TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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AGOSTO 2010 _ n째 197
S O M M A R I O
M A G A Z I N E
TAV Numero 196 LUGLIO 2010 Direttore: Luciano Rossi Direttore Responsabile: Luigi Agnelli Coordinatore Redazionale: Massimiliano Naldoni (maxnaldoni@alice.it)
Direzione e Redazione Federazione Italiana Tiro a Volo Viale Tiziano 74 00196 Roma Tel. 06/36858469 Fax 06/36858138 E-mail: redazione@fitav.it
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L’EDITORIALE DI LUCIANO ROSSI
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L’EUROPA AI PIEDI DI FRANCESCO D’ANIELLO
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WE ARE THE CHAMPIONS
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TUTTI I COLORI DEL CRITERIUM
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VERSO UMBRIAVERDE
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ATTI UFFICIALI
IN CORPORE SANO
Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata. Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994
In copertina: I protagonisti assoluti del Campionato del Mondo di Monaco sono i tre giovanissimi della Fossa Olimpica: Danny Baiesi (al centro) ha conquistato il titolo individuale degli Juniores e ha favorito la vittoria del team completato da Giulio Fioravanti (terzo classificato nel confronto individuale) e dal campione iridato uscente Valerio Grazini.
Nel prossimo numero de Il tiro a volo, in rete il primo settembre, tutto lo Skeet del mondiale di Monaco.
SPONSOR FEDERALI Munizioni Baschieri & Pellagri Cheddite Fiocchi Munizioni Nobel Sport Italia
Macchine Fab Mattarelli Mec System Liano Rossini
Armi Pietro Beretta Perazzi Armi Rizzini
Eliche Rodenghi Tiro a Volo Lazio
Piattelli Eurotarget Mattarelli Laporte Abbigliamento Castellani Gestione Gare Hard Soft
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E D I T O R I A L E
IL NOSTRO PIANETA, IL NOSTRO SPORT.
testo di LUCIANO ROSSI Il Presidente dell’International Sport Shooting Federation Olegario Vazquez Rana e il Segretario Generale Horst Schreiber con i quattro Vicepresidenti eletti dall’Assemblea di Monaco: Gary Anderson, Luciano Rossi, Salman Al Sabah e Medhat Wadhan.
Scrivo queste note avendo ancora negli occhi e nel cuore le impressioni ricevute dall’Assemblea Generale dell’International Sport Shooting Federation che si è svolta a Monaco prima dello start ufficiale del Campionato del Mondo. Si è trattato del prologo politico di una manifestazione avvincente che è
ancora in corso nel momento in cui scrivo e che ha già dato ai nostri colori, come scriviamo ampiamente nelle pagine che seguono, numerose soddisfazioni, prestigiosi risultati e importantissime carte per la partecipazione alle Olimpiadi di Londra. Ma questo è il dato tecnico e agonistico, è il dato puramente
Il Presidente della Fitav e Vicepresidente del’Issf Luciano Rossi con Olegario Vazquez Rana e Horst Schreiber. 2
Il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Jacques Rogge, il Presidente dell’Issf Olegario Vazquez Rana e il Vicepresidente del Cio Thomas Bach nel corso della cerimonia inaugurale del Mondiale di Monaco nella centralissima Marienplatz.
Luciano Rossi.
sportivo dell’evento ed è quel dato la cui trattazione lascio volentieri alle immagini e alle cronache che pubblichiamo in questo numero della Rivista che abbiamo letteralmente costruito in diretta dall’Olympia Schiessanlage di Monaco. Qui, adesso, mi preme indicare il significato politico dell’assise di Monaco che ha riconfermato in forma plebiscitaria alla presidenza Olegario Vazquez Rana e alla Se-
greteria Horst Schreiber. Perché in quell’Assemblea nella quale ho avuto l’onore di essere riconfermato alla Vicepresidenza dell’Issf si è creata un’alchimia che ho avvertito come particolare e che è il segno tangibile di una forte coesione internazionale attorno a personaggi autorevoli e a significativi valori che rappresentano il patrimonio più importante del nostro mondo. Un altro aspetto, a mio avviso, deve essere sottolineato con vigore. La decisione di Unni Nicolaysen di non presentare di nuovo la propria candidatura alla Vicepresidenza (una decisione inevitabilmente sofferta che l’amica Unni ha annunciato dal palco dell’Assemblea di Monaco non senza cedere alla commozione e non senza trasmettere in parallelo un forte impatto emotivo a tutti coloro che la ascoltavano in quel momento), ha permesso di riconfermare appunto gli altri Vicepresidenti: Gary Anderson e Medhat Wadhan insieme appunto a chi scrive, ma rendendo vacante un posto ha anche offerto l’opportunità di attribuire il ruolo di Vicepresidente a Sheikh Salman Al Sabah che nella circostanza ha ricevuto numerosi ed entusiaTAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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// il nostro pianeta, il nostro sport
stici consensi. In questo modo i Vicepresidenti dell’Issf appartengono attualmente a quattro continenti diversi e questo fenomeno costituisce a mio avviso il più preciso segnale che i delegati dell’Assemblea di Monaco hanno voluto inviare al mondo del tiro ma anche e soprattutto al mondo esterno. Sono 238 i voti dell’Assemblea espressi a favore di Sheikh Salman al Sabah, 190 quelli in favore di Gary Anderson e 176 i voti che hanno riconfermato Medhat Wadhan. In questa sede, come ho già fatto altrove e direttamente con tutti coloro che hanno voluto esprimere il loro gradimento per il mio operato, mi sento nell’obbligo di ribadire quanto io sia stato lusingato dal solido consenso espresso in favore della mia
persona nell’Assemblea di Monaco. I 217 voti che i delegati di tutto il mondo hanno voluto indirizzare verso la mia persona è il premio 4
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più prestigioso che la Federazione Italiana Tiro a Volo potesse ricevere. Perché con la mia riconferma in realtà è stato sancito il pieno gradimento verso quella linea politica di cui sia la mia persona che la Fitav tutta si sono fatte interpreti negli anni. Una politica che colloca al primo posto lo sviluppo del tiro, l’incremento numerico dei suoi praticanti, l’ampliamento del numero delle nazioni affiliate alla Federazione internazionale, la sempre maggiore diffusione delle sue discipline. Ho detto più volte nei miei Editoriali che il tiravolismo italiano avrebbe potuto essere in certo modo più protezionista in questi ultimi quindici anni. Avrebbe potuto scegliere di
perseguire la conquista del maggior numero di successi senza curarsi della vera crescita del tiro nel mondo. Invece abbiamo voluto essere fautori dello sviluppo a tutto campo del tiro correndo il rischio, e mi si passi nuovamente il corsivo, di vedere diminuito il nostro ruolo a livello agonistico. In realtà anche questo non è accaduto, o quantomeno non è accaduto con quel tratto un po’ catastrofistico che alcuni avevano ventilato. Certo, strada facendo avremo talvolta anche ceduto qualche titolo che probabilmente con quell’atteggiamento che ho voluto definire protezionistico avremmo invece conquistato, ma operando nel modo in cui abbiamo operato adesso possiamo dire di aver promosso il tiro a volo in tutti i continenti, di aver agevolato il suo ingresso – e talvolta
Gary Anderson.
