Ritorno al futuro

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“L’andamento di questa famiglia di prodotti – dichiara Mario Carbone, Account Director di IRI – va inquadrato nell’ambi to delle performance del mondo spumanti e Champagne, cresciuto nel primo quadrimestre 2022 del 29,4% a valore e del 24,4% a volume rispetto al 2019”. Trend davvero clamorosi, al cui confronto impallidiscono il +0,7% a valore e +3,8% a volume del Prosecco spumante. Ma attenzione: anche in questo caso il raffronto è con il 2019, quindi con il mercato pre-pandemico. Inoltre, il Prosecco spumante è il comparto più grande di quelli individuati da Iri sul totale spumanti e Champagne, con

A lle bollicine non si rinuncia. Archiviata la battuta d’arresto nelle vendite fuori ca sa – inevitabile nel periodo pandemico a causa delle lunghe chiusure – il mer cato del Prosecco è tornato in positivo.

28 GBI LA DISTRIBUZIONE HORECA ALRITORNOFUTURO SCENARI/PROSECCO IN BASE AI DATI IRI IL MERCATO HA SUPERATO LE VENDITE DEL PERIODO PRE-COVID, CON INCREMENTI A DOPPIA CIFRA PER ALCUNE TIPOLOGIE DI PRODOTTO. MA IL POSIZIONAMENTO DI PREZZO VA TENUTO SOTTO CONTROLLO, PER EVITARE DI DANNEGGIARE LA RIPRESA DI GUIDO CHIUSANO

www.valdo.com L’ATELIER VALDO: UNA COLLEZIONE DI CAPOLAVORI UNICI DEDICATI ALLA RISTORAZIONE, CREATI SOLO CON LE UVE DEGLI STORICI CONFERITORI DI VALDOBBIADENE E SPUMANTIZZATI CON UN LUNGO AFFINAMENTO SUI LIEVITI DI MINIMO 5 MESI.

una quota del 26,8% a valore e del 34,6% a volume. Peraltro, basta prendere in considera zione il Valdobbiadene Docg, che rappresenta la fascia premium nell’am bito del Prosecco, per trovare incrementi –sempre rispetto al 2019 – a dir poco lusinghie ri: +7,8% a valore e +12,7 volume.

CAMBIA IL MIX DEGLI ACQUISTI Tra i tanti spunti offerti dalle rilevazioni IRI, è interessante approfondire il tema prezzo, perché a scorrere i numeri, si potrebbe ricavare l’impressione che il Prosecco sia immune all’inflazione. Analizzando il sell out (al netto dell’Iva) operato dai grossisti beverage nel primo quadrime stre 2022, i prezzi sono addirittura calati per varie tipologie di prodotto rispetto sia allo scorso anno sia al 2019. Per esempio, nel caso del già citato Valdobbiadene – chiara mente il Prosecco più costoso: 6,86 euro al litro, contro i 5,09 euro del Prosecco spumante e i 6,56 euro di media del totale spumanti e Champagne – la flessione è stata del 4,3% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del pre-Covid. Come al solito, però, i dati vanno contestualizzati: “Con il procedere della stagione più favorevole alle vendite – chia risce Carbone – è presumibile ci sia stata un’inversione di tendenza generalizzata sul fronte dei prezzi e dunque una loro cre scita. Gli incrementi di prezzo registrati invece nella prima parte del 2022, laddove si sono manifestati, non vanno attribuiti tanto all’inflazione, quanto a un cambiamento nel mix degli acquisti, ravvisabile anche negli spirits. In pratica, nel post-pandemia il consumatore preferisce prodotti dal costo più elevato”.

