enerAGRIa 4.0
Il Parco dell’Energia delle Valli (Val d’Agri, Val Camastra, Val Melandro)
Si ringrazia per la collaborazione e le proposte:
ProprietĂ letteraria riservata Editore
ENERBAS srl
1a edizione 2011 2a edizione 2012 3a edizione 2013 4a edizione 2014
Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Potenza
Tutti i riferimenti ad aziende, istituzioni, enti e affini, cosÏ come l’uso di fotografie, mappe, illustrazioni e affini sono presenti in questa pubblicazione ad esclusivo scopo didattico e divulgativo.
Comune di Brienza
Comune di Calvello
Comune di Grumento Nova
Comune di Montemurro
Comune di Spinoso
Comune di Tramutola
Comune di Viggiano
Pubblicazione interattiva
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INTRO 4
CAPITOLO 3
Un Parco dell’Energia in Basilicata
6
LE TAPPE 93
enerAGRIa 4.0
8
Tappa 1_NRG hub, Grumento Nova
La società contemporanea:”panta rei” da materiale ad immateriale
9
Tappa 2A_Museo di Grumentum 97
La destagionalizzazione 11 Il genius loci
11
CAPITOLO 1
13
CAPITOLO 1.1
14
Basilicata: Natura, Cultura ed Energia
CAPITOLO 1.2
Tappa 2B _ Parco archeologico, Grumentum 99 Tappa 3A_ Centro didattico, Cacciatizze
100
Tappa 3B_ Palacamastra, Calvello
107
Tappa 4A_Affioramenti, Centrale idroelettrica, Tramutola
109
FOCUS PETROLIO / CENNI STORICI
110
Tappa 4B_Palazzo Terzella, Tramutola
118
32
FOCUS TECNOLOGIA 128
38
Sopralluogo 39
Tappa 5A_Castello Caracciolo, Brienza
130
FOCUS MULINI DI BRIENZA 136 Tappa 5B_Micro turbina, Brienza 140 Tappa 6A_Centro Olio Val d’Agri, Viggiano
141
Tappa 6B_Parco fotovoltaico, Viggiano
142
Il landmark 48
Tappa 7_Villa del Marchese, Viggiano
143
Il diagramma esposizione 49
Tappa 8A_Parco eolico, Montemurro
151
Tappa 8B_Convento San Domenico, Montemurro
152
Abstract 42 Il percorso 44
CAPITOLO 2.1 52 NRG hub 53
Tappa 9_La diga, Montemurro/Spinoso 158
FOCUS TECNOLOGIE 60
Aree di sosta proposte 159
CAPITOLO 2.1.1 67 NRG intro 68 CAPITOLO 2.1.2 74 NRG info 75 CAPITOLO 2.1.3 86 NRG garden 87
CAPITOLO 2.2 90 NRG domus
4
96
15
NRG point 33
CAPITOLO 2
92
91
Proposte per percorsi di approfondimento
Capitolo 4 MACRO-STIMA DEI COSTI
160
164 165
5
NTRO
Un Parco dell’Energia in Basilicata A livello nazionale ed internazionale la questione energetica sta assumendo un peso sempre più rilevante per la crisi dei modelli tradizionali di
valorizzazione per la regione. È necessario quindi attivare iniziative di largo respiro sull’energia per “restituire” il tema alla popolazione locale e per liberarne le potenzialità come fattore di sviluppo territoriale.
Un Parco dell’Energia in Val d’Agri La Val d’Agri è un territorio fondamentale per la produzione di energia nella
approvvigionamento, per la crescente attenzione del mondo alla sostenibilità
regione, caratterizzato dalla presenza di diverse tipologie di fonti energetiche. […]
ambientale e per le profonde innovazioni che stanno investendo tecnologie
[…] Il Parco dell’Energia si prefigge tre grandi obiettivi:
produttive e fonti di energia.
• Circa l’80% dell’energia primaria utilizzata nel mondo proviene dai
• •
combustibili fossili (35% dal petrolio, 21,2% dal gas e 23,3% dal carbone).
• La disponibilità di queste risorse non è illimitata. • L’unica possibilità di una soluzione alla crisi energetica globale sono il risparmio energetico, la stabilizzazione dei consumi e le fonti rinnovabili, ovvero le fonti di energia che si ricostituiscono in un tempo paragonabile con il tempo del loro consumo.
Essere considerato un luogo di riferimento per apprendere l’uso sostenibile dell’energia e per sviluppare nuove soluzioni di risparmio energetico
•
Servire da strumento di riappropriazione del territorio, utilizzando l’energia come mezzo per dare valore alla regione.
La principale chiave di lettura del parco è la ricerca di soluzioni ecocompatibili (non semplice sensibilizzazione ai temi ambientali) per la produzione e l’uso dell’energia: i visitatori del parco scopriranno tutti i mezzi a loro disposizione
L’energia è un tema centrale per il futuro del mondo e per il domani dell’Italia. È
per agire positivamente in materia di produzione e consumi energetici, rispetto
necessario moltiplicare le iniziative di informazione sui temi energetici che oggi
dell’ambiente naturale e sviluppo sostenibile e duraturo. Problematiche, queste,
non possono prescindere dai concetti di sostenibilità e risparmio energetico.
che investono tutti i settori della vita quotidiana: la casa, gli spostamenti,
La Basilicata ha un legame molto stretto con l’energia e può essere considerata
l‘alimentazione e gli altri tipi di consumo.
la regione simbolo dell’energia in Italia:
Si vuole inoltre dimostrare come la ricerca pubblica, le sperimentazioni e
• La Basilicata, con circa 32,35 milioni di barili di petrolio estratti nel 2007
l’elaborazione di nuovi prodotti da parte del settore privato contribuiscano a
(corrispondenti al 74,78% della produzione complessiva nazionale) è la principale regione per produzione di petrolio in Italia.
proporre nuove alternative per una migliore qualità di vita nel rispetto dei principi dello sviluppo sostenibile.
• Le fonti rinnovabili contribuiscono in maniera determinante alla produzione
Il Parco, di livello internazionale, tratterà il tema delle eco-energie in modo
di energia elettrica con circa il 31% della produzione totale regionale,
innovativo, utilizzando strumenti di tipo ludico e pedagogico. Verrà realizzato
essenzialmente per effetto dello sfruttamento dell’energia eolica e di quella
seguendo tre principali elementi progettuali:
idroelettrica. Questa centralità della Regione nel sistema energetico nazionale non si è ancora tradotta in autentica risorsa per la popolazione locale la quale ha percepito, fino ad oggi, soprattutto gli aspetti negativi di questa situazione (inquinamento ambientale, invasione del territorio) senza coglierne il potenziale di sviluppo e
6
Diventare un grande attrattore locale e un volano per lo sviluppo del territorio
• • •
Didattica esperienziale Spettacolarizzazione Parco diffuso
Il modello di Parco prescelto unisce gli elementi di rigore scientifico e di education di un museo scientifico con il coinvolgimento emotivo e il divertimento di un
Le energie
parco tematico. Dovrà inoltre rappresentare “la via italiana” alla realizzazione di un parco scientifico ricorrendo a soluzioni creative, originali ed efficienti per ricreare un ambiente unico e differenziante rispetto all’offerta nazionale e internazionale. L’obiettivo progettuale è quello di rendere emozionante la visita
L’attuale diffusione della consapevolezza di una necessaria, ed urgente,
del Parco con il supporto di tecnologie specifiche, in particolare digitali
trasformazione dei modelli di sviluppo e di gestione delle risorse energetiche
(ambienti digitali sensibili e interattivi), ed utilizzando logiche di narrazione
ed ambientali, ha determinato il crescente interesse verso possibili soluzioni
cinematografiche (multimedia, scenografie, ecc.).
riguardanti gli stili di vita e l’educazione alla sostenibilità ambientale.
Il Parco si inserisce all’interno di una rete di percorsi (pedonali e non) che
Per quanto riguarda gli stili di vita, le più recenti disposizioni normative a livello
creano un sistema di parco diffuso sul territorio, formato da punti strategici
nazionale, stanno infatti recependo un atteggiamento, diffuso in Europa e nel resto
che abbiano come filo conduttore il tema energia. I percorsi suggeriti potranno
del mondo industrializzato e in via di sviluppo, di maggiore e condivisa sensibilità
ad esempio seguire logiche tematiche di apprendimento (visita ai luoghi di
nei confronti delle trasformazioni in atto, per quanto concerne il crescente numero
produzione), di sperimentazione (prova di veicoli a basso consumo/impatto), di
di dispositivi di uso quotidiano, ed il conseguente fabbisogno energetico. Tale
approfondimento storico-culturale (le fonti energetiche del passato).
sensibilità ha come obiettivo una strategia di riduzione degli impatti ambientali e delle
I luoghi legati alla produzione di energia (Impianti di perforazione, Centro
emissioni nei processi di generazione, trasformazione ed utilizzo dell’energia.
Olio per la raccolta ed il primo trattamento del petrolio, Diga del Pertusillo)
Di conseguenza emerge come centrale il ruolo dell’educazione ad una nuova
costituiscono forti punti di attrazione e curiosità per i visitatori. L’obiettivo è quello di renderne la visita particolarmente coinvolgente. Si potranno, ad esempio, realizzare percorsi di visita che, grazie all’ausilio di tecnologie avanzate, consentiranno l’esplorazione di punti solitamente non accessibili al pubblico. Il tema della sostenibilità energetica ed il modello di Parco identificato si rivolgono naturalmente ad un target ampio e differenziato in cui ciascuna componente potrà trovare forti elementi di richiamo e interesse:
•
Scuole, con visite guidate e laboratori di approfondimento per studenti ed insegnanti
• •
di “educazione energetica”. Un’educazione ai consumi per crescere più consapevoli dal punto di vista dell’ambiente e della responsabilità verso il futuro. Le attuali modalità di integrazione architettonica dei dispositivi e sistemi consolidati per la produzione di energia da fonti rinnovabili non risulta a nostro avviso adeguata alla realizzazione di manufatti e paesaggi armonici con il paesaggio antropizzato, in particolare in area di interesse naturalistico ambientale. Nei casi migliori tali dispositivi sono celati, mentre sarebbe possibile pensare ad interventi reversibili, con alte potenzialità di trasformazione, aggiornamento e smaltimento. Proponiamo pertanto un Sistema Ambientale dell’Energia, attraverso una serie
Famiglie, con attività didattiche e ludiche mirate Turisti e gruppi organizzati, con un’offerta turistica integrata che promuoverà la visita e la permanenza sul territorio
•
sensibilità alle questioni della sostenibilità ambientale, soprattutto in termini
Esperti della materia e ricercatori, con workshop e convegni su tematiche di attualità scientifica.
di interventi mirati, integrati al sistema paesaggistico e ambientale esistente, che si configurino come supporti e interfacce per la definizione di un percorso didattico percettivo dell’integrazione tra paesaggio naturale e paesaggio antropizzato dell’energia. [fonte: Energheia]
Andrea Granelli e Stefano Santini, fondatori di Kanso
7
enerAGRIa 4.0
versioni, ma vuole creare nuovi scenari:
• introducendo il riutilizzo e/o la rifunzionalizzazione di edifici dismessi presenti sul territorio;
• creando un Hub da cui partire e in cui introdurre il discorso energia; • portando più massicciamente le nuove tecnologie negli allestimenti; • allargando il target di riferimento anche a studenti universitari e specialisti del settore;
• creando un’offerta mirata alla destagionalizzazione del turismo; • utilizzando in modo maggiore e più efficace la realtà aumentata nella pubblicazione.
enerAGRIa 4.0 vedrà protagonista un altro paese, Brienza, che fungerà da connessione con la Val Melandro di cui fa parte. Inoltre il progetto ben si confronta con le tematiche che si stanno affrontando Il progetto enerAGRIa, presentato nella sua prima versione nel 2011, ha subito in questi anni diverse evoluzioni progettuali. La prima versione presentava un Parco diffuso con installazioni ludicodidattiche e punti di interesse come centrali energetiche ed emergenze culturali, distribuite in 4 paesi della Val d’Agri. Successivamente, in enerAGRIa 2.0, alcuni paesi venuti a conoscenza del progetto hanno voluto offrire le emergenze energetiche e culturali presenti nel proprio territorio, portando i comuni coinvolti da 4 a 6, allargando il network dalla Val d’Agri alla Val Camastra e dimostrando come il Parco diffuso si possa facilmente implementare.
enerAGRIa 3.0 ha avuto l’obiettivo di portare il progetto sul web attraverso la creazione di:
• • • • • •
delle molte definizioni “il grado di intelligenza di una città dovrebbe essere valutato secondo 6 assi: economia (economy), mobilità (mobility), ambiente (environmental), persone (people), tenore di vita (living) e governo (governance) ”
(1 e 2).
enerAGRIa lavora:
• mettendo in rete i paesi coinvolti nel progetto, facendoli dialogare, aumentando le opportunità di confronto e arricchimento culturale;
• educando alle buone pratiche e alla conoscenza e uso consapevole dell’energie;
• riusando e rendendo efficienti edifici e strutture preesistenti (anche di pregio storico e architettonico);
• cercando di vivacizzare l’economia del territorio.
una pubblicazione digitale sul social network ISSUU FEEM Basilicata; animazioni grafiche 3D visibili con la realtà aumentata da brochure; un sito internet dedicato (www.eneragria.it); brochure digitali scaricabili dal sito dedicato; un canale youtube contenente video-spot del tour energetico; una voce del portale Val d’Agri dedicata ai percorsi energetici già disponibili.
enerAGRIa 4.0 non si pone solo come un’estensione delle precedenti
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in Europa negli ultimi anni: le Smart Cities (Città intelligenti). Secondo una
FONTI: 1 Smart cities http://smartcities4me.blogspot.it/2012/04/cose-una-smart-city-le-definizioni.html 2 Giffinger, Rudolf; Christian Fertner, Hans Kramar, Robert Kalasek, Nataša Pichler-Milanovic, Evert Meijers (2007). “Smart cities – Ranking of European medium-sized cities”. http://www.smart-cities.eu/. Vienna: Centre of Regional Science. Retrieved 2009-11-11.
La società contemporanea: “panta rei” da materiale ad immateriale
dell’aggiornamento in tempo reale grazie al digitale. Non a caso la tecnologia è stata la prima interprete, o forse la concausa, dello sviluppo della
società immateriale. Essa è un supporto veloce e infinitamente malleabile, riconfigurabile, implementabile, in mano all’umanità. In poco tempo, con poche risorse, è possibile riadattare un ambiente: l’investimento iniziale è minimo, l’implementazione è un costo di gestione previsto ma ridotto. La tecnologia ha un ulteriore vantaggio: crea network. Grazie ad internet e a tutti i servizi, le app e i software nati intorno ad esso, le persone comunicano fra loro molto più velocemente, percorrendo enormi distanze in poco tempo. Da qui un aumento della conoscenza delle diversità che diventano a loro volta ulteriore materiale innovativo, altro capitale immateriale in grado di generare scenari nuovi e provocatori. La conoscenza e l’esperienza passano così con maggiore naturalezza attraverso il linguaggio immateriale: utilizzando le tecnologie a disposizione piuttosto che limitarsi ai tradizionali supporti didattici, l’apprendimento diventa più
La società contemporanea vive una contraddizione in termini. Se un tempo la
completo e immersivo, catapultando i fruitori verso gradi di complessità e di
società si organizzava e si programmava intorno alla produzione di beni reali e
lettura della realtà impensabili in passato.
tangibili, oggi non è più così. La produzione, infatti, riguarda più la creazione di
«Gli strumenti della Società dell’Informazione accelerano i processi cognitivi,
servizi ed esperienze piuttosto che la realizzazione di beni veri e propri. Se poi si considera l’economia, ci si rende conto come essa ormai sia ben lontana da quella reale.
ampliano la necessità di continuo confronto e aggiornamento, fino a incidere sulle metodologie della formazione e della ricerca. Cambia così il nostro rapporto con la conoscenza, la rete, in particolare, diviene un “turbo” del capitale relazionale,
In particolare si parla, in molti campi di ricerca, di un passaggio dal capitalismo
andando a comporre, assieme al capitale umano e organizzativo, le tre dimensioni
tradizionale al capitalismo umano. Il capitale non è più il bene come può
dell’intangibile. Da questo trinomio dipende il vantaggio competitivo e quindi il
essere un prodotto, un gioiello o un edificio, bensì risiede nell’inventiva umana,
successo delle imprese più innovative».
nella capacità da parte delle persone di leggere la realtà e di proporre scenari per
(Roberto Panzarani, docente di Psicologia delle Organizzazioni presso l’Università dell’Aquila)
risolvere determinati problemi o per fornire delle soluzioni e delle nuove visioni, capaci di innovare ciò che ci circonda.
E il discorso è necessariamente riportabile all’allestimento museale didattico: è
Dunque si tratta di un passaggio da materiale a immateriale che pervade
possibile quindi passare da supporti fisici materiali a tecnologie che permettono
tutta la cultura contemporanea, con ricadute molto importanti anche nel mondo
la presentazione di contenuti immateriali.
dell’educazione, della didattica e del lavoro.
Un software per la gestione di dati permette di avere i contenuti didattici
Si può affermare che stiamo vivendo un periodo rivoluzionario che dopo più
aggiornabili ed implementabili in modo dinamico.
di 3000 anni sposta l’equilibrio dall’avere all’essere. Una società basata
I display possono mostrare diverse applicazioni adatte a diversi target come
sulle idee, ha bisogno di un supporto più veloce di quello materiale per comunicare. Nel mondo contemporaneo, infatti, l’informazione corre alla velocità
bambini, famiglie, professionisti, studenti evitando di dedicare numerosi spazi allestitivi, in termini di metri quadri.
9
FONTI 1 Un pc per ogni studente. Immateriale scolastico - La sfida sottesa alla sperimentazione di Marco Guastavigna, in lastampa.it blog, 24/09/2008 www.lastampa.it/2008/09/24/blogs/un-pc-per-ogni-studente/immateriale-scolasticorqiXEzqn4v9gSTCwL6nQxN/pagina.html 2 La formazione globale e permanente - Le Aziende InVisibili, di Marco Minghetti, in Il blog de Il Sole 24 Ore, 24/05/ 2008 – 15:11 http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/2008/05/la-formazione-g.html#more 3 La paideia dell’immateriale. La dimensione formativa nell’età del capitalismo cognitivo, di Vincenzo Orsomarso, Edizioni Nuova Cultura, 2012 4 Il mondo digitale. Introduzione ai nuovi media, di F. Ciotti, G. Roncaglia, Laterza editore, 2010 5 Misurare l’immateriale. Riflessioni per una società trasparente, di Giampaolo Lai, Maria Cristina Koch, FrancoAngeli, 2008
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La destagionalizzazione
I diversi target a cui ci si vuole riferire con i nuovi allestimenti di enerAGRIa hanno un notevole vantaggio: destagionalizzano l’offerta. Al turismo scolastico delle scuole primarie e secondarie (legato al periodo aprilegiugno) ed a quello culturale delle famiglie con bambini (che copre il weekend), si aggiungono il turismo business (già presente in Val d’Agri) e quello didattico legato all’alta formazione, coinvolgendo universitari e professionisti. Grazie all’offerta di workshop professionalizzanti e seminari, i nuovi target utilizzeranno la struttura durante i restanti giorni delle settimane lavorative, andando a completare il calendario. (Figura 01)
Aprile - Giugno
Settimana lavorativa
Weekend
Turismo business Turismo scolastico
Professionisti
Turismo culturale
Alunni e professori
Turismo didattico
Famiglie
Universitari
Il genius loci
La valorizzazione del territorio è uno dei principali obiettivi del progetto e viene perseguito a diversi gradi. I percorsi che uniscono le centrali, le emergenze e le manifestazioni energetiche presenti, si incrociano con i micro percorsi creati in ogni paese per mettere in luce i tesori culturali e architettonici del luogo. Inoltre percorsi che completano l’offerta sono sempre reperibili lungo il tracciato o nel progetto. Ma vi è un’azione che unisce il progetto al territorio più delle altre: il recupero e/o la rifunzionalizzazione di edifici di pregio del territorio. Alcuni edifici storici sono già stati recuperati ma sono ancora in attesa di una precisa funzione; altri invece aspettano di essere recuperati almeno in parte; tutti sono spazi ideali per raccontare la storia fatta di cultura ed energia dei paesi che li ospitano. Sono
edifici profondamente radicati con i loro plinti nel territorio ed emanano i racconti e le tradizioni del luogo. Proprio per questo sono utili a completare l’offerta descrittiva del posto.
11
2014 gennaio
febbraio
luglio
agosto
marzo
settembre
aprile
ottobre
maggio
novembre
giugno
dicembre
Figura 01 - La destagionalizzazione
12
13
APITOLO 1
CAPITOLO 1.1 14
Basilicata: Natura, Cultura ed Energia
La Basilicata, svantaggiata dalla propria costituzione morfologica ed emarginata per lungo tempo dagli investimenti, nonché ancora oggi largamente sprovvista di importanti vie di comunicazione, è sempre stata considerata una delle regioni meno sviluppate del Paese. Il settore agricolo costituisce ancora oggi un caposaldo dell’economia regionale. La produzione di colture di pregio è relegata solo in alcuni territori regionali a causa dei condizionamenti esercitati dalla montuosità del territorio, dalla sua scarsa fertilità e dall’irregolarità delle precipitazioni. La riforma fondiaria, cominciata a partire dagli anni Cinquanta, assieme all’assegnazione di migliaia di case sparse e di terre ai braccianti, alle bonifiche e alle irrigazioni di vasti comprensori hanno contribuito allo sviluppo dell’agricoltura. La diffusione di tali opere ha però subito, nel corso del tempo, un rallentamento ed esse non sono oggi in grado di assicurare adeguate opportunità di sviluppo alle attività agricole, penalizzate anche dall’insufficienza delle strutture di commercializzazione. La loro localizzazione ha quindi determinato aree piuttosto differenziate per caratteristiche produttive: privilegiate risultano le valli dell’Agri e dell’Ofanto, oltre alla piana di Metaponto. Il settore primario, in ogni caso, dopo una fase di relativa modernizzazione, più intensa nella Piana di Metaponto, sembra avere raggiunto i propri limiti strutturali, in assenza di una efficiente rete di distribuzione commerciale e di promozione: ciò, in un quadro di forte concorrenza interregionale, ha di fatto ostacolato la creazione di nuove filiere produttive, relegando in ruoli marginali le stesse colture di qualità (1). L’industria presente sul territorio è per lo più legata alla produzione alimentare e al settore chimico. Nel 1993 ha rappresentato motivo di potenziamento dell’attività industriale e del suo indotto l’apertura a Melfi di uno stabilimento della FIAT. Il terziario è presente in piccola parte e soprattutto nell’ambito del turismo che, tuttavia, non è valorizzato per via delle poche infrastrutture presenti. Nonostante queste condizioni iniziali, la Basilicata, riconosciute le sue potenzialità, sta attuando un percorso di valorizzazione delle sue caratteristiche territoriali, cercando di sfruttare, nel maggiore rispetto possibile dell’ambiente, le sue caratteristiche.
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La Basilicata e i parchi naturali Nonostante la presenza di pozzi petroliferi e di gas e a diversi impianti per la
interessa 5 comuni a cavallo tra le province di Matera e di Potenza.
produzione di energie rinnovabili, la Basilicata ospita all’interno del suo territorio
Infine nel 1990 nasce il Parco della Murgia Materana che si estende per circa
diversi parchi nazionali e riserve naturalistiche. Infatti, a partire dagli anni Ottanta
6000 ettari all’estremità orientale della Basilicata. Vi sono poi altri parchi e riserve
iniziano a nascere i primi Piani territoriali e paesaggistici, mostrando la vocazione
come il Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano,
ambientale della regione. Questi ultimi hanno rappresentato il primo importante
la Riserva Difesa S.Biagio Montescaglioso, la Riserva Statale Rubbio, la Riserva
passo verso il riconoscimento di una valenza ambientale e naturalistica del
Regionale Lago Laudemio, la Riserva Regionale Abetina di Laurenzana, la
territorio e hanno di fatto aperto la strada verso l’istituzione di Parchi Nazionali,
Riserva Regionale Lago Pantano di Pignola, la Riserva naturale orientata Bosco
regionali e riserve su tutto il territorio lucano .
Pantano di Policoro, la Riserva Statale Metaponto, la Riserva Statale Marinella
Fra i più importanti vi è il Parco Nazionale del Pollino, istituito nel 1993. Esso
Stornara, la Riserva naturale orientata San Giuliano, la Riserva Statale Coste
copre una superficie di 170 mila ettari che condivide con la Calabria.
Castello, la Riserva Statale Agromonte Spacciaboschi, la Riserva Statale I
Vi è poi il Parco nazionale della Val d’Agri, nato nel 2006 , che, con un territorio
Pisconi, la Riserva Regionale Lago Piccolo di Monticchio e Patrimonio Forestale
di circa 70 mila ettari, include 29 comuni della regione e 9 comunità montane.
Regionale e infine la Riserva Statale Grotticelle.
(2)
Il Parco di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, istituito nel 1997,
MATERA
Parco della Murgia e delle chiese rupestri
POTENZA
Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane
Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese
Basilicata Figura 01 - La Basilicata
16
Parco Nazionale del Pollino
Figura 02 - APT Basilicata; I parchi nazionali lucani; www.aptbasilicata.it/
La Basilicata, la storia e la cultura La Basilicata fu abitata sin dal Paleolitico. In seguito si insediarono sul territorio
Sebbene la Basilicata abbia una storia ricchissima e variegata, è l’età antica
colonie di Greci e dal 330 a.C. iniziò l’opera di colonizzazione da parte dei
ad aver lasciato sul territorio l’impronta maggiore sia per numero di siti che per
romani. E fu proprio sotto il dominio romano che la via Appia venne prolungata
estensione.
fino a Brindisi e nacquero le colonie di Potentia e Grumentum.
Esistono ben dieci aree archeologiche (l’area archeologica di Vaglio Basilicata,
Nel Medievo la Basilicata vide il passaggio e la dominazione di Bizantini,
di Grumentum, di Venosa, di Heraclea, dell’Incoronata, di Metaponto, di
Longobardi, Saraceni e Normanni. Federico II di Svevia soggiornò a Melfi nel
Notarchirico, di Civita, di Banzi e del Basileus) e undici musei archeologici
1225 e nel 1231, anno in cui vennero emanate le Constitutiones regni Siciliae
(Museo delle Antiche Genti di Lucania Vaglio Basilicata, Museo Archeologico
(“Costituzioni di Melfi”), e, in quegli anni, venne costruito il castello di Lagopesole.
Nazionale della Basilicata “Dinu Adameşteanu”, Museo archeologico nazionale
L’età moderna fu caratterizzata dalle lotte fra gli Angioini e le famiglie feudatarie
“Domenico Ridola”, Museo archeologico nazionale del Melfese,
che li sostenevano (i Sanseverino, i Caracciolo e i Senarchia) e Carlo V di Spagna
archeologico nazionale di Metaponto, Museo archeologico nazionale di Muro
di Borbone.
Lucano, Museo archeologico provinciale di Potenza, la Mostra archeologica
Quando, nel 1735 Carlo V vinse sugli Angioini, la Basilicata entrò a far parte del
permanente nel Palazzo ducale di Tricarico, Museo archeologico nazionale
Regno di Napoli.
dell’Alta Val d’Agri, Museo nazionale della Siritide e quello di Venosa) e sono già
Durante il Risorgimento anche la Lucania, come le altre regioni del Sud,
attivi degli itinerari tematici, come per la “Lucania archeologica” a cura della
conobbe il fenomeno del brigantaggio, sviluppando un proprio fronte di lotta per
APT Basilicata (3).
l’unificazione d’Italia: a Montemurro, il 14 agosto 1860, nella casa di campagna
Esistono poi altre tipologie di musei come il Museo della civiltà contadina di
della famiglia Marra, ancor prima che Garibaldi smuovesse la sua Spedizione
Aliano e Montescaglioso, Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della
dei Mille, venne infatti proclamata l’Unità d’Italia. Il brigantaggio interessò in
Basilicata, il MUSMA (Museo della scultura contemporanea Matera), il Museo
particolare le zone del Vulture-Melfese, rendendo la Basilicata il cuore della
della Tortura di Matera e la Pinacoteca provinciale di Potenza e quella D’Errico
rivolta antisabauda.
a Matera (4).
Museo
La storia contemporanea lucana è costellata da eventi catastrofici come i tre terremoti del 1857, del 1907 e del 1980. Inoltre la presenza di zone malariche,
La ricchezza di cultura, storia e bellezze naturalistiche fanno parte di quel milieu
e la mancanza di infrastrutture, di lavoro, e di aiuti statali, come nel resto del
che rende appetibili i luoghi. Ma tutto ciò non basta: devono svilupparsi altre
Mezzogiorno, portarono ad un vasto fenomeno di emigrazione. Solo negli
condizioni per rendere la zona attrattiva e competitiva rispetto ad altre regioni
anni trenta del Novecento si realizzarono l’acquedotto e le più importanti vie di
d’Italia e d’Europa.
comunicazione.
La Basilicata nasconde anche altre potenzialità, tutte facenti parte
Durante la Seconda Guerra Mondiale Matera fu la prima città italiana a insorgere
dell’ambito energia.
contro i tedeschi occupanti. Nonostante l’apertura nel 1993 a Melfi dell’impianto industriale SATA, ove risiede uno dei più importanti stabilimenti FIAT d’Europa e la creazione di altre aziende collegate all’indotto come Tower Automotive e Magneti Marelli, il fenomeno di spopolamento progressivo della Basilicata non ha tuttora fine.
17
La Basilicata e il petrolio La Basilicata è un territorio ricco di giacimenti petroliferi e di gas. In Val d’Agri,
di gas. Fra il 1939 e il 1947 si assistette alla perforazione da parte dell’Agip di 47
infatti, è situato il più grande giacimento dell’Europa continentale.
pozzi, di cui 27 a olio, 6 a petrolio e gas, 2 a gas, e 12 sterili. Non fu un caso quindi
I lucani osservarono i primi segni della presenza di petrolio e gas già nel XV
che l’Agip, nel 1933, concentrò le proprie ricerche sperimentali sugli idrocarburi
secolo sottoforma di lingue di fuoco, le cosiddette “fiaccole”, che segnavano il
proprio in Basilicata e che realizzò i primi pozzi proprio in questa zona.
bruciare di piccole riserve di metano.
Nel 1958 le ricerche petrolifere si spostano in Val Basento, nella zona compresa
Le prime fuoriuscite documentate risalgono al 1902, mentre è a partire dal 1920
tra Grottole, Ferrandina, Rotondella e Pomarico, dove l’Agip scopre un grande
che a Tramutola, paese della Val d’Agri, si verificano i primi affioramenti di
giacimento di gas naturale.
petrolio nell’area dove ora sorge l’acquapark. Nella stessa area nel 1936 venne
Nel 1959 a Tramutola viene chiuso l’ultimo pozzo. I vecchi pozzi tramutolesi
rinvenuto il primo grande giacimento.
sono attualmente sotto i riflettori per una proposta alquanto innovativa che
Questo giacimento, collocato a qualche centinaia di metri di profondità arrivò a
ipotizza il riutilizzo dei pozzi, non più per estrarre petrolio, ma come mezzo per
produrre fino a circa 1000 tonnellate di olio all’anno ed a 800 metri cubi giornalieri
sfruttare l’energia geotermica con nuove tecnologie tuttora allo studio da parte
Monte Verdese
MATERA POTENZA Cerro Falcone Caldarosa
POTENZA Garaguso Tempa Rossa Costa Molina
Monte Enoc Monte Alpi
Serra Pizzuta Il salice
Costa Molina
MAR JONIO
MAR TIRRENO
Figura 03 - PIEAR 2008 - Piano di Indirizzo Energetico Ambientale regionale - Giacimenti petrolio
18
MATERA
Policoro
MAR JONIO
MAR TIRRENO
Figura 04 - PIEAR 2008 - Piano di Indirizzo Energetico Ambientale regionale - Giacimenti gas
La Basilicata e la biomassa dell’Università della Basilicata.
Per troppo tempo a livello mondiale si è pensato che l’utilizzo dei boschi portasse
Negli anni Settanta a seguito della crisi energetica conseguente alla guerra in al loro impoverimento. Tuttavia negli ultimi 50 anni le aree boschive italiane sono Kippur l’estrazione petrolifera riprende vigore.
duplicate, passando da 5 a 10 milioni di ettari, e con esse sono cresciute le
Negli anni Ottanta, dopo un programma di ricerca profonda, si ottennero i primi problematiche relative al delicato equilibrio dell’ecosistema forestale e al rischio successi incoraggianti e vennero così sfruttati i giacimenti di Costa Molina 1, incendi. Inoltre tali aree, a causa della scarsa manutenzione, hanno perso la loro Monte Alpi, di Cerro Falcone da parte di eni e di Tempa Rossa da parte di attrattiva turistica, in quanto risultano difficilmente visitabili. altre compagnie. Infatti l’importanza dei giacimenti rinvenuti attirò negli anni molte Una corretta gestione del patrimonio forestale creerebbe un rilancio turistico società petrolifere di caratura internazionale come eni, Fina, Enterprise Oil, dei boschi, diminuirebbe l’incidenza degli incendi, garantirebbe un ulteriore Mobil e Texaco.
approvvigionamento energetico a basso impatto ambientale e creerebbe un
L’attività di perforazione ottenne risultati consistenti solo nel corso degli anni comparto occupazionale importante per una popolazione come quella lucana, Novanta. A questa fase detta di sviluppo dell’attività petrolifera in Lucania, che soffre per la mancanza di lavoro. risale a partire dal 1996-1997 la messa in produzione dei quattro giacimenti di petrolio: Monte Alpi, Monte Enoc-Volturino, Cerro Falcone e Costa Molina, rispettivamente situati nell’ambito delle concessioni Grumento Nova, Caldarosa, Volturino e Costa Molina 47. Inoltre ha inizio nel 1996 la costruzione del centro olio di Viggiano (5). Nel 1998 venne stipulato l’accordo fra Governo, Regione ed eni. Grazie ad esso la Basilicata, in cambio delle concessioni per lo sfruttamento di questa importante materia prima (una produzione stimata in 104.000 barili al giorno per vent’anni, pari
MATERA
al 10% del fabbisogno nazionale), otterrà dallo Stato investimenti infrastrutturali
POTENZA
per accelerare lo sviluppo socio-economico della zona, oltre a benefici economici e
TITO
occupazionali e a investimenti per la riqualificazione ambientale e la salvaguardia dei suoi parchi naturali (6).
BRIENZA
L’economia lucana, negli ultimi 20-30 anni si è quindi sviluppata proprio in virtù
ACCETTURA CALVELLO
della presenza di petrolio e gas naturale. Nonostante ciò, la Basilicata, anche a causa dei discorsi sulla qualità ambientale e sulla fine delle risorse fossili, negli MAR JONIO
ultimi anni si è avvicinata alle energie alternative, arricchendo il suo territorio con impianti eolici, idroelettrici, fotovoltaici, solari e per lo sfruttamento delle biomasse.
LAURIA
L’attenzione alle energie alternative, se pur iniziato una ventina di anni fa, ha assunto maggior rigore a seguito delle linee guida imposte dai protocolli di Kyoto, firmati anche dall’Italia, per portare ad una quota del 20% la produzione di energia
MAR TIRRENO
non derivante da idrocarburi e perciò non inquinante per l’atmosfera. Figura 05 - Italia, localizzazioni progetti di sfruttamento biomasse
19
“Tuttavia la costruzione della filiera bosco-legno-energia non inizia dalla gestione del bosco ma dalla presenza sul territorio di caldaie a biomassa di nuova generazione che creano la domanda di materiale legnoso. Per questo il decollo di tale settore in Italia è legato in buona parte alle scelte delle amministrazioni pubbliche, in particolare quelle comunali, che anche grazie all’ausilio di strumenti finanziari in grado di alleggerire il peso dell’investimento iniziale, possono creare condizioni per l’installazione di mini reti di teleriscaldamento a servizio di edifici pubblici.” (7) La Basilicata, insieme a Calabria e Campania, ha aderito a due progetti inseriti nel PER (Programma Energetico Regionale) a cura del CEB (Centro d’Eccellenza per le Biomasse).