Medhat Wadhan.
Salman Al Sabah.
L’intervento del Presidente del Cio Jacques Rogge alla cerimonia inaugurale di Marienplatz.
il suo exploit – in molte nazioni in cui il nostro sport era soltanto conosciuto di nome. E’ anche per questo che il Comitato Olimpico Internazionale si è presentato con i personaggi più autorevoli all’appuntamento agonistico di Monaco: il Presidente del Cio Jacques Rogge ha aperto la competizione a fianco
del Vicepresidente Thomas Bach. Crediamo in questa linea ed è per questo che vogliamo continuare a credere che il tiro a volo possa continuare a crescere, ad espandersi in termini di numeri e di qualità e a svolgere un ruolo sempre più significativo nel movimento olimpico planetario.
Marienplatz è stata il palcoscenico prestigioso della cerimonia inaugurale del Mondiale 2010.
L’intervento del Vicepresidente dell’Issf Luciano Rossi subito dopo la sua rielezione all’Assemblea di Monaco. TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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C O N T I N E N T A L E
L’EUROPA AI PIEDI DI FRANCESCO D’ANIELLO L’argento di Pechino riconquista a Kazan il titolo continentale di Double Trap che era già stato suo un anno prima a Osjek, ma nella trasferta russa matura anche un prestigioso argento per un altro campione uscente: Giovanni Pellielo. E non sono davvero da trascurare i due “quasi podi” di Ennio Falco e Katiuscia Spada nello Skeet.
L’Europa, dall’Atlantico agli Urali e dal Baltico al Mediterraneo, è ai piedi di Francesco D’Aniello. E’ lo specialista nettunese che infatti ha riconquistato autorevolmente il titolo europeo nella città russa di Kazan dopo averlo artigliato già un anno prima nella cro6
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ata Osjek. Ma il doublista delle Fiamme Oro ha voluto davvero vestire i panni dello zar di tutte le Russie nel confronto continentale in programma nel capoluogo del Tatarstan: D’Aniello ha infatti conquistato il suo secondo alloro europeo consecutivo con una gara dav-
Il podio del Double trap individuale con Francesco D’Aniello al vertice davanti all’inglese Peter Wilson e allo svedese Hakan Dahlby.
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Francesco D’Aniello, Davide Gasparini e Daniele Di Spigno al vertice del podio delle squadre di Double Trap.
vero da manuale del Double Trap. Dopo aver aperto le danze con un 47/50, Francesco ha replicato quel punteggio nel secondo round e per impreziosire ulteriormente il suoi bagaglio alla vigilia della finale ha inanellato un perfetto 49/50 nella terza frazione di gara. In quel modo lo specialista del team del Commissario Tecnico Mirco Cenci ha posto a presidio del proprio primato un solido 143/150 che se non poteva assicurare la vittoria senza sforzi (un fenomeno di fatto improbabile nel Double Trap che è disciplina degli inopinati ribaltamenti di fronte), collocava tuttavia D’Aniello nella condizione di poter gestire la finale alla sua maniera: controllando gli avversari senza strafare ma soprattutto senza mai cedere terreno. Con 140 gli inseguitori più insidiosi erano lo svedese Hakan Dahlby e l’inglese Peter Wilson, ma non poteva essere davvero archiviata come innocua la posizione del russo Vasily Mosin e del maltese William Chetcuti (attestati a quota 139) e dell’altro russo Vitaly Fokeev (138). Avrebbe potuto essere della partita anche Davide Gasparini, il giovane specialista azzurro che Mirco Cenci ha coraggiosamente designato titolare per l’Europeo russo. Il tiratore marchigiano ha collezionato
infatti 138 centri (con uno splendido 49/59 dopo il 44 e il 45 delle prime due serie), ma nello shoot out che lo ha opposto a Fokeev ha prevalso la solida esperienza agonistica del tiratore russo. Un po’ più attardato questa volta Daniele Di Spigno che concludeva con 133 intorno alla dodicesima posizione. In finale D’Aniello era fenomenale: confezionava un perfetto 48/50 che oltre a consolidare il proprio primato impediva agli avversari di colti-
Il Vice Ministro dello sport della Russia Khalil Shaikutdinov riceve alcuni omaggi dal Presidente della Fitav Luciano Rossi e dal Vice Presidente Saro Avveduto. TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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Alessandro Chianese sul secondo gradino del podio degli Juniores di Double Trap alle spalle dello slovacco Filip Praj e davanti al russo Artem Nekrasov.
vare qualunque speranze. Francesco D’Aniello si riconfermava infatti campione d’Europa di Double Trap con 191/200 e l’inglese Peter Wilson, autore peraltro di una splendida gara, doveva accontentarsi della medaglia d’argento a 187. Con 186 concludevano Mosin e Dahlby ed era l’esperto svedese ad assicurarsi la medaglia di bronzo con un secco 6 a 5 nello shoot off. D’Aniello, Gasparini e Di Spigno erano d’oro anche nella sfida a squadre: con 414/450 gli azzurri di Cenci si impossessavano
autorevolmente del titolo con nove piattelli di vantaggio sui russi padroni di casa e con dodici piattelli di margini sulla Gran Bretagna. Un buon risultato è arrivato anche dagli azzurrini di Cenci: Alessandro Chianese si è infatti assicurato la medaglia d’argento nella gara vinta dallo slovacco Filip Praj. L’azzurro e lo slovacco aveva concluso le tre serie di selezione con lo stesso punteggio di 134/150, ma in finale Chianese cedeva terreno all’avversario e Praj si laureava campione d’Europa
Il Commissario Tecnico del Double Trap Mirco Cenci con gli Juniores Alessandro Chianese e Jacopo Trevisan.