OCCHIO AL RICARICO Al netto di queste considerazioni sulla congiuntura, va ricor dato che in linea di massima sui vini in bottiglia la marginalità è elevata in confronto a quella registrata in altri comparti del beverage. “Aumentare ulteriormente i prezzi, in una fase in cui il potere d’acquisto è già sotto pressione, rischia di frenare i consumi – avverte Carbone – inducendo il cliente finale a scegliere alternative più economiche, come la birra o i soft drinks. È un pericolo che l’intera filiera del vino, com preso il pubblico esercente che arriva a vendere una bottiglia a un prezzo equivalente a due volte e mezza o tre il costo di acquisto, dovrebbe tenere in conto abbandonando logiche speculative che alla lunga possono risultare controproducenti”. vs vs

Prosecco, l’andamento nelle vendite nel 2022 Quota % a valore Var. % a valore vs 2019 Quota % a volume Var. % volumea

2019 medioPrezzo € /l Var. % prezzo medio

2021 Var. % prezzo medio vs 2019 Totale Spumanti e Champagne 100,0 +29,4% 100,0 +24,4% 6,56 -3,1% +4,0% Prosecco Spumante 26,8 +0,7% 34,6 +3,8% 5,09 +2,4% -3,0% Prosecco di Valdobbiadene Spumante 8,3 +7,8% 7,9 +12,7% 6,86 -4,3% -4,3% Prosecco Treviso Spumante 4,3 +31,6% 5,3 +22,4% 5,29 +1,8% +7,5% Prosecco Spumante Asolo 0,5 +92,1% 0,6 +102,7% 5,85 -14,2% -5,3% Prosecco di Cartizze Spumante 0,2 -53,4% 0,3 -41,7% 4,36 +3,4% -19,9% Conegliano Prosecco Spumante 0,2 -5,2% 0,3 -11,8% 5,78 -0,4% +7,5% Fonte: IRI – progressivo 2022 al 30.04.2022 30 GBI LA DISTRIBUZIONE HORECA

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GLI SPUMANTI A BASE GLERA CONTINUANO LA LORO ASCESA: TRA DOC E DOCG, IL MERCATO È IN COSTANTE CRESCITA, IN ITALIA E ALL’ESTERO, MA SCONTA NOTEVOLI DIFFICOLTÀ NELL’APPROVVIGIONAMENTO DI BOTTIGLIE DI VETRO DI MADDALENA BALDINI AZIENDE/PROSECCO

PIÙ

I Prosecco vede rosa. O meglio Rosé: la versione “colorata”, lan ciata a partire dall’autunno 2020, ha dato ulteriore spinta all’alfiere del bere italiano nel mondo, con tribuendo al buon andamento delle vendite, a dispetto della pandemia. In base ai dati diffusi dal Consorzio di Tutela Prosecco Doc, sono state 627,5 milioni le bottiglie commercializza te nel 2021, con un incremento del 25,4% sull’anno precedente. L’export ha inciso per l’80% e ha abbracciato circa 150 Paesi con un primato per Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Francia. Ottimi risultati dalla Docg Conegliano-Valdobbiadene: la pro duzione ha toccato i 100 milioni di bottiglie, per un valore che supera i 620 milioni di euro; l’Italia è di gran lunga il primo mercato, ma sono buo ni i riscontri ottenuti all’estero, grazie a iniziative come l’apertura di nuovi sbocchi in Giappone e Cina.

EFFERVESCENTIDICOSÌ…

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Due “effervescenti realtà” (Doc e Docg) dell’enologia italiana, ciascu na con le proprie peculiarità, anche dal punto di vista territoriale. Se le uve per la produzione sono le stes se (grappoli di Glera con l’aggiunta di una percentuale di Pinot Nero o altre varietà a bacca nera concesse dal disciplinare per il Prosecco Rosé) e anche il metodo di spumantiz zazione – Martinotti-Charmat – è comune, ciò che le contraddistin gue è la zona di coltivazione dei vigneti. Nel caso del ConeglianoValdobbiadene Docg è un’area da tempo Patrimonio dell’Unesco , composta da vigneti collinari non semplici da lavorare e spesso dislo cati su più appezzamenti. Altro aspetto fondamentale è la resa per ettaro concessa: per la Docg una resa massima di 135 quintali contro i 215 della Doc. Giusto per quantifica re, ogni 100 bottiglie in commercio, 82 sono riferite al Prosecco Doc, 16 di Conegliano Valdobbiadene e 2 di Asolo Prosecco Docg. Numeri che inevitabilmente incidono sui prezzi, creando qualche disorientamento tra i consumatori e nel mercato. L’INCREMENTO DEI COSTI Sul fronte commerciale, i produttori hanno stretto legami molto solidi con i distributori Horeca, condividendo strategie e criticità per raggiungere gli obiettivi comuni e cercando di soddi sfare al meglio il cliente finale. Restano tuttavia le criticità attuali: costi di produzione aumentati in maniera vertiginosa, tempi d’attesa triplicati per l’approvvigionamento di vetro, senza peraltro la certezza della consegna. E tra le voci che pe sano maggiormente sul conto econo mico c’è quella dell’energia: nei primi tre mesi del 2022 le aziende hanno sostenuto costi maggiori di tutto il 2021. Serve organizzarsi al meglio per i mesi futuri con la consapevolezza che ci sono poche alternative per conte nere gli aumenti: abbassare i costi, con

