| | FERNANDA CANALES | Una villa-labirinto in Messico | A Labyrinthine Villa in Mexico | | APRILE - APRIL 2020
593
Mensile / Monthly magazine € 10,00
€ 5,00 (Italy only)
DESIGN
MediaGroup spa - Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 1, DCB Milano Printed in Italy
Giardini e terrazzi Gardens and Terraces
ARCHITETTURE ZOOMORFE Zoomorphic Architecture
TORINO
Stanze tra gli affreschi Rooms Among the Frescoes
Rimadesio
Velaria pannelli scorrevoli, Eos mensole.
Design Giuseppe Bavuso
85 Years of Human Design Da ottantacinque anni progettiamo ceramiche in cui tecnica e innovazione sono al servizio delle persone. PerchĂŠ il vero design nasce sempre attorno alle emozioni di chi lo vive marazzi.it
Floor, walls: Grande Stone Look Pietra di Vals Walls, furnishing: Grande Marble Look Verde Aver Shower: Crogiolo Lume
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Firme
LUCA MARIA FRANCESCO FABRIS Architetto e giornalista pubblicista, è professore associato al Politecnico di Milano - dove insegna Tecnologia dell’Architettura e Progettazione Ambientale - ed è Haiju Expert alla Beijing University of Civil Engineering and Architecture. Si occupa di sostenibilità ambientale, architettura contemporanea e tecnologie compatibili legate al recupero dell’ambiente costruito. An architect and journalist-publicist, he is an associate professor at Politecnico in Milan, where he teaches Technology of Architecture and Environmental Design, and is Haiju Expert at the Beijing University of Civil Engineering and Architecture. He concerns himself with environmental sustainability, contemporary architecture and compatible technologies as related to work done to salvage the built environment. p. 60 LAURA ANNA PEZZETTI Professore di Progettazione architettonica e composizione urbana al Politecnico di Milano, svolge attività di ricerca e progettazione incentrate sulla rigenerazione e risignificazione di contesti storici e archeologici in Italia e Cina, dove collabora stabilmente con alcune università. È delegata per la Scuola di Architettura di Tsinghua e, dal 2015, dirige l’Heritage-Led Design Workshop a Xi’an. A professor of Architectural Design
12 ABITARE 593
and Urban Composition at Politecnico di Milano, she conducts research and design activities focused on regeneration and re-signification in historic and archaeological sites in both Italy and China, where she regularly cooperates with some universities. She is dean delegate for Tsinghua School of Architecture and since 2015 has directed the yearly Heritage-Led Design Workshop in Xi’an. p. 68 CATERINA PAGLIARA Architetta e giornalista pubblicista, dal 2007 al 2015 ha fatto parte del Comitato di redazione de Il Giornale dell’Architettura come curatrice di inchieste, autrice di saggi critici. È stata columnist di ExpoNet – magazine ufficiale di Expo Milano 2015 – indagando il rapporto tra cultura urbana e nutrizione. Collabora con Abitare dal 2015 su temi legati all’innovazione e sostenibilità in architettura e design. Vive e lavora nel Regno Unito. An architect and journalist-publicist, from 2007 to 2015 she sat on the editorial committee of Il Giornale dell’Architettura, following special reports and writing critical essays. She was a columnist for ExpoNet – the official magazine of Expo Milano 2015 – for which she wrote articles examining the relationship between urban culture and nutrition. Since 2015 she has collaborated with Abitare, focusing on matters relating to innovation and sustainability in architecture and design. She lives and works in the UK. p. 108
ALI FILIPPINI Dottore di ricerca in design, svolge attività pubblicistica per riviste di settore. Insegna storia e critica presso il Politecnico di Torino e UniRSM/design – Università di San Marino. With a PhD in design, he writes articles for magazines covering the field. He teaches the history and criticism of design at Politrecnico di Torino and UniRSM/design – University of San Marino. p. 116 VINCENT HECHT Classe 1988, è un architetto, regista e fotografo francese. Nell’aprile del 2019 ha fondato AVH / Atelier Vincent Hecht, uno studio multidisciplinare che si concentra sullo sviluppo di progetti di architettura, sulla produzione di documentari cinematografici e sulla fotografia di architettura nel mondo. A French architect, filmmaker and photographer, born in 1988. In April 2019, he established AVH / Atelier Vincent Hecht, a multi-disciplinary studio that focuses on developing architecture projects, on producing film documentaries and on reportage photography for world architecture. p. 146
photo Giovanni Gastel
Divano Grande Soffice di Francesco Binfaré. Schienali “intelligenti” leggermente modellabili, linee morbide, curvature perfette ed una straordinaria sofficità: gli elementi fondamentali per un comfort totale ed un’eleganza senza tempo. Il sistema di sedute è componibile per soddisfare ogni esigenza. Tavolo Brasilia di Fernando e Humberto Campana. Un mosaico di schegge di specchio. Ogni pezzo è unico e fatto a mano.
THE GREATEST COMFORT, ELEGANCE AND PERFORMA NCE edra.official
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Sommario
50
L'abitazione di Fernanda Canales a Valle de Bravo, in Messico, articola stanze affacciate sulla natura rigogliosa / Fernanda Canales’s house at Valle de Bravo, in Mexico, has rooms that face onto the lush natural setting.
21
Orizzonti
40
Libri
42
Ottocento rigenerato a Torino The 19th Century Revitalized in Turin
txt laura cardia photos sabrina gazzola
50
Il gioco dei recinti
Playing with Enclosures
txt fabrizio gallanti photos rafael gamo
60
Come uno stormo in volo
60
Sul Fiume Azzurro in Cina sorge un nuovo centro di ricerca dedicato all’ecosistema di una zona paludosa / On the Yangtze River stands a centre for research into the ecosystem of an area of marshland.
Like a Flock Taking Flight
txt luca maria francesco fabris photos chen hao
68
Promenade artistica Artistic Promenade
txt laura anna pezzetti photos tian fangfang
76
Cuspidi d’argilla
Cones of Clay
txt herbert wright photos jim stephenson
82
Una scultura sull’oceano A Sculpture on the Ocean txt francesca oddo
76
In Inghilterra, una curiosa villa costituita da cinque coni, opera dello studio londinese Acme / In England, a curious house, a cluster of five buildings with pointed towers, by the London studio Acme.
593 ABITARE 15
Sommario
97
L'annullamento del Salone del Mobile e lo stato dell’industria del design made in Italy / The annulment of Milan's Salone del Mobile and the state of the Italian industry of design.
88
Arcobaleno ucraino Ukrainian Rainbow
txt alberto bortolotti
94 97
Panorama
txt clelia bonardi photos andreas buschmann
Pausa di riflessione Pause for Reflection
txt silvia botti
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Prove tecniche di bio-città
Technical Tests of Bio-cities
108
A Londra l’italiano ecoLogicStudio cerca interrelazioni possibili tra tecnologia e natura / In London the Italian ecoLogicStudio is seeking possible interrelations between technology and nature.
txt caterina pagliara
116
L’evoluzione del design The Evolution of Design
txt ali filippini photos andrea martiradonna
125
Stanze all’aperto Open-air Rooms
curated by mia pizzi txt ali filippini celeste ferrari
146
Doha
photo vincent hecht
125
L’evoluzione dell’outdoor supera le barriere tra interno ed esterno / The evolution of outdoor design is all about removing the distinction between interior and exterior spaces.
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Staff
| | FERNANDA CANALES | Una villa-labirinto in Messico | A Labyrinthine Villa in Mexico | | APRILE - APRIL 2020
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Mensile / Monthly magazine € 10,00
€ 5,00 (Italy only)
DESIGN
Giardini e terrazzi Gardens and Terraces
ARCHITETTURE ZOOMORFE Zoomorphic Architecture
TORINO
Stanze tra gli affreschi Rooms Among the Frescoes
Officina 8A Apartment in Torino, Italy (photo Sabrina Gazzola) p. 42
è pubblicata da / is published by RCS MediaGroup S.p.A. Presidente e Amministratore delegato Urbano Cairo Consiglieri Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte Diego Della Valle, Uberto Fornara, Veronica Gava Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi Marco Tronchetti Provera
Direttore responsabile Editor in chief Silvia Botti Capiredattori Managing editors
Collaboratori Contributors
Sara Banti Architettura, attualità, sito web Architecture, news, web site
Michele Barale Clelia Bonardi Alberto Bortolotti Andreas Buschmann Cristiana Campanini Laura Cardia Luca Maria Francesco Fabris Tian Fangfang Celeste Ferrari Ali Filippini Elena Franzoia Fabrizio Gallanti Rafael Gamo Sabrina Gazzola Irene Guzman Chen Hao Vincent Hecht Andrea Martiradonna Ilaria Mazzoleni Francesca Oddo Caterina Pagliara Stefano Pardini Laura Anna Pezzetti Miriam Pistocchi Jim Stephenson Herbert Wright Stephen Zacks
Chiara Maranzana Sistema multimediale Multimedia system Design consultant Mia Pizzi Curator Roberto Ricci Infographic and maps Graphic Staff Fabio Grazioli Caposervizio digital Digital senior editor Elena Liberatore Caposervizio paper Magazine senior editor Segreteria di redazione Editorial secretary
edita in lingua italiana e in lingua inglese e diffusa in tutto il mondo,
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Progetto grafico Graphic design
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An international magazine published monthly in Italian and English, founded by Piera Peroni in 1961 and sold all over the world. via Angelo Rizzoli 8 – 20132 Milano tel. +39 0225843420 redazione@abitare.rcs.it
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Content Syndication press@rcs.it Ufficio tecnico / Technical office Allen Michi, allen.michi@rcs.it Stampa Rotolito, Seggiano di Pioltello (MI). Printed in Italy
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Nicoletta Porta nicoletta.porta@rcs.it Digital International editions Maria Francesca Sereni mariafrancesca.sereni@rcs.it
Direttore generale News Alessandro Bompieri
fondata da Piera Peroni nel 1961.
Traduzioni / Translations
Monica Guala Ricerca fotografica Photo research
Antonio Meda
Rivista internazionale a periodicità mensile
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Orizzonti
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Milano, 15 marzo 2020 (ph. Andrea Martiradonna).
Per il mondo del progetto aprile è il mese del design. E Milano la sua capitale. Ma in questo straniante inizio di primavera segnato dal Coronavirus a Milano è stato sospeso ben di più del Salone del Mobile. La città, diventata ormai l’eventificio d’Italia, con settimane dedicate a ogni settore culturale e merceologico – Piano City, Museo City, Book City, Food City, Calcio City, Bike City e poi Milano Arch Week, Photo Week, Digital Week, Design Week, Fashion Week, Art Week, Green Week, Movie Week, Pet Week, Montagna Week, Music Week – prima ancora che vuota è sembrata persa. Sono stati lanciati slogan ovvi (quando non dannosi), come Milano-non-si-ferma o Milano-riparte, che sono apparsi come un debole mantra per amministratori smarriti e per cittadini incapaci anche solo di concepire l’idea di fermarsi e fare il minimo necessario. Chissà se nella ripresa i milanesi impareranno a fare a meno di stravaganti laboratori urbani, performance artistiche, dj set esclusivi, degustazioni con chef stellati, foto di celebrities e influencer e torneranno a badare un po’ di più alla sostanza, come è sempre stato nei secoli? Silvia Botti April is design month and Milan is its capital. But in this unsettling start to spring, dominated by the Coronavirus in Milan, the Furniture Fair and a lot more besides has had to be put on hold. For years the city has been Italy’s events centre, with whole weeks given over to all kinds of cultural and commercial pursuits: Piano City, Museum City, Book City, Food City, Football City, Bike City, as well as Milan Arch Week, Photo Week, Digital Week, Design Week, Fashion Week, Art Week, Green Week, Movie Week, Pet Week, Mountain Week and Music Week. But now it looks not just empty, but also a little bit lost. There have been the predictable (but not always sensible) slogans, like Milan-Does-Not-Stop or Milan-Is-Back-In-Business, which have come across as a half-hearted mantra for bewildered city administrators and city folk unable to even conceive of the idea of stopping or paring things down to essentials. It remains to be seen – when things do eventually get back to normal – whether the Milanese will learn to live without all the urban labs, art happenings, exclusive DJ sets, tastings with star-rated chefs and photos of celebrities and influencers, and start paying more attention to what really matters, as always used to be the case. 593 ABITARE 21
NEW YORK
NATURA SNATURATA
UNNATURAL NATURE “PERCHÉ CI SIAMO VOTATI ALL’ECONOMIA DEL MERCATO proprio quando la scienza ha capito che il cambiamento climatico incombeva su di noi?”, “Sarà l’IA a fornirci l’alibi per liberarci dell’umanità una volta per tutte?”, “Il regionalismo critico ha suggerito una pausa, un momento dedicato alla riflessione e alla resistenza?”, “Può la campagna elaborare progetti propri?”, “Se diventasse un affare vantaggioso le grandi aziende si convertirebbero alla salvaguardia del mondo?” Sono le domande al centro di Countryside, The Future, un’indagine su tutto ciò che costituisce l’extra-urbano, le sue inquietudini e i segnali di speranza che trasmette. Iniziata circa dieci anni sotto la guida di Rem Koolhaas e Samir Bantal, direttore del gruppo di ricerca del suo studio, la ricerca è in mostra al Guggenheim di New York, inaccessibile a causa del Coronavirus. (Stephen Zacks) “WHY DID WE EMBRACE THE MARKET ECONOMY at the exact moment that science knew climate change was upon us?” “Will A.I. give us an alibi to be done with humanism once and for all?” “Did critical regionalism suggest a respite, a place for thinking and resistance?” “Can the countryside make its own plans?” “Could the corporation switch to repair the earth when it becomes profitable?” The questions are at the center of Countryside, The Future, an inquiry into everything that constitutes the non-city, its disturbances and hopeful signs emanating from it. Started around ten years ago under the guidance of Rem Koolhaas and Samir Bantal, director of his studio’s research group, the research work is on display at the Guggenheim in New York, but inaccessible because of the Coronavirus outbreak. LAURIAN GHINITOIU / COURTESY AMO / COURTESY SOLOMON R. GUGGENHEIM FOUNDATION NEW YORK
DAVID HEALD / COURTESY SOLOMON R. GUGGENHEIM FOUNDATION NEW YORK
DAVID HEALD / COURTESY SOLOMON R. GUGGENHEIM FOUNDATION NEW YORK
Orizzonti
NUMBERS
Secondo le Nazioni Unite sarà la percentuale africana della popolazione mondiale nel 2100, quando saremo 10,9 miliardi. Oggi sono solo il 17%. In compenso gli asiatici scenderanno dal 60 al 40%. The African percentage of the world population in 2100, according to the United Nations, when the total will have reached 10.9 billion. Today it is just 17%. Meanwhile the percentage in the Far East will fall from 60% to 40%.
22 ABITARE 593
L’allestimento – ora non visitabile – di Countryside, The Future occupa quasi l’intero museo Guggenheim di New York / The exhibition – currently not open to visitors – entitled Countryside, The Future takes up nearly the whole of the Guggenheim Museum in New York.
COURTESY KENGO KUMA / LUXIGON
Orizzonti
RONAN & ERWAN BOUROULLEC
SOLIDA FLESSIBILITÀ SOLID FLEXIBILITY
A LINEAR DESIGN TURNED INTO THREE-DIMENSIONAL FORM: Ronan & Erwan Bouroullec’s Rope Chair, for Artek, contrasts the solidity of the tubular steel structure with the malleability of the rope armrests and back (black polyester or natural linen), on a product that is itself shaped by the user. It comes in two colours (black or light grey). The seat is beech plywood with an ash veneer. MIKKO RYHANEN
COURTESY KENGO KUMA / LUXIGON
DA UN DISEGNO LINEARE TRADOTTO IN TRE DIMENSIONI prende forma Rope Chair, disegnata da Ronan & Erwan Bouroullec per Artek. Sintesi di contrasti fra la solidità della struttura d’acciaio (tubolare) e la malleabilità di braccioli e schienale di corda (poliestere nero o lino naturale), la sedia definisce la propria forma adattandosi a chi la utilizza. È disponibile in due varianti di colore (nero o grigio chiaro). La seduta è di multistrato di faggio impiallacciato frassino. (Clelia Bonardi)
LISBON
KUMA RIPENSA IL GULBENKIAN
KUMA REIMAGINES THE GULBENKIAN IMMERSA IN UN ENORME PARCO A LISBONA, la Fondazione Gulbenkian è uno dei più importanti musei portoghesi. In occasione dell’acquisto di un’area di 8mila metri quadrati, la Fondazione ha indetto un concorso vinto da Kengo Kuma e dal paesaggista Vladimir Djurovic. Oltre a spazi espositivi più ampi, un nuovo ingresso al Museu Coleção Moderna si estenderà nel giardino per mezzo di una coppia di “vele” sospese, di legno e ceramica, che creeranno uno spazio-filtro utilizzato esposizioni. L’intervento, circa 10 milioni di euro, dovrebbe concludersi entro la fine del 2021. (Michele Barale) IMMERSED IN A HUGE PARK IN LISBON, the Gulbenkian Foundation is one of the most important Portuguese museums. Following the acquisition of an area of 8,000 sqm, the Foundation launched a competition won by Kengo Kuma and landscape architect Vladimir Djurovic. Their project expands the exhibition spaces and includes a new entrance to the Museu Coleção Moderna: it will extend into the garden by means of a pair of suspended “sails”, made of wood and ceramic, which will create an intermediate space for exhibitions.The intervention, estimated at €10 million, should be completed by the end of 2021.
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MAX SARAROTTO
Orizzonti
PALLADIO MUSEUM, VICENZA
PAPAFAVA E I SUOI INCONTRI
PAPAFAVA AND HIS ENCOUNTERS
ALESSANDRO PAPAFAVA (1784-1861) È STATO UN ARCHITETTO PADOVANO, viaggiatore e studente d’Architettura all’Accademia di San Luca di Roma, che ha contribuito alla diffusione del Neoclassicismo romano in Veneto. Al Palladio Museum di Vicenza, Coronavirus permettendo, è programmata fino al 13 settembre la mostra Un architetto al tempo di Canova. Alessandro Papafava e la sua raccolta, che ne espone i taccuini di viaggio, la collezione di disegni e stampe di celebri architetti e la corrispondenza con il fratello e la madre. (CB) PADUA-BORN ARCHITECT ALESSANDRO PAPAFAVA (1784-1861), traveller and student of Architecture at the Accademia di San Luca, with his work prompted the spread of Roman Neoclassicism in the Veneto region. At the Palladio Museum, Vicenza, until 13 September – Coronavirus permitting – is planned an exhibition entitled An Architect in the Time of Canova. Alessandro Papafava and his Collections which displays his travel diaries, his collection of drawings and prints by celebrated architects and the correspondence with his brothers and mother.
500 BLUE KLEIN
UN’ELETTRICA MOLTO SPECIALE
A VERY SPECIAL ELECTRIC CAR
Sarà venduta all’asta a favore dell’organizzazione ambientalista di Leonardo DiCaprio la 500 Fiat Blu Klein creata da Kartell. Un omaggio al Made in Italy e un’operazione spettacolare con cui Fiat ha presentato (finalmente) le sue prime auto elettriche. Sostenibile anche il materiale di griglia frontale, cerchioni e calotte specchio della 500 Kartell: si tratta del policarbonato riciclato che l’azienda milanese usa per i suoi arredi e complementi. Un cult scelto dall’art director Ferruccio Laviani. (Ali Filippini) THE KLEIN BLUE-COLOURED FIAT 500 FROM KARTELL will be sold at a charity auction to raise money for Leonardo DiCaprio’s environmental foundation. A tribute to Italian design and a spectacular operation with which Fiat (finally) presented its first electric cars. The 500 Kartell’s front grille panel, wheel rims and mirror housings are made of a sustainable material: the recycled polycarbonate the Milan company uses for its furnishings and complements. A cult item chosen by art director Ferruccio Laviani.
L’austera e monumentale villa neoclassica progettata da Alessandro Papafava a Frassanelle (Padova) segna la diffusione del Neoclassicismo romano in Veneto. Alessandro Papafava’s monumental Neoclassical villa of Frassanelle (Padova), in the Euganean Hills, prompted the spread of Roman Neoclassicism in the Veneto region. 26 ABITARE 593
trasparenzeadv.it
True to food
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Rispettiamo il cibo fino all’essenza del gusto.
OPENING SOON | SHOWROOM MILANO PIAZZA CAVOUR, MILANO signaturekitchensuite.it Follow us @SKSapplianceitaly
Gli alimenti freschi hanno finalmente trovato un luogo in cui è possibile prendersene cura. Con questa filosofia, Signature Kitchen Suite ha creato una gamma di apparecchi eccellenti dal design modulare: colonne per la conservazione, il congelamento e cantine per il vino. Perché il senso del gusto, per noi, viene prima di tutto.