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Gli azzurrini del Double Trap Jacopo Trevisan, Alessandro Chianese e Umberto Isalberti sul secondo gradino del podio della gara per nazioni.
con 180/200. Il napoletano di Cassandrino collezionava 42 centri in finale e si prendeva qualche rischio perché il russo Artem Nekrasov lo agganciava a 176. Chianese era bravo tuttavia a conservare la piena padronanza dei propri mezzi nello shoot off dal quale usciva vincitore per 6 a 5. Jacopo Trevisan termina-
va al sesto posto con 169, mentre Umberto Isalberti non riusciva a conquistare un posto in finale e concludeva il test di Kazan con 113/150. In occasione del Campionato Europeo del Tatarstan non è iperbolico affermare che la medaglia d’argento individuale conquistata dal campione uscente Giovanni Pellielo sia in realtà un secondo oro della sfida continentale russa. Il motivo è presto detto: a fronte di una gara monumentale dello spagnolo Alberto Fernandez che ha saputo meritatamente assicurarsi il titolo europeo della Fossa Olimpica, c’è una prova dell’azzurro di Vercelli che troverà spazio negli annali della storia del tiro a volo. E’ certo tuttavia che con quel Fernandez che ha gareggiato a Kazan c’era davvero ben poco da fare. Lo spagnolo ha sfoderato infatti una vera e propria vocazione all’en-plein: il suo ruolino di marcia si compone di 25/25 fino all’ultima serie di selezione che è stata un 24. Con 124/125 Alberto Fernandez ha così ottenuto il dorsale numero uno in finale con due bersagli di vantaggio sul ceco Jiri Liptak e tre sul terzetto composto dallo stesso Giovanni Pellielo, dall’irlandese Derek Burnett e dal francese Stephane
Il podio della gara individuale di Fossa Olimpica: lo spagnolo Alberto Fernandez ha conquistato il titolo davanti a Giovanni Pellielo e all’irlandese Derek Burnett.
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Clamens. Con 120 era della partita anche il ceco Jiri Gach che escludeva in shoot out un bel gruppo di contendenti. A quel risultato parziale Pellielo era approdato peraltro con un avvio non luminosissimo: al 23 della prima serie però Johnny aveva risposto con due 24 e poi due 25. In finale Pellielo era superbo e confezionava l’unico en-plein della serie decisiva. Ma Fernandez rispondeva bene agli assalti degli avversari e con 23 era primo in solitudine a quota 147. Pellielo si assicurava la medaglia d’argento con 146 e Derek Burnett era terzo con 144. Il compatto terzetto della Repubblica Ceca otteneva il primo posto nella gara a squadre con 361/375 ma l’Italia di Giovanni Pellielo, Erminio Frasca e Massimo Fabbrizi era brillantemente seconda a quota 356 davanti alla Turchia (353). Il bel secondo posto ottenuto dalla formazione azzurra della Fossa Olimpica dice che anche la prestazione degli altri convocati è stata complessivamente positiva. Erminio Frasca ha concluso a quota 119/125 ed ha sfiorato l’ingresso in finale. Si è fermato invece a 116 Massimo Fabbrizi e si è attestato intorno alla ventesima posizione. Un po’ più ardua l’impresa degli azzurrini del Trap. Il migliore è stato Valerio Grazini che è entrato in finale con 115/125 ed ha poi aggiunto al precedente bagaglio altri 20 centri che lo hanno collocato a quota 135/150. Ma
quel punteggio non ha fruttato nessuna medaglia al viterbese: l’oro della sfida degli under 20 di Fossa Olimpica è andato allo spagnolo Antonio Fernandez, autore di 140 centri, che
Il Commissario Tecnico della Fossa Olimpica Albano Pera esulta con gli azzurri Pellielo, Frasca e Fabbrizi, secondi classificati nella sfida per nazioni.
Il Commissario Tecnico del Trap Albano Pera e Giovanni Pellielo.
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Johnny Pellielo posa con il selezionatore azzurro Albano Pera e con il Vice Presidente Saro Avveduto.
ha preceduto l’inglese Thomas Charles Ward (139) e il russo Denis Zotov (136). L’altro azzurrino di Pera impegnato nella gara ha totalizzato 111 centri e si collocato intorno alla dodicesima posizione. Decisamente pallida la prova delle ragazze di Albano Pera. Jessica Rossi, che difendeva il suo titolo europeo conquistato un anno prima in Croazia, si è giocata la gara con il 18 della seconda serie dopo un 23 di apertura che invece offriva l’opportunità di una bella
prova. Il 21 della terza serie ha attribuito alla ragazza di Crevalcore soltanto un 62/75 che ha relegato la campionessa emiliana alla ventiduesima posizione. Non proprio fulminante neppure la prova delle colleghe di Jessica. Nella gara vinta dalla tedesca Susanne Kiermayer con 93/100 davanti alla slovacca Zuzana Stefecekova (88) e all’altra tedesca Jana Beckmann (che ha totalizzato 87 centri ed ha escluso poi dal podio l’olimpionica finlandese Satu Pusila): Deborah Gelisio si è fermata a
La batteria delle finaliste della gara femminile di Skeet.
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quota 67/75 ed ha sfiorato l’ingresso in finale. Giulia Iannotti non è andata invece oltre il 64/75. Con la Germania al vertice della gara per nazioni con un luminoso 204/225, sono state Gran Bretagna (199) e Spagna (196) ad assicurarsi le piazze d’onore, ma l’Italia di Jessica Rossi, Debora Gelisio e Giulia Iannotti è risultata soltanto sesta alle spalle delle tre formazioni medagliate, di San Marino e della Russia. Nella gara di Skeet vinta dal ceco Jan Sychra con un brillante 148/150, ha sfiorato la conquista di una medaglia anche Ennio Falco. Nello shoot off a tre per le medaglie dei metalli meno preziosi che ha visto confrontarsi a quota 146 lo stesso Falco, il tedesco Ralf Bucheim e il francese Anthony Terras, è sato il capuano a cedere per primo e a ritrovarsi al quarto posto. Ennio Falco, Luigi Lodde e Valerio Luchini nel confronto a squadre hanno totalizzato 352/364 e sono risultati quinti. L’oro è andato alla Repubblica Ceca con 358/375 davanti a Russia e Francia (356) e Germania (354). Una situazione analoga è stata quella che ha caratterizzato la gara femminile di Skeet. Katiuscia Spada è approdata allo shoot off a cinque per il primo posto con 93/100 insieme alle slovacche Danka e Lenka Bartekova e alle russe Olga Panarina e Svetlana Demina, ma la skeettista del Commissario Tecnico Francesco Fazi si è dovuta rassegnare al quarto posto. L’oro è andato a Danka Bartekova che ha preceduto Svetlana Demina
Ennio Falco impegnato nella finale di Skeet.
e Lenka Bartekova. Nella gara a squadre ha vinto la Slovacchia con 204/225 davanti a Russia (203) e Cipro (197). L’Italia di Katiuscoia Spada, Chiara Cainero e Diana Bacosi è risultata quinta con 190 alle spalle della Gran Bretagna. Importante il terzo posto di Angelo Moscariello tra gli Juniores dello Skeet. Nella gara vinta dell’inglese Rory Warlow, Moscariello ha spareggiato per il secondo e terzo posto a quota 143 con lo svedese Stefan Nilsson e ha ceduto non senza combattere. L’altro azzurrino di Fazi, Tammaro Cassandro, si è classificato settimo con 115/125.
Angelo Moscariello, terzo classificato tra gli Juniores di Skeet.