33 GBI LA DISTRIBUZIONE HORECA GEMELLI DIVERSI

LE DIFFERENZE TRA DOC E DOCG Grappoli di Glera per Doc e Docg che hanno in comune anche il metodo di spumantizzazione Martinotti-Charmat, mentre le differenze sono, in parte, di carattere geografico. Per quanto concerne la Doc – ottenuta nel 2009 – il Disciplinare prevede l’uso di uve (minimo 85%) che giungono dalle province del Veneto (escluse le province di Verona e Rovigo) e dal Friuli-Venezia Giulia. Per ciò che riguarda la Docg le uve – con un minimo dell’85% di Glera e fino a un massimo del 15% di Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera e Glera lunga – coinvolgono zone circoscritte delle colline di Conegliano e Valdobbiadene (ricche di minerali) e della zona di Asolo. Tutto ciò implica diversità in fatto di numeri complessivi e di qualità, con rese per ettaro decisamente inferiori per la Docg.

S. Osvaldo, alla gamma alla spina Monvin. I nostri prodot ti garantiscono una rotazione con margini adeguati, una qual ità e un’immagine da azienda di prestigio. Poi, il Prosecco è in grado di adattarsi all’esigenza dei Serenawinelovers”.evidenzia quanto valga il rapporto con i distributori per un co mune successo: “Lavoriamo assieme da 40 anni, siamo cresciuti in parallelo per diventare tra i protago nisti dell’Horeca. Li con sideriamo nostri allea ti e li abbiamo sempre supportati con attività di sell-out e trade mar keting. In pieno lock down abbiamo stanziato 350.000 euro a favore dei distributori, attraverso sconti e aiuti di varia natura”. www.montelvini.it

Alberto Amministratore Delegato di non ha dubbi: “L’ampia gamma, che va a soddisfare le esigen ze del distributore e dei suoi clienti, dalle bollicine di delladelaidell’AsolodelMontelviniProseccoeDocgvinifermiVenetocantina

In casa Col Vetoraz nascono due nuove etichette Conegliano-Valdobbiadene Docg, frutto dell’esperienza di 25 ven demmie: Cuvée 5 e Cuvée 13. Un modo per ribadire le caratteristiche della Docg Conegliano-Valdobbiadene. “Col Vetoraz si basa sulla profonda identificazione con la propria terra, la riconosciuta qualità del prodotto, la coerenza e la costanza –dichiara l’enologo Loris Dall’Acqua –. La nostra attenzione è rivolta alle storiche colline del Conegliano-Valdobbiadene, terra dove da più di 800 anni si coltiva la vite, e riteniamo di non avere nulla in comune con i nuovi territori che oggi ven gono definiti universo Prosecco. Una specificità alla base dello spumante che nasce esclusivamente dalle uve raccolte nella fascia collinare della denomina zione Conegliano-Valdobbiadene e un aspetto imprescindibile per i consumatori che desiderano alta qualità”.

