Federica Selleri Portfolio
INDICE
Presentazione
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Progetti Azimut Il Grande Gioco dei Lazzi Roma 2024 Vortex Museo Morbidelli Raccoon Urbino. luoghi/non luoghi Anonime identitĂ
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Extra Handmade
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“[...] Ma ogni idea che non s’è ancora realizzata somiglia straordinariamente a un’utopia; non si farebbe mai niente se si giudicasse che niente è possibile salvo quello che esiste già.”
Simone de Beauvoir, I Mandarini
Presentazione
Federica Selleri n. 27/02/1992, Bologna Diploma di I livello in Progettazione Grafica e Comunicazione Visiva presso ISIA Urbino (2011/2015) MaturitĂ classica presso Liceo Classico Marco Minghetti, Bologna (2006/2011)
contatti email skype web
fede.selleri1@gmail.com fedeselleri www.behance.net/fedeselleri www.cargocollective.com/patchwork
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Competenze tecniche
Altro
Adobe Illustrator CS5/CS6 InDesign CS5/CS6 Photoshop CS5/CS6 Premiere CS6 Presps 6 Sistema operativo Macintosh Numbers Keynote Sistema operativo Windows Word Power Point Excel Linguaggio HTML 5 e CSS 3 Fondamenti di JavaScript Wordpress Nodebox Arduino
Calligrafia Legatoria Tecniche di stampa artigianali Illustrazione Pop-up e cartotecnica Scrittura creativa Fotografia
Lingua italiano / inglese (certificazione FCE, marzo 2010)
Plus Abilità a lavorare in gruppi/team Planning e organizzazione Conoscere nuove realtà Sperimentazione a 360° Semplificazione e schematizzazione “Non si smette mai di imparare”
Urbino, maggio 2014
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Progetti - Azimut
Il progetto Azimut nasce dalla volontà di creare un prodotto editoriale che potesse essere, allo stesso tempo, una narrazione e una guida e da cui il fruitore possa trarre divertimento e crescita. Una guida per chiunque voglia approcciarsi al mondo della progettazione grafica , un romanzo che narra la vita di un ragazzo normale, alle prese con la vita di tutti i giorni e i problemi che deve affrontare. È un progetto a disposizione di tutti, di cui ogni studente e ogni interessato può usufruirne, anche attraverso un libro interattivo. Riteniamo importante mettere le nostre esperienze e le nostre conoscenze a disposizione di chiunque sia interessato ad approfondire alcuni temi caratterizzanti del mestiere del progettista grafico. Una particolarità del romanzo è la mancanza di riferimenti temporali e spaziali: attraverso questo anonimato fisico ogni lettore può collegare più facilmente il mondo raccontato nel libro alla realtà in cui vive, vivere quindi più a fondo e più realisticamente l’avventura raccontata.
Progetto di Federica Selleri, Daniele de Rosa, Sonia Poto materia: Modulo Editoria
a.a. 2012/2013 ISIA Urbino
nella pagina accanto Logo del progetto.
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“Subito i rumori si attutiscono, come dentro una matassa di cotone, gli occhi scorrono rapidamente lungo gli scaffali, cercando di combinare nomi e colori, associare titoli a ricordi, a lezioni seguite e nozioni imparate. Cerca distratto tra i grandi libri cartonati di fotografia, sempre con le copertine in bianco e nero e la sovracoperta consumata in cima, come se portasse sopra di sé una particella di ogni dito che l’ha sfogliato.”
in alto Testo tratto dal romanzo scritto a più mani. in basso La copertina del volume A6 con il romanzo e le guide - poster.
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Il prodotto finale realizzato è un libro-guida in fomrato A6. L’interno ha una composizione classica volutamente minimalista, in modo tale da evidenziare il piÚ possibile il sistema di riferimento delle parti della guida, che viene poi ripreso dagli approfondimenti alla fine del libro. Le variabili visive utilizzate sono un piccolo cerchio pieno a fianco della prima linea di testo dove inizia la guida e un triangolo con lo stesso colore dove finisce. Questo sistema permette quindi di avere due diversi livelli di lettura nello stesso oggetto, il romanzo e la guida.
