STTP Wangari Maathai – Sviluppo sostenibile, democrazia, pace

Page 1

SPEAK TRUTH TO POWER WANGARI MAATHAI SVILUPPO SOSTENIBILE, DEMOCRAZIA, PACE
Wangari Maathai Eddie Adams
© 2000

WANGARI MAATHAI

Ha distribuito semi alle contadine e ha instaurato un sistema di incenti vi per ogni semina che sopravvive. Fino ad ora, il movimento ha piantato oltre quindici milioni di alberi, ha prodotto guada gni per ottomila persone nel solo Kenya, e si è esteso in oltre trenta paesi africani, negli Stati Uniti e ad Haiti. La Maathai ha vinto l'A frica Prize per il suo lavoro di prevenzione della fame, ed è stata proclamata cittadina esemplare dal governo keniota e dalla stam pa ufficiale. Qualche anno più tardi, quando la Maathai ha denunciato la proposta del presidente Daniel Arap Moi di erigere un grattacielo di sessantadue piani al centro del più grande parco di Nairobi, le autorità l'hanno avvertita di tenere a freno le critiche. Lei ha promosso una campagna pubblica, e le forze di sicurezza le hanno fatto visita. Quando ancora si è rifiutata di essere messa a tacere, l'hanno tormentata e minacciata.

SVILUPPO SOSTENIBILE, DEMOCRAZIA, PACE

La polizia l'ha arrestata e interrogata, sen za nemmeno un'accusa valida. Alla fine Moi è stato comunque costretto a rinunciare al progetto, in gran parte a causa della pres sione che la Maathai era riuscita a genera re. Anche oggi Maathai continua a lavorare per la salvaguardia dell'ambiente, per i diritti delle donne, e per le riforme democratiche. Dal seme di un'organizzazione il cui obiettivo era di sviluppare le potenzialità delle persone e la loro partecipazione politi ca, ora sono nati alberi maestosi con lunghi rami forti. Maathai ha avuto il Premio Nobel per la Pace nel 2004.

WANGARI MAATHAI – SVILUPPO SOSTENIBILE, DEMOCRAZIA, PACE
WANGARI MAATHAI, LA PIÙ IMPORTANTE AMBIENTALISTA SOSTENITRICE DEI DIRITTI DELLE DONNE IN KENYA, HA FONDATO, NEL 1977, IL GREENBELT MOVEMENT ON EARTH DAY, INCORAGGIANDO GLI AGRICOLTORI (IL 70% DEI QUALI SONO DONNE) A PIANTARE ALBERI, UN POLMONE VERDE, IN MODO DA ARRESTARE L'EROSIONE DEL SUOLO COSÌ DA POTER AVERE UN PO' D'OMBRA E OTTENERE LEGNAME E LEGNA DA ARDERE.
«BISOGNA AGIRE. INFORMARSI. ADESSO VOI VOLETE CHIEDERE; VOLETE IMPARARE. AVETE TUTTO IL DIRITTO DI PRENDERE IN PUGNO LA DIREZIONE DELLA VOSTRA VITA»
3

L'INTERVISTA

IlGreenbelt Movement in Kenya è cominciato nel 1977 quando le don ne dalle aree rurali e dai centri ur bani, riflettendo sulle proprie necessità in congressi organizzati, hanno discusso della degradazione dell'ambiente. Non avevano legna da ardere. Avevano bisogno di frutta per nutrire adeguatamente i loro figli. Ave vano bisogno di acqua pulita da bere, ma l'acqua era inquinata dai pesticidi e dagli erbicidi usati nelle fattorie per far crescere i raccolti da vendere. Le donne hanno di scusso di come, molto tempo fa, non dove vano passare così tanto tempo per andare a cercare legna da ardere, perché accanto ai loro villaggi c'era ancora la foresta, e il cibo era sano, non nuoceva alla salute. Adesso, quel cibo trattato chimicamente non ave va problemi a crescere, ma non dava più il giusto nutrimento. Il degrado dell'ambien te aveva debilitato le loro famiglie, le aveva rese incapaci di resistere alle malattie.

