Progetto Campus Archeologico Grumentum

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PROGETTO CAMPUS PROPOSTA E ANALISI COSTI

Rapporto delle attivitĂ di ricerca Ottobre 2012

Gruppo di lavoro: Bernecoli Matteo Buccino Luisa D'Alterio Vollaro Paloma Giorgio Alice Voce Angela

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La Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM) è un’istituzione non-partisan e non-proft che svolge attività di ricerca nel campo dello sviluppo sostenibile e della governance globale. Riconosciuta dal Presidente della Repubblica nel 1989 e operativa dal 1990, la Fondazione è diventata un’istituzione leader nel campo della ricerca, in grado di fornire analisi puntuali e obiettive su un’ampia gamma di temi ambientali, energetici e di economia globale.

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© FEEM – Documento redatto dal gruppo di ricerca “turismo sostenibile” della Fondazione Eni Enrico Mattei

Fondazione Eni Enrico Mattei Corso Magenta 63, Milano – Italia Tel. +39.0975.350.729 Fax. +39.0975.350.729 E-mail: viggiano@feem.it www.feem.it

INDICE INTRODUZIONE GENERALE INQUADRAMENTO TERRITORIALE E SOCIO-ECONOMICO

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CAPITOLO 1. PROPOSTA PROGETTUALE

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1.1 DESCRIZIONE GENERALE 1.2 MISSION VISION ED OBIETTIVI 1.3 TARGET DI RIFERIMENTO 1.4 CASI STUDIO

13 14 17 25

CAPITOLO 2. STRATEGIE OPERATIVE

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2.1 SOTTO-PROGETTI 2.2 AZIONI DA INTRAPRENDERE 2.3 PROIEZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE 2.4 PIANO DI COMUNICAZIONE

55 72 76 79

CONCLUSIONI

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ABSTRACT L’idea progettuale del Campus Archeologico di Grumento Nova si pone come fne quello di analizzare, nei vari aspetti territoriali, sociali ed economici, l’area della Val d’Agri, in cui insiste in particolare il Comune di riferimento. Si è infatti in presenza di un sito dalle forti potenzialità storico-archeologiche e turistiche che, se opportunamente valorizzato, potrebbe rappresentare un prodotto culturale di eccellenza, quale fulcro di un circuito di beni antichi che si risolve in Val d'Agri. Il lavoro scaturisce, quindi, dalla necessità di mettere in atto strategie mirate volte a far leva sulle risorse di rilievo presenti sul territorio, ancora poco dotate di identità, per trasformarle in attrazione. La creazione di un sistema di offerta articolata in ambiti multi-settoriali e dai contenuti altamente innovativi verte così alla realizzazione di una struttura diffusa che, concentrandosi sul macrotema dell'archeologia, possa offrire servizi alternativi per più target di utenti e pesare sull'indotto economico dell'area vasta.

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INTRODUZIONE GENERALE La vastità e la bellezza del patrimonio storico-artistico in Italia rappresenta una delle motivazioni turistiche principali. Il PIL del turismo culturale, infatti, sul totale del valore aggiunto generato dal turismo in generale pesa il 33%, con un valore pari a 54 miliardi di euro1. È evidente tuttavia la fragilità dello stato conservativo delle opere. La Corte dei Conti denuncia nell'ultimo rapporto “Indagine sullo stato di manutenzione dei siti archeologici 2” la poca attenzione che l'ente preposto, il MIBAC (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali), rivolge a tale patrimonio, tanto che non si è in grado di conoscere lo stato effettivo dei 2.500 luoghi archeologici circa la manutenzione, gli scavi ed i visitatori. Inoltre, dalla comparazione dei dati degli ultimi 10 anni si evince che la fruizione dei beni culturali statali è più che raddoppiata grazie ad un'offerta culturale sempre più varia, costituita per il 47% da monumenti ed aree archeologiche, per il 32% da musei, per il 20% da circuiti museali e archeologici. Nonostante ciò le risorse fnanziare di cui dispone il MIBAC negli anni sono andate man mano diminuendo, tanto che ad oggi la spesa pubblica nel settore della cultura è di 1,4 miliardi di euro, lo 0,19% del PIL, meno di un terzo rispetto gli altri Paesi europei. Guardando al nostro patrimonio storico-archeologico, è evidente come negli ultimi venti anni i tagli alla spesa pubblica e la mancanza di politiche culturali da parte dello Stato abbia portato al grado attuale di emergenza. A tale proposito l'attuale Ministro del MIBAC Lorenzo Ornaghi afferma 3 che: “I beni culturali devono entrare a pieno titolo nel nuovo modello di sviluppo promosso dal governo”, cioè la necessità di un'inversione di rotta rispetto alle politiche culturali degli ultimi decenni che hanno portato i beni culturali (anche scuola e università) alla decadenza, e l'urgenza di riportare al centro del dibattito pubblico e di quello politico il valore centrale della cultura, della ricerca scientifca, dell'innovazione e dell'educazione per il progresso reale del Paese. Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha sottolineato 4 la mancanza di attenzione della politica verso la cultura, come l'importanza della valorizzazione di quest'ultima per superare la crisi, l'urgenza della tutela e dello sviluppo del paesaggio italiano inteso come veicolo culturale, la riattivazione dell'economia mediante strategie di medio e lungo periodo. Dunque, il patrimonio culturale è una struttura fondamentale, che contribuisce a determinare il senso di identità nazionale e l'immagine dell'Italia nel mondo, sia per la quantità di patrimonio posseduto 5, sia per l'estensione territoriale. Inoltre, l'Italia vanta secoli di tutela del patrimonio culturale, che affonda le radici nel passato preunitario, ed è il primo Stato al mondo ad aver inserito nella propria carta costituzionale 6 un articolo che sancisce istituzionalmente 1

Il ruolo della cultura per lo sviluppo socio-economico del Mezzogiorno, in Rassegna Economica, NR 1/2012

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L'indagine è interamente scaricabile al seguente link: http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_centrale_controllo_amm_stato/2011/delibera_3_2011_g_e_relazio ne.pdf (consultato il 27 ottobre 2012) 3

In una lettera che alleghiamo in appendice al presente documento “Cultura: necessario investire” scritta in raccordo con il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e con il ministro del Miur Francesco Profumo pubblicata da Il sole 24 ore in data 24 febbraio 2012. 4Il 23 marzo 2012 in occasione della Giornata di Primavera del Fondo per l'Ambiente Italiano. http://www.fondoambiente.it/Attivita-FAI/contributo-videopresidente-della-repubblica.asp (consultato il 27 ottobre 2012) 5 La percentuale più realistica è attestata all'incirca 5% del patrimonio mondiale, per maggiori infomazioni visitare il seguente link: http://www.unesco.it/cni/index.php/siti-italiani (consultato il 27 ottobre 2012) 6 La Costituzione promulgata il 1 gennaio del 1948 - Art.9: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifca e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione”.

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la tutela del paesaggio e del patrimonio storico, e la necessità di promuovere lo sviluppo culturale e della ricerca scientifca. L'Unione Europea, però, nell'ultimo rapporto commissionato alla Rete di Esperti Europei della Cultura (ENCC 7), rende noto che l'Italia rischia, senza un radicale cambiamento delle politiche culturali, di perdere la grande identità artistica. Come si legge dal rapporto 8: “Se vi fosse un serio sforzo di dare alla cultura la giusta priorità nell'agenda politica vi sarebbe la seria possibilità che i settori culturali e creativi diano un importante contributo nel ridisegnare la tanta agognata formula di crescita per l'Italia”. Tutto ciò è rifesso nell'utilizzo che hanno le Regioni italiane dei fondi dell'Unione Europea, utilizzati più per il rafforzamento di servizi orientati al turismo che per la creazione di infrastrutture culturali. In Italia la spesa è di oltre il 17% inferiore rispetto alla media UE per lo sviluppo delle infrastrutture culturali. Un segnale positivo, poi, è dato dal Rapporto Annuale Federculture 2012 “Cultura e sviluppo. La scelta per salvare l'Italia”9. Negli ultimi venti anni la domanda e la spesa culturale sono state in costante crescita. In particolare la spesa per servizi culturali e ricreativi degli italiani è passata da un valore di 10 miliardi di euro nel 1992 agli oltre 30 miliardi di oggi, con un incremento del 194%. I dati del periodo 2008/2011 evidenziano fra l'altro una crescente capacità di generare entrate proprie ed un incremento della quota di autofnanziamento che varia da un'incidenza media del 47,8% del 2008 al 64,7% del 2011. Si osserva che negli stessi anni, nelle aziende culturali il personale dipendente abbia registrato un incremento del 9,5% mentre i collaboratori siano aumentati del 14,2%. Invece, dalla ricerca del Censis“Gli italiani e la bellezza10” emerge che per gli italiani l'investimento migliore è quello in cultura, considerata l'ambito strategico più importante in cui concentrare le risorse. Il 36,2% degli intervistati, se fosse il Presidente del Consiglio italiano preferirebbe investire in cultura più che in qualsiasi altro settore (industria 27,1%, agricoltura 20,8%, servizi 19,5%). È evidente la necessità di un cambiamento radicale di visione che metta al centro la consapevolezza che l'investimento in conoscenza è l'unico in grado di portare dei benefci realmente duraturi. Il capitale culturale, infatti, per diventare realmente una struttura portante del Paese ha bisogno di alta formazione professionale, di ricerca scientifca, di trasmissione alle giovani generazioni. In particolare, il patrimonio archeologico necessita di tutela, conservazione, gestione, valorizzazione e promozione, attraverso strategie operative volte alla conoscenza secondo canoni di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. È necessario infatti 11, che i beni possano uscire da logiche puramente conservatrici, per essere aperti al territorio, rivalutandone le potenzialità e stimolando il senso di appartenenza e la fruizione. Attraverso iniziative mirate e dotando le aree di servizi relativi anche all'offerta turistica è possibile rispondere ai bisogni di una domanda qualifcata. 7

Per maggiori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.eenc.info (consultato il 27 ottobre 2012)

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Il documento è interamente scaricabile al seguente link: http://www.eenc.info/wp-content/uploads/2012/07/PLSacco-Culture-and-the-Structural-Funds-in-Italy.pdf (consultato il 27 ottobre 2012) 9 Per maggiori informazioni sul rapporto visitare il seguente sito web: http://www.federculture .it (consultato il 27 ottobre 2012) 10

Sintesi di tale ricerca è scaricabile al seguente link: http://www.fmrarte.it/liquidoCMS/imgsUpl/1/FONDAZIONE/CENSIS_Ripartire_dalla_bellezza.pdf?3634 (consultato il 27 ottobre 2012) 11 Per un maggiore approfondimento si consiglia di leggere gli articoli riportati in rassegna stampa in calce al presente documento, nello specifco: l'articolo del Corriere della Sera in data 1/08/2012 “Carandini, archeologo moderno” di Vincenzo Tritone, l'articolo del Il Sole 24 Ore Inserto della Domenica in data 23/09/2012 “Terza via per i beni culturali” di Giovanni Maria Flick, l'articolo della La Nuova Sardegna in data 8/09/2012 “Nuovo turismo: in vacanza con gli archeologi”.

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Tenendo conto delle potenzialità, delle esigenze e delle vocazioni del territorio della Val D'Agri, si deve garantire la tutela, il recupero e la valorizzazione dei giacimenti archeologici. È chiaro, quindi, che tale patrimonio deve essere rilanciato ripartendo dalla realtà locale, anche attraverso l'impiego di forza lavoro residente, trovando concordanza fra l'obiettivo di recupero e valorizzazione con le esigenze di conservazione e comunicazione a fni turistici. Questa la base teorica e motivazionale che ha portato a delineare l'idea progettuale descritta specifcamente nelle varie sezioni del progetto. L'obiettivo, infatti, è legato alla creazione di una struttura culturale polifunzionale che, concentrandosi sul macrotema dell'archeologia, sia capace di inglobare attività di ricerca e di formazione, mediante l'applicazione di elementi innovativi al servizio dei beni culturali, in modo da attivare un indotto economico, possibilmente anche turistico, che possa offrire servizi alternativi per più target di utenti e pesare sull'indotto economico dell'area vasta.

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INQUADRAMENTO TERRITORIALE E SOCIO ECONOMICO Il contesto che si intende quale oggetto d'analisi riguarda il territorio della Val d'Agri, esteso tratto naturalistico collocato a sud ovest della regione Basilicata, sull'asse principale dell'Appennino Meridionale, lungo il corso del fume Agri da cui l'area assume la denominazione. Il perimetro naturale montano che ne delimita i confni fa si che la Valle dell'Agri possa essere considerata parte della corona delle valli circostanti, di Diano, del Noce, del Sinni e del Camastra, così che la collocazione territoriale rende la vallata un ideale anello di congiunzione tra il Parco Nazionale del Cilento a nord e quello del Pollino a sud. Costituisce, quindi, un tassello fondamentale anche per la realizzazione di progetti di sistema come L'Ape (Appennino Parco D'Europa). Si estende sul territorio di 17 entità comunali 12, per un'estensione complessiva di 1123 Kmq e presenta una popolazione di 45.617 abitanti13. La Val D'Agri si caratterizza per il più vasto giacimento petrolifero dell'Europa continentale, che opera in simbiosi, nell'ambito del medesimo piano territoriale, col Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val D'agri Lagonegrese (PNAL), istituito mediante DPR dell' 8 dicembre 2007, ultimo in ordine di successione nel panorama italiano, interessato da un'estensione complessiva di 68.996 ha. Questo in particolare qualifca aree che risultano adatte, per caratteristiche endogene ed esogene, ad avviarsi verso un modello di sviluppo eco-sostenibile, quale contenitore di eccellenza di un patrimonio foristico e faunistico di grande rilievo, arricchito dall'alto coeffciente idrografco, oltre che da risorse storico-culturali di forte interesse. In particolare, nell'ambito delle ricerche condotte dalla Fondazione Eni Enrico Mattei, in linea con la ricerca di mercato indispensabile per il lavoro progettuale in atto, l’analisi della domanda turistica potenziale e dell’attuale offerta turistica del Parco ha permesso di defnire delle linee guida a partire dalle quali ipotizzare dei percorsi di sviluppo, volti a migliorarne la visibilità e l’attrattiva. L'analisi della domanda ha permesso di defnire il proflo del potenziale turista interessato al prodotto locale 14. Si tratta di un visitatore di età media, con una media capacità di spesa, proveniente per lo più dalle regioni limitrofe o dallo stesso ambito regionale. Il dato è signifcativo anche in vista dello studio contestuale inerente i target potenziali di fruitori da individuare per le attività ludico-didattiche del Campus di archeologia, fulcro del presente lavoro. Le aree protette, in effetti, rappresentano un laboratorio strategico per la realizzazione di iniziative in grado di promuovere, a livello locale, modelli di sviluppo economico sostenibile.

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Armento, Gallicchio, Grumento Nova, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Missanello, Moliterno, Montemurro, Paterno, Roccanova, San Chirico Raparo, San Martino d'Agri, Sant'Arcangelo, Sarconi, Spinoso, Tramutola, Viggiano 13 Fonte: ISTAT, 2011 14

La ricerca, “Le potenzialità turistiche del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano”, è stata condotta dalla Fondazione Eni Enrico Mattei nel 2009.

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Oltre, quindi, ai poli attrattivi di eccellenza della regione (Matera, Metaponto, Maratea), è necessario individuare, nel contesto in questione, prodotti pillar che, a sistema, siano anche in grado di raccogliere i fussi dei macro-attrattori. Le stesse attrazioni archeologiche interne al PNAL, quindi, non più delimitate, ma riconnesse ai luoghi diversamente, tema centrale di un potenziale Campus stanziato nel comune di Grumento Nova, di cui si tratterà in modo approfondito nei prossimi capitoli, potrebbero costituire un nuovo punto di inizio per il rilancio anche turistico della Val D'Agri. Strumento che consente da un lato di identifcare, sulla base di tratti così caratterizzanti, uno specifco ambito territoriale, e dall'altro di elevarne il grado di interesse, a livello locale, regionale ed extraregionale. Gran parte dei possibili scenari di sviluppo futuri risiede, infatti, oltre che in strutture dotate di ampie capacità ricettive, in risorse autoctone che possono dar vita a servizi e nuove soluzioni di intrattenimento. Giacimenti culturali che valorizzati fungono da potente volano per ripensare allo sviluppo dell'area sotto il proflo di una rinnovata sostenibilità ambientale ed economica. L'attuazione di nuove dinamiche produttive, dunque, che attraggano attività economiche a seguito della tutela effcace della storia comunitaria, consentirebbe anche di dare nuovo impulso alla crescita delle imprese sul territorio. Di certo, la messa in valore di un patrimonio specifco, come nell'oggetto di specie, si impone attraverso l'adozione di politiche di tutela effcace, che si risolvono in opere di conservazione contestuale dell'ambiente e delle opere umane ad esso connesse. Nell'ambito di un adeguato sistema locale di offerta, in unione alla creazione di un modello di governance ed interventi impattanti mirati, lo sforzo principale, al fne della realizzazione programmatica effettiva, dovrà riguardare la salvaguardia delle preesistenze e la scelta di politiche multibranding che diano il via a percorsi formativi e turistici atti a favorire una promozione eco-sostenibile del territorio.

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Mappa del Campus Archeologico di Grumento Nova (CAG)

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CAPITOLO 1. PROPOSTA PROGETTUALE 1.1DESCRIZIONE GENERALE Scopo del presente lavoro è quello di presentare una proposta progettuale che individui un sistema di offerta, articolata in ambiti multi settoriali e dai contenuti altamente innovativi, che miri a valorizzare l'area e le evidenze storico-archeologiche del comune di Grumento Nova. L’idea progettuale scaturisce dalla necessità di studiare e mettere in atto strategie mirate volte a far leva sulle risorse di rilievo presenti sul territorio, ancora poco dotate di identità sociale, culturale ed economica, e trasformarle in attrazione. Si è, infatti, in presenza di un sito dalle forti potenzialità storico-archeologiche e turistiche che, se opportunamente valorizzato, potrebbe rappresentare uno dei poli attrattivi dell'intera Val d’Agri, ambito territoriale di riferimento. Inoltre, coniugando i fattori territoriali di interesse col potenziamento di attività e servizi, sarà possibile congiungere tra loro le micro attrattive polverizzate sul territorio, rendendo variegata, ma unitaria, la possibilità di offerta delle risorse peculiari. Attraverso la riqualifcazione dei beni culturali locali, dunque, il passato si protrae inalterato nel presente, riconnettendosi al territorio non più come elemento ostico potenzialmente valorizzabile, bensì quale effettiva risorsa economica sostenibile, supportata da ampie procedure di riqualifcazione ed organizzazione dello spazio. Come verrà esplicitato in modo più approfondito nella sezione specifca dedicata al progetto, l'idea si declina nella strutturazione di un “Campus di archeologia” e quindi nella pianifcazione di un sistema di offerta nell'ambito prioritariamente della formazione. L’intento è quello di calibrare proposte formative che si caratterizzino per i contenuti innovativi, tali da imporsi nel medio-lungo periodo quale modello e best-practice nel panorama delle attività didattiche a tema archeologico interdisciplinare, a livello nazionale ed internazionale, che possa potenzialmente commutarsi in facilitatore di sviluppo e valorizzazione del territorio.

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1.2 MISSION, VISION ED OBIETTIVI Diventa cruciale, dunque, la messa in atto di una strategia, che risulti in un ampio ventaglio di attività, volta a far emergere le forti potenzialità dell’area e a valorizzare le risorse culturali e storiche presenti sul territorio di Grumento Nova. La risposta a questa urgenza si esplica nella creazione del Campus di Archeologia, il cui fne è ben tradotto dalla sua mission, ovvero la creazione di sinergie attraverso la messa a sistema di conoscenze multisettoriali e di attori strategici per il territorio. Da questo presupposto scaturisce anche la vision sottesa all’intero progetto, ovvero la creazione di un modello innovativo di valorizzazione e fruizione dei beni culturali attraverso l’attuazione di strategie di sviluppo ed un nuovo modello di governance integrata del territorio, inteso quale sistema complesso . Nello specifco, per mezzo del progetto, si mira al raggiungimento di obiettivi quali: 1. Valorizzazione del patrimonio storico-culturale attraverso: 1.1. l’ampliamento delle attività di formazione già presenti sul territorio; 1.2. la costruzione di un messaggio educativo e culturale innovativo, comprensibile a qualunque tipologia di frequentatore, attraverso l'uso integrato di linguaggi, supporti multimediali e tecnologici (potenziamento dell’area del Parco Archeologico e del Museo); 1.3. la creazione di attività di edutainment. 2. Destagionalizzazione dei fussi turistici mediante interventi di: 2.1. rafforzamento dei servizi di ricettività ed incoming, 2.2. potenziamento dei mezzi di trasporto, 2.3. collegamento delle micro attrattive polverizzate nell’area 3. Realizzazione di un sistema di servizi ben integrato con il territorio di riferimento e complementare alle esigenze formativo/ricettive del Campus che abbia il proposito di: 3.1. creare nuovi spazi ed una rete di servizi infrastrutturali/complementari (come per la ricettività), 3.2. promuovere una cultura dell’ospitalità, 3.3. favorire lo sviluppo di un indotto economico.

Considerando tali obiettivi quali guida per il nostro progetto, si delinea così l’idea di un Campus del tutto innovativo, inteso, in una triplice accezione, quale •

complesso polifunzionale integrato nel territorio che associa la funzione ricettiva con le attività di formazione, rispondendo alle esigenze di turisti singoli e di gruppi, di studenti e ricercatori, italiani e stranieri;

contenitore di attività ludiche/formativo;

attrattore turistico.

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L’originalità, fattore critico di successo del lavoro, si basa in particolar modo sui temi delle attività formative che si intendono affrontare nell’ambito del Campus, altamente innovativi e pionieristici; nella formula e nella strutturazione dell’offerta; nel perseguimento di un partenariato con la comunità scientifca e con gli enti di formazione universitari, indispensabile al fne di uno sviluppo effcace delle attività didattiche di formazione, quale punto di riferimento e attrattore nel contesto nazionale ed internazionale sia dal punto di vista della ricerca che dal punto di vista della formazione. La valorizzazione del sito, tuttavia, per conformazione ed ambito territoriale, non deve essere affdata esclusivamente alle attività di formazione. In effetti, la valorizzazione del patrimonio archeologico deve essere affancata ad una promozione innovativa di tale risorsa, declinata in un più ampio ventaglio di attività, rivolte sia a coloro che vivono l'area, sia a quanti potrebbero esserne potenzialmente attratti per motivazioni diverse da quelli delle attività di formazione, legate ad esempio ad esigenze turistiche, che, come vedremo, costituiscono un bacino molto ampio per l'area d’analisi. Coniugando i fattori naturali e storico culturali, da sempre elementi distintivi dello spazio di interesse, con il potenziamento di attività e di servizi accessori per i fruitori dei luoghi, sarà possibile congiungere tra loro le micro attrattive polverizzate sul territorio, rendendo variegata, ma unitaria, la possibilità di offerta delle risorse peculiari. Il Campus, dunque, risulta un mezzo importante per la salvaguardia delle risorse , in un'ottica del tutto centrata sullo sviluppo delle aree interne e sulla loro fruizione turistica. Vige la necessità, pertanto, di pianifcare e defnire modelli di sviluppo compatibili con la vocazione del contesto, in grado di garantire il permanere nel tempo delle condizioni che generano esternalità positive senza alterare le specifcità dell'area.

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Target di riferimento

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1.3 TARGET DI RIFERIMENTO Al fne di cogliere le opportunità offerte dall'ambiente in cui ci proponiamo di operare, è necessario individuare e defnire, in via preliminare alla formulazione della proposta progettuale, la tipologia del mercato di riferimento. Infatti, da un lato, la stima della domanda sarà diversa a seconda della categoria di mercato presa in considerazione, e dall'altro appare lampante la necessità di offrire un sistema di prodotto che sia coerente con i fattori critici di successo diversi a seconda del mercato prescelto. I target di riferimento sono stati scelti in base alla motivazione, per cui avviene la fruizione del sito archeologico e delle relative attività e servizi ad esso correlati.

L'occasione di consumo così defnita interessa principalmente due tipi di mercato: 1. mercato della formazione: b. studenti universitari con laurea triennale e magistrale c.

neolaureati (formazione post-universitaria)

d. professionisti/lavoratori (corsi professionalizzanti) 5. mercato del turismo: f.

famiglie con bambini

g.

turismo scolastico (scuola primaria e secondaria)

L'analisi approfondita di questi due tipi di mercato, e loro declinazioni, potrà fornirci utili intuizioni sui fattori critici di successo su cui fare leva e su come disporre una struttura di offerta coerente con le caratteristiche del sistema di prodotto considerato. Per quanto concerne il contesto della formazione, analizzando i dati forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Consorzio Almalaurea15, sono stati considerati, al fne di stimare l’insieme di individui potenzialmente interessati al Campus, il numero di iscritti e laureati in materie archeologiche ed affni, nonché discipline interfacoltà con tema archeologico; il numero di laureati che continuano il corso di studi con scuola di specializzazione, corsi di formazione professionale, altri corsi e master di I e II livello. Rispetto al numero totale di laureati, il target di nostro riferimento è in media del 2 per cento con un trend decrescente e si attesta, per l'anno accademico 2011-2012, su un numero di iscritti pari a circa 9000 individui (10000 se consideriamo anche gli interfacoltà) e un totale di laureati pari a 6000 unità circa (7000 considerando le discipline interfacoltà). Si considerino i Grafci 1 e 2. Per quanto riguarda la formazione post-laurea, la situazione risulta in controtendenza, registrando un trend crescente. Questo dato è di estrema utilità in quanto può aiutare a comprendere a quale segmento del mercato della formazione puntare. Stando ai dati analizzati, sembrerebbe dunque più opportuno riferirsi al segmento della formazione di breve durata, post-laurea ed altamente professionalizzante.

