Il Tiro a Volo

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S O M M A R I O

M A G A Z I N E

TAV Numero 211 Ottobre 2011

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L’EDITORIALE DI LUCIANO ROSSI

Direttore: Luciano Rossi

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JESSICA DEL DESERTO

Direttore Responsabile: Luigi Agnelli

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CASCATA DELLE MARMORE è REGINA

Coordinatore Redazionale: Massimiliano Naldoni (maxnaldoni@alice.it)

12 lombardia sugli scudi

Direzione e Redazione Federazione Italiana Tiro a Volo Viale Tiziano 74 00196 Roma Tel. 06 45235200 Fax 06 3233791 E-mail: redazione@fitav.it Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata. Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994

16 scudetti per pisa e aosta 18 campania campione 22 moscariello è tricolore 24 gran finale a valle aniene 30 londra 2012: sognando il poker 32

In copertina: Il Corpo Forestale dello Stato ha vinto la Coppa dei Campioni di Trap: con il coach Piero Alisciani posano Federico Fanali, Giulio Fioravanti, Rodolfo Viganò, Daniele Lucidi, Emanuele Bernasconi, Gabriele Bernasconi e Giuseppe Ciccarelli.

forestale tre per due

36 ragazzi d’oro 38 a me lo scudetto, please 40 atti ufficiali

SPONSOR FEDERALI Munizioni Baschieri & Pellagri Cheddite Fiocchi Munizioni Nobel Sport Italia Armi Pietro Beretta Perazzi Armi Rizzini

Macchine Fab Eliche Rodenghi Tiro a Volo Lazio Abbigliamento Castellani

Piattelli Eurotarget Laporte Mattarelli Gestione Gare Hard Soft Elettronica Progetti

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E D I T O R I A L E

UN CALDO INVERNO Un caldo inverno. È quello che auspico per il nostro mondo del tiro a volo. L’aggettivo caldo, che stride intenzionalmente con il rigore delle temperature che invece ci attendono nei prossimi mesi, vuole anticipare appunto quello che dovrà essere il prossimo inverno di tutti noi tiratori: di tutti noi che pratichiamo il tiro a volo, di tutti noi che amiamo quello sport. Dobbiamo predisporci ad affrontare una stagione invernale che sia un vero e proprio cantiere per quel 2012 che culminerà nell’appuntamento olimpico di Londra. Occorrerà essere fortemente creativi per l’anno che verrà. È superfluo dire che la creatività di noi tutti è già stata messa a dura prova negli anni più recenti da una crisi che ha attanagliato - e, possiamo dire, spesso ha tentato di stritolare - quel nostro mondo fatto di volontariato e di risorse spesso personali. Spesso abbiamo dovuto indirizzare la nostra creatività verso quella consuetudine di riuscire a fare tanto con poco. E dobbiamo dire, con una legittima punta di orgoglio, che altrettanto spesso il fenomeno ha prodotto grandi risultati. Adesso però è necessario che quel cantiere di cui dicevo prima si trasformi anche in un grande laboratorio di innovazione qualitativa. Occorre consolidare le consuete attività agonistiche progettandone e realizzandone di nuove per migliorare l’offerta e quindi ampliare il bacino di utenza del nostro sport. È una missione possibile. Difficile, magari: non ci sono dubbi. Ma decisamente alla portata della nostra creatività, della nostra inventiva, del nostro amore per il nostro stesso mondo. Le nostre Associazioni saranno contemporaneamente il fulcro, il motore e il teatro di questo grande progetto. Peraltro le nostre Associazioni sono da sempre il cuore pulsante della Fitav ed è per questo che la Federazione ha sempre lavorato a favore di quelle, profondendo risorse tecniche e finanziarie e riconoscendo a quegli stessi sodalizi la funzione di luogo privilegiato di convergenza di tutte le energie del nostro mondo. Non è davvero un caso che in questo numero della Rivista al Campionato intersocietario di Fossa Olimpica sia dedicata una sezione molto ampia. È un modo per premiare tutti quei sodalizi che inviano con entusiasmo le proprie rappresentative a gareggiare nelle diverse sedi ed è un modo per evidenziare ancora una volta come il tiro a volo sia sport che detiene una grande capacità di aggregazione: un’aggregazione che, come abbiamo sottolineato più volte, coinvolge gli atleti appartenenti a tutti i gradi del nostro panorama agonistico. Ed è alle Associazioni e a tutti i praticanti che il Consiglio Federale ha sempre trasmesso i propri messaggi con chiarezza e schiettezza. Siamo stati prudenti e lungimiranti quando la situazione poteva permettere, per così dire, anche qualche volo pindarico. Siamo lucidi e responsabili adesso, nel momento in cui altri si abbandonano magari ad un catastrofismo disordinato e forse, in certi termini, anche immotivato. Questo atteggiamento assunto in passato ci permette oggi di non ricorrere a tagli selvaggi (fenomeno che altrove invece è divenuto prassi quotidiana), ma ci consente addirittura di fare investimenti mirati. È certo però che tale propensione non potrà essere spalmata sul lungo periodo. Ecco dunque che, in un contesto di generale responsabilizzazione, occorre che ognuno faccia la sua parte. E quando dico ognuno, parlo naturalmente di tutti coloro che, nel senso più ampio, appartengono a quella cultura sportiva che attinge all’antichissima tradizione venatoria per proiettarsi, come fa il tiro a volo, nella pratica sportiva ai più alti livelli agonistici. Il senso di responsabilità è stato del resto da sempre uno dei nostri punti di forza. Sappiamo tutti bene che abbiamo coinvolto esperti di fama internazionale per procedere alla definizione della eco-compatibilità del nostro sport e su quelle tematiche abbiamo dato vita a tavoli di dibattito e di lavoro che nel tempo hanno fatto letteralmente scuola. E tutto questo è stato fatto per difendere la Federazione, le sue Associazioni e i Tesserati da quegli attacchi indiscriminati (spesso peraltro imbevuti di posizioni pregiudiziali e cattiva informazione) che volevano minare una gloriosa tradizione sportiva - la nostra - che dà lustro da decenni al nostro Paese. Ma in questa fase in cui le risorse scarseggiano e in cui quelle disponibili devono essere oculatamente ripartite in tutti gli ambiti, coloro che non fanno la propria parte corrono il rischio davvero di fare il gioco degli avversari. La Fitav intende continuare a fare diligentemente la sua parte. Vogliamo continuare a percorrere con coerenza 2

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la strada che abbiamo tracciato in questi anni, combattendo a fianco delle nostre Associazioni, lavorando a favore delle Associazioni in funzione dello sviluppo dell’intero movimento tiravolistico, sollecitando quelle stesse Associazioni a procedere alla propria evoluzione qualitativa (che spesso si traduce in evoluzione tecnologica delle strutture e degli impianti) per affrontare un inverno che vuole essere caldo (ovvero appunto ricco, ricchissimo di idee e di fermenti) e che vuole essere prologo di una stagione 2012 in cui tutti noi uomini e donne del tiro a volo affronteremo grandi sfide con rinnovato vigore. il Presidente Luciano Rossi

Podio tesserati società per categoria di affiliazione al 27 Ottobre 2011 CATEGORIA I Nome Società A.S.D.T.A.V. VALLE ANIENE A.S.D. TAV CIELI APERTI A.S.D. TAV BELVEDERE

CATEGORIA II Tessere 452 385 2866

CATEGORIA III Nome Società ASD TAV CIRC. LA FATTORIA A.S.D. T.A V. CARIGNANESE A.S.D. TAV STAND TRAVERSA

Nome Società A.S.D. TAV FAGNANO A.S.TAV G.ROSATTI - PONSO SOC. T.A.V. S. UBERTO

Tessere 221 218 195

CATEGORIA IV Tessere 240 213 211

Nome Società A.D. C.C. SP. TAV AOSTA A.S.D. TAV GENOVA UCS SOC. TAV TRICOLORE

Tessere 130 110 103

Podio tessere sostenitori società per categoria di affiliazione al 27 Ottobre 2011 CATEGORIA I Nome Società A.S.D. T.A V. PISANA A.S.D.T.A.V. VALLE ANIENE TAV MONTECATINI-P.A NIEVO

CATEGORIA II Tessere 618 463 156

CATEGORIA III Nome Società SOC. TAV CLUANA A.S.D. TAV CA’ DEI BOSCHI A.S.D. TAV CORI GIULIANELLO

Nome Società A.S.D. TAV CASTELFIDARDO A.S.D. TAV G. A. ACQUAVIVA SOC. T.A.V. S. UBERTO

Tessere 743 416 339

CATEGORIA IV Tessere 190 71 70

Nome Società A.D. C.C. SP. TAV AOSTA A.S.D. TAV AITS A.S.D. TAV TRICOLORE

Tessere 600 209 205

Tessere Ordinarie

Tessere Sostenitori

(aggiornato al 27 Ottobre 2011)

(aggiornato al 27 Ottobre 2011)

1. Valle Aniene 452 2. Cieli Aperti 385 3. Belvedere 288 4. Montecatini Pieve a Nievole 276 5. Umbriaverde 265 6. Lazio 262 7. La Fattoria 240 8. Fognano 221 9. Falco 218 10. Giorgio Rosati - Ponso 218 11. Zevio 216

1. Castelfidardo 743 2. Pisana 618 3. Aosta 600 4. Valle Aniene 463 5. Acquaviva 416 6. S. Uberto 339 7. Aits 209 8. Tricolore 205 9. Cluana 190 10. Montecatini Pieve a Nievole 156

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C A M P I O N ATO D E L M O N D O

JESSICA DEL DESERTO La Rossi conquista la Coppa del Mondo di Fossa Olimpica negli Emirati, ma nella stessa disciplina brillano anche Rodolfo Viganò e Massimo Fabbrizi, rispettivamente secondo e terzo alle spalle di Michael Diamond. Gli altri trofei vanno al doublista indiano Ronjan Sodhi e nello Skeet a Saeed Almaktoum e all’americana Kim Rhode.

