Enrico Mattei iniziò ad interessarsi alla questione energia nel 1945, quando fu nominato da Cesare Merzagora commissario liquidatore dell’Agip, azienda fascista. Entrato in contatto con questa azienda, si rese conto delle enormi potenzialità che poteva avere il metano nello sviluppo del Paese. Contattò
dunque Raffaele Mattioli, allora segretario generale della Camera del Commercio, al quale chiese i finanziamenti per portare avanti
l’Agip. Mattioli concesse il fido, ma come garanzia chiese l’azienda personale di Mattei che al tempo era l’Industria chimica lombarda.
Mattei accondiscese alla richiesta e pronunciò in quell’occasione una frase che ci dà la dimensione di quale grande uomo fosse.
Disse: “non m’importa di esser ricco in un Paese povero”. ING. GIUSEPPE ACCORINTI