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M I L A NO

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Pete r E i s e n m a n w i th D e g l i E s p o s ti A r ch i te tt i a n d A Z s tu d i o

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MARZO - MARCH 2020

592

Mensile / Monthly magazine € 10,00

€ 5,00 (Italy only)

MADRID

Una casa di luce e colori

A home Full of Light and Colour

FIRENZE

Città in evoluzione

MediaGroup spa - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB Milano Printed in Italy

The Evolving City

DESIGN

Finiture d’interni Interior Finishes




Firme

MATTEO POLI Architetto, è ricercatore al Politecnico di Milano dove insegna Landscape design. Ha una vasta esperienza internazionale come consulente progettuale nel campo dell’architettura, dell’urbanistica e del disegno del paesaggio. Attualmente cura la sezione Paesaggio del festival di architettura Milano Arch Week ed è condirettore del Master in Landscape Architecture – Land Landscape Heritage del Politecnico. He is an architect, working as a researcher and landscape design professor at the Politecnico di Milano. He has an extensive international experience as a design consultant in architecture, urbanism and landscape. He currently manages the landscape section of the Milano Arch Week and co-chair the Politecnico’s MSc in Landscape Architecture – Land Landscape Heritage. p. 32 PAOLO LAVEZZARI Milano, classe 1957. Partito dalla critica d’arte e transitato per la moda si occupa di design e delle sue vicende, preferibilmente quelle meno note, per diverse riviste del settore. Born in Milan, in 1957. He started out as an art critic, then moved into fashion. He now deals with the world of design and the various, often less well-known things going on in it for various sector publications. p. 44 CLAUDIO BOZZA 38 anni, al Corriere della Sera da 11: un sogno realizzato. Sopportato da Ludovica, ha due figli (Amerigo e Costanza),

4 ABITARE 592

un monopattino elettrico e un grandissimo amore per questo mestiere. Vive tra Firenze e Milano, con il cuore sulla West coast. Si occupa principalmente di politica, e per “disintossicarsi” racconta storie di persone (più e meno note). 38 years old, has been at Corriere della Sera for 11 years: a dream come true. He and a very patient Ludovica have two children (Amerigo and Costanza); he gets around on an electric scooter and loves his work. He lives between Florence and Milan, but his heart is on the West Coast. He concerns himself mainly with politics, but as an “antidote” to that writes about people (some well known, others less so). p. 62 CLELIA MARIA BONARDI Milanese, classe 1990, laureata in Architettura degli Interni al Politecnico di Milano, dove è assistente. Ha conseguito il Master Itinerante in Museografia, Architettura e Archeologia dell’Accademia Adrianea vincendo il Piranesi Prix de Rome 2018. Collabora con l’Università degli Studi di Milano per l’organizzazione di convegni internazionali e sta seguendo l’allestimento della mostra Piranesi a Milano. Born in Milan in 1990, she graduated in Interior Architecture at Politecnico di Milano, where she now works as an assistant. She obtained a master’s degree in Museography, Architecture and Archaeology at the Accademia Adrianea and won the Piranesi Prix de Rome in 2018. She organises international conferences for Milan’s Università degli Studi and is following the design of the exhibition Piranesi in Milan. p. 114

JOSÉ HEVIA Dal 2003 vive e lavora a Barcellona. È specializzato in fotografia di architettura e paesaggio. Alterna la documentazione e collaborazione professionale a ricerche personali. Collabora con riviste specializzate e ha realizzato pubblicazioni di architettura e monografie per diverse istituzioni e fondazioni. I suoi lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive. He has lived and worked in Barcelona since 2003, specialising in architectural and landscape photography. His work is a mixture of documentation activities, professional collaborations and personal research. He collaborates with specialised magazines and has published books on architecture and monographs for various institutions and foundations. His works have appeared in solo and group exhibitions. p. 146


photo Giovanni Gastel

Divano Grande Soffice di Francesco Binfaré. Schienali “intelligenti” leggermente modellabili, linee morbide, curvature perfette ed una straordinaria sofficità: gli elementi fondamentali per un comfort totale ed un’eleganza senza tempo. Il sistema di sedute è componibile per soddisfare ogni esigenza. Tavolo Brasilia di Fernando e Humberto Campana. Un mosaico di schegge di specchio. Ogni pezzo è unico e fatto a mano.

THE GREATEST COMFORT, ELEGANCE AND PERFORMA NCE edra.official

edra.com



Sommario

32

A Milano, l'innovativo blocco residenziale di Eisenman Architects, Degli Esposti Architetti e AZstudio/ The innovative residential block in Milan by Eisenman Architects, Degli Esposti Architetti and AZstudio.

13

Orizzonti

28

Libri

32

Architettura non allineata Non-aligned Architecture

txt matteo poli photos maurizio montagna

44

Stanze ispirate a Rothko

Rooms Inspired by Rothko

txt paolo lavezzari photos josé hevia

54

Giungla empatica a Tokyo Empathetic Jungle in Tokyo

txt fabrizio gallanti photos yurika kono

62

Firenze bella

72

L’idea di albero

txt claudio bozza photos massimo sestini

62

La citttà di Firenze prova a costruirsi una nuova e solida identità contemporanea / This city of Florence is trying to forge a new and valid contemporary identity for itself.

The Idea of a Tree

txt martina landsberger photos ivar kvaal

80

Capanne nell’arcipelago

Cabins in the Archipelago

txt luca bergamin photos archmospheres

72

La casa per due artisti su un’isola norvegese, pensata come un’ampia fronda artificiale / A house for two artists on a Norwegian island is a refuge conceived as an ample artificial tree.

592 ABITARE 7


Sommario

86

Una tecnologica rimessa per barche sul fiume Yealm, vicino a Plymouth / A boathouse built of steel and wood on the River Yealm, near Plymouth.

86

Un approdo tecnologico

A Technological Berth

txt michele barale photos nick kane

92 95

Panorama

photos damir fabijanić

Nuovo corso a Shanghai

A New Direction in Shanghai

txt silvia icardi photos haiting sun

104

Microcosmo per giovani cittadini

A Microcosm for Young City Dwellers txt sara banti photos stefano anzini

114

Uffici da vivere

Offices You Can Live in txt clelia bonardi

122

Luci per l’architettura

104

Il nuovo complesso di edilizia convenzionata firmato da Atelier(s) Alfonso Femia a Milano / Atelier(s) Alfonso Femia’s new social housing complex in Milan.

Lighting for Architecture

curated by mia pizzi txt stefano pardini

128

Ripartire dai fondamentali Back to Basics

curated by mia pizzi txt ali filippini

146

Barcelona

photo josé hevia

128

Le basi di un nuovo progetto d’interni confortevole, flessibile e responsabile / The basic elements of all interior design schemes with a comfortable, flexible and responsible approach.

8 ABITARE 592


SEI

g r u p p o e u r o m o b i l .c o m

L a b u o n a c uc i n a i t a l i a n a dove cultura del proget to e qualitĂ dei materiali esaltano il made in Italy in una dimensione internazionale. S E I l a c uc i n a f i r m a t a d a Marc Sadler per Euromobil.


Staff

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M I L A NO

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Pe te r E i s e n m a n w i th D e g l i E s p o sti A r ch i tetti a n d A Z s tu d i o

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MARZO - MARCH 2020

592

Mensile / Monthly magazine € 10,00

€ 5,00 (Italy only)

MADRID

Una casa di luce e colori

A home Full of Light and Colour

FIRENZE

La città contemporanea The Contemporary City

DESIGN

Finiture d’interni Interior Finishes

Lucas y Hernández-Gil Arquitectos Casa A12, Madrid (photo José Hevia) p. 44

è pubblicata da / is published by RCS MediaGroup S.p.A. Presidente e Amministratore delegato Urbano Cairo Consiglieri Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte Diego Della Valle, Uberto Fornara, Veronica Gava Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi Marco Tronchetti Provera

Direttore responsabile Editor in chief Silvia Botti Capiredattori Managing editors

Collaboratori Contributors

Sara Banti Architettura, attualità, sito web Architecture, news, web site

Stefano Anzini Archmospheres Michele Barale Stefano Benedetti Luca Bergamin Clelia Bonardi Claudio Bozza Cristiana Campanini Laura Cardia Damir Fabijanić Ali Filippini Elena Franzoia Fabrizio Gallanti Irene Guzman José Hevia Silvia Icardi Nick Kane Yurika Kono Ivar Kvaal Martina Landsberger Paolo Lavezzari Maurizio Montagna Francesca Oddo Stefano Pardini Alice Piciocchi Matteo Poli Massimo Sestini Haiting Sun Matteo Zambelli

Chiara Maranzana Sistema multimediale Multimedia system Design consultant Mia Pizzi Curator Roberto Ricci Infographic and maps Graphic Staff Fabio Grazioli Caposervizio digital Digital senior editor Elena Liberatore Caposervizio paper Magazine senior editor Segreteria di redazione Editorial secretary Monica Guala Ricerca fotografica Photo research Progetto grafico Graphic design Antonio Meda

Rivista internazionale a periodicità mensile edita in lingua italiana e in lingua inglese e diffusa in tutto il mondo, fondata da Piera Peroni nel 1961. An international magazine published monthly in Italian and English, founded by Piera Peroni in 1961 and sold all over the world. via Angelo Rizzoli 8 – 20132 Milano tel. +39 0225843420 redazione@abitare.rcs.it

www.abitare.it

Federazione Italiana Editori Giornali

Unione Stampa Periodica Italiana

Ufficio tecnico / Technical office Allen Michi, allen.michi@rcs.it Stampa Rotolito, Seggiano di Pioltello (MI). Printed in Italy Abbonamenti Italia Per informazioni telefonare allo 0263798520 o scrivere a RCS MediaGroup spa, Servizio Abbonamenti, via Angelo Rizzoli 8, 20132 Milano, fax 0225883625, abbonamenti@rcs.it, www.abbonamentircs.it Il servizio è aperto da lunedì a venerdì con orario continuato dalle 8.30 alle 18.30. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il cambio d’indirizzo è gratuito: comunicare, almeno 30 giorni prima, il codice abbonato, nome, cognome, indirizzo completo.

Arretrati Rivolgersi al proprio edicolante oppure ad arretrati@rcs.it o al numero 02-25843604. Il pagamento della copia, pari al doppio del prezzo di copertina, deve essere effettuato su IBAN IT 97 B 03069 09537 000015700117 Banca Intesa - Milano intestato a RCS MediaGroup S.p.A., comunicando via e-mail l’indirizzo ed il numero richiesto.

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LO TROVI ANCHE SU IS ALSO AVAILABLE AT

Brand manager Ilaria Carnevale Miacca ilaria.carnevalemiacca@rcs.it

Distribuzione per l’Italia / Worldwide distribution m-dis Distribuzione Media spa, via Cazzaniga 19, 20132 Milano tel. 0225821, fax 0225825302, info-service@m-dis.it. Spedizione in a.p. DL. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004, n. 46), art. 1, comma 1, DCB Milano - Registrazione presso il Tribunale di Milano, n. 286 del 12.8.1976. ISSN 0001-3218 (print), ISSN 2499-3522 (online). In questo numero la pubblicità è inferiore al 45%. La riproduzione intera o parziale di testi o fotografie è vietata: diritti riservati in tutto il mondo / Advertising in this issue is less than 45%. All rights reserved: reproduction of texts and photographs in whole or part is strictly prohibited.

Advertising manager Connie Chiaro connie.chiaro@rcs.it Magazine

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Nicoletta Porta nicoletta.porta@rcs.it Digital International editions Maria Francesca Sereni mariafrancesca.sereni@rcs.it

Content Syndication press@rcs.it

Abbonamenti estero / Worldwide subscription “Abitare” (USPS 343030) is published by RCS MediaGroup S.p.A. in 10 issues per year. Please contact Fastmag srl, via Portuense 1555, Commercity Isola N/47, 00148 Roma (RM), tel. +39 0665000808, e-mail sub@fastmag.it, www.fastmag.it.

Traduzioni / Translations

Robert Burns Mara Weiner-Macario Web Site

Direttore generale News Alessandro Bompieri

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592

WILLARD

Orizzonti

Le colonne del palazzo della Corte Suprema americana a Washington. Sullo sfondo, il Campidoglio. The columns of the Supreme Court building in Washington. In the background, the US Capitol.

Colonne. Soprattutto colonne. E poi simmetria, proporzioni. Uno stile classico. Qualcosa che ben si adatti alle istituzioni. Questo vorrebbe Donald Trump. Lo ha recentemente reso noto Architectural Record che ha ottenuto una bozza dell’ordine esecutivo dal titolo Make Federal Buildings Beautiful Again (Rendere di nuovo belli gli edifici federali) che dovrebbe rivedere i principi guida per l’architettura federale, definiti dal senatore Daniel Patrick Moynihan nel 1962. Secondo il critico dell’architettura Paul Goldberg, il problema non è il classico in sé. «È l’imposizione di uno stile ufficiale a non essere esattamente compatibile con la democrazia liberale del XXI secolo». Giusto. Ma a colpire è anche il pulpito da cui arriva la predica; che a farneticare sia colui che ha inventato la Trump Tower, “la casa di celebrità e ciarlatani”. Speriamo sia uno scherzo e che a nessuno venga in mente di reinterpretare in modo ridicolo lo straordinario incontro tra Jefferson e Palladio, tra la ricerca di strumenti di rappresentazione di una nuova società e la forza universale del linguaggio classico. Nel caso, speriamo invece nell’ira degli Dei. Silvia Botti Columns. Lots of columns. And then symmetry, proportions. The classical style. Something well suited to institutions. This is what Donald Trump wants. This was revealed by the Architectural Record, which recently obtained a draft of the executive order entitled Make Federal Buildings Beautiful Again, the aim of which was to review the guiding principles behind federal architecture, as defined by Senator Daniel Patrick Moynihan in 1962. According to architecture critic Paul Goldberg, the problem is not classical style in itself. It is, he said, that “the mandating of an official style is not fully compatible with 21st-century liberal democracy”. True. But what’s also striking here is where this new policy direction is coming from: that these outlandish utterances are being made by the man behind the Trump Tower, the “home for celebrities and charlatans”. We’d like to think it’s a joke. It is to be hoped that no one will ever dream of trying to come up with some absurd reinterpretation of Jefferson’s Palladio-inspired work, of his efforts to represent a new society through the universal power of the classical idiom. But if they do, we can always put our trust in the wrath of the gods. 592 ABITARE 13


Orizzonti

UP TO YOU ANTHOLOGY

UN SITO PER BAGS ADDICTED A WEBSITE FOR BAG ADDICTS

IL SITO UP TO YOU ANTHOLOGY IDEATO DALL’IMPRENDITORE NICOLÒ GUALAZZI non è un semplice e-commerce per “bags addicted”, ma soprattutto una vetrina democratica e inclusiva dove chiunque può proporre un progetto inedito, saltando gli step intermedi e garantendo così al cliente finale un prezzo più accessibile per borse artigianali rigorosamente made in Italy. Il tutto con il supporto e sotto l’attenta supervisione della piattaforma online, che vanta anche collaborazioni esclusive con designer affermati come Giulio Cappellini, nendo, Marc Thorpe, Kensaku Oshiro, Elisa Ossino ed Elena Salmistraro. (Irene Guzman) THE UP TO YOU ANTHOLOGY WEBSITE, CREATED BY ENTREPRENEUR NICOLÒ GUALAZZI, is not just an e-commerce outlet for “bag addicts”, it is above all a democratic, inclusive showcase, where anyone can present a new design, cut out the middle man and offer all-Italian hand-made bags at a more affordable price. All this under the careful supervision of the online platform, which also works exclusively with established designers like Giulio Cappellini, nendo, Marc Thorpe, Kensaku Oshiro, Elisa Ossino and Elena Salmistraro.

NUMBERS

Metà del territorio abitabile del pianeta (51 milioni di km2) è adibito all’agricoltura. Il 37% è occupato da foreste; l’11 da arbusti e praterie; l’1 da laghi e fiumi. Resta solo l’1% per le città, le aree costruite e le infrastrutture. (Fonte FAO) Half of the world’s habitable land (51 million km2) is used for agriculture. This leaves just 37% for forests, 11% for shrubs and grasslands and 1% for freshwater coverage. The remaining 1% is urban and built-up land. (Source FAO)

14 ABITARE 592

Sopra e in alto / Above and top, Minima Circle e / and Minima Hula Hoop by Leonardo Talarico. A sinistra / Left, Mai round handle L by nendo.


ANDREA AVEZZÙ / COURTESY TAMASSOCIATI

ANDREA AVEZZÙ / COURTESY TAMASSOCIATI

ANDREA AVEZZÙ / COURTESY TAMASSOCIATI

TAMASSOCIATI

SPAZI FRANCESCANI A VIAREGGIO

FRANCISCAN SPACES IN VIAREGGIO

THE VENETIAN FIRM TAMASSOCIATI created the new parish complex of the Resurrection of Our Lord, located in the historic working-class district of Varignano in Viareggio. The contemporary reinterpretation of the environments demonstrates at least two intentions: the desire to streamline the volumes, restoring them to a sobriety that recalls an almost Franciscan; the intention to involve the community to understand their needs and humanise the architecture. The building uses environmentally and economically sustainable solutions. A 27 kW photovoltaic array powers a heat pump and supports current consumption during daylight hours.

GHENT PHILE DEPREZ

LO STUDIO VENEZIANO TAMASSOCIATI ha realizzato il nuovo complesso parrocchiale della Resurrezione di Nostro Signore nello storico quartiere operaio del Varignano a Viareggio. La reinterpretazione in chiave contemporanea degli ambienti manifesta almeno due intenzioni: la volontà di snellire i volumi riportandoli a una sobrietà che richiama una visione quasi francescana; l’intenzione di comprendere le esigenze della comunità per umanizzare l’architettura. L’edificio adotta soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico. Un campo fotovoltaico da 27 kW alimenta la pompa di calore e sostiene i consumi correnti nelle ore diurne. (Francesca Oddo)

ROTOR E IL MONDO DI SOTTO

ROTOR AND THE WORLD UNDER US

LO STADSMUSEUM DI GHENT (Belgio) presenta Underground in the city, esposizione a cura del collettivo belga Rotor, una piccola enciclopedia in tre dimensioni del mondo sotterraneo: dalle trincee della prima guerra mondiale allo stoccaggio sotterraneo dei rifiuti nucleari, allo sviluppo delle metropolitane nel XIX secolo. La mostra è arricchita da due spazi interattivi, un tunnel tattile e un capanno per spettacoli nel cortile. Fino al 22 settembre. (Fabrizio Gallanti) THE CITY MUSEUM IN GHENT (B) presents Underground in the city, an exhibition dedicated to the subsoil, curated by the belgian collective Rotor. It is a tiny three-dimensional encyclopaedia: from the trenches of the first world war to the underground storage of nuclear waste, to the development of subways in the 19th century. There are amazing surprises such two interactive spaces, a tactile tunnel and a shed for performances in the courtyard. Until 22 September. 592 ABITARE 15


FUTURE DOCUMENTATION / ERICA OVERMEER / COURTESY BRANDLHUBER+ EMDE, BURLON

Orizzonti

NELSON KOHN

VITRA DESIGN MUSEUM

RIFLETTORI SUGLI INTERNI

SPOTLIGHT ON THE INTERIORS

JACQUES SCHUMACHER

IMPOSTATA COME UN VIAGGIO A RITROSO NEL TEMPO, la mostra al Vitra Design Museum di Weil am Rhein, Germania, Home Stories: 100 Years, 20 Visionary Interiors (a cura di Jochen Eisenbrand, allestimento di Space Caviar, fino al 23 agosto) ricostruisce i cambiamenti sociali, politici e progettuali che hanno interessato gli interni domestici dagli anni Venti agli Ottanta. In mostra temi come l’attuale ibridazione tra spazi pubblici e privati, la predilezione per i loft degli anni Settanta, il passaggio tra spazio formale e informale dei Sessanta, l’introduzione degli elettrodomestici negli anni Cinquanta e l’invenzione dell’open space nei Venti. (Elena Franzoia)

Dall’alto / From top: Brandlhuber+ Emde, Burlon, Antivilla, Krampnitz, 2010-15; Lina Bo Bardi, Casa de Vidro, São Paulo, fotografata nel / snapped in 2002; l’appartamento di Karl Lagerfeld / Karl Lagerfeld’s Apartment (arredo / furniture by Memphis), Montecarlo, 1982.

SET AS A JOURNEY BACK IN TIME, the exhibition at the Vitra Design Museum in Weil am Rhein, Germany, Home Stories: 100 Years, 20 Visionary Interiors (curated by Jochen Eisenbrand, exhibition design by Space Caviar, through 23 August) reconstructs the social, political and design changes of the domestic interiors from the 1920s to the 1980s. On display themes like the hybridisation between public and private spaces in modern times, the predilection for lofts typical of the 1970s, the transition between the formal and informal space of the 1960s, the introduction of household appliances in the 1950s and the invention of the open-plan in the 1920s.

RECORD

L’arcipelago polinesiano, prima nazione a scomparire in caso di innalzamento del livello degli Oceani, è il posto in cui si fuma di più al mondo. Ha il vizio del tabacco il 47% della popolazione. (Fonte World Bank) The Polynesian archipelago, the first nation that would disappear if sea levels rise, has the world’s highest concentration of smokers. 47% of the population smoke. (Source World Bank)

16 ABITARE 592



COURTESY DISTRITO CASTELLANA NORTE

Orizzonti

RH ESTUDIO + RICHARD ROGERS

MADRID “RICUCE” LE PERIFERIE MADRID “STICHES” THE SUBURBS

TRASPORTO PUBBLICO E STILE DI VITA SOSTENIBILE sono le chiavi di Madrid Nuevo Norte, il primo progetto di ricucitura tra periferie della capitale. Intorno a Chamartín, trasformata nella più importante stazione madrilena dell’alta velocità, il nuovo quartiere si svilupperà per cinque chilometri lineari, su una superficie di oltre 3 milioni di metri quadrati. Il 60% degli edifici sarà destinato a uffici, il 35% a uso residenziale, il restante 5% a edilizia pubblica. Firmato da RH Estudio con Richard Rogers, il progetto sarà terminato nei prossimi 25 anni. (Laura Cardia) PUBLIC TRANSPORT AND A SUSTAINABLE LIFESTYLE are the keys to Madrid Nuevo Norte, the first project to sew back together outlying neighbourhoods of the Spanish capital. Having as its nucleus Chamartín, transformed into the most important high-speed station in Madrid, the new neighbourhood will stretch across five linear kilometres, over a surface area measuring more than 3 million square metres. Sixty per cent of the buildings constructed will be set aside for offices, 35 per cent for residential use, the remaining 5 per cent will be public buildings. The project, designed by RH Estudio with Richard Rogers, will be completed in 25 years.