Ad Al Ain, negli Emirati Arabi Uniti, Jessica Rossi conquista trionfalmente la Coppa del Mondo di Fossa Olimpica nella finale del circuito 2011 infliggendo distacchi abissali a tutte le avversarie. La splendida vittoria di Jessica negli Emirati matura nei fatti fino dalle prime battute della gara. Un 23, un 24 e un 23 consegnano già all’azzurra di Albano Pera il primato provvisorio alla vigilia della finale. Alle spalle del 70/75 della ventenne delle Fiamme Oro nella batteria delle migliori sei atlete si inserisce la cinese Cuicui Wu che, con 66 bersagli utili, precede di misura la tedesca Katrin Quooss. Nel sestetto entrano anche Zuzana Stefecekova (63), Chun Lin Yi (62) e Elena Tkach (61), ma è certo che con quei punteggi la loro aspirazione alla vittoria deve necessariamente manifestarsi con timidezza. Non è timido invece l’approccio di Jessica alla finale: sono infatti proprio alcune delle avversarie a incontrare ulteriori difficoltà accentuando il loro distacco dalla vetta della classifica. Dopo sedici lanci della finale Jessica

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Rossi è ancora senza errori e l’unica avversaria che può ancora tener testa all’atleta dela Polizia di Stato è Katrin Quooss, ma la minaccia della tedesca è davvero soltanto virtuale: fondata unicamente sulle basi dell’aritmetica perché a nove piattelli dalla fine della gara il vantaggio dell’azzurra è di sette unità. Jessica manda a vuoto il colpo al diciassettesimo turno, ma la Quooss la imita al lancio successivo e poiché invece l’azzurra a quel diciottesimo turno va a segno, è immediatamente ristabilito il divario di sette lunghezze. Lancio numero diciannove: va a segno Katrin Quooss. Ma subito dopo anche Jessica manda in pezzi con sicurezza il suo piattello. E la gara, di fatto, è finita qui. La Coppa del mondo del 2011 è di Jessica Rossi. Con 93/100 l’azzurra occupa il tetto del mondo nella sfida del Golfo davanti alla stessa Quooss che è d’argento con 87 davanti alla cinese Cuicui Wu (83). Il percorso trionfale del Trap di Albano Pera alla Finale di Coppa del Mondo di Al Ain è ulteriormente impreziosito dal secondo posto di Rodolfo Viganò e dal terzo posto di Massimo Fabbrizi. Il milanese del Corpo forestale in questa occasione sfiora realmente l’impresa ed è soltanto lo shootoff con Michael Diamond a decretare la sua collocazione sul gradino d’argento. Alla boa delle cinque serie sono proprio Viganò, Diamond e Fabbrizi a fare il ritmo. Con

Jessica Rossi ha vinto la Coppa del Mondo 2011 di Fossa Olimpica precedendo la tedesca Katrin Quooss e la cinese Cuicui Wu (Archivio Issf ).


Nel Trap maschile il trofeo è andato all’australiano Michael Diamond che ha preceduto gli azzurri Rodolfo Viganò e Massimo Fabbrizi (Archivio Issf ).

119 i tre fuoriclasse occupano la vetta della graduatoria davanti ai 117 di due olimpionici: il russo Alexey Alipov e il ceco David Kostelecky, e al 116 dello spagnolo Alberto Fernandez. In finale è Massimo Fabbrizi il primo a sbagliare al quinto lancio, ma appena quattro turni dopo incorre nell’errore anche Viganò e per re Mike sembra aperta la strada della vittoria. Invece la gara riserva ancora sorprese. Poco dopo il giro di boa della serie è infatti l’australiano a commettere un errore e i tre campionissimi sono di nuovo in parità. Massimo Fabbrizi si esclude però di fatto definitivamente dalla sfida con una incredibile “bicicletta” al sedicesimo e al diciassettesimo lancio e quando anche Rudi manda a vuoto il suo colpo al ventiduesimo turno, il trofeo di cristallo dell’Issf sembra aver già preso la via di Sydney. Provvede invece Michael Diamond a dare ulteriore suspense alla gara con il suo zero al venticinquesimo lancio. Con il campione del mondo Massimo Fabbrizi saldamente insediato al terzo posto con 140 (l’inseguitore più prossimo è Alipov che ha assemblato 137 centri), per conquistare la Coppa del Mondo del 2011 c’è però ancora da fare perché Viganò e Diamond sono appunto in parità a quota 142. L’australiano, pur costretto al duello suppletivo dall’improvvido errore dell’ultimo lancio, resta in sella e per 4 centri a 3 costringe Rudi ad un luminosissimo argento. Nel Double Trap, alla boa delle tre serie era invece il cinese Binyuan Hu ad occupare il vertice della graduatoria provvisoria con 144/150 davanti al 142 dell’indiano Ronjan Sodhi e al 138 del russo Vitaly Fokeev. Con 136 si era inserito in finale anche Marco Innocenti insieme all’americano Walton Eller e all’inglese Peter Wilson, ma la promozione di questi ultimi tre atleti era costata a Daniele Di Spigno

l’esclusione dal lotto dei finalisti a seguito di un fulmineo shoot-out. Nel round decisivo Marco conduceva un’ottima gara nella prima metà della serie e sembrava poter tentare l’aggancio di una delle sedi del podio, ma dopo il giro di boa della finale la sua prova perdeva slancio e il suo 44/50 proiettava il totale soltanto a quota 180/200. Frattanto al vertice della classifica si erano collocati Sodhi e Hu con 187 e Fokeev si era assicurato la medaglia di bronzo con 185. Subito dopo, un secco 2 a 1 avrebbe poi definitivamente donato allo specialista indiano il trofeo di cristallo della stagione 2011. Nelo Skeet la gara femminile è appannaggio di Kim Rhode. La californiana è terza alla vigilia della finale con il credito di 69 piattelli alle spalle dei 70 di Danka Bartekova e Donglian Zhang. La slovacca e la cinese soffrono però un po’ in finale e lasciano che la Rhode, con i ventiquattro centri della finale, si aggiudichi la Coppa con il totale di 93/100. Con 92 è seconda la Bartekova e con 91 si assicura il bronzo la Zhang. Chiara Cainero è quarta con 90. L’azzurra entra in finale con 67 bersagli utili e per il controllo perfetto degli insidiosi bersagli della pedana 4 l’olimpionica friulana meriterebbe un posto sul podio, ma questa volta ci si mettono due errori alla 3 e alla 5 a costringere Chiara fuori dalla zona medaglie. Più travagliata la partecipazione della campionessa in carica Katiuscia Spada: la ragazza umbra è infatti costretta addirittura al ritiro nel corso della seconda serie per effetto dell’altissima temperatura. Non decolla mai la gara di Ennio Falco. Il campione capuano conclude con 110/125, ampiamente fuori dalla corsa per l’accesso alla finale. Il trofeo di cristallo dello Skeet maschile resta negli Emirati: se lo aggiudica Saeed Almaktoum con una prova davvero impeccabile. Il 146 del principe di Dubai stacca infatti di tre piattelli un tiratore formidabile come il norvegese Tore Brovold che in finale realizza un perfetto 25. Il terzo posto è invece appannaggio dello spagnolo Juan Josè Aramburu, autore di 141 Massimo Fabbrizi centri. TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

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I N T E R SO C I E TA R I O D I T R A P

CASCATA DELLE MARMORE è REGINA Il sestetto umbro del selezionatore Daniele Lucidi conquista lo scudetto al Campionato delle Società di Prima categoria: Alessandro Nesbitt, Enrico Mosconi, Mauro Andreuzzi, Luigi Spadini, Alessio Roccetti e Giuseppino Contessa si assicurano il titolo della Serie A della Fossa Olimpica precedendo San Martino e Bellavista. La squadra di Cascata delle Marmore ha conquistato lo scudetto di Prima categoria al Campionato delle Società di Fossa Olimpica a Bellavista: guidati dal coach Daniele Lucidi, Alessandro Nesbitt, Enrico Mosconi, Alessio Roccetti, Luigi Spadini, Mauro Andreuzzi e Giuseppino Contessa hanno totalizzato 544/600.

È Cascata delle Marmore la regina delle Società italiane nel confronto nazionale di Fossa Olimpica. Allo stand aretino della Società Bellavista sono gli umbri del Presidente Ferdinando Donati a catturare con autorevolezza lo scudetto della Serie A. Con 544 centri su 600 gli specialisti umbri diretti dal coach Daniele Lucidi hanno svettato con un margine significativo su tutte le formazioni in gara che descrive sinteticamente la netta superiorità dimostrata dai portacolori di Cascata delle Marmore nei confronti delle altre sedici squadre in lizza. Peraltro gli umbri hanno dato prova di grande carattere (e Lucidi, grazie alla sua solida esperienza agonistica, ha indubbiamente contribuito fortemente a infondere fiducia nel gruppo nelle diverse fasi della gara) perché sono andati a cogliere una luminosa

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vittoria dopo una partenza non proprio fulminante. Il 127/150 del primo round lasciava infatti il sestetto di Marmore ampiamente alle spalle di alcuni team che avevano saputo esordire con veemenza. Dopo il primo round erano proprio i padroni di casa di Bellavista a fare il passo con il loro solido 137/150. Ma se gli aretini, nelle due frazioni centrali della gara, risultavano decisamente meno incisivi, erano proprio i sei di Marmore a dare qualità alla propria prova. Con i 137 del secondo e del terzo turno gli umbri si erano infatti autorevolmente inseriti in zona podio, anche se per aspirare alla vittoria dovevano ancora fare i conti con la solidità del sestetto di San Martino. All’intertempo del terzo round della competizione - ben diretta con la consueta esperienza dal Coordinatore Massimo Piccioli


// fabbrizi, l’uomo dei record

- erano proprio i marchigiani a tenere saldamente in pugno la vetta della graduatoria con un 405/450 che descriveva bene la regolarità con cui il team di Rio Salso aveva gareggiato in terra aretina. Con quattro lunghezze di ritardo inseguivano gli umbri e sarebbe stata dunque la complessiva tenuta delle due squadre a definire la classifica definitiva. Ed era proprio in questo frangente che il coach Daniele Lucidi sapeva instillare nel gruppo di Marmore quella iniezione di fiducia che permetteva al sestetto di esprimersi tiravolisticamente come un uomo solo. Già regolarissimo

nella prima fase della gara, era Alessandro Nesbitt a comporre il punteggio più alto nella sfida interna al gruppo degli umbri. Con il 23 di apertura a cui aveva aggiunto una perfetta serie piena e un solidissimo 24, il Seconda Nesbitt concludeva con un altro 23 e donava al team un superbo 95/100 che sarebbe risultato davero determinante per l’affermazione collettiva. Due ottimi 93 erano il responso conclusivo delle prove del Seconda Enrico Mosconi (pregevolissimo il suo 25 della quarta serie dopo una sequenza comunque già solida: 22 – 23 – 23) e Mauro Andreuzzi

Sul podio di Bellavista il sestetto di Cascata delle Marmore ha preceduto i marchigiani di San Martino e i portacolori della Società ospitante.

