TAV MAGAZINE - IL TIRO A VOLO
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Maggio 2010 - n째 194
S O M M A R I O
M A G A Z I N E
TAV Numero 194 MAGGIO 2010
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L’EDITORIALE DI LUCIANO ROSSI
Direttore: Luciano Rossi
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I GIGANTI DI POGGIO DEI CASTAGNI
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AD ACQUAVIVA IL SIGILLO DI MAURO DE FILIPPIS
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GLI UNIVERSALISTI SI SFIDANO AD ACQUAVIVA
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AUTOREVOLMENTE INNOCENTI
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IL TIRO A VOLO? LO VEDO IN TV!
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L’EXA 2010 TARGATA FITAV
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VALLE ANIENE AL COMANDO
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MINUTO PER MINUTO
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IN CORPORE SANO
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ATTI UFFICIALI
Direttore Responsabile: Luigi Agnelli Coordinatore Redazionale: Massimiliano Naldoni (maxnaldoni@alice.it) Direzione e Redazione Federazione Italiana Tiro a Volo Viale Tiziano 74 00196 Roma Tel. 06/36858469 Fax 06/36858138 E-mail: redazione@fitav.it Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata. Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994
In copertina: La formazione di Poggio dei Castagni che a Lonato ha conquistato da outsider lo scudetto nazionale d’inverno di Fossa Olimpica delle Società
TAZZA VINCE E CONVINCE
SPONSOR FEDERALI Munizioni Baschieri & Pellagri Cheddite Fiocchi Munizioni Nobel Sport Italia
Macchine Fab Mattarelli Mec System Liano Rossini
Armi Pietro Beretta Perazzi Armi Rizzini
Eliche Rodenghi Tiro a Volo Lazio
Piattelli Eurotarget Mattarelli Abbigliamento Castellani Gestione Gare Hard Soft
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E D I T O R I A L E
VOLERE VOLARE Volere volare: mai gioco di parole fu più adatto a spiegare la situazione attuale del tiro a volo in Italia. In primissimo luogo perché proprio in queste settimane e freneticamente in questi ultimi giorni siamo intervenuti prontamente per arginare gli effetti, potenzialmente disastrosi, del nuovo testo prodotto dall’Unione Europea relativo alla sicurezza aerea. In quel testo si introduce il concetto di assoluto divieto di trasporto delle munizioni nella stiva dei velivoli preposti al trasporto aereo civile e questa normativa, nel suo connotato basilare, impedirebbe di fatto senza eccezioni il trasporto dei fondamentali strumenti di gara a tutti quegli atleti che, come appunto i tiravolisti, nella pratica della loro attività sportiva si avvalgono proprio di munizioni. Siamo intervenuti prontamente, dicevamo, in tutte le sedi deputate per comprendere meglio i contorni effettivi di questa normativa e contemporaneamente per far valere i diritti di un movimento sportivo, il nostro appunto, che ha necessariamente bisogno di far volare i propri atleti nei proverbiali quattro angoli del mondo - e soprattutto ha bisogno di far volare quegli atleti con le loro munizioni - per consentir loro di continuare a conquistare allori su allori nelle principali competizioni del calendario agonistico stagionale: le prove del circuito di Coppa del Mondo, il Campionato Europeo, il Campionato del Mondo. Peraltro, non possiamo tacere del fatto che, gradualmente in questi anni, il trasporto di armi e munizioni è stato fatto oggetto di veri e propri balzelli che ci sono stati imposti sia dalle compagnie aeree che dagli scali aeroportuali ed è certo quindi che il trasporto di questi strumenti è già all’origine assolutamente ed ingiustamente più oneroso che non il trasporto di altri strumenti sportivi. Con l’intervento dei nostri collaboratori più stretti abbiamo chiarito molti aspetti di questa nuova normativa comunitaria che ho voluto descrivere, realisticamente, come potenzialmente deflagrante (anche se il termine sembra suonare ironicamente stridente con i contenuti della normativa stessa) e devastante per il nostro ambito sportivo. Il dottor Vito Genco, Segretario Generale dell’Afems, e il dottor Mauro Silvis, Segretario Generale dell’Anpam, si sono fatti interpreti attivissimi delle nostre preoccupazioni ed hanno incontrato a Bruxelles il Responsabile dell’Unione Europea per la sicurezza aerea dal quale hanno ricevuto piena assicurazione che all’interno del complesso di norme tratteggiate dal nuovo Regolamento saranno tuttavia applicate le deroghe che ogni Stato membro dell’Unione ha gradualmente introdotto. In forza di queste garanzie abbiamo allora promosso una forte azione nei confronti degli organismi nazionali per sostenere la conferma di quelle deroghe in base alle quali negli anni abbiamo appunto potuto far volare i nostri atleti in ogni parte del mondo con le loro armi e le loro munizioni e abbiamo potuto consentir loro di vincere prestigiosi allori che hanno fatto grande il movimento sportivo del nostro Paese. Ma volere volare anche per altri motivi non è mai apparso un desiderio così intenso, e talvolta inappagato, come in queste ultime settimane. A tutti è noto infatti che l’eruzione di un grande vulcano islandese per molti giorni ha costretto a terra le intere flotte aeree di tutte le compagnie europee e di molte altre compagnie extra-europee e questo ha prodotto effetti devastanti impedendo gli spostamenti di persone e merci. Nel nostro caso specifico, la Nazionale di Fossa Olimpica e il suo Commissario Tecnico Albano Pera, dopo quattro giorni di attesa, hanno rinunciato a partire per la Cina dove era in corso la seconda prova del circuito Issf. In parallelo la selezione azzurra del Double Trap, che frattanto era a Pechino, non ha potuto partecipare alla gara di quella disciplina poiché gli organizzatori hanno posticipato di un giorno la competizione (per rispettare una disposizione governativa relativa alla proclamazione del lutto nazionale per le vittime del recente terremoto verificatosi appunto in Cina) ma l’impossibilità di ricevere garanzie certe sulla partenza in una data posteriore a quella prevista inizialmente ha inevitabilmente convinto il Commissario
Tecnico Mirco Cenci e i suoi atleti a rispettare l’originaria data di partenza rinunciando appunto alla partecipazione. Possiamo semmai consolarci con la prova della squadra dello Skeet che ha potuto gareggiare ed è rientrata senza imprevisti e in questa sede mi è gradito esprimere le congratulazioni al Commissario Tecnico Francesco Fazi e al suo atleta Luigi Agostino Lodde che è stato l’artefice della conquista di una prestigiosa medaglia di bronzo nella prova di Pechino.
Il podio della gara dello Skeet maschile alla World Cup di Pechino: l’azzurro Luigi Agostino Lodde è terzo alle spalle del norvegese Tore Brovold e dell’ucraino Mikola Milchev
Per recuperare tuttavia il filo conduttore della mia argomentazione, è legittimo precisare che il gioco di parole che ho voluto coniare per dare un titolo a questo mio intervento non riguarda soltanto la nostra legittima esigenza di volare, appunto in senso letterale, per partecipare a quella o a quell’altra competizione, ma è anche un qualcosa di ben più metaforico. Per il mondo del tiro a volo - e in questo senso concentro adesso il mio sguardo verso il nostro scenario nazionale - volare significa approdare ad un orizzonte di qualità complessiva che potrà consentire al nostro ambito di collocarsi nel panorama generale della società italiana in modo del tutto diverso dal passato. Possiamo dire che il programma di adeguamento ambientale dei nostri impianti è ad esempio ormai in una fase molto avanzata e a questo proposito non posso che tributare la mia più profonda gratitudine alle Società della Federazione Italiana Tiro a Volo per aver compreso pienamente il valore profondo di questa operazione. L’adeguamento alle norme di tutela ambientale deve coincidere - i miei lettori affezionati sanno bene che questo concetto rappresenta necessariamente il leit-motiv dei miei interventi – con l’innalzamento generale degli standard qualitativi del servizio offerto perché i nostri Tesserati meritano un servizio di migliorata qualità. Ma quel servizio, proprio per quel costante incremento qualitativo che deve possedere, in parallelo deve essere remunerato. Non dobbiamo avvitarci in una spirale di contenimento spasmodico dei costi, poiché la deriva negativa di quei costi, se può illudere sulle prime allettando fortemente l’utilizzatore finale e stimolandolo al consumo maggiore, rischia poi di avviare un processo di deperimento vero e proprio della remunerazione. E allora l’impianto che avrà voluto contenere al massimo le proprie tariffe per richiamare il pubblico dei praticanti, avrà sì nell’immediato registrato magari anche un lieve incremento dell’attività, ma si vedrà poi nell’impossibilità di disporre di quelle risorse che consentono di adeguare l’impianto stesso a standard qualitativi più alti. Ne risentirà insomma la qualità del servizio offerto ed è proprio quello che il mondo del tiro a volo non può permettersi di fare. Il contenimento dei costi è certamente un criterio da considerare, ma quando quei costi siano nei fatti degli sprechi. Altrimenti il contenimento sistematico degli investimenti va a deprimere lo sviluppo, minacciando perfino i presupposti teorici dell’economia della società in cui viviamo. Come ho l’abitudine di dire: oggi siamo purtroppo consapevoli di essere tutti un po’ meno ricchi che in passato, ma occorre non avvitarsi in una spirale perversa che potrebbe tradurre la minore ricchezza in vera e propria povertà. E la situazione attuale delle economie nazionali di molte nazioni europee ci dice chiaramente che l’argomento è da trattare con estrema attenzione. Che futuro per il tiro a volo, infatti, senza le nostre Società ? E che futuro per il tiro a volo senza che i nostri Tesserati siano protagonisti dell’attività agonistica e in generale della vita sociale che ruota attorno alla pratica tiravolistica ? Sono quesiti che mi pongo continuamente, ma che pongo soprattutto a chi sembra dimenticare che le nostre Società sono proprio il cardine dell’attività tiravolistica e della Federazione e che il fulcro del movimento tiravolistico sono proprio i suoi Tesserati. La sfida del perseguimento di una qualità sempre maggiore del servizio da offrire ai praticanti, ai loro familiari ed agli appassionati, è una partita che giocheremo tutti insieme proprio nell’ambito di quelle nostre Società. E in questo senso occorre anche perseguire l’omogeneità della nostra azione politica che significa, in sintesi, percorrere tutti insieme la stessa strada senza differenze di velocità. Quindi, sarà necessario uniformare su livelli alti il servizio offerto, ma anche, come dicevo, rendersi tutti consapevoli dell’impossibilità di una deriva negativa della remunerazione di quel servizio. Vogliamo volare – come dichiarato fino dalle prime righe in maniera più o meno metaforica - ma soprattutto intendiamo far volare il tiro a volo ad alta quota, con una volontà uniforme e omogenea.
di Luciano Rossi
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I GIGANTI DI POGGIO DEI CASTAGNI Il sestetto di Navazzo di Gragnano è formidabile al Concaverde e supera tutte le altre trentacinque formazioni in lizza per lo scudetto invernale delle Società della disciplina regina del panorama italiano. Piccola, ma tosta è uno slogan decisamente di moda nel tiro a volo. Qualche tempo fa, in queste pagine, parlammo in questi termini di una regione, la Valle d’Aosta, che con un gruppo relativamente esiguo di tiratori sapeva distinguersi autorevolmente in tutti i confronti nazionali mettendo in riga anche le corazzate da migliaia di Tesserati. Per la Società Poggio dei Castagni potremmo dire altrettanto: il sodalizio bresciano di Navazzo di Gragnano è sceso in gara alla Finale nazionale invernale di Fossa Olimpica con intenzioni bellicose e si è stagliato in maniera cristallina nel panorama agonistico nazionale con una vittoria rotonda. Il sodalizio della Presidente Loretta Zani ha saputo interpretare un ottimo Trap all’insegna della compattezza, ed è certo che in confronti di questo genere è proprio l’omogeneità del collettivo che permette di conseguire il risultato. Il più brillante del gruppo di Navazzo di Gragnano è stato Dario Premoli: il Prima categoria aveva esordito con un 21 non proprio fulminante, ma il 25 della seconda serie e i due 24 successivi gli permettevano di attestarsi a quota 94/100 e di fornire al team una solida base su cui edificare la vittoria finale. Di gran pregio anche il 93 di Marco Zilioli: il Terza categoria apriva le ostilità con un 23, confezionava poi due ottimi 24 e con il 22 conclusivo non disperdeva il buon lavoro compiuto nelle frazioni precedenti. Anche il Seconda categoria Ferruccio Ghidoni contribuiva autorevolmente al successo di Poggio dei Castagni: i suoi due 22 seguiti da due 24 assicuravano al team 92 bersagli utili. Il Prima Roberto Cavagnoli contribuiva con 89 centri ( 23 + 21 + 21 + 24), il Terza Italo Rubinelli 4
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era bravo a totalizzare 85 bersagli utili (23 + 20 + 20 + 22), mentre il Seconda Fernando Caim portava al mulino del collettivo bresciano un contributo di 84 centri (20 + 23 + 20 + 21). Complessivamente il sestetto del sodalizio di Loretta Zani assemblava il punteggio di 537/600 e staccava di cinque piattelli la
formazione siciliana di Saccolino che già sulla carta aveva rappresentato una delle concorrenti senza dubbio più temibili. Ma i sei di Poggio dei Castagni questa volta al Concaverde di Lonato sono stati chiaramente dei veri e propri giganti: lo prova la progressione dei punteggi nell’analisi trasversale. Abbiamo visto infatti la sostanziale omogeneità dei portacolori della Società di Navazzo di Gragnano e la loro capacità di recuperare abilmente dopo una serie appena più pallida, ma è proprio la sequenza dei punteggi collettivi a dare la misura della loro superiorità.