La Basilicata e il sole Il fotovoltaico è un altro sistema di produzione di energia alternativa che ultimamente sta prendendo piede in Basilicata. Il territorio lucano ha un indice di irraggiamento solare annuo fra i più alti d’Italia; inoltre la presenza di numerosi spazi aperti e di aree brulle difficili da coltivare potrebbe fornire lo spazio necessario all’installazione di queste centrali per lo sfruttamento dell’energia solare. Nonostante ciò la Basilicata produce soltanto l’1%, su base nazionale, dei complessivi 193 GWh italiani. Inoltre, sul suo territorio, sono stati istallati solo lo 0,9% degli impianti nazionali. Le regioni del Nord, nonostante siano più svantaggiate per via del loro indice
Il progetto PROBIO è composto da 6 sottoprogetti che vanno dall’organizzazione delle competenze regionali in materia di energia da biomasse agricole forestali e zootecniche ad attività di aggiornamento e promozione per costituire nuove filiere bioenergetiche; dal creare nuove coltivazioni energetiche a
Impianti > 500 kW
scopo dimostrativo all’ideazione di progetti per la valorizzazione produttiva e ambientale della filiera bosco-legno; dall’organizzazione di strutture di raccolte di biomasse ligno-cellulosiche destinate a incrementare il ruolo del legno come sequestratore di CO2 e ad alimentare impianti di conversione energetica alla
BANZI ATELLA PESCOPAGANO IRSINA
costituzione di una impresa per la produzione e commercializzazione di pellet
BELLA
combustibili da legno e derivati; favorire il recupero ambientale e produttivo di terreni abbandonati tramite opportuni interventi di forestazione. Il progetto Ramses ha come obiettivo principale quello di valorizzare le biomasse lignocellulosiche per impieghi a piccola e a media scala riprendendo la gestione
BALVANO
SATRIANO
compresa attività di divulgazione e di sperimentazione e di attività di filiera: alla
MATERA
S.CHIRICO M.
POTENZA
delle aree boschive, attivando filiere per incrementare posti di lavoro nelle aree marginali e introducendo colture erbacee per fini energetici. Nel progetto è
TOLVE
TRICARICO FERRANDINA
ABRIOLA LAURENZANA CORLETO P.
PATERNO
VIGGIANO
S.MAURO F.
STIGLIANO GUARDIA P.
POMARICO PISTICCI
GRUMENTO N.
Regione Basilicata spetta il compito di valorizzazione impianti dimostrativi;
POLICORO
la Regione Calabria cura la filiera pellet; la Regione Campania si occupa della
MAR JONIO
SENISE
filiera cippato. Al momento le azioni già attuate fanno capo ai sottoprogetti 4 e 5
S.GIORGIO
del progetto PROBIO ossia, da una parte l’individuazione dei soggetti politici per
CASTELLUCCIO
la creazione del Centro di Eccellenza delle Biomasse nella figura della Comunità Montana Collina Materana; dall’altra l’installazione di una caldaia a cippato e di
MONTESCAGLIOSO
MAR TIRRENO
una a pellet in edifici pubblici del comune di Calvello, oltre alla realizzazione di un sistema di teleriscaldamento che riscalderà le case popolari adiacenti.(8)
20
Figura 06 - GSE, aggiornato a marzo 2012 (Gestore Servizi Energetici)
La Basilicata e il vento di irraggiamento, hanno investito le loro risorse nel fotovoltaico e nel solare,
Il sistema di produzione di energia eolica, non comportando la creazione di fumi
consapevoli della necessità di integrare la normale attività economica con una
di scarico e la produzione di sostanze tossiche di risulta, si propone come una
ottimale produzione di energia pulita.
risorsa ideale che non contrasta con la naturale vocazione alla conservazione
E sempre di più, negli ultimi anni, le regioni italiane stanno capendo le potenzialità
ambientale della Basilicata.
di questo tipo di energia, investendo un capitale sempre crescente. Prova ne è il
Le direttive nazionali scaturite dal trattato di Kyoto prevedevano che in data 2010
fatto che la produzione degli impianti fotovoltaici in Italia ha raggiunto nel 2009 i
la regione dovesse ospitare sul suo territorio 29 impianti eolici. Tuttavia, a causa
673,8 GWh con un incremento del 249% rispetto all’anno precedente.
di diverse polemiche, il percorso di sviluppo dell’eolico ha incontrato un freno,
Questo dato riguarda soprattutto le regioni meridionali: fra esse la regione più
fermando a 13 il numero di impianti presenti sul territorio.
virtuosa si è dimostrata proprio la Basilicata che si attesta prima per crescita di
“Siamo, quindi, di nuovo al solito dilemma fra necessità di sviluppo, quanto mai
produzione di energia.
atteso soprattutto in questi anni, ed esigenze di tutela ambientale. Nella Val d’Agri
Non a caso negli ultimi anni le politiche territoriali lucane hanno favorito l’installazione di impianti fotovoltaici, approvando un nuovo piano energetico regionale che indica più chiare condizioni per la loro realizzazione (9).
MELFI-Candela tozzi sud,34.5 MW,15
I più grandi parchi fotovoltaici lucani si trovano nella Valbasento (fra Orto del Tufo e Macchia di Ferrandina) e in Val d’Agri, proprio vicino al Centro Olio di Viggiano. Infine dal 2010 è presente a Tito Scalo, comune limitrofo di Potenza, il più grande impianto fotovoltaico integrato d’Italia
(10)
.
A proposito di fotovoltaico integrato, così com’è successo per l’eolico, a chi lamentava l’assoluta mancanza estetica dei pannelli fotovoltaici e solari, si è risposto con il concorso “Designer Show”. Ideato e promosso dalla Camera di commercio di Monza e Brianza, il concorso ha premiato, fra i 30 giovani
MASCHITO IPMaestrale,15.18 MW,24
AVIGLIANO IPMaestrale 15.18 MW,23
POTENZA
BRINDISI DI MONTAGNA acea electrabel,44 MW,22
designer, coloro che meglio hanno interpretato il rapporto tra energie rinnovabili e
FORENZA IPMaestrale,23.76 MW,36
VAGLIO edison energie speciali,12.3 MW,20
MATERA GROTTOLE FRI-EL,54 MW,27
CORLETO PERTICARA energia sud,9.35 MW, 11
creatività, capacità tecnica e arte, proponendo soluzioni di alta qualità estetica e
GORGOGLIONE FRI-EL,3.3 MW,5
funzionalità. “Infatti, com’è noto, dal 2011 la struttura degli incentivi al fotovoltaico
MONTEMURRO vento di Montemurro 29.08 MW,36
cambia: sparisce la categoria ‘impianti semi-integrati’ e resta solo quella degli integrati che diventa più restrittiva. L’impianto, insomma, per essere finanziato
COLOBRARO ENEL GREEN POWER 2.55 MW,3
dovrà quasi confondersi con il resto dell’edificio e, per restare ben redditizio, le
ROTONDELLA CRE,18 MW,12
MAR JONIO
sue componenti avranno bisogno di ottimo design, non più solo di ferramenta e carpenteria.” (11) MAR TIRRENO
Figura 07 - ANEV - Associazione Nazionale Energia del Vento - aggiornato al 2011
21
questo dibattito si è già riproposto, e con toni anche più accesi, con l’apertura delle campagne di estrazione petrolifera di Viggiano e, in tempi più recenti, di Corleto. Le differenze, però, sono tante ed è bene analizzare quali sono gli impatti sull’ambiente da parte dei sistemi di produzione di energia eolica.” (12) Fra le motivazioni dei detrattori dell’energia eolica vi sono:
• l’impatto visivo che questi impianti hanno sul paesaggio; • l’inquinamento elettromagnetico e sonoro (che però sarebbe un grosso problema solo nel caso di installazione di impianti eolici presso centri abitati);
• i possibili effetti sull’avifauna.
22
La Basilicata e l’acqua Il sistema idrografico lucano è costituito da ben 5 fiumi con foce nel mar Jonio (Bradano, Basento, Cavone, Agri e Sinni), i cui bacini nel complesso si estendono su circa il 70% del territorio regionale, dall’Ofanto che sfocia nel mar Adriatico e dal Sele che termina nel mar Tirreno. Il regime dei corsi d’acqua è tipicamente torrentizio, caratterizzato da massime portate durante il periodo invernale e da un regime di magra durante la stagione estiva. Vi sono inoltre 5 laghi naturali (i due laghi di Monticchio localizzati, i laghi Laudemio-Remmo, il Sirino e il Rotonda), ma la presenza di invasi artificiali è
Tuttavia lo sviluppo di questa fonte di energia, non solo contribuirebbe ad una
molto più consistente. Nel corso degli ultimi decenni, infatti, sono stati realizzati
maggiore indipendenza energetica della regione, ma gioverebbe anche allo stato
i principali invasi regionali come quelli di San Giuliano, Acerenza, Genzano,
occupazionale dei suoi abitanti.
Pertusillo, Monte Cotugno, Rendina, Lampeggiano, Serra del Corvo e Ponte Fontanelle.
“La nostra regione ha bisogno di risorse per lo sviluppo costi quel che costi. È un
Le principali risorse idriche sono intercettate mediante dighe o traverse, in modo
dato di fatto che l’impianto dei parchi eolici fornisce proventi alle aree che ospitano
da assolvere alle esigenze di diversi settori. Esse vengono utilizzate infatti per
queste strutture in forma di lavoro per la loro costruzione e di royalties annuali che
gli approvvigionamenti di acqua potabile e per l’irrigazione (di Basilicata,
vengono garantite dalle società che impiantano queste strutture.
Calabria e Puglia), per la produzione di energia idroelettrica e in minima parte
Questa risposta potrebbe essere considerata sufficiente e dare ragione a chi è
anche per usi industriali.
convinto che il nostro territorio possa per l’eolico e per altri tipi di insediamenti
Dei nove principali invasi presenti sul territorio solo uno è utilizzato per la
produttivi essere venduto (o svenduto). Se per le installazioni petrolifere questo
produzione di energia idroelettrica: il lago Pertusillo (15).
scontro fra esigenze di tutela naturalistica e di sviluppo industriale rimane pressoché
Il Lago di “Pietra del Pertusillo” è un lago artificiale situato nel territorio dei
insanabile, nonostante lo studio di misure di risanamento dell’inquinamento
comuni di Grumento Nova, Montemurro e Spinoso. Esso è stato costruito
prodotto dall’estrazione dell’oro nero, l’eolico offre una terza via”. (13)
tra il 1957 e il 1962, a sbarramento del fiume Agri, con i fondi della Cassa del
E questa terza via è affrontare la progettazione di questi impianti non solo da
Mezzogiorno, la quale concesse all’ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la
un punto di vista funzionale, ma anche estetico: “le torri potrebbero diventare
trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania l’esecuzione dei lavori.
addirittura un elemento di caratterizzazione del paesaggio, soprattutto delle
Il lago occupa una superficie di 75 km2, lo sbarramento ad arco gravità è lungo
zone brulle, rocciose e senza altri elementi di rilievo, che solitamente ospitano gli
380 m ed alto 95 m. La sua realizzazione ha dato vita ad un invaso di 155 milioni
aerogeneratori.La ricerca di queste potenzialità legate al paesaggio è stato il tema
di m3 d’acqua in grado di rispondere ad un uso plurimo delle risorse idriche.
dominante di un concorso di progettazione indetto nel 2002 da Legambiente e Enel
Il paesaggio circostante è ricoperto da boschi che scendono fino alle sponde del
GreenPower per un complesso eolico da realizzare a Pescopagano. Le numerose
lago (alcuni alberi perfino oltre, risultando parzialmente sommersi dalle acque).
proposte formulate da architetti e paesaggisti ricercavano nuove soluzioni, dal
Il lago è utilizzato per la pesca sportiva e per gare di canottaggio nazionale (16).
design del singolo aerogeneratore, con il disegno di forme diverse e l‘analisi di
In Basilicata è presente anche il “piccolo idroelettrico”. A Brienza(17) infatti è
colorazioni antiriflesso e mimetizzanti, a studi di carattere paesaggistico, evitando il
stato realizzato un micro-impianto idroelettrico nelle condotte idriche
loro inserimento casuale, ma studiando parallelismi e incroci con i crinali montuosi
dell’acqua potabile, una metodologia ancora abbastanza inusuale ma che
e con tracce del paesaggio come gli antichi tratturi.” (14)
sta prendendo sempre più piede. La pressione naturalmente presente in queste
condotte, viene sfruttata per generare energia elettrica senza inficiare con la pressione necessaria alla distribuzione dell’acqua. La pressione in eccesso, prima dissipata e persa, viene ora utilizzata rendendo l’intero sistema più
efficiente. In poche parole viene trasformata in energia elettrica, l’energia cinetica
dell’acqua sorgiva convogliata nelle condotte dell’acqua prima che arrivi agli impianti di potabilizzazione e venga distribuita agli utenti finali(18).
Invasi artificiali Invasi naturali / laghi Torrenti/fiumi con centrale idroelettrica
Randina
Ofanto OFANTO
Pertusillo / Unico Invaso artificiale con centrale idroelettrica
Lago Serra del Corvo/Basentello Genzano Acerenza
Bradano
SELE
Sele
SATRIANO Satriano di L., 250 kW centrale a acqua fluente
Basento
BASENTO
POTENZA
Agri
San Giuliano
Trivigno Carrastra
BRIENZA Brienza, 40 kW micro centrale a acqua fluente
Marsico Nuovo
CAOLO Tramutola, 692 kW centrale a acqua fluente
Cavone
AGRI
PERTUSILLO Gallicchio, 39 MW centrale a sebatoio,
NEMOLI Nemoli, 140 kW
Noce
Lao
CAVONE MAR JONIO
Monte Cotugno
Mar Jonio
Sinni
MATERA
BRADANO
CASTROCUCCO Trecchina, 83 MW centrale a sebatoio
MAR TIRRENO
NOCE NOCE Lauria, 3 MW Cogliandrino LAO
ROTONDA Rotonda, 800 kW centrale a acqua fluente
SINNI MERCURE Viggianello, 1.2 MW centrale a acqua fluente
Mar Tirreno
Figura 08 - AdB Basilicata, Autorità interregionale di Bacino della Basilicata; www.adb.basilicata.it
Figura 09 - AdB Basilicata, Autorità interregionale di Bacino della Basilicata + PIEAR 2008
23
La Basilicata e la geotermia L’Italia rappresenta una zona di straordinario interesse dal punto geologico e
idrocarburi esauriti, proposta che però ancora è in fase di sviluppo.
vulcanologico per la presenza della crosta terrestre più sottile e perché al di sotto
L’ostacolo principale allo sviluppo di questo tipo di sfruttamento di fonti energetiche
di essa si inabissa la piattaforma ionica, molto vecchia e pesante, sospinta dalla
è l’elevato costo di realizzazione, con particolare riferimento alle operazioni di
grande zolla africana. La piattaforma, inabissandosi, brucia ed emette bolle di
perforazione per l’inserimento di sonde in profondità.
magma che risalgono in superficie, creando l’arco vulcanico delle Eolie e degli
Nonostante lo sforzo attuato dalle politiche ambientali lucane, spesso, come si
altri vulcani sottomarini. Lo studio geotermico del sottosuolo italiano è relativamente recente: nel 1976, sotto le pesanti ripercussioni della crisi petrolifera, l’allora Ministro dell’Industria Donat-Cattin convocò i vertici di eni ed Enel per valutare in maniera puntuale il potenziale energetico italiano: eni ed Enel formarono così una joint venture con l’obiettivo di esplorare a fondo il territorio. Il risultato di queste indagini fu eccezionale. Venne rivelata un’Italia geotermica ben più ricca di quella conosciuta
è già detto, lo sviluppo degli impianti per le energie alternative è osteggiato per varie motivazioni, fra cui l’impatto visivo e la deturpazione ambientale che esse comporterebbero. Queste motivazioni sono però inconsistenti se si affronta il problema con occhi diversi. Si dà facilmente per scontato che i paesaggi della Basilicata siano tutti belli e gradevoli, ma spesso essi sono intervallati da zone di degrado e in abbandono.
fino ad allora e seconda solo all’Islanda. All’inizio degli Anni ‘90, con il petrolio tornato a livelli di prezzo accettabili, si concluse la campagna di perlustrazioni, Mappatura pozzi Geotermici
non essendoci più incentivi finanziari per continuare la sfida tecnologica e la ricerca di fonti di energia alternative dal sottosuolo. Oggi, però, lo scenario è ben diverso: con l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto e la crescente “sete” di energia, la geotermia sta conoscendo una nuova primavera: l’Italia è un Paese geotermicamente “caldo” ed ha un potenziale talmente vasto da giustificare una scommessa tecnologica e di ricerca unica al
MATERA
mondo.
POTENZA
I dati relativi alla regione Basilicata sono pochi perché non sono state ancora previste specifiche attività volte allo sfruttamento delle risorse geotermiche. Certamente ci sono alcune aree che, da un punto di vista geologico, strutturale, tettonico ed idrogeologico, possono suggerire la presenza di fonti geotermiche che tendono a media entalpia (area del Vulture, Val d’Agri, Appennino campanolucano).
MAR JONIO
In Val d’Agri, l’Acquapark Caranna, che utilizza l’acqua della sorgente Caolo del comune di Tramutola, riscalda le proprie acque attraverso uno scambiatore di calore che utilizza a sua volta acque sgorganti a 42°C da un’altra eccezionale sorgente distante poche centinaia di metri (19). Un altro modo per produrre energia pulita sfruttando il calore geotermico potrebbe essere connesso alla profondità dei pozzi di ricerca e a quelli di coltivazione di
MAR TIRRENO
Figura 10 - Mappatura pozzi geotermici
24
Tutto ciò è causato da un progressivo allontanamento dalle campagne, dalla
“Il tanto evocato turismo legato alle bellezze naturali e architettoniche, così
mancanza di un vero e proprio piano paesaggistico ecc.
sbandierato, quasi che fosse l’unica risorsa di sviluppo della Basilicata, non
Si può notare l’aumento costante di campagne e sentieri abbandonati, muri di
si può applicare a tutto il territorio della regione, poiché, e questo sarebbe da
contenimento dei torrenti in cattivo stato se non caduti, fabbricati rurali in rovina,
chiarire una volta per tutte, non sempre si hanno attrattive tali da poter giustificare
ai quali si aggiungono disboscamenti selvaggi, che provocano spesso movimenti
un afflusso turistico di una certa proporzione a livello numerico ed economico.”
franosi incontrollabili.
senza contare che “La conservazione e il rispetto del passato, delle tradizioni,
Tuttavia, “Si potrebbe aprire una nuova fase in cui le torri eoliche siano non
della storia, legata al solo mondo rurale non deve precludere lo sguardo a nuove
solo elemento paesaggistico ma anche fonte economica per la conservazione del paesaggio. Parte dei proventi delle torri eoliche potrebbero essere utilizzati
strade per uno sviluppo futuro rischiando di diventare un’operazione folkloristica e nostalgica, poiché, come afferma Alberto Ferlenga in un suo recente editoriale
per interventi di conservazione e miglioramento paesaggistico, ad esempio per
sulla rivista Casabella, ‘congelare il passato equivale a stravolgerlo’.” (21)
finanziare un’opera di interramento progressivo dei cavi e dei tralicci dell’alta
Creare percorsi di conoscenza dell’energia ed itinerari dedicati, come per
tensione.”
esempio far visitare il centro olio di Viggiano, le pale eoliche di Montemurro
(20)
Inoltre, come si è già detto, si potrebbe fare in modo che pale eoliche, pannelli fotovoltaici, ecc. siano progettate pensando anche all’aspetto estetico e non solo a quello funzionale. È necessario mettere in atto un’azione creativa che porti anche all’innovazione dell’estetica dell’impianto della fonte di energia rinnovabile ed un modo nuovo di proporre ai più il loro impatto così forte. Nel caso del lago Pertusillo, per esempio, la diga, se in un primo momento era stata percepita come un elemento ingerente nel paesaggio, oggi è diventato un segno di caratterizzazione in positivo. Bisogna comunicare alle persone che abitano questi luoghi e che li vengono a visitare, che gli impianti non violentano il territorio, ma lo potenziano e valorizzano. Il percorso da intraprendere è quello di trasformare un paesaggio percepito come deturpato dagli impianti in un paesaggio gradevole, stimolando l’immaginario positivo collettivo creando elementi di alta valenza estetica, non affini a se stessi, ma dalle grandi potenzialità: essi sono in grado di creare un futuro migliore e di salvare l’uomo dal disastro energetico e ambientale. Più nel piccolo essi sono in grado di sviluppare nuove attività, nuovi posto di lavoro, nuove forme di economia e di turismo, ecc. Per esempio il potenziamento di politiche che promuovono l’energia potrebbe portare ad un nuovo tipo di turismo, il cosiddetto “turismo verde”.
o la diga del lago Pertusillo, potrebbe essere la risposta ad un turismo un po’ di nicchia come quello lucano, portando nuova linfa vitale alla regione. La Val d’Agri, con il suo parco nazionale e il progetto per la realizzazione di un parco dell’energia può sviluppare, divulgare ed evolvere questo concetto. “Invece di stare a discutere se impianti eolici o solari siano compatibili o meno con la creazione di questa zona di conservazione ambientale, si potrebbe avviare un discorso più ampio e innovativo sul concetto di parco ambientale, come grande laboratorio in cui la natura non solo si preserva in modo diretto, ma anche indirettamente potenziando e installando centri di produzione di energia pulita.” (22) Si tratta di insegnare alla popolazione un nuovo modo di pensare e un nuovo modo di vedere l’energia (rinnovabile e non) e le sue manifestazioni. Cioè, detta in modo un po’ naif, bisogna trasmettere la bellezza che si può celare dietro ad una pala eolica o ad una distesa di pannelli fotovoltaici. Si tratta di spiegare le potenzialità a lungo termine di questi interventi. Spesso infatti ci si ferma a valutarne solo le conseguenze immediate, rimanendo ad uno stato di conoscenza troppo superficiale per essere veramente consapevoli. Si tratta di comunicare alla gente, spesso restia alle innovazioni, i vantaggi che deriveranno e le responsabilità che essi hanno nei confronti dell’ambiente e del mondo. Si tratta di chiarire che una scelta opportuna dei siti, una progettazione paesaggistica seria, competenti valutazioni di impatto ambientale e una
25
politica energetica mirata e integrata potrebbero fornire risorse energetiche ed economiche importanti. Si tratta di illustrare che le varie energie, eolico, solare, fossili, biomassa, idroelettrico, ecc. sono capaci, e lo saranno sempre di più in futuro, di integrarsi l’un l’altra e possono insieme far raggiungere alla Basilicata quello stato di indipendenza energetica tanto agognato da tutti i paesi del mondo. Perché indipendenza energetica significa ricchezza, garantisce la nascita di aziende industriali e agricole e attira investimenti anche da fuori. “È opportuno ricordare che anche un’economia basata solo sull’agricoltura, sul turismo, sui beni monumentali ed archeologici non può prescindere dall’approvvigionamento energetico. E avere energia elettrica e benzina a prezzi ridotti, sarebbe davvero un incentivo che compenserebbe anche la posizione decentrata e la mancanza di infrastrutture che sono i secolari handicap del nostro territorio” (23). Si tratta,infine, di educare all’energia. A quanti vedono in questo discorso “una perdita del carattere della Lucania, verrebbe da rispondere che proprio il tema dell’energia sta diventando una peculiarità della nostra regione. Prima gas, petrolio e centrali idroelettriche, ora eolico e solare, caratterizzano ormai da decenni la nostra regione.” (24) Basti pensare per esempio al film uscito recentemente “Basilicata coast to coast”. Il film, pur non ponendosi come spot promozionale della regione, dà un’immagine della Basilicata caratterizzata da una forte vocazione ambientale. Il film, che parla di quattro amici che da Maratea raggiungono Scanzano Jonico a piedi, viaggiano sempre in compagnia di due pannelli fotovoltaici che utilizzano per le esigenze primarie di energia, passando per posti come Montemurro sul cui sfondo vediamo le pale eoliche, o come la diga del Lago Pertusillo, o ancora per il paese fantasma Craco, o nel bel mezzo della processione della Madonna Nera di Viggiano. Creare un Parco dell’Energia nei territori di Val d’Agri, Val Camastra e Val Melandro significa scontrarsi con tutte queste realtà, fare emergere le potenzialità di quest’area geografica ed essere capaci di comunicarle in un percorso esperienziale, didattico e divulgativo.
26
Sette comuni per il Parco dell’energia Il progetto per il Parco dell’Energia si sta focalizzando nell’area geografica che
Ogni territorio può essere ricondotto ad una fonte di energia per la presenza sul
comprende i sette comuni di Brienza, Tramutola, Calvello, Viggiano, Grumento
territorio di impianti specifici. Inoltre tutti e sette i comuni hanno un patrimonio
Nova, Spinoso e Montemurro.
artistico e culturale da visitare, che trova la sua massima espressione nel sito archeologico di Grumentum.
Potentino Potentino POTENZA POTENZA
MATERA MATERA
Valle Valledel del Melandro Melandro
Val Val Camastra Camastra
Materano Materano
Val ValD’Agri D’Agri
VAL VALD’AGRI D’AGRI Brienza Brienza
Potentino Potentino
Calvello Calvello
Viggiano Viggiano Montemurro Montemurro
Tramutola Tramutola Grumento GrumentoNova Nova
Spinoso Spinoso
VAL VAL D’AGRI D’AGRI VAL VALD’AGRI D’AGRI
Figure 11, 12 e 13 - La Basilicata, Val d’Agri - Val Camastra - Val Melandro, la Fondovalle SS 598 e i paesi che interesseranno il Parco dell’Energia
27
Tramutola Il nome Tramutola deriva dal latino e significa “terra motola” o “terra imbevuta
si verificano i primi affioramenti di petrolio nell’area dove ora sorge l’acquapark.
d’acqua”.
Negli anni 1933-34 eni inizia una serie di rilievi che porteranno, nel periodo
Il territorio fu abitato a partire dal X secolo dai Pelagi di cui si sono ritrovate
1939-1959, alla perforazione di 47 pozzi. Nel 1959 viene chiuso l’ultimo pozzo, ma
numerose tracce come i castelli e il muro di cinta ancor oggi visibili. Ebbe origine
a seguito della crisi energetica conseguente alla guerra in Kippur l’estrazione
come “pago” fondato dai profughi di Grumentum, distrutta dai Saraceni.
petrolifera riprende vigore. Questa nuova intensificata attività ha portato alla
Sempre durante l’invasione dei Saraceni, un gruppo di monaci di rito greco, si
scoperta di nuove risorse e alla costruzione a metà degli anni Novanta del Centro
rifugiarono a Tramutola dando origine nel 1144 alla chiesa di san Pietro che
Olio di Viggiano (28).
il Vescovo di Marsico assegnò ai benedettini di Cava de’ Tirreni. In seguito Tramutola divenne giurisdizione feudale dell’abbazia di Cava de’ Tirreni e dopo
Calvello
ben 4 secoli caratterizzati dalla dominazione dei Guarna, dei Sanseverino e dei
Il paese, il cui nome deriverebbe dal latino “caro et vellus” (ossia carne e lana),
Filangieri, ritornò sotto il controllo dei benedettini e grazie a questi ultimi il paese
avrebbe origini greche e non medievali (almeno secondo Antonio Masini, artista e
conobbe un periodo di ricchezza e produttività.
studioso d’arte, che ritrovò diversi reperti di età greca nel territorio pedemontano
Nel 1806, in seguito alla legge che aboliva la feudalità, l’Abbazia di Cava dei
calvellese). In seguito, nel XII secolo, divenne roccaforte longobarda e poi sveva.
Tirreni, rinunciò a tutti i suoi diritti sul territorio. Il centro venne colpito gravemente
Nel XVII secolo divenne parte del Regno spagnolo di Napoli e, dal 1749, del
dal terremoto del 16 dicembre 1857 che provocò molti morti e gran parte del
Regno delle due Sicilie.
centro abitato fu completamente distrutto. Il 14 agosto 1860 con l’arrivo di
Si distinse nei moti rivoluzionari del 1799, e divenne il centro dell’insurrezione
Garibaldi e la caduta del Regno borbonico, costruì un Governo provvisorio
(25)
.
Passeggiando per il paese si possono visitare luoghi suggestivi come le chiese
danni alle abitazioni e al patrimonio storico-artistico. La mancanza di lavoro e di
del Rosario e della S.S. Trinità, la chiesa di San Vito, il lavatoio e i palazzi signorili
prospettive portò numerosi giovani ad emigrare verso gli Stati Uniti e l’Argentina.
come Palazzo Terzella. Inoltre è possibile vedere i resti dei vecchi mulini situati
Ciò nonostante è ancora possibile vedere, passeggiando per il paese, le sue
lungo il torrente Caolo. Infatti Tramutola ha una storia “fatta di acqua e petrolio”.
numerose eccelenze artistiche e culturali come il Castello, il monastero delle
In alcuni documenti risalenti al 1136 viene citato il primo mulino di Tramutola,
Teresiane, la Potentissima, il ponte di S.Antuono e i suggestivi rione di S.Nicola
che in seguito diventeranno 5, tutti situati al limite fra città e campagna.
e Quartiere Nobile.
“Fondamentale all’epoca era acquisire il diritto di utilizzare le acque di un fiume o di un torrente, ovvero il diritto di costruire una chiusa che convogliasse parte delle risorse idriche in un canale artificiale.” (26) Lo sfruttamento delle acque del torrente Caolo ha quindi comportato una fase di ricchezza derivante dall’attività di molitura, ma anche dalla creazione di energia elettrica: infatti negli anni Venti del Novecento, costruita in uno splendido scenario ambientale, sfruttando una vicina sorgente con un portata di oltre mille litri al secondo e a tutt’oggi in pieno funzionamento, nasce la centrale idroelettrica dell’ENEL. Affianco allo sfruttamento dell’energia idrica a partire dal 1902
28
lucana contro gli austriaci nel 1821. Il terremoto del 1857 provocò numerosi
Nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta l’emigrazione riprese, e solo oggi il paese vive finalmente una stagione sociale ed economica dalle prospettive migliori, legate alle risorse dell’agricoltura, del turismo e dell’energia (29). Infatti Calvello, paese della Val Camastra, nell’ultimo periodo è salita agli onori della cronaca grazie al suo impegno per creare una filiera del legno finalizzata allo sfruttamento dell’energia dalle biomasse. Il suo territorio è coperto per il 40% di boschi di faggio, coltura particolarmente adatta alla creazione di cippato, pellet, ecc. Inoltre, la presenza di falegnamerie e di una buona attività artigianale del legno, permetterebbe di ricavare, dai residui di lavorazione, altro materiale utile a generare energia.
(27)
a Tramutola
Particolarmente attenta all’educazione ambientale, già da tempo l’amministrazione
comunale in partnership con eni sta lavorando alla realizzazione di un percorso
Montemurro
didattico, naturalistico e scientifico lungo circa 6 km con partenza dalla
Il paese è famoso per il suo parco eolico, costruito dalla società bolzanese Fri-El
località Cacciatizze, dove sorgeranno il Parco Avventura e due Centri
fra il 2002 e il 2006 ed ora gestito da Vento di Montemurro S.r.l., che comprende
didattico-ricreativi, uno in località Cacciatizze (già attivo) e uno in località
36 aerogeneratori per una potenza complessiva di 29,1 MW.
Autiero, dedicati ai temi dell’energia e del territorio. I due centri saranno dotati
Anche Montemurro nacque a seguito delle incursioni saracene che distrussero
di caldaie a biomassa per il riscaldamento dei locali. Inoltre, al Pala Camastra,
Grumentum. Nel Medievo il borgo appartenne al feudo Montescaglioso e
centro sportivo del comune, è stata installata una caldaia funzionante a pellet
inseguito ai Sanseverino e ai Carafa. Fu qui che vide i natali Giacinto Albini,
che servirà a riscaldare anche la vicina casa famiglia. In previsione c’è anche
artefice dell’insurrezione lucana, che consegnò la Basilicata a Garibaldi per
la creazione di una linea di teleriscaldamento che scalderà le case popolari
unificarla al resto d’Italia. I terremoti del 1857, del 1907 e del 1980 colpirono
adiacenti
(30)
.
Montemurro più violentemente del resto dei comuni circostanti, provocando un’ampia emigrazione, in gran parte transoceanica, che decimò il numero di
Viggiano
abitanti. Emigrazione che continua tutt’oggi.
Viggiano è oggi ricordato principalmente perché ospita nel suo territorio un
Nonostante la sua storia travagliata da grandi calamità, nel centro storico vi sono
Centro Olio Val d’Agri dell’eni per il trattamento del petrolio estratto dalle ampie
numerosi edifici storici da visitare, come le Chiese di San Rocco e di S.Antonio e
riserve rinvenute nel sottosuolo della Val d’Agri. Ultimamente, proprio accanto al
i palazzi Robilotta, DeFina e Parisi (31).
centro olio, è stato costruito un Parco fotovoltaico. Non di meno è un borgo dalle molteplici risorse: dalle arpe al culto mariano,
Spinoso
dagli impianti sciistici ai siti archeologici. Sul territorio cittadino, infatti, vi sono
Spinoso è il comune ricordato per la diga sul lago di Pietra del Pertusillo La
molteplici luoghi storici da visitare come la Chiesa Madre Santa Maria del Deposito,
centrale idroelettrica si trova invece nel territorio compreso fra Gallicchio e
i ruderi del Castello, la Basilica e il Sacro Monte di Viggiano, dove vi si svolge il
Missanello. Il Paese ha un magnifico centro storico, ricco di palazzi gentilizi
culto della Madonna Nera. Antico villaggio di Grumentum, il paese si sviluppò in
realizzati fra il XVI e il XIX secolo, come palazzo Ranone, che ogni anno ospita
epoca medioevale come centro basiliano, e fu in seguito fortificata dai Longobardi.
“ArtEstate-Spinoso”, vernissage d’arte, scultura e cultura, Palazzo storico, ecc. Il
Dominata per secoli dai Sanseverino, partecipò ai moti della repubblica napoletana
comune nacque nel Medievo, per poi passare dalla dominazione dei Sanseverino
e più tardi prese parte ai moti preunitari. Agli inizi del Novecento diventò famosa,
alla repubblica partenopea. Durante il Risorgimento partecipò alle lotte per l’unità
anche fuori dell’Italia, per la fabbricazione degli strumenti musicali. Nonostante
d’Italia. Dagli anni Sessanta, l’attività principale di Spinoso è legata al Lago
le prime perforazioni petrolifere e l’insediamento di industrie manifatturiere, la
Pertusillo e quindi al turismo. Lungo le sponde il comune ha realizzato aree
prima metà del Novecento fu caratterizzata dall’emigrazione. Nel 1980, dopo il
attrezzate per i visitatori, sportivi e pescatori.
terremoto, ci fu un tentativo di ricostruzione industriale che non ebbe l’auspicato
Il lago infatti è ricco di trote, anguille e carpe e costituisce un’attrattiva per i
successo. Negli ultimi anni, grazie all’intervento degli enti locali, è stato avviato
pescatori non solo locali.
un nuovo sviluppo industriale, mentre si sono fatte più concrete le prospettive legate all’estrazione petrolifera e, non senza contraddizioni, quelle turistiche
Grumento Nova
associate alla valorizzazione ambientale.
Grumento Nova, per la sua vicinanza agli impianti di Viggiano e per la presenza di numerosi pozzi sul suo territorio, è legata anch’essa al petrolio e al gas naturale, ma la sua fama più grande la deve al Parco archeologico di Grumentum.
29
Le vie di comunicazione lucane Oltre al sito archeologico, che si trova un po’ distanziato dal vero e proprio borgo
Per via del suo territorio montuoso la Lucania ha poche vie di comunicazione.
di Grumento Nova, il comune offre altri luoghi interessanti da visitare come le
La regione è dotata soltanto di un piccolo aeroporto, l’Aviosuperfice Enrico
mura medievali, il Castello Giliberti e la chiesa neoclassica di Sant’Antonio.