Il National Council of Women, un'or ganizzazione non governativa, ha risposto dicendo loro di piantare alberi. All'inizio è stato difficile, perché le donne sapevano di non avere né la conoscenza, né la tecnolo gia e né il capitale per farlo. Ma noi abbia mo subito mostrato loro che in realtà non era così complicato, e anzi, piantare alberi era un meraviglioso simbolo di speranza. Con questo, le donne hanno preso forza, soprattutto perché cominciavano a fare qualcosa di cui potevano vedere i risulta ti. Potevano migliorare la qualità della loro vita con le loro stesse mani. Quando abbiamo detto che volevamo piantare quindici milioni di alberi, un sel

© Green Belt Movement

vicoltore si è messo a ridere dicendo che poteva darci semi da seminare quanti ne volevamo ma era convinto che non avrem mo mai potuto piantare così tanti alberi. Dopo poco tempo, gli abbiamo dimostrato il contrario. Siamo riuscite a raccogliere molte più piantine di quante lui avrebbe potuto regalarci. Non avevamo soldi, per ciò abbiamo pensato di procurarci i semi da sole, andandoli a prendere direttamente sugli alberi per poi seminarli, esattamente come succedeva per le altre colture a cui le donne erano già abituate: il granoturco, i fagioli e le altre granaglie.

Abbiamo piantato più di venti milioni di alberi solo in Kenya. Abbiamo avviato pro grammi simili in circa venti paesi. Il punto principale è come mobilitare la gente comu ne a fare qualcosa per l'ambiente. Di base si tratta di un programma educativo, l'azione di piantare alberi ha un implicito senso ci vico, ed è una strategia per dare forza alle persone che a questo punto sentono di ave re in mano il proprio destino, eliminando la paura, in modo che abbiano la coscienza di fare qualcosa per se stessi e per i pro pri diritti a proposito dell'ambiente che li circonda. Abbiamo una strategia che chia miamo la sindrome dell'autobus sbagliato, una semplice analogia che serve alla gente a rendersi conto di cosa succede. Vengono da noi con tanti problemi: non hanno da mangiare, hanno fame, hanno l'acqua spor ca, le infrastrutture rotte, non hanno acqua per gli animali, non possono portare i figli a scuola. Dopo che ne abbiamo fatto una li sta, chiediamo: “Da dove pensate arrivino questi problemi?” Alcuni se la prendono con il governo, puntando il dito sul gover natore o il presidente o i ministri. La gente non pensa mai di poter essere in qualche modo responsabile del problema. Allora,

usiamo il simbolo dell'autobus (mezzo di trasporto molto comune nel paese). Se sali sull'autobus sbagliato, vai a finire nel posto sbagliato.

E poi chiediamo: “Come mai sei salito sull'autobus sbagliato? Come può succe dere che vai alla stazione degli autobus e sali su quello sbagliato invece che su quel lo giusto?” Accade spesso, e la ragione più frequente per la quale le persone salgono sull'autobus sbagliato è che non sanno né leggere né scrivere. Se hai paura di chiede