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Indagine sull’istruzione universitaria-Anagrafe degli studenti, MIUR. Formazione post laurea-Consorzio Interuniversitario Almalaurea

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Grafco 1- Iscritti totali e iscritti archeologia e interfacoltĂ

Grafco 2- Laureati totali e laureati archeologia e interfacoltĂ

Altri corsi

Scuole di specializzazione

Corsi di perfezionamento

2010-2011

60

424

74

168

188

2009-2010

63

386

76

157

171

2008-2009

93

447

90

150

165

Altri corsi

Scuole di specializzazione

Corsi di perfezionamento

Master di I livello

Master di II livello

Master di I livello

Master di II livello

2010-2011

5

6

6

6

7

2009-2010

16

5

5

5

7

2008-2009

9

8

5

4

6

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Tabella 1- Totale iscritti e iscritti archeologia e interfacoltà. Tabella 2-Media iscritti per corso

L’analisi della domanda turistica registrata in Val d’Agri, invece, evidenzia che l'area è stata interessata da costanti incrementi di arrivi e di presenze dal 2006 al 2011. Gli arrivi sono aumentati da 18.207 a 30.122, con una variazione del 65%, e le presenze da 53.176 a 110.522, con una variazione del 108% (Grafco3-4).

35.000

120.000

30.000

100.000

25.000

80.000

20.000

Grafco 3 - Movimento turistico - Arrivi 2006-2011 Val d'Agri

Presenze 2011

Presenze 2010

Presenze 2009

Presenze 2008

Presenze 2007

Arrivi 2011

0 Arrivi 2010

0 Arrivi 2009

20.000

Arrivi 2008

5.000 Arrivi 2007

40.000

Arrivi 2006

10.000

Presenze 2006

60.000

15.000

Grafco 4 - Presenze 2006-2011 Val d'Agri

Inoltre, In termini di pressione dei fussi turistici sul territorio, nel 2011 è stato registrato l'indice di intensità turistica più elevato, cioè pari a 2,2116, concentrando la maggior parte dei fussi turistici annuali. L'area fa anche registrare un indice di internazionalità elevato, pari a 0,12 17, in relazione al fatto che la Val d'Agri genera una domanda di turismo business e di lavoro anche internazionale, in virtù della presenza di un numero consistente di occupati nel settore petrolifero 18. Se consideriamo la domanda turistica nella sua accezione di turismo scolastico, il valore del fatturato complessivo nazionale generato dalle gite è nell’ordine dei 350 milioni di euro l’anno, con una contrazione per l’anno scolastico 2010/2011, dovuta a congiunture economiche19.

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Tale valore è il risultato del rapporto tra le presenze turistiche annuali registrate nelle strutture ricettive della Val d'Agri (110.522; Fonte: APT Basilicata) e la popolazione residente nei comuni (49.941; Fonte: ISTAT, 2011). 17 Il valore è il risultato del rapporto tra presenze straniere in Val d'Agri (13.006; Fonte: APT Basilicata) e presenze totali in Val d'Agri (110.522; Fonte: APT Basilicata). 18 Fonte: Ciset (In Val D'Agri si registra un totale di turisti business pari al 46% delle presenze) 19

Fonte: Osservatorio sul turismo-studio sull’andamento dei viaggi di istruzione degli istituti superiori di secondo grado

19


2006/2007 Studenti in gita [milioni] Costo del pacchetto[€]

Fatturato [milioni di €]

2007/2008

2009/2010

2010/2011

1,3

1,3

1,3

0,76

267

290

264

284

350

375

340

215

Tabella 3- Turismo scolastico nazionale-scuole secondarie

Per quanto riguarda il turismo scolastico in Basilicata, per l’anno 201020 si registra la presenza di 134 scuole provenienti da diverse Regioni (come mostrato in dettaglio nella Tabella 4). Il modello adottato prevede un cofnanziamento da parte della Regione, che ha messo a disposizione per il 2010 un importo pari a circa 134 mila euro.

Provenienza

N. scuole

Puglia

28

Basilicata

62

Calabria

4

Abruzzo

1

Lazio

17

Marche

6

Campania

6

Sicilia

6

Veneto

1

Umbria

1

Emilia Romagna

2

Totale

134 Tabella 4- Turismo scolastico Basilicata-Provenienza e numero di scuole

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Fonte: APT Basilicata uffcio di Maratea -anno 2010

20


In Italia il settore del turismo culturale è stimato in 54 miliardi di euro , il 33% dell'economia turistica generale 21, in virtù di 5.118 istituti storico-archeologici distribuiti per il maggior numero al sud e di 17 siti posti sotto tutela Unesco22. La sola regione Basilicata vanta 8 Musei Archeologici Nazionali e 6 Parchi Archeologici

. Uno dei

23

potenziali attrattori presenti sul territorio di riferimento è il Museo Archeologico dell’Alta Val d’Agri, a Grumento Nova. Il numero di visite negli ultimi tre anni rende coscienti del notevole sottoutilizzo del potenziale del Museo, che si realizza in un numero di visite, se confrontato con gli altri Musei Archeologici Nazionali24, del tutto limitato.

Anno

Ingressi

Introiti lordi

2009

6947

5348

2010

7.258

7.308

2011

6.765

7.030

Tabella 5- Numero di visitatori Museo Archeologico dell’Alta Val d’Agri-Fonte: MiBAC

Ne deriva un quadro economico estremamente negativo, seppur in linea con le cifre inerenti altri musei lucani (Tabella 6), anche meno decentrati rispetto al MAN di Grumentum.

Museo

Localizzazione

Ingressi

Introiti lordi

Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano

MURO LUCANO

1.974

gratuito

Museo Archeologico Nazionale

VENOSA

7.686

7.861

Museo Archeologico Nazionale della Basilicata "Dinu Adamesteanu"

POTENZA

12.292

2.885

Museo Nazionale della Siritide

POLICORO

13.655

7.035

Museo Nazionale "Domenico Ridola”

MATERA

13.993

7.383

Museo Archeologico Nazionale di Metaponto

BERNALDA

16.493

14.264

Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna della Basilicata

MATERA

22.044

13.277

Museo Archeologico Nazionale del Melfese

MELFI

35.023

35.383

Tabella 6- Numero di visitatori Musei Regione Basilicata-Fonte: MiBAC

21

Fonte: Basilicata Travel; 8° Rapporto Ecotour

22

Fonte: ISTAT; Mibac

23

Musei Archeologici: Matera, Melf, Grumento Nova, Potenza, Policoro, Metaponto, Muro Lucano, Venosa Parchi Archeologici: Vaglio di Basilicata, Grumento Nova, Policoro, Pisticci, Metaponto, Venosa 24 Il Museo Archeologico Nazionale di Paestum (Sa), volendo considerare un'area regionale immediatamente limitrofa rispetto al contesto della Val d'Agri, secondo le rilevazioni del Mibac registra 159.791 visitatori, con un'introito lordo di 174.360 euro.

21


Si tratta, dunque, di un patrimonio tangibile che, però, per le continue criticità economiche, comporta serie problematiche di gestione, con relativi impegni economici di tutela, conservazione, restauro e valorizzazione. Dall’analisi emergono chiari gli elementi che giocano a favore dello sviluppo dell’area considerata: la presenza di un attrattore importante come il Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val D'Agri-Lagonegrese; di un patrimonio naturale, paesaggistico architettonico e culturale di valore; di risorse fnanziarie aggiuntive derivanti dallo stanziamento delle royalties petrolifere; di un solido settore terziario, con consistente coeffciente di strutture e locali alberghiero/ristorativi; la disponibilità di aree per insediamenti produttivi. Ricadute positive per la comunità, quindi, potrebbero derivare dall'indotto, turistico e professionalizzante, alimentato da un'offerta archeologica di ampio respiro, in grado di attrarre numeri importanti di utenti, sia relativamente ad un alto grado formativo, sia di media conoscenza destinata a scolaresche di ogni ordine e grado, che riguardo ad attività ludico-didattiche per famiglie con bambini. Il vero successo del Campus potrebbe derivare proprio dalla capacità di costruzione di un messaggio educativo e culturale innovativo, comprensibile a qualunque tipologia di frequentatore, attraverso l'uso integrato di linguaggi, supporti multimediali e tecnologici, attività di edutainment. Seppur archeologia e turismo appartengono a mondi differenti che in genere non sembrano capaci di dialogare, entrambi sono complementari. Il patrimonio culturale conferisce valore aggiunto ai prodotti turistici, motivando il turista al viaggio e all'uso dei servizi ad esso connessi, ed allo stesso modo il prodotto culturale trae dallo sviluppo turistico le risorse necessarie alla propria tutela. Il turismo, infatti, può caratterizzarsi come un settore primario in grado di defnire linee di sviluppo compatibili con l'ambiente, l'economia e la società locale generando una crescita progressiva della domanda di servizi e facilitando la nascita di nuove iniziative produttive sul territorio.

22


23


Galassia dei potenziali partner

24


1.4 CASI STUDIO Date le fnalità del lavoro riteniamo fondamentale presentare una panoramica dei casi studio riassumenti il tipo di esperienze esistenti, simili a quella che l'idea progettuale si propone di realizzare. Nel paragrafo sono state evidenziate le caratteristiche più interessanti dei casi, fornendo così una serie di esempi quali punti di riferimento per orientare al meglio le strategie da adottare ai fni della riuscita del Campus. La ricerca dei casi studio è avvenuta navigando in rete, per considerare l'offerta formativa esistente, elencando quelli che sono i casi di eccellenza rispetto al settore dell'archeologia e del turismo culturale, evidenziandone l' organizzazione dei servizi. In particolare, l'analisi del seguente paragrafo si sofferma sulla macro categoria della formazione, per delinearne i tratti strutturali, quale investimento prioritario per poter avviare in Val d'Agri un circolo virtuoso che porti alla creazione di benefci in grado di durare nel tempo. Nel considerare i best case riguardanti l'offerta formativa si è partiti dall'analisi di quelle che sono le istituzioni nazionali preposte all'alta formazione universitaria, soffermandosi sui master di I° e II° livello, a tema archeologico e materie affni, proposti dalle varie istituzioni, che abbiano nel piano dell'offerta didattica una parte consistente in attività pratiche, di scavo, e un'attenzione particolare rivolta all'utilizzo delle tecnologie (Htch – High Tecnologie Applied to Cultural Heritage). La citazione dei master è avvenuta in quanto si ritiene ipotizzabile, non tanto l'istituzione di un corso completo fra le iniziative che saranno promosse dal progetto, ma la possibilità di diventare eventuali partner delle università e degli enti che promuovono tali master, per inserire anche solo per una fase, i laboratori o le attività specifche, nel Campus. In successione, sono state considerate le iniziative più interessanti in ambito archeologico, i laboratori e le missioni archeologiche delle università e delle scuole di specializzazione in Beni Archeologici, le riviste universitarie e gli istituti di eccellenza italiani che si occupano di attività di ricerca, formazione e promozione del turismo culturale, in virtù di possibili collaborazioni in partenariato. Infne, sono state descritte le poche esperienze di campus archeologico vero e proprio esistenti in Italia, le varie Summer School a tema archeologico promosse sia dalle università che da enti e associazioni che operano sia sul territorio nazionale che a livello locale. Fra i criteri di analisi dei casi studio, poi, si è ritenuto fondamentale non tralasciare: la tipologia di offerta formativa proposta, l'ente promotore, il luogo, l'anno e/o il numero di edizione, il target di riferimento, il tipo di attività proposta (didattica, teorica, esperienziale, turistica), il periodo e la durata del corso, la quota partecipativa, i servizi offerti (alloggio, ristorazione, logistica), e il rilascio fnale di un titolo di attestazione al corso. Avere una visione più ampia possibile di ciò che esiste, è utile per riuscire a formulare un'offerta in linea con gli approcci più innovativi già esistenti. L'idea di progettare uno spazio polifunzionale nell'area archeologica di Grumento Nova, infatti, deve prevedere una proposta formativa dotata di una forte valenza tecnologica, in modo da coniugare tutela e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico con le applicazioni di ultima generazione. La possibilità di istituire master (meglio parte di questi), workshop (per studenti, per adulti), laboratori didattici pratici e teorici (per laureati, laureandi, per ragazzi, per bambini), Summer School e campi estivi, iniziative editoriali (tratte da lavori di ricerca), proposte turistiche culturali e manifestazioni culturali di varia natura, potrebbe operare da motore per lo sviluppo del territorio. L'alto capitale storico-artistico-naturale di cui l'area dispone, necessita di ricerca, di formazione, di divulgazione, di trasmissione culturale alle giovani generazioni, di fruizione turistica, in modo da rendere manifesto l'alto valore non solo immateriale che queste risorse possiedono, ma anche materiale, riuscendo a farlo diventare parte fondamentale di un nuovo modello di sviluppo.

25


ALTA

FORMAZIONE:

MASTER

UNIVERSITARI,

LABORATORI

E

MISSIONI

ARCHEOLOGICHE, SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONI IN BENI ARCHEOLOGICI, RIVISTE UNIVERSITARIE DI ARCHEOLOGIA Di seguito un elenco di quelli che sono i master più accreditati, in linea con le tematiche affrontate nel progetto, con la descrizione di quanto proposto dalle università prese in considerazione.

Master di II°livello in “Architettura per l'Archeologia – Archeologia per l'Architettura. Cantieri, progetti e allestimenti in aree archeologiche”25 proposto dall'Università “La Sapienza” di Roma, VI° edizione nel 2012. È rivolto ai laureati in Architettura, Ingegneria e discipline Archeologiche. È promosso in collaborazione con la Facoltà di Architettura e la Facoltà di Lettere e Filosofa, Scienze Umanistiche e Studi Orientali della Sapienza, con durata di 12 mesi. Il piano didattico è modulare ed è composto da lezioni frontali in aula, esercitazioni di rilievo e scavo, uno stage lavorativo, con tesi fnale. I servizi complementari circa alloggio, ristorazione, logistica, non sono contemplati. La quota di partecipazione è di 4.000 euro, più 37 euro per la quota di iscrizione alla prova di ammissione. Alla fne del corso viene rilasciato un diploma di partecipazione. Master di II° livello in “Archeologia Preventiva e Management del rischio archeologico” 26 della Luiss Business School divisione dell'Università Luiss “Guido Carli” di Roma, in partenariato con ANA – Associazione Nazionale Archeologi, con la collaborazione dell'ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, ESRI Italia, www.kairossrl.it, Metro C scpa, con il patrocinio di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, Civita associazione, media partner ArcheoNews – Mensile di informazioni economiche per i beni culturali. L'edizione 2012 è la prima ed è rivolta a specializzati e specializzandi in discipline archeologiche. Ha una durata annuale. Il piano didattico è articolato in moduli composti da lezioni frontali ed attività di laboratorio e scavo. Tra i servizi complementari: la biblioteca, la libreria, il centro copie, la navetta che permette i collegamenti fra le varie sedi della Luiss e la possibilità di alloggio grazie al servizio Casa Luiss. La partecipazione al master consente il conseguimento delle certifcazioni CAPM®-Certifed Associate in Project Management , PMP®-Project Management Professional, Certifcazione Base di Project Managment. La quota d'iscrizione è di 4.800 euro. Master di II° livello in “Archeologia Digitale”27 dell'Università IUAV di Venezia, con il patrocinio del SIFET – Società Italiana di Fotogrammetria e Topografa e della FBK Fondazione Bruno Kessler. È rivolto a professionisti e laureati di Architettura, Ingegneria Civile o Ambientale, Scienza e tecnologia per i Beni Culturali, Lettere ad indirizzo Archeologico, o lauree equivalenti conseguite all'estero. Sul sito web del master non è presente l'informazione circa il numero dell'edizione attuale quindi è dato supporre che quella dell'A.A.2012/2013, attualmente in corso, sia la I° edizione. Il corso ha durata di 12 mesi, l'offerta formativa è articolata in moduli composti da lezioni frontali, più un viaggio di studio e un seminario residenziale nel periodo estivo. Al termine delle lezioni frontali è obbligatorio seguire 25

Per ulteriori informazioni visitare la seguente pagina web: http://w3.uniroma1.it/arch_eo/index.html (consultato il 14 ottobre 2012)

26

Per ulteriore informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.formazionelbs.luiss.it/catalogo/archeologia-preventiva/ (consultato il 14 ottobre 2012)

27

Per ulteriori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.iuav.it/Didattica1/master/master---I/archeologi/iscriversi/index.htm (consultato il 14 ottobre 2012)

26


un tirocinio presso aziende operanti nel settore, centri di ricerca e strutture accademiche convenzionate con l'istituto proponente. A seguito del tirocinio è necessario stendere un progetto in cui devono trovare applicazione le metodologie affrontate durante lo svolgimento del corso, e viene rilasciato il diploma di partecipazione. È prevista anche la possibilità di iscriversi a singole attività formative ricevendo l'attestazione di partecipazione a tali attività. Rispetto i servizi complementari offerti, sul sito web del master, non sono rinvenibili informazioni, questo porta a ipotizzare che non siano contemplati nell'offerta. La quota d'iscrizione è di 4514,62 euro. Master Universitario Congiunto di II° livello in “Archeologia e Interdisciplinarietà. Tutela,

Conservazione,

Valorizzazione delle aree archeologiche e paesistiche: teoria e prassi. Tarquinia (sito Unesco) Piano della Civita” 28 del Politecnico di Milano – DPA - Dipartimento di Progettazione dell'Architettura in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano –. È rivolto a professionisti e laureati in Archeologia, Beni Culturali, Geologia, Informatica e Ingegneria. Ha una durata di 14 mesi e quella dell'A.A.2012/2013 (attualmente in corso) è la I° edizione. L'offerta formativa è composta da lezioni in aula, esercitazioni pratiche (cantiere, visite guidate, project work) e stage conclusivo presso enti convenzionati con le università, project work fnale. Sul sito web informativo non sono rinvenibili informazioni rispetto ai servizi di alloggio, ristorazione. A seguito del superamento del lavoro di tesi fnale viene rilasciato un diploma di partecipazione. Il costo d'iscrizione è di 5.000 euro. Master di II° livello in “Beni Archeologici reali e virtuali fra mare e terra” 29 dell'Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, fnanziato grazie al PON- Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 20072013, e al Fondo europeo di sviluppo regionale dell'Unione Europea, in collaborazione con il MIUR e il ministero dello Sviluppo Economico. È rivolto ai laureati in Conservazione Beni Culturali, Archeologia, Geologia, Ingegneria, Architettura o campi affni. Ha una durata di 24 mesi ed è alla sua I° edizione. L'attività formativa è divisa in moduli comprendenti: lezioni di apprendimento frontale, attività di apprendimento outdoor e attività pratiche di cantiere (queste si svolgono in laboratori e comprensori di rilievo culturale in Campania e Sicilia), più l'elaborazione fnale di un progetto scientifco collegato alla tematica del PON. La partecipazione al master (essendo fnanziato dal Fondo Sociale Europeo) è gratuita, l'unico costo a carico dei partecipanti è la tassa regionale per il diritto allo studio di 62,00 euro. Nel sito web di presentazione del master è presente l'informazione: le spese per le attività di cantiere previste (spostamenti, vitto e alloggio) sono integralmente coperte dal fnanziamento ministeriale del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività 2007-2013. Master di II° livello in “Archeologia Preventiva”30 dell'Università degli Studi di Siena - Facoltà di Lettere e Filosofa in collaborazione con il Polo Universitario Grossetano SCARL è rivolto a laureati in Lettere ad indirizzo Archeologico, in Archeologia, in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. L'A.A. 2012/2013 è la III° edizione del master, con una durata di 12 mesi. 28

Per ulteriori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.dpa.polimi.it/index.php?id=master&tx_wfqbe_pi1%5BIDT%5D=2&tx_wfqbe_pi1%5BID %5D=27 (consultato il 14 ottobre 2012) 29 Per ulteriori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.unisob.na.it/universita/dopolaurea/master/archeo/index.htm?vr=1 (consultato il 14 ottobre 2012) 30 Per ulteriori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.unisi.it/didattica/post-laurea/masters/archeologia-preventiva (consultato il 14 ottobre 2012)

27


L'offerta formativa è articolata in lezioni di didattica frontale, laboratori e lo stage da svolgersi nel periodo estivo. I partecipanti possono svolgere lo stage sia presso gli Enti convenzionati con l'Università sia presso nuovi Enti in Italia e all'estero. Sono a disposizioni dei partecipanti l'aula informatica, laboratori di ricerca, biblioteca, seminari e conferenze legate al tema del corso. Gli studenti potranno usufruire di voucher formativi individuali (ogni Regione ha a disposizione un certo numero di assegni da distribuire individualmente per completare il proprio percorso formativo), del servizio di mensa universitario e di alloggi convenzionati con l'Università. Il costo del master è di 3.500 euro Master di II° livello in “Architettura e Archeologia della Città classica”31 dell'Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria – Facoltà di Architettura, attivato in collaborazione con la Scuola di Alta Formazione in Architettura e Archeologia della Città Classica, è rivolto ai laureati in Lettere, Storia, Giurisprudenza, Architettura, Urbanistica, Storia e Conservazione dei beni Architettonici e Archeologici.. Nell'A.A. 2011/2012 la VI° edizione ha avuto durata annuale. L'offerta formativa è composta da lezioni di didattica frontale, attività seminariali, stage e prova fnale. Il piano dell'offerta non ha previsto nessun servizio complementare a supporto. La quota di partecipazione 2.500 euro. Master I° livello in “Bioarcheologia, Paleopatologia e Antropologia Forense”32 dell'Alma Mater Studiorum dell'Università di Bologna - Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, attivato in collaborazione e con il supporto organizzativo di Fondazione Alma Mater, è rivolto ai laureati di I° livello (laurea triennale) in Lettere, Scienze Biologiche, Scienze dei beni culturali, Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura, Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali; ai laureati di II° livello in Archeologia, Biologia, Conservazione e restauro del patrimonio storico/artistico, Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Scienze della natura. Ha una durata di 12 mesi, il piano didattico è articolato in lezioni frontali, con laboratori, stage e prova fnale conclusiva. La quota d'iscrizione per la prova di ammissione è di 30 euro, la quota di partecipazione una volta superata la prova di ammissione è di 6.000 euro. Il master rientra nell'offerta formativa del Catalogo Interregionale dei Corsi di Alta formazione 33 che dà la possibilità di richiedere voucher formativi messi a disposizione dalle Regioni. È previsto il rilascio fnale dell'attestato di partecipazione. Per quanto concerne, invece, l'attività archeologica di scavo: L'Università di Siena, ha istituito una serie di laboratori di Archeologia Medioevale34, ad esempio il LAUUM – Laboratorio di Archeologia dell'Architettura e dell'Urbanistica Medievale nato nel gennaio del 2003, con lo scopo di studiare e documentare i modi di costruire del periodo medioevale (le aree di scavo sono geografcamente situate nella regione Toscana). Invece il LIAAM35 - Laboratorio di Informatica Applicata all’Archeologia Medievale è attivo 31

Per ulteriori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.unirc.it/agraria/articoli/10035/master-universitario-di-ii-livello-in-architettura-e-archeologiadella-citta-classica-aa-20112012-riapertura-termini (consultato il 14 ottobre 2012) 32 Per ulteriori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.paleopatologia.it/Master/index.php (consultato il 14 ottobre 2012) 33

Per ulteriori informazioni circa il Catalogo Interregionale dei Corsi di Alta Formazioni: www.altaformazioneinrete.it (consultato il 14 ottobre 2012)

34

Per ulteriori informazioni visitare la seguente pagina web: http://archeologiamedievale.unisi.it (consultato il 14 ottobre 2012)

35

Per ulteriori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.paesaggimedievali.it/lab_liaam.html (consultato il 14 ottobre 2012)

28


da circa 10 anni, composto da archeologi che sviluppano tecniche documentative digitali fnalizzate alla gestione dei dati archeologici e all'inserimento in politiche di valorizzazione e tutela del patrimonio archeologico. Altri laboratori sono quello Archeometrico e di Archeologia Ambientale. Il Dipartimento di Archeologia dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna36 propone fra i propri progetti e attività, missioni di scavo archeologico in Italia e all'estero, parte integrante della formazione didattica che il Dipartimento rivolge ai propri studenti della Facoltà di Lettere, Conservazione dei Beni Culturali, Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Università di Bologna. La formazione avviene in concomitanza delle iniziative di scavo programmato e scavo di emergenza portate avanti dalle Soprintendenze Archeologiche, altre Università, Musei Civici e altri Centri di ricerca operanti sia in Italia che all'estero. Le missioni archeologiche sono geografcamente localizzate nella regione Emilia Romagna 37, come in altre regioni italiane38, inoltre propone l'attività di scavo anche all'estero39. L'Università del Salento di Lecce propone un laboratorio di Archeologia Medioevale rivolto solo agli studenti del corso di laurea di stessa università, in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Lecce e quella di Matera. Sull'home page del sito si trovano informazioni rispetto l'ultima campagna di scavo archeologico (la VII°) avvenuta al Castello di Carlo V di Lecce. Gli scavi sono quasi esclusivamente nella regione Puglia e a Matera. La partecipazione degli studenti all'attività di scavo programmata consente l'acquisizione di 1 CFU per ogni settimana di scavo svolta. L'università ha un doppio dominio internet per la Scuola di specializzazione: http://scuola.archeologia.unile.it, http://www.archeologiamedievale.unile.it/

Il Dipartimento di Archeologia40 dell'Università degli Studi di Padova è un centro attivo di ricerca e propone missioni archeologiche sia in Italia che all'estero (Nora, Sardegna), Gortyna di Creta, Tyana-Kemerhisar (Turchia) Loron-Porto Cervara (Parenzo, Croazia), Mura della Bastia di Onigo (Pederobba, Treviso). Il dipartimento ha partecipato anche al “Progetto Norace” 41 consistente nella realizzazione di un'infrastruttura tecnologico-informativa per la fruizione turistico-scientifca del sito archeologico di Nora in Sardegna.