La squadra della Società San Martino di Rio Salso ha ottenuto un brillantissimo secondo posto.

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// cascata delle marmore è regina

Gli alfieri di Bellavista hanno conquistato il terzo posto.

(23 – 23 – 23 – 24). Anche l’Eccellenza Luigi Spadini, dopo una partenza non pirotecnica con un 21 seguito da due 23, portava il suo contributo importante con un perfetto 25 di esperienza alla quarta serie che proiettava a 92 il suo totale di gara. Tonico risultava il 90 di Alessio Roccetti (22 – 24 – 21 – 23) ed era abile Giuseppino Contessa a rimediare ad un avvio di gara un po’ pallido con un rush finale da tiratore navigato (16 – 19 – 23 – 23) che

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permetteva al Seconda categoria di concludere con un utile 81. Complessivamente, come si è detto, i portacolori di Cascata delle Marmore assemblavano un solidissimo 544/600 e quel punteggio laureava gli umbri campioni d’Italia della massima categoria. I diretti avversari di San Martino, che appunto conducevano con qualche piattello di vantaggio alla boa delle tre serie, non riuscivano ad esprimersi con la stessa esuberanza degli atleti di Cascata delle Marmore. Il Veterano di Seconda categoria Oscar Giagnolini, autentico leader del gruppo marchigiano, portava in dote al gruppo di Rio Salso uno splendido 96/100. Ciro Giovannini era autore di 95 centri, 92 bersagli utili li collezionava Simone Bulgherini, mentre Daniele Ceccaroli totalizzava 88 centri, Giuseppe Falcone 87 e Aldo Rafaelli 80. Il totale diceva 538/600 e il team di San Martino doveva rassegnarsi ad un onorevolissimo secondo posto sul podio di Bellavista. I sei di Bellavista che nelle prime battute della gara avevano fatto comprendere di poter concorrere alla conquista del titolo erano autori di una prova d’orgoglio nell’ultimo round della sfida aretina. Il Prima categoria Marco Resti era l’autore del punteggio migliore: era il suo 95/100 a contribuire a comporre il totale

Daniele Lucidi, coach della squadra di Cascta delle Marmore, celebra la vittoria con il trofeo destinato alla Società campione d’Italia e con gli scudetti dei suoi sei specialisti.


// cascata delle marmore è regina

Alessandro Nesbitt

Enrico Mosconi

Mauro Andreuzzi

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// cascata delle marmore è regina

Luigi Spadini

Alessio Roccetti

Deborah Gelisio

di 536 della formazione aretina insieme al 91 di Leonardo Secciani, al 90 di Paolo Moretti, all’89 di Roberto Martinelli, al’87 di Sergio Squillante e all’84 di Giovanni Benevento. Giuseppino Contessa

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Con 536 i portacolori del sodalizio aretino escludevano dal gruppo dei medagliati i sei di Belvedere (Giuseppe Lobardo, Santo Napoli, Gabriele Sironi, Bruno Napoli, Vincenzo


// cascata delle marmore è regina

Cetrangolo e Daniela Mazzocchi), autori di 534. A quota 530 si attestava Valle Aniene: Simone Gissi (davvero di pregio il 97/100 del capitolino di Cortona che ha rappresentato il tetto qualitativo individuale della gara toscana), Daniele D’Amico, Roberto De Paolis, Angelo Prosperini, Nico Curelli e Sauro Di Eleonora hanno totalizzato 530 e hanno preceduto il 529 di Zevio (Luigi Viscovo, Mario De Donato, Alessandro Dall’Acqua, Paolo Viviani, Luciano Fiorini Carbognin e Gerard Gnecchi), il 525 della squadra 1 della Gioiese (Giuseppe Petrera junior, Florian Binetti,

Silvio Binetti, Gianni Pinto, Giuseppe Zigrino e Francesco Galgano), il 524 di Fano (Roberto Mea, Luca Caldarigi, Matteo Mancinelli, Giovanni Mercurio, Ilario Mea e Delio Rosci), il 522 del Concaverde (Giosuè Giuliano Alberti, Roberto Armani, Giacomo Galesi, Lorenzo Lorenzi, Luciano Minelli e Giovanni Gobbo) e di Rimini (Michele Giani, Davide Michelini, Andrea Biondini, Vincenzo Grandi, Mario Franchino e Gianfranco Venditti), il 518 di Foligno, il 517 di Sante, il 514 di Montecatini, il 505 di Umbriaverde, il 504 di Castanea, il 496 di Zaino e il 488 di Gioiese 2.

Il Consigliere Federale Luciano Innocenti e il Presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai nel corso della cerimonia di premiazione.

Il Coordinatore Massimo Piccioli e il Re.fe.s.

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I N T E R SO C I E TA R I O D I T R A P

lombardia sugli scudi Nella sede lombarda del Concaverde sono proprio tre Società lombarde, Il Campanile di Mesero, Arlunese e Valle Duppo di Lodrino a piazzarsi rispettivamente al primo, al secondo e al terzo posto nell’intersocietario di Terza Categoria. Testo e foto di Umberto Bertozzi Il podio della gara di Lonato vede al centro la squadra della Società Il Campanile di Mesero davanti all’Arlunese e a Valle Duppo di Lodrino.

Sui sempre perfetti impianti del Concaverde di Lonato si è disputato l’ultima domenica di settembre il Campionato italiano delle Società per la Terza Categoria. Il tempo splendido e l’assenza di vento hanno molto favorito i tiratori, consentendo punteggi di tutto rispetto. Cinquantatre squadre per un totale di trecentodiciotto tiratori si sono contese il titolo nazionale dando vita, oltre che a una bellissima gara, anche ad un aspetto coreografico molto accattivante, visto che i tiratori delle varie squadre (composte da sei tiratori) erano riuniti in pedana con i colori del sodalizio rappresentato. La gara, come di consueto, si è svolta sulla distanza dei cento piattelli, così al termine di ogni serie erano centocinquanta i bersagli che venivano tirati e si aggiungevano alla classifica. Impeccabile

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la direzione di Demetrio Pillon nel ruolo di Coordinatore, affiancato nell’occasione dal Re.fe.s Giacomo Poli. Abbiamo chiesto proprio a Pillon da quanto tempo ha iniziato a dirigere e cosa significa nei fatti fare il Coordinatore. In un primo tempo - ha detto Pillon - mi sono limitato a fare il tiratore, poi ho avuto un periodo di ripensamento durato nove anni; infine nel 1994 ho iniziato ad arbitrare. In seguito, nel 2002, ho fatto il corso per coordinatore e dal 2009 sono arbitro internazionale. Il Coordinatore è colui che deve preparare la gara in modo che i Direttori di Tiro trovino tutto pronto e preparato. Quanto al dettaglio agonistico, la prima tornata è stata appannaggio del team della Società San Demetrio con 140/150, seguito dai Il Campanile di Mesero e Ventimiglia con


La squadra della Società Il Campanile di Mesero: (da sinistra) Franco Sozzoni, Guido Perazzi, Mario Savino, Santo Falanga, Crispino Gagliardi, Claudio Armiraglio e Carlo Zavattaro

136 e da Arlunese, Montopoli e Valloni con 132. Più distanziata, con 127, si trovava Valle Duppo 2 di Lodrino, che però, come vedremo, farà una eccellente rimonta. Alle spalle di queste società un notevole abisso. Il secondo giro ha evidenziato la tenuta di Mesero che ha chiuso con 273/300, un’ottima performance dell’Arlunese (275) che si è portata al comando, mentre al terzo posto si è piazzata Ventimiglia (269), seguita da Lauretana (264) e, con 263, da San Demetrio 1 e Valloni, mentre Valle Duppo 2 ha chiuso con 259. Si era così giunti a metà gara e le posizioni si stavano delineando. La penultima tornaSanto Falanga

ta ha visto Mesero riportarsi al comando con 408/450, seguita dall’Arlunese, che era incappata in un piccolo scivolone, con 404. Terza Ventimiglia con 400, seguita da Valloni (397), da San Demetrio 1 (395) e da Valle Duppo 2 (392). I giochi sembravano ormai fatti, ma nel tiro a volo non si può mai dire e i vincitori si conoscono solo quando anche l’ultimo bersaglio è uscito dalla fossa. L’ultima serie vedeva il team dell’Arlunese terminare con 134/150 e attestarsi a quota 538/600, per il momento in testa. Toccava poi a Valle Duppo 2 che con uno splendido 140/150 riusciva a portarsi a ridosso dell’Arlunese Il Coordinatore Demetrio Pillon

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// lombardia sugli scudi

La squadra dell’Arlunese: (da sinistra) Renzo Mantoan, Tonino Di Francesco, Antonio Scarfò, Roberto Casale, Alessandro De Pietri, Luciano Grazin, Paolo Donato e Stefano Mariani.

Paolo Donato

con 532. Era dunque il momento di Mesero che aveva un buon margine di vantaggio e che lo conservava in bello stile chiudendo con 133/150 per un totale di 541/600 che gli permetteva di vincere il titolo nazionale con pieno merito. Santo Falanga, oltre che essere il Commissario degli arbitri lombardi e anche consigliere del Comitato Regionale Fitav della Lombardia, è anche coach de Il Campanile di Mesero. A lui abbiamo chiesto quale strada abbia seguito la Società per arrivare a questa vittoria. Vincere il Campionato Italiano di Terza Categoria - ha detto Falanga - era l’obbiettivo che ci eravamo prefissati. Ci

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siamo preparati molto bene e la squadra si è cimentata in allenamenti e gare durante tutto il corso dell’anno, con tiratori che si sono alternati fino a raggiungere gli attuali sei più la riserva. Abbiamo così concluso con uno scudetto da mettere in bacheca e che dedichiamo a Gigi Garavaglia che è recentemente scomparso. Claudio Armiraglio è stato il leader della squadra di Mesero con i suoi 95 centri su 100. Mario Savino ha contribuito al puntegio totale con 94 bersagli utili, Franco Sozzani con 93, Crispino Gagliardi con 91, Carlo Zavattaro con 85, Guido Carlo Penatti con 83. Paolo Donato è noto per essere il Commissario Tecnico della Colombia ma anche della squadra dell’Arlunese. Anche a lui abbiamo chiesto un commento sulla prestazione della sua Società. La nostra - ha detto Donato - è una Società che fa dell’agonismo e delle competizioni soprattutto a squadre un motivo di vanto e uno dei principali scopi dell’attività agonistica dei suoi tiratori. In questo anno abbiamo vinto il campionato d’inverno regionale della Lombardia e abbiamo fatto diversi piazzamenti a livello regionale sia nella Fossa Olimpica, sia in quella Universale. Recente-


// lombardia sugli scudi

La squadra di Valle Duppo di Lodrino: (da sinistra) Massimo Amadini, Giacomo Buffoli, Pierangelo Facchini, Massimo Gosio, Ugo Sabatti, Sergio Sanzogni e Cristian Filippi.