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WE ARE THE CHAMPIONS! Jessica Rossi conquista la medaglia di bronzo e la carta olimpica e guida al successo collettivo le compagne di squadra Deborah Gelisio e Giulia Iannotti. Johnny Pellielo non sale sul podio ma stacca un biglietto per Londra 2010 e favorisce la vittoria collettiva con Massimo Fabbrizie Erminio Frasca. E poi c’è il doppio argento degli azzurrini del Double Trap a rendere molto azzurra la prima parte del Mondiale di Monaco: Alessandro Chianese è il runner-up dei giovani doublisti del mondo e con Umbero Isalberti e Jacopo Trevisan produce un altro argento per il clan italiano.
L’intramontabile hit dei Queen non è stata soltanto la colonna sonora prescelta dagli organizzatori del Mondiale bavarese del 14
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2010 per ogni sessione di premiazioni, ma è anche legittimamente il motto che potrebbero pronunciare molti degli azzurri
L’orizzonte del campo centrale dell’impianto di Hochbrueck durante la gara del Trap.
Jessica Rossi si è assicurata la medaglia di bronzo nella gara femminile di Trap e ha centrato la conquista della carta olimpica per Londra 2012.
Anche Giovani Pellielo, pur non riuscendo a salire sul podio della gara individuale di Trap, ha catturato la carta olimpica.
che hanno partecipato alla rassegna planetaria di Hochbrueck. Questo di Garching, sobborgo settentrionale di Monaco, non è peraltro un impianto qualsiasi. Potrà trarre in inganno, per così dire, il restyling compiuto negli ultimi anni per realizzare un poderoso adeguamento ai criteri di tutela ambientale e l’incremento del numero dei ranges per consentire appunto allo stand bavarese di ospitare una competizione con un alto
numero di contendenti, ma questo stand è proprio quello che nel 1972 vide concretizzarsi la leggendaria impresa a cinque cerchi di Angelo Scalzone. All’Olympia Schiessanlage l’impresa del Trap italiano fu completa perché ai Giochi del 1972, insieme all’oro del fuoriclasse partenopeo, maturò anche il bronzo di Silvano Basagni per un podio che vide nel francese Michel Carrega il legittimo detentore della medaglia d’argento.
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Altri tempi, decisamente, ma anche altre tipologie di gara perché allora la competizione di Fossa Olimpica non prevedeva la finale e talvolta la vittoria di uno dei contendenti poteva maturare proprio già prima che la sfida stessa fosse conclusa. Allo stand di Hochbrueck accade dunque che Carrega completasse i duecento piattelli di programma prima di Scalzone e, avendo collezionato l’ennesimo 25/25 nell’ultimo round, costringesse l’azzurro a dover tenere lo stesso passo per non essere costretto ad uno shoot off o addirittura per non scivolare 16
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al secondo posto. Narra la leggenda che Angelo Scalzone, informato dell’ennesima serie piena di Carrega, abbia apostrofato il latore della notizia con un semplice: Ha fatto 25 ? E l’ho faccio pure io ! Il 25 arrivò puntualmente come annunciato e Angelo Scalzone fu strepitosamente d’oro. Difficile dunque, si diceva, gareggiare in un impianto nel quale aleggia l’eco di queste imprese leggendarie. Ma è altrettanto vero che gli azzurri scesi in gara in occasione del cinquantesimo Campionato del Mondo han-
Sul podio della gara femminile di Trap, la slovacca Zuzana Stefecekova, la cinese Yingzi Liu e l’azzurra Jessica Rossi intonano We are the champions!
// we are the champions!
Il podio della gara femminile a squadre: l’Italia di Jessica Rossi, Deborah Gelisio e Giulia Iannotti precede la Cina e San Marino.
no saputo fronteggiare l’inevitabile pressione psicologica della storia e, soprattutto, hanno saputo rinverdire i fasti di quell’epoca che abbiamo appena evocato. La Fossa Olimpica azzurra dallo stand di Hochbrueck torna in patria con risultati di grandissimo prestigio e in più con due importantissime carte olimpiche assicurate all’Italia dalle prestazioni di Jessica Rossi e Giovanni Pellielo. Jessica a Monaco ha avuto un compito particolarmente difficile perché dall’alto, si fa per dire, dei suoi diciotto anni e mezzo
andava all’importante rassegna bavarese per difendere quel titolo iridato conquistato nell’estate del 2009 a Maribor. Ma la ragazza di Crevalcore non si è lasciata penalizzare dalla pressione psicologica di un impianto illustre e di un ruolo agonistico collocato ormai pienamente sotto i riflettori. Nelle serie di selezione ha aperto le danze con un 23, lo ha fotocopiato nella serie successiva, ma nel terzo round, per consolidare il suo ruolo in classifica, ha addirittura chiuso il percorso senza errori attestandosi a quota 71/75. TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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// we are the champions!
A quel livello la strada di Jessica si è incrociata con quella di Deborah Gelisio che è pervenuta allo stesso punteggio con uno splendido 25 di esordio a cui ha fatto seguire un 24 e un 22. Con 71 bersagli all’attivo hanno concluso anche la giapponese Yukie Nakayama e la coreana Yong Hui Pak. Il vertice della classifica era invece presidiato con autorevolezza dalla slovacca Zuzana Stefecekova e dalla cinese Yingzi Liu con 72 bersagli all’attivo. Jessica ha iniziato bene la finale con tre centri, ma al quarto lancio si sono affacciate
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le prime difficoltà e la ragazza emiliana ha dovuto affrontare lo scoglio di tre zeri consecutivi prima di poter rientrare in pista con la stessa padronanza di mezzi. Con qualche altra incertezza, ma senza mai perdere il contatto con il vertice della classifica Jessica ha concluso con sedici centri ed è approdata al totale di 87 con cui si è trovata nuovamente appaiata a Deborah Gelisio in terza posizione. Per la medaglia d’oro non c’era più niente da fare: Zuzana Stefecekova, pur non essendo infallibile ma anzi incespicando qua e là per tutta la serie,
Il Commissario Tecnico della Fossa Olimpica Albano Pera posa con le titolatissime ragazze azzurre sul podio del Mondiale di Monaco.
// we are the champions!
