S O M M A R I O
M A G A Z I N E
TAV Numero 205 Aprile 2011
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L’EDITORIALE DI LUCIANO ROSSI
Direttore: Luciano Rossi
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CARTE VERE
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LE STELLE LUMINOSE DELL’INVERNO
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MARMORE, OVVERO GLI IMBATTIBILI
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COME ERAVAMO
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BATTISTI, IL DOTTORE DEL COMPAK
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NEL NOME DI CLAUDIO GIOVANNANGELO
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IN CORPORE SANO
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FLASH DALLE PEDANE D’ITALIA
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IL TIRO A VOLO IN TV
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VALLE ANIENE È GIA’ AL COMANDO
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ATTI UFFICIALI
Direttore Responsabile: Luigi Agnelli Coordinatore Redazionale: Massimiliano Naldoni (maxnaldoni@alice.it) Direzione e Redazione Federazione Italiana Tiro a Volo Viale Tiziano 74 00196 Roma Tel. 06 45235200 Fax 06 3233791 E-mail: redazione@fitav.it Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione anche parziale se non autorizzata. Aut. del Tribunale di Roma n.111 del 17 marzo 1994
In copertina: Il Presidente del Comitato Paralimpico Italiano Luca Pancalli è stato l’ospite d’onore della finale nazionale d’inverno di Fossa Olimpica a Cascata delle Marmore. Nell’immagine di copertina il massimo dirigente del Cip posa con il Presidente della Fitav Luciano Rossi, con il Presidente della Società ospitante Ferdinando Donati, con il Delegato Fitav per gli atleti disabili Roberto Sparnaccini e con un gruppo di atleti in gara al sodalizio umbro..
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TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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E D I T O R I A L E
STRADA SPIANATA! Che lo strillo della copertina di questo numero de IL TIRO A VOLO on-line e il titolo del mio Editoriale stridano con le situazioni di cui mi appresto a scrivere, è un dato di fatto incontrovertibile. Lo sa bene ad esempio l’amico Luca Pancalli, Presidente del Comitato Paralimpico Italiano, quali sono ancora in generale le difficoltà per un atleta disabile che voglia praticare la propria disciplina sportiva preferita. Ma lo sanno bene anche gli atleti normodotati e i dirigenti delle nostre Società che, se non devono fare sistematicamente i conti con barriere di ogni genere come avviene appunto agli atleti con disabilità, devono tuttavia prendere atto degli impedimenti che a vario livello confiscano (sì: mi si permetta di utilizzare un termine che è afferente ad altri ambiti ma che nello specifico calza splendidamente) il nostro diritto a esistere e a praticare con gioia e soddisfazione la nostra disciplina d’elezione. L’idea di far stridere intenzionalmente in questo mio intervento lo stato attuale di talune situazioni, da un lato, e, dall’altro, la nostra volontà di renderle profondamente diverse mi è stata suggerita proprio dalla graditissima visita dell’amico Pancalli all’impianto di Cascata delle Marmore in occasione dell’episodio conclusivo del circuito invernale di Fossa Olimpica (e quell’importante momento di aggregazione con alcuni degli atleti presenti a quella sfida è fermato appunto nell’immagine che abbiamo scelto per la copertina di questo numero). Come è noto, la nostra Federazione è entrata a pieno titolo da qualche mese nel novero degli organismi inclusi nel Comitato Italiano Paralimpico e il Presidente Pancalli, proprio in occasione della sua visita a Cascata delle Marmore, ha potuto constatare appunto come molti dei nostri impianti promuovano con entusiasmo interventi di ogni genere tesi ad agevolare la pratica tiravolistica dei praticanti con disabilità. Si converrà con me che l’azione, anche convinta e tempestiva, di molti dei nostri straordinari dirigenti di Società in favore dell’attività agonistica degli appassionati con disabilità non significa che per quei praticanti e per l’intero movimento tiravolistico la strada sia davvero spianata. Ma lì risiede appunto quella provocazione che intendo lanciare da queste pagine. Siamo consapevoli, infatti, che non è ancora davvero spianata la strada che consentirà ai tiravolisti disabili di praticare in piena autonomia e in totale libertà la loro disciplina sportiva preferita, ma siamo altrettanto consapevoli che, in senso più ampio e generale, molta è ancora la strada che devono percorrere i nostri impianti per conseguire quel livello di qualità che consentirà al nostro mondo di presentarsi nella maniera corretta. Già, perché quando si parla di una strada, che si tratti di quella che intenzionalmente e provocatoriamente ho definito spianata - e che naturalmente spianata non è - o di quelle ancora da percorrere - e che pertanto potranno appunto presentarsi tutt’altro che spianate; quando si parla, dicevo, di una strada, si parla in realtà del modo di presentarsi agli altri: del modo di mostrare il nostro mondo al mondo esterno. Questo è nei fatti il vero compito che dobbiamo riprometterci di perseguire nel nostro futuro più o meno prossimo. È notizia di questi giorni (di queste ore, potrei dire, proprio in riferimento al momento in cui traccio queste note) quella delle carte olimpiche che le nostre atlete e i 2
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nostri atleti hanno conquistato nelle prime prove del circuito di Coppa del Mondo. Si tratta di un altro modo potente di spianare altre strade: nello specifico quella strada che conduce alle Olimpiadi di Londra e alla notorietà, alla popolarità, alla visibilità che quello straordinario evento potrà attribuire. Non è mai superfluo ribadire che, oltre agli autori della conquista di quelle carte (nello specifico: Chiara Cainero, Rodolfo Viganò, Francesco D’Aniello e Luigi Agostino Lodde), in questi casi è tutta la struttura della Federazione Italiana Tiro a Volo a vincere. Ma gli atleti e i loro Commissari Tecnici, il Preparatore Atletico, il Fisioterapista e tutta l’organizzazione federale: tutti questi autori delle vittorie, insomma, perseguono e centrano l’obiettivo proprio per effetto della coesione, della volontà e del lavoro concertato. Le strade, insomma - per riprendere il filo conduttore di questa mia argomentazione - si spianano soltanto con il sacrificio, la dedizione, il duro lavoro ed una forte convinzione della giusta causa. E si spianano soltanto lavorando insieme con un intento comune. Lo stesso accade se parliamo del’attività quotidiana: quella che si svolge sul territorio e coinvolge tutte le nostre Società e i loro dirigenti. Quegli straordinari artefici del lavoro quotidiano che si svolge in ciascuna delle strutture che compongono la nostra Federazione compiono un’opera meritoria, ma è certo che nel futuro prossimo non potremo più proporre al mondo esterno soltanto quell’immagine del nostro mondo che si circoscrive all’idea di lavoratori indefessi e generosissimi. È un’immagine splendida che ci appartiene e in cui tutti noi ci identifichiamo pienamente, ma è altrettanto vero che in questo modo corriamo il rischio di non cogliere le opportunità che offre un mondo in continua e rapidissima evoluzione. Spianare le strade che si presentano davanti a noi oggi significa investire per migliorare l’offerta dei nostri impianti e dei servizi resi. Significa investire sul futuro senza sacrificare il presente con facili scorciatoie, perché spesso avviene, anche comprensibilmente, che la struttura guardi alla gestione del quotidiano senza proiettare la propria azione in un tempo più spalmato. Nessuno nega che per far questo si presentino difficoltà oggettive che sono determinate dai costi e dalla parallela contrazione delle situazioni economiche sia private che collettive. Ma dobbiamo renderci costantemente consapevoli che non si spianano le strade senza investire sul nostro futuro e non potremo aprire definitivamente il nostro mondo al mondo che ci circonda senza che quelle strade siano spianate. Ci conforta il fatto che non è stato davvero facile il lavoro che abbiamo compiuto fino ad ora e pertanto chiedere a ciascuno di noi un supplemento di impegno significherà in realtà profondere energie che già da tempo abbiamo saputo mettere in campo. Ce lo chiedono la storia e la tradizione di cui siamo eredi. Ce lo chiede quel futuro nel quale convintamente crediamo ed ove noi tutti riponiamo fiducia e meritate aspettative. il Presidente Luciano Rossi
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I N T E R N A Z I O N A L E
CARTE VERE. Nelle prime due prove di Coppa del Mondo gli azzurri conquistano ben quattro bonus per Londra 2012: è Chiara Cainero a inaugurare il circuito virtuoso catturando il pass per i Giochi a Concepcion, ma a Sydney compongono un vero e proprio capolavoro anche Rodolfo Viganò nella Fossa Olimpica, Francesco D’Aniello nel Double Trap e Luigi Agostino Lodde nello Skeet. Si dice comunemente che per ottenere qualcosa di importante si è disposti perfino a fare carte false. Niente di più sbagliato per quanto riguarda gli azzurri del tiro a volo, perché quando si parla di carte, i nostri atleti sanno conquistare soltanto quelle vere! È accaduto nelle prime due prove del circuito di Coppa del Mondo e il risultato complessivo è andato ben al di là di ogni più rosea previsione. Tutti i selezionatori del team – Albano Pera per la Fossa Olimpica, Francesco Fazi per lo Skeet e Mirco Cenci per il Double Trap – alla vigilia dell’appuntamento cileno di Concepcion e di quello australiano di Sydney avevano sottolineato che la conquista delle carte ancora mancanti sulla strada di Londra (Ennio Falco, Jessica Rossi e Johnny Pellielo, come si ricorderà, avevano già provveduto, in occasione del Mondiale di Monaco della scorsa estate, a dotare l’Italia di due bonus per il Trap e di uno per lo Skeet) avrebbe costretto ad un percorso impervio. Necessariamente agevole non è stata la conquista degli ulteriori bonus maturata nelle ultime settimane, ma occorre dire che gli azzurri hanno saputo essere opportunisti (e il termine, nell’accezione sportiva, ha
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certamente un connotato positivo) e hanno saputo far ben fruttare i piazzamenti che hanno ottenuto. Ha iniziato Chiara Cainero ad aprire i giochi nel comparto dello Skeet in rosa sulle pedane sudamericane e avrebbe-
ro poi proseguito, nello stesso emisfero ma dall’altra parte del mondo, Rodolfo Viganò nella Fossa Olimpica, Francesco D’Aniello nel Double Trap e Luigi Agostino Lodde nello Skeet. A Concepcion Chiara ha composto un solido 72/75 nelle serie di selezione: un punteggio che ha collocato l’olimpionica di Udine nella scia dell’inglese Elena Allen (73) insieme a colleghe di alto rango accreditate dello stesso score dell’azzurra: le cinesi Shan
Chiara Cainero e il Commissario Tecnico dello Skeet azzurro Francesco Fazi festeggiano sorridenti la conquista della carta olimpica dello Skeet in rosa nella prova di Coppa del Mondo di Concepcion.
// carte vere
Il team del Double Trap a Concepcion ha conquistato un prestigioso argento nella sfida a squadre: Marco Innocenti, Daniele Di Spigno e Francesco D’Aniello si sono assicurati l’argento del concorso indetto dal comitato organizzatore alle spalle degli Emirati Arabi .