Mattei a Pisticci realizzata negli anni Sessanta, durante l’industrializzazione della
Grumento Nova è uno dei più importanti centri storici della Lucania, noto sin
val Basento, e rimasto inutilizzato per molto tempo. Voluta da Enrico Mattei per
dalla II Guerra Punica. Dopo la distruzione di Grumentum da parte dei Saraceni
spostarsi più velocemente da un sito dell’eni all’altro, si tratta di una semplice
nel 973, gli abitanti si stanziarono nelle zone circostanti fondando il borgo di
pista di atterraggio che viene utilizzata solo da piccoli aerei. Dal 2007 si sta
Grumento Nova. Dopo la dominazione normanna passò a quella sveva. Nel
studiando un progetto che prevede la costruzione di un aeroporto civile regionale
1870 venne acquistata dalla famiglia Giliberti che vi edificò il Castello, di cui oggi
e le infrastrutture ad esso collegate.
non restano che pochi ruderi. Il 1900 fu caratterizzato dall’abbandono delle terre
Maratea, Pisticci e Policoro sono dotati di porti turistici, ma nessuno di tipo
e dall’emigrazione e fu solo con la scoperta del petrolio in Val d’Agri, accanto
industriale.
alla nascita dei “Patti territoriali” e alla opportunità di sviluppo dell’imprenditoria locale, che si sono creati in tempi recenti i presupposti per il rilancio economico. Brienza L’origine di Brienza è quasi sicuramente longobarda: la radice burg (luogo fortificato), dal toponimo latino Burgentia, suffragherebbe tale ipotesi. Il primo
Bari
nucleo sembra datare al VII secolo d.C. Il borgo antico si sviluppa soprattutto dopo il 1000, tutto intorno al castello. Colpisce il visitatore con il suo fascino immediato e misterioso che fa di Brienza uno dei centri di origine medioevale più
Roma
interessanti del mezzogiorno. É tra i pochi paesi della Basilicata che ha conservato la sua struttura architettonica di borgo medioevale. Notevole è il castello, attualmente in restauro. Un’antica tradizione attribuisce al castello 365 stanze, una per ogni giorno dell’anno. Nelle sue vicinanze sorge la chiesa Madre dedicata all’Assunta, risalente alla fine dell’XI
POTENZA
Salerno
Taranto
A3 Atena lucana
Brindisi
MATERA
Brienza
Viggano Policoro
sec. Degne di nota sono le chiese di San Zaccaria e di San Michele Arcangelo (detta “dei greci”) esistente già nel XII sec., e di Santa Maria degli Angeli, situata
Lauria
E90
a poca distanza dall’abitato. Per le vie del paese si possono ammirare palazzi nobiliari con portali ed androni finemente lavorati, mentre in piazza Municipio è situato il monumento in bronzo che ricorda la figura di Mario Pagano, giurista e patriota originario di Brienza. Dal punto di vista energetico Brienza è interessante per le installazioni di micro-turbine applicate alle condotte idriche (2004), e di un mulino ad acqua che alimentò l’illuminazione pubblica sfruttando una dinamo messa in azione dalla forza dell’acqua.
30
Cosenza Figura 13 - Wikipedia; Le vie di comunicazioni lucane
La Basilicata è quasi completamente priva di ferrovie tanto che Matera non è neppure raggiunta da Trenitalia. Tuttavia vi sono importanti stazioni ferroviarie come Potenza centrale, Metaponto, Maratea che servono i tre principali assi: la ferrovia Battipaglia-Potenza-Metaponto, la ferrovia Tirrenica Meridionale e quella Jonica. Le altre linee presenti sul territorio sono ferrovie secondarie o a scartamento ridotto. Le vie stradali e autostradali più importanti sono l’A3 nel tratto che da Lagonegro va a Lauria e il Raccordo Autostradale RA05 che collega Sicignano a Potenza. La strada statale 407 Basentana (SS 407) segue il corso del fiume Basento da Potenza a Metaponto. Essa unisce il Raccordo autostradale RA05 a Metaponto e fu costruita negli anni Sessanta insieme alle altre arterie di fondovalle lucane per dare un impulso all’economia regionale. La Basentana si presenta attualmente con una capacità superiore al volume di traffico che abitualmente vi transita. La strada statale 598, la Fondovalle dell’Agri inizia ad Atena Lucana in prossimità dello svincolo dell’Autostrada A3 e termina a Policoro, in Basilicata, in prossimità dello svincolo della SS 106. Essa attraversa le province di Salerno, Potenza e Matera. La strada prende il nome dal fiume Agri in quanto segue il suo percorso fino alla foce. La strada statale 106 dir Jonica (SS 106 dir) è una strada statale che collega Palagiano alla frazione geografica di Chiatona. Su questa diramazione scorre il traffico proveniente dalla strada statale 100 di Gioia del Colle, dalla SS 7, nonché dall’autostrada A14, diretto verso la costa Jonica. La strada statale 7 Via Appia (SS 7) è una strada statale che segue il percorso dell’omonima via consolare romana e, come all’ora, collega Roma a Brindisi. I lavori per la costruzione dell’antica via Appia iniziarono nel 312 a.C., per volere del console Appio Claudio Cieco e collegava l’urbe a Capua. In epoche successive la strada venne poi man mano prolungata fino a Brindisi (32).
Note (1) Wikipedia (2) Ente Parco Nazionale Appennino Lucano Val D’agri Lagonegrese); Progetto di Educazione Ambientale “Il Parco nel nostro Futuro…”; www.parcoappenninolucano.it/ (3) Wikipedia (4) www.aptbasilicata.it/ (5) www.eni.com (6) A.DE STEFANO, G.PETRULLO; Le risorse del sottosuolo lucano: il petrolio; da Il territorio-Cultura; www.consiglio.basilicata.it/conoscerebasilicata/territorio/Territorio_DeStefano/petrolio.pdf (7) R.VOTTA; Considerazioni economiche sulla realizzazione di un impianto di riscaldamento alimentato a biomassa in una realtà interna della Basilicata (Calvello); Consiglio Regionale della Basilicata, maggio 2007 (8) CEB-Centro di Eccellenze di Bioenergie; LE BIOMASSE; (http://www.biomasse.basilicata.it/index.asp) (9) GSE, Gestore Servizi Energetici; Il Futuro Fotovoltaico; www.logicaenergetica.it/gse-le-tariffedel-2010-e-del-futuro-conto-energia/ (10) M. SCUDERI, Fotovoltaico Integrato: entrato in esercizio l’impianto da un MW a Tito Scalo (giovedì 14 gennaio 2010), da Società energetica lucana; www.societaenergeticalucana.it/opencms/ opencms/Notizie/notizia_0212.html (11) SORGENIA; Designer Show: occhi puntati sul fotovoltaico integrato (7 luglio 2010 alle 10:27 am); http://sorgenia.wordpress.com/2010/07/07/designer-show-occhi-puntati-sul-fotovoltaico-integrato/ (12) G.SAPONARA, Parole al vento. A proposito di energia alternativa; Redazione Akiris; www. sviluppovaldagri.it/akiris/articoli/25-003-06.pdf (13) Ibidem (14) Ibidem (15) AdB Basilicata, Autorità interregionale di Bacino della Basilicata; www.adb.basilicata.it/adb/ struttura.asp (16) Wikipedia (17) EnerBas Srl, di Salviulo Salvatore (18) http://www.nextville.it/Mini_idroelettrico/648/Tipologie_impiantistiche (19) http://www.valledellagri.net/agriturismo/acquapark.htm (20) G.SAPONARA; Parole al vento. A proposito di energia alternativa; Redazione Akiris; www. sviluppovaldagri.it/akiris/articoli/25-003-06.pdf (21) Ibidem (22) Ibidem (23) Ibidem (24) Ibidem (25) www.avmstudio.it/lucusnet/tramutola/421-storiatramutola.html (26) Regione Basilicata; a cura di I.Macaione, A.Sichenze; Architetture ecologiche, nel turismo, nel recupero, nelle città-natura della Basilicata; coll. Turismo, consumi, tempo libero; ed. Franco Angeli; Milano 1999 (27) M.Ferruzzi, L.Agresti, G.d’Ecclesiis, A.Boccia; LA VAL D’AGRI TRA PARCO E PETROLIO. Osservazioni e valutazioni sulle attività di ricerca ed estrazione petrolifera nell’area del Parco Nazionale della Val d’Agri; Dicembre 2000; pag.14 (28) Legambiente Onlus; DOSSIER VAL D’AGRI. Dal miraggio petrolio alla realtà del Parco; Giugno 2002 (29) Comune di Calvello; http://www.comune.calvello.pz.it/paese.html (30) Riformisti alternativi; UN PERCORSO TRA LE VALLI IN CERCA DI TESORI; (www.riformistialternativi.it/wp-content/uploads/2010/01/Speciale-Val-Camastra.pdf) (31) Conoscere la Basilicata, www. basilicatanet.it (32) Wikipedia
31
CAPITOLO 1. 32
NRG point
Lo stato di fatto, il territorio e la cultura lucani tradiscono il forte rapporto di questa terra con l’energia, soprattutto se si considerano i paesi analizzati. Le emergenze energetiche, come le centrali, i pozzi, le sorgenti sono presenti in gran numero in queste valli e già da tempo sono soggetto del progetto Learning Week, a cura della Fondazione Eni Enrico Mattei. Scuole medie e superiori da ogni parte d’Italia partecipano alle Learning Week per esperire direttamente e vedere sul posto le centrali energetiche di cui il territorio dispone. In 5 giorni è possibile visitare impianti, pozzi e sorgenti, coadiuvati dalle lezioni e dai racconti dei ricercatori della FEEM Viggiano e degli operatori specializzati delle società che gestiscono le centrali. Le Learning Week si basano su percorsi di visita realizzati unendo ciò che già c’è sul territorio, ma può essere potenziato dalle proposte di enerAGRIa.
enerAGRIa è un progetto che al suo interno è formato da diversi “Strumenti”: uno di questi prende il nome di NRG point ed altro non è che il gruppo delle emergenze energetiche già presenti sul territorio. Accanto agli NRG point saranno costruiti altri strumenti utili alla didattica e alla comunicazione dell’energia. Nelle pagine seguenti sono raccolte informazioni sui vari impianti, oltre ad una riproduzione tridimensionale degli stessi. Grazie alla realtà aumentata e ad uno smartphone è possibile inquadrare
FONTI 1 V. Petrocelli, La centrale idroelettrica di Caolo. Storia della prima fonte di energia rinnovabile della val d’Agri, Il Giardino di Azimonti Edizioni; 2013; pag. 256 2 eni.com, Il Centro Olio Val d’Agri http://www.eni.com/eni-basilicata/attivita/ciclo-produttivo/centro-olio-val-d-agri/centro-olio-val-d-agri.shtml http://www.eni.com/files/documenti/eni-in-basilicata.pdf (pag. 15 e 32, visitato il 29 luglio 2013) 3 biomasse.basilicata.it, Teleriscaldamento a Calvello (PZ) http://www.biomasse.basilicata.it/attivita/teleriscaldamento_calvello.asp 4 consorzioasipz.it, Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Potenza, Delib. 195, 199-202 http://www.consorzioasipz.it/2009dprg_22308.html (visitato il 29 luglio 2013) 5 scope.de, Solarpark Viggiano DSG SOLARFONDS 06 http://www.scope.de/FSKontakt/FSKontakt.nsf/vWebUnterlagenFonds/A2863E93155C4DECC1257 7C8004CBF6A/$FILE/DSG_Viggiano_Lay12_Print_endg%C3%BCltig.pdf (visitato il 29 luglio 2013) 6 energiespa.it, Siti di produzione Montemurro http://www.energiespa.it/it/standorte/windkraftwerke/montemurro/ (visitato il 29 luglio 2013) 7 ventodimontemurro.it, Storia http://ventodimontemurro.it/it/Chisiamo/geschichte 8 E.I.P.L.I., M. Lanzi, La Diga di Pietra del Pertusillo (documentario) https://www.youtube.com/watch?v=18qTN9_sTKA 9 wikipedia.org, Lago di Pietra del Pertusillo http://it.wikipedia.org/wiki/Lago_di_Pietra_del_Pertusillo 10 enel.it, Agri centrale idroelettrica http://www.enel.it/it-IT/impianti/mappa/dettaglio/agri-gallicchio/p/090027d98192f7a6 (visitato il 29 luglio 2013) 11 enel.it, Caolo - Tramutola (PZ) centrale idroelettrica http://www.enel.it/it-IT/impianti/mappa/dettaglio/caolo-tramutola-pz/p/090027d98192f7a4/ 12 adb.basilicata.it, Caratteristiche idrogeologiche e risorse idriche sotterranee del territorio dell’Autorità di Bacino della Basilicata http://www.adb.basilicata.it/adb/pstralcio/bilancioidrico/cap3.pdf
l’illustrazione ed accedere ad un video che permette di girare intorno ad impianti ed edifici.
33
idrocarburi
NOME COVA - Centro Olio Val d’Agri SOCIETÀ E.N.I. S.p.A, Divisione E&P Distretto di produzione Val d’Agri UBICAZIONE Comune di Viggiano - Zona industriale, c.da Cembrina s.n.c. SUPERFICIE 181.850 mq = 18.2 ha = circa 26 campi da calcio ANNO 2001 ATTIVITÀ “Estrazione di petrolio greggio e gas naturale”; nessuna attività di raffinazione POZZI ALLACCIATI 25 CONCESSIONE di coltivazione Val d’Agri TITOLARI CONC. ENI S.p.A. operatore e rappresentante unico (quota di 60,77%) SHELL Italia E&P S.p.A. (quota del 39,23%). LINEE PRODUZIONE Monte Alpi, Linea 1,2,3,4 CAPACITÀ 104.000 b/d PRODUZIONE 16.500 mc/g di olio + ______________________________________ 3.100.000 Smc/g di gas associato al greggio = totale degli idrocarburi trattati LINEE DI PRODUZIONE Monte Alpi 1.500 mc/g olio + 600.000 Smc/g gas Linea 1 3.000 mc/g olio + 600.000 Smc/g gas Linea 2 3.000 mc/g olio + 600.000 Smc/g gas Linea 3 3.000 mc/g olio + 600.000 Smc/g gas Linea 4 6.000 mc/g olio + 1.000.000 Smc/g gas NOME oleodotto Val d’Agri - Taranto LUNGHEZZA 136 km DIAMETRO 20” PORTATA 150.000 bbls/d
NOME Centro Didattico “ENERGIA E TERRITORIO” SOCIETÀ Programma Nazionale Biocombustibili (PROBIO) UBICAZIONE Località Cacciatizze, Comune di Calvello SUPERFICIE Locale caldaia: 2,5 mq, Superficie totale: ca 140 mq ANNO AVVIO novembre 2009 ATTIVITÀ Produzione energia e calore da biomassa CARATTERISTICHE Potenza caldaia: 25 kW N.edifici allacciati: 1 Volume riscaldato: 480 mc Consumo di pellets (6mm): 4 T/anno Volume silos di stoccaggio: 0,4 mc, (240 kg) Autonomia di funzionamento: 7 gg Energia erogata alle utenze: 1,5 MWh/anno
biomassa
NOME Centro Polifunzionale Palacamastra SOCIETÀ Programma Nazionale Biocombustibili (PROBIO) UBICAZIONE Comune di Calvello SUPERFICIE 1850 mq ANNO AVVIO novembre 2006 ATTIVITÀ Produzione energia e calore da biomassa CARATTERISTICHE Potenza caldaia: 220 kW Lunghezza rete: 60 m N.edifici allacciati: 2 Volume riscaldato: 6.300 mc Consumo di cippato (stima): 50-120 T/anno Volume silos stoccaggio: 90 mc (30T) Autonomia a silos pieno: 20 gg Energia erogata alle utenze: 35-85 MWh/anno POTENZA INSTALLATA TOT PRODUCIBILITÀ MEDIA ANNUA
34
220 kW + 25 kW = 245 kW 35 - 85 MWh/anno + 1,5 MWh/anno = 36,5-86,5 MWh/anno
NOME Parco solare Viggiano 5 SOCIETÀ Società Dsgre Italia s.a.s UBICAZIONE Comune di Viggiano - Zona industriale SUPERFICIE 78.000 mq = 7.8 ha = circa 11 campi da calcio ANNO DI AVVIO 2009 ATTIVITÀ Produzione energia fotovoltaica CARATTERISTICHE pannelli: 20.000 moduli con inclinazione 30° N. Gruppi: 1, 2, 3, 4, 5 PRODUZIONE 6.000 MWh/anno Parco solare 1 ca. 959 kWp + Parco solare 2 ca. 959 kWp + Parco solare 3 ca. 477 kWp + Parco solare 4 ca. 949 kWp + Parco solare 5 ca. 949 kWp = __________________________________________________ Massimo prestazioni ca. 4.293 kWp
Schede NRG point
COSTO 12.720.000 euro
sole NOME Montemurro 1 SOCIETÀ Vento di Montemurro (ex Energie SpA con gruppo FRI-EL) UBICAZIONE Montemurro SUPERFICIE - area dei parchi eolici comprese le di vie di accesso alle pale 3.700.000 mq = 370 ha = circa 518 campi da calcio - somma delle aree degli ingombri delle fondazioni delle pale 1.296 mq = 1,2 ha (circa) ANNO AVVIO 2002 ATTIVITÀ Produzione energia eolica CARATTERISTICHE Numero torri: 8 Tipo: VESTAS V47 Potenza singola torre: 660 kW Potenza complessiva: 5,28 MW Allaccio: AT Diametro delle pale: 47 m Altezza delle torri al mozzo: 50 m NOME Montemurro 2 SOCIETÀ Energie SpA in collaborazione con il gruppo FRI - EL UBICAZIONE Montemurro SUPERFICIE n.d. ANNO AVVIO 2006 ATTIVITÀ Produzione energia eolica CARATTERISTICHE Numero torri: 28 Tipo: VESTAS V52 Potenza singola torre: 850 kW Potenza complessiva: 23,8 MW Diametro delle pale: 52 m Altezza delle torri al mozzo: 55 m POTENZA INSTALLATA TOT 29,1 MW PRODUCIBILITÀ MEDIA ANNUA ca 50 GWh/anno
vento 35
NOME Diga del Lago di Pietra del Pertusillo SOCIETÀ Autorità di bacino UBICAZIONE Spinoso SUPERFICIE 75.000.000 mq = 7500 ha = circa 10504 campi da calcio ANNO 1957-1963 CARATTERISTICHE Stato: Esercizio Normale Fiume: Agri Altezza Diga: 95 m Capacità: 155 Mmc Quota Max Invaso: 532 m.s.l.m. Quota max di regolazione: 531 m s.l.m. Volume utile di regolazione: 142 Mmc Tipo di Diga: muraria a volta ad arco a gravità Bacino Sotteso: 630 kmq Uso: Plurimo (irriguo, potabile, idroelettrico)
acqua - diga NOME Centrale idroelettrica dell’Agri SOCIETÀ ENEL Green Power UBICAZIONE Gallicchio SUPERFICIE 9380 mq = 0,93 ha = circa 1,3 campi da calcio ANNO 1963 CARATTERISTICHE Tipologia: Idroelettrico Tecnologia: Idroelettrico Tipologia: a Serbatoio Fonte di energia: Acqua Invaso: Lago di Pietra del Pertusillo POTENZA INSTALLATA TOT.
acqua - centrale 36
39 MW
NOME Centrale idroelettrica Tramutola - Caolo SOCIETÀ ENEL Green Power UBICAZIONE Tramutola SUPERFICIE 1115 mq = 0,11 ha = circa 4 campi da tennis ANNO di costruzione 1924 di automazione1993 ATTIVITÀ Produzione energia idroelettrica CARATTERISTICHE Tipologia: Idroelettrico Tecnologia: Idroelettrico Tipologia: Fluente Fonte di energia: Acqua Fiume: Torrente Caolo N. Gruppi: 1 Tipo macchinario: Francis ad asse verticale Salto: 69,1 m Portata: 1,25 mc/sec POTENZA INSTALLATA TOT PRODUCIBILITÀ MEDIA ANNUA
749 KW = 0,749 MW 4,5 GWh
acqua - centrale
NOME Centrale idroelettrica Comune di Brienza “San Giuliano” SOCIETÀ UBICAZIONE Brienza SUPERFICIE 15 mq ANNO di costruzione 2004 ATTIVITÀ Produzione energia idroelettrica CARATTERISTICHE Tipologia: Idroelettrico su condotta potabile Tecnologia: MicroIdroelettrico Tipologia: ad acqua Fluente Fonte di energia: Acqua Fiume: Sorgente San Michele N. Gruppi: 1 Salto: 300 m Portata: 0,1 mc/sec POTENZA INSTALLATA TOT PRODUCIBILITÀ MEDIA ANNUA
40 Kw = 0,004 Mw 240 Mw/anno
acqua - centrale
mappa 37
CAPITOLO 38
enerAGRIa
Sopralluogo
Percorrendo la Strada Statale 598, sia in prossimità di Tramutola, che da Spinoso, è facile scorgere all’orizzonte la torcia del Centro Olio, le pale eoliche che si stagliano sulle colline e il lago di Pietra del Pertusillo che si adagia sul fondovalle. I sette comuni, arroccati sulle loro colline o distesi sui pendii, si scorgono dalla strada. Inoltre dai punti panoramici presenti in alcuni centri storici, è possibile, con un solo colpo d’occhio, vedere in lontananza Grumento e il suo sito archeologico, Viggiano e subito sotto il Centro Olio e il parco fotovoltaico, Montemurro e le numerose pale eoliche. Proprio per questa sua conformazione, l’area si presenta già di per sé come Parco, ossia come un territorio in cui le parti sembrano appartenersi e dialogare fra loro, seguendo un unico filo conduttore, quello dell’energia.
Foto realizzata a Grumento Nova Calvello
Viggiano
Centro Oli
Parco fotovoltaico
Foto realizzata dal Monticello di Tramutola Brienza
Tramutola
Calvello
Viggiano
Montemurro NRG hub
Grumento Nova Diga Lago Pertusillo
Centro Oli
39
Foto realizzata a Grumento Nova Viggiano
Parco eolico
Montemurro
Parco fotovoltaico
Centro Oli
Diga
Spinoso
Grumentum
Foto realizzata dal Parco eolico - Montemurro Centro Oli Diga
Parco fotovoltaico
Tramutola Calvello
Spinoso
Viggiano
Montemurro
Foto realizzata da Viggiano Parco eolico
Spinoso Montemurro
Diga
Lago Pertusillo
Grumento Nova
Grumentum Centro Oli
Tramutola
Parco fotovoltaico
Foto realizzata da Viggiano Montemurro
Grumentum
Viggiano
Tramutola
Brienza
Vedute d’insieme del Parco
40
enerAGRIa
*
B
Brienza
C
Calvello Paesi e POI*
Idrocarburi storia
Fotovoltaico
Biomassa
Idrocarburi
Idroelettrico
Eolico
Storia
V
Viggiano
T
Montemurro Tramutola
M
G
S
Grumento Nova Spinoso
Vedute d’insieme del Parco_Mappa delle emergenze energetiche (NRG point) sul territorio che interesserà il Parco
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Abstract Il Parco si pone l’obiettivo di valorizzare le risorse e l’identità del territorio, in particolare creando un network di comuni legati reciprocamente dalla presenza sul loro territorio di diverse fonti di energia. È giunto il momento di pensare alla Val d’Agri - e alle valli limitrofe - come ad un palcoscenico ideale per la divulgazione di una nuova natura “energetica” e culturale dell’area, che concilia il concetto di turismo naturalistico con un territorio legato idealmente alla presenza del petrolio. Educare all’energia in Val d’Agri, Val Camastra e Val Melandro si può.
hanno una sola e unica finalità: far esperire l’energia. Vi sono quindi le dinamo gioco, ossia giochi più tradizionali come il dondolo o il girello, che producono energia a partire dal movimento umano; e le installazioni esperienziali empiria, giostre che hanno il ruolo di far avvicinare con semplicità e curiosità le persone e far loro esperire, secondo una logica immediata di causa-effetto, come viene prodotta l’energia dalle fonti. Dopo aver effettuato la visita all’NRG hub si passa all’”aspetto diffuso” del
La visita al Parco Tematico si sviluppa in due diversi momenti:
Parco, cioè alla visita nei comuni delle energie e alle loro NRG domus.
1. il primo è costituito dall’NRG hub (composto a sua volta da NRG intro,
Le NRG domus sono edifici con valenza storica rifunzionalizzati ad hoc per
dall’NRG info e dall’NRG garden). Esso rappresenta il fulcro dell’intero
ospitare l’allestimento dedicato alla fonte di energia che il paese ospita. I pannelli
sistema “Parco diffuso”.
illustrano cosa l’energia può alimentare all’interno delle case degli italiani.
Posto al centro di enerAGRIa sarà il luogo da cui partirà l’esperienza energetica
Successivamente si procederà alla visita degli impianti, NRG point, per “toccare
nelle valli. Al suo interno verranno fornite le nozioni basilari per approcciarsi alle diverse forme di energia e preparare il visitatore al tour energetico, il tutto calibrato tenendo conto delle diverse fasce d’età e tipologie dell’utenza del Parco. 2. il secondo comprende le NRG domus e la visita agli impianti NRG point, dove si entra direttamente in contatto con le fonti di energia e con i borghi che le ospitano. L’NRG hub è formato da 3 componenti:
• l’NRG intro è uno spazio che accoglie installazioni video, modelli e mostre temporanee riguardanti l’energia. Il suo obiettivo è quello di introdurre all’argomento energia in modo soft, senza entrare subito nel vivo.
• L’NRG info è uno spazio creato da diverse sottoaree che si avvale delle più moderne tecnologie per spiegare l’energia. Esso è la parte più “digitale” del sistema dove verranno approfonditi gli aspetti tecnici per ogni attrazione energetica del Parco.
42
• L’NRG garden assomiglia ad un parco cittadino, ma le giostre che ospita
enerAGRIa
con mano” quella che è la vera entità energetica del posto. Il Parco è collegato principalmente dalla strada statale 598, lungo il cui percorso sono posizionati dei landmark con il compito di segnalare il territorio interessato da enerAGRIa. Il tour inizierà dall’NRG hub e si svilupperà per sei/sette comuni, toccando punti d’interesse energetico, storico e naturalistico, che andranno a comporre le 9 tappe di enerAGRIa.
BIOMASSA CALVELLO Centro Didattico SOLARE VIGGIANO Villa San Felice
IDROELETTRICO BRIENZA Mulino Idraulico
VIE DELL’ACQUA Brienza Marsico Nuovo Tramutola
EOLICO MONTEMURRO Ex Convento San Domenico
Viggiano Grumento Nova Sarconi Diga del Pertusillo Gallicchio
NRG hub
AFFIORAMENTI TRAMUTOLA Palazzo Terzella
PERCORSO GEOLOGICO Paterno Tramutola Viggiano
STORIA ENERGIA GRUMENTO NOVA Parco Archeologico Grumentum
Grumento Nova Montemurro Spinoso Schizzo di funzionamento del Parco dell’Energia
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Il percorso
enerAGRIa è un Parco Tematico diffuso, cioè non presenta un unico nucleo, un unico edificio, ecc., ma le parti che lo compongono sono sparse su un territorio di 150 kmq. Il territorio è attraversato da una strada principale, la statale SS 598, da cui si diramano le strade secondarie che portano ai paesi e ai parchi energetici. Il percorso del Parco consta di diverse tappe: parte dal NRG hub (Tappa 1) dove, tramite esperienze interattive, si viene introdotti al mondo delle energie; in seguito vi è la visita al Parco archeologico di Grumentum e al suo museo (Tappa 2); si prosegue in Val Camastra con la visita a Calvello e agli impianti che sfruttano le biomasse (Tappa 3); più tardi si torna in Val d’Agri a Tramutola con gli affioramenti naturali e la storia del petrolio (Tappa 4), per poi passare nella Valle del Melandro a Brienza con il micro-idroelettrico e i suoi
mulini (Tappa 5); si prosegue con il Centro Olio di Viggiano, il vicino Parco fotovoltaico (Tappa 6) e la Villa del Marchese (Tappa 7); si raggiunge infine Montemurro per visitare il Parco eolico (Tappa 8), per poi passare per la suggestiva diga del Lago di Pietra Pertusillo (Tappa 9). Dalla SS 598, uscendo a Villa d’Agri si imbocca la SP 25 bis, dove verrà ubicato l’NRG hub, punto di riferimento principale del Parco enerAGRIa. Nell’NRG hub, grazie alle proiezioni, si introduce la storia dell’uomo e dell’energia, analizzando le moderne centrali energetiche. Grazie a tecnologie digitali è possibile capire il funzionamento delle centrali del Parco e acquisire le relative informazioni. La SP 103 porta a Grumentum e, proseguendo, a Grumento Nova. Il Parco archeologico e il museo (Tappa 2) annesso, oltre ad un naturale link ad un altro percorso tematico lucano (quello storico-archeologico-culturale), completa l’introduzione sulla storia dell’energia già attivata nell’NRG hub. Qui sarà infatti possibile vedere come gli antichi utilizzavano le proprietà dell’acqua per realizzare le terme e, grazie ad una curatela ad hoc, si potranno osservare strumenti e oggetti che venivano utilizzati in passato per sfruttare le energie a disposizione. Ritornando sulla SS 598, e poi prendendo la SP 11, in prossimità della rotonda,
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enerAGRIa
r e n e Va l
Calvello biomassa Località Autiero
d’Agri
eolico
Centro Educazione Ambientale Località Cacciatizze SP 16
parco dell’energia
Viggiano
SP
11
AG
RIa
Strada comunale Madonna di Viggiano
SP11
idroelettrico
Brienza
Grumento Nova Area industriale
Brienza Sud Potenza
SS276
SP 23
SS9 5
petrolio
Montemurro
fotovoltaico
Corleto P. Montemurro
SS 598
Campania
SS 276
NRG NRG HUB HUB
Viggiano Grumento Nova Grumentum
affioramenti idroelettrico
SP25
Tramutola
Puglia
Lago Pertusillo
SS 10 3
Tramutola Villa d’Agri
diga
Strada località contrada Capanna
Grumento
Grumentum
Mappa del percorso del Parco con indicate le strade e l’asse principale delle percorrenze
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si imbocca la Strada comunale Madonna di Viggiano e al bivio si prosegue per
Ritornando sulla SS 598 Grumento Nova-area industriale e imboccando la SP
la SP 16, la Calvello-Marsicovetere. Seguendo il cartello “pista da sci Sellata-
11 verso Viggiano e avanzando a valle verso la zona industriale, si ci imbatte
Pierfaone” e avanzando per 300 metri, sulla destra della strada, immerso in un
nel Centro Olio e nel Parco fotovoltaico per poi dirigersi verso il centro
bosco di faggi rigogliosi, sorgono il Centro didattico di Cacciatizze, e l’orto
storico. Un allestimento dedicato al Centro Olio ed uno dedicato all’energia
botanico delle essenze energetiche (Tappa 3). Il Centro didattico di Cacciatizze “Energia e Territorio” ha al suo interno
fotovoltaica sono realizzati all’interno di due stanze della Villa del Marchese. Dalle finestre di questa NRG domus è possibile avere una suggestiva vista
un’esposizione di modelli di piattaforme petrolifere, trivelle e rocce che aiutano a
aerea degli impianti, utilizzabile per spiegarne le varie aree (Tappa 6 e Tappa 7).
spiegare tutti i processi, dall’origine allo sfruttamento, degli idrocarburi. Allo stesso
Se si prosegue per imboccare la SP 23, si arriva a Montemurro e al Parco eolico
tempo esso funge da NRG domus in quanto vi sono i materiali didattici per introdurre e spiegare le energie alternative, come quella derivante da biomassa. Proprio nelle vicinanze del centro, nel giardino de “La locanda nel Parco” vi è un orto botanico che potrebbe accogliere le essenze utili a spiegare le proprietà calorifiche delle piante. Una volta visionato il centro e ripresa la SP 16, si raggiunge il centro di Calvello
recuperato, ristrutturato e rifunzionalizzato come spazio conferenze. Parte di questo edificio sarà utilizzato come NRG domus dedicata all’energia eolica. Attraversando il paese come un anello, si ritorna alla fondovalle che, dopo qualche km, apre l’orizzonte alla diga del Lago di Pietra del Pertusillo (Tappa 9).
e il Palacamastra, dove è possibile osservare la palestra riscaldata mediante
È possibile proseguire fino all’uscita di Gallicchio: imboccando una stradina
impianto a biomassa e gli edifici interessati dal teleriscaldamento.
laterale alla SS 598, si incontra la centrale idroelettrica.
Allontanandosi da Cavello e percorrendo a ritroso il percorso, si torna alla SS
A questo punto si inverte il senso di marcia e si ritorna verso la diga riportando i
598: uscendo a Tramutola, seguendo la SS 276 verso Contrada Capanna o
visitatori sulla SS 598.
le indicazioni per l’”aquapark Val d’Agri”, è possibile visitare gli affioramenti
naturali di petrolio e la Centrale idroelettrica. Tornando sulla SS 276 e giunti al centro storico, è possibile visitare Palazzo Terzella (Tappa
Dalla descrizione precedente, è ovvia l’assoluta importanza della SS 598,
4). Questo palazzo signorile, se recuperato, potrebbe accogliere la storia
cui è possibile avere una veduta su tutte le componenti del Parco. Proprio per
petrolifera dell’area, dagli affioramenti ai giorni nostri, insieme alla preziosa
questo si è scelto di posizionare i landmark soprattutto lungo questa via di
documentazione scientifico-artistica degli elementi come locandine, manifesti
comunicazione e di dar loro una funzione compatibile all’ambiente. Inoltre la loro
e spot pubblicitari che hanno accompagnato gli italiani nel corso degli anni. Il
veste grafica, riprende e comunica le peculiarità del Parco. Un qualsiasi passante
palazzo si affaccia sulla suggestiva piazza ‘N Cap l’acqua, col suo torrente che
che si trovi a percorrere la SS 598, provenendo da Atena Lucana o da Policoro,
scorre fino al centro del paese e il mulino che conserva ancora la sua macina, a
dopo lunghi km di una comune strada, vedrebbe comparire lungo la carreggiata
testimonianza delle radici energetiche di un paese fatto di acqua e petrolio.
i landmark che gli segnaleranno la parte di territorio su cui si sviluppa il Parco. I
Visitata Tramutola, si ritorna sulla SS 598 per uscire a Brienza (Tappa 5), visitare l’antico borgo medievale, i mulini e il micro-idroelettrico. Una sala del Castello Caracciolo fungerà da NRG domus e ospiterà l’allestimento sull’energia idroelettrica con un focus dedicato alla storia idrico-energetica di Brienza.
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(Tappa 8). Al centro del paese vi è il Convento di San Domenico, edificio storico
enerAGRIa
grazie alla quale avvengono i principali spostamenti lungo il Parco e da
landmark, posizionati ogni 2 km a sinistra e a destra della strada, sfalsati fra loro, sono il simbolo del Parco. I landmark si ritrovano anche in corrispondenza delle aree dove sono posizionate le componenti del Parco (NRG hub, NRG domus, gli empiria e le dinamo gioco vicino alle centrali o al centro dei paesi), ossia in tutti i punti di interesse del Parco. Essi danno forza all’immagine coordinata e territoriale del luogo e del Parco enerAGRIa.
n e
A r e
Ia R G
Calvello biomassa
eolico
Va l d ’ A g r i
Località Cacciatizze
parco dell’energia
Viggiano
idroelettrico
Brienza
Montemurro Gallicchio idroelettrico
petrolio
diga
fotovoltaico Campania
Puglia
SS 598
Lago Pertusillo
NRG NRG HUB HUB
Spinoso
Tramutola affioramenti idroelettrico
Grumento
Grumentum
Mappa concettuale della presenza dei landmark del Parco lungo il percorso, in particolare lungo l’asse principale (SS 598)
47
landmark
Il landmark è un elemento la cui funzione è quella di comunicare il territorio proiettando all’esterno i suoi valori, la sua cultura, il suo modo di essere, la sintesi della sua identità. Un esempio eclatante ne è il Kilometro Rosso. Il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, che sorge lungo l’autostrada A4 alle porte di Bergamo,
landma rk
è un ambiente organizzato che ospita aziende, centri di ricerca, laboratori, attività di produzione high-tech e servizi all’innovazione. La sua presenza sull’autostrada è manifestata da una parete rossa e lucida, dall’estetica hi-tech, che cela
SS 598
alle sue spalle i veri e propri centri di ricerca. Il landmark riprende il concetto di catalizzatore di energie, riproponendo la forma di un imbuto e il colore arancione. La grafica sul landmark riproduce delle linee curve convergenti che seguono l’andamento dell’imbuto, quasi a ricordare un fluido che scorre verso il basso e si incanala andando a nutrire la terra. enerAGRIa
La presenza del landmark lungo le vie di comunicazione, come la SS 598 e le strade che conducono ai paesi e ai parchi energetici, comunica l’appartenenza ad un’unica entità: il Parco enerAGRIa. Esso assolve anche ad altre funzioni come raccogliere le acque piovane e produrre energia per alimentare la lampada al suo interno per l’illuminazione notturna, grazie al pannello fotovoltaico posto sulla sua sommità.
Visualizzazione dei landmark lungo la SS 598
48
enerAGRIa
Il diagramma esposizione
Le diverse componenti del Parco sono finalizzate alla veicolazione di flussi di informazioni didattiche divise per temi e adattabili ai differenti target. I vari contenitori espositivi infatti, costruiscono il percorso di visita del Parco. L’introduzione all’energia avviene principalmente parlando del rapporto con l’uomo e la storia, fra NRG hub, Palazzo Terzella e Grumentum. Le diverse fonti di energia vengono affrontate in due modi diversi, ma in entrambi i casi si parte dagli idrocarburi (energia tradizionale) per poi passare alla trattazione delle fonti alternative.
1. NRG domus. L’excursus parte dalla fonte di energia più diffusa per scoprirne pregi, difetti, storia, produzione e consumi. Esso mostra che gli idrocarburi sono una fonte energetica esauribile. Da qui nasce la necessità di investire sulle energie alternative che possono aiutare a sfruttare gli idrocarburi in modo più consapevole e sostenibile. Questo discorso viene approfondito fornendo esempi pratici nelle NRG domus, come le equivalenze MW/barili di petrolio e in termini di consumi domestici.