La stessa università organizza il Master di I° livello in “Governance delle Risorse Turistiche Territoriali”. Al riguardo si segnala anche il master promosso dall'Università IULM Libera Università di Lingue e Comunicazione, dalla Fondazione Roma, alla sua III° edizione, in “Management delle Risorse Artistiche e Culturali”. 36

Per ulteriori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.archeologia.unibo.it/Archeologia/Ricerca/Progetti+e+attivita/missioni+archeologiche/default.htm (consultato il 14 ottobre 2012) 37 Emilia Romagna: Classe - RA| Galeata - FC | Marzabotto - BO | Monte Bibele – BO | Monte Rontana – RA | Solarolo – RA | San Pietro in Cotto – RN. 38

Regioni d'Italia: Albinia – GR | Colombarone – PU | Corinaldo – AN | Ostia – RM | Ostra Vetere – AN | Mursia – Pantelleria – TP | Pompei ed Ercolano – NA | Senigallia – AN | Suasa – AN 39 In Europa: Albania – Phoinike | Croazia - Burnum | Grecia - Kos, Mitropolis/Gortina; in Africa: Egitto - Aswan-Kom Ombo, Backhias | Tunisia – Hergla. In Asia: India - Lothal | Kazakhstan | Oman | Siria - Bosra | Turchia - Tilmen Höyük | Turkmenistan - Delta del Murghab | Uzbekistan – Samarcanda. In America: Cahokia – Illinois. 40 Per maggiori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.archeologia.unipd.it/index.html (consultato il 14 ottobre 2012) 41

Rispetto l'impiego delle tecnologie utilizzate nel progetto, per avere maggiori informazioni collegarsi al link seguente: http://www.archeologia.unipd.it/page25/page139/page139.html (consultato il 14 ottobre 2012)

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In particolare l'Università della Basilicata e la sua Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici 42 con sede a Matera, prevedere 2 corsi di specializzazione in Archeologia (curriculum classico – curriculum medioevale). Sul sito http://www2.unibas.it/ssa/ si possono recuperare informazioni sulla struttura, offerta didattica, docenti. La scuola è particolarmente attiva nell'attività di scavo in collaborazione con altre università (“La Sapienza”, “Tor Vergata”), quella di Amsterdam, Granada, Pau, Rennes, Kingstone (Canada). Sono state realizzate una serie di missioni archeologiche svoltesi nel territorio regionale presso Montescaglioso, Forenza, Torre di Satriano e Santa Maria D'Anglona; in Campania a Mondragone; nel Lazio a Gabii; in Calabria a Castellace; in Sicilia a Pantelleria; in Francia ad Alesia. È attiva anche nella creazione di eventi e conferenze nell'ultimo anno accademico 2011/2012. Il Politecnico di Bari, realizza una rivista in Archeologia e Architettura Antica chiamata THIASOS43, un'iniziativa editoriale online, collegata alla pubblicazione di volumi monografci, in formato digitale e cartaceo, per la Quasar Edizioni. È un progetto volto a incrementare e migliorare il dialogo sui temi di ricerca delle culture antiche, nella consapevolezza della loro attualità. La partecipazione è aperta a tutti coloro che vogliono collaborare con contributi scientifci, proposte, informazioni, secondo gli schemi dell’implementazione libera e collettiva degli spazi della rete. L’unico fltro è la qualità scientifca e l’impegno, valutati dal comitato scientifco in prima istanza e poi da referenti esterni, italiani e stranieri, sia per i testi a stampa che per quelli presentati on-line. L'Università degli Studi di Milano realizza LANX – Rivista della Scuola di Specializzazione in Archeologia 44. È un quadrimestrale elettronico open access di archeologia con articoli, atti di convegni, notizie degli scavi e recensioni dei docenti e dei collaboratori della scuola. Raccoglie dunque i contributi dei docenti, studiosi e studenti che hanno collaborato insieme ai risultati in ricerche e scavi. È nata nel 2008 con l’obiettivo di condividere e divulgare i risultati dell’intensa attività di studio e ricerca condotta dalla scuola, che accanto alla didattica consueta prevede un ftto programma annuale di seminari, giornate di studio, convegni. A tutto ciò si aggiungono i viaggi di studio nelle mete più rilevanti per gli ambiti disciplinari caratterizzanti la scuola, e le campagne di scavo della scuola in numerosi siti italiani e stranieri. In Italia effettua le sue missioni archeologiche Calvatone, Forcello, Guardamonte, Lavagnone, sul Monte Argentario, Nora, Populonia, Sorgenti della Nova, Tarquinia, e Metaponto. All'estero, in Grecia a Gortina e Kyme, a Palmira in Siria. Anche il già citato Dipartimento di Archeologia dell'Alma Mater Studiorum dell'Università di Bologna realizza una serie di riviste45, fra le quali OCNUS - Quaderni della Scuola di Specializzazione in Archeologia (raccoglie i lavori dei docenti della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell'Università degli Studi di Bologna, le lezioni e conferenze tenute da studiosi ospiti e le ricerche degli allievi); CARB - Corsi di Cultura e Arte Ravennate e Bizantina (raccoglie gli atti dello storico convegno denominato CARB (Corsi di Antichità Ravennati e Bizantine); oppure FELIX RAVENNA Rivista di antichità ravennati, cristiane e bizantine (che raccoglie studi di antichità ravennati, cristiane e bizantine pubblicate a cura dell'allora Istituto di Antichità Ravennati e Bizantine); Fayyum Studies (è un periodico dedicato a 42

Per maggiori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www2.unibas.it/ssa/index.php/2-non-categorizzato/48-et-harum (consultato il 14 ottobre 2012)

43

Per maggiori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.thiasos.eu (consultato il 14 ottobre 2012)

44

Per maggiori informazioni visitare la seguente pagina web: http://riviste.unimi.it/index.php/lanx (consultato il 14 ottobre 2012)

45

Per maggiori informazioni visitare la seguente pagina web: http://www.archeologia.unibo.it/Archeologia/Ricerca/Attivita+editoriale/riviste/default.htm (consultato il 14 ottobre 2012)

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studi specialistici sull’archeologia del Fayyum, dalla preistoria all'età Araba); Groma (sono dei quaderni monografci del Laboratorio di Topografa del Dipartimento, in formato a stampa e on-line, dedicata alle metodologie della ricerca archeologica e all’archeologia dell’area adriatica).

31


ALTA FORMAZIONE: ISTITUTI D'ECCELLENZA Il Dipartimento Patrimonio Culturale46 del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche – e i suoi istituti afferenti fra i quali abbiamo l'IBAM – Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali, l'ICVBC – Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali, e l'ITABC – Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali, lavorano sinergicamente in progetti riguardanti la tematica dei beni culturali con un accento particolare alle tecnologie. L'IBAM - Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali 47 è una struttura scientifca multidisciplinare con competenze altamente specializzate nel settore della conoscenza,

documentazione, diagnosi, conservazione,

valorizzazione, fruizione e comunicazione del patrimonio archeologico e monumentale. Ha 4 sedi: a Lecce, a Catania, a Roma, a Potenza. Quest'ultima sede propone 2 laboratori: un laboratorio per le indagini in situ per l'ambiente costruito e il patrimonio culturale e un laboratorio di archeologia in convenzione con la Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera. Al lavoro di ricerca si collegano le attività di scavo sia in Italia (nell'area centro-meridionale) e in Sicilia, che all'estero, in Turchia, Creta, Spagna, Iraq, Perù, Albania. Promuove attività di alta formazione fra le quali i laboratori didattici come ad esempio le Summer Schools tematiche (ovviamente a tema archeologia) in interazione con le Scuole di Specializzazione in Archeologia dell'Università di Catania, con quella dell'Università del Salento di Lecce, e con quella dell'Università della Basilicata di Matera. Tale Summer Schools ha avuto nel 2005 a Lecce la sua I° edizione, nel 2007 a Catania la III° edizione, nel 2009 a Taragona la IV° edizione, e l'ultima edizione (la IV°) nel 2011 si è svolta ad Aix en Provence. Organizza inoltre corsi di specializzazione (master) e workshop, stage e tirocini formativi, tesi di laurea e dottorati di ricerca, collaborando con il MIUR e con le università citate qui su. L'ICVBC - Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali 48, nato nel 2001, ha 3 sedi (Firenze, Milano, Roma). L'attività strategica riguarda l'aspetto di conservazione e valorizzazione dei beni culturali, è suddivisa in realizzazioni di progetti, consulenza, diagnostica, normativa, editoriale, conferenze e seminari (l'ultimo workshop "Tecnologie innovative per la Conservazione e la valorizzazione dei Beni Culturali" proposto è del 2012). Collabora con università italiane fra le quali l'Università di Firenze, il Politecnico di Milano, l'Università di Pisa, l'Università di Siena, l'Università di Torino, lo IUAV di Venezia, l'Università “La Sapienza” di Roma; con Enti per la tutela e la ricerca fra i quali il LENS European Laboratory for Non-Linear Spectroscopy, l'ENEA Centro Nuovi Materiali di Ravenna, l'Opifcio delle Pietre Dure di Firenze, l'Istituto Superiore Centrale per il Restauro di Roma, la Sopraintendenza dei Beni Archeologici della Toscana, ecc.; con Istituzioni Internazionali fra i quali il Department of Photochemistry dell'Università Nuova di Lisbona (Portogallo), il Department of Structural Biology del The Weizmann Institute of Science di Rehovot (Israele), il Department of Chemistry del North Caroline State University (USA), il Department of Humanities del University of Haifa (Israel) e altri ancora; con le aziende fra le quali l'ARA Restauri srl di Acqui Terme (AL), l'ELab Scientifc (azienda spin-off del CNR) di Sesto forentino (FI), Meridiana Restauri srl di Firenze, Tecno.El di Roma, e molte altre; con associazioni e fondazioni fra le quali il Dipartimento 46

Per maggiori informazioni sul dipartimento: http://www.dpc.cnr.it/index.html (consultato il 14 ottobre 2012)

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Per maggiori informazioni: http://www.ibam.cnr.it (consultato il 14 ottobre 2012)

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Per maggiori informazioni: http://www.icvbc.cnr.i t (consultato il 14 ottobre 2012)

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delle Scienze dei Segni, degli Spazi e delle Culture – Agemus della “Sapienza” Università di Roma, il Corpus Vitrearum Medii Aevi - CVMA - Archivio delle vetrate italiane, Città Infnite di Lucca, ecc. Il ITABC - Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali 49 nato nel 1981, con sede a Roma, ha un approccio multidisciplinare perché coniuga attività e metodologie delle “scienze dure” con quelle proprie delle discipline umanistiche. Operano al suo interno archeologi, architetti, chimici, fsici, geologi, ingegneri ed informatici. Svolge attività di ricerca, valorizzazione, trasferimento tecnologico e formazione nel campo della conoscenza, conservazione, fruizione del patrimonio archeologico e storico. Collabora sia a livello nazionale che internazionale con università e enti di ricerca che operano nello stesso ambito e in ambiti affni. Nel campo della formazione propone corsi e seminari (l'ultimo di cui si riescono a reperire informazioni sul sito web dell'istituto è del 2008 “Tecnologie digitali applicate ai Beni Culturali: dal fieldwork alla realtà virtuale"). Un interessante progetto è l'iniziativa promossa dall'ITABC del CNR col Dipartimento di Archeologia dell'Università degli Studi di Padova in merito alla nascita della Scuola Italiana di Archeologia Virtuale e Computer Grafica. Questa iniziativa deriva dall'esperienza del CNR-ITABC maturata nell'ambito del Virtual Heritage e "Integrated Technologies"50. A partire dal 2011 la Scuola fa parte del programma "V-MUST VIRTUAL HERITAGE SCHOOL", organizzato dal progetto europeo V-MUST.NET - Virtual Museum Transnational Network51. La scuola ha l'obiettivo di introdurre i partecipanti ad una conoscenza delle metodologie e tecnologia digitali avanzate per la raccolta, la documentazione, la comunicazione e la valorizzazione dei beni culturali, dall'acquisizione dei dati sul campo alla loro elaborazione ed integrazione in ambienti di realtà virtuale. Nel giugno 2012 si è aperta la IV° edizione della Scuola Italiana di Archeologia Virtuale/II edizione della Virtual Heritage School italiana di vmust.net. Si è tenuta nell'Area della Ricerca di Roma 1 del CNR, con la collaborazione oltre che dell'ITABC, del CNR ISTI e del CINECA. Summer School, della durata di 2 settimane per un totale di 80 ore. L'iscrizione è aperta a massimo 20 partecipanti per un costo di 500 euro a persona, che include: materiali, uso dei computer, software, vitto e alloggio per 10 notti nella foresteria del CNR per i 15 migliori studenti, e i pranzi. L'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte52 con sede a Roma opera dal 1918 per il progresso degli studi nel campo dell’archeologia e della storia dell’arte e per la promozione della tutela del patrimonio storico e artistico. Fu fondato da Corrado Ricci, insieme a Benedetto Croce, allora Ministro della Pubblica Istruzione del Governo Giolitti. Scopo della costituzione di tale istituto era di fornire agli studiosi i mezzi e gli strumenti necessari alle indagini, incoraggiando così lo svolgimento della ricerca scientifca italiana. Si legge sul loro sito http://www.inasa-roma.it che l'istituto ha sempre perseguito questo compito in continuità di intenti con i principi originari sotto la vigilanza del MIBAC, continua infatti a svolgere le proprie attività promuovendo la ricerca scientifca e la conservazione del patrimonio culturale, d'intesa con le istituzioni e a sostegno di enti pubblici e privati che intendano elaborare progetti di studio e di valorizzazione dei beni archeologici e artistici. L’Istituto è proprietario di varie raccolte di manoscritti, disegni, incisioni e volumi a stampa di interesse archeologico e storico-

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Per maggiori informazioni: http://www.itabc.cnr.it (consultato il 14 ottobre 2012)

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Per maggiori informazioni: www.vhlab.itabc.cnr.it (consultato il 14 ottobre 2012)

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Per maggiori informazioni: www.vmust.net (consultato il 14 ottobre 2012)

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Per maggiori informazioni: http://www.inasa-roma.it/index.html (consultato il 14 ottobre 2012)

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artistico. Non propone quindi, attività di formazione, ma si occupa di divulgazione e di ricerca. Un progetto attualmente in corso è quello degli scavi di Pietrabbondante (Isernia).

L'IRSA – Istituto di Ricerche Storiche e Archeologiche 53, con sede a Pistoia, fondato nell'anno 1960. È una realtà associativa che copre a 360° tutte le attività legate ai beni culturali, ricerca, innovazione, gestioni avendo particolare attenzione per le attività a base volontaristica. Opera principalmente nel territorio toscano. Non offre esclusivamente formazione di alto livello (anzi è una piccola parte dell'attività), ma è attivo in primo luogo a livello di ricerca. Sul sito è scaricabile un elenco dei lavori effettuati. Promuove anche manifestazioni, convegni e conferenze legati al tema archeologia. L'attività didattica proposta, a differenza di quelle esaminate fn ora, non è rivolta esclusivamente a laureati, ma anche a studenti di un grado scolastico (scuola secondaria, scuola primaria), offre inoltre la possibilità di svolgere il servizio civile regionale, corsi di formazione per volontari e per ragazzi post diploma, visite guidate e itinerari (sia per scuole, che per i turisti, che per i residenti). Ha un focus sulle attività sociali, propone gite e cene sociali, visite guidate nei 5 musei che gestisce e propone l'iniziativa “IRSA a porte aperte” per i diversamente abili. È attiva anche a livello di scavo archeologico, ed è scaricabile dal sito un elenco dei luoghi in cui si sono svolte attività di scavo.

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Per maggiori informazioni: http://www.irsapt.it/ita/index.html (consultato il 14 ottobre 2012)

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ALTA FORMAZIONE, FORMAZIONE, TURISMO CULTURALE: CAMPUS ARCHEOLOGICI, SUMMER SCHOOL, ASSOCIAZIONI ARCHEOLOGICHE L'Istituto Interazionale Vesuviano per l'Archeologia e le Scienze Umane 54 di Castellammare di Stabia (NA), propone un'offerta molto ampia e similare a quella che vogliamo proporre con il progetto Campus. A ragion di ciò, segue una trattazione più estesa rispetto gli istituti citati fn ora. Tale ente è stato istituito nel 2007 dalla Fondazione RAS – Restoring Ancient Stabiae (costituita nel 2002 è una Onlus italo-americana attiva nella progettazione e nello sviluppo di attività culturali), è un centro polifunzionale che svolge sia attività di ricerca, che di formazione (sia di alto livello che per scuole in genere), con l'aggiunta di proposte turistiche tematiche. Il target di riferimento a cui si rivolge è infatti molto ampio: studenti ricercatori, turisti singoli o gruppi organizzati, italiani o stranieri. L'Istituto Vesuviano ha una struttura fsica molto ben organizzata che mette a disposizione dei propri ospiti: aule didattiche, aule multimediali, aula magna con 200 posti, auditorium e teatro con 300 posti, ampi spazi per la lettura e lo svago, postazioni informatiche con accesso a internet, connessione wireless per i notebook (l'albergo con due camere con bagno privato, sala ristorante climatizzata, servizio lavanderia, giardino panoramico, sala TV satellitare, parcheggio bus e auto, e inoltre). La Fondazione RAS ha al suo interno un Dipartimento di Archeologia, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei. Ha attivato diversi progetti di scavo e restauro sul sito archeologico di Stabiae, a cui hanno preso parte numerose università americane ed europee. Nel biennio 2010/2011 più di cento studenti di archeologia ed architettura hanno partecipato alle attività di ricerca sul sito di Villa Arianna e Villa San Marco, occupandosi di scavo archeologico, rilievo architettonico e studi paleobotanici. L'Istituto articolato come un Campus Archeologico ha una proposta variegata di attività divisa in: offerte rivolte alle università, alle scuole, proposte turistiche, e meeting ed eventi. Per le università propone Summer School per studenti (il campus dalla sua apertura ha ospitato più di cinquanta gruppi provenienti da Università americane) dalla durata di 1/2 settimane, prorogabile fno a 3 settimane. Tale Summer School per studenti ha all'attivo 4 tipologie di corsi diversi: in Archeologia Vesuviana, di Lingua italiana, in Archeo Scienze, e in Recupero e conservazione degli edifci. L'offerta didattica è articolata in base alla specifcità del corso: in lezioni frontali in aula, laboratori pratici, visite guidate, gli studenti possono osservare uno scavo archeologico aperto e esserne parte attiva. Inoltre questo tipo di offerta sono contemplati, servizi aggiuntivi quali visite guidate, ma anche l'intrattenimento serale per gli ospiti (serate danzanti, musica dal vivo, cineforum, ecc.). Il costo è di 600 euro a settimana. Viene rilasciato un attestato fnale di partecipazione. L'Istituto offre anche una Summer School for pleasure diversifcata in 2 soli corsi: di Archeologia Vesuviana, e di Lingua italiana. L'offerta proposta è strutturata in base ad una maggiore attenzione alle visite nei luoghi di particolare interesse culturale. Il costo è di 500 euro a settimana, e con gruppi maggiori di 10 persone (sul sito web informativo, dove è scaricabile un fle pdf per i dettagli del corso, la fotografa pubblicitaria di tale iniziativa

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Per maggiori informazioni: http://www.stabiae.com/institute/index.php?s=1 (consultato il 14 ottobre 2012)

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rappresenta un gruppo di persone anziane, molto probabilmente per evidenziare il potenziale target di riferimento che si propongo di attrarre). Fra le proposte turistiche, che si muovono sempre nell'ambito del turismo culturale, l'istituto propone 3 tipologie diverse di offerte: l'Archeotour, Cral e Associazioni, visite guidate; propone inoltre anche offerte turistiche last minute. L'Archeotour, come si legge dal loro sito web, in realtà è rivolto principalmente ai docenti di tutti i livelli scolastici. L'offerta è composta da lezioni in aula, visite guidate, servizi complementari, può avere una durata di 1o 2 o 3 settimane, il costo è di 1200 euro a persona per 1 settimana, 1800 euro per 2 settimane, 2500 euro per 3 settimane. Per i Cral e Associazioni propone un pacchetto turistico con soggiorno di 4, o 5, o 7 giorni (fra le offerte anche quella dei Mercatini di Natale) consistenti principalmente in visite guidate nei luoghi più importanti dell'area partenopea. I costi sono: per il tour 4 giorni 320 euro, tour 5 giorni 420 euro, tour 7 giorni 650 euro, mercatini di Natale 210 euro. Per le visite guidate lo staff dell'Istituto Vesuviano elabora preventivi personalizzati per tali visite nei luoghi più suggestivi del circondario. Per le scuole (primaria e secondaria di I° e II° grado): il Campus Day, le gite scolastiche. Il Campus Day55, che nel triennio 2008/2011 ha avuto oltre 3500 studenti di scuole primarie, consiste nel trascorrere una giornata nel Campus Archeologico fra visite guidate alle Ville di Stabiae e laboratori di archeologia in sede. I ragazzi sono guidati attraverso la sperimentazione alla scoperta dei diversi aspetti dell'archeologia, con visite guidate, lezioni in aula e attività di puro gioco. I laboratori didattici hanno una durata di 2 ore ed un costo che va da un minimo di 9 euro a un massimo di 14 euro a studente; è offerta anche la possibilità di scegliere fra pranzo al ristorante al costo di 10 euro e pranzo al sacco di 6 euro. I laboratori sono svariati, se ne elencano alcuni: “Un giorno d'archeologo”, “Sul tappeto delle Muse”, “Mascheriamoci con gli Antichi”, “Ars Gladiatoria”, “Se io fossi un romano...!”, “Veni, vidi, vici”, “Per tutti gli Zeus!”, “A gonfe vele per i mare nostrum”, “Fulmini e prodigi”, “More majorum”, “Nella bottega del pittor”, “Il fauto di Pan”, “Musiche e danze dell'Antica Roma”. Per le gite scolastiche propone 7 offerte diversifcate: l'Archeologia Vesuviana (5 gg.), Campania Felix (5 gg.), Arte e artigianato (5 gg.), Scienza e Natura (5 gg.), Mare ed Archeologia Subacquea (5 gg.), Percorsi Musicali (3 gg. o 4 gg.), Educazione Civica Acustica (5 gg.). I costi comprendenti pernottamento, alloggio e visite guidate, vanno da un minimo di 130 euro a persona a un massimo di 235 euro. Inoltre, l'Istituto Vesuviano, disponendo di una serie di spazi diversifcati, da la possibilità di organizzare nella propria sede svariati eventi, cerimonie, rassegne, saggi, presentazioni libri, workshop di Architettura, Olimpiadi delle Scienze naturali 2012, Rassegna cinematografca “Cinema Archeologico di Stabiae”, e molti altri eventi. Interessante evidenziare che l'ente propone anche un progetto fnalizzato alla ricerca gastronomica denominato Club del Gusto consistente nell'offerta di corsi di cucina mediterranea.

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Per maggiori informazioni: http://www.stabiae.com/institute/_fle/documenti/Scuola/Campus%20Day/Campus_Day.pdf (consultato il 14 ottobre 2012)

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Per dare una visione completa dell'Istituto e della sua internazionalità riportiamo in nota l'elenco dei partner 56 della Fondazione RAS. il CAM - Campus Archeologico Museale 57 di Selinunte (TP) è un progetto di ricerca, promozione culturale archeologica, valorizzazione del territorio e sviluppo turistico dell'area di Selinunte in prossimità con il relativo parco archeologico, nato nel 2008 grazie all'iniziativa della Fondazione Kepha Onlus (costituita nel 1989) e cofnanziato dall'Unione Europea, dall'Assessorato ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione della Regione Sicilia - POR Sicilia 2000-2006. Il Campus Archeologico Museale ha 3 ambiti operativi d'intervento ai quali corrispondono spazi attrezzati e metodologie operative specifche: l'archeologia (centro museale, centro archeologico, area archeologica, alloggi) la formazione (corsi di formazione, laboratori didattici, biblioteca) i servizi (per l'archeologia, per il turismo, per il territorio) Interessante la fnalità del progetto di recuperare alcuni edifici già esistenti sul territorio, in modo da creare spazi e servizi per la didattica e la ricerca, in un'ottica di reale salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico-artistico dell'area. Il primo ambito di intervento, quello dell'archeologia, è costituito dall'attività di scavo sull'area del Baglio nota come il più vasto insediamento di Necropoli Greche e Siciliote, dà la possibilità di svolgere ricerche e tirocini sia nel settore dello scavo che del restauro. Applica metodologie sperimentali unendo attività d'indagine e ricerca a quelle di studio storico, antropologico e morfologico fno alla formulazione

di ipotesi espositive e museografche.