MASSIMO CRIVELLARI MASSIMO CRIVELLARI
MASSIMO CRIVELLARI
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Orizzonti
GIOVANNI VACCARINI ARCHITETTI
ECO-ORIGAMI IN ROMAGNA CREARE ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI VALE DI PIÙ IN CAMPAGNA, dove cresce ciò che mangiamo. Powerbarn è una centrale di produzione di bioenergia progettata da Giovanni Vaccarini Architetti a Russi, in Romagna, a partire dalla riconversione di uno stabilimento di Eridania, storica azienda che ha dismesso la produzione di zucchero per dedicarsi a inscatolamento e magazzino. Il polo è immerso nel territorio agricolo da cui trae le risorse energetiche per produrre biomassa. Il grande edificio della caldaia lungo circa cento metri per trenta di altezza e l’adiacente camino sono realizzati con strutture d’acciaio su cui si posa un gioco sfaccettato di superfici triangolari che ne mimetizza la massa, dandone una percezione alterata e diversa secondo il punto di vista. (Irene Guzman)
CREATING ELECTRICITY FROM RENEWABLE RESOURCES IS MORE IMPORTANT IN THE COUNTRYSIDE, where what we eat grows. Powerbarn is a bioenergy power station designed by Giovanni Vaccarini Architetti in Russi, in the heart of Romagna, beginning with the conversion of an Eridania factory, a historic company that ceased sugar production to dedicate itself to packaging and warehousing. The pole is immersed in the agricultural territory from which it draws energy resources to produce biomass The large furnace building, which is approximately one hundred metres long and thirty metres tall, and the adjacent smoke stack are made of steel structures upon which are laid a faceted series of triangular surfaces that camouflage their masses, altering the perception of them and presenting different perspectives depending on your point of view.
FLASH Un soffio sulla cenere che dona alla superficie del piatto movimento e leggerezza. È il decoro Ether disegnato da Constance Guisset per Cosmogony di Richard Ginori. A “breath on the ashes” that gives the surface of the plate movement and lightness. The Ether pattern was designed by Constance Guisset for Cosmogony, by Richard Ginori.
28 ABITARE 593
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THOMAS PAGANI
THOMAS PAGANI
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Orizzonti
ANGUS FIORI
SUITES NEL CUORE DI MILANO SUITES IN THE HEART OF MILAN
A DUE PASSI DAL DUOMO DI MILANO, SPERONARI SUITES è la nuova struttura ricettiva di HotelSolutions composta da 22 suites di lusso in combinazione con il noto ristorante argentino El Porteño. Lo studio Angus Fiori Architects ha ristrutturato un edificio di metà Ottocento a sei piani. La facciata presenta nuove aperture vetrate dai profili sottili ma estremamente performanti dal punto di vista dell’isolamento acustico, mentre per il progetto interno sono stati impiegati materiali e tecnologie ecosostenibili e biocompatibili come il legno massello per i pavimenti e i sistemi costruttivi a secco per le pareti interne. L’interior designer Francesca Attolini ha disegnato arredi su misura. (IG)
A STONE’S THROW AWAY FROM MILAN’S CATHEDRAL, Speronari Suites is the new HotelSolutions establishment comprised of 22 luxury suites paired with the well-known Argentine restaurant El Porteño. The firm Angus Fiori Architects took on the renovation of a six-storey midnineteenth-century building. The façade has windows with frames that are thin but high-performing from an acoustic insulation perspective, while the interior design saw the use of materials and technologies that are eco-sustainable and biocompatible, such as solid wood for the floors and dry construction systems for the interior walls. The interior designer Francesca Attolini designed some of the custom-made furniture.
DESIGN
LUSSUOSI MA SOSTENIBILI
LUXURIOUS BUT SUSTAINABLE PER LA COLLEZIONE GREENKISS Paolo Castelli ha coinvolto Hubert de Malherbe e Thierry Lemaire, che hanno disegnato a sei mani 20 pezzi – tra mobili e lampade – realizzati con materiali rigenerati, riciclati o frutto di filiera etica. Ci sono il tavolo Egg (nella foto), la sedia a sei gambe Theo, la consolle estendibile Selima e lampade con paralumi di canapa. Linee, grafica e asimmetrie sono un omaggio al design italiano e francese degli anni 50-70. (CB) 30 ABITARE 593
PAOLO CASTELLI INVOLVED Hubert de Malherbe and Thierry Lemaire in the design of the Greenkiss collection. The 20 pieces resulting from this six-handed effort are made with recycled materials. They include the Egg Table (pictured), the six-legged Theo Chair, the extendable Selima console and lamps with hemp shades. The asymmetrical styling is a tribute to Italian and French design between the 1950s and 1970s.
ILARIA MAZZOLENI
ILARIA MAZZOLENI
Orizzonti
MUTUO STUDIO
MERAVIGLIE A HOLLYWOOD ILARIA MAZZOLENI
WONDERLAND IN HOLLYWOOD
MUTUO, STUDIO DI ARCHITETTURA DI LOS ANGELES, ha realizzato tre case una accanto all’altra sul fianco della collina, in Wonderland Avenue. Le idee di Mutuo sono veramente wonder-full, perché riescono a riqualificare un lotto irto di difficoltà. Gli architetti re-immaginano infatti sia gli interni della singola abitazione, sia gli spazi aperti condivisi delle tre unità. Qui la tradizione modernista di creare un collegamento con l’esterno viene interpretata realizzando tre terrazze sui tetti. Le abitazioni seguono la topografia del terreno, in una composizione ritmica di muri inclinati e vetrate che corrispondono alla disposizione degli interni. I quali giocano sulla semplicità di stucco bianco liscio e cemento a vista ruvido, acciaio strutturale e legno grezzo. (Ilaria Mazzoleni)
MUTUO, THE ARCHITECTURE FIRM BASED IN LOS ANGELES, has completed a triple side-byside hill house project in Wonderland Avenue. MUTUO’s ideas are really wonder-full as they manage to redevelop a challenging parcel of land. The architects reimagined both the single family private living spaces and the shared communal open spaces of the three interconnected units. The modernist tradition to connect with the outdoors is here primarily interpreted with three terraces. The houses step down with the topography in a rhythmic composition of sloping walls and glazing arrangements that respond to the interior program. The interior of the houses plays with the simplicity of smooth white stucco and coarse, exposed concrete, structural steel and unfinished wood.
BENJAMIN HUBERT
LA NAVETTA SI FA SMART A SMART SHUTTLE
INVITA A UNO STILE DI VITA ECOLOGICO senza sacrificare comfort e privacy il veicolo senza guidatore e per trasporti collettivi Join, concepito da Benjamin Hubert con la sua società Layer per coprire le corte o medie distanze. Sedili modulari accessoriati per l’uso di tecnologie portatili garantiscono discrezione in viaggio. Il guscio esterno di vetro comunica tramite sorgenti Oled con i passeggeri, che usano una app per prenotare la corsa. (Ali Filippini) 32 ABITARE 593
JOIN IS A DRIVERLESS VEHICLE designed for collective transport over short or medium distances that promotes an eco-friendly lifestyle without sacrificing comfort and privacy, created by Benjamin Hubert and his company Layer. The seats can be variously configured and accessorised for the use of mobile technology devices, ensuring a private travel environment. The external glass shell communicates with passengers by means of OLED light sources.
Orizzonti COUNTERSPACE
SUDAFRICANE A LONDRA SOUTH AFRICANS IN LONDON
LA SERPENTINE GALLERY DI LONDRA ha assegnato il suo padiglione estivo 2020 allo studio sudafricano Counterspace. Con un approccio che lega l’archeologia all’antropologia, Sumayya Vally, Sarah de Villiers e Amina Kaskar (foto), tutte nate nel 1990, hanno ricomposto frammenti di una Londra nascosta per mettere in evidenza dinamiche sociali che in realtà sono sotto gli occhi di tutti. A segnare una novità rispetto al passato c’è il fatto che l’opera non sarà completata in vista della sua apertura, perché comprende delle estensioni mobili che ospiteranno alcuni eventi nei quartieri della città prima di ricongiungersi alla struttura principale. (Miriam Pistocchi)
THE SERPENTINE GALLERY IN LONDON has assigned the project for its 2020 summer pavilion to the South African practice Counterspace. With an approach that links archaeology to anthropology, Sumayya Vally, Sarah de Villiers and Amina Kaskar (photo), all born in 1990, have recomposed fragments of a hidden London to highlight social dynamics that are in fact right under everyone’s nose. Signalling a new development with respect to the past is the fact that the work will not be complete when it opens, because it includes mobile extensions that will host events in the city’s neighbourhoods before rejoining the main structure. Il padiglione sarà realizzato con il sughero e il mattone k-briq, composto al 90 per cento di materiale edilizio di scarto che non richiede un’ulteriore cottura. The pavilion will be built with cork and special k-briq bricks, 90 per cent of which is made up of discarded building materials, therefore obviating the need for further firing.
RECORD
Sono i fiori più profumati in natura. Ma per ottenere 1 kg di olio di rosa bulgara servono 4 tonnellate di petali e 10 per la rosa di maggio. E servono ben 500 rose per avere 1 chilo di petali. It’s nature’s most strongly-scented flower, but it takes four tonnes of petals to make one kilo of Bulgarian Rose Oil and ten to make the same amount of Rose of May. For one kilo of petals you need no fewer than 500 roses.
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COURTESY BMA / THE BALTIMORE MUSEUM OF ART
COURTESY BMA / THE BALTIMORE MUSEUM OF ART
Orizzonti
Sopra / Above, Georgia O’Keeffe, Pink Tulip, 1926. A destra / Right, Amalie Rothschild, Resortscape, 1954-1955.
BALTIMORE
LA FORZA DELLE ARTISTE AMERICANE THE POWER OF AMERICAN ARTISTS
LA SCHIERA DELLE ARTISTE DONNE si fa largo nella storia dell’arte. Coronavirus permettendo, fino al prossimo 5 luglio il Baltimora Museum of Art punta i riflettori su un gruppo composito di autrici con la mostra By Their Creative Force: American Women Modernists. Lontane nello stile e nella storia personale, hanno contribuito tutte in modi differenti allo sviluppo del modernismo americano nel Novecento. Sorprende la potenza espressiva di Elizabeth Catlett con le xilografie di denuncia che hanno sostenuto i diritti civili degli afroamericani. Più introverse sono le composizioni di Georgia O’Keeffe, possenti come architetture. Accanto a loro sono raccolte figure più sfuggenti, talvolta del tutto omesse dal coro dell’arte. (Cristiana Campanini) THE RANKS OF WOMEN ARTISTS are making their way into the history of art. Coronavirus permitting, through next 5 July the Baltimore Museum of Art is puting the spotlight on a composite group of authors with the exhibition By Their Creative Force: American Women Modernists. Disparate in style and personal history, they all contributed in different ways to the development of American modernism in the twentieth century. Elizabeth Catlett’s expressive power is surprising. Her extremely harsh denunciatory woodcuts supported the civil rights of African Americans. More introverted are Georgia O’Keeffe’s compositions, with her big flowers, as powerful as architecture. Alongside them are more elusive figures, sometimes completely omitted from the choir of art. 36 ABITARE 593
MAKE ARCHITECTS
PERCORSO A FISARMONICA
A CONCERTINA-LIKE SEQUENCE LO STUDIO LONDINESE MAKE ARCHITECTS ha da poco realizzato a Melbourne (Australia) una passerella coperta che collega un grande centro commerciale con il nuovo Hotel Chadstone di Sofitel. La struttura a fisarmonica, costituita da archi alti 15 metri di legno lamellare – larice italiano – rivestiti di PTFE semi-traslucido, si estende per 110 metri. E crea al suo interno un ambiente rilassante e sfumato, che include anche piccole aree verdi. (CB)
THE LONDON-BASED STUDIO MAKE ARCHITECTS recently created a covered passageway in Melbourne (Australia) that connects a large shopping centre to Sofitel’s new Hotel Chadstone. The concertina-style structure, made up of 15m-high timber arches (Italian larch) coated in semitranslucent PTFE, is 110 metres long. The atmosphere inside is soft and relaxing, and includes small areas filled with greenery.
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JOSE HEVIA
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Orizzonti
ANDRÉS JAQUE
UN CAFFÈ PER I “RUNNERS” A CAFÉ FOR “RUNNERS”
ANDRÉS JAQUE (studio Office for Political Innovation), ha firmato gli interni del caffè Run Run Run nel quartiere di Vallehermoso. Il locale, dedicato a gente che corre come passatempo, si aggiunge a una costellazione di interventi fantasiosi che Jaque ha realizzato nella capitale spagnola. Il pavimento del piano terreno di un locale commerciale in una anonima palazzina è sfondato, e proietta i clienti verso il sottosuolo, dove si trovano il monumentale tavolo da lavoro dorato della cucina aperta e i bagni, in cui troneggia una doccia a vista. (Fabrizio Gallanti)
ANDRÉS JAQUE (Office for Political Innovation) has designed the interiors project of the Run Run Run café in the neighbourhood of Vallehermoso. The café, dedicated to people who run as a hobby, is the latest addition to a constellation of fantastic interventions that Jaque has designed in the Spanish capital. The floor on the ground floor of a commercial space in an anonymous building is knocked out, drawing customers towards the basement, where they can see the monumental golden work table of the open kitchen and the bathrooms, dominated by a visible shower.
FLASH NEW BRAND
ISPIRAZIONE CITTÀ D’ARTE
INSPIRED BY CITIES OF ART
SAPORE ARTIGIANALE E MATERICITÀ caratterizzano le nuove collezioni di piastrelle Venezia, Murano e Firenze – quest’ultima firmata da Rodolfo Dordoni – prodotte dall’azienda modenese Opificio Ceramico. Per formati e fantasie queste ceramiche si prestano alla creazione di diverse composizioni, a pavimento e a parete. Sono utilizzabili per la casa e per il contract, anche perché resistono all’alto transito. (Stefano Pardini) Un design da oggetto domestico più che da prodotto ad alta tecnologia per l’altoparlante Balance di Bang & Olufsen, progettato da Benjamin Hubert / Layer. A design for a household item rather than for a hi-tech product: the Balance speaker from Bang & Olufsen, designed by Benjamin Hubert / Layer.
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THERE IS AN ARTISANAL, MATERIAL QUALITY to the new tile collections Venezia, Murano and Firenze – the latter designed by Rodolfo Dordoni – produced by the Modena-based Opificio Ceramico. The shapes and patterns of these ceramics lend themselves to the creation of different wall and floor compositions. They can be used in homes and also in commercial spaces, because they are particularly tread resistant.
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JAMES WANG IWAN BAAN
WOMEN ARCHITECTS
CONTRO L’INVISIBILITÀ
ADAM MØRK
AGAINST INVISIBILITY
Sottolineare il lavoro di donne straordinarie sotto-rappresentato nella loro vita e oggi perso nelle forme tradizionali della storia: è questo l’obiettivo del libro di Jane Hall che, attraverso progetti significativi realizzati dal 1960 a oggi, mira a problematizzare una concezione storiografica che ha spesso relegato le architette in secondo piano. Un dato che sorprende sfogliando la rassegna è la scarsa consapevolezza nell’opinione pubblica che dietro famose opere vi sia la mano di alcune architette, come è nel caso del London Eye a Londra di Julia Barfield, delle Absolute Towers a Mississauga di Dang Qun (MAD Architects) o del Pacific Design Center a Los Angeles disegnato da Norma Merrick Sklarek insieme a Cesar Pelli. Breaking Ground vuole essere un input verso la definizione di un nuovo paradigma della professione che veda una maggiore emancipazione delle architette. L’autrice conclude la propria introduzione dicendo “l’invisibilità è un segno che c’è ancora molto lavoro da fare”. (Alberto Bortolotti) To highlight the work of extraordinary women who were under-represented during their lifetimes and today are mostly lost in the traditional forms of history: that is the objective of Jane Hall’s book which, through significant projects carried out from 1960 to today, aims to problematize a historical conception that has often relegated women architects to the shadows. One surprise when browsing the survey is the lack of awareness in public opinion that behind the design of many works is the hand of several lesser-known women architects, as in the case of the London Eye in London by Julia Barfield, the Absolute Towers in Mississauga by Dang Qun (MAD Architects) and the Pacific Design Center in Los Angeles designed by Norma Merrick Sklarek together with Cesar Pelli. Breaking Ground wants to be an input towards the definition of a new professional paradigm that sees an increase in the emancipation of women architects. The author concludes her introduction by saying “invisibility is a sign that there is still a lot of work to be done”.
Dall’alto / From top, Mariam Kamara / Atelier Masomi con / with Studio Chahar, Hikma complex, Dandaji, Niger; Mimi Hoang / nArchitects con / with James Corner Field Operations, Chicago Navy Pier, Chicago; Liz Diller / Diller Scofidio + Renfro, The Broad, Los Angeles.
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Breaking Ground. Architecture by Women Jane Hall Phaidon, 2019 pp. 224, € 39,95
CANADA DAL 1967 A OGGI FROM 1967 TO TODAY La data del 1967 continua a risuonare nell’immaginario collettivo canadese: fu il centenario della Confederazione e l’anno dell’Expo di Montréal. Il libro assegna a diversi specialisti temi specifici, in modo da comporre un quadro polifonico. I quattro grandi raggruppamenti che articolano il volume permettono di cogliere le relazioni tra la produzione architettonica e le condizioni al contesto. (Fabrizio Gallanti)
La sedia Superleggera di Gio Ponti per Cassina fotografata a Positano / Superleggera chair by Gio Ponti for Cassina photographed in Positano 1961. Art director Michele Provinciali.
MONOGRAPH
MASERA FOTOGRAFO DEL DESIGN
The year 1967 continues to resonate in the Canadian collective imagination: it is the hundred year anniversary of the Confederation and it is also the year of the Montréal Expo. The book cleverly assigns specific topics to different specialists, in order to paint a polyphonic picture. The four large groupings that articulate the volume allow us to grasp the relationships between architectural production and the conditions in the context.
MASERA, PHOTOGRAPHER OF DESIGN Mauro Masera ha il merito di averci fatto conoscere il design italiano dagli anni Cinquanta fino al 1992, anno della sua prematura scomparsa. Milanese, classe 1934, il grande fotografo è celebrato in un libro realizzato grazie al fondo a lui intitolato, conservato presso l’Università Iuav di Venezia. Il volume ne ricostruisce l’attività attraverso otto sezioni, partendo dalla formazione nell’ambito della fotografia industriale e dai suoi rapporti professionali con importanti grafici quali Erberto Carboni, Pino Tovaglia e Michele Provinciali, grazie ai quali entra in contatto con aziende italiane come Gavina, Kartell, Arflex, Cassina, Zanotta, Tecno, Alessi e FontanaArte, costruendo collaborazioni con riviste di architettura e design, tra cui Abitare. La carrellata di stampe e documenti originali rende conto dell’attenzione agli elementi compositivi e ai dettagli, elemento distintivo dell’opera di Masera insieme alla capacità di organizzare uno spazio fotografico in cui oggetti e figure umane interagiscono e dialogano in una dimensione quotidiana. (Irene Guzman) Mauro Masera is responsible for having introduced us to Italian design from the 1950s until 1992, the year of his untimely death. Milanese, born in 1934, the great photographer is celebrated in a volume created on the basis of the bequest named for him, preserved in the Università Iuav di Venezia. The book reconstructs a story, in eight sections, that begins with his training in the field of industrial photography and his professional relationships with important graphic designers such as Erberto Carboni, Pino Tovaglia and Michele Provinciali, thanks to which he came into contact with major Italian firms such as Gavina, Kartell, Arflex, Cassina, Zanotta, Tecno, Alessi and FontanaArte, building collaborations with architecture and design magazines, including Abitare. The range of prints and original documents attest to his attention to compositional elements and details, a distinctive element of Masera’s work together with the ability to organise a photographic space in which objects and human figures interact and dialogue in an everyday dimension.
Canadian Modern Architecture 1967 to the Present edited by E. Lam, G. Livesey Princeton Architectural Press + CCA, 2019 pp. 544, $ 55
ETICA DELL’ARCHITETTURA THE ETHICS OF ARCHITECTURE Il volume tenta di verificare come l’architettura e l’urbanistica possano sostenere gli sforzi per mitigare gli effetti del riscaldamento globale e della’ineguaglianza sociale. Una serie di saggi è organizzata in tre categorie – ecologia, lavoro ed economia – ma è soprattutto la selezione di casi di studio a fornire risposte ottimistiche: una progettazione intelligente può superare pratiche consolidate nel tempo che sono alla base della crisi attuale. (FG) The volume attempts to ascertain how architecture and urban planning can support efforts to mitigate the effects of global warming and social inequality. A series of essays is organised into broad categories – ecology, labour and economy – but it is above all the selection of case studies that provides a series of optimistic answers: intelligent design can go beyond practices reinforced over time that are at the heart of the current crisis. Critical Care. Architecture and Urbanism for a Broken Planet edited by A. Fitz, E. Krasny Architekturzentrum Wien + MIT Press, 2019 pp. 340, $ 40
Mauro Masera Fotografo del design italiano (1957-1992) a cura di Alberto Bassi e Carlo Masera Safarà Editore, Universalia, 2019 pp. 140, € 18
edited by Angelika Fitz, elke Krasny and Architekturzentrum Wien
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i nterni
OTTOCENTO RIGENERATO A TORINO TH THE 19 CENTURY REVITALIZED IN TURIN
| A partire dal ritrovamento degli affreschi a soffitto, questo appartamento in un palazzo storico torinese si arricchisce di idee e soluzioni e conquista un secondo livello che rende lo spazio assai piĂš articolato. La ristrutturazione si deve allo studio OFFICINA 8A / Commencing with the rediscovery of the ceiling frescoes, this apartmentinahistoricTurinesebuildinghasbeenenrichedwithideas and solutions and acquired a second level that lends the space much greater complexity. The renovation is by the Officina 8A practice txt Laura Cardia photos Sabrina Gazzola Il palazzo ottocentesco nel centro di Torino. Nella pagina accanto, la sala da pranzo con cucina e uno dei soppalchi. The 19th-century building in the centre of Turin. Opposite page, the dining-room with open kitchen and one of the lofts.
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Nel living, arredi su misura, divano di Bonaldo e lampade di Flos. Nella pagina accanto, una delle scale che portano al soppalco. In the living-room, custommade furnishings, the Bonaldo sofa and Flos lamps. Opposite page, one of the three staircases leading up to the loft.