2. NRG info. Partendo dal petrolio, ogni area dell’NRG info spiega una fonte di energia: come è stata imbrigliata dall’uomo, quali, come sono fatti e come funzionano gli impianti che ne ricavano energia, con particolare attenzione alle centrali presenti sul territorio. Il grado di approfondimento dei contenuti è direttamente proporzionale al target a cui si riferisce. Grazie ai supporti digitali è possibile adattare gli spazi dedicati (CAVE e LIM), a ricostruzioni semplici fino ad arrivare a simulazioni di attività e manutenzione sull’impianto (come esercizi per l’addestramento dei tecnici). Si vuole creare un collegamento fra presente e passato, fra ciò che siamo stati e ciò che siamo, fra come si utilizzava l’energia e come la si utilizza oggi. Si vuole confrontare come l’uso delle fonti delle energie sia cambiato rispetto al nostro fabbisogno e ai nostri modi di consumo. Dal passato infatti è possibile recuperare e rivalutare modi ormai dimenticati di riutilizzare e riciclare materiali. Oppure è possibile osservare come si sono sviluppate alcune macchine che oggi sono usate per la produzione dell’energia alternativa, come i mulini ad acqua e a vento. Il tutto è finalizzato all’educazione e alla sensibilizzazione verso comportamenti più consapevoli e responsabili.
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NRG garden
Grumentum
NRG info
L’uomo e energia
produzione
idrocarburi consumi
NRG intro
Tramutola
barili prodotti
Diagramma contenuti esposizione
totale dipendenza d a l l ’ e s t e ro
fonti alternative non sufficienti
best practice
barili di petrolio equivalenti
NRG domus
differenza
conseguenza
confronto
Diagramma delle due modalitĂ con cui vengono comunicati i contenuti
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enerAGRIa
NRG garden
NRG info
NRG info Best Practice
Estensioni
parco giochi esperienziale energia
video introduzione energia
game interattivo best practice
laboratorio didattico
scelta personaggi
oppure interazione nella stanza
video interattivo centrale energetica e q.tĂ energia prodotta
workshop
best practice in casa
oppure bambini bambini o professionisti?
NRG intro
mostre temporanee
oppure
prossimo NRG info (n. 5)
spettacolo L'uomo e l'energia
profilo del giocatore tipo di consumatore
oppure professionisti
Multiproiezione L'uomo e l'energia
Quiz game interattivo
simulazione impianti interattivi
riepilogo dei risultati
Estensioni
NRG domus
Parco archeologico e museo Grumentum
allestimento equivalenze energetiche
visita a centrali, impianti e sorgenti
Palazzo Terzella Tramutola
visita storico-culturale borghi
link ad altri percorsi tematici
conferenze
comportamenti dei giocatori
NRG point
laboratorio didattico antropologia
oppure
Diagramma di flusso delle infornazioni dell NRG hub e degli NRG info per la definizione del percorso di visita
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CAPITOLO 2. 52
enerAGRIa
NRG hub
NRG hub ha lo scopo di funzionare come polo attrattore del percorso di enerAGRIa. Inoltre, qualora non sia fattibile visitare la parte “diffusa” del Parco è qui possibile avere un’esperienza completa delle energie presenti sul territorio e tutte le informazioni necessarie. L’NRG hub dovrebbe essere in una zona centrale rispetto all’intero percorso in modo da catalizzare l’afflusso dei visitatori: ciò ha fatto ricadere la scelta sull’area industriale dismessa del comune di Grumento Nova. In particolare si è pensato di riutilizzare gli ex capannoni industriali in disuso presenti sulla SP 25 bis (Grumentina). Mantenendone la struttura per conservare il carattere e l’identità storica della zona, i due capannoni verranno messi in sicurezza ed allestiti per rispondere alle esigenze dettate dalla nuova destinazione d’uso. Punti di forza di quest’area sono:
• vicinanza allo svincolo stradale principale; • vicinanza al centro geografico ed economico della Val d’Agri (Villa d’Agri); • collegamento visivo con l’arteria stradale principale SS 598 che collega la Val d’Agri e permette di accedere alle vie di comunicazione per raggiungere Val Camastra e Val Melandro;
• centralità ed equidistanza rispetto a diverse località di partenza (Salerno, Taranto).
53
Aerofotogrammetria dell’industria dismessa sulla SP 25bis (Grumentina), Grumento Nova, uscita SS598 adiacente a Villa d’Agri-Tramutola
54
enerAGRIa
3
Progettazione funzionale dell’NRG hub
1
sp
1. NRG intro
Area espositiva
bis
Esperienza immersiva e didattica
25
Area interattiva
Ingresso e Bookshop Servizi e strutture di supporto
2
2. NRG info 3. NRG garden Parco ludico dell’energie
Flussi turistici Taranto
149 km
1h 47’
Matera
147 Km
1h 50’
Maratea
97 Km
1h 32’
Policoro
85 Km
1h 08’
Potenza
63 Km
0h 57’
Salerno
125 Km
1h 22’
SALERNO 125 Km 1h22’
ss 598
TARANTO 149 Km 1h47’
Macro aree delle funzioni dell’NRG hub e percorrenze dalle principali città
55
NRG garden
NRG intro
NRG info
SS 598
Fotomontaggio dell NRG hub nell’aerofotogrammetria con indicazione della collocazione dell’NRG garden, NRG intro e NRG info
56
enerAGRIa
Lo stato di fatto dell’area scelta ha messo chiaramente in luce i tre spazi
I due capannoni invece accolgono l’NRG intro il quale, oltre ad ospitare i
principali.
servizi come bookshop, toilette, ecc., è uno “spazio digitale” flessibile e riallestibile,
Si riconoscono infatti i due capannoni con uno spazio centrale, un’area verde a
generato per lo più da proiezioni e mostre temporanee, dove al fruitore viene
sinistra e un’area verde a destra dei fabbricati.
introdotto il rapporto che esiste tra energia e uomo.
Si è pensato quindi di dedicare un’area verde all’NRG garden, ovvero un kinder
La seconda area verde ospiterà invece i container, ognuno dedicato ad un
garden composto da giostre che fanno comprendere come anche il movimento
tipo di energia, dove avviene l’esperienza digitale immersiva dell’energia e degli
umano generi energia.
impianti.
NRG garden
NRG intro
NRG info
Fotomontaggio della vista di insieme dell NRG hub, composto da NRG garden, NRG intro e NRG info
57
Percorrendo la SS 598, l’NRG hub appare già in lontananza grazie all’utilizzo
In questo modo il visitatore o il passante, sarà invogliato ad interrogarsi su ciò che
di palloni aerostatici che riportano il nome e l’immagine coordinata del Parco.
ha attirato la sua attenzione, alla stregua di ciò che succede oggi con installazioni
I palloni aerostatici, insieme al sistema di illuminazione del Parco, funzionano da
e flash mob pubblicitari.
landmark, cioè come elementi attrattori e caratterizzanti il territorio.
Fotoinserimento dell’NRG hub visto dalla SS 598
58
enerAGRIa
Lo spazio antistante ai capannoni è ampio e recintato, quindi utile per la fermata
Lo spazio retrostante può servire invece da parcheggio ad automobili ed autobus.
degli autobus e punto di raccolta, soprattutto in caso di scolaresche o gruppi
Dal piazzale principale sono inoltre visibili tutte le componenti dell’NRG hub,
molto numerosi.
facilitando l’orientamento e l’articolazione delle attività.
Fotoinserimento dell’NRG hub visto dalla SP 25bis (Grumentina)
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CAVE CAVE (Cave for Automated Virtual Environment) è un acronimo inglese che significa “Caverna per Ambiente Virtuale Automatico”. Esso è quindi una stanza immersiva per la realtà aumentata, un cubo dove vengono proiettate immagini digitali sulle superfici. I proiettori possono essere 4 o 6, puntati su schermi semitrasparenti specifici per la retroproiezione, mentre la proiezione su soffitto e pavimenti avviene tramite proiezione classica. La struttura comprende anche speakers per la spazializzazione audio (es. dolby-surround). L’utente indossa occhiali 3D, per visualizzare l’ambiente virtuale, e dei sensori elettromagnetici capaci di tracciare i movimenti (motion-capture) che gli permettono di interagire con la realtà virtuale, sincronizzando le proiezioni dell’ambiente in base alla sua posizione. Uno o più computer si occupano della proiezione tramite un motore grafico per videogiochi (come ad esempio “OpenGL”) e software dedicati alla realtà virtuale. Gli schermi del CAVE hanno dimensioni fra i 2,5 e i 4 metri. Tutto il sistema può occupare anche fino a 9 m di lato. Per un buon funzionamento della retro-proiezione e per un contenimento dello spazio, è possibile utilizzare specchi asferici.
Il CAVE è attualmente usato per simulazioni ambientali e rappresentazioni 3D in diversi ambiti, per esempio alcune università hanno prototipi realizzati ad hoc per le proprie esigenze. Con lo svilupparsi di nuove tecnologie, elementi meno invasivi come il Kinect si sono sostituiti ai sensori elettromagnetici. Il Kinect rileva la posizione dell’utente e gli permette di interagire con oggetti virtuali (es. muovere un cubo proiettato). FONTI: 1 CAVE Wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Cave_automatic_virtual_environment (visitato il 12 giugno 2013) 2 CAVE Kinect in Virtual Reality – M.I.D.E.N. Test http://um3d.dc.umich.edu/2012/07/kinect-in-virtual-reality-m-i-d-e-n-test/ (visitato il 12 giugno 2013)
FOCUS TECNOLOGIE
Kinect Kinect è un controller pensato per la console videogame Xbox 360 di Microsoft, che permette di orientarsi nel mondo virtuale senza l’uso di altri strumenti, grazie alla telecamera che rileva il movimento del corpo umano, consentendo l’interazione contemporanea di quattro giocatori. La telecamera RGB è sensibile agli infrarossi e, combinata ad uno scanner laser, permette di rilevare la profondità, mentre il microfono permette l’acquisizione di comandi vocali.
Kinect riconosce il corpo in base ai dati di profondità, mentre l’elaboratore ricostruisce lo scheletro e riproduce i movimenti nell’ambiente virtuale. I movimenti possono essere salti, corsa sul posto, lancio, calci, piegamenti ed è possibile muovere il puntatore con lo spostamento della mano. La periferica ha una versione disponibile per PC e sono stati sviluppati dei driver non-ufficiali per adoperarla su sistemi operativi Windows, Mac OS X e Linux; successivamente sono stati rilasciati i driver ufficiali da Microsoft. La periferica è un primo tentativo di controllare le interfacce digitali, così come succedeva nel film di fantascienza “Minority Report”, senza l’uso di guanti digitali (digital gloves). Il sistema Kinect può essere applicato anche alla navigazione di ambienti virtuali in multi-proiezioni e CAVE. FONTI: 1 Microsoft Kinect – Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Microsoft_Kinect (visitato il 13 giugno 2013) 2 Xbox 360 – Kinect http://www.xbox.com/it-IT/Kinect?xr=shellnav (visitato il 13 giugno 2013) 3 Panorama with Kinect http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=D-vL5tLYxxQ (visitato il 13 giugno 2013) 4 Kinect For windows SDK – drivers http://www.microsoft.com/en-us/kinectforwindows/develop/overview.aspx (visitato il 13 giugno 2013) 5 Kinection – turn your Kinect into a game design device http://www.kinecthacks.com/ (visitato il 13 giugno 2013) 6 Kinect - Navigation in a Virtual Reality CAVE http://www.youtube.com/watch?v=XMl4Q2smpPk (visitato il 13 giugno 2013)
FOCUS TECNOLOGIE
Arduino Arduino è una scheda hardware open-source, sviluppata nel 2005 dall’Interaction Design Institute di Ivrea, fondato da Olivetti e Telecom Italia. Pensato inizialmente come dispositivo di controllo economico per i progetti degli studenti dell’istituto, è stato poi sviluppato ulteriormente. L’hardware è completato da un frame-work open-source per progettare software, il tutto pensato per il physical computing, ovvero per rispondere al mondo analogico.
Arduino è una scheda elettronica a sistema aperto, di cui esistono diversi modelli. Inoltre conoscendo schema elettrico e componenti elettronici necessari alla costruzione, essa può essere riprodotta in diverse forme, clonata, modificata o migliorata; si può programmare con l’ambiente di sviluppo integrato per Arduino oppure interagire con software residenti per animazioni ed interazioni su computer come Max/Mps, Adobe Flash, Processing. La scheda permette di creare oggetti interattivi fai-date o prototipi che utilizzino sensori e piccoli controller da trasformare in informazioni di entrata (input) per un software sviluppato appositamente e controllare dispositivi come display, attuatori, motori, luci o altro. FONTI: 1 http://www.arduino.cc/ (visitato il 17 giugno 2013) 2 http://en.wikipedia.org/wiki/Arduino (visitato il 17 giugno 2013) 3 http://en.wikipedia.org/wiki/Arduino#Shields (visitato il 17 giugno 2013) 4 http://it.wikipedia.org/wiki/Breadboard (visitato il 17 giugno 2013)
FOCUS TECNOLOGIE
Multiproiezione Un multiproiettore è composto da diverse tecnologie che riguardano la creazione/manipolazione dell’immagine e la gestione del segnale video per la videoproiezione su grandi schermi e dispositivi interattivi, come ad esempio il:
• Watchout. Tramite un’architettura client-server, permette di gestire, da un unico computer di produzione, una filiera di computer “display” che, in sincronia tra loro, gestiscono una parte dell’immagine complessiva. Permette di accoppiare tra loro le immagini sovrapponendole e può gestire segnali video live in ingresso e VGA per sistemi di presentazione basati su powerpoint o keynote.
• Processing. Basato su una logica opensource, è uno strumento versatile e potente per la creazione di grafica e video in tempo reale. Si integra completamente con periferiche hardware esterne come sensori, motori, dispositivi elettronici, interfacce RS232, TCP-IP, DMX.
• Z1. Sistema progettato per videoinstallazioni fisse,
Z1 è uno strumento creato con Processing, progettato per video installazioni multischermo che lavorano in loop.
consiste in un videoplayer con più uscite video (da 1 a 3) ad alta risoluzione, è governato da un altro PC (manager) che gestisce l’automazione, la riproduzione video ed è in grado di governare eventi esterni (luci e periferiche aggiuntive) in sincronia con il video. FONTI: 1 Tecnolgie multi visione http://www.multivisione.it/?page_id=543 (visitato il 17 giugno 2013) 2 Multiproiezioni & Watchout http://www.behance.net/gallery/multiproiezioni-e-watchout/917773 (visitato il 17 giugno 2013) 3 Cerveteri - Applicazione http://www.futouring.it/web/filas/lotto-cerveteri?p_p_id=iLotti_WAR_iLottiportlet&p_p_ lifecycle=0&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-2&p_p_col_count=1&_iLotti_WAR_iLottiportlet_activetab=0&_iLotti_WAR_iLottiportlet_page=allestimento (visitato il 17 giugno 2013)
FOCUS TECNOLOGIE
video 3D Il video 3D o cinema tridimensionale (noto anche come cinema 3D o cinema stereoscopico) è un tipo di proiezione cinematografica che, grazie ad alcune specifiche tecniche di ripresa, fornisce una visione stereoscopica delle immagini. Per la corretta fruizione sono necessari accorgimenti tecnici sia per la proiezione (proiettori e talvolta schermi dedicati) che per la visione (occhiali 3D attivo o passivo). TV, monitor e proiettori che utilizzano la tecnologia 3D attiva riproducono, a frequenza doppia rispetto alla visione normale (120 Hz), l’intero flusso di immagini destinate ai due occhi. Queste immagini, come è noto, sono leggermente disassate orizzontalmente per replicare il punto di vista dei due occhi. Punto di forza del 3D attivo è l’alta qualità d’immagine, poiché ai due occhi giungono fotogrammi interi (anche in Full HD), mentre come contropartita troviamo il costo degli occhialini,
per l’occhio sinistro e l’altra per quello destro. Compito degli
la necessità di ricaricarli e un sensibile abbattimento di
occhialini polarizzati è quello di far percepire solo le righe
luminosità.
pari a un occhio e le dispari all’altro, generando in pratica
TV dotati di 3D polarizzato lavorano in modo diverso: sul
due immagini distinte. Il sistema ha come limite il fatto che il
pannello viene apposto un filtro passivo a polarizzazione circolare che “divide” il quadro in due semiquadri, uno dotato delle sole righe pari, l’altro delle dispari. I due semiquadri non
pannello viene impiegato per mostrare contemporaneamente due immagini e quindi, rispetto al caso precedente (3D attivo), si verifica una riduzione di definizione.
propongono la medesima immagine ma due diverse, una FONTI: 1 Cinema Tridimensionale – Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Cinema_tridimensionale (visitato il 17 giugno 2013) 2 Mediaword http://www.mediaworld.it/tecnoguide-news/speciali/extra/3D/sez_02_attivo-o-polarizzato/pag_02_attivo-opolarizzato.php (visitato il 17 giugno 2013)
FOCUS TECNOLOGIE
LIM LIM è l’acronimo di (Lavagna Interattiva Multimediale). Essa è una superficie interattiva su cui è possibile scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi, riprodurre video o animazioni. I contenuti visualizzati ed elaborati sulla lavagna possono essere digitalizzati. Esistono tre tipologie di LIM:
• LIM a membrana resistiva. Formata da due tele flessibili, individua con la sola pressione di un dito o della punta di una penna, la posizione esatta del tocco.
• LIM con periferica di rilevamento. Essa utilizza un sistema di rilevamento esterno (laser, infrarossi) che percorre tutta la superficie della lavagna e “scansiona” tutto ciò che succede.
• LIM a funzionamento elettromagnetico. Il movimento di una penna sulla superficie rigida crea un campo magnetico oppure altera quello prodotto dalla lavagna, permettendo il calcolo delle coordinate precise del punto di contatto. Esistono diverse tecniche di visualizzazione:
• LIM retroproiettate sono grandi schermi collegati ad un PC dotato del software per realizzare i file di presentazione.
• LIM a proiezione frontale è collegata con un PC ed un proiettore.
• Schermi interattivi di varie dimensioni, tra cui il banco interattivo, sono dei display ”touch screen” con computer incorporato. La LIM ha la possibilità di essere collegata alla rete o di essere utilizzata senza internet. Il collegamento ad internet permette in prima battuta la realizzazione di percorsi ipermediali. Inoltre, attraverso software appositi è possibile condividere a distanza il file di presentazione su cui si sta operando. FONTI: 1 L.I.M. - Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Lavagna_interattiva_multimediale (visitato il 18 giugno 2013) 2 Come funziona la LIM http://www.youtube.com/watch?v=FOHcKSiSBx0 (visitato il 18 giugno 2013)
FOCUS TECNOLOGIE
NFC NFC (Near Field Communication) è l’acronimo inglese che indica quella tecnologia che fornisce connettività wireless a distanza corta (circa 10 cm). Quando due apparecchi NFC (Initiator e Target) vengono avvicinati, tra i due si attiva uno scambio di informazioni (inviate e ricevute) come succede con il wireless. I chip NFC negli ultimi anni si trovano anche in alcuni modelli di smartphone e tablet. Gli smart tag NFC sono sensori delle dimensioni di una moneta che si possono posizionare su oggetti o ambienti (pavimento, tavolo, parete) e che racchiudono al loro interno una macro (serie di comandi) programmabile (e quindi personalizzabile). Avvicinando il dispositivo smart (telefono o tablet) allo smart tag si attiverà una serie di comandi e gli oggetti smart saranno come “telecomandati”.
FONTI: 1 wikipedia.it http://it.wikipedia.org/wiki/Near_Field_Communication (visitato il 3 settembre 2013) 2 tomshow.it http://www.tomshw.it/forum/video-dalla-redazione/252735-sony-uso-dei-sensori-nfc-su-smartphone-e-dispositivi-audio.html (visitato il 3 settembre 2013)
FOCUS TECNOLOGIE
APITOLO 2.1.1
NRG intro L’NRG intro è la parte dell’NRG hub in cui il fruitore viene introdotto
Un sistema di allestimento creato da una serie di teli serigrafati e appesi a soffitto
all’argomento energia. Come si trattasse di una membrana osmotica con il mondo
attraverso una graticcia, crea un ambiente stratificato e labirintico, che immerge
esterno, questa parte del Parco immerge progressivamente e senza traumi il
il fruitore nella realtà energetica che si intende comunicare.
visitatore, narrando dell’uomo e del suo rapporto con l’energia. L’NRG intro si articola nei due capannoni industriali dismessi. L’intervento
Le mostre temporanee potrebbero fungere da spazio ibrido fra diverse discipline, come l’arte e la scienza.
strutturale mira a recuperare e mettere in sicurezza gli spazi interni, ricavando
Alcuni artisti, per creare le loro opere, fondono nozioni scientifiche con
aree flessibili e riconfigurabili, utili al soddisfacimento delle sue nuove funzioni.
l’espressione artistica. È il caso di Luca Pozzi che crea sculture utilizzando
Inoltre una serie di pannelli fotovoltaici montati sul tetto, contribuiscono a
l’elettromagnetismo, o di Walter De Maria che ne “The lighting field” cerca di
soddisfare il fabbisogno energetico della struttura.
fotografare i lampi creando un’installazione di parafulmini nel deserto, ecc.
I due edifici rinnovati si sviluppano longitudinalmente e assolvono a due funzioni
Il binomio arte e scienza è avvalorato dalla presenza sul territorio di molte
diverse. All’interno del primo capannone sono stati ricavati gli spazi per
associazioni che se ne fanno portavoce (come per esempio l’associazione
accogliere servizi igenici, magazzino, uffici direttivi e bookshop; nel secondo si
potentina “Liberascienza”).
sono creati due spazi divisi dal filare di pilastri, uno dedicato alle proiezioni e l’altro a mostre temporanee e laboratori. Nella proposta di enerAGRIa si è pensato ad uno spazio per la multiproiezione dove è possibile proiettare la storia del rapporto fra uomo e energia. Di seguito vi è un esempio di narrazione digitale: dal vibrare del fuoco alla luce fredda delle lampade a led, i personaggi proiettati raccontano come il loro tempo interpreta il tema dell’illuminare. Ed è solo un esempio! Grazie alla flessibilità dell’elemento digitale, è possibile cambiare la narrazione e il tema passando, per esempio, all’analisi dell’impronta ecologica o alla produzione di CO2 dall’uomo preistorico ad oggi con un click del mouse. Al centro della sala una serie di piedistalli/tavoli da lavoro possono essere utili come superfici di appoggio per laboratori o esperimenti a completamento
L’impronta ecologica e la produzione di CO2
L’impronta ecologica è “il metro che permette di calcolare la pressione umana sul Pianeta”. Essa ci permette di capire, in base agli stili di vita di una persona o di una popolazione, quante risorse si consumano e quindi quante Terre sono necessarie per soddisfare il loro fabbisogno. Più precisamente l’impronta ecologica è un indice che misura l’area biologicamente attiva utile a rigenerare le risorse consumate e ad assorbire i rifiuti prodotti dall’uomo. A tuttora l’umanità in media ha bisogno di una Terra e mezzo per rispondere a ciò che necessita, destinate a diventare 2 entro il 2030 (scenari ONU). L’impronta ecologica si ricava dal rapporto tra la quantità di un bene consumato (espresso in chilogrammi-kg) e una costante di rendimento del
dell’esperienza visiva.
suolo (espressa in kg/ha), il cui risultato è una superficie (espressa in ettari-ha).
La seconda area si potrebbe invece dedicare alle mostre temporanee.
L’impronta ecologica può essere espressa anche analizzando le emissioni di
Nella’immagine proposta vi è la riproduzione di una mostra temporanea dal tema “I colori dell’energia”.
CO2, dandogli un’accezione maggiormente energetica. L’anidride carbonica emessa, viene espressa in tonnellate e in seguito calcolata l’area di foresta necessaria ad assorbire la quantità di CO2. (Global Footprint Network - http://www.footprintnetwork.org/en/index.php/GFN/page/methodology/)
68
enerAGRIa
WC
Magazzino
Direzione BookShop
Mostra Temporanea
Multiproiezione
Planimetria delle aree divise per funzioni dell’NRG intro
69
Illustrazione della multiproiezione sull’evoluzione dell’uomo e dell’energia luminosa
70
enerAGRIa
Impronta ecologica
Impronta ecologica1
1
1970
TERRE NECESSARIE PER LE RISORSE E LO SMALTIMENTO
2007
1960
1,5 1,0 0,5 2
Concentrazione CO2 Concentrazione CO2media media 400 375 350 325 300 275 1800
1810
1820
1 footprintnetwork.org 2 theguardian.com
1830
1840
1850
1860
1870
1880
1890 1900
1910
1920
1930
1940
1950
1960
1970
1980
1990
2000 2010
world footprint
http://www.footprintnetwork.org/en/index.php/GFN/page/world_footprint/ (consultato il 23 settembre 2013)
The Keeling curve
http://www.theguardian.com/environment/interactive/2013/may/10/climate-warming-gas-carbon-dioxide-levels-interactive (consultato il 23 settembre 2013)
Illustrazione della multiproiezione sull’impronta ecologica dell’uomo dagli anni ‘60 a oggi (sopra) e della produzione di CO2 dalla Preistoria a oggi (sotto)
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Visualizzazione dell’NRG intro nella sezione dedicata alla multiproiezione ed esposizione di modelli
72
enerAGRIa
Visualizzazione dell’NRG intro nella sezione dedicata alle esposizioni temporanee, Mostra “I colori dell’energia”
73
CAPITOLO 2.1.2 74
enerAGRIa
NRG info L’NRG info è l’entità del Parco che permette un approfondimento didattico
Ogni unità è smontabile e i suoi componenti possono essere stoccati in un
sull’energia. Inoltre è la parte dedicata all’educazione alle buone pratiche e al
container da 20 piedi.
risparmio energetico.
La sua struttura e il suo assemblaggio è pensato per essere facilmente montato
NRG info è una struttura temporanea, flessibile, riconfigurabile e modulare,
e smontato, senza residui eccessivi durante la messa in opera.
composta da 6 diverse unità posizionate lungo i lati ideali di un ottagono,
Inoltre i materiali e le tecnologie utilizzate sono completamente ecosostenibili.
creando un piazzale interno.
A tal proposito si sono scelti materiali suggeriti da Material Connexion. Inoltre i
Le 6 unità sono collegate mediante una passerella che detta la fruizione dell’area.
materiali di cui è costituito garantiscono un’ottima tenuta termica, sia in estate
La prima unità è infatti dedicata alle energie tradizionali (gas e petrolio),
che in inverno. Tutta la struttura risulta sopraelevata grazie a dei piedini telescopici
così come denunciato dall’icona disegnata sul pallone aerostatico ad esso legato
in grado di adattarsi ai dislivelli del terreno. Una rampa garantisce l’accessibilità
(come succede nell’immagine per l’unità delle buone pratiche).
a qualsiasi tipo di utenza.
In seguito si passa alle altre unità dedicate alla biomassa, poi al solare,
FONTI:
all’eolico, all’idroelettrico per finire con quella dedicata alle buone pratiche.
1 Material Connexion; http://www.materialconnexion.com/
NRG info
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AG R
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landmark
enerAGRIa
Visualizzazione degli NRG info. Essi permettono di usufruire e raccogliere maggiori informazioni rispetto all’energia che si sta indagando
75
Ogni unità dell’NRG info è suddiviso in due parti:
training per piloti, qui è possibile simulare la gestione di un impianto o smontare
• a destra vi è lo spazio CAVE, un box di circa 4,5 m x 5,25 m e 2,5 m di
pezzo per pezzo una centrale per capirne il funzionamento, ecc.
altezza, con uno spazio platea con 11-13 postazioni.
• a sinistra vi è l’area LIM con altre 13 postazioni. Le due parti possono essere fruite in contemporanea. Nell’area LIM è possibile introdurre gli obiettivi della lezione-esperienza del CAVE, svolgere lezioni frontali
Sia la LIM che il CAVE, essendo tecnologie digitali molto flessibili, sono facilmente riconfigurabili. Grazie ad un semplice cambio di software, l’ambiente si può adattare a diversi fruitori, dal ragazzo della scuola dell’obbligo, all’universitario fino al tecnico specialista che partecipa ad un corso di aggiornamento.
interattive, gestire test di verifica su quanto appreso o sulla conoscenza di base dei gruppi. Il CAVE invece è pensato per le simulazioni del funzionamento e della gestione degli impianti, per manipolare e rendere fruibile ciò a cui, nella realtà, non ci si potrebbe avvicinare (per esempio aree di impianti accessibili solo agli addetti o dove è necessario un addestramento). Alla stregua di una cabina di
N.B. Pagina affianco: inquadra i Qrcode con un i-pad o uno smartphone, e accederai ai video esplicativi delle tecnologie posizionate nelle unità di NRG info.
Visualizzazione 3D dell’NRG info
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enerAGRIa
Allestimento - com’è fatto?
Lavagna LIM
Cave con Kinetic e proiezioni 3D
Planimetrie e prospetto degli NRG info con posizionamento tecnologie CAVE e LIM. Leggi con lo smartphone i QRcode e visualizza i tutorial di funzionamento delle tecnologie.
77
AREA LIM
78
enerAGRIa
AREA CAVE
N.B. Inquadra le immagini a sinistra con un i-pad o uno smartphone e grazie alla tecnologia AURASMA potrai visualizzare il funzionamento dei CAVE. Il CAVE in alto è dedicato all’energia eolica, il CAVE in basso invece alle buone pratiche.
79
Gli NRG info, grazie alla loro flessibilità e trasportabilità, sono in grado di creare diverse configurazioni. Per l’esterno è sembrato opportuno creare una configurazione ottagonale/circolare, che crei al suo interno una sorta di anfiteatro “riconfigurabile”. Infatti grazie agli arredi stoccati negli spazi fra le unità dell’ NRG info, è possibile creare configurazioni TEATRO o WORKSHOP o CONFERENZA o ... N.B. Inquadra con il tuo smartphone l’immagine e grazie ad AURASMA visualizza i filmati!
Configurazione anfiteatro:
Conferenza 80
enerAGRIa
Configurazione anfiteatro:
vai alla pagina facebook “ Teatro Scienza“ dello spettacolo “Il Bivio” www.facebook.com/TeatroScienza?fref=ts
Teatro 81
La copertura NRG info, con la relativa piazza interna, è poi coperta da una tensostruttura che ripara le aree all’aperto da pioggia e vento. L’area funziona come uno spazio osmotico fra interni ed esterni, capace non solo di ospitare attività, ma anche di articolare i . La posizione sopraelevata delle passerelle di accesso alle unità possono diventare punti privilegiati per osservare ciò che accade nella piazza sottostante. Fra le diverse unità disposte lungo i lati dell’ottagono, si creano degli spazi triangolari. Grazie a dei teli serigrafati, è possibile creare e celare delle aree di stoccaggio per gli oggetti utili ad allestire la piazza interna (per esempio le assi e la struttura del palcoscenico; tavoli, sedie e panche per conferenze e workshop, ecc.) Utilizzando uno smartphone o un ipad e grazie ad AURASMA, inquadrando i teli serigrafati si può avere un’anteprima del percorso che porterà i fruitori ai luoghi delle centrali energetiche.
Workshop 82
enerAGRIa
Punti forza dell’allestimento L’NRG info ha diverse potenzialità:
• È smontabile e quindi trasportabile. È possibile spostare le unità in un’altra location, smontandole e rimontandole in tempi ragionevoli. Le varie parti della struttura sono stoccabili in container da 20 piedi, e quindi trasportabili su gomma, via mare, via aerea.
• È scalabile, quindi si possono montare solo le unità necessarie, toglierne e aggiungerne altre con facilità, in base alle necessità.
• È
adattabile.
Grazie
ai
piedini
telescopici e al sistema di passerelle, è possibile montare le unità anche su suoli in pendenza o non perfettamente lisci.
• È riconfigurabile. Qualora l’area o le esigenze didattiche lo richiedessero, le unità si possono articolare seguendo varie disposizioni spaziali.
• È
un
sistema
dinamico,
implementabile e aggiornabile. Le tecnologie di cui è dotato, permettono di
adattare
i
contenuti
a
diverse
esigenze, adottando o semplicemente accendendo
e
spegnendo
diversi
software; di aggiornare in tempo reale informazioni o di accedere al dettaglio; qualora il sistema “invecchi” è possibile ammodernarlo potenziandolo con nuovi software e tecnologie compatibili.
83
drocarburi
ssa
so e
acqua I prospetti.... Inquadra con lo smartphone il QRcode e accederai al canale youtube enerAGRIa per vedere i video di tutte le energie! inquadra con lo smartphone la prima icona in alto a sinistra e guarda i video con AURASMA!
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enerAGRIa
b omassa
ven o
Punti forza dell’allestimento smontabilità 1
3
dinamicità
aggiornabilità
2
4
5
trasportabilità
implementabilità
riconfigurabilità
adattabilità
scalabilità
85
CAPITOLO 2.1.3 86
enerAGRIa
NRG garden
NRG garden è la terza area di cui è composto l’NRG hub. Esso si presenta come un normale Parco giochi per bambini, ma è composto da “giostre” speciali. Quest’area è pensata come intrattenimento e area “merenda”, dove anche i più piccoli possono esperire con mano cos’è l’energia, secondo una dinamica di causa-effetto. Le “giostre” sono di 2 tipi:
3
• le dinamo gioco; • gli empiria.
1
sp 25 bis LEGENDA
2
1 NRG intro 2 NRG info 3 NRG garden
Di fianco navigatore NRG hub; sotto riepilogo delle “giostre” dell’NRG garden
SALERNO 125 Km 1h22’
ss 598
TARANTO 149 Km 1h47’
87
dinamo gioco La metafora delle dinamo gioco prende vita dall’idea che l’uomo è fonte di
in energia sonora. In questo modo l’energia cinetica dell’”oscillare” si manifesta
energia. Il movimento del corpo umano genera energie che spesso vanno
in una melodia. Il girello è invece un classico dei parchi gioco in tutto il mondo,
disperse. Nel futuro si potrebbe invece pensare all’uomo come una delle fonti
a questo modello è stata apportata solo una modifica che consente di caricare
rinnovabili, capaci di produrre energia mentre svolge le attività quotidiane o di
una batteria con il movimento, e di rendere visibile lo stato di carica e generare
svago.
musica. Le dinamo gioco hanno la possibilità di rappresentare una nuova
Il progetto denominato dinamo gioco è costituito da due elementi principali: il
tipologia di oggetto per i parchi gioco, in grado di produrre l’energia necessaria
dondolo ed il girello. Il dondolo è costituito da un asse che oscilla, nel cui
per alimentare, per esempio, un sistema di illuminazione o di diffusione sonora
giunto sono posizionate delle dinamo che trasformano l’energia dell’oscillazione
del parco stesso.
girello
RIa AG
ener
ener
AG
RIa
en
er
AG RI
a
dondolo
AGR ener Ia
enerAGRIa
enerAGRIa
enerAGRIa
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enerAGRIa
Ia
rAGR
ene
enerAGRIa
Visualizzazione delle dinamo gioco. Essi permettono di esperire l’energia cinetica derivante dall’uomo e fungono da ritrovo per i gruppi di visita
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enerAGRIa
empiria La metafora delle installazioni di empiria prende vita dall’idea che la natura è fonte di energia. Tutto, non solo il petrolio, può essere trasformato in energia utile all’uomo. Anche sole, vento, acqua, terra sono capaci di produrne. Lo scopo di empiria è mostrare in maniera partecipata la stretta correlazione fra fenomeni naturali, l’azione dell’uomo e l’energia, in un contesto sostenibile. Il progetto denominato empiria è costituito da cinque elementi:
• lamerenda, è una cucina all’aria aperta che trasforma l’energia solare in energia per cucinare e per refrigerare i cibi.
• albero del vento, è una panchina “sonora” che, con la presenza di mini pale eoliche, sfrutta la forza del vento per generare musica.
• coclea, è un meccanismo che permette all’acqua del lago di essere portata in quota e fatta ricadere su una turbina, generando suoni.