Particolare dell’interno del libro con un esempio di indicatore (triangolo marrone) dei punti di interesse nel testo.
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in alto Segnalibri con UV serigrafico che riprendono i colori delle guide tematiche. in basso Shopper serigrafate con il logo del progetto.
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ISIA
ISIA
ISIA places
carta punto riciclo taglierina taglierina elettrica rilegatrici centro stampa stampante plotter incisione biblioteca
Azimut .Intro .abitudini
.metafisica
.casualità
.sorrisi
.Capitolo 5
.Capitolo 6
[...] carta stampa stampa d’arte biblioteca strumenti rilegatura
Mattina. Il suono meccanico della solita sveglia riesce ancora a farlo sobbalzare e a interrompere la tranquilla sequenza di immagini che la notte gli ha concesso di trasmettere nella mente. Sono le ultime lezioni, è meglio non prenderla troppo comoda. La routine è sempre la stessa, vestiti di ieri e caffé, Mac e zaino, chiavi di casa e portafoglio e via. Ormai la strada potrebbe percorrerla a occhi chiusi, conosce ogni singolo mattone delle pareti, ogni pietra che calpesta sulla strada. Il negozio di giocattoli di legno sempre alla sua sinistra, sempre vuoto dentro ma pieno fuori; quella bottega piena di qualsiasi oggetto sia mai stato pensato e realizzato dall’uomo e il suo proprietario, sempre sull’uscio con fare arcigno, assomiglia più a un marinaio di una baleniera che a un bottegaio. Le scale bianche del duomo, piene di giovani, di turisti, di famiglie che si riposano dai loro giri quotidiani, i bar di fronte con le tazzine da caffé che tintinnano e il profumo di paste. Supera tutto, come sempre, lo lascia alle spalle come se stesse per entrare in un altro mondo, e forse è un po’ così.
[...]
A
A
in alto Alcune schermate dell’app M.A.P., per la geolocalizzazione dei punti di interesse. a sinistra Una schermata del libro interattivo per iPad.
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Progetti - Il Grande Gioco dei Lazzi
Il Grande Gioco dei Lazzi è un gioco da tavolo con interventi cartotecnici di paper engineering. Un gioco per adulti e ragazzi che nasce da un’approfondita ricerca sia iconografica che contenutistica, riguardo la storia del teatro nel contesto europeo e soprattutto italiano. Ho scelto come argomento il teatro perché ritengo sia un tema a tutt’oggi poco sviluppato nell’ambiente del gioco. Osservandone i mutamenti e le caratteristiche nel corso delle varie epoche si riscontrano fin da subito aspetti interessanti e applicabili alla sfera ludica. In particolare, il periodo di massima fioritura della Commedia dell’Arte, tra il tardo Cinquecento e il primo Settecento, si è rivelato essere il più ricco di spunti. Queste suggestioni visive e letterarie si prestano molto ad essere inserite all’interno di un gioco. È un gioco di strategia con l’obiettivo immediato di condurre ogni personaggio al completamento degli obiettivi assegnati; e l’obiettivo più profondo di fornire al giocatore, curioso del teatro, la consapevolezza delle strutture tipiche degli intrecci della Commedia dell’Arte e delle interazioni tra i personaggi che ne fanno parte. Il desiderio di creare una struttura scenografica coinvolgente come nella realtà, in cui il giocatore si senta davvero una particolare maschera all’interno della sua storia, del suo ambiente, mi ha condotto a voler creare una vera e propria architettura. Le scene e le interazioni devono essere dei veri percorsi fisici in cui immergersi completamente: per questo il tabellone di gioco è stato realizzato con tecniche cartotecniche e di paper engineering.