Zhang e Ning Wei e le americane Kim Rhode e Jaiden Grinnell. Poiché la Cina e gli Stati Uniti erano già in possesso del bonus per i Giochi del 2012 e la Gran Bretagna in questa disciplina beneficia della card quale nazione ospitante, è accaduto che Chiara Cainero abbia appunto potuto artigliare la card per Londra con la sola presenza nel lotto delle finaliste. Sicuramente un po’ meno motivata per aver già centrato il risultato ovviamente appagante della conquista della carta, Chiara in finale non è riuscita a ritagliarsi un posto in piena luce. È di Shan Zhang infatti la
posto con 95 bersagli all’attivo. Si sono invece fermate a quota 71/75, fuori dal lotto delle finaliste, le altre due azzurre Katiuscia Spada e Simona Scocchetti. C’è molta Italia anche in altre imprese agonistiche di questo primo round del circuito Issf del 2011. È sufficiente considerare che Alessandra Perilli, che ha svettato nella gara della Fossa Olimpica femminile aggiudicandosi il viatico per le Olimpiadi britanniche, è un pregiato prodotto del Settore giovanile della Fitav e che l’artefice delle recenti grandi imprese del turco Oguzhan Tuzun è un coach
vittoria della prima gara di skeet femminile del 2011. La cinese che fu d’oro a Barcellona ’92 ha conquistato la vittoria a Concepcion con un solidissimo 97/100. A quota 96 sono approdate in quattro: l’altra cinese Ning Wei, le americane Kim Rhode e Jaiden Grinnell e l’inglese Elena Allen, ed è stata proprio Ning Wei, dopo ben 22 piattelli, a inserirsi nella scia della titolata connazionale Zhang. La medaglia di bronzo è andata invece all’americana Grinnell. Chiara Cainero ha concluso al sesto
italiano di chiara fama: Diego Gasperini. Nella sfida di Concepcion in alcune occasioni gli azzurri sono andati vicini al conseguimento del risultato: è il caso del Trap maschile che ha visto Massimo Fabbrizi in corsa per la card fino agli ultimissimi piattelli. Lo specialista marchigiano si era rivelato fino dalle prime battute della sfida cilena il più determinato del terzetto azzurro di Albano Pera: con due 24 intervallati da un en-plein al termine della prima giornata di gara Fabbrizi era TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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Nel parallelo concorso a squadre dello Skeet femminile a Concepcion, Chiara Cainero, Katiuscia Spada e Simona Scocchetti hanno ottenuto il secondo posto davanti agli Stati Uniti di Kim Rhode. Il primo posto è andato alla Cina capitanata dalla leggendaria Shan Zhang.
agevolmente incluso tra i più accreditati per il successo finale. Alla boa delle cinque serie il marchigiano dei Carabinieri si assicurava un posto in finale con 121 e poteva ambire a operare l’aggancio del gruppo di testa: la vetta della graduatoria era occupata dal 123 del turco Oguzhan Tuzun davanti ai 122 del russo Pavel Gurkin, dello spagnolo Jesus Serrano e dell’inossidabile Michael Diamond. Con 121 come l’azzurro si era assicurato un posto tra i finalisti anche il sammarinese Francesco Amici. Fuori dal lotto dei finalisti gli altri due azzurri di Pera: Mauro De Filippis, con una gara tutt’altro che sbiadita, si attestava a 119, mentre Erminio Frasca concludeva a 117. Nel round finale Tuzun, il detentore del trofeo Issf allenato da Diego Gasperini, mandava a vuoto il primo colpo ma successivamente dava vita ad una sequenza formidabile di centri. Massimo Fabbrizi incespicava nel terzo piattello della finale e poi mandava ancora a vuoto il suo colpo a metà serie, ma alla vigilia degli ultimi due piattelli aveva ancora l’opportunità, se non di agganciare Tuzun ormai proiettato alla vittoria e alla conquista della card, quantomeno di assicurarsi la seconda carta in palio con un piazzamento. Due inattesi zeri agli ultimi due piattelli facevano invece naufragare tutti questi progetti e, mentre Tuzun vinceva con 145/150, Massimo Fabbrizi doveva accontentarsi del sesto posto con 142. Per il secondo bonus per Londra tornavano in pista i 143: Gurkin, Serrano, Amici e Diamond, ed era il russo a centrare l’obbiettivo dopo una decina di lanci. Nel Trap femminile la prova di Concepcion ha appunto offerto la sua ribalta 6
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ad un’atleta che negli ultimi anni ha saputo elevare con gradualità il proprio patrimonio tecnico e agonistico: Alessandra Perilli. La ragazza riminese ha condotto in Cile una gara di elevati contenuti e si è assicurata vittoria e carta olimpica con 92/100. La migliore delle italiane è stata Giulia Iannotti che ha concluso il test sudamericano con 67/75. Lontane dalla zona delle finaliste invece Marna Moioli (65) e Celeste Pozzi (61). Nel Double Trap era uno spumeggiante Vitali Fokeev ad assicurarsi vittoria e carta olimpica con un punteggio da record. Il russo accedeva infatti alla finale con un poderoso 148/150 che costituiva il nuovo primato planetario della disciplina sulla distanza delle tre serie. In finale entravano anche gli azzurri Marco Innocenti e Francesco D’Aniello rispettivamente con 143 e 142. Della partita erano anche l’ungherese Roland Gerebics e il campione del mondo, l’americano Joshua Richmond, (143) e l’inglese Peter Wilson con 142. Si fermava invece a quota 135/150 l’altro azzurro di Mirco Cenci: Daniele Di Spigno. In finale Fokeev centrava 46 bersagli ed era primo in solitudine a quota 194/200. Perdevano invece un po’ il ritmo D’Aniello e Innocenti: il toscano raccoglieva i cocci di 44 piattelli e si attestava a 187, mentre il nettunese non andava oltre il 42 e doveva fermarsi a 184. Meglio di loro facevano l’inglese Wilson (che in finale centrava 48 dischi e si aggiudicava il secondo posto e la carta olimpica con 190) e l’americano Richmond che concludeva terzo a 189. Uno stellare Jan Sychra ha vinto la gara di Skeet. Il ceco ha totalizzato un perfetto 150/150 e ha costretto il pur pregiatissimo
Rodolfo Viganò sul secondo gradino del podio della gara di Fossa Olimpica di Sydney alle spalle dello spagnolo Fernandez e davanti al tedesco Ruettgeroth.
Luigi Agostino Lodde ha conquistato a Sydney la seconda carta olimpica dello Skeet maschile dopo che Ennio Falco aveva artigliato la prima al Mondiale di Monaco dello scorso anno.
148 del norvegese Tore Brovold al ruolo di secondo punteggio della sfida. Al terzo posto un altro norvegese: Ole Eilif Undseth con 147 e un lungo shoot off vittorioso sul cubano Guillermo Torres. Gli azzurri Valerio Luchini e Ennio Falco hanno concluso a quota 122/125 sfiorando l’ingresso in finale. Si è attestato invece a 117 il terzo azzurro di Francesco Fazi: Angelo Moscariello. Altre carte vere sono arrivate però dalla seconda manche del circuito Issf. Carte importantissime, maturate appunto grazie alla sapiente gestione della propria gara da parte di due espertissimi delle pedane: Rodolfo Viganò e Francesco D’Aniello, e di una ex promessa frattanto divenuta conferma: Luigi Agostino Lodde. Rudi centra l’obiettivo della conquista della seconda card del Trap maschile con una gara che nelle fasi di qualificazione risulta omogenea e di alto livello. Con un 25 di esordio e poi un 23 e un 24 a cui il milanese fa seguire un’altra serie piena e un 24, il suo punteggio è un 121/125 che gli assicura un posto in finale in assoluta evidenza. All’impianto di Sydney sul quale Viganò ha gareggiato ai Giochi del 2000 il suo 121 è il tetto qualitativo della gara e l’azzurro deve condividere la vetta della graduatoria con il tedesco Stefan Ruettgeroth e con il portoghese Jose Manuel Bruno Faria. Due nomi di assoluta luminosità, quelli di Michael Diamond e Alberto Fernandez, si inserivano nella scia con 120 e un posto tra i finalisti se lo assi-
curava anche Alexey Alipov che artigliava il diritto ad essere della partita in uno shoot of tra stelle di prima grandezza che vedeva costretto alla resa l’olimpionico di Pechino David Kostelecki. Fuori dal gruppo dei finalisti rimanevano invece gli altri due azzurri di Pera: Massimo Fabbrizi chiudeva a 112/125 e Erminio Frasca si fermava a 111. Si è parlato di proficuo opportunismo sportivo in apertura e sulle pedane di Cecil Park Rudi si è senz’altro fatto interprete abile di questo principio. La sua partenza è stata sciolta e sicura: ha poi attraversato una fase più difficile a metà serie quando ha mandato a vuoto tre colpi nel giro di pochi lanci, ma ha poi ripreso il controllo della situazione totalizzando 22 centri e chiudendo con il totale di 143/150 come il campione del mondo Fernandez. In questo modo la carta era sua. Rudi ha affrontato poi lo spareggio con un comprensibile lieve calo di motivazioni dopo aver centrato un risultato così importante ed è pertanto uscito secondo dal duello con il fuoriclasse spagnolo che ha prevalso con un secco 1 a 0. Stefan Ruettgeroth, con il suo terzo posto a quota 142, si è assicurato l’altra carta olimpica in palio. Anche Jessica Rossi ha centrato un luminoso argento sulle pedane leggendarie di Cecil Park. L’azzurra di Crevalcore era approdata al traguardo delle tre serie addirittura con il miglior punteggio: il 70/75 dell’emiliana precedeva di misura il punteggio della coreana Soyeon Eom e di due lunghezze lo score di TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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Alessandra Perilli, fresca vincitrice della prova di Concepcion, della cinese Cuicui Wu dell’altra azzurra Federica Caporuscio e della turca Nihan Kantarci. Distante dal gruppo delle finaliste la terza italiana della spedizione: Erica Marchini si fermava infatti a quota 60/75. In finale Alessandra Perilli era stellare: colpiva 21 piattelli e il primo posto era suo a quota 89/100. Jessica chiudeva con 17 e si trovava a pari punteggio con la cinese Wu. In shoot off tuttavia emergeva la grinta e il talento dell’azzurra e Jessica era secondo per effetto di un veloce 1 a 0. Decisamente pregiato anche il quarto posto di Federica Caporuscio: la capitolina totalizzava 18 centri in finale e si attestava in solitudine a quota 86. Le carte andavano alla coreana Eom e alla turca Kantarci del coach Diego Gasperini. Ma l’altra impresa della trasferta maturava grazie alla brillante performance di Francesco 8
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D’Aniello. Al traguardo delle tre serie il nettunese vantava 140 centri su 150 (47 – 46 – 47), ma il miglior punteggio era del beniamino di casa Russell mark che aveva totalizzato 142 e precedeva di misura l’inglese Richard Faulds e di due piattelli la coppia formata dallo stesso D’Aniello e dal campione del mondo Joshua Richmond. Guadagnavano la finale anche i 139 di Rashid Al Athba del Qatar e dell’australiano Craig Trembath. Daniele Di Spigno si fermava a 137/150 e Davide Gasparini non andava oltre il 125/150. D’Aniello soffriva un po’ nei primi lanci, ma poi riconquistava la piena padronanza dei propri mezzi e chiudeva con 44 centri a quota 184/200. Per i primissimi posti non c’era niente da fare: l’oro era di Richard Faulds (che su quelle pedane ha vinto un oro ben più pregiato: quello dei Giochi del 2000) e con il primato arrivava anche la card (è doveroso segnalare che curiosamente la Gran Bretagna per il Double Trap non beneficia di quelle cards che spettano in tutte le altre discipline alla nazione che ospita le Olimpiadi). Secondo era Joshua Richmond che totalizzava 186, ma poichè l’americano si era assicurato il bonus olimpico con la vittoria al Mondiale di Monaco dello scorso anno, la seconda card a disposizione andava a premiare trionfalmente Francesco D’Aniello. E con quella card catturata dal nettunese a Sydney, pensando a Londra il Double Trap italiano può davvero già dare ali ai propri sogni! Per questa prima tranche dell’attività internazionale del 2011, rispolverare il pur frusto dulcis in fundo non è davvero banale. E’ stato infatti Luigi Agostino Lodde a chiudere trionfalmente le sfide di Sydney con la conquista della seconda carta olimpica dello Skeet maschile. Entrato in finale con uno splendido 123/125, il trentenne di Ozieri ha poi concluso al quarto posto con 147/150 assicurandosi il bonus per i Giochi del 2012. La vittoria è andata all’americano McGrath (149 + 2) davanti al cipriota Achilleos (149 + 1) e al campione del mondo Shomin (148).
Anche Jessica Rossi ha centrato un brillante secondo posto alle spalle della incontenibile Alessandra Perilli e davanti alla cinese Cuicui Wu.
Francesco D’Aniello in gara a Sydney
L’esultanza del clan italiano del Double Trap: con D’Aniello festeggiano la conquista della carta il Commissario Tecnico Mirco Cenci e il Consigliere Federale Luciano Innocenti, il Massaggiatore Aldo Binda, Daniele Di Spigno, Davide Gasparini e Alessandro Chianese.
