% delle persone con titolo di studio basso, il 67,3% dei diplomati, il 68,9% dei laureati;

• il 69,3% dei residenti al Nord-Ovest, il 71,2% al Nord-Est, il 73,6% al Centro, il 65,7% al Sud e Isole.

Tab.

DAL DIGITALE

ALLA REALTÀ

L’insieme delle risposte tratteggia una relazionalità intesa come incontro tra eguali e conflitto con le persone diverse. La novità vera è che questo scontro è tracimato dal web alla realtà, con effetti spesso sorprendenti per la loro virulenza . Gli autori del Rapporto Italgrob – Censis fanno riferimento all’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 e a quanto accaduto nel periodo dell’emergenza sanitaria, quando la società italiana è stata attraversata da una carica di irrazionalità sui temi del virus e del vaccino, che ha avuto nel web il luogo di incubazione. Eppure, sempre a giudizio dei ricercatori, l’Italia ad oggi è molto meno coinvolta dalle fenomenologie patologiche innescate nella società dall’agire di protagonisti delle community

omogenee , perché tranne episodi molto circoscritti, l’odio sociale alimentato nel web non è passato in modo significativo nella società e, soprattutto, non è riuscito a generare una conflittualità diffusa. All’indubbia veemenza verbale emersa nei social non ha fatto seguito una visibilità fisica delle identità irriducibili o è accaduto su scala nettamente minore rispetto a Stati Uniti, Francia, Regno Unito e, in misura diversa, Germania.

UNA DIMENSIONE INCLUSIVA

Ed eccoci finalmente allo Stivale come felice anomalia: nella visione del Rapporto Italgrob – Censis, un antidoto essenziale alle derive patologiche provenienti dal web consiste nell’importanza attribuita alle pratiche quotidiane

Tab. 3 – Una società con tanti luoghi di incontro, di convivialità è meno esposta alla conflittualità e alla violenza, per area geografica (val.%)

UNA SOCIETÀ CON TANTI LUOGHI DI INCONTRO, DI CONVIVIALITÀ È MENO ESPOSTA ALLA CONFLITTUALITÀ E VIOLENZA?

Fonte: indagine Censis, 2024

della convivialità. Infatti, il 72,5% degli italiani ritiene che una società con tanti luoghi di incontro e di convivialità sia meno esposta alla conflittualità e alla violenza (si veda tab. 3). A sostenerlo è:

• il 64,8% dei giovani, il 70,4% degli adulti, l’80,5% degli anziani;

• il 75,4% delle persone con al più la licenza media, il 71,4% dei diplomati, il 72,7% dei laureati;

• il 7 1,3% dei residenti al Nord-Ovest, il 73,5% al Nord-Est, il 73,8% al Centro, il 72% al Sud e Isole.

Tab. 4 – Potersi incontrare, avere momenti di convivialità in luoghi fisici abitua a convivere e accettare persone con idee diverse, per età (val.%)

POTERSI INCONTRARE, AVERE MOMENTI DI CONVIVIALITÀ

IN LUOGHI FISICI ABITUA A CONVIVERE E ACCETTARE PERSONE CON IDEE DIVERSE?

Fonte: indagine Censis, 2024

Ancora, l’87% degli italiani pensa che potersi incontrare, avere momenti di convivialità in luoghi fisici abitua a convivere e accettare anche persone con idee diverse (si veda tab. 4). È una convinzione prevalente in modo trasversale rispetto ai gruppi sociali e territori poiché la condivide:

• l’82,9% dei giovani, l’87,9% degli adulti, l’88,1% degli anziani;

• l’84,8% delle persone con al più la licenza media, l’87,6% dei diplomati, l’87% dei laureati;

• l’88,8% dei residenti al Nord-Ovest, il 90,6% al Nord-Est, l’87,3% al Centro, l’83,1% al Sud e Isole.

IL VALORE DELL’HORECA

Il terzo Rapporto Italgrob-Censis propone dunque una nuova e originale riflessione relativamente al valore della relazionalità generata dal fuori casa. La convivialità come componente

dello stile di vita italiano, tanto apprezzato anche dagli stranieri, viene riletta alla luce delle dinamiche sociopolitiche più preoccupanti del nostro tempo , emerse in modo eclatante in altri Paesi e di cui sinora si sono avute in Italia solo piccole avvisaglie.

Il fuori casa come insieme di spazi pubblici in cui è ancora possibile l’incontro – o almeno la coesistenza senza conflittualità irriducibile di persone non necessariamente uguali tra loro – assume un valore ancora più alto. Non a caso al 63,2% degli italiani capita di fare nuove conoscenze nei luoghi del fuori casa, esperienza trasversale ai gruppi sociali e territori. In conclusione, i punti di consumo Horeca sono molto di più che locali in cui è piacevole stare e la cui presenza tutela la qualità collettiva della vita, perché sul loro operare si fonda la virtuosa diversità italiana. La nostra felice anomalia.

Clicca qui per scaricare il Rapporto Censis completo

SCENARI/TRADELAB

AWAY FROM HOME: BACK ON TRACK?

DOPO GLI ANNI DIFFICILI DELLA PANDEMIA, NEL 2023 IL MERCATO

FUORI CASA HA FATTO

IL SUO GRANDE RITORNO SULLA ‘’TRAIETTORIA’’ INTERROTTA NEL 2020. NEL 2024, PERÒ, LA STRADA NON È STATA LINEARE

DI ANGELA BORGHI

Il 2024 si è concluso mostrando un quadro complesso per il mercato del Food&Beverage Fuori Casa (AFH), che conferma alcune tendenze già emerse negli ultimi anni ma che presenta anche nuove criticità. I dati raccolti da TradeLab, attraverso un’indagine continua su oltre 6.500 consumatori italiani, evidenziano un trend di contrazione

delle visite (-1%) rispetto al periodo gennaio-novembre 2023. Questo calo, sebbene moderato, riflette un mercato che, dal post-pandemia, si trova a gestire una combinazione di fattori interni ed esterni: un’inflazione ancora elevata, condizioni meteorologiche sfavorevoli proprio nei mesi più cruciali (primavera ed estate), e una persistente instabilità geopolitica

globale. Le analisi di chiusura hanno confermato un segno negativo sul fronte delle visite, anche se il valore complessivo del mercato mostra una lieve crescita (+1%), sostenuta dall’inflazione, che resta particolarmente alta nel comparto Fuori Casa. Il settore si trova quindi a fare i conti con un consumatore sempre più selettivo e con una struttura dei costi che continua a gravare sulle imprese, rendendo il 2024 un anno particolarmente complesso.

UN MERCATO INFLUENZATO DA

MOLTEPLICI VARIABILI

Il rallentamento dei flussi di frequentazione è stato evidente già a partire da marzo 2024, con un calo che ha interessato anche i mesi estivi, tradizionalmente trainanti per il settore. Agosto, in particolare, ha deluso le aspettative, con una performance inferiore rispetto a luglio, che per la prima volta ha registrato una domanda più alta. Questo cambiamento, illustrato chiaramente dai dati (si veda figura 1), evidenzia una trasformazione delle abitudini di consumo, probabilmente legata a una combinazione di fattori economici e climatici.

Perimetro italiani

Trend delle VISITE, consumatori italiani 18-74 anni, Gen. -Nov. 2 024 vs 2023

pressione sui prezzi e incidendo sui consumi . Un esempio emblematico è l’aumento del costo di una cena in pizzeria, cresciuto del 30% dal 2021 al 2024 (si veda figura 2). Questo trend ha ridotto le occasioni di consumo più “elastiche” al reddito, come pranzi veloci o aperitivi, mentre ha favorito canali e occasioni più stabili oa basso costo.

Il 2024 è stato segnato anche da un’inflazione generale scesa allo 0,7% a settembre, mentre quella del mercato AFH si attestava ancora al 3%, mantenendo alta la

Figura 1 - Trend visite Mercato AwayFrom Home Gennaio -Novembre 2024
Figura 2 - Mercato afh: inflazione persistente

DIFFERENZE GENERAZIONALI

NEI CONSUMI FUORI CAS A

Un elemento centrale emerso nel 2024 è la diversificazione dei comportamenti di consumo tra le generazioni. I giovani e gli under 40, storicamente il cuore pulsante del settore, hanno ridotto le uscite Fuori Casa , concentrandosi su occasioni programmate e compatibili con il budget familiare. Questo cambio di abitudini ha avuto un impatto diretto sul mercato, che non può più contare su un target tradizionalmente impulsivo e frequente.

Di contro, i Baby Boomer hanno confermato una maggiore stabilità, mantenendo un comportamento abitudinario e meno influenzato dalle oscillazioni economiche. La loro costanza è stata un elemento di tenuta per i canali più tradizionali, come bar e ristoranti che trovano in questa generazione una base di domanda ancora solida.

INFLAZIONE E COSTI DI GESTIONE: LE R ADICI DELLE DIFFICOLTÀ

L’aumento dei prezzi nel comparto AFH non è attribuibile solo all’inflazione generale, ma è il risultato di una serie di fattori che hanno gravato sulle imprese. I rialzi delle materie prime e i costi energetici , inizialmente protagonisti, sono stati seguiti da un incremento dei costi di gestione del personale , che ha subito un’importante rivalutazione dopo il Covid. La scarsità di forza lavoro, la valorizzazione del lavoro nei weekend e l’introduzione di incentivi e attività di welfare hanno determinato un aumento delle spese operative, che si sono inevitabilmente riflesse sui prezzi finali.

L’unica occasione di consumo in crescita nel 2024 tra gli italiani è stata la colazione , grazie al basso scontrino medio e alla sua funzione di consumo “necessario” per molti consumatori.

IL MERCATO AWAY FROM HOME NEL 2024: SATURAZIONE DELL’OFFERTA?

Il mercato Away From Home italiano è noto per la sua densità di punti di consumo: oltre 350.000. È possibile che cresca ancora? (Figura 3)

I Bar, in realtà, già qualche anno hanno iniziato a decrescere: 23.000 punti di consumo in meno rispetto al 2017. Canale dove lo scontrino medio resta basso, fortemente polarizzato: chi non trova un posizionamento efficace si ritroverà probabilmente costretto a chiudere l’attività. I Ristoranti sono oggi oltre 130.000. Canale a forte valore, che ora si trova nella situazione di doversi consolidare attraverso un salto del livello di imprenditorialità.

200120022003200420052006200720082009201020112012201320142015201620172018201920202021202220232024

200120022003200420052006200720082009201020112012201320142015201620172018201920202021202220232024

20082009201020112012201320142015201620172018201920202021202220232024

Le Catene, 12.400 punti di consumo in Italia: il 4% della rete AFH totale, che genera però il 10% del valore complessivo del mercato Horeca. Canale che oggi vede la competition non solo fra Catene ma anche con i format della GDO (risto-retail e retail di prossimità) che danno battaglia sia all’interno delle food-court che nei contesti urban. Le piazze “storiche” iniziano ad essere ormai mature Occorre trovare nuovi mercati se si vuole accelerare lo sviluppo

Figura 3 - Mercato afh: altissima densità di punti di consumo

LE PROSPETTIVE

PER IL 2025: UN MERCATO IN EVOLUZIONE

Nonostante le difficoltà, le proiezioni per il 2025 elaborate da TradeLab indicano segnali di ottimismo . Si prevede una crescita del mercato sia in termini di visite (+0,5%) che di valore (+2,4%), trainata soprattutto dai flussi turistici internazionali. Questi ultimi, infatti, continueranno a compensare la debolezza della domanda interna, offrendo opportunità significative agli operatori in grado di adattarsi a un pubblico sempre più diversificato. Le sfide restano però molteplici. Da un lato, la pressione inflattiva continuerà a condizionare i consumi, seppur con un’intensità ridotta. Dall’altro lato, gli operatori dovranno affrontare la necessità di una crescita imprenditoriale: investire in innovazione, migliorare l’efficienza gestionale e rispondere alle nuove esigenze del consumatore saranno condizioni imprescindibili per mantenere la competitività.