Giacomo Buffoli

mente abbiamo vinto Il Campionato Italiano a squadre dei Veterani e siamo arrivati secondi nel Campionato Italiano di Società di Fossa Universale, infine abbiamo completato la stagione con l’attuale secondo posto nel Campionato Italiano di Società di Terza categoria. Ce la siamo giocata fino all’ultimo piattello con la Società di Mesero che però oggi ha tirato meglio di noi. Il bellissimo 97/100 di Stefano Mariani ha rappresentato il vertice qualitativo del team del’Arlunese. Roberto Casale ha colpito 95 bersagli mentre 88 ne hanno intercettati Alessandro

De Pietri e Antonio Scarfò. Renzo Mantoan ha colpito 87 piattelli e 83 ne ha collezionati Tonino Di Francesco. Per i colori di Valle Duppo è stato invece Cristian Filippi a inanellare il punteggio migliore: 94/100. Massimo Gosio ha contribuito alla causa del team di Lodrino con 91 centri, Giacomo Buffoli con 90, Pierangelo Facchini con 89, Ugo Sabatti con 85 e Sergio Sanzogni con 83. Giacomo Buffoli è il primus inter pares della squadra Valle Duppo di Lodrino e anche a lui abbiamo chiesto di parlarci di questa gara. Noi avevamo già vinto il titolo l’anno scorso - ci ha risposto Buffoli - e nel 2007 e nel 2006 avevamo vinto un bronzo. Quest’anno siamo arrivati terzi e per noi è un bellissimo risultato perché siamo una Società che esiste soltanto da soli sei anni e abbiamo già guadagnato due titoli e due terzi posti. Ci alleniamo molto spesso insieme e nell’intero arco dell’anno è proprio lavorando insieme che riusciamo a scegliere gli elementi migliori e a comporre la formazione migliore. Nella scia delle tre squadre lombarde medagliate si sono inseriti San Demetrio, Valloni e Ventimiglia con 530, Asti e Cavaleriza (529), Lauretana (525), Cori (524), La Fattoria (523), Mores e Cisterna (522).

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I N T E R SO C I E TA R I O D I T R A P

SCUDETTI PER PISA E AOSTA. La squadra 2 della città della Torre Pendente si assicura la vittoria in Seconda categoria sulle pedane di Casalecchio di Reno precedendo Vetralla e Pisa1, mentre i tiratori della Vallée a Valle Aniene precedono Reggio Calabria e Zugliano. A Bologna, nella sfida che ha visto in gara le formazioni delle Società di Seconda categoria, è un vero e proprio trionfo per Pisa. Il sodalizio di Sergio Matteoni schiera due squadre e con un autentico capolavoro di strategia sportiva centra il primo e il terzo posto. Nel confronto diretto con autorevolezza e competenza dal Coordinatore Nicola Martino, è Pisa 2 a vincere lo scudetto delle Società di Seconda. Il Prima categoria Mauro Carignani totalizza 94/100 (22 – 23 – 24 – 25) e pone le basi per la vittoria collettiva a cui contribuiscono il Terza Federico Giovannini con 92, il Seconda Fabiano Agostini con 89, l’Eccellenza Moreno Bacci con 88, il giovane Seconda Giacomo Dal Porto con 16

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86 e l’altro Seconda Giuliano Fabbri con 85. Il 534/600 assemblato dalla formazione toscana è il miglior risultato tra quelli totalizzati sulle pedane di Casalecchio. Il team di Vetralla prova in tutte le maniere a insidiare il primato dei toscani, ma il tentativo non ottiene effetto. Grazie alle prove dell’Eccellenza Francesco Rio (93), del Terza Federico Fiorentini (92), di Silvano Orlacchio e Marco Gazzella (89), di Giovenale De Michelis (86) e Filippo Bascer (82), Vetralla raggiunge quota 531 ed è seconda. Il terzo posto va all’altra formazione schierata da Sergio Matteoni che totalizza 524/600. Pisa1 centra infatti il bronzo sotto la guida di capitan Marco Venturini (92) e con la partecipazione attiva

La formazione di Pisa 2 ha conquistato lo scudetto delle Società di Seconda categoria a Bologna precedendo Vetralla e Pisa 1.


A Valle Aniene il sestetto di Aosta ha vinto il titolo di Quarta categoria precedendo Reggio Calabria e Zugliano.

di Andrea Nesti (91), Manfredi Capone (88), Roberto Cerri (86), Massimo Antonini (84) e Marco Mario Carmignani (83). Con 517 è il team di Carisio (Antonio Ceccolin, Simone Rosa, Luca Renaudo, Davide Lucchiari, Giuseppe Moncalvo e Gianluca Leschiera) a inserirsi nella scia delle squadre medagliate davanti al 514 di Castelfidardo (Davide Mazzanti, Leandro Roberto Prado, Marco Moriconi, Giuseppe Piccion, Vito Gerbino e Pierpaolo Gattari) e al 512 di Sant’Uberto (Vincenzo Iacobone, Antonello Iezzi, Marco Mele, Giancarlo Pinardi, Fabio Fiori e Giovanni Di Marzio). Con 509 ha concluso il team di Raimondo (Luigi Mele, Raffaele Di Costanzo, Vincenzo Colantonio, Renato D’Uva, Antonio La Torre, Giuseppe Ceglia) davanti al 502 di Acquaviva (Luca Bizzari, Toni Nasuti, Maurizio D’Onofrio, Flaviano Crocetti, Danilo Pallini, Mirko Legnini), al 501 di Fasano (Pietro Caforio, Gianbattista Semeraro, Massimiliano Mola, Nicola Vinci, Lorenzo Longo e Filomeno Caramia) e al 500 di Spinella (Oronzo Rochira, Lorenzo Urso, Francesco Cavallo, Carlo Mancarella, Cosimo Salinaro e Angelo De Virgilis). Mario Taselli è stato l’accurato Coordinatore della gara di Valle Aniene che ha assegnato lo scudetto di Quarta categoria al team di Aosta di capitan Marco Bianchi. All’Eccellenza Stefano Pavan va il

merito di aver prodotto il miglior risultato del gruppo ed è proprio su quel pregiato 95/100 (23 – 24 – 24 – 24) dello specialista lombardo che Aosta ha costruito il proprio successo. Un contributo fondamentale lo hanno dato tuttavia anche il Seconda Francesco Galvagni (92), il Terza Danilo Palamini e il Seconda Ugo Caldera con il loro 90, il delegato regionale della Valle d’Aosta Marco Bianchi con il suo 86 e Giorgio Rampinini con 83. Con 536/600 Aosta ha preceduto di un solo piattello i portacolori di Regio Calabria ed è stato soltanto con la bella accelerazione del’ultima serie che i tiratori della Vallèe hanno preceduto i reggini. A comporre il 535 che ha attributo a Reggio Calabria un prestigioso argento hanno contribuito Domenico Sciarrone (92), Francesco Antonio Violante e Domenico Idone con 90, Domenico Cannizzaro e Ilario Giuseppe de Salvo con 88e Domenico Scopelliti con 87. Con lo stesso punteggio di Reggio Calabria ma con l’ultima serie appena inferiore ai calabresi (133 a 134) si sono assicurati la medaglia di bronzo gli alfieri di Zugliano. L’Eccellenza Francesco Breganze ha portato in dote 93 centri e 92 ne ha portati Gianluca Stella. Con 91 ha concluso la gara di Valle Aniene Dario Caretta davanti all’89 di Fabio Chierico, all’86 di Girolamo Zanotto e all’84 di Paolo Danieli. Alle spalle dei veneti si è insediato il 534 di Carrarese (Mirco Tombari, Gianluca Boccarossa Mosca, Stefano Vitali, Pierluigi Tombari, Stefano Iacucci e Alfio Pedini), davanti al 530 de Il Mulino (Ivan Rossi, Sergio Suffredini, Mirco Giardini, Carlo Serra, Gionata Nanni Costa e Primo Manganelli), al 528 di Fabriano (Marcello Tittarelli, Vinicio Lenci, Gilberto Chinigioli, Yuri Bordoni, Roberto Franconi e Mario Paoli.) Nella loro scia Dro e Marotta con 526, Poggio dei Castagni con 518, Scaligero con 514, Riofreddo con 513, Caltavuturo e Pachino con 512. TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

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C A M PI O N ATO D EL L E R EG I O N I

CAMPANIA CAMPIONE A Pecetto di Valenza Francesco Cembalo guida alla vittoria nel Campionato delle Regioni di Fossa Olimpica il team composto da Giuseppe Capuano, Antonio Mellone, Giovanni Cembalo, Antonio Ansalone, Marco Cuomo e Luigi Mele: le piazze d’onore vanno a EmiliaRomagna e Lazio. Foto di Marco Puppo È una vittoria netta quella che conquistano i portacolori della Campania al Campionato delle Regioni di Fossa Olimpica sulle pedane piemontesi di Pecetto. Francesco Cembalo, Presidente del Comitato Regionale Fitav, ha guidato al successo la formazione composta da Giuseppe Capuano, Antonio Mellone, Giovanni Cembalo, Antonio Ansalone, Marco Cuomo e Luigi Mele. Il 552/600 assemblato dal sestetto campano ha staccato di ben quattro lunghezze l’agguerrita formazione dell’Emilia – Romagna che nel corso della gara ha insidiato concretamente la supremazia dei campani. Nei primi due round della gara in programma sulle pedane dello stand alessandrino era il team della Campania a fare il passo: il 141/150 della prima serie era il punteggio più alto totalizzato dalle formazioni in lizza e con il 138 del secondo round il vantaggio dei campani era ulteriormente consolidato. Ala terza in serie in programma i campani erano ancora solidissimi con il loro 139, ma l’Emilia – Romagna produceva un ottimo 142 e si collocava a cinque piattelli dalla vetta provvisoria dei campani. Nell’ultimo round erano ancora gli emiliani ad assemblare il punteggio migliore (135), ma il 134 dei 18

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campani era sufficiente per assicurar loro la vittoria con il totale di 552/600 contro il 548 dell’Emilia - Romagna. È stato indubbiamente il pregiato 95/100 del Veterano di Seconda categoria Giuseppe Capuano ad attribuire al risultato della Campania la solidità necessaria per conquistare il trofeo in palio a Pecetto. Di pregio il 93 del Prima Antonio Mellone e altrettanto importanti i 92 del giovane Junior di Seconda Giovanni Cembalo e del Terza

La squadra della Campania festeggia la vittoria al Campionato delle Regioni di Trap a Pecetto di Valenza.