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SU L L E
P E DA N E
D ’ I TA L I A
LE STELLE LUMINOSE DELL’INVERNO. A Cascata delle Marmore e a Montecatini-Pieve a Nievole si celebra l’episodio conclusivo dei circuiti invernali di Fossa Olimpica: nella sede umbra il prologo della sfida è impreziosito dall’incontro ufficiale tra il Presidente del Cip Luca Pancalli e il Presidente della Fitav Luciano Rossi. Sono state le sedi di Cascata delle Marmore e di Montecatini-Pieve a Nievole i palcoscenici delle sfide conclusive dei circuiti invernali di Fossa Olimpica. Una partecipazione numerosa e convinta ha decretato il pieno successo delle due manifestazioni gemelle ma è certo che l’episodio più importante del secondo weekend di marzo è stato l’incontro ufficiale tra il Presidente del Comitato Paralimpico Italiano Luca Pancalli e il massimo dirigente della Fitav Luciano Rossi. Nella giornata di sabato 12 marzo l’incontro tra i due dirigenti ha celebrato quell’ingresso ufficiale della Fitav nel Cip che è stato formalizzato già alla fine della scorsa stagione agonistica. E’ stato il grande impegno profuso da Luciano Rossi e dal movimento tiravolistico in favore dei numerosi atleti disabili a permettere alla Federazione Italiana Tiro a Volo di ritagliarsi a pieno titolo il proprio posto nel Cip del Presidente Pancalli e infatti il massimo dirigente del movimento paralimpico italiano ha potuto tangibilmente constatare a Cascata delle Marmore come le strutture tiravolistiche del nostro Paese stiano gradualmente adattando i propri impianti per agevolare la pratica agonistica dei tiravolisti con disabilità. L’impianto di Acquasparta ha inaugurato queste nuove strutture tutte rivolte agli atleti disabili con una cerimonia che ha avuto luogo domenica 13 marzo alla presenza del Presidente della Fitav Luciano Rossi, del Presidente provinciale del Coni di Terni Massimo Carignani, del Vicepresidente provinciale del Coni con delega agli atleti disabili Lamberto Benvenuti, del Presidente Regionale del Comitato Paralimpi10
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co Italiano Francesco Emanuele, del delegato nazionale degli atleti paralimpici della Fitav Roberto Sparnaccini e dell’Assessore allo Sport del Comune di Acquasparta Gerardo Trinetti. Relativamente al versante agonistico, invece, tra gli Eccellenza in gara a Cascata delle Marmore è stato Gaetano Licciardello a conquistare lo scudetto nazionale invernale di Fossa Olimpica: il tiratore siciliano ha concluso le cinque serie di selezione con 94 bersagli all’attivo come Daniele Resca ma in finale ha intercettato il volo di 22 piattelli che gli hanno permesso di precedere di una lunghezza il Carabiniere emiliano. Con Licciardello già in solitudine al vertice del podio con 116 bersagli utili, Resca è stato agganciato a quota 115 da un vivace Marco Venturini che tuttavia ha
Bruno Busti ha vinto tra gli atleti disabili della qualifica Sitting davanti a Oreste Lai e Omar Radaelli.
// le stelle luminose dell’inverno
Il Presidente della Fitav Luciano Rossi riceve il Presidente del Cip Luca Pancalli al suo arrivo allo stand di Cascata delle Marmore. Sono con loro nella foto il Presidente della Società di Acquasparta Ferdinando Donati e il Vicepresidente provinciale del Coni Lamberto Benvenuti.
ceduto l’argento al collega emiliano per 4 a 3 nello shoot off che ha seguito le fasi regolamentari della sfida. Con 114 ha concluso Salvatore Silvi davanti al 113 di Fabio Sollami e al 112 di Cristian Filippi. In Prima categoria è stato Oscar Rota a conquistare lo scudetto invernale nazionale: Rota
aveva già preso il largo alla boa dei cento piattelli totalizzando un luminoso 97 davanti ai 94 di Giuseppe Neri e Luca Paolotti e in finale era abile a contenere il ritorno prepotente dei suoi inseguitori. Con 23 centri Rota si attestava a quota 120/125 ed era primo con due piattelli di vantaggio su Neri e Paolotti che dovevano affrontarsi in shoot off per distribuirsi sul podio. La spuntava Neri con un secco 1 a 0. Nella scia dei medagliati si inseriva Paolo Cavallari con 117 davanti al 115 di Alessio Roccetti e al 114 di Raffaele Di Costanzo. Maria Carmela Petrella ha conquistato il titolo invernale delle Ladies: la tiratrice abruzzese ha condotto in testa tutta la gara di Cascata delle Marmore attestandosi al vertice della graduatoria con 88/100 davanti all’87 di Erica Profumo e all’86 di Antonella Moretto. Con 19 centri di finale la specialista abruzzese ha conquistato il titolo invernale con il totale di 107. La latina Erica Profumo ha artigliato la medaglia d’argento prima concludendo a quota 105 come Antonella Moretto e poi regolando l’avversaria veneta per 3 a 2. Con 103 centri all’attivo ha concluso Marina Santolini davanti al 98 di Daniela Mazzocchi e al 97 di Giovanna Borghi. Tra i ragazzi del Settore Giovanile è stato Gianmarco Betti a svettare con una bella gara in cui il giovane latino ha saputo artigliare la vittoria in un’appassionante volata di cui è stato protagonista il campano Giovanni Cembalo. In realtà ala boa dei cento piattelli era l’emiliano Yuri Parri a guidare la graduatoria con un fulminante 95 all’attivo. Giovanni Cembalo inseguiva con 91, tallonato dal 90 di Gianmarco Betti. Ma Parri, che era stato autore di una gara straordinaria nella fase di selezione con un 21 di esordio e una sequenza prodigiosa di due 25 e un 24 nei successivi round, in finale smarriva letteralmente la strada e concludeva con il totale di 107/125, ampiamente fuori dalla zona medaglie. Della defaillance del giovane emiliano si avvantaggiava Gianmarco Betti che confezionava un TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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solido 22 e vinceva la sfida con il totale di 112 e tre piattelli di vantaggio nei confronti di Cembalo che era ottimo secondo davanti a Manuel Casadio (108). Tra gli atleti disabili della qualifica Standing è stato Santo Falanga a svettare con 110/125 davanti a Denis Chiarotti (97). Dario Torri ha concluso a quota 94 come Antonio Pesenti ma ha superato il suo avversario diretto in uno shoot off conclusosi a suo vantaggio per 3 a 2. Gli atleti disabili della qualifica Sitting hanno un nuovo eroe e, per parafrasare una cronaca d’altri tempi e d’altri sport, potremmo dire che il suo gilet è azzurro, la sua chioma un po’
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grigia ma il suo talento è tanto e il suo nome è Bruno Busti. Con 98/125 il tiratore veneto ha vinto la sfida invernale di Acquaspata precedendo di misura un tiratore dell’esperienza di Oreste Lai. Al terzo posto si è insediato il campione italiano della categoria Omar Radaelli con il totale di 88 centri. Hanno dovuto fronteggiare una intensa pioggia e un vento teso da nordest i quasi duecento contendenti che hanno gareggiato allo stand di Montecatini-Pieve a Nievole nella parallela sfida per gli scudetti invernali della Seconda e della Terza categoria, dei Veterani e dei Master. Sotto l’attenta regia del preciso Coordinatore Bruno Bracalini e dell’esperto
a sinistra: I medagliati dell’Eccellenza: Gaetano Licciardello ha vinto lo scudetto invernale di Fossa Olimpica davanti a Daniele Resca e Marco Venturini. Nella foto i tre protagonisti della gara di Trap posano con il Presidente Luciano Rossi, alcuni dirigenti e il pool degli Ufficiali di Gara.
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sopra: Oscar Rota ha vinto lo scudetto invernale di Trap degli Eccellenza precedendo Giuseppe Neri e Luca Paolotti. Tra le Ladies è stata Maria Carmela Petrella ad imporsi su Erica Profumo e Antonella Moretto. a destra: L’abruzzese Maria Carmela Petrella ha svettato nella sfida in rosa a Cascata delle Marmore.
Refes Alessandro Lumachi, la competizione toscana è stata caratterizzata da confronti carichi di sano agonismo. Alla manifestazione sono intervenuti il Presidente del Comitato regionale Fitav della Toscana Fabrizio Evangelisti e il suo omologo del Piemonte Giuseppe Facchini. In Seconda categoria al traguardo dei cento piattelli erano tre i contendenti che hanno concluso allo stesso punteggio di 92: Roberto Casale, Romano Bonamigo e Luca Caldarigi. Casale sembrava poter spiccare facilmente il volo con il suo ottimo 73/75 delle serie di selezione, ma in finale il Seconda lombardo trovava qualche difficoltà e doveva fare i
conti con il prepotente ritorno di Caldarigi e Bonamigo che lo agguantavano appunto a quota 92. Nello shoot off che ne seguiva era proprio Roberto Casale ad arrendersi per primo al terzo lancio. Vinceva il marchigiano Luca Caldarigi con 5 centri davanti al piemontese Romano Bonamigo. Nella scia dei medagliati concludeva con un solido 91/100 Roberto Cerri davanti a Emiliano Fedeli (90) e Maco Maria Carmignani (89). In Terza categoria lo scudetto invernale è andato a Antonio Ansalone che ha sempre tenuto in pugno la sfida toscana. Con 89 centri complessivi su 100 il tiratore campano ha preceduto sl podio Danilo Palamini (87) e
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// le stelle luminose dell’inverno
Veronique Girardet Allard.
Umberto Minucci (86). Con 85 ha concluso Ruggero Nardo davanti a Luciano Paglia (83) e Paolo Marchiori (81). Trai Veterani vittoria del pugliese Roberto Cota che ha concluso a pari merito con Alberto De Pietri a quota 88/100 ed ha poi superato il collega lombardo in spareggio per 2 a 1. Terza piazza per Angelo Baratti che ha totalizzato 87 centri e ha escluso dal podio in shoot off (per 2 a 1) Eugenio Marzuillo. Aquota 86 ha concluso Girolamo Zanotto davanti a Luciano Grilli (83). Tra i Master lo scudetto è andato a Maurizio Mingardi, autore di un pregiato 87/100. Con 85 si è assicurato l’argento Giuliano Fabbri
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davanti a Graziano Giannerini (83). Nella loro scia si sono inseriti Angelo Prosperini (82), Giuseppe Venturini (81) e Ermanno Laghi (79).
Il Presidente Luciano Rossi e un gruppo di dirigenti con alcuni degli atleti disabili che hanno presenziato all’inaugurazione delle nuove strutture della Società di Acquasparta prendendo poi parte alla competizione per gli scudetti invernali di Fossa Olimpica. Gianmarco Betti ha vinto tra i ragazzi del Settore Giovanile precedendo Giovanni Cembalo e Manuel Casadio. Bruno Busti ha vinto tra gli atleti disabili della qualifica Sitting precedendo Oreste Lai e Omar Radaelli.
Il cagliaritano Oreste Lai è stato tra i più accreditati atleti disabili della qualifica Sitting a restare in corsa per la vittoria fino agli ultimi bersagli.
// le stelle luminose dell’inverno
a destra: Luca Caldarigi ha vinto lo scudetto tricolore d’inverno dei Seconda categoria di Fossa Olimpica a Montecatini davanti a Romano Bonamigo e Roberto Casale. In Terza categoria Antonio Ansalone ha vinto precedendo Danilo Palamini e Umberto Minucci. Tra i Veterani ha vinto Roberto Cota davanti a Alberto De Pietri e Angelo Baratti. Maurizio Mingardi ha vinto tra i Master davanti a Giuliano Fabbri e Graziano Giannerini.
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S K E E T
MARMORE, OVVERO GLI IMBATTIBILI. I portacolori del sodalizio del Presidente Donati riconquistano il titolo invernale delle Società di Skeet sulle pedane di Valle Aniene davanti a Montecatini-Pieve a Nievole e La Pisana.