La formazione di Poggio dei Castagni che ha conquistato lo scudetto nazionale d’inverno di Fossa Olimpica delle Società al Concaverde di Lonato
// i giganti di poggio dei castagni
I giganti di Poggio dei Castagni in pedana allo stand di Lonato in cui hanno superato le altre trentacinque formazioni in corsa per lo scudetto delle Società
Ai 132 centri del primo giro, i neo campioni lombardi hanno replicato con un ottimo 135 al secondo turno. Se al terzo giro si sono attestati a 133, con una lieve flessione dunque rispetto al round precedente, è con il perfetto 1337 dell’ultimo turno che il sestetto di Poggio dei Castagni è riuscito a far decollare definitivamente il proprio score. E’ stato infatti proprio il quarto turno che ha tracciato la netta differenza tra i bresciani e i portacolori di Saccolino che, agli ordini di capitan Adriano Avveduto, hanno centrato tuttavia un prestigiosissimo secondo posto, riconfermando la vocazione delle Società di medie dimensioni alla conquista
sfida interna il suo conterraneo e compagno di squadra Emilio Gallitto. Francesco Pollicino ha confezionato 86 centri, 84 ne ha assemblati Antonino Rizzo e e 82 Giuseppe Capri. Con il totale di 532/600 i sei di Saccolino hanno dunque centrato la conquista della medaglia d’argento con due lunghezze di vantaggio sui tenaci portacolori di Aosta a cui è andato il bronzo. Per la rappresentativa della Società del capoluogo valdostano in questa occasione hanno gareggiato Sunter Fontanili (94), Francesco Galvagni (90), Gianluca Foresta (89), Marco Minini (89), Stefano Pavan (86) e Sergio Dentitarzia (82). Un altro sodalizio siciliano ha sfiorato l’in-
di ottimi piazzamenti in ambito nazionale. Capitan Avveduto è stato il leader di nome e di fatto del team di Saccolino. L’Eccellenza di Modica, ex golden boy della Fossa Olimpica e fuoriclasse titolatissimo nell’Universale, a Lonato ha replicato 24 centri per quattro volte e con il suo potente 96/100 ha posto le premesse per l’attribuzione di un posto sul podio al sodalizio siciliano. Anche il Seconda Carmelo Crisafulli ha contribuito con autorevolezza al patrimonio di Saccolino: con il suo pregiatissimo 95/100 Crisafulli ha preceduto di ben sei lunghezze nella
gresso in zona – podio. I sei portacolori della Società San Demetrio hanno infatti condotto il proprio team alla conquista di un prestigioso quarto posto. Alessandro Midolo, Alessandro Scuderi, Giuseppe Garro, Francesco Magnano, Alfio Aparo e Giuseppe Barbagallo hanno collezionato collettivamente 526 centri centri ed hanno preceduto di tre lunghezze la formazione veneta di Zugliano i cui colori per l’occasione sono stati difesi da Mariano Zanonato, Dario Caretta, Giuseppe Costa, Emanuele Savio, Andrea Castello e Mario Veronese. TAV MAGAZINE - IL TIRO A VOLO
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// i giganti di poggio dei castagni
Ma il confronto di Lonato, quantomeno nei piazzamenti più prestigiosi a ridosso del vertice conquistato dai lombardi di Poggio dei Castagni, è stato tutto giocato all’insegna della sfida tra Sicilia e Veneto. Il sesto posto in classifica è andato infatti ai veneziani de La
Porpetto e Pecetto hanno concluso a quota 514 ed hanno preceduto: Arlunese (510), Marrandino (509), Castelfidardo e Le Dune (507), Rimini (504), Lauretana e Olimpico Foligno (502), Settimo San Pietro Cagliari 501, San Giovanni Vercelli e Lauretana 2 (500),
Fattoria di Mira. Per i colori del sodalizio lagunare Alessandro Camisotti, Giorgio Drago, Robertino Tacchetto, Gabriele Azara, Ruggero Nardo e Eri Tessarin hanno totalizzato 521 centri ed hanno preceduto di misura i nisseni di Torretta: Fabio Sollami, Sandro Guadagnolo, Alberto Napoli, Calogero Gibiino, Sergio Vella e Antonino Mondello. L’ottavo posto della sfida del Concaverde è andato ai bolognesi de Il Mulino: Lorenzo Gonnesi Fabbri, Ivan Rossi, Marco Pampolini, Giorgio Bocca, Davide Venturi e Piercarlo Ostan hanno assemblato 519 bersagli utili ed hanno superato i 517 centri di Cascata delle Marmore (Oscar Rota, Maurizio Micheli, Diego Meoni, Mauro Andreuzzi, Alessandro Caneponi e Enrico Mosconi) e i 515 del Team Erreci (Albino Del Baldo, Luca Romagnoli, Paolo Cavallari, Erico Galletti, Francesco Palli e Salvatore Valentini) e del Concaverde (Giacomo Galesi, Luca Tononi, Ivano Pognani, Ugo Rovetta, Luigi Frassi, Francesco Salvatori). Le formazioni di
Montecatini – Pieve a Nievole (499), Garden Cosenza (498), Carisio (496), Carabinieri (493), Cori Giulianello (488), Sant’Uberto e Gioiese (487), Esercito (486), Pabillonis (485), Villa San Giuseppe (484), Cisterna (482), Priama (478) e Potenza (464).
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Il podio della Finale del Campionato invernale delle Società di Fossa Olimpica: il sestetto di Poggio dei Castagni occupa il primo gradino davanti a Saccolino e Aosta
// i giganti di poggio dei castagni
Il collettivo di Saccolino presente a Lonato per la sfida valida per lo scudetto invernale di Trap
Titolari, riserve e tecnici della formazione di Aosta che ha conquistato il terzo posto
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AD ACQUAVIVA IL SIGILLO DI MAURO DE FILIPPIS In Eccellenza il tiratore pugliese delle Fiamme Oro vince il prima Gran Premio di Fossa Olimpica all’impianto teramano davanti ad Albino Del Baldo e Stefano Pavan. Primo gradino del podio anche per Jessica Rossi, per Giulio Fioravanti e per Daniela Mazzocchi. Mauro De Filippis si esalta, poi pasticcia un po’, ma infine tira fuori gli artigli e vince alla grande. Così il tiratore pugliese si è eletto protagonista del primo Gran Premio di Fossa Olimpica al
vazzani. I tre 120 di Jacopo Cipriani, Albino Del Baldo e Diego Gasperini dovevano affrontare subito un supplemento di gara per designare gli occupanti degli ultimi due posti vacanti in finale
Giulio Antonio Acquaviva di Cellino Attanasio. L’azzurro delle Fiamme Oro avrebbe potuto vincere ai punti, per dirla pugilisicamente, con il responso della fase di selezione, perché al traguardo delle cinque serie aveva confezionato un 124/125 perfetto. Un 25 di apertura seguito da un 24 aveva fatto da preludio ad altre tre ineccepibili serie piene. De Filippis si era pertanto presentato all’appuntamento della finale con 124 bersagli all’attivo e una lunghezza di vantaggio sugli inseguitori più vivaci: i lombardi Stefano Pavan e Rodolfo Viganò che precedevano di due piattelli il 121 di Aldo Lo-
e nel breve shoot out era il toscano tesserato in Emilia Jacopo Cipriani a cedere il passo. Con Gasperini e Del Baldo ai nastri di partenza della finale insieme ai già qualificati De Filippis, Pavan, Viganò e Lovazzani, il round decisivo del Gran Premio di Acquaviva poteva avere inizio con spettatori d’eccezione per l’occasione costretti ad un posto in tribuna: Adriano Avveduto, Federico Fanali e Erminio Frasca fermi a 119; Giovanni Pellielo e Massimo Fabbrizi attestati a 118; Daniele Resca fermo a 117. Ma nella sfida ad un colpo solo erano proprio l’apripista De Filippis e i suoi due inseguitori più forti ad in-
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Il podio dell’Eccellenza con Mauro De Filippis al vertice davanti ad Albino Del Baldo e Stefano Pavan
Il Presidente della Società Giulio Antonio Acquaviva Antonio Maiorani introduce la cerimonia di premiazione del Gran Premio di Fossa Olimpica
contrare i maggiori problemi. Il pugliese chiudeva la serie con 20 centri e si prendeva il rischio di essere superato nelle battute finali. Riusciva a conservare il primo posto della graduatoria, ma alla boa dei 150 piattelli subiva il ritorno prepotente di Albino Del Baldo che agganciava l’azzurro delle Fiamme Oro a 144/150 e lo costringeva allo shoot off per la vittoria. Con un tiratore di esperienza come il romagnolo Del Baldo, Mauro De Filippis doveva fare appello a tutto il suo talento di azzurro di rango e infatti con un secco 4 a 3 era proprio il tiratore della Polizia di Stato a vincere la prova abruzzese lasciando a Del Baldo un prestigioso argento. Stefano Pavan a sua volta difendeva bene la sua presenza sul podio di Cellino Attanasio: con 20 centri di finale il tiratore lombardo toccava quota 143 ed era terzo in solitudine davanti a Rodolfo Viganò (142), Diego Gasperini (140) e Aldo Lovazzani (136). Bella battaglia in ambito femminile con Federica Caporuscio che ha tenuto in pugno la gara fino alle ultime battute ma ha un po’ ceduto alla comprensibile pressione psicologica del rush finale ed ha lasciato che Jessica Rossi sferrasse l’attacco decisivo per aggiudicarsi la vittoria del Gran Premio. Federica aveva esordito alla grande con una serie piena che le aveva già dato un cospicuo vantaggio perfino nei confronti delle avversarie più esperte e titolate. Al 25
del primo round aggiungeva un 22 e un 24 che la collocavano in vetta alla graduatoria parziale con 71 centri su 75. Con 69 bersagli all’attivo era Jessica Rossi a vantare il miglior punteggio dopo quello della capitolina e alle spalle della campionessa del mondo si collocavano Celeste Pozzi con 68, Giulia Pintor, Arianna Perilli e Erica Marchini con 66. Mancavano l’accesso alla finale per due piattelli Maria Carmela Petrella e Giulia Iannotti che precedevano di una lunghezza Cristina Bocca e di due Gabriella Donnaloia e Deborah Gelisio. In finale Federica Caporuscio collezionava 17 centri che proiettavano il suo risultato complessivo a quota 88: un buon punteggio che avrebbe potuto assegnare la vittoria alla giovane tiratrice romana se Jessica Rossi non avesse confezionato un solido 20 che permetteva all’iridata di Crevalcore di raggiungere e superare Federica. Con Jessica d’oro a quota 89 e Federica d’argento a 87 era una Celeste Pozzi ormai definitivamente certa delle proprie doti agonistiche ad agguantare un brillante terzo posto con 86 bersagli utili complessivi. Giulia Pintor, con 84 centri, era validamente quarta e precedeva al traguardo finale di un piattello Arianna Perilli e Erica Marchini. Vittoria agevole quella di Giulio Fioravanti tra gli Juniores. Il tiratore romano ha controllato senza troppi affanni tutta la gara in programma allo stand del Presidente Antonio
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// ad acquaviva il sigillo di mauro de filippis
Maiorani, ma per tutta la fase di selezione ha dovuto condividere la cabina di pilotaggio con un brillante Marco Mattioli. Fioravanti è approdato a 119/125 con una sequenza di ottima fattura: 23 – 25 – 25 – 23 – 23. Mattioli, da parte sua, dopo un avvio un po’ più pallido con un 22, ha saputo subito restituire smalto alla sua prova con due perfette serie