• biomax, è un sistema composto da una caldaia e da un deposito di legna,
Gli empiria hanno la possibilità di rappresentare una nuova tipologia di oggetto
pellet e cippato che permette di sperimentare il potere calorifico dei tre
per i parchi gioco, in grado di produrre l’energia necessaria per alimentarsi o
combustibili e di utilizzare le ceneri (pulite, senza sostanze chimiche al loro
per creare un sistema di illuminazione o di diffusione sonora per il parco stesso.
interno) per concimare gli alberelli di faggio che andranno a sostituire quelli tagliati per ottenere materiale da bruciare;
biomax
la merenda
l’albero del vento
ene
rAGR
rAGR
ene
rAGR
ene
a
a
a
enerAGR a
enerAGR a
enerAGR a
enerAGR a
enerAGR a
a RGArene
la coclea
Visualizzazione degli empiria, gli strumenti che permettono di esperire le energie
89
CAPITOLO 2.2 90
enerAGRIa
NRG domus Il legame tra Parco e territorio si stringe ancor di più con le NRG domus: in
La quarta e ultima parete riproduce la stanza di una casa in prospetto con tutti gli
ogni paese ospitante un’emergenza energetica, si sono individuati edifici storici,
elettrodomestici e i loro consumi in Wh. Un quadro riassume la percentuale di
spesso già recuperati e/o rinfunzionalizzati.
energia che viene consumata nella stanza rispetto al resto della casa.
“le energie” (NRG point) ne è stato infatti
Le NRG domus sono anche un nodo di interscambio che può stimolare il
necessariamente influenzato: le loro centrali diventano degli elementi che
fruitore ad indagare altri percorsi tematici delle Valli (storico, artistico, culturale,
permettono di orientarsi nelle valli; così Montemurro è il paese del vento,
archeologico, enegostronomico).
Ogni paese che accoglie
Tramutola e Brienza i paesi dell’acqua, ecc. L’edificio storico parla da sé della cultura e delle tradizioni del luogo e allo stesso tempo può accogliere i contenuti del Parco che mettono più direttamente in relazione fra loro le fonti energetiche. L’Italia risulta quasi totalmente dipendente dall’estero per fabbisogno di idrocarburi. Nelle NRG domus vengono così presentati pro e contro delle energie tradizionali e viene ventilata la necessità di ricorrere alle energie alternative e al loro sviluppo,
Le NRG domus sono:
• • • •
la Villa del Marchese San Felice a Viggiano (idrocarburi e solare); il Centro didattico di Cacciatizze a Calvello (idrocarburi e biomassa); il Convento San Domenico di Montemurro (eolico); il Castello Caracciolo di Brienza (idroelettrico)
per affrancarsi sempre di più dal ricorrere al petrolio di importazione. Si apre quindi il discorso verso una necessaria incursione delle fonti energetiche alternative nel panorama energetico futuro, in cui si vedranno crescere sempre più i consumi energetici e decrescere con maggiore velocità le riserve di petrolio e idrocarburi. In quanto ancora lontani dall’affrancarci dalla dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali, si tenta di far capire l’importanza delle nuove fonti energetiche alternative, descrivendone le potenzialità. L’esposizione ospitata dalle domus è introdotta da una parete che presenta il
A supporto delle NRG domus vi sono anche:
• Museo e Parco Archeologico di Grumentum (Storia dell’uomo e l’energia)
• Palazzo Terzella a Tramutola
(storia delle esplorazioni petrolifere e storia pubblicitaria
dei prodotti Agip)
titolo di ciò che viene affrontato. Le pareti sono curve per avvolgere il fruitore e rendere più completa l’esperienza. L’ambiente è caratterizzato da una penombra finalizzata a concentrare l’attenzione del fruitore sulle zone di interesse illuminate. Vi è poi una seconda parete che, nel caso dell’NRG domus dedicato al petrolio, descrive consumi e produzioni italiane, sottolineando, come già spiegato, la completa dipendenza energetica dall’estero. Nel caso delle altre NRG domus, la seconda parete è dedicata all’equivalenza tra energia prodotta dalla fonte rinnovabile e barili di petrolio. La terza parete presenta il numero di famiglie che la produzione annuale della fonte energetica riesce a soddisfare. La stima è realizzata sia per famiglie composte da due persone, sia per famiglie composte da quattro persone.
91
CAPITOLO 3 92
enerAGRIa
Le tappe Il percorso di visita del Parco è di 9 tappe. Tappa 1: GRUMENTO NOVA
NRG hub. Fulcro del Parco, ne riassume gli argomenti. Tappa 2: GRUMENTUM Museo e parco archeologico di Grumentum. Tratta il rapporto tra uomo ed energia nella storia, mostrando utensili e tecniche per sfruttare le fonti di energia. Tappa 3: CALVELLO
Tappa 8: MONTEMURRO
Parco eolico. Convento di San Domenico. Numerose e maestose pale eoliche si ergono sui monti ventosi. Poco più in basso si adagia Montemurro, al cui centro troviamo il restaurato e rifunzionalizzato Convento di San Domenico. Tappa 9: MONTEMURRO/SPINOSO
La Diga di Lago di Pietra del Pertusillo. La maestosa opera del secolo scorso, racchiude le acque del lago, creando un paesaggio suggestivo tra natura e energia.
Centro didattico di Cacciatizze e impianti Biomassa. Modellini, campioni di roccia e video introducono all’argomento idrocarburi, così
Tutto il tour mira a dare una visione completa delle potenzialità dell’area,
come orto botanico, impianti e video affrontano l’argomento Biomassa.
comprendendo un percorso non solo di interesse “energetico”, ma anche uno
Tappa 4: TRAMUTOLA
di tipo culturale, mirato a far conoscere usanze, costumi e cultura dei paesi che
Affioramenti. Centrale idroelettrica. Palazzo Terzella. Tramutola, paese di acqua e petrolio, ospita sul suo territorio gli eccezionali affioramenti naturali di idrocarburi, una centrale idroelettrica e diversi mulini. Palazzo Terzella, al centro del paese, narra la storia delle prime ricerche petrolifere in Basilicata e in Italia e la storia pubblicitaria dei prodotti Agip. Tappa 5: BRIENZA
Castello Caracciolo. Impianto micro idroelettrico. Brienza è stato il primo paese lucano a sfruttare l’energia idroelettrica per l’illuminazione pubblica e le condotte dell’acqua potabile per generare energia
ospitano le fonti di energia sul loro territorio. L’organizzazione a percorsi, come un ganglio che connette i vari punti di una rete neuronale, ha la possibilità di innestare e legarsi ad altri percorsi già presenti sul territorio. Per esempio un fruitore che si trovasse a Viggiano per la famosa festa della Madonna, potrebbe scoprire durante il suo soggiorno l’esistenza del Parco enerAGRIa e decidere di fermarsi qualche giorno in più per visitarlo; durante il percorso di enerAGRIa, trovandosi per esempio a Grumento, potrebbe scoprire che esistono percorsi dedicati all’archeologia lucana e decidere di fermarsi per visitare un’altra sfaccettatura della regione e così via.
elettrica. Tappa 6 e 7: VIGGIANO
Centro Olio Val d’Agri. Parco fotovoltaico. Villa del Marchese. Il paese ospita il Centro per il primo trattamento degli idrocarburi e numerosi pozzi. Nella zona industriale vi è anche un’area in cui sono installati pannelli fotovoltaici.Sui colli sovrastanti l’area industriale si staglia la bellissima Villa del Marchese, dalle cui finestre è possibile osservare sia il Parco che il Centro Olio.
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Distanze e tempi di percorrenza
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enerAGRIa
Brienza
30 Km
26’
Calvello
29 Km
38’
Tramutola
7,2 Km
10’
Viggiano
8,7 Km
13’
Montemurro
17 Km
20’
Grumentum
7,8 Km
10’
e
e n
rA
Ia R G
Calvello biomassa
Centro Didattico
Calvello
Località Cacciatizze
eolico
3
Parco dell’Energia d e l l e Va l l i
Strada comunale Madonnano di Viggia
7 Viggiano
idroelettrico
5
Montemurro 8
Viggiano - area industriale
Brienza
fotovoltaico
9 diga
6 petrolio
Campania NRG HUB
affioramenti
idroelettrico
Strada località contrada Capanna
4
1
Puglia
SS 598
Lago Pertusillo
Tramutola
Grumento
2 Grumentum
enerAGRIa itinerario di visita 1
NRG hub
2 Parco archeologico Grumentum
4 Affioramenti naturali_Tramutola
6 Centro Olio Val d’Agri_Viggiano
8 Ex Convento San Domenico_Montemurro
5 Mulino Idraulico_Brienza
7 Villa Marchese San Felice_Viggiano
9 Diga Pertusillo_Montemurro/Spinoso
Palazzo Terzella_Tramutola Mini idroelettrico_Brienza
3 Centro Didattico
Cacciatizze di Calvello
Impianto fotovoltaico DSG-RE
Parco eolico Vento di Montemurro
NRG domus Itinerario di visita di enerAGRIa - tour completo
95
Tappa 1 _ NRG hub, Grumento Nova Descrizione
orario
durata
NRG hub
09.00 – 13.00
4h
Raccolti all’ingresso i partecipanti alla visita, si tratti di gruppi o scolaresche, vengono indirizzati alla biglietteria, all’interno dell’NRG intro. km
Essi in seguito potranno fruire delle multiproiezioni e delle mostre temporanee. Si passa poi all’NRG info, dove seguiranno le vere e proprie lezioni, supportati
Pranzo 13.00 – 14.00 1h
dalle tecnologie CAVE e LIM. Passando dalle energie tradizionali alle
NRG hub
rinnovabili, i fruitori, giungono infine a conoscere le buone pratiche.
14.00 – 17.00
3h
Se il tempo lo consente, nell’NRG garden, Lamerenda refrigera bevande e mantiene caldi i cibi, oltre a fornire una superficie dove pranzare, mentre il prato e le panchine sotto gli Alberi del Vento si prestano ad un picnic. Le restanti giostre dell’NRG garden rimangono a disposizione di chi, finito di mangiare, vuole intrattenersi giocando.
Visualizzazione location - NRG hub visto dalla SS 598
96
enerAGRIa
Tappa 2A_Museo di Grumentum Descrizione
orario
durata
km
NRG hub-Grumentum
17.00 – 17.15
15’
8 km
Museo Grumentum
17.15 – 19.30
2h15’
l percorso continua al Museo di Grumentum, poco distante dall’NRG hub. La visita può essere di tipo tradizionale o prevedere dei laboratori. La fondazione del Museo Archeologico Nazionale dell’Alta Val d’Agri fu voluta Costruito a partire dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, il primo nucleo del Museo è stato inaugurato il 15 dicembre 1995, al quale si sono aggiunti ultimamente altri due corpi espositivi provvisti di deposito.
intro mostra
Planimetria location Il Museo archeologico di Grumentum allestito con proposta di riorganizzazione degli spazi, piano terra
da Dinu Adamesteanu, primo Soprintendente della Basilicata.
esposizione storia del petrolio
bookshop intro mostra area tavoli caffè
collezione attuale archeologica
caffè
Le esposizioni del Museo possono essere lette secondo un percorso tematico ticket
(insediamenti: protostoria, età romana; necropoli: età arcaica, classica, lucana, romana; culto: età lucana, romana e medievale) o per ambiti cronologici (Protostorico, età arcaica, classica ed ellenistica; età romana e medievale.) La proposta è far diventare il museo anche un centro meeting e convegni per specialisti e non, dove è possibile attuare un ulteriore approfondimento non solo sulla storia, l’arte e la cultura del luogo, ma anche sulla storia dell’energia dalla preistoria ai nostri giorni, secondo un excursus filologico studiato da archeologi e storici dell’energia.
97
In vista dell’allargamento dello spazio espositivo si propone di riorganizzare il museo secondo le planimetrie presentate nelle pagine successive. Il nucleo centrale dell’edificio presenta al piano seminterrato una sala meeting attrezzata con una piccola zona buffet e una biblioteca specializzata nel settore energia, mentre il piano terra accoglie la biglietteria, il bookshop, una caffetteria con la possibilità di sedersi ai tavoli sistemati lungo le grandi vetrate che si affacciano sull’area meeting. Le due ali aggiuntive, costituite da due piani collegate fra loro e al corpo dell’edificio centrale, si potrebbero così organizzare: la prima potrebbe ospitare i reperti già presenti nel museo e quelli che verranno rinvenuti durante gli scavi, l’altra ala invece potrebbe accogliere la collezione Planimetria location Il Museo archeologico di Grumentum allestito con proposta di riorganizzazione degli spazi, piano seminterrato
esposizione storia del petrolio
dedicata alla storia dell’energia. L’estetica del luogo rispecchierebbe l’immagine coordinata del Parco
enerAGRIa.
zona buffet
collezione attuale archeologica atrio
biblioteca specializzata dell’energia
wc
Il dopocena è caratterizzato da un’offerta di spettacoli e laboratori presso l’NRG
sala meeting
hub, oppure, se la visita ricade nel periodo estivo, è possibile assistere agli spettacoli di “Teatri di Pietra” che si tengono nel teatro del Parco archeologico. (www.teatridipietra.org/unteatro.php?scheda=14)
Nell’ottica del recupero, il Teatro del sito è stato ricostruito e messo in sicurezza per poter riospitare la funzione per cui era stato pensato. Così ogni estate vengono ospitati spettacoli teatrali (testi antichi e contemporanei).
98
enerAGRIa
Tappa 2B _ Parco archeologico, Grumentum Descrizione
orario
durata
Parco archeologico
09.00 – 12.00
3h
km
Il tour energetico si arricchisce di suggestioni grazie alla visita al sito
archeologico di Grumentum, dove è possibile ammirare i resti dell’antica città lucana e l’anfiteatro. Lungo il percorso si possono osservare i resti delle terme repubblicane e delle terme imperiali e capire il sistema con cui gli abitanti convogliavano le acque. Sono visibili anche le suspensurae ancora in loco, così come gli ipocausti, tubi e piastrelle in marmo che costituivano il sistema con cui venivano scaldate le acque del calidarium, la zona delle terme destinata ai bagni caldi e di vapore (www.grumentum.net).
Le terme sono la chiara testimonianza di come le popolazioni antiche sfruttassero l’energia e le fonti a loro disposizione per assolvere ai bisogni quotidiani.
Visualizzazione location - Il Parco archeologico di Grumentum
99
Tappa 3A_ Centro didattico, Cacciatizze
e con la quale si intende educare all’energia e alle nuove tecnologie ad essa
Descrizione
orario
All’esterno, nella parte retrostante all’ingresso, sono posizionati gli empiria
Parco archeologico – Centro didattico Cacciatizze
12.00 – 13.00
37’
Pranzo
13.00 – 14.00
1h
Centro didattico di Cacciatizze
14.00 – 19.00
5h
durata
km 29,6 km
collegate. dedicati alla biomassa, i biomax. All’interno lo spazio è diviso in due aree: una accoglie l’allestimento permanente mentre l’altra aula didattica è dotata di LIM per laboratori ludico-didattici destinati ai ragazzi. Inoltre, in una stanza dedicata, vi è la caldaia a cippato, la fonte del
Dopo circa mezzora di viaggio fra i bellissimi paesaggi, si arriva a Cacciatizze,
riscaldamento dell’edificio.
nel cuore della montagna di Calvello, comune caratterizzato da interventi di
L’ambiente è molto suggestivo per la sua bellezza naturalistica. A volte è
recupero sostenibili con impianti a biomassa. Il viaggio si apre con la visita al Centro Didattico Ambientale, dove si apprendono i concetti chiave dell’energia a biomassa, ma anche alcune nozioni sulla geologia e gli
idrocarburi.
possibile osservare gruppi di bovini che pascolano. Inoltre, qualche chilometro più in là, sulla stessa strada, è possibile visitare il Parco botanico attiguo ad una locanda. In realtà a tuttora è un piccolo spiazzo con alcune tipologie di alberi e relativa didascalia, ma sarebbe possibile recuperare e arricchire l’area al fine
Il portale di ingresso del Centro didattico riporta l’immagine coordinata del tour
di creare uno spazio dedicato alle specie autoctone, spiegandone potenzialità
e le informazioni sul recupero dell’edificio. Quest’ultimo è stato infatti inaugurato
da punto di vista della biomassa (capacità di riproduzione della pianta, potere
il 21 novembre 2009 con una mostra su “Energia e Territorio”, a cura di eni
calorifico, proprietà meccaniche del legno, ecc.).
Visualizzazione location - Il Centro Didattico di Cacciatizze con gli empiria biomax
100
enerAGR a
L’allestimento permanente consiste in diversi modelli di piattaforme petrolifere, trivelle e campioni di rocce. Il Centro didattico è infatti un luogo utile alla trasmissione di concetti geologici fondamentali per il tema petrolio. La ricchezza di boschi di faggio di Calvello, la presenza sul territorio di artigiani del legno, un’attenzione particolare delle autorità locali per le energie alternative e per il rispetto dell’ambiente, il recupero di edifici esistenti invece della realizzazione di strutture ex novo: tutto fa parte di un discorso più grande, un pensiero lungimirante, mirato alla conservazione ambientale, alla creazione di nuovi posti di lavoro, alla valorizzazione locale, alla creazione delle condizioni che renderanno più sostenibile il paese.
Visualizzazione location - Ingresso del Centro Didattico di Cacciatizze
Visualizzazione location - Interno del Centro Didattico di Cacciatizze Foto tratte dall’esposizione permanente del Centro didattico Energia e Territorio di Calvello - località Cacciatizze e da www.eni.com
101
6
aula didattica 1 5 2 1
1
4 WC
5 3
Visualizzazione location - Planimetria generale del Centro didattico
102
enerAGR a
Esempio di disposizione posti a sedere per la lezione didattica “racconti attorno al camino”
Prospetto parete lavagna LIM
LEGENDA Pannelli Informativi
1
Espositore rocce serbatoio
4
Base di appoggio per modellino di perforazione
2
Espositore
5
Espositore scalpelli di perforazione
3
Lavagna LIM - Riproduzione manifesti didattica energia
6
Visualizzazione location - Planimetria con secondo layout per l’aula didattica, prospetto della parete LIM
103
Parete 1
Parete 2
Biomassa - Barile
Terra
Produzione di energia da biomassa Val d’Agri > 35,2 barili/anno
104
enerAGR a
Il termine biomassa è stato introdotto per indicare tutti quei materiali di origine animale e anche vegetale che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione e sono utilizzati per la produzione di energia. Pertanto tutti i combustibili fossili (petrolio, carbone, metano, ecc..) non possono essere considerati come biomassa. Le biomasse rientrano fra le fonti rinnovabili in quanto la CO2 emessa per la produzione di energia non rappresenta un incremento dell’anidride carbonica presente nell’ambiente, ma è la medesima che le piante hanno prima assorbito per svilupparsi e che alla morte di esse tornerebbe nell’atmosfera attraverso i normali processi degradativi della sostanza organica.
64
intro
1
Legenda >
= 100000 barili
enerAGR a
Fabbisogno energia
Parete 3
Il fabbisogno energetico Ognuno di noi ha un fabbisogno energetico da soddisfare che dipende dal tipo di attività che svolge e dal proprio stile di vita. Accendere le luci, cucinare, utilizzare automobili o mezzi pubblici, comprare e utilizzare oggetti di ogni genere e tipo sottointendono e raccolgono energia. Per esempio per creare un oggetto come un computer ci vorrano una serie di azioni che necessitano di energia. Mediamente le famiglie italiane hanno un fabbisogno medio che si attesta sui 4300 kWh per una famiglia composta da 4 persone e sui 2800 kWh per una famiglia di 2 persone.
legenda = 50000 famiglie * consumo medio annuo per famiglia italiana Calcolo effettuato sulla produzione nazionale di biomassa
2800 kwh*
4300 kwh*
intro 46
30
Parete 4
Come consumiamo
Come consumiamo Il consumo elettrico nazionale è determinato per il 24% dall’illuminazione e dall’uso energetico degli elettrodomestici. Seguendo alcuni consigli possiamo ottenere a basso costo ampi margini di risparmio. Un primo passo da fare è quello di rivedere le proprie abitudini, scegliendo i prodotti più adatti e più efficienti.I L’illuminazione spesso è nostra abitudine, nel passare da una stanza ad un’altra, lasciare la luce accesa. Spegnetela!! La TV ed il videoregistratore quando lasciati in stand-by (spenti col telecomando) possono arrivare a consumare la stessa quantità di energia elettrica necessaria per il loro uso.
consumo orario massimo degli elettrodomestici Consumo medio giardino
intro
27,5 %
30 0w h
wh 0 3 5
wh 2500
00 16
wh
1400 wh
105
Visualizzazione location - Fotomontaggio della proposta di riallestimento dell’aula didattica del Centro - NRG domus biomassa
106
enerAGR a
Tappa 3B_ Palacamastra, Calvello Descrizione
orario
durata
Calvello (Centro storico e Palacamastra)
09.00 – 11.00 2h
In mattinata il percorso si sposta a Calvello paese e al Palacamastra, dove vi è un impianto a biomassa con annesso teleriscaldamento, per poi km
proseguire con una breve visita del borgo.
Visualizzazione location - Fotomontaggio delle dinamo gioco a Calvello
107
Calvello 9
1.
NRG domus Centro Didattico
2.
Parco Via Roma
3.
Municipio
4.
Arco
5.
Chiesa S.Giovanni B.
6.
Chiesa S. Francesco
7.
Chiesa S. Giuseppe
8.
Stele
9.
Chiesa SS. TrinitĂ
8
7
10
11
6
3
4
Via Roma
2
5
12
ribaldi
a Corso G
Via C a
pitan
13 Via Calvello Marsicovetere
15 o Po
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Viale A ld
14
o Moro
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10. Castello
16
i laterra
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11. Chiesa S. Nicola
spogliatoi
12. Chiesa purgatorio 13. Ponte Vecchio
Ostello
14. Chiesa S.Antuono 15. Chiesa S. Maria del Plano 16. Palacamastra SP r tie
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Mappa dei luoghi di interesse turistico-culturale di Calvello
108
enerAGR a
Tappa 4A_Affioramenti, Centrale idroelettrica, Tramutola Descrizione orario durata km Calvello – Tramutola (Affioramenti e Centrale idroelettrica)
11.00 – 12.00
49’
37 km
Da Calvello ci si sposta nei pressi del noto “acquapark Val d’Agri” a Tramutola dove la visita prosegue verso la sorgente e la piscina, entrambe caratterizzate dagli affioramenti naturali di idrocarburi. L’area è opportunamente segnalata con i landmark e piazzole autobus con “didascalia” che attirano l’attenzione dei visitatori. Proseguendo per la stessa strada si arriva alla centrale idroelettrica dell’ENEL.
Pranzo 12.00 – 13.30
Costruita in uno splendido scenario ambientale, sfrutta una vicina sorgente con
Affioramenti e Centrale idroelettrica
un portata di oltre mille litri al secondo e a tutt’oggi in pieno funzionamento.
13.30 – 16.30
L’edificio si distingue anche per la sua qualità architettonica.
Visualizzazione location - Gli affioramenti di petrolio
109
Manifestazioni petrolifere superficiali Nella migrazione verso l’alto all’interno di rocce porose e permeabili, la risalita
In altri casi ancora la copertura impermeabile può essere erosa fino alla
degli idrocarburi può essere interrotta da strati di rocce con permeabilità molto
profondità del serbatoio, ad esempio per incisione fluviale (figura 03).
bassa (rocce impermeabili) e, se gli strati hanno particolari conformazioni
Le manifestazioni superficiali sono classificate principalmente in base allo
geometriche (ad esempio a forma di cupola), essi si accumulano dando luogo a
stato fisico degli idrocarburi in: gassose, liquide e solide; le prime due sono
giacimenti significativi. Se, però, nella loro migrazione, gli idrocarburi non trovano
generalmente attribuibili a manifestazioni attive, caratterizzate da fuoriuscite
alcun ostacolo, possono arrivare in superficie, dando luogo a manifestazioni,
continue di idrocarburi; quelle solide, invece, rappresentano il prodotto di accumuli
spesso piccole e non economicamente sfruttabili, le manifestazioni petrolifere
verificatisi in passato e rientrano, pertanto, in quelle fossili. Le manifestazioni
superficiali. La loro presenza è dovuta alla risalita degli idrocarburi lungo
gassose sono spesso associate a quelle liquide e sono facilmente identificabili
fratture che interrompono la copertura impermeabile (figura 02) o, in altri casi,
se gli idrocarburi gorgogliano in acque, ad esempio, di rivoli come accade nella
per affioramento degli strati porosi e permeabili, all’interno dei quali essi si
valle del Rio Caolo, nel territorio di Tramutola, in cui gas naturale è associato a
muovono verso l’alto (figura 01).
risalita di olio di natura naftenica, di colore scuro e molto viscoso.
Figura 01
Figura 02
Figura 03 Gli affioramenti naturali di petrolio
FOCUS PETROLIO / AFFIORAMENTI NATURALI
Bolle di gas e fuoriuscita di petrolio
Lungo il rivolo d’acqua il petrolio si accumula nelle depressioni e rilascia uno strato di zolfo
Accumulo di petrolio
Il rivolo d’acqua raggiunge il fiume: è visibile un alone marrone di petrolio
FOCUS PETROLIO / CENNI STORICI
Tramutola, nota per le prime estrazioni petrolifere in Val d’Agri, osserva tuttora
I Greci, in particolare, crearono il mito del “fuoco greco”. Durante gli scontri via
fenomeni naturali di affioramento superficiale di petrolio.
mare, infatti, sfruttando le proprietà di combustione del petrolio greggio, davano
In generale gli affioramenti naturali, e quindi non derivanti da attività umane,
fuoco alle loro armi e le lanciavano contro le navi di legno degli avversari. Di
avvengono dalla notte dei tempi e sono oggi indagati per capire se il loro verificarsi
tale strumento bellico ne parla anche Omero nell’Iliade quando descrive il fuoco
può sottintendere una presenza più importante di petrolio o gas.
perenne derivante dall’incendio di frecce impregnate di petrolio che non si
Tuttavia le tecnologie necessarie per una vera e propria attività di perforazione
spegnevano in acqua.
sono molto recenti. Fino al XIX secolo infatti le popolazioni si imbattevano
A Roma, al petroleum (petrae-oleum, olio di roccia) si attribuirono virtù
fortuitamente in manifestazioni superficiali naturali e si limitavano a raccoglie il
terapeutiche miracolose. Plinio il Vecchio narra di casi in cui il bitume si era
petrolio e a utilizzarlo per scopi come illuminazione, combustione, ecc.
rivelato il rimedio curativo sovrano: si arrestavano le emorragie, cicatrizzavano
Di seguito si descrive più nel dettaglio la storia del petrolio, dalle sue prime
le ferite, guariva la tosse e l’asma, risanavano gli epilettici, i gottosi, i lebbrosi, si
manifestazioni superficiali e naturali all’ingegnerizzazione delle attività di
risolvevano i disturbi intestinali e le malattie degli occhi.
sfruttamento.
Era utilizzato, poi, a Costantinopoli, come combustibile per il riscaldamento centrale ed il rifornimento dell’acqua calda delle terme, oltre che per l’illuminazione
Cenni storici Il petrolio nell’età antica
e come lubrificante per i carri. Per quanto concerne la Basilicata è facile ipotizzare la presenza in passato di importanti affioramenti superficiali. Tale ipotesi, non ancora attestata storicamente per mancanza di fonti e dati certi, ha tuttavia fondamento in considerazione
Gli affioramenti spontanei di petrolio, derivati dalla lunga decomposizione
degli importanti giacimenti petroliferi attuali della Valle dell’Agri. Secondo alcune
di organismi marini o terrestri sedimentati sotto strati di crosta terrestre non
leggende le popolazioni lucane hanno assistito fin dal XV secolo al manifestarsi di
impermeabile, esistono fin dall’età antica, rendendo la materia prima di facile
lingue di fuoco sui monti dell’Appennino; si trattava del fenomeno delle “fiaccole”,
reperimento.
piccoli incendi che segnavano il bruciare del metano che fuoriusciva dalla terra,
Il geografo greco Strabone rivela che già durante la civiltà babilonese vi era
secondo una prassi accertata già all’epoca di Alessandro Volta.
l’abitudine di bruciare il bitume liquido nelle lampade a scopo di illuminazione.
Dallo studio, dunque, improntato sulla versatilità di utilizzo del petrolio greggio
I maghi sumeri interrogavano il trasudamento e le emanazioni del gas libero per
affiorato spontaneamente sin dall’età antica, deriva il dato che questo sia
leggere il futuro.
risultato senza dubbio una delle principali fonti di energia primaria delle civiltà più
Assiri, Birmani, Aztechi, Incas innescavano i loro fuochi votivi con il petrolio e
avanzate, all’interno di un arco temporale molto esteso.
lasciavano ardere sugli altari sacrificali granelli di incenso bituminoso.
Il primo sfruttamento di impronta industriale dei giacimenti superficiali ebbe inizio,
Agli Incas è attribuita l’ideazione della prima raffineria, mediante un processo
però, solo nel periodo rinascimentale, con l’adozione delle prime pratiche di
naturale. La raccolta della sostanza avveniva in grandi recipienti di terracotta che
distillazione, al fine di produrre lubrificanti e medicinali.
venivano esposti al calore solare, in modo tale che, al salire della temperatura, la
La rivoluzione industriale, infine, apportando forti cambiamenti sociali ed
soluzione liquida colava in recipienti sottostanti.
economici, ha stimolato la ricerca di nuove materie prime in grado di produrre
Gli Egizi, inoltre, utilizzavano il petrolio per la conservazione dei defunti.
combustione ad un costo minore. La necessità di olii lampanti, per lampade ad
In Asia Minore i Monti di Efesto potevano incendiarsi al solo avvicinarsi di una
uso prevalentemente domestico, ha determinato nel tempo un netto aumento
torcia ed i sassi e la sabbia dei ruscelli bruciavano nelle acque stesse.
della richiesta del petrolio greggio. Nel XIX sec. se ne è determinato, dunque,
FOCUS PETROLIO / CENNI STORICI
uno sfruttamento maggiore, per rispondere all’incremento di domanda, risolto
dover lavorare al fine di risolvere il problema dell’autosufficienza energetica e
con la costruzione dei primi pozzi petroliferi.
istituì, nel 1926, l’AGIP (l’Azienda Generale Italiana Petroli). Durante l’arco degli anni ’30, gli studi del geologo Cesare Porro portarono a
Dal 1800 ai giorni nostri
scoprire che la presenza delle argille, prima interpretata come indicatore della
La storia delle perforazioni petrolifere vere e proprie inizia con l’Unificazione d’Italia grazie ad una serie di iniziative imprenditoriali come quella intrapresa da Achille Donizelli il quale scavò, nel 1860, due pozzi (uno profondo 32 metri e l’altro 45) nei pressi di Parma con una produzione di 25 kg di petrolio giornaliero. Nello stesso periodo (1880) a Salsomaggiore anche il marchese Guido Dalla Rosa realizzò, fra violente eruzioni di gas, un pozzo, chiamato poi “Trionfo”, profondo 308 metri e in grado di produrre fino a 3750 kg di petrolio al giorno. Data la complessa stratigrafia e geologia degli Appennini, le ricerche in questa zona d’Italia non subirono miglioramenti fino a quando, nel 1891, vennero introdotte nuove tecniche di individuazione e sfruttamento dei giacimenti. L’Ottocento fu quindi caratterizzato da produzioni modeste che alimentavano piccole raffinerie.
presenza di petrolio, in realtà dimostrava l’esistenza di roccia madre (roccia dove si forma il petrolio) e non di un reservoir (ossia la formazione rocciosa in cui si deposita il petrolio). In Basilicata la ricerca di giacimenti continuarono grazie agli studi del geologo Guido Bonarelli che nel 1932 pubblicò il suo report intitolato “sulle possibilità petrolifere nel territorio di Tramutola”: “La zona petrolifera considerata ha una superficie di pochi chilometri quadrati, ed occupa il fondo della parte settentrionale della stretta valle percorsa dal Rio del Cavolo, un’affluente destro dell’Agri, che scorre ad ovest di Tramutola , il quale dopo aver mantenuta una direzione media volge bruscamente, in quel gomito e più precisamente lungo la riva destra del fiume, si hanno piccole sorgenti subalvee dalle quali, assieme all’acqua, si vedono uscire con una certa frequenza bollicine di gas idrocarburi e gocce più o meno grandi di petrolio semileggero, di colore
Nel 1900 assistiamo al boom petrolifero. Nel 1902 infatti, a seguito dell’azione dell’Ispettorato del Corpo Reale minerario che commissionò una relazione sui giacimenti petroliferi tramutolesi, venne scoperto il petrolio in Basilicata. Quindi nel 1912 la Società Petroli d’Italia (SPI),
bruno ambraceo, molto ricco di sostanze lubrificanti e con odore nettamente aromatico, altre manifestazioni si riscontrano a sinistra del Rio Cavolo, lungo il corso del Fossatello, nelle vicinanze della Ramiera e allo sbocco della valle del Cavolo nella piana dell’Agri “ (da Guido Bonarelli, Giornale di geologia ,Vol. VI 1932 Bologna
stipulò con alcuni proprietari terrieri dei contratti di cessione per la ricerca e
R. Museo Geologico G. Capellini)
lo sfruttamento del bacino petrolifero lucano. Tuttavia le ricerche non ebbero i
Nel 1933 l’AGIP ottenne i primi importanti permessi di ricerca ed eseguì numerosi
risultati sperati. Vi fu poi lo scoppio della Grande Guerra in cui aumentò esponenzialmente il consumo di petrolio: tra il giugno del 1915 e il 31 ottobre del 1918, l’esercito consumò benzina per più del 50% delle riserve disponibili. Durante il periodo fascista (1922-1945) la politica petrolifera cambiò radicalmente. Mussolini mirava alla modernizzazione di un Paese profondamente arretrato e che usciva da una guerra straziante. Inoltre la dottrina del Regime, che utilizzava la guerra come mezzo per raggiungere la grandezza, necessitava di grandi rifornimenti di carburanti. Fra il 1920 e il 1922 il commissariato dei combustibili del Regno d’Italia perforò un pozzo nel territorio di Tramutola che manifestò una notevole quantità di gas. Fu così che il Governo italiano capì di
studi geologici nel territorio lucano. I risultati ottenuti incoraggiarono l’interesse petrolifero e si concretizzarono con la scoperta di un cospicuo giacimento nel territorio di Tramutola nel 1937. Il giacimento, collocato a qualche centinaia di metri di profondità, arrivò a produrre fino a 1000 tonnellate di olio all’anno ed a 800 metri cubi giornalieri di gas. Iniziò così un forte sviluppo delle prospezioni in Val d’Agri. Nello stesso anno venne istituita l’ANIC (Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili) come compartecipazione fra Stato e Montecatini. Vennero costruiti due stabilimenti, uno a Bari e l’altro a Livorno, ognuno in grado di produrre fino a 120.000 tonnellate l’anno di benzine avio e per l’autotrazione, a partire da materiali poveri. Il progetto industriale ebbe grande successo.
FOCUS PETROLIO / CENNI STORICI
Alla fine degli anni ’30, l’AGIP intraprese la strada della ricerca e dell’innovazione
un’impresa energetica nazionale. Nel 1953 fondò quindi eni (Ente Nazionale
e fu prima in Europa a sviluppare e utilizzare, grazie anche alla collaborazione
Idrocarburi), in grado di assicurare approvvigionamento energetico sufficiente
di aziende americane, la tecnica della sismica a riflessione per le prospezioni.
alle famiglie, allo sviluppo della piccola e media impresa, offrendo prezzi più bassi
Inoltre vi furono importanti sviluppi nelle tecnologie utilizzate per la raffinazione:
rispetto ai concorrenti internazionali. Decise perciò di entrare in competizione
il modernissimo impianto di Porto Marghera raggiungeva una portata di 450.000
con le “Sette Sorelle”, le grandi imprese petrolifere che a tutt’oggi hanno il
tonnellate e quello di Napoli, dell’americana Socony Vacuum Oil Corporation,
monopolio mondiale del petrolio.
toccava la produzione di mezzo milione di tonnellate all’anno. Dunque l’Italia
Il decennio compreso tra il 1953 e il 1962 fu estremamente produttivo: nel ’53
presentava un territorio con importanti impianti preludendo ad importanti sviluppi
viene scoperto un giacimento da 20 milioni di tonnellate di petrolio a Ragusa
nel campo dell’energia.
aprendo all’esplorazione petrolifera della Sicilia; nel 1956 si rinviene un altro
Fra il 1939 e il 1947 l’azione dell’AGIP si sviluppò notevolmente: vennero
giacimento simile a quello di Ragusa a Gela; vengono scoperti giacimenti a
perforati 47 pozzi, di cui 27 a olio, 6 a petrolio e gas, 2 a gas e 12 sterili. Le
Gagliano, nella parte orientale della Sicilia come Mila, Cammarata, Perla e Vega e
ricerche, coordinate da Carlo Migliorini professore di geologia dell’Università di
in quella occidentale come a Nilde, Norma e Narciso (1960); riprendono le attività
Firenze ed effettuate da Dante Jaboli, futuro capo del Servizio studi e prospezioni
in Basilicata spostando le ricerche da Tramutola alla Val Basento nella zona di
Agip, si estero da Tramutola alle aree di S.Angelo Le Fratte, Savoia Lucana e
Grottole, Ferrandina, Rotondella e Pomarico dove l’AGIP ritrova un giacimento
Brienza.
di gas naturale (1958). Quest’ultimo avvenimento ebbe una rilevanza sociale
Intanto, nel 1944, a Caviaga, nel lodigiano, AGIP rinvenne il più importante
grandissima: ne parlarono molti giornali fra cui la rivista aziendale “Il Gatto
giacimento di gas dell’Europa occidentale. Il giacimento contava 46 pozzi
Selvatico” diretta dal poeta Attilio Bertolucci. Il 15 luglio del 1959 il presidente
produttivi che estraevano metano puro per il 97% e le cui riserve di 12 miliardi
della Repubblica Antonio Segni, il ministro dell’Industria Emilio Colombo ed
di metri cubi di metano dimostrarono le potenzialità economiche della ricerca
Enrico Mattei fecero visita al cantiere di Ferrandina, fra l’acclamazione della folla.
petrolifera utilizzando il metodo del rilevamento sismico a riflessione.