Quest'area comprende anche l'attività di Archeologia Sperimentale da concretizzare poi in un parco destinato a tale disciplina, una struttura a carattere didattico e sperimentale da allestire nei terreni di circa 400 mq antistanti la struttura del CAM. Il settore della formazione è in primo piano. Sono stati attivati infatti laboratori didattici di restauro e il CAMposcuola. Fra gli obiettivi della formazione c'è anche l'istituzione di corsi di alta formazione. Il CAMposcuola 2012, campus di Archeologia Sperimentale di durata di una settimana (28 Luglio - 04 Agosto 2012) è avvenuto a Castelvetrano (TP) in partenariato con l'Università di Palermo - Dipartimento Beni Culturali, e la Cooperativa R-EVOLUTION. Rivolto a partecipanti con un'età compresa fra i 18 e i 30 anni, permette di incrementare le conoscenze nel campo della ricerca archeologica, sia da un punto di vista teorico che di attività sul campo di ricognizione e scavo simulato, laboratorio di reperti, archeologia sperimentale ed escursioni guidate ai siti di Cave di Cusa, Selinunte e Mozia. Il costo d'iscrizione è di 300 euro, comprende vitto e alloggio in camerata, trasferimenti per le escursioni, assicurazione contro gli infortuni, attività e materiale didattico, attestato di partecipazione fnale. Anche in questo tipo di proposta sono contemplati i servizi relativi al tempo libero, nel senso

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Partner RAS: University of Maryland - Department involved: Architecture, Columbia University - Department involved: Art History, Classics, Hermitage State Museum - Department of Classical Antiquities, Vladimir State University for the Humanities, UERJ - Universidade do Estado do Rio de Janeiro, Universidad Complutense de Madrid, Università Federico II di Napoli, Università degli Studi di Napoli l'Orientale, Università degli Studi di Napoli Parthenope, Università degli Studi del Molise, Università La Sapienza di Roma, Scuola Normale Superiore di Pisa, Università per Stranieri di Perugia, Centro Interuniversitario di Formazione Internazionale H2CU, Università Bocconi - Centro ASK, Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, Gymnasium "Ellada" in the name of Saints Cyril and Methodius. Fra i special partners: Duke University Intercollegiate - Center for Classical Studies, Lonestar College Houston, TX Department involved: Geology/History, Oxford University (independent researchers) - Department involved: Archaeology, Miami University - Department involved: Urban Planning/Architecture, University of Arkansas - Department involved: Architecture, University of Miami in Rome - Department involved: Architecture, University of Wisconsin-Madison - Department involved: Classics, Roman History, Art History, Texas Classical League San Antonio, TX - High school students of Latin and Greek, Canisius College Buffalo, New York - Department involved: Photography, Rochester University - Department involved: Engineering, College of Notre Dame Continuing Education program in Classics, Universitat de Barcelona, Universidad de Cádiz. 57 Per maggiori informazioni: http://www.camselinunte.com (consultato il 14 ottobre 2012)

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che il CAM propone per le serate della settimana: una serata con cena a tema, e soprattutto un'attività teatrale con realizzazione di uno spettacolo fnale. L'area dei servizi del CAM è diversifcata in servizi per l'Archeologia consistenti in documentazione scientifca multimediale, e centro congressi; servizi per il turismo consistenti in libreria, caffetteria, itinerari; servizi per il territorio consistenti nel portale informativo e nella realizzazione di eventi. Il campus è caratterizzato dai seguenti spazi: il centro museale, il centro archeologico, gli alloggi. Il centro museale composto dal percorso museale (sale d'esposizione, più sala convegni), sala multimediale, uffci amministrativi e direzionali, bookshop, caffetteria, servizi (biglietteria, ecc.) Il centro archeologico, oltre l'aera di scavo, comprende il laboratorio Archeologico, laboratori tecnico-scientifci e didattici, uffci amministrativi e direzionali, magazzini, sala lettura, servizi. Gli alloggi previsti sono divisi in alloggio comune con 5 posti letto, più una serie di mini alloggi con camere da 2-3 posti letto, alcuni dei quali ad utilizzo dei ricercatori/formatori del campus, servizi, area comune. Al seguente link http://www.vr360.altervista.org/cam/index.html è possibile fare un tour virtuale del Campus. Il CAM propone anche iniziative e eventi culturali, sul sito web si trovano informazioni riguardo al CAM ESTATE 2012 con proiezione di flm e documentari, concerti di musica moderna e classica nei mesi di luglio e agosto, il Festival Internazionale del Cinema Archeologico di Selinunte 2012 tenutosi dal 2 al 5 agosto, l'Agoni Selinuntini alla sua III°Edizione consistente in una gara di corsa disputata nello stàdion del CAM, la Notte di Note cioè ha aderito alla Notte dei Musei sabato 9 giugno 2012 con l'apertura notturna della struttura e con un concerto tra musica e poesia, infne propone una collana di volumi chiamata CAMCANTIERE che documenta le attività svolte al campus, di seguito i volumi pubblicati: N. 1 - “IL PRIMO VIAGGIO” – Laboratorio di scultura 04-08-2008 – 04-09-2008 N. 2 - RITRATTI CAM - Iris Janke N. 3 - SELNUNTE SI RACCONTA – CAM, 5 MAGGIO 2010 – Atti della giornata di studi – A cura di Enrico Acquaro, Paola De Vita, Alessandro Iannucci N. 4 - SELINUNTE IMMAGINATA – dal viaggio romantico al metodo scientifco – A cura di Giuseppe L. Bonanno, Angelo Curti Giardina.

Altra iniziativa è quella dell'Archeocamp58. un progetto organizzato dal Camping Aquileia all'interno della propria struttura (quindi l'Archeocamp non ha una propria struttura, ma usufruisce degli spazi del camping), in collaborazione con gli archeologi dell'Università di Udine e con l'Associazione Culturale Studio D Friuli (costituita da archeologhe e guide turistiche autorizzate 59), grazie ai finanziamenti dell'Unione Europea FESR - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - Friuli Venezia Giulia POR 2007-2013, al Ministero per lo Sviluppo Economico, alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. È un'iniziativa, che non ha finalità di ricerca, ma è dedicata in particolare al

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Per maggiori informazioni: http://www.archeocamp.it (consultato il 14 ottobre 2012)

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Per maggiori informazioni: http://www.archeofriuli.it (consultato il 14 ottobre 2012)

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turismo e alla formazione dei ragazzi delle scuole e degli adulti, e si propone di esplorare attivamente l'antica città romana di Aquileia, sito patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco. Dal sito internet si evince che l'Archeocamp ha un offerta articolata in centri estivi per ragazzi (a tema archeologico), laboratori creativi per bambini e adulti, visite tematiche guidate. Il programma del Centro estivo 2012 è una proposta ricreativa estiva per bambini e ragazzi. Si pone obiettivi educativi di carattere archeologico, legati alle vicende dell’Antica Aquileia, e vuole stimolare interesse e curiosità dei ragazzi attraverso giochi di gruppo, attività e tecniche di scavo. Il centro estivo ha durata di 4 settimane, l'edizione del 2012 ha avuto luogo dal 18 giugno al 13 luglio, i ragazzi hanno la possibilità di scegliere a quante settimane partecipare: possono prendere parte anche solo per 1 settimana (al costo di 80 euro), 2 settimane (al costo di 150 euro), 3 settimane (al costo di 200 euro), 4 settimane (al costo di 250 euro). La quota per il pranzo (facoltativo) è di 5 euro al giorno. L'attività si è svolta dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 13.00, l'offerta specifca riguardante l'archeologia è stata articolata in due appuntamenti settimanali così organizzati: una mattinata dedicata all’attività di “Scavo Simulato” per aiutare i ragazzi ad avvicinarsi concretamente al lavoro dell’archeologo e un’altra mattinata “Ricostruiamo l’antica Aquileia” svoltasi tra le sale e le gallerie lapidarie del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, dove i ragazzi, attraverso una caccia al tesoro, hanno scoperto i reperti archeologici collegati ai diversi siti, al ritorno in campeggio hanno ricostruito il plastico. Nell'attività sono previste visite guidate oltre che al Museo Archeologico, citato qui su, anche alla Basilica ed in altri luoghi d'interesse storico-archeologico. Le offerte rivolte alle scuole sono così suddivise: i 3 giorni di Archeologia, i mini-corsi archeologia, l'aspirante Archeologo, le visite guidate. I 3 giorni di archeologia è una gita che si svolge nei mesi di maggio, giugno e settembre, con soggiorno di 3 gg. e 2 notti presso il Camping Aquileia (i ragazzi alloggiati in case mobili da 4/5 posti, e gli insegnanti in camere doppie), a cui è abbinato un percorso conoscitivo nel mondo dell'archeologia e dell'antica Aquileia. I costi giornalieri sono: per la pensione completa con servizio catering 38,50 euro, si ha però la possibilità di scegliere anche la pensione completa con invece servizio ristorante a 47,00 euro; in tale quota è compreso: il vitto, la biancheria da letto e gli asciugamani, e i consumi elettrici. I costi per le visite e i laboratori sono a parte. Il programma è così composto: I° giornata: “Archeologo per un giorno”, II° giornata: “Ricostruiamo l'Antica Aquileia!”, III° giornata: “L'artigianato in Aquileia Antica: l'Arte del Mosaico e della Ceramica”. Le giornate sono organizzate in modo da avere la mattinata impegnata per le visite guidate come quella al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia il I°giorno, quella alle aree pubbliche e private di Aquileia (Foro, Porto, Domus) il II°giorno, e quella ai mosaici della Basilica in III° giorno, con a seguire caccia al tesoro. Per il pomeriggio, invece, sono previsti laboratori didattici: I° giorno laboratorio dedicato alla metodologia archeologica, II° giorno laboratorio di ricostruzione del plastico dell’antica area portuale di Aquileia, III° giorno laboratorio durante il quale viene riprodotta una lucerna romana secondo l’antica tecnica a matrice. Il costo complessivo di tali visite e attività è di 35 euro a ragazzo. Si possono scegliere anche le singole proposte elencate, il costo è di 13 euro a partecipante per ogni proposta. La cifra comprende la progettazione e l’allestimento delle attività, la retribuzione degli operatori e il costo dei materiali. Su richiesta l'Archeocamp organizza una visita guidata a Grado (GO) e una gita naturalistica in laguna, con guida naturalistica, in sostituzione di una delle tre attività proposte.

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I Mini-Corsi di Archeologia sono indirizzati a scuole e gruppi che desiderino avvicinarsi al mondo dell'archeologia romana durante il loro soggiorno ad Aquileia. Hanno una durata di circa 1 ora e mezza ognuno, prevedono una prima parte introduttiva di approfondimento teorico e, successivamente, un'esperienza pratica a scelta tra diverse tematiche. Quali ad esempio: C’È DOMUS E DOMUS: abitare nel mondo romano, VITA IN VILLA: una giornata in una villa rustica romana, NON SOLO CARTA: la comunicazione a Roma e il mestiere dell’epigrafsta, FIAT LUX! Illuminazione e lucerne nel mondo romano, riproduzione con l’argilla, SPQR - ARRIVANO I SOLDATI! Generali e soldati nell’esercito romano, TUTTE LE STRADE PORTANO A... Itinerari e strade della Venetia romana. I costi per i mini corsi sono: la quota individuale di partecipazione è di 10 euro, per gruppi numerosi minimo di 20 persone, è di 7 euro a persona. La proposta denominata Aspirante Archeologo consiste in piccoli scavi didattici in simulazione, lavaggio, siglatura e classifcazione dei reperti, documentazione fotografca, e ogni partecipante avrà in omaggio il kit dell’aspirante archeologo. Il laboratorio ha una durata di circa 90 minuti, prevede una breve spiegazione dei concetti-base dello scavo archeologico moderno ed è strutturato in piccoli gruppi di lavoro. L'Archeocamp consiglia di fare almeno 2 laboratori per gruppo. La quota individuale di partecipazione è di 13 euro. L'offerta gruppi numerosi (min. 20 persone) è di 9 euro per persona. Le visite guidate, effettuate dalle guide turistiche regionali autorizzate, hanno luogo nell’area di scavi archeologici dell’antico porto fuviale, nel foro romano, negli oratori, al Museo Archeologico Nazionale. I costi sono: per mezza giornata (fno a 3 ore), gruppo fno a 30 persone 110 euro, mezza giornata (fno a 3 ore) da 30 a 55 persone 125 euro, giornata intera 170 euro (fno a 30 persone), giornata intera 195 euro (da 30 a 55 persone). Per gli adulti l'offerta è così strutturata: visita Taberna Romana, visite tematiche guidate, laboratori manuali, weekend archeologico. La visita alla Taberna Romana consiste in una visita alla vicina Azienda Agricola Ca' Tullio60. Questa è una grande e moderna azienda agricola, nella cui area sono stati trovati dei reperti romani, a seguito di ciò l'Azienda ha ricostruito una tipica "taberna" romana, a disposizione degli ospiti per visite e degustazioni di vini (doc Aquileia e doc Colli Orientali) e prodotti tipici. È un esperienza che permette di rivivere momenti tipici della vita quotidiana al tempo dei Romani, dalla raccolta delle uve fno alla conservazione del vino, dalle chiacchiere nella taberna egregiamente ricostruita alla lettura di alcuni brani dei poeti romani più conosciuti. I clienti del Camping Aquileia possono usufruire, muniti di tessera consegnata all'arrivo, della visita gratuita, dove sarà possibile acquistare confezioni di vino. La visita è programmata da aprile a settembre, ogni martedì dalle 11.30 alle 12.30 e giovedì dalle 17.00 alle 18.00. Le proposte di visite tematiche guidate consistono in itinerari turistico-culturali articolati tra musei e siti archeologici della regione. Gli itinerari proposti sono i seguenti: Tessere di storia (dall’arte del mosaico antico di Aquileia a Grado alla Scuola Mosaicisti di Spilimbergo), Sulla via Annia (Un’antica via romana tra Aquileia e Concordia Sagittaria), Aquileia come acqua (Gli antichi e il loro rapporto con l’acqua nella X Regio tra Aquileia, Grado, Concordia Sagittaria e Oderzo), Alle radici di un Patriarcato (La storia del Cristianesimo delle Origini e del Patriarcato del Friuli tra Aquileia, Grado e Udine). I costi vanno da 125 euro per mezza giornata (fno a 30 persone), 145 euro per mezza giornata (per gruppi superiori alle 30 persone), 200 euro per la giornata intera (fno a 30 persone), 220 euro per la giornata intera (per gruppi 60

Per maggiori informazioni: http://catullio.it (consultato il 14 ottobre 2012)

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superiori alle 30 persone). La mezza giornata ha un percorso di 3 ore, per la giornata intera invece in percorso ha una durata di 6 ore. I laboratori manuali organizzati dall'Archeocamp permettono di sperimentare per conoscere le tecniche raffnate dell'artigianato antico: "Fiat lux" consiste nella produzione di una lucerna romana secondo l’antica tecnica a matrice, “Creta che crea” nella sperimentazione dell’artigianato ceramico, “Fili di storia” nell'arte della tessitura, “Ori e tesori” nella lavorazione dei metalli. La durata dei laboratori è di circa due ore, i partecipanti devo essere un minimo di 10, il costo è di 12 euro pro capite. Sempre per adulti è la proposta del weekend archeologico, il quale consiste in un fne settimana dedicato agli appassionati di archeologia, con un soggiorno di 2 giorni/1 notte presso il Camping Aquileia. L'offerta comprende l'alloggio in camere doppie o unità abitative a 4 posti letto, il vitto. Il costo per i 2 giorni è di 65 euro, in cui però non sono compresi le attività (50 euro a persona), affnché il weekend possa essere effettuato si deve raggiungere la decina di partecipanti. Il programma è così strutturato: sabato mattina un percorso guidato “Alla scoperta di Aquileia romana”, nel pomeriggio una escursione in motonave “Dal fume alla laguna - un mosaico di nicchie ecologiche”, la domenica mattina percorso guidato “Alla scoperta di Aquileia paleocristiana”, il pomeriggio introduzione alla storia vitivinicola aquileiese e degustazione di vini locali in una Taberna romana Pucinum – il vino della X Regio. Il sito del Mibac, l'8 marzo ha pubblicato la news dell'evento CAMPUS ARCHEOLOGICO PER VOLONTARI AD AQUILEIA svoltosi dal 16 al 20 aprile 2012, in coincidenza con la Settimana della Cultura, promosso dalla Società Friulana di Archeologia Onlus (nata nel 1989 è molto attiva sia per le attività formative che per le attività di scavo e ricerca), in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia, rivolto non solo a volontari ma anche ai ragazzi delle scuole secondarie. L’attività proposta ha compreso interventi di pulizia, disegno e rilievo in un’area archeologica che la Soprintendenza ritiene di rendere fruibile. Il campus ha anche una sessione autunnale (settembre-ottobre). L'offerta dell'ArcheoCamp di centri estivi ricreativi a tema archeologia sembra interessante anche per l'idea progettuale da realizzare a Grumentum, in quanto potrebbe essere attivato sul territorio un servizio simile anche per i ragazzi residenti. L'Isola del Lazzaretto Nuovo61 nella Laguna Nord di Venezia, questa è un'area di interesse storico e naturalistico che dopo anni di abbandono è stata recuperata con una serie di restauri. L'Isola è di proprietà del demanio ed è vincolata dal MIBAC, e grazie al programma denominato "Per la rinascita di un'isola", ha avviato una serie di collaborazioni e progetti, con Enti ed Istituzioni, tra i quali in particolare l'Archeoclub d'Italia e l'Archeo Venezia Onlus, con cui dal 1987 organizza campi archeologici estivi, articolati in una serie di attività che fanno dell’isola un laboratorio sede di molte iniziative scientifche, didattiche e di ricerca. In particolare sono organizzati dei campi archeologici dal 1988, che offrono l'occasione di avvicinarsi al mondo dell'archeologia, contribuendo al programma generale di recupero e rinascita dell'isola, mettendo in contatto gli addetti ai lavori con studenti, appassionati di archeologia e anche bambini.

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Per maggiori informazioni: http://www.lazzarettonuovo.com (consultato il 14 ottobre 2012)

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I campi (di lavoro, di restauro e manutenzione, i corsi di formazione, gli stage teorico- pratici) sono realizzati in collaborazione, con l'associazione di volontariato Archeoclub di Venezia 62 e con la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Veneto, le Università di Venezia (Cà Foscari e IUAV) e di Padova, il CIRA - Centro Internazionale Ricerche Archeologiche, l’associazione francese Rempart e l’European Forum of Heritage Associations. L'offerta proposta, è formativa, ma anche di tipo turistico culturale. I campi scuola di archeologia al Lazzaretto Nuovo sono una formula a metà tra apprendimento e lavoro: la vita al campo si svolge alternando l’impegno archeologico strettamente pratico a lezioni di base sulle tecniche e sull’utilizzo dei principali strumenti di scavo e, soprattutto, sulla classifcazione dei principali reperti che emergono, giorno dopo giorno, dallo scavo stesso, quindi ceramica, vetro, monete, ossa di animali”. In aggiunta alle attività teoriche e di scavo, sono previste gite in laguna, a Venezia, a Torcello, a Murano sia a carattere archeologico, sia per svago. È evidente come il campo archeologico sia inserito in un progetto di valorizzazione culturale territoriale più ampio, che grazie anche all’attività di volontariato, è diventato sede di attività di ricerca storica e scientifca.

I programmi previsti per il 2012 sono 7:

1. il progetto “JUNIOR” che si svolge dall'anno 1992, per ragazzi dai 10 ai 15 anni, della durata di 2 settimane. Si è tenuto dall'1 al 14 luglio 2012. È un esperienza di scavo archeologico, con prove pratiche e uso dei principali strumenti archeologici. L'offerta è composta da lezioni teoriche di cui gli argomenti generali sono metodi e tecniche della ricerca archeologica, scavo stratigrafco, studio e classifcazione dei reperti, applicazioni informatiche all’archeologia, cenni sulla storia di Venezia, aspetti naturalistici degli ambienti lagunari; la parte pratica è composta da didattica archeologica sul campo con prove di pulitura e di classifcazione dei reperti e uso dei principali strumenti. Il programma comprende le visite a Venezia e in laguna (Murano, Torcello) con imbarcazioni tradizionali e a scavi archeologici in corso. La quota di partecipazione è di 350 euro a persona.

2. Il Campo Scuola di ARCHEOLOGIA, che si svolge dall’anno 1988, della durata di una settimana, aperto a tutti (studenti, professionisti, appassionati), si è tenuto dal 20 al 26 luglio 2012. Il campo consiste nella partecipazione ad un cantiere archeologico: scavo stratigrafco nell’area dei “Forni” del lazzaretto cinquecentesco. L'offerta è composta da una parte teorica relativa alla storia e organizzazione sanitaria della Serenissima; metodologie e tecniche di ricerca utilizzate nella laguna di Venezia; mensiocronologia; numismatica; ceramologia; e una parte pratica: uso corretto degli strumenti, compilazione delle schede US, osservazione dei processi formativi, individuazione e asporto delle unità stratigrafche, pulitura, classifcazione e siglatura dei reperti, disegno archeologico, rilievi e restituzioni grafche. In programma visite a Venezia e in laguna (Murano, Torcello) con imbarcazioni tradizionali, e a scavi archeologici in corso. La quota di partecipazione è di 350 euro.

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Per maggiori informazioni: http://www.archeove.com (consultato il 14 ottobre 2012)

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3. Il “Progetto RADIX” si è svolto dal 27 luglio al 5 agosto, con durata di 10 giorni. Il campo è riservato a studenti e laureati tirocinanti universitari e a chi ha già frequentato un campo scuola o ha già esperienza in campo archeologico (età minima per poter partecipare 18 anni); è la continuazione dei saggi di scavo stratigrafco nell’area dei “Forni” del lazzaretto cinquecentesco e nell’area del convento medioevale. La quota di partecipazione è di 150 euro.

4. Il quarto tipo di campo proposto è denominato “MATERIALI LAPIDEI” della durata di una settimana, si svolge dall'anno 2009 e si è tenuto dal 7 al 12 agosto 2012. E' un campo di Archeologia sperimentale sulla tematica della pietra d’Istria a Venezia, con cenni storici sulla scuola d’arte dei tajapiera, le principali tecniche di lavorazione della pietra e del marmo, i sistemi di produzione di oggetti usati in architettura e nella vita quotidiana. L'offerta è composta, da una parte teorica consistente nella spiegazione degli attrezzi, strumenti, tecniche e materiali; l'analisi e osservazione delle tracce degli utensili; lo studio del degrado e considerazioni sulla conservazione e il restauro dei materiali lapidei; da una parte pratica consistente in dimostrazioni in una bottega artigianale tradizionale dei vari sistemi di lavorazione a Venezia; interventi di restauro su alcuni manufatti in pietra. Nell'offerta sono contemplate le visite guidate ad un’isola di pietra (San Michele) e alla ricerca delle sculture “erratiche” sparse nel centro storico veneziano. È corso riconosciuto dallo IUAV di Venezia ai fni del conseguimento dei crediti formativi universitari (2 CFU). La quota è di 350 euro a persona.

5. Il campo “METALLURGIA” si svolge dal 2004, si è tenuto dal 14 al 19 agosto. È un campo di Archeologia sperimentale

sulle

principali

tecniche

di

lavorazione

del

ferro

e

del

bronzo,

specifcamente

sull'Archeometallurgia, cioè lo studio delle tecniche di produzione di oggetti usati in architettura e nella cantieristica. È diviso in parte teorica relativa alle lavorazioni plastiche ed i trattamenti di fnitura, l’apporto delle analisi metallurgiche e l’osservazione delle tracce degli utensili, lo studio del degrado e considerazioni sulla conservazione dei materiali metallici; e in una parte pratica costituita da dimostrazioni dei vari sistemi di lavorazione “a caldo” utilizzando una forgia tradizionale. Sono previste visite guidate al Museo Storico Navale e all’Armeria di Palazzo Ducale. È riconosciuto dallo IUAV di Venezia, ai fni del conseguimento dei crediti formativi universitari (2 CFU). La quota è di 350 euro a persona.

6. Il workshop “TECNICHE PITTORICHE” si svolge dall’anno 2001 si è tenuto dal 21 al 26 agosto. É un campo di Archeologia sperimentale, sulla conoscenza delle tecniche pittoriche dal XIII secolo ad oggi, con particolare riferimento alle tecniche dell’affresco e della pittura murale. Il corso è finalizzato al recupero delle scritte e dei disegni presenti lungo le pareti dell'edificio cinquecentesco Tezon Grande. L' offerta è composta da una parte teorica sulla storia del colore, origini e terminologie; e una parte pratica con attività di laboratorio sullo studio e preparazione delle “mestiche” per i colori naturali (pigmenti); realizzazione con le tecniche dei Maestri veneziani del Cinquecento, con prove di colore; dimostrazione ed esperienza della tecnica dell’affresco e dello strappo; laboratorio del restauro delle scritte e dei disegni; metodologie d’intervento, pulitura e consolidamento. Sono in programma visite guidate a Burano e Torcello con imbarcazione tradizionale. È riconosciuto dallo IUAV di Venezia63, ai fni del conseguimento dei crediti formativi universitari (2 CFU). La quota è di 350 euro a persona. Il sito del Lazzaretto Nuovo propone un approfondimento sul numero della rivista ArcheoVenezia dedicato: "Archeologia sperimentale e restauro" 64. 63

Per maggiori informazioni del workshop dello IUAV presso il Lazzeretto Nuovo visitare la seguente pagina web: http://www.iuav.it/Didattica1/workshop-e/2012/Workshop-e/index.htm (consultato il 14 ottobre 2012) 64 Per maggiori informazioni: http://www.archeove.com/pubblicazioni (consultato il 14 ottobre 2012)

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7. Il campo “ARCHEOLOGIA SUBACQUEA”65, nel 2012 alla prima edizione, della durata di 12 giorni, si è svolto dall'1 al 12 settembre. È un progetto di cooperazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto per la conoscenza del patrimonio storico-archeologico della Laguna e del Mare di Venezia. Ha la forma di un corso di formazione in metodologie e tecniche, è stato condotto da esperti e docenti universitari, è rivolto a studenti o laureati in Archeologia o in Scienze Geologiche e ad OTS ed OTAS già in possesso di brevetto subacqueo, ed è fnalizzato alla formazione di operatori subacquei che intendano collaborare nelle attività di tutela del patrimonio nazionale subacqueo. L'offerta formativa è suddivisa in una parte teorica sulle tecniche e metodologie del rilievo subacqueo, archeologia e architettura navali, geoarcheologia, gestione e sicurezza nei cantieri subacquei, sistemi floguidati a controllo remoto, problemi di restauro e conservazione dei relitti, tutela e valorizzazione; e in una parte pratica sulle moderne tecnologie di indagine subacquea, scansioni, elaborazioni batimetriche, posizionamento georeferenziato degli elementi di un relitto, rilievi, ricostruzioni in 3D con attività di laboratorio. Ha un costo di 1600 euro a persona. A tutti i partecipanti delle attività formative qui sopra elencate, è richiesta l’iscrizione all’Archeoclub o ad un'altra associazione archeologica. Gli iscritti sono ospitati nelle strutture residenziali presenti sull'Isola del Lazzaretto Nuovo, le quote dei campi comprendono il vitto, l'alloggio, le attività, gli strumenti e materiali didattici, sono esclusi solo i trasporti. Al termine di ciascun campo viene rilasciato un attestato di frequenza.

SUMMER SCHOOL Le Summer School promosse da vari enti e associazioni in ambito archeologico. Le informazioni sono state acquisite dai bandi scaricabili dai siti web informativi delle varie iniziative.

La Summer School Selinunte 2012 “LET'S BUILD!” 66 promossa dall'Associazione Italiana di Architettura e Critica_presS/Tfactory, realizzata con i partner istituzionali: CAM-Campus Archeologico Museale, la Regione Sicilia (Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa Vincenzo Tusa e delle aree archeologiche di Selinunte, Campobello di Mazara e dei Comuni limitrof, la Città di Castelvetrano e Selinunte, l'Ordine degli Architetti Pianifcatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Trapani). La Summer School, rivolta (per un minimo di 20 partecipanti e un massimo di 60) a studenti e laureati in architettura o in ambiti attinenti al tema, è giunta alla sua III° edizione. Della durata di 7 giorni, si è svolta dal 30 settembre al 7 ottobre 2012, presso il CAM di Selinunte in prossimità del Parco Archeologico di Marinella di Selinunte Castelvetrano (TP). Rispetto le due edizioni precedenti, è stato proposto un nuovo approccio, volto alla realizzazione di prototipi per valorizzare concretamente il territorio siciliano. È stato costruito un gridshell67 (cioè una struttura leggera in legno) di circa 70 mq e alcuni oggetti di design pensati per il Parco Archeologico di Selinunte.