È ancora Cascata delle Marmore la migliore formazione societaria italiana nello Skeet della stagione fredda. A Valle Aniene, con trenta squadre in gara, i portacolori del sodalizio del Presidente Ferdinando Donati hanno riconquistato lo scudetto tricolore d’inverno precedendo i toscani di Montecatini-Pieve a Nievole e i capitolini de La Pisana. Al Terza categoria Maurizio Pezzot spetta il merito di aver collezionato il punteggio individuale più elevato: con un 24, un 21 e un 25 che hanno dato appunto il totale di 70/75, Pezzot ha trainato letteralmente il team alla vittoria in collaborazione con il Prima Ermanno Lanzi
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(69), con l’Eccellenza Fabrizio Nascetti e con il Prima Stefano Sebastiani (67) e con i Seconda Alessandro Cianchetta (66) e Luciano Giovenali (62). Con 401 centri su 450 gli alfieri di Cascata delle Marmore si sono assicurati la vittoria con quattro lunghezze di vantaggio sul team del sodalizio del Presidente Bruno Rossetti e sul sestetto de La Pisana. Per i colori della Società pistoiese Gabriele Rossetti ha totalizzato 72 centri e in collaborazione con Riccardo Filippelli (71), Fausto Piazza e Sandro Bellini (66), Alessandro Pieri (63) e Marcello Tuci (59) ha attribuito ai colori del proprio sodalizio un’ultima serie di
In questa pagina: Il team di Cascata delle Marmore che ha vinto il titolo invernale di Skeet a Valle Aniene. Nella pagina affianco: Le formazioni che hanno conquistato le piazze d’onore: Montecatini – Pieve a Nievole e La Pisana.
// lmarmore, ovvero gli imbattibili
132/150 che ha permesso appunto ai toscani di precedere al fotofinish i capitolini (autori di 128 centri complessivi nell’ultimo round). A comporre il punteggio accreditato a La Pisana hanno contribuito valorosamente Marco Calafiore (71), Gianluca Campanella (70), Andrea Zonfrilli (68), Filippo Criscimanni (66), Remato Mattioni (64) e Astolfo Carducci (58). Nella scia del terzetto delle formazioni medagliate si sono inserite il Concaverde (Fabio Nember, Stefano Battaglia, Ermanno Bosio, Mario Sonzogni, Diego Antonietti, Silvio Morotti) con 395, Marmore 2 (Andrea Biscontri, Maurizio Francescangeli, Luca Biscetti, Benito Maddaleni, Roberto Bianchi, Egidio Baldoni) ancora con 395, La Pisana 3 (Alessandro Martella, Vincenzo Grizi, Vincenzo Accattato, Alex Mattioni, Claudio Rampazzi, Pasqualino Corridore) con 392, Falco (Giancarlo Grimaldi, Marco D’Amico, Giuseppe Di Lorenzo, Domenico Simeone, Antonio Iovine, Giampiero Malasomma) con 391.
IL MEMORIAL ROSSINI SI FA IN QUATTRO. È giunto alla quarta edizione il Memorial Liano Rossini che si disputerà dal 27 al 29 maggio sulle pedane abruzzesi della Società Giulio Antonio Acquaviva di Cellino Attanasio. La sfida di Fossa Olimpica sulla distanza di 75 piattelli vedrà impegnati i sei campi del sodalizio teramano per una sfida che, oltre a celebrare uno dei più grandi campioni del tiro a volo di tutti i tempi, sarà un’occasione per vedere all’opera alcuni dei più talentuosi specialisti dell’attuale panorama nazionale e internazionale. Per informazioni gli interessati possono contattare direttamente la Società al seguente recapito telefonico: 0861 659428
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CO M E
E R AVA M O
MAI PIù SENZA GILET Irrompe negli anni Sessanta uno dei capi di abbigliamento più specifici della pratica tiravolistica e subito, in quegli anni che coincisero con la magica stagione dei successi di Liano Rossini e delle Olimpiadi di Roma, tra gilet e sport delle pedane è stato amore a prima vista! Testo di SIMONA PARISELLA
Liano Rossini.
Il viaggio à rebours negli anni Venti e Trenta, si è concluso coniugando la consapevolezza della tradizione e l’apertura verso il futuro. Gli anni che seguirono, i Quaranta e i Cinquanta, non videro grossi cambiamenti di stile sulle pedane, o perlomeno, tali mutamenti, non furono così radicali come quelli cui si assistette negli anni Sessanta, anni che decretarono un periodo di grande rivoluzione dei costumi in tutto l’occidente, periodo in cui si cercarono forme nuove, che rompessero con il passato. Fu, quello degli anni Sessanta, un fenomeno di massa che contaminò ogni settore del quotidiano, compresi sport e tempo libero. E proprio per lo sport italiano, furono, quelli, gli anni d’oro, perché finalmente Roma, con le suggestive ambientazioni, a sfruttare la storica, secolare bellezza della città, ospitò la prima, grande, innovativa Olimpiade moderna che offrì allo sport italiano la possibilità di 20
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guardare al futuro con serenità, basandosi su questa nuova, grande conferma della sua storia. La cerimonia di apertura del 25 agosto e quella di chiusura dell’11 settembre 1960, fecero da cornice alla XVII Olimpiade, cui parteciparono 83 nazioni, e 5348 atleti si confrontarono in 150 competizioni e in 19 sport tra cui il Tiro a Volo. Ai giochi della XVII Olimpiade, quella con la lupa capitolina a sormontare i cinque cerchi olimpici, gli atleti del Tiro a Volo gareggiarono presso le strutture del poligono Umberto I, dove si udirono per giorni il “pronti” ed il “via”, seguiti dai colpi di fucile, e dove, a guadagnare l’unico argento fu, nella fossa olimpica, Galliano “Liano” Rossini. Sulle giacche doppiopetto delle divise dei tiravolisti, spuntò, negli anni Sessanta, gli anni della grande Olimpiade, lo scudetto tricolore, e fece la sua prima apparizione, nel guardaro-
Gli anni Sessanta si aprono con le Olimpiadi di Roma ed è in quel’occasione che Liano Rossini, olimpionico a Melbourne quattro anni prima, conquista la medaglia d’argento.
Con i grandi campioni del panorama italiano come Liano Rossini prende definitivamente piede il gilet da tiro quale capo di abbigliamento ormai inscindibilmente legato all’attività di pedana.
ba degli appassionati di tiro, il gilet, a dare la prima, vera connotazione di divisa tecnica. Il gilet, con le tasche multiuso e multifunzione, andò così a completare la divisa del tiravolista, che, pur continuando ad imporre la cravatta, prevedeva ora calzoni pied-de-poule, stivaletti o desert-boots, giacche e camicie con colletto tondo. Introdurre il gilet come indumento tecnico, in materiale polivalente, che diventa negli anni sempre più tecnologico, significò aggiungere un dettaglio funzionale, specialistico e peculiare, che ancora oggi caratterizza e identifica il Tiro a Volo dagli altri sport nazionali. Il gilet sa essere resistente, lavabile, al caso elegante e piacevole, e matura negli anni ulteriori caratteristiche, sviluppando l’uso di diversi spessori, textures e colori, con la spinta costante verso l’innovazione. La Categoria Signore continuò, nel corso dei decenni, a distinguersi per la gentilezza, la grazia, l’esuberanza delle tiratrici , nell’orbita di un mondo tanto passionale quale appunto quello del Tiro. Le Diane in pedana mostravano infatti la loro
altissima classe di tiratrici, nonché di fashion addicts, alla continua ricerca della perfezione estetica anche in pedana, con uno stile d’élite, come ancora d’élite era, negli anni della grande rivoluzione sociale, il Tiro a Volo. Vestite, secondo i canoni dei Sixties, con gonne a pieghe lunghe sotto il ginocchio, twin-set e scarpe comode, quasi sempre senza tacco, le donne del Tiro si affacciarono ai Settanta con un nuovo capo nel guardaroba: il pantalone, per lo più a quadri Vichy, completato da camicia e pull, guanti in pelle, l’ormai immancabile gilet e berretto sui capelli raccolti. Ma iniziò in quegli anni, a far capolino negli armadi di Signore e Signori di mezzo mondo, e per quel che concerne la nostra rubrica, del mondo del Tiro, la dolcevita. E furono, i Sessanta e Settanta, davvero anni della Dolcevita, anni che, nonostante le difficoltà di natura politico-sociale, tirarono fuori una nuova Italia, tanto rimpianta dai nostalgici del Come eravamo e tanto riproposta, sempre, da artisti, sarti e couturiers, come risultato del perfetto equilibrio tra l’estro creativo e un inestinguibile desiderio di bellezza.
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30 a Mostra Internazionale Armi Sportive, Security e Outdoor
9-12 APRILE
PO PROVA INomCeAnicMa 10 aprile sabato 9 e d Tiro a Volo Concaverde Lonato (BS)
Partecipa anche tu alla prova gratuita delle ultime novità presenti in fiera! Iscrizioni online su www.exa.it
ANTEPRIMA APPUNTAMENTI Venerdì 8 aprile, ore 14.30 presso la Camera di Commercio di Brescia XXVII CONVEGNO GIURIDICO NAZIONALE DI STUDIO SULLA DISCIPLINA DELLE ARMI Sabato 9 aprile, ore 15.00 CNCN (Comitato Nazionale Caccia e Natura) e FACE Italia presentano la seconda indagine sociologica sui cacciatori, le loro abitudini e preferenze Domenica 10 aprile “L’uniforme e la sua evoluzione: il contributo delle donne dall’unità d’Italia ad oggi nel lavoro, nella famiglia e nella costruzione del proprio futuro”. Convegno organizzato da CIF Brescia
1980 2011
AREE EVENTI
INFORMAZIONI GENERALI
Sabato e domenica ESIBIZIONE DI CANI RETRIEVER DA RIPORTO a cura di FIDASC
sabato 9 aprile 9.00 / 19.00 domenica 10 aprile 9.00 / 19.00 lunedì 11 aprile 9.00 / 18.00 martedì 12 aprile 9.00 / 16.00
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SCHEDA MANIFESTAZIONE
Exa 2011, 30a Mostra Internazionale Armi Sportive, Security, Outdoor
Date e orari di apertura: Sabato, 9 aprile: dalle ore 09,00 alle ore 19,00 Domenica, 10 aprile: dalle ore 09,00 alle ore 19,00 Lunedì, 11 aprile: dalle ore 09,00 alle ore 18,00 Martedì, 12 aprile: dalle ore 09,00 alle ore 16,00 La fiera è aperta sia al pubblico che agli operatori per tutte le quattro giornate
Inaugurazione ufficiale sabato 9 aprile alle ore 9:30 Biglietti di ingresso NOVITA’ Ogni biglietto acquistato dà diritto ‐ all’acquisto di un ingresso ridotto di € 11 (anziché e 14) alla mostra “MATISSE la seduzione di Michelangelo”, presso il Museo Santa Giulia di Brescia; ‐ allo sconto riduzione del 5% ‐ 10% sul pranzo e/o sulla cena consumati presso uno dei ristoranti “EXA CON GUSTO” siti in Brescia ed hinterland, elenco disponibile all’indirizzo www.exa.it oppure presso l’info point in fiera. Biglietti on‐line: è aperta la prevendita su www.exa.it. La transazione con carta di credito dà diritto ad un biglietto elettronico e permette di evitare code alle casse accedendo in fiera con via preferenziale. Il costo è di € 15,00. Biglietti di ingresso Gruppi Acquistando 10 biglietti, ciascun membro del gruppo pagherà € 13 anziché € 15. Si consiglia alle comitive organizzate con pullman di comunicare data e orario di arrivo alla segreteria organizzativa, compilando l’apposita scheda disponibile online sul sito www.exa.it. NOVITA’ edizione 2011 PROVA IN CAMPO sabato 9 e domenica 10 aprile ‐ Tiro a Volo Concaverde Lonato (BS) Partecipa anche tu alla prova gratuita delle ultime novità presenti in fiera! In occasione del trentesimo anniversario tutti i visitatori in possesso di licenza potranno provare una delle armi messe a disposizione dagli espositori, presso il campo di Tiro a Volo Concaverde – Lonato (BS). Vuoi partecipare anche tu? Compila il modulo d'iscrizione online!
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C O M P A K
BATTISTI, IL “DOTTORE” DEL COMPAK. è il giovane pesarese a centrare il risultato tecnicamente più elevato al primo Gran Premio di Compak della stagione sulle pedane di S. Martino di Rio Salso e a meritarsi l’appellativo di Valentino Rossi.