Progetto di tesi Diploma accademico di I livello
a.a. 2013/2014 ISIA Urbino
nella pagina accanto Una delle carte progettate per il gioco.
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dall’alto, in senso orario Tabellone di gioco chiuso e ripiegao su se stesso Tasche contenenti le carte del gioco Particolare del titolo e sottotitolo del gioco Dettagli strutturali del tabellone
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in alto Tabellone di gioco aperto e disteso nella pagina accanto Due dei cinque ambienti presenti nel gioco
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Progetti - Roma 2024
Il progetto prevedeva la realizzazione del sistema di immagine coordinata per una ipotetica Olimpiade ospitata a Roma nel 2024. Inizialmente, attraverso piccoli gruppi, è stata effettuata una ricerca approfondita sulla città di Roma e sulle Olimpiadi più in generale, sia storicamente che a livello di progettazione grafica. Attraverso un questionario online è stato chiesto a diverse persone quale idea e percezione avessero della città di Roma, sia a livello visivo che sociale. Successivamente ho scelto alcuni aspetti emersi dalla ricerca e dalle risposte ottenute da cui partire per la costruzione del logo. Partendo dall’eredità storica e cultrale della città, ho scelto il tema delle connessioni tra passato e presente espresso nella griglia di strade che attraversano Roma e dintorni: su una antica mappa stradale ho costruito una griglia che ho utilizzato come schema per la realizzazione del logotipo, che richiama sia le forme geometriche sia la pietra, levigata e sfaccettata.
materia: Comunicazione d’impresa
a.a. 2013/2014 ISIA Urbino
nella pagina accanto La copertina del manuale d’uso.
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in alto Realizzazione della griglia partendo da una antica mappa stradaria di Roma in basso Costruzione del lettering del logo
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Aa Bb Cc Dd Ee Ff
Armata font 15 pt
The quick brown fox jumps over the lazy dog
Aa Bb Cc Dd Ee Ff The quick brown fox jumps over the lazy dog
Armata font 27 pt
Versione finale del logo e tipografia utilizzata
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Esempio di trattamento delle immagini per la realizzazione dell’advertising legato all’evento
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Materiale per la promozione dell’evento e un esmepio di ticket per un evento della manifestazione
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Progetti - Vortex
Il progetto prevedeva la realizzazione di una Data Visualization che rappresentasse in maniera efficace un aspetto della vita quotidiana attraverso la misurazione di alcune attività che si svolgono durante il giorno. Io personalmente ho scelto di rappresentare la quantità e la tipologia delle diverse attività che ho svolto tutti i giorni per un mese e mezzo, al fine di osservare la presenza di un eventuale cambiamento delle mie abitudini in relazione alle attività svolte durante il giorno. Ho trascritto giorno per giorno l’orario, la tipologia e la durata delle diverse attività che ho preso in esame, inserendo poi questi dati in un programma chiamato Nodebox che attraverso una serie di calcoli e funzioni costruisce un diagramma in cui è possibile regolare e definire le forme e i colori delle figure che rappresentano i dati. Una volta ottenuto lo schema ordinato da Nodebox, ho utilizzato Illustrator per sistemare le forme e organizzarle all’interno del poster finale.
materia: Design dell’interfaccia II
a.a. 2013/2014 ISIA Urbino
nella pagina accanto Lo schema dei dati realizzato con Nodebox.
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nella pagina accanto Il poster finale della visualizzazione. a sinistra Alcuni esempi del funzionamento di Nodebox.