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http://www.lazza rettonuovo.com/images/stories/AVrestauro10.pdf (consultato il 14 ottobre 2012) Per maggiori informazioni esiste un sito web specifco: www.archeologiasubacquea.com (consultato il 14 ottobre 2012)

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Per maggiori informazioni: http://presstletter.com/2012/09/summer-school-selinunte-2012_programma-delle-attivita/ (consultato il 14 ottobre 2012)

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Per vedere cosa è stato realizzato, basta collegarsi al sito www.gridshell.it o al sito www.cmmkm.com (consultato il 14 ottobre 2012)

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La Summer School 2012 è stata articolata in sei distinti workshop: progettazione parametrica, progettazione e realizzazione di plastici in scala, costruzione della gridshell, fotografa e documentazione stop motion, progettazione marble design, progettazione design a complemento della gridshell, oltre alle attività pratiche, nell'offerta formativa sono state previste conferenze e seminari di architetti e esperti. Il costo d'iscrizione è di 300 Euro a partecipante, più 50 euro di iscrizione all’AIAC, Associazione Italiana di Architettura e Critica, per un totale di 350 Euro. È compreso: il vitto e l’alloggio per l’intera durata della Summer School, il materiale informativo preliminare necessario allo svolgimento delle giornate di lavoro, non sono invece compresi i costi per gli spostamenti. Alla fne del workshop è rilasciato un attestato di partecipazione. Altra iniziativa siciliana è la Summer School in Archeologia e Storia68 presso Castel di Lega, Ferla (SR) anche questa della durata di 2 settimane si è svolta dal 30 Luglio al 13 Agosto 2012, organizzata dal Centro Studio Ibleo (Onlus) e da Comune di Ferla. Come possiamo leggere dal bando: la Summer School è aperta (per un numero massimo di 35 partecipanti) a studenti, laureati, specializzandi, dottorandi dei vari indirizzi archeologici/storico-artistici/architettonici, Accademia di Belle Arti, CNR, agli operatori delle Soprintendenze e dei Musei, a tutti i professionisti e appassionati impegnati nello studio e nella gestione del territorio, sia italiani che stranieri, con l'obiettivo di formare sul campo o aggiornare nel settore delle metodologie archeologiche e delle scienze storiche riguardanti i beni culturali. Il coinvolgimento diretto degli allievi è previsto per tutte le fasi del percorso: ricerca sul campo, raccolta dati, conservazione e catalogazione dei materiali. L'offerta formativa è composta da attività pratiche e di laboratorio, da lezioni frontali e visite guidate da esperti nei settori e dei luoghi, per un totale di 56 ore. Nello specifco il corso è ripartito in: 8 ore di lezioni teoriche in uno dei seguenti corsi proposti: Archeologia, Storia e Antropologia, Rilievo Architettonico, Geologia e Scienze Naturali; 2 escursioni in siti archeologici (8 ore); attività pratica (40 ore) dove verranno applicate le metodologie della ricerca archeologica e di rilievo architettonico sul sito medievale del Castello di Lega a Ferla. La quota d'iscrizione intera è di 620,00 euro ed include il vitto e l'alloggio per 15 giorni, il materiale tecnico da utilizzare durate i rilievi, le lezioni audio-visive, e l'ingresso alle aree da visitare. È possibile, anche iscriversi con una quota ridotta di 325,00 euro che include lezioni audio-visive, ingresso alle aree da visitare, più il pernottamento (vitto e alloggio) per 15 giorni. Alla fne del workshop è rilasciato un attestato di partecipazione. L'International Summer School on Virtual Archeology 69 promossa dall'Università degli Studi di Siena – Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti sede di Grosseto è rivolta (da un minimo di 15 a un massimo di 30 partecipanti) ai laureati in Lettere indirizzo Archeologico e materie affni, Ingegneria, Informatica, Architettura, svolto dal 10 al 15 settembre 2012. Il corso ha una durata totale di 40 ore, è gestito con il sostegno del Consiglio Nazionale delle Ricerche, alla fne del workshop è ovviamente rilasciato un attestato di partecipazione. Gli obiettivi del corso sono: introdurre i partecipanti ad una conoscenza delle metodologie e delle tecnologie avanzate per la raccolta, la documentazione, la

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Per maggiori informazioni: http://www.centrostudioibleo.it/index.php/bandi/99-summer-school-in-archeologia-e-storia- (consultato il 14 ottobre 2012)

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Per maggiori informazioni: http://www.unisi.it/didattica/post-laurea/summer-schools/archeologia-virtuale-metodi-strumenti-applicazioni (consultato il 14 ottobre 2012)

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comunicazione e la valorizzazione dei beni culturali, dall'acquisizione dei dati di scavo a quelli bibliografci, per rielaborare modelli ideali di ambienti produttivi romani. L'offerta formativa è composta da lezioni frontali e sessioni di lavoro sui dati raccolti allo scopo di esercitarsi direttamente alla realizzazione di un progetto di allestimento di un museo archeologico virtuale. L'importo totale è di 400 euro. Nel 2012 l'Università di Siena ha proposto anche altre 4 Summer School70 a tema archeologico: •

Playing Identities. Acting, the Self and Society

Fontana Ranuccio (Central Italy) Archaeo-Palaeontological International Field School. Lower Palaeolithic Excavations

Middle Bronze Age Archaeology Field School in the Tuscan hills, between art and nature

Nuove prospettive sull'insegnamento delle materie classiche nella scuola.

La Summer School in Archeologia Preventiva71 di Grumento Nova (PZ) organizzata dall’Università degli Studi di Verona - Dipartimento di Tempo Spazio Immagine Società, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, e dal Comune di Grumento Nova (PZ). L’attività della durata di 6 giorni, si è svolta dal 22 al 27 luglio 2012, per un totale di 50 ore di lezioni teoriche, applicazione pratica e visite di studio, tenute da docenti universitari e professionisti. Il corso è rivolto a studenti di Archeologia, Architettura, Ingegneria, ai laureati, specializzandi e dottorandi, a operatori dei Beni Culturali e del settore edilizio, con l'obiettivo di formare professionisti in grado di affrontare le procedure richieste negli interventi di archeologia preventiva e valutazione del rischio archeologico. Affronta le seguenti tematiche: legislazione dei Beni Culturali e valutazione del rischio archeologico, edilizia e archeologia: problema e risorsa, tecniche di prospezione: magnetometria, geo-radar, resistività del suolo, Geotecnologie per l’archeologia preventiva, Ricognizione di superfcie e analisi di foto aeree, creazione e gestione di cartografa archeologica in ambiente GIS, storia e archeologia della Basilicata. Il costo del corso è di 300 euro comprensivo d’alloggio presso una struttura messa a disposizione dal Comune di Grumento Nova. Tale quota non include il vitto e le spese di viaggio. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione da parte dell'Università degli Studi di Verona per un totale di 50 ore di attività didattica. Tale iniziativa di Summer School in Archeologia Preventiva fa parte di un progetto più ampio dell'Università degli Studi di Verona denominato “Progetto Grumentum”72 il quale dal 2005 in poi con una serie di interventi di scavo e restauro, ha impresso rinnovato vigore e sistematicità alla ricerca nell’antica città romana di Grumento, contribuendo in particolare alla defnizione planimetrica e stratigrafca dell’area del foro.

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Per maggiori informazioni: http://www.unisi.it/didattica/summer-school (consultato il 14 ottobre 2012)

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Per maggiori informazioni: http://profs.lettere.univr.it/progettogrumentum/sez/summer.html (consultato il 14 ottobre 2012)

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Per aver ulteriori informazioni rispetto le attività del progetto visitare la pagina web specifca: http://profs.lettere.univr.it/progettogrumentum/index.html (consultato il 14 ottobre 2012)

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La Summer School in Rilievo e Modellazione 3D73 tenutasi a Paestum (SA) dal 3 al 10 giugno 2012, organizzata dalla 3DOM della Fondazione Bruno Kesserl e dall'Università degli Studi di Salerno, in partenariato con la Sopraintendenza Archeologica per le provincie di Salerno, Avellino, Benevento, Caserta e il Museo Nazionale di Paestum, patrocinata dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno, dal Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale (DISPAC), Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Salerno, dal Dottorato Internazionale in “Architecture and urban phenomenology” dell’Università della Basilicata e dalla Fondazione Paestum. Il corso fornisce l’opportunità a laureati, dottorandi e professionisti nel settore del rilievo e dei beni culturali di approfondire la conoscenza delle metodologie e tecnologie utilizzate per rilevare e documentare in 3D oggetti archeologici, strutture architettoniche e siti culturali. L'offerta formativa è composta da lezioni teoriche sulle nozioni base di fotogrammetria, scansione laser 3D, restituzione di modelli digitali foto-realistici nonché le metodologie del rilievo, con l'obiettivo d'analisi pratica e valutazione critica del rilievo 3D “reality-based” fnalizzato alla documentazione metrica, conservazione, restauro e valorizzazione del patrimonio culturale. Inizialmente vengono presentati ed analizzati strumenti, sensori e software, diversi casi di studio signifcativi per la discussione dello stato dell’arte delle metodologie di rilievo e modellazione 3D. Nelle successive giornate i partecipanti sono divisi in gruppi di lavoro (4-5 persone a gruppo con 2-3 tutor) per occuparsi dell’acquisizioni digitale, rappresentazione e modellazione 3D di manufatti e complessi monumentali nel sito di Paestum. Ciascun gruppo progetta il rilievo, raccoglie dati con foto-camere, droni, laser scanner e GNSS ed infne li elabora con software ad-hoc forniti all’inizio corso. A fne corso è prevista la presentazione dei lavori dei gruppi al fne di mostrare e discutere i risultati ottenuti presso il Museo Nazionale di Paestum. La quota di registrazione per la partecipazione alla Summer School è di 500 Euro ed include: partecipazione all’evento, ingressi al sito archeologico, trasporti in sito, hotel (pensione completa), welcome party, materiale del corso. La location della Summer School è l'Hotel Villa Rita di Paestum. I partecipanti vengono alloggiati in camere doppie o triple, con pensione completa. Il processamento dei dati rilevati nell’area archeologica è effettuato nelle sale della villa adibite a laboratorio. La prima giornata di lezioni teoriche si tiene presso l’Università di Salerno (Campus di Fisciano). La Facoltà di Lettere e Filosofa dell'Università degli Studi di Sassari, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Sant'Antioco, ha organizzato una Summer School di Archeologia Fenicia e Punica 74 della durata di 2 settimane che ha avuto luogo a Sant'Antioco dal 23 giugno al 7 luglio 2012. Come si può leggere dal bando scaricabile al sito web: la Summer School, è aperta a tutti i diplomati della Scuola Secondaria per un massimo di 20 posti per la formazione dei giovani archeologi. Il programma prevede la partecipazione agli scavi archeologici, un ciclo di lezioni teoriche tenute da docenti presso le Università italiane, una serie di visite guidate a siti archeologici e a musei del circondario. La Summer School si inserisce nei lavori di scavo (giunti alla VII° edizione) previsti dal 16 giugno al 26 luglio a Sant'Antioco e a Carbonia (Cagliari), promossi dalla Facoltà di Lettere e Filosofa e dal Dipartimento di Storia dell'Università di Sassari, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica per le Province di Cagliari e Oristano e svolti in concessione da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. 73

Per maggiori informazioni: http://www.unisa.it/uploads/7230/summerschool_paestum2012.pdf (consultato il 14 ottobre 2012)

74

Per maggiori informazioni: http://www.lefweb.uniss.it/index.php?sez=5&arg=7&txt=1&son=0 (consultato il 14 ottobre 2012)

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Gli studenti provengono dalle Università italiane di Bologna, Cagliari, Sassari, Roma (La Sapienza) e Viterbo, e straniere di Alicante e di Sevilla (Spagna), i quali, la mattina sono impegnati ad effettuare indagini di scavo sul territorio e nel pomeriggio seguono lezioni frontali in aula, oltre ad effettuare visite guidate presso le aree e i Musei archeologici del territorio. La Summer School quest'anno si è avvalsa del contributo del Rotary Club 2080 di Carbonia e Sant'Antioco e della LUTEC - Università della Terza Età di Carbonia. La quota di partecipazione è di 700 euro e sono a carico dei partecipanti anche il vitto e l'alloggio. La partecipazione alla Summer School permette di ottenere 10 crediti formativi universitari, per i quali, al termine, viene rilasciato un attestato di frequenza 75. L'Università degli Studi di Sassari (Cattedra di Archeologia Medievale)76 - Dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione, in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna (Centro Regionale di Programmazione), il Comune di Bosa (OR) e la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le provincie di Sassari e Nuoro, ha organizzato a Bosa la Summer School on Technologies And Archaeometry For Post-Classical Archaeology77, tenutasi dal 30 luglio al 18 agosto 2012. Le attività della scuola, svolte presso il complesso monumentale dei Cappuccini, consistono in un ciclo di lezioni frontali tenute da docenti di fama internazionale. I temi trattati sono: la documentazione digitale dei monumenti, l'archeologia dell'architettura, le potenzialità delle analisi di chimica organica e inorganica applicate ai materiali e ai siti archeologici, le tecniche mediate dalle Scienze della Terra in Archeologia, l'informatica e i Beni Archeologici nella gestione di siti e scavi stratigrafci complessi. Il case study attorno al quale si è sviluppata la Summer School è il Castello di Serravalle, oggetto di alcune campagne di scavo. Durante i laboratori pomeridiani si è proceduto all'analisi di dettaglio delle classi ceramiche, con una particolare attenzione al contesto di rinvenimento, alle associazioni dei reperti e al loro legame con la stratifcazione archeologica. La scuola articolata in 3 settimane di corso per un numero massimo di 15 allievi, unico requisito richiesto è quello di avere comprovata esperienza di laboratorio universitario di studio su reperti e ceramiche medievali. L'iscrizione alla Scuola, il vitto e l'alloggio sono gratuiti. A tutti i partecipanti è rilasciato, al termine della scuola, un attestato che certifca la partecipazione alle attività. La Summer School “Il GIS e l'Archeologia: applicazioni sul campo” 78, tenutasi in località San Teodoro Comune di Marsala (TP) dal 3 al 30 giugno 2012, destinata a tutti gli studenti laureati, laureandi, studenti di scuole di specializzazione in archeologia, specializzati e dottorati, è organizzata dalla Parapos Società Cooperativa, con il sostegno della Regione Sicilia (Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Trapani). Il progetto, sotto la direzione scientifca della Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, nasce dalla volontà di far vivere ai partecipanti la realtà di un cantiere di ricerca e di scoprire i presupposti principali dell'attività svolta dall’archeologo con attenzione particolare alle nuove tecnologie informatiche applicate all’archeologia.

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Bando scaricabile al seguente link: http://www.lefweb.uniss.it/download/public/news/fles/752_summer_school_di_archeologia_feniciopunica_2011.pdf (consultato il 14 ottobre 2012) 76 Maggiori informazioni: http://archeomedievale.uniss.it (consultato il 14 ottobre 2012) 77

Bando scaricabile al seguente link: http://archeomedievale.uniss.it/Bando%20Bosa%20Summer%20School%202012.pdf (consultato il 14 ottobre 2012)

78

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: http://www.regione.sicilia.it/bbccaa/soprintp/SBCA_Trapani/campo_S_Teodoro/paropos.html (consultato il 14 ottobre 2012)

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Il corso sull’uso del software GIS applicato all'archeologia, ha l'obiettivo di fornire le conoscenze fondamentali sui Sistemi Informativi Territoriali ed il loro ambito di applicazione, sia in contesti di scavo che di ricognizioni areali. La Summer School è stata articolata in 2 turni di 10 giornate ciascuno, per un totale di 15 allievi e di 80 ore a turno. L'offerta formativa è composta da lezioni sia pratiche che teoriche tenute da docenti e archeologi professionisti, l'attività non si è svolta nei week end ma per gli studenti sono state previste attività alternative quali ad esempio un giro in canoa (offerte dalla Pàropos Soc. Coop.), visite guidate a Mozia e nelle aree archeologiche della vicina Marsala, alle cantine cittadine (che per l'occasione offriranno la degustazione gratuita dei loro prodotti). La quota di partecipazione per ogni turno (2 settimane) é di 380.00 euro per il pacchetto completo, di 280.00 euro per chi non desideri usufruire di vitto ed alloggio. La quota di partecipazione comprende: il vitto e l'alloggio, i trasferimenti con automezzi al sito, l'assicurazione contro gli infortuni, l'attività didattica, visite guidate a Marsala e Mozia, escursioni in canoa nello Stagnone con istruttore, attestato di partecipazione al Campo Scuola, dispense didattiche, rilascio crediti formativi. La I° Summer School of 3D Acquisition, Modeling and Visualization 79 a Otranto (LE) tenutasi dal 10 al 22 settembre 2012 organizzata dal CASPUR (Consorzio interuniversitario per le Applicazioni di Supercalcolo Per Università e Ricerca) di Roma, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Pianifcazione Territoriale dell’Università di Bologna, il Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi”, con la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici e la Scuola Superiore ISUFI dell’Università del Salento, con il supporto dei Comuni di Otranto e Cavallino e della Provincia di Lecce, presso il Laboratorio 3D LAB (Laboratorio per l’acquisizione digitale, ricostruzione tridimensionale e rappresentazione virtuale Beni Culturali e Ambientali) del CASPUR. Ha l'obiettivo di formare competenze altamente specialistiche nel campo delle tecnologie digitali 2D e 3D applicate ai Beni Culturali e Ambientali e al settore biomedico. Questa prima edizione è riservata ad un minimo di 15 ed ad un massimo di 25 partecipanti (laureati, dottorandi, ricercatori, tecnici e liberi professionisti) di differenti discipline con esperienza nel settore trattato. Le lezioni teorico-pratiche e le esercitazioni, hanno consentito di utilizzare strumenti di acquisizione ed elaborazione tridimensionale di ultima generazione, tenute da docenti ed esperti di fama internazionale, per una durata complessiva di 92 ore. A tutti i partecipanti, che avranno regolarmente frequentato le lezioni teorico-pratiche e superato la verifca fnale, sarà rilasciato un attestato di frequenza. La quota di partecipazione alla Scuola è di Euro 800,00 per ogni partecipante, da tale quota sono esclusi il vitto e l'alloggio.

79

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: http://3dlab.caspur.it/ (consultato il 14 ottobre 2012)

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La società Arkeos s.c. (Servizi Integrati per i Beni culturali) ha organizzato, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna e i Comuni di Pietraperzia e Villarosa, la I° Summer School Internazionale 2012 “Archeologia e preistoria negli Erei”80, presso Villarosa (EN). L'Arkeos ha dato la possibilità a studenti universitari e ad appassionati di partecipare alle indagini archeologiche condotte in due insediamenti di età preistorica della Sicilia centrale. I partecipanti hanno la possibilità di apprendere e perfezionare le più recenti tecniche di scavo stratigrafco e di rilievo diretto e strumentale, oltre a partecipare alle attività di laboratorio di catalogazione, documentazione e informatizzazione dei materiali antropici di età preistorica e di tutti i dati ottenuti nel corso degli scavi. Nel corso della Summer School, inoltre, oltre le attività di scavo e laboratorio è possibile assistere ad una serie di lezioni e conferenze tenute da esperti ed importanti archeologi. La Summer School è realizzata all'interno della III° e la IV° Campagna di indagini archeologiche: la III° Campagna di indagini archeologiche presso l’insediamento di Case Bastione dal 25 giugno al 04 agosto 2012. Il corso è stata articolato su turni di 2 settimane ognuno. La IV° Campagna di indagini archeologiche presso l’insediamento di Tornambè dal 27 agosto al 06 ottobre 2012, anche qui il corso è stato articolato su turni di due settimane ognuno. Per un massimo di 12 partecipanti per turno, al termine di ogni turno è rilasciato un attestato di partecipazione. È possibile partecipare a più turni consecutivi. La Summer School sarà tenuta in lingua italiana e in inglese; per chi trascorre il fne settimana in loco sono organizzate attività facoltative (cioè visite ai principali siti e musei archeologici della provincia di Enna e della Sicilia). La quota di partecipazione è di 300,00 euro per turno per l'opzione base, è di 600,00 euro per l'opzione full. L’opzione base include: partecipazione a tutte le attività programmate, materiale didattico, non include: costi viaggio, assicurazione anti-infortunio, attrezzatura personale. L’opzione full come la base, include inoltre vitto (I° colazione, pranzo al sacco, cena) e alloggio in adeguate strutture ricettive, trasporti locali 81.

Si citano, inoltre, le associazioni che si occupano di archeologia e tematiche affni alla tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio storico-archeologico.

A livello generale le associazioni che si occupano di archeologia svolgono, attività di ricerca, campagne di scavo, didattica (per scuole, per università, per i soci), viaggi organizzati e visite guidate, manifestazioni e eventi, pubblicazioni. Ogni associazione ha il proprio focus su un tema specifco, scavo, didattica, promozione culturale.

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Maggiori informazioni alla seguente pagina web: http://www.arkeos.eu (consultato il 14 ottobre 2012)

81

Bando scaricabile alla seguente pagina web: http://www.arkeos.eu/4)%20Info_ita.pdf (consultato il 14 ottobre 2012)

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AIAC – Associazione Internazionale di Archeologia Classica82 (nata nel 1945 con sede a Roma) ANA – Associazione Nazionale Archeologi83 (sede a Napoli e a Roma) FEDERARCHEO - Federazione Italiana Associazioni Archeologiche 84 (nata nel 2000 con sede a Udine). Fanno parte di questa federazione le seguenti associazioni: 1. AD QUINTUM, Archeologia del Nord Ovest, Associazione Scientifca e Culturale, 2. ARCHEOCLUB DI VENEZIA “Luigi Conton” Onlus – Venezia 3. ARCHEOCLUB D’ITALIA – Sede di Cupra Marittima (AP) 4. ARCHEOCLUB D’ITALIA – Sede di Montecorvino Rovella (SA) 5. ARCHEOGRUPPO "E. JACOVELLI" onlus – Massafra (TA) 6. ARCHEOTUSCIA -Associazione Archeologica onlus – Viterbo 7. Associazione ARTE e ARCHEOLOGIA – Torino 8. CENTRO STUDI E RICERCHE DI ARCHEOLOGIA, STORIA ED ARTE “ORESTE NARDINI” - Roma 9. CeSMAP – Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica – Pinerolo (TO) 10. CORSAC – Centro Ricerche Studi Alto Canavese – Torino 11. CPSSAE – Centro Polesano di Studi Storici, Archeologici ed Etnografci - Rovigo 12. ETRURIA NOVA onlus – Montalicino (SI) 13. GRUPPI ARCHEOLOGICI D’ITALIA – Roma 14. GRUPPO ARCHEOLOGICO APPENNINO UMBRO MARCHIGIANO “GAAUM” 15. GRUPPO ARCHEOLOGICO AQUARIA – Gallignano (CR) 16. GRUPPO ARCHEOLOGICO DEL CENEDESE (G.A.C.) - Vittorio Veneto (TV) 17. GRUPPO ARCHEOLOGICO DEL CRATI – Torano Castello (CS) 18. GRUPPO ARCHEOLOGICO DI TERRA D’OTRANTO (G.A.T.O.) 19. GRUPPO ARCHEOLOGICO JONICO L. MAGRINI – Montepaone Lido (CZ) 20. GRUPPO ARCHEOLOGICO MILANESE – Milano 21. GRUPPO ARCHEOLOGICO SALERNITANO onlus – Salerno 22. GRUPPO ARCHEOLOGICO “NOUKRIA” di Nocera Umbra (PG) 23. GRUPPO STORICO ARCHEOLOGICO GALLIATESE - Galliate (NO) 24. ISTITUTO ARCHEOLOGICO VALTELLINESE – Teglio (SO) 25. SOCIETÀ ARCHEOLOGICA COMENSE – Como 26. SOCIETA' FRIULANA DI ARCHEOLOGIA onlus - Udine

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FAAV – Federazione delle Associazioni di Archeologia del Veneto 85(con sede a Vicenza) ArcheoSiam – Società Italiana di Archeologia Mediterranea 86 ArcheoSicilia87

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Maggiori informazioni alla seguente pagina web: www.aiac.org (consultato il 14 ottobre 2012)

83

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: www.archeologi.org (consultato il 14 ottobre 2012)

84

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: www.federarcheo.it (consultato il 14 ottobre 2012)

85

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: www.faav.it (consultato il 14 ottobre 2012)

86

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: www.archeosiam.it (consultato il 14 ottobre 2012)

87

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: www.archeosicilia.it (consultato il 14 ottobre 2012)

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In particolare, è importante citare le associazioni che operano in Basilicata perchè potrebbero essere considerate partner preferenziali.

 l'Associazione Finisterre di cui fa parte l'associazione Lucania Archeologica 88 e il Gruppo Archeologico Lucano89 propongono fra le varie attività: lo scavo archeologico sui siti lucani, mostre e iniziative. Anche se in realtà il sito web non è molto aggiornate le news risalgono al 2006!

 Archeoclub Siritide90 è un’associazione aderente all’Archeoclub d’Italia, con sede a Policoro (MT) attiva a livello di promozione, realizza iniziative e eventi culturali, promuove la Mostra del Libro Archeologico (giunta alla V° edizione) e visite guidate nei siti di rilevanza storico-culturale della Basilicata (Musei e Aree archeologiche, Centri Storici, Monumenti antichi).

 Archeoart91 Soc. Coop di Policoro nata nel 1997 è attiva a livello di ricerca, di studi e servizi per i Beni e le Attività Culturali. Svolge anche attività di sorveglianza e scavo archeologico e promozione del turismo culturale, e divulgazione in collaborazione con gli organi regionali del MiBAC, W.W.F., Archeoclub d’Italia, Paleoworking, Welcome Lucania, etc... Realizza convegni e giornate studio, pubblica i progetti realizzati su riviste didattico-scientifche, nazionali ed internazionali. È attiva anche a livello di formazione realizza infatti lezioni frontali e laboratori didatti sperimentali sia per bambini, per ragazzi ma anche per gli adulti.