VERSO UN FUTURO DI CRESCITA

SOSTENIBILE

Il mercato Fuori Casa italiano si conferma un settore strategico, ma in continua evoluzione. Le difficoltà del 2024 hanno evidenziato le fragilità di un sistema che deve fare i conti con fattori esterni sempre più influenti, ma che al tempo stesso mantiene un

potenziale enorme , soprattutto grazie alla sua capacità di adattarsi alle nuove dinamiche sociali ed economiche. Il 2025 rappresenta un’occasione per consolidare le basi di una crescita sostenibile, investendo su qualità, esperienza e innovazione. In un panorama così complesso, sarà fondamentale per gli operatori del settore trovare un equilibrio tra tradizione e modernità, rispondendo a un consumatore che, pur cambiando, continua a vedere nel Fuori Casa un momento di socialità e piacere imprescindibile.

Angela Borghi - Responsabile Commerciale AFH aborghi@tradelab.it

TradeLab S.r.l. Via Marco d’Aviano 2, 20131 Milano (MI) www.tradelab.it | awayfromhome@tradelab.it | 02-799061

2025 : TRA STABILITÀ E NUOVE TENDENZE

Dopo un’estate favorevole durante la quale i consumi del canale Fuori Casa viaggiavano con un +1 progressivo a volumi verso il dato storico 2023, i mesi di settembre e ottobre hanno generato un decremento del dato ytd (Yearto-Date) e il canale attualmente registra un +0,4% a volumi vs il 2023, approssimandosi al dato storico dello scorso anno. Il nuovo anno è dietro l’angolo, ma quali sono le variabili che connoteranno il comportamento del consumatore?

Secondo l’Assumption 2025 presentata nell’edizione di ottobre del M.O.M.* elaborata da Formind, si delinea per il 2025 un posizionamento dell’atteggiamento del consumatore in una fase definita “Centrica”. Questa nuova fase vede il consumatore ben conscio del proprio stile sobrio, concentrato

essenzialmente sul soddisfacimento della propria domanda, relativamente meno influenzabile ma ben determinato a frequentare il canale. Congiuntamente, i principali drivers della domanda confermano l’attuale modalità dello smart working; una richiesta del consumatore non residente in aumento sebbene con dei trend inferiori al 2024 a causa del complesso scenario economico europeo; un avventore residente sempre maggiormente attratto dai soggiorni/vacanze fuori dai confini del bel paese; un andamento climatico che si dovrebbe avvicinare maggiormente alle medie degli ultimi 10 anni, pur mantenendo per la stagione una connotazione sempre più tropicale

PERFORMANCE PER CATEGORIA

Passando dall’andamento macro 2024 a un’analisi di dettaglio, è possibile notare come la sostanziale differenza tra le regioni del Nord e quelle del Centro e Sud Italia si stia gradualmente assottigliando man mano che ci si allontana dai mesi estivi.

da parte del consumatore. Seguono le bibite gasate formato B&C, mentre il thè e l’acqua minerale pet occupano il terzo posto della classifica. Le categorie di acqua in vetro, aperitivi litro, birra e spirits si mantengono allineate alla performance di mercato, mentre i succhi di frutta, ancorché con un trend minimamente positivo, viaggiano più lentamente rispetto al mercato. Al contrario, gli aperitivi monodose si aggregano a bibite dispensing e vino come categorie che performano negativamente

Ad ottobre infatti tutte le aree performano negativamente registrando trend tra il -4% e il -3% vs i volumi 2023. Per quanto riguarda i canali di consumo, la pizzeria, che ha goduto del primato nella maggior parte dei mesi estivi, ha ceduto il posto all’intrattenimento, diventando seconda, seguita dal bar notturno, evidente testimonianza del continuo consumo del beverage after dinner. Relativamente alle singole categorie merceologiche si evidenziano sostanziali differenze: gli energy drink sono in considerevole crescita e continuano a penetrare con successo anche nel mondo del diurno, testimoniando una nuova lettura della categoria

Trend mercato Horeca – aree ytd
Mercato Horeca – ponderata canali volumi progressivo

SUCCHI DI FRUTTA E BIBITE AROMATIZZATE

Esaminiamo nel dettaglio lo speciale di questo mese, rappresentato dai succhi di frutta e dalle bibite aromatizzate. La categoria dei succhi di frutta ha registrato un dato progressivo di +0,1% a volumi vs pari periodo 2023. A predominare sono i grandi formati con un trend progressivo di +1,65%, contrariamente il formato da 0,20 cl. retrocede a -0,44%. Nonostante la performance mensile dei succhi di frutta totale formati registri -3,4% a volumi vs l’anno precedente, la categoria resta sempre al di sopra del mercato, supportata dal momento della colazione che tiene in termini di consumatori e guadagna atti di acquisto. È necessario rilevare, tuttavia, un crescente posizionamento della categoria in termini di prezzo al consumo che potrebbe rivelarsi un freno nel prossimo periodo; al contempo è interessante constatare la crescente domanda del consumatore verso il senza zucchero spinto dalla sempre maggiore attenzione verso il bere salutistico. Per quanto riguarda le bibite aromatizzate, si tratta di un prodotto che, seppur presente sugli scaffali da pochi anni, è soggetto a una crescita significativa e ci si aspetta continui ad aumentare in futuro. Nonostante un posizionamento prezzi elevato, la categoria registra un trend progressivo positivo rispetto al pari periodo dell’anno precedente, dovuto soprattutto alla costante attenzione che il consumatore pone verso uno stile di vita sano, in quanto tale categoria è spesso considerata una sana alternativa alle bibite gassate.

BILANCI E PREVISIONI

E se lo scorso mese di novembre è stato caratterizzato nella fase iniziale da un andamento climatico favorevole che ha permesso di guadagnare nel confronto con l’anno precedente, auspichiamo che anche il mese di dicembre si chiuda con un trend favorevole per ciò che riguarda i consumi. Tuttavia, sembra ormai delineata la chiusura d’anno in linea, o al massimo intorno al +1% vs il 2023. Il 2025, pertanto, sembra essere un anno caratterizzato da una domanda stabile, sempre concentrata nei week end, con delle notevoli implicazioni per la filiera, che da un lato si trova ad affrontare degli stoccaggi per i fine settimana, dall’altro è alle prese con atti di consumo che flettono nei periodi feriali. Riteniamo che il consumatore sarà costantemente presente nelle ricorrenze, molto interessato ai soggiorni all’estero, anche se ne rimodula la spesa. Ulteriore interessante tematica è la destagionalizzazione delle vacanze estive, infatti il mese di agosto 2024 ha visto una frequentazione del –10% vs il 2019, con un aumento delle presenze a luglio ma soprattutto a settembre, a testimonianza del nuovo stile del consumatore, particolarmente attento alla spesa.

*Mind Observatory Market è lo strumento di Formind di rilevazione del sell-out del mercato Fuori Casa che, congiuntamente all’Observatory Consumer, fornisce il quadro dell’atteggiamento del consumatore. Implementato dalla consueta ricerca annuale elaborata mediante La Piramide dei Consumi di Formind, fornisce il quadro completo di quelli che saranno gli atteggiamenti al consumo che determineranno l’andamento futuro del mercato.

Bar Diurno

BIRRA DI NATALE FORST E

LA FORESTA NATALIZIA

IL MAGICO AVVENTO DI BIRRA FORST

La 21ma edizione limitata della Birra di Natale FORST, nella bottiglia di vetro da 2 litri, con la sua preziosa etichetta dal motivo artistico, trasporta tutti nel mondo magico della Foresta Natalizia, in programma dal 20 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, a Lagundo, a pochi passi dalla sede dell’azienda.

In primo piano sull’etichetta è ritratto San Nicolò, vestito a festa, distribuisce doni ai bambini gioiosi. Sembra quasi si possano sentire le risate dei piccoli, i suoni melodiosi dei musicisti e il tradizionale organetto, che creano tutti insieme un’atmosfera incantata. I numerosi elementi autentici e l’allegro trambusto, che sono rappresentati nella scena centrale della decorazione, narrano i tanti momenti di felicità nella magica Foresta Natalizia. Sullo sfondo, le maestose e antiche mura di Birra FORST, che sono simbolo di costanza, dedizione e tradizione, sin dal 1857.

L’immagine, appositamente dipinta, è applicata alla bottiglia attraverso diverse elaborate fasi di cottura. Fedele all’originale e perfettamente riconoscibile nei dettagli, l’opera d’arte impressa nella Birra di Natale FORST risplende anche nell’edizione di quest’anno. Il gusto è, invece, meravigliosamente ambrato e piacevolmente luppolato.

La Birra di Natale FORST è accuratamente imbottigliata nel piccolo impianto di confezionamento di Birra FORST. Nella Foresta Natalizia anche quest’anno sarà possibile assaporare le delizie gastronomiche nelle numerose casette arredate con cura onei tradizionali locali di ristoro, come la Sala Sixtus o il Bräustüberl FORST. Quanto è bello passeggiare nella Foresta Natalizia addobbata, esplorare le bancarelle dell’artigianato locale e lasciarsi ispirare per i regali di Natale. Fuochi scoppiettanti, alberi di Natale magnificamente addobbati, scintillanti decorazioni e bancarelle accuratamente decorate, completano l’atmosfera. Questa è la Foresta Natalizia FORST, questo è il mondo FORST.

MERCATO/APERITIVI

A TUTTA MIXOLOGY

GLI APERITIVI ALCOLICI IN BOTTIGLIA, UTILIZZATI SOPRATTUTTO IN MISCELAZIONE, TRAINANO IL MERCATO. BENE ANCHE I MONODOSE

ALCOLICI, MENTRE GLI ANALCOLICI CALANO IN VOLUME. ANDAMENTO PIATTO PER IL VERMOUTH

DI DOMENICO APICELLA

Un mercato in buona salute, polarizzato su pochi grandi brand di indiscussa notorietà, animato da dinamiche interne tra i segmenti che in qualche caso risentono della concorrenza di categorie assimilabili per funzione d’uso. Per raccontare in estrema sintesi il mondo degli aperitivi bastano un paio di righe, ma per dare più profondità e sostanza a un ritratto che altrimenti resterebbe a dir poco

superficiale, è fondamentale attingere alle analisi condotte da Circana sulle vendite effettuate dai distributori Horeca. Con la consapevolezza delle perturbazioni originate stavolta non tanto dal clima, ma dalla recente pressione inflazionistica (non del tutto esaurita nel fuori casa) e dal complicato gioco di rimandi tra consumi domestici ed extra-domestici. Vediamo, dunque, nel dettaglio l’andamento degli aperitivi, partendo dalle performance della categoria nel suo insieme.