AL STUDIO + CALVI BRAMBILLA

QUINTE A COLORI

COURTESY DISTRITO CASTELLANA NORTE

COLOURFUL BACKDROP LA DISPONIBILITÀ A ESPLORARE il cambiamento è una delle carte vincenti di antoniolupi, realtà internazionale dell’arredobagno. Il nuovo showroom di Stabbia (FI), restyling di AL Studio con Calvi Brambilla, è uno spazio ritmato da una molteplicità di quinte “teatrali” che creano scenari fluidi, destinati a ospitare i più recenti prodotti dell’azienda. Nella foto, il lavabo Soffio di Domenico De Palo. (FO) A WILLINGNESS TO EMBRACE CHANGE is one of the secrets of the success of antoniolupi, firm that makes bathroom furnishings on an international scale. The new showroom in Stabbia (Florence), restyled by AL Studio with Calvi Brambilla, is a colourful interior featuring a range of “theatrical” backdrops that create fluid scenarios against which the products are presented. Pictured, the free-standing washbasin Soffio by Domenico De Palo.

18 ABITARE 592



BARBARA CORSICO

BARBARA CORSICO

BARBARA CORSICO

Orizzonti

STUDIO ATA

RESIDENZA STORICA RIVISITATA

HISTORIC HOME REVISITED SULLE COLLINE DELL’ASTIGIANO, la ristrutturazione di un edificio classificato “di rilevante pregio architettonico” a opera di Studio Ata esalta la convivenza tra l’elegante passato e la funzionalità contemporanea, senza modificare i volumi originari. Al piano terreno, la zona giorno ha un forte rapporto con il giardino, sottolineato dall’ampliamento delle finestre. I soffitti affrescati e i pavimenti di seminato, restaurati, danno un tono aulico al design, costituito da un abile mix di pezzi contemporanei e d’epoca. Ai piani superiori, la zona notte e per il relax. Alla facciata esterna sono stati restituiti i colori originari, con il restauro delle decorazioni floreali. (LC)

IN THE HILLS AROUND ASTI (Italy), the renovation of a building classified as being “of important architectural value” by Studio Ata highlights the happy coexistence of its elegant past and contemporary functionality, without changing its original volumes. The living area has a close relationship with the garden, underscored by the widening of the windows. The carefully restored frescoed ceilings and terrazzo floors give a courtly tone to the design, made up of a skilful mix of contemporary and antique pieces. On the upper floors are the sleeping and relaxation areas. The original colours on the external façade were restored, along with the floral decorations.

UN RITRATTO DI QUARTIERE

PORTRAIT OF A NEIGHBOURHOOD

QUI È UNA NARRAZIONE URBANA CHE SI SVILUPPA lungo i 300 metri che delimitano il cantiere di Spark One, primo di due edifici a uso uffici del business district Santa Giulia-Rogoredo, a Milano. Sessanta fotografie di grande formato scattate da Francesco Jodice rappresentano i volti degli abitanti, custodi delle radici e dell’identità del quartiere. Il progetto è stato commissionato da Lendlease e da Risanamento. La direzione artistica è di ArtsFor e Sky. (IG) QUI IS AN URBAN STORY TOLD ALONG A 300-METRE WALL bordering the construction site for Spark One, the first office building of two in the new business district in Milan’s Santa Giulia-Rogoredo district. 60 blow-ups of photos taken by Francesco Jodice present the faces of local residents, who are the custodians of the roots and identity of this neighbourhood. The project was commissioned by Lendlease and Risanamento. The art direction is by ArtsFor and Sky. 20 ABITARE 592

MARCO MEZZANI

FRANCESCO JODICE


WHITE, RED & GREEN

In the mood of nature.

outdoor indoor

Rivestimenti in legno composito e naturale. decodecking.it


FILIPPO ROMANO

FILIPPO ROMANO

Orizzonti

MARCANTE-TESTA

LAVABI ALLA LICHTENSTEIN

LICHTENSTEIN-INSPIRED BASINS UNA FASCIA ORIZZONTALE MONTATA A PARETE è l’elemento a cui si fissano il lavabo (in tre varianti) e gli accessori che lo corredano (ganci e mensole). È la nuova collezione di arredobagno Frieze proposta dall’azienda toscana Ex.t, che lo studio torinese Marcante-Testa ha disegnato ispirandosi alle “entablatures” di Roy Lichtenstein, opere anni Settanta basate su stratigrafie di segni. La varietà di materiali, finiture e colori rende questa collezione di lavabi particolarmente versatile. (Stefano Pardini) THE WASHBASIN (THREE VERSIONS) AND THE ACCOMPANYING ACCESSORIES (hooks and shelves) are mounted onto a horizontal strip attached to the wall. The new Frieze bathroom furnishings collection from Ex.t Tuscan company was designed by the Turin-based studio Marcante-Testa, which took its inspiration from Roy Lichtenstein’s “entablatures”: works the artist developed in the 1970s that he based on classical architectural features. The variety of materials, finishes and colours makes this collection of washbasins particularly versatile.

Sopra, la panca / Above, the bench Rippless (Toyo Ito – Horm Italia), Museo Archeologico. In alto a sinistra, le poltrone / Top left, the armchairs Double Zero (David Adjaye – Moroso), Gam.

PALOMBA SERAFINI ASSOCIATI

RELAX NEL MUSEO

RELAXING IN THE MUSEUM IL DESIGN ENTRA NEI MUSEI MILANESI CON L’OPERAZIONE MUSE DIALOGANTI, ideata dallo studio Palomba Serafini Associati in collaborazione con l’associazione MuseoCity e dieci importanti istituzioni cittadine (tra cui la GAM, il Museo del Novecento e la Pinacoteca di Brera). In ciascuno dei musei è stata inserita una poltrona d’autore, per instaurare un dialogo con le opere d’arte e favorire il relax e la contemplazione. L’iniziativa si deve anche alla generosità di otto aziende italiane: Baxter, Cappellini, Cassina, Giorgetti, Horm Italia, Kartell, Molteni & C. e Moroso. (Ali Filippini) DESIGN COMES TO MILAN’S MUSEUMS THROUGH THE MUSE DIALOGANTI PROJECT, devised by studio Palomba Serafini Associati in collaboration with the association MuseoCity and ten important city institutions (including GAM, the Museo del Novecento and the Pinacoteca di Brera). A designer armchair has been placed in each of the museums, to encourage interaction and help visitors relax as they contemplate the artworks. The initiative was made possible thanks to the generosity of eight Italian firms: Baxter, Cappellini, Cassina, Giorgetti, Horm Italia, Kartell, Molteni & C. and Moroso.

22 ABITARE 592


SUL CURIOSO ABBINAMENTO TRA SCIENZE E SPORT ha puntato il Brighton College, uno dei più blasonati licei privati inglesi per la upper class, nel nuovo ampliamento del campus. Ellen van Loon di OMA e il suo team hanno creato una lunga “manica” con ampia hall per eventi, laboratori di fisica e chimica e strutture per lo sport (piscina, palestra, sala pesi e aula per la danza). Non meno importanti sono i percorsi: lunghi corridoi (che sono anche piste da corsa), rampe e approdi intermedi. Offre la vista del mare la terrazza a prato sul tetto, che domina il campus. (Sara Banti)

ON THE CURIOUS COMBINATION OF SCIENCES AND SPORTS focuses the Brighton College, amongst the most renowned private English secondary schools for the upper class, in the new expansion of its campus. OMA’s partner Ellen van Loon and her team came up with a long wing with a large event hall, physics and chemistry laboratories and sports facilities (swimming pool, gym, weight room and dance studio). No less important are the long corridors (also running tracks) and the ramps, culminating on the green terrace on the roof, that offers views of the sea.

LAURIAN GHINITOIU / COURTESY OMA

WHEN THE SCHOOL IS AN ORGANISM

LAURIAN GHINITOIU / COURTESY OMA

SE LA SCUOLA È UN ORGANISMO

LAURIAN GHINITOIU / COURTESY OMA

OMA A BRIGHTON

FLASH

La trasparenza contrasta con il peso della materia nelle lampade scultoree di Peter Marino per Venini. Nella foto, Parallelo. Transparency contrasts with the material weight of the sculptural lamps designed by Peter Marino for Venini. In the photo, Parallelo.

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COURTESY ITALDESIGN

COURTESY NATHANAEL TURNER

Orizzonti

VICTORIA AND ALBERT MUSEUM

A LONDRA IL MITO DELL’AUTO

IN LONDON THE MYTH OF THE CAR

L’AUTOMOBILE È IL PRINCIPALE “MOTORE” DEL RAPIDO CAMBIAMENTO DELL’ULTIMO SECOLO, sta all’origine di un mito della velocità di cui la contemporaneità appare intrisa e ossessionata. È questo il tema affrontato dalla mostra Cars: Accelerating the Modern World, a cura di Brendan Cormier e proposta fino al 19 aprile dal Victoria and Albert Museum di Londra. Dalla prima auto prodotta da Karl Benz nel 1888 ai futuristici progetti di Italdesign, le 15 auto e i 250 oggetti in mostra sono spunti per riflettere su come l’auto abbia cambiato anche il modo di produrre e vendere, fino a diventare fenomeno consumistico di massa capace di alterare il paesaggio urbano e rurale. (Elena Franzoia)

THE CAR IS THE PRINCIPAL “ENGINE” OF THE RAPID CHANGE OF LAST CENTURY, it lies at the origin of a myth of speed that contemporary life seems to be soaked in and obsessed with. This is the topic addressed by the Cars: Accelerating the Modern World exhibition, curated by Brendan Cormier and presented until 19 April by the Victoria and Albert Museum in London. From the first car produced by Karl Benz in 1888 to the futuristic projects of Italdesign, the 15 cars and 250 objects on display are prompts to reflect on how the car has even changed how things are produced and sold, becoming a mass consumerist phenomenon capable of altering the urban and rural landscape.

DESIGN ONLINE

INTERIORS “CHIAVI IN MANO” “TURNKEY” INTERIORS

WWW.LACASAMODERNA.IT È UN SITO ITALIANO in costante aggiornamento, con una selezione di prodotti nazionali operata da 70 rivenditori e acquistabile nei tanti punti vendita della penisola (un motore di ricerca geolocalizza i negozi). Sono svariate le tipologie abitative (dalla cucina al living, alla camera da letto) e le merceologie (lampade, complementi, oggettistica, porte) disponibili grazie alla consulenza di 350 specialisti di interior design. Il sito è opera del gruppo d’acquisto arreda.net (AF) 24 ABITARE 592

WWW.LACASAMODERNA.IT IS A WEBSITE that is constantly being updated, with a selection of Italian products handled by 70 retailers and sold through many sales outlets in Italy (a search engine geo-locates the stores). There are furnishings items for the different rooms in the home (kitchens, living-rooms, bedrooms) along with other extras (doors, lamps, ornaments and other complements), made available through the consultancy services of 350 interior design specialists. The website is powered by arreda.net.


Pergola bioclimatica


FILIPPO ROMANO FILIPPO ROMANO

Orizzonti

BDA BOTTEGA D’ARCHITETTI

FLASH

BIRRERIA CON CITAZIONE

A BEER HOUSE THAT DOESN’T LOOK LIKE ONE RICORDA UNA STAZIONE DELLA METROPOLITANA LA BEER STATION progettata da bda bottega d’architetti, studio bolognese fondato dall’architetto Guido Incerti. Il piccolo locale nel quartiere milanese di Isola, appena 68 metri quadrati, ha un design che rende omaggio alla geniale semplicità della linea metropolitana M1, disegnata da Franco Albini e Bob Noorda, cui si ispira in diversi elementi progettuali. Dal “finestrino” che sovrasta il bancone refrigerato Prisma alla linea rossa che percorre tutto il perimetro dello spazio, dal pavimento tattile alle luci tubolari a soffitto fino alle volte di ceramica smaltata. Tavoli e sedie sono di Colos, mentre per i rivestimenti sono stati scelti prodotti di Tagliabue e Ceramica Vogue. (IG)

Acciaio inossidabile e coperchio a vite di plastica per la serie di bottiglie di George Sowden per Hay, adatta a contenere bevande calde e fredde.

THE APTLY NAMED BEER STATION designed by bda bottega d’architetti, the Bologna-based studio founded by Guido Incerti, is designed to look like a city metro station. This small locale in Milan’s Isola district (covering just 68 square metres) pays homage to the brilliant simplicity of Franco Albini and Bob Noorda’s iconic red M1 milanese metro line. Various design features are inspired by it: from the window above the chilled Prisma cabinet and the red strip running around the perimeter, to the tactile floor, the tubular lighting on the ceiling and the glazed ceramic vaulting. The tables and chairs are by Colos, while Tagliabue and Ceramica Vogue products were chosen for the walls.

A series of stainless steel bottles with screw-on plastic top, designed by George Sowden for Hay and suitable for both hot and cold drinks.

CCA – MONTREAL

QUANDO LA RUSSIA GUARDAVA ALL’AMERICA WHEN RUSSIA LOOKED AT AMERICA LA MOSTRA BUILDING A NEW NEW WORLD: Amerikanizm in Russian Architecture (CCA, Montréal, fino al 5 aprile), a cura di Jean-Louis Cohen, dimostra come dalla fine del XIX secolo fino al disgelo post stalinista degli anni Sessanta la Russia abbia guardato agli Stati Uniti come al modello di progresso da imitare o contro il quale entrare in concorrenza. L’architettura diventa un pretesto per cogliere relazioni più profonde, dove l’intero immaginario collettivo desiderava lo stile di vita della nazione nemica. (FG) 26 ABITARE 592

THE EXHIBITION BUILDING A NEW NEW WORLD: Amerikanizm in Russian Architecture (CCA, Montreal, through 5 April), curated by Jean-Louis Cohen, shows how from the end of the 19th century until the post-Stalinist thaw of the 1960s, Russia looked at the United States with admiration as the model of progress to imitate, or against which to compete. Architecture becomes a pretext for identifying deeper and relationships, where the entire collective imagination desired the lifestyle of an enemy nation.


Il tuo business è il nostro business 260 prodotti pensati in modo specifico per rispondere ai criteri ed ai bisogni dei clienti professionisti. Tutto per essere all’altezza delle vostre aspettative, ma con stile!

Catalogo

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Dal libro Nanda Vigo. Light Project: a destra / right, Nanda Vigo Diary, 2006, Fondazione Mudima, Milano; sotto / below, Ambiente Cronotopico, 1967, Galleria Apollinaire, Milano; in basso / bottom, Nanda Vigo.

LIGHT PROJECT

LA POETICA DI NANDA VIGO

NANDA VIGO’S DESIGN PHILOSOPHY Nanda Vigo. Light Project è il catalogo della mostra dedicata a Nanda Vigo a Palazzo Reale di Milano nel 2019. Il volume approfondisce la figura di questa importante artista, designer e architetta, attiva dai primi anni Sessanta. I saggi di Marco Meneguzzo e Andrea Pinotti ci ricordano come Vigo abbia attraversato più di mezzo secolo tenendo fede alla ricerca ambientale sullo spazio, la percezione e la luce, senza distinzione tra discipline e anticipando tendenze e poetiche. Ancora giovanissima strinse amicizia con artisti come Filippo De Pisis, Mario Radice, Piero Manzoni – che fu anche suo compagno – Lucio Fontana e Gio Ponti, quest’ultimo rappresentante di quel “design artistico” che tanto la ispirò. L’ampio apparato fotografico, proveniente dall’Archivio dell’artista, ne ripercorre le varie fasi: dai volumi con parti di vetro stampato degli inizi (Cronotopi) agli interni definiti da luce e colore delle case realizzate negli anni Settanta, alle installazioni luminose di vetro e neon. Utile l’appendice con scritti di e sull’artista. (Ali Filippini)

CASALI 7 DOMUS

Nanda Vigo. Light Project is the catalogue for the exhibition dedicated to Nanda Vigo that was held at the Palazzo Reale in Milan in 2019. The volume explores the figure of this important artist, designer and architect, who has been active since the early 1960s. The essays by Marco Meneguzzo and Andrea Pinotti remind us how Vigo has spent more than half a century committed to investigating space, perception and light in environments, without distinguishing between disciplines and anticipating trends and design philosophies. While still very young, she became friends with artists like Filippo De Pisis, Mario Radice, Piero Manzoni – who was also her partner – Lucio Fontana and Gio Ponti, the latter a representative of that “artistic design” that inspired her so much. The vast array of photographs, drawn from the artist’s archive, retraces her various phases: from the early volumes with moulded glass parts (Cronotopi) to the interiors defined by light and colour in houses built in the 1970s, to the luminous glass and neon installations. Of great use is the appendix, with texts by and about the artist.

Nanda Vigo. Light Project edited by Marco Meneguzzo Silvana Editoriale, 2019 pp. 256, € 28

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LE TANTE DIASPORE THE MANY DIASPORAS Un’indagine sulle ragioni di coloro che sono partiti per mettere nuove radici in terre lontane. Il volume è curato da due giovani imprenditori di Dubai e direttori della rivista bimestrale Brownbook. Molte narrazioni sono tratte dagli archivi della rivista che, dopo dieci anni di attività, è diventata una guida fondamentale sulla vita contemporanea nel Medio Oriente. La raccolta di storie si conclude con dieci ritratti di personaggi noti. (Alice Piciocchi)

STUDIO CEBRA

STORYBOARD PER L’ARCHITETTURA

STORYBOARD FOR ARCHITECTURE

«Se hai un’idea da condividere, fai parlare le tue dita», così scrive Mikkel Frost, uno dei tre soci dello studio d’architettura danese Cebra su We Build Drawings, il volume dedicato al potere della comunicazione visiva in architettura attraverso schizzi e fumetti. Secondo l’autore, gli schizzi sono lo strumento più efficace per illustrare ai non addetti ai lavori come nasce il concept di un progetto. Soluzione ancora più efficace, poi, è accompagnare i disegni con le parole, proprio come se si stesse narrando una storia. Sì, perché quello del disegno è un linguaggio immediato e intuitivo, una narrazione che porta a dare forma al progetto e aiuta a comprendere l’architettura. Se poi l’avventura grafica, oltre ad arricchirsi delle parole, è veicolata attraverso fumetti e una certa dose di ironia, allora l’architettura può diventare qualcosa di familiare per chiunque. «In realtà gli architetti non costruiscono edifici. Ciò che costruiamo è un’idea. Per visualizzarla, realizziamo disegni», racconta Frost. Il volume raccoglie 200 fra schizzi e acquerelli dedicati a venti progetti di Cebra. (Francesca Oddo) “If you have an idea to share, let your fingers do the talking”, so writes Mikkel Frost, one of the three partners of the Danish architecture firm CEBRA in We Build Drawings, the volume dedicated to the power of visual communication in architecture through sketches and comics. According to the author, sketches are the most effective tool to illustrate to non-experts how the concept of a project is born. An even more effective solution, then, is to accompany the drawings with words, precisely as if you were telling a story. Yes, because drawing is an immediate and intuitive language, a narrative that leads to giving shape to the project and helps in understanding architecture. Then, if the graphic adventure, on top of being enriched with words, is conveyed through comics and a certain amount of irony, that’s when architecture can become something familiar to anyone. “Architects do not actually build buildings. What we build is an idea. To visualise it, we build drawings”, explains Frost. The volume collects 200 sketches and watercolours dedicated to twenty CEBRA projects.

We Build Drawings Mikkel Frost / Cebra Graphic design Barbara Iwanicka Frame Publishers, 2019 pp. 208, € 29

An investigation into the motivations of those who left to put down new roots in distant lands, edited by two young entrepreneurs from Dubai and directors of the bimonthly magazine Brownbook. Many of the stories are taken from the archives of the magazine which, after ten years of publication, has become a fundamental guide to contemporary life in the Middle East. The collection of stories ends with ten portraits of well-known people. Diaspora in the Middle East and North Africa edited by Ahmed and Rashid Bin Shabib Lars Müller Publishers, 2019 pp. 320, $ 40

RILEGGERE IL PASSATO RE-EXAMINING THE PAST Il libro esplora il lavoro che l’urbanista Neeraj Bhatia ha prodotto tra il 2013 e il 2018 con il suo The Open Workshop. Bhatia esercita la riscrittura e il ridisegno come metodo di progettazione. Il metodo prevede di tornare incessantemente sui propri passi per produrre ex novo testi, disegni, plastici riguardanti progetti e temi già esplorati per aggiornarne i contenuti. (Fabrizio Gallanti) The book explores the work that the Toronto’s town planner Neeraj Bhatia has produced with his practice The Open Workshop between 2013 and 2018. Bhatia practices rewriting and redesigning as a design method. This method calls for continually retracing one’s steps to produce new texts, new designs, new models that stem from projects and topics already explored to update their contents. New Investigations in Collective Form / The Open Workshop Waldheim, Lyster, Odell Krumwiede, Bhatia, Pope Segal, Deamer, Aureli Actar + CCA, 2019 pp. 192, € 32

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a rchitettura

ARCHITETTURA NON ALLINEATA NON-ALIGNED ARCHITECTURE

| A Milano questo blocco residenziale innovativo a firma di EISENMAN ARCHITECTS, DEGLI ESPOSTI ARCHITETTI E AZSTUDIO era atteso da anni. Attraverso il suo impianto curvilineo che guarda a Muzio e a Boccioni l’edificio dialoga con il tessuto novecentesco. Ma in modo critico / This innovative residential block in Milan designed by Eisenman Architects, Degli Esposti Architetti and AZstudio has been awaited for years. Through its curvilinear layout which pays homage to Muzio and Boccioni, the building enters into a critical conversation with the 20th-century fabric of the city txt Matteo Poli photos Maurizio Montagna 32 ABITARE 592


I due estremi del complesso, su via Pinturicchio angolo Balzaretti e su piazza Carlo Erba (pagina accanto). Quest’ultimo si innesta su una palazzina storica. The two fronts of the building, facing onto Via Pinturicchio at the corner with Via Balzaretti and Piazza Carlo Erba (opposite page). The latter includes a portion of the historic building that previously occupied the site.

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L’andamento sinuoso dell’edificio crea una corte a giardino. La facciata presenta slittamenti e traslazioni verticali e orizzontali. Il fronte opposto (pagine successive) cita una famosa architettura milanese: la Ca’ Brutta di Giovanni Muzio. A garden nestles inside the curve of the undulating design of the building, whose façade features receding sections, and vertical and horizontal protrusions. The opposite side of the building (next pages) echoes another curved complex in Milan: Giovanni Muzio’s Ca’ Brutta.

