Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell' Universita' degli Studi della Campania 'Luigi Vanvitelli' Cattedra di Abilita' Informatiche Professoressa: Alessandra Cirafici Tutor Angelo Esposito Marroccella Federica Casillo A0300643
Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale Universita' degli Studi della Campania 'Luigi Vanvitelli' Cattedra di Abilita' Informatiche Professoressa: Alessandra Cirafici Tutor Angelo Esposito Marroccella Federica Casillo A0300643
Iris van Herpen è un designer di moda olandese che è ampiamente riconosciuta come una delle creatici più talentuose e all’avanguardia che spinge continuamente i confini del fashion design. Fin dal suo primo spettacolo nel 2007 Iris Van Herpen si è preoccupata di inventare nuove forme e metodi di espressione sartoriale combinando i più tradizionali e i più radicali materiali e metodi di costruzione dell’abbigliamento nella sua visione estetica unica. Chiama questo ethos di design “New Couture”. Van Herpen è spesso acclamata come pioniera nell’utilizzare la stampa 3D come tecnica di costruzione di indumenti e come innovatrice che è a suo agio con l’utilizzo della tecnologia come uno dei principi guida del suo lavoro data la natura scultorea e le forme sconosciute.
Iris Van Herpen è nata a Wamel nel 1984. Dopo essersi laureata nel 2006 all’Art Istitute of Arnhem ArtEZ cominciò a lavorare per Alexander McQueen a Londra, nel 2007 presentò la sua prima collezione ad Amsterdam. La sua creatività e il suo fondere scienza e utopia catturarono l’attenzione della Camera Sindacale Francese dell’Haute Couture che la inserì nel proprio calendario ufficiale del 2011. Lo stesso anno l’artista Bjork le commissionò un abito che avrebbe poi indossato per la copertina del suo ultimo album, inoltre il Time ha inserito una sua creazione tra le 50 migliori invenzioni del 2011. Nel marzo del 2013 la designer presenta a Parigi la sua prima collezione ready-to-wear.
Iris Van Herpen ha debuttato a Parigi come membro della Camera Sindacale dell’ Haute Couture con la collezione ‘Capriole’. Ha presentato degli abiti che evocano i momenti prima, durante e dopo un salto nel vuoto con il paracadute. Gli abiti sono un riflesso dei sentimenti estremi provati durante il salto. Per esempio, l'abito composto da forme serpentine fatte di lastre acriliche nere, evoca lo stato mentale del momento prima del salto, quando, come spiega Van Herpen, "tutta la mia energia è nella mia testa e mi sento come se la mia mente stesse serpeggiando attraverso migliaia di curve ".
Per la sua quarta collezione come ospite della Camera Sindacale della Haute Couture, la Van Herpen esplora l’elettricità del corpo. La sperimenta nel campo creativo, riproducendo il movimento tangibile della potenza. Questo movimento viene rappresentato utilizzando le più innovative tecnologie grazie anche alle collaborazioni con artisti e architetti. A questa collezione ha collaborato l’artista Neozelandese Carlos Van Camp che ha
sperimentato l’interazione tra tre milioni di volt e il corpo umano. La stilista olandese Iris Van Herpen è famosa per lo stile molto moderno, spesso definito scultoreo, che combina l’uso di materiali tecnologici ad accostamenti insoliti – acciaio con seta o oggetti di tutti i giorni (ad esempio parti di ombrelli o calamite) – e per l’utilizzo della tecnologia della stampa 3D per alcune creazioni (come nel caso di scarpe o top).
IRIS VAN HERPEN PER DOM PERIGNON Iris Van Herpen è un talento che va oltre la definizione di semplice designer, stilista o creativa. A muoverla è il fuoco sacro della creazione. Ad animarla l'ossessione costante della trasformazione che questa volta l'ha spinta a varcare i confini della moda
per cimentarsi in un'opera creativa che abbraccia il mondo dello champagne. La couturier, infatti, è arri-
vata a Milano per presentare il pack limited edition realizzato per vestire la bottiglia Dom Périg-
non Vintage 2004, esemplare champagne che dopo anni di elaborazioni nelle caves della maison è pronto a celebrare la sua metamorfosi. Ed è proprio la metamorfosi la la parola chiave e il fil rouge di questa collaborazione, suggellata da un'ulteriore creazione di Iris Van Herpen. Ovvero Cocoonase, una speciale scultura 3D
pensata come preziosa porta bottiglia made to order. Un vero e proprio pezzo unico, da produrre esclusivamente su richiesta, che racchiude
tutta l'arte espressiva della giovane stilista olandese.