Alberto Fernandez esulta sul podio della gara di Fossa Olimpica insieme al russo Alexei Alipov e al ceko Jiri Liptak.
aveva inanellato 19 centri e si era aggiudicata il titolo mondiale del 2010 con il totale di 91 centri e Yingzi Liu era ottima seconda classificata con 89. Per il terzo posto, con la carta olimpica di fatto già acquisita con la sola presenza in finale delle ragazze azzurre, erano dunque le due azzurre più titolate dell’attuale panorama italiano del Trap ad affrontarsi e nel giro di tre lanci era Jessica Rossi ad assicurarsi la medaglia di bronzo. Con l’importante contributo di 69 centri portato al mulino azzurro da Giulia Iannotti,
le ragazze di Albano Pera riconquistavano il titolo mondiale a squadre. Con 211/225 Jessica Rossi, Deborah Gelisio e Gulia Iannotti stabilivano il nuovo record mondiale precedendo di due lunghezze il team della Cina e di quattro il terzetto di San Marino. Poteva maturare un prestigioso podio anche per Giovanni Pellielo allo stand che fu teatro dell’impresa olimpica di Scalzone e invece qualche passo falso di troppo in una finale peraltro molto combattuta ha impedito a Johnny di catturare una medaglia in quella gara in cui il piemontese è stato inarrestabile
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in tutta la fase di selezione. Pellielo ha infatti collezionato 123 centri su 125 nelle cinque serie di selezione e si è presentato all’appuntamento della finale con il miglior parziale. Soltanto il ceko Jiri Liptak è riuscito a imitare l’azzurro e i due si sono assicurati il ruolo di apripista nella finale che ha visto scendere in campo anche il russo Alexei Alipov e il cinese Yahun Li con 122, nonché l’americano Jacob Turner e lo spagnolo Alberto Fernan-
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dez con 121. E proprio dallo specialista iberico è arrivata la prestazione più precisa. Fernandez ha collezionato 22 centri che gli hanno permesso di raggiungere in solitudine quota 143/150 e di catturare il titolo iridato della stagione 2010 dopo essersi laureato campione europeo appena un mese prima a Kazan. A Johnny è ovviamente rimasto un po’ di amaro in bocca per quel podio sfuggito nelle ultime battute della gara bavarese.
Giovanni Pellielo, Massimo Fabbrizi e Erminio Frasca si sono laureati campioni del mondo a squadra davanti alla Cina e a San Marino.
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Albano Pera, Massimo Fabbrizi, Giovanni Pellielo e Erminio Frasca esultano con le medaglie del titolo a squadre.
Con 18 bersagli utili Johnny è scivolato al quarto posto con il totale di 141/150 e con un piattello di ritardo su Alexei Alipov e Jiri Liptak che si sono poi distribuiti in quell’ordine sul podio per effetto dello shoot – off. Se Erminio Frasca e Massimo Fabbrizi si sono fermati a 119/125 e non hanno potuto sperare di accedere alla finale (un evento importante che avrebbe permesso di catturare subito una seconda carta olimpica), nel suo insieme il team italiano ha tuttavia brillato di
luce intensa. Giovanni Pellielo, Erminio Frasca e Massimo Fabbrizi si sono infatti laureati campioni del mondo con 361/375: un punteggio che ha permesso agli azzurri di Pera di precedere di due lunghezze la Cina e San Marino. Ma il protagonista azzurro del Campionato del Mondo del 2010 è sicuramente Danny Baiesi. E’ il ragazzo romagnolo che a Monaco ha infatti centrato due vittorie importantissime: quella individuale e quella a squadre del
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Danny Baiesi mostra le due medaglie d’oro del Mondiale di Monaco.
comparto degli Juniores. Quella di Baiesi è stata una gara praticamente perfetta perchè Danny ha confezionato tre serie piene nella prima giornata di gara e
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a quel punteggio strepitoso ha affiancato due 24 nella giornata successiva. Con 123/125 Baiesi ha conquistato in solitudine il titolo iridato dgli Juniores tenendo a
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Valerio Grazini, Giulio Fioravanti e Danny Baiesi al vertice del podio della gara degli Juniores di Fossa Olimpica.
debita distanza lo slovacco Julius Vass che ha concluso a 121 e si è aggiudicato la medaglia d’argento davanti a Giulio Fioravanti che a sua volta è stato autore di una gara superba
sintetizzata da un 120 che avrebbe potuto essere un punteggio anche di maggior spessore se il capitolino no fosse scivolato su di un 22 nell’ultima serie della prima giornata.
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Tutt’altro che disdicevole la gara del campione uscente Valerio Grazini: il viterbese ha totalizzato 118 e si è insediato al quinto posto dopo aver ceduto la quarta piazza in shoot off all’americano Matthew Gossett. Con le tre prove superbe degli azzurrini di Pera la vittoria a squadre è maturata con facilità: con 361/375 Danny Baiesi, Giulio Fio-
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ravanti e Valerio Grazini hanno conquistato il titolo stabilendo il nuovo primato di 361/375. Con quel punteggio hanno staccato di ben venti piattelli la rappresentativa degli Stati Uniti e di ventitré la Repubblica Ceca. In questo Mondiale bavarese funestato dal maltempo non hanno brillato i Seniores del Double Trap, ma ci hanno pensato gli
Il podio dei Seniores del Double Trap con l’americano Joshua Richmond al vertice davanti al russo Vasily Mosin e al cinese Binyuan Hu.
// we are the champions!
Il podio della gara individuale degli Juniores del Double Trap con l’indiano Asher Noria al vertice davanti all’azzurro Alessandro Chianese e allo slovacco Filip Praj.
azzurrini di Mirco Cenci a risollevare le sorti del team. Con Francesco D’Aniello, Daniele Di Spigno e Claudio Franzoni fuori dalla finale e non sufficientemente saldi a livello collettivo per conquistare un posto sul podio
nel concorso per nazioni, è stato Alessandro Chianese a sfiorare l’impresa. Con un 48, un 47 e un 46 lo specialista napoletano ha totalizzato infatti 141 centri su 150 e quello sarebbe stato un punteggio
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meritevole del titolo mondiale se un indiano diciassettenne di Hyderabad di nome Asher Noria non avesse prodotto 146 centri con una sequenza strepitosa: 49 – 49 – 48. E’ stato lo Junior indiano ad assicurarsi dunque la medaglia d’oro del cinquantesimo Gran Mondiale, ma Chianese ha ben difeso la sua seconda posizione favorendo la conquista di un’altra medaglia d’argento Fab:Layout 1 25/05/2010 9.57 inPagina 1 nella sfida per nazioni collaborazione
con Jacopo Trevisan (che nell’individuale ha concluso al quarto posto con 139) e Umberto Isalberti. Nella sfida a squadre soltanto il terzetto della Russia ha gareggiato meglio degli azzurri: il terzetto russo ha totalizzato 410 centri su 450 ed ha preceduto Chianese, Trevisan e Isalberti di tre lunghezze. Gli azzurrini di Cenci hanno preceduto a loro volta largamente gli Stati Uniti di quindici piattelli.
Alessandro Chianese, Jacopo Trevisan e Umberto Isalberti sul secondo gradino del podio del Double Trap a squadre.
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S P A Z I O
G I O V A N I
TUTTI I COLORI DEL CRITERIUM. E’ un duello che potrebbe presto riproporsi a ben altri livelli quello che ha visto confrontarsi Manuel Casadio e Andrea Miotto per la vittoria tra gli Juniores della Fossa Olimpica
Il podio degli Juniores di Fossa Olimpica.
Il podio delle Juniores di Fossa Olimpica.
Il podio degli Allievi della Fossa Olimpica.
Il podio delle Allieve della Fossa Olimpica.