Il podio del Campionato delle Regioni di Trap con la Campania al vertice davanti a Emilia-Romagna e Lazio.


Il Consigliere Vincenzo Cito, il Coordinatore Giorgio Martin e il Presidente del Comitato Regionale Fitav del Piemonte Pino Facchini posano con gli Ufficiali di Gara impegnati nel Campionato delle Regioni di Pecetto

Antonio Ansalone. Determinanti per la tenuta complessiva della squadra anche il 91 del Seconda Marco Cuomo e l’89 dell’Eccellenza Luigi Mele. L’Emilia – Romagna che ha artigliato il secondo posto sul podio di Valenza ha avuto invece in Ivan Rossi il suo traino. L’Eccellenza di Crevalcore ha totalizzato 94 centri e nella classifica interna al gruppo ha preceduto i 91 di Sergio Suffredini, Mauro Mazzoni, Yuri Parri e Giovanni Boni e il 90 di Lanfranco Cappelli. Nella sfida diretta con sicurezza da Giorgio Martin affiancato dal Re.fe.s Sergio Vandanesi è stato il team del Lazio ad assicurarsi il terzo posto. A comporre i 531 centri che hanno permesso al Lazio di centrare la conquista della medaglia di bronzo hanno contribuito il 92 di Marco D’Annizzo, il 91 di Alessio Colò, il 90 di Natale Guerra, l’89 di Giacomo Tarchini, l’87 di Massimo Nanni e l’82 di Marco Gazzella. Ad una sola lunghezza dai latini si è insediata la

formazione delle Marche (Marcello Tittarelli, Francesco Angelini, Gabriele Petrucci, Gilberti Chinigioli, Eugenio Rinaldoni e Domenico Pulsoni), poi la Sicilia (Paolo Vitale, Pierluigi Sollami, Giuseppe Costanzo, Raffaello Grassi, Giuseppe Loteta e Cristiano Spendolini) e la Lombardia (Claudio Armiraglio, Roberto Casale, Luca Miotto, Crispino Gagliardi, Massimo Fanzaghi e Marco Vaccari) con 527. Il Piemonte ha concluso con 524, la Sardegna con 518, il Veneto e l’Abruzzo con 516, la Valle d’Aosta con 492, il Friuli – Venezia Giulia con 491, la Basilicata con 478.

Alla Toscana il Campionato delle Regioni di Skeet La Toscana centra la vittoria al Campionato delle Regioni di Skeet sulle pedane di Valle Aniene. Grazie alle belle prove di Riccardo Filippelli, Maurizio Carrara, Iacopo Di Grazia, Matteo Chiti, Alessandro Pieri e Claudio Boccardo, la formazione etrusca ha totalizzato 553/600 e ha regolato di misura l’Umbria (Alessandro Cianchetta, Massimo Vitullo, Fabrizio Nascetti, Gregorio Paolo Quondam, Maurizio Pezzot e Alfredo Petroni). Il terzo posto è andato al Lazio con 545 (Marco Calafiore, Alessandro Martella, Pasqualino Corridore, Luigi Ronco, Astolfo Carducci e Alessio Piersigilli).

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S K E E T

MOSCARIELLO è TRICOLORE. Il tiratore di Avellino vince il titolo italiano di Eccellenza nello Skeet con formula internazionale mentre l’alloro delle Ladies va a Chiara Cainero.

Angelo Moscariello è il nuovo campione italiano di Skeet degli Eccellenza con formula Issf: il tiratore di Avellino ha conquistato il prestigioso alloro sulle pedane di Montecatini – Pieve a Nievole regolando in shoot-off un tenacissimo Valerio Luchini. I due fortissimi skeettisti azzurri avevano compiuto un percorso analogo nella sfida toscana. Alla boa delle cinque serie Moscariello e Luchini potevano vantare 122 centri: tre 24 incastonati in due perfette serie piene per l’avellinese e un 24, tre 25 e un 23 per il capitolino. Con 122 si affiancava a Mocariello e Luchini anche Giancarlo Tazza (24 – 25 – 24 – 24 – 25). Con 121 erano della partita anche Cristian Eleuteri e Andrea Filippetti e con 119 si inseriva tra i finalisti anche Maurizio Carara che escludeva in shoot – out Michele Bertossi. In finale Moscariello e Lucini erano i più precisi: con due serie piene si attestavano

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a quota 147/150 e mentre Tazza si era frattanto assicurato la medaglia di bronzo con 145, si sfidavano in duello. Quel duello tuttavia era breve ed era Angelo Moscariello ad assicurarsi per 2 a 1 il titolo tricolore 2011 degli Eccellenza. Tra le ragazze era invece Chiara Cainero a conquistare l’alloro del centocinquantesimo compleanno dell’Italia. Alla boa delle tre serie la friulana, a quota 70, condivideva il primo posto in classifica con Katiuscia Spada. Diana Bacosi inseguiva a quota 66 davanti ai 65 di Simona Scocchetti e Virginia Orlando e al 62 di Cristina Vitali. Con 23 centri di finale era però Chiara Cainero a porre il sigillo sulla gara in programma allo stand del Presidente Bruno Rossetti. Con 93/100 l’olimpionica di Pechino precedeva di misura Katiuscia Spada. Terza era Diana Bacosi con 90. Vittoria in casa per Gabriele Rossetti tra gli under 20. Il figlio d’arte ha tenuto in pugno tutta la sfida svettando alla boa delle cinque

Angelo Moscariello ha vinto il titolo italiano di Skeet con formula Issf davanti a Valerio Luchini e Giancarlo Tazza.


La campionessa italiana di Skeet con formula internazionale è Chiara Cainero che ha preceduto Katiuscia Spada e Diana Bacosi. Gabriele Rossetti ha vinto tra gli Juniores davanti a Tammaro Cassandro e Vincenzo Grizi. Michael Palmieri ha vinto in Prima categoria precedendo Ermanno Lanzi e Sebastino Tocco. In Seconda categoria ha vinto Pasqualino Corridore davanti a Mauro Dettori e Eros Marcellini. Renato Vargiu ha vinto in Terza categoria davanti a Carlo Fattorini e Astolfo Carducci

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serie con 121 e poi assicurandosi l’alloro con il totale di 145/150. Tammaro Cassandro è stato ottimo secondo con 143 davanti al 139 di Vincenzo Grizi. Il marchigiano Michael Palmieri si è laureato campione italiano di Prima categoria con 141/150. La medalia d’argento è andata a Ermanno Lanzi che, dopo aver totalizzato 137/150, in shoot-off ha relegato al terzo posto Sebastiano Tocco e ha escluso dalle sedi medagliate Giancarlo Grimaldi. In Seconda categoria ha vinto Pasqualino Corridore con 132/150 davanti a Mauro Dettori Pagina 1 (129) e Eros Marcellini (128). La

Terza categoria ha laureato campione italiano Renato Vargiu con 131/150 davanti al 126 di Carlo Fattorini e al 125 di Astolfo Carducci.

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S T R U T T U R A

F E D E R A L E

GRAN FINALE A VALLE ANIENE. Quattrocentoventi rappresentanti di tutti i comparti della Struttura Federale affollano le pedane dell’impianto capitolino per il tradizionale appuntamento di fine stagione.

Quattrocentoventi rappresentanti di tutti i settori della Struttura Federale hanno letteralmente preso d’assalto con entusiastico spirito agonistico le aree di tiro, i disimpegni e la club-house del policampo capitolino di Valle Aniene per il tradizionale appuntamento agonistico che suggella la conclusione del calendario stagionale. Quest’anno il consueto appuntamento di Via Lunghezzina ha attribuito anche i trofei 24

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in memoria dell’indimenticato Michele De Rosa: appassionato tiratore e infaticabile dirigente della Federazione Italiana Tiro a Volo che ha letteralmente vissuto con il tiro a per il tiro a volo dai primi anni Settanta al volgere del secolo. Un trofeo è stato messo in palio dalla famiglia De Rosa per ciascuna delle tre discipline olimpiche contemplate dal programma di gara. Il trofeo intitolato a Michele De Rosa dedicato alla Fossa Olimpica

Il Presidente Luciano Rossi, il Segretario Generale Fabio Fortuni e alcuni Consiglieri Federali celebrano la giornata conclusiva insieme al personale della Fitav e al folto gruppo degli Ufficiali di Gara che ha diretto la competizione di Valle Aniene.


Massimo Fortino ha vinto tra i Presidenti della massima categoria di Fossa Olimpica davanti a Simone Gissi e Amerigo Russo. Massimo Fortino riceve il trofeo intitolato alla memoria di Michele De Rosa dalla Signora De Rosa e dal figlio Fiorenzo. Nella Fossa Olimpica tra i Presidenti di Seconda categoria ha vinto Pietro Michele Riu che ha preceduto Rolando Scartoni e Domenico Scopelliti.