WANGARI MAATHAI © Green Belt Movement
5WANGARI MAATHAI – SVILUPPO SOSTENIBILE, DEMOCRAZIA, PACE

re a qualcuno, sali su quello sbagliato. Se sei arrogante, pensi di sapere tutto, puoi facilmente fare un errore e salire su quel lo sbagliato. E anche se non sei atten to, se non sei concentrato. Tanti fattori messi insieme. Bisogna agire. Informar si. Avete tutto il diritto di leggere quello che volete. Scendere dall'autobus signi fica prendere in pugno la direzione della propria vita. Il nostro lavoro va fatto con il cuore puro, ed è motivato dalla par tecipazione. Leggi questa dichiarazione che c'è nel nostro opuscolo: “L'obiettivo principale di questa organizzazione è far crescere la consapevolezza del nostro popolo in modo che si senta motivato a fare qualcosa per l'ambiente, convin cendo il suo cuore e la sua mente che questo è giusto, che è l'unica cosa sen sata da fare.” Aver chiaro ciò che si deve fare dà coraggio, dà la forza di chiedere senza temere. Anche solo per focalizzare l'obiettivo. Ora siete fuori dall'autobus e andate nella direzione giusta. Vi vedran no agire con passione, determinazione e persistenza. Dritti per la vostra strada. E in un certo senso sarete voi a diventare una minaccia per chi conduce l'autobus e porta la gente nella direzione sbagliata, perché sarete voi a dire a questa gente che possono scendere, che possono fare a meno di seguire chi li porta fuori dal loro cammino. E direte: “Credetemi, state andando tutti nella direzione sba gliata, anche il conducente.” Non visua lizzare il pericolo in cui puoi imbatterti. Devi avere la mente sgombra per quanto riguarda il pericolo. Questo aiuta ad an dare avanti. In quel preciso istante, vedo solo una cosa: che sto andando nella di rezione giusta.

CAMBIAMENTI CLIMATICI

Lascienza ha recentemente sco perto che cause umane, come il crescente inquinamento dell’aria con gas serra, hanno prodotto un surri scaldamento terrestre rapido ed artificiale. Se questa tendenza non verrà arrestata al più presto, gli ecosistemi terrestri saranno gravemente minacciati e potremmo dover affrontare serie conseguenze per la vita umana.

La produzione di energia è la principale causa di inquinamento atmosferico, insie me ai trasporti. Il processo di combustione di carbonio minerale e petrolio per produr re energia e muovere le macchine ha come residuo dei gas, principalmente diossido di carbonio (CO2). Ecco cosa ha accelerato il processo che definiamo effetto serra: il ri lascio di una quantità sempre più grande di diossido di carbonio ed altri gas nocivi nell’atmosfera.

Il risultato è che le temperature medie sulla Terra stanno crescendo in continua zione. L’innalzamento delle temperature sconvolge il sistema climatico. Il 90% delle catastrofi naturali in Europa dal 1980 è sta to causato da fenomeni climatici. L’innal zamento della temperatura sta provocando uno scioglimento graduale, ma consistente, della banchisa polare, con un conseguente innalzamento del livello del mare che mi naccia seriamente l’esistenza futura delle città costiere.

Le alterazione climatiche causeranno inoltre desertificazione e mancanza d’acqua potabile in alcune parti del mondo.

Da Speak Truth To Power di Kerry Kennedyq RIGHTS ITALIA – SPEAK TRUTH TO POWER SULL’ARGOMENTO
6 ROBERT F. KENNEDY HUMAN

INTERNAZIONALI

Nel1992 si è tenuto a Rio de Ja neiro il Summit della Terra, una conferenza delle Nazione Unite per discutere la questione ambientale. Lì è nata la Convenzione quadro sui cambia menti climatici, entrata in vigore nel 1994, e successivamente il Protocollo di Kyoto, un accordo globale di riduzione delle emis sioni di gas serra.

Considerato che la maggior parte dell’in quinamento è stato prodotto storicamente dallo sviluppo dei paesi ricchi, essi si sono impegnati con obiettivi precisi di riduzione delle emissioni, investendo per esempio in energia pulita, cioè prodotta da fonti rinno vabili. Tuttavia gli obiettivi di riduzione di emissioni del Protocollo di Kyoto si riferi vano al 2012 e quindi adesso è già in cor so di negoziazione un trattato complessivo post-Kyoto. Si discute degli aiuti che dovran no essere inviati dai Paesi del nord a quelli del sud del mondo, dove si trovano le realtà più svantaggiate, così da creare condizioni

che permettano uno sviluppo sostenibile, che tenga cioè in conto le necessità presenti senza compromettere le generazioni future. Nell’ultima Conferenza sul cambiamento climatico, il COP-15 a Copenhagen, si at tendeva il raggiungimento di un nuovo ac cordo globale. L’accordo non è stato invece raggiunto, a causa delle evidenti difficoltà ad arrivare ad un consenso da parte di tutti i Paesi, quando ognuno si muove in base ai propri singoli interessi nazionali.

La conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP) è un evento importante che riunisce i leader di tutti i paesi del mondo per concordare come in tensificare l'azione globale al fine di risol vere la crisi climatica.

Nel 1995 i leader mondiali si sono riuni ti a Berlino per affrontare collettivamente, per la prima volta, i cambiamenti climati ci. Le Nazioni Unite hanno invitato i paesi a firmare una convenzione sul clima che avrebbe impegnato ciascun paese a ridurre le emissioni di gas a effetto serra.

Da allora i Paesi firmatari della conven zione – formalmente denominati "parti" –si sono incontrati ogni anno per discutere

© Green Belt Movement
I NEGOZIATI

progressi e sfide (nel 2020 l'incontro non ha avuto luogo a causa della pandemia di COVID-19, mentre nel 2021 la COP26 si è tenuta a Glasgow nel mese di novembre).

COP significa conferenza delle parti ("Conference Of the Parties") della conven zione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). La COP 26 è la 26ª riu nione delle parti della convenzione, ospitata dal Regno Unito in partenariato con l'Italia.

Nel corso della riunione le parti hanno esaminato i progressi compiuti in relazione agli impegni assunti nel quadro dell'accor do di Parigi di mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto di 2ºC rispetto ai li velli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5ºC.

https://www.consilium.europa.eu/it/policies/climate-change/parisagreement/cop26/

sempre più numerosi consumatori che de siderano contribuire a ridurre i problemi di degrado del pianeta acquistando prodotti più rispettosi dell’ambiente.

Anche un semplice gesto come la scelta di un prodotto ambientalmente sostenibile viene infatti riconosciuto come un elemen to della politica ambientale europea.

ECOLABEL

Ecolabel

è il fiore europeo che indi ca i prodotti che rispettano l’am biente. L’Ecolabel europeo – sim boleggiato dall’inconfondibile fiore – è un marchio di qualità ecologica riconosciuto in tutti i Paesi Membri dell’Unione Europea ed anche in Norvegia, Liechtenstein e Islanda.

Questo marchio volontario caratterizza prodotti commerciali che si distinguono dai concorrenti perché migliori dal punto di vista ambientale: l’etichetta attesta infatti che il prodotto è stato fabbricato non solo mantenendo elevati standard prestazionali ma anche seguendo rigorosi criteri ecolo gici ed è l’unica risposta alle richieste dei

Obiettivo dell’Ecolabel europeo non è solo quello di favorire l’ideazione, la pro duzione, la commercializzazione e l’utiliz zazione di prodotti che presentino un’in cidenza ambientale ridotta durante tutto il loro ciclo di vita ma anche quello di infor mare meglio i consumatori circa gli impatti ambientali dei prodotti stessi.

L’Ecolabel europeo può essere applica to a qualunque tipologia di prodotto e di servizio, ad esclusione degli alimenti, delle bevande e dei prodotti farmaceutici.