bravo Mancarella che meritato il suo secondo posto con 137 davanti all’iridato Valerio Grazini: terzo con 134 centri e dopo un fulmineo vittorioso shoot off che lo ha opposto a Mattioli, superato appunto per 1 a 0. Simone Bo ha concluso con 133 davanti a Davide Mazzanti con 132. E’ stata piuttosto agevole anche la vittoria di Daniela Mazzocchi tra le ragazze under 20. La tiratrice lombarda ha conquistato il dorsale numero uno in finale con 64 centri su 75 (22 – 22 – 20) ed ha poi confermato il suo primato con 18 bersagli utili che hanno proiettato il suo punteggio a 82/100. Silvana Stanco e Jessica Bartoli si sono ritrovate, pur per strade diverse, allo stesso punteggio
Jessica Rossi ha vinto la gara in rosa precedendo Federica Caporuscio e Celeste Pozzi
piene, un 24 e un 23. All’inseguimento della coppia di testa si è posto Carlo Mancarella che ha assemblato 118 centri. Con 116 si è inserito nella scia Simone Bo che ha preceduto di un piattello il campione del mondo Valerio Grazini e di due Davide Mazzanti. In finale Giulio Fioravanti ha raccolto i pezzi di 21 piattelli e con il totale di 140/150 ha tagliato in solitudine il traguardo della gara. Il capitolino si è aggiudicato la medaglia d’oro della sfida abruzzese staccando di tre piattelli il di 80 (Silvana con un 61 + 19, mentre Jessica ha collezionato un 63 e un 17). Nel breve spareggio è stata Silvana Stanco a prevalere per 1 a 0 e a conquistare la medaglia d’argento della sfida di Acquaviva. Nella scia delle medagliate si sono inserite Alessia Montanino (77), Giulia D’Annizzo (72) e Alessandra De Marchis (70). 10
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Giulio Fioravanti è stato il migliore degli under 20: allo stand teramano ha preceduto Carlo Mancarella e Valerio Grazini
Daniela Mazzocchi ha vinto la gara delle ragazze under 20 precedendo Silvana Stanco e Jessica Bartoli
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U N I V E R S A L E
GLI UNIVERSALISTI SI SFIDANO AD ACQUAVIVA Gianluca Muoio vince il primo Gran Premio della disciplina delle cinque macchine.Vincono anche Santo Plataroti, Lorenzo Zamparini, Massimiliano Pergolesi, Maria Sole Santasilia, Benedetto Noto, Lionello Masiero e Aurelio Tezze. dall’alto: Lionello Masiero ha vinto tra i Veterani davanti a Natale Guerra e Giuseppe Loteta Tra i Master Aurelio Tezze ha preceduto Franco Muratori e Graziano Giannerini Benedetto Noto è stato il più brillante degli under 20 ed ha preceduto Valerio Grazini e Enrico Moraglia Santo Plataroti è stato il migliore dei Prima categoria ed ha superato Carlo Massari e Angelo Bueno Pernica Massimiliano Pergolesi è stato il migliore dei Terza categoria davanti a Carlo Alessandro Negri e Giuseppe Cocchieri Gianluca Muoio ha vinto tra gli Eccellenza davanti a Luigi Viscovo e Adriano Avveduto Lorenzo Zamparini ha vinto in Seconda categoria davanti a Walter Pellegrinetti e Nicola Sbaffi Maria Sole Santasilia ha vinto tra le Ladies davanti a Bianca Revello e Danila Marconi
Il primo Gran Premio di Fossa Universale allo stand abruzzese di Acquaviva ha visto Gianluca Muoio in evidenza nella massima divisione. L’Eccellenza latino ha composto 70 centri su 75 e ha preceduto due autentici big della specialità: Luigi Viscovo (69 + 8) e Adriano Avveduto (69 + 7). In Prima categoria Santo Plataroti ha totalizzato 67 centri ma per aggiudicarsi la vittoria ha dovuto superare in spareggio per 4 a 3 un tenace Carlo Massari che si è reso meritevole della medaglia d’argento davanti a Angelo Bueno Pernica (67). Lorenzo Zamparini è stato il migliore dei Seconda categoria: con 69/75 ha preceduto di misura Walter Pellegrinetti e Nicola Sbaffi (66). In Terza categoria Massimiliano Pergolesi ha avuto vita facile: con 67/75 ha vinto precedendo di sei lunghezze Carlo Alessandro Negri. Giuseppe Cocchieri si è insediato al terzo posto con 60 bersagli utili. 61 centri su 75 hanno dato la vittoria tra le Ladies a Maria Sole Santasilia: la tiratrice capitolina ha preceduto di misura Bianca Revello e Danila Marconi che si sono distribuite sul podio dopo uno shoot off che ha attribuito la medaglia d’argento alla specialista ligure per 3 a 2. Benedetto Noto ha vinto tra i giovanissimi con un bel 70/75 che ha permesso al tira-
tore siciliano di precedere di misura il campionissimo Valerio Grazini. Con 61 centri si è assicurato il terzo posto Enrico Moraglia che ha escluso dal podio in un fulmineo shoot off Renzo Baldinotti. Con 68 centri Lionello Masiero ha vinto tra i Veterani davanti a Natale Guerra (67) e Giuseppe Loteta (66). Tra i Master lo specialista Aurelio Tezze ha vinto con 64/75 davanti a Franco Muratori (63) e Graziano Giannerini (59). TAV MAGAZINE - IL TIRO A VOLO
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T R A P
AUTOREVOLMENTE INNOCENTI Lo specialista di Montemurlo vince il primo Gran Premio di Double Trap a Carisio tra gli Eccellenza precedendo Giuseppe Ciavaglia e Daniele Di Spigno.
E’ Marco Innocenti ad aprire alla grande la stagione 2010 del Double trap italiano: il tiratore di Montemurlo centra infatti una bella vittoria tra gli Eccellenza al primo Gran Premio in programma sulle pedane di Carisio. Affermazione non facile quella del doublista toscano nella trasferta piemontese, perché fino all’ultimo piattello un vivace Giuseppe Ciavaglia e l’immancabile Francesco D’Aniello hanno conteso la vittoria allo specialista di Montemurlo. Alla boa dei centocinquanta bersagli erano proprio il doublista di Latina e il campionissimo di Nettuno a guidare la classifica: una serie ineccepibile di tre 47/50 aveva infatti attribuito il primo posto provvisorio a Giuseppe Ciavaglia che doveva però condividere l’attico dell’edificio con un D’Aniello sempre puntuale (47 – 46 – 48). I giochi erano tutt’altro che fatti perché se D’Aniello e Ciavaglia occupavano il vertice con 141, 12
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ad un solo piattello stazionavano lo stesso Marco Innocenti (47 – 45 – 48) nonché Daniele Di Spigno (che nell’occasione guadagna l’appellativo di brasiliano per la funambolica sequena di punteggi: 46 – 50 – 44) e Simone Doi (47 – 44 – 49). Conquistava un posto tra i sei finalisti anche Antonino Barillà (139 ottenuto sommando un 46, un 45 e un 48) che scludeva dal round decisivo Ferdinando Rossi, Simone Camerini e Davide Gasparini: tutti e tre attestati a 136. In finale era Marco Innocenti il più accurato: il suo 47 traduceva il punteggio precedente in un ottimo 187/200 che consentiva al toscano di agganciare Ciavaglia che non era andato oltre il 46. Scendeva un po’ di tono il ritmo di Francesco D’Aniello nella finale, tant’è che l’argento di Pechino, con 43 centri ed un totale quindi di 184, era superato in volata da Daniele brasileiro Di Spigno che con il 45 di finale si attestava a
Il podio dell’Eccellenza con Marco Innocenti al vertice davanti ad un regolare Giuseppe Ciavaglia e ad un funambolico Daniele Di Spigno
// autorevolmente innocenti
Il Consigliere nazionale della Fitav Fabrizio Forti ha introdotto la cerimonia di premiazione
Alessandro Chianese è stato il brillante vincitore del Gran Premio di Double Trap di Carisio tra gli under 20
Alessandro Chianese ha vinto la gara degli under 20 precedendo Umberto Isalberti e Jacopo Trevisan
185 ed era bronzo sicuro. Concludevano invece rispettivamente a 183 e a 181 Antonino Barillà e Simone Doi. Per definire il vincitore era necessario lo shoot off e nella sfida a due era proprio Marco Innocenti che poneva abilmente il proprio sigillo sul Gran Premio di Carisio con un 5 a 4 che costringeva Giuseppe Ciavaglia ad un peraltro pregiatissimo argento. Tra gli Juniores Alessandro Chianese è stato imbattibile: il giovane doublista napoletano di Cassandrino in forza alla Marina Militare ha totalizzato 185 centri su 200 ed ha preceduto il veronese Umberto Isalberti (179) e il vicentino Jacopo Trevisan (173). La gara dei Prima categoria ha assistito alla bruciante vittoria di Marco Vannucci: il giovane toscano di Barberino del Mugello aveva assemblato due ottimi 46, ma nella terza frazione non era riuscito ad andare oltre il 42. Si era così
ritrovato appaiato a quota 134/150 a Nico Bizzoni che, a sua volta un po’ brasileiro come Di Spigno, aveva esordito con un pallido 41, ma si era poi riscattato pienamente con il perfetto 49 della seconda serie e con l’utile 44 della terza. In corsa per la vittoria era ancora Walter Trevisan (132) e non del tutto esclusi dalle piazze d’onore erano Alessandro Lince (131), Simone Lattanzi (126) e Sergio Businaro (125). Ma in finale Vannucci metteva il turbo: mandava in pezzi 46 piattelli ed era primo in solitudine a quota 180/200. Per dirla calcisticamente, Nico Bizzoni pasticciava in difesa e in finale non metteva insieme più di 43 bersagli utili. Ne approfittava Trevisan che agganciava il coetaneo di Latina a 177 e lo
costringeva alo shoot off. Tuttavia Bizzoni era abile a recuperare la concentrazione e a conquistare una meritata medaglia d’argento con un secco 4 a 3 su Trevisan. Con 173 era buon quarto Alessandro Lince davanti a Simone Lattanzi (168) e Sergio Businaro (166). Una poderosa rimonta nell’ultima frazone di gara ha attribuito il successo in Seconda categoria al campione italiano Alberto Bellini. Il veneto di Montagnana era approdato alla finale con il punteggio di 106/120 e un ritardo di due lunghezze sul romagnolo Marco Pazzi. Nel sestetto dei finalisti si inserivano anche Michael Brighigna (101), Diego Megale e Emilio Cenci (100) e Paolo Rigodanzo (98). TAV MAGAZINE - IL TIRO A VOLO
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// autorevolmente innocenti
Nella frazione decisiva Bellini era tuttavia incontenibile: metteva a segno un perfetto 29/30 e attestandosi a 135 costringeva ad un onorevolissimo secondo posto Marco Pazzi che con 23 bersagli utili non oltrepassava quota 131. Michael Brighigna e Diego Megale si ritrovavano a pari a quota 125 ed era un fulmineo shoot off ad attribuire la medaglia di bronzo all’umbro. Il figlio d’arte Emilio Cenci concludeva a 124 davanti a Paolo Rigodanzo (123). Il torinese Roberto Negri ha vinto in Terza categoria conducendo in testa tutta la gara di Carisio. Approdato alla finale con 90/120
davanti all’87 di Gastone Maghini e Renzo Furian, Negri ha totalizzato 23 centri e si è confermato leader dela graduatoria dei Terza categoria con 113/150. Maghini si è assicurato il secondo posto con 111 davanti a Furian (110). Nella loro scia si sono collocati Piero Cignetti (108), Antonio Zanellato (104) e Angelo Pasolini (101).