 Leukanoi è una associazione che opera in Val d'Agri con lo scopo di tutela, valorizzazione, divulgazione del patrimonio storico, archeologico, antropologico ed ambientale. Si occupa di programmazione e realizzazione di attività laboratoriali presso scuole primarie e secondarie; progetti di ricerca e sperimentazione archeologica; promozione e realizzazione di un parco archeologico ambientale92.

Come possiamo leggere dal sito web http://www.archeologi.org, nel 2006 è stata costituita anche l'ANA (Associazione Nazionale Archeologi della Basilicata93 ma mancano informazioni più specifche). Un'iniziativa per ragazzi giunta alla 15° edizione tenutasi a Vaste (LE) è il Festival Internazionale di Archeologia per Ragazzi94, svoltasi dal 6 luglio al 15 luglio 2012, organizzata da CHORA – Studio Archeologico Associato (Studio di Servizi per i Beni Culturali Archeologici Artistici e Storici) di Lecce in collaborazione con TPP-Teatro Pubblico Pugliese, e in partenariato con Regione Puglia, Provincia di Lecce, Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici “Dino Adamesteanu”, Comune di Poggiardo, Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano” di Lecce.

88

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: http://www.associazionefnisterre.it/lucaniarcheologica.htm (consultato il 14 ottobre 2012)

89

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: http://www.associazionefnisterre.it/archeo/gruppoarcheologicolucano.htm (consultato il 14 ottobre 2012)

90

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: http://www.archeoclubsiritide.it (consultato il 14 ottobre 2012)

91

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: www.archeoart.eu (consultato il 14 ottobre 2012)

92

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: http://www.leukanoi.com (consultato il 14 ottobre 2012) didattica.leukanoi@gmail.com 93 Maggiori informazioni alla seguente pagina web: http://www.archeologi.org/web/news.asp?id=108 (consultato il 14 ottobre 2012) 94

Maggiori informazioni alla seguente pagina web: http://www.archeologiaperragazzi.it/wp (consultato il 14 ottobre 2012)

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È una proposta diretta ai giovani (dai 6 ai 16 anni) che unisce conoscenza, avventura, vacanza, divertimento e scoperta della storia, con l'obiettivo di comunicare il bisogno di conoscere e l’impegno a tutelare il patrimonio storico-archeologico. Propone una serie di attività: lezioni teoriche che vanno dall’Archeologia all’Antropologia, laboratori didattici, escursioni nei luoghi di maggiore interesse, rassegna serale di cinema e di teatro. Tutte le attività sono condotte con precisione e rigore scientifco grazie alla presenza di esperti e di archeologi dell’Università del Salento. Ogni anno il Festival coinvolge numerosi ragazzi provenienti da tutta Italia e anche dall’estero (soprattutto dalla Francia grazie alla collaborazione con la rivista Archèo Junior) che alloggiano per tutto il periodo in strutture idonee, messe a disposizione dal Comune ospitante. I partecipanti hanno l’opportunità di partecipare ad un vero scavo archeologico (gli orari sul cantiere si adattano alle esigenze dei piccoli) utilizzando gli strumenti dell’archeologo, imparando a riconoscere la ceramica antica, facendo anche il rilievo archeologico e le foto di scavo. Oltre alle attività sul campo, sono previsti laboratori di archeologia sperimentale, con tecniche di lavorazione dei materiali utilizzati nell’antichità (la pietra, la selce e l’argilla,) dove vengono realizzati strumenti simili a quelli preistorici utilizzati per la caccia e per l’uso domestico, i vasi d’argilla, ecc. Sono previste anche escursioni organizzate su tutto il territorio pugliese consentendo di apprezzare gli aspetti naturalistici e geologici della regione, e di scoprire le bellezze degli importanti parchi archeologici e musei. Durante alcune serate del Festival vengono proposte rassegne di

film all’aperto incentrati sul tema

dell’archeologia, dell’avventura ma anche i cartoni animati di grande successo. Il Festival Internazionale di Archeologia per ragazzi è organizzato in collaborazione con la Rassegna Internazionale del Cinema archeologico di Rovereto – Museo di Rovereto e la rivista Archeologia Viva che organizza proiezioni di flm inediti sul tema dell’archeologia e delle grandi scoperte. Grande coinvolgimento hanno suscitato le iniziative teatrali e musicali svolte durante le precedenti edizioni. Diversi spettacoli sono stati organizzati a Vaste intorno alla capanna dell’età del ferro (realizzata in occasione del 1° Festival Int. di Archeologia). A Lecce nella suggestiva cornice del Teatro romano (con il Teatro Kismet Opera di Bari). A Pisignano, nel Palazzo Baronale (con i Cantieri Teatrali Koreja).

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Diagramma della struttura del CAG

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CAPITOLO 2. STRATEGIE OPERATIVE 2.1 SOTTO-PROGETTI Il funzionamento del sistema Campus è complesso e comprende i settori dell’alta formazione, alloggi e servizi. L'attivazione di nuove dinamiche produttive, dunque, che attraggano attività economiche a seguito della tutela effcace della storia comunitaria, consentirebbe di dare nuovo impulso alla crescita delle imprese zonali. Nello specifco, partendo dagli obiettivi descritti, si individuano di seguito i principali sotto-progetti e gli spazi attrezzati dedicati alla fruizione del complesso in questione: 1. Valorizzazione del patrimonio storico-culturale attraverso: a.

Alta Formazione

b. Valorizzazione/innovazione del Museo Archeologico di Grumentum

2. Destagionalizzazione dei fussi turistici mediante interventi di: a.

Attività ludico/ricreative

b. Creazione di un’offerta turistica di richiamo

3. Realizzazione di un sistema di servizi ben integrato con il territorio di riferimento e complementare alle esigenze formativo/ricettive del Campus, che abbia il proposito di: a.

Creare ospitalità diffusa (Albergo Diffuso)

b. Creare servizi o facilities c.

Ideazione di un prototipo di Smart City

L'esercizio viene regolato mediante accordi di collaborazione tra soggetti diversi, come già avviene nelle forme di ospitalità diffusa.

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ALTA FORMAZIONE Il concept del progetto di Campus Archeologico punta sulla leva tecnologica per il disegno del sistema di offerta didattica. L'ambizione è quella di attrarre fussi turistici legati alla conoscenza verso un attrattore didattico-culturale che faccia della Val d'Agri un polo della cultura. La ricerca e l’ innovazione sono tra le priorità dell’agenda dell’Unione Europea, base per la crescita e l’occupazione di una Nazione95. La ricerca, sinonimo di “sviluppo”, defnisce la crescita economica e benessere generale. L’innovazione è il processo di crescita della ricerca, che a sua volta stimola l’innovazione, entrambe causa ed effetto del progresso. Sono presenti in ogni ambito disciplinare, come nelle materie letterarie, in particolare, la ricerca archeologica si avvale di strumentazioni che nascono in altri ambiti, quale scienza di frontiera che coniuga passato ed innovazione metodologica. Infatti, l’evoluzione delle tecnologie, soprattutto digitali degli ultimi anni, ha permesso una facile applicazione all’archeologia e alla gestione dei beni culturali. Le tecniche digitali, applicate alla scienza delle antichità, hanno consentito di ricavare delle ricostruzioni dettagliate, utili alla rievocazione storica e materiale di un passato non più così lontano. Dall’analisi dell’offerta formativa degli Atenei meridionali, risulta una carenza dell’applicazione tecnica-scientifca e multidisciplinare della ricerca archeologica ed al contrario un eccesso di attività formative di tipo letterarioumanistico. Il Campus di Archeologia, nell’ambito formativo, si propone di essere la risposta all’insuffciente offerta formativa degli atenei. La mission è quella di coniugare ricerca ed innovazione in ambito archeologico attraverso l’interdisciplinarietà. Il Campus, in effetti propone di affrontare aspetti dell’Archeologia con metodiche più tecniche e scientifche, che coniughino materie diverse, l’ingegneria, l’architettura, la biologia e l’informatica. Offre la possibilità di seguire corsi di breve e media durata per studenti, laureati e professionisti, con il rilascio di crediti formativi universitari (CFU) e attestati di frequenza e qualifca. Di seguito si riportano alcuni esempi di corsi di archeologia multidisciplinari all’avanguardia tecnologica: Archeologia Digitale contribuisce in maniera attiva e determinante ai corsi di Informatica applicata ai Beni Culturali e di applicazioni informatiche applicate all’Archeologia. Un corso di Archeologia Digitale completo deve contenere i seguenti moduli:

LIDAR e ALS: Light Detection And Ranging, Airborne Laser Scanning

GNSS/GPS e Radar: Global Navigation Satellite System; Radio Detection And Ranging.

GIS 2D e 3D: sistemi informativi geografci; database e repositories; il GIS in archeologia; Building Information Model(ing); multi-scale modeling; integrazione dei dati.

Fotografa digitale: principi di base; strumentazioni; principi di fotografa; rilievo, gestione e mappatura del colore: la fotografa digitale applicata alla computer grafca per i beni culturali; post-produzione.

95 http://Europa

(consultato il 20 ottobre 2012)

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Fotografa aerea e Remote Sensing: acquisizione di immagini; sistemi UAV (DRONE); l’analisi di foto aeree; l’analisi di foto satellitari.

Fotogrammetria: principi di fotogrammetria; acquisizione immagini; calibrazione ed orientamento; misurazione e generazione di nuvole di punti; generazione di modelli 3D; texture mapping.

Laser Scanner 3D: i sensori attivi e passivi; laser scanner a tempo di volo (luce pulsante e luce continua); laser scanner a triangolazione; laser scanner a luce strutturata; fusione e processamento della nuvola di punti; generazione della mesh e mesh editing; post-processing della mesh.

CAD: concetti base; disegnare oggetti 2D e 3D; strumenti e funzioni; progettazione grafca; volumi ed ingombri per i modelli tridimensionali.

Modellazione 3D: principi di computer grafca; modellare oggetti 3D; modellazione multi-risoluzione; il rendering: motori biased, unbiased, real-time.

Ambienti virtuali ed ambienti interattivi standalone e web-based:visualizzazione tridimensionale immersiva; generazione di mondi virtuali; i territori della virtualità; i metaversi; realtà aumentata.

Digital Library: librerie digitali, banche dati online, musei virtuali; digitalizzazione di materiali cartacei; catalogazione e metadatazione di reperti digitali.

Archeologia preventiva è una disciplina che concilia le esigenze di tutela con le esigenze operative che comportano lavori di scavo, da quelle edilizie a quelle estrattive fno alle grandi opere infrastrutturali. Si tratta di scavi che dopo il recupero scientifco dei dati stratigrafci e strutturali, necessariamente prevedono o la rimozione dei contesti rinvenuti oppure la modifca progettuale per consentire la conservazione delle evidenze archeologiche. Si propone la realizzazione di corso destinato agli specializzandi o specializzandi in archeologia o dottori di ricerca. Il corso sarà volto a formare prevalentemente uno specialista orientato alla gestione del rischio archeologico e in relazione alla progettazione ed esecuzione delle opere. Il corso prevede i seguenti moduli96: •

Elementi di management aziendale

Normativa su opere pubbliche e tutela dei beni archeologici

Metodologie di valutazione di impatto archeologico

Pianifcazione, sviluppo e valorizzazione del territorio

Elementi di sicurezza sul lavoro

Project management

Laboratorio di analisi di casi studio (villa romana di Barricelle)

96 http://formazionelbs.luiss.it

(consultato il 20 ottobre 2012)

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Bioarcheologia è la disciplina che si occupa dello studio dei resti organici sia animali che vegetali recuperati in un contesto archeologico. La bioarcheologia nasce inizialmente con lo scopo di studiare l’evoluzione, la diffusione e le migrazioni di fora e fauna ossia del contesto ambientale nel contesto umano. La bioarcheologia ha ampliato il suo orizzonte conoscitivo anche attraverso lo studio degli aspetti demografci e delle scienze sociali. La bioarcheologia racchiude una serie di discipline quali la paleobotanica, la palinologia, l’archeozoologia, la paleoantropologia. I destinatari del corso sono laureati in Scienze biologiche, Scienze dei beni culturali, Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura, Scienze giuridiche, Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali, Medicina e chirurgia. Il corso prevede i seguenti moduli 97: •

Biologia generale, Anatomia umana, Genetica

Botanica e palinologia, Zoologia, Archeozoologia, Entomologia, Osteologia e osteometria

Antropologia, Paleodemografa, identifcazione personale

sopralluogo e Archeologia forense, preparazione di resti ossei di interesse forense, patologia forense e lesività

Etica e norme di comportamento nello studio di resti umani, Istituzioni di diritto e procedura penale

Software e hardware per lo studio dei resti scheletrici e le ricostruzioni ambientali

Attività di laboratorio

Museografia e musealizzazione due concetti che rispecchiano la tradizione e l’innovazione attraverso lo studio classico del “museo contenitore” e quindi l’analisi dell’architettura, dell’allestimento di collezioni, di soluzioni espositive e tecniche, degli spazi e contemporaneamente l’utilizzo di dispositivi tecnologici adatti ad aumentare la valorizzazione e fruizione dei beni esposti. Il corso è rivolto a laureati in Architettura e in Beni Culturali o coloro i quali già operano in tale settore. Lo scopo è la riqualifcazione di fgure multiprofessionali caratterizzate da conoscenze riconoscibili soltanto in operatori di settore. Si prevedono i seguenti moduli: •

Sistemi museali

Sistemi informatici per i Beni Culturali

Musealizzazione e mostre virtuali

Economia e gestione delle imprese

Impresa Culturale

Mostre e percorsi espositivi (sistemi GIS, ideazione e allestimento di mostre e percorsi espositivi)

Valorizzazione dei beni culturali (catalogazione, promozione e marketing, elaborazione progetti, contratti e convenzioni)

97

http://paleopatologia.it (consultato il 20 ottobre 2012)

58


BBCC APP, per la promozione dei beni culturali su dispositivi tecnologici Il corso che si propone di attivare applicazioni per smartphone dedicate ai beni culturali, ha come scopo la creazione di fgure professionali capaci di promuovere l’arte e la cultura attraverso nuovi strumenti di comunicazione per incentivare le visite culturali e migliorare la fruizione dei servizi. 98 Si esplica in più azioni. •

Guida didattica interattiva: in grado di completare il formato cartaceo, inglobando la tecnologia della realtà aumentata

Audioguida: che si attiva dopo il riconoscimento dei monumenti/reperti/opere (POI), come ad esempio l'app Voyager

Collezione virtuale museale: come l'app Uffci Touch

Piattaforme tridimensionali: per muoversi, conoscere, interrogare, esplorare monumenti, musei e siti archeologici con supporti differenti (pc, tablet, smartphone)

Il complesso “Campus di Archeologia” è orientato anche ad attività di laboratorio pratico-esperienziale di archeologia sperimentale ed antropologia culturale che interessano sia studenti che famiglie con bambini. L'Archeologia Sperimentale è un metodo di indagine scientifco e dinamico, tesa a valorizzare le risorse umane, territoriali, archeologiche e ambientali, anche attraverso attività didattiche e divulgative di “nuova” concezione di tipo ludico-ricreative. L’Archeologia Sperimentale intesa come ricerca continuativa, condotta all’interno di contesti museali o divulgativi (es. parchi archeologici), permette di costituire dei poli di eccellenza e di attrattiva turisticoculturale senza limitazione geografca. Una disciplina storica che tenta di verifcare sperimentalmente, ovvero attraverso la riproducibilità e misurabilità, le tecniche costruttive e di fabbricazione antica, la durata dei manufatti e degli edifci e l’ organizzazione sociale e del lavoro per giungere a quei risultati. Le tecniche antiche possono essere applicate in diversi ambiti: •

Produzione cibo

Preparazione dei materiali da costruzione

Fabbricazione mezzi di trasporto

Produzione di manufatti in ceramica

Produzione di materiale scrittorio

Produzione di oggetti di fattura antica in osso, pietra e corno

Invece, l’Antropologia culturale studia l’uomo sotto una serie di aspetti, sociale, culturale, morfologico, psicoevolutivo. A livello accademico, è suddivisa in due macro-aree: Antropologia fsica e demo-etnoantropologica. Solitamente però il termine di Antropologia si riferisce quasi esclusivamente all’aspetto culturale della disciplina. L’Antropologia culturale studia le differenze culturali tra gruppi e gli aspetti socio-culturali, come ad esempio le reti di relazioni sociali, i comportamenti, gli usi e costumi, gli schemi di parentela, le ideologie, le religioni, gli schemi di comportamento. Grande importanza ha, per tale area di studi, la ricerca etnografca, utile per rifessioni teoriche e comparazioni. 98

MIBAC Direzione Generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale, Innovazione e Tecnologia, le nuove frontiere del MiBAC Lu.Be.C., 2011 http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1318842348697_01Lubec_11_bassaCOMPLETO.pdf (consultato il 20 ottobre 2012)

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Un eventuale laboratorio di antropologia su una antica colonia, quale Grumentum, si propone come obiettivi fondamentali la diffusione della conoscenza del mondo antico, utile alla divulgazione scientifca sia in ambito universitario che scolastico. Lo studio potrebbe interessare una serie di temi: •

Studio del mito come categoria narrativa fondamentale della cultura

Vita quotidiana

Rapporto uomo/animale

Le forme dell’identità

Iconografa e iconologia in prospettiva antropologica

Di seguito si riportano alcuni esempi di workshop interdisciplinari rivolti a professionisti ed esperti di settore: ARTE HI-TECH Workshop artistici I laboratori del campus vengono impiegati come atelier temporanei, in cui si generano opere d'arte, che successivamente possono essere esposte nel Museo Archeologico, nel Parco (come l'esposizione dell'artista Daniel Buren al sito Scolacoium di Catanzaro 99) oppure nelle Scuderie del Castello Sanseverino di Grumento Nova. La potenzialità di questi workshop consiste da un lato nel favorire la scoperta di nuovi artisti, e dall'altro nella possibilità di attrarre fussi turistici legati alla cultura artistica. Scenografia Contemporanea Il corso intende sviluppare competenze specialistiche per le attività di progettazione/costruzione/realizzazione di scenografe nelle diverse forme di spettacolo e rappresentazione. Saranno mostrate le tecnologie informatiche che supportano la progettazione della scenografa e potenziano l’utilizzo di luci/proiezioni. Il corso si rifà a quello di design per il teatro del Consorzio Politecnico di Milano100. Può essere applicato alla realtà del parco Archeologico. Gli output progettuali selezionati e premiati dai docenti potrebbero essere poi impiegati nelle rappresentazioni teatrali che si svolgono nell'anfteatro del Parco Archeologico, come ad esempio i teatri di Pietra 101, mirando ad attirare persone attraverso innovatività degli allestimenti scenografci. BBCC-video designer Lo scopo del corso è formare dei Video designer che operano nel settore della comunicazione audiovideo per i Beni Culturali nell’ambito dell'intrattenimento e dell'informazione attraverso l’uso delle nuove tecnologie digitali. Potranno essere trattati la creazione di spot, videoclip, trailer , video virali per il web, reportage e documentari, video istituzionali per enti pubblici, video per eventi e convention, senza dimenticare il cortometraggio, la video-arte, installazioni interattive, percorsi e allestimenti museali, video-maker per la produzione di formati brevi, corti, video per lo spettacolo, per il teatro. Il corso si rifà al corso di Video Design dell'Istituto Europeo del Design di Milano102. 99

Arte.it, Daniel Buren. Intersezioni 7, http://www.arte.it/calendario-arte/catanzaro/mostra-daniel-buren-intersezioni-7-1332 (consultato il 12 ottobre 2012)

100

Polidesign.net, Design per il Teatro, http://www.polidesign.net/designteatro (consultato il 12 ottobre 2012)

101

Teatridipietra.org, Calendari Grumento Nova http://www.teatridipietra.org (consultato il 12 ottobre 2012)

102

Ied.it , Video Design http://www.ied.it/torino/scuola-arti-visive/corsi-triennali/flmmaker-and-infotainment/VBC1727I (consultato il 12 ottobre 2012)

60


Altri esempi di workshop possibili da sviluppare all’interno del Campus: •

“Progettazione di interventi di ingegneria naturalistica a difesa delle opere viarie antiche”

“Archeologia e Energia rinnovabile”

“Architettando l’ecomuseo”

“Soluzioni GIS nell’informatizzazione dello scavo”

“Recupero e ripristino di beni culturali in situazioni di rischio sismico e idrogeologico”

Per quanto concerne le caratteristiche degli spazi, le aule e i laboratori dovranno avere la caratteristica della fessibilità,

ovvero

spazi

non

del

tutto

defniti,

facilmente

infrastrutturabili

a

seconda

di

workshop/corso/seminario che ospita. L'open space ben si presta ad ospitare le più svariate attività, grazie ad arredi pieghevoli e accatastabili, rete wireless e prese elettriche su tutti i lati delle stanze per ospitare i diversi dispositivi tecnologici richiesti. Le Aule saranno informatizzate con postazioni fsse e predisposte per computer portatili con servizi come internet wireless e centro stampa, proiettore. La biblioteca potrebbe contenere testi inerenti le attività svolte nel Campus ed ottenere volumi da biblioteche universitarie partner.

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Acheologia Sperimentale

Arch. Digitale

Bioarcheologia

Acheologia Preventiva Museografia e Musealizzazione Acheologia Sperimentale

Arch. Digitale

Bioarcheologia

Acheologia Preventiva Museografia e Musealizzazione Acheologia Sperimentale

Arch. Digitale

Bioarcheologia

Acheologia Preventiva Museografia e Musealizzazione Acheologia Sperimentale

DICEMBRE

GENNAIO

FEBBRAIO

MARZO

APRILE

MAGGIO

GIUGNO

LUGLIO

AGOSTO

labor corsi labor corsi labor corsi labor corsi labor corsi

Museografia e Musealizzazione

labor corsi labor corsi labor corsi labor corsi labor corsi

Acheologia Preventiva

NOVEMBRE

labor corsi labor corsi labor corsi labor corsi labor corsi

Bioarcheologia

OTTOBRE

labor corsi labor corsi labor corsi labor corsi labor corsi

Arch. Digitale

SETTEMBRE

settimana lavorativa lun-ven un giorno della settimana lavorativa festivi sab-dom

Esempio di crono-programma dei Corsi/Laboratori del Campus dell'anno 2012/2013

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INNOVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL MUSEO E PARCO ARCHEOLOGICO DI GRUMENTUM Le tecniche digitali, applicate ai beni culturali, hanno consentito di ricavare delle “ricostruzioni” dettagliate. Hanno reso possibile, ad esempio, la ricomposizione di gran parte delle case di Pompei ed Ercolano, distrutte dall’eruzione del Vesuvio o la ricostruzione dei volti di antichi personaggi, come quello del Re Filippo II di Macedonia. Attivando tali azioni evolutive si otterrà un incremento della fruizione pubblica da parte degli utenti, facilitati dalla lettura del museo ed attirati dalla nuova tecnologia. Risulta perciò evidente la necessità di innovare e valorizzare il complesso culturale rappresentato dal Parco e dal Museo Archeologico di Grumento Nova allo scopo di acquisire più visitatori. Il concetto di museo inteso come contenitore passivo di “patrimonio culturale” è ormai obsoleto e superato. Nessuna organizzazione o istituzione può sottrarsi al progresso e al cambiamento. Uno dei punti principali da cui partire è la percezione dello spazio all’interno degli ambienti museali. E’ rilevante la relazione stessa che si viene a creare tra l’oggetto osservato e l’osservatore. Nel tempo il rapporto muta radicalmente, si ha sempre più un avvicinamento tra soggetto ed oggetto ed il museo moderno diventa così uno spazio aperto teso ad una continua relazione con i fruitori, le opere e il contesto in cui sono immersi. Quindi il museo moderno è un luogo in cui stabilire un legame con le opere contenute ed il fruitore non si limita più ad osservare l’opera passivamente ma riesce a coglierne il senso attraverso l’interazione. All’interno di questi ambienti museali diventa così fondamentale il meccanismo dell’esperienza, dove il fruitore attualizza le virtualità dell’opera attraverso l’esperienza stessa del segnoopera. Le nuove tecnologie diventano gli elementi centrali dell’anima del museo interattivo. Canalizzando il concetto di museo interattivo al museo archeologico di Grumento Nova si può delineare un'idea progetto, che opera sull’utilizzo di nuove tecnologie applicate sia all’interno del museo che nell’area del Parco Archeologico. Museo interattivo con l’ installazione di sale multimediali e applicazioni RFID. Prima Sala: “Grumentum nel III secolo a.C.” , ricostruzione virtuale tridimensionale dell’abitato, guida elettronica per dispositivi mobili, posizionamento degli antichi edifci su Google Earth. Seconda Sala: “La via Herculia” attraverso più postazioni interattive è possibile esplorare on-line la ricostruzione dell’antica via che collegava Grumentum con la via Appia e la via Popilia. Attraverso un avatar è possibile ripercorrere l’ antica strada e l’ambiente circostante. Touch on glass: è un tecno-strumento applicabile all’interno del Museo Archeologico di Grumento, mediante teche museali speciali che al tocco diventano multimediali e interattive. Sono in grado di generare realtà aumentata su oggetti statici, con l’ausilio di video animazioni e divulgazioni d’ autore. Sono a portata di “dito”: basterà infatti sforare le vetrine interattive per accedere a decine di informazioni, fno alla possibilità di ammirare virtualmente l’ oggetto nel luogo in cui è stato ritrovato103. Grumentum live: prevede l'installazione di particolari schermi trasparenti olografci sia interattivi che non, in spazi attrezzati nei vicini edifci presenti all’interno del parco, nei quali sono proiettati flmati e percorsi virtuali, ricostruzioni 3d di ambienti virtuali e di spazi archeologici (nel nostro caso alcuni edifci simbolo dell’antica Grumentum: Capitolium, Anfteatro, Terme). Si potranno ammirare riproduzioni di vita quotidiana all’interno dei luoghi simbolo della colonia latina.