è andato a Massimo Fortino. Il tiratore di Castiglione Cosentino ha svettato nella sfida di Valle Aniene riservata ai Presidenti di Società della qualifica congiunta Eccellenza e Prima con un luminoso 47/50 che ha costretto alle sedi basse del podio il “profeta in patria” Simone Gissi (45) e Amerigo Russo di Foggia (43). Nella loro scia con 39 si sono insediati Antonio Arturo Di Giovanni e Alessandro Nicotra di San Giacomo. Tra i Presidenti di Seconda categoria ha vinto Michele Pietro Riu: il tiratore di Sassari ha totalizzato 45/50 e ha preceduto il toscano Rolando Scartoni (42) e il calabrese Domenico Scopelliti (41) che ha escluso dal podio per la miglior sequenza Giovanni

Battista Ferrarelli. Tra i Presidenti di Società di Terza categoria la vittoria è andato al toscano Valerio Mari: il leader dello stand aretino Bellavista ha totalizzato 44/50 e ha preceduto i marchigiani Cristiano Cappellacci (43) e Elvio Palmieri (42). Quest’ultimo per la miglior sequenza ha costretto alle sedi fuori dal podio Lido Scali e Urano Torquato Sartori. Tra i Vicepresidenti di Società è stato invece Luigi Padula a spuntarla: il tiratore della Basilicata ha dovuto però superare in shoot-off per 3 a 2 il marchigiano Pietro Agamennoni che al termine delle due serie regolamentari aveva concluso allo stesso punteggio di 46/50. Il terzo gradino del podio è stato appannaggio di Giancarlo Frascogna

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// gran finale a valle aniene

Tra i Presidenti di Terza categoria in gara nella Fossa Olimpica Valerio Mari ha preceduto Cristiano Cappellacci e Elvio Palmieri. Tra i Vicepresidenti della Fossa Olimpica Luigi Padula ha preceduto Pietro Agamennoni e Giancarlo Frascogna. Tra i rappresentanti dell’Organizzazione Territoriale della Fossa Olimpica Giuseppe Di Giorgi ha regolato Santo Falanga e Mauro Agostini. Luciano Belei ha vinto la gara del Settore Arbitrale della Fossa Olimpica precedendo Sabatino Saporito e Gennaro Viscovo.

Tammaro Cassandro

Orazio Finocchiaro ha vinto tra gli Istruttori del Settore Giovanile davanti a Angelo Bruno Pernica e Carlo Mari. Tra i Presidenti di SocietĂ in gara nello Skeet Roberto Bizzoni ha preceduto Domenico Ventre.

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// gran finale a valle aniene

Ivano Santucci ha vinto la gara dei Vicepresidenti di Skeet davanti a Gianluca Campanella e Gianni Cianfrocca. Nella gara dell’Organizzazione Territoriale dello Skeet Ugo Colonna ha vinto precedendo Antonio Bovio e Loris De Leoni. Alessandro Martella ha vinto la gara del Settore Arbitrale di Skeet davanti davanti a Franco Cinque e Alfredo Telese. Alessandro Martella riceve il trofeo alla memoria di Michele De Rosa.

che ha totalizzato 45 centri escludendo dal lotto dei medagliati per la miglior sequenza Marco Casagrande Moretti, Giuliano Proietti, Vincenzo Messina e Elio Salvador. Il Presidente del Comitato regionale Fitav della Sicilia Giuseppe Di Giorgi ha vinto la sfida riservata all’Organizzazione Territoriale di Trap, ma ha dovuto prolungare la propria permanenza in pedana per un paio di turni di tiro per aver ragione di Santo Falanga. Il siciliano e il lombardo avevano concluso a quota 46 e soltanto il secco 2 a 1 dello shootoff ha permesso al dirigente di Caltavuturo di aggiudicarsi l’alloro. Ottimo terzo è stato l’emiliano Mauro Agostini con 45. Luciano Belei ha vinto tra i rappresentanti del Settore

Arbitrale con un poderoso 49/50. L’Ufficiale di Gara toscano ha costretto all’argento il bel 47 di Sabatino Saporito. Con 46 e la migliore sequenza si è assicurato il terzo posto Gennaro Viscovo davanti a Roberto Cota e Valter Caisutti. Non sono stati sufficienti i cinquanta piattelli regolamentari a decretare il vincitore degli Istruttori del Settore Giovanile del Trap. Orazio Finocchiaro, Angelo Bueno Pernica, Carlo Mari e Antonello Iezzi hanno infatti concluso al medesimo punteggio di 46 e soltanto un fulmineo shoot-off ha attribuito per 1 a 0 su tutti gli altri la vittoria al siciliano Finocchiaro. Angelo Bueno Pernica e Carlo Mari, per la miglior sequenza, si sono poi assicurati le altre medaglie. Tra i Presidenti di

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U N I V E R S I A D E

// gran finale a valle aniene

Società in gara nello Skeet ha vinto il latino di Cisterna Roberto Bizzoni con 46/50 davanti al calabrese di Rosarno Domenico Ventre (35). Sfida tutta capitolina tra i Vicepresidenti di Società: Ivano Santucci l’ha spuntata con 43/50 davanti al 42 di Gianluca Campanella e al 41 di Gianni Cianfrocca. Nella gara riservata all’Organizzazione Territoriale il romano Ugo Colonna ha vinto con 41/50 davanti al 40 del barese Antonio Bovio e al 38 dell’abruzzese di Carsoli Loris De Leoni che ha escluso dal podio per la miglior sequenza il tarantino Saverio Amoroso. Con il suo pregevolissimo 47/50 Alessandro Martella si è assicurato la vittoria nella gara riservata al Settore Arbitrale dello Skeet davanti ai 46 di Franco Cinque e Alfredo Telese (con lo stesso punteggio è rimasto

Tammaro Cassandro

fuori dal podio Roberto Forti). Il tiratore di Anguillara Sabazia si è anche aggiudicato il trofeo Michele De Rosa riservato alla disciplina del Pull e del Mark. Sergio Forlano ha vinto agevolmente la gara degli Istruttori del Settore Giovanile dello Skeet: l’ex azzurro di Roma ha totalizzato 48/50 e ha preceduto Massimo Siliani da Civitavecchia (44) e il parmense di Basilicanova Rino Ricchetti (30). È stata disputata nella disciplina del Double Trap la gara riservata al Consiglio Federale. La palma della vittoria è andata a Fabrizio Forti che ha totalizzato 74/90 e ha preceduto Roberto Manno (68) e Vincenzo Cito (57). Tra i Presidenti di Società Dino Zanetti ha vinto con 63/90: il dirigente veronese di Cologno ai Colli ha preceduto il marchigiano Dino Zallocco (45) e il pugliese Cosimo Sergio Forlano ha vinto la gara degli Istruttori di Skeet davanti a Massimo Siliani e Rino Ricchetti. Nella gara di Double Trap riservata al Consiglio Federale Fabrizio Forti ha vinto davanti a Roberto Manno e Vincenzo Cito. Dino Zanetti ha vinto la gara riservata ai Presidenti di Società del Double Trap precedendo Dino Zallocco e Cosimo Locorotondo.

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// gran finale a valle aniene

Roberto Zallocco riceve il trofeo Michele De Rosa riservato al Double Trap. Vittorio Frapporti ha vinto la gara dei Vicepresidenti di Società davanti a Massimo Pignataro e Francesco Cassandro. Roberto Zallocco ha vinto la gara riservata all’Organizzazione Territoriale del Double Trap davanti a Mauro Innocenti e Alfredo Passarelli . Stefano Rossini ha svettato nel Settore Arbitrale del Double Trap davanti a Adriano Avveduto e Dardo De Carlonis. in basso: Aldo Maltese ha vinto la gara degli Istruttori del Settore Giovanile davanti a Valter Veroli e Massimiliano Montuori.

Vincenzo Grizi

Locorotondo (44). Tra i Vicepresidenti di Società è stato Vittorio Frapporti a spuntarla: con 78/90 il tiratore veronese di Sant’Ambrogio ha preceduto Massimo Pignataro (60) e Francesco Cassandro (53). Con il bel punteggio di 77/90 è stato Roberto Zallocco a vincere la gara dell’Organizzazione Territoriale di Double Trap e ad aggiudicarsi il trofeo Michele De Rosa della più giovane disciplina olimpica. Il secondo posto è stato appannaggio di Mauro Innocenti (71) e il terzo è andato a Alfredo Passarelli (67). Tra i rappresentanti del Settore Arbitrale il marchigiano di Potenza Picena Stefano Rossini ha vinto con 68/90 davanti al siciliano di Modica Adriano Avveduto che ha totalizzato

67 e sul podio ha preceduto il picenate di Porto San Giorgio Dardo De Carlonis per la miglior sequenza. Con 73/90 il viterbese Aldo Maltese ha vinto la gara degli Istruttori del Settore Giovanile precedendo il 67 di Valter Veroli e il 59 di Massimiliano Montuori.

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verso

le

olimpiadi

LONDRA 2012: SOGNANDO IL POKER Fabio Partigiani, Preparatore Atletico della Nazionale italiana di tiro a volo da più di venti anni, ripercorre le tappe di quella che è una sorta di grande marcia trionfale del tiravolismo italiano ai Giochi. Testo di Simona Parisella Ognuno di noi ha un ricordo particolare legato a grandi eventi sportivi, quali mondiali di calcio e giochi olimpici, notti magiche, manifestazioni che coincidono sempre con l’arrivo dell’estate, e che riportano alla mente ricordi che spaziano dalla nascita di grandi amori agli esami di maturità. Il mio ricordo personale, ad esempio, risale all’ultima competizione olimpica, ed è legato allo scorrere del countdown per le Olimpiadi di Pechino 2008 che misurava al secondo l’inizio ufficiale delle Olimpiadi, quando cioè la fiamma della torcia olimpica avrebbe toccato il braciere di Pechino, scandendo i giorni, le ore, i minuti, i secondi che separavano il mondo dai giochi olimpici e me da quella che sarebbe stata anche la data del mio matrimonio. Quando però a vivere un evento planetario si è in prima persona, le cose cambiano, perché cambiano le emozioni, le attese, i sogni. Ho chiesto al Professor Fabio Partigiani, mio Mentore in questo viaggio attraverso i giochi olimpici passati e quelli imminenti, di raccontarmi le sue Olimpiadi, e ne è uscito un ricordo tanto vario quanto univoco delle emozioni, sempre e comunque uniche, e degli atleti, campioni di sport e di lealtà. “La mia prima Olimpiade - mi dice il Prof - è stata Seoul 1988: un disastro, nessuna medaglia conquistata”. Quanta delusione, dunque, preceduta da una gioia immensa al momento dell’ufficializzazione della partecipazione nella rappresentativa italiana. Giorni indimenticabili, che Partigiani mi indica parafrasando il titolo del romanzo Tre metri sopra il cielo perché, commenta, “vedevo tutti dall’alto in basso”. L’alto delle glorie e delle aspettative che solo una Olimpiade può regalare, “ma quanti schiaffi dopo la debacle! Però – aggiunge - mi è servita, ho ricominciato da capo: testa bassa e capo chino come dicono a Pisa, mia città natale. “ Sono seguiti quattro anni d’inferno: “Barcellona ‘92 l’ho vista in televisione, ma ho avuto la forsopra: za di rialzarmi: d’altronde lo sport insegna spesso a rialzarsi, finché nel 1993 sono stato riabilitaL’Avvocato Giuseppe La Sala, to con la squadra nazionale grazie agli allora Commissari Tecnici Tonino Blasi e Carlo Danna”. Presidente nazionale dell’Anciu, Poi Partigiani si corregge, smette di parlare dei gironi infernali e dice: “Mi avevano messo riceveperò un omaggio dal Consigliein nazionale purgatorio: non Gianluigi più la squadra nazionale, ma il settore giovanile. Sono stati quattro anni di re della Fitav Gualini nel corso della serata i quali ho mantenuto sempre il contatto con i tiratori, continuando a secambiamenti, durante conviviale. guirli nella programmazione dei loro allenamenti. La profonda amicizia nata nei mesi precedenti non era andata persa”. 30

