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LA DISTRIBUZIONE HORECA
S C E N A R I / P ROS ECCO & CO.
IL PESO DELLA LEGGEREZZA È IL MOMENTO DELL’APERITIVO A BENEFICIARE MAGGIORMENTE DEL DESIDERIO DI NORMALITÀ NEL POST COVID. E DI RIFLESSO CRESCONO I CONSUMI FUORI CASA DI SPUMANTI, PROSECCO E CHAMPAGNE, ASSURTI A SIMBOLO DI SOCIALITÀ. LE OCCASIONI DEI PASTI E DI CONSEGUENZA I RISTORANTI SI CONFERMANO INVECE IL REGNO DEL VINO DI ANGELA BORGHI
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eggerissime sì, ma solo in apparenza. Le bollicine sono un peso massimo dell’Horeca: l’insieme di spumante, Prosecco e Champagne incide per il 28% sul totale dei consumi di vino + bollicine effettuati nel fuori casa. A confermarlo è il monitoraggio continuativo AFH Consumer Tracking di TradeLab, relativo all’anno mobile che va dal secondo trimestre 2021 al primo trimestre 2022 (figura 1). I dati evidenziano però una diversa vocazione dei due comparti. Se oltre la metà delle consumazioni di bollicine è realizzata durante l’aperitivo, poco più di un terzo è legato al pranzo e alla cena, rispetto all’82% del vino. Si conferma quindi una netta prevalenza delle occasioni dei pasti per il vino e un’associazione all’aperitivo per Prosecco & Co., di cui però è interessante notare la presenza anche a pranzo o cena, come entrée o a tutto pasto (figura 2).
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FO CUS SUI TARGET
Figura 1 -DISTRIBUZIONE DELLE CONSUMAZIONI DI VINO E BOLLICINE
LA DISTRIBUZIONE HORECA
rilevante (41%). Buona la diffusione nelle aree del Sud e Isole (31% delle consumazioni) e nei piccoli centri fino a 10.000 abitanti (35%).
Le bollicine sono dunque un prodotto importante Anno mobile Q2 ‘21 - Q1 ‘22 in momenti generalmente Vino dedicati alla socialità, alle 72% relazioni. Proprio l’aperiBollicine: spumante, tivo, ancor prima della prosecco, champagne 28% cena, è stato il simbolo L A R I LE VA N ZA del desiderio di ritorno D E I C A N A LI alla normalità all’indoLa caratterizzazione delFonte: TradeLab - AFH Consumer Tracking mani della fase più crile occasioni di consumo, tica della pandemia. E di citata in precedenza, è visibile anche considerando conseguenza lo stesso può dirsi di spumanti, Prosecco e Champagne, che hanno un la distribuzione delle consumazioni per canale (figura 3): vissuto di gratificazione e leggerezza. preponderante quello dei ristoranti per il vino (77% delle consumazioni) e al Peraltro, il loro target è un Figura 2 - DISTRIBUZIONE DELLE CONSUMAZIONI contrario molto rilevante po’ più giovane rispetto DI VINO E BOLLICINE PER OCCASIONE il canale bar per le bolal vino: poco meno della Anno mobile Q2 ‘21 - Q1 ‘22 metà delle consumazioni licine (57%), seguito dai Colazione 1% 1% Pausa mattina ristoranti (37%). deriva da clienti con età 4% 21% Aperitivo prima di pranzo Va detto che il vino risulta fino a 44 anni. Nel comPranzo 15% 39% essere entrato anche in alplesso a scegliere le bol53% 1% Pausa pomeriggio 3% 82% tri ambiti – quali fast food licine nel fuori casa sono 9% Aperitivo serale 33% in catena, chioschi, sagre, ancora prevalentemente Cena 20% 43% 4% Dopo cena + Notte ecc. – per quanto di minore gli uomini, nonostante 6% entità, perché complessivala quota rosa nelle conFonte: TradeLab - AFH Consumer Tracking mente incidono per circa sumazioni sia divenuta Vino Bollicine: spumante, prosecco, champagne
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LA DISTRIBUZIONE HORECA
Figura 3 - DISTRIBUZIONE DELLE CONSUMAZIONI DI VINO E BOLLICINE PER CANALE Anno mobile Q2 ‘21 - Q1 ‘22 16%
Bar
57%
77%
Ristoranti Altri canali
37%
Vino Bollicine: spumante, prosecco, champagne
7,3% 5,5%
Fonte: TradeLab - AFH Consumer Tracking
Figura 4 - DISTRIBUZIONE DELLE CONSUMAZIONI DI VINO E BOLLICINE PER TIPOLOGIA DI BAR E RISTORANTE Anno mobile Q2 ‘21 - Q1 ‘22 BAR
Vino 16%
57%
Bar diurni
Bollicine: spumante, prosecco, champagne
Bar serali RISTORANTI
37%
77%
Ristorante/ pizzeria/ trattoria prev. pizza
Ristorante/ trattoria <20€ Ristorante/ trattoria 20-30€ Ristorante/ trattoria >30€
Fonte: TradeLab - AFH Consumer Tracking
l’8% delle consumazioni. Viceversa, le bollicine registrano una maggiore concentrazione nei due canali principali. In considerazione del mix di canali/occasioni in cui è inserito il vino, vi sono probabilmente spazi di recupero e allargamento per la categoria. Tra questi, la possibilità di
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segmentare maggiormente l’offerta nei diversi canali/sottocanali, per fasce di prezzo (proponendo ad esempio etichette con posizionamento più accessibile) e tipologia di consumo (easy vs esigente), come emerge considerando nel dettaglio i due canali di consumo principali (figura 4). Per esempio, nella ristorazione le consumazioni attualmente derivano soprattutto da locali con un posizionamento medio-alto e potrebbe essere interessante proporre prodotti più accessibili per le altre fasce di ristorazione. Per quanto riguarda invece il mondo delle bollicine, appare buona la quota di consumazioni sviluppate nei bar diurni – che probabilmente offrono aperitivi nella fascia oraria prima di pranzo o di cena – e in questo caso potrebbe essere interessante spingere prodotti di fascia più alta, per incontrare le esigenze di selettività dei bar a vocazione serale.