UNA PALETTE SOBRIA SULLE SFUMATURE DEL GRIGIO ESALTA I DECORI DEL SOFFITTO AN INTENTIONALLY SOBER PALETTE BASED ON SHADES OF GREY LETS THE COLOURED DECORATIONS OF THE CEILING PLAY THE LEADING ROLE
IL RITROVAMENTO DEGLI AFFRESCHI E DEI DECORI SUI SOFFITTI ha determinato la nuova atmosfera dell’ampio appartamento ristrutturato dallo studio Officina 8A in un edificio ottocentesco del centro di Torino. «Abbiamo smantellato le modifiche realizzate nel tempo per far riemergere le proporzioni originali e valorizzarle», spiega Bernardo Ascanio Rossetti. I dipinti tornati alla luce con l’abbattimento dei controsoffitti sono stati ripuliti, e in alcuni casi integrati con motivi «inventati, ma coerenti con quelli esistenti». L’altezza totale recuperata – 4,60 metri – ha consentito di creare soppalchi su circa due terzi della superficie dell’appartamento, costruiti con travi d’acciaio, tavolati di legno e pannelli di vetro. Questi ultimi danno vita in tutta la casa a dei “tagli di luce” e lo si nota in particolare nell’ingresso ribassato, che acquista così maggiore respiro e luminosità. I soppalchi sono accessibili dall’ingresso e dalle due camere da letto grazie a tre scale “leggere”, di metallo e di legno. Sopra una delle due camere da letto ospitano lo studiolo e la cabina armadio, sull’altra il letto (al piano inferiore c’è lo studiolo); sulla zona
THE UNCOVERING OF FRESCOES AND DECORATIONS ON THE CEILINGS has defined the new atmosphere of the large apartment renovated by the Officina 8A practice in a 19thcentury building in the centre of Turin. “We have dismantled the alterations made over time so as to restore the original proportions and make the most of them,” explains the architect Bernardo Ascanio Rossetti. The paintings brought to light when the false ceilings were pulled down have been cleaned, and in some cases completed with motifs that were “invented, but in keeping with the existing ones”. The total height regained – 4.60 metres – has made it possible to insert lofts over some two thirds of the area of the apartment, constructed out of steel beams, wooden planking and glass panels. The latter produce “blades of light” all over the apartment and this is particularly noticeable in the entrance with its lowered ceiling, which now seems more spacious and brightly lit. The lofts are accessible from the entrance and from the two bedrooms by means of three “light” stairways of metal and wood. Above one of the two bedrooms they house 593 ABITARE 45
I progettisti hanno accantonato l’idea di creare sui soppalchi una sorta di area esterna con i lati vetrati, ma l’amaca è rimasta. The designers decided against creating an exterior area with glazed walls for the lofts, but the hammock remained.
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UPPER-FLOOR PLAN
Project Budi Budi Architects Officina 8A Architetti Associati Project leader Bernardo Ascanio Rossetti Client Private individual Timeline April – October 2019 Location Torino
LOWER-FLOOR PLAN
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servizi sono riservati a lavanderia e ripostiglio e sulla zona giorno costituiscono un angolo relax. In questo modo si è generato una sorta di appartamento superiore, in cui la vicinanza agli affreschi e i materiali naturali creano un’atmosfera calda. Spiega Rossetti: «Nella progettazione ci guidano la praticità e il sentiment ispirato dal luogo. In questo caso ci è piaciuto esasperare per sdrammatizzare: le cornici a soffitto, trovate in una camera, sono state riproposte anche nell’altra; le boiserie di gesso e gli stucchi, che abbiamo ripulito, sono stati volutamente enfatizzati». Tono leggero e gesti persino irriverenti nelle finiture, come le mensole a metà del camino e a metà delle alte porte, che in alcuni punti disorientano perché hanno la parte superiore ad arco rivestita di specchio. Il parquet di rovere a spina di pesce richiama le case borghesi torinesi, ed è molto torinese anche il marmo Verde Alpi del bancone della cucina. L’arredamento è su misura, con poche eccezioni: il divano di Bonaldo, alcune lampade di Flos, la cabina armadio Ikea. Una palette volutamente sobria sulle sfumature del grigio lascia il ruolo da protagonista ai decori del soffitto. Non manca la presenza del verde, anche se Officina 8A aveva immaginato in origine il soppalco sulla zona giorno come un’area esterna calata nel bel mezzo dell’appartamento, con i lati vetrati. Di questa idea di “giardino interno” è rimasta solo la grande amaca. ○
the study and the walk-in closet, above the other the bed (the study is on the lower level); above the service area they are reserved for a laundry and storeroom and above the living area provide a space for relaxation. In this way a sort of upper apartment has been created, in which the proximity to the frescoes and the natural materials produce a warm atmosphere. Rossetti explains: “In our design we are guided by practicality and the feeling stirred by the location. In this case we chose to exacerbate things in order to play them down: the mouldings on the ceiling, found in one bedroom, have been reproduced in the other as well; the plaster panelling and stuccoes, which we have cleaned, have been deliberately emphasized.” A light tone and even some irreverent touches in the finishes, like the shelves halfway up the fireplace and the tall doors, which are disorientating at some points because their arched upper part has been given a mirror facing. The herringbone oak parquet recalls the floors of middle-class homes in Turin, and the Verde Alpi marble of the counter in the kitchen is also very Turinese. The furniture is custom built, with a few exceptions: the Bonaldo sofa, some Flos lamps, the IKEA wardrobe. An intentionally sober palette based on shades of grey lets the coloured decorations of the ceiling play the leading role. Greenery is present, although Officina 8A had originally imagined the loft in the living area as a chunk of the outdoors set down right in the middle of the apartment, with glass sides. All that remains of this idea of an “indoor garden” is the large hammock. ○
TONO LEGGERO E GESTI PERSINO IRRIVERENTI NELLE FINITURE A LIGHT TONE AND EVEN SOME IRRIVERENT TOUCHES IN THE FINISHES
La camera da letto sul soppalco. In alto, quella al piano inferiore, sopra la quale trovano posto uno studiolo e una cabina armadio. The bedroom on the loft. Above, the downstairs bedroom, above which is a small study and walk-in closet.
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i nterni
IL GIOCO DEI RECINTI
PLAYING WITH ENCLOSURES txt Fabrizio Gallanti photos Rafael Gamo
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| L'ultima creazione di FERNANDA CANALES a Valle de Bravo, in Messico, è un'abitazione che articola stanze affacciate sulla natura rigogliosa e quattro diversi cortili protetti. La struttura a volte catalane richiama i progetti di Le Corbusier e Félix Candela / Fernanda Canales’s latest creation at Valle de Bravo, in Mexico, is a house with rooms that face onto the lush natural setting and four different sheltered courtyards. The Catalan vaulted structure recalls the work of Le Corbusier and Félix Candela
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UNA FIGURA RICORRENTE NELLE ARCHITETTURE RESIDENZIALI DI FERNANDA CANALES, soprattutto seconde case perse in paesaggi intonsi, è quella del cortile. Ogni suo progetto inizia con un segno deciso che definisce un perimetro netto rispetto all’ambiente circostante, intorno al quale si dispongono le stanze. Nella Casa Bruma (2017) ogni ambiente era un piccolo volume compatto, che si sommava agli altri come in una collana avvolta attorno a un patio irregolare. Nel progetto di Casa Terreno invece (in queste pagine), la planimetria è più compatta e determina un parallelepipedo basso che si staglia rispetto al bosco circostante come una piccola fortezza. Nonostante l’organizzazione generale sia differente, si ripete lo stesso
LA CASA SI STAGLIA RISPETTO AL BOSCO COME UNA PICCOLA FORTEZZA THE VILLA STANDS OUT FROM THE SURROUNDING WOOD LIKE A LITTLE FORTRESS
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A RECURRENT FIGURE IN FERNANDA CANALES’S RESIDENTIAL ARCHITECTURE, especially that of holiday homes located in pristine landscapes, is the courtyard. Each of her projects starts with a distinctive sign that defines a clearly marked perimeter with respect to the surroundings, around which are laid out the rooms. In Casa Bruma (2017) every room was a small and compact volume that was strung together with others as if in a necklace around an irregular patio. In the Casa Terreno (in these pages) on the other hand, the plan is more compact and results in a low parallelepiped that stands out from the surrounding wood like a little fortress. Even though the overall organization is different, the principle is the same: you
In queste pagine, due immagini del living con la sala da pranzo e una veduta complessiva della villa. These pages, two views of the living area with the dining room, and a general view of the villa.
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Project Terreno House Architect Fernanda Canales Structural engineers Gerson Huerta - Grupo SAI Carpentry Óscar Nieto Metal work Cortizo Client Private individual Contractor Felipe Nieto Year of completion 2018 Gross floor area 600 sqm Location Valle de Bravo Mexico
PLAN
L’AS PETTO RUSTICO DELL’ESTERNO CO N T R ASTA CO N L’E L EG A N ZA DELLE PARETI INTERNE, DI CEMENTO A VISTA O RIVESTITE DI BOISERIE THE RUSTIC APPEARANCE OF THE EXTERIOR CONTRASTS WITH THE ELEGANCE OF THE EXPOSED CONCRETE OR PANELLED WALLS INSIDE
La cucina. Nella pagina accanto, la copertura della villa, su cui si può camminare. The kitchen. Opposite page, the roof of the villa, which can be walked over.
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principio: si varca la soglia che dal mondo esterno introduce allo spazio domestico, e si accede a un recinto a cielo aperto, dal quale poi si entra ed esce nei diversi interni. In questo caso il recinto è composto da quattro patii diversi. Il primo, che deforma il rettangolo della casa con un muro curvo, contiene un piccolo giardino che serve da accesso. Il secondo è di fatto una stanza scoperchiata, e serve da snodo tra le aree di servizio, la residenza del personale e la casa. Qui svetta un volume simile a una cappella religiosa, rivestito di mattoni di diverse tessiture; un taglio sul tetto lo trasforma in un ambiente che risponde al movimento del sole e che raccoglie la pioggia, frequente nella regione. Il terzo patio, il più ampio, è un giardino arido di sabbia e cespugli, bordeggiato da un lungo portico di cemento a vista dal quale si accede alle quattro camere da letto, per poi raggiungere la parte più pubblica della casa, dove si trovano salotto, sala da pranzo e cucina. Da questo giardino sabbioso si accede al quarto patio con pavimento di cotto, quasi nascosto
cross the threshold that leads from the outside world into domestic space, and find yourself in an enclosure open to the sky, from which you can enter the various rooms. In this case the enclosure is made up of four different patios. The first, which deforms the rectangle of the house with a curved wall, contains a small garden that serves as an entrance. The second is in fact a room without a roof and serves as a junction between the service areas, the servants’ quarters and the house. Here rises a volume resembling a religious chapel, faced with brick of different textures; a cut in the roof transforms it into a space that responds to the movement of the sun and collects the rain, frequent in the region. The third and largest patio is a dry garden of sand and shrubs, bordered by a long portico of raw concrete that provides access to the four bedrooms before reaching the more public part of the house, where the living room, dining room and kitchen are located. From this sandy garden you can enter the fourth patio with a terracotta floor, almost hidden behind two oblique 593 ABITARE 55
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NEI PATII CI SI SENTE PROTETTI COME AL CHIUSO, IN CAMERA DA LETTO O IN CUCINA PARE DI STARE ALL’APERTO IN THE PATIOS YOU FEEL AS SHELTERED AS YOU WOULD INDOORS, IN A BEDROOM OR THE KITCHEN YOU FEEL THAT YOU ARE IN THE OPEN AIR
dietro due muri obliqui, dove si trova una scalinata scultorea che conduce al tetto sul quale si può camminare. Le murature di mattoni a vista hanno un ruolo fondamentale come sistemi di controllo climatico, e giocano sottilmente con le loro perforature e finiture. L’aspetto rustico dei muri esterni contrasta con l’eleganza delle pareti interne, di cemento a vista lisciato o rivestito di boiserie. A ogni ambiente della casa corrisponde un tetto ad arco ribassato, forse una citazione delle volte catalane utilizzate da Le Corbusier per le Maisons Jaoul a Parigi o delle membrane curve di cemento sviluppate in Messico da Félix Candela. Il ritmo delle curvature genera un nuovo territorio artificiale, sopraelevato rispetto al bosco. La Canales mostra di orchestrare con sapienwalls, where there is a sculptural staircase leading to the roof on which you can walk. The exposed brick walls have a fundamental role as systems of climate control, and play subtle games with their perforations and finishes. The rustic look of the outer walls contrasts with the elegance of the inside walls, made of smoothed raw concrete or faced with wooden panelling. Each room of the house is covered with a depressed-arch roof, perhaps a citation of the Catalan vaults utilized by Le Corbusier for the Maisons Jaoul in Paris or the curved membranes of concrete developed in Mexico da Félix Candela. The rhythm of their curvature generates a new piece of artificial ground, raised above that of the wood. Canales has shown that she is able to orchestrate skilfully the relations between the dif-
Ogni ambiente affaccia su almeno un patio da un lato e dall’altro sul paesaggio. Each space is related to at least one patio on one side and to the open landscape on the other. 593 ABITARE 57
Il patio di accesso. In basso, la scalinata che porta sul tetto calpestabile. Pagina accanto, il volume dove si raccoglie la pioggia, frequente nella regione. The access patio. Below, the steps leading to the walk-on roof. Opposite page, the volume where rainwater is collected, in this relatively wet region.
LE MURATURE DI MATTONI SONO FONDAMENTALI PER IL CONTROLLO CLIMATICO THE EXPOSED BRICK WALLS HAVE A FUNDAMENTAL ROLE AS SYSTEMS OF CLIMATE CONTROL
za le relazioni tra i diversi ambienti e soprattutto i rapporti visivi tra interno ed esterno. Per esempio introduce una giustapposizione sofisticata: i cortili a cielo aperto sono racchiusi da pareti opache, dove al massimo si trovano alcune porte massicce, mentre le stanze hanno grandi vetrate che incorniciano il paesaggio circostante. Il gioco è affascinante: in un patio ci si sente protetti come al chiuso, in camera da letto o in cucina pare di stare all’aperto. ○
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ferent rooms and above all the visual ones between inside and outside. For example she introduces a sophisticated juxtaposition: the open courtyards are enclosed by opaque walls, in which are set nothing more than massive doors, while the rooms have large windows that frame the surrounding landscape. The game is a fascinating one: in a patio you feel as sheltered as you would indoors, in a bedroom or the kitchen you feel that you are in the open air. ○
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a rchitettura
COME UNO STORMO IN VOLO
LIKE A FLOCK TAKING FLIGHT txt Luca Maria Francesco Fabris photos Chen Hao 60 ABITARE 593
| In Cina sul Fiume Azzurro sorge il nuovo centro di ricerca dedicato all’ecosistema di un’ampia zona paludosa, ora protetta. Complesso come un arcipelago, l’edificio luminoso concepito da ATELIER Z+ è sorretto da arditi elementi strutturali a Y. Sulla cui sommità nidificano gli uccelli / On the Yangtze River in China stands the new centre for research into the ecosystem of an extensive area of marshland, now protected. As complex as an archipelago, the light-filled building conceived by Atelier Z+ is supported by bold Y-shaped structural elements. On top of which birds make their nests 593 ABITARE 61
UNA TETTONICA COMMISURATA AL RITMO DEGLI ELEMENTI INCLINATI, DELLE PARTITURE DI LUCE THE RIGID AND ORDERLY TECTONICS ADAPT TO THE RHYTHM OF THE INCLINED ELEMENTS, OF THE CLEFTS IN THE MATERIAL, OF THE PATTERNS OF LIGHT
DOPO QUASI DUE ORE DI MACCHINA DAL BUND – il fronte storico di Shanghai sul fiume Huangpu, retaggio delle concessioni europee – la metropoli è solo un ricordo. Un percorso costellato di tunnel e viadotti conduce infatti sulla foce del Fiume Azzurro. E poi sull’isola di Chongming, una lingua di sabbia lunga oltre ottanta chilometri che costituisce l’anima ecologica di Shanghai. Sull’estremità orientale dell’isola, che sprofonda nell’Oceano Pacifico seguendo il ritmo continuo delle maree, c’è una grande zona umida diventata recentemente area protetta, cui si accede attraverso ben due controlli. Dall’acqua praticamente ferma di questa laguna – che con le sue barene ricorda l’Alto Adriatico – emerge il Wetland Research and Education Center progettato da Atelier Z+. «Lo so, sembra uno stormo che prende il volo. Ma nel disegnarlo non ho pensato a questo», commenta Bin Zhang, uno dei due architetti fondatori dello studio con sede a Shanghai. Fatto di tessere di cemento, vetro e acciaio che piano piano, 62 ABITARE 593
AFTER A DRIVE OF ALMOST TWO HOURS FROM THE BUND – Shanghai’s historic front onto the Huangpu River, a legacy of the European trading houses – the metropolis is just a memory. A route studded with tunnels and viaducts leads in fact to the mouth of the Yangtze River. And then to the island of Chongming, a tongue of sand stretching for more than eighty kilometres that constitutes the ecological heart of Shanghai. At the eastern end of the island, which plunges into the Pacific Ocean to the unending rhythm of the tides, there is a large wetland that has recently been made a protected area: you have to pass through two checkpoints to gain access. From the practically still water of this lagoon – which with its sandbars is reminiscent of the Northern Adriatic – emerges the Wetland Research and Education Center designed by Atelier Z+. “I know, it looks like a flock of birds talking flight. But I didn’t think of that when I was designing it,” comments Bin Zhang, one of the two architects who founded the practice based in
Il Wetland Research and Education Center visto da ovest. Sopra, due interni dell’istituto, inondati di luce naturale. In apertura di servizio, il prospetto nord dell’edificio. The Wetland Research and Education Center seen from the west. Above, two interior views of the institute, flooded with natural light. Previous pages, the north elevation of the building.
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Project Wetland Research and Education Center Architects Wei Zhou + Bin Zhang / Atelier Z+ Project team Yanlin Jin (Schematic, Developing Construction Design), Zina Li, Yue Xu (Construction Coordination) Yu Liu, Liyao Hu, Yi Liu, Yanan Zhang Jiaqiu Sun, Chujin Xue Structure consultant Zhun Zhang Client Management office of Shanghai Chongming Dongtan National Nature Reserve Contractor Shanghai Hydraulic Engineering Group Co. Ltd Timeline 2013-2020 Site area 4.092 sqm Built area 2.771 sqm Location Shanghai Chongming Dongtan National Nature Reserve SITE PLAN
LONGITUDINAL SECTION
IL PONTE CHE PORTA ALL’AREA CONGRESSI È ANCHE UN LUOGO ESPERIENZIALE THE BRIDGE THAT LEADS TO THE EXHIBITION AND CONFERENCE AREAS IS NOT JUST A ROUTE, BUT ALSO AN EXPERIENCE
GROUND-FLOOR PLAN
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ROOF PLAN
come in un puzzle, si sono combinate tra loro per dare forma a un racconto sinfonico, questo istituto di ricerca e di osservazione del territorio è un’architettura che trae la sua poesia dalla natura selvaggia. La sua tettonica rigida e ordinata si commisura al ritmo degli elementi inclinati, delle spaccature materiche, delle partiture di luce. «Tutto ha avuto inizio da una forma semplice che si è fatta complessa come un arcipelago. Materiali diversi, ciascuno con caratteristiche proprie, qui finiscono per creare un insieme unico», spiega Zhang. La nota d’inizio sono le grandi Y di cemento armato che si alzano dall’acqua, muri compatti che sembrano alleggerirsi grazie alle due ali che si dipartono dalle loro sommità. «Volevo giocare con la statica», continua l’architetto. «Ogni elemento di calcestruzzo è autoportante, grazie a travetti e tiranti d’acciaio, quasi invisibili, che permettono al sistema di diventare solidale, fermo e resistente». Al Centro, avvolto in una pelle vetrata, si accede grazie a una passerella a pelo
Shanghai. Made of pieces of concrete, glass and steel that have gradually been put together, like a jigsaw puzzle, to give rise to a symphonic composition, this institute of research and observation of the territory is a work of architecture that derives its poetry from wild nature. Its rigid and orderly tectonics adapt to the rhythm of the inclined elements, of the clefts in the material, of the patterns of light. “It all started out from a simple form that became as complex as an archipelago. Here different materials, each with its own characteristics, end up creating a unified whole,” explains Zhang. The first note is sounded by the great Ys of reinforced concrete that rise from the water, compact walls that seem to grow lighter thanks to the two wings that branch off from their tops. “I wanted to play around with the statics,” continues the architect. “Each concrete element is self-supporting, thanks to almost invisible steel joists and tie-beams that allow the system to become united, steady and strong.” Access to the centre, wrapped in a glass skin, is provided by a walkway
Uno dei percorsi ricavati sul tetto dell’edificio. Sopra, uno scorcio tra i diversi volumi dell’istituto, collegati tra loro grazie a un articolato deck di cemento. One of the walkways on the roof of the building. Above, a view through the institute’s various volumes, connected together by an elaborate cement deck.