L’asse di interesse petrolifero si spostò dal Nord nuovamente al Sud. Nel 1960
Con la fine della guerra e la caduta del regime fascista, il governo manifestò
Mattei fece costruire l’aviosuperficie di Basilicata per muoversi più rapidamente
la volontà di liquidare l’AGIP. Infatti l’azienda, nata nel periodo e per volere delle
nei suoi spostamenti e poter quindi essere più presente durante il processo
autorità fasciste, rappresentava un retaggio del recente passato. Il 30 Aprile
di industrializzazione della Val Basento, sintomo di un rinnovato interesse nel
1945 fu così nominato Commissario Straordinario dell’AGIP Enrico Mattei.
territorio lucano.
Mattei, che aveva il compito di liquidare la Società, capite le enormi potenzialità
A partire dal 1961 partì la costruzione di una rete di metanodotti da Grottole e
del giacimento rinvenuto a Caviaga e degli esiti delle esplorazioni nella Pianura
Ferrandina verso Bari e Monopoli e si diede il via alla produzione di fibre tessili e
Padana, salvò l’azienda e guidò il Paese verso la metanizzazione.
sintetiche nello stabilimento petrolchimico ANIC di Pisticci.
Il Secondo Dopoguerra fu caratterizzato da una diminuzione dell’azione
Lungo tutto l’arco degli anni ’50 eni acquisì sempre più importanza a livello
petrolifera nel territorio lucano, causato dalla caduta dei prezzi del petrolio,
nazionale e internazionale. “La ricchezza dei giacimenti della Val Basento
avvenimento che rese meno conveniente lo sviluppo petrolifero della zona.
rafforza la presenza dell’azienda di Stato nel territorio lucano. I segni di questo
L’interesse si rivolse al Nord. Mattei capì che per far ripartire l’Italia bisogna
benessere divengono presto visibili: nuovi posti di lavoro, infrastrutture, strade,
alimentare con il gas del sottosuolo la grande industria del Nord. Vennero così
stazioni di servizio, motel. La benzina Supercortemaggiore con il famoso “cane
scoperti, fra il 1952 e il 1954, i giacimenti di Ravenna e Serignano.
a sei zampe” comincia a popolare la vita quotidiana dei lucani.”
Intanto Mattei continuò a maturare il suo grande sogno: garantire al Paese
(Energia e Territorio, Cacciatizze)
FOCUS PETROLIO / CENNI STORICI
La forsennata corsa di Mattei e eni si arrestò nel 1962: il 27 ottobre Enrico Mattei
produce 61.000 barili al giorno) e una nuova campagna a Sud, in Basilicata, dove
a bordo del suo aereo privato si schiantò a Bascapè (PV). La morte, più che
un consorzio di operatori scoprì il primo importante giacimento con il pozzo Costa
accidentale, apparse subito esito di un attentato. Le indagini, svolte dall’Aeronautica
Molina 1 in Val d’Agri, che porterà in seguito dall’individuazione dei giacimenti di
militare italiana, non diedero nessun esito. Nel 1997, il ritrovamento di nuovi
Monte Alpi (1988) e Tempa Rossa (1989).
reperti e la possibilità di analizzarli con nuove tecnologie, portò alla riapertura del
Lo sviluppo dell’attività mineraria recente ebbe inizio a partire dal 1984 quando,
caso. L’esito delle indagini giudiziarie questa volta dimostrò che l’aereo venne
l’AGIP prima, FINA e LASMO poi, ottennero dal Ministero dell’Industria il
abbattuto da una bomba di 150 grammi di tritolo inserita dietro al cruscotto che si
permesso di ricerca e la concessione di coltivazione Costa Molina (conferita il
sarebbe attivata nella fase di atterraggio. Non vennero mai trovati i responsabili
15/6/1984). Sempre nel 1984, le compagnie Società Petrolifera Italiana e la Fiat
o i mandanti dell’attentato.
Rimi ottennero il permesso di ricerca Monte Sirino.
(La tragica morte di Enrico Mattei nella ricostruzione di Giovanni
Minoli ne “La Storia siamo noi“.)
Fra il 1986 e il 1988 vennero individuati i giacimenti di Cadarosa 1 e Monte Alpi
L’attività di eni e AGIP continuò senza più la guida di Enrico Mattei.
1, denominati successivamente anche come Trend 1 e Trend 2.
Nel 1964 il regista Giuseppe Ferrara realizzò CH4 Lucania, un documentario
Monte Alpi 1, costituito da tre culminazioni principali (le strutture di Monte Enoc e
col compito di descrivere la campagne petrolifere della Basilicata, rimasto nella
Cerro Falcone a Est e una struttura minore a Sud denominata Costa Molina), fu
storia come uno dei capolavori del cinema documentario.
individuato grazie al pozzo Monte Alpi 1, profondo 3.060 metri, contenente olio di
Gli anni ’70 da un lato videro l’enorme espansione dello stabilimento ANIC di
buona qualità (37° API), con una portata di circa 1.700 barili/giorno, equivalenti
Pisticci, dall’altro una profonda crisi energetica.
a 85.000 tonnellate annue di greggio, e 64.000 m3/g di metano. Alla scoperta
Infatti nel 1973 scoppiò la guerra del Kippur che portò alla chiusura del canale di
partecipò anche la società britannica Enterprise.
Suez, l’impossibilità di importare petrolio dalle colonie e dai partner esteri e quindi
Gli anni ’90 furono caratterizzati dall’avvento del rilievo sismico tridimensionale,
un enorme incremento del prezzo al barile. Quelli furono gli anni dell’austerità
una tecnologia innovativa che permetteva un maggiore dettaglio della tettonica e
energetica, dello shock petrolifero, che convinsero il Governo italiano e l’Europa
stratigrafia complessa del sottosuolo. Ciò permise di ottenere risultati consistenti
a riportare la ricerca di fonti energetiche in territori più sicuri. Fu così che si
anche grazie alla joint-venture fra eni e Shell.
riaprirono in Italia le campagne petrolifere nel Nord Italia, col ritrovamento di
La fase di sviluppo dell’attività petrolifera in Basilicata portò al rilascio di
giacimenti (1973) a Cavone (MO) e a Malossa (BG), e nel Sud Italia dove, a
concessioni di coltivazione, quali Grumento Nova (conferita dal Ministero
partire dal 1975, l’AGIP ottenne permessi di ricerca che portarono alla scoperta
dell’Industria con decreto del 9/10/1990), Caldarosa (conferita dal Ministero
in Val d’Agri del più grande giacimento petrolifero d’Europa continentale.
dell’Industria con decreto del 15/7/1991), Volturino (conferita dal Ministero
Gli anni ’80 si aprirono con una notevole turbolenza del mercato petrolifero. Dopo
dell’Industria con decreto del 27/12/1993) e, nel 1996, per la prima lavorazione
l’impennata del prezzo al barile fra il ’73 e il ’77, il petrolio subì un crollo notevole
del petrolio, venne costruito il Centro Olio di Viggiano, con una capacità di
dei prezzi. Tuttavia gli sforzi esplorativi del Paese aumentarono. Con lunghi
trattamento di 1.200 m3/g di olio 300.000 m3/giorno di gas. Grazie ad alcune
lavori di prospezioni sismiche, le ricerche petrolifere in Basilicata si spostarono ai
importanti innovazioni tecnologiche e all’applicazione di procedure specifiche, la
piedi della montagna di Viggiano, lungo il fianco destro della struttura Moliterno-
produzione di olio e gas aumentò in efficienza e vide una diminuzione del proprio
Tramutola rilevata nel 1932 da Bonarelli.
impatto sul territorio. Infatti vennero sperimentati l’impiego di postazioni “multi-
Nel 1981 l’emergenza petrolifera insieme allo sviluppo tecnologico nelle tecniche
well” con le quali è possibile ricavare fino a tre pozzi nella stessa postazione;
di ricerca e sviluppo dei giacimenti diedero inizio ad una nuova campagna eni
l’utilizzo di teste di pozzo al di sotto del piano di campagna per la riduzione
al Nord, a Villafortuna (1981) nei pressi di Novara (si scopre un giacimento, che
dell’impatto paesaggistico; l’uso e la rifunzionalizzazione di piste esistenti per
FOCUS PETROLIO / CENNI STORICI
l’ottimizzazione dei tracciati delle condotte con la riduzione del movimento terra,
Con il D.I. 15/6/99 venne in seguito inglobata la concessione Costa Molina
delle emissioni e degli scarichi. Al termine dell’attività di perforazione vennero
nella concessione Caldarosa. Nel 1999, nell’area della Val d’Agri, di pertinenza
previsti e attuati interventi di “riqualificazione ambientale e vegetativa, basati su
delle concessioni Grumento Nova, Volturino e Caldarosa, esistevano 24 pozzi,
lavori di inerbimento e ripiantumazione parziale delle aree”. Alla fine della vita
perforati a partire da 20 postazioni.
produttiva dei pozzi, le postazioni dovranno essere “completamente ripristinate
All’inizio del nuovo millennio vi furono novità sul fronte petrolifero anche
secondo le condizioni preesistenti, sulla base di studi sulla biodiversità locale.”
in Abruzzo, nel canale di Otranto, dove la nave Agip Firenze produceva circa
(Energia e Territorio, Cacciatizze)
10.000 barili di olio al giorno estraendolo ad una profondità di 850 metri.
Nel 1998, il 18 novembre, la Regione Basilicata e ENI S.P.A. firmarono un protocollo di intenti in cui ENI S.P.A. si impegnò a contribuire ai costi di realizzazione di progetti per la compensazione ambientale e per la promozione dello sviluppo sostenibile; a sostenere gli oneri per la realizzazione di un sistema di monitoraggio ambientale e il suo sostentamento per i successivi primi 15 anni di attività; a far fronte alle spese per la creazione di un Osservatorio ambientale; a versare royalties relative alle quattro concessioni dell’area denominata Trend 1; e infine, a costituire, con la Regione Basilicata, una società energetica regionale. Fra il 1998 e il 1999 l’attività petrolifera italiana si intensificò ulteriormente con la perforazione di 39 pozzi nel 1998 e 17 pozzi nel 1999. La produzione italiana si attestò sui 130.000 barili di petrolio al giorno e a 17.5 miliardi di metri cubi di gas. Sempre nel 1999, grazie al Decreto VIA n°3560 venne concessa la compatibilità ambientale per l’ampliamento dell’esistente Centro Olio Monte Alpi (denominato, a seguito dell’ampliamento, Centro Olio Val d’Agri) per consentire il trattamento, in un unico centro, degli idrocarburi provenienti dalle Concessioni di Costa Molina, Caldarosa, Grumento Nova e Volturino. Lo schema di sviluppo ipotizzato prevede la seguente configurazione: A. capacità di trattamento olio pari a 13.200 m3/g (su 4 linee + 1 esistente); B. capacità di trattamento gas pari a 2.700.000 Nm3/g (su 4 linee+1 esistente);
Nel 2001 le concessioni presenti in Val d’Agri erano due: Grumento Nova, delle società ENI S.p.a. e Enterprise Oil Italiana S.p.a. di km2 398,39 risultante dall’unificazione tra le concessioni di Grumento Nova, Caldarosa e la porzione sud orientale della concessione Volturino con scadenza fissata al 26 ottobre 2019 e la concessione Volturino, ridotta da 348,37 km2 a 261,76 km2. Il Centro Olio Monte Alpi ebbe una nuova denominazione: Centro Olio Val d’Agri (COVA). Il trattamento del petrolio che qui avveniva e avviene tuttora, consiste nella separazione di acqua e gas dal greggio; l’olio che deriva da questa prima fase viene misurato e depositato nei serbatoi e in seguito inviato alla raffineria di Taranto, mentre il gas viene immesso nella rete di distribuzione nazionale. Nello stesso anno venne completato l’oleodotto (136 km di lunghezza) che convoglia la produzione della Val D’Agri dal Centro Olio al deposito della raffineria eni di Taranto, che venne denominato oleodotto Val d’Agri. Nel 2002 entrò in esercizio la seconda linea di produzione del COVA e nel 2004 la terza linea. Nuovi protagonisti consolidarono la propria presenza sul territorio lucano con la cessione, nel 2003, del 29% della titolarità della concessione Grumento Nova alla Società SHELL ITALIA E&P-S.p.A. da parte della società ENTERPRISE OIL ITALIANA-S.p.A. Il restante 71% della concessione Grumento Nova nel 2005 venne accorpata alla concessione denominata Volturino, dando origine alla concessione Val
C. capacità di trattamento e reiniezione H2O di strato pari a 3.000 m3/g.
d’Agri (intestata alle società ENI-S.p.A. e SHELL ITALIA E&P-S.p.A. con quote
Il trattamento prevede:
rispettivamente del 66% e 34% e con scadenza al 26 ottobre 2019).
1. la stabilizzazione dell’olio per poterlo stoccare e quindi inviare tramite oleodotto
Nel 2006, a seguito del sensibile aumento delle estrazioni, aumentò anche la
a Taranto;
produzione d’acqua. È stato così realizzato un secondo pozzo per la reiniezione
2. il condizionamento del gas a specifica SNAM;
per le acque di produzione. Allo stesso modo nel 2008 il pozzo Ma 9 Or è stato
3. trattamento degli effluenti gassosi con recupero di zolfo.
riadattato per la reiniezione delle acque di produzione separate al Centro Olio.
FOCUS PETROLIO / CENNI STORICI
A seguito dell’accordo sottoscritto nel 1998 fra Eni e Regione, nel 2007, accanto
Il Report annuale 2011 sulle attività del 2010, prodotto dal Direzione Generale
ad operazioni di monitoraggio e assessment del territorio, fu inaugurata la sede
per le Risorse Minerarie ed Energetiche del Dipartimento per l’energia del
lucana della Fondazione eni Enrico Mattei (l’istituto di ricerca non profit sullo
Ministero dello Sviluppo Economico, riassume la produttività in questi termini:
sviluppo sostenibile creato da eni nel 1989) nel territorio di Viggiano. Inoltre
“Nell’anno 2010 la produzione di gas in Italia è stata sostanzialmente stabile
fu autorizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico l’esercizio definitivo del
(+0,4%) mentre si è incrementata per l’olio attestandosi su +13% rispetto all’anno
Centro Olio.
precedente, ma confrontando i dati con la produzione al 31 dicembre dell’anno
L’attività di perforazione assunse un ulteriore accelerazione nel 2009, quando
2008, si registra un decremento di circa il 12% per il gas e di circa il 3% per l’olio.“
vennero perforati ulteriori 39 pozzi. Inoltre, grazie all’avvento di nuove tecniche
Per capirne la portata di seguito sono riportate le quantità specifiche per gas e
innovative, migliorò l’efficienza e la produttività dei pozzi vecchi e nuovi. Le
olio.
nuove postazioni disponibili alla perforazione furono sottoposte agli stretti vincoli
La produzione di gas nel 2010 è stata di 7,94 miliardi Sm³. Un buon risultato
ambientali, a seguito della costituzione l’8 dicembre 2007, grazie a un Decreto
conseguito grazie al progressivo esaurimento dei vecchi giacimenti nazionali
del Presidente della Repubblica, del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano
in fase di coltivazione avanzata, sostituiti dai nuovi e più efficienti giacimenti
Val d’Agri Lagonegrese. Lo stato dei pozzi era il seguente: oltre ai pozzi già
del campo di gas Annamaria (piattaforme continentali fra Italia e Croazia frutto
allacciati di Monte Alpi e Monte Enoc, nel settembre 2009 furono allacciati tre
dello sfruttamento congiunto grazie ad una joint venture). La produzione di gas
pozzi dell’area di Cerro Falcone: Agri 1, Cerro Falcone 6 e Cerro falcone 9. Vi
dell’impianto è pari a circa 0,8 MSm3.
erano poi 8 pozzi perforati in attesa dell’allacciamento al Centro Olio Val d’Agri.
La produzione di petrolio si attesta sulle 5,08 milioni di tonnellate. L’82% circa
Ciò permise di raggiungere livelli di produzione di circa 78.000 bopd e 3.000.000
della produzione nazionale proviene dalla terraferma dai campi della regione
Sm /giorno di gas.
Basilicata e della Sicilia, mentre il contributo delle attività ubicate in mare è di circa
3
il 14%. Inoltre, le estrazioni nella regione lucana potranno essere incrementate
Gli avvenimenti recenti e le previsioni future
di un ulteriore 13% se l’iter autorizzativo per la realizzazione di nuovi progetti di
Il progetto di ammodernamento del COVA, da realizzarsi in 10 mesi, da
si attestano intorno a 92 miliardi di Sm3. Per la produzione d’olio si prevedono
estrazione avrà esito positivo.
Febbraio 2011 a Dicembre 2011, ha portato ad una serie di interventi per la manutenzione e miglioramento dell’efficienza dell’impianto. Questo processo, realizzabile nella sua parte sostanziale solo in assenza di produzione, si è
Le previsioni per il futuro parlano di riserve di gas utilizzabili per altri 13 anni e 168 milioni di tonnellate. Le maggiori riserve si trovano in terraferma per lo più nel Sud d’Italia.
concretizzato con la Prima Fermata Generale avvenuta dal 19 maggio e il 9 giugno 2011 del COVA. In questi 19 giorni si è proceduto alla ricertificazione decennale delle apparecchiature a pressione presenti nello stabilimento. Il “Progetto di Ammodernamento è focalizzato su interventi di manutenzione straordinaria e miglioramento della funzionalità impiantistica e della flessibilità operativa, mediante l’adozione delle Migliori Tecnologie Disponibili (MTD) per un’ulteriore ottimizzazione dell’efficienza ambientale dello stabilimento in termini di rumore, emissioni in atmosfera, emissioni odorigene, scarichi reflui.”
FOCUS PETROLIO / CENNI STORICI
Tappa 4B_Palazzo Terzella di Tramutola Descrizione
Ci si dirige ora verso il centro di Tramutola. Poco fuori dal centro storico, è possibile parcheggiare la proprio auto ed incamminarsi a piedi verso il nucleo del paese per visitare le sue bellezze, come il
orario
durata
km
Centrale idroelettrica – Palazzo Terzella
16.30 – 16.40
10’
4 km
Palazzo Terzella
16.40 – 18.30
1h50’
suggestivo lavatoio. Una serie di landmark disposti lungo il percorso, guidano il visitatore verso la piazzetta dove sono posizionate le dinamo gioco. Si è giunti all’ingresso di Palazzo Terzella. Qui è possibile, attraverso una mostra, acquisire informazioni sulla storia del petrolio in Italia e in Basilicata. Inoltre una sezione della mostra è dedicata ai manifesti e agli spot pubblicitari relativi ai prodotti petrolio e gas Agip dagli anni ‘30 ai giorni nostri.
Visualizzazione location - Le dinamo gioco nel centro di Tramutola, davanti all’ingresso di Palazzo Terzella
118
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Mappa dei luoghi di interesse turistico-culturale di Tramutola
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Palazzo Terzella - la mappa delle funzioni per area
ingresso secondario
sala riunioni
ingresso NRG domus
sala conferenze regia segreteria
wc
bar caffetteria
ingresso bar
ingresso bar
bookshop biglietteria
ingresso principale
Planimetria/funzioni piano terra di Palazzo Terzella - il piano terra accoglie tutti i servizi necessari a un museo
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enerAGR a
Dal 1998 a oggi
Anni 80 e 90
Gli anni 70
Anni 50 e 60
servizi
storia grafica eni anni ‘80-ad oggi
storia grafica eni anni ‘60-’80
storia grafica eni anni ‘30-’50
Dall’età Romana al Novecento
Il Novecento e gli Anni ‘20
Anni 40 e 50
Anni 30 e 40
Planimetria/funzioni primo piano di Palazzo Terzella - il primo piano è dedicato all’esposizione
121
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1939 L'AGIP, conduce con prima in Europa, società america ne le prime con la tecnica prospezioni a riflessione. della sismica In Italia vi sono importanti impianti di di Porto Margheraffinazione quali quello annua di 450.000ra, con una potenzi alità tonnellate, Napoli della e quello di americana Socony Vacuum Oil Corpora tion mezzo milione della potenzialità di di tonnella te all'anno 1922
1936 - 1947
perforazione da parte dell’Agip di 47 pozzi, di cui 27 a olio, 6 a petrolio e gas, 2 a gas, e 12 sterili. Le ricerche, coordinate Migliorini ed effettuate da Carlo da Dante Jaboli, si estero da Tramutola alle aree di S. Angelo Le Fratte, Savoia Lucana e Brienza. Nel con la ripresa degli dopoguerra, scambi internazionali e la caduta dei prezzi del petrolio a pochi dollari al barile cessò invece la convenienza allo sviluppo petrolifero nella zona
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Anni 40 e 50
1956
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1958
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Anni
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luglio) il pres iden Antonio te della Repu dell’Indu Segni, il mini bblica stro Enrico stria Emil io Colo Mattei di Ferra mbo ed fanno della ndina, fra l’accvisita al cant folla lamazion iere e
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1975
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scoperta a Caviaga 1944 (Lodi) del più giacimento di importante gas nell'Europ a Occidentale. giacimento conta Il estraggono metano46 pozzi produttivi che puro per il 97%, riserve di 12 le cui miliardi di metri dimostrarono le potenzialità cubi di metano economiche ricerca petrolifera della utilizzando il rilevamento sismico a riflessione
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Anni 70
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Anni ’70
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Anni
0 ni 3 An e 40 Dall’età romana al Novecento
Anni 80 e 90
1964
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1984
Questi anni sono caratteriz ‘80 zati da grande turbolenz petrolifero. Ma a nel mercato in Italia lo sforzo esplorativo, nonostante il crollo del prezzo del petrolio, continuò ad aumentar e. Dopo un lungo lavoro di prospezio ne ricerca si spostò sismica, la montagna prospicie ai piedi della nte la località di Viggiano, prossima al fianco destro della Moliterno-Tramutol struttura a rilevata a suo tempo da Bonarelli Grande importan riveste il giacimen za to di Villafortu na (Novara) che risulta essere il più grande giacimento continentale d'Europa e produce 61.000 barili al giorno
1996
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1912 (dicem
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enerAGR a 122
Anni
‘90 Di grande importan l’epoca il “rilievoza fu per sismico tridimensionale”, tecnologia all’avanguardia una permetteva che di studiare meglio i dettagli delle intricate situazion stratigrafiche i tettoniche e del sottosuo lo. L’attività di perforazione ottenne risultati consistenti solo nel corso degli anni ’90, quando iniziò lo sviluppo giacimento del Val da eni in joint-vend’Agri, operato ture con Shell Nasce il Centro Olio Monte Alpi a Viggiano
cat sili Ba
Dal 1998 a oggi
Petroli d’Italia la Società contratti di (SPI) stipulò con i cessione la terrieri per proprietari sfruttamento ricerca e lo o bacino del presunt senza però petrolifero sperati avere gli esiti
50
Palazzo Terzella - Primo piano - allestimento Storia degli idrocarburi
Anni 50 e 60
Planimetria dell’allestimento sulla storia del petrolio in Italia e in Basilicata
99 trolife ifica /19 pe tens no l 98 ità in si so i ne la 19 ttiv na si fatti pozz 99 e ra ife
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Palazzo Terzella è un palazzo signorile del XVII secolo, in parte agibile e in
Il primo percorso ha un allestimento composto da due nastri in legno curvato
parte da recuperare. I due suoi ingressi, uno in Via Vittorio Emanuele III e l’altro in
larghi una decina di centimetri, uno multicolore (timeline degli avvenimenti italiani)
Via Casaletto, confluiscono in uno stesso cortile da cui si articolano i flussi verso
e uno arancione tratteggiato (timeline degli avvenimenti lucani).
gli spazi interni. Proprio per questa caratteristica è risultato utile posizionare al
Al di sotto di questi nastri, un sottile laminato in legno sovrapposto al pavimento
piano terra i servizi al visitatore che possono essere utili anche ai non fruitori
e rivestito con PVC adesivo calpestabile, riporta le date e la descrizione dei
della mostra: un bar/caffetteria, un bookshop specializzato su Tramutola e
principali eventi storici che hanno portato alla scoperta e all’uso degli idrocarburi.
sulla storia degli idrocarburi, infine la biglietteria/ingresso, una sala conferenze
La timeline multicolore, dedicata alla storia italiana, ha lungo il suo percorso
e una sala riunioni. Qui i singoli visitatori possono munirsi di biglietto mentre i partecipanti al tour enerAGRIa fanno conoscenza con la loro guida.
anche alcune date importanti per la storia del petrolio in Basilicata, che vengono evidenziate da una nube arancione. Qui le due timeline-nastro si incrociano
Al primo piano di Palazzo Terzella, una volta percorsa le scalinata, si distinguono
e il nastro arancione conduce il fruitore a dei pannelli verticali disposti lungo il
due percorsi:
perimetro della stanza che presentano foto, dati, testi, immagini e documenti di
• uno dedicato alla storia degli idrocarburi; • l’altro agli spot e le pubblicità sugli idrocarburi dagli anni ‘30 a noi.
approfondimento. A loro volta i pannelli verticali formano una cronologia della storia del petrolio
1860
Italia
età romana Manifestazioni petrolifere naturali nell’Appennino utilizzate come combustibile ed impermeabilizzante
1891
La vera storia del petrolio in Italia comincia però solo dopo l'Unità, quando si assiste a un fiorire di iniziative imprenditoriali, spesso effimere o di debole impatto economico. La prima iniziativa significativa fu intrapresa nel 1860 da Achille Donzelli che scavò due pozzi a Ozzano, in provincia di Parma, della profondità di 32 e 45 metri, con una produzione giornaliera di 25 kg di petrolio
La stratigrafia e la geologia complessa degli Appennini non era ancora stata pienamente studiata ed erano ancora irrisolte numerose problematiche, la ricerca petrolifera quindi, concentrata sull'Appennino Emiliano, non fece grossi progressi e i modesti incrementi della produttività furono ottenuti con il miglioramento della tecnica estrattiva piuttosto che con l'individuazione e sfruttamento di nuovi giacimenti. Nel 1891 sono estratte 1000 tonnellate di olio
1880
XV secolo Manifestazioni petrolifere naturali (fiaccole) nell’Appennino
Il marchese Guido Dalla Rosa, la cui famiglia nobiliare dominava la politica economico-sociale della zona di Salsomaggiore, ancora in provincia di Parma. Professore universitario di matematica, Dalla Rosa fu un tipico uomo del Risorgimento di idee liberali e riformatrici; verso la fine degli anni 1880 a Salsomaggiore realizzò - fra violente eruzioni di gas - un pozzo della profondità di 308 metri, in grado di fornire fino a 3.750 kg di petrolio al giorno. Fu un segno dei tempi che il pozzo fosse battezzato 'Trionfo'.
Rappresentazione della superficie orizzontale dell’allestimento che conterrà la timeline con la storia del petrolio in Italia e in Basilicata. Parte iniziale dell’allestimento.
123
lucano che, seppur spezzata in diverse parti, risulta unita dalle linee tratteggiate
I pannelli verticali sono realizzati con il “Sistema Monavisa”, ossia pareti e
del nastro arancione e può essere letta separatamente e indipendentemente
controsoffitti composti da una struttura metallica e un tessuto tirato.
dalla timeline italiana. Ecco che, così come nella storia reale gli eventi lucani e
Il tessuto è stampato con vernici ecologiche, antigraffio e resistenti a raggi UV.
quelli italiani si incrociano, così l’allestimento che ne è espressione è costituito da
Questo sistema permette di “appoggiarsi” senza rovinare il pre-esistente, creare
due elementi che si intersecano.
degli spessori e dei ritagli in cui allocare schermi.
1998
a t a c i l i s a B
Vien stipulato un Protocollo d'intenti sottoscritto da ENI e Regione Basilicata. L’accordo ENI – Regione prevede lo sviluppo della produzione fino ad un massimo di 104.000 barili/giorno, l’ampliamento del Centro Oli di Viggiano, la costruzione dell’oleodotto di 136 km Viggiano-Taranto e di una rete di oleodotti interni, di collegamento delle postazioni con il Centro Oli, per uno sviluppo complessivo di 120 km
1998/1999 L’attività petrolifera italiana si intensifica. In totale infatti si sono perforati 39 pozzi nel 1998 e 17 nel 1999 e la produzione petrolifera Italiana si attesta su circa 130.000 barili al giorno, e quella gassifera è di circa 17.5 miliardi di metri cubi
2000 sono stati caratterizzati dal raddoppio del prezzo del petrolio, da un progressivo aumento della richiesta per via dello sviluppo industriale di grandi nazioni come Cina e India, ma da una progressiva diminuzione della produzione a livello mondiale. Il dibattito internazionale si è spostato allo sfruttamento di nuove fonti di energia e all’individuazione del “picco petrolifero”
2000
Il Centro Olio Monte Alpi diventa Centro Olio Val d’Agri. Qui il petrolio viene inviato e raccolto e vengono separati i gas e l’acqua dal greggio e l’olio trattato viene misurato e depositato nei serbatoi prima del suo invio mediante oleodotto alla raffineria di Taranto mentre il gas viene immesso nella rete di distribuzione nazionale
2000 (marzo) Numerosi giacimenti sono stati individuati come quelli presso l'Aquila, nel canale d'Otranto dove la nave dell'Agip (Agip Firenze) stà procedendo allo sfruttamento del giacimento che si trova ad 850 metri di profondità e produce circa 10.000 barili di olio al giorno
2001 Viene completato l’oleodotto. Esso convoglia la produzione della Val D’Agri dal Centro Olio al deposito della raffineria eni di Taranto ed e’ stato progettato per garantire la sicurezza del trasporto del greggio.
2006/2008 Sono stati perforati 49 pozzi, di cui 34 per raggiungere giacimenti già scoperti e 15 per cercare nuove riserve. Nel 2007 37, di cui 10 in località non ancora sfruttate e nel 2008 altri 40
2009 la produzione italiana di petrolio è ammontata a 42.6 milioni di barili, pari a circa 116.712 barili al giorno, derivante da Basilicata (74%), campi offshore (con un peso del 13%), Sicilia (9%) e Piemonte (2%)
La timeline presenta delle parti bordate e campite in arancione. Esse raccolgono le date riguardanti la storia della Basilicata. In questi punti la superficie orizzontale è intersecata da pannelli verticali dedicati all’approfondimento della storia del petrolio in Basilicata. Parte finale dell’allestimento.
124
enerAGR a
Diversi studi, infatti, interessarono il territorio lucano come quello del famoso geologo Guido Bonarelli autore nel 1932 di uno studio approfondito “sulle possibilità petrolifere nel territorio di Tramutola”
Secondo alcune leggende tramandate e testimoniate le popolazioni lucane assistevano fin dal XV secolo al manifestarsi di lingue di fuoco sui monti dell’Appennino; si trattava del fenomeno delle “fiaccole” che segnavano il bruciare del metano che fuoriusciva dalla terra, secondo una prassi accertata già all’epoca di Alessandro Volta (1778). La scoperta del petrolio in Basilicata risale al 1902 quando l’Ispettorato del Corpo Reale minerario commissionò una relazione sui giacimenti petroliferi tramutolesi. Nel dicembre del 1912 la Società Petroli d’Italia (SPI) stipulò contratti di cessione con i proprietari terrieri per la ricerca e lo sfruttamento del presunto bacino petrolifero senza però avere gli esiti sperati. Solo nel 1926 il governo affrontò concretamente la questione con l’istituzione dell’Agip, preoccupandosi in tal modo di risolvere il problema del petrolio in Italia.
La zona petrolifera considerata ha una superficie di pochi chilometri quadrati, ed occupa il fondo della parte settentrionale della stretta valle percorsa dal Rio del Cavolo, un’affluente destro dell’Agri, che scorre ad ovest di Tramutola , il quale dopo aver mantenuta una direzione media volge bruscamente,in quel gomito e più precisamente lungo la riva destra del fiume,si hanno piccole sorgenti subalvee dalle quali, assieme all’acqua, si vedono uscire con una certa frequenza bollicine di gas idrocarburi e gocce più o meno grandi di petrolio semileggero, di colore bruno ambraceo, molto ricco di sostanze lubrificanti e con odore nettamente aromatico, altre manifestazioni si riscontrano a sinistra del Rio Cavolo, lungo il corso del Fossatello, nelle vicinanze della Ramiera e allo sbocco della valle del Cavolo nella piana dell’Agri (da GUIDO BONARELLI, Giornale di geologia ,Vol. VI 1932 Bologna R. Museo Geologico G. Capellini)
1902 E’ chiaro come questi risultati tendessero ad aumentare senz’altro l’interesse petrolifero della zona tanto che l’attività di esplorazione registrò un L’emergenza petrolifera e l’innovazione tecnologica nelle ricercheprogressivo sviluppo nel corso degli anni ’30, e sviluppo dei giacimenti diedero avvioquando l’Agip colse un successo significativo in ad una nuova campagna di ricerche eniVal d’Agri con la scoperta nel 1936 del giacimento in Basilicata, dove un consorzio di di Tramutola. operatori scopre nel 1981 il primo Quel giacimento collocato a qualche centinaia di importante giacimento, il pozzo Costa metri di profondità arrivò a produrre fino a circa Molina 1, seguito dall’individuazione dei 1000 tonnellate di olio all’anno ed a 800 metri giacimenti di Monte Alpi da parte di Agip nel 1988 (oggi gestito da eni) e cubi giornalieri di gas. Fra il 1939 e il 1947 si Tempa Rossa, nel 1989, da parte di altre assistette alla perforazione da parte dell’Agip compagnie. Di grande importanza fu di 47 pozzi, di cui 27 a olio, 6 a petrolio e gas, 2 per l’epoca il “rilievo sismico a gas, e 12 sterili. Le ricerche, coordinate da tridimensionale”, una tecnica che Carlo Migliorini professore di geologia permetteva di studiare meglio i dettagli dell’Università di Firenze ed effettuate da delle intricate situazioni tettoniche e Dante Jaboli, futuro capo del Servizio studi e stratigrafiche del sottosuolo. La prospezioni Agip, si estero da Tramutola alle possibilità di determinare con aree di S. Angelo Le Fratte, Savoia Lucana e precisione l’obiettivo minerario Brienza. Nel dopoguerra, con la ripresa degli scambi internazionali e la caduta dei consentiva, tra l’altro, di poter prezzi del petrolio a pochi dollari al barile cessò invece la convenienza allo intervenire nella zona con un minor sviluppo petrolifero nella zona. Questo periodo coincide pressoché con la fine di impatto ambientale. L’attività di quella che potremmo definire la fase pionieristica dell’attività petrolifera in perforazione ottenne risultati consistenti solo nel corso degli anni Basilicata. ’90. A questa fase detta di sviluppo dell’attività petrolifera in Lucania, risale a partire dal 1996-1997 la messa in produzione dei quattro giacimenti di petrolio: Monte Alpi, Monte Enoc-Volturino, Cerro Falcone e Costa Molina, rispettivamente situati nell’ambito delle concessioni Grumento Nova, Caldarosa, Volturino e Costa Molina 47. Ha inizio in questi anni la costruzione del Centro Oli di Viggiano.