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Ma si sa, nello sport, come nella vita, sconfitte e vittorie, delusioni e gioie si rincorrono, e arriva finalmente Atlanta 1996. “La mia seconda Olimpiade è stata Atlanta 1996 , il mio primo oro olimpico con Ennio Falco, una gioia immensa, impagabile, impressa nel mio cuore per sempre, anche perché Ennio ha seguito con molto impegno la preparazione atletica; anche le altre due medaglie naturalmente, il bronzo di Andrea Benelli e l’argento di Albano Pera nel Double Trap sono memorabili. Ennio è un atleta, ma è anche un insegnante di educazione fisica e quindi sa bene quanto sia stata ed è tuttora importante, anzi fondamentale, la preparazione fisica per conseguire il massimo risultato possibile. Con Pera poi ho un ricordo particolare: dal gennaio ‘96 fino alla partenza per le Olimpiadi, ogni mercoledì andavo da lui a Lucca al Palazzetto dello Sport, dove svolgevamo le sedute di preparazione fisica. Quanto sudore in quel palazzetto, ripagato però dall’argento vinto all’età di 46 anni. Il caldo afoso di Atlanta ha condizionato abbastanza le prestazioni fisiche, mettendo molti atleti in ginocchio, ma Albano ha retto bene, sicuramente anche grazie al lavoro di preparazione svolto a Lucca, molto utile in quanto le condizioni in cui si lavorava erano simili a quelle di Atlanta. La mia terza Olimpiade è stata Sydney 2000: bronzo con Pellielo nella Fossa Olimpica e argento con la Gelisio nel Double Trap femminile. Un’Olimpiade ibrida – dice con una punta di vaga delusione il Prof - con molte aspettative, tanti tiratori forti, ma con solo due medaglie vinte. La mia quarta Olimpiade, Atene 2004, e’ stata quella del mio secondo oro con Andrea Benelli, all’età’ di 44 anni: è ancora nella mente degli italiani il suo giro di campo a tutta velocità con il fucile in mano. Scarico, naturalmente … E come dimenticare l’argento di Giovanni Pellielo, dopo il bronzo di Sydney? La mia quinta Olimpiade è stata Pechino 2008 , il mio terzo oro olimpico con Chiara Cainero, una grande emozione vissuta attimo dopo attimo, culminata in gioia immensa quando Chiara ha rotto l’ultimo piattello dello shoot-off . Un’emozione forte, come si può ben vedere dall’abbraccio che le do in mondovisione. Chiara: dalla delusione di Atene, uscita dalla finale per un piattello, all’apoteosi di Beijing; dagli intensi allenamenti a Udine, ma soprattutto al Due Ponti Sporting Club di Roma, al podio di Pechino. Poi sono arrivate altre due medaglie: l’argento di Giovanni Pellielo e quello di Francesco D’Aniello; ho ancora nella mente il pianto liberatorio di Francesco, come dimenticare quei momenti! La terza medaglia olimpica di Giovanni, poi, è stata grandiosa: ha dimostrato di essere veramente un campione: di serietà, lealtà e sportività. La mia sesta ed ultima Olimpiade sarà Londra 2012; stanno per iniziare le grandi manovre per fare il poker: la coppia è stata fatta già due volte, il tris pure, manca il poker e sono sicuro che arriverà, anche se non sarà facile … Altrimenti, mi toccherà arrivare a Rio 2016! “Spero di averti detto tutto”, conclude così Fabio Partigiani, che non solo ha detto tutto, ma ha trasmesso quel carico di impressioni, di emozioni e di valori positivi che accompagna le grandi imprese sportive. Dice mio di ogni oro, argento, bronzo, perché nel mondo del tiro a volo ogni azione è realmente condivisa; e la vittoria è di tutti: degli atleti, della Federazione, degli sportivi e degli appassionati di questo sport che uno sport vincente! TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

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CO PPA D EI C A M PI O N I

Il podio delle premiazioni: al centro la squadra della Forestale con Piero Alisciani che sorregge la coppa e ai lati la squadra de Il Mulino e quella di Torretta.

forestale TRE PER DUE I verde-oro vincono per il terzo biennio consecutivo la Coppa dei Campioni sulle pedane del Concaverde: alle loro spalle i ravennati de Il Mulino di Conselice e i nisseni di Torretta. Testo e foto di Umberto Bertozzi Lo scorso 9 ottobre si è svolta presso gli impianti del Concaverde di Lonato la classica gara a squadre di Società denominata Coppa dei Campioni che chiude sostanzialmente la stagione tiravolistica dell’anno. Le Società presenti erano cinquantasei per un totale di trecentotrentasei tiratori. La squadra del Corpo Forestale dello Stato aveva evidentemente una gran voglia di ripetersi per la sesta volta e così ha cominciato alla grande la gara chiudendo la prima serie con 133/150 e risultando seconda dietro il team di Torretta di Caltanissetta con 134. È bastata comunque la seconda tornata perché la Forestale si insediasse saldamente al comando con 271/300, seguita da Il Mulino di Conselice che con un ottimo 137/150 scavalcava i nisseni e si insediava al secondo posto. A metà gara quindi le posizioni erano abbastanza ben delineate con la Forestale in testa con tre bersagli di vantaggio. La terza tornata vedeva le posizioni delle prime tre invariate, con la Forestale che incrementava il suo vantaggio a sei bersagli su Il Mulino e a quattro su Torretta che tornava tuttavia in seconda posizione. Così mentre sembrava che nulla potesse insidiare il primo posto, la lotta per il secondo e terzo si faceva serrata. L’ultima serie vedeva Il Mulino riguadagnare la seconda piazza con un ottimo 137/150 che lo portava a quota 539/600, mentre i nisseni dovevano accontentarsi della terza posizione a un solo piattello dai romagnoli. La Forestale, naturalmente, non dava alcun segno di cedimento e concludeva la gara con 544/600 aggiudicandosi la sua sesta Coppa Campioni: la terza effettivamente vinta in quanto l’ambito trofeo è biennale. La gara ha avuto uno svolgimento impeccabile, ottimamente condotta dai giudici di gara, coordinati da Adriano Gobbo, affiancato dal Re.fe.s Pietro Saquella.

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Piero Alisciani, responsabile del gruppo sportivo della Forestale, sezione Tiro a Volo.

La squadra della Forestale con le medaglie d’oro conquistate: (da sinistra) Dario Fegatelli, Emanuele Bernasconi, Giulio Fioravanti, Piero Alisciani, Rodolfo Viganò, Daniele Lucidi, Giuseppe Ciccarelli, Gabriele Bernasconi e Federico Fanali..

Abbiamo chiesto ad Adriano Gobbo di spiegarci l’iter compiuto per diventare coordinatore. Ho cominciato ad arbitrare nel lontano 1979 – ci ha detto la nota Giubba Rosa veneta - poi sono riuscito a diventare coordinatore nella mia regione e infine sono diventato coordinatore a livello nazionale. Ho cominciato come arbitro provinciale, in seguito sono divenuto regionale per circa dieci anni, poi ho frequentato un corso di direttore di tiro nazionale che si è svolto nel ’91 a Riccione e sono stato promosso a nazionale e in seguito sono divenuto internazionale e questo soprattutto in virtù della mia grande passione e del desiderio di essere vicino ai tiratori. Abbiamo chiesto invece a un felicissimo Pietro Alisciani, responsabile del Gruppo sportivo della Forestale, sezione tiro a volo, cosa ne pensasse della gara. Questa è la sesta coppa che vinciamo – ha risposto Alisciani - ed essendo biennale, portiamo via il terzo trofeo consecutivamente. Ci siamo arrivati facendo allenamento, facendo sacrifici. Questi sacrifici naturalmente riguardano gli atleti, siamo arrivati qui con qualche giorno in anticipo e nella giornata di gara abbiamo trovato molto vento, comunque ci TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

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// forestale tre per due

La squadra della Società Il Mulino: (da sinistra) Sergio Suffredini, Ivan Rossi, Mirco Giardini, Carlo Serra, Lorenzo Gonnesi Fabbri, Davide Venturini. La squadra di Torretta: (da sinistra) Michele Sollami, Sandro Guadagnolo, Paolo Putano, Giuseppe Lo Caprio, Paolo Vitale, Fabio Sollami, Pierluigi Sollami e Maurizio Annaloro.

Ivan Rossi, responsabile della squadra della Società Il Mulino. Il Presidente della Società Torretta Michele Sollami.

siamo aiutati a vicenda e tutti insieme siamo riusciti a portare a casa la terza coppa. Ivan Rossi è il responsabile della squadra del Tav Il Mulino: a lui abbiamo chiesto come sono riusciti a raggiungere questo risultato. Ha risposto perentoriamente: Lavorando! Tutti i ragazzi si sono impegnati al massimo. Siamo partiti da una selezione di quaranta tiratori che ho seguito per buona parte dell’anno, facendo poi una scrematura di dieci/dodici persone che si sono allenate insieme fino ad arrivare a questa squadra. Abbiamo chiesto anche a Michele Sollami, Presidente di Torretta, cosa ne pensasse della 34

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gara appena terminata. È stata una bella gara con diverse facce. In mattinata il vento e anche il freddo ci ha creato dei problemi, però abbiamo fatto bene fin dall’inizio. Naturalmente le gare sono quelle che sono: bisogna accettare gli zeri e comunque ce l’abbiamo messa tutta e siamo soddisfatti del risultato. Vorrà dire che aspetteremo il prossimo anno per cercare di fare meglio!