Il podio delle Esordienti di Fossa Olimpica.
al Criterium nazionale di Valle Aniene. Giunti al termine delle serie regolamentari con il medesimo punteggio di 67/75, Casadio e Miotto si sono affrontati in un’americana che ha visto prevalere l’emiliano Casadio per 2 a1. Matteo Marcellini, che alla boa delle due serie prima della finale era stato il più brillante con i suoi 49 centri, nell’ultimo round era un po’ impreciso e finiva al terzo posto
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con 64 a pari punteggio con Raffaello Grassi, ma con un fulmineo shoot off Marcellini si aggiudicava la medaglia di bronzo. Nella gara delle Juniores invece Daniela Mazzocchi non ha avuto difficoltà ad imporsi con 63 centri davanti ai 61 di Jessica Bartoli e ai 57 di Alessandra De Marchis. Anche tra le Giovani
// tutti i colori del criterium
di uno shoot off conclusosi per 2 a 1 a favore della sarda. E’ stata netta la vittoria di Luca Miotto tra gli Allievi: con 69 centri il ragazzo lombardo ha preceduto di cinque lunghezze Alessio Pinna. Simone Rosa è stato ottimo
Il podio degli Esordienti di Fossa Olimpica.
Il podio delle Giovani Speranze di Fossa Olimpica.
Alessandro Chianese ha vinto tra gli Juniores del Double Trap.
Il podio degli Allievi di Double Trap.
Il podio degli Esordienti di DoubleTrap.
Speranze è stato necessario lo shoot of per dirimere la parità tra Gabriele Belperio e Daniele Federici che hanno collezionato 68 centri su 75. Con un secco 1 a 0 su Carlo Ingaramo si è invece impossessato della medaglia di bronzo Federico Fiorentini dopo che entrambi i tiratori avevano concluso con 67 centri. Anastasia Militerno ha vinto agevolmente tra le Allieve con 57/75 davanti a Lisa Nicole Marzo e Krizia Domenica Laganà che hanno concluso a quota 55 e si sono distribuite sul podio in quell’ordine per effetto
terzo: ha totalizzato 62 centri ed ha poi regolato in shoot off Davide Barbieri, Francesco Biancuzzo e Gianmarco Nicolia. Emanuele Buccolieri ha Vinto tra gli Esordienti con 69 centri che hanno permesso al ragazzo pugliese di precedere di quattro centri Antonio D’Angelis. Nella stessa graduatoria Longino Sotgiu ha mandato in pezzi 62 centri come Mirco Amici e Tommaso Straface ma ha agevolmente superato gli avversari in un fulmineo shoot off. Tra le Esordienti Jessica Tosti ha totalizzato 61 centri e ha preceduto Alessia Iezzi (56) e Jessica Sirigu (49). Tra gli Juniores del Double Trap Vincenzo Grizi ha totalizzato 72 centri ed ha superato in barraTAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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// tutti i colori del criterium
ge Stefano Del Prete, che aveva collezionato lo stesso risultato, con un secco 2 a 1. Michael Palmieri è stato buon terzo con 69 centri all’attivo. 69 centri hanno dato la vittoria tra le Juniores a Virginia Orlando davanti a Mhabel Becchi (58) e Nausica Cirillo (52). Tra gli Allievi è stato Gabriele Rossetti a prevalere
con 69 centri su 75 davanti a Stefano Astolfi (63) e Andrea Sanchi (62). Tra gli Esordienti ha vinto Erik Piccini che ha totalizzato 53 come Cosimo Damiano Brisci ed ha superato il suo avversario in shoot off per 2 a 1. Valerio Meschini è stato buon terzo con 43. Tra le Esordienti Daniela Cisotto ha vinto con 37/50 davanti a Francesco Grieco (28). Nel Double Trap Alessandro Chianese ha prevalso tra gli Juniores, mentre tra gli Allievi ha vinto Roberto Palombarani e tra gli Esordienti Andrea Galesso.
Il podio degli Allievi di Skeet.
Il podio delle Esordienti di Skeet.
Il podio degli Esordienti di Skeet.
Il podio delle Juniores di Skeet.
Il podio degli Juniores di Skeet.
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VERSO UMBRIAVERDE In prospettiva del confronto nazionale del prossimo settembre ripercorriamo le tante iniziative che hanno visto in prima fila in questi mesi il tiravolismo disabile. Testo di DANIELE BINUCCI
La Vicepresidente Emanuela Croce Bonomi nel corso del Campionato Italiano di Tiro a Volo per Disabili a Cieli Aperti nel settembre del 2009.
La Fitav ha a cuore il tiravolismo disabili, come dimostrano le tante attività organizzate nel panorama del calendario delle competizioni. E, cosa più importante, la Fitav si sta distinguendo come apripista nel panorama mondiale nell’incentivare la partecipazione dei disabili all’interno delle competizioni solitamente riservate ai normodotati, e non più solo attraverso gare ad hoc predisposte per gli atleti sitting o standing. All’inizio dell’estate, presso la Società di Umbriaverde di Massa Martana, in Umbria, è stato disputato la quarantatreesima edizione del Campionato Italiano delle Polizie Locali di Fossa Olimpica e Double Trap, cui sono stati invitati a partecipare due tiratori disabili, il sardo Oreste Lai e il ligure Denis Chiarotti, ospitati per tutti e quattro i giorni della manifestazione. Inoltre, da questa edizione in poi, verranno sempre chiamati a partecipare alla gara atleti disabili, anche non facenti parte 34
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dei corpi di polizia locale (come è capitato appunto quest’anno). Domenico Corucci, presidente dell’Adipp (Associazione Dipendenti della Provincia di Perugia), attraverso il Gruppo Sportivo Polizia Provinciale dell’associazione, ha curato l’organizzazione dell’evento e si è detto estremamente soddisfatto circa la riuscita della manifestazione: «Abbiamo subito accolto con piacere l’idea del nostro gruppo sportivo di far partecipare alla gara degli atleti disabili. Lo sport ha sempre seguito molto i tiratori con disabilità, ma non ha mai avuto la sensibilità di farli gareggiare insieme ai normodotati. Penso che sia stato giusto colmare questa lacuna. Tenevamo molto a questa cosa e siamo molto soddisfatti del risultato finale. L’abbiamo fatto con piacere e siamo a disposizione per collaborare di nuovo in futuro. Speriamo di aver dato un contributo fattivo a questa sensibilità ritrovata».