Marco Battisti come Valentino Rossi. Il paragone non è davvero fuori luogo: innanzitutto perché Marco Battisti è marchigiano come il “dottore” per antonomasia e in secondo luogo perché lo scorso 20 marzo Battisti è andato a centrare un risultato tecnicamente pregevolissimo proprio su quelle pedane della Società S. Martino di Rio Salso che sorgono davvero a un tiro di schioppo dalla Tavullia di Valentino Rossi. Chi ha seguito l’evoluzione del Compak Sporting nelle ultime stagioni sa bene che Marco Battisti era già un promet24
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tentissimo atleta anche quando muoveva i primi passi nella disciplina, ma adesso il pesarese è ormai un under 20 che maramaldeggia perfino nei confronti degli Eccellenza. A Rio Salso è andata proprio così. Battisti ha vinto infatti nel comparto del settore Giovanile confezionando un 193/200 complessivo con cui avrebbe vinto agevolmente anche nella categoria dei big. La sequenza della sua gara di Rio Salso dice tutto della maestria tecnica e della omogeneità agonistica con cui Marco Battisti gareggia: 24, 24, 23, 24, 25, 25, 23,
Marco Battisti è stato il vero trionfatore del primo Gran Premio di Compak sulle pedane della Società S. Martino di Rio Salso: il pesarese ha vinto nel Settore Giovanile precedendo Simone Tronti e Mattia Secchetti.
Enrico De Tomasi ha vnto in Eccellenza precedendo Maurizio Gronchi e Andrea Ciamaglia.
In Prima categoria Daniele Valeri si è imposto regolando Antonino Labate e Massimo Sansoni.
25. Al traguardo dei duecento lanci non c’era davvero niente da fare per i suoi avversari: Simone Tronti, che ha recitato il ruolo di miglior inseguitore del pesarese, ha messo a segno un 176 che gli ha conferito una prestigiosa medaglia d’argento e Mattia Secchetti (170) è risultato buon terzo. Nella scia dei medagliati si sono inseriti Davide Serioli e Andrea Ghiselli con 168 e Ivan Scenini con 162. I duecentoquattordici specialisti in gara a Rio Salso hanno gareggiato sotto l’attenta regia dell’esperto Coordinatore Bruno Nobilini
che è stato coadiuvato dal preciso Refes Giuseppe Caccia. All’impeccabile svolgimento della gara ha contribuito poi la consueta accuratezza del lavoro di Segreteria svolto da Elena Pacassoni. Personaggi eccellenti hanno consegnato i riconoscimenti nel corso della premiazione: il Consigliere nazionale della Fitav Giorgio Gandolfi, il Presidente del Comitato regionale Fitav delle Marche Ivano Campetella, l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Tavullia Alfio Carpignoli, l’Assessire all’Ambiente e all’Agricoltura Michela TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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// battisti, il dottore del compak
Pacassoni, il Vice Prresidente della Società ospitante Italino Mulazzani. Tra gli Eccellenza ha svettato Enrico De Tomasi con 187 centri su 200. Il percorsista veneto ha composto una sequenza di punteggi di sostanziale regolarità (22, 25, 24, 22, 24, 24, 24, 22) che gli hanno permesso di precedere tutti al traguardo finale. La medaglia d’argento è andata al toscano Maurizio Gronchi che ha colpito 186 piattelli come Andrea Ciamaglia e poi ha regolato in un fulmineo shoot off l’avversario marchigiano. Con 185 bersagli all’attivo si è insediato al quarto posto Pier Edoardo Tacconi che ha preceduto di misura Michael e Veniero Spada. A quota 183 si sono insediati altri due nomi noti del gotha dei per corsisti italiani: Marco Morea e Massimo Grieco mentre si sono fermati a 182 Stefano Pasi e Gabriele Soldani. Daniele Valeri ha vinto in Prima categoria con 187/200 infliggendo un largo distacco a Antonino Labate (176). Massimo Sansoni si è appropriato con merito della medaglia di bronzo per effetto dei suoi 173 centri. Si sono attestati a quota 172 Nicola Sarti, Roberto Ardesi, Matteo Boccali e Pietro Ciccone davanti ai 171 di Giuseppe Petralia Pace, Fabio Marangon, Marco Eusepi, Leonardo Spezi e Paride Perla. Tra i Seconda categoria Nicola Pavia e Emanuele Marini hanno concluso a quota 169/200 (è stato un lieve cedimento dell’umbro Pavia a permettere al suo avversario latino di operare brillantemente l’aggancio). Nello shoot off che ne è seguito, tuttavia, Pavia ha riconquistato fiducia nei propri mezzi e ha sbaragliato l’avversario per 2 a 1. Anche per l’assegnazione del terzo posto si è rivelato necessario lo shoot off: ne sono stati protagonisti Davide Cabra e Roberto Carnali che hanno concluso a quota 168. Il lombardo Cabra ha prevalso per 4 a 3 sull’umbro Carnali. Nella loro scia si sono insediati Tiziano Cecconi (167), Paolo Tordi (166), Baldassare Terranova, Adriano Felici e Domenico Vallifuoco (165), Filippo Ragni (163) e Fabio Permunian (163). Roberto Poli è stato il leader della Terza categoria. Con 174/200 lo specialista umbro si è assicurato la medaglia d’oro della sfida di Rio Salso con un piattello di vantaggio sul lombardo Massimo Bignotti. Massimiliano Cipolletti 26
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In Seconda categoria Nicola Pavia ha preceduto Emanuele Marini e Davide Cabra.
sopra: In Terza categoria Roberto Poli ha vinto precedendo Massimo Bignotti e Massimiliano Cipolletti. a sinistra: Martina Maruzzo ha vinto la sfida in rosa precedendo Carla Flammini e Arianna Bonigolo.
Trai Veterani Ivano Bettini ha vinto precedendo Carlo Duranti e Alvaro Leardini.
Eugenio Bruscolini ha vinto tra i master davanti a Gianfranco Corradi e Renato Franceschiet.
con 172 bersagli all’attivo si è insediato al terzo posto davanti ai 171 di Giuseppe Attisano e Leandro Ragni e ai 168 di Denis Giardi e Augusto Buontempi. Martina Maruzzo ha vinto la gara delle Ladies con un credito complessivo di 171/200. La tiratrice veneta ha preceduto l’umbra Carla Flammini (170) e l’altra veneta Arianna Bonigolo (154). Risponde al nome di Ivano Bettini il migliore dei Veterani in lizza allo stand del Presidente Oliviero Pacassoni per il primo Gran Premio di Compak della stagione 2011. Il tiratore emiliano ha totalizzato un brillante 182/200 e ha preceduto di misura il marchigiano Carlo
Duranti. Il terzo posto è stato appannaggio di Alvaro Leardini, autore di 174 centri. Alle spalle dei medagliati si sono insediati Ferruccio Morelli e Giovanni Zamboni (171) e Renzo Zattoni e Salvatore Valentini (167). Un nome leggendario svetta al vertice della classifica dei Master: è stato infatti Eugenio Bruscolini a spuntarla tra i cavalieri della pedana. Il tiratore riccionese ha totalizzato 181/200 e ha preceduto Gianfranco Corradi (174) e Renato Franceschet (164). Con 163 si è inserito nella loro scia Paolo Amato davanti a Arduino Franceschet (161) e Ottorino Rovetta (160).
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S PA Z I O
G I OVA N I
NEL NOME DI CLAUDIO GIOVANNANGELO La stagione del Settore Giovanile prende il via con il raduno di Cisterna di Latina che permette al Tecnico Generale Luciano Giovannetti di plasmare un gruppo di giovanissimi delle tre discipline olimpiche, ma a Gioia del Colle, nel Primo Gran Premio riservato al comparto, è già confronto ad altissimi livelli per molti under 20 che vogliono andare lontano.
La stagione 2011 del Settore Giovanile si apre nel nome di un campione leggendario del tiravolismo azzurro: quello di Claudio Giovannangelo. E’ stato infatti l’impianto di Cisterna di Latina a ospitare il primo raduno stagionale per il quale il Tecnico Generale del Settore Luciano Giovannetti ha designato una quarantina tra ragazze e ragazzi delle tre discipline olimpiche. E Cisterna di Latina, come ben sanno gli appassionati di storia del tiro a volo, è la struttura in cui è maturato il talento di Claudio Giovannangelo e in cui il campione del mondo del 1989 ha posto le premesse tecniche per il conseguimento dei suoi più 28
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grandi successi. Di Claudio Giovannangelo si è parlato molto in occasione del raduno del Settore Giovanile dello scorso marzo: il Sindaco di Cisterna di Latina Antonello Merolla ha messo a disposizione della Fitav l’ampia e solenne sala consiliare del Comune pontino per celebrare la figura del grande atleta cisternese e per consentire ad Alberto Di Santolo e al suo staff di presentare al pubblico e alla stampa i ragazzi presenti al raduno e il programma dei lavori. Un suggestivo filmato ha permesso ai giovanissimi del Settore giovanile e al pubblico e alla stampa presente di vedere all’opera il campionissi-
Claudio Giovannangelo e Marco Venturini celebrano la vittoria dei rispettivi titoli di Skeet e Fossa Olimpica al confronto iridato di Montecatini del 1989.
// nel nome di claudio giovannangelo
Il gruppo dei convocati delle tre discipline olimpiche al raduno di Cisterna con Luciano Giovannetti, Italo Mastrangelo, Gino Corrado e Francesco Belluco.