L’EDIFICIO È UN’ELEGANTE VARIAZIONE SUL TEMA DELLA CORTINA NOVECENTESCA IT IS AN ELEGANT VARIATION ON THE 20TH-CENTURY THEME OF THE BUILDING SCREEN

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LIMITAZIONI NORMATIVE, APPALTI INTEGRATI E BUDGET RIDOTTI spesso rendono l’edilizia residenziale delle nostre città anonima e priva di ambizione. Così molti sviluppi immobiliari finiscono per apparire irrilevanti nel dibattito architettonico contemporaneo. Il tratto comune è una dilatazione tra concezione e realizzazione che gioca contro la buona riuscita del progetto, sfianca i progettisti e consuma gli investitori. A Milano in piazza Carlo Erba l’episodio felice presentato in queste pagine mantiene tutte le promesse dei primi rendering, malgrado i dieci anni di cantiere e un’impresa piegata dalla crisi immobiliare italiana. Si tratta di un’elegante variazione sul tema della cortina novecentesca, firmata da Eisenman Architects, Degli Esposti Architetti e AZstudio. Un condensato di am-

REGULATORY LIMITATIONS, INTEGRATED CONTRACTS AND TIGHT BUDGETS often render the housing projects of our cities nondescript and lacking in ambition. With the result that many real-estate developments end up appearing irrelevant to contemporary architectural debate. The trait they have in common is the passage of so much time between conception and realization that the successful outcome of the project is undermined, the designers are worn out and investments are squandered. In contrast the housing project in Piazza Carlo Erba in Milan presented in these pages adheres to the promise of its first renderings, despite ten years of construction and being bogged down by the property crisis in Italy. It is an elegant variation on the 20th-century theme of the building screen, designed by

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L’architettura di Eisenman non ha corte interna. Nella pagina accanto, una foto scattata dal drone evidenzia come il progetto scardini la morfologia degli isolati tipici del quartiere.

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Eisenman’s architecture has no enclosed courtyards. Opposite page, a drone photo highlights the way in which the design breaks away from the typical morphology of the blocks in this neighbourhood.

bizioni urbane, architettoniche, compositive e di dettaglio che fa discutere, e proprio per questo è benvenuto nel panorama milanese. L’impianto urbano, identificato attraverso i tanti modellini realizzati nello studio Eisenman di New York, è critico verso un contesto che solo a prima vista risulta omogeneo: gli isolati milanesi, la cortina edilizia e le preesistenze sono elementi forti, ma non univoci come suggeriscono altre scolastiche interpretazioni. Al contrario, un mix pragmatico che massimizza il numero di residenze e l’acutezza di trovare l’elemento dirompente per l’impianto in un piccolo spazio pubblico (il Giardino Sergio Ramelli), generano un “uncino” di 150 metri che definisce e spezza, accoglie e fronteggia, integra e separa. Il tram che passa in via Pascoli – il movimento della “città che sale” amata da Eisenman come il suo razionalismo – contribuisce ad arrotondare su via Pascoli un angolo che cita la Ca’ Brutta di Giovanni Muzio e forse anche il vecchio stabilimento Bianchi e le sue mitologiche bici. Il blocco residenziale, composto di nove piani serviti da sei ascensori che distribuiscono due appartamenti a piano, si sviluppa con slittamenti e traslazioni verticali e orizzontali, testimoniando la perseverante ambizione dei progettisti e la disponibilità dei costruttori a seguirli. Il travertino naturale dei primi quattro piani cede il passo al marmo di Carrara; il cambio di rivestimento della facciata ventilata si accompagna a un disallinea-

Eisenman Architects, Degli Esposti Architetti and AZstudio. A mix of urban, architectural and compositional ambitions with a focus on detail, and it is also controversial and for this very reason alone is a welcome addition to the Milanese panorama. The urban layout, the fruit of many models built in Eisenman’s New York studio, is critical towards a context that appears homogeneous at first sight: the city block of Milan, and the screen of buildings and the pre-existing structures are strong elements, but not as unambiguous as some academic interpretations would suggest. On the contrary, a pragmatic mix that maximizes the number of housing units and the ingenious disruptive element of a small public space (the Giardino Sergio Ramelli), generates a 150-metre-long “hook” that both defines and breaks, accepts and confronts, and integrates and separates. The tram that passes along Via Pascoli – the movement of the “city that rises” which Eisenman admires like its rationalism – helps to round off a corner on the street that pays homage to Giovanni Muzio’s Ca’ Brutta and perhaps the old Bianchi factory and its legendary bikes. This residential block, made up of nine storeys served by six lifts that provide access to two flats on each floor, extends through slippages and vertical and horizontal shifts, bearing witness to the persistent ambition of the designers and the willingness of the constructors to help to meet them. The natural travertine of the first four storeys gives way to


MARCO DE BIGONTINA – ESPERIENZA DRONE

UN “UNCINO” CHE DEFINISCE E SPEZZA , ACCOGLIE E FRONTEGGIA A “HOOK” THAT BOTH DEFINES AND BREAKS, ACCEPTS AND CONFRONTS

Project Residenze Carlo Erba Architects Eisenman Architects (Peter Eisenman) Degli Esposti Architetti (Lorenzo Degli Esposti Paolo Lazza, Stefano Antonelli) AZstudio (Guido Zuliani) Supervision of construction Lorenzo Degli Esposti, Paolo Lazza, Stefano De Vita Structural engineers Studio d’Ingegneria Associato Ardolino, Bolzano Plants engineers Sistema Group Engineering (preliminary phase) A.T. Advanced Tecnologies Studio MGM (execution phase) General contractors CLE – Cooperativa Lavoratori Edili, Bolzano (phase 1) Italiana Costruzioni (phase 2, completion) Developer Pinerba (Gruppo Morelli) Timeline 2009-2019 Site area 4,170 sqm Building floor area 14,000 sqm Building lenght 150 m Building height 33 m Unit number 80 (78 apartments, 2 offices) Underground parking lots 120 Location Milano

via Diacono

a vi ti et ar lz Ba

via Pinturicchio

Giardino pubblico Sergio Ramelli

oli sc Pa a vi

piazza Carlo Erba

FOURTH-FLOOR PLAN

FIFTH-FLOOR PLAN

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mento dei volumi principali, reiterato dalle travi e pilastri della struttura d’acciaio organizzata su un ordine gigante nei piani superiori. Le linee di costruzione dell’edificio, che appaiono in facciata anche nei primi quattro piani suddivise secondo la sezione aurea, riemergono in estrusione e impresse in un’alternanza compositiva ricca e allo stesso tempo mai eterogenea e casuale. Il giardino stesso riprende le linee della maglia strutturale, anche se non è del tutto visibile a causa di un muretto traditore che riesce ad annichilire il basamento dell’intero blocco. Al contrario le vetrate dei balconi, dal perfetto profilo curvilineo, sono sorrette da un corrente strutturale ed enfatizzano, anche nelle trasparenze, la dinamicità complessiva di un edificio che fa sua l’ironica affermazione dell’ottantasettenne Peter Eisenman: “After all, I am a traditionalist” (dopotutto sono un tradizionalista). ○

Carrara marble and the change in the cladding of the ventilated façade is accompanied by a misalignment of the main volumes, reiterated by the beams and posts of the steel structure organized on a gigantic order on the upper floors. The lines of construction of the building, which also appear on the façade on the first four stories, are subdivided on the basis of a golden section, re-emerge in extrusion and are impressed in an alternation of composition that is rich and at the same time never heterogeneous and random. The garden itself continues along the lines of the structural grid, even though it is not fully visible owing to the presence of a wall that obliterates the base of the entire block. Conversely, the glass walls of the balconies, with their perfect curved profile, are supported by a structural stringer and emphasize, partly through their transparency, the overall dynamism of a building that is an endorsement of the eighty-seven-year-old Peter Eisenman’s ironic claim: “After all, I am a traditionalist.” ○

IL TRAVERTINO NATURALE DEI PRIMI QUATTRO PIANI CEDE POI IL PASSO AL MARMO DI CARRARA THE NATURAL TRAVERTINE OF THE FIRST FOUR STOREYS GIVES WAY TO CARRARA MARBLE

Sopra, l’atrio d’ingresso su piazza Carlo Erba. A sinistra, il living di un appartamento. Il complesso contiene 78 unità residenziali e due uffici, e ha due piani interrati con 120 posti auto. Above, the entrance lobby on Piazza Carlo Erba. Left, the living area of one of the apartments. The complex contains 78 residential units and two offices, and has two underground levels with 120 parking spaces.

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Incontra l’industria creativa di Londra PARTI CON

Andrew Tuck

Ben Evans

Founding editor di Monocle

Direttore del Design Festival

Amanda Levete

Tom Dixon

Simon Brown

Architetto

Designer contemporaneo

Graphic artist fondatore di &&&

Londra, il lato creativo del Regno Unito DAL 25 AL 28 MARZO

Londra e i suoi straordinari cambiamenti nel mondo della creatività e del design. Quali sono le realtà e i designer che stanno contribuendo a questa svolta? E con quali modelli di business? In Viaggio con Corriere e Urban Creative City Break ti portano, per la prima volta insieme, alla scoperta della Creative Industry d’oltremanica. Una serie di incontri con designer, architetti, operatori culturali, editori, che ti racconteranno il loro modello di business e il loro punto di vista su una città in continua mutazione. Conosceremo Luke Edward Hall, designer; Tom Dixon, designer contemporaneo; Amanda Levete, architetto; Andrew Tuck, direttore di Monocle; Simon Brown, graphic designer e fondatore di &&&; Michael Horshan e Simon Taylor del collettivo Tomato; Charlie Peel, fondatore di Urban Good; Ben Evans, direttore del London Design Festival e visiteremo gli studio di Zaha Hadid Architects; Jacobs, azienda all’avanguardia che si sta occupando di importanti infrastrutture sul territorio londinese e il quartiere Barbican. Un viaggio in cui fare networking, formarti e ispirarti, in compagnia del Corriere della Sera, di Living e Abitare e di due accompagnatori di eccezione: Caterina Pagliara, architetto e giornalista e Luca Ballarini, Direttore Creativo di Bellissimo e del Festival internazionale sulle città Utopian Hours.

Info di viaggio Volo A/R Milano-Londra con bagaglio da stiva, accompagnatore dedicato, transfer aeroporto/hotel e viceversa, 3 pernottamenti con English breakfast in hotel 4*, Oyster Card prepagata per gli spostamenti in metro, incontri esclusivi con le realtà creative londinesi, assicurazione medico/bagaglio.

A partire da €1.600 a persona.

Per info e booking scrivi a inviaggioconcorriere@rcs.it, chiama 02.897.307.29 o visita inviaggioconcorriere.it


PICCADILLY CIRCUS, LONDON / GETTY IMAGES / ISTOCKPHOTO

tour

A LONDRA CON ABITARE

IN LONDON WITH ABITARE

| Viaggio nella capitale britannica per incontrare i protagonisti dell’industria creativa / A journey through the UK capital to meet the protagonists of the creative industry GUIDE D’ECCEZIONE E PERCORSI ALTERNATIVI PER ADDENTRARSI NELLE FUCINE DELLA CREATIVITÀ della città apripista per antonomasia: Londra. Dal 25 al 28 marzo Urban Creative City-Break e In Viaggio con il Corriere della Sera (e, per l’occasione, con Abitare e Living) propongono un tour tra studi di architettura (Amanda Levete, Zaha Hadid Architects), atelier di design (Tom Dixon), centri culturali, quartieri e distretti particolarmente vivaci accompagnati da giornalisti (la nostra Caterina Pagliara e Luigi Ippolito del Corriere della Sera), artisti e operatori culturali. In agenda una decina di incontri con professionisti di spicco per dialoghi informali a cavallo tra design, architettura, urbanistica, editoria, grafica, pubblicità. Un’opportunità unica per cogliere gli umori della capitale alle prese con le conseguenze della Brexit. La quota di partecipazione (a partire da 1600 euro) comprende volo e pernottamenti con prima colazione oltre naturalmente a visite e appuntamenti. Per iscrizioni o ulteriori informazioni, tel. 0289730729, e-mail inviaggioconcorriere@rcs.it.

EXCELLENT GUIDES AND ALTERNATIVE ROUTES LEADING TO THE HOTBEDS OF CREATIVITY in a city that has always blazed a trail: London. From 25 to 28 March Urban Creative City-Break and In Viaggio with Corriere della Sera (and, on this occasion, with Abitare and Living) is offering a tour of architecture practices (Amanda Levete, Zaha Hadid Architects), design studios (Tom Dixon), cultural centres and particularly lively London districts accompanied by journalists (our own Caterina Pagliara, and Luigi Ippolito from Corriere della Sera), artists and culture workers. Around ten meetings with top professionals are planned that will be organised as informal conversations on design, architecture, urban planning, publishing, graphics and advertising. A unique chance to pick up on the mood of the city as it gets to grips with the consequences of Brexit. The price (starting at 1,600 euros) includes flight and hotel accommodation with breakfast, as well as the visits and meetings themselves. To sign up, or for further information, tel. 0289730729, e-mail inviaggioconcorriere@rcs.it. 592 ABITARE 43


L’ingresso è un grande ambiente astratto e luminoso. Attraverso una grata nel pavimento, la luce raggiunge l’hortus conclusus sottostante. The entrance is a large, bare space filled with light, with a sort of impluvium through which light floods in, down onto the hortus conclusus (or walled garden) further down.

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i nterni

STANZE ISPIRATE A ROTHKO ROOMS INSPIRED BY ROTHKO

| Ricavato in un ex negozio di Madrid questo duplex dall’atmosfera surreale – che gioca con luce e colore – ha gli spazi abitativi al piano terreno. Mentre il seminterrato è un luogo di fuga con sauna, sala proiezioni e hortus conclusus / Converted from what used to be a shop in Madrid, this duplex with a surreal atmosphere – one that plays around with light and colour – has its living spaces on the ground floor. While the basement is a place to which the owners can escape, with a sauna, screening room and indoor garden txt Paolo Lavezzari photos José Hevia

AL PIANO TERRENO DI UN EDIFICIO ANNI VENTI A MALASANA, nel centro di Madrid, Casa A12 (A è l’iniziale del nome della strada, 12 il civico) è il nuovo progetto di Cristina Domínguez Lucas e Fernando Hernández-Gil (entrambi 1979). Il loro studio Lucas y Hernández-Gil, attivo dal 2007, soprattutto nella capitale, si è guadagnato l’attenzione internazionale distillando un pensiero architettonico con cui – si tratti di abitazioni, caffè, ristoranti, hotel – determina la misura esatta tra rigore del costruire e intuizione estetica, istanze della ragione e del cuore. Ieri negozio di elettricista divenuto, con il recupero del deposito sottostante, un duplex di oltre 300 metri quadrati, Casa A12 è stata commissionata da una giovane coppia (con cane): «Ci hanno dato piena libertà per rendere lo spaON THE GROUND FLOOR OF A BUILDING DATING FROM THE 1920S in the central Madrid neighbourhood of Malasana, Casa A12 (A is the initial of the name of the street, 12 the number of the building) is the new project of Cristina Domínguez Lucas and Fernando Hernández-Gil (both born in 1979). Their practice, Lucas y Hernández-Gil, active, chiefly in the capital, since 2007, has attracted international attention by distilling a way of thinking about architecture – we are talking about homes, cafés, restaurants, hotels – with which it has been able to find a precise balance between rigour of construction and aesthetic intuition, the requirements of the mind and of the heart. A former electrician’s shop that has been turned, with the reclamation of the storage space underneath, into a duplex apartment of over 592 ABITARE 45


A sinistra, la zona pranzo, in continuità con il living (sotto) e con la cucina (pagina accanto). Left, the dining area, which shares the space with the living area (below). The kitchen adjoins the dining area (opposite page).

PER EQUILIBRARE L’OVVIETÀ DEL BIANCO, GLI ARCHITETTI HANNO INSERITO ARREDI E OGGETTI COLORATI THE ARCHITECTS CHOSE TO PAINT THE DINING TABLE YELLOW: ONE OF THE DETAILS THAT STANDS OUT AGAINST THE NEUTRAL WHITE BACKGROUND zio, che in origine era molto scuro, il più possibile luminoso, interessante e flessibile», dicono gli architetti. Amanti della luce naturale, hanno creato vari artifici per portarla ovunque, approfittandone per dare vita in ogni ambiente a dialoghi o contrappunti di forme, materiali, prospettive. A cominciare dall’ingresso: lasciato spoglio, è la luce che lo riempie, modulata da giochi di linee, vuoti, colori «ispirati tutti alla tavolozza di Mark Rothko» e arredi firmati Kresta Design, progetto parallelo dello studio. Non è solo estetica: se il paretone curvo blu appare un gesto quasi pittorico (di fatto cela un bagno), l’impluvium che gli risponde nel pavimento convoglia la luce su un surreale hortus sottostante. “Conclusus” secondo la 46 ABITARE 592

300 square metres, Casa A12 was commissioned by a young couple (with a dog): “They gave us complete freedom to make the space, which was originally very dark, as brightly lit, interesting and flexible as possible,” say the architects. Lovers of natural light, they have introduced a variety of means to take it everywhere, exploiting it to create dialogues or counterpoints of forms, materials and perspectives in every space. Commencing with the entrance: left bare, it is filled with light, modulated by plays of lines, voids and colours “all inspired by the palette of Mark Rothko” and furniture by Kresta Design, a parallel project of the practice. It is not just a matter of aesthetics: if the great curved blue wall appears to be an almost pictorial gesture (in fact it conceals a bathroom), the im-


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tradizione mediterranea, ma qui tra pareti di metallo, ha un “prato” di erba artificiale arancione e veri alberi perché, «il piano terreno è la vera casa, il piano inferiore vuole essere un luogo di fuga, a metà tra tempo libero e lavoro», con sauna, cantina e sala proiezioni. Gli oculi illuminanti, aperti ovunque sia stato possibile ritagliarli in soffitti e pavimenti, caratterizzano la casa, perché non sempre basta, per “portare” la luce all’interno, farla scivolare su lamiere riflettenti o materiali traslucidi. Né, come nei recessi inferiori, accendere Led e neon. Per equilibrare l’ovvietà del bianco, gli architetti hanno dipinto à la Rothko interi ambienti o sottolineato dettapluvium in the floor that corresponds to it channels light onto a surreal garden underneath. A hortus conclusus in line with the Mediterranean tradition, but enclosed here by metal walls, it has a “lawn” of orange artificial grass and real trees because “the ground floor is the real house, the floor below is intended to be a place of escape, halfway between leisure and work”, with a sauna, cellar and screening room. The apartment is characterized by its oculus windows, placed wherever it was possible to open them in ceilings and floors, for it is not always enough, in order to “bring” light inside, to have it slide over sheets of reflective metal or pass through translucent materials. Nor, in the lower recesses, to turn on LED and neon lights. To balance the obviousness of the colour white, the architects have painted entire rooms in the manner of Rothko or used his palette to emphasize architectural details. On the

LA CASA È UN DUPLEX DI OLTRE 300 METRI QUADRATI THE HOUSE IS A DUPLEX APARTMENT OF OVER 300 SQUARE METRES

Due ambienti del piano inferiore: sopra, la cantina, nella pagina accanto uno scorcio della camera da letto (vedi anche nelle pagine successive). Two rooms on the lower floor: above, the cellar, opposite page, the bedroom (see also next pages).

Project Casa A12 Architects Lucas y Hernández-Gil (Cristina Domínguez Lucas Fernando Hernández-Gil) Project team Raquel Quirós, Lucía Balboa Furniture design Kresta Design Client Private individual

AXONOMETRIC VIEW

Timeline 2018-2019 Floor area 308 sqm Location Madrid

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La camera da letto al piano inferiore si affaccia sull’hortus conclusus, dal quale si può isolare con una tenda argentata a tutta altezza. Sul lato opposto, il corridoio con luce colorata variabile. The downstairs bedroom looks out onto the hortus conclusus, which can be screened off by a full-height silver curtain. Below, the corridor with its different colours.

LA PRESENZA DI SPECCHI E GEOMETRIE LUMINOSE CREA ILLUSIONI PROSPETTICHE MIRRORS AND LEDS ARE USED TO CREATE VISUAL EFFECTS AND INTRIGUING PERSPECTIVES

gli architettonici. Al piano terreno ecco la “pennellata” gialla del piano di lamiera perforata del tavolo del living e delle poltroncine gialle e blu in dialogo con la naturalezza del legno (ripostigli, parquet, letto); nel living, l’ecru del divano. La scala è un’immersione nell’arancio corallo – colore che al pari del blu, omaggia in particolare “Number 14”, sempre Rothko (1960). Blu sono i dischi dipinti su diverse pareti, come nella camera da letto del livello inferiore – la cui privacy è inoltre difesa da una tenda a tutta altezza di un tessuto argento alquanto cosmonautico. Mentre gli specchi alle pareti creano una serie di giochi prospettici e cromatici, inventando continui paesaggi e scorci, regolabili a piacere con le porte a bilico. ○ 52 ABITARE 592

ground floor we find the yellow “brushwork” of the perforated metal top of the table in the living room and of the yellow and blue armchairs in dialogue with the natural colour of wood (cupboards, parquet, bed); in the living room, the off-white of the sofa. The staircase is an immersion in coral orange – a colour that like the blue pays homage in particular to Rothko’s Number 14 (1960). Blue too are the disks painted on various walls, as in the bedroom on the lower level – whose privacy is also defended by a floor-to-ceiling curtain made of a silver fabric that would look just right on a cosmonaut. While the mirrors on the walls create a series of plays of perspective and colour, inventing continual sceneries and views that can be adjusted at will with the swing doors. ○


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GIUNGLA EMPATICA A TOKYO

EMPATHETIC JUNGLE IN TOKYO

i nterni

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txt Fabrizio Gallanti photos Yurika Kono


| Nel concepire una casa-studio di città l’architetta giapponese SUZUKO YAMADA rievoca un’esperienza vissuta nel parco africano del Virunga. Nasce così questo palcoscenico di quotidianità senza muri e frontiere, intrecciato alla natura e mutevole nel tempo / In her design of a studio-home in the city theJapanesearchitectSuzukoYamadahasevokedanexperience she had in the African park of Virunga. Out of this has come a stage on which daily life is played out without walls and boundaries, interwoven with nature and mutable over time 592 ABITARE 55


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IL CONFINE TR A INTERNO ED ESTERNO NON È DEFINITO THE BOUNDARY BETWEEN INSIDE AND OUTSIDE IS NOT CLEARLY DEFINED

NONOSTANTE SIA UNA DELLE SOCIETÀ PIÙ URBANIZZATE DEL PIANETA, quella giapponese si contraddistingue per un vincolo profondo con la natura, rappresentato spesso da una rarefazione che va all’essenza delle cose e che deriva da una capacità di osservazione empatica. Per descrivere una casa che ha realizzato a Tokyo, Suzuko Yamada, una delle figure più promettenti dell’architettura contemporanea giapponese, scrive di come sia stata ispirata da un’esperienza vissuta nella foresta al confine tra Ruanda, Congo e Uganda. Un gruppo di gorilla incontrati in prossimità della catena vulcanica Virunga era comodamente seduto tra alberi, arbusti, erba e fogliame, in una posizione confortevole che si avvantaggiava dei dislivelli del terreno. L’architetta ha interpretato questa scena quasi domestica come la base per una sfida intellettuale: creare a Tokyo una casa senza muri e frontiere, dove strati di materiali e oggetti disparati potessero offrire lo stesso tipo di comodità informale, garantendo anche una certa intimità. L’abitazione

Travature di legno economico, profili d’acciaio, tubature metalliche, plance d’acciaio galvanizzato e altri materiali intrecciati tra loro costituiscono la struttura portante. Beams made of inexpensive timber, steel profiles, metal pipes, plates made of galvanised steel and combinations of other materials form the support structure.