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Il podio della Prima categoria con Marco Vannucci al vertice davanti a Nico Bizzoni e Walter Trevisan Alberto Bellini al vertice del podio della Seconda categoria davanti a Marco Pazzi e Michael Brighigna
Roberto Negri ha vinto in Terza categoria davanti a Gastone Maghini e Renzo Furian
S K E E T
TAZZA VINCE E CONVINCE A VALLE ANIENE Il tiratore campano delle Fiamme Oro è il più brillante tra gli Eccellenza al Gran Premio di Skeet con formula internazionale. Sulle pedane di Lunghezza vincono anche Diana Bacosi, Tammaro Cassandro, Alessandro Martella, Enrico Munaro e Nicola Picardi. Non lascia spazio a nessuno Giancarlo Tazza al primo Gran Premio di Skeet con formula internazionale. A Valle Aniene il tiratore campano della Polizia di Stato è indiscutibilmente l’Eccellenza più bravo. Tazza, che è stato uno Junior assai promettente e si sta
Giancarlo Tazza ha vinto tra gli Eccellenza precedendo Marco Sablone e Cristian Eleuteri
Diana Bacosi ha vinto tra le Ladies superando Simona Scocchetti e Chiara Cainero
qualificando come uno degli Eccellenza più brillanti del panorama azzurro, ha conquistato il dorsale numero uno della gara capitolina in forza di una regolarità esemplare: con cinque 24 si è assicurato il primo posto provvisorio con un 120/125 che ha tenuto ad una lunghezza il forestale Cristian Eleuteri. Alle loro spalle, con ottime probabilità di vittoria, si sono inseriti Valerio Luchini e Emanuele Fuso, mentre 117 centri hanno dato accesso al lotto dei finalisti anche a Marco Sablone e Pietro Genga che hanno dovuto però regolare in un lungo shoot out il mai domo Sergio Forlano che nell’occasione ha ritrovato autenticamente la verde età di molti dei suoi avversari. 116 centri hanno lasciato fuori dal gruppo dei finalisti Paolo Antonio Colombo e Michele Bertossi, a 115 si è fermato Maurizio Carrara, mentre hanno raggiunto soltanto quota 114 altri valenti
skettisti che si sono nessi prepotentemente in luce nella stagione invernale: Alessio Forti, Gianluca Campanella, Sandro Bellini e Valerio Andreoni. La finale del Gran Premio di Valle Aniene non è stata tuttavia senza brividi, perché il round finale ha assistito al prepotente ritorno di Marco Sablone che ha così rimescolato le carte in vista del traguardo finale. Giancarlo Tazza è stato abile ad amministrare il proprio primato: con i 23 centri di finale il giovane specialista delle Fiamme Oro ha raggiunto quota 143/150 e si è assicurato la vittoria. Ma la perfetta serie piena di Sablone ha permesso al romano della Polizia di Stato di agganciare a 142 Cristian Eleuteri e nello shoot off è stato proprio l’atleta delle Fiamme Oro a costringere il forestale Eleuteri al terzo posto per 2 a 1. Emanuele Fuso ha concluso al quarto posto con 141 davanti ai 140 di Pietro Genga e Valerio Luchini. E’ stata senza rivali anche Diana Bacosi nella sfida non affollatissima che ha messo a confronto alcune delle più quotate specialiste di Skeet del panorama italiano.
L’umbro-capitolina ha raggiunto la finale con 72 centri all’attivo e con quel punteggio (ottenuto con una serie piena di esordio, un TAV MAGAZINE - IL TIRO A VOLO
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// tazza vince e convince a valle aniene
23 e un 24) aveva già costruito un vantaggio cospicuo di cinque bersagli su Simona Scocchetti. Provvisoriamente in terza posizione si era collocata Chiara Costa con 63 centri e un piattello di vantaggio su Chiara Cainero. Mhabel Becchi si assicurava il quinto posto
disponibile in finale con 56 davanti a Nausica Cirillo (46). 23 centri del round finale attribuivano a Diana Bacosi la vittoria con il pregevolissimo totale di 95/100. Simona Scocchetti era brava a comporre un punteggio identico a quello dell’apripista e si confermava seconda con 90, mentre era Chiara Cainero, con una bella prova d’orgoglio, a far sua la terza piazza grazie al 24 della finale che proiettava il punteggio dell’olimpionica a quota 86. Chiara Costa concludeva al quarto posto con 82 davanti al 73 di Mhabel Becchi e al 63 di Nausica Cirillo. Autorevolissima anche la vittoria di Tammaro Cassandro nel Settore Giovanile. Il tiratore della Tav Falco ha tenuto in pugno tutta la gara fino dalle
prime battute. Con 117/125 ha conquistato il dorsale numero uno della finale e con altri 16
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23 centri si è assicurato la vittoria con il totale di 140/150. Hanno tentato di raggiungere Cassandro per costringerlo allo shoot off Vincenzo Grizi e Gabriele Rossetti, ma il loro inseguimento, pur convinto, non ha raggiunto lo scopo: dopo aver collezionato 114 centri nelle serie di selezione come Angelo Moscariello, il latino e il toscano hanno totalizzato un brillante 24. Con 138 bersagli utili complessivi hanno però potuto soltanto limitarsi allo shoot off per le due sedi rimanenti del podio e nel duello è stato Grizi a prevalere per 14 a 13 aggiudicandosi la medaglia d’argento. Moscariello è risultato quarto a quota 137 davanti a Stefano Del Prete (134) e Fabio Giardini (133). Bella vittoria di Alessandro Martella in Prima categoria. Con i 119 centri con cui si era assicurato il dorsale numero uno della finale Martella aveva già costruito un ragguardevole vantag-
Alessandro Martella ha vinto in Prima categoria davanti a Maurizio Pedana e Simone Pastacaldi
Enrico Munaro ha vinto in Seconda categoria precedendo Pasqualino Corridore e Claudio Rota
gio nei confronti di tutti suoi avversari: il più insidioso degli inseguitori era infatti Maurizio Pedana che stazionava a 115. Pedana ce la metteva tutta in finale per tentare l’aggancio: il suo 25/25 di pregiata fattura spediva li suo autore a 140, ma quel punteggio era sufficiente per conquistare un prestigioso secondo posto. La prima piazza era saldamente in mano a Martella che aggiungeva 23 centri al bagaglio precedente e fissava il suo score definitivo nel punteggio di 142/150. Terzo classificato era Simone Pastacaldi che collezionava 137 centri e precedeva di due lunghezze Massimo Vitullo. Ottimo quinto era il campano Giuseppe Belviso che chiu-
Nicola Picardi è stato il migliore in Terza categoria davanti a Claudio Rampazzi e Giovanni Antonio Occhioni
// tazza vince e convince a valle aniene
Tammaro Cassandro è stato il migliore degli under 20: il capuano ha preceduto Vincenzo Grizi e Gabriele Rossetti
deva a 133 e precedeva di misura Alberto Fattorini. In Seconda categoria è stato invece Enrico Munaro a vincere la prova di Valle Aniene. Lo skeettista veneto è stato autore di una brillante rimonta in finale. Alla boa dei 125 lanci vantava un credito di 109 centri e doveva inseguire gli apripista Pasqualino Corridore (112) e Claudio Rota (111). Nell’ultimo round Munaro era decisamente ispirato e confezionava un pregiato 23 che lo proiettava a 132/150. I suoi avversari smarrivano
un po’ il ritmo: Corridore non andava oltre il 119 e si fermava a 131 dove era agganciato da Rota, autore di un 20 in finale. Nello shoot off era Corridore a prevalere per 2 a 1 e ad aggiudicarsi l’argento. Con 129 era quarto Giancarlo Grimaldi davanti a Mirco Pasquin (128) e Marco Calafiore (127). Nicola Picardi ha vinto il Gran Premio di Valle Aniene in Terza categoria. Giunto alla finale con un credito di 107 piattelli, Picardi ha individuato e intercettato altri 22 oggetti volanti nel round finale e si è aggiudicato la vittoria con 129/150 davanti a Claudio Rampazzi (125). Giovanni Antonio Occhioni è stato ottimo terzo: ha colpito 123 piattelli come Walter Farina e Luigi Secondo ed ha poi superato in spareggio gli avversari aggiudicandosi brillantemente la medaglia di bronzo.
SKEET IN SALSA FITAV
Giovanni Di Bari ha vinto tra i Prima categoria in gara a Lo Schioppo precedendo Giusva Chiodi e Lorenzo Fortunato Colucci
Vincenzo Tarantino si è imposto in Seconda categoria a Lo Schioppo davanti a Claudio Cuccarese e Rosario Pellegrino
Tre sono le sedi che lo scorso 28 marzo hanno ospitato i tre Gran Premi di Skeet con la formula Fitav (ovvero quella semplificata rispetto alla tipologia Issf che viene adottata a livello internazionale). A Madonna del Bosco Stefano Battaglia ha vinto tra gli Eccellenza con il bel punteggio di 96/100. In Prima categoria è stato invece Mauro Mazzoleni ad imporsi con 94/100, mentre in Seconda Nicola Faggion ha conquistato il vertice della graduatoria ancora con 94 centri all’attivo. A Conselice Stefano Gandolfi è stato il migliore dei Terza categoria con 86/100, mentre Silvano Piazzoli si è imposto tra i Veterani con il pregevolissimo punteggio di 91 e Arnaldo Favaro ha conquistato la vetta della graduatoria dei Master con 90. Alla Società romana La Pisana il vertice della graduatoria dell’Eccellenza è stato appannaggio di Paolo Antonio Colombo con 95 centri. Il giovane Vincenzo Grizi si è imposto brillantemente tra i Prima categoria con un solidissimo 96/100, mentre in Seconda categoria è stato Marco Calafiore ad imporsi con 95. Roberto Bianchi ha vinto tra i Terza con 92/100, mentre tra i Veterani e i Master hanno vinto rispettivamente Luigi Ronco con 93 e Roberto Lepri con 91. Alla Società Lo Schioppo è stato invece Vincenzo Picardi a vincere in Eccellenza con 65/75. Ottimo il 96/100 con cui Giovanni Di Bari ha prevalso tra i Prima categoria e di pregio anche il 93 che ha permesso a Vincenzo Tarantino di spuntarla in Seconda. Con 91 Filippo Napolitano ha vinto in Terza, mentre Carmine Pascale con 83 + 2 e Emanuele D’Adamo con 82 hanno vinto rispettivamente tra i Veterani e i Master.
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T I R O
A
V O L O
M U L T I M E D I A L E
IL TIRO A VOLO? LO VEDO IN TV ! Ecco il calendario dei passaggi televisivi Rai del tiro a volo nel 2010. 02/05 2° GRAN PREMIO Double Trap ASD TAV CASTELFIDARDO Castelfidardo (AN) 1 produzioni da 40 min circa
(RA) 1 produzioni da 40 min circa (23) (10)
11–20/05 3° Prova Coppa del Mondo Dorchester (Gran Bretagna) Fossa Maschile e Femminile 1 produzioni da 80 min circa (11) Skeet Maschile e Femminile 1 produzioni da 80 min circa (12) Double trap 1 produzioni da 40 min circa (13) 29-30/05 2° GRAN PREMIO ECC.-LADY-JUNIOR FOSSA OLIMPICA ASD TAV UMBRIAVERDE Località Sant’Arnaldo Massa Martana (PG) 1 produzioni da 80 min circa (14) 29-30/05 2° GRAN PREMIO ECC.-1-2-3-LADY-S.G.SKEET ISSF ASS. SPORT. TRAP CONCAVERDE Lonato (BS) 1 produzioni da 80 min circa (15) 07-16/06 4° Prova Coppa del Mondo Lonato (Italia) Fossa Maschile e Femminile 1 produzioni da 80 min circa (16) Skeet Maschile e Femminile 1 produzioni da 80 min circa (17) Double trap 1 produzioni da 40 min circa (18) 04/07 3° GRAN PREMIO DOUBLE TRAP ASD TAV S. UBERTO Manoppello Scalo (PE) 1 produzioni da 40 min circa
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01 – 10/07 Campionato d’Europa Kazan (Russia) Fossa Maschile e Femminile 1 produzioni da 80 min circa (20) Skeet Maschile e Femminile 1 produzioni da 80 min circa (21) Double trap 1 produzioni da 40 min circa (22) 10-11/07 3° GRAN PREMIO ECC.-LADY-JUNIORFOSSA OLIMPICA TAV MADONNA DEL BOSCO – Conselice
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18-07 CRITERIUM CAS Fossa /Skeet/Double trap ASD TAV VALLE ANIENE Lunghezza (Roma) 1 produzioni da 40 min circa (24) 24-25/07 3° GRAN PREMIO ECC.-1-2-3-LADYS.G. SKEET ISSF ASD TAV ARZACHENA Loc. Lu Lioni, snc Arzachena (Sassari) 1 produzioni da 80 min circa (25) 25/07 CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE DOUBLE TRAP ASD TAV CIELI APERTI Cologno al Serio (BG) 1 produzioni da 40 min circa (26) 29/07 – 11/08 50° Campionato del Mondo Monaco di Baviera (Germania) Fossa Maschile e Femminile 1 produzioni da 80 min circa (27) Skeet Maschile e Femminile 1 produzioni da 80 min circa (28) Double trap 1 produzioni da 40 min circa (29) 4-5/09 CAMPIONATO ITALIANO IND.LE ECC.ZA LADY-JUNIOR FOSSA OLIMPICA ASS. SPORT. TRAP CONCAVERDE Lonato(BS) 1 produzioni da 80 min circa (30) 16 – 23/09 Finale Coppa del Mondo Istanbul (Turchia) Fossa Maschile e Femminile 1 produzioni da 80 min circa (31) Skeet Maschile e Femminile 1 produzioni da 80 min circa (32) Double trap 1 produzioni da 40 min circa (33) 25-26/09 CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALEECC.ZA -1-2-3-LADY-S.G. SKEET ISSF GR. SP. T.V. MADONNA DEL BOSCO Conse-
lice (Ravenna) 1 produzioni da 80 min circa (34) Proprio perché al momento si dà quasi certa la possibilità della Issf, la Federazione internazionale di tiro, di una diretta totale dell’avvenimento comunico il calendario agonistico. 29/07 – 11/08 50° Campionato del Mondo Monaco di Baviera (Germania) Sabato 31/07 - ore 17.00 Finale Fossa Femminile 1 produzioni da 40 - 45 min circa Martedì 03/8 - ore 17.00 Finale Fossa Maschile 1 produzioni da 40 - 45 min circa Giovedì 05/08 – ore 18.30 Finale Double trap 1 produzioni da 40 - 45 min circa Sabato 07/08 – ore 16.00 Finale Skeet Femminile 1 produzioni da 40 - 45 min circa Martedì 10/08 – ore 16.00 Finale Skeet Maschile 1 produzioni da 40 - 45 min circa
L’OPINIONE DI SABATINO DURANTE (Responsabile delle Relazioni Esterne della Fitav)
Quest’anno ci sarà molto tiro a volo in diretta sui canali televisivi. Il Mondiale di Monaco di Baviera quasi sicuramente sarà trasmessoin diretta, così come la prova di Coppa del Mondo di Lonato. Inutile dire che la diretta ha un fascino particolare, per il fatto che fa vivere le emozioni sul momento, ma anche perché dal punto di vista mediatico dà la possibilità di altri passaggi video (Tg e programmi di approfondimento), specie se ci sono vittorie importanti. Gli accordi che quest’anno la Federazione è riuscita a sottoscrivere mi soddisfano più e meglio degli altri anni: siamo riusciti ad aumentare il numero di ore di programmazione (50- 55 ore nella prima messa in onda, poi tocchiamo oltre 150 ore con la seconda e terza), ma soprattutto la qualità delle immagini è buona, direi ottimale. Certo non saranno le immagini spettacolari e affascinanti di Pechino 2008, ma la produzione con più di quattro telecamere mi soddisfa molto. Il sito internet della Fitav darà inoltre informazioni circa orari e date delle messe in onda, ma in tutti i quotidiani (sportivi e non), in tutti i settimanali sono presenti le programmazioni televisive. Basta leggere un po’ ! Il canale Rai Sport + è visibile al momento presso otto milioni e mezzo di famiglie. Non seguire le gare in tv di Fossa Olimpica, Skeet e Double Trap, le più significative della stagione, comincia ad essere quasi impossibile. O si vive fuori dal mondo o non si ha tempo. Questa è la sede adatta per un suggerimento alle Società che hanno la fortuna di ospitare le gare che vanno in tv: organizzatevi per procacciare sponsor e relazioni. E’ davvero un’occasione per fare cassa. Vi passo un dato che ho toccato con mano: gli organizzatori dei match di pugilato per ogni gara che va in tv raccolgono dai 50 ai 100 mila euro di pubblicità. E la boxe, su Rai sport +, va in orari molto più disagiati di quelli del tiro a volo. Come si diceva una volta proprio in tv: meditate, gente, meditate !