mo di skeet di Cisterna che fu recordman a Bucarest nel 1988 (in quell’occasione Giovannangelo totalizzò un prodigioso 225/225 nei fatti mai omologato ma tuttavia ben impresso negli annali della storia del tiro a volo) e poi campione del mondo appunto a Montecatini nell’anno successivo. Nel corso della conferenza stampa molte sono state le toccanti testimonianze che hanno evocato le grandi imprese dello skeettista di Cisterna scom-
negli anni ottanta è stato spesso antagonista del fuoriclasse di Cisterna nelle competizioni nazionali di skeet, che Germano Di Spigno e Francesco Belluco. Dopo la giornata di celebrazioni dedicate a Claudio Giovannangelo le ragazze e i ragazzi convocati da Giovannetti si sono messi al lavoro. Per la Fossa Olimpica il Tecnico Generale del Settore Giovanile aveva convocato Vittorio Emanuele Bruno, Jacopo Agresti,
parso nel 1996. Alla presenza della signora Natalina Tesseri Giovannangelo, del grande campione azzurro hanno parlato il Sindaco di Cisterna Merolla e i Consiglieri nazionali della Fitav Italo Mastrangelo, Paolo Fiori e Fiorenzo De Rosa, ma anche due giovani atleti cisternesi che sono cresciuti nel mito di Claudio Giovannangelo: Nico Bizzoni (nipote di Roberto Bizzoni che è l’attuale timoniere della struttura che ha ospitato il raduno) e Cristian Eleuteri. E hanno ricordato il talento singolare, ma anche la personalità modesta e schiva di Giovannangelo, sia Gino Corrado, che
Carlo Alberto Rizzi, Riccardo Mocavero, Davide Barbieri, Andrea Boeri, Leonardo Franceschini, Luca Miotto, Luigi De Milito, Michele Nicoletti, Longino Sotgiu, Emanuele Buccolieri, Chiara Termini, Federica Fiori, Anastasia Militerno, Francesca Pepponi, Michaela Borgia e Jessica Tosti. Per quanto riguarda lo Skeet la scelta era caduta su Stefano Astolfi, Vincenzo Grizi, Andrea Zonfrilli, Christian Benet, Domenico Simeone, Jacopo Di Grazia, Cosimo Brisci, Erik Pittini, Jessica Mantuano, Chiara Di Marziantonio, Daniela Cisotto, Francesca Grieco. Relativamente ristretta la
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rosa dei giovani specialisti del Double Trap che nella circostanza comprendeva Roberto Palombarani, Andrea Tagarelli, Lorenzo Belei, Andrea Vescovi, Alberto D’Annizzo e Andrea Galesso. Ma a Gioia del Colle, lo scorso 20 marzo, ha preso il via in forma effettiva la stagione agonistica degli under 20 e sulle pedane pugliesi si è assistito a sfide dai toni agonisticamente accesi. Tra gli Juniores della Fossa Olimpica è stato Carlo Alberto Zandomeneghi a vincere il confronto che ha visto in lizza più di trenta ragazzi. Con una bella sequenza composta da due 22 e un 24, il giovane veneto era approdato alla finale degli Juniores del Trap in prima 30
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posizione con 68 centri e il vantaggio di due lunghezze su Piero Puleo, di tre su Riccardo Mocavero e di quattro nei confronti di Valerio Grazini, Massimiliano Iacovissi e Marco Mattioli. In finale Zandomeneghi non era irresistibile come nella fase di selezione, tuttavia collezionava 16 centri che gli permettevano di tagliare il traguardo in solitudine a quota 84/100. Valerio Grazini, con un 19 di esperienza in finale, si portava a 83 e si assicurava meritatamente la medaglia d’argento davanti a Massimiliano Iacovissi che toccava quota 82 come Riccardo Mocavero ma superava l’avversario pugliese in spareggio per 1 a 0. Tra le Juniores della Fossa Olimpica Alessia Montanino non ha avuto praticamente rivali. Fino alla boa delle tre serie la ragazza campana ha marciato di pari passo con le colleghe Giulia D’Annizzo e Maria Chiara Nuccia Termini: le tre ragazze del Trap si sono infatti ritrovate a pari merito con lo stesso punteggio di 58/75 al vertice della graduatoria in vista della finale. Nel’ultimo round Alessia Montanino ha letteralmente preso il largo: con 20 centri si è assicurata la vittoria a quota 78 e ha assistito allo spareggio che ha opposto la D’Annizzo e la Termini (a pari a quota 73 dopo gli ultimi 25 piattelli) e che ha eletto seconda classificata la latina D’Annizzo davanti alla siciliana Termini. Nella loro scia si sono collocate Jessica Bartoli (70), Silvana Stanco (68) e Krizia Domenica Laganà (63). Tra le Giovani Speranze del Trap ha vinto Luigi De Milito: il ragazzo pugliese ha totalizzato 65 centri complessivi (44/50 nelle serie di selezione e un solido 21 di finale) e si è attestato in prima posizione regolando di misura un brillante Francesco Idone. Al terzo posto si è insediato Mirco Amici che al termine della finale ha agganciato a 62 Antonio De Angelis e ha costretto il suo avversario latino ad uno spareggio in cui Amici ha prevalso per 1 a 0. Con 58/75 ha concluso al quinto posto Matteo Rossi davanti a Francesco La Vacca (56). Gabriele Nanni è stato il migliore degli Allievi della Fossa Olimpica: ha tenuto in pugno tutta la sfida in programma alla Gioiese, prima con un bel 44/50 nelle serie di selezione che ha permesso all’emiliano di accedere alla finale
a sisnistra: Il Consigliere nazionale della Fitav Fiorenzo De Rosa consegna un riconoscimento alla Signora Natalina Tesseri Giovannangelo. a destra: Il Consigliere nazionale della Fitav Italo Mastrangelo consegna un riconoscimento al Sindaco di Cisterna di Latina Antonello Merolla. Il gruppo dei convocati della Fossa Olimpica. Il gruppo dei convocati dello Skeet. Il gruppo dei convocati del Double Trap.
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con il dorsale numero uno, e successivamente con un solido 21 di finale che ha proiettato Nanni alla vittoria con il totale di 65/75. La medaglia d’argento è andata a Giovanni Cembalo, autore di 64 centri, davanti a Leonardo Venturini (60). Con 58 ha concluso Agostino Cembalo davanti al 56 di Giovanni Nigro e al 55 di Marcello Danese. Con 61/75 Alessia Iezzi ha vinto largamente la gara delle Allieve: sul podio di Gioia del Colle la ragazza abruzzese ha preceduto Rachele Amighetti (46) e Jessica Tosti (46). Con 42 hanno concluso il test pugliese Piera Aloisi e Arianna Francione. Un pregevolissimo 64/75 ha dato la vittoria
tra gli Esordienti di Fossa Olimpica a Graziano Langellotto. Il giovane e promettentissimo campano ha preceduto di dieci lunghezze Davide Rosicarelli, Emanuele Buccolieri e Andrea Pattarello. Nel fulmineo spareggio che è seguito è stato il latino Rosicarelli a spuntarla e a conquistare il secondo gradino del podio davanti al terzo classificato Buccolieri. Con Pattarello al quarto posto, si è classificato quinto Tommaso Straface (51) davanti a Mario Ruggieri (49). Tra le Esordienti del comparto femminile si è segnalato Maria Lucia Palmitessa con 34 centri complessivi. Tra gli Juniores dello Skeet Gabriele Rossetti ha fatto valere tutta la classe del proprio caTAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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// nel nome di claudio giovannangelo
sotto: Il podio degli Juniores di Fossa Olimpica al Gran Premio di Gioia del Colle: Carlo Alberto Zandomeneghi precede Valerio Grazini e Massimiliano Iacovissi.
a dastra: Alessia Montanino ha vinto la gara delle Juniores di Fossa Olimpica precedendo Giulia D’Annizzo e Maria Chiara Nuccia Termini. Alessia Iezzi ha vinto la gara delle Allieve di Fossa Olimpica davanti a Rachele Amighetti e Jessica Tosti. Maria Lucia Palmitessa ha vinto tra le Esordienti del comparto della Fossa Olimpica. Gabriele Rossetti ha vinto tra gli Juniores dello Skeet davanti a Tammaro Cassandro e Vincenzo Grizi. Tra le Juniores dello Skeet Mhabel Becchi ha vinto precedendo Jessica Mantuano e Chiara Di Marziantonio. Antonio Morandini ha vinto la gara degli Allievi di Skeet precedendo Marco Abbatiello e Gino Mollica.
sato andando a vincere con un 94/100 (71/75 nelle serie di selezione e un pregiatissimo 23 di finale). Tammaro Cassandro ha conquistato il secondo gradino del podio con 93 davanti al 92 di Vincenzo Grizi. Con 82 ha concluso Domenico Simeone davanti al 79 di Gerardo Iannacone e al 78 di Andrea Zonfrilli. Tra le Juniores dello Skeet Mhabel Becchi ha collezionato 52 centri su 75: la ragazza mantovana si è imposta superando di misura la latina Jessica Mantuano. Il terzo gradino del podio è stato appannaggio di Chiara di Marziantonio (47) che ha preceduto Daniela Cisotto (43), Francesca Grieco (40) e Gloria Mantuano (36). Tra gli Allievi dello Skeet la sfida si è conclusa con un duello all’ultimo piattello tra i campani Antonio Morandini e Marco Abbatiello. Morandini guidava la classifica al traguardo intermedio dei cinquanta piattelli con 43 bersagli all’attivo e due lunghezze di vantaggio sul conterraneo, ma in finale era Abbatiello a comporre un bel 21 e, approfittando della lieve flessione di Morandini, costringeva l’apripista al provvisorio pareggio a quota 62/75. Morandini era abile a ritrovare lo slancio e ad assicurarsi la vittoria in shoot off per 2 a 1. Sul terzo gradino del podio è salito un altro 32
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ragazzo della Campania: Gino Mollica, autore di 61 centri. Con 60 centri ha conclusio Alessio Piersigilli davanti a Stefano Astolfi (58) e Cosimo Damiano Brisci (54). Tra gli Esordienti dello Skeet il toscano Matteo Chiti ha collezionato 49 centri su 75 e ha preceduto il latino Riccardo Romoli (42). E’ stata decisamente larga la vittoria di Jacopo Trevisan tra gli Juniores del Double Trap: il doublista veneta aveva già preso il largo con un brillante 121/150 alla boa delle tre serie, ma in finale Trevisan ribadiva tutto il suo talento con un 35 che lo proiettava alla vittoria a quota 156/200. Il secondo posto era appannaggio di un altro azzurrino di rango: Andrea Vescovi. Il giovane umbro, con un pregito 42 di finale, si insediava a quota 149 e precedeva di undici lunghezze Andrea Tagarelli e Simone Vedovelli. Era poi Tagarelli a vincere lo spareggio per 2 a 1 e ad assicurarsi meritatamente la medaglia di bronzo. Roberto Palombarani concludeva al sesto posto con 122. Tra gli Allievi del Double Trap il veneto Jacopo Dal Moro ha totalizzato 82/150 e ha preceduto il conterraneo Andrea Galesso (79). La medalia di bronzo è stata appannaggio del latino Alberto D’Annizzo (57).
Matteo Chiti ha vinto la gara degli Esordienti di Skeet davanti a Riccardo Romoli. Jacopo Trevisan ha vinto la gara degli Juniores di Double Trap precedendo Andrea Vescovi e Andrea Tagarelli. Tra gli Allievi del Double Trap Jacopo Dal Moro ha vinto precedendo Andrea Galesso e Alberto D’Annizzo. Tra gli Allievi della Fossa Olimpica Gabriele Nanni ha vinto precedendo Giovanni Cembalo e Leonardo Venturini. Tra gli Esordienti di Fossa Olimpica Graziano Langellotto ha vinto davanti a Davide Rosicarelli e Emanuele Buccolieri. Tra le Giovani Speranze del Trap Luigi De Milito l’ha spuntata regolando Francesco Idone e Mirco Amici.
