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LA DISTRIBUZIONE HORECA
M E R C A T O / T E M P I D I PA G A M E N T O
I TA L I A N S D O I T L AT E R IN UN PAESE IN CUI ANCHE LO STATO LA TIRA PER LE LUNGHE QUANDO SI TRATTA DI SALDARE LE FATTURE, IL CANALE HORECA NON POTEVA CERTO FARE ECCEZIONE. IL RISCHIO CREDITO È INSITO NEL RAPPORTO TRA DISTRIBUTORE ED ESERCENTE, CON DINAMICHE PARTICOLARI TUTTE DA RACCONTARE DI DOMENICO APICELLA
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U
n popolo di santi, poeti, navigatori… L’autore di questa frase – che per inciso è Benito Mussolini – non pensò di aggiungere all’elenco “buoni pagatori”. Aveva ragione. In quel campo noi italiani non eccelliamo. A cominciare da chi dovrebbe darci il buon esempio: lo Stato. In base ai dati della Corte dei Conti, elaborati dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, nel 2021 l’Amministrazione centrale dello Stato ha ricevuto dai propri fornitori fatture per un importo complessivo di 18 miliardi di euro. Ne ha saldate per un totale di 12,8 miliardi, di cui 3,6 miliardi (cioè il 28,2%) pagati in ritardo rispetto ai tempi stabiliti dalle norme. Per i 5,2 miliardi di euro mancanti si vedrà. E parliamo solo dello Stato centrale, perché regioni ed enti locali sono ancora meno ligi ai loro obblighi in fatto di pagamenti.