LA CINETECA DEL TIRATORE Debutta in questo numero uno spazio che vuole unire tiro a volo e cinema. Vuole unire i due fenomeni con la semplice aspirazione di proporre il commento di un film da parte di un nome celebre del mondo tiravolistico. In questo debutto è Maria Sole Santasilia (pluricampionessa azzurra di Fossa Olimpica nei primi anni Duemila e oggi valente universalista di alto livello nazionale) ad aver visto per IL TIRO A VOLO e a commentare Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek. “Mine Vaganti” è il nuovo film di Ferzan Ozpetek che ancora una volta pone al centro della sua sceneggiatura il tema dell’omosessualità. Tommaso (Riccardo Scamarcio) dalla capitale torna a Lecce con l’intento di fare un plateale outing e svelare al padre e a tutta la sua famiglia, non solo di essere gay, ma di essersi laureato in Lettere e non in Economia e Commercio e di voler fare lo scrittore anziché seguire le orme paterne nel pastificio di famiglia. Inaspettatamente viene preceduto dal fratello maggiore, un ottimo Alessandro Preziosi che, durante una cena, annuncia a tutto il parentado di amare un altro uomo. Questo il soggetto del film per il quale il regista italo-turco ha scelto un cast molto indovinato a partire da Lunetta Savino nel ruolo della madre e da Ennio Fantastichini nel ruolo di un padre tanto esterrefatto quanto inviperito e terrorizzato di quanto la notizia possa suscitare ilarità nella cittadina salentina. La commedia è piuttosto
divertente, i dialoghi reggono fino a quando, con l’arrivo dei quattro migliori amici di Tommaso, che irrompono a sorpresa in casa del ragazzo, non si inciampa nello stereotipo del gay se non addirittura nella macchietta. Il tutto in contrasto con la impeccabile, recitazione di Ilaria Occhini, perfettamente calata nel ruolo della nonna paterna, con un passato alquanto romantico, quasi ottocentesco e di Elena Sofia Ricci, la vera mina vagante di famiglia, nella parte della bizzarra zia Luciana. Un po’ pasticciato e forse stucchevole il finale ma il film risulta grazioso nel complesso a va visto con l’intento di passare due ore alle prese con dei personaggi brillanti con una strizzatina d’occhio al variopinto cinema di Pedro Almodovar.
di Maria Sole Santasilia
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E V E N T I
L’EXA 2010 TARGATA FITAV Numerose e importanti iniziative hanno caratterizzato la presenza della Federazione all’appuntamento fieristico di Brescia che ha coinciso anche con un breefing del Presidente Rossi a Lonato in vista della World Cup di giugno.
La Contessa Piera Rampinelli posa per la stampa allo stand Fitav di Exa 2010 dopo la cerimonia di consegna della somma di denaro raccolta dal movimento tiravolistico
Da sempre la Federazione Italiana Tiro a Volo ha considerato Exa una vetrina importante per dialogare sia con il mondo produttivo del settore delle armi e delle munizioni e quindi con il pubblico degli appassionati, sia anche per rivolgersi a tutti quegli ambiti che con il tiro a volo possono consolidare – e talvolta stabilire - un contatto proprio in occasione dell’appuntamento fieristico bresciano. Anche quest’anno infatti le giornate dell’esposizione armiera della Leonessa d’Italia hanno rappresentato un’occasione importante per esportare il nome e la fama della Fitav. E’ stato proprio in occasione di Exa 2010 che il Presidente Rossi ha ufficialmente consegnato all’Airc la somma di denaro raccolta dai Comitati regionali e dalle Società nell’arco della stagione 2009. La Contessa Piera Rampinelli, 22
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delegata Airc di Brescia, ha raccolto con entusiasmo l’invito della Fitav e ha voluto partecipare alla cerimonia, semplice ma solenne nello stesso tempo, che la Federazione ha programmato al proprio stand per la consegna formale dell’importo. Il movimento tiravolistico ha donato nel 2009 più di quattordicimila Euro, considerando che il 2009 è stato
Il Presidente del Concaverde Egidio Tolettini illustra al Presidente Rossi le caratteristiche della nuova struttura in cui si disputerà la quarta World Cup stagionale nel mese di giugno
// l’exa 2010 targata fitav
Luciano Rossi ed Egidio Tolettini posano con Daniele Ghelfi, Gianluigi Gualini e alcuni collaboratori della Società gardesana sotto una delle nuovissime pedane allestite per la Coppa del Mondo
Ancora un’immagine del Presidente Rossi e dei Consiglieri Gattavilla e Gualini durante il sopralluogo agli impianti del Concaverde
l’anno del disastroso terremoto in Abruzzo e che i tiravolisti sono già accorsi in sostegno delle polo azioni colpite dal sisma con grande tempestività e generosità, la somma di denaro raccolta in favore dell’Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro deve essere considerata assolutamente ragguardevole. Peraltro, la Contessa Rampinelli, nel proprio intervento, ha tributato gratitudine a tutto il mondo del tiro a volo ed ha sottolineato a chiare lettere che la Federazione Italiana Tiro a Volo rappresenta un modello che molte altre Federazioni consorelle dovrebbero imitare, poiché il contributo che la Fitav offre annualmente alla ricerca ha già permesso importanti progressi. Ma Exa 2010 ha rappresentato anche il momento per un altro importante atto formale. In occasione della rassegna bresciana, infatti, il Presidente Rossi ha consegnato ufficialmente il diploma di affiliazione al Cus Brescia. Si tratta del primo Centro Universitario Sportivo
che effettua formale affiliazione alla Federazione Italiana Tiro a Volo ed è certo che questo gesto costituirà una pietra miliare prontamente imitata da molte altre organizzazioni universitarie. E’ stato personalmente il Professor Artemio Carra, Presidente del Cus Brescia, a ricevere il diploma di affiliazione dalle mani del Presidente Rossi e alla conferenza stampa che ha seguito l’atto formale allo stand Fitav hanno preso parte anche il dottor Ezio Luterotti, Vicepresidente del Cus Brescia, il dottor Paolo
Dosselli, Responsabile delle Relazioni Esterne del Cus Brescia, Roberto Zarrillo, Responsabile della Sezione Tiro a Volo dello stesso Cus, e Dario Anguissola, Responsabile Tecnico del Cus Brescia nonché notissimo pluricampione iridato di Elica. Nelle giornate di Exa 2010 il Presidente Luciano Rossi, insieme ai Consiglieri Walter Gattavilla e Gianluigi Gualini, ha compiuto un sopralluogo all’impianto del Concaverde di TAV MAGAZINE - IL TIRO A VOLO
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// l’exa 2010 targata fitav
La Contessa Rampinelli, delegata Airc di Brescia, riceve l’assegno dal Presidente Rossi
Lonato che affronterà l’impegno della quarta prova di Coppa del Mondo delle discipline olimpiche nel mese di giugno con una veste completamente rinnovata e con un ampliamento maestoso che ha condotto lo stand gardesano a disporre di nove campi per le tre specialità del programma a cinque cerchi. Nel contesto della visita al rinnovato stand del Concaverde il Presidente Rossi ha anche incontrato ufficialmente il Presidente della Federazione di Tiro a Volo dell’Iran, Seyed Mahdi Hashemi. Il Presidente Hashemi, che in passato in Iran ha ricoperto ruoli politici di
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primissimo piano, oltre a tributare un rico-
L’intervento del Presidente Rossi durante la cerimonia di consegna del contributo raccolto dal mondo del tiro a volo nell’anno 2009
noscimento di gratitudine per la disponibilità dimostrata dalla Fitav nei confronti della Federazione di Teheran, si è detto convinto che la collaborazione sportiva tra i due organismi potrà giovare all’incremento tecnico-agonistico delle nuove generazioni in entrambe le Nazioni. Da parte sua, il Presidente Rossi si è detto persuaso che il
Il Presidente Rossi e il Commissario Tecnico della Nazionale di Double trap Mirco Cenci consegnano il diploma di affiliazione alla Fitav al Professor Artemio Carra, Presidente del Cus Brescia
// l’exa 2010 targata fitav
La Contessa Rampinelli e il Professor Carra posano con il Presidente Obrist dell’Uits, con il Presidente Buglione della Fidasc con il Presidente Rossi e il Consigliere Gattavilla, con il Dottor Gussalli Beretta di Beretta Armi e il Dottor Marzio Maccacaro di Fiocchi Munizioni
In un clima simpaticamente informale Il Presidente Rossi e il Presidente Carra hanno sancito l’ingresso del Cus Brescia nel mondo del tiro a volo con la presentazione di un gilet specifico per la pratica di pedana con i colori e le insegne del Cus Brescia
Lo scambio formale degli omaggi al termine dell’incontro ufficiale tra il Presidente della Federazione Tiro a Volo dell’Iran Seyed Mahdi Hashemi e il Presidente della Fitav Luciano Rossi
percorso di qualità che il movimento tiravolistico iraniano ha intrapreso potrà consentire presto ad atleti della Federazione di Teheran di conseguire importanti risultati in ambito internazionale. Un prologo agonistico è stato celebrato, come si ricorderà, in occasione del Memorial Ferdinando Rossi del 2009, quando una rappresentativa di tiratori dell’Iran si confrontò in un match amichevole con un gruppo di specialisti azzurri. Per il crescente movimento tiravolistico dell’Iran la prossima Coppa del Mondo di Lonato potrebbe già essere un banco di prova importante e potremmo assistere ad un vero e proprio exploit degli atleti della Federazione di Teheran. TAV MAGAZINE - IL TIRO A VOLO
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V I T A
F E D E R A L E
VALLE ANIENE AL COMANDO Il sodalizio capitolino di Via Lunghezzina guida la graduatoria relativa al rilascio delle Tessere Ordinarie e precede i club lombardi di Cieli Aperti e Belvedere