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in
corpore
sano
COME SI COSTRUISCE LA MOTIVAZIONE Nel percorso che permette all’atleta di perseguire i propri obiettivi svolge un ruolo di primo piano la graduale costruzione delle ragioni motivanti: ce ne parla il Preparatore Atletico delle Nazionali. Testo di FABIO PARTIGIANI
Un compito fondamentale, spesso trascurato nell’allenamento, è la formazione di una motivazione che spinga alla prestazione. Ogni atleta, in base alle sue conoscenze ed esperienze individuali cerca di influire sulla sua motivazione, sia a breve che a lungo termine e lo fa valutando le condizioni esterne e/o interne, ponendosi obiettivi, ecc. Ma, specialmente per i giovani atleti, nel fare ciò, applicano misure per auto influenzarsi che spesso risultano inefficaci e, in alcuni casi limite, negative. Se analizziamo le affermazioni degli atleti di vertice sui loro allenatori, si vede che vengono messi in risalto soprattutto gli aspetti motivazionali del lavoro svolto in comune. Spesso la passione per lo sport praticato viene prodotta dal primo allenatore e, con il tempo, rappresenta la base per una motivazione che favorisce la prestazione. Per motivazione intendiamo la disponibilità a perseguire determinati obiettivi ( ad esempio, entrare a far parte della squadra nazionale ), anche quando si debbono superare difficoltà ed ostacoli per raggiungerli. Nello specifico la motivazione alla prestazione si esprime nel modo in cui l’atleta si confronta con il compito assegnato, nel livello degli obiettivi di prestazione fatti propri e nella coerenza e costanza nel perseguirli. In questo campo all’allenatore spettano questi compiti importanti: a) risvegliare l’entusiasmo per lo sport praticato. In molti sport questo compito non è molto semplice, specialmente quando si tratta di una disciplina sportiva relativamente povera di movimenti e poco popolare rispetto ad altre ( sport di tiro in genere , pesistica, ecc. ). Bambini particolarmente dotati per lo sport generalmente, ne hanno già praticati altri prima di iniziare un allenamento regolare in quello attuale. Dunque, grazie all’iniziativa di alcuni allenatori, sono entrati a far parte di società sportive dove hanno la possibilità di praticare quel dato sport. Fra questi bambini ve ne sono molti i cui motivi per tesserarsi non sono determinati da interesse per quel dato sport, ma vengono decisi sulla base di caratteristiche fisiche ( “sono troppo alto/basso o pesante/leggero per altri sport”), o di comodità ( “l’impianto sportivo è vicino” ) Per cui l’allenatore si trova di fronte al compito di trasformare queste motivazioni iniziali in un vero e proprio “ entusiasmo “ per quello sport. E lo può fare impostando un allenamento interessante e ricco di variazioni ( ampia gamma di mezzi di allenamento, sedute divertenti, gare interne ), raccontando aneddoti su quello sport, organizzando incontri regolari con atleti di vertice o ex atleti, portando i propri allievi ad assistere a gare importanti, ecc. b) creare la capacità di (auto) motivarsi. Dopo che l’atleta si è “appassionato”, bisogna costruire una motivazione costante alla presta34
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// come si costruisce la motivazione
zione (disposizione alla prestazione), particolarmente importante in quegli sport nei quali non può essere svolto un allenamento specifico per tutto l’anno (ad esempio, gli sport invernali). Qui si tratta di fornire informazioni adeguate adatte all’età dell’atleta. Anche i giovani allievi debbono sapere perché viene eseguito questo o quell’esercizio. Se i mezzi di allenamento non vengono sufficientemente spiegati o motivati, l’allenatore non si può aspettare che da parte dell’atleta vi sia quell’entusiasmo senza il quale non è possibile la riuscita dell’allenamento. L’atleta deve sapere quale importanza abbiano i singoli mezzi di allenamento per lo sviluppo della prestazione, in quanto ciò lo mette in grado di automotivarsi. Gli allenatori che omettono di fare ciò debbono continuamente fornire incitamenti per fare in modo che l’atleta esegua determinati esercizi o produca certi sforzi, perché non dispone delle conoscenze e delle idee necessarie a determinare quali rapporti vi siano tra i suoi obiettivi ed i singoli mezzi di allenamento. c) definizione dell’obiettivo e sua programmazione. Lo sviluppo della capacità di darsi motivazioni da soli è strettamente collegata con il processo di definizione dell’obiettivo. Se si pone un obiettivo, l’atleta anticipa mentalmente le sue prestazioni (i suoi risultati ). L’obiettivo svolge tre importanti funzioni : L’obiettivo ha un effetto sulla pulsione (motivazione): programmare quelle attività per garantire che venga ottenuto l’obiettivo prefissato; L’obiettivo dirige l’azione: l’allenamento dell’atleta, tutto l’insieme del suo comportamento vengono organizzati e controllati in vista di esso; L’obiettivo serve al controllo dell’azione: fino a che punto i risultati che si sono raggiunti coincidono con l’obiettivo che ci si è proposti? Se vogliamo che gli obiettivi possano svolgere queste importanti funzioni, essi debbono possedere qualità particolari. Analizziamo alcuni criteri: 1. devono essere formulati chiaramente : cosa vogliamo ottenere? Esempio: colpire il 90% dei piattelli. 2. devono essere elevati: cioè debbono rappresentare sempre una sfida per gli atleti. Quelli irraggiungibili o facilmente raggiungibili non hanno un effetto sulla pulsione. I successi o gli insuccessi legati ad essi non producono quella necessaria spinta motivazionale, che è importante per le successive tappe dell’atleta. 3. non debbono essere troppo lontani nel tempo: nell’allenamento giovanile non ha senso porre un obiettivo troppo lontano, perché ciò ha un’azione scarsamente motivante. Più giovane è l’atleta, minore e più limitato deve essere il periodo di tempo entro il quale deve essere ottenuto. Spesso non è l’obiettivo ad essere troppo elevato, ma è solo sbagliato il periodo di tempo necessario per ottenerlo; 4. debbono tener conto di altri obiettivi: sicuramente per un atleta molto giovane l’allenamento è una componente importante della sua vita, ma a questa età non deve essere l’unica. Porre un obiettivo isolato, che stacca l’allenamento sportivo dagli altri impegni TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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(scuola, famiglia, tempo libero ), in certe condizioni può entrare in collisione con essi e compromettere, fin dall’inizio, che possa essere raggiunto; 5. ne vanno calcolate le difficoltà: una volta che sono stati determinati e fissati gli obiettivi sportivi ( nel diario giornaliero di allenamento ), naturalmente ci si deve anche chiedere quali siano gli ostacoli che possono comprometterne il raggiungimento ( ad esempio, scarso rendimento scolastico, carenza di presupposti fisici ), per ricavarne le misure necessarie ( obiettivi parziali ), che servono a superare eventuali difficoltà. Rimandare i problemi, preoccuparsi unicamente del risultato sportivo può costare molto caro se non vengono raggiunti gli obiettivi prefissati. A questo punto sorgono spontanee due domande : quando si deve iniziare a formulare gli obiettivi? E’ possibile e sensato farlo nell’allenamento di base? Certamente si trovano differenze individuali nel modo di procedere. E’ evidente che, in tutte le categorie d’età, la definizione di un obiettivo è una componente imprescindibile del processo educativo e formativo. Naturalmente si tratta sempre di una comunicazione di obiettivi adeguati all’età. Essi debbono essere sempre fissati per iscritto ( diario giornaliero ); soprattutto nel settore giovanile è molto efficace rappresentarli graficamente (figura 1).
TEMPO
prestazione
Campionato italiano
risultato, piazzamento
3 gara settore giovanile Fine anno scolastico
risultato voti
2 gara settore giovanile
risultato
1 gara settore giovanile
risultato
Primo quadrimestre Gare invernali (societarie) Programma di allenamento Livello iniziale
voti risultato (verifica condizione tecnica) sviluppo capacità coordinative/condizionali esame della condizione
La figura 1, nella quale sono rappresentati le prestazioni ed il loro calendario (Settore Giovanile della FITAV), mostra chiaramente come ci si avvicini, gradualmente, al momento culminante della stagione (campionato italiano). L’atleta, attraverso obiettivi parziali che riguardano la sua persona nell’insieme, viene portato a realizzare i suoi compiti sportivi e sa che ogni obiettivo parziale ottenuto rappresenta un gradino della “scala” che conduce al risultato sportivo voluto. Nella migliore delle ipotesi, passa da successo a successo e ciò aumenta, in modo decisivo, la sua sicurezza (la sua convinzione) di raggiungere l’obiettivo. Viceversa, nel caso non venga raggiunto un obiettivo parziale, occorre analizzare il perché e studiare una nuova strategia, in modo tale che, comunque, l’obiettivo finale possa essere raggiunto. La motivazione alla prestazione si forma, soprattutto, definendo e programmando gli obiettivi. Però gli obiettivi a breve ed a lungo termine devono essere sempre formulati in modo individuale ed essere considerati sempre in rapporto con lo sviluppo della persona dell’atleta nel suo insieme. In questa maniera abbiamo il controllo totale dell’allenamento : • • •
valutazione del punto in cui ci si trova rispetto all’obiettivo prefissato; rintracciare le cause dei successi e degli insuccessi; porsi nuovi obiettivi o cambiare quelli già programmati.
All’allenatore spetta il compito di stimolare questo processo e di promuoverlo, per garantire, giorno per giorno, un livello di motivazione che serva a promuovere la prestazione e per sviluppare, con il tempo, quegli atteggiamenti che rappresentano la base per una necessaria motivazione al successo. 36
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B R E V I
ANGUISSOLA DOMA LE ELICHE DI BOLOGNA.
Il bresciano Dario Anguissola ha vinto la seconda prova del Campionato italiano di Elica a Bologna.
Dario Anguissola è stato il protagonista assoluto della seconda prova del Campionato italiano di Elica sulle pedane della Società Tiro a Volo Bologna. A Casalecchio di Reno il bresciano di Fantecolo ha colpito le quindici eliche di programma e poi ha regolato in un rapidissimo shoot-off il mantovano Vittorio Martignoni. Al terzo posto si è insediato il fiorentino Fabrizio Moggi con 14 eliche all’attivo. Nel comparto delle Ladies è stata Anna Olivieri a spuntarla: la tiratrice bolognese ha intercettato il volo di nove eliche come la conterranea Monia Minghetti e ha poi superato l’avversario in spareggio per 1 a 0. Tra gli Juniores la vittoria ha arriso al pugliese Giuseppe Petrera che ha totalizzato 13/15 e ha preceduto il viterbese Valerio Grazini (12). Il bresciano Emilio Scaravelli, campione del mondo dei Veterani nel 2010, ha vinto nella sua qualifica con 13 eliche all’attivo, mentre Giovanni Coppiello ha prevalso tra i Master. Nel confronto a squadre le due formazioni di Ghedi hanno occupato i primi due gradini del podio. Il terzo posto è stato appannaggio dei portacolori della Società Tiro a Volo Lazio.
DA L L E
P E DA N E
FOLIGNO E FIAMME ORO SVETTANO NEL DOUBLE TRAP D’INVERNO. Si è concluso a Conselice il circuito invernale di Double Trap e sulle pedane ravennati sono stati i portacolori di Foligno ad assicurarsi il titolo nazionale. Stefano Mezzetta, Emilio Cenci, Paolo Sparamonti, Italo Scopetta, Emilio Ceccucci e Mauro Piermarini si sono imposti con il punteggio complessivo di 577/720. Tra le formazioni dei Corpi dello Stato e delle Forze Armate sono state invece le Fiamme Oro a svettare con 616/720 grazie alle prove di Giuseppe Ciavalia, Alessandro Belli, Mauro De Filippis, Pierluigi Pescosolido, Marco Sablone e Riccardo Rossi. Nelle sfide individuali è stato Giuseppe Ciavaglia a vincere il titolo degli Eccellenza con il punteggio di 111/120 davanti a Ferdinando Rossi e Antonino Barillà. Nel Settore Giovanile ha vinto il veneto Jacopo Trevisan con 110/120 davanti a Simone Vedovelli e Andrea Vescovi. Vittoria in Prima categoria per Alberto Bellini, in Seconda per Alberto Garosio, in Terza per Pierluigi Pescosolido, per Valter Veroli tra i Veterani e per Germano Di Spigno tra i Master.
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piattello televisivo! Ecco tutti i passaggi televisivi della stagione nazionale e internazionale del tiro a volo.
Gare Nazionali 9/10 aprile 1° Gran Premio Fossa Olimpica Tav Belvedere, Uboldo (VA) Fossa Olimpica Femminile (produzione di 50 min) Fossa Olimpica Maschile (produzione di 50 min) 9/10 aprile 1° Gran Premio Skeet Tav Falco, S. Angelo in Formis (CE) 3) Skeet femminile (produzione di 50 min) 4) Skeet maschile (produzione di 50 min) 10 aprile 1° Gran Premio Double trap Tav Carisio, Carisio (VC) 5) Double Trap maschile (produzione di 50 min) 8 maggio 2° Gran Premio Double trap Tav Umbriaverde, Massa Martana (PG) 6) Double Trap maschile (produzione di 50 min) 14/15 maggio 2° Gran Premio Skeet Tav Arzachena, Arzachena (SS) 7) Skeet femminile (produzione di 50 min) 8) Skeet maschile (produzione di 50 min) 21/22 maggio 2° Gran Premio Fossa Olimpica Tav Cieli Aperti, Cologno al Serio (BG) Fossa olimpica Femminile (produzione di 50 min) Fossa Olimpica Maschile (produzione di 50 min) 5 giugno 3° Gran Premio Double trap Tav S. Uberto, Manoppello Scalo (PE) 11) Double Trap maschile (produzione di 50 min) 11/12 giugno 3° Gran Premio Skeet Tav Lo Schioppo, Scanzano (MT) 12) Skeet femminile (produzione di 50 min) 13) Skeet maschile (produzione di 50 min) 19 giugno Campionato Italiano Double trap Tav Cieli Aperti, Cologno al Serio (BG) 14) Double Trap maschile (produzione di 50 min) 25/26 giugno 3° Gran Premio Fossa Olimpica Tav Acquaviva, Cellino Attanasio (TE) 15) Fossa olimpica Femminile (produzione di 50 min) 16) Fossa Olimpica Maschile (produzione di 50 min) 10 luglio Criterium CAS FO, SK, DT Tav Valle Aniene, Lunghezza (RM) 17) (produzione di 60 min) 16/17 luglio Campionato Italiano Fossa Olimpica Tav Umbriaverde, Massa Martana (PG) 18) Fossa olimpica Femminile (produzione di 50 min) 19) Fossa Olimpica Maschile (produzione di 50 min)
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Campionato Italiano Skeet – 24/25 settembre Tav Montecatini, Montecatini (PT) 20) Skeet femminile (produzione di 50 min) 21) Skeet maschile (produzione di 50 min) Gare Internazionali 19-28 aprile 3° Prova Coppa del Mondo Pechino (Cina) 11) Fossa Olimpica femminile (produzione di 50 min) 12) Fossa Olimpica maschile (produzione di 50 min) 13) Skeet femminile (produzione di 50 min) 14) Skeet maschile (produzione di 50 min) Double Trap (maschile) (produzione di 50 min) 7-17 luglio 4° Prova Coppa del Mondo Maribor (Slovenia) 16) Fossa Olimpica femminile (produzione di 50 min) 17) Fossa Olimpica maschile (produzione di 50 min) 18) Skeet femminile (produzione di 50 min) 19) Skeet maschile (produzione di 50 min) 20) Double Trap (maschile) (produzione di 50 min) 1-14 agosto Campionato Europeo* Belgrado (Serbia) 21) Fossa Olimpica femminile (produzione di 50 min) 22) Fossa Olimpica maschile (produzione di 50 min) 23) Skeet femminile (produzione di 50 min) 24) Skeet maschile (produzione di 50 min) Double Trap (maschile) (produzione di 50 min) 27-28 agosto Memorial Ferdinando Rossi Todi (Perugia) 26) (fossa olimpica) (produzione da 90’) 3-14 settembre Campionato Mondiale* Belgrado (Serbia) 27) Fossa Olimpica femminile (produzione di 50 min) 28) Fossa Olimpica maschile (produzione di 50 min) 29) Skeet femminile (produzione di 50 min) 30) Skeet maschile (produzione di 50 min) 31) Double Trap (maschile) (produzione di 50 min) 2-9 ottobre Finale Coppa del Mondo Cairo (Egitto) 32) Fossa Olimpica femminile (produzione di 50 min) 33) Fossa Olimpica maschile (produzione di 50 min) 34) Skeet femminile (produzione di 50 min) 35) Skeet maschile (produzione di 50 min) 36) Double Trap (maschile) (produzione di 50 min) Gare nazionali 20 produzioni da 50 minuti = 1000 minuti (16-17 ore) 1 produzione da 60 minuti. Totale 21 produzioni per 19 ore Gare internazionali 36 produzioni da 50 minuti: 1800 minuti di produzione (30 0re) Totale 57 produzioni per 49-50 ore.