1936- -1947 1996 1998
1932
Nei giorni successivi alla tormentata L’emergenza petrolifera fine della guerra ecivile in Italia, Enrico l’innovazione tecnologica nelle (1906-1952), ricerche Mattei imprenditore, e sviluppo dei giacimenti diederoe avvio partigiano membro autorevole del ad una nuova campagna di ricerche eni CLNAI, venne incaricato di liquidare le in Basilicata, dove attività un consorzio dell'Agip. di Mattei sceglie tuttavia operatori scopre nel 1981 il primo di disattendere questa indicazione, per importante giacimento, il pozzo un Costa conseguire obiettivo che riteneva Molina 1, seguito dall’individuazione fondamentale: dei garantire al Paese giacimenti di Monteun'impresa Alpi da parte di energetica nazionale, che Agip nel 1988 (oggi dal gestito eni) e 1953 da si chiamerà eni, in grado di Tempa Rossa, nel 1989, da parte quanto di altre serviva ai bisogni assicurare compagnie. Di grande delleimportanza famiglie efu allo sviluppo della per l’epoca il piccola “rilievo e media sismicoimpresa, a prezzi più tridimensionale”, una bassitecnica rispetto che a quelli degli oligopoli permetteva di studiare meglio i dettagli internazionali. delle intricate situazioni tettoniche e dell’Agip si sposta Dal 1946 l’interesse stratigrafiche del insottosuolo. Valle Padana.La Mattei capisce che per possibilità di determinare con bisogna alimentare far ripartire l’Italia precisione l’obiettivo minerario con il gas del sottosuolo la grande consentiva, tra l’altro, poter industriadidel Nord. intervenire nella zona un leminor Nel con 1958 ricerche petrolifere si impatto ambientale. L’attività di Val Basento, nella spostano così in perforazione ottenne risultati zona compresa tra Grottole, consistenti solo nelFerrandina, corso degli Rotondella anni e Pomarico, ’90. A questa fase dove detta dil’Agip sviluppo scopre un grande dell’attività petroliferagiacimento in Lucania,dirisale gas naturale. Ne parlano i a partire dal 1996-1997 la messa in giornali, la televisione. Anche la rivista produzione dei quattro giacimenti di Selvatico” diretta dal aziendale “Il Gatto petrolio: Monte poeta Alpi, Attilio Monte Bertolucci dedica Enoc-Volturino, Cerro Falcone servizi e Costa numerosi all’evento. Molina, rispettivamente Il 15 luglio situati 1959 il presidente della nell’ambito delleRepubblica concessioni Antonio Segni, il ministro Grumento Nova, Caldarosa, Volturino e Colombo ed Enrico dell’Industria Emilio Costa Molina 47. Ha inizio fanno in questi Mattei visita al cantiere di anni la costruzione del Centro Olio Ferrandina, fra dil’acclamazione della Viggiano. folla.
1958 2009
Visualizzazione dei panneli verticali dedicati alla storia del petrolio in Basilicata. Le informazioni sono più approfondite e completate da immagini e video Foto tratte dall’esposizione permanente del Centro didattico Energia e Territorio di Calvello - località Cacciatizze e da www.eni.com
125
età 1996
Dal 1996 eni è impegnata in attività
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1996
Nasce il Centro Olio Monte Alpi a Viggiano
Anni ‘90
Di grande import anza l’epoca il “rilievo fu per sismico tridimensiona le”, tecnologia all’avanguardia una permetteva che di studiar e meglio i dettagli delle intricate situazioni stratigrafiche tettoniche e del sottosu olo. L’attività di perforazione ottenne risultat solo nel corso i consistenti degli anni ’90, quando iniziò lo sviluppo giacimento del Val da eni in joint-ve d’Agri, operato nture con Shell
di estrazione di petrolio e gas natura le in Val d'Agri e Val Camas tra
Ba sili cat a
1988/1989
60
La stessa campa gna intrapresa nel 1981 da eni porta all’indi viduazione di altri due giacim di Monte Alpi enti, quelli (alta Va d’Agri) e quello di Tempa (Valle del Sauro) Rossa , entrambi in Basilicata
40 trasmessi da televisori LCD.
no i so ell o) enti e qu le arz m m na (m giaci ati co el ca ve stà 00 rosi idu , n na ze) to en i 20 ume indiv quila ve la Firen na ta l N ati o l'A do ip cim i d alia nta da st ss anto (Ag allo l gia metr rca o e it mo rili, rili ati el re o on am ba ba ia tr p de 50 ce ci iorn gip d rizz o d ivo r v 09 duzi è i di 12 d'O ll'A den ento d 8 du al g tte zz ss e ra re re p di 20 pro trolio ilion 16.7 nte de ce am va a pro lio ca el p rog sta le la pe m a 1 riva %), ) pro rutt tro à e di o 00 ati d n p chie ria a e a a % ), di 42.6 circ , de (74 sf e si ndit arili % (2 20 no st ppio da u lla ri dust e Cin ssiv one a ri a rno ata re l 13 nte b fo ch re o , in e zi m g u o 0 so dd lio d o o pa gio silic sho de mo . pro .00 ra tro nto pp ni co a pro rod ttit all i tto al Ba i off eso Pie 10 pe me svilu zio un lla p iba stato ti d el do ne da mp n p ) e leo zio au llo i na da de . Il d o fon e d ca on u (9% l’o du o de nd , ma one iale è sp ove on tr to (c ilia ta pro en gra dia uzi ond le si nu uazi e’ llo Sic lo ple la al C a co I e In in m ona di ivid ed to N de 01 com vogliagri d dell nto dim ello azi ento ’ind ” ro da E ve ad P 0 ro e ra n 2 ien co D’A sito Ta r el liv tern am all life pre no un tto V o Val po i di pe a d in rutt ia e tro to scri . ne e fi l Ess lla l de en ato rezz io. sf erg pe ula o ata gio on de 98 ip tt lic Re uzi de lio a eria gett cu gg en icco 19 ien st nti soBasi NI – rod .000 ento 36 O ffin pro la si l gre 00 “p te ne E a p 04 liam la di 1 rete V ra ato tire de 20 enta i il d'in gio ordo dell di 1 mp no, tto na iv n st ran orto i d . Qu lto Re acc po o , l’a gia odo di u i co ga asp L’ ilup ssim rno Vig ’ole e Alp gri o e on tr te ’A racc gas lio sv ma gio li di dell ranto di stazi ppo i on l d e M Va iato rati e l’o to e un rili/ o O ne -Ta rni, po ilu l a a o lio e o lio v b ntr zi n inte ell o sv O O in sep ggio ura de d un km Ce stru gia tti tro tro ne o re mis ma tto co Vig odo ento per 120 en Cen vie gon al g ne i pri odo e il i C Il lio n a d vie to le ntr d km ole am Oli, di tro e ve cqu ato rba te o me rete ale di lleg tro ivo pe l’a att ei se dian nto ella zion co Cen less tr n e ra n na il mp to m Ta o co ta vio a di ess one ra . In si e m uzi po o in eri 99 trolif sifica o de su ffin ne im trib /19 pe ten n el a ra vie dis 98 ità in si so i n la all gas 19 attiv na si fatti pozz 99 e era L’ lia in 39 l 19 olif ita tale rati ne petr a su al to rfo e 17 ne est rili pe 98 zio att ba 7.5 19 du a si .000 ella a 1 bi pro lian 130 qu i circ i cu Ita rca o, e è d etr ci rn era i m gio ssif i d ga iliard m
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90 80
La storia della pubblicità è importante perchè attraverso le
immagini è immediato immedesimarsi nel “mood” del tempo.
Dal 1998 a oggi
Dall’età rom al Novecent
enerAGR a
co an m co ple La ra ss st pro era sta a d rati q b n ta eg g Em uin lem o an pie li A rafia ilia di, ati co nam ppe e la no con che ra e n , ce , ir nte nini geo 189 p ri n la ro so du i on fe ntra rice lte stu no logia 1 tt m ce ta rc n dia n e m ività ode g su a p um ta ra l'in ro ll'A etr ero ed ig d e li fu sti ss nu ivid stra ora ron incr i p ppe olife se m o tt o e ro n u est vi g azi iva en ott me gre nin ra ra iaci on piu to d en nti ss o tte m e e tt e uti d i e 10 en sfru ost lla te co ella 00 ti. o n to Ne ttam che cnic il nn l 1 e co a ell 89 nto n ate 1 so d di no i oli o
50
area lounge
126 lio
30
L a co vera m q in st in ua cia oria izia nd p d tiv o si erò el p eco effim e im ass solo etr o is sig nom ere pren te dop lio in 186 a 1 nifi ico o d dit un o l'U Ita 0 sc 860 cati . La i de oria fio n lia av da va p bo li ri ità p , re un rofo p ò du Ach fu rim le im spe d , a p n ro e il in a in p ss i ro dità vin pozz le D trap izia att o du d cia i o re ti o zio i 3 d a O nze sa va ne 2 e i Pa zz lli ne gio 45 rm an che l rn m a, o, in kg alie etri, dell di ra co a pe di n tro 25
10 Palazzo Terzella - Primo piano dagli anni ‘30 a noi gli spot e le pubblicità sugli idrocarburi
Al termine delle sale, si è ritornati all’atrio che ha accolto i
visitatori al primo piano ed è così possibile scegliere di visitare
il secondo percorso.
Le tre stanze, divise da pannelli posti a zig zag, creano
diverse aree, ognuna delle quali espone la storia “grafica” di
quegli anni. Sugli stessi pannelli è riportata la gigantografia del
numero che indica il decennio di cui si sta esponendo (anni
‘30, anni ‘40, ecc). Attraverso un portale ricavato nel numero
zero è possibile passare da un’area all’altra, “attraversando il
decennio”.
I contenuti esposti sono di diversa natura: manifesti, brochure, fotografie storiche, fumetti, spot pubblicitari della
televisione o del cinematografo, proiettati su parti di pareti o
Planimetria dell’allestimento sulla storia della grafica che affiancò l’evolversi dell’uso degli idrocarburi
ia
anni
0
lo zero degli anni è il portale che introduce al pannello e al decennio successivo
5
anni
Visualizzazione in prospetto dell’allestimento dedicato alla mostra dedicata alla grafica. Manifesti, spot, frasi, illustrazioni e video vengono divisi per decadi Foto tratte dall’esposizione permanente del Centro didattico Energia e Territorio di Calvello - località Cacciatizze e da www.eni.com
127
Per i bambini si propone un allestimento con l’utilizzo di una tecnologia nuovissima
A livello progettuale questa applicazione opera la trasformazione smart di un
e ancora in sperimentazione.
elemento architettonico andando a definire uno “smart-floor”.
In corrispondenza delle date più significative i sensori NFC, trasmettono una
La stessa tecnologia potrà, nel prossimo futuro, trasformare ambienti tradizionali
serie di istruzioni a smartphone e tablet, permettendogli di accedere ad un’app-
in ambienti smart.
game che emula un’automobile. 1. All’ingresso al bambino viene consegnato un tablet e viene indicato loro come muoverlo lungo il percorso. 2. Facendo correre il tablet lungo la timeline, in corrispondenza delle date più significative, sono installati degli smart tag adesivi che fanno visualizzare il video della sosta ad un’area di servizio. 3. Parcheggiando l’auto si attiveranno delle video-animazioni. 4. Documentari e cartoni narreranno l’avvenimento in quella data.
FOCUS TECNOLOGIA
FONTI: 1 designtaxi.com , McDonald’s Introduces ‘Happy Table’, Play Games By Tapping Your Phone (http://designtaxi.com/news/360323/McDonald-s-Introduces-Happy-Table-Play-Games-By-TappingYour-Phone/ (visitato il 3 settembre 2013)) 2 nfcitaliaworld.it http://www.nfcitaliaworld.it/videoprova-dei-tag-nfc-adesivi-e-samsung-galaxy-nexus-con-android-555/ (visitato il 3 settembre 2013)
FOCUS TECNOLOGIA
Tappa 5A_Castello Caracciolo, Brienza Descrizione
Il borgo medievale di Brienza si sviluppa intorno a Castello Caracciolo. Federico II assegnò il Castello a Gentile de Petruro, passò agli Angioini e poi,
orario
durata
km
Tramutola – Brienza
09.00 – 10.00
28’
31 km
Castello Caracciolo
10.00 – 13.00
3h
Pranzo 13.00 – 14.30 1h30’ Centro Brienza
14.30 – 16.30
2h
dal XV secolo alla famiglia Caracciolo che lo ampliarono. Con l’ultima esponente della famiglia, nel 1857 iniziò la decadenza del maniero, passando da feudatario a feudatario, fino ad essere venduto pezzo per pezzo. Nel 1900 diventa bene di interesse storico e nel 1980, a seguito del terremoto, l’ala est crolla. A tuttora sono in atto i restauri, numerose stanze sono state recuperate, mantenendo le pavimentazioni originarie. Alcune sale affacciano sul corso d’acqua, il Torrente
Brienza antica
130
enerAGR a
SS 595 Tito Potenza
1
3 4 2
5
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Sasso di Castalda
Brienza
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Torre
1.
Castello Caracciolo
2.
Borgo Medievale
3.
Chiesa Madre dell’Assunta
4.
Palazzo Falce
5.
Chiesa S. Zaccaria
6.
Chiesa S. Giuseppe
7.
Centrale idroelettica San Giuliano
8.
Mulino ad acqua
9.
Chiesa SS. Annunziata
10. Municipio 11. Centro Studi Mario Pagano
SS 598
12. Villa Comunale SS 598 Tramutola
Mappa dei luoghi di interesse turistico-culturale di Brienza. Evidenziate con un rettangolo arancione vi sono i luoghi in cui sono allestitie le dinamo gioco
131
Castello Caracciolo - Brienza
Fiumicello, lungo il quale rimangono diversi ruderi di mulini. Una sala, che ospita l’allestimento NRG domus, si affaccia sul mulino e il vecchio borgo da un lato, e sulla centrale idroelettrica (che funzionò fino al 1983, quando venne deviato il fiume) dall’altra. L’NRG domus è dedicata all’energia idroelettrica. L’allestimento, oltre a riportare produzioni e equivalenze energetiche, dedica un approfondimento alla classificazione degli impianti, alle tipologia di centrali, alla turbina micro idroelettrica e al sistema di illuminazione pubblica alimentato ad
energia idroelettrica.
Corpo di guardia
ingresso principale
spazio domus
wc ingresso NRG domus
Cucine Torre maestra
infopoint Cisterna
Planimetria con macroaree dell’NRG domus a Brienza
132
enerAGR a
Rovine del borgo antico di Brienza
133
PARETI BRIENZA Parete 1
Parete 2
Acqua
Idroelettrico - Barile
134
enerAGR a
Produzione di energia idroelettrica Val d’Agri > 82353 barili/anno 259 L'energia idroelettrica è quel tipo di energia che sfrutta la trasformazione dell'energia potenziale gravitazionale (posseduta da masse d'acqua in quota) in energia cinetica nel superamento di un dislivello, la quale energia cinetica viene trasformata, grazie ad un alternatore accoppiato ad una turbina, in energia elettrica. L'energia idroelettrica viene ricavata dal corso di fiumi e di laghi grazie alla creazione di dighe e di condotte forzate. Esistono vari tipi di diga: nelle centrali a salto si sfruttano grandi altezze di caduta disponibili nelle regioni montane.
intro
2
Legenda >
= 100000 barili
enerAGR a
Fabbisogno energia
Parete 3
Il fabbisogno energetico Ognuno di noi ha un fabbisogno energetico da soddisfare che dipende dal tipo di attività che svolge e dal proprio stile di vita. Accendere le luci, cucinare, utilizzare automobili o mezzi pubblici, comprare e utilizzare oggetti di ogni genere e tipo sottointendono e raccolgono energia. Per esempio per creare un oggetto come un computer ci vorrano una serie di azioni che necessitano di energia. Mediamente le famiglie italiane hanno un fabbisogno medio che si attesta sui 4300 kWh per una famiglia composta da 4 persone e sui 2800 kWh per una famiglia di 2 persone.
legenda = 50000 famiglie * consumo medio annuo per famiglia italiana Calcolo effettuato sulla produzione nazionale di energia idroelettrica
2800 kwh*
4300 kwh*
intro 185
120
Parete 4
Come consumiamo
Come consumiamo Il consumo elettrico nazionale è determinato per il 24% dall’illuminazione e dall’uso energetico degli elettrodomestici. Seguendo alcuni consigli possiamo ottenere a basso costo ampi margini di risparmio. Un primo passo da fare è quello di rivedere le proprie abitudini, scegliendo i prodotti più adatti e più efficienti.I L’illuminazione spesso è nostra abitudine, nel passare da una stanza ad un’altra, lasciare la luce accesa. Spegnetela!! La TV ed il videoregistratore quando lasciati in stand-by (spenti col telecomando) possono arrivare a consumare la stessa quantità di energia elettrica necessaria per il loro uso.
Consumo medio bagno
29%
150 0w h 10 00 wh
wh 00 5 2 500 wh
h 0w 0 12
intro consumo orario massimo degli elettrodomestici
135
Parete 5 FOCUS BRIENZA Brienza è stato il primo comune della Basilicata e tra i primi
generatore
dinamo
dell’intero Meridione ad aver avuto l’illuminazione elettrica delle strade. Risale al 1893
cinghia
l’accensione di 50 lampadine elettriche, da parte della ditta Dickman, che sostotuirono
turbina
definitivamente i lampioni a petrolio. L’energia elettrica per l’illuminazione pubblica veniva da una piccola centrale elettrica installata nel 1890 in un locale
MULINO Saracinesca aperta
Brienza
appositamente ricavato nel fabbricato del mulino comunale. Una gora a pelo libero scavata nella roccia e parallelamente al
Saracinesca chiusa
torrente Pergola alimentava nelle ore diurne la macina del mulino, mentre di sera, tramite una saracinesca, l’acqua della gora veniva convogliata sulle
Gora
rudimentali pale della piccola turbina che per mezzo di una cinghia di cuoio metteva in funzione l’unica dinamo esistente.
Torrente Pergola Torrente Pergola
FOCUS BRIENZA
1
6
2 3
4
6
5 1
2
5
4
7
8
Centrale ad acqua fluente 4 3
3 5
7
6 1 2 3 4
Bacino/serbatoio Diga Turbina Alternatore
5 6 7 8
Trasformatore Distribuzione Bacino Pompa
La potenza di un impianto idroelettrico dipende da due fattori: il salto o caduta (dislivello esistente fra la quota a cui è disponibile la risorsa idrica da sfruttare e il livello a cui la stessa viene restituita dopo il passaggio attraverso l'impianto) e la portata (la massa d'acqua che fluisce attraverso l'impianto nell’unità di tempo).
In base alla Potenza: microimpianti: P < 100 kW; mini-impianti: P = 100 kW ÷ 1 MW piccoli impianti: P = 1 ÷ 10 MW grandi impianti: P > 10 MW.
In base al Salto o Caduta (H): Bassa caduta: H < 50 m Media caduta: H = 50 ÷ 250 m Alta caduta: H = 250 ÷ 1000 m Altissima caduta: H > 1000 m
Il microidroelettrico a Brienza
Centrale ad accumulazione
Centrale a bacino o serbatoio
La classificazione degli impianti
Le tipologie di centrali idroelettriche
Parete 6 acqua sorgiva
A Brienza è stata installata la prima turbina all’interno delle condotte di acqua potabile della Basilicata. La pressione naturalmente presente in queste condotte, viene sfruttata per generare energia elettrica senza inficiare con la pressione necessaria alla distribuzione dell’acqua. La pressione in eccesso prima dissipata e persa viene ora utilizzata rendendo l’intero sistema più efficiente
condotta
turbina rete elettrica serbatoio
In base alla Portata (Q): Piccola portata: Q < 10 m3/s Media portata: Q = 10 ÷ 100 m3/s Grande portata: Q = 100 ÷ 1000 m3/s Altissima portata: Q > 1000 m3/s
acquedotto
[fonte: dati statistici e contenuti a cura di Andrea Bellati e Benedetta Palazzo]
136
enerAGR a
La centrale idroelettrica di Brienza Brienza è stato il primo comune della Basilicata ad avere l’illuminazione stradale pubblica. L’impianto datato 1893 consisteva in 50 lampade elettriche alimentate con una dinamo che andavano a sostituire i 16 lampioni a petrolio del 1866. L’alimentazione veniva prodotta da una piccola centrale idroelettrica del 1890 ricavata dal mulino comunale della località Spineto. La dinamo veniva azionata da una cinghia di cuoio collegata ad una turbina, le cui pale venivano spinte dall’acqua incanalata in una gora. Il torrente Pergola era la fonte di illuminazione dell’impianto durante la notte, mentre di giorno l’acqua veniva deviata mediante una saracinesca per alimentare la macina
Lampada a braccio, 1940
del mulino. La centrale ed il mulino furono distrutti il 21 giugno 1905 durante l’esondazione del torrente ricordata come “la piena
Pergola e Fiumicello.
di San Luigi”.
Dal 1922 il servizio di illuminazione pubblica passò sotto la
Poco dopo il disastro la famiglia Sabbatella, che gestiva il
Società Lucana Imprese Idroelettriche.
fabbricato, dai ruderi ricostruì una nuova centrale con mulino elettrico a doppia macina centrale più a valle tra i torrenti FONTI: Parente A., Brienza 1850-1950. Memorie in Bianco e nero, RCE, Brienza, 1988
FOCUS MULINI DI BRIENZA
I mulini idraulici Nel 1861 sono documentati 3 mulini idraulici a macina ad asse verticale centrale:
• sotto la Via Archi, comunale, con centrale elettrica; • in località Puzzamarena, della Principessa di Colobraro; • sotto la Portella, di Vincenzo d’Elia. Successivamente ne furono costruiti altri 2:
• in zona Prato, della famiglia Perrelli, con macina ad asse verticale centrale;
• in via Aceronia, della famiglia Collazi e poi Ferrigno, con più macine ad alberi verticali. Questi manufatti sono nati per sostituire la forza muscolare umana ed animale grazie al convogliamento di volumi di acqua corrente o a caduta per generare forza motrice. A causa della siccità estiva, per far fronte ai flussi intermittenti
Dinamo elettrica 1893
di acqua, sono stati costruiti sbarramenti a monte del letto del fiume per costituire dei rifornimenti di acqua in vasche. L’acqua raccolta in una tramoggia cadeva su una ruota a pale che trasmetteva il movimento alle macine di pietra tramite ingranaggi. I mulini venivano quindi impiegati nell’attività della produzione di farina dal grano tranne quello della Famiglia Ferrigno che produceva anche pasta. FONTI: Parente A., Brienza 1850-1950. Memorie in Bianco e nero, RCE, Brienza, 1988
FOCUS MULINI DI BRIENZA
Mulino idraulico ed elettrico, famiglia Sabbatella
Mulino idraulico â&#x20AC;&#x153;a cadutaâ&#x20AC;?, famiglia Perrelli, zona Prato
FOCUS MULINI DI BRIENZA
Tappa 5B_Micro turbina, Brienza Descrizione
orario
durata
Castello Caracciolo – Brienza
16.30 – 17.00
8’
Sito Micro turbina
17.00 – 18.00
1h
km 1 km
Una volta visitato l’antico borgo e il castello, si raggiunge il sito della micro turbina. Brienza è uno dei primi comuni lucani ad aver installato una micro turbina (2004) nelle condotte dell’acqua potabile, sfruttando la pressione che normalmente andrebbe dispersa, senza inficiare con la distribuzione e la qualità delle acque, rendendo il sistema idrico più efficiente.
in alto - turbina Francis, in basso - impianto micro idroelettrico
140
enerAGR a
Tappa 6A_Centro Olio Val d’Agri, Viggiano Descrizione
orario
Centro Olio e Pozzo Monte Alpi 5
08.30 – 11.30
durata 3h
km
Viggiano è il paese che ospita il Centro Olio Val d’Agri, impianto per il trattamento degli idrocarburi, e diversi pozzi. Siti nella zona industriale, ai piedi del borgo, il Centro Olio e il pozzo Monte Alpi 5, costituiscono la sesta tappa del tour, insieme al vicino Parco fotovoltaico. Il pozzo Monte Alpi 5 si trova proprio nelle vicinanze del Centro Olio. Le persone poossono entrare e avvicinarsi all’impianto per ascoltare la spiegazione. La visita all’interno del Centro deve avvenire sempre a bordo del pulmino per questioni di sicurezza, avrà quindi una durata standard e i visitatori all’uscita possono avviarsi immediatamente verso il Parco fotovoltaico.
Visualizzazione location - Centro Olio Val d’Agri (COVA)
141
Tappa 6B_Parco fotovoltaico, Viggiano
L’ampio spiazzo davanti al Parco accoglie i visitatori e facilita le manovre dei
Descrizione
orario
Da quest’area è ben visibile il paese sul suo colle, ricordando l’appartenenza del
Parco fotovoltaico
11.30 – 12.00
durata 30’
km
pullman e delle auto. Parco al territorio viggianese. Scesi dal pulmino, sotto una pensilina anch’essa realizzata con pannelli fotovoltaici, vengono lasciati ai visitatori alcuni altri minuti per avvicinarsi alle reti del Parco e osservare da vicino i grandi pannelli fotovoltaici.
Visualizzazione location - Il Parco fotovoltaico
142
enerAGR a
Tappa 7_Villa del Marchese, Viggiano Descrizione
orario
durata
Parco fotovoltaico Villa del Marchese
12.00 – 12.15
15’
Villa del Marchese
12.15 – 13.30
1h15’
Pranzo
13.30 – 14.30
1h
Centro Viggiano
14.30 – 15.30
1h
In seguito è possibile salire a Viggiano e fermarsi alla Villa del Marchese San
Felice, appartenuta ai marchesi Sanfelice di Monteforte, Principi di Viggiano dal km 5,5 km
1891, e da poco restaurata. Essa ospita l’NRG domus in cui una sala è dedicata agli idrocarburi e una sala è dedicata all’energia solare. Le sale affacciano sulla valle e sull’area industriale, per cui si gode di una vista aerea privilegiata sia sul Centro Olio che sul Parco fotovoltaico, facilitando la spiegazione delle aree per eventuali domande o approfondimenti. Se i fruitori lo desiderano, è possibile visitare il borgo di Viggiano e le principali emergenze storico-artistiche.
Visualizzazione location - Il Belvedere di Viggiano dalla VIlla del Marchese, a sinistra si può individuare il Centro Olio Val d’Agri e a destra il Parco fotovoltaico di Viggiano
143
1.
NRG domus Villa San Felice
2.
Convento francescano
3.
Belvedere
4.
Santuario Madonna
SP11
Viggiano 11
Santâ&#x20AC;&#x2122;Antonio
5.
Municipio
6.
Chiesa S. Sebastiano
7.
S. Rocco
8.
Monumento ai caduti
9.
Parco Giuseppe Verdi
10. Parco giochi 11.
9
Belvedere Stop pullman
Via Vitto rio Ema nuel e III
di Viggiano
10 12
8 7
12. Castello Feudale
5
6
4
SP11
3
SP11
2
1
SS5
98
SP11
Mappa dei luoghi di interesse turistico-culturale di Viggiano
144
enerAGR a
parete A
parete B
Seminterrato Scala 1:100
parete C
guarda fuori
parete C
parete A
guarda fuori
parete B
Planimetria dellâ&#x20AC;&#x2122;allestimento dellâ&#x20AC;&#x2122;NRG domus alla Villa del Marchese a Viggiano
145
Parete 1
Parete 2
gas
(miliardi di m3)
prodotto
consumato
presente 617617
consumato consumato
39 39
prodotto prodotto
LOMBARDIA PIE
MO
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(diviso per regioni)
C AT LI SI
petrolio prodotto in Italia
BA
intro
A
ABR
UZZ
O
MOLISE
enerAGR a
Nel Centro Olio Val d'Agri (COVA) non vengono effettuate lavorazioni di raffineria, ma solo una separazione della miscela di idrocarburi, gas naturale e acque di strato proveniente dalle aree pozzo. Il greggio in ingresso all’impianto subisce trattamenti che consistono essenzialmente nella separazione e conseguente lavorazione delle tre fasi presenti nel fluido estratto (olio greggio, gas, acqua). Il COVA ha quindi il compito di pretrattare gli idrocarburi estratti, mentre la raffinazione dell’olio viene eseguita a Taranto.
petrolio (milioni di barili)
SC
146
Produzione Val d’Agri > 29216121 barili/anno
passato
TO
Petrolio
Produzione / Consumi annuali
PU MA
RE
SICILIA
CAL
ABR
IA
GL
IA
futuro
enerAGR a
Fabbisogno energia
Parete 3
il fabbisogno energetico Ognuno di noi ha un fabbisogno energetico da soddisfare che dipende dal tipo di attività che svolge e dal proprio stile di vita. Accendere le luci, cucinare, utilizzare automobili o mezzi pubblici, comprare e utilizzare oggetti di ogni genere e tipo sottointendono e raccolgono energia. Per esempio per creare un oggetto come un computer ci vorrano una serie di azioni che necessitano di energia. Mediamente le famiglie italiane hanno un fabbisogno medio che si attesta sui 4300 kWh per una famiglia composta da 4 persone e sui 2800 kWh per una famiglia di 2 persone.
legenda = 50000 famiglie * consumo medio annuo per famiglia italiana Calcolo effettuato sulla produzione nazionale di petrolio
2800 kwh *
4300 kwh *
intro 297
193
Parete 4
Come consumiamo
Come consumiamo Il consumo elettrico nazionale è determinato per il 24% dall’illuminazione e dall’uso energetico degli elettrodomestici. Seguendo alcuni consigli possiamo ottenere a basso costo ampi margini di risparmio. Un primo passo da fare è quello di rivedere le proprie abitudini, scegliendo i prodotti più adatti e più efficienti.I L’illuminazione spesso è nostra abitudine, nel passare da una stanza ad un’altra, lasciare la luce accesa. Spegnetela!! La TV ed il videoregistratore quando lasciati in stand-by (spenti col telecomando) possono arrivare a consumare la stessa quantità di energia elettrica necessaria per il loro uso.
Consumo medio camera da letto
11%
20 wh
wh 00 5 2
20 wh
intro consumo orario massimo degli elettrodomestici
147
Parete 1
Parete 2
Fotovoltaico - Barile
Sole
Produzione di energia fotovoltaica Val d’Agri > 3304,97 barili/anno
148
enerAGR a
Questo tipo di centrale elettrica utilizza dei moduli fotovoltaici per convertire direttamente la luce solare in energia elettrica tramite l'effetto fotovoltaico, quindi è differente da qualunque altra centrale perché non utilizza il gruppo turbina-alternatore Può avere un'efficienza compresa tra il 10 e il 15% a seconda delle caratteristiche tecniche dei componenti utilizzati, soprattutto dei moduli. I moduli con altissima efficienza tuttavia non vengono normalmente utilizzati in strutture estese come quelle di una centrale per via del loro elevato costo.
64
1
intro Legenda > Questo tipo di centrale elettrica utilizza dei moduli fotovoltaici per convertire direttamente la luce solare in energia elettrica tramite l'effetto fotovoltaico, quindi è differente da qualunque altra centrale perché non utilizza il gruppo
= 100000 barili
enerAGR a
Fabbisogno energia
Parete 3
Il fabbisogno energetico
legenda = 50000 famiglie * consumo medio annuo per famiglia italiana Calcolo effettuato sulla produzione nazionale di energia solare
Ognuno di noi ha un fabbisogno energetico da soddisfare che dipende dal tipo di attività che svolge e dal proprio stile di vita. Accendere le luci, cucinare, utilizzare automobili o mezzi pubblici, comprare e utilizzare oggetti di ogni genere e tipo sottointendono e raccolgono energia. Per esempio per creare un oggetto come un computer ci vorrano una serie di azioni che necessitano di energia. Mediamente le famiglie italiane hanno un fabbisogno medio che si attesta sui 4300 kWh per una famiglia composta da 4 persone e sui 2800 kWh per una famiglia di 2 persone.
2800 kwh*
4300 kwh*
intro
45
30
Parete 4
Come consumiamo
Come consumiamo Il consumo elettrico nazionale è determinato per il 24% dall’illuminazione e dall’uso energetico degli elettrodomestici. Seguendo alcuni consigli possiamo ottenere a basso costo ampi margini di risparmio. Un primo passo da fare è quello di rivedere le proprie abitudini, scegliendo i prodotti più adatti e più efficienti.I L’illuminazione spesso è nostra abitudine, nel passare da una stanza ad un’altra, lasciare la luce accesa. Spegnetela!! La TV ed il videoregistratore quando lasciati in stand-by (spenti col telecomando) possono arrivare a consumare la stessa quantità di energia elettrica necessaria per il loro uso.
Consumo medio cucina
10 00
intro
wh
29,5 %
h 0w 50
wh 50
2750 w h
wh 00 0 2
wh 300
200 wh
consumo orario massimo degli elettrodomestici
149
Esterno dellâ&#x20AC;&#x2122;NRG domus Villa del Marchese a Viggiano
150
enerAGR a
Tappa 8A_Parco eolico, Montemurro Descrizione
orario
durata
Viggiano – Montemurro
15.30 – 16.00
24’
Parco eolico
16.00 – 17.00
1h
Parco eolico – Montemurro
17.00 – 17.15
15’
Il Parco eolico si trova sulle colline più alte a Nord di Montemurro. L’area si presenta dominata da immensi campi coltivati a “pale eoliche” e km 18 km 10 km
foraggio. In un’ampio spiazzo, nella contrada San Vito e La Rossa, si trova la tappa dedicata all’energia eolica. Tutto intorno al Parco eolico gli alberi del vento fanno risuonare melodie generate dal vento e sullo sfondo svettano le vere pale eoliche. Percorrendo le stradine sterrate a piedi è possibile avvicinarsi agli aerogeneratori, ma sempre con la supervisione delle guide del Parco.
Visualizzazione location - Gli Alberi del vento posizionati davanti al Parco eolico
151
Tappa 8B_Convento San Domenico, Montemurro Descrizione Convento San Domenico
orario
17.15 – 18.15
durata 1h
Scendendo dalle colline si arriva al borgo. Vicino al municipio vi è San Domenico. La Chiesa sconsacrata di San Domenico, sorta sulle rovine dell’omonimo Convento nel 1442 (che a sua volta è stato costruito sull’antico Castrum) è stata km
restaurata nel 2008, insieme alla circostante Piazza Giacinto Albini. Il complesso ha ora la funzione di spazio polivalente/sede convegni. Qui viene ospitata la NRG domus dedicata all’energia eolica e un info point da cui partire per visitare il paese. Nonostante Montemurro sia stato devastato da ben tre terremoti, il suo territorio è ricco di palazzi, chiese e monumenti che meritano una visita.
Visualizzazione location - Piazza IV novembre di Montemurro
152
enerAGRIa
V o co an li gi eo ig co r Pa
Montemurro
SP
A
gr
i-P
er
go
la
1. San Sebastiano 2. Palazzo Delfina 3. Largo S.Antonio Belvedere 4. Chiesa Madre Santa Maria Assunta 5. Palazzo Robilotta 6. Palazzo Parisi 7. Municipio 8. NRG domus chiesa S. Domenico 4
9. Casa Sinisgalli
3
10. Palazzo Robilotta Parco Giochi
2
11. Palazzo Marra 12. Casa Padula
1
13. Casa Ragona
6
9
14. Piazza V Novembre
7
13
15. San Rocco
8 5
P
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12
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a
11 SS
10
14
15
Mappa dei luoghi di interesse turistico-culturale di Montemurro.
153
ingresso info point
ingresso NRG domus
infopoint
spazio domus
WC ingresso sala conferenze
proprietà privata
sala conferenze
postazioni multimediali
proprietà privata
Piano terra Scala 1:100
percorso pedonale coperto
Planimetria dell’allestimento dell’NRG domus all’ex convento di San Domenico a Montemurro
154
enerAGR a
Esterno dellâ&#x20AC;&#x2122;NRG domus Convento San Domenico a Montemurro
155
Parete 1
Parete 2
Eolico - Barile
Vento
Produzione di energia eolica Val dâ&#x20AC;&#x2122;Agri > 33165,9 barili/anno
156
enerAGR a
L'energia eolica è il prodotto della conversione dell'energia cinetica del vento in altre forme di energia (elettrica o meccanica). Oggi viene per lo piÚ convertita in energia elettrica tramite una centrale eolica, mentre in passato l'energia del vento veniva utilizzata immediatamente sul posto come energia motrice per applicazioni industriali e pre-industriali (come, ad esempio, nei mulini a vento). Prima tra tutte le energie rinnovabili per il rapporto costo/produzione, è stata la prima forma di energia rinnovabile scoperta dall'uomo dopo il fuoco.