DESPITE BEING ONE OF THE MOST URBANIZED SOCIETIES ON THE PLANET, Japanese culture is characterized by its deep ties with nature, often represented by a rarefaction that goes to the essence of things, and that stems from a capacity for empathetic observation. To describe a house she has built in Tokyo, Suzuko Yamada, one of the most promising figures in contemporary Japanese architecture, writes of how she was inspired by an experience she had in the forest on the border between Ruanda, Congo and Uganda. A group of gorillas she encountered in the vicinity of the Virunga chain of volcanoes was perched securely among trees, shrubs, grass and leaves, in a comfortable position that took advantage of the differences in level of the ground. The architect has taken this almost domestic scene as the basis for an intellectual challenge: creating a house in Tokyo with no walls or boundaries, where layers of materials and disparate objects can offer the same kind of informal comfort, while also providing a degree of privacy. The house came out 592 ABITARE 57


Sopra e sotto, il living al primo piano. A destra, l’accesso al secondo piano, dove si trovano la cucina con la sala da pranzo e una camera da letto. Above and below, the first-floor living area. Right, access to the second floor, where the kitchen, dining-room and a bedroom are located.

nasce così, come un assemblaggio di spezzoni, travature di legno economico, profili d’acciaio, tubature metalliche, plance d’acciaio galvanizzato e altri materiali intrecciati tra loro, utilizzati come struttura portante un po’ come fossero i tronchi e i rami di una foresta. Da lontano il tutto assomiglia a un groviglio denso e impenetrabile, mentre avvicinandosi si colgono alcuni frammenti riconoscibili, una finestra, un tetto, una porta, una tenda che in futuro verranno ricoperti dai rampicanti, già oggi abbarbicati. Situati su un lotto di poco più di 100 metri quadrati, l’abitazione e lo studio sono disposti su tre livelli e accolgono una coppia insieme ai genitori e i figli (oltre a un garage). La circolazione interna ed esterna, sempre in contatto diretto con il giardino, permette che i membri della famiglia possano vagare liberamente, installandosi dove si sentono più a loro agio. Grazie a un sistema di ante d’alluminio le stanze si possono estendere su terrazze esterne cambiando anche la propria funzione, secondo lo stile di vita tradizionale giapponelike this, as an assemblage of bits and pieces, beams made of cheap wood, steel profiles, metal tubing, galvanized steel gangways and other interlaced materials, utilized as a loadbearing structure as if they were something like the trunks and branches of a forest. From a distance the whole thing looks like a dense and impenetrable tangle, but when you come closer it is possible to make out some recognizable fragments, a window, roof, door or curtain that in the future will be covered with creepers, already sprouting today. Situated on a lot of just over 100 square metres, the house and studio are laid out on three levels and accommodate a couple together with their parents and children (as well as a garage). The internal and external circulation, always in direct contact with the garden, allow the members of the family to wander around freely, installing themselves wherever they feel most at ease. Thanks to a system of aluminium shutters the rooms can be extended onto outdoor terraces, changing their function in accordance with the traditional Japanese life 58 ABITARE 592


AXONOMETRIC VIEWS

FIRST-FLOOR PLAN

FURNITURE AND TREES

GROUND-FLOOR PLAN WINDOW FRAMES AND STAIRCASES

1. Garden 2. Staircase 3. Entrance hall 4. Bedroom 5. Wc 6. Bathroom 7. Studio 8. Living room 9. Study 10. Workspace 11. Catwalk

STRUCTURES

A. Banksia interifolia B. Amelanchier canadensis C. Continus coggygria D. Citrus limon E. Lagherstroemia indica F. Callistemon G. Acacia baileyana

Project Daita2019 Architect Suzuko Yamada Architects Structural engineers Tectonica (Yoshinori Suzuki Hinako Igarashi) Tokyo University of the Arts (Mitsuhiro Kanada) General contractor Build Lab (Mitsuhiko Niihori) Timline 2016-2017 (design) 2018-2019 (construction) Site area 109,69 sqm Built area 62,75 sqm Location Tokyo

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La scala tra il piano terreno e il primo, di legno come tutta la struttura interna. Pagina accanto, lo studio al piano terreno. The stairs between the ground floor and the first floor, made of wood like the rest of the interior structure. Opposite page, the ground-floor study.

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LA CASA È UN ECOSISTEMA IN MUTAZIONE COSTANTE THE HOUSE IS AN ECOSYSTEM UNDERGOING CONSTANT CHANGE

se, in cui uno stesso locale può essere usato in molti modi nel corso della stessa giornata, per dormire, lavorare, mangiare. La scala circolare esterna si sviluppa attorno al tronco di un albero e alcune piante commestibili sono usate anche come una maniera gentile per nutrire un dialogo con i vicini. La casa non possiede un perimetro definito, un’entrata principale e neppure uno stato definitivo, è invece un ecosistema in mutazione costante, grazie anche alla scelta estremamente accorta dei materiali, perlopiù prefabbricati industriali, e del loro assemblaggio. La struttura interna è di legno per poter modificare facilmente la distribuzione spaziale, mentre quella esterna è d’acciaio. I corrimani di scale e parapetti sono tubi di ferro fissati tra loro con gli snodi usati per le condutture idrauliche, facili da montare e smontare. Insomma, qui tutto cambia, si muove e si adatta, vive a seconda di umori e desideri cangianti, risponde al tempo. Esattamente come se fosse un frammento di giungla africana trapiantato altrove. ○ style, in which a room can be used in many different ways over the course of the same day, for sleeping, working, eating... The external circular staircase runs around the trunk of a tree, and some edible plants are also used as a courteous manner of nurturing a dialogue with the neighbours. The house has no clearly defined perimeter, no main entrance and not even a definitive state. Rather, it is an ecosystem undergoing constant change, due in part to the extremely shrewd choice of materials, mostly prefabricated industrial parts, and the way they have been assembled. The internal structure is made of wood to allow easy modification of the spatial arrangement, while the external one is made of steel. The handrails of the stair and parapets are made of iron tubes fixed together with the joints used for water pipes, easy to assemble and dismantle. In short everything here changes, moves and adjusts to suit shifting moods and desires, responding to time. Exactly as if it were a patch of African jungle transplanted elsewhere. ○

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a rchitettura

FIRENZE BELLA 62 ABITARE 592


| La città simbolo mondiale della cultura rinascimentale e dell’arte prova a costruirsi una nuova e solida identità contemporanea destreggiandosi tra flussi inarrestabili di turisti, ritardi burocratici e fenomeni globali. Ma può contare sulla creatività diffusa, l’arrivo di investitori internazionali e un regolamento urbanistico a volumi zero / This city, that is seen all over the world as a symbol of Renaissance culture and art, is trying to forge a new and valid contemporary identity for itself while dealing with waves of tourists, tangles of red tape and global change. But it can count on high levels of creativity, international investors and building regulations that exclude the occupation of new land txt Claudio Bozza photos Massimo Sestini UNA CITTÀ IMPEGNATA A USCIRE DAL SUO GUSCIO RINASCIMENTALE, grazie a interventi urbanistici (per la prima volta) dal respiro europeo e alla rottura di un tabù: non più solo conservazione, ma anche il tentativo di costruire un nuovo appeal osando nello scontro tra passato e futuro, ospitando opere e anche provocazioni di grandi artisti contemporanei come Jeff Koons e Jan Fabre. Ma siamo anche all’apice del fenomeno Airbnb, che sta svuotando (e snaturando) l’area Unesco, dove si contano oltre ottomila offerte di affitti a breve termine (dodicimila nell’intero Comune). E la garanzia di questo nuovo modello di lauta rendita sta espellendo sempre più fiorentini del centro storico. Firenze sta attraversando la trasformazione più radicale dal secondo dopoguerra in avanti. Urbanistica, cultura e mobilità stanno procedendo insieme nel solco segnato dal rego-

La Cattedrale di Santa Maria del Fiore e il Battistero di San Giovanni. Florence Cathedral and the Baptistery of San Giovanni.

FLORENCE IS A CITY COMMITTED TO EMERGING FROM ITS RENAISSANCE CAGE, thanks to planning schemes ( for the first time) with a European feel and the breaking of a taboo: it wants to be centred not just on conservation, but also make an attempt to shape a new appeal through a confrontation between past and future by hosting the works and even the provocations of great contemporary artists like Jeff Koons and Jan Fabre. But we are also at the height of the Airbnb phenomenon, which is emptying (and perverting the nature of) this UNESCO area, in which there are over eight thousand lodgings available for short-term rent (with twelve thousand in the municipality as a whole). And this new model of revenue creation is leading to the expulsion of more and more Florentines from the historic centre. Florence is undergoing its most radical transformation since the Second World War. Urban planning, culture and mobility 592 ABITARE 63


Veduta aerea di piazza della Signoria. Sulla sinistra, Ponte Vecchio. An aerial view of Piazza della Signoria. Left, the Ponte Vecchio.

lamento urbanistico “a volumi zero” approvato nel 2015, rivoluzionario perché incentrato appunto sul recupero di immobili esistenti e sulla possibilità di demolire strutture esistenti, ricostruendole in altre zone. Questo piano fu il cavallo di battaglia dell’allora sindaco Matteo Renzi. E oggi, dopo la grande visibilità internazionale riconquistata da Firenze anche grazie all’ascesa politica del futuro premier con operazioni a forte impatto mediatico come la pedonalizzazione di piazza Duomo, a distanza di cinque anni si iniziano a vedere i primi risultati, frutto dell’arrivo di grandi investitori internazionali e non più dei pochi e soliti noti. Partiamo dal fronte virtuoso di questa fase, che ha portato a rinascere con nuove funzioni immobili abbandonati da tempo e i cui interventi di riqualificazione hanno versato nelle casse di Palazzo Vecchio oltre 11 milioni di euro di oneri di urbanizzazione, investiti nel miglioramento della città. Il primo grande contenitore vuoto tornato a nuova vita è stato il “Palazzo del sonno” su viale Lavagnini, immobile mastodontico che un tempo ospitava uffici delle Ferrovie dello Stato. Da quasi due anni questo spazio ospita The Student Hotel, 390 camere pensate soprattutto per ospitare studenti stranieri: entrarvi – tra co-working, ristoranti e piscina mozzafiato sul tetto – dà l’impressione di essere a New York o Londra. Lo stesso gruppo, guidato da Charlie MacGregor, sta inoltre riempiendo un altro drammatico vuoto urbanistico, lasciato nell’ex area induare moving together along the track marked out by the planning regulations based on the concept of “zero volume” that were approved in 2015, rules that are revolutionary because they centre on the reuse of old buildings and the possibility of demolishing existing structures and reconstructing them in other zones. This plan was the hobbyhorse of the city’s mayor at the time, Matteo Renzi. And today, some five years Florence regained a sense of international exposure, in part due to the political rise of the future Italian premier, with operations that attracted a great deal of media attention such as the pedestrianization of Piazza Duomo, we are beginning to see the first results with the arrival of major international investors instead of the few usual suspects. Let us start with the virtuous aspects of this phase, which has led to the rebirth with new functions of long-abandoned buildings and regeneration that has brought over 11 million euros of planning fees into the coffers of Palazzo Vecchio , which have been invested in the improvement of the city. The first large and empty container given a new lease of life was the “Palazzo del Sonno” on Viale Lavagnini, a gigantic building that once housed offices of the Italian Railways. For almost two years now this space has housed The Student Hotel, 390 rooms intended chiefly to provide accommodation for foreign students. Entering the building – between co-working facilities, restaurants and a breath-taking swimming pool on the roof – one gets the impression of being in New York or London. The same group of developers, led by Charlie 64 ABITARE 592


LA CITTÀ STA ATTRAVERSANDO LA TRASFORMAZIONE PIÙ RADICALE DAL SECONDO DOPOGUERRA FLORENCE IS UNDERGOING ITS MOST RADICAL TRANSFORMATION SINCE THE SECOND WORLD WAR

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OGGI GLI ASSI PORTANTI DEL TESSUTO ECONOMICO DEL TERRITORIO SONO L’INDUSTRIA DEL LUSSO, L’EXPORT E IL TURISMO TODAY THE LINCHPINS OF THE REGION’S ECONOMIC FABRIC ARE THE LUXURY INDUSTRY, EXPORT AND TOURISM

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striale Fiat dopo il ritiro della firma di Jean Nouvel da un progetto del dissolto Gruppo Btp. E a meno di due chilometri in linea d’aria dallo Student Hotel, dopo decenni di abbandono, è partita la più grande operazione urbanistica fiorentina: la rinascita dell’ex Manifattura Tabacchi (vedi Abitare 590), anche qui con hotel, spazi commerciali per start up ed eventi, assieme a una sede della fashion school Polimoda, con laboratori per 800 studenti: un tesoro vintage affacciato sul Parco delle Cascine, il polmone verde più grande della città. Il piano “a mattoni zero” prevedeva la possibilità di rigenerare superfici tra seicento e settecentomila metri quadri: finora – tra interventi realizzati, progetti presentati e quelli in corso di autorizzazione – ne sono stati sfruttati poco più della metà. Dopo il crollo del settore manifatturiero (fordista in particolare), asse portante del tessuto economico del territorio, oggi i cardini del Pil sono diventati l’industria del lusso, l’export e appunto il turismo. Nel 2019 è stato sfondato di nuovo il muro degli undici milioni di pernottamenti: un fiume di turisti (oltre quattro milioni gli arrivi ufficiali) che ha portato più di 42 milioni di euro nelle casse del Comune grazie alla tassa di soggiorno, ma che allo stesso tempo ha posto Firenze davanti a un bivio: continuare ad accogliere senza freni tutta questa ricchezza, oppure piantare dei paletti per evitare la quasi completa desertificazione del centro storico come accade per i residenti a Venezia? Un interrogativo al quale, almeno finora, la politica non ha saputo dare una risposta concreta. «Firenze non può vivere di nostalgia, altrimenti si fa superare da Amburgo», è la provocazione di Marco Casamonti,

Piazzale Michelangelo nel giorno dell’inaugurazione della pedonalizzazione, il 14 febbraio 2016. Piazzale Michelangelo on the day it was opened as a pedestrianised area, 14 February 2016.

MacGregor, is filling another dramatic urban void, left in the former Fiat industrial area after the withdrawal of Jean Nouvel from a project of the disbanded Gruppo BTP. And less than two kilometres as the crow flies from the Student Hotel, after decades of neglect, another major Florentine urban planning operation is under way: the rebirth of the former Manifattura Tabacchi (see Abitare 590), with hotels and commercial spaces for start-ups and events, together with a branch of the Polimoda fashion school, with workshops for 800 students. This is a vintage gem facing onto the Parco delle Cascine, the city’s largest green lung. This plan with no construction created the possibility of regenerating floor spaces of between six hundred and seven hundred thousand square metres. So far – between the work which has been carried out, projects submitted and those awaiting authorization – little more than half of this area has been used. After the collapse of the manufacturing sector (especially the part reliant on the assembly line), which was once the backbone of the region’s economic fabric, the linchpins of its GDP are today the luxury industry, export and of course tourism. In 2019 the wall of eleven million overnight stays was broken through again – and a flood of tourists (over four million official arrivals) has brought more than 42 million euros into the municipal coffers thanks to the visitors’ tax, but that at the same time has left Florence facing a dilemma. Should the city go on reaping all this wealth in unbridled fashion, or should it place restrictions on tourism in order to avoid the almost complete desertification of the historic centre as has happened for the residents of Venice? This is a question to which, at least up to now, politicians have not been able to 592 ABITARE 67


La Fortezza da Basso. Alle sue spalle, il nuovo complesso alberghiero The Student Hotel, ospitato nel Palazzo del Sonno. The Fortezza da Basso. Behind it, the new Student Hotel complex, housed in the Palazzo del Sonno.

architetto fiorentino doc, padre dello Student Hotel che però lavora per il 90 per cento all’estero. «Bisogna capire e attualizzare quanto il Rinascimento sia stato rivoluzionario. Il passato non va vissuto come nostalgia. Firenze oggi è su un crinale. La sfida ancora non è vinta. Devi stare attento da che parte vai». Per poi andare dritto al cuore del problema, il rischio di perdere l’identità: «Firenze è piena di contenitori vuoti che stanno rinascendo. Ma bisogna fare in modo che gli abitanti rimangano nel centro. La città è fatta dalla gente che la abita. Se l’uso diventa solo quello di un enorme albergo, beh allora il problema è davvero importante: perché la politica non favorisce chi risiede nell’area Unesco? Magari con una fiscalità per incentivare ad abitare in centro e fornendo servizi oggi spariti». Le Grandi opere sono ferme al palo da decenni. Il nuovo aeroporto Vespucci, nonostante i mille giorni a Palazzo Chigi da premier dell’ex sindaco Renzi, è ancora impantanato tra ricorsi e controricorsi. Qualche spiraglio torna invece per il tunnel ferroviario dell’Alta velocità che dovrebbe servire la stazione sotterranea di Norman Foster. Nel frattempo la novità più rivoluzionaria, anche se concretizzata dopo oltre vent’anni dal progetto originario e quindi con tecnologie non certo all’avanguardia, è stata la partenza delle tre linee della tramvia. Non solo un mezzo di trasporto sostenibile che attraversa a “X” Firenze (sistema che punta a superare i quaranta milioni di passegprovide a concrete answer. “Florence cannot live on nostalgia, otherwise it will find itself overtaken by Hamburg” is the provocative claim of Marco Casamonti, the Florentine-born designer of the Student Hotel – and an architect who does 90 per cent of his work abroad. “It is necessary to grasp how revolutionary the Renaissance was and apply that to the present day. We should not be looking at the past with nostalgia. Florence today is at a watershed. The challenge has not yet been met. You have to be careful which way you go.” He then goes right to the heart of the problem, the risk of losing its identity: “Florence is full of empty containers that are coming back to life. But we have to make sure that the centre remains inhabited. The city is made by the people who live in it. If it turns into nothing but an enormous hotel, the problem becomes a really big one: why don’t the politicians favour those who live in the UNESCO area? Maybe with a system of tax incentives for people to live in the centre and provide services that have vanished.” Major works in the city have been left dormant for decades. The new Vespucci airport, notwithstanding its former mayor Renzi’s thousand days as premier of the country, is still bogged down between claims and counterclaims. A few rays of hope have returned instead for the high-speed rail tunnel that is supposed to serve Norman Foster’s underground station. In the meantime the most ground-breaking innovation, even if it was realized more than twenty years after the original project and thus with technology that is certainly not state of the art, has been the launch of three tram lines. This 68 ABITARE 592


«BISOGNA FARE IN MODO CHE GLI ABITANTI RIMANGANO NEL CENTRO, LA CITTÀ È FATTA DALLA GENTE CHE LA ABITA» (MARCO CASAMONTI) “WE HAVE TO MAKE SURE THAT THE CENTRE REMAINS INHABITED. THE CITY IS MADE BY THE PEOPLE WHO LIVE IN IT”

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IN QUESTA FASE DI GRANDE RINNOVAMENTO E RICERCA DI UNA NUOVA IDENTITÀ , LA CULTURA STA GIOCANDO UN RUOLO RILEVANTE IN THIS PHASE OF GREAT CHANGE, AND SEARCH FOR A NEW IDENTITY, CULTURE IS PLAYING A SIGNIFICANT PART

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geri), ma pure un sistema che ha spalmato anche in periferia (aumentando il valore degli immobili) quella rendita fino a pochi anni fa concentrata tra i pochi possidenti del centro storico. Oggi, grazie alla “cura del ferro”, chi abita in periferie come Careggi e Novoli può raggiungere Santa Maria Novella in meno di quindici minuti, con i turisti che hanno iniziato a “diluirsi” in zone più convenienti. In questa fase di grande cambiamento, alla ricerca di una nuova identità, una parte rilevante la sta giocando la cultura. Al parco delle Cascine, dopo venticinque anni di silenzio, sono tornati i grandi concerti rock. Palazzo Vecchio ha concentrato molti investimenti sulla riapertura di teatri chiusi da decenni. «E poi, nel 2021, ci sarà una lunga serie di eventi per celebrare i settecento anni dalla morte di Dante: siamo orgogliosi del programma», spiega Tommaso Sacchi, 36 anni, milanese doc che dopo aver lavorato al fianco di Stefano Boeri oggi si è ritrovato catapultato a Firenze come assessore a Cultura e Design. Arrivando da Milano, città assai legata all’acqua grazie ai Navigli, Sacchi ha capito come a Firenze ci sia una ferita da ricucire: quella tra l’Arno e i fiorentini. Il trauma dell’Alluvione del 1966 e il grande inquinamento post boom hanno lacerato il rapporto con quel fiume nel quale la vecchia generazione aveva imparato a nuotare: «Grazie alle grandi opere di regimentazione delle acque a monte – conclude l’assessore – le sponde sono tornate sempre più visibili e visitabili. Stiamo lavorando per riadattare lo studio che Richard Rogers realizzò negli anni Ottanta. E sono fiducioso che riusciremo a ricucire questo filo spezzato da oltre 50 anni». ○

Ponte Vecchio e, sullo sfondo, piazza della Signoria con Palazzo Vecchio. The Ponte Vecchio and, in the background, Piazza della Signoria with Palazzo Vecchio.

has led to a sustainable means of transport that crosses Florence in an “X” (a network that aims to exceed forty million passengers), but also a system that has spread to the suburbs (boosting property values) and creating income that until a few years ago was concentrated among the few property owners in the historic centre. Today, thanks to the “railway cure”, those who live in suburban areas like Careggi and Novoli can reach Santa Maria Novella in less than fifteen minutes, with the result that tourists have started to spread out into less expensive areas. In this phase of great change, and search for a new identity, culture is playing a significant part. After twenty-five years of silence, big rock concerts have returned to the Parco delle Cascine. Palazzo Vecchio has channelled investment into the reopening of theatres that have been closed for decades. “And then, in 2021, there will be a long series of events to mark the seven hundredth anniversary years of Dante’s death: we are proud of the programme,” explains Tommaso Sacchi, a 36-year-old Milanese who after working alongside Stefano Boeri has ended up today in the post of councillor for culture and design in Florence. Arriving from Milan, a city with strong ties to water thanks to the Navigli, Sacchi saw that there was a rift to be mended in Florence: the one between the Arno and the Florentines. The trauma of the flood of 1966 and the high level of pollution since the economic boom shattered the relationship with that river where the old generation had learnt to swim: “Thanks to major hydraulic works up stream,” concludes the councillor, “the banks have become increasingly visible and visitable. We are fortezza on adapting the study that Richard Rogers carried out in the 1980s. And I’m confident that we will be able to re-tie this thread that has been broken for over 50 years.” ○ 592 ABITARE 71


L’IDEA DI ALBERO THE IDEA OF A TREE txt Martina Landsberger photos Ivar Kvaal

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| Ben consapevole che in architettura scegliere come guardare la natura è uno dei temi su cui costruire il progetto, ATELIER OSLO disegna la casa per due artisti su un’isola norvegese. Un rifugio pensato come un’ampia fronda artificiale da cui osservare il paesaggio / Well aware that in architecture the choice of how to look at nature is one of the themes around which a project can be constructed, Atelier Oslo has designed a house for two artists on a Norwegian island. A refuge conceived as an ample artificial tree from which to observe the landscape i nterni

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La zona giorno è un grande open space. Living e zona pranzo sono sui due diversi livelli imposti dal suolo. The big open-plan living area is split level because of the lie of the land, and this creates a clear distinction between the sitting and dining areas.