Per parafrasare una celebre formula del ciclismo di altri tempi, potremmo dire che nel rilascio delle Tessere Ordinarie una Società sola è al comando ed è il sodalizio di Valle Aniene. La Società di Via Lunghezzina conserva il primato che le era già stato attribuito dalla precedente rilevazione e alla data del 27 aprile ha vendemmiato 344 Tessere. Al secondo posto, con un distacco considerevole, si colloca la Società bergamasca di Cieli Aperti (316). Belvedere occupa autorevolmente il terzo posto della graduatoria con 261 tessere davanti a Montecatini – Pieve a Nievole (244) e Umbriaverde (220). Falco e Club Olimpico Foligno stazionano a quota 218, mentre hanno rilasciata 214 Tessere Ordinarie La Fattoria e Traversa. La Società Lazio vanta 211 Tessere e precede Carinanese (202) e Arlunese (201). Un ribaltamento di fronte come nel più appassionante dei match ha invece caratterizzato l’ambito delle Tessere Sostenitori. In quella graduatoria, se alla rilevazione dello scorso 24 marzo era la Società Carignanese a tenere in pugno il vertice della gara con un vantaggio che sembrava già incolmabile, ecco che alla data del 27 aprile è invece la Società Cluana ad occupare la vetta della graduatoria. Il sodalizio marchigiano vanta 614 tessere e sopravanza la Carignanese (527) di quasi un centinaio di unità. Al terzo si posto si conferma il sodalizio di Aosta con 361 Tessere rilasciate davanti a Montecatini – Pieve a Nievole (182). Con 169 tessere è Castelfidardo ad occupare la quinta posizione della Top Ten relativa alle Tessere Sostenitori davanti a Pisa (151), Acquaviva (149), Falco e Porpetto (109), Tricolore (97), Borgatella (76). Nell’ambito del rilascio delle Tessere Ordinarie, nella ripartizione delle Società per categoria di affiliazione è naturalmente Valle Aniene ad occupare il primo posto delle Società di Eccellenza con 344 Tessere davanti a Cieli Aperti (316) e Montecatini – Pieve a Nievole (244). In Prima categoria la vetta del podio è occupata da Belvedere: il sodalizio lombardo ha vendemmiato 261 Tessere e precede Umbriaverde (220) e Giorgio Rosatti – Ponso (200). In Seconda categoria è il Club Olimpico Foligno ad occupare la vetta con 218 Tessere davanti a La Fattoria (214) e Lazio (211). 26
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In Terza categoria i siciliani di Traversa sono ampiamente in testa con 214 Tessere staccate davanti a Randi (128) e Racconigi (127). In Quarta categoria è Porpetto a condurre il gioco: la Società friulana guida la graduatoria con 187 Tessere davanti a Le Tre Piume (148) e Aosta (129). In Quinta categoria Montoggio conduce con 111 Tessere e precede Mattarona (101) e Alla Panoramica (100). Per quanto riguarda le Tessere Sostenitori nella categoria Eccellenza è ad esempio la Società Montecatini – Pieve a Nievole (182) a guidare il gioco davanti a Falco (109). Tra le Società di Prima categoria conduce il sodalizio abruzzese di Acquaviva (149) davanti a Borgatella (76) e Umbriaverde (69). In Seconda categoria è naturalmente la Carignanese a dominare con le sue 527 tessere rilasciate davanti a Castelfidardo (169) e Pisa (151). La Società emiliana Tricolore precede tutti in Terza categoria con 97 tessere davanti a Randi (70) e Lauretana (46), mentre Cluana è naturalmente leader della classifica delle Società di Quarta categoria con le sue 614 tessere. Inseguono Aosta (361) e Porpetto (109). In Quinta categoria è il sodalizio sardo di Villanova ad occupare il vertice: con 60 tessere rilasciate Villanova precede Alla Panoramica (58) e La Cicogna (51). Uno sguardo alla situazione dell’affiliazione alla data del 27 aprile dice che in un considerevole gruppo di Regioni tutte le Società già affiliate nel 2009 hanno completato la procedura di affiliazione per l’anno 2010. In alcuni casi si è verificato addirittura un incoraggiante incremento. In Umbria sono affiliate 25 Società a fronte delle 23 del 2009; in Basilicata 13 contro le 12 del 2009; in Emilia – Romagna 33 contro le 32 dell’anno passato. Tutte le Società affiliate nel 2009 hanno completato la loro procedura anche in Abruzzo (11), Calabria (21), Molise (4), Puglia (29), Valle d’Aosta (2). Nel 2010 in Sardegna hanno effettuato l’affiliazione 41 Società su 42, in Lombardia e in Piemonte 29 su 30, in Sicilia 44 su 46, in Campania 20 su 21, in Veneto 19 su 20, nel Lazio 48 su 52, nelle Marche 24 su 26, in Toscana 18 su 20, in Liguria 14 su 16, nel Friuli – Venezia Giulia 5 su 6, in Trentino Alto Adige 1 su 2. Alla data del 27 aprile 2010 le Società affiliate alla Fitav a livello nazionale sono 430 contro
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le 445 Società affiliate alla data del 31 dicembre 2009. Qualche ritardo anche nel Tesseramento. Soltanto la Vale d’Aosta alla rilevazione del 27 aprile vanta un numero di Tesserati maggiore che nel 2009 (144 contro 128). Tra le altre Regioni la Lombardia è la Regione con il più alto tasso di rinnovo: il 91% pari a 2.466 Tessere su 2.710. Di seguito riportiamo l’elenco delle Regioni indicando la percentuale, il dato relativo al 27 aprile 2010 e quello del 2009: Toscana (89,33%) pari a 1.114 su 1.247; Molise (86,71%) pari a 150 su 173; Emilia-Romagna (86,35%) pari a 2.025 su 2.345; Basilicata (85,95%) pari a 208 su 242; Umbria (85,64%) pari a 990 su 1.156; Piemonte (83,75%) pari a 1.288 su 1538;
Marche (83,41%) pari a 1.031 su 1.236; Veneto (82,12%) pari a 1.708 su 2.080; Lazio (81,51%) pari a 1.816 su 2.228; Abruzzo (81,12%) pari a 477 su 588; Friuli Venezia Giulia (77,78%) pari a 364 su 468; Sicilia (77,67%) pari a 1.680 su 2.163; Campania (77,11%) pari a 1.095 su 1.420; Trentino Alto Adige (72,06%) pari a 49 su 68; Liguria (67,48%) pari a 608 su 901; Puglia (66,92%) pari a 1.056 su 1.578; Calabria (66,23%) pari a 600 su 906; Sardegna (65,97%) pari a 793 su 1.202. Alla data del 27 aprile 2010 i Tesserati a livello nazionale sono 19.662 contro i 24.377 del 31 dicembre 2009 con una percentuale di rinnovo pari all’80,66%.
Tessere Ordinarie
Tessere Sostenitori
(aggiornato al 27 aprile 2010)
(aggiornato al 27 aprile 2010)
1. 2. 3. 4. 5. 6.
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.
Valle Aniene 344 Cieli Aperti 316 Belvedere 261 Montecatini – Pieve a Nievole 244 Umbriaverde 220 Falco Olimpico Foligno 218 8. Traversa La Fattoria 214 10. Lazio 211 11. Carignanese 202 12. Arlunese 201
Cluana 614 Carignanese 527 Aosta 361 Montecatini – Pieve a Nievole 182 Castelfidardo 169 Pisa 151 Acquaviva 149 Falco Porpetto 109 10. Tricolore 97 11. Borgatella 76
Diplomati i nuovi formatori Nei programmi della Fitav non manca quello di aumentare il livello della professionalità degli Ufficiali di Gara. Per questo delega la CAN (Commissione Arbitri Nazionale): uno staff di esperti arbitri con a capo il Presidente Giuseppe Lazzaretti, dirigente di storica esperienza e professionalità. Dal 1990 il Consiglio Federale ha messo in campo nuove figure per dare supporto all’ufficio centrale della Fitav e ai vari Comitati – il Giudice Unico Regionale e il CAR (commissario arbitri regionali). Il giudice unico, in pratica dovrebbe risolvere tutte le controversie che emergono nel territorio di appartenenza. Il ruolo del CAR, di pari importanza al primo, definisce un compito non facile da espletare. Uno dei compiti primari è quello di trovare e designare gli arbitri ogni qualvolta che c’e una gara indetta della Federazione. Il 12 e il 3 aprile si è svolto a Roma il corso per formatori arbitri dedicato ai CAR di tutta Italia. Lo stage è stato svolto in due giornate con la presenza di professori docenti dell’università di Tor Vergata di Roma che dopo aver svolto il loro programma d’insegnamento hanno diplomato tutti i presenti meritevoli di conseguirlo. I lavori di apertura sono stati espletati dal Presidente della CAN e dai Consiglieri Federali Giacomo Piazza e Giorgio Gandolfi. Di supporto all’evento è stato il segretario della CAN Stefano Bussone coadiuvato dal collaboratore d’ufficio Giandomenico Gregori, responsabili dell’organizzazione. Puntuali sono pervenuti i saluti e i ringraziamenti da parte del Presidente federale Luciano Rossi compiaciuto per i lavori svolti con la massima attenzione e professionalità. Hanno partecipato allo stage Sergio Bonafaccia, Francesco Cassandro, Onorino Cognigni, Francesco Cornati, Santo Falanga, Osvaldo Gargani, Adriano Gobbo, Massimo Insana, Salvatore Macrì, Raffaele Parodi, Demetrio Pillon, Michele Testa, Fulvio Zilli. di Sergio Carella
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L’ANPAM e la FITAV lanciano un avviso sulla vendita delle munizioni: è illegale se fatta per corrispondenza, si incorre in reato L’Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni e la Federazione Italiana Tiro a Volo ricordano che la vendita autorizzata è solo quella all’interno dei locali commerciali con licenza. L’Associazione Nazionale Produttori Armi e Munizioni e la Federazione Italiana Tiro a Volo lanciano un avviso ai consumatori per tutelarli da una pratica illegale che sembra si stia diffondendo nel settore delle munizioni: la vendita fuori dai locali commerciali. Rientrano in questa fattispecie tutte quelle operazioni fatte da operatori del settore che spediscono direttamente a casa dell’utente finale le cartucce, dopo avere ricevuto per e-mail o per fax copia del porto d’armi. Questo sistema di commercio infatti, in uso con profitto in altri settori merceologici, non è consentito dalla legge italiana per il comparto armiero, poiché l’invio in qualsiasi forma direttamente a cacciatori e tiratori di qualsiasi tipo di munizione è considerato un vero e proprio reato dall’articolo 678 del codice penale, che lo punisce con l’arresto da tre a diciotto mesi oltre al pagamento di un’ammenda.
La vendita per corrispondenza è quindi in ogni caso un reato. Le licenze di vendita di esplosivi valgono infatti per i soli locali commerciali per i quali sono rilasciate (art. 51 TULPS), pertanto la compravendita di munizioni può avvenire solo all’interno dei locali commerciali autorizzati, dove l’acquirente è obbligato ad esibire al venditore il documento in originale che lo autorizza ad acquistare. L’unica ulteriore possibilità di acquisto è quella diretta dal produttore, ma anche in questo caso solo nei locali commerciali del produttore stesso e sempre con le modalità sopra riportate. Nell’ottica di una sempre maggiore attenzione agli aspetti più delicati della pratica del tiro sportivo e della caccia, l’ANPAM raccomanda inoltre di non consegnare fotocopie del proprio porto d’armi o inviarne copie per posta elettronica o fax, in quanto la disponibilità degli estremi potrebbe indurre malintenzionati a caricare in capo al titolare della licenza l’acquisto di munizioni destinate ad altri e ad altri scopi. Va ricordato inoltre che le autorità di polizia sono legittimate ad effettuare, senza mandato dell’autorità giudiziaria, ispezioni e perquisizioni al fine di verificare la presenza, in qualsiasi locale pubblico o privato o in qualsiasi abitazione, di armi, munizioni o materie esplodenti (art. 41 TULPS – art. 225 disp. att. c.p.p.) eccedenti le quantità consentite. La campagna informativa dell’ANPAM relativa alla corretta vendita delle munizioni rientra nella politica e nell’impegno costante dell’associazione a favore della totale legalità delle attività del settore. L’impegno è rivolto sia nei confronti delle politiche industriali dei propri aderenti, sia per la tutela di negozianti ed armieri titolari di regolare licenza nonché dei consumatori finali, che vanno tutelati da frodi e comportamenti che potrebbero sembrare legali, ma non lo sono.