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Progetti - Museo Morbidelli
Il progetto consiste nell’ideazione di un’immagine coordinata per il Museo Morbidelli di Pesaro, che ospita una vasta collezione di motociclette d’epoca di diversi marchi tra cui anche la stessa Morbidelli, che negli anni Sessanta e Settanta produceva motociclette da corsa. Nelle motociclette d’epoca la carena esterna lasciava scoperto, interamente o in parte, il motore, il vero e proprio cuore della moto. Inoltre, la stessa casa motociclistica Morbidelli aveva all’epoca progettato diverse tipologie di motore, dal 50 cc al 250 cc. Era quindi interessante utilizzare le varie parti del motore per creare un’identità forte, che comunichi l’importanza e il ruolo che questa azienda ha avuto non solo a livello sportivo ma anche a livello industriale e progettistico. Dopo varie prove, come parti del motore ho scelto le tre componenti principali, quelle da cui nasce l’energia per muovere ogni mezzo automatizzato: l’albero motore, la biella e il pistone.
materia: Progettazione grafica
a.a. 2013/2014 ISIA Urbino
nella pagina accanto Il logo finale realizzato per il Museo.
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in alto Shopper che richiamano il logo e l’attività del Museo. nella pagina accanto Carta intestata, buste e biglietti da visita con il logo definitivo.
raccoon raccoon
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Progetti - Raccoon
Raccoon è una font semplice, pensata per brevi titolazioni e/o frasi di spiegazione. I suoi contrasti sono molto pronunciati, soprattutto tra aste verticali e spessori orizzontali. Nella versione Regular qui presentata i glifi sono leggermente allungati e gli occhielli sono molto larghi. L’asse è inclinato di circa 15°, mentre le aste orizzontali sono sottili e aperte; inoltre è abbastanza squadrato, a differenza dei caratteri bodoniani di cui riprende in parte l’importanza dei contrasti. Non è indicata per testi correnti, specialmente a corpo molto basso, poiché i contrasti elevati renderebbero molto difficile e faticosa la lettura. È adatto per essere utilizzato in contesti di tipo commerciale, con pochi elementi grafici vicino e linee semplici e sottili. La versione Bold della font Raccoon accentua le caratteristiche già evidenziate nella presentazione della versione Regular; gli spessori verticali delle aste e delle lettere tonde sono aumentati in proporzione da entrambi i lati, sia esterno che interno. La misura dell’aumento ha poi subito piccole variazioni per correggere alcuni problemi ottici che l’uguaglianza esatta causava. Gli spessori orizzontali non subiscono un cambiamento troppo radicale, in maniera tale da mantenere una continuità stilistica con la versione base. L’aumento degli spessori lo rende simile a un carattere quasi bodoniano, con un contrasto molto elevato, le lettere leggermente allungate e l’asse lievemente inclinato.
materia: Progettazione di caratteri
a.a. 2012/2013 ISIA Urbino
nella pagina accanto Esempio di visualizzazione della font
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the quick brown fox jumps over the lazy dog
the quick brown fox jumps over the lazy dog
the quick brown fox jumps over the lazy dog the quick brown fox jumps over the lazy dog
the quick brown fox jumps over the lazy dog
the quick brown fox jumps over the lazy dog Testi correnti nelle versioni Regular e Bold nella pagina accanto Schizzi manuali per la definizione delle forme
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Progetti - Urbino. luoghi / non luoghi
Il progetto è nato dalla volontà di riuscire ad identificare un luogo in maniera inusuale e non istituzionale. Il punto di partenza della ricerca è la teoria dei non-luoghi di Marc Augé. L’intenzione è quella di indagare, anche a livello sociale ed identitario, il territorio della città di Urbino. Riguardo alla modalità di rappresentazione del territorio, la scelta è ricaduta sulla sequenzialità fotografica secondo la quale il racconto viene strutturato su più piani narrativi. I non-luoghi fanno parte di una teoria elaborata dall’antropologo Marc Augé nel libro “Non-Lieux” edito nel 1992. Con questo neologismo Augé intende “uno spazio che non può definirsi identitario, relazionale e storico” includendo in questa categoria aree come le infrastrutture per i trasporti, i trasporti stessi, i supermercati, ecc. Il non-luogo è uno spazio di individualità solitaria, di passaggio, di commercio “muto” in cui la persona assume i tratti di cliente/ fruitore, in cui l’individuo non si ritrova mai pienamente. Urbino è un non-luogo, è un polo universitario e una città di studenti. Ma gli studenti vanno e vengono, riempiono e svuotano la città-contenitore; si incontrano in alcuni luoghi e a volte si ammassano senza che avvenga socializzazione. Questo è anche un problema politico dettato dalle istituzioni, ma spesso è semplicemente un aspetto comportamentale. L’intenzione di questo progetto è raccontare Urbino indagando la sfera sociale e comportamentale in relazione ai luoghi e non semplicemente alle persone. Si diventa, quindi, osservatori distanti e oggettivi del territorio che viene però raccontato in maniera soggettiva.