103 www.italiannetwork.it/news

(consultato il 12 ottobre 2012)

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Wi-Art e Wi-way: Wi-Art è ideato per ambienti indoor quali musei, gallerie espositive, Wi-Way per ambienti outdoor, quali aree archeologiche, centri storici. Tramite connessione Wi-f vengono visualizzati i contenuti inerenti agli elementi rilevati, con cui l’utente interagisce attraverso applicazioni multimediali. Un sistema di localizzazione WiFi permette infne l‘orientamento dell’utente all’interno della struttura museale o nell’area estesa 104. Il museo di Grumentum già punto di riferimento per la conoscenza della storia antica del territorio svolgerà anche la funzione di Centro di documentazione archeologica.

Archeologia e tecnologia

104

Progetti sviluppati dal CATTID

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DESTAGIONALIZZAZIONE FLUSSI TURISTICI Il turismo, da qualunque prospettiva lo si approcci, va inquadrato nelle problematiche della crescita economica come fattore determinato e conseguente allo sviluppo stesso, ed intesse per sua natura situazioni di interdipendenza con tutti gli altri settori , non solo produttivi, ma anche di carattere sociale, culturale, ambientale, attuando uno scambio reciproco di valori. L'analisi dell'offerta, considerando i prodotti ed i servizi del territorio, permette di individuare le potenzialità intorno a cui defnire gli scenari di sviluppo sostenibile. Di seguito si redigono esempi di offerta turistica strutturata per la fruizione programmatica dei luoghi.

Target

Durata

Offerta

Studenti universitari

Formula Weekend 1 Week/month Workshop 2gg

Campus e facilities, Trasporto, Soggiorno AD Campus e facilities, Trasporto, Soggiorno AD Campus e facilities, Trasporto, Soggiorno AD

Studenti scuole primarie e secondarie

Summer school Weekend Gita didattica Viaggi a tema

Soggiorno AD, percorsi tematici didattici, laboratorio sperimentale, MAN Soggiorno AD, percorsi tematici didattici, laboratorio sperimentale, MAN Soggiorno AD, percorsi tematici didattici, laboratorio sperimentale, MAN Soggiorno AD, percorsi tematici didattici, laboratorio sperimentale, MAN

Famiglie con bambini

1 giorno Weekend

Scelta di itinerari tematici (cultura, divertimento, sport, natura) Scelta di itinerari tematici (cultura, divertimento, sport, natura)

Tabella 1. Offerta turistica del Campus per target

Natura

Osservazione di fora e fauna, birdwatching visita alla diga Pertusillo, percorsi energia e natura, trekking, nordic walking, mountain bike, escursionismo, arrampicata sportiva, sci di fondo e canottaggio

Cultura

Visita al MAN Grumentum, sito archeologico, Museo della civiltà contadina, Centro didattico Ambientale, percorsi energia e natura, esperienza di degustazione di ricette antiche, visita di archeologia industriale (riuso di aree industriali dismesse - mulini del 19° secolo - in cui l'evocazione delle emozioni antiche si rivivono attraverso la riproduzione del rumore delle macine, la dimostrazione diretta della pratica e i dialoghi in dialetto locale), spettacoli teatrali romani in costume, tradizioni musicali di Viggiano e visita al museo dell'arpa.

Enogastronomia

Cantina didattica Viggiano (Vino DOC), fondaco per la stagionatura del Canestrato IGP di Moliterno, Fagioli IGP Sarconi, preparazione artigianale pasta tipica, degustazione prodotti locali in agriturismo

Sport

Escursioni naturalistiche, arrampicata sportiva, parco avventura, ed in inverno impianti sciistici, pattinaggio su ghiaccio e canottaggio

Divertimento

Parco acquatico, parco avventura, escursioni naturalistiche * di offerte turistiche già presenti sul territorio.

Tabella 2. Prodotti turistici tematici personalizzabili, di offerte turistiche già presenti sul territorio di riferimento del Campus

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Strategie di marketing appropriate possono risolversi in signifcative ricadute in termini sociali ed occupazionali. In virtù di tale orientamento, il turismo in Val D'Agri, nella sua declinazione di veicolo culturale, attraverso mirati interventi strutturali, può supportare le aree marginali affnché si allontanino da una condizione statica di isolamento e favorire, così, l'avvio di un processo di valorizzazione che si traduca nella crescita plurisettoriale delle realtà locali.

OSPITALITÀ L'ospitalità del campus assume la forma di albergo diffuso perché: •

è sostenibile in quanto ogni edifcio del campus è in un'area ristretta rendendo possibile gli spostamenti a piedi

non implementa alcuna nuova costruzione all'interno del borgo, ma prevede la valorizzazione di spazi già esistenti ma destinati ad usi diversi (facilmente riconvertibili)

permette ai turisti di immergersi nella vita del paese, contrariamente a quanto avviene in un hotel favorendo coesione

è un modello di ospitalità che prevede che gli operatori facciano sistema promuovendo essi stessi i vari servizi collegati al sistema presenti nel borgo (cibo locale tradizionale, cultura tradizionale) creando senso di identità105

Prevedendo che i corsi/workshop/seminari siano composti da circa 20 persone, è stato previsto il recupero e sistemazione di 10 edifci dismessi, non abitati o sftti, da adeguare alle dotazioni minime richieste per diventare case dell'albergo diffuso, in ottemperanza alla normativa regionale della Basilicata106: in effetti in base all'elaborazione dei dati forniti dall'Agenzia di Promozione Territoriale APT della Regione Basilicata, per gli anni 2008-2011 in Val d'Agri si determina che le strutture extra-alberghiere hanno prodotto un evento del 29% con un incremento medio del 9% mentre si registra una variazione negativa per la categoria alberghiera del -14%. Con incremento medio del 5%, indice di una nuova politica degli operatori di settore inclinati alle soluzioni ricettive complementari (B&B, case vacanze), piuttosto che a strutture alberghiere meno sostenibili turisticamente meno richieste. “È definita OSPITALITA’ DIFFUSA l’offerta ricettiva, a carattere imprenditoriale, esercitata in un centro storico o in un contesto urbano di pregio secondo quanto precisato nel Disciplinare della Classificazione, con camere, suite, unità abitative e servizi dislocati in diversi edifici. La gestione può essere congiunta o disgiunta purché coordinata, in grado di offrire i servizi di alloggio ed eventuale ristorazione, nonché i servizi accessori. “Le caratteristiche e le tipologie di ospitalità diffusa sono determinate dalla Giunta Regionale, con apposite direttive amministrative, entro 180 giorni dall’approvazione della presente legge. Nel medesimo atto la Giunta disciplina eventuali deroghe ai parametri urbanistico-edilizi (altezza interna, distanza finestre e vedute, eccetera), privilegiando il recupero filologico degli immobili.” Ogni unità abitativa che farà parte dell'albergo diffuso sarà composta da camera da letto da 2 posti 105

Maurizio Droli, Giancarlo Dall'Ara, Ripartire dalla Bellezza, Cleup Edizioni 2012

106

Regione Basilicata, L.R. Giugno 2008, n.6

66


“Le unità abitative sono alloggi autonomi costituiti da uno o più locali con camera/e da letto, soggiorno, cucina o angolo cottura, nonché bagno privato” Oppure nell'albergo diffuso possono essere offerte le sole camere, sempre con 2 posti letto “camera si intende la sola stanza da letto attrezzata per il pernottamento ed eventualmente fornita di bagno.” L'ubicazione degli edifci è localizzata in un'area che inizia dalla Piazza Umberto I e prosegue verso la chiesa di San Rocco, proprio per concentrare gli spostamenti. L'edifcio-reception, a una distanza di 300m dalle unità abitative/camere viene individuato come punto di accoglienza del Campus e situato in Piazza Umberto I. Sarà dotato degli spazi necessari per svolgere tutte le attività, di una reception, di un albergo con la funzione supplementare di Punto Informativo rivolto ai turisti/partecipanti del Campus; è qui che gli ospiti dovranno rivolgersi per qualsiasi informazione.

SERVIZI O FACILITIES Per migliorare l'offerta sia dal punto di vista formativo che dal punto di vista turistico sono stati previsti servizi specifci nel borgo di Grumento Nova. L'intento è quello di determinare strategie mirate affnché le risorse di rilievo, ancora poco dotate di identità sociale, culturale ed economica, siano trasformate in attrazione. A tal fne risulta indispensabile lo sviluppo del fattore organizzativo. Promozione e valorizzazione dei beni, sistemi di ricettività ed incoming, potenziamento dei mezzi di trasporto, servizi accessori per i fruitori del Campus. La pianifcazione e la defnizione dei modelli di sviluppo, compatibili con la vocazione del territorio, garantirebbero il permanere del tempo delle condizioni che generano esternalità positive senza alterare le specifcità dell'area. In sintesi, Via Vittorio Emanuele è stata individuata come “asse dei servizi”, ivi alcune attività già esistenti potrebbero amplifcare il loro fatturato entrando a far parte delle facilities del Campus. Ad esempio il Bar potrebbe fornire il Catering, la Libreria potrebbe diventare libreria specializzata negli argomenti trattati nel Campus fornendo testi specifci, il parcheggio multipiano potrebbe diventare la fermata l'Archeobus e potrebbe essere usato da coloro che raggiungono con mezzi propri il Campus (anche come parcheggio a pagamento). Gli Archeotour saranno avviati grazie alla partnership con l'agenzia di trasporti locale che potrà rendere disponibili gli Archeobus ed i conducenti. La piazza Umberto I, nei pressi di via Vittorio Emanuele, diventa il Forum del Campus. Qui si localizzano il Centro Congressi (nelle scuderie Sanseverino, già adoperate per convegni) e la Casa-reception dell'albergo diffuso, che svolge anche la funzione di Punto Informativo del Campus. Nel Centro Congressi vengono svolti incontri con cultori delle materie del Campus e lezioni per utenti esterni non iscritti ai corsi, oltre alla presentazione dei lavori degli studenti. La ristorazione, in prossimità del sito archeologico, potrebbe avvalersi del sostegno dell'Agriturismo, che già prevede nel menù alcune ricette dell'antica Roma rendendo più completa l'esperienza turistica-didattica del Campus e coinvolgendo quindi il senso del gusto. A conclusione del Campus gli studenti esporranno i loro elaborati presso il Museo di Grumentum nell'area per le esposizioni temporanee, dove rimarranno per un periodo di tempo limitato, movimentando le attività ed il calendario eventi del Museo.

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L’accessibilità, ossia l’assenza di barriere architettoniche, culturali e sensoriali, è la condizione indispensabile per consentire la fruizione del patrimonio turistico italiano. Questo principio deve riguardare tutta la fliera turistica a livello nazionale e locale, dal sistema dei trasporti alla ricettività, dalla ristorazione alla cultura, lo sport, il tempo libero. Inoltre, non riguarda solo il target delle persone disabili ,ma coinvolge tutti. Secondo lo studio dell’Economic Impulses of Accessible Tourism for All107, un ambiente accessibile (hotel, destinazione turistica ecc) può essere: 

un elemento cruciale per il 10% della popolazione

una necessità per il 40%

un comfort per il 100%

Secondo Darcy e Dickson il turismo accessibile “permette alle persone con richieste particolari d’accesso, inclusa la mobilità, la vista, l’udito e la dimensione cognitiva, di fruire indipendentemente e con equità e dignità attraverso la disponibilità di prodotti, servizi e ambienti turistici universalmente studiati108. Questa defnizione include tutte le persone che viaggiano con bambini in passeggino, le persone con disabilità e gli anziani.”

Secondo lo studio di ADAC 2003 i criteri di scelta del turista disabile sono109:

Sport Shopping Catering Assistenza sanitaria Servizi nella località Arrivo/familiarità Attività culturali Escursioni Organizzazione del viaggio Arrivi e partenze Mobilità interna Ricettività 0%

107

20%

40%

60%

80%

100%

Fonte: Economic Impulses of Accessible Tourism for All, Germany 2004

108

Darcy, S., & Dickson, T. (2009). Un approccio Whole-of-Life al Turismo: The Case for Esperienze Turismo accessibile. Journal of Hospitality e Management del Turismo, 16 (1), 32-44. 109 Fonte: ADAC 2003

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Mentre i servizi meno accessibili sono:

Assistenza medica Organizzazione del viaggio Shopping Servizi nelle località Arrivi/familiarità Arrivi/Partenze Sport Escursioni Mobilità interna Attività culturali 0%

20%

40%

60%

80%

Dai dati emersi si evince come la ricettività sia la discriminante nella scelta della destinazione turistica; le attività culturali siano l’elemento della catena più inaccessibile, la diffcoltà a trovare strutture contemporaneamente accessibili per le diverse tipologie di disabilità. L’accessibilità comporta inoltre il coinvolgimento di una serie di fattori del sistema turistico a livello sia nazionale che locale, a partire dal sistema dei trasporti, della ricettività, della ristorazione, della cultura e dello sport, perchè non deve essere il fattore discriminante per la scelta della località. Poiché ciò riguarda non solo aspetti strutturali, ma anche i servizi offerti ai turisti, occorre promuovere la qualità dell’accoglienza per tutti, incentivare un cambiamento culturale che generi profondi cambiamenti dei modelli organizzativi e gestionali. Quindi è auspicabile per l’ideazione del Campus-Borgo una strategia che mostri un interesse per un “turismo accessibile”, attento ai bisogni di tutti, con una qualità dell’offerta elevata, che sappia coniugare le ragione di una impresa turistica con la capacità di saper rispondere ad una domanda di ospitalità che richiede attenzioni, dialogo, conoscenze tecniche. Per concretizzare l'idea, è necessario incentivare la formazione delle competenze e delle professionalità, attraverso l’ aggiornamento di fgure tecniche e turistiche e inoltre incrementare la collaborazione con le autonomie locali, soprattutto per implementare l’accessibilità urbana, degli edifci pubblici e dei trasporti locali. Per la realizzazione e la promozione del turismo accessibile è necessario la collaborazione tra gli operatori turistici, le autonomie locali, gli enti pubblici, le associazioni di persone con disabilità e le organizzazioni del turismo sociale. Per la realizzazione del progetto “turismo per tutti”, le strutture del Campus-Albergo diffuso devono adeguarsi alle normative vigenti per l’abolizione del barriere architettoniche, in modo tale che gli aspetti estetico-formali sappiano affancarsi a quelli funzionali. In alcuni casi, quando la completa accessibilità di un edifcio (museo) o sito archeologico, può determinare uno stato di rischio per la coservazione stessa dei luoghi, per l'inserimento nel contesto di attrezzature invasive che ne consentano una totale fruizione, risulta necessario un adeguamento

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mediante misure di compensazione più leggere come postazioni multimediali, telecamere in presa diretta, pubblicazioni, modelli ridimensioni, dispositivi di auto identifcazione e localizzazione indoor e outdoor. Quattro sono i criteri essenziali per la progettazione o riqualifcazione di uno stabile o parco110: 

orientamento (segnaletica, mappe)

superamento delle distanze

superamento dei dislivelli (rampe, ascensori, servoscala, scale)

fruizione delle unità ambientali e delle attrezzature

Di seguito si riportano una serie di applicazioni tecnologiche ed innovative che potenzialmente potrebbero interessare luoghi culturali come il museo e il parco archeologico di Grumento Nova, nonché il borgo. SESAMONET è un navigatore sviluppato dall’Institute for the Protection and Security of the Citizen, JRC (Joint Research Centre) di Ispra, in collaborazione con il CATTID, in grado di guidare i non vedenti lungo itinerari predefniti, mediante segnali sonori e l’uso delle tecnologie a Radiofrequenza. Un lettore RFId, integrato in un bastone (strumento già utilizzato dai non vedenti per orientarsi) rileva i dati contenuti nei tag RFId disposti lungo il percorso e li trasmette via Bluetooth a un dispositivo mobile (smartphone o PDA). I dati sono interpretati dal software installato sul dispositivo mobile, che fornisce messaggi di navigazione sintetizzati tramite tecnologie Textto-Speech. Il messaggio audio è quindi inviato all’utente tramite auricolare Bluetooth111. L’uso combinato di queste tecnologie consente la realizzazione di cammini interattivi capaci di guidare i non vedenti e fornire informazioni utili in maniera diretta e precisa sostituendo o integrando le guide tattili installate sul terreno. Installazione del sistema SeSaMoNet per percorsi di visita individuati in cinque importanti sedi museali a Cagliari, Firenze, Genova, Parma e Roma. QRcode TATTILI sono codici bidimensionali che hanno l’aspetto di una matrice di elementi quadrangolari che servono a codifcare le informazioni di qualsiasi tematica. I QRcode sono ormai diffusi in tutti i luoghi e oggetti di uso comune, ma non per tutti sono “accessibili”, per questo motivo si ha la necessità di renderli tangibili e posti ad una determinata altezza. DISCOVERY TOUR è un sistema GPS che sfrutta le potenzialità della realtà aumentata, creando percorsi ad hoc all’interno di un centro abitato o di una area archeologica. Guida l’utente attraverso un percorso tematico fornendo tutte le informazioni sui monumenti e i luoghi d’interesse mediante video, schede informative, per i non udenti ad esempio è previsto un flmato in cui un interprete darà le informazioni attraverso il linguaggio LIS112. TOCCA L’ARTE è una idea che trova ispirazione dal Museo Omero di Ancona, il primo museo nazionale che ha lo scopo di rendere fruibile il patrimonio culturale materiale attraverso il tatto. Il Museo crea delle riproduzioni fedelissime delle maggiori opere e reperti del nostro ricco patrimonio culturale, dove la percezione artistica passa attraverso suggestioni plurisensoriali extra visive.

110

LUA, Laboratorio usabilità e accessibilità, CATTID Università La Sapienza, 2009

111

http://w3.uniroma1.it (consultato il 20 ottobre 2012)

112

Articolo uscito sulla rivista online Lu.be.c , ottobre 2012

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L'organizzazione del Campus può essere commissionata in outsourcing ad un Agenzia o Tour Operator altrimenti ad un responsabile qualifcato con competenze in organizzazione e pianifcazione con competenze in organizzare di calendari, gestione prenotazioni, iscrizione ai corsi/workshop/seminari ed eventi. La gestione può essere congiunta o disgiunta, purché coordinata.

IDEAZIONE DI UN PROTOTIPO DI SMART CITY La struttura (hardware) del Campus-Borgo albergo si presta anche alla potenziale riformulazione dell’antico centro di Grumento. L’idea è quella di creare una “città semantica” in cui ogni elemento è collegato agli altri attraverso legami di signifcato. Il sistema è articolato su tre livelli: •

Globale - navigare il piccolo borgo secondo grandi temi, quali i servizi, la cultura, l’ ambiente, la storia e il divertimento

Locale- scelto un tema: cosa offre il borgo (o eventualmente la valle) a riguardo?

Contestuale- cos’ altro c’è? Per trovare servizi correlati, cose compatibili o simili.

Questa strategia determina una visione innovativa, in cui le informazioni digitali e fsiche si incontrano in uno spazio pubblico nuovo. Ad esempio, combinando i segni grafci classici, come la cartellonistica con le tecnologie che si insinuano nel tessuto urbano in modi diretti, attraverso l’uso di app per smartphone, chioschi digitali, QRcode, RFID. L’innovazione può essere potenziata anche attraverso l’utilizzo di Energy System Smart Control, come ad esempio la creazione all’interno del complesso Campus-Borgo di una illuminazione a LED, si chiama LUIX è un sistema di illuminazione pubblica intelligente ideato dalla JONT VENTURE che permette un risparmio dell’80% e una migliore illuminazione tramite la tecnologia LED. Un’altra idea smart da inserire all’interno del complesso sono le installazioni di video sportelli in vari punti del complesso, in cui è possibile reperire informazioni e servizi come la prenotazione di biglietti autobus, del museo e del parco archeologico, del stanze dell'albergo diffuso, e la scelta dei menù offerti dai ristoranti locali. Il Campus-Borgo e l'albergo diffuso possono ospitare anche il progetto Residence per artisti. L’ idea rappresenterebbe un punto di partenza ed una volontà di crescita che deriva da un corto circuito: quello tra la contemporaneità e la memoria storica di uno spazio e di un territorio. Il progetto RPA coinvolgerebbe artisti per un lungo periodo di permanenza. Per attivare una simile proposta si consiglia di realizzare un festival o eventi culturali che fungano da catalizzatori, fnalizzati ad allacciare relazioni tra il network di artisti e gli attori del territorio.

71


2.2 AZIONI DA INTRAPRENDERE Dopo aver redatto l’elenco dei sotto-progetti in cui trovano loro concretizzazione le strategie e gli obiettivi che il lavoro si propone di analizzare, il presente paragrafo prevede la declinazione dei progetti generici in specifche azioni da intraprendere. Al fne di raggiungere un grado elevato di esaustività, all'elenco seguirà la successiva compilazione delle schede, inerenti i relativi budget dei ricavi e dei costi, a completamento del processo di formulazione del progetto. Per rendere i punti elencati più chiari ed evitare sovrapposizioni, le azioni sono state suddivise in aree omogenee, in accordo con quanto delineato nella formulazione dei sotto-progetti: formazione, attività ludico/ricreative, valorizzazione del museo, ospitalità ed ideazione del prototipo di smart city. Di seguito quindi, l’elencazione completa:

1) Alta Formazione Per le attività concernenti l’alta formazione è in progetto l’attivazione di 5 corsi ed 8 workshop di diversa durata collocati in momenti diversi a copertura dell’intero anno solare (come evidenziato dal crono programma delle attività). Le azioni da intraprendere sono da riferirsi all’organizzazione di: •

n. 1 aula informatica (allestita in casa ristrutturata attraverso incentivi)

n. 2 laboratori (i possibile destinazione presso il Palazzo Giliberti)

n. 2 aule per la didattica (allestite in case ristrutturate attraverso incentivi)

n. 1 sala conferenze (che funga anche da centro espositivo-Scuderie Castello San Severino)

servizio di catering in collaborazione tra realtà esistenti e da formare

centro documentazione ed esposizione per i materiali prodotti durante i corsi (da allestire nel Museo)

n. 1 biblioteca per i materiali da consultare durante i corsi (possibile allestimento presso Palazzo Giliberti)

Incentivi per l’ampliamento della libreria già esistente per la vendita di materiale didattico ed oggettistica (possibilità di integrarlo con zona relax e coffe break)

La capacità massima ipotizzata per i corsi è di 15/20 studenti. I corsi in progetto (come si vedrà in dettaglio nel crono programma) affrontano i seguenti temi: •

Bioarcheologia: da Maggio ad Agosto, periodo in cui gli studenti sono presumibilmente meno più liberi da impegni accademici

72


Archeologia digitale: ogni fne settimana partendo da il primo fne settimana di Ottobre fno all’ultimo fne settimana di Febbraio

Museografa e musealizzazione (una volta a settimana partendo da Settembre fno a Novembre) ed i relativi laboratori (da effettuarsi in Dicembre)

Applicazioni Beni Culturali (inizia il penultimo fne settimana di gennaio fno all’ultimo di maggio)

Archeologia sperimentale (corsi e laboratori previsti per tutto l’anno)

Workshop dalla durata di 2/5 giorni

2) Attività Ludico/ricreative Le attività di questa sezione sono volte a coinvolgere un target diverso, ovvero coloro che sono alla ricerca di un’esperienza turistica diversa ed alla partecipazione di attività ludico/ricreative ed allo stesso tempo educative. Parte di tali attività si terranno all’aperto presso territori limitrof al sito archeologico, dove sorgerà il Laboratorio di Archeologia Sperimentale, e presso la sede del Museo. Per questa sezione è in progetto l’attivazione di 6 corsi e a tal fne le azioni da intraprendere riguardano l’organizzazione di: •

n. 1 struttura per il Laboratorio di Archeologia Sperimentale

n.1 struttura di riparo per le attività all’aperto

n.1 struttura ristoro/bar

3) Innovazione e valorizzazione del Museo L’idea è quella di trasformare il museo da tradizionale ad interattivo con il fne di aumentarne la fruizione da parte di un pubblico più ampio in quanto facilitato nella lettura ed attirato dalla nuova tecnologia. A tal fne le azioni da intraprendere riguardano l’acquisizione di: •

Nuove tecnologie

Risorse umane specializzate nel settore

Eventuali consulenze per lo sviluppo e progettazione di nuove tecnologie

Attrezzature

Installazione rete Wi-Fi

73


4) Ospitalità Il progetto è fortemente radicato nel territorio e nella sua cultura. Il servizio ospitalità viene a confgurarsi, dunque, quale componente di base dei servizi offerti. Le azioni da riferirsi a questo sotto-progetto fanno riferimento a: •

Facilitazione nella costituzione di un Albergo Diffuso nella città di Grumento Nova attraverso l’incentivazione nella ristrutturazione di n. 10 case congiuntamente a n. 1 casa reception-punto di accoglienza

Mezzi per il trasporto dal sito archeologico al borgo

Focus: Modello di gestione dell’Albergo Diffuso È doveroso soffermarsi, data la complessità della materia trattata, su un possibile modello di gestione dell’Albergo Diffuso. Per far fronte a questo elevato grado di complessità, la soluzione migliore prevede una gestione integrata dell’impresa alberghiera e del territorio circostante con tutto il suo patrimonio storico-architettonico. Uno dei requisiti chiave, dunque è la gestione unitaria, ovvero una gestione che faccia capo ad un unico soggetto per la fornitura dei servizi principali, quelli relativi all’alloggio, sia quelli relativi alla fornitura dei servizi diversi da quello di alloggio anche se affdato ad altro gestore (purché sia stipulata un’apposita convenzione che regoli i rapporti con il fornitore di servizi di alloggio, in capo al quale resta la responsabilità di garantire la coerenza della gestione dell’attività complessiva e dei servizi). Come accade in quasi la metà dei casi di Albergo Diffuso presenti in Italia, il modello di gestione preferito prende la forma dell’associazione, consorzio o cooperativa dove i proprietari degli immobili affdano la gestione ad un organismo unico. La governance del gestore unitario potrebbe assumere la forma come di seguito descritta.