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VI È UN PERCORSO SUL TETTO DAL QUALE SI PUÒ SCOPRIRE CHE TRA LE ALI DI CEMENTO SI TROVANO NIDI E PIANTE IN FIORE THERE IS THE POSSIBILITY OF CLIMBING ONTO THE ROOF AND WALKING AROUND IT, TO DISCOVER THAT BETWEEN THE CONCRETE WINGS LIE STRAW, SOIL, BIRD’S NESTS AND FLOWERING PLANTS
Nel Wetland Research and Education Center ogni elemento a Y di calcestruzzo è autoportante, grazie a travetti e tiranti d’acciaio quasi invisibili. Each of the Wetland Research and Education Center’s concrete Y element is self-supporting, thanks to almost invisible steel joists and tie-beams.
d’acqua costituita da elementi di cemento, un omaggio alla cultura del giardino storico cinese. Il ponte che porta all’area espositiva e all’area congressi non è solo un percorso, ma anche un luogo esperienziale. E negli interni c’è il piccolo miracolo di vedere le venature del legno sulla parete corrispondere a quelle delle matrici, in un rincorrersi di texture. Perché la boiserie è stata ricavata dalle casseforme usate per i getti del cemento. «Un accorgimento tra poesia e sostenibilità», dichiara l’architetto. Più in là ci sono gli uffici e il centro di controllo, e vi è la possibilità di arrivare sul tetto e percorrerlo, di scoprire che tra le ali di cemento si trovano la paglia, la terra, i nidi d’uccello e le piante in fiore. Ancora oltre, come su un’altra isola, l’edificio con la mensa e la cucina, e poi le residenze dei ricercatori e, opposti a queste, i laboratori. Piccole variazioni nei ritmi della composizione ricombinano gli spazi interni, sempre e comunque inondati dalla luce naturale e immersi visivamente nel paesaggio lagunare. ○ 66 ABITARE 593
flush with the surface of the water and built of concrete elements, a homage to the historic culture of the Chinese garden. The bridge that leads to the exhibition and conference areas is not just a route, but also an experience. And inside there is the small miracle of seeing the grain of the wood on the wall match that of the moulds, in a succession of textures. For the wood panelling has been made out of the formwork used to cast the concrete. “An expedient somewhere between poetry and sustainability,” declares the architect. Further on there are the offices and the control centre, and there is the possibility of climbing onto the roof and walking around it, to discover that between the concrete wings lie straw, soil, bird’s nests and flowering plants. Further still, as if on another island, the building with the cafeteria and kitchen, and then the residences of the researchers and, opposite them, the laboratories. Small variations in the rhythms of the composition rearrange the internal spaces, which are always flooded with natural light and immersed visually in the landscape of the lagoon. ○
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PROMENADE ARTISTICA ARTISTIC PROMENADE txt Laura Anna Pezzetti photos Tian Fangfang
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| Nella città storica di Qiangzhou, in Cina, ATELIER FCJZ ha concepito un museo in forma di ponte, creando così una tipologia innovativa che mette i passanti in contatto diretto con le opere d’arte. Ma anche un’architettura materica in sintonia con il contesto vernacolare / In the historic Chinese town of Qiangzhou, Atelier FCJZ has designed a museum in the form of a bridge, creating an innovative type of building that puts passers-by in direct contact with the works of art. As well as a structure in materials that are in keeping with the surrounding vernacular fabric
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Situato nel cuore di Qiangzhou, sul fiume Wanrong, il museo consiste strutturalmente di due ponti sovrapposti, cha danno vita a tre livelli. Located on the Wanrong River, in the centre of Qiangzhou, the museum is made up structurally of two bridges one on top of the other, that create three different levels.
SEGUENDO MODALITÀ USUALI IN CINA, la municipalità di Jishou – capitale della prefettura autonoma di Xiangxi (provincia di Hunan) – intendeva costruire un museo d’arte nella città storica di Qiangzhou sotto forma di monumento a sé stante, un trofeo culturale da collocare ai margini dell’insediamento. Gli architetti Yung Ho Chang e Lijia Lu, fondatori di Atelier FCJZ, hanno invece proposto di creare un’infrastruttura culturale al centro della vita urbana, dove avrebbe prodotto maggiore risonanza. Poiché il cuore di Qiangzhou è il fiume Wanrong, il museo è stato realizzato sul corso d’acqua e consiste strutturalmente di due ponti sovrapposti, che danno vita a tre diversi livelli: al piano di campagna c’è continuità con i percorsi pedonali urbani, a quelli superiori vi sono due diversi spazi espositivi. Con il Jishou Art Museum-Bridge, Yung Ho Chang – che nel 2012 aveva già sperimentato il tema del “ponte abitato” con il Jianchuan Museum di Anren – aggiunge un tassello alla sua ricerca sugli edifici pubblici come catalizzatori di relazioni e di nuove forme di vitalità urbana. Il museo-ponte infatti non solo istitui–sce il collegamento tra lo spazio espositivo, funzionale all’attrattività turistica, e il percorso urbano che mette gli abitanti in contatto con l’arte, ma rappresenta una riflessione sul tipo tradizionale del ponte “pioggia-e-vento” (in cinese
TAKING AN APPROACH THAT IS COMMON IN CHINA, the municipality of Jishou – capital of the autonomous prefecture of Xiangxi (Hunan province) – intended to construct a museum of art in the historic town of Qiangzhou in the form of a freestanding monument, a cultural trophy to be located on the outskirts of the settlement. Instead the architects Yung Ho Chang and Lijia Lu, founders of Atelier FCJZ, proposed creating a cultural infrastructure at the heart of urban life, where it would arouse much more interest. Since the Wanrong River runs through the centre of Qiangzhou, the museum has been located on the watercourse and is made up structurally of two bridges, one on top of the other, that create three different levels: at ground level there is continuity with the urban pedestrian routes, while on the upper ones there are two different exhibition spaces. With the Jishou Art Museum-Bridge, Yung Ho Chang – who in 2012 had already experimented with the idea of the “inhabited bridge” in the Jianchuan Museum in Anren – has added one more element to his research into public buildings as catalysts of relations and new forms of urban vitality. In fact the museum-bridge not only establishes a link between the exhibition space, which serves as a tourist attraction, and the urban route that brings the inhabitants into contact with art, but also represents a reflection on the traditional type of the “wind-and-rain” bridge (in Chinese fengyu qiao), 593 ABITARE 71
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LE TESTATE D’ACCESSO AL MUSEO-PONTE SI INTEGRANO NEL TESSUTO URBANO THE BRIDGE’S HEADS FORM THE ENTRANCES TO THE MUSEUM-BRIDGE ON EACH BANK AND ARE INTEGRATED INTO THE MIXED-USE FABRIC
Il progetto è una riflessione sul tipo tradizionale del ponte “pioggia-e-vento”, cioè un luogo pensato per il passaggio ma anche per il riparo, la sosta e il commercio locale. The project represents a reflection on the traditional type of the “wind-and-rain” bridge, a place intended for strolling but also used for shelter, rest and local commerce.
fengyu qiao), cioè un luogo pensato per il passaggio ma anche per il riparo, la sosta e il commercio locale. Così la riscrittura in chiave attuale del “tipo” e del suo linguaggio formale entra in relazione dialettica con alcuni caratteri del contesto vernacolare. Risolvendo le differenti giaciture del fiume e del tessuto urbano lungo le due sponde, la forma compatta del ponte si articola nelle testate che, inserite tra i “muri a testa di cavallo” (matou qiang), costituiscono gli accessi del museo su entrambe le rive e si integrano nel tessuto a uso misto costituito da residenze, negozi e ristoranti. Dal punto di vista concettuale e strutturale, l’opera si compone di tre figure-strutture. Un arco ribassato di cemento armato gettato in opera e collegato alle testate, anch’esse di cemento armato, dà forma al ponte superiore, dove si trova una galleria espositiva. Il sottostante e più ampio ponte colla-
i.e. a place intended for strolling but also used for shelter, rest and local commerce. Thus the updating of the “type” and its formal language establishes a dialectical relationship with some characteristics of the surrounding vernacular architecture. Reconciling the different levels of the river and the urban fabric along its banks, the compact form of the bridge is articulated in the heads that, inserted between “horse-head walls” (matou qiang), form the entrances to the museum-bridge on each bank and are integrated into the mixed-use fabric made up of housing, shops and restaurants. From the conceptual and structural viewpoint, the work is composes of three figure-structures. A depressed arch of reinforced concrete cast on site and connected to the heads, also built of reinforced concrete, forms the upper level, which houses a picture gallery. On the lower and wider bridge with 593 ABITARE 73
SPAZI PER ESPORRE AI DUE PIANI SUPERIORI, MENTRE IL TERZO PIÙ BASSO È DI PASSAGGIO AT THE GROUND LEVEL THERE IS CONTINUITY WITH THE URBAN PEDESTRIAN ROUTES, WHILE ON THE UPPER ONES THERE ARE TWO DIFFERENT EXHIBITION SPACES
Sopra, il livello inferiore a dorso di mulo, in continuità con i percorsi urbani. A destra, il livello intermedio, dedicato a spazio espositivo così come quello superiore, racchiuso nel volume bianco sorretto dall’arco ribassato. Above, the lower, humpback level, in continuity with the urban routes. Right, the intermediate level, used as an exhibition space as is the upper one, enclosed in the white volume that is supported by the depressed arch.
borante arco-trave d’acciaio alloggia invece la strada pedonale coperta a dorso di mulo, che offre anche una “promenade” artistica grazie a scorci visivi sugli spazi museali soprastanti e pedane di sosta. Tra i due ponti si inserisce la terza figura, che accoglie la galleria inferiore e abbraccia l’arco di cemento. Forma e rivestimento di quest’ultima reinterpretano la copertura delle case tradizionali, ma in questo caso i coppi grigi di terracotta “scivolano” sulle pareti vetrate creando inediti brise-soleil dalla tessitura materica, coerenti con il contesto vernacolare. Si crea così un effetto di semitrasparenza e una percezione di dissolvenza dell’arco interno che aggiunge intensità alla stratificazione concettuale e materica di questa costruzione. ○ 74 ABITARE 593
a composite steel-truss arch is located the covered humpback pedestrian road, which also serves as an artistic “promenade” thanks to the glimpses it offers of the spaces of the museum above and the platforms where people can stop. Between the two bridges is set the third figure, which houses the lower gallery and embraces the concrete arch. The latter’s form and facing are a reinterpretation of the roofing of traditional houses, but in this case the grey terracotta tiles “slip” onto the glazed walls, creating an unprecedented system of shading with a texture that is in keeping with the vernacular context. This results in an effect of semitransparency and an impression of dissolution of the internal arch that adds intensity to the conceptual and material stratification of this construction. ○
CUSPIDI D’ARGILLA
CONES OF CLAY
| Questa curiosa villa costituita da cinque coni è opera dello studio londinese ACME. Nessun addetto ai lavori potrebbe scambiarla per un essiccatoio di luppolo – costruzione locale cui s’ispira – ma qualsiasi abitante del luogo la riconoscerebbe come tipica del Kent / This curious house, a cluster of five buildings with pointed towers, is by the London studio ACME. No expert would actually mistake it for an oast house – the construction from which it takes its inspiration – but any local resident would instantly recognise it as being typical of Kent
txt Herbert Wright photos Jim Stephenson
GROUND-FLOOR PLAN
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a rchitettura
PER FARE LA BIRRA, i luppoli venivano tradizionalmente fatti essiccare in un forno apposito. Nel Kent, in Inghilterra, questi essiccatoi, oast in inglese, assunsero una forma particolare: una struttura cilindrica con un alto tetto conico di tegole d’argilla, dotato sulla sommità di un impianto di ventilazione. Oggi sono stati sostituiti da stabilimenti industriali, ma nel villaggio di Marsden sembra abbia fatto ritorno la sua versione
TO MAKE BEER, hops were traditionally dried in an “oast”. In Kent, England, oast houses took a particular form — a brick cylindrical structure under a high conical clay-tiled roof with an apex ventilation structure. Nowadays, industrial buildings have replaced oasts, but in the village of Marsden, the vernacular typology seems to have returned. Bumpers Oast takes the form of four oast houses clustering symmetrically 593 ABITARE 77
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Lo spazio centrale del complesso, con sala da pranzo e soggiorno, è sovrastato da 12 metri di vuoto, fino alla sommità della torre conica. The central space of the complex, with dining-room and living area, has 12 metres of empty space above it, extending to the top of the conical tower.
LA BALAUSTRA DELLA SCALA SI ALLUNGA IN UNA BALCONATA SUL SALONE THE STAIRCASE BALUSTRADE EXTENDS INTO A BALCONY OVERLOOKING THE LIVING-ROOM
indigena. Bumpers Oast ha la forma di quattro essiccatoi raggruppati simmetricamente attorno a un quinto. Abitazione residenziale progettata da Acme, studio di architetti di Londra, il complesso non è frutto della riconversione di vecchi essiccatoi, ma una struttura a graticcio nuova di zecca. In precedenza, l’area era stata un recinto per cavalli che, grazie a un intervento di landscaping, è ora coperta d’erba e alberi di melo. I cinque volumi sono costellati da finestre e rivestiti da scandole di terracotta smaltata, in un mix di colori che partono dal marrone scuro alla base e attraversano la calda gamma dominante degli arancioni fino al grigio chiaro delle sommità. L’effetto è quello di un insieme organico che ricorda molto gli essiccatoi tradizionali in mattoni, sebbene in fase di progettazione Acme avesse preso in considerazione anche le piramidi rosse che sembrano di terra della Casa das Histórias (2009) di Souto de Moura, in Portogallo. Ogni apice è troncato dall’apertura angolare di un lucernario. I vuoti tra le strutture periferiche hanno permesso di inserire la porta d’ingresso e la vetrata a doppia altezza nel cerchio dell’edificio centrale, più ampio di quelli che lo circondano. Entrando, colpisce il senso di volume. L’ambiente circolare centrale è occupato dal soggiorno, sovrastato da 12 metri di vuoto che arrivano fino alla sommità della torre conica. Lo spazio fluisce nella cucina e nella sala da pranzo, situate nelle strutture satellite, come due suite matrimoniali. Al primo piano, che si raggiunge con una splendida scala a spirale, la cui balaustra di legno di quercia si sviluppa con una balconata che circonda il vuoto centrale, si trovano un
around a central one. Is a new craft beer brewing? In fact, this is a family house designed by ACME, London-based architects. This is not a conversion of old oasts, but a brand new, timber-frame structure. The site had been a horse enclosure, but it has been landscaped with grass and apple trees. Five joined volumes are punctuated by windows and clad with glazed terracotta tiles in a mix of colours, tending from dark brown at the ground, through dominant warm oranges, to light grey at the apexes. This creates an organic look and is similar to traditional brick oasts, although at design stage, ACME also considered the earthy red pyramids of Souto de Moura’s Casa das Histórias (2009) in Portugal. Each apex is sliced off with an angled opening skylight. Gaps between the peripheral oasts allow for the installation of the door and doubleheight glazing in the central oast’s circle, which is larger than those around it. Stepping inside, there’s a surprising sense of volume. A central circle is a living room, under a 12m-high void reaching all the way into the central conical tower. The space flows into the kitchen and dining room, each in satellite oasts, and there are bedrooms suites in the two other oasts. A magnificent spiral staircase sweeps up to the first floor, and its oak balustrade continues along the balcony passage around the central void. A peripheral first floor sitting room opens towards it. There are also two upstairs bedroom suites in satellite oasts, each with a tight spiral staircase rising to its own second floor level. Sleeping up in this intimate top space with 593 ABITARE 79
salotto periferico e due camere matrimoniali, ognuna dotata di una stretta scala a chiocciola che porta al secondo piano. Queste insolite geometrie hanno implicato soluzioni progettuali particolari, come la curvatura della cucina su misura e le finestre a triplo vetro. Queste ultime contribuiscono all’alto livello di efficienza energetica dell’abitazione, insieme ai materiali e all’inerzia termica della zattera di cemento su cui poggia. I coni favoriscono la convezione naturale come nei vecchi essiccatoi. La casa è intima e calda, con un riscaldamento sottopavimento collegato a una pompa di calore geotermica da 12kW. Bumpers Oast rappresenta un grande successo sia in termini abitativi che da un punto di vista tecnico. E, cosa altrettanto importante, il suo aspetto così indigeno la fa risaltare sullo sfondo della tendenza ormai onnipresente verso un’architettura generica, che è la stessa dappertutto e potrebbe trovarsi ovunque. Nessun addetto ai lavori potrebbe scambiarlo per un vero essiccatoio di luppolo, ma qualsiasi abitante del luogo lo riconoscerebbe come tipicamente del Kent. ○
SECTION
SITE PLAN
Project Bumpers Oast Architects ACME Project team Alia Centofanti, Nicholas Channon Deena Fakhro, Catherine Hennessy Katrina Hollis, Kevin Leung Friedrich Ludewig, Lucy Mroney Heidrun Schuhmann Penny Sperbund Structural engineers AKT Planning consultants Barton Willmore
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Plants Furness Green Partnership Client Private individual Contractor Harry Barnes Timeline 2012-2019 Floor area 230 sqm Construction cost £ 900,000 Location Marsden (Kent), United Kingdom
a an eye to the sky above must feel like being in a tree-house! The open conical spaces are lined with overlapping birchwood rectangles. The unusual geometries brought challenges. For example, cone shingles required smaller tiles at higher levels, and bespoke kitchen units had to curve. Triple-glazed windows also had to curve. They contribute to a high energy efficiency, along with materials and not least the thermal inertia of the concrete raft the house sits on. The oast cones facilitate natural convection, just like old oasts. They were hot places with a kiln at ground level. Bumpers Oast is cosy and warm, with underfloor heating connected to a 12kW ground source heat pump. Domestically and technically, Bumpers Oast is a success. Just as important, its vernacular look stands out in the ubiquitous march of generic architecture that is everywhere and could be anywhere. No hopdryer would mistake this for an authentic oast, but any local will recognise it as authentically Kent. ○
Il salotto al primo piano in uno degli edifici satellite. Nella pagina accanto, una delle camere da letto al livello superiore. The first-floor sitting-room in one of the satellite buildings. Opposite page, one of the upstairs bedrooms.
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a rchitettura
La copertura lastricata di pietre del posto dialoga con il territorio e invita i visitatori a una passeggiata in quota, con vista sull’oceano. The roof, covered with stones from the island, underlines the dialogue with the surroundings and invite visitors to climb on top and enjoy the ocean.
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UNA SCULTURA SULL’OCEANO
A SCULPTURE ON THE OCEAN txt Francesca Oddo
| Per osservare la vita delle balene sorgerà nel 2022 questa costruzione mimetica rivestita di pietra, nel nord della Norvegia. Il progetto è di un’architetta danese particolarmente sensibile all’essenza dei luoghi, DORTE MANDRUP. Che lofirmaconMARIANNELEVINSENLANDSKAB / This mimetic construction faced with stone will be built in the north of Norway in 2022 to observe the life of whales. It has been designed by a Danish architect particularly sensitive to the essence of places, Dorte Mandrup, together with the Marianne Levinsen Landskab studio
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QUI LA PRESENZA DEI GRANDI CETACEI RICHIAMA OGNI ANNO MIGLIAIA DI VISITATORI THE PRESENCE OF THE GREAT CETACEANS IN THESE WATERS ATTRACTS THOUSANDS OF VISITORS EVERY YEAR
AD ANDENES, SULL’ISOLA NORVEGESE DI ANDØYA, STA PER NASCERE UN CURIOSO EDIFICIO A FORMA BALENA. In quelle acque, 300 chilometri a nord del circolo polare artico, la presenza dei grandi cetacei richiama ogni anno migliaia di visitatori. Con la sua struttura di cemento e pietra, The Whale – progetto firmato da Dorte Mandrup con Marianne Levinsen Landskab – sarà un centro dedicato alla conoscenza della balena e alla salvaguardia della vita marina. Circondata da rocce fra la terra e il mare, la costruzione allude all’abitudine del cetaceo di raggiungere la terraferma per partorire. La sua sagoma ricorda quella della coda della balena,
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A CURIOUS BUILDING IN THE SHAPE OF A WHALE IS ABOUT TO GO UP AT ANDENES, ON THE NORWEGIAN ISLAND OF ANDØYA. The presence of the great cetaceans in those waters, 300 kilometres to the north of the Arctic Circle, attracts thousands of visitors every year. With its structure of concrete and stone, The Whale – designed by Dorte Mandrup in collaboration with Marianne Levinsen Landskab – will be a centre dedicated to understanding of the whale and the conservation of marine life. Surrounded by rocks and poised between land and sea, the construction alludes to the cetaceans’ habit of coming close to shore in order to give birth. Its shape recalls that of the whale’s tail,
Il centro The Whale ospiterà spazi espositivi, uffici, una caffetteria e un punto vendita. The centre The Whale will house exhibition spaces, offices, a cafeteria and a sales outlet.
dal profilo parabolico. Poggia solo su tre punti e offre uno spazio interno libero ma protetto, e aperto visivamente sui lati, in grado di creare un rapporto osmotico fra paesaggio naturale e ambiente costruito. Il centro ospiterà spazi espositivi, uffici, una caffetteria e un punto vendita. La copertura, lastricata di pietre del posto che richiamano e sollecitano il dialogo con il territorio, invita i visitatori a una passeggiata in quota con vista sull’oceano popolato dalle balene. «Che si lavori sulla costa rocciosa di Andenes, sul fiordo innevato di Ilulissat o sui terreni paludosi del Mare dei Wadden, cerchiamo sempre di trovare l’es-
with its parabolic profile. Resting on just three points, it will offer an open but sheltered internal space and have large windows at the sides, able to create an osmotic relationship between natural landscape and built environment. The centre will house exhibition spaces, offices, a cafeteria and a sales outlet. The roof, covered with stones from the island that underline and stimulate the dialogue with the surroundings, will invite visitors to climb on top to walk around and enjoy the view of the ocean and passing whales. “Whether we’re designing for the rocky shore of Andenes, the snowy Icefjord in Illulisat, or the flat marshlands of the Wadden Sea, we strive to find the essence of each landscape
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LA SAGOMA DELL’EDIFICIO, DAL PROFILO PARABOLICO, RICORDA LA CODA DELLA BALENA THE SHAPE OF THE BUILDING RECALLS THAT OF THE WHALE’S TAIL, WITH ITS PARABOLIC PROFILE
Project The Whale Architects Dorte Mandrup A/S Landscape Architect Marianne Levinsen Landskab Engineering Thornton Tomasetti
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Exhibition design JAC Studios Art consultant Anders Kold Client The Whale AS
Year of completion 2022 Gross floor area 4.500 sqm Location Andenes, Norway
La costruzione poggia solo su tre punti e offre uno spazio interno libero ma protetto, e ampie vetrate in rapporto osmotico con il paesaggio. Resting on just three points, the building will offer an open but sheltered internal space and have large windows at the side, able to create an osmotic relationship with the landscape.