L’INCREMENTO DEI PREZZI

“Nel progressivo a luglio 2024 – dichiara Paolo Antonini, Account Director di Circana – le vendite di aperitivi realizzate dai grossisti di bevande sono cresciute del 3,3% a volume e del 7,9% a valore. Nel complesso parliamo di 30 milioni di litri e circa 190 milioni di euro di giro d’affari, Iva esclusa. Il prezzo medio si è attestato a 9,44 euro al litro: l’aumento è stato del 4,4% e quindi nettamente superiore al tasso di inflazione medio”. E in effetti

l’indice generale calcolato dall’Istat segnava lo scorso luglio +1,3% rispetto allo stesso mese dell’anno prima. Va però ricordato che nelle fasi più concitate di incremento dei prezzi, i distributori di bevande avevano fatto registrare un tasso di inflazione regolarmente più basso rispetto a quello complessivo. “Negli ultimi mesi evidentemente c’è stato da parte loro un minimo di recupero – riprende Antonini – che negli aperitivi si è tradotto appunto nel rialzo del prezzo medio indicato in precedenza. Quanto ai volumi, a fare da traino nella categoria è la componente alcolica, con l’eccezione del vermouth che mostra un andamento piatto. In particolare, gli aperitivi alcolici in bottiglia si confermano il primo segmento e salgono del 5,7% a volume, portando la loro quota al 53,4% sul totale. Considerato il prezzo medio di 11,72 euro al litro al netto dell’Iva, il più alto della categoria, a valore la loro incidenza è ancora superiore e tocca il 66,2% sempre nel progressivo a luglio 2024, per effetto anche di un saldo molto positivo delle vendite, pari al +9,6% in termini di fatturato”. Gli aperitivi in bottiglia procedono con un ritmo invidiabile e si avvantaggiano in pieno del fenomeno mixology, di cui

Tabella 1 - Aperitivi, le vendite dei grossisti

invece beneficia poco il vermouth, non a caso il segmento alcolico meno brillante della categoria. I primi sette mesi del 2024 sono stati avari di soddisfazioni per un prodotto che pure vanta una storicità importante: a volume il vermouth ha fatto segnare una variazione nulla, mentre a valore il bilancio è migliore (+2,6%) sulla scorta dell’aumento del prezzo medio (+2,5%) che ha raggiunto la soglia di 8,81 euro al litro, sempre al netto dell’imposta sul valore aggiunto.

LA CONCORRENZA DEI SOFT DRINK

L’altra faccia del mondo aperitivi è rappresentata dai monodose e anche qui

emergono chiare differenze sotto il profilo dei risultati tra un segmento e l’altro. Con un ottimo +6,8% nel periodo oggetto di analisi, i monodose alcolici incassano l’incremento a volume maggiore dell’intera categoria. E a fronte della variazione di prezzo medio più bassa all’interno del comparto aperitivi (+1,9% con un prezzo medio di 8,01 al litro al netto dell’Iva) il soddisfacente risultato delle vendite a valore – balzate dell’8,9% – è in gran parte dovuto proprio alla crescita dei quantitativi commercializzati. Quasi speculare la performance della versione senza alcol, che riesce a contenere i danni solo grazie all’inflazione. A volume, infatti, i monodose analcolici confermano la flessione che si era già manifestata nel 2023 e perdono il 4,1% nel progressivo a luglio 2024. La sostanziale stabilità a valore – il saldo nei sette mesi considerati è di solo +0,1% – deriva dall’aumento del prezzo medio, pari a +5,3% per un dato finale di 5,20 euro al litro netto Iva, che in temini assoluti è il più basso della categoria. “L’impressione è che una parte di consumi fuori casa si sia spostata dai monodose analcolici –afferma Antonini – e non tanto per passare, restando all’interno degli aperitivi,

Fonte: Circana – progressivo luglio 2024

2 - Le performance dei canali

Fonte: Circana – progressivo luglio 2024

agli omologhi prodotti alcolici, ma più probabilmente in direzione di categorie limitrofe, quali le bevande gassate, le toniche e la ginger beer. E che si tratti di un fenomeno generalizzato, lo testimonia la circostanza che il segmento registra una tendenza negativa anche nell’on trade. L’incidenza complessiva sulla categoria rimane comunque alta: i monodose analcolici sono pur sempre la seconda voce a volume nell’ambito degli aperitivi per i distributori Horeca, sebbene la distanza dai monodose alcolici si vada riducendo e sia oggi sensibilmente inferiore a quella che vedevamo qualche anno fa”.

A margine va annotato che anche sul versante dei consumi domestici lo scenario è in evoluzione e risente almeno in parte degli sconvolgimenti causati dalla pandemia prima e dall’inflazione poi. “Le vendite a volume di aperitivi in Gdo calano – premette l’Account Director di Circana – ma restano su livelli più alti rispetto al 2019. Inoltre, le differenziazioni classiche tra

formati, per esempio il litro destinato prioritariamente all’on trade e il 70 cl più indicato per l’off trade, sono venute meno, così come le promozioni che per due anni si sono ridotte e poi sono ripartite. Nel corso del 2025 la situazione dovrebbe stabilizzarsi e questo dovrebbe consentire di avere una fotografia più chiara della categoria nei diversi canali”.

BAR DIURNO LEADER TRA I CANALI

Restando in tema di canali, quelli principali del fuori casa hanno pesi diversi a seconda del segmento. “Il bar diurno – continua Antonini – è il più importante per gli aperitivi in generale, visto che copre anche la fascia oraria più vocata per questo tipo di consumo, e per i monodose in particolare, che in questa tipologia di pubblici esercizi arrivano al 38% di quota a volume. Per dare un termine di paragone, nelle vendite realizzate dai grossisti ai ristoranti, i monodose incidono il 22,8% a volume sul totale della categoria aperitivi. Ancora più basso il dato fatto registrare dal mondo della notte, dove i monodose si fermano al 20,6% a volume. Di contro, gli aperitivi in bottiglia, compreso il vermouth, rappresentano il 62% delle quantità consegnate dai distributori Horeca al bar diurno, mentre nei ristoranti la cifra sale al 77,2% ed è ancora superiore nel mondo della notte, cioè 79,4% nei sette mesi presi in esame”. Quanto ai prezzi, il maggiore aumento – sempre

con riguardo alla relazione commerciale tra i grossisti di bevande e i diversi canali del fuori casa – c’è stato nel bar diurno (+3,2%), con i ristoranti praticamente allineati (+3,1%), mentre il mondo della notte ha conosciuto un rincaro inferiore (+2,7%).

ASSORTIMENTI NEL SEGNO DELLA STABILITÀ

Altro punto interessante: gli assortimenti. “I grossisti di bevande fanno trattano in media 31,1 referenze nell’ambito degli aperitivi alcolici in bottiglia – spiega Antonini – cresciute del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Nel caso dei monodose, si scende a 9,5 referenze e la variazione è del +1% appena. In linea di massima, dal punto di vista assortimentale rileviamo una sostanziale stabilità, come è normale che sia in una categoria che di per sé conta poche marche ed è inoltre priva di forti localismi che potrebbero spingere ad allargare l’offerta”. E tra gli aspetti caratteristici degli aperitivi c’è l’impatto del meteo, che inevitabilmente conta molto, ma con una correlazione più sfumata rispetto alle temperature medie: “A fare la differenza sono le precipitazioni e soprattutto la fascia oraria in cui si verificano –sintetizza Antonini – perché un temporale anche forte al mattino influisce poco sulla decisione di fare l’aperitivo fuori casa di sera, mentre è ovvio che una pioggia serale ha un effetto tutto diverso”. Ostacolando un momento di consumo centrale per la filiera beverage e il fuori casa.

Tabella

YOUR PERFECT MIXER

IN VETRINA/APERITIVI

DISTILLERIE BONOLLO

Ballor Vermouth è ottenuto miscelando al vino un estratto ricavato da un blend di erbe, tra cui i più caratterizzanti assenzi, spezie e altri composti vegetali naturali. Si contraddistingue per le note speziate prevalenti di chiodi di garofano, cannella e sentori fruttati di dattero, arancia candita, fino alle note marsalate conferite dal vino. Ogni partita ha i suoi tempi che vengono sapientemente rispettati e controllati dal Master Blender. Ottima base per aperitivi di qualità, è altrettanto eccezionale liscio, alla moda piemontese dell’800. Gradazione alcolica 18% vol nel formato da 75 cl www.bonollo.com

DISTILLERIA BORDIGA

Dolce agrumato lievemente amaro. L’Aperitivo Bordiga viene prodotto secondo la storica ricetta che prevede infusi e distillati di botaniche alpine ancora oggi raccolte a mano. Da gustare liscio con ghiaccio e scorza d’arancia, unito a un buon prosecco per uno spritz eccezionale. Per la produzione dell’Aperitivo Bordiga sono utilizzate solo materie prime di alta qualità. Le botaniche, tra le quali erbe Alpine rigorosamente raccolte a mano, sono messe a macerazione in alcool di grano (no ultrasuoni, no centrifughe per estrazione oli essenziali). Gli infusi ed i distillati utilizzati sono tutti rigorosamente prodotti in distilleria. Gradazione alcolica vol. 16% nel formato da 70 cl. www.bordiga1888.it

GRUPPO CAFFO

COCA-COLA HBC

Imperial Spritz è nato per unire la tradizione italiana dell’aperitivo alla cultura dominicana di sorseggiare rum a qualsiasi ora. Si tratta di un aperitivo a base di Barceló Imperial, con note speziate fresche e dissetanti. Il drink perfetto per l’aperitivo. Imperial Spritz, un twist sul drink più consumato in Italia. Base principale del drink è il ron Barceló Imperial, un rum ottenuto direttamente dal succo di canna da zucchero e invec-

chiato nelle migliori botti di rovere per 10 anni, nella Repubblica Dominicana. Ideale da degustare liscio come dopo pasto, ma anche in mixability per la creazione di grandi classici o twist. www.coca-colahellenic.com/it

In anticipo sui competitor, Gruppo Caffo 1915 ha lanciato i primi cocktail Ready to Serve (RTS) a base di amaro. Con il debutto dei nuovi prodotti in lattina Capo Arrabbiato Spritz e Capo Tonic, Vecchio Amaro del Capo diventa il primo amaro a posizionarsi nel mercato dei cocktail premiscelati pronti da servire. I nuovi cocktail, disponibili nelle varianti Capo Tonic e Capo Arrabbiato Spritz, combinano la qualità e l’autenticità di Vecchio Amaro del Capo con ingredienti freschi e sapori unici. Capo Tonic offre una freschezza frizzante con il suo mix di Vecchio Amaro del Capo classico , succo di lime e limoni calabresi e acqua tonica, creando un gusto agrumato e dissetante. Capo Arrabbiato Spritz propone un’esperienza gustativa vivace e speziata, unendo Vecchio Amaro del Capo Red Hot Edition con vino bianco e soda, perfetto per chi cerca una combinazione spicy e rinfrescante. www.caffo.com

BACARDI MARTINI

Martini annovera tra i suoi prodotti brand iconici leder di fascia nel settore della mixability. Come la nuova Artist Limited Edition dell’iconica bottiglia BOMBAY SAPPHIRE , con un’etichetta ispirata alle dieci pregiate botaniche 100% sostenibili. Santa Teresa 1796

Speyside Cask

Whisky Finish, invece è un rum in edizione limitata rifinito in botti di whisky Speyside del brand SANTA TERESA 1796. www.bacardilimited.com

F.LLI BRANCA DISTILLERIE

Dal 1845 F.lli Branca Distillerie, tra i nomi più affermati del settore spirits e liquoristica, opera in costante equilibrio tra tradizione e innovazione, tramandando formule e ricette storiche con prodotti unici, noti in Italia e nel mondo, e cavalcando al contempo le nuove tendenze di consumo. Ad attirare l’attenzione negli ultimi tempi è la categoria dei Vermouth, in linea con i più attuali trend della mixology internazionale. Nel suo portfolio, Branca vanta, solo in questa categoria, brand iconici come Carpano, Antica Formula e Punt e Mes. www.brancadistillerie.com