Per ogni tipologia merceologica, Eco label richiede l’elaborazione di una serie di criteri che vengono discussi, votati ed adottati a livello europeo; gli imprendito ri che volontariamente orientano la loro produzione al rispetto dei criteri ecologici Ecolabel possono quindi richiedere l’attri buzione del marchio.

https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/certificazioni/ecolabel-ue

8 ROBERT F. KENNEDY HUMAN RIGHTS ITALIA – SPEAK TRUTH TO POWER

STRUMENTI DI RICERCA

WANGARI MAATHAI

Greenbelt Movement International-Europe Development House 56-64 Leonard Street London EC2A 4LT

T: +44 (0) 207 549 0395 F: +44 (0) 207 549 0396

www.greenbeltmovement.org

TAMAT

https://tamat.org/ semina-mali-e-bukina-faso/ ONG con sede a Perugia: il pro getto di cooperazione interna zionale SEmInA (Mali e Burkina Faso), che mira a: - ridurre la vulnerabilità alimen tare delle comunità locali; - incrementare quali-quantitati vamente la produzione;

- aumentare il reddito della po polazione target attraverso la - trasformazione e vendita di prodotti agricoli;

- distribuire viveri a famiglie estremamente vulnerabili e - sensibilizzare le comunità lo cali rispetto alle problematiche correlate al Covid 19.

UNA SCOMODA VERITÀ

Regia di David Guggenheim, USA 2006.

Il film parla del problema mon diale del riscaldamento globale ed ha come protagonista l'ex vicepresidente degli Stati Uni ti d'America, Al Gore. Il film fu presentato per la prima volta al Sundance Film Festival del 2006 e proiettato a New York e Los Angeles il 24 maggio dello stesso anno. Ha vinto il premio Oscar 2007 come miglior docu mentario e per la migliore can zone originale.

SOPRAVVIVERE ALLO SVILUPPO

Vandana Shiva (Torino, Isedi, 1990)

Questo libro offre un’analisi de gli effetti del modello di svilup po occidentale da un punto di vista femminista ed ecologista, mettendo in relazione quattro aspetti tra loro interconnessi: la natura, la donna, la distruzio ne ecologica, l’emarginazione femminile.

FEMINIST POLITICAL ECOLOGY: GLOBAL ISSUES AND LOCAL EXPERIENCE

Rocheleau, Thomas-Slayter, and Wangari (London, Routled ge Press, 1996)

Esplora il movimento femmi nista nel campo dell’ecologia, dell’economia e della politica in molteplici comunità, dalla fo resta amazzonica del Brasile ai gruppi di attivisti che combatto no il razzismo a New York City.

LA MORTE DELLA NATURA: LE DONNE, L'ECOLOGIA E LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA

Carolyn Merchant (San Franci sco, Harper & Row, 1980)

Il passaggio dalle culture di matrice femminile ai sistemi di pensiero razionali gerarchici dominati dal maschio.

OGNUNO PUÒ FARE LA DIFFERENZA

Julia Butterfly Hill (Corbaccio 2007)

WOMEN’S ENVIRONMENT AND DEVELOPMENT

ORGANIZATION: www.wedo.org

Un’organizzazione a livello mondiale che si occupa di te matiche ambientali e di svilup

9WANGARI MAATHAI – SVILUPPO SOSTENIBILE, DEMOCRAZIA, PACE

po principalmente per quanto con cerne le donne. Sito in inglese.

WOMEN’S ENVIRONMENTAL NETWORK: www.wen.org.uk

Un gruppo di eco-femministe attive su temi legati all’ambien

te e alla salute. Ha sede a Londra. Sito in inglese.

WOMEN IN EUROPE FOR A COMMON FUTURE

www.wecf.org

Un’organizzazione con sede nei Paesi Bassi che sostiene le donne e i bambini che vivono in zone che hanno subito disastri

PARTECIPARE: DISCUSSIONE e ATTIVITÀ

ATTIVITÀ 1

Ecco di seguito alcuni consi gli su cosa possiamo fare ogni giorno per ridurre il riscalda mento globale.

A CASA

• Fare la doccia invece del ba gno in vasca e non farla più a lungo del necessario.

• Spegnere la luce quando non necessaria.

• Abbassare di uno o due gradi il riscaldamento d’inverno e allo stesso modo alzare l’aria condi zionata d’estate.