60
intro 3
Legenda >
= 100000 barili
Fabbisogno energia
Parete 3
Il fabbisogno energetico Ognuno di noi ha un fabbisogno energetico da soddisfare che dipende dal tipo di attività che svolge e dal proprio stile di vita. Accendere le luci, cucinare, utilizzare automobili o mezzi pubblici, comprare e utilizzare oggetti di ogni genere e tipo sottointendono e raccolgono energia. Per esempio per creare un oggetto come un computer ci vorrano una serie di azioni che necessitano di energia. Mediamente le famiglie italiane hanno un fabbisogno medio che si attesta sui 4300 kWh per una famiglia composta da 4 persone e sui 2800 kWh per una famiglia di 2 persone.
legenda = 50000 famiglie * consumo medio annuo per famiglia italiana Calcolo effettuato sulla produzione nazionale di energia eolica
2800 kwh*
4300 kwh*
intro 43
28
Parete 4
Come consumiamo
Come consumiamo Il consumo elettrico nazionale è determinato per il 24% dall’illuminazione e dall’uso energetico degli elettrodomestici. Seguendo alcuni consigli possiamo ottenere a basso costo ampi margini di risparmio. Un primo passo da fare è quello di rivedere le proprie abitudini, scegliendo i prodotti più adatti e più efficienti.I L’illuminazione spesso è nostra abitudine, nel passare da una stanza ad un’altra, lasciare la luce accesa. Spegnetela!! La TV ed il videoregistratore quando lasciati in stand-by (spenti col telecomando) possono arrivare a consumare la stessa quantità di energia elettrica necessaria per il loro uso.
consumo orario massimo degli elettrodomestici
Consumo medio soggiorno
10 0
wh
3%
50
h 0w 40
wh
150 wh
intro
157
Tappa 9_Montemurro/Spinoso
Partendo da Montemurro, lungo la Strada Statale 598 verso Taranto, all’improvviso si apre il panorama sull’imponente diga del Lago Pertusillo.
Descrizione
orario
durata
Montemurro – Diga del Pertusillo
18.15 – 18.30
13’
Diga del Pertusillo
18.30 – 19.00
30’
km 8,2 km
É da questo punto che inizia la scoperta del funzionamento delle centrali idroelettriche. La guida del Parco spiega brevemente ai visitatori che dal pulmino osservano la diga, il suo funzionamento e il suo scopo legato alla produzione dell’energia, ma anche all’irrigazione, alla pesca, ecc. Se invece si è visitatori indipendenti, su di una targa disposta nello spiazzo adiacente alla diga, vi è una spiegazione scritta e, per chi fosse munito di smartphone e tablet, un qrcode con cui è possibile accedere alla video spiegazione.
Veduta della diga del Lago Pertusillo nel territorio fra Montemurro e Spinoso
158
enerAGR a
Aree di sosta proposte La Grande Quercia La Masseria Crisci La Romantica
Lamerenda è un tavolo solar cooking: l’energia ricavata dai pannelli fotovoltaici viene utilizzata per alimentare il fornello per riscaldare e cucinare i cibi e un frigorifero per refrigerare le bevande. Le zone di sosta possono essere fruite anche durante la sera, grazie agli apparecchi illuminanti a batterie solari di cui è attrezzato. Le aree di sosta sono sempre in vicinanza di ristoranti e bar: l’area La Quercia è vicino al Bar La Grande Quercia; La Romantica fa parte dell’area all’aperto
Lungo la SS 598, sulle rive del lago alcune aree sono pensate per una sosta di riposo per i visitatori del Parco. Sono una l’alternativa all’altra e funzionano come fossero degli aree di ristoro autostradali: qualora un’area di sosta fosse piena, è possibile fermarsi nell’altra. Le aree di sosta sono degli spiazzi sulle rive del lago, con gli alberi a far ombra sul perimetro, attrezzate con un’entità di empiria: lamerenda.
Visualizzazione location - empiria lamerenda inserita in una delle aree di sosta
dell’omonimo ristorante; La Masseria Crisci ospita l’ingresso per l’area di sosta. L’idea è quella che bar e ristoranti siano gemellati al Parco fornendo, per esempio, prodotti tipici, bibite e assistenza a coloro che decidano di usufruire de
lamerenda, e ospitare nei loro ristoranti coloro invece che decideranno mangiare al tavolo. In questo modo si potenzierebbe anche la pubblicizzazione dei prodotti locali. Queste strutture ricettive, opportunamente supportate, potrebbero inoltre occuparsi della manutenzione di queste aree e de lamerenda.
Visualizzazione location - le coclea posizionate nell’area picnic
159
Proposte per percorsi di approfondimento Per rendere l’offerta ancora più competitiva ed allargare il target turistico, si è
Sono percorsi già proposti dal territorio: il percorso dell’acqua è presentato
pensato alla possibilità di creare più percorsi, in modo da andare incontro alle più
sul sito del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese,
svariate esigenze, tempistiche e di interesse da parte della futura utenza turistica.
nel documento “Macchine Animate dall’acqua” di Giovanna Petrone; mentre il
Questi percorsi sono un approfondimento di enerAGRIa, collegati sia all’NRG
percorso geologico è proposto dal portale istituzionale della Val d’Agri
hub che alle Learning week, con un potenziale interesse che li vede competitivi
(www.valdagriturismo.com).
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Geologia
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enerAGRIa
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Acqua
Schema di interrelazione fra i percorsi e i paesi che attraversano
160
enerAGR a
ITINERARI CORRELATI enerAGRIa
Brienza
Calvello
Geo-paesaggi della Val d’Agri
Marsico Nuovo
Macchine animate dall’acqua
Paterno
Viggiano
Tramutola Montemurro Grumento Nova
Gallicchio
Grumentum Spinoso Diga del lago del Pertusillo Sarconi
Itinerari sovrapposti all’aerofotogrammetria delle Valli e qrcode dei siti che ospitano i percorsi menzionati
161
Lo schema dei percorsi mostra come essi siano divisibili in pacchetti che le scuole, le imprese o i privati possono decidere di comprare in base ai loro interessi e alle loro necessità. Se per esempio le tempistiche sono limitate, è possibile prenotare il pacchetto comprendente:
• solo l’NRG hub, • o l’NRG hub e Grumentum, • o l’NRG hub, Grumentum e Palazzo Terzella. Se invece si è interessati solo alle acque e/o all’energia idroelettrica, si visiteranno le tappe di enerAGRIa ad esse dedicate e si potrà aggiungere il percorso dei
mulini de le “Macchine Animate dall’acqua”. Se si è interessati solo alla geologia, al percorso geologico di “valdagriturismo” si aggiungeranno le tappe del petrolio per affrontare anche l’aspetto energetico legato ai fossili. La scelta di organizzare i percorsi a pacchetti è nell’ottica di customizzazione della visita, creando delle offerte ad hoc. Inoltre, in questo modo, è possibile intercettare offerte turistiche e tematiche già presenti nelle Valli, mettendo in luce tutte le iniziative.
162
enerAGRIa
163
CAPITOLO 4 164
enerAGRIa
Tipo di spesa Realizzazione
Descrizione
NRG info
Impianti
philips lighting
elettrico Tubi pluviali kit di sorveglianza Facciata
adesivi
duralmond pallone pubblicitario Tecnologie
Materiali
LIM PC Videoproiettore Tela Pvc
specifiche apparecchi ad incasso apparecchi a plafone scolo delle acque piovane
LBS244 1xHAL-C50W K ET 24 SI GR BCG402 2xLED-K2-10-/CW PSU 220-240V CLII punti luce + comando In PVC circolari diametro 80mm (a scomparsa nei blocchi d'angolo e incassate nei montanti) 4 telecamere Sony CCDII 650 TVL, H264 Network digital video recorder FENG 5004, web server 3G integrato
facciata e teli di PVC per superfici piane, vinile adesivo monomerico opaco copertura per area di stoccaggio tra NRG info facciata rivestimento facciata
PVC spessore 0,3 cm diametro 2,5m, 10mc di elio compresa la stampa personalizzata del marchio enerAGRIa
soffitto
telo stampabile Campusboard LIM 78" Touch All-In-One con Notebook
Pareti
ACER Videoproiettore Acer U5200 Telo in PVC per RETROPROIEZIONE 300x300 cm
pavimento
poltrona tenda cartongesso
griglie
porta struttura in acciaio
isolante isocell kefi isolante termoacustico
Telo Bianco in PVC per proiezione frontale 240x150 cm Poltrona fonoassorbente per installazione CAVE Tenda fonoassorbente acustica costituita da fogli modulari 200 x 140 parete divisioria Parete divisoria in cartongesso costituita da lastre di gesso rivestito, di vario spessore, fissate con viti autoperforanti su struttura metallica in profili di acciaio zincato di 0.6 mm di spessore, costituita da montanti a C , inseriti in guide a U orizzontali, con interasse di 60 cm, compreso il trattamento dei giunti con nastro di rinforzo e stucco equant'altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte. Struttura portante CAVE, profilati in acciaio pavimento costituito da pannelli modulari 600 x 600, e struttura di sopraelevazione sopraelevato costituita da colonnine in acciaio zincato e boccola alla base, sistema di regolazione e bloccaggio con stelo filettato (diametro 16mm), dado con sei tacche di fissaggio e traverse di collegamento in acciaio zincato con profilo nervato a sezione aperta 28 x 18 x 1 mm: i pannelli in comglomerato di legno ignifugato, spessore 30mm, massimo assorbimento in acqua pari al 35%, densità pari a 720 kg/mc, con finitura superiore in: gres porcellanato naturale, 60 x 60cm per esterno Porta finestra in PVC 2 ante colore bianco 1200x2200 mm anta ribalta fondazioni profilo in acciaio
lung. largh. prof.
12
290 al pezzo 1005 12 al pezzo
q.tà
3
1030 al kit
totale n.pezzi elemento elementi 1800,00
1
290,00
4
1005,00 144,00
4
4120,00
20 al mq
7,5
3
2
900,00
180 al mq
30
3
1
16200,00
1
450
1 4 4 3
5625,00 1500,00 3200,00 2320,00 798
450 al pezzo 100 al mq 1500 al pezzo 800 al pezzo 580 al pezzo 266 al pezzo
7,5
7,5
52 al pezzo 30 al pezzo 30 al pezzo 39,5 al mq
2 22 3
104 660 90 450,3
3,8
3
39,5 al mq 100,55 al pezzo
1,5 7,5
3 7,5
3 1
533,25 5655,94
570 al pezzo 80 ml
7
2 4
1140,00 2240,00
griglia pavimento profilo in acciaio
100 ml
7,5
9
6750,00
profilo in acciaio
100 ml
3,5
4
1400,00
profilo in acciaio carta riciclata
100 ml 40 al mq
7,5 30
9 3
6750,00 3600,00
50 al mq
7,5
7,5
2812,50
23 al mq
7,5
7,5
1293,75
63 al mq
7,5
7,5
3543,75
montanti angolari griglia soffitto intercapedine pareti esterne copertura
pavimento
carter protettivo
costo unità di unitario misura 150 al pezzo
elementi orizzontali elementi orizzontali
Isolamento termico portante strutturale per tetti in legno o acciaio realizzato con pannelli sandwich composti da nucleo centrale in polistirene espanso estruso con sola aria nelle celle di densità 30 kg/m, rivestiti su entrambe le facce con lastre in lamelle di legno di pino preincollate tra loro con leganti resistenti all'umidità, delle dimensioni di 2400 x 1200 mm: spessore 70 mm (10+50+10) Isolamento termico nell'estradosso del primo solaio, eseguito con materiale isolante fissato su piano di posa già preparato, realizzato con pannelli in: sughero di densità pari a 155 kg/mc : spessore 20 mm Isolamento termico in intradosso del primo solaio, eseguito con materiale isolante, compreso intonaco sottile armato, realizzato con pannelli in: lana di legno mineralizzata con magnesite ad alta temperatura, in pannelli con superficie grezza, UNI 9714 M-A-I, reazione al fuoco classe 1 (Circ. MI.SA. del 28/02/95 n. 3): spessore 35 mm Acciaio o profilo pultrusion GFC/NFC
150 ml
3,5
4
2100,00
Acciaio o profilo pultrusion GFC/NFC
150 ml
7,5
8
9000,00 86475,49
6
totale
518852,93
165
Tipo di spesa
Descrizione
NRG info esterno
specifiche
Tensostruttura
Tavoli di lavoro Panche Passerella
pallone pubblicitario
facciata per esterno per esterno
Palco
Stima indiretta
Capannoni 1e2
chiudibile sui lati, con coperture in poliestere spalmato di PVC e con struttura in alluminio e cavi di tensione in acciaio con tutte le normative e le certificazioni di anti infiammabilità necessarie PVC spessore 0,3 cm diametro 4m, 40mc di elio compresa la stampa personalizzata del marchio enerAGRIa tavolo in legno trattato a sei posti 174x78x75 panca in legno trattato a 3 posti 178x54x44 senza schienale Fornitura e posa in opera di pavimento per palco in doghe di legno tipo teak o similare Fornitura e posa in opera di pavimento in legno a tolda di nave ottenuto con listoncini dello spessore di mm 14/15, larghi cm 6/7 e lunghi cm 30/50/70 Fornitura e posa in opera di pavimento per palco in doghe di legno tipo teak o similare Fornitura e posa in opera di pavimento in legno a tolda di nave ottenuto con listoncini dello spessore di mm 14/15, larghi cm 6/7 e lunghi cm 30/50/70
Stima sintetica indiretta dei costi di recupero e riprogettazione degli ex capannoni industriali sulla Grumentina compreso di arredi impianto di 6kW che occupa una superficie di 40 mq su falda inclinata: - N. 24 moduli fotovoltaici 245W al silicio monocristallino ed inverter
fotovoltaico al tetto
costo unità di unitario misura 15 al mq
lung. largh. prof. 1200 mq
q.tà 1
totale n.pezzi elemento elementi 18000,00
650 al pezzo
1
650
280 al pezzo
14
3920
123 mq
32 1
4864 12054
166 mq
1
16268
152 al pezzo 98 al mq
98 al mq
55756,00 350 al mq
30
14
16.000 al pezzo
2
294000,00
1
16000,00 310000,00
Capannone 1 Multiproiezio- Wachout ne Videoproiettore Tela PVC Diffusori acustici Server
software di gestione
Proel CSB10
Permette di gestire da un unico computer di produzione una filiera di computer “display” PANASONIC VIDEOPROIETTORE - PT-LX22E 240x200 cm Telo Bianco in PVC per proiezione frontale Diffusore a sfera a sospensione Folsom Image Pro HD
2000 al pezzo
1
2000,00
280 al pezzo 68 al pezzo 70 al pezzo 5590,5 al pezzo
8 16 8 2
2240,00 1088,00 560,00 11181,00 17069,00
NRG domus, S.Domenico, Villa del Marchese, Castello Caracciolo, Cacciatizze
Palazzo Terzella Tramutola
Allestimento interni (sala storia del petrolio)
monavisa
pareti
telo stampabile
100 al mq
Samsung PC Lavagna interattiva
Televisore 51"
PS51D550
761 al pezzo 800 al pezzo 500 al pezzo
Lavagna SMART 94 pollici di area utile in 16:9 SB690
zoccolatura
pvc espanso art.408 spessore mm. 3 posa tramite collante, silicone,chiodi o viti. colore verde 350
1,5 al metro
Monavisa (8 pannelli storia Basilicata) Stampa a pavimento
pannelli
telo stampabile
100 al mq
Adesivo calpestabile
Nastro adesivo per marcatura pavimenti NFC Tag
Marking Tape
PVC adesivo a colla forte stampato a solvente a colori, nel caso sia necessario l'ancoraggio su terreni particolarmente difficili (asfalto, cemento, etc) (è stato considerata stampata un'area pari al 30% dei metri quadrati della superficie calpestabile) 3M, 471 orange 50,8mm x 33 metri. Arancione
sticker
NFC Hacker Starter Kit - (USB Writer + 25 adesivi) Google Nexus 7 Processore NVIDIA Tegra 3 quad core 1.2Ghz, Display Multitouch da 7'' IPS, Corning Fit, Memoria 32GB, Connettività WLAN 802.11b/g/n, GPS integrato, Bluetooth V3.0S, S.O Android 4.1 Jelly Bean sviluppo app game 2d Applicazione per in android smartphone e tablet Pouf a cilindro
Allestimento interni (area break) Allestimento interni (sala storia della grafica del petrolio)
166
enerAGRIa
Stampa a pavimento
Adesivo calpestabile
PVC adesivo a colla forte stampato a solvente a colori, nel caso sia necessario l'ancoraggio su terreni particolarmente difficili (asfalto, cemento, etc)
Monavisa (9 pannelli storia Basilicata)
pannelli
telo stampabile
2,17
2,4
4
7680,00
1,25
3 3 1
2283,00 2400,00 500 12863,00
battiscopa
Tablet
8
70 al mq
25 al pezzo
63
2,4
60,75 mq
77 al kit 200 al pezzo
2 8
154,00 1600,00
25000 al pezzo
1
25000,00
5
2000,00
70 al mq
100 al mq
0,05
0,95
85 mq
139,7
1
310000,00
1
17069,00
4
51452,00
1
78206,60
4252,50
50,00
2,65
55756,00
5577,60
2
400 al pezzo
1
94,50
23,24
39,6
totale
0,86
5950,00
2,4
33528,00 78206,60
Tipo di spesa
Descrizione arredo urbano del parco
Luce da giardino Pensilina Parcheggio Auto
Lampione fotovoltaico
Landmark
12 lampade solari acciaio inox da esterno h. 28 cm Pensilina fotovoltaica Double Solar Illuminazione stradale fotovoltaica
Impianti
illuminazione fotovoltaico
Materiali
palo
tubo raccolta acqua
specifiche cella fotovoltaica disposta all’interno raccoglie la luce solare e la trasforma in energia per alimentare il LED che emette luce automaticamente in condizioni di scarsa visibilità Pensilina fotovoltaica per 2 posti auto - Dimensioni: 5,0m x 5,2m - Potenza max installabile impianto fotovoltaico: 3,675 kWp - struttura portante in acciaio zincato a caldo - profili e sistemi di fissaggio dei moduli fotovoltaici in alluminio/acciaio - rispetta le normative antisismiche (zona 4) - garantisce adeguata resistenza al vento e sopporta un carico neve di 160 kg/mq modello modulo di celle fotovoltaica:110w/ 17.5, batterie accumualtori: 12V/100AH, SUNTELLITE regolatore:12V 15A; LED. 30W, 12V; 5) palo della luce: tubo zincato a ZDNY-SL-LED30 caldo,superficie verniciata; altezza 6 metri; funzionamento: 8 ore quotidiane, flusso luminoso:2550lm
faretto led kit pannello, inverter, accumulatore
in Polietilene
costo unità di unitario misura 30 al pezzo
lung. largh. prof.
q.tà 3
15425 al pezzo
10
154250,00
800 al pezzo
10
8000,00
162340,00
Proiettore a LED per esterno - NRG Save 20 - 20W Pannello Sunlink 80W al silicio monocristallino: dim. 99,5 X 45,5 cm
170 al pezzo 350 al pezzo
1 1
170,00 350,00
Palo per illuminazione pubblica, comprensivo di trasporto, di installazione e bloccaggio del palo nel basamento con sabbia e sigillatura superiore in cemento, di tutti i mezzi d'opera necessari per l'innalzamento del palo e collegamento alla cassetta di derivazione: palo in acciaio S275JR secondo UNI EN 10025, laminato e zincato a caldo, di forma conica, diritto: lunghezza 6,0 m, diametro base 114 mm, spessore 3,4 mm
530 al pezzo
1
530,00
alta densità PE 80 idoneo al convogliamento di fluidi alimentari ed acqua potabile, conforme alla norma EN 12201, rispondente alle prescrizioni del Ministero della Sanità relative ai manufatti per liquidi alimentari: SDR 11 (PN 12,5): diametro 25 mm
1,5 al metro
staffe e supporti
8
in PEHD
applicazione grafiche
loghi e verniciatura
semitrasparente
su palo e sulla cover ad imbuto
totale
1
162340,00
110
336820,00
8
37728,32
12,00
200 al pezzo
cover ad imbuto
totale n.pezzi elemento elementi 90,00
200,00
1000 al pezzo
1
800 al pezzo
1
1000,00 800,00 3062,00
NRG garden e dinamo giochi Girello
Kit fotovoltaico 40 W Diffusore
ad incasso
Lettore mp3 cover ad imbuto Tubo
montante (tra base ed imbuto)
Dinamo Staffe e maniglia
DIEFFE
copertura dinamo giostra girello
cilindro trasparente
applicazioni grafiche
al silicio monocristallino 20W in polietilene alta densità bianco opaco Tubo senza saldatura in acciaio zincato a norma UNI EN 10225, serie media, in acciaio filettato e con manicotto, lavorato e posto in opera (sino ad un'altezza di 3,00 m dal piano di lavoro) tagliato a misura, comprese eventuali cravatte a muro, verniciatura, saldatura e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte, esclusi gli scavi, rinterri, tracce e raccorderia: diametro convenzionale 2'', spessore 3,6 mm, peso 5,17 kg/m
" a volante "
orizzontale, saldato al tubo montante
supporto per dinamo in plexiglias
montanti verticali 170cm diametro Pianale di appoggio in multistrato di betulla ad incollaggio fenolico, con zigrinatura antiscivolo, rifinito con film colorati sul quale vi sono montati 3 tubolari tondi come maniglia per l'appoggio dei bambini. Sistema di rotazione su cuscinetti a rulli da carico.
loghi e verniciatura
su palo e sulla cover ad imbuto
171 al pezzo
1
171,00
50 al pezzo
2
100,00
150 al pezzo 1000 al pezzo
1 1
150,00 1000,00
8 al metro
2
16,00
12 al pezzo
12
144,00
40 al pezzo
1
40,00
5 al pezzo
12
60,00
52 € / mq 2000 al pezzo
800 al pezzo
11,3 circonf.
0,4
1
235,04
190
70
1
2000,00
1
800,00 4716,04
167
Tipo di spesa
Descrizione Dondolo
Diffusore Lettore mp3 cover ad imbuto Tubo
ad incasso
supporto per dondolo DIEFFE
Dinamo Perno in acciaio supporto per dinamo e diffusore copertura taglio circolare dinamo Scavo e fondazione giostra dondolo (bilico) applicazione grafiche
specifiche 20W in PEHD bianco opaco in acciaio Tubo in acciaio finitura satinata
staffe e tubi circolari in plexiglias trasparente
loghi e verniciatura
80cm diametro
costo unità di unitario misura 50 al pezzo 150 al pezzo 1000 al pezzo 150 al metro
lung. largh. prof.
1 1 2
totale n.pezzi elemento elementi 50,00 150,00 2000,00
2
750,00
12 al pezzo 400 al pezzo
6 1
72,00 400,00
400 al pezzo
1
400,00
1
104,50
52 € / mq
2,5
0,8 raggio
150 € oscillazione mediante telaio centrale in acciaio zincato, verniciato a forno a 180° C. Trattamento con impregnazione colorata e finitura con vernici atossiche a base di cera diluibili ad acqua. su palo e sulla cover ad imbuto
q.tà
1600 al pezzo
330
45
85
1200 al pezzo
1
150,00
1
1600,00
1
1200,00 6876,50
Lamerenda Impianti
fotovoltaico
Elettrodomesti frigo/forno ci invertibile Materiali palo
168
enerAGRIa
kit pannello, inverter, accumulatore P-85 Koolatron Krusader Cooler
montanti per gambe
in acciaio zincato
tubo raccolta acqua
in Polietilene
staffe e supporti cover ad imbuto
in PEHD
applicazione grafiche
loghi e verniciatura
semitrasparente
Pannello Sunlink 80W al silicio monocristallino: dim. 99,5 X 45,5 cm
350 al pezzo
alimentazione a 12V 4,5 A DC. Raffeddamento sino a 7 gradi. Invertendo l'alimentazione si può trasformare in forno. Palo per illuminazione pubblica, comprensivo di trasporto, di installazione e bloccaggio del palo nel basamento con sabbia e sigillatura superiore in cemento, di tutti i mezzi d'opera necessari per l'innalzamento del palo e collegamento alla cassetta di derivazione: palo in acciaio S275JR secondo UNI EN 10025, laminato e zincato a caldo, di forma conica, diritto: lunghezza 4,0 m, diametro base 89 mm, spessore 3,2 mm a norma UNI EN 10225, serie media, filettato e con manicotto, lavorato e posto in opera (sino ad un'altezza di 3,00 m dal piano di lavoro) tagliato a misura, comprese verniciatura, saldatura e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte, esclusi gli scavi, rinterri, tracce e raccorderia: diametro convenzionale 3'', spessore 4,0 mm, peso 8,57 kg/m alta densità PE 80 idoneo al convogliamento di fluidi alimentari ed acqua potabile, conforme alla norma EN 12201, rispondente alle prescrizioni del Ministero della Sanità relative ai manufatti per liquidi alimentari: SDR 11 (PN 12,5): diametro 25 mm
225 al pezzo
su palo e sulla cover ad imbuto
3 0,41
337 al pezzo
65 al metro
1,2
1 al metro
12
0,54
0,51
totale
8
55011,99
9
55863,00
350,00
2
450,00
3
1011,00
3
234,00
12,00
200 650 al pezzo
3 3
600,00 1950,00
1600 al pezzo
1
1600,00 6207,00
Tipo di spesa
Descrizione Albero del vento
Impianti
Air Breeze Land Regolatore interno basato su microprocessore. 3 pale, 12 V.DC. 200W 12V mph (12.5 m/s) Corpo in alluminio. Produzione 38 kW/h al mese
Inverter
Inverter Kema Power 12V 300W Batteria FIAMM 12V 100 Ah
Accumulatore Materiali
specifiche
turbina generatore mini eolico
palo
tubo supporto per curvato generatori turbine eolico
Diffusore ad incasso pozzetto
panca circolare Lettore mp3 applicazione grafiche
coclea
Diffusore Lettore mp3 cover ad imbuto Tubo
ad incasso
supporto per turbina-pala Pala idralulica tipo mulino ad acqua Scala Gradini
Parapetto corrimano e ringhiera Imbuto
Scavo e fondazione coclea idraulica Tubo di plastica Volante in acciaio applicazione grafiche
costo unitĂ di lung. largh. prof. unitario misura 735 al pezzo 1,17 mdiam.
q.tĂ 4
totale n.pezzi elemento elementi 2940,00
32
4
128,00
180
4
720,00
Palo per illuminazione pubblica, comprensivo di trasporto, di installazione e bloccaggio del palo nel basamento con sabbia e sigillatura superiore in cemento, di tutti i mezzi d'opera necessari per l'innalzamento del palo e collegamento alla cassetta di derivazione: palo in acciaio S275JR secondo UNI EN 10025, laminato e zincato a caldo, di forma conica, diritto: lunghezza 6,0 m, diametro base 114 mm, spessore 3,4 mm
530 al pezzo
1
530,00
Tubo di protezione in acciaio zincato sendzimir elettrosaldato con riporto di zinco sulle saldature, non filettabile, classificato 5545 secondo CEI EN 50086, installato a vista completo degli accessori di fissaggio, per impianti con grado di protezione non inferiore a IP 67, con esclusione degli accessori di collegamento e raccordo, del diametro nominale di: 40 mm, spessore 1,2 mm
13,6 al metro
1
64,06
100 al pezzo
2
200,00
92,48 al pezzo
1
92,48
590 al pezzo 150 al pezzo 800 al pezzo
6 1 1
3540,00 150,00 800,00
20W in cemento
Pozzetto di raccordo, realizzato con elementi prefabbricati in cemento vibrato con impronte laterali per l'immissione di tubi, senza coperchio o griglia, posti in opera compreso ogni onere e magistero per l'allaccio a tenuta con le tubazioni, ecc. incluso scavo, rinfianco con calcestruzzo e rinterro: pedonali, non diaframmati: 40 x 40 x 40 cm, peso 79 kg
La Hutte
acciaio inox 304 e teak birmania
loghi e verniciatura
su palo e sulla cover ad imbuto
4,71
9164,54
20W in PEHD bianco opaco in acciaio Tubo in acciaio finitura satinata in legno
100 al pezzo 150 al pezzo 800 al pezzo
2 1 2
200,00 150,00 1600,00
2
600,00
6
420,00
55 al pezzo
13
715,00
3000 al pezzo
2
6000,00
150 al metro 70 al pezzo
grigliato elettroforgiat
in acciaio S255 JR secondo UNI EN 10025, zincato a caldo secondo norma UNI-E-14.07.000.0, forniti e posti in opera completi di angolare rompivisuale antisdrucciolo e piastre laterali forate per fissaggio ai cosciali della scala, questi esclusi, compresi gli elementi di supporto anch'essi zincati a caldo, quali guide, zanche, bullonerie e simili, ed ogni altro onere e magistero atto a dare l'opera realizzata a regola d'arte: gradino per scale di sicurezza, 300 x 1200 mm, peso 14 kg circa, con maglia 15 x 76 mm e piatto portante 25 x 2 mm
profilati normali
Inox AISI 304 con finitura satinato
struttura portante pilastri e traversi in profilato a caldo ad ali tipo HE A 160 in plastica trasparente staffe e tubi circolari
supporto per dinamo e diffusore Paratie laterali Grata
200 W a 28
Grigliato zincato maglia 62x66mm modulo 2x1m da tagliare
93 al metro
2 0,5 diam.
1
1822,80
800 al pezzo
1
800,00
400 al pezzo
1
400,00
50 al metro
19,6
1
150,00
500 â&#x201A;Ź
1
500,00
1
500,00
1
60,00
lunghezza 3 metri metacrilato PMMA
diametro 15cm
500 al pezzo
diametro 17cm
20 al metro
loghi e verniciatura
su palo e sulla cover ad imbuto
3
3
70 al pezzo
1
70,00
2000 al pezzo
1
2000,00 15987,80
totale
8
73316,29
6
95926,80
169
Tipo di spesa
Descrizione Biomax
Imbuto
Imbuto Tubo di plastica
Paratie laterali vetro multistrato Scaletta Caldaia a biomassa
Termometro Tavolino, fusto barile Tavolino, Paratie laterali Rulliera
29 KW
a bulbo con 2 tappi 2" 3/4" vetro multistrato
Sito internet
in plastica trasparente metacrilato PMMA Blindato 26/2 2 gradini Kalorina K35 Chip
diametro 17cm tre strati con intercapedine Scala a 2 gradini 75 cm caldaia policombustibile in grado di utilizzare tutti i tipi di Biomasse a base legnosa dal pellet al cippato delle dimensioni di mm 30x30, dai gusci triti di nocciole, mandorle, pinoli e quant’altro è possibile reperire in natura, alla legna e grazie alla predisposizione per applicazione di un bruciatore anche a gas, gasolio, gpl, e biodiesel. Quadro comandi digitale regola a secondo del materiale utilizzato le operazioni per sfruttare al meglio il rendimento della caldaia. con sonda per caldaia
capacità 225 Blindato 26/2
folle con rulli
applicazioni grafiche
Marketing e promozione
specifiche
loghi e verniciatura
tre strati con intercapedine Rulli in acciaio zincato c/cuscinetti diametro 30 mm su palo e sulla cover ad imbuto
costo unità di unitario misura 800 al pezzo
lung. largh. prof.
q.tà 1
totale n.pezzi elemento elementi 800,00
20 al metro
1,5
1
30,00
180 al metro quadro 27 al pezzo 16500 al pezzo
2
2
720,00
1
0,8
1 1
27,00 16500,00
92
1 1
20,00 87,50
20 al pezzo 87,5 al pezzo 180 al metro quadro 487,63 al pezzo 2000 al pezzo
0,6
58 diam. 0,5 2
0,5
0,57
2
180,00
2 1
975,26 2000,00 21339,76
Startup
analisi preliminare, requisiti, pagerank
550 al sito
1
550,00
progettazione pagina realizzazione pagina ita realizzazione pagina ing
grafica,concept
125 a pagina
30
3750,00
grafica, editing ottimizzazione immagini
125 a pagina
50
6250,00
grafica, editing ottimizzazione immagini
155 a pagina
50
enerAGRIa
6
128038,56
1
18300,00
7750,00 18300,00
170
totale
Tipo di spesa
Descrizione Video
Multiproiezione Evoluzione
dell'energia e dell'uomo (3 minuti per proiezione)
Documentario per pannelli didattici NRG domus
specifiche Cartelli ed animazioni, speaker, post produzione e montaggio
documentario sull'evoluzione di tecnologie ed usi nella storia dell'uomo distribuito su 8 proiettori
costo unitĂ di unitario misura 20000
lung. largh. prof.
q.tĂ 1
totale n.pezzi elemento elementi 20000
Biomassa (10minuti)
Girato, cartelli ed spiegazione produzione dell'energia da biomasse animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
Biomassa (10minuti)
Girato, cartelli ed fabbisogno energetico e la fonte energetica biomassa animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
Biomassa (10minuti)
Girato, cartelli ed come consumiamo e la fonte energetica biomassa animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
idroelettrico (10minuti)
Girato, cartelli ed spiegazione produzione dell'energia idroelettrica animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
idroelettrico (10minuti)
Girato, cartelli ed fabbisogno energetico e la fonte energetica idroelettrico animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
idroelettrico (10minuti)
Girato, cartelli ed come consumiamo e la fonte energetica idroelettrico animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
Idrocarburi (10minuti)
Girato, cartelli ed spiegazione produzione ed esplorazione degli idrocarburi animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
Idrocarburi (10minuti)
Girato, cartelli ed fabbisogno energetico e la fonte energetica idrocarburi animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
Idrocarburi (10minuti)
Girato, cartelli ed come consumiamo e la fonte energetica idrocarburi animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
Solare (10minuti)
Girato, cartelli ed spiegazione produzione dell'energia solare animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
totale
171
Tipo di spesa
Descrizione
Software
specifiche
Solare (10minuti)
Girato, cartelli ed fabbisogno energetico e la fonte energetica solare animazioni, speaker, post produzione e montaggio
Solare (10minuti)
Girato, cartelli ed come consumiamo e la fonte energetica solare animazioni, speaker, post produzione e montaggio
costo unità di unitario misura 6500
lung. largh. prof.
q.tà 1
totale n.pezzi elemento elementi 6500
6500
1
6500
eolico (10minuti) Girato, cartelli ed spiegazione produzione dell'energia eolica animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
eolico (10minuti) Girato, cartelli ed fabbisogno energetico e la fonte energetica eolico animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
eolico (10minuti) Girato, cartelli ed come consumiamo e la fonte energetica eolico animazioni, speaker, post produzione e montaggio
6500
1
6500
Girato, grafica animazioni, speaker, programmazione
Introduzione energia da idrocarburi, interazione centrale energetica e quantità prodotta, quiz game interattivo, simulazione impianti interattiva
15000
1
15000
Biomassa
Girato, grafica animazioni, speaker, programmazione
Introduzione energia a biomasse, interazione centrale energetica e quantità prodotta, quiz game interattivo, simulazione impianti interattiva
15000
1
15000
Solare
Girato, grafica animazioni, speaker, programmazione
Introduzione energia solare, interazione centrale energetica e quantità prodotta, quiz game interattivo, simulazione impianti interattiva
15000
1
15000
eolico
Girato, grafica animazioni, speaker, programmazione
Introduzione energia eolica, interazione centrale energetica e quantità prodotta, quiz game interattivo, simulazione impianti interattiva
15000
1
15000
idroelettrico
Girato, grafica animazioni, speaker, programmazione
Introduzione energia idroelettrica, interazione centrale energetica e quantità prodotta, quiz game interattivo, simulazione impianti interattiva
15000
1
15000
Best practice
Girato, grafica animazioni, speaker, programmazione
Quiz didattico interattivo sul concetto di best practice sui consumi energetici
15000
1
15000
Video interattivi Idrocarburi e simulazione impianti per NRG info
207500
1 TOTALE
172
enerAGRIa
totale
207500,00 2234781,49
Tipo di spesa
Descrizione
Gestione annuali
Compensi
Marketing e promozione
specifiche
costo unitario Lordo
unità di misura
lung. largh. prof.
n.persone
totale n.pezzi elemento elementi totale elemento
Competenze
divulgatore per laboratori didattici – guida sorvegliante coordinatore del parco
compiti: gestione della prenotazione, servizio tecnico
2000 €/mese
responsabile della sicurezza e gestione della manutenzione ordinaria leader, responsabile della gestione delle varie figure professionali del parco, stesura di linee guida e procedure, managing e competenze didattiche.
800 €/mese
12
1
9600,00
1250 €/mese
12
1
15000,00
gestione e modifiche e revisione Sito aggioramenti internet promozione brochures nelle scuole stampe flyers mappa parco ed orari
mesi
q.tà
Mansione
3
2
12000,00
36600,00
aggiornamenti tecnici, correzione errori, modifiche contenuti
1500 all'anno
1500,00
spedizione flyers e telefonate per la promozione diretta del prodotto turistico alle scuole
5000 all'anno
5000,00
Patinata Lucida 21 x 29.7 gr. 100
0,05 a copia
10.000
totale
1
36600,00
1
7000,00
500,00 7000,00 TOTALE
43600,00
note: sono escluse dalla stima parametrica - le spese di manodopera e trasporto per il montaggio in sito, e le spese di cantiere - nelle spese di gestione, la manutenzione ordinaria la presente stima è da considerarsi a scopo indicativo - le spese di progettazione e recupero delle NRG domus (Villa del Marchese, S. Domenico, Castello Caracciolo) per uno studio di fattibilità e computo metrico estimativo si consiglia la revisione e redazione da parte di un construction manager che apporti esperienze professionali in termini di valori di larga massima, al fine di orientare il committente sui costi preventivi dell'opera.
173