CASONI

Casoni Aperitivo 1814 è un elegante blend di infusi di scorze d’arance e piante aromatiche. Fresco, piacevole e dissetante, dalle caratteristiche note agrumate. Nel 2024 ha conquistato la medaglia d’oro alla London Spirits Competition nella categoria Bitters and Mixers, prestigioso riconoscimento che premia i migliori spirits del panorama internazionale. La selezione di erbe aromatiche anche raccolte localmente, semi e frutta mediterranea, sapientemente miscelate, rendono questo prodotto ideale per la preparazione di spritz o aperitivi all’italiana. Gradazione alcolica vol. 15% nel formato da 1 L

www.casoni.com

COCCHI

Cocchi Rosa è un vino aromatizzato con estratti naturali di fiori e spezie, come genziana, china, agrumi, zenzero, vaniglia e petali di rosa. Prodotto con vini rossi da cui prende i caratteri di rosa selvatica e il bel colore rosso. È la versione più recente dell’Americano Cocchi , concepito da Giulio Cocchi nel 1891. Nato come aperitivo tradizionale della città di Asti, nella sua versione classica è servito con ghiaccio, una spruzzata di soda e una scorza di pompelmo rosa. La soda può essere sostituita con ottimi risultati con ginger beer, lemon soda, acqua tonica o spumante. www.cocchi.it

COMPAGNIA DEI CARAIBI

Il Vermouth di Torino Carlo Alberto nasce a Torino nel 1837. Utilizzato inizialmente come bevanda medicamentosa, ben presto si fa spazio all’ interno delle corti reali tra la nobiltà ed i caffè torinesi dell’epoca. Nasce così il rito del Vermuttino, l’antenato del nostro aperitivo, che lo rende un cult dell’aperitivo ancora oggi. Riserva Carlo Alberto è un Vermouth di Torino Superiore , e la sua ricetta prevede l’utilizzo di Erbaluce di Caluso DOCG e il mosto parzialmente fermentato da uve Moscato. Disponibile in 3 referenze: Red, White e Extra Dry www.compagniadeicaraibi.com

ORSADRINKS

Orsadrinks è un marchio di riferimento nel settore delle bevande e della mixology in tutto il mondo, con una gamma di oltre 150 prodotti di altissima qualità, dal gusto eccellente e pratici da utilizzare.

Con i brand ODK, Stillabunt e Malafemmina forniamo soluzioni per ogni occasione, dal mattino fino a tarda notte, promuovendo l’autenticità della filosofia Made in Italy.

Una gamma estremamente variegata e completa, dagli sciroppi alle puree di

frutta, passando per i premium sour, fino ad arrivare alla linea Stillabunt studiata per l’high end mixology, con l’iconico cocktail foamer vegano ed analcolico Magic Velvet e l’interessante selezione di Bitters aromatici analcolici.

www.orsadrinks.com

www.stillabunt.it

MACCARI - SPRITZ

Lo Spritz Maccari è un cocktail ready to drin k non eccessivamente alcolico. Si presenta colorato, fresco ed invitante con gradevoli note aromatiche perfettamente bilanciate dalle bollicine del nostro Spumante Habituè. Disponibile sia in bottiglia nel formato da 0,75 lt che nella comoda Polykeg da 20 lt sacca). Da servire freddo con ghiaccio, fettina di arancia o un‘oliva alla temperatura di 8°C. www.maccarivini.it

GAMONDI SPIRITS

Aperitivo Fiori di Sambuco Gamondi di sambuco, di buon tenore alcolico (21% vol., 1 litro) dal sapore fresco e delicato, con un bouquet aromatico che spazia dalle note floreali alla frutta fresca e agli agrumi. I fiori freschi di sambuco crescono spontaneamente sulle colline delle Langhe, dove vengono raccolti solo con forbici e cestino. Questo processo completamente manuale consente di scegliere solo i fiori più profumati e rigogliosi, che vengono poi sapientemente infusi in alcol in modo da ottenere una base fresca e dal ricco bouquet aromatico. A questa si aggiungono un vino liquoroso ottenuto da Moscato d’Asti Docg, ingrediente importante perché in grado di esaltare le note aromatiche dei fiori freschi di sambuco, e distillato di vino, che va a conferire maggiore struttura al prodotto finale. Ottimo all’ora dell’aperitivo, perfetto liscio o come base in miscelazione, ideale per la preparazione dello Spritz Bianco o dell’Hugo. www.gamondi.it

ILLVA SARONNO

Rump@blic crea “La Repubblica del Rum”, alla scoperta di rum unici, con diverse tecniche di distillazione e invecchiamento e con la linea Rump@ blic Origins valorizza e riscopre le radici storiche del percorso della canna da zucchero. Innovativa e sofisticata, la gamma include tre blend che esaltano gli stili inglese, francese e spagnolo. www.illva.com

Scopri il gusto autentico dei cocktail a base di Vecchio Amaro del Capo, ora in lattina pronti da servire in un bicchiere colmo di ghiaccio e da guarnire con lime o limone.

Prova il Capo Tonic, fresco e frizzante con un tocco agrumato, o il Capo Arrabbiato Spritz, fresco e frizzante con una nota piccante. Goditi un momento di rinfrescante piacere ovunque tu sia!

CAMPARI

Campari rappresenta l’iconico e indimenticabile distillato rosso italiano , protagonista di alcuni tra i cocktail più famosi al mondo .

Dal colore rosso vivo e dal gusto unico, è il risultato dell’infusione di erbe amare, piante aromatiche e frutta in alcool e acqua. Campari è inoltre estremamente versatile e offre la possibilità di dare vita a creazioni illimitate e inaspettate .

Attraverso l’ispirazione passionale che fin dalla nascita del brand si esprime nel genio creativo dei fondatori, degli artisti e dei migliori bartender al mondo, Campari stimola la passione e la creatività. www.campari.com/it

NONINO

L’Aperitivo Nonino BotanicalDrink è una magia botanica di soli ingredienti naturali, ispirato ad un’antica ricetta dell’archivio storico di famiglia rielaborata in chiave contemporanea. Infuso di fiori, frutti e radici accuratamente selezionati, 100% vegetale, è impreziosito con ÙE® Acquavite d’Uva Nonino

Monovitigno® Fragolino - 21% vol. Fresco e vivace, può essere degustato sia per pasteggiare oppure come ingrediente nei cocktail; da provare nella versione Botanical Spritz! L’Aperitivo Nonino BotanicalDrink è stato eletto, per il terzo anno consecutivo, ‘Aperitivo dell’Anno International’ al ISW International Spirits Award 2023. www.grappanonino.it

GRUPPO MEREGALLI

Per Se è un aperitivo a base di 24 botaniche prodotto in Portogallo. Ispirato alla città di Lisbona e alla luce e ai colori del Sud dell’Europa, è un prodotto versatile e freschissimo, ideale all’ora dell’aperitivo grazie alla semplicità, al gusto e alla bassa gradazione alcolica . Al naso spiccano ricordi di cardamomo, arancia, pepe giamaicano e luppolo, mentre il sorso è complesso e semplice al tempo stesso: leggero, delicato, con una punta amara che porta equilibrio a una dolcezza mai invasiva. www.meregalli.com

PLOSE

La famiglia Alpex si completa con il trio di aperitivi “ready2drink”: ALPEX SPRITZ, HUGO e G&T ANALCOLICI. Pratici, rapidi da preparare, da bere in ogni momento della giornata con il gusto dei cocktail originali ma in

versione analcolica. In ALPEX si ritrovano tutti gli standard qualitativi di Fonte Plose per un prodotto italiano e di alta qualità, affidabile con ingredienti ricercati, senza edulcoranti ne conservanti, per “una purezza del gusto ai vertici del piacere”.

Ogni referenza vanta caratteristiche proprie originali, ideali per chi vuole offrire un prodotto di carattere e alternativo ai “grandi classici” presenti sul mercato. www.acquaplose.com www.alpexdrinks.it

SANBITTÈR

Sanbittèr Ispirazione Siciliana porta a tavola l’intensità dei profumi agrumati e si compone di ingredienti 100% siciliani: le arance – frutto simbolo di questa terra calda e solare – e i fichi d’India, che grazie alla loro adattabilità

e resistenza ai terreni aridi e vulcanici dell’isola, sono diventati parte integrante del paesaggio e della cultura siciliana.

Sanbittèr Ispirazione Ligure, perfetta per chi desidera un aperitivo raffinato e aromatico, racchiude la brezza della Riviera in un’unica bevanda. Alla base della nuova referenza i chinotti, preziosi agrumi tipici della regione coltivati sia sulla fascia costiera che nell’entroterra, poco distante dal mare, e il basilico, considerato “l’oro verde” della Liguria. www.sanbitter.it

TASSONI

RINALDI 1957

Santiago de Cuba 11 Anni è una magica unione tra la dolcezza della melassa e l’esperienza dei Maestros Roneros. Aromi delicati di vaniglia, cocco e mandorla. Al naso si avvertono sentori di frutta tropicale, cocco, vaniglia e mandorla. Al palato risulta bilanciato e dolce con note moderatamente speziate. Il finale risulta lungo e rotondo. Perfetto servito liscio, su ghiaccio o in cocktail. www.rinaldi1957.it

SANTERO

Con i cocktail e gli apertitivi “ready-to-drink” 958 Santero l’ordinario diventa sempre straordinario. Tra i motivi che lo confermano ciò sono i prodotti della linea “Shiver”: il 958 Santero Spritz, nella sua ricetta “arancio” classica e amatissima in Italia e nel mondo; la versione 958 Santero Spritz al limoncello, che abbina la verve e il carattere del famoso liquore a base idi limoni; e il 958 Santero Negroni, che declina in tipologia “ready-to-drink” uno del cocktail più apprezzati della mixology. Tutti i prodotti sono presentati in bottiglie dal design accattivante con quel tocco vintage che sottolinea un appeal elegante e unico con in più la comodità del “ready-to-drink”. Da non perdere. www.santero.it

Il Bitter del Lago è la novità creata dal Mastro Erborista Tassoni per la Collezione Mixology, con le migliori materie prime, esclusivamente naturali con un inconfondibile stile italiano. Rappresenta un tributo al legame con il territorio del Lago di Garda dell’azienda di Salò. Nato da una ricetta dell’antica spezieria Tassoni, si basa sulla combinazione di botaniche amaricanti con l’infusione di cedro diamante di Calabria. Ideale per la miscelazione, con l’iconica Cedrata Tassoni , crea il BitterTass, ideale dall’aperitivo al dopo cena. www.cedraltassoni.it

S.BERNARDO

Bernardin di S.Bernardo è il nuovo aperitivo piemontese. La sua ricetta si basa sulle erbe autoctone: aghi di pino mugo, menta peperita, matricaria camomilla e camomilla romana provenienti rigorosamente da agricoltura biologica. Le aromatiche vengono essiccate a freddo e poi, dopo essere state tritate, vengono inviate all’aromatiere che ne estrae l’infuso. L’ingrediente segreto di “Bernardin” è proprio S.Bernardo, acqua minimamente mineralizzata, che sgorga dalle Alpi Marittime al confine tra Piemonte e Liguria. www.sanbernardo.it

SCHWEPPES

Schweppes Selection è il risultato di più di due secoli di curiosità e ricerca, dove gli ingredienti accuratamente selezionati vengono distillati tramite il processo di doppia macerazione per estrarre formule uniche. Il tutto rinchiuso nella storica bottiglia Schweppes, appositamente studiata per mantenere la gasatura più

a lungo. La nuova gamma si compone di 6 gusti , sia classici che originali, versatili e ricercati per offrire innumerevoli opzioni di miscelazione. www.schweppes.it

EVENTI/CANTINE RIUNITE & CIV

UNA SERATA DI ECCELLENZA TRA VINO, CUCINA E TERRITORIO

UN BRINDISI ALL’ECCELLENZA: IL ROSÉ DEL CRISTO 2022 INCANTA

ALLA FORESTERIA CAVICCHIOLI

Nella suggestiva cornice della Foresteria Cavicchioli, si è celebrato un evento che ha unito alta cucina, tradizione e innovazione enologica: la presentazione ufficiale della nuova annata 2022 del Rosé del Cristo, un Metodo Classico che porta alto il nome del Lambrusco di Sorbara DOC nel panorama internazionale. Questa gemma enologica, già insignita dei prestigiosi Tre Bicchieri del Gambero Rosso nel 2023, si conferma fiore all’occhiello della produzione firmata Umberto Cavicchioli e Figli. Con il suo carattere unico e la sua qualità eccelsa, il Rosé del Cristo continua a conquistare i palati più esigenti, rappresentando un simbolo di eccellenza e innovazione radicata nel territorio emiliano.