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SPA ZIO G IOVA N I

RAGAZZI D’ORO Sulle pedane di Rimini si conclude la stagione agonistica degli under 20 con il tradizionale appuntamento dell’Uno d’Oro. Si conclude a Rimini con l’appuntamento tradizionale dell’Uno d’Oro il circuito di gare del Settore Giovanile. Tra gli Juniores della Fossa Olimpica ha vinto Carlo Mancarella: il campione europeo della categoria ha totalizzato 121/125 e ha preceduto Nico Curelli( 115) e Marco Mattioli (111). Tra le Juniores Anastasia Militerno ha vinto prima totalizzando 64/75 come Silvana Stanco e poi regolando in un breve shoot-off la ragazza italo-svizzera. Il terzo posto è andato a Lisa Nicole Marzo con 57. Tra le Giovani Speranze Pierfilippo Negro ha vinto totalizzando 108/125 e precedendo Ligi De Milito (107) e Alessio Franquillo (99). Mattia Sardi l’ha spuntata tra gli Allievi (114/125) costringendo al secondo posto in shoot – off Giovanni Cembalo. Francesco Beretta è stato ottimo terzo con 103. Alessia Iezzi ha vinto tra le Allieve della Fossa Olimpica con 92/100. Con 75 si è classificata seconda Valeria Raffaelli davanti al 74 di Nunzia

Pugliese. Emanuele Buccolieri ha vinto tra gli esordienti con 68/75 davanti al 61 di Carmine Beretta e al 60 di Lorenzo Buratta. Tra le Esordienti la migliore è stata Maria Lucia Palmitessa (61/75) che ha preceduto Roda Sofia Bolumar (51)e Jessica Galletti (38). Christian Benet ha vinto in solitudine tra gli Juniores di Skeet con 67/75, mentre tra le Juniores della stessa disciplina Virginia Orlando si è imposta con 85/100 davanti a Jessica Mantuano (81) e Chiara Di Marziantonio (80). Tra gli Allievi ha vinto Nicholas Oppici con 90/100 davanti all’89 di Luigi Robert Grieco e all’83 di Andrea Mastropietro. Matteo Chiti è stato il migliore degli esordienti: con 69/75 ha preceduto il 60 di Erik Pittini e il 54 di Riccardo Romoli. Roberto Palombarani ha vinto tra gli Juniores del Double Trap con 105/150, mentre con 125/150 Lorenzo Belei ha svettato tra gli Allievi davanti al 120 di Andrea Galesso e al 76 di Claudio Saitta. Carlo Mancarella ha vinto tra gli Juniores del Trap davanti a Nico Curelli e Marco Mattioli. Tra le Juniores del Trap Anastasia Militerno ha preceduto Silvana Stanco e Lisa Nicole Marzo. Tra le Giovani Speranze del Trap Pierfilippo Negro ha preceduto Luigi De Milito e Alessio Franquillo. Tra gli Allievi del Trap Mattia Sardi ha regolato Giovanni Cembalo e Francesco Beretta.

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Tra le Allieve Alessia Iezzi ha svettato su Valeria Raffaelli e Nunzia Pugliese Tra gli Esordienti Emanuele Buccolieri ha vinto davanti a Carmine Beretta e Lorenzo Buratta Tra le Esordienti della Fossa Olimpica Maria Lucia Palmitessa ha preceduto Roda Sofia Bolumar e Jessica Galletti Christian Benet ha vinto tra gli Juniores dello Skeet Virginia Orlando ha vinto tra le Juniores dello Skeet precedendo Jessica Mantuano e Chiara Di Marziantonio Tra gli Allievi dello Skeet Nicholas Oppici ha preceduto Luigi Robert Grieco e Andrea Mastropietro Tra gli Esordienti Matteo Chiti ha svettato precedendo Erik Pittini e Riccardo Romoli Roberto Palombarani ha vinto tra gli Juniores del Double Trap Tra gli Allievi del Double Trap Lorenzo Belei ha preceduto Andrea Galesso e Claudio Saitta

A RESCA L’ORO DEL RUBICONE Si è svolta il 2 ottobre la ventiquattresima edizione della Conchiglia d’Oro sulle pedane della Società di Rimini. Il vincitore assoluto è stato Daniele Resca che si è aggiudicato l’ambitissimo trofeo. Nella stessa riunone Giancarlo Pinardi ha vinto la quata edizione della Coppa Adriatica Baschieri & Pellagri. Alla cerimonia di premiazione, oltre ai dirigeni della Società ospitante, sono intervenuti l’AD di B&P Cicotti, la Direttrice Marketing Gozza,il Direttore Vendite Ghini e Emilio Maffei.

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E L I C A

PROIETTI: A ME LO SCUDETTO, PLEASE! L’elicista ternano vince il titolo tricolore della massima categoria: scudetti anche per Valentina Cuzzani, Alessandro Alderani, Pietro Curini, Paolo Parrini e per il team di Conselice.

Impossibile non parafrasare una delle frasi di maggior successo di Gigi Proietti per sintetizzare il successo di un altro Proietti, assoluto mattatore della sua specialità L’altro Proietti in questione è quel Roberto che da anni miete allori nella disciplina dell’Elica. Nel 2011 Roberto Proietti si è laureato campione italiano del bersaglio rotante, svettando su tutti gli avversari nella manche conclusiva del circuito di Elica sulle pedane siciliane di Castanea. Lo specialista ternano, dopo essersi agevolmente assicurato la qualificazione alla finale messinese nel corso delle prove di selezione dei mesi precedenti, a Castanea ha colpito le dieci eliche di programma e ha poi superato in barrage Roberto Prado e Sebastiano Molinari. Dopo aver costretto alla resa il marchigiano di San Severino Sebastiano Molinari dopo 38

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appena un turno, al quarto round anche Roberto Prado di Appignano di Macerata ha dovuto cedere all’irruenza agonistica di Roberto Proietti che si è così aggiudicato lo scudetto tricolore del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Tra le Ladies è stata Valentina Cuzzani ad assicurarsi lo scudetto tricolore della stagione. Con 9 eliche su 10 la campionessa europea di Bologna ha occupato in solitudine il vertice del podio di Castanea. Katia Rostini Lucidi e Anna Olivieri hanno concluso con 8 eliche all’attivo e soltanto il barrage ha attribuito definitivamente le rimanenti sedi del podio. Intercettando il volo di altre due eliche è stata la ternana Katia Lucidi a precedere la Bolognese Anna Olivieri. Alessandro Alderani è il nuovo campione italiano di Elica degli Juniores. Il giovane specialista di Livorno ha concluso con un perfetto 10/10

Roberto Proietti ha vinto il titolo italiano di Elica precedendo Roberto Prado e Sebastiano Molinari.


La squadra di Conselice ha vinto il titolo riservato alle Società precedendo Ghedi e Interamnia Il vertice del podio della gara delle Ladies è stato appannaggio di Valentina Cuzzani: la bolognese ha preceduto Katia Rostini Lucidi e Anna Olivieri Alessandro Alerani è il campione italiano degli Juniores: a Castanea ha preceduto Carmelo Passalacqua e Andrea Bruno Pietro Curini al vertice del podio dei Veterani Paolo Parrini ha svettato tra i Master

e ha preceduto due messinesi: Carmelo Passalacqua, che ha intercettato il volo di nove eliche, e Andrea Bruno che ha fermato otto bersagli. In Seconda categoria si è assicurato il titolo italiano del 2011 il palermitano di Marineo Pietro Maneri con un perfetto en-plein. Il romano Pietro

Curini ha vinto tra i Veterani con 10/10, mentre nove eliche hanno attribuito la vittoria tra i Master al toscano di Greve in Chianti Paolo Parrini. Tra le squadre è stata la formazione di Conselice a spuntarla: il team ravennate ha svettato precedendo i bresciani di Ghedi e i ternani di Interamnia.

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A T T I

U F F I C I A L I

AVVISO IMPORTANTE Tutti gli atleti (agonisti ed amatori) che disputano gare, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono essere in possesso del modulo di trasmissione della “Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”(DUT). La ““Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”(DUT) deve essere spedita per Raccomandata A/R all’Ufficio di Procura Antidoping del CONI (Stadio Olimpico, Curva Sud, Gate 23, Secondo piano, 00194 Roma): • - Per gli atleti non soggetti a TUE (Richiesta di Esenzione ai Fini Terapeutici), la DUT va inviata entro 7 giorni lavorativi dalla data di sessione del prelievo ed è soggetta a revisione ed accettazione da parte dell’organismo deputato al controllo della documentazione; il mancato riconoscimento della reale necessità medica al trattamento indicato comporta l’attivazione di un procedimento disciplinare. • - Per Glucocorticosteroidi (Cortisonici) utilizzati per via non sistemica, la DUT va presentata nel momento in cui si inizia la somministrazione, sono interessati tutti gli Atleti compresi quelli inseriti nel Gruppo Registrato ai Fini dei Controlli (RTP). Si ribadisce che gli atleti inseriti nell’RTP, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono compilare la TUE. Nel caso in cui il Comitato per l’Esenzione ai Fini Terapeutici”(CEFT) approvi la TUE, l’Atleta può cominciare il trattamento farmacologico soltanto dopo aver ricevuto la notifica di autorizzazione da parte del CEFT. Si fa eccezione per i casi in cui l’intervento farmacologico si configuri quale trattamento di emergenza indispensabile per le condizioni di salute dell’atleta; in questo caso l’autorizzazione può avere validità retroattiva. Per prendere visione del “Regolamento Antidoping” e la relativa modulistica, collegarsi sul sito federale www.fitav.it , cliccare sul link in basso. Una volta aperta la Home Page del sito www.coni.it , scorrere la colonna laterale sinistra fino alla voce Antidoping e cliccarla. Si prega di prenderne visione e si raccomanda la massima cura e scrupolosità. Per qualsiasi ulteriore informazione, contattare il Medico Federale dr. Francesco Fazi 335333670 e l’Ufficio Antidoping FITAV al numero 06.45235213.

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