Il logo si presenta semplice e geometricamente poco artefatto, proprio per questo resta impresso. Sotto sono presenti semplicemente nome e cognome dell’artista.
La casa di moda è ben riconoscibile sul panorama internazionale per il particolare utilizzo dei materiali innovativi, per i tagli e le articolazioni dei manufatti.
WEB COMMUNICATION DEL BRAND nalizzando le varie pagine del brand, si può costatare che le pagine Facebook e Instagram vengono aggiornate quotidianamente sempre cariche di nuove tendenze e dell'ultima news. Il sito ufficiale viene aggiornato ogni qualvolta si realizza una nuova sfilata a seconda dei periodi dell'anno. Ogni collezione presenta le foto della sfilata, foto del backstage, shooting fotografico ed un ampia spiegazione della tendenza seguita.
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IL BRAND OGGI
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ris van Herpen è un designer di moda olandese che è
ampiamente riconosciuto come uno dei creatori più talentuosi e avanzati di moda che spinge continuamente i confini del design della moda. Fin dal suo primo spettacolo nel 2007 van Herpen si è preoccupata di inventare nuove forme e metodi di espressione sartoriale combinando i più tradizionali e i più radicali metodi di costruzione di indumenti nella sua visione estetica unica. Chiama questo ethos di design "New Couture". La Van Herpen è spesso acclamata come pioniera nell'utilizzare la stampa 3D come tecnica di costruzione di indumenti e come innovatrice a suo agio con l'utilizzo della tecnologia come uno dei principi guida del suo lavoro a causa della sua natura scultorea e forma sconosciuta. L'intento è quello di fondere il passato e il futuro in una versione distinta del presente unendo tecnologia e tradizione artigianale di alta moda. La sua visione singolare in combinazione con la complessità delle sue creazioni ha reso a Van Herpen un appuntamento sul calendario di Parigi Haute Couture, dove ha dimostrato da gennaio 2011. Il lavoro della Van Herpen è stato presentato in varie mostre museali, tra cui una grande retrospettiva che sta viaggiando negli Stati Uniti dal 2015, a partire da una durata di sei mesi all'Alto Museo d'Arte di Atlanta. Sei dei suoi vestiti sono stati acquisiti dal Metropolitan Museum of Art di New York e sette delle sue opere sono state esposte nel suo successo del 2016 "Manus x Machina: Fashion in a Age of Technology". Oltre a quanto sopra, le creazioni della Van Herpen sono state esposte al Victoria & Albert Museum di Londra, al museo Cooper Hewitt di New York e al Palais de Tokyo di Parigi, tra gli altri.
Sono stati pubblicati tre libri solisti sul lavoro della designer. "Iris van Herpen" del Museo di Groninger per accompagnare la sua prima mostra personale, "Iris van Herpen: Transforming Fashion" dell'Alto Museo d'Arte per accompagnare il tour museale degli Stati Uniti e, più recentemente, "Iris van Herpen Backstage" O 'Donovan.Van Herpen ha ricevuto numerosi premi dal 2009. Tra i quali figurano il premio ANDAM Grand Prix (2014) e il Gran Premio della commissione europea STARTS (2016). A causa dell'interesse di Van Herpen per un approccio multidisciplinare alla creazione che va al di là della moda, ha spesso collaborato con vari artisti come Jolan van der Wiel e Bart Hess e architetti come Philip Beesley e Benthem e Crouwel Architects. L'interesse del progettista per la scienza e la tecnologia ha portato a continue conversazioni con CERN (l'Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare) e MIT (Massachusetts Institute of Technology). Viceversa, il punto di vista estetico la Van Herpen ha ispirato collaborazioni con musicisti e attrici come Björk, per i quali video e viaggi van Herpen ha creato diversi abiti, Tilda Swinton, Gwendoline Christie e Grimes. I suoi progetti speciali comprendono la vestizione dell'attrice Scarlett Johannson nel film "Lucy", vestito Beyoncé nel suo video "Mine" e creando costumi per l'Opera di Parigi e il Balletto di New York City. Iris van Herpen ha collaborato con il coreografo Benjamin Millepied, suo seguace. I suoi prossimi progetti includono costumi per la società di ballo Sasa Waltz a Berlino. Oggi van Herpen continua a lavorare nel suo studio di Amsterdam, dove nascono nuove idee e dove gli ordini di Haute Couture sono studiati minuziosamente per la sua clientela globale, ogni creazione che passa attraverso le mani della progettista.