L’ISOLA DI SKÅTØY – LA PIÙ GRANDE DELL’ARCIPELAGO DI KRAGERØ, LUNGO LA COSTA SUD DELLA NORVEGIA – è caratterizzata da una geografia molto particolare: un terreno roccioso composto da strati di pietra ondulati in quanto a forma, ma lisci in quanto a consistenza, che discendono dolcemente verso il mare. E una macchia verde definita dai boschi che inframezzano i piani rocciosi. È in questo contesto che Atelier Oslo – studio norvegese cui attualmente collaborano dieci diversi professionisti – ha costruito da poco una casa per due artisti che chiedevano la realizzazione di un luogo “domestico” dove poter lavorare e dove potersi rilassare a contatto con la natura. Il progetto assume la peculiarità geografica del luogo e, interpretandola, la fa diventare motore dell’intera composizione. L’idea di partenza sembra infatti risiedere nella possibilità di realizzare uno spazio domestico pensato come parte integrante della natura circostante, di cui si intende THE ISLAND OF SKÅTØY – THE LARGEST IN THE KRAGERØ ARCHIPELAGO, ON THE SOUTHERN COAST OF NORWAY – has a very distinctive topography: a rocky ground composed of strata of stone that are undulating in shape, but smooth in consistency, sloping gently down to the sea. And a green thicket defined by the woods that grow amongst the planes of rock. It is in this setting that Atelier Oslo – a Norwegian practice currently made up of ten partners with different roles – has recently built a house for two artists who wanted a “domestic” retreat where they could work and be able to relax in close contact with nature. The project took the topographic peculiarities of the location as its starting point and made their interpretation the driving force of the entire composition. The idea at the base of the design seems in fact to lie in the possibility of creating a domestic space that will be an integral part of its natural surroundings, whose qualities it sets out to emphasize. This is not a new 74 ABITARE 592


LA CASA È UNA SORTA DI TRAPEZIO I CUI LATI SI INSINUANO TRA I DIVERSI PIANI NATURALI THE HOUSE IS A SORT OF TRAPEZIUM, WHOSE SIDES INSINUATE THEMSELVES BETWEEN THE DIFFERENT NATURAL PLANES

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A sinistra, la cucina a vista con il tavolo da pranzo. Sotto, la piccola camera da letto ricavata dietro al camino. Pagina accanto, la scala di accesso alla casa. Left, the open kitchen with dining table. Below, the small bedroom area obtained behind the chimney. Opposite page, the stairs leading to the house.

IL VOLUME VETRATO È RIVESTITO CON UNA “PELLE” DI LEGNO A TRALICCIO THE GLAZED VOLUME IS COVERED WITH A TRELLIS WOOD “SKIN”

sottolineare le qualità. Non si tratta di un punto di vista nuovo. Già Oscar Niemeyer – per fare solo un esempio – aveva costruito la propria casa di Rio de Janeiro (Casa das Canoas) intorno a un grande sasso facendolo diventare parte dell’abitazione. Analogamente lavora Atelier Oslo, che sceglie di assecondare l’andamento delle linee curve delle rocce dell’isola. Il risultato è la costruzione di una serie di piani di calcestruzzo armato (materiale dello stesso colore della pietra locale) posti a quote leggermente diverse e collegati fra loro da brevi rampe di scale. A ribadire l’idea di eliminazione di qualunque distinzione fra natura e artificio anche la geometria della casa perde la sua linearità e assume invece la forma spezzata di una sorta di trapezio, i cui lati si insinuano fra i diversi piani naturali. A dispetto della forma irregolare della pianta, lo spazio interno appare come una sorta di open space in cui i diversi luoghi pubblici della casa prendono misura e si distinguono proprio grazie ai piccoli dislivelli imposti dalla natura. Alla casa si accede da una scala in linea che, partendo dal76 ABITARE 592

approach. Oscar Niemeyer – to take just one example – had constructed his own house in Rio de Janeiro (Casa das Canoas) around a large rock, making it part of the building. Atelier Oslo has worked in a similar way, choosing to follow the curved lines of the island’s rocks. The result has been the construction of a series of planes of reinforced concrete (a material that is the same colour as the local stone) set at slightly different levels and linked together by short flights of steps. The idea of eliminating any distinction between nature and artifice also underpins the geometry of the house, which loses its linearity and assumes instead the broken shape of a sort of trapezium, whose sides insinuate themselves between the different natural planes. Despite the irregular shape of the plan, the space inside appears to be a sort of open plan in which the various public areas of the house take their measurements from and are distinguished precisely by the small differences in level imposed by nature. Access to the house is provided by a straight flight of stairs


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LONGITUDINAL SECTION

Project House on an Island Architects Atelier Oslo Architects Consultants Bohlinger Grohman Ingenieure Norconsult Client Private individual Contractor Admar Year of completion 2018 Site area 700 sqm Built area 70 sqm Location Skåtøy Island

SITE PLAN

Pagina accanto, la scala che all’interno separa il living dalla zona notte. In the interiors the staircase becomes an element of separation between the living and the bedrooms (opposite page).

PLAN

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LA COPERTURA È ANCHE UN’AMPIA TERRAZZA PANORAMICA THE ROOF IS ALSO A WIDE PANORAMIC SUNDECK

la sommità di una delle colline di pietra, raggiunge la zona dell’ingresso collocato sul fronte del volume. Grazie alla sua posizione la scala diviene anche elemento di separazione fra la zona per così dire pubblica della casa – composta dal grande soggiorno con cucina a vista – e quella più privata, destinata alla notte. La separazione fra interno ed esterno diventa un ulteriore elemento di caratterizzazione del progetto. In questo caso un’articolata struttura vetrata permette la compenetrazione fra lo spazio naturale e quello costruito. Ben consapevole che in architettura scegliere come guardare la natura sia uno dei temi su cui costruire il progetto, Atelier Oslo “avvolge” il volume in una sorta di traliccio di legno sovrapposto alla struttura trasparente dei vetri, a evocare l’idea di un grande albero sotto le cui fronde sia possibile stare per traguardare e contemplare il panorama che si apre verso il mare, e per godere del riflesso della luce del nord che, penetrando attraverso il brise-soleil ligneo, crea un gioco di ombre analogo a quello che possiamo sperimentare camminando in un bosco illuminato dal sole. ○

that, starting from the top of one of the mounds of stone, runs all the way to the area of the entrance, located at the front of the volume. Due to its position the staircase also becomes an element of separation between what might be called the public part of the house – composed of a large living room with an open kitchen – and the more private part, used for sleeping. The separation between inside and outside is another characteristic element of the design. In this case an articulated glazed structure permits an interpenetration of natural and constructed space. Well aware that in architecture the choice of how to look at nature is one of the themes around which a project can be constructed, Atelier Oslo has “wrapped” the volume in a sort of lattice of wood laid on top of the transparent structure of panes of glass, evoking the idea of a large tree under whose foliage the owners can sit and gaze at the panorama that opens up towards the sea, and enjoy the reflected light of the north that, penetrating through the wooden brise-soleil, creates a pattern of shadows similar to the one you experience when walking in a sunlit forest. ○ 592 ABITARE 79


a rchitettura

CAPANNE NELL’ARCIPELAGO

CABINS IN THE ARCHIPELAGO

txt Luca Bergamin photos Archmospheres

| In Finlandia su un minuscolo isolotto roccioso ALEKSI HAUTAMÄKI e MILLA SELKIMÄKI hanno disegnato per sé un rifugio di pino massiccio articolato in due distinti volumi, minimalista e confortevole. Rivisitazione di una tipologia locale / On a tiny rocky islet in Finland Aleksi Hautamäki and Milla Selkimäki have designed for themselves a refuge of solid pine planks split into two distinct volumes that is minimalist but comfortable. A reworking of a local type of building

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TRA LE DIECIMILA ISOLE CHE COMPONGONO L’ARCIPELAGO FINNICO, la coppia di designer Aleksi Hautamäki e Milla Selkimäki (il primo fondatore della Bond Creativity Agency, disegnatrice grafica la seconda), ha creato questa capanna su un lembo di terra selvaggia. «Con il lavoro di comunicazione fatto attraverso il nostro sito Project Ö e i social media siamo riusciti a finanziare la costruzione di questa classica ma anche innovativa capanna finlandese, composta da uno spazio principale, una sauna e un laboratorio», spiegano. I corpi edilizi sono due e rendono omaggio alla tradizione costruttiva dell’arcipelago, con le sue tipiche pareti di legno e le grondaie allungate. La forma lunga e stretta delle due capanne consente di avere grandi superfici vetrate affacciate sul paesaggio, e di alloggiare funzioni diverse alle estremità opposte. «Si può sorseggiare vino al tramonto con gli amici da una parte, mentre dall’altra i bambini sono già a letto», raccontano i ON ONE OF THE TEN THOUSAND ISLANDS THAT MAKE UP THE FINNISH ARCHIPELAGO, the pair of designers Aleksi Hautamäki and Milla Selkimäki (the former founder of Bond Creativity Agency, the latter a graphic designer), have built this cabin on a small patch of wilderness. “With the work of communication carried out through our Project Ö website and social media we have been able to fund the construction of this classic but also innovative Finnish cabin, consisting of a main space, a sauna and a workshop,” they explain. There are two separate buildings and they pay tribute to the tradition of construction in the archipelago with its typical wooden walls and elongated eaves. The long and narrow shape of the two cabins makes it possible to have large expanses of glass facing onto the surroundings, and to locate different functions at opposite ends. “We can have sundowner drinks at one end while the kids are sleeping in the other,” say the designers. 82 ABITARE 592


La cucina allestita nello spazio aperto della capanna principale. Pagina accanto, il laboratorio di falegnameria e il living. The kitchen set up in the open space of the main hut. Opposite page, the carpentry workshop and the living area.

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I DUE VOLUMI SI ALLUNGANO PIATTI SULLA ROCCIA , APPOGGIATI SU UN ARTICOLATO DECK DI LEGNO THE TWO FLAT VOLUMES EXTEND OVER THE ROCK, RESTING ON AN ELABORATE WOODEN DECK

Gli interni delle due capanne sono rivestiti di assi di legno di pino. Nella cucina, il tavolo è stato disegnato dagli stessi progettisti. Nella pagina accanto, i due edifici: a sinistra il laboratorio di falegnameria, a destra l’abitazione. L’illuminazione è di iGuzzini. The interiors of the two huts are clad in pinewood. The kitchen table was designed by the architects themselves. Opposite page, the two buildings: on the left the carpentry workshop, on the right the home. The lighting is by iGuzzini.

designer. Il corpo principale ha una superficie di 45 metri quadrati, mentre quello che contiene il laboratorio di falegnameria ne conta 25. Sono stati eretti nell’angolo nordest dell’isola, vicino al molo, in una posizione protetta rispetto ai forti venti che provengono da sud. Per non impattare sulla natura circostante i due volumi si allungano piatti sulla roccia, appoggiati su un articolato deck di legno che crea una piattaforma tutt’attorno. Anche gli interni di questo rifugio combinano perfettamente funzionalità ed estetica: la capanna principale contiene il living, la cucina e la camera da letto da un lato; la sauna, la lavanderia e il bagno dall’altra. Al centro c’è uno spazio passante coperto, da usare nella bella stagione, attrezzato con cucina open air e tavolo da pranzo. Nel secondo corpo invece trovano posto il laboratorio di falegnameria e una piccola rimessa. A separare i due ambienti c’è anche qui un passaggio coperto, attrezzabile con tavoli da lavoro. «Le pareti strutturali e i pavimenti sono di pino massiccio», spiega la coppia. «Abbiamo usato in totale ben 10 chilometri lineari di assi. Il tetto invece è rivestito con il feltro idrorepellente che si impiega normalmente come isolante, mentre qui crea una superficie opaca e uniforme. All’interno i soffitti sono ricoperti da pannelli che isolano dal freddo». Grande attenzione è riservata agli aspetti impiantistici – acqua potabile, luce eccetera – che in un’isola disabitata devono essere pensati da zero. Da questo punto di vista il rifugio è totalmente autosufficiente e sostenibile: i pannelli fotovoltaici permettono la produzione e l’accumulo di elettricità e una pompa elettrica garantisce la distribuzione e depurazione dell’acqua salata del mar Baltico. ○

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The main cabin has 45 square metres of floor space, while the one that houses the carpentry shop has 25. They have been erected on the northeast corner of the island, close to the jetty, in a position sheltered from the strong southern winds. In order not to have an impact on the surrounding nature the two volumes have been built on rock and are set on wooden decking that forms a platform around them. The interiors of this refuge are also a perfect combination of functionality and aesthetics: the main cabin houses the living room, kitchen and bedroom on one side, the sauna, laundry and bathroom on the other. Between the two blocks there is a covered space of passage, for use in fine weather, equipped with an outdoor kitchen and dining table. The second cabin on the other hand contains the carpentry shop and a small boathouse. Here too the two spaces are separated by a covered passageway, where work tables can be set out. “The structural walls and floors are made of solid pine,” explain the couple. “We have used 10 kilometres of planking in all. The roof, however, is covered with the water-repellent felt that is normally used as insulation, which creates here a matt and uniform surface. On the inside the ceilings are lined with panels that insulate from the cold.” Great attention has been paid to aspects of plumbing and wiring – the supply of drinking water, power etcetera – which on an uninhabited island had to be designed “from scratch”. From this point of view the refuge is totally selfsufficient and sustainable: photovoltaic panels permit the production and storage of electricity and an electric pump draws water from the Baltic Sea for desalination and distribution. ○

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La rimessa è articolata su due livelli. Al piano superiore, un argano montato su un binario estraibile permette di issare il piccolo motoscafo di famiglia. The boathouse is on two levels. A winch in the upper section is mounted onto a track that extends out to lift the small family speedboat out of the water and move it inside.

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i nterni

UN APPRODO TECNOLOGICO A TECHNOLOGICAL BERTH txt Michele Barale photos Nick Kane 592 ABITARE 87


| Lo studio londinese WIMSHURST PELLERITI firma una rimessa per barche d’acciaio e legno sul fiume Yealm, vicino a Plymouth. Un piccolo saggio d’ingegneria navale che sfrutta al meglio il poco spazio offerto dalla sponda stretta e scoscesa / The Londonbased practice Wimshurst Pelleriti has designed a boathouse built of steel and wood on the River Yealm, near Plymouth. A small example of naval engineering that makes the most of the small amount of space offered by the steep and narrow bank

COME UN PICCOLO SCRIGNO DI LARICE SIBERIANO MIMETIZZATO TRA LE COLLINE RIGOGLIOSE DI NEWTON FERRERS – un pittoresco borgo dai tetti d’ardesia a est di Plymouth, in Inghilterra – la rimessa per barche della famiglia Berbering sorge a filo d’acqua nello splendido Newton Creek, un’insenatura laterale del fiume Yealm che dalla Manica si incunea nell’area di interesse paesaggistico del South Devon. È il paradiso dei velisti e di chi ama gli sport acquatici. In questa cornice i Berbering hanno chiesto allo studio londinese Wimshurst Pelleriti di progettare un approdo al fiume per la loro abitazione, dove riporre barche e attrezzature acquatiche. Con questa piccola architettura il sogno inesaudito di un padre scomparso prematuramente incontra la necessità dei quattro figli di usufruire delle imbarcazioni in modo autonomo; e di riorganizzare la banchina esistente, così stretta (appena cinque metri) da offrire uno spazio di manovra ridotto e problematico. 88 ABITARE 592

LIKE A LITTLE CASKET OF SIBERIAN LARCH HIDDEN AMONGST THE LUSH HILLS OF NEWTON FERRERS – a picturesque slate-roofed village to the east of Plymouth, England – the boathouse of the Berbering family stands on the water’s edge in the splendid Newton Creek, an inlet of the estuary of the River Yealm that runs into the Channel from the South Devon Area of Outstanding Natural Beauty. It is a paradise for sailors and water sports enthusiasts. In this setting the Berberings asked the London-based practice Wimshurst Pelleriti to design a berth on the river for their home, in which they could store boats and leisure equipment. With this small structure the unrealized dream of a father who passed away prematurely meets the needs of his four children to make use of the craft independently; and to reorganize the existing quay, so narrow ( just five metres) that it provides only cramped and problematic room for manoeuvre. So the first idea was to create a volume that on the ground


UN CAMMINAMENTO COLLEG A L’ABITA ZIONE ALL A RIVA , FINO A UNA NUOVA PIAT TAFORMA TR A GLI ALBERI A WALKWAY CONNECTS THE HOUSE TO THE SHORE AS FAR AS A NEW PLATFORM SHELTERED BY TREES

Project Boathouse Architect William Wimshurst Project team William Wimshurst & Chris Worsfold Structural engineers PCA Engineers Consultants Wise Handling (boat hoist) Robinson White Partnership (quantity surveyors) Client Private individual Contractor AD Williams Timeline 2016-2018 Built area 65 sqm Location Newton Ferrers, Devon, UK

GROUND-FLOOR PLAN

L’intervento di Wimshurst Pelleriti si inserisce nella splendida cornice del Newton Creek, un’insenatura del fiume Yealm nel South Devon. The new structure, designed by Wimshurst Pelleriti, blends beautifully into its setting: Newton Creek is an inlet of the River Yealm in South Devon.

CROSS SECTION

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L A S TRU T T UR A DELL’ARG ANO E QUELL A DELL A RIMES SA COINCIDONO, RENDENDO INDISPENSABILE UNO S TRE T TO CONFRONTO THE STRUCTURE OF THE HOIST AND THAT OF THE BOATHOUSE COINCIDE, MAKING JOINT DESIGN AND CLOSE COOPERATION INDISPENSABLE

La prima idea dunque è creare un volume che al piano terreno – un magazzino a tutta altezza con vano retrostante, resistente all’acqua – abbia gli angoli apribili grazie ad ante scorrevoli sia verso il fiume, sia verso la rampa di alaggio, per poter maneggiare con maggior facilità le attrezzature lunghe. Al piano superiore invece è stato installato su un binario estraibile un argano completamente automatizzato, con cui issare il piccolo motoscafo di famiglia. Dietro le linee minimali di questa struttura si nasconde quella che l’architetto Will Wimshurst ha definito «una sfida impegnativa e incredibile». Il processo di progettazione e di cantiere, durato oltre tre anni, è stato un continuo adattamento alle complesse caratteristiche del sito, ma anche il tentativo di far convergere scienza delle costruzioni e ingegneria navale. Per realizzare e installare l’argano gli architetti si sono rivolti alla Wise Handling, «un’azienda specializzata nella produzione di meccanismi nautici naturalmente», spiega Will Wimshurst. «Ma 90 ABITARE 592

floor – a water-resistant full-height storehouse with a space at the back – can be opened up with sliding doors at the corners that face onto both the river and the slipway, in order to make it easier to handle long pieces of equipment. On the upper floor a fully automated hoist has been installed on an extractable track to raise the family’s small speedboat into the eaves. Behind the minimal lines of this structure is concealed what the architect Will Wimshurst has called “an incredibly challenging brief.” The process of design and construction, lasting over three years, has been one of continual adaptation to the complex characteristics of the site, as well as an attempt to have building science and naval engineering converge. To construct and install the hoist the architects turned to WISE Handling, “a firm specializing in the production of mechanisms for boats,” explains Will Wimshurst. “But above all one used to operating directly in an aquatic environment. In this case in fact the


Al piano terreno gli angoli della rimessa si aprono con ante scorrevoli per ottimizzare il ridotto spazio di manovra. Sotto, particolare del binario al piano superiore. In basso, il magazzino a tutta altezza. On the lower level, the sliding doors on the corners of the boathouse open to give more room for manoeuvre. Below, a detail of the track higher up. Bottom, the full-height storage area.

soprattutto abituata a operare direttamente in ambiente acquatico. In questo caso infatti la struttura dell’argano e quella della rimessa coincidono, rendendo indispensabile una progettazione incrociata e uno stretto confronto». Anche le dimensioni ridotte della rimessa, sei metri di larghezza per appena otto di profondità, testimoniano il ricercato compromesso tra esigenze funzionali e la complessità del sito. La struttura si adatta delicatamente alla superficie rocciosa della sponda, tanto eterogenea quanto precaria, che è stata consolidata. L’intervento ha interessato anche la banchina, dove la marea rende possibile operare solo durante le cinque ore al giorno di secca e impone l’impiego di appositi additivi nel calcestruzzo. Un camminamento collega l’abitazione alla riva, lungo la ripida sponda a fianco della rimessa, fino a una nuova piattaforma protetta dagli alberi da cui godere la brezza della Manica, comodamente seduti su alcune sdraio. ○ structure of the hoist and that of the boathouse coincide, making joint design and close cooperation indispensable.” The small size of the boathouse, six metres wide and just eight deep, also bears witness to the effort to find a compromise between functional necessities and the complexity of the site. The structure adapts delicately to fit the rocky surface of the shore, as varied as it is precarious, which has been consolidated. The intervention has also involved work on the quay, where it was possible to operate solely during the five hours of low tide a day and required the use of special additives in the concrete. A walkway connects the house to the shore, running along the steep bank next to the boathouse as far as a new platform sheltered by trees from which to enjoy the breeze off the Channel, comfortably seated on deckchairs. ○ 592 ABITARE 91


MILJENKO BERNFEST

PANORAMA

NELLE PIEGHE DEL PAESAGGIO

IN THE FOLDS OF THE LANDSCAPE

La villa semi-ipogea disegnata dallo studio di Zagabria Proarh è ricavata in una scabra altura dell’isola di Vis. Su più livelli con vista sul mare A semi-subterranean villa on several levels and with a sea view, designed by the Zagreb-based Proarh studio

S

I ISPIRA AI MEGARON dell’antica Grecia – e in particolare all’atrio con ventilazione naturale di quei grandi palazzi – questa villa semi-ipogea per vacanze sull’isola di Vis, in Croazia. L’edificio sfrutta una pendenza naturale e utilizza le tecniche costruttive tradizionali a base di pietra locale per realizzare un osservatorio a terrazzamenti affacciato sul dolce paesaggio collinare e sul mare. La casa sorge in una posizione priva di infrastrutture e dunque è completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Orientamento, principi bioclimatici per garantire la ventilazione naturale (l’effetto Megaron, appunto), pannelli solari e raccolta dell’acqua piovana trasformano una scabra altura in poggio panoramico abitabile, dotato di ogni comfort e dai costi di gestione contenuti. L’abitazione si sviluppa su due livelli: soggiorno e cucina sono in continuità con la piscina, mentre il piano superiore accoglie la zona notte. Il progetto porta la firma dello studio di Zagabria (Croazia) Proarh.

photos Damir Fabijanić 92 ABITARE 592


Nei prossimi anni è previsto che i terrazzamenti, contenuti da muri di cemento armato si arricchiscano ulteriormente di vegetazione. In basso, la lounge al primo piano che distribuisce la zona notte. In the years to come, more greenery will be added to the terracing, which is held in place by reinforced concrete walls. Bottom, the upstairs lounge from which the bedrooms lead off.