senza di ciascun luogo e di tradurla in un’architettura scultorea che faccia eco al paesaggio», racconta Inge Kelstrup dello studio Dorte Mandrup Arkitekter. Abituata a muoversi in contesti naturali estremamente delicati, a volte anche patrimonio mondiale dell’Unesco, Mandrup sa coniugare al meglio sensibilità e responsabilità riuscendo a definire architetture rispettose dell’ambiente e mimetiche. The Whale è attesa per il 2022. Ci sono quindi due anni per prepararsi a un viaggio fra balene, sole di mezzanotte, aurora boreale. E architettura di qualità. ○
and translate this into a sculptural architecture that accentuates the already existing,” says Inge Kelstrup of the Dorte Mandrup Arkitekter practice. Accustomed to operating in extremely delicate a settings, some of them on the list of UNESCO World Heritage Sites, Mandrup knows how to marry sensitivity and responsibility in the best possible way, designing works of architecture that are respectful of the environment and blend into their surroundings. The Whale is scheduled for completion in 2022. So you have two years to prepare for a journey in search of whales, the midnight sun and the aurora borealis. And some first-rate architecture. ○
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ARCOBALENO UCRAINO UKRAINIAN RAINBOW
ALEXANDER ANGELOVSKIY
txt Alberto Bortolotti
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| A Kiev il nuovo quartiere residenziale a basso costo concepito da studio ARCHIMATIKA propone agli abitanti tanti servizi utili in un contesto di corti e giardini racchiusi tra palazzi variopinti. E rompe cosĂŹ la grigia monotonia dei tipici distretti sovietici / The new low-cost housing development in Kiev designed by the Archimatika firm offers its inhabitants many useful services in a setting of courtyards and gardens surrounded by multi-coloured blocks of flats. And thus breaks with the grey monotony typical of Soviet residential districts
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LA MOBILITÀ LENTA DI PEDONI E CICLISTI È SEPARATA DA QUELLA VELOCE DELLE AUTO
ANDREY AVDEENKO
THE PUBLIC SPACE SEPARATES THE SLOW MOBILITY OF PEDESTRIANS AND CYCLISTS FROM THE RAPID ONE OF CARS
A EST DI KIEV, OLTRE IL FIUME DESENKA e in un contesto urbano ancora contraddistinto dall’impianto residenziale a stecca tipico della standardizzazione comunista degli anni Cinquanta e Sessanta, il nuovo complesso residenziale Comfort Town rappresenta un esperimento urbano innovativo per la capitale ucraina e non solo. Il concept di questo progetto da oltre 500mila metri quadrati si deve allo studio Archimatika (Dmytro Vasyliev, Aleksandr Popov, Olga Alfiorova), che per dare identità a una porzione di città connotata dal grigio, ha deciso di puntare sul colore. Nascono così, «come tessere di Lego sparse su un triste tappeto grigio», secondo gli architetti, questi 40 ettari di quartiere arcobaleno. Composto di 180 edifici bassi ispirati appunto ai blocchi di costruzioni per bambini, Comfort Town riesce a infondere un’immagine di benessere e protezione, rafforzata dalla 90 ABITARE 593
IN THE EAST OF KIEV, ON THE OTHER SIDE OF THE DESENKA RIVER and in an urban context still characterized by the layout of housing in ribs typical of Communist standardization in the 1950s and 1960s, the new Comfort Town residential complex represents an innovative urban experiment for the Ukrainian capital and beyond. The concept of this scheme of over 500,000 square metres was developed by the Archimatika practice (Dmytro Vasyliev, Aleksandr Popov and Olga Alfiorova), which decided to rely on colour to give an identity to a part of the city characterized by its greyness. From this have sprung, “like pieces of Lego scattered over a shabby grey carpet” as the architects put it, these 40 hectares of rainbow development. Made up of 180 low-rise buildings inspired by children’s building blocks, Comfort Town succeeds in conveying an image of well-being and protection, that is reinforced
ANDREY AVDEENKO
Quattro le scelte vincenti di Archimatika: facciate semplificate, finestre non allineate, tetti che creano effetti dinamici e un uso estensivo del colore. Four are the winning design choises by Archimatika: simplified faรงades, shifting rows of windows, roofs creating dynamic effects and the extensive use of colour.
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IVANOV ANDREY AVDEENKO
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mixité urbana che assicura agli abitanti negozi, ristoranti, scuole, palestre e spazi pubblici. Servizi utili a definire un nuovo habitat residenziale destinato a giovani famiglie e professionisti culturalmente vicini all’Europa occidentale. Dal punto di vista della teoria urbanistica, il quartiere sovverte il principio del micro-distretto sovietico adottando blocchi residenziali non standardizzati, ma anzi articolati in base al numero dei piani degli edifici (che vanno da due a sedici), in una chiave di linguaggio che reinterpreta lo stile pittoresco propugnato dallo storico dell’architettura Vincent Scully. Lo spazio pubblico si declina in strade e cortili, e separa la mobilità lenta di pedoni e ciclisti da quella veloce delle automobili, preservando le aree verdi preesistenti. Tra gli aspetti problematici dell’intervento vi sono il budget limitato, l’inizio dei lavori durante la crisi economica del 2008 e i costi sostenuti per la riqualificazione delle fabbriche dismesse presenti sull’area. Archimatika ha affrontato queste difficoltà con una strategia riassumibile in quattro scelte progettuali: forme geometriche e facciate semplificate senza balconi ed elementi decorativi, finestre non allineate che garantiscono una composizione variata, tetti metallici a doppia falda e con diverse curvature e altezze per creare effetti dinamici, uso estensivo e variegato del colore. Il comfort che dà nome al quartiere rimanda anche a un ricco ventaglio di servizi per gli abitanti, che comprende un centro commerciale da oltre quattromila metri quadrati, un fitness club, un polo scolastico, un campo sportivo di un ettaro e mezzo, tre garage multipiano e altro ancora. Funzioni inusuali per l’offerta residenziale media ucraina, cui si deve il successo dell’operazione immobiliare. ○
IVANOV
ALEXANDER ANGELOVSKIY
by the urban diversity which ensures the residents access to shops, restaurants, schools, gyms and public spaces. Services that help to define a new residential habitat intended for young families and professionals with cultural ties to Western Europe. From the viewpoint of urbanistic theory, the development subverts the principle of the Soviet micro-district, made up as it is of blocks of flats that are not standardized, but on the contrary varied in relation to the number of the buildings’ storeys (ranging from two to sixteen), in a language that reinterprets the picturesque style advocated by the historian of architecture Vincent Scully. The public space is divided up into streets and courtyards, and separates the slow mobility of pedestrians and cyclists from the rapid one of cars, preserving the existing areas of greenery. Among the problems faced by the scheme were its limited budget, the commencement of the works during the economic crisis of 2008 and the cost of upgrading the disused factories present in the area. Archimatika overcame these difficulties with a strategy that can be summed up in four design choices: geometric shapes and simplified façades with no balconies or decorative elements, shifting rows of windows that ensure a varied composition, dual-pitched metal roofs with different curves and heights to create dynamic effects and the extensive and variegated use of colour. The comfort that gives the district its name also refers to a wide range of services for the residents, including a shopping centre of over 4,000 square metres, a fitness club, a school complex, a one-and-a-half-hectare playing field and three multi-storey car parks. Unusual facilities for the average Ukrainian residential area, explaining the success of the property development. ○
Tra i tanti servizi per i residenti del quartiere vi sono un centro commerciale, un fitness club, un polo scolastico, un campo sportivo e tre garage multipiano. Amongst the many services for the quarter’s residents there are a shopping centre, a fitness club, a school complex, a playing field and three multi-storey car parks.
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MXXXXST
PANORAMA
AMBIENTI SCULTOREI
SCULPTURAL SETTINGS
Nella campagna irlandese Markus Schietsch Architekten firma l’inusuale ampliamento di un cottage In the Irish countryside Markus Schietsch Architekten has designed the unusual extension of a cottage
È
UNO SCIVOLO COLOR ARDESIA nel romantico paesaggio irlandese l’ampliamento di questa solitaria casa di campagna fra le colline della contea di Cork. Lo studio svizzero Markus Schietsch Architekten ha progettato i nuovi spazi – un’ampia zona giorno e la camera da letto matrimoniale – in continuità con il vecchio cottage, adagiato tra le curve naturali del terreno. Come un estruso, l’ampliamento piega in verticale: l’ultimo tratto dell’abitazione va a posarsi sulla collina e la camera da letto si affaccia sul panorama pastorale. Una generosa apertura collega le due costruzioni. Nonostante la mancanza di partizioni, la privacy fra le zone giorno e notte è stata ottenuta collocando la camera da letto sopra la collina. Lo spazio seminterrato che ne risulta ospita il bagno, unico tocco di colore negli interni. Una scala curvilinea connette i diversi livelli. Le scelte materiche sottolineano l’espressività scultorea: all’esterno la struttura lignea è verniciata di un color grigio ardesia che richiama la muratura del cottage. Il bianco opaco degli interni amplifica i giochi di luce e ombra sulle forme ondulate del soffitto. txt Clelia Bonardi photos Andreas Buschmann
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Le pareti lignee del nuovo ampliamento sono verniciate di un color grigio ardesia che richiama il vecchio cottage. The new wooden structure has been painted a slate gray colour that recalls the old cottage.
T
HE EXTENSION OF THIS SOLITARY HOUSE in the countryside of Cork looks like a slate-coloured slide plumped down in the romantic Irish landscape. The Swiss practice Markus Schietsch Architekten has designed the new spaces – an ample living area and the master bedroom – in continuity with the old cottage. Like an extrusion, the extension bends upwards: the last section of the house rests on the hill and the bedroom faces onto the bucolic panorama. A generous opening links the two constructions. Despite the absence of partitions separating it from the living area, the privacy of the sleeping area has been ensured by locating the bedroom on the hill. The resulting space underneath houses the bathroom, which provides the only touch of colour on the inside. On the outside the wooden structure has been painted a slate grey colour that recalls the walls of the cottage. The matt white of the interiors amplifies the plays of light and shade over the undulating forms of the ceiling.
SIMILE A UN ESTRUSO, L’ULTIMO TRATTO DEL NUOVO VOLUME SI PIEGA POSANDOSI SULLA COLLINA LIKE AN EXTRUSION, THE LAST SECTION OF THE EXTENSION BENDS UPWARDS AND RESTS ON THE HILL
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Ceramica italiana. Tutte le forme dell'avanguardia*. * essere all’avanguardia: anticipare (o precorrere) i tempi.
treccani
Ceramics of ltaly, promosso da Confindustria Ceramica – l'Associazione dell'industria ceramica italiana – è il marchio settoriale di Edi.Cer. S.p.A. società organizzatrice di Cersaie (Salone internazionale della ceramica per l'architettura e dell'arredobagno — Bologna, 28 settembre – 2 ottobre 2020— www.cersaie.it)
www.ceramica.info
PAUSA DI RIFLESSIONE
PAUSE FOR REFLECTION txt Silvia Botti
| L’emergenza coronavirus ha imposto l’annullamento del Salone del Mobile di Milano, la più grande fiera di settore del mondo. Lo stop ci permette di ragionare sullo stato dell’industria del design made in Italy e sulle sue prospettive. Con qualche preoccupazione e un cauto ottimismo / The coronavirus emergency has made it necessary to cancel Milan’s Salone del Mobile, the biggest trade fair of its kind in the world. This gives us an opportunity to take a look at the state of the Italian industry of design and its prospects. With some concern and a cautious optimism
d es i g n
EDRA, Standard, design Francesco Binfaré. 593 ABITARE 97
Abitare n. 281 Gennaio / January 1990.
NON È LA PRIMA VOLTA CHE MILANO CANCELLA IL SALONE DEL MOBILE. Era già successo nel 1990. Allo-
ra fu una grande opportunità. Il Salone si svolgeva a settembre ed era in crescita costante. Serviva più spazio. L’ente Fiera di Milano fece un’offerta irresistibile: prendere il posto della Fiera campionaria, la grande Fiera d’Aprile che proprio nel 1990 avrebbe visto la sua ultima edizione dopo 70 anni di gloriosa attività. Si decise così di fare un salto dal settembre del 1989 all’aprile del 1991. Da allora il Salone è cresciuto fino a diventare la più importante fiera di settore al mondo e la prima manifestazione fieristica italiana. Ma in quell’anno successe anche altro. Gilda Bojardi, vulcanica direttrice della rivista Interni, non si arrese all’idea di passare un anno senza design, organizzò una manifestazione a settembre e pose le basi strutturali di quella incredibile moltitudine di mostre, installazioni ed eventi diffusi in città che oggi è conosciuto in tutto il mondo come Fuorisalone. Racconta Bojardi: «L’obiettivo era dare vita a una grande festa del design in città. L’abbiamo chiamata Designer’s Week Milano. Le mostre e gli eventi che già da tempo facevano da corollario al Salone del Mobile ricevevano così un’ufficializzazione all’interno della cornice promossa da Interni. Con la collaborazione di Marco 98 ABITARE 593
IT’S NOT THE FIRST TIME THAT MILAN HAS CANCELLED THE SALONE DEL MOBILE. It had already happened in 1990.
At the time this was in order to seize a great opportunity. The Salone was held in September and was experiencing constant growth. More space was needed. The body that ran the Milan Trade Fair made an offer that couldn’t be refused: to take the place of the big Fiera d’Aprile, as it was then known, which had been held for the last time in 1990 after 70 years of glorious activity. So the decision was taken after the Salone of September 1989 to skip a year and hold the next event in April 1991. Since then the Salone has grown to the point of becoming the most important fair in the furniture and interior design sector in the world and the biggest fair of any kind in Italy. But that was not the only thing that happened that year. Gilda Bojardi, dynamic editor of the magazine Interni, couldn’t bear the idea of passing a year without design and organized an event in September, laying the structural foundations of that incredible array of exhibitions, installations and events scattered around the city that is known today all over the world as the Fuorisalone. Bojardi tells us: “The aim was to create a great festival of design in the city. We called it Designer’s Week Milan. Thus the fringe exhibitions and events that had for some time been staged around the Salone del Mobile were given an official standing within the framework
Galbiati e Daniele Alfieri, presidente e vicepresidente di Federmobili Milano, coinvolgemmo oltre cento punti vendita di arredo contemporaneo». Il nome Fuorisalone venne dopo, grazie ad Abitare, che per raccontare al meglio la settimana del design milanese divise la rivista in due sezioni: Salone e Fuorisalone. Ma la formula, che funziona ancora oggi, fu messa a punto fin da subito: eventi diffusi, guida con mappa della città, striscioni stradali e bandiere segnaletiche, location inedite. Il meeting point di quella prima edizione si trovava infatti nel Palazzo dell’Informazione, opera di Giovanni Muzio non accessibile al grande pubblico. Tutto si svolgeva all’ultimo piano, nella sala con il grande mosaico di Mario Sironi per molti anni rimasto nascosto perché oggetto di restauro. Fu un elemento d’attrazione. E Gilda Bojardi ricorda: «Achille Castiglioni me lo disse proprio, “Gilda vengo per te, ma anche per vedere il Sironi, finalmente!”».
promoted by Interni. With the collaboration of Marco Galbiati and Daniele Alfieri, chairman and deputy chairman of Federmobili Milano, we got over a hundred sales outlets for contemporary interior design involved.” The name Fuorisalone (“Offshow”) came later, thanks to Abitare, which in order to cover Milan Design Week more efficiently divided the magazine into two sections: Salone and Fuorisalone. But the formula, which still functions today, was defined right from the start: widely distributed events, a guide with a map of the city, banners in the streets, unprecedented locations. The meeting-point of that first event was in fact in the Palazzo dell’Informazione, a building designed by Giovanni Muzio that was not accessible to the general public. Everything took place on the top floor, in the room with Mario Sironi’s great mosaic that had for many years remained hidden as it was undergoing restoration. And it was one of the attractions. Gilda Bojardi recalls: “Achille Castiglioni said to me, ‘Gilda I’m coming for you, but also to see the Sironi, at last!’”.
L’INDUSTRIA DEL MOBILE È UN PUNTO DI FORZA DEL MADE IN ITALY, CON CIRCA 18.600 IMPRESE E QUASI 23 MILIARDI DI EURO DI FATTURATO THE FURNITURE INDUSTRY IS A STRONGPOINT OF THE ITALIAN ECONOMY, WITH AROUND 18,600 COMPANIES AND A TURNOVER OF ALMOST 23 BILLION EUROS
LUCIANA MULAS
Milano, 1990, Designer’s Week: Gilda Bojardi, William Sawaya, Marva Griffin, Paolo Moroni.
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LEMA, Shade, design Francesco Rota.
LA SITUAZIONE, AI TEMPI DEL COVID-19, OVVIAMENTE È UN’ALTRA. Ma è lecito chiedersi se riusciremo pure questa volta a trasformare uno slittamento in un’opportunità di crescita. C’è molto su cui riflettere, anche riguardo al sistema del design italiano che, a prescindere dall’emergenza, si trova in una fase di evoluzione non certo lineare. Come ha ben evidenziato l’indagine “L’industria del mobile tra tradizione e innovazione”, promossa lo scorso anno dal Centro studi e ricerche dell’istituto di credito Intesa San Paolo, il settore nonostante il forte ridimensionamento subito nell’ultimo decennio resta un punto di forza del made in Italy. Con circa 18.600 imprese, oltre 130mila addetti e quasi 23 miliardi di euro di fatturato, l’industria del mobile ha un avanzo commerciale di 7,6 miliardi di euro (l’8,1% del totale manifatturiero che vale 94,1 miliardi) e si pone al quarto posto della classifica dei virtuosi, dopo la meccanica, la moda e la produzione di metallo. Spiega Giovanni Foresti, senior economist della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che «momenti come questi cambiano le persone, le imprese e la società. Non sarà più come prima il nostro rapporto con la tecnologia che in questo periodo è entrata in maniera sempre più prepotente all’interno delle nostre case. Cambieranno le organizzazioni aziendali: prima di questa emergenza solo un’impresa su dieci adottava lo smart working; questo numero è destinato a crescere anche quando tutto sarà finito. Ciò porterà le imprese ad aumentare i loro investimenti in tecnologia e in competenze digitali, anche per ripensare i modelli distributivi in un’ottica omni-channel e cogliere le opportunità che vengono dal commercio online, uno dei pochi settori in forte crescita e in controtendenza in questa fase. Peraltro, già prima di questa emergenza, si era assistito a un balzo delle vendite di mobili tramite l’e-commerce: le prime stime per il 2019 indicavano un incremento del 26% delle vendite, salite a quota 1,7 miliardi di euro, l’8% degli acquisti retail in Italia». PEDRALI Soul Soft, design Eugeni Quitllet. PEDRALI,
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PORADA, Venus, design Emmanuel Gallina.
OBVIOUSLY THE SITUATION, IN THESE TIMES OF COVID-19, IS DIFFERENT. But it is legitimate to ask ourselves whether it will be possible once
again to turn a postponement into an opportunity for growth. There is a great deal to think about, including the system of Italian design as a whole, which, quite apart from the emergency, is going through a phase in its evolution that is certainly not straightforward. As the study entitled “The Furniture Industry between Tradition and Innovation” carried out last year by the Centro Studi e Ricerche of the Intesa San Paolo bank, has clearly shown, the sector, notwithstanding the considerable scaling down that has taken place over the last decade, remains a strongpoint of the Italian economy. With around 18,600 companies, over 130,000 employees and a turnover of almost 23 billion euros, the furniture industry has a trade surplus of 7.6 billion euros (8.1% of the country’s total earnings of 94.1 billion from manufacturing) and is in fourth place on the list of sectors with a surplus, after mechanical engineering, fashion and the production of metal. Giovanni Foresti, senior economist of the Direzione Studi e Ricerche at Intesa Sanpaolo, explains that “moments like these change people, businesses and society. Our relationship with the technology that in this period has been making ever greater inroads into our homes will no longer be the same. The organization of companies is going to change: before this emergency only one in ten had adopted smart working; this number is bound to increase even when it’s all over. This will lead businesses to boost their investment in technology and in digital skills, partly in order to reassess models of distribution from an omni-channel perspective and seize the opportunities that arise from online commerce, one of the few sectors experiencing strong growth and bucking the trend in this phase. Moreover, even before this emergency, we had seen a strong rise in sales of furniture through e-commerce: the early estimates for 2019 indicated an increase of 26% in those sales, which have risen to a level of 1.7 billion euros, 8% of the retail purchases made in Italy.”
RIMADESIO, Francis, design Giuseppe Bavuso.
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ZANOTTA, Oliva, design Constance Guisset.
KARTELL, A.I. Recycled Material Chair, design Philippe Starck.