CONFINDUSTRIA
Viale dell’Astronomia, 30 Roma 28
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Palazzo delle Federazioni Viale Tiziano, 74 Roma
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QUI PIEMONTE, A VOI STUDIO… Quattrocento presenze complessive a Pecetto per il Memorial Mercone che ha messo in palio un prestigioso trofeo offerto dalla famiglia Perazzi, ma il Comitato Regionale ha anche promosso in grande stile la pratica tiravolistica a Winter Park: la manifestazione che ha richiamato ottantamila visitatori nell’area fieristica torinese del Lingotto.
Il gruppo dei vincitori dei trofei del Memorial Antonello Mercone
Un’affluenza record ha contraddistinto i due giorni di gara del Memorial Antonello Mercone in programma agli impianti della Società Pecetto. Quasi duecento tiratori per ciascuna giornata hanno affollato la struttura piemontese per una manifestazione che ha avuto nel trofeo offerto dalla famiglia Perazzi il premio più ambito e prestigioso. Ed è stato un nome notissimo, infatti, a ricevere il trofeo dalle mani di Mauro Perazzi: titolare della notissima azienda di Botticino. Marco Panizza, ex campione iridato degli Juniores e oggi valentissimo Eccellenza del panorama nazionale, ha catturato il trofeo al termine di una sfida dai vivacissimi toni agonistici. Con il 25/25 del barrage finale Panizza, in forza al gruppo sportivo della Polizia Penitenziaria, ha dunque
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svettato nel confronto in programma a Pecetto precedendo un ottimo Luigi Cucinelli e l’esperto Rodolfo Viganò. Il tiratore milanese si è aggiudicato il trofeo d’argento riservato all’Eccellenza e Cucinelli si è impossessato con autorevolezza di quello riservato alla Seconda categoria. Gli altri trofei d’argento sono andati a Erica Marchini e all’under 20 Simone Bo, al Prima Pierantonio Venturini, al Terza Mario Maranta, al Veterano Pasquale Basile e al Master Guido Di Cesare. La cerimonia di premiazione è stata l’occasione per un commosso ricordo di Antonello Mercone a cui il tiravolismo piemontese ha dedicato la due giorni di Pecetto. Nel proprio intervento il Presidente del Comitato Regionale Fitav del Piemonte Pino Facchini ha elogiato la Perazzi
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Lo stand allestito dal Comitato Regionale Fitav del Piemonte a Winter Park ha richiamato moltissimi visitatori ed ha contribuito a promuovere la cultura tiravolistica presso il grande pubblico
per l’attenzione rivolta all’attività agonistica di base, ma ha voluto estendere la gratitudine del Comitato agli instancabili dirigenti della Società ospitante, Giancarlo e Svetlana Cassulo, agli Ufficiali di Gara che hanno prestato la loro opera, ai tanti appassionati che hanno risposto con entusiasmo alla bella iniziativa agonistica di Pecetto. Parole di elogio per l’iniziativa sono state pronunciate anche dal Consigliere Federale Vincenzo Cito, dal Consigliere Regionale Tiziano Vercellino e da Giovanni Arnaldi che, alla presenza commossa della signora Bruna Mercone, ha tracciato un ricordo affettuoso e delicato di Antonello: il giovane tiratore prematuramente scomparso a cui è stata dedicata l’iniziativa agonistica di Pecetto. Grandissimo successo ha riscosso anche lo stand allestito dal Comitato Regionale Fitav del Piemonte a Winter Park, l’iniziativa che ha riunito all’area fieristica
torinese del Lingotto tutte le Federazioni Sportive Nazionali. Per la manifestazione che ha richiamato ottantamila visitatori, il Comitato Regionale Fitav del Piemonte ha proposto un ampio stand allestito dal Consigliere Regionale Valter Serranti e dalla Segretaria del Comitato Anna Andronico. Importante materiale promozionale è stato fornito nell’occasione da Beretta Armi, dall’Armeria Mayerna di Torino, da Castellani e da Italtrap. Lo stand allestito a Winter Park ha richiamato un foltissimo pubblico appartenente a tutte le fasce anagrafiche e la presenza assidua nei tre giorni dell’esposizione del Presidente del
Comitato Regionale Fitav Pino Facchini, di Andrea Caligiuri, di Rocco Facchini, di Claudio Fabbrini e dell’azzurra di Cigliano Vercellese Erica Marchini ha permesso a moltissimi visitatori di conoscere in maniera più approfondita i campioni del tiro a volo e di fare esperienza diretta della pratica tiravolistica per mezzo del simulatore. Significativa anche la presenza di Silvia Gastaldi tra i relatori del convegno che nella prima giornata di Winter Park ha offerto una panoramica generale sulle prerogative specifiche di ogni pratica sportiva. TAV MAGAZINE - IL TIRO A VOLO
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QUI FRIULI – VENEZIA GIULIA, A VOI STUDIO… Il Campionato invernale di Fossa Olimpica ha eletto i suoi campioni e gli scudetti della stagione fredda sono andati a Fernando Misson, Antonino Franco, Fabio Frittaion, ai giovani Giovanni Colutta e Alberto Belluzzo, ad Alberto Governa e Franco Masolini.
Il campione regionale d’inverno di Fossa Olimpica di Prima categoria Fernando Misson
E’ Fernando Misson il campione regionale d’inverno di Fossa Olimpica tra i Prima categoria del Friuli – Venezia Giulia. Al traguardo finale del confronto della regione più orientale del nord Italia Misson ha collezionato 84 centri ed ha preceduto i valenti Marco Degano e Marcello De Colle. In Seconda categoria è stato invece Antonino Franco a conquistare lo scudetto invernale: con il bel punteggio complessivo di 89 centri Franco ha superato largamente Luciano Del Neri e Flavio Canciani. Con 82 bersagli utili Fabio Frittaion si è invece aggiudicato il titolo di campione regionale d’inverno di Seconda categoria. Ale sue spalle si sono collocati Natalino Bortolussi e Roberto Copetti. Giovanni Colutta ha prevalso nella graduatoria degli Juniores davanti a Paolo Nonis, mentre nel comparto del Settore Giovanile è stato Alberto Belluzzo a conquistare il titolo. Tra i Veterani è stato Alberto Governa ad imporsi con 77 bersagli utili complessivi davanti a Libero Fontanot, mentre i Master friulani hanno avuto in Fran32
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co Masolini il loro protagonista invernale: con 83 centri Masolini ha preceduto Rino Zecchin e Bruno Delbello. La Società di Porpetto ha conquistato agevolmente lo scudetto dei sodalizi. Nel Double Trap è stato Ivan
Il campione regionale d’inverno di Fossa Olimpica di Seconda categoria Antonino Franco
Brussolo a porre il proprio sigillo sul confronto regionale della stagione fredda: con 45 bersagli utili Brussolo ha conquistato il titolo di campione regionale di Seconda categoria
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gli. Mauro Cracco ha vinto lo scudetto di Seconda con 68 e Manuel Moro si è laureato campione di Terza con 88. Proprio 88 centri hanno permesso a Simone Vizzon di vincere il titolo degli Juniores, mentre nella categoria congiunta Veterani e Master ha vinto Gianni Campo Dall’Orto con 75. Come già nella Fossa Olimpica, anche nello Skeet il titolo d’inverno per Società è andato a Porpetto.
Il campione regionale d’inverno di Fossa Olimpica dei Veterani Alberto Governa
Il campione regionale d’inverno di Fossa Olimpica dei Master Franco Masolini
precedendo Valter Caisutti e Luciano Stefano Nardo. In Terza categoria è stato invece Andrea Merici (45) ad assicurarsi il titolo di campione regionale d’inverno davanti a Flavio Canciani e Roberto Copetti. Rino Zecchin ha conquistato con autorevolezza il titolo dei Master: con 41 centri Zecchin ha preceduto Matteo Frattima e Silvano Bon. Il Campionato d’inverno di Skeet del Friuli – Venezia Giulia ha visto prevalere Andrea Marussi in Prima categoria con 94 bersa-
L’OPINIONE DI IVO MOLARO
(Presidente del Comitato Regionale Fitav del Friuli – Venezia Giulia) Non possiamo dire che sia tutto rose e fiori nella Regione che, grazie a Chiara Cainero e ad alcuni altri specialisti emergenti, negli ultimi anni si è affacciata prepotentemente alla ribalta tiravolistica. La chiusura di molti impianti del Friuli – Venezia Giulia ha sicuramente ridotto in misura notevole il numero dei praticanti, poiché sappiamo che l’equazione “più impianti uguale più tiratori” resta sempre validissima. Nonostante questo, i Campionati d’inverno delle discipline olimpiche hanno fatto registrare una buona affluenza e si comprende che in giro c’è voglia di praticare il tiro e di divertirsi ad inseguire piattelli. Peraltro, la nostra Regione guarda con fiducia al futuro. La nostra Commissione Cas con il suo attivissimo Presidente Fernando Misson ha avviato al tiro un folto gruppo di giovani di qualità E Porpetto è ormai un po’ una delle capitali europee del tiravolismo under 20. Il 4 e il 5 giugno la Società ospiterà il settimo Gran Prix International Juniores che, come già nel 2009, è inserito in un circuito internazionale molto frequentato. E sono dell’avviso che coloro che vorranno venire a Porpetto a giugno a vedere i più brillanti giovani d’Europa e del mondo, avranno l’opportunità di scoprire una realtà tiravolistica friulana piena di vitalità e di slanci verso il futuro.
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QUI LOMBARDIA, A VOI STUDIO… Il Campionato regionale d’inverno della Lombardia di Compak ha fatto registrare un incremento di partecipazione del 20% rispetto alle stagioni passate.
Gian Mario Ferrari (Bergamo) e Ottorino Rovetta del Trap Concaverde di Lonato. Un bilancio particolarmente positivo, quello che emerge dalle parole del responsabile del Comitato regionale della Lombardia per il settore Compak Giancarlo Vitali che si sofferma sull’incremento del 20% e oltre rispetto alle passate edizioni in fatto di partecipanti, sottolineando, inoltre, la crescita qualitativa, in fatto di risultati in gara da parte dei tiratori. Per riuscire a comprendere come la Lombardia abbia superato tutte le altre regioni – dice Vitali- è sufficiente considerare che negli altri Campionati regionali ben difficilmente si è andati oltre i 55 tiratori per prova. In Lombardia, dopo i 138 della prima giornata al S. Fruttuoso, abbiamo fatto registrare i 124 di Seriate, i 125 di Arluno e i 106 del Bettolino, nonostante la concomitanza con il Gran Premio Fitav di Rio Salso a Pesaro. Si conclude con un pieno successo di partecipazione il Campionato regionale invernale di Compak della Lombardia. Tra gli Eccellenza sale sul gradino più alto Pasquale Gabbiadini della Società di Bergamo. Tra i Prima il titolo regionale è appannaggio di Giuseppe Pasta (Bergamo) mentre tra i Seconda a conquistare l’alloro regionale è stato Massimo Sansoni, portacolori di S. Fruttuoso. Tra i tiratori di Terza categoria a primeggiare è stato l’alfiere di Ghedi Marco Rodenghi mentre tra le Ladies il gradino più alto del podio è per Alessandra Comina che difende i colori di Valle Duppo di Lodrino. Per quanto concerne le qualifiche Veterani e Master, a laurearsi neo campioni regionali sono stati rispettivamente 34
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Giuseppe Pasta ha vinto il titolo invernale di Compak della Lombardia in Prima categoria
Giancarlo Vitali con il pool degli Ufficiali di Gara lombardi che hanno diretto le gare del Campionato invernale di Compak
QUI UMBRIA, A VOI STUDIO… Una stella d’argento per Nicola Guida
Il Presidente del Coni provinciale di Terni, l’avvocato Massimo Carignani, premia Nicola Guida a Orvieto
Nicola Guida è stato insignito della Stella d’argento al merito sportivo in una cerimonia solenne e fastosa nella splendida cornice della Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano di Orvieto. Guida, dirigente per moltissimi anni della Società Tiro a Volo Montedison C. L. Skeet Club, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento con la seguente motivazione: Dirigente del tiro a volo, si è sempre dedicato con grande passione, impegno generoso e disinteressato allo sviluppo di questa disciplina sportiva diventando, in tanti anni di attività, un punto di riferimento nell’ambito della Provincia di Terni per la crescita e la divulgazione della disciplina dello Skeet. Nicola Guida, oltre ad essere un valente praticante, è stato soprattutto un attivissimo talent-scout: il Centro di Avviamento allo
Sport della Società Montedisono negli anni ha sfornato dei campioni di singolare qualità come Diana Bacosi, Rita Mari, Luigi Santucci. Peraltro Guida ha saputo anche creare un forte spirito di squadra, tant’è che già negli anni Ottanta lo skeettista umbro guidò la Società Montedison alla conquista di numerosi titoli nazionali delle Società di Quarta categoria. Ma il ringraziamento maggiore – dice Nicola Guida – lo devo al Presidente Federale Luciano Rossi per il suo personale interessamento presso gli organi del Coni nazionale e per aver saputo apprezzare quanto da me fatto per rendere grande una piccola Società e per la professionalità che so di aver dimostrato come Ufficiale di Gara della Fitav in tante manifestazioni nazionali e internazionali. TAV MAGAZINE - IL TIRO A VOLO
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A Foligno per ricordare Jessica Magnini
Sarà una grande competizione di Fossa Olimpica sulle pedane dell’impianto di Foligno a ricordare Jessica Magnini. La promettentissima giovane tiratrice umbra, strappata tragicamente alla vita nello scorso autunno, sarà infatti commemorata nella gara indetta allo stand Casevecchie in una competizione di Fossa Olimpica che si disputerà il 21, il 22 e il 23 maggio prossimi. Ormai da settimane il papà di Jessica, Mauro Magnini, si sta prodigando per raccogliere adesioni e sponsorizzazioni per questa bella iniziativa. Peraltro anche il Presidente della Fitav Luciano Rossi ha dato la propria personale e sentita adesione all’iniziativa e un contributo fondamentale di collaborazione lo stanno prestando quotidianamente Veniero Spada, Roberto Sparnaccini, Claudio Americani e Gino Menghini. Nella volontà di Mauro Magnini questa competizione dovrà essere innanzitutto un momento di grande e
sincera aggregazione per celebrare lo sport e per ricordare Jessica che proprio nella pratica tiravolistica aveva saputo esprimere tutta la sua vitalità e tutta la sua energia di adolescente. Per questo appuntamento folignate del 21, 22 e 23 maggio sarà fissato un importo di iscrizione relativamente basso proprio per favorire l’alta partecipazione. L’intero incasso sarà peraltro devoluto in beneficenza, ma gli organizzatori assicurano che a fronte di un costo ridottissimo di partecipazione la gara dedicata alla memoria di Jessica Magnini sarà un evento di alto livello agonistico dotato di un ricco montepremi. La competizione prevede infatti classifiche separate per i Seniores, per i giovani e per i disabili e già fino da ora si preannunciano partecipazioni straordinarie che daranno lustro all’evento. Ai numerosi premi destinati ai partecipanti contribuiranno grandi aziende e numerosissime imprese ed esercizi dell’area umbra. Tutti coloro che sono interessati a contribuire al montepremi oppure a confermare fino da ora la propria adesione alla manifestazione in memoria di Jessica Magnini possono contattare Mauro Magnini al seguente recapito telefonico: 347 8580594 oppure 0743 520710.