T

HIS SEMI-HYPOGEAN HOLIDAY home on the Croatian island of Vis takes its inspiration from the ancient Greek Megaron, with the naturally ventilated hall typical of those grand buildings. It makes use of a natural slope, was built from local stone using traditional techniques and has a terraced vantage point providing views out over the gently rolling landscape and the sea beyond. There are no infrastructures in the vicinity, so the house is completely self-sufficient from an energy point of view. Its orientation, the exploitation of bio-climatic principles that favour natural ventilation (the “Megaron effect”), solar panels and rainwater collection have turned a rugged area of high land into a perfectly inhabitable place that enjoys panoramic views, is equipped with all modern comforts and has low running costs. It is on two levels: the living area and kitchen continue out to the swimming pool; the bedrooms are upstairs. It was designed by the Proarh studio, which is based in the Croatian capital, Zagreb.

L’OPERA È UNA TOPOGRAFIA ABITABILE CHE FA DIALOGARE LE TECNICHE DI COSTRUZIONE DEL LUOGO CON LA STRUTTURA DI CEMENTO ARMATO A WORK THAT TAKES THE LIE OF THE LAND AND MAKES IT INHABITABLE, WITH LOCAL CONSTRUCTION TECHNIQUES INTERACTING WITH THE REINFORCED CONCRETE STRUCTURE

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a rchitettura

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| Nella metropoli nota per la sua selva di grattacieli, STEFANO BOERI ARCHITETTI trasforma in Centro per la Moda un ex deposito d’inizio Novecento sul fiume Suzhou. Un progetto accurato, nel solco dell’attuale tendenza cinese alla conservazione del patrimonio / In the metropolis famous for its forest of skyscrapers, Stefano Boeri Architetti is converting a former warehouse on the River Suzhou dating from the beginning of the 20th century into a Fashion Centre. A painstaking project, in line with the current Chinese tendency to preserve its built heritage È LA METROPOLI SIMBOLO DELL’INARRESTABILE PROGRESSO ECONOMICO CINESE, la prima a essersi aperta alla globalizzazione, senz’ombra di dubbio la più internazionale e dinamica della Cina: Shanghai. Il recente intervento realizzato dallo studio Stefano Boeri Architetti China per Bailian Yingshi Enterprise Management si pone l’obiettivo di dotare la città di un moderno e polifunzionale Centro per la Moda capace di ospitare uffici, spazi espositivi e commerciali e grandi ambienti per le sfilate. Se a Shanghai, dai primi anni Novanta, è cresciuta a ritmi vertiginosi una foresta di grattacieli – tra cui alcuni celebri come la Jin Mao Tower e l’Oriental Pearl – è anche vero che ultimamente è andata affermandosi sempre più una politica della conservazione che si è via via affiancata a quella del nuovo a tutti i costi. Nel solco della protezione del patrimonio esistente ci si è mossi anche in questo THE METROPOLIS IS THE SYMBOL OF CHINA’S INEXORABLE ECONOMIC PROGRESS, the first to open up to globalization and without a shadow of doubt the most international and dynamic city in the country: Shanghai. Stefano Boeri Architetti China’s recent intervention on the part of Bailian Yingshi Enterprise Management set itself the goal of providing the city with a modern and multifunctional Fashion Centre able to house offices and exhibition and commercial spaces as well as large areas in which to stage shows. If Shanghai, since the early 1990s, has seen the growth of a forest of skyscrapers – including some celebrated ones like the Jin Mao Tower and the Oriental Pearl – at a dizzy pace, it is also true that in more recent times there has been a shift towards a policy of conservation which has increasingly been taking the place of that of the new at all costs. It is in keeping with the effort to protect the 96 ABITARE 592


La struttura storica risale al 1929 con prospetti scanditi da finestrature regolari e dalla superficie muraria di mattoni. The historic structure was built in 1929 with fronts characterized by regular rows of windows and brick walls.

Project Bailian Fashion Centre Yanqingli Architect Stefano Boeri Architetti China Project team Stefano Boeri Yibo Xu Project architect Pietro Chiodi

Project manager Yifan Xu Design team Zhiyang Huang Yifan Fei, Mengting Shi Construction supervision/ Interior design Claudia Scaglioni Client Bailian Yingshi Enterprise Management co.

Year of completion 2018 Location Shanghai

NORTH ELEVATION 592 ABITARE 97


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caso. L’intervento consiste nel recupero di un ex deposito che occupa un’area di oltre seimila metri quadrati, affacciato sul fiume Suzhou nel distretto di Huangpu. La struttura storica risale al 1929 con prospetti caratterizzati dalla scansione di finestrature regolari e dalla superficie muraria a mattoni. «Definirei l’intervento di restauro stilistico», spiega l’architetto Yibo Xu, partner cinese dello Studio Boeri. «L’edificio era dismesso, la parete a nord verso il fiume molto danneggiata. Pur mantenendo le caratteristiche tipologiche e architettoniche principali e restando fedeli allo stile originario siamo intervenuti con decisione restaurando la facciata nord, realizzando la copertura delle scale di ferro e vetro, aggiungendo il volume puro di connessione tra lo spazio espositivo e le scale». L’atrio è stato riaperto e utilizzato come ingresso principale: oggi il piano terreno è spazio pubblico e ospita esercizi commerciali e caffè. «Per aumentare l’illuminazione naturale all’interno dell’edificio – continua Yibo Xu – abbiamo ampliato la superficie delle finestre principali che affacciano sul cortile, vero cuore dell’edificio. L’alluminio nero utilizzato come decorazione e rivestimento dei pilastri al piano terexisting heritage that the architects have moved in this case too. The intervention consists in the refurbishment of a former warehouse that occupies an area of over 6,000 square metres, facing onto the River Suzhou in the district of Huangpu. The historic structure was built in 1929 with fronts characterized by regular rows of windows and brick walls. “I would describe it as an intervention of stylistic restoration,” explains the architect Yibo Xu, Chinese partner of the Studio Boeri. “The building was disused, the north wall onto the river badly damaged. While maintaining the principal typological and architectural characteristics and remaining faithful to the original style, we intervened decisively to restore the north façade, constructing the roof of the iron-and-glass stairs and adding the pure volume of connection between the exhibition space and the stairs.” The atrium has been reopened and utilized as the main entrance, and the ground floor is now a public space, housing commercial premises, cafés and bars. “To boost the amount of natural light inside the building,” continues Yibo Xu, “we have increased the size of the main windows facing onto the courtyard, the true heart of the building. The black aluminium used as decoration and cladding of the pillars on the ground

OGGI IL PIANO TERRENO OSPITA NEGOZI E CAFFÈ THE GROUND FLOOR HOUSES NOW SHOPS AND CAFÉS

Sopra, il vecchio atrio è stato trasformato in spazio pubblico. A sinistra, scorcio della zona a uffici. Pagina accanto, la nuova copertura delle scale realizzata con ferro e vetro. Above, the old atrium has been transformed into a public space. Left, a view of the office area. Opposite page, the new iron and glass roof over the stairs.

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Lo spazio espositivo destinato a ospitare i lavori realizzati da accademie di moda internazionali in collaborazione con le realtà locali. The exhibition space designed for the display of creations by international fashion academies in collaboration with local concerns.

ALL’INTERNO VI SONO UFFICI MA ANCHE SPAZI FLESSIBILI PER MOSTRE E SFILATE ON THE INSIDE THERE ARE OFFICES BUT ALSO MORE FLUID SPACES FOR FASHION SHOWS OR EXHIBITIONS

reno marca la differenza tra l’esistente e il nuovo, facendo risaltare i mattoni e le forme storiche dell’ingresso principale». Alcuni dettagli in facciata recuperati e restaurati, come il timpano sopra l’arco d’ingresso e i marcapiani di pietra chiara, ingentiliscono l’immagine generale altrimenti piuttosto austera. All’interno il layout è studiato in modo da integrare spazi a ufficio con altri più fluidi, adatti a ospitare diverse funzioni, come sfilate o esposizioni di accademie di moda internazionali. Anche la scelta delle finiture interne, orientata a una grande semplicità, lascia estrema versatilità di utilizzo: gli impianti e i canali del condizionamento sono a vista, le pareti di laterizi, i pavimenti di resina cementizia. Alcuni dettagli, come i parapetti e i corrimani di ferro e i paraspigoli di lamiera dei gradini, rafforzano l’immagine industriale dell’edificio. Con questo progetto Shanghai si è dotata di una grande casa per la moda, funzionale e contemporanea eppure con un’immagine profondamente ancorata al passato. ○ 100 ABITARE 592

floor marks the difference between the existing and the new, setting off the brickwork and the historical forms of the main entrance.” Some details of the façade that have been salvaged and restored, such as the tympanum above the entrance arch and the string-courses of pale stone, lend a graceful touch to the otherwise somewhat austere overall image. On the inside the layout has been studied in such a way as to integrate spaces used for offices with other, more fluid ones, suited to a range of different functions, like fashion shows or exhibitions staged by international fashion academies. Even the choice of the internal finishes, oriented towards great simplicity, allows for an extreme versatility of use: the plumbing, wiring and air-conditioning ducts have been left in view, the walls are of brick, the floors of cementitious resin. Some details, such as the iron parapets and handrails and the sheet-metal edge protectors of the steps, reinforce the industrial look of the building. With this project Shanghai has provided itself with a capacious home for fashion, one that is functional and contemporary and yet has an image deeply rooted in the past. ○


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Moda Prêt-à-Porter

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am ca am ca N. 3 MARZO 2020 Euro 3,50 www.amica.it

Merel Zoet

Farah Diba

L’ultima imperatrice

Dean e Dan Caten

Sotto il segno dei gemelli

PASSIONI

N. 12 DICEMBRE 2019 Euro 3,50 www.amica.it

Il romanzo della natura

L’onda del grunge

Moda

Il palazzo delle meraviglie

PASSIONI

PROFUMI

Le cifre dello stile

NATALE

Touch wood

Adotta un hater

Jean-Paul Goude

Antonia Klugmann

Lo show c’est moi

VIAGGI

Una chef nell’orto

Slow ski in Giappone

Moda

Sparkling!

Ricette, sfizi e curiosità

am ca Jessica Alba

Natural beauty

VIAGGI

La luce del Nord

EMOZIONI

L’amore ai tempi del digitale

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Se lo stile è sostenibile

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moda P/E 2020 am ca Mia Brammer

ANIMALI COSÌ UMANI

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Gianrico Carofiglio

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Darsi all’acquerello

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Fino all’ultimo respiro

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Nuovi MECENATI

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Quentin is back

CLASSICI up-to-date

amica N. 11 NOVEMBRE 2019 Euro 3,50 www.amica.it

Linda Hamilton

Il ritorno della guerriera

TENDENZE

Riciclo: gioie e dolori

Ian McEwan

Robot (quasi) come noi

MITI

Sofie Hemmet

Sulle strade di Los Angeles

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Il cantastorie dei thriller

BEAUTY

A voce alta per le donne

Tropical eyes

BEAUTY

TENDENZE

I luoghi del silenzio

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È vinile-mania

La regina delle aste

Lifestyle

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Cosima Fritz

Giacomo Papi

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Moda

in tailleur

Il nuovo codice della MODA .IT

NEW MAKE UP

TWEED SARTORIALE SKINCARE GREEN

N. 1/2 GENNAIO-FEBBRAIO 2020 Euro 3,50 www.amica.it

NERO RIBELLE


Isola è un sistema di arredo bagno composto da boiserie e cremagliera con mensole e contenitori regolabili di vetro e alluminio. Isola is a bathroom furniture system consisting of boiserie and rack with adjustable shelves and bins in glass and alluminium.


Eleganza multimaterica Multi-material elegance Il sistema d’arredo-bagno Isola di Itlas abbina al legno il vetro e il metallo, in un gioco di luminose trasparenze The bathroom furnishing system Isola from Itlas combines wood with glass and metal, in an interplay of transparency and luminosity La trasparenza del vetro e il tocco raffinato dell’alluminio bronzato incontrano il legno Itlas dando vita al sistema di arredo-bagno Isola. Una composizione dalle linee pulite, parte della collezione Linea e dunque caratterizzata dal grande impatto visivo e dalla possibilità di essere modificata nel tempo. L’area del lavabo è enfatizzata dalla boiserie a cremagliera con mensole e contenitori regolabili di vetro e alluminio, dotati di illuminazione. Il lavabo da appoggio di vetro bronzato ha una forma geometrica ed è completato da un rubinetto scultoreo nella stessa finitura del marchio olandese JEE-O (serie Bloom), distribuito da Itlas. Gli armadi guardaroba attrezzati, perfetti anche per arredare un antibagno, sono alleggeriti dall’uso del vetro e impreziositi dai profili metallici. Con i loro diversi complementi e accessori permettono di suddividere lo spazio mantenendo una totale trasparenza nell’ambiente.

The transparency of glass and the refined touch of bronzed aluminium are combined with Itlas wood to give rise to the Isola bathroom furnishing system. A composition with clean lines that forms part of the Linea collection. It is very visually striking, and can be modified over time. The washbasin area is emphasised by rack-style panelling with glass and aluminium shelves and storage units, and also has lighting. The geometrically-shaped, free-standing bronzed glass is accompanied by a sculptural tap in the same finish supplied by the Dutch brand JEE-O (Bloom series), distributed by Itlas. The equipped wardrobe units, perfect also for the access area outside the bathroom, produce a lightweight effect thanks to the use of glass and are embellished with metal profiles. With their various complements and accessories they can be used to sub-divide the interior space while creating a total sense of transparency in the room.

ITLAS | via del Lavoro 35 | 31016 Treviso | +39 0438 368040 | www.Itlas.it | info@Itlas.it


MICROCOSMO PER GIOVANI CITTADINI A MICROCOSM FOR YOUNG CITY DWELLERS

| Colpisce per la ricchezza del suo disegno il nuovo complesso di edilizia convenzionata firmato da ATELIER(S) ALFONSO FEMIA nel quartiere di Lambrate, a Milano. L’impianto è mosso e fortemente agganciato al quartiere. Materiali e colori donano preziosità all’insieme / Atelier(s) Alfonso Femia’s new social housing complex in the Lambrate district of Milan is striking for the richness of its design. The layout is well structured and strongly linked to the neighbourhood. Materials and colours lend a precious quality to the whole txt Sara Banti photos Stefano Anzini

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a rchitettura

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I rivestimenti esterni alternano porzioni a intonaco e campiture rivestite con piastrelle color blu cielo (serie Diamante Q30, prodotte da Casalgrande Padana su disegno di Alfonso Femia). The outer walls alternate sections of plasterwork with areas clad in sky blue tiles (Diamante Q30 series, produced by Casalgrande Padana to a design by Alfonso Femia).

UNA PLANIMETRIA ARTICOLATA E FACCIATE A LT R E T TA N T O V I VA C I P E R I N V E N Z I O N E FORMALE E FINITURE THE ARCHITECTURAL DESIGN COMBINES AN ARTICULATED PLAN WITH FAÇADES THAT ARE EQUALLY LIVELY IN THEIR FORMS AND FINISHES

IN UNA MILANO CHE NEL CORSO DEGLI ULTIMI DIECI ANNI HA ACCOLTO OLTRE 175MILA NUOVI RESIDENTI e ha cambiato faccia attraverso operazioni immobiliari “di lusso” – dal Portello a Porta Nuova a CityLife – era importante che si tornasse a guardare all’abitare da un punto di vista di sostenibilità sociale. Ci ha pensato il Piano di Governo del Territorio varato nel 2019. Il nuovo strumento urbanistico tende a ridurre il consumo di suolo e aumenta l’offerta di studentati, residenze per anziani e affitti brevi. Ma punta soprattutto allo sviluppo in città di un’edilizia residenziale con prezzi di vendita e affitto calmierati e servizi collettivi che favoriscono la socialità e il risparmio. Uno dei primi esempi di questa politica è il nuovo isolato Cohabitat Lambrate, in un’area di Milano celebre per fabbriche storiche come Innocenti (che qui produceva la moto Lambretta), Cinelli (biciclette), Brionvega (elettronica), Faema (macchine per il caffè). In questo scenario le due cooperative di scopo promosse da CCL e Delta Ecopolis hanno realizzato un complesso da otto piani (con cinque spazi commerciali su strada e 104 alloggi di edilizia convenzionata in proprietà, 46 in affitto a canone convenzionato, due co-housing sperimentali da 26 posti letto e 158 106 ABITARE 592

IN A MILAN THAT OVER THE COURSE OF THE LAST TEN YEARS HAS GAINED OVER 175,000 NEW RESIDENTS and has taken on a new look as a result of “luxury” real-estate operations – from Portello to Porta Nuova to CityLife – it was important to start looking at housing again from the viewpoint of social sustainability. And this is what the Piano di Governo del Territorio launched in 2019 has done. The new planning instrument aims to reduce land use and boost the supply of residences for students and the elderly and short-stay accommodation. But above all it sets out to encourage the development in the city of price- and rent-controlled housing and community services that favour sociability and economy. One of the first examples of this policy is the new Cohabitat Lambrate block, in an area of Milan famous for the presence of historic manufacturers like Innocenti (which used to produce the scooter called Lambretta here), Cinelli (bicycles), Brionvega (electronics) and FAEMA (espresso machines). It is in this scenario that two special-purpose cooperatives promoted by CCL and Delta Ecopolis have constructed an eight-storey complex (with five commercial premises at street level and 104 housing units for sale at controlled prices, 46 to be let at controlled rents, two experimental co-housing communities with 26 beds and 158 park-


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posti auto) il cui impianto mosso e curato si deve allo studio Atelier(s) Alfonso Femia. Due corpi edilizi articolati si sviluppano attorno a una corte centrale con verde e panchine. E al piano terreno offrono spazi collettivi per i residenti (ambienti per feste e riunioni ma anche lavanderia, falegnameria e deposito per le bici), negozi affacciati sul quartiere e una generale permeabilità che guarda anche a futuri collegamenti con lotti e aree verdi adiacenti ancora da sviluppare. «Alla base del progetto c’è la volontà di favorire l’accesso dei giovani alla casa», spiega Alessandro Galbusera della cooperativa CCL. «Il 50 per cento degli alloggi infatti è stato riservato a una fascia d’età che va dai 18 ai 35 anni, ai nuclei monogenitoriali e a chi ha in carico persone anziane da accudire». Con un prezzo d’acquisto di poco più di duemila euro al metro quadrato e affitti molto equi in rapporto al mercato della casa a Milano: un appartamento da circa 70 metri quadrati costa attorno ai 470 euro al mese, e ancora meno si può spendere nei due alloggi in co-housing ricavati nel complesso – ideali per gruppi di studenti oppure di anziani – con più stanze ciascuna dotata di bagno, un ampio living collettivo e una grande cucina abitabile (dai 250 ai 350 euro a posto letto al mese). Il progetto architettonico di Femia abbina a uno schema planimetrico articolato facciate altrettanto vivaci per invenzione formale e alternanza di finiture e tonalità. Intonaci con diversi toni di grigio e ceramiche diamantate color cielo dialogano con i brise-soleil che avvolgono i corpi scala e i balconi, realizzati “alla milanese” con bacchette a V d’acciaio verniciato di bianco e tessiture di legno ricomposto. Nell’insieme, un complesso di edilizia convenzionata che colpisce per la ricchezza del suo disegno. ○

ing places) whose dynamic and carefully designed structure is the work of the studio Atelier(s) Alfonso Femia practice. Two articulated buildings have been laid out around a central courtyard with greenery and benches. And on the ground floor they offer communal spaces for the residents (rooms in which to hold parties and meetings as well as a laundry, carpentry shop and storage for bikes), shops facing onto the neighbourhood and a general permeability that looks to the possibility of connections in the future with adjoining lots and open spaces that have yet to be developed. “At the base of the project lies the desire to help young people gain access to housing,” explains Alessandro Galbusera of the CCL cooperative. “Fifty per cent of the flats have in fact been reserved for an age bracket of 18 to 35, for single-parent families and for those who have elderly people in their care.” With a purchase price of just over two thousand euros a square metre and rents that are very fair in relation to the housing market in Milan: a flat of around 70 square metres costs about 470 euros a month, and it is possible to spend even less in the two co-housing facilities in the complex – ideal for groups of students or the elderly – with a number of rooms each with its own bathroom, a large common living space and a large kitchen-dining room ( from 250 to 350 euros per bed a month). Femia’s architectural design combines an articulated plan with façades that are equally lively in their forms and their alternation of finishes and tones. Plastering in different shades of grey and sky-blue diamond-cut tiles hold a dialogue with the brisessoleil that surround the stair blocks and balconies, made out of the typically milanese V-shaped steel rods painted white and lattices of reconstituted wood. Overall, a social housing complex that is striking for the richness of its design. ○

RESIDENTIAL FLOOR PLAN

Project Cohabitat Lambrate Architectural and Landscape Design Atelier(s) Alfonso Femia (ex 5+1AA) Architects Alfonso Femia Simonetta Cenci Project responsible Marco Corazza Project team Arianna Dall’Occa, Vincenzo Tripodi Chiara Frumento Ilaria Schiavone Alessandra d’Apolito Vanesa Carbajo Fernàndez Vera Messana Andrea Lucchi Structural and environmental engineers FOR Client Cooperativa Dorica promoted by Consorzio Cooperative Lavoratori, and Ecopolis Casa promoted by Delta Ecopolis Timeline 2017-2020 Total area 53,534 sqm Location Milano

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Negozi e spazi collettivi al piano terreno sono volumi mossi, rivestiti di lamiera blu. The shops and communal areas on the ground floor are lively volumes with blue sheet metal cladding.

GROUND-FLOOR PLAN

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La “piazza” tra i due edifici, dedicata a pedoni e biciclette e attrezzata con panchine, durante il giorno è aperta anche agli abitanti del quartiere. The “plaza” for pedestrians and cyclists between the two buildings has benches, and is also open for use by the wider local community during the day.