UN PALCOSCENICO PER IL LAMBRUSCO

La serata, animata dalla vivace conduzione di Andrea Barbi e Marco Ligabue, ha visto la partecipazione di ospiti illustri, tra cui l’europarlamentare ed ex presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. A fare gli onori di casa è stato Claudio Biondi, vicepresidente di Cantine Riunite & Civ, che ha sottolineato l’importanza del lavoro collettivo: “È grazie all’impegno di tutta l’azienda e dei soci che possiamo offrire prodotti di qualità così elevata. Il Rosé del Cristo ne è una perfetta rappresentazione”. L’evento ha dimostrato come questo Metodo Classico non sia solo un vino, ma un ambasciatore della cultura e delle tradizioni emiliane, un connubio perfetto tra innovazione e rispetto per le radici.

UNA CENA EVENTO TRA GRANDI MAESTRI

La serata ha avuto come protagonisti due stelle della gastronomia italiana: Igles Corelli, chef di fama internazionale, e Mattia Turcato, Chef de Cuisine della Foresteria Cavicchioli. Insieme hanno dato vita a una straordinaria cena a quattro mani, un viaggio culinario capace di esaltare le sfumature uniche del Rosé del Cristo 2022. Il menù, studiato nei minimi dettagli, ha saputo sorprendere e deliziare gli ospiti, trasformando la cena in un’esperienza sensoriale indimenticabile. Ad arricchire il tutto, l’abbinamento enologico curato con maestria da Sandro e Carlo Cavicchioli: “L’annata 2022 ci ha messo alla prova con sfide climatiche complesse come stress idrico e temperature elevate - ha spiegato Sandro Cavicchioli -. Ma le favorevoli condizioni durante la vendemmia ci hanno permesso di ottenere uve straordinarie, confermando la resilienza e l’adattabilità del Sorbara”.

Carlo Cavicchioli ha aggiunto: “Questo è un Lambrusco di Sorbara in versione ‘abito da sera’, elegante e ben bilanciato, che unisce le caratteristiche fruttate e fresche tipiche del vitigno alla salinità unica del nostro territorio”.

UN FUTURO BRILLANTE PER IL ROSÉ DEL CRISTO

Oltre a celebrare un grande vino, la serata è stata anche un’occasione per riflettere sul futuro del Rosé del Cristo e sul ruolo del Lambrusco di Sorbara nella scena enologica mondiale.

“Il nostro obiettivo è continuare a spingere i confini del possibile, mantenendo viva l’identità del territorio e rispondendo alle sfide di un mercato in continua evoluzione”, ha concluso Carlo Cavicchioli. Con il suo equilibrio, la sua complessità e la sua eleganza, il Rosé del Cristo 2022 rappresenta non solo l’eccellenza della cantina di Sorbara, ma anche una promessa di successo per il futuro del Lambrusco

Una serata di emozioni, sapori e celebrazione, che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di chi ha avuto il privilegio di parteciparvi.

MERCATO/SUCCHI E BIBITE AROMATIZZATE

NUOVI TREND PER TORNARE A CRESCERE

IN UN MERCATO CHE CRESCE COMPLESSIVAMENTE A VALORE, MA FLETTE A VOLUME, LE PROPOSTE FUNZIONALI, A

BASE VEGETALE O DI FRUTTA

E ARRICCHITE DI PROTEINE PROMETTONO INTERESSANTI

SPAZI DI SVILUPPO. PERCHÉ QUI

SI CONCENTRA LA DOMANDA

E QUI CORRE PIÙ VELOCE

L’INNOVAZIONE

DI CHIARA BANDINI

Crescono i valori, calano i volumi. Le dinamiche che toccano il vasto comparto delle bevande sono sostanzialmente le stesse che guidano il complessivo mercato del food & beverage. Stando, infatti, alle rilevazioni di Unesda, l’associazione che rappresenta l’industria europea dei soft drink, nel corso del 2023, nel Vecchio Continente si sono consumati 131.917 milioni di litri, ovvero 411 milioni di litri in meno rispetto al 2022. Per contro, invece, Circana stima che, nell’anno, il mercato europeo abbia mosso complessivamente 160 miliardi di euro, registrando un aumento del +2,4% rispetto ai dodici mesi precedenti

E in questo scenario, l’Italia non fa eccezione: se, infatti, il dato a valore, forte dell’inflazione marcata, mostra praticamente tutte le categorie a segno più, quello a volume tradisce sofferenza: il nostro Paese ha, infatti, visto nel 2023 il consumo attestarsi a 3.050 milioni di litri, ben il 3,2% in meno rispetto al 2022. Davanti a questi numeri, c’è, però, una buona notizia, che lascia intravedere interessanti opportunità per gli operatori del settore: sempre Circana , nella analisi “Sector Spotlight: Beverages – What we drink, what we think” rileva una crescita della domanda di bevande funzionali, a base vegetale e arricchite di proteine

Certo, inutile negarlo, si tratta di categorie che, anche nel nostro Paese, non mancano di risentire della frenata complessiva del comparto: Unesda stima che i consumi di Dilutables, etichetta che comprende frullati, sciroppi e bevande realizzate con polveri di frutta, sono arretrati nel 2023 del -2,7%, fermandosi a quota 114 milioni di litri; quelli di Juice & Nectars, ovvero del segmento composto da succhi di frutta al 100% e nettari con contenuti di frutta tra il 25-99%, hanno perso il -5,5%, non arrivando a superare i 540 milioni di litri.

Ma vero è anche che qui l’innovazione promette ottimi spazi di sviluppo . E questo perché si sta creando un circolo virtuoso: la maggiore attenzione dimostrata dai consumatori verso il tema della salute spinge, infatti, l’industria a ricercare alternative più sane, che soddisfino la domanda, aiutando quindi a mettere le basi per una crescita di volumi e fatturati.

coinvolgendo soprattutto Tik Tok, il social più frequentato dai giovani. E dunque, la vetrina più significativa per intercettare le tendenze che si faranno strada in futuro.

Il primo fenomeno riguarda la soda probiotica, bevanda analcolica infusa con batteri o lieviti benefici e spesso combinata con aromi naturali di frutta, pensata per migliorare la salute intestinale. Una bevanda che ha visto letteralmente esplodere l’interesse degli utenti della rete in Usa: nel solo mese di settembre ha, infatti, contato ben 3.000 ricerche. Un vero e proprio exploit che incornicia una crescita del +68% registrata nell’ultimo anno. E che testimonia come investire su questa nuova categoria possa rappresentare una strategia da valutare. Il secondo fenomeno rilevato da Glimpse rimanda, invece, alla linea Poppi Soda, una gamma di bibite gassate, realizzate con succo di frutta, senza coloranti o aromi artificiali, in sei varianti (mela, uva, arancia, ananas, lampone e fragola).

Un vero e proprio “caso”, se si considera che questo brand è stato capace di totalizzare a settembre ben 41.000 ricerche.

E che nell’ultimo anno ha fatto registrare un allungo complessivo del +185% rispetto a quello precedente. Un “caso” che potrebbe quindi rivelarsi un utile modello da cui trarre ispirazione.

Infine, va segnalata anche la curiosa performance rilasciata dal Mogu mogu, una bevanda di origine thailandese, creata con succo di frutta, nata de cocco e dolcificanti. Un prodotto che si pone come alternativa sana alle bibite gassate e ad altre bevande zuccherate, e che è riuscito a generare, sempre a settembre, 4.100 ricerche

FENOMENI SOTTO LA LENTE

E non si tratta solo di teoria. A dimostrare la felice correlazione intervengono, infatti, le rilevazioni di Glimpse, società specializzata nell’analisi dei segnali di comportamento dei consumatori rilevati nel web e nell’individuazione dei trend più importanti e in rapida crescita, che mettono in luce almeno tre fenomeni da tenere monitorati. Perché capaci di spopolare online,

in rete. Segno evidente che attingere al bacino di specialità provenienti da tradizioni lontane, ma capaci di essere in linea con le richieste dei nostri mercati occidentali, può rappresentare un’idea vincente.

IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA

Il focus sul tema del benessere spinge, insomma, a individuare nuovi prodotti e nuove categorie per rispondere alle esigenze dei consumatori. Ma non solo. L’industria è al lavoro anche per migliorare le caratteristiche delle referenze già collaudate. È questo il caso di Tetrapack. L’azienda, leader nel campo del packaging, ha messo a punto un set di soluzioni che consentono la produzione commerciale di ingredienti ottenuti attraverso il processo di fermentazione di precisione. Soluzioni che trovano nel succo di frutta un ottimo campo di applicazione, perché consentono di eliminare completamente nel prodotto la percentuale di zucchero . Il tutto mantenendo la qualità e l’attrattiva agli occhi (e al palato) del consumatore, che può quindi trovare in questa nuova proposta la risposta all’esigenza di una alimentazione sana.

CONTAMINAZIONE: OPPORTUNITÀ

DA COGLIERE

La spinta salutistica non è, tuttavia, l’unico trend che potrebbe regalare soddisfazioni a chi si occupa di bevande. Altre opportunità potrebbero venire dalla capacità di seguire la strada della contaminazione. “La nostra analisi – afferma Ananda Roy, Senior Vice President of Global Thought Leadership and Strategic Insights di Circana – evidenzia l’importanza di sfumare i confini di categoria. Se, infatti, i marchi di alcolici stanno lanciando sempre più varianti low/senza alcol per attingere a una fascia demografica giovane e attenta alla salute, le bevande analcoliche possono e devono spingersi negli spazi alcolici tradizionali”. Una tendenza chiamata “blurring beyond beverages”, da annotare in agenda perché promette di essere capace di “aprire nuovi mercati e nuove occasioni di consumo – rileva Roy –, consentendo ai marchi di rimanere competitivi in un mercato sempre più affollato”.