PER QUANTO RIGUARDA IL TRASPORTO

• Camminare o usare la bici cletta ogni qualvolta sia possi bile (fa anche bene alla salute).

• Usare i trasporti pubblici ovunque siano disponibili.

• Prendere il treno invece dell’aereo quando possibile.

RIUTILIZZARE, RIDURRE E RICICLARE

• Non lasciare aperto lo spor tello del frigorifero troppo a lungo.

• Non lasciare gli apparecchi in stand-by (anche così si consu ma energia).

• Usare lampadine a basso consumo ed elettrodomestici più efficienti dal punto di vista energetico.

• Riutilizzare le borse e gli imballaggi.

• Scegliere prodotti con meno imballaggi.

• Separare per il riciclaggio la carta, il vetro, il metallo e la pla stica (raccolta differenziata).

• Stampare solo quando ne cessario e su entrambi i lati del foglio.

ambientali e che sono impe gnati a ridurre l’inquinamento e a migliorare la propria salute. Sito in inglese.

• Mangiare prodotti locali e di stagione.

• Mangiare meno carne e più frutta e verdura: l’allevamento richiede molta più energia.

• Piantare un albero: la vege tazione cattura il CO2 presente nell’atmosfera.

All’inizio può risultare impegna tivo seguire tutti questi consigli, ma presto ci si abitua e ne vale la pena, perché nel nostro pic colo sentiamo di contribuire ad un cambiamento.

10 ROBERT F. KENNEDY HUMAN RIGHTS ITALIA – SPEAK TRUTH TO POWER

COSA PUOI FARE TU

A LIVELLO LOCALE

L’AMBIENTE CHE CI CIRCONDA

• L’ambiente nel quale vivi ri sponde alle tue esigenze?

• Secondo te potrebbe essere migliorato? Come?

• Gli spazi verdi sono sufficienti?

• Credi che l’amministrazione locale potrebbe/dovrebbe fare di più?

In base alle tue riflessioni, scri vi una lettera all’amministrazio ne locale (sindaco, assessore all’ambiente) per fare presente cosa si potrebbe migliorare.

ambientali e relative culture/al levamenti di almeno quattro Pa esi del mondo (esempio: Sve zia: boschi, fiordi, allevamenti bovini).

• Di cosa necessitano questi Paesi per mantenere inalterate le loro particolarità?

• È possibile che una nostra azione, compiuta in Italia, pos

sa riflettersi sull’ecosistema di un’altra nazione.

Fate una ricerca su quanto il consumo di caffè incide nell’e cosistema dei Paesi produttori.

• Avete mai sentito parlare di global warming?

• Cosa potete fare per diminu irne i rischi?

A LIVELLO NAZIONALE

LA TUTELA AMBIENTALE IN ITALIA

Fate una ricerca sulle campa gne a favore dell’ambiente pro mosse in Italia.

• Qual è la più significativa se condo voi? Perché?

Fate una lista di 10 azioni quo tidiane che, secondo voi, pos sono aiutare a rispettare l’am biente (per esempio: spengere sempre la luce; usare di più i mezzi pubblici etc).

A LIVELLO GLOBALE

RISPETTARE LE DIFFERENZE. Ogni Paese ha le sue differen ze. Fate una lista di particolarità

FLORENCE NIGHTINGALE – DIRITTO ALLA SALUTE © Green Belt Movement

SPEAK TRUTH TO POWER

Robert F. Kennedy Human Rights Italia | via Ghibellina, 12/A – 50122 Firenze | via Pattari 6 – 20122 Milano Disclaimer / Copyright: tutti i contenuti (testi, immagini, grafica, layout ecc.) presenti appartengono all’Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Italy Onlus, come altresì grafica, foto, video ed i contenuti, ove non diversamente specificato.
CORAGGIO SENZA CONFINI www.r italia.org

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
STTP Wangari Maathai – Sviluppo sostenibile, democrazia, pace by RFK Italia - Issuu