A MILANO IL NUOVO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO PUNTA SU RESIDENZE A BASSO COSTO E SERVIZI COLLETTIVI THE NEW MILANESE PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ENCOURAGES PRICE- AND RENT-CONTROLLED HOUSING AND COMMUNITY SERVICES

CASE INTELLIGENTI SMART HOMES

L’esperienza del nuovo isolato Cohabitat Lambrate di Milano rappresenta una preziosa occasione di confronto sui temi dell’abitare. Questo complesso che coniuga modalità residenziali tradizionali, innovative e sperimentali dimostra che a rendere smart una casa è il mix virtuoso di dotazioni tecnologiche, scelte progettuali e comportamenti che sceglie di assumere chi la abita. Per questo Abitare con il supporto del Gruppo Comoli Ferrari, ha individuato nel complesso progettato da Atelier(s) Alfonso Femia una delle tappe di avvicinamento a It’s Elettrica, il forum dedicato alla smart experience e al futuro dell’impiantistica che si terrà dal 17 al 20 giugno alla Fiera di Milano. www.itselettrica.it

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The new Cohabitat Lambrate block in Milano is a valuable opportunity to discuss the question of home living. This complex, which combines traditional, innovative and experimental residential units, demonstrates that what makes a home smart is the successful integration of technological facilities with the design and lifestyle choices made by those who will live there. For this reason Abitare, with the backing of Gruppo Comoli Ferrari, has identified the complex designed by Atelier(s) Alfonso Femia as part of a phased approach culminating in It’s Elettrica, the forum devoted to the smart experience and the future of installations that will be held at Fiera di Milano between 17 and 20 June. www.itselettrica.it


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| A Milano e Tel Aviv due nuovi ambienti lavorativi dimostrano la tendenza a rendere sempre piÚ confortevoli e domestici gli scenari dell’impegno quotidiano. Servono tanti colori, materiali tessili e dispositivi per isolare dal rumore. Ma anche sale per il relax e angoli cucina / In Milan and Tel Aviv two new workspaces reflect the tendency to make the settings in which we spend our working lives increasingly comfortable and homelike. To do so takes a lot of colours, textiles and systems for soundproofing. As well as rooms for relaxation and cooking areas 114 ABITARE 592


COURTESY CMR STUDIO

lifestyle

UFFICI DA VIVERE OFFICES YOU CAN LIVE IN txt Clelia Bonardi

L’open space dello studio d’architettura milanese Progetto CMR gode di una parete verde (impianto di irrigazione computerizzato di HW Style). In Milano the open-plan interior of the Progetto CMR architecture studio features a green wall (computerised irrigation system by HW Style).

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COURTESY CMR STUDIO COURTESY CMR STUDIO

SPAZI FLUIDI, ARREDI CONFORTEVOLI E TANTO COLORE DONANO AGLI AMBIENTI DI QUESTO STUDIO MILANESE UNA QUALITÀ DOMESTICA FLUID SPACES, COMFORTABLE FURNISHINGS AND EXTENSIVE USE OF COLOUR GIVE THE ROOMS IN THIS MILAN STUDIO A DOMESTIC QUALITY

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COURTESY CMR STUDIO

COURTESY CMR STUDIO

COURTESY CMR STUDIO

Gli ambienti sono arredati con poltroncine Privée di Ares Line, corridoio acustico Phonewalk di Citterio e lampade fonoassorbenti Eggboard di Artemide, design PCMR. The rooms are furnished with Privée easy chairs from Ares Line, the Phonewalk acoustic corridor by Citterio and sound-absorbing Eggboard lamps from Artemide, PCMR design.

PROGETTO CMR Studio Milano

L’AMBIENTE UFFICIO VIVE UNA TRASFORMAZIONE RADICALE NELLA DIREZIONE DI UNA SEMPRE PIÙ DECISA DOMESTICITÀ. Che si tratti di uno studio d’architettura, di un ambulatorio medico o della reception di un’azienda, chi può scegliere non ha dubbi: meglio lavorare come se si fosse a casa propria, tra divani accoglienti e lampade dalla luminosità soft che mettono a proprio agio. E magari con la tazza preferita a portata di mano. Così mentre le aziende evolute propongono ai propri dipendenti ritmi più pacati, flessibilità di orari e maggiore autonomia, chi progetta gli spazi ha davanti a sé il compito di inventare un nuovo linguaggio per gli interni dedicati al lavoro d’ufficio, che vogliamo sempre più versatili, multifunzionali e tecnologici, ma soprattutto confortevoli. Gli esempi sono tanti. In questo servizio vi proponiamo due realizzazioni recentissime: la nuova sede dello studio d’architettura Progetto CMR a Milano, concepita dagli architetti del team, e gli uffici dell’azienda di elettromedicali Nuvo Group a Tel Aviv, disegnati da Roy David Architecture. Pur trattandosi di due realtà molto diverse per il tipo di lavoro che vi si svolge, colpisce la similitudine delle scelte di progetto e delle atmosfere realizzate, ben lontane dalla ripetitività e dai grigi degli uffici di un tempo. La sede di Nuvo Group si trova al 26° piano delle Alon Towers di Tel Aviv. Qui si è accolti dalle curve sinuose THE OFFICE ENVIRONMENT IS UNDERGOING A RADICAL SHIFT IN THE DIRECTION OF A MORE MARKED DOMESTICITY. Whether we are talking about an architecture studio, a doctor’s surgery or a company’s reception area, those who are able to choose have no doubts: it’s better to work as if you were at home, amidst comfortable sofas and lamps with a soft light that puts you at your ease. And perhaps with your favourite mug with reach. So while forward-looking companies are offering their employees a more relaxed working pace, flexibility of hours and greater freedom of choice, the people who design their premises are faced with the task of inventing a new language for settings devoted to office work, which we want to be more and more versatile, multifunctional and technological, but above all comfortable. The examples are many. In this feature we present to you two very recent projects: the new premises of the Progetto CMR architecture firm in Milan, designed by the members of the practice, and the offices of the Nuvo Group healthcare technology company in Tel Aviv, designed by Roy David Architecture. While the two situations are very different in terms of the type of work that goes on in them, there is a striking similarity in the design choices and atmospheres created, remote from the repetitive and drab character of the offices of the past. The premises of Nuvo Group are located on the 26th floor of the Alon Towers in Tel Aviv. Here visitors are greeted by the

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ITAY BENIT

TONALITÀ RILASSANTI E DIVISORI DALLE FORME SINUOSE NELLA SEDE DI UNA SOCIETÀ CHE PRODUCE ELETTROMEDICALI, A TEL AVIV RELAXING COLOURS AND CURVING PARTITIONS IN THE HEADQUARTERS OF A COMPANY THAT MAKES ELECTROMEDICAL EQUIPMENT, IN TEL AVIV

della reception, che diaframmi di vetro colorato separano da ambienti adiacenti più raccolti, arredati con divani e tavolini dalle forme giocose nelle tonalità del verde oliva e viola, giallo sole e rosso corallo. Non dissimile è il concetto delle sale riunioni nello studio milanese Progetto CMR, dove con un semplice gesto – grazie alle tende color mandarino, bluette o verde mela – i box vetrati per i meeting si trasformano in ambienti appartati, dando fiato a una palette aziendale che personalizza lo spazio e lo varia nel corso della giornata. Se il lavoro diventa “smart”, lo spazio deve stare al passo. Così l’open space si attrezza con arredi-tunnel ovattati dove tenere veloci riunioni operative che non disturbino la quiete (Progetto CMR) o con divisori intelligenti che fungono da contenitori ma anche da lavagne su cui fare appunti veloci (Nuvo Group). Ed entrambi gli studi, sia quello milanese, sia quello di Tel Aviv, adottano lampade tecniche integrate nei pannelli fonoassorbenti, che associano funzionalità e colore. Ampi tavoli regolabili in altez-

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sinuous curves of the reception area, which is separated by screens of coloured glass from cosier adjoining spaces, furnished with sofas and low tables with playful shapes in shades of olive green and purple, sunshine yellow and coral red. Not dissimilar is the concept of the meeting room in the Milanese studio Progetto CMR, where with a simple gesture – thanks to the tangerine, cornflower blue or apple green curtains – the glazed box used for meetings can be divided up into secluded areas, giving rise to a company palette that personalizes the space and varies it over the course of the day. If work is becoming “smart”, then the workspace has to keep up. Thus the open-plan area is fitted with muffled tunnelfurnishings in which to hold quick consultations that do not disturb the peace and quiet (Progetto CMR) or with intelligent partitions that act not just as containers but also as boards on which to jot down rapid notes (Nuvo Group). And both studios, in Milan and in Tel Aviv, have adopted technical light fixtures built into sound-adsorbing panels that associate functionality and colour. Large tables whose height can


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ITAY BENIT ITAY BENIT

NUVO Studio Tel Aviv

La sala d’attesa è schermata da un diaframma di legno di frassino. Affaccia sulla città la mensa aziendale, illuminata da lampadari Birdcage (Luxxbox). Sedie e tavoli sono prodotti da Pedrali. The waiting room is screened off by a diaphragm made of ash wood. The company cafeteria, which looks out over the city, is lit by Birdcage pendant lamps (Luxxbox). The tables and chairs are by Pedrali.

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Altre immagini dell’ufficio di Tel Aviv, con pareti attrezzate, nicchie coloratissime e moquette firmate Milliken. Decorazioni fonoassorbenti arricchiscono le pareti, mentre ai soffitti sono sospese lame di colore. More views of the Tel Aviv office, with equipped walls, brightly-coloured recesses and floor coverings supplied by Milliken. The walls have sound-absorbing decorations; the ceiling is embellished with lines of colour.

za caratterizzano le postazioni di lavoro in questi spazi in cui non manca l’attenzione all’aspetto decorativo: a Tel Aviv, pannelli divisori di legno con motivi curvilinei e una moquette a pattern geometrici; a Milano, le silhouette dei musicisti del cuore – i Led Zeppelin e i Beatles – e le vetrofanie che celebrano le (tante) architetture realizzate dallo studio nel mondo. La tazza preferita serve senz’altro: in entrambi gli uffici – come peraltro nella maggioranza dei nuovi spazi dedicati al lavoro – non mancano angoli cucina, salette relax e vere e proprie mense. Pronti a diventare ulteriori laboratori di creatività. ○

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be adjusted characterize the work stations in these spaces, in which attention has also been paid to the decorative aspect: in Tel Aviv wooden partitions with curvilinear motifs and carpeting with geometric patterns; in Milan the silhouettes of the partners’ favourite musicians – Led Zeppelin and the Beatles – and glass decals celebrating the (many) works of architecture the practice has realized around the world. The favourite mug is undoubtedly needed: in both offices – as moreover in the majority of new workspaces – there are kitchenettes, rooms for relaxation and proper canteens. Ready to become more workshops of creativity. ○

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d es i g n

LUCI PER L’ARCHITETTURA LIGHTING FOR ARCHITECTURE

curated by Mia Pizzi txt Stefano Pardini

| La Fiera di Francoforte ospita dall’8 al 13 marzo Light + Building, esposizione di riferimento a livello internazionale per i sistemi di illuminazione e i servizi tecnologici agli edifici. Ecco le anteprime e le innovazioni del settore / From 8 to 13 March, the Frankfurt trade fair plays host to Light + Building, the international fair for lighting systems and building services technology. Here is a preview of some of the new ideas and innovations from the sector

ARTEMIDE, Turn Around, design Carlotta de Bevilacqua Il binario di alluminio può essere piegato in opera con un raggio minimo di 20 cm e un angolo di 45°. Il profilo si integra nello spazio nelle versioni incasso, soffitto e sospensione. Prodotto versatile, consente la combinazione di performance multiple: linea Led e sospensioni a luce diffusa, spot, elementi a luce controllata con UGR<19. The aluminium track can be bent into position on site with a minimum radius of 20 cm and at an angle of 45°. The profile is integrated into the interior context in recessed, ceiling and suspension versions. A versatile product that can create a combination of different performance features: LED line and diffused light suspensions, spotlights with UGR<19. www.artemide.com

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COURTESY MIDGARD

MIDGARD, Ayo, design Stefan Diez Lo stelo sottile si flette ad arco portando la luce là dove necessario grazie a un ingegnoso quanto semplice meccanismo composto da un cavo e due anelli. Minimo il materiale utilizzato, totalmente riciclabile (vetroresina, policarbonato, acciaio). The slim, flexible rod bents into an arch, whose curve can be adjusted taking the light where you need thanks to a ingenious and simple mechanism made of a coated cable and two rings. It uses as little material as possible and is completely recyclable (fiberglass, polycarbonate and steel). www.midgard.com

L’ADOZIONE DI STILI DI VITA SEMPRE PIÙ FLESSIBILI influenza il nostro rapporto con i luoghi in cui viviamo. I sistemi luminosi mobili, connessi, sostenibili e configurabili a secondo le esigenze sono il riflesso di questo fenomeno. Soprattutto nel campo dell’illuminazione tecnica, è la digitalizzazione dei prodotti a garantire prestazioni migliori e maggiori funzionalità. La luce stessa evolve, configurandosi come un elemento architettonico in grado di integrarsi negli ambienti, aumentandone la versatilità. I sistemi a binario e modulari favoriscono composizioni sempre nuove e permettono la creazione di zone luminose ibride, in cui sorgenti di luce sottili e lineari si alternano a luci puntiformi o diffuse. Materiali insoliti e di recupero vengono esplorati nelle loro dimensioni estetiche e funzionali mentre la luce naturale diventa riproducibile in modo sempre più fedele. ○

TODAY’S LIFESTYLES ARE BECOMING EVER MORE FLEXIBLE and that is affecting the way we interact with the places in which we live. One consequence of this phenomenon is the appearance of lighting systems that are mobile, connected, sustainable and configurable to suit requirements. In technical lighting in particular, the digitisation of products is improving performance and making systems more functional. Light itself is evolving, becoming an architectural feature in its own right: an actual part of the room, which in turn is becoming more versatile. Track-mounted and modular systems facilitate the creation of new compositions, and make possible hybrid areas of light, in which tighter, more linear light sources alternate with pinpoint or diffused lighting. Unusual materials, including salvaged ones, are being explored for their aesthetic and functional value and we are seeing more and more systems that reproduce daylight remarkably well. ○ 592 ABITARE 123


LINEA LIGHT GROUP, Derby, design Mirco Crosatto Premiato con il Red Dot Award 2019, Derby abbina l’illuminazione degli ambienti alla cura della qualità acustica, rivelandosi particolarmente adatto agli spazi ricettivi e ai luoghi di lavoro. La sua struttura avvolgente, sospesa e fonoassorbente, ospita un diffusore di forma rettangolare in grado di emanare una luce regolabile secondo il contesto. This winner of the Red Dot Award 2019 provides pleasant interior lighting and acoustic quality, making it particularly suitable for reception rooms and workplaces. The curvaceous, sound-absorbing suspended structure contains a rectangular diffuser whose light can be adjusted to suit the context. www.linealight.com

VIMAR, View IoT Smart System In perfetto connubio tra tecnologia e design, l’evoluta piattaforma consente la gestione integrata e coordinata di qualsiasi impianto presente in un edificio (comfort, sicurezza, efficienza energetica). Grazie all’app View Pro, l’installatore può effettuare da remoto qualsiasi intervento di manutenzione in tempo reale. L’IP multigateway, basato sull’intelligenza residente, garantisce il funzionamento del sistema anche senza connessione a Internet. With its perfect blend of technology and design, this cutting-edge platform offers integrated and coordinated management of any system inside a building (for comfort, security and energy efficiency, for example). Using the View Pro app, the installer can provide assistance to deal with any maintenance requirement, remotely and in real time. The IP Multigateway, based on resident intelligence, ensures that system works even where there is no internet connection. www.vimar.com

TARGETTI, Oz Sistema magnetico flessibile di ridotte dimensioni. Partendo da due moduli fissi è stata sviluppata un’intera gamma di punti luce che comprende elementi orientabili e multipli. Il nuovo giunto elettrico consente di collegare due binari installati su piani ortogonali, dando la possibilità al sistema di espandersi in continuità, dalla parete al soffitto. A compact, flexible magnetic system. Two fixed modules give rise to a whole range of light points comprising a series of multiple adjustable elements. The new electrical coupling system connects two tracks installed on orthogonal planes, creating a system that can be expanded to any length between the wall and the ceiling. www.targetti.com 124 ABITARE 592


FLOS, My Circuit, design Michael Anastassiades Sistema di illuminazione versatile per interni. La combinazione di segmenti curvi e diritti permette di ottenere innumerevoli configurazioni. Lungo i binari che lo compongono è possibile posizionare cinque elementi a sospensione che arricchiscono il prodotto conferendogli nuove funzionalità. A versatile indoor lighting system. The combination of curved and straight segments means that any number of different configurations can be created. Five suspension elements can be positioned along the track to enhance the product and add some extra functional features. www.flos.com

COURTESY ERCO GMBH / ROLAND HALBE

ERCO, Parscan Faretti e wallwasher con lenti Parscan sono stati selezionati per valorizzare gli ambienti della nuova galleria d’arte The Twist, progettata da BIG e posta all’interno del Parco delle Sculture Kisteofos a Jevnaker, in Norvegia. Il design essenziale garantisce una presenza discreta e flessibile all’interno degli spazi. Spotlights and wallwashers with Parscan lenses were chosen to illuminate the rooms in the new The Twist art gallery, designed by BIG and set in the middle of the Kistefos sculpture park in the town of Jevnaker, Norway. Their simple design ensures that they blend discreetly and flexibly into the interior spaces. www.erco.com 592 ABITARE 125


VIBIA, Sticks, design Arik Levy Segmenti di luce che si integrano nell’ambiente come elementi architettonici, raccordandone le superfici. Tecnologia, poesia e disegno industriale sono fusi in un prodotto essenziale che, ruotando sul proprio asse, garantisce la massima libertà nel direzionare il fascio luminoso. Segments of light that become incorporated into the room as architectural features, connecting the wall and ceiling surfaces. Technology, poetry and industrial design come together in what is actually quite a simple product. The sticks can be turned on their own axis, giving the utmost freedom in positioning the beams of light. www.vibia.com

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NIGEL DOWNES

IGUZZINI, sistema di illuminazione per la metropolitana di Doha Linee di luce di lunghezze variabili, flessibili e totalmente ignifughe, in grado di adattarsi a ogni tipo di superficie. Un apparecchio ad hoc proposto dal brand marchigiano ad AG Licth, incaricata del concept illuminotecnico delle 29 stazioni della metropolitana di Doha. Un prodotto che valorizza la struttura architettonica, progettata da UN Studio, dando vita a un luminoso effetto scenografico. Lines of light in varying lengths, flexible, completely fireproof and adaptable to any kind of surface. A specific device was created by the Marche-based brand for AG Licht, in charge of the lighting scheme in 29 stations of Doha metro. A product that highlights the architectural structure by UN Studio and produces a visually striking luminous effect. www.iguzzini.com

AXOLIGHT, Cut, design Timo Ripatti Collezione di lampade orientabili e installabili a tavolo, a terra o a sospensione. La struttura di alluminio tagliato a laser, ripiegata in piĂš punti, connette la fonte luminosa Led e il disco diffusore di vetro semitrasparente, consentendo ai due elementi di dialogare tra loro, in un gioco di luce filtrata e riflessa. A collection of position-adjustable lamps in table, floor and suspension versions. The laser-cut aluminium structure, bent at several points, connects the LED light source and the semi-transparent glass diffuser, enabling the two elements to interact with each other, producing filtered, reflected light effects. www.axolight.it

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d es i g n

RIPARTIRE DAI FONDAMENTALI BACK TO BASICS

curated by Mia Pizzi txt Ali Filippini

| Finiture delle pareti, serramenti, sistemi schermanti e impianti di climatizzazione sono le basi di ogni progetto d’interni. Oggi diventano i pilastri di un’idea confortevole, flessibile e responsabile dell’abitare / Wall finishes, window frames, blinds, screens and air-conditioning systems: the basic elements of all interior design schemes have become the fundamental features of a comfortable, flexible and responsible approach to home living

KERAKOLL, Cementoresina Un prodotto ecocompatibile, a basso spessore, che miscela i migliori minerali fra cemento, puro marmo bianco di Carrara, quarzo e terre colorate naturali, il cui risultato è una texture irregolare e materica, di impronta artigianale. Si applica a tutti gli ambienti, anche umidi. A thin eco-friendly product made from high-quality materials – cement, pure Carrara white marble, quartz and natural coloured earths – that produce a rough, irregular surface texture with an artisan feel. It can be used in all contexts, even in damp environments. www.kerakoll.com

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RIMADESIO, Soho, design Giuseppe Bavuso Come dividere e unire al contempo con un diaframma leggero e trasparente, ritmato dalle nervature orizzontali e verticali. Nella collezione di porte scorrevoli di alluminio, dal rivestimento di legno di noce e vetro riflettente chiaro, sono evidenti i rimandi all’abitazione giapponese e alle sue pareti mobili. How to divide and unite at the same time, with a lightweight, transparent diaphragm with horizontal and vertical ribbing. In the collection of sliding aluminium doors, clad in walnut and with light-coloured reflective glass, the reference is clearly to Japanese homes with their typical movable partitions. www.rimadesio.it

SCHĂœCO, AWS 75 PD.SI Finestra panoramica di alluminio per grandi aperture vetrate trasparenti (fino a cm 145, altezza cm 250) che grazie ai suoi profili estremamente snelli porta piĂš luce negli interni pur garantendo ottime performance termoacustiche. Premio iF Design Award 2019 e Red Dot Design Award 2019. A panoramic window in aluminium for large glass walls (measuring up to 145 cm, by a height of 250 cm). The extremely slimline profiles let in more light while guaranteeing heat and sound insulation. Winner of the iF Design Award 2019 and the Red Dot Design Award 2019. www.schueco.it

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BENJAMIN MOORE, Pale Blue L’azienda americana, specializzata nella produzione di vernici con una gamma di 3500 colori, è distribuita in Italia da Mundel. Atossici e inodori, i suoi prodotti sono realizzati internamente secondo una produzione che continua dal 1883, improntata alla ricerca delle tonalità perfette, ora con una particolare attenzione all’innovazione e alla sostenibilità. The US paint manufacturer offers a range of 3,500 colours. It has been making its non-toxic, odourless paints since 1883, and has always striven to achieve the perfect hue. Now it also pays particular attention to innovation and to sustainability. www.mundelsrl.com

GD DORIGO, Collezione Art La porta diventa un elemento decorativo grazie ai cromatismi e alla personalizzazione delle immagini, realizzate a mano da Raimondo Sandri. I disegni sono definiti con inchiostri speciali e campiture sfumate, mentre stipiti e coprifili sono laccati in tinta. The door becomes a decorative feature in its own right, thanks to the use of colour and personalised images, produced by hand by Raimondo Sandri. The designs are defined using special inks and subtle background colours, while the jambs and architraves are lacquered to match. www.gd-dorigo.com