MA IN QUALI CONDIZIONI IL SETTORE DEL MOBILE SI TROVA AD AFFRONTARE QUESTA SITUAZIONE? Secondo Foresti,
«le imprese si presentano più solide, sia per fare fronte alle esigenze finanziarie di breve termine, sia per ripartire con investimenti nella prossima, si auspica non troppo lontana, fase di ripresa. Tra il 2008 e il 2018, infatti, l’incidenza della liquidità sul totale dell’attivo tra le imprese del settore è passata dal 2,8% al 5,1%, con punte dell’8% per gli operatori più grandi. Al contempo, il grado di patrimonializzazione è salito al 26,5% nel 2018 (dal 23% del 2008), con percentuali pari al 36,6% tra le grandi imprese. Ciononostante, l’eccezionalità dell’emergenza richiede azioni straordinarie: in particolare, sarà fondamentale non far mancare alle imprese la liquidità necessaria per far fronte alla caduta della domanda. Sarà decisiva la rapidità con la quale queste risorse raggiungeranno i destinatari». Non solo. La filiera italiana del legno-arredo da tempo è impegnata in una sfida cruciale verso la sostenibilità e l’economia circolare. Come spiega Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo, «nella filiera le aziende 102 ABITARE 593
BUT IN WHAT CONDITION IS THE FURNITURE SECTOR FACING THIS SITUATION? According to Foresti, “businesses are on a
sounder footing, allowing them to meet financial requirements in the short term and to start investing again in the next, we hope not too far off, phase of recovery. Between 2008 and 2018, in fact, the proportion of liquid assets in the overall balance of businesses in the sector rose from 2.8% al 5.1%, with peaks of 8% for the largest operators. At the same time, the level of capitalization has risen to 26.5% in 2018 ( from 23% in 2008), reaching heights of 36.6% among major companies. Nonetheless, the exceptional nature of the emergency requires extraordinary moves: in particular, it will be fundamental to ensure that companies do not lack the cash needed to cope with the fall in demand. The speed with which these resources reach the recipients will be decisive.” Nor is this all. The supply chain of the Italian wooden furniture industry has for some time been engaged in a crucial effort to move toward sustainability and the circular economy. As Emanuele Orsini, chairman of FederlegnoArredo explains, “in the supply chain companies are investing in the reutili-
GIÀ PRIMA DELL’EMERGENZA SI ERA ASSISTITO A UN BALZO DELLE VENDITE DI MOBILI TRAMITE L’E-COMMERCE IN ITALIA EVEN BEFORE THE EMERGENCY, WE HAD SEEN A STRONG RISE IN SALES OF FURNITURE THROUGH E-COMMERCE IN ITALY
investono nel reimpiego di materiali riciclabili per realizzare i propri prodotti (72%), utilizzano prodotti riciclati (44%), investono per una gestione corretta dei prodotti a fine vita (67%), sono attenti al risparmio energetico (49%) fino all’utilizzo di energie rinnovabili (37%). Per il settore del legno-arredo sostenibilità e impresa sono due parole che viaggiano all’unisono e sappiamo bene che quando parliamo di sostenibilità stiamo affrontando una profonda “innovazione culturale” del nostro fare impresa». L’emergenza Covid-19 ha aperto poi molti interrogativi sulla dipendenza dalla Cina delle catene produttive e in particolare delle forniture. Per quanto riguarda il nostro settore è ancora Foresti a sottolineare come «dietro alle storie di successo dell’industria del mobile e del design italiano ci sono certamente le filiere produttive. L’ampio avanzo commerciale del settore è in gran parte riconducibile ai distretti industriali, dove sono presenti filiere ben radicate nel territorio. Nel legno-arredo della Brianza e nel mobile del Livenza e Quartier del Piave le distanze medie di fornitura sono intorno ai 70 chilometri. Ciò si-
zation of recyclable materials to make their products (72%), using recycled products (44%), investing in a correct handling of products at the end of their life cycle (67%), attentive to energy conservation, (49%) and making use of renewable sources of energy (37%). For the wooden furniture sector sustainability and enterprise are two words that go hand in hand and we are well aware that when we speak of sustainability we are embarking on a profound ‘cultural innovation’ in our approach to doing business.” And the COVID-19 emergency has raised many questions about the dependence of production chains and in particular supplies of fittings on China. As far as our sector is concerned it is Foresti again who stresses that “behind the stories of success in the Italian furniture and design industry certainly lie the production chains. The largest trade surplus in the sector can to a great extent be traced back to the industrial districts, where the chains are well-rooted in the territory. In the wooden furniture industry of Brianza and the furniture industry of Livenza and Quartier del Piave the average distance covered by supplies of material is around 70 kilometres. This means
MANERBA Nella foto, da sinistra, Andrea Steidl con la miniature della poltroncina Ekko, Federica Biasi con il sistema di sedute Kokoro, Manuela Busetti (Studio Busetti, Garuti, Redaelli) con il tavolo Amis. In the photo, left to right, Andrea Steidl with the miniature of the Ekko easy chair, Federica Biasi with the Kokoro seating system, and Manuela Busetti (Studio Busetti, Garuti, Redaelli) with the Amis table.
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POLIFORM, Gentleman, design Marcel Wanders.
gnifica che molti dei loro fornitori strategici sono molto vicini. L’emergenza coronavirus non fa altro che confermare la strategicità delle filiere: laddove sono state conservate, saranno meno probabili interruzioni delle forniture». All’opinione comune che dopo la pandemia il mondo non sarà più lo stesso, verrebbe da rispondere che in realtà non lo era già prima. Il Novecento è definitivamente alle nostre spalle. Ma noi seguitiamo a leggere fenomeni nuovi con lenti del passato: con il nostro bagaglio di certezze e modelli. Alberto Bassi, storico e critico del design, direttore del corso di laurea in Design allo IUAV, sostiene che «il modello prestazionale su sui è stata costruita la recente economia – vendo, vendo, vendo – non funziona più. Eventi come questa pandemia non fanno che rendere evidente lo scollamento tra il modello e la realtà». E aggiunge:
ARPER, Paravan, design Lievore Altherr.
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that many of their strategic suppliers are located close by. The coronavirus emergency has done nothing but confirm the strategic value of the supply chains: where they have been preserved, interruptions in supply will be less likely.” To the commonly voiced opinion that the world is not going to be the same after the pandemic, we could respond that in reality it had already changed. We have left the 20th century behind for good. But we continue to look at new phenomena through the lenses of the past: with our baggage of certainties and models. Alberto Bassi, historian and critic of design and the director of the degree course in Design at the IUAV, argues that “the model of performance on which the economy has been constructed in recent times – sell, sell, sell – no longer works. Events like this pandemic do nothing but make the disconnect between the model and the reality clear.” And
PER IL SETTORE DEL LEGNO-ARREDO, SOSTENIBILITÀ E IMPRESA SONO DUE PAROLE CHE VIAGGIANO ALL’UNISONO FOR THE WOODEN FURNITURE SECTOR SUSTAINABILITY AND ENTERPRISE ARE TWO WORDS THAT GO HAND IN HAND
MAXALTO, Tesaurus, design Antonio Citterio.
«Oggi la progettazione, come l’industria manifatturiera e l’intera società dovrebbero essere adattive. Dovrebbero cioè avere la capacità di adattarsi alle situazioni. La questione si sposta dal costo al sistema della valorizzazione. E questo rende centrali il ruolo del progetto e l’identità di impresa». Sul tema, qualche voce si era già sollevata all’indomani della grave crisi finanziara globale del 2008 invocando un cambio di rotta. Tra tutti, Joshua Cooper Ramo, vicepresidente di Kissinger Associates, la società di consulenza dell’ex Segretario di stato americano, che scrisse un libro divenuto in poco tempo un bestseller, Il secolo imprevedibile. Lasciamo a lui la conclusione, oggi più che mai valida. “La visione del mondo come sistema complesso e in continuo adattamento implica da parte nostra un cambiamento di ruolo, da architetti di una struttura che credevamo di gestire e controllare, a giardinieri di un ecosistema vivo e sempre mutevole”. ○
he adds: “Today design, like the manufacturing industry and the whole of society, is going to have to be adaptive. That is to say it must have the capacity to adapt to situations. The question has shifted from cost to the system of valorisation. And this makes the role of design and corporate identity central.” In this regard, some voices had already been raised in the aftermath of the grave global financial crisis of 2008, calling for a change of course. Among them, Joshua Cooper Ramo, vice-chairman of Kissinger Associates, the consulting firm of the former US Secretary of State, who wrote a book that quickly became a bestseller, The Age of the Unthinkable. We will leave to him the conclusion, more valid than ever today. “To see the world this way, as a ceaselessly complex and adaptive system, requires a revolution. It involves changing the role we imagine for ourselves, from architects of a system we can control and manage to gardeners in a living, shifting ecosystem.” ○ 593 ABITARE 105
QUANDO L’HUB È SMART CREATING A SMART HUB
La sede di Novara del Gruppo Comoli Ferrari, presente sul territorio italiano con 111 punti vendita. Gruppo Comoli Ferrari’s headquarters in Novara. Comoli Ferrari is present with 111 sales outlets in Italy.
«Cerchiamo un punto di osservazione per sviluppare tecnologie e sistemi sempre più al servizio dell’uomo»
Paolo Ferrari, ceo Gruppo Comoli Ferrari.
“We seek an observation point from which to develop technologies and systems increasingly geared to human needs.”
Comoli Ferrari, il maggior distributore di materiale per l’impiantistica completamente italiano, è un centro nevralgico a supporto dei protagonisti del progetto Comoli Ferrari, the biggest all-Italian distributor of installations materials, is a nerve centre that supports those involved in project design Una rete, se ben congegnata, offre opportunità anche nelle situazioni impreviste. E la rete tessuta da Comoli Ferrari nel corso dei 91 anni dalla sua fondazione rimane operativa a supporto della filiera anche durante questi tempi di emergenza e forte cambiamento. Un cambiamento che ha portato oltre 270 collaboratori a sperimentare le nuove modalità di “smart working” per garantire in sicurezza la continuità di tutti i servizi. Dinamismo e connessione sono parole d’ordine per Comoli Ferrari che non a caso si definisce un hub, un “centro di contatto” a supporto di tutti i progettisti. Un hub sempre più “smart” perché capace di integrare le ultime innovazioni e, grazie a due showroom tecnologicamente avanzati, permette ai professionisti di mostrare concretamente le soluzioni ideate al committente finale. Dal 2002 l’azienda promuove l’evento biennale It’s Elettrica, uno degli appuntamenti più rilevanti in Italia per tutti i professionisti interessati a soluzioni per l’impiantistica residenziale, commerciale e industriale. Un’occasione di incontro unica per progettisti, produttori e installatori fin dall’inizio del progetto che genera opportunità, semplificazione e valore per tutta la filiera.
If a network is well designed, it can offer opportunities even in unexpected situations. And the network that Comoli Ferrari has put together in the 91 years since its foundation is still operating and supporting the production and supply chain even at a time of national emergency and huge change. A change that has resulted in 270 collaborators trying out new ways of working from home to ensure that all services keep running smoothly and safely. Dynamism and connection are watchwords for Comoli Ferrari, which is right to call itself a hub, a “contact centre” that supports all designers. An increasingly smart hub that knows how to incorporate the latest innovations and, through two technologically advanced showrooms, enables professionals to give concrete demonstrations of the solutions they have devised for end users. Since 2002, the company has run a two-yearly event called It’s Elettrica, one of the most relevant gatherings in Italy for all professionals interested in solutions for residential, commercial and industrial installations. A unique opportunity for designers, manufacturers and installers to get together from the very beginning of a design project in a way that generates opportunity, simplification and value across the production chain.
Comoli, Ferrari & C. spa | Via Enrico Mattei 4 | 28100 NOVARA | www.comoliferrari.it
PROVE TECNICHE DI BIO-CITTÀ TECHNICAL TESTS OF BIO-CITIES txt Caterina Pagliara
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TUOMAS UUSHEIMO
| Nell’East End di Londra gli italiani Claudia Pasquero e Marco Poletto – con il loro ECOLOGICSTUDIO – cercano possibili interrelazioni tra tecnologia e natura. Nascono così progetti complessi e suggestivi che si ispirano al comportamento di funghi, alghe e batteri per dare vita a installazioni artistiche, architetture e masterplan urbani / In the East End of London the Italian designers Claudia Pasquero and Marco Poletto – with their ecoLogicStudio – are seeking possible interrelations between technology and nature. Out of this have come complex and evocative projects that are inspired by the behaviour of fungi, algae and bacteria and have given rise to art installations, works of architecture and urban master plans
d es i g n
SIAMO AD HACKNEY WICK, AREA DELL’EAST END LONDINESE dove alle infrastrutture olimpiche sorte otto anni fa si affiancano nuove comunità residenziali, percorsi pedonali e zone ricreative. Sulle rive del Lea, tra boathouses, ex fabbriche e nuove trasformazioni immobiliari, sopravvive una cultura artistica resistente alle logiche omologanti della gentrification londinese. Si trova in questo contesto la sede di ecoLogicStudio, uno spazio luminoso con vista sul canale, dove il borbottio di un bioreattore – prototipo dell’Algae-farm che verrà esposto prossimamente – fa da sottofondo a riflessioni su temi pionieristici che trascendono il binario naturale-artificiale e si ispirano a forme di intelligenza provenienti da molteplici specie viventi. Claudia Pasquero e Marco Poletto, fondatori dello studio nel 2005, si sono formati al Politecnico di Torino, poi all’Architectural Association e alla Bartlett School of Architecture di Londra. Oggi uniscono la ricerca e l’insegnamento accademico alla progettazio-
WE ARE IN HACKNEY WICK, A SUBURB IN THE EAST END OF LONDON where the Olympic facilities built eight years ago sit alongside new residential communities, pedestrian routes and recreational areas. On the banks of the River Lea, between boathouses, former factories and new property developments, survives an artistic culture resistant to the standardizing effects of gentrification. This is the location of the ecoLogicStudio, a well-lit space with a view of the canal where the murmur of a bioreactor – prototype of the algae-farm that will be put on show in the near future – provides the background to reflections on groundbreaking themes that transcend the binary of natural and artificial and take their inspiration from forms of intelligence displayed by a multitude of living species. Claudia Pasquero and Marco Poletto, founders of the practice in 2005, received their training at Turin Polytechnic and then at the Architectural Association and the Bartlett School of Architecture in London. Today they combine research and
Con il progetto del 2019 The City Curtain la Nobility House di Helsinki è stata rivestita di una “pelle” tecnologica a base di microalghe, che cattura CO2 e fa dell’edificio una piccola foresta. With the 2019 design The City Curtain, the Nobility House in Helsinki was clad in a hi-tech “skin” based on microalgae that captures CO2 and turns the building into a kind of miniature forest.
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TUOMAS UUSHEIMO
LE RIFLESSIONI SI ISPIRANO A FORME DI INTELLIGENZA PROVENIENTI DA MOLTEPLICI SPECIE VIVENTI THEIR REFLECTIONS TAKE INSPIRATION FROM FORMS OF INTELLIGENCE DISPLAYED BY A MULTITUDE OF LIVING SPECIES
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academic teaching with urban and environmental planning and use parametric design to develop solutions and prototypes of bioarchitecture. In 2018 they set up PhotoSynthetica, a consortium of technological innovation and strategic consultancy (in collaboration with the Urban Morphogenesis Lab of Bartlett School of Architecture – UCL London and the Synthetic Landscape Lab of the University of Innsbruck). Under this umbrella, and with the involvement of their students, their microbiological and biotechnological “inventions” have led to art installations, small works of architecture and even environmentally friendly master plans. To explain ecoLogicStudio’s modus operandi, Poletto uses a sheet of paper on which a mucilaginous fungus has spread out its unicellular organism with millions of nuclei and “scans its territory, optimizing and exploiting the scattered resources, and creates a memory embedded in the territory, a collective intelligence.” It is this behaviour that inspires the studio in London in its imagining of the city or infrastructure of the future, and in its creation of complex design tools with the support of digital
COURTESY ECOLOGICSTUDIO COURTESY ECOLOGICSTUDIO
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ne urbana e ambientale, e impiegano il disegno parametrico per realizzare soluzioni e prototipi di bioarchitettura. Nel 2018 hanno creato PhotoSynthetica, un consorzio d’innovazione tecnologica e consulenza strategica (in collaborazione con Urban Morphogenesis Lab di Bartlett School of Architecture – UCL London e Synthetic Landscape Lab della Università di Innsbruck). Sotto quest’egida, e con il coinvolgimento degli studenti, le loro “invenzioni” di microbiologia e biotecnologia sfociano in istallazioni artistiche, piccole architetture e persino masterplan ecologici. Per spiegare il modus operandi di ecoLogicStudio, Poletto usa un foglio di carta dove un fungo mucillagginoso ha diramato il suo organismo unicellulare con milioni di nuclei e «scansiona il suo territorio, ottimizza e sfrutta le risorse distribuite, crea una memoria inglobata nel territorio, un’intelligenza collettiva». A questo comportamento si ispira lo studio londinese nell’immaginare la città o l’infrastruttura del futuro, e nel creare strumenti progettuali complessi con il supporto di tecnologie digitali e la collaborazione di biologi, com-
In questa pagina, diagrammi del progetto in corso Deep Green, che analizza i dati sul paesaggio e le infrastrutture di tre città (Guatemala City, Mogadiscio, Vranje). Nella pagina accanto, in alto, The City Curtain a Helsinki, e due ritratti di Claudia Pasquero e Marco Poletto. This page, diagrams of the Deep Green project currently in progress, which analyses data concerning the surrounding landscape and the infrastructures in three cities (Guatemala City, Mogadishu, Vranje). Opposite page, top, The City Curtain in Helsinki, and two portraits of Claudia Pasquero and Marco Poletto.
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In queste pagine, l’installazione Anthropocene Island di Bio-Tallinn, la sezione della Tallinn Architecture Biennale 2017 curata da Pasquero. In these pages, the installationzAnthropocene Island at Bio-Tallinn, the section of the 2017 Tallinn Architecture Biennale curated by Pasquero.
puter scientists, programmatori. «Ci interessa creare interfacce tra la scienza, i dati e il mondo che abitiamo, le infrastrutture che ci supportano, il cibo che mangiamo, i mezzi di trasporto che usiamo», spiegano i due architetti. In questo periodo lo stanno facendo con il progetto Deep Green, finanziato da Undp (United Nations Development Programme), che usa l’intelligenza artificiale per aumentare la presenza naturale nelle città attraverso infrastrutture biologiche in grado di metabolizzare gli agenti oggi genericamente definiti “inquinanti” e creare nuove economie verdi. I dati open source sul paesaggio e le infrastrutture di tre città – Guatemala City, Mogadiscio (Somalia) e Vranje (Serbia) – vengono analizzati attraverso algoritmi per poi definire scenari e strategie di gestione dei rifiuti, conservazione e riciclaggio delle acque, produzione e trasferimento di energia rinnovabile, sistemi naturali di filtrazione dell’inquinamento. In passato Pasquero e Poletto hanno usato l’espressione cyber-gardening per riferirsi alla coltivazione del territorio aumentata dalla conoscenza che i big data possono offrire. Ne è stato un esempio il piano per la rimetabolizzazione bio-tecnologica della città di Tallinn (Estonia): dai dati satellitari veniva analizzata la capacità dei terreni e del microbioma della penisola di Paljassaare di riassorbire le acque reflue e i rifiuti organici. Il progetto viene presentato al pubblico attraverso l’installazione Anthropocene Island di Bio-Tallinn, la sezione della Tallinn Architecture Biennale 2017 curata da Pasquero. «Approcciare problemi complessi di natura globale come il cambiamento climatico, la scarsità 112 ABITARE 593
technologies and the input of biologists, computer scientists and programmers. “We are interested in creating interfaces between science, data and the world we live in, the infrastructures that support us, the food we eat, the means of transport we use,” explain the two architects. These days they are doing it with the Deep Green project, funded by the UNDP (United Nations Development Programme), which uses artificial intelligence to augment the presence of nature in the city through biological infrastructures capable of metabolizing the agents that are generically defined today as “polluting” and to create new green economies. Open-source data on the landscape and infrastructure of three cities – Guatemala City, Mogadishu (Somalia) and Vranje (Serbia) – are analysed with algorithms and the result used to develop scenarios and strategies for the handling of waste, the conservation and recycling of water, the production and transfer of renewable energy and natural systems for the filtering of pollutants. In the past Pasquero and Poletto have used the expression cybergardening to refer to cultivation of the territory augmented by the knowledge that big data can offer. An example is the plan for the bio-technological remetabolization of the city of Tallinn (Estonia): satellite data were used to analyse the capacity of the land and microbiome of the Paljassaare Peninsula to reabsorb sewage and organic waste. The project was presented to the public through the Anthropocene Island installation at Bio-Tallinn, the section of the 2017 Tallinn Architecture Biennale curated by Pasquero. “Dealing with complex problems of a global nature like climate
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«CI INTERESSA CREARE INTERFACCE TRA LA SCIENZA , I DATI E IL MONDO CHE ABITIAMO: INFRASTRUTTURE, MEZZI DI TRASPORTO, CIBO» NAARO
“WE ARE INTERESTED IN CREATING INTERFACES BETWEEN SCIENCE, DATA AND THE WORLD: INFRASTRUCTURES, MEANS OF TRANSPORT, FOOD”
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In queste pagine, il progetto Photo.Synth.Etica per il Dublin Climate Innovation Summit 2018: la facciata immagazina C02 grazie a foto-bioreattori che utilizzano la luce solare per nutrire microalghe luminescenti. In these pages, the project Photo.Synth.Etica for the Dublin Climate Innovation Summit 2018: a façade that stores the CO2 by means of photo-bioreactors that utilizes sunlight to feed cultures of luminescent microalgae.