IL CAMPIONATO DELLA SANITA’ A UMBRIAVERDE Si disputerà il 5 giugno a Umbriaverde il Campionato della Sanità 2010 che per volere dei suoi organizzatori quest’anno consiste in una competizione aperta a moltissime categorie di professionisti che operano nel settore. La gara di Fossa Olimpica programmata sulla distanza di 75 piattelli è infatti aperta a medici, biologi, veterinari, farmacisti, tecnici di laboratorio, impiegati delle strutture sanitarie e studenti delle varie discipline sanitarie sia dell’ambito sanitario pubblico che privato. Ma c’è di più: perché l’iscrizione di
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25 Euro al Campionato della Sanità 2010 offre la possibilità di partecipare anche ad una gara di Fossa Olimpica in programma contestualmente alla Società Umbriaverde che ha un montepremi di 1.100 Euro. L’occasione è pertanto ghiottissima ed è auspicabile pertanto che tutti gli operatori del mondo sanitario si iscrivano immediatamente alla competizione per mantenere viva una sfida che vanta ormai una lunga tradizione. (Per informazioni e adesioni: dott. Michele Chianese tel. 334 6455810)
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METABOLISMO PROTEICO E ATTIVITA’ FISICA TESTO DI FABIO PARTIGIANI
Ormai, fin dagli anni 60 è noto quale sia il valore nella dieta dei carboidrati come fonte primaria di rifornimento energetico, mentre un’attenzione notevolmente minore è stata diretta a determinare quale sia il fabbisogno dietetico di proteine. Contrariamente all’opinione comune, dati recenti, riguardanti sia un esercizio di intensità moderata, sia un esercizio prolungato (resistenza) che un esercizio con sovraccarichi elevati (forza), indicano che la quantità di proteine da assumere attualmente raccomandata (0,8 g. x kg. di massa corporea x die) probabilmente è inferiore a quella ottimale per soggetti che svolgono attività fisica continuativa. Gli esercizi di resistenza aumentano il fabbisogno di proteine nella dieta anzitutto perché gli aminoacidi vengono utilizzati come fonte ausiliaria di combustibile specialmente se l’esercizio è prolungato. Un’integrazione di proteine nella dieta è utile anche nel caso di esercizi di forza in quanto combinata ad un allenamento con sovraccarichi elevati può produrre un aumento dello stimolo allo sviluppo muscolare. Molte attività sportive implicano la ripetizione di un esercizio intermittente di elevata intensità che richiede aspetti che interessano sia la forza che la resistenza per periodi di diverse ore. Per cui coloro che sono regolarmente impe-
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gnati in questo tipo di attività probabilmente riceverebbero un beneficio da un apporto dietetico di proteine in eccesso rispetto a quello richiesto per soggetti sedentari, non soltanto per un potenziale incremento della forza, ma perché fornisce una riserva di aminoacidi necessaria per ogni aumento dell’ossidazione di queste sostanze che si può produrre durante l’allenamento o le competizioni. Se ci si basa sugli studi sull’esercizio fisico finora realizzati sembra che un’assunzione di proteine di 1,4 – 1,7 g. x kg. x die dovrebbe essere adeguata per soggetti fisicamente attivi. Tuttavia questo maggiore fabbisogno di proteine non significa necessariamente che chi svolge attività fisica abbia bisogno di un supplemento proteico in quanto questa quantità può essere ottenuta con un apporto energetico globale e con un’ampia e varia assunzione di alimenti. Questa moda di assumere aminoacidi è particolarmente “viva” nelle palestre soprattutto per chi svolge lavori intensi con sovraccarichi (body builder). Purtroppo l’ignoranza della materia porta ad un eccessivo abuso di queste sostanze con esiti talvolta mortali. Penso sia opportuno inquadrare l’argomento con la giusta angolazione e dare delucidazioni per evitare di incorrere in errori che potrebbero rivelarsi fatali. Gli aminoacidi sono le molecole che costituiscono le proteine, essenziali per la struttura muscolare. I differenti alimenti contengono le proteine, e quindi gli aminoacidi, in proporzione variabile; applicando un protocollo nutrizionale equilibrato si fa in modo che l’atleta assuma la quantità di proteine corretta e con essa gli aminoacidi di cui ha bisogno. Abbiamo però visto che, rispetto al sedentario, l’atleta ha un fabbisogno non solo accresciuto, ma anche diversificato. Ha bisogno di tre aminoacidi (leucina, isoleucina, valina), che vengono detti a catena ramificata, che hanno una particolare importanza nella sintesi proteica perché sono coinvolti nel processo per cui si ottiene energia. Facendo una sintesi dei risultati di numerose ricerche, si può affermare che se l’attività non è continua e sufficientemente prolungata nel tempo (almeno
50’) non c’è nessun bisogno di un’integrazione con aminoacidi ramificati per recuperare lo sforzo. Se, ad esempio, esaminiamo le necessità fisiologiche della corsa, l’integrazione si giustifica solo se essa si protrae per distanze superiori ai 20km. Considerando che 10 g. di aminoacidi ramificati sono contenuti in 250 g. di carne di pollo, si comprende chiaramente che un’alimentazione corretta ne fornisce la quantità sufficiente per tutti quei “runner” che mangiano correttamente (con un sufficiente apporto di proteine) e non sono maratoneti. Purtroppo molti atleti abusano degli aminoacidi ramificati, credendo che possano esser loro utili, e nella convinzione che “male non fanno”. In realtà non è così perché alte dosi possono alzare notevolmente l’azotemia con conseguente sovraccarico renale. La pratica di usare l’integrazione proteica per spingere al massimo le capacità anaboliche dell’organismo deriva dalle pratiche dei body builders i quali sono convinti che, dato che il muscolo ha un’elevata concentrazione di proteine, più proteine introduciamo più muscoli avremo. SBAGLIATO! Questa convinzione è limitata da tre fattori: A) l’anabolismo (cioè la costruzione di tessuto muscolare) si crea in seguito a uno stimolo, lo stimolo anabolico, determinato dallo sforzo massimale, riguarda solo gli atleti che praticano sport di potenza e non gli altri, soprattutto perché in molti sport un potenziamento da body builder sarebbe del tutto controindicato. B) anche per i body builders l’assunzione proteica non consente di andare oltre un certo livello di massa muscolare, perché l’anabolismo ha un limite ben definito. Il bilancio azotato esprime la differenza tra quello assunto sotto forma di proteine ed utilizzato per le funzioni anaboliche e quello eliminato con la demolizione delle proteine. E’ evidente che, per la crescita, il bilancio deve essere positivo e cioè l’azoto assunto sotto forma di proteine deve essere incorporato nei tessuti, in questo caso nel tessuto muscolare, in misura maggiore di quanto ne viene eliminato con le uri-
ne, le feci e il sudore per effetto delle reazioni di catabolismo, ovvero la demolizione delle proteine. Un bilancio negativo indica, invece, una perdita di tessuto. Una volta raggiunto il massimo, non è necessaria e nemmeno utile una integrazione proteica addizionale. Ad esempio un body builder in condizioni normali (senza agenti anabolizzanti) ha un fabbisogno proteico inferiore ad un runner di livello elevato, ciò si spiega ricordando che il catabolismo proteico entra in gioco solo quando lo sforzo è sufficientemente intenso. Se il gesto atletico è limitato nel tempo (gli allenamenti di molti body builders non vanno al di là della mezz’ora effettiva di sforzo attivo, causa gli ampi recuperi fra un esercizio e l’altro) può essere anche intenso, ma la quantità di proteine catabolizzate resta bassa e quindi non è necessaria la reintegrazione. C) l’assunzione di aminoacidi (arginina, lisina, ornitina, glutammina, tirosina e altri) non aumenta i livelli di ormone della crescita, né la potenza aerobica, né la prestazione in attività massimali. Non variano neppure le concentrazioni di testosterone o cortisolo. E’ vero che esistono studi che asseriscono che aminoacidi come l’arginina, la lisina, la glutammina, la glicina incrementano i livelli dell’ormone della crescita; tali studi sono stati però tutti svolti non su campioni della popolazione normale o di atleti, ma su ristretti gruppi di soggetti ricoverati, cioè su malati e/o anziani. Infatti, se questi risultati fossero veri, somministrando 5 g. di arginina, 2 g. di lisina, 5 g. di ornitina, 2 g. di glutammina e 6 g. di glicina, il livello di HGH (ormone della crescita) dovrebbe aumentare di oltre 100 volte. Ovviamente non è così e la spiegazione è che certi risultati clinici si raggiungono in condizioni di estrema carenza (pazienti sedentari e anziani). L’organismo mantiene sempre livelli di controllo: finchè questi livelli non vengono raggiunti l’integrazione funziona, poi viene annullata. Attenzione, quindi, a seguire le indicazioni di chi non ha le giuste competenze, perché molto spesso si seguono indicazioni non valide per tutti ma solo per persone malate. TAV MAGAZINE - IL TIRO A VOLO
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AVVISO IMPORTANTE Tutti gli atleti (agonisti e amatori) che disputano gare, nel caso in cui debbano assumere farmaci devono essere in possesso del modulo di trasmissione della “Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”. La “Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti” deve essere presentata per Raccomandata A/R all’Ufficio di Procura Antidoping del Coni (Stadio – Olimpico, Curva Sud, Gate 23, Secondo piano, 00194 Roma): •
Per gli atleti non soggetti a TUE entro sette giorni lavorativi dalla data di sessione di prelievo ed è soggetta a revisione ed accettazione da parte dell’organismo stesso (il mancato riconoscimento della reale necessità medica al trattamento indicato comporta l’attivazione di un procedimento disciplinare); Per Glucocorticosteroidi (Cortisonici) utilizzati per via non sistematica appena possibile e sempre nel rispetto del codice WADA, nel momento in cui si inizia la somministrazione (sono interessati tutti gli Atleti anche quelli inseriti nell’RTP).
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Si ribadisce che per gli Atleti inseriti nell’RTP, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono compilare la TUE per la “Richiesta di Esenzione ai fini Terapeutici”. Le suddette modulistiche sono presenti sul sito federale (www.fitav.it/documentazionestatutoeregolamenti/regolamentoantidoping). Sul medesimo sito sono consultabili le “Norme Sportive Antidoping”. Si raccomanda la massima attenzione e scrupolosità.
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