a fianco: Oreste Lai (in alto) Franco Tomei (in basso)
In un clima di festa, però, c’è stata una nota triste: alla manifestazione tuderte avrebbe dovuto partecipare anche il campione umbro Claudio Americani, disabile lui stesso, che, però, purtroppo, è venuto a mancare prematuramente il 29 maggio scorso in un incidente automobilistico. Americani, oltre ad essere un eccellente tiratore standing, ricopriva pure la carica di rappresentante dei disabili per la Fitav Umbria. Una grave perdita per tutto il movimento italiano. Ad Albisola Superiore in provincia di Savona, il 26 giugno scorso, nell’ambito di una manifestazione di promozione del tiro a volo, su 70 partecipanti circa 15 erano disabili. Il delegato regionale Fitav per la Liguria, Massimo Tonon, è si è speso molto per la riuscita dell’evento, cui hanno partecipato diverse autorità. Il presidente del Coni di Savona, Speranza, ha omaggiato la kermesse con un lungo discorso sull’importanza dello sport e sull’educazione alla vita che l’attività fisica e agonistica che questo rappresenta. L’assessore allo sport della Provincia di Savona, Bracco, è intervenuto facendo i complimenti e augurandosi che questo sia un piccolo passo per l’inizio di manifestazioni sportive mirate all’inserimento dello sport nella vita di tutti. Il vice presidente del Tav Priama di Albisola Superiore, Ciocca, e Bonello, responsabile Fitav per la Provincia di Savona, hanno letto un lungo discorso ricordando gli inizi di quattro anni fa, quando anche il Tav Priama ha dato la possibilità agli TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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// verso umbriaverde
Oreste Lai e Franco Tomei alla Finale del Fiocchi Day.
atleti disabili di usufruire della possibilità di competere in questo bellissimo sport. Il 19 e 20 giugno scorsi, a Roma, al “Fiocchi Day” e, prima ancora, il 22 e 23 maggio, alla “Cartuccia d’oro” al Concaverde di Lonato, in provincia di Brescia, 15 disabili, grazie al contributo dei dirigenti Fiocchi, hanno potuto sparare insieme a dei campionissimi come Johnny Pellielo, Jessica Rossi, Francesco D’Aniel-
lo e Daniele Di Spigno. Dal 20 al 22 luglio, Oreste Lai e Omar Radaelli (siiting), insieme a Paolo Bortolin e Santo Falanga (standing), in una categoria a parte, partecipano alla Coppa del Mondo di Fossa Universale in programma alla Società Valle Aniene di Roma. L’appuntamento clou della stagione è tuttavia la terza edizione del Campionato Italiano
Partecipanti Cartuccia d’Oro. 36
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// verso umbriaverde
Un’istantanea del Fiocchi Day: Giuseppe Longo e Alessandra Selva della Fiocchi posano con Dario Torri, primo classificato dei Disabili in piedi, Robrto Sparnaccini e Oreste Lai.
Disabili, in programma il 3, 4 e 5 settembre prossimi presso la Società Umbriaverde di Massa Martana, la summa di tutti gli sforzi profusi dalla Fitav per il tiro a volo riservato ai tiratori disabili. Come detto, la Federazione presieduta da Luciano Rossi è in prima fila nell’integrazione sportiva tra disabili e normodotati, e lo dimostra fattivamente con l’impegno quotidiano all’interno delle manifestazioni che vengono organizzate sul suolo nazionale, molte delle quali rivolte a tutti i tiratori. La vice presidente vicario della Fitav con delega ai disabili, Manuela Bonomi Croce, lo conferma: «Stiamo lavorando per abbattere non solo le barriere architettoniche fisiche in ambito sportivo, cosa di primaria importanza,
ma pure quelle etiche e morali, che impedivano di concepire gare senza distinzioni, aperte a tutti nel vero senso della parola. Pian piano questo concetto si sta facendo strada, e andiamo orgogliosi del nostro contributo, grande nel tiro a volo e d’esempio nello sport in generale». Il consigliere regionale della Fitav Umbria e delegato nazionale per i disabili, Roberto Sparnaccini, è sulla stessa lunghezza d’onda: «La Fitav è una Federazione che non dimentica chi è più sfortunato, poiché tutti i tiratori e gli sportivi hanno gli stessi diritti. Ecco perché deve passare il concetto di gare uniche, con atleti normodotati in mezzo a quelli disabili, e viceversa. Il nostro obiettivo è farlo diventare una routine consolidata e non un’eccezione».
Il gruppo dei disabili finalisti al Fiocchi Day a Roma. TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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I N
C O R P O R E
S A N O
LA STRUTTURA A BLOCCHI (Seconda parte) testo di FABIO PARTIGIANI Abbiamo visto nel precedente articolo come la teoria dell’allenamento tradizionale sia stata oggetto di critiche in questi ultimi anni in quanto i suoi capisaldi si basano su tesi formulate oltre quarant’anni fa. E’ necessario e fondamentale formulare nuove teorie che si adattino alle nuove caratteristiche dello sport moderno, dove si riscontra un aumento notevole del numero e del livello delle competizioni. Per tale motivo è fondamentale rivedere e strutturare un nuovo modello di teoria dell’allenamento. PRIMA
OGGI
COMPETIZIONI
poche
molte
CARICO TOTALE DI LAVORO
molto
poco
FARMACI SVILUPPO
liberi per lo più simultaneo
severe limitazioni per lo più in successione
Il nuovo modello è rappresentato dalla periodizzazione a blocchi ( PAB ). Vediamo, in sintesi, le diversità sostanziali rispetto alla periodizzazione tradizionale. PERIODIZZAZIONE A BLOCCHI ( PAB )
TEORIA CLASSICA ( TC )
Sviluppo simultaneo di capacità e abilità motorie
Sviluppo consecutivo di capacità e abilità motorie
concentrazione medio-bassa dei carichi di allenamento
Concentrazione elevata dei dei carichi di allenamento
focus – periodi di allenamento
focus – blocchi – mesocicli
background – effetto cumulativo dell’allenamento
background – effetto cumulativo e residuo dell’allenamento
Il nucleo del nuovo modello è rappresentato da un mesociclo a blocco (MES) con un carico di allenamento concentrato, nel quale il numero delle capacità alle quali si mira è ridotto al minimo. Per facilitare la pianificazione e l’analisi vengono distinti tre tipi di mesocicli a blocco : Il blocco di accumulazione (accumulation) : serve allo sviluppo delle capacità di base (di regola la resistenza aerobica e la forza massima) e delle componenti fondamentali della tecnica; Il blocco di trasformazione (trasmutation) : serve allo sviluppo di capacità più specifiche ed alla trasformazione dell’aumentato potenziale di prestazione in una preparazione sportiva specifica dell’organismo; i punti principali ai quali mira il carico di allenamento sono la resistenza speciale, la resistenza alla forza e lo stato di preparazione tecnico-tattica; Il blocco di realizzazione (realisation): serve alla preparazione immediata alla gara per le competizioni principali. Contiene un livello elevato di esercizi di forza rapida ed esercizi che “modellano” l’attività di gara. I tre diversi mesocicli formano una tappa della preparazione che rappresenta, in misura ridotta, l’alternanza dei carichi di allenamento nel ciclo annuale : preparazione di base - preparazione speciale - realizzazione del potenziale di prestazione e partecipazione alle gare. 38
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// la struttura a blocchi
Analizziamo in maniera specifica i tre mesocicli. MESOCICLO DI ACCUMULAZIONE (essenza: ampliamento delle capacità di allenamento) INIZIO STAGIONE (ottobre)
META’ E FINE STAGIONE ( marzo-settembre)
Microcicli
Microcicli
Livello del carico
Adattamento Di carico Di carico Recupero
medio elevato elevato scarso
Livello del carico
Recupero Di carico Di carico Di impatto
scarso elevato elevato estremo
Durata : 4-6 settimane
Durata : 2-4 settimane
MESOCICLO DI TRASFORMAZIONE (essenza: carichi di lavoro specifici notevolmente concentrati di elevata intensità)
MESOCICLO DI REALIZZAZIONE (obiettivo: ottenere la peak performance: la migliore condizione atletica in un momento stabilito)
Fattori che ne determinano la durata:
Obiettivi: ottenere la peak-performance, pieno recupero prima della gara, completare il programma di allenamento di quel livello. Livello del carico: molto inferiore rispetto ai mesocicli precedenti. Durata: da 1 a 3 settimane. Tensione emotiva: elevata durante la gara. Monitoraggio dell’allenamento: controllo dei tempi, valutazione del comportamento tecnico-tattico, risposte all’allenamento e livello di recupero. Alimentazione: uso di integratori alimentari e controllo dell’assunzione di energia.