delle risorse, l’accesso al cibo e la tutela della salute pubblica richiede una nuova logica sistemica, un cambio disciplinare e di scala», spiegano. «Occorre ragionare sulla Urbansphere, la sfera delle infrastrutture sistemiche di supporto alla nostra società urbana, che ha un impatto determinante sull’evoluzione della biosfera e quindi sull’evoluzione dei sistemi viventi che la abitano». Dalle bio-città al design bio-computazionale, ecoLogicStudio si estende al campo delle eco-macchine e dei sistemi di involucro responsivi per l’architettura, integrando biomateriali e colture di microalghe viventi. I progetti dello studio, lungi dal proporsi come puramente funzionalisti, hanno un’estetica molto forte e una componente di coinvolgimento e interazione grazie al metalinguaggio dell’arte, inspirandosi in questo al libro di Gregory Bateson Steps to an Ecology of Mind. «L’ecologia deve passare anche attraverso sistemi sensoriali di pleasure visivo, olfattivo, e quindi permetterci di capire i sistemi ecologici vedendoli, mangiandoli, sentendoli, stu-
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change, scarcity of resources, access to food and the safeguarding of public health requires a new systemic logic and a change of discipline and scale,” they explain. “We need to think about the Urbansphere, the sphere of the systemic infrastructures of support for our urban society, which has a decisive impact on the evolution of the biosphere and thus on the evolution of the living systems that inhabit it.” Ranging from bio-cities to bio-computational design, ecoLogicStudio’s field of interest also comprises eco-machinery and systems of responsive cladding for buildings, integrating biomaterials and living cultures of microalgae. Far from being merely functional proposals, the studio’s projects have a very strong aesthetic and a component of involvement and interaction thanks to the metalanguage of art, taking its inspiration for this from Gregory Bateson’s book Steps to an Ecology of Mind. “Ecology also has to pass through sensory systems of visual and olfactory pleasure, and thus allow us to understand ecological systems by seeing them, eating them, sensing them, studying their aesthetics and their integration into the daily life of individuals,”
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diandone l’estetica e l’integrazione nella vita quotidiana degli individui», afferma Pasquero. E in proposito la loro installazione H.O.R.T.U.S. XL Astaxanthin.g (Centre Pompidou, 2018, nell’ambito dell’annuale laboratorio creativo e d’innovazione Mutations/Créations) rappresenta come in natura l’estetica sia una misura dell’intelligenza ecologica attraverso una scultura vivente stampata in 3D, dove la morfologia e la dimensione di ogni cella vengono calcolate digitalmente per ottimizzare le funzioni vitali dei cianobatteri fotosintetici che la colonizzano. Mentre con l’installazione BioTechHUT (Expo 2017, Astana) si reinventa lo spazio abitativo come simbiosi tra umani e microorganismi, e il visitatore è incoraggiato a comprenderli e coltivarli. Photo.Synth.Etica – Urban Curtain per il Dublin Climate Innovation Summit 2018, infine, è una facciata che rende visibile e trasparente il processo di metabolizzazione della CO2 dall’atmosfera, e la immagazzina grazie a foto-bioreattori che utilizzano la luce solare per nutrire colture di microalghe di notte luminescenti. EcoLogicStudio è poi al lavoro su un’installazione immersiva elaborata in collaborazione con il marchio svedese di moda Cos e ispirata agli studi sulla turbolenza dell’acqua di Leonardo da Vinci per il sistema di canali di Milano (grazie al processo fotosintetico di microalghe, l’installazione sottrarrà il carbonio dall’atmosfera). Fantascienza? Utopie radicali? Per Pasquero e Poletto il cambiamento in realtà è già in atto, irreversibile. «La tecnologia è destinata a diventare una nuova natura, così sofisticata da permetterci di ricreare una relazione sistemica – non antagonistica – con gli organismi viventi della biosfera». Ciò permetterebbe la creazione di nuove filiere, più distribuite, con processi più aperti e trasparenti che rendano possibile il liberarsi di una creatività urbana collettiva. ○
asserts Pasquero. And in this connection their installation H.O.R.T.U.S. XL Astaxanthin.g (2018, at Mutations/Créations, the annual creation and innovation laboratory at the Centre Pompidou, Paris) represented the way that aesthetics is a measure of ecological intelligence in nature through a living sculpture printed in 3D, where the morphology and size of each cell was calculated digitally to optimize the vital functions of the photosynthetic cyanobacteria that were allowed to colonize it. While with the installation BioTechHUT (Expo 2017, Astana) living space was reinvented as a symbiosis between human beings and microorganisms and visitors were encouraged to understand and cultivate them. Finally, the Photo.Synth.Etica Urban Curtain presented at the Dublin Climate Innovation Summit in 2018 was a façade that made the process of sequestration of CO2 from the atmosphere visible and transparent, storing it by means of photo-bioreactors that utilized sunlight to feed cultures of microalgae that are luminescent at night. EcoLogicStudio is currently at work on an immersive installation it is developing in collaboration with the Swedish clothing brand COS and inspired by the studies Leonardo da Vinci carried out on turbulence in water for the system of canals in Milan (through the photosynthetic process of microalgae, the installation will absorb carbon dioxide from the atmosphere). Science-fiction? Radical utopias? For Pasquero and Poletto the change is in reality already underway and irreversible. “Technology is going to become a new nature, so sophisticated that it will allow us to re-create a systemic – not antagonistic – relationship with the living organisms of the biosphere.” This would permit the development of new and more widely distributed supply chains for food, with more open and transparent processes that will make it possible to unleash a collective urban creativity. ○ 593 ABITARE 115
lifestyle
L’EVOLUZIONE DEL DESIGN THE EVOLUTION OF DESIGN | Un’ex fabbrica in mezzo al verde vicino a Varese è la sede di STUDIO VOLPI, macchina complessa che gestisce 300 clienti in tutto il mondo. Qui un team di designer, esperti di marketing e di tecnologie immersive inventa prodotti. Ma anche servizi e strategie. Con un occhio di riguardo per le sfide di domani / A former factory set amidst greenery near Varese is the headquarters of Studio Volpi, a complex machine that handles 300 clients from all over the world. Here a team of designers and experts on marketing and immersive technologies comes up with products. As well as services and strategies. While keeping a close eye on the challenges of tomorrow
txt Ali Filippini photos Andrea Martiradonna
Il volume su tre livelli dell’ex fabbrica anni Cinquanta oggi sede dello Studio Volpi, a Carnago (Varese). Sopra, il giardino: dietro le ampie vetrate si intravede la sala riunioni dello studio. The three-storey building of the old 1950s factory, now the home of Studio Volpi, in Carnago (near Varese). Above, the garden: the studio’s meeting room can be seen through the large glazed walls.
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IN UN CAPANNONE ANNI CINQUANTA vicino a Varese in cui un tempo si producevano abiti, oggi c’è la sede principale di un sorprendente e innovativo hub di design, ingegneria e branding. Si tratta di Studio Volpi, con sedi anche a Shanghai e a Chicago e un totale di 60 collaboratori, fondato 25 anni fa da Gianmario Volpi, un manager con formazione tecnica nell’ingegnerizzazione di prodotti di largo consumo. Concepts e strategie di marchio vengono sviluppati – da un team di designer, ingegneri, architetti, esperti di digital marketing, virtual reality e tecnologie immersive – nei due grandi open space al piano terreno di questo suggestivo padiglione in mezzo al verde, mentre al piano inferiore vi sono i laboratori per la prototipazione rapida, studi attrezzati
AN INDUSTRIAL SHED DATING FROM THE 1950S near Varese that was once used to manufacture clothing is today the headquarters of a surprising and innovative hub of design, engineering and branding. Studio Volpi, with branches in Shanghai and Chicago and a total of 60 collaborators, was founded 25 years ago by Gianmario Volpi, a manager with a technical background in the engineering of consumer goods. Branding concepts and strategies are developed – by a team of designers, engineers, architects and experts in digital marketing, virtual reality and immersive technologies – in the two large open-plan spaces on the ground floor of this fascinating structure surrounded by greenery, while on the floor below are located the workshops for rapid prototyping, 593 ABITARE 117
Antiquariato e lampade vintage arredano la sala riunioni. A lato, nell’open space, con scala scultorea disegnata dagli architetti, c’è la loro rivisitazione della bicicletta Graziella (Bottecchia Bici).
The meeting room is furnished with antiques and vintage lamps. Opposite page, in the open space, with sculpture room designed by the architects, is their revisitation of the Graziella bicycle (Bottecchia Bici).
con visori per la realtà virtuale e una grande sala da pranzo e svago. Moto d’epoca e oggetti di modernariato raccontano le tante passioni di Volpi. «Fossimo nati nella Silicon Valley forse sarebbe stato più facile», azzarda lui. «Ma anche qui in Lombardia non si scherza. Mettendoci tanta grinta siamo riusciti a fare qualcosa che ha del miracoloso». Perché il risultato è una macchina complessa in grado di gestire 300 clienti in 60 Paesi del mondo, e di generare 800 milioni di prodotti venduti. Il cliente che vuole vincere sfide importanti sul mercato chiede a uno studio come questo di inventare e sviluppare servizi e strategie. Ma anche prodotti destinati a entrare nella vita quotidiana di milioni di persone nel mondo. Parliamo di design per la persona, includendo bici (il restyling della Graziella e il modello di bici elettrica Ducati), articoli sportivi come performanti scarponi da sci, carrozzine e passeggini (Chicco); senza dimenticare la tecnologia domestica con numerose macchine per il caffè (Saeco-Lavazza), aspirapolveri e altri elettrodomestici sempre più smart, perfezionati nella user experience. «Per noi il design è strategico e innovativo quando è centrato 118 ABITARE 593
studios equipped with virtual-reality visors and a large dining and recreation room. Vintage motorbikes and modern collectibles reflect Volpi’s many passions. “If we’d been a start-up in Silicon Valley it might all have been easier,” he ventures. “But even here in Lombardy there’s no kidding around. Putting everything we had into it, we’ve succeeded in doing something miraculous.” For the result is a complex machine capable of handling 300 clients in 60 countries around the world, and with 800 million items sold. Clients who want to meet major challenges on the market ask a studio like this to invent and develop services and strategies. But also products that will become part of the daily lives of millions of people around the world. We are talking about design for the person, including bicycles (the restyling of the Graziella bike and the Ducati model of electric bike), sports gear like high-performance ski boots and prams and pushchairs (Chicco); without forgetting technology for the home with numerous coffee machines (SaecoLavazza), vacuum cleaners and other, ever smarter household appliances, whose user experience has been improved. “For us design is strategic and innovative when it is centred on
UNA INNOVATION COMPANY ITALIANA CON CLIENTI IN 60 PAESI E 800 MILIONI DI PRODOTTI VENDUTI AN ITALIAN INNOVATION COMPANY WITH CUSTOMERS IN 60 COUNTRIES AND 800 MILLION PRODUCTS SOLD
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Al piano terreno alcune aree sono rialzate su pedane: questa è arredata con sedie di Hermann Miller e tavoli Tecno. Nella pagina accanto, l’intero open space. Il soppalco che lo sovrasta ospita lo studio di Gianmario Volpi. On the ground floor, certain areas are raised onto platforms: this one is furnished with Hermann Miller chairs and Tecno tables. Opposite page, the entire open-plan space. Gianmario Volpi’s studio is on the mezzanine level above. 120 ABITARE 593
CONCEPTS E STRATEGIE DI MARCHIO VENGONO SVILUPPATI NEI DUE GRANDI OPEN SPACE AL PIANO TERRENO BRANDING CONCEPTS AND STRATEGIES ARE DEVELOPED IN THE TWO LARGE OPEN-PLAN SPACES ON THE GROUND FLOOR
sul consumatore e conduce a un prodotto formalmente unico, riconoscibile e originale», sentenzia Patrizio Cionfoli, responsabile del Design team, che dopo una lunga esperienza in una grande azienda di elettrodomestici oggi lavora qui, dove con una ventina di collaboratori si occupa di experience design, cioè di migliorare l’interazione tra consumatore e prodotto. La designer Manuela Ferrante invece, con il suo gruppo formato anche da una giovane laureata in psicologia, aiuta i clienti a visualizzare il prodotto prima che esista, con la realtà virtuale. «Innovazione significa anche cambiamento nel modo di pensare, agire e programmare strategie. La creatività è la chiave
the consumer and leads to a product of unique, recognizable and original form,” declares Patrizio Cionfoli, head of the design team, who after a long experience at a large manufacturer of electrical appliances now works here, focusing with a team of around twenty people on experience design, i.e. on improving the interaction between consumer and product. The designer Manuela Ferrante, on the other hand, with her group which also includes a young psychology graduate, helps clients to visualize the product before it exists, using virtual reality. “Innovation also means change in the way of thinking, acting and planning strategies. Creativity is the key to innovation but to put it into effect and promote it technology 593 ABITARE 121
1 User interface del forno combinato multifunzione ACT.O 4.0, di Angelo Po / User interface of the combi multi-functional ACT.O 4.0 oven, by Angelo Po. 2 Macchina per caffè A modo mio, di Saeco Lavazza / A modo mio coffee maker, by Saeco Lavazza. 3 Il kit Nota Nota di Ebram, con cui si possono creare profumi personalizzati / The Nota Nota kit from Ebram, which can be used to create personalised scents.
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4 Schizzi del seggiolino-auto di sicurezza Baby First, di Max-Inf / Sketches for the Baby First safety car seat, by MAX-INF.
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«CREATIVITÀ E TECNOLOGIE EVOLUTE SONO ALLA BASE DEI NUOVI PRODOTTI SMART E CONNESSI» “CREATIVITY AND ADVANCED TECHNOLOGIES ARE THE BASIS FOR NEW SMART, CONNECTED PRODUCTS”
dell’innovazione ma per metterla in atto e diffonderla è sempre più fondamentale la tecnologia», spiega. E le tecnologie digitali (come l’Internet of Things e la realtà virtuale) Studio Volpi le applica non solo ai prodotti ma anche a campi emergenti come lo space design. Lo dimostra per esempio il progetto Ratios di cui si stanno occupando in questi giorni in partnership con Delta Interior, che esplora il futuro della mobilità aerea cercando di immaginare come viaggeremo tra quindici anni (finanziatato dall’Unione Europea e Clean Sky 2, con Leonardo come topic manager, nell’ambito di Horizon 2020). I risultati parlano da soli: il forno Act.o (prodotto da Angelo Po) è stato premiato con il Red Dot Best of the Best Award anche per la sua user interface; il kit per profumi su misura Nota Nota ha avuto l’iF Award e lo stesso premio se l’è aggiudicato il seggiolino-auto per bambini Baby First (dell’azienda cinese Max-INF), tra i primi a inglobare l’obbligatorio dispositivo di sicurezza per non dimenticare i bambini in macchina. ○
Riunioni informali e pause lavorative si svolgono in un’ampia sala con un biliardo e un flipper di modernariato. Le moto d’epoca sono una passione di Gianmario Volpi. Informal meetings and work breaks take place in a large room with a billiard table and a “contemporary collectible” pin-ball machine. Period motor bikes are one of Gianmario Volpi’s passions.
is increasingly fundamental,” she explains. And Studio Volpi applies digital technologies (such as the internet of things and virtual reality) not just to products but to emerging fields like space design as well. An example of this is the Ratios project on which they are working nowadays in partnership with Delta Interior, which looks at the future of air transport, trying to imagine how we are going to be travelling in fifteen years ( funded by the European Union and Clean Sky 2, with the Leonardo company acting as topic manager, under the Horizon 2020 framework programme). The results speak for themselves: the ACT.O oven (produced by Angelo Po) has been given the Red Dot Best of the Best Award, in part for its user interface; the Nota Nota kit for mixing your own perfumes has received the iF Award, and the same award has recently gone to the Baby First car seat from the Chinese company MAX-INF, one of the first companies to incorporate the compulsory new safety device that warns people if they’ve left their children in the car. ○ 593 ABITARE 123
DESALTO, Helsinki 35 Outdoor, design Caronni + Bonanomi Un best seller dal 1995, ora anche in versione da esterni. L’essenzialità del progetto di panche e tavoli si evidenzia nella struttura smontabile di acciaio, dalla sezione di 35x35 mm, unita da giunti in pressofusione. I piani di laminato stratificato o di ceramica (solo per il tavolo) possono variare nel colore e nelle finiture. A best seller from 1995, now also in an outdoor version, based on a simple disassembling system of tables and benches, with steel frame, section 35x35 mm, connected by die-cast aluminium joints. The layered laminate or ceramic tops (for the table only) come in different colours and finishes. www.desalto.it
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STANZE ALL’APERTO OPEN-AIR ROOMS
Curated by Mia Pizzi txt Ali Filippini, Celeste Ferrari
| L’evoluzione dell’outdoor vuole spazi domestici dove le barriere tra interno ed esterno vengono superate. La tecnologia spinge verso innovazioni ardite, ma lo stile recupera grandi classici del passato / The evolution of outdoor design is all about removing the distinction between interior and exterior spaces. Technology is making bold innovations, while styles are being inspired by great classics from the past 593 ABITARE 125
EXPORMIM, Armadillo, design MUT Design Attraverso la rivisitazione di un classico dell’arredo di rattan – la seduta circolare “papasan” – l’ampia poltrona con cuscini di pelle o ecopelle invita al relax con la particolare silhouette ispirata all’animale da cui prende il nome. È realizzata artigianalmente, con un processo di tintura, fondo e finitura della fibra naturale. In a revisitation of a rattan furniture classic – the circular “papasan” seat – this generous armchair with natural or faux leather cushions offers a relaxing sitting experience thanks to a shape based on the animal from which it takes its name. it is finished by hand with three-step coating (dye, base coat and top coat) and a natural fibre finish. www.expormim.com
THE VERY LATEST OUTDOOR FURNISHINGS ARE BLURRING THE DISTINCTION BETWEEN INTERIOR AND EXTERIOR, and spaces outside can now be enjoyed – for relaxing, sleeping or cooking – in any season, thanks to bioclimatic pergolas and pavilions (rooms flooded with daylight) that ensure conditions of climatic wellbeing as good as, or even better than, those indoors. For renovation and refurbishment projects, help is now at hand from high-performance materials that include decorative surfaces with special wallpapers. Furnishings, in new, smaller sizes, make reference to classics with extensive use being made of “colonial” teak in new combinations and finishes or else introduce new typologies which are generally simpler and more practical ( folding, stacking, dismantling). Sofa systems are becoming ever more flexible and softer, furnishing private living spaces or public lounge areas, and complete with complements that often incorporate lighting. ○ 126 ABITARE 593
ANDRES VALBUENA
L’OUTDOOR PIÙ NUOVO SUPERA LE BARRIERE INTERNO-ESTERNO, perché la piacevolezza degli spazi – per rilassarsi, dormire o cucinare – è vissuta ormai oltre le stagioni, facilitati da pergole bioclimatiche e padiglioni (vere stanze esposte alla luce) che garantiscono condizioni di benessere climatico, pari, o persino superiori, agli interni domestici. Nei progetti di ristrutturazione e riqualificazione vengono poi in aiuto materiali da rivestimento performanti che includono superfici decorative con speciali wallpaper. Gli arredi, ridimensionati nelle misure, riportano in luce i classici con un uso allargato del “coloniale” teak in nuovi accostamenti e trattamenti o introducono nuove tipologie che, in generale, si fanno più sobrie e utili: ripiegabili, impilabili, smontabili. I sistemi di divani sono sempre più flessibili, e soprattutto morbidi, per arredare salotti privati come aree lounge pubbliche, da completare con complementi che si ibridano con l’illuminazione. ○
AMES, Circo Collection, design Sebastian Herkner È made in Colombia la collezione di poltroncine e sedie da pranzo (ma anche vasi e tavolini) dalla struttura a serpentina, di acciaio verniciato a polvere, rivestita a mano con corda sintetica di diversi colori. I cuscini, con tessuti premium, sono realizzati con Nya Nordiska. A Colombian-made collection of easy chairs and dining chairs (but also vases and occasional tables) with a twisting pattern in their powder-painted steel structure, and a seat that is hand-made with synthetic cord of different colours. The premium fabric cushions are by Nya Nordiska. www.ames-shop.de
TOMMASO SARTORI
B&B ITALIA, Hybrid, design Antonio Citterio; Oh, it rains!, design Philippe Starck I divani modulari Hybrid, in otto misure e due profondità, affinano la precedente linea Ribes, estendendo il comfort anche ai rivestimenti. Le sedute, con materiale a diversa densità, sostengono senza sprofondare, vestite di nuovi tessuti in filato di polipropilene mélange, impermeabile e idrorepellente, caldo e naturale al tatto. Philippe Starck, al debutto con l’azienda, in sinergia con il Centro Ricerche & Sviluppo progetta invece un divano (integrabile con un ripiano laterale di pietra) con schienale facilmente ribaltabile per proteggere dalla pioggia.