I DISTRIBUTORI HORECA

COL ORGOGLIOVETORAZDOCG

GBI LA DISTRIBUZIONE HORECA

PROSECCO ROSÉ: UN BLEND DI DUE VINIFICAZIONI SEPARATE

ALLEANZAMONTELVINICON

LE AZIENDEun conseguente calo qualitativo, oppure selezionare i mercati, ricercando maggiore qualificazione per ot tenere una più alta percezione del valore.

L’11 agosto 2020 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica l’approvazione delle modifiche al disciplinare di produzione dei vini Doc Prosecco, tra cui l’inserimento della nuova tipologia Prosecco Spumante Rosé. Sempre vinificato con metodo MartinottiCharmat, per il Rosé si possono utilizzare uve del vitigno Glera per un 85-90% e uve di Pinot Nero vinificato in rosso per un 10-15%. Quest’ultima percentuale deve comunque provenire dall’iniziale riclassificazione di prodotti ottenuti da uve Pinot Nero di altre denominazioni di origine sempre nell’area di riferimento della Doc Prosecco. In più c’è l’obbligo di indicare l’annata in etichetta. Prosecco Doc Rosé Millesimato si contraddis tingue per un colore rosa tenue, note fruttate e delicati accenti floreali asciutto e con una buona persistenza.

Per Luca Serena, titolare di Serena Wines, i punti di forza del Prosecco so no evidenti: “È uno spumante versatile, molto trasversale e soddisfa un’ampia fascia del mercato, con la quale lavo riamo a stretto contatto, supportati da grossisti e distributori. Siamo in grado di offrire prodotti di qualità al giusto prezzo, affinché il distributore stesso e attività che possano rendere ben riconosci bile Serena Wines nei vari locali. Per quanto concerne le etichette, abbiamo alcuni pro dotti di punta come il Prosecco Doc Treviso Brut Nature Serena “La produzione di Prosecco, con circa 13 milioni di bottiglie su un totale annuale di 20 milioni, è la nostra forza – esor disce Luigi Vanzella, Direttore Generale di Viticoltori Ponte –. Il più venduto è il Prosecco Doc Extra Dry Treviso, pluripremiato in tutto il mondo e da tre anni Official Supplier del MotoGP, oltre al Millesimato, al RoséleventagliocompongonoinnumerevoliValdobbiadeneConegliano-eallealtrevarietàcheilnostrodiproposte.Tranovità,ilProseccoDocMillesimatoBrute il Prosecco Doc Extra Dry Biologico, pensato per favorire un’agricoltura sempre più sos tenibile”. Spumanti piacevoli, versatili, ideali per un tutto pasto e per gli aperi tivi, packaging.maciacheorocostantedistinticontraddaunlavdiricercaabbraclaqualità,ancheil www.ponte1948.it SERENA BRAND

“La massima espressione della produzione aziendale”: così Pierluigi Bolla, Presidente Valdo Spumanti, definisce la nuova Collezione Atelier Valdo. Le uve provengono da una selezione dei con feritori del comune di Valdobbiadene, con tempi di spuman tizzazione in autoclave che vanno da un minimo di 5 mesi per Cuvée di Boj Brut e Cuvée 1926 extra dry, fino ai 12 mesi per la Cuvée del Fondatore Brut “L’Atelier Valdo – sottolinea Bolla – lavora in modo simi lare allo studio di un artista o al laboratorio di un sar to. Un’attività in team della famiglia e del gruppo enologico guidato da Gianfranco Zanon”. Il risultato? Piccole produzioni innovative e d’eccellenza, con un’attenzione all’evoluzione del set tore e con un occhio di riguardo alla veste grafica: “Abbiamo scelto come riferimento culturale e stilistico gli anni ’20 – spiega Bolla – in onore dell’anno di nascita dell’azienda: 1926. Ogni etichetta presenta tratti grafici e decorazioni distintive dai motivi futuristi all’art decò”. www.valdo.com

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VITICOLTORI PONTE SOSTENIBILEUN’AGRICOLTURAFAVORIRE

QUALITÀWINESERICONOSCIBILITÀ DEL

LAVOROVALDO IN TEAM E CREATIVITÀ

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