UK: CRESCITA A DOPPIA CIFRA PER LE ACQUE FUNZIONALI E AROMATIZZATE

Il consumo totale di acqua aromatizzata e funzionale nel Regno Unito corre a doppia cifra . Secondo le rilevazioni di Zenith Global Commercial, nel 2023 è aumentato del +16% raggiungendo i 530 milioni di litri, il 6% in più rispetto al picco pre-pandemico del 2018. E trascinando con sé il valore delle vendite, rimbalzato del 25% a oltre 600 milioni di sterline. Valori che fanno ben sperare anche per il futuro: le previsioni di Zenith Global Commercial prevedono, infatti, che queste categorie arriveranno a muovere 620 milioni di litri entro il 2027 .

SAN BENEDETTO MILLENNIUM

WATER: L’ACQUA

D’ECCELLENZA PER L’ALTA RISTORAZIONE

SAN BENEDETTO PROPONE

AL MONDO DEL FUORICASA

UNA LINEA ELEGANTE E RAFFINATA, PER UN TOCCO

DI CLASSE ALLA TAVOLA E

PER IL CONSUMATORE CHE

APPREZZA

LO STILE DEL BELLO TUTTO ITALIANO

San Benedetto Millennium Water è un’acqua minerale preziosa che ha origine da una falda acquifera millenaria situata a 236 metri di profondità, preservata da oltre 5mila anni e rimasta incontaminata fino ai giorni nostri. Per secoli ha compiuto il suo lento cammino fra le rocce, depurandosi e arricchendosi di minerali preziosi. Questo lento scorrere dona un’acqua minerale con un valore di nitrati inferiore allo 0,0001%: un’essenzialità che solo la complessa architettura della natura poteva raggiungere. Per le sue caratteristiche, è indicata per preparare gli alimenti dei lattanti e per le diete povere di sodio. La linea San Benedetto Millennium Water è caratterizzata da un design sinuoso che ne esalta la raffinatezza. San Benedetto dedica questa referenza ai suoi clienti dell’alta ristorazione più attenti e sempre alla ricerca di prodotti qualitativamente unici. Arriva sulle tavole più esclusive per accompagnare ed esaltare al massimo le proposte dei grandi maestri della cucina italiana. Disponibile nei gusti naturale e frizzante, in vetro nei formati da 0,33L e 0,65L, in PET da 0,25L e 0,40L e nelle pratiche ed eleganti lattine da 0,33L.

SAN BENEDETTO PREMIUM TEA

UNA RICETTA DESTINATA

AI MIGLIORI LOCALI, CON INFUSO DI FOGLIE

DI TÈ PREGIATO.

L’attenzione di Acqua Minerale San Benedetto per i bisogni del consumatore passa anche attraverso il canale fuori casa, per il quale l’azienda veneta ha lanciato San Benedetto Premium Tea: un nuovo thè premium, in esclusiva per il canale Horeca. La linea è composta da San Benedetto Indian Black Tea, un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. È caratterizzato da una preziosa confezione in vetro ispirata agli scrigni prestigiosi di antichi profumi, rifinita da decori floreali e raffinati giochi di trasparenza. Un sapore intenso e dissetante e un delicato profumo, dato dall’estratto di foglie di thè nero 100% indiano, gli conferiscono un gusto rotondo e unico, nei classici gusti Pesca e Limone. Si aggiunge il nuovo gusto Matcha Green Tea, le pregiate foglie di tè, raccolte a mano ed essiccate a bassa temperatura, sono alla base della formula esclusiva e del blend selezionato, per regalare un’esperienza di gusto intensa e naturale. Una formulazione senza edulcoranti, conservanti e coloranti, in pura acqua minerale naturale. Un capolavoro di gusto e design disponibile nel formato in vetro da 0,25L. Nel mondo del thè freddo, San Benedetto si è fatta portavoce di innovazione cavalcando il trend della mixology no & low alcohol con la linea Premium Tea.

Grazie alla sua versatilità e alle sue caratteristiche organolettiche, è l’ingrediente ideale per la preparazione di cocktail originali, naturali e freschi, a bassa gradazione alcolica o alcol free.

IN VETRINA/BIBITE AROMATIZZATE E SUCCHI

GRUPPO CAFFO

Le bibite Bisleri , con le sue versioni aromatizzate con note agrumate o speziate, sono sinonimo di eccellenza e qualità autentica. Realizzate a partire da un infuso delle migliori qualità di corteccia di China, lo stesso ingrediente utilizzato dal 1881 per il celebre Ferro China Bisleri, queste bevande racchiudono tutta l’esperienza di una lunga tradizione italiana. Prodotti 100% naturali e senza coloranti artificiali, le bibite Bisleri offrono un gusto unico, frutto di una lavorazione attenta e scrupolosa. I frutti vengono lavorati subito dopo la raccolta per preservarne intatte le proprietà organolettiche, garantendo freschezza e autenticità in ogni sorso. www.caffo.com

SAN BENEDETTO

Aquaprotein è la nuova bevanda ad alto contenuto di Proteine più Zinco e Magnesio, al piacevole gusto mela e lemongrass. Le proteine contenute in Aquaprotein (15 gr) contribuiscono alla crescita e al mantenimento della massa muscolare e delle ossa, lo zinco contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo, il magnesio alla riduzione di stanchezza e affaticamento e al normale funzionamento del sistema nervoso. Zinco e Magnesio contribuiscono alla normale sintesi proteica. Il packaging è caratterizzato da un design moderno e lineare nel formato on the go da 0,40L Pet. www.sanbenedetto.it

DEL MONTE

Del Monte, in linea con la sua missione di ispirare uno stile di vita sano con referenze accessibili, genuine e convenienti a livello globale, continua a offrire ai consumatori prodotti freschi, nutrienti, salutari e gustosi, mantenendo gli standard più elevati di qualità per prodotti coltivati in modo sostenibile. La linea Lattine in formato slim 240ml nei gusti Pineapple Crush senza zuccheri aggiunti, Pineapple 100%, Mango e Tropical sono ideali per intercettare i consumi della generazione Z e dei nuovi consumatori. www.delmonte.com

COCA-COLA HBC

Lurisia è uno storico brand italiano. All’interno del suo portafoglio prodotti offre acque oligominerali premium e bibite ispirate ad autentiche ricette italiane, come il Chinotto Il suo aroma inconfondibile nasce sulla riviera ligure di Ponente dove, fin dal 1.500, si coltivano le piante di chinotto. L’infuso ottenuto da questo agrume conferisce alla bibita un gusto unico capace di sprigionare profumi intensi.

Colore limpido, dalle intense e vivaci tonalità caramellate, ha un profumo intenso d’agrume e di spezie. Le bollicine esaltano la finezza e l’armo -

nia di un bouquet particolarmente complesso: agrumi, erbe, spezie e caramello amaro. Al palato si rivela vellutato e morbido con corpo nobile ed armonioso, senza eccesso di dolcezza.

www.coca-colahellenic.com/it/

PLOSE

Fonte Plose, già conosciuta per la sua Acqua Plose, si fa notare da diversi anni con la linea di prodotti BioPlose: succhi e nettari 100% naturali e bio, ideali per soddisfare la clientela in ogni momento della giornata. Dagli insostituibili Melagrana, Mirtillo, ai classici

Mela, Pera , Pesca, Albicocca , ai gusti amati dai salutisti Arancia-carota , Pompelmo, Orange, Ananas e il succo di Pomodoro per eleganti aperitivi. I succhi e nettari BioPlose sono inoltre senza conservanti, coloranti e OGM.

Non contengono zuccheri aggiunti ma solo lo zucchero naturalmente presente nella frutta stessa, e il loro gusto è inconfondibile, del resto li troviamo in ottime pasticcerie, caffetterie e hotel d’Italia dove la qualità è una certezza. www.acquaplose.com

SAN BENEDETTO

COCA-COLA HBC

Amita è la gamma di succhi frutta di alta qualità, perfetti per chi pratica uno stile di vita sano ed equilibrato. Amita nasce in Grecia agli inizi degli anni Ottanta e diventa, nel corso del tempo, leader indiscussa nel mercato dei succhi di frutta greci. La sua proposta per il mercato italiano combina l’esperienza e gli elevatissimi standard qualitativi propri del marchio Amita, al gusto e al design italiano. L’ampia gamma di Nettari, Succhi 100% e Bevande Amita , offre prodotti con un’elevata percentuale di frutta, caratterizzati da un basso contenuto di zuccheri aggiunti e da un alto contenuto nutrizionale. Amita Nettare di Pesca, dalla corposità ideale per una pausa nutriente, è ricco di polpa di frutta della migliore qualità, selezionata con cura. www.coca-colahellenic.com/it

CONSERVE ITALIA

Il Frullato Proteico Valfrutta è caratterizzato da un basso contenuto di carboidrati e un importante apporto in termini di proteine (8 grammi per 200 ml). Rappresenta un’opzione nutrizionale completa senza compromessi sulla bontà del gusto. Viene proposto nell’iconica bottiglia di vetro personalizzata Valfrutta per i bar italiani, con una shelf-life di 15 mesi. Due gli inconfondibili gusti proposti per soddisfare i palati più esigenti degli avventori dei bar: Mango, Pesca, Mandorla e Mela, Bosco, Avena. www.conserveitalia.it

San Benedetto Succoso Zero è una bevanda a base di frutta zero zuccheri aggiunti, con pochissime calorie e senza glutine, per non rinunciare al gusto e al benessere. Disponibile in sei varianti di gusto: Frutti Rossi; Arancia Carota Limone; Arancia e Arancia Rossa; Frutta Mix; Macedonia; Mango Mela. San Benedetto Succoso

Zero si distingue per una combinazione vincente di elementi: una ricetta equilibrata e di alta qualità, un formato innovativo e unico da 0,40L PET on-the-go ed un pack accattivante. www.sanbenedetto.it

EVENTI/HOSPITALITY

IL FUTURO DELL’ACCOGLIENZA PROFESSIONALE

HOSPITALITY 2025 : TENDENZE, INNOVAZIONI, INIZIATIVE

ESPERIENZIALI E FORMAZIONE PER LA COMMUNITY HORECA

Nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione, l’innovazione è il cuore pulsante che permette di trasformare spazi e servizi in esperienze uniche. L’accoglienza professionale non si limita a rispondere alle esigenze degli ospiti: è un’arte che coinvolge design, tecnologia, sostenibilità e, soprattutto, capacità di anticipare i desideri di chi vive quei momenti. In questo contesto, eventi specializzati diventano laboratori di idee, spazi in cui tradizione e futuro si incontrano, offrendo soluzioni all’avanguardia per chi opera nel settore Ho.Re.Ca. È proprio in questa cornice che si inserisce Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza, giunto alla sua 49a edizione, che si svolgerà dal 3 al 6 febbraio 2025 presso il quartiere fieristico di Riva del Garda. Si tratta di un appuntamento imprescindibile per i professionisti del settore, dove oltre 800 aziende selezionate presenteranno le eccellenze di ogni segmento: Beverage, Contract & Wellness, Food & Equipment e Renovation & Tech.

UN

PERCORSO

CHE RACCONTA L’ECCELLENZA

La fiera non è solo un punto d’incontro tra operatori e buyer nazionali e internazionali, ma un vero e proprio viaggio tra innovazione e tradizione. Le aree speciali dedicate alla birra artigianale, all’arte della miscelazione e all’enoturismo offriranno momenti di scoperta e sperimentazione, animando il padiglione B4 fino a mercoledì 5 febbraio.