Progetto di Federica Selleri, Daniele de Rosa, Sonia Poto, Chiara Pini, Lorenzo Barbaresi materia: Fotografia
a.a. 2012/2013 ISIA Urbino
nella pagina accanto Fotografia di Borgo Mercatale, Urbino
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Borgo Mercatale, Urbino Gennaio 2013
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Alcune pagine del libro “Urbino. luoghi / non luoghi�
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Progetti - Anonime identità
Il progetto si sviluppa attraverso la creazione di un dittico fotografico. Il tema centrale, come è stato già detto è l’identità che viene rappresentata da capi di abbigliamento di diversisoggetti, accompagnati da oggetti, ma con una totale assenza umana. La ripresa è dall’alto e appare frontale agli occhi del lettore, che si trova, nel primo scatto, una serie di vestiti posizionati secondo una posa realistica. Nel secondo scatto del dittico, l’identità sotto forma di vestiti è messa sottovuoto. La plastica aderisce al contenuto che rimane soffocato e preservato dall’esterno, mantenendo la posa, in un ambiente protetto. Gli elementi vengono soffocati e sono pronti per essere catalogati e conservati in un archivio immaginario che è la nostra memoria. La mancanza di riferimenti ulteriori porta il lettore ad immaginare (e stereotipare) la figura che riempie quegli abiti e la serialità degli scatti suggerisce una catalogazione più ampia di anonime identità. La creazione di un archivio dà la possibilità di recuperare la propria identità, forse mutata nel tempo, che è stata congelata in un istante di vita, come la fotografia stessa fa. Il formato quadrato ricorda infatti la Polaroid, mezzo istantaneo e fortemente legato all’idea di memoria. Il fondale bianco porta con sé il concetto di reperto e crea un’ambientazione sospesa, atemporale che decontestualizza ed isola ancor più il soggetto. Un “diaframma” tra noi e la realtà, tra il tempo che scorre e quello immortalato per sempre.
Progetto di Federica Selleri, Daniele de Rosa, Sonia Poto, Chiara Pini, Lorenzo Barbaresi materia: Fotografia
a.a. 2012/2013 ISIA Urbino
nella pagina accanto Il mio scatto personale del progetto.
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dall’alto, in senso orario Scatti di Daniele de Rosa, Lorenzo Barbaresi, Sonia Poto, Chiara Pini
Extra - Handmade
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Durante il primo anno di corso presso l’ISIA, ho frequentato il corso di Laboratorio di Basic design, in cui ho appreso alcune tecniche di cartotecnica e legatoria. Essendomi appassionata alla materia, ho continuato a imparare altre tecniche con cui realizzare piccoli libri e agende, generalmente utilizzando materiali di recupero e carte riciclate.
nella pagina accanto Libro in formato A6 con dorso morbido in pelle e rivestimento con una vecchia cartina topografica delle Dolomiti
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Alcuni particolari del libro “Route�, realizzato con carte diverse e pelle.
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Libro “Alice”, sulla copertina è incollata un’incisione a puntasecca che richiama la favola di Alice nel Paese delle Meraviglie.
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Libro “Filo�, con cucitura a vista e dorso tondo.
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in alto Libro “Blue”, con pagine ricavate da una Gazzetta Ufficiale. in basso Libro “Double, con carte diverse all’interno.