The modular Hybrid sofas, in eight sizes and two depths, are a more refined version of the previous Ribes line, extending the comfort to the covers. The seats, made of materials of different densities, support so that users do not sink into them, and are covered in a new mélange polypropylene yarn fabric that is waterproof, water-repellent, warm and natural to the touch. Meanwhile Philippe Starck, who is working with the firm for the first time, in synergy with the Research & Development Centre has designed a sofa (optionally with a side surface made of stone) with an easy-to-fold back to give protection from the rain. www.bebitalia.com
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FLOS, Heco, design Nendo L’approccio poetico dello studio giapponese trasforma le cornici di acciaio inossidabile, appositamente curvate, in tavolini – con piano di quarzite rotante a 350° – accessoriati di luce, o in semplici lampade da terra da appoggiare al muro. Le sfere luminose sono di vetro opalino. The poetic approach taken by the Japanese studio transforms the specially curved stainless steel frames into side tables (with 350° rotating quartzite top) accessorised with a light, or into basic floor lamps to position against the wall. The luminous spheres are opal glass. www.flos.com 128 ABITARE 593
BT GROUP, R128 PERGOTESA Con un buon rapporto qualità prezzo, la pergola consente di chiudere lo spazio esterno all’abitazione isolandolo dal caldo o dal freddo. La gronda incorporata lascia intatta la struttura che può essere ulteriormente chiusa da una finestratura verticale in Pvc Cristal, per garantire una chiara veduta dello spazio circostante. This pergola, which offers excellent value for money, provides an enclosed space outside the home to keep out the heat or the cold. It has a built-in gutter, separate from the structure itself, which can be further closed off with a vertical window in Crystal PVC that ensures clear views of the surroundings. www.btgroup.it
PRATIC, Brera La serie di pergole bioclimatiche, con apertura retraibile, è particolarmente interessante per la flessibilità delle varianti. Autoportanti o addossabili a muro le versioni Brera S, con vetrate Slide Glass, e Brera P, con vetrate e Raso, con moduli affiancabili per proteggere grandi superfici. Brera Basic, progettata per la sola copertura, è pensata invece per inserirsi in cavedi o spazi preesistenti. This series of bioclimatic pergolas, with retractable opening, is particularly interesting for the flexibility of its variants. Self-supporting or leaning against a wall in the Brera S versions, with Slide Glass window panels, and Brera P, with glass panels and Raso, with the possibility of combining several modules to protect larger areas. Brera Basic, which provides a roof only, is designed for use on inner courtyards or other existing spaces. www.pratic.it
WOLF, Barbecue Con gli elettrodomestici Wolf (barbecue e bruciatori) e Sub-Zero (unici cassetti frigo al mondo in grado di sopportare una temperatura esterna fino a 43 °C), Frigo2000 realizza cucine outdoor eleganti e professionali, grazie alla solidità dell’acciaio e alle tecnologie avanzate. La sear station Wolf è dotata di pietre di ceramica per uniformare il calore, di bruciatori che raggiungono la potenza di 38 kW e di calore diretto o radiante, per grigliate impeccabili. With appliances from Wolf (barbecue and burners) and Sub-Zero (the only fridge drawers in the world that can withstand external temperatures of up to 43 °C), Frigo2000 manufactures elegant, professional outdoor kitchens, based on the solidity of steel and on advanced technologies. The Wolf sear station is fitted with ceramic elements for uniform heat distribution, and burners that reach a power of 38 kW with direct or radiant heat, for perfect grilling. www.frigo2000.net 593 ABITARE 129
CASALGRANDE PADANA, Extragres 2.0 Antiscivolo e altamente resistenti, anche se generalmente posate su supporti in PP (anche in altezze regolabili), queste lastre – in un’ampia scelta di colori e superfici, nello spessore di 20 mm – possono essere disposte a secco, senza colle, su sabbia, ghiaia o fondi erbosi, per spiagge o camminamenti. Non-slip and highly resistant, although generally laid over PP supports (including in adjustable heights), these slabs – in a wide range of colours and surface finishes, thickness 20 mm – can be installed dry with no adhesive over sand, gravel or turf, on beaches or walkways. www.casalgrandepadana.it
ROYAL BOTANIA, Calypso, design Kris Van Puyvelde Al di là della piacevole soluzione estetica, la poltroncina risulta ideale nel contract, perché dotata di grande praticità. Lo schienale è infatti rimovibile dal telaio di teak per facilitare lo stoccaggio, così come rimovibile, per garantire la pulizia, è il rivestimento imbottito. Settanta le varianti di tessuto. As well as being aesthetically attractive, this easy chair is extremely practical, which makes it ideal for the contract sector. The back can be removed from the teak frame for easy storage and the padded cover can also be removed for cleaning. It comes in a choice of 70 different fabrics . www.royalbotania.com
130 ABITARE 593
VARASCHIN, Emma, design Monica Armani Caratteristica evidente della collezione è la lavorazione manuale dell’intreccio, oggi realizzato con materiali sintetici, che garantiscono maggiore durata. Una collezione ampia – divani a due o tre posti, coffee table, bergère – cui si aggiunge il daybed a due piazze, il cui comfort è dato dai soffici cuscini, rivestiti di tessuto a prova di intemperie. Perhaps the most characteristic feature of the collection is the manual rope weaving of the back, now in synthetic materials for a longer life. An extensive collection – two- or three-seater sofas, coffee table, bergère – as well as a two-seater daybed, made comfortable by soft cushions, covered in weatherproof fabric. www.varaschin.it
MARAZZI, Mystone Moon20 La reinterpretazione della pietra Moongrey, in tre colori e diversi formati, conferisce sobria eleganza alla posa e garantisce, con il nuovo processo produttivo StepWise, un’ancora maggiore tenuta antiscivolo, mantenendo la superficie morbida al tatto. This reinterpretation of the Moongrey stone, in three colours and a range of different shapes, not only displays a simple elegance when laid, but is now even more non-slip thanks to a new production process called StepWise (an innovative technology), with a surface that is soft to the touch. www.marazzigroup.com
593 ABITARE 131
RESSTENDE, L1 e Boston CT135 Chiamata a provvedere alla schermatura delle vetrate del Villaggio Davines a Parma, progettato da Matteo Thun& Partners, l’azienda ha risposto con la serie di tende libere guidate con cavi L1 e di tende a rullo automatizzate con movimento dal basso verso l’alto (sistema Traction Kit), con fissaggio superiore, orientabile in base all’inclinazione del tetto. When asked to provide solar shading for the windows of the Davines Village in Parma, designed by Matteo Thun & Partners, the company responded with this series of free blinds that run on L1 cables, and automated roller blinds that move from the bottom up (Traction Kit system), with upper fixture, adjustable to suit the pitch of the roof. www.resstende.it
132 ABITARE 593
GARBELOTTO, Teak massiccio Tavole di teak massiccio zigrinate antiscivolo, posate con clip a scomparsa su magatelli di acciaio nei pavimenti da esterno. Risulta ideale nella realizzazione di giardini e zone piscina di alberghi e centri benessere. Nella foto, la zona piscina dell’hotel Calvi a Vittorio Veneto, Treviso. An outdoor flooring system of solid teak boards, which are knurled to make them non-slip and attached by concealed clips to steel strips. Ideal for gardens and the poolside areas of hotels and wellness centres. In the photo, the swimming area in the Calvi Hotel in Vittorio Veneto, near Treviso. www.garbelotto.it
GIBUS, Med Twist L’hi-tech a servizio della protezione climatica permette di godere tutto l’anno degli spazi esterni. La pergola bioclimatica, modulare e accessoriabile, ottimizza e uniforma il microclima tra spazi interni ed esterni. La copertura di alluminio a lame orientabili, fino a 120°, si avvale di tre brevetti esclusivi. Hi-tech helping to protect the planet and enabling us to enjoy the benefits of outdoor living all year round. This modular, accessorised, bio-climatic pergola optimises and standardises the interior and exterior micro-climate. The aluminium roof, with slats that adjust through 120°, is covered by three exclusive patents. www.gibus.it
CORRADI, Imago Progettata come spazio autosufficiente per proiettare alcune funzioni dell’abitare all’esterno, è adattabile come cucina, camera o spazio benessere. Il design è lineare, con metallo, vetro e legno, e conferisce continuità architettonica a pedana, pilastri e travi della struttura a lamelle orientabili. Designed as a self-sufficient space that takes some of the functions of home living outdoors, it can be used as a kitchen, bedroom or wellness space. The metal, glass and wood structure is linear in design, and gives architectural continuity to footboards, pillars and beams with its adjustable slat structure. www.corradi.eu
593 ABITARE 133
SCAB, SI-SI, design Meneghello Paolelli Associati Un telaio e quattro scocche con texture (liscia, puntinata, a tagli verticali) e materiali differenti (metallo o legno). Un progetto di design – «Abbiamo snellito il telaio sul quale si fissa un’unica scocca che può fungere da schienale o da seduta» – e di ottimizzazione del processo industriale nonché di approvvigionamento dei codici di magazzino. A structure and four textured shells (plain, dimpled, with vertical cuts) and different materials (metal or wood). A design approach – “We slimmed down the frame to which a single shell is attached that can act either as the back or as the seat” – involving optimisation of the industrial process and the supply of warehouse codes. www.scabdesign.com
ITLAS, Legni del Doge Nel progettare i pavimenti del Match Ball Country Club di Bagno a Ripoli (Firenze), lo studio Archea Associati ha privilegiato questa collezione di listoni prefiniti a due strati, in cui l’essenza nobile di legno massiccio è a vista, mentre il supporto, con incastri calibrati su quattro lati, è di multistrato di betulla, elemento che conferisce grande stabilità alla pavimentazione. In designing the floor of the Match Ball Country Club in Bagno a Ripoli (near Florence), the Archea Associati studio chose this collection of prefinished two-ply boards, consisting of an upper surface of fine solid wood over a birch plywood support with calibrated interlock on all four sides, an element that gives the floor added stability. www.itlas.com
OLUCE, Otto, design Federica Farina La lampada segna-percorso è dotata di un particolare meccanismo che permette l’inclinazione del diffusore a semisfera, orientando così il fascio luminoso (1 Led max 6,3 W) in diverse direzioni. Il disco della base, lo stelo cilindrico e la testa sono di metallo nella finitura Indian bronze. This path light is fitted with a special mechanism that allows the hemi-spherical diffuser to be inclined so that the position of the beam (1 Led max 6.3 W) can be adjusted in different directions. The base disc, the cylindrical stem and the head are metal with an Indian bronze finish. www.oluce.com
134 ABITARE 593
PEDRALI, Remind, design Eugeni Quittlet Innovativa nel materiale – polipropilene caricato con fibre di vetro e stampato a iniezione – ricorda nella forma le sedie di legno della seconda metà dell’Ottocento. Caratteristiche che la rendono adatta a contesti indoor e outdoor, come nella scenografica cornice del Petit Palace Suites di Santorini (nella foto), progettato dallo studio Lab11.
Made from an innovative material – polypropylene reinforced with fibreglass and injection moulded – this chair is reminiscent of the style of wooden chairs that was popular in the second half of the 19th century. Suitable for both indoor and outdoor contexts, such as the atmospheric setting of the Petit Palace Suites in Santorini (pictured), it is designed by studio Lab11. www.pedrali.it
ZANOTTA, Elipse, design Patrick Jouin La struttura tubolare di lega di alluminio a sezione quadrata si raccorda allo schienale evidenziando il foro circolare (pensato per una facile presa) e trasformandolo nell’elemento caratterizzante del progetto. In voluto contrasto, il sedile e lo schienale di forma morbida, sono di tecnopolimero a base di propilene.
The square-section tubular aluminium alloy structure connects to the back, highlighting the circular hole (designed for an easy grip) and transforming it into a characteristic feature of the design. In deliberate contrast, the softly shaped seat and back are made of polypropylene-based technopolymer. www.zanotta.it
593 ABITARE 135
INSTABILELAB, Pull Con le speciali carte da parati per esterno è possibile decorare qualsiasi contesto. I diversi motivi grafici della collezione, come il pied de poule di derivazione fashion, sono stampati su tessuto in fibra di vetro dalla finitura a trama stretta (Fibratex), trattato con resina per resistere agli agenti atmosferici e allo sporco. This special outdoor wallpaper can be used in any outdoor context. The various graphic motifs on the collection, like pied-de-poule from the world of fashion, are printed onto fibre-glass fabric with a close-grained finish (Fibratex), treated with resin to make it weatherproof and resistant to dirt. www.instabilelab.it
136 ABITARE 593
POTOCCO, Keel, design Mario Ferrarini, Victor Vasilev Il riferimento alla nautica – keel è la funzione di bilanciamento svolta dalla chiglia nell’imbarcazione – trova riscontro nella ricerca dell’equilibrio tra la sottile e rigorosa struttura di ferro della sedia e l’avvolgente schienale di massello di iroko che asseconda l’appoggio. With its clear reference to the nautical sector – the keel is the part of the boat that keeps it balanced in water – this chair makes a clear attempt to strike a balance between the simple, linear iron structure of the seat and the solid iroko backrest. www.potocco.it
LONDONART, Dado, design Valeria Zaltron L’azienda veneta, votata al décor con una ricca produzione di carte da parati contemporanee, porta il wallpaper in esterni con tappezzerie stampate di fibra di vetro resinata (collezione Glass Wallpaper). Resiste agli ambienti umidi e offre la possibilità di spaziare nella scelta di diversi motivi, come i pattern geometrici per le facciate. The Veneto-based firm, which specialises in décor with an extensive range of contemporary wallpapers, has created an outdoor version of its product: a wall covering printed onto resined fibre-glass (the Glass Wallpaper collection). It is resistant to damp environments, and comes in a range of different motifs, such as geometric patterns for façades. www.londonart.it
EMU, Como, design Angeletti e Ruzza Una collezione di sedute, poltroncine, divano, poltrona pensata sul filo della memoria. Non teme la ruggine perché i tondini sottili, impiegati per ingentilirne ulteriormente il disegno, sono saldati alla struttura di tubolare attraverso una speciale saldatura “pulita”. A collection of easy chairs, armchairs and sofa in a style that harks back to a bygone age. The slimline wires that give them their added aesthetic appeal are attached to the tubular metal frame by means of a special “clean” welding process, which helps to reduce the risk of rusting. www.emu.it
593 ABITARE 137
NARDI, Komodo, design Raffaele Galiotto Il sistema modulare componibile si ispira ai rami delle piante. Innovativo e brevettato il sistema di aggancio per rotazione (tra schienale e seduta), che evita fori a vista ed estende il disegno dell’intreccio all’intera struttura. I cuscini, in diversi colori e tessuti, sono agganciabili tramite un semplice sistema a scatto. A sectional, modular system inspired by the branches of plants. The innovative, patented method of hooking together by rotation (between the back and seat) does away with the need for visible holes and extends the design of the side panels to the entire structure. The cushions, in different colours and fabrics, simply snap into place. www.nardioutdoor.com
VIGANÒ, George, design Basaglia + Nota Rodari Nuovo il corso del brand,con la direzione artistica della coppia di designer, rivolto non più solo all’ufficio, ma anche al domestico e al contract. Il divano George ne è un esempio. Componibile e modificabile anche dopo l’acquisto grazie ai moduli centrali e angolari, nella versione outdoor è rivestito di tessuto ignifugo e autoestinguente. The brand takes a new course, under the art direction of the designer duo, producing no longer just for offices, but also for homes and for the contractsector. Examples of its new output include the George sofa. It is sectional, rearrangeable at a later stage thanks to the centre and corner modules, and comes in an outdoor version and witflame-resistant, self-extinguishing fabric. www.viganooffice.it
ROBERTI RATTAN, Gravity, design Technical Emotion Un divano sospeso, un dondolo, una confortevole altalena, una poetica gabbia. Disponibile con struttura portante o con corde in nautic rope color champagne, per essere appeso e appartarsi in un morbido relax. A hanging sofa, a rocker, a comfortable swing, a poetic cage. Available with a support structure or with cords in champagne-coloured nautical rope, designed to be hung up for a moment of seclusion and gentle relaxation. www.robertirattan.com
138 ABITARE 593
ARTEMIDE, Reeds, design Claus Begasse Crea un canneto luminoso l’apparecchio da terra, formato da sette aste di PMMA di altezze diverse, alimentate da sorgente Led. Si fissa con fori inseriti nella piastra inferiore della base di policarbonato, a sua volta in parte illuminata, sagomata per l’incastro di altri moduli. This floor light fixture, made up of seven PMMA rods of different heights and LED light sources, creates the impression of a luminous bed of reeds. It is fixed to the floor by means of the holes in the polycarbonate base, which is itself partly illuminated, and shaped so that other modules can be attached to form a composition. www.artemide.com
593 ABITARE 139
BERNARD TOUILLON
ETHIMO, Rafael daybed, design Ethimo e Paola Navone I lettini, singoli o doppi, ideali per l’arredo di aree lounge, accolgono confortevolmente il corpo con l’andamento dello schienale destrutturato a doghe con cuscini imbottiti. Sono artigianali la lavorazione del teak naturale, dalla finitura graffiata, e della pietra lavica smaltata dei tavolini. The single or double daybed, ideal for outdoor lounge areas, are particularly comfortable thanks to the destructured slatted back and padded cushions. The natural teak is hand crafted, with a brushed finish; the occasional tables are in glazed lava stone. www.ethimo.com 140 ABITARE 593
CP PARQUET La scelta del teak nel progetto di questo decking si rivela molto efficace perché l’essenza è naturalmente resistente agli agenti esterni e non necessita di particolari trattamenti. La variante scelta è il Burma, disponibile in listoni da 90 a 210 cm, nello spessore di 19 mm, certificato – come tutte le essenze CP Parquet – dai più autorevoli enti internazionali. Teak was a particularly good choice for this decking project because it is a type of timber that naturally withstands weathering, so requires no particular surface treatment. The version chosen is Burma, in boards measuring between 90 and 210 cm, thickness 19 mm. It is certified (like all CP Parquet wood) by the most authoritative international bodies. www.cpparquet.it
MDF ITALIA, Arpa, design Ramón Esteve Il nome della collezione fa riferimento alla lavorazione manuale di corda a intreccio, simile a quella dello strumento musicale, che sostiene la cuscinatura di Dryfeel (poliuretano drenante). Interessante l’accostamento di più materiali e l’esercizio progettuale che ha permesso di risolvere ogni pezzo con il minor numero possibile di elementi. Il divano è dotato di telo di protezione impermeabile. The name of the collection is a reference to the hand-braided cord that forms strings on the structure (like those on the musical instrument it is named after – the harp), which supports the Dryfeel cushion shell (quickdraining polyurethane). An interesting combination of several materials and an exercise in design in which each piece was resolved with the least possible number of elements. The sofa comes with a waterproof cover. www.mdfitalia.it
KE, Kheope La struttura di copertura dell’agriturismo toscano La Meridiana (Studio di architettura Paolo Cialli) è realizzata con tre vele della linea Sails (ciascuna motorizzata e indipendente nell’apertura-chiusura), in materiali di derivazione nautica - l’acciaio Aisi 304 e il tessuto Tempotest Starlight – che assicurano estrema resistenza agli agenti atmosferici. The roof structure on the La Meridiana Tuscan agritourism complex (Paolo Cialli Architecture Studio) has three sails from a range called Sails (each one poweroperated and with independent opening and closing). These are made of materials from the nautical sector – AISI 304 steel and Tempotest Starlight fabric – which ensure excellent resistance to weathering. www.keoutdoordesign.com 593 ABITARE 141
GABER, Doge e Podio, design Forsix Il bordo piscina è arredato con i lettini dallo schienale regolabile (in cinque posizioni) dotati di ruote per agevolare il trasporto. Il tecnopolimero ad alta resistenza utilizzato in Doge rende confortevole la superficie anche senza cuscino, favorendo la traspirabilità. Il design facilita l’impilaggio per lo stoccaggio negli stabilimenti balneari. The poolside area has loungers with adjustable backrests (five positions) and wheels to make them easier to move around. The high-resistance techno-polymer used on Doge, creates a comfortable surface also without a cushion, which also improves its breathability. Designed for easy stacking in bathing establishments. www.gaber.it
KETTAL, VDL Pavilion L’architettura di Richard Neutra rivive nella replica del padiglione della sua casa californiana (VDL Research House, 1963), aggiornato nei materiali e nelle tecniche di costruzione nel rispetto dei minimi dettagli, sotto la supervisione del figlio Dion. Il pergolato, autoportante, nella misura di 12x4 m, è realizzato con travi di alluminio (in 30 varianti), pavimenti di ceramica, lucernari e feritoie apribili con app. Richard Neutra’s architecture is brought to life in a replica of the pavilion of his home in California (VDL Research House, 1963). It has been updated in terms of materials and construction techniques, down to the last detail, under the supervision of his son Dion. The self-supporting pergola, which measures 12x4 metres, is made from aluminium beams (in thirty versions), with ceramic floors, skylights and slits that can be opened by app. www.kettal.com
142 ABITARE 593
DECO, Ipe Lapacho Il legno, proveniente da foreste sudamericane controllate, è utilizzabile per rivestire pareti, soffitti o pavimenti. Le calde nuance naturali si combinano con la durezza e la compattezza del materiale (la versione essiccata resiste 35 anni) immune da umidità e parassiti, nella stessa classe di resistenza al fuoco del calcestruzzo. The timber, from managed forests in South America, is used to clad walls, ceilings or floors. Its warm, natural colours combine with the hard, compact quality of the material (the dried version lasts for 35 years), which is immune to dampness and parasites, and has the same fire resistance rating as concrete. www.decodecking.it
593 ABITARE 143
RODA, Laze, design Gordon Guillaumier Alla giĂ nota collezione si aggiunge il divano due posti, leggermente curvato, quasi a suggerire un maggiore raccoglimento. Ăˆ proposto con il solo cuscino di seduta per meglio apprezzarne lo schienale tessuto con filamenti continui di poliestere o di acrilico. The well-known collection now also includes a two-seater sofa, slightly curved for a cosier seating experience. It comes with a seat cushion only, in order that fabric back made from continuous polyester or acrylic filaments can be appreciated to the full. www.rodaonline.com
144 ABITARE 593
ATELIER JEAN NOUVEL, NATIONAL MUSEUM OF QATAR, 2019
DOHA
photo Vincent Hecht
146 ABITARE 593