Accumulo di fatica Vicinanza alle gare Effetto residuo dell’allenamento del mesociclo precedente Tensione emotiva Durata : 2-4 settimane
La successione dei mesocicli a blocco viene determinata dalle particolarità e dalla durata dell’effetto residuo d’allenamento nello sviluppo delle diverse capacità. Gli effetti residui dell’allenamento possono essere prolungati, utilizzando volutamente unità di allenamento dirette a sostenerli con esercizi adeguati. Fondamentale risulta sapere, nella stesura di un piano di lavoro per ottenere la “ peak-performance “, la durata ottimale dei tempi residui di allenamento.
SOVRAPPOSIZIONE DI EFFETTI RESIDUI DELL’ALLENAMENTO-TEMPISTICA BLOCCHI-MESOCICLI ACCUMULAZIONE
TRASFORMAZIONE
REALIZZAZIONE
Residui: 12-30 giorni
Residui: 12-25 giorni
Residui: 8-14 giorni
Le tesi esposte si riferiscono, principalmente, all’allenamento negli sport individuali. Molti allenatori ed atleti, nell’organizzazione o nella realizzazione dei carichi di allenamento utilizzano il concetto di “blocco”, come molti altri specialisti utilizzano il metodo tradizionale. Qui non si tratta di limitare qualsiasi libertà individuale nell’utilizzazione dei concetti, ma di scoprire in essi nuove tendenze, comprenderle a fondo ed utilizzarle per gli scopi dovuti. TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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A T T I
U F F I C I A L I
AVVISO IMPORTANTE Tutti gli atleti (agonisti e amatori) che disputano gare, nel caso in cui debbano assumere farmaci devono essere in possesso del modulo di trasmissione della “Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”. La “Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti” deve essere presentata per Raccomandata A/R all’Ufficio di Procura Antidoping del Coni (Stadio – Olimpico, Curva Sud, Gate 23, Secondo piano, 00194 Roma): •
•
Per gli atleti non soggetti a TUE entro sette giorni lavorativi dalla data di sessione di prelievo ed è soggetta a revisione ed accettazione da parte dell’organismo stesso (il mancato riconoscimento della reale necessità medica al trattamento indicato comporta l’attivazione di un procedimento disciplinare); Per Glucocorticosteroidi (Cortisonici) utilizzati per via non sistematica appena possibile e sempre nel rispetto del codice WADA, nel momento in cui si inizia la somministrazione (sono interessati tutti gli Atleti anche quelli inseriti nell’RTP).
Si ribadisce che per gli Atleti inseriti nell’RTP, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono compilare la TUE per la “Richiesta di Esenzione ai fini Terapeutici”. Le suddette modulistiche sono presenti sul sito federale (www.fitav.it/documentazionestatutoeregolamenti/regolamentoantidoping). Sul medesimo sito sono consultabili le “Norme Sportive Antidoping”. Si raccomanda la massima attenzione e scrupolosità.
AVVISO A TUTTE LE SOCIETA’ La Federazione per effettuare con sicurezza e velocemente i pagamenti a vario titolo alle Società Sportive ad essa affiliate deve utilizzare lo strumento del bonifico bancario. E’ quindi necessario che le Società inviino urgentemente i propri dati bancari secondo il seguente schema registrandosi ai servizi web del sito www.fitav.it: Denominazione Società Intestatario del Conto Bancario Istituto di Credito Numero Conto Corrente
ABI
CAB
CIN
IBAN
Inviando gli stessi via mail all’indirizzo amministrazione@fitav.it o via Fax al n. 06 3233791
LE ASSOCIAZIONI VENATORIE CONVENZIONATE CON LA FITAV F.I.D.C. Federazione Italiana della Caccia A.N.L.C. Associazione Nazionale Libera Caccia U.N. Enalcaccia P.T. (Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro) ARCICACCIA A.N.U.U. (Associazione dei Migratoristi Italiani per la Conservazione dell’Ambiente Naturale) ITALCACCIA Associazione Venatoria C.P.A. (Associazione Caccia Pesca Ambiente Sports) A.C.V. Associazione Cacciatori Veneti U.C.S. Unione Cacciatori di Sardegna L.A.S.C. Sarda Caccia (Libera Associazione Sarda della Caccia) Associazione Cacciatori Sardi A.C.P. Caccia – Sardegna Insieme A.C.E.R. Associazione Cacciatori Emiliano – Romagnoli C.S.T. A.S.D. Caccia Sviluppo e Territorio A.C.L. Associazione Cacciatori Lombardi C.P.E. Caccia Pesca Ecologia Naturclub Sicilia L.C.S. Associazione Liberi Cacciatori Siciliani A.R.C.P. di Lombardia – Associazione Regionale Cacciatori e Pescatori della Lombardia Consiglio Siciliano della Caccia, della Pesca, dell’Ambiente, della Cinofilia, dello Sport 40
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vince 11 medaglie ORO
D. Kostelecky (CZE) - Tra p Uomini Perazzi MX2000-8
W. Eller (USA) - Double Trap Uomini Perazzi MX2005
S. Makela (FIN) - Trap Don ne Perazzi MX2000-8
ARGENTO
G. Pellielo (ITA) - Trap Uom ini Perazzi MX8
Z. Stefecekova (SVK) - Tra p Donne Perazzi MX2000-8
T. Brovold (NOR) - Skeet Uomini Perazzi MX2000-8
BRONZO
A. Alipov (RUS) - Trap Uo mini Perazzi MX8
C. Cogdell (USA) - Trap Donne Perazzi MX2000-3
C. Brinker (GER) - Skeet Donne Perazzi MX2000-8
K. Rhode (USA) - Skeet Donne Perazzi MX12
B. Hu (CHN) - Double Tra p Uomini Perazzi MX2005