FORMAZIONE, DESIGN E ACCESSIBILITÀ

Tra i punti di forza di Hospitality 2025 spiccano le opportunità di formazione e aggiornamento che si svolgeranno nel main stage del Theatre e nelle 8 Arene tematiche. Oltre 100 eventi tra seminari, masterclass, laboratori, degustazioni e cooking show saranno al centro di un fitto programma che coinvolgerà esperti e opinion leader su temi cruciali per il settore. I visitatori potranno lasciarsi ispirare dalla mostra “Esperienze e sensibilità con il linguaggio Materico”, curata da ADI VTAA, con un focus sulla ristorazione in ambiente outdoor. Particolarmente rilevante sarà l’area dedicata all’accessibilità e inclusione, uno spazio esperienziale chiamato DI OGNUNO, realizzato in collaborazione con Village for All – V4A e Lombardini22. Il progetto 2025 indagherà la Sala Colazione, mostrando un’area di comfort e una di discomfort, e proporrà soluzioni pratiche e innovative per garantire una colazione inclusiva e accessibile, dimostrando come piccoli accorgimenti possano fare una grande differenza.

IL FUTURO DELL’ACCOGLIENZA

L’intelligenza artificiale farà il suo ingresso trionfale nel padiglione B3 con l’area AI Playground, un ambiente interattivo che presenterà soluzioni AI-based per ottimizzare i processi e migliorare le performance aziendali. Un’occasione imperdibile per esplorare come le nuove tecnologie possano rivoluzionare l’ospitalità.

L’ESPERIENZA CHE TRASFORMA L’ACCOGLIENZA

Tra le novità più attese, il debutto di H EXPERIENCE, il format dedicato alle iniziative esperienziali pensate per offrire momenti unici e coinvolgenti ai visitatori. Oltre a DI OGNUNO, AI PLAYGROUND e alla mostra di ADI VTAA, include anche The Spirits Escape, la novità dell’area RPM - Riva Pianeta Mixology, un’esperienza multisensoriale che vedrà bartender e professionisti di ristorazione e hôtellerie cimentarsi nella sperimentazione di cocktail innovativi guidati da esperti mixologist, reali e virtuali.

UNA DIMENSIONE INTERNAZIONALE

Hospitality 2025 si conferma un evento di respiro globale grazie anche alla presenza di buyer internazionali provenienti da mercati europei ed extraeuropei. Se sei un professionista del settore, Hospitality – Il Salone dell’Accoglienza non è solo un evento: è un’occasione per ampliare orizzonti, costruire relazioni strategiche e vivere un’esperienza immersiva nell’ospitalità di domani.

Online su www.hospitalityriva.it le informazioni per esporre e visitare la fiera

INTERVISTA MANAGER/GRUPPO CAFFO

UNA STORIA CHE PROFUMA DI CALABRIA

CDI MARIA ELENA DIPACE

on la sua autentica ricetta calabrese, Vecchio Amaro del Capo è il simbolo internazionale della Calabria, espressione unica del territorio e della sua eccellenza. Non si tratta solo di un prodotto, ma di una tradizione che la famiglia Caffo, da quattro generazioni, porta avanti con passione e dedizione. Una storia che affonda le sue radici nel XIX secolo, quando il capostipite Giuseppe Caffo, nato nel 1865, iniziò a distillare vinacce alle pendici dell’Etna, in Sicilia. Nel 1915, realizzò il suo sogno rilevando un’antica distilleria a Santa Venerina, dove cominciò a produrre liquori a base di erbe aromatiche e officinali seguendo ricette tradizionali. La passione per l’arte della distillazione passò ai suoi figli, in particolare a Sebastiano, che divenne anch’egli mastro distillatore. Negli anni

’50, la famiglia trasferì l’attività in Calabria, a Limbadi, una terra rinomata per la qualità delle sue materie prime. Qui, il legame con il territorio si rafforzò ulteriormente, diventando il fulcro dell’identità dei loro prodotti. Oggi, grazie a una combinazione di innovazione e rispetto per le tradizioni, l’azienda ha ampliato la propria offerta acquisendo marchi prestigiosi come Borsci, Ferro China Bisleri, Santa Maria al Monte e il celebre Petrus Boonekamp. Queste acquisizioni testimoniano non solo la crescita della distilleria Caffo, ma anche il suo impegno nel preservare e valorizzare il patrimonio liquoristico italiano e internazionale. “Valorizziamo le botaniche calabresi, sosteniamo le comunità locali e celebriamo l’identità mediterranea con ogni bottiglia –spiega Nuccio Caffo, rappresentante della quarta generazione di mastri distillatori – Nonostante il successo globale, non dimentichiamo mai le nostre origini:

tutto è iniziato con poche bottiglie vendute tra Capo Vaticano e Tropea. Oggi, con oltre 100 anni di storia produttiva, l’esperienza acquisita e le importanti acquisizioni di marchi storici, siamo conosciuti come gli ‘Specialisti degli Amari’.”

LEI,

COME SUO PAPÀ, È NATO IL

24 GIUGNO, IL GIORNO DEGLI

ALCHIMISTI. UN DESTINO SCRITTO

NELLA STORIA…

È vero, è una data ricca di significati storici e simbolici. Questo giorno è noto per la festa di San Giovanni Battista, celebrata anche nella tradizione cristiana. La notte tra il 23 e il 24 giugno

è associata a rituali magici e alla raccolta di erbe officinali, come l’iperico, noto anche come “erba di San Giovanni”, mentre il 24 giugno si raccolgono le noci verdi per fare il nocino. E quindi questa coincidenza rafforza l’idea di un destino intrecciato tra antiche tradizioni e botanica.

NE È PASSATO DI TEMPO DA QUEL

LONTANO 1987 CON IL PRIMO

CONTRATTO DI STANDA...

Sì, quel primo contratto con Standa fu un punto di svolta, ma ci rese anche consapevoli di quanto fosse ancora fragile la nostra struttura. A quel tempo, mettevamo le etichette a mano: un lavoro lento e impegnativo che coinvolgeva tutta la famiglia. La svolta arrivò nel 1990, quando acquistammo la prima etichettatrice. Io avevo 15 anni e fui il primo a imparare a utilizzarla. Ricordo che in due ore etichettavamo più bottiglie di quante ne facessimo in un’intera giornata. Questo ci permise di soddisfare ordini più grandi,

e con il nuovo stabilimento, aperto nel 2000, raggiungemmo un milione di bottiglie all’anno. Fu una crescita graduale, ma guidata dalla dedizione e dalla voglia di migliorare.

COME NASCE VECCHIO AMARO

DEL CAPO?

Vecchio Amaro del Capo è il risultato di una tradizione familiare che affonda le sue radici nella cultura calabrese. Inizialmente era un prodotto pensato per i turisti che visitavano la Calabria e lo portavano con sé come simbolo del territorio. La vera spinta arrivò dai calabresi emigrati, che contribuirono a far conoscere il prodotto fuori dai confini regionali, trasformandolo in un simbolo di casa e di tradizioni. Con il tempo, e grazie a una distribuzione sempre più capillare, il nostro amaro è diventato un’icona nazionale. Oggi rappresenta il 38% del mercato italiano degli amari e viene esportato in oltre 70 Paesi, grazie a una combinazione di tradizione, qualità e una narrazione che valorizza la nostra terra.

SIETE USCITI DALLA CALABRIA

CON MENO DELL’1% DI QUOTE

DI MERCATO.

Negli anni ’90 eravamo una realtà piccola, con meno dell’1% di quote di mercato, ma con una visione chiara: crescere in modo sostenibile, mantenendo sempre alta la qualità.

Sul fronte produttivo, abbiamo investito nella modernizzazione dei macchinari e nella formazione dei nostri collaboratori. L’antica Distilleria F.lli Caffo di Limbadi, cuore storico del Gruppo, si distingue come sito di eccellenza riconosciuta anche a livello internazionale come dimostra il premio “Miglior Distilleria Italiana” ottenuto al Berlin International Spirits Competition (2019). Questi sforzi ci hanno permesso di coniugare il rispetto delle tradizioni locali con la capacità di rispondere ai gusti contemporanei, come evidenzia il successo di Vecchio Amaro del Capo, leader indiscusso in Italia con oltre il 38% di quota di mercato nella grande distribuzione. Sul lato distributivo, invece, abbiamo costruito una rete di agenti competenti e motivati, che condividessero i nostri valori e portassero il nostro prodotto oltre i confini della Calabria. Questo doppio approccio ci ha permesso di guadagnare la fiducia del mercato e dei consumatori, fino a diventare leader nel settore.

nello stesso periodo, ha registrato un calo del 3%. Stiamo investendo anche negli Stati Uniti, in Asia e in America Latina, mercati con un grande potenziale per i prodotti premium come il nostro. L’ambizione è far sì che Vecchio Amaro del Capo diventi un simbolo globale del Made in Italy.

OGGI CAFFO NON È

PIÙ SOLO AMARO

DEL CAPO…

VI STATE AVVIANDO VERSO IL 40%

DI QUOTE DI MERCATO IN ITALIA E UNA PRESENZA IN QUASI 70 PAESI IN TUTTO IL MONDO…

Il nostro obiettivo è consolidare la leadership in Italia e continuare a crescere all’estero. Oggi l’export rappresenta una parte fondamentale del nostro business. In Germania, ad esempio, siamo presenti con una filiale a Monaco, che ha contribuito a una crescita del 25% in un mercato che,

Il nostro percorso di crescita e diversificazione è evidente dalla nostra offerta con un portafoglio che include liquori agli agrumi, al bergamotto, brandy, grappe e persino acqueviti di frutta e acque toniche. Questa ricchezza riflette la nostra capacità di valorizzare la tradizione liquoristica italiana, mantenendo altissimi standard qualitativi e offrendo la garanzia di essere un interlocutore unico capace fornire proposte che soddisfano le diverse esigenze del mercato. Vecchio Amaro del Capo resta il nostro fiore all’occhiello, ma negli anni abbiamo ampliato il nostro portafoglio prodotti. Abbiamo oltre 100 specialità, tra cui Elisir San Marzano Borsci, FerroChina Bisleri e Petrus Boonekamp, ognuno con una storia e una tradizione unica. Inoltre, produciamo liquori che valorizzano le eccellenze locali, come il Limoncino dell’Isola e il Clementino della Piana, a testimonianza del nostro impegno a promuovere il territorio calabrese. Questo approccio ci consente di rispondere a una domanda sempre più diversificata, mantenendo alta la qualità.

AVETE ANCHE UN IMPORTANTE LABORATORIO DI RICERCA INTERNO

E UNA PARTNERSHIP CON LE UNIVERSITÀ DELLA REGIONE…

Sì, il nostro laboratorio di ricerca, Caffo Research, è uno dei pilastri del nostro successo. Collaboriamo con università e centri di ricerca, come l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, per sviluppare

prodotti innovativi e sostenibili. Abbiamo anche contribuito a creare un polo agroalimentare che coinvolge circa 100 aziende calabresi, promuovendo l’economia locale e un approccio basato sulla sostenibilità. Questo ci consente di valorizzare le materie prime del territorio, garantendo qualità e autenticità in ogni fase della produzione.

UNA VOLTA HA DICHIARATO:

‘LA VITA È UN VIAGGIO E SE NON

VUOI PERDERTI DEVI RICORDARTI

DA DOVE SEI PARTITO’. LA PENSA

ANCORA COSÌ?

É una frase che riflette pienamente il nostro approccio al lavoro e alla vita. La penso ancora così, oggi più che mai. Per il Gruppo Caffo 1915, le radici rappresentano il cuore di tutto ciò che facciamo. Siamo fieri di essere partiti dalla Calabria, una terra ricca di tradizioni, sapori e cultura, che abbiamo trasformato in un valore universale attraverso i nostri prodotti. Le nostre radici ci danno forza e identità e ci consentono di mantenerci saldi nel nostro viaggio verso il futuro.