General General Manager Manager

Amministrazione Amministrazione

Ragioniere Ragioniere

Room Division Manager Room Division Manager

Receptonist Receptonist

Servizio Client Servizio Client

Governante Governante

Cameriere Cameriere

Manutentore Manutentore

La società di gestione gestisce in defnitiva tutti gli aspetti dell’impresa, tranne alcune attività che risultano essere esternalizzate. Ad esempio: l’attività di promozione e commercializzazione potrebbe è affdata ad enti esterni (ad esempio APT); i servizi di pulizia (potrebbe essere creata una cooperativa apposita ai cui affdare tali servizi); i servizi di ristorazione possono appoggiarsi a delle realtà già esistenti o predisporre un sistema di offerta di catering esternalizzato ad una cooperativa appositamente predisposta.

74


I contributi fnanziari ricoprono in gran parte i costi relativi alla ristrutturazione e quindi ammortizzano in modo consistente la spesa. Inoltre, per la ristrutturazione non serve una concessione edilizia ma solo un’autorizzazione alla ristrutturazione. Gli organi pubblici, in questo caso, non possono agire da soli ma devono avvalersi dei soggetti che operano nel territorio creando in questo modo forme di collaborazione tra pubblico e privato dove i rispettivi compiti devono essere assegnati in base alle rispettive competenze.

5) Smart city Il progetto del Campus ha come potenziale la riformulazione del borgo di Grumento in chiave di “città semantica” tale da collegare i diversi elementi di punta attraverso legami di signifcato in ottica globale, locale e contestuale. Le azioni concrete da svolgere sono inerenti: •

Estensione della rete Wi-Fi a tutto il borgo

Realizzazione di un’illuminazione intelligente (Smart Energy)

Installazione di video-sportelli

Creazione di applicazioni tecnologiche (Qrcode)

Focus: Modello di gestione del Campus Archeologico Grumento Per quanto riguarda la gestione del Campus è stata ipotizzata la forma della joint venture, ovvero della un accordo di collaborazione tra i soggetti partecipanti al progetto, la quale unione defnisce un nuovo soggetto giuridicamente indipendente. I soggetti che decidono di collaborare si pongono come obiettivo la realizzazione di un progetto comune, in questo caso lo di sviluppo della conoscenza archeologica e della valorizzazione del patrimonio storico della val d’agri, e che vede l'utilizzo sinergico di risorse apportate da ciascun partecipante, si in termini di know how che in termini di capitale. I soggetti che abbiamo individuato come coinvolti nella gestione saranno necessariamente il Comune di Grumento Nova, la Soprintendenza ed il Museo Archeologico Nazionale (MiBAC). Abbiamo ipotizzato anche il coinvolgimento dell’Università degli Studi della Basilicata ed in particolare della Scuola di Specializzazione in Archeologia, di alcuni Istituti di ricerca presenti sul territorio, di aziende private interessate al progetto, di imprenditori e di eventuali Fondazioni o Associazioni già operanti nel settore. La struttura risulta essere, così, molto snella se si aggiunge anche che molti dei servizi considerati come non di gestione propria del Campus sono esternalizzati a cooperative, la cui nascita potrebbe essere facilitata dai soggetti stessi partecipanti alla società mista. Ad esempio potrebbero essere dati in outsourcing a cooperative create per tale scopo le attività di pulizia, di catering e ristorazione. Si potrebbero impiegare a tal proposito 15/20 risorse provenienti dal territorio stesso. Per quanto riguarda i servizi di ospitalità, il Campus potrebbe fare da facilitatore per la costituzione di una cooperativa di gestione dell’Albergo Diffuso, facendosi promotore, attraverso l’erogazione di incentivi, della ristrutturazione di alcuni edifci che saranno destinati a supporto delle attività del Campus.

75


2.3 PROIEZIONI ECONOMICO-FINANZIARIE Partendo dalle voci identifcate nella sezione precedente è possibile stimare un piano economico-fnanziario quinquennale a partire dall’inizio dei lavori del progetto Campus, previsti per Gennaio 2013. L’intento di questa sezione è la messa a punto di un modello che ci consenta di fare delle simulazioni, in base a delle ipotesi predefnite, sui costi e sui ricavi che intervengono nell’ambito della gestione del progetto in questione. È di fondamentale importanza, infatti, identifcare nell’ambito di un progetto, i valori chiave da tenere sotto controllo, ovvero gli elementi ai quali l’intero progetto è maggiormente sensibile, con il fne di prendere le giuste decisioni per la sostenibilità del progetto stesso. Sono stati stimati, in via prioritaria i costi relativi agli investimenti di medio-lungo periodo e successivamente i costi di gestione, in modo da avere una panoramica completa dell’insieme delle categorie di costi che intervengono per questa particolare tipologia di progetto. Dopo aver calcolato i costi necessari alla gestione del Campus a partire dalla data di inizio delle attività, prevista per Settembre 2014, è stata effettuata, infne, una stima dei ricavi provenienti dalle diverse tipologie di prezzi applicati alle diverse attività ed una stima dei fnanziamenti necessari per assicurare la realizzazione del progetto. Come si evince dalle voci di budget, i costi relativi agli investimenti di medio-lungo termine, ovvero le spese per capitale (CapEx), intese quali fondi impiegati per acquistare asset durevoli, sono concentrati nei primi due anni di attività e rappresentano la voce di investimento più consistente. La voce più consistente per questo tipo di costi è concentrata nella sezione “costi per la ristrutturazione 113 ”, ed è relativo ad un incentivo per la ristrutturazione di dieci edifci ad uso residenziale, individuati in accordo con la società che gestisce gli edifci dell’Albergo Diffuso. Tali immobili, la cui ristrutturazione sarà resa possibile attraverso degli incentivi erogati dal CAG, saranno successivamente dati in gestione al Campus, che ne gestirà anche i relativi introiti. Nell’ambito del budget dei costi correnti sono stati considerati, invece, tutti quei costi che appartengono alla categoria dei costi di gestione (OpEx) e che intervengono, dunque, con l’inizio delle attività del CAG vere e proprie. Le ipotesi effettuate in questo ambito fanno riferimento al numero dei docenti previsti durante i corsi, il numero di corsi attivati e il personale che si occupa della gestione del Campus. Oltre i Direttore generale, infatti, si prevede un inserimento anche di altre fgure quali ad esempio fgure in amministrazione, un esperto legale, un esperto di marketing, una fgura che si occupa delle relazioni con le istituzioni, un direttore scientifco che si occupi sia dell’area didattica che dell’area del turismo. Per il budget dei ricavi, abbiamo fatto riferimento, ai ricavi per l’area didattica 114, della vendita di pacchetti turistici e degli introiti derivanti dall’alloggio nelle struttura dedicate al Campus nell’ambito dell’Albergo Diffuso. Per la stima dei ricavi dell’Albergo Diffuso sono stati considerati i possibili pacchetti turistici ed il tasso di copertura durante l’anno (ipotizzato crescente per dal terzo anno in poi). Il fabbisogno fnanziario totale del progetto è di circa 3 milioni di euro, cifra che potrà essere coperta con sponsorizzazioni, partecipazione a bandi europei (LEADER), partecipazione a bandi regionali (PO Val d’Agri) oppure il coinvolgimento di fgure imprenditoriali interessate al progetto e attive per la zona in questione.

113Stima

effettuata con: e http://costi.lavorincasa.it/calcolo/rsdi.basilicata.it/mappe-in-linea/nuove-mappe-catastali (consultato il 17 ottobre 2012)

114Stima

basata sui prezzi medi effettuati con un sistema di benchmarking con istituzioni simili

76


Budget dei costi di investimento medio-lungo Costi per la ristrutturazione 1) demolizione e opere di muratura

2013

2014

2015

2016

2017

197,079

84,463

0

0

0

2) intonaci

88,682

38,006

0

0

0

3) impianti

459,863

197,084

0

0

0

4) rifacimento bagni

158,898

68,099

0

0

0

5) pavimenti e rivestimenti

214,509

91,933

0

0

0

6) infssi e porte

379,386

162,594

0

0

0

7) rifniture

108,370

46,444

0

0

0

1,606,787

688,623

0

0

0

0

30,000

5,000

5,000

2,000

2,000

2,000

0

0

0

Struttura laboratorio di Archeologia Preventiva

0

5,000

0

0

0

Struttura riparo

0

2,000

0

0

0

Consulenze

0

30,000

0

0

0

Acquisto 2 mini-van

0

70,000

0

0

0

Acquisto tecnologie

15,000

30,000

0

0

0

Impianti di smart-energy

0

100,000

0

0

0

Installazione Wi.Fi

0

60,000

0

0

0

17,000

329,000

5,000

5,000

2,000

1,623,787

1,017,623

5,000

5,000

2,000

Totale costi di ristrutturazione (incentivi) Altri costi Attrezzature Allestimenti aule e laboratori

Totale altri costi Toale costi a medio-lungo

Budget dei costi gestione corrente

2013

2014

2015

2016

2017

Direttore generale

0

8,500

30,000

30,000

30,000

Personale

0

37,143

130,000

130,000

130,000

Docenti/esperti

0

5,000

15,000

20,000

25,000

Manutenzione

0

2,000

2,000

2,000

2,000

Materiali didattici

0

1,000

1,820

3,300

5,200

Utenze generiche

1,500

2,000

3,000

2,800

2,200

Costi amministrativi

10,000

10,000

10,000

10,000

10,000

Servizi esternalizzati

5,000

10,000

15,000

17,000

20,000

16,500

75,643

206,820

215,100

224,400

1,640,287

1,093,266

211,820

220,100

226,400

Totale costi gestione correnti Totale COSTI

Budget dei ricavi

2013

2014

2015

2016

2017

Ricavi corsi

0

20,000

58,500

150,000

187,000

Ricavi workshop

0

3,000

7,800

18,000

34,000

Ricavi Albergo Diffuso (10 Case)

0

1,500

3,640

6,600

10,166

Totale Ricavi

0

24,500

69,940

174,600

231,166

Budget dei finanziamenti

2013

Totale da finanziare

-1,640,287

Totale in cinque anni

2,891,667

2014 -1,068,766

2015 -141,880

2016

2017 -45,500

4,766

Tabella 1- Budget dei Costi, budget dei Ricavi e Budget dei fnanziamenti

77


Come evidenziato in Tabella 2, i costi di gestione del Campus sono molto contenuti rispetto ai costi di investimento. Questo accade in quanto il modello di gestione pensato per il campus è molto snello e prevede l’esternalizzazione di molte funzioni a cooperative locali, dotazione di personale non elevata e l’abbattimento dei costi relativi alle utenze per mezzo dell’uso di energie alternative. Al termine del quinto anno, infatti i ricavi stimati sono inferiore rispetto ai costi di gestione. Dal quinto anno in poi, dunque, dopo aver raggiunto il punto di pareggio 115, il Campus potrà far fronte ai costi di gestione senza far ricorso a fonti di fnanziamento esterne. L’autofnanziamento è un fondamentale indice di qualità e di fattibilità per progetti che richiedono investimenti considerevoli. Questo è, infatti, un indicatore fondamentale della sostenibilità del progetto nel lungo periodo.

Costi di investimento Costi di gestione Ricavi

2013

2014

2015

2016

2017

TOTALE

1,623,787

1,017,623

5,000

5,000

2,000

2,653,410

16,500

75,643

206,820

215,100

224,400

738,463

0

24,500

69,940

174,600

231,166

500,206

Tabella 2-Dettaglio dei Costi di Investimento, Costi di gestione e Ricavi

115Le

stime dipendono dalle ipotesi sottostanti concernenti il numero di partecipanti ai corsi e agli acquisti dei pacchetti turistici.

78


2.4 PIANO DI COMUNICAZIONE PREMESSA-TARGET L’idea progetto Campus di Archeologia si delinea quale proposta progettuale che individui un sistema di offerta, articolata in ambiti multi settoriali e dai contenuti altamente innovativi. E' un’ulteriore forma di valorizzazione del territorio lucano, una ottimizzazione delle risorse culturali ed economiche presenti nell’area della Val d’Agri e in particolare nel territorio di Grumento Nova. Attraverso la riqualifcazione dei beni culturali locali, dunque, il passato si protrae inalterato nel presente, riconnettendosi al territorio non più come elemento ostico potenzialmente valorizzabile, bensì quale effettiva risorsa economica sostenibile. L’ attivazione del piano di miglioramento del territorio avviene seguendo una modalità di tipo innovativo che ha come scopo una generale fruizione delle risorse da parte di una vasta gamma di pubblico. Il piano di comunicazione si propone quindi di realizzare attraverso un sistema omogeneo, iniziative, progetti e piani strategici che tengono conto dei vari segmenti di pubblico cui è rivolto il Campus di Archeologia116. Le azioni da intraprendere si rivolgono, dunque, a cinque categorie di riferimento: -

Istituzioni (Regioni, Province, Comuni e Enti Territoriali)

-

Operatori (Scuole Primarie e Secondarie, Università italiane ed internazionali, Enti di Formazione, Associazioni culturali, operatori della cultura e del turismo)

-

Turisti (Famiglie con bambini, studenti delle scuole Primarie e Secondarie, studenti universitari italiani e stranieri, professionisti)

-

Cittadini

OBIETTIVI-STRATEGIE Gli obiettivi guida da seguire per la concretizzazione del progetto possono essere divisi in quattro macro-aree: 1. Valorizzazione del patrimonio storico-culturale 2. Destagionalizzazione fussi turistici 3. Fornire un sistema di servizi 4. Dotare strumenti di comunicazione interna ed esterna (guide museo e receptionist, valorizzazione risorse umane)

Le quattro macro-aree sono la concreta prosecuzione dei primari obiettivi cui si fonda il Campus, le stesse si adattano perfettamente al Piano di Comunicazione, proprio perché si è stilata una visione di insieme. 116

Il piano di comunicazione si rifà a quello rivolto alla “Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale” del MIBAC dell'anno 2010 http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1257515739182_Piano_della_Comunicazione_2010.pdf (consultato il 17 ottobre 2012)

79


1.

La valorizzazione del patrimonio storico-culturale avviene attraverso due canali differenti ma complementari ovvero la formazione e l’innovazione, la formazione intesa come offerta diversifcata di corsi di alta formazione e corsi di perfezionamento professionale da svolgere durante l’ intero anno solare. L’innovazione intesa come valorizzazione del museo e parco archeologico attraverso l’applicazione di postazione multimediali e digitali tali da rendere i complessi culturali interattivi e maggiormente fruibili da un target diversifcato. 1.1. Sviluppare l’educazione al patrimonio culturale -

Rafforzare i rapporti tra le scuole e la rete dei servizi educativi organizzati dal campus

-

Elaborare e promuovere materiali didattici per ogni fascia di età e per ogni tipo di pubblico sia nel formato cartaceo che digitale

1.2. Promuovere e valorizzare attraverso una variegata offerta formativa il Campus Promuovere corsi di aggiornamento sulla didattica del patrimonio culturale per funzionari di

-

operatori culturali -

Formazione mirata alle fgure professionali operanti nel settore culturale

-

Corsi di formazione destinato a studenti e professionisti

1.3. Promuovere e valorizzare attraverso il miglioramento dell’offerta il Museo archeologico ed il borgo. Distribuzione di materiale informativo ed introduzione di sportelli informativi telematici posizionati

-

nei luoghi d’arte e punti nevralgici del borgo e del territorio -

Utilizzare gli strumenti tecnologici per migliorare la conoscenza e la fruibilità del patrimonio

-

Realizzazione di visite guidate, mostre, spettacoli all’interno dei luoghi d’arte e partecipazione ad attività di promozione territoriale Promuovere attività di ricerca archeologica (scavo) per la riqualifcazione dell’offerta

-

2. La seconda fnalità è la possibilità di destagionalizzare i potenziali fussi turistici mediante l’organizzazione di attività ludico/ricreative collegate anche alle attività di laboratorio di alcuni corsi di Alta formazione. 2.1. creazione di un’offerta turistica ad hoc -

realizzazione di rivisitazioni storiche

-

analisi, monitoraggio, e valutazione dei target di riferimento e dei fabbisogni dell’utenza attraverso la sistematizzazione dei dati, indagini statistiche e qualitative

2.2. formulazione di diversi percorsi tematici che abbraccia la variegata domanda dei potenziali turisti (cultura, natura, enogastronomia , divertimento) -

Studio e realizzazione di itinerari tematici al di fuori dei classici circuiti turistici al fne di ampliare in senso tematico l’offerta turistica lucana e valorizzare gli itinerari storici, culturali, ludici esistenti

80


3. Terzo obiettivo è il miglioramento di un sistema di servizi ben integrato con il territorio ma complementare alle esigenze formativo/ricettive del Campus, dotato degli spazi necessari per svolgere tutte le attività di accoglienza per studenti e/o turisti. 3.1. l’ideazione di un prototipo di smart city che associa l’ utilizzo più razionale dell’energia all’integrazione delle tecnologie pulite -

Riduzione del digital divide

-

Ottimizzazione dei consumi energetici

-

Informatizzazione della cittadinanza

4. Dotare il Campus di strumenti di comunicazione interna ed esterna (guide museo e receptionist, valorizzazione delle risorse umane) 4.1. Creare l’immagine univoca del Campus - Condivisione di una politica globale e coordinata dell’uso del marchio CAG (Campus Archeologico Grumentum) - Creazione di un’identità visiva attraverso l’adozione di una simbologia uniforme e riconoscibile allo scopo di ottenere una immagine integrata 4.2. Sinergie operative con gli enti territoriali (APT, GAL) 4.3. Consolidare i rapporti di collaborazione con amministrazioni internazionali in ambito U.E. 4.4. Assicurare la partecipazione rappresentativa del Campus presso organismi promotori di azioni internazionali

81


STRUMENTI Per il raggiungimento degli obiettivi elencati, si prevede di individuare ed utilizzare strumenti che consentano di realizzare in modo effcace e produttivo le azioni utili a conseguire gli scopi del Piano di comunicazione. Gli strumenti sottoelencati: Co-Marketing il piano di collaborazione con altri enti o imprese sotto forma di investimento comune attiva operazioni di marketing. La fnalità della collaborazione è quella di ottenere benefci nell’approccio verso il proprio target di riferimento, utilizzando iniziative di marketing diverse. Gli accordi possono essere effettuati con imprese di diversi settori, con le quali si possono generare sinergie basate sul know how e i segmenti di clientela raggiungibili. Gli stessi accordi possono essere svolti con imprese dello stesso settore che uniscono la forza per affrontare un mercato o strategia comuni. Un progetto di co-marketing può permettere, anche attraverso la ricerca di partner e sponsor, di creare porgetti o condividere con altre realtà la promozione del patrimonio culturale di Grumento Nova. Sponsorizzazioni L’attivazione di collaborazioni tra enti pubblici e privati per incentivare diverse sponsorizzazioni offre da un lato la possibilità di investire sulla formazione e valorizzazione del Campus e dall’altro il ritorno d’immagine in entrambi i soggetti. Le azioni in questo ambito, offrono visibilità immediata nelle attività del Campus e contribuiscono alla costruzione di un’identità condivisa. Pubblicità e e-advertising Acquisto di spazi su mezzi di comunicazione di massa, per la presentazione dei beni e servizi del CAG; oltre alla promozione dei prodotti e l'incremento delle vendite. In base ai target di riferimento la pubblicità si può attuare sui seguenti mezzi di comunicazione: stampa quotidiana e periodica, radio, televisione, cinema, cartellonistica, affssioni e mezzi di trasporto pubblici, internet, sito web dedicato, social network, telefonia wireless. Relazioni pubbliche Insieme variegato di attività mirate a mettere in relazione un’organizzazione con l’ambiente nel quale essa opera, al fne di presentare una buona immagine di sé all’opinione pubblica. Non c’è una distinzione di destinatari di comunicazione, nel senso che le relazioni pubbliche possono essere indirizzate, a seconda della scelta dei mezzi, ad un ambiente generale, ovvero al personale interno, ai fnanziatori etc. L’obiettivo principale è quello di presentare una buona immagine dell’impresa all’opinione pubblica. Può essere applicata attraverso: eventi (celebrazioni, conventions, conferenze stampa, convegni), modulistica, brochure, pubblicazione aziendale, supporti audiovisivi, internet (extranet), telefono, mail

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CONCLUSIONI Il Campus, che si risolve quale metodo evolutivo fnalizzato allo sviluppo territoriale, economico e sociale, tende al potenziamento delle risorse peculiari della Val D'Agri, integrando le ricchezze archeologiche ad esperienze di formazione ed intrattenimento innovative. Rendere la cultura maggiormente fruibile, attraverso meccanismi di marketing strategico deve essere lo scopo primario del lavoro. I nuovi orientamenti del mercato contemporaneo, infatti, tendono ad allontanarsi da logiche standard che rendono le esperienze conservative, per volgere verso nuovi concept dinamici che animino l'approccio ai prodotti. Il contesto lucano è del tutto comparabile ad un museo all'aperto, in cui la storia comunitaria si connette in maniera diretta alla preziosa cornice ambientale. Forme gestionali alternative possono, quindi, riattivare l'equilibrio statico delle realtà locali, potenziando al meglio un circuito vigente che merita di essere caratterizzato quale risorsa culturale altamente sostenibile, in grado di produrre fonti alternative di proftti mediante l'animazione programmatica dei beni. Paloma D'Alterio Vollaro Ricercatrice turismo beni culturali Dal punto di vista del designer, il progetto risulta interessante perché non si ferma al livello architettonico solo al recupero ed allestimento di strutture fsiche (edifci) ma coinvolge più professionalità impegnate nella progettazione di un sistema più complesso composto da livelli collegati tra di loro. Nel progetto Campus A.G.gli altri livelli considerati sono stati: la pianifcazione di un ventaglio di offerte e servizi turistici e didattici destinate al target di riferimento individuato ma anche la comunicazione e la sostenibilità economica. Dopo una analisi del contesto, con la proposta di progetto si è cercato di dimostrare la potenzialità di una progettazione interdisciplinare, che porta ad una visione più completa del tema progettuale. Matteo Bernecoli Designer

È nostro preciso dovere tutelare i beni storici, artistici, archeologici e paesaggistici che costituiscono il nostro patrimonio, così come promuovere la massima diffusione possibile della sua conoscenza. Allo stesso tempo, consapevoli della crescente importanza del turismo culturale nel contesto dell’economia, bisogna impegnarci per mantenere e incrementare dove necessario lo standard dell’accoglienza nelle strutture museali e nelle aree archeologiche, rendendo la visita al museo un’esperienza sempre più piacevole, la tecnologia si rivela un potente alleato per raggiungere entrambi gli obiettivi, nei musei dove al classico percorso di visita sono affancati strumenti multimediali che coinvolgono i visitatori in nuove esperienze di godimento del patrimonio culturale. Il nostro interesse è particolarmente rivolto al concetto di innovazione, inteso come rinnovamento, cambiamento che genera progresso umano e che deve essere sempre più al servizio della valorizzazione del nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico. L’innovazione è il flo conduttore che lega i vari progetti presenti attraverso un percorso guidato in cui il pubblico ha la possibilità di comprendere il grande apporto, in termini di effcienza ed effcacia. Luisa Buccino Esperta in Beni Culturali e tecnologia applicata

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Il Progetto Campus Archeologico di Grumento è la concretizzazione di un modello alternativo di fruizione del patrimonio archeologico e si colloca quale mezzo ottimale per la salvaguardia delle risorse in un ottica del tutto centrata sullo sviluppo delle aree interne e su una rigenerata fruizione turistica dei luoghi. Il turismo, oltre che la formazione con temi altamente innovativi e pionieristici, può caratterizzarsi come un settore primario in grado di defnire linee di sviluppo compatibili con l'ambiente, l'economia e la società locale, stimolando un circolo virtuoso di connessione tra archeologia, formazione e turismo. Tale patrimonio comporta, tuttavia, serie problematiche di gestione, con relativi impegni economici di tutela, conservazione, restauro e valorizzazione, rendendone fondamentale una gestione complessa ed integrata. Ed è per questo motivo che il modello ipotizzato per il Campus è snello e decentrato con costi di gestione contenuti, in pareggio già a partire dal quinto anno, a dimostrazione della sostenibilità del progetto nel lungo periodo. In conclusione, il Progetto rappresenta l'occasione per dare voce ad un territorio ed al suo patrimonio archeologico che, se opportunamente valorizzato, potrebbe rappresentare uno dei poli attrattivi dell’intera vallata. Alice Giorgio Ricercatrice Economia In conclusione al presente lavoro di ricerca non possiamo esimerci dal ripetere che la cultura deve essere considerata una risorsa, uno strumento di promozione del senso di cittadinanza fondato sulla consapevolezza del valore materiale e immateriale del patrimonio culturale capace, grazie a politiche e strategie adeguate, di stimolare e attrarre il turismo culturale, incentivare la ricerca e l'innovazione

vero motore di promozione dello sviluppo

economico e sociale del territorio. È chiaro che la cultura in generale e i beni culturali-storici in particolare sono fondamentali per il consolidamento della sfera pubblica democratica (ancora di più in un momento come quello attuale dove è altissimo il grado di distacco dei cittadini dalle Istituzioni) per la crescita reale del Paese e per la ripresa dell'occupazione. Come detto, ripensare il nostro modello di sviluppo è necessario, altrettanto lo è l'assunzione di responsabilità condivise da parte di tutti gli attori in gioco, essendo davvero consapevoli del fatto che gli investimenti in cultura sono i migliori attuabili per rilanciare la crescita, tutto ciò deve avvenire possibilmente anche attraverso un'azione capillare dal basso, la quale rappresenta, a nostro parere, il metodo più corretto per far partire il concreto sviluppo del territorio (obiettivo primario dell'idea progettuale ampiamente esposta nelle varie parti del progetto qui sopra). Nel caso specifco del progetto qui in esame, è dunque necessaria la nascita di un modello di sviluppo che porti alla creazione di un sistema di produzione culturale nel quale vi sia l'unione dei diversi saperi, dove la cultura storica e archeologica s'incontri con la cultura scientifca e tecnologica, la ricerca con la formazione, la produzione culturale con il turismo di qualità. Tutto ciò può avvenire solo attraverso la promozione di iniziative culturali di collaborazione che siano capaci di creare interesse fra la popolazione e di far interagire le diverse esigenze in azione rispettando la memoria storica, avendo a cuore il passato ma soprattutto lo sguardo rivolto al futuro. Angela Voce Sociologa

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