* Campionato d’Europa e Campionato dl Mondo quasi sicuramente potrebbero andare in diretta perché dovrebbe essere garantito il segnale internazionale.
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VALLE ANIENE è già al comando. Il sodalizio di Via Lunghezzina che ha stravinto la corsa alla “vendemmia” delle Tessere Ordinarie nella stagione 2010 è già al vertice nel concorso della stagione pre-olimpica.
Valle Aniene è già al comando nella corsa per la raccolta delle Tessere Ordinarie della Federazione Italiana Tiro a Volo per la stagione 2011. Alla data del 15 marzo il sodalizio di Via Lunghezzina ha già “vendemmiato” 329 Tessere e precede il club bergamasco di Cieli Aperti che insegue a quota 300. Attualmente in terza posizione si è insediato il sodalizio lombardo di Belvedere con 220 Tessere davanti a Montecatini-Pieve a Nievole (213), Lazio (208), Umbriaverde (198), Bologna (187), Arlunese e La Fattoria (183), Carignanese 40
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(180), Giorgio Rosatti - Ponso (178). È Aosta ad aver preso il largo invece nella classifica relativa alle Tessere Sostenitori. Il sodalizio della Vallée conduce con 382 Tessere e precede Tricolore (205) e Sant’Uberto (170). Seguono Falco con 117, Montecatini-Pieve a Nievole con 114, Valle Aniene con 102, Ca’ dei Boschi con 71, Aits con 48, Berra con 40 e Lauretana con 33. Per quanto riguarda il Tesseramento, le cifre dicono chiaramente che alla data del 15 marzo 2011 siamo ancora lontani dal traguardo
V I T A
Alla data del 15 marzo il sodalizio di Valle Aniene guida la classifica della raccolta delle Tessere Ordinarie dopo aver già vinto largamente lo stesso concorso nella stagione 2010.
È la Societa Cieli Aperti di Cologno al Serio quella che insegue con convinzione i capitolini nella corsa al Tesseramento dell’anno 2011.
raggiunto al termine della stagione precedente. Tra le Regioni dai numeri più alti la Lombardia vanta un coefficiente di rinnovi dell’81,43% (2.262 Tessere contro le 2.778 rilasciate al 31 dicembre del 2010). Il Veneto è a quota 77,98% con 1.487 Tessere rilasciate contro le 1.907 del 2010 e il Piemonte si attesta a quota 77,35% (1.144 Tessere rilasciate contro le 1.479 del 2010). La Sicilia vanta 1.483 Tessere rinnovate contro le 1.923 dell’anno precedente (77,12%), l’Emilia – Romagna si attesta al 74,81% (1.717 Tessere rinnovate contro le 2.295 censite alla fine dell’anno 2010), la Toscana fa registrare 924 Tessere rinnovate contro le 1.260 del 2010 (73,33%). Il Lazio è fermo a quota 1.555 contro le 2.140 Tessere dell’anno precedente (72,66%), mentre la Campania vanta 956 Tessere contro le 1.349 della stagione precedente (70,87%). Tra le altre Regioni la Sardegna vede rinnovate 544 delle 964 Tessere rilasciate nel 2010 (56,43%), il Friuli – Venezia Giulia 251 su 443 (56,66%), la Calabria 434 su 740 (58,65%). In Puglia sono 813 le Tessere rinnovate alla data del 15 marzo 2011, ma erano 1.282 al 31 dicembre del 2010 (63,42%), in Liguria sono 504 contro le 741 dell’anno precedente (68,02%), in Basilicata 164 contro le 231 del 2010 (71%). In Umbria sono 807 le Tessere rinnovate nel 201 contro le 1.115 rilasciate nella stagione precedente (72,38%), nel Molise 117 contro 161 (72,67%), nelle Marche 885 contro 1.143 (77,43%), in Abruzzo 420 contro le 539 del 2010 (77,92%), in Valle d’Aosta 132 contro le 160 del 2010 (82,50%), e in Trentino - Alto Adige 51 contro le 59 dell’anno precedente (86,44%). A livello nazionale le Tessere rinnovate al 15 marzo sono 16.650 contro le 22.709 rilasciate al 31 dicembre 2010: il dato è pari ad un coefficiente di rinnovi del 73,32%. Relativamente all’affiliazione delle Società alla Federazione Italiana Tiro a Volo, alla data del 15 marzo 2011 a livello nazionale sono 410 le Società che
F E D E R A L E
Tessere Ordinarie
(aggiornato al 15 marzo 2011)
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11.
Valle Aniene 329 Cieli Aperti 300 Belvedere 220 Montecatini – Pieve a Nievole 213 Lazio 208 Umbriaverde 198 Bologna 197 Arlunese 183 La Fattoria 183 Carignanese 180 Giorgio Rosati - Ponso 178
Tessere Sostenitori
(aggiornato al 15 marzo 2011)
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
Aosta 382 Tricolore 205 S. Uberto 170 Falco 117 Montecatini – Pieve a Nievole 114 Valle Aniene 102 Ca’ dei Boschi 71 Aits 48 Berra 40 Lauretana 33
hanno effettuato la propria affiliazione contro le 439 del 2011 (il dato è pari al 93,39% del totale del 2010). Occorre dire che ci sono anche segnali di incremento: in Sicilia ad esempio sono 47 le Società affiliate nel 2011 contro le 45 dell’anno precedente e anche in Toscana si è passati dalle 18 del 2010 alle attuali 19. Sono in perfetta media scudetto il Friuli – Venezia Giulia (5 Società come nel 2010), la Lombardia (29), il Molise (4), il Trentino – Alto Adige (1), la Valle d’Aosta (2), il Veneto (19). Sono 23 su 24 le Società affiliate in Campania e 27 su 29 in Piemonte. Sono attualmente 38 le Società affiliate in Sardegna contro le 41 del 2010. In Umbria le Società affiliate sono attualmente 23 contro le 25 dell’anno precedente, nelle Marche 22 contro le 24 del 2010, in Calabria 21 contro le 23 dell’anno precedente. Nel Lazio hanno rinnovato l’affiliazione 45 Società ma nel 2010 i sodalizi censiti erano 50, in Emilia – Romagna ci sono state 28 affiliazioni contro le 32 dell’anno precedente, in Liguria 12 contro 14, in Basilicata 11 contro 13, in Puglia 25 contro 30 e in Abruzzo 9 contro 11. TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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A T T I
U F F I C I A L I
AVVISO IMPORTANTE Tutti gli atleti (agonisti ed amatori) che disputano gare, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono essere in possesso del modulo di trasmissione della “Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”(DUT). La ““Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”(DUT) deve essere spedita per Raccomandata A/R all’Ufficio di Procura Antidoping del CONI (Stadio Olimpico, Curva Sud, Gate 23, Secondo piano, 00194 Roma): • - Per gli atleti non soggetti a TUE (Richiesta di Esenzione ai Fini Terapeutici), la DUT va inviata entro 7 giorni lavorativi dalla data di sessione del prelievo ed è soggetta a revisione ed accettazione da parte dell’organismo deputato al controllo della documentazione; il mancato riconoscimento della reale necessità medica al trattamento indicato comporta l’attivazione di un procedimento disciplinare. • - Per Glucocorticosteroidi (Cortisonici) utilizzati per via non sistemica, la DUT va presentata nel momento in cui si inizia la somministrazione, sono interessati tutti gli Atleti compresi quelli inseriti nel Gruppo Registrato ai Fini dei Controlli (RTP). Si ribadisce che gli atleti inseriti nell’RTP, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono compilare la TUE. Nel caso in cui il Comitato per l’Esenzione ai Fini Terapeutici”(CEFT) approvi la TUE, l’Atleta può cominciare il trattamento farmacologico soltanto dopo aver ricevuto la notifica di autorizzazione da parte del CEFT. Si fa eccezione per i casi in cui l’intervento farmacologico si configuri quale trattamento di emergenza indispensabile per le condizioni di salute dell’atleta; in questo caso l’autorizzazione può avere validità retroattiva. Per prendere visione del “Regolamento Antidoping” e la relativa modulistica, collegarsi sul sito federale www.fitav.it , cliccare sul link in basso. Una volta aperta la Home Page del sito www.coni.it , scorrere la colonna laterale sinistra fino alla voce Antidoping e cliccarla. Si prega di prenderne visione e si raccomanda la massima cura e scrupolosità. Per qualsiasi ulteriore informazione, contattare il Medico Federale dr. Francesco Fazi 335333670 e l’Ufficio Antidoping FITAV dr. Antonio Morano 0645235224.
AVVISO A TUTTE LE SOCIETA’ La Federazione per effettuare con sicurezza e velocemente i pagamenti a vario titolo alle Società Sportive ad essa affiliate deve utilizzare lo strumento del bonifico bancario. E’ quindi necessario che le Società inviino urgentemente i propri dati bancari secondo il seguente schema registrandosi ai servizi web del sito www.fitav.it: Denominazione Società Intestatario del Conto Bancario Istituto di Credito Numero Conto Corrente
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LE ASSOCIAZIONI VENATORIE CONVENZIONATE CON LA FITAV F.I.D.C. Federazione Italiana della Caccia A.N.L.C. Associazione Nazionale Libera Caccia U.N. Enalcaccia P.T. Unione Italiana Enalcaccia Pesca e Tiro ARCICACCIA A.N.U.U. Associazione dei Migratoristi Italiani per la Conservazione dell’Ambiente Naturale ITALCACCIA Associazione Venatoria CONFAVI C.P.A. Associazione Caccia Pesca Ambiente Sport U.C.S. Unione Cacciatori di Sardegna L.A.S.C. Sarda Caccia Libera Associazione Sarda della Caccia Associazione Cacciatori Sardi A.C.P. Caccia-Sardegna Insieme C.P.E. Caccia Pesca Ecologia A.R.C.P.Lombardia Associazione Regionale Cacciatori e Pescatori Lombardia Naturclub Sicilia L.C.S. Associazione Liberi Cacciatori Siciliani Federazione Siciliana della Caccia Consiglio Siciliano della Caccia, della Pesca, dell’Ambiente, della Cinofilia, dello sport
TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO
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