QUAL

È STATO IL RUOLO DEI

DISTRIBUTORI NELLA CRESCITA

DELLA VOSTRA AZIENDA?

Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto con i distributori, che definirei partner importantissimi per raggiungere una capillarità nella presenza dei nostri prodotti, che nel caso di Vecchio Amaro del Capo, raggiunge addirittura il 99% di distribuzione ponderata. Da qualche anno siamo partiti con il progetto Akademia Caffo, per formare i professionisti e, oltre a quanto facciamo presso la nostra sede, il nostro Spirits & Amaro Ambassador, Fabrizio Tacchi, continuamente conduce Master Class anche presso i distributori, formando agenti e clienti.

AVETE FATTO O FARETE AUMENTI

DI LISTINO?

Purtroppo sì, abbiamo dovuto adeguare i listini a causa dell’aumento dei costi energetici, delle

materie prime e del packaging. Tuttavia, abbiamo lavorato per mantenere il miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato. Grazie al controllo diretto della filiera produttiva, siamo riusciti a contenere gli aumenti e garantire che la qualità del nostro prodotto rimanesse invariata. Il futuro che abbiamo davanti è incerto.

LEI CREDE MOLTO NEL RIPRENDERE IN MANO LE FILIERE PRODUTTIVE. PUÒ

ESSERE LA VERA SVOLTA PER IL PAESE?

Credo fermamente che il rilancio delle filiere produttive, soprattutto nel settore agroalimentare, rappresenti una delle chiavi più importanti per il futuro del nostro Paese. L’Italia ha un patrimonio unico al mondo fatto di tradizioni, biodiversità e competenze artigianali che non possono essere replicate altrove. Riprendere in mano le filiere significa non solo preservare queste eccellenze, ma anche restituire valore ai territori, garantire maggiore sostenibilità e offrire opportunità concrete alle comunità locali. Nel nostro caso, lavorare con materie prime a chilometro zero e collaborare direttamente con i produttori del territorio ci ha permesso di creare prodotti autentici, espressione di un legame forte con le nostre origini, come Vecchio Amaro del Capo e tanti altri. Questa connessione tra produttore e territorio è ciò che rende unico il Made in Italy nel mondo. La filiera agroalimentare non è soltanto un settore economico, è la nostra cultura, la nostra storia e una delle leve più potenti per il futuro.

STRATEGIE/ASSORTIMENTI

TREND DI CONSUMO

E INNOVAZIONE DI PRODOTTO

IN UN SETTORE IN CUI LA DOMANDA SI CONCENTRA SEMPRE PIÙ SU BEVANDE SALUTARI E ALTERNATIVE È BASILARE SAPER INTERCETTARE QUESTA NUOVA RICHIESTA DEL MERCATO CHE RAPPRESENTA UN’OPPORTUNITÀ PER I DISTRIBUTORI PER AMPLIARE E FIDELIZZARE LA CLIENTELA

DI CARLO GIULIANO, PROJECT MANAGER DI AXIANTE

CARLO GIULIANO, PROJECT MANAGER DI AXIANTE

Nel settore Horeca la capacità di intercettare e anticipare i trend di consumo è diventata un fattore strategico fondamentale. La domanda di bevande in questo canale è in continua evoluzione, influenzata dai cambiamenti culturali, dalle abitudini alimentari e dalle nuove esigenze dei consumatori. Innovare costantemente l’offerta di prodotto non è solo una necessità, ma un’opportunità per ampliare la propria client base, consolidare il legame con i clienti attuali e ottenere un vantaggio competitivo. Vediamo quali sono i principali trend di consumo e come l’innovazione di prodotto può rispondere alle nuove aspettative dell’utente finale e del mercato.

BEVANDE SALUTARI E SOSTENIBILI:

LA NUOVA PRIORITÀ

Il concetto di benessere è al centro delle scelte dei consumatori e ciò si riflette chiaramente anche nel settore delle bevande. La richiesta di bevande salutari è in costante crescita, soprattutto per quanto riguarda succhi freschi, bevande biologiche, a basso contenuto di zuccheri o arricchite di vitamine e minerali. Nel contesto Horeca, questo si traduce in un’offerta che deve sempre più adattarsi a coloro che cercano opzioni “healthy” e bilanciate, sia che si tratti di una pausa pranzo in un ristorante che di un aperitivo in un bar.

giovani e chi segue abitudini alimentari specifiche, come quella vegana o vegetariana.

Per i locali, essere in grado di offrire una gamma completa di bevande plant-based, è essenziale per non perdere clienti. Questa diversificazione, tuttavia, richiede un›accurata gestione delle scorte e un’attenzione costante alle novità del mercato.

Le aziende che vogliono mantenere la loro competitività devono focalizzarsi sulla creazione e sulla proposta di bevande che rispondano a questi bisogni. Il packaging sostenibile è un ulteriore elemento che sta guadagnando importanza: i consumatori non vogliono solo prodotti salutari, ma anche ecologicamente responsabili. L’uso di materiali riciclati o riciclabili per il packaging delle bevande è diventato un aspetto cruciale per attrarre un pubblico attento all’ambiente

BEVANDE A BASE VEGETALE

E ALTERNATIVE: L’ERA DEL PLANT-BASED

Il trend delle bevande a base vegetale, che ha visto una rapida espansione nel retail, sta crescendo anche nel mondo Horeca. Questo segmento include non solo varianti di latte vegetale (mandorla, soia, avena), ma anche alternative alle bevande alcoliche, come mocktail, kombucha e tisane funzionali. La tendenza plant-based ha ormai conquistato una fetta significativa di consumatori, in particolare tra i

BEVANDE

ARTIGIANALI E PERSONALIZZATE: L’ESPERIENZA AL CENTRO

Un’altra tendenza rilevante riguarda le bevande craft , ovvero quelle artigianali, che stanno ottenendo un crescente successo. Birre artigianali, cocktail particolari e soft drink premium stanno diventando sempre più popolari, soprattutto nei locali più attenti alla qualità e all’esperienza del cliente. I consumatori cercano non solo un prodotto, ma un’experience di consumo unica, appagante e su misura.

L’innovazione, in questo caso, può consistere non solo nell’introduzione di nuove bevande, ma anche nella personalizzazione dell’offerta. Ad esempio, offrire cocktail su misura, preparati secondo le preferenze individuali, o birre artigianali con sapori unici può diventare un punto di differenziazione importante per i locali.

READY-TO-DRINK:

LA PRATICITÀ CHE CONQUISTA

Le bevande ready-to-drink (RTD), pronte per essere servite, stanno rapidamente guadagnando terreno anche nel canale Fuori Casa. Cocktail pre-miscelati, tè freddi e caffè in bottiglia sono sempre più richiesti nei bar e ristoranti che desiderano ampliare la loro offerta senza complicazioni operative. Per i distributori di bevande, questo rappresenta un’opportunità per introdurre soluzioni pratiche che rispondono a un bisogno sempre più sentito dai consumatori: quello della rapidità e semplicità.

INNOVAZIONE NEI GUSTI:

LA SPERIMENTAZIONE PREMIA

Un’altra area di innovazione è quella legata ai gusti. I consumatori sono sempre più disposti a provare nuove combinazioni di sapori e bevande che vadano oltre i classici. Fusioni di frutta esotica, spezie, o ingredienti inaspettati come il peperoncino o il sale marino stanno diventando sempre più popolari nei menu di cocktail e bevande analcoliche.

Per il canale Out of Home, la sperimentazione quindi anche di nuovi gusti rappresenta una grande opportunità per attrarre clienti alla ricerca di novità e unicità. Le realtà che riescono a proporre qualcosa di originale e inedito possono anche in questo caso differenziarsi rispetto ai competitor e allargare la propria clientela. È bene, quindi, per chi opera nel canale ingrosso bevande, farsi trovare preparato, proponendo ai clienti questi nuovi trend in rapida ascesa.

CHI È AXIANTE?

È un Business Innovation Integrator che supporta le aziende, locali e internazionali, nella trasformazione digitale. Axiante opera attraverso business unit dedicate: Digital, che crea soluzioni digitali uniche per ogni realtà, grazie a uno sviluppo software di eccellenza; Integra, che analizza contesti operativi complessi, progetta e gestisce soluzioni integrate per grandi organizzazioni; Retail, scelta da otto dei primi dieci retailer italiani; Stream, dedicata all’Intelligent Finance; Data Driven, pensata per supportare le organizzazioni alle prese con una molteplicità di dati distribuiti su più ambienti eterogenei.

IDENTITY

Italgrob, è l’associazione nazionale di riferimento che raggruppa tutti i Distributori e le associazioni consortili che operano nel fuori casa Italiano. A seguito dell’evoluzione del mercato e della stessa categoria, la sua identità si è meglio esplicitata con la dizione: Federazione Italiana Distributori Horeca.

VISION

MISSION

La sua mission principale è quella di rappresentare i distributori del settore Horeca, tutti accumunati dallo svolgere lo stesso servizio di fornitura e supporto specialistico/informativo al punto vendita.

Gli obiettivi di Italgrob, e nello specifico per quanto concerne il piano quadriennale, sono quelli di misurarsi in tre distinte aree di azione, contestuali alla propria mission.

• POLITICO ECONOMICO SOCIALE

• SINDACALE

• ATTIVITÀ DI SERVIZI A SUPPORTO DELLA

DISTRIBUZIONE FOOD & BEVERAGE CHE OPERA

SUL MERCATO HORECA

IHM

INTERNATIONAL HORECA MEETING

L’unico evento dedicato agli operatori della filiera horeca (produttori, distributori e pubblici esercizi) e alle aziende produttrici del mondo Horeca.

GBI

GBI Magazine è l’organo ufficiale di ITALGROB. È il punto di riferimento per tutti i distributori di food&beverage che operano sul mercato nazionale nel canale Horeca.

GBI NEWS

GBI NEWS è il portale, collegato al Magazine GBI, ricco di notizie del settore Fuori Casa, aggiornate in tempo reale, a cui si affiancano una serie di newsletter dedicate a tutti i distributori e agli altri interlocutori della filiera Horeca.

ISCRIZIONI A ITALGROB DA PARTE DI IMPRESE INDIPENDENTI:

Anche i distributori non facenti parte dei consorzi federati possono iscriversi alla Federazione acquisendo una serie di vantaggiosi diritti:

• Usufruire di particolari convenzioni stipulate direttamente dalla Federazione e di tutte le convenzioni stipulate dal Sistema Confindustria

• Ricevere la rivista GBI, i bollettini economico-fiscali e i notiziari sugli avvenimenti del mercato

• Pubblicare articoli della propria azienda sul sito italgrob.it e/o sulla rivista GBI e il portale GBI NEWS

• Avere consulenza diretta nei casi di vertenze importanti con le Istituzioni locali (Comune, Regione, Sindacati, ecc)

PER ULTERIORI INFORMAZIONI NON ESITATE A CONTATTARCI: 06.5913090 | segreteria@italgrob.it | www.italgrob.it

SITO

ITALGROB.IT è il sito ufficiale della Federazione. Un punto di riferimento per tutte le notizie istituzionali di Italgrob.

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ANTONIO PORTACCIO PRESIDENTE

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DINO DI MARINO DIRETTORE GENERALE

CONSIGLIO GENERALE

REDAZIONE

n. 210 dicembre - gennaio 2025 www.gbinews.it

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