LUALDI, Compass55, design Lualdi Divisorio spaziale minimal ma di indubbia presenza scenica. Variante dello storico modello Rasomuro è perfettamente allineato, con anta pivottante e autochiusura controllata. L’integrazione nella parete è dovuta anche all’utilizzo di cerniere a scomparsa. A minimal but visually striking room divider. A variation of the well-known Rasomuro model, it is perfectly aligned, and has a pivoting panel and controlled self-closing mechanism. Perfect integration into the wall is achieved also thanks to the use of concealed hinges. www.lualdiporte.com

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ALFREDO PORRO, Bronzo, design Alessio Rigamonti La modularità del prodotto di serie si sposa all’apporto materico del bronzo, lavorato artigianalmente, nella linea di maniglie e pomoli per mobili, preziosi come gioielli. La forma geometrica favorisce l’accostamento tra i pezzi e l’imperfezione, conferita dalla fusione a terra, conferisce unicità a ciascun pezzo. The modular nature of serial products combines with the use of hand-worked bronze on the range of handles and knobs for furniture, as exquisite as if they were items made from precious metals. Their geometric shape mean that the items can easily be combined; the imperfections that come from the fusion process make each item unique. www.alfredoporro.it

ENTO, Pilot, design Graziella e Renzo Fauciglietti Realizzata in ottone, ha un’estetica studiata per valorizzare al meglio la finitura Grafite PVD H-Finish che ne garantisce alte prestazioni fisiche, chimiche e di durata. Il design d’ispirazione tecnica, dalla forma rastremata e bordo anteriore molto sottile, la rendono il complemento ideale per il residenziale come per il contract. Made of brass and designed in a way that enhances the Graphite PVD H-Finish, ensuring excellent performance in terms of physical and chemical properties and durability. The technically inspired design, with a tapered form and ultra-slimline front edge, makes it ideal for use in both the residential and contract sectors. www.ento.it

MANDELLI 1953, PP33, design Piero Portaluppi Inaugura la capsule collection di rivisitazioni storiche il modello del 1933 utilizzato da Portaluppi nella dimora milanese Villa Necchi Campiglio. In diverse finiture (classiche e di tendenza) è parte di un sistema completo, coordinabile, disponibile nei modelli DK per finestra e maniglioni per portefinestre scorrevoli. The capsule collection dedicated to revisiting various classics from the past begins with this model dated 1933, used by Portaluppi in Villa Necchi Campiglio in Milan. Produced in different finishes (traditional or trendy) it is part of a complete system, available in the DK models for window and handles for sliding patio doors. www. mandelli.it

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LITTLE GREENE, Jewel Beetle Una capsule collection di pitture murali in 31 variabili di verdi sempre sorprendentemente differenti, che prende il nome dalle ali iridescenti dell’insetto omonimo. Il progetto, condotto in collaborazione con il National Trust, dimostra la versatilità di questo colore, sia utilizzato monocromaticamente o in una scala di verdi complementari. A capsule collection of wall paints in 31 varieties of green, each one remarkable in its own way. The name was chosen in reference to the iridescent wings of the insect of the same name. Run in collaboration with the National Trust, the project demonstrates the versatility of this colour, when used either in one shade only or in a set of complementary greens. www.littlegreene.eu

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COCIF, Invisible Il nome ben descrive un serramento – interno di legno, esterno di alluminio – che si mimetizza nel muro lasciando visibili solo pochi millimetri di superficie. Tanta essenzialità non intacca le prestazioni termiche di insonorizzazione e sicurezza, assicurando inoltre un maggior apporto luminoso all’ambiente. This appropriately named window frame – wood on the inside and aluminium on the outside – blends into the wall, with just a few millimetres of its surface visible. This pared-down design does not, however, affect the window’s heatinsulation, soundproofing and security performance, and even allows more light into the room. www.cocif.com

OIKOS, Synua Sicurezza e design per la porta blindata, anche a taglio termico, senza sporgenze e con cerniere a scomparsa totale. Il meccanismo di apertura con anta che ruota su sé stessa offre ampiezza di luce. Personalizzabile nelle finiture è pensata per le grandi dimensioni (fino m 2,2 di larghezza m 3 di altezza). Safety and design for the security door, also with thermal break, with no protruding parts and perfectly concealed hinges. The opening mechanism features a panel that rotates on itself efficiently even in large sizes (up to 2.2 m in width by a height of 3 m). Available with customised finishes. www.oikos.it

3D SURFACE, Manaus, design Jacopo Cecchi Portano negli interni la rigogliosa vegetazione della foresta pluviale sudamericana i pannelli decorativi modulari (80x80 cm), per uso esterno e interno, realizzati in due speciali materiali ceramizzati. Il pattern è declinato in quattro diversi decori da posare semplicemente per incollaggio. These decorative modular panels (80x80 cm), for indoor and outdoor use and made of two special ceramicised materials, bring the lush vegetation of the South American rainforest into the home. There are four different decorative patterns. The panels simply glue into place. www.3dsurface.it

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OLIMPIA SPLENDID, Unico Pro, design Matteo Thun & Antonio Rodriguez Privo di unità esterna, il climatizzatore, caratterizzato da un design snello e originale, è installabile a parete a più altezze (in alto o in basso), adattandosi facilmente ai diversi stili. Entrambe le versioni –14 HP e 12 HP – garantiscono il meglio della potenza refrigerante e dell’efficienza energetica. This air-conditioner, with no outdoor unit and an original streamlined design, can be installed at any height on the wall (high or low), and adapts well to different interior design styles. Both versions – 14 HP and 12 HP – provide excellent cooling while ensuring energy efficiency. www.olimpiasplendid.it

LG, Artcool Mirror Il profilo estetico è dato dal pannello di vetro temperato a specchio, anche in versione Silver. Si caratterizza per la bassa rumorosità, la purificazione attraverso ionizzatore, l’app SmartDiagnosis per la soluzione dei problemi tecnici, e la SmartThinQ per la user experience (temperatura e modalità). The aesthetic effect is created by the mirror-finish, tempered glass panel, also available in the Silver version. On this low-noise model, purification takes place through an ioniser, with the SmartDiagnosis app to solve technical problems, and the SmartThinQ for the user experience (temperature and modality).www.lg.com/it

SAMSUNG, Samsung Wind-Free Evoluzione di un precedente modello, è disegnato con linee più armoniose per essere inserito facilmente in qualsiasi contesto domestico. La texture a microfori che ne distingue il frontale permette la diffusione omogena dell’aria evitando il fastidioso flusso diretto. The evolution of an earlier model, it now has a more streamlined design so can easily be installed in any domestic context. The micro-perforated texture of the front ensures uniform air diffusion, preventing any annoying direct airflow. www.samsung.com

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PANASONIC, TZ SERIE WKE Unità compatta ideale per ambienti piccoli, adatta anche all’installazione sovra porta. Nella linea Etherea VKE, il sistema da remoto garantisce un monitoraggio costante e pratico grazie ai sistemi di Smart Voice Control Google Assistant e Alexa. A compact unit, ideal for small rooms, and suitable also for installation over a door. In the Etherea VKE range, the system guarantees constant, practical monitoring through the Smart Voice Control Google Assistant and Alexa systems. www.panasonic.com

DYSON, Dyson Pure Hot+Cool Un purificatore e termoventilatore che, oltre a scaldare e raffreddare, rileva le fonti di inquinamento nella casa, analizzandole e visualizzandone i dati attraverso un display LCD e all’app Dyson Link. L’emissione dell’aria purificata, fino a 290 litri al secondo, è poi diffusa in ogni angolo della stanza. A purifier and fan heater that not only heats and cools, but also detects the sources of pollution in the home, analysing them and visualising the information on an LCD display or via the Dyson Link app. The purified air flows out at a rate of up to 290 litres a second, reaching the furthest corners of the room. www.dyson.it

DAIKIN, Stylish La forma compatta (cm 18,9) e la nuova texture simil legno Blackwood rendono questo modello ideale per il residenziale. Grazie all’apporto di titanio e argento, il climatizzatore filtra impurità e odori, ponendosi in classe A+++ sia in raffrescamento che in riscaldamento. La app Daikin on line controller permette il monitoraggio dei consumi. The compact size (18.9 cm) and the new timber-effect Blackwood texture make this model ideal for residential use. Thanks to the use of titanium and silver, the unit is able to filter out impurities and odours, earning it a class A+++ rating in both cooling and heating. The app Daikin on line controller allows the control of energy usage. www.daikin.it 592 ABITARE 135


FRITSJURGENS Grazie all’innovativo sistema di cerniere pivot invisibili, che si inserisce a scomparsa nell’anta, porte e pareti a bilico si muovono ruotando sul proprio asse interno grazie al semplice tocco di un dito, indipendentemente dal peso e dalla dimensione (fino a 500 kg di portata). Through an innovative system of invisible pivot hinges, concealed inside the panel, the swing doors and walls open and close by rotating on their own internal axis and move at the merest touch of a finger, regardless of their weight and size (with carry loads of up to 500 kg). www.fritsjurgens.com

ERCO, Dry, design Giuseppe Bavuso La struttura multimateriale e l’utilizzo della resina sintetica garantiscono ottime prestazioni termiche e acustiche. Come in un progetto d’arredo offre la possibilità di personalizzare i profili esterni e interni grazie all’impiego di monoestrusi di alluminio, e si completa con una maniglia di ottone. Premiato con il Red Dot Award 2019. The multi-material structure and use of synthetic resin ensure excellent performance in terms of heat insulation and soundproofing. As in all good furnishing design schemes, it offers the opportunity to personalise the outer and inner profiles thanks to the use of mono-extruded aluminium, and is completed by a brass handle. Winner of the Red Dot Award 2019. www.ercofinestre.it

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SIGMA COATINGS/PPG, Fresh Air Questa pittura murale opaca filtra e neutralizza il 70% della formaldeide accumulata negli ambienti interni per la durata di 7 anni. Eco-friendly persino nell’imballo, realizzato con materiali riciclati, ottenuta con materie prime rinnovabili, è qui proposta nel colore dell’anno, Chinese Porcelain. This matt wall paint filters and neutralises 70% of the formaldehyde that has built up in the room for a period of seven years. Eco-friendly even in its packaging (made of recycled materials), it is itself made of renewable raw materials and is shown here in the colour of the year, Chinese Porcelain. www.sigmacoatings.it

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DRUTEX, Iglo Energy Una sorta di macchina per risparmiare energia e garantire ottime prestazioni isolanti, ideale per abitazioni a basso consumo energetico e edifici passivi. Il telaio di Pvc, con profili snelli e arrotondati in un’ampia gamma di colori, ha il suo cuore nella tripla guarnizione centrale appositamente progettata. A kind of energy-saving machine that gives an excellent insulating performance, making it ideal for installation in low- and zero-energy buildings. The PVC structure, with streamlined, rounded profiles available in a wide range of colours, has at its heart a specially designed triple central seal. www.drutex.it

ABET LAMINATI, Fabriek Parte di tre nuove famiglie di laminato decorativo ad alta pressione, Fabriek fa riferimento al mondo del tessuto con superfici che esaltano le trame e la profondità, attraverso il contrasto cromatico. Disponibile nei decori Corallo Malindi, bianco e grigio, e Bouclé Persia e Prussia, su fondo marrone. Part of three new families of high-pressure decorative laminates, Fabriek is inspired by the world of fabrics with surfaces that enhance the texture and sense of depth through the use of contrasting colours. Available in the patterns Corallo Malindi, white and grey, and Bouclé Persia and Prussia, with a brown background. www.abetlaminati.com

VIVA, Bellagio Studiata per dividere gli spazi, favorendo il passaggio della luce naturale e la profondità visiva. Le ante scorrevoli di vetro – dal trasparente al fumé e al bronzo – sono abbinabili a pannelli fissi, incorniciati da lineari profili di alluminio in diverse finiture. Designed to divide spaces in a way that prioritises the passage of daylight and the creation of visual depth, the sliding glass panels – which can be clear, smoked or bronzed – are attached to the fixed panels, and have a linear aluminium surround in different finishes. www.vivaporte.com

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MAPEI, Master Collection Collezione di più di mille tinte raccolte in un sistema di pitture edili per le finiture e l’isolamento termico. Frutto di una rigorosa analisi scientifica che ha portato alla raccolta di uno strumento pratico e maneggevole, risponde alle esigenze tecniche dei diversi progetti architettonici, come esterni ad alta sensibilità, ambienti alcalini, cappotti. A collection of more than one thousand shades brought together in a system of paints for the construction industry which produce a protective finish that is also heat-insulating. The result of thorough scientific analysis that has resulted in a practical and very workable product collection, it responds to the technical demands of various architecture projects, such as wall coatings for high-sensitivity exteriors and in alkaline environments. www.mapei.com

FERREROLEGNO, Scenario Lignum Il sistema di pareti scorrevoli di legno, a incasso o a soffitto, per dividere gli ambienti o dare continuità visiva negli interni, è disponibile in quattro versioni e diverse finiture, consentendo l’abbinamento a pannelli fissi senza interventi murali. A system of sliding wooden walls – flush fitting or ceiling mounted – to divide rooms or create visual continuity in indoor spaces. It comes in four versions and different finishes, and can be used in combination with fixed panels without requiring any masonrywork. www.ferrerolegno.com

FINSTRAL, FIN-Slide Slim-line Alzante scorrevole le cui ante di alluminio, sia interno che esterno, sono leggere e maneggevoli, anche nelle dimensioni massime di m 2,5 di larghezza per m 2,3 di altezza. Nella versione Cristal la lastra di vetro ricopre completamente i profili interni dell’anta, rendendoli quasi impercettibili. A sliding system whose aluminium panels, both inside and outside, are lightweight and easy to handle, also in the largest size of 2.5 m in width by a height of 2.3 metres. On the Cristal version, the glass slab covers the inner profiles of the panel, which makes them almost imperceptible. www.finstral.com

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KVADRAT, Kvadrata Shade, design Ronan + Erwan Bouroullec Un nuovo sistema di tende a rullo che consente di schermare e al contempo di controllare la temperatura e il suono negli ambienti. Nato dall’esigenza di proporre al mercato soluzioni sostenibili per l’architettura, il progetto è stato sviluppato in tre anni da Kvadrat con la collaborazione delle aziende olandesi Coulisse (tende e motorizzazione) e Verosol, specializzata nel tessuto metallizzato ad alta performance con un brevetto di applicazione dell’alluminio alla fibra per l’antiriflesso. Cuore del concept è il controllo ambientale perché, come spiega Erwan Bouroullec, «le tende servono a climatizzare e non solo a schermare» sottolineando l’aspetto human delle soluzioni «cercate con attitudine da scienziati». Con un range di colori inediti per il mercato, tessuti fonoassorbenti e un’ampia possibilità di personalizzazione. A new system of roller blinds that not only act as a screen but control the room temperature and the acoustics. Created to cater to a market demand for sustainable architectural solutions, the project was developed over three years by Kvadrat in collaboration with the Dutch companies Coulisse (curtains and power-operated systems) and Verosol, which specialises in high-performance metallic fabrics with a patented system to apply anti-glare aluminium fibre. At the heart of the concept is environmental control because, as Erwan Bouroullec explains, “curtains are needed to control the indoor climate as well as providing a screen”, thus emphasising the human aspect of the solutions that are “sought out with the attitude of a scientist.” With a range of new colours for the market, sound-absorbing fabrics and plenty of opportunity for personalisation. www.kvadrat.dk

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FLAT GLASS ITALIA (AGC), iplus La serie di vetri a isolamento termico e anticondensa, risponde alle diverse esigenze di comfort nel residenziale. Ampia la gamma: dal vetro speciale che porta più luce (iplus I-Top) a quello per il massimo isolamento termico (iplus Top 1.0), al modello a protezione solare (iplus Light), studiato per il mercato mediterraneo. This series of thermally insulated, condensationfree window panes caters to various different demands for comfort in the residential sector. An extensive range comprising a special pane that lets in more light (iplus I-Top), one that gives total heat insulation (iplus Top 1.0) and one made of solar control glass (iplus Light), designed for the Mediterranean market. www.agc-glass.eu

SAN MARCO, Paeninsula Cento tonalità per la nuova finitura opaca i cui riferimenti vanno alla grande arte italiana. Le selezioni cromatiche prendono spunto dai maestri della pittura e il nuovo effetto Eggshell dona un aspetto setoso e vellutato agli interni con un diffuso senso di leggera lucentezza. This new matt finish, featuring references to great Italian art, comes in 100 shades. The colour selections are inspired by that painters, and the new Eggshell effect has a delicate sheen that gives interiors a silky, velvety feel. www.san-marco.com

ECLISSE, 40 Collection, design Francesco Valentini, Lorenzo Ponzelli Evoluzione del concetto di porta filo muro, ha telaio di alluminio anodizzato che riprende la strombatura caratteristica delle soglie antiche, reinterpretandone il disegno con un elemento a cornice, inclinato di 40 gradi, a proteggere gli spigoli vivi tra porta e parete e creare profondità. An evolution of the flush-to-the-wall concept, it has an anodised aluminium frame that takes the splayed design of antique doorways and reinterprets the style as a surround for the door, set at an angle of 40°, creating a chamfered effect between the door and wall and giving a sense of added depth. www.eclisse.it

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AFFRESCHI&AFFRESCHI L’intonaco da pareti arrotolabile, realizzato con polvere di marmo di Carrara e travertino romano, propone la tecnica dell’affresco con stampa digitale, e finitura artigianale. L’ampio formato di cm 160x500 e il sottile spessore (1 mm) consentono uniformità nella posa e continuità estetica. Certificato Greenguard. A rollable wall plaster, made from Carrara marble and Roman travertine powder, that combines the fresco technique with digital printing, and is then finished by hand. The generous size (160x500 cm) and reduced thickness (1 mm) ensure even installation and visual continuity. www.infoaffreschi.com

VELUX Finestra elettrica modulare, con apertura a vasistas, adattabile a qualsiasi tipo di copertura, con qualsiasi inclinazione, che si apre di 45 gradi portando maggior spazio all’interno. Sfrutta le potenzialità della tecnologia Velux Active, si comanda a distanza e si chiude automaticamente grazie al sensore pioggia. A modular, electrically-operated transom window, suitable for any kind of roof with any pitch, opening at 45 degrees to give more interior space. It exploits the potential of Velux Active technology, it is remote controlled and it is also fitted with a rain sensor that closes the window automatically in wet weather. www.velux.it

SCRIGNO, Mirr La porta scorrevole (della linea Essential) si affianca al modello battente. L’anta di vetro filo muro si connota per lo stile rarefatto ed è disponibile a lastra singola o doppia, in 4 cm di spessore. Sono possibili infinite configurazioni per le varietà di nuance del vetro e una ricca palette di colori per la versione di vetro laccato. The sliding door (Essential range) accompanies the hinged model. The 4cm-thick, flush-to-the-wall single or double panel has an ethereal look to it. Any number of configurations are possible thanks to the variety of shades of glass and the wide choice of coloured for the lacquered glass version. www.scrigno.it

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BOERO, Bellarya Pensata per ambienti di soggetti sensibili, come i bambini o gli allergici, la vernice – bianca o in tinte delicate – della linea Painting Natural ha una formulazione delicata di materie prime al 90% naturali. Di facile applicazione, inodore, lavabile, è priva di contenuti organici volatili. Designed for rooms used by sensitive individuals (such as children or allergy sufferers), the white or delicatelycoloured paint in the Painting Natural range has a delicate formulation made using 90% natural materials. It is easy to apply, odourless and washable, and contains no volatile organic compounds. www.gruppoboero.it

SPOTTI MILANO, QD+Spotti, design Quincoces-Dragò Dalla sinergia tra il marchio e lo studio di design e architettura è nato il progetto tailor-made di boiserie, porte e pannelli pivottanti dal sapore vintage, caratterizzato da lavorazioni artigianali del legno e declinabile in diverse finiture come nelle pannellature di noce e paglia. Out of the synergy between the brand and the design and architecture studio was born this tailor-made boiserie system, whose vintage-style doors and pivoting panels are hand crafted in wood and come in different finishes, including the walnut and straw wall panelling. www.spotti.com

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NOVACOLOR, Archi+Concrete Il rimando all’intonachino di calce in polvere per interni è all’effetto, visivo e tattile, del cemento. La composizione (calce idratata, cemento bianco, inerti) garantisce ottima lavorabilità, effetti estetici velati dai colori morbidi e protezione nel tempo. A lime-based plaster in powder form that produces the look and texture of cement. Its composition (hydrated lime, white cement, inert minerals) makes it extremely easy to work with, and produces an attractive surface in soft colours that also gives long-lasting protection. www.novacolor.it

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COSENTINO, Liquid, design PATTERNITY La superficie di Dekton ultracompatta (composta da vetro, materiali porcellanati e quarzo) si declina in una nuova linea di finiture ispirate alla fluidità dei liquidi. Tre colori e varianti – Liquid Sky (lastra circolare) e Liquid Shell (lastra rettangolare, nella foto) – e il nero Liquid Embers, che si riferiscono ai materiali naturali e ai processi sostenibili. The ultra-compact surface of Dekton (glass, porcelainised materials and quartz) comes with a new range of finishes inspired by the fluidity of liquids. Available in three colours e variants: Liquid Sky (circular), Liquid Shell (rectangular, pictured) and the black Liquid Embers, the reference being to natural materials and sustainable processes. www.cosentino.com

FILMOLUX ITALIA, Squid Film di tessuto adesivo, trasparente e traspirante (trattiene la luce solare) per le grandi vetrate terra-cielo dell’architettura contemporanea, che garantisce trasparenza dall’interno e privacy dall’esterno. Si taglia con un cutter digitale, si applica facilmente, si personalizza con la stampa digitale anche con inchiostri eco. An adhesive fabric film that is transparent and air-permeable (it also keeps out sunlight), for the kind of large floor-to-ceiling glass walls frequently found in contemporary architecture, ensuring transparency on the inside and privacy from the outside. It is cut using a digital cutter, is easy to apply, and can be personalised with digital printing, also with eco-friendly inks. www.squid-italia.it

ILVA, PLM01x Colore Gloss Queste vernici per il legno fanno parte di una nuova serie di finiture poliuretaniche bio pigmentate, in tutti i colori, che da stese creano un film secco dall’elevato contenuto di materie prime rinnovabili da fonte vegetale di scarto (superiore alle vernici ad acqua), con grande attenzione all’ambiente e alla salute. These wood paints are part of a new series of bio-pigmented polyurethane finishes, in all colours, which create a dry film over the surface with the highest content ever reached from renewable raw materials derived from plant waste by-products (superior to water-based paints), thus demonstrating particular care to the environment and to human health. www.ilva.it

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BARCELONA

COLLECTIVE HOUSING, MAIO ARCHITECTS

photo José Hevia

146 ABITARE 592



Inspiring design for your outdoor life.

Hybrid sistema di sedute disegnato da Antonio Citterio. www.bebitalia.com


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